Andremo a vedere - lauraeico.files.wordpress.com · Strutture che mettono in contatto 2 o più ossa...
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Andremo a vedere:
Funzioni dell’apparato locomotore
Cenni di anatomia• Scheletro (osso)• Articolazione• Muscolo
Lesioni Muscolari
Lesioni Articolari
Lesioni Ossee (fratture)
FunzioniForma del corpo
Mantenimento della posizione eretta
Spostamento del corpo nello spazio
Cranio, coste, bacino
Calcio e Fosforo
Il midollo osseo genera le cellule del sangue
ScheletroClassificazione
Lo scheletro umano è
formato da 208 ossa unite tra di loro tramite le articolazioni
ScheletroClassificazione
Scheletro Assiale: Arti superiori e inferiori, costituito da ossa pari
Scheletro Appendicolare: Testa e tronco, costituito da ossa pari e ossa impari
OssaClassificazione
Ossa lunghe Ossa brevi Ossa piatte
Femore
Tibia
Perone
Radio
Ulna
Omero
Vertebra
Ossa della mano
Ossa del piede
Scapola
Clavicola
Ossa del bacino
Ossa del cranio
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
L’ossoÈ materia viva in continua rigenerazione con cellule in grado di riprodursi. È irrorato da vasi sanguigni, riceve
terminazioni nervose (dolore!): in caso di frattura è capace di ricostruire la parte lesa (callo osseo)
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
PeriostioMembrana che ricopre totalmente l’osso, ad
eccezione delle superfici articolari, entra i gioco nella crescita, nel rimodellamento e nella riparazione delle
fatture
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
Tessuto osseo compattoÈ la porzione esterna delle ossa, costituisce la diafisi.
Si tratta di un osso duro, solido, compatto, perché privo di cavità macroscopicamente evidenti; piccoli
canali sono riservati ai vasi sanguigni.
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
Tessuto osseo spugnosoSi trova più internamente nelle ossa, e nelle epifisi, si presenta come una spugna e conferisce leggerezza
all’osso. Nei fori di questo tessuto trova spazio il midollo osseo
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
EndostioMembrana che si trova tra il tessuto spugnoso e la cavità midollare, è deputato a fornire nuove cellule
ossee
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
Midollo osseoÈ un organo deputato alla sintesi degli elementi solidi del sangue, si trova sia nella cavità midollare che nei
fori del tessuto osseo spugnoso
Cenni di anatomiaOssa
Epifisi
Diafisi
Epifisi
Periostio Vasi sanguigni
Tessuto osseo compatto Tessuto osseo
spugnoso
Cartilagine articolare
Cavità midollare
Endostio
Osso lungo
Cartilagine articolareÈ un tessuto elastico dotato di notevole resistenza alla pressione e alla trazione, si trova alle estremità delle
ossa che formano una articolazione
ArticolazioniStrutture che mettono in contatto 2 o più ossa e conferiscono mobilità allo scheletro
FisseNon permettono i movimenti, le ossa sono incastrate tra loro.
Es. Scatola Cranica
SemimobiliPermettono movimenti ridotti, ossa unite da un disco cartilagineo che
funge da cuscinetto.Es. Vertebre, Ossa del piede
MobiliArticolazione complessa, con
capsula articolare, membrana e liquido sinoviale, che permette ampi
movimentiEs. Ginocchio, Anca, Spalla, dita
Articolazione
Capsula articolareMembrana robusta che riveste
l’articolazione
ArticolazioniStrutture che mettono in contatto 2 o più ossa e conferiscono mobilità allo scheletro
FisseNon permettono i movimenti, le ossa sono incastrate tra loro.
Es. Scatola Cranica
SemimobiliPermettono movimenti ridotti, ossa unite da un disco cartilagineo che
funge da cuscinetto.Es. Vertebre, Ossa del piede
MobiliArticolazione complessa, con
capsula articolare, membrana e liquido sinoviale, che permette ampi
movimentiEs. Ginocchio, Anca, Spalla, dita
ArticolazioniStrutture che mettono in contatto 2 o più ossa e conferiscono mobilità allo scheletro
FisseNon permettono i movimenti, le ossa sono incastrate tra loro.
Es. Scatola Cranica
SemimobiliPermettono movimenti ridotti, ossa unite da un disco cartilagineo che
funge da cuscinetto.Es. Vertebre, Ossa del piede
MobiliArticolazione complessa, con
capsula articolare, membrana e liquido sinoviale, che permette ampi
movimentiEs. Ginocchio, Anca, Spalla, dita
Membrana sinovialeMembrana che tappezza all’interno la capsula articolare e delimita lo spazio chiamato cavità sinoviale, produce il
liquido sinoviale
ArticolazioniStrutture che mettono in contatto 2 o più ossa e conferiscono mobilità allo scheletro
FisseNon permettono i movimenti, le ossa sono incastrate tra loro.
Es. Scatola Cranica
SemimobiliPermettono movimenti ridotti, ossa unite da un disco cartilagineo che
funge da cuscinetto.Es. Vertebre, Ossa del piede
MobiliArticolazione complessa, con
capsula articolare, membrana e liquido sinoviale, che permette ampi
movimentiEs. Ginocchio, Anca, Spalla, dita
Liquido sinovialeLiquido lubrificante e nutriente che si trova all’interno della cavità sinoviale
ArticolazioniStrutture che mettono in contatto 2 o più ossa e conferiscono mobilità allo scheletro
FisseNon permettono i movimenti, le ossa sono incastrate tra loro.
Es. Scatola Cranica
SemimobiliPermettono movimenti ridotti, ossa unite da un disco cartilagineo che
funge da cuscinetto.Es. Vertebre, Ossa del piede
MobiliArticolazione complessa, con
capsula articolare, membrana e liquido sinoviale, che permette ampi
movimentiEs. Ginocchio, Anca, Spalla, dita
Legamenti Robuste strutture fibrose che tengono vicini i capi articolari impedendo che si
separino
Muscolo
Muscoli involontari, si trovano maggiormente nelle pareti dei visceri
Muscoli volontari, deputati al movimento
Unico muscolo striato a funzionamento
involontario
Muscoli Scheletrici
Muscoli Scheletrici
Corpo o Ventre muscolare
Osso
Tendine
Tendine
Il muscolo è formato da una parte centrale detta Corpo o Ventre muscolare, capace di contrarsi (accorciarsi) e di rilasciarsi, e di
due estremità dette Tendini che si fondono con il periostio dell’osso a cui sono
collegati, permettendo l’impianto del muscolo sullo scheletro
Ogni muscolo, o gruppo di muscoli, essendo capace solo di tirare e non di spingere, può compiere solo un
movimento e non quello opposto.Di conseguenza si dice che i muscoli lavorano in
coppia, cioè agiscono in maniera opposta sulle ossa, (es. uno flette (piega) e l’altro estende).
Mentre il gruppo di muscoli deputato al movimento che vogliamo fare (Agonista) si contrae, quello
opposto (Antagonista) si rilascia, e viceversa nel movimento contrario.
Abnorme allungamento del
muscolo
Dolore improvviso durante l’attività
motoria, diminuisce con il riposo
GhiaccioFasciaturaAlzare l’arto
Riposo
Stiramento con rottura di fasci
muscolari, più fibre sono coinvolte più è
grave
Dolore acuto anche a riposo, nei casi gravi edema,
gonfiore e dopo 24 ore livido
GhiaccioFasciaturaAlzare l’arto
Riposo
Contrazione involontaria, violenta ed
improvvisa della muscolatura striata
Dolore improvviso, violento e
localizzato al muscolo colpito
Passa da solo dopo pochi minuti, in caso allungamenti
Lesioni muscolari
Cosa fare?Non ridurla si posso creare dei
danni.Immobilizzare come una frattura
Sintomi Deformità visibile, gonfiore,
intorpidimento, dolore intenso, deficit funzionale
Lesioni articolariAllontanamento momentaneo e incompleto fra due
capi ossei articolari.
Sintomi Dolore localizzato e gonfiore
Cosa fare?Impacchi freddi e riposo
La lussazione l’allontanamento completo e duraturo fra due capi ossei
di un'articolazione con lesione dei legamenti
Le fratture
Cause
Fragilità ossea (età avanzata, rachitismo,
tumori)
Il risultato di una serie di traumi di lieve o lievissima intensità, ma assai frequenti e ripetuti nel tempo
Le frattureCausa traumatica
L’evento traumatico può avvenire in tre modi:
Trauma direttoIN CORISPONDENZA
DEL TRAUMA (incidente stradale, martel
lo che colpisce un dito, uomo che cade da una
scala);
Trauma indirettoDISTANTE DAL PUNTO
DELL’URTO(frattura della clavicola in
seguito a caduta sulla mano, frattura del femore
cadendo sui talloni)
Azione muscolare
UNA VIOLENTA CONTRAZIONE
MUSCOLARE AGISCE SULL’OSSO
(lesione rotula da brusco movimento per non
cadere indietro)
Le frattureClassificazione
Incompleta
Spiroide
Trasversa
Comminuta
Le frattureClassificazione
Le frattureComplicanze
Se non si presentano queste complicazioni, non costituiscono particolari urgenze
Attendere i soccorsi qualificati
•• Se esposta: Se esposta: infezione infezione (osteomielite)• Lesione dei vasi sanguigni, nervi, muscoli, pelle
(attenzione: una frattura chiusa per imprudenza può diventare esposta!)
• Emorragia interna (shock ipovolemico)• Shock neurogeno (dolore)• Embolia (bolle d’aria, corpi estranei…)
Dolore violento e localizzato
Impotenza funzionale
Tumefazioni ed ecchimosi sulla parte (non immediate)
Le fratture
Quando avremo la Quando avremo la certezzacertezza di una di una frattura?frattura?
Le fratture
Frattura esposta
Deformazione dell’arto
Crepitio dato dallo sfregamento dei monconi se l’infortunato si muove
Le fratture (cosa fare?)
Considerare l’eventualità che abbia anche fratture non evidenti
Tagliare i vestiti
Scorrere delicatamente le mani sul suo corpo
In caso sospetto meglio immobilizzare
In caso di sospette fratture vertebrali usare tutte le precauzioni
Infortunato incosciente
Le fratture (cosa fare?)
Fratture esposte
Non toccare
Non spostare
Non disinfettare i monconi
Coprire i monconi con garze sterili o panni puliti.
Sopra tampone per fasciatura per controllo emorragia (se massiva compressione a distanza)
Trattare monconi sporgenti come oggetto conficcato
Le fratture (cosa fare?)
Vedremo le tecniche nella lezione pratica
Immobilizzare le fratture nella posizione in cui sono state trovate, anche se ci sembrano innaturali perché i movimenti possono causare lesioni interneImpedire il movimento dei monconiImpedire i movimenti delle articolazioniSe usiamo stecche rigide imbottiamo lo spazio che si viene a formare tra l’arto e la steccaOsserviamo segni di cattiva circolazione nell’arto leso (polso, colorito, riempimento ungueale)
Le fratture (cosa fare?)Ricordare
La causa principale è un urto diretto, es. al volante
Dolore al torace aggravato dai movimenti respiratoriPossibile insufficienza respiratoria (respiro poco profondo, inefficace provocato dal dolore)Possibile asimmetria di una parte del torace
SEGNI E SINTOMI
COMPLICAZIONIShock se emorragia internaPneumotoraceEmotorace
PRIMO SOCCORSOBraccio aderente al torace appeso al colloSe incosciente PLS con il lato leso verso il basso
LEZIONE PRATICA
Le fratture delle coste
Le fratture del bacino
ATTENZIONEPossono essere associate a lesioni degli organi interni
SEGNI E SINTOMICome le altre frattureImpossibilità di camminare o stare in piedi anche in assenza di lesioni agli arti inferiori
COMPLICAZIONIPossibile Shock per emorragia interna
PRIMO SOCCORSONon muoverlo, soprattutto se sedutoPosizione antishock sollevando le bracciaCoprirloSe costretti a spostarlo, imbottitura tra le gambe legandole tra loro
Le fratture della colonna
Rachide cervicale
Rachide dorsale
Rachide lombare
Sacro
Coccige
La colonna vertebrale è formata dalle vertebre, al suo interno, nel canale vertebrale, è contenuto il midollo
spinale, e tra una vertebra e l’altra escono i nervi periferici che arrivano a tutto il corpo e sia portano i segnali dal cervello alla periferia sia in senso
contrario
Una lesione al midollo spinale, che causa il taglio di quest’ultimo,
comporta l’interruzione dei segnali da e verso il cervello dal punto della lesione in giù, in direzione dei piedi
Le fratture della colonnaLe cause principali di fratture vertebrali sono:
Traumi diretti alla schienaTraumi indiretti sulla testa, natiche e talloni
AttenzioneIl movimento dei monconi ossei può
provocare danni irreversibili al midollo spinale con paralisi dal punto di lesione in
giù.Più è alto il punto di lesione,
maggiori sono le FUNZIONALITA’ COMPROMESSE, e maggiore è la GRAVITA’ della vittima dell’incidente
Cervicale
Dorsale
Lombare
Sacrale
Le fratture della colonnaCosa fare
SE NON ABBIAMO ELEMENTI PER ESCLUDERE UNA EVENTUALE FRATTURA VERTEBRALE COMPORTIAMOCI COME SE CI FOSSE VERAMENTE
Danni ai tessuti della testa, della faccia, del collo o della schiena conseguenti ad una lesione da decelerazione rapida (es. l’impatto contro il cruscotto).Lesioni toracicheLesioni AddominaliLesioni PelvicheFerite agli arti superiori e ed inferiori connesse a forze di intensità tali da poter produrre danni spinali.
Valutare la dinamica dell’incidente e le condizioni dell’infortunato
Se sono presenti:
Dobbiamo sospettare una frattura vertebrale e un possibile danno spinale
Le fratture della colonnaCosa fare
Questa presa facilita la penetrazione frammenti ossei nel midollo
Le fratture della colonnaRiassumendo
Chiamare il soccorso qualificato
Valutare la dinamica dell’incidente e osservare la posizione dell’infortunato
Controllare l’infortunato al fine di rilevare qualsiasi alterazione da riferire poi ai soccorsi specializzati
Offrire supporto psicologico al soggetto
Evitare che altre persone tocchino o muovano l’infortunato
Spostare il soggetto solo nei casi che ci sia un imminente pericolo di vita (es. automobile in fiamme). In questo caso si invoca lo Stato di necessità
Non spostare , toccare o muovere il soggettoNon dare mai da bere, tantomeno gli alcoliciNon togliere il casco, al limite alzare la visiera bloccando la testa del soggetto
Stato di necessitàArt. 54 del Codice Penale:
“ Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla
necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona,
pericolo non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto
sia proporzionato al pericolo”.
Sindrome da schiacciamentoAvviene quando un arto viene schiacciato per più di un’ora sotto pesi, macerie.
Quando i pesi vengono tolti si può avere shock ipovolemico o la messa in circolo di sostanze dannose
Prima di rimuovere i pesi porre un laccio emostatico attorno alla radice di ogni arto schiacciato e scrivere bene in vista l’ora in cui si è messo
Non c’è bisogno di togliere il peso e di mettere il laccio se non c’è urgenza e stanno arrivando i soccorsi in tempi ragionevoli.