Andrea Barabino GLI ANNI IN TASCA - SEI Editrice · ze, 89 – Testi per conoscere Verifica delle...

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GLI ANNIIN TASCA

B

Andrea BarabinoNicoletta Marini

Antologiaper la scuola secondaria di primo grado

Materiali per il

Docente

Volume B Prove d’ingresso

Prove INVALSI

Volume A

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Materialiper il

Docente

GLI ANNIIN TASCA

Andrea BarabinoNicoletta Marini

SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE - TORINO

Antologiaper la scuola secondaria di primo grado

B

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Coordinamento editoriale: Lia Ferrara

Redazione: Paola Cotto, Enrica Varaldi

Coordinamento tecnico: Michele Pomponio

Progetto grafico: Studio Garon, Cremona

Impaginazione: Studio Garon, Cremona

Copertina: Sonia Maria Luce Possentini

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Prima edizione: 2014

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IIIIndice

Indice

Prove di verifica

VOLUME PRIMO

� Prove d’ingresso, 3

Prova 1 Comprensione di un testo scritto, 4 – Prova 2 Comprensione di un testo orale, 8 – Prova 3 Produ-zione scritta, 9 – Prova 4 Produzione orale, 10 – Prova 5 Competenza lessicale (significato delle parole e contrari), 11 – Prova 6 Competenza lessicale (significato delle parole), 12 – Prova 7 Competenza lessicale (etimologia e campi semantici), 13 – Prova 8 Competenza lessicale (iperonimi e iponimi), 14 – Prova 9 Competenza lessicale (significato delle parole in contesti diversi e uso dell’h), 15

� Verifiche finali e Prove INVALSI, 17

Unità 2 Favola Verifica delle conoscenze, 19 Verifica delle abilità, 20, Prova INVALSI, 21 – Unità 3 Fiaba Verifica delle conoscenze, 26 Verifica delle abilità 27, Prova INVALSI, 30 – Unità 4 Ce la possiamo fare Verifica delle abilità, 36, Prova INVALSI, 39 – Unità 5 Paura Verifica delle conoscenze, 44 Verifica delle abilità, 45, Prova INVALSI, 49 – Unità 6 Avventura Verifica delle conoscenze, 55 Verifica delle abilità, 56, Prova INVALSI, 60 – Unità 7 Amicizia Verifica delle abilità, 68, Prova INVALSI, 70 – Unità 8 Poesia Ve-rifica delle conoscenze, 76 Verifica delle abilità, 77 – Unità 9 Teatro Verifica delle conoscenze, 79 – Unità 10 Noi e il rispetto Verifica delle abilità, 80, Prova INVALSI, 83

� Pagine Laboratorio, 88

Il testo: un tessuto ben fatto Verifica delle conoscenze, 88 – Le sequenze della storia Verifica delle conoscen-ze, 89 – Testi per conoscere Verifica delle conoscenze, 90 – Descrivere oggetti, animali, luoghi, persone Verifica delle conoscenze, 91 – Testi per conoscere e per dare regole Verifica delle conoscenze, 92

� Mito ed Epica, 94

Sezione 1 Il mito Verifica delle conoscenze, 95 – Sezione 1 Unità 1 I miti di creazione Verifica delle cono-scenze, 96 Verifica delle abilità, 96 – Sezione 1 Unità 2 L’ira degli dei Verifica delle conoscenze, 99 Verifica delle abilità, 99 – Sezione 1 Unità 3 Gli eroi Verifica delle conoscenze, 102 Verifica delle abilità, 102 – Se-zione 2 Unità 1-2 L’epica classica Verifica delle conoscenze, 105 – Sezione 2 Unità 1 I poemi omerici: l’Iliade Verifica delle abilità, 106 – Sezione 2 Unità 1 I poemi omerici: l’Odissea Verifica delle abilità, 108 – Sezione 2 Unità 2 L’epica latina: l’Eneide Verifica delle abilità, 111 – Sezione 2 Unità 3 Il poema epi-co cavalleresco medievale Verifica delle conoscenze, 113 – Sezione 2 Unità 3 Il poema epico cavallere-sco medievale: Perceval Verifica delle abilità, 113

VOLUME SECONDO

� Prove d’ingresso, 119

Prova 1 Comprensione di un testo scritto, 119 – Prova 2 Produzione scritta, 124 – Prova 3 Competenza linguistica, 125

Verifiche finali e Prove INVALSI, 117

Unità 1 Le nostre passioni Verifica delle abilità, 127, Prova INVALSI, 130 – Unità 2 Autobiografia, diario, lettera Verifica delle conoscenze, 136 Verifica delle abilità, 137, Prova INVALSI, 140 – Unità 3 Fantasy Veri-fica delle conoscenze, 145 Verifica delle abilità, 146, Prova INVALSI, 150 – Unità 4 Diversi e uguali Verifica

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IV Indice

delle abilità, 154, Prova INVALSI, 157 – Unità 5 Giallo Verifica delle conoscenze, 165 Verifica delle abilità, 166, Prova INVALSI, 170 – Unità 6 Comico Verifica delle conoscenze, 180 Verifica delle abilità, 181, Prova INVALSI, 185 – Unità 7 Emozioni Verifica delle abilità, 189, Prova INVALSI, 191 – Unità 8 Poesia Verifica delle conoscenze, 196 Verifica delle abilità, 196 – Unità 9 Teatro Verifica delle conoscenze, 189 – Unità 10 Una bella differenza Verifica delle abilità, 199, Prova INVALSI, 201

� Pagine Laboratorio, 205

Fabula e intreccio Verifica delle conoscenze, 205 – Gli spazi della storia; Lo spazio e il suo significato Verifica delle conoscenze, 206 – Il narratore è come un regista Verifica delle conoscenze, 207

� Letteratura. Dalle origini all’Ottocento, 205

Unità 1 Il Duecento e il Trecento Verifica delle conoscenze, 209 Verifica delle abilità, 210 – Unità 2 Dante Alighieri Verifica delle conoscenze, 212 Verifica delle abilità, 213 – Unità 3 Francesco Petrarca Verifica delle conoscenze, 215 Verifica delle abilità, 216 – Unità 4 Giovanni Boccaccio Verifica delle conoscenze, 218 Verifica delle abilità, 219 – Unità 5 Il Quattrocento e il Cinquecento Verifica delle conoscenze, 222 Verifica delle abilità, 223 – Unità 6 Il Seicento e il Settecento Verifica delle conoscenze, 226 Verifica delle abilità, 228 – Unità 7 Il primo Ottocento Verifica delle conoscenze, 232 Verifica delle abilità, 234 – Unità 8 Il secondo Ottocento Verifica delle conoscenze, 236 Verifica delle abilità, 237

VOLUME TERZO

� Prove d’ingresso, 239

Prova 1 Comprensione di un testo scritto, 241 – Prova 2 Produzione scritta, 246 – Prova 3 Competenza linguistica, 247

� Verifiche finali e Prove INVALSI, 249

Unità 2 Fantascienza Verifica delle conoscenze, 249 Verifica delle abilità, 250, Prova INVALSI, 254 – Uni-tà 3 Romanzo Verifica delle conoscenze, 259 Verifica delle abilità 260, Prova INVALSI, 263 – Unità 4 Sì o no? Verifica delle abilità, 268, Prova INVALSI, 271 – Unità 5 Horror Verifica delle conoscenze, 275 Verifica delle abilità, 276, Prova INVALSI, 281 – Unità 6 Guerra e pace Verifica delle abilità, 286, Prova INVALSI, 289 – Unità 7 Amore Verifica delle abilità, 294, Prova INVALSI, 298 – Unità 8 Poesia Verifica delle cono-scenze, 303 Verifica delle abilità 304 – Unità 9 Teatro Verifica delle conoscenze, 306 – Unità 10 Legalità Verifica delle abilità, 307, Prova INVALSI, 310

� Pagine Laboratorio, 316

Dialoghi e pensieri Verifica delle conoscenze, 316 – I personaggi della storia Verifica delle conoscenze, 317 – Tempo variabile Verifica delle conoscenze, 318

� Letteratura. Poeti e prosatori del Novecento, 319

Unità 1 Il Ottocento e il Novecento Verifica delle conoscenze, 320 Verifica delle abilità (poesia), 321 Verifi-ca delle abilità (prosa), 323 – Unità 2 La poesia del primo Novecento Verifica delle conoscenze, 326 Verifica delle abilità (Ungaretti), 327 Verifica delle abilità (Quasimodo), 329 – Unità 3 Tra Ventennio e seconda metà del Novecento Verifica delle conoscenze, 331 Verifica delle abilità, 333 – Unità 4 La narrativa con-temporanea Verifica delle conoscenze, 336 Verifica delle abilità, 338

Soluzioni

� Volume 1, 341Prove d’ingresso, 343; Prove di verifica e Prove INVALSI, 346; Pagine laboratorio, 364; Mito ed Epica, 366

� Volume 2, 371Prove d’ingresso, 371; Prove di verifica e Prove INVALSI, 373; Pagine laboratorio, 392; Letteratura, 393

� Volume 3, 401Prove d’ingresso, 401; Prove di verifica e Prove INVALSI, 402; Pagine laboratorio, 420; Letteratura, 421

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Prove d’ingresso

Verifiche finali delle conoscenze delle abilità

Prove INVALSI

Prove di verifica

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3

Proponiamo in questa sezione alcune prove d’ingresso da somministrare agli alunni all’inizio della classe prima, per verificare il livello delle conoscenze e abilità raggiunte al termine della scuola primaria e calibrare così eventuali interventi di recupero.

� In particolare, le prime quattro prove sono indirizzate a saggiare le abilità del leggere (prova 1, con attività di comprensione globale e inferenziale e comprensione linguistica e lessicale), dell’ascoltare (prova 2), dello scrivere (prova 3) e del parlare (prova 4).

Le cinque prove seguenti riguardano la competenza lessicale.

� Per quanto riguarda le modalità di somministrazione delle prove, si suggerisce di proporle agli alunni in più giorni, lasciando loro a disposizione un tempo ragionevolmente lungo, considerando anche che i primi giorni di scuola secondaria sono i più difficili da affrontare, dal punto di vista dei cambiamenti e delle novità.

� Per la valutazione, proponiamo per le prime due prove una tabella di massima, basata unicamente sul conteggio numerico delle risposte date (in base alla somma dei punti degli esercizi corretti, si avrà un determinato voto, compreso fra 10 e 3); per le restanti prove, sarà il docente a valutare gli elaborati degli alunni, sulla base delle proprie personali esperienze e delle proprie finalità didattiche.

Potrebbe essere comunque utile correggere le prove in classe insieme con gli studenti, in modo che essi si rendano conto degli eventuali errori commessi e imparino a diventare consapevoli delle proprie difficoltà.

� Le soluzioni delle prove d’ingresso si trovano alle pagine 343-346.

Prove d’ingresso

Volume primo

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4 Prove di verifica - Volume primo

Prova 1 Comprensione di un testo scritto

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La strada che non andava in nessun postoAll’uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto.Martino lo sapeva, perché l’aveva chiesto un po’ a tutti, e da tutti aveva avuto la stessa risposta:– Quella strada lì? Non va in nessun posto. È inutile camminarci.– E fin dove arriva?– Non arriva da nessuna parte.– Ma allora perché l’hanno fatta?– Non l’ha fatta nessuno, è sempre stata lì.– Ma nessuno è andato a vedere?– Sei una bella testa dura: se ti diciamo che non c’è niente da ve-dere…– Non potete saperlo, se non ci siete stati mai.Era così ostinato che cominciarono a chiamarlo Martino Testadu-ra, ma lui non se la prendeva e continuava a pensare alla strada che non andava in nessun posto. Quando fu abbastanza gran-de da attraversare la strada senza dare la mano al nonno, una mattina si alzò per tempo, uscì dal paese e senza esitare imboccò la strada misteriosa e andò sempre avanti. Il fondo era pieno di buche e di erbacce, ma per fortuna non pioveva da un pezzo, così non c’erano pozzanghere. A destra e a sinistra si allungava una siepe, ma ben presto cominciarono i boschi. I rami degli alberi si intrecciavano al di sopra della strada e formavano una galleria oscura e fresca, nella quale penetrava solo qua e là qualche rag-gio di sole a far da fanale. Cammina e cammina, la galleria non finiva mai, la strada non finiva mai, a Martino dolevano i piedi, e già cominciava a pensare che avrebbe fatto bene a tornarsene indietro quando vide un cane. “Dove c’è un cane c’è una casa – ri-fletté Martino – o per lo meno un uomo.” Il cane gli corse incontro scodinzolando e gli leccò le mani, poi si avviò lungo la strada e a ogni passo si voltava per controllare se Martino lo seguiva ancora. – Vengo, vengo – diceva Martino incuriosito. Finalmente il bosco cominciò a diradarsi, in alto riapparve il cielo e la strada terminò sulla soglia di un grande cancello di ferro. Attraverso le sbarre Martino vide un castello con tutte le porte e le finestre spalancate, e il fumo usciva da tutti i comignoli, e da un balcone una bellissi-ma signora salutava con la mano e gridava allegramente: – Avan-ti, avanti, Martino Testadura!

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5Prove di ingresso - Volume primo

parte A Comprensione globale e inferienziale

1 Quante sono le strade che escono fuori dal paese di Martino?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

2 Dal testo, si può ricavare che i compaesani siano stati nello stesso luogo in cui arriva Martino?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

– To’ – si rallegrò Martino – io non sapevo che sarei arrivato ma lei sì.Spinse il cancello, attraversò il parco ed entrò nel salone del ca-stello in tempo per fare l’inchino alla bella signora che scendeva dallo scalone. Era bella, e vestita anche meglio delle fate e delle principesse, e in più era proprio allegra e rideva: – Allora non ci hai creduto!– A che cosa?– Alla storia della strada che non andava in nessun posto.– Era troppo stupida. E secondo me ci sono più posti che strade.– Certo, basta aver voglia di muoversi. Vieni, ti farò visitare il ca-stello.C’erano più di centro saloni, zeppi di tesori d’ogni genere, come quei castelli delle favole dove dormono le belle addormentate o dove gli orchi ammassano le loro ricchezze. C’erano diamanti, pietre preziose, oro, argento e ogni momento la bella signora di-ceva: – Predi, prendi quello che vuoi. Ti presterò un carretto per portare il peso. Figuratevi se Martino si fece pregare. Il carretto era ben pieno quando egli ripartì. A cassetta sedeva il cane, che era un cane ammaestrato e sapeva reggere le briglie e abbaiare ai cavalli quando sonnecchiavano e uscivano di strada.In paese, dove l’avevano già dato per morto, Martino Testadura fu accolto con grande sorpresa. Il cane scaricò in piazza tutti i suoi tesori, dimenò due volte la coda in segno di saluto e rimontò a cassetta e via, in una nuvola di polvere. Martino fece grandi regali a tutti, amici e nemici, e dovette raccontare cento volte la sua avventura, e ogni volta che finiva, qualcuno correva a casa a prendere carretto e cavallo e si precipitava giù per la strada che non andava in nessun posto.Ma quella sera stessa tornavano uno dopo l’altro, con la faccia lun-ga così per il dispetto: la strada, per loro, finiva in mezzo al bosco, contro un fitto muro di alberi. Non c’era né cancello, né castello, né bella signora. Perché certi tesori esistono solo per chi batte per pri-mo una strada nuova, e il primo era stato Martino Testadura.

da G. Rodari, Favole al telefono, Einaudi

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6 Prove di verifica - Volume primo

3 Per quale motivo Martino ha il soprannome di Testadura?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

4 Come si presenta la strada che Martino percorre nel bosco?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

5 Quale incontro fa sentire sollievo a Martino durante il suo viaggio?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

6 Da quale elemento della storia puoi dedurre che la signora conoscesse Martino?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

7 A che cosa non ha creduto Martino?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

8 Che cosa c’è nel castello della signora bellissima? Ricopia qui quanto viene descritto dalla storia.

....................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................... p. 1

9 Quale mezzo “magico” riporta a casa Martino?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

10 Perché, a tuo giudizio, Martino in paese è dato per morto?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

11 Come utilizza le ricchezze che ha ricevuto?

....................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................... p. 1

12 Che cosa decidono di fare molti abitanti del paese?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

13 Per quale motivo, secondo te, non hanno lo stesso successo di Martino?

....................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................... p. 1

14 Sapresti ricopiare qui di seguito la frase che meglio riassume l’insegnamento che la storia vuole dare?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

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7Prove di ingresso - Volume primo

Tabella di valutazione21-20 = 1019-18 = 9

17-16 = 815-14 = 7

13-12 = 611-10 = 5

9-8 = 4< 8 = 3

parte B Comprensione linguistica e lessicale

15 Nella frase “non potete capirlo” il verbo potere indica:� una possibilità � un obbligo� un divieto� un permesso p. 1

16 Nella frase “imboccò la strada misteriosa” imboccò significa “iniziò a precorrere”. Che cosa significa invece nella frase “imboccò il bambino”?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

17 Nell’espressione “il bosco cominciò a diradarsi” il verbo diradarsi significa:� diventare più fitto� diventare più scuro� diventare meno fitto� diventare intricato p. 1

18 Che cosa significa l’espressione “il cane montò a cassetta”?� Il cane salì al posto di guida del carro� Il cane salì a fianco del passeggero� Il cane si mise dietro il carro� Il cane caricò il carro con le casse p. 1

19 Esprimi con parole diverse l’espressione “Figuratevi se Martino si fece pregare”.

.................................................................................................................................................................................... p. 1

20 Leggi la frase tratta dal testo “qualcuno… si precipitava giù per la strada che non andava in nessun posto”; scrivine ora un’altra in cui compaia il verbo precipitare con un altro significato.

.................................................................................................................................................................................... p. 1

21 Nell’elenco seguente trova la parola che non è sinonimo (cioè che non ha lo stesso significato) di “dolevano”:facevano male – procuravano fastidio – procuravano dolore – procuravano dubbio p. 1

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8 Prove di verifica - Volume primo

Prova 2 Comprensione di un testo orale

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Circondati dai buchi di Chiara Borelli

1 Quali sono i buchi modellati dalla natura? ..................................................................................................... p. 3

2 Quali dimensioni ha all’incirca la grotta più grande del mondo?

.................................................................................................................................................................................... p. 2

3 Dove si trova la grotta più grande del mondo? ........................................................................................... p. 3

4 Dove si trova la miniera di diamanti più grande al mondo?

.................................................................................................................................................................................... p. 2

5 Dove si trova la miniera di rame più grande al mondo?

.................................................................................................................................................................................... p. 2

6 Da dove è possibile addirittura vedere la miniera di rame più grande al mondo?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

7 Come può essere definita, in pratica, la diga di Monticello?

.................................................................................................................................................................................... p. 1

8 Il testo cita tre motivi per cui noi esseri umani scaviamo buchi sotto terra: citane almeno due.

.................................................................................................................................................................................... p. 2

9 A parte il piccone e l’uso di megamacchine, nel testo è citato un altro sistema grazie al quale sono realizzati da parte dell’uomo buchi sotto terra. Di quale si tratta?

.................................................................................................................................................................................... p. 2

10 Di quanti metri al giorno una talpa meccanica può far avanzare la costruzione di un tunnel?

.................................................................................................................................................................................... p. 3

Tabella di valutazione20-19 = 1018-17 = 9

16-15 = 814-13 = 7

12-11 = 610-9 = 5

8-7 = 4< 7 = 3

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9Prove di ingresso - Volume primo

Prova 3 Produzione scritta

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Tra le seguenti possibilità, scegli quella che preferisci: svolgi l’argomento prescelto con un’esposizione che non superi le dieci righe.

1. Qual è il luogo che ami di più? Spiega anche perché lo preferisci.

2. Qual è lo sport che preferisci e perché?

3. Descrivi brevemente il tuo passatempo preferito.

4. Qual è il film che preferisci? Spiega perché.

5. Proponi una situazione buffa, prendendo spunto dalla realtà oppure dalla tua immaginazione.

6. C’è un personaggio in una storia che hai letto che ti abbia appassionato in modo particolare? Spiega chi è e perché ti ha colpito.

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...................................................................................................................................................................................................................................

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10 Prove di verifica - Volume primo

Prova 4 Produzione orale

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Tra le seguenti possibilità, scegli quella che preferisci: svolgi l’argomento prescelto con un’esposizione che non superi i due-tre minuti.

1. Racconta la trama di un film che ti è particolarmente piaciuto.

2. Che cosa ti ha dato di positivo la scuola primaria? Spiegalo con parole tue.

3. Che cosa ti ha dato di negativo la scuola primaria? Spiegalo con parole tue.

4. Presenta un personaggio a tua scelta, realmente esistito o di tua invenzione.

5. Proponi una situazione buffa, prendendo spunto dalla realtà oppure dalla tua immaginazione.

6. Proponi una situazione imbarazzante, prendendo spunto dalla realtà oppure dalla tua immagi-nazione.

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11Prove di ingresso - Volume primo

Prova 5 Competenza lessicale (significato delle parole e contrari)

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Scegli la definizione corretta delle seguenti parole. Livello 1 1. Negligente 2. Saldo � Adatto � Saldato � Svogliato � Solido � Negativo � Competente � Esagerato � Semplice

Livello 2 3. Scoraggiante 4. Tetro � Che annoia � Scuro, cupo � Che infastidisce � Chiaro, luminoso � Che toglie coraggio � Ampio, vasto � Che accorcia � Stretto, chiuso

Livello 3 5. Poderoso 6. Palese � Che ha forza, potenza � Peloso � Che ha grandi piedi � Evidente � Che è logorato � Pronto � Che vive a lungo � Ispirato

2 Indica il termine contrario. Livello 1

Recente � .......................................................

Difficile � .......................................................

Forte � .......................................................

Chiuso � .......................................................

Chiaro � .......................................................

Livello 2

Dolce � .......................................................

Buio � .......................................................

Liscio � .......................................................

Sgradito � .......................................................

Inatteso � .......................................................

Livello 3

Spensierato � .......................................................

Estroverso � .......................................................

Altruista � .......................................................

Breve � .......................................................

Vantaggioso � .......................................................

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12 Prove di verifica - Volume primo

Prova 6 Competenza lessicale (significato delle parole)

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Ciascuna delle seguenti parole, così come sono scritte, può avere due diversi significati. Indicali entrambi con parole tue.

Livello 1

Maggiore = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Boa = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Botte = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Livello 2

Sirena = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Fronte = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Miglio = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Livello 3

Saldo = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Verso = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

Stagno = ................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

2 Individua la parola che, sulla base del significato, non ha nulla in comune con le altre della serie proposta.

Livello 1 1. ostello – albergo – motel – gelateria 2. calciatore – nuotatore – tennista – rugbista 3. carota – pera – mela – banana

Livello 2 1. Francia – Germania – Grecia – Turchia 2. Maggiore – Adriatico – Orta – Garda 3. cuore – fegato – polmone – braccio

Livello 3 1. Prima guerra mondiale – Seconda guerra mondiale – Guerra in Afghanistan – Guerre

d’indipendenza 2. remo – pedale – maniglia – penna 3. albero – foglia – tronco – radice

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13Prove di ingresso - Volume primo

Prova 7 Competenza lessicale (etimologia e campi semantici)

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Individua la parola che, sulla base dell’etimologia (cioè della sua derivazione), non ha nulla in comune con le altre della serie proposta.

Livello 1 1. notizia – notiziario – nottata – notificazione 2. spalla – spalatore – spallina – spalliera 3. mercato – mercoledì – merce – merceria

Livello 2 1. solvente – solstizio – solubile – solvibile 2. testa – testare – testamento – testiera 3. braciere – braccio – bracciante – imbracciare

Livello 3 1. potere – potestà – potenziamento – potare 2. cane – cannibale – canino – canile 3. stampa – stampante – stampella – stampatello

2 Inserisci ciascun vocabolo nel gruppo opportuno. 1. rondine – cane – bue – gallina – leone – canguro – gatto – papera – orso – uomo Bipedi: ...................................................................................................................................................................................................... Quadrupedi: ........................................................................................................................................................................................

2. Paperino – Braccio di ferro – Gambadilegno – Macchia nera – Batman – Lord Voldemort – Harry Potter – Topolino – Albus Silente – Bassotti

Personaggi positivi: ........................................................................................................................................................................ Personaggi negativi: ......................................................................................................................................................................

3. cinema – piazza – canyon – valle – deserto – grotta – auditorium – teatro – museo – radura Ambienti naturali: ........................................................................................................................................................................... Ambienti artificiali: .........................................................................................................................................................................

4. tennis – calcio – pallavolo – biliardo – hockey – tennis da tavolo (ping-pong) – pallacanestro – golf – sci – pallanuoto

Sport che si possono praticare individualmente o in squadra: ...................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................

Sport che si possono praticare solo in squadra: ........................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................

5. Giappone – Partenone – Central Park – tappeti – Londra – Tour Eiffel – Colosseo – Ming – Grand Canyon – Grande Muraglia

In Oriente: ............................................................................................................................................................................................. In Occidente: .......................................................................................................................................................................................

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14 Prove di verifica - Volume primo

Prova 8 Competenza lessicale (iperonimi e iponimi)

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Considera i vocaboli di ogni lista e suddividili in due gruppi, trovando la definizione adatta per ciascuno. Ragiona sull’elemento che può unificare le diverse voci.

1. violino – pianoforte – clarinetto – sassofono – clavicembalo – flauto – arpa – chitarra – violoncello – oboe

........................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................

2. mela – banana – mandarancio – mango – pera – ciliegia – kiwi – ananas – avocado – fragola

........................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................

3. matita – penna – computer – televisore – libro – aspirapolvere – frigorifero – termometro – torcia – telefono cellulare

........................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................

2 Trova il termine che comprende, con il suo significato, i diversi vocaboli della lista.

Livello 1

1. lattuga, cavolo, carota, pomodoro, cipolla: sono ................................................................................................. .

2. cane, gatto, cavallo, gallina, orso: sono ....................................................................................................................... .

3. molare, premolare, incisivo, canino: sono .................................................................................................................. .

Livello 2

1. cucchiaio, cucchiaino, forchetta, coltello: sono ..................................................................................................... .

2. operaio, postino, meccanico, dottore, ferroviere: sono .................................................................................. .

3. anaconda, cobra, boa, pitone: sono ............................................................................................................................... .

Livello 3

1. uomo, delfino, coniglio, tigre, balena: oltre che animali, più precisamente sono

..................................................................................................................................................................................................................... .

2. pino, larice, abete, cedro: oltre che alberi, più precisamente sono ..........................................................

..................................................................................................................................................................................................................... .

3. bello, brutto, alto, basso, dolce, amaro: oltre che parole, più precisamente sono .......................

..................................................................................................................................................................................................................... .

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15Prove di ingresso - Volume primo

Prova 9 Competenza lessicale (significato delle parole in contesti diversi e uso dell’h)

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Analizzando le varie frasi, individua qual è la parola che manca (sempre la stessa) in ciascuna.

............................................................ .

...................................... in mano ad altri.

.................................................................... naturale.

.................................................... .

............................, dobbiamo fermarci al primo distributore di benzina che incontriamo.

............................................ di caccia, qui si sentirà sparare.

2 Le parole seguenti cambiano significato a seconda che al loro interno sia presente la lettera h oppure no. Ricava, sulla base delle definizioni, di quali parole si tratta e scrivile a fianco.

Livello 1

........................................................

........................................................

........................................................

........................................................

Livello 2

........................................................

la temperatura scende sotto zero = ........................................................

........................................................

di un’azienda = ........................................................

Livello 3

........................................................

........................................................

........................................................

........................................................

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17

In questa sezione viene proposta una serie di schede fotocopiabili relative alle singole Unità del volume.Per ciascuna Unità si propongono:

� una prova di verifica delle conoscenze (solo per le Unità di genere) acquisite relativamente ai generi testuali;

� una prova di verifica delle abilità, normalmente strutturata su un testo con domande di comprensione, inferenza e analisi;

� una prova INVALSI, strutturata secondo il modello presente nelle unità del testo, con doppia serie di domande (15 sulla comprensione globale, inferenziale e lessicale del testo proposto e 10 di tipo grammaticale), sia a risposta multipla sia a risposta aperta.

In più, dopo le prove relative alle 10 Unità del testo, sono presenti alcune prove di verifica delle conoscenze relative alle Pagine laboratorio, per quei laboratori dove sia possibile strutturarle e somministrarle agli alunni (per esempio, non ci sarà una prova relativa all’ascolto attivo o alla lettura espressiva).

Per quanto riguarda l’Unità Noi, poiché ha una funzione particolare e diversa da quelle delle altre Unità, abbiamo ritenuto meglio evitare di collegare il suo contenuto a una verifica; peraltro, proprio sulle specifiche conoscenze e abilità degli studenti all’avvio del triennio sono già state concepite le prove d’ingresso della disciplina (vedi sezione precedente).

Verifiche finali delle conoscenze delle abilità

Prove INVALSI

Volume primo

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18 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Per la valutazione delle prove, abbiamo ritenuto opportuno lasciare piena libertà al docente nelle prove di verifica delle abilità, perché le risposte possono variare molto, essendo legate sia al tipo di lavoro svolto con la classe sia agli obiettivi che s’intendono raggiungere con la propria programmazione.Le soluzioni delle prove (utili per velocizzare il processo di correzione) si trovano alle pagine 346-363 (per le Unità di genere e tema); 364-365 (per le Pagine laboratorio).

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19Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle conoscenze

Unità 2 - Favola

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è una favola? Definisci il genere in quattro righe al massimo.

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Quali sono le tre parti in cui si suddivide una favola?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Chi sono i protagonisti della favola?� Uomini� Animali� Animali e uomini� Animali, uomini, piante

4 Come potresti definire lo spazio e il tempo in cui si svolge la favola?� Preciso e definito� Non determinati� Talvolta precisi� Sempre chiari e individuabili

5 Completa:la morale della favola è esplicita se

.......................................................................................................

.......................................................................................................

la morale della favola è implicita se .......................................................................................................

.......................................................................................................

6 Se la morale della favola è esplicita, in quale parte del testo compare?� All’inizio o alla fine� Sempre all’inizio� Sempre alla fine� Durante il racconto della favola

7 Che cosa vogliono rappresentare i perso-naggi della favola?� I pregi e i difetti degli uomini� I re e le regine di un regno fantastico� La saggezza degli animali� La stoltezza degli uomini

8 Come si presenta lo stile della favola?� Semplice, con frasi brevi e linguaggio es-

senziale� Complesso, con frasi estese e ricche� Medio, ma tendenzialmente complesso� Non esiste una regola: dipende dagli au-

tori

9 Chi sono i due principali autori delle fiabe antiche?� Andersen e Grimm� Fedro ed Esopo� Leonardo da Vinci e Rodari� Trilussa e Jean de la Fontaine

10 Quale tra queste quattro coppie di autori di favole ne riporta due del Novecento?� Andersen e Grimm� Fedro ed Esopo� Trilussa e Jean de la Fontaine� Rodari e Lodi

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20 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 2 - Favola

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La struttura 1 Da quante parti è composta questa favola?

2 La morale di questa favola è esplicita o implicita? Giustifica la tua risposta.

I personaggi 3 Chi sono i personaggi della favola? A quale categoria appartengono?

Le caratteristiche e l’ambientazione 4 Quale problema si trova ad affrontare la chioccia con i pulcini appena nati?

5 Quale contestazione riceve dal più piccolo dei suoi pulcini?

6 La chioccia è simbolo della protezione e dell’accudimento dei piccoli. Quali comportamenti nar-rati nella favola confermano questa affermazione?

7 Quali sono, secondo te, i pregi e i difetti della chioccia?

8 In quale luogo si svolge la vicenda?

9 Come potresti definire lo stile della favola?

10 Nel testo, pur brevissimo, compaiono dialoghi? Perché?

La chioccia e i suoi pulcini di Lev Tolstoj

Una chioccia aveva appena finito di covare: i pulcini erano ap-pena usciti dalle uova, ma lei non sapeva come proteggerli dai pericoli. Perciò disse loro: – Rientrate nei vostri gusci. Io mi acco-vaccerò sopra di voi come quando vi covavo e così sarete al sicuro.I pulcini obbedirono, tentarono di rimettersi nei loro gusci, ma inutilmente.Allora il più piccolo disse alla madre: – Se pretendevi di farci stare sempre dentro il nostro guscio, avresti fatto meglio a non farci uscire.

da L. Tolstoj, Animali protagonisti, Giunti

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21Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 2 - Favola

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il topo che mangiava i gatti di Gianni Rodari

Un vecchio topo di biblioteca andò a trovare i suoi cugini, che abi-tavano in solaio e conoscevano poco il mondo.– Voi conoscete poco il mondo – egli diceva ai suoi timidi parenti – e probabilmente non sapete nemmeno leggere.– Eh, tu la sai lunga – sospiravano quelli.– Per esempio, avete mai mangiato un gatto?– Eh, tu la sai lunga. Ma da noi sono i gatti che mangiano i topi.– Perché siete ignoranti. Io ne ho mangiato più di uno e vi assicuro che non hanno detto neanche: Ahi!– E di che sapevano?– Di carta e d’inchiostro, a mio parere. Ma questo è niente. Avete mai mangiato un cane?– Per carità.– Io ne ho mangiato uno proprio ieri. Un cane lupo. Aveva certe zanne... Bene, si è lasciato mangiare quieto quieto e non ha detto neanche: Ahi!– E di che sapeva?– Di carta, di carta. E un rinoceronte l’avete mai mangiato?– Eh, tu la sai lunga. Ma noi un rinoceronte non l’abbiamo visto mai. Somiglia al parmigiano o al gorgonzola?– Somiglia a un rinoceronte, naturalmente. E avete mai mangiato un elefante, un frate, una principessa, un albero di Natale?In quel momento il gatto, che era stato ad ascoltare dietro un bau-le, balzò fuori con un miagolio minaccioso. Era un gatto vero, di carne e d’ossa, con baffi e artigli. I topolini volarono a rintanarsi, tranne il topo di biblioteca, che per la sorpresa era rimasto immo-bile sulle sue zampe come un monumentino. Il gatto lo agguantò e cominciò a giocare con lui.– Tu saresti il topo che mangia i gatti?– Io, Eccellenza... Lei deve comprendere... Stando sempre in libreria...– Capisco, capisco. Li mangi in figura, stampati nei libri.– Qualche volta, ma solo per ragioni di studio.– Certo. Anch’io apprezzo la letteratura. Ma non ti pare che avre-sti dovuto studiare un pochino anche dal vero? Avresti imparato che non tutti i gatti sono fatti di carta e non tutti i rinoceronti si lasciano rosicchiare dai topi.

5

10

15

20

25

30

35

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22 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Per fortuna del povero prigioniero il gatto ebbe un attimo di di-strazione, perché aveva visto passare un ragno sul pavimento. Il topo di biblioteca, con due salti, tornò tra i suoi libri e il gatto do-vette accontentarsi di mangiare il ragno.

G. Rodari, Il topo che mangiava i gatti, in Favole al telefono, Einaudi

40

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Che cosa lascia supporre il fatto che il vecchio topo sia definito “di biblioteca” (riga 1)? A Che ami i libri e sappia molte cose B Che viva tra le comodità C Che sia un insegnante per gli altri topi D Che sia ignorante

A2 Che cosa significa l’espressione “tu la sai lunga” (riga 5)? A Tu hai letto molti libri B Tu hai la vista lunga C Tu conosci molte cose D Tu hai intuito che cosa sta per succedere

A3 Qual è la critica che il vecchio topo di biblioteca rivolge ai topolini? Di essere paurosi V F

Di non apprezzare gli animali di carta V F

Di non aver mai visto un cane lupo V F

Di essere ignoranti V F

A4 Quando i topolini rispondono “Per carità” (riga 13), che cosa significa questa esclamazione? A Che il topo di biblioteca si è comportato male B Che i topolini non hanno mai neppure pensato di fare qualcosa del genere C Che i topolini hanno le idee confuse D Che i topolini hanno paura di dire al vecchio topo la verità

A5 Con che cosa può essere sostituita l’espressione “quieto quieto” (riga 15)? A Un po’ quieto C Più quieto B Per niente quieto D Del tutto quieto

A6 In generale, quali sentimenti mostrano le parole dei topolini nei confronti del topo di biblioteca? A Incredulità ma insieme anche ammirazione B Incredulità e invidia C Timore e incertezza D Desiderio di imitarlo

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23Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A7 Quali caratteristiche della favola puoi riconoscere in questo testo? Scegli le risposte che ritieni corrette, segnandole a fianco con una crocetta.

I protagonisti sono animali parlanti

Si svolge n luoghi esotici

Trasmette un insegnamento

È un racconto ricco di suspense

Il protagonista è un eroe

È un racconto breve

A8 Indica, nello sviluppo della vicenda della favola, in che cosa consiste l’ostacolo. A Nel fatto che il vecchio topo di biblioteca possa aver mangiato una principessa B Nella morte del vecchio topo di biblioteca C Nella fuga dei topolini D Nell’arrivo di un gatto vero

A9 Che cosa esprime l’espressione “era rimasto… immobile come un monumentino” (righe 26-27)? A La forza e l’imponenza del gatto B La bellezza del movimento prodotto dal vecchio topo quando scappa C La posizione ferma del vecchio topo, la sua mancanza di reazione D L’indole pacifica del vecchio topo di biblioteca

A10 Scrivi tre aggettivi che descrivono il gatto.

............................................................................................................................................................................................................................

A11 Completa la frase che segue.Quando il topo viene preso dal gatto pensa che sarà spacciato; invece si presenta ai margini della scena un altro animale, …….........…………………………., che rappresenta la sua salvezza, perché il gatto …………………………………….. e allora il topo …………………………………………… .

A12 Come si presentano lo stile e la lingua della favola? A Semplici e chiari B Complessi ma comunque chiari C Complessi e difficili D Semplici, ma con ricorso a termini tecnici

A13 Che cosa puoi dire della morale di questa favola? A Compare all’inizio B Non è presente C Si trova nelle parole del gatto D Compare nelle parole dei topolini

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24 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A14 La favola propone una contrapposizione; tra chi? A Tra i topolini coraggiosi e il vecchio topo di biblioteca codardo B Tra i topolini “ignoranti” ma esperti del mondo e il topo di biblioteca in apparenza sapien-

te ma inesperto del mondo C Tra la vita dei topi e quella dei gatti D Tra gli animali selvatici e quelli domestici

A15 Quale delle seguenti frasi esprime meglio il significato della favola? A Chi troppo vuole nulla stringe B È importante il sapere che ci procurano i libri, ma occorre anche l’esperienza di vita C Per conoscere la vita bisogna soltanto leggere dei libri D Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Metti in ordine alfabetico le seguenti parole. portafoglio – cura – livello – sorpresa – pallavolo – beatitudine – bontà – zolletta

B2 In quale delle seguenti parole è presente un dittongo? A Buoi C Raccogliendo B Poeta D Aorta

B3 Individua, tra le seguenti forme verbali, quelle al modo indicativo. correre – porteresti – facessimo – portando – lavori – contribuirono

B4 Dal punto di vista dell’accento, come si definisce la parola generosità? A Tronca B Piana C Sdrucciola D Bisdrucciola

B5 Nella seguente frase, individua i nomi comuni e i nomi propri. “In un grande palazzo abitava un forte cavaliere di nome Rodolfo.” Nomi comuni: .......................................................................................................................................................................................... Nomi propri: .............................................................................................................................................................................................

B6 Indica in quale delle seguenti frasi compare l’indicativo futuro. A I due fratelli non avevano più né amici né parenti. B Giunsero a casa troppo tardi. C Starò sempre con te finché non sarai guarito. D Non si sarebbero preoccupati della sua salute.

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25Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B7 Indica qual è la corretta divisione in sillabe della parola “coscienza”. A Co-sci-en-za B Cos-ci-en-za C Co-scienza D Co-scien-za

B8 Nella seguente frase, distingui i nomi femminili e i nomi maschili. “Ma la donna ritornò all’ora stabilita, portando nella borsa un po’ di pane, del salame e delle

patate.” Nomi femminili: ..................................................................................................................................................................................... Nomi maschili: .........................................................................................................................................................................................

B9 Nella seguente frase, individua gli articoli determinativi e quelli indeterminativi. “Il ragazzo e il suo amico videro nel giardino un gattino, lo presero con sé e, dopo avergli

dato una scodella di latte, lo misero a dormire vicino alla stufa accesa.” Articoli determinativi: ....................................................................................................................................................................... Articoli indeterminativi: ..................................................................................................................................................................

B10 Quale dei seguenti termini è sovrabbondante nel plurale (ovvero hanno più di una forma pos-sibile di plurale)?

A Caso B Braccio C Automobile D Generale

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26 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle conoscenze

Unità 3 - Fiaba

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è una fiaba? Definisci il genere in quattro righe al massimo.

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Quali sono le quattro parti in cui si suddivi-de una fiaba?

1 .................................................................................................. 2 .................................................................................................. 3 .................................................................................................. 4 ..................................................................................................

3 La rottura dell’equilibrio iniziale accade ge-neralmente per:� l’intervento di un drago o di una strega� l’infrazione di un divieto o l’assegnazio-

ne di un compito� la partenza di un principe� la triplicazione delle prove

4 Perché un nuovo equilibrio si ripristini biso-gna che:� ci sia l’intervento di un mago buono� vengano superate alcune prove� il principe porti con sé un esercito� il re conceda la mano della principessa

5 Per triplicazione si intende:� la ripetizione per tre volte della stessa

prova� la moltiplicazione di un personaggio in tre� la triplicazione degli antagonisti� la proposta al protagonista di tre prove

da superare

6 Secondo Vladimir Propp, studioso russo, nella narrazione di ogni fiaba possono esse-re individuati:� ruoli fissi� ruoli variabili e sempre diversi� solo tre ruoli che si ripetono uguali� nessuna particolare relazione tra i per-

sonaggi

7 Nel sistema dei personaggi di una fiaba sono presenti pressoché sempre:� il protagonista, l’antagonista� il protagonista, l’antagonista, l’aiutante,

il donatore� il mago, il principe e la principessa� gli animali parlanti

8 Secondo la rispettiva definizione l’aiutante può essere anche donatore?� Sì, perché chi aiuta il protagonista può es-

sere anche donatore di un mezzo magico� No, perché chi dona il mezzo magico è un

mago o una fata, l’aiutante non lo è mai� Sì, perché il donatore è sempre un aiutante� No, perché il donatore non può essere

un semplice aiutante ma è di più

9 Come si conclude la fiaba?� Con un finale triste� Con una fine che fa pensare a una conti-

nuazione in una successiva puntata� Sempre con un lieto fine� Con una finale spettacolare

10 Il tempo e lo spazio di una fiaba:� sono sempre determinati e riconoscibili� sono sempre indeterminati� sono fissi: le fiabe sono ambientate sem-

pre nel Medioevo� sono variabili

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27Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 3 - Fiaba

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La regina delle apiUna volta due principi andarono in cerca di avventure e si diede-ro a una vita sfrenata e dissoluta, così che non tornarono più a casa. Il minore, che era chiamato il Grullo, andò in cerca dei suoi fratelli; e quando finalmente li trovò, essi lo schernirono, perché, sciocco com’era, voleva farsi strada nel mondo, mentre loro due non ne venivano a capo, pur essendo molto più accorti. Prosegui-rono tutti e tre insieme e giunsero a un formicaio. I due maggiori volevano sconvolgerlo, per vedere le formichine correre qua e là spaventate a portar via le uova; ma il Grullo disse: -Lasciate in pace quelle bestie, non tollero che le disturbiate -. Proseguirono e giunsero a un lago, dove nuotavano tante tante anitre. I due fra-telli volevano prenderne un paio e farle arrosto, ma il Grullo non glielo permise e disse: - Lasciate in pace quelle bestie, non tollero che le uccidiate -. Finalmente giunsero a un alveare, dove c’era tanto miele che colava sul tronco. I due volevano accendere un fuoco sotto l’albero, e soffocare le api per poter prendere il miele. Ma il Grullo tornò a dissuaderli, dicendo: - Lasciate in pace quelle bestie, non tollero che le bruciate -. Finalmente arrivarono a un castello: nelle scuderie non c’erano che cavalli di pietra e non si vedeva anima viva; attraversarono tutte le sale, finché, proprio in fondo, giunsero a una porta con tre serrature; ma in mezzo alla porta c’era uno spioncino, da cui si poteva vedere nella stanza, e videro un omino grigio, seduto a n tavolo. Lo chiamarono una, due volte, ma egli non udì; lo chiamarono per la terza volta, egli si alzò, aprì, venne fuori senza dir parola, a li condusse a una tavola riccamente imbandita; e quando ebbero mangiato e bevuto, diede a ciascuno una camera da letto. Il mattino dopo l’omino grigio andò dal maggiore, lo chiamò con un cenno e lo guidò a una lapide, dov’erano scritte le tre imprese che avrebbero liberato il ca-stello. E questa era la prima: nel bosco, sotto il muschio, c’erano le perle della principessa, mille di numero, e si dovevan cercare; e se al tramonto ne mancava una sola, colui che aveva cercato impie-triva. Il maggiore andò e cercò tutto il giorno, ma al tramonto ne aveva trovato soltanto cento; e com’era scritto accadde: egli impie-trì. Il giorno dopo tentò l’avventura il secondo fratello; non fu più fortunato del maggiore, trovò soltanto duecento perle e impietrì.

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28 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Alla fine toccò al Grullo, che si mise a cercare nel muschio; ma era così difficile trovare le perle e ci voleva tanto tempo! Allora si mise a sedere su una pietra e pianse. E mentre se ne stava lì, il re delle formiche, che una volta egli aveva salvato, arrivò con cinquemila formiche; e non passò molto tempo che le bestioline avevan tro-vato tutte le perle e le avevano riunite in un mucchio. La seconda impresa era di ripescar dal lago la chiave che apriva la camera da letto della principessa. Quando il Grullo giunse al lago, le ani-tre, che una volta aveva salvato accorsero a nuoto, si tuffarono e ripescarono la chiave dal fondo. Ma la terza impresa era la più difficile: delle tre principesse dormienti, bisognava scegliere la più giovane e la più soave. Ma si assomigliavano come gocce d’acqua; e nulla le distingueva se non che, prima di addormentarsi, aveva-no mangiato dolci differenti: la maggiore un pezzo di zucchero, la seconda un po’ di sciroppo, la minore un cucchiaio di miele. Ed ecco, arrivò la regina delle api con le api che il Grullo aveva pro-tetto dal fuoco, e assaggiò la bocca di tutte e tre; infine si fermò su quella che aveva mangiato il miele, e così il principe riconobbe quella giusta. Allora l’incanto si ruppe, ogni cosa fu sciolta dal sonno e chi era di pietra riacquistò la sua figura. Il Grullo sposò la più giovane e la più soave e, morto il padre di lei, divenne re; e i suoi due fratelli si presero le altre due principesse.

da J. e W. Grimm, Fiabe, trad. I. Calvino, Einaudi

La struttura 1 Nella fiaba esistono quattro parti principali, prova a riportare qui che cosa contengono, riassu-

mendole brevemente. L’esercizio è avviato.

STRUTTURA DELLA FIABA CONTENUTO RELATIVO IN LA REGINA DELLE API

situazione iniziale In un regno vivono tre principi: i due maggiori sono partiti in viaggio, il terzo è rimasto in casa.

avvio della vicenda

sviluppo

conclusione

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29Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

I personaggi 2 I tre fratelli presentano alcune caratteristiche tipiche dei personaggi della fiaba. Definiscili at-

traverso due o tre aggettivi opportuni per ciascuno:

.........................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

3 Tutti gli abitanti del castello sono diventati di pietra: che cosa implica questa notizia alla luce di ciò che narra la fiaba? Che cosa non sono stati capaci di fare?

Le caratteristiche e l’ambientazione 4 Nella fiaba è usata più di una volta la triplicazione: metti in rilievo come è stato utilizzato questo

meccanismo proprio della fiaba nei casi che sono riportati dalla tabella.

INCONTRI CON ANIMALI FATTI DAI TRE FRATELLI

PROVE DA SUPERAREAFFRONTATE CON SUCCESSO DA GRULLO

1

2

3

5 La fiaba termina con la conquista da parte di Grullo di che cosa? È una “conquista” tipica nei racconti di fiabe?

6 Anche i fratelli beneficano della fortuna di Grullo, come?

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30 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 3 - Fiaba

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il pesciolino d’oro di Aleksandr Afanas’ev

Nell’oceano, in mezzo al mare, sull’isola delle Cagnare, c’era una piccola isba cadente; in quella casetta vivevano un vecchio e una vecchia. Vivevano in gran povertà; il vecchio, fatta una rete, se ne andava sul mare a pescar pesci e solo così riusciva a guadagnarsi il suo cibo quotidiano. Una volta il vecchio aveva appena gettato la sua rete e cominciava a tirare; ma gli pareva così pesante come non gli era mai successo prima: poté appena tirarla fuori. Guarda: la rete era vuota; c’era in tutto e per tutto un solo pescetto; non era però un pesciolino semplice, ma d’oro. Con voce umana il pesciolino supplicò: – Non prendermi, vecchietto! È meglio che mi lasci andare nell’azzurro mare; vedrai che ti sarò utile: quel che desideri farò.Il vecchio pensa e ripensa, poi dice: – Io da te non ho bisogno di nulla: vattene a passeggiare nel mare!Gettò in acqua il pesciolino d’oro e tornò a casa.La vecchia gli chiede: – Ne hai preso molto, vecchio?– Un pesciolino d’oro in tutto e per tutto e anche quello l’ho ri-buttato in mare; m’ha pregato tanto: “Lasciami nel mare azzur-ro” diceva; “ti sarò utile: quel che desideri tutto farò!”. M’ha fatto pena quel pesciolino, non gli ho fatto pagar riscatto, l’ho rimesso in libertà gratis.– Ah, vecchio diavolo! T’era capitata nelle mani la fortuna e non hai saputo servirtene.La vecchia andò su tutte le furie; sgrida il vecchio, non gli dà pace: – Potevi chiedergli almeno del pane! Presto non avremo più neppure un tozzo secco, con che cosa ci riempiremo lo stomaco allora? Il vecchio non ne poteva più, andò dal pesciolino d’oro a chiedergli il pane; arrivò al mare e chiamò a gran voce: – Pescetto, pescetto, vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda.Il pesciolino nuotò a riva: – Che ti serve, vecchio?– La vecchia s’è irritata, per pane m’ha mandato.– Torna a casa, avrete tutto il pane che vorrete.Il vecchio tornò: – Be’, vecchia, c’è il pane?– Pane ce n’è abbastanza, ma guarda che malanno, s’è rotto il mastello e non so dove lavare la biancheria; va’ dal pesciolino d’o-ro, chiedigli che te ne dia uno nuovo.

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31Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Il vecchio andò al mare: – Pescetto, pescetto, vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda.Il pesciolino d’oro arrivò nuotando: – Che t’occorre, vecchio?– La vecchia mi manda a chiedere un mastello nuovo.– Bene, avrete anche il mastello.Il vecchio torna, è appena sulla porta e di nuovo la vecchia gli si lancia contro: – Vai dal pesciolino d’oro – dice – e chiedigli che ti costruisca un’isba nuova; nella nostra è impossibile vivere, solo a guardarla cade!Il vecchio andò al mare: – Pescetto, pescetto, vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda.Il pesciolino s’avvicinò nuotando, la testa verso il vecchio, la coda verso il mare; e chiede: – Che cosa t’occorre, vecchio?– Costruisci un’isba nuova per noi; la vecchia grida, non mi dà pace: “Non voglio vivere in questa vecchia casa” dice “va a pezzi solo a guardarla!”.– Non t’affliggere, vecchio! Va’ a casa e prega Dio, tutto sarà fatto.Il vecchietto tornò: nel suo cortile sta un’isba nuova, di quercia, con arabeschi intagliati. La vecchia gli corre incontro, più che mai infuriata, sgridandolo peggio di prima: – Ah, vecchio cane! non sai sfruttare la fortuna. Hai chiesto una capanna e pensi for-se che sia tutto fatto? No, torna un’altra volta dal pesciolino d’oro e digli: “Io non voglio esser contadino, voglio essere governatore, perché la brava gente stia ad ascoltarmi e s’inchini fino alla cinto-la, quando m’incontra”.Il vecchietto andò al mare e gridò a gran voce: – Pescetto, pescetto, vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda.Il pesce nuotò e venne, con la coda verso il mare, con la testa verso lui: – Che ti serve, vecchio?Lui risponde: – La vecchia non mi dà pace, è completamente esa-sperata, non vuol esser contadina, vuol diventare governatrice.– Bene, non prendertela! Torna a casa e prega Dio, tutto sarà fatto.Il vecchio tornò e invece dell’isba vide innalzarsi una casa di mat-toni a tre piani; nel cortile corrono i domestici, in cucina un cuoco si dà da fare; e la vecchia, in un ricco vestito di broccato, seduta su un’alta poltrona, impartisce ordini.– Salute, moglie! – dice il vecchio.– Ah, tu! Pezzo d’ignorante! Come osi chiamar moglie me, la go-vernatrice? Ehi, gente! Prendere questo contadinaccio, portarlo nelle stalle e frustarlo facendogli quanto più male è possibile.Subito arrivò di corsa la servitù, afferrò il vecchio per il colletto e lo trascinò nelle stalle; gli stallieri cominciarono a fargli sentire le fruste, gliele fecero assaggiare così forte che quello poteva appena tenersi in piedi. Poi la vecchia lo mise a fare il portiere, ordinò di dargli una scopa perché pulisse il cortile e che gli dessero da man-giare e da bere in cucina. Brutta vita per il vecchio: tutto il giorno a scopare il cortile e, se c’era appena appena un po’ di sporco, subito nelle stalle!

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32 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

“Che strega!” pensa il vecchio. “Le ho dato la fortuna, ci si è intru-folata come un maiale e me non mi calcola neppure come marito!”Passò un po’ di tempo, la vecchia si stancò d’esser governatrice; fa chiamare il vecchio e comanda: – Vecchio diavolo, va’ dal pescio-lino d’oro e digli che non voglio esser governatrice, io voglio essere zarina.Il vecchio andò al mare: – Pescetto, pescetto, vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda.Il pesciolino d’oro arrivò: – Che cosa t’occorre, vecchio?– Sapessi cosa! La mia vecchia è peggio di prima, è fuori di sé: non vuol esser governatrice, vuol essere zarina.– Non prendertela! Va’ a casa e prega Dio, tutto sarà fatto.Il vecchietto tornò e, invece della casa, c’è un palazzo alto dal tetto d’oro; tutto intorno camminano le sentinelle con il fucile in spalla; dietro si stende un gran giardino e proprio avanti al palaz-zo c’è un prato verde; sul prato son raccolti dei soldati. La vecchia, vestita da zarina, uscì sul balcone con generali e con boiari e co-minciò a passare in rivista la parata dei militari: rullano i tambu-ri, la musica rimbomba, “Urrà!” gridano i soldati.Passò del tempo, la vecchia si stancò d’esser zarina, ordinò di cer-care il vecchio e di portarlo dinanzi ai suoi serenissimi occhi. Ci fu gran subbuglio, i generali s’affacendavano, i boiari correvano: – Che vecchietto vuole?Appena lo trovarono, in fondo al cortile, lo portarono dalla za-rina.– Ascolta, vecchio diavolo! – gli dice la vecchia. – Va’ dal pescio-lino d’oro e digli ch’io non voglio esser zarina, voglio essere la so-vrana del mare, perché tutti i mari e tutti i pesci mi obbediscano.Il vecchio avrebbe voluto rifiutare, ma come? Se non va, giù la testa! Si fece coraggio e andò al mare, arriva e dice: – Pescetto pe-scetto, vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda.Il pesciolino d’oro non venne! Il vecchio lo chiamò un’altra volta: di nuovo niente! Lo chiama una terza volta: d’improvviso il mare rumoreggiò, s’agitò; prima era chiaro, limpido, ora s’oscurò tutto. Nuota a riva il pesciolino: – Vecchio, che cosa ti serve?– La vecchia è sempre più prepotente e capricciosa, ormai non vuol più esser zarina, vuole essere la sovrana del mare, vuol re-gnare su tutte le acque, vuol comandare tutti i pesci.Nulla disse il pesciolino d’oro, si voltò e si sprofondò nel mare. Il vecchio tornò indietro; guarda e non crede ai suoi occhi: è come se il palazzo non fosse mai esistito, al suo posto c’è la piccola isba cadente e nell’isba è seduta la vecchia, in un abito stracciato.Ricominciarono a vivere come prima, il vecchio riprese a pesca-re; ma, per quanto buttasse la rete in mare, non gli capitò più di prendere il pesciolino d’oro.

adatt. da A. Afanas’ev, Il pesciolino d’oro, in Antiche fiabe russe, Einaudi

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33Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Indica a quali righe del testo corrisponde la situazione iniziale della fiaba: ............................................

A2 L’avvio della fiaba si ha quando: A il pescatore prende nella rete il pesciolino d’oro B quando la moglie va su tutte le furie C quando il pesce parla D quando il vecchio ributta in mare il pesce

A3 Lo svolgimento della fiaba è costituito dalla ripetizione di uno stesso elemento: quale? A L’ira della vecchia B I desideri della vecchia e l’intervento del pesciolino d’oro C Le richieste del vecchio D L’intervento del pesciolino d’oro

A4 Oltre a essere d’oro il pesciolino possiede due elementi magici: quali?

1. .....................................................................................................................................................................................................................

2. .....................................................................................................................................................................................................................

A5 Quali e quante richieste esaudisce il pesciolino? Elencale nella tabella.

ESIGENZE DELLA VECCHIA INTERVENTO DEL PESCIOLINO

A6 Facendo riferimento a quanto dice il testo, a quale tipo di costruzione corrisponde il termine “isba”?

A Un palazzo di mattoni C Una capanna B Una casa costruita in legno D Una casa con giardino

A7 Quale destino ebbe il marito, dopo che la moglie fu governatrice? Riassumi quanto dice il testo.

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

A8 Come potresti definire la frase ripetuta dal vecchio “Pescetto, pescetto vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda!”?

A Un’esclamazione occasionale B Una preghiera C Una formula magica D Un modo di dire dei pescatori

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34 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A9 Che cosa significa per la vecchia “sfruttare la fortuna” (riga 57)? A Cercare di essere felice B Cercare di ottenere sempre più ricchezza e potere C Avere abbastanza per vivere serena D Cercare di non avere malattie

A10 Con quale termine potresti sostituire subbuglio nella frase “Ci fu un gran subbuglio” (righe 105-106)?

A Disordine C Urlare B Correre D Miscuglio

A11 Quando la vecchia diventa zarina, il pescatore ha la stessa sorte? Ricava la risposta dal testo.

............................................................................................................................................................................................................................

A12 Cerca quante volte il vecchio pescatore richiama il pesciolino, l’ultima volta. Quale principio è applicato?

A I principi di Propp B La magia C La triplicazione D La morale della fiaba

A13 Come si conclude la fiaba? Segna le righe in cui compare questa sezione: ............................................ .

A14 Scrivi un proverbio che esprima la morale della fiaba.

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Qual è la funzione di questo testo? A Narrare C Dare un regolamento B Informare D Descrivere

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Nella frase “Un brutto giorno il cacciatore vide un grosso uccello nero sul ramo di un albero altissimo” ci sono quattro aggettivi e cinque nomi comuni, trascrivili nei rispettivi spazi sotto-stanti.

Nomi: .............................................................................................................................................................................................................

Aggettivi: ...................................................................................................................................................................................................

B2 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi gli articoli indeterminativi. 1. Sparò la terza volta e dall’albero venne giù un mago con sette teste e uccise il cacciatore. 2. La grotta era sostenuta da un gigante, di nome Spallaforte.

1. .....................................................................................................................................................................................................................

2. .....................................................................................................................................................................................................................

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35Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B3 Quale dei seguenti tempi verbali non è un presente? A Pagano B Chiami C Segue D Capitarono

B4 In quale tra le seguenti frasi è presente un modo imperativo? Il ramo volò e incominciò a picchiare il ragazzo. Se vuoi andare va’

B5 Completa la seguente frase coniugando la forma mancante del verbo tra parentesi.

Il giovane sospettò che i due giganti .................................................................... (volere) fargli un tranello.

B6 Scegli la grafia corretta tra quelle proposte. A Il giovane andò di qua e di la B Il giovane andò di qua e di là C Il giovane andò di quà e di là D Il giovane andò di quà e di la

B7 Nella frase “Poi spiegò al padre tutta la faccenda e gli mostrò l’anellino”, l’anellino è un: A vezzeggiativo B diminutivo C accrescitivo D dispregiativo

B8 Scrivi nello spazio sottostante il vezzeggiativo della parola scarpa.

............................................................................................................................................................................................................................

B9 Quale tra queste frasi non è un esempio di discorso diretto? A Tira, Spallaforte! – gridò B Non lo sai? – rispose quello C Il giovane chiese alla bella: – Chi sei? D Mandò a dire al padre re che lo voleva sposare

B10 Nella frase “E i due giovani si sposarono e vissero felicemente”, il termine felicemente è un: A aggettivo B nome C avverbio D congiunzione

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36 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 4 - Ce la possiamo fare

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Sulla panchina del Bar Bruna di Serse Cosmi

Serse Cosmi, famoso allenatore di calcio, da giovane era uno sconosciuto allenatore di squadre dilettantistiche. Qui racconta come, quasi casualmente, ha cominciato la sua carriera vincendo la sfida con il Bar Lido e prima ancora con se stesso.

Il Torneo notturno dei bar di Pontevecchio era il nostro Campio-nato del Mondo. Durava un mese, ma continuava per tutto l’an-no. Da tre estati di fila vinceva il Bar Lido, quindi, fatti due con-ti, erano tre lunghissime estati di fila che perdevamo noi, quelli del Bar Bruna. E non ne potevamo proprio più di battute, scherzi, prese in giro. In un paese non è mai bello vivere da sconfitti, so-prattutto per me, per il mio gruppo di amici – Fabrizio, Mario e Gabriele – che pensavamo sicuramente di giocare bene al calcio e di capirne parecchio. Come nessun altro.E poi, diciamo la verità, perdere mi ha sempre dato un po’ noia, anche quando giocavo a biliardino dal prete1. Qualcosa doveva-mo fare, qualcosa dovevamo inventarci per mettere fine a questa imbarazzante situazione calcistico-paesana.Ci voleva un’idea che non fosse quella solita, banale, bocciata in partenza: prendere qualche giocatore da fuori. Non c’erano i soldi per l’ingaggio2 e soprattutto non c’era gusto con gli “stranieri” in squadra.Più passavano i mesi e più si avvicinava un’altra estate di dolo-re. Eravamo quasi rassegnati tanto che qualcuno fondò il partito della rinuncia. C’era chi si chiedeva: − Ma poi, mi spiegate perché questo torneo dobbiamo farlo per forza?No, per forza mai. L’obiettivo era divertirsi e non ricordo se mi divertii o m’infuriai il giorno in cui gli amici mi vennero a dire: − Abbiamo deciso, l’allenatore quest’anno lo fai tu. Non so chi ebbe questa bella pensata che io presuntuosamente ritenni dovuta alla mia competenza3, ma che invece fu suggerita dalla mia invalidità per una recente operazione al ginocchio.Oltre a cambiare l’allenatore, la squadra doveva essere completa-mente rifatta, ringiovanita e mi dissero: − Ci piacerebbe sbarazzina4.Questo era il nuovo corso5 del Bar Bruna. Fatte le convocazioni e decisa la formazione, mi toccò lasciar fuori anche il mio ami-

1 dal prete: all’oratorio.2 ingaggio: compenso.3 competenza: capacità e esperienza.4 sbarazzina: spigliata e vivace.5 corso: impostazione, modo di vedere le cose.

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37Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

co più caro, Fabrizio Palazzoni. Il mestiere fa fare questo e l’avrei capito meglio dopo. Intanto Palazzoni non me l’ha ancora perdo-nata.E così, alla bella età di 21 anni, mi siedo per la prima volta sulla panchina di una squadra di calcio. Sono il mister6. C’è chi comin-cia dal Real Madrid o dal Milan, a me è toccato il Bar Bruna. Ma ognuno ha la sua storia e nella mia ci sto proprio bene, mi sento a mio agio. Tanto per cominciare, quel torneo l’ho vinto. E poi l’ho rivinto anche l’anno dopo. E l’anno dopo ancora. Tre scudetti dei bar di Pontevecchio, come inizio non c’è male.La prima panchina della mia vita era sicuramente una tiepida serata di luglio, con l’umidità del fiume che ti obbliga a tenere il maglioncino sulle spalle. Sul campo del Lido Tevere, del resto, era sempre così. Non ricordo altro, né com’era quella panchina (di fer-ro, presumo), né chi stava seduto accanto a me. Eravamo in tanti. Posso assicurare di non averla presa né a calci né a pugni, ma neanche baciata come poi mi sarebbe successo spesso. Credo di non avere rotto niente. Mi agitavo, questo è certo. Urlavo, questo è sicuro. Nei tornei dei bar puoi pure permetterti di insultare l’arbi-tro e questo è un bel vantaggio: non mi sono mai fatto pregare. E quei giocatori tipici da bar andavano spronati7, consigliati, quasi telecomandati con la voce. Spinti se era il caso. Nessuna di quelle partite finì sugli almanacchi, più facile che noi finissimo la sera-ta davanti a una pizza e un paio di birre. A discutere, a parlare di tattica8, di sostituzioni. Il mio primo torneo, particolare non trascurabile, andava vinto a tutti i costi per non essere costretti a cambiare bar, casa e paese. Sotto questo aspetto, credo che i miei amici abbiano scelto bene. Il vizio di vincere è sempre stato il mio vizio più grave e inguaribile. Detto e fatto. In finale, ai rigori, battemmo proprio i campioni in carica, i vecchietti del Bar Lido, quasi tutti ex giocatori della Pontevecchio. Che trionfo! E che col-po passare l’inverno nei bar da vincitori.Ora non aspettatevi che vi dica che quella sera, alzando la cop-pa, ho capito che il mio futuro sarebbe stato fare l’allenatore. E neanche che mi sentivo nato per stare in panchina. Non ho ca-pito e non sentivo niente di tutto questo, ma sicuramente provai un’emozione diversa da quelle che sino ad allora avevo vissuto da calciatore. Mi piacque quel ruolo, mi divertii molto. Riuscii a ca-pire cosa significava interpretare il calcio da allenatore, cosa c’era di diverso. Per la prima volta, poi, ero stato capace di gestire un gruppo di persone, questa era la soddisfazione vera. E quelle emo-zioni, così diverse dalle solite, lasciarono il segno. Quella vittoria mi è rimasta dentro.Spesso ho confrontato il Torneo dei bar con altri momenti esal-tanti della mia vita da allenatore, come la promozione in Inter-regionale con la Pontevecchio, la C1 con l’Arezzo conquistata agli spareggi o la vittoria sul Milan a San Siro col Perugia. E ogni volta le stesse considerazioni: il livello delle emozioni è sempre uguale,

6 mister: allenatore.7 spronati: incoraggiati.8 tattica: strategia.

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38 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

il senso di appagamento9 e di vuoti che ti lasciano i successi non cambia. Quello che cambia è solo il contesto, la cassa di risonan-za10 che c’è dietro all’evento. È normale, per un allenatore, pensa-re a chissà quale enorme emozione potrebbe dare vincere su un campo mitico come San Siro. L’ho pensato anch’io. Poi, quando ho vinto, ho scoperto che le sensazioni erano identi-che a quelle del Torneo dei bar. Il sapore delle vittorie e delle scon-fitte non cambia con il cambiare delle categorie.

da S. Cosmi, L’uomo del fiume, Baldini-Castoldi-Dalai

9 appagamento: soddisfazione. 10 cassa di risonanza: il sistema che divulga più o meno ampiamente l’evento (un conto parlarne al bar, un conto sui giornali e in televisione).

Comprensione del testo 1 Quanto dura il Torneo dei bar di Pontevecchio?

2 Da quanto tempo il Bar Bruna subisce le vittorie del Bar Lido?

3 Per quali ragioni la squadra del Bar Bruna non ingaggia giocatori “stranieri”?

4 Che cos’è quello che Serse Cosmi chiama “il partito della rinuncia”?

5 Per quale ragione il protagonista viene nominato allenatore?

6 Chi vince il Torneo?

Analisi del testo 7 Chi lascia fuori squadra Serse Cosmi?

8 Quali ricordi ha Serse Cosmi della sua prima panchina?

9 Qual è la cosa importante che Serse Cosmi capisce dopo la vittoria raccontata nel testo?

10 Quali considerazioni fa paragonando quella prima vittoria ad altre successive, in apparenza ben più importanti? Sottolineale nel testo.

Il tema 11 In che modo, secondo te, “Ce la possiamo fare” è la chiave interpretativa di questo testo?

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39Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 4 - Ce la possiamo fare

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Un’impresa di gruppoSiamo in piedi sulla riva, in fila, a guardare l’acqua che si spezza ai nostri piedi. Non è poi una grande impresa, nuotano tutti bene, anche le bambine. E gli scogli nell’aria limpida delle cinque sono così vicini che sembra di poterli toccare. […]– C’è bandiera rossa – osserva Nina. Lo sappiamo tutti.E così sembra l’inizio di un bagno qualunque, anche più breve del solito, come succede quando l’aria ti mette i brividi anche a stare fermo e asciutto. Entriamo tenendoci per mano, la catena ogni tanto si spezza e si ricompone secondo il desiderio delle onde, il loro impeto. Saltiamo le creste bianche, ci facciamo trasportare in su da una forza che non si vede, siamo tutti bagnati e abbiamo ancora l’acqua solo alla vita. Superiamo il cartello di segnalazio-ne. Da qui in poi corriamo rischi. Luciano è dall’altra parte del suo tratto di mare, sta aiutando un surfista inetto a rimettersi in piedi, ci volta le spalle da un po’.Le bambine non toccano più e cominciano a nuotare. Le imito. Ro-berto va avanti con il suo crawl schiumoso, Guido e Filippo galleg-giano di lato. Nicolas dev’essere dietro, non mi volto a vedere, non m’interessa. C’è qualcosa dentro l’acqua che contrasta con la forza dei movimenti, la contraddice, preme altrove. Andiamo avanti mol-to piano, gli scogli non sembrano più così vicini, sono sempre alla stessa distanza, forse c’è qualcuno che li sposta da sotto, ci fa uno scherzo, ci beffa. Vorrei raggiungere quella punta dove sono posati tre gabbiani, per vedere se prendono il volo o restano lì senza farsi turbare dal nostro arrivo, con quella loro aria da camerieri altezzosi.Asia non lo dice, ma sembra in difficoltà. Mi avvicino. – Vuoi ri-posarti un po’? Appoggiati a me, dai – e quando mi rovescia ad-dosso il suo piccolo peso mi sento sprofondare. Ma è un attimo. Lei prende fiato, i codini bagnati le si sono come ristretti e colano minuscoli dai loro elastici colorati. Nina va avanti, affiancata da Filippo e da Guido. Sto tranquilla. Roberto è così vicino alla meta, lui, sicuro, semplice. Ecco, è arrivato, non ho pensato che avrebbe voluto salirci, sugli scogli, e invece è lì che ci prova, non dovrebbe, preferirei di no. Scivola, non sa dove mettere i piedi, immagino la prova dura delle piante contro le pietre che sono o molto ruvide dove sono rimaste nude, o troppo soffici dove le alghe le hanno

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40 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

ricoperte, o taglienti dove sono cresciute piccole colonie di cozze. Rinuncia e sta lì a galla, muove piano le braccia, si volta verso di noi. Vedo il sorriso che gli spacca la faccia in due. Chissà se è con-tento perché è arrivato primo, o perché ci ha visto e forse non si ricordava più di noi, o per qualcos’altro che non ci dirà mai.– Ripartiamo – mi soffia Asia nell’orecchio. Si stacca con un sospi-ro, come se tutto questo fosse troppo per lei, che cosa le è venuto in mente, poteva dire di no, poi sul faccino bagnato le passa un’e-spressione decisa, e va. Intanto anche Guido, Filippo e Nina sono a destinazione, non provano nemmeno a salire, stanno lì, l’acqua sembra più calma vicino alle pietre. Ancora uno sforzo. Non sono stanca, ma un po’ tesa, nervosa. Responsabile. Non so perché fac-cio queste cose, come mi vengono in mente. È come se mi mettessi alla prova, e loro con me: se ce la facciamo, siamo qualcosa di più.Arriviamo anche noi, sorrisi muti ci salutano, Asia è sfinita ma trionfante. I gabbiani non se ne sono andati, guardano un metro sopra le nostre teste con quei loro occhi insondabili di perlina. Mi aggrappo a una roccia per riposare un po’, sento subito la mano di Asia sulla spalla e il suo peso addosso. Mi volto per contemplare la dimensione della nostra impresa, so già che la lontananza mi stu-pirà, che vedrò tutto piatto e minuscolo, le molte file di ombrelloni ridotte a una sola riga modesta. Ma non noto niente di tutto questo perché quello che vedo, che non vedo, che vedo è la testa di Nicolas sballottata come una boa, va su e giù, ogni tanto sparisce e poi tor-na su, e lui non si agita, non batte l’acqua con le mani, no, non fa altro che andare su e giù, c’è quasi da pensare che lo faccia apposta, che sia un gioco. Ma non lo è, e lo capisco perché a metà strada tra noi e la terra, già oltre il cartello minatorio, c’è Luciano che rema verso di noi con la fretta calcolata di un’emergenza. Nicolas scom-pare e questa volta non torna su. Non penso, non ragiono, dico solo: – Roberto –. Mi volto verso di lui e vedo che sta studiando molto da vicino una tappezzeria di alghe sulla roccia, le accarezza con un dito, capelli verdi. – Roberto – ripeto. Lui mi guarda, mi sorride. – Vai a prendere Nicolas. Adesso. – Non batte ciglio, continua a sorridere e s’immerge, per riaffiorare parecchio più in là e schiumare verso l’obiettivo. È chiaro, arriverà prima di Luciano, che rema rapido ma deve vedersela con quella piccola corrente che gli sposta il moscone come una moneta sul ghiaccio. Restiamo a guardare, non si può fare altro, e a un certo punto Roberto sparisce di nuovo e quando ri-affiora, dopo un po’, vicino a lui c’è la testa-boa di Nicolas. Luciano li raggiunge, ritira i remi, getta il salvagente, quello leggero bianco e rosso che sembra fatto per le foto dei turisti tedeschi e invece ades-so funziona, Nicolas vi si aggrappa. Roberto no: lui riparte, rapido, confusionario. In un attimo è da noi. Questa volta posa le mani a gancio sulla roccia, come un naufrago. Ride, e le gocce gli scivolano su quella pelle di foca lasciandola appena umida. Ha i capelli irti, gli vedo il bianco degli occhi arrossato. – Bravo – gli dico.

da B. Masini, L’estate gigante, Fabbri

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41Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Qual è l’impresa che vogliono compiere i ragazzi? A Fare una nuotata tutti insieme B Sfidare il mare C Sfidare il bagnino Luciano D Fare una gara per raggiungere gli scogli anche se c’è mare grosso

A2 Chi è il primo ad arrivare agli scogli? A Asia B Roberto C La protagonista D Nicolas

A3 In spiaggia “c’è bandiera rossa” (riga 5): che cosa significa questo segnale?

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A4 Qual è il motivo che rende l’impresa eccezionale? Ricopia le brevi frasi che indicano il motivo del rischio.

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A5 Quale frase del testo descrive l’acqua in questa circostanza? Ricopiala di seguito.

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A6 Chi si appoggia alla protagonista per riposare? A Nina C Filippo B Guido D Asia

A7 Due persone aiutano Nicolas in difficoltà: chi sono?

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A8 I gabbiani dove si trovano? A In volo sul mare B Sul mare, appollaiati sulle onde C Sugli scogli, qualche metro sopra le teste dei ragazzi D Sulla spiaggia sugli ombrelloni

A9 Che cosa significa l’espressione “con quei loro occhi insondabili di perlina” (riga 53)? A Con occhi simili a perle B Con occhi che non esprimono nulla C Con occhi trasparenti e uno sguardo che non è facile decifrare D Con occhi che riflettono il mare

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42 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A10 Che cosa significa l’espressione “sorrisi muti ci salutano” (riga 51)?

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A11 Perché, secondo te, la protagonista si rivolge subito a Roberto per portare aiuto a Nicolas? A Perché Roberto è un bagnino B Perché Roberto è maturo e sicuro nel nuoto C Perché Roberto è già arrivato D Perché è il più vicino a Nicolas

A12 Quale frase del testo dimostrerà alla protagonista la “grandezza dell’impresa compiuta”? Ricopia la frase del testo.

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A13 Perché “Luciano… rema verso di noi con la fretta calcolata di un’emergenza” (righe 64-65)? A Luciano è in barca e vuole fare parte dell’impresa B Luciano è il bagnino e ha fretta C Luciano calcola che ci sarà un’emergenza tra breve D Luciano, il bagnino, ha visto che Nicolas è in seria difficoltà e interviene

A14 Qual è il significato della prova che affrontano i ragazzi? Trova le parole della protagonista in cui viene spiegata quest’idea.

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A15 Perché la protagonista dice “Bravo” (riga 83) a Roberto? Esprimilo con parole tue in due righe al massimo.

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Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Quale dei seguenti nomi non ha il plurale? A Compagno B Pepe C Aula D Strumento

B2 Nella frase “Non sapeva quale fosse la verità”, il verbo fosse è al modo: A congiuntivo B indicativo C infinito D condizionale

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43Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B3 Nella frase “Aveva compiuto un lunghissimo cammino”, l’aggettivo lunghissimo è al grado: A comparativo di maggioranza B comparativo di minoranza C superlativo relativo D superlativo assoluto

B4 Trascrivi la seguente frase coniugando i verbi al presente indicativo.

“Ammirava il paesaggio collinare e osservava le piccole case che stavano aggrappate alla collina”.

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B5 Indica il comparativo di maggioranza dell’aggettivo “buono”.

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B6 La parola “omuncolo” è un: A diminutivo B vezzeggiativo C accrescitivo D dispregiativo

B7 In quale delle seguenti frasi compare il modo imperativo? A I compagni di classe non facevano che sghignazzare B Scoppiò un temporale C Se vuoi fare di testa tua, agisci! D Non saprei darti una risposta

B8 Nella frase “Il bambino voleva bene ai suoi”, suoi è: A un pronome possessivo B un pronome personale C un aggettivo possessivo D un aggettivo indefinito

B9 Nella frase “Un certo numero di persone si era radunato davanti al negozio che si trova all’an-golo della piazza”, che è:

A un pronome relativo B un pronome interrogativo C un articolo determinativo D un avverbio di luogo

B10 Trascrivi la seguente frase coniugandola alla prima persona plurale (mantenendo tempo e modo).

“Ho ragione io.”

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44 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle conoscenze

Unità 5 - Paura

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Come si definisce un racconto di paura? .......................................................................................................

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2 Quali sono le quattro parti in cui si suddivi-de un racconto di paura?

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3 Quali personaggi fantastici possono compa-rire in un racconto di paura?� Persone normali� Esseri magici� Vampiri, streghe, lupi mannari� Fate e maghi

4 Come si presenta l’ambientazione in un rac-conto di paura?� Luoghi affascinanti� Luoghi inquietanti� Luoghi magici� Luoghi di vita quotidiana

5 Perché un racconto di paura è basato sulla tecnica della suspense?� Per tenere sospesa l’attenzione del lettore� Perché l’autore non sa come va a finire� Perché non c’è un finale vero e proprio� Per non spezzare il filo narrativo

6 Un ingrediente importante delle storie di paura è il lessico impiegato: perché?� Esprime le emozioni di paura e descrive

luoghi e personaggi misteriosi� Descrive luoghi misteriosi� Procura tensione� Esprime il tema del racconto

7 Spesso la presenza di descrizioni serve a in-crementare la sensazione di paura nel letto-re: perché?� Perché rallenta il racconto� Perché allenta la tensione� Perché descrive personaggi e luoghi mo-

struosi� Perché una descrizione produce tensione

8 Come è percepita la realtà dai personaggi del racconto?� È rassicurante� E inquietante� È densa di magia� È normale

9 Se il racconto finisce in modo comico:� si stempera la tensione� aumenta la tensione� si inserisce un diversivo che non è coe-

rente� si riporta il racconto alla normalità

10 Che cosa esprime la paura in un racconto?� La difficoltà di rapportarsi con esseri mo-

struosi� La presenza di qualcosa d’inquietante

che non si sa come affrontare� La difficoltà di rapportarsi con la normalità� La presenza di un ostacolo

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45Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 5 - Paura

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Una storia di fantasmi di Charles Dickens

Alcuni anni or sono un celebre pittore inglese ricevette da una certa Lady F. l’incarico di fare il ritratto del marito. La sede scelta per eseguirlo era Villa F., in campagna, dato che i suoi numerosi impegni non gli permettevano di intraprendere un lavoro nuo-vo finché la stagione londinese non fosse finita. Data la grande familiarità di rapporti con i committenti1, l’accordo lasciava sod-disfatti tutti gli interessati, e il 13 settembre eccolo partire pieno d’entusiasmo per svolgere il suo compito.Prese il treno per la stazione più vicina a Villa F. e, alla partenza, si trovò solo nel vagone. Questa solitudine, peraltro, non durò a lungo. Alla prima stazione appena fuori Londra salì in carrozza una giovane donna e si sistemò nell’angolo opposto al suo. Ave-va un’aria molto delicata, con una particolare commistione2 di dolcezza e tristezza che non mancò di suscitare l’interesse di un uomo dotato di spirito d’osservazione e di sensibilità. Per un bel po’ nessuno dei due disse una parola. Ma alla fine toccò all’uo-mo far le solite considerazioni di circostanza sul tempo e sul pae-saggio e, una volta rotto il ghiaccio, la conversazione si avviò. Si misero a parlare di pittura. Il pittore rimase impressionato dalla profonda conoscenza che la giovane donna sembrava avere di lui e delle sue opere: tanto più che era sicuro di non averla mai incontrata prima. E la sua sorpresa certo non diminuì quando lei improvvisamente gli chiese se sarebbe stato in grado di eseguire, a memoria, il ritratto di una persona che avesse visto una sola volta o al massimo due. Era ancora incerto sulla risposta da dare, quando lei aggiunse: – Per esempio, sapreste dipingere me a me-moria?Non ne era tanto sicuro, rispose, ma poteva sempre provare.– Bene, allora guardatemi meglio – disse lei. – Potrebbe capitarvi di farmi il ritratto.Il pittore aderì a questa strana richiesta; dopodiché lei gli chiese non senza una certa impazienza: – E che mi dite adesso?– Penso di sì – rispose lui – ma non potrei giurarlo.Il quel momento il treno si fermò. La giovane si alzò, sorrise in modo amichevole al pittore e lo salutò; nel lasciare la vettura ag-giunse: – Ci incontreremo presto.

1 committenti: coloro che ordinano un lavoro.2 commistione: unione, mescolanza.

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46 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Il treno ripartì sferragliando e Mr H. (l’artista) rimase solo con i suoi pensieri.A tempo debito giunse a destinazione: ad attenderlo alla stazione c’era la carrozza di Lady F., che lo portò alla villa, che era davvero una di quelle “maestose dimore d’Inghilterra”3, dopo un piacevole tragitto, depositandolo davanti al portone, dove a riceverlo trovò i suoi ospiti. Dopo una cordiale accoglienza, venne accompagnato alla sua camera, ché4 era già quasi ora di cena.Una volta cambiatosi, Mr H. scese in salotto, dove ebbe la gradi-tissima sorpresa di trovare, seduta su una delle ottomane5, la sua giovane compagna di viaggio. La quale lo accolse con un sorriso e un cenno di riconoscimento. A cena sedette al suo fianco, scam-biando con lui qualche parola, in mezzo alla conversazione gene-rale: sembrava perfettamente a suo agio. Mr H. non dubitò per un attimo che fosse intima amica della padrona di casa. La serata trascorse piacevolmente. La conversazione verteva per lo più sulle belle arti in genere e sulla pittura in particolare e Mr H. venne pregato di mostrare alcuni degli schizzi che aveva portato con sé da Londra. Egli acconsentì volentieri alla richiesta: la giovane si mostrò molto interessata.A tarda ora la compagnia si sciolse e ognuno si ritirò nella sua stanza.Il mattino seguente, di buon’ora, Mr H. fu tentato dal bel sole di lasciare la sua camera per fare un giro nel parco. Il salotto dava direttamente sul giardino; nell’attraversarlo domandò a un dome-stico indaffarato a sistemare i mobili se era già scesa la signorina.– Quale signorina, signore? – chiese l’uomo, con aria sorpresa.– La signorina che ha cenato qui ieri sera.– Nessuna signorina ha cenato qui ieri sera, signore – rispose il domestico, guardandolo fisso.Il pittore non aggiunse altro, pensando fra sé che il servo dovesse essere molto stupido o che avesse comunque una pessima memo-ria. E così, lasciata la sala, prese a girovagare nel parco.Stava rientrando verso la villa, quando incontrò il padrone di casa; seguirono i soliti convenevoli6 mattutini.– La vostra giovane e bella amica se n’è andata? – osservò l’artista.– Quale giovane amica? – chiese il padrone di casa.– La signorina che ha cenato qui ieri sera – rispose Mr H.– Non capisco proprio a chi vi riferiate – replicò l’altro, sbigottito.– Volete dirmi che ieri nessuna signorina ha cenato e trascorso la serata qui? – insistette Mr H., cominciando a sua volta a stupirsi.– No – rispose l’altro – nel modo più assoluto. A tavola eravamo solo voi, mia moglie e io.Da quel momento in poi l’argomento non fu mai più menzionato, anche se il nostro artista non riusciva a credere di essere vittima di un’illusione. Se era tutto un sogno, allora era un sogno in due parti. Come era stata sicuramente sua compagna di viaggio in treno, altrettanto sicuramente la giovane era stata sua vicina a

3 “maestose dimore d’Inghilterra”: si tratta di un verso della poetessa Felicia Dorothea Hemans (per questo è citato fra virgolette).4 ché: perché.5 ottomane: divani.6 convenevoli: saluti e fra si di cortesia.

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47Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

tavola. Tuttavia non si fece più vedere e tutti in casa, tranne lui, sembravano ignorarne l’esistenza.L’artista portò a termine il ritratto e tornò in città.Per due anni interi si dedicò alla sua professione, lavorando duro e acquistando sempre più fama. Eppure non dimenticò mai un solo tratto del bel volto della sua giovane compagna di viaggio. Non possedeva alcun indizio che gli consentisse di scoprire da dove fosse venuta o chi fosse. Pensava spesso a lei, ma non ne parlava con nessuno. L’intera vicenda era avvolta da un mistero che gli imponeva il silenzio. Era strana, fuori del normale; assolutamente inspiegabile.Un giorno il lavoro portò Mr H. a Canterbury7, dove abitava un suo vecchio amico, che chiamerò Mr Wylde. Mr H., desideroso com’era di vederlo e avendo poche ore a disposizione, non appena arrivato in albergo gli scrisse un biglietto, pregandolo di venirlo a trovare lì. All’ora stabilita la porta della sua camera si aprì e ven-ne annunciato Mr Wylde. Ma il pittore si trovò di fronte un perfet-to sconosciuto, per cui lì per lì l’incontro fra i due risultò piuttosto imbarazzante. Riuscirono però a spiegarsi e saltò fuori che il vero amico di Mr H. se n’era andato già da qualche tempo da Canter-bury; l’uomo che l’artista aveva di fronte era un altro Mr Wylde; il biglietto indirizzato all’assente, infatti, era stato recapitato all’uo-mo sbagliato e costui, immaginando si trattasse di affari, aveva risposto all’invito.Un volta superato il primo momento di freddezza e di sbigottimen-to, prese avvio una conversazione più amichevole; naturalmente Mr H. si era presentato e il suo nome non era ignoto al visitatore. Dopo aver parlato del più e del meno, Mr Wylde chiese a Mr H. se avesse mai dipinto, o fosse in grado di dipingere, un ritratto in base a una semplice descrizione. Mr H. rispose di no.– Se vi ho fatto questa strana domanda – disse Mr Wylde – è per-ché ho perduto, un paio d’anni fa, la mia amata figliola. Era la mia unica figlia e l’amavo teneramente. La sua perdita è stato un grande dolore per me e ora la mancanza di un suo ritratto è un ulteriore motivo di rimpianto. Voi siete un uomo di talento fuori del comune. Se riusciste a dipingermi un ritratto di mia figlia, ve ne sarei immensamente grato.Mr Wylde passò poi a descrivere sembianze8 e lineamenti della fi-glia, il colore degli occhi e dei capelli e cercò di dare un’idea dell’e-spressione del suo volto. Mr H. lo ascoltò con attenzione e, provan-do gran pena per il suo dolore, fece uno schizzo. Non pensava certo che potesse somigliare al soggetto, ma almeno sperava che a pensarlo fosse il dolente genitore. E invece, vedendo il disegno, il padre scosse il capo e disse: – No, non somigliava a lei.Il pittore provò di nuovo e di nuovo fallì. I lineamenti potevano an-che andare, ma l’espressione non era quella della ragazza; e il padre distolse lo sguardo, ringraziando Mr H. per i cortesi tentativi ma or-mai senza la speranza di ottenere un risultato soddisfacente. All’im-

7 Canterbury: città dell’Inghilterra meridionale.8 sembianze: aspetto.

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48 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

provviso al pittore balenò un pensiero: prese un altro foglio, fece un disegno rapido e vigoroso e lo porse al compagno. Immediatamen-te, un lampo di riconoscenza e di gioia illuminò il viso del padre, che esclamò: – Ma è lei! Dovete certamente aver visto mia figlia, al-trimenti non avreste mai potuto farle un ritratto così perfetto!– Quando è morta vostra figlia? – s’informò il pittore, turbato.– Due anni fa, il 13 settembre. Morì nel pomeriggio, dopo una ma-lattia di pochi giorni.Mr H. rifletteva, ma senza dir nulla. L’immagine di quel bel volto giovanile era incisa nella sua memoria come a punta di diamante; e le strane, profetiche parole di lei avevano ora ricevuto conferma.Poche settimane dopo, avendo portato a termine un bel ritratto a figura intera della giovane, lo inviò al padre; e tutti coloro che l’a-vevano conosciuta dichiararono che la somiglianza era perfetta.

da C. Dickens, Da leggersi all’imbrunire. Racconti di fantasmi, Einaudi Scuola

La struttura 1 Descrivi la situazione iniziale del racconto.

2 Quando il protagonista incomincia a percepire la dimensione inquietante della vicenda che sta vivendo?

3 Quando si spiega la situazione descritta dal racconto?

4 Quale fine aveva l’incontro inquietante?

I personaggi 5 Come si può descrivere il protagonista del racconto?

6 Chi è il fantasma?

7 Si può definire inquietante il fantasma?

Le caratteristiche e l’ambientazione 8 L’ambientazione del racconto può definirsi di paura? Giustifica la tua risposta.

9 Che cosa rende inquietante il racconto?

10 Il racconto di paura sui sviluppa, spesso, nel momento in cui il protagonista incomincia a guar-dare quello che gli sta intorno in modo differente, percependo la realtà diversa da come gli era sembrata in quel momento. Indica, nel racconto letto, i momenti in cui il protagonista avverte questo stato d’animo.

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49Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 5 - Paura

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Gli amiciIl liutaio Amedeo Torti e la moglie stavano prendendo il caffè. I bambini erano già andati a letto. I due tacevano, come succede-va spesso. A un tratto lei: – Vuoi che ti dica una cosa…? È tutto il giorno che ho una sensazione strana… Come se questa sera do-vesse venire a trovarci Appacher.– Ma non dirle neanche per scherzo queste cose! – fece il marito con gesto di fastidio. Infatti Toni Appacher, violinista, suo vecchio intimo amico, era morto venti giorni prima.– Lo so, lo so che è orribile – disse lei – ma è un’idea da cui non riesco a liberarmi.– Eh, magari… – mormorò il Torti con una vaga contrizione ma senza voler approfondire l’argomento. E scosse il capo.Tacquero ancora. Erano le dieci meno un quarto. Poi suonò il cam-panello della porta. Piuttosto lungo, perentorio. Entrambi ebbero un sussulto.– Chi sarà a quest’ora? – disse lei. Si udì in anticamera il passo strascicato della Ines, la porta che veniva aperta, poi un sommes-so parlottare. La ragazza si affacciò in tinello pallidissima.– Ines, chi c’è? – domandò la signora.La cameriera si rivolse al padrone, balbettando: – Signor Torti, venga lei, un momento, di là… Se sapesse!– Ma chi c’è? chi c’è? – chiese rabbiosa la padrona, pur sapendo benissimo chi fosse.La Ines si curvò come chi ha da dire cose segretissime. Le parole le uscirono in un soffio: – C’è… c’è… Signor Torti, venga lei… è tor-nato il maestro Appacher!– Che storie! – disse il Torti, irritato da tutti quei misteri e alla mo-glie: – Vado io… Tu resta qui.Uscì nel corridoio buio, urtò nello spigolo di un mobile, d’impeto aprì la porta che dava in anticamera.Qui, in piedi, con la sua aria un poco timida, c’era Appacher. Non proprio uguale al solito Appacher, bensì alquanto meno sostan-zioso, per una specie di indecisione nei contorni. Era un fanta-sma? Forse non ancora. Forse non si era completamente liberato di ciò che gli uomini definiscono materia. Un fantasma, ma con una certa residua consistenza. Vestito come era sua abitudine di

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50 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

grigio, la camicia a righe azzurre, una cravatta rossa e blu e il cappello di feltro molto floscio ch’egli cincischiava nervosamente tra le mani. (Si intende: un fantasma di vestito, un fantasma di cravatta e così via.)Il Torti non era un uomo impressionabile. Tutt’altro. Eppure restò lì senza fiato. Non è uno scherzo vedersi ricomparire in casa il più caro e vecchio amico da venti giorni accompagnato al cimitero.– Amedeo! – fece il povero Appacher, come per tastare il terreno, sorridendo.– Tu qui? tu qui? – inveì quasi il Torti perché dagli opposti e tumul-tuosi sentimenti nasceva in lui, chissà come, soltanto una carica di collera. Non doveva essere una consolazione immensa rivedere il perduto amico? Per realizzare un tale incontro Torti non avreb-be dato volentieri i suoi milioni? Sì, certo, lo avrebbe fatto senza pensarci su. Qualsiasi sacrificio. E allora perché adesso questa fe-licità non la provava? Perché anzi una sorda irritazione? Dopo tante angosce, tanti pianti bisognava ricominciar da capo? Nei giorni del distacco, la carica di affetto per l’amico era stata smalti-ta fino in fondo e ora non ne restava più di disponibile.– Eh sì, sono qui – rispose Appacher, cincischiando più che mai le falde del cappello. – Ma io… lo sai bene, tra di noi, non è il caso di fare complimenti… Forse disturbo…– Disturbo? E lo chiami disturbo? – incalzò il Torti, trasportato ormai dalla rabbia. – Torni non voglio sapere neanche da dove e in queste condizioni… E poi parli di disturbo! Un bel coraggio hai! – Quindi a se stesso, del tutto esasperato: “Che faccio io adesso?”.– Senti, Amedeo – disse Appacher – non arrabbiarti… Dopo tutto non è colpa mia… Anche di là (fece un gesto vago) c’è una cer-ta confusione… Insomma dovrei starmene qui ancora circa un mese… Un mese, se non sarà di più… E tu sai che la mia casa è già stata smontata, ci sono dentro i nuovi inquilini…– E allora, tu vuoi dire, ti fermeresti qui da me a dormire?– Dormire? Ormai non dormo più… Non si tratta di dormire… Mi basterebbe un angolino… Non darò noia, io non mangio, non bevo e non… insomma il gabinetto non mi occorre… Sai? Solo per non dover girare tutta la notte, magari con la pioggia.– Ma la pioggia… ti bagna?– Bagnarmi no, naturalmente – e fece una sottile risatina – ma dà sempre un fastidio maledetto. – E così passereste qui le notti?– Se tu me lo permetti…– Se lo permetto!… Io non capisco… Una persona intelligente, un vecchio amico… uno che ha oramai tutta la vita dietro a sé… come fa a non rendersi conto? Già, tu non hai mai avuto una famiglia!L’altro, confuso, retrocedeva in direzione della porta. – Scusami sai, io credevo… Si tratta poi di un mese solo…– Ma non mi vuoi capire allora! – fece il Torti, quasi offeso. – Non è per me che mi preoccupo… I bambini!… I bambini!… Ti parreb-

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51Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

be niente a te farti vedere da due innocenti che non hanno ancora dieci anni. Dopo tutto, dovresti renderti conto dello stato in cui ti trovi. Perdonami la brutalità ma tu, tu sei uno spettro… e dove ci sono i miei bambini, io uno spettro non ce lo lascio, caro mio…– E allora niente?– E allora, caro mio, non so che cosa dir… – Restò là con la parola monca. Di colpo Appacher era svanito. […]Da chi tentare ancora? Dal vice parroco di San Calisto, fuori por-ta? Dal bravo don Raimondo, suo antico compagno di ginnasio che sul letto di morte gli aveva somministrato gli ultimi conforti religiosi?– Indietro, indietro, parvenza demoniaca – fu l’accoglienza del de-gno sacerdote come il violinista gli comparve.– Ma sono Appacher, non mi riconosci?… Don Raimondo, lascia che mi nasconda qui da te. Tra poco è l’alba. Non c’è un cane che mi voglia… Gli amici mi hanno rinnegato. Almeno tu…– Non so chi tu sia – rispose il prete con voce malinconica e solen-ne. – Potresti essere il demonio, o anche un’illusione dei miei sen-si, io non so. Ma se tu sei Appacher veramente, ecco, entra pure, quello è il mio letto, distenditi e riposa…– Grazie, grazie, don Raimondo, lo sapevo…– Non preoccuparti – proseguì il prete soavemente – non preoccu-parti se io sono già in sospetto presso il vescovo… Non preoccu-parti, te ne supplico, se la tua presenza qui potrà far nascere delle complicazioni gravi… Insomma di me non darti cura. Se tu sei stato mandato qui per la mia rovina, ebbene sia fatta la volontà di Dio!… Ma che fai adesso? Te ne vai?Ed è per questo che gli spiriti – se mai qualche anima infelice si trattiene con ostinazione sulla terra – non vogliono vivere con noi ma si ritirano nelle case abbandonate, tra i ruderi delle torri leg-gendarie, nelle cappelle sperdute tra le selve, sulle scogliere solita-rie che il mare batte, batte e lentamente si diroccano.

D. Buzzati, Gli amici, in Sessanta racconti, Mondadori

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Che cosa stanno facendo Amedeo Torti e la moglie all’inizio del racconto? A Chiacchierano C Prendono il caffè B Mettono a letto i figli D Litigano

A2 Quale sentimento prova il signor Torti quando la moglie gli comunica la sua “strana sensazione”? A Incredulità C Paura B Fastidio D Rabbia

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52 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A3 Nella frase “Come se questa sera dovesse venire a trovarci” (righe 4-5), da quale espressione può essere sostituito il verbo dovesse?

A Fosse necessario che B Fosse obbligatorio che C Ci fosse l’eventualità che D Fosse certo che

A4 Chi è Ines? A La moglie del protagonista B La cameriera C Il fantasma D La moglie del fantasma

A5 Quale espressione del testo ci fa capire che Appacher non è più completamente umano, ma neanche ancora un fantasma vero e proprio?

A Un fantasma, ma con una certa residua consistenza B Con la sua aria un poco timida, c’era Appacher C C’è… c’è… Signor Torti, venga lei… è tornato il maestro Appacher! D Era un fantasma?

A6 Nell’espressione “Le parole le uscirono in un soffio” (righe 24-25), a chi si riferisce il pronome le? A La signora Torti C Appacher B Il signor Torti D La cameriera

A7 Se dovessi inserire una parola per collegare le due frasi seguenti: “Eppure restò lì senza fiato” e “Non è uno scherzo vedersi ricomparire…” (righe 41-42), quale metteresti?

A Finché C Dal momento che B Dopo di che D Quindi

A8 Come sostituiresti il termine “Dopo tutto” della riga 63? A Dopo tutto questo tempo B Malgrado tutto C Dopo tutti questi sforzi D Dopo tutte queste parole

A9 Quali tra le seguenti parole può sostituire monca nella frase: “Restò là con la parola monca” (righe 90-91)?

A Mancante C Sbagliata B Interrotta D Inadatta

A10 Quale sentimento prova il signor Torti alla vista dell’amico? A Paura C Stupore B Rabbia D Vergogna

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53Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A11 Quanto tempo dovrebbe trascorrere Appacher a casa dell’amico? A Un giorno C Un mese esatto B Una settimana D Un mese o qualcosa di più

A12 Chi è don Raimondo? A Un compagno di scuola di Appacher B Il prete che aveva battezzato Appacher C Il parroco del paese D Un violinista amico del fantasma

A13 Nella frase “fu l’accoglienza del degno sacerdote come il violinista gli comparve” (righe 96-97), quale termine corrisponde al significato di come e può sostituirlo?

A Poiché C Quando B Eppure D Sebbene

A14 Secondo il testo che hai appena letto, in quale genere di luoghi decidono di vivere gli spiriti? A Abbandonati e solitari B Soleggiati e luminosi C Popolati e rumorosi D Vecchi e tetri

A15 Quale tra le seguenti frasi è la più adatta a sintetizzare il racconto? A Un liutaio incontra un suo amico di infanzia, ma non lo può accogliere in casa per paura

che spaventi i suoi figli B Un vice parroco dà ospitalità a un suo amico, mosso dalla compassione e della pietà C Un fantasma torna dall’al di là per spaventare le persone che in vita l’avevano trattato male D Un violinista, morto di recente, cerca riparo e conforto tra gli amici più cari che ha avuto in vita

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Completa la seguente frase coniugando la forma mancante del verbo tra parentesi.

Come se questa sera ...................................................................... (venire) a trovarci Appacher.

B2 Quale dei seguenti verbi è di modo finito? A Balbettando C Vedersi B Vestito D Definiscono

B3 Il verbo venga è: A indicativo, presente, terza persona singolare B congiuntivo, presente, prima persona singolare C congiuntivo, presente, seconda persona singolare D congiuntivo, presente, terza persona singolare

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54 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B4 Nella frase “entrambi ebbero un sussulto”, entrambi è un: A aggettivo B sostantivo C avverbio D pronome

B5 Unisci le frasi, inserendo il pronome relativo nella forma corretta.

Non c’è un cane ................................................. mi voglia.

È un’idea ................................................. non riesco a liberarmi.

B6 Nell’espressione “qualsiasi sacrificio”, qualsiasi è un aggettivo: A qualificativo B determinativo C indefinito D numerale

B7 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi gli avverbi di tempo nello spazio corrispondente.

1. Bagnarmi no, naturalmente, ma dà sempre un fastidio maledetto.

2. Una persona intelligente, un vecchio amico, uno che ha ormai tutta la vita dietro a sé.

1. .....................................................................................................................................................................................................................

2. .....................................................................................................................................................................................................................

B8 Trasforma ogni frase attiva in passiva e trascrivila nello spazio sottostante.

“I nuovi inquilini hanno già smontato la casa”.

............................................................................................................................................................................................................................

“Gli amici mi hanno rinnegato”.

............................................................................................................................................................................................................................

B9 Quale segno di punteggiatura è sbagliato nel seguente periodo: Quindi disse a se stesso: “Che faccio, io adesso?”?

A I due punti B La virgola C Le virgolette D Il punto interrogativo

B10 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento estraneo. In quale? A Articolo determinativo: il, la, i, un, le B Pronomi personali: le, ti, lei, io, tu C Nomi comuni: liutaio, moglie, caffè, bambini, violinista D Avverbi: completamente, naturalmente, soavemente, abbondantemente

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55Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle conoscenze

Unità 6 - Avventura

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Come si definisce un racconto di avventura? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Quali sono le quattro fasi in cui si articola una storia di avventura?

1 .................................................................................................. 2 .................................................................................................. 3 .................................................................................................. 4 ..................................................................................................

3 Quali sono i luoghi in cui viene ambientato un racconto di avventura?� Paesi abituali� Luoghi fantastici� Lontani, inesplorati, affascinanti� Lontani ma non particolarmente signifi-

cativi

4 Come si presenta il protagonista in un rac-conto d’avventura?� Un personaggio fuori dal comune� Un personaggio senza particolari qualità� Un personaggio magico� Un personaggio non sempre capace di

cavarsela nelle situazioni difficili

5 La figura dell’antagonista come si presenta?� Un personaggio senza qualità� Un personaggio dotato di poteri magici� Un personaggio di pari forze rispetto al

protagonista� Non è mai presente

6 Un ingrediente importante delle storie d’av-ventura è la suspense: perché?� Lascia sospeso il finale� Accompagna lo svolgimento vorticoso

degli eventi� Rallenta l’avventura� Rende il ritmo del racconto misurato

7 Per quali motivi, spesso, nel racconto d’av-ventura si svolge un viaggio?� Per scoprire luoghi lontani� Per cercare un tesoro o compiere una mis-

sione� Per raggiungere la sposa o lo sposo� Per sopravvivere a un naufragio

8 Come è percepita la realtà dai personaggi del racconto?� È misteriosa e inquietante� E affascinante ma rischiosa� È densa di magia� È quotidiana e prevedibile

9 Come si presenta abitualmente il finale di un racconto d’avventura?� È sempre purtroppo drammatico� È frequente il lieto fine, ma può esserci

anche un esito drammatico� Si lascia aperta la via per nuove avventure� Ritorna tutto come prima

10 Come si presenta il linguaggio?� Banale e prevedibile� Talvolta inserisce termini scientifici o tec-

nici per rendere reale la situazione de-scritta

� Semplice e accessibile� Di registro alto

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56 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 6 - Avventura

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Insieme in fuga di Marco Tomatis

Margherita è una ragazza che vive nel 1190, all’epoca delle crociate. All’improvviso è costretta a partire con il padre per la Terra Santa. Qui viene fatta prigioniera, finché un giorno...

Margherita capì subito quello che stava succedendo. La tenda era stata lacerata da un potente colpo di spada. La lama era perfetta-mente visibile nello squarcio. E non si trattava di una scimitarra araba, ma di uno spadone crociato.Poi, lo squarcio si allargò con uno strappo e da esso fece irruzione nella tenda il proprietario della spada. Un crociato! Addirittura un Templare, enorme nella cotta di maglia lunga fino al ginoc-chio, la sopravveste bianca con la croce rossa e il lungo scudo te-nuto con il braccio sinistro.La donna che fino a quel momento aveva continuato a cambiarle le pezze sulla fronte con un grido di terrore fuggì in uno sventolio della veste nera.Il cuore di Margherita ebbe un sussulto. Era salva! Nessuna pri-gionia! Nessun riscatto!Gridò con tutto il fiato che aveva in gola: – Cavaliere! Portatemi via! Sono Margherita di Gesteinsee, prigioniera degli infedeli! Aiu-tatemi!Il Templare si guardò attorno per un attimo, poi, senza esitazione, si precipitò su Aladil1.– Cane infedele! – gridò.L’urlo fu accompagnato da un terribile colpo di spada.Aladil si gettò agilmente di lato, schivando di poco il fendente che l’avrebbe spaccato letteralmente in due, se l’avesse colpito. Poi si precipitò in un angolo della tenda dove stavano le sue armi, men-tre il Templare lo inseguiva travolgendo tutto.Riuscì con sforzo a schivare un secondo fendente. L’unico vantag-gio che aveva era la sua agilità ad afferrare la scimitarra e a col-pire a sua volta. Il rumore della spada sullo scudo dell’avversario risuonò cupamente nella tenda.Il Templare non mostrò minimamente di essersi accorto del colpo e alzò nuovamente la spada, preparandosi a colpire.Margherita capì di aver commesso un errore urlando come aveva

1 Aladil: giovane musulmano che appartiene al gruppo dei rapitori di Margherita.

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57Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

fatto. Aladil non avrebbe avuto scampo contro il cavaliere. Que-sti, corazzato com’era, era praticamente invulnerabile per i colpi di un ragazzo che combatteva con addosso una semplice cami-cia e un paio di pantaloni. In più, non si trattava di un qualsiasi soldato. No. Aladil aveva davanti un Templare, le truppe scelte dell’esercito crociato, uno dei monaci guerrieri che la leggenda di-ceva invincibili.I musulmani non risparmiavano mai un Templare quando lo cat-turavano. Erano troppo forti per esser lasciati liberi, sia pure con un riscatto. E per questo ferocemente odiati.In quel momento avvenne però un fatto straordinario: fu il falco-ne Turbessel a salvare Aladil dal terzo fendente. L’uccello, infatti, che dal momento dell’irruzione del crociato stava svolazzando di-sordinatamente nella tenda, vedendo il suo padrone in pericolo si lanciò come una freccia sul crociato, cercando di artigliarlo al viso, l’unica parte del corpo leggermente meno protetta.Ci riuscì.– Ah! Bestia di Satana! – gridò il crociato.Margherita sentì il cavaliere urlare quando gli artigli del falcone gli penetrarono nella pelle. Fu un attimo, però. Con un violento movimento la mano guantata di ferro colpì Turbessel, scaraven-tandolo come un povero fagotto di piume in un angolo della ten-da.Aladil approfittò dell’attimo per colpire nuovamente il Templare. Questa volta la corta scimitarra scalfì appena la corazza...Margherita urlò: – Arrenditi! Non ti ucciderà!Aladil esitò un attimo, poi tristemente si fermò. Lasciò cadere la scimitarra e alzò le mani.Margherita annuì. Forse le cose si stavano mettendo bene per lei. Le spiaceva per Aladil, ma tra poco sarebbe stata libera. E lui co-munque vivo.Il sollievo però durò poco. Il Templare non dette alcun segno di essersi accorto del gesto. Anzi!– Per il Santo Sepolcro! – gridò. Poi avanzò di un passo e nuova-mente assestò un fendente terribile, che Aladil riuscì ancora una volta a schivare a malapena.Margherita urlò di nuovo.– Si è arreso! Stupido! Si è arreso! Potrete chiedere un riscatto! È figlio di un atabeg, di un signore! Fermatevi, cavaliere!Il Templare si voltò verso di lei e Margherita capì che tutte le sue urla non sarebbero servite a niente.Dalle ferite aperte dal falcone il sangue scorreva sul viso del Tem-plare. Nonostante questo, egli non si sarebbe fermato neanche se avesse avuto davanti il Saladino in persona. Doveva vendicarsi di quell’insolente ragazzo che gli sfuggiva, che aveva osato colpirlo e il cui falcone l’aveva ferito.– Deus adiuva2! – esclamò volgendo lo sguardo da lei e alzando nuovamente la spada per colpire Aladil.

2 Deus adiuva!: Dio aiutami! Le parole del Templare sono in latino.

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58 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Margherita agì d’istinto.Non era giusto, pensò. Dio, qualunque Dio, non avrebbe voluto che un ragazzo disarmato fosse ucciso in quel modo. Con la mano protetta dal guanto afferrò un braciere che era in un angolo e ne scagliò il contenuto contro il Templare. Ebbe fortuna. Lo colpì in pieno viso.Il Templare cacciò un acuto urlo di dolore e si fermò, pur non ab-bandonando mai la spada. Margherita allora fece un passo in direzione del falcone che, ancora stordito dalla botta ricevuta, sta-va cercando di raggiungere, svolazzando disordinatamente, il tre-spolo, senza trovarlo, perché giaceva rovesciato a terra.– Turbessel – chiamò. – Vieni.Il falcone vide la mano guantata di Margherita e non ebbe esi-tazioni. Con un rapido colpo d’ala la raggiunse e vi si appollaiò sopra.Margherita, allora, con un vero e proprio esercizio di acrobazia, afferrò rapidamente con l’altra mano il suo prezioso involto e si rivolse ad Aladil.– Via! Fuggiamo! Qui per noi finisce male – disse e si precipitò verso lo squarcio della tenda. Dopo un attimo di esitazione lui la seguì.L’ultima cosa che udì, prima di precipitarsi all’esterno, fu la voce del Templare. Le parole la colpirono come un colpo di pugnale.– Margherita di Gesteinsee. Rinnegata! Pagherai per quello che hai fatto!Ma Margherita non aveva tempo, in quel momento, per preoccu-parsi delle minacce del Templare. Era fuori, ormai, e sembrava che fosse scoppiato il finimondo.I crociati evidentemente avevano assalito l’accampamento dei musulmani, ma, come quando era stata catturata, non si riusciva a vedere niente. A parte la polvere sollevata da uomini e cavalli, tutto l’accampamento era immerso in un fumo denso e acre. Mol-te tende stavano bruciando, mentre feriti e cadaveri di uomini e di animali giacevano a terra:– Dobbiamo andarcene! – esclamò Aladil.Margherita annuì.Ambedue sapevano fin troppo bene che nel caos della battaglia si faceva presto a ricevere un colpo di spada o una freccia.– Di qua! – esclamò il ragazzo. – Mi sembra ci sia meno gente.Passarono rapidi in mezzo a soldati che combattevano, tra urla e rumore terrificante di ferro contro ferro. Schivarono agilmen-te qualche soldato che avrebbe voluto fermarli o colpirli. L’uni-co vantaggio di essere piccoli era il potersi muovere con agilità e prontezza.Aladil si pose davanti, agitando la sua piccola scimitarra e, in un tempo che a Margherita parve lunghissimo, furono fuori dall’ac-campamento.

da M. Tomatis, La crociata di Margherita, Raffaello Editrice

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59Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

La struttura 1 Descrivi la situazione iniziale del racconto.

2 In quale contesto storico si svolge la vicenda narrata?

3 Che cosa deve cercare di ottenere la protagonista?

4 Quale finale imprevisto si verifica?

I personaggi 5 Chi è Margherita e qual è il suo ruolo nel racconto?

6 Chi è l’antagonista di Margherita?

7 Chi è Aladil? Potremmo definirlo un antagonista di Margherita?

Le caratteristiche e l’ambientazione 8 Nella vicenda narrata nel testo Margherita si trova a faccia a faccia con un cavaliere Templare

che dovrebbe salvarla: perché invece la situazione si rovescia?

9 Che cosa rende Margherita un’eroina coraggiosa?

10 Da che cosa è costituita l’avventura nel testo che hai letto?

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60 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 6 - Avventura

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il vascello fantasmaL’uragano si addensava a vista d’occhio. Dal sud le nuvole accor-revano vorticosamente, accavallandosi e facendo morire la luce. Una strana oscurità si diffondeva sull’oceano, rotta di quando in quando da lampi vividi, che avevano delle strane tinte.La nostra nave, dopo tanti giorni di calma, aveva ripreso la sua veloce corsa, sferzando le onde che l’assalivano con lo sperone e talvolta anche col bompresso.L’oceano ribolliva formidabilmente, sollevato da un ventaccio cal-do, soffocante, che spirava dalla zona torrida.Degli immensi cavalloni si scagliavano in tutte le direzioni con muggiti assordanti, spruzzandoci di spuma.Erano le sette di sera e l’oscurità era diventata più profonda, quan-do udimmo una voce gridare: – Nave dinanzi a noi!L’incontro d’un veliero, specialmente nelle regioni poco frequenta-te, è sempre un avvenimento.Ci eravamo, dunque, tutti precipitati verso prora per osservarla e anche per accertarci della sua direzione, perché le collisioni sono frequenti anche sull’oceano.La nave segnalata era un grosso bastimento tutto nero, di forme pesanti e aveva spiegato le vele basse.Veniva da occidente e correva verso oriente, tagliandoci la via. Alla luce dei lampi sulla sua tolda, non avevamo scorto persona alcuna, nemmeno al timone.– È strano – esclamò il capitano. – Si direbbe che quella nave sia stata abbandonata dal suo equipaggio.Ed infatti quel veliero non teneva una rotta ben definita. Correva a zig-zag, scendendo e salendo le onde, senza tentare alcuna ma-novra per approfittare del vento.Il capitano, assai inquieto, aveva dato ordine di tenerci pronti per virare di bordo, perché, se avessimo continuato ad avanzare, vi sarebbe stata qualche probabilità di cozzarla o di venire urtati.La più viva curiosità si era impadronita di tutti noi. Dove andava quella nave e quali uomini la montavano e come mai non ci ave-vano scorti mentre il cielo era incessantemente solcato da lampi abbaglianti?

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61Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Ad un tratto un dubbio si era fatto strada nei nostri animi. Tutti avevamo udito parlare del famoso vascello fantasma, che mol-ti marinai asserivano di avere incontrato nei paraggi meno fre-quentati.Che quella nave fosse quella montata dall’Olandese maledetto, che, per aver rinnegato Dio, era stato dannato a percorrere in eter-no gli oceani fra lampi, tuoni e tempeste?Un superstizioso terrore ci aveva invasi tutti ed i nostri occhi si fis-savano con spavento su quella nave, che correva sulle creste delle onde senza alcun uomo al timone e senza mai cambiare velatura.Anche il nostro capitano, quantunque noto pel suo coraggio, ci sembrava fortemente impressionato.Temendo una collisione, aveva dato ordine di contrabbracciare le vele e di tenerci pronti a qualsiasi evento, perché non era escluso il sospetto che potesse anche trattarsi di qualche nave montata da corsari.Intanto quel misterioso vascello continuava ad accostarsi, facendo delle brusche deviazioni. Noi avevamo puntato i nostri cannoc-chiali sulla coperta per vedere se realmente non vi era a bordo alcuna persona.I lampi erano diventati così frequenti che ci vedevamo meglio che di giorno e, fosse caso o non so che altro, pareva che si proiettasse-ro con particolare predilezione su quella nave.Ad un tratto udii un ufficiale che mi stava presso a dirmi:– Vi è qualcuno su quella nave!... Avete osservato bene?– Non mi parve d’aver scorto nessuno – risposi.– Guardate alla base dell’albero maestro. Si direbbe che vi è un uomo legato. – Ed uno impiccato sul pennone di contropappafico! – urlò un contromastro, che guardava, tenendosi ritto sul bastingaggio. – Guardate! Guardate! Il vento lo fa danzare!Un fremito di terrore ci aveva scossi tutti.Appeso al pennone indicato dal mastro, avevamo, infatti, scorto una figura umana che il ventaccio dondolava impetuosamente.– È un impiccato! – aveva ripetuto il mastro.– Guardatevi! – aveva risposto un vecchio marinaro dalla barba bianca. – È il vascello fantasma dell’Olandese.– Silenzio! – tuonò il capitano, che non aveva mai creduto all’esi-stenza della nave maledetta. – Pronti a virare di bordo! Via! […] Avevamo virato di bordo, tornando anche noi verso oriente.La nave misteriosa si trovava a circa un miglio e continuava la sua corsa disordinata, sbandata sul tribordo. Faceva dei frequenti salti, deviando bruscamente ora verso il sud ed ora verso il nord, a seconda che le sue vele ed il suo timone subivano l’influsso del vento e delle onde.Ormai eravamo certi che non vi fosse alcun uomo a bordo, perché diversamente avrebbe tenuto una rotta più regolare.L’inseguimento però non era facile, continuando la burrasca ed in

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62 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

quanto ad abbordarla non vi era pel momento da pensarvi.Se avessimo voluto accostarla le onde ci avrebbero fracassati.Era quindi necessario attendere che l’uragano si calmasse e che le onde si spianassero per permetterci di mettere in acqua le scia-luppe.Tutta la notte continuammo a seguire la nave nella sua corsa ca-pricciosa. […]All’alba avevamo guadagnato già più di tre gomene, tuttavia lo stato del mare c’impediva ancora di accostare la nave, quantun-que il vento fosse notevolmente scemato e le onde a poco a poco si spianassero.Verso il tramonto, il capitano diede ordine di calare in acqua la grande scialuppa per abbordare la nave misteriosa.Vi scendemmo assieme a dieci marinari, portando con noi un grappino d’arrembaggio, delle torce e prendemmo il largo, mentre la nave bordeggiava a breve distanza, per accorrere in nostro soc-corso, nel caso che le onde ci avessero rovesciati.Il mare non si era ancora completamente rabbonito e la nostra scialuppa trabalzava fortemente, ora librandosi sulle creste spu-meggianti dei cavalloni ed ora scendendo velocemente negli abissi.Però l’abilità dei nostri marinari, finalmente, trionfò e la scialup-pa poté giungere presso la nave misteriosa, la quale rullava con mille scricchiolii sinistri fra le onde incalzanti.– Gettate il grappino! – comandò il capitano.Un marinaro, abbandonato il remo, prese l’arpione che era attac-cato ad una solida corda e lo lanciò destramente, imbrogliandolo fra le griselle.La scialuppa fu accostata sotto una scala di corda, che pendeva dalla murata di babordo e subito il capitano si aggrappò alle funi, seguito da me e da quattro marinari muniti di torce e armati di rivoltelle.Appena saliti sul ponte, un odore pestilenziale, che pareva uscisse dal boccaporto spalancato, ci giunse al naso, facendoci indietreg-giare. – Qui ci sono dei morti – disse il capitano, impallidendo.– Capitano – dissi io – lasciamo andare questa nave. Forse l’equi-paggio è stato ucciso dalla febbre gialla.– No – mi rispose. – Voglio chiarire questo mistero. E poi io non credo che la febbre gialla abbia fatto strage dell’equipaggio di questa nave.– Chi volete che sia stato?– Io non lo so ancora, ma quell’uomo che pende dall’alberetto con una cravatta di spago al collo, mi fa nascere dei gravi sospetti. Animo, vediamo di che cosa si tratta.Vincendo la ripugnanza e turandoci il naso, avanzammo fino al boccaporto, il quale, come dissi, era rimasto aperto.Era precisamente da quell’apertura che usciva quel tanfo insop-portabile di carne corrotta.

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Quando fummo giunti presso il boccaporto, un orribile spettacolo si offrì ai nostri occhi.Undici uomini giacevano sul tavolato del frapponte, stesi uno a fianco dell’altro, coi volti disfatti dalla putrefazione.Erano dieci marinari e un ufficiale. – Chi può aver compiuto questo massacro? – si chiese il capitano, accostando una torcia al boccaporto.– Che siano invece morti in seguito a qualche malattia epidemi-ca? – chiesi io. – Avete coraggio? – mi domandò il capitano.– Credo – risposi, quantunque invece mi sentissi le gambe tre-mare.– Allora scendiamo.– Forse commettete un’imprudenza – osservai.Il capitano, invece di rispondere, si turò il naso con un fazzoletto e scese lentamente in mezzo a quel carnaio umano.Noi lo avevamo seguito molto a malincuore però.Il capitano osservò ad uno ad uno quei cadaveri, i quali mostra-vano tutti d’aver provato una lunga e atroce agonia per gli sguar-di sconvolti e i lineamenti alterati e con stupore constatò che nes-suno aveva ricevuto alcuna ferita.– Che cosa dite, voi? – mi chiese.– Mi nasce un sospetto, capitano – risposi.– Quale?– Che questi uomini siano stati avvelenati.– E da chi?– E l’uomo impiccato? L’avete dimenticato? […]Due marinari salirono fino all’alberetto, portando delle funi, le-garono l’impiccato, tagliarono la corda, che lo teneva sospeso al pennone e lo calarono in coperta.Quello sciagurato era un giovane di venticinque o ventotto anni, alto, bruno come un meticcio, con una barba nerissima, che gli dava un sinistro aspetto. Pareva che la sua morte non datasse che da due o tre giorni al più, perché le sue carni non avevano ancora cominciato a putrefarsi.Lo frugammo e in una tasca trovammo una grossa busta sulla quale stava scritto, con quel carattere grosso, che è una specialità dei marinari, le seguenti parole:“Da leggersi dopo la mia morte”.Una viva curiosità si era impadronita di noi, perché avevamo la certezza di poter finalmente dischiudere il mistero.Il capitano lacerò la busta e vi trovò dentro alcuni foglietti coperti da una calligrafia identica a quella della busta.Quei fogli contenevano una confessione completa di quanto era avvenuto su quella nave messicana, scritta qualche ora prima che quell’uomo, vinto dai rimorsi, si suicidasse.Ecco brevemente quella lugubre storia:Il Ferdinando Cortes aveva lasciato Vera Cruz due mesi prima che

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noi l’incontrassimo, portando a bordo quindici uomini, compresi gli ufficiali.Dopo quarantacinque giorni, due marinari, d’accordo col suicida, avevano tramato una rivolta per impadronirsi della nave.Scoperti prima dell’epoca stabilita, il capitano, uomo energico e coraggioso, aveva affrontato risolutamente i tre miserabili e fattili incatenare li aveva rinchiusi nella cala in attesa di consegnarli alle autorità di San Paolo de Loanda. Per mala fortuna, le misure non erano state prese con troppa precauzione e i tre ribelli, dopo qualche settimana, erano riusciti a spezzare le loro catene e a ri-acquistare la libertà.Più risoluti che mai nel loro intento e smaniosi di vendicarsi, quei miserabili avevano avvelenato le provviste di bordo mediante una scatola di acido prussico, che avevano sottratta al carico.Pochi minuti dopo tutti quei disgraziati erano caduti uno sull’al-tro. Solo il capitano, per un caso fortuito, era sfuggito al veleno; ma, sorpreso dai ribelli nella sua cabina, era stato subito freddato con un colpo di pistola. Commesso l’orrendo delitto, i rimorsi non avevano tardato a sorprendere quegli avvelenatori.Due marinari, non potendo più reggere alla vista dei loro compa-gni distesi nel frapponte, la sera stessa del delitto avevano abban-donato la nave, imbarcandosi nella scialuppa; il terzo, pazzo di terrore, dopo essere rimasto tre giorni solo sulla nave, in mezzo a tutti quei morti che il caldo equatoriale cominciava ad imputridi-re, si era impiccato.– Miserabili! – aveva esclamato il capitano, dopo aver letto la con-fessione del suicida. – Noi non lasceremo impunito questo atroce delitto.– Volete raggiungere i fuggiaschi? – chiesi io. – Sì, dovessi percorrere tutto l’Atlantico. Devono aver lasciato la nave da tre giorni e se la tempesta non li ha inghiottiti, pagheran-no il fio del loro misfatto.

adatt. da E. Salgari, Il vascello fantasma, in I racconti della Bibliotechina aurea illustrata, Fabbri

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Dove si trova la nave sulla quale sta il protagonista del racconto?

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A2 Quali tra le seguenti coppie di aggettivi ti sembrano più adatte per descrivere il vascello fan-tasma?

A Grosso e nero C Grande e splendente B Piccolo e vecchio D Malconcio e vetusto

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65Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A3 Nella frase “molti marinai asserivano di avere incontrato…” (righe 38-39) quale verbo corri-sponde al significato di asserire e può sostituirlo?

A Sapere B Sostenere C Trascorrere D Transitare

A4 Come si può rendere con altre parole l’espressione “Temendo una collisione” (riga 49)? A Poiché temeva una collisione B Nel caso temesse una collisione C Tanto più che temeva una collisione D Fintanto che temesse una collisione

A5 Quale dei seguenti nomi può sostituire “coperta” (riga 55) nel significato che ha nel testo, detto di una parte in vista della nave?

A Ponte B Timone C Stiva D Albero maestro

A6 Quale espressione, tra le seguenti, può sostituire, mantenendo lo stesso significato, la frase “Non mi parve d’aver scorto nessuno” (riga 62)?

A Non mi sembrava d’aver niente da dire B Non mi sembrò di aver visto nessuno C Non appariva nessuna nave all’orizzonte D Non sembrava esserci granché da fare

A7 Nell’espressione “Il vento lo fa danzare!” (riga 67), a quale parola del testo si riferisce il prono-me lo?

............................................................................................................................................................................................................................

A8 Come definiresti il capitano? Non utilizzare più di due righe.

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............................................................................................................................................................................................................................

A9 Per quale motivo i marinai, anche da lontano, si convincono che sulla nave misteriosa non ci sia nessuno?

A La nave non ha risposto al fuoco B La nave procede a vele spiegate C La nave non riesce a tenere una rotta regolare D La nave è ormai ferma in mezzo al mare da molto tempo

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A10 Qual è l’orribile spettacolo (riga 133) che si offre agli occhi dei marinai una volta giunti sulla nave fantasma?

A Un esercito di soldati armati li attende B Sulla nave non c’è nessuno C Il ponte della nave è pieno di bombe D L’intero equipaggio della nave è morto

A11 Qual è stata la causa della morte dei marinai sulla nave misteriosa? A Veleno C Armi da fuoco B Peste D Una cannonata

A12 Quale tra i seguenti verbi può sostituire dischiudere nel significato che ha nella frase: “aveva-mo la certezza di poter finalmente dischiudere il mistero” (righe 172-173)?

A Aprire C Svuotare B Forare D Risolvere

A13 Nella frase: “Ecco brevemente quella lugubre storia” (riga 179), quale termine corrisponde al significato di ecco e può sostituirlo?

A Di seguito C Così B Eccome D Siccome

A14 Che cos’è successo sulla Ferdinando Cortes? Descrivilo brevemente.

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Come potresti definire i due marinai fuggiaschi? A Furbi B Traditori C Presuntuosi D Brillanti

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Completa la seguente frase coniugando la forma mancante del verbo tra parentesi.

Se ............................................................... (volere) accostarla, le onde ci avrebbero fracassati.

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un gerundio? A L’oceano ribolliva formidabilmente B Il capitano aveva dato ordine di tenerci pronti C Temendo una collisione aveva dato ordine di contrabbracciare D La nave segnalata era un grosso bastimento tutto nero

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67Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B3 Il tempo verbale di “non avevamo scorto” è un: A presente B imperfetto C trapassato prossimo D trapassato remoto

B4 Nella frase “la nostra scialuppa trabalzava fortemente”, nostra è un: A aggettivo B pronome C nome D avverbio

B5 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi le congiunzioni nello spazio corrispondente. 1. Ci eravamo, dunque, tutti precipitati verso prora. 2. Infatti quel veliero non teneva una rotta ben definita.

1. .....................................................................................................................................................................................................................

2. .....................................................................................................................................................................................................................

B6 Nella frase “Noi lo avevamo seguito molto a malincuore però”, però è un: A avverbio B preposizione C aggettivo D congiunzione

B7 Unisci le frasi inserendo il pronome relativo corretto.

1. Quell’uomo ........................................ pende dall’alberetto con una cravatta di spago al collo, mi fa nascere dei gravi sospetti.

2. Quanto è terribile quella zona torrida ........................................ non si può respirare una boccata d’aria fresca.

B8 Nella frase: “Quello sciagurato era un giovane di venticinque o ventotto anni”, sciagurato è: A un aggettivo C un nome B un verbo D un avverbio

B9 Il termine cannocchiale è una parola: A composta C con suffisso B alterata D con prefisso

B10 Quale tra le seguenti parole è un sinonimo di rabbonito? A Arrabbiato C Placato B Stupito D Irritato

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68 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 7 - Amicizia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Redesinda di Elia Malagò

Con Redesinda potevo inventarmi una stanza di fantasie, tane di sole e di luna, potevo azzuffarmi e poi inventare canzoni e roman-ze, fare i burattini e il cinema con le dita controsole, sfidare la sfer-zata delle ortiche, cominciare un nuovo viaggio su un sentiero nel bosco, scavare la sabbia per trovarci caverne e invasi1 di un mondo smarrito nel tempo. Potevo ridere e piangere e strappare i capelli e urlare la rabbia, sorprendere una lucertola, far cantare i ranoc-chi e spaventare i merli con il becco conficcato in una ciliegia, fare a gara con i semi di giuggiole e scambiare canottiera e mutande, chiudere gli occhi e fingere che noi non eravamo noi. Io entravo nella sua testa nera e lei era le mie lunghe gambe. Lei era me e io ero il suo mondo di incontenibili esplosioni. L’amica del cuore.Chissà che cosa significa dire: l’amica del cuore, la compagna della mente e la sorella di latte, anche quando il latte non lo prende più nessuna delle due; che vuol dire: io ho Redesinda e Redesinda ha me?Neanche adesso, dopo trent’anni, saprei dirlo con le parole. Rede-sinda era unica; era e basta. Lei è stata la mia infanzia.Insieme siamo state respiro e specchio, misura e speranza.Noi due insieme eravamo la nostra Braiola2. Poteva crollare il mondo e sarebbe stato sopportabile se non ci fossimo venute meno noi. Si stanno scrivendo trattati sull’amicizia e sull’amore. E io non so pensare e dirne nulla, per quell’amicizia che mi sono sepolta dentro a sei anni. I miei amici parlano di una fase dell’in-fanzia dei loro figli, cominciata a sei anni. Io non ho figli e penso che la mia a sei anni è finita.Redesinda. Il primo intenso dolore della mia vita. Di quelli per cui non si ha il coraggio né voglia di mentire dicendo: tornassi indie-tro, lo rifarei, non vorrei nulla di diverso. Anche sapendo il dolore di dopo. No. Tornassi indietro, non vorrei più incontrarla, fuggirei prima di imparare a camminare, brucerei l’intera Braiola per non giocare con le stesse pietre, annegherei in un piena del Po tutti i salici, i pioppi e i ramarri che abbiamo scoperto in uno sguardo di stupore, cancellerei le ombre contro il cortile, il paglione di pan-nocchie su cui rotolarci.

da E. Malagò, L’ombra ripresa, Marco Sabatelli Editore

1 invasi: bacini naturali.2 Braiola: vecchia corte della campagna mantovana.

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69Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Comprensione del testo 1 Come è definita dalla protagonista Redesinda?

2 In quale sequenza la protagonista descrive la grandezza dell’amicizia che la lega a Redesinda? Segnala a margine del testo.

3 Quando si interrompe l’amicizia con Redesinda?

4 A distanza di tempo, qual è la valutazione che la protagonista fa di quel legame così impor-tante?

Analisi del testo 5 Che cosa significa “essere compagna della mente, sorella di latte” alla luce di quanto viene nar-

rato dal testo?

6 Perché la protagonista crede che la sua infanzia sia finita a sei anni?

7 Che cosa significa l’espressione “tornassi indietro lo rifarei”?

8 Perché la protagonista non comincerebbe più la stessa relazione d’amicizia con Redesinda?

9 Redesinda condivide l’amicizia con la protagonista, per quanto puoi dedurre dal testo?

Il tema 10 Pensi sia possibile essere amici condividendo ogni cosa e poi separarsi e non desiderare più di

rivedersi?

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70 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 7 - Amicizia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Nonna Elide di Elena Mora

Appena tornata a casa da scuola, ho di nuovo una fame! Guardo in frigo, nella speranza di trovare almeno una porzione di budi-no, ma non c’è niente.Apro la dispensa, dove di solito la mamma ripone le sei torte di mele che prepara quando ha i suoi attacchi di casalinghitudine. Niente.La mamma è uscita e papà è davanti alla Tv perché c’è Report, il suo programma preferito. Praticamente è l’unico che guarda (ol-tre alle previsioni del tempo, di cui è un vero patito). E guai a di-sturbarlo.Il mio stomaco continua a brontolare come il cielo d’estate prima del temporale. La mamma non sarà a casa prima di mezz’ora.Non mi resta che suonare da nonna Elide. Già, vi dovevo raccon-tare... Elide in realtà non è la mia nonna, ma la mia vicina di casa. Solo che sua nipote Agnese, che ha la mia età, si è trasferita con i genitori a Roma e quindi lei ha adottato me come nipote e io ho adottato lei come nonna. Anche perché i miei, di nonni, vi-vono lontani. E perché Agnese, che frequentava la mia scuola, ha avuto dei brutti guai di salute, perché si era fissata con la dieta e io ed Elide, che eravamo tutte e due spaventate e preoccupate, ci siamo fatte coraggio a vicenda.Insomma, siamo diventate nonna e nipote ad honorem!Quindi, siccome Elide abita nell’appartamento di fianco al nostro con suo marito Amleto e tra le nostre porte d’ingresso non ci sono più di venti centimetri, spesso cerco rifugio da lei quando ho biso-gno di parlare, sfogarmi, trovare un po’ di silenzio o, come stase-ra, mangiare qualche cosa.– Vi disturbo?– Tu non disturbi mai. Clara. Entra, entra... È una gioia vederti, lo sai.– Non è che ti è avanzata una fetta della tua mitica torta di pere e cioccolato?– Siediti, che è in forno. Sai che il mio Amleto ne è tanto goloso... Adesso controllo, ma dovrebbe essere quasi pronta. Intanto vuoi un po’ di aranciata? Raccontami come va. Hai avvisato i tuoi ge-nitori che venivi qui?– Ops!

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Riapro la porta di casa e ficco dentro la testa giusto il tempo di urlare: – Papà, sono da Elide, che mi ha invitato a mangiare la torta di pere!Come dice la mamma: “Sempre la verità, nient’altro che la verità, mai tutta la verità”.– Allora, siediti qui con me mentre la torta si raffredda. Che mi racconti di bello? Come stanno le tue amiche?– Bene. Siamo presissime con una ricerca. E tu, hai notizie di Agnese?– Sta bene, per fortuna. Appena dopo l’esame verrà a trovarmi.Quello che mi piace di nonna Elide, a parte le torte e il gelato, è il fatto che non mi tratta mai con condiscendenza, come fanno spes-so gli adulti. Sta a sentire quello che dico e mi ascolta veramente, senza pensare a quello che ha da fare o a che cosa le manca in casa. So che posso dirle delle cose che magari non dico nemmeno alla mia mamma. Posso piangere senza vergognarmi, parlare di cose serie senza che lei mi dica che sono discorsi da grandi che io non posso capire. E mentre spesso gli adulti stanno ad ascoltare solo quando ne hanno voglia, nonna Elide mi sta a sentire pro-prio tutte tuttissime le volte in cui ne ho bisogno. E quando lei mi dice che sono proprio “una donnina”, non mi arrabbio nemmeno un po’. Anzi, ne sono orgogliosa!– Dai, raccontami della tua ricerca – dice servendomi una fetta extralarge di torta appena sfornata.– È una storia fantastica, incredibile... Ma devo riuscire a raccon-tartela prima che la torta si raffreddi troppo!Quindi, mentre la torta pere e cioccolato passa da duecento a ven-ti gradi centigradi, le spiego velocemente […].Lei ascolta attentamente (ve l’avevo detto, no?), ma con uno stra-no sorriso.– Non la trovi anche tu una storia fantastica?– Certo.– E perché sorridi in questo modo?– Perché... Che cos’è che vi insegnano in geometria? Da un punto passano...– ... Infinite rette. Ma questo che cosa c’entra?– Ecco, io ho un teorema mio. Che ho letto una volta in un libro. Da un punto passano infinite storie.– Che cosa vuol dire?– Che se stai attento, se sai ascoltare, le storie arrivano da te.– Mah...– Rifletti, Clara. Voi che cosa avete fatto questa volta?– In che senso?– Non avete fatto altro che ascoltare la storia della famiglia della mamma di Jessi.– Certo, e allora?– Quante volte Anna, si chiama così la mamma di Jessi, vero?Annuisco.

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72 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

– Ecco, Anna quante volte ha provato a raccontarvela?– Beh, veramente...– Voi l’avete scoperta la prima volta che avete voluto ascoltarla davvero. Non è così? Tu mi hai mai chiesto la mia storia? Ci credi se ti dico che è altrettanto avventurosa?– Beh, veramente ...– Una volta o l’altra ti stupirò. Ti dico solo questo: tu conosci la Ricconi, la mia amica con cui vado a prendere il caffè tutte le mattine?– Certo.– Ecco, lei conosce molto bene cinque lingue e da giovane era una bellissima ragazza. E quando a Milano c’erano i nazisti, è riuscita a salvare un sacco di Ebrei nascondendoli e raccontando ai Tede-schi un sacco di frottole. Poiché parlava bene la loro lingua e ave-va due begli occhioni, loro non hanno mai sospettato di lei.– Accipicchia! Ne sei sicura?– Certo. Ora sta scrivendo le sue memorie.– Scusa, ma quella di cui parli è la Ricconi che incontro tutte le mattine sotto casa?– Certo. E potrei farti tanti altri esempi simili. Tutti hanno una storia straordinaria da raccontare: ma non tutti sanno ascoltare.Accidenti, non è una nonna super questa?

adatt. da E. Mora, S.O.S. Arrivano gli esami!, Piemme Junior

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Indica quali, delle seguenti informazioni di Clara sulla sua famiglia, sono vere o false. Ha un padre. V F

Ha un nonno che si chiama Amleto. V F

Ha una nonna ad honorem che si chiama Elide. V F

Ha una cugina di nome Agnese. V F

A2 In quali occasioni, di solito, la protagonista si reca da nonna Elide? Ricopia la frase del testo in cui compare la risposta.

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A3 Nell’occasione di cui parla il testo, perché la protagonista va da nonna Elide?

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73Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A4 Il testo ci fa capire che è sempre meglio avvisare i genitori, prima di allontanarsi da casa. Sot-tolinea il passo che esprime implicitamente questo messaggio.

A5 Spiega con parole tue che cosa significa il detto della mamma: “Sempre la verità, nient’altro che la verità, mai tutta la verità” (righe 40-41). In quale occasione la protagonista lo usa?

A Bisogna sempre dire la verità, ma il detto è usato dalla protagonista mentre dice una bugia B Bisogna sempre dire la verità, e la protagonista sta appunto dicendo la verità C Si dovrebbe dire sempre la verità ma non sempre lo si fa del tutto, come la protagonista

nel testo D La verità non si può mai dire, conviene dire una bugia, come fa la protagonista

A6 Nel testo compaiono alcune piccole critiche al modo in cui gli adulti si relazionano con i giova-ni. Individuale tra quelle qui proposte. Puoi segnare più di una risposta.

Trattano i giovani con condiscendenza Non amano più giocare Non sanno divertirsi Sono noiosi Non ascoltano veramente Stanno ad ascoltare solo quando ne hanno voglia

A7 Motiva le seguenti affermazioni con ragioni plausibili, traendole dal racconto.

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A8 Al termine del racconto, Clara definisce Elide una “nonna super” (riga 106). Indica almeno due aggettivi o espressioni con cui puoi sostituire qui super.

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A9 Dalle considerazioni che fa Clara, puoi ricavare che gli adulti ascoltino attentamente i ragazzi, normalmente? Giustifica la tua risposta ricopiando la frase del testo che contiene la motivazione.

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A10 Da quale linguaggio è derivata l’espressione “una fetta extralarge” (righe 59-60)? A Dall’industria B Dalla moda C Dalla scuola D Dalla geometria

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A11 “Tuttissime” (riga 56) è una forma che in italiano corretto non esiste, è una invenzione di Clara. Per la forma che ha, potrebbe però essere, rispetto all’aggettivo “tutto” un:

A comparativo B superlativo assoluto C comparativo di maggioranza D superlativo relativo

A12 Con quale espressione potresti sostituire “raccontare un sacco di frottole”? A Raccontare molte storie importanti B Raccontare molte bugie C Raccontare molti sotterfugi D Raccontare tanti aneddoti

A13 A quale situazione storica fa riferimento la nonna Elide? A Alla storia degli Ebrei narrata nell’Antico Testamento B Alla persecuzione degli Ebrei fatta dai nazisti nella Seconda guerra mondiale C A vicende che riguardano la città di Milano D Agli Ebrei nei ghetti

A14 Quale frase importante pronuncia nonna Elide a proposito della relazione tra le persone, in chiusura del testo? Ricopiala qui di seguito.

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A15 L’espressione ad honorem significa: A dare a qualcuno un ruolo perché se lo merita B dare a qualcuno un onore C dare un premio a qualcuno D dare a qualcuno affetto

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi i nomi propri nello spazio corrispondente.

1. Mio cugino Paolo aveva un quaderno a quadretti con la copertina rossa.

2. All’aeroporto di Bergamo ho visto arrivare una nota rock star.

1. .....................................................................................................................................................................................................................

2. .....................................................................................................................................................................................................................

B2 Indica quale dei seguenti è un nome astratto. A Automobile C Padre B Pianeta D Libertà

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75Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B3 C’è un nome tra tanti aggettivi: qual è? valoroso – belle – adorabile – carrozza – vittorioso – superficiale – lungo – lieto

B4 Quale delle seguenti coppie di vocaboli presenta nomi che, cambiando genere, cambiano anche completamente il significato?

A Poeta – poetessa B Maestro – maestra C Mento – menta D Attore – attrice

B5 Nella frase “Quando Giovanna mi lesse i suoi appunti, capii che li aveva copiati da Roberta”, mi è: A un pronome relativo B un aggettivo qualificativo C un pronome personale D un articolo determinativo

B6 Nella frase “Le dissi sinceramente che non avevo intenzione di incontrarla un’altra volta”, sin-ceramente è:

A un avverbio B un nome comune C un pronome D un aggettivo qualificativo

B7 In quale delle seguenti frasi compare il modo condizionale? A Il professore era lì per farci una lezione. B Vorrei venire, ma non posso. C Chi non risica non rosica. D Ricordo che mi addormentai, stanco di osservare le migliaia e migliaia di stelle.

B8 Con che cosa si può sostituire correttamente perché nella frase “Capivo ormai con chiarezza perché la professoressa avesse rimproverato il mio compagno di banco”?

A Per cui C Affinché B Persino D Per quale ragione

B9 Qual è la prima persona singolare del presente indicativo di “andai”? A Vado C Giungo B Vengo D Sto

B10 Nella frase “Torno a casa”, a è: A un articolo indeterminativo B una preposizione articolata C una preposizione semplice D una congiunzione

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76 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle conoscenze

Unità 8 - Poesia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Nella seguente definizione di poesia vi è un errore. Individualo e correggilo. La poesia è un componimento scritto in prosa secondo un determinato ritmo, crea-to dagli accenti ritmici e dalle pause.

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 La poesia è strutturata in:

A ..................................................................................................

B ..................................................................................................

3 Come si definisce ogni “riga” che costituisce una poesia? � Verso � Strofa� Assonanza� Rima

4 Che cos’è una strofa? � Il raggruppamento di più versi� Un verso preso da solo� La forma della poesia� Un tipo particolare di poesia

5 Completa.

parte finale, lettere uguali a partire dall’ac- cento tonico si ha ........................................................ ............................................................................................. .

verso si chiamano accenti .................................... ............................................................................................. .

6 Che cos’è un’assonanza? � La ripetizione delle stesse vocali ma non

delle stesse consonanti� La ripetizione esatta delle stesse vocali e

consonanti� La ripetizione delle stesse consonanti,

ma non delle stesse vocali� La ripetizione dello stesso verso

7 Spiega che cos’è una consonanza.� La ripetizione delle stesse vocali ma non

delle stesse consonanti� La ripetizione esatta delle stesse vocali e

consonanti� La ripetizione delle stesse consonanti,

ma non delle stesse vocali� La ripetizione dello stesso verso

8 Indica il nome corretto delle seguenti se-quenze di rima.

.......................................................

.......................................................

.......................................................

9 Scegli tra le seguenti alternative quella che ri-porta unicamente figure retoriche di suono. � Similitudine, allitterazione� Onomatopea, personificazione� Allitterazione, onomatopea� Metafora, similitudine

10 Che cos’è una similitudine?� Paragone di due termini in modo implicito� Somiglianza di due termini� Paragone di due termini in modo esplici-

to, cioè con una congiunzione� Attribuzione di caratteristiche umane a

una pianta o oggetto

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77Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 8 - Poesia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Vorrei tanto trovare di Marcello Argilli

Vorrei tanto trovareuna cosa bella da amare:essere frizzantecome una coppa di spumante,allegra come un petardo,un’impazzita palla di biliardo,sicura come un missile che investela volta celeste.Vorrei tanto trovareuna cosa bella da amare,che non rallegri me solamente,ma tutta la gente.Cerchiamola insieme:chi viene?

da M. Argilli, Ciao Andrea, Salani

La struttura 1 Quante strofe ha la poesia?

2 Quanti versi ha ciascuna strofa?

3 Indica lo schema di rima.

4 Per gli ultimi due versi non è impiegata una rima, ma che cosa?� Un’onomatopea� Una consonanza� Un’allitterazione� Un’assonanza

5 A parte gli ultimi due versi, quale schema di rima è usato?� Rima baciata � Rima incrociata� Rima alternata� Rimano solo i versi dispari

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78 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Le figure retoriche 6 Individua e sottolinea le similitudini.

Gli scopi e gli argomenti 7 Con chi il poeta vorrebbe condividere una cosa bella da amare?

8 Insieme con chi vorrebbe cercarla? � Insieme con quelli che hanno lo stesso suo desiderio� Insieme con i suoi parenti� Insieme con i suoi amici� Da solo

9 Come vorrebbe il mondo?� Più allegro� Più sicuro� Più pacifico� Più bello

La parafrasi 10 Scrivi la parafrasi della poesia.

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79Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle conoscenze

Unità 9 - Teatro

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Perché uno spettacolo teatrale vero (non re-gistrato) può esistere solo “in diretta”?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Dove avviene generalmente una rappresen-tazione teatrale?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Quali sono le due parti che costituiscono un teatro tradizionale? Indicale e spiega breve-mente la loro funzione.

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

4 A che cosa serve il sipario?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

5 Che cos’è un dialogo?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

6 Che cos’è un monologo?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

7 Che cosa sono le didascalie?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

8 Considerando il tipo di fruizione, qual è la principale differenza tra un testo teatrale e un testo narrativo?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

9 Relativamente al linguaggio, qual è la prin-cipale differenza tra un testo teatrale e un testo narrativo?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

10 Relativamente al narratore, qual è la prin-cipale differenza tra un testo teatrale e un testo narrativo?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

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80 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Verifica delle abilità

Unità 10 - Noi e il rispetto

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il mondo contro di me di Asun Balzola

Christine, presa in giro dai compagni perché indossa un giubbotto troppo grande, ereditato dal fratello, racconta che è il giubbotto di Indiana Jones. Tutti, allora, fanno a gara per averlo, tanto che Christine comincia a prestarlo a pagamento. Nel brano qui proposto Christine, dopo che la verità è venuta a galla, è costretta a spiegare il suo comportamento.

Il giorno dopo entrai a scuola che ero a pezzi. Va bene avere fan-tasia per fare i temi e…, beh, anche per divertirsi e approfittare delle circostanze, ma riconosco che quel giorno avrei preferito es-sere totalmente imperturbabile1. Non avere fantasia. Essere asso-lutamente priva d’idee.Mentre stavo per entrare in classe, Grant2 mi fece un segno. Mi avvicinai a lui.– Christine, sarebbe opportuno che tu spiegassi…– Yes, indeed3 – risposi precipitosamente. Chissà a che cosa pensava Anna Bolena4 quando le tagliarono la testa?I miei compagni and5 compagne mi guardavano trattenendo riso-lini maligni. Il che mi diede coraggio e mi rasserenò.– Bene… mi sembra di dovere una spiegazione a mister Grant, a voi e a tutta la scuola, a proposito del mio giubbotto – cominciai a dire, non appena gli altri smisero di fare “ih, ih, ih”, di darsi gomitate, di tirare le biro per terra, eccetera. – Il mio giubbotto non ha niente di particolare, tranne il fatto di andarmi largo, perché l’ho ereditato da mio fratello. Il giorno in cui l’ho messo per la prima volta avete riso così tanto di me che mi sono sentita molto… ridicola.In quel preciso momento bussano alla porta e compare miss Da-vis, la segretaria di Grant.– I’m very sorry, Director6, bla… bla…Per farla breve, era arrivato un ragazzo nuovo. Io lo vidi di fronte e fui conquistata dai suoi occhi grigi e dal suo sguardo. E rimasi a guardarlo imbambolata, ma nessuno se ne accorse – tranne lui, immagino: mi davano tutti le spalle, rivolti verso la porta.Non mi era mai successa una cosa del genere. È stato come un flash7.Ha i più begli occhi grigi che abbia visto in vita mia. Strani e tristi.Grant lo salutò, lo prese gentilmente per un braccio e disse:

1 imperturbabile: fredda, impassibile.2 Grant: è il preside della scuola.3 Yes, indeed: Sì, certo (in inglese, perché Christine frequenta la scuola inglese).4 Anna Bolena: una delle mogli del re inglese Enrico VIII, che venne decapitata.5 and: e.6 I’m very sorry, Director: Mi dispiace molto, preside.7 flash: lampo.

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81Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

– Vi presento Georges Stevenson. È appena arrivato dall’Italia, dove ha vissuto per due anni e rimarrà con noi per un po’ di tempo. Fate uno sforzo per dargli una mano, perché il nostro corso è cominciato già da un mese e mezzo e credo che ne potrebbe risentire8.Il tipo si siede nel primo banco, vicino al corridoio. Allora mi ac-corgo – sono sempre stata lenta di riflessi – che ha due stampelle, per cui s’incasina un po’ e una gli cade per terra. E quelli che gli stanno di fianco lo guardano come se fosse un extraterrestre.– Georges, sei arrivato in un momento… cruciale9. O, per lo meno istruttivo, per conoscere la psicologia dei tuoi compagni e soprat-tutto quella di Christine, che sta tentando di spiegarci come mai ha raccontato a tutta la scuola che il suo giubbotto era apparte-nuto a Harrison Ford10 – sorrisetto –. Sì, proprio quello di Indiana Jones. Per favore, Christine, vai avanti!– Eeheem… In realtà è un problema di forma e di sostanza – toh, prendi questa! – Bene, io arrivo in classe e voi mi prendete in giro per un giubbot-to troppo grande, per il mio modo di vestire, una cosa cui voi (e qualcuno in particolare) date molta importanza rispetto a tutto il resto… Ecco, se mi sento ridicola e umiliata…, posso fare due cose. Una, buona, che sarebbe dire: a casa mia non abbiamo molti sol-di da spendere in vestiti. Mia madre è vedova. Ho tre fratelli, ecce-tera. E una cattiva, che è quella che ho scelto, raccontandovi una bugia in mezzo a qualche verità. Perché è vero che mio zio, il gio-catore di pelota11, ha comprato il giubbotto a Miami12 ed è anche vero che esiste un posto dove vendono i vestiti usati degli attori. Mi sarebbe piaciuto avere il giubbotto di Indiana Jones. Da quan-do ho visto Alla ricerca dell’arca perduta. Forse ho fatto un’associa-zione d’idee un po’… stramba. Non pensavo di sollevare questo putiferio13 e amen. Mi dispiace. Volevo solo essere lasciata in pace.La classe è in preda allo stupore. Nessuno sa come reagire.– Naturalmente… I soldi dell’affitto14 li lascio a mister Grant – e li lasciai sulla cattedra dentro una busta.– Ah, molto bene! Compreremo una pianta per miss Claridge15! – dice il preside, rilassato e poi, partendo per la tangente16, domanda:– E tu che cosa ne pensi, Georges?Il neoarrivato si alza in piedi, appoggiandosi al banco. È magris-simo e parla con un tono molto grave17, soffermandosi sulle paro-le, lentamente, pensando a quello che dice. E ha un accento che piacerebbe moltissimo a mia madre. Un accento di Oxford18. In-somma, il ragazzo è un intellettuale.– Credo che prendere in giro la gente sia un male. Che prendere in giro qualcuno perché ha un giubbotto che gli va largo sia una cosa stupida. E che rispondere a un’aggressione stupida con una fantasia innocua sia… creativo!Mi sentii come se Anna Bolena fosse stata salvata dall’ascia del carnefice.Che simpatico quel tipo!

da A. Balzola, Il giubbotto di Indiana Jones, Piemme

8 risentire: soffrire, avere uno svantaggio.9 cruciale: decisivo.10 Harrison Ford: l’attore interprete del personaggio di Indiana Jones.11 pelota: gioco con la palla vagamente simile al baseball.12 Miami: città della Florida.13 putiferio: confusione.14 i soldi dell’affitto: i soldi ricavati dando in prestito il giubbotto.15 miss Claridge: un’insegnante della classe.16 partendo per la tangente: cambiando discorso.17 grave: serio, autorevole.18 Un accento di Oxford: accento dell’inglese britannico parlato da chi ha frequentato le prestigiose università private, come Oxford, e ritenuto quindi segno di distinzione.

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82 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Comprensione del testo 1 Perché Christine indossa il giubbotto di suo fratello?

2 Qual è la vera ragione per cui Christine inventa la storia di Indiana Jones?

3 Che cosa prova Christine quando arriva il nuovo compagno?

4 Che cosa nota in lui subito?

5 Che cosa in un secondo momento?

Analisi del testo 6 Quale ruolo si trova a svolgere Georges Stevenson, appena arrivato nella classe?

7 Chi, secondo Georges, è responsabile di ciò che è accaduto?

8 La sincerità è una forma di rispetto?

9 La forza di Christine è degna di stima? Giustifica la tua risposta.

Il tema 10 Sentirsi ridicoli e umiliati è uno stato d’animo che deriva dalla stima e dal rispetto? Spiega la tua

posizione a riguardo.

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83Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Prova INVALSI

Unità 10 - Noi e il rispetto

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

L’acqua, un bene prezioso e delicatoLa Terra è chiamata “pianeta blu” perché l’acqua copre i tre quar-ti della sua superficie. Ma più del 97% di quest’acqua è salata. Meno dell’1% dell’acqua è realmente utilizzabile dagli uomini, il restante è distribuito in modo iniquo. Alcuni ne sono penosamen-te privi, altri ne consumano sempre più: un americano ne ado-pera circa 2000 metri cubi all’anno, l’equivalente di una piscina olimpionica, un europeo ne adopera 1000 metri cubi, mentre un giordano solo 100 metri cubi e un haitiano 7! I due terzi degli abi-tanti del pianeta non dispongono dell’acqua corrente a casa pro-pria e il 40% non ha accesso all’acqua potabile. In Africa donne e bambini possono camminare anche cinque ore per portare a casa propria 20 litri di acqua. Nel mondo i fiumi e le falde freatiche sono sempre più inquinati dalle sostanze chimiche dell’agricol-tura e dell’industria. La commissione mondiale dell’acqua stima che metà dei grandi fiumi sia gravemente inquinata, avveleni gli ecosistemi e minacci la salute e i mezzi di sostentamento degli uo-mini. In Italia l’uso dei pesticidi e di nitrati riguarda soprattutto la Pianura Padana. A oggi non esiste un metodo economico per rimuovere i nitrati dall’acqua.Il consumo di acqua in Africa varia tra i 12 e i 50 litri al giorno per abitante, in Europa tra i 170 e i 250 litri (gli italiani sono ai vertici del consumo europeo proprio con 250 litri), negli Stati Uniti raggiunge i 700 litri. Come possono gli uni risparmiare a vantag-gio degli altri? Se invece di un bagno fai una rapida doccia consumi 50 litri d’ac-qua anziché 150. Al posto del bagnoschiuma puoi utilizzare il sapone, meno inqui-nante e più economico.Se non lasci scorrere l’acqua mentre ti lavi i denti, risparmi 24 litri d’acqua al giorno.Per lavare la biancheria o le stoviglie, è bene evitare prodotti con-tenenti fosfati, che finiscono per asfissiare pesci e piante. Esistono detergenti biologici efficaci e non inquinanti. Non gettare mai nello scarico del lavello né prodotti chimici né olio. Affidali all’azienda che nel tuo Comune gestisce i rifiuti. Inoltre gli appassionati di giardinaggio sarebbero responsabili di

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84 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

un quarto dell’inquinamento totale dell’acqua; in giardino, chiedi ai tuoi genitori di evitare fertilizzanti e pesticidi. Esistono mezzi naturali inoffensivi, come le coccinelle contro i pidocchi! Presso alcuni centri botanici è possibile trovare in vendita scatole di lar-ve di coccinella. Gli impianti di depurazione trattano solo la metà delle acque di scarico, il resto raggiunge l’ambiente acquatico. Me-glio quindi evitare di gettare negli scarichi troppa sporcizia.

adatt. da C. Stern, Lo sviluppo ecosostenibile a piccoli passi, Motta junior

40

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Perché la Terra è chiamata “pianeta blu” (riga 1)? A Perché la maggior parte della sua superficie è ricoperta d’acqua B Per via del colore della calotta celeste che è appunto blu C Per distinguerlo dagli altri pianeti del sistema solare, come per esempio Marte, il “pianeta rosso” D Perché il colore della crosta terrestre è blu

A2 La maggior parte dell’acqua presente sulla Terra è: A dolce B potabile C utilizzabile da parte degli uomini D salata

A3 Quale tra le seguenti frasi potrebbe sostituire, mantenendo lo stesso significato, l’espressione: “il restante è distribuito in modo iniquo” (riga 4)?

A Ciò che viene lasciato è diviso in parti uguali B Ciò che rimane è distribuito con malvagità C Ciò che resta è diviso tra tutti D Ciò che resta è ripartito in maniera non uniforme

A4 Nell’espressione: “altri ne consumano sempre più” (riga 5), a quale parola del testo si riferisce il pronome ne?

A Terra B Acqua C Uomini D Il restante

A5 Quale tra i seguenti popoli citati nel testo consuma meno acqua in un anno? A Giordano B Americano C Haitiano D Europeo

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85Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A6 Quanti sono gli abitanti della Terra che non hanno accesso all’acqua potabile? A I due terzi della popolazione mondiale B Il 40% della popolazione mondiale C Il 40% della popolazione dei Paesi in via di sviluppo D I due terzi della popolazione del terzo mondo

A7 Qual è, secondo il testo, il grosso problema dei fiumi e delle falde freatiche? A La siccità C L’erosione delle rocce B L’inquinamento D Le dighe

A8 Se dovessi inserire una parola per collegare le due seguenti frasi: “In Italia l’uso dei pesticidi e di nitrati riguarda soprattutto la Pianura Padana” e “A oggi non esiste un metodo economico per rimuovere i nitrati dall’acqua” (righe 17-19), quale inseriresti?

A Dunque C Poiché B E D Mentre

A9 Quale tra le seguenti affermazioni è vera? A Meglio usare il bagnoschiuma al posto del sapone A Quando ci si lava i denti è opportuno far scorrere l’acqua del rubinetto A Per lavare i piatti è bene utilizzare prodotti contenenti fosfati A È meglio utilizzare la doccia anziché la vasca del bagno

A10 Qual è il vantaggio dei detergenti biologici? A Non inquinano B Puliscono meglio degli altri C Sono più economici D Durano di più

A11 Quale tra i seguenti verbi potresti inserire nell’espressione: “Non gettare mai nello scarico del lavello né prodotti chimici né olio” (righe 34-35), mantenendo lo stesso significato?

A Devi C Puoi B Vuoi D Sai

A12 Quale tra le seguenti parole può sostituire “lavello” (riga 34)? A Rubinetto C Bagno B Lavandino D Scarico

A13 Alla riga 36 la funzione di “inoltre” è quella di introdurre una frase che: A aggiunge una nuova argomentazione a quanto detto prima B dimostra quanto detto in precedenza C conclude un ragionamento D contraddice l’espressione precedente

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86 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

A14 Quali animali rappresentano un mezzo naturale contro il proliferare dei pidocchi? A Gli insetti in generale B Le mosche C Le api D Le coccinelle

A15 Quale tra le seguenti frasi contiene la tesi di fondo del brano? A Alcuni Paesi continueranno a consumare la maggior parte dell’acqua a disposizione, men-

tre gli altri dovranno rassegnarsi a trovare strategie per risparmiarla B Per quanto l’uomo possa impegnarsi, l’acqua è destinata a finire per cui bisogna trovare

delle forme di sopravvivenza alternative C Nella vita di tutti i giorni non è possibile realizzare grandi risparmi di acqua, bisogna però

fare pressione sui grandi capi di Stato, affinché prendano delle decisioni a livello planetario D Con piccoli accorgimenti quotidiani possiamo preservare l’acqua che è un bene molto pre-

zioso e raro

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Qual è il modo del verbo affidali nella frase: “Affidali all’azienda che nel tuo Comune gestisce i rifiuti”?

A Condizionale B Infinito C Imperativo D Congiuntivo

B2 Nel periodo: “è bene evitare prodotti contenenti fosfati, che finiscono per asfissiare pesci e piante”, in quale tempo è coniugato il verbo finiscono?

A Indicativo imperfetto B Congiuntivo presente C Congiuntivo imperfetto D Indicativo presente

B3 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo passivo? A I fiumi e le falde freatiche sono sempre più inquinati dalle sostanze chimiche B Per lavare la biancheria è bene evitare prodotti contenenti fosfati C Presso alcuni centri è possibile trovare in vendita larve di coccinelle D Più del 97% di quest’acqua è salata

B4 “Gli appassionati di giardinaggio sarebbero responsabili di un quarto dell’inquinamento totale dell’acqua”. Questo enunciato ha la funzione di formulare:

A una conseguenza C una certezza B un’ipotesi D un comando

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87Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

B5 Quanti sono i pronomi presenti nella seguente frase: “Alcuni ne sono penosamente privi, altri ne consumano sempre più”?

A Due B Quattro C Cinque D Sei

B6 Quale parte del discorso è gli uni nella frase: “Come possono gli uni risparmiare a vantaggio degli altri?”

A Nome B Aggettivo C Articolo indeterminativo D Pronome

B7 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene, in quale? A Verbi modali o servili: potere, volere, dovere B Pronomi relativi: che, cui, la quale, dei quali C Aggettivi dimostrativi: questo, codesto, quelli, queste D Avverbi di tempo: sempre, talvolta, bene, raramente

B8 Nella seguente frase c’è un errore di punteggiatura, quale?“Giovanni disse a sua mamma: di aver invitato Paolo, Michele, Lorenzo e Luca alla sua festa di compleanno”.

A I due punti B La virgola tra Paolo e Michele C La virgola tra Michele e Lorenzo D Il punto

B9 In quale tra le seguenti frasi il che è un pronome relativo? A La commissione mondiale dell’acqua stima che metà dei grandi fiumi sia gravemente in-

quinata B È bene evitare prodotti contenenti fosfati, che finiscono per asfissiare pesci e piante C Il brano sostiene che il consumo di acqua in Africa varia tra i 12 e i 15 litri al giorno D Chiedi che in futuro si evitino fertilizzanti e pesticidi

B10 Nella frase: “Se invece di un bagno fai una rapida doccia consumi 50 litri d’acqua anziché 150”, anziché è:

A un avverbio B una preposizione C una congiunzione D un’interiezione

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88 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Nella seguente definizione di testo vi è un errore. Individualo e correggilo. “Il testo è un insieme di parole, solo scritte, corretto nella forma e di senso compiuto”.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

2 Completa.

textum, che significa ................................................ .

.................................................... .

il principio della ..................................................... .

3 Indica tra quali elementi grammaticali vigono le leggi dell’accordo grammaticale.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

4 Cita alcuni esempi di parole legate tra loro da accordo grammaticale.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Completa la seguente definizione.

Un testo narrativo racconta eventi collegati insieme in modo da formare una ...............................

................................................................................................... . La sua struttura è costituita da un ...............................,

............................................................................................, uno .............................................................................................. e una

conclusione. Un testo narrativo presenta inoltre alcuni .....................................................................................

che vivono le vicende narrate.

6 Tutti i testi narrativi sono come le favole, che prendono spunto dalla fantasia?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Il testo: un tessuto ben fatto

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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89Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Un testo narrativo racconta alcuni eventi collegati tra loro in modo da formare una storia. Ma non tutti gli eventi hanno la stessa funzione. Spiega perché.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

2 Completa.

Il fatto che in un testo narrativo si alternino momenti in cui l’azione è tranquilla e momenti di

squilibrio, fa sì che la catena degli eventi .........................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................. .

3 Fornisci una definizione di sequenza della storia.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

4 Come si fa a riconoscere, all’interno di un testo, una sequenza?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Completa.

La sequenza narrativa è quella che ......................................................................................... e serve a ....................

..................................................................... . Per questo le sequenze narrative possono essere paragonate

allo ........................................................................................................................................................ della storia stessa.

descrittiva ha il compito di ............................................................................................................

elementi della vicenda, come ......................................................................................................................, luoghi,

........................................................................................................., presentandoli al lettore nei loro particolari.

dialogica presenta ....................................................................................................................................

tra personaggi diversi oppure ......................................................................................... di un solo personaggio.

riflessiva riporta .................................................................................................... di un personaggio.

Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Le sequenze della storia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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90 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 A che cosa serve un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

2 Fai almeno due esempi di testo informativo-espositivo che conosci.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

3 Come deve essere il linguaggio in un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

4 Come deve essere l’esposizione in un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Come dev’essere l’estensione di un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

6 Come si pone, nei confronti di ciò che narra, l’autore di un testo informativo-espositivo? Parte-cipa della vicenda o dell’argomento oppure rimane distaccato?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Nella biografia di un autore, quale ordine segue il testo?

.................................................................................................................................................................................................................................

8 Una voce di enciclopedia che tratti, per esempio, delle catene montuose, quale ordine di tratta-zione impiega?

.................................................................................................................................................................................................................................

9 In un testo informativo-espositivo possono comparire dati, cifre, percentuali? � Sì � No

10 Un testo informativo-espositivo può essere affiancato da grafici e tabelle? � Sì � No

Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Testi fatti per conoscere

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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91Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Perché, in un testo narrativo, una descrizione arricchisce la narrazione?

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.................................................................................................................................................................................................................................

2 In che cosa può consistere l’oggetto di una descrizione?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

3 Qual è il senso che definisce i sapori?

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.................................................................................................................................................................................................................................

4 E gli odori?

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.................................................................................................................................................................................................................................

5 E i suoni e rumori?

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.................................................................................................................................................................................................................................

6 Quale differenza c’è fra descrizione oggettiva e descrizione soggettiva?

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.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

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Pagine laboratorio - Descrivere oggetti, animali, luoghi, persone

Verifica delle conoscenze

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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92 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Da quale parola deriva l’aggettivo “regolativo”?

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2 Quali sono le due funzioni principali di un testo regolativo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

3 Fai due esempi di testo regolativo che conosci.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

4 Come deve essere il linguaggio in un testo regolativo?

.................................................................................................................................................................................................................................

5 In un testo regolativo ci possono essere due ordini di esposizione: quali? Fai un esempio per ciascuno.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

6 Quali testi regolativi possono presentare una numerazione?

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Quali testi regolativi possono presentare schemi, foto e disegni?

.................................................................................................................................................................................................................................

8 Indica i principali modi e tempi verbali impiegati in un testo regolativo.

.................................................................................................................................................................................................................................

9 A che cosa serve un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Testi per conoscere e per dare regole

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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93Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 0 Fai almeno due esempi di testo informativo-espositivo che conosci.

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

11 Come deve essere il linguaggio in un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

12 Come deve essere l’esposizione in un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

13 Come dev’essere l’estensione di un testo informativo-espositivo?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

14 Come si pone, nei confronti di ciò che narra, l’autore di un testo informativo-espositivo? Parte-cipa della vicenda o dell’argomento oppure rimane distaccato?

.................................................................................................................................................................................................................................

15 Nella biografia di un autore, quale ordine segue il testo?

.................................................................................................................................................................................................................................

16 Una voce di enciclopedia che tratti, per esempio, delle catene montuose, quale ordine di tratta-zione impiega?

.................................................................................................................................................................................................................................

17 In un testo informativo-espositivo possono comparire dati, cifre, percentuali? � Sì � No

18 Un testo informativo-espositivo può essere affiancato da grafici e tabelle? � Sì � No

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94

In questa sezione viene proposta una serie di schede fotocopiabili relative al volume di Mito ed Epica.

Per la sezione Mito, sono previste quattro prove:� la prima è una prova di verifica delle conoscenze relative al mito

in generale;� le tre seguenti sono legate alle tre Unità della sezione e prevedono

una verifica delle conoscenze, seguito dalla lettura e comprensione di un testo.

Per la sezione Epica, sono previste sei prove:� due prove di verifica delle conoscenze riguardano rispettivamente

l’epica classica e il poema epico-cavalleresco medievale;� quattro prove di verifica di comprensione riguardano i tre poemi

classici presentati nel volume (Iliade, Odissea, Eneide, analizzati ciascuno in una prova differente) e un poema epico-cavalleresco (Perceval).

Per la valutazione delle prove, abbiamo ritenuto opportuno lasciare piena libertà al docente, perché le risposte possono variare molto, essendo legate sia al tipo di lavoro svolto con la classe sia agli obiettivi che s’intendono raggiungere con la propria programmazione.Inoltre, poiché le verifiche relative a Mito ed Epica sono state concepite con domande a risposta aperta, allo scopo di stimolare la riflessione consapevole degli studenti oltre che la comprensione immediata dei brani, la valutazione oggettiva delle risposte poteva essere falsata dal fatto che ogni risposta aperta ha in sé un elemento personale, che solo il singolo docente è in grado di valutare correttamente, all’interno del proprio gruppo-classe.

Le soluzioni delle prove (utili per velocizzare il processo di correzione) si trovano alle pagine 366-370.

Mito ed Epica

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95Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 1 Il mito

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Secondo gli antichi, le storie narrate dal mito sono vere o false?

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.................................................................................................................................................................................................................................

2 La parola “mito” deriva dal greco antico mythos: quale significato ha questo termine?

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3 A che cosa servivano i racconti del mito per gli antichi?

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4 Nell’elenco che segue, indica quale elemento non è legato alla creazione dei miti nel mondo antico.� Spiegano l’origine del mondo e dell’universo� Spiegano l’origine di aspetti della vita umana� Spiegano i principi della scienza � Spiegano l’origine di istituzioni, abitudini, leggi, comportamenti

5 In quali epoche e tempi sono ambientati di solito i miti?

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6 Al mito può adattarsi la definizione di “storia sacra”? � Sì � No

7 Quali funzioni ha il mito nel mondo antico?

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8 Come erano trasmessi in origine i miti?� Oralmente� Per iscritto

Verifica delle conoscenze

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96 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 1 Unità 1 I miti di creazione

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cosa significa “cosmogonia”?

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2 Secondo la maggior parte dei miti cosmogonici, a partire da che cosa si formano l’universo e il mondo?

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3 Quali caratteristiche ha, in molti miti cosmogonici, il rapporto tra uomo e dio?

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Verifica delle conoscenze

Verifica delle abilità

L’uomo cotto al punto giustoDopo aver dato vita agli animali, una divinità, chiamata Mago o Creatore dell’uomo, dà vita agli esseri umani. Si tratta di un mito di creazione tramandato dal popolo dei Pueblo, nativi dell’America del Nord.

Il Mago1 aveva fatto il mondo, ma sentiva di aver dimenticato qualcosa. “Che cosa potrà mai essere?” pensò. “Che cosa ho po-tuto dimenticare?” Allora si ricordò che voleva che vi fossero su questa terra degli esseri simili a lui e non già animali.“Come farò a farli?” pensò. Per prima cosa costruì egli stesso un horno, un forno. Quindi prese dell’argilla e la lavorò sino a darle il suo aspetto.Ora accadde che il Coyote, nel momento in cui il Mago, che era il Creatore dell’uomo, si trovava fuori a raccogliere legna da ardere,

1 Il Mago: si tratta di una divinità, chiamata più avanti “Creatore dell’uomo”.

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97Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

stesse gironzolando per la strada che era solito percorrere. Approfit-tando di quell’assenza, cambiò velocemente la forma di quell’im-magine. Il Creatore dell’uomo accese un fuoco dentro l’horno, quin-di, senza prestarvi troppa attenzione, vi mise l’immagine.Dopo un po’ il Mago disse: – Ora dev’essere pronto.Prese l’immagine e vi soffiò su, e quella cominciò a vivere. – Perché non stai in piedi? – disse il Creatore dell’uomo. – Che cosa c’è di sbagliato in te?La creatura abbaiò e mosse la coda. – Ah, accipicchia, il Coyote mi ha ingannato – disse. – Il Coyote ha cambiato la mia creatura in un animale simile a lui.Il Coyote disse: – Ebbene, che cosa c’è di sbagliato? Perché non posso avere una bella creatura che mi piaccia?– Accipicchia, va bene, benissimo, ma non t’impicciare un’altra volta. Ed ecco perché noi abbiamo il cane; fu opera del Coyote.Così il Creatore dell’uomo tentò di nuovo. “Dovranno farsi compagnia l’un l’altro” pensò. “Non dovrei farne uno solo.” E plasmò alcuni esseri umani che erano assai simili a lui [...]. E li mise nell’horno a cuocere.– Ora sono pronti – gli disse il Coyote.E così il Creatore dell’Uomo li tirò fuori e diede loro la vita.– Oh, accipicchia, che c’è di sbagliato? – disse. – Non sono ab-bastanza cotti; non sono abbastanza scuri. Non appartengono a questo luogo; appartengono a qualche luogo al di là del mare. E lanciò una torva2 occhiata al Coyote. – Perché mi hai detto che erano pronti? Non posso utilizzarli qui.E così il Mago tentò ancora, facendone altri due come i precedenti e mettendoli nel forno. Dopo un po’ disse: – Penso che siano pronti ora.– No, non sono ancora pronti – disse il Coyote. – Non vorrai mica ti-rarli fuori troppo chiari ancora una volta; lasciali un po’ più a lungo.– Bene, giusto – replicò il Creatore dell’uomo. Attese un po’ e quin-di li tirò fuori. – Oh, accipicchia. Dov’è che ho sbagliato? Sono troppo cotti. Sono bruciati e divenuti troppo scuri.Li mise da parte.– Forse li potrò utilizzare in qualche altro posto al di là del mare. Non appartengono a questo luogo.Per la quarta volta il Creatore dell’uomo mise le sue immagini nel forno. – Ora non interferire – disse al Coyote – mi hai dato dei cat-tivi consigli. Lasciami solo.Questa volta il Mago non ascoltò il Coyote, ma li tirò fuori quan-do pensò che fossero fatti3. Diede loro la vita e i due esseri cammi-narono, parlarono, risero e si comportarono decorosamente4. Non erano né poco cotti né troppo cotti.– Questi sono esattamente al punto giusto – disse il Creatore dell’uo-mo. – Questi appartengono a questo luogo; li utilizzerò. Sono belli. Ed è in questo modo che furono creati gli Indiani Pueblo.

da G. Strazzeri (a cura di), Quando il coyote parlava alla luna. Miti e leggende degli Apache, Mondadori

2 torva: minacciosa.3 fatti: in questo caso “cot ti”, “pronti”.4 decorosamente: in modo corretto, educato.

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98 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Perché il Mago vuole dar vita a una nuova creatura?

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2 Quale strumento usa per dar vita alle nuove creature?

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3 Qual è il primo degli animali che viene creato e per quale combinazione?

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4 A quale creatura dà vita in seguito il Mago?

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5 Chi assiste il Mago, quando mette nell’horno le nuove creature a cui vuole dare vita? Come sono i consigli che costui dà al Mago?

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6 Come sono i primi uomini che escono dall’horno e perché?

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7 Come sono gli uomini che escono per la seconda volta dall’horno e perché?

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8 Come sono gli uomini che escono per la terza volta dall’horno e perché?

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9 Quali sono, precisamente, le azioni che compiono gli uomini che il Mago considera adatti?

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10 Qual è l’opinione del Mago nei confronti delle creature troppo chiare o troppo scure che escono all’inizio dall’horno?

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99Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 1 Unità 2 L’ira degli dèi

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 In molti miti si assiste all’ira degli dèi, che si scatena contro gli uomini. Da che cosa dipende, di solito, quest’ira?

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2 Quale scopo ha il comportamento degli dèi, quando dimostrano la propria ira?

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3 Quale duplice scopo ha, per gli uomini, l’invenzione di miti che descrivono l’ira degli dèi?

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Verifica delle conoscenze

Verifica delle abilità

Zeus contro Oto ed EfialtI giganti Oto ed Efialte, dotati di straordinaria forza fisica, al punto che Zeus stesso aveva paura di affrontarli, vengono puniti in modo molto speciale da Zeus, che, per vincerli, è costretto a mettere da parte la forza fisica e a usare l’astuzia.

Due giganti, Oto ed Efialte, si erano addirittura messi in mente di dare la scalata all’Olimpo e scacciarne Zeus. E, poiché possedeva-no una forza sovrumana, Zeus avrebbe preferito evitare lo scon-tro. Ma i due, per concedere una tregua, pretendevano di portarsi via in ostaggio Era ed Artemide. Furioso per tanta sfacciataggine, Zeus mandò contro di loro Ares, convinto di vederlo tornare vin-citore. Ma passava il tempo e il suo erede più bellicoso non faceva ritorno. Sembrava sparito insieme ai suoi nemici, i due giganti.Lo ritrovò Ermes, che grazie ai suoi calzari alati girava continua-mente per il mondo. Una notte si addormentò sulla paglia di un granaio, ignorando di essere capitato proprio in uno dei rifugi se-

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100 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

greti di Oto ed Efialte. Fu risvegliato da un rumore che proveniva da un grande vaso di bronzo, nascosto nella paglia. Insospettito, si avvicinò e si avvide che il vaso era tappato con un coperchio pesantissimo. Ci picchiò sopra e qualcuno dall’interno rispose. Era Ares, che i giganti avevano imprigionato e che da solo non riusciva a liberarsi. Unendo i loro sforzi, riuscirono ad aprire la strana pri-gione ed Ares finalmente poté uscire, sporco e malconcio.Si racconta che Zeus, per vincere i giganti, non ricorse più al dio della guerra, ma ad Artemide. La dea si trasformò in cerva e appar-ve davanti ai due, mentre, armati d’arco, attraversavano il bosco. Entrambi avrebbero voluto uccidere quel bellissimo animale e co-minciarono a scoccare un nugolo1 di frecce. Saltando qua e là, la dea-cerva fece in modo di evitare i loro dardi e ottenne che i due cacciatori si colpissero l’un l’altro e morissero.

da Dizionario Mitologico. Dei ed eroi dell’Olimpo, Dami Editore1 nugolo: grande quantità.

1 Quale progetto si erano messi in testa Oto ed Efialte?

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2 Quali sentimenti prova Zeus, considerata la forza di Oto ed Efialte?

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3 Quale comportamento di Oto ed Efialte scatena in particolare l’ira di Zeus?

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4 Chi invia subito Zeus contro Oto ed Efialte? Quale risultato ottiene costui?

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101Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

5 Chi riesce a ritrovare Ares e come mai?

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6 Chi invia allora Zeus contro i due giganti?

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7 Come riesce la dea Artemide ad avere la meglio su Oto ed Efialte?

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8 In questo racconto mitico, si può ricavare una morale. Quale, secondo te?

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102 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 1 Unità 3 Gli eroi

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Quali caratteristiche hanno gli eroi, rispetto agli dèi e agli uomini?

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2 Gli eroi sono figure storiche?

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3 Quali caratteristiche assume l’identità degli eroi nel racconto mitico?

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4 In quali diversi tipi si può distinguere la figura degli eroi in base alla funzione che assumono nei racconti del mito?

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Verifica delle conoscenze

Verifica delle abilità

Eracle e l’Idra di LernaEracle è figlio di una donna mortale, Alcmena, e di Zeus. La sua caratteristica più evidente è la forza, che dimostra da subito, quando nella culla uccide due serpenti. Le tradizioni mitiche che lo riguardano riportano dodici grandi imprese che egli compì contro animali potenti o esseri mostruosi, sui quali ebbe sempre la meglio.

La seconda impresa che Euristeo ordinò a Eracle fu quella di uc-cidere l’Idra di Lerna1. Costei, cresciuta nella palude di Lerna, si spingeva nella pianura e distruggeva il bestiame e il territorio: aveva un corpo enorme e nove teste, di cui otto erano mortali e una, quella di mezzo, immortale. Eracle salì su un carro, guidato da Iolao, giunse a Lerna, qui fermò i cavalli, trovò l’Idra su una

1 Idra di Lerna: dal lago di Lerna si accedeva all’Ade, il mondo dei morti. L’Idra era il mostro che ne custodiva l’accesso.

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103Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

collina presso le sorgenti di Amimone, dov’era la sua tana: col-pendola con le frecce infuocate, la costrinse a uscire, e quando fu uscita, l’afferrò tenendola saldamente. Essa si era avvinghiata a una delle sue gambe; lui, con la clava, troncava le sue teste, ma non otteneva nulla perché a ogni testa troncata, ne nascevano altre due. Un granchio enorme venne in aiuto dell’Idra mordendo il piede di Eracle, ma Eracle lo uccise e chiamò a sua volta in soc-corso Iolao, che diede fuoco a una parte della selva vicina e con i tizzoni bruciò le teste dell’Idra alla radice, impedendo loro di ri-spuntare. Domate in questo modo le teste che rinascevano, Eracle tagliò quella immortale, la seppellì lungo la strada che da Lerna porta a Elonte e vi collocò sopra un pesante macigno.

da Apollodoro, Biblioteca, II 5, 2 trad. G. Guidorizzi, Adelphi

1 Chi commissiona a Eracle l’impresa contro Idra?

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2 Come è fatta l’Idra? Descrivila brevemente.

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3 Perché bisogna ucciderla?

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4 Dove si trova la tana dell’Idra?

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5 L’attacco di Eracle ha successo immediatamente?

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6 Chi viene in aiuto dell’Idra e chi, invece, di Eracle?

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104 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

7 Perché viene bruciata la selva vicina?

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8 Come viene impedito alle teste mortali di ricrescere?

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9 Perché eliminare le teste mortali è importante?

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10 Come si conclude l’impresa?

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105Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 2 Unità 1-2 L’epica classica

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Da quale vocabolo deriva il termine “epica”? Che cosa significa questa parola?

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2 In quale forma erano diffusi in origine i poemi epici?

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3 Chi sono gli aedi?

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4 Con quale strumento accompagnavano il loro canto gli aedi?

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5 Quale altra funzione, oltre a quella del divertimento e dell’intrattenimento, avevano gli antichi canti epici?

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6 Qual è il più antico dei poemi epici tramandato fino a noi e a quale cultura appartiene?

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7 Quali sono i due poemi epici greci più famosi?

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8 Qual è il poema epico latino più famoso?

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Verifica delle conoscenze

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106 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 2 Unità 1 I poemi omerici: l’Iliade

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Il duello tra Enea e AchilleEnea, figlio di Priamo, destinato a sopravvivere alla guerra di Troia, a fuggire dalla città in fiamme e raggiungere le coste dell’Italia per fondare Roma, si trova a faccia a faccia con Achille e non si tira indietro. Il duello si apre e i due eroi si fronteggiano.

E i due eroi, i più valorosi, si incontrano impazienti di battersi, Enea figlio di Anchise ed Achille glorioso. Enea minaccioso si fece avan-ti per primo, scuotendo l’elmo possente; teneva davanti al petto il fortissimo scudo, agitava la lancia di bronzo. Il figlio di Peleo a sua volta si lanciò avanti come un leone feroce che molti uomini in-sieme riuniti – un intero villaggio – vogliono abbattere; dapprima egli avanza, superbo, ma quando un giovane intrepido lo colpisce con la sua lancia, si acquatta con le fauci aperte, i denti coperti di schiuma, mentre il forte cuore gli batte nel petto e la coda fustiga i fianchi e le anche, da una parte e dall’altra; si eccita alla lotta e con gli occhi ardenti si lancia in avanti, furente, per uccidere qualcuno degli uomini o per morire lui stesso davanti a tutti; così il cuore su-perbo e il furore spronavano Achille ad affrontare Enea valoroso.[…] Enea scagliò la solida lancia contro lo scudo pauroso e tre-mendo; stridette il grande scudo sotto la punta dell’asta. Con la forte mano il figlio di Peleo allontanò da sé lo scudo, sgomento; temeva che facilmente lo trapassasse la lunga lancia del nobile Enea, non pensava nel cuore e nell’animo che non è facile per i mortali rovinare o distruggere i gloriosi doni divini. Così allora la forte lancia di Enea valoroso non squarciò lo scudo: la fermò l’oro, dono del dio. Due strati essa passò, ma ce n’erano tre ancora, poi-ché cinque ne aveva forgiati Efesto, due di bronzo, due, all’interno, di stagno, e uno d’oro, e quello fermò la lancia di frassino.Achille a sua volta scagliò l’asta dalla lunga ombra e colpì Enea nel-lo scudo rotondo al bordo estremo dove il bronzo è più sottile e più sottile la pelle di bue. Da parte a parte passò e lo scudo risuonò sotto il colpo. Si raccolse su se stesso, Enea, e allontanò lo scudo, tre-mando: al di sopra delle sue spalle l’arma andò a conficcarsi a terra dopo aver passato i due cerchi dello scudo che per intero lo ricopriva; evitata la lunga lancia, Enea rimase immobile, gli occhi velati da angoscia tremenda, sgomento perché il colpo era caduto vicino, e Achille furente estrasse la spada acuta e si lanciò gridando pauro-

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107Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

samente. Enea afferrò allora un grosso macigno – due uomini, oggi, non riuscirebbero a portarlo ma lui da solo sollevò senza sforzo –, e avrebbe colpito Achille in pieno slancio, l’avrebbe colto sull’elmo o sullo scudo che l’aveva salvato da morte crudele, e da vicino intanto il figlio di Peleo con la spada gli avrebbe tolto la vita, se non l’avesse scorto l’occhio acuto di Poseidone, il dio che scuote la terra.

da Omero, Iliade, XX, 165-175; 260-295, trad. di M.G. Ciani, Marsilio

1 Quali sono le armi di Enea?

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2 Achille viene paragonato a un animale: quale? Rileggi la scena che riguarda l’animale in questio-ne e riscrivila con parole tue.

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3 Chi comincia il duello? Con quale gesto?

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4 Le armi di Achille da chi erano state donate all’eroe?

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5 Dove passa la lancia scagliata da Achille? Che cosa fa Enea per schivare il colpo?

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6 La mossa successiva viene compiuta ancora da Achille, che impugna un’altra arma: quale?

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7 Come controbatte allora Enea?

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8 Se non fosse intervenuto Poseidone, come sarebbe andata a finire per i due eroi? Riscrivilo con parole tue.

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9 Gli dei intervengono solitamente nelle vicende degli eroi?

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10 Il paragone tra eroi e animali è frequente in Omero?

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108 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 2 Unità 1 I poemi omerici: l’Odissea

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Odisseo e NausicaaDopo la partenza dall’isola di Ogigia, Odisseo si trova in mare aperto con la zattera costruita con le sue abili mani. Poseidone lo vede e decide di scatenare contro di lui tutta la sua ira; dunque gonfia il mare e i legni della zattera si dividono. Odisseo resta in mare per molti giorni, finché vede finalmente la possibilità di avvicinarsi a riva, sfruttando la foce di un fiume. Si abbandona sulla spiaggia esausto, si protegge con la copertura di un cespuglio d’olivo e lascia che il sonno lo ristori. Al mattino seguente viene svegliato dalle grida di alcune fanciulle che giocano sulla spiaggia. Si tratta di Nausicaa, la figlia del re Alcinoo e delle sue ancelle venute a lavare i panni del corredo nuziale.

Disse così e di sotto i cespugli uscì il divino Odisseo: dalla fitta boscaglia con le sue forti mani divelse un ramo pieno di foglie, per ricoprire la nudità del suo corpo; e venne avanti, come un leone sui monti, che della sua forza si fida e sotto la pioggia ed il vento avanza, gli occhi mandano lampi. Va a caccia di buoi o di pecore o di cerbiatte selvatiche; la fame lo spinge a entrare anche in un chiuso recinto, per assalire le greggi. Così era Odisseo che, tra le fanciulle dai bei capelli, stava per giungere, nudo; la necessità1 lo spingeva. Apparve loro coperto di salso2, orribile: fuggirono esse per ogni dove, verso i lidi marini, solo la figlia di Alcinoo rima-se. A lei infuse3 Atena coraggio nell’animo, e tolse ogni tremore al corpo. Immobile gli stava davanti. Ed era incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla abbracciando le sue ginocchia4, o, restando lontano, rivolgerle parole suadenti, che gli indicasse la città, che gli donasse degli abiti. E mentre pensava così gli parve cosa migliore da lontano pregarla con dolci parole, perché non si adirasse con lui la fanciulla, se le toccava i ginocchi. E subito lei si rivolse con parole suadenti ed accorte.– Signora io ti supplico. Sei una donna o una dea? Se appartieni agli dei che possiedono il cielo infinito, ad Artemide io ti assomi-glio5, la figlia del sommo Zeus, per il tuo aspetto e l’altezza della tua figura. Ma se ai mortali, che vivono sulla terra, appartieni, allora tre volte felici sono tuo padre e tua madre, tre volte felici i fratelli: il loro cuore è sempre colmo di gioia quando vedono en-trare nelle danze questo fiore bellissimo. Ma più di tutti al mondo felice colui che colmandoti di doni nuziali, ti porterà nella sua

1 la necessità: la situazione di estrema difficoltà in cui Odisseo si trova. Non mangia da giorni, da giorni è in mare. È stanco e senza cibo.2 salso: la salsedine è il residuo di sale che il mare lascia sulla pelle dopo una lunga permanenza in acqua.3 infuse: fece scendere (dentro l’animo).4 abbracciando le ginocchia: era il gesto con cui si supplicava qualcuno. 5 ti assomiglio: ti paragono.

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109Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

casa. Io non ho visto mai, con i miei occhi, una tale bellezza, né uomo né donna. […] Sono scampato al mare colore del vino6 ieri, ed era il ventesimo giorno da che le onde e le tempeste impetuo-se mi trascinavano, dall’isola Ogigia: ora mi ha gettato qui un demone, perché anche qui io soffra sventure; e non credo che sia finita, prima gli dei mi faranno ancora molto patire. Abbi pietà, signora. A te per prima, dopo tanto dolore, io vengo supplice, non conosco nessuno di quelli che vivono in questa città, in questa ter-ra. Dimmi dov’è la città, dammi un cencio per coprirmi, di quelli che avevi per avvolgere i panni, quando sei venuta fin qui. E che gli dei ti concedano tutto quello che il tuo cuore desidera, una casa, un marito, e un felice accordo tra voi: nulla è più bello e più prezioso di questo, quando moglie e marito con un’anima sola go-vernano la loro casa. Provano molta invidia i nemici, gioia invece gli amici. Ed essi acquistano fama.A lui rispose Nausicaa dalle candide braccia: – Straniero, tu non mi sembri né malvagio né folle. La fortuna, è Zeus che la distribu-isce agli uomini, ai buoni e ai malvagi, come vuole, a ciascuno. A te ha dato in sorte questo, bisogna che tu lo sopporti. Ma ora, poiché alla nostra città alla nostra terra sei giunto, non ti man-cheranno le vesti, né nessun’altra cosa di ciò che è giusto riceva un supplice, un infelice. Ti indicherò la città, ti dirò il nome del popolo. Abitano in questa città e in questa terra i Feaci, e io sono la figlia del generoso Alcinoo, che tra i Feaci ha il potere supremo.

da Omero, Odissea, trad. di M.G. Ciani, Marsilio

6 il mare colore del vino: era uno degli epiteti con cui i greci nominavano il mare, assimilando la distesa del mare al vino in una coppa.

1 A chi viene paragonato Odisseo, quando esce dai cespugli e si avvicina alle ragazze che si trova-no sulla spiaggia? Riscrivi la scena con parole tue.

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2 Come viene definito questo tipo di paragone?� Epiteto� Verso formulare� Metafora� Similitudine

3 Odisseo vede la bellezza di Nausicaa e che cosa chiede a suo proposito?

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110 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

4 Chi deve essere felice della bellezza di Nausicaa, secondo le parole di Odisseo?

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5 Dal testo sapresti ricavare informazioni sulla vita delle donne greche? Quali erano le parti che erano loro assegnate? Che cosa le doveva rendere felici?

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6 Quale augurio rivolge a Nausicaa Odisseo?

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7 E quale preghiera?

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8 Che cosa significa, secondo te, ciò che dice Nausicaa: “La fortuna, è Zeus che la distribuisce agli uomini, ai buoni e ai malvagi, come vuole, a ciascuno. A te ha dato in sorte questo, bisogna che tu lo sopporti”?

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9 Secondo quanto conosci del modo di vivere dei greci antichi, l’espressione di Nausicaa “non ti mancheranno le vesti, né nessun’altra cosa di ciò che è giusto riceva un supplice, un infelice” a quale pratica di vita fa riferimento?

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10 Come si conclude la scena?

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111Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 2 Unità 2 L’epica latina: l’Eneide

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Apollo, dacci una casa! Enea, fuggito da Troia, fa sosta a Delo, isola sacra al dio, per chiedergli dove debba dirigersi con i suoi compagni per fondare la città dalla quale rinascerà la stirpe dei troiani. Apollo risponde con un oracolo che guida Enea verso l’Italia. Il testo che segue inizia con l’incontro tra Enea e Anio, re di Delo e sacerdote di Apollo (Febo), che lo accoglie e lo guida al tempio per consultare l’oracolo sul suo destino.

Il re Anio, insieme re degli uomini e sacerdotedi Febo, cinto le sacre tempie di bende e di alloro1,ci viene incontro; riconosce il vecchio amico Anchise.Uniamo le destre2 in segno di ospitalità, ed entriamo nel palazzo.Veneravo il tempio del dio, costruito in antica pietra:«Dacci, o Timbreo3, una casa; Da’ muraa noi stanchi, e una prole4, e una città durevole; salva la nuovaPergamo di Troia, relitto dei Danai5 e del feroce Achille.Chi mai dobbiamo seguire? Dove ordini di andare e di stanziarci?Da’, o padre, un presagio6, e discendi nel nostro animo.Avevo appena parlato. Tutto parve a un trattotremare, le soglie7, e l’alloro8 del dio, e intero sommuoversiil monte d’attorno, e risuonare il tripode, dischiusi i penetrali9.Cadiamo in terra in ginocchio, una voce giunge agli orecchi:«O duri dardanidi10, proprio la terra che vi produsseper prima dal ceppo degli avi11, vi accoglierà al ritornonel lieto seno. Cercate l’antica madre.Qui la casa di Enea dominerà su tutte le terree i figli dei figli, e quelli che nasceranno da loro».[…]V’è un luogo, i Greci lo chiamano con il nome di Esperia12,antica terra, potente d’armi e di feconde zolle;la abitarono uomini enotrii13; ora si dice che i figliabbiano chiamato Italia la gente dal nome di un capo:queste le nostre sedi; di qui Dardano sorse14,[…] da questo progenitore la nostra stirpe.

da Virgilio, Eneide, libro III, 80-98; 163-168, trad. di L. Canali, Mondadori

1 cinto… alloro: quando si consultavano gli dei ci si poteva legare intorno al capo una fascia di lana.2 Uniamo le destre: ci stringiamo le mani destre in segno di saluto e di ospitalità.3 Timbreo: è chiamato così Apollo, per via del culto che gli veniva dato nella città di Timbra.4 prole: discendenza.5 Danai: sono i greci, nemici dei troiani.6 presagio: segno.7 soglie: porte del tempio.8 alloro: l’alloro è la pianta sacra ad Apollo.9 tripode… penetrali: il tripode era oggetto in bronzo, corrispondente a un bacile su un sostegno a tre piedi, che serviva ai sacerdoti del dio durante le previsioni; i penetrali sono le parti sotterranee del tempio.10 duri dardanidi: i dardanidi sono gli abitanti di Troia; duri perché forti.11 la terra… avi: la terra dalla quale deriva il popolo dei troiani.12 Esperia: è uno dei nomi che venivano attribuiti alla terra denominata oggi Italia. Il nome significa «Terra d’Occidente».13 enotrii: è il nome degli antichi abitanti del centro Italia.14 Dardano: capostipite dei Troiani e antenato di Priamo.

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112 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Descrivi con parole tue l’inizio del testo, in cui si incontrano Enea e Anio.

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2 Chi è Anchise, nominato al terzo verso?

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3 Perché Enea dice che la città di Troia è relitto dei Danai e del feroce Achille?

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4 Che cosa chiede Enea ad Apollo? Indica i versi in cui compaiono le sue domande.

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5 L’intervento del dio si annuncia in due modi, prima con segni e poi con la voce. Rispondi alle domande:

a. quali sono i segni con cui si fa sentire l’arrivo del dio?

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b. nelle parole pronunciate dal dio si dice “cercate l’antica madre”: che cosa significa? Per ri-spondere fai riferimento all’intera profezia.

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6 Quando finisce la profezia i troiani si interrogano su quale sia la terra di cui Apollo ha parlato e arrivano alla conclusione che sia la “terra enotria”, come dicono gli ultimi sei versi. Spiega di che cosa si tratta.

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113Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 2 Unità 3 Il poema epico-cavalleresco medievale

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 In quale epoca nascono le lingue volgari dalla graduale trasformazione del latino?

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2 In epoca medievale, quale figura è posta al centro dei nuovi poemi epici?

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3 Che cos’è una chanson de geste (canzone di gesta)?

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4 In che cosa consistono le canzoni di gesta?

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5 Da chi vengono in origine trasmesse le canzoni di gesta?

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6 Qual è il più antico poema epico-cavalleresco spagnolo?

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7 Qual è uno dei più famosi cicli epico-cavallereschi di ambiente germanico?

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8 Qual è il più famoso ciclo epico-cavalleresco carolingio?

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9 Qual è l’altro importante ciclo che si affianca, in epoca medievale, a quello carolingio?

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10 Come si definiscono le opere appartenenti a questo ciclo?

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Verifica delle conoscenze

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114 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

Sezione 2 Unità 3 Il poema epico-cavalleresco medievale: Perceval

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Perceval e i cavalieriPerceval o il racconto del Graal è un romanzo cavalleresco di Chrétien de Troyes, che appartiene al ciclo bretone. In esso si racconta la storia di Perceval, che viene tenuto lontano dalla cavalleria dalla madre, perché il padre e i fratelli sono morti in guerra. Un giorno, però, Perceval incontra un gruppo di cavalieri e decide di andare alla corte di re Artù e di diventare anche lui cavaliere. Egli riesce nel suo intento; le avventure che gli capitano in seguito, però, non si concludono, perché il romanzo è incompiuto. Presentiamo qui l’episodio dell’incontro tra Perceval e i cavalieri.

Ecco che sente arrivare fra gli alberi cinque cavalieri armati di tutte le loro armi. Gran rumore producevano le armi di quelli che venivano, ché1 spesso urtavano i rami delle querce e dei carpini2. I giachi3 ne fremevano, le lance battevano gli scudi, risuonava il bosco e risuonava il ferro degli scudi e dei giachi.Il giovane sente ma non vede chi arriva a buona andatura. Molto si stupisce e dice: – Per l’anima mia, disse il vero mia madre, la mia signora, che mi assicurò che i diavoli sono la cosa più brutta del mondo e mi apprese a segnarmi4 per proteggermi da loro. Ma non mi curerò del suo insegnamento! Davvero, non mi segnerò! Anzi, sceglierò il più forte. Subito lo colpirò col mio giavellotto. Credo che nessuno degli altri si avvicinerà!Così dice a se stesso prima di scorgerli. Ma quando sono allo sco-perto, ché erano usciti dal bosco, vede i giachi brillare, gli elmi po-liti5 luccicare, e il bianco e il vermiglio risplendere contro il sole, e l’oro e l’azzurro e l’argento. Tutto gli appare molto bello e nobile e dice: – Ah, signore Iddio, perdono! Sono angeli quelli che vedo! In verità ho molto peccato, e ho molto mal agito dicendo che erano diavoli! Non mi raccontò favole mia madre quando disse che gli angeli sono le più belle cose che esistono, eccetto Dio, il più bello di tutti. Credo di vedere il signore Iddio, poiché ce n’è uno così bello che coloro che l’accompagnano sono dieci volte meno belli di lui! Come mi disse mia madre, dobbiamo sopra tutti adorare Dio, supplicarlo e onorarlo. E io adorerò costui e tutti gli angeli con lui.Subitamente si getta a terra e recita tutte le orazioni6 che sapeva e che la madre gli aveva insegnato. Quando il capo dei cavalieri lo scorge, dice ai compagni: – Restate indietro! Questo giovane è ca-duto a terra dalla paura che gli abbiamo fatta. Se ci avviciniamo

1 ché: perché.2 carpini: piante simili ai noccioli.3 giachi: camicie di maglie di metallo lunghe fino alla coscia.4 mi apprese a segnarmi: mi insegnò a farmi il segno della croce.5 politi: eleganti.6 orazioni: preghiere.

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115Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

tutti insieme, credo che sarà così spaventato che forse ne morrà, e non potrà più rispondere a quanto gli voglio domandare.I compagni si fermano e il loro capo si avvicina velocemente al gio-vane. Lo saluta e lo rassicura. Gli dice: – Ragazzo, non aver paura!– Non ho paura – dice il ragazzo. – Siete voi Dio?– Certo che no!– Allora, chi siete?– Un cavaliere.– Cavaliere? Non ne conobbi mai! Non ne vidi mai, né mai ne in-tesi parlare! Ma voi siete più bello di Dio. Vorrei essere splendente e in tutto simile a voi![…]Ma il ragazzo è curioso d’altre notizie e vuol porre domande. Ten-de la mano verso la lancia, la prende e dice: – Mio bel signore, voi che avete nome cavaliere, cos’è questa che tenete in mano?– In verità sono cascato bene! Credevo, mio dolce amico, di riceve-re notizie dalla tua bocca e sei tu a volerne apprendere da me! Te lo dirò: è la mia lancia.– Volete dire che la si scaglia come faccio io con i giavellotti?– Mai più, ragazzo, sei proprio uno sciocco! Serve a menare un gran colpo.– Allora val meglio uno dei tre giavellotti che vedete qui: qualun-que cosa io voglia uccidere, fiere o uccelli secondo il bisogno, li uccido da tanto lontano come potrei fare con un dardo.[…]Ma il giovane afferra il bordo dello scudo e apertamente domanda: – Cos’è questo? A che vi serve?– Ragazzo – dice – questa è astuzia: parlarmi di quello che non ti domando. Credevo che mi dessi notizie invece di chiedermele, e tu vuoi ch’io te le apprenda7. Te lo dirò perché sto volentieri con te: scudo è il nome di ciò che porto.– Scudo è il nome?– Ma sì. E non devo averlo in spregio8 perché è così fidato che mi protegge, arrestandoli, dai colpi di lancia o di freccia. Questo è il servizio che mi rende.I cavalieri rimasti indietro raggiungono velocemente il loro signo-re. […]Il ragazzo lo tira per il lembo del giaco e lo trattiene.– Ditemi, bel signore, cosa avete indosso?– Ragazzo – dice il cavaliere – non lo sai?– Io, no.– Ragazzo, questo è il mio giaco, pesante come il ferro. È di ferro, lo vedi bene.– Di ciò non so nulla, ma come è bello! Cosa ne fate? A cosa vi vale?– Ragazzo, è facile dirlo. Se tu mi scoccassi una freccia o mi lan-ciassi uno dei tuoi giavellotti, non potresti farmi del male.[…]– Siete nato così vestito?

7 te le apprenda: te le fornisca, te le dia.8 averlo in spregio: disprezzarlo.

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116 Prove di verifica e Invalsi - Volume primo

1 Qual è la prima percezione che Perceval ha del fatto che stiano arrivando i cavalieri?

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2 Qual è la sua prima reazione?

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3 In un secondo momento, che cosa pensa che siano i cavalieri?

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4 A chi è paragonato il cavaliere che è a capo del gruppo?

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5 Quali sono gli elementi su cui si sofferma l’attenzione di Perceval e dei quali chiede spiegazione?

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6 A che cosa serve lo scudo, secondo il cavaliere?

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7 Quale personaggio famoso è citato dal cavaliere? Perché lo nomina?

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– Certamente no! Nessuno può nascere così!– Chi vi vestì in questa guisa9?– Ragazzo, te lo dirò con piacere.– Ditelo dunque.– Molto volentieri. Non sono passati cinque anni interi dacché re Artù mi donò e mi rivestì di quest’armatura.

adatt. da Perceval, trad. di P.G. Beltrami, Edizioni dell’Orso

9 in questa guisa: in questo modo.

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117

Apre questa sezione una sequenza di tre prove d’ingresso, utile a valutare le competenze acquisite dai ragazzi nel corso della classe prima.La prova d’ingresso può essere svolta secondo tre modalità diverse:

1. può essere scelta solo una delle tre sezioni proposte, secondo i tempi indicati in tabella;

2. possono essere svolte tutte e tre le sezioni, per un tempo di svolgimento complessivo di 2 ore;

3. possono essere svolte solo le prime due sezioni, con esclusione della parte grammaticale, per un tempo di svolgimento di 90 minuti.

Prima modaltà

Sezione Ambiti Tempo di svolgimento di ciascuna prova

1. Lettura e comprensione di un testo narrativo (fiaba)

20 + 30 = 50 minuti

2. Lettura e scrittura: stesura di un breve riassunto

20 + 40 = 60 minuti

3. Analisi linguistica: morfologia, lessico e semanticaNota: per questa prova il testo non deve essere letto.

30 minuti

Volume secondo

Prove d’ingressoVerifiche finali delle conoscenze

delle abilitàProve INVALSI

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118 Prove di verifica - Volume secondo

Seconda modalità

Sezione Ambiti Tempo complessivo = 2 ore

1. Lettura e comprensione di un testo narrativo (fiaba)

20 + 30 = 50 minuti

2. Lettura e scrittura: stesura di un breve riassunto

40 minuti

3. Analisi linguistica: lessico e semantica 30 minuti

Terza modalità

Sezione Ambiti Tempo complessivo = 2 ore

1. Lettura e comprensione di un testo narrativo (fiaba)

20 + 30 = 50 minuti

2. Lettura e scrittura: stesura di un breve riassunto

40 minuti

Nella sezione successiva viene proposta una serie di schede fotocopiabili relative alle singole Unità del volume.Per ciascuna Unità si propongono:� una prova di verifica delle conoscenze (solo per le Unità

di genere), acquisite relativamente ai generi testuali;� una prova di verifica delle abilità normalmente strutturata

su un testo con domande di comprensione, inferenza, analisi; � una prova INVALSI, strutturata secondo il modello presente nelle

Unità del testo, con doppia serie di esercizi (15 sulla comprensione globale, inferenziale e lessicale del testo proposto e 10 di tipo grammaticale), sia a risposta multipla sia a risposta aperta.

In più, al fondo delle prove relative alle 10 Unità del testo, sono presenti alcune prove di verifica delle conoscenze relative alle Pagine laboratorio, per quei laboratori dove sia possibile strutturarle e somministrarle agli alunni.

Per la valutazione delle prove, abbiamo ritenuto opportuno lasciare piena libertà al docente nelle prove di verifica delle abilità, perché le risposte possono variare molto, essendo legate sia al tipo di lavoro svolto con la classe sia agli obiettivi che s’intendono raggiungere con la propria programmazione.

Le soluzioni delle prove (utili per velocizzare il processo di correzione) si trovano alle pagine 371-373 (Prove d’ingresso); 373-392 (per le Unità di genere e tema); 392-393 (per le Pagine laboratorio).

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119Prove di ingresso - Volume secondo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La fonte della buona sorte di Johanne Kathleen Rowling

In un giardino incantato chiuso da alte mura e protetto da potenti magie, in cima a un colle scorreva la Fonte della Buona Sorte. Una volta all’anno, tra l’alba e il tramonto del giorno più lungo, un solo infelice aveva il privilegio di intraprendere il viaggio alla Fonte, bagnarvisi e ricevere Buona Sorte per il resto della vita. In quel giorno, centinaia di persone giungevano da ogni parte del regno per essere davanti alle mura del giardino prima dell’alba. Maschi e femmine, ricchi e poveri, giovani e vecchi, con poteri magici e senza, si ammassavano nella notte, ognuno con la spe-ranza di essere l’eletto a entrare nel giardino. Tre streghe, ognuna con il proprio fardello1 di pene, s’incontra-rono ai margini della folla e aspettando l’alba si raccontarono a vicenda le proprie disgrazie. La prima, di nome Asha, era malata di un morbo che nessun Guaritore sapeva curare. Sperava che la Fonte la risanasse e le garantisse una vita lunga e felice. La seconda, di nome Altheda, era stata derubata da un mago malvagio della casa, dell’oro e della bacchetta. Sperava che la Fonte la liberasse dall’impotenza e dalla povertà. La terza, di nome Amata, era stata abbandonata da un uomo che amava caramente e pensava che il suo cuore non ne sarebbe mai guarito. Sperava che la Fonte la sollevasse dal dolore e dalla no-stalgia. Le tre donne ebbero pietà l’una dell’altra e decisero che, se la for-tuna le avesse scelte, si sarebbero unite e avrebbero cercato di arri-vare alla Fonte insieme. Il cielo fu squarciato dai primi raggi del sole e nel muro si aprì una fessura. La folla si accalcò e ognuno gridava il proprio diritto alla benedizione della Fonte. Dal giardino uscirono dei rampican-ti, serpeggiarono tra la gente e si attorcigliarono alla prima stre-ga, Asha, che afferrò il polso della seconda strega, Altheda, che si strinse alla veste della terza, Amata.E Amata s’impigliò nell’armatura di un cavaliere dall’aspetto lu-gubre2, in groppa a un cavallo magro fino all’osso. I rampicanti tirarono dentro le tre streghe attraverso la fessura e il cavaliere venne disarcionato e trascinato insieme a loro. Le urla furiose della folla delusa si levarono nell’aria del mattino, poi tacquero quando le mura del giardino si richiusero. Asha e Altheda si arrabbiarono con Amata, che si era inavverti-

1 fardello: carico, peso.2 lugubre: cupo, triste.

Prova d’ingresso classe seconda – Comprensione di un testo scritto

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120 Prove di verifica - Volume secondo

tamente portata dietro il cavaliere. – Solo uno può bagnarsi nella Fonte! Sarà già difficile decidere chi sarà tra noi, ci mancava an-che un altro!Ora, Messer Senzafortuna, come il cavaliere era conosciuto nelle terre fuori dalle mura, si avvide3 che quelle erano streghe e, poi-ché egli non possedeva alcun potere magico, né particolare abilità a giostrare4 o a tirar di scherma, né alcunché che lo distinguesse, era certo di non aver speranza di battere le tre donne nella corsa alla Fontana. Dichiarò pertanto la propria intenzione di tornare fuori dalle mura. Questa volta fu Amata ad arrabbiarsi. – Cuore pavido5! – lo rimbeccò. – Sfodera la tua spada, Cavaliere, e aiutaci a raggiungere la meta!E così le tre streghe e il misero cavaliere si inoltrarono per il giar-dino incantato, dove erbe rare, frutta e fiori crescevano in abbon-danza ai lati di sentieri assolati6. Non incontrarono ostacoli fin-ché giunsero ai piedi del colle in cima al quale stava la Fonte. Lì, però, trovarono una mostruosa Serpe bianca, gonfia e cieca, attorcigliata alla base del colle. Al loro arrivo, essa voltò l’orrenda faccia su di loro e pronunciò le seguenti parole:

Datemi la prova del vostro dolore.

Messer Senzafortuna sfoderò la spada e cercò di uccidere la bestia, ma la lama si spezzò. Allora Altheda le tirò delle pietre e Asha e Amata provarono ogni incantesimo che potesse domarla o stor-dirla, ma il potere delle loro bacchette non ebbe più efficacia delle pietre dell’amicané della lama del cavaliere: la Serpe non li lasciava passare. Il sole si levò sempre più alto nel cielo e Asha, disperata, cominciò a piangere. Allora la grande Serpe posò il muso sul suo volto e bevve le sue lacrime. Placata la propria sete, la Serpe scivolò via e svanì in una buca del terreno.Gioendo alla sparizione della Serpe, le tre streghe e il cavaliere presero a salire per il colle, certi di poter raggiungere la Fonte pri-ma del mezzogiorno. A metà dell’erta7, tuttavia, s’imbatterono in una frase incisa nel terreno:

Datemi i frutti della vostra fatica.

Messer Senzafortuna prese l’unica moneta che possedeva e la posò sul pendio erboso, ma la moneta rotolò via e si perse. Le tre streghe e il cavaliere continuarono a salire, ma dopo ore e ore di cammino non erano avanzati di un sol passo; la cima del colle non era più vicina e l’iscrizione stava sempre davanti a loro. Il sole si alzò sulle loro teste e cominciò a scendere verso il lontano orizzonte. I quattro erano ormai scorati, ma Altheda marciò più veloce e più forte degli altri e li spronò a seguire il suo esempio, nonostante non avanzasse affatto per la collina.

3 si avvide: si accorse.4 giostrare: partecipare alle giostre, combattimenti fra cavalieri.5 pavido: timoroso, vile.6 assolati: esposti al sole.7 erta: salita.

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121Prove di ingresso - Volume secondo

– Coraggio, amici, non cedete! – li esortò, asciugandosi il sudore della fronte. Come le gocce caddero lucenti a terra, l’iscrizione che bloccava il loro cammino sparì ed essi videro che riuscivano di nuovo a salire. Felici per aver superato il secondo ostacolo, corsero più veloci che poterono verso la vetta, finché finalmente intravidero la Fonte, luccicante come cristallo, in una cornice di fiori e di alberi. Ma prima che potessero raggiungerla, incontrarono un ruscello che bloccava loro il passaggio. Nelle profondità dell’acqua limpi-da una pietra liscia recava le seguenti parole:

Datemi il tesoro del vostro passato.

Messer Senzafortuna cercò di attraversare il ruscello a bordo del proprio scudo, ma lo scudo affondò. Le tre streghe lo tirarono fuo-ri dall’acqua, poi tentarono a loro volta di superare il torrente con un balzo, ma il torrente non le lasciava passare e intanto il sole scendeva sempre più basso nel cielo. Perciò si misero a riflettere sul significato del messaggio sulla pie-tra. Amata fu la prima a comprendere: con la bacchetta estrasse dalla propria mente tutte le memorie dei giorni felici passati con l’amante fuggito e le lasciò cadere nell’acqua. Il torrente le portò via e un passaggiodi pietre affiorò. Le tre streghe e il cavaliere finalmente raggiunsero la vetta. La Fonte scintillava davanti a loro, tra le erbe e i fiori più rari e più belli che avessero mai visto. Il cielo era infiammato di rosso ed era ormai tempo di decidere chi tra di loro si sarebbe bagnato alla Fonte. Ma prima che potessero giungere a una decisione, la fragile Asha cadde a terra. Esausta per lo sforzo di scalare la vetta, era in fin di vita. I tre amici l’avrebbero portata alla Fonte, ma Asha era in mortale agonia e li supplicò di non toccarla. Allora Altheda corse a raccogliere tutte le erbe che ritenne più adatte, le mescolò nella borraccia di Messer Senzafortuna e versò la pozione nella bocca di Asha.Immediatamente Asha riuscì ad alzarsi. Non solo, ma tutti i sin-tomi del suo terribile morbo erano spariti. – Sono guarita! – esclamò. – Non ho più bisogno della Fonte. La-sciate che sia Altheda a bagnarsi!Ma Altheda era intenta a raccogliere altre erbe nella veste. – Se sono in grado di curare questa malattia, potrò guadagnare tutto l’oro che voglio! Lasciate che sia Amata a bagnarsi! Messer Senzafortuna s’inchinò e mostrò la Fonte ad Amata, ma ella scosse il capo: ogni suo rimpianto per l’amante le era stato portato via dal ruscello e ora capiva quanto egli fosse stato crude-le e infedele e che essersene liberata era una ragione bastante per essere felice.

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122 Prove di verifica - Volume secondo

– Buon signore, siete voi a dovervi bagnare, in ricompensa della vostra cavalleria! – disse a Messer Senzafortuna. Così il cavaliere sferragliò8 negli ultimi raggi del tramonto e si bagnò nella Fonte della Buona Sorte, esterrefatto9 di essere stato scelto tra centinaia e stordito dalla propria incredibile fortuna. Quando il sole scese oltre l’orizzonte, Messer Senzafortuna uscì dall’acqua della Fonte rivestito della gloria del suo trionfo e, con la sua armatura arrugginita, si gettò ai piedi di Amata, che era la donna più gentile e più bella su cui avesse mai posato gli occhi. Fulgido10 di successo, le chiese la mano e il cuore e Amata, non meno felice di lui, capì di aver trovato l’uomo che li meritava. Le tre streghe e il cavaliere scesero insieme dal colle, a braccetto, e tutti e quattro vissero a lungo felici e contenti, senza mai sapere né sospettare che l’acqua della Fonte non possedeva alcun incan-tesimo.

J.K. Rowling, La Fonte della Buona Sorte, in Le fiabe di Beda il Bardo, Salani

8 sferragliò: si mosse con rumore di ferraglia.9 esterrefatto: sbalordito.10 Fulgido: brillante.

1 Quale si ritiene sia la virtù della Fonte?� Dare la buona sorte� Guarire dalle malattie� Rendere invincibili� Togliere la fame e la sete

2 Tale convinzione è giusta? Ricopia dal testo la frase che te lo fa capire.

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3 Ogni quanto tempo la Fonte dà i suoi benefici alla persona prescelta?

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4 Perché Asha, Altheda e Amata decidono di tentare di arrivare alla Fonte insieme?

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5 Chi le accompagna nel giardino, quando la prima donna viene prescelta?

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6 Per quale ragione a immergersi nella Fonte è il Cavaliere e non le donne?

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7 Che cosa contiene il finale della fiaba?

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123Prove di ingresso - Volume secondo

8 Per arrivare alla Fonte, i personaggi devono superare tre prove. Quali sono queste prove e come le superano? Completa la tabella.

IN CHE COSA CONSISTE? COME VIENE SUPERATA?

prima prova

seconda prova

terza prova

9 Ognuno dei quattro personaggi che entra nel giardino della Fonte ha un problema ed esce avendolo superato. Completa per ciascuno la tabella.

PROBLEMA CHE HA PRIMA DI ENTRARE

COME RISOLVE IL SUO PROBLEMA

Asha

Altheda

Amata

il cavaliere

10 Da tutti gli elementi del testo puoi dedurre che si tratta di:� una favola� una fiaba� un racconto di avventura� un racconto di paura

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124 Prove di verifica - Volume secondo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Prova d’ingresso classe seconda – Produzione scritta

Riassumi il testo in circa 120 parole.

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Punteggio: .........../10

Tabella di valutazione

Ambiti PuntiCorrettezza e precisione dei dati 2Precisione del lessico 2Correttezza ortografica 2Correttezza morfosintattica 2Coerenza logica e tematica 1Rispetto dell’estensione richiesta 1

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125Prove di ingresso - Volume secondo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Prova d’ingresso classe seconda – Competenza linguistica

1 Esegui l’analisi delle seguenti forme verbali, indicando modo, tempo, forma, persona e numero, come nell’esempio.

MODO TEMPO FORMA O DIATESI PERSONA NUMERO

prese

stavi

recherà

datemi

affondare

tirando

serpeggiante

aveva bloccato

2 Esegui l’analisi grammaticale delle seguenti frasi, indicando con una crocetta la categoria gram-maticale cui va assegnata ciascuna parola.

ARTI-COLO

DETER-MINATI-

VO

ARTI-COLO

INDETER-MINATI-

VO

NOME COMUNE

NOME PROPRIO VERBO

CON-GIUN-ZIONE

AGGET-TIVO

PREPO-SIZIONE SEMPLI-

CE

PREPO-SIZIONE ARTICO-

LATA

PRO- NOME

il

cielo

era

infiammato

di

rosso

ed

era

ormai

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126 Prove di verifica - Volume secondo

ARTI-COLO

DETER-MINATI-

VO

ARTI-COLO

INDETER-MINATI-

VO

NOME COMUNE

NOME PROPRIO VERBO

CON-GIUN-ZIONE

AGGET-TIVO

PREPO-SIZIONE SEMPLI-

CE

PREPO-SIZIONE ARTICO-

LATA

PRO- NOME

tempo

di

decidere

chi

tra

di

loro

si

sarebbebagnato

alla

Fonte

3 Scegli il sinonimo delle seguenti parole.

Pendio � Strada � Discesa � Salita � Collina

Scorati � Senza cuore � Scoraggiati � Giovani � Sfortunati

Affiorare � Fiorire � Venire a galla � Sfiorare � Accompagnare

Immediatamente � Senza fermarsi � Subito � Senza fatica � Senza forza

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127Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 1 - Le nostre passioni

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Ginnastica artistica, la mia passione! intervista a Erica Fasana

Impegnarsi, lavorare duro, rinunciare agli svaghi dell’età, studiare anche, magari lontano da una classe che ti può sostenere e tutto questo per inseguire il proprio sogno: essere una ginnasta da Olimpiadi. Ma ne vale davvero la pena? A giudicare dalle risposte che Erica Fasana dà in questa intervista, si direbbe proprio di sì.

Erica ha solo 16 anni ma ha già un medagliere di tutto rispetto: cinque medaglie al Festival Olimpico della Gioventù Europea del 2011, due bronzi (volteggio e concorso a squadre) agli europei di Birmingham nel 2010, oro a squadre al test event di Londra 2012 e per finire bronzo a squadre agli europei di Bruxelles 2012. Con i suoi sedici anni è la ginnasta azzurra più giovane ad aver parteci-pato ai Giochi Olimpici 2012.

Che cos’è la ginnastica artistica per te?È la mia passione, ora come ora non riuscirei a immaginare la mia vita senza la ginnastica.

Quando hai capito che questa sarebbe stata la tua vita? Da piccola avresti immaginato di arrivare alle Olimpiadi?Verso i 10-12 anni, quando ho iniziato a fare gare nazionali ad alto livello e quando ho iniziato a dare le mie prime gare interna-zionali, ho capito che questa sarebbe stata la mia vita. No, da pic-cola lo sognavo e basta. Non avrei mai pensato che sarei arrivata fino a questo punto!

Com’è la vita di una ginnasta? È diversa da quella delle altre ragazze della tua età? Quante ore ti alleni al giorno?Sì, la mia vita è diversa da quella delle altre ragazze. Prima di tut-to perché studio da privatista e non frequento la scuola pubblica. Mi alleno dalle quattro alle sei ore al giorno. Dipende dai giorni. A volte faccio un doppio allenamento a volte uno solo. Mi alleno quattro volte alla settimana a Fino Mornasco e due giorni alla settimana a Brescia. Quando faccio doppio allenamento, vado a scuola pomeriggio-sera.

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128 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Raccontaci un poco la tua esperienza olimpica.Quando siamo arrivate al villaggio eravamo tutte emozionatissi-me! I primi giorni mi sono concentrata soprattutto sugli allena-menti. Volevo prepararmi al meglio per le gare che dovevo affron-tare.La prima è stata la qualificazione e devo ammettere che ero mol-to agitata! Tutti mi dicevano che era una gara come le altre, ma in realtà non è proprio la stessa cosa. Quando sono entrata nel palazzetto ero agitatissima, molto più agitata delle altre volte (e si è visto anche…). Finita la gara, nonostante fossimo quasi certe di essere entrate nel finale, io non ero contentissima! Sapevo che avrei potuto fare meglio ed ero molto dispiaciuta di non essermi qualificata per la finale AA.La finale a squadre è stata la gara più bella della mia vita! Ero emozionata, ma molto più rilassata in confronto alle qualifiche. Sapevo che non avevo niente da perdere e ho fatto del mio me-glio!Finite le gare non avevo più preoccupazioni e mi sono goduta l’at-mosfera della vita nel villaggio. Tutti gli atleti erano lì per lo stesso obiettivo ed è una cosa bellissima … mi sembrava di sognare!

Come è cambiata la tua vita dopo le Olimpiadi?Dopo le Olimpiadi la mia vita non è cambiata e sono tornata ad allenarmi come facevo prima. L’esperienza di Londra mi ha dato una motivazione in più per andare avanti.

Qual è l’attrezzo in cui riesci a esprimerti meglio? E quello che proprio non ti piace?L’attrezzo in cui riesco a esprimermi meglio è il corpo libero, forse perché è il mio “attrezzo” preferito! Quando vado in gara mi di-verto perché nella specialità del corpo libero mi sento sicura. Non mi piacciono, invece, le parallele asimmetriche.

Hai qualche rituale prima della gara?Metto sempre lo stesso numero di mollette e prima della gara ascolto musica per rilassarmi.

Hai un portafortuna?Sì, ho due peluche portafortuna.

E, per concludere, che cosa vorresti dire a una giovane ginnasta che tenta di seguire il tuo stesso sogno?La cosa più bella è fissare un obiettivo e cercare di raggiungerlo senza perderlo di vista, quindi direi di inseguire il proprio sogno e quando ci sono difficoltà non arrendersi, ma cercare di supe-rarle.

da www.pillolediginnasticaartistica.it

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129Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Comprensione 1 Quando ha cominciato la sua vita da ginnasta, Erica Fasana?

2 Che cosa rappresenta la ginnastica per Erica?

3 Perché la vita di Erica ha un’impostazione diversa da quella dei suoi coetanei?

4 Dal racconto di Erica sulla partecipazione alle Olimpiadi, sai ricavare per quali gare si sono qua-lificate le ginnaste italiane?

Analisi 5 In quale senso Erica definisce il suo corpo “l’attrezzo preferito”? Interpreta la sua risposta.

6 L’esperienza delle Olimpiadi, l’accesso al mondo degli atleti olimpici sono momenti indimentica-bili per la giovane Erica. Sottolinea nel testo gli elementi che trasmettono al lettore le emozioni dell’atleta.

7 Partendo dal testo, colloca in una scala di valori i sentimenti prevalenti in Erica, nel suo rapporto con la ginnastica, scegliendoli tra quelli indicati in fondo.

1 ..............................................................................................................................

2 ..............................................................................................................................

3 ..............................................................................................................................

8 In quale modo, secondo te, si può definire il carattere di Erica?

9 Nel testo dell’intervista una domanda dice: ”Hai qualche rituale prima della gara?”. Quale signi-ficato ha la parola “rituale”? Scrivi una definizione.

Il tema 10 La passione per qualcosa, uno sport, una forma d’arte, porta a superare difficoltà e limiti per-

sonali per raggiungere una “meta” importante. Credi sia un tema importante nella propria vita avere qualche passione? Spiega perché.

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130 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prova INVALSI

Unità 1 - Le nostre passioni

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Una bici per passionePensai al giorno di tanti anni prima in cui domandai a mio padre, in Calabria, di comperarmi la bici da corsa. Avevo poco meno di tredici anni. Lui tirò un sospiro di sollievo, temendo che gli potessi chiedere un motorino. Dopo un po’, guarda caso per il comple-anno, fui accontentato. Mi ci trovai subito a meraviglia su quella bici. Il ciclismo era il mio sport. Non era neanche arrivata la pri-mavera che disputai la prima gara con un pezzetto di carta ma-lamente plastificata attaccato sulla schiena: il numero “ottanta-cinque”. Non ero mai caduto, fino a quel momento. Finii per terra proprio quel giorno, come un cretino, nel finale della corsa orga-nizzata nel mio paese da quelli del gruppo sportivo concorrente, entrato nella fuga buona, con tre persone un bel po’ più grandi di me, uno di Reggio Calabria e due siciliani, mi distrassi vedendo spuntare sul marciapiede di sinistra quella ragazza che veniva a scuola nel mio istituto, ma non nella stessa classe purtroppo. Era a passeggio con un’amica. Mentre speravo ardentemente che si voltasse dalla parte giusta, diresse invece le sue attenzioni verso una vetrina di scarpe dando le spalle alla corsa. Non si era nean-che accorta di noi, neanche il tempo di rammaricarmene. che vidi il corridore davanti a me scartare improvvisamente verso il cen-tro della strada. Tentai di fare lo stesso, ma non mi riuscì. Buca, sobbalzo, sbandamento, caduta. Telaio della bici graffiato, pedale leggermente storto: io malridotto, con ginocchio e gomito sbuccia-ti, dolori dappertutto, seduto per terra e con morale ancora più in basso.Se avessi vinto, avrei preso coraggio. Ne ero sicuro. Le avrei detto, per esempio: – Sai? Ti ho vista per strada, domenica scorsa; ero io quello in bici; sì, c’era una gara. È andata bene -. Ora, invece, con la schiena e il sedere che mi dolevano, desideravo solo che Daniela non si fosse affatto accorta di me. Non ebbi il coraggio di guardare da quella parte. Speravo che, almeno, fosse entrata nel negozio prima di ricordarmi che era domenica. Chiuso, che disdetta! Non seppi mai ciò che vide, magari notò solo un bel paio di stivali in vetrina, anche perché – qualche tempo dopo – venni a conoscenza che si era messa insieme a un calciatore diciottenne (una discreta ala destra, debbo dire) venuto a giocare il campio-

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131Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

nato di Promozione nella squadra del nostro paese.Cominciai proprio in quel momento a comprendere che difficil-mente il ciclismo avrebbe potuto competere con il calcio, non sol-tanto per i soldi. Fin dalla giovane età, infatti, le donne amano osservare – non viste – l’uomo che può interessarle. Ora, in una partita di calcio, il “soggetto oggetto” di tali attenzioni femminili è, per novanta minuti, a portata di sguardo, a maggior ragione chi gioca ala destra. Per un tempo intero, è lì, a pochi metri dalla rete di recinzione, avanti e indietro, pronto a far scattare il con-tropiede o a rientrare senza dannarsi l’anima, quasi come a una sfilata di moda. Nel ciclismo, invece, si può osservare bene solo quelli fermi, magari appiedati dopo una caduta. Ecco perché noi, corridori in bicicletta, siamo perdenti in partenza.Il giorno dopo il mio scivolone, invece, i compagni di scuola fu-rono per la prima volta generosi con me. Addirittura, mi sembrò di aver guadagnato la loro stima. In effetti avevo corso bene e qualcuno di loro si era stupito di vedermi sempre nelle prime po-sizioni, in lizza con gente più grande di me, in quel circuito ondu-lato che il vento di marzo spazzava violentemente, specie quando affrontavamo il tratto allo scoperto sul lungomare.Quella corsa, naturalmente, non la finii con dispiacere dei miei che mi aspettavano all’arrivo e che si erano sorpresi nel vedermi così a mio agio, poco più che tredicenne, in mezzo a quei marpio-ni che mi invitavano a prendere il vento in faccia: – Tira pure tu, caruso (n.d.r. ragazzo) –, mi ripeteva spesso uno dei due siciliani. Poi la caduta e la fine dei sogni.Spingendo la bici con una mano, raggiunsi a piedi un vicoletto dove mi aspettava una fontanella. Con la coda dell’occhio sbircia-vo ginocchio e gomito sanguinanti promettendo a me stesso che quella sarebbe rimasta la mia prima e ultima gara in bicicletta. Anche il dorsale numero “ottantacinque” si era strappato. Soltan-to la parte superiore era rimasta attaccata alla maniglia con una sola spilla, una sorta di bandiera bianca che sventolava. Anche questo era una segno, no?Non ero l’unico a quella fontana. Attesi il mio turno dietro a un grosso cane randagio che tutti nel rione chiamavano Dick. Non mi ci volle molto a capire che avrebbe preferito bere un po’ di meno e mangiare un po’ di più. Era un bel cane, a prima vista un incrocio tra un doberman e un bracco. Lo chiamai da lontano: mi scodinzolò continuando a bere.Avvicinandomi, mi ricordai del panino al prosciutto cotto che avrei dovuto avere ancora nella tasca dietro. Lo aveva preparato la mia mamma che, al momento della consegna, lo aveva condito con le solite raccomandazioni. Appoggiai, prima, la bicicletta al muro e poi la mano sulla schiena ancora dolente. Sì, l’involucro c’era ancora. Lo estrassi aprendo con cura la carta stagnola. Dick captò il rumore e si staccò dal getto d’acqua. Si sedette davanti a me aspettando un gesto d’invito.

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132 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Mentre mangiava, ringraziandomi con quegli occhi tanto espres-sivi, mi misi a sedere anch’io proprio sullo scalino della fontana, Dick si avvicinò leccandomi le mani ancora coperte dai guantini. La cosa lo sorprese: si scosse ritraendosi un po’. Intuii che cercava il contatto fisico diretto. Provvidi subito. Lo strinsi forte cingendo-gli la testa con le braccia. Quando mi staccai da lui, sapevo benis-simo che sarei tornato presto in sella a una bicicletta.Nel corso degli anni successivi, avrei scalato montagne e categorie senza, però, bruciare troppo le tappe: juniores, dilettante e poi, finalmente, professionista. La carriera mi aveva imposto il trasfe-rimento in Toscana. Avevo vinto una trentina di corse nella mas-sima categoria, per tre volte ero stato convocato in nazionale e avevo messo qualche soldino da parte: dal numero ottantacinque di quel lontano giorno di marzo ero arrivato, talvolta, a indossare il numero “uno”. Come quel pomeriggio sul Passo della Bocchetta.Ero ancora solo, ma dalla parte dietro, sempre più staccato. Non so come ma ripensai allo sguardo di Dick. Erano passati più di vent’anni da allora. In tutto questo tempo non mi era più venu-to in mente quel cane con tanti amici, ma senza mai la carezza unica di un padrone vero. Un nuovo brivido di freddo mi percorse dalla testa ai piedi. Questa volta, però, le mie presunte malattie ciclistiche non c’entravano nulla.Tastai con la mano sinistra la tasca posteriore e tirai fuori un pacchettino avvolto nella carta stagnola. Mi ricordai che quella mattina, stranamente, avevo chiesto al massaggiatore di mettere nel sacchetto del rifornimento, un panino con il prosciutto cot-to: mi guardò stupito, ma eseguì. Lo riposi con cura, continuan-do a pedalare. Le mie labbra che aspettavano l’ennesima goccia di sudore percepirono, invece, subito dopo, il sapore inatteso di una lacrima isolata. Istintivamente, accarezzai il manubrio con le due mani parallele nella parte più bassa e più esterna, come se si trattasse delle orecchie di Dick. Poi strinsi delicatamente. La salita era ancora lunga. La gamba destra, però, non mi faceva più così male e anche la bici sembrò a un tratto più leggera.da G. Scaramuzzino, Carta stagnola, in Come quando ascoltiamo le partite alla radio, SEI

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Quando ottiene la prima bici il protagonista del racconto? Ricopia la frase del testo che rispon-de alla domanda.

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A2 Quando gli capita di svolgere la prima gara?

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133Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A3 Che cosa spera di ottenere con la vittoria nella prima gara? A Una bici più bella C Partecipare a gare più importanti B Conquistare Daniela D Essere famoso

A4 Scrivi quali sono state le reazioni dei compagni, dei genitori e dei corridori in gara rispetto alla prima competizione che disputa il protagonista. Completa la tabella.

COMPAGNI DI SCUOLA

GENITORI

COMPAGNI DI GARA

A5 Che cosa offre a Dick, il cane randagio che il protagonista incontra alla fontana?

............................................................................................................................................................................................................................

A6 Quali risultati ottiene il giovane ciclista proseguendo nella sua carriera? A Brucia le tappe, diventando subito un campione importante B Passa attraverso tutte le tappe dell’agonismo: juniores, dilettante, professionista C Rinuncia dopo poco perché non ottiene risultati convincenti D Ottiene buoni risultati, ma non viene mai convocato in nazionale

A7 Che cosa porta con sé il ciclista nella sua ultima competizione?

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A8 Nella sua prima competizione il protagonista del racconto ha il numero ottantacinque: per quanto puoi ricavare dal testo, ha un significato questo numero così alto rispetto alla “bravu-ra” dell’atleta?

A Identifica i più veloci B Identifica i meno capaci C Non ci sono distinzioni particolari D I più bravi corrono con il numero più alto come si capisce dalla parte finale del racconto

A9 Quale sport agli occhi del giovane protagonista viene più ammirato dal pubblico (soprattutto femminile)? Ricopia la frase del testo che risponde alla domanda.

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134 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A10 Dopo la caduta, il protagonista è preso dallo sconforto, ma poi cambia parere. Che cosa lo aiuta a riprendere la sua bicicletta?

A La solidarietà silenziosa di Dick B Un panino e un sorso d’acqua fresca alla fontana C L’applauso dei suoi genitori D Un poco di riposo dopo la fatica

A11 Durante la corsa conclusiva, non a caso nella memoria del protagonista ormai atleta affermato si ripresenta il ricordo del suo esordio: che cosa gli viene in mente?

A Il momento della caduta B La ragazza che non riuscì a conquistare C Il cane e la delicata vicinanza D Il panino al prosciutto

A12 Che cosa significa l’espressione “essere in lizza” (riga 54)? A Essere in difficoltà con C Essere in competizione con B Essere tra i primi D Essere in lista

A13 Nella frase “Lo (= il panino) aveva preparato la mia mamma che, al momento della consegna, lo aveva condito con le solite raccomandazioni” (righe 78-80) come potresti sostituire il verbo “aveva condito”? ..................................................................................................................................................................................

A14 In quale ordine compaiono le “tappe” della carriera sportiva del protagonista? Mettile in ordine: professionista juniores dilettante

A15 Quale significato ha, secondo te, la lacrima che l’atleta sente scorrere dagli occhi durante l’ul-tima gara?

A Nostalgia C Affetto per il cane B Dolore fisico D Speranza di vincere ancora

Quesiti grammaticali: una sola riposta corretta

B1 In uno dei seguenti gruppi di pronomi è presente un elemento estraneo. In quale? A Possessivi: mio, tuo, loro, nostro B Numerali: primo, decimo, tre, qualcuno C Personali: gli, le, io, voi D Indefiniti: nessuno, alcuno, qualcuno, altro

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo passivo? A Gli alberi del tuo guardino sono alti B Giovanni ieri è andato a Bologna da sua zia C Sono guardato con antipatia dall’allenatore di tennis D Mario stira le camicie del papà

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135Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B3 La parola “tesoruccio” è un: A dispregiativo C accrescitivo B vezzeggiativo D diminutivo

B4 Il verbo “aver stipulato” è: A infinito presente passivo B infinito passato attivo C infinito presente attivo D infinito passato passivo

B5 Indica il congiuntivo presente attivo, prima persona singolare del verbo “corrugare”. A Abbia corrugato C Corrughi B Sia corrugato D Corrugo

B6 In quale delle seguenti frasi è presente un avverbio di modo? A Le chiedo gentilmente di farmi pervenire la lettera richiesta B Nessuno di noi ha mai detto di sì alle tue proposte C Il luogo in cui soggiorni non dà modo di riposarsi D Il modo in cui leggi non è corretto

B7 Quale dei seguenti verbi appartiene alla seconda coniugazione? A Nitrire C Mungere B Smaltire D Pensare

B8 Quale delle seguenti frasi può essere definita “minima”? A Il professore legge B Il professore legge i compiti C Il professore non sa leggere in francese D Quando il professore legge, non c’è mai completamente silenzio

B9 In quale delle seguenti frasi il soggetto è sottinteso? A Si parla spesso di te B Ho bisogno di sapere la verità subito C Non bisogna credere ai giornali! D Domani verrà a casa nostra lo zio Giuseppe

B10 Nella frase “Risolto il problema, Claudio consegnò la verifica al professore”, “risolto” è un: A condizionale presente B aggettivo qualificativo C passato remoto D participio passato

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136 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle conoscenze

Unità 2 - Autobiografia, diario, lettera

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è un’autobiografia? .......................................................................................................

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2 Che cos’è un diario? .......................................................................................................

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3 Che cos’è una lettera? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

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4 In un’autobiografia narratore, autore e pro-tagonista coincidono?� No, perché il protagonista può essere

chiunque � Non è mai chiaro, è un genere complesso � Sì, perché chi narra è anche chi ha vissu-

to le vicende di cui parla� Solo un tempo, ora non più

5 Quali tempi dell’indicativo sono prevalente-mente impiegati in un racconto autobiogra-fico?� I tempi storici (imperfetto e passato

prossimo)� Il futuro (semplice e anteriore)� Il presente� Il trapassato prossimo e remoto

6 Chi è il destinatario di un diario personale?� Il lettore � L’autore stesso� Il diario� Di volta in volta gli amici o gli adulti di

riferimento

7 Indica che cosa si intende per mittente e de-stinatario di una lettera.� La persona che scrive e quella che riceve

la lettera� La persona che materialmente scrive la

lettera e quella che la consegna� La persona che riceve e quella che spedi-

sce la lettera� La persona che riceve la lettera (sono due

nomi diversi per definire la stessa persona)

8 Che cosa si intende con P.S. in una lettera?� Pubblica Sicurezza� Post Scriptum� È una sigla antica che ora non ha più signi-

ficato� Posta Semplice

9 Come si svolge normalmente la narrazione in questi generi?� In prima persona� In terza persona � Indifferentemente in prima o terza per-

sona� Non c’è un indirizzo preciso

10 Come si presenta tendenzialmente lo stile nel diario e nella lettera personale?� Informale� Formale� Alto� Ricercato

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137Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 2 - Autobiografia, diario, lettera

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Testo 1Marta Szabò ha vissuto la sua vita in Ungheria lungo tutto il Novecento; in particolare ha trascorso la sua infanzia a Debrecen, attorniata da genitori molto affettuosi e attivi culturalmente e da amici interessanti. I suoi racconti sono vivi e brillanti, nel riportare un mondo lontano nel tempo, ma molto vicino per l’intensità dei contenuti.

La mamma era un’ascoltatrice ideale, brillante, spiritosa, incante-vole, le bastava aprir bocca e scrosciavano risate. Se capitavamo a casa di qualcuno disperato per guai seri, mostrava l’altro suo volto: forte, pacata, intelligente, capace di prendere in mano la situazione, se necessario, e la vita in quattro e quattr’otto tornava a scorrere sui binari della normalità. Non ho mai conosciuto una persona capace di regalare conforto meglio di lei, né un’amica più amica di lei, i suoi consigli contemplavano soluzioni immediate, alleviavano il peso delle catastrofi. Se a ciò aggiungo il particola-re che non parlava mai né di papà né di sé, è facile capire perché le persone che la andavano a visitare vi trovassero campo libero per sfogare le proprie sventure. La maggior parte delle volte che rincasavamo dal giro delle visite trovavamo papà ad aspettarci sul portone; invece di salutarci normalmente, domandava: – Che notizie mi portate? […] Mia madre non se lo faceva ripetere due volte, accendeva una sigaretta e cominciava i racconti in corti-le, io li guardavo commentare scandalizzati, o ridere a seconda dell’argomento; come giocassero a palla, si lanciavano avveni-menti, circostanze, gioie paure di quegli estranei.

da M. Szabò, Il vecchio pozzo, Einaudi

Testo 2Marco Polo nel suo viaggio verso Oriente ha scritto un diario, che circolò sotto il titolo Il Milione per noi molto interessante e significativo a proposito dei popoli che incontrò. Marco Polo, mercante veneziano del Duecento, rimase in Cina ventisei anni prima di fare ritorno a casa, raccontando le vicende che si trovò a vivere, tra realtà e fantasia.

Avanzando per ben venti giorni nella contrada, non si trovano alberghi o vivande; occorre quindi portare i necessari cibi per sé e

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138 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

i foraggi per le cavalcature. Poi, si raggiungono zone abitate, con paesi e casolari sparsi; ma bisogna guardarsi dagli idolatri1 loca-li, perché non considerano peccato il rubare o il nuocere ad altri, anche uccidendo. Di solito essi campano di caccia e di agricoltura. La contrada è piena di animali da muschio; e le popolazioni alle-vano mute di cani2 specializzati nel catturarli.Non esistono colà carte o monete metalliche: la moneta in uso è il sale. I tibetani vestono poveramente, con pelli di bestie e con ca-nape3; e hanno un proprio linguaggio.Il Tibet confina con i Mangi e con altre province; ed è tanto vasto che abbraccia otto reami e innumerevoli città e castelli. In più vi sono fiumi, laghi e monti da cui si traggono le pagliuzze d’oro. Si spende pure il corallo, assai ricercato, perché nelle feste solenni lo appendo-no al collo delle mogli e degli idoli. Nelle città inoltre si fabbricano ciambellotti4 e drappi d’oro e di seta. Abbondano la cannella e altre spezie che non allignano5 in alcuna contrada europea.Sempre nel Tibet ci sono cani mastini grandi come asini, amma-estrati a prendere gli animali selvatici, e altre razze di ottimi cani da caccia, oltre numerosi falconi pellegrini, ottimi volatori.

da Marco Polo, Il Milione, Einaudi

Testo 3

A Caro Austin di Emily Dickinson

Emily Dickinson, vissuta nel XIX secolo, è considerata una delle più importanti poetesse americane. Oltre a raccolte di liriche, ci lascia un ricco epistolario, cioè un’ampia raccolta di lettere indirizzate a parenti e amici. La seguente è scritta per suo fratello Austin, che vive lontano dalla famiglia. La lettera è del 1844: Emily è un’adolescente.

Lunedì mattinaCaro Austin,siccome Mr Baker1 stava venendo direttamente dove stai tu, ho pensato di scriverti un rigo per informarti che, se sarà una bella giornata, dopodomani verremo tutti a trovarti, ma non pensare troppo al nostro arrivo, perché potrebbe piovere e rovinare tutti i nostri progetti. Tuttavia, se non sarà bello così che non verremo, il babbo dice che potresti venire a casa sabato e, se non verremo, troverà il modo di farti venire e di scriverti in proposito.Io frequento la scuola di canto. Mr Woodman ne ha una eccellen-te i pomeriggi della domenica e ha una scuola abbastanza gran-de. Immagino che vorrai andarci quando tornerai a casa. Abbia-mo avuto un gelo molto acuto qui la scorsa notte e il terreno era ghiacciato, duro. Abbiamo tutti avuto il naso un po’ intirizzito. La Ladys Society2 si riunisce a casa nostra domani e mi aspetto che avremo un incontro molto piacevole. Se tu fossi a casa, sarebbe stato certamente così.

1 Mr. Baker: un amico di famiglia.2 Ladys Society: gruppo femminile con scopi culturali e ricreativi.

1 idolatri: adoratori di idoli; qui s’intendono i non cristiani.2 mute di cani: gruppi di cani specializzati nel dare la caccia agli animali.3 canape: tessuti ruvidi ottenuti dalla lavorazione della pianta della canapa.4 ciambellotti: tessuti confezionati con pelo di capra o di cammello.5 allignano: mettono le radici e crescono.

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139Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Desideriamo molto avere tue notizie e, se hai tempo, mi piace-rebbe che tu scrivessi un rigo da mandare tramite Mr Baker. La mamma desidera che, se qualcuno dei tuoi calzini è rovinato, tu ne faccia un pacchetto da mandare tramite Mr Baker.Con tanto affetto da noi tutti.

La tua affezionata sorella E.

Se non veniamo mercoledì, potremmo giovedì, se no il babbo ti scriverà.

da www.emilydickinson.it

1 Completa la seguente tabella, individuando le caratteristiche di contenuto e di struttura di cia-scun testo. Al termine esegui l’esercizio finale.

TESTO 1 TESTO 2 TESTO 3

Contenuto in sintesi (massimo cinque righe)

Protagonista(uno per ogni casella)

Tempi e luoghi

Narratore

Persona usata

Tempi usati in prevalenza

Mittente e destinatario

Stile

2 Il testo 1 è:� un racconto autobiografico� una lettera� un diario

3 Il testo 2 è:� un racconto autobiografico� una lettera� un diario

4 Il testo 3 è:� un racconto autobiografico� una lettera� un diario

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140 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prova INVALSI

Unità 2 - Autobiografia, diario, lettera

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Lunedì 18 gennaio

Caro diario,ieri la mia festa è stata un successone! Venerdì scorso avevo di-stribuito a scuola agli amici più cari dei biglietti d’invito creati da me. Ho preso dei cartoncini e vi ho scritto sopra:

“MARTINA DOMANI COMPIRÀ 11 ANNI. SARÀ LIETADI SALUTARE GLI AMICI IN VIA DEI PLATANI N. 85.

È GRADITA LA TUTA DA GINNASTICA”.

Cioè, io ho fatto i bigliettini, ma per la verità ho copiato l’idea da un giornale della mamma. L’invito della rivista era per un matri-monio e parlava di un certo “abito scuro”. Però, visto che io mica mi dovevo sposare, l’ho cambiato un pochino. Poi ci ho disegnato una cornice di fiorellini gialli tutt’intorno.Ho invitato Licia, Giulio, Alex, Francesca e persino Rita, anche se è una spiona e mi sta un po’ antipatica. Ha insistito la mamma perché la invitassi: – Bisogna essere gentili e cortesi anche con le persone che non ci piacciono tanto! – ha detto per convincermi. – Io le ho chiesto, allora, come mai al suo compleanno non invita mai la vicina del piano di sopra, quella che tutti i giorni sbatte la tovaglia dalla finestra e ci riempie il terrazzo di briciole di pane.Lei mi ha guardato malissimo e poi, senza dire niente, si è messa a dare qualche ritocco alla mia torta. Ne ha preparata una gigan-tesca a forma di claun del circo: ha farcito un pandispagna con crema e cioccolato, lo ha ricoperto di glassa rosa e ha fatto gli oc-chi e il naso con gli smarties e i capelli con rotelle di liquirizia. Per la bocca ha usato ciliegine candite. Anche se i canditi a me non piacciono per niente, devo dire che la torta era davvero bellissima: sembrava un vero claun!Poi il babbo ha gonfiato dei palloncini e li ha legati al cancello, alla ringhiera delle scale, alla porta d’ingresso, ai lampadari. Ne ha messi un paio persino sulla vaschetta di scarico del water. Ver-so le tre e mezzo sono arrivati gli amici. Per prima è arrivata Rita che mi ha dato un pacchetto così minuscolo che ho fatto finta di non vederlo nemmeno. Poi sono arrivati gli altri con i loro rega-li. Ero davvero curiosa di aprire tutti i pacchetti, specie quello di Giulio che non era tanto grande ma era davvero pesante.

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141Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prima di mangiare la torta, noi bambini abbiamo giocato: abbia-mo fatto il gioco dell’investigatore, che si fa coi bigliettini, un mor-to e un assassino. Abbiamo litigato quasi subito, perché volevamo fare tutti l’investigatore o l’assassino e nessuno il morto. Alla fine abbiamo convinto Francesca, ma io le ho dovuto regalare l’anelli-no con la margherita di plastica che avevo trovato nelle patatine.Poi abbiamo giocato a Monopoli, a Forza Quattro e al gioco della sedia, quello che si gira intorno alle sedie intanto che va la musica e ci si siede di colpo quando si ferma il nastro. Quello che arriva per ultimo resta in piedi e deve fare la penitenza. Anche lì abbia-mo litigato perché ogni volta che la musica si fermava Francesca restava in piedi e le toccava la penitenza. La quinta volta, però, non la voleva fare: era venuto “baciare” e le avevamo detto che per penitenza doveva baciare Alex. Siccome lei non voleva e Alex neppure, alla fine ci siamo accontentati di farle baciare lo spor-tello del frigorifero. La mamma, che era in cucina, l’ha guardata senza capire e le ha chiesto se per caso aveva fame. Noialtri, che eravamo nascosti, ormai morivamo dal ridere!Alle cinque la mamma ci ha chiamato per mangiare la torta. Io ho soffiato sulle candeline e Licia, Rita e Francesca hanno cantato “Tanti auguri Mastina”. La mamma mi ha chiesto chi fosse “Ma-stina”.Io le ho detto che si erano sicuramente sbagliate e ho guardato malissimo quelle streghette che ridevano soddisfatte.Volevo quasi quasi picchiarle un po’, però c’erano i regali da apri-re e ho lasciato stare. Nel mini-pacchetto di Rita c’erano delle spil-le per capelli a forma di ananas, l’unico frutto che non mi piace! Licia mi ha regalato un bel libro sulla pallavolo e Francesca un burro cacao alla vaniglia. Alex invece, con una tavola di legno e le rotelle di un pattino, ha costruito uno scheitboard per me.Proprio lo scheitboard è il regalo che mi è piaciuto di più. Inve-ce sono rimasta un po’ male per quello di Giulio: il pacchetto era pesante perché dentro c’era un sasso di fiume grosso e piatto. Ma quello è proprio fissato coi sassi! Dopo i regali abbiamo mangiato la torta. Io ho mangiato tanti capelli di liquirizia che alla fine ave-vo la lingua tutta nera. Le ciliegine candite le ho lasciate agli altri.

da S. Bordiglioni-M. Badocco, Dal diario di una bambina troppo occupata, Einaudi Ragazzi

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 L’espressione iniziale “Caro diario” (riga 3) fa capire che: A tutto quello che seguirà è frutto della fantasia di chi scrive B chi scrive vuole mandare una lettera a un suo amico lontano C il lettore sta iniziando un’autobiografia D siamo in presenza di una pagina di diario personale

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142 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A2 Come è scritto l’invito per la festa di compleanno? A copiando fedelmente un invito apparso su una rivista B prendendo spunto da un invito apparso su una rivista, ma modificandone alcune parti C dalla bambina che lo inventa del tutto D dalla mamma della festeggiata, imitando un articolo apparso su un giornale per sposi

A3 Nella frase “Poi ci ho disegnato una cornice di fiorellini gialli” (righe 15-16), con quale delle seguenti espressioni sostituiresti il pronome ci?

A A noi B Nella mia festa C Sui bigliettini D Per i miei amici

A4 Nella frase “Ho invitato Licia, Giulio, Alex, Francesca e persino Rita, anche se è una spiona e mi sta un po’ antipatica” (righe 17-18), quale valore ha anche se è una spiona?

A Ribadisce con forza quanto espresso prima B Contraddice ironicamente quanto espresso prima C Corregge e aggiunge un’informazione a quanto espresso prima D Indica un’azione che avverrà dopo

A5 “Lei mi ha guardato malissimo e poi, senza dire niente, si è messa a dare qualche ritocco alla mia torta” (righe 24-25). Quale aggettivo può sostituire l’espressione senza dire niente?

A Impassibile C Rigida B Incuriosita D Annoiata

A6 Nella frase “Ne ha preparata una gigantesca a forma di claun del circo” (righe 25-26), perché la parola claun è scritta in corsivo?

A Perché è una parola straniera B Perché termina per consonante C Perché è una parola inventata dall’autore D Perché è scritta come si pronuncia ma non come si scrive

A7 Come si presenta la torta? Riprendi le righe di testo che la descrivono.

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............................................................................................................................................................................................................................

A8 Come si presenta il regalo di Giulio? Scrivi gli aggettivi che lo connotano.

............................................................................................................................................................................................................................

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A9 Che cosa fanno i bambini prima di mangiare la torta?

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143Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A10 Nella frase “Quello che arriva per ultimo resta in piedi e deve fare la penitenza” (righe 48-49), da quale frase può essere sostituita l’espressione deve fare?

A È eventualmente possibile che faccia B È obbligato a fare C È molto probabile che faccia D È necessario che faccia

A11 Perché Francesca deve baciare il frigorifero?

............................................................................................................................................................................................................................

A12 Con quale espressione potresti sostituire siccome, mantenendo lo stesso significato, nella frase “Siccome lei non voleva e Alex neppure” (riga 53-54)?

A Quando B Così C Poiché D Mentre

A13 Che cosa indica nel testo il nome “Mastina” (riga 60)? A La mamma della protagonista B Il soprannome dato dagli amici alla protagonista C Il nome segreto del diario D Il cognome della protagonista

A14 Da chi è stato fatto il regalo più gradito dalla protagonista?

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Quale tra le seguenti frasi è la più adatta a sintetizzare il brano? A Chi trova un amico trova un tesoro B Tutto è bene quel che finisce bene C Chi non risica non rosica D Per avere la pancia piena bisogna ingegnarsi

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Nella frase “Ha insistito la mamma perché la invitassi”, il verbo invitassi è coniugato al: A congiuntivo presente B condizionale passato C congiuntivo imperfetto D condizionale presente

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144 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B2 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo transitivo? A Il babbo ha gonfiato dei palloncini B Alla fine ci siamo accontentati C Bisogna essere gentili e cortesi D È gradita la tuta da ginnastica

B3 Nella frase “ieri la mia festa è stata un successone!”, ieri è un avverbio di .............................................

B4 Nella frase “Io le ho chiesto, allora, come mai al suo compleanno non invita mai la vicina del piano di sopra”, allora è:

A una congiunzione B un avverbio C una preposizione D un’interiezione

B5 In quale tra le seguenti frasi, il che è una congiunzione? A La mamma, che era in cucina, l’ha guardata senza capire B Devo dire che la torta era davvero bellissima C Per prima è arrivata Rita che mi ha dato un pacchetto minuscolo D Poi sono arrivate le altre persone che avevo invitato

B6 Nella frase “L’invito della rivista era per un matrimonio”, era quale funzione ha?

............................................................................................................................................................................................................................

B7 Qual è il soggetto della frase “Poi ci ho disegnato una cornice di fiorellini gialli”?

............................................................................................................................................................................................................................

B8 Quale di queste frasi contiene un complemento di termine? A Io le ho chiesto come mai al suo compleanno non invita mai la vicina del piano di sopra B Venerdì scorso abbiamo distribuito a scuola degli inviti C Alla fine abbiamo litigato quasi sempre D La quinta volta, però, non la voleva fare

B9 Quale di queste frasi contiene un complemento di stato in luogo? A Alla fine abbiamo convinto Francesca B Ne ha preparata una gigantesca a forma di claun C Il babbo ha gonfiato dei palloncini e li ha messi al cancello D Abbiamo giocato a Monopoli, a Forza Quattro e al gioco della sedia

B10 Nella frase “Noialtri, che eravamo nascosti, ormai morivamo dal ridere!”, l’espressione dal ridere è un complemento:

A di fine C di causa B di modo D di mezzo

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145Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle conoscenze

Unità 3 - Fantasy

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Come si definisce una storia fantasy? .......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Quali sono le quattro parti in cui si suddivi-de una storia fantasy?

1 .................................................................................................. 2 .................................................................................................. 3 .................................................................................................. 4 ..................................................................................................

3 Come si presenta l’ambientazione in una storia fantasy?� Ambientazione fantastica, spesso di ca-

rattere medievale� Ambientazione antica� Ambiente reale e riconoscibile� Ambientazione nel futuro

4 Quali sono le caratteristiche del protagoni-sta di una storia fantasy?� È un eroe negativo che si oppone al

bene e lo vuole ostacolare� È un personaggio magico e fantastico � È un eroe positivo che deve compiere

una missione a favore del bene� È un uomo di normali qualità che com-

pie imprese straordinarie

5 Quali sono le caratteristiche di un antagoni-sta nella storia fantasy?� È un eroe positivo che deve compiere

una missione a favore del bene� È un eroe negativo che si oppone al

bene e lo vuole ostacolare� È un personaggio magico e fantastico � È un uomo di normali qualità che com-

pie imprese straordinarie

6 Oltre agli esseri umani nelle opere fantasy quali altri esseri compaiono genericamente?� Elfi, gnomi, hobbit, maghi, fate� Streghe � Draghi � Animali trasformati

7 In un fantasy possono comparire elementi magici?� No, è importante il realismo� No, ogni personaggio da con le sue sole

forze umane� Sì, sono parte integrante del racconto� Sì, sono presenti nel paesaggio

8 È importante la presenza di ostacoli e prove nello svolgimento della storia?� No, non si deve raggiungere niente di par-

ticolare � Sì, senza gli ostacoli non ci sarebbe l’av-

ventura� Sì, è il Male a metterli contro il Bene � Non si può parlare di vere e proprie pro-

ve, ma solo di compiti

9 Come si presenta il finale di un racconto fantasy?� Il Male dopo molte traversie riesce ad

avere la meglio� La storia si risolve a favore del Bene� Si lascia sempre il finale “aperto”, non si

sa chi vince� Il Bene vince, perché il Male non è forte

10 Come si presenta il linguaggio nel genere fantasy?� Molto complesso e alto� Molto semplice e colloquiale� Ricco di termini nuovi che descrivono

luoghi e realtà fantastici� Realistico e duro

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146 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 3 - Fantasy

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

L’uccisione del drago di Silvana De Mari

Protagonista della vicenda è un guerriero forte e coraggioso, il Capitano Rankstrail, che deve salvare la sua terra dall’invasione degli Orchi. Una notte Rankstrail e i suoi uomini intercettano quelli che credono nemici.

Finalmente la luce tramontò. Una pioggerella lieve bagnò il mon-do. Un’armata indistinta comparve nella luce incerta dell’im-brunire dall’altra parte della valle: gente a piedi, guidata da due cavalieri. La processione si avvicinò e Rankstrail capì che il cava-liere era uno solo. Il secondo cavallo trasportava tre bambini. Un drago chiudeva la fila e aveva cominciato a risalirla. Era una cre-atura indescrivibile, dove la forza e la bellezza si fondevano. Perfi-no nella poca luce si intravedeva il suo sfolgorante color smeraldo e le micidiali zanne che avrebbero potuto maciullare un uomo come un pulcino in bocca a un lupo.Il drago era enorme e il suo ruggito illuminò la notte con una fiammata, ma neanche allora il Capitano1 ebbe paura. Sarebbe stato possibile abbatterlo: una ventina di uomini che lo attaccas-sero contemporaneamente da tutti i lati con le alabarde incen-diate in punta avrebbero potuto costringerlo a prendere il volo. Nell’istante in cui si fosse alzato, gli arcieri avrebbero attaccato dal basso il suo ventre vulnerabile. Era possibile. Il problema era se e perché: se farlo e perché farlo.La luce era aumentata. La pioggia era finita. Le nuvole si erano aperte. Rankstrail era riuscito a distinguere una co-lonna di gente disarmata, coperta di stracci e piena di bambini. La luna si alzò. Il cavaliere che accompagnava gli strac-cioni, l’Elfo evidentemente, aveva una spada in pugno che scin-tillò sotto la luna. Avevano detto che forse era ferito. All’ordine di Argniòlo2, uomini della cavalleria pesante superarono Rank- strail e i suoi e attaccarono il cavaliere, ma il cavaliere li respinse. Qualcuno dei suoi straccioni si avvicinò ad aiutarlo, ma il guer-riero se la sbrogliò da solo. Uno dei cavalieri di Argniòlo lo attaccò alle spalle e, anche se non stava guardando nella sua direzione, l’Elfo parò e, sempre senza guardarlo, lo disarmò.– Ehi – mormorò qualcuno. – Quello combatte come il Capitano: anche lui sa dove arrivano i colpi prima che arrivano.

1 il Capitano: cioè Rankstrail, il protagonista della vicenda.2 Argniòlo: altro comandante dello stesso esercito del Capitano.

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147Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

– Capitano, che facciamo? – chiese Lisentrail3. – Se aspettiamo ancora si infilano nella gola.Il Capitano non rispose. Se ne stavano andando. Non stavano fa-cendo del male, solo scappando.Il drago si era messo in mezzo. Argniòlo e gli altri battevano in ritirata. C’erano rimasti solo loro.– Tirate sul drago – disse il Capitano.– Capitano, è come tirare su una casa: le frecce gli rimbalzano sopra. Solo la pancia di un drago si può colpire!– Tirate sulla schiena del drago – ripeté il Capitano.Nugoli di inutili frecce oscurarono la poca luce della notte autun-nale.Una bambina con una corona in testa stava radunando i pezzen-ti e li stava guidando al sicuro. Era una ragazzina, più o meno, dell’età di Fiamma o Aurora. Per poco non scivolò sul fango, ma si rialzò.Stavano tutti sbandando. Erano terrorizzati e guidare la gente ter-rorizzata è sempre orrendamente difficile. La gente terrorizzata fa cose stupide, come disperdersi e scappare nella direzione sba-gliata, ma la bambina era incredibile. Non aveva paura. Era per questo che riusciva a rassicurare gli altri e a tirarseli dietro. Aveva la calma dei capi. La sua calma e il suo coraggio erano l’unico ba-luardo contro il terrore di tutti. Ed erano un baluardo invalicabile.Era un capo nato. Gli uomini di Argniòlo che avevano attaccato il cavaliere con la spada si ritirarono, termine cortese per scap-pare, come fece notare Lisentrail. Uno dei cavalli si imbizzarrì e disarcionò il cavaliere. Dopo aver fatto segno ai suoi di restare immobili, il Capitano si avvicinò perché l’uomo non restasse iso-lato, fino a quando non fu risalito in sella. In quei pochi istanti, la bambina alzò su di lui i suoi occhi pieni di disperazione e di odio. Rankstrail, una volta visto l’uomo al sicuro, ritornò vicino ai suoi.– Capitano, che facciamo? – domandò di nuovo Lisentrail. – Capi-tano – ripeté – qualcosa dobbiamo fare.– Di’ agli uomini di stare fermi. E ricordatevi. Io non vi do in mano al boia, perché qui la giustizia la amministro io. Chi disobbedisce e attacca, lo passo al filo della mia spada.– Capitano, non puoi non fare niente. Ti ammazzeranno – insi-stette Lisentrail.– Fate come dico. Non c’è altro da fare – ripeté cupo il Capitano.Aveva preso una decisione. Se avesse dato l’ordine di non fare niente, avrebbero ammazzato lui, ma non i suoi uomini. Un sol-dato deve eseguire gli ordini e se l’ordine è di stare fermo, non può prendere iniziative. Oltretutto non potevano massacrare l’armata dei Mercenari con gli Orchi alle porte. Ai suoi uomini non avreb-bero fatto niente.Ricordò lo sguardo pieno di furia della bambina. Pensò che le sta-va salvando la vita a costo della propria e che lei non lo avrebbe saputo mai. Poi non poté più scorgerla perché era al sicuro nel-

3 Lisentrail: uno degli uomini fidati di Rank-strail.

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148 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

la gola. Il drago chiudeva la strada. Il Capitano si chiese fino a quando: un giorno, due? Cinque? Sempre? Prima o poi il drago si sarebbe tolto di lì e tra Argniòlo e la bambina sarebbe rimasto solo il guerriero con la spada e i capelli che scintillavano sotto la luna.Il drago si alzò in volo. Il suo ventre bianco e vulnerabile scintillò sotto la luna.Il verde fantastico delle sue ali riempì il cielo notturno illuminato da una luna enorme.Anche così, con la propria morte che si stava preparando, il Ca-pitano si perse a guardare la magnificenza di quel volo, dove po-tenza e grazia si fondevano. Il Capitano capì: stava per far franare tutto. L’armata degli straccioni era salva. Lui poteva considerarsi finito.D’altra parte, mica era immortale. Che doveva morire, prima o poi, lo aveva messo in conto.Rimase immobile a godersi il volo del drago.– Tirate! – urlò Lisentrail dietro di lui. – Alla pancia! Lì non rim-balzano!L’ordine fu eseguito immediatamente. Il Capitano non fece nean-che in tempo a girarsi che rigagnoli di sangue, innumerevoli, già si aprivano nel ventre del drago. Le frecce della cavalleria leggera arrivarono come uno stormo di sparvieri.– NOOO! – urlò il Capitano.La fiammata del drago illuminò il cielo e incenerì alberi secolari. La creatura sbatté con tutta la forza del suo volo contro il fianco della montagna, che franò.La terra cadde, caddero le pietre, e gli alberi bruciati e il fango. La frana rotolò enorme.Quando le zolle si fermarono e fu di nuovo possibile vedere qual-cosa, la gola era chiusa per sempre. Dall’altra parte la bambina, il giovane guerriero, tutti gli straccioni erano salvi, irraggiungibili.Il drago era a terra.Lo agitavano ancora gli ultimi sussulti dell’agonia.La terra era inzuppata dal suo sangue.Migliaia di minuscole margherite nacquero e si aprirono for-mando un tappeto al centro del quale il drago visse i suoi ultimi istanti.Rankstrail scese da cavallo e così fecero i suoi uomini. Il lupo era riuscito finalmente a liberarsi dalla sua corda ed era di fianco a lui.Lentamente si avvicinarono.Il drago si immobilizzò nella morte.Il vento scosse le margherite e i loro petali cominciarono a cadere.Il freddo aumentò.

da S. De Mari, L’ultimo orco, Salani

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149Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

La struttura del testo 1 In quale momento della giornata si svolge la scena?

2 In un primo momento l’attenzione si focalizza sul combattimento contro il drago: quale strate-gia viene disposta?

3 In un secondo momento si mostra chi è protetto dal drago, ovvero una lunga fila di persone povere e malvestite guidate da un elfo e una principessa bambina: che cosa stanno cercando di fare?

4 La terza fase della storia è costituita da una particolare decisione del Capitano: di che cosa si tratta?

5 Qual è la conseguenza delle azioni del Capitano e del drago?

6 Come si conclude l’episodio?

I personaggi 7 Descrivi il drago, secondo quanto viene detto dal testo.

8 Descrivi l’elfo e la principessa bambina.

Le caratteristiche e l’ambientazione 9 Valuta l’agire del Capitano: è positivo o negativo?

10 Come si presenta il ritmo della narrazione? Si può dire sia in linea con le caratteristiche del ge-nere fantasy?

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150 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prova INVALSI

Unità 3 - Fantasy

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

I quattro tesori di Avalon– Ci sono quattro tesori che sono stati custoditi ad Avalon fin dall’epoca in cui i romani sono giunti in questa terra – stava dicendo il bardo. – Sapete quali sono e perché sono considerati sacri?La quattro novizie sedevano insieme sull’erba, con le teste dai ca-pelli cortissimi biondi, neri e castani inclinate da un lato nell’a-scolto. I capelli erano stati tagliati per comodità. Come era usanza fare ogni anno d’estate, e Viviana aveva protestato con veemenza perché essi erano la sua principale bellezza in quanto lucidi e folti come la criniera di un cavallo; se però aveva pianto per la loro perdita, lo aveva fatto soltanto quando si era trovata sola.– Uno di essi e la Spada dei Misteri, vero? – replicò soltanto la ra-gazza bionda, Rowan, sollevando la mano. – La lama era appar-tenuta a Gawen, che è stato uno degli antichi re.– Gawen ha posseduto quell’arma, ma essa è molto più antica, forgiata con il fuoco del cielo… – affermò il bardo, con voce che assumeva la cadenza della poesia, mentre lui narrava la leg-genda.Immobile, Viviana lo stava ascoltando con espressione rapita. Ana aveva pensato di dirle che il taglio dei capelli non era stato inteso come una punizione, ma la Signora di Avalon non dava mai spiegazione per le sue azioni e lei non avrebbe fatto un favore a quella ragazza viziandola e coccolandola. […]– E quali sono gli altri tesori? – stava intanto chiedendo Taliesin.– Mi pare che uno di essi sia la Lancia –, rispose Fianna, con i ca-pelli ramati che scintillavano al sole.– E poi c’è un Piatto – aggiunse Nella, alta quanto Viviana anche se era più giovane di lei, con i capelli che erano una massa arruf-fata di riccioli castani.– E la Coppa – concluse Viviana con un sussurro,– che si dice sia il Calderone di Cerdwen e il Graal che Arianrhod custodiva nel suo tempo di cristallo, coperto di perle.Esso è pieno di tutte queste cose perché le racchiude in sé, in quan-to al tempo stesso è e contiene l’acqua sacra della sorgente. E tut-tavia, se doveste guardare questi oggetti senza essere preparate, essi non vi sembrerebbero diversi da altri dello stesso tipo… Il che

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151Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

serve a insegnarci che ci può essere una grande sacralità nelle cose di ogni giorno. Se però doveste toccarli, questa sarebbe una cosa del tutto diversa – proseguì scuotendo il capo – perché toc-care i Misteri impreparati significa morire, questo spiega perché quegli oggetti sono nascosti.

da M. Zimmer Bradley, Le nebbie di Avalon, TEA

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Quali sono i tesori custoditi ad Avalon?

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A2 Il dialogo che si svolge nell’isola di Avalon avviene tra: A il bardo e quattro novizie B quattro novizie C le novizie e la Sacerdotessa D Viviana e il bardo

A3 Perché alle novizie erano stati tagliati i capelli? Riporta la frase che giustifica questo fatto.

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A4 Quale figura retorica è contenuta nell’espressione sui suoi capelli “erano lucidi e folti come la criniera di un cavallo” (righe 9-10)?

A Metafora C Allitterazione B Similitudine D Personificazione

A5 Per quanto puoi dedurre dal testo le vicende narrate sono avvenute prima o dopo i romani? Giustifica la tua risposta attraverso il testo stesso.

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A6 Gawen era uno degli antichi re: quale dono eccezionale possedeva la sua spada?

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A7 La Signora di Avalon ha particolare autorità: quale particolare del testo avvalora questa con-dizione?

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A8 Quale caratteristica rende prezioso il Calice? A È di cristallo C È pieno di doni B È coperto di perle D È pieno di acqua sacra

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152 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A9 Che cosa significa nel testo l’espressione c’è “una grande sacralità nelle cose di ogni giorno” (righe 37-38)?

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A10 Che cosa accade a chi tocca gli oggetti sacri? A Muore C Non accade niente B Viene trasformato D Diventa molto potente

A11 Perché gli oggetti sacri sono nascosti? A Perché sono pericolosi per tutti B Perché sono pericolosi per chi è impreparato a toccarli C Perché sono fragili D Perché non li trovino i nemici

A12 Come potresti sostituire “ascoltando con espressione rapita” (riga 19) con altre parole? A Ascoltando distrattamente B Ascoltando con un’espressione spaventata C Ascoltando con un’espressione molto concentrata D Ascoltando con attenzione

A13 I capelli ramati sono: A rossi C neri B biondi D castani

A14 Le quattro ragazze a quale “scuola” particolare sono? A Sono a scuola di canto dal bardo B Sono a scuola di storia dell’isola di Avalon C Si stanno addestrando per conoscere misteri e magia D Sono prigioniere e non allieve

A15 Perché puoi dire che questo testo appartiene al genere fantasy? A Presenta una situazione reale B Presenta una situazione fantastica e magica C Presenta un’ambientazione antica D Presenta una lotta tra Bene e Male

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Indica l’indicativo passato remoto attivo, prima persona singolare del verbo “percuotere”.

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153Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B2 Nella frase “Paola, nel pattinaggio artistico, è la più brava di tutti”, quale funzione svolge di tutti? A Complemento di specificazione B Complemento partitivo C Complemento di paragone D Complemento di qualità

B3 Dal punto di vista dell’accento, la parola “pietà” è: A tronca C sdrucciola B piana D bisdrucciola

B4 Individua, tra le forme verbali date qui di seguito, quella al modo imperativo. A Guardaste C Guardereste B Guardate D Guardiate

B5 Indica il soggetto nella seguente frase.

“In quel momento, nella classe non c’era proprio nessuno.”

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B6 Che cos’è “benché”? A Una preposizione B Una congiunzione coordinante C Un avverbio D Una congiunzione subordinante

B7 Nella frase “Guardavo con attenzione il paesaggio, ma non mi ispirava nessuna emozione”, che funzione svolge il paesaggio?

A Soggetto B Complemento oggetto C Complemento predicativo dell’oggetto D Copula

B8 Quale tra le seguenti parole è un sinonimo di “pattuire”? A Favorire C Concordare B Determinare D Ammonire

B9 Nella frase “Il libro non era molto coinvolgente, però mi è piaciuto”, con che cosa puoi sosti-tuire però?

A Oppure C E B Tuttavia D Sia

B10 Indica la grafia corretta tra le seguenti. A Sconcquassare C Sconquasare B Sconquassare D Sconcuassare

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154 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 4 - Diversi e uguali

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Abbasso i luoghi comuni! di Elisa Valtolina

La giornalista Elisa Valtolina manifesta tutta la sua avversione, il suo fastidio per l’uso – e soprattutto per l’abuso – dei “luoghi comuni”, “frasi fatte” che, a volte, proprio perché utilizzate in modo banale e scontato, possono costituire un ostacolo alla comunicazione, incoraggiando le persone a nascondersi dietro di esse e privandole del senso critico, cioè della capacità di giudicare in modo autonomo.

State aspettando l’ascensore. Con voi c’è la mamma, il vicino di pianerottolo con cui avete poco da spartire1 e… un silenzio imba-razzante. Per fortuna esistono i luoghi comuni!Lui parte dicendo con questo tempo non si sa più come vestirsi, la mamma spara non ci sono più le mezze stagioni… Se non arriva pre-sto l’ascensore, di sicuro sentirete dire che in Italia è tutto un magna magna2, mentre prova tu a buttare una carta per terra in Svizzera…

Incontestabili. La tattica dei luoghi comuni funziona sempre e sapete perché? Provate a dire che secondo voi non è vero che quan-do si ha sete non c’è niente di meglio di un bicchier d’acqua e vi mette-ranno in castigo, senza bibite, finché non ammetterete di esservi sbagliati. I luoghi comuni, infatti: 1) sono accettati e ripetuti da tutti (si chiamano comuni per quello!); 2) sono ritenuti “veri” an-che senza prove; 3) è difficile metterli in discussione.

Teste dure. Secondo alcune ricerche, ad esempio, chi crede che gli svizzeri siano puntuali e ordinati e ne incontra 100 ritardatari e disordinati non cambia idea. E se siete convinti che a Londra piove 365 giorni l’anno non crederete ai vostri amici che hanno trovato giorni di sole. Spesso, neanche l’esperienza diretta ci fa cambiare idea e se qualcosa va contro il luogo comune diciamo: – Per forza, è l’eccezione che conferma la regola.

Sono utili. I luoghi comuni servono: aiutano la conversazione, mettono d’accordo, creano un’intesa. Ma non hanno solo aspetti positivi. Chi è vittima di un pregiudizio è straconvinto che una certa teoria sia basata su fatti veri, ma in realtà, non essendo mai andato a fondo del concetto, non ne sa un granché. Per questo è importante imparare a guardare la punta del proprio naso e met-

1 avete poco da spartire: non avete nulla in comune.2 magna magna: espressione gergale (letteralmente “mangia mangia”), che si usa per indicare una situazione in cui tutti cercano di trarre il massimo profitto, talvolta anche in modo scorretto.

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tere in discussione le proprie certezze. Non sempre, infatti, le cose sono come… dicono.

Pregiudizi. Qualche esempio? Il detto donna al volante, perico-lo costante non è mai stato scientificamente provato, anzi: certe compagnie assicurative fanno sconti alle donne, perché fanno meno incidenti. Lo stesso vale per i maschietti, sono più portati per le materie tecniche e le femminucce per quelle artistiche (anche i prof vi diranno che non è vero). E lo stesso vale per gli animali: le vol-pi, tanto rinomate per la loro furbizia, sono delle tremende fifone mentre le iene, perfide e vigliacche nelle credenze popolari, sono abili cacciatrici e mamme premurose. Oppure per i cibi: gli spinaci così ricchi di ferro in realtà ne hanno meno di altri alimenti come le lenticchie o il tuorlo d’uovo.

Giovani d’oggi. Nell’Ottocento, il famoso scrittore Gustave Flau-bert scrisse un dizionario di luoghi comuni. E sapete quali frasi fatte gli adulti dicevano sui giovani? Indovinato: più o meno le stesse di oggi.

Da sempre. Insomma se la vostra vecchia zia ricomincia con il ritornello che ai miei tempi ci si divertiva con un niente fatele presen-te che ai suoi tempi non c’erano SpongeBob, le WinX, Internet, i videogame, Harry Potter, Gardaland e, se volete, anche “Focus Junior”. E se proprio volete zittirla ditele anche che già 700 anni prima di Cristo il poeta greco Esiodo diceva: – Non nutro più al-cuna speranza per il futuro del nostro popolo se deve dipendere dalla gioventù superficiale di oggi, perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile, irriguardosa3 e saputella4 –”. Allora non siete voi che non sapete divertirvi ma è lei a essere una vecchia mummia! Non diteglielo, però. Avrebbe ragione a rispondere che non c’è più religione.

E. Valtolina, Abbasso i luoghi comuni, in “Focus Junior”, aprile 2006

3 irriguardosa: che non ha rispetto.4 saputella: che si dà arie da persona esperta senza esserlo.

Comprensione 1 Per quali ragioni i luoghi comuni hanno successo?

2 Come si comporta la maggior parte delle persone, di fronte a una situazione che smentisce un luogo comune?

� Rivede la propria opinione� Rinuncia ad avere un’opinione � La considera l’eccezione che conferma la regola� Si inventa un’altra regola

3 I luoghi comuni hanno qualche utilità?

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4 Da che cosa ha origine un luogo comune?

� La verità� L’abitudine� La tradizione� Il pregiudizio

5 Un pregiudizio impedisce di:� conoscere i fatti veri� commettere errori� avere dei guai� perdere tempo

Analisi 6 Quale pregiudizio, secondo te, è all’origine della convinzione che le donne al volante siano un

pericolo?

7 Quali autori vengono citati come esempio di due luoghi comuni: il passato migliore del presente e le nuove generazioni peggiori delle precedenti?

8 Spiega il significato di “non c’è più religione” in relazione al luogo comune che vorrebbe i gio-vani peggiori degli adulti che li hanno preceduti.

9 Che cosa significa “imparare a guardare oltre la punta del proprio naso”?

Il tema 10 Che cosa significa, secondo te, “mettere in discussione le proprie certezze”?

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Prova INVALSI

Unità 4 - Diversi e uguali

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Niente è come appareIl “contastorie” uscì dal vicolo come sputato fuori dal ventre della notte e si fermò nella piazzetta, anch’essa mol to oscura. I bambi-ni che stavano giocando a darsi la baia (n.d.r. prendersi in giro)lo in travidero alla luce fioca dell’unico lampione. Faceva fred do e quello strano personaggio si era presentato con un fa re quasi furtivo, il bavero alzato e il cappuccio calato su gli occhi. Ma non ebbero paura, perché un contastorie che si rispetti si riconosce fa-cilmente dalla caratteristica pa landrana di quattro colori.I bimbi si bloccarono tutti, perché per loro un conta storie rappre-sentava da sempre qualcosa di magico e irri petibile: così si sedet-tero sui ciottoli per ascoltarlo.Lui se ne stava ora appoggiato al lungo lampione che dava luce a una fetta di piazza e lo escludeva alla vista, conferendogli un alone di piccolo mistero che rendeva l’at mosfera ancora più fanta-stica e da sogno.– Ebbene, cosa volete sentire? – disse con una voce ma gnifica.– Una favola, una favola! – risposero tutti in coro.– E quale favola? – replicò l’ombra.I bimbi urlarono chi un titolo chi un altro in un intreccio caotico di richieste.– Fermi, fermi! – fece il contastorie. – Prima di tutto ditemi: voi credete alle favole?La domanda non era prevista e provocò un po’ di sconcerto.I bimbi si guardarono tra loro come per interrogarsi; poi il più pic-colo saltò su e rispose:– Sì che ci crediamo!– E fate male – replicò inaspettatamente il contasto rie. – Le favole non dicono sempre la verità: e sapete per ché? Perché il primo che racconta una favola, la racconta come vuole lui e da allora nessu-no osa più cambiarla. Tan te, tante volte i fatti si sono svolti in un altro modo, la ve ra storia è diversa: ma quando quella storia di-venta favo la, ecco che i poveracci si ritrovano principi, le servette regine, i banditi eroi, ma soprattutto i cattivi vengono scambiati con i buoni e i buoni con i cattivi.I bimbi erano allibiti perché mai nessun contastorie ave va detto loro una cosa simile. Si guardarono ancora l’un l’altro come per

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consultarsi, poi, sempre il più piccolo si alzò e accennò una garba-ta richiesta:– Signore, non abbiamo capito bene: potete spiegarce lo meglio?– Conoscete la favola di Cappuccetto Rosso e del lupo?– Sì, sì! – gridarono tutti all’unisono.– E allora, su, qualcuno di voi me la ricordi – replicò il contastorie.“Questa è bella – pensarono i bimbi – un contastorie che non sa una favola!” e dopo un rapido parlottare uscì dal gruppo uno smilzo, tutt’ossa e brufoli, coi capelli ritti e un gran neo sulla fac-cia. Prese fiato e cominciò:– C’era una volta una bambina...– No, non così – lo interruppe il contastorie – dimmi solo i fatti, i fatti principali.Lo smilzo stette per qualche secondo a testa bassa rigi randosi il ber-rettino fra le mani, come per cercare un’i spirazione, poi attaccò:– È la storia di una bambina, signore, che attraversa il bosco per portar da mangiare alla nonna che è malata e lì nel bosco incontra il lupo cattivo. Il lupo le chiede dove stia andando e la bambina che, mi pare, ha un vestitino tutto rosso regalato dalla nonna glielo dice. A quel punto il lupo, che è cattivo ma anche furbo, pensa: “Se io arri vo prima di lei dalla vecchia, me la pappo, m’infilo nel let to al suo posto e aspetto questo bocconcino per riempirmi la pancia con tutto comodo una seconda volta”. E così cor re come il vento, fin-ge di essere lui Cappuccetto Rosso, entra nella capanna, ingoia in un sol boccone la nonna che nemmeno se ne accorge, s’infila in te-sta la sua cuffietta e si stende nel letto. Quando la bambina arriva, sulle prime non si accorge di niente, ma resta un po’ sconcertata dall’aspetto della nonna. “Che occhi grandi che hai!” le di ce. E l’al-tro risponde: “Per vederti meglio”. E poi... insomma lei lo sa, signo-re... infine quando... insomma per ultimo fa: “Che bocca grande che hai!” E a quel punto il lupo balza giù dal letto e se la mangia, ma per fortuna sta passando da lì un cacciatore che, insospettito dallo strano silenzio, entra nella capanna e ci trova il lupo addormen tato con un gran pancione. Così apre il pancione del lupo con un coltello e libera Cappuccetto e la vecchia. Poi, mi sembra, riempie di pietre il lupo, che appena si sveglia ten ta di alzarsi ma crolla a terra e muo-re. Finisce tutto bene, signore, perché il cacciatore è felice con la pelle del lupo, la nonna col suo paniere di cibo e Cappuccetto per aver scoperto che non si percorre da sola il bosco di notte.Lo smilzo si arrestò. Dal cono d’ombra dietro il lam pione arrivò un lento, modulato batter di mani.– Bravo, bene, ma non fu così, non andò così – sen tenziò il con-tastorie con un fare inaspettatamente serio. – Vi siete accorti di quante stranezze ci sono in questa sto ria? Dunque, vediamole in-sieme. Primo: cosa ci va a fare Cappuccetto Rosso dalla nonna di notte quando potrebbe andarci comodamente alla luce del sole? Secondo: vi sem bra normale che questa bambina non si spaventi neanche un po’ alla vista del lupo e ci chiacchieri perfino insie-

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me? E poi: perché il lupo non se la mangia subito? Perché ca volo deve mettere insieme tutta quella messinscena? Oh, ma ce n’è an-cora. Possibile che la nonna non si barrichi dentro? Possibile mai che questa deficiente di bambina scambi il lupo per la nonna? E poi: come fa il lupo a te nersi nella pancia due persone intere? E il cacciatore, oh il cacciatore, cosa ci entra a fare in una capanna dove tut to è silenzio e quiete? Capirei se avesse sentito rumore di lotta o roba del genere, mobili spostati, urla, qualcuno che grida-va “aiuto!” Ma non è tutto. Vedete, la cosa più in verosimile è pro-prio l’ultima: mi spiegate perché, dopo aver liberato le due sventu-rate, questo cacciatore riempie di pietre la pancia del lupo? A cosa serviva? Cappuccetto e la nonna erano già salve, bastava una col-tellata decisa per concludere tutto e invece no, il cacciatore vuole deli beratamente far soffrire il lupo con un gesto violento, inu tile, sadico: quasi per punirlo di essere lupo. Riflettete su quest’ultimo episodio perché è la chiave per intendere tut ta la storia ed è pro-babilmente l’unico veritiero tra un cu mulo di fandonie.Dire che i bimbi eran sconcertati è dir poco: nessuno parlava più, anzi due di loro si misero perfino a piangere. Risuonò lontano un tocco di campana, proprio mentre sta va sollevandosi un forte vento che minacciava pioggia. Fu allora che il più piccolo si alzò e disse:– Ma allora, signore, come sono andate veramente le cose?– Ve lo dico io, ve lo racconto io ora – rispose il con tastorie seden-dosi a gambe incrociate.I bimbi si strinsero l’uno all’altro per farsi più attenti e proteggersi a vicenda. Il vento cominciò a sollevare mu linelli di foglie tutt’in-torno. La campana aveva smesso di suonare.– Innanzi tutto ricordatevi: non tutto quel che sembra vero è vero. Non fidatevi mai di niente e nessuno. In ogni storia c’è il suo contra-rio, in ogni luce un’ombra, ogni uo mo può non essere lui, ma un altro che non conoscete. Ri cordatelo sempre. Dunque, prima di tutto do-vete sapere che il lupo era ricchissimo, tanto ricco che metà della sua tana era piena zeppa di fiorini d’oro, gioielli, pietre pre ziose e monili di ogni genere, ma nessuno, nemmeno i ban diti più spietati, osava affrontarlo, perché era un lupo coraggioso e forte e tutti lo temevano. E poi c’era una leg ge: non si potevano uccidere i lupi se non per difesa per sonale. E d’altronde il lupo, il nostro lupo, non aveva mai insidiato nessuno e viveva tranquillo per i fatti suoi, ac contentandosi di galli-ne e conigli. Ora, nei pressi della sua tana viveva una ragazza (una ragazza, badate bene, non una bambina) indisponente e viziosa, così piena di sé, così pre suntuosa ed esibizionista che si vestiva sempre di rosso per farsi notare da tutti. E la notavano, eccome se la notava no. Chi si prese più di lei fu un bel tomo che sbarcava il lunario cacciando di frodo nelle tenute circostanti, ricche di selvaggina. I due si misero insieme e formarono un con nubio perfetto per imbrogli, macchina-zioni e perversità. Un giorno d’estate che la natura cantava tutt’intor-no, la ragazza vestita di rosso, che se ne stava distesa sotto un albero ombroso, si rivolse al cacciatore e gli disse:

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– Sai cosa ho in mente di fare?– Cosa? – le chiese l’uomo.– Rapinare quello scemo del lupo, portargli via tutti i suoi tesori.– Ma è impossibile! – replicò l’uomo. – Sai meglio di me che la sua terra è invalicabile.– Ho un piano – disse allora la ragazza piluccando aci ni d’uva da un grappolo che aveva colto. – Un piano per fetto.– Raccontamelo – fece l’uomo drizzando le orecchie.– Seguimi bene: preparerò un paniere con del cibo e del vino per quell’impiastro di mia nonna che non crepa mai e non mi molla mai un solo fiorino e chiederò al lupo di accompagnarmi da lei perché ho paura di andarci da sola di notte. Tu nel frattempo ti sarai appostato dietro la porta della capanna e quando entrere-mo riempirai di botte il lupo. A questo punto gli apriremo le fauci a forza, tirere mo la nonna giù dal letto e gliela cacceremo giù per la go la fino alla pancia: la nonna è così minuta e fragile che non faremo il minimo sforzo. Poi metteremo il lupo nel letto con la vestaglia, la cuffia e gli occhiali della nonna e men tre tu correrai alla tana a far man bassa del tesoro io mi presenterò in paese ur-lando e strepitando per avvertire tut ti che il lupo si è divorato la vecchia, si è agghindato come lei per ingannarmi, ma tu sei arri-vato in tempo per uccider lo e salvarmi dalle sue grinfie. Così avre-mo ottenuto due scopi: far fuori la nonna per beccarci l’eredità e accapar rarci il tesoro del lupo. Nessuno potrà dir niente, perché avremo agito secondo la legge in difesa delle nostre vite.Il contastorie s’interruppe per qualche attimo.– Ecco come andò veramente – riprese quasi subito – ecco come a volte viene stravolta una storia per gli inte ressi e i comodi di qual-cuno, perché, sappiatelo, la favola di Cappuccetto Rosso altro non è che la versione data dai due complici al commissario reale. Ma vedo che si è fatto tardi e sta cominciando a piovere. Forse è me-glio che tor niate tutti a casa dai vostri genitori. Se proprio volete, ci rivediamo domani sera giù al boschetto e vi racconterò un’altra storia. Ma ricordate: niente è come appare.I bimbi sciamarono disperdendosi chi di qua chi di là, prendendo ognuno il vicolo che lo avrebbe riportato a casa.Battevano le sette e in giro non c’era anima viva, per ché a quell’o-ra i villani sedevano tutti davanti al focolare per attendere al desco serale e già andavano con la men te alla prossima alba, quando si sarebbero alzati per rico minciare a lavorare i campi, pregando Dio e sperando nel destino.Il contastorie si levò il cappuccio.– Oggi no – pensò tra sé e sé – oggi era troppo ri schioso. Ma ora ho la loro confidenza: domani, domani al boschetto me li pappo tutti.Si toccò il lungo muso peloso e digrignò i denti.

R. Vecchioni, Niente è come appare, in Diario di un gatto con gli stivali, Einaudi

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Come compare il “contastorie” (riga 1)? A Esce dalla piazzetta che si trova vicino al luogo in cui giocavano alcuni bambini B Lo incontriamo per la prima volta in un bosco ed è tutto ciò che sappiamo C Non sappiamo con certezza da dove esca, perché il buio della notte rende impossibile de-

terminarlo D Esce dallo stomaco di un essere strano

A2 Da che cosa si riconosce che lo strano personaggio che appare ai bambini è un “contastorie”? A Dal bavero della camicia alzato B Dal cappuccio calato sugli occhi C Dal suo fare misterioso D Dalla palandrana di quattro colori

A3 Nella frase “Faceva freddo e quello strano personaggio si era presentato con un fare quasi furtivo” (righe 4-5), con quale delle seguenti espressioni potresti sostituire con un fare quasi furtivo?

A In modo educato B Quasi di nascosto C Con eleganza D Rumorosamente

A4 Nella frase “così si sedettero sui ciottoli per ascoltarlo” (righe 10-11), quale valore ha l’espres-sione per ascoltarlo?

A Espone un fatto precedente a quanto espresso prima B Aggiunge il tempo in cui è avvenuto quanto espresso prima C Specifica il mezzo con cui è avvenuto quanto espresso prima D Indica il fine per cui è avvenuto quanto espresso prima

A5 Con quale espressione sostituiresti “Ebbene” all’inizio della riga 16? A Dunque B Ma C Eppure D Poi

A6 Nella frase “Perché il primo che racconta una favola, la racconta come vuole lui” (righe 28-29), a quale parola del testo si riferisce il pronome la?

A Lui B Il primo C Favola D Che

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A7 Quale tra i seguenti termini può sostituire all’unisono nell’espressione “gridarono tutti all’u-nisono” (riga 41)?

A Interi B Insieme C Amichevolmente D Rapidi

A8 Che cosa del “contastorie” stupisce i bambini? A Che creda ancora alle favole B Che abbia dei modi così bruschi e poco gentili C Che sia così mal vestito D Che non sappia la favola di Cappuccetto Rosso

A9 Che cosa fa il “contastorie” dopo aver sentito il bambino che racconta la favola di Cappuccetto Rosso?

A Afferma con forza che è vera B Chiede spiegazioni ai bambini solo del ruolo della nonna C Cerca di dimostrare che è falsa e contraddittoria D Racconta un’altra favola creata da un suo amico

A10 Come sostituiresti “Innanzi tutto” all’inizio della riga 112? A Piuttosto B Invece C Insomma D Per prima cosa

A11 Che cosa organizzano, secondo il “contastorie”, la bambina e il cacciatore? A Un furto ai danni del lupo B Un raggiro alla nonna C Una fuga insieme D Una battuta di caccia nel bosco

A12 “Ma ricordate: niente è come appare” (riga 166). Questo enunciato ha la funzione di formulare: A una dichiarazione B un’ipotesi C una conseguenza D un’argomentazione

A13 Alla fine della storia il “contastorie” si rivela essere: A la nonna B il cacciatore C la bambina D il lupo

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A14 Tenendo conto di tutta la storia, come si può definire il “contastorie”? A Violento B Ingannevole C Serio D Ingenuo

A15 Come si può definire il racconto? A Fantasy B Autobiografico C Di avventura D Umoristico

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Quale segno di punteggiatura è sbagliato nella frase seguente? I bambini, dissero: “Una favola, una favola!” A La prima virgola B I due punti C Le virgolette D La seconda virgola

B2 In quale delle frasi seguenti è presente una congiunzione? A I bambini che stavano giocando a darsi la baia lo intravidero B I bambini si bloccarono, perché per loro un contastorie rappresentava qualcosa di ma-

gico C – Fermi, fermi! – fece il contastorie. – Voi credete alle favole? D La domanda che non era prevista provocò molto sconcerto

B3 Quale delle seguenti frasi contiene un verbo di modo finito? A Come sputato fuori dal ventre della notte B Conferendogli un alone di piccolo mistero C Lo smilzo stette per qualche secondo a testa bassa D Rapinare quello scemo del lupo, portargli via tutti i suoi tesori

B4 Nella frase “capirei se avesse sentito rumore”, il verbo avesse sentito è coniugato al: A congiuntivo imperfetto B condizionale passato C congiuntivo trapassato D congiuntivo passato

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B5 Unisci le frasi inserendo il pronome relativo nella forma corretta.

1. Il cacciatore entra nella capanna ....................................................... si trova il lupo.

2. È la storia di una bambina ................................................. attraversa il bosco per andare dalla nonna.

B6 Individua gli elementi che nelle frasi seguenti hanno la funzione di soggetto e trascrivili negli spazi corrispondenti.

1. I bimbi si guardarono tra loro, stupiti e allibiti.

............................................................................................................................................................................................................................

2. I due si misero insieme e formarono un connubio perfetto.

............................................................................................................................................................................................................................

B7 Nella frase “si toccò il lungo muso peloso” il soggetto: A non c’è perché è un verbo impersonale B non c’è perché è un verbo riflessivo C c’è ed è sottinteso D c’è ed è muso

B8 Nella frase “la sua terra è invalicabile”, invalicabile è: A il soggetto B un attributo di terra C la copula D il nome del predicato

B9 Quale di queste frasi contiene un complemento di mezzo? A Apre il pancione del lupo con un coltello e libera Cappuccetto Rosso B Il più piccolo si alzò e disse quelle parole con una garbata risata C – Bene – sentenziò il contastorie con un fare inaspettatamente serio D Così corre come il vento, fingendo di essere lui Cappuccetto Rosso

B10 Quale di queste frasi contiene un complemento di unione? A Avremo agito secondo la legge in difesa delle nostre vite B Il lupo era ricchissimo, tanto ricco che metà della sua tana era piena zeppa di fiorini C Metteremo il lupo nel letto con la vestaglia D I villani andavano con la mente all’alba quando si sarebbero alzati

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165Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle conoscenze

Unità 5 - Giallo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è racconto o un romanzo giallo? .......................................................................................................

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2 Nel giallo sono presenti di solito due mecca-nismi narrativi: quali?

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3 Come è caratterizzata la figura dell’investi-gatore nel giallo classico?� È un investigatore privato � È un poliziotto o un rappresentante del-

le forze dell’ordine � È un personaggio eccentrico� È un uomo comune

4 Come è caratterizzata la figura dell’investi-gatore nel poliziesco?� È un investigatore privato � È un poliziotto o un rappresentante del-

le forze dell’ordine � È un personaggio eccentrico� È un uomo comune

5 Com’è caratterizzato l’aiutante del detective?� Non c’è mai � È meno intelligente e perspicace del de-

tective, ma lo accompagna e spesso è la voce narrante della storia

� È meno intelligente e perspicace del detec-tive, ma spesso trova la soluzione giusta

� È sempre un personaggio eccentrico e comunicativo

6 Quali sono altri personaggi chiave del giallo?� Testimoni, vittima, sospettati, colpevole� Vittima e colpevole� Testimoni e sospettati � Polizia e giudici

7 Quali delitti narrano i “gialli a camera chiusa”?� Delitti commessi in luoghi chiusi come

treni, navi, ville � Delitti commessi in luoghi storici come

palazzi, salotti e castelli � Delitti commessi in treno� Delitti commessi in un momento storico

preciso

8 Quale giallo usa il ragionamento deduttivo?� Quello che arriva alla soluzione dell’e-

nigma per via intuitiva� Quello che alle prove fa seguire l’arresto � Quello che dall’osservazione dei fatti

porta alla soluzione dell’enigma� Quello che procede dalla regola all’e-

sempio

9 Che cos’è la suspense?� La tensione� L’attesa verso qualcosa che accadrà e che

conclude l’azione in atto� Il desiderio crescente di vedere risolto

l’enigma� La sospensione della fine del giallo

10 Come si presenta lo stile del giallo?� Semplice e scorrevole � Complesso e alto� Scorrevole e ricco di dialoghi� Narrativo e riflessivo

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166 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 5 - Giallo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Un uomo mite di Renato Olivieri

Il commissario Ambrosio ha scoperto l’autore di un duplice omicidio. L’interrogatorio dell’assassino punta solo a capire come si è svolta la vicenda e i motivi del gesto. Il quadro che emerge dalla confessione, però, lascia il lettore sconcertato, perché l’autore del crimine appare in effetti un uomo esasperato dalle ingiustizie subite, più che un criminale.

–Lei ha premeditato ogni cosa, nei minimi particolari – disse Am-brosio.– Sono sempre stato un tipo scrupoloso, abbastanza dili-gente – ammise l’uomo, passandosi un dito dentro il collo della camicia.– Se ha caldo si tolga l’impermeabile.– Non ho caldo.– Quando le è venuta l’idea?– Dopo la morte di mia moglie, ma non è stata una decisione im-provvisa, presa lì per lì. È maturata dentro di me lentamente, un po’ alla volta, senza frenesia1.Aveva un aspetto remissivo2, da uomo mite e anche cagionevole di salute3, considerato il pallore del volto e un lieve eczema4 che gli segnava la pelle sotto l’orecchio destro.– La Beretta calibro 22 lungo è sua?– L’avevo comprata anni fa, volevo frequentare il tiro a segno e chiedere poi il porto d’armi5.– Come mai?– Ero stato un discreto tiratore, da giovane.– In che occasione?– Durante la guerra.Gli chiese se poteva fumare e aggiunse: – La guerra civile.– Ottenne il porto d’armi?– La pistola rimase nel cassetto del comò, dentro la sua valigetta nera. Di tanto in tanto la oliavo, dopo averla smontata. Mi pia-ceva guardarla, soppesarla. Ha osservato com’è perfetto, senza pecche6, l’acciaio brunito delle armi? Quando sono tenute bene, pulite col panno morbido, sembrano gioielli.– Perché non si iscrisse al tiro a segno?– Forse per pigrizia. E poi mia moglie si sarebbe preoccupata. Non amava le armi, ne aveva paura. Toglievo la pistola dalla custodia

1 frenesia: agitazione, smania.2 remissivo: tendente a subire, a chinare il capo di fronte alle varie situazioni.3 cagionevole di salute: debole, facilmente soggetto ad ammalarsi.4 eczema: infiammazione della pelle che provoca arrossamento e forte prurito.5 porto d’armi: il permesso di portare armi con sé.6 pecche: difetti.

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soltanto quando lei non era in casa. Una specie di gioco. Se avessi potuto mi sarei comprato anche una Colt Cobra e una Luger. Sa qual è l’arma che mi ha sempre affascinato? La Mauser con il ca-ricatore davanti al grilletto. Credo la usasse Lawrence d’Arabia7.– Sua moglie… sua moglie è stata uccisa un anno fa.– Quattordici mesi fa. Era andata a far la spesa, verso le sette di sera, in piazza Frattini, al Lorenteggio8.– Ho letto il rapporto. Si era rifiutata di dare a due giovani il por-tafoglio che teneva nella borsa.– Quando Antonietta si è messa a urlare, uno dei due le ha dato una spinta e l’altro le ha sparato alla testa.– Due tossicomani in crisi di astinenza – disse Ambrosio.– Nel portafoglio aveva meno di cinquemila lire9. È stata uccisa per… per una miseria. Qualcuno li ha visti, quei due, ma voialtri non siete stati in grado di prenderli.– Già – disse Ambrosio.– Avete altri problemi – sussurrò l’uomo, passandosi la mano su-gli occhi. – In principio piangevo. Andavo al cimitero e piangevo. Mi preparavo due uova al tegamino e mi veniva un nodo alla gola. Mi facevo pena.– Poi, però…– Non potevo sciogliermi in lacrime per tutta la vita. Salivo sul tram, o sulla metropolitana, e li vedevo, gli assassini di mia mo-glie, ciondoloni, i jeans sporchi, i capelli lunghi, le loro facce da ebe-ti… li vedevo con i giubbotti, le loro puzzolenti scarpe da tennis…Per un attimo alzò la voce, ma l’abbassò subito, perplesso.– E allora?– Allora mi veniva voglia di schiacciarli come insetti, come esseri immondi, indegni di vivere!Tornò a urlare, gli occhi immobili.– Cominciò a girare armato?– No, non subito. – Quando, esattamente?– Una domenica notai un’auto ferma davanti alla filiale di una banca, dalle parti di piazza del Rosario; c’erano dentro dei tipi che stavano osservando un uomo intento a ritirare dei soldi da una di quelle casse automatiche con i tasti… si infila il tesserino e…– Lo seguirono? Voglio dire: seguirono quell’uomo per rapinarlo?– Non lo so. So soltanto che mi venne quell’idea. Sono in pensione da due anni e ho sempre molto tempo libero. La mattina giravo a cercare la banca giusta, con la cassa automatica.– Che cosa intende per giusta?– Periferica; in una zona poco frequentata, quando viene buio. Meglio ancora se vicino c’è un parco, o dei giardini. Mi capisce?Gli sorrise, con un’aria di complicità.– Continui – disse Ambrosio, di malumore.– La trovai, aprii un conto corrente e chiesi il tesserino, quello che loro chiamano il conto d’identità, e così cominciai a ritirare le

7 Lawrence d’Arabia: eroe dell’indipendentismo arabo: come colonnello britannico, in particolare nel corso della Prima guerra mondiale, contribuì alla ribellione di popoli arabi contro l’Impero Ottomano.8 Lorenteggio: quartiere nella periferia sud-ovest di Milano.9 cinquemila lire: circa due euro e mezzo (la lira è la moneta italiana usata prima dell’euro).

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banconote dalla cassa automatica. Cinquanta, cento, duecento-mila lire…10

– Quando andava a ritirare i soldi?– Dopo cena.– Spesso?– C’erano sere che facevo soltanto delle ricognizioni. Comunque frequentavo qualche bar col biliardo, qualche tabaccheria del ri-one e mostravo in giro sempre un po’ di soldi, tenevo una decina di banconote piegate in due, un gruzzoletto, e mi sforzavo di sem-brare ancora più debole di quello che sono. Ci mettevo tempo per intascarli, quei soldi. Credo… penso di avere attitudine al teatro.– Se ho capito bene, stava recitando una parte.– Bravo – ammise l’uomo. – Recitavo la parte dell’esca.– Ma si rende conto che…– Non m’importa niente di quello che accadrà. Mi sento a posto, adesso. Come svuotato. Come quando si è portato a termine un compito arduo e anche sgradevole. Si prova un certo sollievo. Sono malato, ho un diabete11 che non mi lascia tregua, tuttavia ho di-mostrato che non mi si può trattare come una nullità, un pove-raccio che deve subire soprusi, io… io…Si passò il palmo della mano sulla fronte sudata.– Si tolga l’impermeabile – ripeté d’Ambrosio.– Non sono un poveraccio! – urlò, gli occhi arrossati.– Dove teneva la Beretta?Tolse dal taschino della giacca un fazzoletto ben piegato, se lo passò sugli occhi. Soltanto in quel momento Ambrosio si rese con-to che l’uomo stava piangendo.– Infilata nella cintura dei pantaloni.– Quei due la seguirono con la moto?– Li avevo notati quando ritiravo i soldi. Si erano fermati a una decina di metri, fingevano di leggere un manifesto. Ho avuto l’im-pressione che stessero per aggredirmi, quando è passata una delle vostre auto che andava verso il Giambellino12. Così sono andato in una tabaccheria di piazza Napoli, ho comprato dei fiammiferi da cucina. Poi sono uscito. Pioveva un po’. Piove sempre di questa sta-gione. Ho attraversato la strada… Quei due erano spariti. Ma poco dopo me li sono ritrovati accanto mentre costeggiavo il muro dello stabilimento… Mi hanno detto: senta lei! Mi sono girato, ho aspet-tato che uno dei due, quello che era sceso dalla moto, mi puntasse addosso un coltello. Allora gli ho dato le banconote piegate e lui mi ha chiesto: è tutto quello che hai, nonno? Gli ho risposto di sì. Tutta la mia pensione. Lui ha riso, stava salendo sulla moto…– E lei?– Niente. Ho detto soltanto: un momento, carogne. Si sono girati di scatto, come due marionette. Non credevano ai loro occhi. Avevo in pugno la pistola. Ho cominciato a sparare.

da G. Coretti-M.A. Borani, Brividi gialli, Petrini

10 cinquanta, cento... lire: cinquanta e cento sottintendono “-mila” (cinquantamila lire corrispondono a circa venticinque euro).11 diabete: grave malattia del sangue.12 Giambellino: altra zona della periferia sud-ovest di Milano.

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La struttura del testo 1 Da quanto tempo era morta la moglie dell’uomo interrogato dal commissario?

2 Come era avvenuta la morte della moglie?

3 Come mai l’uomo aveva una pistola?

4 Che cosa premedita di fare l’uomo?

5 Come porta a termine il suo piano?

I personaggi 6 Poco dopo l’inizio del testo, il narratore descrive l’uomo: individua con precisione l’inizio e la

fine della descrizione e indica quali tipi di indicazioni prevalgano, se quelle riguardanti il fisico o il carattere.

7 Dal breve racconto, appare un’immagine controversa dell’omicida: da un lato, appare “mite” e sensibile, dall’altro si intuisce che è un uomo strano e che cova istinti violenti. Indica alcuni ele-menti per ciascuno dei due diversi modi di essere.

8 Quando parla delle pistole, l’uomo dimostra di avere per queste un’attrazione morbosa, non normale. Da quali sue affermazioni lo si capisce?

Le caratteristiche e l’ambientazione 9 L’investigatore conosce la soluzione?

10 A un certo punto, quando parla della banca “giusta”, l’uomo sorride al commissario con un’aria di complicità, come se volesse ottenere la sua simpatia. Come reagisce il commissario?

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Prova INVALSI

Unità 5 - Giallo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

È scomparso un bambinoIl caso del rapimento di Billy Harper, secondo il colorito linguaggio del sergente Thomas Velie, “finì in gloria perché il modulo di de-nuncia era finito nella spazzatura”. Tanto per dirne una, ma se ne possono dire altre, l’FBI non ci ha mai avuto a che fare. L’ispettore Queen spiegò il mancato intervento del Federal Bureau, dicendo che non poteva certo disturbare i cervelloni di J. Edgar con un problema poliziesco che non era mai stato altro che lo scherzo di un bambino. Ma questo l’ispettore lo disse solo dopo che Ellery ebbe risolto il caso. Al momento, la faccenda era sembrata tutt’altro che semplice.Billy Harper aveva sette anni, un bambino sveglio ma sfortunato, su questo erano tutti d’accordo. Quando si hanno sette anni, è un’esperienza infelice essere portato via dalla grande casa pater-na, vicino al parco, ed essere installato in un appartamento d’al-bergo grande poco più di una scatola, nella parte opposta della città, con una madre in lacrime e una bambinaia che poteva an-che essere carina, ma non poteva certo sostituire un padre.Billy aveva sentito delle parole dure, come “divorzio” e “Non but-terò certo via dieci anni della mia vita così facilmente, Lloyd Har-per!”. Inoltre, durante la discussione tra i genitori che Billy ave-va ascoltato clandestinamente dal piano di sopra, quella orribile sera, era anche stata tirata in ballo una misteriosa creatura di nome “Jerryl Jones”. Sembrava che questa Jerryl Jones fosse una “modella”, il che era proprio assurdo visto che i modelli normal-mente erano degli aeroplani, o delle navi, o cose del genere. Era stata anche ripetuta più volte una parola sconosciuta, “infatua-zione”, e anche un’altra, vagamente allarmante, “affidamento”, che sembrava proprio mandare in bestia entrambi i genitori. Alla fine, poi, la madre di Billy aveva detto qualcosa in tono gelido e tagliente, qualcosa come “sei mesi di separazione per prova”, più o meno, “poi se sarai ancora deciso a sposare quella ragazza, Lloyd, ti concederò il divorzio”. Dopo di che sua madre e la signorina M’Govern avevano trasferito Billy in quel minuscolo appartamen-to dall’altra parte della città e il padre era rimasto nella vecchia casa. Quando la signorina M’Govern portava Billy a far visita a suo padre, cosa che succedeva ogni venerdì, il più grande uomo del mondo era così innaturalmente gentile che Billy ne era spa-

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ventato, perché quello non era affatto suo padre, non era lo stesso che nei tempi passati faceva tanto meraviglioso baccano. E quan-do, durante quei venerdì pomeriggio, lui girava con aria sconsola-ta per tutta la vecchia casa, dalla cantina al solaio, anche quella gli sembrava diversa. Qualunque fosse la ragione, era una cosa che lo lasciava disorientato.Poi, un brutto giorno Billy Harper fu rapito.Il rapimento avvenne poco dopo le sei del pomeriggio, dopo la quinta visita del venerdì a suo padre. La signorina M’Govern af-fermò tra i singhiozzi di aver voltato le spalle a Billy per non più di un secondo, giusto il tempo di imbucare una lettera all’uscita dal parco verso il West Side, mentre stavano tornando dalla casa del signor Harper. Quando poi si era voltata, Billy era scomparso.Al primo momento, la signorina M’Govern si era seccata, pensan-do che Billy fosse sgattaiolato di nuovo nel parco nonostante il suo divieto assoluto. Poi, vedendo che non le riusciva di trovarlo, si era spaventata e si era rivolta a un poliziotto. Ma nemmeno lui aveva avuto fortuna. Le telefonate fatte dal vicino posto di polizia alle rispettive abitazioni della signora Harper e di Lloyd Harper fecero accorrere entrambi i genitori di Billy.Ciascuno di loro disse che Billy non era tornato a “casa”, dopo di che tutti e due si misero a discutere su quella parola tristemente ambigua, mentre il sergente di servizio cercava pazientemente di districare la faccenda. Col calare della sera tutta la squadra adi-bita al servizio di pattuglia nel parco fu messa alla ricerca di “un bambino di sette anni scomparso”. Alle tre di notte, quando fu consegnato l’ultimo rapporto negativo, tutti cominciarono a pen-sare che la scomparsa di Billy potesse avere una spiegazione più tragica e la ricerca diventò generale.Lloyd Harper era un uomo ricco; gli Harper erano comparsi diver-se volte nelle cronache dei quotidiani e un giornalista aveva im-bastito un articoletto proprio sul gran “andirivieni per il parco” di Billy il venerdì pomeriggio.Le cose sembravano quadrare.L’ispettore Queen della Centrale cominciò a occuparsi del caso alle 8 del mattino seguente. Alle 9,06 il postino consegnò la posta di Lloyd Harper nel corso del suo solito giro di distribuzione; alle 9,12 l’ispettore Queen fece una certa telefonata misteriosa; alle 9,38 Ellery suonò il campanello di Harper e gli aprì il sergente Ve-lie, l’aiutante dell’ispettore Queen.– Qui non si cava un ragno dal buco – annunciò il sergente a Elle-ry con aria disgustata.Ellery trovò suo padre nel salotto, nell’atteggiamento di uno spet-tatore. Il piccolo ispettore gli andò incontro immediatamente.– L’fbi? No, non ancora, figlio – disse sottovoce in tono affabile. – È un caso proprio strano… Sì, esiste una lettera ricattatoria, ma è meglio aspettare che Piggott abbia finito con la bambinaia… Chi? Ah, la ragazza che se ne sta lì seduta con il muso? È Jerryl

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Jones, l’altra donna. Ieri sera Harper aveva un appuntamento con lei, ma naturalmente non ci è potuto andare e lei è venuta qui di primo mattino tutta infuriata per fargli una scenata e si è trovata immischiata in questa faccenda. Ci scommetto che le dispiace!Jerryl Jones era molto bella e Mibs Harper non lo era affatto, per lo meno non quella mattina; eppure Lloyd Harper se ne stava pie-gato sulla poltrona di sua moglie, con la barba lunga e gli occhi infossati, voltando la schiena al suo grande amore.La signorina M’Govern parlava con voce affannosa. No, non aveva niente da nascondere. E la lettera per imbucare la quale il giorno prima aveva voltato le spalle a Billy? Era indirizzata al suo ragazzo. Il signor Harper lo conosceva. Si chiamava Ralph Kleinschmidt, ed era stato l’autista di Harper… Sì, era un po’ una testa calda…– L’ho licenziato un paio di settimane fa per ubriachezza – tagliò corto Lloyd Harper. – Senza dargli nessun benservito. L’ha presa piuttosto male.– Lloyd! Credi davvero…?– Così si è vendicato – disse Velie con amarezza. – Adesso, ragazza mia, se non volete essere immischiata in questa storia, qual era l’indirizzo che avete scritto sulla lettera?– Fermo posta, Posta Centrale – mormorò la signorina M’Govern. – Ci scrivevamo con questo sistema anche prima, quando uno di noi stava cercando un lavoro…– Dove abita Kleinschmidt? – ringhiò l’agente investigativo Pig-gott.– Non lo so! Non volete credermi? E poi Ralph non avrebbe mai…A un pacato cenno di Queen, Piggott condusse la donna alla Cen-trale.– Stiamo sprecando del tempo prezioso – disse Lloyd Harper in tono irritato.– Rivoglio il mio bambino – gemette Mibs Harper.– Quella lettera ricattatoria, ispettore!…– Sì, questa – disse l’ispettore Queen tirando fuori una lettera. – El-lery, che cosa pensi di farne?Era una busta grande e quadrata di carta pesante color crema. Ovviamente costosa. L’indirizzo di Lloyd Harper era scritto in stampatello, con molte sbavature e con una scrittura così rozza da risultare quasi indecifrabile. La busta era passata per il locale uf-ficio postale il giorno precedente… stando al timbro, circa un paio d’ore dopo la scomparsa di Billy Harper.Dentro c’era un unico foglio, adatto a una busta molto più picco-la. Era di carta color lilla, tagliata a mano.Lo stesso stampatello rozzo e sbavato diceva senza preamboli:Il prezzo per riavere salvo il bambino è di 50000 dollari in biglietti di piccolo taglio avvolti in tela cerata. Il padre deve recarsi in mac-china da solo all’angolo sud-ovest dei Boulevards La Brea e Wilshi-re alle 11,15 in punto di oggi, buttare il pacchetto sul marciapiede, e proseguire. Eseguire gli ordini, se si vuole evitare il peggio.

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Non c’era nessuna firma.– Visto che è stata imbucata ieri sera, non poteva certo essere con-segnata prima della distribuzione della posta di questa mattina, cioè poco dopo le nove… – osservò l’ispettore Queen.– Ho capito a che cosa stai pensando – mormorò Ellery. – Al fatto che l’angolo sud-ovest dei Boulevard La Brea e Wilshire si trova in una sola città al mondo, cioè a Los Angeles, in California, e che se l’ora indicata per la consegna del prezzo del riscatto a quell’an-golo era fissata per le 11,15 di questa mattina, la cosa è material-mente impossibile.– E questo ovviamente il rapitore lo sapeva – disse l’ispettore. – Ce ne vorrà del tempo prima che si possa andare da Manhattan a Los Angeles in due ore. Perciò anche tu sei d’accordo, Ellery, sul fatto che questo biglietto è fasullo?– Sono d’accordo sul fatto che c’è qualcosa di tremendamente sba-gliato… – confermò Ellery, guardando con aria accigliata il bi-glietto.– Voglio che si faccia qualcosa! – gridò il padre di Billy.– Voi volete solo un bel calcio nel sedere – disse inaspettatamente l’ispettore Queen. – Sono andato a dare un’occhiata in casa vo-stra. – Tirò fuori una manciata di grandi buste quadrate color cre-ma. – Sono identiche alla busta che conteneva il biglietto. La bu-sta è una delle vostre, signor Harper. Non avete per caso rapito voi il vostro bambino per toglierlo a sua madre, eh? E usato il biglietto per sviare le indagini?Il padre di Billy si lasciò cadere su una poltrona. – Mibs, ti giuro che…– Dov’è Billy? – gridò sua moglie. – Che cosa ne hai fatto del bam-bino… ladro che non sei altro?– Oh, finitela, signora Harper – disse una voce. Tutti si voltarono e videro la bella signorina Jones disincrociare le famose gambe ed ergersi in tutta la sua fotografatissima figura.– Date un’occhiata alla carta da lettera, ispettore. È sua.– Della signora Harper? – chiese Ellery, sollevando le sopracciglia.– Esattamente. La settimana scorsa mi ha scritto una lettera di minacce su della carta da lettere assolutamente identica a questa. – Jerryl Jones ebbe una risatina cattiva. – Ha nascosto il bambino da qualche parte e ha spedito il biglietto, usando una busta di Lloyd per far cadere i sospetti su di lui. Si sa che una donna offesa è pericolosa… Caro, mi devi una cena da ieri sera. Se la scambias-simo con un pranzo?Ma Lloyd Harper stava fissando sua moglie.Mibs disse solamente: – Naturalmente non è vero. Non farei mai una cosa simile, Lloyd. E poi, se l’avessi fatta, non sarei stata così stupida da usare proprio la mia carta da lettere.– E nemmeno io avrei usato le mie buste, Mibs – disse Harper con voce strozzata. – Chiunque avrebbe potuto prendere una delle mie buste, ispettore Queen, e veramente anche un foglio della carta

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da lettere di mia moglie. Qualcuno sta cercando di far cadere i sospetti su di me… su di lei… su di noi, insomma!L’ispettore si toccò i baffi in preda a una certa agitazione. Poi bor-bottò: – Un momento – e prese da parte Ellery. – Figlio…– Aspettiamo che torni il sergente – suggerì Ellery cercando di cal-marlo.– Velie? Dove è andato, Ellery?– L’ho mandato a casa nostra per cercare qualcosa nella mia rac-colta di giornali. Voglio controllare se la mia memoria funziona.– A proposito di che cosa?– Di un articolo che ho letto un paio di domeniche fa, papà. Se la memoria non mi tradisce, vedrai che questa faccenda sarà chia-rita.Il sergente Velie ricomparve venti minuti più tardi, subito dopo che l’ispettore Queen ebbe ricevuto due rapporti: uno a proposito della bambinaia, che non aveva ancora rivelato il domicilio di Ralph Kleinschmidt, l’altro a proposito del fatto che le ricerche del piccolo Billy Harper, condotte per tutta la notte in tutta la città, non avevano dato alcun frutto. La signorina M’Govern stava di nuovo piangendo, la bella signorina Jones stava rimbrottando il signor Harper e la signora Harper stava fissando la bella signori-na Jones con gli occhi arrossati da una rabbia omicida.– Grazie, sergente! – Ellery afferrò la sgargiante edizione domeni-cale e la aprì. – Ah… vedi? – Mostrò il giornale a suo padre con aria esultante. – È la storia di un rapimento avvenuto in Califor-nia circa un anno fa. Il bambino è stato trovato quando l’fbi ha arrestato il rapitore e l’uomo è stato processato secondo la legge Lindbergh e giudicato colpevole. È stato giudicato qualche setti-mana fa, ed è per questo che la storia è stata ripresentata nell’edi-zione domenicale. Adesso lascia che ti legga il testo originale del messaggio mandato dal rapitore californiano al padre del bambi-no rapito. – Ellery lesse: “Il prezzo per riavere salvo il bambino è di 50000 dollari in biglietti di piccolo taglio avvolti in carta cerata. Il padre deve recarsi in macchina da solo all’angolo sud-ovest dei Boulevards La Brea e Wilshire alle 11,15 in punto di oggi…”.– Il testo è uguale – riconobbe l’ispettore Queen con voce che vi-brava di emozione.– Identico papà. Fino a dove dice: “Eseguire gli ordini, se si vuole evitare il peggio”. E questo ci dice chiaramente chi c’è dietro al ra-pimento di Billy Harper – concluse Ellery voltandosi.Erano tutti immobili come il casco spaziale di Billy sul busto di George Washington che aveva in casa suo padre.– Il rapitore di Billy Harper – proseguì Ellery, agitando il giornale – non solo ha usato la stessa formula ricattatoria del caso successo in California un anno fa, ma ha anche indicato lo stesso ango-lo di strada di Los Angeles per il pagamento del riscatto. Vale a dire che il rapitore ha fissato un punto d’incontro assolutamente impossibile! Perché avrebbe dovuto farlo? Se il rapimento di Billy

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era una finzione… se, diciamo, il signor Harper avesse voluto im-padronirsi del bambino e dare a tutti, e specialmente a sua mo-glie, l’impressione di un rapimento compiuto da estranei a scopo di ricatto… l’ideatore del piano non avrebbe certo indicato una località impossibile per il pagamento della somma richiesta, su-scitando dei sospetti su tutta la faccenda, quando non avrebbe dovuto far altro che fissare un incontro nell’area di New York e poi semplicemente non farsi vedere. Si sarebbe pensato che il crimina-le avesse cambiato idea o avesse avuto paura.– Perciò il fatto di aver indicato Los Angeles come luogo del pa-gamento di questo caso è completamente assurdo… – aggiunse Ellery con calma – se si pensa al rapitore come a qualcuno che sa-pesse che la cosa era impossibile. Ma se chi ha scritto il messaggio non si rendeva conto del fatto che New York e Los Angeles distano tra loro cinquemila chilometri…?– Via, Maestro, anche un ritardato mentale sa queste cose – obiet-tò il sergente Velie.– Un adulto ritardato, forse, sergente – precisò Ellery con un sor-riso. – Ma un bambino di sette anni, per sveglio che sia, sarebbe certo scusato per questa ignoranza. Signori Harper, sono lieto di dirvi che vostro figlio Billy non è stato rapito da altri che da… se stesso! Probabilmente è stato questo articolo sul giornale della domenica a suggerirgli l’idea e lui, nell’entusiasmo, ha copiato il messaggio del ricatto californiano parola per parola. Ha usato un foglio della vostra carta da lettere, signora Harper e una del-le vostre buste, signor Harper, senza rendersi conto che facendo questo avrebbe fatto ricadere i sospetti sulla sua mamma e sul suo papà… Dov’è, dite? – aggiunse Ellery con un sorriso, rispon-dendo alla domanda piuttosto aspra del padre di Billy. – Be’, io ho l’impressione, in base a vari elementi, che ieri sera Billy, dopo essere sfuggito alla sorveglianza della signorina M’Govern, ab-bia attraversato di nuovo il parco e si sia intrufolato proprio in questa casa, signor Harper…Il piccolo Billy fu trovato dietro un vecchio baule, in solaio, circon-dato dai resti di sei formaggini alla crema e di alcuni panini con la marmellata, oltre a due bottiglie di latte vuote e a tredici gior-nalini a fumetti. Li contò il sergente Velie, sbalordito. Billy disse di essersi rapito “perché gli sembrava una cosa eccitante”. Ellery però ha sempre pensato che il piccolo fosse un genio in fatto di psicologia e che nel suo inconscio sapesse perfettamente che cosa doveva escogitare per far sì che due adulti piuttosto difficili rimet-tessero insieme il suo mondo personale.Questo ovviamente non è assolutamente dimostrabile, ma è signi-ficativo il fatto che la signorina Jerryl Jones non è stata più vista in compagnia di Lloyd Harper e che la signora Harper è tornata ad abitare dall’altra parte del parco.E. Queen, È scomparso un bambino, in M. Zocchi (a cura di), Classico giallo, Mondadori

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 In quale città si svolge la vicenda? A Boston C New York B California D Los Angeles

A2 Nel testo non si dice direttamente da quanti anni sono sposati il padre e la madre di Billy, ma è possibile avanzare un’ipotesi in tal senso. Secondo te, da quanto? Ricopia la frase del testo che giustifica la tua risposta.

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A3 Da come il racconto è presentato, si capisce che Billy viene a sapere dei problemi tra padre e madre ascoltando un dialogo, che lui non capisce a pieno, ma che lo spaventa comunque molto. Ricava dal testo quali sono le parole che Billy non capisce bene e che lo preoccupano di più.

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A4 Perché la madre di Billy non vive più nella grande casa vicino al parco? A A causa della governante, la signorina M’Govern B A causa di un’altra donna, Jerryl Jones C A causa di un trasferimento improvviso in un appartamentino in albergo D A causa del rapimento del figlio

A5 In quale modo scompare Billy? Segna a margine la sequenza in cui si riferisce il fatto: dalla riga

..................... alla riga ..................... .

A6 In quale giorno della settimana? A La domenica B Il venerdì C Il mercoledì D Non viene detto nel testo

A7 In quale luogo scompare? Ricopia l’informazione dal testo.

............................................................................................................................................................................................................................

A8 Per quali ragioni si sospetta che Billy sia stato rapito? Metti una crocetta sulle informazioni corrette.

I genitori sono molto ricchi I genitori stanno per separarsi I giornali si occupano spesso dei genitori Il padre vuole divorziare e risposarsi con un’altra donna Poco prima del fatto un giornalista ha pubblicato un articolo sugli spostamenti di Billy del

venerdì Il bambino è traumatizzato dalla sua nuova vita

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177Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A9 Dove si era nascosto Billy? A Nella casa della madre C Nel parco B Nella soffitta della casa del padre D Nella casa della governante

A10 Il racconto incomincia con un’anticipazione dello svolgimento dei fatti, che contiene anche una spiegazione del fatto per cui l’ispettore Queen non ha chiesto l’intervento dell’FBI.

Si trova dalla riga ……….. alla riga ……….. .

A11 Quali sono gli elementi della lettera di riscatto che non convincono Ellery e l’ispettore Queen? Distinguili tra:

.....................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

A12 In assoluto, quale particolare della lettera anonima lascia più perplesso Ellery? A Il fatto che l’orario per la consegna del riscatto preceda l’ora del rapimento B Il fatto che il luogo previsto per la consegna non sia preciso C Il fatto che i riferimenti per il riscatto riguardino una consegna a Los Angeles anziché a

New York, senza calcolare i tempi materiali di spostamento da una città all’altra D Il fatto che venga chiesta una cifra spropositata e impossibile da racimolare per la famiglia

A13 Durante l’inchiesta, i sospetti cadono su diverse persone, ciascuna delle quali ha un particola-re motivo per cui potrebbe essere sospettato e un particolare che sembrerebbe a prima vista confermare i sospetti. Completa la tabella.

PERSONA SOSPETTATA MOTIVO DEL SOSPETTOPARTICOLARE CHE

CONFERMA I SOSPETTI

Ralph Kleinschmidt

padre

madre

A14 Ricopia le precise parole con cui Ellery spiega che il rapimento deve essere per forza una mes-sinscena allestita da un bambino.

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Per spiegare il suo comportamento, Billy dà una motivazione, anche se la vera ragione per cui ha agito in quel modo è un’altra. Completa le frasi che seguono.

........................................................................................................................................

...........................................................................

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178 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 In “Qualunque fosse la ragione” qualunque è: A aggettivo B pronome C avverbio D nome

B2 In “Era stata ripetuta più volte anche una parola sconosciuta” la forma del verbo è attiva o passiva?

............................................................................................................................................................................................................................

B3 Nella frase “Ah, la ragazza che se ne sta lì seduta con il muso?” ah quale funzione ha? A Verbo B Avverbio C Interiezione D Esclamazione

B4 Nell’espressione “qual era l’indirizzo” quale funzione ha qual? A Pronome dimostrativo B Aggettivo interrogativo C Pronome personale D Aggettivo qualificativo

B5 “Fotografatissima” è: A un aggettivo di grado superlativo B un nome C un avverbio al grado superlativo D un predicativo del soggetto

B6 Identifica i seguenti complementi provenienti tutti dalla stessa proposizione:

Le ricerche: ................................................................................................................................................................................................

Del piccolo Billy Harper: ...................................................................................................................................................................

Condotte: ...................................................................................................................................................................................................

Per tutta la notte: ................................................................................................................................................................................

In tutta la città: ......................................................................................................................................................................................

Non avevano dato: ..............................................................................................................................................................................

Alcun frutto: ............................................................................................................................................................................................

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179Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B7 Che cosa significa l’espressione “qui non si cava un ragno dal buco”? A Non si scova un mostro B Non si arriva a un risultato C Non si agisce con buon senso D Non si trova qualcosa di marcio

B8 Alla riga 23 si dice che il piccolo Billy aveva frainteso il nome “modella”. Quali sono i due signi-ficati attribuiti alla parola?

a. .....................................................................................................................................................................................................................

b. .....................................................................................................................................................................................................................

B9 Quale uso dell’aggettivo riconosci nell’espressione “il più grande uomo del mondo”? A Superlativo assoluto B Superlativo relativo C Comparativo di maggioranza D Comparativo di minoranza

B10 Quale significato attribuisci all’espressione “la signorina M’Govern si era seccata”? A Era dimagrita B Si era risentita C Si era messa a strepitare D Si era girata di scatto

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180 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle conoscenze

Unità 6 - Comico

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è un testo comico? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Che cos’è un testo umoristico?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Un racconto comico da che cosa prende spunto?� Da una situazione immaginaria� Da una situazione reale� Da un fatto che sembra vero ma non lo è� Da una fantasia

4 Di solito al protagonista si affiancano alcuni personaggi secondari: qual è il loro compito?� Contrastare il protagonista� Dargli lo spunto per creare situazioni co-

miche� Essere più spiritosi di lui� Essere il suo opposto

5 Uno dei meccanismi del comico è l’errore: in che cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso errore� Nell’accentuare in modo eccessivo qual-

che situazione� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta

o contraria di quella che ci si aspetta

6 Uno dei meccanismi del comico è la ripeti-zione: in che cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso errore� Nell’accentuare in modo eccessivo qual-

che situazione

� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta

o contraria di quella che ci si aspetta

7 Uno dei meccanismi del comico è l’esagera-zione: in che cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso er-

rore� Nell’accentuare in modo eccessivo qual-

che situazione� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta

o contraria di quella che ci si aspetta

8 Uno dei meccanismi del comico è la sorpre-sa: in che cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso er-

rore� Nell’accentuare in modo eccessivo qual-

che situazione� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta

o contraria di quella che ci si aspetta

9 Che cos’è la caricatura?� Il sorriso amaro intorno a una situazione� I difetti di una persona� La deformazione un po’ grottesca di un

personaggio o di una situazione� La riflessione su alcuni temi di carattere

comico

10 Quali aspetti della lingua caratterizzano un racconto comico?� Un registro alto, perché il genere comico

è colto� I giochi di parole, l’uso di un registro pia-

no per essere accessibile a tutti� Il discorso indiretto più che il dialogo� Il linguaggio discorsivo

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181Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 6 - Comico

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La vecchia lotta con la valigia di Wenceslao Fernandez Florez

Lo scrittore spagnolo Florez, vissuto tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, propone un “classico” della risata: la lotta contro un oggetto che non si riesce a “domare” e sembra dotato di vita propria. Qui si tratta di una valigia che non ne vuole sapere di chiudersi.

Mi sedetti dinanzi a quella valigia gonfia, nella quale la roba avanzava tanto da obbligare il coperchio a una posizione quasi verticale, e affondai tra le mani la testa bollente. Non ricordavo di essere mai stato infelice come in quegli istanti, pur avendo dovuto soffrire dure prove nella mia vita.Dalle nove del mattino non avevo fatto che sperimentare infiniti procedimenti per sistemare nella odiosa cassa1 di pelle di vitello i capi del mio abbigliamento personale, che erano disseminati nel-la camera, ed ero soltanto riuscito a farvene entrare una piccola parte. Era già l’una e mezzo del pomeriggio. Vi do la mia parola d’onore che in tutto quel tempo non avevo fatto altro che fuma-re qualche sigaretta, nei momenti in cui la mia disperazione era così grande che sentivo la ragione venire a mancarmi. Non mi ero nemmeno rasato né vestito; ero rimasto in pigiama e vestaglia, come dopo essermi alzato, e sudavo come se avessi avuto addosso un cappotto.Verso mezzogiorno penso di aver avuta una crisi psichica2, perché ricordo di essere rimasto venti o trenta minuti a trattare la valigia come un essere animato, ragionevole e volitivo3.Le indirizzavo suppliche appassionate e osservazioni così sensate, che, nella mia febbrile4 esaltazione, ritenevo irresistibili anche per una valigia.Le mie imprecazioni assunsero varie sfumature. Da principio furo-no tenere: – So bene – le dicevo – che è molto sgradevole tenere tutte queste cose dentro. Soprattutto le scarpe. Capisco che non ti piaccia portarne tre paia. Bene, allora toglieremo le scarpettine e la valigia si comporterà bene e accetterà tutto il resto!… D’accordo?Ma la valigia continuava a comportarsi male. Io ragionavo: – Oggi finiscono le nostre vacanze, non abbiamo altro rimedio che andarcene. Il treno parte alle tre; io ho già comprato il biglietto e ancora debbo fare molte cose. Su, sii buona!

1 odiosa cassa: odiata valigia.2 crisi psichica: attacco di follia.3 volitivo: dotato di volontà propria.4 febbrile: poco razionale, delirante.

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182 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

E lei, cocciutamente, si ostinava. Allora arrivai a insultarla: – Idio-ta, vecchio otre5! A che diavolo servi? Per quale stupida ostinazio-ne non accetti ora ciò che ammettesti a Madrid6, nell’intraprende-re7 il viaggio? Vuoi beffarti di me, sudicia pellaccia?La maltrattai, persino. Mi vergogno a dirlo, ma la maltrattai. Le detti una terribile pedata, una sola, perché calzavo delicate pan-tofole di pelle e mi feci tanto male che cambiai arma e l’assalii con i pugni. Si mise a risuonare, beffardamente8, come un tamburo.Poi, in un momento di avvilimento, di rilassamento del mio spi-rito, mi ritrovai piangente, inginocchiato accanto a lei, che sba-digliava con la bocca aperta; e nel fondo, molti calzini di diverso colore, arrotolati come palle, davano all’insieme l’aspetto di una cesta di ortaggi: pomodori, peperoni, rape, patate sbucciate, pata-te con la buccia… secondo la tonalità.Quando mi convinsi che non avrei concluso nulla, anche se avessi dedicato a lei il resto della mia vita, feci suonare lungamente il campanello. Tardarono molto ad accorrere. Alla fine apparve la robusta figura di Giacomina, la cameriera, che quasi ostruiva9 lo spazio tra i due stipiti della porta.Le lanciai una triste occhiata di soccorso. Speravo che compren-desse la mia tragica situazione e si precipitasse a prestarmi l’aiuto della sua esperienza. Ma ella continuò a masticare qualcosa che aveva in bocca, senza alcuna visibile preoccupazione.– Giacomina – cominciai con la timidezza con cui tratto sempre la servitù – ha molto da fare in questo momento?– Sto servendo il pranzo alla vecchia del 36, che mangia in camera.– Bene, bene, l’ho chiamata perché… Non mi ricordo se le ho dato la mancia…– È inclusa nel conto, signore.– Non importa, non importa… Prenda questa…– Molte grazie, signore.Sospirai: – Questa valigia mi farà morire, Giacomina. Non riesco a sistemarla.– Succede a molti – mi illuminò10. – È questione di pazienza; vuole altro?– Potrebbe mandarmi Manolo, il suo compagno?– Sta mangiando, signore, è il suo turno.E se ne andò. Trascorsero alcuni foschi11 minuti. Io non potevo rimanere lì come un imbecille, con la roba sparsa e la valigia osti-nata. Decisi di andarmene come potevo, giacché i negozi erano chiusi, e non potevo comprare un baule. Fu allora che udii un ru-more nella stanza accanto. Uscii risolutamente, bussai alla porta e dissi a un signore alto, bruno e sorpreso che venne ad aprirmi: – Vuol essere così gentile da venire nella mia stanza? Mi accade una cosa incomprensibile.Quando accondiscese12, gli spiegai la situazione, frenando a sten-to i singhiozzi. Egli meditava con aria concentrata e perplessa. Poi domandò: – Ma lei ha comprato molta roba?

5 otre: recipiente di pelle (anche la valigia è di pelle) usato per contenere liquidi.6 Madrid: il protagonista del brano vive a Madrid, in Spagna, dove deve fare ritorno dopo una vacanza.7 intraprendere: incominciare.8 beffardamente: come se prendesse in giro.9 ostruiva: chiudeva.10 mi illuminò: mi spiegò.11 foschi: cupi, perché pieni di preoccupazione.12 accondiscese: accettò.

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183Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

– Non ho comprato nulla. Tutto ciò che vede entrò dentro questa maledetta valigia quando intrapresi il viaggio. Anzi, ce n’era di più, perché in albergo mi hanno smarrito due camicie e la lavan-daia mi ha restituito sei colli13 molto più piccoli dei miei.L’uomo scosse la testa.– Le valigie sono così – mormorò – anche a me hanno dato tanti dolori, finché ho deciso di farne a meno. Ora viaggio completa-mente solo, con un nécessaire14. Compro ciò che mi serve e poi lo butto. Non credo di essere l’uomo che fa per lei, ma qualcosa ten-teremo. Cominciamo dalle camicie.Sistemammo le camicie rigide del frac15. Rimaneva appena spa-zio.– Via queste – decise. – Prima gli abiti.Mettemmo gli abiti; non entrava più niente.Provammo molte combinazioni, senza portarle a termine, perché subito ci accorgevamo che non erano indovinate16. L’uomo chiese un momento di pausa, perché, nello star chino, gli era venuto mal di schiena.– Di cosa ha detto che è fatto questo oggetto?– Di vitello.– No – cavillò17 a voce alta – di vitello no. Dire vitello è dire gio-ventù e la pelle sarebbe elastica. Questa è pelle di vacca.Un quarto d’ora di nuovi sforzi gli fecero rettificare18 il suo giudi-zio e mi assicurò che la pelle doveva essere di bue, bue vecchio e molto stanco.Mancava mezz’ora alla partenza del treno, quando riuscimmo, coordinando una certa tecnica (usata molto in questi casi, come mi disse, che consisteva nel pigiare19 la roba con i pugni e saltarci sopra), a introdurre nella valigia una quantità notevole di capi di vestiario. Fu difficilissimo chiuderla. La rovesciammo e ci se-demmo sopra; poi io scivolai cautamente e chiusi a chiave le due serrature. – È fatta! – gridai. – È fatta – sussurrò quel signore, sfinito.Le scarpe, i colletti20 e altre sciocchezze simili erano rimasti fuori, ma decidemmo di avvolgerli in giornali e farne dei pacchetti fa-cilmente trasportabili.– Non dimenticherò mai la sua gentilezza – dissi al mio buon vici-no. – Permetta che io l’abbracci.E l’abbracciai; anche lui era commosso e orgoglioso della sua im-presa.– È la prima volta che trionfo su una valigia – dichiarò – ma per nulla al mondo vorrei ripetere tale lotta. Addio, signore, buon viaggio.– Addio – risposi – grazie a lei non perderò il treno; ho appena il tempo necessario.La sua mano già si protendeva verso la maniglia, quando un’an-gosciata esclamazione lo fece voltare, allarmato: – Che c’è?Io ero livido, con gli occhi sbarrati, le gambe tremanti, le braccia

13 colli: pezzi, capi.14 nécessaire: termine francese, che indica una piccola valigetta dove si mettono le poche cose strettamente necessarie, indispensabili.15 camicie rigide del frac: il frac è un abito maschile elegante, con giacca a code; con il frac s’indossa una camicia bianca con la parte anteriore resa rigida dall’amido, in modo che non si stropicci.16 indovinate: giuste.17 cavillò: entrò in particolari minuti.18 rettificare: correggere.19 pigiare: schiacciare.20 i colletti: fino al secolo scorso, le camicie non avevano colletto cucito (come oggi), ma i colletti si attaccavano per mezzo di bottoni, erano molto alti e induriti dall’amido.

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184 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

penzoloni lungo i fianchi. Indicai il pigiama e la vestaglia che an-cora mi coprivano.– Il mio vestito! – balbettai.Lo avevamo posto nel fondo del diabolico arnese.– Uah! – fece pressappoco il simpatico vicino.E cadde all’indietro.

adatt. da W.F. Florez, in Riso soffiato. Storie comiche dai Grimm a Woody Allen, Einaudi Scuola

La struttura del testo 1 Analizza i riferimenti al tempo e indica con precisione:

2 Di quale materiale è la valigia, stando alle parole di chi sta raccontando?

3 Quali giudizi dà, invece, sul materiale della valigia il signore della camera accanto?

I personaggi 4 Il protagonista tenta di chiamare in aiuto, direttamente o indirettamente, diverse persone:

quali, nell’ordine?

5 Chi racconta si comporta in modi diversi nei confronti della valigia. Quale atteggiamento ha in un primo momento?

6 Quando il protagonista vede che non ottiene risultati, cambia comportamento e compie un gesto che gli procura dolore. Quale?

Le caratteristiche e l’ambientazione 7 Quali sono gli elementi del testo che lasciano pensare che la valigia sia vista come un essere

animato?

8 Quando chi sta raccontando parla alla valigia, usa dei diminutivi (“scarpettine”, “valigina”). Con questa scelta, quale idea della valigia vuole dare?

9 L’elemento comico finale è abilmente preparato sul piano narrativo, perché già in precedenza chi sta raccontando aveva detto come era vestito. Spiega, però, come riesce il narratore a far passare quasi inosservato questo fatto, indicando all’interno di quale ragionamento venga pre-sentata questa osservazione.

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185Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prova INVALSI

Unità 6 - Comico

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il pesce fresco– Scusi – disse il signor Veneranda al pescivendolo, indicando le cassette di pesce – questo pesce è fresco?– Freschissimo – disse il pescivendolo.– Allora – disse il signor Veneranda – se è molto fresco me ne met-ta un mezzo chilo dentro la scollatura della camicia.– Come ha detto? – chiese il pescivendolo, che credeva di non ave-re capito.– Ho detto che me ne metta mezzo chilo dentro la scollatura della camicia – ripeté il signor Veneranda.– Nella scollatura della camicia?– Certo – confermò il signor Veneranda – ho caldo. Lei non ha caldo?– Va bene, ma perché vuole mettere il pesce nella scollatura della camicia?– Perché è fresco – disse il signor Veneranda. – Lei ha detto che è fresco e se è fresco perché non ne approfittiamo? Lei, quando fa caldo che cosa fa?– Mi… faccio vento – balbettò il pescivendolo, confuso.– Si fa vento con il pesce?– No, con un ventaglio – disse il pescivendolo.– Perché, lei vende anche ventagli? – chiese il signor Veneranda.– No, non vendo ventagli – disse il pescivendolo – ho solo pesce.– E allora come fa?– A fare che cosa?– A farsi vento con i ventagli, se ha solo pesce – disse il signor Ve-neranda. – Se uno ha solo il pesce e deve farsi vento, è costretto a farsi vento con il pesce.– Accidenti… io non… – balbettò il pescivendolo, che non capiva più niente.– Lasciamo stare – disse il signor Veneranda – ci pensi sopra e do-mani me lo scrive. Va bene? Altrimenti lei mi fa perdere tutta la giornata.E il signor Veneranda salutò e se ne andò tranquillamente.

da C. Manzoni, Il signor Veneranda, Rizzoli

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186 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Chi sono i personaggi del testo?

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A2 Dove e quando si svolge la scena? A In una giornata calda al mercato B In un negozio durante ferragosto C Al mattino vicino a una bancarella di mercato D A primavera al mercato del pesce

A3 Quale effetto comico ottiene l’espressione “se è molto fresco, me ne metta un mezzo chilo dentro la scollatura della camicia” (righe 4-5)?

A Assurdo C Errore B Caricatura D Estremo

A4 Per quale motivo si parla del ventaglio?

............................................................................................................................................................................................................................

A5 Per che cosa viene scambiato dal signor Veneranda?

............................................................................................................................................................................................................................

A6 Il testo può essere diviso in due parti. Quali? A La prima intorno all’equivoco sulla parola “fresco” e la seconda intorno all’equivoco sull’e-

spressione “farsi vento” B La prima intorno all’equivoco sulla parola “pesce” e la seconda intorno all’equivoco sulla

parola “ventaglio” C La prima intorno all’equivoco sulla parola “caldo” e la seconda intorno all’equivoco sulla

parola “pesce” D La prima intorno all’equivoco sulla parola “scollatura” e la seconda intorno all’equivoco

sulla parola “ventaglio”

A7 Spiega in quale modo viene inteso il senso della parola “fresco” dai due personaggi.

..................................................................................................................

....................................................................................................................................

A8 Sottolinea nel testo la domanda e la risposta attraverso le quali si genera il secondo equivoco verbale.

A9 Quale effetto comico crea la battuta finale del signor Veneranda “altrimenti lei mi fa perdere tutta la giornata” (righe 31-32)?

A Assurdo C Equivoco B Estremo D Doppio senso

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187Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A10 Farsi vento con il pesce è un: A assurdo C gioco di parole B equivoco D ripetizione

A11 La parola “pescivendolo” è: A semplice B composta C astratta D dispregiativa

A12 C’è differenza tra “freschissimo” e “molto fresco”? A No, sono entrambi forme del superlativo B Sì, uno è comparativo e l’altro è superlativo C No, sono entrambi aggettivi di grado positivo D Sì, uno è una forma semplice e l’altro composta

A13 Scrivi un altro significato per la parola “scollatura” presente nel testo alla riga 5.

............................................................................................................................................................................................................................

A14 Scrivi un sinonimo di “farsi vento” (riga 25).

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Quando il pescivendolo balbetta nel rispondere, che cosa dimostra? A Di essere in imbarazzo B Di essere confuso C Di essere stanco D Di essere distratto

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 L’aggettivo bravissimo è un: A superlativo relativo B comparativo di maggioranza C superlativo assoluto D comparativo di uguaglianza

B2 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo passivo? A L’impresa era difficilissima B I genitori erano molto fieri del loro bambino C Paolo era il primo della classe D Una torta a forma di dodecaedro fu promessa a Paolo

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188 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B3 Nella frase “se fosse riuscito a trovare l’ipotenusa dell’elefante ne avrebbero parlato tutti i giornali”, il verbo avrebbero parlato è coniugato al:

A congiuntivo imperfetto B congiuntivo passato C condizionale passato D condizionale presente

B4 Per ciascuna delle seguenti frasi, trascrivi gli avverbi di tempo nello spazio sottostante.

1. I genitori aspettavano sempre con fiducia. 2. Si rese conto subito che questa volta l’impresa era difficilissima.

1. .....................................................................................................................................................................................................................

2. .....................................................................................................................................................................................................................

B5 In quale delle seguenti frasi il che è un pronome relativo? A Gasparino si mise in testa che voleva calcolare l’ipotenusa B Si rese conto subito che questa volta l’impresa era difficilissima C Dedicò tutta la sua vita a risolvere questo problema che lo avrebbe reso famoso D Risponde che sta calcolando la forza del vento

B6 Nella frase “Forza Gasparino, dicevano i genitori”, quale parola svolge la funzione di sogget-to? Individuala e trascrivila di seguito.

............................................................................................................................................................................................................................

B7 Nella frase “Tommaso era un campione”, campione ricopre la funzione di: A soggetto C copula B nome del predicato D attributo

B8 Il soggetto del verbo sapeva nella frase “Sapeva calcolare la quadratura del cerchio” è: A sottinteso B la quadratura C non c’è, perché il verbo sapere è impersonale D è espresso dal verbo calcolare

B9 Nella frase “Un giorno i genitori lo portarono al giardino zoologico”, lo svolge la funzione di: A soggetto C attributo B complemento oggetto D complemento di termine

B10 Quale di queste frasi contiene un complemento di termine? A I genitori erano molto fieri del loro bambino e gli promisero una torta B Paolo rimase chiuso nella stanzetta a fare calcoli su calcoli C Smise di andare a scuola D I genitori aspettavano sempre con fiducia

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189Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 7 - Emozioni

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Lo schiaffo di Mo Yan

Presto avrò trent’anni. L’agitazione di mio padre prima di colpir-mi, e il tremito che gli scuoteva la figura subito dopo, mi fanno capire che ormai sono sospinto tra le fila degli uomini di mezza età, e che il potere di decidere degli eventi che mi riguardano è nelle mie mani, non in quelle di mio padre. Il fatto che mi abbia picchiato, va interpretato come l’ultima disperata battaglia prima di cedere il potere. Il mio cuore è duro come il ghiaccio, non mi arrenderò a nessun costo. […]Mio padre mi volta le spalle, e si dirige verso il muretto che co-steggia l’aia. Oltre quello, l’anacardo bruciato dal sole rovente lascia pendere tristemente dai rami le sue foglie, ma riesce an-cora a gettare una pallida ombra al di qua del muretto, creando attorno una leggera sensazione di freschezza. Mio padre si erge in quella tremula ombra. Sulle sue carni brune si riflettono ir-regolari bagliori, così bianchi da sfumare nel verde, accecanti, bellissimi, si toglie dalla testa quel vecchio cappellaccio di pa-glia che un semplice soffio di vento manderebbe in mille pezzi, lo tiene in mano ma non se ne serve per farsi aria. Sotto il sole implacabile, pagliuzze di grano frusciano nervosamente sull’a-ia. Ogni singolo oggetto che mi circonda riflette i raggi del sole, ogni colore si sveste della propria natura. Quel che ai miei oc-chi appare bianco, diviene nero solo un attimo dopo. Spinte da un’improvvisa brezza di vento, le foglie dell’anacardo si agitano controvoglia, poi reclinano nuovamente il capo, immobili, in-collate nell’aria torbida come sulfuree lingue di fuoco. Mio pa-dre è in piedi di fronte a me. Così freddo, distante. Stanche, le lunghe braccia scendono lungo i fianchi. Braccia che sembrano non riuscire più a sollevare le grandi e pesanti mani. Mani che sembrano ingrandite dal sangue che vi scorre dentro. Mani il cui peso allunga ancor più le braccia. Dalle mani di mio padre emana un senso di tristezza, e rispetto. In me risvegliano oscure e aspre emozioni che mi fanno bruciare la lingua. Le mani pen-dono lungo i fianchi, una stringe fra le dita il vecchio cappellac-cio di paglia, quel cappello mi pietrifica, mi terrorizza, sono sbi-gottito dal fatto che possa ancora esistere. Sono terrorizzato dal rischio che mio padre stringendolo tra le dita, inavvertitamente

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190 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

lo mandi in pezzi. Una volta frantumato, si spargerebbe nell’aria immobile come polvere acida e rovente, rendendo ancor più tor-rida questa estate.

da Mo Yan, Esplosioni, in L’uomo che allevava i gatti, Einaudi

Comprensione 1 Dove si svolge la scena?

2 In quale stagione?

3 Chi sono i protagonisti della situazione descritta?

4 Chi sta parlando è il figlio dell’uomo che ha dato lo schiaffo? Giustifica la tua risposta.

5 Quale particolare del corpo del padre viene posto in evidenza nella descrizione della scena?

6 Quale oggetto viene fatto notare nell’abbigliamento del padre?

Analisi 7 Prova a rilevare di quante emozioni si parla nel testo: elencale e indicane l’intensità, dividendole

in due colonne, una dedicata al padre e l’altra al figlio.

8 Che cosa significa a tuo parere la frase “Il fatto che mi abbia picchiato, va interpretato come l’ultima disperata battaglia prima di cedere il potere”?� Si tratta dell’autorità del padre che non verrà più esercitata sul figlio che ormai ha trent’anni� Si tratta dell’impossibilità di picchiare un figlio dopo una certa età� Sottintende il fatto che il figlio se ne andrà� Si tratta della capacità del figlio di rispondere al padre, ora che è grande

9 Quale significato ha nella scena il cappellaccio di paglia? Può rappresentare a tuo giudizio l’au-torità del padre verso il figlio? Giustifica la tua risposta.

Il tema 10 Quanto è importante l’emozione nei rapporti famigliari? Il testo riporta un’esperienza partico-

lare, di confronto duro, ma può esserci anche una dimensione di coinvolgimento diversa?

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191Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prova INVALSI

Unità 7 - Emozioni

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il nostro amoreIn classe tutti, ragazzi e ragazze, siamo seduti su un’unica stuoia. In coro recitiamo i versetti del Corano e il nostro maestro, se qual-cuno sbaglia, non fa distinzione alcuna nel punirci.Durante la pausa per il pranzo, ci sediamo a gambe incrociate con la faccia rivolta verso il muro, apriamo la cartella e prendiamo il tovagliolo che contiene il panino, il formaggio e il dolce di sesamo.Con la coda dell’occhio, io guardo Darwisha che legge e mangia nel contempo.All’uscita della scuola, la seguo finché non svolta nel vicolo cieco; poi continuo verso casa con la lavagna sotto braccio e con l’im-magine di Darwisha nel cuore.Durante le festività dei morti, stanco di restare in casa, esco e in pieno giorno, senza esserci accordati, Darwisha e io ci ritroviamo là tra le tombe. Allora spezzo il mio dolce e gliene offro la metà, poi mangiamo in silenzio scambiandoci delle occhiate.– Di solito dove giochi?– Nel vicolo.Lo so, lei gioca nel viottolo che porta al nostro quartiere, eppure non ho il coraggio di andarci di giorno. Sono bloccato da una sen-sazione strana e persistente. Senza parlare, sono i nostri occhi che si danno appuntamento. A sera m’infilo nel vicolo e la trovo sulla porta, che mi attende.Siamo lì, muti come due fantasmi, avvolti dalla colpa e dalle te-nebre.– Ci sediamo?Lei non risponde.Mi siedo sulla soglia, la prendo per la mano e la faccio accomoda-re accanto a me. Pian piano mi avvicino a lei fino a che i nostri corpi si toccano. Provo una gioia strana e misteriosa. Allungo la mano, le accarezzo il mento fino a farle voltare il viso verso di me. Mi chino, la bacio e la abbraccio. Tutto questo avviene in silenzio. Sono in estasi, pervaso da una sensazione strana.Ci dimentichiamo del tempo e della paura.Ci scordiamo della famiglia e del quartiere.Neanche i fantasmi ci possono separare.

da N. Mahfuz, Il nostro quartiere, Feltrinelli

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192 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Come trascorrono l’intervallo di pranzo gli allievi della scuola? A Mangiando seduti con la faccia rivolta al muro B Giocando nel cortile della scuola C Leggendo seduti sulla stuoia in classe D Mangiando seduti sulla stuoia in classe

A2 Come si comporta Nagib, il narratore, con Darwisha durante la pausa pranzo? A Divide con lei il pranzo B Le siede accanto in silenzio C La guarda con la coda dell’occhio D Cerca di parlare con lei

A3 Che cosa fa Nagib all’uscita della scuola?

............................................................................................................................................................................................................................

A4 In quale occasione Nagib scopre dove gioca solitamente Darwisha?

............................................................................................................................................................................................................................

A5 Come si danno appuntamento i due ragazzi? A Con un biglietto C Con il telefono B Con gli sguardi D Si incontrano per caso

A6un’intera giornata al cimitero in compagnia dei defunti, consumando, quindi, lì anche i pasti. Ciò che fanno i due ragazzi incontrandosi è quindi:

A in accordo con le abitudini della festa B una trasgressione rispetto a quanto dovrebbero fare C una parte del rituale D un incontro tra i tanti

A7 Dove siedono, quando Nagib raggiunge Darwisha nel vicolo?

............................................................................................................................................................................................................................

A8 Qual è la frase che, a tuo giudizio, esprime meglio la felicità di Nagib? Riscrivila.

............................................................................................................................................................................................................................

A9 Perché i due ragazzi sono “avvolti nella colpa” (riga 23)? A Perché non dovrebbero incontrarsi da soli B Perché la loro relazione è clandestina C Perché sono troppo giovani per essere innamorati D Perché la famiglia e la gente del quartiere non lo permettono

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193Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A10 Quali emozioni provano i due ragazzi? Il testo ne riporta due con i nomi relativi: quali?

a. .....................................................................................................................................................................................................................

b. .....................................................................................................................................................................................................................

A11 Perché vengono citati i “fantasmi” nell’ultima riga del testo? A Perché fanno paura più degli uomini reali B Perché si trovano nel cimitero C Perché i due ragazzi hanno paura D Perché non ci sono persone intorno A12 Che cosa significa l’espressione “con la coda dell’occhio” (riga 7)? A Con gli occhi chiusi B In modo timido, senza che altri vedano C In modo chiaro, esplicito D Con una certa rabbia

A13 Che cosa significa l’espressione “nel contempo” (riga 8)? A In un altro momento B Subito dopo C Nello stesso tempo D Appena prima

A14 Che cosa significa “persistente” (riga 20)? A Insistente B Resistente C Continuo D Inutile

A15 Perché per due volte il protagonista del racconto dice di provare una sensazione “strana”? Spiegalo in una breve frase.

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 “In classe tutti siamo seduti su un’unica stuoia”: quale complemento riconosci in su un’unica stuoia?

............................................................................................................................................................................................................................

B2 “Durante la pausa per il pranzo”: quale complemento riconosci in per il pranzo?

............................................................................................................................................................................................................................

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194 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B3 “Continuo verso casa”: quale complemento riconosci in verso casa?

............................................................................................................................................................................................................................

B4 Trasforma “esco” nella voce del passato remoto corrispondente nel tempo e nella persona.

............................................................................................................................................................................................................................

B5 A quale categoria appartiene “gliene”? A Articolo B Pronome C Avverbio D Verbo

B6 Nella frase “Sono bloccato da una sensazione strana e persistente” il verbo ha forma attiva o passiva?

............................................................................................................................................................................................................................

B7 Esaminando ancora la frase riportata dall’esercizio precedente, quale complemento risulta essere “da una sensazione strana e persistente”?

............................................................................................................................................................................................................................

B8 Nella frase “la trovo sulla porta, che mi attende”, che ha funzione di ..................................................

e si riferisce a .................................................... la ha funzione di .................................................... e si riferisce a

.................................................. .

B9 Nell’espressione “la bacio e la abbraccio”, la ha funzione di: A complemento oggetto B soggetto C complemento d’agente D complemento di modo

B10 Come potresti sostituire eppure nella frase “eppure non ho il coraggio di andarci di giorno”?

............................................................................................................................................................................................................................

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195Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle conoscenze

Unità 8 - Poesia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è un testo poetico? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Che cosa sono il verso e la strofa? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Come si chiamano rispettivamente la strofa costruita da sei versi e quella costituita da otto?� Terzina e sestina� Sestina e ottavina� Sonetto e ottavina� Ottavina e quartina

4 Quale fenomeno si ha quando due versi presentano nella loro parte finale lettere uguali a partire dall’accento?� Un’allitterazione� Una rima� Una consonanza� Un sonetto

5 Come si chiamano i versi che non rimano tra loro?� Assonanza� Versi sciolti� Sonetto� Consonanza

6 Come si chiama la figura retorica che si ha quan-do la frase non termina con la fine del verso, ma prosegue in quello successivo, con elementi strettamente legati al verso precedente?� Similitudine� Allitterazione� Enjambement� Epifora

7 Quando il poeta dispone quattro termini in-crociandoli tra loro, che figura retorica usa?� Enjambement� Chiasmo� Epifora� Metafora

8 Che cos’è una metafora?� È un paragone esplicito tra due termini� È un paragone implicito fra due termini � È un accostamento di termini apparte-

nenti a ambiti sensoriali diversi� È la personificazione di un’idea

9 Che cos’è una sinestesia?� È un paragone esplicito tra due termini� È un paragone implicito fra due termini � È un accostamento di termini apparte-

nenti a ambiti sensoriali diversi� È la personificazione di un’idea

10 Che cos’è la parafrasi?� La riscrittura in prosa del testo poetico

interpretandolo� Il commento al contenuto del testo� La riscrittura in prosa del testo, scioglien-

do i versi, ma rispettandone il significato� L’analisi approfondita di forme e conte-

nuto del testo

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196 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 8 - Poesia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La gatta di Umberto Saba

La tua gattina è diventata magra.Altro male non è il suo che d’amore:male che alle tue cure la consacra1.

Non provi un’accorata2 tenerezza? Non la senti vibrare come un cuoresotto alla tua carezza?Ai miei occhi è perfettacome te questa tua selvaggia gatta,ma come te ragazzaè innamorata, che sempre cercavi,che senza pace qua e là t’aggiravi,che tutti dicevano: “È pazza”.

È come te ragazza.in U. Saba, Antologia del Canzoniere, Einaudi

1 la consacra: la affida.2 accorata: piena di partecipazione.

La struttura del testo 1 In quante strofe è suddivisa la poesia e quanti versi presenta ciascuna strofa?

2 Individua lo schema di rima.

3 Quali versi presentano una rima baciata?

4 Alcuni versi, a volte anche a una certa distanza tra loro, presentano consonanze. Individuali.

Le figure retoriche 5 Quale figura retorica riconosci nell’espressione “come te”?

6 Nella poesia si riscontrano ripetizioni ravvicinate di parole o di espressioni. Individuale e indica come sono definite queste figure retoriche.

7 Secondo te, per quale motivo il poeta ha voluto isolare l’ultimo verso?

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197Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

L’analisi dei contenuti 8 Che cosa è successo alla gattina e perché?

9 Quali sentimenti dovrebbe provare la padrona verso la gattina?

10 Come si presenta la gatta agli occhi del poeta?

11 A chi assomiglia la gatta, secondo il poeta?

12 Il poeta non dice che cosa cercava la ragazza, quando tutti dicevano “è pazza”, ma lo si può intuire dal ragionamento complessivo. Che cosa cercava, secondo te?

La parafrasi 13 Scrivi la parafrasi del testo, scegliendo con cura le parole.

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198 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle conoscenze

Unità 9 - Teatro

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è la commedia? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Che cosa sono atti e scene? .......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Come è costruito il testo di una commedia, dal punto di vista della struttura? Completa il testo che segue.

Il testo si apre con una situazione iniziale,

che è di .........................................................

l’avvio della vicenda che .......................................

si sviluppa poi l’intera vicenda, strutturan-

dosi in ..................................... e ................................

si arriva infine alla conclusione che presen-

ta sempre il ............................................. .

4 Spesso nella commedia si fronteggiano per-sonaggi che appartengono a categorie so-ciali diverse, quali?� Uomini e donne� Nobili e umili� Commercianti e garzoni� Servi e maschere

5 Quali vicende presenta tendenzialmente la commedia?� Quotidiane � Eccezionali e irripetibili� Storiche� Fantastiche

6 Come vengono caratterizzati tendenzial-mente i personaggi?� Rendendo ridicolo il loro abito � Usando esclusivamente le maschere tra-

dizionali della commedia italiana� Mettendo in ridicolo difetti e debolezze� Gli autori lavorano solo parzialmente sul

personaggio, preferiscono caratterizza-re la vicenda

7 Che cos’è la beffa nella commedia?� È un inganno fatto dai poveri e dai de-

boli a danno dei potenti� È un mezzo per far ridere� È un modo per ottenere ciò che si vuole� È un meccanismo dell’assurdo

8 Come si presenta il linguaggio nella com-media?� Alto e sofisticato� Spesso drammatico � Colloquiale e ricco di giochi linguistici� Sobrio

9 Come si presenta il ritmo di una commedia?� Lento � Scorrevole e misurato� Sostenuto e rapido� Ad alti e bassi

10 Quando possiamo collocare l’inizio del ge-nere comico?� Con Shakespeare � Con il mondo antico greco e romano� Con Goldoni� Con Molière

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199Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Unità 10 - Una bella differenza

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Strani stranieri di Vittorio Zucconi

Quando si sbarca in una nazione lontana e diversa, la nostra pri-ma reazione è sempre un po’ stupore e spesso di rigetto. Che gente curiosa. Che abitudini bizzarre. Che lingua impossibile, che città strane.Dopotutto la parola straniero è appunto sorella della parola “stra-no”, o “estraneo”; addirittura nell’antico greco “straniero” si dice-va “barbaro”. Ma chi fa il mio mestiere di giornalista in viaggio per il mondo, non può girare i tacchi, risalire sull’aereo, tornare a casa e dire che la gente di quel posto è “strana”.Un turista lo può fare. Io no. Devo sforzarmi di capire, come fa un medico quando incontra una malattia un po’ difficile.Per capire è necessario leggere, vedere, parlare, pensare. E non ba-sta, il modo migliore è quello di mettersi nei panni di quegli “stra-nieri”. Vivere come vivono loro, mangiare quello che mangiano loro (ma le formiche e i cani no, grazie). Andare nei posti dove vanno loro.E quando si fa tutto questo, poco alla volta una cosa straordinaria succede dentro. Ci si accorge che questi famosi “stranieri” non son poi tanto “strani”, che mangeranno anche piatti per noi un po’ disgustosi, che parleranno una lingua incomprensibile, ma, alla fine dei conti, provano gli stessi dolori e le stesse gioie che provia-mo noi. Hanno le stesse paure e le stesse speranze di tutti gli altri uomini e donne del pianeta Terra. Anche se portano le piume sulla testa, gli zoccoli di legno ai pie-di, anche se hanno la pelle gialla o rossa, tutti vogliono mangia-re, tutti vogliono vedere i propri figli crescere sani e bravi, tutti hanno paura della malattia e della morte. E, come dice un gran-de scrittore inglese, William Shakespeare, nella commedia inti-tolata Il Mercante di Venezia, tutti sanguinano allo stesso modo, quando si pungono. Tutti ridono allo stesso modo, quando gli fai solletico.E tutti considerano quelli che sono diversi da loro “strani” e “stra-nieri”.

da V. Zucconi, Stranieri come noi, Einaudi

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200 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Comprensione 1 Che cosa immagina l’autore in apertura del testo?

2 A quali parole è affine la parola straniero?

3 Che cosa è necessario fare per entrare in contatto con il luogo in cui si arriva?

Analisi 4 Zucconi dice che entrando in contatto con una popolazione straniera si sente dentro una ”cosa

straordinaria”: di che cosa si tratta, secondo te, alla luce di tutto quanto detto nel testo?

5 Che cosa significa l’affermazione finale “tutti considerano quelli che sono diversi da loro ‘strani’ e ‘stranieri’”?

6 Credi sia condivisibile l’affermazione di Zucconi che tutti i popoli, per quanto diversi tra loro, sono tutti fatti da persone che desiderano le stesse cose?

Il tema 7 Pensi che in questo testo sia presente un invito a stringere una relazione con un altro popolo

solo dopo averne approfondito la conoscenza?

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201Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Prova INVALSI

Unità 10 - Una bella differenza

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La casa giapponese tradizionaleLa casa tradizionale giapponese è fatta tutta di materiali vegetali: travi per i pilastri di sostegno, tavole di legno o carta per le pareti, paglia per il tetto. Non ha fondamenta, ma poggia su una piatta-forma alta circa 50 cm dal suolo e sostenuta da bassi pilastri con uno zoccolo di pietra. A volte non ha finestre: ma due o tre delle sue quattro pareti esterne sono pannelli movibili, che è possibile to-gliere al mattino e rimettere la sera. Di giorno, si vive praticamen-te all’aria aperta. Anche all’interno ci sono tramezzi asportabili o scorrevoli, fatti di carta semitrasparente tesa in un telaio di legno.L’interno è caratterizzato invece da una meticolosa pulizia: vi si cam-mina con le calze o con le pantofole, lasciando le scarpe all’ingresso. La possibilità di spostare le pareti divisorie interne dà alla casa una estrema varietà di possibili aspetti, perché può essere un unico gran-de vano oppure un insieme di piccole stanze. L’arredamento è sempli-ce: ci sono pochi mobili o utensili in vista; ciò che può servire quando ci si trova in casa è raccolto in armadi, dai quali si estrae quando serve. Si mangia inginocchiati su una stuoia, attorno a un tavolino molto basso. Si dorme su materassi (futón) o trapunte di cotone che al mattino vengono anch’esse riposte negli armadi. Ogni casa giap-ponese ha una stanza da bagno, con una grande vasca, per lo più quadrata e con il fondo sotto il livello del pavimento. Le case dei ricchi hanno anche, quasi sempre, un giardino con piante e fontane, o fatto soltanto di ghiaia e sassi, ma disposti in maniera artistica e ordinata.La semplicità e la funzionalità dell’arredamento, la ricerca di un rapporto con la natura circostante hanno suscitato molta ammi-razione negli architetti moderni in tutto il mondo. Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia.Queste case non sono molto calde e servono poco contro i frequen-ti terremoti. È vero che sono facili e poco costose da ricostruire, ma è anche vero che la loro struttura è abbastanza pesante da causa-re gravi danni alle persone e agli oggetti, in caso di crolli.La ricchezza di legname e l’attaccamento alle tradizioni hanno contribuito a mantenere in vita questo tipo di casa, con poche va-riazioni, fino ai nostri giorni, soprattutto nelle campagne e alla periferia delle città.

da G. Sofri (a cura di), Geografia dei continenti extraeuropei, Zanichelli

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202 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Quali materiali naturali sono indicati nel testo? A Legno, paglia, plastica B Fibre vegetali e metallo C Legno, carta e paglia D Legno, terracotta e paglia

A2 La casa tradizionale giapponese: A poggia su un basamento molto alto rispetto al suolo B non ha fondamenta C ha fondamenta alte 50 cm D non ha tetto

A3 Nella frase “A volte non ha finestre” (riga 5), a chi si riferisce il soggetto sottinteso?

............................................................................................................................................................................................................................

A4 In quale momento si vive “praticamente all’aria aperta” (righe 7-8)?

............................................................................................................................................................................................................................

A5 Che cosa significa “asportabili” (riga 8)? A Che possono essere tolti B Che devono essere tolti C Che possono essere venduti a peso D Che possono essere abbattuti

A6 Che cosa indica la congiunzione o nella frase “ci sono tramezzi asportabili o scorrevoli” (righe 8-9)?

A Che in una casa tradizionale giapponese i tramezzi possono essere sia di tipo asportabile sia di tipo scorrevole

B Che in una casa tradizionale giapponese i tramezzi sono solo asportabili C Che in una casa tradizionale giapponese ci sono solo tramezzi scorrevoli D Che in una casa tradizionale giapponese non possono coesistere tramezzi dei due tipi indi-

cati nel brano

A7 Nella frase “L’arredamento è semplice: ci sono pochi mobili o utensili in vista” (righe 14-15), quale funzione ha l’uso dei due punti?

A Serve a introdurre la ragione, la causa della frase “L’arredamento è semplice” B Serve a introdurre un elenco di cose C Serve ad anticipare un commento sulle abitudini dei giapponesi D Serve ad anticipare un discorso diretto

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203Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

A8 Come mangiano i giapponesi in una casa tradizionale? A Sdraiati B Inginocchiati su una stuoia C Seduti a un tavolo D Inginocchiati su un cuscino

A9 La parola “futón” (riga 18) è di origine ................................................................... .

A10 Spiega perché la casa giapponese ha suscitato ammirazione negli architetti del mondo.

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

A11 Che cosa si intende con “rovescio della medaglia” (riga 27)? A Gli aspetti negativi di qualcosa B Il vero prezzo di un oggetto C La natura ambigua di un fenomeno D Un secondo uso nascosto di uno strumento

A12 Perché, in caso di crollo, una casa tradizionale giapponese può essere pericolosa? Ricopia la frase che riporta l’informazione richiesta.

............................................................................................................................................................................................................................

A13 Il testo tratta: A solo della casa tradizionale dei giapponesi B della casa tradizionale dei giapponesi, ma anche di quella moderna C delle case preistoriche del Giappone D delle case giapponesi in confronto a quelle europee

A14 Qual è la funzione del testo che hai letto?

............................................................................................................................................................................................................................

A15 La descrizione del testo a quale delle categorie esaminate nell’Unità appartiene: stare, migra-re, viaggiare?

............................................................................................................................................................................................................................

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Indica quale dei seguenti è un pronome personale. A Qualcuno C Vi B Quello D Uno

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204 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

B2 In quale delle seguenti frasi il soggetto è sottinteso? A Alla fine, ci siamo resi conto dell’amara verità B Il professore vorrebbe interrogarti domani C Non bisogna mai credere a Giovanni! D Arriva il postino tra qualche minuto

B3 Utilizzando le parole date, scrivi una frase di senso compiuto che presenti un complemento d’agente. Il verbo ti viene dato all’infinito.

Ieri interrogare professore di matematica Giovanni della classe III C

............................................................................................................................................................................................................................

B4 Nella frase “Qualcuno di noi voleva seguirlo?”, quale funzione svolge di noi? A Soggetto C Complemento predicativo del soggetto B Complemento partitivo D Complemento di causa efficiente

B5 Nella frase “Bisogna montare il modellino come è indicato nelle istruzioni”, quale funzione svolge il modellino?

A Soggetto B Complemento oggetto C Complemento predicativo D Complemento di causa efficiente

B6 Nella frase “L’interno è caratterizzato da una meticolosa pulizia“ quale funzione ha da una meticolosa pulizia?

A Soggetto C Complemento predicativo B Complemento oggetto D Complemento di causa efficiente

B7 Nella frase “Quel dolce ci piace davvero tanto”, ci è: A un aggettivo C una preposizione B un pronome D una congiunzione

B8 Quale dei seguenti verbi non è di modo finito? A Furono C Tuona B Raccontare D Abbia vissuto

B9 Quale complemento è di legname nell’espressione “la ricchezza di legname”? A Specificazione C Argomento B Materia D Partitivo

B10 Nell’espressione “togliere al mattino e rimettere la sera” quale funzione hanno al mattino e la sera?

A Tempo determinato C Termine B Tempo continuato D Stato in luogo

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205Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

1 Quando si può dire che gli eventi narrati sono organizzati secondo la fabula?

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2 Quando si può dire che gli eventi narrati sono organizzati secondo l’intreccio?

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3 Indica i due principali scarti o variazioni temporali che possono essere presenti a livello di intrec-cio. Definiscili brevemente.

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4 Completa.

Quando in un testo gli eventi sono raccontati secondo l’intreccio, fabula e intreccio ..........

................................................................., ma ................................................ .

5 A tuo giudizio, le variazioni temporali compaiono di più in una narrazione breve oppure in una narrazione estesa? Motiva la tua risposta.

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6 Quale tipo di narratore ricorre all’uso di analessi e prolessi? Perché?

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Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Fabula e intreccio

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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206 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

1 Che cosa si intende per “spazio della storia”?

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2 Quando si può dire che lo spazio è come “una cornice”?

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3 Quando si può dire che lo spazio crea l’atmosfera della storia narrata?

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4 Quando lo spazio è un “personaggio”?

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5 Che cosa significa che lo spazio è presentato come “simbolo” di qualcosa?

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Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Gli spazi della storia Lo spazio e il suo significato

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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207Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

1 Come si definisce la “voce” che narra una storia?

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2 Come si definisce questa voce, quando coincide con il protagonista o con uno dei personaggi del racconto?

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3 In quali generi letterari che hai studiato si può trovare questo tipo di narratore?

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4 Come si definisce la voce che narra la storia quando non appartiene né al protagonista né a uno dei personaggi?

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5 Fornisci una definizione di punto di vista o focalizzazione di un racconto.

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6 Quando il narratore è il protagonista o uno dei personaggi della vicenda, che prospettiva è presente? Tale prospettiva è totale oppure parziale e limitata?

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7 Come si definisce il narratore esterno che sa già tutto quello che è accaduto, accade o accadrà?

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Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Il narratore è come un regista

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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208

In questa sezione viene proposta una serie di schede fotocopiabili relative al volume di Letteratura. Dalle origini all’Ottocento.

� Cinque prove sulle conoscenze e sulle abilità relative ai periodi storico letterari presi in esame (Il Duecento e il Trecento; Il Quattrocento e il Cinquecento; Il Seicento e il Settecento; Il primo

Ottocento; Il secondo Ottocento), strutturate in due parti: una sequenza di domande aperte e un testo con analisi guidata.

� Tre prove di verifica delle conoscenze e delle abilità per gli autori maggiori del Duecento e del Trecento, data la difficoltà registrata dagli studenti nello studio di questi autori e opere.

Per la valutazione delle prove abbiamo ritenuto opportuno lasciare piena libertà ai colleghi, perché le risposte possono variare molto sia in ordine al tipo di lavoro svolto in classe sia per la capacità dei ragazzi rispetto all’analisi dei testi letterari. Inoltre la valutazione oggettiva può essere falsata dal fatto che ogni risposta aperta ha in sé un elemento personale, che solo il singolo docente è in grado di valutare correttamente, all’interno del proprio gruppo-classe.

Le soluzioni delle prove (utili per velocizzare il processo di correzione) si trovano alle pagine 393-400.

LetteraturaDalle origini all’Ottocento

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209Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 1 Il Duecento e il Trecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Con quale data convenzionale ha inizio il Medioevo?

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2 Quali popoli occupano, rispettivamente, il nord e il centro-sud dell’Italia nell’epoca successiva alla caduta dell’Impero romano d’Occidente?

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3 Quale istituzione costituisce l’unico punto di riferimento unitario dell’Italia in quest’epoca?

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4 Quale re contrasta e ferma l’espansione araba in Europa?

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5 A partire da quali secoli si assiste a una rinascita della vita nelle città?

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6 A quale istituzione politica dà origine l’evoluzione della vita in città?

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7 Come vengono definite le lingue che nascono dall’evoluzione del latino e perché hanno questo nome?

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8 Quali sono i primi documenti scritti in volgare in Italia e in che cosa consistono?

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.................................................................................................................................................................................................................................

9 Perché il volgare, in campo letterario, è usato proprio nella letteratura religiosa?

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10 Qual è una delle nuove forme metriche sperimentate con la poesia volgare?

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Verifica delle conoscenze

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210 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

11 Come si chiama il movimento poetico che si sviluppa a Firenze verso la fine del XIII secolo?

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12 Quale, tra i seguenti poeti, non è un rappresentante del dolce stil novo? Dante Alighieri – Guido Cavalcanti – Guido Guinizzelli – Francesco Petrarca

13 Qual è, nel Duecento, uno dei più famosi libri di viaggio, in cui l’autore racconta ciò che ha visto nel suo soggiorno nel lontano Oriente?

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Verifica delle abilità

Voi che per li occhi mi passaste ‘l core di Guido Guinizzelli

5

10

Voi1 che per li occhi mi passaste ’l core

e destaste la mente che dormia,

guardate a l’angosciosa vita mia,

che sospirando la distrugge Amore.

E’ vèn tagliando di sì gran valore,

che’ deboletti spiriti van via:

riman figura sol en segnoria

e voce alquanta, che parla dolore.

Questa vertù d’amor che m’ha disfatto

da’ vostr'occhi gentil’ presta si mosse:

un dardo mi gittò dentro dal fianco.

Sì giunse ritto ’l colpo al primo tratto

che l’anima tremando si riscosse

veggendo morto ’l cor nel lato manco.

G. Contini (a cura di), Poeti del Duecento, vol. II, Ricciardi

Voi che attraverso gli occhi …………...…………………

e risvegliaste …………...…………………,

osservate la vita mia piena di angosce,

che Amore, a forza di sospiri, distrugge.

Egli viene avanti colpendo di taglio con così

[grande forza,

che gli spiriti vitali, indeboliti, …………………………:

rimangono in proprio potere solo l’aspetto

e un po’ di voce, ………….........................………………….

…………....................…………… che mi ha distrutto

dai vostri nobili occhi rapida si mosse:

……...........……...………………… dentro il fianco.

Giunse così preciso il colpo al primo lancio

che …………...……….........................................…………

……........................……...………………… sul lato sinistro.

1 voi: il poeta si rivolge alla donna amata.

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211Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

1 Quale effetto produce la donna sul poeta innamorato?

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2 Attraverso quale parte del corpo la donna provoca nel poeta la passione?

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3 Qual era la condizione del poeta prima di innamorarsi della donna di cui parla? Indica i versi e i punti che confermano la tua risposta.

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4 Quali sono le uniche due cose che rimangono al poeta colpito da amore?

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5 Quando il poeta afferma “un dardo mi gittò dentro dal fianco” (v. 11), quale figura retorica usa?

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6 Su quale fianco il dardo d’amore colpisce il poeta? Motiva la tua risposta.

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Che cosa succede all’anima del poeta, dopo che è colpito dal dardo d’amore?

.................................................................................................................................................................................................................................

8 Qual è la condizione emotiva del poeta in conseguenza di questo suo innamoramento? Motiva la tua risposta.

.................................................................................................................................................................................................................................

9 Rintraccia nel testo tutte le espressioni che richiamano l’idea della guerra, del combattimento, dello scontro e della lotta.

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10 Individua lo schema di rima.

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212 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 2 Dante Alighieri

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Dove nasce Dante e in che anno?

.................................................................................................................................................................................................................................

2 A quale partito politico appartiene Dante?

.................................................................................................................................................................................................................................

3 Quale importantissima carica politica arriva a ricoprire Dante all’interno del Comune di Firenze?

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4 Perché Dante viene esiliato da Firenze?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Dove muore Dante e in che anno?

.................................................................................................................................................................................................................................

6 Da quante cantiche è composta la Divina Commedia?

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7 A quali luoghi dell’oltretomba corrispondono le cantiche della Divina Commedia?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

8 Quanti sono in tutto i canti della Divina Commedia e come sono suddivisi nelle varie cantiche?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

9 Chi accompagna Dante nell’Inferno e nel Purgatorio e che cosa rappresenta simbolicamente questo personaggio?

.................................................................................................................................................................................................................................

10 Chi accompagna Dante nel Paradiso e che cosa rappresenta simbolicamente questo personaggio?

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Verifica delle conoscenze

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213Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

La gente nuova e i subiti guadagni Inferno XVI,64-78

5

10

15

«Se1 lungamente l’anima conduca

le membra tue», rispuose quelli2 ancora,

«e se1 la fama tua dopo te luca,

cortesia e valor dì se dimora

ne la nostra città sì come suole,

o se del tutto se n'è gita fora;

ché Guiglielmo Borsiere3, il qual si duole

con noi per poco4 e va là coi compagni,

assai ne cruccia con le sue parole».

«La gente nuova e i sùbiti guadagni

orgoglio e dismisura han generata,

Fiorenza5, in te, sì che tu già ten piagni».

Così gridai con la faccia levata;

e i tre, che ciò inteser per risposta,

guardar l’un l’altro com’ al ver si guata.

«Possa per lungo tempo la tua anima guidare

.....................................................», rispose egli ancora,

«........................................................................... rifulgere,

dicci se la cortesia e il valore .......................................

nella nostra città ............................................................,

o se del tutto .....................................................................

perché Guglielmo Borsiere, il quale si lamenta

con noi da poco tempo e cammina là con altri

[compagni,

.....................................................................................................».

«La gente nuova e i guadagni ...................................

................................................. mancanza di misura,

Firenze, in te, ...................................................................».

e i tre, che .............................................................................,

si guardarono l’un l’altro ..............................................

1 se: “se” qui esprime desiderio che un augurio possa avverarsi, realizzarsi.2 quelli: si tratta di Iacopo Rusticucci, ricco e famoso personaggio fiorentino.3 Guiglielmo (= Guglielmo) Borsiere: fiorentino, noto cavaliere cortese, protagonista anche di una novella di Boccaccio. Morto da poco, Guglielmo Borsiere porta ai

fiorentini puniti dell’Inferno (tra cui, Iacopo Rusticucci che sta parlando con Dante), notizie non positive della loro città.4 per poco: Dante fa intendere che Guglielmo Borsiere è morto da poco.5 Fiorenza: Firenze.

1 Che cosa chiede Iacopo Rusticucci a Dante?

.................................................................................................................................................................................................................................

2 A Dante Iacopo Rusticucci rivolge due auguri. Quali?

a. ..........................................................................................................................................................................................................................

b. ..........................................................................................................................................................................................................................

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214 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

3 Per quale ragione gli fa questi auguri?� Per prenderlo in giro� Perché è superstizioso� Per ingraziarsi la sua benevolenza� Per una pura e semplice combinazione

4 Chi ha di recente parlato di Firenze a Iacopo Rusticucci?

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Che cosa risponde Dante alla domanda su Firenze?

.................................................................................................................................................................................................................................

6 Quali sono, secondo Dante, le cause che hanno portato di recente Firenze a un cambiamento?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Quale sentimento esprime, a tuo giudizio, il fatto che, nel pronunciare le sue parole, Dante gridi e tenga la faccia “levata”?� Esprime la sua incertezza sull’accaduto� Esprime il suo sdegno per l’accaduto � Esprime il suo divertimento per l’accaduto� Esprime la sua accettazione dell’accaduto

8 Quale struttura metrica riconosci in questi versi di Dante?

.................................................................................................................................................................................................................................

9 Quale schema di rima ritrovi in questi versi di Dante?

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.................................................................................................................................................................................................................................

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215Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 3 Francesco Petrarca

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Dove nasce Petrarca e in che anno?

.................................................................................................................................................................................................................................

2 Dove si reca Petrarca nel 1312?

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3 Per quale potente famiglia lavora Petrarca?

.................................................................................................................................................................................................................................

4 Con quale nome Petrarca chiama la donna che egli ama e canta nel Canzoniere?

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Quale importante riconoscimento artistico ottiene Petrarca nel 1341 e dove?

.................................................................................................................................................................................................................................

6 In che anno muore Petrarca e dove?

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Da quante poesie è costituito il Canzoniere di Petrarca e a che cosa corrisponde il numero com-plessivo?

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8 Con quale criterio sono raccolte e organizzate le poesie del Canzoniere di Petrarca?

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Verifica delle conoscenze

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216 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

La vita fugge, et non s’arresta una hora

5

10

La vita fugge, et non s’arresta una hora1,

et la morte vien dietro a gran giornate,

et le cose presenti et le passate

mi dànno guerra, et le future anchora;

e ‘l rimembrare et l’aspettar m’accora,

or quinci or quindi, sí che ‘n veritate,

se non ch’i’ ò di me stesso pietate,

i’ sarei già di questi penser’ fòra2.

Tornami avanti, s’alcun dolce mai

ebbe ‘l cor tristo; et poi da l’altra parte

veggio al mio navigar turbati i vènti;

veggio fortuna in porto, et stanco omai3

il mio nocchier, et rotte arbore et sarte4,

e i lumi bei5 che mirar soglio, spenti.

La vita fugge, ......................................................................,

e la morte segue a marce forzate,

e le cose presenti e le passate

....................................................

e il ricordare e l’aspettare ...........................................,

ora da una parte, ora dall’altra, al punto che

[in verità,

se non avessi pietà di me stesso,

........................................................................................................

Mi torna davanti [agli occhi], ..........................................

vedo turbati i venti ....................................................

vedo tempesta [anche] nel porto, e ......................

..............................

il mio timoniere, e rotto l’albero e le sartie,

............................................ che sono solito ammirare,

[li vedo] spenti.

1 hora: attimo, istante, momento.2 fòra: fuori.3 omai: ormai.

4 sarte: sartie (cavi, funi, nel linguaggio della navigazione).5 i lumi bei: sono gli occhi di Laura, la donna amata dal poeta.

1 Quale convinzione ha Petrarca riguardo alla vita?

.................................................................................................................................................................................................................................

2 Come si comporta la morte rispetto alla vita dell’uomo?

.................................................................................................................................................................................................................................

3 Quale figura retorica riconosci nell’immagine del v. 2, “la morte vien dietro a gran giornate”?� Anafora� Similitudine� Personificazione� Onomatopea

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217Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

4 Nei vari piani temporali, qual è quello che dà speranza al poeta?� Il presente� Il passato� Il futuro� Nessuno

5 Che cosa intende dire Petrarca, quando afferma che, se non avesse pietà di se stesso, si sarebbe già tirato fuori dai pensieri che lo assillano?

.................................................................................................................................................................................................................................

6 A che cosa paragona Petrarca la propria vita?

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Qual tipo di figura retorica riconosci in questo paragone?� Una metafora� Una similitudine� Una personificazione� Nessuna figura retorica in particolare

8 Quale elemento potrebbe aiutare il poeta nella sua difficile situazione?

.................................................................................................................................................................................................................................

9 Arriva o no al poeta l’aiuto sperato? Motiva la tua risposta.

.................................................................................................................................................................................................................................

10 Il fatto che gli occhi della donna amata siano definiti “spenti” (v. 14), come si può spiegare, se-condo te, rispetto agli ultimi versi della poesia?

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218 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 4 Giovanni Boccaccio

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 In che anno nasce Boccaccio e dove probabilmente?

.................................................................................................................................................................................................................................

2 Dove viene inviato dal padre, per fare pratica bancaria?

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3 Quale grave disgrazia si abbatte nel 1348 su Firenze?

.................................................................................................................................................................................................................................

4 Quale importante e prestigioso compito di ambito letterario svolge Boccaccio per un anno, a partire dal 1373, su incarico del Comune di Firenze?

.................................................................................................................................................................................................................................

5 Dove muore Boccaccio e in che anno?

.................................................................................................................................................................................................................................

6 Che cosa significa, in greco, il titolo Decameron, che contraddistingue la raccolta di novelle di Boccaccio?

.................................................................................................................................................................................................................................

7 Quante novelle in tutto comprende il Decameron?

.................................................................................................................................................................................................................................

8 Quali sono due temi particolarmente trattati da Boccaccio nel Decameron?

.................................................................................................................................................................................................................................

9 Quale potere ha, nell’opera del Decameron, il re o la regina di giornata?

.................................................................................................................................................................................................................................

10 Com’è definita tutta la parte di narrazione del Decameron che non fa parte delle novelle vere e proprie?

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................

Verifica delle conoscenze

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219Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Guglielmo BorsiereC’era a Genova, tanto tempo fa, un gentiluomo di nome Erminio dei Grimaldi che (secondo i soliti informati) superava per possedi-menti, mobili e immobili, ma di gran lunga, il patrimonio dei più ricchi cittadini italiani, ma bisogna dire che tanto li batteva per ricchezza quanto per avarizia e grettezza1. Per questo motivo non solamente teneva la borsa stretta a più non posso piuttosto di cor-rere il rischio di venire incontro a qualcuno in difficoltà, ma so-steneva grandissime privazioni nello stretto necessario a se stesso, contrariamente all’andazzo generale dei genovesi, che ci tengono molto a essere tutti in ghingheri2, e per inciso lesinava3 persino nel mangiare e nel bere. Tanto che più nessuno lo chiamava Gri-maldi, ma per tutti era il signor Erminio Spilorceria.A quei tempi (l’amico intanto, a forza di non spendere, moltiplica-va il capitale4) arrivò a Genova un prestigioso cortigiano di belle maniere e sciolto di lingua, tale Guglielmo Borsiere, tutt’altra pa-sta dei portaborse5 di oggigiorno, corrotti e scoppiati…Guglielmo era onorato da tutti i gentiluomini di Genova, che face-vano a gara per riceverlo nelle loro case. Dopo parecchi giorni ch risiedeva in città, ne aveva sentite delle belle sulla miseria morale e sull’amorale avarizia6 di Erminio e voleva vederlo.A Erminio era già venuta all’orecchio la fama che Guglielmo Bor-siere aveva di uomo in gamba e disponendo, per quanto spilorcio, di qualche barlume di gentilezza, lo ricevette con parole amiche-voli, la faccia contenta, e prese a discutere con lui di tutto un po’; sempre ragionando7, lo portò assieme ad alcuni altri genovesi in una sua villa nuova di zecca, per la quale non aveva badato a spese, e, dopo avergliela mostrata, gli disse: – Oh, signor Guglie-mo, lei che di cose ne ha viste e sentite a migliaia, saprebbe con-sigliarmi un qualche soggetto fuori del comune da fare dipingere nella sala di questa mia dimora? Intendo dire una cosa mai vista?Gli rispose Guglielmo, sentendolo parlare così a sproposito: – Illu-stre, non penso di saperle insegnare una cosa mai vista, a parte bazzecole e quisquilie; se proprio insiste, posso però insegnarglie-ne una che lei certamente non ha visto mai.– Oh, la prego – disse Erminio – e quale sarebbe? – non sospet-tando che l’altro avrebbe risposto pronto: – Ci faccia dipingere la liberalità.A sentire questa parola, Erminio fu assalito improvvisamente da una vergogna tale da fargli cambiare quasi del tutto opinione ri-spetto a quella avuta sino a quel momento: – Signor Guglielmo, ce la farò dipingere, sì, e in modo tale che né lei né altri potranno mai a ragione dirmi che non l’ho mai né vista né conosciuta.

1 grettezza: piccolezza d’animo.2 in ghingheri: eleganti.3 lesinava: cercava di risparmiare.4 il capitale: l’insieme dei beni, la ricchezza.5 portaborse: un portaborse è una persona che lavora alle dipendenze di un personaggio di un certo potere e prestigio e si dimostra passivo e totalmente ubbidiente nei suoi confronti.6 sulla miseria morale e sull’amorale avarizia: cir ca la povertà d’animo e l’avarizia degna di un uomo di poche qualità.7 ragionando: chiacchierando.

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220 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Da quel giorno, tale fu l’effetto delle parole di Guglielmo che Er-minio Spilorceria si trasformò nel più ospitale e liberale8 dei gen-tiluomini e nel più ossequiato9, ai suoi tempi, da stranieri e geno-vesi.

adatt. da A. Busi, Il Decamerone di Giovanni Boccaccio, Rizzoli

8 liberale: generoso.9 ossequiato: omaggiato e rispettato.

1 Dove vive Erminio dei Grimaldi?

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2 Qual è la sua condizione economica?

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3 Che soprannome ha e perché?

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4 Chi va a trovare Erminio dei Grimaldi?

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5 Che cosa fa vedere Erminio dei Grimaldi a Guglielmo Borsiere?

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6 Che consiglio chiede Erminio dei Grimaldi a Guglielmo Borsiere?

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7 Che cosa risponde Guglielmo Borsiere?

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221Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

8 Qual è la reazione di Erminio de’ Grimaldi alla risposta inattesa di Gugliemo Borsiere?

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9 Qual è il significato della parola “liberalità”?

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10 A che genere narrativo appartiene il racconto di Boccaccio sopra riportato?� Novella� Poema epico� Fiaba� Testo teatrale

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222 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 5 Il Quattrocento e il Cinquecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Quali sono le due grandi istituzioni politiche che, tra il Quattrocento e il Cinquecento, entrano definitivamente in crisi?

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2 Quale importante conseguenza deriva da questa crisi?

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3 Quale evento segna convenzionalmente la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età moderna?

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4 Quale conseguenza ha, per gli Stati nazionali, la scoperta dell’America?

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5 Quale oceano diventa il centro di intensi traffici marittimi e commerciali, sottraendo questo ruolo al Mediterraneo?

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6 Quale istituzione politica nasce come sviluppo della crisi dei Comuni italiani?

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7 Che cosa s’intende con il termine “Umanesimo”?

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8 Com’è definito il contesto culturale che si crea dopo l’Umanesimo, tra il Quattrocento e il Cin-quecento?

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9 In che anno ha inizio la Riforma Protestante e chi la provoca?

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10 In che modo la Chiesa di Roma cerca di bloccare la diffusione del protestantesimo?

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Verifica delle conoscenze

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223Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

11 Quale obiettivo si pone la Chiesa di Roma, utilizzando strumenti come il Tribunale dell’Inquisi-zione e l’Indice dei libri proibiti?

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12 Quali conseguenze ha, sul clima culturale in Italia, il Concilio di Trento? .................................................................................................................................................................................................................................

Verifica delle abilità

La fuga di Angelica di Ludovico Ariosto

8

Nata pochi dì inanzi era una gara

tra il conte Orlando e il suo cugin Rinaldo,

che entrambi avean per la bellezza rara1

d’amoroso disio l’animo caldo.

Carlo2, che non avea tal lite cara,

che gli rendea l’aiuto lor men saldo,

questa donzella, che la causa n’era, tolse,

e diè in mano al duca di Bavera3;

9

in premio promettendola a quel d’essi,

ch’in quel conflitto, in quella gran

[giornata,

degl’infideli4 più copia uccidessi,

e di sua man prestasse opra più grata.

Contrari ai voti poi furo i successi;

ch’in fuga andò la gente battezzata5,

e con molti altri fu ‘l duca prigione6,

e restò abbandonato il padiglione7.

8

…….................…...……………… era nata una gara

tra il conte Orlando e suo cugino Rinaldo,

………..............……………… per la bellezza rara di

[quella donna

l’animo acceso ………...……........................…………

Carlo, che ………...….........................................……………,

che gli rendeva ……….....................................………………

tolse questa donzella, che era la causa della

[lite,

……….........................………………

9

in premio promettendola a quello tra loro,

che in quel conflitto, in quella grande

[giornata,

uccidesse ………...............................................………………,

e di sua mano prestasse opera più grata.

Contrari alle attese poi ………................………………

infatti in fuga andò la gente battezzata,

e insieme a molti altri ……….....................………………,

e il padiglione restò abbandonato.

1 per la bellezza rara: per Angelica, donna di rara bellezza.2 Carlo: Carlo Magno, imperatore e comandante supremo delle truppe cristiane.3 al duca di Bavera: a Namo, duca di Baviera (vecchio e saggio consigliere di Carlo Magno).

4 degl’infideli: gli infedeli sono i mori guidati da Marsilio e Agramante, rispettivamente re di Spagna e d’Africa.5 la gente battezzata: le truppe cristiane.6 il duca prigione: Namo, fatto prigioniero dai nemici.7 il padiglione: la tenda da campo in cui Namo tiene custodita Angelica.

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224 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

10

Dove, poi che rimase la donzella

ch’esser dovea del vincitor mercede,

inanzi al caso era salita in sella,

e quando bisognò le spalle diede,

presaga che quel giorno esser rubella

dovea Fortuna alla cristiana fede:

entrò in un bosco, e ne la stretta via

rincontrò un cavallier 8 ch’a piè venìa.

10

Qui, poiché era rimasta sola la donzella

che doveva essere .................….............................………,

prima dell’esito della battaglia era salita in sella,

e ..........................................…...……… voltò le spalle,

presaga che quel giorno la Fortuna

sarebbe stata ribelle alla fede cristiana:

entrò in un bosco, e nella stretta via

incontrò ..................................................................…...……….

8 un cavallier: si tratta di Rinaldo, uno dei più accesi spasimanti di Angelica. Si muove a piedi perché poco

prima il suo cavallo, durante un duello, è fuggito mentre il cavaliere stava combattendo a terra.

1 Da quanto si protraeva la contesa tra Orlando e Rinaldo per l’amore di Angelica?

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2 Quale grado di parentela c’è tra Orlando e Rinaldo?

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3 A chi non piace la contesa tra Orlando e Rinaldo e perché?

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4 A chi viene affidata Angelica?

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5 Con quale patto?

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6 Come mai Angelica riesce a fuggire?

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7 Angelica fugge prima o dopo la sconfitta dei cristiani? Motiva la tua risposta.

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225Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

8 L’espressione “un cavallier ch’a piè venìa” contiene un contrasto logico (“un cavaliere senza cavallo”). Secondo te, tale espressione è:� voluta dall’autore, per far sorridere il lettore con ironia� voluta dall’autore, per accentuare la drammaticità del momento� casuale, scritta dall’autore senza che si accorgesse dell’apparente contrasto� apparente, perché in realtà non c’è alcun contrasto logico in essa

9 Quale schema metrico utilizza Ariosto nell’Orlando Furioso? � Terzine di endecasillabi� Ottave di endecasillabi� Strofe di ottonari� Versi liberi

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226 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 6 Il Seicento e il Settecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Quale dei seguenti fenomeni caratterizza il Seicento?� L’inarrestabile decadenza della Spagna e il consolidamento della monarchia in Francia, mo-

narchia che si trasforma in assolutismo � L’inarrestabile decadenza della Francia e il consolidamento della monarchia in Spagna, mo-

narchia che si trasforma in assolutismo� La nascita del Regno di Germania� La perdita delle colonie da parte dell’Inghilterra

2 Come viene definita la monarchia di sovrani quali Carlo III a Napoli, Giuseppe II a Milano, Fede-rico II in Prussia e Caterina II in Russia?

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3 Che cosa si intende con la definizione di “monarchia costituzionale” e in quale nazione europea si afferma questo modello nel Seicento?

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4 Quali effetti ha la pace di Aquisgrana sull’Italia? Collega opportunamente i dati riportati, abbi-nando numeri e lettere.1 La Sardegna a passa all’Impero Asburgico2 La Lombardia b passa agli Asburgo-Lorena3 L’Italia meridionale c viene annessa al Piemonte e con esso forma un unico regno4 Il Ducato di Toscana d diventa il Regno dei Borboni

1 2 3 4

5 In quale nazione europea emerge gradualmente, nel Seicento e ancor più nel Settecento, la borghesia?

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6 Quali sono i tre principi a cui si ispira la rivoluzione francese?� Libertà, uguaglianza, fraternità � Libertà, uguaglianza, solidarietà� Libertà, nobiltà, coraggio� Libertà, tolleranza, fraternità

Verifica delle conoscenze

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227Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

7 Quale scienziato italiano favorisce il rinnovamento della scienza, grazie all’impiego del metodo di ricerca sperimentale?

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8 In che cosa consiste il metodo sperimentale?

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9 Con quale definizione è indicato il movimento culturale e filosofico che, nel Settecento, si basava sull’idea che la realtà debba essere analizzata e interpretata sulla base dei “lumi della ragione”?

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10 Quali tra i seguenti atteggiamenti, non può essere riconosciuto come tipico della mentalità illu-ministica?� Tolleranza verso chi ha idee e convinzioni diverse dalle proprie� Profonda fiducia nella possibilità di progredire e migliorare attraverso l’educazione e l’istru-

zione� Ammirazione per la superstizione e le credenze popolari� Rifiuto di qualunque forma di assolutismo in campo politico

11 Quale importante opera compongono i due filosofi illuministi francesi Diderot e D’Alembert?

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12 Quali sono, in Italia, i due maggiori centri culturali in cui sono attivi i pensatori illuministi?

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13 Quale poeta, in Italia, è una delle più significative voci dell’illuminismo? Perché?

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14 Quale commediografo è il principale rappresentante dell’Illuminismo italiano in campo teatrale? Perché?

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228 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Mirandolina e il cavaliere di Carlo Goldoni

La locandiera è una delle commedie più famose di Goldoni, che mette in scena la proprietaria di una locanda, Mirandolina, giovane donna capace di gestire con intelligenza e senso pratico i suoi affari e la sua vita (infatti tiene a bada i suoi numerosi pretendenti). Nella scena che segue è alle prese con lo scorbutico Cavaliere di Ripafratta, un nobile che dice di odiare le donne. La scena si svolge nelle stanze del Cavaliere, dove Mirandolina si reca a portare la biancheria pulita.

SCENA QUINDICESIMAMIRANDOLINA colla biancheria, e DETTO1.

MIRANDOLINA: Permette, illustrissimo? (Entrando con qualche sogge-zione2.) CAVALIERE: Che cosa volete? (Con asprezza.) MIRANDOLINA: Ecco qui della biancheria migliore. (S’avanza un poco.) CAVALIERE: Bene. Mettetela lì. (Accenna il tavolino.) MIRANDOLINA: La supplico almeno degnarsi vedere se è di suo genio3. CAVALIERE: Che roba è? […]MIRANDOLINA: Questa biancheria l’ho fatta per personaggi di meri-to: per quelli che la sanno conoscere; e in verità, illustrissimo, la do per esser lei4, a un altro non la darei. CAVALIERE: Per esser lei! Solito complimento. MIRANDOLINA: Osservi il servizio di tavola. CAVALIERE: Oh! Queste tele di Fiandra5, quando si lavano, perdono assai. Non vi è bisogno che le insudiciate per me. MIRANDOLINA: Per un Cavaliere della sua qualità, non guardo a queste piccole cose. Di queste salviette ne ho parecchie, e le serbe-rò per V.S.6 illustrissima. CAVALIERE: (Non si può però negare che costei non sia una donna obbligante7). (Da sé.) MIRANDOLINA: (Veramente ha una faccia burbera da non piacergli le donne). (Da sé.) CAVALIERE: Date la mia biancheria al mio cameriere, o ponetela lì, in qualche luogo. Non vi è bisogno che v’incomodiate8 per questo. MIRANDOLINA: Oh, io non m’incomodo mai, quando servo Cavaliere di sì alto merito. CAVALIERE: Bene, bene, non occorr’altro. (Costei vorrebbe adularmi. Donne! Tutte così.) (Da sé.) […]MIRANDOLINA: A pranzo, che cosa comanda?CAVALIERE: Mangerò quello che vi sarà.

1 detto: il personaggio detto (cioè nominato) nella scena precedente, cioè il Cavaliere di Ripafratta.2 soggezione: timore; Mirandolina fa finta di essere intimorita dal Cavaliere. In realtà la sua è una manovra per “conquistare” l’uomo.3 se è di suo genio: se le piace. 4 per esser lei: perché è lei.5 tele di Fiandra: si tratta di tessuti molto fini ed eleganti prodotti nelle Fiandre, regione del Belgio.6 le serberò per V.S.: le conserverò per Vostra Signoria (titolo di rispetto con cui ci si rivolgeva ai nobili).7 obbligante: di buone maniere, che sa piacere.8 v’incomodiate: vi distur biate.

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229Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

MIRANDOLINA: Vorrei pur sapere il suo genio9. Se le piace una cosa più dell’altra, lo dica con libertà. CAVALIERE: Se vorrò qualche cosa, lo dirò al cameriere. MIRANDOLINA: Ma in queste cose gli uomini non hanno l’attenzione e la pazienza che abbiamo noi donne. Se le piacesse qualche in-tingoletto, qualche salsetta, favorisca di dirlo a me. CAVALIERE: Vi ringrazio: ma né anche per questo verso vi riuscirà di far con me quello che avete fatto col Conte e col Marchese10. MIRANDOLINA: Che dice della debolezza di quei due cavalieri? Vengo-no alla locanda per alloggiare, e pretendono poi di voler fare all’a-more colla locandiera. Abbiamo altro in testa, noi, che dar retta alle loro ciarle11. Cerchiamo di fare il nostro interesse; se diamo loro delle buone parole, lo facciamo per tenerli a bottega12; e poi, io prin-cipalmente, quando vedo che si lusingano13, rido come una pazza. CAVALIERE: Brava! Mi piace la vostra sincerità. mirandolina: Oh! non ho altro di buono, che la sincerità. cavaliere: Ma però, con chi vi fa la corte, sapete fingere. mirandolina: Io fingere? Guardimi il cielo. Domandi un poco a quei due signori che fanno gli spasimati per me, se ho mai dato loro un segno d’affetto. Se ho mai scherzato con loro in maniera che si potessero lusingare con fondamento. Non li strapazzo, per-ché il mio interesse non lo vuole, ma poco meno. Questi uomini effeminati non li posso vedere. Sì come aborrisco anche le donne che corrono dietro agli uomini. Vede? Io non sono una ragazza. Ho qualche annetto; non sono bella, ma ho avute delle buone oc-casioni; eppure non ho mai voluto maritarmi, perché stimo infi-nitamente la mia libertà. CAVALIERE: Oh sì, la libertà è un gran tesoro. MIRANDOLINA: E tanti la perdono scioccamente. CAVALIERE: So io ben quel che faccio. Alla larga. MIRANDOLINA: Ha moglie V.S. illustrissima? CAVALIERE: Il cielo me ne liberi. Non voglio donne. MIRANDOLINA: Bravissimo. Si conservi sempre così. Le donne, signo-re… Basta, a me non tocca dirne male. CAVALIERE: Voi siete per altro la prima donna, ch’io senta parlar così. MIRANDOLINA: Le dirò: noi altre locandiere vediamo e sentiamo del-le cose assai; e in verità compatisco14 quegli uomini, che hanno paura del nostro sesso. CAVALIERE: (È curiosa costei). (Da sé.) MIRANDOLINA: Con permissione di V.S. illustrissima. (Finge voler par-tire.) CAVALIERE: Avete premura di partire? MIRANDOLINA: Non vorrei esserle importuna. CAVALIERE: No, mi fate piacere; mi divertite MIRANDOLINA: Vede, signore? Così fo con gli altri. Mi trattengo qual-che momento; sono piuttosto allegra, dico delle barzellette per di-vertirli, ed essi subito credono… Se la m’intende, e’15 mi fanno i cascamorti.

9 il suo genio: i suoi gusti.10 col Conte e col Marchese: si tratta di altri due personaggi ospiti della locanda, protagonisti della commedia; entrambi sono innamorati di Mirandolina.11 ciarle: chiacchiere.12 per tenerli a bottega: per conservarli come clienti.13 si lusingano: si illudono.14 compatisco: giustifico, comprendo.15 e’: essi.

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230 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

CAVALIERE: Questo accade, perché avete buona maniera. MIRANDOLINA: Troppa bontà, illustrissimo. (Con una riverenza.) CAVALIERE: Ed essi s’innamorano. MIRANDOLINA: Guardi che debolezza! Innamorarsi subito di una donna! CAVALIERE: Questa io non l’ho mai potuta capire. MIRANDOLINA: Bella fortezza16! Bella virilità! CAVALIERE: Debolezze! Miserie umane! MIRANDOLINA: Questo è il vero pensare degli uomini. Signor Cava-liere, mi porga la mano. CAVALIERE: Perché volete ch’io vi porga la mano? MIRANDOLINA: Favorisca; […] osservi, sono pulita. CAVALIERE: Ecco la mano. MIRANDOLINA: Questa è la prima volta, che ho l’onore d’aver per la mano un uomo, che pensa veramente da uomo. CAVALIERE: Via, basta così. (Ritira la mano.) MIRANDOLINA: Ecco. Se io avessi preso per la mano uno di que’ due signori sguaiati17, avrebbe tosto18 creduto ch’io spasimassi per lui. Sarebbe andato in deliquio19. Non darei loro una semplice libertà, per tutto l’oro del mondo. Non sanno vivere. Oh benedetto in con-versare alla libera! senza attacchi, senza malizia, senza tante ridi-cole scioccherie. Illustrissimo, perdoni la mia impertinenza. Dove posso servirla, mi comandi con autorità, e avrò per lei quell’atten-zione, che non ho mai avuto per alcuna persona di questo mondo. CAVALIERE: Per quale motivo avete tanta parzialità per me? MIRANDOLINA: Perché, oltre il suo merito, oltre la sua condizione, sono almeno sicura che con lei posso trattare con libertà, senza sospetto che voglia fare cattivo uso delle mie attenzioni, e che mi tenga in qualità di serva, senza tormentarmi con pretensioni20 ri-dicole, con caricature affettate. […]CAVALIERE: Orsù, se avete da badare alle cose vostre, non restate per me. MIRANDOLINA: Sì signore, vado ad attendere alle faccende di casa21. Queste sono i miei amori, i miei passatempi. Se comanderà qual-che cosa, manderò il cameriere. CAVALIERE: Bene… Se qualche volta verrete anche voi, vi vedrò vo-lentieri. MIRANDOLINA: Io veramente non vado mai nelle camere dei forestie-ri, ma da lei ci verrò qualche volta. CAVALIERE: Da me… Perché? MIRANDOLINA: Perché, illustrissimo signore, ella mi piace assaissi-mo22. CAVALIERE: Vi piaccio io? MIRANDOLINA: Mi piace, perché non è effeminato, perché non è di quelli che s’innamorano. (Mi caschi il naso, se avanti domani non l’innamoro23). (Da sé.)

da C. Goldoni, La locandiera, Atto I, Scena XV, SEI

16 fortezza: forza.17 sguaiati: volgari, rozzi.18 tosto: subito.19 sarebbe … deliquio: sarebbe caduto ai miei piedi.20 pretensioni: pretese.21 vado ad attendere alle faccende di casa: vado a sbrigare i miei lavori di casa.22 assaissimo: moltissimo.23 non l’innamoro: non lo faccio innamorare di me.

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231Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

1 Da che cosa è caratterizzato il dialogo tra Mirandolina e il Cavaliere?� Da lunghi monologhi� Da battute brevi e veloci � Da lunghe battute in cui ciascun personaggio esprime un’opinione� Dall’inserimento del pensiero dell’autore

2 Com’è la personalità di Mirandolina? � È una donna vivace, astuta e che conosce a fondo la psicologia degli uomini � È una donna avida, interessata solo al guadagno� È amante della pulizia e dell’ordine� È una donna rigida e moralista

3 In quale momento il Cavaliere comincia a cedere di fronte alla gentilezza della locandiera?

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4 Mirandolina si riconosce solo una qualità. Quale?

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5 Ritieni che tale qualità appartenga davvero alla donna?

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6 Da quale battuta puoi capire che la locandiera sa con sicurezza che l’uomo capitolerà ai suoi piedi?

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7 Tale battuta è pronunciata al Cavaliere o è detta sottovoce? Da che cosa lo capisci?

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232 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Unità 7 Il primo Ottocento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 All’inizio dell’Ottocento, chi arriva a occupare militarmente quasi tutta l’Europa?

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2 Con quale Congresso, tenutosi tra il 1814 e il 1815, vengono ristabiliti in Europa i confini degli Stati e gli equilibri politici?

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3 Dopo questo Congresso, quale nazione ha, di fatto, la totale supremazia politica in Italia?

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4 Quali sono le prime azioni di rivolta che nascono a partire dal 1820?

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5 Qual è l’obiettivo fondamentale che si cerca di ottenere con queste rivolte?

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6 Quale associazione segreta, in Italia, è la più attiva nel promuovere ribellioni?

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7 Per quale ragione queste ribellioni fallirono?

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8 In quale anno, verso la metà dell’Ottocento, si verificarono violente insurrezioni contro i domini dispotici in tutta Italia?

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Verifica delle conoscenze

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233Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

9 Quale sovrano partecipa alla Prima guerra d’indipendenza e contro quale Stato straniero?

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10 Quale esito ha la Prima guerra d’indipendenza e quale importanza politica assume il conflitto?

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11 In quale nazione europea comincia a svilupparsi il movimento del Romanticismo e in opposizio-ne a quale altro movimento culturale?

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12 Quali elementi contrappongono i romantici alla fede nella ragione?

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13 Quale poeta italiano può incarnare e rappresentare meglio la figura dell’eroe romantico?

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14 Quali sono i migliori esempi di romanzi storici in Inghilterra e in Italia?

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15 Quale autore italiano, pur sposando la corrente dei classicisti, costituisce di fatto una delle mi-gliori espressioni del Romanticismo?

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234 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Solcata ho fronte di Ugo Foscolo

Solcata ho fronte, occhi incavati intenti1; crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto2; labbri tumidi arguti, al riso lenti3; capo chino, bel collo, irsuto4 petto:

5 membra esatte; vestir semplice eletto5; ratti i passi, il pensier, gli atti, gli accenti6: prodigo, sobrio; umano, ispido, schietto; avverso al mondo, avversi a me gli eventi7;

mesto i più giorni e solo8; ognor pensoso9;10 alle speranze incredulo e al timore10; il pudor mi fa vile; e prode l’ira11:

cauta mi parla la ragion; ma il core, ricco di vizi e di virtù, delira12: Morte, tu mi darai fama e riposo13.

da U. Foscolo, Sepolcri. Odi. Sonetti, a cura di D. Martinelli, Mondadori

1 Solcata ho fronte, occhi incavati intenti: ho la fronte attraversata da rughe (solcata) e gli occhi infossati e attenti (intenti). Foscolo scrive questa poesia all’età di ventiquattro anni, quindi le rughe che gli solcano la fronte non sono un segno dell’età ma una conseguenza della sua espressione fiera e corrucciata.2 crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto: capelli rossi (crin fulvo), guance scavate (emunte), espressione coraggiosa (ardito aspetto).3 labbri tumidi arguti, al riso lenti: labbra piene e pronte all’ironia (labbri arguti) ma poco disposte a sorridere (al riso lenti).4 irsuto: peloso.5 eletto: elegante.6 ratti i passi, il pensier, gli atti, gli accenti: veloci (ratti) sono i movimenti, il pensiero, le azioni e i gesti.7 avverso al mondo, avversi a me gli eventi: questo verso riassume il senso di estraneità del poeta alla realtà

che lo circonda, poiché se da un lato egli è ostile (avverso) al mondo, dall’altro gli eventi gli sono contrari.8 mesto i più giorni e solo: quasi sempre (i più giorni) triste e solitario.9 ognor pensoso: sempre (ognor) pensieroso.10 alle speranze incredulo e al timore: il poeta intende dire che non si lascia condizionare né dalla speranza né dalla paura.11 il pudor mi fa vile; e prode l’ira: la timidezza mi rende poco coraggioso ma l’ira mi spinge ad agire.12 cauta mi parla la ragion; ma il core, ricco di vizi e di virtù, delira: un altro tema caro a Foscolo è costituito dal contrasto tra ragione e istinto: la prima gli parla in modo sommesso (cauta), mentre il secondo lo influenza violentemente (delira).13 Morte, tu mi darai fama e riposo: il poeta si rivolge alla Morte, ritenendo che solo lei potrà dargli la meritata notorietà (fama) e la sospirata pace (riposo).

1 Nei primi versi il poeta usa alcuni aggettivi o participi, cui attribuisce chiaramente un valore molto positivo. Individuali e per ciascuno di essi spiega il motivo di tale positività.

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235Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

2 Se dovessi inserire una congiunzione che colleghi le due parti del v. 2, quale useresti? Scegli tra le seguenti possibilità:� labbri tumidi arguti o al riso lenti� labbri tumidi arguti, ma al riso lenti � labbri tumidi arguti, benché al riso lenti� labbri tumidi arguti, perché al riso lenti

3 Quale figura retorica riconosci nella disposizione delle parole al v. 4, “capo chino, bel collo”?� Un enjambement � Un chiasmo� Una epifora � Un’anastrofe

4 Che cosa significa l’espressione “membra esatte” (v. 5)?

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5 Fino al v. 5, nelle varie espressioni è sempre sottinteso il verbo “ho” (del v. 1). Dal v. 7, però, va sottinteso un altro verbo: quale?

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6 Nelle prime due quartine si può individuare un’anafora. Indicala.

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7 Che cosa intende esprimere il poeta, con la sua affermazione al v. 8 (“avverso al mondo, avversi a me gli eventi”)?

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8 L’espressione del v. 8 ben esprime, di Ugo Foscolo, il suo carattere:� verista � illuminista� classicista � romantico

9 Nelle due terzine, tra i vv. 9 e 12, il poeta accosta elementi tra loro contrari. Indicali.

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10 Analizza gli argomenti proposti dal poeta, rispettivamente, nelle due quartine e nelle due ter-

zine. Poi completa la frase seguente: Nelle due quartine il poeta descrive soprattutto il suo

aspetto ....................................................... e il comportamento ......................................................., mentre nelle due

terzine parla del proprio ....................................................... .

11 Quale tipo di struttura poetica utilizza Foscolo in questa poesia?

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12 Individua lo schema di rima.

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236 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 In quale nazione ha inizio il processo di industrializzazione in Europa? .................................................................................................................................................................................................................................

2 Come viene definita la profonda trasformazione dell’economia nella seconda metà dell’Ottocento? .................................................................................................................................................................................................................................

3 Quale fenomeno, riguardante molti Paesi asiatici e africani, contribuisce allo sviluppo dell’indu-stria europea?

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4 Quale dei seguenti fenomeni non rientra nel quadro delle prime grandi trasformazioni indu-striali dell’Ottocento?� Nascita di enormi città operaie� Garanzia di diritti per la tutela e la salute dei lavoratori � Nascita del proletariato� Sviluppo di un modello di organizzazione sociale e del lavoro che prende il nome di capitalismo

5 Riordina cronologicamente gli eventi qui sotto elencati in modo casuale. Proclamazione di Roma capitale d’Italia – Nascita del nuovo Regno d’Italia – Terza guerra d’In-

dipendenza – Seconda guerra d’Indipendenza – Spedizione dei Mille 1859: ..................................................................................................................... 1860: .................................................................................................................... 1861: ..................................................................................................................... 1866: ..................................................................................................................... 1870: .....................................................................................................................

6 A quale corrente filosofica si ispira il Naturalismo francese e quali convinzioni esprime? .................................................................................................................................................................................................................................

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7 Qual è l’intento artistico del Naturalismo francese? .................................................................................................................................................................................................................................

8 Quale corrente letteraria è influenzata in Italia dal Naturalismo francese? .................................................................................................................................................................................................................................

9 Quali scrittori sono considerati i più significativi rappresentanti del Naturalismo in Francia e del Verismo in Italia?

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Verifica delle conoscenze

Unità 8 Il secondo Ottocento

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237Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

Verifica delle abilità

Pianto antico di Giosuè Carducci

L’albero a cui tendevi la pargoletta mano1, il verde melograno da’ bei vermigli2 fior,

5 nel muto orto solingo3

rinverdì tutto or ora4, e giugno lo ristora di luce e di calor.

Tu5 fior de la mia pianta10 percossa e inaridita6, tu de l’inutil vita estremo unico fior7,

sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra8:15 né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor9.

da Rime nuove, in G. Carducci, Poesie, Garzanti

1 la pargoletta mano: la mano infantile; l’anno precedente, all’età di soli tre anni, il figlio del poeta era morto.2 vermigli: dal colore rosso acceso.3 nel muto orto solingo: nell’orto solitario (solingo) e silenzioso (muto) perché non vi risuona più la voce del bambino.4 rinverdì tutto or ora: è appena (or ora) rifiorito. Il soggetto è la pianta di melograno di cui ha parlato nei versi precedenti.5 Tu: si riferisce a Dante, il figlioletto morto.

6 percossa e inaridita: colpita con violenza e resa secca. Affranto dalla morte del figlio, il poeta si paragona a una pianta ormai priva di vita.7 tu de l’inutil vita estremo unico fior: tu, ultimo e unico fiore della mia vita ormai inutile. Gli aggettivi estremo e unico si riferiscono al fatto che il bambino era il più giovane (estremo) dei suoi figli e l’unico maschio.8 negra: scura.9 né ti risveglia amor: né l’amore paterno può più risvegliarti.

1 A quale albero tendeva la mano il figlio del poeta?

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2 L’albero è caratterizzato da diversi elementi cromatici. Individuali.

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3 I colori ai quali il poeta fa riferimento per l’albero vogliono comunicare:� un’idea di dolore � un’idea di calore� un’idea di sofferenza � un’idea di serenità

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238 Prove di verifica e Invalsi - Volume secondo

4 Nell’espressione “muto orto” (v. 5), come figura retorica, puoi individuare:� una onomatopea� una sinestesia� una similitudine� una personificazione

5 Nella voce verbale “rinverdì” (v. 6) trovi la radice di uno tra i seguenti termini: quale?� Verde � Vendere� Vero � Riverire

6 Qual figura retorica riconosci nell’espressione “fior de la mia pianta”, usata dal poeta per indi-care il figlio?

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7 Quale figura retorica riconosci nella ripetizione di “tu” ai vv. 9 e 11?

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8 Come spieghi l’uso della parola “pianta” al v. 9?

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9 Nella terza strofa è presente un chiasmo: indicalo.

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10 Perché, a parer tuo, il poeta definisce la vita “inutile” (v. 11)?

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11 Nella strofa conclusiva sono presenti due anafore: individuale.

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12 Come spieghi, al v. 14, l’uso dell’aggettivo “negra”?

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13 Quale differenza si riscontra tra le prime due strofe e le ultime due della poesia, sul piano dei contenuti?

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Apre questa sezione una sequenza di tre prove d’ingresso, utile a valutare le competenze acquisite dai ragazzi nel corso della classe prima.La prova d’ingresso può essere svolta secondo tre modalità diverse:

1. può essere scelta solo una delle tre sezioni proposte, secondo i tempi indicati in tabella;

2. possono essere svolte tutte e tre le sezioni, per un tempo di svolgimento complessivo di 2 ore;

3. possono essere svolte solo le prime due sezioni, con esclusione della parte grammaticale, per un tempo di svolgimento di 90 minuti.

Prima modaltà

Sezione Ambiti Tempo di svolgimento di ciascuna prova

1. Lettura e comprensione di un testo narrativo (racconto breve)

15 + 35 = 50 minuti

2. Lettura e scrittura: stesura di un breve riassunto

15 + 35 = 50 minuti

3. Analisi linguistica: morfologia, lessico e semanticaNota: per questa prova il testo non deve essere letto.

30 minuti

Volume terzo

Prove d’ingressoVerifiche finali delle conoscenze

delle abilitàProve INVALSI

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240 Prove di verifica - Volume terzo

Seconda modalità

Sezione Ambiti Tempo complessivo = 2 ore

1. Lettura e comprensione di un testo narrativo (racconto breve)

15 + 35 = 50 minuti

2. Lettura e scrittura: stesura di un breve riassunto

35 minuti

3. Analisi linguistica: lessico e semantica 35 minuti

Terza modalità

Sezione Ambiti Tempo complessivo = 2 ore

1. Lettura e comprensione di un testo narrativo (racconto breve)

15 + 35 = 50 minuti

2. Lettura e scrittura: stesura di un breve riassunto

40 minuti

Nella sezione successiva viene proposta una serie di schede fotocopiabili relative alle singole Unità del volume.Per ciascuna Unità si propongono:� una prova di verifica delle conoscenze (solo per le Unità

di genere), acquisite relativamente ai generi testuali;� una prova di verifica delle abilità normalmente strutturata

su un testo con domande di comprensione, inferenza, analisi; � una prova INVALSI, strutturata secondo il modello presente nelle

Unità del testo, con doppia serie di esercizi (15 sulla comprensione globale, inferenziale e lessicale del testo proposto e 10 di tipo grammaticale), sia a risposta multipla sia a risposta aperta.

In più, al fondo delle prove relative alle 10 Unità del testo, sono presenti alcune prove di verifica delle conoscenze relative alle Pagine laboratorio, per quei laboratori dove sia possibile strutturarle e somministrarle agli alunni.

Per la valutazione delle prove, abbiamo ritenuto opportuno lasciare piena libertà al docente nelle prove di verifica delle abilità, perché le risposte possono variare molto, essendo legate sia al tipo di lavoro svolto con la classe sia agli obiettivi che s’intendono raggiungere con la propria programmazione.

Le soluzioni delle prove (utili per velocizzare il processo di correzione) si trovano alle pagine 401-402 (Prove d’ingresso); 402-420 (per le Unità di genere e tema); 420-421 (per le Pagine laboratorio).

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241Prove di ingresso - Volume terzo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Gatto sotto la pioggia di Ernest Hemingway

Quello che ti proponiamo per primo è un racconto scritto da Ernest Hemingway, autore americano del Novecento, che presenta una storia ambientata in Italia, in cui sono protagonisti due turisti americani, ospiti di un albergo in un luogo di cui non viene specificato il nome.

C’erano solo due americani alloggiati in quell’albergo. Non co-noscevano nessuna delle persone che incontravano per le scale quando andavano e venivano dalla loro stanza. La loro stanza era al primo piano e dava sul mare. Dava anche sul giardino pubblico e sul monumento ai caduti. Nel giardino pubblico c’era-no grandi palme e panchine verdi. Col tempo bello c’era sempre un pittore col suo cavalletto. Ai pittori piaceva il modo in cui le palme venivano su, e i vivaci colori degli alberghi affacciati sul giardino pubblico e sul mare. Gli italiani venivano da lontano a vedere il monumento ai caduti, che era di bronzo e luccicava sotto la pioggia. Pioveva. La pioggia gocciolava dai palmizi1. L’acqua stagnava nelle pozzanghere sulla ghiaia dei sentieri. Il mare si rompeva in una lunga riga sotto la pioggia e scivolava sul piano inclinato della spiaggia per tornare su a rompersi di nuovo in una lunga riga sotto la pioggia. Le macchine erano sparite dalla piaz-za vicino al monumento. Oltre la piazza, sulla soglia del caffè, un cameriere stava guardando fuori verso la piazza deserta.La moglie americana stava guardando fuori dalla finestra. Fuori, proprio sotto la finestra, un gatto se ne stava acciambellato sotto uno dei tavoli verdi gocciolanti. Il gatto cercava di raggomitolarsi su se stesso per non farsi bagnare dalle gocce.– Vado giù a prendere quel micino – disse la moglie americana.– Ci vado io – propose dal letto suo marito.– No, vado io. Quel povero micino si è nascosto sotto un tavolo per non bagnarsi.Il marito continuò a leggere, disteso ai piedi del letto con la testa appoggiata ai due cuscini.– Non bagnarti – disse.La moglie scese al pianterreno e il proprietario dell’albergo le fece un inchino mentre passava davanti all’ufficio. Il suo scrittoio era in fondo alla stanza. Era un uomo anziano e molto alto.– Piove – disse l’americana. Le era simpatico, quell’albergatore.– Sì, sì, Signora, brutto tempo2. Il tempo è molto brutto.Era ritto dietro il suo scrittoio in fondo alla stanza semibuia. L’a-

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1 palmizi: un palmizio è un insieme di piante di palma.2 Sì, sì ... tempo: questa frase in corsivo (come le altre che trovi in seguito) sono in italiano anche nel testo originale inglese.

Prova d’ingresso classe terza – Comprensione di un testo scritto

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242 Prove di verifica - Volume terzo

mericana lo trovava simpatico. Le piaceva la tremenda serietà con cui accoglieva i reclami. Le piaceva la sua dignità. Le piaceva il desiderio che mostrava di servirla. Le piaceva la considerazione che aveva per il proprio mestiere. Le piacevano la sua faccia, vec-chia e pesante, e le sue mani.Continuando a pensare che quell’uomo le piaceva, aprì la porta e guardò fuori. Si era messo a piovere più forte. Un uomo con un mantello di gomma stava attraversando la piazza deserta nella direzione del caffè. Il gatto doveva essere sulla destra. L’america-na pensò che forse poteva proseguire sotto le grondaie. Mentre stava sulla soglia, un ombrello si aprì dietro di lei. Era la camerie-ra addetta alla loro stanza.– Non deve bagnarsi – sorrise, parlando in italiano. Naturalmen-te, l’aveva mandata l’albergatore.Con la cameriera che le teneva l’ombrello sopra la testa, camminò sulla ghiaia del sentiero finché non fu sotto la finestra. C’era il ta-volo, di un verde ravvivato dalla pioggia, ma il gatto era sparito. L’americana ebbe un moto improvviso di disappunto. La camerie-ra alzò lo sguardo verso di lei.– Ha perduto qualcosa, Signora?– C’era un gatto – disse l’americana.– Un gatto?– Sì, un gatto.– Un gatto? – rise la cameriera. – Un gatto sotto la pioggia?– Sì – disse lei – sotto il tavolo. Poi: – Oh, lo desideravo tanto. Volevo un micino.Quando parlò in inglese, la fronte della cameriera si corrugò.– Venga, Signora – disse. – Dobbiamo rientrare. Si bagnerà.– Credo anch’io – disse l’americana.Tornarono indietro sulla ghiaia del sentiero e varcarono la soglia. La cameriera restò fuori a chiudere l’ombrello. Mentre la giovane americana passava davanti all’ufficio, il padrone dallo scrittoio le fece un inchino. E lei sentì, dentro, qualcosa di molto piccolo strin-gerla forte. Il padrone la faceva sentire molto piccola e davvero importante al tempo stesso. Ebbe per un attimo la sensazione di essere una persona straordinariamente importante. Salì le scale. Aprì la porta della stanza. George era sdraiato sul letto e leggeva.– Hai trovato il gatto? – chiese, posando il libro.– È sparito.– Chissà dov’è andato – disse lui, riposandosi gli occhi dalla lettura.Lei si sedette sul letto.– Lo desideravo tanto – disse. – Non so perché lo desideravo tanto. Volevo quel povero micino. Non è affatto divertente essere un po-vero micino fuori sotto la pioggia.George si era rimesso a leggere.Lei andò a sedersi davanti allo specchio della toeletta e si guardò con lo specchio da viaggio. Studiò il suo profilo, prima da una parte e poi dall’altra. Poi si esaminò la nuca e il collo.

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243Prove di ingresso - Volume terzo

– Non credi che sarebbe una buona idea se mi lasciassi crescere i capelli? – chiese, guardando nuovamente il suo profilo.George alzò gli occhi e vide la sua nuca, con i capelli corti come quelli di un ragazzo.– A me piacciono così come sono.– Sono stufa – disse lei. – Sono stufa di sembrare un ragazzo.George, sul letto, cambiò posizione. Non aveva distolto lo sguardo da sua moglie da quando lei si era messa a parlare.– Sei maledettamente bella – disse.Lei depose lo specchio sulla toeletta e andò alla finestra e guardò fuori. Stava facendosi buio.– Voglio pettinarmi con i capelli all’indietro, lisci e ben tirati, e farmi sulla nuca un bel nodo grosso e pesante – disse lei. – Voglio avere un gatto da tenere sulle ginocchia e che faccia le fusa quan-do lo accarezzo.– Sì? – disse George dal letto.– E voglio mangiare a tavola con la mia argenteria e voglio le can-dele. E voglio che sia primavera e voglio spazzolarmi i capelli da-vanti allo specchio e voglio un gattino e voglio dei vestiti nuovi.– Oh, smettila e cercati qualcosa da leggere – disse George. Aveva ripreso la lettura.Sua moglie guardava fuori dalla finestra. Ormai era buio pesto e sulle palme continuava a piovere.– Comunque, voglio un gatto – disse lei – voglio un gatto. Voglio subito un gatto. Se non posso avere i capelli lunghi né divertirmi, posso almeno avere un gatto.George non ascoltava. Stava leggendo il suo libro. Sua moglie guardò la piazza, fuori dalla finestra, dove si erano accese le luci.Qualcuno bussò alla porta.– Avanti – disse George. Alzò gli occhi dal libro.Sulla soglia c’era la cameriera. Teneva in braccio, stringendoselo al petto, un gattone color tartaruga, con le zampe posteriori pen-zoloni.– Mi scusi – disse – il padrone mi ha ordinato di portare questo alla Signora.

E. Hemingway, Gatto sotto la pioggia, in I quarantanove racconti, Einaudi

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1 Dove si svolge la vicenda narrata?� In un albergo al mare in America� In un albergo al mare in Italia� In un albergo in montagna in Italia� Non è precisato nel testo

2 Che cosa vede la moglie affacciandosi alla finestra in una giornata di pioggia?

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244 Prove di verifica - Volume terzo

3 Che cosa desidera, in sintesi, la signora?� Un gatto, posate d’argento, i capelli corti� Un gatto e dei vestiti nuovi� Un gatto, un aspetto diverso, una vita diversa� Un gatto, una casa, delle candele

4 Come si conclude il racconto?

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5 Soffermiamoci ora sul modo con cui viene condotto il racconto.

� in prima persona � in terza persona

� esprime giudizi personali ed è coinvolto nella narrazione � si limita a riferire i fatti senza commentarli

6 Come sono, secondo il tuo parere, i personaggi del racconto?� Individui normali e reali� Esseri fantastici e immaginari� Individui straordinari con doti eroiche� Personaggi del passato

7 Esamina i personaggi del marito e della moglie e scegli tra gli aggettivi sotto elencati quelli che a tuo giudizio li descrivono meglio. Motiva poi le tue scelte con riferimenti al testo.

solitario – compassionevole – felice – annoiato – conciliante – premuroso – disponibile – inquie-to – garbato – affettuoso – nostalgico – spazientito – scontento – scontroso – gioioso – stanco – distratto – stizzito

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8 Riguardo alla figura dell’albergatore abbiamo alcune informazioni dal narratore e altre che derivano dall’opinione che la signora ha su di lui. Distribuiscile adeguatamente nella tabella sottostante.

è simpatico – è in piedi dietro lo scrittoio – è molto serio – è pieno di amor proprio – ha la faccia vecchia e pesante – è garbato – è anziano – è servizievole – è molto alto

PUNTO DI VISTA DEL NARRATORE PUNTO DI VISTA DELLA SIGNORA

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245Prove di ingresso - Volume terzo

9� Una vicenda realistica� Una vicenda fantastica� Una vicenda tipica del fantasy� Un fatto di cronaca

10� una fiaba� un testo autobiografico� un racconto d’avventura� un racconto di vita reale

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246 Prove di verifica - Volume terzo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Prova d’ingresso classe terza – Produzione scritta

Riassumi il testo in circa 120 parole.

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247Prove di ingresso - Volume terzo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Prova d’ingresso classe terza – Competenza linguistica

1 Esegui l’analisi grammaticale della seguente frase, indicando con una crocetta la categoria grammaticale cui va assegnata ciascuna parola.

ARTICOLO DETERMI-NATIVO

ARTICOLO INDETERMI-

NATIVO

NOME COMUNE VERBO CONGIUN-

ZIONEAGGETTI-

VOPREPOSI-

ZIONE AVVERBIO

non

è

affatto

divertente

essere

un

povero

micino

fuori

sotto

la

pioggia

2 Esegui l’analisi logica della seguente frase.

con la cameriera

che

le

teneva

l’ombrello

sopra la testa

soggetto sottinteso:

camminò

sulla sabbia

del sentiero

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248 Prove di verifica - Volume terzo

3 Scegli il contrario delle seguenti parole.

Stagnare � Scorrere � Aprirsi � Allargarsi � Imputridire

Inclinato � Storto � Obliquo � Diritto � Tortuoso

Disappunto � Contrarietà � Approvazione � Dispiacere � Fastidio

Straordinariamente � Eccezionalmente � Normalmente � Incredibilmente � Saltuariamente

41 Bellezza – leggiadria – amenità – leggerezza – gradevolezza

2 Severità – fermezza – indulgenza – serietà – austerità

3 Moralità – malignità – malizia – cattiveria – malvagità

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249Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle conoscenze

Unità 2 - Fantascienza

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è un racconto di fantascienza? .......................................................................................................

.......................................................................................................

2 In quali fasi si articola un racconto di fanta-scienza?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Se in un’opera di fantascienza si oppongo-no un protagonista e un antagonista, di che cosa possono essere espressione?� Dell’antagonismo tra tecnologia e fantasia� Della contrapposizione tra Bene e Male� Della forza contrapposta di natura e

macchina� Dell’opposizione tra corpo e anima

4 Le vicende di cui parla un racconto di fanta-scienza devono essere:� normali e quotidiane� straordinarie ma verosimili� del tutto inverosimili� molto complesse per contenuti e carat-

teristiche tecniche

5 Dove è ambientata normalmente una storia di fantascienza?� Su un altro pianeta o su un’astronave� Sulla Terra, a molti anni di distanza� Sulla Terra, su un altro pianeta, su un’a-

stronave o base spaziale� Su basi spaziali

6 Su quali aspetti punta, negli ultimi decenni, la costruzione di una storia di fantascienza?� Sulla spettacolarità delle macchine o sul-

la riflessione

� Sulla riflessione e sul messaggio� Sulla grandiosità degli scenari, soprat-

tutto apocalittici� Sulla meraviglia che suscitano luoghi im-

maginari e lontani nel tempo

7 Il testo di fantascienza vuole trasmettere un messaggio al lettore?� No, ciò che interessa è stupire� Sì, si tratta sempre di un messaggio di

tipo religioso� Sì, è una delle principali funzioni del te-

sto fantascientifico� No, lo scopo di informare o riflettere

non appartiene più, ormai, al testo di fantascienza

8 Nella narrazione sono frequenti:� i colpi di scena, le conclusioni a sorpresa

e l’uso della suspense� i flashback� i dialoghi� la suspense per arrivare al lieto fine

9 Come si presenta lo stile?� Semplice e piano� Scorrevole, anche se talvolta sono pre-

senti termini scientifici o tecnici� Piuttosto difficoltoso da seguire: il lin-

guaggio è spesso teorico� Molto vivace

10 Tendenzialmente il narratore è:� interno� esterno� coincidente con il personaggio secon-

dario� onnisciente

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250 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 2 - Fantascienza

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il pedone di Ray Bradbury

Entrare in quel silenzio che era la città alle otto di un’opaca sera di novembre, sentire sotto le suole quei riquadri di cemento rag-grinzito, calpestare l’erba cresciuta fra gli interstizi e aprirsi un varco, con le mani in tasca, in mezzo ai silenzi: era questo che il signor Leonard Mead amava fare sopra ogni altra cosa.Quella sera Leonard Mead si avviò verso la parte occidentale della città, verso il mare invisibile. C’era nell’aria il presagio cristallino del gelo; pungeva la pelle e, dentro, incendiava i polmoni come un albero di Natale; a ogni respiro, si sentiva la luce fredda accen-dersi e spegnersi, tutti i rami carichi d’invisibile neve.Giunse a un incrocio a quadrifoglio, imponente silenzioso, dove due grandi arterie tagliavano la città. Durante il giorno un vortice assordante di veicoli lo trasformava in un immenso insetto frene-tico, velato dai vapori degli scarichi, continuamente dissanguato, dilatato, e poi di nuovo congestionato, soffocato, dall’incessante fluire e defluire del traffico. Ma ora queste grandi strade erano anch’esse null’altro che asfalto e pietra e chiaro di luna.Imboccò una via laterale per tornare verso casa. Era ormai a un isolato dalla sua porta quando un’automobile solitaria girò di colpo l’angolo e lo centrò con un violento cono di luce. Al primo momento egli rimase immobile; poi, non diversamente da una falena, accecata dal bagliore, si sentì attratto verso la fonte.Una voce metallica suonò nel silenzio:– Si fermi. Resti dov’è! Non si muova! –. Si fermò.– Mani in alto!– Ma… – disse.– Mani in alto! O spariamo!La polizia, naturalmente. Ma era un caso rarissimo, quasi incre-dibile: in una città di due, tre milioni di abitanti, era rimasta, se ricordava bene, un’unica auto della polizia. Già da un anno or-mai, dal 2052, l’anno delle elezioni, le auto in dotazione della po-lizia erano state ridotte da tre a una sola. La delinquenza era qua-si completamente scomparsa; non c’era più bisogno della polizia, quest’ultima auto solitaria che errava senza posa per le vie deserte era più che sufficiente.

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251Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

– Nome e cognome, – disse l’auto della polizia in un ronzio metal-lico. Non gli riuscì di vedere gli uomini dentro la macchina, acce-cato com’era dalla luce bianca.– Leonard Mead, – rispose. – Parli più forte!– Leonard Mead!– Impiego o occupazione?– Diciamo, scrittore.– Senza occupazione, – disse l’auto della polizia, come parlando tra sé. Il fascio di luce lo teneva inchiodato come un esemplare da museo di un insetto col corpo trapassato da uno spillo.– Non avete torto, – disse Leonard Mead. Da anni aveva smesso di scrivere. Libri e riviste non si vendevano più. Tutto ormai si svol-geva di sera, dentro quei sepolcri di case appena illuminate dal tenue riflesso dello schermo televisivo, in cui gli uomini, simili a defunti, sedevano davanti a luci grigie o multicolori che toccava-no i loro volti senza mai toccarli dentro.– Senza occupazione, – disse la voce di fonografo, sibilando.– Perché è uscito di casa?– Per camminare, – disse Leonard Mead.– Camminare!– Solo camminare, – disse con naturalezza, ma mentre un gelo gli saliva lungo la schiena.– Camminare dove? A che scopo? – Camminare per prendere aria. Camminare per vedere.– Il suo indirizzo, prego?– Saint James Street, numero II.– E lei ha dell’aria, in casa sua, signor Mead? Ha un condizionato-re d’aria?– Sì.– E ha uno schermo televisivo in casa? Uno schermo da guardare?– No.– Lei è sposato, signor Mead?– No.– Celibe, – disse la voce della polizia dietro il raggio accecante. La luna era alta e chiara fra le stelle e le case grigie e silenziose.– Nessuno mi ha voluto, – disse Leonard Mead con un sorriso.– Non parli se non è interrogato.Leonard Mead rimase in attesa nella notte fredda.– È uscito da solo, per camminare, signor Mead?– Sì.– Ma non ci ha detto per quale scopo.– Ve l’ho detto: per prendere aria, per vedere, e per il piacere di camminare.– Bene, signor Mead.– Non c’è altro? – chiese educatamente Mead.– No, – disse la voce – è tutto. – Vi fu uno scatto metallico e come un lungo sospiro.

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252 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Lo sportello posteriore della macchina della polizia si aprì lenta-mente.– Io protesto. Non avete il diritto di…– Signor Mead…Leonard Mead avanzò rassegnato, vacillando appena, guardò nell’interno dell’auto. Come si aspettava, non c’era nessuno nella macchina.– Salga.Posò la mano sullo sportello e scrutò nel sedile posteriore, che era una piccola cella, una piccola prigione nera, con le sbarre, odora-va di gelida pulizia, di duro metallo.– Dove mi portate? – La macchina esitò, o piuttosto emise un leg-gero brevissimo ronzio, e uno scatto – Al Centro di Ricerca Psi-chiatrica sulle Tendenze Regressive.Leonard Mead salì. Lo sportello si richiuse con un tonfo morbido.L’auto scivolò via tra i viali notturni, preceduta dai suoi fari fiochi.Un istante dopo passarono davanti a una certa casa, in una certa via, l’unica casa in una città di case buie, che avesse tutte le sue luci accese, ogni finestra viva e rutilante, ogni rettangolo caldo e chiaro nel buio di novembre.– Quella è casa mia, – disse Leonard Mead.Nessuno gli rispose.L’auto continuò la corsa lungo i fiumi inariditi, lasciandosi dietro strade deserte e deserti marciapiedi, dove non un suono, non un movimento turbavano più la fredda notte d’autunno.

R. Bradbury, Il pedone, in Il secondo libro di fantascienza, Einaudi

La struttura del testo 1 Dove è ambientata la vicenda narrata?

2 Come si avvia l’azione narrata dal testo?

3 Quale evento interrompe l’equilibrio iniziale del racconto?

4 Il racconto prosegue con una lunga sequenza ambientata per le strade della città; di quale tipo di sequenza si tratta?� Narrativa� Dialogica� Descrittiva� Riflessiva

5 Come termina il racconto?

I personaggi 6 Qual è l’attività preferita del protagonista?

7 Qual è invece la sua professione?

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253Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

8 Quali aspetti del suo comportamento dimostrano la sua indipendenza dal “sistema” in cui vive?

9 Chi è l’antagonista di Leonard Mead?

10 Che cosa “pensa” l’antagonista di Leonard Mead?

Le caratteristiche e l’ambientazione 11 Qual è l’argomento del racconto?

12 Qual è il messaggio che l’autore vuole trasmettere?

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254 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 2 - Fantascienza

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Questione di scala– Non capisco perché la gente si preoccupi tanto – disse la signori-na Macy, fiutando l’aria – Finora non ci hanno “fatto” niente, no?Altrove, in tutte le città, regnava il panico. Ma non nel giardino della signorina Macy. Con calma, serenamente, ella alzò gli occhi e guardò di nuovo gli invasori, mostruose sagome alte più di mille metri.Erano sbarcati una settimana fa, da un’astronave lunga almeno cento chilometri che s’era posata delicatamente sul deserto dell’A-rizona. Erano usciti in lunga fila – almeno in mille – dal ventre della nave e ora se ne andavano in giro per tutta la Terra.Ma, come faceva notare la signorina Macy, non avevano toccato nulla, non avevano fatto del male a nessuno. Non erano abba-stanza “densi” per rappresentare un pericolo. Quando uno di loro ti calpestava, o calpestava la casa in cui ti trovavi, tutto si oscura-va di colpo e non vedevi più niente, finché non avesse spostato il piede: ma tutto finiva lì.Non avevano mostrato il minimo interesse per gli esseri umani e ogni tentativo di comunicare con loro s’era dimostrato vano, come del resto ogni tentativo di distruggerli. L’esercito e l’aviazione ave-vano fatto di tutto, ma i grossi calibri li centravano in pieno senza turbarli e neppure una bomba H, sganciata su uno di loro mentre attraversava una zona deserta, l’aveva minimamente infastidito.Gli uomini, era chiaro, non li interessavano affatto.– E questa – disse la signorina Macy a sua sorella, che, non essen-do sposata, era naturalmente anche lei signorina Macy – è la pro-va che non vogliono farci del male, non trovi?– Speriamo bene, Amanda – disse la sorella della signorina Macy.– Ma guarda che cosa stanno facendo adesso.Era una giornata molto limpida o, piuttosto, lo era stata. Il cielo, fino a poco prima, era d’un azzurro tersissimo e le grandi spalle, le teste quasi umanoidi dei giganti, si distinguevano nettamente, lassù, a un miglio da terra. Ma ora l’atmosfera s’andava anneb-biando, notò la signorina Macy, seguendo lo sguardo della sorella. I giganti, qui, erano due, e ciascuno teneva tra le mani un oggetto cilindrico, da cui sprizzavano grandi nubi di una sostanza vapo-rosa che scendeva lentamente a coprire la Terra.

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255Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

La signorina Macy fiutò di nuovo l’aria:– Fanno delle nuvole. Forse è il loro modo di divertirsi un po’, di giocare. Che male ci possono fare con qualche nuvola? Non capi-sco perché la gente si preoccupi tanto.Tornò al suo lavoro.– Che cos’è che stai spruzzando, Amanda? – chiese sua sorella. – Un fertilizzante liquido?– No – disse la signorina Macy. – Un insetticida.

adatt. da F. Brown, Questione di scala, in C. Fruttero e F. Lucentini (a cura di), Il secondo libro della fantascienza, Einaudi

40

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Indica i protagonisti del racconto.

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A2 Dove si svolge la vicenda? A Su un pianeta lontano B Sulla Luna C Sulla Terra D Dal testo non si capisce

A3 In quale tempo si svolge la vicenda? A Nel presente B In un futuro lontano C Nel passato recente D Nell’antichità

A4 Qual è l’avvenimento che rompe l’equilibrio iniziale?

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A5 Quale proporzione è messa subito in rilievo nel racconto tra la dimensione degli umani e quel-la degli alieni? Ricopia la frase del testo che risponde alla domanda.

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A6 Gli umani hanno tentato di accogliere o di combattere gli alieni? Ricava dal testo gli elementi utili alla risposta.

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256 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A7 Gli alieni hanno ritenuto necessario mettersi in contatto con gli esseri umani? Ricava dal testo gli elementi utili alla risposta.

A Sì, ma gli umani non hanno accettato il contatto B Si, ma le trattative sono finite male C No, non si ha traccia nel testo di un contatto tra alieni e umani D No, dicono espressamente che non vogliono avere contatto con gli umani

A8 Quale dei seguenti termini o espressioni non è sinonimo di panico? grande spavento – terrore – sgomento – ansia – forte paura

A9 Nell’espressione “uscire dal ventre della nave” (righe 9-10), ventre è: A una metafora B una similitudine C un’onomatopea D una metonimia

A10 Solo al termine del racconto si capisce che cos’è l’oggetto cilindrico che le creature aliene ten-gono in mano. Di che cosa si tratta?

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A11 Secondo te, la descrizione del cielo limpido al termine del racconto ha una funzione importan-te per introdurre la conclusione? Giustifica la tua risposta.

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A12 Il finale del racconto può essere definito “a sorpresa”? Giustifica la tua risposta.

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A13 Spiega le ragioni del titolo del racconto. Che cosa intende Brown, secondo te?

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A14 Quali caratteristiche di un racconto di fantascienza compaiono nel testo che hai letto? Ambientazione in una galassia lontana Presenza di astronavi Presenza di alieni Stile semplice e scorrevole Presenza di robot Finale a sorpresa

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257Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A15 Nel finale del racconto a che cosa vengono paragonati gli esseri umani?

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Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Nel periodo “Giunto l’inverno, le rondini volarono via”, il verbo giunto è coniugato al: A participio passato B participio presente C gerundio presente D infinito presente

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo passivo? A I ripetitori sono fonte di disturbo e di inquinamento B Il preside ieri si è recato a Trento per un convegno C Sono stato colpito dall’intensità del suo sguardo D Ci stiamo dirigendo rapidamente a scuola

B3 Con quale delle seguenti congiunzioni potresti unire le frasi “Giovanni vince tutte le gare” e “non si alleni con regolarità”?

A Perché C Benché B Qualora D Purché

B4 In quale dei seguenti periodi compare una subordinata causale? A Quando giunse il professore, eravamo tutti zitti in classe B Non capivo perché tu ridessi in quel modo C Il professore ti ha dato una nota perché eri in ritardo D A causa del forte vento l’aeroporto è stato chiuso

B5 Quale dei seguenti aggettivi non è al grado comparativo di maggioranza? A Peggiore B Migliore C Minimo D Minore

B6 Nel periodo “Se ascoltassero i nostri consigli, non sbaglierebbero”, quale funzione svolge i nostri consigli?

A Complemento oggetto B Complemento oggetto più attributo C Soggetto D Soggetto più attributo

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258 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B7 Quale dei seguenti periodi contiene una frase subordinata? A Vi chiederete se sono stato sincero: no, non lo sono stato B Venite questo pomeriggio a casa mia? C Domani si svolgeranno le elezioni politiche, non il referendum D Che cosa vuoi?

B8 Nel periodo “Se ti comporterai bene, sarai stimato da tutti”, quale funzione ha la proposizione Se ti comporterai bene?

A Concessiva B Consecutiva C Modale D Condizionale

B9 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di modo? A Ho agito secondo il tuo consiglio. B Ti ho dato la possibilità di salvarti. C Il modo in cui leggeva non era abbastanza fluido e scorrevole. D Ho appeso il poster che mi hai regalato.

B10 Coniuga il verbo “scuotere” all’indicativo passato remoto, prima persona singolare attiva.

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259Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle conoscenze

Unità 3 - Romanzo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è un romanzo? .......................................................................................................

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2 In quali fasi si articola un romanzo? a. ................................................................................................. b. ................................................................................................. c. ................................................................................................. d. ................................................................................................

3 Nella struttura del romanzo hanno parti-colare importanza l’incipit e l’explicit. Che cosa rappresentano?� La parte centrale e la fine� L’inizio e la fine� La tesi e l’antitesi� La conclusione

4 I personaggi di un romanzo sono organizzati in un sistema, che li pone in relazione fra loro?� No, non esiste alcuna relazione pensata

dall’autore tra personaggi del romanzo� Sì, costituiscono un sistema vero e pro-

prio, che viene organizzato con cura� Non del tutto; c’è relazione tra i perso-

naggi principali ma non con gli altri� Sì, ma non sempre le relazioni tra perso-

naggi sono possibili

5 I personaggi principali vengono elaborati nelle loro caratteristiche:� fisiche, psicologiche, morali, sociali� fisiche e psicologiche� psicologiche e di azione� solo psicologiche

6 La definizione dello spazio nel romanzo è:� ampia e varia (con molte variabili possi-

bili e necessarie per situare l’azione)

� ristretta (serve descrivere solo qualche aspetto)

� finalizzata a descrivere contemporanea-mente i personaggi

� selettiva (solo alcuni ambienti vengono descritti, altri no)

7 Come viene strutturata la storia?� Segue sempre uno sviluppo cronologico

lineare� Può inserire salti cronologici� Inserisce solo analessi� Inserisce solo prolessi

8 Come si presenta il punto di vista narrativo?� Con molte opzioni diverse (narratore in-

terno o esterno)� Sempre esterno� Sempre interno� Sempre onnisciente

9 Nel romanzo possono essere utilizzati regi-stri linguistici diversi?� No, l’autore usa uno stesso registro

all’interno dello stesso romanzo� Sì, a seconda dei personaggi e delle si-

tuazioni di spazio e tempo� No, ogni autore ha un suo registro e

questo fa parte del suo stile� Sì, ma solo a condizione che ci sia più di

un personaggio

10 L’autore di un romanzo intende trasmettere un messaggio al suo lettore?� No, mai� Sì, sempre� Sì, se prevede di farlo� Lo intravvede solo il lettore, non è inten-

zione dell’autore

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260 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 3 - Romanzo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Io, il cane di Orhan Pamuk

Nel romanzo Il mio nome è rosso, Orhan Pamuk costruisce una storia complessa e avvincente che si snoda a Istanbul alla fine del 1500. I personaggi sono introdotti uno per capitolo all’inizio del romanzo e uno di essi è un cane.

Come vedete, le mie zanne sono talmente lunghe e appuntite che mi stanno a malapena in bocca. So che questo mi conferisce un aspetto spaventoso ma mi piace. Una volta, vedendo quanto era-no grandi le mie zanne, un macellaio ha detto: “Be’, ma questo non è un cane, è un maiale”.Lo morsi talmente forte a una gamba da sentire sotto i denti la durezza del femore, lì dove finiva la sua carne grassa. Per un cane non c’è nulla di così piacevole come affondare i denti con furiosa e spontanea rabbia nella carne di uno schifoso nemico. Quando mi si presenta un’occasione del genere, quando la mia vittima mi passa accanto con quell’aria stupida da meritarsi un morso, perdo il controllo per il piacere, mi battono i denti e senza rendermene conto comincio a emettere spaventosi ringhi di gola.Sono un cane, e voi che non siete creature ragionevoli quanto me dite che un cane non parla. D’altra parte, sembra che diate credito a una storia in cui a parlare sono i morti e i protagonisti usano parole che non conoscono. I cani parlano, ma solo a chi sa ascoltarli.C’era una volta un predicatore maleducato che veniva da una città di provincia, e giunse in una delle più grandi moschee, diciamo quella di Beyazit1. Forse non bisognerebbe svelarne il nome, diciamo che si chiamava Maestro Hurset, ma altre bugie non ne possiamo dire, e quest’uomo aveva la testa dura. Ave-va poco sale in zucca, ma molta forza nella lingua, che Dio lo benedica. Ogni venerdì2 infervorava la comunità da farla pian-gere talmente tanto che c’era chi, con gli occhi oramai prosciu-gati, perdeva i sensi o si sentiva male. Ma, mi raccomando non fraintendete, lui non piangeva affatto come gli altri predicatori dalla lingua tagliente, al contrario, mentre tutti piangevano lui non batteva ciglio e continuava a parlare con maggior vigore, come se stesse redarguendo l’intera comunità. Tutte le guardie

1 Beyazit: si tratta di una delle più grandi moschee di Istanbul costruita nel centro della città, vicino al canale sul Bosforo.2 venerdì: è il giorno da santificare nella religione islamica, durante il quale cessano le attività quotidiane e si va alla moschea per la preghiera comune e l’ascolto dell’imam, il capo spirituale della comunità.

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261Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

imperiali, i paggi del Palazzo del sultano, i venditori di helva3, la plebaglia e molti suoi colleghi predicatori gli erano profon-damente devoti. Certo, lui non era mica un cane, era un esse-re umano rotto a ogni esperienza, ma davanti a questa folla di devoti uscì di senno, e vedendo che terrorizzare la gente gli dava lo stesso gusto che farla piangere, e oltretutto gli faceva guadagnare più pane, cominciò a esagerare dicendo che: “[…] Credenti, bere caffè4 è sacrilegio. Il nostro Profeta sapeva che il caffè intorpidisce la mente, buca lo stomaco, fa venire l’ernia e rende sterili, aveva capito che era un prodotto di Satana e non ne beveva. E poi ormai le sale da caffè sono luoghi dove chi è in cerca di piacere e i ricchi lussuriosi siedono vicini per compiere ogni tipo di spudoratezza; in realtà, prima dei conventi dervisci5 bisognerebbe chiudere quelle sale. I poveri hanno forse soldi per il caffè? Vanno lì, tracannano caffè e poi perdono il controllo tanto da pensare che i cani possano parlare e ascoltare; cosa ci si può aspettare da un cane, una bestemmia contro di me e con-tro la nostra religione?”Con il vostro permesso, vorrei rispondere all’ultima osservazio-ne del signor predicatore, tutti sapete che questi santoni-mae-stri-predicatori-imam non amano i cani. Credo che dipenda dal fatto che il Profeta Maometto tagliò le falde del suo abito per non svegliare un gatto che ci si era addormentato sopra. Ricor-dando che analogo riguardo a noi non era stato mostrato e per l’interminabile guerra tra noi e i gatti – che anche l’uomo più stupido sa che non hanno la minima riconoscenza – si è soliti affermare che Maometto, apostolo e profeta di Allah, fosse ne-mico dei cani, non ci fanno entrare nelle moschee perché vani-fichiamo l’effetto purificatore delle abluzioni, e le botte che da secoli ci prendiamo nei cortili delle moschee con i grandi mani-ci delle scope dei custodi sono il risultato di quest’interpretazio-ne errata e maligna.

da O. Pamuk, Il mio nome è rosso, Einaudi

3 helva: si tratta di un dolce a base di pasta di semola diffuso in tutti i paesi arabi.4 bere caffè: il caffè viene diffuso in Turchia nel Cinquecento e viene bevuto in piccole sale soprattutto dai ricchi che potevano permetterselo.5 dervisci: si tratta di monaci musulmani, che seguivano un particolare percorso spirituale che prevedeva lunghe veglie di preghiera e di studio. Nei loro conventi veniva bevuto il caffè come sostegno alle attività spirituali.

La struttura del testo 1 Pamuk presenta tutti i personaggi uno per volta uno per capitolo; in quale parte del romanzo

ci troviamo secondo te? Giustifica la tua risposta sulla base delle tue conoscenze della struttura del romanzo.

2 Che cosa puoi dire sul punto di vista utilizzato in questo testo?

3 Sai dall’introduzione e dalle note che la città in cui si svolge il romanzo è Istanbul; puoi raccoglie-re dal racconto qualche riferimento in più a luoghi citati della città in cui si ambienta la vicenda narrata?

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262 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

I personaggi 4 Come si presenta il carattere di questo cane-protagonista?

5 Quali altri personaggi vengono citati dal testo? Puoi dire a quale tipologia appartengono?

Le caratteristiche e l’ambientazione

6 Il romanzo, di cui hai letto una pagina, a quale tipologia appartiene? Da quali caratteristiche del testo puoi dedurla?

7 Quale registro utilizza Pamuk?

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263Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 3 - Romanzo

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Avanti, sbrigarsi!Un uomo urlava. Mi svegliai. La porta venne spalancata. Qual-cuno entrò a passi pesanti. Si accese la luce. – Che c’è qui? – gridò l’uomo. Entrò mia madre. Disse: – Lì c’è il bambino; vada via, a lui ci penso io.– Avanti, sbrigarsi! – gridava l’uomo. La mamma si avvicinò al mio letto e mi carezzò la testa. Io tenevo gli occhi chiusi, stretti stretti. – Svegliati, tesoro, dobbiamo partire. Lo sai. Te l’avevamo detto che forse avremmo dovuto fare un altro viaggio. È venuto il momento. Fa’ il bravo. Vestiti da solo, come fai di solito.– Avanti, sbrigarsi – gridò ancora l’uomo. Le grida adesso veni-vano da un’altra stanza. Mi voltai. Tirai la cordicella e spensi la luce. Volevo dormire. La luce si riaccese subito. – Allora, su! – udii una voce molto vicina. Qualcuno mi afferrò per un braccio e mi tirò via la coperta. – Avanti! – Io mi misi a stillare. Con la mano libera mi tirai la coperta sopra la testa. Arrivò la mamma. Disse all’uomo: – Che cosa le viene in mente? Potremo almeno vestirci, no? Adesso mi ha fatto piangere il bambino. Me ne sarei occupata io. Così ci vuole solo più tempo.– Avanti, sbrigarsi! – ripeté ancora l’uomo. – Dobbiamo andare, ho degli ordini. – Si buttò il fucile in spalla e uscì dalla stanza. Il fucile batté contro la porta. La mamma domandò se potevo per favore vestirmi da solo, come facevo sempre. Lei aveva ancora tanto da fare. Mi diede un paio di calzoncini che dovevo infilare. Voleva trovarmi pronto, quando fosse tornata. Cominciai lenta-mente a vestirmi, l’uomo con il fucile si mise nel vano della porta. – Sbrigati! – gridava. Piangendo gli tirai addosso un calzino. Lui chiamò mio padre. Papà lo raccolse e disse che non dovevo fare così. Mi aiutò a vestirmi.La mamma entrò e domandò che cos’altro volevo portarmi via per il viaggio. Poi corse via di nuovo. Un po’ più tardi l’uomo in verde fu di nuovo sulla porta. Teneva il fucile da parte, ma io lo avevo visto. Corse via di nuovo, quando vide che ero vestito. – Avanti! – gridò di nuovo, – svelto, sbrigarsi!La mamma tornò per domandarmi ancora una volta che cosa volevo portare con me, perché doveva chiudere la valigia. Non avevo nessun’idea. Lei prese la mia amata copertina e la cacciò

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264 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

nella valigia. Ci infilammo i cappotti. Allora mi venne in mente che volevo portare con me il mio burattino. Lo staccò dal muro e me lo diede. Spente le luci e chiusa la porta, scendemmo di corsa le scale. Papà portava due valigie, la mamma due borse. Io mi dovevo tenere ben stretto al suo cappotto. Il soldato gridava – Sbri-garsi! – tutte le volte che il papà posava per un attimo le valigie per prendere fiato. La strada era lunga, c’era molto da cammina-re. Cominciai a piangere. La mamma mi prese in braccio, ma così non si camminava più. Allora prese lei una delle valigie e il papà mi prese sulle spalle. Il soldato gridava: – Sbrigarsi!

da J. Oberski, Anni d’infanzia. Un bambino nei lager, Giuntina

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Che cosa sta facendo il bambino, quando entra l’uomo?

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A2 Chi è l’uomo che sta urlando all’inizio del testo?

............................................................................................................................................................................................................................

A3 Il bambino protagonista del testo non vuole vestirsi e obbliga involontariamente i suoi ad aiutarlo. Che cosa dice questo particolare narrativo sull’età del bambino?

A Era grande ma svogliato B Era grande e capriccioso C Era piccolo e non sapeva ancora bene vestirsi da solo D Era piccolo e capriccioso

A4 Perché il bambino si mette a urlare e a piangere? Riprendi la frase del testo e ricopiala.

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

A5 Quale particolare del testo fa comprendere che alla famiglia protagonista dell’episodio è già capitato qualche episodio di deportazione, in quel caso momentanea?

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

A6 Perché, dopo che il bambino gli tira addosso un calzino, il soldato chiama il padre? A Perché rimproveri il bambino B Perché ha oltraggiato la sua autorità C Perché non gli piacciono i bambini capricciosi D Perché sta impiegando troppo tempo a vestirsi

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265Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A7 Perché il soldato “teneva il fucile da parte” (riga 31)? A Perché aveva paura che il bambino lo toccasse B Perché pensava che il bambino potesse spaventarsi nel vederlo C Perché non è capace a portarlo bene D Perché ingombrava

A8 Perché la madre del bambino si affanna a riempire in fretta le valigie e le borse?

............................................................................................................................................................................................................................

A9 Che cosa sceglie la mamma per il bambino e che cosa invece il bambino? A Un lenzuolo e un calzino B Una coperta e un burattino C Un gioco e un cappotto D Una borraccia e una coperta

A10 Quando escono per strada sono costretti ad avanzare senza fermarsi. Che cosa fa il bambino? A Piange e alla fine viene preso in braccio dalla mamma che lo porta con sé B Piange e alla fine viene preso sulle spalle dal padre che cede una valigia alla mamma C Piange e viene preso in braccio dalla guardia D Cammina in silenzio

A11 L’episodio si apre con la luce che si accende improvvisamente e si chiude con la luce che si spe-gne dietro alla famiglia che esce da casa per sempre. Che cosa rappresenta questo elemento?

A La sorte B Un elemento improvviso, negativo, che cambia le sorti della famiglia come un fastidio mo-

lesto e inevitabile C Un elemento che dà forma quasi a una scena di teatro D Una casualità

A12 In chiusura dell’episodio una breve frase descrittiva fa comprendere quale sarà il destino che attende la piccola famiglia. Di quale frase si tratta? Ricopiala qui sotto.

............................................................................................................................................................................................................................

A13 Quando il testo dice “l’uomo in verde” (righe 30-31) quale parola sottintende?

............................................................................................................................................................................................................................

A14 Come puoi sostituire l’espressione “la cacciò nella valigia” (righe 36-37)? A La tolse con fatica C La infilò a forza B La mise ordinatamente D La dispose con cura

A15 Che cosa significa “nel vano della porta” (riga 25)?

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266 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Nella frase “Darò loro il benvenuto”, loro è: A un aggettivo B un pronome C una preposizione D una congiunzione

B2 L’enunciato “Probabilmente queste prove non sono abbastanza fondate” ha la funzione di formulare:

A un’argomentazione B una conseguenza C una dichiarazione D un’ipotesi

B3 Indica il participio passato del verbo “mordere”. A Morsi B Morso C Morduto D Mordendo

B4 Nel periodo “Nessuno di noi sapeva dove abitasse Paola ne dove lavorasse”, compare un errore di ortografia. Quale?

A Abitasse B Lavorasse C Ne D Dove

B5 Nella frase “Stefano indossava un bellissimo maglione di lana”, quale funzione svolge di lana? A Complemento di specificazione B Complemento partitivo C Complemento di materia D Complemento di causa efficiente

B6 Quale delle seguenti subordinate non può mai essere introdotta dalla congiunzione “perché”? A Interrogativa indiretta B Finale C Causale D Temporale

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267Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B7 Nel periodo “Ti ho chiamato con il cellulare, ma non ti ho trovato”, quale tipo di coordinata è ma non ti ho trovato?

A Copulativa B Avversativa C Disgiuntiva D Conclusiva

B8 Nel periodo “Per quanto ne so io, tutto è bene quel che finisce bene”, quale funzione ha la proposizione Per quanto ne so io?

A Interrogativa indiretta B Consecutiva C Modale D Limitativa

B9 Scrivi nello spazio sottostante il soggetto della frase che segue.“Nei giochi di ruolo nessuno deve dimenticare la propria identità.”

............................................................................................................................................................................................................................

B10 Nella frase “Bevete piano”, piano è: A un aggettivo sostantivato B una locuzione avverbiale C un aggettivo con funzione avverbiale D un sostantivo

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268 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 4 - Sì o no?

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Mi hanno dato un dieci per errore di Bruce Weinstein

Il ragazzo che pone la domanda ha avuto un vero colpo di fortuna, pur non essendo particolarmente portato per la matematica ha ricevuto un bel 10 nell’ultima verifica, voto però che è frutto di un errore dell’insegnante. È giusto tenersi il voto e avere una buona valutazione finale o è meglio denunciare all’insegnante l’errore e “dormire sonni tranquilli”?

D. Non sono molto bravo in matematica, quindi mi sono vera-mente sorpreso quando ho visto che avevo preso 10 all’esame fi-nale. Ero convinto di non averlo fatto bene, così quando ho con-trollato, ho scoperto che il professore aveva sbagliato a fare il conteggio dei voti (ironia della sorte, no…?). Comunque, adesso avrò 8 in matematica, invece del 6 che mi sarei meritato; non c’è dubbio che un 8 fa molto più figura in pagella, quindi non ho pro-prio voglia di dire all’insegnante che mi ha dato il voto sbagliato. In più, mi sembra che, visto che l’errore lo ha fatto il professore, non dovrei essere io a venire penalizzato. Non voglio raccontarlo a nessuno, perché ho paura che, se si sparge la voce, poi lo verrà a sapere anche il mio insegnante. Voglio solo avere un buon voto, che cosa c’è di tanto sbagliato?

Secondo te:

dell’errore e voglia cambiarlo

R. Ovviamente desiderare un bel voto non è una cosa sbagliata, la cosa sbagliata è ottenerlo per via dell’errore di qualcun altro. Secondo me ne sei consapevole anche tu, altrimenti perché dovre-sti aver paura che la voce si diffonda? Il fatto che tu sia consape-vole che volersi tenere un voto che non si è meritato è sbagliato è una buona cosa, vuol dire che hai una coscienza.Prendi il principio che dice che dobbiamo trattarci l’un l’altro in maniera equa: come ti sentiresti se il prof decidesse di dare i voti

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269Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

non in base a quanto hai fatto bene all’esame, ma al colore dei capelli? Pensa se dicesse: “Gli studenti con i capelli biondi pren-dono 10, quelli con i capelli neri 9, i rossi 8 e quelli con i capelli castani 7”. Se non sei biondo, potresti tingerti i capelli di bion-do, oppure potresti dire: “Ma non è giusto, che cosa c’entra con come ho fatto bene in matematica?”. Tu vorresti avere dei buoni voti, come tutti, ma che senso ha un 10 se sai di non essertelo meritato? Essere giusti verso il prossimo vuol dire dare agli altri ciò che spetta loro, quindi, se hai meritato un 6 in matematica, devi avere 6.Pensa se il tuo prof si fosse sbagliato nel senso opposto: ha sba-gliato a fare i conti e ti ha dato 6 invece che 10. Non gli diresti qualcosa? Certo che lo faresti. E avresti perfettamente ragione. Per la stessa ragione, sarebbe del tutto sbagliato tenersi il 10. Non devi vederla come punizione per aver fatto notare un er-rore, stai semplicemente rimediando a un’ingiustizia. In altre parole, raccontando tutto mostri al mondo che sei una persona onesta. Sinceramente, è un comportamento ammirevole, perché molte persone farebbero qualcosa più semplice e non direbbero niente.Magari non sembra, ma tenersi un voto che non si è meritato è una forma di furto. […]Metti per esempio che tu sia a una gita di classe e vi fermiate in un ristorante per pranzare. Essendoci stati così tanti ragazzi, il cameriere si dimentica di farvi pagare la fetta di torta al ciocco-lato che hai preso per dolce: sarebbe giusto pagare il conto sen-za dire niente dell’errore? Certo che no, avresti qualcosa senza dare niente in cambio, e questo non è giusto. Pensa anche che magari il cameriere dovrà poi pagare per il tuo dessert di tasca sua. Dal punto di vista dell’etica, non dire niente del 10 che hai pre-so grazie all’errore dell’insegnante è come uscire da un ristorante senza dire niente al cameriere che si è dimenticato di farti pagare il dolce.In questa situazione, entra in gioco anche il principio del rispetto del prossimo, perché uno dei modi per dare fede a questo principio è essere onesti. Anche tu, sotto sotto, non sentiresti di stare ingan-nando qualcuno se non raccontassi dell’errore? La cosa giusta da fare, quindi, è far sapere all’insegnante che ha sbagliato a darti il voto: che cosa ci guadagnerai a comportarti così? Non potrai certo tenerti il 10, perché non sarebbe giusto, ma sul lungo periodo otterrai qualcosa di molto più prezioso: la consapevolezza di aver fatto la cosa giusta, quando sarebbe mol-to più facile non farla. Alla fine avrai un 6 in pagella invece che un 8, ma dormirai molto meglio, sapendo di essere una persona onesta.

da B. Weinstein, E se nessuno mi becca?, Il castoro

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270 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Comprensione 1 Che cosa pensa di fare il ragazzo, scoperto l’errore?

2 Da che cosa, secondo l’esperto, deduciamo che il ragazzo ha una coscienza?

3 Che cosa significa, secondo l’esperto, essere giusti verso il prossimo?

4 Che cosa ci guadagnerà il ragazzo a far sapere all’insegnante dell’errore commesso?� Un dieci in pagella� Un riconoscimento morale� Un otto alla fine dell’anno� Una nota dal professore

5 Che cosa puoi dedurre dalle ultime righe del testo circa l’opera scritta da Weinstein?� Propone alcune ricette contro l’insonnia� Dà un grande valore al sentirsi bene con se stessi� È molto preoccupato della vita scolastica degli alunni� Ritiene fondamentale essere onesti solo nell’ambito scolastico

Analisi 6 Come spiegheresti “l’ironia della sorte” citata dal ragazzo che pone la domanda?

7 Che cosa prova l’autore nei confronti dei ragazzi sinceri?� Ammirazione� Rabbia� Biasimo � Meraviglia

8 In quale modo l’autore argomenta la propria tesi?� Attraverso continui paragoni con situazioni paradossali e irrealizzabili� Portando all’attenzione del ragazzo situazioni che potrebbero risultare simili a quella pre-

sentata nella domanda� Dimostrando sistematicamente il contrario di ciò che afferma� Sostenendo teorie lontane dalla quotidianità degli studenti

9 Sapresti costruire un esempio simile a quello del cameriere e della fetta di torta per spiegare che è un furto non dire che si è ricevuto qualcosa che non si è meritato?

Il tema 10 Che cos’è l’onestà secondo l’autore?

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271Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 4 - Sì o no?

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Dialogo di due sicari prima di uccidere la loro vittimaI SICARIO Come, hai paura?II SICARIO Non di ucciderlo, avendone l’ordine, ma di essere danna-to per averlo ucciso; e da ciò nessun ordine potrà salvarci.I SICARIO Credevo che tu fossi deciso.II SICARIO Si, ma di lasciarlo vivere.I SICARIO Allora, andrò ad avvertire il duca di Gloucester.II SICARIO Ti prego, aspetta un momento: solo il tempo che ci vuole per contare fino a venti.I SICARIO Come ti senti ora?II SICARIO In realtà, certi residui di coscienza rimangono ancora in me.I SICARIO Ricorda il compenso che riceveremo quando l’impresa sarà compiuta.II SICARIO Per Dio, morirà; avevo dimenticato il compenso.I SICARIO Dov’è andata ora la tua coscienza?II SICARIO Nella borsa del duca di Gloucester.I SICARIO Dunque, appena egli apre la borsa per darci il nostro compenso, la tua coscienza vola via.II SICARIO Lasciala andare: pochi o nessuno la ospiteranno.I SICARIO E se tornasse da te?II SICARIO Non voglio avere nulla in comune con lei: è pericolosa. Rende l’uomo vile: un uomo non può rubare senza che essa lo ac-cusi, non può bestemmiare senza che essa lo freni. È uno spirito vergognoso e timido che si ribella nel petto dell’uomo e lo riempie di ostacoli. Una volta mi fece restituire una borsa piena d’oro che avevo trovato. Riduce all’elemosina chiunque l’ubbidisce: è cacciata da tutti i paesi e dalle città come pericolosa; e chi intende vivere bene, si sforza di avere fiducia in se stesso e di vivere senza di lei.

da W. Shakespeare, Riccardo III, atto I, scena IV, Newton

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 I sicari sono persone incaricate di uccidere una persona su commissione. Qualcuno infatti ha dato loro l’ordine di raggiungere una vittima designata e di ucciderla per conto loro. Chi è il mandante dell’omicidio che stanno per compiere i due sicari? Ricavalo dal testo.

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272 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A2 Qual è il compenso per l’omicidio che compiranno? A Terre C Case B Denaro D Pietre preziose

A3 Quale dei due sicari non è convinto di compiere l’azione per la quale è stato contattato?

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A4 Nella battuta “Per Dio, morirà; avevo dimenticato il compenso” (riga 13) ci sono due termini importanti del dialogo tra i due sicari: quali?

A La dimenticanza dell’atto da compiere (avevo dimenticato) e il suo motivo (compenso) B In sintesi, la morte e la vita C La conseguenza del loro atto (morirà) e ciò per cui lo compiono (compenso) D L’invocazione a Dio perché li protegga da ciò che devono compiere e il denaro che riceve-

ranno

A5 A metà del dialogo tra i due sicari viene citato un “personaggio” importante: la coscienza. Che cosa la mette a tacere? Ricopia la frase dal testo.

............................................................................................................................................................................................................................

A6 La prima azione citata, compiuta sull’uomo della coscienza ha una conseguenza: quale?

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A7 Con quale parola potresti sostituire “vile” alla riga 21? A Senza forza B Senza coraggio C Senza onore D Senza felicità

A8 Che cosa non può fare un uomo senza che la coscienza intervenga?

a. .....................................................................................................................................................................................................................

b. .....................................................................................................................................................................................................................

A9 Con quale espressione potresti sostituire “spirito vergognoso e timido” (righe 22-23) attribuito alla coscienza?

A È ciò che ispira comportamenti timidi B È una parte dell’anima che non si muove con prepotenza C È una parte dell’anima che fa vergognare D È una parte di se stessi di cui vergognarsi

A10 Se la coscienza ha fatto restituire una borsa piena d’oro al sicario, che cosa dev’essere accaduto prima?

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273Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A11 Perché nel testo si dice che la coscienza riduce all’elemosina chiunque la segua? A Perché vivere onestamente significa essere in debito B Perché l’onestà non paga mai C Perché chi non rischia non ha un guadagno D Perché non rubi e non ti arricchisci a danno di nessuno

A12 Il sicario conclude che vivere bene significa:

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A13 Attraverso il dialogo, risulta che la coscienza serve a prendere una decisione che riguarda il bene e il male? Giustifica la tua risposta.

............................................................................................................................................................................................................................

A14 Come potresti sostituire nell’espressione “riduce all’elemosina” (riga 25) il verbo ridurre?

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Nell’espressione “Lasciala andare: pochi o nessuno la ospiteranno” è contenuta una figura retorica: quale?

A Metafora B Similitudine C Personificazione D Allitterazione

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene. In quale? A Personali: ci, tu, essa, quella B Possessivi: loro, vostro, mio, suo C Numerali: quattro, decimo, tre, millequattrocento D Indefiniti: nessuno, alcuno, qualcuno, tale

B2 Quale delle seguenti è una frase semplice? A Vado a Roma per vedere i principali monumenti della città B Se vuoi ottenere risultati migliori, devi studiare di più C Il gatto dorme D La signora Gina passeggiava lungo il viale con il suo barboncino

B3 Quale delle seguenti è una congiunzione subordinante? A Ma C Tuttavia B E D Mentre

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274 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B4 Nella frase “Il padre di Maria è stato eletto assessore alla cultura”, che cosa è assessore? A Complemento oggetto B Apposizione C Complemento predicativo del soggetto D Complemento predicativo dell’oggetto

B5 Il verbo “essendo stato giudicato” è un: A gerundio presente passivo B gerundio passato attivo C gerundio presente attivo D gerundio passato passivo

B6 Indica il passato remoto, prima persona singolare del verbo “porgere”.

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B7 Nella frase “Ammiro tutte le persone che spendono la vita per la giustizia”, che è: A soggetto B complemento oggetto C complemento di compagnia D attributo

B8 Indica quale delle seguenti frasi contiene un predicato nominale. A La freccia sarà inviata più facilmente dall’alto delle mura B Sulla superficie del mare non c’erano onde C Carlo è il fidanzato di Lucia D Luca è andato a scuola in autobus

B9 Nella frase “Il mese di gennaio di solito è molto freddo”, quale complemento è di gennaio? A Di specificazione C Di causa B Partitivo D Di denominazione

B10 Nella frase “Il pover’uomo è stato costretto dalla povertà a commettere un’azione così vergo-gnosa”, quale complemento è dalla povertà?

A Di modo B D’agente C Di causa D Di causa efficiente

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275Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle conoscenze

Unità 5 - Horror

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è una storia horror? .......................................................................................................

.......................................................................................................

2 In quali fasi si articola una storia horror? a. ................................................................................................. b. ................................................................................................. c. ................................................................................................. d. ................................................................................................

3 Quale differenza c’è tra horror e thriller?� Il thriller è un horror ancora più inquietante� Il thriller è un giallo in cui la tensione è

più forte e possono comparire elementi macabri

� Il thriller è meno spaventoso dell’horror ma le forme narrative sono identiche

� L’horror e il thriller hanno in comune solo i vampiri e i fantasmi

4 In una storia horror quali tipologie di perso-naggi compaiono?� Tutti personaggi reali� Tutti personaggi spaventosi e fantastici� Alcuni personaggi reali che devono af-

frontare personaggi inquietanti� Fantasmi, vampiri, animali famelici

5 Quali sono le principali caratteristiche di un’ambientazione horror?� Case di campagna tranquille e ampie� Strade di città malfamate� Ambienti bui e lugubri e solitari� Ambienti diroccati e fantastici

6 Il tempo in cui una storia horror è costruita preferibilmente è:� il giorno, perché la luce è essenziale in

questo tipo di racconto

� la notte, perché il buio è essenziale in questo tipo di racconto

� l’alba, perché è il momento in cui la not-te si trasforma in giorno

� il tramonto, perché è un momento di grande nostalgia

7 Quale rapporto c’è con la normalità in un testo horror?� Resta invariata� Costituisce il principale termine di con-

fronto� Viene rovesciata� Viene negata

8 Nella narrazione sono previsti colpi di scena?� Mai� Sono frequenti e utili a costruire l’anda-

mento della storia� Sono rari� Compaiono solo nel finale

9 Perché le storie horror e thriller sono costrui-te sulla suspense?� Per costruire tensione e angoscia nel let-

tore, elementi essenziali di questi generi� Per dare al lettore la sensazione di trovar-

si completamente nelle mani dell’autore� Perché sono l’unico mezzo con il quale

non si fa calare l’attenzione� Per poter introdurre personaggi mostruosi

10 Come si presenta la lingua in questi generi narrativi?� Complessa, molto alta� Semplice e scorrevole� Volutamente specialistica� Non ha particolari caratterizzazione

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276 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 5 - Horror

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

La collina di Richard Matheson

Vidi l’uomo mentre risalivo il bordo della collina. Stava in piedi in prossimità dell’incrocio, piegato verso il cartello stradale. Indossa-va un vestito blu scuro e un cappello nero. Era un pomeriggio co-perto; il cielo era stato grigio per tutta la mattina. Distanti rumori di tuoni sembravano continuamente minacciare pioggia, ma non aveva piovuto. Mi ero fatto coraggio e stavo andando all’ufficio postale fiducioso che non avrebbe piovuto finché non fossi arriva-to lì.L’uomo mi si avvicinò quando ero già arrivato alla sua altezza. Era ben piantato, con una faccia florida e due occhi accesi.– Buon pomeriggio, signore – disse annuendo appena. Mi sembrò che facesse un leggero inchino, ma non ne fui sicuro.– Buon pomeriggio – ricambiai il saluto, pronto a riprendere il cammino.– Un momento, signore – disse l’uomo.Lo avevo sorpassato di poco. Mi fermai e voltai la testa. Lui mi raggiunse. Notai le venuzze rosse sulle guance. Gli occhi avevano pupille scure di un colore indeterminato – una via di mezzo fra il nero e il marrone, direi – e il bianco degli occhi era smorto come quello di un pesce tirato fuori dall’acqua e lasciato morire.– Le chiedo scusa, signore – disse. – Io… non so proprio come dirlo, ma… ecco, vede, mi trovo alle prese con un dilemma.Io non dissi nulla, mi limitai a guardarlo con curiosità. Non sono avvezzo a essere avvicinato in quel modo. Non conosco un’ani-ma viva nella zona. Mamma e io ci siamo trasferiti qui circa un anno fa proprio allo scopo di trovare un po’ d’isolamento. L’abbia-mo trovato in abbondanza e io sono stato grato per questo, impe-gnandolo a fare tutto il possibile per non alterare questo stato di cose. Quell’uomo era il primo locale con cui avessi mai parlato, escluso ovviamene quello del piccolo ufficio postale in città.– Sono in attesa di incontrare un amico – disse l’uomo. – Gli ho detto di incontrarci a questo cartello stradale, ma mentre aspetta-vo qui, mi è venuto in mente che c’è un altro cartello stradale in fondo alla collina e lui può aver pensato che mi riferissi a quello.Confesso di averlo fissato a bocca aperta. Non riuscivo a immagi-nare dove volesse andare a parare.

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277Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Lui sorrise, e non fu un sorriso piacevole.– La prego, non mi giudichi un presuntuoso – disse – ma… insom-ma, non vedo l’ora di incontrare questo amico e, ecco, ho paura che non ci troviamo.– Non capisco, signore – dissi.– Ecco… sarò franco. Mi sto chiedendo se lei possa aiutarmi.– Aiutarla?– Sì – disse lui, sorridendo di nuovo. Notai sulle guance un’ombra di basettoni grigiastri. Prima non li avevo visti. – Dobbiamo in-contrarci fra cinque minuti, forse dieci. Ho pensato che magari lei potrebbe dedicarmi un po’ di tempo, mettersi sulla cresta orienta-le della collina e osservare il cartello stradale più sotto.– Ecco, io… – dissi, allibito.– Mi rendo conto di chiederle molto – disse. – Mi creda, non lo farei se non fosse tanto importante. Ma…be’, forse se le spiego di che cosa si tratta potrebbe essere più disposto ad aiutarmi.– Davvero, signore, io…– È un caro amico mio e di mia moglie – disse lui. – Vive nella cit-tà vicina e sta venendo a trovarci. Sono parecchi anni che non ci incontriamo. E io sono molto ansioso di vederlo. Se non ci riesco… ecco, non so come farà a trovare la nostra casa. Lei lo sa quant’è difficile orientarsi da queste parti.– Sì, lo so – dissi. – Ma, ecco, stavo andando all’ufficio postale e…– Oh, per quello c’è tanto tempo – disse l’uomo sorridendo. – Il vecchio Tom non chiude fino alle cinque, lo sa, e sono solo… – Estrasse un orologio dal gilè e lo aprì. Vidi di sfuggita l’immagine di una bella donna sull’altro lato del coperchio.– …solo le tre – disse l’uomo.Richiuse di scatto il coperchio dell’orologio. Sorrise. – Mi aiuterà, signore? Le sarò eternamente grato.– Oh, be’… – Mi irritava il fatto di essere stato messo con le spalle al muro e non sono il tipo che sa affrontare con decisione gli altri. Sono in grado di evitarli, ma quando mi incastrano praticamente sono nelle loro mani. Forse è la conseguenza del fatto di essere un recluso da quando sono nato, vivendo con una madre, ricercatrice storica, che la vita la vive sui libri, per dirla così. Ho quarantasette anni e ormai il danno è stato fatto.– Ecco… lei dice che si tratta solo di cinque minuti – dissi suonan-do piuttosto mortificato, immagino.– Non di più, signore, non un secondo di più – disse lui esultante. – E le sarò eternamente grato.– S’immagini. Allora, che devo fare?– Ecco, se vuole – disse l’uomo – si metta sul versante orientale del-la collina e guardi giù se lo vede.– E poi?– Mi faccia un segno. Oh, diciamo, sollevi il bastone e io verrò e poi scenderò a incontrarlo.

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278 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

– Oh, bene, molto bene. farò ciò che posso. È sicuro che si tratti solo di cinque minuti da adesso?– Tutto qui – disse lui sorridendo. – Non un attimo di più.– Capisco. Molto bene.– La ringrazio, signore – disse lui protendendo la destra. – Mi chia-mo Welby. Arthur Welby. – Sorrise ancora.Non avevo la minima intenzione di dirgli il mio nome, ma mi sco-prii ugualmente a rispondere: – George Manchester.Rimasi lì per un momento, impacciato, come in attesa che lui ag-giungesse qualcosa. Ma lui non parlò e, sempre con quel sorri-so che sembrava ossessionarmi, mi voltai e puntai verso la cresta orientale della collina.Giunsi al crinale in circa dieci minuti. Mi fermai lì, dove potevo vedere il cartello stradale più sotto e, guardando indietro, anche l’uomo nel vestito blu in piedi accanto all’altro cartello, con gli occhi che scandagliavano la collina.Strana situazione, pensai ma del resto quasi tutte le situazioni del-la vita mi appaiono strane. Forse è per questo che sono così riser-vato, vivo da solo con mamma e non mi azzardo mai nel regno alquanto minaccioso dell’esperienza reale. È di gran lunga più fa-cile.Be’, passarono più di cinque minuti e non successe nulla. Ripensai con più calma a quell’uomo. Così brutto.Passarono più di dieci minuti. Cominciai a innervosirmi, avevo voglia di tornare indietro da quell’uomo a digli che dovevo an-dare. Ma se lo avessi fatto l’uomo che stava aspettando poteva passare sotto il mio punto di osservazione mentre io mi allonta-navo. Sbuffai per la contrarietà, ma sapevo che dovevo rimanere. Borbottai qualcosa a proposito degli uomini che si approfittano di altri uomini. Che me ne importava se quell’uomo brutto doveva incontrare il suo amico?Alla fine lo vidi, però. Giù in basso scorsi un uomo alto in un impermeabile scuro e cappello, che correva a lunghe falcate rit-miche verso il cartello stradale. – Grazie al cielo – credo di aver mormorato a me stesso. Mi avviai verso l’altro cartello e alzai il bastone da passeggio sopra la testa come avevamo convenuto.Immediatamente l’uomo tarchiato cominciò a camminare ver-so di me sulla strada stretta. Vidi le sue braccia che pompava-no mentre lui procedeva un po’ camminando e un po’ correndo. Le persone grosse hanno un modo davvero sgraziato di muoversi quando hanno fretta. Cercai di tenere gli occhi bassi a terra, ma non ci riuscii. E non c’è niente di più imbarazzante quando ci si avvicina a qualcuno che si conosce, anche se pochissimo, e dover scambiare con lui occhiate interminabili prima di incontrarsi.Alla fine successe.– Molte grazie, signore! – ansimò l’uomo senza nemmeno fermar-si. – Non immagina quanto le sono grato. – Sentii appena le sue ultime parole perché lui stava correndo verso la cresta.

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279Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Ridiscesi il più velocemente possibile la lunga collina per raggiun-gere la città e prendere la mia posta. C’era una lettera da parte del mio editore riguardo alle revisioni nell’ultimo capitolo del mio ultimo libro… più precisamente l’aggiunta di una coda che si può dire lo avrebbe reso più aggiornato, in modo che le vendite uni-versitarie non cessassero con il pretesto che il libro era già diven-tato obsoleto.A parte quella e un conto della società elettrica non c’era altro. Mi sembrava quasi inutile aver fatto tutta quella strada per così poco. Specialmente perché, appena uscito dall’ufficio postale, cominciò a piovere.La strada più bassa che costeggia le colline dalla parte opposta è molto più protetta dai temporali. Dal momento che ci troviamo a una quota piuttosto alta, la pioggia è invariabilmente accompa-gnata da un vento sferzante che la rende assai più fastidiosa, poi-ché la trasforma in lunghe ondate umide e fredde che scendono dalla cima delle colline. Certe volte sembra di camminare sotto una specie di cascata. E dunque, anche se più lunga la strada più bassa è di gran lunga preferibile.Quando raggiunsi il cartello stradale trovai l’uomo con l’imper-meabile scuro.Stavo appena svoltando da una curva, a testa bassa, e per poco non gli finii addosso. All’inizio non mi resi conto con chiarezza che c’era qualcosa che non andava. Boccheggiai e balzai all’in-dietro. Poi mi chinai cautamente e guardai giù.L’uomo era sdraiato sulla schiena e la pioggia gelata gli sferzava la faccia immobile, era morto e mi guardava con un’espressione inorridita negli occhi spalancati. La testa era stata massacrata da un’infinità di colpi di una violenza inaudita. Accanto a lui, sulla strada, vidi il bastone da passeggio dell’uomo brutto, coperto di chiazze scure.Confesso di essere rimasto lì per un bel po’ di tempo, guardando giù, mentre scrosci di pioggia mi flagellavano senza posa. Face-va un freddo cane, ma io mi sentivo come intorpidito. Riuscivo a pensare solo che ero stato complice di tutto questo. Fissai inorridi-to i capelli biondi arrossati di sangue del giovane morto. Il sentir-mi responsabile mi fece stare male.Non so come riuscii a tornare a casa. Fu una specie di incubo spaventoso, come se le fauci della vita si fossero spalancate e io stessi guardando nelle sue sconosciute viscere. Senza capire, solo spaventato e sofferente.La prima cosa che mi disse mamma appena entrai fu: – Be’, te l’avevo detto di portare l’ombrello.Potei solo annuire. E ricordo che non dissi una parola, quando pren-demmo il tè con i pasticcini, tutto ciò che riuscivo a pensare era che quell’uomo sapeva chi ero e che il mio mondo stava per finire.

adatt. da R. Matheson, La collina, in Racconti, IV vol., Fanucci

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280 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

La struttura del testo 1 Come si apre il testo?

2 Che cosa rompe l’equilibrio iniziale?

3 Qual è la richiesta dell’uomo sconosciuto?

4 Dopo avere aiutato l’uomo sconosciuto, il protagonista se ne va: che cosa deve fare?

5 Nel finale del racconto ci sono due colpi di scena: quali?

I personaggi 6 Il protagonista viene descritto a poco a poco. Raccogli tutti i dati a suo riguardo e ricomponili:

quanti anni ha? Quale aspetto fisico? Quali aspetti del suo carattere vengono messi in luce? Qual è la sua professione? Dove e come vive?

7 Come si presenta lo sconosciuto, che poi si rivela essere un assassino?

Le caratteristiche e l’ambientazione 8 Considera il racconto che hai letto: puoi dire che sia appartenente al genere horror o thriller?

Giustifica la tua risposta attraverso gli elementi del testo.

9 L’autore, a tuo giudizio, utilizza la suspense? Giustifica la tua risposta.

10 Commenta l’uso della lingua e dello stile utilizzati dall’autore.

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281Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 5 - Horror

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il giardino nella nebbiaIl giorno dopo, poco prima dell’alba, a Max sembrò di sentire una figura avvolta nelle brume notturne sussurrargli parole all’orec-chio. Saltò su di colpo, respirando a fatica, mentre il cuore gli bat-teva forte. Era solo nella stanza. L’immagine di quella vaga figura che gli aveva mormorato in sogno si dissolse in pochi secondi. Al-lungò la mano al comodino e accese l’abat-jour che Maximilian Carver aveva aggiustato la sera precedente.Attraverso la finestra filtravano le prime luci del giorno sopra il bosco. Una nebbiolina scorreva lentamente sul campo di erbacce selvatiche e la brezza apriva degli squarci dai quali si intravede-vano i profili del giardino di statue. Max prese l’orologio da tasca dal comodino e lo aprì. Le sferette con le lune sorridenti brillavano come lamine d’oro. Mancavano pochi minuti alle sei del mattino.Si vestì in silenzio e scese le scale con circospezione, per non sveglia-re il resto della famiglia. Si diresse verso la cucina dove sulla tavola di legno c’erano ancora i resti della cena della sera prima. Aprì la porta della cucina che dava sul cortile posteriore e uscì. L’aria fresca e umida dell’alba pizzicava la pelle. Max attraversò silenziosamen-te il cortile fino alla porta del muro di cinta e, chiudendosela alle spalle, si addentrò nella nebbia in direzione del giardino di statue.La passeggiata attraverso la nebbia gli parve più lunga del previsto. Dalla finestra della stanza, il recinto di pietra sembrava trovarsi a un centinaio di metri dalla casa. Invece, mentre camminava fra le er-bacce, ebbe l’impressione di aver percorso più di trecento metri quan-do, dalla bruma, emerse il portale di lance del giardino di statue.Una catena arrugginita circondava le sbarre di metallo annerito, chiusa da un vecchio lucchetto sbiadito dal tempo. Max appoggiò il viso fra le lance della porta ed esaminò l’interno. La sterpaglia con gli anni aveva invaso tutto il terreno e dava al luogo l’aspetto di una serra abbandonata. Max pensò che probabilmente nessu-no aveva più messo piede lì dentro da molto tempo e che chiun-que fosse stato il guardiano di quel giardino di statue doveva esse-re scomparso già da molti anni.Si guardò intorno e trovò una pietra grossa come la sua mano vi-cino al muro del giardino. La impugnò e colpì più volte, con forza, il lucchetto che teneva i capi della catena, fino a quando il vecchio

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282 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

anello non cedette. La catena si aprì, dondolando lungo le sbarre come trecce di una capigliatura metallica. Max spinse con forza le sbarre e le sentì cedere pigramente verso l’interno. Quando il varco fra le due ante della porta fu sufficiente per lasciarlo passa-re, riposò un attimo ed entrò nel recinto.Una volta dentro, si accorse che il recinto era più grande di quanto avesse creduto. A prima vista avrebbe giurato che ci fossero una ventina di statue seminascoste fra la vegetazione. Fece alcuni pas-si e si addentrò nel giardino selvaggio. Apparentemente le figure erano disposte a cerchi concentrici e Max si rese conto per la pri-ma volta che tutte erano rivolte verso ovest. Le statue sembrava-no far parte di uno stesso gruppo e rappresentavano qualcosa di simile alla troupe di un circo. Man mano che avanzava in mezzo a loro, distinse più nitidamente le figure rappresentate: un doma-tore, un fachiro dal naso aquilino con il capo sormontato da un turbante, una donna contorsionista e via via tutta una galleria di personaggi scappati da un circo fantasma.Al centro del giardino di statue riposava su un piedistallo una grande figura che rappresentava un pagliaccio sorridente con i ca-pelli ricci. Aveva un braccio teso e con il pugno, chiuso in un guan-to enorme e sproporzionato, sembrava volesse colpire un oggetto invisibile nell’aria. Ai suoi piedi, Max vide una grande lastra di pie-tra sulla quale si intuiva un disegno in rilievo. Si mise ginocchioni e spostò l’erbaccia che ne copriva la fredda superficie, scoprendo una grande stella a sei punte circondata da un cerchio. Riconobbe il simbolo, identico a quello che c’era sulle lance della porta.Guardando attentamente la stella, Max capì che la disposizione delle statue, che all’inizio gli era sembrata a cerchi concentrici, in realtà riproduceva l’immagine della stella a sei punte. Ognuna delle figure del giardino si trovava nei punti dove le linee ideali da cui era forma-ta la stella si intersecavano. Max si alzò e osservò lo spettacolo spet-trale che lo circondava. Percorse con lo sguardo ognuna delle statue avvolte nel fusto di erbacce che si agitavano al vento, per poi fermar-si di nuovo sul grande pagliaccio. Un brivido lo scosse e fece un passo indietro. La mano della statua, che pochi attimi prima aveva visto stretta in un pugno, era aperta con il palmo teso in segno di invito. Per un secondo Max sentì l’aria fredda del mattino bruciargli la gola e le pulsazioni del cuore rimbombargli con forza nelle tempie.Lentamente, come se avesse paura di svegliare le statue dal loro sonno eterno, rifece il cammino fino alla grata del recinto conti-nuando a guardarsi alle spalle a ogni passo. Una volta attraver-sata la porta, gli sembrò che la casa sulla spiaggia fosse molto lontana. Senza pensarci due volte si lanciò di corsa e questa volta non si guardò indietro finché non fu giunto al muro di cinta del cortile posteriore. Quando si voltò, il giardino di statue era som-merso di nuovo nella nebbia.

adatt. da C. Ruiz Zafón, Il principe della nebbia, SEI

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283Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Come si presenta il risveglio di Max? A Come tutte le mattine, tranquillo B Si spaventa molto, perché gli pare di sentire una figura che gli sussurra nelle orecchie C Spaventato perché non è più nel suo letto D Ha una visione e non se ne dà pace

A2 A che ora si sveglia? Ricopia l’informazione dal testo, indicando la riga di riferimento.

............................................................................................................................................................................................................................

A3 Come si presenta il tempo fuori? A Soleggiato B Sta albeggiando e c’è la nebbia C Piove ed è buio D È molto scuro

A4 Spiega quale significato ha l’espressione “pizzicava la pelle” (riga 18) riferita all’aria del mattino.

............................................................................................................................................................................................................................

A5 Indica due aggettivi che descrivono a tuo giudizio l’atmosfera del giardino di statue, quando Max vi entra.

............................................................................................................................................................................................................................

A6 Rintraccia due elementi che fanno intendere come il giardino sia abbandonato da anni.

............................................................................................................................................................................................................................

A7 Che cosa rappresenta la statua più importante e dove è collocata? A È un domatore con un leone situato nel lato ovest B È un fachiro dal naso aquilino e con in testa un turbante nel cerchio più esterno C È un pagliaccio sorridente con i capelli ricci collocato su un piedistallo al centro del giar-

dino D È una donna contorsionista al centro di una stella a sei punte

A8 Qual è il simbolo che Max scopre ai piedi della statua?

............................................................................................................................................................................................................................

A9 Max scopre che le statue non sono disposte a cerchi concentrici, ma in un altro modo. Quale? A In modo tale da riprodurre una spirale B In modo tale da riprodurre una stella a sei punte C In modo tale da riprodurre una croce greca D In modo tale da riprodurre un labirinto

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284 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A10 Max, dentro di sé, definisce con un aggettivo “lo spettacolo” che si presenta nel giardino delle statue. Individualo e ricopialo qui di seguito.

............................................................................................................................................................................................................................

A11 Qual è il particolare che spaventa Max alla fine del testo? Ricopia la frase in cui compare que-sto dettaglio.

............................................................................................................................................................................................................................

A12 Se Max pensa di aver paura di svegliare le statue dal loro “sonno eterno” (riga 76), che cosa significa, indirettamente?

A Che non sono in realtà statue C Che sono spaventose B Che sono addormentate D Che sono incantate

A13 Come reagisce alla fine Max? A Accetta l’invito della statua C Se ne va di corsa B Se ne va lentamente D Si siede nel giardino a osservare

A14 Come sembrano rispettivamente tra loro la casa e il giardino delle statue alla fine del testo?

............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.V F

suspense V F

V F

V F

V F

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo riflessivo? A Si racconta che in quella località vivessero delle streghe B Paola si ammirava continuamente allo specchio C Sono stato colpito dalla bellezza dei tuoi occhi D Stiamo andando in stazione

B2 Nella frase “giungendo a tempo debito”, giungendo è coniugato: A al participio presente B all’infinito presente C al gerundio passato D al gerundio presente

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285Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B3 Nella frase “Era un pover’uomo che viveva di espedienti”, quale funzione svolge di espedienti? A Complemento di mezzo B Complemento di causa efficiente C Complemento di specificazione D Complemento partitivo

B4 Coniuga il verbo “comprimere” alla prima persona singolare dell’indicativo passato remoto attivo.

............................................................................................................................................................................................................................

B5 Nel periodo “Tutte le volte che si recano in tribunale, tremano di paura per appurare la verità”, quale funzione ha la proposizione Tutte le volte che si recano in tribunale?

A Finale C Temporale B Consecutiva D Modale

B6 Nel periodo “Pur essendo zoppo, il soldato riuscì a fuggire”, con quale frase puoi sostituire Pur essendo zoppo?

A Poiché era zoppo B Anche se era zoppo C Mentre era zoppo D Che era zoppo

B7 Quale dei seguenti periodi è costituito da una frase principale e da una subordinata? A Su, muoviti! B Se cambia il tempo, andremo a fare una passeggiata. C Ammiravamo il quadro di Leonardo con grande interesse. D Nessuno di noi ne aveva più voglia.

B8 Come potresti sostituire Dato che nel periodo “Dato che non avevo più fame, mi sono alzato da tavola”?

A Poiché C Qualora B Quando D Se

B9 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene. In quale? A Relativi: che, di cui, il quale, a cui B Personali: ci, tu, quello, vi C Interrogativi: quale, chi, quanto, che D Indefiniti: tanto, ciascuno, nessuno, tutto

B10 Individua il nome che, sulla base del significato, non ha a che fare con l’ambito della paura. A Terrore C Panico B Intensità D Tensione

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286 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 6 - Guerra e pace

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Il villaggio è stato completamente distrutto di Atiq Rahimi

Durante l’occupazione sovietica dell’Afghanistan un villaggio viene attaccato dai russi e incendiato. Un nonno e un nipote si salvano dalle fiamme e vanno a cercare Mohad, papà del bambino e figlio del vecchio, per dirgli che cosa è accaduto. Mohad lavora in una miniera lontano dal loro villaggio; per raggiungerlo i due si mettono in viaggio a piedi, attraverso un mondo riarso, come ridotto all’osso. Durante un’attesa accanto a un ponte, i due incontrano un uomo, Mirzà Qadìr, che gestisce un piccolo bazar; ne nasce un dialogo sulla loro storia e sulla guerra. I due uomini parlano, mentre la sordità del piccolo Yassìn fa sentire assordante la guerra, che ha tolto ogni suono e voce, umani.

– Il soldato ha detto che i russi hanno completamente distrutto il villaggio.Le parole di Mirzà Qadìr si intromettono fra te e il tuo Dio1. […] Implori la misericordia divina e gli rispondi:– Non me lo chiedere, fratello mio, non si è salvato nessuno … Dio solo sa cosa ha fatto di male il nostro villaggio … Il villaggio è sta-to cancellato dalla faccia della terra…– Perché lo hanno attaccato?– Oh, fratello, se vuoi cercare il perché, dovresti rivolgerti ai tuoi antenati nelle tombe2. Cosa ne capiamo noi?! Qualche tempo fa è venuta una banda di mascalzoni mandati dal governo per arruo-lare i nostri giovani nell’esercito. Una metà dei giovani è scappata e l’altra metà si è nascosta. I miliziani del governo, con il pretesto di perquisire le case, le hanno saccheggiate e rapinate. In piena notte sono venuti alcuni uomini del villaggio vicino e hanno de-capitato i miliziani … I giovani nascosti nel villaggio, per evitare di prestare servizio sotto la bandiera dei russi, sono fuggiti via … Non era passato un giorno da questo fatto che il villaggio è stato circondato dai russi3, io ero al mulino. Ho visto soltanto fuoco e polvere! Sono corso verso casa. Magari una scheggia mi avesse colpito prima ancora di arrivare tra quelle mura! Quale colpa ho commesso per restare vivo e vedere …L’angoscia ti4 stringe la gola. I tuoi occhi si riempiono di lacrime, no, non è una lacrima, è il dolore che si scioglie e scende giù. La-scialo scendere!

1 fra te..Dio: il vecchio stava pregando nel momento in cui viene interrotto dalle parole di Mirzà Qadir.2 rivolgerti…tombe: modo di dire che indica come nessuno sappia la verità3 circondato dai russi: la distruzione del villaggio è avvenuta quindi per rappresaglia, dato che i giovani erano scappati, per non essere costretti ad arruolarsi nell’esercito russo.4 ti: il testo è costruito con un narratore che osserva dall’esterno come se conoscesse perfettamente il vecchio.

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287Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Mirzà Qadir è rimasto immobile nella cornice della finestrella del negozio, come se fosse un dipinto muto, sembra un dettaglio del quadro appeso alle sue spalle.Tu continui:– Correvo tra le fiamme e la polvere, verso casa. Non ero ancora arrivato, ho visto la madre di Yassìn. Era completamente nuda e correva … Non gridava, rideva. Come una pazza correva in tutte le direzioni. La bomba l’aveva sorpresa nell’hammam5distruggendo completamente l’edificio. Molte donne erano morte e seppellite sot-to le macerie. Mia nuora invece … Avrei preferito perdere la vista, pur di non vederla disonorata6. Correvo dietro a lei, ma è sparita tra il fumo e le fiamme, sono arrivato a casa senza capire come, della casa non era rimasti più nulla … Era diventata un cimitero, la ombra di mia moglie, la tomba dell’altro mio giovane figlio, di sua moglie, dei suoi bambini, l’angoscia ti stringe la gola, una lacrime scende dagli occhi. Con un lembo del turbante l’asciughi e continui:– È sopravvissuto sono questo nipote, ma non può sentire7 nem-meno le mie parole. Mi sembra di parlare con le pietre, ho il cuore in pezzi. Parlare non basta, fratello. Le parole non ascoltate non sono parole: sono lacrime …Abbracci la testa di Yassìn. Il piccolo alza gi occhi e guarda verso di te. Si alza e grida:– Nonno piange, zio è morto, bibì se n’è andata … Qadèr è morto, bobo è morta!Ora è una settimana che il piccolo, ogni volta che ti vede pian-gere, ripete queste parole. Mima la scena del bombardamento e racconta:– La bomba era troppo forte. Ha zittito tutti. I carri armati hanno tol-to la voce a tutti e se ne sono andati. Hanno portato via anche la voce del nonno. Il nonno non può più parlare, non può più sgridarmi …Il piccolo ride e corre verso la baracca del guardiano, lo chiami:– Vieni qui, dove vai?È inutile, lascialo andare a giocare.Mirzà Qadìr, che fino a questo momento era rimasto in silenzio, e sembrava non trovare le parole per mostrare compassione per il tuo dolore, lentamente borbotta tra le labbra e rifà le sue condo-glianze. E poi, soppesando bene le parole, prosegue:– Padre mio, oggigiorno i morti sono più fortunati dei vivi. Cosa ci puoi fare? Sono tempi duri, gli uomini hanno però la dignità. Il potere è diventato la loro fede anziché la fede essere il loro potere. Non esistono più uomini valorosi. […] Vai alla miniera per lavora-re insieme a tuo figlio?– No, fratello, vado solo a fargli visita … Non sa niente della scia-gura della sua famiglia. La cosa più terribile è annunciare una simile sciagura a mio figlio. Non so come la prenderà. Non è tipo da restare in silenzio. Gli puoi togliere la vita ma non l’onore! Im-provvisamente lo prende la follia …Porti la mano alla fronte, chiudi gli occhi e prosegui:

5 hamman: si tratta del bagno pubblico con una zona di sauna che si trova in tutte le terre di tradizione araba. In essa si trovano separatamente gli uomini o le donne, trascorrendo un tempo di rilassamento e di incontro.6 disonorata: il disonore era relativo al fatto che, secondo la tradizione mussulmana, una donna non può essere vista pubblicamente senza abiti. 7 non può sentire: il bambino, dopo gli spari dei carri armati, è diventato sordo. Per questo poco oltre dirà che le bombe “hanno

tolto la voce a tutti”, infatti attribuisce ai carri armati, magicamente, la scomparsa dei suoni.

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288 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

– Mio figlio, il mio unico figlio diventerà pazzo… è meglio se non gli dico nulla.– È un uomo, padre! Glielo devi dire! E lui lo deve accettare. Un giorno o l’altro lo verrà a sapere. È meglio se glielo dici tu, se gli resti accanto, se condividi il suo dolore. Non lo lasciare solo! Fagli capire che oggigiorno è così che va la vita, che lui non è solo, che tu e suo figlio gli state accanto, che tu darai coraggio a lui, e lui a te. Questa è la sciagura più grossa, e nella guerra non c’è perdono.

da A. Rahimi, Terra e cenere, Einaudi

Comprensione 1 Indica se le seguenti affermazioni riferite al testo sono vere o false.

V FV FV FV FV FV FV F

2 3 Chi è l’unico sopravvissuto della famiglia di Mohad? Quale problema fisico ha? Sottolinea nel

testo il passaggio in cui viene detto.

4 Mohad non vuole comunicare al figlio che ha perso tutta la famiglia, perché?

5 Che cosa consiglia di fare Mirzà Qadìr a Mohad?

Analisi 6 Dal testo si può dedurre che la distruzione del villaggio di Mohad sia stata una rappresaglia.

Verso che cosa? Sottolinea nel testo il passaggio che ti permette di capirlo.

7 Nel testo sono presenti diverse espressioni che fanno riferimento alla religione e alla cultura di Mohad.

avrei preferito perdere la vista, pur di non vederla disono-rata” che cosa intende, secondo te, proprio in base ai suoi valori di riferimento?

8 Il senso del dialogo tra i due personaggi è contenuto nell’ultima frase del testo: “nella guerra non c’è perdono”. Che cosa intende l’autore con questa frase?

9 Come potresti definire lo spazio in questo testo?� D’atmosfera � Come un personaggio� A cornice � Simbolico

Il tema 10 Quale immagine della guerra viene presentata in questo testo? Che cosa trasmette al lettore?

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289Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 6 - Guerra e pace

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Sarajevo di Sarah di Bernardo

Sarah a diciotto anni si è recata nella ex Jugoslavia per portare aiuto alla popolazione duramente colpita da anni di guerra. Al suo ritorno ha scritto la sua autobiografia.

Il lento dondolio della nave… il freddo vento umido e pesante… i primi raggi dell’alba che, accarezzandolo, scaldavano il mio sacco a pelo e mi destavano dolcemente dal difficile sonno. Poi in lonta-nanza le distese illimitate di alberi, lo sbarco a Spalato e il tremen-do viaggio in pullman: l’aria era soffocante, 40 gradi, i sedili erano stretti e la maglietta completamente inzuppata di sudore.Guardavo, affannata, fuori dal finestrino il paesaggio scorrere, come in trance; e più ci avvicinavamo a destinazione, e più là fuori regnavano il disordine e la desolazione.Poi, finalmente, Sarajevo. […]Qui il pullman si fermò, ecco i bambini e i ragazzi a cui avrem-mo fatto animazione. È strano. Tutto era nuovo, perfino la stretta di mano: non un gesto formale, ma il contatto vero tra due persone. Ed era solo l’inizio.Mi rendevo conto che tutto quello che conoscevo era solo una faccia della medaglia, ovviamente la meno importante.Nel nostro servizio a Sarajevo abbiamo a turno fatto animazione e lavorato alla ricostruzione delle case ed entrambe le attività mi hanno dato tantissimo. Mi sono resa conto che quando ci si trova in situazioni in cui è richiesta la forza del singolo, si tirano fuori risorse ed energie che neanche si credono di avere. Infatti mi sono stupita di quanta vitalità avevo dentro, dell’immensa energia che era sopita in me, la parte migliore di una persona.A Sarajevo ho visto sia la brutalità dell’uomo, nei suoi atti disuma-ni, sia la sua bellezza nella sua forma più pura e profonda. Lì mi sono sentita utile come mai mi era capitato; lì ho sentito che dav-vero stavo vivendo; ho sentito in modo intensissimo il valore che la vita ha in ogni suo istante. Ho visto l’uomo spogliarsi di ogni veste, di ogni maschera, nudo di fronte a suo fratello… Ho visto una per-sona in ginocchio, piegata dal mostro della guerra, chiedere aiuto, senza nulla poter dare in cambio, a me, perfetta sconosciuta, ma “uomo” come lei. È ovvio che al posto mio poteva esserci chiunque

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290 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

altro ad aiutare e a loro non avrebbe fatto differenza, ma la cosa importante è che questa occasione l’ho avuta io: mi sono “arricchita” e ho potuto dare il mio aiuto, che è unico, per la diversità e l’unicità di ogni uomo.Ho vissuto sensazioni bellissime, istanti in cui afferri il significato più vero del nostro “essere qui”, ma poi quando camminavo per la città la realtà più cruda mi si parava di fronte: attenzione ai bor-di della strada, pericolo mine; non andare in case distrutte e non toccare niente, mine antiuomo; attenzione alle zone con l’erba alta, pericolo mine; e infine nastri gialli con la scritta “mine mine mine” ovunque. Desolazione, disordine, silenzio…Come può l’uomo commettere azioni così orribili? Domanda a cui non so dare risposta… Perché non esistono motivazioni… oppure ve ne sono troppe, da cercare nel più profondo di noi…Un’infinità di emozioni e sensazioni nuove mi hanno travolto: è sta-ta una fortissima esperienza di vita e tante cose mi chiedo e tante ancora ne devo capire.Ora, qui nella mia stanza, mi piace ripensare al radioso sorriso del-la vecchietta a cui abbiamo fatto le fondamenta della casa, alle risa-te dei bambini, alla partita Italia-Croazia e tante altre cose… Dolce musica… e il silenzio per qualche momento non si sentiva più.

da AA.VV., Fatti per pensare. I grandi temi di oggi, Einaudi Scuola

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Come arriva Sarah a Spalato? A In aereo C In nave B In corriera D In auto

A2 Che cosa rende il viaggio da Spalato a Sarajevo particolarmente faticoso? A Il caldo B La lunghezza del tragitto C Il chiasso degli altri passeggeri D La strada tortuosa

A3 Più Sarah si avvicina a Sarajevo e più il paesaggio cambia. Che cosa dice Sarah esattamente?

............................................................................................................................................................................................................................

A4 Che cosa significa “come in trance” (riga 8)? A Che Sarah è come in uno stato ipnotico B Che Sarah è terrorizzata C Che tutti i viaggiatori sono angosciati D Che qualcuno, fuori, è stato fatto a pezzi

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291Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A5 Che cosa significa “fare animazione” (righe 11-12)? A Essere impegnati in azioni umanitarie B Curare i feriti C Istruire D Organizzare spettacoli e attività di divertimento

A6 Di che cosa si occupa Sarah, oltre che di animazione? A Della ricostruzione delle case B Della cura dei feriti C Della rimozione delle mine D Dell’istruzione dei bambini

A7 Nonostante la durezza del lavoro, Sarah si rende conto di una cosa. Quale? A Di avere notevoli capacità organizzative B Di avere dentro di sé molte energie e una grandissima vitalità C Di saper comunicare con efficacia con le persone D Di avere paura

A8 Nella frase “A Sarajevo ho visto sia la brutalità dell’uomo [...] sia la sua bellezza nella sua forma più pura e profonda” (righe 24-25), è presente:

A una similitudine B una contrapposizione C un’allitterazione D un’onomatopea

A9 Perché Sarah, per la prima volta nella sua vita, sente il più profondo valore della vita? A Perché ha realizzato il sogno di vedere Sarajevo B Perché si sente utile C Perché incontra l’amore D Perché incontra gente interessante

A10 Perché la parola “occasione” (riga 34) è scritta in corsivo? A Perché l’autrice vuole sottolinearne l’importanza B Perché è la parola più importante di tutto il brano C Perché esprime quello che Sarah sente in quel momento D Perché esprime quello che Sarah sentirà in futuro

A11 Che significato ha nel contesto l’espressione “essere qui” (riga 38)? A Trovarsi a Sarajevo B Andare in visita a Sarajevo C Essere vivi in questo mondo D Essere se stessi

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292 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A12 Qual è il pericolo più grande che si incontra girando per Sarajevo? A I cecchini B La presenza di mine ovunque C Le malattie infettive D I criminali

A13 Quali sono le tre parole con cui Sarah definisce, verso la fine del brano, la situazione di Sarajevo? A Distruzione, disordine, silenzio B Desolazione, disordine, confusione C Desolazione, disordine, silenzio D Desolazione, speranza, silenzio

A14 Trascrivi la domanda a cui la ragazza non sa dare una risposta.

............................................................................................................................................................................................................................

A15 Uno dei seguenti elementi non appartiene al genere dell’autobiografia: quale? A Narratore interno B Uso dei tempi storici C Enigma da risolvere D I fatti raccontati sono stati vissuti davvero dal narratore

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Volgi la seguente frase dalla diatesi attiva a quella passiva.“I visitatori osservano il quadro con grande attenzione.”

............................................................................................................................................................................................................................

B2 Indica quale dei seguenti non è un pronome personale. A Ci B Vi C Io D Uno

B3 Indica, tra le frasi, quella corretta. A Scrive che, se fosse stato presente ai fatti, avrebbe avuto la possibilità di dire la verità B Scrive che, se sarebbe stato presente ai fatti, avrebbe avuto la possibilità di dire la verità C Scrive che, se fosse stato presente ai fatti, abbia avuto la possibilità di dire la verità D Scrive che, se avrebbe stato presente ai fatti, avrebbe avuto la possibilità di dire la verità

B4 Sottolinea la desinenza nei seguenti verbi.ammirare – guidino – aspettando – giocate – ammira

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293Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B5 Sottolinea, tra le due, la forma corretta. A gratis – Gratis A fianco dell’albero – A fianco all’albero Appartamento da vendere – Appartamento a vendere Davanti il muro – Davanti al muro

B6 Quale, tra le seguenti, non è una congiunzione subordinante? A Se B Siccome C Perché D Con

B7 Utilizzando le parole date, scrivi una frase di senso compiuto che presenti un complemento di modo.italiano parlare tranquillità allievi aula ieri professore

............................................................................................................................................................................................................................

B8 Quale dei seguenti verbi non è un modo finito? A È stato B Sospirarono C Piove D Correndo

B9 Nelle seguenti frasi individua i sostantivi e gli attributi, riportandoli negli spazi appositi.“Abbiamo partecipato a una gara impegnativa in una città lontana.”“Mentre camminava per quel sentiero stretto e fangoso, mia zia è caduta a terra.”

Sostantivi: ...................................................................................................................................................................................................

Attributi: .....................................................................................................................................................................................................

B10 Nella frase “Nella verifica di matematica ho commesso dei banali errori di distrazione”, com-paiono due complementi di specificazione: indicali.

............................................................................................................................................................................................................................

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294 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 7 - Amore

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Romeo e Giulietta di Roberto Piumini

Roberto Piumini riscrive per i ragazzi il dramma di William Shakespeare di cui sono protagonisti i due giovani amanti di Verona. In un’epoca insanguinata da lotte familiari per il potere, le famiglie dei Montecchi, cui appartiene Romeo, e dei Capuleti, da cui discende Giulietta, sono divise da un odio insanabile. Ma durante una festa nella dimora dei Capuleti, Romeo, in incognito con gli amici Mercuzio e Benvolio, incontra la bellissima Giulietta. È amore a prima vista. Un amore che, nella versione di Shakespeare, si conclude con la tragica morte dei due amanti, nella rielaborazione di Roberto Piumini ha un esito più rassicurante. Leggiamo la scena del ballo, in cui Romeo e Giulietta si incontrano per la prima volta e si innamorano.

Scendendo dalle stanze superiori, Giulietta si aggiunse1 alla festa, con un abito celeste e sopraveste bianca, i capelli sotto un’accon-ciatura2 di stoffa azzurra intrecciata d’oro.Salutò quelli che incontrò e raggiunse presto un’amica ferma con altre ragazze sulla porta della sala che dava al giardino.Lo sguardo distratto di Romeo la sorvolò, poi tornò indietro e rima-se sul volto della ragazza che rideva, appena chinato verso il basso.Con un gesto veloce della mano, Romeo chiamò Mercuzio, che interruppe il suo corteggiamento e gli corse vicino, con faccia pre-occupata.– Non vorrai andartene proprio adesso, Romeo! – disse Mercuzio. – Le esche che ho gettato3 cominciano ad attirare dei pesciolini e...– Chi è quella, Mercuzio? – lo interruppe Romeo.– Quella chi? – e il giovane si voltò a guardare nella direzione a cui Romeo faceva cenno.– Non la vedi? Sta fra le sue compagne come una colomba in uno stormo di cornacchie!– Davvero? Sono felice di queste tue parole da cacciatore, ma io vedo soltanto colombe, laggiù, o almeno pollastrelle.– Ma non vedi, cieco? Quella che brilla nella notte come un gio-iello sul collo di un Etiope... Chi è? Guarda, ora ha cominciato a danzare...E Romeo, ancora parlando, balzò in piedi. Mercuzio gli sfiorò il gomito, preoccupato da quell’impeto4 improvviso.

1 si aggiunse: si unì.2 acconciatura: ornamento della pettinatura.3 Le esche che ho gettato: Mercuzio si riferisce ai tentativi per avvicinare le giovani donne presenti alla festa.4 impeto: slancio.

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295Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

– Dove vai, Romeo?– A fare una danza.– Tu? Stasera? Ma non avevi il cuore triste, il porticciolo pieno5 e la gamba malinconica?– Non avevo visto la bellezza, prima di questa sera – disse Romeo e si allontanò, lasciando l’amico stupefatto e spaventato.Giulietta si accorse del suo sguardo da lontano: per un attimo, danzando, lo guardò negli occhi e poi abbassò i suoi. Romeo, sen-za perderla di vista, entrò nel gruppo dei danzatori e aspettò il momento in cui, passando di dama in dama, le sarebbe stato vici-no. Quando il momento giunse e i due furono di fronte, a Giuliet-ta toccò tenere alta la mano perché lui la prendesse e la guidasse in alcuni passi di danza.– Se profano6 con la mia mano indegna la tua santa mano – lui disse calmo – sono pronto a chiedere perdono baciandola.– Non essere ingiusto con la tua mano – lei disse alzando gli occhi. – Mi sembra una mano devota7. Mano contro mano, santi e pelle-grini si danno il giusto saluto!– E non hanno labbra? – lui disse sottovoce.– Sì, per pregare, buon pellegrino – lei rispose.Gli occhi di Giulietta e di Romeo, ormai, non si lasciavano e la danza, a cui pure partecipavano, si era fatta lontana attorno a loro, come una giostra di fantasmi.– Facciano le labbra quello che le mani possono fare! – disse Ro-meo. – Le mie pregano, le tue esaudiscano8: così la mia fede sarà premiata!– Ah, i santi non possono muoversi – lei disse guardandolo. – An-che se vorrebbero esaudire la preghiera.– Allora le mie labbra verranno da sole ad essere esaudite – disse lui e raddoppiando un passo della danza portò il volto vicino a quello di Giulietta, sfiorandole le labbra con le sue.Lei restò quieta, fissando lui che tornava ad allontanarsi conti-nuando il movimento. Poi la danza li divise, disperdendoli fra dame e cavalieri: e li sfioravano senza vederli, in un capogi-ro gioioso, niente altro sapendo9, tutti e due, che quella leggera pressione sulla bocca, da poco avvenuta. Tutti e due, lontani uno dall’altra, avevano sulle guance lo stesso rossore e la mano che porgevano a sconosciuti tremava nello stesso modo.Poi la musica si spense e la danza finì.Stordito, Romeo tornò verso il punto in cui prima sedeva: e trovò Mercuzio, ancora sbalordito, ad aspettarlo.– Ho visto quale, Romeo – disse e gli strinse forte il braccio. – Pazzo amico mio, ho visto quale! Tra tante perle, qui dentro, hai scelto un pezzo di brace!– Che vuoi dire? – disse Romeo, che già con gli occhi si era voltato a cercare Giulietta e l’aveva trovata e anche lei aveva trovato lui.– Dico che quella con cui parlavi danzando e per la quale ti è ve-nuta questa faccia da miracolato, è Giulietta Capuleti, figlia del

5 il porticciolo pieno: il cuore già impegnato. Mercuzio prende in giro Romeo, che poco prima gli aveva detto: “nel piccolo porto del mio cuore è già ormeggiata una nave grande”.6 profano: offendo, manco di rispetto.7 devota: degna, pura.8 esaudiscano: soddisfino.9 niente altro sapendo: senza essere consapevoli di altro.

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296 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

padrone di questa casa e nemico della tua famiglia come l’acqua è nemica del fuoco!Romeo sedette e impallidì.– Che stranezza – disse dopo un poco. – Ora devo la mia vita a un nemico...In quel momento li raggiunse Benvolio.– Andiamocene via, amici – disse. – Ho la sensazione che qualcu-no ci abbia notato e forse riconosciuto. È troppo facile, qui dentro, passare dagli scherzi alla sciagura10.– E non sai quanto... – disse Mercuzio. – Sì, andiamocene e in fret-ta.Giulietta, dall’altra parte dello sguardo che la legava a Romeo, beveva acqua fresca come pretesto per non ballare.La nutrice11, che le stava vicina, le disse: – Che hai, piccola? È ba-stato un solo ballo ad arrossarti la faccia come quella di un bam-bino che ha fatto le corse!– È bastato, cara – disse Giulietta, bevendo adagio un altro sorso. – Ed è bastato per farmi venire una sete che quest’acqua non può forse saziare... Mi voglio riposare e sapere qualcosa da te, che sei più informata dell’aria sui cittadini di Verona.– Oh, qualcosa so, bambina – disse la nutrice, riunendo le mani in grembo. – A questo mondo, se non si chiudono occhi e orecchie e si va al mercato, le notizie entrano da sole, come la polvere in casa dalle finestre...– Allora dimmi, nutrice. Voglio sapere chi è qualcuno: per esem-pio quel giovane laggiù, con quello strano cappello.– Quello è il figlio del notaio Tiberio ed erede delle sue ricchezze.– E quell’altro? Quello che danza tutto inchini e mossette, davanti a mia cugina Beatrice?– Quello è, mi pare, il giovane Petruccio. Veste bene, danza meglio: ma credo abbia meno quattrini di un sacrestano in Turchia12.– E quello seduto laggiù, con la maschera, fra quei due mascherati che gli parlano fitto?– Quello che sembra guardare noi?– Proprio quello, nutrice.– Non l’avevo notato, finora. Ma... mio Dio, Giulietta, se i miei occhi sono sani come credo, quello è Romeo Montecchi, figlio dei nemici di tuo padre! Sì, è lui, perché quelli che gli stavano vicini sono Mercuzio, suo grande amico e nipote del nostro Principe13 e Benvolio, che va sempre assieme a loro.Giulietta bisbigliò alcune parole, diventando pallida.– Cos’hai detto, piccola? – chiese la nutrice, chinandosi in pena su di lei.– Oh, nutrice – disse Giulietta, a occhi chiusi, come se pregasse. – Dicevo fra me e me che l’amore è una gran cosa: giacché mi fa amare un nemico odiato.La vecchia ebbe un sussulto e si mise le mani davanti alla bocca, come se già temesse di rivelare a qualcuno il nuovissimo segreto.

10 Ho la sensazione ... sciagura: i tre giovani sono intervenuti in incognito alla festa nella casa dei Capuleti.11 nutrice: la donna che l’ha cresciuta.12 sacrestano in Turchia: essendo una professione non prevista in un Paese musulmano, l’espressione indica una persona molto povera.13 Principe: Escalo, signore della città-stato di Verona.

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297Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Giulietta riaprì gli occhi.– Guarda, se ne va – disse. – E il suo ultimo sguardo è stato per me.Tornò a chiudere gli occhi, come per tener prigioniero, nello scri-gno del buio, lo sguardo che Romeo le aveva donato.

da R. Piumini, Giulietta e Romeo, Einaudi

Comprensione 1 In quale circostanza Romeo e Giulietta si vedono la prima volta?

� A casa di amici comuni� A casa di Romeo� A casa di Giulietta� A casa di Mercuzio

2 Giulietta si accorge dello sguardo di Romeo?� Sì� No

3 Come fa Romeo ad avvicinarsi a Giulietta?

4 Con quale aggettivo è descritto Romeo al termine delle danze? Sottolinealo nel testo.

5 Come reagisce Romeo alla rivelazione di Mercuzio? Sottolinea le parole nel testo.

6 Chi si accorge che anche Giulietta si è innamorata?

Analisi 7 Quale significato ha la frase che Mercuzio dice a Romeo alla fine del ballo: “Tra tante perle, qui

dentro, hai scelto un pezzo di brace!”?

8 Quali caratteristiche ha l’amore che nasce tra i due giovani? Puoi scegliere più di una tra le pro-poste seguenti.� Passione irresistibile� Lenta maturazione del sentimento� Improvvisa attrazione fisica� Intensità delle emozioni� Desiderio di divertirsi insieme� Fastidio alternato ad attrazione� Unicità dell’altro

9 Per quali motivi non era possibile l’amore tra i due ragazzi?

10 L’amore può “far amare un nemico odiato”, come dice Giulietta alla fine del testo? Prova a in-terpretare l’affermazione.

Il tema 11 L’amore è una relazione complessa d’affetto tra due persone; come potresti riassumere in poche

righe la “meccanica del cuore” che l’Unità ha presentato? A quale “punto” del percorso d’amore si trovano i due protagonisti del racconto?

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298 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 7 - Amore

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

IncontriDev’essere un po’ svampita, una che non c’è con la testa, pensava di lei il cameriere che ormai la conosceva. La ragazza arrivava al ristorante di sera sempre alla stessa ora, cercava un posto ap-partato e se ne stava tranquilla e in silenzio con lo sguardo che vagava qua e là nella saletta, senza trattenere alcunché. Ma non aveva l’aria triste, per niente, anzi pareva star bene lì tutta sola e per i fatti suoi.Quella sera sedette al solito posto, ordinò qualcosa, poi lentamen-te cominciò a mangiare. Quando mangiava, con quei grandi oc-chi nocciola imbambolati, aveva la dolce mansuetudine di un erbivoro. Le arrivava la voce della signora al tavolo vicino: – … ho visto tutti i film di Gabin, ho un libro con tutte le foto di Ga-bin, so tutto di Gabin, le abitudini i gesti gli atteggiamenti, gli abbracci di Gabin! e i baci di Gabin! finalmente incontro uno che rassomiglia a Gabin, lo sposo, gli chiedo di fare esattamente quel che faceva Gabin, di comportarsi come si comportava Gabin, di amarmi come amava Gabin, ma lui dice che non è Gabin…La ragazza ascoltava, anzi si lasciava invadere fino ad annullarsi dalle parole degli altri agli altri tavoli. Mille piccole futili onda-te la raggiungevano, la sommergevano. Lei scompariva, letteral-mente sentiva che non c’era e s’incantava.Quella sera appunto, mentre girava intorno lo sguardo assente, entrò per caso nel suo campo visivo il ragazzo. Se ne stava anche lui solo, silenzioso e autosufficiente a fissare il vuoto, anche lui invaso e completamente occupato dai discorsi degli altri, anche lui come se non ci fosse. Gli arrivava la voce di un uomo lì accan-to, che parlava di una mosca o di qualcuna che rassomigliava a una mosca. Diceva: – … una mosca di una specie che vive in tutto quattro ore, ecco quanto dura la sua intera vita, ebbene una mosca del genere camminando sopra il vetro di una finestra in-contra un’altra mosca di una specie più longeva, che le domanda: “Come va la vita?” E lei: “Mi annoio…” Trovava anche il tempo di annoiarsi, capisci?Forse il reciproco non esserci creò una certa affinità tra il ragazzo e la ragazza, perché anche lui chissà come la incluse nel suo cam-po visivo. E quando il cameriere per far libero un posto li pregò

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299Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

cortesemente di unirsi allo stesso tavolo, ognuno dei due di buon grado acconsentì.Sedettero dunque allo stesso tavolo uno di fronte all’altro senza parlarsi, entrambi con lo sguardo vago e con l’orecchio teso a co-gliere nella sala il mormorio del mondo che pareva provenire di là da una porta chiusa.Ma uscendo dal ristorante si trovarono a fare la stessa strada e allora rotto l’incanto fu facile parlarsi. Parlarono sorridendo dei discorsi che avevano appena ascoltato di Gabin, della mosca e di altro che comunque non li toccava e assolutamente non li riguar-dava. Così capirono che avrebbero avuto sempre molto da dirsi.Questo incontro ebbe serie conseguenze, lui amò per tutta la vita una-che-non-c’era e lei amò per tutta la vita uno-che-non-c’era e le cose andarono avanti benino compatibilmente col loro non es-serci. Ebbero bambini, si aiutarono a vicenda e a vicenda s’ingan-narono ma non si separarono mai perché non può accadere di separarsi a chi è già separato per il fatto che non c’è. Procedettero così finché durò la loro in fondo molto ben riuscita non esistenza. Li si poteva incontrare talvolta nello stesso ristorante, seduti allo stesso tavolo, vecchi ormai e del tutto svaniti, uno di fronte all’al-tro, intenti entrambi a cogliere un mormorio che si faceva per loro sempre più fioco. Due vite parallele non è escluso poi che s’incon-trino anch’esse in qualche punto.

R. La Capria, Incontri, in Fiori giapponesi, Rizzoli

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Che cosa fa la ragazza protagonista del racconto tutte le sere?

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A2 Nella frase “Dev’essere un po’ svampita, una donna che non c’è con la testa” (riga 1), da quale espressione può essere sostituito il verbo deve, mantenendo lo stesso significato?

A È necessario che sia C È molto probabile che sia B È obbligatorio che sia D È certo che sia

A3 Come appare la ragazza al cameriere del ristorante? A Infelice C Arrabbiata B Serena D Agitata

A4 Quale tra le seguenti parole può sostituire “imbambolati” alla riga 10? A Colorati C Irritati B Immobili D Infiammati

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300 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A5 Nella frase “La ragazza ascoltava, anzi si lasciava invadere fino ad annullarsi dalle parole degli altri agli altri tavoli” (righe 18-19), quale valore ha anzi si lasciava?

A Ribadisce con forza quanto espresso prima B Contraddice quanto espresso prima C Indica un fatto precedente a quello espresso prima D Corregge ironicamente quanto espresso prima

A6 Quale tra i seguenti aggettivi può sostituire “futili” (riga 19), nel significato che ha nel testo?

............................................................................................................................................................................................................................

A7 Che cosa succede alla ragazza una sera? A Viene allontanata dal ristorante B Si trova improvvisamente sola ed infelice C Vede un ragazzo che si comporta come lei D Il cameriere si siede al suo tavolo

A8 Con quale sostantivo sostituiresti il pronome personale gli, nella frase “Gli arrivava la voce di un uomo lì accanto” (righe 26-27)?

............................................................................................................................................................................................................................

A9 Che cosa permette ai due ragazzi di innamorarsi? A L’interesse per la buona cucina B L’affetto per il ristorante dove si incontrano C Il fatto di non avere nulla in comune D Il fatto di condividere un medesimo interesse

A10 “Forse il reciproco non esserci creò una certa affinità tra il ragazzo e la ragazza” (righe 34-35). Quale funzione ha questa frase?

A Formulare un’ipotesi B Formulare una dichiarazione C Formulare una conseguenza D Formulare un’argomentazione

A11 Chi ha un ruolo fondamentale nel far innamorare i due giovani?

............................................................................................................................................................................................................................

A12 Perché i due ragazzi capiscono “che avrebbero sempre avuto molto da dirsi” (riga 47)? A Perché hanno tanti interessi B Perché parlano entrambi molto C Perché si raccontano i fatti degli altri D È un’affermazione ironica, infatti i due ragazzi sono molto taciturni

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301Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A13 Come potresti sostituire così nella frase “Procedettero così finché durò la loro in fondo ben riuscita non esistenza” (righe 53-54)?

............................................................................................................................................................................................................................

A14 Tenendo conto di tutta la storia, come puoi definire i due innamorati? A Capaci di pensare autonomamente B Ragazzi astuti, pronti ad approfittare di ogni situazione C Personaggi misteriosi, capaci però di ingannare gli altri D Privi di personalità propria

A15 Che cosa significa la frase “Due vite parallele non è escluso poi che si incontrino anch’esse in qualche punto” (righe 58-59)?

A Due persone che hanno tanti interessi in comune si incontreranno di certo B Chi non vuole incontrarsi non si incontrerà mai C Due persone che fanno la stessa vita possono anche incontrarsi D Due persone che non hanno nulla in comune non si incontreranno mai

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta.

B1 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio di tempo? A Non aveva l’aria triste per niente B La ragazza arrivava al ristorante di sera sempre alla stessa ora C Quando mangiava, aveva la dolce mansuetudine di un erbivoro D Le arrivava la voce della signora al tavolo vicino

B2 Nella frase “la ragazza… si lasciava invadere fino ad annullarsi dalle parole degli altri agli altri tavoli”:

A il primo altri è un pronome, il secondo un aggettivo B il primo altri è un aggettivo, il secondo un pronome C entrambi gli altri sono pronomi D entrambi gli altri sono aggettivi

B3 Nella frase “Così capirono che avrebbero avuto sempre molto da dirsi”, il verbo avrebbero avuto è coniugato al:

A condizionale presente C congiuntivo imperfetto B congiuntivo passato D condizionale passato

B4 Per ciascuna delle seguenti frasi, trascrivi i pronomi nello spazio sottostante.1. Dev’essere svampita, una che non c’è con la testa

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2. Stava tranquilla con lo sguardo che vagava nella saletta, senza trattenere alcunché .....................................................................................................................................................................................................................

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302 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B5 In quale tra le seguenti frasi è presente un verbo riflessivo? A Non si separarono mai B Se ne stava anche lui solo e silenzioso C Gli arrivava la voce di un uomo lì accanto D Li si poteva incontrare nello stesso ristorante

B6 Per ciascuna delle seguenti frasi, trascrivi la parola che svolge la funzione di soggetto nello spazio sottostante.1. Il reciproco non esserci creò una certa affinità tra il ragazzo e la ragazza

.....................................................................................................................................................................................................................

2. Ognuno dei due di buon grado acconsentì

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B7 Nella frase “non aveva l’aria triste, per niente”, triste è un: A complemento oggetto B attributo C nome del predicato D predicativo dell’oggetto

B8 Quale di queste frasi contiene un complemento oggetto? A Sedettero allo stesso tavolo uno di fronte all’altro B Come va la vita? C Quest’incontro ebbe serie conseguenze D E lei: – Mi annoio

B9 Quale di queste frasi contiene un complemento di modo? A Procedettero finché durò la loro non esistenza B Lui lo amò per tutta la vita C Il cameriere li pregò di unirsi allo stesso tavolo D Il ragazzo entrò per caso nel suo campo visivo

B10 Con quale congiunzione potresti sostituire dunque nella frase “Sedettero dunque allo stesso tavolo”?

A Tuttavia B Quindi C Però D Cioè

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303Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle conoscenze

Unità 8 - Poesia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Che cos’è una poesia? .......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Che cosa si intende per figura retorica? .......................................................................................................

.......................................................................................................

3 Che cos’è una figura retorica di suono?� È una figura retorica che serve a dare

particolari effetti sonori ai versi� È una figura retorica che serve a mettere

in evidenza alcune parole� È una figura retorica che serve a modifi-

care lo schema di rima� È una figura retorica che viene usata per

trasmettere messaggi che vanno al di là del significato letterale delle parole

4 Che cos’è una figura retorica di senso?� È una figura retorica che serve a dare

particolari effetti sonori ai versi� È una figura retorica che serve a mettere

in evidenza alcune parole� È una figura retorica che serve a modifi-

care lo schema di rima� È una figura retorica che viene usata per

trasmettere messaggi che vanno al di là del significato letterale delle parole

5 Che cos’è una figura retorica di posizione?� È una figura retorica che serve a dare

particolari effetti sonori ai versi� È una figura retorica che serve a mettere

in evidenza alcune parole� È una figura retorica che serve a modifi-

care lo schema di rima� È una figura retorica che viene usata per

trasmettere messaggi che vanno al di là del significato letterale delle parole

6 Come si chiama la figura retorica che riproduce il suono di un oggetto o di un essere vivente?� Allitterazione � Personificazione� Onomatopea � Similitudine

7 A quale categoria di figure retoriche appar-tengono la metafora e la similitudine?� Suono � Posizione� Senso � Non sono riconducibili ad alcuna categoria

8 Quando si ha un’antitesi?� Per accostamento di due parole o termini

in contrasto tra loro� Per esprimere un concetto astratto � Per accostamento di termini apparte-

nenti ad ambiti sensoriali diversi � Per accostamento di due parole in con-

trapposizione tra loro, riunite in un’uni-ca immagine

9 Che cos’è la parafrasi di un testo poetico?� La traduzione di una poesia� La trascrizione in prosa di una poesia� La semplificazione di una poesia� Una forma di commento

10 Che cosa si intende per argomento e mes-saggio di una poesia?� L’argomento è l’analisi dei contenuti forma-

li della poesia e il messaggio è la riflessione che il poeta vuole trasmettere al lettore

� L’argomento è il contenuto oggettivo della poesia e il messaggio è la riflessione che il poeta vuole trasmettere al lettore

� L’argomento è il contenuto oggettivo della poesia e il messaggio è il parere personale di chi legge

� L’argomento è il livello di soglia della poe-sia e il messaggio è l’approfondimento suc-cessivo

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304 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 8 - Poesia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Neppure all’uomo più misero di Jean Amrouche

Neppure all’uomo più misero,che avanza nudo nel sole e nel vento,nella pioggia e nella neve,che non si è mai saziatodel tutto da quando è nato,si può rapire il nome,né le dolci canzoni dell’infanzia,né i ricordi e i sogni;non si può distaccarlo dalla patriané rapire la ricchezza del suo cuore.Benché infelice, nudo e affamato,egli è ricco di un nome, di una patria,d’un tesoro di favole e di immaginiche la lingua dei suoi padri sempre gli portacome un fiume la vita.

in J. Amrouche, Cendres, trad. di A. Barabino

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La struttura 1 Da quante strofe è composta la poesia?

2 Da quanti versi?

3 Si può riconoscere una struttura di rima? Se no, come si chiama in questo caso la struttura di una poesia?

Le figure retoriche 4 La negazione iniziale “Neppure a… si può…” è rafforzata nel testo da una parola, che crea una

figura retorica di posizione. Qual è la parola e quale figura crea?

5 Individua e sottolinea nella poesia la metafora.

6 Quali figure retoriche riconosci nell’espressione dell’ultimo verso, “come un fiume la vita”?� Similitudine e metafora � Allitterazione e anafora� Ellissi e similitudine � Anafora e metonimia

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305Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

La parafrasi 7 Scrivi la parafrasi della poesia.

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Il commento 8 La descrizione dell’“uomo più misero” ai versi 2-5 è composta da una serie di immagini che ne

spiegano le caratteristiche. Sottolineale nel testo.

9 Che cosa non si può togliere neppure all’uomo più misero?

10 Che cosa significa l’espressione “rapire la ricchezza del suo cuore” (v. 10)?� Portare via le sue qualità interiori� Portare via la sua salute� Portare via le persone care� Portare via il denaro

11 Di che cosa è ricco anche l’uomo più misero?

12 Quale delle seguenti affermazioni, secondo te, è più adatta a spiegare il messaggio della poesia?� Ogni uomo, anche il più misero, ha comunque una sua dignità � I poveri devono essere contenti di essere poveri, perché sono ricchi nello spirito� È meglio essere poveri, per potere essere ricchi interiormente� Un povero non può che essere infelice

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306 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle conoscenze

Unità 9 - Teatro

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 A differenza del finale di una commedia come si presenta il finale di una tragedia?

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.......................................................................................................

2 Completa al seguente definizione:

Il dramma moderno è un testo ..............................

che trae spunto da situazioni ..............................

della realtà borghese o popolare, nonché

da scene di vita .................................. Lo scopo

dell’autore è far riflettere su temi impor-

tanti ..................................................... .

3 Quali personaggi agiscono in una tragedia antica?� Eroi del mito e divinità� Uomini comuni� Uomini di particolare forza d’animo e

potere� Dei

4 Quali personaggi agiscono nel dramma mo-derno?� Nobili � Uomini e donne comuni� Eroi del mito antico � Maschere della commedia italiana

5 Indica due temi tipici della tragedia antica.� Questioni che riguardano la politica e la

dimensione esistenziale � Questioni che riguardano la religione e

il commercio� Questioni che riguardano la politica e la

storia � Questioni che riguardano lo sport e la

dimensione esistenziale

6 Indica due temi tipici del dramma moderno.� Questioni che riguardano la religione e

la vita quotidiana� Questioni che riguardano la crisi della

famiglia e il destino � Questioni che riguardano l’incomunica-

bilità tra persone e la crisi della famiglia � Questioni che riguardano la crisi esisten-

ziale e la speranza politica

7 Quali tra queste coppie di autori di teatro è composta da scrittori di tragedie?� Goldoni e Shakespeare� Sofocle e Alfieri� Euripide e Ioneseco� Plauto e Tennessee Williams

8 Quali tra queste coppie di autori di teatro è composta da scrittori di drammi moderni?� De Filippo e Eschilo� Goldoni e Shakespeare� Ionesco e Tennessee Williams � Sofocle e Alfieri

9 Come si presenta la scena in un dramma moderno?� È spesso la piazza di una città� È un luogo chiuso, un interno � È un ambiente raffinato, colto, come

una casa nobile di campagna � È uno scompartimento ferroviario

10 Nella tragedia classica quale funzione han-no i monologhi?� Presentano un personaggio � Spiegano fatti precedenti� Non hanno funzione particolare, sono

rari perché è più importante il dialogo� Spingono lo spettatore a riflettere sulla

condizione umana e sul senso della vita

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307Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Verifica delle abilità

Unità 10 - Legalità

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Pensa di Fabrizio Moro

Il cantautore Fabrizio Moro dedica la canzone Pensa al giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nel 1992, e lo fa lanciando un appello ai giovani finiti nelle maglie della criminalità, a quanti stanno per commettere un delitto.

Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine Appunti di una vita dal valore inestimabile Insostituibili perché hanno denunciato il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra di faide1 e di famiglie sparse come tante biglie su un’isola di sangue che fra tante meraviglie fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie di una generazione costretta a non guardare a parlare a bassa voce a spegnere la luce a commentare in pace2 ogni pallottola nell’aria ogni cadavere in un fosso Ci sono stati uomini che passo dopo passo hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno con dedizione contro un’istituzione organizzata cosa nostra... cosa vostra... cos’è vostro? è nostra... la libertà di dire che gli occhi sono fatti per guardare La bocca per parlare le orecchie ascoltano... Non solo musica non solo musica La testa si gira e aggiusta la mira ragiona A volte condanna a volte perdona Semplicemente

Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani

Ci sono stati uomini che sono morti giovani Ma consapevoli che le loro idee Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole3

1 faide: lotte tra gruppi rivali.2 in pace: con rassegnazione, senza ribellarsi.3 parole iperbole: parole esagerate per l’enormità e l’importanza del loro significato.

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308 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Intatte e reali come piccoli miracoli Idee di uguaglianza idee di educazione Contro ogni uomo che eserciti oppressione Contro ogni suo simile contro chi è più debole Contro chi sotterra la coscienza nel cemento

Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani

Ci sono stati uomini che hanno continuato Nonostante intorno fosse tutto bruciato Perché in fondo questa vita non ha significato Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato Gli uomini passano e passa una canzone Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione Che la giustizia no... non è solo un’illusione

Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Pensa.

Comprensione 1 In quale modo sono definiti gli uomini che lottano contro la criminalità organizzata?

2 Qual è l’isola di sangue cui fa riferimento il testo della canzone?

3 Qual è la realtà cui fa riferimento la canzone?

Analisi 4 Perché il cantautore, rivolgendosi a chi sta per sparare, dice “Resta un attimo soltanto un attimo

di più / Con la testa fra le mani”? Spiegalo con parole tue.

5 Quali idee hanno lasciato gli “uomini morti giovani”?

6 Come sono definite queste idee?

7 A chi si riferisce il cantautore quando dice “Ci sono stati uomini che hanno continuato / Nono-stante intorno fosse tutto bruciato”?

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309Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

8 Che cosa significa che “Gli uomini passano e passa una canzone / Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione / Che la giustizia no… non è solo un’illusione”?� Le idee, le convinzioni sopravvivono a chi le ha espresse e in questo sta la loro forza � Nella vita tutto è transitorio � Le idee sono legate a chi le ha espresse e muoiono con lui� Prima di dire certe cose bisogna pensarci bene

9 Che cosa dice l’autore a proposito della giustizia? Sottolinea il punto nel testo.

Il tema 10 Il testo rivendica la libertà dell’uomo di dire di no alla mafia, di pensare con la propria testa. In

quali versi della canzone questo concetto è espresso?

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310 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Prova INVALSI

Unità 10 - Legalità

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Mafia, camorra, ‘ndranghetaLa mafiaTra le organizzazioni criminali operanti nel nostro Paese, la ma-fia è tradizionalmente quella più potente e diffusa; il suo controllo si estende su tutto il territorio nazionale e va ben oltre i confini.Sorta in Sicilia durante il periodo borbonico, essa trae probabil-mente il suo nome dal termine arabo mahias, che vuol dire “mil-lanteria”, “gradassata”. Dopo l’Unità d’Italia, le associazioni ma-fiose aumentarono la loro influenza profittando del malessere sociale provocato da uno Stato che badava solo a sfruttare la po-polazione con tasse e gabelle. La mafia si propose allora come struttura sostitutiva dello Stato, creando un ordine basato su un codice ferreo, che prevedeva da una parte protezione per i deboli e per gli oppressi, dall’altra la loro sottomissione al suo dominio.Essa assunse allora caratteristiche criminali e allacciò stretti rap-porti con il potere politico più conservatore, al quale assicurò voti e potere economico in cambio di favori di ogni tipo.Dopo anni di immobilismo e di coperture, nel periodo fascista lo Stato combatté la mafia. Il prefetto Mori catturò centinaia di ma-fiosi, ma fu fermato quando cominciò a svelare le connessioni tra mafia e potere politico. In seguito alla repressione attuata dal pre-fetto, molti mafiosi si trasferirono negli Stati Uniti, dove costituiro-no l’associazione criminosa Cosa Nostra.Nel Secondo dopoguerra alla mafia agraria si sostituì una nuova mafia urbana, che si dedicò agli appalti, alla droga, al contrabban-do, alla prostituzione, e cominciò a diffondersi sul continente. Irrup-pero così sulla scena della malavita italiana temibili boss come Lu-cky Luciano, Giuseppe Genco Russo, Luciano Liggio, che si distinsero tutti per i loro metodi sanguinari ispirati ai gangster americani.Gli anni che seguirono furono caratterizzati da lotte interne e da sanguinosi regolamenti di conti tra famiglie rivali. Vecchie cosche furono soppiantate da altre più arroganti, pronte ad ammazzare magistrati, poliziotti, uomini politici.

La camorra Sorta nel napoletano nella prima metà dell’Ottocento, la camor-ra, come la mafia, si strutturò gerarchicamente con leggi e tribu-

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311Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

nali propri. Capo supremo dell’organizzazione era il capintesta, da cui dipendevano i capintriti, che erano dodici come i quartieri di Napoli, e i contaiuoli, tesorieri della setta. La bassa forza era costi-tuita da giovanotti onorati e da giovani di sgarro.Anche la camorra prosperò con la protezione dei governanti dell’epoca, i Borbone, e sfruttò le condizioni di miseria in cui si trovavano le regioni meridionali per rafforzare il proprio potere. Essa, infatti, incuteva nella popolazione non soltanto paura per le sue azioni criminose, ma anche un senso di rispetto e di ammira-zione perché si prodigava a favore dei deboli e degli oppressi.Nei decenni successivi l’organizzazione subì una dura repressione, che non disgregò, però, il suo sistema di potere, ormai infiltratosi in tutto il territorio. Anche il Fascismo combatté l’associazione ca-morristica, impedendole di uscire troppo allo scoperto.Dopo il Secondo dopoguerra la camorra si riorganizzò secondo sche-mi malavitosi nordamericani e allungò le mani sul settore edilizio e sui mercati generali. Si occupò quindi del contrabbando delle siga-rette e diede luogo ai racket della prostituzione e delle estorsioni.Ma la vera esplosione del potere delle “famiglie” camorristiche si ebbe negli anni ’70 e ’80 con il loro ingresso nel traffico di droga e con la loro più incisiva infiltrazione sia nelle attività commerciali e finanziarie (mediante il riciclaggio di danaro “sporco”) sia, in parte, nelle istituzioni politiche locali, soprattutto attraverso l’uso illegale dei fondi per la ricostruzione dopo il terremoto del 1980.Successivamente, iniziò una feroce e sanguinosa guerra tra fami-glie rivali, soprattutto tra la Nuova Camorra Organizzata, creata dal famigerato Raffaele Cutolo, e la Nuova Famiglia.

La ‘ndràngheta e la criminalità organizzata puglieseIl termine ‘ndràngheta deriverebbe, secondo alcuni, dal greco an-dragathía, che vuol dire “coraggio”, “forza”; secondo altri da an-dranghiti, che in dialetto calabrese significa “balordo”.La ‘ndràngheta trae la sua origine dal fenomeno del brigantag-gio. Quando questo fu sconfitto, verso la fine dell’Ottocento, dalle sue ceneri sorse un’organizzazione ben più spietata, la ‘ndrànghe-ta appunto, che con i suoi capibastone e i suoi picciotti si assicurò il controllo dei mercati degli agrumi e del bestiame, estorcendo tangenti ad agricoltori e allevatori.Successivamente si estese alle zone urbane, ramificandosi in di-verse cosche. Si specializzò quindi in un’attività criminale che le ha procurato svariate centinaia di miliardi di lire: il sequestro di persona. In ciò essa è favorita dal territorio dove opera (l’Aspro-monte), che, con i suoi boschi impenetrabili e le sue caverne, offre un sicuro rifugio ai suoi affiliati. Dal 1969 a oggi si contano più di 700 sequestri di persona, ed è salito ormai a 90 il numero degli ostaggi mai restituiti alle loro famiglie. Per scoraggiare questo odioso crimine, nel 1991 sono stati istituiti nuclei speciali antisequestri ed è stata varata una legge che, per

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312 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

impedire ai familiari degli ostaggi di pagare il riscatto ai seque-stratori, prevede il blocco dei loro beni e vieta alle banche di con-cedere prestiti. Legge, questa, che ha suscitato non poche polemi-che, soprattutto da parte degli stessi familiari dei sequestrati.

adatt. da A. De Matteis, Almanacco di attualità, Marco Derva

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Dopo aver letto il testo rispondere alle domande, scegliendo una sola risposta

A1 Il fatto che la mafia sia considerata l’organizzazione criminale “più potente e diffusa” (riga 3) in Italia, significa che:

A è la più forte organizzazione criminale italiana, ma è solo limitata alla Sicilia B ha il maggior numero di criminali affiliati C è la più forte organizzazione criminale italiana e si estende in molte regioni del nostro Paese D è la più forte organizzazione criminale mondiale e si estende in molti Stati europei

A2 Nella frase “essa trae probabilmente il suo nome dal termine arabo mahias” (righe 5-6), l’av-verbio probabilmente fa capire:

A che la parola mahias ha forse il significato di “millanteria”, “gradassata” B che la parola mafia ha forse il significato di “millanteria”, “gradassata” C che è possibile, ma non è sicuro al cento per cento, che la parola mafia derivi dall’arabo mahias D che in realtà non si conosce l’esatto significato del termine mahias

A3 Quando la mafia aumenta la sua influenza? A Prima del regno borbonico C Dopo l’Unità d’Italia B Sotto i Borboni D Dopo la Seconda guerra mondiale

A4 In quale periodo sia la mafia sia la camorra sono molto combattute a livello governativo? A Dopo l’Unità d’Italia B All’epoca del Fascismo C Con la caduta del Fascismo D Negli anni Settanta del Ventesimo secolo

A5 Nella frase “Irruppero così sulla scena della malavita italiana temibili boss” (righe 25-26), con che cosa potresti sostituire così?

A Di conseguenza C Tuttavia B Infatti D A tal punto

A6 Che cosa significa “furono soppiantate” (riga 31)? A Misero radici B Furono trapiantate C Furono sostituite D Furono imprigionate

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313Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A7 Un’organizzazione che è “strutturata gerarchicamente”: A presenta dei legami tra individui basati su diversi gradi di importanza e di potere B non distingue tra chi comanda e chi ubbidisce C è costituita solo da bassa forza D non ha capi

A8 Nella frase “Capo supremo dell’organizzazione era il capintesta, da cui dipendevano i capin-triti” (righe 37-38), a quale parola si riferisce da cui?

A Capintesta C Organizzazione B Capintriti D Mafia

A9 Perché negli anni Settanta e Ottanta del Novecento la camorra acquisisce maggiore potere? A Perché allunga le mani sul settore edilizio B Perché cessa la lotta contro la criminalità organizzata da parte dello Stato C Perché entra nel traffico della droga e si infiltra in attività commerciali e finanziarie D Perché si avvale di capaci capintesta

A10 Da quale fenomeno trarrebbe origine la ‘ndrangheta? A Dalla colonizzazione greca B Dal brigantaggio C Dalla mafia D Da alcuni balordi locali

A11 Il verbo “ramificarsi”, nel significato di “estendersi”, è: A un’epifora B una personificazione C una metonimia D una metafora

A12 Nel periodo “Per scoraggiare questo odioso crimine, nel 1991 sono stati istituiti nuclei antise-questri” (righe 83-84), la parola per introduce:

A il fine per cui sono stati creati i nuclei antisequestri B la causa per cui sono stati creati i nuclei antisequestri C il periodo in cui sono stati creati i nuclei antisequestri D la condizione attraverso la quale è stato possibile creare i nuclei antisequestri

A13 Che cosa significa “varare una legge”? A Cancellare una legge B Modificare una legge C Emanare una legge D Discutere una legge

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314 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

A14 Con quale delle seguenti parole puoi sostituire soprattutto nell’espressione “soprattutto da parte degli stessi familiari dei sequestrati” (riga 88)?

A Quanto meno B Allo stesso modo C Principalmente D Infatti

A15 Quale è la funzione del testo che hai letto? A Informare B Dare regole C Argomentare un’opinione D Esprimere emozioni

Quesiti grammaticali: una sola risposta corretta

B1 Nel periodo “Dal momento che nevica, le scuole rimarranno chiuse anche oggi”, con quale elemento subordinante puoi sostituire Dal momento che?

A Poiché B Quando C Finché D Affinché

B2 Nella frase “A febbraio andrò a sciare ad Artesina con la classe”, quale funzione svolge A feb-braio?

A Complemento di termine B Complemento di tempo determinato C Complemento di tempo continuato D Complemento di moto a luogo

B3 Nel periodo “Mi chiedevo se saresti arrivato in tempo”, quale tipo di proposizione è se saresti arrivato in tempo?

A Condizionale B Consecutiva C Interrogativa indiretta D Concessiva

B4 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento d’argomento? A Con quel discorso mi riferivo a te. B Ritenevano che la questione fosse esaurita. C L’oratore smise di parlare all’improvviso. D La comunicazione trattava del problema dell’immigrazione.

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315Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

B5 Nel periodo “L’allenatore scelse solo quattro tra gli atleti che avevano ottenuto i migliori risul-tati”, che funzione svolge tra gli atleti?

A Complemento partitivo B Complemento di specificazione C Soggetto D Complemento oggetto

B6 Come potresti sostituire perché nel periodo “Ti chiedevo perché fossi arrivato con il treno delle 21”?

A Sebbene B Purché C Come mai D Quando

B7 Il verbo “abbiate lodato” è: A congiuntivo presente B congiuntivo passato C congiuntivo imperfetto D condizionale passato

B8 Quale dei seguenti periodi contiene una frase subordinata? A I giudici vorrebbero sapere se gli imputati sono stati interrogati. B Mio cugino Giovanni anche quella volta arrivò in ritardo, ma nessuno ci fece caso. C Domani uscirà l’articolo e sarà senz’altro un successo. D Uscite di qui immediatamente o tacete!

B9 Nel periodo “Le materie che ci piacciono di più sono italiano e inglese”, il pronome ha la fun-zione di:

A complemento oggetto B complemento di termine C complemento predicativo dell’oggetto D complemento di stato in luogo figurato

B10 Nel periodo “Dopo aver a lungo tergiversato, arrivato il momento opportuno, il ragionier Rossi si era recato insieme al capoufficio, il signor Bianchi, dall’ingegnere-capo, per reclamare il tanto atteso aumento di stipendio” individua la proposizione principale e trascrivila qui di seguito.

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316 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

1 Come si definisce, in un racconto o romanzo, uno scambio di battute tra personaggi?

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2 Come si definisce il discorso diretto che un personaggio rivolge a se stesso o a un altro perso-naggio che non è presente?

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3 Come si definisce il discorso diretto di un personaggio davanti a uno o più interlocutori, che non pronunciano battute in risposta?

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4 Che cosa si intende per “domanda retorica”?

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5 Che cos’è un discorso indiretto?

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6 Scrivi qui sotto tre verbi dichiarativi.

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7 Graficamente, come fai a riconoscere in un testo un discorso diretto da un discorso indiretto?

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8 Che cosa si intende per “discorso indiretto libero”?

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Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Dialoghi e pensieri

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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317Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

1 Che cosa si intende per personaggi principali di un racconto o di un romanzo?

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2 Indica le differenze tra personaggi secondari e personaggi di sfondo.

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3 A quale delle tre categorie dei personaggi appartengono le cosiddette “comparse”?

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4 Quale elemento permette di distinguere tra personaggi a tutto tondo e personaggi piatti?

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5 Qual è la principale differenza tra un personaggio a tutto tondo e un personaggio piatto?

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6 Elenca gli elementi che un autore impiega per costruire un personaggio a tutto tondo.

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7 Indica, a tua scelta, il nome di un personaggio di un racconto o di un romanzo che abbia le ca-ratteristiche di un personaggio a tutto tondo. Spiega perché.

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8 Indica, a tua scelta, il nome di un personaggio di un racconto o di un romanzo che abbia le ca-ratteristiche di un personaggio piatto. Spiega perché.

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Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - I personaggi della storia

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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318 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

1 Come si chiamano i due principali scarti o variazioni temporali presenti a livello di intreccio? Fornisci una breve definizione per ciascuno.

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2 Che cosa si intende per “tempo della storia”?

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3 Che cosa si intende per “tempo del racconto”?

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4 Che cosa si intende per “ritmo della narrazione”?

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5 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un narratore omette parti della storia?

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6 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un narratore apre una digressione oppure inserisce una descrizione nella narrazione, interrompendo la sequenza degli eventi?

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7 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un narratore accenna brevemente a eventi della storia?

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8 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un narratore costruisce un dialogo, in cui il tempo della storia coincide con il tempo del racconto?

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9 A livello di ritmo della narrazione, quale degli esiti che hai individuato si rivela essere il più ve-loce? Quale è il più lento?

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Verifica delle conoscenze

Pagine laboratorio - Tempo variabile

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

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In questa sezione viene proposta una serie di schede fotocopiabili relative al volume di Letteratura. Poeti e prosatori del Novecento.

� Cinque prove sulle conoscenze e sulle abilità relative ai periodi storico letterari presi in esame (Il Duecento e il Trecento; Il Quattrocento e il Cinquecento; Il Seicento e il Settecento; Il primo

Ottocento; Il secondo Ottocento), strutturate in due parti: una sequenza di domande aperte e un testo con analisi guidata;

� Tre prove di verifica delle conoscenze e delle abilità per gli autori maggiori del Duecento e del Trecento, data la difficoltà registrata dagli studenti nello studio di questi autori e opere.

Per la valutazione delle prove abbiamo ritenuto opportuno lasciare piena libertà ai colleghi, perché le risposte possono variare molto sia in ordine al tipo di lavoro svolto in classe sia per la capacità dei ragazzi rispetto all’analisi dei testi letterari. Inoltre la valutazione oggettiva può essere falsata dal fatto che ogni risposta aperta ha un sé un elemento personale, che solo il singolo docente è in grado di valutare correttamente, all’interno del proprio gruppo-classe.

Le soluzioni delle prove (utili per velocizzare il processo di correzione) si trovano alle pagine 421-427.

LetteraturaPoeti e prosatori del Novecento

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320 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 1 Tra Ottocento e Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Quali caratteristiche ha la politica di alcune nazioni europee che si definisce “imperialismo”?

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2 Quali territori occupa l’Italia con la sua politica colonialista?

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3 Quale nazione, all’inizio del Novecento, conosce uno straordinario sviluppo economico e si avvia a diventare la più grande potenza economica e militare del secolo?

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4 Che cosa sono i sindacati e quali scopi hanno?

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5 Su quale convinzione di fondo si basa il Decadentismo?

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6 A quale corrente artistica appartengono i poeti francesi Baudelaire, Rimbaud, Verlaine e Mallarmé?

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7 Quale poeta, in Italia, è particolarmente influenzato dal Simbolismo?

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8 Quale poeta, in Italia, rappresenta meglio l’immagine dell’esteta (cioè dell’uomo amante della bellezza)?

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9 Quali caratteristiche ha la corrente poetica che va sotto il nome di Crepuscolarismo?

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10 Quali sono, in Italia, i due romanzieri che meglio riescono a esprimere la crisi di identità dell’in-dividuo e il suo stato d’animo angosciato e smarrito?

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Verifica delle conoscenze

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321Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 1 Tra Ottocento e Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

O falce di luna calante di Gabriele D’annunzio

O falce di luna calanteche brilli su l’acque1 deserte,o falce d’argento, qual messe2 di sogniondeggia al tuo mite chiarore qua giù!Aneliti3 brevi di foglie,sospiri di fiori dal boscoesalano4 al mare: non canto non gridonon suono pe ‘l5 vasto silenzio va.Oppresso6 d’amor, di piacere,il popol de’ vivi s’addorme7...O falce calante, qual messe di sogniondeggia al tuo mite chiarore qua giù.

in G. D’Annunzio, Canto novo, Mondadori

1 su l’acque: sulle acque.2 messe: raccolto.3 Aneliti: respiri.4 esalano: si diffondono.5 pe ‘l: per il, attraverso il.6 Oppresso: schiacciato.7 s’addorme: si addormenta.

1 Da quante strofe è composta la poesia?

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2 L’inizio del primo verso è ripreso anche in altri: individua dove e spiega di quale figura retorica si tratti.

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3 Qual è il significato letterale della parola “mèsse” del v. 3?� messa � cerchio� messaggio � raccolta

4 Nella prima strofa emergono diverse riferimenti alla luce della luna: rintracciale e sottolineale.

5 Quale figura retorica puoi riconoscere nell’espressione “sospiri di fiori” (v. 6)?

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6 Quali figure retoriche puoi riconoscere nella ripetizione di “non” ai vv. 7-8?

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322 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

7 Nell’espressione “vasto silenzio va” puoi riconoscere:� un’allitterazione e una sinestesia � un’anafora� una metafora e una sineddoche� una similitudine

8 Spiega la struttura degli ultimi due versi rispetto al resto della poesia.

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9 Il poeta usa molte immagini o espressioni che si richiamano all’uso di qualcuno dei cinque sensi. Quali in particolare sono sollecitati dal poeta? Per ciascuno di essi trova nel testo precisi riferi-menti.

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10 Nelle diverse strofe, sono presenti espressioni che riconducono alle distese d’acqua, alla natura e alla vegetazione, al mondo umano. Completa opportunamente la tabella, riportando ciascun elemento nella corrispondente colonna.

DISTESE D’ACQUA NATURA E VEGETAZIONE MONDO UMANO

1a strofa

2a strofa

3a strofa

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323Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 1 Tra Ottocento e Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Argo e il suo padrone di Italo Svevo

Mi legarono alla catena. Sospetto avessero qualche cosa di buono da mangiare e non volessero darne parte al povero Argo. Anna se ne andò senza più guardarmi mentre io le guardai dietro finché non scomparve nella casa sperando si pentisse della sua malva-gità. Abbaiai per un po’ cercando di commuovere o di disturbare; ma nessuno si curò delle mie lagnanze1.Poi ebbi una sorpresa gradevole e dimenticai le mie sofferenze. Non ero solo alla catena. Forse la stessa buona Anna prima di andarsene per alleviare la mia posizione2 aveva lasciato accanto a me una vecchia scarpa. Una scarpa odorosa. L’uomo che l’a-veva usata doveva aver camminato molto. In un cantuccio della scarpa c’era un chiodino che odorava di sangue rappreso. E non finivo più di rigirare quella scarpa. A poco alla volta capisco che se l’oggetto non è vivo grida e da esso risuona la vita. Vita nemica o amica? Piuttosto nemica. Quando entrano in casa delle persone con scarpe tanto odorose io le scaccio perché sono troppo dissi-mili3 dagli odori cui son uso. Mi prende l’ira e mi metto a sbra-nare4 la scarpa che resiste. Resiste come se vivesse. Non è facile scioglierne le fibre. Ma ecco che riesco a ficcare il naso in posti prima inaccessibili e subito troneggia5 un altro odore. Più vecchio ma non meno chiaro. Faccio la pace con la scarpa perché il nuo-vo odore non è nemico e cesso di sbranarla. Scherzo con essa e le do dei colpettini che la fanno balzare allegra, allegra. Si capisce che sbranare una scarpa simile è come correre libero pei campi, quando una vista si alterna con l’altra e non c’è posto alla noia.A un dato punto la scarpa ricevette un colpo troppo forte e cadde fuori del ristretto spazio cui la catena mi permette di accedere. È perduta per me e rientro nel dolore della schiavitù. Oh! Quando verranno a riprendermi? La scarpa olezza6 di nuovo da nemica, ora ch’è in salvo.Quando dopo molte ore la vecchia Anna venne finalmente a libe-rarmi io non ebbi più voglia di fermarmi alla scarpa. Abbondanti effluvi7 arrivavano da ogni parte e mi chiamavano imperiosa-mente. Si vede che per gustare certe cose occorre la catena. Diedi una breve annusata alla scarpa e corsi via.

5

10

15

20

25

30

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1 lagnanze: lamentele.2 alleviare la mia posizione: sollevarmi, rendere più sopportabile la situazione.3 dissimili: diversi.4 sbranare: divorare, fare a pezzi.5 troneggia: si sente più forte.6 olezza: odora. 7 effluvi: odori.

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324 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Purtroppo non ci pensai di riportarla nel posto accessibile quan-do mi trovo alla catena. Lo rimpiansi il giorno appresso soltanto quando mi trovai di nuovo solitario alla catena. E quando fui li-bero commisi di nuovo lo stesso errore di cui non m’avvidi che quando ritornai alla catena. Ma pensare alla catena quando si è liberi sarebbe come diminuire la grande gioia della libertà.

in Racconti, Mondadori

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1 Chi è il narratore?

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2 Perché il cane è definito “povero Argo”?

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3 Chi lega Argo alla catena?

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4 Perché il cane, all’inizio, abbaia?

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5 Quale consolazione trova Argo?

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6 Spiega con parole tue l’espressione “Vita amica o nemica? Piuttosto nemica” (righe 14-15).

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7 Quale tra le seguenti espressioni può sostituire la frase: “cui son uso” (riga 17)?� Che preferisco� A cui sono abituato � Cui sono riconoscente� Di cui non posso fare a meno

8 A un certo punto il cane smette di sbranare la scarpa. Perché?

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9 Diverse espressioni lasciano supporre che la scarpa sia animata. Rintracciale e indicale nel testo.

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325Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

10 Perché, quando Anna lo libera, Argo non prende più la scarpa?

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11 Quale espressione può sostituire l’avverbio “imperiosamente” (righe 33-34)?� Con totale convinzione� Come se fosse un ordine� All’improvviso� Insistentemente

12 Spiega con parole tue la frase “Si vede che per gustare certe cose occorre la catena” (riga 34 e segg.).

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13 Con quale espressione sostituiresti il termine “Purtroppo” all’inizio della riga 36?� Sebbene� Forse� Pure� Sfortunatamente

14 Come spiega Argo il fatto che diverse volte commette lo stesso errore, evitando di portare la scarpa vicino alla catena quando è libero?

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326 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 2 La poesia del primo Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Quali nazioni compongono, rispettivamente, la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa?

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2 In quale conflitto si contrappongono questi due grandi schieramenti di alleanze?

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3 Qual è la situazione economica dell’Europa, dopo la conclusione della Prima guerra mondiale?

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4 In quale anno Mussolini prende il potere in Italia e alla guida di quale partito?

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5 Chi prende il potere in Germania nel 1933?

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6 A quale nazione va attribuita la responsabilità dello scoppio della Seconda guerra mondiale?

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7 Quali caratteristiche hanno il governo nazista in Germania e quello fascista in Italia?

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8 Nei primi decenni del Novecento la poesia viene caratterizzata dall’impiego del “verso libero”. Che cosa s’intende con questa definizione?

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9 Qual è il poeta italiano che, utilizzando il verso libero, dà maggior risalto alla singola parola all’interno del verso?

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10 Qual è il maggior rappresentante del Futurismo italiano e quali caratteristiche presenta questo movimento artistico?

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11 Quali caratteristiche presenta il movimento artistico definito “Ermetismo”?

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Verifica delle conoscenze

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327Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 2 La poesia del primo Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Vanità di Giuseppe Ungaretti

D’improvvisoè altosulle macerieil limpidostupore

E l’uomocurvatosull’acquasorpresadal solesi riviene1

un’ombra

Cullata epianofranta2

da G. Ungaretti, Vita di un uomo, Mondadori

5

10

15

1 si riviene: si rinviene, si ritrova2 franta: spezzata

1 Quale effetto produce la scelta del poeta di isolare le parole della poesia?

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2 Nelle tre parti in cui sono suddivisi i versi, si trovano alcuni termini che indicano una negatività. Sottolineali.

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328 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

3 Diverse espressioni lasciano intendere che l’esperienza vissuta è sconvolgente, perché improvvi-sa. Completa opportunamente la tabella.

SCONVOLGIMENTO CARATTERE IMPROVVISO

4 Spiega perché secondo te, al v. 5, il poeta dice “l’uomo” e non “un uomo”, servendoti di una delle due soluzioni proposte.� L’uso dell’articolo determinativo lascia intendere che l’esperienza descritta riguarda qualsia-

si uomo, non uno in particolare. � L’uso dell’articolo determinativo lascia intendere che Ungaretti conosce personalmente

quell’uomo.

5 Il participio “curvato” (v. 7) naturalmente indica la posizione dell’uomo che si specchia nell’ac-qua. Secondo te, l’uso di questo termine può comportare altri significati all’interno di questa poesia?

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6 Quale figura retorica riconosci nell’espressione “sorpresa dal sole si riviene un’ombra” (vv. 9-12)?

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7 Analizza gli ultimi tre versi e spiega le immagini proposte dal poeta in senso sia letterale, sia metaforico.

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8 Commenta la seguente affermazione: “Per questa composizione il titolo è una fondamentale chiave di lettura, perché è proprio alla luce di questo che la poesia chiarisce il suo messaggio.”

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329Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 2 La poesia del primo Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Natale di Salvatore Quasimodo

Natale. Guardo il presepe scolpito1,dove sono i pastori appena giuntialla povera stalla di Betlemme.Anche i Re Magi nelle lunghe vesti salutano il potente Re del mondo2.Pace nella finzione e nel silenziodelle figure di legno: ecco i vecchidel villaggio e la stella che risplende,e l’asinello di colore azzurro.Pace nel cuore di Cristo in eterno;ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.Anche con Cristo e sono venti secoli3

il fratello si scaglia sul fratello.Ma c’è chi ascolta il pianto del bambinoche morirà poi in croce fra due ladri?

in S. Quasimodo, Tutte le poesie, Mondadori

5

10

15

1 scolpito: di legno lavorato.2 Re del mondo: s’intende Gesù bambino.3 e sono venti secoli: anche se sono passati duemila anni da quando è nato Gesù, con il suo messaggio di pace.

1 Che cosa guarda il poeta?

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2 Il poeta guarda il presepe e vede diversi personaggi, che indica dal v. 2 al v. 5. Di quali personag-gi si tratta?

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3 Quale valore il poeta trova nella finzione e nel silenzio di questo presepe?

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4 Tra il v. 7 e il v. 9 il poeta concentra l’attenzione su altri personaggi ed elementi del presepe. Quali precisamente?

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330 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

5 Anche dopo la citazione di questi personaggi o elementi, il poeta si sofferma su un valore. Quale?

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6 Dopo la descrizione del presepe e l’idea che esso comunica (pace in eterno), quale considerazio-ne fa il poeta?

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7 Il passaggio dalla parte di descrizione del presepe alla considerazione successiva è segnato da un elemento fortemente avversativo, cioè che crea una forte contrapposizione tra la parte che precede e quella che segue. Di quale elemento si tratta?

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8 Una parola è ripetuta all’inizio e alla fine di un verso nella poesia. Quale? Quale effetto vuole ottenere il poeta, secondo te, con questa ripetizione?

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9 Che cosa si chiede il poeta negli ultimi due versi? Che cosa vuole dire realmente, secondo te?

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10 Sapresti indicare lo schema di rima oppure la poesia è in versi sciolti?

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331Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 3 Tra Ventennio e seconda metà del Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Qual è l’esito della Seconda guerra mondiale per l’Italia?

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2 Che cosa aveva impresso in alcuni gruppi della società italiana la lotta partigiana?

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3 Quando avviene il passaggio dell’Italia da monarchia a repubblica? E come?

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4 Quando ha inizio e in che cosa consiste il cosiddetto “piano Marshall”?

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5 Qual è il Paese che aiuta l’Italia con il “piano Marshall”?

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6 Che cosa indica il termine “neorealismo”? In quale Paese è coniata questa definizione e quando?

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7 In Italia il neorealismo trova un’importante espressione nel cinema. Quali registi si distinguono come migliori esponenti di questa corrente? Citane alcuni.

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8 Quale è considerato il primo film neorealista in Italia?

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9 Quali autori si distinguono nel campo della letteratura? Citane alcuni.

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Verifica delle conoscenze

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332 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

10 Accanto al neorealismo, nel Dopoguerra si registrano diverse correnti nel campo narrativo. Quali autori potresti citare in questo ambito, che, pur partendo da prime esperienze neorealiste, spe-rimentano nuove strade?

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11 Quali autori italiani, pur partendo da una descrizione realistica dei fatti, avvertono particolar-mente la necessità di superare i modi narrativi tipici del neorealismo?

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12 Quali importanti scrittori stranieri seguono modalità narrative che sono definite con l’espressio-ne “realismo magico”?

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333Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 3 Tra Ventennio e seconda meta del Novecento

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

I viaggi di Arturo di Elsa Morante

Con l’allungarsi delle sere, io avevo ripreso l’abitudine di leggere e studiare in cucina, per passare il tempo, aspettando l’ora di cena-re; il mio libro preferito in quell’epoca era un grosso atlante, com-mentato da un ricco testo scritto. Il volume conteneva, ripiegate, delle immense carte geografiche a colori, che io mi spiegavo ogni sera dinnanzi, stando inginocchiato sul pavimento o su una sedia presso la tavola. Ed erano quelle carte a suscitare l’attenzione del-la matrigna. Ella da più sere le commentava perplessa, come degli enigmi, finché s’azzardò a domandarmi, con voce schiva:– Che studi, lì sopra, Artù1?Io senza distogliere la fronte dalla mappa distesa, su cui andavo tracciando dei segni con un pezzo di carbone, le risposi che stu-diavo i miei itinerari; giacché, affermai convinto, l’epoca di esplo-rare il mondo ormai s’avvicinava, per me; intendevo partire, al più tardi, l’anno prossimo: o in compagnia di mio padre, o, altri-menti, anche solo!La matrigna guardò la mappa senza altro aggiungere, per quella sera là. Ma da allora in poi, non ci fu sera ch’essa non tornasse sull’argomento. Ogni volta che mi rimettevo a studiare i miei iti-nerari, dopo un poco la sentivo appressarsi2, col suo passo affati-cato, pesante, quasi di animale, per un poco si teneva silenziosa, guardando la carta geografica spiegata innanzi a me; infine fra molte esitazioni si decideva e, mostrando con la mano i punti se-gnati a carbone, s’informava in tono vagamente anonimo: – Que-sto, è distante assai da Procida? Quant’è distante?Di malagrazia, le buttavo là un numero approssimativo. – E l’iso-la di Procida, – essa riprendeva allora, mentre le sue pupille incer-te vagavano per tutti il foglio, – dov’è scritta?– Come! – ripeteva poi, quasi un’eco, alla mia risposta – non si può vedere di qua! Sta sull’altro emisfero!E cercava di sapere da me altre informazioni più precise sulle astruse configurazioni di quella carta; con un voce che, per vin-cere la timidezza, s’era fatta aspra. Io le davo appena qualche ri-sposta impaziente e sommaria, usando sempre quel tono cupo, forastico3, che ormai pareva il solo che mi venisse naturale allor-ché mi volgevo a lei; nel nominare, perciò, i luoghi della terra più

1 Artù: abbreviazione di Arturo, che è il nome del narratore protagonista.2 appressarsi: avvicinarsi.3 forastico: selvatico.

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334 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

desiderati e affascinanti, continenti, città, montagne, mari, il mio accento echeggiava di tracotanza e di trionfo, come fossero tut-ti miei feudi! Talvolta, per un istinto di affermazione irresistibile, davo pure notizia di certe intraprese4 che dovevano immortalare, a ogni tappa, il passaggio di Arturo Gerace… ma prontamente mi richiudevo nel mio riserbo disdegnoso.

da E. Morante, L’isola di Arturo, Einaudi4 intraprese: imprese.

1 In quale stagione dell’anno si svolge, secondo te, la vicenda descritta? Motiva la tua risposta.

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2 Nella descrizione che il narratore fa dell’atlante, si capisce la passione che egli nutre per questo oggetto. Indica le espressioni che possono confermare questa affermazione.

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3 Che cosa puoi supporre sulla condizione familiare passata e presente di Arturo?

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4 Che cosa risponde Arturo alla prima domanda della matrigna a proposito della carta geografica?

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5 Che cosa lascia intendere realmente questa ricerca di luoghi sulla carta geografica da parte di Arturo? (segna più di una risposta)� Il suo desiderio di evasione � La sua passione per la conoscenza� Il suo desiderio di primeggiare a scuola� Il suo profondo senso di solitudine

6 Secondo te, perché la matrigna torna spesso sull’argomento nei giorni successivi?

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7 Quale atteggiamento ha la matrigna, quando si interessa delle carte geografiche? Motiva la tua risposta.

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335Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

8 Con quali altre espressioni equivalenti potresti sostituire “di malagrazia”?

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9 Che cosa significa l’aggettivo “astruse” in “astruse configurazioni”?� Complete� Strane � Odiose� Astratte

10 Quale sentimento nutre, secondo te, Arturo nei confronti della matrigna? Motiva la tua risposta.

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11 Ad Arturo che cosa sembra siano i luoghi che vede sulla cartina, in rapporto a se stesso?

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336 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 4 La narrativa contemporanea

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

1 Qual è la situazione che si registra negli ultimi due decenni del Novecento in Italia?

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2 Quale data, sul fronte internazionale, rappresenta uno spartiacque tra il Dopoguerra e i giorni nostri?

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3 Qual è la sorte dell’Unione Sovietica negli anni Novanta?

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4 Quando nasce formalmente l’Unione Europea e in virtù di quale trattato?

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5 Rispondi se Vero o Falso: l’Italia è uno degli stati fondatori dell’Unione Europea.

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6 Che cosa rappresenta in Italia il fenomeno di “Tangentopoli” e in quali anni si è verificato?

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7 Quali possono essere considerati ai giorni nostri i maggiori problemi a livello internazionale?

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8 Da quale fenomeno di massa è caratterizzata la cultura degli ultimi decenni del secolo scorso? Quali caratteristiche comporta?

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Verifica delle conoscenze

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337Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

9 Quali forme di impegno si registrano negli ultimi anni?

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10 Tra i romanzieri contemporanei, quali si distinguono in particolare? Citane alcuni.

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338 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

Unità 4 La narrativa contemporanea

Alunno/a ...................................................................................... Classe ............................ Data ..................................

Verifica delle abilità

Nel deserto di Maurizio Maggiani

Io cercavo ogni sera di sistemarmi sempre un po’ discosto dagli altri, per allenarmi a vincere la paura degli scorpioni che si fanno la cuccia sotto i ciottoli di superficie – non sono mai guarito da quella paura – e stretto nel mio sacco a pelo guardavo in su e im-mancabilmente mi venivano in mente tre o quattro versi di quelle poesie che avevo letto sulla spiaggia:Vi arriva il poetae poi ritorna alla luce… sono lontano colla mia malinconiadietro a quell’altre vite perse1

Questi versi che mi salivano smozzicati2 alla bocca erano qualco-sa come una preghiera, non potrei definirla in altro modo, io non avevo il mio dio come gli altri. Non potevo cercarmi in mezzo alle dune un posticino, sistemarci il tappeto e alleggerirmi un po’ dello stupore del deserto con una confortante nenia da bisbigliare al sole che tramonta. Arrivavo a notte disarmato e solo. E quello là3 allo-ra – faccio ancora fatica a pronunciare il suo nome – si prendeva la notte desertica e parlava per me al suo cospetto. Diceva che in mez-zo a lei, confuso da tutto quello sbarluccicare di stelle in silenzio, io mi scopro da qualche parti un dolore, una piccola fitta misteriosa che mi faceva commuovere per qualcosa che non sapevo bene. E mentre cadevo addormentato, mi sembrava di vedere le stelle che mi calavano addosso senza peso e senza bruciare.Mi svegliavo sempre con la sensazione che uno scorpione stesse frugando tra le pieghe del sacco a pelo. Ma era la prima luce del mattino che cominciava a scaldarmi. Bevevo latte di cammella e poi il tè molto forte e molto zuccherato, mangiavo una gallet-ta cotta sul sasso, e mi rimettevo in viaggio con il mio somaro. Cionc cionc cionc, battevano le mie cosce sulla pancia morbida dell’asinella. E con quel motivetto potevo andare all’infinito, con tutti i miei sensi tranquillamente in attesa di quello che il giorno avrebbe portato.Nel deserto ci sono molte cose da vedere e sentire e odorare. E ognuna ha un grande spazio attorno a sé. Un cespuglio strimin-zito di mirto manda un profumo molto intenso, ma è il solo ce-spuglio nel raggio di molti chilometri, ed è l’unico odore che si

1 Vi…perse: si tratta di versi tratti da una lirica di Ungaretti.2 smozzicati: spezzettati.3 quello là: il riferimento è ancora a Ungaretti, al poeta i cui versi frullano nella mente del narratore.

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339Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

può percepire in quel momento. Con lo sguardo puoi abbracciare diverse ore di cammino e molte montagne e depressioni e piste che si perdono oltre l’orizzonte, ma niente è ammonticchiato alla rinfusa, niente si sovrappone e confligge come capita in una città. Così ogni rumore è ben distinto e libero di muoversi all’infinito. Tutto questo è molto riposante, tutto questo dà un senso di grande ordine e pulizia che rende agevole il cammino e lascia liberi di pensare in tranquillità. Così il tempo è una cosa molto opinabile4 e una marcia di dieci giorni può sembrare una breve e piacevole passeggiata.Sempre che tu non voglia cambiare le regole. Lo fanno quelli che dal deserto escono malconci e turbati o non ne escono vivi, sem-bra quasi impossibile, ma ce n’è ancora qualcuno che prova a fare di testa sua. Io viaggiavo deviando ogni volta che avevo voglia di vedere qualcosa o di inseguire un rumore. La corsa di un coniglio, un gruppo meraviglioso di rocce violette, una depressione scavata da fenditure strane e complicate, una pista appena accennata che porta all’invisibile polla d’acqua5 protetta da un bedù6 e da una palma nana. Inezie di questo genere.Nelle ore più calde cercavo un’ombra tra le rocce e mi preparavo il tè con gli stecchetti che avevo raccolto lungo la strada; il somaro aveva il suo orzo e per lui era sempre domenica. Pensavo molte cose, credo in continuazione, ma in modo talmente soffice e leg-gero che neppure me ne accorgevo. Mi stavo concedendo un lusso: era questa mia marcia, una vacanza da tutto quanto.

da M. Maggiani, Il coraggio del pettirosso, Feltrinelli

4 opinabile: discutibile, dipendente dai diversi punti di vista.5 polla d’acqua: sorgente.6 bedù: beduino, abitante del deserto.

1 Dove si trova il narratore?

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2 Perché si sistema sempre un po’ discosto dagli altri?

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3 Con il tempo il narratore riesce a vincere la sua paura o no? Indica il passo che permette di ri-spondere alla domanda.

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4 A che cosa paragona il narratore i versi che gli vengono in mente?

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5 Quale figura retorica riconosci in questo paragone?

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340 Prove di verifica e Invalsi - Volume terzo

6 Immerso nell’immensità della notte desertica, il narratore scopre un dolore, una piccola fitta misteriosa. Di che cosa si tratta?

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7 Individua nel testo qual è il rumore che si genera durante la marcia sul somaro e indica quale figura retorica puoi riconoscere nell’espressione.

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8 Quale sensazione, secondo il narratore, si prova nel deserto, quando lo si percorre?� Una sensazione di disagio, che impedisce di pensare� Una sensazione di calore, che permette di sognare il domani� Una sensazione di ordine e pulizia, che permette di pensare in tranquillità� Una sensazione di solitudine, che offusca la mente

9 Che cosa spinge il narratore a deviare dal suo cammino?

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10 Spiega che cosa significa, secondo te, l’espressione “il somaro aveva il suo orzo e per lui era sem-pre domenica”.

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11 Come vive il narratore la sua presenza nel deserto? Motiva la tua risposta.

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12 In un punto del testo c’è un passo in cui il narratore fa riferimento al modo di pregare dei mu-sulmani. Rintraccialo e sottolinealo.

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Prove d’ingresso

Verifiche finali delle conoscenze delle abilità

Prove INVALSI

Soluzioni

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343Soluzioni del volume primo

SOLU

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Prove d’ingresso

Prova 1Comprensione di un testo scritto

Parte A Comprensione globale e inferenziale

1 Quante sono le strade che escono fuori dal paese di Mar-tino?Tre: una verso il mare, una verso la città, la terza in nessun posto.

2 Dal testo, si può ricavare che i compaesani siano stati nel-lo stesso luogo in cui arriva Martino?Dal testo si ricava che i compaesani non hanno mai raggiun-to il castello: “la strada non arriva in nessun posto”, “è inutile camminarci”.

3 Per quale motivo Martino ha il soprannome di Testadura?Perché continua a fare molte domande e non si accontenta di una risposta superficiale.

4 Come si presenta la strada che Martino percorre nel bo-sco?Il fondo era pieno di erbacce; a destra e a sinistra c’erano sie-pi; poi entra in un boscocon i rami che si intrecciano in alto in modo tale da formare una galleria.

5 Quale incontro fa sentire sollievo a Martino durante il suo viaggio?Un cane che gli va incontro.

6 Da quale elemento della storia puoi dedurre che la si-gnora conoscesse Martino?Quando la signora lo vede, lo saluta con il suo nome.

7 A che cosa non ha creduto Martino?Martino non ha creduto che potesse esserci una strada che non conduceva in un luogo preciso. Ogni strada, infatti, è co-struita per raggiungere un luogo.

8 Che cosa c’è nel castello della signora bellissima? Ricopia qui quanto viene descritto dalla storia.Cento saloni zeppi di tesori; diamanti, pietre preziose, oro argento.

9 Quale mezzo “magico” riporta a casa Martino?Un carro guidato da un cane e trainato da cavalli.

10 Perché, a tuo giudizio, Martino in paese è dato per mor-to?Martino è dato per morto perché non è ritornato a casa.

11 Come utilizza le ricchezze che ha ricevuto?Martino fece grandi regali a tutti, amici e nemici.

12 Che cosa decidono di fare molti abitanti del paese?Vanno a casa, prendono un carretto e cercano di percorrere la stessa strada di Martino.

13 Per quale motivo, secondo te, non hanno lo stesso suc-cesso di Martino?Non hanno lo stesso successo perché in loro non c’è alcuno sforzo di trovare una strada nuova, di fidarsi del proprio ra-gionamento, ma solo di arricchirsi sulla base di ciò che è già stato scoperto.

14 Sapresti ricopiare qui di seguito la frase che meglio rias-sume l’insegnamento che la storia vuole dare?Certi tesori esistono solo per chi batte per primo una strada nuova.

Parte B Comprensione linguistica e lessicale

15 Nella frase “non potete capirlo” il verbo potere indica�� Una possibilità � Un divieto� Un obbligo � Un permesso

16 Nella frase “imboccò la strada misteriosa” imboccò signi-fica “iniziò a precorrere”. Che cosa significa invece nella frase “imboccò il bambino”? Mettere il cibo nella bocca del bambino che non è capace di mangiare da solo.

17 Nell’espressione “il bosco cominciò a diradarsi” il verbo diradarsi significa:� diventare più fitto �� diventare meno fitto� diventare più scuro � diventare intricato

18 Che cosa significa l’espressione “il cane montò a cassetta”?�� Il cane salì al posto di guida del carro� Il cane salì a fianco del passeggero� Il cane si mise dietro il carro� Il cane caricò il carro con le casse

19 Esprimi con parole diverse l’espressione “Figuratevi se Martino si fece pregare”.Non fu necessario convincere Martino.

20 Leggi la frase tratta dal testo “qualcuno… si precipitava giù per la strada che non andava in nessun posto”; scrivi-ne ora un’altra in cui compaia il verbo precipitare con un altro significato.La situazione stava precipitando.

21 Nell’elenco seguente trova la parola che non è sinonimo (cioè che non ha lo stesso significato) di “dolevano”

Facevano male – procuravano fastidio – procuravano do-lore – procuravano dubbio

Volume primo

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344 Soluzioni del volume primoSO

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I 2 Indica il termine contrario. Livello 1 Livello 2

Antico SaltoFacile LuminosoDebole RuvidoAperto GraditoSicuro Atteso

Livello 3PensierosoIntroversoEgoistaDuraturoDannoso

Prova 6Competenza lessicale (significato delle parole)

1 Ciascuna delle seguenti parole, così come sono scritte, può avere due diversi significati. Indicali entrambi con parole tue.

Livello 1Maggiore = Grado di un ufficiale dell’esercito

Più grande Boa = Serpente

Galleggiante per ancorare le barcheBotte = Recipiente in legno di grandi dimensioni per conservare

il vino. Colpi

Livello 2Sirena = Essere mitologico con il corpo di donna e di uccello

o pesce. Dispositivo che emette un forte suono per allerta-re di un pericolo.

Fronte = Parte del volto tra i capelli e gli occhi. Linea di confine tra due schieramenti nemici in guerra.

Miglio = Tipo di cereale. Unità di misura utilizzata oggi nei Paesi anglosassoni.

Livello 3Saldo = Solido, fermo.

Merce venduta sottocosto, normalmente a fine stagione.

Verso = Parte costitutiva della composizione poetica. Suoni emessi dagli animali.

Stagno = Minerale. Specchio d’acqua non particolarmente esteso o profondo.

2 Individua la parola che, sulla base del significato, non ha nulla in comune con le altre della serie proposta.Livello 11. ostello – albergo – motel – gelateria 2. calciatore – nuotatore – tennista – rugbista 3. carota – pera – mela – bananaLivello 21. Francia – Germania – Grecia – Turchia (non è in Europa)2. Maggiore – Adriatico (non è un lago) – Orta – Garda 3. cuore – fegato – polmone – braccio (non è un organo

interno)

Prova 2Comprensione di un testo orale

1 Quali sono i buchi modellati dalla natura?Vulcani, geyser e grotte.

2 Quali dimensioni ha all’incirca la grotta più grande del mondo?Equivale all’incirca a sedici campi da calcio.

3 Dove si trova la grotta più grande del mondo?In Malesia.

4 Dove si trova la miniera di diamanti più grande al mondo?In Siberia.

5 Dove si trova la miniera di rame più grande al mondo?Negli Stati Uniti.

6 Da dove è possibile addirittura vedere la miniera di rame più grande al mondo?Dallo spazio.

7 Come può essere definita, in pratica, la diga di Monticello?Uno scarico di sicurezza.

8 Il testo cita tre motivi per cui noi esseri umani scaviamo buchi sotto terra: citane almeno due.Due tra: evadere di prigione, attraversare una montagna, passare sotto una città.

9 A parte il piccone e l’uso di megamacchine, nel testo è citato un altro sistema grazie al quale sono realizzati da parte dell’uomo buchi sotto terra. Di quale si tratta?Dell’uso dell’esplosivo.

10 Di quanti metri al giorno una talpa meccanica può far avanzare la costruzione di un tunnel?Di dieci metri al giorno.

Prova 5Competenza lessicale (significato delle parole e contrari) 1 Scegli la definizione corretta delle seguenti parole. Livello 1 1. Negligente 2. Saldo � Adatto � Saldato �� Svogliato �� Solido � Negativo � Competente � Esagerato � Semplice Livello 2 3. Scoraggiante 4. Tetro � Che annoia �� Scuro, cupo � Che infastidisce � Chiaro, luminoso �� Che toglie coraggio � Ampio, vasto � Che accorcia � Stretto, chiuso Livello 3 5. Poderoso 6. Palese �� Che ha forza, potenza � Peloso � Che ha grandi piedi �� Evidente � Che è logorato � Pronto � Che vive a lungo � Ispirato

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345Soluzioni del volume primo

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NIProva 8

Competenza lessicale (iperonimi e iponimi) 1 Considera i vocaboli di ogni lista e suddividili in due

gruppi, trovando la definizione adatta per ciascuno. Ra-giona sull’elemento che può unificare le diverse voci.

1. violino – pianoforte – clarinetto – sassofono – clavi-cembalo – flauto – arpa – chitarra – violoncello – oboe

Strumenti a corda: violino – pianoforte – clavicembalo – arpa – chitarra – violoncello

Strumenti a fiato: clarinetto – sassofono – flauto – oboe

2. mela – banana – mandarancio – mango – pera – cilie-gia – kiwi – ananas – avocado – fragola

Frutti nostrani (europei): mela – mandarancio – pera – ciliegia – fragola

Frutti esotici: banana – mango – kiwi – ananas – avocado

3. matita – penna – computer – televisore – libro – aspi-rapolvere – frigorifero – termometro – torcia – telefo-no cellulare

Strumenti elettrici/elettronici: computer – televisore – aspirapolvere – frigorifero – torcia – telefono cellulare

Strumenti non elettrici: matita – penna – libro – termo-metro

2 Trova il termine che comprende, con il suo significato, i diversi vocaboli della lista.

Livello 1 1. lattuga, cavolo, carota, pomodoro, cipolla: sono ver-

dure. 2. cane, gatto, cavallo, gallina, orso: sono animali. 3. molare, premolare, incisivo, canino: sono denti. Livello 2 1. cucchiaio, cucchiaino, forchetta, coltello: sono posate. 2. operaio, postino, meccanico, dottore, ferroviere:

sono lavoratori. 3. anaconda, cobra, boa, pitone: sono serpenti. Livello 3 1. uomo, delfino, coniglio, tigre, balena: oltre che anima-

li, più precisamente sono mammiferi. 2. pino, larice, abete, cedro: oltre che alberi, più precisa-

mente sono conifere. 3. bello, brutto, alto, basso, dolce, amaro: oltre che paro-

le, più precisamente sono aggettivi qualificativi.

Prova 9Competenza lessicale (significato delle parole in contesti diversi e uso dell’h) 1 Analizzando le varie frasi, individua qual è la parola che

manca (sempre la stessa) in ciascuna.

ogni mia pedina.pedina in mano ad

altri.riserva na-

turale.riserva.

riserva dobbiamo fermarci al primo distri-butore di benzina che incontriamo.

riserva di caccia, qui si sentirà sparare.

Livello 31. Prima guerra mondiale – Seconda guerra mondia-

le – Guerra in Afghanistan – Guerre d’indipendenza (sono state combattute nell’Ottocento)

2. remo – pedale (non si utilizza con le mani) – maniglia – penna

3. albero (è l’insieme, non una parte) – foglia – tronco – radice

Prova 7Competenza lessicale (etimologia e campi semantici) 1 Individua la parola che, sulla base dell’etimologia (cioè

della sua derivazione), non ha nulla in comune con le al-tre della serie proposta.

Livello 1 1. notizia – notiziario – nottata – notificazione 2. spalla – spalatore – spallina – spalliera 3. mercato – mercoledì – merce – merceria Livello 2 1. solvente – solstizio – solubile – solvibile 2. testa – testare – testamento – testiera 3. braciere – braccio – bracciante – imbracciare Livello 3 1. potere – potestà – potenziamento – potare 2. cane – cannibale – canino – canile 3. stampa – stampante – stampella – stampatello

2 Inserisci ciascun vocabolo nel gruppo opportuno. 1. rondine – cane – bue – gallina – leone – canguro –

gatto – papera – orso – uomo bipedi: rondine, gallina, canguro, papera, uomo quadrupedi: cane, bue, leone, gatto, orso

2. Paperino – Braccio di ferro – Gambadilegno – Mac-

– Topolino – Albus Silente – Bassotti Personaggi positivi: Paperino, Braccio di ferro, Batman,

Harry Potter, Topolino, Albus Silente Personaggi negativi: Gambadilegno, Macchia nera, Lord

Voldemort, Bassotti

auditorium – teatro – museo – radura Ambienti naturali: canyon, valle, deserto, grotta, radura Ambienti artificiali: cinema, piazza, auditorium, teatro,

museo

da tavolo (ping-pong) – pallacanestro – golf – sci – pallanuoto

Sport che si possono praticare individualmente o in squadra: tennis, biliardo, golf, sci

Sport che si possono praticare solo in squadra: calcio, pallavolo, hockey, tennis da tavolo (ping-pong), pallacane-stro, pallanuoto

5. Giappone – Partenone – Central Park – tappeti – Lon-

– Grande Muraglia In Oriente: Giappone, tappeti, Ming, Grande Muraglia In Occidente: Partenone, Central Park, Londra, Tour Eif-

fel, Colosseo, Grand Canyon

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346 Soluzioni del volume primoSO

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I 7 Che cosa vogliono rappresentare i personaggi della favola?� I re e le regine di un regno fantastico� La saggezza degli animali�� I pregi e i difetti degli uomini� La stoltezza degli uomini

8 Come si presenta lo stile della favola?�� Semplice, con frasi brevi e linguaggio essenziale� Complesso, con frasi estese e ricche� Medio, ma tendenzialmente complesso� Non esiste una regola: dipende dagli autori

9 Chi sono i due principali autori delle fiabe antiche?� Andersen e Grimm�� Fedro ed Esopo� Leonardo da Vinci e Rodari� Trilussa e Jean de la Fontaine

10 Quale tra queste quattro coppie di autori di favole ne riporta due del Novecento?� Andersen e Grimm � Trilussa e Jean de la Fontaine� Fedro ed Esopo �� Rodari e Lodi

Verifica delle abilità

La struttura

1 Da quante parti è composta questa favola?La chioccia e i suoi pulcini titoloUna chioccia aveva appena finito di covare situazione inizialei pulcini erano appena usciti dalle uova, ma lei non sa-peva come proteggerli dai pericoli. Perciò disse loro: - Rientrate nei vostri gusci. Io mi accovaccerò sopra di voi come quando vi covavo e così sarete al sicuro. I pulcini obbedirono, tentarono di rimettersi nei loro gusci, ma inutilmente. sviluppo della vicendaAllora il più piccolo disse alla madre: – Se pretendevi di farci stare sempre dentro il nostro guscio, avresti fatto meglio a non farci uscire. conclusione (morale implicita)

2 La morale di questa favola è esplicita o implicita? Giusti-fica la tua risposta.La morale è implicita ed è deducibile dall’espressione finale del pulcino più piccolo: se una madre non vuole fare crescere i pic-coli, non li deve nemmeno mettere al mondo.

I personaggi

3 Chi sono i personaggi della favola? A quale categoria ap-partengono?I protagonisti della favola sono una chioccia e i suoi pulcini. I personaggi della favola sono quindi tutti animali.

Le caratteristiche e l’ambientazione

4 Quale problema si trova ad affrontare la chioccia con i pulcini appena nati?Vorrebbe proteggere i suoi pulcini dai pericoli del mondo.

5 Come tenta di risolverlo?Chiede ai piccoli di tornare dentro al loro guscio, in cui stavano prima di nascere.

2 Le parole seguenti cambiano significato a seconda che al loro interno sia presente la lettera h oppure no. Ricava, sulla base delle definizioni, di quali parole si tratta e scri-vile a fianco.

Livello 1Giotto

GhiottoRicci

Ricchi Livello 2

Giaccio -

to zero = Ghiaccio Marcio

Marchio Livello 3

Agi Aghi

Cina China

Unità 2 - Favola

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è una favola? Definisci il genere in quattro righe al massimo.La favola è una narrazione spesso molto breve che intende trasmettere un insegnamento.

2 Quali sono le tre parti in cui si suddivide una favola?La favola si divide in tre parti: inizio, svolgimento conclusione.

3 Chi sono i protagonisti della favola?� Uomini� Animali� Animali e uomini�� Animali, uomini, piante

4 Come potresti definire lo spazio e il tempo in cui si svolge la favola?� Preciso e definito�� Non determinati� Talvolta precisi� Sempre chiari e individuabili

5 Completa:la morale della favola è esplicita se l ’ insegnamento è espresso apertamentela morale della favola è implicita se l’insegnamento è sot-tinteso

6 Se la morale della favola è esplicita, in quale parte del testo compare?�� All’inizio o alla fine� Sempre all’inizio� Sempre alla fine� Durante il racconto della favola

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NI A5 Con che cosa può essere sostituita l’espressione “quieto

quieto” (riga 15)?A Un po’ quietoB Per niente quietoC Più quietoD Del tutto quieto

A6 In generale, quali sentimenti mostrano le parole dei to-polini nei confronti del topo di biblioteca?A Incredulità ma insieme anche ammirazioneB Incredulità e invidiaC Timore e incertezzaD Desiderio di imitarlo

A7 Quali caratteristiche della favola puoi riconoscere in questo testo? Scegli le risposte che ritieni corrette, se-gnandole a fianco con una crocetta.

I protagonisti sono animali parlanti X

Si svolge in luoghi esotici

Trasmette un insegnamento X

È un racconto ricco di suspense

Il protagonista è un eroe

È un racconto breve X

A8 Indica, nello sviluppo della vicenda della favola, in che cosa consiste l’ostacolo.A Nel fatto che il vecchio topo di biblioteca possa aver

mangiato una principessaB Nella morte del vecchio topo di bibliotecaC Nella fuga dei topolini D Nell’arrivo di un gatto vero

A9 Che cosa esprime l’espressione “era rimasto… immobile come un monumentino” (righe 25-26)?A La forza e l’imponenza del gattoB La bellezza del movimento prodotto dal vecchio

topo quando scappaC La posizione ferma del vecchio topo, la sua mancan-

za di reazioneD L’indole pacifica del vecchio topo di biblioteca

A10 Scrivi tre aggettivi che descrivono il gatto.Suggerimento di risposta: aggressivo, forte, spavaldo, sicu-ro di sé, minaccioso, violento

A11 Completa la frase che segue.Quando il topo viene preso dal gatto pensa che sarà spacciato; invece si presenta ai margini della scena un altro animale, un ragno, che rappresenta la sua salvez-za, perché il gatto si distrae e allora il topo scappa sal-vandosi.

6 Quale contestazione riceve dal più piccolo dei suoi pulcini?Se si vuole che un figlio nasca e cresca si deve lasciarlo libero di evolvere, se no tanto vale non farlo nemmeno nascere.

7 La chioccia è simbolo della protezione e dell’accudimen-to dei piccoli. Quali comportamenti narrati nella favola confermano questa affermazione?Il comportamento che soprattutto è indice di protezione è la percezione del pericolo e il desiderio di allontanare i figli dal rischio che questi rappresentano.

8 Quali sono, secondo te, i pregi e i difetti della chioccia?Pregio della chioccia è il desiderio di prendersi cura dei figli; di-fetto è il farlo troppo, soffocando la naturale evoluzione della crescita dei piccoli.

9 In quale luogo si svolge la vicenda?La vicenda si svolge in un luogo imprecisato, come sempre nelle favole.

10 Come potresti definire lo stile della favola?Semplice e comprensibile.

11 Nel testo, pur brevissimo, compaiono dialoghi? Perché?È tipico della favola mettere in bocca ai personaggi brevi dia-loghi che rendono in modo particolarmente immediato la po-sizione di ciascuno dei personaggi.

Soluzioni prova INVALSI Unità 2

A1 Che cosa lascia supporre il fatto che il vecchio topo sia definito “di biblioteca” (riga 1)?A Che ami i libri e sappia molte cose B Che viva tra le comoditàC Che sia un insegnante per gli altri topiD Che sia ignorante

A2 Che cosa significa l’espressione “tu la sai lunga” (riga 5)?A Tu hai letto molti libriB Tu hai la vista lungaC Tu conosci molte coseD Tu hai intuito che cosa sta per succedere

A3 Qual è la critica che il vecchio topo di biblioteca rivolge ai topolini?A Di essere paurosi FV

B Di non apprezzare gli animali di carta FV

C Di non aver mai visto un cane lupo FV

D Di essere ignoranti FV

A4 Quando i topolini rispondono “Per carità” (riga 13), che cosa significa questa esclamazione?A Che il topo di biblioteca si è comportato maleB Che i topolini non hanno mai neppure pensato di fare

qualcosa del genereC Che i topolini hanno le idee confuseD Che i topolini hanno paura di dire al vecchio topo la

verità

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348 Soluzioni del volume primoSO

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I B5 Nella seguente frase, individua i nomi comuni e i nomi propri.

“In un grande palazzo abitava un forte cavaliere di nome Rodolfo.”

Nomi comuni: palazzo, cavaliereNomi propri: Rodolfo

B6 Indica in quale delle seguenti frasi compare l’indicativo futuro.A I due fratelli non avevano più né amici né parenti.B Giunsero a casa troppo tardi.C Starò sempre con te finché non sarai guarito. D Non si sarebbero preoccupati della sua salute.

B7 Indica qual è la corretta divisione in sillabe della parola “coscienza”.A Co-sci-en-zaB Cos-ci-en-zaC Co-scienzaD Co-scien-za

B8 Nella seguente frase, distingui i nomi femminili e i nomi maschili.“Ma la donna ritornò all’ora stabilita, portando nella borsa un po’ di pane, del salame e delle patate.”

Nomi femminili: donna, ora, borsa, patateNomi maschili: pane, salame

B9 Nella seguente frase, individua gli articoli determinativi e quelli indeterminativi.“Il ragazzo e il suo amico videro nel giardino un gatti-no, lo presero con sé e, dopo avergli dato una scodella di latte, lo misero a dormire vicino alla stufa accesa.”

Articoli determinativi: il, ilArticoli indeterminativi: un, una

B10 Quale dei seguenti termini è sovrabbondante nel plura-le (ovvero hanno più di una forma possibile di plurale)?A CasoB BraccioC AutomobileD Generale

Unità 3 - Fiaba

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è una fiaba? Definisci il genere in quattro righe al massimo.La fiaba è una narrazione in prosa di carattere fantastico in cui alcuni personaggi devono superare prove per raggiungere un risultato sperato.

2 Quali sono le quattro parti in cui si suddivide una fiaba?Situazione iniziale; avvio della vicenda; sviluppo; conclusione.

A12 Come si presentano lo stile e la lingua della favola?A Semplici e chiariB Complessi ma comunque chiariC Complessi e difficiliD Semplici, ma con ricorso a termini tecnici

A13 Che cosa puoi dire della morale di questa favola?A Compare all’inizioB Non è presente C Si trova nelle parole del gattoD Compare nelle parole dei topolini

A14 La favola propone una contrapposizione; tra chi?A Tra i topolini coraggiosi e il vecchio topo di biblioteca

codardoB Tra i topolini “ignoranti” ma esperti del mondo e il

topo di biblioteca in apparenza sapiente ma inesper-to del mondo

C Tra la vita dei topi e quella dei gattiD Tra gli animali selvatici e quelli domestici

A15 Quale delle seguenti frasi esprime meglio il significato della favola?A Chi troppo vuole nulla stringeB È importante il sapere che ci procurano i libri, ma

occorre anche l’esperienza di vitaC Per conoscere la vita bisogna soltanto leggere dei

libriD Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino

Quesiti grammaticali

B1 Metti in ordine alfabetico le seguenti parole.portafoglio – cura – livello – sorpresa – pallavolo – bea-titudine – bontà – zollettabeatitudine, bontà, cura, livello, pallavolo, portafoglio, sor-presa, zolletta

B2 In quale delle seguenti parole è presente un dittongo?A BuoiB PoetaC Raccogliendo D Aorta

B3 Individua, tra le seguenti forme verbali, quelle al modo indicativo.correre – porteresti – facessimo – portando – lavori – contribuirono

B4 Dal punto di vista dell’accento, come si definisce la pa-rola generosità?A Tronca B PianaC SdrucciolaD Bisdrucciola

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NIVerifica delle abilità

La struttura

1 Nella fiaba esistono quattro parti principali, prova a ri-portare qui che cosa contengono, riassumendole breve-mente. L’esercizio è avviato.

STRUTTURA DELLA FIABA CONTENUTO RELATIVO IN LA REGINA DELLE API

situazione iniziale In un regno vivono tre principi: i due maggiori sono partiti in viaggio, il terzo è rimasto a casa.

avvio della vicenda Grullo decide di partire per andare a cercare i fratelli.

sviluppo I fratelli incontrano tre “fa-miglie” di animali: formiche, anatre, api ; i maggiori voglio-no far loro del male, invece Grullo li salva. Arrivati a un castello fatato, i tre fratel-li vengono sottoposti a tre prove, pena la trasforma-zione in pietra, come gli altri abitanti del luogo. Riesce a superare le prove solo Grullo con l’aiuto degli animali che egli aveva salvato.

conclusione Grullo sposa la principessa più bella e soave, diventa re e fa sposare ai fratelli le sorelle della sua sposa.

I personaggi

2 I tre fratelli presentano alcune caratteristiche tipiche dei personaggi della fiaba. Definiscili attraverso due o tre aggettivi opportuni per ciascuno:

due fratelli maggiori: prepotenti, ingrati, presuntuosiGrullo: generoso, attento agli altri, intelligente

3 Tutti gli abitanti del castello sono diventati di pietra: che cosa implica questa notizia alla luce di ciò che narra la fiaba? Che cosa non sono stati capaci di fare?Tutti i personaggi di pietra che si trovano nel castello e nel suo giardino non hanno superato le prove alle quali sono stati sottoposti anche i tre fratelli.

Le caratteristiche e l’ambientazione

4 Nella fiaba è usata più di una volta la triplicazione: met-ti in rilievo come è stato utilizzato questo meccanismo proprio della fiaba nei casi che sono riportati dalla ta-bella.

3 La rottura dell’equilibrio iniziale accade generalmente per:� l’intervento di un drago o di una strega�� l’infrazione di un divieto o l’assegnazione di un com-

pito� la partenza di un principe� la triplicazione delle prove

4 Perché un nuovo equilibrio si ripristini bisogna che:� ci sia l’intervento di un mago buono�� vengano superate alcune prove� il principe porti con sé un esercito� il re conceda la mano della principessa

5 Per triplicazione si intende:� la ripetizione per tre volte della stessa prova� la triplicazione degli antagonisti� la moltiplicazione di un personaggio in tre�� la proposta al protagonista di tre prove da superare

6 Secondo Vladimir Propp, studioso russo, nella narrazione di ogni fiaba possono essere individuati:�� ruoli fissi� ruoli variabili e sempre diversi� solo tre ruoli che si ripetono uguali� nessuna particolare relazione tra i personaggi

7 Nel sistema dei personaggi di una fiaba sono presenti pressoché sempre:� il protagonista, l’antagonista�� il protagonista, l’antagonista, l’aiutante, il donatore� il mago, il principe e la principessa� gli animali parlanti

8 Secondo la rispettiva definizione l’aiutante può essere anche donatore?�� Si, perché chi aiuta il protagonista può essere anche

donatore di un mezzo magico� No, perché chi dona il mezzo magico è un mago o una

fata, l’aiutante non lo è mai� Sì, perché il donatore è sempre un aiutante� No, perché il donatore non può essere un semplice

aiutante ma è di più

9 Come si conclude la fiaba?� Con un finale triste� Con una fine che fa pensare a una continuazione in

una successiva puntata�� Sempre con un lieto fine� Con una finale spettacolare

10 Il tempo e lo spazio di una fiaba:� sono sempre determinati e riconoscibili�� sono sempre indeterminati� sono fissi: le fiabe sono ambientate sempre nel Me-

dioevo� sono variabili

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350 Soluzioni del volume primoSO

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I A5 Quali e quante richieste esaudisce il pesciolino? Elencale nella tabella.

ESIGENZE DELLA VECCHIA

INTERVENTO DEL PESCIOLINO

Pane per riempire lo sto-macoMastello intero per lava-re i panniIsba che non cada a pezziEssere governatrice per avere tutti ai suoi piediEssere zarina

PaneMastello nuovoNuova isbaCasa di mattoni, domestici, cuoco, vestiti di broccato, ruolo di governatricePalazzo dal tetto d’oro, sen-tinelle, soldati, generali, no-bili, servitori, ruolo di zarina

A6 Facendo riferimento quanto dice il testo, a quale tipo di costruzione corrisponde il termine “isba”?A Un palazzo di mattoniB Una casa costruita in legnoC Una capanna D Una casa con giardino

A7 Quale destino ebbe il marito, dopo che la moglie fu go-vernatrice? Riassumi quanto dice il testo.Dopo che l’ebbe chiamata moglie e non governatrice, fu pu-nito per ordine della moglie con potenti frustate e infine fu messo a fare il portiere. Mangiava e beveva in cucina e, se non spazzava il cortile, prendeva altre frustate.

A8 Come potresti definire la frase ripetuta dal vecchio “Pe-scetto, pescetto vieni fuori! Metti il muso sulla proda, verso il mar punta la coda!”?A Un’esclamazione occasionaleB Una preghieraC Una formula magicaD Un modo di dire dei pescatori

A9 Che cosa significa per la vecchia “sfruttare la fortuna”?A Cercare di essere feliceB Cercare di ottenere sempre più ricchezza e potereC Avere abbastanza per vivere serenaD Cercare di non avere malattie

A10 Con quale termine potresti sostituire subbuglio nella frase “Ci fu un gran subbuglio”?A DisordineB CorrereC UrlareD Miscuglio

A11 Quando la vecchia diventa zarina, il pescatore ha la stes-sa sorte? Ricava la risposta dal testo.No, non ha la stessa sorte, tanto è vero che quando la zarina si stanca di essere tale e lo fa chiamare i servi non sanno quale vecchio cercare nel cortile del palazzo.

INCONTRI CON ANIMALI

FATTI DAI TRE FRATELLI

PROVE DA SUPERAREAFFRONTATE CON

SUCCESSO DA GRULLO

1 formiche (salvate da Grullo dalla distruzione del formicaio tentato dai fratelli)

trova le mille perle della principessa per inter-vento delle formiche sal-vate lungo la via

2 anatre (due delle quali sono state sottratte alla morte per mano dei due fratelli di Grullo)

trova la chiave della ca- mera da letto della prin-cipessa attraverso l’in-tervento delle anatre, che la ripescano in fondo al laghetto

3 api (il loro alveare non è stato bruciato per in-tervento di Grullo)

trova quale delle tre principesse dormienti è quella più giovane e so-ave perché ha mangiato il miele prima di addor-mentarsi; le api distin-guono sulle labbra della principessa il sapore del miele

5 La fiaba termina con la conquista da parte di Grullo di che cosa? È una “conquista” tipica nei racconti di fiabe?Grullo conquista castello e principessa, dopo la morte del pa-dre della sua sposa, anche il regno. La conquista della fortuna e dell’amore è tipico delle fiabe.

6 Anche i fratelli beneficano della fortuna di Grullo, come?Sposano le sorelle della principessa, dunque ottengono anch’essi ricchezza e fortuna.

Soluzioni prova INVALSI Unità 3

A1 Indica a quali righe del testo corrisponde la situazione iniziale della fiaba: righe 1-5.

A2 L’avvio della fiaba si ha quando:A il pescatore prende nella rete il pesciolino d’oroB quando la moglie va su tutte le furieC quando il pesce parlaD quando il vecchio ributta in mare il pesce

A3 Lo svolgimento della fiaba è costituito dalla ripetizione di uno stesso elemento: quale?A L’ira della vecchiaB I desideri della vecchia e l’intervento del pesciolino

d’oroC Le richieste del vecchioD L’intervento del pesciolino d’oro

A4 Oltre a essere d’oro il pesciolino possiede due elementi magici: quali?1. parla2. esaudisce i desideri

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351Soluzioni del volume primo

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NI B8 Scrivi nello spazio sottostante il vezzeggiativo della pa-

rola scarpa.scarpina

B9 Quale tra queste frasi non è un esempio di discorso di-retto?A Tira, Spallaforte! – gridò B Non lo sai? – rispose quello C Il giovane chiese alla bella: – Chi sei? D Mandò a dire al padre re che lo voleva sposare

B10 Nella frase “E i due giovani si sposarono e vissero felice-mente”, il termine felicemente è un:A aggettivo C avverbioB nome D congiunzione

Unità 4 - Ce la possiamo fare

Verifica delle abilità

1 Quanto dura il Torneo dei bar di Pontevecchio?Un mese

2 Da quanto tempo il Bar Bruna subisce le vittorie del Bar Lido?Il Bar Bruna perde da tre estati di seguito.

3 Per quali ragioni la squadra del Bar Bruna non ingaggia giocatori “stranieri”?Perché non c’è gusto a giocare con gli “stranieri”.

4 Che cos’è quello che Serse Cosmi chiama “il partito della rinuncia”?Il “partito della rinuncia” è il gruppo di persone che preferireb-bero non partecipare al Torneo, per non rischiare di perdere nuovamente.

5 Per quale ragione il protagonista viene nominato allena-tore? Perché non può giocare

6 Chi vince il Torneo?Vince il Bar Bruna.

7 Chi lascia fuori squadra Serse Cosmi?

Cosmi lascia fuori il suo miglior amico, Fabrizio Palazzoni, e riflette sul fatto che il compito dell’allenatore prevede di non fare favori a nessuno, anche se si corre il rischio di crearsi dei nemici.

8 Quali ricordi ha Serse Cosmi della sua prima panchina?

La prima panchina della mia vita era sicuramente una tiepida serata di luglio, con l’umidità del fiume che ti obbliga a tenere il maglioncino sulle spalle. Sul campo del Lido Tevere, del resto, era sempre così. Non ricordo altro

A12 Cerca quante volte il vecchio pescatore richiama il pe-sciolino, l’ultima volta. Quale principio è applicato?A I principi di Propp C La triplicazioneB La magia D La morale della fiaba

A13 Come si conclude la fiaba? Segna le righe in cui compare questa sezione: righe 124-130.

A14 Scrivi un proverbio che esprima la morale della fiaba.Chi troppo vuole nulla stringe.

A15 Qual è la funzione di questo testo?A Narrare C Dare un regolamentoB Informare D Descrivere

Quesiti grammaticali

B1 Nella frase “Un brutto giorno il cacciatore vide un gros-so uccello nero sul ramo di un albero altissimo” ci sono quattro aggettivi e cinque nomi comuni, trascrivili nei rispettivi spazi sottostanti.

Nomi: giorno, cacciatore, uccello, ramo, alberoAggettivi: brutto, grosso, nero, altissimo

B2 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi gli articoli in-determinativi.1. Sparò la terza volta e dall’albero venne giù un mago

con sette teste e uccise il cacciatore.2. La grotta era sostenuta da un gigante, di nome Spal-

laforte.1. un2. un

B3 Quale dei seguenti tempi verbali non è un presente?A Pagano C SegueB Chiami D Capitarono

B4 In quale tra le seguenti frasi è presente un modo impe-rativo?

Il ramo volò e incominciò a picchiare il ragazzo. Se vuoi andare va’

B5 Completa la seguente frase coniugando la forma man-cante del verbo tra parentesi.

Il giovane sospettò che i due giganti volesse fargli un tranello.

B6 Scegli la grafia corretta tra quelle proposte.A Il giovane andò di qua e di laB Il giovane andò di qua e di làC Il giovane andò di quà e di làD Il giovane andò di quà e di la

B7 Nella frase “Poi spiegò al padre tutta la faccenda e gli mostrò l’anellino”, l’anellino è un:A vezzeggiativo C accrescitivoB diminutivo D dispregiativo

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352 Soluzioni del volume primoSO

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I A9 Che cosa significa l’espressione “con quei loro occhi in-sondabili di perlina”?A Con occhi simili a perleB Con occhi che non esprimono nullaC Con occhi trasparenti e uno sguardo che non è facile

decifrare D Con occhi che riflettono il mare

A10 Che cosa significa l’espressione “sorrisi muti ci saluta-no”?Nessuno parla per la stanchezza, ma tutti sorridono per la contentezza di aver compiuto l’impresa.

A11 Perché, secondo te, la protagonista si rivolge subito a Roberto per portare aiuto a Nicolas?A Perché Roberto è un bagninoB Perché Roberto è maturo e sicuro nel nuoto C Perché Roberto è già arrivatoD Perché è il più vicino a Nicolas

A12 Quale frase del testo dimostrerà alla protagonista la “grandezza dell’impresa compiuta”? ricopia la frase del testo.Vedrò tutto piatto e minuscolo, le molte file di ombrelloni ridotte a una sola riga modesta

A13 Perché “Luciano che rema verso di noi con la fretta cal-colata di un’emergenza”?A Luciano è in barca e vuole fare parte dell’impresaB Luciano è il bagnino e ha frettaC Luciano calcola che ci sarà un’emergenza tra breveD Luciano, il bagnino, ha visto che Nicolas è in seria

difficoltà e interviene

A14 Qual è il significato della prova che affrontano i ragaz-zi? Trova le parole della protagonista in cui viene spie-gata quest’idea.Non so perché facciamo queste cose, come mi vengono in mente. È come se mi mettessi alla prova, e loro con me: se ce la facciamo, siamo qualcosa in più.

A15 Perché la protagonista dice “Bravo” a Roberto?Perché ha compiuto un’impresa importante con naturalez-za, senza vantarsi

Quesiti grammaticali

B1 Quale dei seguenti nomi non ha il plurale?A Compagno C AulaB Pepe D Strumento

B2 Nella frase “Non sapeva quale fosse la verità”, il verbo “fosse” è al modo:A congiuntivoB indicativoC infinitoD condizionale

9 Qual è la cosa importante che Serse Cosmi capisce dopo la vittoria raccontata nel testo?Scopre la differenza tra giocare e allenare

10 Quali considerazioni fa paragonando quella prima vitto-ria ad altre successive, in apparenza ben più importanti? Sottolineale nel testo.Spesso ho confrontato il Torneo dei bar con altri momen-ti esaltanti della mia vita da allenatore, come la promo-zione in Interregionale con la Pontevecchio, la C1 con l’Arezzo conquistata agli spareggi o la vittoria sul Milan a San Siro col Perugia. E ogni volta le stesse considera-zioni: il livello delle emozioni è sempre uguale, il senso di appagamento e di vuoti che ti lasciano i successi non cambia. Quello che cambia è solo il contesto

Soluzioni prova INVALSI Unità 4

A1 Qual è l’impresa che vogliono compiere i ragazzi?A Fare una nuotata tutti insieme B Sfidare il mareC Sfidare il bagnino LucianoD Fare una gara per raggiungere gli scogli anche se c’è

mare grosso

A2 Chi è il primo ad arrivare agli scogli?A Asia C La protagonistaB Roberto D Nicolas

A3 In spiaggia “c’è bandiera rossa”: che cosa significa que-sto segnale?Che il mare è molto agitato e quindi pericoloso

A4 Qual è il motivo che rende l’impresa eccezionale? Rico-pia le brevi frasi che indicano il motivo del rischio.Superiamo il cartello di segnalazione. Da qui in poi corriamo rischi.

A5 Quale frase del testo descrive l’acqua in questa circo-stanza? Ricopiala di seguito.C’è qualcosa dentro l’acqua che contrasta con la forza dei movimenti,la contraddice, preme altrove.

A6 Chi si appoggia alla protagonista per riposare?A Nina C FilippoB Guido D Asia

A7 Due persone aiutano Nicolas in difficoltà: chi sono?Roberto e Luciano

A8 I gabbiani dove si trovano?A In volo sul mareB Sul mare, appollaiati sulle ondeC Sugli scogli, qualche metro sopra le teste dei ragazziD Sulla spiaggia sugli ombrelloni

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353Soluzioni del volume primo

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NI 3 Quali personaggi fantastici possono comparire in un rac-

conto di paura?� Persone normali� Esseri magici�� Vampiri, streghe, lupi mannari� Fate e maghi

4 Come si presenta l’ambientazione in un racconto di paura?� Luoghi affascinanti�� Luoghi inquietanti� Luoghi magici� Luoghi di vita quotidiana

5 Perché un racconto di paura è basato sulla tecnica della suspense?�� Per tenere sospesa l’attenzione del lettore� Perché l’autore non sa come va a finire� Perché non c’è un finale vero e proprio� Per non spezzare il filo narrativo

6 Un ingrediente importante delle storie di paura è il lessi-co impiegato: perché?�� Esprime le emozioni di paura e descrive luoghi e per-

sonaggi misteriosi� Descrive luoghi misteriosi� Procura tensione� Esprime il tema del racconto

7 Spesso la presenza di descrizioni serve a incrementare la sensazione di paura nel lettore: perché?� Perché rallenta il racconto� Perché allenta la tensione�� Perché descrive personaggi e luoghi mostruosi� Perché una descrizione produce tensione

8 Come è percepita la realtà dai personaggi del racconto?� È rassicurante � È densa di magia�� E inquietante � È normale

9 Se il racconto finisce in modo comico:�� Si stempera la tensione� Aumenta la tensione� Si inserisce un diversivo che non è coerente� Si riporta il racconto alla normalità

10 Che cosa esprime la paura in un racconto?� La difficoltà di rapportarsi con esseri mostruosi�� La presenza di qualcosa d’inquietante che non si sa

come affrontare� La difficoltà di rapportarsi con la normalità� La presenza di un ostacolo

Verifica delle abilità

La struttura

1 Descrivi la situazione iniziale del racconto.Il 13 settembre il pittore protagonista del racconto si reca in treno a casa di amici che gli hanno commissionato un ri-tratto.

B3 Nella frase “Aveva compiuto un lunghissimo cammino”, l’aggettivo “lunghissimo” è al grado:A comparativo di maggioranzaB comparativo di minoranzaC superlativo relativoD superlativo assoluto

B4 Trascrivi la seguente frase coniugando i verbi al presen-te indicativo.Ammira il paesaggio collinare e osserva le piccole case che stanno aggrappate alla collina.

B5 Indica il comparativo di maggioranza dell’aggettivo “buono”.migliore

B6 La parola “omuncolo” è un:A diminutivo C accrescitivoB vezzeggiativo D dispregiativo

B7 In quale delle seguenti frasi compare il modo imperativo?A I compagni di classe non facevano che sghignazzareB Scoppiò un temporaleC Se vuoi fare di testa tua, agisci!D Non saprei darti una risposta

B8 Nella frase “Il bambino voleva bene ai suoi”, “suoi” è:A un pronome possessivoB un pronome personaleC un aggettivo possessivoD un aggettivo indefinito

B9 Nella frase “Un certo numero di persone si era radunato davanti al negozio che si trova all’angolo della piazza”, “che” è:A un pronome relativoB un pronome interrogativoC un articolo determinativoD un avverbio di luogo

B10 Trascrivi la seguente frase coniugandola alla prima per-sona plurale (mantenendo tempo e modo).Abbiamo ragione noi

Unità 5 - Paura

Verifica delle conoscenze

1 Come si definisce un racconto di paura? È un racconto basato su una storia reale o fantastica che ruota intorno ad avventure misteriose, pericolose e inusuali, spesso ambientate in contesti oscuri e minacciosi. Talvolta può presentare un finale comico.

2 Quali sono le quattro parti in cui si suddivide un racconto di paura? 1 situazione iniziale 3 svolgimento2 avvio della vicenda 4 conclusione

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354 Soluzioni del volume primoSO

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I A2 Quale sentimento prova il signor Torti quando la moglie gli comunica la sua strana sensazione?A Incredulità C PauraB Fastidio D Rabbia

A3 Nella frase “Come se questa sera dovesse venire a tro-varci” (righe 4-5), da quale espressione può essere sosti-tuito il verbo dovesse?A Fosse necessario cheB Fosse obbligatorio cheC Ci fosse l’eventualità cheD Fosse certo che

A4 Chi è Ines?A La moglie del protagonistaB La camerieraC Il fantasmaD La moglie del fantasma

A5 Quale espressione del testo ci fa capire che Appacher non è più completamente umano, ma neanche ancora un fantasma vero e proprio? A Un fantasma, ma con una certa residua consistenzaB Con la sua aria un poco timida, c’era AppacherC C’è… c’è… Signor Torti, venga lei… è tornato il mae-

stro Appacher!D Era un fantasma?

A6 Nell’espressione “Le parole le uscirono in un soffio” (ri-ghe 24-25), a chi si riferisce il pronome le? A La signora TortiB Il signor TortiC AppacherD La cameriera

A7 Se dovessi inserire una parola per collegare le due frasi se-guenti: “Eppure restò lì senza fiato” e “Non è uno scher-zo vedersi ricomparire…” (righe 41-42), quale metteresti?A Finché C Dal momento cheB Dopo di che D Quindi

A8 Come sostituiresti il termine Dopo tutto della riga 63?A Dopo tutto questo tempoB Malgrado tuttoC Dopo tutti questi sforziD Dopo tutte queste parole

A9 Quali tra le seguenti parole può sostituire monca nella frase: “Restò là con la parola monca” (righe 90-91)?A Mancante C SbagliataB Interrotta D Inadatta

A10 Quale sentimento prova il signor Torti alla vista dell’a-mico?A Paura C StuporeB Rabbia D Vergogna

2 Quando il protagonista incomincia a percepire la dimen-sione inquietante della vicenda che sta vivendo?Quando il padrone di casa presso cui è ospitato gli conferma che non c’era alcuna giovane donna la sera prima a cena nella loro casa.

3 Quando si spiega la situazione descritta dal racconto?Solo alla conclusione, quando il pittore comprende che la ra-gazza che aveva incontrato era la figlia dell’uomo che gli chie-de il ritratto

4 Quale fine aveva l’incontro inquietante?Permettere al pittore di dipingere il ritratto che avrebbe pla-cato il dolore del padre della giovane donna scomparsa.

I personaggi

5 Come si può descrivere il protagonista del racconto?È un uomo giovane, di grande talento, capace di affrontare la realtà anche se inquietante.

6 Chi è il fantasma?È una ragazza giovane e bella, affabile e piacevole.

7 Si può definire inquietante il fantasma?Non è inquietante il fantasma ma lo è la situazione. Sapere che la persona con cui ha parlato non esiste in realtà è un fat-tore perturbante per il protagonista.

Le caratteristiche e l’ambientazione

8 L’ambientazione del racconto può definirsi di paura? Giu-stifica la tua risposta.Il treno, la villa, la casa del pittore sono ambienti del tutto normali; diventano inquietanti solo retrospettivamente, quando diventa chiaro che sono stati teatro dell’apparizione del fantasma.

9 Che cosa rende inquietante il racconto?La presenza del fantasma capace di assomigliare in tutto e per tutto a una persona vivente, tanto da essere scambiata per tale.

10 Il racconto di paura sui sviluppa, spesso, nel momento in cui il protagonista incomincia a guardare quello che gli sta intorno in modo differente, percependo la realtà diversa da come gli era sembrata in quel momento. In-dica, nel racconto letto, i momenti in cui il protagonista avverte questo stato d’animo.Quando il protagonista chiede a un domestico dove sua la signorina con cui ha cenato e il domestico risponde che non c’era nessuna signorina la sera precedente; quando il prota-gonista chiede nuovamente notizie al padrone di casa e ne riceve la stessa risposta data dal domestico.

Soluzioni prova INVALSI Unità 5

A1 Che cosa stanno facendo Amedeo Torti e la moglie all’i-nizio del racconto?A Chiacchierano C Prendono il caffèB Mettono a letto i figli D Litigano

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355Soluzioni del volume primo

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NI B5 Unisci le frasi, inserendo il pronome relativo nella forma

corretta.Non c’è un cane che mi voglia. È un’idea di cui non riesco a liberarmi.

B6 Nell’espressione qualsiasi sacrificio, qualsiasi è un ag-gettivo:A qualificativo C indefinitoB determinativo D numerale

B7 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi gli avverbi di tempo nello spazio corrispondente.1 Bagnarmi no, naturalmente, ma dà sempre un fasti-

dio maledetto.2 Una persona intelligente, un vecchio amico, uno che

ha ormai tutta la vita dietro a sé.1 sempre 2 ormai

B8 Trasforma ogni frase attiva in passiva e trascrivila nello spazio sottostante.I nuovi inquilini hanno già smontato la casa.La casa è già stata smontata dai nuovi inquilini.Gli amici mi hanno rinnegato.Sono stato rinnegato dagli amici.

B9 Quale segno di punteggiatura è sbagliato nel seguente periodo: Quindi disse a se stesso: “Che faccio, io adesso?”?A I due punti C Le virgoletteB La virgola D Il punto interrogativo

B10 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento estraneo. In quale?A Articolo determinativo: il, la, i, un, leB Pronomi personali: le, ti, lei, io, tuC Nomi comuni: liutaio, moglie, caffè, bambini, violinistaD Avverbi: completamente, naturalmente, soavemen-

te, abbondantemente

Unità 6 - Avventura

Verifica delle conoscenze

1 Come si definisce un racconto di avventura? È un racconto basato su una serie di vicende complesse, ri-schiose, con un vorticoso susseguirsi di avvenimenti, ben diversi dalla quotidianità, affrontati da uomini e donne dalle straordinarie qualità e risorse.

2 Quali sono le quattro fasi in cui si articola una storia di av-ventura? 1 situazione iniziale 3 svolgimento delle avventure2 avvio della vicenda 4 conclusione

3 Quali sono i luoghi in cui viene ambientato un racconto di avventura?� Paesi abituali� Luoghi fantastici�� Lontani, inesplorati, affascinanti� Lontani ma non particolarmente significativi

A11 Quanto tempo dovrebbe trascorrere Appacher a casa dell’amico?A Un giornoB Una settimanaD Un mese esattoD Un mese o qualcosa di più

A12 Chi è don Raimondo?A Un compagno di scuola di AppacherB Il prete che aveva battezzato AppacherC Il parroco del paeseD Un violinista amico del fantasma

A13 Nella frase “fu l’accoglienza del degno sacerdote come il violinista gli comparve” (righe 96-97), quale termine corrisponde al significato di come e può sostituirlo?A Poiché C QuandoB Eppure D Sebbene

A14 Secondo il testo che hai appena letto, in quale genere di luoghi decidono di vivere gli spiriti?A Abbandonati e solitariB Soleggiati e luminosiC Popolati e rumorosi D Vecchi e tetri

A15 Quale tra le seguenti frasi è la più adatta a sintetizzare il racconto?A Un liutaio incontra un suo amico di infanzia, ma non

lo può accogliere in casa per paura che spaventi i suoi figli

B Un vice parroco dà ospitalità a un suo amico, mosso dalla compassione e della pietà

C Un fantasma torna dall’al di là per spaventare le per-sone che in vita l’avevano trattato male

D Un violinista, morto di recente, cerca riparo e confor-to tra gli amici più cari che ha avuto in vita

Quesiti grammaticali

B1 Completa la seguente frase coniugando la forma man-cante del verbo tra parentesi.Come se questa sera venisse a trovarci Appacher.

B2 Quale dei seguenti verbi è di modo finito?A Balbettando C VedersiB Vestito D Definiscono

B3 Il verbo venga lei è:A indicativo, presente, terza persona singolareB congiuntivo, presente, prima persona singolareC congiuntivo, presente, seconda persona singolareD congiuntivo, presente, terza persona singolare

B4 Nella frase “entrambi ebbero un sussulto”, entrambi è un:A aggettivo C avverbioB sostantivo D pronome

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356 Soluzioni del volume primoSO

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I 3 Che cosa deve cercare di ottenere la protagonista ?La protagonista cerca di ottenere la libertà dalla prigionia.

4 Quale finale imprevisto si verifica?Il Crociato che dovrebbe liberarla si presenta in realtà come un uomo violento e implacabile che cerca di uccidere un ra-gazzo arabo del tutto impari rispetto alle forze del cavaliere. Nonostante la resa, il Crociato imperversa e Margherita al-lora scappa, portando con sé il ragazzo arabo. Da vittima si trasforma quindi in nemico.

I personaggi

5 Chi è Margherita e qual è il suo ruolo nel racconto?Margherita è una ragazza nobile in Terrasanta durante le cro-ciate, prigioniera degli arabi. È protagonista di un’avventura che la porta a combattere contro gli arabi che la tengono pri-gioniera, ma anche contro la violenza dei cristiani che dovrebbe-ro liberarla. Si presenta come una ragazza di notevole coraggio e presenza di spirito, capacità di decisione e d’iniziativa.

6 Chi è l’antagonista di Margherita?Gli antagonisti di Margherita sono gli arabi, ma anche i cava-lieri cristiani, se violenti e contrari a principi di umanità.

7 Chi è Aladil? Potremmo definirlo un antagonista di Mar-gherita?Aladil è un ragazzo arabo che è nella tenda di Margherita al mo-mento dell’attacco crociato. Si presenta come un ragazzo co-raggioso e capace di usare le armi. Tuttavia pur essendo un an-tagonista per la sua appartenenza al popolo arabo il suo ruolo si rovescia data la situazione violenta provocata dal Crociato.

Le caratteristiche e l’ambientazione

8 Nella vicenda narrata nel testo Margherita si trova a fac-cia a faccia con un cavaliere templare che dovrebbe sal-varla: perché invece la situazione si rovescia?Perché il cavaliere crociato non raccoglie la resa del ragazzo arabo e lo attacca senza pietà.

9 Che cosa rende Margherita un’eroina coraggiosa?La sua capacità di reagire alla situazione e di prendere deci-sioni che sembrano in primo tempo contrari al suo vantaggio, ma coerenti con principi di altruismo e giustizia.

10 Da che cosa è costituita l’avventura nel testo che hai letto?Dall’ambientazione lontana nel tempo e nello spazio, dall’a-zione vorticosa, dall’eroismo dei protagonisti, dalla tensione narrativa, dallo svolgersi dei fatti che aprono a nuove situa-zioni complesse (che cosa accadrà ora a Margherita?)

Soluzioni prova INVALSI Unità 6

A1 Dove si trova la nave sulla quale sta il protagonista del racconto?In alto mare

A2 Quali tra le seguenti coppie di aggettivi ti sembrano più adatte per descrivere il vascello fantasma? A Grosso e nero C Grande e splendenteB Piccolo e vecchio D Malconcio e vetusto

4 Come si presenta il protagonista in un racconto d’avven-tura?�� Un personaggio fuori dal comune� Un personaggio senza particolari qualità� Un personaggio magico� Un personaggio non sempre capace di cavarsela nelle

situazioni difficili

5 La figura dell’antagonista come si presenta?� Un personaggio senza qualità� Un personaggio dotato di poteri magici�� Un personaggio di pari forze rispetto al protagonista� Non è mai presente

6 Un ingrediente importante delle storie d’avventura è la suspense: perché?� Lascia sospeso il finale�� Accompagna lo svolgimento vorticoso degli eventi� Rallenta l’avventura� Rende il ritmo del racconto misurato

7 Per quali motivi, spesso, nel racconto d’avventura si svol-ge un viaggio?� Per scoprire luoghi lontani�� Per cercare un tesoro o compiere una missione� Per raggiungere la sposa o lo sposo� Per sopravvivere a un naufragio

8 Come è percepita la realtà dai personaggi del racconto?� È misteriosa e inquietante�� E affascinante ma rischiosa� È densa di magia� È quotidiana e prevedibile

9 Come si presenta abitualmente il finale di un racconto d’avventura?� È sempre purtroppo drammatico�� È frequente il lieto fine, ma può esserci anche un esito

drammatico� Si lascia aperta la via per nuove avventure� Ritorna tutto come prima

10 Come si presenta il linguaggio?� Banale e prevedibile�� Talvolta inserisce termini scientifici o tecnici per ren-

dere reale la situazione descritta� Semplice e accessibile� Di registro alto

Verifica delle abilità

La struttura

1 Descrivi la situazione iniziale del racconto.Margherita, cristiana prigioniera degli Arabi, è tenuta in una tenda. Improvvisamente la tenda si squarcia per il colpo di una lama, che appartiene allo spadone di un Crociato.

2 In quale contesto storico si svolge la vicenda narrata?Il contesto storico è quello delle crociate, dunque i cristiani e gli arabi sono su versanti contrapposti.

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NI A12 Quale tra i seguenti verbi può sostituire dischiudere nel

significato che ha nella frase: “avevamo la certezza di po-ter finalmente dischiudere il mistero” (righe 172-173)?A AprireB ForareC SvuotareD Risolvere

A13 Nella frase: “Ecco brevemente quella lugubre storia” (riga 179), quale termine corrisponde al significato di ecco e può sostituirlo?A Di seguito C Così B Eccome D Siccome

A14 Che cos’è successo sulla Ferdinando Cortes? Descrivilo brevemente.È accaduto un ammutinamento.

A15 Come potresti definire i due marinai fuggiaschi?A FurbiB TraditoriC Presuntuosi D Brillanti

Quesiti grammaticali

B1 Completa la seguente frase coniugando la forma man-cante del verbo tra parentesi.

Se avessimo voluto accostarla, le onde ci avrebbero fra-cassati.

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un gerundio?A L’oceano ribolliva formidabilmenteB Il capitano aveva dato ordine di tenerci prontiC Temendo una collisione aveva dato ordine di con-

trabbracciareD La nave segnalata era un grosso bastimento tutto nero

B3 Il tempo verbale di “non avevamo scorto” è un:A presenteB imperfettoC trapassato prossimoD trapassato remoto

B4 Nella frase “la nostra scialuppa trabalzava fortemente”, nostra è un:A aggettivoB pronomeC nomeD avverbio

B5 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi le congiunzioni nello spazio corrispondente.1. Ci eravamo, dunque, tutti precipitati verso prora.2. Infatti quel veliero non teneva una rotta ben defi-

nita.1. dunque 2. infatti

A3 Nella frase “molti marinai asserivano di avere incontra-to…” (righe 38-39) quale verbo corrisponde al significa-to di asserire e può sostituirlo?A SapereB SostenereC TrascorrereD Transitare

A4 Come si può rendere con altre parole l’espressione “Te-mendo una collisione” (riga 49)?A Poiché temeva una collisioneB Nel caso temesse una collisioneC Tanto più che temeva una collisioneD Fintanto che temesse una collisione

A5 Quale dei seguenti nomi può sostituire coperta (riga 55) nel significato che ha nel testo, detto di una parte in vista della nave?A PonteB TimoneC StivaD Albero maestro

A6 Quale espressione, tra le seguenti, può sostituire, man-tenendo lo stesso significato, la frase “Non mi parve d’aver scorto nessuno” (riga 62)?A Non mi sembrava d’aver niente da direB Non mi sembrò di aver visto nessunoC Non appariva nessuna nave all’orizzonteD Non sembrava esserci granché da fare

A7 Nell’espressione “Il vento lo fa danzare!” (riga 67), a quale parola del testo si riferisce il pronome lo? L’impiccato

A8 Come definiresti il capitano?È un uomo di grande coraggio, capace di affrontare tanto le situazioni naturali, quanto quelle umane.

A9 Per quale motivo i marinai, anche da lontano, si convin-cono che sulla nave misteriosa non ci sia nessuno?A La nave non ha risposto al fuocoB La nave procede a vele spiegate C La nave non riesce a tenere una rotta regolareD La nave è ormai ferma in mezzo al mare da molto

tempo

A10 Qual è l’orribile spettacolo (riga 133) che si offre agli occhi dei marinai una volta giunti sulla nave fantasma?A Un esercito di soldati armati li attendeB Sulla nave non c’è nessunoC Il ponte della nave è pieno di bombe D L’intero equipaggio della nave è morto

A11 Qual è stata la causa della morte dei marinai sulla nave misteriosa?Veleno

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358 Soluzioni del volume primoSO

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I Analisi del testo

5 Che cosa significa “essere compagna della mente, sorella di latte” alla luce di quanto viene narrato dal testo?Essere compagna di tutti i pensieri, le speranze, i desideri, i progetti che venivano condivisi.

6 Perché la protagonista crede che la sua infanzia sia finita a sei anni?Perché il dolore per la perdita dell’amica l’ha fatta crescere inesorabilmente.

7 Che cosa significa l’espressione “tornassi indietro lo rifarei”?L’espressione in sé significa che, considerando un’esperienza ormai compiuta, la si compirebbe ancora, per quanto essa è stata positiva.

8 Perché la protagonista non comincerebbe più la stessa relazione d’amicizia con Rodesinda?Perché dovrebbe vivere di nuovo il dolore della perdita, troppo grande per essere ripetuto.

9 Rodesinda condivide l’amicizia con la protagonista, per quanto puoi dedurre dal testo?In un primo tempo sembra condividerla allo stesso modo; ma poi la rottura sembra essere causata da Rodesinda, altri-menti la protagonista non soffrirebbe così tanto.

Il tema

10 Pensi sia possibile essere amici condividendo ogni cosa e poi separarsi e non desiderare più di rivedersi? Risposta libera.

Soluzioni prova INVALSI Unità 7

A1 Indica quali, delle seguenti informazioni di Clara sulla sua famiglia, sono vere o false.

FV

FV

ad honorem che si chiama Elide. FV FV

A2 In quali occasioni, di solito, la protagonista si reca da nonna Elide? Ricopia la frase del testo in cui compare la risposta.cerco rifugio da lei quando ho bisogno di parlare, sfo-garmi, trovare un po’ di silenzio o, come stasera, man-giare qualche cosa

A3 Nell’occasione di cui parla il testo, perché la protagoni-sta va da nonna Elide?Perché ha fame.

A4 Il testo fa capire che è sempre meglio avvisare i genito-ri, prima di allontanarsi da casa. Sottolinea il passo che esprime implicitamente questo messaggio.Hai avvisato i tuoi genitori che venivi qui?– Ops!Riapro la porta di casa e ficco dentro la testa giusto il tempo di urlare: – Papà, sono da Elide, che mi ha invi-tato a mangiare la torta di pere!

B6 Nella frase “Noi lo avevamo seguito molto a malincuore però”, però è un:A avverbioB preposizioneC aggettivoD congiunzione

B7 Unisci le frasi inserendo il pronome relativo corretto.

1. Quell’uomo che pende dall’alberetto con una cravat-ta di spago al collo, mi fa nascere dei gravi sospetti.

2. Quanto è terribile quella zona torrida in cui non si può respirare una boccata d’aria fresca.

B8 Nella frase: “Quello sciagurato era un giovane di venti-cinque o ventotto anni”, sciagurato è:A un aggettivoB un verboC un nomeD un avverbio

B9 Il termine cannocchiale è una parola:A compostaB alterata C con suffissoD con prefisso

B10 Quale tra le seguenti parole è un sinonimo di rabbonito?A ArrabbiatoB Stupito C PlacatoD Irritato

Unità 7 - Amicizia

Verifica delle abilità

Comprensione del testo 1 Come è definita dalla protagonista Rodesinda?

Rodesinda è definita come unica, persona con la quale esiste una relazione irripetibile e profonda al punto da confondersi una nell’altra.

2 In quale sequenza la protagonista descrive la grandezza dell’amicizia che la lega a Rodesinda? Segnala a margine del testo.Da “Con Rodesinda” a “le mie lunghe gambe”.

3 Quando si interrompe l’amicizia con Rodesinda?Quando entrambe le amiche avevano sei anni.

4 A distanza di tempo, qual è la valutazione che la prota-gonista fa di quel legame così importante?La protagonista dice che non ritornerebbe indietro e che il do-lore che ha provato per l’interruzione dell’amicizia è stato tale da desiderare di non averla mai iniziata.

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359Soluzioni del volume primo

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NI A11 “Tuttissime” è una forma che in italiano corretto non

esiste, è una invenzione di Clara. Per la forma che ha, potrebbe però essere, rispetto all’aggettivo “tutto” un:A comparativoB superlativo assolutoC comparativo di maggioranzaD superlativo relativo

A12 Con quale espressione potresti sostituire “raccontare un sacco di frottole”?A Raccontare molte storie importantiB Raccontare molte bugieC Raccontare molti sotterfugiD Raccontare tanti aneddoti

A13 A quale situazione storica fa riferimento la nonna Elide?A Alla storia degli ebrei narrata nell’Antico Testa-

mentoB Alla persecuzione degli ebrei fatta dai nazisti nella

Seconda guerra mondialeC A vicende che riguardano la città di MilanoD Agli ebrei nei ghetti

A14 Quale frase importante pronuncia nonna Elide a propo-sito della relazione tra le persone, in chiusura del testo? Ricopiala qui di seguito.Tutti hanno una storia straordinaria da raccontare: ma non tutti sanno ascoltare.

A15 L’espressione ad honorem significa:A dare a qualcuno un ruolo perché se lo merita B dare a qualcuno un onoreC dare un premio a qualcunoD dare a qualcuno affetto

Quesiti grammaticali

B1 Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi i nomi propri nello spazio corrispondente.1. Mio cugino Paolo aveva un quaderno a quadretti

con la copertina rossa.2. All’aeroporto di Bergamo ho visto arrivare una nota

rock star.1. cugino, quaderno, quadretti, copertina2. aeroporto, rockstar

B2 Indica quale dei seguenti è un nome astratto.A AutomobileB PianetaC PadreD Libertà

B3 C’è un nome tra tanti aggettivi: qual è?valoroso – belle – adorabile – carrozza – vittorioso – su-perficiale – lungo – lieto

A5 Spiega con parole tue che cosa significa il detto della mamma: “Sempre la verità, nient’altro che la verità, mai tutta la verità”. In quale occasione la protagonista lo usa?A Bisogna sempre dire la verità, ma il detto è usato

dalla protagonista mentre dice una bugiaB Bisogna sempre dire la verità, e la protagonista sta

appunto dicendo la veritàC Si dovrebbe dire sempre la verità ma non sempre lo

si fa del tutto, come la protagonista nel testoD La verità non si può mai dire, conviene dire una bu-

gia, come fa la protagonista

A6 Nel testo compaiono alcune piccole critiche al modo in cui gli adulti si relazionano con i giovani. Individuale tra quelle qui proposte. Puoi segnare più di una risposta.

Trattano i giovani con condiscendenza Non amano più giocare Non sanno divertirsi Sono noiosi Non ascoltano veramente Stanno ad ascoltare solo quando ne hanno voglia

A7 Motiva le seguenti affermazioni con ragioni plausibili, traendole dal racconto.

età diverse: infatti Clara e Elide si scambiano discorsi “alla apri” anche se sono molto distanti per età.

Clara per essere ascoltata e per avere una merenda va da Elide, anche se suo padre è in casa.

A8 Al termine del racconto, Clara definisce Elide una “non-na super”. Indica almeno due aggettivi o espressioni con cui puoi sostituire qui “super”.Meravigliosa, grandiosa, eccezionale, perfetta

A9 Dalle considerazioni che fa Clara, puoi ricavare che gli adulti ascoltino attentamente i ragazzi, normalmente? Giustifica la tua risposta ricopiando la frase del testo che contiene la motivazione.So che posso dirle delle cose che magari non dico nem-meno alla mia mamma. Posso piangere senza vergo-gnarmi, parlare di cose serie senza che lei mi dica che sono discorsi da grandi che io non posso capire. E men-tre spesso gli adulti stanno ad ascoltare solo quando ne hanno voglia, nonna Elide mi sta a sentire proprio tutte tuttissime le volte in cui ne ho bisogno.

A10 Da quale linguaggio è derivata l’espressione “una fetta extra large”?A Dall’industriaB Dalla modaC Dalla scuolaD Dalla geometria

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360 Soluzioni del volume primoSO

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I 2 La poesia è strutturata in:A strofeB versi

3 Come si definisce ogni “riga” che costituisce una poesia? �� Verso � Strofa� Assonanza� rima

4 Che cos’è una strofa? � Un verso preso da solo� La forma della poesia�� Il raggruppamento di più versi� Un tipo particolare di poesia

5 Completa.

lettere uguali a partire dall’accento tonico si ha una rima.

chiamano accenti ritmici.

6 Che cos’è un’assonanza? �� La ripetizione delle stesse vocali ma non delle stesse

consonanti� La ripetizione esatta delle stesse vocali e consonanti� La ripetizione delle stesse consonanti, ma non delle

stesse consonanti� La ripetizione dello stesso verso

7 Spiega che cos’è una consonanza.� La ripetizione delle stesse vocali ma non delle stesse

consonanti� La ripetizione esatta delle stesse vocali e consonanti�� La ripetizione delle stesse consonanti, ma non delle

stesse consonanti� La ripetizione dello stesso verso

8 Indica il nome corretto delle seguenti sequenze di rima.baciataincrociataalternata

9 Scegli tra le seguenti alternative quella che riporta uni-camente figure retoriche di suono. � Similitudine, allitterazione� Onomatopea, personificazione�� Allitterazione, onomatopea� Metafora similitudine

10 Che cos’è una similitudine?� Paragone di due termini in modo implicito� Somiglianza di due termini�� Paragone di due termini in modo esplicito, cioè con

una congiunzione� Attribuzione di caratteristiche umane a una pianta o

oggetto

B4 Quale delle seguenti coppie di vocaboli presenta nomi che, cambiando genere, cambiano anche completa-mente il significato?A Poeta – poetessaB Maestro – maestraC Mento – menta D Attore – attrice

B5 Nella frase “Quando Giovanna mi lesse i suoi appunti, capii che li aveva copiati da Roberta”, “mi” è:A un pronome relativoB un aggettivo qualificativoC un pronome personaleD un articolo determinativo

B6 Nella frase “Le dissi sinceramente che non avevo inten-zione di incontrarla un’altra volta”, “sinceramente” è:A un avverbioB un nome comuneC un pronomeD un aggettivo qualificativo

B7 In quale delle seguenti frasi compare il modo condizio-nale?A Il professore era lì per farci una lezione.B Vorrei venire, ma non posso.C Chi non risica non rosica.D Ricordo che mi addormentai, stanco di osservare le

migliaia e migliaia di stelle.

B8 Con che cosa si può sostituire correttamente “perché” nella frase “Capivo ormai con chiarezza perché la profes-soressa avesse rimproverato il mio compagno di banco”?A Per cui C AffinchéB Persino D Per quale ragione

B9 Qual è la prima persona singolare del presente indicati-vo di “andai”?A Vado C GiungoB Vengo D Sto

B10 Nella frase “Torno a casa”, “a” è:A un articolo indeterminativoB una preposizione articolataC una preposizione sempliceD una congiunzione

Unità 8 - Poesia

Verifica delle conoscenze

1 Nella seguente definizione di poesia vi è un errore. Indi-vidualo e correggilo.

La poesia è un componimento scritto in prosa secondo un determinato ritmo, creato dagli accenti ritmici e dalle pause. componimento scritto in versi

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361Soluzioni del volume primo

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NI 2 Dove avviene generalmente una rappresentazione tea-

trale?In un teatro oppure in uno spazio scenico appositamente al-lestito.

3 Quali sono le due parti che costituiscono un teatro tradi-zionale? Indicale e spiega brevemente la loro funzione.Palcoscenico, dove si muovono e recitano gli attori; platea dove il pubblico assiste alla rappresentazione scenica.

4 A che cosa serve il sipario? A separare lo spazio scenico dalla platea e a separare gli atti tra loro; anche ad aprire e a concludere l’intera opera teatrale.

5 Che cos’è un dialogo? È l’insieme delle battute che due o più personaggi recitano alternandosi.

6 Che cos’è un monologo? È una battuta più estesa che un personaggio recita da solo.

7 Che cosa sono le didascalie?Sono le indicazioni dare dall’autore sull’ambiente, sul modo di recitare, sulle azioni da compiere in scena

8 Considerando il tipo di fruizione, qual è la principale dif-ferenza tra un testo teatrale e un testo narrativo? Un testo narrativo è fatto per essere letto ed è quindi desti-nato a lettori; un testo teatrale è fatto per essere rappre-sentato e, quindi, visto e ascoltato da un pubblico di spet-tatori.

9 Relativamente al linguaggio, qual è la principale diffe-renza tra un testo teatrale e un testo narrativo? Un testo narrativo impiega il linguaggio verbale, cioè la parola scritta mentre un testo teatrale usa sia il linguaggio verbale ossia la parola recitata, sia linguaggio non verbale, come quel-lo visivo, gestuale, espressivo.

10 Relativamente al narratore, qual è la principale differen-za tra un testo teatrale e un testo narrativo? Un testo narrativo prevede un narratore esterno; un testo teatrale presenta vicende che si svolgono direttamente sot-to gli occhi del pubblico, attraverso l’azione e attraverso le battute degli attori.

Unità 10 - Noi e il rispetto

Verifica delle abilità

Comprensione del testo

1 Perché Christine indossa il giubbotto di suo fratello? Perché in famiglia non hanno molti soldi e Christine usa il giub-botto che era stato di suo fratello.

2 Qual è la vera ragione per cui Christine inventa la storia di Indiana Jones?Per dare importanza al suo giubbotto ed evitare commenti umilianti.

Verifica delle abilità

La struttura

1 Quante strofe ha la poesia? Una sola.

2 Quanti versi ha ciascuna strofa? 14 versi.

3 Indica lo schema di rima. AABBCCDDAAEE

4 Per gli ultimi due versi non è impiegata una rima, ma che cosa?� Un’onomatopea� Una consonanza� Un’allitterazione�� Un’assonanza

5 A parte gli ultimi due versi, quale schema di rima è usato?�� Rima baciata � Rima incrociata� Rima alternata� Rimano solo i versi dispari

Le figure retoriche

6 Individua e sottolinea le similitudini.Come una coppa di spumante; come un petardo; come un missile che investe/la volta celeste

Gli scopi e gli argomenti

7 Con chi il poeta vorrebbe condividere una cosa bella da amare? Tutta la gente

8 Insieme con chi vorrebbe cercarla? �� Insieme con quelli che hanno lo stesso suo desiderio� Insieme con i suoi parenti� Insieme con i suoi amici� Da solo

9 Come vorrebbe il mondo?� Più sicuro� Più pacifico�� Più allegro� Più bello

La parafrasi

10 Scrivi la parafrasi della poesia

Unità 9 - Teatro

Verifica delle conoscenze

1 Perché uno spettacolo teatrale vero (non registrato) può esistere solo “in diretta”? Perché “vive” nel momento in cui avviene, con gli spettatori che assistono alla scena recitata dagli attori, che cambia in ogni rappresentazione

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362 Soluzioni del volume primoSO

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I A4 Nell’espressione: “altri ne consumano sempre più” (riga 5), a quale parola del testo si riferisce il pronome ne?A Terra C UominiB Acqua D Il restante

A5 Quale tra i seguenti popoli citati nel testo consuma meno acqua in un anno?A Giordano C B Americano D Europeo

A6 Quanti sono gli abitanti della Terra che non hanno ac-cesso all’acqua potabile?A I due terzi della popolazione mondialeB Il 40% della popolazione mondialeC Il 40% della popolazione dei paesi in via di sviluppoD I due terzi della popolazione del terzo mondo

A7 Qual è, secondo il testo, il grosso problema dei fiumi e delle falde freatiche?A La siccitàB L’inquinamentoC L’erosione delle rocce D Le dighe

A8 Se dovessi inserire una parola per collegare le due se-guenti frasi: “In Italia l’uso dei pesticidi e di nitrati ri-guarda soprattutto la Pianura Padana” e “A oggi non esiste un metodo economico per rimuovere i nitrati dall’acqua” (righe 17-20), quale inseriresti?A DunqueB EC PoichéD Mentre

A9 Quale tra le seguenti affermazioni è vera?A Meglio usare il bagnoschiuma al posto del saponeB Quando ci si lava i denti è opportuno far scorrere

l’acqua del rubinettoC Per lavare i piatti è bene utilizzare prodotti conte-

nenti fosfatiD È meglio utilizzare la doccia anziché la vasca del bagno

A10 Qual è il vantaggio dei detergenti biologici?A Non inquinanoB Puliscono meglio degli altriC Sono più economiciD Durano di più

A11 Quale tra i seguenti verbi potresti inserire nell’espres-sione: “Non gettare mai nello scarico del lavello né pro-dotti chimici né olio” (riga 32), mantenendo lo stesso significato?A DeviB VuoiC PuoiD Sai

3 Che cosa prova Christine quando arriva il nuovo compagno?È molto interessata a lui, come presa da un colpo di fulmine

4 Che cosa nota in lui subito?Nota soprattutto i suoi occhi strani e tristi.

5 Che cosa in un secondo momento? La sua saggezza e la sua capacità di espressione misurata e profonda.

Analisi del testo

6 Quale ruolo si trova a svolgere Georges Stevenson, appe-na arrivato nella classe? Si trova a svolgere la funzione di giudice di una situazione complessa e delicata.

7 Chi, secondo Georges, è responsabile di ciò che è accaduto?I responsabili della situazione sono i compagni che hanno pre-so in giro Christine.

8 La sincerità è una forma di rispetto?Sì, perché permette di fondare le relazioni reciproche sulla verità e non sulla menzogna.

9 La forza di Christine è degna di stima? Giustifica la tua risposta. Sì, perché dire la verità davanti a tutti è difficile.

Il tema

10 Sentirsi ridicoli e umiliati è uno stato d’animo che deriva dalla stima e dal rispetto? Spiega la tua posizione a ri-guardo.Risposta libera.

Soluzioni prova INVALSI Unità 10

A1 Perché la Terra è chiamata “pianeta blu”?A Perché la maggior parte della sua superficie è rico-

perta d’acquaB Per via del colore della calotta celeste che è appunto

bluC Per distinguerlo dagli altri pianeti del sistema solare,

come per esempio Marte, il “pianeta rosso”D Perché il colore della crosta terrestre è blu

A2 La maggior parte dell’acqua presente sulla Terra è:A dolceB potabileC utilizzabile da parte degli uominiD salata

A3 Quale tra le seguenti frasi potrebbe sostituire, mante-nendo lo stesso significato, l’espressione: “il restante è distribuito in modo iniquo” (riga 4)?A Ciò che viene lasciato è diviso in parti ugualiB Ciò che rimane è distribuito con malvagitàC Ciò che resta è diviso tra tuttiD Ciò che resta è ripartito in maniera non uniforme

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363Soluzioni del volume primo

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NI B4 “Gli appassionati di giardinaggio sarebbero responsa-

bili di un quarto dell’inquinamento totale dell’acqua”. Questo enunciato ha la funzione di formulare:A una conseguenzaB un’ipotesiC una certezzaD un comando

B5 Quanti sono i pronomi presenti nella seguente frase: “Alcuni ne sono penosamente privi, altri ne consumano sempre più”? A DueB QuattroC Cinque D Sei

B6 Quale parte del discorso è gli uni nella frase: “Come possono gli uni risparmiare a vantaggio degli altri?”A NomeB AggettivoC Articolo indeterminativo D Pronome

B7 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene, in quale?A Verbi modali o servili: potere, volere, dovereB Pronomi relativi: che, cui, la quale, dei qualiC Aggettivi dimostrativi: questo, codesto, quelli,

queste D Avverbi di tempo: sempre, talvolta, bene, raramente

B8 Nella seguente frase c’è un errore di punteggiatura, quale?Giovanni disse a sua mamma: di aver invitato Paolo, Mi-chele, Lorenzo e Luca alla sua festa di compleanno.

A I due puntiB La virgola tra Paolo e MicheleC La virgola tra Michele e LorenzoD Il punto

B9 In quale tra le seguenti frasi il che è un pronome relati-vo?A La commissione mondiale dell’acqua stima che metà

dei grandi fiumi sia gravemente inquinataB È bene evitare prodotti contenenti fosfati, che fini-

scono per asfissiare pesci e pianteC Il brano sostiene che il consumo di acqua in Africa

varia tra i 12 e i 15 litri al giornoD Chiedi che in futuro si evitino fertilizzanti e pesticidi

B10 Nella frase: “Se invece di un bagno fai una rapida doccia consumi 50 litri d’acqua anziché 150”, anziché è:A un avverbioB una preposizioneC una congiunzioneD un’interiezione

A12 Quale tra le seguenti parole può sostituire lavello (riga 34)?A Rubinetto C BagnoB Lavandino D Scarico

A13 Alla riga 36 la funzione di inoltre è quella di introdurre una frase che: A aggiunge una nuova argomentazione a quanto det-

to primaB dimostra quanto detto in precedenzaC conclude un ragionamentoD contraddice l’espressione precedente

A14 Quali animali rappresentano un mezzo naturale contro il proliferare dei pidocchi?A Gli insetti in generale C Le apiB Le mosche D Le coccinelle

A15 Quale tra le seguenti frasi contiene la tesi di fondo del brano?A Alcuni Paesi continueranno a consumare la maggior

parte dell’acqua a disposizione, mentre gli altri do-vranno rassegnarsi a trovare strategie per risparmiarla

B Per quanto l’uomo possa impegnarsi, l’acqua è desti-nata a finire per cui bisogna trovare delle forme di sopravvivenza alternative

C Nella vita di tutti i giorni non è possibile realizzare grandi risparmi di acqua, bisogna però fare pressio-ne sui grandi capi di Stato, affinché prendano delle decisioni a livello planetario

D Con piccoli accorgimenti quotidiani possiamo pre-servare l’acqua che è un bene molto prezioso e raro

Quesiti grammaticali

B1 Qual è il modo del verbo affidali nella frase: “Affidali all’azienda che nel tuo Comune gestisce i rifiuti”?A CondizionaleB InfinitoC ImperativoD Congiuntivo

B2 Nel periodo: “è bene evitare prodotti contenenti fosfa-ti, che finiscono per asfissiare pesci e piante”, in quale tempo è coniugato il verbo finiscono?A Indicativo imperfettoB Congiuntivo presenteC Congiuntivo imperfettoD Indicativo presente

B3 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo passivo?A I fiumi e le falde freatiche sono sempre più inquinati

dalle sostanze chimicheB Per lavare la biancheria è bene evitare prodotti con-

tenenti fosfatiC Presso alcuni centri è possibile trovare in vendita lar-

ve di coccinelleD Più del 97% di quest’acqua è salata

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364 Soluzioni del volume primoSO

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I 4 Come si fa a riconoscere, all’interno di un testo, una se-quenza?Una sequenza si riconosce perché “cambia qualcosa”: per esempio, cambia il tempo o lo spazio della storia, entrano in scena nuovi personaggi, inizia un dialogo, cambia l’azione.

5 Completa.riporta le azioni dei

personaggi e serve a far procedere la storia. Per questo le sequenze narrative possono essere paragonate allo scheletro della storia stessa.

far vedere al lettore / descrivere elementi della vicenda, come per-sonaggi, luoghi, oggetti, presentandoli al lettore nei loro particolari.

un dialogo tra perso-naggi diversi oppure le parole di un solo personaggio.

i pensieri / le riflessioni di un personaggio.

Pagine laboratorio - Testi fatti per conoscere

Verifica delle conoscenze

1 A che cosa serve un testo informativo-espositivo?A esporre qualcosa, fornendo informazioni su quell’argomen-to, e quindi a informare il lettore.

2 Fai almeno due esempi di testo informativo-espositivo che conosci.Almeno due fra: testo scolastico, articolo di cronaca, voce di enciclopedia, relazione, saggio...

3 Come deve essere il linguaggio in un testo informativo-espositivo?Chiaro, semplice e preciso.

4 Come deve essere l’esposizione in un testo informativo-espositivo?Deve seguire un ordine di trattazione preciso, che può essere cronologico oppure logico.

5 Come dev’essere l’estensione di un testo informativo-espositivo?Un testo informativo-espositivo non deve essere mai troppo lungo, ma piuttosto deve essere conciso ed essenziale; in-fatti deve fornire le principali informazioni su un argomento senza dilungarsi troppo e usando uno stile sintetico.

6 Come si pone, nei confronti di ciò che narra, l’autore di un testo informativo-espositivo? Partecipa della vicenda o dell’argomento oppure rimane distaccato?Non partecipa di ciò che espone, ma rimane distaccato, assu-mendo un atteggiamento neutro e oggettivo.

7 Nella biografia di un autore, quale ordine segue il testo?Segue un ordine cronologico, che è quello della vita dell’autore dalla nascita alla morte.

8 Una voce di enciclopedia che tratti, per esempio, delle catene montuose, quale ordine di trattazione impiega?Segue un ordine logico, fornendo prima una definizione dell’argo-mento e poi esponendo le varie informazioni in modo dettagliato.

Pagine laboratorio - Il testo: un tessuto ben fatto

Verifica delle conoscenze

1 Nella seguente definizione di testo vi è un errore. Indivi-dualo e correggilo.Il testo è un insieme di parole, solo scritte, corretto nella forma e di senso compiuto. Il testo è un insieme di parole, scritte oppure orali, corretto nella forma e di senso compiuto.

2 Completa.textum, che significa

tessuto, intreccio.-

trano nel principio della coesione.

e l’effetto, si dice che è regolato secondo il principio della coerenza.

3 Indica tra quali elementi grammaticali vigono le leggi dell’accordo grammaticale.Articolo e nome; articolo, aggettivo e nome; aggettivo e nome; soggetto e verbo.

4 Cita alcuni esempi di parole legate tra loro da accordo grammaticale.Risposta libera.

5 Completa la seguente definizione.Un testo narrativo racconta eventi collegati insieme in modo da formare una storia. La sua struttura è costitu-ita da un inizio, uno sviluppo e una conclusione. Un testo narrativo presenta inoltre alcuni personaggi che vivono le vicende narrate.

6 Tutti i testi narrativi sono come le fiabe e le favole, che prendono spunto dalla fantasia?No, oltre ai testi narrativi di fantasia, come le fiabe e le favole, ci sono anche quelli che s’ispirano alla realtà, come il romanzo, la biografia, alcuni tipi di racconto ecc.

Pagine laboratorio - Le sequenze della storia

Verifica delle conoscenze

1 Un testo narrativo racconta alcuni eventi collegati tra loro in modo da formare una storia. Ma non tutti gli eventi hanno la stessa funzione. Spiega perché.La catena degli eventi tende a portare la storia verso la sua conclusione, ma alcuni eventi costituiscono un ostacolo all’azione del protagonista, mentre l’azione del protagonista stesso si configura come evento di reazione agli ostacoli, che vengono superati o eliminati.

2 Completa.

Il fatto che in un testo narrativo si alternino momenti in cui l’azione è tranquilla e momenti di squilibrio, fa sì che la catena degli eventi non sia lineare.

3 Fornisci una definizione di sequenza della storia.È un segmento, una porzione di testo che contiene una parte ben precisa della vicenda narrata, ossia un evento.

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365Soluzioni del volume primo

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NI 6 Quali testi regolativi possono presentare una numerazione?

Le leggi, i regolamenti, la Costituzione ecc.

7 Quali testi regolativi possono presentare schemi, foto e disegni?Le istruzioni dei giochi; le istruzioni di montaggio o di uso di un oggetto; alcuni regolamenti ecc.

8 Indica i principali modi e tempi verbali impiegati in un testo regolativo.Imperativo e congiuntivo esortativo; indicativo futuro; indi-cativo presente dei verbi servili “potere” e “dovere” seguiti da infinito o espressioni analoghe; infinito presente.

9 A che cosa serve un testo informativo-espositivo?A esporre qualcosa, fornendo informazioni su quell’argomen-to, e quindi a informare il lettore.

10 Fai almeno due esempi di testo informativo-espositivo che conosci.Almeno due fra: testo scolastico, articolo di cronaca, voce di enciclopedia, relazione, saggio...

11 Come deve essere il linguaggio in un testo informativo-espositivo?Chiaro, semplice e preciso.

12 Come deve essere l’esposizione in un testo informativo-espositivo?Deve seguire un ordine di trattazione preciso, che può essere cronologico oppure logico.

13 Come dev’essere l’estensione di un testo informativo-espositivo?Un testo informativo-espositivo non deve essere mai troppo lungo, ma piuttosto deve essere conciso ed essenziale; in-fatti deve fornire le principali informazioni su un argomento senza dilungarsi troppo e usando uno stile sintetico.

14 Come si pone, nei confronti di ciò che narra, l’autore di un testo informativo-espositivo? Partecipa della vicenda o dell’argomento oppure rimane distaccato?Non partecipa di ciò che espone, ma rimane distaccato, assu-mendo un atteggiamento neutro e oggettivo.

15 Nella biografia di un autore, quale ordine segue il testo?Segue un ordine cronologico, che è quello della vita dell’autore dalla nascita alla morte.

16 Una voce di enciclopedia che tratti, per esempio, delle catene montuose, quale ordine di trattazione impiega?Segue un ordine logico, fornendo prima una definizione dell’argo-mento e poi esponendo le varie informazioni in modo dettagliato.

17 In un testo informativo-espositivo possono comparire dati, cifre, percentuali?

Sì No

18 Un testo informativo-espositivo può essere affiancato da grafici e tabelle?

Sì No

9 In un testo informativo-espositivo possono comparire dati, cifre, percentuali? Sì No

10 Un testo informativo-espositivo può essere affiancato da grafici e tabelle? Sì No

Pagine laboratorio - Descrivere oggetti animali luoghi persone

Verifica delle conoscenze

1 Perché, in un testo narrativo, una descrizione arricchisce la narrazione? Perché fornisce al lettore molti particolari su qualcosa o qualcuno, quasi mostrandoglielo direttamente, come se il lettore fosse presente nell’azione stessa.

2 In che cosa può consistere l’oggetto di una descrizione?Una persona, un animale, un luogo o un ambiente (aperto o chiuso), un oggetto.

3 Qual è il senso che definisce i sapori?Il gusto.

4 E gli odori?L’olfatto.

5 E i suoni e rumori?L’udito.

6 Che differenza c’è fra descrizione oggettiva e descrizione soggettiva?La descrizione oggettiva riporta le caratteristiche di ciò che viene descritto come appare; la descrizione soggettiva pre-vede un commento personale di chi scrive.

Pagine laboratorio - Testi per conoscere e per dare regole

Verifica delle conoscenze

1 Da quale parola deriva l’aggettivo “regolativo”?Dalla parola “regola”.

2 Quali sono le due funzioni principali di un testo regolativo?Indicare che cosa è permesso o vietato fare in una determi-nata circostanza; spiegare regole o procedure per compiere determinate azioni.

3 Fai due esempi di testo regolativo che conosci.Almeno due esempi fra: regolamento di istituto; regolamento condominiale; codice di leggi; Costituzione; foglietti illustra-tivi dei medicinali; istruzioni per l’uso di un oggetto; ricettari; regole di un gioco.

4 Come deve essere il linguaggio in un testo regolativo?Chiaro, semplice, essenziale, preciso.

5 In un testo regolativo ci possono essere due ordini di esposizione: quali? Fai un esempio per ciascuno.Un ordine è quello cronologico, che segue cioè il criterio del prima o del dopo (un esempio è una ricetta di cucina). Un altro ordine è quello logico (per esempio, in un regolamento di isti-tuto o nella Costituzione).

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366 Soluzioni del volume primoSO

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I 2 Quale strumento usa per dar vita alle nuove creature?L’horno, un forno.

3 Qual è il primo degli animali che viene creato e per quale combinazione? Il primo animale è il cane; ciò accade per intervento del Coyote, che inganna il Mago.

4 A quale creatura dà vita in seguito il Mago?All’uomo.

5 Chi assiste il Mago, quando mette nell’horno le nuove creature a cui vuole dare vita? Come sono i consigli che costui dà al Mago? Il Mago è assistito dal Coyote. I consigli che costui dà al Mago sono sempre cattivi, sbagliati.

6 Come sono i primi uomini che escono dall’horno e perché?I primi uomini che escono dall’horno sono troppo chiari, cioè bianchi, perché sono poco cotti.

7 Come sono gli uomini che escono per la seconda volta dall’horno e perché?Gli uomini che escono per la seconda volta dall’horno sono troppo scuri, cioè neri, perché sono troppo cotti e bruciati.

8 Come sono gli uomini che escono per la terza volta dall’hor-no e perché? Gli uomini che escono per la terza volta dall’horno sono cotti al punto giusto e considerati perfetti dal Mago.

9 Quali sono, precisamente, le azioni che compiono gli uo-mini che il Mago considera adatti? Gli uomini che il Mago considera adatti, una volta creati, “camminarono, parlarono, risero e si comportarono decoro-samente”.

10 Qual è l’opinione del Mago nei confronti delle creatu-re troppo chiare o troppo scure che escono all’inizio dall’horno?Gli uomini troppo chiari o troppo scuri che escono dall’horno non sono adatti per il posto in cui si trova il Mago (l’America del Nord); sono adatti a vivere piuttosto in altre zone della Terra, al di là del mare.

Sezione 1 Unità 2 - L’ira degli dèi

Verifica delle conoscenze

1 In molti miti si assiste all’ira degli dèi, che si scatena con-tro gli uomini. Da che cosa dipende, di solito, quest’ira?Da comportamenti immorali e scorretti degli uomini, che sca-tenano la punizione divina.

2 Quale scopo ha il comportamento degli dèi, quando di-mostrano la propria ira? Gli dèi intendono punire gli uomini per le loro colpe, non tanto per spirito di vendetta, quanto perché mirano a ristabilire il precedente equilibrio.

Sezione 1 - Il mito

Verifica delle conoscenze

1 Secondo gli antichi, le storie narrate dal mito sono vere o false?Sono vere.

2 La parola “mito” deriva dal greco antico mythos: che si-gnificato ha questo termine?Narrazione.

3 A che cosa servivano i racconti del mito per gli antichi?A fornire una risposta chiara su conoscenze fondamentali della realtà in cui gli uomini vivevano.

4 Nell’elenco che segue, indica quale elemento non è lega-to alla creazione dei miti nel mondo antico.� Spiegano l’origine del mondo e dell’universo� Spiegano l’origine di aspetti della vita umana�� Spiegano i principi della scienza � Spiegano l’origine di istituzioni, abitudini, leggi, com-

portamenti

5 In quali epoche e tempi sono ambientati di solito i miti?In un tempo lontano e imprecisato.

6 Al mito può adattarsi la definizione di “storia sacra”?

Sì No

7 Quali funzioni ha il mito nel mondo antico? La funzione di istruire ed educare.

8 Come erano trasmessi in origine i miti?�� Oralmente� Per iscritto

Sezione 1 Unità 1 - I miti di creazione

Verifica delle conoscenze

1 Che cosa significa “cosmogonia”? Generazione del cosmo.

2 Secondo la maggior parte dei miti cosmogonici, a partire da che cosa si formano l’universo e il mondo?Dal Nulla o da un Caos originario indistinto.

3 Quali caratteristiche ha, in molti miti cosmogonici, il rap-porto tra uomo e dio? La convinzione che esista un rapporto privilegiato tra uomo e divinità.

Verifica delle abilità

L’uomo cotto al punto giusto

1 Perché il Mago vuole dar vita a una nuova creatura? Perché si ricorda che voleva che vi fossero su questa Terra degli esseri simili a lui e non solo animali.

Mito ed Epica

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367Soluzioni del volume primo

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NI 2 Gli eroi sono figure storiche?

Non sono figure storiche, ma esseri leggendari che sarebbero vissuti all’origine dei tempi.

3 Quali caratteristiche assume l’identità degli eroi nel rac-conto mitico? L’identità degli eroi nel racconto mitico viene, per così dire, trasfigurata, perdendo il carattere originario per assumere un valore di simbolo per un determinato popolo.

4 In quali diversi tipi si può distinguere la figura degli eroi in base alla funzione che assumono nei racconti del mito?Esistono eroi fondatori o colonizzatori (quelli che hanno fonda-to o colonizzato città), eroi liberatori (quelli che hanno cacciato oppressori o nemici oppure anche esseri mostruosi da deter-minate terre) ed eroi civilizzatori (quelli che hanno introdotto leggi e tradizioni, fondato istituzioni civili ed economiche, inven-tato forme di scrittura oppure tecniche agricole o metallurgi-che, per promuovere lo sviluppo sociale di determinati popoli).

Verifica delle abilità

Eracle e l’Idra di Lerna

1 Chi commissiona a Eracle l’impresa contro Idra?Euristeo

2 Come è fatta l’Idra? Descrivila brevemente.Aveva un enorme corpo di serpente (si avvinghia infatti a Era-cle) con nove teste, di cui una immortale.

3 Perché bisogna ucciderla?Perché uscita dalla palude di Lerna, si spingeva nella pianura e distruggeva il bestiame e il territorio.

4 Dove si trova la tana dell’Idra?Vicino alle sorgenti del fiume Aminone, dove si trovava uno degli accessi all’Ade.

5 L’attacco di Eracle ha successo immediatamente?No, perché le teste mozzate all’Idra immediatamente ricre-scevano.

6 Chi viene in aiuto dell’Idra e chi,invece, di Eracle?L’Idra viene aiutata da un enorme granchio; Eracle dal suo au-riga Iolao.

7 Perché viene bruciata la selva vicina?Per ricavare tizzoni infuocati

8 Come viene impedito alle teste mortali di ricrescere?Attraverso i tizzoni ardenti Eracle bruciava alla radice le te-ste mozzate dell’Idra, impedendo loro di rispuntare.

9 Perché eliminare le teste mortali è importante? Permette di capire qual era la testa immortale.

10 Come si conclude l’impresa?Con la morte dell’Idra; la testa immortale, mozzata per ul-tima, viene seppellita lungo la strada che da Lerna porta a Elonte con sopra un pesante macigno.

3 Quale duplice scopo ha, per gli uomini, l’invenzione di miti che descrivono l’ira degli dèi? I miti che raccontano l’ira degli dèi da un lato servono agli uomini a spiegare fenomeni dolorosi e a prima vista incom-prensibili che capitano nella vita; dall’altro hanno la funzione di indicare il modo in cui occorre comportarsi per evitare di scatenare l’ira e la punizione degli dèi.

Verifica delle abilità

Zeus contro Oto ed Efialte

1 Che progetto si erano messi in testa Oto ed Efialte? Volevano dare addirittura la scalata all’Olimpo e cacciarne Zeus.

2 Quali sentimenti prova Zeus, considerata la forza di Oto ed Efialte? Zeus li teme e preferirebbe evitare lo scontro con loro.

3 Quale comportamento di Oto ed Efialte scatena in parti-colare l’ira di Zeus? La richiesta di Oto ed Efialte di portarsi via in ostaggio Era e Artemide, in cambio di una tregua.

4 Chi invia subito Zeus contro Oto ed Efialte? Quale risulta-to ottiene costui? Ares, il dio della guerra, che evidentemente viene sconfitto, dato che poi Ermes lo troverà rinchiuso in una singolare pri-gione: un vaso tappato da un pesantissimo coperchio.

5 Chi riesce a ritrovare Ares e come mai? Ares viene ritrovato da Ermes per caso: una notte, dormendo sulla paglia di un granaio, scopre che Ares è imprigionato in un vaso chiuso da un coperchio pesantissimo.

6 Chi invia allora Zeus contro i due giganti? Zeus, dopo l’insuccesso di Ares, invia contro i due giganti la dea Artemide.

7 Come riesce la dea Artemide ad avere la meglio su Oto ed Efialte? Si trasforma in cerva e fa in modo che i due cacciatori, cer-cando di ucciderla, finiscano invece per colpirsi a vicenda con le frecce.

8 In questo racconto mitico, si può ricavare una morale. Quale, secondo te? Talvolta, dove non riesce la forza, può invece avere successo l’astuzia.

Sezione 1 Unità 3 - Gli eroi

Verifica delle conoscenze

1 Quali caratteristiche hanno gli eroi, rispetto agli dèi e agli uomini?Gli eroi sono personaggi a metà tra gli dèi e gli uomini: hanno capacità fisiche e intellettuali fuori dal comune, che sono una conseguenza della loro origine, in parte divina e in parte umana.

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368 Soluzioni del volume primoSO

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I 6 La mossa successiva viene compiuta ancora da Achille, che impugna un’altra arma: quale? Achille attacca ancora, con la spada, lanciandosi contro Enea urlando.

7 Come controbatte allora Enea? Enea afferra un macigno che sembra superiore alle forze di un uomo solo, ma che nella furia della battaglia egli riesce a prendere e alzare senza sforzo.

8 Se non fosse intervenuto Poseidone, come sarebbe anda-ta a finire per i due eroi? Riscrivilo con parole tue.Enea avrebbe colpito Achille sull’elmo o sullo scudo con uno slancio fortissimo e Achille avrebbe trapassato Enea con la spada, uccidendolo.

9 Gli dei intervengono solitamente nelle vicende degli eroi? Nell’epica gli dei intervengono nelle vicende umane, deciden-do le loro azioni in concili celesti e poi modificando le vicende terrene, presentandosi agli uomini in sembianze umane o ap-parendo di persona.

10 Il paragone tra eroi e animali è frequente in Omero?Sì, per fare intendere meglio che cosa accadde.

Verifica delle abilità

Odisseo e Nausicaa

1 A chi viene paragonato Odisseo, quando esce dai cespu-gli e si avvicina alle ragazze che si trovano sulla spiaggia? Riscrivi la scena con parole tue.Odisseo viene paragonato a un leone sui monti, che avanza sot-to la pioggia, tra i soffi del vento, selvatico e affamato a tal punto da spingersi anche tra le case per cercare cibo. La simili-tudine allude al fatto che Odisseo era forte, ma molto provato e spinto dalle necessità più elementari, come il bisogno di cibo.

2 Come viene definito questo tipo di paragone?� Epiteto� Verso formulare� Metafora�� Similitudine

3 Odisseo vede la bellezza di Nausicaa e che cosa chiede a suo proposito?Chiede se Nausicaa è una donna mortale o una dea.

4 Chi deve essere felice della bellezza di Nausicaa, secondo le parole di Odisseo?Odisseo dice che la bellezza di Nausicaa deve certo rendere felici il padre, la madre, i fratelli; ma più ancora renderà felice chi la sposerà.

5 Dal testo sapresti ricavare informazioni sulla vita delle donne greche? Quali erano le parti che erano loro asse-gnate? Che cosa le doveva rendere felici?Quando Odisseo augura a Nausicaa di essere ricompensata dagli dei per ciò che sta facendo per lui, le dice che spera pos-

Sezione 2 Unità 1-2 - L’epica classica

Verifica delle conoscenze

1 Da quale vocabolo deriva il termine “epica”? Che cosa significa questa parola?Epica deriva dal termine greco épos, che indica sia la narrazio-ne di fatti mitici sia il verso utilizzato nelle opere.

2 In quale forma erano diffusi in origine i poemi epici?In origine i poemi epici erano diffusi oralmente.

3 Chi sono gli aedi?Gli aedi sono i cantori che, durante i banchetti, raccontano in versi e in musica le storie di dèi ed eroi.

4 Con quale strumento accompagnavano il loro canto gli aedi?Con la cetra.

5 Quale altra funzione, oltre a quella del divertimento e dell’intrattenimento, avevano gli antichi canti epici? Quella educativa, perché il pubblico poteva trovare notizie sulle epoche passate e ricavare modelli di comportamento sia pubblico sia privato.

6 Qual è il più antico dei poemi epici tramandato fino a noi e a quale cultura appartiene?L’Epopea di Gilgamesh, sumerica.

7 Quali sono i due poemi epici greci più famosi?L’Iliade e l’Odissea, attribuiti a Omero.

8 Qual è il poema epico latino più famoso?L’Eneide di Virgilio.

Verifica delle abilità

Il duello tra Enea e Achille

1 Quali sono le armi di Enea?Elmo, scudo, lancia.

2 Achille viene paragonato a un animale: quale? Rileggi la scena che riguarda l’animale in questione e riscrivila con parole tue.Achille viene paragonato a un leone feroce che molti uomini di un villaggio vogliono abbattere. Quando uno di loro, giovane, lo ferisce, il leone si acquatta con la bava alla bocca, con la coda che si agita, con il cuore che batte forte nel petto. Poi si slancia verso gli uomini, per uccidere o morire, in un duello all’ultimo sangue.

3 Chi comincia il duello? Con quale gesto?Enea, scagliando la lancia contro lo scudo di Achille.

4 Le armi di Achille da chi erano state donate all’eroe?Da Efesto.

5 Dove passa la lancia scagliata da Achille? Che cosa fa Enea per schivare il colpo?La lancia di Achille colpisce il bordo dello scudo di Enea, lo tra-passa da parte a parte. Enea allontana lo scudo e la lancia pas-sa sopra la sua testa e va a conficcarsi a terra, alle sue spalle.

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NIcittà un luogo nuovo in cui abitare, una nuova città, nuove ter-

re dove fare crescere i figli. Chiede inoltre al dio di dare loro un segno, un responso chiaro che li aiuti.

5 L’intervento del dio si annuncia in due modi, prima con segni e poi con la voce. Rispondi alle domande:

a. quali sono i segni con cui si fa sentire l’arrivo del dio? Tutto trema, il tripode di bronzo la soglia del tempio, la terra stessa.

b. nelle parole pronunciate dal dio si dice “cercate l’an-tica madre”: che cosa significa? Per rispondere fai riferimento all’intera profezia. I troiani erano origina-ri della terra italica, dunque “cercare l’antica madre” era un’indicazione chiara che orientava i troiani a partire per le coste dell’Italia.

6 Quando finisce la profezia i troiani si interrogano su qua-le sia la terra di cui Apollo ha parlato e arrivano alla con-clusione che sia la “terra enotria”, come dicono gli ultimi sei versi. Spiega di che cosa si tratta.Dardano, fondatore della città di Troia e progenitore di Pria-mo proveniva dalle regioni centrali dell’Italia (la lucania); la terra che Apollo sta indicando, quindi, è quella da cui egli pro-veniva, l’Italia appunto.

Sezione 2 Unità 3 - Il poema epico-cavalleresco medievale

Verifica delle conoscenze

1 In quale epoca nascono le lingue volgari dalla graduale trasformazione del latino? Nel Medioevo, con la nascita dei nuovi regni romano-barbarici.

2 In epoca medievale, quale figura è posta al centro dei nuovi poemi epici? La figura del cavaliere.

3 Che cos’è una chanson de geste (canzone di gesta)?La chanson de geste (canzone di gesta) è un componimento in cui si mescolano elementi mitici, fiabeschi e religiosi e che ha come argomento il racconto di eventi storici o imprese mili-tari compiute da cavalieri.

4 In che cosa consistono le canzoni di gesta? Consistono in racconti che vengono raggruppati in cicli di storie che hanno come elemento unificante un personaggio o una famiglia nobile, attorno alla quale ruota la narrazione.

5 Da chi vengono in origine trasmesse la canzoni di gesta?Dai giullari.

6 Qual è il più antico poema epico-cavalleresco spagnolo?Il Cantare del Cid.

7 Qual è uno dei più famosi cicli epico-cavallereschi di am-biente germanico? La saga dei Nibelunghi.

sa avere una casa e un marito. Spera che sia felice con l’uomo che la sposerà e che l’amore sia reciproco. Dunque questa sembra essere la prospettiva migliore che si può augurare a una donna in quel contesto sociale. Inoltre, indirettamente, quando Nausicaa manda Odisseo dal re suo padre, dice che a reggere la città sono gli uomini, mentre le donne non hanno questo ruolo.

6 Quale augurio rivolge a Nausicaa Odisseo?Di sposarsi, di avere una casa, di essere felice con il marito.

7 E quale preghiera?Di indicargli la città più vicina, di dargli un panno per coprirsi, anche quello che serviva per avvolgere le vesti che stavano lavando.

8 Che cosa significa, secondo te, ciò che dice Nausicaa: “La fortuna, è Zeus che la distribuisce agli uomini, ai buoni e ai malvagi, come vuole, a ciascuno. A te ha dato in sorte questo, bisogna che tu lo sopporti”?Nausicaa enuncia qui un principio importante nella civiltà gre-ca, cioè che il destino di ognuno è dato agli uomini dagli dei e nessuno può modificarlo; gli uomini possono solo accettarlo. Se a Odisseo è toccato di arrivare solo e naufrago alle coste della terra dei Feaci non può fare altro che sopportarne le conseguenze.

9 Secondo quanto conosci del modo di vivere dei greci anti-chi, l’espressione di Nausicaa “non ti mancheranno le ve-sti, né nessun’altra cosa di ciò che è giusto riceva un sup-plice, un infelice” a quale pratica di vita fa riferimento?All’ospitalità.

10 Come si conclude la scena?Con la risposta positiva di Nausicaa alla richiesta di Odisseo.

Sezione 2 Unità 2 - L’epica latina: l’Eneide

Verifica delle abilità

Apollo, dacci una casa!

1 Descrivi con parole tue l’inizio del testo, in cui si incontra-no Enea e Anio. Il re di Delo Anio accoglie Enea e i suoi con le bende di lana av-volte intorno al capo e con l’alloro sacro. Enea e Anio si strin-gono la mano in segno di ospitalità ed entrano nel palazzo reale.

2 Chi è Anchise, nominato al terzo verso? È il padre di Enea.

3 Perché Enea dice che la città di Troia è relitto dei Danai e del feroce Achille? Perché è stata distrutta dai Greci e da Achille in particolare, il più forte tra gli eroi.

4 Che cosa chiede Enea ad Apollo? Indica i versi in cui com-paiono le sue domande. Enea chiede ad Apollo di concedere ai troiani fuggitivi dalla

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370 Soluzioni del volume primoSO

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I 2 Qual è la sua prima reazione?Pensa che stiano arrivando dei diavoli e decide di affrontarli e ucciderli.

3 In un secondo momento, che cosa pensa che siano i cavalieri?Pensa che siano angeli.

4 A chi è paragonato il cavaliere che è a capo del gruppo?Nelle parole di Perceval è paragonato a Dio, anzi, è ritenuto Dio stesso.

5 Quali sono gli elementi su cui si sofferma l’attenzione di Perceval e dei quali chiede spiegazione?Dapprima chiede che cosa sia la lancia, poi s’informa sullo scu-do e sul giaco indossato dal cavaliere.

6 A che cosa serve lo scudo, secondo il cavaliere?Serve a proteggere il cavaliere stesso dai colpi di lancia e di freccia, arrestandoli.

7 Quale personaggio famoso è citato dal cavaliere? Perché lo nomina?Il personaggio citato è il re Artù, che viene nominato in quanto è stato lui a donare al cavaliere l’armatura di cui è vestito.

8 Qual è il più famoso ciclo epico-cavalleresco carolingio?La Chanson de Roland.

9 Qual è l’altro importante ciclo che si affianca, in epoca medievale, a quello carolingio? Il ciclo bretone.

10 Come si definiscono le opere appartenenti a questo ciclo?Si definiscono romanzi cavallereschi.

Sezione 2 Unità 3 - Il poema epico-cavalleresco medievale

Verifica delle abilità

Perceval e i cavalieri

1 Qual è la prima percezione che Perceval ha del fatto che stiano arrivando i cavalieri?Sente strani rumori, ma non vede nulla.

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Prove d’ingresso

Prova d’ingresso classe seconda – Sezione 1

1 Quale si ritiene sia la virtù della Fonte?�� Dare la buona sorte� Guarire dalle malattie� Rendere invincibili� Togliere la fame e la sete

2 Tale convinzione è giusta? Ricopia dal testo la frase che te lo fa capire.Una volta all’anno, tra l’alba e il tramonto del giorno più lungo, un solo infelice aveva il privilegio di intraprende-re il viaggio alla Fonte, bagnarvisi e ricevere Buona Sorte per il resto della vita.

3 Ogni quanto tempo la Fonte dà i suoi benefici alla perso-na prescelta?Una volta all’anno.

4 Perché Asha, Altheda e Amata decidono di tentare di arrivare alla Fonte insieme?Perché si erano raccontate le reciproche disavventure e ave-vano deciso di aiutarsi vicendevolmente.

5 Chi le accompagna nel giardino, quando la prima donna viene prescelta?Messer Senzafortuna, un cavaliere molto sfortunato.

6 Per quale ragione a immergersi nella Fonte è il Cavaliere e non le donne?Perché, alla fine, tutte e tre le streghe avevano risolto il loro problema senza avere bisogno di aiuti magici ulteriori.

7 Che cosa contiene il finale della fiaba?Un insegnamento: sono le capacità personali a rendere cia-scuno libero dalle proprie difficoltà e non la magia.

Volume secondo

8 Per arrivare alla Fonte, i personaggi devono superare tre prove. Quali sono queste prove e come le superano? Completa la tabella.

IN CHE COSA CONSISTE? COME VIENE SUPERATA?

prima prova una serpe bianca che chiede il “frutto del loro dolore” viene superata dando alla serpe le lacrime da bere

seconda prova una frase incisa su un sasso infitto nel terreno chie-de per proseguire di “dare il frutto della loro fatica”; per effetto di una magia non riescono a proseguire di un passo

le gocce di sudore cadute sulla pietra incisa permet-tono loro di camminare spediti verso la Fonte

terza prova un ruscello blocca il passaggio e chiede per essere attraversato il “tesoro del loro passato”

la memoria delle sofferenze vissute concede di pro-cedere oltre

9 Ognuno dei quattro personaggi che entra nel giardino della Fonte ha un problema ed esce avendolo superato. Completa per ciascuno la tabella.

PROBLEMA CHE HA PRIMA DI ENTRARE COME RISOLVE IL SUO PROBLEMA

Asha era malata di una malattia che nessuno riusciva a guarire

si sente male vicino alla Fonte e Altheda le prepara una medicina che la guarisce definitivamente

Altheda era stata derubata della casa, dell’oro che possede-va e della sua bacchetta magica; vorrebbe superare la sua condizione di povertà e bisogno

capisce di essere in grado di preparare pozioni po-tenti per guarire dalle malattie e attraverso questo mezzo potrà guadagnare quanto le è necessario per vivere

Amata è stata lasciata da un uomo che ha molto amato e soffre per questo

capisce che l’uomo che l’ha lasciata è stato crudele; perderlo è stato più un guadagno che una perdita e per questo si sente felice

il cavaliere non ha mai avuto fortuna nelle imprese che ha com-piuto

entra nella Fonte e ne esce con la stessa armatura arrugginita, ma splendente di una gloria tutta sua, che lo spinge a chiedere la mano di Amata

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I Prova d’ingresso classe seconda – Competenza lingui-stica

1 Esegui l’analisi delle seguenti forme verbali, indicando modo, tempo, forma, persona e numero, come nell’e-sempio.

10 Da tutti gli elementi del testo puoi dedurre che si tratta di:� una favola�� una fiaba� un racconto di avventura� un racconto di paura

MODO TEMPO FORMA O DIATESI PERSONA NUMERO

prese indicativo passato remoto attivo singolare 3^

stavi indicativo imperfetto attivo singolare 2^

recherà indicativo futuro semplice attivo singolare 3^

datemi imperativo presente attivo plurale 2^

affondare infinito presente attivo

tirando gerundio semplice attivo

serpeggiante participio presente attivo

avevano bloccato indicativo passato prossimo attivo plurale 3^

2 Esegui l’analisi grammaticale delle seguenti frasi, indicando con una crocetta la categoria grammaticale cui va assegnata ciascuna parola.

ARTI-COLO

DETER-MINATI-

VO

ARTI-COLO

INDETER-MINATI-

VO

NOME CO-

MUNE

NOME PRO-PRIO

VERBOCON-GIUN-ZIONE

AG-GETTIVO

PRE-POSI-ZIONE SEM-PLICE

PREPO-SIZIONE ARTICO-

LATA

PRONO-ME

il Xcielo X

era X

infiammato Xdi Xrosso Xed Xera Xormai Xtempo Xdi Xdecidere Xchi Xtra Xdi Xloro Xsi X

sarebbe bagnato

X

alla XFonte X

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NI 7 Partendo dal testo, colloca in una scala di valori i senti-

menti prevalenti in Erica, nel suo rapporto con la ginna-stica, scegliendoli tra quelli indicati in fondo.1 consapevolezza dei sacrifici da affrontare 2 necessità di migliorarsi ogni giorno3 paura della sconfitta

8 In quale modo, secondo te, si può definire il carattere di Erica? Erica è una ragazza molto decisa, che sa quello che vuole.

9 Nel testo dell’intervista una domanda dice: ”Hai qualche rituale prima della gara?”. Quale significato ha la parola “rituale”? Scrivi una definizione.Traccia di risposta: deriva da “rito”, che indica l’insieme di comportamenti eseguiti sempre nella stessa sequenza e senza varianti, secondo cui si svolge una cerimonia (sacra).

Il tema

10 La passione per qualcosa, uno sport, una forma d’arte, porta a superare difficoltà e limiti personali per raggiun-gere una “meta” importante. Credi sia un tema impor-tante nella propria vita avere qualche passione? Spiega perché.Risposta libera.

Soluzioni prova INVALSI Unità 1

A1 Quando ottiene la prima bici il protagonista del raccon-to? Ricopia la frase del testo che risponde alla domanda.Avevo poco meno di tredici anni.

A2 Quando gli capita di svolgere la prima gara?Nella primavera successiva al momento in cui riceve la bici-cletta.

A3 Che cosa spera di ottenere con la vittoria nella prima gara?� Una bici più bella�� Conquistare Daniela� Partecipare a gare più importanti� Essere famoso

A4 Scrivi quali sono state le reazioni dei compagni, dei ge-nitori e dei corridori in gara rispetto alla prima competi-zione che disputa il protagonista. Completa la tabella.

COMPAGNI DI SCUOLA

gli dimostrano stima per aver condotto bene la gara

GENITORI lo aspettano all ’arrivo della gara, anch’essi stupiti del risultato del figlio

COMPAGNI DI GARA

lo stimano perché, pur così giovane, è nel gruppo di testa; gli dicono anche di “ti-rare” lui il gruppo dei più veloci

A5 Che cosa offre il protagonista a Dick, il cane randagio che incontra alla fontana?Il panino al prosciutto che la mamma gli aveva dato per me-renda.

3 Scegli il sinonimo delle seguenti parole.Pendio� Strada�� Discesa� Salita� Collina

Scorati� Senza cuore�� Scoraggiati� Giovani� Sfortunati

Affiorare� Fiorire�� Venire a galla� Sfiorare� Accompagnare

Immediatamente� Senza fermarsi�� Subito� Senza fatica� Senza forza

Unità 1 - Le nostre passioni

Verifica delle abilità

Comprensione

1 Quando ha cominciato la sua vita da ginnasta, Erica Fasana?Erica ha incominciato fin da piccola ad allenarsi nella ginna-stica artistica.

2 Che cosa rappresenta la ginnastica per Erica? Una passione di cui non può fare a meno.

3 Perché la vita di Erica ha un’impostazione diversa da quella dei suoi coetanei? Lo sport agonistico prevede molte ore di allenamento oltre quelle di studio.

4 Dal racconto di Erica sulla partecipazione alle Olimpiadi, sai ricavare per quali gare si sono qualificate le ginnaste italiane?Per la finale a squadre.

Analisi

5 In quale senso Erica definisce il suo corpo “l’attrezzo pre-ferito”? Interpreta la sua risposta.Il corpo libero, infatti, quello che Erica Fasana definisce il suo “attrezzo preferito”, non è in sé un attrezzo, ma è costituito da una serie di esercizi che si svolgono su un’apposita pedana.

6 L’esperienza delle Olimpiadi, l’accesso al mondo degli at-leti olimpici sono momenti indimenticabili per la giovane Erica. Sottolinea nel testo gli elementi che trasmettono al lettore le emozioni dell’atleta.

Ipotesi di risposta:Non riuscirei a immaginare la mia vita senza la ginnasticaQuando siamo arrivate al villaggio eravamo tutte emo-zionatissime!Non avrei mai pensato che sarei arrivata fino a questo punto!Quando sono entrata nel palazzetto ero agitatissima, molto più agitata delle altre volteIo non ero contentissima! Sapevo che avrei potuto fare meglio ed ero molto dispiaciutaLa finale a squadre è stata la gara più bella della mia vita!Mi sembrava di sognare!Quando vado in gara mi diverto (nella competizione di corpo libero)

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I A13 Nella frase “Lo (= il panino) aveva preparato la mia mamma che, al momento della consegna, lo aveva con-dito con le solite raccomandazioni” (righe 78-80) come potresti sostituire il verbo “aveva condito”?Lo aveva accompagnato.

A14 In quale ordine compaiono le “tappe” della carriera sportiva del protagonista? Mettile in ordine: juniores dilettanteprofessionista

A15 Quale significato ha, secondo te, la lacrima che l’atleta sente scorrere dagli occhi durante l’ultima gara?A NostalgiaB Dolore fisicoC Affetto per il caneD Speranza di vincere ancora

Quesiti grammaticali

B1 In uno dei seguenti gruppi di pronomi è presente un elemento estraneo. In quale?A Possessivi: mio, tuo, loro, nostroB Numerali: primo, decimo, tre, qualcuno C Personali: gli, le, io, voiD Indefiniti: nessuno, alcuno, qualcuno, altro

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo passivo?A Gli alberi del tuo guardino sono altiB Giovanni ieri è andato a Bologna da sua ziaC Sono guardato con antipatia dall’allenatore di tennis D Mario stira le camicie del papà

B3 La parola “tesoruccio” è un:A dispregiativoB vezzeggiativoC accrescitivoD diminutivo

B4 Il verbo “aver stipulato” è:A infinito presente passivoB infinito passato attivo C infinito presente attivoD infinito passato passivo

B5 Indica il congiuntivo presente attivo, prima persona sin-golare del verbo “corrugare”.A Abbia corrugatoB Sia corrugatoC Corrughi D Corrugo

A6 Quali risultati ottiene il giovane ciclista proseguendo nella sua carriera?A Brucia le tappe, diventando subito un campione im-

portanteB Passa attraverso tutte le tappe dell’agonismo: junio-

res, dilettante, professionistaC Rinuncia dopo poco perché non ottiene risultati con-

vincentiD Ottiene buoni risultati, ma non viene mai convocato

in nazionale

A7 Che cosa porta con sé il ciclista nella sua ultima compe-tizione?Un panino al prosciutto.

A8 Nella sua prima competizione il protagonista del rac-conto ha il numero ottantacinque: per quanto puoi ri-cavare dal testo, ha un significato questo numero così alto rispetto alla “bravura” dell’atleta?A Identifica i più velociB Identifica i meno capaciC Non ci sono distinzioni particolariD I più bravi corrono con il numero più alto come si

capisce dalla parte finale del racconto

A9 Quale sport agli occhi del giovane protagonista viene più ammirato dal pubblico (soprattutto femminile)? Ri-copia la frase del testo che risponde alla domanda.

Difficilmente il ciclismo avrebbe potuto competere con il calcio, non soltanto per i soldi. Fin dalla giovane età, infatti, le donne amano osservare – non viste – l’uomo che può interessarle.

Il calcio.

A10 Dopo la caduta, il protagonista è preso dallo sconforto, ma poi cambia parere. Che cosa lo aiuta a riprendere la sua bicicletta?A La solidarietà silenziosa di DickB Un panino e un sorso d’acqua fresca alla fontanaC L’applauso dei suoi genitoriD Un poco di riposo dopo la fatica

A11 Durante la corsa conclusiva, non a caso nella memoria del protagonista ormai atleta affermato si ripresenta il ricordo del suo esordio: che cosa gli viene in mente?A Il momento della cadutaB La ragazza che non riuscì a conquistareC Il cane e la delicata vicinanzaD Il panino al prosciutto

A12 Che cosa significa l’espressione “essere in lizza”?A Essere in difficoltà conB Essere tra i primiC Essere in competizione conD Essere in lista

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NI 3 Che cos’è una lettera?

La lettera personale è uno scritto autobiografico in cui il mit-tente descrive al destinatario fatti, emozioni, ricordi e spe-ranze che gli appartengono in un dialogo diretto. La lettera presuppone una reazione autonoma del destinatario, che risponderà a sua volta con uguali caratteristiche narrative.

4 In un’autobiografia narratore, autore e protagonista coincidono?� No, perché il protagonista può essere chiunque � Non è mai chiaro, è un genere complesso �� Sì, perché chi narra è anche chi ha vissuto le vicende di

cui parla� Solo un tempo, ora non più

5 Quali tempi dell’indicativo sono prevalentemente impie-gati in un racconto autobiografico?�� I tempi storici (imperfetto e passato prossimo)� Il futuro (semplice e anteriore)� Il presente� Il trapassato prossimo e remoto

6 Chi è il destinatario di un diario personale?� Il lettore �� L’autore stesso� Il diario� Di volta in volta gli amici o gli adulti di riferimento

7 Indica che cosa si intende per mittente e destinatario di una lettera.�� La persona che scrive e quella che riceve la lettera� La persona che materialmente scrive la lettera e quel-

la che la consegna� La persona che riceve e quella che spedisce la lettera� La persona che riceve la lettera (sono due nomi diversi

per definire la stessa persona)

8 Che cosa si intende con P.S. in una lettera?� Pubblica Sicurezza�� Post Scriptum� È una sigla antica che ora non ha più significato� Posta Semplice

9 Come si svolge normalmente la narrazione in questi generi?�� In prima persona� In terza persona � Indifferentemente in prima o terza persona� Non c’è un indirizzo preciso

10 Come si presenta tendenzialmente lo stile nel diario e nella lettera personale?�� Informale � Alto� Formale � Ricercato

B6 In quale delle seguenti frasi è presente un avverbio di modo?A Le chiedo gentilmente di farmi pervenire la lettera

richiesta B Nessuno di noi ha mai detto di sì alle tue proposteC Il luogo in cui soggiorni non dà modo di riposarsiD Il modo in cui leggi non è corretto

B7 Quale dei seguenti verbi appartiene alla seconda coniu-gazione?A Nitrire B maltireC MungereD Pensare

B8 Quale delle seguenti frasi può essere definita “minima”?A Il professore leggeB Il professore legge i compitiC Il professore non sa leggere in franceseD Quando il professore legge, non c’è mai completa-

mente silenzio

B9 In quale delle seguenti frasi il soggetto è sottinteso?A Si parla spesso di teB Ho bisogno di sapere la verità subitoC Non bisogna credere ai giornali!D Domani verrà a casa nostra lo zio Giuseppe

B10 Nella frase “Risolto il problema, Claudio consegnò la verifica al professore”, “risolto” è un:A condizionale presente B aggettivo qualificativoC passato remotoD participio passato

Unità 2 - Autobiografia, diario, lettera

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è un’autobiografia? L'autobiografia è il racconto della propria vita, scritta in pri-ma persona e intorno a fatti realmente accaduti.

2 Che cos’è un diario? Il diario è la raccolta personale di eventi, incontri, sentimenti vissuti quotidianamente da chi scrive; lo scritto è ordinato per data e indirizzato al diario, come a un interlocutore fan-tastico.

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A2 Come è scritto l’invito per la festa di compleanno?A Copiando fedelmente un invito apparso su una rivistaB prendendo spunto da un invito apparso su una rivi-

sta, ma modificandone alcune partiC Dalla bambina che lo inventa del tuttoD Dalla mamma della festeggiata, imitando un articolo

apparso su un giornale per sposi

A3 Nella frase “Poi ci ho disegnato una cornice di fiorellini gialli” (righe 15-16), con quale delle seguenti espressio-ni sostituiresti il pronome ci?A A noiB Nella mia festaC Sui bigliettiniD Per i miei amici

A4 Nella frase “Ho invitato Licia, Giulio, Alex, Francesca e per-sino Rita, anche se è una spiona e mi sta un po’ antipatica” (righe 17-18), quale valore ha anche se è una spiona?A Ribadisce con forza quanto espresso primaB Contraddice ironicamente quanto espresso primaC Corregge e aggiunge un’informazione a quanto

espresso primaD Indica un’azione che avverrà dopo

2 Il testo 1 è:�� un racconto autobiografico� una lettera� un diario

3 Il testo 2 è:� un racconto autobiografico� una lettera�� un diario

4 Il testo 3 è:� un racconto autobiografico�� una lettera� un diario

Soluzioni prova INVALSI Unità 2

A1 L’espressione iniziale “Caro diario” (riga 3) fa capire che:A tutto quello che seguirà è frutto della fantasia di chi

scriveB chi scrive vuole mandare una lettera a un suo amico

lontanoC il lettore sta iniziando un’autobiografiaD siamo in presenza di una pagina di diario personale

Verifica delle abilità

1 Completa la seguente tabella, individuando le caratteristiche di contenuto e di struttura di ciascun testo. Al termine esegui l’esercizio finale.

TESTO 1 TESTO 2 TESTO 3

Contenuto in sintesi (massimo cinque righe)

La madre dell ’autrice è una donna capace di ascoltare e di accogliere le confidenze di tutte le persone amiche e di tutti i membri della famiglia, restituendo a ciascuno sere-nità senza mai fare pesare la propria condizione.

Marco Polo racconta del Tibet descrivendo la sua estensione, le abitudini di vita (sono cacciatori e agricoltori), i prodotti più im-portanti (l’oro, la seta, le spezie), la presenza di animali addomesti-cati e stravaganti per l’Occidente

La poetessa si rivolge con affetto e semplicità al fratello, parlando delle attività di casa, delle lezioni di can-to, della riunione della società fem-minile culturale della città. Raccon-ta della sua salute e chiede di quella del fratello; non trascura nemmeno le notizie sui suoi calzini.

Protagonista(uno per ogni casella)

Marta Szabò Marco Polo Emily Dickinson

Tempi e luoghi Durante l’infanzia della prota-gonista, inizio secolo a Debra-cen

Nel Duecento in Cina Lunedì mattina, il luogo non è indi-cato

Narratore Interno Interno Interno

Persona usata Prima Prima Prima

Tempi usati in prevalenza

Passato Presente Presente

Mittente e destinatario

Mittente: Emily DickinsonDestinatario: Austin Dickinson

Stile semplice, ma curato semplice e formale colloquiale

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NI A15 Quale tra le seguenti frasi è la più adatta a sintetizzare

il brano?A Chi trova un amico trova un tesoroB Tutto è bene quel che finisce beneC Chi non risica non rosicaD Per avere la pancia piena bisogna ingegnarsi

Quesiti grammaticali

B1 Nella frase “Ha insistito la mamma perché la invitassi”, il verbo invitassi è coniugato al:A congiuntivo presente B condizionale passatoC congiuntivo imperfettoD condizionale presente

B2 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo transitivo?A Il babbo ha gonfiato dei pallonciniB Alla fine ci siamo accontentatiC Bisogna essere gentili e cortesiD È gradita la tuta da ginnastica

B3 Nella frase “ieri la mia festa è stata un successone!”, ieri è un avverbio di tempo

B4 Nella frase “Io le ho chiesto, allora, come mai al suo compleanno non invita mai la vicina del piano di sopra”, allora è:A una congiunzioneB un avverbioC una preposizioneD un’interiezione

B5 In quale tra le seguenti frasi, il che è una congiunzione?A La mamma, che era in cucina, l’ha guardata senza

capireB Devo dire che la torta era davvero bellissimaC Per prima è arrivata Rita che mi ha dato un pacchetto

minuscoloD Poi sono arrivate le altre persone che avevo invitato

B6 Nella frase “L’invito della rivista era per un matrimo-nio”, era quale funzione ha? Predicato verbale.

B7 Qual è il soggetto della frase “Poi ci ho disegnato una cornice di fiorellini gialli”?Io.

B8 Quale di queste frasi contiene un complemento di ter-mine?A Io le ho chiesto come mai al suo compleanno non

invita mai la vicina del piano di sopraB Venerdì scorso abbiamo distribuito a scuola degli in-

vitiC Alla fine abbiamo litigato quasi sempreD La quinta volta, però, non la voleva fare

A5 “Lei mi ha guardato malissimo e poi, senza dire niente, si è messa a dare qualche ritocco alla mia torta” (righe 24-25). Quale aggettivo può sostituire l’espressione sen-za dire niente?A Impassibile C RigidaB Incuriosita D Annoiata

A6 Nella frase “Ne ha preparata una gigantesca a forma di claun del circo” (righe 25-26), perché la parola claun è scritta in corsivo?A Perché è una parola stranieraB Perché termina per consonanteC Perché è una parola inventata dall’autoreD Perché è scritta come si pronuncia ma non come si

scrive

A7 Come si presenta la torta? Riprendi le righe di testo che la descrivono.ha farcito un pandispagna con crema e cioccolato, lo ha ricoperto di glassa rosa e ha fatto gli occhi e il naso con gli smarties e i capelli con rotelle di liquirizia. Per la bocca ha usato ciliegine candite.

A8 Come si presenta il regalo di Giulio? Scrivi gli aggettivi che lo connotano.Non è grande ma pesante.

A9 Che cosa fanno i bambini prima di mangiare la torta?Giocano a “investigatore, morto e assassino”, Monopoli, Forza Quattro e il “gioco della sedia”.

A10 Nella frase “Quello che arriva per ultimo resta in piedi e deve fare la penitenza” (righe 48-49), da quale frase può essere sostituita l’espressione deve fare?A È eventualmente possibile che facciaB È obbligato a fareC È molto probabile che faccia D È necessario che faccia

A11 Perché Francesca deve baciare il frigorifero?Per penitenza

A12 Con quale espressione potresti sostituire siccome, man-tenendo lo stesso significato, nella frase “Siccome lei non voleva e Alex neppure” (righe 53-54)?A Quando C PoichéB Così D Mentre

A13 Che cosa indica nel testo il nome “Mastina” (riga 60)?A La mamma della protagonistaB Il soprannome dato dagli amici alla protagonistaC Il nome segreto del diarioD Il cognome della protagonista

A14 Da chi è stato fatto il regalo più gradito dalla protago-nista?Alex

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I 6 Oltre agli esseri umani nelle opere fantasy quali altri es-seri compaiono genericamente?�� Elfi, gnomi, hobbit, maghi, fate� Streghe � Draghi � Animali trasformati

7 In un fantasy possono comparire elementi magici?� No, è importante il realismo� No, ogni personaggio da con le sue sole forze umane�� Sì, sono parte integrante del racconto� Sì, sono presenti nel paesaggio

8 È importante la presenza di ostacoli e prove nello svolgi-mento della storia?� No, non si deve raggiungere niente di particolare � Sì, senza gli ostacoli non ci sarebbe l’avventura� Sì, è il Male a metterli contro il Bene � Non si può parlare di vere e proprie prove, ma solo di

compiti

9 Come si presenta il finale di un racconto fantasy?� Il Male dopo molte traversie riesce ad avere la meglio�� La storia si risolve a favore del Bene� Si lascia sempre il finale “aperto”, non si sa chi vince� Il Bene vince, perché il Male non è forte

10 Come si presenta il linguaggio nel genere fantasy?� Molto complesso e alto� Molto semplice e colloquiale�� Ricco di termini nuovi che descrivono luoghi e realtà

fantastici� Realistico e duro

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 In quale momento della giornata si svolge la scena?È sera, ha smesso di piovere, sta scendendo il buio.

2 In un primo momento l’attenzione si focalizza sul com-battimento contro il drago: quale strategia viene di-sposta?Attaccarlo con venti uomini, costringerlo a prendere il volo e poi colpirlo al ventre che è l’unico punto vulnerabile

3 In un secondo momento si mostra chi è protetto dal dra-go, ovvero una lunga fila di persone povere e malvestite guidate da un elfo e una principessa bambina: che cosa stanno cercando di fare?Stanno cercando di imboccare la gola per mettersi in salvo.

4 La terza fase della storia è costituita da una particolare decisione del Capitano: di che cosa si tratta?Il Capitano dà l’ordine di non attaccare, colpito dal coraggio della principessa bambina e dal carisma dell’elfo. Sa che per questo verrà condannato e ucciso, ma accetta fatalistica-mente questa conseguenza.

B9 Quale di queste frasi contiene un complemento di stato in luogo?A Alla fine abbiamo convinto FrancescaB Ne ha preparata una gigantesca a forma di claunC Il babbo ha gonfiato dei palloncini e li ha messi al

cancelloD Abbiamo giocato a Monopoli, a Forza Quattro e al

gioco della sedia

B10 Nella frase “Noialtri, che eravamo nascosti, ormai mori-vamo dal ridere!”, l’espressione dal ridere è un comple-mento:A di fineB di modoC di causaD di mezzo

Unità 3 - Fantasy

Verifica delle conoscenze

1 Come si definisce una storia fantasy? Una storia Fantasy è un racconto o romanzo in cui sono com-presenti generi diversi: epica, fiaba, avventura, racconto fan-tastico.

2 Quali sono le quattro parti in cui si suddivide una storia fantasy? 1 situazione iniziale2 avvio della vicenda3 sviluppo4 conclusione

3 Come si presenta l’ambientazione in una storia fantasy?�� Ambientazione fantastica, spesso di carattere medie-

vale� Ambientazione antica� Ambiente reale e riconoscibile� Ambientazione nel futuro

4 Quali sono le caratteristiche del protagonista di una sto-ria fantasy?� È un eroe negativo che si oppone al bene e lo vuole

ostacolare� È un personaggio magico e fantastico �� È un eroe positivo che deve compiere una missione a

favore del bene� È un uomo di normali qualità che compie imprese

straordinarie

5 Quali sono le caratteristiche di un antagonista nella sto-ria fantasy?� È un eroe positivo che deve compiere una missione a

favore del bene�� È un eroe negativo che si oppone al bene e lo vuole

ostacolare� È un personaggio magico e fantastico � È un uomo di normali qualità che compie imprese

straordinarie

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NI A4 Quale figura retorica è contenuta nell’espressione sui

suoi capelli “erano lucidi e folti come la criniera di un cavallo” (righe 9-10)?A Metafora C AllitterazioneB Similitudine D Personificazione

A5 Per quanto puoi dedurre dal testo le vicende narrate sono avvenute prima o dopo i romani? Giustifica la tua risposta attraverso il testo stesso.Dopo i romani; all’inizio del testo di dice che: “quattro tesori … custoditi ad Avalon fin dall’epoca in cui i romani sono giunti in questa terra”.

A6 Gawen era uno degli antichi re: quale dono eccezionale possedeva la sua spada?Essere stata forgiata con il fuoco del cielo.

A7 La Signora di Avalon ha particolare autorità: quale par-ticolare del testo avvalora questa condizione?Quando si parla dell’uso di tagliare i capelli, si dice che “la Si-gnora di Avalon non dava mai spiegazione per le sue azioni”, dunque la sua autorità è indiscussa.

A8 Quale caratteristica rende prezioso il Calice?A È di cristallo C È pieno di doniB È coperto di perle D È pieno di acqua sacra

A9 Che cosa significa nel testo l’espressione c'è “una gran-de sacralità nelle cose di ogni giorno” (righe 37-38)?Se oggetti sacri e magici possono confondersi con le cose normali allora in tutte c’è un po’ di sacralità.

A10 Che cosa accade a chi tocca gli oggetti sacri?A Muore C Non accade nienteB Viene trasformato D Diventa molto potente

A11 Perché gli oggetti sacri sono nascosti?A Perché sono pericolosi per tuttiB Perché sono pericolosi per chi è impreparato a toccarliC Perché sono fragiliD Perché non li trovino i nemici

A12 Come potresti sostituire “ascoltando con espressione rapita” (riga 19) con altre parole?A Ascoltando distrattamenteB Ascoltando con un’espressione spaventataC Ascoltando con un’espressione molto concentrataD Ascoltando con attenzione

A13 I capelli ramati sono:A rossi C neri B biondi D castani

A14 Le quattro ragazze a quale “scuola” particolare sono?A Sono a scuola di canto dal bardoB Sono a scuola di storia dell’isola di AvalonC Si stanno addestrando per conoscere misteri e magiaD Sono prigioniere e non allieve

5 Qual è la conseguenza delle azioni del Capitano e del drago?Il Capitano non attacca la colonna di straccioni, il drago la difende: la conseguenza è che uomini, donne e bambini rie-scono a entrare tutti nella gola e scomparire alla vista dei soldati.

6 Come si conclude l’episodio?L’episodio si conclude con la morte del drago che ha sacrifica-to se stesso per fare passare gli uomini.

I personaggi

7 Descrivi il drago, secondo quanto viene detto dal testo.Il drago si presenta enorme, capace di volare, con il dorso co-perto di scaglie durissime e il ventre molle e vulnerabile. Lancia fiamme dalla bocca. Ha ali verdi e il ventre bianco.

8 Descrivi l’elfo e la principessa bambina.La principessa bambina è carismatica anche se piccola,ha una corona sul capo e riesce con una calma imperturbabile, con le sue parole e il suo esempio a non fare disperdere la massa degli straccioni che stanno guidando, nonostante che tutti siano stanchi e inermi.L’elfo dimostra di saper combattere con doti straordina-rie (come il Capitano), percependo attacchi e colpi prima che vengano in realtà sferrati. Combatte a cavallo, forse è ferito.

Le caratteristiche e l’ambientazione

9 Valuta l’agire del Capitano: è positivo o negativo?Il Capitano, pur essendo nemico dell’elfo e della principessa e cerchi di contrastare il percorso degli straccioni, alla fine prende una decisione a loro favore, a costo della sua stessa vita. frose per ammirazione della bambina che non saprà mai del suo gesto, tuttavia, forse per stanchezza nei confronti di coloro ai quali deve obbedire.

10 Come si presenta il ritmo della narrazione? Si può dire sia in linea con le caratteristiche del genere fantasy?Il ritmo narrativo è sostenuto, molti sono i colpi di scena; l’at-mosfera è corale.

Soluzioni prova INVALSI Unità 3

A1 Quali sono i tesori custoditi ad Avalon?La Spada dei Misteri, la Lancia, il Piatto, il Calderone.

A2 Il dialogo che si svolge nell’isola di Avalon avviene tra:A il bardo e quattro novizieB quattro novizieC le novizie e la SacerdotessaD Viviana e il bardo

A3 Perché alle novizie erano stati tagliati i capelli? Riporta la frase che giustifica questo fatto.I capelli erano stati tagliati per comodità. Come era usanza fare ogni anno d’estate.

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380 Soluzioni del volume secondoSO

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I B10 Indica la grafia corretta tra le seguenti.A Sconcquassare C SconquasareB Sconquassare D Sconcuassare

Unità 4 - Diversi e uguali

Verifica delle abilità

Comprensione

1 Per quali ragioni i luoghi comuni hanno successo? Perché sono incontestabili, non possono essere messi in di-scussione, sono accettati e ripetuti da tutti senza riflettere sul loro effettivo significato.

2 Come si comporta la maggior parte delle persone, di fronte a una situazione che smentisce un luogo comune?� Rivede la propria opinione� Rinuncia ad avere un’opinione �� La considera l’eccezione che conferma la regola� Si inventa un’altra regola

3 I luoghi comuni hanno qualche utilità?Creano un’intesa diffusa e facile, sulla quale è difficile ci sia discrepanza d’opinione.

4 Da che cosa ha origine un luogo comune?� La verità � La tradizione� L’abitudine �� Il pregiudizio

5 Un pregiudizio impedisce di:�� conoscere i fatti veri � avere dei guai� commettere errori � perdere tempo

Analisi

6 Quale pregiudizio, secondo te, è all’origine della convin-zione che le donne al volante siano un pericolo?Il pregiudizio che le donne non abbiano capacità tecniche e meccaniche, ma abbiano solo competenze relative alla condu-zione della casa.

7 Quali autori vengono citati come esempio di due luoghi comuni: il passato migliore del presente e le nuove gene-razioni peggiori delle precedenti?Flaubert ed Esiodo, distanti tra loro molte centinaia d’anni.

8 Spiega il significato di “non c’è più religione” in relazio-ne al luogo comune che vorrebbe i giovani peggiori degli adulti che li hanno preceduti.Sembrerebbe che i giovani oggi vogliano sovvertire le normali regole di vita, insegnando a chi appartiene alla generazione precedente.

9 Che cosa significa “imparare a guardare oltre la punta del proprio naso”? Saper andare oltre le proprie convinzioni e false certezze.

Il tema

10 Che cosa significa, secondo te, “mettere in discussione le proprie certezze”? Essere aperti a tutte le concezioni di vita e di pensiero esi-stenti, senza porre prima di accoglierle le proprie convinzioni.

A15 Perché puoi dire che questo testo appartiene al genere fantasy?A Presenta una situazione realeB Presenta una situazione fantastica e magicaC Presenta un’ambientazione anticaD Presenta una lotta tra Bene e Male

Quesiti grammaticali

B1 Indica l’indicativo passato remoto attivo, prima persona singolare del verbo “percuotere”.percossi

B2 Nella frase “Paola, nel pattinaggio artistico, è la più bra-va di tutti”, quale funzione svolge di tutti?A Complemento di specificazioneB Complemento partitivo C Complemento di paragoneD Complemento di qualità

B3 Dal punto di vista dell’accento, la parola “pietà” è:A tronca C sdrucciolaB piana D bisdrucciola

B4 Individua, tra le forme verbali date qui di seguito, quel-la al modo imperativo.A Guardaste C GuarderesteB Guardate D Guardiate

B5 Indica il soggetto nella seguente frase.“In quel momento, nella classe non c’era proprio nes-suno.”Nessuno

B6 Che cos’è “benché”?A Una preposizioneB Una congiunzione coordinanteC Un avverbioD Una congiunzione subordinante

B7 Nella frase “Guardavo con attenzione il paesaggio, ma non mi ispirava nessuna emozione”, che funzione svol-ge il paesaggio?A Soggetto B Complemento oggetto C Complemento predicativo dell’oggettoD Copula

B8 Quale tra le seguenti parole è un sinonimo di “pattuire”?A Favorire C ConcordareB Determinare D Ammonire

B9 Nella frase “Il libro non era molto coinvolgente, però mi è piaciuto”, con che cosa puoi sostituire però?A Oppure C EB Tuttavia D Sia

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381Soluzioni del volume secondo

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NI A9 Che cosa fa il “contastorie” dopo aver sentito il bambi-

no che racconta la favola di Cappuccetto Rosso?A Afferma con forza che è veraB Chiede spiegazioni ai bambini solo del ruolo della

nonnaC Cerca di dimostrare che è falsa e contraddittoria D Racconta un’altra favola creata da un suo amico

A10 Come sostituiresti "Innanzi tutto" all’inizio della riga 112?A Piuttosto C InsommaB Invece D Per prima cosa

A11 Che cosa organizzano, secondo il “contastorie”, la bam-bina e il cacciatore?A Un furto ai danni del lupoB Un raggiro alla nonnaC Una fuga insiemeD Una battuta di caccia nel bosco

A12 “Ma ricordate: niente è come appare” (riga 166). Que-sto enunciato ha la funzione di formulare:A una dichiarazione C una conseguenzaB un’ipotesi D un’argomentazione

A13 Alla fine della storia il “contastorie” si rivela essere:A la nonna C la bambinaB il cacciatore D il lupo

A14 Tenendo conto di tutta la storia, come si può definire il “contastorie”?A Violento C Serio B Ingannevole D Ingenuo

A15 Come si può definire il racconto?A Fantasy C Di avventuraB Autobiografico D Umoristico

Quesiti grammaticali

B1 Quale segno di punteggiatura è sbagliato nella frase seguente?I bambini, dissero: “Una favola, una favola!”A La prima virgola C Le virgoletteB I due punti D La seconda virgola

B2 In quale delle frasi seguenti è presente una congiun-zione?A I bambini che stavano giocando a darsi la baia lo in-

travideroB I bambini si bloccarono, perché per loro un contasto-

rie rappresentava qualcosa di magicoC – Fermi, fermi! – fece il contastorie. – Voi credete alle

favole?D La domanda che non era prevista provocò molto

sconcerto

Soluzioni prova INVALSI Unità 4

A1 Come compare il “contastorie” (riga 1)?A Esce dalla piazzetta che si trova vicino al luogo in cui

giocavano alcuni bambiniB Lo incontriamo per la prima volta in un bosco ed è

tutto ciò che sappiamoC Non sappiamo con certezza da dove esca, perché il

buio della notte rende impossibile determinarloD Esce dallo stomaco di un essere strano

A2 Da che cosa si riconosce che lo strano personaggio che appare ai bambini è un “contastorie”?A Dal bavero della camicia alzatoB Dal cappuccio calato sugli occhiC Dal suo fare misteriosoD Dalla palandrana di quattro colori

A3 Nella frase “Faceva freddo e quello strano personaggio si era presentato con un fare quasi furtivo” (righe 4-5), con quale delle seguenti espressioni potresti sostituire con un fare quasi furtivo?A In modo educato C Con eleganzaB Quasi di nascosto D Rumorosamente

A4 Nella frase “così si sedettero sui ciottoli per ascoltarlo” (righe 10-11), quale valore ha l’espressione per ascol-tarlo?A Espone un fatto precedente a quanto espresso primaB Aggiunge il tempo in cui è avvenuto quanto espres-

so primaC Specifica il mezzo con cui è avvenuto quanto espres-

so primaD Indica il fine per cui è avvenuto quanto espresso prima

A5 Con quale espressione sostituiresti "Ebbene" all’inizio della riga 16?A Dunque C EppureB Ma D Poi

A6 Nella frase “Perché il primo che racconta una favola, la racconta come vuole lui” (righe 28-29), a quale parola del testo si riferisce il pronome la?A Lui C FavolaB Il primo D Che

A7 Quale tra i seguenti termini può sostituire all’unisono nell’espressione “gridarono tutti all’unisono” (riga 41)?A Interi C AmichevolmenteB Insieme D Rapidi

A8 Che cosa del “contastorie” stupisce i bambini?A Che creda ancora alle favoleB Che abbia dei modi così bruschi e poco gentiliC Che sia così mal vestitoD Che non sappia la favola di Cappuccetto Rosso

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382 Soluzioni del volume secondoSO

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I Unità 5 - Giallo

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è racconto o un romanzo giallo? È un racconto o romanzo in cui avviene un crimine di cui deve essere svelato il colpevole, attraverso l’intervento di un in-vestigatore.

2 Nel giallo sono presenti di solito due meccanismi narrati-vi: quali?

1. Si sa fin dall’inizio chi è il colpevole e il detective deve arri-vare a dimostrarlo;

2. Non si conosce il colpevole, ma il detective arriva a scoprirlo attraverso indizi, prove, uso dell’intuizione e della logica.

3 Come è caratterizzata la figura dell’investigatore nel giallo classico?� È un investigatore privato � È un poliziotto o un rappresentante delle forze

dell’ordine �� È un personaggio eccentrico� È un uomo comune

4 Come è caratterizzata la figura dell’investigatore nel po-liziesco?� È un investigatore privato �� È un poliziotto o un rappresentante delle forze

dell’ordine � È un personaggio eccentrico� È un uomo comune

5 Com’è caratterizzato l’aiutante del detective?� Non c’è mai �� È meno intelligente e perspicace del detective, ma lo

accompagna e spesso è la voce narrante della storia� È meno intelligente e perspicace del detective, ma

spesso trova la soluzione giusta� È sempre un personaggio eccentrico e comunicativo

6 Quali sono altri personaggi chiave del giallo?�� Testimoni, vittima, sospettati, colpevole� Vittima e colpevole� Testimoni e sospettati � Polizia e giudici

7 Quali delitti narrano i “gialli a camera chiusa”?�� Delitti commessi in luoghi chiusi come treni, navi, ville � Delitti commessi in luoghi storici come palazzi, salotti

e castelli � Delitti commessi in treno� Delitti commessi in un momento storico preciso

8 Quale giallo usa il ragionamento deduttivo?� Quello che arriva alla soluzione dell’enigma per via

intuitiva� Quello che alle prove fa seguire l’arresto �� Quello che dall’osservazione dei fatti porta alla solu-

zione dell’enigma� Quello che procede dalla regola all’esempio

B3 Quale delle seguenti frasi contiene un verbo di modo finito?A Come sputato fuori dal ventre della notteB Conferendogli un alone di piccolo misteroC Lo smilzo stette per qualche secondo a testa bassaD Rapinare quello scemo del lupo, portargli via tutti i

suoi tesori

B4 Nella frase “capirei se avesse sentito rumore”, il verbo avesse sentito è coniugato al:A congiuntivo imperfettoB condizionale passatoC congiuntivo trapassatoD congiuntivo passato

B5 Unisci le frasi inserendo il pronome relativo nella forma corretta.

1. Il cacciatore entra nella capanna in cui / nella quale si trova il lupo.

2. È la storia di una bambina che attraversa il bosco per andare dalla nonna.

B6 Individua gli elementi che nelle frasi seguenti hanno la funzione di soggetto e trascrivili negli spazi corrispon-denti.

1. I bimbi si guardarono tra loro, stupiti e allibiti. I bimbi 2. due si misero insieme e formarono un connubio per-

fetto. I due

B7 Nella frase “si toccò il lungo muso peloso” il soggetto:A non c’è perché è un verbo impersonaleB non c’è perché è un verbo riflessivoC c’è ed è sottintesoD c’è ed è muso

B8 Nella frase “la sua terra è invalicabile”, invalicabile è:A il soggetto C la copulaB un attributo di terra D il nome del predicato

B9 Quale di queste frasi contiene un complemento di mezzo?A Apre il pancione del lupo con un coltello e libera Cap-

puccetto RossoB Il più piccolo si alzò e disse quelle parole con una

garbata risataC – Bene – sentenziò il contastorie con un fare inaspet-

tatamente serioD Così corre come il vento, fingendo di essere lui Cap-

puccetto Rosso

B10 Quale di queste frasi contiene un complemento di unione?A Avremo agito secondo la legge in difesa delle nostre viteB Il lupo era ricchissimo, tanto ricco che metà della sua

tana era piena zeppa di fioriniC Metteremo il lupo nel letto con la vestagliaD I villani andavano con la mente all’alba quando si sa-

rebbero alzati

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NILe caratteristiche e l’ambientazione

9 L’investigatore conosce la soluzione?Sa che l’uomo che ha davanti è il colpevole, ma non perché. È il dialogo a rivelarlo.

10 A un certo punto, quando parla della banca “giusta”, l’uomo sorride al commissario con un’aria di complicità, come se volesse ottenere la sua simpatia. Come reagisce il commissario? Gli chiede di continuare, di malumore.

Soluzioni prova INVALSI Unità 5

A1 In quale città si svolge la vicenda? A Boston C New YorkB California D Los Angeles

A2 Nel testo non si dice direttamente da quanti anni sono sposati il padre e la madre di Billy, ma è possibile avan-zare un’ipotesi in tal senso. Secondo te, da quanto? Ri-copia la frase del testo che giustifica la tua risposta. “Non butterò certo via dieci anni della mia vita così facilmen-te”. Sono sposati da dieci anni, quindi.

A3 Da come il racconto è presentato, si capisce che Billy viene a sapere dei problemi tra padre e madre ascoltando un dialogo, che lui non capisce a pieno, ma che lo spaventa comunque molto. Ricava dal testo quali sono le parole che Billy non capisce bene e che lo preoccupano di più.“infatuazione” e “affidamento”.

A4 Perché la madre di Billy non vive più nella grande casa vicino al parco? A A causa della governante, la signorina M’GovernB A causa di un’altra donna, Jerryl JonesC A causa di un trasferimento improvviso in un appar-

tamentino in albergoD A causa del rapimento del figlio

A5 In quale modo scompare Billy? Segna a margine la se-quenza in cui si riferisce il fatto: dalla riga 45 alla riga 49.

A6 In quale giorno della settimana?A La domenica C Il mercoledìB Il venerdì D Non viene detto nel testo

A7 In quale luogo scompare? Ricopia l’informazione dal testo.All’uscita dal parco verso il West Side.

A8 Per quali ragioni si sospetta che Billy sia stato rapito? Metti una crocetta sulle informazioni corrette.

I genitori sono molto ricchi I genitori stanno per separarsi I giornali si occupano spesso dei genitori Il padre vuole divorziare e risposarsi con un’altra donna Poco prima del fatto un giornalista ha pubblicato un articolo sugli spostamenti di Billy del venerdì

Il bambino è traumatizzato dalla sua nuova vita

9 Che cos’è la suspense?� La tensione�� L’attesa verso qualcosa che accadrà e che conclude l’a-

zione in atto� Il desiderio crescente di vedere risolto l’enigma� La sospensione della fine del giallo

10 Come si presenta lo stile del giallo?� Semplice e scorrevole � Complesso e alto�� Scorrevole e ricco di dialoghi� Narrativo e riflessivo

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 Da quanto tempo era morta la moglie dell’uomo interro-gato dal commissario? Da quattordici mesi.

2 Come era avvenuta la morte della moglie? Era stata aggredita per una rapina e uccisa.

3 Come mai l’uomo aveva una pistola? Voleva frequentare il tiro a segno e ammirava in genere le armi.

4 Che cosa premedita di fare l’uomo?Fare da esca per vendicarsi

5 Come porta a termine il suo piano? Facendo da esca, andando a prelevare a un bancomat in modo tale da attirare l’attenzione dei rapinatori.

I personaggi

6 Poco dopo l’inizio del testo, il narratore descrive l’uomo: individua con precisione l’inizio e la fine della descrizio-ne e indica quali tipi di indicazioni prevalgano, se quelle riguardanti il fisico o il carattere.Da “sono sempre stato un tipo scrupoloso” a “camicia”.

7 Dal breve racconto, appare un’immagine controver-sa dell’omicida: da un lato, appare “mite” e sensibile, dall’altro si intuisce che è un uomo strano e che cova istinti violenti. Indica alcuni elementi per ciascuno dei due diversi modi di essere. Mite: la moglie si sarebbe preoccupata, vedendolo maneggiare armi e lui rinuncia a farlo; piangeva ricordando la moglie morta.Violento: gli piaceva guardare e curare la pistola e avrebbe voluto acquistarne altre; avrebbe voluto schiacciare come insetti i giovani che vedeva sui pullman o per strada.

8 Quando parla delle pistole, l’uomo dimostra di avere per queste un’attrazione morbosa, non normale. Da quali sue affermazioni lo si capisce? Per esempio quando dice: “Mi piaceva guardarla, soppe-sarla… Quando sono tenute bene, pulite col panno morbido sembrano gioielli”.

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384 Soluzioni del volume secondoSO

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I A15 Per spiegare il suo comportamento, Billy dà una motiva-zione, anche se la vera ragione per cui ha agito in quel modo è un’altra. Completa le frasi che seguono.

gli sembrava una cosa eccitante

modo che i genitori tornassero insieme

Quesiti grammaticali

B1 In “Qualunque fosse la ragione” qualunque è:A aggettivoB pronomeC avverbioD nome

B2 In “Era stata ripetuta più volte anche una parola scono-sciuta” la forma del verbo è attiva o passiva?Passiva.

B3 Nella frase “Ah, la ragazza che se ne sta lì seduta con il muso?” ah quale funzione ha?A VerboB AvverbioC InteriezioneD Esclamazione

B4 Nell’espressione “qual era l’indirizzo” quale funzione ha qual?A Pronome dimostrativoB Aggettivo interrogativoC Pronome personaleD Aggettivo qualificativo

B5 “Fotografatissima” è:A un aggettivo di grado superlativoB un nome C un avverbio al grado superlativoD un predicativo del soggetto

B6 Identifica i seguenti complementi provenienti tutti dal-la stessa proposizione:Le ricerche: soggettoDel piccolo Billy Harper: complemento di specificazioneCondotte: attributo del soggettoPer tutta la notte: complemento di tempo continuatoIn tutta la città: complemento di stato in luogoNon avevano dato: predicato verbale Alcun frutto: complemento oggetto

B7 Che cosa significa l’espressione “qui non si cava un ra-gno dal buco”?A Non si scova un mostroB Non si arriva a un risultatoC Non si agisce con buon sensoD Non si trova qualcosa di marcio

A9 Dove si era nascosto Billy? A Nella casa della madreB Nella soffitta della casa del padreC Nel parcoD Nella casa della governante

A10 Il racconto incomincia con un’anticipazione dello svolgimento dei fatti, che contiene anche una spie-gazione del fatto per cui l’ispettore Queen non ha chiesto l’intervento dell’FBI. Si trova alla riga 7 .

A11 Quali sono gli elementi della lettera di riscatto che non convincono Ellery e l’ispettore Queen? Distinguili tra:

l’indirizzo scritto in modo rozzo, il timbro postale (di due ore dopo il rapimento)

la richiesta di trovarsi a Los Angeles alle 11.15 della mattina

A12 In assoluto, quale particolare della lettera anonima la-scia più perplesso Ellery?A Il fatto che l’orario per la consegna del riscatto pre-

ceda l’ora del rapimentoB Il fatto che il luogo previsto per la consegna non sia

precisoC Il fatto che i riferimenti per il riscatto riguardino una

consegna a Los Angeles anziché a New York, senza calcolare i tempi materiali di spostamento da una cit-tà all’altra

D Il fatto che venga chiesta una cifra spropositata e impossibile da racimolare per la famiglia

A13 Durante l’inchiesta, i sospetti cadono su diverse perso-ne, ciascuna delle quali ha un particolare motivo per cui potrebbe essere sospettato e un particolare che sem-brerebbe a prima vista confermare i sospetti. Completa la tabella.

PERSONA SOSPETTATA

MOTIVO DEL

SOSPETTO

PARTICOLARE CHE CONFERMA

I SOSPETTI

Ralph Klein-schmidt

era stato li-cenziato sen-za benservito

non si sa dove abi-ta e sembra irrag-giungibile

padre la busta della let-tera

madre vuole vendicar-si del padre

la carta da lettere

A14 Ricopia le precise parole con cui Ellery spiega che il rapi-mento deve essere per forza una messinscena allestita da un bambino.Un adulto ritardato, forse, sergente. Ma un bambino di sette anni, per sveglio che sia, sarebbe certo scusato per questa ignoranza.

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NI 7 Uno dei meccanismi del comico è l’esagerazione: in che

cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso errore�� Nell’accentuare in modo eccessivo qualche situazione� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta o contraria di

quella che ci si aspetta

8 Uno dei meccanismi del comico è la sorpresa: in che cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso errore� Nell’accentuare in modo eccessivo qualche situazione�� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta o contraria di

quella che ci si aspetta

9 Che cos’è la caricatura?� Il sorriso amaro intorno a una situazione� I difetti di una persona�� La deformazione un po’ grottesca di un personaggio

o di una situazione� La riflessione su alcuni temi di carattere comico

10 Quali aspetti della lingua caratterizzano un racconto co-mico?� Un registro alto, perché il genere comico è colto�� I giochi di parole, l’uso di un registro piano per essere

accessibile a tutti� Il discorso indiretto più che il dialogo� Il linguaggio discorsivo

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 Analizza i riferimenti al tempo e indica con precisione:

l’una e mezza di pomeriggio

nove del mattino

una crisi di nervi

alle tre

due e trenta

2 Di quale materiale è la valigia, stando alle parole di chi sta raccontando? vitello

3 Quali giudizi dà, invece, sul materiale della valigia il si-gnore della camera accanto? Dice che è poco elastica e deve essere di bue vecchio

I personaggi

4 Il protagonista tenta di chiamare in aiuto, direttamente o indirettamente, diverse persone: quali, nell’ordine? Giacomo, Manolo, il vicino di stanza

B8 Alla riga 23 si dice che il piccolo Billy aveva frainteso il nome “modella”. Quali sono i due significati attribuiti alla parola?a. modellino (giocattolo)b. modella per le sfilate di moda

B9 Quale uso dell’aggettivo riconosci nell’espressione “il più grande uomo del mondo”?A Superlativo assolutoB Superlativo relativoC Comparativo di maggioranzaD Comparativo di minoranza

B10 Quale significato attribuisci all’espressione “la signorina M’Govern si era seccata”?A Era dimagritaB Si era risentitaC Si era messa a strepitareD Si era girata di scatto

Unità 6 - Comico

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è un testo comico?Si tratta di un testo che suscita la risata in modo aperto.

2 Che cos’è un testo umoristico?Si tratta di un testo che fa sorridere, proponendo però una riflessione su temi seri.

3 Un racconto comico da che cosa prende spunto?� Da una situazione immaginaria�� Da una situazione reale� Da un fatto che sembra vero ma non lo è� Da una fantasia

4 Di solito al protagonista si affiancano alcuni personaggi secondari: qual è il loro compito?� Contrastare il protagonista�� Dargli lo spunto per creare situazioni comiche� Essere più spiritosi di lui� Essere il suo opposto

5 Uno dei meccanismi del comico è l’errore: in che cosa consiste?� Nella ripetizione insistita dello stesso errore� Nell’accentuare in modo eccessivo qualche situazione� Nell’inserimento di un finale inatteso�� Nel verificarsi di una situazione opposta o contraria di

quella che ci si aspetta

6 Uno dei meccanismi del comico è la ripetizione: in che cosa consiste?�� Nella ripetizione insistita dello stesso errore� Nell’accentuare in modo eccessivo qualche situazione� Nell’inserimento di un finale inatteso� Nel verificarsi di una situazione opposta o contraria di

quella che ci si aspetta

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386 Soluzioni del volume secondoSO

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I A6 Il testo può essere diviso in due parti. Quali?A La prima intorno all’equivoco sulla parola “fresco” e

la seconda intorno all’equivoco sull’espressione “far-si vento”

B La prima intorno all’equivoco sulla parola “pesce” e la seconda intorno all’equivoco sulla parola “ventaglio”

C La prima intorno all’equivoco sulla parola “caldo” e la seconda intorno all’equivoco sulla parola “pesce”

D La prima intorno all’equivoco sulla parola “scolla-tura” e la seconda intorno all’equivoco sulla parola “ventaglio”

A7 Spiega in quale modo viene inteso il senso della parola “fresco” dai due personaggi.

freddoappena pescato

A8 Sottolinea nel testo la domanda e la risposta attraverso le quali si genera il secondo equivoco verbale.– Si fa vento con il pesce?– No con un ventaglio – disse il pescivendolo.

A9 Quale effetto comico crea la battuta finale del signor Veneranda “altrimenti lei mi fa perdere tutta la giorna-ta” (righe 31-32)?A Assurdo C EquivocoB Estremo D Doppio senso

A10 Farsi vento con il pesce è un:A assurdo C gioco di paroleB equivoco D ripetizione

A11 La parola “pescivendolo” è:A sempliceB compostaC astrattaD dispregiativa

A12 C’è differenza tra “freschissimo” e “molto fresco”? A No, sono entrambi forme del superlativoB Sì, uno è comparativo e l’altro è superlativoC No, sono entrambi aggettivi di grado positivoD Sì, uno è una forma semplice e l’altro composta

A13 Scrivi un altro significato per la parola “scollatura” pre-sente nel testo alla riga 5.Distacco tra due parti, prima unite.

A14 Scrivi un sinonimo di “farsi vento” (riga 25). Sventolarsi

A15 Quando il pescivendolo balbetta nel rispondere, che cosa dimostra?A Di essere in imbarazzoB Di essere confusoC Di essere stancoD Di essere distratto

5 Chi racconta si comporta in modi diversi nei confronti della valigia. Quale atteggiamento ha in un primo mo-mento? Affettuoso

6 Quando il protagonista vede che non ottiene risultati, cambia comportamento e compie un gesto che gli pro-cura dolore. Quale? Dà una pedata alla valigia

Le caratteristiche e l’ambientazione

7 Quali sono gli elementi del testo che lasciano pensare che la valigia sia vista come un essere animato? Il protagonista le parla

8 Quando chi sta raccontando parla alla valigia, usa dei diminutivi (“scarpettine”, “valigina”). Con questa scelta, quale idea della valigia vuole dare? Vuole quasi coccolare la valigia e blandirla, per farla chiudere.

9 L’elemento comico finale è abilmente preparato sul pia-no narrativo, perché già in precedenza chi sta raccon-tando aveva detto come era vestito. Spiega, però, come riesce il narratore a far passare quasi inosservato questo fatto, indicando all’interno di quale ragionamento ven-ga presentata questa osservazione. Il particolare viene inserito all’interno del ragionamento sul tempo piegato dal protagonista a preparare la valigia: dalle nove del mattino non aveva fatto altro che provare a prepa-rarla e non si era neanche vestito. In seguito l’informazione non viene più ripetuta.

Soluzioni prova INVALSI Unità 6

A1 Chi sono i personaggi del testo?Il signor Veneranda e il pescivendolo

A2 Dove e quando si svolge la scena?A In una giornata calda al mercatoB In un negozio durante ferragostoC Al mattino vicino a una bancarella di mercatoD A primavera al mercato del pesce

A3 Quale effetto comico ottiene l’espressione “se è molto fresco, me ne metta un mezzo chilo dentro la scollatura della camicia” (righe 4-5)?A AssurdoB CaricaturaC ErroreD Estremo

A4 Per quale motivo si parla del ventaglio?Perché si introduce l’elemento del caldo rispetto al quale difendersi.

A5 Per che cosa viene scambiato dal signor Veneranda?Il signor Veneranda lo confonde con il pesce, giocando sulle parole.

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387Soluzioni del volume secondo

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NI B9 Nella frase “Un giorno i genitori lo portarono al giardi-

no zoologico”, lo svolge la funzione di:A soggetto C attributoB complemento oggetto D complemento di termine

B10 Quale di queste frasi contiene un complemento di termine?A I genitori erano molto fieri del loro bambino e gli pro-

misero una torta B Paolo rimase chiuso nella stanzetta a fare calcoli su

calcoliC Smise di andare a scuolaD I genitori aspettavano sempre con fiducia

Unità 7 - Emozioni

Verifica delle abilità

Comprensione

1 Dove si svolge la scena?In Cina in una casa di campagna, all’esterno

2 In quale stagione?D’estate, come si deduce dal grande caldo

3 Chi sono i protagonisti della situazione descritta?Un padre e un figlio trentenne

4 Chi sta parlando è il figlio dell’uomo che ha dato lo schiaffo? Giustifica la tua risposta.Sì è il figlio che parla in prima persona, descrivendo il padre e le sue azioni

5 Quale particolare del corpo del padre viene posto in evi-denza nella descrizione della scena?Le braccia e soprattutto le mani

6 Quale oggetto viene fatto notare nell’abbigliamento del padre?Il cappellaccio di paglia

Analisi

7 Prova a rilevare di quante emozioni si parla nel testo: elencale e indicane l’intensità dividendole in due colon-ne una dedicata al padre e l’altra al figlio.Padre: agitazione, freddezza, tristezza;Figlio: cuore duro come il ghiaccio, oscure e aspre emozioni; pietrificato; terrorizzato; sbigottito.

8 Che cosa significa a tuo parere la frase “Il fatto che mi abbia picchiato, va interpretato come l’ultima disperata battaglia prima di cedere il potere”?�� Si tratta dell’autorità del padre che non verrà più

esercitata sul figlio che ormai ha trent’anni� Si tratta dell’impossibilità di picchiare un figlio dopo

una certa età� Sottintende il fatto che il figlio se ne andrà� Si tratta della capacità del figlio di rispondere al pa-

dre, ora che è grande

Quesiti grammaticali

B1 L’aggettivo bravissimo è un:A superlativo relativoB comparativo di maggioranzaC superlativo assolutoD comparativo di uguaglianza

B2 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo passivo?A L’impresa era difficilissima B I genitori erano molto fieri del loro bambinoC Paolo era il primo della classeD Una torta a forma di dodecaedro fu promessa a Paolo

B3 Nella frase “se fosse riuscito a trovare l’ipotenusa dell’e-lefante ne avrebbero parlato tutti i giornali”, il verbo avrebbero parlato è coniugato al:A congiuntivo imperfettoB congiuntivo passatoC condizionale passatoD condizionale presente

B4 Per ciascuna delle seguenti frasi, trascrivi gli avverbi di tempo nello spazio sottostante. 1. I genitori aspettavano sempre con fiducia.2. Si rese conto subito che questa volta l’impresa era

difficilissima.1. sempre 2. subito

B5 In quale delle seguenti frasi il che è un pronome relativo?A Gasparino si mise in testa che voleva calcolare l’ipo-

tenusa B Si rese conto subito che questa volta l’impresa era

difficilissimaC Dedicò tutta la sua vita a risolvere questo problema

che lo avrebbe reso famosoD Risponde che sta calcolando la forza del vento

B6 Nella frase “Forza Gasparino, dicevano i genitori”, qua-le parola svolge la funzione di soggetto? Individuala e trascrivila di seguito.genitori

B7 Nella frase “Gasparino era un campione”, campione ri-copre la funzione di:A soggettoB nome del predicatoC copulaD attributo

B8 Il soggetto del verbo sapeva nella frase “Sapeva calco-lare la quadratura del cerchio” è: A sottintesoB la quadraturaC non c’è, perché il verbo sapere è impersonaleD è espresso dal verbo calcolare

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I A8 Qual è la frase che, a tuo giudizio, esprime meglio la felicità di Nagib? Riscrivila.Sono in estasi, pervaso da una sensazione strana.

A9 Perché i due ragazzi sono “avvolti nella colpa” (riga 23)?A Perché non dovrebbero incontrarsi da soliB Perché la loro relazione è clandestinaC Perché sono troppo giovani per essere innamoratiD Perché la famiglia e la gente del quartiere non lo

permettono

A10 Quali emozioni provano i due ragazzi? Il testo ne ripor-ta due con i nomi relativi: quali?a. gioiab. estasi

A11 Perché vengono citati i “fantasmi” nell’ultima riga del testo?A Perché fanno paura più degli uomini realiB Perché si trovano nel cimiteroC Perché i due ragazzi hanno pauraD Perché non ci sono persone intorno

A12 Che cosa significa l’espressione “con la coda dell’oc-

chio” (riga 7)?A Con gli occhi chiusiB In modo timido, senza che altri vedanoC In modo chiaro, esplicitoD Con una certa rabbia

A13 Che cosa significa l’espressione “nel contempo” (riga 8)?A In un altro momento C Nello stesso tempoB Subito dopo D Appena prima

A14 Che cosa significa “persistente” (riga 20)?A Insistente C ContinuoB Resistente D Inutile

A15 Perché per due volte il protagonista del racconto dice di provare una sensazione “strana”? Spiegalo in una breve frase.

Perché non sa ancora definire bene i sentimenti che prova e dare loro un nome preciso.

Quesiti grammaticali

B1 “In classe tutti siamo seduti su un’unica stuoia”: quale complemento riconosci in su un’unica stuoia?Stato in luogo

B2 “Durante la pausa per il pranzo”: quale complemento riconosci in per il pranzo?Complemento di fine

B3 “Continuo verso casa”: quale complemento riconosci in verso casa?Moto a luogo

9 Quale significato ha nella scena il cappellaccio di paglia? Può rappresentare a tuo giudizio l’autorità del padre verso il figlio? Giustifica la tua risposta.Il cappello di paglia stretto tra le mani e che provoca terrore nel figlio sembra appunto l’autorità del padre, che sta sfal-dandosi e che forse si sfalderà in mille frammenti. Viene vista con timore e con desiderio.

Il tema

10 Quanto è importante l’emozione nei rapporti famigliari? Il testo riporta un’esperienza particolare, di confronto duro, ma può esserci anche una dimensione di coinvolgi-mento diversa?Risposta libera.

Soluzioni prova INVALSI Unità 7

A1 Come trascorrono l’intervallo di pranzo gli allievi della scuola?A Mangiando seduti con la faccia rivolta al muroB Giocando nel cortile della scuolaC Leggendo seduti sulla stuoia in classeD Mangiando seduti sulla stuoia in classe

A2 Come si comporta Nagib, il narratore, con Darwisha du-rante la pausa pranzo?A Divide con lei il pranzoB Le siede accanto in silenzioC La guarda con la coda dell’occhioD Cerca di parlare con lei

A3 Che cosa fa Nagib all’uscita della scuola?Segue Darwisha

A4 In quale occasione Nagib scopre dove gioca solitamente Darwisha?Durante la festività dei morti

A5 Come si danno appuntamento i due ragazzi?A Con un biglietto B Con gli sguardiC Con il telefonoD Si incontrano per caso

A6 Le festività dei morti sono proprie della religione isla--

nata al cimitero in compagnia dei defunti, consumando, quindi, lì anche i pasti. Ciò che fanno i due ragazzi in-contrandosi è quindi:A in accordo con le abitudini della festaB una trasgressione rispetto a quanto dovrebbero fareC una parte del ritualeD un incontro tra i tanti

A7 Dove siedono, quando Nagib raggiunge Darwisha nel vicolo?Sulla soglia

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NI 6 Come si chiama la figura retorica che si ha quando la

frase non termina con la fine del verso, ma prosegue in quello successivo, con elementi strettamente legati al verso precedente?� Similitudine �� Enjambement� Allitterazione � Epifora

7 Quando il poeta dispone quattro termini incrociandoli tra loro, che figura retorica usa?� Enjambement � Epifora�� Chiasmo � Metafora

8 Che cos’è una metafora?� È un paragone esplicito tra due termini�� È un paragone implicito fra due termini� È un accostamento di termini appartenenti a ambiti

sensoriali diversi� È la personificazione di un’idea

9 Che cos’è una sinestesia?� È un paragone esplicito tra due termini� È un paragone implicito fra due termini�� È un accostamento di termini appartenenti a ambiti

sensoriali diversi� È la personificazione di un’idea

10 Che cos’è la parafrasi?� La riscrittura in prosa del testo poetico interpretandolo� Il commento al contenuto del testo�� La riscrittura in prosa del testo, sciogliendo i versi, ma

rispettandone il significato� L’analisi approfondita di forme e contenuto del testo

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 In quante strofe è suddivisa la poesia e quanti versi pre-senta ciascuna strofa?La poesia è divisa in tre strofe: la prima presenta tre versi; la seconda nove; la terza un solo verso.

2 Individua lo schema di rima.ABCDCDEFGHHG G

3 Quali versi presentano una rima baciata?I versi 10-11 e 12-13.

4 Alcuni versi, a volte anche a una certa distanza tra loro, presentano consonanze. Individuali.Versi 7-8 perfetta/gatta; versi 6-9 carezza/pazza.

Le figure retoriche

5 Quale figura retorica riconosci nell’espressione “come te”?Similitudine.

6 Nella poesia si riscontrano ripetizioni ravvicinate di paro-le o di espressioni. Individuale e indica come sono defini-te queste figure retoriche.Sono anafore ai versi 4-5 non/non; ai versi 11-12 che/che.

B4 Trasforma “esco” nella voce del passato remoto corri-spondente nel tempo e nella persona.uscii

B5 A quale categoria appartiene “gliene”?A Articolo C AvverbioB Pronome D Verbo

B6 Nella frase “Sono bloccato da una sensazione strana e persistente” il verbo ha forma attiva o passiva?passiva

B7 Esaminando ancora la frase riportata dall’esercizio pre-cedente, quale complemento risulta essere “da una sen-sazione strana e persistente”?Complemento di causa efficiente

B8 Nella frase “la trovo sulla porta, che mi attende”, che ha funzione di pronome relativo e si riferisce a Darwisha la ha funzione di pronome personale e si riferisce a Darwisha.

B9 Nell’espressione “la bacio e la abbraccio”, la ha funzio-ne di:A complemento oggettoB soggettoC complemento d’agenteD complemento di modo

B10 Come potresti sostituire eppure nella frase “eppure non ho il coraggio di andarci di giorno”?ma

Unità 8 - Poesia

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è un testo poetico?La poesia è un componimento scritto in versi secondo un de-terminato ritmo, creato dagli accenti ritmici e dalle pause.

2 Che cosa sono il verso e la strofa?Il verso è l’insieme di una o più parole scritte sulla stessa riga, dopo l’ultima della quali si va a capo. La strofa è un insieme di versi aggregati secondo particolari criteri.

3 Come si chiamano rispettivamente la strofa costruita da sei versi e quella costituita da otto?� Terzina e sestina � Sonetto e ottavina�� Sestina e ottavina � Ottavina e quartina

4 Quale fenomeno si ha quando due versi presentano nel-la loro parte finale lettere uguali a partire dall’accento?� Un’allitterazione � Una consonanza�� Una rima � Un sonetto

5 Come si chiamano i versi che non rimano tra loro?� Assonanza � Sonetto�� Versi sciolti � Consonanza

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I 6 Come vengono caratterizzati tendenzialmente i perso-naggi?� Rendendo ridicolo il loro abito� Usando esclusivamente le maschere tradizionali della

commedia italiana�� Mettendo in ridicolo difetti e debolezze� Gli autori lavorano solo parzialmente sul personag-

gio, preferiscono caratterizzare la vicenda

7 Che cos’è la beffa nella commedia?�� È un inganno fatto dai poveri e dai deboli a danno dei

potenti� È un mezzo per far ridere� È un modo per ottenere ciò che si vuole� È un meccanismo dell’assurdo

8 Come si presenta il linguaggio nella commedia?� Alto e sofisticato� Spesso drammatico�� Colloquiale e ricco di giochi linguistici� Sobrio

9 Come si presenta il ritmo di una commedia?� Lento �� Sostenuto e rapido� Scorrevole e misurato � Ad alti e bassi

10 Quando possiamo collocare l’inizio del genere comico?� Con Shakespeare�� Con il mondo antico greco e romano� Con Goldoni� Con Molière

Unità 10 - Una bella differenza

Verifica delle abilità

Comprensione

1 Che cosa immagina l’autore in apertura del testo?Di sbarcare dall’aereo in un luogo lontano e sconosciuto; ri-produce la sensazione di straniamento che si prova quando tutto è nuovo.

2 A quali parole è affine la parola straniero?“strano” ed “estraneo”

3 Che cosa è necessario fare per entrare in contatto con il luogo in cui si arriva?Per capire è necessario leggere, vedere, parlare, pensare. E non basta, il modo migliore è quello di mettersi nei panni di quegli “stranieri”.

Analisi

4 Zucconi dice che entrando in contatto con una popola-zione straniera si sente dentro una ”cosa straordinaria”: di che cosa si tratta, secondo te, alla luce di tutto quanto detto nel testo?È la sensazione provocata da vedere situazioni molto diverse dalle abituali eppure molto simili, perché tutti compiono atti molto vicini ai propri.

7 Secondo te, per quale motivo il poeta ha voluto isolare l’ultimo verso?Per mettere in evidenza il rapporto che lega la gatta e la ra-gazza, che costituisce il motivo dominante dell’intera poesia.

L’analisi dei contenuti

8 Che cosa è successo alla gattina e perché?È diventata magra perché è malata d’amore

9 Quali sentimenti dovrebbe provare la padrona verso la gattina?Una profonda tenerezza, dovrebbe sentirla vibrare sotto le sue carezze.

10 Come si presenta la gatta agli occhi del poeta?Perfetta.

11 A chi assomiglia la gatta, secondo il poeta?Alla ragazza.

12 Il poeta non dice che cosa cercava la ragazza, quando tutti dicevano “è pazza”, ma lo si può intuire dal ragio-namento complessivo. Che cosa cercava, secondo te?La persona oggetto del suo amore.

La parafrasi

13 Scrivi la parafrasi del testo, scegliendo con cura le parole.

Unità 9 - Teatro

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è la commedia?La commedia è un componimento teatrale che ha lo scopo di suscitare il riso e si conclude con il lieto fine. Attraverso la risata, inoltre, vuole fare riflettere su qualche tema impor-tante.

2 Che cosa sono atti e scene?Gli atti e le scene sono le parti costitutive della struttura del testo teatrale.

3 Come è costruito il testo di una commedia, dal punto di vista della struttura? Completa il testo che segue.Il testo si apre con una situazione iniziale, che è di equili-brio costituisce la rottura dell’equilibrio iniziale -turandosi in atti e sceneche presenta sempre il lieto fine.

4 Spesso nella commedia si fronteggiano personaggi che appartengono a categorie sociali diverse, quali?� Uomini e donne � Commercianti e garzoni�� Nobili e umili � Servi e maschere

5 Quali vicende presenta tendenzialmente la commedia?�� Quotidiane � Storiche� Eccezionali e irripetibili � Fantastiche

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NI A7 Nella frase “L’arredamento è semplice: ci sono pochi

mobili o utensili in vista” (righe 14-15), quale funzione ha l’uso dei due punti?A Serve a introdurre la ragione, la causa della frase

“L’arredamento è semplice” B Serve a introdurre un elenco di coseC Serve ad anticipare un commento sulle abitudini dei

giapponesiD Serve ad anticipare un discorso diretto

A8 Come mangiano i giapponesi in una casa tradizionale?A SdraiatiB Inginocchiati su una stuoiaC Seduti a un tavoloD Inginocchiati su un cuscino

A9 La parola “futón” (riga 18) è di origine giapponese.

A10 Spiega perché la casa giapponese ha suscitato ammira-zione negli architetti del mondo.Perché ogni parte dell’arredamento assolve a una funzione precisa e non superflua.

A11 Che cosa si intende con “rovescio della medaglia” (riga 27)?A Gli aspetti negativi di qualcosaB Il vero prezzo di un oggettoC La natura ambigua di un fenomenoD Un secondo uso nascosto di uno strumento

A12 Perché, in caso di crollo, una casa tradizionale giappo-nese può essere pericolosa? Ricopia la frase che riporta l’informazione richiesta.La loro struttura è abbastanza pesante da causare gra-vi danni alle persone e agli oggetti, in caso di crolli (righe 30-31).

A13 Il testo tratta:A solo della casa tradizionale dei giapponesi B della casa tradizionale dei giapponesi, ma anche di

quella modernaC delle case preistoriche del GiapponeD delle case giapponesi in confronto a quelle europee

A14 Qual è la funzione del testo che hai letto?Informare.

A15 La descrizione del testo a quale delle categorie esami-nate nell’Unità appartiene: stare, migrare, viaggiare?Stare.

Quesiti grammaticali

B1 Indica quale dei seguenti è un pronome personale.A Qualcuno C ViB Quello D Uno

B2 In quale delle seguenti frasi il soggetto è sottinteso?A Alla fine, ci siamo resi conto dell’amara verità B Il professore vorrebbe interrogarti domaniC Non bisogna mai credere a Giovanni!D Arriva il postino tra qualche minuto

5 Che cosa significa l’affermazione finale “tutti considera-no quelli che sono diversi da loro ‘strani’ e ‘stranieri’”?Che tutti siamo stranieri per qualcuno.

6 Credi sia condivisibile l’affermazione di Zucconi che tutti i popoli, per quanto diversi tra loro, sono tutti fatti da persone che desiderano le stesse cose?Risposta libera.Zucconi suggerisce motivazioni in proposito.

Il tema

7 Pensi che in questo testo sia presente un invito a stringe-re una relazione con un altro popolo solo dopo averne approfondito la conoscenza?Risposta libera.Zucconi crede di sì.

Soluzioni prova INVALSI Unità 10

A1 Quali materiali naturali sono indicati nel testo?A Legno, paglia, plasticaB Fibre vegetali e metalloC Legno, carta e pagliaD Legno, terracotta e paglia

A2 La casa tradizionale giapponese:A poggia su un basamento molto alto rispetto al suoloB non ha fondamentaC ha fondamenta alte 50 cmD non ha tetto

A3 Nella frase “A volte non ha finestre” (riga 5), a chi si riferisce il soggetto sottinteso?Alla casa

A4 In quale momento si vive “praticamente all’aria aperta” (righe 7-8)?Di giorno

A5 Che cosa significa “asportabili” (riga 8)?A Che possono essere toltiB Che devono essere toltiC Che possono essere venduti a pesoD Che possono essere abbattuti

A6 Che cosa indica la congiunzione o nella frase “ci sono tramezzi asportabili o scorrevoli” (righe 8-9)?A Che in una casa tradizionale giapponese i tramezzi

possono essere sia di tipo asportabile sia di tipo scor-revole

B Che in una casa tradizionale giapponese i tramezzi sono solo asportabili

C Che in una casa tradizionale giapponese ci sono solo tramezzi scorrevoli

D Che in una casa tradizionale giapponese non posso-no coesistere tramezzi dei due tipi indicati nel brano

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I 2 Quando si può dire che gli eventi narrati sono organizza-ti secondo l’intreccio?Quando non seguono un ordine temporale, cronologico, ma nella narrazione intervengono scarti temporali.

3 Indica i due principali scarti o variazioni temporali che possono essere presenti a livello di intreccio. Definiscili brevemente.Analessi (o flashback) e prolessi (o flashforward). L’analessi è il ritorno del narratore a fatti precedenti; è un racconto re-trospettivo, che serve per lo più a chiarire le cause di qualco-sa. La prolessi è, al contrario, l’anticipazione di qualcosa che accadrà.

4 Completa. Quando in un testo gli eventi sono raccontati secondo

l’intreccio, fabula e intreccio non coincidono, ma divergono.

5 A tuo giudizio, le variazioni temporali compaiono di più in una narrazione breve oppure in una narrazione este-sa? Motiva la tua risposta. Le anacronie vengono usate soprattutto nelle narrazioni estese, per spiegare fatti accaduti nel passato oppure per anticipare quello che accadrà; più un testo è complesso e lun-go, più è probabile che lo scrittore debba fare ricorso a questi scarti nell’ordine temporale.

6 Quale tipo di narratore ricorre all’uso di analessi e proles-si? Perché?È il narratore esterno e onnisciente, perché, essendo a cono-scenza dell’intera vicenda, può muoversi sulla linea tempora-le, alterando l’ordine di presentazione degli avvenimenti.

Pagine laboratorio - Gli spazi della storia

Verifica delle conoscenze

1 Che cosa si intende per “spazio della storia”? Il luogo, l’ambiente in cui è collocata la storia narrata.

2 Quando si può dire che lo spazio è come “una cornice”?Quando costituisce lo sfondo degli avvenimenti e non è parte essenziale della storia.

3 Quando si può dire che lo spazio crea l’atmosfera della storia narrata?Quando si presenta in modo dettagliato ed è indispensabile all’azione, nel senso che senza quell’ambiente la vicenda non si potrebbe neanche immaginare.

4 Quando lo spazio è un “personaggio”? Quando è un elemento attivo della narrazione; può essere un ostacolo oppure favorire le azioni di un personaggio. Talvolta è la continuazione all’esterno delle emozioni e dei sentimenti di un personaggio.

B3 Utilizzando le parole date, scrivi una frase di senso com-piuto che presenti un complemento d’agente. Il verbo ti viene dato all’infinito.Ieri interrogare professore di matematica Giovanni del-la classe III CIeri Giovanni della classe III C è stato interrogato dal profes-sore di matematica.

B4 Nella frase “Qualcuno di noi voleva seguirlo?”, quale funzione svolge di noi?A SoggettoB Complemento partitivoC Complemento predicativo del soggettoD Complemento di causa efficiente

B5 Nella frase “Bisogna montare il modellino come è indica-to nelle istruzioni”, quale funzione svolge il modellino?A SoggettoB Complemento oggettoC Complemento predicativo D Complemento di causa efficiente

B6 Nella frase “L’interno è caratterizzato da una meticolo-sa pulizia“ quale funzione ha da una meticolosa pulizia?A SoggettoB Complemento oggettoC Complemento predicativo D Complemento di causa efficiente

B7 Nella frase “Quel dolce ci piace davvero tanto”, ci è:A un aggettivo C una preposizioneB un pronome D una congiunzione

B8 Quale dei seguenti verbi non è di modo finito?A Furono C TuonaB Raccontare D Abbia vissuto

B9 Quale complemento è di legname nell’espressione “la ricchezza di legname”?A Specificazione C ArgomentoB Materia D Partitivo

B10 Nell’espressione “togliere al mattino e rimettere la sera” quale funzione hanno al mattino e la sera?A Tempo determinato C TermineB Tempo continuato D Stato in luogo

Pagine laboratorio - Fabula e intreccio

Verifica delle conoscenze

1 Quando si può dire che gli eventi narrati sono organizza-ti secondo la fabula? Quando seguono un ordine temporale, cronologico, dal fatto più antico al più recente, senza scarti temporali.

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NI 3 Quale istituzione costituisce l’unico punto di riferimento

unitario dell’Italia in quest’epoca?La Chiesa di Roma.

4 Quale re contrasta e ferma l’espansione araba in Europa?Carlo Magno, re dei Franchi.

5 A partire da quali secoli si assiste a una rinascita della vita nelle città? Fra l’XI e il XIII secolo.

6 A quale istituzione politica dà origine l’evoluzione della vita in città?Al comune.

7 Come vengono definite le lingue che nascono dall’evolu-zione del latino e perché hanno questo nome? Sono dette “volgari”, perché sono parlate dal “volgo”, cioè dal popolo.

8 Quali sono i primi documenti scritti in volgare in Italia e in che cosa consistono?Sono i plàciti, testimonianze giurate prestate in tribunale da persone che non parlavano più il latino e neanche lo capivano.

9 Perché il volgare, in campo letterario, è usato proprio nella letteratura religiosa?Perché molti religiosi, soprattutto i francescani, predicano un ritorno alla purezza delle origini e vogliono un contatto più diretto con il popolo, che parla volgare.

10 Qual è una delle nuove forme metriche sperimentate con la poesia volgare?Il sonetto.

11 Come si chiama il movimento poetico che si sviluppa a Firenze verso la fine del XIII secolo?Dolce stil novo.

12 Quale, tra i seguenti poeti, non è un rappresentante del dolce stil novo?Dante Alighieri – Guido Cavalcanti – Guido Guinizzelli – Fran-cesco Petrarca

13 Qual è, nel Duecento, uno dei più famosi libri di viaggio, in cui l’autore racconta ciò che ha visto nel suo soggiorno nel lontano Oriente?Il Milione di Marco Polo.

Verifica delle abilità

Voi che per li occhi mi passaste ’l core

Voi che attraverso gli occhi mi trapassaste il cuoree risvegliaste la mia mente che dormiva,osservate la vita mia piena di angosce,che Amore, a forza di sospiri, distrugge.

Egli viene avanti colpendo di taglio con così grande forza,che gli spiriti vitali, indeboliti, fuggono via:rimangono in proprio potere solo l’aspettoe un po’ di voce, che esprime dolore.

5 Che cosa significa che lo spazio è presentato come “sim-bolo” di qualcosa?Lo spazio è usato come simbolo per aggiungere a un luogo, re-ale o fantastico, un significato che va al di là delle apparenze: per esempio è collegato a un valore come la giustizia, la liber-tà, il Bene o il Male.

Pagine laboratorio - Il narratore è come un regista

Verifica delle conoscenze

1 Come si definisce la “voce” che narra una storia?Narratore.

2 Come si definisce questa voce, quando coincide con il protagonista o con uno dei personaggi del racconto?Narratore interno.

3 In quali generi letterari che hai studiato si può trovare questo tipo di narratore?Nell’autobiografia, nel diario, nella lettera.

4 Come si definisce la voce che narra la storia quando non appartiene né al protagonista né a uno dei personaggi?Narratore esterno.

5 Fornisci una definizione di punto di vista o focalizzazio-ne di un racconto.Il punto di vista o focalizzazione è la prospettiva da cui è nar-rato un racconto.

6 Quando il narratore è il protagonista o uno dei perso-naggi della vicenda, che prospettiva è presente? Tale prospettiva è totale oppure parziale e limitata?La prospettiva è interna, quindi parziale e limitata.

7 Come si definisce il narratore esterno che sa già tutto quello che è accaduto, accade o accadrà?Narratore onnisciente.

Unità 1 - Il Duecento e il Trecento

Verifica delle conoscenze

1 Con quale data convenzionale ha inizio il Medioevo?476 d.C., data della fine dell’Impero romano d’Occidente.

2 Quali popoli occupano, rispettivamente, il nord e il centro-sud dell’Italia nell’epoca successiva alla caduta dell’Impero romano d’Occidente?I Longobardi il nord e i Bizantini il centro-sud.

Letteratura Dalle origini all’Ottocento

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I 2 A quale partito politico appartiene Dante?Ai guelfi bianchi.

3 Quale importantissima carica politica arriva a ricoprire Dante all’interno del Comune di Firenze? La carica di priore.

4 Perché Dante viene esiliato da Firenze?Perché, mentre si trovava a Roma in missione diplomatica presso il papa, a Firenze presero il potere i suoi avversari poli-tici, i guelfi neri, che lo accusarono di corruzione. Dante rifiutò di sottoporsi al processo e quindi condannato all’esilio.

5 Dove muore Dante e in che anno?A Ravenna nel 1321.

6 Da quante cantiche è composta la Divina Commedia?Da tre cantiche.

7 A quali luoghi dell’oltretomba corrispondono le cantiche della Divina Commedia?Inferno, Purgatorio e Paradiso.

8 Quanti sono in tutto i canti della Divina Commedia e come sono suddivisi nelle varie cantiche?I canti sono in tutto 100, 33 per ciascuna cantica più uno, iniziale, che fa da introduzione a tutta l’opera.

9 Chi accompagna Dante nell’Inferno e nel Purgatorio e che cosa rappresenta simbolicamente questo personaggio? La guida di Dante è Virgilio, che rappresenta simbolicamente la ragione umana.

10 Chi accompagna Dante nel Paradiso e che cosa rappre-senta simbolicamente questo personaggio?Beatrice, che rappresenta simbolicamente la grazia divina.

Verifica delle abilità

La gente nuova e i subiti guadagni

«Possa per lungo tempo la tua anima guidareil tuo corpo», rispose egli ancora,«e possa la tua fama dopo la tua morte rifulgere,dicci se la cortesia e il valore rimangono ancoranella nostra città così come è di solito,o se del tutto se ne sono andate viaperché Guglielmo Borsiere, il quale si lamenta con noi da poco tempo e cammina là con altri compagni,assai ci tormenta con le sue parole».«La gente nuova e i guadagni troppo rapidihanno generato orgoglio e mancanza di misura,Firenze, in te, al punto che ormai tu piangi per questo».

e i tre, che ciò intesero come risposta, si guardarono l’un l’altro come si guarda alla verità.

1 Che cosa chiede Iacopo Rusticucci a Dante?Gli chiede se a Firenze ci sia ancora, come è sempre stato in passato, il rispetto della cortesia e del valore.

2 A Dante Iacopo Rusticucci rivolge due auguri. Quali?Il primo augurio è di vivere a lungo, il secondo di avere grande fama anche dopo la morte.

Questa potenza d’amore che mi ha distruttodai vostri nobili occhi rapida si mosse:un dardo mi scagliò dentro il fianco.

Giunse così preciso il colpo al primo lancioche l’anima tremando si risvegliòvedendo morto il cuore sul lato sinistro.

1 Quale effetto produce la donna sul poeta innamorato?Il poeta rimane profondamente colpito dal sentimento d’a-more, che rappresenta per lui una ferita.

2 Attraverso quale parte del corpo la donna provoca nel poeta la passione?Attraverso gli occhi.

3 Qual era la condizione del poeta prima di innamorarsi della donna di cui parla? Indica i versi e i punti che con-fermano la tua risposta.Il poeta, prima di innamorarsi, era come se dormisse (v. 2 “ave-te risvegliato”; v. 13 “si risvegliò”).

4 Quali sono le uniche due cose che rimangono al poeta colpito da amore?L’aspetto (v. 7) e un po’ di voce (v. 8).

5 Quando il poeta afferma “un dardo mi gittò dentro dal fianco” (v. 11), quale figura retorica usa?Una metafora.

6 Su quale fianco il dardo d’amore colpisce il poeta? Moti-va la tua risposta.Sul fianco sinistro: lo conferma l’ultimo verso (“veggendo morto ‘l cor sul lato manco”).

7 Che cosa succede all’anima del poeta, dopo che è colpito dal dardo d’amore?Si risveglia tremando (v. 13).

8 Qual è la condizione emotiva del poeta in conseguenza di questo suo innamoramento? Motiva la tua risposta.Il poeta è pieno di dolore e di angoscia: lo confermano il v. 3 (“l’angosciosa vita mia”) e il v. 8 (“e voce alquanta, che parla dolore”).

9 Rintraccia nel testo tutte le espressioni che richiamano l’idea della guerra, del combattimento, dello scontro e della lotta.Mi passaste (= mi trapassaste, v. 1); tagliando (= colpendo di taglio, v. 5); m’ha disfatto (= mi ha distrutto, v. 9); un dardo mi gittò dentro dal fianco (v. 11); Sì giunse ritto ‘l colpo al primo tratto (= lancio, v. 12); morto (v. 14).

10 Individua lo schema di rima.ABBA CBBC DEF DEF

Unità 2 - Dante Alighieri

Verifica delle conoscenze

1 Dove nasce Dante e in che anno?A Firenze nel 1265.

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NI 8 Con quale criterio sono raccolte e organizzate le poesie

del Canzoniere di Petrarca? Sono raccolte non secondo il loro ordine di composizione, ma seguendo il percorso spirituale del poeta, nel suo amore per Laura: nella prima parte egli è combattuto fra l’amore per Lau-ra e il timore di allontanarsi da Dio; nella seconda parte, scritta dopo la morte di Laura, il poeta riflette sulla brevità della vita.

Verifica delle abilità

La vita fugge, et non s’arresta una hora

La vita fugge, e non si arresta un attimo,e la morte segue a marce forzate,e le cose presenti e le passate mi fanno guerrae il ricordare e l’aspettare mi crea angoscia,ora da una parte, ora dall’altra, al punto che in verità,se non avessi pietà di me stesso, io mi sarei già tirato fuori da questi pensieri.Mi torna davanti [agli occhi], se mai alcuna dolcezza

vedo turbati i venti nella mia navigazionevedo tempesta [anche] nel porto, e stanco ormaiil mio timoniere, e rotto l’albero e le sartie,e i begli occhi che sono solito ammirare, [li vedo] spenti.

1 Quale convinzione ha Petrarca riguardo alla vita?Petrarca ha la convinzione che la vita sia fugace e che passi troppo rapidamente.

2 Come si comporta la morte rispetto alla vita dell’uomo?La insegue a marce forzate.

3 Quale figura retorica riconosci nell’immagine del v. 2, “la morte vien dietro a gran giornate”?� Anafora �� Personificazione� Similitudine � Onomatopea

4 Nei vari piani temporali, qual è quello che dà speranza al poeta?� Il presente � Il futuro� Il passato �� Nessuno

5 Che cosa intende dire Petrarca, quando afferma che, se non avesse pietà di se stesso, si sarebbe già tirato fuori dai pensieri che lo assillano?Intende dire che ha pensato di suicidarsi, ma che non lo ha fatto per pietà di se stesso.

6 A che cosa paragona Petrarca la propria vita?A una navigazione in mezzo a una tempesta.

7 Qual tipo di figura retorica riconosci in questo paragone?�� Una metafora� Una similitudine� Una personificazione� Nessuna figura retorica in particolare

8 Quale elemento potrebbe aiutare il poeta nella sua dif-ficile situazione?Gli occhi di Laura, la donna da lui amata, che lui è solito am-mirare.

3 Per quale ragione gli fa questi auguri?� Per prenderlo in giro� Perché è superstizioso�� Per ingraziarsi la sua benevolenza� Per una pura e semplice combinazione

4 Chi ha di recente parlato di Firenze a Iacopo Rusticucci?Guglielmo Borsiere

5 Che cosa risponde Dante alla domanda su Firenze?Dante risponde che Firenze è davvero cambiata negli ultimi tempi e che ormai la città stessa deve piangere per la situa-zione che si è creata.

6 Quali sono, secondo Dante, le cause che hanno portato di recente Firenze a un cambiamento?La “gente nuova” (cioè l’emergere di nuovi ceti sociali al potere) e “i sùbiti guadagni” (cioè un arricchimento troppo rapido e frettoloso).

7 Quale sentimento esprime, a tuo giudizio, il fatto che, nel pro-nunciare le sue parole, Dante gridi e tenga la faccia “levata”?� Esprime la sua incertezza sull’accaduto�� Esprime il suo sdegno per l’accaduto� Esprime il suo divertimento per l’accaduto� Esprime la sua accettazione dell’accaduto

8 Quale struttura metrica riconosci in questi versi di Dante?Terzine di endecasillabi.

9 Quale schema di rima ritrovi in questi versi di Dante?Uno schema di rima per cui il primo verso di una terzina rima con il terzo verso, mentre il secondo verso rima con il primo (e quindi anche con il terzo) della terzina successiva.

Unità 3 - Petrarca

Verifica delle conoscenze

1 Dove nasce Petrarca e in che anno?Ad Arezzo nel 1304.

2 Dove si reca Petrarca nel 1312?Ad Avignone, in Francia, dove compie una parte dei suoi studi.

3 Per quale potente famiglia lavora Petrarca?Per i Colonna.

4 Con quale nome Petrarca chiama la donna che egli ama e canta nel Canzoniere?Laura.

5 Quale importante riconoscimento artistico ottiene Pe-trarca nel 1341 e dove?L’incoronazione a poeta, ottenuta a Roma.

6 In che anno muore Petrarca e dove?Nel 1374 ad Arquà, sui colli Euganei.

7 Da quante poesie è costituito il Canzoniere di Petrarca e a che cosa corrisponde il numero complessivo?Le poesie sono 365 (una per ogni giorno dell’anno), più una (un sonetto) introduttiva a tutta l’opera.

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396 Soluzioni del volume secondoSO

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I 3 Che soprannome ha e perché? È soprannominato “Erminio Spilorceria”, perché era molto avaro.

4 Chi va a trovare Erminio dei Grimaldi?Guglielmo Borsiere.

5 Che cosa fa vedere Erminio dei Grimaldi a Guglielmo Borsiere?Una sua nuova casa.

6 Che consiglio chiede Erminio dei Grimaldi a Guglielmo Borsiere?Gli chiede quale soggetto fuori dal comune, cioè particolare e mai visto, potrebbe far dipingere nella sala della nuova casa.

7 Che cosa risponde Guglielmo Borsiere?Che Erminio dei Grimaldi potrebbe far dipingere una cosa che senz’altro lui, cioè Erminio, non ha mai visto, cioè la liberalità.

8 Qual è la reazione di Erminio de’ Grimaldi alla risposta inattesa di Gugliemo Borsiere?Prova vergogna e promette che, da quel momento, si sareb-be comportato in modo completamente opposto rispetto al passato.

9 Qual è il significato della parola “liberalità”?Generosità.

10 A che genere narrativo appartiene il racconto di Boccac-cio sopra riportato?�� Novella � Fiaba� Poema epico � Testo teatrale

Unità 5 - Il Quattrocento e il Cinquecento

Verifica delle conoscenze

1 Quali sono le due grandi istituzioni politiche che, tra il Quattrocento e il Cinquecento, entrano definitivamente in crisi?L’Impero e il Papato.

2 Quale importante conseguenza deriva da questa crisi?La formazione degli Stati nazionali.

3 Quale evento segna convenzionalmente la fine del Me-dioevo e l’inizio dell’Età moderna?La scoperta dell’America a opera di Cristoforo Colombo, av-venuta nel 1492.

4 Quale conseguenza ha, per gli Stati nazionali, la scoperta dell’America?Una politica di espansione territoriale e commerciale, che su-pera i confini che tradizionalmente avevano gli Stati.

5 Quale oceano diventa il centro di intensi traffici marittimi e commerciali, sottraendo questo ruolo al Mediterraneo?L’oceano Atlantico.

6 Quale istituzione politica nasce come sviluppo della crisi dei Comuni italiani?La signoria.

9 Arriva o no al poeta l’aiuto sperato? Motiva la tua risposta.No, non arriva: gli occhi di Laura, infatti, sono “spenti” (v. 14).

10 Il fatto che gli occhi della donna amata siano definiti “spenti” (v. 14), come si può spiegare, secondo te, rispet-to agli ultimi versi della poesia?Si può spiegare come continuità di metafora: nella tempesta della sua vita, il poeta cerca la salvezza in un faro (gli occhi dell’amata), che però è spento e non riesce, quindi, a fornirgli l’aiuto necessario nella difficoltà.

Unità 4 - Giovanni Boccaccio

Verifica delle conoscenze

1 In che anno nasce Boccaccio e dove probabilmente? Nel 1313, probabilmente a Firenze.

2 Dove viene inviato dal padre, per fare pratica bancaria?A Napoli.

3 Quale grave disgrazia si abbatte nel 1348 su Firenze?Una terribile epidemia di peste.

4 Quale importante e prestigioso compito di ambito lette-rario svolge Boccaccio per un anno, a partire dal 1373, su incarico del Comune di Firenze?La lettura ufficiale della Divina Commedia di Dante.

5 Dove muore Boccaccio e in che anno?A Certaldo nel 1375.

6 Che cosa significa, in greco, il titolo Decameron, che con-traddistingue la raccolta di novelle di Boccaccio?Dieci giornate.

7 Quante novelle in tutto comprende il Decameron?Cento.

8 Quali sono due temi particolarmente trattati da Boccac-cio nel Decameron?Quello dell’amore e dell’intelligenza.

9 Quale potere ha, nell’opera del Decameron, il re o la re-gina di giornata?Decide l’argomento sul quale verteranno le novelle racconta-te dai giovani.

10 Com’è definita tutta la parte di narrazione del Decame-ron che non fa parte delle novelle vere e proprie?Cornice.

Verifica delle abilità

Guglielmo Borsiere

1 Dove vive Erminio dei Grimaldi?A Genova.

2 Qual è la sua condizione economica?Era ricchissimo.

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NI 1 Da quanto si protraeva la contesa tra Orlando e Rinaldo

per l’amore di Angelica?Da pochi giorni.

2 Quale grado di parentela c’è tra Orlando e Rinaldo?Sono cugini.

3 A chi non piace la contesa tra Orlando e Rinaldo e perché?Non piace a Carlo Magno, perché i suoi due paladini sono di-stratti dal combattimento e lottano con minor valore.

4 A chi viene affidata Angelica?A Namo di Baviera.

5 Con quale patto?Con il patto che sarà poi assegnata a quello dei due che aves-se ucciso in quella giornata di combattimenti il maggior nu-mero di nemici.

6 Come mai Angelica riesce a fuggire?Angelica riesce a fuggire perché i cristiani vengono sconfitti dai nemici e Namo stesso, che doveva custodirla, cade pri-gioniero.

7 Angelica fugge prima o dopo la sconfitta dei cristiani? Motiva la tua risposta.Angelica fugga prima: lo si capisce dal fatto che va via “presa-ga che quel giorno esser rubella / dovea Fortuna alla cristiana fede”. Il fatto che presagisca l’avvenimento, significa che non è ancora accaduto.

8 L’espressione “un cavallier ch’a piè venìa” contiene un contrasto logico (“un cavaliere senza cavallo”). Secondo te, tale espressione è:�� voluta dall’autore, per far sorridere il lettore con ironia� voluta dall’autore, per accentuare la drammaticità del

momento� casuale, scritta dall’autore senza che si accorgesse

dell’apparente contrasto� apparente, perché in realtà non c’è alcun contrasto

logico in essa

9 Quale schema metrico utilizza Ariosto nell’Orlando Furioso? � Terzine di endecasillabi � Strofe di ottonari�� Ottave di endecasillabi � Versi liberi

Unità 5 - Il Seicento e il Settecento

Verifica delle conoscenze

1 Quale dei seguenti fenomeni caratterizza il Seicento?�� L’inarrestabile decadenza della Spagna e il consolida-

mento della monarchia in Francia, monarchia che si trasforma in assolutismo

� L’inarrestabile decadenza della Francia e il consolida-mento della monarchia in Spagna, monarchia che si trasforma in assolutismo

� La nascita del Regno di Germania� La perdita delle colonie da parte dell’Inghilterra

7 Che cosa s’intende con il termine “Umanesimo”?Si indica un movimento culturale che riscopre i testi classici della tradizione greca e latina e ricava da essi un modo nuovo di considerare l’uomo e il mondo.

8 Com’è definito il contesto culturale che si crea dopo l’U-manesimo, tra il Quattrocento e il Cinquecento?Rinascimento.

9 In che anno ha inizio la Riforma Protestante e chi la provoca?Nel 1517, a opera di Martin Lutero.

10 In che modo la Chiesa di Roma cerca di bloccare la diffu-sione del protestantesimo?In primo luogo con la convocazione del Concilio di Trento, poi servendosi del Tribunale dell’Inquisizione e dell’Indice dei libri proibiti.

11 Quale obiettivo si pone la Chiesa di Roma, utilizzando strumenti come il Tribunale dell’Inquisizione e l’Indice dei libri proibiti?Vuole controllare che scritti e opere d’arte siano conformi alle indicazioni ecclesiastiche.

12 Quali conseguenze ha, sul clima culturale in Italia, il Con-cilio di Trento? Scrittori, artisti e filosofi devono adeguarsi alle nuove regole, per timore di censure, persecuzioni e processi.

Verifica delle abilità

La fuga di Angelica di Ludovico Ariosto

8 Pochi giorni prima era nata una garatra il conte Orlando e suo cugino Rinaldo,dato che entrambi avevano per la bellezza rara di quella donnal’animo acceso di desiderio amoroso. Carlo, che non aveva cara tale lite, che gli rendeva l’aiuto loro meno fortetolse questa donzella, che era la causa della lite,e la affidò

9 in premio promettendola a quello tra loro,che in quel conflitto, in quella grande giornata, uccidesse il maggior numero di infedeli, e di sua mano prestasse opera più grata.Contrari alle attese poi furono i risultatiinfatti in fuga andò la gente battezzata, e insieme a molti altri il duca fu fatto prigioniero, e il padiglione restò abbandonato.

10 Qui, poiché era rimasta sola la donzella che doveva essere premio del vincitore,prima dell’esito della battaglia era salita in sella, e al momento buono voltò le spalle,presaga che quel giorno la Fortunasarebbe stata ribelle alla fede cristiana: entrò in un bosco, e nella stretta viaincontrò un cavaliere che sopraggiungeva a piedi.

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I 12 Quali sono, in Italia, i due maggiori centri culturali in cui sono attivi i pensatori illuministi?Milano e Napoli.

13 Quale poeta, in Italia, è una delle più significative voci dell’illuminismo? Perché?Giuseppe Parini, che descrive la decadenza e l’inutilità del ceto nobiliare.

14 Quale commediografo è il principale rappresentante dell’Illuminismo italiano in campo teatrale? Perché?Carlo Goldoni, che ritrae con realismo i complessi rapporti che intercorrono fra le diverse classi sociali.

Verifica delle abilità

Mirandolina e il cavaliere

1 Da che cosa è caratterizzato il dialogo tra Mirandolina e il Cavaliere?� Da lunghi monologhi�� Da battute brevi e veloci� Da lunghe battute in cui ciascun personaggio esprime

un’opinione� Dall’inserimento del pensiero dell’autore

2 Com’è la personalità di Mirandolina? �� È una donna vivace, astuta e che conosce a fondo la

psicologia degli uomini � È una donna avida, interessata solo al guadagno� È amante della pulizia e dell’ordine� È una donna rigida e moralista

3 In quale momento il Cavaliere comincia a cedere di fron-te alla gentilezza della locandiera?Quando dice: “Non si può però negare che costei non sia una donna obbligante”.

4 Mirandolina si riconosce solo una qualità. Quale? La sincerità.

5 Ritieni che tale qualità appartenga davvero alla donna? No, perché tutte le parole che rivolge al cavaliere non sono sin-cere, ma servono a ingannarlo.

6 Da quale battuta puoi capire che la locandiera sa con sicurezza che l’uomo capitolerà ai suoi piedi? Dalla battuta: “Mi caschi il naso, se avanti domani non l’inna-moro”.

7 Tale battuta è pronunciata al Cavaliere o è detta sottovo-ce? Da che cosa lo capisci?È detta sottovoce; si capisce perché è scritta fra parentesi ed è accompagnata dalla didascalia “Da sé”.

Unità 7 - Il primo Ottocento

Verifica delle conoscenze

1 All’inizio dell’Ottocento, chi arriva a occupare militar-mente quasi tutta l’Europa?Napoleone Bonaparte.

2 Come viene definita la monarchia di sovrani quali Carlo III a Napoli, Giuseppe II a Milano, Federico II in Prussia e Caterina II in Russia?Dispotismo illuminato.

3 Che cosa si intende con la definizione di “monarchia co-stituzionale” e in quale nazione europea si afferma que-sto modello nel Seicento? Nella monarchia costituzionale il sovrano è soggetto alle leggi dello Stato, come tutti i suoi sudditi. Questo modello nel Sei-cento si afferma in Inghilterra.

4 Quali effetti ha la pace di Aquisgrana sull’Italia? Collega op-portunamente i dati riportati, abbinando numeri e lettere.1 La Sardegna a passa all’Impero Asburgico2 La Lombardia b passa agli Asburgo-Lorena3 L’Italia meridionale c viene annessa al Piemonte e

con esso forma un unico regno4 Il Ducato di Toscana d diventa il Regno dei Borboni

1 c 2 a 3 d 4 b

5 In quale nazione europea emerge gradualmente, nel Sei-cento e ancor più nel Settecento, la borghesia? In Francia.

6 Quali sono i tre principi a cui si ispira la rivoluzione fran-cese?�� Libertà, uguaglianza, fraternità� Libertà, uguaglianza, solidarietà� Libertà, nobiltà, coraggio� Libertà, tolleranza, fraternità

7 Quale scienziato italiano favorisce il rinnovamento della scienza, grazie all’impiego del metodo di ricerca speri-mentale? Galileo Galilei.

8 In che cosa consiste il metodo sperimentale? Consiste nell’osservare un fenomeno, formulare un’ipotesi per spiegarlo e cercare la conferma dell’ipotesi attraverso esperimenti.

9 Con quale definizione è indicato il movimento culturale e filosofico che, nel Settecento, si basava sull’idea che la realtà debba essere analizzata e interpretata sulla base dei “lumi della ragione”?Illuminismo.

10 Quali tra i seguenti atteggiamenti, non può essere rico-nosciuto come tipico della mentalità illuministica?� Tolleranza verso chi ha idee e convinzioni diverse dal-

le proprie� Profonda fiducia nella possibilità di progredire e mi-

gliorare attraverso l’educazione e l’istruzione�� Ammirazione per la superstizione e le credenze popolari� Rifiuto di qualunque forma di assolutismo in campo

politico

11 Quale importante opera compongono i due filosofi illu-ministi francesi Diderot e D’Alembert? La prima enciclopedia (in francese Encyclopédie) o Dizionario ragionato delle Scienze, delle Arti e dei Mestieri.

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NIVerifica delle abilità

Solcata ho la fronte

1 Nei primi versi il poeta usa alcuni aggettivi o participi, cui attribuisce chiaramente un valore molto positivo. Indivi-duali e per ciascuno di essi spiega il motivo di tale positività.Solcata (perché le rughe sono segno dell’espressione fiera del poeta); intenti (perché sono attenti, vivi); ardito (perché il po-eta ha un atteggiamento franco, leale, coraggioso).

2 Se dovessi inserire una congiunzione che colleghi le due par-ti del v. 2, quale useresti? Scegli tra le seguenti possibilità:� labbri tumidi arguti o al riso lenti�� labbri tumidi arguti, ma al riso lenti� labbri tumidi arguti, benché al riso lenti� labbri tumidi arguti, perché al riso lenti

3 Quale figura retorica riconosci nella disposizione delle parole al v. 4, “capo chino, bel collo”?� Un enjambement �� Un chiasmo� Una epifora � Un’anastrofe

4 Che cosa significa l’espressione “membra esatte” (v. 5)?Parti del corpo ben proporzionate.

5 Fino al v. 5, nelle varie espressioni è sempre sottinteso il verbo “ho” (del v. 1). Dal v. 7, però, va sottinteso un altro verbo: quale? Sono.

6 Nelle prime due quartine si può individuare un’anafora. Indicala. Si ripete in anafora, al v. 8, “avverso [...] avversi”.

7 Che cosa intende esprimere il poeta, con la sua afferma-zione al v. 8 (“avverso al mondo, avversi a me gli eventi”)?Il poeta intende sottolineare il profondo, insanabile conflitto che esiste tra lui stesso (in quanto singolo individuo) e il mon-do che lo circonda.

8 L’espressione del v. 8 ben esprime, di Ugo Foscolo, il suo carattere:� verista � illuminista� classicista �� romantico

9 Nelle due terzine, tra i vv. 9 e 12, il poeta accosta elemen-ti tra loro contrari. Indicali.Prima oppone la viltà che gli è provocata dal suo pudore e il valore che nasce dal suo carattere iracondo (v. 9); poi mette a contrasto la sua cautela, che nasce dalla ragione, con gli eccessi provocati dal suo cuore impetuoso (vv. 11-12).

10 Analizza gli argomenti proposti dal poeta, rispettivamen-te, nelle due quartine e nelle due terzine. Poi completa la frase seguente: Nelle due quartine il poeta descrive so-prattutto il suo aspetto fisico e il comportamento esterio-re, mentre nelle due terzine parla del proprio carattere.

11 Quale tipo di struttura poetica utilizza Foscolo in questa poesia?Un sonetto, composto da due quartine e due terzine di en-decasillabi.

12 Individua lo schema di rima.ABAB BABA CDE DEC

2 Con quale Congresso, tenutosi tra il 1814 e il 1815, vengo-no ristabiliti in Europa i confini degli Stati e gli equilibri politici? Con il Congresso di Vienna.

3 Dopo questo Congresso, quale nazione ha, di fatto, la totale supremazia politica in Italia?L’Austria, ovvero l’Impero Asburgico.

4 Quali sono le prime azioni di rivolta che nascono a parti-re dal 1820?I moti promossi dalle associazioni segrete.

5 Qual è l’obiettivo fondamentale che si cerca di ottenere con queste rivolte?L’adozione di una Costituzione.

6 Quale associazione segreta, in Italia, è la più attiva nel promuovere ribellioni?La Carboneria.

7 Per quale ragione queste ribellioni fallirono?Per lo scarso coinvolgimento del popolo.

8 In quale anno, verso la metà dell’Ottocento, si verificarono violente insurrezioni contro i domini dispotici in tutta Italia?Nel 1848.

9 Quale sovrano partecipa alla Prima guerra d’indipenden-za e contro quale Stato straniero? Carlo Alberto re di Sardegna, che dichiara guerra all’Impero Asburgico.

10 Quale esito ha la Prima guerra d’indipendenza e quale importanza politica assume il conflitto?Nella Prima guerra d’indipendenza il Piemonte viene sconfit-to dall’Austria, ma questo avvenimento rappresenta la prima tappa del processo che porterà gradualmente all’unificazione dell’Italia.

11 In quale nazione europea comincia a svilupparsi il movi-mento del Romanticismo e in opposizione a quale altro movimento culturale?In Germania, in opposizione all’Illuminismo francese.

12 Quali elementi contrappongono i romantici alla fede nella ragione? Il sentimento e la passione.

13 Quale poeta italiano può incarnare e rappresentare me-glio la figura dell’eroe romantico?Ugo Foscolo.

14 Quali sono i migliori esempi di romanzi storici in Inghil-terra e in Italia? In Inghilterra Ivanhoe di Walter Scott, in Italia I promessi spo-si di Alessandro Manzoni.

15 Quale autore italiano, pur sposando la corrente dei clas-sicisti, costituisce di fatto una delle migliori espressioni del Romanticismo?Giacomo Leopardi.

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400 Soluzioni del volume secondoSO

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I 2 L’albero è caratterizzato da diversi elementi cromatici. Individuali.Il verde (v. 3); il rosso (espresso dai “bei vermigli fior” del v. 4).

3 I colori ai quali il poeta fa riferimento per l’albero voglio-no comunicare:�� un’idea di dolore � un’idea di calore� un’idea di sofferenza � un’idea di serenità

4 Nell’espressione “muto orto” (v. 5), come figura retorica, puoi individuare:� una onomatopea � una similitudine� una sinestesia �� una personificazione

5 Nella voce verbale “rinverdì” (v. 6) trovi la radice di uno tra i seguenti termini: quale?�� Verde � Vendere� Vero � Riverire

6 Qual figura retorica riconosci nell’espressione “fior de la mia pianta”, usata dal poeta per indicare il figlio?Una metafora.

7 Quale figura retorica riconosci nella ripetizione di “tu” ai vv. 9 e 11?Un’anafora.

8 Come spieghi l’uso della parola “pianta” al v. 9?Si tratta di una metafora, che corrisponde – ma al contrario, perché è una pianta “percossa e inaridita” (v. 10) – alla situa-zione del melograno, che invece è tutto rifiorito.

9 Nella terza strofa è presente un chiasmo: indicalo.fior de la mia pianta (v. 9) [...] de l’inutil vita [...] fior (vv. 11-12)

10 Perché, a parer tuo, il poeta definisce la vita “inutile” (v. 11)?Risposta libera.Traccia di risposta: Perché il figlio, essendo morto in così te-nera età, non ha avuto modo di sfruttarla, di utilizzarla.

11 Nella strofa conclusiva sono presenti due anafore: indivi-duale.La prima: sei ne la terra [...] sei ne la terra; la seconda: né [...] né.

12 Come spieghi, al v. 14, l’uso dell’aggettivo “negra”?Risposta libera.Traccia di risposta: Innanzitutto, l’aggettivo fa rima con il verbo “rallegra” del v. successivo, ma soprattutto accentua il carattere cupo e ostile della terra (già al verso precedente definita “fredda”), che accoglie senza calore e senza amore il corpo del bimbo morto.

13 Quale differenza si riscontra tra le prime due strofe e le ultime due della poesia, sul piano dei contenuti?Nelle prime due strofe è descritta la situazione di una natura che, dopo l’inverno, rinasce nella meraviglia dei suoi colori, con-fortata dalla luce e dal calore primaverile. Nelle ultime due, in chiave diametralmente opposta, il poeta parla della condizio-ne del figlio sepolto, cui è drammaticamente e inesorabilmen-te negata ogni forma di calore, in senso sia fisico (né il sol più ti rallegra”, v. 15), sia affettivo (“né ti risveglia amor, v. 16”).

Unità 8 - Il secondo Ottocento

Verifica delle conoscenze

1 In quale nazione ha inizio il processo di industrializzazio-ne in Europa?In Inghilterra.

2 Come viene definita la profonda trasformazione dell’e-conomia nella seconda metà dell’Ottocento?Rivoluzione industriale.

3 Quale fenomeno, riguardante molti Paesi asiatici e afri-cani, contribuisce allo sviluppo dell’industria europea?Il colonialismo.

4 Quale dei seguenti fenomeni non rientra nel quadro del-le prime grandi trasformazioni industriali dell’Ottocento?� Nascita di enormi città operaie�� Garanzia di diritti per la tutela e la salute dei lavoratori� Nascita del proletariato� Sviluppo di un modello di organizzazione sociale e del

lavoro che prende il nome di capitalismo

5 Riordina cronologicamente gli eventi qui sotto elencati in modo casuale.Proclamazione di Roma capitale d’Italia – Nascita del nuovo Regno d’Italia – Terza guerra d’Indipendenza – Seconda guerra d’Indipendenza – Spedizione dei Mille1859: Seconda guerra d’Indipendenza1860: Spedizione dei Mille1861: Nascita del nuovo Regno d’Italia1866: Terza guerra d’Indipendenza1870: Proclamazione di Roma capitale d’Italia

6 A quale corrente filosofica si ispira il Naturalismo france-se e quali convinzioni esprime? Il Naturalismo francese si ispira al Positivismo, che si basa sulla convinzione che tutta la realtà si trasformi sotto l’inar-restabile spinta del progresso.

7 Qual è l’intento artistico del Naturalismo francese?Descrivere la realtà così com’è.

8 Quale corrente letteraria è influenzata in Italia dal Natu-ralismo francese?Il Verismo.

9 Quali scrittori sono considerati i più significativi rappre-sentanti del Naturalismo in Francia e del Verismo in Italia?Émile Zola per il Naturalismo francese e Giovanni Verga per il Verismo italiano.

Unità 8 - Il secondo Ottocento

Verifica delle abilità

Pianto antico

1 A quale albero tendeva la mano il figlio del poeta?A un melograno.

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401Soluzioni del volume terzo

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Prove d’ingresso

Prova d’ingresso classe terza – Sezione 1

1 Dove si svolge la vicenda narrata?� In un albergo al mare in America�� In un albergo al mare in Italia� In un albergo in montagna in Italia� Non è precisato nel testo

2 Che cosa vede la moglie affacciandosi alla finestra in una giornata di pioggia?Un gatto.

3 Che cosa desidera, in sintesi, la signora?� Un gatto, posate d’argento, i capelli corti� Un gatto e dei vestiti nuovi�� Un gatto, un aspetto diverso, una vita diversa� Un gatto, una casa, delle candele

4 Come si conclude il racconto?La cameriera dell’albergo porta un gatto alla signora.

5 Soffermiamoci ora sul modo con cui viene condotto il racconto.

� in prima persona�� in terza persona

� esprime giudizi personali ed è coinvolto nella narra-zione

�� si limita a riferire i fatti senza commentarli

6 Come sono, secondo il tuo parere, i personaggi del rac-conto?�� Individui normali e reali� Esseri fantastici e immaginari� Individui straordinari con doti eroiche� Personaggi del passato

7 Esamina i personaggi del marito e della moglie e scegli tra gli aggettivi sotto elencati quelli che a tuo giudizio li descrivono meglio. Motiva poi le tue scelte con riferi-menti al testo.

solitario – compassionevole – felice – annoiato – conci-liante – premuroso – disponibile – inquieto – garbato – affettuoso – nostalgico – spazientito – scontento – scon-troso – gioioso – stanco – distratto – stizzito

annoiato, inquieto, scon-tento, stanco

conciliante, distratto

8 Riguardo alla figura dell’albergatore abbiamo alcune informazioni dal narratore e altre che derivano dall’opi-nione che la signora ha su di lui. Distribuiscile adeguata-mente nella tabella sottostante.

è simpatico – è in piedi dietro lo scrittoio – è molto serio – è pieno di amor proprio – ha la faccia vecchia e pesante – è garbato – è anziano – è servizievole – è molto alto

Volume terzo

PUNTO DI VISTA DEL NARRATORE PUNTO DI VISTA DELLA SIGNORA

è in piedi dietro lo scrittoioè molto serioha la faccia vecchia e pesanteè anzianoè molto alto

è simpaticoè pieno di amor proprioè garbatoè servizievole

9�� Una vicenda realistica� Una vicenda fantastica� Una vicenda tipica del fantasy� Un fatto di cronaca

10� una fiaba� un testo autobiografico� un racconto d’avventura�� un racconto di vita reale

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402 Soluzioni del volume terzoSO

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I Prova d’ingresso classe terza – Sezione 3

1 Esegui l’analisi grammaticale della seguente frase, indicando con una crocetta la categoria grammaticale cui va assegnata ciascuna parola.

ARTICOLO DETERMI-NATIVO

ARTICOLO INDETERMI-

NATIVO

NOME COMUNE

VERBOCONGIUN-

ZIONEAGGETTI-

VOPREPOSI-

ZIONEAVVERBIO

non X

è X

affatto X

divertente X

essere X

un X

povero X

micino X

fuori X

sotto X

la X

pioggia X

2 Esegui l’analisi logica della seguente frase.

con la cameriera complemento di compagnia

che pronome relativo (soggetto)

le complemento di termine

teneva predicato verbale

l’ombrello complemento oggetto

sopra la testa stato in luogo

soggetto sottinteso: (la signora)

camminò predicato verbale

sulla sabbia stato in luogo

del sentiero complemento di specificazione

3Stagnare Inclinato

� Scorrere � Storto

� Aprirsi � Obliquo

� Allargarsi �� Diritto

�� Imputridire � Tortuoso

Disappunto Straordinariamente

� Contrarietà � Eccezionalmente

�� Approvazione �� Normalmente

� Dispiacere � Incredibilmente

� Fastidio � Saltuariamente

4 1 Bellezza – leggiadria – amenità – leggerezza – grade-

volezza 2 Severità – fermezza – indulgenza – serietà – austerità 3 Moralità – malignità – malizia – cattiveria – malvagità

Unità 2 - Fantascienza

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è un racconto di fantascienza?È una forma narrativa che si sviluppa nel Novecento in segui-to alle trasformazioni derivate dalle innovazioni scientifico-tecnologiche.

2 In quali fasi si articola un racconto di fantascienza?Le varietà di schemi narrativi sono molte, ma possiamo ricon-durre anche questo genere alla struttura classica: situazione iniziale; avvio della vicenda; svolgimento della vicenda; conclusione

3 Se in un’opera di fantascienza si oppongono un prota-gonista e un antagonista, di che cosa possono essere espressione?� Dell’antagonismo tra tecnologia e fantasia�� Della contrapposizione tra Bene e Male� Della forza contrapposta di natura e macchina� Dell’opposizione tra corpo e anima

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403Soluzioni del volume terzo

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NI 2 Come si avvia l’azione narrata dal testo?

La vicenda inizia con la passeggiata del protagonista la sera, in una giornata di fine autunno.

3 Quale evento interrompe l’equilibrio iniziale del racconto?L’arrivo dell’unica macchina della polizia che vigila la città, dalla quale una voce metallica ingiunge al protagonista di fermarsi.

4 Il racconto prosegue con una lunga sequenza ambien-tata per le strade della città; di quale tipo di sequenza si tratta?� Narrativa � Descrittiva�� Dialogica � Riflessiva

5 Come termina il racconto?Con l’arresto del protagonista che viene destinato a un Cen-tro di ricerca Psichiatrica.

I personaggi

6 Qual è l’attività preferita del protagonista?Camminare la sera da solo, con la sensazione di avere l’asfalto sotto le suole delle scarpe.

7 Qual è invece la sua professione?È uno scrittore, ma nessuno pubblica più scritti e nessuno legge, perché tutti stanno davanti alla televisione.

8 -mostrano la sua indipendenza dal “sistema” in cui vive?Lo stesso camminare senza motivo, per il gusto di vedere e di respirare l’aria libera. Tutta la società è organizzata invece in modo tale da non vivere la sera all’esterno della casa e indi-pendentemente dalla televisione. Quando la macchina passa davanti alla sua casa, essa è l’ultima illuminata, senza i baglio-ri bluastri della televisione.

9È una “macchina”. Non è solo un’automobile, ma è anche un robot presumibilmente, dato che quando apre lo sportello all’interno c’è nessuno.

10Il “pensiero” della macchina della polizia è del tutto allineato con il sistema che organizza la società umana del futuro, non riconosce la possibilità di un’indipendenza di pensiero, di lavo-ro (considera disoccupato lo scrittore), di azione.

Le caratteristiche e l’ambientazione

11 Qual è l’argomento del racconto?Il racconto è incentrato sul dialogo tra un uomo e una mac-china.

12 Qual è il messaggio che l’autore vuole trasmettere?L’autore vuole riflettere sul senso dell’indipendenza di pensie-ro e sull’importanza della creatività che si oppone alla fredda meccanicità di una società organizzata senza libertà e in modo del tutto prevedibile e fisso.

4 -

� normali e quotidiane�� straordinarie ma verosimili� del tutto inverosimili� molto complesse per contenuti e caratteristiche tecniche

5 Dove è ambientata normalmente una storia di fanta-scienza?� Su un altro pianeta o su un’astronave� Sulla Terra, a molti anni di distanza�� Sulla Terra, su un altro pianeta, su un’astronave o base

spaziale� Su basi spaziali

6 Su quali aspetti punta, negli ultimi decenni, la costruzio-ne di una storia di fantascienza?�� Sulla spettacolarità delle macchine o sulla riflessione� Sulla riflessione e sul messaggio� Sulla grandiosità degli scenari, soprattutto apocalittici� Sulla meraviglia che suscitano luoghi immaginari e

lontani nel tempo

7 Il testo di fantascienza vuole trasmettere un messaggio al lettore?� No, ciò che interessa è stupire� Sì, si tratta sempre di un messaggio di tipo religioso�� Sì, è una delle principali funzioni del testo fantascien-

tifico� No, lo scopo di informare o riflettere non appartiene

più, ormai, al testo di fantascienza

8�� i colpi di scena, le conclusioni a sorpresa e l’uso della

suspense� i flashback� i dialoghi� la suspense per arrivare al lieto fine

9 Come si presenta lo stile?� Semplice e piano�� Scorrevole, anche se talvolta sono presenti termini

scientifici o tecnici� -

so teorico� Molto vivace

10�� interno� esterno� coincidente con il personaggio secondario� onnisciente

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 Dove è ambientata la vicenda narrata?In una città del futuro, sulla Terra.

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404 Soluzioni del volume terzoSO

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I A12 Il finale del racconto può essere definito “a sorpresa”? Giustifica la tua risposta.Sì, perché chiarisce le intenzioni degli alieni.

A13 Spiega le ragioni del titolo del racconto. Che cosa inten-de Brown, secondo te? Tra gli umani e gli insetti c’è la stessa proporzione che esiste tra alieni e umani.

A14 Quali caratteristiche di un racconto di fantascienza compaiono nel testo che hai letto? � Ambientazione in una galassia lontana�� Presenza di alieni� Presenza di robot�� Presenza di astronavi�� Stile semplice e scorrevole�� Finale a sorpresa

A15 Nel finale del racconto a che cosa vengono paragonati gli esseri umani?Implicitamente agli insetti.

Quesiti grammaticali

B1 Nel periodo “Giunto l’inverno, le rondini volarono via”, il verbo giuntoA participio passatoB participio presenteC gerundio presenteD infinito presente

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo passivo?A I ripetitori sono fonte di disturbo e di inquinamentoB Il preside ieri si è recato a Trento per un convegnoC Sono stato colpito dall’intensità del suo sguardoD Ci stiamo dirigendo rapidamente a scuola

B3 Con quale delle seguenti congiunzioni potresti unire le frasi “Giovanni vince tutte le gare” e “non si alleni con regolarità”?A Perché B QualoraC BenchéD Purché

B4 In quale dei seguenti periodi compare una subordinata causale?A Quando giunse il professore, eravamo tutti zitti in

classeB Non capivo perché tu ridessi in quel modoC Il professore ti ha dato una nota perché eri in ritardoD A causa del forte vento l’aeroporto è stato chiuso

B5 Quale dei seguenti aggettivi non è al grado comparati-vo di maggioranza?A Peggiore C MinimoB Migliore D Minore

Soluzioni prova INVALSI Unità 2

A1 Indica i protagonisti del racconto.Le sorelle Macy; gli alieni.

A2 Dove si svolge la vicenda?A Su un pianeta lontano C Sulla TerraB D Dal testo non si capisce

A3 In quale tempo si svolge la vicenda?A Nel presente C Nel passato recenteB In un futuro lontano D Nell’antichità

A4 Qual è l’avvenimento che rompe l’equilibrio iniziale?Lo sbarco di un’astronave sulla Terra lunga cento chilometri con giganteschi alieni.

A5 Quale proporzione è messa subito in rilievo nel raccon-to tra la dimensione degli umani e quella degli alieni? Ricopia la frase del testo che risponde alla domanda.Gli alieni sono “mostruose sagome alte più di mille metri”. Quindi la proporzione tra umani e alieni è di una gigantesca sporoporzione.

A6 Gli umani hanno tentato di accogliere o di combattere gli alieni? Ricava dal testo gli elementi utili alla risposta.Gli umani hanno tentato di combattere gli alieni, anche con le bombe più potenti, senza risultato.

A7 Gli alieni hanno ritenuto necessario mettersi in contat-to con gli esseri umani? Ricava dal testo gli elementi utili alla risposta.A Sì, ma gli umani non hanno accettato il contattoB Sì, ma le trattative sono finite maleC No, non si ha traccia nel testo di un contatto tra alie-

ni e umaniD No, dicono espressamente che non vogliono avere

contatto con gli umani

A8 Quale dei seguenti termini o espressioni non è sinonimo di panico?grande spavento – terrore – sgomento – ansia – forte paura

A9 Nell’espressione “uscire dal ventre della nave” (righe 9-10), ventreA una metafora C un’onomatopeaB una similitudine D una metonimia

A10 Solo al termine del racconto si capisce che cos’è l’ogget-to cilindrico che le creature aliene tengono in mano. Di che cosa si tratta?Di una bomboletta d’insetticida.

A11 Secondo te, la descrizione del cielo limpido al termine del racconto ha una funzione importante per introdur-re la conclusione? Giustifica la tua risposta.Permette di vedere con chiarezza la “nube” vaporosa d’inset-ticida.

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405Soluzioni del volume terzo

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NI 4 I personaggi di un romanzo sono organizzati in un siste-

ma, che li pone in relazione fra loro?� No, non esiste alcuna relazione pensata dall’autore

tra personaggi del romanzo�� Sì, costituiscono un sistema vero e proprio, che viene

organizzato con cura� Non del tutto; c’è relazione tra i personaggi principali

ma non con gli altri� Sì, ma non sempre le relazioni tra personaggi sono

possibili

5 I personaggi principali vengono elaborati nelle loro ca-

�� fisiche, psicologiche, morali, sociali� fisiche e psicologiche� psicologiche e di azione� solo psicologiche

6�� ampia e varia (con molte variabili possibili e necessarie

per situare l’azione)� ristretta (serve descrivere solo qualche aspetto)� finalizzata a descrivere contemporaneamente i perso-

naggi� selettiva (solo alcuni ambienti vengono descritti, al-

tri no)

7 Come viene strutturata la storia?� Segue sempre uno sviluppo cronologico lineare�� Può inserire salti cronologici� Inserisce solo analessi� Inserisce solo prolessi

8 Come si presenta il punto di vista narrativo?�� Con molte opzioni diverse (narratore interno o esterno)� Sempre esterno� Sempre interno� Sempre onnisciente

9 Nel romanzo possono essere utilizzati registri linguistici diversi?� No, l’autore usa uno stesso registro all’interno dello

stesso romanzo�� Sì, a seconda dei personaggi e delle situazioni di spa-

zio e tempo� No, ogni autore ha un suo registro e questo fa parte

del suo stile� Sì, ma solo a condizione che ci sia più di un perso-

naggio

10 -gio al suo lettore?� No, mai� Sì, sempre�� Sì, se prevede di farlo� -

tore

B6 Nel periodo “Se ascoltassero i nostri consigli, non sba-glierebbero”, quale funzione svolge i nostri consigli?A Complemento oggettoB Complemento oggetto più attributoC SoggettoD Soggetto più attributo

B7 Quale dei seguenti periodi contiene una frase subordi-nata?A

statoB Venite questo pomeriggio a casa mia?C Domani si svolgeranno le elezioni politiche, non il

referendumD Che cosa vuoi?

B8 Nel periodo “Se ti comporterai bene, sarai stimato da tutti”, quale funzione ha la proposizione Se ti compor-terai bene?A Concessiva B ConsecutivaC ModaleD Condizionale

B9 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di modo?A Ho agito secondo il tuo consiglio.B Ti ho dato la possibilità di salvarti.C Il modo in cui leggeva non era abbastanza fluido e

scorrevole.D Ho appeso il poster che mi hai regalato.

B10 Coniuga il verbo “scuotere” all’indicativo passato remo-to, prima persona singolare attiva. Scossi.

Unità 3 - Romanzo

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è un romanzo?Il romanzo è un testo narrativo in prosa di notevole ampiezza, in cui l’intreccio è ricco e vario e i personaggi hanno notevole sviluppo e definizione.

2 In quali fasi si articola un romanzo?a. situazione iniziale b. avvio della vicendac. sviluppod. conclusione

3 Nella struttura del romanzo hanno particolare importan-za l’incipit e l’explicit. Che cosa rappresentano?� �� � �

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406 Soluzioni del volume terzoSO

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I A3 Il bambino protagonista del testo non vuole vestirsi e obbliga involontariamente i suoi ad aiutarlo. Che cosa dice questo particolare narrativo sull’età del bambino?A Era grande ma svogliatoB Era grande e capricciosoC Era piccolo e non sapeva ancora bene vestirsi da soloD Era piccolo e capriccioso

A4 Perché il bambino si mette a urlare e a piangere? Ri-prendi la frase del testo e ricopiala.Qualcuno mi afferrò per un braccio e mi tirò via la co-perta. – Avanti!

A5 Quale particolare del testo fa comprendere che alla fa-miglia protagonista dell’episodio è già capitato qual-che episodio di deportazione, in quel caso momenta-nea?La madre dice al figlio. “Te l’avevamo detto che forse avremmo dovuto fare un altro viaggio”

A6 Perché, dopo che il bambino gli tira addosso un calzino, il soldato chiama il padre?A Perché rimproveri il bambinoB Perché ha oltraggiato la sua autoritàC Perché non gli piacciono i bambini capricciosiD Perché sta impiegando troppo tempo a vestirsi

A7 Perché il soldato “teneva il fucile da parte” (riga 31)?A Perché aveva paura che il bambino lo toccasseB Perché pensava che il bambino potesse spaventarsi

nel vederloC Perché non è capace a portarlo beneD Perché ingombrava

A8 Perché la madre del bambino si affanna a riempire in fretta le valigie e le borse?Perché hanno poco tempo per lasciare la loro casa.

A9 Che cosa sceglie la mamma per il bambino e che cosa invece il bambino?A Un lenzuolo e un calzinoB Una coperta e un burattinoC Un gioco e un cappottoD Una borraccia e una coperta

A10 Quando escono per strada sono costretti ad avanzare senza fermarsi. Che cosa fa il bambino?A Piange e alla fine viene preso in braccio dalla mam-

ma che lo porta con séB Piange e alla fine viene preso sulle spalle dal padre

che cede una valigia alla mammaC Piange e viene preso in braccio dalla guardiaD Cammina in silenzio

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 Pamuk presenta tutti i personaggi uno per volta uno per capitolo; in quale parte del romanzo ci troviamo secondo te? Giustifica la tua risposta sulla base delle tue cono-scenze della struttura del romanzo.Siamo nell’ incipit del romanzo, in cui normalmente l’autore introduce i personaggi e l’ambiente in cui si svolgerà l’azione successiva.

2 Che cosa puoi dire sul punto di vista utilizzato in questo testo?Il punto di vista è interno e coincide con un personaggio, il cane.

3 Sai dall’introduzione e dalle note che la città in cui si svol-ge il romanzo è Istanbul; puoi raccogliere dal racconto qualche riferimento in più a luoghi citati della città in cui si ambienta la vicenda narrata?Si parla nel testo di moschee e dei cortili antistanti le mo-schee; del Palazzo del Sultano e delle botteghe del caffè.

I personaggi

4 Come si presenta il carattere di questo cane-protagonista?Il cane si presenta come un personaggio dalla personalità for-te; se ritiene di essere stato trattato in modo non rispet-toso, reagisce con forza (morsica il macellaio); è in grado di osservare e decodificare il comportamento umano, dell’imam predicatore, delle persone commosse dai discorsi ascoltati il venerdì; sa esprimere il suo pensiero e sottolinea che può es-sere inteso da chi sa avere la pazienza di ascoltare e rispon-dere al linguaggio dei cani.

5 Quali altri personaggi vengono citati dal testo? Puoi dire a quale tipologia appartengono?Sono citati i frequentatori dei caffè, i fedeli nella moschea, il macellaio nella sua bottega. Sono tutti personaggi di sfondo.

Le caratteristiche e l’ambientazione

6 Il romanzo, di cui hai letto una pagina, a quale tipologia appartiene? Da quali caratteristiche del testo puoi de-durla?È un romanzo storico, come si può dedurre dall’attenta de-scrizione di ambienti, personaggi, particolari ricostruttivi di ambienti e abitudini di vita del passato.

7 Quale registro utilizza Pamuk?Pamuk utilizza in questo testo un registro medio, perché a parlare è un cane, ma la descrizione di ambienti e situazioni è invece densa di particolari e di riferimenti linguisticamente precisi.

Soluzioni prova INVALSI Unità 3

A1 Che cosa sta facendo il bambino, quando entra l’uomo?Sta dormendo, raggomitolato sotto le coperte.

A2 Chi è l’uomo che sta urlando all’inizio del testo?Un soldato che viene ad arrestarli.

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407Soluzioni del volume terzo

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NI B6 Quale delle seguenti subordinate non può mai essere

introdotta dalla congiunzione “perché”?A Interrogativa indiretta C CausaleB Finale D Temporale

B7 Nel periodo “Ti ho chiamato con il cellulare, ma non ti ho trovato”, quale tipo di coordinata è ma non ti ho trovato?A Copulativa C DisgiuntivaB Avversativa D Conclusiva

B8 Nel periodo “Per quanto ne so io, tutto è bene quel che finisce bene”, quale funzione ha la proposizione Per quanto ne so io?A Interrogativa indiretta C ModaleB Consecutiva D

B9 Scrivi nello spazio sottostante il soggetto della frase che segue.“Nei giochi di ruolo nessuno deve dimenticare la pro-pria identità.”Nessuno.

B10 Nella frase “Bevete piano”, pianoA un aggettivo sostantivatoB una locuzione avverbialeC un aggettivo con funzione avverbialeD un sostantivo

Unità 4 - Sì o no?

Verifica delle abilità

Comprensione

1 Che cosa pensa di fare il ragazzo, scoperto l’errore?Di non dirlo a nessuno e di tenersi il voto.

2 Da che cosa, secondo l’esperto, deduciamo che il ragazzo ha una coscienza?Dal fatto che, benché sia intenzionato a tenersi il voto, si ren-de conto che non si tratta di un’azione corretta.

3 Che cosa significa, secondo l’esperto, essere giusti verso il prossimo?Vuol dire dare agli altri ciò che spetta loro.

4 Che cosa ci guadagnerà il ragazzo a far sapere all’inse-gnante dell’errore commesso?� Un dieci in pagella�� Un riconoscimento morale� Un otto alla fine dell’anno� Una nota dal professore

5 Che cosa puoi dedurre dalle ultime righe del testo circa l’opera scritta da Weinstein?� Propone alcune ricette contro l’insonnia�� Dà un grande valore al sentirsi bene con se stessi� È molto preoccupato della vita scolastica degli alunni� Ritiene fondamentale essere onesti solo nell’ambito

scolastico

A11 -mente e si chiude con la luce che si spegne dietro alla famiglia che esce da casa per sempre. Che cosa rappre-senta questo elemento?A

B Un elemento improvviso, negativo, che cambia le sorti della famiglia come un fastidio molesto e inevitabile

C Un elemento che dà forma quasi a una scena di teatroD Una casualità

A12 In chiusura dell’episodio una breve frase descrittiva fa comprendere quale sarà il destino che attende la picco-la famiglia. Di quale frase si tratta? Ricopiala qui sotto.La strada era lunga, c’era molto da camminare.

A13 Quando il testo dice “l’uomo in verde” (righe 30-31) quale parola sottintende?Divisa.

A14 Come puoi sostituire l’espressione “la cacciò nella vali-gia” (righe 36-37)?A

B

C

D

A15 Che cosa significa “nel vano della porta” (riga 25)?Nello spazio compreso tra i due stipiti.

Quesiti grammaticali

B1 Nella frase “Darò loro il benvenuto”, loroA un aggettivo C una preposizioneB un pronome D una congiunzione

B2 Probabilmente queste prove non sono ab-bastanza fondateA un’argomentazione C una dichiarazioneB una conseguenza D un’ipotesi

B3 Indica il participio passato del verbo “mordere”.A Morsi C MordutoB Morso D Mordendo

B4 Nel periodo “Nessuno di noi sapeva dove abitasse Pao-la ne dove lavorasse”, compare un errore di ortografia. Quale?A Abitasse C NeB D Dove

B5 Nella frase “Stefano indossava un bellissimo maglione di lana”, quale funzione svolge di lana?A Complemento di specificazioneB Complemento partitivoC Complemento di materia D Complemento di causa efficiente

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408 Soluzioni del volume terzoSO

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I A5 A metà del dialogo tra i due sicari viene citato un “per-

a tacere? Ricopia la frase dal testo.Dunque, appena egli apre la borsa per darci il nostro compenso, la tua coscienza vola via.

A6 -

Rende l’uomo vile.

A7 Con quale parola potresti sostituire “vile” alla riga 21?A Senza forza C Senza onoreB Senza coraggio D Senza felicità

A8 Che cosa non può fare un uomo senza che la coscienza intervenga?a. rubareb. bestemmiare

A9 Con quale espressione potresti sostituire “spirito vergo-gnoso e timido” (righe 22-23) attribuito alla coscienza?A È ciò che ispira comportamenti timidiB È una parte dell’anima che non si muove con prepo-

tenzaC È una parte dell’anima che fa vergognareD È una parte di se stessi di cui vergognarsi

A10 Se la coscienza ha fatto restituire una borsa piena d’oro al sicario, che cosa dev’essere accaduto prima?Deve averla rubata.

A11 Perché nel testo si dice che la coscienza riduce all’elemo-sina chiunque la segua?A Perché vivere onestamente significa essere in debitoB Perché l’onestà non paga maiC Perché chi non rischia non ha un guadagnoD Perché non rubi e non ti arricchisci a danno di nessuno

A12Si sforza di avere fiducia in se stesso e di vivere senza co-scienza.

A13 Attraverso il dialogo, risulta che la coscienza serve a prendere una decisione che riguarda il bene e il male? Giustifica la tua risposta.Sì, attraverso l’uso della coscienza si decide addirittura del-la vita o della morte di un’altra persona.

A14 Come potresti sostituire nell’espressione “riduce all’ele-mosina” (riga 25) il verbo ridurre?Per esempio: porta fino alla triste condizione dell’elemosina.

A15 Nell’espressione “Lasciala andare: pochi o nessuno la ospiterannoA Metafora B SimilitudineC PersonificazioneD Allitterazione

Analisi

6 Come spiegheresti “l’ironia della sorte” citata dal ragaz-zo che pone la domanda?La citazione “ironia della sorta” si spiega perché appare strano che a sbagliare il calcolo sia proprio un professore di matematica.

7 Che cosa prova l’autore nei confronti dei ragazzi sinceri?�� Ammirazione � Biasimo� Rabbia � Meraviglia

8 In quale modo l’autore argomenta la propria tesi?� Attraverso continui paragoni con situazioni parados-

sali e irrealizzabili�� Portando all’attenzione del ragazzo situazioni che

potrebbero risultare simili a quella presentata nella domanda

� Dimostrando sistematicamente il contrario di ciò che afferma

� Sostenendo teorie lontane dalla quotidianità degli studenti

9 Sapresti costruire un esempio simile a quello del camerie-re e della fetta di torta per spiegare che è un furto non dire che si è ricevuto qualcosa che non si è meritato? Risposta libera.

Il tema

10 Che cos’è l’onestà secondo l’autore?Risposta libera.Esempio: comportarsi secondo coscienza, anche quando a prima vista ci si rimette.

Soluzioni prova INVALSI Unità 4

A1 I sicari sono persone incaricate di uccidere una persona su commissione. Qualcuno infatti ha dato loro l’ordine di raggiungere una vittima designata e di ucciderla per conto loro. Chi è il mandante dell’omicidio che stanno per compiere i due sicari? Ricavalo dal testo.Il duca di Gloucester.

A2 Qual è il compenso per l’omicidio che compiranno?A Terre C CaseB Denaro D Pietre preziose

A3 Quale dei due sicari non è convinto di compiere l’azione per la quale è stato contattato?Il secondo sicario

A4 Nella battuta “Per Dio, morirà; avevo dimenticato il compenso” (riga 13) ci sono due termini importanti del

A avevo di-menticato) e il suo motivo (compenso)

B In sintesi, la morte e la vitaC morirà) e ciò per cui lo

compiono (compenso)D -

vono compiere e il denaro che riceveranno

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409Soluzioni del volume terzo

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NI B10 Nella frase “Il pover’uomo è stato costretto dalla po-

vertà a commettere un’azione così vergognosa”, quale complemento è dalla povertà?A Di modo B D’agenteC Di causaD Di causa efficiente

Unità 5 - Horror

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è una storia horror? Un racconto o un romanzo horror narra una vicenda in cui si trovano avvenimenti reali accanto a elementi soprannaturali; tale vicenda intende suscitare nel lettore ansia, paura, per-fino terrore, attraverso la presenza di particolari ingredienti come personaggi mostruosi o ambienti cupi e misteriosi.

2 In quali fasi si articola una storia horror?a. situazione inizialeb. avvio della vicendac. sviluppo della vicendad. conclusione (talvolta con un finale tragico)

3 Quale differenza c’è tra horror e thriller?� Il thriller è un horror ancora più inquietante�� Il thriller è un giallo in cui la tensione è più forte e

possono comparire elementi macabri� Il thriller è meno spaventoso dell’horror ma le forme

narrative sono identiche�

fantasmi

4 In una storia horror quali tipologie di personaggi compa-iono?� Tutti personaggi reali� Tutti personaggi spaventosi e fantastici�� Alcuni personaggi reali che devono affrontare perso-

naggi inquietanti� Fantasmi, vampiri, animali famelici

5 Quali sono le principali caratteristiche di un’ambienta-zione horror?� Case di campagna tranquille e ampie� Strade di città malfamate�� Ambienti bui e lugubri e solitari� Ambienti diroccati e fantastici

6 Il tempo in cui una storia horror è costruita preferibil-

� il giorno, perché la luce è essenziale in questo tipo di racconto

�� la notte, perché il buio è essenziale in questo tipo di racconto

� l’alba, perché è il momento in cui la notte si trasforma in giorno

� il tramonto, perché è un momento di grande nostalgia

Quesiti grammaticali

B1 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene. In quale?A

B

C

D

B2 Quale delle seguenti è una frase semplice?A Vado a Roma per vedere i principali monumenti del-

la cittàB Se vuoi ottenere risultati migliori, devi studiare di piùC Il gatto dormeD

barboncino

B3 Quale delle seguenti è una congiunzione subordinante?A Ma C TuttaviaB E D Mentre

B4 Nella frase “Il padre di Maria è stato eletto assessore alla cultura”, che cosa è assessore?A Complemento oggettoB ApposizioneC Complemento predicativo del soggetto D Complemento predicativo dell’oggetto

B5 Il verbo “essendo stato giudicatoA gerundio presente passivoB gerundio passato attivoC gerundio presente attivoD gerundio passato passivo

B6 Indica il passato remoto, prima persona singolare del verbo “porgere”.Porsi.

B7 Nella frase “Ammiro tutte le persone che spendono la vita per la giustizia”, cheA soggettoB complemento oggettoC complemento di compagniaD attributo

B8 Indica quale delle seguenti frasi contiene un predicato nominale.A

B Sulla superficie del mare non c’erano ondeC

D

B9 Nella frase “Il mese di gennaio di solito è molto freddo”, quale complemento è di gennaio?A Di specificazione C Di causaB Partitivo D Di denominazione

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I Quale aspetto fisico? Quali aspetti del suo carattere ven-gono messi in luce? Qual è la sua professione? Dove e come vive?Ha quarantasette anni; non ci sono dati che descrivano fisi-camente l’uomo; si chiama George Manchester; fa lo scritto-re e sta scrivendo un libro come dimostra la lettera ricevuta dal suo editore; è un uomo che non ama le relazioni e cerca l’i-solamento, si dimostra imbarazzato e schivo se deve parlare con qualcuno; vive con la madre che fa la ricercatrice storica in una casa, lontano dalla comunità.

7 Come si presenta lo sconosciuto, che poi si rivela essere un assassino?Si tratta di un uomo grassoccio, come più volte viene ribadito nel testo, affaticato nel movimento dalla sua mole, con una faccia florida, gli occhi scuri, le venuzze in rilievo sulle guance. I sorrisi, i toni, gli sguardi dell’uomo suonano sempre sgrade-voli agli occhi del protagonista, che lo considera brutto. I suoi modi sono obbliganti, in modo tale da costringere gli altri a fare ciò che egli vuole, con l’apparenza di non farlo. Al termine, indirettamente appare essere un uomo capace di premedita-zione e violenza notevoli.

Le caratteristiche e l’ambientazione

8 -partenente al genere horror o thriller? Giustifica la tua risposta attraverso gli elementi del testo.Il racconto rientra nel genere thriller, perché non compaiono personaggi mostruosi o orrorifici, l’ambientazione non è mi-steriosa, non sono presenti elementi soprannaturali. Invece si tratta di un racconto con un finale tragico e un andamen-to teso, che lascia preludere nel finale a una persecuzione da parte dell’assassino, di cui il protagonista sarà vittima.

9 suspense? Giustifica la tua risposta.L’uso della suspense è piuttosto sottile. Si comprende che ci sarà qualcosa che non avrà un esito normale, come potrebbe apparentemente accadere, ma che le cose andranno in modo diverso e negativo.

10 Commenta l’uso della lingua e dello stile utilizzati dal- l’autore.La scelta lessicale utilizzata dall’autore è accessibile e sem-plice, anche lo stile appare medio, non ricercato ma nemmeno trascurato.

Soluzioni prova INVALSI Unità 5

A1 Come si presenta il risveglio di Max?A Come tutte le mattine, tranquillo B Si spaventa molto, perché gli pare di sentire una fi-

gura che gli sussurra nelle orecchie.C Spaventato perché non è più nel suo lettoD Ha una visione e non se ne dà pace

A2 A che ora si sveglia? Ricopia l’informazione dal testo, indicando la riga di riferimento.Mancano pochi minuti alle sei del mattino. (r. 13)

7 Quale rapporto c’è con la normalità in un testo horror?� Resta invariata� Costituisce il principale termine di confronto�� Viene rovesciata� Viene negata

8 Nella narrazione sono previsti colpi di scena?� Mai�� Sono frequenti e utili a costruire l’andamento della

storia� Sono rari� Compaiono solo nel finale

9 Perché le storie horror e thriller sono costruite sulla su-spense?�� Per costruire tensione e angoscia nel lettore, elementi

essenziali di questi generi� Per dare al lettore la sensazione di trovarsi completa-

mente nelle mani dell’autore� Perché sono l’unico mezzo con il quale non si fa calare

l’attenzione� Per poter introdurre personaggi mostruosi

10 Come si presenta la lingua in questi generi narrativi?� Complessa, molto alta�� Semplice e scorrevole� Volutamente specialistica� Non ha particolari caratterizzazione

Verifica delle abilità

La struttura del testo

1 Come si apre il testo?Il protagonista arriva sulla cima della collina e vede un uomo sconosciuto.

2 Che cosa rompe l’equilibrio iniziale?L’uomo sconosciuto incomincia una breve conversazione con il protagonista, che non si aspettava di essere interpellato, per ottenere un piccolo favore da lui.

3 Qual è la richiesta dell’uomo sconosciuto?È quella di rimanere sulla cima della collina per vedere in fondo alla strada, dall’altra parte del crinale, se arriva un uomo.

4 Dopo avere aiutato l’uomo sconosciuto, il protagonista

Deve andare all’ufficio postale.

5Il primo è che l’uomo arrivato all’appuntamento è stato ucciso dallo sconosciuto.Il secondo è che, ricordando di avere detto il suo nome allo sconosciuto, il protagonista sa che verrà raggiunto e ucciso a sua volta.

I personaggi

6 Il protagonista viene descritto a poco a poco. Raccogli

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NI A13 Come reagisce alla fine Max?

A Accetta l’invito della statuaB Se ne va lentamenteC Se ne va di corsaD Si siede nel giardino a osservare

A14 Come sembrano rispettivamente tra loro la casa e il giardino delle statue alla fine del testo?La casa sembra molto lontana e il giardino molto più grande di quanto sembrasse prima.

A15 Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.FV

suspense FV

presenze benefiche FV

FV

al genere horror FV

Quesiti grammaticali

B1 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo rifles-sivo?A Si racconta che in quella località vivessero delle stre-

gheB Paola si ammirava continuamente allo specchioC Sono stato colpito dalla bellezza dei tuoi occhiD Stiamo andando in stazione

B2 Nella frase “giungendo a tempo debito”, giungendo è

A al participio presente C al gerundio passatoB all’infinito presente D al gerundio presente

B3 Nella frase “Era un pover’uomo che viveva di espedien-ti”, quale funzione svolge di espedienti?A Complemento di mezzoB Complemento di causa efficienteC Complemento di specificazioneD Complemento partitivo

B4 Coniuga il verbo “comprimere” alla prima persona sin-golare dell’indicativo passato remoto attivo.Compressi.

B5 Nel periodo “Tutte le volte che si recano in tribunale, tremano di paura per appurare la verità”, quale fun-zione ha la proposizione Tutte le volte che si recano in tribunale?A Finale C TemporaleB Consecutiva D Modale

B6 Nel periodo “Pur essendo zoppo, il soldato riuscì a fuggi-re”, con quale frase puoi sostituire Pur essendo zoppo?A Poiché era zoppo C Mentre era zoppoB Anche se era zoppo D Che era zoppo

A3 Come si presenta il tempo fuori?A SoleggiatoB Sta albeggiando e c’è la nebbiaC Piove ed è buioD È molto scuro

A4 Spiega quale significato ha l’espressione “pizzicava la pelle” (riga 18) riferita all’aria del mattino.Dava una sensazione di pizzicore dato il freddo intenso.

A5 Indica due aggettivi che descrivono a tuo giudizio l’at-mosfera del giardino di statue, quando Max vi entra.Esempi: misterioso, decadente, cupo, triste, minaccioso, incolto, abbandonato.

A6 Rintraccia due elementi che fanno intendere come il giardino sia abbandonato da anni.Esempi: ci sono erbacce e sterpaglie; la catena del cancello è arrugginita; il lucchetto è sbiadito nel tempo.

A7 Che cosa rappresenta la statua più importante e dove è collocata?A È un domatore con un leone situato nel lato ovestB È un fachiro dal naso aquilino e con in testa un tur-

bante nel cerchio più esternoC È un pagliaccio sorridente con i capelli ricci collocato

su un piedistallo al centro del giardinoD È una donna contorsionista al centro di una stella a

sei punte

A8 Qual è il simbolo che Max scopre ai piedi della statua?Una stella a sei punte contornata da un cerchio.

A9 Max scopre che le statue non sono disposte a cerchi con-centrici, ma in un altro modo. Quale? A In modo tale da riprodurre una spiraleB In modo tale da riprodurre una stella a sei punteC In modo tale da riprodurre una croce grecaD In modo tale da riprodurre un labirinto

A10 Max, dentro di sé, definisce con un aggettivo “lo spet-tacolo” che si presenta nel giardino delle statue. Indivi-dualo e ricopialo qui di seguito.Spettrale.

A11 Qual è il particolare che spaventa Max alla fine del te-sto? Ricopia la frase in cui compare questo dettaglio.La mano della statua, che pochi attimi prima aveva visto stretta in un pugno, era aperta con il palmo teso in segno di invito.

A12 Se Max pensa di aver paura di svegliare le statue dal loro “sonno eterno” (r. 76), che cosa significa, indiretta-mente?A Che non sono in realtà statueB Che sono fasulleC Che sono spaventoseD Che sono incantate

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412 Soluzioni del volume terzoSO

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I 4 Mohad non vuole comunicare al figlio che ha perso tutta la famiglia, perché?Perché non ne ha il coraggio e teme che diventi pazzo.

5 Che cosa consiglia di fare Mirzà Qadìr a Mohad?Gli consiglia di dire in ogni caso la verità a suo figlio.

Analisi

6 Dal testo si può dedurre che la distruzione del villaggio di Mohad sia stata una rappresaglia. Verso che cosa? Sot-tolinea nel testo il passaggio che ti permette di capirlo.Si è trattato di una rappresaglia verso il villaggio, perché i gio-vani si erano nascosti al momento di essere reclutati.Parte da sottolineare: I giovani nascosti nel villaggio, per evitare di prestare servizio sotto la bandiera dei russi, sono fuggiti via … Non era passato un giorno da questo fatto che il villaggio è stato circondato dai russi.

7 Nel testo vi sono diverse espressioni che fanno riferimen-to alla religione e alla cultura di Mohad.

Sottolineale e prova a spiegare quale importanza hanno.Implori la misericordia divina

avrei preferito per-dere la vista, pur di non vederla disonorata”che cosa intende, secondo te, proprio in base ai suoi valori di riferimento?La nudità di una donna è qualcosa di vergognoso, special-mente per i popoli che seguono la religione musulmana, che chiede alle donne di corpirsi (talora pressoché totalmen-te) quando si è in pubblico.

8 Il senso del dialogo tra i due personaggi è contenuto nella guerra non c’è perdo-

no”. Che cosa intende l’autore con questa frase?Risposta libera.

9 Come potresti definire lo spazio in questo testo?� D’atmosfera � Come un personaggio� A cornice �� Simbolico

Il tema

10 Quale immagine della guerra viene presentata in questo testo? Che cosa trasmette al lettore?Risposta libera.

Soluzioni prova INVALSI Unità 6

A1 Come arriva Sarah a Spalato?A In aereo C In naveB In corriera D In auto

A2 Che cosa rende il viaggio da Spalato a Sarajevo partico-larmente faticoso?A Il caldoB Il chiasso degli altri passeggeriC

D

B7 Quale dei seguenti periodi è costituito da una frase principale e da una subordinata?A Su, muoviti!B Se cambia il tempo, andremo a fare una passeggiata. C -

resse.D Nessuno di noi ne aveva più voglia.

B8 Come potresti sostituire Dato che nel periodo “Dato che non avevo più fame, mi sono alzato da tavola”?A Poiché C QualoraB Quando D Se

B9 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene. In quale?A

B

C

D

B10 Individua il nome che, sulla base del significato, non ha a che fare con l’ambito della paura.A Terrore B IntensitàC PanicoD Tensione

Unità 6 - Guerra e pace

Verifica delle abilità

Comprensione

1 Indica se le seguenti affermazioni riferite al testo sono vere o false.

Mohad è l’unico sopravvissuto alla distruzione del suo villaggio FV

Mohad è a conoscenza delle ragioni precise per cui il suo villaggio è stato distrutto FV

Il villaggio è stato distrutto dai miliziani governativi FV

Mirzà Qadìr si trova nel proprio negozio quando incontra Mohad FV

Yassìn è il figlio di Mohad FV

Yassin ripete sempre la stessa frase FV

Alla fine del racconto Mohad incontra il padre di Yassìn FV

2 Dove si trova la madre di Yassìn quando scoppia la bomba?All’hammam.

3 Chi è l’unico sopravvissuto della famiglia di Mohad? Qua-le problema fisico ha? Sottolinea nel testo il passaggio in cui viene detto.Il nipote Yassìn.È sordo.Parte da sottolineare: non può sentire7 nemmeno le mie parole.

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NI A12 Qual è il pericolo più grande che si incontra girando per

Sarajevo?A I cecchiniB

C

D I criminali

A13 Quali sono le tre parole con cui Sarah definisce, verso la fine del brano, la situazione di Sarajevo?A Distruzione, disordine, silenzioB Desolazione, disordine, confusioneC Desolazione, disordine, silenzioD Desolazione, speranza, silenzio

A14 Trascrivi la domanda a cui la ragazza non sa dare una risposta.Come può l’uomo compiere azioni così orribili?

A15 Uno dei seguenti elementi non appartiene al genere

A Narratore internoB Uso dei tempi storiciC Enigma da risolvereD I fatti raccontati sono stati vissuti davvero dal narra-

tore

Quesiti grammaticali

B1 Volgi la seguente frase dalla diatesi attiva a quella pas-siva.“I visitatori osservano il quadro con grande attenzione.”Il quadro è osservato dai visitatori con grande attenzione.

B2 Indica quale dei seguenti non è un pronome personale.A Ci C ViB Io D Uno

B3 Indica, tra le frasi, quella corretta.A Scrive che, se fosse stato presente ai fatti, avrebbe

avuto la possibilità di dire la veritàB Scrive che, se sarebbe stato presente ai fatti, avrebbe

avuto la possibilità di dire la veritàC Scrive che, se fosse stato presente ai fatti, abbia avu-

to la possibilità di dire la veritàD Scrive che, se avrebbe stato presente ai fatti, avreb-

be avuto la possibilità di dire la verità

B4 Sottolinea la desinenza nei seguenti verbi.ammirare – guidino – aspettando – giocate – ammira

B5 Sottolinea, tra le due, la forma corretta.A gratis – GratisA fianco dell’albero – A fianco all’alberoAppartamento da vendere – Appartamento a vendereDavanti il muro – Davanti al muro

A3 Più Sarah si avvicina a Sarajevo e più il paesaggio cam-bia. Che cosa dice Sarah esattamente?Più fuori regnavano il disordine e la desolazione

A4 Che cosa significa “come in trance” (riga 8)?A Che Sarah è come in uno stato ipnotico B Che Sarah è terrorizzataC Che tutti i viaggiatori sono angosciatiD Che qualcuno, fuori, è stato fatto a pezzi

A5 Che cosa significa “fare animazione” (righe 11-12)?A Essere impegnati in azioni umanitarieB Curare i feritiC IstruireD Organizzare spettacoli e attività di divertimento

A6 Di che cosa si occupa Sarah, oltre che di animazione?A Della ricostruzione delle caseB Della cura dei feritiC Della rimozione delle mineD Dell’istruzione dei bambini

A7 Nonostante la durezza del lavoro, Sarah si rende conto di una cosa. Quale?A Di avere notevoli capacità organizzativeB Di avere dentro di sé molte energie e una grandissi-

ma vitalitàC Di saper comunicare con efficacia con le personeD Di avere paura

A8 Nella frase “A Sarajevo ho visto sia la brutalità dell’uo-mo [...] sia la sua bellezza nella sua forma più pura e profondaA una similitudine C un’allitterazioneB una contrapposizione D un’onomatopea

A9 Perché Sarah, per la prima volta nella sua vita, sente il più profondo valore della vita?A Perché ha realizzato il sogno di vedere SarajevoB Perché si sente utileC Perché incontra l’amoreD Perché incontra gente interessante

A10 Perché la parola “occasione” (riga 34) è scritta in corsivo?A Perché l’autrice vuole sottolinearne l’importanza B Perché è la parola più importante di tutto il branoC Perché esprime quello che Sarah sente in quel mo-

mentoD Perché esprime quello che Sarah sentirà in futuro

A11 Che significato ha nel contesto l’espressione “essere qui” (riga 38)?A Trovarsi a SarajevoB Andare in visita a SarajevoC Essere vivi in questo mondoD Essere se stessi

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414 Soluzioni del volume terzoSO

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I 6 Chi si accorge che anche Giulietta si è innamorata?La nutrice.

Analisi

7 Quale significato ha la frase che Mercuzio dice a Romeo Tra tante perle, qui dentro, hai scelto

un pezzo di brace!”?Tra tante ragazze presenti alla festa, Romeo ha scelto quella sbagliata, in quanto Giulietta è la figlia di un nemico della fa-miglia di Romeo, quindi “brucia” quindi potrebbe causargli guai.

8 Quali caratteristiche ha l’amore che nasce tra i due giova-ni? Puoi scegliere più di una tra le proposte seguenti.�� Passione irresistibile� �� Improvvisa attrazione fisica�� Intensità delle emozioni� Desiderio di divertirsi insieme� Fastidio alternato ad attrazione�� Unicità dell’altro

9 Per quali motivi non era possibile l’amore tra i due ragazzi?Perché le due famiglie erano antagoniste da tempo nella città.

10 far amare un nemico odiato”, come dice Giulietta alla fine del testo? Prova a interpretare l’affer-mazione.Esempio: L’amore può superare le barriere che vengono imposte dall’esterno, perché esprime innanzitutto un legame tra due persone che, con le loro personali affinità, si corrispondono.

Il tema

11 -sone; come potresti riassumere in poche righe la “mecca-nica del cuore” che l’Unità ha presentato? A quale “pun-to” del percorso d’amore si trovano i due protagonisti del racconto?Esempio: la meccanica del cuore di cui si è parlato nell’unità, prevede che due persone che avviano una relazione tra loro (di qualunque relazione si tratti) si trovino a comprendere di amare e di essere amati; solo su quella base si costruisce una relazione. Romeo e Giulietta si trovano ancora nel momento iniziale della relazione, nell’innamoramento.

Soluzioni prova INVALSI Unità 7

A1 Che cosa fa la ragazza protagonista del racconto tutte le sere?Va sempre nel medesimo ristorante e passa la serata senza parlare con nessuna.

A2 Nella frase “Dev’essere un po’ svampita, una donna che non c’è con la testa” (riga 1), da quale espressione può essere sostituito il verbo deve, mantenendo lo stesso significato?A È necessario che siaB È obbligatorio che siaC È molto probabile che siaD È certo che sia

B6 Quale, tra le seguenti, non è una congiunzione subordi-nante?A Se C SiccomeB Perché D Con

B7 Utilizzando le parole date, scrivi una frase di senso com-piuto che presenti un complemento di modo.italiano parlare tranquillità allievi aula ieri professoreIeri il professore d’italiano ha parlato agli allievi con tranquil-lità

B8 Quale dei seguenti verbi non è un modo finito?A È stato C PioveB Sospirarono D Correndo

B9 Nelle seguenti frasi individua i sostantivi e gli attributi, riportandoli negli spazi appositi.“Abbiamo partecipato a una gara impegnativa in una città lontana.”“Mentre camminava per quel sentiero stretto e fangoso, mia zia è caduta a terra.”

gara, città, sentiero, zia, terraimpegnativa, lontana, stretto, fangoso

B10 Nella frase “Nella verifica di matematica ho commesso dei banali errori di distrazione”, compaiono due com-

Di matematica, di distrazione.

Unità 7 - Amore

Verifica delle abilità

Comprensione

1 In quale circostanza Romeo e Giulietta si vedono la prima volta?� A casa di amici comuni�� A casa di Romeo� A casa di Giulietta� A casa di Mercuzio

2 Giulietta si accorge dello sguardo di Romeo?�� Sì� No

Giulietta si accorse del suo sguardo da lontano.

3 Come fa Romeo ad avvicinarsi a Giulietta?Entra nel gruppo dei danzatori.

4 Con quale aggettivo è descritto Romeo al termine delle danze? Sottolinealo nel testo.Stordito.

5 Come reagisce Romeo alla rivelazione di Mercuzio? Sot-tolinea le parole nel testo.Romeo sedette e impallidì.

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415Soluzioni del volume terzo

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NI A13 Come potresti sostituire così nella frase “Procedettero

così finché durò la loro in fondo ben riuscita non esi-stenza” (righe 53-54)?In quale modo.

A14 Tenendo conto di tutta la storia, come puoi definire i due innamorati?A Capaci di pensare autonomamente B Ragazzi astuti, pronti ad approfittare di ogni situa-

zioneC Personaggi misteriosi, capaci però di ingannare gli

altriD Privi di personalità propria

A15 Che cosa significa la frase “Due vite parallele non è escluso poi che si incontrino anch’esse in qualche pun-to” (righe 58-59)?A Due persone che hanno tanti interessi in comune si

incontreranno di certo B Chi non vuole incontrarsi non si incontrerà maiC Due persone che fanno la stessa vita possono anche

incontrarsiD Due persone che non hanno nulla in comune non si

incontreranno mai

Quesiti grammaticali

B1 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio di tempo?A Non aveva l’aria triste per nienteB

stessa oraC Quando mangiava, aveva la dolce mansuetudine di

un erbivoroD

B2 Nella frase “la ragazza… si lasciava invadere fino ad an-nullarsi dalle parole degli altri agli altri tavoliA il primo altri è un pronome, il secondo un aggettivoB il primo altri è un aggettivo, il secondo un pronomeC entrambi gli altri sono pronomiD entrambi gli altri sono aggettivi

B3 Nella frase “Così capirono che avrebbero avuto sempre molto da dirsi”, il verbo avrebbero avutoA condizionale presenteB congiuntivo passatoC congiuntivo imperfettoD condizionale passato

B4 Per ciascuna delle seguenti frasi, trascrivi i pronomi nel-lo spazio sottostante.1. Dev’essere svampita, una che non c’è con la testa Una, che.2. Stava tranquilla con lo sguardo che vagava nella sa-

letta, senza trattenere alcunché Alcunché.

A3 Come appare la ragazza al cameriere del ristorante?A Infelice C ArrabbiataB Serena D Agitata

A4 Quale tra le seguenti parole può sostituire “imbambo-lati” alla riga 10?A Colorati C IrritatiB Immobili D Infiammati

A5 Nella frase “La ragazza ascoltava, anzi si lasciava inva-dere fino ad annullarsi dalle parole degli altri agli altri tavoli” (righe 18-19), quale valore ha anzi si lasciava?A Ribadisce con forza quanto espresso primaB Contraddice quanto espresso primaC Indica un fatto precedente a quello espresso primaD Corregge ironicamente quanto espresso prima

A6 Quale aggettivo può sostituire “futili” (riga 19), nel si-gnificato che ha nel testo?Inutili.

A7 Che cosa succede alla ragazza una sera?A Viene allontanata dal ristoranteB Si trova improvvisamente sola ed infeliceC Vede un ragazzo che si comporta come leiD Il cameriere si siede al suo tavolo

A8 Con quale sostantivo sostituiresti il pronome personale “gli”, nella frase “Gli arrivava la voce di un uomo lì ac-canto” (righe 26-27)?Al ragazzo.

A9 Che cosa permette ai due ragazzi di innamorarsi?A

B

C Il fatto di non avere nulla in comuneD Il fatto di condividere un medesimo interesse

A10 “Forse il reciproco non esserci creò una certa affinità tra il ragazzo e la ragazza” (righe 34-35). Quale funzione ha questa frase?A Formulare un’ipotesiB Formulare una dichiarazioneC Formulare una conseguenzaD Formulare un’argomentazione

A11 Chi ha un ruolo fondamentale nel far innamorare i due giovani?Il cameriere.

A12 Perché i due ragazzi capiscono “che avrebbero sempre avuto molto da dirsi” (riga 47)?A Perché hanno tanti interessiB Perché parlano entrambi moltoC Perché si raccontano i fatti degli altriD È un’affermazione ironica, infatti i due ragazzi sono

molto taciturni

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416 Soluzioni del volume terzoSO

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I 4 Che cos’è una figura retorica di senso?� È una figura retorica che serve a dare particolari ef-

fetti sonori ai versi� È una figura retorica che serve a mettere in evidenza

alcune parole� È una figura retorica che serve a modificare lo schema

di rima�� È una figura retorica che viene usata per trasmettere

messaggi che vanno al di là del significato letterale delle parole

5 Che cos’è una figura retorica di posizione?� È una figura retorica che serve a dare particolari ef-

fetti sonori ai versi�� È una figura retorica che serve a mettere in evidenza

alcune parole� È una figura retorica che serve a modificare lo schema

di rima� È una figura retorica che viene usata per trasmettere

messaggi che vanno al di là del significato letterale delle parole

6 Come si chiama la figura retorica che riproduce il suono di un oggetto o di un essere vivente?� Allitterazione � Personificazione�� Onomatopea � Similitudine

7 A quale categoria di figure retoriche appartengono la me-tafora e la similitudine?� Suono�� Senso� Posizione� Non sono riconducibili ad alcuna categoria

8 Quando si ha un’antitesi?�� Per accostamento di due parole o termini in contrasto

tra loro� Per esprimere un concetto astratto� Per accostare termini appartenenti ad ambiti senso-

riali diversi� Per accostamento di due parole in contrapposizione

tra loro, riunite in un’unica immagine

9 Che cos’è la parafrasi di un testo poetico?� �� � � Una forma di commento

10 Che cosa si intende per argomento e messaggio di una poesia?� -

esia e il messaggio è la riflessione che il poeta vuole trasmettere al lettore

�� messaggio è la riflessione che il poeta vuole trasmet-tere al lettore

� messaggio è il parere personale di chi legge

� -saggio è l’approfondimento successivo

B5 In quale tra le seguenti frasi è presente un verbo riflessivo?A Non si separarono maiB Se ne stava anche lui solo e silenziosoC Gli arrivava la voce di un uomo lì accantoD

B6 Per ciascuna delle seguenti frasi, trascrivi la parola che svolge la funzione di soggetto nello spazio sottostante.1. Il reciproco non esserci creò una certa affinità tra il

ragazzo e la ragazza Il non esserci.2. Ognuno dei due di buon grado acconsentì Ognuno.

B7 Nella frase “non aveva l’aria triste, per niente”, tristeA complemento oggetto C nome del predicatoB attributo D predicativo dell’oggetto

B8 Quale di queste frasi contiene un complemento oggetto?A Sedettero allo stesso tavolo uno di fronte all’altroB Come va la vita?C Quest’incontro ebbe serie conseguenzeD

B9 Quale di queste frasi contiene un complemento di modo?A Procedettero finché durò la loro non esistenzaB

C Il cameriere li pregò di unirsi allo stesso tavoloD Il ragazzo entrò per caso nel suo campo visivo

B10 Con quale congiunzione potresti sostituire dunque nel-la frase “Sedettero dunque allo stesso tavolo”?A Tuttavia C PeròB Quindi D Cioè

Unità 8 - Poesia

Verifica delle conoscenze

1 Che cos’è una poesia?È un componimento scritto in versi, secondo un determinato ritmo, creato dalle pause e dagli accenti ritmici.

2 Che cosa si intende per figura retorica?Sono espressioni che ottengono in un testo effetti partico-lari di suono, posizione o significato.

3 Che cos’è una figura retorica di suono?�� È una figura retorica che serve a dare particolari ef-

fetti sonori ai versi� È una figura retorica che serve a mettere in evidenza

alcune parole� È una figura retorica che serve a modificare lo schema

di rima� È una figura retorica che viene usata per trasmettere

messaggi che vanno al di là del significato letterale delle parole

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417Soluzioni del volume terzo

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NI 12 Quale delle seguenti affermazioni, secondo te, è più adat-

ta a spiegare il messaggio della poesia?�� Ogni uomo, anche il più misero, ha comunque una sua

dignità� I poveri devono essere contenti di essere poveri, per-

ché sono ricchi nello spirito� È meglio essere poveri, per potere essere ricchi inte-

riormente� Un povero non può che essere infelice

Unità 9 - Teatro

Verifica delle conoscenze

1 A differenza del finale di una commedia come si presenta il finale di una tragedia?Sempre negativo.

2Il dramma moderno è un testo teatrale che trae spunto da situazioni quotidiane della realtà borghese o popola-re, nonché da scene di vita comuneè far riflettere su temi importanti dell’esistenza.

3 Quali personaggi agiscono in una tragedia antica?�� Eroi del mito e divinità� Uomini comuni� Uomini di particolare forza d’animo e potere� Dei

4 Quali personaggi agiscono nel dramma moderno?� Nobili�� Uomini e donne comuni� Eroi del mito antico� Maschere della commedia italiana

5 Indica due temi tipici della tragedia antica.�� Questioni che riguardano la politica e la dimensione

esistenziale� Questioni che riguardano la religione e il commercio� Questioni che riguardano la politica e la storia � Questioni che riguardano lo sport e la dimensione esi-

stenziale

6 Indica due temi tipici del dramma moderno.� Questioni che riguardano la religione e la vita quoti-

diana� Questioni che riguardano la crisi della famiglia e il de-

stino �� Questioni che riguardano l’incomunicabilità tra per-

sone e la crisi della famiglia � Questioni che riguardano la crisi esistenziale e la spe-

ranza politica

7 Quali tra queste coppie di autori di teatro sono entrambi scrittori di tragedie?� Goldoni e Shakespeare�� Sofocle e Alfieri� Euripide e Ioneseco� Plauto e Tennessee Williams

Verifica delle abilità

La struttura

1 Da quante strofe è composta la poesia?Una sola.

2 Da quanti versi?15

3 Si può riconoscere una struttura di rima? Se no, come si chiama in questo caso la struttura di una poesia?Non c’è struttura di rima; in questo caso il verso si chiama sciolto.

Le figure retoriche

4 Neppure a… si può…” è rafforzata nel testo da una parola, che crea una figura retorica di po-sizione. Qual è la parola e quale figura crea?L’espressione completa è “Neppure all’uomo più misero” e crea un’anastrofe.

5 Individua e sottolinea nella poesia la metafora.La ricchezza del suo cuore.

6 Quali figure retoriche riconosci nell’espressione dell’ultimo verso, “come un fiume la vita”?�� Similitudine e metafora� Ellissi e similitudine� Allitterazione e anafora� Anafora e metonimia

La parafrasi

7 Scrivi la parafrasi della poesia.Risposta libera.

Il commento

8 uomo più misero” ai versi 2-5 è com-posta da una serie di immagini che ne spiegano le caratte-ristiche. Sottolineale nel testo.Che avanza nudo nel sole e nel vento / nella pioggia e nella neve / che non si è mai saziato / del tutto da quando è nato

9 Che cosa non si può togliere neppure all’uomo più mi-sero?Il nome, le canzoni dell’infanzia, i ricordi, i sogni, la patria, la ric-chezza dei suoi sentimenti.

10 Che cosa significa l’espressione “rapire la ricchezza del suo cuore” (v. 10)?�� Portare via le sue qualità interiori� Portare via la sua salute� Portare via le persone care� Portare via il denaro

11 Di che cosa è ricco anche l’uomo più misero?Di un nome, si una patria, di una quantità preziosa di favole e di immagini legate alle sue tradizioni.

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418 Soluzioni del volume terzoSO

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I 8 Che cosa significa che “Gli uomini passano e passa una can-zone / Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione / Che la giustizia no… non è solo un’illusione”?�� -

se e in questo sta la loro forza� Nella vita tutto è transitorio�

lui� Prima di dire certe cose bisogna pensarci bene

9 Che cosa dice l’autore a proposito della giustizia? Sottoli-nea il punto nel testo.Che la giustizia no… non è solo un’illusione.

Il tema

10 Il testo rivendica la libertà dell’uomo di dire di no alla ma-fia, di pensare con la propria testa. In quali versi della can-zone questo concetto è espresso?In ogni ritornello.

Soluzioni prova INVALSI Unità 10

A1 Il fatto che la mafia sia considerata l’organizzazione criminale “più potente e diffusa” (riga 3) in Italia, si-

A è la più forte organizzazione criminale italiana, ma è solo limitata alla Sicilia

B ha il maggior numero di criminali affiliatiC è la più forte organizzazione criminale italiana e si

estende in molte regioni del nostro Paese D è la più forte organizzazione criminale mondiale e si

estende in molti Stati europei

A2 Nella frase “essa trae probabilmente il suo nome dal termine arabo mahias” (righe 5-6), l’avverbio probabil-menteA che la parola mahias ha forse il significato di “millan-

teria”, “gradassata”B che la parola mafia ha forse il significato di “millan-

teria”, “gradassata”C che è possibile, ma non è sicuro al cento per cento,

che la parola mafia derivi dall’arabo mahiasD che in realtà non si conosce l’esatto significato del

termine mahias

A3 Quando la mafia aumenta la sua influenza?A Prima del regno borbonicoB Sotto i BorboniC Dopo l’Unità d’ItaliaD Dopo la Seconda guerra mondiale

A4 In quale periodo sia la mafia sia la camorra sono molto combattute a livello governativo?A Dopo l’Unità d’ItaliaB All’epoca del FascismoC Con la caduta del FascismoD Negli anni Settanta del Ventesimo secolo

8 Quali tra queste coppie di autori di teatro è composta da scrittori di drammi moderni?� De Filippo e Eschilo� Goldoni e Shakespeare�� Ionesco e Tennessee Williams � Sofocle e Alfieri

9 Come si presenta la scena in un dramma moderno?� È spesso la piazza di una città�� È un luogo chiuso, un interno� È un ambiente raffinato, colto, come una casa nobile

di campagna� È uno scompartimento ferroviario

10 Nella tragedia classica quale funzione hanno i monologhi?� Presentano un personaggio � Spiegano fatti precedenti� Non hanno funzione particolare, sono rari perché è

più importante il dialogo�� Spingono lo spettatore a riflettere sulla condizione

umana e sul senso della vita

Unità 10 - Legalità

Verifica delle abilità

Comprensione

1 In quale modo sono definiti gli uomini che lottano contro la criminalità organizzata?Angeli mandati sulla terra.

2 Qual è l’isola di sangue cui fa riferimento il testo della canzone?La Sicilia.

3 Qual è la realtà cui fa riferimento la canzone?Il dominio mafioso.

Analisi

4 Perché il cantautore, rivolgendosi a chi sta per sparare, dice “Resta un attimo soltanto un attimo di più / Con la testa fra le mani”? Spiegalo con parole tue.Esempio: se chi spara si fermasse a riflettere prima di spara-re, forse non lo farebbe.

5 Quali idee hanno lasciato gli “uomini morti giovani”?Idee di uguaglianza, che hanno invitato a lottare contro ogni forma di oppressione, contro i soprusi nei confronti di chi è più debole, contro chi agisce senza coscienza e rispetto per il prossimo.

6 Come sono definite queste idee?Intatte e reali.

7 A chi si riferisce il cantautore quando dice “Ci sono stati uomini che hanno continuato / Nonostante intorno fosse tutto bruciato”?Alcuni uomini sono andati avanti nel loro lavoro, perseguendo i loro ideali, nonostante le bombe, gli attentati e il vuoto che sentivano intorno.

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419Soluzioni del volume terzo

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NI A14 Con quale delle seguenti parole puoi sostituire soprat-

tutto nell’espressione “soprattutto da parte degli stessi familiari dei sequestrati” (riga 88)?A Quanto meno C PrincipalmenteB Allo stesso modo D Infatti

A15 Quale è la funzione del testo che hai letto? A InformareB Dare regoleC Argomentare un’opinioneD Esprimere emozioni

Quesiti grammaticali

B1 Nel periodo “Dal momento che nevica, le scuole rimar-ranno chiuse anche oggi”, con quale elemento subordi-nante puoi sostituire Dal momento che?A Poiché C QuandoB Finché D Affinché

B2 Nella frase “A febbraio andrò a sciare ad Artesina con la classe”, quale funzione svolge A febbraio?A Complemento di termineB Complemento di tempo determinatoC Complemento di tempo continuatoD Complemento di moto a luogo

B3 Nel periodo “Mi chiedevo se saresti arrivato in tempo”, quale tipo di proposizione è se saresti arrivato in tempo?A Condizionale C Interrogativa indirettaB Consecutiva D Concessiva

B4 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento d’argomento?A Con quel discorso mi riferivo a te.B Ritenevano che la questione fosse esaurita.C

D -grazione.

B5 Nel periodo “L’allenatore scelse solo quattro tra gli atle-ti che avevano ottenuto i migliori risultati”, che funzio-ne svolge tra gli atleti?A Complemento partitivoB Complemento di specificazioneC SoggettoD Complemento oggetto

B6 Come potresti sostituire perché nel periodo “Ti chiede-vo perché fossi arrivato con il treno delle 21”?A Sebbene C Come maiB Purché D Quando

B7 Il verbo “abbiate lodatoA congiuntivo presente C congiuntivo imperfettoB congiuntivo passato D condizionale passato

A5 Nella frase “Irruppero così sulla scena della malavita ita-liana temibili boss” (righe 25-26), con che cosa potresti sostituire così?A Di conseguenza C InfattiB Tuttavia D A tal punto

A6 Che cosa significa “furono soppiantate” (riga 31)?A Misero radici C Furono sostituiteB Furono trapiantate D Furono imprigionate

A7 Un’organizzazione che è strutturata gerarchicamenteA presenta dei legami tra individui basati su diversi

gradi di importanza e di potereB non distingue tra chi comanda e chi ubbidisceC è costituita solo da bassa forzaD non ha capi

A8 Nella frase “Capo supremo dell’organizzazione era il ca-pintesta, da cui dipendevano i capintriti” (righe 37-38), a quale parola si riferisce da cui?A Capintesta C CapintritiB Organizzazione D Mafia

A9 Perché negli anni Settanta e Ottanta del Novecento la camorra acquisisce maggiore potere?A Perché allunga le mani sul settore edilizioB Perché cessa la lotta contro la criminalità organizza-

ta da parte dello StatoC Perché entra nel traffico della droga e si infiltra in

attività commerciali e finanziarieD Perché si avvale di capaci capintesta

A10 Da quale fenomeno trarrebbe origine la ‘ndrangheta?A Dalla colonizzazione grecaB Dal brigantaggioC Dalla mafiaD Da alcuni balordi locali

A11 Il verbo ramificarsi, nel significato di estendersiA un’epifora C una metonimiaB una personificazione D una metafora

A12 Nel periodo “Per scoraggiare questo odioso crimine, nel 1991 sono stati istituiti nuclei antisequestri” (righe 83-84), la parola perA il fine per cui sono stati creati i nuclei antisequestri B la causa per cui sono stati creati i nuclei antisequestriC il periodo in cui sono stati creati i nuclei antisequestriD la condizione attraverso la quale è stato possibile

creare i nuclei antisequestri

A13 Che cosa significa varare una legge?A Cancellare una legge B Modificare una leggeC Emanare una leggeD Discutere una legge

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420 Soluzioni del volume terzoSO

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I 6 Scrivi qui sotto tre verbi dichiarativi.Tre a scelta fra: dire, sostenere, affermare, aggiungere, chie-dere, soggiungere, rispondere, insistere, ribadire, riferire ecc.

7 Graficamente, come fai a riconoscere in un testo un di-scorso diretto da un discorso indiretto?Nel discorso diretto compaiono le virgolette o le lineette a delimitarlo. Spesso il discorso diretto è preceduto da un verbo dichiarativo e dai due punti. Nell’indiretto virgolette e lineette mancano.

8 Che cosa si intende per “discorso indiretto libero”?È un discorso indiretto in cui sono impliciti i verbi dichiarativi. Le parole e i pensieri dei personaggi sono trascritti diretta-mente, senza che sia chiarito se ciò che viene scritto è un pensiero, un discorso o una parte di dialogo.

Pagine laboratorio - I personaggi della storia

Verifica delle conoscenze

1 Che cosa si intende per personaggi principali di un rac-conto o di un romanzo?I personaggi principali sono quelli che hanno un ruolo di primo piano, sostengono la narrazione e contribuiscono diretta-mente allo svolgimento della storia.

2 Indica le differenze tra personaggi secondari e perso-naggi di sfondo.I personaggi secondari, pur comparendo meno di quelli princi-pali, svolgono un certo ruolo nella vicenda o possono compa-rire per un certo tempo accanto al protagonista, senza mai compiere azioni determinanti per la vicenda. I personaggi di sfondo, invece, non hanno nessun ruolo, ma servono per ren-dere più dettagliata l’atmosfera.

3 A quale delle tre categorie dei personaggi appartengo-no le cosiddette “comparse”?Ai personaggi secondari.

4 Quale elemento permette di distinguere tra personaggi a tutto tondo e personaggi piatti?Il loro ruolo e la loro funzione nella vicenda narrata.

5 Qual è la principale differenza tra un personaggio a tut-to tondo e un personaggio piatto?Un personaggio a tutto tondo è fortemente caratterizzato dall’autore; inoltre il suo comportamento cambia nel corso della vicenda e l’autore gli dà profondità psicologica. Il perso-naggio piatto, invece, è quasi uno stereotipo, un tipo fisso, e come tale non è ben caratterizzato dall’autore né evolve nell’arco della storia.

6 Elenca gli elementi che un autore impiega per costruire un personaggio a tutto tondo.Aspetto fisico, caratterizzazione psicologica, status socia-le, principi di valore, azioni.

B8 Quale dei seguenti periodi contiene una frase subordi-nata?A I giudici vorrebbero sapere se gli imputati sono stati

interrogati.B Mio cugino Giovanni anche quella volta arrivò in ri-

tardo, ma nessuno ci fece caso.C Domani uscirà l’articolo e sarà senz’altro un successo.D Uscite di qui immediatamente o tacete!

B9 Nel periodo “Le materie che ci piacciono di più sono italiano e inglese”, il pronome ciA complemento oggettoB complemento di termine C complemento predicativo dell’oggettoD complemento di stato in luogo figurato

B10 Nel periodo “Dopo aver a lungo tergiversato, arrivato il momento opportuno, il ragionier Rossi si era recato insieme al capoufficio, il signor Bianchi, dall’ingegnere-capo, per reclamare il tanto atteso aumento di stipen-dio” individua la proposizione principale e trascrivila qui di seguito.il ragionier Rossi si era recato insieme al capoufficio, il signor Bianchi, dall’ingegnere-capo

Pagine laboratorio - Dialoghi e pensieri

Verifica delle conoscenze

1 Come si definisce, in un racconto o romanzo, uno scam-bio di battute tra personaggi?Dialogo.

2 Come si definisce il discorso diretto che un personaggio rivolge a se stesso o a un altro personaggio che non è presente?Soliloquio.

3 Come si definisce il discorso diretto di un personaggio davanti a uno o più interlocutori, che non pronunciano battute in risposta?Monologo.

4 Che cosa si intende per “domanda retorica”?È una domanda posta non per ricevere vere e proprie informa-zioni, ma per vivacizzare il racconto, per attirare l’attenzione della persona cui si pone l’interrogativo. La risposta, spesso, è già sottintesa nella domanda.

5 Che cos’è un discorso indiretto?Il discorso indiretto si ha quando il narratore non riporta di-rettamente le parole o i pensieri dei personaggi, ma riporta indirettamente i loro discorsi o riflessioni attraverso una struttura grammaticale specifica: fa precedere parole o pensieri da un verbo dichiarativo seguito da congiunzioni su-bordinanti o da aggettivi e pronomi interrogativi.

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421Soluzioni del volume terzo

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Unità 1 - Tra Ottocento e Novecento

Verifica delle conoscenze

1 Quali caratteristiche ha la politica di alcune nazioni euro-pee che si definisce “imperialismo”?L’imperialismo è un tipo di politica attuata da alcune nazioni europee, che consiste nell’acquisire e controllare Paesi lonta-ni, specialmente in Africa e in Asia, che rappresentano da un lato una fonte enorme di materie prime, dall’altro mercati di sbocco in cui vendere merci prodotte in Europa, garantendo così profitti stabili alle industrie.

2 Quali territori occupa l’Italia con la sua politica colonialista?L’Eritrea e parte della Somalia. Cerca poi di occupare l’Etiopia, ma non ha successo.

3 Quale nazione, all’inizio del Novecento, conosce uno straordinario sviluppo economico e si avvia a diventare la più grande potenza economica e militare del secolo?Gli Stati Uniti.

4 Che cosa sono i sindacati e quali scopi hanno?I sindacati sono associazioni di lavoratori che lottano per mi-gliorare i salari, ridurre l’orario di lavoro e garantire la tutela dei lavoratori in caso di malattia e infortuni.

5 Su quale convinzione di fondo si basa il Decadentismo? Il Decadentismo si basa sulla convinzione che solo l’artista possa giungere all’essenza profonda delle cose, usando l’in-tuito e la fantasia per superare i limiti del reale.

6 A quale corrente artistica appartengono i poeti francesi Baudelaire, Rimbaud, Verlaine e Mallarmé?Al Simbolismo.

7 Quale poeta, in Italia, è particolarmente influenzato dal Simbolismo?Giovanni Pascoli.

8 Quale poeta, in Italia, rappresenta meglio l’immagine dell’esteta (cioè dell’uomo amante della bellezza)?Gabriele D’Annunzio.

9 Quali caratteristiche ha la corrente poetica che va sotto il nome di Crepuscolarismo? I poeti che rientrano nel Crepuscolarismo si rifugiano in una dimensione privata dell’esistenza, insistendo su sentimenti come la malinconia e il rimpianto del passato, visto con pro-fonda nostalgia.

10 Quali sono, in Italia, i due romanzieri che meglio riesco-no a esprimere la crisi di identità dell’individuo e il suo stato d’animo angosciato e smarrito? Italo Svevo e Luigi Pirandello.

Poeti e prosatori del Novecento

7 Indica, a tua scelta, il nome di un personaggio di un rac-conto o di un romanzo che abbia le caratteristiche di un personaggio a tutto tondo. Spiega perché.Risposta libera.

8 Indica, a tua scelta, il nome di un personaggio di un rac-conto o di un romanzo che abbia le caratteristiche di un personaggio piatto. Spiega perché.Risposta libera.

Pagine laboratorio - Tempo variabile

Verifica delle conoscenze

1 Come si chiamano i due principali scarti o variazioni tem-porali presenti a livello di intreccio? Fornisci una breve definizione per ciascuno.Analessi o flashback, prolessi o flashforward. L’analessi è il ritorno del narratore a fatti precedenti; è un racconto retro-spettivo, che serve per lo più a chiarire le cause di qualcosa. La prolessi è, al contrario, l’anticipazione di qualcosa che ac-cadrà.

2 Che cosa si intende per “tempo della storia”?È il tempo che si ha quando le vicende narrate occupano lo stesso spazio che occuperebbero se si svolgessero nella re-altà.

3 Che cosa si intende per “tempo del racconto”?È il tempo dedicato dal narratore alle vicende narrate.

4 Che cosa si intende per “ritmo della narrazione”?È l’estensione temporale scelta dal narratore per la storia che narra.

5 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un nar-ratore omette parti della storia?Ellissi.

6 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un nar-ratore apre una digressione oppure inserisce una descri-zione nella narrazione, interrompendo la sequenza degli eventi?Pausa.

7 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un nar-ratore accenna brevemente a eventi della storia?Sommario.

8 Come si chiama l’esito narrativo che si ha quando un nar-ratore costruisce un dialogo, in cui il tempo della storia coincide con il tempo del racconto?Scena.

9 A livello di ritmo della narrazione, quale degli esiti che hai individuato si rivela essere il più veloce? Quale è il più lento?L’ellissi è il più veloce, la paura il più lento.

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I 6 Quali figure retoriche puoi riconoscere nella ripetizione di “non” ai vv. 7-8?Un’anafora in enjambement.

7 Nell’espressione “vasto silenzio va�� un’allitterazione e una sinestesia � un’anafora� una metafora e una sineddoche� una similitudine

8 Spiega la struttura degli ultimi due versi rispetto al resto della poesia.Risposta libera.Traccia di risposta: Il v. 11 (“O falce calante, qual mèsse di sogni”) si compone di una prima parte (“O falce calante”, che riprende l’inizio del v. 1 senza “di luna”); il v. 12 ricalca identica-mente il v. 4, con entrambi che chiudono le rispettive strofe. Per questa ragione, la prima e l’ultima strofa presentano una chiusura ad anello.

9 Il poeta usa molte immagini o espressioni che si richiama-no all’uso di qualcuno dei cinque sensi. Quali in partico-lare sono sollecitati dal poeta? Per ciascuno di essi trova nel testo precisi riferimenti.La vista (“brilli”, v.2; “chiarore”, vv. 4 e 12), l’udito (“aneliti”, v.5; “sospiri”, v. 6; “non canto, non grido, non suono”, vv. 7-8), l’ol-fatto (“esalano”, v.7).

Unità 1 - Il punto di vista del soggetto

Verifica delle abilità

O falce di luna calante

1 Da quante strofe è composta la poesia?Tre.

2dove e spiega di quale figura retorica si tratti.Al v. 3 e al v. 11: si tratta di un’anafora.

3 Qual è il significato letterale della parola “mèsse” del v. 3?� messa � cerchio� messaggio �� raccolta

4 Nella prima strofa emergono diverse riferimenti alla luce

falce di luna (v.1); brilli (v. 2); falco d’argento (v. 3); mite chia-rore (v. 4)

5 Quale figura retorica puoi riconoscere nell’espressione “sospiri di fiori” (v. 6)?Una personificazione.

10 Nelle diverse strofe, sono presenti espressioni che riconducono alle distese d’acqua, alla natura e alla vegetazione, al mondo umano. Completa opportunamente la tabella, riportando ciascun elemento nella corrispondente colonna.

DISTESE D’ACQUA NATURA E VEGETAZIONE MONDO UMANO

1a strofa acque deserte (v. 1) mèsse di sogni (v. 3)

2a strofa mare (v. 7) foglie (v. 5), fiori - bosco (v. 6) canto - grido (v. 7)

3a strofa popol de’ vivi s’addorme (v. 10), mèsse di sogni (v. 11)

Unità 1 - Il punto di vista del soggetto

Verifica delle abilità

Argo e il suo padrone

1 Chi è il narratore?Argo, un cane.

2 Perché il cane è definito “povero Argo”?Perché viene legato alla catena, perdendo la sua libertà e ri-manendo solo.

3 Chi lega Argo alla catena?Una donna vecchia, di nome Anna.

4 Perché il cane, all’inizio, abbaia?Cerca di commuovere o di disturbare, ma nessuno bada a lui.

5 Quale consolazione trova Argo?Trova una scarpa, che attrae la sua curiosità.

6 Spiega con parole tue l’espressione “Vita amica o nemi-ca? Piuttosto nemica” (righe 14-15).Risposta libera.Traccia di risposta: L’odore della scarpa lascia capire bene il tipo di vita condotta da chi la portava, e da ciò il cane capisce che per il proprietario era stata una vita difficile, dura.

7“cui son uso” (riga 17)?� Che preferisco�� A cui sono abituato � Cui sono riconoscente� Di cui non posso fare a meno

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NI 4 In quale anno Mussolini prende il potere in Italia e alla

guida di quale partito?Nel 1922, alla guida del partito nazionale fascista.

5 Chi prende il potere in Germania nel 1933?Adolf Hitler, alla guida del partito nazional-socialista.

6 A quale nazione va attribuita la responsabilità dello scoppio della Seconda guerra mondiale?Alla Germania.

7 Quali caratteristiche hanno il governo nazista in Germa-nia e quello fascista in Italia?Si tratta di regimi dittatoriali, che ostacolano duramente gli oppositori, cancellando la libertà di stampa e di espressio-ne, perseguitando gli avversari politici, chiudendo i giornali ed esercitando la censura. Contemporaneamente, una pesante attività di propaganda esalta le idee e le azioni dei regimi nei due Paesi.

8 Nei primi decenni del Novecento la poesia viene caratte-rizzata dall’impiego del “verso libero”. Che cosa s’inten-de con questa definizione?Il verso libero è un tipo di verso che non segue uno schema prestabilito né per il numero delle sillabe né per la collocazione degli accenti né per la disposizione delle rime o per la lunghez-za delle strofe.

9 Qual è il poeta italiano che, utilizzando il verso libero, dà maggior risalto alla singola parola all’interno del verso?Giuseppe Ungaretti.

10 Qual è il maggior rappresentante del Futurismo italiano e quali caratteristiche presenta questo movimento artistico?Il maggior rappresentante del futurismo italiano è Filippo Tommaso Marinetti. Il Futurismo esalta il progresso tecnico, in quanto espressione di modernità; rifiuta, inoltre, tutte le regole formali del passato, puntando a trasformare il verso in puro suono, che deve servire a comunicare energia e velocità.

11 Quali caratteristiche presenta il movimento artistico de-finito “Ermetismo”?L’Ermetismo è un movimento artistico che adotta un linguag-gio difficile e chiuso (ermetico), difficile da interpretare. I po-eti ermetici, infatti, vogliono creare una poesia pura, priva di scopi comunicativi e usata per trasmettere intuizioni e spun-ti sul mistero della vita e dell’esistenza.

Unità 2 - La poesia del primo Novecento

Verifica delle abilità

Vanità

1 Quale effetto produce la scelta del poeta di isolare le parole della poesia?Risposta libera.Traccia di risposta: L’isolamento di ciascuna parola ne poten-zia il valore espressivo, caricandola di significati.

8 A un certo punto il cane smette di sbranare la scarpa. Perché?Perché, ficcando il naso maggiormente in profondità, perce-pisce un odore più vecchio ma non meno chiaro, ed è un odore che per lui “non è nemico”.

9 Diverse espressioni lasciano supporre che la scarpa sia animata. Rintracciale e indicale nel testo.A poco alla volta capisco che se l’oggetto non è vivo grida e da esso risuona la vita. (rr. 12 segg.); Mi prende l’ira e mi metto a sbranare la scarpa che resiste. resiste come se vivesse. (rr. 16 segg.); le do dei colpettini che la fanno balzare allegra, allegra. (r. 21).

10 Perché, quando Anna lo libera, Argo non prende più la scarpa?Perché abbondanti effluvi (cioè, odori) gli arrivavano da ogni parte e lo chiamavano imperiosamente.

11 Quale espressione può sostituire l’avverbio “imperiosa-mente” (righe 33-34)?� con totale convinzione � all’improvviso�� come se fosse un ordine � insistentemente

12 Spiega con parole tue la frase “Si vede che per gustare certe cose occorre la catena” (riga 34 e segg.).Risposta libera.Traccia di risposta: La mancanza di libertà permette di ap-prezzare diversamente alcune possibilità, che nella vita nor-male spesso vengono sottovalutate.

13 Con quale espressione sostituiresti il termine “Purtrop-po” all’inizio della riga 36?� Sebbene � Pure� Forse �� Sfortunatamente

14 Come spiega Argo il fatto che diverse volte commette lo stesso errore, evitando di portare la scarpa vicino alla catena quando è libero?Lo spiega dicendo che “pensare alla catena quando si è liberi sarebbe come diminuire la grande gioia della libertà”. In altre parole, quando si è liberi non si vuole assolutamente pensare alla possibilità che la libertà stessa venga a mancare.

Unità 2 - La poesia del primo Novecento

Verifica delle conoscenze

1 Quali nazioni compongono, rispettivamente, la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa?La Triplice Alleanza è composta da Germania, Austria e Italia; la Triplice Intesa da Inghilterra, Francia e Russia.

2 In quale conflitto si contrappongono questi due grandi schieramenti di alleanze?Nella Prima guerra mondiale.

3 Qual è la situazione economica dell’Europa, dopo la con-clusione della Prima guerra mondiale?In Europa si ha una grave crisi, con un’inarrestabile salita dei prezzi e un veloce aumento della disoccupazione.

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I Natale

1 Che cosa guarda il poeta?Un presepe di legno scolpito.

2 Il poeta guarda il presepe e vede diversi personaggi, che indica dal v. 2 al v. 5. Di quali personaggi si tratta?Dal v. 2 al v. 5 il poeta dice di vedere i pastori appena giunti nella povera stalla di Betlemme e i Re Magi nelle loro lunghe vesti.

3 Quale valore il poeta trova nella finzione e nel silenzio di questo presepe?Pace.

4 Tra il v. 7 e il v. 9 il poeta concentra l’attenzione su altri personaggi ed elementi del presepe. Quali precisamente?I vecchi del villaggio, la stella che risplende, l’asinello di colore azzurro.

5 Anche dopo la citazione di questi personaggi o elementi, il poeta si sofferma su un valore. Quale?Nuovamente la pace (v. 10).

6 Dopo la descrizione del presepe e l’idea che esso comu-nica (pace in eterno), quale considerazione fa il poeta?Afferma che non c’è pace nel cuore dell’uomo.

7 Il passaggio dalla parte di descrizione del presepe alla considerazione successiva è segnato da un elemento for-temente avversativo, cioè che crea una forte contrappo-sizione tra la parte che precede e quella che segue. Di quale elemento si tratta?Della congiunzione avversativa “ma”, al v. 11.

8 Una parola è ripetuta all’inizio e alla fine di un verso nel-la poesia. Quale? Quale effetto vuole ottenere il poeta, secondo te, con questa ripetizione?La parola “fratello”, che apre e chiude il v. 13. Il poeta vuole evidenziare il fatto che, nonostante il messaggio di pace di Gesù, gli uomini continuano a combattersi, in guerre terribili.

9 Che cosa si chiede il poeta negli ultimi due versi? Che cosa vuole dire realmente, secondo te?Il poeta si chiede se ci sia chi ascolta il pianto innocente del bambino, cioè di Gesù, seguendo davvero il suo messaggio di pace. La domanda è retorica e il poeta vuol far capire che nes-suno è disposto a perseguire la pace.

10 Sapresti indicare lo schema di rima oppure la poesia è in versi sciolti?È in versi sciolti.

Unità 3 - Tra Ventennio e seconda metà del Novecento

Verifica delle conoscenze

1 Qual è l’esito della Seconda guerra mondiale per l’Italia?L’Italia esce come potenza sconfitta.

2 Nelle tre parti in cui sono suddivisi i versi, si trovano alcu-ni termini che indicano una negatività. Sottolineali.macerie (v. 3 ), curvato (v. 7), un’ombra (v. 12), franta (v. 15)

3 Diverse espressioni lasciano intendere che l’esperienza vissuta è sconvolgente, perché improvvisa. Completa op-portunamente la tabella.

SCONVOLGIMENTO CARATTERE IMPROVVISO

stupore (v. 4)sorpresa (v. 9)

D’improvviso (v. 1)si riviene (v. 11)

4 Spiega perché secondo te, al v. 5, il poeta dice “l’uomo” e non “un uomo”, servendoti di una delle due soluzioni proposte.

l’esperienza descritta riguarda qualsiasi uomo, non uno in particolare.

Ungaretti conosce personalmente quell’uomo.

5 Il participio “curvato” (v. 7) naturalmente indica la posi-zione dell’uomo che si specchia nell’acqua. secondo te, l’uso di questo termine può comportare altri significati all’interno di questa poesia?Risposta libera.Traccia di risposta: Non è escluso che il participio “curvato” possa comportare un senso metaforico, indicando da un lato il peso che l’uomo porta su di sé nella propria vita, dall’altro il suo schiacciamento verso terra, che esprime la sua condizio-ne di piccolezza, fragilità, meschinità.

6 Quale figura retorica riconosci nell’espressione “sorpresa dal sole si riviene un’ombra” (vv. 9-12)?Un’antitesi.

7 Analizza gli ultimi tre versi e spiega le immagini proposte dal poeta in senso sia letterale, sia metaforico.Risposta libera.Traccia di risposta: In senso letterale: l ’ immagine rifles-sa nell’acqua è “cullata” (v. 13) per il dondolio delle acque e “franta” (v. 15) perché le onde la spezzano. In senso meta-forico: l’immagine è “cullata” perché l’uomo, preso dalla pro-pria vanità, la guarda con un senso di grande ammirazione e soddisfazione; al tempo stesso il fatto che sia “franta” dimostra l’ inconsistenza e la superficialità di quest’idea positiva.

8 Per questa com-posizione il titolo è una fondamentale chiave di lettura, perché è proprio alla luce di questo che la poesia chiari-sce il suo messaggio.”Risposta libera.Traccia di risposta: Il titolo permette di comprendere che l’immagine di colui che si specchia, che appare come un’ombra, è dovuta solo a vanità.

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NIUnità 3 - Esperienze letterarie

Verifica delle abilità

I viaggi di Arturo

1 In quale stagione dell’anno si svolge, secondo te, la vi-cenda descritta? Motiva la tua risposta.In primavera. Lo si capisce dalle parole iniziali, dove si dice “Con l’allungarsi delle sere”.

2 Nella descrizione che il narratore fa dell’atlante, si capisce la passione che egli nutre per questo oggetto. Indica le espressioni che possono confermare questa affermazione.“il mio libro preferito”, “commentato da un ricco testo scrit-to”, “immense carte geografiche a colori”.

3 Che cosa puoi supporre sulla condizione familiare passa-ta e presente di Arturo?Risposta libera.Traccia di risposta: Dato che a lui si rivolge una matrigna, si può supporre che la madre fosse morta e che il padre si fosse risposato.

4 Che cosa risponde Arturo alla prima domanda della ma-trigna a proposito della carta geografica?Arturo risponde che sta studiando i suoi itinerari, perché presto si recherà, con la famiglia o da solo, nei posti che sta segnando sulla carta.

5 Che cosa lascia intendere realmente questa ricerca di luoghi sulla carta geografica da parte di Arturo? (segna più di una risposta)�� il suo desiderio di evasione� la sua passione per la conoscenza� il suo desiderio di primeggiare a scuola�� il suo profondo senso di solitudine

6 Secondo te, perché la matrigna torna spesso sull’argo-mento nei giorni successivi?Risposta libera.Traccia di risposta: Perché è in ansia e ha paura che la parten-za di Arturo possa creare problemi alla famiglia, se il ragazzo riuscisse a convincere il padre a partire.

7 Quale atteggiamento ha la matrigna, quando si interes-sa delle carte geografiche? Motiva la tua risposta.Risposta libera.Traccia di risposta: Ha un atteggiamento morboso e incomben-te, dettato dalla paura e dall’ansia. Lo dimostra il modo con cui si avvicina per domandare (“dopo un poco la sentivo appressar-si, col suo passo affaticato, pesante, quasi di animale”).

8 Con quali altre espressioni equivalenti potresti sostituire “di malagrazia”?Contro voglia, malvolentieri ecc.

9 Che cosa significa l’aggettivo “astruse” in “astruse confi-gurazioni”?� Complete � Odiose�� Strane � Astratte

2 Che cosa aveva impresso in alcuni gruppi della società italiana la lotta partigiana?Una forte tendenza al cambiamento e al rinnovamento.

3 Quando avviene il passaggio dell’Italia da monarchia a repubblica? E come?Avviene a partire dal 1° gennaio 1948, in seguito al referen-dum popolare che si tenne il 2 giugno 1946.

4 Quando ha inizio e in che cosa consiste il cosiddetto “pia-no Marshall”?Il “piano Marshall” ha inizio nel 1953 e consiste in aiuti finan-ziari all’Italia per la ricostruzione del paese, provato dalla Se-conda guerra mondiale.

5 Qual è il Paese che aiuta l’Italia con il “piano Marshall”?Gli Stati Uniti d’America.

6 Che cosa indica il termine “neorealismo”? In quale Paese è coniata questa definizione e quando?Il termine “neorealismo”, coniato in Germania negli anni Ven-ti, indica un tipo di movimento legato alla denuncia sociale e all’impegno per il cambiamento della società.

7 In Italia il neorealismo trova un’importante espressione nel cinema. Quali registi si distinguono come migliori esponenti di questa corrente? Citane alcuni.Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Pietro Germi.

8 Quale è considerato il primo film neorealista in Italia?“Ossessione” di Luchino Visconti.

9 Quali autori si distinguono nel campo della letteratura? Citane alcuni.Corrado Alvaro, Ignazio Silone, Carlo levi, Elio Vittorini, Vasco Pratolini, Renata Viganò, Beppe Fenoglio, Italo Calvino e Ce-sare Pavese.

10 Accanto al neorealismo, nel Dopoguerra si registrano diverse correnti nel campo narrativo. Quali autori potre-sti citare in questo ambito, che, pur partendo da prime esperienze neorealiste, sperimentano nuove strade?Mario Rigoni Stern, Mario Soldati, Natalia Ginzburg ed Elsa Morante.

11 Quali autori italiani, pur partendo da una descrizione re-alistica dei fatti, avvertono particolarmente la necessità di superare i modi narrativi tipici del neorealismo?Dino Buzzati e Italo Calvino.

12 Quali importanti scrittori stranieri seguono modalità narrative che sono definite con l’espressione “realismo magico”?Il brasiliano Jorge Amado, il colombiano Gabriel Garcia Ma-quez e la cilena Isabel Allende.

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I 8 Da quale fenomeno di massa è caratterizzata la cultura degli ultimi decenni del secolo scorso? Quali caratteristi-che comporta?Dal boom delle televisioni private, che propongono molto spesso prodotti di basso livello qualitativo, in cui lo spetta-tore deve pensare solo al divertimento e al disimpegno.

9 Quali forme di impegno si registrano negli ultimi anni?Soprattutto forme di impegno per la tutela della natura, dell’ambiente e dei diritti civili e umani.

10 Tra i romanzieri contemporanei, quali si distinguono in particolare? Citane alcuni.Umberto Eco, Sebastiano Vassalli, Antonio Tabucchi, Mau-rizio Maggiani, Vincenzo Consolo, Nico Orengo, Alessandro Baricco, Susanna Tamaro.

Unità 4 - La narrativa contemporanea

Verifica delle abilità

Nel deserto

1 Dove si trova il narratore?Nel deserto.

2 Perché si sistema sempre un po’ discosto dagli altri?Per allenarsi a vincere la sua paura degli scorpioni.

3 Con il tempo il narratore riesce a vincere la sua paura o no? Indica il passo che permette di rispondere alla domanda.No. Il passo che permette di rispondere è l’inciso “non sono mai guarito da quella paura”.

4 A che cosa paragona il narratore i versi che gli vengono in mente?A una preghiera.

5 Quale figura retorica riconosci in questo paragone?Una similitudine.

6 Immerso nell’immensità della notte desertica, il narrato-re scopre un dolore, una piccola fitta misteriosa. Di che cosa si tratta?Non lo sa neppure lui (probabilmente è un senso di malessere, d’incertezza di fronte al significato misterioso della vita umana).

7 Individua nel testo qual è il rumore che si genera durante la marcia sul somaro e indica quale figura retorica puoi riconoscere nell’espressione.Il rumore è “cionc cionc cionc” e si tratta di un’onomatopea.

8 Quale sensazione, secondo il narratore, si prova nel de-serto, quando lo si percorre?� Una sensazione di disagio, che impedisce di pensare� Una sensazione di calore, che permette di sognare il

domani�� Una sensazione di ordine e pulizia, che permette di

pensare in tranquillità� Una sensazione di solitudine, che offusca la mente

10 Quale sentimento nutre, secondo te, Arturo nei confron-ti della matrigna? Motiva la tua risposta.Risposta libera.Traccia di risposta: Arturo prova un sentimento di fastidio, non certo di affetto, per la matrigna. Lo si capisce dal fatto che, alle domande di lei, risponde sempre in modo impazien-te e sommario, usando un tono cupo, selvatico (“forastico”), che ormai gli pareva il solo che gli venisse naturale allorché si rivolgeva a lei.

11 Ad Arturo che cosa sembra siano i luoghi che vede sulla cartina, in rapporto a se stesso?Gli sembra come se fosse tutti suoi feudi.

Unità 4 - La narrativa contemporanea

Verifica delle conoscenze

1 Qual è la situazione che si registra negli ultimi due de-cenni del Novecento in Italia?Perde consistenza la contestazione giovanile culminata nel ’68 e progressivamente viene meno la cultura dell’impegno sociale e politico. Si spengono anche le tensioni dovute al terrorismo che negli anni ’60 e ’70 aveva insanguinato molti paesi europei, tra cui l’Italia.

2 Quale data, sul fronte internazionale, rappresenta uno spartiacque tra il Dopoguerra e i giorni nostri?La caduta del muro di Berlino, avvenuta nel 1989.

3 Qual è la sorte dell’Unione Sovietica negli anni Novanta?Dopo la caduta del muro di Berlino, uno dopo l’altro si dissol-vono gli stati comunisti dell’Est europeo e finisce la guerra fredda che, dal 1945, aveva opposto il blocco atlantico ai paese alleati dell’Unione Sovietica.

4 Quando nasce formalmente l’Unione Europea e in virtù di quale trattato?L’Unione Europea (prima Comunità Europea e prima ancora Comunità economica europea) nasce formalmente a partire dal 1° dicembre 2009, con l’adozione del Trattato di Lisbona.

5 -tori dell’Unione Europea.Vero.

6 Che cosa rappresenta in Italia il fenomeno di “Tangento-poli” e in quali anni si è verificato?Il fenomeno di “Tangentopoli” è esploso negli anni Novanta e ha messo in evidenza la corruzione dilagante nella politica e nell’economia italiana.

7 Quali possono essere considerati ai giorni nostri i mag-giori problemi a livello internazionale?La globalizzazione, gli squilibri economici tra nord e sud e tra diverse fasce di popolazione, la migrazione di popoli e la reces-sione economica nel mondo occidentale.

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427Soluzioni del volume terzo

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NITraccia di risposta: Il narratore la vive come un’esperienza

straordinaria e affascinante (anche se ha paura degli scor-pioni): molte sono le espressioni che indicano il suo stupore e la sua meraviglia, ma specialmente le ultime parole del te-sto (dove dice “Mi stavo concedendo un lusso: era questa mia marcia, una vacanza da tutto quanto”) chiariscono bene la sua disposizione d’animo verso la situazione che sta vi-vendo.

12 In un punto del testo c’è un passo in cui il narratore fa riferimento al modo di pregare dei musulmani. Rintrac-cialo e sottolinealo.Da sottolineare: Non potevo cercarmi in mezzo alle dune un posticino, sistemarci il tappeto e alleggerirmi un po’ dello stu-pore del deserto con una confortante nenia da bisbigliare al sole che tramonta.

9 Che cosa spinge il narratore a deviare dal suo cammino?Il narratore devia dal suo cammino ogni volta che ha voglia di vedere qualcosa o di inseguire un rumore. La corsa di un coni-glio, un gruppo meraviglioso di rocce violette, una depressione scavata da fenditure strane e complicate, una pista appena accennata che porta all’invisibile polla d’acqua protetta da un bedù o da una palma nana.

10 Spiega che cosa significa, secondo te, l’espressione “il so-maro aveva il suo orzo e per lui era sempre domenica”.Risposta libera.Traccia di risposta: Il somaro ha ogni giorno la sua razione di cibo, che per lui evidentemente dovrebbe essere abbondante: per questo è come se ogni giorno fosse festivo, come la domenica.

11 Come vive il narratore la sua presenza nel deserto? Moti-va la tua risposta.Risposta libera.

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