«Andòpeggio colmetanolo» I - Assoenologi · un video messaggio atutti i colle-ghi invitandoli...

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LucianoPignataro perfrenetico, sempre in giro casa in Umbria solo settimana. Era la vita I cardo Cotarella prima rivo del Coronavirus perchè adesso, come quasi tutti, è co- strettoa restare a casa. Come passala giornata? «Potreidire al lavoro, restando in contatto con tutti sia dal punto di vista professionale che associa- tivo. Ho più tempo ovviamente, sto bene in famiglia e ho iniziato a studiare il giapponese». Giappone, Russia, Francia: lei è impegnato in tante diverse aree vitivinicole. Qual è la situa- zione inItalia? un momento di preoccu- pazione in tutto il settore. zio un vero e proprio sbandamen- to, soprattutto quando sembrava che la cosa dovesse riguardare so- lo e ci dipingevano come i nuovi untori. Abbiamo avuto del- le spedizioni di vino rimandate indietro per questo motivo. Poi, un perché il problema è diven- tato globale, un grazie alle mi- sta battaglia, almeno questo aspetto è stato superato». Resta la contrazione delle vendite. «Naturalmente,perciò ho fatto un video messaggio a tutti i colle- ghi invitandoli a resistere e a pre- port». Ci possono essere margini di ottimismo? «Chi coltiva la terra deve esse- re ottimista. Guardi, il vino è par- te della nostra cultura, del nostro essere uomini e ci ha accompa- 1986. «Esatto. Oggi nei supermercati il vino si può acquistare. ca si fermò tutto per tre mesi. Ep- pure quel periodo così terribile ha segnato della enologia modernain Italia, il rilancio di un prodotto in grado di competere ad ogni livello con chiunque, compresi i francesi. Prima della crisi del metanolo il vino era so- stanzialmente rosso, bianco e ro- sato, dopo è iniziata una cavalca- «Andòpeggio col metanolo» RICCARDO COTARELLA Il presidente Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 20 SUPERFICIE : 34 % PERIODICITÀ : Quotidiano AUTORE : Luciano Pignataro 29 marzo 2020 P.8

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Page 1: «Andòpeggio colmetanolo» I - Assoenologi · un video messaggio atutti i colle-ghi invitandoli aresistere eapre-port». Ci possono essere margini di ottimismo? «Chi coltiva la

LucianoPignataro

perfrenetico, sempre in giro

casa in Umbria solo

settimana. Era la vitaIcardo Cotarella prima dell�ar-

rivo del Coronavirus perchè

adesso, come quasi tutti, è co-

strettoa restare a casa.

Come passala giornata?

«Potreidire al lavoro, restando

in contatto con tutti sia dal punto

di vista professionale che associa-

tivo. Ho più tempo ovviamente,

sto bene in famiglia e ho iniziato

a studiare il giapponese».

Giappone, Russia, Francia:

lei è impegnato in tante diverse

aree vitivinicole. Qual è la situa-

zione inItalia?

«C�èun momento di preoccu-

pazione in tutto il settore. All�ini-

zio un vero e proprio sbandamen-

to, soprattutto quando sembrava

che la cosa dovesse riguardare so-

lo l�Italia e ci dipingevano come i

nuovi untori. Abbiamo avuto del-

le spedizioni di vino rimandate

indietro per questo motivo. Poi,

un po�perché il problema è diven-

tato globale, un po�grazie alle mi-

sta battaglia, almeno questo

aspetto è stato superato».

Resta la contrazione delle

vendite.

«Naturalmente,perciò ho fatto

un video messaggio a tutti i colle-

ghi invitandoli a resistere e a pre-

port».

Ci possono essere margini di

ottimismo?

«Chi coltiva la terra deve esse-

re ottimista. Guardi, il vino è par-

te della nostra cultura, del nostro

essere uomini e ci ha accompa-

1986.

«Esatto. Oggi nei supermercati

il vino si può acquistare. All�epo-

ca si fermò tutto per tre mesi. Ep-

pure quel periodo così terribile

ha segnato l�inizio della enologia

modernain Italia, il rilancio di un

prodotto in grado di competere

ad ogni livello con chiunque,

compresi i francesi. Prima della

crisi del metanolo il vino era so-

stanzialmente rosso, bianco e ro-

sato, dopo è iniziata una cavalca-

«Andòpeggiocol metanolo»

RICCARDO

COTARELLA

Il presidente

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia

PAGINE : 20

SUPERFICIE : 34 %

PERIODICITÀ : Quotidiano

AUTORE : Luciano Pignataro

29 marzo 2020

P.8

Page 2: «Andòpeggio colmetanolo» I - Assoenologi · un video messaggio atutti i colle-ghi invitandoli aresistere eapre-port». Ci possono essere margini di ottimismo? «Chi coltiva la

ta trionfale e sono convinto che

quandola gentetornerà in strada

il nostro settore sarà tra quelli

trainanti della economia. Siamo

forti ed abbiamo tanta esperien-

zaper poterlo fare».

Un vostro comunicato sul

consumo di vino è stata l�occa-

sione da parte di alcuni medici

diavanzare delle critiche.

«Risponderemo senz�altro e

ben documentati sull�argomen-

to, ma non per polemizzare quan-

to per fare finalmente chiarezza

suun tema così delicato, adessoè

in trincea. Non è neanche il mo-

mento per affrontare qualcosa di

molto serio che avevamo già in

programma: nel prossimo con-

gresso, previsto a Genova dal 30

ottobre al novembre tratteremo

il tema «Vino e Salute», cercando

una volta per tutte di fare chiarez-

za e mettendo a confronto le opi-

nioni, a volte contrastanti, che il-

lustri luminari hanno espresso

nelleloro ricerche scientifiche. Ci

sono ricercatori che demonizza-

no il vino tout court, altri che lo

consigliano. Cercheremo di capi-

re perché dando la parla agli

scienziati,non agli sciamani».

Il mondo del vino è in salute.

Macosa sta facendo diconcreto

per questa emergenza Assoeno-

logi?

«Abbiamo appena lanciato

una raccolta di fondi a sostegno

degli ospedali che sono sotto

pressione invitando aziende, pro-

duttori, sommelier, appassiona-

ti, enotecari, ristoratori, a dare il

loro contributo, ciascuno secon-

dole proprie possibilità».

Berremo l�annata 2020?

«Certamente e faremo di tutto

perché sia buona.Battute a parte,

adesso l�annata 2019 sta riposan-

do sotot l�occhio attento dell�eno-

logo. I lavori in vigna e in cantina

sono possibili osservando le nor-

me di sicurezza. Certo, se il Coro-

navirus ci avesse aggredito a otto-

bre sarebbe stata davvero diffici-

li. C�èanche unacosa positiva che

vorrei dire».

Quale?

C�è più tempo per studiare.

Tutti a casapossono seguire corsi

e approfondire ancora di più la

conoscenza di questo mondo. Ie-

ri mi ha scritto un amico il cui fi-

glio vuole fare Enologia. Lui era

contrario, ma dopo aver visto co-

me ci stiamo muovendo ha cam-

biato parere: sono orgoglioso che

abbiascelto questa professione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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che han-

di un Paese

que-

pararsi per essere pronti quando

tutto questo finirà. Anche perché

il vino italiano vive grazie all�ex-

gnato in tutte le vicende storiche

nel bene come nel male. Abbia-

mo vistodi peggio».

La crisi del metanolo del

mento

molto

programma:

gresso,

ottobre

il

una

za

nioni,

lustri

nelle

sono

no

re

scienziati,

Ma

per

logi?

una

degli

pressione

«NEL1986ILCONSUMOAssoenologi

fa il punto

della

situazione ed

è ottimista: il

vino ha

sempre

accompagna-

to la storia

dell�uomo

nella buona e

nella cattiva

sorte

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SUPERFICIE : 34 %

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AUTORE : Luciano Pignataro

29 marzo 2020

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