Ancora su Praga A A E E A Chariot isteriche reazioni di...

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1 s ' I tir E E E — A Via IV Ifarcabre 149 Tel. 67.121 63,521 C1.4M C7A45 INTERUMANE t AaanistraiMu ÌS4.TM . ResutMe CM95 O * . . (con «diiion* d*l lunedi) - . RINASCITA . . VIE NUOVE Anno &280 7.260 1.000 t.aoo Sem. a2V) arso eoo 1.000 Trini. I.7Ò0 - 1.960 800 Spedizione n abbonamento postale . Conto corrente postale li29795 : mm colonna - Commerciale: Cinema . 150 - cale . 200 - Echi rpettacou . 150 * Cronaca . 160 - Necrologia . 130 -Finanziaria, Banche . zoo i U800 i a del Parlamento 9 a Tel 61.372 - 63.064 e succursali in a ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO In terza pagina s "Tutta Roma ne parla» Interviste sulla legge trullo nei quartieri e nei mercati ANNO X (Nuova Serie). N. 343 ' 23 E 1952 Una copia U 25 - Arretrata . 30 Ancora su Praga o rapidamente i termini della polemica: la Vo- ce ha scritto che i 14 imputati di Pra- jia sono stati coudanuati per e avviato scambi commer- ciali con l'Occidente e ha chie- sto a noi come si accordasse quell'accusa e quella condanna con il grau clamore fatto dai comunisti intorno alla Confe- renza di . Noi abbiamo risposto che la Voce blicana mentiva e abbiamo ci- tato gli atti del processo di Praga, da cui risulta che i 14 t>ono stati accusati e condan- nati per spionaggio, sabotag- gio, tradimento; abbiamo ri- portato le confessioni degli im- putati dalle quali risultano i lunghi e multiformi servigi re- si ulle organizzazioni spionisti- che inglesi, francesi e ameri- cane ; abbiamo ricordato — e l'elenco potrebbe continuare — alcuni fra i delitti di sa- botaggio, di malversazione del pubblico danaro, di violazio- ne delle leggi emersi dal processo. Abbiamo ragionato pressa poco così: la Voce può respìngere le confessioni degli imputati, chiuder gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte alle pro- ve, smentire Slanskt, Clemen- ti?. Frank e soci. Non può però dichiarare che l'accusa contro i 14 è stata quella di avviare scambi commerciali con l'Occidente, senza cadere in palese e flagrante menzo- gna. Abbiamo concluso: o la Voce confuta con dati alla mano i fatti emersi al pro- cesso di Praga o rivela di di- fendere spie e sabotatori. Che fa la Voce? Non con- testa una sola delle confes- sioni, dei fatti e delle prove da noi citati; si sbriga di tut- to ciò chiamandolo amena- mente -i sovrastrutture propa- gandistiche, spionistiche e ro- manzesche» e ripete come un grammofono sfasciato che i 14 della banda Slanski sono stati condannati per «aver voluto scambi, ecc., ecc. >! Abbiamo così la dimostra- zione che i furieri dell'impe- rialismo americano, nella po- lemica snlla sentenza di Pra- ga, non sono in grado di af- frontare l'unica strada onesta, che è quella di esaminare le risultanze del processo e di discutere intorno ad esse. Es- si non si azzardano ad im- boccare questa strada, perchè sanno che su tale^ binano non potrebbero sfuggire alla ve- rità e non riuscirebbero a salvare dal fango e dalla igno- minia i loro amici e i loro padroni. 11 loro silenzio sui fatti li accusa, le loro omis- sioni li*svergognano. a prova ne è la Voce blicana. Avevamo chiesto al giornale di Pacciardi se aves- se qualche notizia su una legge votata dal Congresso americano, che stanzia 100 mi- lioni di dollari per lo spio^ naggio e l'organizzazione di squadre armate all'interno del- . e dei Paesi di de- mocrazia popolare. a Voce non risponde una parola a questa doman- da nottante, perchè ha pau- ra di levare il velo sui man- danti delle spie di Praga e sugli < scambi > obbrobriosi, che e*se intrattenevano con loro. E continuiamo. Avevamo chiesto in nome di quale legge civile doves- sero essere salvi gli imputati confessi di Praga e invece ve- nire condannati a morte i 250 che a Casablanca chiedeva- no l'indipendenza per il loro Pafc-e, gli 82 prigionieri iner- mi del campo di . Non s,i trova in giro — a pagarla un milione — unghia di li- bera l-clcricalc, che si azzardi a scrivere una parola di chia- rimento su questo punto. Par- lano di diritti della coscien- za; ma quale protesta hanno levato costoro, quando gli fi dirigenti* del Partito comuni- a americano sono stati in- carcerati e Condannati solo perchè sì richiamano ad una grande e moderna ideologia, >critta ormai nella storia del pensiero, viva nelle coscienze di centinaia di milioni di uo- mini? Gli 11 dirigenti del Par- tito comunista americano so- no stati ammanettati e con- dannati por < delitto di opi- nione >; e i difensori delle spie di Praga hanno tenuto chiusa la bocca. despoti dell'imperialismo an«t»ican«» innovando nel c^iiiu.,* gì.iri- dico e nel diritto d'-"c c'oti_ hanno creato un r di nnovo tipo: qw*l » < Comitato delle i anti- americane ». che n«>n consente difensori e non na pr-xednre ma pure decìde chi deve esse- re infamato, cacciato dal la voro. proscritto in patria.^ in- carcerato, spinto al «nicidio: ì difensori delle spie dì^ Praga non hanno mo«so un óUo per protestare. lifcn*'» r « de! h- -pie di Praga har.no pat^ tuto le loro sporche mani di fronte alle decine, alle centi naia di operai e di contadini , giudicati senza tribu- nale e senza processo, con- dannati seduta stante e gin- «ti/iati a , a , a Torrrmagpiore, a - glìo-o, a , a Terni, a Pian* dei Greci. fuuuo fiuta di sbalordir- si oggi se un popolo si leva a difendere la vita dei suoi figli dal loro pugnale e dai loro intrighi? Ala i popoli im- parano dalle loro sventure: imparano a difendere j loro diritti e la legge. Si vuole un confronto fra il regime che sanno instaurare i lavoratori al potere e quelli dominati dagli imperialisti? Eccolo. Nel regime democratico popolare di Cecoslovacchia si proces- sano e si condannano i nemi- ci del popolo, i rei confessi di sabotaggio, di spionaggio, di tradimento, per fatti con- creti e provati, secondo la legge e la Costituzione del Paese. Sotto i regimi atlantici invece, contro la legge e la Costituzione, si condannano a morte senza processo e si giu- stiziano nelle piazze gli ope- rai e i contadini sol perchè chiedono pane e puce; e si propone una trulla elettorale per cui il voto di un cittadi- no \alc uno o tre, a seconda che egli sia di una idea o di un'altra. Sotto i regimi atlan- tici, cari ai difensori delle spie di Praga, si mettono in galera i cittadini sol perchè professano una ideologia; si risuscitano i < processi delle streghe » e a condurli si chia- mano ladri matricolati; si condannano per tutta la vita alla miseria, alla disoccupa- zione, alla fame milioni di lavoratori che non hanno commesso colpa; si mandano a morte gli innocenti Sacco e Vanzetti e Julius-ed Ethel - senberg. a una parte ce i! popolo e la legge: dall'altra gli sfruttatori del popolo e le < operazioni di cappa e di pu- gnalo. Perchè vi stupite o ipocriti, se nel mando un nu- mero sempre crescente di uo- mini, una schiera icmpre più folta acquista coscienza di queste realtà e preferisce alla fame, alla # disoccupazione e all'ingiustizia la vittoria del popolo e della legge? O O A A E E A isteriche reazioni di Saragat al fermo atteggiamento nella sinistra e in campo democristiano - a Camera in vacanza da stasera al 2 8 - 1 libe- rali di Savona si staccano dal partito - A Gennaio il XXX Congresso del . a Camera andrà in "a- canza sembra ormai ac- certato — da stasera fino al 28. e giornate verrebbero quindi dedicate allo svolgi- mento delle relazioni di mag- gioranza e di minoranza e al discorso del ministro Sceiba. Bisognerà poi vedere se i lavori proseguiranno anche l'ultimo e il primo giorno dell'anno, o se verranno di nuovo sospesi fino al due gennaio. Si inizierà quindi la Stamane si riunirà il gruppo parlamentare democristiano con la partecipazione di e Gasperl, e nel pomeriggio il Consiglio dei ministri esa minerà a sua volta l'anda mento e le prospettive del dibattito parlamentare. Qua- le sia l'obiettivo di queste consultazioni nessuno lo sa con esattezza, e non è il ca- so di dar troppo credito alle voci secondo le quali neijli ambienti di maggioranza Bi fase principale del dibattito, riprenderebbe in considera di cui nessuno riesce a pre- vedere la fine: quella delle votazioni degli ordini del giorno, dell'esame dell'artico- lo v unico della legge, degli emendamenti e delle votazio- ni sui vari aspetti della truf- fa elettorale. e vacanze, in fondo, erano previste, per la evidente stanchezza della maggioranza ed anche perchè le difficoltà nelle quali si di- battono i clericali sono tali e tante da rendere trascura- bile la perdita o il guadagno di qualche seduta. a ripetizione Gli incontri che si succedo- no in questi giorni tra i capi clericali per l'esame della si- tuazione non si contano più. e Gasperi, Piccioni, Sceiba e i dirigenti del gruppo de- mocristiano si sono visti ieri ripetutamente, in modo più o meno clandestino. e Gaspe- ri si è poi incontrato con Gronchi, e Gronchi ha avu- to un colloquio con il pre- sidente del Senato Paratore. LA RICHIESTA DI DI VITTORIO ALLA CAMERA La 13 ai pensionali e non la leflfle trulla Quarto giorno di dibattito sugli o. d. g. banchi della maggioranza nell'aula di o ri- cordano in questi giorni quel- l'estremo lembo di spiaggia (che il padre spirituale del- l'on. Tesauro definì erronea- mente « bagnasciuga ») sul quale il mare, ritirandosi, la- scia qualche detrito legnoso, conchiglie e stelle marine. Tonengo, gli Spiazzi, i Tomba seggono abbandonati in una sconfinata distesa di banchi vuoii, ridotti all'immobilità e al silenzio dalle occhiatacce di Bettiol e di Elisabetta Con- ci, interessati a che i discorsi degli oratori di Opposizione non siano ritardati da nessu- na interruzione. Basta però che in aula stia per succedere qualcosa, basta che un depu- tato di sinistra avanzi una qualsiasi richiesta su cui sia necessario votare perchè la Conci guizzi come un pescio- lino nel Transatlantico. l ri- chiamo della segretaria del gruppo d. e. ha l'effetto della luna sul mare: l'ondata d*i deputati di maggioranza si ri- versa sui banchi come una marea e lo schieramento è pronto ad approvare qualsiasi cosa oer alzata di mano a che regna tra i d . c a proposito delle va- canze ha certamente contri- buito a dare alla discussione in aula un tono quasi sem- pre tranquillo. Anche nella giornata di ieri, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 24, al microfono si sono succeduti soltanto oratori di Opposizio- ne Vario è l'argomento di ogni ordine del giorno e di- verse le argomentazioni espo- ste a loro sostegno. deputati di sinistra, in una parola, rivendicano che le elezioni si svolgano con un sistema che non tradisca la volontà degli elettori, in un clima di libertà, senza brogli e coartazioni, senza interven- ti di potenze straniere che ri- siedono al di là del Tevere e al di là dell'oceano. Nella se- duta mattutina hanno parlato i comunisti , . Teresa NOCE, Carlo . - , A e il socialista BENS e gli indi- oendenti O ed Elsa . Nonostante gli ordini di Bettiol, non sempre i depu- tati della maggioranza rie- scono ad ascoltare hj silenzio i discorsi dell'Opposizione. specialmente quando onesti toccano dei tasti scottanti. Così è avvenuto, ad esempio. quando Teresa NOCE* ha ac- cusato i d. e. di sostenere una 'egee che fa valere il voto dell'operaio la metà del voto dei padroni. e la situa- zione economica si fa sempre niù dura e difficile — ella dice voi «oftrinfrto la Camera a discutere per do- dici ore al giorno la truffa elettorale dimenticando tutte le leggi e le provvidenze so- ciali che avete promesso agli elettori. A : - E' colpa vostra se stiamo qui! T. NOCE: — E' nostro do- vere difendere il diritto di voto dei lavoratori. Siamo di- sposti a stare qui anche a Natale. Abbiamo passato tan- ti Natali in carcere che pos- siamo passarne tranquilla- mente uno anche in questa galera di nuovo genere che volete fare di ! Un'altra scaramuccio nasce quando il compagno A chiede di chi sarà quel fa- moso voto decisivo che, ag- giungendosi al 50 per cento, dovrebbe dare la vittoria ai clericali. Coi vostri sistemi egli ha detto — potrebbe essere anche di un morto re- suscitato per l'occasione alle urne; oppure di un pazzo condotto per mano da una monaca! Ve la sentireste di reggere il governo sul voto di un matto? O (d. e ) : E' o spirito che conta! : — Quello delle persone che ragionano non quello dei matti. Tra un ordine del giorno e l'altro il Presidente - O legge alla Camera una secca lettera di Gronchi con cui sì annuncia la decadenza da deputato dell'on. Giorgio a Pira (d. e). Come si ri- corderà, in seguito ad una decisione della Camera, l'o- norevole a Pira avrebbe do- vuto scegliere tra la carica di sindaco di Firenze e quel- la di deputato. , di- chiara testualmente l'onore- vole Gronchi, «l'or». Giorgio a Pira non ha fatto nessuna comunicazione; ha soltanto pubblicamente dichiarato di voler conservare la carica dì sindaco Firenze, t persi- stendo cosi in quel suo at- teggiamento irriguardoso sia verso la giunta delle elezioni e verso la stessa Assemblea che k> non posso lasciar passare senza una parola di (Conriau ia f, par. 8. roL) La infesta tei lewiotati per il « t - t l M l a alla 13. a segreteria della Federazione italiana Pensionati— aderente al' la C-GJX., riunita di urgenza n seguito al rifiuto ddroa. Fella alla richiesta di una 13. mensi- lità. ha deciso di convocare per il 14 gennaio alle ore 10 a a il Comitato esecutivo nazionale della Federazione per l'esame della situazione e per decidere sulla manifestazione di carattere nazionale. accordo con le altre « con la » zìone l'adozione del sistemn elettorale uninominale, o la pura e semplice rinuncia al la legge maggioritaria, o il tentativo di imporre lo scio- glimento anticipato della Ca- mera. a è certo che si as- siste nel campo della mag- gioranza a un crescendo di conciliaboli, di trattative, d[ movimenti abbastanza con- vulsi, ai quali si accompa- gna una evidente incertezza sul da farsi. Si cercano nuo- vi espedienti e possibili vie* di uscita, senza troppo sue- 1 cesso. a e della , ad ogni modo, ha voluto ricon- fermare ieri con un comu- nicato abbastanza acceso, che non rinuncia alla truffa elet- torale. l comunicato ricor- da, a chi lo avesse dimenti- cato, che la legge elettorale « ha il fine essenziale della difesa della democrazia: per questa ragione è stata solen nemente sancita dal Congres so nazionale del partito e co- stituisce quindi un impegno politico che la . ha assun- to di fronte alla nazione». l comunicato protesta quindi per « la scandalosa attività sabotatrice del Parlamento da parte delle forze antiderao cratiche », esprime un plauso al gruppo democristiano, e conclude affermando che la . «lungi dal lasciarsi di stogliere da settarie manife- stazioni di piazza, riaffernia la sua decisa volontà di con- durre sino in fondo questo lotta che ha per obiettivo, ol- tre alla approvazione della legge, la tutela democratica degli istituti parlamentari e l'adempimento dei doveri della maggioranza ». Con questo comunicato» evidentemente, la e democristiana ha voluto rea- gire all'incertezza e alle per- plessità che in questi ultimi giorni hanno dilagato e tut- tora dilagano all'interno del- lo schieramento di maggio- ranza. crisi dei « minori » A rafforzare perplessità e incertezze contribuisce sensi- bilmente la crisi dei partiti minori, sempre più seria e grave. parlamentari della sinistra socialdemocratica, av- vicinati a o dai giornalisti, hanno tutti riba- dito che non solo parleranno e voteranno contro la legge elettorale, ma che condurran- no anche nel Paese una cam- pagna contro la truffa demo- cristiana. l recente convegno di a ha rafforzato la so- lidarietà di corrente e la li- nea politica già stabilita nel precedente convegno di Fi- renze. Numerose sezioni del partito aggiungevano i parlamentari dissidenti continuano ad inviarci lette- re e telegrammi per assicu- rarci il loro appoggio; e si tratta, il più delle volte, di sezioni che a Genova sosten- nero a e Saragat. Con- tinua, inoltre, il fenomeno di sezioni del partito che la rompono con i dirigenti di destra e si costituiscono in sezioni autonome. e pro- porzioni di questa crisi sem- bra si rendano conto anche i dirigenti clericali. Alcuni deputati democristiani hanno avvicinato gli esponenti del- la sinistra socialdemocratica per informarsi del seguito di cui godono nel partito. Se l'atteggiamento della sinistra socialdemocratica dovesse di- mezzare, poniamo, l'elettorato nini di Saragat, è evidente che ne deriverebbero per tutta la coalizione governativa ulte- riori gravi rischi. a e sar.igattiana non sa perciò che pesci pi- gliare. a destra di Simonini vorrebbe senz'altro pspeliere i dissidenti. o stesso Sara- gat, commentando iì comuni- cato della sinistra, è esploso in un isterico: « Espulsioni in massa! ». Una tesi intermedia è quella di espellere solo Ca- lamandrei e Codigliela. Una terza tesi sareobe quella di accusare i dissidenti òi esser- si posti di loro volontà « fuo- ri del pnrtito ». a il tenta- tivo di dividere i dissidenti è destinato a fallire, e il ten- tativo di considerare la sini- stra come responsabile della scissione contraddice alle ri- petute affermazioni di unità e di fedeltà al partito che gli esponenti della ministra han- no fatto. Sicché si tratta, per Saragat. o di accettare le co- se come stanno o di sfasciare per l'ennesima volta il suo paiiito, col rischio poi che la legge elettorale non passi e che la posizione della sini- stra trionfi. Si vedrà, ad ogni modo, che cosa decideià l'E- secutivo del . convo- cato per oggi: un articolo .pubblicato da Saragat sulla Giustìzia tenta penosamente di dimostrare che i dissiden- ti hanno torto. Villabruna non ride Se Saragat oiange, non si può dire che Villabruna rida. Un fatto clamoroso è accadu- to a Savona: 'a se?ione del . di Savona sì è stacca- ta dai dirigenti nazionali r. è dichiarata autonoma. a decisione è stata presa nel corso di una assemblea degli iscritti, i quali hanno altresì invitato « tutte le i provinciali del . a pren- dere analoga decisione affin- chè possa essere convocato un convegno che, provocando le dimissioni della e centrale, ripristini i princìpi statutari del partito ». i notevole interesse è, in- fine, la notizia che conferma lo svolgimento del trentesimo congresso del Partito soc'ali- sta italiano dall'8 ali'll gen naio a . a e del . ha /itenut no- nostante il dibattito parla mentale -— che la situazione politica consiglia di tener fer- ma la data e ha deciso di non rinviare il congresso. « l . — conclude un comu nicato ufficiale della o ne — ha la sua parola da di re sulla crisi di fondo n cui la presentazione del progetto di riforma elettorale ha get- tato il Parlamento e il Pae se, e la dirà con l'autorità delle sue massime assise na zionali ». E A E Chariot proibito Le multe per l'inosservanza del riposo festivo E" in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la leg- ge per l'aumento delle sanzioni contro l'inosservanza delle dispo- sizioni sul riposo festivo. e am- mende per i contravventori an- dranno da un minimo di 800 li- re ad un massimo di 100 mila lire. Per il riposo delle donne e del fanciulli, l'ammenda è sta- ta elevata a 3000 lire per cia- scuna persona occupata. Caro direttore, credevo che fossero trascorsi anni, anzi secoli, dal tempo in cui gli attori venivano additati alla pubblica esecrazione, e sepol- ti tu terra sconsacrata. troppo sembra che ancora og- gi, nel nostro Paese, ci sia qualcuno che la pensa a quel modo: qualcuno che, quando pronuncia la parola « attore » intende dire giullare, buffone, uomo capace soltanto dì di- vertire i nobili sfaccendati, co- me avveniva nel Uno di questi senza dubbio è quell'Alberto Giovanntni, il quale ha notato su ali Tem pò » una sptaceuolc contraddi zione nel fatto che «i primi insigniti dell'ordine della Co- rona a furono, magari, Alessandro i e i Farini; mentre il primo insi- gnito dell'ordine della - blica è il comico Charlot ». la stessa mentalità- di quei deputati democristiani i quali si sono messi a sghi- gnazzare quando dai banchi dell'Opposizione si è levata in la nostra voce per salutare il grande Charlie Chaplin. la stessa mentali- di quegli sconsiderati stu- denti fascisti i quali, a quanto mi dicono, hanno voluto av- vilire se stessi e l'aula uni- versttaria in cui parlavano proponendo la laurea ad ho- O A E A N Pi nay si è dimesso li primo ministro francese abbandonato dalla sua maggioranza nell'imminenza dei voti di fiducia - Vane manovre per scongiurare la bancarotta Auriol deciderà entro oggi O E , 23 (mattina). — l primo ministro francese, Pi- nay, he rassegnato questa notte all'Assemblea nazionale le sue dimissioni, subito dopo che il gruppo democristiano aveva annunciato la propria decisione di astenersi sul pri- mo dei tro v o t i di fiducia chiesti dal governo. a decisione del gruppo d.c, adottata poco prima con 33 voti contro 20 e 2 esten- sioni, rendeva quasi certa la sconfitta del governo, il qua- le ha preferito dimettersi senza attendere la votazione. Alle ore 1,20 di questa mat- tina, il primo ministro è sa- lito alla tribuna del parla- mento e ha dichiarato: « - ploro questa defezione di uno o sconfitto Pinav dei più importanti gruppi della maggioranza. n queste condizioni, senza attendere il voto, invito i ministri ad ac- compagnarmi dal presidente della a per presen- tare le dimissioni del go- verno ». Egli abbandonava quindi lo // dito nell'occhio emiciclo, seguito dai membri del gabinetto, mentre la se- duta veniva immediatamente sospesa. tardi si apprendeva che Auriol ha deciso di rinviare qualsiasi decisione sulle di- missioni e che egli esaminerà probabilmente la questione entro la giornata. A meno di un colpo di scene, o di un voltafaccia del premier dimis- sionario nei suoi colloqui con il presidente, la crisi è dun- que aperta: una crisi che tut- ti gli osservatori prevedono complesse, lunga e difficile. Nel dibattito che aveva pre- ceduto il suo annuncio, e nel corso del quale il governo era stato f a t t o segno ad aspre critiche da ogni settore, Pinay aveva tentato invano di in- tervenire per scongiurare la caduta del suo ministero, pre- sentendosi nel s u o discorso come una specie di « uomo della provvidenza» e di «sal- vatore della Francia ». Come tutti gli altri intrighi, anche questa estrema mano- vra non ha dato i frutti spe- rati. e del gruppo d.c., ponendo automaticamen- te il governo in minoranza, faceva saltare tutto il sistema di alleanze sul q u a l e esso aveva dovuto basare la pro- pria esistenza. e e repressione non hanno salvato dunque il governo più reazionario che le Francia abbia avuto dalla liberazione ad oggi, dalla col- lera e d a l l a condanna delle grandi masse popolari. Pochi canovacci di Vaude- ville possono vantare tante situazioni umoristiche quan- to quelle che in questi gior- ni avevano avuto come pro- tagonista lo stesso Pinay, co- me scena i corridoi di Palaz- zo Borbone e i saloni impe- riali. Pinay o i suoi amici più in- timi dirìgevano personalmen- te gli intrighi, blandendo l'uno e minacciando l'altro, offrendo un pranzo succulen- to a questo gruppo di leaders radicali, e promettendo una distribuzione di portafogli a quell'altro gruppo di dirigen- ti gollisti, sfruttando ora una provvidenziale specula- zione di borsa, ora i ricatti di una associazione di indu- striali. a se vi era una moneta sensibilmente svalutata, que sta era certo la parola di Pinay. o le promesse mancate sul ribasso dei prezzi, sul ri- fiuto di nuove imposte sulla «difesa del franco» — slogan che anche la propaganda go- vernativa aveva ormai rele- gato in soffitta nessuno poteva più dare al governo molto credito. a sfiducia andava aumentando col prò filarsi di altre svalutazioni, meno simboliche: quella del franco è nell'aria, malgrado la smentita poco convinta di certi portavoce ufficiali. Gli stessi difensori del primo mi- nistro, quando volevano es- sere persuasivi, dicevano ai loro avversari: aspettate an- cora qualche mese prima di rovesciare il governo e avre- te così una prova più lam- pante del fallimento della sua politica! Nessuno perciò è rimasto sorpreso per l'atmosfera di nervosismo e tensione che regnava in Parlamento alla apertura del dibattito sui tre voti di fiducia. E BOFFA A A A « A » Ignobile gazzarra razzista contro l'ospite Charlie Chaplin i giornali e lancio di reazionari fratta marcia o e delP Ambasciata zampino dei americana a a Al merito». J ministro per l'industria e il commercio, d'accordo con il ministro per l'agricoltura, ha proposto la concessione di 75 onore/teenze «1 merito del la. voro ad altrettanti cittadini ita- liani. ASSA ne tra- smette i nomi: „. d*l lavoro . Agnesi, Quello deità pa- sta; libertini, l'agrario; Cido- nio, *no dei pescicani dell'edi- lizia rwnaiwi; Óosta, « preri- dente della Con/industria; gio, il «oespista»; Valletta, lo stesto che non vuol fabbricare la utilitaria; Zenobt, fab- bricante di paracadute e pre- sidente della ; Zuegg, Amnesia ? Nessuna amnesia: i ministri Campita e non hanno dimenticato proprio nessuno. nomi degli industriali e desìi agrari da onorare se li sono recentemente ripassati, presen- ziando sia all'assemblea annua- le della Con/industria, sia alta »mi^/eilo.1one dei proprietari terrieri. Non arendo partecipa delia è evidente che i due ministri non poterono pre- miare dei laporatori. Il fesso del giorno o a domani t'asseana- zione del titolo, in attesa che qualche giornalista borghese commenti stamane ranueni- mento. O Una mascalzonata di pretto stile fascista è stata perpetrata ieri sera ai danni del grande attore Charlie Chaplin, ospite del. governo italiano. . no pochi minuti alle ore 22, quando il gradito ospite scen deva dalla sua automobile di- nanzi al teatro SiìUna per pre- senziare alla serata di gala dì - t «: fatto segno a ca- lorose manifestazioni di simpa- tia da parte della numerosa fol- la che si assiepava nelle vici- nanze del teatro, Chaplin si to- glieva il cappello per rispon- dere al saluto, ma fra lo stu- pore degli astanti si udivano partire da un gruppetto giovinastri grida di *^>orco ebreo», accompagnate da un nutrito lancio di frutta tradice e di altre porcherie del genere. a reazione del pubblico era «lunediata. a vergognosa ma- nifestazione razzista veniva co- £ prontamente stroncata e la polizia era costretta ad inter- venire e procedeva al fermo di quattro giovanotti. l capo dell'ufficio politico della Questura, dr. , ha dichiarato a un nostro redat- quattro autori dei- gare il visto di rimpatrio al grande attore. a parte non può essere sottovalutato il fatto che l'accompagnatore uf- ficiale di Chaplin, il direttore generale della cinematografia italiana, e Pirro, ai tempi in cui ricopriva la stessa carica nel p svolse contro lo attuale ospite d'onore - lia un'acerrima campagna di denigrazione sia sul piano ar- tistico, sia su quello razziale. a proiezione di i della ribalta» ha ottenuto un enor- me successo. , che ha assistito allo spettacolo, è stato festeggiati ssimo dal pubblico che gremiva la sala. Era anche presente il Presidente della a Einaudi. to ad alcun congresso di Ca- tore che i . . ... mera del , né a quello l'odiosa aggressione sono tutti iscritti al o Sociale, e da tempo noti alla polizìa. n triste episodio va memo in relazione con la miserevole campagna di stampa che è sta- ta condotta in questi giorni da alcuni giornali borghesi per far piacere all'Ambasciata ameri- , 22 a cancellazione delle udienze uf- ficiali che il presidente Einaudi ed il papa avevano accordato a Chaplin viene commentata in a come un gesto ri- dicolo a cui il governo italiano ed il Vaticano sono stati co- stretti da una precisa richiesta dell'ambasciata americana a . « spiegazione data per il cambiamento di programma cati per gli onori ufficiali che si volevano tributare all'at- tore ». o Star, liberale del pome róggio, sì occupa della cosa ad- dirittura in un editoriale, U quale prende le mosse dai po- teri di discriminazione politica che il « Federai Bureau, of - oettiffation» pretende di eser- citare sui transatlantici europei a destinazione di New York. Gli agenti del F3. dovreb- bero insediarsi su una nave in- glese, per la prima volta, do- podomani, olla partenza da New York della «Queen , che appartiene al «Cunard - nes»). a nota di protesta in- viata due settimane fa dal Office al o di Stato non ha avuto risposta, ed oggi una nuova nota è stata consegnata a Washington, la quale, come annunciato da un portavoce britannico, « amplifi- ca » la protesta. e dello star deplo- ra il « panico anticomunista » del governo americano — spin- to a misure di crescente inter- ferenza nella sovranità dei pae- si dell'Europa occidentale — e mostra come l'ultimo parados- sale esempio di questa interfe- renza sia la cancellazione del- le udienze di Einaudi e del papa a Chaplin. *Si dice che Washington ab- bia fatto sapere di essere ol- tremodo infastidita per l'acco- glienza fatta in a al grande scrive il conservatore y — è che Chaplin ha il mal di gola. a pare che il governolattore — "scrive il giornale li- _, , . italiano sia stato invitato alberale — ma et sembra un ora rana a . Come è noto, il [rendersi conto che gli Stati e errore portare l'isteria anti- lgoverno aeguySA interjde p.e-*Uniti er«ao grand««nU 4*c-^em«itì*«sino»««attoavitte», norem per una procace attri- cetta invece che per ti gran- de uomo di cultura. la stessa mentalità di quel gior- nalista de « l Globo » il qua- le teme che « di questo passo si finirà col chiedere che i grandi comici siano seppelliti a fianco a e Alighieri e o a Vinci ». Ebbene, caro direttore, io penso che , nonostante la sua sepoltura in terra scon- sacrata, come ti dicevo, avesse tutto il diritto di essere sepol- to accanto a o do, anche Charlie Chaplin, che non è soltanto un grande attore, ma un grande regista e poeta del cinema, dovrebbe ' avere questo diritto. Tu mi dirai che, in fondo, sono in pochi a misconoscere ciò, e che Charlie Chaplin è stato accolto con tutti gli ono- . ri dagli stessi rappresentanti del governo italiano. sor- ge il dubbio che questa acco- glienza sia stata una acco- glienza, dettata soltanto da oscuri interessi. Sembra a me che questa, più che un'acco- glienza, sta stata una sorve- glianza. Non altrimenti si può interpretare la prosa del si- gnor Giovannino su a Tem- po » quando egli dice; a Quel- lo che conta, oggi, per tutti noi, è il timore di apparire meno "liberali" dei comuni- sti... lasciare tutto Charlot in mano ai comunisti parrebbe brutto, e, chissà?, potrebbe essere anche pericoloso. Ed ecco quindi il grande attore sottratto alle speculazioni di cellula, mediante gli onori trionfali tributatigli al Qui- rinale— a che dovrà co- noscere Charlot è a in frac, con decorazioni ». Noi, caro direttore, non fac- ciamo parte di quella in abito da cerimonia con deco- razioni. Abbiamo, sì, le deco- razioni della guerra antifa- scista e della lotta partigiana, ma ci manca l'eleganza del frac. Noi apparteniamo a che Charlot non deve vedere, dei Sas- si di o delle borgate di del lavoro, a che si è battuta a Questa è stata coperta da un velo di ufficia- lità per impedire che Charlot la veda. lo stesso velo che si voleva porre davanti al ci- nema italiano, per impedirgli di vedere la realtà. ecco muoversi incontro a Charlot con sulle labbra un ipocrita sorriso di simpatia, quegli uo- mini stessi che hanno tentato il tradimento del nostro ci- nema. Sorriso ipocrita, caro dtret- ' tore. lo ripeto. Come non può essere ipocrita il sorriso di quel che si reca a stringere la mano a Charlot dopo aver dettato, tanti anni fa, i fogli d'ordine che addi- tavano il grande attore al pub- blico disprezzo perchè ebreo ed antifascista? è un'ipocrisia nucùu del signor Giovarinini, che cita da Vinci quan- do sa che il governo italiano non ha fatto quasi nulla per celebrare questo grande uo- mo del una ipocrisia quella del signor Giovannini quando ia rileva- re che l'arrivo di Chaplin stato salutato alla Camera proprio da me. dalla figlia ni Viviani, a dell'im- menso don , che nes- suno più ricorda e che pure facendo la stesse cose è mor- to povero come la gente che impersonava sulla arena ». ringraziare il Giovan- nini per quest'omaggio po- stumo a mio -padre? io te- mo che se mio padre avesse letto questa frase avrebbe e- sclamato, con quella doloro- sa ironia che si era accentua- - ta negli ultimi anni della sua vita: « S'arrecuordene' e m e ' sule qvann'ann'à parla fiala- mente 'e 'llate». Si ricorda- no di me solo quando debbo- no parlare male degli altri. non si sono f {cordati mai di mio padre. Non se n'erano ricordati i fascisti. che disprezzavano la sua ar- te popolare, come disprezza- vano quella di Chaplin. Non se ne sono ricordati prtk n e a n - che t santoni detta" cultura ufficiale democristiana. Ad ogni modo, caro direttore, io non posso approvare questo usare del nome di mio padre per un attacco ad vn jrran- de artista come Charlot. Non posso approdare ciò, proprio per rispetto di quel mondo degli umili al quale entram- bi erano legati ed affezionali. fatto è, caro direttore, che tutto questo atmien* per- chè nei nostri tempi atlantici ogni cosa si misura con il metro dell'anticomunismo. o o che lo stesso oiu An- dreotti non si è peritato an- che dinanzi a Charlie Cha- plin di tentare la speculazio- ne faziosa. Non abbiamo bi- sogno di rispondere noi, a Quei discorsi. Ci basta la ri- sposta data da Charlie Cha- plin, la sua lezione. A chi gli parlaua di anticomunismo egli ha risposto panando di speranza nella noce Ti ringrazio dell'ospitami' A W W , M t:

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In terza pagina s

"Tutt a Roma ne parla» Intervist e sull a legg e trul l o nei quartier i e ne i mercat i

ANNO X (Nuova Serie). N. 343 ' 23 E 1952 Una copia U 25 - Arretrat a . 30

Ancora su Praga o rapidamente i

termin i della polemica: la Vo-ce ha scritt o che i 14 imputat i di Pra-ji a sono stati coudanuati per

e avviato scambi commer-ciali con l'Occidente e ha chie-sto a noi come si accordasse quell'accusa e quella condanna con il grau clamore fatt o dai comunisti intorn o alla Confe-renza di . Noi abbiamo risposto che la Voceblicana mentiva e abbiamo ci-tato gli att i del processo di Praga, da cui risult a che i 14 t>ono stati accusati e condan-nati per spionaggio, sabotag-gio, tradimento; abbiamo ri -portat o le confessioni degli im-putat i dalle quali risultan o i lunghi e multiform i servigi re-si ull e organizzazioni spionisti-che inglesi, francesi e ameri-cane ; abbiamo ricordat o — e l'elenco potrebbe continuare — alcuni fr a i delitt i di sa-botaggio, di malversazione del pubblico danaro, di violazio-ne delle leggi emersi dal processo. Abbiamo ragionato pressa poco così: la Voce

può respìngere le confessioni degli imputati , chiuder gli occhi e tapparsi le orecchie di front e alle pro-ve, smentire Slanskt, Clemen-ti?. Frank e soci. Non può però dichiarar e che l'accusa contro i 14 è stata quella di avviare scambi commerciali con l'Occidente, senza cadere in palese e flagrante menzo-gna. Abbiamo concluso: o la Voce confuta con dati alla mano i fatt i emersi al pro-cesso di Praga o rivela di di-fendere spie e sabotatori.

Che fa la Voce? Non con-testa una sola delle confes-sioni, dei fatt i e delle prove da noi citati ; si sbriga di tut -to ciò chiamandolo amena-mente -i sovrastruttur e propa-gandistiche, spionistiche e ro-manzesche» e ripete come un grammofono sfasciato che i 14 della banda Slanski sono stati condannati per «aver voluto scambi, ecc., ecc. >!

Abbiamo così la dimostra-zione che i furier i dell'impe-rialism o americano, nella po-lemica snlla sentenza di Pra-ga, non sono in grado di af-frontar e l'unic a strada onesta, che è quella di esaminare le risultanze del processo e di discutere intorn o ad esse. Es-si non si azzardano ad im-boccare questa strada, perchè sanno che su tale^ b inano non potrebbero sfuggire alla ve-rit à e non riuscirebbero a salvare dal fango e dalla igno-mini a i loro amici e i loro padroni . 11 lor o silenzio sui fatt i li accusa, le loro omis-sioni li*svergognano. a prova ne è la Voceblicana. Avevamo chiesto al giornale di Pacciardi se aves-se qualche notizia su una legge votata dal Congresso americano, che stanzia 100 mi-lion i di dollar i per l o spio naggio e l'organizzazione di squadre armate all'intern o del-

. e dei Paesi di de-mocrazia popolare. a Voce

non risponde una parola a questa doman-da nottante, perchè ha pau-ra di levare il velo sui man-danti delle spie di Praga e sugli < scambi > obbrobriosi, che e*se intrattenevano con loro. E continuiamo.

Avevamo chiesto in nome di quale legge civi l e doves-sero essere salvi gli imputat i confessi di Praga e invece ve-nir e condannati a mort e i 250 che a Casablanca chiedeva-no l'indipendenza per i l loro Pafc-e, gli 82 prigionier i iner-mi del campo di . Non s,i trova in gir o — a pagarla un milion e — unghia di li -bera l-clcricalc, che si azzardi a scrivere una parola di chia-riment o su questo punto. Par-lano di diritt i della coscien-za; ma quale protesta hanno levato costoro, quando gli f i dirigenti * del Partit o comuni-

a americano sono stati in -carcerati e Condannati solo perchè sì richiamano ad una grande e moderna ideologia, >critt a ormai nella storia del pensiero, viva nelle coscienze di centinaia di milion i di uo-mini ? Gli 11 dirigent i del Par-tit o comunista americano so-no stati ammanettati e con-dannati por < delitt o di opi-nione >; e i difensori delle spie di Praga hanno tenuto chiusa la bocca. despoti dell ' imperialism o an«t»ican«» innovando nel c^ii iu., * gì.iri -dico e nel diritt o d'-" c c'oti_ hanno creato un r di nnovo tipo: qw*l » < Comitato delle i anti -americane ». che n«>n consente difensori e non na pr-xednr e ma pur e decìde chi deve esse-re infamato, cacciato dal la voro. proscritt o in patria.^ in-carcerato, spinto al «nicidio: ì difensori delle spie dì^ Praga non hanno mo«so un óUo per protestare. lifcn*'» r« de! h- -pie di Praga har.no pat^ tut o le lor o sporche mani di front e alle decine, alle centi naia di operai e di contadini

, giudicati senza tribu -nale e senza processo, con-dannati seduta stante e gin-«ti/iat i a , a , a Torrrmagpiore , a -glìo-o, a , a Terni , a Pian* dei Greci.

lù fuuuo fiut a di sbalordir -si oggi se un popolo si leva a difendere la vit a dei suoi figli dal loro pugnale e dai lor o intrighi ? Ala i popoli im-parano dalle loro sventure: imparano a difendere j loro diritt i e la legge. Si vuole un confronto fr a il regime che sanno instaurare i lavorator i al potere e quelli dominati dagli imperialisti ? Eccolo. Nel regime democratico popolare di Cecoslovacchia si proces-sano e si condannano i nemi-ci del popolo, i rei confessi di sabotaggio, di spionaggio, di tradimento, per fatt i con-creti e provati , secondo la legge e la Costituzione del Paese. Sotto i regimi atlantici invece, contro la legge e la Costituzione, si condannano a mort e senza processo e si giu-stiziano nelle piazze gli ope-rai e i contadini sol perchè chiedono pane e puce; e si propone una trull a elettorale per cui il voto di un cittadi -no \a lc uno o tre, a seconda che egli sia di una idea o di un'altra . Sotto i regimi atlan-tici , cari ai difensori delle spie di Praga, si mettono in galera i cittadin i sol perchè professano una ideologia; si risuscitano i < processi delle streghe » e a condurl i si chia-mano ladr i matricolati ; si condannano per tutt a la vit a alla miseria, alla disoccupa-zione, alla fame milion i di lavorator i che non hanno commesso colpa; si mandano a morte gli innocenti Sacco e Vanzetti e Julius-ed Ethel -senberg. a una parte ce i! popolo e la legge: dall'altr a gli sfruttator i del popolo e le < operazioni di cappa e di pu-g n a l o. Perchè vi stupite o ipocriti , se nel mando un nu-mero sempre crescente di uo-mini , una schiera icmpr e più folt a acquista coscienza di queste realtà e preferisce alla fame, alla # disoccupazione e all'ingiustizi a la vittori a del popolo e della legge?

O O

A A E E A

isterich e reazion i di Saragat al ferm o atteggiament o nell a sinistr a

e in campo democristiano - a Camera in vacanza da stasera al 2 8 - 1 libe-ral i di Savona si staccano dal partit o - A Gennaio il XX X Congresso del .

a Camera andrà in "a -canza — sembra ormai ac-certato — da stasera fino al 28. e giornate verrebbero quindi dedicate allo svolgi-mento delle relazioni di mag-gioranza e di minoranza e al discorso del ministr o Sceiba. Bisognerà poi vedere se i lavor i proseguiranno anche l'ultim o e il prim o giorno dell'anno, o se verranno di nuovo sospesi fino al due gennaio. Si inizierà quindi la

Stamane si riunir à i l gruppo parlamentare democristiano con la partecipazione di e Gasperl, e nel pomeriggio i l Consiglio dei ministr i esa minerà a sua volta l'anda mento e le prospettive del dibattit o parlamentare. Qua-le sia l'obiettiv o di queste consultazioni nessuno lo sa con esattezza, e non è il ca-so di dar troppo credito alle voci secondo le quali neijl i ambienti di maggioranza Bi

fase principal e del dibattito , riprenderebbe in considera di cui nessuno riesce a pre-vedere la fine: quella delle votazioni degli ordin i del giorno, dell'esame dell'artico -lo v unico della legge, degli emendamenti e delle votazio-ni sui vari aspetti della truf -fa elettorale. e vacanze, in fondo, erano previste, per la evidente stanchezza della maggioranza ed anche perchè le difficolt à nelle quali si d i -battono i clericali sono tali e tante da rendere trascura-bil e la perdit a o il guadagno di qualche seduta.

a ripetizione

Gl i incontr i che si succedo-no in questi giorni tr a i capi clericali per l'esame della s i-tuazione non si contano più.

e Gasperi, Piccioni, Sceiba e i dirigent i del gruppo de-mocristiano si sono visti ieri ripetutamente, in modo più o meno clandestino. e Gaspe-r i si è poi incontrat o con Gronchi , e Gronchi ha avu-to un colloquio con il pre-sidente del Senato Paratore.

LA RICHIESTA DI DI VITTORIO ALLA CAMERA

La 13 ai pensional i e non la leflfl e trull a

Quarto giorno di dibattito sugli o. d. g.

banchi della maggioranza nell'aul a di o r i -cordano in questi giorni quel-l'estremo lembo di spiaggia (che i l padre spiritual e del-l'on . Tesauro definì erronea-mente « bagnasciuga ») sul quale i l mare, ritirandosi , la-scia qualche detrit o legnoso, conchiglie e stel le marine.Tonengo, gli Spiazzi, i Tomba seggono abbandonati in una sconfinata distesa di banchi vuoii , ridotti all ' immobilit à e al silenzio dalle occhiatacce di Bettiol e di Elisabetta Con-ci, interessati a che i discorsi degli orator i di Opposizione non siano ritardat i da nessu-na interruzione. Basta però che in aula stia per succedere qualcosa, basta che un depu-tato di sinistra avanzi u n a qualsiasi richiesta su cui sia necessario votare perchè la Conci guizzi come un pescio-lin o nel Transatlantico. l r i -chiamo della segretaria d el gruppo d. e. ha l'effett o della luna sul mare: l'ondata d* i deputati di maggioranza si ri-versa sui banchi come una marea e lo schieramento è pront o ad approvare qualsiasi cosa oer alzata di mano

a che regna tr a i d . c a proposito delle v a-canze ha certamente contri -buit o a dare alla discussione i n aula un tono quasi sem-pr e tranquillo . Anche nel la giornata di ieri , dalle 10 al le 13 e dalle 15.30 al le 24, al microfono si sono succeduti soltanto orator i di Opposizio-n e Vari o è l'argomento di ogni ordin e del giorno e d i -verse l e argomentazioni espo-ste a lor o sostegno.

deputati di sinistra, in una parola, r ivendicano che le elezioni si svolgano con un sistema che non tradisca la volontà degli elettori , in un clima di libertà , senza brogli e coartazioni, senza interven-t i di potenze straniere che r i -siedono al di là del Tevere e al di là dell'oceano. Nella se-duta mattutin a hanno parlat o i comunisti ,

. Teresa NOCE, Carl o . -

, A eil socialista BENS e gli indi -oendenti O ed Elsa .

Nonostante gli ordin i di Bettiol , non sempre i depu-tat i della maggioranza r ie -scono ad ascoltare hj silenzio i discorsi dell'Opposizione. specialmente quando onesti toccano dei tasti scottanti. Così è avvenuto, ad esempio. quando Teresa NOCE* ha ac-cusato i d. e. di sostenere una 'egee che fa valere il voto dell'operaio la metà del voto dei padroni. e la situa-zione economica si fa sempre niù dura e difficil e — ella dice — voi «oftrinfrt o l a

Camera a discutere per do-dici ore al giorno la truff a elettorale dimenticando tutt e l e leggi e l e provvidenze so-ciali che avete promesso agli elettori .

A : -E' colpa vostra se stiamo qui !

T . NOCE: — E' nostro do-vere difendere il diritt o di voto dei lavoratori . Siamo di -sposti a stare qui anche a Natale. Abbiamo passato tan-ti Natali in carcere che pos-siamo passarne tranquilla -mente uno anche in questa galera di nuovo genere che volete far e di !

Un'altr a scaramuccio nasce quando i l compagno A chiede di chi sarà quel fa-moso voto decisivo che, ag-giungendosi al 50 per cento, dovrebbe dare la vittori a ai clericali . Coi vostri sistemi

egli ha detto — potrebbe essere anche di un mort o re-suscitato per l'occasione alle urne; oppure di un pazzo condotto per mano da una monaca! V e la sentireste di reggere il governo sul voto di un matto?

O (d. e ) : E' o spirit o che conta!

: — Quello delle persone che ragionano non quello dei matti .

Tr a un ordin e del giorno e l'altr o il Presidente -

O legge alla Camera una secca lettera di Gronchi con cui sì annuncia la decadenza da deputato dell'on. Giorgi o

a Pir a (d. e ). Come si ri -corderà, in seguito ad una decisione della Camera, l 'o -norevole a Pir a avrebbe do-vut o scegliere tr a la carica di sindaco di Firenze e quel-la di deputato. , d i -chiara testualmente l'onore-vole Gronchi , «l'or». Giorgi o

a Pir a non ha fatt o nessuna comunicazione; ha soltanto pubblicamente dichiarat o di voler conservare la carica dì sindaco dì Firenze, t persi-stendo cosi in quel suo at-teggiamento irriguardos o sia verso la giunta del le elezioni e verso la stessa Assemblea che k> non posso lasciar passare senza una parola di

(Conria u i a f , par . 8. roL )

La infest a tei lewiotat i per i l « t - t l M l a alla 13.

a segreteria della Federazione italiana Pensionati— aderente al' la C-GJX., riunit a di urgenza n seguito al rifiuto ddroa. Fella alla richiesta di una 13. mensi-lità . ha deciso di convocare per il 14 gennaio alle ore 10 a a il Comitato esecutivo nazionale della Federazione per l'esame della situazione e per decidere sulla manifestazione di carattere nazionale. accordo con le altr e

« con la »

zìone l'adozione del sistemn elettorale uninominale, o la pur a e semplice rinunci a al la legge maggioritaria , o i l tentativo di imporr e lo sc io-glimento anticipato della Ca-mera. a è certo che si as-siste nel campo della mag-gioranza a un crescendo di conciliaboli, di trattative , d[ movimenti abbastanza con-vulsi, ai quali si accompa-gna una evidente incertezza sul da farsi. Si cercano nuo-vi espedienti e possibili vie* di uscita, senza troppo sue-1

cesso. a e della , ad

ogni modo, ha voluto ricon-fermar e ieri con un comu-nicato abbastanza acceso, che non rinunci a alla truff a elet-torale. l comunicato ricor-da, a chi lo avesse dimenti -cato, che la legge elettorale « ha il fine essenziale della difesa della democrazia: per questa ragione è stata solen nemente sancita dal Congres so nazionale del partit o e co-stituisce quindi un impegno politic o che la . ha assun-to di front e alla nazione». l comunicato protesta quindi per « la scandalosa attivit à sabotatrice del Parlamento da part e delle forze antiderao cratiche », esprime un plauso al gruppo democristiano, e conclude affermando che la

. « lungi dal lasciarsi d i stogliere da settarie mani fe-stazioni di piazza, riafferni a la sua decisa volontà di con-durr e sino in fondo questo lott a che ha per obiettivo, o l -tr e alla approvazione della legge, la tutela democratica degli istitut i parlamentari e l'adempimento dei doveri della maggioranza ».

Con questo comunicato» evidentemente, la e democristiana ha voluto rea-gir e all'incertezza e alle per-plessità che in questi ultim i giorn i hanno dilagato e tut -tor a dilagano all'intern o del-lo schieramento di maggio-ranza.

crisi dei « minori »

A rafforzar e perplessità e incertezze contribuisce sensi-bilmente la crisi dei partit i minori , sempre più seria e grave. parlamentari della sinistra socialdemocratica, av-vicinat i a o dai giornalisti , hanno tutt i riba -dit o che non solo parleranno e voteranno contro la legge elettorale, ma che condurran-no anche nel Paese una cam-pagna contro la truff a demo-cristiana. l recente convegno di a ha rafforzat o la so-lidariet à di corrente e la l i -nea politic a già stabilit a nel precedente convegno di F i -renze. Numerose sezioni del partit o — aggiungevano i parlamentar i dissidenti — continuano ad inviarc i lette-r e e telegrammi per assicu-rarc i i l lor o appoggio; e si tratta , i l più delle volte, di sezioni che a Genova sosten-nero a e Saragat. Con-tinua, inoltre , i l fenomeno di sezioni del partit o che la rompono con i dirigent i di destra e si costituiscono in sezioni autonome. e pro-porzioni di questa crisi sem-br a si rendano conto anche i dirigent i clericali . Alcuni deputati democristiani hanno avvicinato gli esponenti de l-la sinistra socialdemocratica per informars i del seguito di cui godono nel partito . Se l'atteggiamento della sinistra socialdemocratica dovesse d i -mezzare, poniamo, l'elettorat o

n i n i

di Saragat, è evidente che ne deriverebbero per tutt a la coalizione governativa ul te-rior i gravi rischi.

a e sar.igattiana non sa perciò che pesci p i -gliare. a destra di Simonini vorrebbe senz'altro pspeliere i dissidenti. o stesso Sara-gat, commentando iì comuni-cato della sinistra, è esploso in un isterico: « Espulsioni in massa! ». Una tesi intermedia è quella di espellere solo Ca-lamandrei e Codigliela. Una terza tesi sareobe quella di accusare i dissidenti òi esser-si posti di loro volontà « fuo-r i del pnrtit o ». a il tenta-tiv o di divider e i dissidenti è destinato a fallire , e il ten-tativ o di considerare la s in i-stra come responsabile della scissione contraddice alle r i -petute affermazioni di unit à e di fedeltà al partit o che gli esponenti della ministr a han-no fatto. Sicché si tratta , per Saragat. o di accettare le co-se come stanno o di sfasciare per l'ennesima volta il suo paii i to , col rischio poi che la legge elettorale non passi e

che la posizione della sini-stra trionfi . Si vedrà, ad ogni modo, che cosa decideià l 'E -secutivo del . convo-cato per oggi: un articol o .pubblicato da Saragat sulla Giustìzia tenta penosamente di dimostrar e che i dissiden-ti hanno torto .

Villabruna non ride

Se Saragat oiange, non si può dir e che Villabrun a rida . Un fatt o clamoroso è accadu-to a Savona: 'a se?ione del

. di Savona sì è stacca-ta dai dirigent i nazionali r. sì è dichiarat a autonoma. a decisione è stata presa nel corso di una assemblea degli iscritti , i quali hanno altresì invitat o « tutt e le i provincial i del . a pren-dere analoga decisione affin -chè possa essere convocato un convegno che, provocando le dimissioni della e centrale, ripristin i i princìp i statutar i del partit o ».

i notevole interesse è, in -fine, la notizia che conferma lo svolgimento del trentesimo congresso del Partit o soc'al i-

sta italian o dall' 8 a l i ' l l gen naio a . a e del . ha /itenut — no-nostante il dibattit o parl a mentale -— che la situazione politic a consiglia di tener fer -ma la data e ha deciso di non rinviar e il congresso. « l

. — conclude un comu nicato ufficial e della o ne — ha la sua parola da di r e sulla crisi di fondo n cui la presentazione del progetto di riform a elettorale ha get-tato i l Parlamento e i l Pae se, e la dir à con l'autorit à delle sue massime assise na zionali ».

E A E

Chariot proibito

Le multe per l'inosservanza del riposo festivo

E" in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficial e la leg-ge per l'aumento delle sanzioni contro l'inosservanza delle dispo-sizioni sul riposo festivo. e am-mende per i contravventori an-dranno da un minimo di 800 li -re ad un massimo di 100 mila lire . Per il riposo delle donne e del fanciulli , l'ammenda è sta-ta elevata a 3000 lir e per cia-scuna persona occupata.

Caro direttore, credevo che fossero trascorsi anni, anzi secoli, dal tempo in cui gli attori venivano additati alla pubblic a esecrazione, e sepol-t i tu terr a sconsacrata.troppo sembra che ancora og-gi, nel nostro Paese, ci sia qualcuno che la pensa a quel modo: qualcuno che, quando pronunci a la parola « attor e » intende dire giullare, buffone, uomo capace soltanto dì d i -vert ir e i nobil i sfaccendati, co-me avveniva nelUno di questi senza dubbio è quell 'Albert o Giovanntni , i l quale ha notato su ali Tem pò » una sptaceuolc contraddi zione nel fatto che «i prim i insignit i dell'ordin e della Co-rona a furono, magari, Alessandro i e i Farini ; mentre i l prim o ins i-gnit o dell'ordin e della -blica è il comico Charlot ».

la stessa mentalità- di quei deputati democristiani i quali si sono messi a sghi-gnazzare quando dai banchi dell'Opposizione si è levata in

la nostra voce per salutare i l grande Charli e Chaplin. la stessa menta l i-tà di quegli sconsiderati s tu-denti fascisti i quali, a quanto mi dicono, hanno voluto av-vilire se stessi e l 'aul a uni-versttaria in cui parlavano proponendo la laurea ad h o-

O A E A N

Pi nay si è dimesso l i prim o ministr o francese abbandonato dalla sua maggioranza nell'imminenza dei voti di fiducia - Vane manovre per scongiurare la bancarotta Aurio l deciderà entro oggi

O E

, 23 (mattina). — l prim o ministr o francese, P i -nay, he rassegnato q u e s ta notte all'Assemblea nazionale le sue dimissioni, subito dopo che i l gruppo democristiano aveva annunciato la propri a decisione di astenersi sul pr i -mo dei tr o v o t i di fiduci a chiesti dal governo.

a decisione del gruppo d.c, adottata poco prim a con 33 voti contro 20 e 2 es ten-sioni, rendeva quasi certa la sconfitta del governo, i l qua-le ha preferit o dimettersi senza attendere la votazione. All e ore 1,20 di questa mat-tina , il prim o ministr o è sa-lit o alla tribun a del par la -mento e ha dichiarato: « -plor o questa defezione di uno

o sconfitto Pinav

dei più important i gruppi della maggioranza. n queste condizioni, senza attendere i l voto, invit o i ministr i ad a c-compagnarmi dal presidente della a per presen-tar e le dimissioni del g o-verno ».

Egli abbandonava quindi lo

// dito nell'occhio

emiciclo, seguito dai membri del gabinetto, mentre la s e-duta veniva immediatamente sospesa.

tard i si apprendeva che Aurio l ha deciso di r inviar e qualsiasi decisione sul le d i -missioni e che egli esaminerà probabilmente la questione entro la giornata. A meno di un colpo di scene, o di un voltafaccia del premier d imis-sionario nei suoi colloqui con i l presidente, la crisi è dun-que aperta: una crisi che tut -ti gli osservatori prevedono complesse, lunga e difficile .

Nel dibattit o che aveva pre-ceduto i l suo annuncio, e nel corso del quale i l governo era stato f a t t o segno ad aspre critich e da ogni settore, Pinay aveva tentato invano di i n -tervenir e per scongiurare la caduta del suo ministero, pre-sentendosi nel s uo discorso come una specie di « uomo della provvidenza» e di «sal-vatore della Francia ».

Come tutt i gli altr i intrighi , anche questa estrema mano-vr a non ha dato i frutt i spe-rati . e del gruppo d.c., ponendo automaticamen-te i l governo in minoranza,

faceva saltare tutt o i l s istema di alleanze sul q u a l e esso aveva dovuto basare la p ro -pri a esistenza.

e e repressione non hanno salvato dunque il governo più reazionario che l e Francia abbia avuto dalla liberazione ad oggi, dalla col-lera e d a l l a condanna delle grandi masse popolari .

Pochi canovacci di Vaude-ville possono vantare tante situazioni umoristiche quan-t o quelle che in questi g ior -ni avevano avuto come pro -tagonista lo stesso Pinay, co-me scena i corrido i di Palaz-zo Borbone e i saloni impe-riali .

Pinay o i suoi amici più in -tim i dirìgevano personalmen-te gli intrighi , blandendo l'un o e minacciando l'altro , offrendo un pranzo succulen-to a questo gruppo di leaders radicali , e promettendo una distribuzion e di portafogl i a quell'altr o gruppo di dir igen-t i gollisti , sfruttand o ora una provvidenziale specula-zione di borsa, ora i ricatt i di una associazione di i ndu -striali .

a se vi era una moneta

sensibi lmente svalutata, que sta era certo la parola di Pinay.

o l e promesse mancate sul ribasso dei prezzi, sul r i -fiut o di nuove imposte sulla «difesa del franco» — slogan che anche la propaganda g o-vernativa aveva ormai re le-gato i n soffitt a — nessuno poteva più dare al governo molt o credito. a sfiducia andava aumentando col pr ò filars i di altr e svalutazioni, meno simboliche: quel la del franco è nell 'aria , malgrado la smenti ta poco convinta di certi portavoce ufficiali . Gl i stessi difensori del prim o m i -nistro , quando volevano e s-sere persuasivi, dicevano ai lor o avversari: aspettate a n-cora qualche mese prim a di rovesciare i l governo e avre-te così una prova più lam-pante del fal l iment o della sua politica !

Nessuno perciò è rimasto sorpreso per l 'atmosfera di nervosismo e tensione che regnava i n Par lamento alla apertur a del dibatt i t o sui tr e voti di f iducia.

E BOFFA

A A A « A »

Ignobil e gazzarr a razzist a contr o l'ospit e Charli e Chapli n

i giornali

e lancio di reazionari

fratt a marcia — o e delP Ambasciata

zampino dei americana a a

A l m e r i t o » . J ministro per l'industria e

i l commercio, d'accordo con il ministro per l'agricoltura, ha proposto la concessione di 75 onore/teenze «1 merito del la. voro ad altrettant i cittadini ita-liani . ASSA ne tra-smette i nomi:

„ . d* l lavor o . Agnesi, Quello deità pa-

sta; libertini , l'agrario ; Cido-nio, *no dei pescicani dell'edi-lizia rwnaiwi ; Óosta, « preri -dente della Con/industria;gio, il «oespista»; Valletta, lo stesto che non vuol fabbricare la utilitaria; Zenobt, fab-bricante di paracadute e pre-sidente della ; Zuegg,

Amnesi a ? Nessuna amnesia: i ministri

Campita e non hanno dimenticato propri o nessuno.nomi degli industrial i e desìi agrari da onorare se li sono recentemente ripassati, presen-ziando sia all'assemblea annua-le della Con/industria, sia alta »mi^/eilo.1one dei proprietar i terrieri . Non arendo partecipa

delia è evidente che i due ministr i non poterono pre-miare dei laporatori .

I l fess o de l giorn o o a domani t'asseana-

zione del titolo, in attesa che qualche giornalista borghese commenti stamane ranueni-mento.

O

Una mascalzonata di prett o stil e fascista è stata perpetrata ier i sera ai danni del grande attor e Charli e Chaplin, ospite del. governo italiano. . no pochi minut i alle ore 22, quando i l gradito ospite scen deva dalla sua automobile di -nanzi al teatro SiìUna per pre-senziare alla serata di gala dì - t «: fatt o segno a ca-lorose manifestazioni di simpa-ti a da parte della numerosa fol-la che si assiepava nelle vici -nanze del teatro, Chaplin si to-glieva il cappello per rispon-dere al saluto, ma fr a lo stu-pore degli astanti si udivano partir e da un gruppetto dì giovinastri grida di *^>orc o ebreo», accompagnate da un nutrit o lancio di frutt a tradice e di altr e porcherie del genere.

a reazione del pubblico era «lunediata. a vergognosa ma-nifestazione razzista veniva co-£ prontamente stroncata e la polizia era costretta ad inter -venire e procedeva al fermo di quattr o giovanotti.

l capo dell'uffici o politico della Questura, dr . , ha dichiarat o a un nostro redat-

quattr o autori dei-

gare i l visto di rimpatri o al grande attore. a parte non può essere sottovalutato il fatt o che l'accompagnatore uf-ficial e di Chaplin, i l direttor e generale della cinematografia italiana, e Pirro , ai tempi in cui ricopriv a la stessa carica nel p svolse contro lo attuale ospite d'onore -li a un'acerrim a campagna di denigrazione sia sul piano ar-tistico, sia su quello razziale.

a proiezione di i della ribalta » ha ottenuto un enor-me successo. , che ha assistito allo spettacolo, è stato festeggiati ssimo dal pubblico che gremiva la sala. Era anche presente i l Presidente della

a Einaudi.

to ad alcun congresso di Ca- tore che i . . . .. mera del , né a quello l'odiosa aggressione sono tutt i iscritt i al o Sociale,

e da tempo noti alla polizìa. n trist e episodio va memo in

relazione con la miserevole campagna di stampa che è sta-ta condotta in questi giorni da alcuni giornali borghesi per far piacere all'Ambasciata ameri-

, 22 — a cancellazione del le udienze uf-ficiali che i l presidente Einaudi ed il papa avevano accordato a Chaplin viene commentata in

a come un gesto ri -dicolo a cui i l governo italiano ed i l Vaticano sono stati co-strett i da una precisa richiesta dell'ambasciata americana a

. « spiegazione data per i l

cambiamento di programma —

cati per gli onori ufficial i che si volevano tributar e all'at -tor e ».

o Star, liberal e del pome róggio, sì occupa della cosa ad-dirittur a in un editoriale, U quale prende l e mosse dai po-teri di discriminazione politica che i l « Federai Bureau, of -oettiffation» pretende di eser-citar e sui transatlantici europei a destinazione di New York . Gl i agenti del F 3 . dovreb-

bero insediarsi su una nave in -glese, per la prim a volta, do-podomani, olla partenza da New York della «Queen , che appartiene al «Cunard -nes»). a nota di protesta in -viata due settimane fa dal

Office al o di Stato non ha avuto risposta, ed oggi una nuova nota è stata consegnata a Washington, la quale, come annunciato da un portavoce britannico , « amplifi -ca » la protesta.

e dello star deplo-ra i l « panico anticomunista » del governo americano — spin-to a misure di crescente inter -ferenza nella sovranità dei pae-si dell'Europ a occidentale — e mostra come l'ultim o parados-sale esempio di questa interfe-renza sia la cancellazione del-le udienze di Einaudi e del papa a Chaplin.

*Si dice che Washington ab-bia fatto sapere di essere ol-tremodo infastidit a per l'acco-glienza fatta in a al grande

scrive i l conservatore y — è che Chaplin ha il mal

di gola. a pare che il governolattore — "scriv e il giornale l i -_, „ , . italiano sia stato invitat o alberale — ma et sembra un ora

rana a . Come è noto, il [rendersi conto che gli Stati e error e portar e l'isteria anti-lgoverno a e g u y SA interjd e p.e-*Unit i er«ao g r a n d « « nU 4*c -^em« i t ì *«s ino»««a t toav i t t e»,

norem per una procace attri-cetta invece che per ti g ran-de uomo di cultura . la stessa mentalità di quel gior-nalista de « l Globo » i l qua-le teme che « di questo passosi finir à col chiedere che i grandi comici siano seppelliti a fianco a e Alighier i e

o a Vinci ». Ebbene, caro direttore , io

penso che , nonostante la sua sepoltura in terra scon-sacrata, come t i dicevo, avesse tutto il diritto di essere sepol-to accanto a odo, anche Charlie Chaplin, che non è soltanto un grande attore, ma un grande regista e poeta del cinema, dovrebbe ' avere questo diritto.

T u mi dira i che, i n fondo, sono in pochi a misconoscere ciò, e che Charlie Chaplin è stato accolto con tutt i gli ono- . ri dagli stessi rappresentanti del governo italiano. sor-ge il dubbio che questa acco-glienza sia stata una acco-glienza, dettata soltanto da oscuri interessi. Sembra a me che questa, più che un'acco-glienza, sta stata una sorve-glianza. Non altrimenti si può interpretare la prosa del si-gnor Giovannino su a Tem-po » quando egli dice; a Quel-l o che conta, oggi, per tutt i noi, è i l t imor e di apparir e meno " l ibera l i " dei comuni-sti... lasciare tutt o Charlot i n mano ai comunisti parrebbe brutto , e, chissà?, potrebbe essere anche pericoloso. Ed ecco quindi i l grande attor e sottratt o alle speculazioni di cellula, mediante gli onori trionfal i tributatigl i al Qui -rinale— a che dovrà co-noscere Charlot è a in frac , con decorazioni ».

Noi, caro direttore, non fac-ciamo parte di quella in abito da cerimonia con deco-razioni . Abbiamo, sì, le deco-razioni della guerra antifa-scista e della lott a partigiana, ma ci manca l'eleganza del frac. Noi apparteniamo a

che Charlot non deve vedere, dei Sas-si di o delle borgate di del lavoro,

a che si è battuta a Questa è stata

coperta da un velo di ufficia-lità per impedir e che Charlot la veda. lo stesso velo che si voleva porre davanti al ci-nema italiano, per impedirgl i di vedere la realtà. ecco muoversi incontr o a Charlot con sulle labbr a un ipocrit a sorriso di simpatia, quegli uo-mini stessi che hanno tentato il tradimento del nostro ci-nema.

Sorriso ipocrita , caro dtret - ' tore. lo ripeto. Come non può essere ipocrita i l sorriso di quel che si reca a stringere la mano a Charlot dopo aver dettato, tanti anni fa, i fogli d'ordine che addi-tavano il grande attore al pub-blico disprezzo perchè ebreo ed antifascista?

è un'ipocrisi a nucùu del signor Giovarinini, che cita da Vinci quan-do sa che il governo italiano non ha fatto quasi nulla per celebrare questo grande uo-m o del una ipocrisia quella del signor Giovannini quando ia rileva-re che l'arrivo di Chaplin e» stato salutato alla Camera proprio da me. dalla figlia ni

Viviani, a dell ' im -menso don , che nes-suno p iù ricord a e che pur e facendo la stesse cose è mor -t o povero come la gente che impersonava sulla arena ».

ringraziare il Giovan-nini per quest'omaggio po-stumo a mio -padre? i o t e-mo che se mio padre avesse letto questa frase avrebbe e-sclamato, con quel la doloro-sa ironia che si era accentua- -ta negli ultimi anni della sua vita: « S'arrecuordene' e me ' sule qvann'ann'à parla fiala-mente 'e ' l la te». Si r icorda -no di me solo quando debbo-no parlare male degli altri.

non si sono f {cordat i mai di mio padre. Non se n'erano ricordati i fascisti. che disprezzavano l a sua a r -t e popolare, come disprezza-vano quella di Chaplin. Non se ne sono ricordati prtk nean-che t santoni detta" cul tur a ufficial e democristiana. Ad ogni modo, caro direttore, io non posso approvare questo usare del nome di m i o padre per un attacco ad v n jrran -de artista come Charlot. Non posso approdare c iò, proprio per rispetto di quel mondo degli umili al quale en t ram-bi erano legati ed affezional i.

fatto è, caro direttore, che tutto questo atmien* pe r-chè nei nostri tempi at lant ic i ogni cosa si misura con i l metr o del l 'ant icomunismo. o

o che lo stesso o iu An-dreotti non si è per i ta t o a n-che dinanzi a Charlie Cha-pli n di tentare l a speculaz io-n e faziosa. Non abb iamo b i -sogno di r ispondere noi, a Quei discorsi. Ci basta l a r i -sposta data da Charlie Cha-plin, l a sua lezione. A chi g l i parlaua di ant icomunismo egli ha risposto panando di speranza nel la noce

T i ringrazio dell'ospitami' A W W ,

M t:

Page 2: Ancora su Praga A A E E A Chariot isteriche reazioni di ...dellarepubblica.it.s3.amazonaws.com/Legislature/I... · lemica snlla sentenza di Pra-ga, non sono in grado di af-frontare

. 6 — « * Marted ì 23 dicembr e 1952

E T Unità ««LOTTAT E PERCHÈ PREVALG A LO SPIRITO DI N E G O Z I A T O , ,

Le rivendicazion i pacifich e dei popol i *y>,wl» nell'appell o conclusiv o dei congress o di Uienna

Accordo tra i cinque grandi, fine delle guerre in corso, rispetto della sovranità dei popoli, con-danna delle armi atomiche e batteriologiche, stipulazione dei trattati con Germania e Giappone

Congresso dei popoli per la pace, nella sua seduta conclusiva del ta dicembre, ha approvato ti seguente « Appello ai popoli »:

« Prendendo l'iniziativ a del Congresso dei popoli per la pa-ce, il Consiglio mondiale della pace ha dimostrato il suo desi-derio di unire i nobili sforzi dei diversi movimenti, delle organiz-zazioni e delle correnti i-he baia-no divergenze su molti punti , ma che aspirano alla intesa tra j popoli e che vogliono lottar e in comune per impedire la guer-ra e costruire la pace.

Una libera discussione ha ri -

Congresso dei popoli per la pace proclama il diritt o di ogni popolo di disporre di se stesso, di scegliere il propri o modo di vita, senza alcuna ingerenza nei pro-pr i affar i interni , quali che sia-no le ragioni addotte per giusti-ficarla . a naziona-le di tutt i gii Stati costituisce il pegno suprenjo della *pace. ' Noi protestiamo contro ogni discriminazione razziale che, of-fendendo la coscienza umana, accentua i pericoli di pietra.

Noi siamo persuasi che i pat-ti militar i nei quali il più fort e coinvolge il più debole, la pre-

cratica, escludendo la sua parte-cipazione ad una alleanza mili -tare dirett a contro qualsiasi pae-se; uria Germania in cui non ci sia più posto per il nazismo e il militarismo , che hanno causato la rovina dell'Europa. Noi pro-poniamo che sia concluso un trattat o di pace con il Giappone, mettendo un termine alia sua occupazione e consentendo al popolo» giapponese il reingresso nella comunità delle nazioni pa-cifiche. Noi riteniamo che biso-gna riprender e i negoziati sul «Trattat o di Stato» per l'Au -stria, che libererebbe il paese de

la pretesa che la corsa al riarm o sia suscettibile di rafforzar e la sicurezza degli Stari. Siamo per suasi che la corsa agli armari.m ti acuisca, invece, il pericolo per tutt i gli Stati, grandi e piccoli

i della volontà dei popoli, noi poniamo l'accento sull'apertur a immediata dei i.e-goziati che concernono il disarmo

o giusto e non unilaterale. Siamo certi che un controllo in-ternazionale efficace permetterà la messa in pratica nel disarmo generale, simultaneo, progressivo e proporzionato. Noi appoggia; mo il voto dei rappresentanti di tutt i i popoli che insistono per una rapida ripresa tra gli Stati degli scambi dei valori materiaii e culturali . Gli ostacoli frapposti al commercio internazionale, allo scambio delle conquiste scientifi che, delle esperienze letterari e ed art ittich e sbarrano la strada al benessere e al progresso dell'u-manità.

Noi riteniamo che la Carta dell'O.N.U. offr a garanzie di si-

curezza a t u«i gli Stati del mon-do, ma questa carta e insidiata nel suo spirit o e nella sua let-tera. Noi insistiamo a che '.a -pubblica popolare cinese occupi il posto che le compete aii'ONU , e vengano ammessi, aities) Ì 14 paesi a cui non è consentito, fi -no ad oggi, di farv i risuonare la propri a voce. , infine, perchè l 'ON U ridivenga il ter-reno di intesa fr a i governi e non tradisca più le speranze che tutt i 1 popoli avevano riposto in essa.

popoli vogliono vivere nel-la pace, qualunque siano i loro regimi e il loro ideale supremo.

a guerra è odiata da lutt i i po-poli, la guerra proietta la sua ombra su tutt e le culle. Sta di popoli cambiare il corso degli avvenimenti, restituir e agli uo-mini la loro fiducia in un fu-tur o sereno.

Noi chiamiamo i popoli del mondo a lottar e per lo spirit o di negoziato e di intesa, ptr il diritt o degli uomini alia pace ».

'

DKHMMZIM I Dt l HHHSTRO N 6 U ESIBII TURCO

annunci a I9 accord o con Tito « / piani militari saranno attuati in conformità con gli impegni della Grecia e della Turchia verso il NATO »

e autorevoli dichiarazioni, una del prim o ministr o greco Papagos e una del ministr o de-gli esteri turco, , han-no confermato negli ultim i due giorni che i piani per l'integra -zione della Jugoslavia nel siste-ma atlantico sono in stadio as-sai avanzato e che le trattativ e possono dirsi concluse.

n una intervista concessa ier i all'agenzia americanail ministr o degli Esteri turco, Fuad , «ha rivelato — Fuad , che è attual-mente a , ha dichiarato: « Sia la Grecia che la Turchi a hanno .stabilito cor» la Jugosla-via relazioni che ispirano fidu-cia Po-so dir e che esiste at-tualmente fra noi un accoidc m linea di massima riguardan -te il mantenimento della nostra comune difesa. u ha pre-cisato che i piani «.saranno at-tuati in conformità con gli im-pegni della Turchi a e della Grecia nei confionti del Patto Atlantic o >..

e dichiarazioni di u fanno seguito a quelle del pri -mo ministr o greco Papagos, con il quale e Gasperi si incon-trer à prossimamente ad Atene.

A — Una delegata coreana rilascia un autografo. A centro l'americana W. Carter

velato la volontà unanime di mettere un termine alla politica di forza che ha recato ai popoli molte sofferenze e che rischia di condurre l'umanit à alla cata-strofe.

Noi pensiamo che non ci sono divergenze tr a gli Stati che non possano essere risolte con nego-ziati .

Basta con la distruzione di cit-tà e di paesi, basta con l'accumu-lazione dei mezzi di distruzione, basta con la predicazione del-l'odi o e con l'appello alle guerre! ¥.' tempo di discutere. E' tempo di intendersi!

Noi ci rivolgiamo ai governi delle cinque Grandi Potenze, gli Stati Uniti , , la -ca popolare cinese, la Gran Bre-tagna e la Francia, ^dall e quali dipende in una cosi larga misura la pace del mondo: noi li chia-miamo ad iniziar e immediata-mente negoziati per concludere un patto di pace.

Una responsabilità immensa incombe sui governi delle cinque Grandi Potenze. popoli atten-deranno la loro risposta. popoli faranno di tutt o perchè prevalga lo spirit o di negoziato.

Noi chiediamo la fine imme-diata di tutt e le ostilità in Corea. Finche le città crollano, finché si sparge il rangue, non c'è pos-sibilit à di intendersi. Quando le ostilit à saranno cessate, le part i belligeranti giungeranno più fa-cilmente ad un accordo sulle questioni controverse.

Noi siamo convinti che la_ no-stra richiesta imparziale, giusta ed umana, avrà l'appoggio di tutt i gli uomini di buona volontà-

Noi sollecitiamo, altresì, la fi -ne immediata delle ostilità nel Viet Nam, nel , nella Cam-bogia e in , e il rispetto del diritt o assoluto alla indipen-denza dei popoli interessati.^

Noi chiediamo che abbia «ine la violenza impiegata per soffo-care le legìttime aspira£lont na-zionali alfa indipendenza, come nel caso della Tunisia e del a rocco. \

senza nel territori o nazionale di basi e di soldati stranieri , costi-tuiscono una grave minaccia alla sicurezza di un paese cric può vedersi coinvolto nella guerra, suo malgrado. Noi riteniamo che uno Stato che non partecipa ad una coalizione, che non accoglie trupp e straniere sul suo territo -rio , debba essere garantito con-tr o la minaccia di una aggressio-ne aperta o latente.

due focolai dell'ultim a guer-ra minacciano di riaccendersi inj Europa e in Asia. Però, si può e si deve arrivare , attraverso ne-goziati, alla soluzione pacifica dei problemi tedesco e giappo-nese. Noi riteniamo clic bisogna concludere, entro il più breve termine, un trattat o di pace con una Germania unificata e demo-

la occupazione straniera. Abbiamo sentito i rapport i

sull'impiego dell'arme battcnoio gica, stesi da specialisti eminenti di diversi paesi, recatisi iu Corea e in Cina. Profondamente com mossi da questi rapporti , cine diamo in termini categorici fa interdizione immediata della guerra biologica e l'adesione di tutt i gli Stati al Protocollo di Ginevra del 192?. e grandi con quistc della scienza non devono essere un mezzo per distruggere l'Uomo,' senza che egli potsa di-fendersi. Noi chiediamo, al con-tempo, l'interdizion e assoluta delle armi atomiche, chimiche e degli altr i mezzi di sterminio del-le popolazioni civili .

Biasimiamo quegli uomini po-co chiaroveggenti i quali hanno

I massacrator i di prigionier i assolt i dal bioce o american o

cupo della missione USA promette a Ciang il " ritorno " in Cina

NEW , 22. — a mag-gioranza americana all'Assem-blea generale dell'ONU ha re-spinto stamane, al termine di una drammatica seduta nottur -na, Va richiesta sovietica di condannare lo sterminio in massa dei prigionier i cino-co-reani da parte di Clark . -no votato contro 45 paesi, a favore 5 , Polonia, Ce-coslovacchia, Ucraina e Bielo-russia). Altr i 10 paesi (Afga-nibtan, Arabi a Saudita, Birma -nia, Egitto, , ,

, Pakistan, Siri a e Yemen), si sono rifiutat i di assolvere con il lor o voto i massacratori americani ed hanno preferit o astenersi.

l dibattit o .sulla risoluzio-ne sovietica, presentata ieri con carattere di urgenza, era stato aperto alle 6,25 (ora ita-

O A U A E A E

Un piroscaf o s i spezz a in due nell e sabbi e davant i a Beirut Solo una gomena unisce alla terra i tronconi dello scafo — Scene di panico a bordo — e operazioni di salvataggio sospese per la bufera

, 22. — Un pirosca-fo francese da 12.000 tonnellate, lo - Champollion ~ si è inca-gliato oggi in un banco dì sab-bia, tr a ondate altissime, a due-cento metri dal porto di Sidon. Sotto lo imperversare della bu-fera, il vecchio scafo si è quin-di spaccato in due, e i due tron -coni si sono adagiati nella sec~ ca a qualche metro uno dal-l'altro . Scene di panico si sono verificat e a bordo del relitto , mentre le operazioni di salva-taggio, durate ore ed ore no-nostante il tempo proibitivo , sono state sospese al cader del-la notte.

e uomini della na-ve, su un totale di 219 passeg-geri e di 225 uomini di equi-

Commovent e omaggi o ai coniug i Rosenber g NEW , 22 — Con un

odioso divieto e un ingente schieramento di e di poli-zie, i l governo americano ha proibit o ai 700 delegati di tutt i gli Stati dell'Unione dJ recare alla tetra prigione di Sing Sin* l'espressione della loro solidarietà con gli inno-centi coniugi , con-dannati senza prave

« treno della grazia », or-ganizzato dal Congresso per i diritt i civili , era giunto al-la stazione di Ossining. Qui, i manifestanti si sono visti sbarrare il passo da folt i cor- doni di polizia, i quali non hanno permesso loro di salire la collina dove sorge il pe-nitenziario. Solo a sette de-legati è stato concesso di re-carsi fino al portone della

«casa della morte* e di de porvi il cestino di fior i che il gruppo aveva recato seco da New York , ornato da un no-stro con la dicitura : e Saluti dal popolo a Ethel e Julius

g ». All a pai tento del treno da

New York , il segretario ese-cutivo del Congresso dei di-ritti civili , Willia m Pattersan, aveva pronunciato un discor-so: « Noi — egli aveva detto tr a l'altr o — portiamo al con-dannati i saluti di numerosi paesi, segnatamente dell'Eu ropa occidentale. Occorre mettere n chiaro che la si curezza del popolo americano non richiede la morte dei Bo senberg. a loro condanna a morte è un atto di terro-rismo ».

paggio, sono stati salvati fino a questo istante. Essi avevano preso posto su una scialuppa, che era stata tuttavi a travolt a dai marosi mentre procedeva verso terra . naufraghi sono stati salvati e ricoverati im-mediatamente all'ospedale.

Nell'impossibilit à di far av-vicinar e battelli alle fiancate, si è tentato allor a in installare una specie di fun'v. a tr a il troncone di pror a della nave e la spiaggia. a gomena neces-saria è stata imbarcata su una navicella, che ha raggiunto mi -racolosamente terr a senza la guida di alcun pilota, affidan-dosi alla corrente. Un capo di essa è stato assicurato salda-mente a un carr o armato liba-nese affondato nella sabbia e i l collegamento, a meno di un improvviso cambiamento di po-sizione del troncone della nave, dovrebbe reggere fino a do-mattina.

A bordo del relitto , tutt e le luci sono spente, poiché i ge-neratori non funzionano più. l buio fitto è interrott o solo

da alcune fiaccole e da altr e luci di fortuna . a cominciato a nevicare e la disperazione si va impadronendo dei naufra-ghi. Sembra che il capitano ab-bia provveduto a far distribuir e armi all'equipaggio per impor -re la disciplina. Una figura umana, non si «a se d'uomo o di donna, è stata vista lanciarsi ;n mare da una murata e scom-parir e tr a i marosi

Un'inter a flott a di rimorchia -tor i attende l'alb a per parteci-pare alle opera7:mi d: «aU*a-tacsio.

nerale sulla relazione del Segre-tari o Generale -

Anche gli i di ieri si sono mantenuti su una linea d< collaborazione fra i vari grup-pi.

a seduta si è chiusa con '.1 approvazione delia mozione cor -elusiva Ja quale impegna l'or -ganismo rappresentativo univer-sitari o romano « a sviluppare sul piano strumentale, quelic attivi -tà che rispondono alla soddisfa-ttone delle esigenze fondamenta-li della comunità universitari a romana, esigenze che il Congres «o molto ampiamente ha ricono-sciuto in un più decisivo impe-gno culturale, ritenendo ormai indilazionabile ai fin i di una più viva coscienza sociale degli stu-denti e del loro inserimento c*>-me forza rinnovatrlc e nella so-cietà italiana

a mozione impegna l'organi -smo rappresentativo a « insi-stere» sullo sviluppo di quel-le iniziativ e ed attività , co-me ad esempio, io studio o -chiesta sul problema della rifor -ma della scuola e dell'avvenire professionale, inserendole ne;;^

e nazionali in corso, o promosse . contribuen-do cosi alla risoluzione del pro-blemi economico-sociali dec'l studenti »

lavori proseguiranno oggi co-i la votazione sulle mozioni del.e commissioni e con l'eiezione dei delesati al Conslc:io Nazionale

liana) dal delegato , Andrei Gromyko, i l quale ave-va rievocato in un fort e di-scorso i l dramma dei 3000 pr i gionieri cino-coreani assassi-nati o ferit i in un anno dagli americani nel corso delle ill c qali discriminazioni forzate. Ultimo , il ìecente eccidio di 84 prigionier i e i l ferimento di altr i 125 a Pongam,

e giustificazioni portate a volta a volta dagli Stati Unit i per i loro crimin i sì rivelano n prim a vista per degli odiosi pretesti. Uà realtà è una sola: ì prigionier i di guerra cino-coreani vogliono tornar e alle lor o case, gli americani vo-gliono impedirglielo, onde evi-tar e che l'armistizi o sia rag-giunto e continuare la guerra di aggressione. Sono gli stessi corrispondenti americani ad ammettere che gli uomini mas-sacrati a Pongam, a , a Fusan, a Cheju erano fedeli al loro paese,

a verit à — ha detto ancora Gromyk o — è che gli ameri-cani, con ì loro massacri siste-matici , violano senza la minima esitazione l e più elementari convenzioni umanitari e e le leggi internazionali relative ai prigionier i di guerra. Gromyko ha citato a questo proposito i l rapport o del «Comitato inter -nazionale della Croce a >, del 16 ottobre scorso, dove le gravi responsabilità di Clark venivano denunciate esplicita-mente. le testimonianze offerte

Egli ha concluso leggendo un nuovo telegramma di protesta del governo cinese, i l quale chiede alle Nazioni Unit e di invitar e il governo americano a riprender e senza indugio le trattativ e di armistizi o inter -rott e a Pan n Jon e chiede che la questione dei prigionier i sia demandata alla commissio-ne neutrale proposta dalla

. « n tal modo — dice i l telegramma — si porr à im mediatamente termin e ai mas-sacri di prigionier i di guerra e si giungerà rapidamente alla conclusione dì un armistizio».

l delegato sovietico ha ci-tato ancora gli atroci episodi del maggio 1951, allorché 1400 prigionier i cino-coreani furono

trasportat i negli Stati Unit i per essere impiegati come cavie in esperimenti atomici, del 10 maggio 1952, allorché a 18 prigionier i furono cavati gli occhi, del 30 maggio 1952, al-lorché altr i 800 furono arsi v i -vi per esperimentare nuovi t i pi di lanciafiamme.

l delegato americano, ten-tando di giustificare i l massa-cro di Pongam con pretesi « documenti » che sarebbero stati sequestrati nel campo e che attesterebbero « preparati vi di rivolt a », si è spinto fino a dichiarar e che i prigionier i si sarebbero fott i uccidere < so-lo pei* provocare uno spargi-mento di sangue e per gettar fango sulle Nazioni Unit e >.

l delegato indiano, in una breve dichiarazione, ha espres-so sia pur e in forma prudente i l disagio dell'opinione pubbli -ca indiana di front e ai massa-cri .

a è quindi passa-ta al voto, con i risultat i che già abbiamo riferito .

Nella stessa seduta, l'Assem-blea aveva votato, nonostante l'opposizione degli Stati Unit i e della Gran Bretagna, una ri -soluzione presentata dalla Bo-livi a e dall'Uruguay , che inco-raggia ì governi a nazionaliz-zare le risorse natural i in ma-ni stranici e.

Papagos a affermato, in una intervist a al y , che è « urgentemente necessario unir e la Grecia, la Turchi a e la Ju-goslavla ed aumentare i l loro sforzo militare » e che «è ne cessarlo integrare la Jugosla-via nel sistema militar e atlan-tico del Balcani».

e affermazioni dei due uo-mini di stato vanno sottolineate poiché seguono di pochi gior-ni la riunion e di Parigi del Consiglio atlantico. Nel corso dei lavori del Consiglio, e Ga-speri dichiarò che ogni accor-do militar e con la Jugoslavia doveva essere preceduto da un accordo politico italo-jugoslavo in merit o alla questione di Trieste. a informazioni atten-dibil i risult ò subito che la po-sizione sostenuta dal Presiden-te del Consiglio era stata ac-colta con estrema freddezza dagli «al leati», e le dichiara zioni di Papagos e di u sono sufficienti a spiegare le ra-gioni di tale freddezza. a infatt i oggi che gli accordi mi litar i con la cricca di Tit o so-no ormai in fase avanzata e che le «condizioni» richieste dal governo italiano per aderir e a tale accordo non sono state te mit e in nessun conto.

Liberato dai vietnamiti i l caposaldo di Van Dong

, 22. ~~ l caposaldo di Van , situato a sud del fiume y (in una zona situata nella parte meridionale del delta del fiume rosso, a circa 120 km. a sud-est di ) è stato con-quistato l'altr o ieri dalle trupp e vietnamite.

a guarnigione del caposaldo è riuscita solo in parte a ricon-giungersi con il grosso delle forze francesi

8 collaborazionisti condannati a morte

, 22. — Con otto con-danne a mort e si è concluso oggi a Parigi il processo a ca-ric o di un gruppo di collabo-razionisti francesi, responsabili dì efferate tortur e a danno di patriot i francesi, effettuate nel-la casa di e de la Pompe, tristemente famosa per le cru-deltà e le sevizie

a seduta alla Camera (Continuazione dalla 1. pag.)

v iv o nammarico. Pertanto — conclude l a lettera — a' ter -min i della decisione della Ca-mera del 5 dicembre 1952, dichiar o la decadenza de l-l'on . a pir a da o del la Circoscrizione Firenze-Pistoia ».

Nel pomeriggio vengono svolti, senza che la maggio-ranza reagisca, gli ordin i del giorn o dei comunisti -

' (sul le norme da adot-tar e nel caso che l'elettor e abbia dato contemporanea-mente i l voto a due liste ap-parentate tr a loro) , A (che chiede la pubblicazione di tutt i i r isultat i entro 39 giorn i dalle elezioni). -de JOTT (che chiede di am-mettere anche le donne a pre-siedere i seggi elettorali»,

POZZO (contro i l voto ai pazzi). E (i l quale chiede che l'elezione dei 56 deputati siciliani av-venga con la proporzionale per non differenziar e la rap-presentanza nazionale dalla rappresentanza regionale). Altr e interessanti questioni sono sollevate dai compagni Gina ( l isarci -mento delle spese eccezionali cui debbono sobbarcarsi i mutilat i per poter votare),

O (conti' ) l 'abusi dei certificat i medici a fir n elettoral i) . , -

E e a O (contrar i alla legge in quanto aggrava la divisione esistente nel Paese). i particolar e ri -l ievo sono stati anche gì. in -terventi dei compagni socia-list i -

, . A e BASSO. l compagno -

fa correr e in aula i de-putat i de avanzando la richie-sta di sospendere la discussio-ne della legge fin o a quando non sia risolt a la crisi aper-tasi nel partit o socialdemo-cratico.

VOCE : Ti piacerebbe, eh? Così si v e-dremmo nel duemila! -rità) .

a maggioranza non ha pe-r ò bisogno di alzare il brac ciò per respìngere la r ichie-sta di i perchè il pre-sidente la di chiara — motu propri o — inammissibile.

Un battibecco con i monar chici nasce quando la compa gna a VTVTAN denun eia all 'assemblea i sistemi di corruzione con i quali i l co-mandante o usa accatti-varsi la simpatia degli letto-ri : distribuzion e di pasta, di bigliett i da mil le , ecc.

A (moti.): E' un uomo generoso!

. : e sembra ge-neroso distribuir e una sola scarpa prim a del le elezioni subordinando la concessione dell'altr a alla vittoria ?

A A (al princip e Al l iata) : Che ne dici» princi -pino?

: Che colpa ne ha lu i se è principe! . Alliata , seccato della strana difesa offertagl i da Spiazzi, esce dall'aula) .

A : Alzat i Spiazzi. Sta uscendo Sua Altezza!

Un altr o spiacevole inciden-te capita al de S i l qua-l e mentre la qompagna A n -gela A sta leggendo un testo canonico sulle mona-che di clausura, l ' interromp e violentemente g r i d a n d o : « Queste sono tutt e scioc-chezze! ».

A — i meravi-glio, on. Sall is, che lei consi-deri sciocchezze o de l-la Congregazione dei i che sto traducendo letteralmente dal latino!

Con parola ferma ed ener-gica il compagnomedaglia d'oro, invit a quind i i l governo a dare istruzioni ai prefett i affinchè la s is tema-tica persecuzione dell'antifa- y seìsmo non appaia un aperto incoraggiamento ai gruppi nostalgici. Boldrin ì elenca una serie di gravi fatt i che d imo-strano come questa collusione tr a le autorit à governative e i neofascisti sia ormai un fat -to compiuto

o digBoldrin i si svolge a mezzo tr a quella che dovrebbe essere la seduta po-meridiana e quella che do-vrebbe esser la notturna . Senonchè, tr a l'un a e l'altra , non c'è alcuna interruzion e e gli orator i si susseguono al microfono fin o a quasi mez-zanotte. Parlano i compagni

o . Stell ina VEC-. Santo ,

, -E , . , -

, . . CA -. VENEGON e B A -

n tutt a 'a giornata hanno così parlat o ben 44 oratori . n totale, da venerdì a ieri , sono stati svolti 166 ordin i del giorno. Ne restano ancora 21 e saranno presumibilmente svolti nell'unica seduta di oggi che avrà inizi o alle 10. Poi i deputati partirann o per festeggiare il Natale.

Prim a che la seduta termi- ' nasse i compagni -

O e hanno chiesto al governo quando intenda discutere le mozioni da essi presentate per sol-lecitare la corresponsione della 13. mensil i tà ai pensio-nali statali e ai pensionati di guerra. Sceiba ha dichiarat o che nella giornata odierna i l ministr o Pel la far à saoere auando il governo risponderà.

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vie» dlret t resp il. E S.t S A

14P

Promesso a Ciang i l « ritorno» in Cina

(Formosa). 2 2 — 11 Gcn. Willia m Chase, capo della missione americana per gli aiuti militar i a Ciang . ha pronunziato un discorso in cui ha lasciato intendere che il 1953 vedrà nuovamente in azione le forze armate del .

« Non faccio -promesse o pro-fezie — ha detto il generale — ma Voi intendete quello Che vo-glio dire. Ho parlato col Gen.

durante ti suo viaggio in Corca. Spero che armi ame-ricane saranno inoiate in più gran numero alte truppe nazio-naliste ».

Al ritorn o da un giro d'ispe-zione. Ciang k ha radu-nato i suoi mercenari presenti a Taipch ed ha rivolt o loro un di-scorso esprimendo la «certezza» di un prossimo « ritorn o »

A A G

Una valang a su un autobu s 23 mort i e numeros i ferr o

Mozion e conctaiv a al Congress o miiersifarì o Al Congresso universitario, ì

proseguita ieri la discussione e*

Gli on . Consigli o e tarantini emettevan o assegn i a mot o

Una nuova richiesta di auto-rizzazione a procedere è stata presentata nei confronti dello on Consiglio per emissione di quattr o assegni a vuoto sul Ban-co di Napoli per l'import o com-plessivo di 500000 lire, nonché net confronti dell'on. Boniantinl per complessive 430000 lire, pu-re sul Banco di Napoli. a Giun-ta delle autorizzazioni a proce-dere della Camera dei i ha proposto la concessione delle automazioni peT entrambi i deputati

. 23. — Ventitr é persone, tr a cui tredic i don-ne, sono r imaste uccise ier i al Vorarlberg , quando una valanga ha invest i to in pieno un autobus del la l inea -

. carico dì turist i in gita.

l veicolo a bordo del quale. Quattr o versano in gravi con-si t rovavano trent a persone, sciatori per la maggior parte, è stato invest i to mentre a t-traversava un ponte. Ancor prim a d'c>ser raggiunto dalla massa di neve l 'automezzo è stato sbalzato, dal lo sposta-mento d'aria , nel letto di un torrent e sottostante, da una altezza di sei metri .

Squadre di «occorso sono

affluit e sul luogo della cata-strofe da tutt e le località v i -cine. corpi del le vi t t im e r i -maste uccise nella sciagura sono stati trasportat i a -gen, mentre ì feriti , i l cui nu-mero non è ancora accertato. ma di cui si sa che almeno

dizioni , sono stati ricoverat i negli ospedali di n e di Bludenz.

Numerose, fr a le vi t t ime , in prevalenza inglesi, sono le giovani coppie, e anche bambini . Uno dei passeggeri ha perso, nel la sciagura, tr e f i g l i . i l conducente dell 'auto bus è invece riuscit o a sal-varsi.

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