Ancora silenzio sulla centrale a biomasse di Rossana · 2016. 5. 16. · Genova da solo, e non...

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Ha perso la vista a 19 anni per una retinite pigmentosa, ma non si è mai perso d’animo: ha lavorato in campagna con il padre e si è laureato in legge L’avvocato cieco che non perde il sorriso Dario Ghione, saluzzese: “Non mi sono mai pianto addosso, in giro ci sono situazioni ben peggiori” Saluzzo - Ha perso la vi- sta a 19 anni, per una retinite pigmentosa. Ma non si è mai arreso. Pur dovendo supera- re mille difficoltà, non ha mai perso la speranza. Dario Ghio- ne è avvocato in Saluzzo. Il suo amico e collega di studio, Riccardo Reinaudo: “Dario ha una grande energia, una gran- de voglia di vivere. Ha una me- moria incredibile, riesce sem- pre con la sua sensibilità a ca- pire i problemi altrui. Non fa pesare a nessuno che è cieco; noi dello studio quasi non ci facciamo caso, perché in uf- ficio riesce a fare tutte le cose senza problemi. È buono d’a- nimo e si mette in quattro per aiutare chi è in difficoltà». La sua carta d’identità, av- vocato Ghione? Sono nato il 20 marzo 1956, ma ho fatto tribolare molto mia madre, perché sono nato in casa! La malattia quando è ve- nuta fuori? Nel 1972, frequentavo terza ragioneria a Saluzzo. Nel 1973 ho fatto una cura che ha acce- lerato il processo degenerati- vo. Sono diventato cieco il 24 gennaio 1974: in sei mesi ho perso completamente la vista. Il 19 febbraio, queste date le ho scolpite nel cuore, mi han- no fatto la visita medica per darmi la pensione. I suoi genitori come l’han- no presa? Ho avuto due genitori ec- cezionali: avevano fatto solo la quinta elementare, ma mi hanno sempre incoraggiato e sostenuto! L’unica sera in cui li ho visti piangere, fu al nostro ritorno da Cuneo: la diagnosi era ufficiale, non potevo nutri- re speranze. Mia madre e mio padre mi hanno sempre detto che io nella vita avrei potuto farcela: dipendeva solo da me! Mi hanno sempre aiutato, sen- za mai forzarmi. Mi piacevano le mucche, io venivo matto per i trattori, mio padre faceva la parte visiva e io quella manua- le: lui mi aiutava, mi guidava e io facevo tutti i lavori più pe- santi. Nel 1975 Dario Ghione si di- ploma e conosce un professo- re dell’Università di Genova che faceva un corso per ciechi, a Cuneo. Poi si iscrive a legge, a Genova. Cosa l’ha aiutato di più a superare il suo handicap? Sicuramente il fatto di cre- dere in me stesso! E la fortuna di avere a fianco diverse perso- ne: come Silvia, la donna che è poi diventata mia moglie. Gli anni dell’Università? Ho dovuto superare innu- merevoli difficoltà. I libri, non potendoli leggere, li dovevo far registrare: e li studiavo ascol- tando le cassette, preparate dai miei amici. Dario racconta problemi pratici, alternandoli ad alcune divertenti “gag”: “Mi ero im- posto di prendere il treno per Genova da solo, e non l’ho mai perso! Un giorno sono entrato in uno scompartimento e mi sono seduto in braccio a una donna. La signora si è messa a urlare ed io, con molta calma, le ho risposto: ‘Scusi, signora, non l’avevo vista!’. Umoristi- ca anche la scena di quel gior- no in cui Dario, per sbaglio, si infila nel vagone postale, viene scambiato per un rapinatore e scappa. Avvocato Ghione, lei si sente diverso dagli altri? Sono cieco, però sicuramen- te questo ha provocato lo svi- luppo degli altri sensi. Colti- vando la terra ho imparato che bisogna conoscere i pro- pri limiti. Nella vita, non è in- dispensabile aver tutto. Lei non ha mai perso la voglia di scherzare: come fa? Sono nato così. Io rido per- ché la vita va presa non trop- po sul serio, altrimenti si in- gigantiscono i problemi. An- che nel mio lavoro di avvoca- to vedo litigi e catastrofi, guai se non fossi in grado di sdram- matizzare certe situazio- ni! Mia mamma mi faceva gli scherzi ed era una giocherello- na, era una mia grande amica! Noi abbiamo riso, ed anche sofferto molto, insieme: la no- stra unione profonda ci ha fat- to superare tante difficoltà. Il mondo ho imparato a veder- lo con gli occhi dei miei geni- tori, di mia moglie, dei miei fi- gli, dei miei amici, delle perso- ne che mi stanno vicino e con le quali riesco a creare un rap- porto che va al di là dei miei li- miti. La vita vale la pena di es- sere vissuta? Sì, senza dubbio. Io credo in Dio, anche se non tutti i per- sonaggi che girano intorno al- la Chiesa mi piacciono. Non mi sono mai pianto addosso né ho chiesto perché è toccato a me, in giro ci sono situazioni ben peggiori. In tanti momenti, avremmo bisogno che Dario Ghione ci prestasse i suoi occhi spenti, per vedere il bello vita. Alberto Burzio 38 GIOVEDÌ 7 APRILE 2016 La Guida VALLE VARAITA, SALUZZESE

Transcript of Ancora silenzio sulla centrale a biomasse di Rossana · 2016. 5. 16. · Genova da solo, e non...

  • 38 GIOVEDÌ7 APRILE 2016La Guida VALLE VARAITA, SALUZZESE

    Ha perso la vista a 19 anni per una retinite pigmentosa, ma non si è mai perso d’animo: ha lavorato in campagna con il padre e si è laureato in legge

    L’avvocato cieco che non perde il sorrisoDario Ghione, saluzzese: “Non mi sono mai pianto addosso, in giro ci sono situazioni ben peggiori”

    Saluzzo - Ha perso la vi-sta a 19 anni, per una retinite pigmentosa. Ma non si è mai arreso. Pur dovendo supera-re mille difficoltà, non ha mai perso la speranza. Dario Ghio-ne è avvocato in Saluzzo. Il suo amico e collega di studio, Riccardo Reinaudo: “Dario ha una grande energia, una gran-de voglia di vivere. Ha una me-moria incredibile, riesce sem-pre con la sua sensibilità a ca-pire i problemi altrui. Non fa pesare a nessuno che è cieco; noi dello studio quasi non ci facciamo caso, perché in uf-ficio riesce a fare tutte le cose senza problemi. È buono d’a-nimo e si mette in quattro per aiutare chi è in difficoltà».

    La sua carta d’identità, av-vocato Ghione?

    Sono nato il 20 marzo 1956, ma ho fatto tribolare molto mia madre, perché sono nato in casa!

    La malattia quando è ve-nuta fuori?

    Nel 1972, frequentavo terza ragioneria a Saluzzo. Nel 1973 ho fatto una cura che ha acce-lerato il processo degenerati-vo. Sono diventato cieco il 24 gennaio 1974: in sei mesi ho perso completamente la vista. Il 19 febbraio, queste date le ho scolpite nel cuore, mi han-no fatto la visita medica per darmi la pensione.

    I suoi genitori come l’han-no presa?

    Ho avuto due genitori ec-cezionali: avevano fatto solo la quinta elementare, ma mi hanno sempre incoraggiato e sostenuto! L’unica sera in cui li ho visti piangere, fu al nostro ritorno da Cuneo: la diagnosi era ufficiale, non potevo nutri-

    re speranze. Mia madre e mio padre mi hanno sempre detto che io nella vita avrei potuto farcela: dipendeva solo da me! Mi hanno sempre aiutato, sen-za mai forzarmi. Mi piacevano le mucche, io venivo matto per i trattori, mio padre faceva la parte visiva e io quella manua-le: lui mi aiutava, mi guidava e io facevo tutti i lavori più pe-santi.

    Nel 1975 Dario Ghione si di-ploma e conosce un professo-re dell’Università di Genova che faceva un corso per ciechi, a Cuneo. Poi si iscrive a legge, a Genova.

    Cosa l’ha aiutato di più a superare il suo handicap?

    Sicuramente il fatto di cre-dere in me stesso! E la fortuna di avere a fianco diverse perso-ne: come Silvia, la donna che è poi diventata mia moglie.

    Gli anni dell’Università?Ho dovuto superare innu-

    merevoli difficoltà. I libri, non potendoli leggere, li dovevo far

    L’impianto è fermo, i dipendenti sono stati lasciati a casa e la società proprietaria non risponde al Comune

    Ancora silenzio sulla centrale a biomasse di Rossana

    Un convegno sul “Parkinson” al Tapparelli d’Azeglio a Saluzzo

    Ricordato l’eccidioPONTECHIANALE - Sabato 2 aprile sono state ricordate le 9 vittime dell’eccidio della Mad-dalena, trucidate dalle SS il 28 marzo 1944.

    Nuovi canoni d’affittoPONTECHIANALE - La giunta ha ritoccato gli affitti della co-lonia di Castello (1.400 euro annui dalla parrocchia di San Giovanni Battista di Piasco) e dell’ex caserma Curti di Chia-nale (1.500 euro dalla Congre-gazione San Vincenzo de Pao-li di Torino).

    L’“Isola” riapreFRASSINO - Dall’8 aprile, ria-pre l’Isola. I gestori sono An-drea Marzanati di Rore, Mo-nica Rossi di Costigliole e Fa-bio Conterno di Venasca.

    Cercasi gestoreBROSSASCO - Il municipio cerca un gestore per “Il ti-glieto” per attivare un bar. La concessione durerà 3 an-ni (500 euro annuali, info: 0175/68103).

    Riapre il Tennis ClubVERZUOLO - Ha riaperto il Tennis Club Verzuolo: 4 cam-pi, un campo per il beach vol-ley e uno polifunzionale. In-variate le quote. Info: www.tennisclubverzuolo.it, 333. 3566346.

    Il consiglio e i tagliVERZUOLO - “La riduzione dei servizi postali crea grande preoccupazione e indebolisce il tessuto sociale. Il consiglio comunale, unanime, chiede a governo, parlamentari, Regio-ne, Provincia, Anci, e Uncem di intervenire”.

    BREVI

    registrare: e li studiavo ascol-tando le cassette, preparate dai miei amici.

    Dario racconta problemi pratici, alternandoli ad alcune divertenti “gag”: “Mi ero im-posto di prendere il treno per Genova da solo, e non l’ho mai perso! Un giorno sono entrato in uno scompartimento e mi sono seduto in braccio a una donna. La signora si è messa a urlare ed io, con molta calma, le ho risposto: ‘Scusi, signora, non l’avevo vista!’. Umoristi-ca anche la scena di quel gior-no in cui Dario, per sbaglio, si infila nel vagone postale, viene scambiato per un rapinatore e scappa.

    Avvocato Ghione, lei si sente diverso dagli altri?

    Sono cieco, però sicuramen-te questo ha provocato lo svi-luppo degli altri sensi. Colti-vando la terra ho imparato che bisogna conoscere i pro-pri limiti. Nella vita, non è in-dispensabile aver tutto.

    Lei non ha mai perso la voglia di scherzare: come fa?

    Sono nato così. Io rido per-ché la vita va presa non trop-po sul serio, altrimenti si in-gigantiscono i problemi. An-che nel mio lavoro di avvoca-to vedo litigi e catastrofi, guai se non fossi in grado di sdram-matizzare certe situazio-ni! Mia mamma mi faceva gli

    scherzi ed era una giocherello-na, era una mia grande amica! Noi abbiamo riso, ed anche sofferto molto, insieme: la no-stra unione profonda ci ha fat-to superare tante difficoltà. Il mondo ho imparato a veder-lo con gli occhi dei miei geni-tori, di mia moglie, dei miei fi-gli, dei miei amici, delle perso-ne che mi stanno vicino e con le quali riesco a creare un rap-porto che va al di là dei miei li-miti.

    La vita vale la pena di es-sere vissuta?

    Sì, senza dubbio. Io credo in Dio, anche se non tutti i per-sonaggi che girano intorno al-la Chiesa mi piacciono. Non mi sono mai pianto addosso né ho chiesto perché è toccato a me, in giro ci sono situazioni ben peggiori.

    In tanti momenti, avremmo bisogno che Dario Ghione ci prestasse i suoi occhi spenti, per vedere il bello vita.

    Alberto Burzio

    Manta - (albu). Sabato9, alle 16, a Santa Maria delMonastero s’inaugura la mo-stra di Giovanni Thoux “Dal-la Bibbia all’anno mille”; al-le 17.15, nella parrocchiale,la mostra di Dorino Ouvrier“I Cristi della Misericordia” emezz’ora dopo ci sarà il Con-certo della “Chorale de Valgri-senche”.

    Grazie alla preziosa colla-borazione con la Regione Val-ler d’Aosta, per la quarta vol-ta le Alpi e la loro millenariaciviltà tornano a incontrar-si e ad affascinare il pubblico.Un evento espositivo di rilie-vo nazionale accolto a Manta,Bergolo e Mombarcaro, all’in-terno di monumenti storicidi prestigio: a Manta, fino al26 giugno, a Santa Maria delMonastero e nella parrocchia-le di Santa Maria degli Angeli.

    Cena solidale per costruire scuole in Nepal a un anno dal terremoto

    Castellar - (albu). L’asso-ciazione Cecy onlus e il Comi-tato per il Nepal Mario Vallesi organizzano una cena solida-le venerdì 15 alle 20 al “Risto-rante Sarvanot”. Non solo una cena, ma un incontro tra gli amici del Nepal. Lakpa Temba Sherpa, che sta seguendo sul posto i lavori per la realizza-zione del progetto che preve-de di costruire scuole a Nun-thala e a Waku, racconterà la

    terribile esperienza del terre-moto di un anno fa. Saran-no presenti lo scrittore Enri-co Camanni e Roberto Man-tovani, direttore della “Rivista della Montagna”. Il costo è di 20 euro (una parte per le scuo-le nepalesi). Prenotazione en-tro il 12: [email protected], 348.7148758 (Rosanna); 346. 2244535 (Paolo); 348.5618747 (Hervé). Per maggiori infor-mazioni: www.cecyonlus.org.

    Rossana - (albu). Sul futu-ro della centrale di Molino Va-raita non si hanno notizie. La centrale a biomasse è ferma da settimane, l’impianto non è partito. Non sono stati rico-nosciuti i contributi statali: all’origine del diniego da par-te dell’ente che gestisce i certi-ficati verdi pare ci sia una dif-formità sul combustibile am-messo all’impianto. Il vicesin-daco di Rossana, Luciano Bo-netto: “Non abbiamo nessunanotizia dalla proprietà dell’im-pianto, li abbiamo cercati piùvolte, ma non rispondono, nési fanno trovare”. Proprietariaè la Vge, una società del mi-lanese: anche noi li abbiamocercati più volte per avere no-tizie, ma non hanno mai rispo-sto alle nostre domande. Dicerto c’è che i dipendenti che

    vi lavoravano (quattro? cin-que?) sono stati lasciati a casa e ad oggi lavora ancora a tem-po parziale una segretaria. Lu-ciano Bonetto osserva che “ri-collocare un impianto del ge-nere non è semplice, e neppu-re venderlo, considerate le ca-ratteristiche dell’edificio. Quel-lo dell’impianto a biomasse sa-rebbe stato un progetto inte-ressante, se decollava, con po-sti di lavoro nella filiera del le-gno, ma in questo momento ilquadro della situazione è mol-to confuso. Una situazione checrea negatività”.

    È possibile che la Vge trasfe-risca l’impianto di Molino Va-raita all’estero?

    “Non riuscendo a parlarecon loro, per noi è impossibi-le immaginare quali saranno ifuturi scenari”.

    L’ingegner Marco Finadell’ufficio energia della Pro-vincia: “La centrale di Rossanaallo stato attuale risulta ferma.Dovevano farla ripartire entrofine 2015, ma da contatti avu-

    ti con i responsabili dell’azien-da ci sono stati alcuni proble-mi con l’impianto e con il ri-conoscimento dei contribu-ti. Nell’impossibilità di poter-lo attivare, la proprietà ha an-che valutato lo smantellamen-to dell’impianto per poi desti-narlo a un altro sito, ma nonabbiamo ricevuto nulla di uf-ficiale e siamo in attesa di co-municazioni. L’importante èche se l’impianto viene riatti-vato, ci sia una comunicazionepreventiva di almeno 15 gior-ni, anche se, viste le tempisti-che, si fa sempre più concre-ta la possibilità che l’impiantonon venga più attivato. A bre-ve, se non riceveremo comu-nicazioni ufficiali dall’azienda,provvederemo a richiedere in-formazioni e assumeremo ledovute decisioni”.

    Melle - (albu). Sabato 16 aprile la Pro Loco di Melle, in collaborazione con la Pro Loco di Brossasco e gli “Ami-ci di San Maurizio di Frassi-no”, organizza “Memorie dei tempi di guerra”, passeggiata di quattro chilometri sui sen-tieri di Melle, Frassino e Bros-sasco.

    Partenze: da Brossasco, al-le 16.30 (presso il Tiglieto);da Frassino alle 16.30 (piazzaMarconi).

    Percorso ridotto alle 17.45,con ritrovo a Sant’Eusebio diMelle.

    La passeggiata durerà cir-ca 3 ore, tra andata e ritor-no. Alle 19, arrivo al santua-rio di Madonna della Betul-la; alle 19.15, prosecuzionedel percorso verso la cappelladi San Bernardo delle Sottoleper l’incontro con il gruppo diFrassino.

    Rientro al santuario di Ma-donna della Betulla. Alle20,30, la cena (a 15 euro) nel-la casa del pellegrino di Ma-donna delle Betulla. Alle 22,deposizione dei “ceri del ri-cordo” a Madonna della Be-tulla.

    La serata sarà allietata damusica occitana. Prenotazio-ne obbligatoria entro mar-tedì 12 aprile a mezzogior-no: 338.8478525 (chi parte daMelle), 349.8205661 (da Fras-sino), 348.7450290 (da Bros-sasco).

    Saluzzo - (albu). La “Re-sidenza Tapparelli d’Azeglio” organizza sabato 9 aprile al-le 15 un incontro sulla malat-tia di Parkinson. Dopo i saluti di Roberto Bertola (presiden-te del “Tapparelli”) e di Giam-piero Piola (presidente del “Monviso solidale”), sono pre-visti gli interventi di Danilo Seliak (direttore della neuro-logia di Savigliano), di Joseph Maestrelli (responsabile del

    Centro Parkinson di Saviglia-no), di Andrea Gili (direttore del distretto Asl di Saluzzo) e della psicologa Silvia Rosso. Claudio Rabbia (Associazio-ne Parkinson Cuneo), Pietro Piumetti (Consorzio socio as-sistenziale del Cuneese) e Ma-ra Fantone (del “Tapparelli”) porteranno le loro esperien-ze. Moderatrice dell’incontro sarà Marcella Risso. Ingresso libero.

    Sabato 16 passeggiata sui sentieri “Memorie dei tempi di guerra”

    A Manta evento espositivo di rilievo nazionale, le “Alpi dell’arte”

    Sampeyre - (albu). Giovedì 7 aprile pescaaperta nel Varaita sia per gli iscritti alla societàdi pescatori della valle Varaita, guidata da Pa-olo Cerrina, che per chi compra i buoni gior-nalieri. Da quest’anno i buoni riguardano duetratti distinti: la “zona tradizionale”, con cattu-ra di 5 trote (da Calchesio a salire fino al pontedi Villar); la “zona no kill”, esclusivamente perla pesca a mosca con ami senza ardiglione (dalnuovo ponte sotto il cimitero di Sampeyre finoal ponte di Calchesio). La pesca è aperta tutti igiorni, ad esclusione del mercoledì feriale.

    Pesca aperta nel Varaita, nella zonatradizionale e in quella “no kill”

    Un banco di prodotti alimentari è presente ogni martedì pomeriggio, dalle 15,30 alle 18,30

    Il piccolo mercato settimanale di CerettoCostigliole Saluzzo - (albu). Do-

    po qualche anno, nella frazione Ce-retto torna un prezioso servizio per lapopolazione.

    Ogni martedì pomeriggio, dalle15.30 alle 18.30, sarà presente il banco“Le delizie di Albi” di Alberto Conte.

    Il giovane titolare del banco alimen-tare è originario di Ceretto e oggi vi-ve a Tarantasca, è attivo su molti mer-cati della zona offre alimentari in ge-nere, dai salumi, ai formaggi, ai dolci,

    biscotti, grissini…“Si tratta di un ottimo servizio per

    la nostra frazione, in particolare pertutti coloro che sono anziani o chenon possono spostarsi agevolmenteo che necessitano di generi di primanecessità a due passi da casa. Il ban-co offre prodotti di qualità con parti-colare attenzione ai prodotti del terri-torio”, commenta con soddisfazioneil consigliere comunale Tonino Berto-lotto.

    Luciano Bonetto

    38 GIOVEDÌ7 APRILE 2016La Guida VALLE VARAITA, SALUZZESE

    Ha perso la vista a 19 anni per una retinite pigmentosa, ma non si è mai perso d’animo: ha lavorato in campagna con il padre e si è laureato in legge

    L’avvocato cieco che non perde il sorrisoDario Ghione, saluzzese: “Non mi sono mai pianto addosso, in giro ci sono situazioni ben peggiori”

    Saluzzo - Ha perso la vi-sta a 19 anni, per una retinitepigmentosa. Ma non si è maiarreso. Pur dovendo supera-re mille difficoltà, non ha maiperso la speranza. Dario Ghio-ne è avvocato in Saluzzo. Ilsuo amico e collega di studio,Riccardo Reinaudo: “Dario hauna grande energia, una gran-de voglia di vivere. Ha una me-moria incredibile, riesce sem-pre con la sua sensibilità a ca-pire i problemi altrui. Non fapesare a nessuno che è cieco;noi dello studio quasi non cifacciamo caso, perché in uf-ficio riesce a fare tutte le cosesenza problemi. È buono d’a-nimo e si mette in quattro peraiutare chi è in difficoltà».

    La sua carta d’identità, av-vocato Ghione?

    Sono nato il 20 marzo 1956,ma ho fatto tribolare moltomia madre, perché sono natoin casa!

    La malattia quando è ve-nuta fuori?

    Nel 1972, frequentavo terzaragioneria a Saluzzo. Nel 1973ho fatto una cura che ha acce-lerato il processo degenerati-vo. Sono diventato cieco il 24 gennaio 1974: in sei mesi hoperso completamente la vista.Il 19 febbraio, queste date leho scolpite nel cuore, mi han-no fatto la visita medica perdarmi la pensione.

    I suoi genitori come l’han-no presa?

    Ho avuto due genitori ec-cezionali: avevano fatto solola quinta elementare, ma mihanno sempre incoraggiato esostenuto! L’unica sera in cui liho visti piangere, fu al nostro ritorno da Cuneo: la diagnosiera ufficiale, non potevo nutri-

    re speranze. Mia madre e miopadre mi hanno sempre dettoche io nella vita avrei potutofarcela: dipendeva solo da me!Mi hanno sempre aiutato, sen-za mai forzarmi. Mi piacevanole mucche, io venivo matto peri trattori, mio padre faceva laparte visiva e io quella manua-le: lui mi aiutava, mi guidava eio facevo tutti i lavori più pe-santi.

    Nel 1975 Dario Ghione si di-ploma e conosce un professo-re dell’Università di Genovache faceva un corso per ciechi,a Cuneo. Poi si iscrive a legge,a Genova.

    Cosa l’ha aiutato di più asuperare il suo handicap?

    Sicuramente il fatto di cre-dere in me stesso! E la fortunadi avere a fianco diverse perso-ne: come Silvia, la donna che èpoi diventata mia moglie.

    Gli anni dell’Università?Ho dovuto superare innu-

    merevoli difficoltà. I libri, nonpotendoli leggere, li dovevo far

    L’impianto è fermo, i dipendenti sono stati lasciati a casa e la società proprietaria non risponde al Comune

    Ancora silenzio sulla centrale a biomasse di Rossana

    Un convegno sul “Parkinson”al Tapparelli d’Azeglio a Saluzzo

    Ricordato l’eccidioPONTECHIANALE - Sabato 2aprile sono state ricordate le 9vittime dell’eccidio della Mad-dalena, trucidate dalle SS il28 marzo 1944.

    Nuovi canoni d’affittoPONTECHIANALE - La giuntaha ritoccato gli affitti della co-lonia di Castello (1.400 euroannui dalla parrocchia di SanGiovanni Battista di Piasco) edell’ex caserma Curti di Chia-nale (1.500 euro dalla Congre-gazione San Vincenzo de Pao-li di Torino).

    L’“Isola” riapreFRASSINO - Dall’8 aprile, ria-pre l’Isola. I gestori sono An-drea Marzanati di Rore, Mo-nica Rossi di Costigliole e Fa-bio Conterno di Venasca.

    Cercasi gestoreBROSSASCO - Il municipiocerca un gestore per “Il ti-glieto” per attivare un bar.La concessione durerà 3 an-ni (500 euro annuali, info:0175/68103).

    Riapre il Tennis ClubVERZUOLO - Ha riaperto ilTennis Club Verzuolo: 4 cam-pi, un campo per il beach vol-ley e uno polifunzionale. In-variate le quote. Info: www.tennisclubverzuolo.it, 333.3566346.

    Il consiglio e i tagliVERZUOLO - “La riduzionedei servizi postali crea grandepreoccupazione e indebolisceil tessuto sociale. Il consiglio comunale, unanime, chiede agoverno, parlamentari, Regio-ne, Provincia, Anci, e Uncemdi intervenire”.

    BREVI

    registrare: e li studiavo ascol-tando le cassette, preparatedai miei amici.

    Dario racconta problemipratici, alternandoli ad alcunedivertenti “gag”: “Mi ero im-posto di prendere il treno per Genova da solo, e non l’ho maiperso! Un giorno sono entratoin uno scompartimento e misono seduto in braccio a unadonna. La signora si è messa aurlare ed io, con molta calma,le ho risposto: ‘Scusi, signora,non l’avevo vista!’. Umoristi-ca anche la scena di quel gior-no in cui Dario, per sbaglio, siinfila nel vagone postale, vienescambiato per un rapinatore escappa.

    Avvocato Ghione, lei sisente diverso dagli altri?

    Sono cieco, però sicuramen-te questo ha provocato lo svi-luppo degli altri sensi. Colti-vando la terra ho imparatoche bisogna conoscere i pro-pri limiti. Nella vita, non è in-dispensabile aver tutto.

    Lei non ha mai perso lavoglia di scherzare: come fa?

    Sono nato così. Io rido per-ché la vita va presa non trop-po sul serio, altrimenti si in-gigantiscono i problemi. An-che nel mio lavoro di avvoca-to vedo litigi e catastrofi, guaise non fossi in grado di sdram-matizzare certe situazio-ni! Mia mamma mi faceva gli

    scherzi ed era una giocherello-na, era una mia grande amica!Noi abbiamo riso, ed anchesofferto molto, insieme: la no-stra unione profonda ci ha fat-to superare tante difficoltà. Ilmondo ho imparato a veder-lo con gli occhi dei miei geni-tori, di mia moglie, dei miei fi-gli, dei miei amici, delle perso-ne che mi stanno vicino e conle quali riesco a creare un rap-porto che va al di là dei miei li-miti.

    La vita vale la pena di es-sere vissuta?

    Sì, senza dubbio. Io credo inDio, anche se non tutti i per-sonaggi che girano intorno al-la Chiesa mi piacciono. Nonmi sono mai pianto addossoné ho chiesto perché è toccatoa me, in giro ci sono situazioniben peggiori.

    In tanti momenti, avremmobisogno che Dario Ghione ciprestasse i suoi occhi spenti,per vedere il bello vita.

    Alberto Burzio

    Manta - (albu). Sabato9, alle 16, a Santa Maria delMonastero s’inaugura la mo-stra di Giovanni Thoux “Dal-la Bibbia all’anno mille”; al-le 17.15, nella parrocchiale,la mostra di Dorino Ouvrier“I Cristi della Misericordia” emezz’ora dopo ci sarà il Con-certo della “Chorale de Valgri-senche”.

    Grazie alla preziosa colla-borazione con la Regione Val-ler d’Aosta, per la quarta vol-ta le Alpi e la loro millenariaciviltà tornano a incontrar-si e ad affascinare il pubblico.Un evento espositivo di rilie-vo nazionale accolto a Manta,Bergolo e Mombarcaro, all’in-terno di monumenti storicidi prestigio: a Manta, fino al26 giugno, a Santa Maria delMonastero e nella parrocchia-le di Santa Maria degli Angeli.

    Cena solidale per costruire scuolein Nepal a un anno dal terremoto

    Castellar - (albu). L’asso-ciazione Cecy onlus e il Comi-tato per il Nepal Mario Vallesiorganizzano una cena solida-le venerdì 15 alle 20 al “Risto-rante Sarvanot”. Non solo unacena, ma un incontro tra gliamici del Nepal. Lakpa TembaSherpa, che sta seguendo sulposto i lavori per la realizza-zione del progetto che preve-de di costruire scuole a Nun-thala e a Waku, racconterà la

    terribile esperienza del terre-moto di un anno fa. Saran-no presenti lo scrittore Enri-co Camanni e Roberto Man-tovani, direttore della “Rivistadella Montagna”. Il costo è di 20 euro (una parte per le scuo-le nepalesi). Prenotazione en-tro il 12: [email protected],348.7148758 (Rosanna); 346.2244535 (Paolo); 348.5618747(Hervé). Per maggiori infor-mazioni: www.cecyonlus.org.

    Rossana - (albu). Sul futu-ro della centrale di Molino Va-raita non si hanno notizie. Lacentrale a biomasse è fermada settimane, l’impianto nonè partito. Non sono stati rico-nosciuti i contributi statali:all’origine del diniego da par-te dell’ente che gestisce i certi-ficati verdi pare ci sia una dif-formità sul combustibile am-messo all’impianto. Il vicesin-daco di Rossana, Luciano Bo-netto: “Non abbiamo nessunanotizia dalla proprietà dell’im-pianto, li abbiamo cercati piùvolte, ma non rispondono, nési fanno trovare”. Proprietariaè la Vge, una società del mi-lanese: anche noi li abbiamocercati più volte per avere no-tizie, ma non hanno mai rispo-sto alle nostre domande. Dicerto c’è che i dipendenti che

    vi lavoravano (quattro? cin-que?) sono stati lasciati a casae ad oggi lavora ancora a tem-po parziale una segretaria. Lu-ciano Bonetto osserva che “ri-collocare un impianto del ge-nere non è semplice, e neppu-re venderlo, considerate le ca-ratteristiche dell’edificio. Quel-lo dell’impianto a biomasse sa-rebbe stato un progetto inte-ressante, se decollava, con po-sti di lavoro nella filiera del le-gno, ma in questo momento ilquadro della situazione è mol-to confuso. Una situazione checrea negatività”.

    È possibile che la Vge trasfe-risca l’impianto di Molino Va-raita all’estero?

    “Non riuscendo a parlarecon loro, per noi è impossibi-le immaginare quali saranno ifuturi scenari”.

    L’ingegner Marco Finadell’ufficio energia della Pro-vincia: “La centrale di Rossanaallo stato attuale risulta ferma.Dovevano farla ripartire entrofine 2015, ma da contatti avu-

    ti con i responsabili dell’azien-da ci sono stati alcuni proble-mi con l’impianto e con il ri-conoscimento dei contribu-ti. Nell’impossibilità di poter-lo attivare, la proprietà ha an-che valutato lo smantellamen-to dell’impianto per poi desti-narlo a un altro sito, ma nonabbiamo ricevuto nulla di uf-ficiale e siamo in attesa di co-municazioni. L’importante èche se l’impianto viene riatti-vato, ci sia una comunicazionepreventiva di almeno 15 gior-ni, anche se, viste le tempisti-che, si fa sempre più concre-ta la possibilità che l’impiantonon venga più attivato. A bre-ve, se non riceveremo comu-nicazioni ufficiali dall’azienda,provvederemo a richiedere in-formazioni e assumeremo ledovute decisioni”.

    Melle - (albu). Sabato 16aprile la Pro Loco di Melle,in collaborazione con la ProLoco di Brossasco e gli “Ami-ci di San Maurizio di Frassi-no”, organizza “Memorie deitempi di guerra”, passeggiatadi quattro chilometri sui sen-tieri di Melle, Frassino e Bros-sasco.

    Partenze: da Brossasco, al-le 16.30 (presso il Tiglieto);da Frassino alle 16.30 (piazzaMarconi).

    Percorso ridotto alle 17.45,con ritrovo a Sant’Eusebio diMelle.

    La passeggiata durerà cir-ca 3 ore, tra andata e ritor-no. Alle 19, arrivo al santua-rio di Madonna della Betul-la; alle 19.15, prosecuzionedel percorso verso la cappelladi San Bernardo delle Sottoleper l’incontro con il gruppo diFrassino.

    Rientro al santuario di Ma-donna della Betulla. Alle20,30, la cena (a 15 euro) nel-la casa del pellegrino di Ma-donna delle Betulla. Alle 22,deposizione dei “ceri del ri-cordo” a Madonna della Be-tulla.

    La serata sarà allietata damusica occitana. Prenotazio-ne obbligatoria entro mar-tedì 12 aprile a mezzogior-no: 338.8478525 (chi parte daMelle), 349.8205661 (da Fras-sino), 348.7450290 (da Bros-sasco).

    Saluzzo - (albu). La “Re-sidenza Tapparelli d’Azeglio” organizza sabato 9 aprile al-le 15 un incontro sulla malat-tia di Parkinson. Dopo i salutidi Roberto Bertola (presiden-te del “Tapparelli”) e di Giam-piero Piola (presidente del“Monviso solidale”), sono pre-visti gli interventi di DaniloSeliak (direttore della neuro-logia di Savigliano), di JosephMaestrelli (responsabile del

    Centro Parkinson di Saviglia-no), di Andrea Gili (direttore del distretto Asl di Saluzzo) edella psicologa Silvia Rosso.Claudio Rabbia (Associazio-ne Parkinson Cuneo), PietroPiumetti (Consorzio socio as-sistenziale del Cuneese) e Ma-ra Fantone (del “Tapparelli”)porteranno le loro esperien-ze. Moderatrice dell’incontrosarà Marcella Risso. Ingressolibero.

    Sabato 16 passeggiatasui sentieri “Memoriedei tempi di guerra”

    A Manta evento espositivodi rilievo nazionale,le “Alpi dell’arte”

    Sampeyre - (albu). Giovedì 7 aprile pescaaperta nel Varaita sia per gli iscritti alla societàdi pescatori della valle Varaita, guidata da Pa-olo Cerrina, che per chi compra i buoni gior-nalieri. Da quest’anno i buoni riguardano duetratti distinti: la “zona tradizionale”, con cattu-ra di 5 trote (da Calchesio a salire fino al pontedi Villar); la “zona no kill”, esclusivamente perla pesca a mosca con ami senza ardiglione (dalnuovo ponte sotto il cimitero di Sampeyre finoal ponte di Calchesio). La pesca è aperta tutti igiorni, ad esclusione del mercoledì feriale.

    Pesca aperta nel Varaita, nella zonatradizionale e in quella “no kill”

    Un banco di prodotti alimentari è presente ogni martedì pomeriggio, dalle 15,30 alle 18,30

    Il piccolo mercato settimanale di CerettoCostigliole Saluzzo - (albu). Do-

    po qualche anno, nella frazione Ce-retto torna un prezioso servizio per lapopolazione.

    Ogni martedì pomeriggio, dalle15.30 alle 18.30, sarà presente il banco“Le delizie di Albi” di Alberto Conte.

    Il giovane titolare del banco alimen-tare è originario di Ceretto e oggi vi-ve a Tarantasca, è attivo su molti mer-cati della zona offre alimentari in ge-nere, dai salumi, ai formaggi, ai dolci,

    biscotti, grissini…“Si tratta di un ottimo servizio per

    la nostra frazione, in particolare pertutti coloro che sono anziani o chenon possono spostarsi agevolmenteo che necessitano di generi di primanecessità a due passi da casa. Il ban-co offre prodotti di qualità con parti-colare attenzione ai prodotti del terri-torio”, commenta con soddisfazioneil consigliere comunale Tonino Berto-lotto.

    Luciano Bonetto

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