Anch’io posso apprendere - Rizzoli Education · Il Metodo operativo per l’adattamento in...
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Napoli 7 aprile 2014
Anch’io posso apprendere
Relatrice: Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Dall’integrazione all’inclusione
Maria Luisa Boninelli
Il processo di inclusione riguarda tutti gli alunni nessuno escluso. Una scuola inclusiva deve garantire ad ognuno il massimo possibile in termini di apprendimento e di partecipazione alla vita scolastica.
Art.3 della Costituzione 1948 cita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali senza distinzioni… di condizioni personali e sociali.. […] è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona.
Maria Luisa Boninelli
Chi rischia la vera esclusione?
Ritenere che l’inclusione riguardi solo tutti gli alunni disabili è riduttivo e poco risolutivo.
Esistono diverse forme di esclusione che possono avere origine da differenze culturali, etniche, socioeconomiche, di genere e sessuali.
Maria Luisa Boninelli
Che cosa comporta?
L’Inclusione implica un cambiamento: è un percorso verso la crescita illimitata degli apprendimenti e della partecipazione di tutti gli alunni, un ideale a cui le scuole possono aspirare, ma che non potrà mai realizzarsi
compiutamente.
L’inclusione inizia a realizzarsi non appena ha inizio il processo per la crescita della partecipazione
Una scuola inclusiva è una scuola in movimento
Maria Luisa Boninelli
• Significa apprendere insieme agli altri e collaborare attraverso esperienze di apprendimento condivise
• Richiede un coinvolgimento attivo nell’apprendimento e una consapevolezza propria di come l’apprendimento va vissuto
• Riguarda l’essere riconosciuti, accettati e apprezzati per se stessi.
Partecipazione cosa comporta?
Maria Luisa Boninelli
La dimensione operativa
L’integrazione degli studenti con Bisogni educativi speciali o con disabilità non può prescindere dalla condivisione di attività significative svolte nelle classi di appartenenza.
Circolare Ministeriale n.8 del 6 Marzo 2013 afferma: l’uso di determinate strategie di gestione dei gruppi, la produzione di materiali adeguati e la migliore utilizzazione degli strumenti in dotazione alla scuola possono senza dubbio consentire agli insegnanti di coinvolgere nei percorsi formativi programmati ciascun alunno, anche quelli con BES.
Le strategie più efficaci raggiungono il loro obiettivo solo se ad essere coinvolti nel lavoro di preparazione o di adeguamento dei materiali sono tutti gli alunni della classe.
Maria Luisa Boninelli
Suggerimenti Metodologici
Fare Esperienza: il fare concreto e cognitivo
Metodologie individualizzate e personalizzate
Problem solving, ricerca, esplorazione, scoperta
Apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari)
Approccio metacognitivo (modi di apprendere individuali, di autovalutazione e miglioramento, consapevolezza nel metodo di studio).
Maria Luisa Boninelli
• Le strategie operative riescono a tradurre i principi dell’integrazione in prassi didattiche inclusive, permettendo a ciascun alunno di utilizzare gli strumenti tradizionali
Libri di testo adeguatamente
adattati
Materiali innovativi e originali come le scede di aiuto
disciplinare
Percorsi guidati di laboratorio Nuove
tecnologie
Maria Luisa Boninelli
La classe …
• Un cantiere aperto ai contributi di tutti, nel quale ideare, produrre, adattare materiali didattici.
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
• Adattamento materiali tradizionali
• Apprendere senza errori per diventare autonomi
• Il laboratorio degli esercizi
• Uso delle tecnologie informatiche
Alcuni percorsi
Maria Luisa Boninelli
ADATTAMENTO DEI MATERIALI TRADIZIONALI
Maria Luisa Boninelli
L'alunno • 1.L’alunno con difficoltà di lettura o di
comprensione ha bisogno di un adattamento legato all’aspetto linguistico del brano;
• 2.Chi ha problemi riferibili alla percezione degli aspetti fondamentali necessita di un lavoro di evidenziazione degli stessi
• 3.Chi presenta infine problemi dovuti a difficoltà linguistiche ha bisogno di una riduzione e semplificazione dei contenuti
Maria Luisa Boninelli
Un libro…prodotto finito o modificabile??
• Intervenire sul libro significa perciò riconoscere la possibilità di fornire stimoli essenziali per l’apprendimento anche agli alunni di nazionalità straniera che presentano difficoltà linguistiche.
Maria Luisa Boninelli
Un libro
Nessun libro, è il “libro giusto”, quello cioè che da solo risolve i problemi dei nostri alunni, ma tutti i testi possono essere considerati “difficili” e presentano difficoltà riferibili a:
Maria Luisa Boninelli
Difficoltà di contenuto
Difficoltà linguistiche
Difficoltà cognitive
Difficoltà percettive
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Difficoltà di Contenuto
• Argomenti presentati sono più difficilmente comprensibili se lontani dalle proprie esperienze pregresse.
Maria Luisa Boninelli
Difficoltà Linguistiche
• L’eccessiva lunghezza dei paragrafi, dei periodi,
• L’elevato numero delle subordinate
• La presenza di vocaboli non conosciuti
Maria Luisa Boninelli
Difficoltà Cognitive
• La comprensione dei contenuti è legata alle operazioni cognitive che permettono l’identificazione degli aspetti rilevanti del testo.
Maria Luisa Boninelli
Difficoltà Cognitive
- No valido metodo di studio
- No valido processo di letto-scrittura
- No valida comprensione del testo
- Ritardo cognitivo
Maria Luisa Boninelli
Difficoltà Percettive
• L’esposizione grafica del libro è molto importante ai fini dell’identificazione, da parte degli alunni, degli aspetti rilevanti riguardo gli argomenti trattati.
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Maria Luisa Boninelli
• Esistono libri molto ricchi di illustrazioni, evidenziazioni e schemi adeguatamente riferiti ai contenuti.
Difficoltà Percettive
Maria Luisa Boninelli
• Altri..si limitano a poche immagini che non sempre rendono chiaro il testo.
Difficoltà Percettive
Maria Luisa Boninelli
Metodo operativo per l’adattamento
Idea principale Concetti chiave Elementi conosciuti e motivanti Difficoltà del testo
Evidenziazione Schematizzazione Ristrutturazione Riduzione
Testo originale
Analisi operativa del testo
Adattamento del testo
Maria Luisa Boninelli
METODO OPERATIVO PER L’ADATTAMENTO
Perché risulti efficace, l’intervento di adattamento deve essere preceduto da un’adeguata analisi dell’unità di testo che si intende proporre agli alunni.
Maria Luisa Boninelli
METODO OPERATIVO PER L’ADATTAMENTO
L’analisi si fonda sulla valutazione dei contenuti, delle operazioni cognitive richieste, degli aspetti linguistici e grafici.
Maria Luisa Boninelli
1. Il messaggio che il testo vuole comunicare Va definita, all’interno di ciascuna unità il contenuto, in maniera sintetica e
chiara. 2. I concetti chiave: Individuare le parti fondamentali che, una volta comprese, portano
all’apprendimento significativo e generalizzabile dell’idea principale del testo.
3. Gli elementi riferibili agli aspetti mnestici e motivazionali. Identificare con attenzione tutti gli aspetti presenti nel testo che sono in
qualche modo legati agli interessi, alle conoscenze pregresse e alle esperienze degli alunni.
4. Gli elementi di difficoltà Individuazione degli aspetti linguistici o grafici che, ostacolano la
comprensione anziché agevolarla.
Il Metodo operativo per l’adattamento in particolare..
Maria Luisa Boninelli
Testo originale
L’Universo Si chiama Universo lo spazio che sta oltre la Terra e che la comprende. Esso è così grande che il nostro mondo, rispetto alla sua vastità, è del tutto insignificante, come è insignificante un granellino di sabbia rispetto a tutta la Terra. Nell’Universo si trova un numero enorme di corpi solidi e una grande quantità di gas. I Corpi gassosi più importanti sono le stelle, corpi luminosi nei quali è in corso una potente combustione, che produce luce e calore; sulla terra percepiamo la luce e non il calore, vista la grandissima distanza che ci separa. Il Sole è l’unica stella di cui percepiamo, oltre alla luce, anche il benefico calore che esso ci invia, a causa della distanza, relativamente “breve” rispetto alle altre stelle, dal nostro pianeta: la luce e il calore del Sole sono le fonti primarie per vita sulla Terra.
© Favaretto, Nespolo, Santolin e Zanella, “Il nuovo percorsi modulari” Milano, Fabbri Editori, p. 108
Scienze – classe V^ Elementare
Maria Luisa Boninelli
Analisi operativa del Testo “L’Universo”
Idea principale: La Terra, insieme a moltissimi altri corpi solidi e gassosi, fa parte
dell’Universo ed è illuminata e riscaldata dal Sole.
Elementi di rilevanza mnestica e motivazionale Terra, Sole e stelle: elementi che fanno riferimento all’animismo infantile
che li personifica rendendoli parte di un immaginario fantastico.
Elementi di difficoltà presenti nel testo La spiegazione degli elementi costitutivi dell’Universo è incompleta: inizialmente, infatti, spiega cosa siano i corpi gassosi, non cosa siano i corpi solidi Il linguaggio è poco chiaro e risultano complessi i riferimenti alle dimensioni e alle distanze Presenza di termini difficili privi di adeguata spiegazione
Concetti chiave: Universo – Corpi solidi – Corpi gassosi – Stelle - Sole
Maria Luisa Boninelli
Adattamento del testo
Secondo livello Schematizzazione e ristrutturazione
Terzo livello Riduzione
PRIMO LIVELLO EVIDENZIAZIONE
Maria Luisa Boninelli
Evidenziazione:
• L’evidenziazione del testo, può essere proposta direttamente dall’insegnante, diventa poi una strategia di studio che gli alunni stessi devono applicare autonomamente.
Maria Luisa Boninelli
Primo livello: Evidenziazione
L’Universo Si chiama Universo lo spazio che sta oltre la Terra e che la
comprende. Esso è così grande che il nostro mondo,
rispetto alla sua vastità, è del tutto insignificante, come è insignificante un granellino di sabbia rispetto a tutta la
Terra. Nell’Universo si trova un numero enorme di corpi
solidi e una grande quantità di gas. I corpi gassosi più
importanti sono le stelle, corpi luminosi nei quali è in corso
una potente combustione, che produce luce e calore; sulla terra percepiamo la luce e non il calore, vista la grandissima
distanza che ci separa. Il Sole è l’unica stella di cui
percepiamo, oltre alla luce, anche il benefico calore che
esso ci invia, a causa della distanza, relativamente “breve”
rispetto alle altre stelle, dal nostro pianeta: la luce e il calore del Sole sono le fonti primarie per vita sulla Terra.
© Favaretto, Nespolo, Santolin e Zanella, “Il nuovo percorsi modulari” Milano, fabbri Editori, p. 108
L’Universo è l’insieme dei
pianeti e delle stelle e dello
spazio che li contiene.
Pianeti
Formati
da gas
Corpi
gassosi
che
brillano
di luce
propria
E’ una
grande
stella che
ci
illumina e
ci
riscalda
Maria Luisa Boninelli
Adattamento del testo
Primo livello Evidenziazione
Secondo livello Schematizzazione e ristrutturazione
Terzo livello Riduzione
SECONDO LIVELLO: SCHEMATIZZAZIONE E RISTRUTTURAZIONE.
Maria Luisa Boninelli
Schematizzazione e Ristrutturazione
• Eliminazione delle parti non essenziali del testo
• Integrazione dell’idea principale con altre informazioni fondamentali
• Uso di un linguaggio semplice
• Caratteri sufficientemente grandi ed evidenziazione delle parole chiare in neretto.
Maria Luisa Boninelli
Secondo livello
Schematizzazione e Ristrutturazione
L’Universo Noi viviamo sulla Terra che è solo una piccolissima parte dell’Universo. L’Universo è l’insieme dei pianeti e delle stelle e dello spazio che li contiene. Nell’Universo ci sono i corpi solidi e i corpi gassosi. I corpi solidi sono i pianeti. Le stelle sono corpi gassosi perché sono formate da gas. Il Sole è una grande stella che ci illumina con la sua luce e ci riscalda con il suo calore.
Universo
Corpi solidi
Pianeti
Corpi gassosi
Stelle
Sole
08/05/2014
Maria Luisa Boninelli
Adattamento del testo
Primo livello Evidenziazione
Secondo livello Schematizzazione e ristrutturazione
Terzo livello Riduzione
PRIMO LIVELLO EVIDENZIAZIONE
Riduzione
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Maria Luisa Boninelli
Riduzione
• Questo livello di semplificazione intende rivolgersi a quegli alunni che hanno difficoltà maggiori dal punto di vista linguistico.
• Si rende necessario adattare il testo riducendo in maniera significativa la parte scritta a vantaggio disegni realizzati allo scopo di trasmettere la maggior parte dei concetti chiave.
• I disegni e le illustrazioni inseriti devono poter cogliere in maniera evidente, oltre al riferimento alle parti essenziali del brano, anche aspetti particolarmente motivanti per l’alunno in difficoltà.
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Maria Luisa Boninelli
Terzo livello: Riduzione
I pianeti, il Sole e le stelle formano l’Universo.
Nell’Universo ci sono le stelle. Il Sole è una grande stella che illumina e riscalda.
Maria Luisa Boninelli
APPRENDERE SENZA ERRORI PER DIVENTARE AUTONOMI
Maria Luisa Boninelli
Schede di aiuto-disciplinare
• Si basano sulla Teoria dell’Apprendimento senza errori, per la quale lo studente con bisogni educativi speciali può ricevere una forte motivazione verso l’apprendimento significativo se riesce a partecipare un’attività e a portare a termine con successo un compito.
Maria Luisa Boninelli
Caratteristiche essenziali delle schede di aiuto disciplinare
• Indicare le procedure e il percorso operativo • Ridurre la possibilità di sbagliare il percorso • Evidenziare le competenze e le regole basilari per svolgere
le attività • Utilizzare tutti i facilitatori necessari • Costruire tali schede secondo gli stili cognitivi e percettivi
degli alunni • Focalizzare l’attenzione ed eliminare gli elementi di
disturbo • Stimolare i collegamenti con concetti sconosciuti • Stimolare lo sviluppo della motivazione al compito • Fornire indicazioni per il controllo e l’autocorrezione • Ridurre l’intensità dell’aiuto con il progredire dell’abilità
Maria Luisa Boninelli
• In ogni scheda di aiuto disciplinare è necessario semplificare i concetti per consentirne l’apprendimento significativo, favorire il richiamo alla memoria dello studente e delle regole o delle informazioni essenziali per svolgere l’attività
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Schede per le esercitazioni
• L’esercitazione diventa più funzionale se sviluppata sotto forma laboratoriale
• Coinvolgimento degli alunni nella costruzione delle schede.
Utilizzo di un approccio metacognitivo e cooperativo
Maria Luisa Boninelli
Attenzione particolare a due aspetti fondamentali: 1) La struttura della
scheda 2) Il tipo di approccio
all’argomento in esso adottato
La scheda per le esercitazioni non risulta stimolante e coinvolgente se centrata solo sugli aspetti nozionistici riferiti alla comprensione e alla memorizzazione delle informazioni disciplinari.
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Percorsi guidati in laboratorio
• Rappresentano delle significative opportunità di apprendimento perché riescono a tradurre in operatività le nozioni teoriche e le informazioni in varie discipline.
• 4 tipologie di intervento:
a) Tutoring
b) Creazione di schede
c) Imitazione di modelli
d) Costruzione di un agenda del compito
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Le attività nell’aula di informatica
• Nei casi particolari di alunni con BES e con gravi disabilità, l’organizzazione di compiti in fasi operative permette di evitare il rischio di relegare tali studenti a un ruolo marginale rispetto ai risultati e ai prodotti attesi.
• Il computer, ha il grande vantaggio di produrre risultati visibili e concreti
• La stampa di un documento realizzato riesce in modo immediato a dare la misura di quanto è stato fatto
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L’apprendimento cooperativo
Strategia compensativa per gli alunni con BES
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• L’apprendimento cooperativo è un metodo di insegnamento sviluppato negli anni Settanta di cui si sono evolute vari forme, per cui in letteratura ne esistono diverse definizioni che si focalizzano sull’una e sull’altra caratteristica del metodo.
Johnson e Johnson, 1989; Slavin, 1990; Kagan, 1994; Comoglio 1996
• Le strutture del gruppo cooperativo possono favorire il coinvolgimento attivo di ogni studente e l’espressione di tutte le individualità;
• Allo stesso tempo, la presenza dei compagni può realmente compensare dei deficit specifici anche in assenza di particolari strumenti e/o tecnologie.
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• Si utilizza in piccoli gruppi grazie ai quali è possibile sia apprendere che migliorare le relazioni sociali
L’idea principale alla base del metodo è che il gruppo è un insieme di risorse, intese sia come conoscenze che come competenze e gli allievi
non sono considerati come «contenitori da riempire» di nozioni o abilità, ma come risorse da attivare.
Per cui l’insegnamento/apprendimento è un processo non di trasmissione dall’insegnante agli alunni ma di partecipazione e
scambio tra tutte le persone coinvolte
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Le principali modalità di applicazione dell’apprendimento cooperativo
STRUCTURAL APPROACH ideato da Kagan mira all’organizzazione sociale della classe
LEARNING TOGETHER ideato da D.W.Johnson e R.T. Johnson, è la più diffusa e si fonda su cinque principi chiave:
a) Interdipendenza positiva b) Responsabilità individuale e di gruppo c) Interazione promozionale e faccia a faccia d) Abilita sociali e) Valutazione individuale e di gruppo
GROUP INVESTIGATION di Sharan e Sharn è una modalità di AC che pone rilievo
sull’elemento del desiderio di conoscere
COMPLEX INSTRUCTION Cohen si caratterizza per l’attenzione che rivolge allo status degli alunni all’interno della classe, allo scopo di evitare che i più abili
monopolizzino l’attivià e che quelli in difficoltà rimangano passivi.
Student team learning di Slavin attribuisce grande rilievo alla motivazione estrinseca, per cui implica il sistematico utilizzo di gratificazioni e confronto tra
gurppi
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Learning Together
Modalità più frequentemente
utilizzata
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Attività da realizzare con L.T.
• Attività di creazione del clima della classe
• Attività cooperative semplici
• Attività cooperative complesse
• Attività di confine
• Sono attività preparatorie a quelle dell’apprendimento vero e proprio.
• Si sperimentano giochi relazionali per sviluppare la dinamica di gruppi
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Attività cooperative semplici
• Si svolgono in coppie di alunni o al massimo in gruppi di 3
• Prevedono un tempo breve di permanenza nella coppia (1 o 2 ore di lezione)
• Non richiedono necessariamente un buon livello di abilità sociali
• Consistono in compiti non particolarmente difficili
Attività cooperative Complesse
• Si svolgono in gruppi composti da minimo 3 e massimo 5 studenti
• Prevedono un breve tempo di permanenza nel gruppo
• Consistono in compiti generalmente complessi, per i quali è effettivamente necessario un lavoro di gruppo, perché lo svolgimento individuale richiederebbe molto più tempo ed energie
• Comportano una chiara suddivisione dei compiti
• Si richiede un buon livello di abilità sociali come prerequisito
• Sono spesso inventate dagli insegnanti per far fronte a necessità contingenti di trasformare attività complesse in strutture più semplici.
Attività di confine
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Le attività cooperative semplici si distinguono in
Attività a sostegno della spiegazione
Attività a supporto dello studio
• Favorire un atteggiamento attivo verso l’apprendimento
• Fornire la possibilità di ritornare su quanto è stato presentato e confrontarsi in modo da prevenire gli errori di comprensione
• Creare l’occasione per riflettere e farsi domande sulla spiegazione in modo da poter apprendere in modo critico e non passivo
• Favorire la possibilità di comprendere, cogliere collegamenti e quindi memorizzare concetti
• Favorire la capacità critica e di rielaborazione
• Favorire la capacità di confronto e di discussione su un dato argomento
• Approfondire un determinato argomento
• Appropriarsi di contenuti specifici • Correggere eventuali errori di
comprensione.
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Attività cooperative complesse
• Si svolgono in gruppi composti da minimo 3 e massimo 5 studenti
• Prevedono un breve tempo di permanenza nel gruppo
• Consistono in compiti generalmente complessi, per i quali è effettivamente necessario un lavoro di gruppo, perché lo svolgimento individuale richiederebbe molto più tempo ed energie
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
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L’approccio Metacognitivo
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Metacognizione
Conoscenza metacognitiva: ossia consapevolezza e l’insieme delle conoscenze che un soggetto possiede circa il funzionamento della propria mente e che sono potenzialmente in grado di influire su di esso.
L’uso strategico dei processi metacognitivi di controllo esercitati sui propri processi cognitivi.
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Strategie metacognitive e metodo di studio
L’insegnamento di strategie specifiche è uno dei più interessanti campi di intervento della didattica metacognitiva.
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L’insegnante metacognitivo • Facilitatore dell’apprendimento e non un dispensatore di
sapere • Capace di: 1. mettersi in gioco per primo per fungere da modello
positivo per i propri studenti 2. Essere autocritico, riflessivo, democratico, entusiasta,
motivato, positivo; 3. Dotarsi di buona autostima, di autoregolazione e di capacità
di monitorare e ottimizzare il proprio tempo 4. Credere nella cooperazione e nel confronto 5. Credere nelle capacità e nei talenti dei propri studenti,
facendo leva sui punti di forza, trasmettendo fiducia incondizionata e senso di autoefficacia.
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• Sviluppare nello studente la consapevolezza di quello che si sta facendo, del perché lo si fa, di quando e dove è meglio farlo, nonché delle proprie caratteristiche cognitive e affettivo-emotive.
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Autoregolazione
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Altre strategie metacognitive
• Il planning
• La preparazione dello zaino
• L’uso del diario
• Strategie per prendere appunti
• La revisione metacognitiva
• Le strategie di memorizzazione
• L’autovalutazione
• L’organizzazione
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Metodo Feuerstein
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La scuola inclusiva è
Deve offrire risposte ai bisogni specifici di ognuno e possibilità di
successo per tutti.
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Una Nuova proposta educativa per tutti gli alunni:
Il Metodo Feuerstein
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Il Prof. Reuven Feuerstein • Psicologo cognitivo di fama
Mondiale
• Presidente del Feuerstein Institute in Gerusalemme
• Allievo di Jean Piaget e Rey Andrey.
• Ricercatore della sindrome di Down, di pazienti con lesione traumatica del cervello, e bambini con caratteristiche autistiche.
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Obiettivo principale del Metodo:
Potenziamento delle capacità mentali a partire dal principio..
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
“L’intelligenza non è un fattore predeterminato e stabile, ma un
elemento in continua evoluzione”
L’intelligenza non è un qualcosa di non modificabile. Il cervello è plastico e può
migliorarsi, recuperare funzioni danneggiate da malattie e da elementi traumatici.
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Il Prof. Reuven Feuerstein
• Reuven Feuerstein ha dedicato
tutta la sua vita per sviluppare teorie e
sistemi applicativi quali:
1) Teoria della Modificabilità Cognitiva
2) Teoria dell’Esperienza dell’Apprendimento Mediato
3) Valutazione Dinamica LPAD
4) Programma di Arricchimento Strumentale P.A.S.
5) Creazione di Ambienti Modificanti
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Teoria della Modificabilità Cognitiva
• “La Teoria della Modificabilità Cognitiva definisce l’intelligenza come la propensione dell’organismo a modificarsi nella struttura in risposta al bisogno di
adattarsi a nuovi stimoli di origine interna ed esterna”
R. Feuerstein
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
NEURONI
SI MODIFICANO SE SOTTOPOSTI A STIMOLAZIONI
AMBIENTALI
INTENSE CONTINUE
La Plasticità Neuronale
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alla nascita a 3 mesi a 15 mesi a 3 anni
FASI DI SVILUPPO DEI NEURONI
NEL CERVELLO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA.
La Plasticità Neuronale
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QUANDO MUORE PUO’ ESSERE SOSTITUITO DAI NEURONI SUPERSTITI CON NUOVE RAMIFICAZIONI
La Plasticità Neuronale
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L’Intelligenza è qualcosa che si può insegnare
Non esistono condizioni fisse o predisposizioni genetiche che impediscano il pensiero o
l’apprendimento
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“Ogni individuo, a partire da qualsiasi condizione e in ogni età, può intraprendere un percorso di
miglioramento”.
Reuven Feuerstein
Maria Luisa Boninelli
Teoria dell’Esperienza di Apprendimento Mediato
• all’interno del percorso del Metodo Feuerstein è presente la figura del Mediatore, un adulto che si pone accanto al bambino senza sostituirsi a lui, che costituisce la garanzia dell’Esperienza di Apprendimento Mediato.
Maria Luisa Boninelli
Il modello dell’Esperienza di Apprendimento Mediato
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Il modello dell’Esperienza dell’Apprendimento Mediato
• Il mediatore si frappone fra lo stimolo e la risposta allo stimolo stesso
• Interviene facendo osservazioni o dando spiegazioni costantemente sullo stimolo
• Utilizza i criteri di mediazione
• Insegna al mediato “a pescarsi i pesci da solo”
• Anticipa le difficoltà al mediato
• Crea l’ambiente modificante
Maria Luisa Boninelli
• La metafora dell'impalcatura ben focalizza il ruolo del mediatore: l'impalcatura permette la costruzione della casa, sorregge e consente la costruzione ma è distinta dalla casa ed è pensata già in partenza come un qualcosa di temporaneo.
• Il Mediatore lavora fino a quando il bambino ne ha bisogno: quando sarà autonomo, in grado di scegliere, utilizzare propria “cassetta degli attrezzi”la sua mediazione sarà meno presente
Il modello dell’Esperienza dell’Apprendimento Mediato
Maria Luisa Boninelli
Valutazione Dinamica • I test classici di misura
dell'intelligenza non offrono le tecniche necessarie per considerare il potenziale o i processi logici.
Maria Luisa Boninelli Dr.ssa M.Luisa Boninelli: [email protected]
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
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Il Programma di Arricchimento Strumentale
è un programma di educazione cognitiva elaborato a partire dagli anni Cinquanta dal Prof. Reuven Feuerstein.
Maria Luisa Boninelli
Il Programma di Arricchimento Strumentale: obiettivi
Accrescere la flessibilità nella soluzione dei diversi tipi di problemi Correggere le funzioni cognitive carenti Sviluppare gli strumenti verbali e le operazioni logiche necessarie all’apprendimento e alla comunicazione Stimolare l’acquisizione di abitudini cognitive positive Mediare il pensiero riflessivo Produrre una motivazione intrinseca al compito Produrre un cambiamento della propria immagine da ricevitore passivo di informazioni a generatore attivo
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Il Programma di Arricchimento Strumentale
• I materiali del PAS sono organizzati in 14 eserciziari detti Strumenti, che comprendono esercizi carta-matita focalizzati su specifiche aree cognitive, come la percezione analitica, l'orientamento nello spazio e nel tempo, il comportamento comparativo, la classificazione, ecc. Gli esercizi vengono mediati da un applicatore PAS e possono essere svolti in classe o all'interno di un intervento individuale di recupero.
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Il Programma di Arricchimento Strumentale
centrato su
•Sviluppo delle potenzialità
•Gruppi di lavoro eterogenei e costruttivi
•Metacognizione
•Pari opportunità di successo
•Valutazione dinamica
Tende a creare
•Non competitivo
•Responsabile
•Collaborativo
•Pari opportunità di successo
•Valutazione dinamica
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ORGANIZZAZIONE DI PUNTI
Obiettivo principale è quello di organizzare un sistema di individuazione delle possibili relazioni tra elementi confusi, o "proiezione di relazioni virtuali", su elementi in disordine. Tende inoltre a favorire la ricerca di strategie e principi, la loro interiorizzazione e la comunicazione delle differenti soluzioni possibili. A livello di funzioni carenti, fornisce l’opportunità di imparare a pianificare, progettare, analizzare, discriminare, classificare, formulare ipotesi.
Questo strumento focalizza l’operazione cognitiva di organizzazione. La copertina dello strumento è costituita da un gruppo di stelle nel cielo che l’umanità ha organizzato in un modello riconoscibile e distinguibile.
Organizzazione, Pianificazione, Qualità del processo percettivo
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Esempio svolto
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CONFRONTI
Il confrontare forma la base del pensiero relazio -nale ossia della capacità di determinare se oggetti, eventi, stimoli sono simili o diversi. Un confronto efficace dipende dalla rilevanza dei criteri scelti. Gli esercizi presentano modalità sia figurative che verbali con un livello di astrazione che aumenta gradualmente dal primo all’ultimo.
Questo strumento focalizza l’operazione cognitiva del confronto.
Parametri del comportamento comparativo - Essenzialità, Pertinenza, Specificità e Comprensione
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
L’obiettivo è quello di sviluppare la rappresentazione mentale dello spazio. Gli esercizi previsti richiedono di lavorare con i simboli che rappresentano le relazioni spaziali fra il sé e gli oggetti e fra gli oggetti.
Questo strumento riguarda la comprensione di come gli oggetti si rapportino gli uni agli altri nello spazio. La copertina dello strumento è un incrocio, da cui partono quattro frecce in quattro direzioni diverse. I compiti mostrano come la direzione, l'orientamento e le relazioni spaziali siano relative
alle posizioni individuali.
Pensiero rappresentativo, Sistemi relativi di riferimento
ORIENTAMENTO SPAZIALE 1
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Maria Luisa Boninelli
PERCEZIONE ANALITICA
L'attività percettiva esercitata induce ad esaminare, organizzare e riconoscere le differenti parti di un insieme elencandole, mettendole in relazione, suddividendole in categorie e dando loro un nome.
Questo strumento focalizza la sua attenzione sulla capacità di dividere l'intero nelle sue parti (analisi) e di ricomporlo nuovamente in un intero (sintesi). La copertina dello strumento è una ellissi divisa in quattro parti uguali. Introduce la capacità di dividere un intero in parti secondo criteri rilevanti.
Apprensione equilibrata della realtà, Differenziazione, Integrazione
Maria Luisa Boninelli
Maria Luisa Boninelli
IMMAGINI
Lo strumento è utilizzabile anche in caso di difficoltà con la lettura. Adopera molto il linguaggio verbale e si presta allo sviluppo del vocabolario. Tra gli obiettivi, c’è quello di analizzare il punto di vista positivo e negativo di aspetti di un comportamento;.
Questo strumento riguarda il problem-solving attraverso l’uso di immagini. Sono cartoons umoristici che mostrano come possono sorgere certi problemi e come fare per capirli e risolverli. La copertina dello strumento mostra i problemi che derivano dal fare un lavoro senza pensarci. L'uomo dipinge la parete e anche l’uomo, e l’uomo dipinto a sua volta non si rende conto della situazione
Potenziamento del pensiero riflessivo e critico
Maria Luisa Boninelli
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“Il PAS è… un importante intervento strategico per rafforzare le capacità di apprendimento dell’individuo e per metterlo in grado di confrontarsi con successo ed efficacia
con i problemi della vita: il bisogno di adattarsi ai rapidi cambiamenti del nostro ambiente e di far fronte alle richieste specifiche nella sfera cognitiva, emozionale,
comportamentale, professionale e sociale.”
Reuven Feuerstein, Il Programma di Arricchimento Strumentale, Erickson, 2008
Maria Luisa Boninelli
Creazione di Ambienti Modificanti
• Per la riuscita del PAS è molto importante l’esistenza di un ambiente che permetta all’individuo di cambiare e che concorra alla realizzazione della modificabilità cognitiva.
• E’ un ambiente che deve sapere accogliere e accompagnare il cambiamento positivo del bambino o dell’adulto.
Maria Luisa Boninelli
Creazione di Ambienti Modificanti • Perché abbia la funzione di modificare il mediatore
deve organizzare delle situazioni che producano “una tensione positiva tra ciò che è conosciuto e ciò che deve ancora essere appreso”.
• Conoscenza ed adattamento sono strettamente correlati tra loro ed il passaggio deve avvenire in un clima sereno.
• Deve incoraggiare e sostenere il bambino nel credere nelle sue potenzialità, in modo da poter tirare fuori il meglio.
Maria Luisa Boninelli
Carta d’Identità dell’Ambiente Modificante
• Aperto, senza pregiudizi, capace di garantire a tutte le persone anche a quelle con carenze funzionali, l’accesso all’intera serie di opportunità della vita
• Saper creare condizioni positive verso il nuovo, diventando maggiormente flessibili e adattabili
• Essere esigenti: porre richieste agli individui
Dr.ssa M.Luisa Boninelli: