Anaxum: un toponimo oscuro

12
1 Anaxum, un toponimo (o)scuro? Non troppo Barbara Cinausero Hofer - Ermanno Dentesano Premessa La lettura di un saggio pubblicato lo scorso anno, nel quale l'autore riportava una spiegazione del nome Anaxum come 'il torbido, il fangoso' 1 , ci ha indotto a ritornare sull'argomento per sfatare ancora una volta 2 ipotesi poco sostenibili, se non talvolta bizzarre, emerse negli ultimi decenni. Spiace dover constatare con quanta leggerezza alcuni studiosi, per altri versi puntigliosi e capaci e approfonditi 3 , assumano per vere affermazioni tutt'altro che sicure, trasformandole in tal modo in leggende "metropolitane". In questo intervento riprendiamo dunque l'argomento e approfondiamo l'etimologia del toponimo, rivedendo in parte quanto già in passato abbiamo affermato. Introduzione Il toponimo in questione, l'Anaxum di pliniana memoria, è molto conosciuto in regione, anche se, per la verità, è documentato una sola volta nella storia. 4 Esso tuttavia, proprio perché citato anticamente nella descrizione della Decima Regio, assume particolare importanza e ovviamente ha stuzzicato l'interesse degli studiosi, di quelli storici in particolare, ma non solo di essi, dalla fine del secolo XV in avanti. Da un secolo a questa parte, con il fiorire degli studi linguistici e più specificamente di quelli di toponomastica, si è tentato di fornirne una etimologia, con poco successo fino ad ora. 1 Spiegazione che estende il concetto di 'privo di luce' (vds. la spiegazione riportata più avanti) e quindi 'scuro'. Da qui il gioco di parole 'scuro/oscuro' che abbiamo usato per il titolo. 2 Lo abbiamo già fatto più volte nel corso dell'ultimo decennio, ma evidentemente viene dato più credito a fantasiose ipotesi di studiosi di maggior fama, ipotesi peraltro non suffragate da riscontri e facilmente attaccabili da una critica puntuale. 3 L'osservazione non è rivolta a quanti hanno analizzato seriamente il toponimo, cercando di darne una spiegazione, per quanto fallace, ma a quanti ripetono acriticamente le affermazioni dei precursori. 4 Si tratta del famoso passo «Sequitur decima regio Italiae, Hadriatico mari adposita, cuius Venetia, fluvius Silis ex montibus Tarvisianis, oppidum Altinum, flumen Liquentia ex montibus Opiterginis et portus eodem nomine, colonia Concordia, flumina et portus Reatinum, Tiliaventum Maius Minusque, Anaxum, quo Varamus defluit, Alsa, Natiso cum Turro, praefluentes Aquileiam coloniam XV p. a mari sitam» (PLINIO NH III,18,126 nella lezione di MAYHOFF 1906: I,283). Per le citazioni: Barbara Cinausero Hofer - Ermanno Dentesano, Anaxum, un toponimo (o)scuro? Non troppo, «la bassa», XXXVI, 69 (dic 2014), pp. 83-91.

description

Inquadramento etimologico con excursus storico di un toponimo del Friuli: il pliniano Anaxum. Nuove ipotesi di spiegazione

Transcript of Anaxum: un toponimo oscuro

Page 1: Anaxum: un toponimo oscuro

1

Anaxum, un toponimo (o)scuro? Non troppo

Barbara Cinausero Hofer - Ermanno Dentesano

Premessa

La lettura di un saggio pubblicato lo scorso anno, nel quale l'autore riportava una spiegazione del

nome Anaxum come 'il torbido, il fangoso'1, ci ha indotto a ritornare sull'argomento per sfatare

ancora una volta2 ipotesi poco sostenibili, se non talvolta bizzarre, emerse negli ultimi decenni.

Spiace dover constatare con quanta leggerezza alcuni studiosi, per altri versi puntigliosi e capaci

e approfonditi3, assumano per vere affermazioni tutt'altro che sicure, trasformandole in tal modo in

leggende "metropolitane".

In questo intervento riprendiamo dunque l'argomento e approfondiamo l'etimologia del

toponimo, rivedendo in parte quanto già in passato abbiamo affermato.

Introduzione

Il toponimo in questione, l'Anaxum di pliniana memoria, è molto conosciuto in regione, anche se,

per la verità, è documentato una sola volta nella storia.4

Esso tuttavia, proprio perché citato anticamente nella descrizione della Decima Regio, assume

particolare importanza e ovviamente ha stuzzicato l'interesse degli studiosi, di quelli storici in

particolare, ma non solo di essi, dalla fine del secolo XV in avanti.

Da un secolo a questa parte, con il fiorire degli studi linguistici e più specificamente di quelli di

toponomastica, si è tentato di fornirne una etimologia, con poco successo fino ad ora.

1 Spiegazione che estende il concetto di 'privo di luce' (vds. la spiegazione riportata più avanti) e quindi 'scuro'. Da qui

il gioco di parole 'scuro/oscuro' che abbiamo usato per il titolo.

2 Lo abbiamo già fatto più volte nel corso dell'ultimo decennio, ma evidentemente viene dato più credito a fantasiose

ipotesi di studiosi di maggior fama, ipotesi peraltro non suffragate da riscontri e facilmente attaccabili da una critica

puntuale.

3 L'osservazione non è rivolta a quanti hanno analizzato seriamente il toponimo, cercando di darne una spiegazione,

per quanto fallace, ma a quanti ripetono acriticamente le affermazioni dei precursori.

4 Si tratta del famoso passo «Sequitur decima regio Italiae, Hadriatico mari adposita, cuius Venetia, fluvius Silis ex

montibus Tarvisianis, oppidum Altinum, flumen Liquentia ex montibus Opiterginis et portus eodem nomine, colonia Concordia, flumina et portus Reatinum, Tiliaventum Maius Minusque, Anaxum, quo Varamus defluit, Alsa, Natiso

cum Turro, praefluentes Aquileiam coloniam XV p. a mari sitam» (PLINIO NH III,18,126 nella lezione di MAYHOFF

1906: I,283).

Per le citazioni: Barbara Cinausero Hofer - Ermanno Dentesano, Anaxum, un toponimo (o)scuro? Non troppo, «la bassa», XXXVI, 69 (dic 2014), pp. 83-91.

Page 2: Anaxum: un toponimo oscuro

2

Cerchiamo di farlo noi, non prima però di aver dato alcuni cenni sulla individuazione del

fiume/porto Anaxum, problema che si lega in qualche modo a quello dell'etimologia.

Individuazione

Diamo solo alcuni sintetiche notizie sulla storia dell'individuazione di questo fiume, giacché

molti storici del passato e del presente si sono intrattenuti su questo problema. Lo facciamo

soprattutto perché la certezza dell'individuazione ci permette di escludere almeno una delle ipotesi

etimologiche che erano state avanzate alcuni decenni or sono.

Possiamo ora affermare con convinzione che il fiume è stato correttamente indicato come lo

Stella, che nasce dalle risorgive poste fra Bertiolo e Flambro e, percorrendo la pianura in direzione

sud, si getta nella laguna di Marano, di fronte al porto di Lignano. Il passo pliniano era già stato in

tal senso interpretato dal CANDIDO (G 1544: 15), ipotesi poi ripresa seppur dubitativamente da

NISSEN (H 1883: I,196).5 Il sigillo su tale interpretazione è stato posto da ROSADA (G 1979: 232-

236), che la dimostra con una analisi critica stringente. Sull'argomento è tornato anche BINI (G

1984), che, confermando l'esegesi della locuzione "flumina et portus" come composta da due

plurali, ricerca il "portus Anaxum" e lo colloca a Palazzolo, nel punto "quo Varamus defluit".

L'identificazione del fiume, che riteniamo quindi ormai una certezza, era stata preceduta

dall'ipotesi, fatta dal Sabellico a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento6, che Plinio con il nome

Anaxum avesse indicato il fiume Piave. È una ipotesi che non regge a una rigorosa analisi, eppure è

stata ripetuta per secoli da vari autori7, talvolta anche con spiegazioni pittoresche, ma soprattutto

riportando pedissequamente - alla "ipse dixit" - le affermazioni di precedenti studiosi, come fa ad

esempio CARNIELUTTI (P 1842: 26-29). Stupisce che anche recentemente tale tesi sia stata accolta

pedestremente (ZAGONEL G 1998: 133), tesi peraltro già dottamente respinta da MENEGUZZI (G

1850: 24-31), che tuttavia non si schiera apertamente con una sua proposta di identificazione.

Omettiamo per pudore altre bizzarre ipotesi, salvo qualche citazione per soddisfare eventuali

curiosità. Ecco dunque che il GIRARDI (G 1841: III,61) identifica l'Anaxum con il Cormor, il BERINI

(G 1826: 38) lo pensa essere il Corno di San Giorgio di Nogaro, mentre non manca chi lo fa

coincidere con la Roggia Revonchio (ATLAS GEOGR 1912: 9, tav. 7).

Etimologia

Ma veniamo ora al cuore della nostra preoccupazione e chiariamo subito che nei tentativi di

spiegazione del nome si sono succedute le ipotesi di vari studiosi nel corso dell'ultimo secolo o

poco più, giacché prima mai era stata affrontata.

5 Concordano lapidariamente con tale ipotesi anche FORBIGER (A 1844: II,513), FORCELLINI (E 1859-1867: I,287),

con riserva REALENCYCLOPÄDIE I,2 (ad vocem) e più recentemente PELLEGRINI (GB 1972: 274). 6 Abbiamo consultato il testo riportato in SABELLICO MA 1560: II,1268.

7 Citiamo, per esempio, ALBERTI L 1550: 474-475, PILONI G 1607: 142, VALERIANO GP 1620:74-79, MOROSINI A

1720: VII,190.

Page 3: Anaxum: un toponimo oscuro

3

La prima ipotesi formulata in modo compiuto suggerisce una derivazione da un indoeuropeo

*N-QSI-OS 'non lucente, nero' (PELLEGRINI GB - PROSDOCIMI AL 1967: 582) e quindi 'torbido,

fangoso' o *AN-AKS-IO, dal medesimo significato, termine mediato dalla lingua venetica. Gli autori

paragonano il nome a quello di un fiume in Peonia (Macedonia) denominato Axios8; il prefisso an-

ha valore privativo.9

Gli stessi autori citano anche KARG (A: II,173-174), che propone una connessione con l'illirico

AN-AP-OS10 'senza acqua'. Quest'ultima strada è stata ripresa da DORIA (M 1971: 22, 34), che ha

successivamente ipotizzato una celtizzazione di un paleoeuropeo *AN-APS-ON 'privo d'acqua', ma la

sua dotta ipotesi11, seppure possa essere linguisticamente accettabile12, contrasta semanticamente in

modo inconfutabile con il fatto che, trattandosi di fiume di risorgiva (MARCATO C - BINI G -

CASTELLARIN B 1995: 24), esso non è mai a secco. Tale ipotesi è stata confutata anche da FRAU (G

1978: 127), che presuppone ovviamente l'esatta identificazione del corso d'acqua.

Avviciniamoci ora alla spiegazione che riteniamo corretta. Per farlo riprendiamo l'ipotesi che

abbiamo avanzato, quando dicemmo che «È possibile, molto più semplicemente, che la spiegazione

si trovi nella voce gallica ANAX, che significa 'vaso' e che estensivamente potrebbe essere stata

attribuita a qualche idronimo; un parallelo si ha nell'italiano "invaso" 'capacità utilizzabile di un

serbatoio idrico', termine generalmente utilizzato in riferimento ai laghi artificiali» (DENTESANO E

2002: 161). La spiegazione è stata poi ripresa in DTFT 2001 (ad vocem).

A distanza di qualche anno e indagando più approfonditamente sulla questione, siamo giunti alla

conclusione opposta: che si tratti cioè di una voce idronimica indicante una palude, un invaso e che

poi il significato sia traslato a un oggetto di uso quotidiano. Ma la questione non è certa.

La voce anax 'vaso per bere' non è molto comune nel gallico ed è riportata da DOTTIN (G 1926:

226) e da Billy (in TLG: 10)13. In realtà potrebbe avere un'origine completamente diversa e la

traslazione di significato da una voce idronimica resta una semplice ipotesi. Questo non incide

tuttavia su quanto stiamo per esporre.

Partiamo da lontano, dai confini fra l'Estremadura e la Castilla-La Mancha, in Spagna dove, in

una vasta area paludosa, sorge il fiume Guadiana, che poi entra in Portogallo14, per tornare quindi

verso la Spagna e segnarne il confine nel suo percorso verso sud, fino all'estuario nell'Atlantico. Il

8 Molti fra i toponimi che citiamo da qui in avanti sono citati originariamente in caratteri greci, altri in grafie di altro

tipo. Per semplicità li riportiamo sempre con una traslitterazione nell'alfabeto latino. 9 L'ipotesi è poi stata ripresa da FRAU (G 1978: 127) e da DESINAN (CC 1990: 11).

10 Esistono almeno tre corsi d'acqua con questo nome: uno sta in Dalmazia, uno in Etolia (Grecia) e uno in Sicilia nei

pressi di Siracusa.

11 L'ipotesi prevede una evoluzione del gruppo consonantico -ps-> -ks- per influsso celtico. Tale evoluzione è stata

studiata da tempo e ne ha accennato recentemente anche PFISTER M 2006: 6, che rimanda a COROMINAS (J DCECH:

I,741b).

12 Nel celtico è stata ricostruita la voce *apsa 'acqua' (TLG: 13). Esiste in effetti qualche nome di fiume con tale base,

anche se manca del prefisso: Apsa, affluente del Foglia nel Pesarese, [flumen] Apsys in Illiria (RAVENNATE GEO:

IV,15), flumen Absarum in Frigia (PLINIO NH: VI,4). La base, come si vede, è preceltica, altrimenti non avrebbe

prodotto toponimi in così vasta area. PELLEGRINI (GB 1990: 368) risale infatti correttamente a una radice

indoeuropea *AP. 13 Riprendono una citazione di Gregorio di Tours, dove l'autore recita «patenam et urceum, qui anax dicitur»

(GREGORIUS IUL: II,8) e sembra trattarsi dell'unica attestazione.

14 Dove è chiamato anche Odiana.

Page 4: Anaxum: un toponimo oscuro

4

nome è un adattamento dall'arabo Wādï Ana 'Rio Ana' (GORDON MD - RUHSTALLER S 1992: 425;

IGLESIAS H 1999: 141; IGLESIAS H 2009: 210, nota 58).

Per influsso arabo si è dunque aggiunto Wādï 'rio' al precedente nome Ana o Anas.15 Si è così

generata una tautologia quasi perfetta, giacché ana, in lingua celtica, è 'palude' (DELAMARRE X

2003: 43-44; MATASOVIĆ R 2009: 127; TLG: 10).16

Nell'area europea abitata dai Celti abbiamo numerosi riscontri, ma i più aderenti al nostro caso

sono l'isola Anas, in Gran Bretagna, citata dall'anonimo RAVENNATE (GEO: V,32) e l'attuale fiume

Enns17, affluente del Danubio presso la cittadina omonima e sorgente nel Salisburghese.

Anticamente era conosciuto come Anasus e con minor frequenza è citato come Anisus e Anesus

(BISCHOFF HT - MÖLLER JH 1829: 65; DGAM 1870: 63).18

La forma sigmatica di questi nomi è stata generata da un originario ana mediante apposizione di

un suffisso -ass, avente valore collettivo.19 Il senso è lo stesso del latino -etum, e il termine anas

doveva indicare quindi un insieme di acque, una palude, un invaso. Questo suffisso è molto antico e

risale allo strato preindoeuropeo, anche se ha continuato a formare parole anche successivamente.

Sempre riguardo al suffisso -ass, sottolineiamo che «Spirationis in vetusta lingua gallica sonus

fortissimus, admixta gutturali, amplius statuenda est X» (ZEUSS JC 1853: I,57). Con quest'ultima

osservazione abbiamo acquisito due certezze: la prima è che gli Anas di cui abbiamo traccia, e che

sono distribuiti dalla Spagna

alla Gran Bretagna e

all'Austria, hanno un'origine

sostanzialmente assimilabile a

quella del nostro Anax; la

seconda è che il nostro è

sicuramente mediato dalla

lingua celtica.

Passiamo ora all'esame del

termine ana, circa l'origine del

quale possiamo avanzare due

ipotesi.

La prima è quella di una

sua derivazione da un

indoeuropeo PEN 'acqua,

acquitrino, palude, fango'

(IEW: 807; MATASOVIĆ R

15 Il fiume è citato anticamente da STRABONE GEO III,2,1 e III,2,3 (Anas) e da PLINIO NH III,6 (Ana). Per le varianti

Ana e Anas si veda FORCELLINI E 1859-1867: I,283.

16 L'area dove il fiume nasce è molto paludosa - dicevamo - e il fiume crea una vasta area di piccoli laghi conosciuti

come "los Ojos del Guadiana". Anticamente la regione era di confine fra tribù celtiberiche e lusitane. In Ispagna il

toponimo è confrontabile con Anaveix (Barcelona), Ana, Fonte d'Ana (Córcega).

17 Per un approfondimento sull'origine di questo nome e di altri molto simili si veda FLÖER M - KORSMEIER CM 2009: 156-157.

18 La città è citata dalle stesse fonti con gli antichi nomi di Anissianum, Anasum, Anisia e Enisianum Civitas.

19 Per il suffisso -ass e la sua funzione si veda BATTISTI (CA 1943: 816).

Tavola 1 - Distribuzione idronimi -an in Europa.

Page 5: Anaxum: un toponimo oscuro

5

2009: 127), per la caduta della p- iniziale, caratteristica che contraddistingue il consonantismo delle

lingue celtiche da quello delle altre lingue indoeuropee (DOTTIN G 1920: 98). Questa ipotesi è

sostenuta da alcuni studiosi, che riportano come derivanti da tale base gli appellativi lat. amnis

'corso d'acqua, torrente', celt. ambe 'rivo', celt. onno 'fiume'.20 Essa presenta tuttavia non poche

difficoltà perché le vocali brevi dell'indoeuropeo si trasmettono regolarmente senza mutare nel

celtico comune (DOTTIN G 1920: 95; SIMS-WILLIAMS P 1993: 385), anche se non si può escludere

qualche raro caso di mutazione delle vocali brevi e>a e e>o (ZEUSS JK 1853: I,13).

Un'altra difficoltà è rappresentata dalla diffusione di toponimi simili. Possiamo accettare che

siano presenti in un'area più vasta e ne troviamo infatti nella Mesia inferiore (Anasamo: NOT

DIGN: I,132, ATLAS GEOGR 1912: 9) o in Pamphylia, regione meridionale della Turchia, dove un

Anaxium/Aνάξιον (FORBIGER A 1844-1848, GAIL JF 1828: 555) è probabilmente di origine

greca, ma non possiamo escludere un influsso dei Galati. La difficoltà maggiore insorge però

quando andiamo ad analizzare due affluenti di sinistra del fiume Mahi, che scorre dallo stato

del Rajasthan verso quello del Guajarat, in India. Il primo affluente che ci interessa sta nel

Rajasthan e porta il nome di Anās; il secondo nel Guajarat, circa 30 km più a valle del primo,

porta il nome di Panām e si alimenta da una vasta area paludosa omonima poco distante.

Appare logico pensare che i nomi dei due fiumi si debbano far risalire a una stessa base, poiché

sicuramente ambedue fanno riferimento al concetto di 'acqua'. L'indoeuropeo PEN, che abbiamo

esaminato poco sopra, si presta, pur non senza qualche difficoltà, come abbiamo visto, per

spiegare il nome Panām21, ma ciò non vale per Anās giacché in sancrito la p iniziale

indoeuropea è regolarmente

mantenuta22. Oltretutto

questi due fiumi sono molto

vicini fra loro e non c'è

motivo alcuno, men che

meno quello di un'influenza

celtica, per pensare che in

uno dei due ci sia stata la

caduta della p iniziale.

Siamo quindi davanti a

una seconda ipotesi, che

prevede una formazione

distinta e forse più antica del

toponimo senza la

consonante iniziale. Anche il

suffisso, come abbiamo

visto, è molto antico, pur se

ha operato anche in tempi

20 Si veda per esempio GAUCHE LS 2013: 42. Lo stesso studioso cita come confronti i toponimi italiani Agnone e Agna

e gli spagnoli Anan, Aignes, Aigne (ibidem: 41). 21 Si tratta probabilmente di un accusativo (BOPP F 1866-1872: I,345).

22 Infatti gli studi sulle lingue indoeuropee confermano «che il sanscrito avrebbe conservato nel modo più fedele lo

stato originario» (SZEMERÉNYI O 1970: 76).

Tavola 2 - Distribuzione idronimi -pan in Europa.

Page 6: Anaxum: un toponimo oscuro

6

più recenti, e questo rafforza la nostra ipotesi di una maggior antichità di quei toponimi.

A questo punto cerchiamo una prima, approssimativa conferma al nostro assunto, esaminando

idronimi con basi simili: quelli che presumiamo derivati dall'indoeuropeo PEN dovrebbero stare in

ambiti indoeuropei non celtici; quelli senza p saranno reperibili su un'area più vasta, che

comprenderà l'intera area indoeuropea oppure un'area ancora più vasta, a seconda che si tratti di una

base indoeuropea o di una anaria.

Per chiarire questo assunto, o meglio per avere maggior parametri di approfondimento,

abbiamo creato alcune cartine di distribuzione nelle aree europea, asiatica e africana,

collocandovi, seppur in modo grossolano, due serie di idronimi con base vera o apparente -AN-

(con le varianti -EN-, -IN-, -ON-) o -PAN- (e varianti): la prima serie è stata costruita con nomi

reperiti nelle principali fonti classiche e quindi sono riferiti principalmente all'antico modo

circummediterraneo; la seconda riporta nomi che si possono rintracciare in TCI AI 1977; le due

serie sono poi state fuse in un unico elenco. Con esso abbiamo costruito cinque cartine, due per

Europa e Asia e una per l'Africa23: quelle dispari riportano gli idronimi con base -AN- ecc. e

quelli pari gli idronimi in -PAN- ecc.

Prima ancora di analizzare la distribuzione dei nomi e tentare qualche deduzione, è meglio

fare alcune precisazioni. Innanzitutto va detto che, specie in ambito europeo, l'irregolarità della

diffusione è dovuta soprattutto a due fattori: il primo è la fonte classica degli stessi, che è

riferita principalmente al mondo greco, a quello italico e a quello iberico; la seconda è la

ricchezza di specchi lacustri

nell'area finlandese, con

conseguente maggior

presenza di nomi. Una

precisazione ulteriore

concerne il fatto che

abbiamo preso in

considerazione una serie di

idronimi,

indipendentemente dal fatto

che si tratti o meno di

idrotoponimi. È quindi

possibile che, seppur in

minima parte, alcuni dei

nomi presi in

considerazione abbiano basi

etimologiche affatto

diverse; riteniamo tuttavia

che tale fattore non incida

significativamente sulla

statistica distributiva che

proponiamo.24 La

23 Abbiamo rintracciato un solo toponimo con p, Rio Pongo, che è di importazione portoghese (vds. più avanti).

24 Questa convinzione ci viene offerta da due fattori: il primo è la coincidenza fra il fatto che si tratti di idronimi e la

base, benché ipotetica, sia di tipo idronimico; il secondo è l'ampiezza del campione esaminato, che garantisce una

Tavola 3 - Distribuzione idronimi -an in Asia.

Page 7: Anaxum: un toponimo oscuro

7

traslitterazione dei nomi presenti in lingue non indoeuropee rappresenta poi una difficoltà alla

quale la linguistica non ha dato ancora risposte del tutto soddisfacenti. Un ultimo fattore di

perturbazione è rappresentato dal fatto che taluni toponimi in Asia e soprattutto in Africa sono

di moderna attribuzione, quale bagaglio imposto dal colonialismo dei secoli passati. 25

Dall'osservazione comparata delle prime due cartine, che comprendono l'intera Europa e l'Asia

Minore, sembra che le due basi siano realmente idronimiche, come suggerisce il fatto che sono

presenti in buon numero nell'area riccamente lacustre della Finlandia e del Nord-Est della Russia.

Possiamo inoltre notare come la loro distribuzione sia quasi indifferente alla presenza o meno della

p-, se non per il fatto che i toponimi che la contengono mancano nella penisola iberica e nell'area

centro e nordeuropea del mondo germanico. Notiamo invece la presenza di idronimi con p- in Gran

Bretagna e in una fascia centro-meridionale che va dal Sud della Francia, alla Grecia, passando per

la pianura padana e per i Balcani, e un infittimento delle emergenze nel percorso da nord-ovest a

sud-est. Qualche evidenza si riscontra in Asia Minore, nel Caucaso e, fatto abbastanza interessante,

in area finnica, che non è di ceppo linguistico indoeuropeo.

Passando alla due cartine dell'Asia notiamo che i toponimi senza p- sono distribuiti in un arco

che dall'area iranico-pakistana va fino al Giappone, passando per la Siberia e la Mongolia; quelli

con la p- si trovano nella restante area asiatica di sud-est. Le due aree si sovrappongono solo lungo

una striscia che percorre l'India occidentale in senso nord-sud. In sostanza la radice AN è produttrice

di idronimi nelle lingue

indoeuropee e in quelle

uraliche e altaiche; la radice

PAN e varianti si trova negli

idronimi di area sino-

tibetana26.

La carta dell'Africa denota

una situazione molto

particolare. Gli unici due

idronimi contenenti an si

trovano in Mauritania e la

loro citazione è di fonte

classica. Tutti gli altri sono in

on e sono collocati nell'area

del gruppo di lingue nigero-

congolesi.

Volendo riassumere,

limitiamo la situazione a

quella che interessa l'area

europea e quindi a quella

uniformità di risultati, indipendentemente dagli errori contenuti.

25 Un esempio per tutti è quello del già citato Rio Pongo (<Ra Panka <Ra Fonga <Rio Fango), derivato appunto da

Rio Fango, nome che era stato attribuito dai Portoghesi al fiume che localmente era conosciuto come Ba N'Galan 'mare che attraversa' (SAINT PÈRE M 1930: 29, 35).

26 È necessario a questo punto sottolineare che la base PAN dei toponimi di area indoeuropea è affatto distinta da quella

di area sinotibetana.

Tavola 4 - Distribuzione idronimi -pan in Asia.

Page 8: Anaxum: un toponimo oscuro

8

delle lingue indoeuropee e di quelle ugro-finniche, sottogruppo della macrofamiglia uralo-altaica,

alle quali estendiamo le considerazioni. Notiamo che le due basi AN e PAN sono presenti in ambedue

i grandi gruppi e in queste lingue sono state produttive di idronimi. Sono, in sostanza, ambedue basi

idronimiche del phylum nostratico.

La somiglianza delle due basi, la cui unica differenza è la presenza della p- iniziale, consente di

postulare un radicale √A con valore idronimico27. Tale radicale si troverebbe talvolta in seconda

posizione, preceduto da una p-, che esprime un concetto di posizione (pianura, monte ecc.)

(BERETTA C 2003: 41).28

Conclusione

Riassumendo, possiamo ora dire con sicurezza che la base che ha prodotto il toponimo Anax è

anaria29 e ha significato di 'palude' o, più genericamente, contiene il concetto di 'acqua'. Possiamo

anche affermare che, seppur il nome possa essersi fissato in epoca preceltica, esso è stato

sicuramente conosciuto e utilizzato dai Celti, come dimostra la presenza della spirante -x finale.

È impossibile definire però se si tratti di un nome celtico. Potrebbe esserlo, e in tal caso si

tratterebbe quasi sicuramente di una base PAN, cui è caduta la consonante bilabiale iniziale.

Potrebbe essere invece l'evoluzione di una base AN più antica, di introduzione indoeuropea o anaria,

come dimostra la sua distribuzione in area indoeuropea e uralo-altaica, evoluzione mediata da una

lingua celtica.

27 Tale radicale si è successivamente evoluto in combinazione con la bilabiale esplosiva /b/ (ava), con la labiovelare

/gw

/ (agua), con la laterale /l/ (al) e con le nasali /m/, /n/ (-umna, ain) (BERETTA C 2003: 23).

28 La caduta delle p- iniziale nelle lingue celtiche è un accidente specifico, che riporta alla situazione precedente solo

dal punta di vista formale.

29 Questa deduzione conclusiva, seppure riferita solo alla fattispecie delle radici AN- PAN-, contrasta con quanto sostenuto da VILLAR (F 1997: 118-128) circa l'indoeuropeità della quasi totalità delle radici idronimiche

paleoeuropee. Si consiglia pertanto la lettura del testo citato per una eventuale analisi critica delle nostre

considerazioni.

Page 9: Anaxum: un toponimo oscuro

9

Bibliografia

ALBERTI L 1550 = fra' Leandro Alberti, Descrittione di tutta l'Italia, et Isole pertinenti ad essa, Venetia, appresso

Paolo Ugolino, MDXCVI, 2 voll.

ATLAS GEOGR 1912 = The atlas of ancient and classical geography, London, J. M. Dent / New York, E. P. Dutton,

1912 (1907), XII-93 p., [27] tavv.

BATTISTI Ca 1943 = Carlo Battisti, Le formanti sigmatiche preindoeuropee in relazione cogli strati arcaici della

toponomastica atesina, «Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti», CII (1942-1943), parte II,

pp. 803-829.

BERETTA C 2003 - Claudio Beretta, I nomi dei fiumi, dei monti, dei siti. Strutture linguistiche preistoriche - The

Names of Rivers, Mounts, Sites. Prehistoric linguistic Structures, Milano, Centro Camuno di Studi Preistorici /

Hoepli, 2003, xx-339 p.

BERINI G 1826 = Giuseppe Berini, Indagine sullo stato del Timavo e delle sue adiacenze al principio dellera

cristiana, Udine, pei fratelli Mattiuzzi, MDCCCXXVI, 64 p.

BINI G 1984 = Giuliano Bini, “Anaxum, quo Varamus defluit”. A Palazzolo il “portus Anaxum” di Plinio?, «la

bassa», [VI] (1984), 8 (giugno), pp. 15-23.

BISCHOFF HT - MÖLLER JH 1829 = H. Th. Bischoff - J.H. Möller, Vergleichendes Wörterbuch der alten,

mittleren und neuen Geographie, Gotha, in der Becker'schen Buchhandlung, 1829, XII-1107 p.

BOPP F 1866-1872 = François Bopp, Grammaire comparèe des langues Indo-Europèennes: comprenant le

Sanscrit, le Zend, l'Armènien le Grec, le Latin, le Lithuanien, l'Ancien Slave, le Gothique et l'Allemand, Paris,

Imprimerie Imperiale, 1866-1872, 4 v. (LVII-458, XXXVIII-429, LXXXIV-482, XXXII-427 p.).

CANDIDO G 1544 = Giovanni Candido, Commentarii de i fatti d’Aquileia, Venezia, per Michele Tramezino,

MDXLIIII (rist. anast. Bologna, Forni, 1969), 103 p.

CARNIELUTTI P 1842 = Piero Carnielutti, Della Venezia antica e suoi abitatori. Cenni storici con delle

osservazioni sopra il corso della Piave e sopra le strade romane, Venezia, tipografia di Gio. Cecchini e comp.,

1842, 176 p.

COROMINAS J DCECH = José Corominas, Diccionario crítico etimológico castellano e hispánico, Madrid,

Gredos, 1980-1991, 6 voll.

DELAMARRE X 2003 = Xavier Delamarre, Dictionnaire de la langue gauloise. Une approche linguistique du

vieux-celtique continentale, Paris, editions errance, 2a ediz., 2003, 440 p.

DENTESANO E 2002 = Ermanno Dentesano, Osservazioni sulla toponomastica preromana della bassa Friulana, con

particolare riferimento a quella celtica, in Roberto Tirelli et alii, Kurm. Ipotesi e riscontri sulla presenza dei Celti

e di altre popolazioni preromane nella bassa Friulana, Latisana, Associazione culturale “la bassa”, 2002, 312 p.:

151-180.

DESINAN CC 1990 = Cornelio Cesare Desinan, Toponomastica e archeologia del Friuli prelatino, Montereale

Valcellina / Pordenone, Biblioteca civica di Montereale Valcellina / Biblioteca dell’Immagine, 1990, 194 p.

DGAM 1870 = Dictionnaire de géograpghie ancienne et moderne a usage de libraire et de l'amateur de livres…,

Paris, Librairie Firmin Didot frères, fils et c., 1870, VIII p. + 1392 coll.

DORIA M 1971: Mario Doria, Toponomastica preromana dell’alto Adriatico, in Sergio Tavano (a cura di -),

Aquileia e l'Alto Adriatico - (Atti della II Settimana di Studi Aquileiesi, 29 aprile - 5 maggio 1971), collana

“Antichità Altoadriatiche”, II, Aquileia/Udine, Centro Antichità Altoadriatiche / Arti Grafiche Friulane, 1972, 3

voll., II, Aquileia e l'Istria, 320 p.: 17-42.

Page 10: Anaxum: un toponimo oscuro

10

DOTTIN G 1920 = Georges Dottin, La langue gauloise. Grammaire, textes et glossaire [La lingua gallica.

Grammatica, testi e glossario], Paris, Librairie C. Klincksieck, 1920, 364 p.

DTFT 2011 = Barbara Cinausero Hofer - Ermanno Dentesano, Dizionario toponomastico. Etimologia, corografia,

citazioni storiche, bibliografia dei nomi di luogo del Friuli storico e della Provincia di Trieste, Udine, Ribis

editore, 2011, 1063 p.

FLÖER M - KORSMEIER CM 2009 = Michael Flöer - Claudia Maria Korsmeier, Die Ortsnamen des Kreises Soest,

Bielefeld (D), Verlag für Regionalgeschichte, 2009, 622 p.

FORBIGER A 1842-1848 = Albert Forbiger, Handbuch der alten Geographie aus den Quellen, Leipzig, Verlag von

Mayer und Wigand [poi] Verlag von Gustav Mayer, 1842-1848, 3 voll.

FORCELLINI E 1858-1867 = Egidio Forcellini, Totius latinitatis lexicon, Prati, Typis Aldinianis, 1859-1867, 7 voll.

FRAU G 1978 = Giovanni Frau, Toponomastica preromana e romana del territorio di Aquileia antica, in Paolo

Fabbro et alii Il territorio di Aquileia nell’antichità, (Atti della IX settimana di studi aquileiesi, 22-28 aprile

1978), collana “Antichità Altoadriatiche”, XV, Udine, Arti Grafiche Friulane, 1979, 688 p. compl.: I,113-144.

GAIL JF 1828 = Joannes Franciscus Gail, Geographi graeci minores, volumen secundum, Parisiis, Typis regiis,

MDCCCXXVIII, XXXI-606 p.

GAUCHE LS 2013 = Luis Silgo Gauche, Estudio de Toponimia Ibérica. La toponimia de Las Fuentes Clàsicas.

Monedas e Inscripciones, Madrid, Editorial Visión Libros, 2013, 351 p.

GIRARDI G 1841 = Giuseppe Girardi, Storia fisica del Friuli, San Vito, G. Pascatti librajo premiato, 1841, 3 voll.

GORDON MD - RUHSTALLER S 1992 = Maria Dolores Gordon Peral - Stefan Ruhstaller, Analisis etimologico de

macrotoponimia onubense, «Huelva en su Historia - Miscelánea histórica», 4 (1992), pp. 421-440.

GREGORIUS IUL = Gregorius Turonensis, VIII libri miraculorum, II [De passione et virtutibus Iuliani martiris].

IEW = Julius Pokorny, Indogermanisches Etymologisches Wörterbuch, Bern/München, Francke Verlag, 1959, v.I

(A-U; 3 tomi), 1183 p.; 1969, v.II (Indici), 495 p.

IGLESIAS H 1999 = Hector Iglesias, Affinités toponymiques cantabropyrénéennes et énigmes historiques,

«Lapurdum», 4 (1999), IV, pp. 123-166.

IGLESIAS H 2009 = Hector Iglesias, Les Vardules ou "Guipozcoans" de l'antiquité, «Philologia Hispalensis», 23

(2009), pp. 201-216.

KARG A 1942 = Anna Karg, Die Ortsnamen des antiken Venetien und Istrien ecc., «Wörter und Sachen», XII

(1941-1942), pp. 100-128, 166-205.

MARCATO C - BINI G - CASTELLARIN B 1995 = Carla Marcato - Giuliano Bini - Benvenuto Castellarin, I nomi

delle acque. Studi sull’idronimia del bacino del fiume Stella e dei territori vicini nella bassa Friulana,

Latisana, Edizioni “la bassa”, 1995, 219 p.

MATASOVIĆ R 2009 = Ranko Matasović, Etymological Dictionary of Proto-Celtic, Leiden-Boston, Brill, 2009, XI-

458 p.

MENEGUZZI G 1850 = Giovanni Meneguzzi, Del corso antico del Piave, Venezia, nella tipografia di Alvisopoli,

1850, 47 p.

MOROSINI A 1720 = Andrea Morosini, Degl'istorici delle cose veneziane i quali hanno scritto per pubblico

decreto, vol. VII, Venezia, appresso il Lovisa, 1720, 521 p + 65 di indici n.n.

NISSEN H 1883 = Heinrich Nissen, Italische Landeskunde, Berlin, Weidmannsche Buchhandlung, 1883-1902, 2

voll.

NOT DIGN = Notitia dignitatvm et administrationvm omnivm tam civilivm quam militarivm in partibvs Orientis et

Occidentis, 2 tomi + indici (tomo 1: Notitia dignitatvm et administrationvm omnivm tam civilivm qvam

Page 11: Anaxum: un toponimo oscuro

11

militarivm in partibvs Orientis, 1839, LXVI-539 p.; tomo 2: Notitia dignitatvm et administrationvm omnivm

tam civilivm qvam militarivm in partibvs Occidentis [con Annotatio ad notitiam dignitatum et

administrationum omnium tam civilium quam militarium in partibus occidentis, pars posterior, 1849-1853,

1209 p.; indici: Index ad notitiam dignitatum et administrationum omnium tam civilium quam militarium in

partibus orientis et occidentis, 1853, 192 p.), Bonnae, Marcus.

PELLEGRINI GB 1972 = Giovanni Battista Pellegrini, Saggi sul ladino dolomitico e sul friulano, Bari, Adriatica,

1972, 495 p.

PELLEGRINI GB - PROSDOCIMI AL 1967 = Giovanni Battista Pellegrini - Aldo Luigi Prosdocimi, La lingua

venetica, Padova, Istituto di glottologia dell'Universita di Padova / Firenze, Circolo linguistico fiorentino,

1967, 2 voll., VII-695, VIII-338 p.

PELLEGRINI GB 1972 = Giovanni Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10000 nomi di città, paesi, frazioni,

regioni, contrade, fiumi, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990, 560 p.

PFISTER M 2006 = Max Pfister, La lessicologia etimologica italiana come nucleo della lessicologia romanza, in

Emanuela Cresti (a cura di -), Prospettive nello studio del lessico italiano, Atti del IX Congresso della Società

Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Firenze, 14-17 giugno 2006), Firenze, Univeristy Press,

2008, 2 voll., XIII-685 p.: I,3-14.

PILONI G 1607 = Giorgio Piloni, Historia della città di Belluno, Venezia, Appresso Gio. Antonio Rampazetto,

1607, 634 p. (Ristampa Anastatica in Bologna, Forni editore, 1969).

PLINIO NH = Caii Plinii Secundi, Historia naturalis libri XXXVII.

PLINIUS NH - MAYHOFF C. 1906 = Caii Plini Secundi, Naturalis historiae libri 37, post Ludovici Iani obitum

recognovit et scripturae discrepantia adiecta iterum edidit Carolus Mayhoff, Stutgardiae, in aedibus B. G.

Teubner, 1906, 6 voll.

RAVENNATE GEO = Anonymi Ravennatis, De Geographia libri quinque [consultata nell'edizione Parisiis,

Simonem Langronne, MDCLXXXVIII, p.n.n.+312+p.n.n.index].

REALENCYKLOPÂDIE = Paulys Realencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, herausgegebeb von

August Friederich Pauly und Georg Wissowa, 1893-2000.

ROSADA G 1979 = Guido Rosada, I fiumi e i porti della 'Venetia' orientale: osservazioni intorno ad un famoso

passo pliniano, «Aquileia Nostra», L (1979), coll. 173-256.

SABELLICO MA 1520: M. Antonii Coccii Sabellici, Opera omnia [ecc.], Basileae, per Ioannem Hervagium, 1560,

4 voll.

SAINT PÈRE M 1930 = M. Saint-Père, Petit historique des Sossoe du Rio Pongo, «Bulletin du Comité d’études

historique e scientifiques de l’Afrique Occidentake Française», XIII (1930), pp. 26-47.

STRABONE GEO = Strabon, Geographika.

SZEMERÉNYI O 1970 = Oswald Szemerényi, Introduzione alla linguistica indeuropea, a cura di G. Boccali - V.

Brugnatelli - M. Negri, Milano, Edizioni Unicopli, 1985 (1970), 381 p.

TCI AI 1977 = Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, Milano, Touring Club Italiano, 1997, 8a (rist.

1977), Tavole, 173 p. + Indice, 1032 p.

TLG = Pierre-Henri Billy, Thesaurus Linguae Gallicae, Hildesheim - Zürich - New York, Olms-Weidmann, 1993,

xxv-229 p.

VALERIANO GP 1620 = Ioannis Pierii Valeriani, Antiquitatum bellunensium sermones quatuor, Venetiis, apud

Iacobum Sarzinam, MDCXX, 114 p.

VILLAR F 1997 = Francesco Villar, Gli indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, Il Mulino, 1997, 681 p.

Page 12: Anaxum: un toponimo oscuro

12

ZAGONEL G 1998 = Giampaolo Zagonel, I fratelli Collatino e Vinciguerra tra i letterati veneziani intorno alla

metà del Cinquecento, in I Collalto conti di Treviso, patrizi veneti, principi dell'impero. 958-1998, Atti del

convegno (Susegana, Castello di San Salvatore, 23 maggio 1998), Vittorio Veneto, Circolo Vittoriese di

Ricerche Storiche (stampa: Vittorio Veneto, Grafiche De Bastiani), 1998, 285 p.: 107-135.

ZEUSS JK 1853 = Johann Kaspar Zeuss, Grammatica celtica. E monumentis vetustis tam hibernicae linguae quam

britannicae dialecti cambrica cornicae armoricae, Lipsiae, apud Weidmannos, MDCCCLIII, 2 voll., LVI-1163

p. compl.