Analisi voto in Giappone 2014

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ANALISI VOTO in GIAPPONE 2014 Elezione per il rinnovamento dei membri della Camera Bassa ( 衆議院-Shūgiin) Domenica 14 Dicembre 2014 by Eugenio Govoni

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ANALISI VOTO in GIAPPONE 2014 Elezione per il rinnovamento dei membri della Camera Bassa (衆議院-Shūgiin)

Domenica 14 Dicembre 2014

by

Eugenio Govoni

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Risultati a Scrutinio Ultimato

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Come leggere i dati

• Partiamo innanzitutto dal numero dei membri eletti: 475 (295 in collegi uninominali e 180 in rappresentanza degli 11 distretti in cui vige un sistema proporzionale)

• Rispetto alla precedente tornata elettorale sono stati eliminati, con un emendamento alla legge elettorale (25 giugno 2013), 5 collegi uninominali per tentare di correggere la cronica disparità tra aree urbane e aree rurali. In merito si è espressa anche la Corte Suprema Giapponese con sentenza del 18-12-2001. Altre Alte Corti in tutto il paese hanno invece dichiarato incostituzionali i risultati elettorali del 2012.

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Seggi assegnati in collegi uninominali (sopra) e con sistema proporzionale (sotto)

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Come leggere i dati • Come evidenzia la tabella precedente, la coalizione di maggioranza

ha ottenuto ben 232 seggi grazie alle vittorie nei collegi uninominali. Se si pensa che la maggioranza assoluta alla Shūgiin si ottiene con 238 seggi, il ragionamento è presto fatto.

• Tra gli altri partiti di opposizione, infatti, solamente il DPJ ha ottenuto più seggi (anche se di poco) nei collegi [38], rispetto ai distretti [35]. Tutti gli altri partiti hanno ottenuto la maggior parte dei loro seggi nei distretti proporzionali: - l’Ishin no tō (o Innovation Party) 30 di 41 - il Kōmeitō 26 di 35 - Kyōsantō (o Communist Party) 20 di 21

• Risultati comunque in linea con le precedenti tornate elettorali e ampiamente annunciati (con l’unica eccezione del Kyōsantō)

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Prestazione dei Partiti LDP-Jiyūminshutō [自由民主党] e Kōmeitō [公明党]

• L’LDP stravince le elezioni con risultati in linea con le aspettative. Rispetto alla precedente tornata perde solamente 2 seggi, principalmente a causa della soppressione dei 5 collegi uninominali. Rispetto al 2012 ottiene 14 seggi in meno dai collegi uninominali, ma 11 in più dai distretti proporzionali.

• Assieme al Kōmeitō hanno presentato 292 candidati nei 295 collegi uninominali, di cui eletti 232

• Tutte le roccaforti storiche hanno tenuto e non ci sono stati esclusi eccellenti

• Il Kōmeitō ottiene quattro seggi in più rispetto al 2012, tutti dai distretti proporzionali

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Prestazione dei Partiti DPJ-Minshutō [民主党]

• Dopo la debacle elettorale del 2012 il DPJ si aspettava una dura battaglia in molti dei collegi e dei distretti. Consci degli errori commessi due anni fa (dove presentarono più candidati (anche dello stesso partito) in quasi tutti i collegi uninominali) la nuova dirigenza del partito ha raggiunto un accordo pre-elettorale con altri partiti di opposizione (Kaikakutō, Jisedai no tō, Seikatsu no tō e Shamintō) per presentare un unico candidato in 196 dei 295 collegi uninominali.

• In complesso, il DPJ guadagna 16 seggi e raggiunge quota 73, confermandosi il secondo partito giapponese

• In realtà, il DPJ guadagna solamente 11 seggi rispetto alla passata legislatura (5 parlamentari si erano infatti uniti successivamente, fuoriuscendo da altri partiti di opposizione)

• Analizzando le prestazioni collegio per collegio, si capisce come il guadagno del DPJ sia avvenuto completamente a discapito degli altri partiti di opposizione, principalmente di Minna no Tō (che non ha partecipato alla tornata elettorale, dissolvendosi) e Nippon Mirai no Tō (collassato in seguito alle scarse performance elettorali)

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Prestazione dei Partiti Innovation Party-Ishin no Tō[維新の党]

• Alla prima apparizione sulle schede elettorali nipponiche, il partito (frutto dell’unione del Nippon Ishin no Kai e del Yui no Tō) si è ben comportato, perdendo solamente un seggio della rappresentanza pre-elezione. Rispetto al 2012, invece, il divario è più netto, ma bisogna considerare la rottura avvenuta all’interno del vecchio Nippon Ishin no Kai tra Hashimoto e Ishihara che ha portato alla fuoriuscita dal partito di un gruppo di parlamentari capitanati da Ishihara.

• Il partito di Hashimoto si conferma comunque terza forza del parlamento, portando alla Shūiin ben 41 eletti principalmente grazie alle roccaforti di Ōsaka e del distretto del Kinki

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Prestazione dei Partiti Communist Party-Kyōsantō [共産党]

• Sicuramente uno dei vincitori della tornata. • Il Kyōsantō guadagna ben 13 seggi nella nuova Shūiin e raggiunge quota

21. • Era dal 1996 che il Kyōsantō non superava le 20 unità alla Shūiin. Ma allora

si trattò principalmente di uno spostamento di voti dal morente Shamintō al Kyōsantō; voti che poi confluirono nel nascente DPJ.

• Risultato storico è anche l’elezione del primo parlamentare comunista in un collegio uninominale (Okinawa 1). Finora, infatti, il Kyōsantō aveva ottenuto la sua rappresentanza parlamentare esclusivamente dai distretti proporzionali.

• Fedele alla sua tradizione di presentare un candidato in ogni collegio (a discapito del risultato scontatamente negativo), il partito ha presentato il più alto numero di candidati (assieme al LDP) tra tutti i partiti in lizza; ben 292 (non ha presentato candidati solamente nei collegi Okinawa 2, Okinawa 3 e Okinawa 4). Questa tradizione, interrotta momentaneamente negli anni ’90 a causa dello sperpero di risorse dovuto al mancato rimborso per i candidati che non raggiungevano il 10% dei consensi, sembra aver ripagato la costanza del Kyōsantō.

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Prestazione dei Partiti Altri

• Scompaiono, o meglio, scompariranno a breve altri partiti di minoranza come il Jisedai no tō, il Kaikaku no tō e il Seikatsu no tō, destinati ad essere assorbiti (o riassorbiti) dal DPJ.

• Tra tutti, il destino più incerto è quello del Seikatsu no tō, ridotto ormai a 4 soli parlamentari (2 nella Shūiin e 2 nella Sangiin). Ōzawa potrebbe riservare ancora qualche sorpresa….

• Questa tornata elettorale ha registrato un leggero aumento nel numero di candidati indipendenti vittoriosi (da 5 a 8) dovuto soprattutto alla scomparsa di alcuni partiti minori i cui rappresentanti mantengono comunque una vasta base di consensi a livello locale.

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Prestazione dei Singoli Candidati

Questo poster, preso a prestito dal movimento contro il nucleare, è utile per introdurre l’argomento sulla prestazione dei singoli candidati.

Il manifesto incoraggia gli elettori a “far perdere” gli “11 amanti dell’energia nucleare”, “tutti del LDP”.

Tra questi possiamo facilmente riconoscere diversi elementi di spicco dell’attuale dirigenza del partito liberal-democratico e della passata amministrazione.

Inizieremo la nostra analisi dal partito di governo, vincitore indiscusso della tornata elettorale, e dai componenti degli ultimi due governi ABE.

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ABE SHINZŌ (60 anni) 安倍 晋三 Primo minisistro

Alla nona rielezione alla Shūiin, Abe stravince il suo collegio [Yamaguchi 4] (tradizionale feudo di famiglia creato dal nonno Kan e rinforzato nel dopoguerra dal padre Shintaro) col 76.3% dei consensi.

Nonostante il successo, Abe ottiene quasi 20.000 voti in meno rispetto alla precedente tornata e rimane il secondo politico più votato nella prefettura di Yamaguchi, dietro a Kōmura Masahiko [Yamaguchi 1].

La sua decisione di sciogliere anticipatamente la Shūiin ha dato i suoi frutti. E’ lui il vincitore di questa tornata, anche se il successo elettorale non è da considerarsi un referendum sulla sua politica economica [Abenomics].

ABE ottiene 100.829 voti battendo due nuovi candidati delle opposizioni.

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ASŌ TARŌ (74 anni) 麻生 太郎 Ex-Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze probabilmente riconfermato

Leader della fazione Asō, determinante per la rielezione di Abe nel ruolo di Presidente del LDP, nonché esponente della esigua minoranza cattolica giapponese.

Asō stravince il seggio di Fukuoka 8 (tradizionale feudo di famiglia appartenuto al padre Takakichi prima di lui) con il 71.3% dei voti venendo rieletto alla Shūiin per la 12° volta non consecutiva (fuori dal 1983 al 1986). Anche lui registra una leggera flessione dei consensi rispetto alla precedente tornata di circa 20.000 voti (in cui però aveva ottenuto una percentuale di voti inferiore). Il DPJ, così come tutti gli altri partiti di opposizione (ad eccezione del Kyōsantō) non ha schierato nessun candidato nel collegio.

ASŌ ottiene 126.684 voti, il più votato degli eletti nella Prefettura di Fukuoka.

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KISHIDA FUMIO (57 anni) 岸田 文雄 Ex-Ministro degli esteri, probabilmente riconfermato

Il leader della Kōchikai (o Kishida Faction) stravince il suo seggio [Hiroshima 1 (tradizionale feudo di famiglia)] con il 65.7% dei voti e viene rieletto per l’8° volta deputato.

Come nella tornata precedente, anche questa volta le opposizioni presentano ben 3 sfidanti, tutti alla prima esperienza elettorale. Il DPJ non presenta nessun candidato.

Anche Kishida vede calare i suoi consensi di circa 7.000 unità ma, rispetto al 2012, guadagna 2 punti percentuali sui rivali.

Seconda classificata giunge la candidata del Ishin no Tō col 17.4%.

Kishida correva col supporto del Kōmeitō e riceve 93.236 preferenze.

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SUGA YOSHIHIDE (66 anni) 菅 義偉 Ex-Chief Cabinet Secretary probabilmente riconfermato

Ex affiliato della fazione Obuchi prima e Koga poi. Attualmente privo di affiliazione.

Suga è una figura importantissima delle ultime due amministrazioni Abe e riveste il delicatissimo ruolo di “Capo di Gabinetto”, ruolo la cui errata nomina fu una delle cause del fallimento del primo governo Abe.

Membro della Nippon Kaigi e uomo di cui il primo ministro si è sempre servito nei suoi precedenti incarichi. Scontata la sua ri-nomina a Chief Cabinet Secretary.

Suga vince il suo collegio [Kanagawa 2] con il 67.7% dei voti.

Correndo con l’appoggio del Komeito, Suga incrementa sia il numero di voti (9.000 in più) sia la percentuale di consensi (ben 10 punti percentuali) rispetto alla precedente tornata.

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ISHIBA SHIGERU (57 anni) 石破 茂 Ex-Ministro senza portafoglio con diversi compiti. Attuale Segretario Generale del LDP

Dopo aver perso la corsa contro Abe per la presidenza del LDP, Ishiba ha accettato di entrare a far parte del governo nel terzo governo Abe.

Affiliato alla vecchia Keiseikai, ora senza affiliazione.

Anche lui membro della Nippon Kaigi.

Ishiba, uno dei possibili successori di Abe, stravince il suo collegio [Tottori 1] nella poco popolosa Tottori con l’80.3% dei consensi venendo rieletto per la 10° volta.

Rispetto all’ultima tornata, Ishiba perde consensi sia dal punto di vista numerico (ben 31.000 in meno) sia dal punto di vista percentuale (-4% seppur nel 2012 corresse contro due avversari e non solo uno come questa volta).

Da valutare la sua prossima collocazione all’interno dell’esecutivo!!

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AMARI AKIRA (65 anni) 甘利 明 Ex-Ministro per la pianificazione Economica

Aderente al New Liberal Club, ora senza affiliazione.

Simpatizzante della Nippon Kaigi e forte sostenitore del ritorno al nucleare.

Amari viene rieletto per l’11° volta alla Shūiin vincendo il suo collegio [Kanagawa 13] col 60.5% dei voti.

Rispetto alle precedenti tornate elettorali, Amari incrementa notevolmente il suo bottino di voti (+31.000 voti e +17%), nonostante lottasse solamente contro altri 2 candidati, a dispetto del 2012, dove i candidati delle opposizioni erano stati ben 4.

Rimarrà quasi sicuramente nella squadra di governo, anche se si è parlato di un suo possibile cambio di ministero.

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TAKESHITA WATARU (68 anni) 竹下 亘 Ex- Ministro per la Ricostruzione e responsabile della coordinazione dei lavori nelle prefetture colpite dal grande terremoto del Tohoku del 2011

Membro della Nippon Kaigi e fratello dell’ex-primo ministro Takeshita Noboru da cui ha ereditato il collegio [Shimane 2] dopo la sua morte.

Takeshita ha vinto il collegio col 69.2% dei voti, venendo rieletto per la 6° volta e risultando il più votato della Prefettura di Shimane.

Rispetto alla precedente tornata perde circa 12.000 voti ma guadagna 1 punto e mezzo percentuale sui rivali.

Rimarrà probabilmente nel nuovo governo Abe con lo stesso incarico.

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ONODERA ITSUNORI (54) 小野寺 五典 Ex-Ministro della Difesa [ABE II]

Membro della fazione Kishida e professore universitario specializzato in politica estera.

Ministro della difesa nel secondo governo Abe, si è dimesso prima del rimpasto del 2014.

Onodera viene rieletto per la 6° volta deputato vincendo il suo collegio [Miyagi 6] col 70.6% dei consensi.

Onodera rimane il più votato della Prefettura di Miyagi e guadagna ben 8 punti percentuali e 4.000 voti rispetto al 2012.

Da tenere in considerazione per il dopo Kishida al Gaimushō.

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ETO AKINORI (59 anni) 江渡 聡徳 Ex-Ministro della Difesa

Alla 6° rielezione, Eto vince il suo collegio [Aomori 2] col 67.5% delle preferenze.

Rispetto alla tornata precedente si mantiene più o meno stabile nei consensi.

Già più volte vice ministro della difesa e presidente della commissione sicurezza della camera bassa, viene promosso dopo le dimissioni di Onodera.

Membro della fazione Takamura (ora Oshima), è probabile una sua conferma alla difesa.

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MACHIMURA NOBUTAKA (70 anni) 町村 信孝 Burocrate del MITI

Ex Chief Cabinet Secretary durante i due governi Fukuda e leader dell’omonima fazione (ad oggi la più numerosa e potente della Kokkai) di cui fa parte lo stesso Abe.

Tre volte ministro degli esteri nei governi Koizumi 2, Koizumi 3 e Abe 1.

La sua vittoria nel collegio Hokkaido 5 è stata meno netta degli anni precedenti. Machimura ha ottenuto infatti “solamente” 131.394 voti, pari al 50.9%. Nonostante il collegio sia abbastanza competitivo, Machimura è riuscito ad aumentare la sua base elettorale, ma vince con uno scarto del 14% (nel 2012 vinse con uno scarto del 22%).

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NUKAGA FUKUSHIRŌ (70) 額賀 福志郎 Presidente dell’Unione Parlamentari Giappone-Corea del Sud

Leader dell’omonima fazione; la seconda più importante del LDP.

Nukaga stravince il suo collegio [Ibaraki 2] col 76,7% dei voti, incrementando di quasi 20 punti il passato risultato del 2012.

Nukaga ottiene ben 142.238 preferenze contro le 113.891 ottenute la scorsa tornata elettorale.

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NIKAI TOSHIHIRO (75 anni) 二階 俊博 Presidente della commissione affari interni del LDP

Alla 11° rielezione.

Leader della fazione omonima.

Nikai vince il suo collegio [Wakayama 3] col 76.5% dei consensi.

Rispetto al 2012, Nikai perde quasi 4.000 voti ma vince con un margine più ampio (+16.5%).

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SHIOZAKI YASUHISA (64) 塩崎 恭久 Ex-Ministro del Lavoro e della Salute

Già Chief Cabinet Secretary durante la prima, fallimentare, esperienza del governo Abe 1.

Anche se affiliato alla fazione Kishida, è rimasto sempre molto vicino ad Abe.

Shiozaki vince col 53.6% dei voti nel suo collegio Heime 1 e viene quindi rieletto per l’8° volta.

Rispetto al 2012 perde circa 16.000 voti, in gran parte a causa dell’ottima performance elettorale della candidata del DPJ (appoggiata dagli altri partiti, con la sola eccezione del Kyōsantō).

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OBUCHI YŪKO (41 anni) 小渕 優子 Ex-Ministro dell’Economia

Figlia dell’ex-primo ministro Obuchi Keizō, è stata brevemente ministro per l’economia del governo Abe III. Si è dimessa poco dopo in seguito allo scandalo su presunte irregolarità nei finanziamenti elettorali.

Affiliata alla fazione Nukaga; la vecchia fazione Obuchi, guidata dal padre fino al 2000.

Nonostante le dimissioni, vince nettamente il suo collegio Gunma 5 (feudo storico del nonno prima e del padre poi) col 71%, venendo rieletta per la 6° volta.

Lo strascico dello scandalo sembra comunque aver intaccato il suo prestigio agli occhi degli elettori. La Obuchi perde quasi 20.000 voti rispetto al 2012 e un 7% di consensi.

Difficile una sua nomina ad incarichi di primo piano, ma da tenere d’occhio per il futuro.

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YAMADA MIKI (40 anni) 山田美樹

Affiliata alla fazione Machimura, Yamada è uno dei membri femminili del LDP più in vista e popolare.

Eletta per la prima volta nel 2012 sconfiggendo Kaieda nel suo collegio di Tokyo 1. Yamada, spalleggiata da Yosano Kaoru (membro di spicco del LDP ritiratosi nel 2012 in seguito ad un cancro alla gola), che le ha trasmesso il suo feudo elettorale, ha svolto una campagna elettorale spesso al fianco del Primo Ministro uscente.

Yamada entrerà sicuramente nel nuovo governo Abe 4.

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KOIZUMI SHINJIRŌ (33) 小泉 進次郎 Alla terza elezione nella Shūiin, Shinjirō ha raccolto l’eredità del padre, anche in termini di popolarità.

Considerato da molti un futuro leader del partito, Koizumi è stato il politico più votato di queste elezioni.

Nonostante non sia riuscito a raggiungere i 184.360 voti del 2012 (complice anche la bassa affluenza elettorale), Koizumi è riuscito ad aumentare il divario coi suoi diretti concorrenti nel collegio Kanagawa 11 (che fu del padre).

Il “lupacchiotto” ha stravinto con l’83.3%, ottenendo ben 168.953 voti e superando anche Kōno Tarō [Kanagawa 15], che nel 2012 era stato il più votato.

Forse troppo giovane e rampante per un posto da ministro, è comunque lecito aspettarsi per lui un posto come vice-ministro o nella futura dirigenza del partito del prossimo anno.

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PRESTAZIONE DEI SINGOLI CANDIDATI

MINSHUTŌ

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KAIEDA BANRI (65 anni) 海江田 万里 President of Minshutō

Presidente del Partito dal 2012 e protagonista di una parziale rimonta nei consensi dopo la disfatta della passata amministrazione.

Nonostante la sua popolarità, Kaieda è il vero sconfitto di queste elezioni.

“Ripescato” nel 2012 grazie al distretto proporzionale, quest’anno rimane il primo degli esclusi nel distretto di Tokyo.

Nel suo collegio uninominale [Tokyo 1] subisce una cocente sconfitta da parte di Yamada Miki: ben 18.000 voti di differenza.

Dopo la sconfitta ha subito annunciato le sue dimissioni.

Probabilmente la sua carriera politica termina qui.

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ŌHATA AKIHITO (67 anni) 大畠 章宏 Acting President

Ōhata vince di misura sul candidato del LDP nel collegio Ibaraki 5 per meno di 7.000 voti.

Dovrà fare molta attenzione nel ricostruire la sua base elettorale in vista delle prossime elezioni. Il candidato del LDP, infatti, è in costante rimonta da due elezioni a questa parte.

Dimessosi dalla carica di segretario generale del partito nel settembre del 2014, resta da vedere quale sarà il suo ruolo nella nuova dirigenza che il DPJ assumerà dopo le elezioni.

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HOSONO GŌSHI (43 anni) 細野 豪志 Segretario generale del DPJ

Alternativa più credibile alla guida del partito dopo le dimissioni di Kaieda.

Leader della Jiseikai e protetto di Koshīshi Azuma (ex segretario generale del partito).

Hosono stravince il suo collegio [Shizuoka 5] con ben 143.012 voti, pari al 58.6% dei voti espressi. Con questo risultato, Hosono è risultato essere il politico più votato del Minshutō per la seconda elezione consecutiva.

Anche se leggermente in calo, la sua popolarità ne fa uno degli esponenti più importanti del principale partito di opposizione.

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KAN NAOTO (68 anni) 菅 直人 Ex-Primo Ministro e Supreme Advisor del DPJ

Primo Ministro dal 2010 al 2011 e leader dell’omonima fazione, ora fazione Ōhata.

Rimane una figura importante all’interno del partito, ma non possiede più la forza e il leverage politico di qualche anno fa.

Come nel 2012, Kan viene eletto grazie al sistema proporzionale, perdendo lo scontro nel collegio con Tsuchiya Masatada del LDP.

Kan recupera comunque terreno rispetto alla precedente tornata in cui era stato punito dagli elettori per il flop del partito.

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NODA YOSHIHIKO (57) 野田 佳彦 Ex-Primo Ministro e Supreme Advisor del DPJ

Primo Ministro dal 2011 al 2012.

Noda ha gestito l’ultimo disastroso anno della parentesi governativa del DPJ, pagandone politicamente un caro prezzo.

Nonostante questo, Noda è uno dei pochi esponenti del DPJ a possedere un seggio sicuro. Può permettersi perfino di perdere 43.000 voti rispetto alle precedenti elezioni e risultare comunque vincitore nel suo collegio [Chiba 4] col 51.7% dei consensi.

Con Ōzawa e Kaieda fuori dai giochi, la sua influenza all’interno del partito è da valutare.

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OKADA KATSUYA (61 anni) 岡田 克也 Supreme Advisor del DPJ

Ministro degli Esteri dal 2009 al 2010 e Vice Primo Ministro nel 2012. E’ stato segretario generale e presidente del Minshutō.

Anche lui, come Noda, è uno dei pochi esponenti di spicco del partito ad avere un seggio sicuro.

Nella tornata elettorale è stato infatti rieletto per la 9° volta col 64% delle preferenze.

In passato vicino a Naoto Kan, è un altro possibile candidato alla sostituzione di Kaieda.

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YOKOMICHI TAKAHIRO (73) 横路 孝弘 Supreme Advisor del DPJ

Dopo la sconfitta del 2012, in cui era risultato sconfitto dal candidato del LDP nel suo collegio uninominale [Hokkaido 1], ma comunque eletto grazie al proporzionale, Yokomichi riesce a riprendersi il primo posto nel collegio, sconfiggendo di circa 11.000 voti il suo sfidante.

Da notare come la prestazione di quest’anno sia dovuta in larga misura alla decisione delle opposizioni di presentare un solo candidato in molti collegi, evitando di disperdere i voti. Proprio grazie a questa strategia, nonostante il candidato del LDP ottenga 20.000 voti in più rispetto al 2012, Yokomichi riesce a sopravanzarlo vincendo col 43.5% dei consensi.

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TANAKA MAKIKO (70) 田中 眞紀子

Sconfitta nel suo collegio nel 2012, non si è ripresentata in questa tornata elettorale.

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PRESTAZIONE DEI SINGOLI CANDIDATI

ALTRI

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OZAWA ICHIRŌ (72 anni) 小沢 一郎 Definito in molti modi per la sua caratteristica abilità di dirigere la politica giapponesi degli ultimi vent’anni rimanendo dietro le quinte.

Fuoriuscito dal DPJ (come un po’ da tutti i partiti di cui è stato membro), nel 2012 fonda il Seikatsu no Tō.

Come nelle precedenti elezioni, il seggio di Ozawa [Iwate 4], che fu del padre prima di lui, non è in discussione.

Nonostante le performance quasi nulle del suo partito (2 seggi da collegi uninominali) Ozawa vince col 47.8% dei voti, ma vede il rivale del LDP avvicinarsi sempre di più ogni anno.

Apparentemente fuori dai giochi e impegnato a risolvere i suoi problemi giudiziari, Ozawa ci ha abituato a continui colpi di scena. Meglio non darlo per “morto”…

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EDA KENJI (58 anni) 江田 憲司

Ex leader di Minna no Tō e adesso leader del Ishin no Tō assieme ad Hashimoto.

Eda sta riuscendo nel riavvicinare gli esponenti del suo vecchio partito all’Ishin no Tō, mantenendo il partito come terza forza della Shūiin.

Rivince nettamente il posto nel suo collegio [Kanagawa 8] col 54.5% dei voti, anche se in leggera flessione rispetto al 2012 (come numero di voti, non come percentuale).

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SHII KAZUO (60 anni) 志位 和夫 Presidente del Kyōsantō

Il Kyōsantō è uno dei vincitori di questa tornata elettorale raccogliendo ben 13 posti in più rispetto agli ultimi anni. La maggior parte di questo successo, però, sembra temporaneo e dovuto ad un voto di protesta nei confronti della classe politica giapponese.

Dopo l’eliminazione del vecchio collegio Chiba 1 con la riforma elettorale del 1994, Shii ha dovuto ricorrere alla componente proporzionale per ottenere un posto nella Kokkai.

Dal 1996 a oggi è sempre stato eletto come membro della lista del distretto Kantō del Sud, di cui è capolista.

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AKAMINE SEIKEN (66 anni) 赤嶺 政賢

Poco conosciuto nel panorama politico nazionale, Akamine è riuscito ad ottenere un risultato storico per il Kyōsantō venendo eletto nel collegio uninominale Okinawa 1; la prima volta di un esponente del partito comunista da quando è stata varata la riforma elettorale nel 1994.

Con 57.935 voti, pari al 39.8% dei consensi espressi, guadagna oltre 30.000 preferenze rispetto al 2012 e sorpassa il candidato del LDP, fermo a 53.241.

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ISHIHARA SHINTARŌ (82) 石原 慎太郎

Fuoriuscito dal vecchio Ishin no Kai assieme ad un gruppo di parlamentari, Ishihara ha fondato il nuovo Jiseidai no Tō.

Il partito non ha tuttavia riscosso il successo sperato e solamente due dei suoi 19 membri sono riusciti a farsi rieleggere.

Lo stesso Ishihara, tra l’altro collocato all’ultimo posto della lista del suo distretto proporzionale [Tokyo], non è stato eletto.

A 82 anni, privo di una base parlamentare importante, sembra sia giunto ormai il tempo di ritirarsi dalla vita politica. Le sue dimissioni erano state già annunciate alla vigilia.

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HIRANUMA TAKEO (75) 平沼 赳夫 Presidente del Jiseidai no Tō

Presidente del partito maggiormente sconfitto in questa tornata elettorale.

Hiranuma è comunque riuscito ad aggiudicarsi il suo collegio [Okayama 3] per la 12° volta con il 49.2% dei voti.

Hiranuma ha mantenuto lo stesso numero di voti delle precedenti due tornate elettorali.

Assieme a Sonoda Hiroyuki [Kumamoto 4] è stato l’unico rappresentante del suo partito ad essere eletto alla Shūiin.

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ISHIKAWA TAIGA (40 anni) 石川 大我

Scelta coraggiosa la sua.

Ishikawa ha tentato di diventare il primo parlamentare apertamente gay della storia giapponese.

Purtroppo, correndo per il piccolo Shamintō in un distretto in cui l’LDP prevedeva di vincere nettamente, non ha mai avuto nessuna chance fin dallo inizio.

La sua battaglia ha comunque catalizzato l’attenzione di molte persone assidue frequentatrici della rete e dei social network.

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ANALISI PER AREA GEOGRAFICA

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OKINAWA

• Il dato più importante è la sconfitta in tutti i quattro collegi uninominali dei candidati del LDP.

• Tradizionalmente non terreno propizio per i politici liberal democratici, in alcune occasioni hanno tuttavia saputo far meglio. Per esempio, nel 2012, avevano conquistato 3 seggi su 4.

• La perdita è stata compensata dall’elezione di 2 parlamentari in più nel distretto proporzionale del Kyūshū rispetto al 2012, ma uno di questi è stato ottenuto dal Komeitō

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ŌSAKA E KINKI

• Rispetto al 2012, dove si era verificato l’exploit del Ishin no Kai di Hashimoto e Ishihara, il 2014 ha registrato un avanzamento del LDP nell’area.

• 9 collegi per l’LDP e 4 per il Komeitō contro i 7 totali della precedente elezione.

• Nel distretto proporzionale del Kinki, invece, il recupero è stato meno marcato e l’LDP ha riguadagnato solamente due seggi.

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COLLEGI ELIMINATI

• Come detto precedentemente, in questa elezione sono stati cancellati cinque collegi uninominali per tentare di eliminare la disparità tra area urbane e area rurali.

• I collegi eliminati sono stati accorpati ad altri collegi della stessa prefettura, andando ad aumentare il numero di elettori in una determinata area.

• Sono stati eliminati: Fukui 3 (in realtà Fukui 2), Yamanashi 3 (diviso a metà tra Yamanashi 1 e 2), Kōchi 3 (in realtà Kōchi 1 e 2 sono stati uniti), Tokushima 3 (diviso a metà tra Tokushima 1 e 2) e Saga 3 (unito a Saga 2). In tutti e cinque l’LDP aveva un eletto.

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CONCLUSIONI

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Conclusioni Finali

• L’LDP ha stravinto le elezioni ottenendo più dei 2/3 dei seggi della Shūiin necessari per una riforma costituzionale e per sopravanzare una eventuale ostruzione della Sangiin

• La coalizione di governo ha ottenuto 2 seggi in più rispetto al 2012 ma non è riuscita a sbancare, come alcuni sondaggi avevano erroneamente previsto (alcuni avevano predetto l’LDP oltre i 300 seggi, altri si erano spinti fino a 320)

• L’affluenza è stata la più bassa mai registrata [52.7%] e di ben sette punti inferiore al precedente record del 2012

• Il Minshutō non ha riguadagnato il terreno perduto, ma si è limitato a fagocitare gli altri partiti più piccoli

• Con il 61.27% dei voti ottenuti, l’LDP supera a livello nazionale il risultato ottenuto nel 2012 [61.25%]

• Koya Nishikawa, ex-ministro dell’agricoltura, non è stato rieletto nel suo collegio (ma “ripescato” nel proporzionale) per 199 voti (pari allo 0.2%) perdendo il duello con l’ex governatore della prefettura di Tochigi Fukuda Akio [DPJ]

• Il leader del vecchio Minna no Tō, Watanabe Yoshimi, è stato sconfitto da indipendente nel feudo di famiglia [Tochigi 3] dal candidato del LDP per circa 11.000 voti.

• Sono state elette 45 donne, di cui la maggior parte nei collegi e nei distretti del nord del paese