ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di...

14
ANALISI DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO DELLE AZIONI DEI CONSIGLI DI CLASSE E DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI A. S. 2017/2018 A cura della Prof.ssa Giuseppina Incorvaia responsabile della Funzione strumentale “AGGIORNAMENTO, COORDINAMENTO E GESTIONE DEL PTOF” ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” Sedi associate ITT “I. GIGANTI CURELLA” - IPIA “E. FERMI” LICATA

Transcript of ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di...

Page 1: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

ANALISI DEI RISULTATI DEL

MONITORAGGIO DELLE AZIONI DEI CONSIGLI DI CLASSE E

DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

A. S. 2017/2018

A cura della Prof.ssa Giuseppina Incorvaia responsabile della Funzione strumentale

“AGGIORNAMENTO, COORDINAMENTO E GESTIONE DEL PTOF”

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI”

Sedi associate

ITT “I. GIGANTI CURELLA” - IPIA “E. FERMI”

LICATA

Page 2: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi del RAV, delle azioni di potenziamento programmate nel Piano di miglioramento 2017/2018; preso atto dei risultati di profitto e comportamento registrati alla fine del I trimestre dell’a.s. 2017/2018; si procede all’attivazione di quanto programmato dalla FS di riferimento, in merito alle azioni di monitoraggio e potenziamento delle attività dei Dipartimenti disciplinari e dei Consigli di classe. L’azione si è avvalsa dell’elaborazione di due schede di lavoro, una riservata al Consiglio di classe ( scandita in due tempi) e una al Dipartimento per materie ( che ho somministrato ai colleghi alla fine dell’anno scolastico), per riflettere con maggiore puntualità sul proprio operato individuale e collegiale e per rendere efficiente e concreto il contenuto delle programmazioni, che diversamente – come spesso accade – rischiano di restare un complesso ma inutile e improduttivo documento cartaceo. SCOPI E FINALIA’ Scopo principale di questo lavoro, pertanto, è cercare di potenziare le attività sia del Consiglio di classe che dei Dipartimenti e di rendere questi ultimi maggiormente operativi, progettando nuove strategie per un intervento didattico più incisivo e flessibile rispetto alle diverse realtà di insegnamento / apprendimento. I questionari somministrati e le risposte registrate saranno utili, non solo per poter rilevare il profilo complessivo dell’Istituto e per migliorare la qualità dell’offerta formativa, ma anche e soprattutto per fornire ai docenti un feed-back sull’azione educativa svolta a livello sia individuale che collegiale, per creare un momento di riflessione sulla propria prassi didattica, per offrire uno strumento di auto-osservazione che serva ad individuare le aree problematiche e a modificare, là dove necessario, gli interventi educativi , per avviare la pratica del confronto e della valutazione comparatae, infine, per ridurre la variabilità fra le classi.

Page 3: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

ANALISI RISULTATI QUESTIONARIO ATTIVITA’ DEI CONSIGLI DI CLASSE Periodo della somministrazione: Fine del I Trimestre

a.s. 2017/2018 A. QUESITI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE

QUESITO RISPOSTE COMMENTO

1a. SONO STATI ELABORATI GLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE

( QUESTIONARIO SOCIO-AFFETTIVO SOLO PER LE PRIME CLASSI) Si 100% Risposte 29 su 29

Dalle risposte registrate emerge che i C. di classe hanno adottato tutte le indicazioni contenute nel P.O.F., facendo riferimento anche a quanto stabilito nei vari Dipartimenti Disciplinari. La programmazione, pertanto, risulta essere coerente con gli obiettivi dichiarati nel Piano dell'Offerta Formativa e adeguatamente riferita ai profili in uscita presenti nei documenti emanati dal Ministero dell'Istruzione.

1b. SONO STATI INDIVIDUATI I BISOGNI FORMATIVI DELLA CLASSE? Si 100%

1c. SONO STATI INDIVIDUATI I SEGUENTI OBIETTIVI COMUNI TRASVERSALI? COMPORTAMENTALI:

partecipazione alle attiva durante le lezioni dialogo costruttivo con l'insegnante e con i compagni stare in classe in modo educato rispettando regole e cose riconoscere di fare parte di un’organizzazione ben definita abituarsi a portare il materiale didattico e gli strumenti di lavoro ordine e precisione nella cura del materiale scolastico stimolare la consapevolezza di sapersi migliorare disponibilità all'ascolto e al rispetto reciproco senso di responsabilità (conoscenza dei propri diritti e doveri)

COGNITIVI: acquisizione di un metodo di studio e di lavoro autonomo attraverso: capacità di organizzazione (rispetto delle scadenze) uso personale degli strumenti (libri, carte, schemi grafici, ecc...) applicazione pratica di elementi teorici capacità di autovalutarsi capacità di prendere appunti capacità di schematizzare e cogliere i nodi concettuali, per uno studio meno mnemonico e più consapevole

LINGUISTICI: arricchimento del proprio repertorio lessicale conoscenza strutture grammaticali e logiche comuni a più materie capacità di adeguarsi alle varie situazioni comunicative

Si 100%

Page 4: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

acquisizione dei linguaggi specifici (proprietà terminologica) PRATICI:

capacità di coordinazione motoria e abilità manuale nei laboratori

1d. SONO STATE APPLICATE LE SEGUENTI STRATEGIE COMUNI TRASVERSALI? - Informazione a studenti e famiglie su obiettivi, modalità di verifica e criteri di

valutazione adottati dal C.d.D e dai Dipartimenti disciplinari - Creazione nella classe un clima di fiducia e di rispetto reciproco fondato :

a. sulla tempestività nella correzione degli elaborati e sulla trasparenza nell’esito di ogni prova, specificando con chiarezza positività e negatività;

b. sulla discussione aperta circa la progressione nell’apprendimento e le difficoltà incontrate nel lavoro scolastico

c. sul rispetto delle regole come impegno reciproco del docente, della scuola e degli alunni, secondo il “Patto educativo di Corresponsabilità”

- Attenzione costante rivolta al mantenimento dell’ordine e della pulizia nelle aule, nei laboratori, in palestra, negli spazi comuni

- Compilazione accurata del registro elettronico, in cui riportare giornalmente le valutazioni conseguite da ogni alunno e le verifiche scritte e orali

- Creazione di un clima di solidarietà fra gli alunni - Attivazione di corsi di recupero e sportelli didattici

Si 90% No 10%

La maggior parte dei Coordinatori dichiara che il C. di classe ha messo in atto le strategie trasversali propedeutiche al conseguimento degli obiettivi. E’ importante invece riflettere sul 10% di risposte negative, poiché contrastano fortemente con lo spirito dell’azione didattica. Gli stessi docenti motivano la loro risposta affermando che le strategie sono fallimentari. Dichiarano altresì che, con grave nocumento per l’azione didattica:

− I Corsi di recupero non sono stati deliberati in sede di CdD!!!!!!

− Lo volgimento della lezione d'Inglese in classi articolate con indirizzi diversi ha conseguenze negative sul sereno ed efficace svolgimento del programma.

− La scuola è inadempiente per quanto riguarda l'attivazione dei corsi di recupero

1e. QUANTI SONO STATI GLI ALLIEVI CON GIUDIZIO SOSPESO NELL’A.S. TRASCORSO? In media da 5 a 10 per classe

Gli allievi sospesi, per il 99% dei casi, sono stati tutti promossi a settembre.

1f. QUANTI ALLIEVI HANNO SUPERATO CON ESITO POSITIVO L’ESAME A SETTEMBRE?

1g. QUANTI CON GIUDIZIO UNANIME?

Page 5: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

ANALISI RISULTATI QUESTIONARIO ATTIVITA’ DEI CONSIGLI DI CLASSE Periodo della somministrazione: Fine del II Trimestre

a.s. 2017/2018

A. QUESITI RELATIVI ALL’ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

QUESITO RISPOSTE COMMENTO

1.a QUANTI DOCENTI ATTRIBUISCONO A CIASCUNA

VOCE UNA DELLE TRE VALUTAZIONI: INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO

A metà del percorso scolastico, i C. di classe registrano situazioni che lasciano intendere un distacco piuttosto rilevante tra quanto programmato e i risultati ottenuti: un numero rilevante di docenti giudica insufficienti le capacità degli allievi in merito alle voci indicate nella scheda; pochissimi i docenti che si ritengono soddisfatti e che esprimono una valutazione buona.

Autocontrollo 35% 55% 10%

Partecipazione 35% 50% 15%

Motivazione 30% 55% 15%

Applicazione 30% 55% 15%

Capacità di concentrazione 40% 45% 15%

Metodo di studio 30% 45% 25%

Profitto 20% 60% 20%

2.a IN CASO DI NON OMOGENEITÀ DELLA

RILEVAZIONE, QUALI SI RITIENE SIANO I MOTIVI?

70% Particolare inclinazione verso una o più Materie 90% Particolare disinteresse verso una o Materie 30% Disomogeneità nell’adozione dei criteri di valutazione 30% Disomogeneità nei livelli di partenza delle singole discipline 80% Disomogeneità nell’approccio metodologico

Inclinazioni, attitudini e interesse verso una disciplina e disinteresse vero altre rientrano nella naturale prassi didattica dell’apprendimento, per cui – così recita la pedagogia – si va bene o benissimo nelle discipline che piacciono di più, meno bene in quelle che si studiano con maggiore difficoltà. Fin qui la nostra istituzione scolastica rientra nella norma pedagogica e ciò emerge dalle prime due risposte registrate. Il problema, invece, si pone nelle altre tre risposte, che lasciano ben intendere come, al di là delle capacità o della volontà degli allievi, esiste uno scollamento tra fase della programmazione e prassi operativa, tra principi programmati e loro esecutività. Dall’indagine somministrata alla fine del II trimestre appare chiaro che la programmazione spesso rimane solo materiale cartaceo – al limite solo una guida per lo svolgimento dei programmi – mentre dovrebbe essere punto di riferimento costante per il conseguimento degli obbiettivi e per l’attivazione di strategie comuni finalizzate al successo scolastico dei nostri allievi. Ciò si riferisce, in particolare, alla necessità di adottare criteri di valutazione omogenei in tutte le classi, di tener conto dell’approccio metodologico degli allievi, senza lasciare nulla al caso o all’improvvisazione

Page 6: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

B. QUESITI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE

2c. IN CASO DI RISULTATI INADEGUATI DELLA CLASSE, SONO STATE INDIVIDUATE STRATEGIE ALTERNATIVE?

QUALI?

SI 80% 20%Adeguamento del programma svolto alle capacità degli allievi 35% Dialogo con la classe 45% Colloqui con le famiglie

NO 20%

Offre spunto di riflessione quel 20% di risposte negative in merito all’attivazione di strategie alternative in caso di esiti negativi nella classe ( tale atteggiamento denota poca flessibilità nella scelta di azioni correttive e dimensionative della programmazione iniziale, con evidente rischio di risultati negativi poco rispondenti agli obiettivi inizialmente programmati.).

QUESITO RISPOSTE COMMENTO

3a. SONO STATI RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI PREVISTI

NELL’ARCO DEI PRIMI DUE TRIMESTRI?

Per il 90 % dei docenti è stato raggiunto il 50% degli obiettivi in tutte le discipline

La risposta al quesito è sintomatica di una modesta revisione dei metodi e dei contenuti della programmazione iniziale. Appare in parte fallimentare constatare che gli obiettivi conseguiti alla fine dell’anno sfiorano nella maggior parte delle discipline la soglia del 50%, mentre, nella risposta seguente, per l’80% si dichiara che le strategie didattiche individuate per il conseguimento degli obiettivi sono soddisfacenti!!! È presente un’evidente nota di contrasto, che non fa chiarezza sulla situazione. Più coerente appare quel 20% di risposte che definiscono insoddisfacenti le strategie adottate dal C. Di classe, individuando principalmente nella mancanza dei corsi di recupero e di percorsi individualizzati una delle carenze principali delle programmazioni.

4 a. LE STRATEGIE DIDATTICO DISCIPLINARI INDIVIDUATE

PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SONO STATE

EFFICACI?

80% SI 20% NO per mancanza di

- Corsi di recupero - Percorsi individualizzati

5a. QUANTE ORE PER DISCIPLINA SONO STATE DEDICATE AL

RECUPERO IN ITINERE? In media 6/8 ore per disciplina I dati esprimono una chiara ed evidente

problematica in merito alla carente organizzazione del recupero.

6a. Quante ore sono state dedicate al recupero pomeridiano?

Nessuna in nessuna disciplina

Page 7: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

CONCLUSIONI

Lo scollamento tra obiettivi programmati ed esiti raggiunti alla fine dell’anno scolastico rappresenta un punto di criticità per la nostra istituzione.

Dall’analisi condotta emerge l’esigenza da parte dei Consigli di classe di monitorare costantemente gli esiti delle programmazioni, di adeguarle ai bisogni delle

classi e, là dove necessario, di riprogettare il curricolo in un’ottica innovativa per l’elaborazione di unità di lavoro, materiali e strumenti necessari e

propedeutici al successo scolastico. Si denuncia ancora con insistenza la mancata attivazione in itinere di corsi di recupero adeguatamente organizzati.

Page 8: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

ANALISI RISULTATI QUESTIONARIO ATTIVITA’ DEI DIPARTIMENTI Periodo della somministrazione: Fine del III Trimestre

a.s. 2017/2018

QUESITI COMMENTO: PUNTI DI FORZA E/O DI CRITICITA

A. RECUPERO E MODALITA’ OPERATIVE

• GLI IDEI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO

15 RISPOSTE SU 20 – Il 93% dei Dipartimenti svolge il recupero in itinere Il risultato del questionario, il numero piuttosto elevato di sospensioni di giudizio e le valutazioni di insufficienza registrate nell’indagine rivolta ai Consigli di classe mostrano come sia sempre più attuale ed urgente la richiesta di una scuola attenta alle problematiche individuali degli studenti, per favorire le possibilità di successo formativo e garantire un effettivo diritto allo studio. Le iniziative di sostegno alla didattica e di appoggio ai processi di apprendimento, in tal senso, devono rispondere ai bisogni degli studenti che presentano lacune pregresse o che hanno la necessità di trovare sicurezza cognitiva e motivazione nel loro percorso scolastico.

Page 9: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

• VERIFICHE DEGLI IDEI A SETTEMBRE

19 RISPOSTE SU 20 Premesso che le verifiche finali del giudizio sospeso, condotte dai docenti delle discipline interessate, si svolgono secondo il calendario stabilito dal Collegio dei docenti, compete ai C. di classe stabilirne le modalità, sulla base di quanto recita il POF. Sarebbe auspicabile, pertanto, una linea comportamentale unitaria e organica comune a tutte le discipline, per evitare differenze valutative che possono incidere sugli esiti finali del percorso scolastico

Page 10: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

• STRATEGIE INDIVIDUATE PER OTTIMIZZARE I RISULTATI DELL’OFFERTA DIDATTICA

Le due percentuali presentano una differenza che contraddice ciò che la metodologia didattica impone, ovvero che la programmazione degli obiettivi disciplinari non può prescindere dai livelli di partenza degli allievi né dai loro interessi. Pertanto, la strategia più idonea per ottimizzare i risultati dovrebbe tener conto di entrambi i criteri.

Il 65% ha attivato come strategia alternativa la Riduzione del programma Il 20% ha attivato come strategia alternativa la Riorganizzazione sulla base degli interessi degli allievi Il 15% ha attivato come strategia alternativa la Riorganizzazione sulla dei livelli di partenza degli allievi Valgono le stesse considerazioni precedenti

Page 11: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

B. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-CURRICOLARE

Il discorso sul metodo è espressione di scelte relative agli obiettivi e ai contenuti programmati.

20 RISPOSTE SU 20 Rilevante lo spunto di riflessione offerto dalla differente percentuale di queste risposte. La responsabilità del processo di programmazione didattico-curricolare è ripartita tra Collegio dei docenti, Dipartimenti disciplinari, che fanno capo agli Assi culturali, Consigli di classe e singoli docenti. Ciascun attore della programmazione non può prescindere dalle valutazioni dei risultati dell’anno precedente, soprattutto se si tratta di allievi delle classi di passaggio dalla scuola media al primo biennio, al secondo biennio al quinto anno ( 1° anno, 3° anno, 5° anno), accompagnate nel caso delle terze delle competenze certificate al termine dell’obbligo di istruzione nelle aree di riferimento disciplinare.

Page 12: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

3 dei contenuti effettivamente acquisiti

4 dei tempi di apprendimento

1 altro non specificato

10 delle competenze effettivamente acquisite

20 RISPOSTE SU 20 Il 90% non ha attivato alcun progetto Il 10% dei docenti che hanno attivato un progetto formativo ha fatto riferimento al progetto di Istituto su proposta del Dipartimento

Page 13: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

C. VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE

20 RISPOSTE SU 20 L’alta percentuale (66,7%) del dato sul conseguimento degli obiettivi alla fine dell’anno in ambito dipartimentale, che si attesta su una soglia del 50%, impone un’attenta revisione delle azioni e delle strategie messe in atto per rendere efficace l‘attività del dipartimento. Appare evidente che nella seconda parte dell’anno scolastico il Dipartimento di disciplina deve valutare il grado di efficacia della programmazione fatta, segnalare eventuali problemi incontrati e suggerire possibili azioni da intraprendere

Page 14: ANALISI RISULTATI MONITOAGGIO C. DI CLASSE E …...PREMESSA Visti i risultati del Questionario di autovalutazione; tenuto conto dei punti di criticità, dei traguardi e degli obiettivi

CONCLUSIONI

Ottimizzare i risultati dell’offerta didattica è scopo principale dei dipartimenti che, nella nostra istituzione, presentano ancora delle carenze sul piano operativo e procedurale, sia in termini di adeguamento e revisione delle programmazioni, che di raccordo con i Consigli di classe, di tempi necessari alle riunioni in itinere. Oltre alla mera "scelta" dei nuclei fondanti delle discipline, in sede di dipartimento dovrebbero essere avviate delle riflessioni didattiche, pedagogiche, metodologiche ed epistemologiche, volte a migliorare il processo di insegnamento/apprendimento. È bene ricordare che l'azione didattica deve favorire l'apprendimento da parte del discente, quindi un confronto diretto non può che aiutare a far tesoro delle esperienze realizzate dai colleghi. Purtroppo, si pone spesso scarsa attenzione alla fase di programmazione dipartimentale e i momenti di vero confronto sono pochi. Bisognerebbe, invece, avviare dei percorsi obbligatori dedicati alla programmazione, alla sua revisione e al costante monitoraggio. Importante è la funzione che riveste il coordinatore del dipartimento. Le riunioni di Dipartimento dovrebbero essere convocate almeno in quattro momenti distinti dell’anno scolastico:

⋅ prima dell’inizio delle attività didattiche (settembre) per stabilire le linee generali della programmazione annuale alla quale dovranno riferirsi i singoli docenti nella stesura della propria programmazione individuale;

⋅ all’inizio dell’anno scolastico (fine settembre) per concordare l’organizzazione generale del Dipartimento (funzionamento dei laboratori e/o aule speciali, ruolo degli assistenti tecnici, acquisti vari, ecc…), proporre progetti da inserire nel P.O.F. da realizzare e/o sostenere e discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso;

⋅ al termine del primo trimestre/quadrimestre per valutare e monitorare l’andamento delle varie attività e apportare eventuali elementi di correzione;

⋅ prima della scelta dei libri di testo (aprile-maggio) per dare indicazioni sulle proposte degli stessi. Docente responsabile FS

“Coordinamento, Aggiornamento e gestione del PTOF” Prof.ssa Giuseppina Incorvaia

20 RISPOSTE SU 20: 60% 2 incontri 30% 3 incontri 10% 1 incontri Dall’analisi della scheda precedente emerge la necessità di aumentare durante l’anno scolastico il numero delle riunioni dei dipartimenti.