Analisi Organizzativa - usp.pesarourbino.it STUDI/TESTA/LA POLITICA DELLA … · caratteristiche di...
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La politica della qualità per il miglioramento delle prassi scolastiche
Pesaro 9 novembre 2009Pesaro 9 novembre 2009
Rosanna Rosanna MarchionniMarchionni
Dirigente scolastico ICS Dirigente scolastico ICS ““G. GalileiG. Galilei””
ANALISI ANALISI ORGANIZZATIVAORGANIZZATIVA
La scuola La scuola èè una grande una grande organizzazione che eroga organizzazione che eroga
serviziservizi
La finalitLa finalitàà primaria consiste nelloprimaria consiste nello
Sviluppare apprendimento e contribuire al processo
educativo/formativo dei ragazzi
LL’’organizzazione scolasticaorganizzazione scolasticaE’ concepita come un sistema aperto, in continuo mutamento, costantemente esposta a rischi
� Caos/disorganizzazione/improvvisazione e tendente al raggiungimento di un proprio equilibrio interno
� L’ansia di rincorrere il nuovo� Cambiamenti continui per cui c’è sempre da rifare e noi
siamo sempre inadeguati� Modifica continua del personale e …., per i dirigenti, la
tentazione di pensare che, poiché siamo bravi dobbiamo cambiare sede e portare qualità dove non c’è
Difficilmente pensiamo la nostra organizzazione scolastica come un “luogo” in evoluzione, ma anche di evoluzione, in cui si sviluppano processi aperti, sperimentali con caratteristiche di variabilità e di discontinuità.
per la natura del servizio che eroga
Si tratta di un SERVIZIO finalizzato a soddisfare
• i bisogni del singolo studente
• le esigenze dell’intero sistema formativo
• i bisogni di potenziali utenti che potrebbero
usufruire delle risorse che la scuola mette a disposizione
La scuola La scuola èè unun ’’organizzazione organizzazione complessacomplessa
La scuola La scuola èè unun ’’organizzazione organizzazione complessacomplessa
perchperchéé, in via prioritaria, , in via prioritaria, èè orientata orientata allall’’apprendimentoapprendimento e alla formazionee alla formazione
PERTANTO, lPERTANTO, l ’’analisi organizzativaanalisi organizzativa
non può prendere in esame solo non può prendere in esame solo il funzionamento strettamente organizzativoil funzionamento strettamente organizzativo
MA ANCHE MA ANCHE il significato culturale e la valenza il significato culturale e la valenza
prevalentemente prevalentemente socialesociale
IL SERVIZIO È INTANGIBILE
Non ha dimensioni, forma, colore. E’ riconducibile ad un’esperienza piuttosto che ad un oggetto fisico
IL SERVIZIO VIENE PRODOTTO E CONSUMATO SIMULTANEAMENTE
E’ un processo in cui la produzione e la sua fruizione avvengono simultaneamente
IL CLIENTE PARTECIPA AL SERVIZIO
Il cliente prende parte in misura variabile al servizio come
produttore-consumatore
IL SERVIZIO NON È STANDARDIZZABILE
Non può essere immagazzinato ed è difficilmente standardizzabile data la sua natura relazionale
Per i servizi pubblici si pongono Per i servizi pubblici si pongono molte questionimolte questioni
1.1. Quanti e quali sono i clientiQuanti e quali sono i clienti--utenti (studenti, utenti (studenti, famiglie, famiglie, …….).)
2.2. Quali individuali e quali collettivi (il territorio, il Quali individuali e quali collettivi (il territorio, il sistema economicosistema economico--produttivo, il sistema produttivo, il sistema istituzionale, istituzionale, ……..)..)
3.3. In quale relazione stanno il bisogno individuale In quale relazione stanno il bisogno individuale e le l’’interesse collettivo generaleinteresse collettivo generale
4.4. La qualitLa qualitàà dei servizi non dei servizi non èè solo un problema solo un problema tecnico, ma presuppone una tecnico, ma presuppone una ““politica del politica del servizioservizio””
Diversi ruoli concorrono alla progettazione, alla produzione e all’erogazione
�� LL’’alta direzione alta direzione –– staff di direzionestaff di direzione
�� Gli staff amministrativi Gli staff amministrativi
�� I collaboratori scolasticiI collaboratori scolastici
�� I collaboratori esterniI collaboratori esterni
�� Gli operatori e i Gli operatori e i professionalprofessional del servizio del servizio specificospecifico
Diversi ruoli concorrono alla Diversi ruoli concorrono alla qualitqualit àà del serviziodel servizio
�� TECNICOTECNICO: strutture, ambienti, strumenti : strutture, ambienti, strumenti di lavorodi lavoro……..
�� FUNZIONALEFUNZIONALE : procedure, regole di : procedure, regole di funzionamentofunzionamento
MAMA
solo il personale che ha il contatto con gli solo il personale che ha il contatto con gli utenti determina la qualitutenti determina la qualitàà RELAZIONALERELAZIONALE
Importanza della relazioneImportanza della relazione
Il servizio si concretizza nel momento della Il servizio si concretizza nel momento della sua erogazionesua erogazione
PERTANTOPERTANTO
La relazione tra utente (studente) ed erogatore (docente)
è elemento cruciale per la qualità del servizio
Un servizio Un servizio èè un insieme diun insieme di
PRESTAZIONI DI BASEPRESTAZIONI DI BASE
costituiscono la funzione e il contenuto del servizio predispostcostituiscono la funzione e il contenuto del servizio predisposto per o per rispondere ai bisogni del cittadino e/o della collettivitrispondere ai bisogni del cittadino e/o della collettivitàà
PRESTAZIONI DI STRUTTURAPRESTAZIONI DI STRUTTURA
sono le modalitsono le modalitàà tecnicotecnico--organizzativeorganizzative--operative di erogazione operative di erogazione (accessibilit(accessibilitàà, orari, tempestivit, orari, tempestivitàà, , ……))
PRESTAZIONI RELAZIONALIPRESTAZIONI RELAZIONALI
si concretizzano nel momento della fruizione e della relazione si concretizzano nel momento della fruizione e della relazione fra lfra l’’erogatore e il singolo utenteerogatore e il singolo utente
LL’’articolazione di un servizioarticolazione di un servizio
SERVIZI DI ACCESSOSERVIZI DI ACCESSO
SERVIZI PRIMARISERVIZI PRIMARI
SERVIZI SERVIZI COMPLEMENTARICOMPLEMENTARI
Consentono all’utente di accedere al servizio
Rappresentano l’essenza del servizio e soddisfano i bisogni specifici dell’utente
Contribuiscono a migliorare la soddisfazione dell’utente rendendo piùefficaci i servizi primari
Fattori della qualitFattori della qualitààun modello di riferimentoun modello di riferimento
QUALITA’ DEL SERVIZIO
Relazioni
Str
utt
ura
Bas
e
EfficaciaOrganizzativa
Costo
Accessibilità
Adeguatezza
Ascolto
Fiducia
Empatia
Efficienza
Funzionalità
Affidabilità
Flessib
ilità
Professionalità
Le dimensioni della qualità
QUALITQUALITÀÀ PROMESSAPROMESSA
QUALITQUALITÀÀ ATTESAATTESA
QUALITQUALITÀÀ EROGATAEROGATA
QUALITQUALITÀÀ PERCEPITAPERCEPITA
Per l’u ten te
Per
l’er
ogat
ore
La QualitLa Qualitàà nella Formazionenella Formazione
Non sempre l’approccio verso la Qualità utilizzato negli altri contesti porta a dei risultati tangibili nell’educazione
“Il bisogno di valutare le attività ed i progetti
formativi è crescente in tutti i campi, nel privato e nel
pubblico. Gli interventi valutativi si moltiplicano, ma non
sempre colgono la sostanza, l’effettiva qualità, delle
attività svolte”M. Lichtner
Qualità
?
La misura della QualitLa misura della QualitààAvviene tramite indicatori Avviene tramite indicatori
Quantificabili (produzione, ore/uomo, etc.)
Universalmente accettati (fatturato,
market share, etc.)
Difficilmente quantificabili
(preparazione studenti, soddisfazione famiglie, etc.)
Non “universali”(rapporto obiettivi – risultati, costruzione significati, etc.)
La Misura della QualitLa Misura della Qualitàà
Si incontrano due principali problematiche:Si incontrano due principali problematiche:
�� EE’’ necessario definire cosa si intende per qualitnecessario definire cosa si intende per qualitàà di una di una organizzazione educativaorganizzazione educativa
�� Si devono sviluppare degli approcci adatti per misurare Si devono sviluppare degli approcci adatti per misurare degli indicatori spesso qualitatividegli indicatori spesso qualitativi
Due scuole di pensiero: obiettivi-risultati e costruzione di significati
Sviluppo di approcci per l’utilizzo dei dati qualitativi per il miglioramento dei processi, caratterizzati da una forte contestualizzazione delle informazioni
Il modello obiettiviIl modello obiettivi--risultatirisultati
Le prestazioni dei processi formativi sono legate Le prestazioni dei processi formativi sono legate alla valutazione dei risultati ottenuti.alla valutazione dei risultati ottenuti.
Il rapporto Il rapporto èè rispetto ai risultati previsti nella fase rispetto ai risultati previsti nella fase iniziale di pianificazione delliniziale di pianificazione dell’’attivitattivitàà formativa formativa
Caratteristica:
Gli obiettivi specifici di ogni attività devono essere sempre definiti in modo preliminare
Trascura alcune finalità secondarie o
emerse posteriormente alla pianificazione
a causa dell’evolversi della situazione
Il modello obiettiviIl modello obiettivi--risultatirisultatiCaratteristica:
Necessario un controllo totale sul processo formativo, basato sul concetto della prevedibilità
dei risultati di una azione formativa in funzione dei
parametri attivati
Tale controllo non èsempre realizzabile in
ambito formativo, dove è spesso necessaria una
ridefinizione in itineredegli obiettivi
Caratteristica:
Verifica in modo oggettivo e “tangibile” se gli obiettivi di qualità sono stati raggiunti
Non è sempre possibile una oggettiva
quantificazione della qualità dei processi
formativi
Obiettivi e direzioneObiettivi e direzione
Differenza fondamentale fra � formulare degli obiettivi e� stabilire una direzione.Una pratica didattica valida è spesso conseguenza della capacità di stabilire direzioni, più che della capacità di formulare obiettivi specificiLa definizione degli obiettivi risulta quindi la fase critica di questo approccio
Costruzione di significatiCostruzione di significati
Il secondo modello lega la qualità al concetto di appropriatezza
E’ infatti necessario valutare sul singolo caso l’appropriatezza dell’azione formativa adottata
In questo caso la misura dell’efficienza del processo non viene fatta studiando i risultati, ma le caratteristiche dell’intervento stesso e la capacitàdi adattamento dimostrata nel venire incontro alle esigenze dei singoli o dei gruppi o dell’organizzazione nel suo insieme
Il modello Il modello ““idealeideale””
Non esiste un modello “ideale” per valutare la qualità in ogni organizzazione, ma ènecessario tener presente la situazione reale
Un modello molto funzionale è costituito da un approccio misto
Obiettivi - risultati
Aspetti gestionali dell’organizzazione
educativa
Costruzione significati
Valutazione curricolare dell’alunno
Valutare un progetto educativo mettendo al centro dell’attenzione le caratteristiche organizzative può indurre in errore
INFATTI
anche se il processo è efficiente può mancare la qualitàdel processo in senso formativo;viceversa un progetto con disfunzioni sul piano organizzativo può portare, grazie a terzi fattori in atto, ad un dialogo ricco e coinvolgente con un risultato formativo apprezzabile
L’organizzazione del progetto deve quindi essere tenuta presente in quanto può lasciar prevedere un risultato positivo, a questa deve comunque sempre essere associata una valutazione del percorso formativo offerto e della sua contestualizzazione
Per un Dirigente scolasticoPer un Dirigente scolastico
LL’’analisi dellanalisi dell’’organizzazione e la valutazione organizzazione e la valutazione èè però molto importanteperò molto importante
PERCHEPERCHE’’ èè un aiuto perun aiuto per
�� focalizzare lfocalizzare l’’attenzione sugli aspetti attenzione sugli aspetti cogenti/sanzionabilicogenti/sanzionabili
�� attribuire deleghe e controllare attribuire deleghe e controllare
�� pianificare le attivitpianificare le attivitàà
�� ridurre la conflittualitridurre la conflittualitàà
Come precedere per unCome precedere per un’’analisi analisi delldell’’organizzazione scolasticaorganizzazione scolastica
Processo: sequenza di attività che da una domanda (input) attiva una risposta (output).
Un qualsiasi prodotto/servizio può essere interpretato come il risultato finale di una catena di azioni, reciprocamente correlate, che percorre trasversalmente i diversi segmenti dell'organizzazione e che viene definita appunto "processo".
I PROCESSI nellI PROCESSI nell’’organizzazione scolasticaorganizzazione scolastica
SERVIZI PRIMARI O DI BASE(che caratterizzano quell’organizzazione: ICS….; ITC….)
� Progettazione e sviluppo POF
� Attività didattica ordinaria
� Gestione laboratori, biblioteca
� Interventi Didattici Educativi Integrativi (recupero, potenziamento, attività extracurriculari, ecc.)
� Educazione alla cittadinanza …..ecc.
� Integrazione alunni disabili
� Integrazione alunni stranieri
� Viaggi d’istruzione/ uscite didattiche
� Scambi
� Stage
SERVIZI DI ACCESSOSERVIZI DI ACCESSOcon forte valenza relazionale, determinano la prima
immagine della scuola
� Iscrizioni � Formazione classi e assegnazione docenti� Accoglienza � Rilascio certificazioni � Orientamento e continuità� Vigilanza: entrata, uscita, itinere, ecc. � Rapporti scuola/famiglia � Patti educativi di corresponsabilità�� Gestione interventi educativi/sanzioni disciplinariGestione interventi educativi/sanzioni disciplinari
Servizi complementari, di Servizi complementari, di supportosupporto
� Gestione magazzini� Gestione fotocopie � Approvvigionamento � Valutazione fornitori � Pulizia locali � Gestione orari� Gestione assenze� Pianificazione finanziaria � Gestione FIS e 40h A e B� Gestione proprietà dell’utente� Sicurezza – Privacy - ecc
I processi direzionali di sistemaI processi direzionali di sistema� Relazioni con il territorio
� Gestione analisi dei bisogni formativi
� Gestione comunicazioni interne ed esterne
� Gestione e valorizzazione delle risorse umane
� Formazione
� Gestione ambienti e infrastrutture
� Gestione della customer satisfaction
� Riesame del sistema qualità
� Gestione dei documenti
� Gestione non conformità
� Gestione reclami, azioni correttive e preventive
� Gestione verifiche ispettive
� Monitoraggio e misurazione processi
Modelli e strumenti per lModelli e strumenti per l’’analisi analisi organizzativaorganizzativa
� Modello SWOTSWOT SStrengths, WWeaknesses, OOpportunities and TThreats (comprendere Forze, Debolezze, Opportunità e Rischi)
� Modello CAFCAF CCommon AAssessment FFramework(Griglia Comune di Autovalutazione)
� Modello ISOISO IInternational OOrganization forSStandardization
Il modello Il modello swotswotcomprendere Forze, Debolezze, Opportunità e Rischi, interni ed esterni
Modello CAFModello CAF
CAFCAF è l’acronimo di Common Assessment Framework , che può essere tradotto con Griglia Comune di
Autovalutazione
�� GRIGLIAGRIGLIA - perché rappresentato da uno schema che guida l’analisi dello stato delle organizzazioni
�� COMUNECOMUNE - perché è stato elaborato per essere adottato da tutte le amministrazioni pubbliche europee
� di AUTOVALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE -- perché il primo passo di un approccio orientato alla qualità è costituito da un processo di autovalutazione, attraverso cui i responsabili identificano i punti di debolezza sulla base dei quali intervenire con azioni di miglioramento.
Modello CAFModello CAFIl CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance organizzativa, ai relativi alla performance organizzativa, ai cittadini/clienti, al personale e alla societcittadini/clienti, al personale e alla societàà si si ottengono attraverso una leadership che guidi le ottengono attraverso una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, politiche e le strategie, la gestione del personale, delle partnership, delle risorse e dei processi. delle partnership, delle risorse e dei processi.
Il CAF considera lIl CAF considera l’’organizzazione da diversi punti organizzazione da diversi punti di vista contemporaneamente secondo di vista contemporaneamente secondo ll’’approccio olistico di analisi delle performance approccio olistico di analisi delle performance organizzative. organizzative.
Sebastiano Pulvirenti Sebastiano Pulvirenti [email protected]@libero.it
3535
IL MODELLO CAFIL MODELLO CAF
Fattori abilitanti Risultati
Leadership
Gestione RisorseUmane
Strategie e pianificazione
Partnerships e risorse
Gestione deiprocessi e del
cambiamento
Risultati relativial personale
Risultati relativiall’utente
Risultati relativiall’impatto sulla società
Risultati delleperformance
chiave
Innovazione ed apprendimento
La certificazione ISOLa certificazione ISOISOISO = International Organization for Standardization
La terminologia completa è UNI EN ISO 9001:2008UNI EN ISO 9001:2008
PoichPoichèè la sigla sarebbe stata diversa a seconda delle lingue, la sigla sarebbe stata diversa a seconda delle lingue, èè stato stato scelto scelto "ISO","ISO", derivata dalla derivata dalla ISOISO greco, che greco, che significa "uguale"."uguale".
Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998:
"NORMA" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:
� norma internazionale (ISO)
� norma europea (EN)
� norma nazionale (UNI)
Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo..
Il modello Il modello èè basato sui processibasato sui processi
A tutti i processi può essere applicata la metodologia
PDCA PPDCA Plan DDo CCheck AAct
PLAN:PLAN: stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire risultati in conformità ai requisiti del cliente e alle politiche dell’organizzazione
DODO: : attuare i processiattuare i processi
CHECK: CHECK: monitorare e misurare i processi ed il prodotto a fronte dellepolitiche, degli obiettivi e dei requisiti relativi al prodotto e riportarnei risultati
ACT: ACT: intraprendere azioni per migliorare in continuo le prestazioni dei processi
Importanza diImportanza didelega e decentramentodelega e decentramento
La DELEGA: trasferimento di poteri decisionali e dellecorrispondenti responsabilità dall'organo che ne è inizialmenteinvestito (delegante) ad un altro organo (delegato)
Il decentramento è vero se la delega
� è continuativa e sistematica (non saltuaria od occasionale)� riguarda decisioni su questioni rilevanti� raggiunge i livelli più bassi della gerarchia
Vantaggi del decentramento:
� evita che gli organi al vertice debbano dedicare il loro tempo a decisioni frequenti e di minore portata
� favorisce la tempestività delle decisioni, in risposta alleprovocazioni esterne
� consente una maggiore considerazione agli aspetti operativi e attuativi delle decisioni
� Favorisce la motivazione del personale
Importanza della formalizzazioneImportanza della formalizzazione
La formalizzazione consiste nell'emissionee comunicazione di documenti scritti
che stabiliscono regole vincolanti sulla divisione del lavoro e il coordinamento e, in particolare:
� quali sono gli organi e le loro relazioni gerarchicheo funzionali (organigrammi)
� quali attività devono svolgere (mansionari)
� come le devono svolgere (procedure e flussi)
In sintesi: In sintesi: èè importanteimportante
�� definire i processi/flussi
� assegnare deleghe e compiti
� tenere sotto controllo soprattutto i processi di pianificazione generale
� pianificare le verifiche