Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Confronto tramite analisi benchmark
Studente/essa
Rubens Bertogliati
Corso di laurea
Economia aziendale
Tipo di documento
Tesi di Bachelor
Luogo e data di consegna
Manno, 16.9.2021
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Titolo: Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino Confronto tramite analisi benchmark
Autore: Rubens Bertogliati Relatore: Prof. Stefano Scagnolari Tesi di Bachelor in Economia aziendale Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Manno, 16.9.2021 “L’autore è l’unico responsabile di quanto contenuto nel lavoro”
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Un grazie speciale ad Alessia, la persona che più di tutte è stata capace di capirmi e di sostenermi nei momenti decisivi di questo percorso di studi. Se ho avuto il coraggio di sperimentare nuove idee, di mettermi in gioco e di capire che, in fondo, gli ostacoli esistono per essere superati, il merito è soprattutto suo.
Grazie ai miei genitori per avermi sempre supportato, per i loro saggi consigli e la loro capacità di ascoltarmi, per essere sempre stati al mio fianco. Senza di loro non avrei potuto raggiungere questo traguardo.
Ringrazio il mio relatore Prof. Stefano Scagnolari, per le idee, le preziose indicazioni e il sostegno nell’elaborazione di questa Tesi.
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Abstract
Il Ticino ha un territorio variegato, composto da laghi, montagne, valli e colline che è sempre stato adatto alla pratica della bicicletta, principalmente su strada, dall’epoca degli esordi di questo mezzo di locomozione fino agli anni 1990, quando si è affiancata la pratica della mountain bike. Oggi con l’avvento delle nuove mountain bike sempre più tecnologiche e performanti e delle biciclette elettriche il territorio ticinese è diventato nuovamente una destinazione privilegiata tra gli amanti della bicicletta. Le vendite di biciclette in Svizzera ed Europa durante il 2020 hanno visto un aumento importante e le statistiche confermano che l’utilizzo principale di questo mezzo di trasporto è ancora durante il tempo libero e il turismo. Il Ticino ha visto aumentare gli arrivi dei turisti legati al mondo delle due ruote. Questa Tesi vuole investigare in che misura il cicloturismo e la bicicletta contribuiscono all’offerta turistica ticinese. Per poter giungere ad una risposta ragionata si sono analizzate le statistiche presenti nella letteratura e i dati raccolti tramite interviste ai responsabili nel settore del turismo ticinese. Si sono confrontati, tramite analisi benchmark, questi dati con i dati di due regioni definite di eccellenza dagli stessi responsabili del turismo ticinese (Garda Trentino e Arosa Lenzerheide). In seguito, gli esiti delle interviste sono stati sintetizzati in un’analisi SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) del settore cicloturistico in Ticino. Infine, si è proceduto alla discussione dei risultati ottenuti e la formulazione di obiettivi futuri e punti da migliorare.
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Indice 1. Introduzione 1
2. Domanda di ricerca e obiettivi 2
3. Focalizzazione del tema ed analisi della letteratura 3
3.1. Sintesi letteratura sul turismo in bicicletta 3 3.2. Le statistiche del settore bicicletta in Svizzera ed Europa 5 3.3. Definizione del settore cicloturismo in Ticino 9
4. Metodologia e raccolta dati 15
4.1. Descrizione metodologia e analisi benchmark 15 4.2. Raccolta dati in altre regioni turistiche ed in Ticino. 19 4.3 Analisi benchmark cicloturismo 21
Plan 21 Do 22 Check 24 Act 39
5. Analisi e discussione dei dati 41
5.1. Analisi SWOT relativa alle interviste effettuate 41 5.2. Discussione dell’analisi 42
6. Discussione dei risultati 44
6.1. Discussione sul tema turismo in bicicletta in Ticino 44 6.2. Analisi critica e possibili obiettivi futuri 46
7. Conclusioni 48
Bibliografia 51
8. Allegati 55 Allegato 1 statistiche complete di vendita biciclette in Svizzera 2020 (Velosuisse, 2020) 55 Allegato 2 visite pagina web Ticino Turismo escursioni su due ruote 56 Allegato 3 criteri per ricevere la certificazione Bike Hotel (Hotellerie Suisse, 2021) 57 Allegato 4 domande per responsabili degli enti turistici 62
Indice delle figure 63
Indice delle tabelle 64
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
1. Introduzione
Nell’aprile 1815 il vulcano Tambora eruttò in Indonesia portando immediata devastazione nelle zone circostanti sollevando un’enorme quantità di ceneri e polveri nell’aria che causarono un minore irraggiamento solare in tutto il pianeta. L’anno seguente, il 1816, è denominato da molti l’anno senza estate (Brönnimann & Krämer, 2016), forse l’ultima grande crisi di sopravvivenza del mondo occidentale. Questa crisi internazionale ha causato la morte di molte persone e molto bestiame che non si riuscì a nutrire a causa della mancanza di raccolti sufficienti. Tra le vittime principali tra il bestiame troviamo il mezzo di locomozione per eccellenza dell’epoca, il cavallo. Questo fatto tragico ha contribuito all’invenzione, e relativo successo, della prima bicicletta rudimentale, la Draisina. Le innovazioni presenti su questa bicicletta erano soprattutto lo sterzo mobile e i mozzi delle ruote che permettevano una velocità superiore a quella percorribile a piedi (Penn, 2010).
Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione molto vicina a quella del 1816. La bicicletta sta godendo di una nuova vita, grazie a innovazioni tecniche e ad una segmentazione molto accentuata del settore che va a soddisfare ogni tipo di utilizzatore finale. La recente pandemia, le emergenze ambientali e la presa di coscienza dei cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno stimolato la vendita e il relativo utilizzo di ogni tipo di bicicletta (Ramdani, 2020). Il mercato delle biciclette e delle offerte per l’utilizzatore di questo mezzo di trasporto deve adattarsi a questo andamento positivo ancora in atto. In Svizzera nel 2020 sono state vendute 501’828 biciclette con un aumento rispetto all’anno precedente del 38% (Velosuisse, 2020).
L’offerta per il cicloturista in Europa è aumentata già negli anni precedenti la recente pandemia, e potrebbe diventare cruciale per le regioni turistiche offrire all’utilizzatore finale un ventaglio di proposte ampio e ben concepito che possa attirare il più possibile gli appassionati di questo mezzo di locomozione.
In questa Tesi di bachelor si intende analizzare l’offerta cicloturistica in Ticino, in particolare si vogliono raccogliere dati tangibili qualitativi e quantitativi in modo da poter confrontare il Ticino con altre regioni turistiche di eccellenza in Europa. Uno dei motti principali dell’ente cantonale Ticino Turismo è sempre stato “Ticino-Terra di Ciclismo” (Ticino Turismo, 2021). Il Ticino ha una forte passione radicata per lo sport delle due ruote. La Svizzera e la vicina Italia hanno trasmesso al Ticino questa propensione per la pratica del ciclismo a tutti i livelli. Nel periodo dopo i mondiali di ciclismo di Lugano nel 1996 (Pro Velo Ticino, 2021) si è cercato di colmare il divario a livello di percorsi ciclabili che vedeva il Ticino, vista la sua morfologia e le sue caratteristiche di urbanizzazione, meno dotato rispetto ad altri Cantoni ed aree europee. Da sempre la bicicletta è tra i mezzi di trasporto e di svago preferiti per i ticinesi.
L’avvento delle biciclette elettriche sempre più avanzate che hanno a disposizione motori più performanti e batterie di maggiore durata permettono di avvicinare alla pratica del ciclismo una moltitudine di persone che possono godere delle uscite in bicicletta anche senza avere una grande condizione fisica. Questa nuova forma di pratica del ciclismo ha allargato gli orizzonti delle offerte dedicate al mondo della bici ma ha altresì creato tutta una nuova serie di problematiche relative alla sicurezza e incolumità degli utilizzatori finali sui percorsi condivisi, siano essi ciclisti o escursionisti (Pro Velo Ticino, 2021).
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Oggi il Ticino è confrontato con molte sfide a livello di pianificazione territoriale, pianificazione alberghiera e di struttura in modo da rendere appetibile l’offerta ad un mercato in costante ascesa come quello del cicloturismo. La filosofia molto importante della sostenibilità delle proprie azioni è molto compatibile con l’utilizzo della bicicletta per le proprie vacanze e per il tempo libero. Il turismo in generale sta godendo di una crescita esponenziale grazie a tutta una serie di nuovi paesi che oggi si possono permettere le vacanze (Pop, 2014). Per il Ticino questi aspetti rappresentano una sfida per il futuro e bisognerà riuscire a rendere il nostro territorio appetibile sul mercato dell’offerta cicloturistica europea.
Da un lato ci sono i percorsi ciclabili, sia su strada che fuori strada che devono essere adatti a tutti gli usi e non solo per i ciclisti provetti. Dall’altro devono essere presenti le strutture con tutta una serie di servizi adatti alla pratica sportiva e ludica del ciclismo e che possano andare a risolvere le problematiche che un ciclista incontra quando si trova a pernottare in un albergo. In ultima battuta non si possono dimenticare anche tutte le altre strutture turistiche che devono essere adatte alla pratica del ciclismo. Un esempio su tutte sono gli impianti di risalita che oggi sono molto richiesti da chi visita le montagne su due ruote. Il Ticino ha molto da offrire quando si parla di percorsi in montagna e alta montagna, dove la storia della nostra terra si avvicina alla pratica sportiva.
2. Domanda di ricerca e obiettivi Questa Tesi di Bachelor vorrebbe poter rispondere alla domanda di ricerca seguente: in che misura la bicicletta contribuisce all’offerta turistica in Ticino. Per poter rispondere coerentemente a questo quesito si andrà ad analizzare dapprima come viene stimolata la domanda nel settore del cicloturismo in Ticino. Si andrà poi ad analizzare l’aggregazione dell’offerta in base ai prodotti/servizi presenti sul territorio cantonale destinati ai turisti in bicicletta. L’offerta, in base ai dati disponibili, può essere suddivisa nei seguenti punti:
1. I percorsi a disposizione, sia su strada che fuori strada. Si analizzeranno la lunghezza e la quantità dei percorsi a disposizione.
2. Le strutture di alloggio destinate ai ciclisti. Si analizzerà l’offerta in base al numero di strutture presenti rapportati al totale delle strutture.
3. Le altre strutture destinate alle varie attività a misura di bicicletta, quali e quanti impianti di risalita, capanne attrezzate, strutture di bike sharing e altre strutture dedicate alla pratica della bicicletta sia in forma sportiva che in forma ludica.
Per poter rispondere in maniera esaustiva alla domanda di ricerca scelta sono fissati i seguenti obiettivi da raggiungere in maniera progressiva:
1. Riuscire a dare una descrizione completa del fenomeno crescente del cicloturismo e dell’utilizzo della bicicletta quale mezzo di locomozione centrale per il tempo libero e per le vacanze in generale. In particolare, l’obiettivo è definire perché il fenomeno del cicloturismo sta crescendo in maniera esponenziale e come le strutture presenti sul territorio si sono progressivamente adattate a questo nuovo tipo di turismo.
2. Procedere all’analisi delle statistiche e dei rapporti degli enti turistici regionali del cantone Ticino.
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3. Individuare delle regioni europee che possono essere definite come simili al Ticino, raccoglierne i dati e statistiche chiave per poter poi procedere ad un’analisi benchmark. Si descriveranno i procedimenti utilizzati per stilare un’analisi benchmark valida tenuto conto del tema di base.
4. Scegliere una o più regioni target, definite in base ai dati come virtuose, e si procederà all’analisi benchmark del Ticino in base ai dati ottenuti dalle statistiche ufficiali degli enti turistici, dalle interviste ai responsabili di tali enti e delle strutture chiave per il turismo in bicicletta.
5. Una volta considerati tutti gli aspetti e proceduto all’individuazione delle differenze tra le due regioni si procederà alla discussione dei dati ottenuti con l’obiettivo di mettere in risalto i punti forti ed eventuali criticità.
3. Focalizzazione del tema ed analisi della letteratura
3.1. Sintesi letteratura sul turismo in bicicletta
Il settore del turismo in generale è in costante crescita soprattutto grazie a quei paesi che hanno avuto e stanno avendo un forte sviluppo negli ultimi anni e che oggi forniscono alla massa di turisti già presenti un’ulteriore mole di persone disposte a concedersi delle vacanze in linea con quelle sempre richieste dalle popolazioni europee e dei paesi occidentali (Pop, 2014). Pensiamo soprattutto ai paesi denominati BRICS (cioè i paesi in forte crescita economica quali Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Possiamo dunque affermare che la domanda nel settore turistico è in forte ascesa come dimostrano le statistiche e previsioni di sviluppo del settore (Adamo, 2014). Bisogna considerare che con la pandemia sono mutati un po’ i parametri e il turismo interno è cresciuto notevolmente nel 2020 e 2021. Il Ticino, in particolare come meta turistica di prossimità, ne ha beneficiato. In futuro si potrà eventualmente beneficiare della fidelizzazione della clientela svizzera ed europea che ha riscoperto il Ticino.
Figura 1. Trend di sviluppo della domanda turistica globale
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Le previsioni della domanda turistica globale saranno in costante ascesa nei prossimi anni, soprattutto quando la situazione sanitaria globale ritornerà alla auspicata normalità. I dati forniti dall’organizzazione mondiale del turismo UNWTO parlano chiaro: nel 1980 sono stati registrati a livello globale 278 milioni di arrivi internazionali nel settore del turismo. Nel 2013 gli arrivi registrati si attestavano ai 1’087 milioni in tutto il mondo. Questi dati fanno ben capire la mole di viaggiatori che annualmente calcano le vie turistiche del pianeta (prima della pandemia Covid-19). Si stima che nel 2030 i turisti provenienti solo dai paesi emergenti sarà oltre il miliardo e che già oggi 1 persona su 11 lavora nel settore del turismo a livello mondiale (Adamo, 2014).
Sempre l’UNWTO nel 2013 era già preoccupata dei possibili impatti ambientali di questa probabile evoluzione del settore del turismo e si chiedeva come mitigare gli effetti di un’evoluzione troppo rapida del settore con gravi conseguenze sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (Hall, 2019). I grandi movimenti di persone infatti hanno un impatto importante sul consumo delle materie prime del nostro pianeta e sulla conseguente produzione di residui fossili che contribuiscono ad alimentare i cambiamenti climatici repentini che si vogliono contrastare secondo il modello proposto dalle Nazioni Unite e dall’ UNWTO.
Le 4 maggiori strategie di mitigazione indicate dall’UNWTO e dalla comunità internazionale delle Nazioni Unite per il settore turistico sono (Adamo, 2014):
1. Ridurre l’utilizzo di energia: obiettivo che può essere raggiunto, per esempio, inducendo dei cambiamenti nelle abitudini di viaggio del turista (shift modale verso il treno o pullman, dall’uso dell’auto e l’aereo ad esempio);
2. Migliorare l’efficienza: riferito all’impiego di nuove tecnologie che permettono di risparmiare energia riducendone la domanda complessiva;
3. Aumentare l’utilizzo delle energie rinnovabili e delle biomasse: in sostituzione al carbon fossile.
4. Sequestro di CO2 tramite carbon sinks: incoraggiare ripopolazione di foreste o togliere carbonio dall’atmosfera.
Il cicloturismo e lo shift modale verso l’utilizzo di mezzi di locomozione sostenibili fa parte del primo obiettivo, forse il più semplice da raggiungere, rispetto agli altri obiettivi, ma che richiede la costanza e l’impegno di tutti per poter migliorare e fare passi importanti in questa direzione.
Le innovazioni tecniche fatte nel mondo delle biciclette elettriche stanno rendendo appetibile questo mezzo di locomozione a una vasta fascia di persone (Philipp Schlemmer, 2019). L’uso della bicicletta ha sempre fatto affidamento sulla capacità dell’individuo di sopportare la fatica indotta dall’attività fisica e, soprattutto in paesi con percorsi con molto dislivello altimetrico, l’uso di questo mezzo di locomozione non è sempre stato accessibile a tutti. L’avvento delle biciclette elettriche nelle varie forme messe a disposizione dal mercato ha permesso che si avvicinassero a questa disciplina e attività anche persone non atletiche o avvezze all’attività fisica in generale. Il motore delle bici elettriche, infatti, assiste nella pedalata e aiuta a superare percorsi anche difficili con uno sforzo minore. Il piacere di una gita in bicicletta oggi non è solo ad appannaggio di chi predilige percorsi pianeggianti o di chi è in forma smagliante. Oggi possono ambire a gite panoramiche anche persone alle prime uscite su due ruote.
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Nel settore alpino vi è un aumento esponenziale del turismo in mountain bike (Pröbstl-Haider, Lund-Durlacher, Antonschmidt, & Hödl, 2018). La mountain bike ha raggiunto e superato la bicicletta tradizionale nelle vendite (Velosuisse, 2020) e con l’avvento delle mountain bike elettriche molto performanti anche nel settore delle bici da montagna abbiamo un incremento importante di persone che accedono per la prima volta a gite in montagna in bicicletta. Questo crea diverse sfide dal punto di vista dell’offerta turistica. Il paesaggio montano fino a poco tempo fa era appannaggio di amanti della montagna a piedi, oggi la figura del turista in bicicletta in montagna deve poter convivere con il tradizionale turismo pedestre. Molti paesi dell’arco alpino hanno introdotto dei percorsi separati per queste due discipline così da dividere bene gli spazi a disposizione ed evitare discussioni. Il ciclista quando è in montagna ha bisogno di un terreno ideale per la pratica della mountain bike, sia in salita che in discesa. In alcune regioni europee il turismo in montagna in bicicletta ha superato il turismo usuale di montagna. I vari uffici turistici hanno dovuto adattarsi a questa nuova tipologia di turista adeguando le offerte da parte delle strutture presenti sul territorio.
In particolare nell’offerta di base per il cicloturista nel settore alpino troviamo noleggi di biciclette adatte, negozi e strutture in grado di offrire riparazioni e pezzi di ricambio, località attrattive, hotel e strutture di alloggio “bike friendly”, accessori per la pulizia dei mezzi meccanici, un’offerta di nutrizione adeguata al ciclista e alla sua attività, mezzi di trasporto, funicolari e funivie attrezzate per la risalita con le biciclette, bike schools che offrano corsi per principianti a intermedi, percorsi segnalati con punti da dove si può godere di scenari particolari (Pröbstl-Haider, Lund-Durlacher, Antonschmidt, & Hödl, 2018).
I bike hotel, o tutte le strutture adibite a pernottamento dei ciclisti devono poter offrire un servizio di base molto importante, la sistemazione deve essere adeguata alle esigenze della persona, offrire l’adeguato recupero fisico per poter affrontare la giornata seguente. I pasti devono essere equilibrati, il ciclista richiede che la propria nutrizione sia controllata ed equilibrata. Le strutture devono offrire anche un magazzino dove poter chiudere le biciclette durante la notte e uno spazio dover poter eseguire il lavaggio e la piccola manutenzione. Gli impianti di risalita e la rete di mezzi di trasporto devono offrire la possibilità di trasportare la bicicletta. I percorsi devono essere segnalati, introdotti in mappe specifiche che ne distinguano la complessità sia dal punto di vista fisico che tecnico (discese particolari, tratti impegnativi, eccetera).
3.2. Le statistiche del settore bicicletta in Svizzera ed Europa
L’utilizzo della bicicletta sta progressivamente aumentando in tutta Europa come dimostrano le statistiche di vendite europee (European Cyclists' Federation, 2021), le statistiche di vendita svizzere (Velosuisse, 2020) e italiane (ANCMA , 2021). Da una parte c’è il crescente utilizzo giornaliero della bicicletta per scopi lavorativi e dall’altra c’è l’utilizzo della bicicletta per svago, tempo libero e turismo. Le previsioni per i prossimi anni sono positive come confermano le statistiche delle principali associazioni di categoria europee (European Cyclists' Federation, 2021).
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Figura 2. Previsioni di vendita di biciclette in Europa
Questi dati sono confortanti per il settore del turismo in bicicletta e la crescita del settore è assai probabile e sta già prendendo forma in questi ultimi anni. La pandemia che sta attanagliando il mondo intero da un anno e mezzo ha amplificato e indirettamente promosso l’uso della bicicletta e tutti i mezzi sostenibili di trasporto (Axhausen, 2021). Le restrizioni dei trasporti pubblici, le leggi di distanziamento sociale e il confinamento al proprio domicilio hanno alimentato la voglia della popolazione delle attività all’aria aperta. Il ciclismo, sia praticato per piacere o per competizione, si adatta bene a tutte le nuove restrizioni, è uno sport che può essere fatto tranquillamente in maniera individuale e avvicina le persone ad uno stile di vita sano ed equilibrato. Le statistiche confermano che l’utilizzo della bici come mezzo di trasporto è aumentato e si può parlare di un vero e proprio boom (Axhausen, 2021).
Anche l’utilizzo dei vari sistemi di bike sharing e l’avvento di nuovi motori e ampliamento di offerta di e-bike (biciclette elettriche) ha permesso un ulteriore sviluppo dell’utilizzo della bicicletta a tutti i livelli (Marincek & Rérat, 2020). Le e-bike hanno riavvicinato tutta una serie di utilizzatori che avevano deciso di non più uscire in bicicletta a causa dell’elevato sforzo profuso.
Figura 3. Percorso del ciclista sul mercato (Marincek & Rérat, 2020)
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Come possiamo vedere dalla figura soprastante l’attività ciclistica è promossa da nuovi acquisti di e-bike anche per persone che avevano accantonato la bicicletta come mezzo prediletto. Le statistiche degli ultimi anni confermano questa tendenza con un aumento molto importante delle vendite di biciclette elettriche in rapporto al numero totale di biciclette vendute in Svizzera.
Anno Biciclette E-bikes Totale % e-bike sul tot.
2005 275208 1792 277000 1% 2006 296105 3181 299286 1% 2007 308336 5825 314161 2% 2008 313363 12600 325963 4% 2009 326017 23886 349903 7% 2010 311756 39247 351003 11% 2011 302193 49615 351808 14% 2012 295702 52941 348643 15% 2013 268773 49362 318135 16% 2014 268295 57613 325908 18%
2015 256726 66332 323059 21% 2016 248916 75665 324581 23% 2017 250242 87987 338229 26% 2018 233652 111661 345313 32%
2019 230464 133033 363497 37%
2020 330696 171132 501828 34%
Tabella 1 Evoluzione delle vendite di biciclette in Svizzera (Velosuisse, 2020)
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Figura 4 Grafico evoluzione vendite di biciclette in Svizzera (Velosuisse, 2020)
Le statistiche generali riguardanti l’anno 2020 (Velosuisse, 2020) nell’allegato 1, ci mostrano come il mercato sia molto segmentato con tutta una serie di nuovi segmenti di modelli di biciclette e biciclette elettriche che fino a pochi anni fa non esistevano. Un esempio su tutti potrebbe essere la bici Gravel e la sua derivazione elettrica. La bici Gravel è una bici che ha la forma di una bicicletta da corsa ma dispone di copertoni più larghi (che si avvicinano a quelli di una mountain bike) per poter affrontare agevolmente dei percorsi stradali ma anche dei sentieri sterrati e da un profilo tecnico esigenti e non praticabili con una bici da strada.
Si evince inoltre che le vendite delle biciclette per bambini (mountain bike e stradali non elettriche) sono andate aumentando negli ultimi anni in maniera regolare (Velosuisse, 2020) a significare un aumento delle attività in famiglia con l’uso della bicicletta. Il corretto utilizzo del mezzo meccanico è sempre di più tema discussione quando si parla di attività con i bambini. Andare in bicicletta è una delle attività primarie da imparare nei primi anni di scuola. Molti comuni promuovono l’utilizzo (a partire da una certa età) della bicicletta per questi piccoli spostamenti e sono sempre di più i percorsi dedicati al percorso casa scuola in bicicletta.
Dalle statistiche (Velosuisse, 2020) vediamo che la maggioranza di biciclette vendute sono quelle da turismo, o comunque bici che verranno prevalentemente usate per il turismo e tempo libero. Infatti, vediamo un aumento esponenziale delle vendite di mountain bike (elettriche e non), di Gravel, di biciclette da strada e da cross. Tutti questi mezzi vengono utilizzati per la maggior parte per attività ludiche e tempo libero. Il turismo in bicicletta è la prima motivazione dietro l’acquisto di una di queste tipologie di biciclette.
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VenditedibicicletteinSvizzera
Biciclette E-bikes Totale
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3.3. Definizione del settore cicloturismo in Ticino
In Ticino un residente su tre utilizza la bici (Lamprecht, Bürgi, & Stamm, 2021) e in Svizzera in generale le cose vanno anche meglio. In media chi utilizza la bicicletta in Ticino lo fa soprattutto per svago e per turismo (Lupi, Baldi, & Croci, 2021). Negli ultimi anni in Ticino si è osservato un continuo aumento dell’uso della bicicletta, sia a scopo utilitario che di svago. Dal 2013-2014 le postazioni di conteggio sulle piste ciclabili hanno registrato forti aumenti dei transiti (fino al +75%). La tendenza osservata è sostenuta anche dagli investimenti infrastrutturali (già realizzati e previsti), che hanno portato la rete di percorsi ciclabili regionali segnalati e certificati da Svizzera Mobile ad una lunghezza complessiva di 365 km (+85 km rispetto al 2012).
La raccolta dei dati sugli spostamenti in bicicletta permette di osservare questa evoluzione e pone le basi necessarie per una pianificazione coerente sia dell’infrastruttura che di misure gestionali e promozionali necessarie al fine di mantenere questo andamento positivo.
Il Ticino è terra di ciclismo, questo è uno degli slogan di Ticino Turismo, e sul sito si può trovare la sezione dedicata agli spostamenti su due ruote (Ticino Turismo, 2021). In Ticino si possono contare 37 strutture Bike Hotel, 925 km di percorsi per mountain bike, 140 km di single trail (sentiero stretto adibito per percorso in mountain bike) e 12 impianti di risalita. Per la bici da strada il Ticino vanta oltre 3’000 km di strade, 1’215 km di percorsi segnalati. I dati sono stati consolidati e tengono conto dei percorsi Svizzera Mobile (Svizzera Mobile, 2021), dei percorsi regionali e dei percorsi locali indicati sui vari siti degli enti turistici regionali. Sul sito si segnala inoltre che in Ticino le ore annuali di sole sono 2’170 in media. Le condizioni generali sono propizie alla pratica dello sport: si ha una meteo favorevole, un territorio che è molto eterogeneo, ci sono laghi, fiumi, pianura montagne e colline.
L’ufficio della mobilità lenta ha predisposto in Ticino 22 contatori sulle piste e percorsi ciclabili più battute così da potere tenere traccia delle preferenze di spostamento degli utenti in bicicletta. L’iniziativa è stata promossa in un primo tempo da Svizzera Mobile Ticino, fondazione che promuove la mobilità lenta e sostenibile. Le misurazioni, una volta installati un numero sufficiente di contatori, hanno fornito risultati interessanti. In Ticino l’utilizzo della bici, misurato tramite i vari passaggi nei punti chiave designati, è molto grande nel periodo estivo. I dati raccolti affermano che gli spostamenti per svago sono il 76% e gli spostamenti per il lavoro invece sono solo il 13% (Lupi, Baldi, & Croci, 2021). Questo ci fa capire come il turismo in bicicletta sia il motivo principale dello spostamento delle persone con questo mezzo di locomozione. Un obiettivo futuro è la promozione ancora maggiore della mobilità casa-lavoro tramite mezzi di trasposto sostenibili e uno shift modale verso l’utilizzo della bicicletta, tendenza in atto in tutto il mondo. Il turismo in bicicletta e il suo utilizzo per svago sono importantissimi per il Ticino, per questo la promozione delle attività, delle strutture e degli eventi dedicati ai ciclisti viene incentivata dall’Ufficio del turismo cantonale (Ticino Turismo, 2021) .
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In Ticino, come in altre regioni europee simili al Ticino possiamo individuare i benefici della crescita del settore che sono state definite come segue dall’Osservatorio del Turismo dell’Università della Svizzera Italiana (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019):
1. Profilo economico: investimenti nel settore del cicloturismo producono un effetto moltiplicatore per quanto riguarda l’indotto nell’economia locale. I cicloturisti hanno una disponibilità a spendere maggiore rispetto al visitatore di massa (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). I cicloturisti, in generale, preferiscono viaggiare in gruppo e questo crea ancora più ritorno economico. Gli investimenti nel settore possono esser effettuati mantenendo aggiornate le infrastrutture ma soprattutto riutilizzando materiali che erano in disuso così da permettere un perfetto utilizzo degli investimenti in attivo fisso.
2. Profilo salute e benessere: muoversi in bicicletta genera ovvi benefici a livello fisico nonché relativa riduzione di inquinamento acustico e da carbone fossile.
3. Profilo sociale: l’attività turistica in bicicletta crea nuove sinergie che possono creare posti di lavoro nuovi poiché stimola nuove attività produttive complementari e stimola la crescita di opportunità di svago.
4. Profilo dei trasporti: si creano più opportunità di trasporto valide anche per i più giovani a basso costo e accessibili a un’ampia parte di popolazione. In questo modo si può ottenere una riduzione della produzione di carbone fossile in fase di trasporto di persone e salvaguardare così l’ambiente.
5. Profilo valorizzazione aree rurali: il turismo lento favorisce la riscoperta delle zone di campagna e di montagna, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili dai mezzi usuali. Il cicloturismo rappresenta uno strumento importante per lanciare nuove possibilità di sviluppo economico e sociale alle zone rurali ignorate dalla domanda turistica classica poiché poco accessibili o lontane dai principali punti di interesse e dalle attrazioni per i visitatori. È dunque basilare per gli attori preposti riuscire a creare una rete di percorsi cicloturistici che permetta di collegare le aree che incontrano maggiori difficoltà a sfruttare i benefici economici e sociali portati dal turismo.
Il profilo del cicloturista (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019):
Nel rapporto “Il cicloturismo in Ticino: un indagine esplorativa” gli autori hanno eseguito un’analisi qualitativa e non rappresentativa dell’intero fenomeno cicloturistico ticinese e si sono basati su una raccolta dati che coinvolge 25 strutture (su un totale delle 64 interpellate) dislocate su tutto il territorio del Ticino (il 38% nella regione di Lugano, 33% Belinzona e alto Ticino, 25% Lago Maggiore e Valli e 3% Mendrisiotto e Basso Ceresio). Relativamente alla tipologia di alloggio, l’84% appartiene al comparto alberghiero mentre il restante 16% è composto da campeggi, B&B e capanne. Per quanto riguarda il settore alberghiero, il 54% è composto da hotel a tre stelle, il 17% da hotel a 4 stelle mentre le strutture comprese fra 0-2 stelle sono circa il 9%. Infine, tra le strutture intervistate circa il 59% beneficia del marchio Bike Hotel fornito da Hotelleriesuisse.
Dai dati gli autori forniscono una visione generale del segmento dei cicloturisti, definendo il profilo del cicloturista in base alle proprie caratteristiche e aspettative.
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Le analisi dei dati sui pernottamenti (Figura 5) ci dicono che il 44% dei rispondenti (alloggi e hotel) dichiara che la quota dei cicloturisti presenti è tra il 1 e il 5% dei pernottamenti totali. Mentre il 36% dice che i pernottamenti sono più del 15 %.
Figura 5 Quota (%) di pernottamenti di cicloturisti sul totale dei pernottamenti secondo le strutture di accoglienza (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019).
L’analisi si è poi concentrata sui differenti segmenti dei cicloturisti in Ticino (Figura 6). In media il 27% sono coppie tra i 26 e i 50 anni che viaggiano senza figli. 23% sono gruppi di amici mentre il 17% sono best-agers (individui di oltre 60 anni).
Figura 6 Segmentazione dei cicloturisti in Ticino (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019).
In Ticino l’analisi ha riscontrato una maggiore preferenza per la bici fuori strada (76%) rispetto alla bici da strada (24%) con una ripartizione durante il corso dell’anno soprattutto durante il periodo primaverile-estivo (Figura 7).
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Figura 7 Ripartizione media (%) dei pernottamenti durante l'anno (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019).
In dettaglio il 68% dichiara che la durata media del soggiorno dei cicloturisti è di una notte (due giorni di uscite in bici in Ticino). Per il 28% si attesterebbe intorno alle 3 o 4 notti (weekend lungo). Il 4% invece dichiara che i cicloturisti soggiornano più di 4 notti. Nella stagione estiva il 64% delle strutture dichiara che la durata media del soggiorno è attorno alle 3 o 4 notti.
Figura 8 Età dei cicloturisti (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019).
Le caratteristiche demografiche nell’analisi sono definite come segue. Nella Figura 8 i cicloturisti vengono divisi per età e nella Figura 9 vengono divisi in base alla spesa media giornaliera a persona. In media secondo le strutture il 30% dei cicloturisti sono dei first-timers, cioè turisti che arrivano in Ticino per la prima volta per una vacanza con la bicicletta. Per un altro 30% sono dei repeaters, cioè turisti che ritornano in Ticino dopo un’esperienza passata.
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Figura 9 Spesa media giornaliera a persona, comprensiva di alloggio ed extra (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019).
Inoltre, l’analisi ha determinato che solo il 13% dei cicloturisti arriva in Ticino con la bicicletta. Il resto giunge in Ticino con l’auto o con un altro mezzo (bus, treno).
I servizi offerti al cicloturista (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019):
L’analisi si è poi concentrata sui servizi offerti dalle strutture ai cicloturisti. Ricordiamo che i servizi sono molto importanti per poter attrarre un numero importante di cicloturisti. Nella Tabella 1 si trovano la percentuale dei servizi erogati nelle strutture intervistate nell’indagine.
Tabella 2: servizi erogati ai cicloturisti (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019)
Importante da sottolineare è l’aspetto che molte strutture si sono dette disponibili ad offrire i servizi anche al di fuori degli orari usuali in modo da avvicinarsi alla pratica oraria del ciclista. Anche dal punto di vista gastronomico il 52% delle strutture si è detta disponibile ad offrire cibi adatti alla pratica sportiva e fisica del ciclismo.
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Definizione di tipologia di cicloturista in Ticino (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019):
I cicloturisti pernottanti: tra questi turisti troviamo coppie, famiglie, gruppi di amici che sono in vacanza durante la quale praticano ciclismo (anche tutti i giorni). Sono alla ricerca di percorsi poco trafficati e immersi nella natura. Normalmente questa tipologia di turisti preferisce organizzare da sé il viaggio e la vacanza anche se sono sempre più considerati i tour organizzati con servizi inclusi.
I cicloturisti shortbreak: sono turisti alla ricerca dell’esperienza turistica in bicicletta legata al tempo libero. Sono anche residenti che usano la bicicletta per visitare le zone limitrofe e magari andare a partecipare ad eventi nel panorama ciclistico cantonale. Sono anche interessati al noleggio di una specifica bicicletta (esempio più classico una e-bike).
Cicloturisti giornalieri: turisti ancora più interessati al noleggio o all’utilizzo giornaliero di una bicicletta (bike sharing) per poter visitare luoghi nelle vicinanze e interessati a percorsi non troppo impegnativi.
Il settore del cicloturismo può essere definito come un settore in ascesa, ricco di sfide e opportunità ma non privo di rischi. Gli investimenti pianificati sono importanti e le prospettive sono ottime, soprattutto alla luce di un turismo interno rossocrociato che ha ricominciato a riscoprire il Ticino quale meta preferita per le vacanze estive e le attività outdoor in generale. Le varie tipologie di cicloturisti si adattano perfettamente al territorio ticinese e con un’offerta turistica adeguata i numeri possono diventare veramente importanti nel prossimo futuro. Già oggi molte strutture hanno volto lo sguardo al settore e hanno cominciato ad avvicinarsi ad un mondo che fino a pochi anni fa era loro totalmente sconosciuto. La pratica della bicicletta vuole dire prima di tutto attività fisica e benessere e l’aumento dell’offerta cicloturistica in Ticino può giovare non solo al settore del cicloturismo ma anche a quello delle attività outdoor in generale. Le persone attive sono propense a diversificare le proprie attività e dunque il cicloturista è tra i fruitori più assidui di tutta una serie di attività outdoor anche se non collegate direttamente alla pratica del ciclismo (Y.Wanga, C.K.Chaub, W.Y.Ngb, & T.M.Leungb, 2016).
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4. Metodologia e raccolta dati
4.1. Descrizione metodologia e analisi benchmark
Il termine benchmarking indica una particolare tecnica di management che ha come obiettivo la ricerca delle migliori prassi aziendali che portano ad una prestazione superiore. L'etimologia della parola viene ricondotta al termine anglofono bench-mark ossia “un segno di un topografo” di una posizione precedentemente determinata, “usato come punto di riferimento, uno standard per misurare o valutare qualcosa” (Camp, Learning from the Best Leads to Superior Performance, 1992).
Secondo la letteratura economica il benchmarking nasce negli anni '80. Il processo è stato delineato da Robert Camp, direttore delle operazioni logistiche della “Xerox Corporation”, azienda statunitense che si occupa della produzione di stampanti e di fotocopiatrici. Azienda che è sempre stata molto avanguardista sia sui prodotti che sulle metodologie strategiche dell’azienda stessa. Camp eseguì un confronto di prodotti e di processi operativi delle aziende più importanti appartenenti alla stessa area di mercato. Fu proprio Camp a formulare una delle prime definizioni date sul benchmarking: “Il benchmarking rappresenta il processo continuo di misurazione dei prodotti, servizi, e processi aziendali mediante il confronto con i migliori concorrenti o con le aziende riconosciute come leader nei vari settori di mercato” (Camp, The search for industry best practices that lead to superior performance., 1989). A seguito delle ingenti perdite, seppur forte di innovazioni tecnologiche importanti, negli anni ‘70 la Xerox si trova di fronte a concorrenti più abili e forti. Da qui il bisogno di avvalersi di un metodo diverso per analizzare la concorrenza. Negli anni '80, dopo il successo ottenuto dalla Xerox il processo iniziò ad essere adottato da molte altre aziende interessate al miglioramento delle proprie prestazioni e al controllo della qualità. La Xerox ha dunque per prima reso istituzionale il benchmarking come strumento di management ritenuto oggi fondamentale per mettere a confronto più funzioni di una realtà economico-aziendale con le analoghe funzioni di altre imprese o soggetti che si dimostrano “i migliori” in un determinato settore oppure nello svolgimento di una determinata prassi aziendale o processo. Il confronto continuo con le aziende leader permette di migliorare le proprie performance adattando le pratiche osservate alla propria struttura.
Lo studioso Robert C. Camp, a cui è attribuita lo sviluppo della pratica del banchmarking, definisce questa metodologia come segue:
1. Identificazione di problemi o di opportunità 2. Confronto delle proprie performance con quelle delle aziende migliori 3. Ricerca delle Best Practice che consentono prestazioni di livello superiore 4. Pianificazione e realizzazione di miglioramenti e trasformazioni organizzative nella propria
azienda.
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Il benchmarking non è solo un’analisi della concorrenza o un’indagine delle funzioni aziendali esterne ma è un processo che serve ad individuare quali processi e attività garantiscono efficacia e superiorità rispetto ai concorrenti e quali invece hanno bisogno di misure correttive. (Scozzese, 2005). Il benchmarking individua gli elementi che devono essere rispettati affiché l’analisi di benchmarking sia valida.
Il primo elemento è il confronto con le aziende o realtà, appartenenti allo stesso settore o ramo di attività, che riescono ad ottenere risultati eccellenti in specifici aspetti della gestione aziendale. L’indagine non è limitata alla concorrenza diretta ma coinvolge soggetti economici ritenuti “migliori” o “i migliori” nel loro specifico ramo, indipendentemente dal settore in cui operano (Scozzese, 2005). Il campo di applicazione è molto vasto, il benchmarking può essere applicato ai prodotti, all’intero settore come risultato di vari processi, a prassi operative, procedure di supporto e processi che consentono di avvicinare e rendere soddisfatto il cliente. Il benchmarking, inteso come confronto costruttivo, necessita che le best-practice vengano capite e comprese, e adattate alla realtà operativa di riferimento. Non comporta una sostituzione o una copia delle migliori best-practice ma prevede una progressiva assimilazione nelle proprie operazioni di pratiche già sperimentate con successo in altre realtà. L’applicazione della metodologia deve essere chiara e strutturata, ma anche lasciare spazio all’elasticità e alla flessibilità perché l’apprendimento progressivo porta necessariamente ad un cambiamento culturale all’interno dell’azienda. Tutto ciò conduce a una revisione critica delle prestazioni e consente di non ripetere gli errori commessi nel passato, ma rivederli, abbandonarli oppure migliorare quelle determinate attività utilizzate finora. Il cambiamento viene visto come leva competitiva ma richiede anche il coinvolgimento di tutte le risorse umane e una formazione continua del personale. Il benchmarking aiuta a definire obiettivi quantitativi/qualitativi realmente raggiungibili. Grazie al miglioramento di prassi aziendali. Il benchmarking ha costituito un importante cambiamento nel’analisi competitiva perché propone un modello dove la collaborazione sta al centro dell’analisi e fissa nuovi schemi di cooperazione tra le parti (Scozzese, 2005).
Per questa analisi utilizzeremo il modello di benchmarking funzionale e dei processi che implica il confronto con i concorrenti diretti, in questo caso altre regioni turistiche simili dal punto di vista territoriale al Ticino, in precise attività aziendali all’interno di determinate aree funzionali (marketing, customer satisfaction, generazione offerta, gestione risorse umane, ricerca e sviluppo nuove offerte,…). La finalità del benchmarking funzionale è quella di individuare i processi operativi o fasi di processi che dimostrano omogeneità e conformità anche se riferiti ad aziende che non operano direttamente nel settore di riferimanto ma che però hanno raggiunto uno stato di eccellenza nello specifico oggetto di analisi benchmark.
Esistono molti modelli operativi di benchmarking che possono essere usati. In generale presentano gli stessi elementi e le stesse fasi di attuazione. Queste fasi sono sovente fornite in un modello. Si noti che anche se il processo è molto strutturato, non dovrebbe aggiungere complessità a un’idea semplice. Si illustra di seguito i vari step del ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act cioè Progettazione-Esecuzione-Controllo-Azione) cosi come descritti da Watson, (1995).
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Figura 10. Mia esposizione grafica del modello PDCA (Watson,1995)
1. Plan La costruzione del piano di benchmarking è decisiva per l’intero progetto. Questa fase comporta l’identificazione dei processi o prassi sottoposte a benchmarking. Un suggerimento potrebbe arrivare dalla missione della realtà aziendale che raccoglie gli intenti più importanti. La selezione di tali processi deve essere eseguita, identificando i prodotti servizi dell’azienda e paragonarli con i processi esistenti nell’azienda sotto analisi. Vitale è tener in considerazione le aspettative del cliente che devono essere identificate per definire i fattori critici di successo per poter eseguire correttamente il benchmark.
2. Do Per procedere al benchmarking dobbiamo collezionare i dati e informazioni sulle best-practice delle realtà definite come virtuose e valutarne le performance. La raccolta dei dati e informazioni prevede due tipi di ricerca:
La ricerca di dati secondari, condotta su fonti indirette (studi di settore, pubblicazioni su riviste di settore ed economiche, ricerche e statistiche di associazioni di categoria, enti di ricerca).
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La ricerca di dati primari si avvale invece di strumenti diretti come l’intervista, l’inchiesta tramite formulario, incontri diretti volti a raccogliere informazioni sul campo.
Precedentemente dobbiamo identificare i processi, prassi prodotti e servizi chiave da confrontare. Questo passo è importante per capire quali sono i miglioramenti possibili. Sono importanti visite sul posto e interviste per poter raccogliere informazioni precise e dettagliate e toccare con mano la realtà aziendale.
3. Check
L’analisi dei dati per ricercare le differenze tra la propria realtà e le realtà definite virtuose per i processi, prassi scelte per il confronto. Questa fase ci permette l’identificazione dei divari di performance e le loro possibili cause.
4. Act
Una volta raccolte e analizzate le informazioni bisogna passare all’azione, cioè determinare quali sono i passi da eseguire per arrivare ad eseguire la best practice messa in atto dagli altri. Non solo determinare i passi da eseguire, ma bisogna riuscire ad iniziare e avviare il percorso di miglioramento implementando le modifiche decise dopo il processo di benchmark.
Figura 11. Il processo di benchmark (Bateman, 1989).
Molte aziende hanno propri metodi di benchmarking. In ogni caso i principali passi da seguire sono i seguenti: in prima istanza bisogna misurare le performance di aziende leader e best in class in variabili critiche di performance quali costi, produttività o qualità. Secondariamente bisogna determinare come i livelli di top performance sono raggiunti e terzo usare le informazioni per sviluppare un piano per il miglioramento aziendale (Bateman, 1989).
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4.2. Raccolta dati in altre regioni turistiche ed in Ticino.
Per eseguire una corretta analisi benchmark è ora indispensabile individuare quali prassi, quali processi sono chiave nel settore turistico legato al cicloturismo. Una volta individuate tali prassi è importantissimo poter definire quali sono le regioni turistiche virtuose nell’offerta cicloturistica in Europa in base alle best practice di tali passi/processi. Si è deciso, per concentrare l’analisi su dati affidabili e concreti, di confrontare il Ticino e la propria offerta cicloturistica con una sola regione in Europa dalla morfologia e dalle peculiarità simili al Ticino, in particolare un territorio montuoso con fondivalle pianeggianti, città di dimensioni adeguate e prossimità con attrazioni turistiche simili quali laghi e montagne. In seguito, si è deciso di confrontare il Ticino anche con un’altra regione in Svizzera così da disporre di dati di confronto anche dall’interno del territorio nazionale.
In Europa una regione definita come virtuosa nell’offerta cicloturistica e molto simile al Ticino come conformazione territoriale è identificata nell’alto Garda Trentino. Secondo il recente comunicato di Legambiente Italia (Legambiente, 2020) il Trentino è la regione in Italia più ricettiva nel campo del cicloturismo (30% del totale dei pernottamenti). Sempre secondo Legambiente il Trentino da solo vanta 16 milioni di pernottamenti totali (con 73 euro di spesa giornaliera pro-capite) che sono pari al 15% del totale nazionale dei pernottamenti riconducibili al cicloturismo. Tutto ciò si traduce in 1,1 miliardi di euro di spesa cicloturistica complessiva annua. Considerato che la Regione vanta 3’256 km di percorsi cicloturistici, l’impatto economico generato dal cicloturismo è di circa 338 mila euro per km di ciclabile.
Il Trentino Alto Garda, porzione del Trentino che confina con il lago di Garda, è una delle regioni italiane di eccellenza nel settore del turismo in generale. Il territorio è posizionato in maniera strategica sull’asse nord-sud ed è centrale rispetto all’Europa che lo rende facilmente raggiungibile da diversi paesi europei. L’attrattività dei turisti è confermata anche da diversi indicatori (Drago & Gesuele, 2013) che confermano il fatto che tutta la regione è all’avanguardia in ogni settore del turismo. In particolare, sono da nominare quali eccellenze assolute l’accoglienza nelle strutture alberghiere e l’attrattività di un territorio molto variegato che spazia dalle stazioni sciistiche alle rive del più grande lago d’Italia.
Il Trentino è una regione incastonata nelle Dolomiti e una lingua del suo territorio confina con il grande lago di Garda che nella sua estensione nord assomiglia molto ai laghi Ticinesi. Un grande fiume, l’Adige, attraversa l’intera regione creando valli a V a nord e valli più aperte (definite ad U) a sud. Questa conformazione è vicinissima a quello che troviamo nella regione di Bellinzona e Tre Valli.
Per eseguire il confronto in modo ancora più adeguato si è deciso di esplorare e identificare un’altra regione in Svizzera dove il cicloturismo è già oggi ben radicato e implementato, sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista dei numeri di presenze e pernottamenti in loco. Questa regione virtuosa in Svizzera è il Cantone Grigioni (nel suo comparto di Arosa- Lenzerheide), anch’esso molto simile al Ticino, ancorché con una connotazione ancor più alpina e dunque più marcatamente proiettata verso tutti i tipi di attività outdoor sia invernali che estive.
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Nella regione Arosa-Lenzerheide è stato creato il Bike Kingdom Park. Un parco dedicato alla pratica della bicicletta e della mountain bike in particolare. I numeri di questo parco sono importanti: unisce sei regioni alpine con i relativi percorsi e servizi. In totale nella regione si trovano più di 30 percorsi dedicati alla bicicletta adatti a tutti i livelli per un totale di più di 1’000 km. Ci sono ben 11 impianti di risalita idonei al trasporto della bicicletta e che portano direttamente nei punti nevralgici del parco da dove si possono scegliere i percorsi migliori adatti ad ogni tipo di esigenza. Nella regione sono elencate in totale 18 strutture alberghiere definite come bike hotel che spaziano dalla categoria base alla categoria 5 stelle. Sul posto vengono organizzati 16 eventi annuali dedicati alla bicicletta su scala regionale, nazionale ed internazionale come la prova di coppa del mondo di mountain bike di Lenzerheide, divenuta una classica del mondo MTB che attira campioni da tutto il globo.
La raccolta di dati in Ticino è avvenuta analizzando le fonti secondarie presenti ed eseguendo interviste ai responsabili degli enti turistici regionali e cantonali, a responsabili di altri attori interessati nel settore (bike hotel, sentieri). Alcune organizzazioni turistiche regionali hanno demandato le risposte a Ticino Turismo che si occupa della raccolta dati e statistiche per tutte le quattro organizzazioni turistiche regionali.
Quali fonti secondarie sono stati presi in considerazione i dati presenti sui siti web e comunicazioni ufficiali delle regionali turistiche, è stata analizzata la letteratura presente sui canali ufficiali, in particolare il rapporto sulla mobilità ciclabile del cantone Ticino (Lupi, Baldi, & Croci, 2021) e il rapporto molto completo ed esaustivo sul cicloturismo dell’Osservatorio del Turismo dell’Università della Svizzera Italiana (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). I dati sono relativi rispettivamente agli anni 2020 e 2019, dunque abbastanza recenti anche se non tengono in conto delle variazioni dovute alla recente pandemia. Nei dati secondari bisogna tenere presente che essi sono in continua evoluzione visto il grande interesse verso tutto il settore della mobilità ciclistica.
Le fonti primarie sono stati gli enti turistici regionale di Bellinzona e Valli, Locarnese e Valli e l’ente turistico cantonale Ticino Turismo. Gli enti turistici di Lugano e Mendrisio hanno rimandato alle risposte fornite dall’ente cantonale. Per l’ente turistico di Bellinzona e Valli è stato intervistato il vicedirettore Fabrizio Barudoni, per l’ente turistico di Locarno e Valli è stato intervistato Mariano Berri, project manager outdoor. Inoltre, è stato intervistato il direttore di uno dei primi bike hotel in Ticino, Federico Haas direttore dell’hotel Delfino a Lugano. Nel processo di raccolta di dati sono stati intervistati anche gruppi di ciclisti amatoriali che hanno percorso la Svizzera in sella alla propria bicicletta da strada. Si sono raccolti dati anche da gruppi di ciclisti in mountain bike. Tutti gli intervistati hanno dimostrato la propria disponibilità a rispondere e dare le proprie opinioni su un settore unanimemente definito come interessante ad attrattivo in prospettiva presente e futura.
Per poter comprendere meglio le prassi in fase di creazione, manutenzione e salvaguardia dei percorsi dedicatati alla mountain bike è stata eseguita un’intervista a Mauro Regusci, responsabile del centro di competenza mountain bike di Ticino Sentieri. L’intervista ha seguito un percorso differente rispetto alle altre poiché sono stati affrontati soprattutto temi riguardanti l’iter burocratico per istituire un percorso MTB e le varie problematiche relative alla sicurezza e alla convivenza sui sentieri di montagna dei vari utilizzatori (Sentieri, 2020).
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La raccolta di dati per la regione Trentino Alto Garda è avvenuta con la stessa tipologia di operazione fatta in Ticino: Dapprima si sono raccolti dati secondari presenti nelle comunicazioni ufficiali e statistiche statali (Legambiente, 2020). In seguito, si è proceduto ad un’intervista personale al direttore dell’azienda turistica Garda Trentino, Silvio Rigatti, e alla product manager Stefania Oradini, che si sono resi molto disponibili a fornire dati precisi sull’andamento del turismo in bicicletta nella loro regione. Il Garda Trentino è definito come virtuoso non solo nel settore del cicloturismo ma anche in vari altri settori relativi al turismo, anche rispetto ad altre regioni italiane che hanno fatto del turismo una delle loro principali fonti di indotto economico.
Nella regione di Lenzerheide si è proceduto ad una raccolta sistematica di dati sul sito web dell’organizzazione turistica regionale e cantonale. Molti dati sono stati reperiti dal sito web del progetto incentrato sul tema ciclismo in mountain bike Kingdom. Inoltre, sono state eseguite interviste al responsabile turismo Grigioni Italiano Christian Vigne e al responsabile dell’ente turistico di Lenzerheide Domenico Bergamin.
L’obiettivo della raccolta dati è stato quello di poter identificare degli indicatori validi per le regioni di riferimento in modo da poter confrontare i risultati nelle prassi scelte come chiave per poter rispondere alla domanda di ricerca. Si sceglieranno degli indicatori di tipo qualitativo e di tipo quantitativo in modo da avere un confronto valido negli aspetti scelti per tutte le regioni a confronto.
4.3 Analisi benchmark cicloturismo
Per eseguire correttamente l’analisi benchmark sul settore e l’offerta cicloturistica in Ticino ed eseguire un confronto valido si seguiranno le indicazioni citate nel capitolo sulla metodologia di analisi benchmark e in particolare si seguiranno i passi definiti nel modello PDCA (Plan, Do, Check, Act, Pianificare, Fare, Analizzare ed Agire). I dati presi in considerazione sono stati rilevati nel corso degli ultimi mesi ed essendo il settore molto sollecitato possono esserci delle variazioni rispetto ai dati rilevati.
Plan
Questa fase sta alla base di tutto il processo di analisi benchmark. Infatti, bisogna identificare le prassi e processi aziendali da confrontare tra le varie regioni cicloturistiche. Per potere effettuare ciò bisogna identificare correttamente la Mission aziendale dei vari enti turistici quando si parla di turismo in bicicletta. In Ticino la Mission è bene esplicitata sui veicoli di comunicazione (Ticino Turismo, 2021). Per prima cosa viene messo in evidenza il fatto di voler promuovere la regione quale destinazione stimolando la domanda dei turisti e aggregare l’offerta grazie ad un marketing innovativo ed efficace. Stimolare la domanda vuole dire uscire dai propri confini cantonali ed andare a proporre il Ticino quale meta che si differenzia dalle altre per quanto può offrire su tutti i fronti. Per quanto riguarda l’aggregazione dell’offerta significa potenziare il prodotto vacanza/gita in Ticino ed offrire quanti più servizi correlati sono disponibili. L’obiettivo nel medio termine è quello di aumentare la competitività del Ticino salvaguardando però la sostenibilità del turismo nella regione. Il cicloturismo è parte integrante di tutti questi obiettivi. Come è stato analizzato nella parte teorica, abbiamo un interesse in
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ascesa verso la pratica della bicicletta e questo è dovuto principalmente a due fatti: l’aumento dei turisti che vogliono viaggiare in maniera sostenibile e praticare attività outdoor e l’avvento delle tecnologie delle bici elettriche che hanno avvicinato molte più persone alla pratica del cicloturismo anche in regioni dal profilo altimetrico impegnativo come la Svizzera Italiana. Per questo è importante poter stimolare la domanda offrendo un prodotto e servizi all’altezza delle richieste di questo nuovo mercato di turisti che si è creato nell’arco degli ultimi cinque anni.
In base alle interviste effettuate sia nelle regioni target di Trentino e Grigioni che in Ticino si sono identificate le seguenti prassi e processi definiti come chiave per l’offerta cicloturistica:
Per quanto riguarda lo stimolo della domanda si vuole valutare la promozione che viene fatta dalle regioni fuori dai propri confini, cioè come la regione cerca di promuovere la propria offerta nel settore del cicloturismo verso l’esterno. In particolare, si valuterà la presenza nei comunicati stampa nel settore specifico, la comunicazione sui media tradizionali e sui social media, e l’organizzazione di eventi dedicati per promuovere tutto il settore nella regione. Questa valutazione sarà qualitativa, cioè verrà espressa una valutazione in base agli elementi elencati precedentemente.
Per quanto riguarda l’aggregazione di offerta nel settore si vogliono confrontare le varie tipologie di offerte nel settore cicloturistico e come esse vengono raggruppate per creare dei pacchetti attrattivi per i cicloturisti. Nello specifico si andranno a confrontare i contenuti numerici di una vacanza in bicicletta. La disponibilità di percorsi, di alloggi dedicati e di strutture attive per il cicloturista. Questi dati numerici possono essere confrontati in maniera diretta con i numeri prodotti nelle altre regioni di riferimento. Nella scelta dei valori da confrontare si sono scelti valori assoluti rapportati alle grandezze di riferimento nella regione, così da poter avere dei valori confrontabili all’esterno della regione.
Do
Per procedere sistematicamente alla raccolta dei dati e delle opinioni che erano necessarie per poter valutare le varie regioni a confronto si è proceduto dapprima ad una ricerca di dati secondari. Per quanto riguarda il Ticino le fonti secondarie sono state principalmente i vari siti di riferimento delle organizzazioni turistiche regionali ticinesi e delle regioni turistiche di riferimento (Locarno e Valli, 2021) (Lugano Region, 2021) (Bellinzona e Valli, 2021) (Mendrisiotto Turismo, 2021) (Ticino Turismo, 2021). In questa prima fase sono stati raccolti i dati secondari di base sull’offerta per il cicloturista, in particolare sono stati raccolti tutti i dati numerici dei percorsi, delle strutture alberghiere denominate come Bike Hotel, delle postazioni bike sharing, dei negozi che offrono il servizio di noleggio di biciclette e di tutte le altre strutture legate al mondo della bicicletta (impianti di risalita, strutture dedicate). Inoltre sono stati valutati i dati statistici presenti nel rapporto sul cicloturismo redatto dall’Osservatorio del turismo dell’Università della Svizzera Italiana (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019) e i dati presenti nel rapporto sulla mobilità ciclabile dell’ Ufficio della mobilità lenta e del supporto facente parte del Dipartimento del Territorio del Cantone Ticino (Lupi, Baldi, & Croci, 2021). Per avere dei dati aggiornati sugli eventi presenti in Ticino sono stati consultati i siti di Ticino Cycling (Ticino Cycling, 2021) e di Swiss Cycling (Swiss Cycling, 2021).
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Per poter procedere correttamente all’analisi ed avere una visione aggiornata della situazione al momento presente si è scelto di intervistare delle persone chiave in seno alle varie Organizzazioni turistiche ticinesi. Per Ticino Turismo si è intervistato Oliver Gianettoni, product manager di Ticino Turismo, per l’Organizzazione turistica Bellinzona e Valli il vicedirettore Fabrizio Barudoni. Per Locarno e Valli il project manager outdoor Mariano Berri, per l’ente turistico regionale del Moesano il direttore Christian Vigne. Negli allegati a questa tesi è riportato il questionario (allegato 4) con le domande poste ai responsabili menzionati poc’anzi. Le interviste si sono svolte o di persona, online o telefonicamente. Due regioni di riferimento ticinesi (Lugano Region e Mendrisiotto Turismo) hanno rimandato alle risposte fornite da Ticino Turismo.
Nelle interviste con i responsabili delle OTR (Organizzazioni Turistiche Regionali) è stato menzionato più volte il Centro di competenza mountain bike di Ticino Sentieri. Durante il 2020 è stato istituito questo centro di competenza per poter definire dare più organicità allo sviluppo dell’offerta dei percorsi in mountain bike. Il Centro di competenza mountain bike e finanziato dalle 4 OTR (Organizzazioni Turistiche Regionali) e dal Cantone direttamente tramite mandato all’associazione di diritto pubblico Ticino Sentieri. Si è dunque intervistato il responsabile del centro di competenza Mauro Regusci, che ha portato la sua esperienza diretta sul campo in fase di allestimento e manutenzione dei percorsi mountain bike che sono una parte importante dell’offerta per il cicloturista in Ticino.
Per avere chiara la situazione anche al di fuori delle organizzazioni turistiche regionali e poter avere l’opinione di un’importante stakeholder del cicloturismo, si è intervistato Federico Haas, il direttore dell’hotel Delfino (uno dei primi bike hotel registrati in Ticino). Il signor Haas è inoltre il presidente di Hotellerie Suisse sezione Sottoceneri (associazione mantello delle strutture alberghiere in Svizzera) ed ex membro del consiglio di amministrazione di Lugano Region.
Da ultimo per poter avere un quadro chiaro della situazione dal punto di vista degli utilizzatori dell’offerta si è proceduto ad intervistare un gruppo di turisti in bicicletta capeggiati da Martino Bianchi appassionato ciclista su strada e Ivano Rovelli (responsabile mountain bike di Ticino Cycling), uno dei primi in Ticino ad aver adottato la mountain bike quale strumento per fare attività fisica nella natura.
La metodologia di raccolta dati nelle regioni definite come virtuose è stata simile. Dapprima si è proceduto ad una raccolta sistematica dei dati sui siti di riferimento delle regioni turistiche e sulla letteratura del settore dove queste regioni emergono quali virtuose. In seguito, una volta individuate le persone chiave, si è proceduto con le interviste di persona.
Per il Garda Trentino la letteratura presente ci indica la regione quale virtuosa in tutti gli aspetti legati al turismo (Basile, 2016). Da sempre il Trentino ha nel turismo una delle fonti principali di indotto economico. L’ospitalità italiana e la visione legata all’offerta di un turismo sostenibile hanno portato l’intera regione Trentino ad essere all’avanguardia non solo in Italia ma in tutta Europa. Il Trentino è meta ambita da moltissime persone sia in Italia sia all’estero proprio per la sua vocazione ad un turismo sostenibile basato molto su tutte le attività outdoor (Pavione & Pezzetti, 2016). Già oltre 20 anni or sono in Trentino si è creduto molto nella bicicletta e in generale sulla mobilità dolce. Sono stati fatti investimenti importanti nella creazione di tutta
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una serie di percorsi sia su strada che su mountain bike. Tutto il Trentino-Alto Adige è stata la culla del movimento mountain bike italiano.
Per confrontare correttamente il Ticino è stata scelta la sotto-regione del Garda Trentino che nella letteratura viene descritta come virtuosa e all’avanguardia per quanto riguarda tutte le attività outdoor e in particolare per il turismo in bicicletta (Baratta, Ugolini, & Cassia, 2016), che da sempre viene annoverata fra le più sostenibili nell’ambito delle attività outdoor. Il Garda Trentino è una regione tra i laghi circondata da montagne e con una dimensione equiparabile ai distretti Ticinesi.
Nella prima fase delle analisi sono state ricercati i dati salienti sui siti web di riferimento (Trentino Turismo, 2021) (Garda Trentino, 2021) e sui documenti che è stato possibile visionare. In questa fase sono stati raccolti tutti i dati secondari numerici per poter definire il quadro della situazione. In seguito, è stata svolta un’intervista al Presidente dell’azienda per il turismo Garda Dolomiti S.p.A. Silvio Rigatti e alla product manager Stefania Oradini. L’azienda Garda Dolomiti ha il mandato da parte della regione Trentino di gestire la promozione turistica della regione di Riva del Garda e di tutto l’alto Garda Trentino.
In modo da rendere il confronto più plausibile è stata scelta anche una regione in Svizzera definita quale virtuosa dalla letteratura presente (Pröbstl-Haider, Lund-Durlacher, Antonschmidt, & Hödl, 2018). La regione turistica di Arosa-Lenzerheide ha dimostrato di essere all’avanguardia per quanto riguarda il settore bicicletta e mountain bike (Bike Kingdom, 2021). Con l’istituzione del Bike Kingdom la regione ha avviato un continuo processo di miglioramento e innovazione dedicate al mondo delle due ruote. Ogni nuova struttura creata deve essere pensata per le attività estive e per la bicicletta in generale. Nella prima fase si sono ricercati i dati secondari salienti e in seguito abbiamo sollecitato il direttore ad interim Domenico Bergamin, il quale ci ha fornito dati interessanti riguardo allo sviluppo della regione.
Check
Questa è la fase più importante della analisi benchmark. In questa fase si andrà a sintetizzare e a confrontare i dati raccolti nelle varie regioni nella fase precedente e durante le varie interviste.
Stimolo della domanda
Come definito in fase di pianificazione il primo indicatore è di tipo qualitativo. Si confronteranno le regioni turistiche, cioè le organizzazioni turistiche ticinesi, l’azienda turistica Garda-Trentino e la regione di Arosa-Lenzerheide. Oggetto del confronto è in questo primo caso lo stimolo della domanda e cioè si andrà a ad analizzare come la regione cerca di promuovere la propria offerta verso l’esterno.
Si valuterà in un primo punto la presenza dei comunicati stampa riguardanti il cicloturismo e in particolare si analizzeranno la qualità delle fotografie, la fluidità e leggibilità dei testi e l’argomentazione dell’offerta cicloturistica della regione. I comunicati sono vitali per poter promuovere le novità e le promozioni turistiche all’interno della regione di riferimento. Le fonti
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di quest’analisi sono stati i siti web delle varie organizzazioni turistiche e le interviste effettuate ai responsabili.
Si valuteranno poi le comunicazioni sui siti, sui social media e su tutti gli altri media, l’attenzione anche in questo caso sarà riposta verso la qualità delle fotografie e video, l’incentivazione dell’attività in bicicletta tra le altre attività disponibili e la promozione di tutti gli eventi dedicati al mondo della bicicletta. Anche in questo caso le fonti principali sono direttamente i siti web delle organizzazioni turistiche, i loro social media e i vari siti web degli eventi organizzati nella regione. Nell’analisi, anche se solo parzialmente, rientreranno anche dati raccolti nelle interviste effettuate ai vari responsabili.
I punti a confronto verranno poi valutati da 1 a 6 (1 meno virtuoso e 6 più virtuoso) in base ai dati rilevati. In seguito, si procederà ad un commento dei risultati ottenuti. La tabella relativa all’analisi qualitativa sullo stimolo della domanda nelle varie regioni turistiche sotto analisi:
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Tabella 3: Analisi qualitativa comunicati ufficiali relativi alle attività in bicicletta
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Tabella 4 Analisi qualitativa comunicazioni delle attività bici sui siti e promozione eventi
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Per poter eseguire un commento plausibile dei risultati ottenuti bisogna anticipare il fatto che non per tutte le organizzazioni turistiche ticinesi il cicloturismo ha la stessa importanza in termini di indotto economico. Si può affermare che è un settore in crescita ed ha risvegliato l’interesse di tutti ma vi sono regioni che puntano molto anche su altri tipi di offerta turistica poiché sono in una fase di investimento nel settore.
La valutazione peggiore, se si parla di cicloturismo e la sua esposizione nei comunicati ufficiali della regione turistica, l’ha ottenuta la regione Mendrisiotto (Mendrisiotto Turismo, 2021). Anche per una conformazione geografica e territoriale il Mendrisiotto è la regione che ha meno infrastrutture dedicate al cicloturismo. Su strada ad oggi è difficile poter pensare ad un percorso senza traffico nella zona di Chiasso e Mendrisio. L’unico percorso pubblicizzato è quello dei Mondiali di ciclismo del 2009 che purtroppo però tocca diverse arterie con grande traffico automobilistico. Ad oggi i percorsi per mountain bike riconosciuti sono ancora pochi anche se sono in corso degli investimenti e dei progetti per poter istituire 6 nuovi percorsi nella zona del Monte San Giorgio (Radio Televisione Svizzera, 2021). L’attività outdoor sul sito della regione Mendrisiotto è comunque ben pubblicizzata e promossa, soprattutto per quanto riguarda le escursioni a piedi nella regione. Nelle interviste effettuate il dato importante scaturito è che la regione Mendrisiotto è la regione dove l’offerta è ancora meno sviluppata, sono in atto degli investimenti e una pianificazione progettuale che potrà colmare il divario con le altre organizzazioni turistiche.
Lugano Region (Lugano Region, 2021) ha fatto del ciclismo e del turismo in bicicletta uno dei suoi cavalli da battaglia. Il settore è molto bene pubblicizzato nei vari comunicati e sono stati ingaggiati anche testimonial di importanza nazionale e internazionale (Nino Schurter e Filippo Colombo). Il video centrale che ha per tema il ciclismo è utilizzato anche per promuovere altre attività e luoghi rinomati della regione. Si percepisce dunque la centralità del cicloturismo nell’offerta dell’organizzazione. La direttrice marketing Daniela Gugliotta Bagaian alla trasmissione Falò (Radio Televisione Svizzera, 2021) ha confermato gli importanti investimenti nella promozione dell’offerta cicloturistica nella regione di Lugano.
L’organizzazione turistica Bellinzonese e Valli (Bellinzona e Valli, 2021) emette pochi comunicati stampa ed ha appena rinnovato il logo e lo stile del sito in generale. La struttura è simile alla struttura dettata da Ticino Turismo. Ad oggi non c’è ancora una promozione diretta nei comunicati stampa del settore cicloturismo e sicuramente si potrebbe fare di più in questo senso, considerato il fatto che sul territorio vengono organizzati, anche con l’aiuto diretto dell’ente, diversi eventi relativi al mondo della bicicletta in generale. I testi risultano fluidi e attrattivi e l’offerta viene veicolata bene, anche se la frequenza dei comunicati dovrebbe essere più alta.
La regione di Locarno e Valli (Locarno e Valli, 2021) non emette molti comunicati relativi all’offerta cicloturistica, seppure congrua nella regione e con investimenti in atto per la ricerca, la tutela e la manutenzione dei percorsi. Infatti, l’ente turistico di Locarno e valli ha costituito la Trail Crew, composta da due persone che si occupano del mantenimento dei percorsi mountain bike. Nonostante questo, il focus del sito viene messo su altri settori che evidentemente sono più remunerativi per la zona di Locarno e Ascona. Il sito è ancora di vecchia concezione e non ancora in linea con lo standard di Ticino Turismo. Si può affermare
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che il cicloturismo sia una tra le tante proposte turistiche della regione, non la principale (diversamente da Lugano ad esempio). Nelle interviste al Project manager Outdoor di Locarno e Valli Mariano Berri e al Product Manager di Ticino Turismo Oliver Gianettoni hanno confermato come la regione di Locarno e Valli sia quella con il più alto potenziale di sviluppo nella promozione dell’offerta cicloturistica. Nel prossimo futuro sono previsti nuovi investimenti per allargare la rete di percorsi mountain bike e tutte le altre offerte correlate (colonnine di ricarica, incentivi ai noleggi di biciclette).
Il sito di Ticino Turismo (Ticino Turismo, 2021) è di nuova concezione e l’offerta bike è veicolata in maniera molto centrale. Lo slogan storico Ticino Terra di Ciclismo è spesso utilizzato nella promozione delle attività relative al mondo delle due ruote. Si percepisce la centralità del tema nell’offerta turistica ticinese. L’ente Ticino Turismo si sostituisce inoltre alle organizzazioni regionali (soprattutto Mendrisio e Locarno) nella promozione dell’offerta cicloturistica in tali regioni. Il product manager ha affermato come l’offerta cicloturistica sia una delle principali offerte veicolate durante la stagione estiva e primaverile. L’obiettivo è quello di diventare una meta importante per il turismo in bicicletta.
Per quanto riguarda la prima delle due regioni di riferimento, il Garda-Trentino (Garda Trentino, 2021), si può affermare che l’attività outdoor in generale è molto centrale nei vari comunicati della regione turistica. Oltre la metà di tali comunicati riguarda attività, eventi, promozioni relative al mondo della bicicletta, sia su strada che in mountain bike. I comunicati sono fluidi e leggibili, le informazioni importanti sono evidenziate e i link rimandano direttamente alla sezione dedicata del sito dell’azienda turistica Garda Trentino. La valutazione è sicuramente oltre la media e, per quanto riguarda lo stimolo della domanda relativa al cicloturismo, raggiunge quasi l’eccellenza. Nell’intervista alla Product Manager dell’azienda Garda Trentino Stefania Oradini ha confermato che nella sua regione il 60% degli arrivi è un pubblico sportivo ed oltre la metà di questi turisti ha come sport di riferimento il ciclismo in tutte le sue forme.
La regione turistica Arosa-Lenzerheide in tutti i suoi comunicati relativi alle attività bike rimanda ai comunicati del parco tematico Bike Kingdom che è il parco tematico per eccellenza dedicato alle attività legate alla mountain bike. L’offerta è molto ampia e variegata, concentrata soprattutto sulla mountain bike. Tutti i comunicati rimandano direttamente al sito e all’offerta relativa. L’offerta per la mountain bike è completa e precisa vi sono tutti i link che rimandano direttamente alle sezioni dedicate del sito in base alle proprie esigenze. La comunicazione è gestita in maniera efficace ed efficiente. Nella regione, anche per propria conformazione territoriale, la bici da strada sembra in secondo piano ma si può affermare che le strade percorribili con la bici da strada sono poche e tutte con un dislivello importante da superare. La valutazione è alta visto che l’offerta cicloturistica è centrale e molto ben veicolata nella promozione e si attesta come per la regione Trentino Alto Garda a 5.5 su 6.
In seguito, ci si è concentrati sulla comunicazione diretta sui siti internet, sui social media e sulla comunicazione relativa agli eventi dedicati alla bicicletta. Anche in questo caso si sono valutate la frequenza e la centralità della promozione dedicata al cicloturismo rispetto alle altre offerte turistiche della regione. Inoltre, è stata valutata la qualità delle immagini e dei video proposti per promuovere tali attività.
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La regione Mendrisiotto (Mendrisiotto Turismo, 2021) presenta un sito di nuova concezione in linea con lo standard di Ticino Turismo dove è facile e intuitivo consultare l’offerta cicloturistica e propone immagini di buona qualità. La frequenza dei post sui social non è alta, ma come si è valutato in precedenza, l’attività outdoor più promossa sono le escursioni a piedi. Nella regione vi sono pochi eventi dedicati al mondo della bicicletta. Alcuni eventi vengono promossi sia a partire dal sito della regione che a partire dal sito di Ticino Turismo, ciò denota una stretta collaborazione dei due enti sul tema cicloturismo.
Lugano Region (Lugano Region, 2021) propone un sito differente rispetto agli standard di Ticino Turismo, ma in ogni caso di nuova concezione. Le attività e offerte per i cicloturisti sono subito disponibili e si percepisce la centralità di questa offerta nella regione del Luganese. L’offerta è ben differenziata e distinta nelle varie discipline e attività. Le immagini sono di qualità sia sul sito che sui social media. La promozione tramite i testimonial citati in precedenza è in risalto e i video sono di ottima qualità (immagini, riprese e tematizzazione). La regione di Lugano inoltre ospita due eventi internazionali di ciclismo, uno su strada con il GP Lugano e uno su mountain bike con la Lugano Bike Emotion. La promozione di questi eventi potrebbe essere veicolata meglio anche se è difficile poter esprimere una valutazione a causa delle restrizioni dovute alla pandemia in corso che rendono problematica l’eccessiva pubblicizzazione di eventi.
Bellinzona e Valli (Bellinzona e Valli, 2021) propone un sito in linea con gli standard di Ticino Turismo. La qualità delle immagini è molto buona e la navigazione verso la parte dedicata al cicloturismo è facile ed immediata. L’offerta cicloturistica è proposta in maniera corretta e coerente, con una distinzione dei percorsi e delle attività possibili su due ruote. Anche gli alloggi sono pubblicizzati correttamente. Bellinzona e Valli è una delle prime regioni ad aver introdotto un proprio standard “bike friendly” nelle strutture con alloggio (incluse capanne, bed and breakfast) con una serie di requisiti inferiori rispetto ai requisiti richiesti da Hotellerie Suisse (associazione mantello del settore alberghiero) per i Bike Hotel. Il cicloturismo e le attività su due ruote sono molto presenti nei post sui social network e godono di immagini e video di ottima qualità con link corretti verso la pagina dedicata del sito. La sezione eventi è difficile da trovare, sui social poche manifestazioni sono pubblicizzate a fronte di un numero importante di eventi anche di portata nazionale presenti nella regione.
Locarno e Valli (Locarno e Valli, 2021) presenta un sito di vecchia concezione. Nel menù ci sono tutte le informazioni ma non sono divise per attività e non è intuitivo poter andare a scoprire le attività outdoor e ciclistiche. Una volta entrati nella pagina dedicata le immagini e i video sono di ottima fattura e colgono le bellezze della regione in maniera corretta. Sui social media abbiamo una frequenza più alta di post dedicati alle attività e offerte relative al cicloturismo. Si percepisce la volontà di rendere centrale il tema. Le immagini come per il sito sono di alta qualità. Gli eventi non sono in risalto, ma è un fatto che non ne esistano molti nella regione.
Ticino Turismo (Ticino Turismo, 2021) presenta un sito molto veloce ed intuitivo. Nelle outdoor experience è centrale il tema dell’offerta cicloturistica. Le attività, i percorsi, i servizi al cicloturista sono facilmente reperibili. Sui social le attività dedicate sono messe in evidenza con foto e video di qualità. Si percepisce la volontà di investire e rendere centrale l’offerta per
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il turista in bicicletta. Gli eventi dedicati hanno grande spazio nella sezione eventi, questo dovuto anche al fatto che molti eventi negli spazi coperti sono stati annullati o rimandati ed è stata data molta più importanza agli eventi all’aperto. Nell’allegato 2 si possono trovare le statistiche relative alle visite alla pagina web dedicata alle escursioni in bicicletta. Come confermato dal product manager Oliver Gianettoni, la maggior parte delle visite sul sito provengono dalla Svizzera e in seguito, ma con largo divario, dai paesi limitrofi (Italia e Germania) con dei picchi prima della stagione estiva. Si può affermare dunque che il cliente tipo per l’offerta cicloturistica in Ticino sia il turista confederato seguito poi da clienti provenienti dai paesi confinanti.
Il sito dell’azienda Trentino-Garda (Garda Trentino, 2021) è improntato sulle attività outdoor. Questo tipo di attività sono il core business dell’azienda turistica ed oltre la metà degli arrivi nella categoria outdoor è un cicloturista. La product manager Stefania Oradini ha confermato l’orientamento dell’identità della regione turistica verso questo tipo di offerta. Per veicolare questo tipo di offerta si utilizzano video e immagini di alta qualità che sono presenti sia sul sito che sui vari social media. La sezione degli eventi è molto importante sia nella promozione che nella copertura mediatica durante gli stessi. Nella regione si organizzano da 6 a 7 eventi a carattere internazionale dedicati alla bicicletta e tutti godono sia della promozione che della copertura mediatica tramite sito web e social network.
La regione turistica Arosa-Lenzerheide (Arosa Lenzerheide, 2021) rinvia tutta l’attività bike al sito Bike Kingdom (Bike Kingdom, 2021). Il sito è esclusivamente dedicato all’attività ciclistica nella regione. La bicicletta è la principale attrazione turistica delle stagioni primavera-estate-autunno. È stata creata anche un’applicazione per telefoni cellulari che offre sul palmo di una mano tutte le varie offerte dedicate. Le immagini e i video sono di alta qualità così come gli investimenti effettuati a favore della promozione (creazione di un brand Bike Kingdom, arruolamento di testimonial internazionali). Nella regione si organizzano 15 eventi dedicati di cui 1 a carattere internazionale. Ogni evento è messo in evidenza tramite il sito web, i social network e l’applicazione dedicata. In generale si può affermare che la regione turistica ha come primo obiettivo attrarre appassionati cicloturisti di tutte le età e categorie.
In questa analisi qualitativa i risultati sono chiari. Se analizziamo il settore cicloturismo si evidenzia come Arosa-Lenzerheide sia la regione che maggiormente ha puntato sull’attività legata al ciclismo, anche se, per conformazione territoriale, chi fa ciclismo nel Bike Kingdom lo fa quasi esclusivamente in mountain bike. Anche la regione Garda Trentino ha investito molto nel settore, come pure in tutte le altre attività outdoor e questo risulta chiaro da questa analisi. In Ticino abbiamo delle regioni virtuose, che veicolano la propria offerta turistica basandosi molto sull’offerta bike quali il Luganese e il Bellinzonese e Valli. Lugano si avvicina all’eccellenza registrata da Garda-Trentino. Locarno e Valli non basa la propria offerta solo sull’attività ciclismo anche se si evince che essa rappresenta comunque una delle attività outdoor più caldeggiate. Mendrisiotto Turismo ha un’offerta variegata e un sito di nuova concezione ma è ancora uno scalino sotto le altre regioni per quanto riguarda la promozione dell’offerta bike.
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Aggregazione dell’offerta
Per poter confrontare al meglio tutte le regioni turistiche in analisi si è proceduto poi ad una analisi quantitativa numerica in base ai dati forniti nelle interviste dai responsabili delle organizzazioni turistiche regionali e in base ai dati rilevati nelle statistiche e sui siti internet di riferimento delle varie regioni. Questi dati sono relativi alle varie offerte di prodotti e servizi dedicati al cicloturismo. Sono stati raccolti dati relativi a numero di percorsi strada e mountain bike, chilometri totali per strada e mountain bike. Il numero delle strutture definite come bike friendly, gli impianti di risalita e mezzi correlati dedicati al trasporto delle biciclette in quota, le strutture dedicate e ludiche dedicate, le postazioni bike sharing, i negozi che offrono servizio di noleggio biciclette e le colonnine di ricarica per biciclette elettriche. Inoltre, sono stati conteggiati gli eventi dedicati di portata internazionale e nazionale dedicati al ciclismo.
Per poter confrontare nel modo più equo i dati tra le varie regioni, che presentano una popolazione, dimensioni e situazioni territoriali differenti, si è proceduto a rapportare la maggioranza di questi dati con dei dati relativi alla regione stessa. Per quanto riguarda i chilometri di percorsi essi sono stati messi in proporzione rispetto alla popolazione per ottenere il dato di chilometri ogni 10’000 abitanti. Il numero delle strutture bike friendly è stato messo in relazione rispetto al numero totale delle strutture presenti nella regione. Le strutture dedicate e le postazioni di bike sharing sono state rapportate alla popolazione residente (anch’essa utilizzatrice di questo tipo di servizi) così da ottenere i dati ogni 10’000 abitanti. I servizi di noleggio biciclette e le colonnine di ricarica invece sono state messe in relazione con i chilometri di percorsi presenti nella regione così da ottenere il dato ogni 100 km di percorsi. Per quanto riguarda gli eventi si è considerato il valore numerico assoluto con la sola distinzione tra eventi nazionali e internazionali.
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Regione Mendrisiotto Lugano Bellinzona Valli Locarnese Valli TOT. TICINO
Superficie [Kmq totali] 101 308 1’283 1’120 2’812 Abitanti 50’000 147’000 86’000 70’000 353’000 Percorsi bici strada 1 10 9 3 23 Km bici strada 15 350 650 200 1’215 Km strada per ogni 10’000 abitanti 3.00 23.81 75.58 28.57 34.42 Percorsi MTB 2 18 23 5 48 Km MTB 30 415 380 100 925 Km MTB per ogni 10’000 abitanti 6.00 28.23 44.19 14.29 26.20 Bike Hotel e strutture bike friendly 12 17 21 16 66 Totale hotel presenti 22 89 45 125 281 Bike hotel /tot hotel: 55% 19% 47% 13% 23% Impianti di risalita per bici 2 4 6 2 14 Impianti risalita totali 2 5 15 9 31 Strutture dedicate bikepark, pumptrack 1 1 1 1 4 Strutture dedicate ogni 10’000 abitanti 0.20 0.07 0.12 0.14 0.11 Bike sharing postazioni 34 52 35 39 160 Bike sharing ogni 10’000 abitanti 6.80 3.54 4.07 5.57 4.53 Noleggi bici 3 10 17 8 38 Noleggi bici ogni 100 km di percorsi 6.67 1.31 1.65 2.67 1.78 Colonnine ricarica 1 16 28 8 53 Colonnine ricarica ogni 100 km di percorsi 2.22 2.09 2.72 2.67 2.48 Eventi dedicati internazionali 0 2 2 0 4 Eventi dedicati nazionali 1 4 5 2 12
Tabella 5 Analisi quantitativa OTR Ticino
I dati rapportati sono evidenziati in colore giallo, in modo da mettere in evidenza i dati utili per il confronto interregionale. Nella tabella sottostante vi sono la raccolta di dati delle regioni di riferimento. In rosso i valori di eccellenza.
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Per la raccolta e collezione dei dati si è proceduto nello stesso modo nelle altre due regioni di riferimento.
Regione Garda Trentino Arosa Lenzerheide
Kmq totali 572.35 250 Abitanti 48’000 9’000 Percorsi bici strada 33 11 Km bici strada 620 115 Km strada per ogni 10’000 abitanti 129.17 127.78 Percorsi MTB 76 25 Km MTB 2’000 900 Km MTB per ogni 10’000 abitanti 416.67 1’000 Bike Hotel e strutture bike friendly 37 18 Totale hotel presenti 152 116 Bike hotel /tot hotel: 24% 16% Impianti di risalita per bici 3 11 Impianti risalita totali 3 11 Strutture dedicate bikepark, pumptr. 4 6 Strutture dedicate ogni 10’000 abitanti 0.83 6.67 Bike sharing postazioni 38 0 Bike sharing ogni 10000 abitanti 7.92 0.00 Noleggi bici 40 13 Noleggi bici ogni 100 km di p. 1.53 1.28 Colonnine ricarica 26 12 Colonnine ricarica ogni 100 km 0.99 1.18 Eventi dedicati internazionali 3 1 Eventi dedicati nazionali 6 14
Tabella 6 Analisi quantitativa regioni di riferimento
Per comprendere meglio le differenze dei valori si è proceduto alla elaborazione di grafici per ogni punto a confronto fra le regioni turistiche:
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Il confronto fra i dati quantitativi ci permette di affermare che in Ticino si sta lavorando nella giusta direzione. Abbiamo dati confortanti soprattutto riguardo all’offerta di colonnine di ricarica e negozi che offrono biciclette a noleggio, anche nelle regioni dove si ha un minore numero di percorsi e attività dedicate. Questo a significare che vi è la volontà di crescere ed investire nel settore sia da parte dei vari enti turistici che da parte dei privati che vedono come un possibile sbocco importante il settore del cicloturismo. Il dato che fa riflettere è il grande numero di strutture di alloggio bike friendly nella regione Mendrisiotto che ad oggi è la regione con meno percorsi al suo attivo. Una possibile spiegazione potrebbe essere che molti ciclisti frequentano la zona del Generoso, la Valle di Muggio e Serpiano, seppure i percorsi non siano inseriti negli itinerari promossi. Inoltre, il Mendrisiotto è facilmente raggiungibile dal territorio italiano ed esistono percorsi transfrontalieri conosciuti ma non pubblicizzati dall’Organizzazione Turistica Regionale che rimane nella sua attività in territorio svizzero.
La differenza con l’eccellenza per quanto riguarda i percorsi su mountain bike è importante con la regione Arosa-Lenzerheide che si attesta a 1’000 km ogni 10’000 abitanti, segno che nella regione è altissima la densità di percorsi offerti al pubblico.
Figura 12 Grafico km di percorsi mountain bike ogni 10'000 abitanti
Per quanto concerne i percorsi su strada l’eccellenza appartiene alla regione Garda Trentino, e come confermato dal presidente Silvio Rigatti, in Trentino gli investimenti nelle piste ciclabili e percorsi sono partiti con dieci anni di anticipo rispetto alle altre regioni turistiche ed oggi l’offerta è importante in tutta la regione. In Ticino solo la regione di Bellinzona e valli ha un numero importante ogni 10’000 abitanti e se si pensa alla conformazione territoriale della regione si comprende che i percorsi su strada abbiano uno sviluppo superiore rispetto alle altre regioni ticinesi.
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Figura 13 Grafico km di percorsi su strada ogni 10'000 abitanti
Il dato positivo per il Ticino è sicuramente il numero delle strutture ad alloggio bike friendly. In Ticino abbiamo 66 strutture bike friendly, nelle quali sono annoverati gli hotel definiti bike hotel dai criteri di Hotellerie Suisse (vedi allegato) e le altre strutture definite bike friendly con criteri alleggeriti in modo da riuscire ad annoverare anche altri alloggi e capanne di montagna nella lista. Le regioni turistiche di riferimento hanno una percentuale vicina a quella del Ticino, ma si ricorda che Arosa-Lenzerheide è una rinomata stazione sciistica e molti alberghi sono esclusivamente dedicati a questo tipo di attività invernale. Nella regione Garda Trentino le attività dei turisti in arrivo spaziano tra diversi sport e non si concentrano solo sul ciclismo: per questo nella regione esistono una grande moltitudine di strutture come da buona tradizione di ospitalità della regione Trentino.
Figura 14 Grafico strutture alloggio "bike friendly" sul totale di strutture alberghiere
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Il dato delle strutture dedicate ogni 10’000 abitanti fa emergere come la migliore regione sia quella di Arosa-Lenzerheide che può vantare ben 6 strutture dedicate alla mountain bike. È anche corretto affermare però che l’offerta per la bici da strada nella regione di Arosa Lenzerheide è limitata. Si può affermare che il focus della regione sia concentrato sul turista in mountain bike.
Figura 15 Grafico strutture dedicate alla pratica del ciclismo ogni 10'000 abitanti
Il dato degli impianti di risalita è molto confortante se si prende il dato di tutto il cantone come una regione turistica. Anche in questo caso l’eccellenza va ancora ad Arosa-Lenzerheide che ha tutti i suoi impianti di risalita adatti al trasporto delle bici. Nella sotto-regione Trentino Alto Garda non esistono veri e propri impianti di risalita, ma la regione ha risolto istituendo un servizio navetta che trasporta i ciclisti verso i luoghi di partenza dei vari circuiti (il dato numerico è riferito a questo servizio).
Il servizio bike sharing è in costante ascesa in Ticino e in molte altre parti d’Europa. In Ticino ogni anno vengono installate nuove postazioni facenti parte delle varie reti cittadine o interregionali presenti sul suolo cantonale. Per questo non vi è una differenza molto marcata tra il bike sharing di Riva del Garda e i vari servizi presenti nell’offerta Ticinese.
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Figura 16 Grafico servizi bike sharing ogni 10'000 abitanti
Il dato relativo alle colonnine di ricarica per e-bike che si ricorda essere relativo alla lunghezza dei percorsi nella regione è positivo per il Ticino e per le sue quattro regioni turistiche. Infatti, si superano sempre ampiamente le 2 colonnine di ricarica ogni 100 km di percorso, dato che colloca il Ticino, e tutte le sue regioni turistiche, in evidenza rispetto alla concorrenza. In Ticino si è dunque creduto molto sulle biciclette elettriche e sul loro potenziale nell’occupazione turistica del cantone. Se si osservano i numeri assoluti, anch’essi sono molto buoni, soprattutto nella regione di Bellinzona e Valli, una delle prime ad avere investito nelle colonnine di ricarica nelle stazioni sciistiche invernali.
Figura 17 Grafico colonnine di ricarica ogni 100km di percorsi
L’investimento privato nella creazione di negozi che offrono il servizio di noleggio biciclette dimostra la rapida reazione del Ticino alla domanda dei cicloturisti in cerca di una bicicletta per un periodo di tempo limitato. Di seguito il grafico riguardante questo aspetto che è il più confortante per quanto riguarda il Ticino messo a confronto con le due regioni di eccellenza.
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Sorprende il dato della regione Mendrisiotto dove esistono molti negozi che offrono questo importante servizio al cicloturista rapportato all’offerta di percorsi nella regione. Segno che nel Mendrisiotto probabilmente esistono molti percorsi che non sono ancora segnalati ma che stimolano comunque l’utilizzo della bicicletta.
Figura 18 Grafico noleggi di biciclette ogni 100 km di percorsi
Sul fronte degli eventi dedicati il Ticino è bene posizionato con ben quattro eventi di portata internazionale relativi al ciclismo, di cui alcuni relativi al ciclismo su strada e alcuni relativi alla mountain bike e ad altre discipline del ciclismo. Nella regione di Arosa-Lenzerheide si organizzano molti eventi ma tutti destinati alle mountain bike. Buona anche la presenza sul territorio del Trentino-Garda di diversi eventi sia per mountain bike che su strada, molti dei quali di livello internazionale.
Act
In questa fase dell’analisi benchmark si procede a consigliare gli opportuni cambiamenti alle prassi aziendali analizzate e confrontate in precedenza e, in caso fosse fattibile, mettere in pratica i cambiamenti consigliati.
Per quanto riguarda lo stimolo della domanda si può affermare che, raggruppando i dati per tutto il cantone, l’offerta è veicolata correttamente. In generale si usano dei mezzi al passo con i tempi e che mettono in risalto l’offerta per il cicloturista. Nella regione di Locarno e valli si evidenziano alcune criticità: il sito andrebbe aggiornato e dovrebbero venire emessi più comunicati riguardanti l’attività cicloturistica che pure è presente e sostenuta direttamente dall’Organizzazione turistica regionale. Nella regione Mendrisiotto si stanno effettuando investimenti nella realizzazione di nuovi percorsi e l’offerta verrà veicolata nel momento in cui essa sarà disponibile per la potenziale clientela (Radio Televisione Svizzera, 2021).
Sul tema aggregazione dell’offerta si può affermare che in generale in Ticino è necessario aumentare l’offerta di percorsi sia su mountain bike che su strada. Il presidente di Provelo Ticino Marco Vitali ci ha confermato che questi nuovi percorsi potrebbero trovare utilizzatori
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fra i turisti, ma anche fra i residenti e i turisti provenienti dal Ticino stesso che disporrebbero di una più ampia scelta di tracciati, rendendo l’investimento fatto nella loro realizzazione più sostenibile dal punto di vista del numero di passaggi. Si assisterebbe dunque ad una diluizione della domanda su un periodo più grande dell’anno (destagionalizzazione) e i percorsi risulterebbero meno affollati.
Ticino Turismo e l’organizzazione turistica Bellinzonese e Valli sono stati promotori dello standard bike friendly per le strutture di alloggio includendo non solo gli alberghi ma anche altre strutture rendendo variegata l’offerta di pernottamento al cicloturista. Per quanto concerne gli impianti di risalita una delle prassi vincenti adottate nelle altre regioni turistiche è sicuramente prevedere la possibilità di trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici oppure istituire un servizio navetta che porti gli ospiti di alberghi bike hotel cittadini direttamente sui percorsi. Il responsabile dell’Hotel Delfino, uno dei primi hotel ad aver ottenuto la certificazione Bike Hotel da Hotellerie Suisse, Federico Haas ci ha confermato l’importanza del trasporto verso i punti di partenza dei percorsi. Oggi il turista vuole pernottare vicino alle altre offerte di leisure delle grandi città, ma vuole anche vivere lo sport della bicicletta in mezzo alla natura incontaminata.
In Ticino, rispetto alle altre regioni turistiche in analisi, il numero di strutture dedicate alle attività in bicicletta è ancora troppo basso. Per «strutture dedicate» si intendono quelle strutture adatte ad una pratica ludica della bicicletta ed aperte a tutte le fasce di età, anche ai più giovani. Si pensa soprattutto a bike park, a pump track, ciclodromi, dove le famiglie possono godere di un’attività adatta a tutti i membri del nucleo famigliare, lontano dal traffico. Per adeguarsi alle prassi in atto nelle altre regioni turistiche gli investimenti in questo ambito dovrebbero aumentare.
In Ticino i negozi e le strutture specializzate hanno compreso la forte crescita della domanda e si può affermare che i dati per quanto riguarda i negozi di noleggio biciclette e il numero di colonnine di ricarica è sufficiente a coprire il fabbisogno degli utilizzatori.
Gli eventi dedicati alla bicicletta in Ticino sono sufficienti e in linea con le altre regioni turistiche. Secondo il vicedirettore dell’organizzazione turistica Bellinzona e Valli Fabrizio Barudoni gli eventi aiutano in due modi: creano indotto economico e promuovono la regione sia in Svizzera che all’estero.
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5. Analisi e discussione dei dati
5.1. Analisi SWOT relativa alle interviste effettuate
Dovendo ottenere dati il più possibile confrontabili dalle varie interviste e dalla fase di raccolta dati, forzatamente vi sono alcuni aspetti che non hanno potuto essere inclusi nella precedente analisi benchmark. Si è deciso dunque di unificare i dati in un’analisi SWOT (strenght, weaknesses, opportunities, threats) del settore cicloturismo in Ticino, cioè un’analisi dei punti di forza e punti di debolezza (provenienti dall’interno del settore) e un’analisi delle opportunità e minacce (da fonti esterne al settore). Per poter compilare il modello di analisi SWOT si sono raggruppati i dati raccolti tramite le varie interviste ai responsabili e stakeholder del settore che non sono rientrati nelle due analisi (quantitativa e qualitativa) eseguite in precedenza e altri dati raccolti sui siti internet e comunicati delle regioni turistiche ticinesi.
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Cicloturismo in Ticino
Fattori Positivi Fattori Negativi
Punti di forza Punti di debolezza Fattori interni 1. Ticino é terra di ciclismo,
esiste la conoscenza e la passione della popolazione verso questa pratica fisica 2.Territorio variegato, montagne, laghi, città, cultura ed eventi, adatto alla pratica della bicicletta. 3. Clima favorevole all'attività del ciclismo. 4. Rete di ciclopiste e percorsi in aumento 5. percorsi ad uso condiviso
1. offerta cicloturistica ancora parzialmente incompleta, mancano strutture dedicate, corrette piste ciclabili sempre fuori dal traffico. 2. percorsi non totalmente riconosciuti, alcune regioni hanno pochi km. 3. strutture alberghiere datate e che necessitano di rinnovamento. 4. offerte correlate al ciclismo (massaggi, spa, cultura e arte) ancora insufficienti. 5. mezzi pubblici non ancora attrezzati per trasporto biciclette
Opportunità Minacce Fattori esterni 1. Turismo confederato
preferisce rimanere in Svizzera ma godere di un clima migliore. 2. Interesse crescente per una vacanza sostenibile e green. 3. Mercato vendita bici e e-bike in ascesa in tutta Europa, più utilizzatori e dunque turisti in bici 4. Disponibilità a pagare maggiore da parte dei turisti ciclisti
1. opposizioni ai nuovi percorsi da parte di altri utenti e attori. 2. convivenza pedoni e mtb potrebbe diventare problematica. 3. se i percorsi vengono riconosciuti aumentano i passaggi e sorgono reclami dei confinanti. 4. tendenza dei prezzi verso l'alto, difficile da sostenere per un turista non svizzero. 5. convivenza automobili ciclisti sulle strade
Tabella 7 Analisi SWOT settore cicloturismo Ticino
5.2. Discussione dell’analisi
Il Ticino ha potenzialità, come emerso nelle analisi qualitative e quantitative, e lo dimostra nei punti di forza descritti nella tabella: gli investimenti nel settore sono in aumento e l’offerta viene ampiamente pubblicizzata verso l’esterno con tutti i mezzi a disposizione. Il clima è sicuramente favorevole e i turisti svizzeri amano il Ticino e il suo territorio. Un tema importante è certamente quello dei percorsi condivisi, che permettono a molti biker di percorrere sentieri anche stretti, poco battuti e non segnalati. Il turista ciclista è attirato anche da questo tipo di percorsi che nel resto della Svizzera sta sparendo, in seguito ad una crescente regolamentazione e canalizzazione dei flussi.
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I punti di debolezza ricalcano quanto già analizzato in precedenza, vi sono regioni turistiche in Ticino dove l’offerta non è ancora disponibile. Mancano delle strutture dedicate (ad esempio bike park). Tranne qualche eccezione le strutture alberghiere iscritte nella lista e-bike necessitano un netto aumento degli investimenti per potersi aggiornare agli standard abitativi odierni che si trovano nelle altre regioni a confronto.
Ancora poco pubblicizzata è quella un’offerta relativa alle passeggiate in bicicletta con visita a musei d’arte o a musei di cultura. Le passeggiate che esistono sono organizzate in autonomia dalle guide ufficiali, che si basano sulla tecnologia per poter seguire i percorsi in modo corretto. L’unico esempio virtuoso lo propone la regione Mendrisiotto con la pedalata cicloturistica “Belvedere” che incrocia eno-gastronomia e visita a musei (La Belvedere, 2021).
Tra le opportunità abbiamo il fatto che le nostre città stanno cambiando tipologia di turisti, oggi i turisti che arrivano in città cercano il divertimento e l’attività in generale. Ad inizio anni 2000 la maggior parte dei clienti delle strutture alberghiere erano clienti provenienti dal mondo business (in prevalenza bancario) come ci è stato confermato da Federico Haas, direttore dell’Hotel Delfino di Lugano. L’organizzazione mondiale del turismo ha cominciato a promuovere su scala globale un turismo di origine sostenibile e il Ticino può offrire questo tipo di prodotto/servizio. Gli utilizzatori della bicicletta sono sicuramente in aumento in tutta Europa (confermato dalle statistiche di vendita Europee e Svizzere (Velosuisse, 2020) (European Cyclists' Federation, 2021)).
Rispetto alle altre regioni di riferimento analizzate in questa tesi, il Ticino risulta ancora avere l’offerta minore nel settore del cicloturismo. Questo fatto è parzialmente risolvibile con degli investimenti che dovrebbero essere indirizzati nella creazione di nuovi percorsi e stimolare la domanda rendendo accattivante la giornata in sella ad una bicicletta. La disponibilità a pagare del turista in bicicletta e notoriamente più alta rispetto alla media (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). A queste debolezze si aggiunge il fatto che le strutture alberghiere in generale necessitano un risanamento o rimodernamento.
Tra le minacce troviamo i conflitti con gli altri utilizzatori dei percorsi per mountain bike, cioè con gli escursionisti in prevalenza, ma anche con altri attori come gli agricoltori e, talvolta, le associazioni attive nella protezione della natura e del paesaggio e, durante la stagione venatoria, i cacciatori. L’istituzione dei nuovi percorsi è ancora laboriosa, vi sono diversi documenti da compilare, bisogna presentare una domanda di costruzione e certificare l’uso accresciuto del percorso. Ogni nuovo percorso può essere poi oggetto di ricorso e opposizione alla domanda di costruzione, questione che allunga ancora di più i tempi di allestimento e costruzione del nuovo sentiero. Un’altra minaccia è il costante rincaro dei prezzi svizzeri relativi ai pernottamenti, alla spesa per i pasti e a tutte le attività sul nostro territorio che potrebbero scoraggiare l’afflusso di molti turisti stranieri.
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6. Discussione dei risultati
6.1. Discussione sul tema turismo in bicicletta in Ticino
Dalle analisi precedenti sono emersi dei dati importanti che possono portare a formulare una risposta ragionata alla domanda di ricerca iniziale di questa tesi: in che misura la bicicletta contribuisce all’offerta turistica in Ticino?
Si può affermare che il Ticino sta investendo molto nell’allestimento e nella promozione di un’offerta completa e variegata destinata ai turisti in bicicletta. Il turismo a contenuto impatto ambientale, la ricerca del contatto con la natura e l’attività all’aria aperta stanno vivendo, non solo in Ticino, ma in tutta Europa, un momento di grande espansione. Le attività in bicicletta sono tra le più scelte poiché permettono una velocità adeguata e al contempo un contatto diretto con l’ambiente circostante.
In generale si può dire che tutte le attività outdoor sono di prima importanza per il turismo in Ticino, in ogni caso è emerso che la bicicletta gode di uno spazio importante tra le varie attività promosse dai vari enti turistici. La pagina web di Ticino Turismo dedicata alle due ruote (Ticino Turismo, 2021) è tra le più visitate nei mesi primaverili estivi ed autunnali. Contiene dei contenuti di qualità e la veicolazione dei vari pacchetti destinati ai cicloturisti è importante.
La volontà di aprire il mercato ed offrire maggiori possibilità di alloggio ad un ventaglio più ampio di cicloturisti appare chiara quando si osserva l’istituzione del label bike friendly, che permette a molte più strutture di essere presenti nei pacchetti turistici per ciclisti. I requisiti necessari sono minori rispetto a quelli di Hotellerie Suisse per i bike hotel, in modo da fare rientrare nell’offerta anche camping, capanne e altre strutture per alloggio. Ad oggi in Ticino i bike hotel riconosciuti sono 37, mentre le strutture bike friendly sono ben 66.
Ticino Turismo e i vari enti regionali sono molto attivi nella promozione dell’offerta cicloturistica, come confermato dalle analisi eseguite. Il punto focale sono però anche gli investimenti che non sempre vengono fatti con la rapidità necessaria per rispondere ad una domanda in crescita. L’attività ciclistica ha allargato la stagione estiva sconfinando nelle stagioni di primavera ed autunno. In Ticino, ed è un dato di fatto confermato dalle statistiche, si gode di un clima migliore rispetto al resto della Svizzera (Meteo Svizzera, 2021) soprattutto nei mesi primaverili e autunnali. Le presenze relative all’ambito (o segmento) del cicloturismo nella bella stagione si basano su dati qualitativi, cioè il riscontro degli albergatori, delle strutture di risalita e degli altri attori nel settore. Questi dati confermano una crescita ed un aumento degli arrivi nei mesi a partire da aprile fino a fine ottobre.
In tutta la Svizzera, e anche in Ticino, la maggior parte delle biciclette vendute appartiene al segmento mountain bike (vedi allegato 1). In Ticino a marzo 2020 si è costituito per tramite dell’associazione di diritto pubblico Ticino Sentieri il Centro di competenza MTB, diretto dal sig. Mauro Regusci che ha il mandato cantonale e delle quattro regioni turistiche di elaborare
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la strategia di creazione e mantenimento dei percorsi a livello tecnico. Esso segue linee guida con obiettivi chiari da raggiungere per proporre un prodotto di qualità. I principali compiti sono la supervisione dei sentieri, consulenza, ispettorato e avvallamento finale dei percorsi in vista della richiesta di sussidi cantonali. Grazie al Centro di competenza in futuro si potranno avere percorsi adatti ad ogni tipo di utente, allargando la fascia degli utilizzatori. Ad oggi il Ticino non presenta ancora molti percorsi che sono adatti alle famiglie e aumentare quest’offerta sarà uno degli obiettivi futuri. Secondo il responsabile del Centro di competenza MTB, la disciplina ha assunto sempre più connotati ludici e meno faticosi, questo grazie anche all’avvento delle biciclette elettriche e a tutte le nuove discipline “gravity” che si svolgono principalmente sulle discese ed hanno una durata dell’esercizio breve. Nella regione di Locarno si sta investendo molto sulla manutenzione dei percorsi grazie alla Trail Crew che si occupa del controllo e tutela dei percorsi segnalati, segno questo della volontà di aumentare la qualità dell’offerta al turista.
Per quanto riguarda i percorsi su strada il vicedirettore dell’ente di Bellinzona e valli Fabrizio Barudoni ha confermato il fatto che in Ticino è difficile poter trovare un percorso completo da nord a sud al di fuori delle strade cantonali, in molti punti la via ciclabile coincide con la strada cantonale e questo fatto allontana molti potenziali cicloturisti dal percorso su strada. Anche il gruppo di ciclisti su strada intervistato ha confermato questo fatto. Nella regione Mendrisiotto, ad esempio, l’unico percorso su strada segnalato è il percorso utilizzato dai mondiali di ciclismo del 2009, purtroppo interamente su strade cantonali e comunali, normalmente molto trafficate. Per il ciclismo su strada gli investimenti fanno capo direttamente al Dipartimento del territorio cantonale e questi vengono stanziati per la costruzione e ampliamento della rete ciclabile ticinese con l’obiettivo di rendere appetibile la bicicletta anche quale mezzo di trasporto di tutti i giorni e non solo per lo svago e il tempo libero.
La situazione sul fronte degli impianti di risalita, dei negozi che offrono noleggio e delle colonnine di ricarica e-bike è decisamente adeguata. Proprio in questo ambito vediamo come le aziende private e gli attori del settore stanno dando fiducia alla crescita nel cicloturismo operando investimenti di pari passo agli investimenti statali (le colonnine di ricarica). Molte stazioni sciistiche, Monte Tamaro in primis, seguita da Nara, Airolo e altre hanno investito fortemente nel settore creando un’offerta per la stagione estiva concentrata sulle biciclette con la possibilità di portare il mezzo meccanico in cima con l’impianto di risalita, offrire le varie tipologie di ricarica e tutti gli altri servizi adatti al ciclista in montagna.
La Federazione svizzera di ciclismo ha compreso l’importanza del turismo in bicicletta ed ha istituito dei corsi per formare le guide turistiche in bicicletta sia su strada che su mountain bike presentando il label Guide Swiss Cycling (Swiss Cycling, 2020). Ad oggi in Svizzera ci sono più di 450 guide formate. Purtroppo, ad oggi, i corsi per tali guide esistono esclusivamente in tedesco e francese e questo è un limite per le persone che si vogliono formare nella Svizzera Italiana. È inoltre difficile quantificare quante di esse sono attive in Ticino visto che molte guide provenienti da altri cantoni accompagnano gruppi anche sul territorio ticinese (Radio Televisione Svizzera, 2021). In questo ambito possiamo dire di non essere ancora allo stato di eccellenza, molte guide ticinesi preferiscono seguire i corsi in Italia e per questo non si riesce ad aver un numero esatto delle persone attive in questo servizio che è molto importante per poter offrire un valido supporto ai turisti.
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Alla luce dei dati analizzati è possibile affermare che il turismo in bicicletta ha un ruolo importante in Ticino. Ad oggi però disponiamo di dati quasi esclusivamente qualitativi come confermato dal product manager di Ticino turismo Oliver Gianettoni. Durante l’estate è stato fatto partire un sondaggio relativo alla clientela mountain bike, proprio con l’intento di raccogliere dei dati quantitativi in modo da definire anche numericamente il settore.
La regione Garda Trentino ha quantificato nel 60% degli arrivi totali le persone che praticano attività outdoor. Di queste la metà pratica attività in bicicletta. In Ticino questo dato non è ancora chiaramente disponibile anche se si può affermare che il dato segnato da Garda -Trentino sia un obiettivo realizzabile durante i prossimi anni, visti gli investimenti dei vari attori nel settore.
6.2. Analisi critica e possibili obiettivi futuri
Questa Tesi di bachelor si è proposta di misurare il contributo del cicloturismo nell’offerta turistica ticinese. È bene ricordare che il turismo in bicicletta è una delle varie offerte turistiche che il cantone Ticino e il suo territorio possono offrire. L’analisi si è svolta dunque prendendo quale punto focale solo l’offerta cicloturistica, per questo le valutazioni, le analisi e i risultati andrebbero relativizzati e contestualizzati all’intera offerta turistica ticinese. Anche la raccolta dati quantitativi ha riscontrato diverse difficoltà. Ad oggi non esistono ancora dei sondaggi sui clienti mirati al settore del cicloturismo. Il più delle volte il cicloturista non si presenta come tale, non per forza pernotta in una struttura bike friendly e anche se lo fa non si presenta come tale, per questo non disponiamo ad oggi di statistiche chiare sugli arrivi dei cicloturisti. Questo fatto è stato confermato dai responsabili degli enti turistici e anche dal direttore dell’hotel Delfino a Lugano.
Nell’analisi qualitativa sono stati presi in considerazione i dati esposti nel periodo giugno settembre 2021 sui vari mezzi di comunicazione dei vari enti turistici. Il periodo ristretto e non comprensivo di un anno intero ha limitato la possibilità di avere un quadro complessivo dello stimolo della domanda. I valori sono comunque attendibili per quanto riguarda un periodo di intensa frequentazione delle attività ciclistiche. Alcune regioni turistiche hanno rinviato le risposte alle risposte di Ticino Turismo e non si potuto avere un contatto locale che esponesse le prospettive e problematiche nel settore nella regione.
La raccolta di dati qualitativa non ha potuto poi avvalersi di dati, e relativa valutazione, sulla promozione del turismo in bicicletta in Ticino in eventi come fiere, promozioni in Svizzera e all’estero poiché la pandemia ha ridotto fortemente questo tipo di attività promozionale. Ticino Turismo era presente in rappresentanza di tutto il Cantone alla recente Cycle Week di Zurigo e l’offerta cicloturistica era veicolata in maniera adeguata.
La raccolta dati quantitativi si è concentrata esclusivamente sui dati che era possibile ottenere in tutte le regioni a confronto. Essi sono stati rapportati ad altri dati della regione in modo da poter eseguire il confronto. Questa scelta è stata arbitraria ed è solo una delle varie possibilità
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di rapporto dati. La scelta è ricaduta su questo sistema poiché le grandezze in gioco erano molto eterogenee in tutte le regioni sotto analisi. Si sono scelti dei dati rapportati agli abitanti e non ai turisti poiché il numero dei cicloturisti era difficile da quantificare, a fronte di valori assoluti di turisti in generale che nel 2020 hanno subito forti variazioni a causa della pandemia.
Il settore del cicloturismo in Ticino è in forte crescita. Lo hanno confermato tutti gli attori coinvolti intervistati. Si può affermare che il cicloturismo aiuta a veicolare tutta l’offerta turistica ticinese: Lugano Region (Lugano Region, 2021) tramite un video promozionale con testimonial in bicicletta promuove diverse offerte turistiche nella sua regione e sono in atto iniziative del genere in tutte le altre regioni turistiche ticinesi.
Le prospettive future sono interessanti e gli obiettivi futuri devono essere posti all’altezza di queste prospettive. Per questo è auspicabile una stratta collaborazione tra pubblico e privato per poter concretizzare ancora meglio l’offerta per i cicloturisti. In questo senso gli attori principali ad oggi stanno già effettuando investimenti importanti che, come ci ha confermato Marco Vitali presidente di Provelo Ticino, possono essere importanti non solo per il turista ma anche per l’utilizzatore residente. In questi investimenti è importante non solo il ruolo delle varie Organizzazioni turistiche ma anche del Dipartimento del territorio cantonale. Questi investimenti, sempre secondo Provelo, originerebbero anche benefici indiretti creando un ambiente più alla portata di ciclisti e stimolando così l’utilizzo delle due ruote per tutti gli scopi.
L’obiettivo futuro è quello di poter allargare l’offerta, sia di percorsi che di strutture adeguate alla pratica del cicloturismo. Da una parte se si analizza l’offerta di percorsi su strada si può affermare che il lavoro da fare sia ancora molto. Il territorio non permette molte alternative ma bisogna riuscire a completare i percorsi ciclabili al di fuori delle strade di grande traffico. Per i percorsi mountain bike l’offerta deve essere aumentata secondo il responsabile del Centro di competenza mountain bike Mauro Regusci così da diluire gli utilizzatori su più percorsi disponibili. In questo ambito però bisogna prestare attenzione al fatto che se un percorso viene segnalato automaticamente viene utilizzato di più e questo comporta un aumento di rischi di conflitto e reclami da parte dei confinanti. Il responsabile mountain bike di Ticino Cycling Ivano Rovelli ci ha confermato il fatto che in Ticino i sentieri sono tutti ad uso condiviso tra ciclisti ed escursionisti e dovrebbe potere rimanere così, visto che in diverse regioni della Svizzera si sta andando verso l’esclusivismo dei percorsi. Inoltre, lo stesso Rovelli afferma che un percorso per essere segnalato in Svizzera Mobile deve rispettare diversi criteri che ne consentono la percorribilità anche ad una velocità più alta aumentando i rischi di incidenti. Questi criteri creano dei costi di manutenzione più onerosi. Il Ticino è vincente poiché offre una serie di percorsi non segnalati che sono ad appannaggio di tutti, in primis della popolazione locale, ma gli stessi devono essere percorsi rispettando anche gli altri utilizzatori. Oliver Gianettoni di Ticino Turismo ci ha confermato che il tema del rispetto tra gli utilizzatori viene sempre inserito nelle comunicazioni ufficiale del settore. Inoltre, è iniziata la posa di cartelli di sensibilizzazione sul tema in molti sentieri ad alta percorrenza.
L’obiettivo futuro deve essere poter allargare l’offerta riuscendo a mantenere le peculiarità dei percorsi ticinesi. Si dovrà trovare il sistema giusto per informare i vari utilizzatori di percorsi e stimolare così il rispetto reciproco e l’educazione alla salvaguardia del territorio. Un altro obiettivo che potrebbe essere utile a questa causa potrebbe essere la destagionalizzazione
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dell’attività, cioè riuscire a proporre l’offerta cicloturistica ticinese su un periodo più lungo, da aprile a novembre così da appianare i picchi di utilizzo e rendere gli investimenti fatti più sostenibili nel tempo. Il clima in Ticino permette l’attività all’aperto da fine marzo a fine ottobre e anche in inverno a basse quote l’attività ciclistica è quasi sempre possibile.
Uno sviluppo possibile per il futuro sono le escursioni ciclistiche culturali, per poter proporre questo tipo di offerta serve personale formato che abbia le competenze giuste per poter raccontare le peculiarità dei luoghi visitati in bicicletta. La Federazione svizzera di ciclismo Swiss Cycling dovrebbe offrire corsi di guide anche in italiano così da permettere ad un numero superiore di persone provenienti dal Ticino di poter offrire questo servizio, che è già attivo in altri tipi di attività outdoor, come le escursioni a piedi.
Alcune stazioni sciistiche invernali hanno già intrapreso la via dell’offerta estiva basata sul ciclismo. Nonostante gli ultimi anni piuttosto favorevoli a livello di innevamento si ipotizza in futuro, complici i cambiamenti climatici, una riduzione del manto nevoso nelle stazioni sciistiche invernali in Ticino, specie quelle poste a quote inferiori ai 2'000 metri, con una crescita dei costi legati all’innevamento artificiale e una diminuzione dei ricavi dovute a stagioni sempre più corte (IFEC Ingegneria SA, 2016). La riconversione alla stagione estiva e in particolare all’’attività ciclistica, che sempre di più sta assumendo connotati ludici, potrebbe sostituire i mancati introiti da parte del turismo sugli sci.
In generale il cicloturismo nei prossimi anni potrebbe diventare la più importante delle attività outdoor del cantone Ticino. Per questo è vitale perseguire gli obiettivi e cercare di emulare le prassi delle regioni che sono considerate come virtuose nel settore.
7. Conclusioni
L’obiettivo di questa Tesi di misurare il contributo della bicicletta nell’offerta turistica ticinese è stato raggiunto confrontando le prassi e processi in atto nel settore in Ticino con altre regioni virtuose europee e svizzere. Per poter giungere ad un confronto valido si è dapprima analizzata la letteratura presente sul tema del cicloturismo, in particolare si è partiti dall’aumento delle vendite di biciclette in Svizzera ed Europa nel 2020 e in seguito si sono ricercati i fattori alla base dell’aumento generale di cicloturisti nel settore alpino. Nell’analisi inziale sono scaturiti dati molto interessanti per quanto riguarda il Ticino e la Svizzera in generale. Si è visto come l’avvento di nuovi modelli di biciclette, l’avvento delle nuove tecnologie sulle biciclette elettriche, e loro susseguente successo nelle vendite, abbia stimolato la domanda turistica per le attività ciclistiche in tutto il settore alpino. La pratica del ciclismo è diventata l’attività outdoor primaria nelle Alpi per la stagione estiva. A titolo di paragone si sono dunque individuate due regioni definite virtuose, sia dalla letteratura presente sia in base ai riscontri dei responsabili degli enti ticinesi. Queste due regioni sono il Garda-Trentino e Arosa-Lenzerheide. Si sono volutamente scelte una regione europea, ma nell’area alpina limitrofa e una regione in Svizzera.
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Per procedere al confronto si è descritta la metodologia dell’analisi benchmark e il metodo utilizzato PDCA (Plan, Do, Check, Act). Nella scelta degli indicatori da analizzare ci si è basati sulla Mission definita sul sito di Ticino Turismo. Si è analizzato dunque dapprima lo stimolo della domanda con dati prevalentemente qualitativi, ricercati nella letteratura presente, sui siti web di riferimento e con delle interviste ai responsabili delle organizzazioni turistiche. Gli stessi dati sono stati ricercati nelle regioni di riferimento. Si è proceduto poi al confronto diretto in forma tabellare. La seconda parte dell’analisi ha avuto come punto focale l’aggregazione dell’offerta e in questo caso è stato possibile reperire dati quantitativi numerici poi messi in rapporto per creare dei valori confrontabili tra le regioni che hanno dimensioni e numero di abitanti diversi.
In seguito, si è proceduto al commento dei dati ottenuti e si è potuto costatare come in Ticino l’offerta nel settore del cicloturismo sia adeguata con punti molto positivi e punti da migliorare. I punti positivi sono la mole degli investimenti in atto nel settore che sono importanti per i turisti e per i residenti, i quali sono gli utilizzatori principali dell’offerta cicloturistica durante il loro tempo libero. Buona è la veicolazione dell’offerta da parte di Ticino Turismo e da diverse organizzazioni turistiche regionali come pure la presenza di molti negozi che offrono bici a noleggio, la continua espansione dei servizi bike sharing e l’aumento costante dell’installazione di colonnine di ricarica per e-bike nei punti nevralgici della rete dei percorsi ticinesi. Inoltre, da parte degli enti turistici vi è la volontà di allargare l’offerta degli alloggi considerando anche strutture non alberghiere sotto il label bike friendly. Tra i punti da migliorare vi è la rete dei percorsi in alcune zone del Cantone sia per bici da strada che per mountain bike. Nel ciclismo su strada il problema principale è lo sviluppo parallelo dei percorsi rispetto alle strade cantonali, ciò che lascia sovente i ciclisti in balia del traffico automobilistico. Nel settore della mountain bike il processo di creazione dei percorsi incontra diversi ostacoli, quali opposizioni e ricorsi, e non riesce a stare al passo con la forte crescita della richiesta. Inoltre, sui percorsi di mountain bike è ancora alto il rischio di conflitto con altri utilizzatori e attori. Delle soluzioni sono in atto con la posa progressiva di cartelli che intendono sensibilizzare le persone al rispetto reciproco e al rispetto delle regole di condotta.
Per poter sintetizzare i dati raccolti nelle interviste si è proceduto ad un’analisi SWOT, punti di forza, debolezza, opportunità e minacce. Dall’analisi è scaturito il fatto che il Ticino ha grandi opportunità nel settore ma deve riuscire a trovare soluzioni adeguate alle problematiche che possono scaturire da un’eccessiva domanda a fronte di un’offerta che deve ancora concretizzarsi.
La regione di Arosa-Lenzerheide, regione a confronto nell’analisi, ha fatto del cicloturismo l’attività centrale per la stagione estiva creando un parco dedicato agli amanti della mountain bike. Il Ticino ha peculiarità territoriali e climatiche che lo mettono in concorrenza con le altre regioni ciclistiche svizzere poiché ha un’offerta che spazia anche in altri ambiti oltre il cicloturismo come il turismo eno-gastronomico o quello culturale. Uno degli obiettivi futuri, sulla scorta di esempi positivi già presenti, sarà quello di unire queste diverse proposte turistiche alla pratica del cicloturismo.
Il Ticino, per poter competere a livello europeo e svizzero, deve riuscire a superare le criticità che sono emerse durante questa analisi. In primis deve riuscire a poter rispondere in tempi
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brevi a una domanda che cresce rapidamente sia sul fronte della mountain bike che sul fronte dei percorsi su strada.
Per ottenere questo per la mountain bike bisogna fronteggiare le difficoltà nella creazione di nuovi percorsi che richiedono una stretta collaborazione fra lo stato e i vari stakeholder quali confinanti, associazioni ambientali, enti locali e utilizzatori. Dall’altra parte, bisogna riuscire a promuovere il rispetto reciproco fra tutti gli utilizzatori dei sentieri e del territorio di montagna.
Per quanto riguarda i percorsi su strada bisogna riuscire ad ampliare l’offerta di ciclabili separate dal traffico urbano che potranno essere utilizzate sia dai residenti, sia dai turisti e amanti della bicicletta nel tempo libero. In questo caso andrebbe coinvolto il Dipartimento del territorio cantonale che deve collaborare strettamente con tutti gli attori del settore per poter offrire una proposta valida di percorsi per biciclette da strada.
Più in generale, come confermato dal direttore dell’hotel Delfino Federico Haas, serve una stretta collaborazione tra pubblico e privato con l’obiettivo di snellire i tempi che servono per poter allestire un’offerta completa nel settore del cicloturismo. Settore che coinvolge diversi attori che devono sincronizzare le proprie azioni per ottenere la massima performance in termini di offerta turistica dedicata alla bicicletta.
Nell’eseguire questa analisi le maggiori difficoltà riscontrate sono state quelle di ottenere dei dati quantitativi sul numero di cicloturisti che arrivano in Ticino. Infatti, nell’analisi quantitativa, per poter definire con valori assoluti i dati ticinesi sono state usate grandezze note come quelle degli abitanti o dei chilometri di percorsi, poiché il dato dei cicloturisti non era disponibile. Sono in atto dei sondaggi, per ora esclusivamente nel settore mountain bike, per comprendere meglio lo stato attuale degli arrivi e dei bisogni delle persone che praticano questa disciplina. Si spera che presto potranno essere effettuati dei sondaggi anche nell’ambito del ciclismo su strada così da consolidare i dati e dare un quadro completo della situazione nel settore cicloturismo in Ticino. Per questo è stato difficile poter quantificare correttamente con un numero il contributo di questo settore all’intera offerta turistica ticinese. È stato possibile definire qualitativamente che ha un interessante contributo poiché tutti gli attori hanno confermato che nel settore ci sono degli aumenti importanti di arrivi di praticanti. Lo dimostrano il grande numero di negozi che noleggiano biciclette, il grande numero di colonnine di ricarica per e-bike e il crescente interesse per le strutture alberghiere a fregiarsi del label “bike friendly”.
Solo con la collaborazione di tutti: utilizzatori, organizzazioni turistiche regionali, Cantone, e privati attivi nel settore si potrà mantenere il Ticino e il suo territorio tra le patrie ciclistiche d’Europa come già lo fu all’epoca quando la bicicletta era il migliore mezzo di locomozione a disposizione della gente e promuoveva la libertà e la socialità delle persone.
Ticino è terra di ciclismo, a tutti i livelli, e la popolarità della bicicletta può dare una spinta ulteriore verso l’alto ad una regione, paesaggisticamente privilegiata, che sempre ha vissuto da vicino e con passione l’attività su due ruote.
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8. Allegati
Allegato 1 statistiche complete di vendita biciclette in Svizzera 2020 (Velosuisse, 2020)
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56
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Allegato 2 visite pagina web Ticino Turismo escursioni su due ruote
57
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Allegato 3 criteri per ricevere la certificazione Bike Hotel (Hotellerie Suisse, 2021)
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Allegato 4 domande per responsabili degli enti turistici
Domande per responsabili Ente Turistico Ticino sul tema turismo in bicicletta
1. Quale è il numero di bike hotel della vostra regione?
2. Quali requisiti deve avere un hotel per essere annoverato tra i bike hotel?
3. Come si situa l’evoluzione dei percorsi cicloturistici in nella su aregione turistica? Quanti CHF sono spesi all ‘anno per la loro creazione e quale è la previsione di spesa futura in questo senso?
4. In dettaglio, quali di questi fattori è maggiormente caldeggiato e meglio finanziato e quale
meno dalla sua OTR ? (informazioni e indicazioni-segnaletica sugli itinerari, qualità pavimentazione, cura aree esterne ai percorsi, sicurezza e prevenzione crimini lungo i percorsi, varietà di servizi commerciali e tecnici lungo i percorsi)
5. Quante persone nello svolgimento di queste mansioni si prevedono di impiegare in futuro?
Il numero attuale è sufficiente?
6. Indagine quantitativa: Numero di percorsi di mountain bike Numero di percorsi/piste ciclabili turistiche strada Numero strutture adibite a e-bike, ricarica Numero di strutture bici noleggio Strutture di risalita con la possibilità di caricare la bicicletta per superare il dislivello
7. Avete degli indicatori per valutare se le iniziative a favore del cicloturismo funzionano
oppure hanno bisogno di interventi di miglioramento?
8. Gli eventi legati alla bicicletta hanno un impatto sul turismo in generale? Questo impatto è chiaro alle autorità e agli operatori? Se si quali eventi possono essere nominati come catalizzatori per il turismo in bicicletta?
9. Le statistiche ufficiali di Svizzera Turismo mostrano una chiara preferenza per il turismo
della bicicletta, sia di stranieri sia di svizzeri, nelle località di montagna e una repentita crescita della mountain bike. Quali sono gli aspetti dove l’offerta si sta adeguando in Ticino in modo efficace e dove invece c’è ampio margine di miglioramento?
10. Quali sono gli esempi virtuosi di stazioni invernali che hanno operato o stanno operando
una transizione efficiente verso delle attività estive come il cicloturismo?
11. Nella sua regione turistica quali sono i trend sinora maggiormente riscontrati, cicloturismo su strada o su mtb? Quali sono le destinazioni principali?
12. Quali sono le prospettive future del settore in Ticino e/o regione di riferimento (OTR)? In
particolare, si sta puntando sul turismo di prossimità o si vuole ancora sperare di attrarre anche più turisti stranieri grazie alla bicicletta?
13. Come è gestita la convivenza dei turisti in montagna e/o in città con il turista in bicicletta e,
in particolare, sui sentieri di montagna mountain bike? Recente il caso di “declassamento” di un sentiero per mtb nel locarnese a causa di un eccesso di proteste degli escursionisti. Sono in previsioni scelte orientate maggiormente alla SENSIBILIZZAZIONE al RISPETTO RECIPROCO oppure pensate di puntare sulla SEPARAZIONE DEI FLUSSI ove possibile?
63
Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Indice delle figure
Figura 1. Trend di sviluppo della domanda turistica globale ............................................ 3
Figura 2. Previsioni di vendita di biciclette in Europa ........................................................ 6
Figura 3. Percorso del ciclista sul mercato (Marincek & Rérat, 2020) .............................. 6
Figura 4 Grafico evoluzione vendite di biciclette in Svizzera (Velosuisse, 2020) ............ 8
Figura 5 Quota (%) di pernottamenti di cicloturisti sul totale dei pernottamenti secondo le strutture di accoglienza (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). .............. 11
Figura 6 Segmentazione dei cicloturisti in Ticino (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). ...................................................................................................................... 11
Figura 7 Ripartizione media (%) dei pernottamenti durante l'anno (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). .............................................................................................. 12
Figura 8 Età dei cicloturisti (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). ............. 12
Figura 9 Spesa media giornaliera a persona, comprensiva di alloggio ed extra (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). ............................................................ 13
Figura 10. Mia esposizione grafica del modello PDCA (Watson,1995) ........................... 17
Figura 11. Il processo di benchmark (Bateman, 1989). .................................................... 18
Figura 12 Grafico km di percorsi mountain bike ogni 10'000 abitanti ............................ 35
Figura 13 Grafico km di percorsi su strada ogni 10'000 abitanti .................................... 36
Figura 14 Grafico strutture alloggio "bike friendly" sul totale di strutture alberghiere 36
Figura 15 Grafico strutture dedicate alla pratica del ciclismo ogni 10'000 abitanti ...... 37
Figura 16 Grafico servizi bike sharing ogni 10'000 abitanti ............................................. 38
Figura 17 Grafico colonnine di ricarica ogni 100km di percorsi ..................................... 38
Figura 18 Grafico noleggi di biciclette ogni 100 km di percorsi ...................................... 39
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Indice delle tabelle
Tabella 1 Evoluzione delle vendite di biciclette in Svizzera (Velosuisse, 2020) .............. 7
Tabella 2: servizi erogati ai cicloturisti (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019) ............................................................................................................................................... 13
Tabella 3: Analisi qualitativa comunicati ufficiali relativi alle attività in bicicletta ........ 26
Tabella 4 Analisi qualitativa comunicazioni delle attività bici sui siti e promozione eventi ............................................................................................................................................... 27
Tabella 5 Analisi quantitativa OTR Ticino ......................................................................... 33
Tabella 6 Analisi quantitativa regioni di riferimento ......................................................... 34
Tabella 7 Analisi SWOT settore cicloturismo Ticino ........................................................ 42