Amunì in viaggio per la Sicilia # 3

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Anno II - numero 3 Periodico quadrimestrale FEBBRAIO - MAGGIO 2012 Leggi Amunì online www.amunisicily.com COPIA GRATUITA Primavera in Sicilia Un’esplosione di profumi, colori e sapori Springtime in Sicily An explosion of perfumes, colours and tastes

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Anno II - Numero 3 febbraio/maggio 2012 - Things to do across the island - Sicily all year round

Transcript of Amunì in viaggio per la Sicilia # 3

Anno II - numero 3 Periodico quadrimestrale FEBBRAIO - MAGGIO 2012

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Primaverain SiciliaUn’esplosione di profumi, colori e sapori

Springtime in SicilyAn explosion of perfumes,colours and tastes

Anno II - numero 3Periodico quadrimestraleFEBBRAIO-MAGGIO 2012

Registrazione presso il Tribunale di Catanian. 10 del 14/04/2011

EditoreDaniela [email protected]

Redazione via Asiago n. 47 Catania 95127Tel +39 095.386977Tel +39 333.2665120 [email protected]@amunisicily.com

Direttore ResponsabileDott.ssa Samantha [email protected]

Testi Lorenza Allegra, Daniela DragoSamantha Viva

Traduzioni a cura diLesley Pickard Dixon

Progetto grafico e impaginazioneGiovanni Inserra, Silvia [email protected]@gmail.com

FotoSilvia [email protected]

Sabrina [email protected]

Ringraziamo i fotografiaderenti al progetto “Cerchiamo foto vere”

Altre fontiwww.fotolia.it

Foto copertina“Valle dei Templi e mandorli”

Foto quarta di copertina“Riserva Naturale dello Zingaro”

Promozione e DistribuzioneAmunì di Daniela [email protected] Asiago n.47 Catania 95127Tel +39 095.386977Tel +39 333.2665120Fax +39 095.7222736

Marketing e ComunicazioneDott.ssa Lorenza [email protected]

Stampa

© Amunì di Daniela DragoProprietà letteraria riservata.E’ vietata ogni riproduzione integrale o parziale di quanto è contenuto in questo numero senza espressa autorizzazione dell’editore. Pubblicità inferiore al 45%.

L’editore si dichiara disponibile a regolare gli eventuali diritti di pubblicazione per le immagini di cui non è stato possibile reperire la fonte.

Con il patrocinio della Regione Siciliana

Il clima in Sicilia è notoriamente mite pertanto difficilmente si registreranno inverni rigidi. Le temperature variano molto dalle zone interne a quelle costiere. Le città ubicate al centro dell’isola, nelle province di Enna e Caltanissetta, sono caratterizzate da temperature che in inverno, in caso di precipitazioni, potrebbero regalare persino la neve! Dunque se pensate di visitare l’interno dell’isola non dimenticate di attrezzarvi bene. Le città sulla costa, benché meno fredde, sono spesso molto umide, pertanto potreste avvertire freddo anche se non si raggiungono temperature basse. Febbraio in Sicilia è il mese solitamente più rigido dell’anno, marzo è “pazzo”, anche se il sole splende in cielo, portate con voi un ombrellino, potrebbe piovere all’improvviso. Colpa dell’inverno che fa a botte con la primavera alle porte. Aprile è un mese dal clima che potremmo definire magico. Soleggiato e mite in pianura, ancora freddo in quota. Infatti mentre alcuni saranno già distesi al sole per le prime tintarelle, altri equipaggiati con tute e sci potranno godersi ancora le ultime discese sulle piste dell’Etna! Quindi vacanze al mare o in montagna? La Sicilia mette tutti d’accordo. Maggio è un mese già estivo per tutti coloro che risiedono da Roma in su. Le temperature in Sicilia sono davvero piacevoli, i turisti vestono già a mezza manica, e le giornate di sole sono assicurate! Portate con voi scarpe e vestiti comodi, una giacca impermeabile, un cappellino e godetevi la Sicilia! Non dimenticate il costume da bagno… non si sa mai!

The climate in Sicily never had hard winters. Temperatures vary significantly from inland to coastal areas. The cities located in the centre of the island, in the provinces of Enna and Caltanissetta, are characterized by very cold temperatures in Winter, that in case of that can turn to snow! So if you plan to visit the interior of the island do not forget to plan ahead. The cities on the coast, although less cold, are often very wet, so you may feel cold even if temperatures are not that low. February is the coldest month in Sicily. March is unpredictable. Even if the sun shines bring an umbrella, it could rain suddenly. And this because Winter is still fighting against Spring who’s just around the corner. April is the month of a magical weather. Sunny and mild in the plains, but still cold at high altitude. In fact, some people will already be lying in the sun getting their first tan, whilst others equipped with suits will ski on the slopes of Mount Etna. So vacation on the beach or in the mountains? Sicily offers all - agreed? May is a summer month, all ready for those who live in Rome to come. The temperatures are very pleasant in Sicily, tourists wear short sleeves, and sunny warm days are guaranteed! Take with you comfortable clothes and shoes, bring a rain jacket and a hat; you are ready to enjoy Sicily. Do not forget your bathing suit … you never know!

Com’è il tempo in Sicilia da febbraio a maggio?What’s the weather like in Sicily from February untill May?

febbraiomarzoaprilemaggio

3 °C4 °C6 °C11 °C

7 °C8 °C12 °C18 °C

35 mm32 mm21 mm16 mm

Enna

febbraiomarzoaprilemaggio

5 °C7 °C8 °C12 °C

16 °C18 °C20 °C24 °C

53 mm46 mm35 mm19 mm

Siracusa

febbraiomarzoaprilemaggio

5 °C7 °C8 °C12 °C

16 °C18 °C20 °C24 °C

53 mm46 mm35 mm19 mm

Catania

febbraiomarzoaprilemaggio

9 °C10 °C12 °C15 °C

15 °C16 °C19 °C23 °C

94 mm78 mm58 mm24 mm

Palermo

febbraiomarzoaprilemaggio

9 °C9 °C11 °C15 °C

15 °C16 °C18 °C21 °C

36 mm29 mm24 mm17 mm

Agrigento

Fonte IL METEO. it

Trapani15 °C17 °C19 °C23 °C

febbraiomarzoaprilemaggio

8 °C9 °C10 °C13 °C

46 mm45 mm37 mm17 mm

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Eccomi puntuale al no-stro incontro per presen-tarvi, cari lettori, il terzo numero di Amunì, asso-lutamente rinnovato nel-la sua veste grafica, ma sempre ricco di curiosità ed eventi che si terranno in Sicilia da febbraio a maggio 2012. La nostra avventura in giro per l’i-sola continua con grande dedizione e ci piace ma-nifestarla con questa rac-colta delle feste, e delle sagre che animeranno le vie e le piazze siciliane nei prossimi mesi. Sono felice di lasciare che sia il nostro nuovo direttore, la dottoressa Viva, ad in-

trodurvi nella lettura di questo numero, con il suo editoriale che segue. Colgo l’occasione per ringraziarla di aver sposato con entusiasmo la nostra pubblicazione, e sono certa che in sinergia con tutto lo staff di Amunì, continueremo a crescere offrendo ai nostri lettori, affezionati e nuovi, una rivista dai contenuti interessanti e imperdibili! Solo due righe ancora, per dire grazie di cuore anche alla dottoressa Allegra, che con grande impegno e costanza, ha richiesto e ottenuto di presentare alla Regione Sicilia, presso l’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Amunì in viaggio per la Sicilia, ottenendo infine con-

sensi e apprezzamenti, dei quali andiamo fieri. Amunì! Andiamo tutti verso il quarto numero di Amunì.

Here I am, ready for the opportunity to introduce you, my dear read-ers, to the third issue of Amunì, completely updated with new graphics, and full of interesting facts and events that will take place in Sicily from February to May 2012. Our adventure continues around the island with great attention given to finding events, festivals, and feasts that will make the streets and squares of Sicily come alive in the coming months. I’m pleased to let our new director, Mrs Viva, introduce you to the con-tent of this exciting issue, through her editorial that follows. I wish to thank her for her enthusiasm about Amunì, and I am sure that working together with the staff of Amunì, we will continue to grow, offering our readers, old and new, interesting articles not to be miss! Just a few more words, to say a special thank you to Mrs. Allegra, who has secured an introduction to the “Region of Sicily”, from the Department of Tourism, Sport and Entertainment”, Amunì in viaggio per la Sicilia, is gaining a reputation to be proud of, obtaining compliments and appreciation for our work, which we can be proud of. Let’s go forward together to dis-cover the fourth issue of Amunì.

L’Editore / The PublisherDaniela Drago

Turista esigente o viaggiatore appassionato, spesso ci chiediamo a quale categoria, per gusti, desideri, curiosità o percorsi, apparteniamo. C’è chi si prepara accuratamente prima di partire, collezionando quante più informazioni possibili dai siti e dalle guide, e chi preferisce gustare le suggestioni di ogni luogo solo dopo averlo raggiunto, conquistato e fatto suo. Per non parlare dei viaggi, tanti sono i motivi che possono spingere ad una meta piuttosto che ad un’altra. L’importante è cominciare l’avventura, a quel punto tutto verrà naturale e scoprirete

da soli, turisti o viaggiatori che siate, come l’incanto della Sicilia è immutato per chiunque scelga di scoprirla. Con questo numero di Amunì, come direttore responsabile, abbiamo cercato di accontentare le esigenze di tutti. Proponendovi itinerari che possano raccontarvi la nostra Isola, anche in periodi poco affollati dalle grandi masse vacanziere, da febbraio a maggio, ma proprio per questo, più affascinanti e insoliti. Certo non manca una sbirciatina a feste religiose conosciutissime in tutto il mondo, come i festeggiamenti per Sant’Agata a Catania o i riti della Settimana Santa, capaci di creare suggestioni diverse in ogni provincia, senza dimenticare la famosa Infiorata di Noto. Ma le sagre più particolari e i riti più antichi non sono spesso noti nemmeno a chi in Sicilia è nato e continua ad abitarci. Cosa bisogna fare allora? Basta semplicemente mettersi comodi, procurarsi una copia di questo numero di Amunì e cominciare il viaggio. Del resto non conta dove deciderete di andare, non è così importante la meta; in Sicilia, come in nessun altro luogo, quello che conta è il percorso, e noi siamo qui per aiutarvi a cominciare il vostro.

Exigent or passionate traveler? We often wonder to what category, according to tastes, desires, curiosities or paths we belong. There are those who carefully plan their journey

before leaving, collecting as much information as possible from the websites and tourist guides, and those who choose to enjoy the charm of each place only after they have reached it, conquered and made it their own. There are so many reasons that can lead you to decide on a place to visit over another one. The important thing is to begin the adventure, then everything will be natural and you can find out for yourself about the enchantment of Sicily, whether you are tourists or travelers, no matter how you discover it! With this issue of Amunì, we hope to satisfy everyone’s needs, by suggesting routes that can tell you about our island, in seasons less congested by tourists. Over February and May, there are a large number of religious festivals famous throughout the world, such as the celebrations for St. Agatha in Catania or the rites of Holy Week, creating different experiences in each province, and let’s not forget the famous Flower Festival in Noto. The most special festivals and rituals are often the less well known (even to those who were born in Sicily) and continue to live there, so let Amuni take you into their secret world. What to do then? Just sit back, get a copy of Amunì and begin your journey. It does not matter where you decide to go, the destination is not so important, it’s the journey in Sicily that matters.

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Anno II - numero 3 Periodico quadrimestrale FEBBRAIO 2012 - MAGGIO 2012

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Primaverain SiciliaUn’esplosione di profumi, colori e sapori

Springtime in SicilyAn explosion of perfumescolours and tastes

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Il Direttore / The DirectorSamantha Viva

EditorialeEditorial

La Sicilia orientaleFolklore, shopping e tradizione 1 Catania tra movida e relax 2 Una visita al Duomo 3 La Villa Bellini 4 La Festa di Sant’Agata 5 Ursino, il castello che ha quasi mille anni 6 Il Museo dello Sbarco in Sicilia 7 Il Teatro Vincenzo Bellini

Il “Mare” dell’Etna 8 Il Barocco di Acireale 9 I carri allegorici 10 L’arte del Maestro Puparo11 La costa di Ulisse: Acicastello, Acitrezza e Capomulini

Mosaici, fiori e curiosità12 L’Orecchio di Dionisio e il Teatro Greco13 L’isola di Ortigia 14 Siracusa insolita15 L’acquario marino16 Noto, città patrimonio dell’umanità17 Un mosaico “commestibile”!

La Sicilia occidentaleSaline, mare e storia18 I “Misteri” di Trapani19 A San Vito Lo Capo con gli aquiloni20 Le Saline 21 Erice, tra panorami, cavalieri e arte

Greci, Fenici e Garibaldini22 La greca Segesta23 Salemi, prima capitale d’Italia24 Marsala e i Fenici25 Le cene di San Giuseppe26 Il rito Pashkët di Piana degli Albanesi

A Sud dell’isolaTempli, mandorli e archi di Pasqua27 Il Parco archeologico di Agrigento 28 In treno per la Valle dei Templi29 Sagra del Mandorlo in Fiore30 La Mandorlara31 Gli Archi di Pasqua di San Biagio Platani

Uno sguardo alla costa agrigentina32 Licata, antica strada del mare33 La Scala dei Turchi 34 A Sciacca, cure termali e spiagge incontaminate

Le mete barocche35 Scicli, una città incastonata fra tre valli

36 La cavalcata di San Giuseppe 37 Modica al sapore di cioccolato 38 La Madonna “Vasa Vasa” 39 Il “Cestobarocco”

Nel cuore della SiciliaI riti della Settimana Santa40 Enna, capoluogo di provincia più alto d’Italia 41 Gli incappucciati di Enna42 Caltanissetta e la Pasqua

Sagre, musei e archeologia 43 Centuripe, meta degli appassionati di archeologia 44 La Festa di Primavera a Centuripe45 Aidone ospita La Venere di Morgantina46 La Scala infiorata di Caltagirone47 La Sagra del formaggio e della ricotta di Vizzini

Troina in festa48 Troina: nido preferito dell’“aquila normanna”49 La Sagra della Vastedda50 La Festa dei Rami e la Ddarata 51 L’Uscita della Vara52 La Kubbaita

Speciale Amunì a Calatabiano53 Il maniero sulla valle del tempo 54 A Calata di San Filippo Siriaco55 “Nespolando” Etna e dintorni: suggestioni in quota56 Il vulcano, faro del Mediterraneo57 Sciare sulle pendici di un vulcano attivo 58 La città di pietra nera: Randazzo 59 La Fiaccolata di San Giuseppe60 Trecastagni e i Tre Santi61 I Crateri Silvestri

Vivi la Sicilia da febbraio a maggio

Legenda:

Distanza dalla località principale

Arrivare in trenoArrivare in auto

Funivia

Orari d’apertura Coordinate GPS

Arrivare in aereo

Arrivare in autobus

Eastern IslandFolklore, shopping and culture 1 Catania, between entertainment and relaxtation 2 A visit to the Dome 3 The Villa Bellini 4 Festival of St. Agatha 5 Ursino Castle - for almost 1000 years 6 The Museum of the Landing in Sicily 7 Vincenzo Bellini Theatre of Catania

The “Sea” of Mt. Etna 8 The baroque town of Acireale 9 The festival in the city10 The art of the Puppeteer11 The coast of Ulysses: Acicastello, Acitrezza e Capomulini

Mosaics, flowers and curiosities12 The Ear of Dionysius and the Greek Theatre13 The island of Ortigia14 Unusual Syracuse15 The aquarium16 Noto - a world heritage city17 An “edible” mosaic!

Western IslandSalt, sea and history18 The “Mysteries” in Trapani19 San Vito Lo Capo with kites20 The Salt21 Erice - panoramic views, knights and great art

Greeks, Phoenicians, and Garibaldini22 The Greek Segesta23 Salemi, first capital of Italy! 24 Marsala Phoenicians25 The dinners of St. Joseph26 The festival Pashkët in Piana degli Albanesi

Southern SicilyTemples, Almond trees and Eastern Arches27 The archaeological park of Agrigento28 By train to the Valley of the Temples29 Almond Blossom Festival30 The Mandorlara31 The Eastern Arches of San Biagio Platani

Let’s have a look at the coast32 Licata, sea highway33 Scala dei Turchi34 In Sciacca, spas and pristine beaches

Baroque destinations35 Scicli, a town nestled between three valleys

36 The St. Joseph horseride37 Modica chocolate flavored38 La Madonna Vasa Vasa39 The “Baroque Basket”

In the heart of SicilyThe Rites of the Holy Week40 Enna, the highest province of Italy41 The confraternities of Enna42 Easter in Caltanissetta

Festivals, museums and archeology43 Centuripe - destination for lovers of archeology44 The Spring Festival in Centuripe45 Aidone hosts The Venus of Morgantina46 Stairs of flowers in Caltagirone47 The Festival of cheese and ricotta in Vizzini48 Troina - the Norman eagle’s favorite nest

Troina celebrates!49 The Vastedda Festival50 The Festival of branches and the Ddarata51 The Exit of the Vara52 The Kubbaita

Focus on Calatabiano53 The Castle54 The descent of St. Philip55 Nespolando

Etna: suggestions at high altitude56 The Volcano, lighthouse of the Mediterranean57 Skiing on the slopes of an active volcano58 The city with the black stone: Randazzo59 The Torchlight Procession of St. Joseph60 Trecastagni and the three Saints61 The Silvestri Craters

Enjoy Sicily from February to May

Legend refers to:

Main distance

Arriving by trainArriving by car

Cable car

Opening time GPS coordinates

Arriving by plane

Arriving by bus

The map of Sicily allows you to identify quickly, the location of the ‘things to do’ detailed in this edition of Amunì, in viaggio per la Sicilia. It shows the geographical locations and activities corresponding to the numbers and colors helping you locate the articles. Let’s go then! The fun starts here: arrange your own personal tour of the island!

Questa cartina della Sicilia vi consente di individuare con immediatezza l’ubicazione delle “cose da fare” suggerite in questo numero di Amunì, in viaggio per la Sicilia. Visualizzate le aree geografiche e le attività ad esse correlate. I numeri vi rimandano all’articolo di riferimento che riguarda la località e l’attrattiva di quella zona della Sicilia. Amunì! Il tuo viaggio in Sicilia comincia da qui!

Castelvetrano

58

31

43

1654

Capomulini

AcitrezzaAcicastello

Acireale

Zafferana

Castiglionedi Sicilia

Belpasso

Pantalica

TindariMilazzo

Segesta

SalemiPianoBattaglia

PetraliaSottana

San BiagioPlatani

Erice

Mondello

Piana degliAlbanesi

Trapani

Cefalù

Isole Egadi

Isole EolieMar Tirreno

Mar Ionio

Mar Mediterraneo

Isole Pelagie

Pantelleria

Marsala

Sciacca

Mazaradel Vallo

Monreale

Castellammaredel golfo

San VitoLo Capo

Caccamo

Selinunte

Torre SalsaScala dei

TurchiEraclea Minoa

Finale di Pollina

Cesarò

S. Stefano di Camastra

Randazzo

Bronte

Piazza Armerina

Pergusa

Aidone

Mineo

Caltagirone

Vizzini

Agira

Centuripe

TroinaGiardini Naxos

S. Maria del Focallo

CalamoscheVendicari

Portopalo diCapopassero

Donnafugata Ragusa

EnnaMonte Etna

Calatabiano

Capo d’Orlando

Caltanissetta

Noto

Siracusa

Catania

Messina

Taormina

Modica

Scicli

Avola

Vittoria

Gela

IspicaPachino

Licata

Punta Secca

Palermo

Agrigento

9

A lively and dynamic city like Mount Etna, the volcano on which it stands, characterized by its changing coastline that alternates inaccessible lava rocks with soft beaches of golden sand. Catania offers in its historical center many hotels, restaurants, monuments, museums, wine bar and cafe-concert. An ideal destination for both who wants to do everything or nothing! Shopping and entertainment, or just relax and rest. Great food, Mediterranean and international, mild climate throughout the year, usually around 7 / 10 degrees celsius in January and February. Just 15 minutes drive from Vincenzo Bellini - Fontanarossa (only 10 km away), Catania is the perfect destination for a weekend under the volcano!

Una città frizzante e dinamica proprio come l’Etna, il vulcano che le fa da cornice insieme alle splendide coste del Mar Ionio, sul versante oppo-sto. Dai tratti cangianti come le sue coste che al-ternano impervie scogliere di pietra lavica a mor-bide spiagge di sabbia dorata. Catania offre nel suo centro storico: hotel, ristoranti, monumenti, musei, wine bar e caffè-concerto. Una meta ide-ale per chiunque desideri dedicarsi allo shopping e al divertimento, o solo al relax e al riposo, senza dimenticare l’offerta culturale, che va dai reperti greci e romani del teatro Odeon all’anfiteatro, alla cattedrale arabo-normanna, all’immancabile ba-rocco di chiese e palazzi. Ottima cucina, mediter-ranea ed internazionale, clima mite tutto l’anno, di solito intorno ai 7/10 gradi centigradi nei mesi di gennaio e febbraio. Dista appena 15 minuti in auto dall’Aeroporto Vincenzo Bellini - Fontana-rossa (ca.10 km). Catania è la destinazione per-fetta per un week-end sotto il vulcano!

Una tappa obbligatoria se vi recate a Catania dovete riservarla alla sua maestosa cattedrale, dedicata a Sant’Agata martire, patrona della città. Fu edificata, sulle rovine delle terme achilliane romane (ancora visibili), intorno all’anno 1078 su iniziativa del Conte Ruggero, sebbene l’attuale facciata, in stile barocco siciliano, risalga al 1711. Essa fu infatti progettata interamente per opera dell’architetto Gianbattista Vaccarini dopo che il terremoto del 1693 la rase al suolo. La cattedrale ospita la cappella dedicata a Sant’Agata, nella quale, all’interno della cammaredda sono custoditi il busto, lo scrigno e le reliquie della Santa. Anche il noto musicista compositore catanese Vincenzo Bellini riposa nella sua tomba all’interno del Duomo. Sono in pochi a sapere che la campana in cima alla torre è per dimensioni la terza in Italia, dopo quelle della Basilica di San Pietro e del Duomo di Milano. Domina il centro di piazza Duomo U Liotru, simbolo della città di Catania, realizzato anch’esso da Vaccarini nel 1737. È una statua in pietra lavica raffigurante un elefante sulla cui sommità si erge un obelisco egizio.

A must see if you go to Catania: the majestic Cathedral, dedicated to the martyr St. Agatha, patron saint of the city. It was built on the ruins of Roman baths Achilliane (still visible), around 1078 the initiative of Conte Ruggero, however, the building you see today, in the Sicilian baroque style, dates back to just 1711. It was in fact completely redesigned by the architect Giambattista Vaccarini after the earthquake of 1693 which completely raised it to the ground. The Cathedral houses a chapel dedicated to St. Agatha, where inside the cammaredda are kept a chest and relics of the saint. The well-known musician and composer, Vincenzo Bellini who was born in Catania is buried in the cathedral. Not many people know that the bell in the tower is the third largest in Italy, after that of St. Peter’s in Rome and the Dome of Milan. U Liotru dominates the centre of Piazza Duomo, built by Vaccarini in 1737. It’s a lava stone statue depicting an elephant on top of which stands an Egyptian obelisk and is the symbol of the city of Catania.

La Sicilia orientaleFolclore, shopping e tradizioneEastern IslandFolklore, shopping and Culture

Una visita al DuomoA visit to the Dome

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2

Catania tra movida e relaxCatania, between entertainment and relaxtation

1

Proprio accanto alla Cattedrale di Sant’Agata, all’interno dell’edificio storico che ospita il Museo Diocesano, fermatevi per un break al Museo Cafè. Gustate un ottimo cannolo alla ricotta oppure il mitico arancino siciliano prima di accedere alla sala dov’è custodito il famoso Fercolo di Sant’Agata, che nel mese di febbraio viene portato in giro per la città in occasione delle festività agatine. Una sala elegante e un cortile accogliente vi aspettano per ospitarvi a pranzo o per uno stuzzicante aperitivo. Location esclusiva da non perdere!

Right next to the Cathedral of St. Agatha, inside the historic building that houses the Diocesan Museum, stop for a break at the Museum Cafe. Relax with a ricotta cannoli, or the legendary Sicilian rice ball. Enter the room where the famous Fercolo of St. Agatha is carried around the city during the festivities of St Agatha during February. An elegant lounge and courtyard offers a warm welcome for lunch or snacks. This is an exclusive location not to be missed.

Museo CafèCaffetteria - PasticceriaLight Lunch - Cocktail BarBanquetingCatania, Via Etnea 12/APiazza DuomoTel. +39 346.8154525Facebook: Museo Cafè Catania

+37° 30’ 11.08”, +15° 5’ 14.26”

Specialità Catanese L’arancino siciliano

Di forma tonda, ovale o piramidale l’arancino è un must che troverete in tutti i bar e rosticcerie dell’isola. Ripieni di riso farcito, gli arancini più diffusi in Sicilia, sono quelli al ragù (con carne trita, piselli e carote), al burro (con mozzarella, prosciutto e besciamella), agli spinaci, al pistacchio, e alla norma (con melanzane, detto anche “alla catanese”). Dulcis in fundo, non poteva mancare l’arancino dolce farcito con cacao e zucchero preparato in occasione della festa di S. Lucia a Palermo (13 dicembre), dove la specialità è declinata al femminile, ovvero arancina.

Specialities of Catania The Sicilian rice ball

It may be round, oval or pyramid shape, the rice ball is a must that you find in all bars on the island. The most popular rice balls in Sicily are the ones with meat sauce, peas and carrots, creamy ones with mozzarella, ham and bechamel sauce, spinach based with pistachio, and local specialty Norma with aubergines, also known as the catanese - from Catania. Last but not least, you should not miss the sweet rice ball filled with chocolate and sugar, made in Palermo on the occasion of St. Lucia Festival (13th December)

Una città di pietra lavica nei palazzi e per le strade ma dove non mancano delle oasi di verde, anche questa è Catania. La Villa Comunale, il più bel giardino della città, conosciuta come Villa “Bellini”, risale al 1883. Recentemente restaurata, nasceva come proseguimento ideale del settecentesco giardino del principe Ignazio Paternò Castello di Biscari, e il nome del nucleo originario era il labirinto; di quel giardino nobiliare, ricco di viali che si intrecciavano, resta ormai poco, interrato sotto la collinetta sud e oggi interamente ricoperta da una volta a botte. Successivamente, il Comune riuscì ad acquistare i terreni adiacenti, appartenenti ai Padri Domenicani, al principe Paternò di Manganelli, oltre all’orto benedettino di San Salvatore, proprietà dei padri Cappuccini. I lavori, iniziati il 4 ottobre del 1877 si conclusero dopo circa cinque anni, alla fine del 1882, con la realizzazione di un denso boschetto, intersecato da una passeggiata tripla con sentieri per i pedoni ma anche un viale per le carrozze, un piazzale, sulla collinetta nord, con al centro un elegante chiosco in legno (ora restaurato) oltre ad altre strutture di collegamento con la parte più antica.

A city of lava stone buildings and the streets but where there even are oases of green, this is Catania. The public gardens, the most beautiful garden in the city, known as Villa “Bellini”, dates back to 1883. Recently restored, was born as the ideal continuation of the XVIII century garden of the Castle of the Prince Ignazio Paternò Biscari, and the name of the original nucleus was the labyrinth; of that noble garden, rich in avenues now remains very few, buried under the southern hill and now completely covered by a barrel vault. Later on, the City was able to buy adjoining land belonging to the Dominicans, those to the Prince Paternò Manganelli, in addition to the Benedictine garden of St. Salvatore, owned by the Cappuccini Fathers. Works began on October 4th, 1877, ended after about five years, at the end of 1882, with the creation of a dense grove, intersected by a walk triple paths for pedestrians but also an avenue for the coaches, apron, an hill on the north, with an elegant wooden kiosk (now restored) at its center, as well as other facilities connected with the oldest part.

La Villa BelliniThe Villa Bellini3

La festa di Sant’Agata è conosciuta in tutto il mondo. Nei giorni compresi tra il 3 e il 5 febbraio - ma i festeggiamenti si protraggo-no, solitamente, fino al mattino inoltrato del 6 - giunge a compimento un lungo percorso organizzativo e religioso, che cerca di unire in modo sobrio la valenza spirituale dell’e-vento con il barocco folkloristico tipico della terra di Sicilia. La prima forma di culto tri-butato alla Santa patrona, risale alla notte del 17 agosto 1126, quando due soldati, Giliberto e Goselmo, portarono a Catania le spoglie di Agata sottratte a Costantinopoli, un lungo scampanio a festa svegliò la città dormiente, facendo riversare in strada migliaia di perso-ne, alcune anche in vestaglia da notte, da qui, la credenza che il sacco bianco usato dai de-voti per accompagnare la Santa, rappresenti una vestaglia mentre è in realtà una veste de-vozionale, chiamata sacco dal greco sakkos,

ovvero veste liturgica. In oc-casione delle fe-stività agatine, il 3 febbraio, viene disputata la gara podistica per ag-giudicarsi il Tro-feo di Sant’A-gata. Dal 1951, i corridori di tutto

il mondo, si riuniscono tra le vie di Catania, in un per-corso lungo circa 11 km. Tra i momenti più significativi si ricordano: il giro della cit-tà in carrozza con il Sindaco il 3 mattina, i fuochi pirotecnici di Piazza Duomo chiamati “a sira o tri” (la sera del 3) e quelli del Bor-go (la notte del 5). Le diverse soste che la processione rispetta, durante i due giri della città, nei giorni del 4 e del 5 febbraio, sono caratterizzate da momenti altamente sceno-grafici. La corsa che i devoti fanno, trainando il fercolo attraverso un lungo cordone, per le strade più ripide, come la salita dei Cappuc-cini e quella di via Sangiuliano. I canti litur-gici delle monache benedettine, all’arrivo del fercolo in via Crociferi, (la notte del 5) con l’omaggio floreale delle religiose alla Patrona. Lo sventolio dei fazzoletti bianchi dei devo-ti che salutano la Santa. Il fragore delle voci tra la folla dei fedeli che ringraziano la San-ta per le grazie ricevute. Calore, religione e cuori pieni di speranza. “Cittadini, cittadini Viva Sant’Agata!”

The festival of St. Agatha is known throu-ghout the world. Between 3rd and 5th February the celebration is underway, usually until the early hours of the morning of 6th. The event is a religious activity that seeks to unite the spiritual meaning in a simple event in typical baroque style. On the night of August 17th in 1126, two soldiers, Giliberto and Goselmo,

brought to Catania the body of Agatha, stolen in Constantinople. Long ringing bells woke the sleeping city, making thousands of peo-ple pour into the street, some in night robes (hence, the adoption of the white bag used by devotees to accompany the Saint). During the festivities of St. Agatha on February 3rd, Catania hosts the race known as “St. Agatha Trophy”. Since 1951, runners from all over the world have met in the streets of the town to run the 11 km path. Highlights include: a tour of the city by the Mayor by carriage on the morning of 3rd, fireworks in Piazza Duomo and those of the Borgo (on the night of the 5th). The different stops made by the procession, during the two tours (4th & 5th ) are against a backdrop of splendid scenery. The race that the true dedicated runners com-plete is to run along the steepest streets, at the slope of the Cappuccini and the via San Giuliano. The chants of the Benedictine nuns, highlights the arrival of the fercolo in via Crociferi (on 5th night) with floral tributes to the religious Santuzza. The waving of white handkerchiefs of the devotees, and the roar of voices in the crowd who thank Agatha for the received graces make this a unique occasion. Heat, religion and hearts full of hope - so then, “Citizens, citizens, Viva Sant’Agata!”

Comune di Catania

Raffaele StancanelliSindaco di Catania

La Festa di Sant’AgataFestival of St. Agatha4

Sapore di mare, sapore di cucina mediterranea! Il sapore e il profumo del pesce freschissimo arriverà sulla vostra tavola nei ristoranti Al Gabbiano, e Al Gabbiano 2, in pieno centro a Catania, ubicati tra due vie principali della città: corso Sicilia e corso Italia. Ambiente raffinato, accoglienza ospitale e atmosfera da tipica trattoria siciliana. Così come sicilianissimi sono i profumi che arrivano dalla cucina: pasta con alici e finocchietti, frittura mista di seppioline e merluzzetti, o risotto gamberetti e zucchine. Il buffet degli antipasti è ricco di tante prelibatezze: melanzane alla parmigiana con basilico, caponatina di peperoni, anche le semplici verdure dell’orto, qui, hanno un sapore speciale, grazie alle ricette della tradizione culinaria della famiglia Pappalardo che da oltre 40 anni deliziano tantissimi palati.

Tastes of the sea and of Mediterranean cuisine! Fresh fish is brought to your table to choose from in the restaurants Al Gabbiano, and Al Gabbiano 2.The restaurants are located in the center of Catania, located between two main streets, corso Sicilia and corso Italia, elegant and welcoming, with typical Sicilian hospitality. Wonderful scents from the kitchen herald pasta with anchovies and fennel, mixed fried cuttlefish and cod or shrimp and zucchini! The hors d’oeuvre buffet leaves no room for hesitation: eggplant parmesan with basil, pepper caponata, even simple garden vegetables here have a special flavor, thanks to the culinary tradition and recipes of the of the Pappalardo family. For over 40 years, the restaurant has been delighting many palates and not only Sicilians!

Al Gabbiano, una trattoria tipica catanese!Al Gabbiano, a typical Sicilian restaurant!

Alle spalle dello storico quartiere della Pescheria, in piazza Federico II di Svevia, il protagonista indiscusso che domina la scena è il Castello Ursino, costruito nel 1239 per volontà dell’ imperatore Federico Hohenstaufen, detto anche lo Stupor Mundi. È un vero e proprio castello delle fiabe, con fossato e ponte. Ci fu un tempo in cui il lato sud era battuto dalle onde del mar Ionio. Oggi la costa è ben più distante a causa di colate laviche che hanno trasformato il territorio circostante. Una fortezza tanto inespugna-bile, quanto indistruttibile. Basti pensare che ha resistito egregiamente sia alla devastante eruzione del 1669 che al terribile terremoto del 1693. Visi-tate il Museo Civico che vanta oltre 8mila pezzi tra sculture di epoca greca e romana, una preziosa collezione numismatica, opere donate dai mona-ci Benedettini, ed altri reperti appartenuti al Principe Biscari. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9-13/ 15-19. La domenica e i festivi dalle 8.30 alle 13.30 (gli orari indicati sono soggetti a cambiamenti - consigliamo di verificare previa telefonata).

Beyond the famous fish district, in piazza Federico II of Sweden stands Ursino Castle, built in 1239 by the Emperor Frederick Hohen-staufen, the Stupor Mundi. It’s a real fairytale castle with moat and drawbridge. The south side used to be lapped by the waves of the Ionian Sea. Today, however, the coast is more distant because of lava flows that have transformed the surrounding area. The castle has stood up well to the ravages of time and to the devastating eruption of 1669 and earth-quake of 1693. Visit the Castle Museum, which displays over 8,000 pieces, including sculptures from Greek and Roman times, a valuable coin collection, works donated by the Benedictine monks, and other ar-tifacts that belonged to Prince Biscari. The museum is open daily from 9-13 / 15-19. Sundays and holidays, from 8.30 to 13.30. (timetables may change - please call to verify opening hours).

Ursino, il castello che ha quasi mille anniUrsino Castle - for almost 1000 years

Ristorante Al GabbianoPrenotazioni (Reservations)

Tel +39 095.537842Catania - via Giordano Bruno, 128

Chiuso la domenicaClosed on Sunday

+37° 30’ 36.51”, +15° 5’ 33.03”

Come arrivare a piedi: da corso Sicilia arriva in piazza della Repubblica e

svolta a sinistra in via monsignor Venti-miglia, a 300 metri via Giordano Bruno

How to get there on foot: from corso Sicilia, arrive in piazza della Repubblica, turn left to via Monsignor Ventimiglia,

walk 300 m to via Giordano Bruno

Ristorante Al Gabbiano 2Prenotazioni (Reservations)

Tel +39 095.533274Piazza Giovanni Verga, 4 (corso Italia,

nei pressi del Palazzo di Giustizia corso Italia, close to the Palace of Justice)

+37° 30’ 49.34”, +15° 5’ 32.41”

Museo Civico Castello UrsinoCatania, Piazza Federico II di Svevia

Per informazioni: Tel +39 095.345830+37° 29’ 58.88”, +15° 5’ 2.02”

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Visite guidate al teatro Martedi, giovedi, sabato alle ore 9,30 e alle ore 10,30. Negli altri giorni della settimana, su prenotazione.

Biglietto d’ingresso € 2,00Gratuito per ragazzi fino a 13 anni e per disabili

Ingresso dal Botteghino del TeatroPiazza Vincenzo Bellini

www.teatromassimobellini.itInfoline Tel +39 095.7306110

+37° 30’ 18.09”, +15° 5’ 25.43”

Guided tours are available on Tuesday, Thursday, Saturday at 9,30 a.m. and at h.10,30 a.m. Please call and book your visit in the other days.

Entrance fee € 2,00 Free tickets for children under 14 and for disabled

Box Office (Piazza Vincenzo Bellini)

www.teatromassimobellini.itInfoline Tel +39 095.7306110

+37° 30’ 18.09”, +15° 5’ 25.43”

L’Ente Fieristico Le Ciminiere, a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria di Catania, ospita Il Museo dello Sbarco in Sicilia, che racconta una pagina tanto drammatica, quanto risolutiva, della storia d’Italia. Fu proprio nell’anno 1943, infatti, che gli alleati sbarcarono in Sicilia, nel territorio tra Gela e Licata, durante la Seconda Guerra Mondiale, per liberare il nostro paese dall’occupazione tedesca. Nei 3000 metri quadrati occupati dal Museo, i momenti salienti dello sbarco sono ripercorsi attraverso le proiezioni di filmati storici, l’esposizione di cimeli bellici e la mostra di fotografie autentiche. I più piccoli a volte si chiedono se i personaggi storici che incontrano, in realtà statue di cera, siano persone in carne ed ossa! Gli appassionati di cinematografia resteranno colpiti dagli effetti speciali, sonori e di movimento che all’interno di un bunker simulano un bombardamento! Il Museo dello Sbarco, realizzato dalla Provincia Regionale di Catania, contribuisce a mantenere viva nella memoria la storia più recente che ha visto in prima linea, anche molti dei nostri nonni, italiani e non.

The Exhibition Centre “Le Ciminiere”, located few meters from the Railway Station of Catania, hosts The Museum of the Landing in Sicily, that tells us a dramatic page of the history of Italy. It was in 1943, in fact, that the Allied forces landed in Sicily, in the area between Gela and Licata, during the Second World War to liberate our country from German occupation. In the 3000 square meters occupied by the museum, the highlights of the landing are traced through historical videos shown, the exhibition of war rests and displays of authentic pictures. Younger children sometimes wonder whether the historical characters they meet, wax figures, are people for real! Film lovers will be impressed by the special effects of sound and motion that simulate a bombing in a bunker! The Museum of Landing, created by the Regional Province of Catania, helps to keep alive in mind the most recent history that saw in the front line, both some of our grandparents, Italian and non Italian.

Il Teatro “Vincenzo Bellini”, costruito su progetto dell’architetto milanese Carlo Sada, fu inaugurato nel 1890. Nei cent’anni della sua esistenza questo centro propulsore della vita musicale catanese ha visto passare sulle tavole del suo palcoscenico molti tra i maggiori musicisti del Novecento. Nella sua sala di milleduecento posti, dall’acustica perfetta, si svolgono ogni anno una stagione d’opera, con sette turni d’abbonamento, ed una stagione sinfonica e da camera, con due turni d’abbonamento. Molti concerti vengono replicati in altre località della Sicilia ed una intensa attività promozionale viene svolta da piccoli complessi strumentali e vocali formati da elementi dell’orchestra e del coro. Era il 31 maggio 1890 quando a Catania avvenne l’inaugurazione del Teatro Massimo “Vincenzo Bellini”. L’evento fu celebrato con la rappresentazione della Norma, il capolavoro del grande compositore catanese al quale era stato intitolato il Teatro. Fu una grande serata vissuta intensamente in una sala illuminata da tremolanti fiammelle di gas arancione a forma di farfalle, che contribuirono a rendere particolarmente suggestiva l’atmosfera.

In 1890 the doors of the Theatre “Vincenzo Bellini” opened for the first time. The theatre had been built to the Design of the Milanese architect Carlo Sada. In its one hundred years (it’s the heart of Catania’s musical life), the stage has been host to some of our century’s greatest musicians. The twelve hundred seats in the acoustically perfect hall fill to capacity every year; tickets are sold for performances of opera, symphonies and chamber music concerts. Many of the concerts are repeated in other towns in Sicily, and small groups of instrumentalists and vocalist from the orchestra and choir travel to promote these. The “Vincenzo Bellini” Theatre was opened in Catania on 31st May 1890. The event was celebrated by a performance of Norma, the masterpiece of the great Catania composer to whom the Theatre was dedicated. It was a marvellous evening, a fervent experience in an auditorium lighted by trembling butterfly-shaped orange gas flames, making it a fascinating atmosphere.

Il Museo dello Sbarco in Sicilia The Museum of the Landing in Sicily

Il Museo dello Sbarco“Le Ciminiere” viale Africa

Tel +39 095.4011929

Martedì / domenica dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso alle 12,30)

Martedì e giovedì anche dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso alle 17) Chiuso il lunedì.

Open from Tuesday to Sunday.

Closed on Mondays. From 9 to 14 ( last admission 12.30)

Tuesday and Thursday also from 15 to 18.(last admission at 17)

+37° 30’ 40.09”, +15° 6’ 8.36”

6

Il Teatro Vincenzo BelliniVincenzo Bellini Theatre of Catania7

Con il patrocinio della Provincia

Regionale di Catania

TEATRO BELLINI PROGRAMMA O ADATTAMENTO MANIFESTO

Stagione Liricae dei Balletti

201215, 17, 18, 19, 22, 24, 25 gennaio

Georges BizetCARMEN

Direttore WILL HUMBURGRegia VINCENZO PIRROTTA

Maestro del coro Tiziana CarliniMaestro coro voci bianche Elisa Poidomani

Interpreti principali Rinat Shaham, Tatiana Lisnic, Vsevolod Grivnov,

Homero Pérez-MirandaNuovo allestimento scenico

16, 17, 19, 21, 22, 23, 25 febbraioGiacomo PucciniTOSCA

Direttore GIULIANO CARELLARegia GIOVANNI ANFUSO

Maestro del coro Tiziana CarliniMaestro coro voci bianche Elisa Poidomani

Interpreti principali Norma Fantini, Rubens Pelizzari, Carmelo Corrado Caruso

Allestimento scenico del Teatro Massimo Bellini

20, 21, 22, 22, 23, 24, 25 marzoPiötr I. Ciaikovskij

Aleksandr Skrjabin, Franz LisztSINFONIE IN DANZA

Spettacolo di balletto in due partiCoreografie di Marinel Stefanescu

Maître de Ballet Liliana CosiDirettore STEFANO MICELI

Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi e Marinel Stefanescu

5, 6, 8, 10, 11, 12, 13 maggioWolfgang A. Mozart

LE NOZZE DI FIGARODirettore da definire

Regia LUCA VERDONEMaestro del coro Tiziana Carlini

Interpreti principali Stefania Bonfadelli, Ekaterina Sadovnikova, Nidia Palacios, Paul Armin Edelmann, Ugo Guagliardo

26, 27, 29, 30, 30, 31 maggio – 1 giugnoPiötr I. Ciaikovskij

IL LAGO DEI CIGNICoreografie di Pavel �Dumbala e Hana Vlácilová

da Lev Ivanov e Marius PetipaDirettore VÁCLAV ZAHRADNIK

Regia PAVEL �DUMBALA, HANA VLÁCILOVÁSolisti e Corpo di ballo

del Balletto dell’Opera di Stato di Praga

26, 27, 28, 30, 31 ottobre – 2, 3 novembreGioachino Rossini

L’ITALIANA IN ALGERIDirettore FRANCESCO ANGELICO

Regia MICHELE MIRABELLAMaestro del coro Tiziana Carlini

Interpreti principali Marianna Pizzolato, Michele Angelini, Simone Alaimo,

José FardilhaNuovo allestimento scenico

29, 30 novembre – 2, 4, 5, 7, 9 dicembreGiuseppe Verdi

LA TRAVIATADirettore ANTONINO FOGLIANI

Maestro del coro Tiziana CarliniInterpreti principali Mariella Devia, Giuseppe Varano, Alberto Gazale

CORO DI VOCI BIANCHE “GAUDEAMUS IGITUR” CONCENTUSORCHESTRA, CORO E TECNICI DELL’E.A.R. TEATRO MASSIMO BELLINI

Ministero per i Benie le Attività Culturali

Regione SicilianaAssessorato del turismo, dello sport

e dello spettacolo

Provincia Regionaledi Catania

Comunedi Catania

ABBONAMENTI

Da lunedi 7 novembre 2011 sino algiorno del primo spettacolo nel turnoprescelto (dal 15 al 25 gennaio 2012).

Il diritto di prelazione per gli abbonatialla Stagione Lirica 2011 si esercita dal 7 novembre al 7 dicembre 2011

infoline 095 715 09 21www.teatromassimobellini.it

manifesto:Layout 1 01/12/11 12.53 Page 1

Incastonata tra terra e mare, come un prezio-so gioiello, Acireale vanta tesori artistici, natu-rali e culturali. Circondata dalla famosa Timpa, tra lo scenario del maestoso Vulcano e la Ri-serva Naturale della Riviera dei Ciclopi, meta di immersioni subacquee, la città di Acireale deve la sua atmosfera barocca alla ricostruzio-ne avvenuta dopo il tragico terremoto del 1693. Il Barocco Siciliano trionfa nella Basilica di S. Sebastiano, nel complesso di piazza Duomo con il trilatero del Duomo, della Basilica dei SS. Pietro e Paolo con il caratteristico cam-panile a cuspide, e del Palazzo di Città; nella loggia del Monastero delle Benedettine e nei palazzi neoclassici di corso Umberto e corso Savoia. Passeggiando lungo il corso Umberto potrete gustare, tra le tante specialità, la famo-sa granita alle mandorle o al limone. Il litorale di Acireale è impreziosito da borghi marinari tra cui: Santa Tecla, Stazzo-Guardia, Pozzillo e Capomulini, tutti caratterizzati da spiagge

di pietra lavica. In queste frazioni troverete ristoranti specializzati in piatti di pe-sce della cucina siciliana. Se volete assaporare una tipicità di Acireale u pani cunzatu andate nella frazio-ne di Scillichenti. Acireale è legata profondamente alla festività di S. Sebastiano patrono della città festeg-giato ed onorato il 20 Gen-naio, ma Acireale è anche sinonimo di Carnevale, Opera dei Pupi e Terme. Queste ultime, sfruttano le

acque sulfuree che sgorgano ad una temperatu-ra di 22 gradi da una sorgente vulcanica nella contrada di S.Venera al Pozzo, e se volete gu-starvi la Timpa da una terrazza privilegiata, vi consigliamo una passeggiata nel piccolo borgo di Santa Caterina.

Nestled between land and sea, like a precious jewel, Acireale contains artistic, natural and cultural treasures. Situated on the famous Tim-pa di Acireale, between the majestic backdrop of Mount Etna and the nature reserve of the Riviera of the Cyclops, it is a great destination for scuba diving. The town of Acireale owes its baroque atmosphere to the reconstruction that took place after the tragic earthquake of 1693. The Sicilian baroque excels in the Basilica of St. Sebastian and in Piazza Duomo, in the characteristic bell-spire, known as Peter and Paul, in the Palace of the Council and again in the Benedictine Monastery. Strolling along the corso Umberto, enjoy the famous almond or lemon granita all year round! The seaside

town of Acireale offers the opportunity to visit typical villages by the sea such as Santa Tecla, Stazzo-Guardia, Capomulini and Pozzillo, all characterized by lava rock beaches. You will find many restaurants specializing in Sicilian fish cuisine. If you want to taste a specialty of Acireale try u pani cunzatu in the district of Scillichenti. Acireale is inextricable linked to the feast of St. Sebastian, patron saint of the city, celebrated and honored on 20th January. It is also synonymous with Carnival; Puppet Theatre and the Baths of Acireale! Take advan-tage of sulphurous waters that are at a pleasing 22 degrees from a volcanic source in S. Venera al Pozzo - bellissimo!

Il “Mare” dell’Etna The “Sea” of Mt. Etna

La tradizione vuole che il Carnevale chiuda i festeggiamenti il martedì, detto grasso, precedente al mercoledì delle ceneri, che segna l’inizio della Quaresima. Un tempo i banchetti delle feste erano stracolmi di dolci, in particolare fritti, dei quali ci si abbuffava prima del rigore della dieta di Quaresima. I dolci più caratteristici che trovate ancora oggi nelle pasticciere siciliane durante il Carnevale sono le chiacchiere: fritte e croccanti, spolverate di zucchero a velo. Buonissime!

According to tradition, Carnival ends on Tuesday, also known as grasso -fat- preceding ash Wednesday at the beginning of Lent. In the past, the banquets were known for rich dishes as well as their abundance of fried sweets. This may be seen as simply gorging before the traditionally low-fat diet of the Lenten period. The most popular sweets that nowadays appear in Sicilian pastry shop at Carnival festivities

are chiacchiere, which means chatter or gossip: fried and crispy powered-sugar-dusted stripes. Delicious!

I dolci di Carnevale: le chiacchierePastries of Carnival

Il Barocco di AcirealeThe baroque town of Acireale 8

+37° 37’ 6.90”, +15° 10’ 2.20”

15 km Catania

A18 Messina - Catania - Siracusa uscita Acireale A18 Messina - Catania - Siracusa exit Acireale

SS114 Orientale Sicula Take SS114 Orientale Sicula

AST Bus (bianco) percorre Catania - Acicastello - Acireale via SS114

Etna Trasporti (Catania-Acireale)

AST Bus (white) drives through Catania - Acicastello - Acireale via SS114

Etna Trasporti (Catania-Acireale)

Stazione AcirealeAcireale railway station

Conosciuto come “Il più bel carnevale di Si-cilia”, il Carnevale di Acireale, è uno dei più antichi dell’isola. A renderlo unico nel suo genere, è la presenza di numerosi ingredien-ti: l’allegria dei carri allegorici creati con la cartapesta e ornati di fiori e luci colorate; i movimenti scenografici e spettacolari dei per-sonaggi rappresentati sui carri; le esibizioni danzanti dei gruppi folclorici che precedono ogni carro. I carri sfilano in festa tra le vie di Acireale, mostrandosi in tutto il loro splendo-re ricreando una vera e propria danza grazie ai movimenti meccanici contenuti al loro in-

terno. Sarete catapultati letteralmente su un altro pianeta…il pianeta della burla! Munitevi di una maschera, di coriandoli e stelle filanti, poiché in agguato potrebbero esserci dei burloni intenti a fare scherzi. La sfilata dei carri, è anche l’occasione per votare il carro preferito. Esso riceverà un premio come “più bel carro di carnevale”. La manifestazione si chiude il Martedì Grasso, con la premiazione del Re Burlone e lo spettacolo pirotecnico che illumina il cielo di Acireale. E se ti sei perso la festa di carnevale del mese di febbraio, torna ad agosto! Il carnevale ritorna con la sfilata dei carri e l’allegria della festa.

Known as ‘the most beautiful Carnival in Si-cily’, the Carnival of Acireale, is one of the oldest on the island, and takes place every year in the town of Acireale, near Catania. What makes it unique is the presence of several ingredients: the joy of floats made of paper-maché or flowers and adorned with lights and bulbs; animation and spectacular scenery on the carnival floats, dancing and performances of folk groups in front of each float. The flo-ats parade through the streets in celebration of Acireale, shown in all her glory, recreating

a real dance thanks to the mechanical move-ments contained within them. You will be li-terally thrown into another world... the world of pranksters who may be intent on playing tricks and jokes! So wear masks; throw con-fetti and streamers. In short, it’s a mix of joy, music, dancing and madness where you will be enraptured by the performance because the protagonist is you! The parade is also an op-portunity to vote for your favorite float. It will receive an award for “most beautiful float of the carnival.” The event ends on Fat Tuesday, with the awarding of the King of Pranks and the fireworks illuminating the sky of Acirea-le. And if you miss the carnival in February ... come back in August to see the carnival of floats and the joy of the festival.

I carri allegoriciThe festival in the city

Visitate il Teatro Museo dei Pupi dell’Opera di Acireale, realizzato dal maestro puparo Turi Grasso e dalla sua famiglia. Il Teatro espone le migliori opere della Famiglia Grasso create nei 50 anni di attività, insieme a preziosi pupi e cimeli di fine Ottocento. L’Opera dei Pupi è diventata una rappresentazione teatrale che narra storie e gesta degli eroi e dei paladini della Chanson de Roland, all’Orlando Furioso, passando per il ciclo bretone. I personaggi sono rappresentati in scena dai cosiddetti Pupi, veri e propri capolavori artistici, confezionati artigianalmente dal Puparo. Recentemente l’UNESCO ha dichiarato il Teatro dell’Opera dei Pupi Capolavoro del patrimonio (Orale e Immateriale) dell’Umanità.

Visit the Puppet Theatre and Museum of Acireale. Created to demonstrate the skills of the puppeteer Turi Grasso and his family, which exhibits the best works of Turi created in its 50 years, with precious antiques and puppets starting from the late XIX century. The Puppet Theatre has become a theatrical performance that tells stories and deeds of the protagonists of such works as The Chansons de Roland, La Gerusalemme Liberata, The Orlando Furioso, to name just a few. The characters are represented on stage by the so-called Puppet, real works of art, hand made by craftsmen. Recently, UNESCO declared the Opera dei Pupi a Masterpiece of the Oral and Intangible Heritage of Humanity.

Teatro Museo Opera dei Pupi dell’Opera di Acireale Capomulini, Acireale via Nazionale per Catania, 195Tel +39 095.7648035

Aperto il mercoledì, sabato e domenica ore 9-12 e 18-21 Open on Wednesdays, Saturdays and Sundaysfrom 9 to 12 and from 18 to 21

www.operadeipupi.com

+37° 35’ 13.73”, +15° 9’ 58.93”

1 km Acitrezza

SS114 Orientale Sicula Take SS114 Orientale Sicula A18 Messina-Catania-Siracusa uscita Acireale A18 Messina-Catania-Siracusa exit Acireale

AST Bus (bianco) percorre Catania-Acicastello-Acireale via SS114 AST Bus (white) drives trough Catania-Acicastello-Acireale via SS114

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10 L’arte del Maestro PuparoThe art of the Puppeteer

La leggenda In questo territorio, tra Acitrezza e Acireale è ambientato il mito di Aci e Galatea. Un tempo qui visse Aci, un pastore

bellissimo innamorato di Galatea, splendida ninfa del mare, della quale però si era follemente invaghito anche il ciclope Polifemo. Quest’ultimo gelosissimo dei due amanti uccise Aci scagliandogli contro un grande masso. Per concessione degli dei, però, Aci fu trasformato in un fiume affinché Galatea nuotandoci dentro potesse riunirsi al suo adorato. Pare che il fiume Aci avesse la sua foce proprio a Capomulini, oggi un piccolo borgo marinaro, che sorge in corrispondenza dell’antica città greca di Xiphonia fondata intorno al VII sec. a.C.

The legend In this region, between Acitrezza and Acireale the myth of Aci and Galatea comes alive. In times gone by there lived

Aci, a handsome shepherd, who fell in love with Galatea, splendid nymph of the sea, who was madly infatuated with Polifemo, the Cyclop. This last one, jealous of the two lovers, murdered Aci throwing against him a large rock. In appeasement of the Gods, Aci was transformed into a river so that Galatea, swimming in it, could be with her beloved. It seems that the river Aci had its mouth just in Capomulini, nowdays a small fishing village that rises in correspondence of the ancient Greek city of Xiphonia founded around the VII century BC.

Per ammirare una preziosa collezione di minerali ed affascinanti reperti archeologici.

To admire an unusual collection of minerals and some fascinating archaeological remains.

Tel +39 095.274222

Aperto ore 9/13; ore 15/19. Tutti i giorni compresa la domenica. Esclusi altri festivi. Ingresso gratuito.

Opening hours: 9/13; 15/19Monday through Sunday. Closed on Holidays. Free entrance.

Acicastello: Museo Civico del Castello NormannoAcicastello: the Civic Museum in the Norman castle

Se un’ammaliante chef, Silvana Recupero, ed un moto-scrittore, Gio-vanni Vallone, decidono di parlare della loro terra mettendo nel pen-tolone splendide ville, archeologia, natura e tante ricette, un motivo ci sarà. MammaSicily: la Sicilia vera, quella circondata dall’acqua! Mam-maSicily: associazione gastro cultu-rale per la promozione della Sicilia come meta turistica a 360º. Offriamo: affitto ville-vacanza, scuola di cucina siciliana, escursioni guidate alle mete archeo-naturalistiche più interessanti della Sicilia.

If a fascinating, Silvana Recupero, and a motorcycle-writer, Giovanni Vallone, speak with passion of their land, by putting together beautiful vil-las, archeology, nature, and many rec-ipes, there must be a reason? Mam-maSicily: the true Sicily; the one surrounded by water! MammaSicily: culinary-cultural association for the promotion of Sicily as a tourist desti-nation seen from all angles. We offer: vacation villas to rent, a Sicilian cook-ing school, Guided Tours to the most interesting and archaeological natural destinations in Sicily.

Aci Bonaccorsi - Catania, via Roma, 1 - Tel. +39 095.7890548 Mobile +39 347.5913083www.mammasicily.com [email protected] +37° 36’ 9.69”, +15° 6’ 16.58”

Questo tratto di costa della Sicilia orientale è conosciuto sia come Riviera dei Ciclopi che come Riviera dei Limoni, grazie alla presenza dei Faraglioni e all’importante coltivazione di limoni che caratterizzano la zona. La linea del-la costa a un certo punto s’inarca raggiungendo un’altezza vertiginosa di 120 metri, prendendo il nome di Timpa, proprio sopra le borgate di Santa Maria La Scala e Santa Tecla, frazioni di Acireale. Partite al mattino da Catania est, a bordo di un bus AMT 534 oppure di un bus AST che vi condurranno lungo la SS114, co-steggiando il mare, sino ad Acireale passando per Acicastello, Acitrezza e Capomulini. Il percorso è lungo circa 15 km. La prima so-sta ad Acicastello, borgo marinaro che ospita nella piazza principale il Castello Normanno, antico maniero medievale, arroccato su uno sperone di roccia sul mare. Edificato dal re Tancredi nel 1189 sulle rovine romane della Rocca Saturnia, divenne persino una prigione durante il Regno dei Borboni. Poco a largo del castello, volgendo lo sguardo a Nord si ergo-no maestosi i tre Faraglioni e l’Isola Lachea, proprio di fronte ad Acitrezza, antico borgo di pescatori. Come narra Omero nella sua Odis-sea, Polifemo, il mostro con un solo occhio che dimorava sul vulcano Etna, scagliò gli enormi massi di pietra lavica contro Ulisse in fuga. Passeggiando per Trezza, visitate la chiesa del Patrono, San Giovanni Battista, che domina la piazza principale. Le scale attigue alla chie-sa vi conducono ad un arco in pietra lavica, ingresso della Casa del Nespolo dei Malavo-glia, sede del Museo di Acitrezza. Ad appena

un chilometro vi troverete nel borgo di Capo Mulini, che per la gente locale è per antono-masia il posto delle abbuffate di frutti di mare e di pesce che più fresco non si può! E pensare che a largo delle acque di Capo de Mulini si sono combattute le battaglie navali tra carta-ginesi e siracusani, e alcune delle guerre civili romane intorno al 42 a.C.! A pranzo o a cena fermatevi alla Trattoria Lo Scalo, in via Ga-ritta, dove i proprietari, vi portano in tavola i frutti della loro pesca quotidiana, molluschi e cozze, e i migliori crostacei pescati solo dove pochissimi come loro, muniti di speciale licen-za, possono andare in immersione. Il ristorante è tra i più eleganti e accoglienti del borgo. La terrazza sul mare si affaccia proprio sulla baia dei miti e delle leggende di questo bellissimo tratto di costa siciliana.

The coastline of eastern Sicily is known both as the Riviera of the Cyclops and as the Riviera of Lemons, given the huge Cyclops in the sea and the significance presence of citrus to this area. The coastline rises, in one point reaching dizzying heights of 120 meters, known as Timpa just above the villages of Santa Maria La Scala and Santa Tecla, in Acireale territory. Leave by bus number AMT 534 or AST bus from Catania East City. The 15 km route drives through a pleasant stretch of waterfront that runs through Acicastello, Acitrezza, Capomulini, up to Acireale. Make you first stop in Acicastello then, a seaside village built around a picturesque square, where an ancient medieval Norman castle is perched on a rock

overlooking the sea. Built by King Tancred in 1189 on the ruins of the Roman Rocca Saturnia, it became a prison during the reign of the Bourbons. Just beyond the castle, looking towards North, stand predominant both the legendary three Cyclops and Lachea Island, just in front of Acitrezza, ancient fishermen village. The Cyclops, huge stones of lava, were thrown by Polypheme, the monster with one eye only who lived in the Volcano Etna, towards Ulysses, as it is said in The Odyssey written by Omero. Walking towards the main square you can’t miss visiting Saint John’s the Baptist Church, patron of the village. Going up the close stairs, enter the lava rock arch entrance to get in the Casa del Nespolo Museum, Malavoglia’s house. 1 km further you will get to Capomulini. For the locals, is the essence of Capomulini eating there seafood and fish that can not be fresher! It is touching to think that off the waters of Capo de Mulini, naval battles between Carthage and Syracuse have been fought, and some of the Roman civil wars around the 42 BC. Time for lunch or dinner? The perfect place is Trattoria Lo Scalo, in Garitta street, Rosario and Salvo bring to your table the fruits of their daily fishing, shellfish and mussels, as well as the best lobsters caught only where very few, like them, holding a special license, can go underwater. The restaurant is one of the most elegant and welcoming of the village. The seafront terrace overlooks the bay where the myths and the legend take place in this wonderful Sicilian coast.

Amunì a mangiare!Let’s go eat!

Trattoria Lo Scalo Capomulini (Acireale) via Garitta,18Tel +39 095.877016 mobile +39 329.5618460 +39 347.6353136

+37° 34’ 35.19”, +15° 10’ 16.63”

Tutti i giorni a cena, tranne il martedì.Aperti anche a pranzo solo venerdì, sabato e domenica

Everyday for dinner, except on Tuesday. Even for lunch on Friday, Saturday and Sunday.

SS114 Orientale SiculaTake SS114 Orientale Sicula

Partenza Piazza Papa Giovanni XXIII (Stazione centrale bus e treni)

AST Bus (bianco) percorre SS114 Catania-Acicastello-Acireale

Partenza da Catania città, zona est Corso ItaliaAMT linea 534 fermata AMT - biglietto 1€

Departure from Piazza Papa Giovanni XXIII (Central trains and buses station)

AST bus (white) drives through SS114 Catania-Acicastello-Acireale

Departure from Catania city, Corso Italia, East sideAMT n. 534 - AMT bus stop - ticket costs 1€

La costa di Ulisse The coast of Ulysses Acicastello, Acitrezza e Capomulini

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Recatevi nell’antica città di Siracusa per visitare il magnifico Teatro Greco incredibil-mente pervenuto sino ai giorni nostri pur es-sendo stato edificato nel V secolo a.C., oltre 2.500 anni fa. Ancora oggi il teatro ospita le più importanti rappresentazioni dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Le tragedie di Eschilo, Euripide e Sofocle sono solo alcuni dei capolavori della storia antica che rivivono nel palcoscenico naturale del Teatro Greco di Siracusa. A breve distanza troverete il leggen-dario Orecchio di Dionisio: una grotta naturale scavata nella cava, alta 23 metri, la cui forma

appuntita ricorda per l’appunto un orecchio. Secondo la leggenda pare fosse una prigione ai tempi del tiranno Dionisio. La straordinaria acustica della grotta consente di sentire chia-ramente persino le parole sussurrate sotto voce in fondo alla grotta. E per tale ragione che si scoprivano i contenuti delle conversazioni dei prigionieri che ignoravano di poter essere ascoltati addirittura fuori dalla grotta stessa. Provate anche voi!

Visit the ancient city of Syracuse to see the incredibly beautiful Greek Theater, built in V

century BC, more than 2,500 years ago. Even today, the theater holds the most important events of the National Institute of Ancient Drama. The tragedies of Aeschylus, Euripides and Sophocles are just some of the masterpiec-es of ancient history that come alive in the nat-ural setting of the Greek Theatre of Syracuse. Within walking distance you will find the legendary Ear of Dionysus: a natural cave carved into the rock, 23m high, whose shape resembles a pointed ear! According to legend, it was once a prison at the time of the tyrant Dionysius. Thanks to the remarkable acous-tics of the cave, words whispered in one part can be clearly heard elsewhere! As a result, the prisoner’s conversations were discovered, because they were unaware that they could be heard - even outside the cave itself. Try it!

L’isola di OrtigiaThe island of Ortigia

È la parte più antica della città di Siracusa. Collegata alla terra ferma da tre ponti: ad Ovest s’insedia il porto grande, a Nord-Est il porto piccolo, a Sud, nella stretta penisola di appena 200 metri, sorge il Castello di Maniace, eretto da Federico II di Svevia tra il 1232 e il 1240. L’età storica della città ha inizio intorno al 734 a.C., data nella quale Archia, partito da Corinto sbarca a Ortigia e fonda la colonia di Siracusa. Oggi Ortigia è un centro dai mille colori, il mare e le imbarcazioni ormeggiate nella sua baia, le antiche botteghe artigianali che si alternano all’eleganti boutique moderne ubicate ai piani bassi di antichi palazzi nobiliari baroccheggianti. Piazze e monumenti dal sapore antico che fanno di Siracusa una città accogliente, calorosa, ma soprattutto marinara. Non rinunciate alle suggestive passeggiate per i ponti di Ortigia, che al tramonto si colorano di rosa, che solo questo storico isolotto può offrirvi.

An island, on which the oldest part of Syracuse stands, this is Ortigia! It is joined to the mainland by three bridges. In the west there is a large port, in the northeast a smaller port and in the south, on a narrow peninsula of just 200 meters, is Maniace Castle, built by Frederick II of Sweden. The City was formed around 734 BC, when Archia left from Corinth and arrived in Ortigia where he founded the colony of Syracuse. Today Ortigia is a vibrant contrast of colors and sounds: The sea with its boats moored in the bay, the ancient craft shops that are interspersed with sleek modern boutiques, located on the lower floors of old baroque palaces. Historic squares and monuments with excellent seafood, ensures that Syracuse provides you with a warm welcome. Don’t miss the fabulous walks on the bridges of Ortigia, which glow pink in the sunsets, unique to this historic island.

L’Orecchio di Dionisio e il Teatro GrecoThe Ear of Dionysius and the Greek theater

Mosaici, fiori e curiosità Mosaics, flowers and curiosities

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Sul lungomare, a Largo Aretusa, nel giardinetto pubblico detto la “Villetta della Marina”, trovate l’ingresso dell’Acquario marino di Siracusa. Grandi vasche d’acqua dolce e salata che ospitano pesci del mar Mediterraneo e pesci coloratissimi e stravaganti dei mari tropicali. Interessante e divertente per grandi e piccini. All’uscita del Museo una “ magica “ porta a vetri vi conduce proprio alla celebre Fonte Aretusa.

On the waterfront, at Largo Arethusa, in the public garden called the “Villetta della Marina”, you can enter the Aquarium of Syracuse. Large pools of fresh and salt water that hosts both fish of the Mediterranean Sea and colorful and extravagant tropical ones. Interesting and entertaining for all ages. On leaving the museum a “magic” glass door leads you right to the famous Fountain of Arethusa.

Entrate nel misterioso percorso sotterraneo che parte da Piazza Duomo e si articola in una fitta rete di cunicoli e gallerie molto suggestive. Intorno a voi cisterne, cave e pozzi dai quali per tanti secoli i siracusani hanno attinto l’acqua. L’ingresso si trova nel Giardino dell’Arcivescovado. Fu usato dalla popolazione come rifugio durante i bombardamenti degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale; lo dimostrano le tantissime panche che incontrate. Il percorso prevede l’uscita direttamente sulla riva del mare. Da qui proseguite per l’Acquario e la Fonte Aretusa.

Enter the mysterious underground path that leads from Piazza Duomo and consists of a dense network of tunnels and galleries. Tanks surround you, quarries and wells from which for many centuries the Syracusans have drawn water. The entrance is in the Garden of the Archbishop. It was used by the locals as a refuge during the bombing by the Allies in World War II, as the many benches show. The path has its exit directly on the seashore. From here can you can continue to the Aquarium and the Fountain of Arethusa.

Siracusa insolitaUnusual Syracuse

L’acquario marinoThe aquarium

60km Catania

A18 Messina-Catania-Siracusauscita Siracusa; SS114 Orientale SiculaMessina-Siracusa A18 Messina-Catania-Siracusaexit SiracusaTake SS114 Orientale Sicula Messina-Siracusa

AST Azienda Siciliana Trasporti AST Bus

Per informazioni dettagliate sui trasporti e gli orari dei bus da/per Siracusawww.comune.siracusa.it/TasportiAst/Trasporti.htm More info about transports and timetable to/from Syracuse www.comune.siracusa.it/TasportiAst/Trasporti.htm

Stazione Siracusa Siracusa railway station

Orari di Apertura Martedì / Domenica dalle 10 alle 13 (ultimo ingresso). Chiuso Lunedì Costo biglietto 4 euro intero; 2 euro ridotto (dai 18 ai 25 anni); gratuito fino ai 17 anni e oltre i 65 anni.

Opening hours Tuesday / Sunday from 10 till 13 (last admission). Closed on MondaysEntrance ticket: 4 euros full; 2 euros reduced (from 18 up to 25 years old); free up to 17 and over 65

Info Tel +39 0931.464420

Acquario Marino - Largo Aretusa Info Tel +39 333.1674461 tutti i giorni dalle 10 alle 18 Costo del biglietto 3 euro intero; 2 euro ridotto. Si visita in circa mezz’ora.

Aquarium - Largo AretusaInfo Tel +39 333.1674461 everyday from 10 to 18Entrance tickets 3 euros full; 2 euros reduced. Time required for visiting: about half and hour

Orari di Apertura Lunedì/Venerdì dalle 9.30 alle 13. Sabato e Domenica dalle 19 alle 22.30 Costo biglietto 4 euro intero; 2 euro ridotto (dai 18 ai 25 anni); gratuito fino ai 17 anni e oltre i 65 anni. Opening hours Monday/Friday from 9.30 till 13. Saturday and Sunday from 19 till 22.30 Entrance ticket: 4 euros full; 2 euros reduced (from 18 up to 25 years old); free up to 17 and over 65

Il Castello di ManiaceThe Castle of Maniace

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Forse meno nota dell’Infiorata, ma senz’altro altrettanto caratteristica, è l’Inverdurata di Pa-chino organizzata nel centro storico del paese, da via Roma a piazza Vittorio Emanuele. Una esposizione di mosaici vegetali realizzati con prodotti ortofrutticoli provenienti dalle terre circostanti. La manifestazione solitamente ha un tema dominante al quale si ispirano le cre-azioni fatte di ortaggi e verdure che hanno un

notevole impatto visivo e sce-nografico. Cogliete l’occa-sione per degustare i prodotti tipici locali che riempiono gli stand e le bancarelle allestiti per l’occasione. Il program-ma dell’Inverdurata si svolge solitamente durante il primo weekend di maggio, e preve-de anche spettacoli, concerti, mostre, ed altre attività d’in-trattenimento. Non perdetevi la premiazione del I classifi-cato con il riconoscimento di “ mosaico vegetale più bello”.

Perhaps less visited than the Infiorata Fe-stival, but doubtless no less interesting, is the Inverdurata Festival of Pachino showed in the center of the city, in via Roma and in piazza Vittorio Emanuele. This is an exhibition of mosaics made from vegetable fruit and vegeta-bles grown in the surrounding lands. The event usually has a main theme which inspires the vegetable creations delivering a real visual im-

pact. Do not miss the opportunity to taste the lo-cal products that fill the stands and stalls set up for the occasion. The program of the Inverdu-rata is usually held during the first weekend in May, and includes shows, concerts, exhibitions and other entertainment activities. Usually it ends with the award of the first prize for “the most beautiful vegetable mosaic!” No picking!

Città che ha ricevuto il patrocinio UNESCO dal 2005, definita da tanti “giardino di pietra d’Europa”, Noto Vi lascerà stupefatti per le sue bellezze. Ricostruita dopo il terremoto del 1693 in contrada Meti, Noto è una città che affascina il visitatore sia per i suoi palazzi nobiliari, come il Palazzo Nicolaci, sia per le sue chiese storiche, come la Chiesa Madre, recentemente restaurata. E poi ancora Palazzo Trigona dove si conserva una ghigliottina precedente alla sua invenzione avvenuta in Francia. Noto è bella in tutte le stagioni, e il suo clima, quasi sempre mite la elegge a meta preferita dai turisti alla ricerca dei tesori barocchi di Sicilia. Nel mese di maggio, Noto si orna di fiori in occasione dell’Infiorata, evento folcloristico che richiama migliaia di turisti da tutto il mondo. La terza domenica di maggio, la via Nicolaci si trasforma in una scenografia senza eguali in uno spettacolo coloratissimo, profumato e vivace. Un grande tappeto di creazioni floreali viene realizzato per l’occasione da artisti in grado di riprodurre soggetti mitologici, religiosi e di cultura popolare. Sfilate, danze, concerti e cortei in costume animano le giornate dell’Infiorata. Prenotate per tempo il vostro alloggio e non perdetevi questa manifestazione nota per la sua particolarità a livello mondiale.

A UNESCO World Heritage site since 2005, Noto is a most beautiful baroque city, defined as the “stone garden of Europe”, lovingly reconstructed after the earthquake of the 1693. It continues to fascinate visitors with its noble palaces like Nicolaci Palace, over 10,000 sq metres. Equally inspiring is the Chiesa Madre, recently restored and Trigona Palace where a restored guillotine is kept – this existed prior to its invention in France! Noto is beautiful all year long and thanks to its mild climate, tourists visit the Baroque treasures of Sicily making Noto one of their favourite destinations. In case you need more incentives to visit Noto, please bear in mind the Infiorata, a flower festival, which takes place each year. On the third Sunday in May, the via Nicolaci turns into a magnificent scene with a colorful and lively flower show. A large carpet of floral creations, made by artists, illustrating mythological, religious and popular culture.During this time the city comes alive to parades, dances, concerts in traditional costumes. Book your accommodation early and do not miss this very popular event.

Noto, città patrimonio dell’umanitàNoto - a world heritage city

Un mosaico “commestibile”! An “edible” mosaic!

Il Nero D’AvolaIl Nero D’Avola, è uno dei più importanti

vini siciliani D.O.C. dell’isola. Le uve con cui è realizzato, grazie alle peculiarità del terreno di Avola, gli conferiscono sapori e profumi unici di frutta, rovere e corposità che perdurano anche dopo diversi anni.

Nero D’AvolaNero D’Avola is one of the most important

Sicilian DOC wines of the Island. Its wines are dark in color, big in fruit flavors, well-suited for oak and able to age for quite a few years, although most are good drinking upon release too.

+36° 53’ 30.40”, +15° 4’ 11.62”Noto, via Nicolaci

30 Km Siracusa

A18 Messina-Catania-Siracusa uscita Cassibile; prosegui per Noto

A18 Messina-Catania-Siracusa exit Cassibile; follow direction to Noto

Autolinee AST e Interbus Take AST Bus or Interbus

Stazione di SiracusaSiracusa railway station

www.infioratadinoto.it

+36° 42’ 57.49”, +15° 5’ 36.51”Pachino, via Roma

Comune di Pachino Assessorato al Turismo e Spettacolo

info Tel +39 0931.592611

25 km Noto

da Noto prendi la SP19; da Siracusa prendi la A18 e la SP19 (50km)

From Noto drive SP19, from Syracuse drive A18, then SP19 (50km)

Interbus

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La Sicilia occidentaleSaline, mare e storiaWestern IslandSalt, sea and history

Da ben quattrocento anni, Trapani è pro-tagonista della più importante processione commemorativa della Passione di Cristo: i “Misteri”. La processione mette in scena 20 raffigurazioni artistiche che rappresentano la Passione e la Morte di Cristo; esse sono custodite nella Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, dalla quale ha inizio la processio-

ne religiosa. Dalle ore 14 del Venerdì Santo e per le ventiquattro ore successive, i Sacri Gruppi dei Misteri percorrono le vie della città tra luci, suoni, colori e grande raccogli-mento in preghiera. I Misteri sono realizzati da artisti trapanesi del XVII e XVIII sec. se-condo l’antica tecnica del carchèt. Mentre lo scheletro, il viso e le mani delle Sacre Rap-presentazioni sono ottenuti dalla lavorazione di legni pregiati, il corpo su cui appoggiano gli abiti è composto di sughero. È proprio negli abiti che si cela un segreto! Infatti, per ricreare movimento e dinamicità alla statua, la stoffa usata per realizzarli, è prima immer-sa in una miscela di colla e gesso e succes-sivamente poggiata e modellata sulle statue stesse. Completano la magnificenza delle sta-tue le decorazioni in argento, oro e corallo. La Confraternita di San Michele, i cui adepti sono riconoscibili dai cappucci bianchi e dal-la tunica rossa, fu la prima a dare vita alla Processione dei Misteri. Nel XV sec. la Con-fraternita, costruì i primi due gruppi di statue e successivamente incaricò le “Maestranze” per la realizzazione e la manutenzione delle altre. Partecipando alla processione, avrete l’opportunità di rivivere uno scorcio della nostra storia più mistica e alle volte rimasta ancora segreta: il Medioevo.

For the past four hundred years, Trapani has been the host of the most important proces-sion commemorating the Passion of Christ;

The Mysteries. The procession shows 20 arti-stic works representing the Passion and Death of Jesus Christ. They are kept in the Church of the Holy Souls in Purgatory, from where the religious procession begins. It starts from 2 pm of the Good Friday and lasts for the next 24 hours. The Sacred groups of the Mysteri-es go through the streets of the city, amongst lights, sounds, colours and great recollection in prayer. The Mysteries were made by artists from Trapani of the XVII and XVIII century, according to the ancient technique of carchèt. Whilst the skeleton, the face and the hands of the sacred representations are made from processing precious woods, the body, which supports clothes, is made of cork; the clothes hide that secret! Indeed, to recreate the mo-vement and fluidity of the statue, the fabric is first dipped in a mixture of glue and plaster and then, before setting, placed on the statues themselves. To complete the magnificence of the statues, add decorations in silver, gold and coral. The “Confraternita” of St. Micha-el, whose followers are recognizable by their white caps and red tunic, were the first to give life to the Procession of the Mysteries. In the fifteenth century, the Confraternita built the first two groups of statues and later commis-sioned the craftsman for the construction and maintenance of the others. By attending the procession, you will have the opportunity to relive a mystical glimpse of our history and at times, the still secret Middle Ages.

La lunga spiaggia bianchissima e il mare blu turchese della baia naturale che si estende da Capo San Vito a Punta Solanto, ospitano una delle più rinomate località balneari trapanesi. Il paesino si sviluppa verso la fine del Settecento intorno al Santuario dedicato a San Vito martire, che a prima vista ricorda piuttosto un’antica fortezza medievale dalla pianta quadrata. Se andate a San Vito, meritano senz’altro una visita il Torrazzo e il Tempietto di Santa Crescenza, nutrice di San Vito bambino. San Vito Lo Capo ospita anche un Museo del Mare, dove sono conservati alcuni importanti reperti archeologici recuperati dai fondali marini antistanti, molti dei quali si trovavano all’interno del relitto della nave arabo-normanna che giace sui fondali antistanti il Faro. Il mare splendido di questa cittadina, che include anche le frazioni di Macari e Castelluzzo, è stato inserito nella Guida Blu tra

le 300 spiagge più belle d’Italia. Proprio in queste spiagge, il 23 e il 24 maggio, si svolgerà il IV Festival degli Aquiloni. Gli appassionati di tutto il mondo, gareggiano all’insegna dell’aquilone più bello e più sofisticato. Potranno parteciparvi sia i principianti sia i cosidetti “maestri del vento”. Coloratissimi, acrobatici, di stoffa o di materiali tecnologici, la sfida avviene in aria a colpi di filo! Dall’11 al 22 maggio, a precedere la gara, ci sarà un tour in camper della Sicilia. In ogni tappa del tour gli appassionati degli aquiloni gareggeranno per mostrare i propri capolavori. Dunque, tutti col naso in su….ad ammirare lo spettacolo del vento! Visita il sito www.festivalaquiloni.info per saperne di più.

The long white beach, the blue of the turquoise sea nestling in the natural beauty of the bay – this is the area of Capo San Vito up to Punta Solanto which hosts this popular seaside town in the region of Trapani. The village expanded in the XVIII century in the area around the sanctuary dedicated to S. Vito martyr, which resembles a castle with its square shape. If you go to S. Vito, well worth a visit is Torrazzo and the Temple of Saint Crescentia, who was the nurse to San Vito as a child. San Vito Lo Capo also has a Maritime Museum, which houses some important archaeological relics recovered from the seabed. Many were found inside the wreck of the Arab-Norman lying on the seabed in front of the lighthouse. The sea

of this beautiful town, which also includes the villages of Macari and Castelluzzo, has been listed in the Italian Blue Guide as being one of 300 of the most beautiful beaches in Italy. Right on these beaches, on 23rd & 24th May, will be held the 4th Festival of Kites. The fans of kites from all around the world make a competition showing the most beautiful and the most sophisticated kites ever seen. Participants are both beginners and so called “masters of the wind.” Colorful, acrobatic, made of fabrics or materials technology, the challenge is in the air! From 11th to 22nd May, before the official competition starts, there will be a tour of Sicily by camper. In each stop of the tour, fans will compete by showing their kites in the air. So then, noses all up to see the performance in the wind! More info at www.festivalaquiloni.info

I “Misteri” di Trapani The “Mysteries” in Trapani

+38° 10’ 31.48”, +12° 44’ 2.11”

45 km Castellammare del Golfo45 km Trapani

A29 Palermo-Trapani uscita Castellammare del Golfo; SS187 per San Vito Lo Capo

A29 Palermo-Trapani exit Castellammare del Golfo; take SS187 to San Vito Lo Capo

Autoservizi Segesta da Trapani - Tel +39 0923.20066 Autoservizi Russo da Palermo - Tel +39 0924.31364

A San Vito Lo Capo con gli aquiloniSan Vito Lo Capo with kites

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Collocata nell’estremo occidente dell’isola, Trapani è la città dei due mari poiché si estende lungo una penisola che le conferisce la caratte-ristica forma a falce. Fu rotta dei Fenici e dei viaggi di Ulisse ed oggi è meta degli amanti delle regate in barca a vela, che gareggiano in una vera e propria formula uno del mare! Borgo marinaro e faro d’occidente, Trapani si svi-luppa attorno al suo porto, cuore pulsante della città. Ad accogliervi ci saranno i simboli più rappresentativi di Trapani: la Torre di Ligny, nata come fortezza, oggi sede del Museo della Preistoria, il Villino Nasi, ex Lazzaretto, ed il Castello della Colombaia. Cogliete l’occasione per visitare la chiesa del Purgatorio, edificata verso la fine del Seicento in cui sono conser-vati i sacri Gruppi dei Misteri di Trapani. Un altro fiore all’occhiello di Trapani è l’arte del corallo. I pescatori già dal XV secolo si avven-turavano fino alle coste africane alla ricerca del prezioso tesoro da vendere ai maestri corallai che realizzavano, attraverso una lunga e labo-riosa tecnica di lavorazione, sfarzosi gioielli e monili, oggi visionabili al Museo Pepoli. Ma il vero oro di Trapani è l’oro bianco delle Saline. A pochi chilometri dalla città si estende la Riserva Naturale Saline di Trapani e Paceco. All’orizzonte i caratteristici mulini e le colli-nette di sale vi daranno il benvenuto offren-dovi l’opportunità di visitare l’area partendo dal Mulino Maria Stella, situato sulla strada provinciale n. 21, dove è attivo un centro di accoglienza per i visitatori. In prossimità della Torre Nubia, è ospitato il Museo del Sale, in cui fanno bella mostra di sé gli attrezzi tradizionali dei maestri salinari. Se vi state chiedendo quale sia un piatto tipico della tradizionale culinaria

di Trapani, la risposta è il cous cous. La prepa-razione del cous cous è un vero e proprio rito, lento e laborioso da cui nasce uno dei piatti più gustosi dalle antiche origine arabe.

Located in the far west of the islands, Tra-pani is a city of two seas as it extends along a peninsula that gives it the characteristic sickle shape. It was the route of the Phoeni-cians and the voyages of Ulysses and today is the destination for lovers of sailing regattas, competing in a real formula one in the sea! Fishing village and lighthouse in the west, Trapani is developed around its port, the heart of the city. To welcome you there will be the most representative symbols of Trapani: The Tower of Ligny, founded as a fortress, now the Museum of Prehistory, the Villino Nasi, that was the Lazzaretto, the Castle of the Dove-cote. Take the opportunity to visit the church of the Purgatory, built in the late seventeenth century in which are stored the sacred statues of the Mysteries of Trapani, which animate the Good Friday procession. Another highlight of Trapani is the art of coral. The fishermen from the fifteenth century ventured up to the Afri-can coast in search of treasure to sell to corals hand crafters that produced, through a long and laborious processing technique, magnifi-cent jewels and jewelry, now on show at the Museum Pepoli. But the real gold of Trapani is the white gold of Saline. A few kilometers from the city lies the Saline Natural Reserve of Trapani and Paceco. The characteristic windmills on the horizon and mounds of salt will welcome you by offering you the oppor-tunity to visit the area starting from Mary Star

Mill, located on the main road No 21, where there is an active center for visitors. Near the Nubia Tower, houses the Salt Museum, where are proudly displayed the traditional tools of the master salt workers. If you’re wondering what a typical dish of the traditional cuisine of Trapani, the answer is the cous cous. The preparation of cous cous is a real ritual, a time-consuming that generates one of the most deli-cious dishes from ancient Arab origins

Le SalineThe Salt

+38° 1’ 50.85”, +12° 31’ 51.70”

119 km Palermo

A29 Mazara del Vallo-Trapani, uscita A29dir (diramazione Trapani)

A29 Mazara del Vallo-Trapani exit A29 dir (Trapani direction)

Autoservizi Segesta da Palermo per Trapani Tel +39 0923.20066

Autoservizi Lumia da Agrigento per Trapani Tel +39 0922.20414

AST Azienda Sicilia Trasporti Tel +39 0923.23222

Autoservizi Segesta from Palermo to Trapani Tel +39 0923.20066

Autoservizi Lumia from Agrigento to Trapani Tel +39 0922.20414

AST Bus Tel +39 0923.23222

Aeroporto “Vincenzo Florio” - Birgi Tel +39 0923.843433

Airport “ Vincenzo Florio” - Birgi Tel +39 0923.843433

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Trascorri una giornata che ti resterà impressa nella memoria per sempre, immergendoti con lo spirito in un antico borgo medievale, ricco di storia e leggende. Erice, in provincia di Trapa-ni, sorge a circa 750 metri sul livello del mare sull’omonimo monte, dal quale nelle giornate terse è possibile scorgere all’orizzonte persino l’Etna. Come sospesa tra le nuvole, Erice ac-coglie oltre 60 tra chiese e conventi, molti dei quali recentemente restaurati e pertanto fruibili. Passeggiando per le stradine medievali, respiran-do un’aria quasi incantata, vi potrebbe capitare di sentire i vostri stessi passi sul selciato, per-ché questa cittadina, benché rinomata a livello internazionale, resta fuori dai grandi flussi turi-stici, pertanto anche in alta stagione non è mai sovraffollata. Quasi come in una favola, aggiran-dovi per i tipici vicoletti dai balconi fioriti, tra vertiginose torri, immensi portali e grate di ferro battuto, non ci si stupirebbe se si pensasse per un attimo di imbattersi in un cavaliere in sella al proprio destriero. Molto gettonato dai turisti anche il Castello di Venere sorto intorno al XII sec. sulle rovine del più antico tempio dedicato dai greci alla dea Afrodite e dopo dai romani al

culto della Venera Ericina. Impossibile non ce-dere alla tentazione di assaggiare una delizia dol-ciaria della pasticceria ericina nata dalle ricette segrete dei conventi. In inverno ad Erice può fare davvero molto freddo, e potreste perfino trovarla avvolta dalla nebbia. Vi consigliamo pertanto di informarvi sulle condizioni meteo ed indossare un abbigliamento adeguato al clima. Vi consi-gliamo di salire a bordo della cabinovia, che da Trapani vi porterà in cima alla città di Erice in dieci minuti ... sarà uno spettacolo mozzafiato assicurato! www.funiviaerice.it

Spend a day that will remain in your mem-ory forever. Immerse your spirit in an ancient medieval village, rich in history and legends. Erice, in the province of Trapani is located about 750 meters above sea level over the Omonymous Hill, from which, on clear days, you can even see Mount Etna! Suspended as if in the clouds, Erice has more than 60 churches and monasteries, many of them recently resto-red and all open to visitors. Walking through the medieval streets, take in the enchantment of the area because this still remains off the

beaten track for tourists, despite being inter-nationally renowned. So even in high season it is never overcrowded. Like in a fairy tale, you can wander around the local streets, seeing flowers from the balconies, huge towers, por-tals and wrought iron grilles. No wonder you might expect to see a knight astride his tru-sty steed! Very popular among tourists is the Castle of Venus built around the XII century, on the ruins of the oldest temple, dedicated to Aphrodite by the Greeks and then to the ‘Cult of the Venera Ericina’ by the Romans. It is impossible to resist the temptation of delicious fresh baked pastries of Erice, made with secret recipes from the monasteries. Enjoy the pastri-es sitting on a seat in the shade of an old tree in the Garden of Balio, built in XIX century and located near the Castle of Venus, it is very remi-niscent of an English country garden. It maybe very cold in winter in Erice, you may even see it wounded in a foggy sky. So please ask for weather condition and wear properly. We suggest to get on board of the cable car from Trapani to reach Erice in ten minutes, enjoy-ing a breathtaking view! www.funiviaerice.it

Erice, tra panorami, cavalieri e arteErice - panoramic views, knights and great art

+38° 2’ 14.35”, +12° 35’ 2.52”

15km Trapani

A29 Palermo-Trapani; SS187 Erice SP3

A29 Palermo-Trapani; take SS187 to Erice

Lunedì chiuso; Martedì - Venerdì 7:50 - 20:00 Sabato 10:00 - 24:00; Domenica 10:00 - 20:00

N.B. L’impianto resta chiusodal 9 gennaio 2012 al 15 marzo 2012.Biglietto andata e ritorno €6,50 intero

€4 ridotto da 2 a 17 anni

Closed on Mondays; Tuesday/Fridayfrom 7:50 till 20; Saturday from 10 till

midnight; Sundays from 10 till 20.Closed from January 9th till March 15th, 2012.

Tickets return 6,50 full;€4 reduced from 2 up to 17 years hold.

Bus : AST bus Take AST bus

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A circa 40 km da Trapani, nella splendida Valle di Alcamo, nota per i suoi vini pregiati, sorge Segesta. Città non più abitata, ma fondata intorno al IV sec. a.C. dagli Elimi, profughi troiani secondo la storia. Il Tempio Greco in stile dorico si erge maestoso sulla cima di una collina fuori le mura della città, costituito da 6 colonne sul lato corto per 14 su quello lungo. Per la sua fattura e il suo stato di conservazione può considerarsi tra i templi più belli dell’antichità. Il panorama attorno al tempio, così come quello che si ammira dal teatro poco distante, è tra i più emozionanti della costa occidentale. Il teatro posto sulla collina opposta a quella del tempio è sito a un’altezza di 440 metri, parte di esso è stato scavato nella roccia e poteva ospitare fino a 3000 posti. Scriveva Guy de Maupassant, visitando il tempio di Segesta: “Sembr’essere

stato posto ai piedi della montagna da un uomo geniale che aveva avuto la rivelazione del punto unico in cui lo si doveva erigere”. Il Teatro Greco completa la bellezza della natura circostante e diventa ogni estate descrizione e testimonianza di vita passata riproponendo le più belle e appassionate tragedie che già avvincevano i popoli dell’antichità.

At about 40 km from Trapani, in the beautiful valley of Alcamo (known for its fine wines) is Segesta. Founded around the fourth century BC, by the Elimi - Trojan refugees according to history. The Greek Temple, in Doric style, rises majestically on the top of a hill outside the city walls, consisting of 6 columns on the short side and 14 on the long side. Thanks to its construction and its good condition it is

considered one of the most beautiful temples of antiquity. The landscape around the temple is amongst the most evocative on the West Coast. The theatre is located on the hillside opposite the temple and it is situated at a height of 440 meters, some of it was carved in stone and could accommodate up to 3000 seats. Guy de Maupassant wrote, “visiting the temple of Segesta, it seems to have been placed at the foot of the mountains by a brilliant man who had known the best place to have it built” . The Greek theatre compliments the beauty of the surrounding natural area. Every summer it becomes a testament of a past life, when the most beautiful and passionate plays are staged linking the present with the past.

La Greca SegestaThe Greek Segesta

Salemi, prima capitale d’ItaliaSalemi, first capital of Italy

+37° 55’ 15.73”, +12° 51’ 51.12”

40 km trapani

A29 dir Palermo-Trapaniuscita Segesta-CalatafimiSS113 Trapani-Palermo.

A29 dir Palermo-Trapaniexit Segesta-Calatafimi

Take SS113 Trapani-Palermo

Segesta autolinee,Tarantola bus.

Stazione Segesta Tempio.Segesta Tempio railway station.

La zona archeologica di Segesta è visitabile tutti i giorni

Dall’ultima domenica di marzo all’ultimo sabato di ottobre dalle 9 alle 19

(ultimo ingresso alle 18) Restante periodo invernale dalle 9 alle 16

(ultimo ingresso alle 15)Da novembre a febbraio dalle 9 alle 17

Ingresso 6 € intero; 3 € Ridotto dai 18 anni ai 25 anni

Gratuito per i minorenni e per gli over 65 Biglietteria Tel +39 0924.952356

The archaeological site of Segesta is open every day. From the last

Sunday of March till the last Saturday of October from 9 till 19

(last admission at18)In winter time, from 9 till 16

(last admission at 15) Entrance ticket 6€ full;

3€ reduced (18 years - 25 years) Free under 18 and over 65 years.

Box Office: Tel +39 0924.952356

Fu nel 1860 che l’Eroe dei due Mondi, Giuseppe Garibaldi, innalzando la bandiera tricolore sulla torre del Castello Normanno-Svevo, dichiarò Salemi, in provincia di Trapani, la prima capitale d’Italia! La città s’inerpica su di una collina, dalla cui sommità ci si perde nella vista della Valle del Belice, per poi degradare in stradine e vicoli stretti, che tratteggiano i contorni della città e dei suoi quartieri. Di derivazione islamica, il labirintico tessuto viario, fatto di viuzze strette e ripide scalinate, è un vero e proprio durub musulmano, di impronta magrebina, di cui ne è un esempio il quartiere Rabato. Il centro storico della città ospita il Castello di Salemi, attorno alla cui costruzione aleggia una fiaba: tre fratelli, nel contendersi il territorio di Salemi, decisero di dare luogo ad una gara. Il vincitore sarebbe stato chi per primo dei fratelli, avesse finito di costruire il proprio castello, segnalandolo agli

altri con un fuoco! Curiosi di sapere chi ha vinto? La sorella! Infatti, l’astuta sorella, prima ancora di aver finito il proprio castello, accese il fuoco, facendo così rinunciare i fratelli al completamento dei propri.

It was in 1860 that the Hero of Two Worlds, Giuseppe Garibaldi, raising the tricolor flag on the tower of the Norman-Swabian Castle, claimed Salemi in the province of Trapani, the first capital of Italy! The city climbs up on a hill, from whose summit there’s an endless view of the Valley of Belice; all around also many narrow streets and alleys, that outline the borderlines of the city and its neighborhoods. Of Islamic origins, the labyrinthine road system, made up of narrow streets and steep staircases, is a real durub Muslim North African footprint, of which Rabato neighborhood is an example. The historic city is home to the castle of Salemi,

the construction of which hovers around a fairy tale: three brothers, contending in the territory of Salemi, decided to give rise to a competition. The winner would be the first of the brothers who had finished building his castle, announcing it to others by making a fire! Guess who won? Their sister! Yes, the smarter sister lit her fire before she had finished her castle, thus making her brothers stop in advance their construction.

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Greci, Fenici e GaribaldiniGreeks, Phoenicians, and Garibaldini

Marsala sorge sulle rovine dell’antica città punica di Lilibeum. Definita anche Capitale mondiale dell’Archeologia Navale, poiché nel Museo del Baglio Anselmi sono custoditi i resti di una nave punica, usata durante la battaglia delle Isole Egadi. È l’unico esempio al mondo di imbarcazione da combattimento: risalente al 241 a.C., anno delle guerre puniche combattu-te davanti al mare di Lilybeo. Il museo è stato istituito ad hoc per ospitare questa nave ritrova-ta presso Punta Alga, sul litorale nord. Se pas-seggiate lungo la centralissima via Garibaldi, raggiungete la Porta Garibaldi, l’antica porta da cui il generale entrò in città, cambiando la storia d’Italia. Tra i luoghi d’interesse, non perdetevi la chiesa e il convento dei Carmelitani risalente al XIII secolo, e il suo campanile annoverato tra le meraviglie artistiche di Marsala. La cosiddet-ta “Grotta della Sibilla”, che la tradizione col-lega quale sepolcro alla Sibilla Sicula, si trova proprio sotto la chiesa di San Giovanni Battista costruita nel 1555 dai Gesuiti, in prossimità della costa. Marsala è anche la “ Città del Vino” sin 1987, grazie alla produzione del vino dolce marsalese doc che ha oltre 200 anni di storia! Alla fine del Settecento, infatti, l’inglese John

Woodhouse, assaggiando il vino “Perpetuum” prodotto dai contadini locali, caratterizzato da una naturale alta gradazione alcolica, lo ritenne di qualità eccellente.

Marsala is built on the ruins of the ancient Punic city of Lilibeum. It is also known as the Capital of World Naval Archaeology be-cause in the Baglio Anselmi Museum, there are the remains of a Punic ship, used during the battle of Egadi. It’s the one in the world of its type, which dates back to 241 BC. The museum was set up specifically to accommo-date this ship found near Punta Alga, on the north coast. If you walk along the central via Garibaldi and reach Porta Garibaldi, you will see the ancient port from which the General Garibaldi entered the city, and thus changed the history of Italy. Among the sights, do not miss the church and the convent of Carmelites dating back to the XIII century, with its bell tower counted among the artistic wonders of Marsala. The so-called ‘Cave of the Sibyl,’ that connects to the tomb or Sibilla Cumana just below the church of San Giovanni Battista which was built in 1555 by the Jesuits. Sin-

ce 1987, Marsala has been known as the ‘City of Wine’ but its production of sweet Marsala wine has been operating for over 200 years! The Englishman John Woodhouse first tasted wine known as ‘Perpetuum’ which was produ-ced by local farmers. It was characterized by naturally forming high alcohol content, which was considered of excellent quality.

Marsala e i FeniciMarsala Phoenicians

Il folklore di Salemi, si concentra nella de-vozione rivolta verso il pane, festeggiato in occasione del giorno di San Giuseppe il 19 marzo. In particolare, dal 18 al 25 marzo, come ogni anno, le vie del paese vengono decorate con luci, fiocchi e oggetti, tutti realizzati con il pane. Questo alimento nell’iconografia classi-ca siciliana, rappresenta la fatica dei lavoratori ed il corpo di Cristo. Per tale motivo, il pane è rispettato e onorato, e ancora oggi molti sici-liani, in segno di riverenza e di grazia, prima di cestinare un tozzo di pane, sono soliti baciarlo. Le Cene di San Giuseppe, ossia i tavoli imban-diti con tante prelibatezze, rappresentano un segno di devozione e sono visitabili all’inter-no delle abitazioni e delle chiese del paese. Le Cene sono realizzate dagli uomini che, in segno di devozione addobbano di tutto punto le tavo-le. Le decorazioni di pane destinate alla Sacra Famiglia sono: u cucciddatu a forma di stella per Gesù, a parma, la palma per la Madonna, e u vastuni, il bastone per San Giuseppe. Ve-nite dunque ad ammirare delle vere e proprie opere d’arte realizzate a mano con il pane dalle donne di Salemi! La festa si svolge anche il 13 giugno per la Festa di Sant’Antonio, l’11 no-vembre per la festa di Santa Elisabetta, ed il 3 febbraio per la festa di San Biagio.

The folklore of Salemi is concentrated in a deep devotion to bread, celebrated at St. Jo-seph’s Day March 19th. In particular, betwe-en18th & 25th March, as every year, the streets are decorated with lights, ribbons and objects, all made with bread. According to the classic Sicilian food iconography, bread represents the effort of workers and the body of Christ. For this reason, bread is respected and honored,

and even today many Sicilians, as a sign of reverence and grace, before throwing away a loaf of bread, will kiss it. The Dinners of St. Joseph, that the tables laden with so many de-licacies, are a sign of devotion and are visited in their homes and churches of the country. The Dinners are made by men who, as a sign of de-votion decorate the tables at all points. The de-corations of bread devoted to the Holy Family are: a star shaped so called “cucciddatu” to Jesus, to a palm shaped, a parma, to the Virgin Mary, and u vastuni, a stick shape to St. Jo-seph. Come then to see the masterpieces of art handmade with bread by women from Salemi! The festival is also held on June 13th for the Feast of St. Anthony, on November 11th for the Feast of St. Elizabeth, and February 3rd for the feast of St. Biagio.

+37° 49’ 42.81”, +12° 48’ 36.82”

Da Palermo: A29 in dir Trapani - Mazara del Vallo fino all’uscita per Salemi.

Da Trapani: SS113 - A29Dir - SS188a fino a Salemi.

Autoservizi Salemi S.r.l. Telefono: 0923 981120

www.autoservizisalemi.it

+37° 47’ 58.98”, +12° 26’ 3.67”

30km Trapani

A29 dir Palermo-Trapani-Marsala; prosegui SS115 A29 dir Palermo-Trapani-Marsala; take SS115

Salemi Autoservizi Tel +39 0923.981120 Autoservizi AST Tel +39 0923.23222

Salemi bus Tel +39 0923.981120 AST bus Tel +39 0923.23222

Stazione Marsala Marsala railway station

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Le Cene di San GiuseppeThe dinners of St. Joseph25

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1955

Uno dei dolci simbolo della tradizione sici-liana è senza dubbio il cannolo. Due ingre-dienti, la cialda del cannolo e la farcitura di ricotta, creano un mix di sapori unico e inimi-tabile. Consigliato da Amunì è il cannolo di Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo. Questo paese si differenzia da tanti altri comuni

siciliani, per l’importante presenza di una grande comunità albanese che, anticamente, ha popolato la Piana, e di cui molti segni restano nella tipica parlata gallo-itaica. Pensate che il cannolo più grande del mondo, vincitore del Guinness World Record è stato realizzato pro-prio qui. Uno dei periodi in cui si mangia que-sta specialità è il periodo di Carnevale, durante il quale nelle strade del paese, vengono offerti cannoli dalle generose dimensioni. Piana degli Albanesi si estende nella Riserva Naturale Orientata Serre della Pizzuta, in cui si svol-gono diverse attività sportive quali escursioni-smo a piedi, cicloturismo, equiturismo, canoa, canottaggio, parapendio, birdwatching. Di generazione in generazione, gli abitanti hanno tramandato oltre che l’antica ricetta del can-nolo anche gli antichi riti del Pashkët ( Santa Pasqua), unico rito greco-bizantino di Sicilia. La Settima na Santa (Java e madhe) ha inizio con le funzioni religiose della Domenica delle Palme (Rromollidhet), con la caratteristica processione, guidata dall’Eparca che, av volto nel manto, a dorso di un asinello attraversa il corso principale del paese fino alla Catte-drale di S. Demetrio dove si celebra la Divina Liturgia. I riti proseguono Giovedì e Venerdì Santo, quando s’intona il canto della resurre-zione del Kristòs anésti (Cristo è risorto). I riti si concludono con la sfilata delle donne con i costumi tradizionali. Nella vita quotidiana degli Arbëreshë è ancora presente l’uso di tali costumi tradizionali in alcune occasione spe-

ciali, proprio come la Santa Pasqua ed il matri-monio. Tali costumi, interamente ricamati in oro e adornati da gioielli tipici della gioielle-ria siciliana del Seicento e Settecento, sono la più significativa espressione dell’artigianato artistico locale e sono conservati presso il Col-legio di Maria di Piana degli Albanesi. Info www.pianalbanesi.it

Symbol of the traditional Sicilian pastry is undoubtedly cannoli! Two ingredients; wafer of the cannoli and ricotta cheese filling, creating a unique and inimitable delight! Recommended by Amunì is the cannoli of Piana degli Albanesi in the province of Palermo. This region is dif-ferent to many other Sicilian ones because of a large community of Albanians who relocated here. From generation to generation, people have passed down the old recipe for cannoli, even the ancient rites of Pashkët (Easter). As a matter of fact, the world’s largest cannoli, win-ner of the Guinness World Records, has been made here at Piana degli Albanesi. Particu-larly at Carnival time there is a huge produc-tion of cannoli, which are offered in abundance along the streets in the town. Visit Piana degli Albanesi, during Easter holidays, Pashkët time, the only greek-byzantine rite of Sicily. In the daily life of Arbëreshë is the use of traditional costumes for some special occasions, such as Easter and for marriages. Unique costumes to be seen at the College of Mary of Piana degli Albanesi. Info www.pianalbanesi.it

La ricetta del cannoloPrepariamo insieme questo dolce: la cialda è fatta di farina, marsala, uova, zucchero e un

po’ di cacao; fate riposare l’impasto per un’ora e successivamente spianatelo per ricavarne dei quadrati. Avvolgete i quadrati formando un cilindro e friggeteli. Per la farcitura del cannolo, mescolate ricotta e zucchero e a piacere inserite gocce di cioccolato o canditi. Inserite la farcitura all’interno del cannolo, e buon appetito!

The recipe for cannoli Let’s prepare this dessert together: the wafer is made of flour, marsala, eggs, sugar and a little

cocoa. Make the dough, leave for an hour and then roll it to an exact square. Wrap the squares into a cylinder and fry. For the filling; ricotta cheese, sugar and stir . For an alternate, add in chocolate chips or candied fruit. Place the stuffing inside the cannoli, and enjoy!

+37° 59’ 48.10”, +13° 17’ 1.94”

24 km da Palermo

Da Palermo: SS624 Palermo-Sciacca uscita

Piana degli AlbanesiFrom Palermo

SS624 Palermo-Sciacca exit Piana degli Albanesi

Da PalermoPrestia & Comandè Bus Tel +39 091.586351

Sicilbus S.r.l. Tel +39 091.309661 From Palermo

Prestia & Comandè Bus Tel +39 091.586351Sicilbus S.r.l. Tel +39 091.309661

Il rito Pashkët di Piana degli AlbanesiThe Festival Pashkët in Piana degli Albanesi 26

Ph. A

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A Sud dell’isolaTempli, mandorli e archi di Pasqua

Southern SicilyTemples, Almond trees and Eastern Arches

Il parco archeologico di AgrigentoThe archaeological park of Agrigento

La città di Agrigento, nella sua prima edificazione, risale al periodo della Magna Grecia ed è una delle mete più ambite dell’isola. Il parco archeologico, inserito nel 1998 dall’UNESCO nella lista del patrimonio culturale dell’umanità, conserva i resti di sette magnifici templi dorici edificati a partire dal V secolo a.C., tra questi il Tempio di Era dedicato alla dea greca, nel quale si celebravano solitamente le nozze, il Tempio della Concordia, che è quello meglio conservato, il cui nome deriverebbe da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze. Il più antico è dedicato alla venerazione del dio più rispettato, Eracle (o Ercole). Il Tempio di Zeus, fu edificato in onore del dio a seguito della vittoria sui cartaginesi, è caratterizzato dalla presenza di grandi statue aventi sembianza umane. In onore dei figli di Sparta e Giove fu invece eretto il Tempio dei Dioscuri, del quale restano purtroppo solo 4 colonne, eletto a simbolo della città di Agrigento. Nella valle troneggia maestoso anche il Tempio di Vulcano, quasi del tutto distrutto purtroppo. Anche la tomba di Terone è custodita nella Valle dei Templi, si tratta di un enorme monumento di tufo di notevoli dimensioni a forma di piramide. Sembrerebbe sia stato realizzato per ricordare i caduti della Seconda Guerra Punica. Merita una visita il Museo Archeologico Regionale,

sito nella cosiddetta “agorà alta” della città classica tra il bouleuterion e l’ekklesiasterion di età ellenistica, rispettivamente a Sud e a Nord; mentre ad Est sono ubicati la chiesa e l’annesso monastero di San Nicola. La maestosità e lo splendore di questi antichissimi monumenti sono anche più suggestivi al calar del sole quando il paesaggio si colora di rosa e i templi della valle sono illuminati dai riflettori che ne esaltano la rara bellezza. Per saperne di più collegati al sito ufficiale. www.parcovalledeitempli.it

Dating from the Magna Grecia, it is one of the most popular destinations on the island. Since 1998 the archaeological park has been included in the UNESCO list of World Heritage Sites and it preserves seven magnificent Doric temples built from the V century BC. The Temple of Era was dedicated to a Greek goddess, in which weddings usually took place. The Temple of Concord is the best preserved, its name comes from a Latin inscription found nearby. The oldest is dedicated to the veneration of the most respected god, Heracles (or Hercules). The Temple of Zeus (was built in honor of the god after the victory over the Carthaginians), is characterized by the presence of large statues with human features. In honor of the children of Sparta and Jupiter was built the Temple of

Dioscuri, of which unfortunately only four columns remain, even if it is the symbol of the city of Agrigento. In the valley stands the majestic Temple of Vulcan which is the one most affected by erosion. Even the Tomb of Terone is kept in the Valley of the Temples, it is a huge monument of tufo in a large pyramid-shape It would seem to have been designed to remember the fallen of the Second Punic War. Do not miss a visit to the Regional Archaeological Museum, which is part of the “agora high” between the classical city bouleuterion and l’ekklesiasterion of the Hellenistic period, located respectively in the South and in the North, while the church with the monastery of St. Nicholas are in the East side. Admire the majesty and splendor of these ancient monuments, at sunset when the landscape turns pink and the sky becomes bluer until night fall. Here the temples are illuminated by spotlights and the scenery becomes truly exciting. All information is available on the official website www.parcovalledeitempli.it

+37° 17’ 42.30”, +13° 35’ 21.85” Valle dei Templi

5km Agrigento; 58km Caltanissetta

da Palermo SS121 - SS189 direzione Caltanissetta - SS640 Porto Empedocle

From Palermo SS121- SS189 Caltanissetta direction- take SS640 to Porto Empedocle

linea urbana da Piazzale Rosselli ad Agrigento per la Valle dei Templi

Urban buses from Piazzale Rosselli in Agrigento centre to Valley of the Temples

Per Agrigento (To Agrigento): Autolinee Lumia Tel +39 0922.20414;

SAIS trasporti Tel +39 0922.29324

Agrigento stazione da Palermo e CaltanissettaAgrigento railway station

from Palermo and Caltanissetta

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Provincia Regionale di Agrigento

Salite a bordo di un treno “Akragas Express” delle Ferrovie Kaos per esplorare la Valle dei Templi. Il treno turistico parte dalle stazioni di Porto Empedocle e di Agrigento Centrale, e attraversa la Valle facendo una fermata intermedia al Tempio di Vulcano. Da qui potete visitare i maestosi templi e lo splendido Giardino della Kolymbetra. Fate una sosta anche nel centro di Agrigento e recatevi in contrada Kaos, dove sorge la casa di Luigi Pirandello. Non perdetevi Porto Empedocle, altrimenti detta Vigata dal celebre autore della fortunata serie “ Il Commissario Montalbano” di Andrea Camilleri.

Durante la Sagra del Mandorlo in fiore, dal 5 al 12 febbraio, la tratta Porto Empedocle-Agrigento (e viceversa) è garantita e il biglietto si può effettuare in giornata direttamente in stazione. Negli altri periodo dell’anno la tratta viene effettuata solo su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni contattate il numero +39 329.9570774 o consultate il sito web www.ferroviekaos.it; Il programma della Sagra del Mandorlo in fiore potete trovarlo sul sito web www.visitagrigento.it.

Get on board “Akragas Express” from Kaos Railways, to explore the Valley of the Temples. The tourist train departs from the stations of Porto Empedocle and Agrigento Central. It travels through the Valley and makes a stop at the Temple of Volcano. You can visit all Temples and the beautiful Garden of Kolymbetra. It worth a visit to the birthplace of the most popular Italian novelist, Luigi Pirandello, Agrigento. Do not miss Porto Empedocle, otherwise known

as Vigata, so named by the famous writer of the series “Il Commissario Montalbano” by Andrea Camilleri. During the Festival of the Almond Blossom, from the 5th till the 12th February, the train Porto Empedocle-Agrigento (and vice versa) is guaranteed to run daily and tickats available at the station. For the rest of the year, please make your reservation first. For more information and reservations please call +39 329.9570774 or visit the website www.ferroviekaos.it. The full program for the Almond Blossom Festival can be found on the website www.visitagrigento.it.

In treno per la Valle dei Templi By train to the Valley of the Temples

+37° 18’ 34.12”, +13° 35’ 4.17” Stazione Centrale Agrigento,

piazza Guglielmo Marconi

+37° 17’ 37.54”, +13° 32’ 34.78” Stazione Centrale Porto

Empedocle, via Lincoln

La MandorlaraThe Mandorlara

Ristoranti aderenti alla mandorlaraRistorante Al Porticciolo

Lung. Falcone Borsellino - San Leone Ristorante Kokalos

Viale Cavaleri Magazzeni - Agrigento Ristorante Leon d’Oro

Viale Emporium - San Leone Ristorante dell’Hotel Costazzurra***

Viale dei Giardini - San Leone Ristorante dell’Hotel Tre Torri***

Viale Cannatello - Villaggio Mosè Ristorante dell’Hotel Baglio della Luna****

C.da Maddalusa - AgrigentoRistorante del Colleverde Park Hotel****

Via Panoramica dei Templi - Agrigento Ristorante del Grand Hotel dei Templi****

Viale Leonardo Sciascia - Villaggio Mosè Ristorante dell’Hotel Villa Athena*****

Passeggiata Archeologica - AgrigentoCentro informazioni e prenotazioni

Tel. +39 366.485 [email protected]

Si svolge ogni anno, nel suggestivo scenario della Valle dei Templi, tra il 3 e il 12 febbraio, la più importante festa di primavera, la Sagra del Mandorlo in Fiore, quest’anno alla sua sessantasettesima edizione. Tra alberi in fiore e migliaia di visitatori, sfileranno e danzeranno con i costumi tipici della tradizione del proprio paese d’origine, tantissimi gruppi folclorici. Dal Brasile, dalla Lituania, dal Cile, e dalla Norvegia, per citarne alcuni, gruppi, internazionali e siciliani, rallegreranno dalla Via Atenea a Piazza Cavour, ogni via di Agrigento. La festa, per la sua rilevanza culturale, è stata insignita del prestigioso marchio di “Patrimonio d’Italia”, non solo perché richiama in Sicilia etnie di tutto il mondo, ma perché è una straordinaria occasione di scambio interculturale. Durante la Sagra si svolgeranno anche tante altre manifestazioni, come il Festival Internazionale dedicato ai “Bambini del Mondo” e il Corteo Storico

d’Italia. La festa si chiuderà, come da calendario di quest’anno, domenica 12 febbraio con l’ultima esibizione dei gruppi folclorici sul palco del Tempio della Concordia, ed in questa occasione, il più bel gruppo folclorico internazionale, sarà insignito di un premio. Durante i giorni di festa non mancheranno degustazioni dei prodotti tipici locali e la sfilata dei mitici carretti siciliani in Piazza Pirandello.

It takes place every year between 3rd and 12th February, in the picturesque scenery of the Valley of the Temples. It is the most important spring festival, the 67th Almond Blossom Festival. Among flowering trees and thousands of visitors, many folk groups will parade and dance in typical costumes of their country of origin. From Brazil, Lithuania, Chile and Norway, international and Sicilian groups alike rejoice from the Via Atenea to all of Agrigento.

The party, for its cultural significance, has been awarded the prestigious award of “Heritage of Italy”, not only because it draws in ethnic groups from around the world, but because it is an extraordinary opportunity for cultural exchanges. During the Festival other events will be held, such as the International Festival dedicated to “Children of the World” and the historical parade of Italy. The festival will close as scheduled this year on Sunday, February 12th, with the last performance of folk groups on stage at the Temple of Concord, and on this occasion, the best international folk group, will be awarded a prize. During the holidays there will be tastings of local products and the parade of legendary Sicilian carts in Piazza Pirandello.

Il Consorzio Turistico Valle dei Templi presenta la “Mandorlara”: una grande ma-nifestazione dedicata alla cucina a base del frutto del mandorlo. Nota come “Sagra del Mandorlo a Tavola”, e organizzata nel-lo stesso periodo della famosa sagra, dal 5 al 12 febbraio, l’evento è organizzato da-gli Albergatori e dai Ristoratori aderenti al Consorzio, i quali propongono presso le loro strutture uno speciale Menù sapientemente preparato dai migliori chef. Antipasto, due primi, secondo con contorno ed un ottimo dessert vengono offerti al costo promoziona-le di 25 euro per persona (bevande escluse). Il costo è di 50 euro per le strutture cinque stelle. Provate le gustosissime ricette prepa-rate con la mandorla, ingrediente principe di questa valle.

The Tourist Association known as “Valley of the Temples” presents the “Mandorlara” event dedicated to the cuisine based on the fruit of the almond tree. Known as the “Festival of the Almond Dinner”, the event is organized by Hoteliers and Restaurateurs of the Association, which hosts a special menu expertly prepared by top chefs. Starter, two first courses and a great dessert are offered at the special price of 25 euros per person (excluding drinks). The normal cost would be 50 euros if in a five-star resort. Try the delicious recipes prepared with almond, the main ingredient of this valley!

Sagra del Mandorlo in FioreAlmond Blossom Festival29

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Un evento tradizionale e scenografico che richiama grandi folle di turisti. Le confraternite Madonnara e Signurara, espressione della devozione degli abitanti per la Madonna e per il Cristo Risorto, fanno a gara per realizzare vere e proprie opere d’arte esposte lungo il corso principale del paese. Sono realizzate con dei bizzarri telai di canne, decorati con alcuni alimenti tra i quali il pane, la pasta, le arance, i datteri e il rosmarino, creando delle scenografie spettacolari e uniche al mondo nel loro genere. Nei giorni che precedono la Pasqua è possibile visitare i magazzini dove vengono realizzate le strutture e, nella Settimana Santa, si può assistere alle tradizionali processioni religiose e alle rappresentazioni teatrali del “Martorio”. Gli Archi di Pasqua sono ufficialmente pronti dalla mattina di Pasqua, fino alla quarta domenica successiva. Dopo tale periodo sarà possibile visitare i pezzi della stagione attuale e di quelle precedenti al Museo degli Archi. L’Associazione Pro Loco di San Biagio Platani è a disposizione del turista e del visitatore. Il Museo degli Archi di Pasqua è una struttura di circa 500 mq destinata alla valorizzazione degli Archi di Pasqua. All’interno 8 sale espositive, una sala per la proiezione in 3D degli Archi di Pasqua e una sala laboratorio. Nato con lo scopo di preservare i pezzi di ogni edizione degli Archi, il museo arricchisce la visita sotto il punto di vista storico e culturale, rendendo partecipe il visitatore della storia degli Archi, della tradizione, e della passione che le confraternite mettono nel realizzare tale manifestazione.

A traditional and spectacular event that attracts a large number of tourists. The Association of Madonnari and Signurara respecfully local inhabitants show their devotion to Our Lady and the Risen Christ, by holding a competition by assembling real works of art that will be displayed along the main street of the village. Odd frames are made with cane decorated with some foods including bread, pasta, oranges, dates and rosemary, creating spectacular scenery which is unique. In the days before Easter, you can visit the stores where these items are made. In Holy Week, you can watch the traditional religious processions and theatrical performances of “the torture”. The “Eastern Arches” are officially ready from Easter until the fourth Sunday after it. You are able to visit the Arches of the current year as well as the previous ones, at the Arches Museum. The Association Pro Loco of San Biagio Platani is available to tourists and visitors. The Museum of Eastern Arches is a structure of about 500 square meters intended for the enhancement of Easter Arches. With 8 exhibition halls, a hall for 3D projection of Easter arches and a lab. Created with the aim of preserving the pieces of each edition of Arches, the museum enchants visitors with its view of history and cultures, making the visitor participate in the history of the Arches, and also the tradition and passion that the Associations put in when arranging this event.

Martedì/domenica dalle 9 alle 13. Giovedì e Sabato anche dalle 15 alle 18.

Chiuso il lunedì.

Tuesday / Sunday from 9 to 13.Also Thursday and Saturday from 15 to 18.

Closed on Mondays

+37° 30’ 42.94”, +13° 31’ 44.40” San Biagio Platani paese

Agrigento 40 km

da Agrigento SS118 e SP19

Comune Di San Biagio PlataniCorso Umberto I, 105

92020 San Biagio Platani (Agrigento) Tel +39 0922.918911

www.sanbiagioplatani.com

Associazione Pro Loco di San Biagio PlataniVia Cesare Battisti, 29

San Biagio Platani (AG)www.prolocosanbiagioplatani.it

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aGli Archi di Pasqua di San Biagio Platani The Eastern Arches of San Biagio Platani31

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+37° 6’ 47.19”, +13° 54’ 56.53”Licata

45 km Agrigento

Da Agrigento SS115 in direzione LicataFrom Agrigento SS115 direction to Licata

Etna Trasporti - Tel + 39 095.532716Etna Trasporti Bus

Stazione di LicataLicata Railway Station

Uno sguardo alla costa agrigentina Let’s have a look at the coast

+37° 17’ 31.02”, +13° 28’ 21.89”Scala dei turchi

3km Realmonte; 6km Porto Empedocle

SS115 direzione ovest da Porto Empedocle Da Realmonte prendi SP68SS115 west direction from Porto Empedocle From Realmonte drive SP68

Licata, antica strada del mareLicata, sea highway

Nei pressi di Realmonte, a circa 15 km dal-la Valle dei Templi, la costa agrigentina, dove sbarcarono i Saraceni, è detta Scala dei Turchi. Vista dal mare sembra proprio una scalinata na-turale di scogli di marna (calcare e argilla) che si aprono ad arco verso il mare. Le terrazze di falesie si specchiano in mare nelle notti di luna piena creando un effetto di luce spettacolare. La spiaggia dorata e il mare limpido di colore tur-chese regalano un paesaggio dal fascino raro.

Near Realmonte, 15 km far from the Valley of the Temple, the coast in Agrigento terri-tory where the Saracens landed, is called the Scala dei Turchi. Seen from the sea, there ap-pears to be a natural staircase of cliffs of marl (limestone and clay) that juts out towards the sea. The terraces on the sea cliffs are reflected in moonlight creating a spectacular light effect. The golden beach and turquoise clear sea offer a rare charming landscape.

La Scala dei TurchiScala dei Turchi

Alle pendici del Monte Sant’Angelo, attraver-sata dalla foce del fiume salato Salso, si trova Licata. Alla foce del fiume è presente un osser-vatorio avofaunistico, che permette di cono-scere la fauna e la flora, che popolano il fiume. Bagnata dal Mediterraneo, Licata, con il suo porto, ha rappresentato sin dall’antichità, una delle principali “autostrade del mare” nei col-legamenti tra la Sicilia, le coste africane e quel-le europee. Incentrato sul trasporto di prodotti agricoli, di vino e di zolfo in particolar modo, il vecchio porto era il punto strategico del com-mercio via mare, servito persino da una linea

ferroviaria dedicata. Oggi si approda al nuovo porto Marina Cala del Sole. Pas-seggiando in centro, dove si alternano edifici di stile Barocco a monumenti di Stile Liberty, salta agli occhi che la storia antica di Licata ha inizio con l’in-sediamento dei Fenici, dei Greci e dei Romani sino ad arrivare ai giorni nostri, durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui gli alleati americani vi sbarcarono per liberare la Sicilia. Vi segnaliamo l’ipogeo Stagnone Pontillo, la monu-mentale necropoli a grotte artificiali di Monte Petrulla, la Grangela (opera idraulica di epoca pre-ellenistica), il Phrourion di Falaride (fortezza di epo-ca greca), nonché i resti della città greca di Monte Sant’Angelo. Sono tantissimi i reperti, esposti presso il Museo Arche-ologico cittadino, nei locali del Chiostro della Badia. Siamo certi di avere già suscitato il vostro interesse a visitare presto Licata, ma nel caso non bastas-se, sappiate che il Faro di S.Giacomo,

con i suoi 40 metri, è il 3° faro più alto d’Italia!

Licata is situated at the foot of the Mount S.Angelo, crossed by the mouth of the salty ri-ver Salso, that with its embankments, remind us a little of Rome. At the mouth of the river is an observatory that allows you to see the fauna and flora that inhabit the river. Bathed by the Mediterranean Sea, Licata, with its port, has been since ancient times, one of the main sea highways between Sicily, African and Euro-pean coasts. Focused on the transport of agri-cultural products, wine and sulfur in particular,

the old port was the strategic point of sea trade, served by a dedicated rail line. Today we land at the new port of Marina Cala del Sole. The intense activity of Licata fills the nearby land as well! Walk downtown, characterized by Baro-que and art nouveau buildings. However, plea-se note that the ancient history of Licata begins with the arrival of the Phoenicians, the Greeks and the Romans and where coming up to mo-dern day, during the Second World War, was where U.S. allies landed to liberate Sicily! We recommend the Ipogeo Stagnone Pontillo, the monumental necropolis of artificial caves loca-ted in Mount Petrulla, the Grangela (hydraulic work of pre-Hellenistic era), the Phrourion of Falaride (the fortress of ancient Greek), and the remains of the Greek town of Monte Sant’An-gelo . There are lots of exhibits, on display at the Archaeological Museum, on the premises of the Chiostro della Badia. We are sure we have already sparked your interest in visiting Licata soon, but just in case, you should know that The lighthouse of San Giacomo, 40 meters in height, is the 3rd tallest lighthouse in Italy!

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A Sciacca, cure termali e spiagge incontaminateIn Sciacca, spas and pristine beaches

Situata nella costa sud-occidentale tra Agri-gento e Selinunte, Sciacca è città di mare, tu-ristica, termale e d’arte. Ha molte attrattive interessanti per gli appassionati di arte e tradi-zioni, ma anche per coloro che amano le attivi-tà nautiche e sportive. Vanta un artigianato ec-cellente e un centro storico medioevale con le sue antiche mura e il castello dei Conti Luna, sempre molto visitati. Bellissime le spiagge saccensi, tra le quali spicca quella di Capo San Marco, situata a 7 km dal comune di Sciacca, si raggiunge percorrendo la provinciale che porta a Baia Renella. La spiaggia ha un colore giallo intenso dovuto al colore dei monti cir-costanti alla baia che qui si riflettono. Il mare è cristallino e trasparente, il fondale diventa subito profondo, paradiso dei sub che esplo-rano le scogliere sottomarine ricche di tante specie di flora e fauna. Il mare si raggiunge a piedi dopo una passeggiata per il centro, se vi recate nella spiaggia Stazzone, scendendo giù per la scalinata accanto all’antica chiesetta, passando per il viale delle Terme. Dallo Staz-zone potete raggiungere la Coda della Volpe con il suo Buco di Cammordino, attraversan-do il quale arriverete al porto di Sciacca. Sul

vostro percorso si trova il Museo del mare e tante caratteristiche calette. La città di Sciacca è rinomata per le cure termali che si offrono nelle piscine Molinelli e nello stabilimento delle Stufe di S. Calogero. Si tratta di bagni, fanghi, inalazioni, docce e vapori derivanti da acque sulfuree, bicarbonato alcaline e salso-bromoiodiche che scorrono naturalmente da secoli in questo territorio.

Situated in the south-west coast between Agrigento and Selinunte, Sciacca is a city of sea, tourism, spas and art. It has many inte-resting attractions for those who love art and culture and for those who enjoy water activi-ties and sports. It boasts excellent architectu-re and a medieval old town within its ancient walls with the Counts Moon Castle. The be-autiful beaches of Sciacca, amongst which is Capo San Marco, located 7km from the cen-tre, is reached along the main road leading to Renella Bay. The beach has an intense yellow color from the reflection of the mountains sur-rounding the bay. The sea is crystal clear with a steep sea shelf, a paradise for divers who ex-plore the coral reefs rich with flora and fauna.

The sea can be reached by walking towards the signs Stazzone, down the stairs next to the old church, through the viale delle Terme. From Stazzone you can reach Coda della Volpe whe-re you will meet Cammordino Hole, through which you arrive at the port of Sciacca. On your way is the Museum of the Sea and some nice little sea caves. The town of Sciacca is famous for its spa treatments that offer swim-ming pools at Molinelli and in Stufe di Caloge-ro. There are mud baths, inhalations, showers and steam rooms fed from sulphurous, bicar-bonate and saline-alkaline waters that have flowed naturally for centuries in this area.

+37° 30’ 27.68”, +13° 4’ 54.22” Sciacca

63km Agrigento

A29 dir Palermo-Mazara del Vallo

uscita Castelvetrano; SS115 direzione Agrigento uscita Sciacca

A19 Palermo-Catania uscita Caltanissetta; prosegui per Agrigento-Sciacca

A29 dir Palermo-Mazara del Vallo exit Castelvetrano; take SS115

Agrigento direction exit SciaccaA19 Palermo-Catania exit Caltanissetta;

follow direction to Agrigento-Sciacca

Da Palermo Autolinee Gallo

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Stazione di Castelvetrano 48kmCastelvetrano railway station 48km

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Scicli è un centro del barocco ibleo della Val di Noto. Dista 24 km dalla città di Ragusa e sorge sul monte di S. Matteo, dove ancora oggi si trova un castello che proteggeva il nucleo abitato. Le origini della città risalgono all’anno 1500 a.C. Scicli è stata dominio arabo. Liberata poi da Ruggero II D’Altavilla nel 1091, anno della vittoria dei normanni sui saraceni, che, narra la leggenda, avvenne grazie alla discesa della Madonna a Cavallo. Ancora oggi si svolge in ricordo la Festa delle Milizie a fine maggio, che dura una settimana. Il momento più signi-ficativo è la rappresentazione della battaglia nella quale si fronteggiano i Saraceni e i Nor-manni guidati da Ruggero d’Altavilla. Nella rappresentazione, sono ricreati gli ambienti spettacolari della lotta e attori popolari con abiti d’epoca e armi, recitano sulle strade riper-correndo i momenti salienti della battaglia. Anche Scicli fu distrutta dal terribile terremoto del 1693. La sua ricostruzione spostò il centro abitato più a sud, incastonata fra tre valli. La

chiesa di San Matteo domina ancora dall’alto tutto il paese. Scicli è patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. I monumenti certamente degni di visita sono: la Chiesa di S. Bartolomeo e la Chiesa di Santa Maria La Nova, Palazzo Bene-ventano, Palazzo Fava, Palazzo Spadaro, la Chiesa di San Ignazio e la Chiesa di Maria San-tissima della Consolazione che preserva ancora il suo portale seicentesco. A Scicli si preparano biscotti e dolci tra i più buoni della provincia ragusana: bianco mangiare, cuddureddi, cas-sate, biscotti neri e frittelle sono solo alcuni tra quelli da assaggiare.

Scicli is in the center of the Ibleo Baroque region of Noto Valley. It is 24km from the city of Ragusa and is located on Mount St. Matteo, where even today there is a castle that protected the village. The city’s origins date back to 1500 BC. Scicli was dominated by Arabs. Recap-tured by Ruggero II D’Altavilla in 1091, the year of the Norman victory over the Saracens,

which, as legend tells, was due to the descent of the Virgin Mary on Horseback. Today the Festival of the Militia, at the end of May, is held to commemorate this event. There is also a re-enactment of the battle at which Normans overthrew Saracens. Actors in period costu-mes and weapons, act on the road going over the highlights of the battle. Scicli was destro-yed by the terrible earthquake of 1693. When reconstructed, the town moved further south, wedged between three valleys. The Church of San Matteo still dominates from across the vil-lage. Scicli is UNESCO World Heritage Site. The monuments are certainly worth visiting: the Church of S. Bartolomeo and the Church of Santa Maria La Nova. Palazzo Benevantano, Palazzo Fava, Palazzo Spadaro, the Church of St. Ignazio and the Church of Our Lady of Con-solation that still retains its XVII century door portal. Scicli makes some of the best biscu-its and sweets in the region of Ragusa. Black biscuits, cuddureddi, cassate and pancakes are just some of the ones to try!

Scicli, una città incastonata fra tre valliScicli, a town nestled between three valleys

Festa dalle origini medievali che rievoca la fuga dall’Egitto di Giuseppe, Maria e Gesù in groppa ad un asino. Le vie di Scicli durante la notte sono illuminate dai caratteristici falò detti i pagghiari. I cavalieri in abiti da contadini, attra-versano il centro storico in sella ai loro destrieri, bardati a festa con fiori e violacciocche. Ven-gono realizzati infatti dei bellissimi manti con la tessitura di migliaia di fiori su una trama di juta, dall’effetto scenografico molto folclori-stico. Quattro ciaccari (torce), due davanti e due dietro al cavaliere, disposti a forma di croce, tracciano il percorso dei cavalli. Intorno ai falò si riuniscono piccoli gruppi di persone che con-sumano pasti a base di carne arrosto. È in questa occasione che ancora oggi i contadini rivolgono le loro preghiere al Santo Patriarca affinché protegga i raccolti di grano e di fave. La storica cavalcata si conclude con la premiazione della migliore bardatura realizzata.

This feast has its origins in the Middle Ages and it depicts the exodus from Egypt of Joseph, Mary and Jesus riding a donkey. At night, the streets of Scicli are lit with characteristic bon-fires called “pagghiari”. The horsemen dressed

as peasants, ride their horses through the old town, which are decked with festive flowers and violets. Beautiful blankets made of thou-sands of flowers are sewn on to a sheet of jute, with deep folklore significance. Four “ciac-cari”, two in front and two behind the knight, in the shape of the cross, trace the path of the horses. Gathered around the campfire are small groups of people enjoying roast meats in the warm May evening. This is the time the peasants address their prayers to the Holy Patriarch and ask for their crops of corn and beans to be protected. The historic ride ends with the awarding of the best made harness .

Le mete Barocche Baroque destinations

La cavalcata di San GiuseppeThe St. Joseph horseride

+36° 47’ 37.69”, +14° 42’ 25.41”

9km Modica

SS514; prosegui per Modica SS115 direzione Scicli

SS514; take SS115 to Modica, follow direction to Scicli

AST autolineeAST Bus

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L’Antica Contea di Modica festeggia la Domenica di Pasqua con una, tanto singolare quanto commovente, processione religiosa. I protagonisti sono il Cristo Risorto e la Madonna che alle 10 del mattino escono in processione dalla Chiesa di S. Maria di Betlemme per per-correre le vie della città in direzioni opposte. La Madonna ancora in lutto, avvolta in un manto nero, è alla ricerca del Figlio Risorto. A mez-zogiorno si incontreranno sotto il Palazzo del Municipio in un abbraccio molto toccante. La Madonna alla vista del Figlio, lascerà cadere il mantello nero, accompagnata dal volo di alcune colombe bianche, a simboleggiare la Resurrezione. Un movimento meccanico, farà alzare le braccia della Madonna al cielo, per poi aprirle in un abbraccio che avvolgerà la statua del Cristo Risorto. Campane in festa, fuochi d’artificio, applausi della folla, e canti di gioia accompagnano questa celebrazione dal forte accento cristiano, che coinvolge allo stesso modo, con la sua teatralità, sia i credenti che i non credenti. “Vasari” in dialetto siciliano significa baciare, da qui la denominazione della festa di Pasqua, nella quale la Madonna Vasa Vasa bacia e abbraccia il Figlio Risorto.

The Ancient County of Modica celebrates Easter Sunday with a religious procession, so touching. The protagonists are the Risen Christ

and the Madonna who at 10 am are kept away from the Church of St. Mary of Bethlehem through the city streets going in opposite direc-tions. The still-grieving Madonna, wearing a black coat, looks for her Risen Son. At noon they will meet under the Town Hall in a poi-gnant embrace. The Madonna at the sight of the Son, will drop her black coat, accompanied by a flight of white doves to symbolize the Resur-rection. A mechanical movement will raise the arms of the Virgin Mary into heaven, and making them open an embrace that surrounds the statue of the Risen Christ. Bells festival, fireworks, the crowd cheers and shouts of joy accompany this celebration with a strong Chri-stian emphasis, involving theatricality for both the faithful and non. “Vasari” in Sicilian dialect means kissing, hence the name of the festival of Easter, in which the Madonna Vasa Vasa kisses and embraces her Risen Son.

Modica al sapore di cioccolatoModica chocolate flavored

Preziosa città del Tardo Barocco della Val di Noto, inserita nella World Heritage List, a Modica predomina l’opulenta architettura dei palazzi nobiliari e delle antichissime chiese, tra le quali il Duomo di San Giorgio risalente al 1300. Anche Modica, in provincia di Ragusa, sorge in mezzo a tre valloni, e assume una forma a Y che si può individuare a occhio nudo dal ponte Guerrieri, che con i suoi 1300 metri di altezza, è uno dei ponti più alti d’Europa. Passeggiando per corso Umberto, vi appassionerete alla vista delle pasticcerie con le loro vetrine traboccanti di dolci e prodotti tipici a base di cioccolato, considerato il più buono d’Europa. La famosa produzione di cioccolata è presente a Modica dai primi del Seicento e segue un’antica ricetta azteca. La cioccolata a Modica si mangia anche in piena estate senza che si sciolga tra le mani. Questo è possibile grazie alla lavorazione a freddo della pasta di cacao che non arriva a fondersi con lo zucchero. La prelibatezza e il gusto unico di questa cioccolata, grande vanto modicano, sono riconosciuti a livello internazionale.

Wonderful city of the late baroque period in the Noto Valley, now a World Heritage site. Modica dominates with its opulent royal architecture, from a historic era of palaces and ancient churches such as the Dome of St. George which dates back to 1300. Modica, rises in the middle of three valleys assuming a Y shape and it can be easily seen from the Guerrieri bridge, which is over 1300 meters high, and as a result is one of the highest bridges in Europe. Taking a walk along corso Umberto, you will be excited at the sight of pastry shops with their windows displaying their cakes and typical Sicilian products made up of chocolate, considered to be the best in Europe. The famous chocolate production has been crafted in Modica since the 1600 and follows an ancient Aztec recipe. Chocolate is eaten at the height of summer without it melting in the hands! This is possible thanks to the cold processing of the cocoa solids that doesn’t blend with the sugar. The look and taste of this chocolate is recognised internationally.There is also a strong salty culinary tradition rich with natural products.

+36° 51’ 32.92”, +14° 45’ 39.36”Modica

10km Ragusa

Da Catania SS514 direzione Ragusa From Catania SS514 Ragusa direction

A18 Messina-Catania-Siracusa direzione Rosolini-Ispica-Modica

A18 Messina-Catania-Siracusa direction to Rosolini-Ispica-Modica

AST - da tutta la Sicilia fermata MODICAAST to Modica from all cities of Sicily

La Madonna Vasa VasaLa Madonna Vasa Vasa

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La Provincia di Ragusa è terra di arte, cultura e tradizioni ma anche di sapori, odori e colori come quelli dei suoi vini, dei suoi prodotti caseari ed orticoli. Terra di benessere e di sana alimentazione dove la genuinità dei prodotti tipici e le insuperabili caratteristiche organo-lettiche degli stessi, sono un modello saluti-stico che trova piena espressione nel marchio “Cestobarocco”. Un marchio che vuole tute-lare la tipicità delle produzioni locali. “Cesto-barocco” è la sintesi di una cultura agricola che esprime prodotti di eccellenza ed indivi-dua il territorio come valore. L’Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia Regionale di Ragusa, ha deciso di promuo-vere questo marchio perché vuole determinare nuove ed ulteriori occasioni di sviluppo eco-nomico dei settori produttivi più rilevanti del territorio provinciale. Una Provincia che con i suoi prodotti compendia e sublima la cultura

materiale siciliana: in un territorio di vastità limitata si concentrano tutte le produzioni tipi-che regionali. Un territorio in cui ogni angolo racconta una sua storia gastronomica in una piacevole geografia di sapori. Nel panorama delle specialità gastronomiche provinciali si collocano al vertice l’Olio Extra Vergine di Oliva, il D.O.P. dei Monti Iblei, il Vino Cera-suolo di Vittoria che si fregia della D.O.C.G. (denominazione di origine controllata e garan-tita) i Formaggi di lavorazione artigianale oggi richiesti in tutto il mondo come il Ragusano DOP e il cioccolato di Modica e gli Ortaggi della zona vocata all’agricoltura. La tipicità inconfondibile di tutti questi prodotti affonda le sue radici soprattutto in una natura che non ha subito stravolgimenti ma è ancora in grado di restituire un’immagine naturale di se stessa. “Cestobarocco” vuole essere tutto questo. Un invidiabile “Testimonial” che veicola la stra-ordinaria bellezza di un territorio utilizzando i prodotti che la magnifica terra Iblea offre.

The Province of Ragusa is a land of art, cul-ture and traditions but also of tastes, smells and colours as those of its wines, its daily fresh products and vegetables. It’s a land of wealth and power where the authenticity of local products and unsurpassed provenance is a model that finds full expression in the healthy brand “Cestobarocco”. A brand that

wants to protect the typical local products. “Cestobarocco” is the synthesis of a culture that expresses agricultural products of excel-lence and identifies the area as a value. The Department of Economic Development of the Regional Province of Ragusa, has decided to promote this brand because it wants to bring about new opportunities and further economic development of the most important produc-tive sectors of the province. A province with its products summarizes the material culture of Sicily; a territory of limited extent are all of the typical regional products. A land whose every corner tells a story in a pleasant gastro-nomic geography of flavors. Existing Sicilian recognised specialties are Extra Virgin Olive Oil, DOP Iblei, Cerasuolo Wine, which bear the DOCG (denomination of controlled and guaranteed origin). Now alongside these inter-nationally recognized brands are cheeses from craftsmanship and DOP Ragusa and Modica chocolate and vegetables of the area dedicated to agriculture. The typical characteristics of these unique products are as a result of the con-sistency of the area which has not undergone significant upheaval as other areas, but is still able to restore a natural image of itself. “Ces-tobarocco” wants to be all of that. An enviable “Testimonial” which conveys the extraordinary beauty of an area using the products it offers from the magnificent land of Iblei.

Il “Cestobarocco”The “Baroque Basket”

Ass. Salvatore Mandarà

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Di origini spagnole, il Rito della Settimana Santa di Enna, prevede la solenne processione funebre degli incappucciati. Essi sono suddi-visi in 15 confraternite e sfilano lungo le vie cittadine, ciascuna nel giorno e nell’ora pre-stabilita, per raggiungere il Duomo nel quale si adora l’Eucaristia. Durante le sfilate, ogni confraternita si differenzia dalle altre per ruoli, privilegi, costumi e cappucci. Ad aprire il Rito della Settimana Santa, alle ore 9 della Dome-nica delle Palme, è la Confraternita della Pas-sione che, partendo dal barocco Santuario di Papardua, rievoca l’ingresso di Gesù in groppa ad un asinello seguito dai 12 apostoli, alla vol-ta della Chiesa di San Sebastiano. Qui la folla riceve la benedizione dei ramoscelli di ulivo. Nei santi giorni a seguire, da lunedì a mercole-dì, i cortei delle altre confraternite, si alternano in un sacrale silenzio nel rispetto e nell’adora-zione di Gesù per giungere al Duomo. Il mo-mento culminante delle celebrazioni pasquali si ha nella giornata del Venerdì Santo, quando, nel primo pomeriggio, tutte le confraternite giungono al Duomo e lì incominciano a com-porsi per la solenne processione. Oltre duemila

confratelli incappuc-ciati che, in rigoroso ordine prestabilito e in assoluto silenzio precedono le Vare del Cristo morto e dell’Addolorata. In questa occasione i confrati sorreggono su dei vassoi i 25 simboli del martirio di Cristo, detti “i misteri” tra i quali la croce, la borsa con

i trenta denari, la corona, la lanterna, il gallo, i chiodi e gli arnesi per la flagellazione. I riti della Settimana Santa, proseguono la Dome-nica di Pasqua con la cerimonia detta A paci, quando, le statue del Cristo Risorto e della Ma-donna s’incontrano e trionfalmente vengono portate all’interno della chiesa, dove rimango-no esposte alla venerazione dei fedeli per una settimana.

From Spanish origins, the Rites of the Holy Week in Enna involve the solemn hooded fu-neral procession. They are 15 fraternities who parade along the city streets, each of them at fixed times of day and time, to reach the Dome in which they worship the Eucharist. During the parades, each fraternity has different roles, privileges, customs and caps. The Confrater-nita of the Passion of Christ open the Rites of the Holy Week at 9 am on Palm Sunday, leav-ing from the Baroque Shrine of Papardua. This recalls the entry of Jesus riding a donkey fol-lowed by his 12 apostles, arriving at the Church of San Sebastian. Here the crowd receives the blessing of olive branches. In the holy days to

follow, therefore, from Monday to Wednesday, the processions of the other Confraternite al-ternate in sacred silence in respect and adora-tion of Jesus in order to reach the Cathedral. The highlight of the Easter celebrations oc-curs on the day of Good Friday, when, in the early afternoon, all the Confraternite arrive at the Dome, where they join together for a sol-emn procession. Over two thousand “hooded” brothers, in strict predetermined order and in absolute silence walk in front of the Vare of the Dead Christ and of Addolorata. On this occa-sion the Brothers hold trays with the 25 sym-bols of the martyrdom of Christ, called “the mysteries” including the cross, the bag with thirty pieces of silver, the crown, the lantern, the cock, the nails and the tools to flagellation. The Rites of the Holy Week on Easter Sunday complete with the ceremony called The Pace, when the statues of the Risen Christ and Ma-donna meet and triumphantly are brought in-side the church, where they remain exposed to the veneration of the faithful for the next week .

Enna è il capoluogo di provincia più alto d’Ita-lia, per via dell’altitudine del centro abitato che raggiunge i 970 metri s.l.m. Grazie ai siti arche-ologici, alle riserve naturali, ai castelli, ai musei, alle chiese, ai palazzi rinascimentali e barocchi e ai quartieri medievali, il territorio ennese vi rac-conta una delle più importanti pagine della storia siciliana. La maggior parte dei luoghi d’interesse sorge lungo l’asse viario della via Roma, che percorre tutto il centro storico della città. La visi-ta della città comincia a partire da piazza Neglia, dove potete visitare la Chiesa di S. Tommaso e, passando per le cinque piazze più grandi di Enna Alta, e continua con la parte più antica dove ha sede il Duomo di Enna, dedicato a Maria Santis-sima della Visitazione, patrona della città, infine prosegue verso il Castello Lombardia, il castello più imponente di Sicilia. Enna si pregia della fama di Belvedere di Sicilia, per la sua posizione in cima a un monte isolato che ricrea una vera e propria terrazza naturale affacciata al centro della Sicilia, senza catene montuose intorno che limitino la vista. Uno dei momenti più spettaco-lari per visitare Enna è, senza dubbio il Rito della Settimana Santa.

Enna is the highest province of Italy, due to its altitude of 970 meters above sea level. Thanks to its archaeological sites, nature reserves, castles, museums, churches, Renais-sance and baroque palaces and the medieval quarters, Enna shows you one of the most important pages in Sicilian history. Most places of interest are located along the road of via Roma, which runs through the center of the city. Start from Neglia Square, where you can visit the church of S. Thomas and, through the five largest squares of Enna High, reach the oldest part of the city where the Cathedral of Enna is, (dedicated to Our Lady of the Visita-tion) the patron saint of the city. Keep going until you meet the Castle of Lombardy, the most imposing castle in Sicily! Enna is proud of the reputation of Belvedere of Sicily, for its location on top of an isolated mountain that recreates a natural terrace overlooking the center of Sicily, with no mountains around restricting the view. One of the most beautiful times to visit Enna is, without doubt, when the rites of Holy Week take place.

In the heart of SicilyThe Rites of the Holy Week in Enna

Gli incappucciati di EnnaThe confraternities of Enna

Nel cuore della SiciliaI riti della settimana santa

Enna, capoluogo di provincia più alto d’ItaliaEnna, the highest province of Italy

+37° 34’ 1.26”, +14° 16’ 45.21”

85 km Catania130 km Palermo

A19 Catania-Palermo uscita EnnaA19 Catania-Palermo exit Enna

SAIS autolineeSAIS bus

Stazione di EnnaEnna railway station

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Caltanissetta e la PasquaEastern in Caltanissetta

Così come la tradizione siciliana impone, anche Caltanissetta è degna di nota per i Riti Pasquali che caratterizzano la Settimana San-ta. L’intera città ne prende parte e si trasforma in un immenso teatro dove va in scena la Pas-sione e la Resurrezione di Cristo. La Domeni-ca delle Palme assisterete ad una processione molto singolare che vede Gesù su di una barca fiorata. Caratterizzano i Riti Pasquali anche la storica salita delle sedici Vare in via XX Settembre e le Laudate (canti e litanie) dei Fogliamari. La mattina del Giovedì Santo, i proprietari delle Vare le dispongono davanti alle proprie abitazioni, in un’atmosfera alle-gra con canti e musiche. Ogni Vara, addob-bata e ornata di fiori, è portata in processione fino alla Fontana del Tritone, dove sarà dispo-sta in cerchio insieme alle altre. Nel pome-riggio, le musiche si quietano poiché inizia la vera e propria processione funebre delle

Vare, che sfilano verso il centro cittadino fino alle prime luci dell’alba. Il Venerdì Santo, è il giorno della processione del Cristo Nero che, uscendo dalla Chiesa del Signore della Città, viene lodato dai Fogliamari, cantando le la-mentanze di dolore. La Domenica di Pasqua, la Real Maestranza, guidata dal suo Capitano, si dirige verso la sede del Vescovado, indos-sando guanti, cravatta e calze bianchi in segno di gioia per la Resurrezione di Gesù, alla volta della Cattedrale.

Like the Sicilian tradition requires, Caltanis-setta is also notable for featuring Easter Rites of Holy Week. The city takes part and is tran-sformed into a huge theatre where the scenes of the Passion and Resurrection of Christ are performed. Palm Sunday will witness a very strange procession that sees Jesus on a flo-wered boat. Easter Rites also characterize the

historic ascent of the sixteen Vare on via XX Settembre and Laudate (hymns and litanies) from Fogliamari. On the morning of Holy Thursday, the owners of the Vare have this in a cheerful atmosphere, with songs and music, in front of their homes. Each Vara, decorated and adorned with flowers, is carried in pro-cession to the Fountain of Tritone, where it will be arranged in a circle with the others. In the afternoon, the music becomes quiet as it begins the funeral procession of the Vare, marching towards the city center until dawn. Good Friday is the day of the procession of the Black Christ, leaving the Church of the Lord of the City, is praised by the Fogliama-ri, On Easter Sunday, the Real Maestranza, led by its captain, goes to the venue of the Bishop, gloves, tie and white socks as a sign of joy for the Resurrection of Jesus, until they reach the Cathedral.

+37° 29’ 24.84”, +14° 3’ 47.01”Caltanissetta

32 km Enna

Da Enna: SS117 bis Da Catania e da Palermo:

A19 Catania-Palermo uscita Caltanissetta/Agrigento; prosegui SS640

From Enna: take SS117 bis A19 Catania-Palermo exit

Caltanissetta/Agrigento; take SS640

SAIS TrasportiSAIS bus

Stazione di Caltanissetta Caltanissetta Stazione Ferroviaria

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Sagre, musei e archeologiaFestivals, museums and archeology

Centuripe, meta degli appassionati di archeologiaCenturipe - destination for lovers of archeology

In uno scenario quasi western, tra vallate e catene montuose, tra le valli dei fiumi Simeto e Dittaino, su un promontorio a forma di stella, sorge la città di Centuripe, in provincia di Enna. Città dalla storia millenaria, fatta di dominazioni greche, romane e normanne, per citarne solo alcune. Cominciando il vostro tour dal centro storico per giungere sino alle vicine vallate, scoprirete Centuripe visitando il Museo Archeologico della città e perché no, partecipando in prima persona agli scavi archeologici denominati Kentoripa, organizzati dal Comune di Centuripe. Contribuirete da volontari al ritrovamento di reperti archeologici dall’inestimabile valore. Moltissimi sono già esposti nei musei di tutto il mondo: da Parigi a Berlino, da Londra a New York, e in tante altre città italiane. Per gli appassionati di antichi mulini idraulici, Centuripe ne ha diversi nelle campagne che cingono la città. Ben sette mulini idraulici in particolare, oggi ruderi purtroppo, testimoniano l’era in cui le pale mosse dalla forza

dell’acqua erano uno strumento primario per la macinazione del grano. I più famosi, presenti anche nell’itinerario turistico dei mulini, sono: il Mulinello e il Mulino del Picone. Durante la vostra visita, fate tappa al Ponte Saraceno, sotto cui scorre il Fiume Simeto in contrada Passo del Pecoraio. Vi segnaliamo la Festa di Primavera cha ha luogo nel mese di aprile, durante la quale la città offre ai propri visitatori tanti eventi e manifestazioni interessanti da non perdere.

The scene is reminiscent of a Western. Canyons, valleys and mountain ranges, valleys of rivers Simeto and Dittaino, on a promontory in the shape of a star, is located the city of Centuripe, in the province of Enna. It has an ancient history with several denominations such as Greek, Roman and Norman, just to name a few. Start your tour from the town centre until the nearby valleys; discover Centuripe by visiting the city’s Archaeological Museum, and why not participate in archaeological

excavations, organized by the City of Centuripe. As a volunteer you can contribute to the discoveries of archaeological remains of inestimable value. Many of them are already on display in museums around the world: from Paris to Berlin, from London to New York and many other Italian cities. If you are fond of old water mills, Centuripe has several in the countryside surrounding the city. Seven water mills remain today, and bear witness to a time where the mills were a primary tool for grinding grain. Included in the most famous tourist itinerary of mills are also the Mulinello and Il Mulino del Picone. During your visit, make a stop to Arab Bridge ( Ponte Saraceno), under which flows the Simeto River, in Passo del Pecoraio district. There is also a Spring Festival that takes place in April, during which the city offers its visitors many interesting events - not be missed.

Dolce di pasqua sicilianoChiamato Aceddu cu l’ovu, Pupu cu l’ovu, Ciciulio e in tante altre

declinazioni, è sempre lo stesso dolce tipico pasquale della tradizione siciliana. Uova bollite e poi decorate, incastrate su pasta azzima, pasta di pane, pasta frolla o pasta di biscotto e quindi cotte in forno a pietra. I siciliani sono soliti regalarlo durante le festività pasquali.

Sicilian Easter cakeKnown as Aceddu cu l’ovu, Pupu cu l’ovu, Ciciulio and with many

other names, we are talking about the same Sicilian sweet of the Easter tradition. Boiled eggs, later decorated, stuck on pasta unleavened, bread dough, and pastry or biscuit dough and then baked in stone ovens. The Sicilians used to give them as gift on Easter holidays.

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La Festa di Primavera a CenturipeThe Spring Festival in Centuripe

Nei primi giorni di aprile, la Festa di Primavera, si apre con la Sagra dell’arancia rossa di Sicilia IGP, in cui potrete non solo gustare le famose arance rosse, simbolo per eccellenza della nostra fertile terra, ma assaggerete anche le prelibatezze che le massaie prepareranno per voi tutte a base di arancia rossa come dolci, marmellate e fresche spremute. Nella seconda settimana di aprile si tiene invece la Cronoscalata di Centuripe. Ragazzini e non, gareggiano su rudimentali manufatti di legno provvisti di ruote, costruiti con le proprie mani, in una corsa sfrenata lungo un tracciato di 250 metri tutto in discesa. Durante le settimane successive, la Sagra del Ciciulio, dolce tipico centuripino della Settimana Santa di Pasqua, è un’occasione ghiotta per assaporare tutta la tradizione siciliana. La festa di Primavera si conclude con la maratona delle mamme, che si svolge nella prima settimana di maggio.

In early April, the Spring Festival, opens with the Festival of the red and orange of Sicily IGP. You can enjoy not only the famous red oranges, (symbol par excellence of our fertile land) but orange-red cakes, jams and fresh juices. In the second week of April,

take part at the Cronoscalata in Centuripe. Kids (big and small) compete on rudimentary wooden trucks that they have made, in a race along a path of 250 meters downhill all the way! During the following weeks, the Festival of Ciciulio, a typical dessert from centuripe is made specifically during Holy Easter week. It is a tempting opportunity to savor all the Sicilian traditions. The Spring Festival ends with the “mums marathon” held in the first week of May.

Aidone ospita La Venere di MorgantinaAidone hosts The Venus of Morgantina

La città di Aidone, collocata al centro della Sicilia, tra la Villa Romana del Casale, Piazza Armerina ed Enna, è diventata nuovamente e orgogliosamente la custode dei suoi tesori più preziosi rinvenuti nel sito archeologico di Mor-gantina. La polis di Morgantina, edificata in diverse epoche tra dominazioni siculo-greche-ellenistiche, ricorda una piccola Pompei poiché sono ben visibili numerosi resti archeologici tra cui diversi edifici pubblici, per lo più articolati intorno alla piazza dell’Agorà. I ritrovamenti archeologici dei preziosi tesori della Morgan-tina sono custoditi nel Museo di Aidone in cui scoprirete, seguendo un percorso storico-tema-tico, la vera storia di Aidone-Morgantina. Tra questi tesori spiccano La Venere di Morgan-tina (la dea Afrodite), gli Acroliti e Argenti di Eupolemo. Recatevi ad Aidone in occasione dei riti pasquali da Domenica delle Palme alla Giunta di Pasqua, con la processione dei giganti Santoni e i canti in antica lingua siciliana dei Lamentatori.

Aidone, located in the heart of Sicily, between Villa Romana del Casale, Piazza Armerina and Enna, is once again the proud guardian of its most precious archaeological site - Morgan-tina. Built in different times of Sicilian-Greek-Hellenistic rulers, Aidone resembles a smaller version of Pompei, thanks to its well preserved houses and several public buildings, mainly around the Agora square. The archaeological finds of the precious treasures are kept in the Museum of Morgantina where, following a historical-theme, you will find out the real story of Aidone-Morgantina. Among these treasures stands The Venus of Morgantina (the goddess

Aphrodite), the Acroliti and Eupolemo Silvers. Go to Aidone at Easter, where you will see the celebrations starting from Palm Sunday to Easter Sunday, with the procession of Giants and the ancient songs in old Sicilian language sung by the Lamentatori.

“Distretto Turistico Valorizzazione Venere di Morgantina”

Enna, Aidone, Centuripe, Gagliano, Nicosia, Piazza Armerina, Pietraperzia,

Regalbuto e Sperlinga

info www.consorzioagriturismienna.it

+37° 24’ 55.37”, +14° 26’ 45.09”Aidone 32 km Enna

Da Enna: SS117 bis Da Catania e da Palermo:A19 Catania - Palermo uscitaCaltanissetta / Agrigento; prosegui SS640 From Enna: take SS117 bisA19 Catania - Palermo exit Caltanissetta / Agrigento; take SS640

SAIS TrasportiSAIS bus

Stazione di Caltanissetta Caltanissetta railway station

+37° 37’ 13.95”, +14° 44’ 30.72”

45 Km Catania

A19 Palermo-Catania uscita Catenanuova fino a Centuripe

A19 Palermo-Catania exit Catenanuova up to Centuripe

Stazione di riferimento: Catenanuova - Centuripe Distanza dal centro: 11 chilometri

Catenanuova - Centuripe railway station11 km away from the center45

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La Scala infiorata di CaltagironeStairs of flowers in Caltagirone

Battezzata dagli arabi come Cal’at Ghiran, castello dei vasi, col trascorrere dei secoli, l’arte dei cannatari, ossia i maestri artigiani che lavorano l’argilla per creare opere d’arte in ceramica, non è mai andata perduta. Caltagirone è per antonomasia la città della ceramica e tutto rievoca questa grande arte. I palazzi storici, le vie, la Villa comunale, la Scala di S. Maria del Monte, i balconi ed ogni angolo è impreziosito dalle maioliche, dagli ornamenti e dalle opere in ceramica. Passeggiando tra le vie di Caltagirone, non può mancare una visita alle botteghe artigianali, che

offrono i capolavori in ceramica e terracotta. Sono di terracotta altresì le statuine dei presepi di Caltagirone, che rispecchiano la storia, il costume, i modi di essere e di sentire del tempo in cui sono state create. Simbolo per eccellenza della città è la Scalinata di S. Maria del Monte, con 142 gradini in lava decorati da bellissime formelle di maiolica policroma, con disegni floreali e geometrici. É tradizione illuminare a festa la scalinata a fine luglio in occasione dei festeggiamenti per S. Giacomo, mentre nel mese di maggio, la stessa, è impreziosita da addobbi floreali. Infatti, in onore della Madonna di Conadomini, patrona della città, la scala prende vita, colorandosi di giallo, rosso, verde e tutti i colori dell’arcobaleno, poiché migliaia di vasetti di fiori vengono disposti lungo i centotrenta metri della scalinata, per ricreare disegni e figure davvero singolari.

Named by Arabs as Cal’at Ghiran, castle of the vessels. With the passing of centuries, the art of cannatari, practised by artisans who mould the clay to create works of ceramic art, has never been lost. Caltagirone is the most spectacular city for ceramics. The historical buildings, its streets, public gardens, the scale of S. Maria del Monte, balconies and every corner is embellished with ceramics. Walking through the streets of Caltagirone, you can not miss the craft shops that offer masterpieces in ceramic and terracotta. There are also terracotta figurines of the nativity of Caltagirone, which reflects its history and customs from the time in which they were created. Symbol of the city is the Steps of St. Maria del Monte, with 142 stair

treads each decorated with beautiful polychrome majolica tiles with floral and geometric designs. It’s a tradition to illuminate the stairs at the end of July during the celebration of the feast of St. James, and in May it is adorned with flowers and floral decorations. In fact, in honour of Our Lady of Conadomini, patron saint of the city, the stairs come to life, colours of yellow, red, green and all colours of the rainbow, as thousands of pots of flowers are arranged along the one hundred and thirty feet of steps to recreate drawings and figures in this unique demonstration. In May, come and admire the works of artists of flowers!

Situata all’interno della Riserva della Sughereta e confinante con il Bosco di Santo Pietro, a soli 5km dal centro di Niscemi e 10km da Caltagirone, la TENUTA DI BELLAPRIMA offre la calda ospi-talità siciliana accompagnata da una cucina tipica per un’esperienza di relax a contatto con la natura. Gli eleganti gazebi, la sala trat-tenimenti e la terrazza sulla piscina sono a vostra disposizione per l’allestimento di ogni tipologia di banchetto, inoltre il nostro staff specializzato in banqueting sarà lieto di consigliarvi per allestire nei minimi dettagli i vostri eventi. Nella nostra azienda potrete gu-stare i prodotti nostrani cucinati a regola d’arte dal nostro talen-tuoso Chef e le pizze preparate dalla mano “maestra” del nostro pizzaiolo esclusivamente con ingredienti di altissima qualità. E per il vostro divertimento, potrete rinfrescarvi nella nostra imponente piscina, cullati dall’idromassaggio o al di sotto della cascata. Le quattro spighe a noi attribuite attestano la qualità della nostra azienda.

Located in the Reserve of the Sughereta, bordering the wood of St. Peter, just 5km from the town of Niscemi and 10km from Caltagirone, the TENUTA BELLAPRIMA of-fers a warm Sicilian hospitality accompanied by a typi-cal culinary experience, in total relaxation, close to nature. The elegant pavilions, the dining terrace overlooking the pool and saloon of the restaurant are there for your convenience to set up any type of banquet. Our staff, specialists in banqueting, will be happy to advise you to arrange the smallest details of your event. In our venue you can taste the local products specially co-oked by our talented Chef, our pizzas made by our “Ma-ster pizza maker” have only the highest quality ingredients, and for your entertainment, you can cool off in our impres-sive pool, soothed by the whirlpool or under the waterfall. The four spikes attributed to us attest the quality of our company.

La TENUTA DI BELLAPRIMA - Contrada Carruba, Caltagirone - Tel+39 389.0334422www.agriturismobellaprima.com [email protected] facebook.com/bella prima +37.1327 +14.4712

+37° 14’ 17.39”, +14° 30’ 45.64”Caltagirone

60 km Enna 60 km Ragusa

Da Enna: SS117 bis Da Ragusa: SS514

From Enna: Take SS117 bisFrom Ragusa: take SS514

Etna Trasporti AST Azienda Sicilia Trasporti

Etna Trasporti busAST bus

Stazione di CaltagironeCaltagirone railway station

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La Sagra del formaggio e della ricotta di VizziniThe Festival of cheese and ricotta in Vizzini

A 30 km da Caltagirone, protetta dai Monti Iblei, si trova la patria del formaggio e della ricotta. Vizzini, città natale del poeta Gio-vanni Verga, dal 23 al 25 aprile invita gli amanti e i veri degustatori di formaggio, ad inebriarsi di odori e sapori dei più buoni e freschi formaggi di questa zona. Forte di una tradizione contadina, che si tramanda da ge-nerazioni, e grazie ai ricchi pascoli delle col-line chiamate “pascoli dalle cento essenze”, la produzione di formaggio vizzinese è la più importante di Sicilia. La piazza centrale del paese, piazza Marconi, si trasforma in una vera e propria fattoria all’aperto con pastori, mucche e pecore, strumenti e attrezzi di la-

voro dei pastori e dei maestri ricuttari, tavole imbandite di tante delizie, vini e prodotti tipici. Oltre alla ricotta e ai dolci a base di ricotta, come i cannoli e le cassatelle, sarà possibile acquistare i formaggi più rinomati della zona quali il canestrato, la ricotta sa-lata e la tuma primo sale. Vizzini vanta un formaggio DOP dedicato al suo illustre po-eta: il pecorino dei Malavoglia. La sagra del formaggio è accompagnata anche da canti, balli, visite guidate ai musei e ai caseifici.

Vizzini, located 30 km from Caltagirone, protected by mountains of Iblei, is the home of cheese and ricotta. Vizzini, the birthplace of the poet Giovanni Verga, on April, 23rd, 24th, 25th invites lovers of real cheese to en-joy fresh cheeses from all over Sicily! With a rural tradition, handed down for gene-rations, and thanks to the rich pastures of the hills called “meadows of a hundred species,” the vizzinese production of cheese is the most important in Si-cily. The main square of the town, Piazza Mar-coni, is transformed into a veritable open-air farm with shepherds, sheep and cows, tools and equipment

work of farmers and ricuttari. Also offered are tables of many delights, wine and typical products. including cheese and desserts made with ricotta cheese, like cannoli and cassa-telle. You can buy the most famous cheeses in the area, for example the canestrato, the salt ricotta, and tuma first salt. Vizzini has a DOP cheese dedicated to his illustrious poet: pecorino of Malavoglia. The festival of che-ese is also accompanied by songs, dances, tours to museums and dairies.

+37° 9’ 41.76”, +14° 45’ 3.67”Vizzini

30 Km Caltagirone

da Catania: A18 Messina - Catania - Siracusa, uscita Lentini, prosegui per SS194From Catania: A18 Messina - Catania - Siracusa, exit Lentini, then drive SS194

Etna Trasporti Tel +39 095.532716Etna Trasporti Bus Tel +39 095.532716

Troina, nido preferito dell’ “aquila normanna”Troina – the “Norman eagle’s” favorite nest

Agli inizi della storia dell’uomo, un popolo di “Giganti” costruì Imachera, edificando delle costruzioni ciclopiche. Gli antichissimi ruderi sono divenuti parte del castello, costituito da enormi macigni parallelepipedi, sovrapposti gli uni sugli altri senza ombra di calce. Benché sembrino favole d’altri tempi, nella cattedrale di Troina si conservano un’enorme costola ed un teschio gigantesco, rinvenuti proprio nei pressi dell’antico castello. Il Castello imacherese, sorgeva in cima al monte, a 1120 metri sul livello del mare, con tre inespugnabili torri e delle fortissime mura con quattro porte d’accesso. I saraceni lo occuparono durante la dominazione araba, dopo i greci e i bizantini. Troina, civitas vetustissima, grazie alla sua posizione geografica dominante, nel cuore della Sicilia, diventò la Capitale del Principato normanno nel 1061, quando Il Gran Conte Ruggero I D’Altavilla, espugnò il castello e cacciò i saraceni. Ne fece la propria dimora rendendola il luogo più difeso dell’isola, e per più di 30 anni, fu il “nido

preferito dell’aquila normanna”. Nella piazza centrale del paese, si erge ancora la cattedrale, edificata per volontà di Ruggero, anche se rimaneggiata più volte nei secoli successivi. Al suo fianco la torre normanna funge da campanile. Dal belvedere della piazza si scorge un panorama surreale. Gli edifici medievali vi riportano ad un tempo in cui Troina era il luogo del silenzio e della pace, scelto dai monaci che si ritiravano in preghiera. Ne sono una forte testimonianza il Convento dei Cappuccini, i ruderi sia della vecchia che della nuova Abbazia di San Michele Arcangelo, il Monastero di S. Elia d’Ambulà, il Monastero di S. Agostino con la sua chiesa, sorta nello stesso punto in cui vi era la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, risalente all’anno 170 d.C. Anche il monaco basiliano Silvestro, santo patrono del paese, vissuto nel XII secolo, scelse Troina per professare la sua fede. La Basilica di San Silvestro custodisce la sua tomba, ed è stata edificata in suo onore nelle vicinanze della grotta, nella quale, secondo la leggenda, due cacciatori nel 1400 ritrovarono il suo corpo miracolosamente intatto.

At the beginning of ancient history, a nation of Giants built Imachera with epic construction. The ancient ruins have become part of the castle, which consists of huge boulders, stacked on each other without a hint of lime. Although they seem tales of fantasy, a huge rib and a giant skull were found near the ancient castle, and they are still visible at Cathedral of Troina. The

Castle imacherese, stood on top of the mountain, 1120 meters above sea level, with three impregnable towers and strong walls with four gates. The Saracens occupied it during the Arab domination, after the Greeks and the Byzantines. Troina, with its prominent location right in the heart of Sicily, became the Capital of the Normal Reign in 1061, when The Great Conte Ruggero I D’Altavilla, stormed the castle and drove out the Saracens. He made it his dwelling place, making it the most defended place of the island, and for more than 30 years it was known as the Norman’s favorite - its “eagle nest.” In the central square the Cathedral still stands, built by Ruggero I, although altered several times in later centuries. At its side the Norman tower serves as the church bell. The view from the square is surreal. The medieval buildings take you back to a time when Troina was the place of silence and peace, preferred by the monks who retreated into prayer. A strong testimony to this past are the Convent of Cappucini, the ruins of the old and the new Abbey of St. Michael the Archangel, the Monastery of St. Elia d’Ambulà, the Monastery of St. Augustine, with its church, built in the same spot where there was the Church of Saints Peter and Paul, dating from 170 AD. The Basilican monk Sylvester, now the patron saint, who lived in the twelfth century, chose Troina to profess his faith. The Basilica of St Sylvester guards his tomb, and was built in his honor near the cave where, according to legend, two hunters found in 1400, his body miraculously intact.

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Troina in festa!Troina celebrates!

In onore di San Silvestro, patrono di Troina, a partire dalla penultima domenica di maggio, sino alla fine di giugno, si svolgono alcuni suggestivi festeggiamenti folcloristici: la Festa dei Rami, la Ddarata, la Kubbaita e l’Uscita della Vara.

In honor of St. Sylvester, patron of Troina, from the penultimate Sunday in May until the end of June, some fascinating folklore festivities take place: the Festival of the branches, the Ddarata, the Kubbaita and the Exit of the Vara.

La Sagra della VasteddaThe Vastedda Festival

Nel loggiato del Monastero di S. Agostino il penultimo weekend di giugno si organizza la Sagra della Vastedda co’ sammucu: una buonissima focaccia all’essenza di fiori di sambuco e ripiena con salame e tuma (formaggio fresco senza sale). Insieme agli nfasciatieddi, dolci a base di vino cotto di fichidindia, glassati con il vino cotto e guarniti con mandorle e noci tostate, sono il cibo preferito dei Ramara e dei Ddarata in pellegrinaggio.

In the porch of the Monastery of St. Augustine on the penultimate weekend in June, the

festival of Vastedda co’ sammucu is held: a delicious cake dedicated to the essence of the flowers and stuffed with salami and Tuma (fresh cheese without salt). Try also nfasciatieddi, pastries stuffed with sweet wine made from prickly pears, glazed with the wine as well, and garnished with almonds and roasted nuts. The vastedda and i nfasciateddi were both Ramara’s and Ddarata’s favourite

food on pilgrimage.

La Festa dei Rami e la DdarataThe Festival of branches and the Ddarata

Nella notte del giovedì che precede la penultima domenica di maggio, i devoti detti “Ramara”, si radunano nella chiesa di San Silvestro e partono a piedi in pellegrinaggio verso la fitta vegetazione, nel cuore dei Nebrodi, dove secondo la tradizione raccoglieranno i rami di alloro per poi fare rientro in paese. Alle prime luci dell’alba, dopo ore di faticoso cammino, i Ramara giungono in una vasta radura, accendono i fuochi e preparano i bivacchi; hanno con sé bisacce colme di prodotti caserecci, come la vastedda co’ sammucu, ‘nfasciateddi, e fiaschi di buon vino per tenersi caldi e allegri. Divisi in due gruppi, alcuni rimangono al campo base, mentre altri si allontanano per andare alla ricerca dell’alloro. Lo trovano in località Anghira di Faccilonga (nei pressi del Comune di San Fratello), dove cresce naturalmente lungo i pendii. Un luogo mistico rimasto incontaminato. Qui si prega, in religioso silenzio e in armonia con la natura. Il santo a cui si rivolgono i fedeli è San Silvestro, che in questi luoghi ha lasciato una traccia indelebile. Tra canti di gioia e di ringraziamento, raccolti i ramoscelli di alloro, la domenica mattina i Ramara rientrano trionfanti, sfilando per le antiche vie di Troina. Se vi siete persi la Festa dei Rami, la domenica successiva non mancate all’ingresso trionfante dei “Ddarara”. Altri pellegrini devoti, che in sella ai muli e ai cavalli,

rientrano in paese, anch’essi adorni e carichi di alloro raccolto nei boschi durante la notte. Questa replica della raccolta di alloro in onore di San Silvestro, a distanza di una settimana, trova spiegazione nella storia. Infatti, un tempo i Ramara erano per lo più contadini e pastori di greggi, e andavano in pellegrinaggio a piedi, mentre i Ddarata si spostavano in sella a muli e cavalli, ed erano proprietari terrieri e la gente più ricca del paese.

On the night of Thursday before the third Sunday of May, the devotees called the “Ramara”, meet in the church of St. Sylvester and depart on foot on a pilgrimage to the distant forests in the heart of the Nebrodi Mountains, where according to tradition, they gather the branches of laurel before going back to the country. At dawn, after long hours walking, the Ramara come in a wide clearing, lite fires and prepare the camps. They bring with them saddle bags filled with homemade products, as some vastedda co’ sammucu and nfasciateddi, also some good wine to keep warm and cheerful. Divided into two groups, some remain at the base camp, while others go looking for the laurel. They will find it at Anghira Faccilonga (near the town of San Fratello), where it grows naturally along the slopes. A mystical place that remains unspoiled. Here you can pray and listen to your heart and soul, relax. To shouts of

joy and thanksgiving, collected twigs of laurel, on Sunday morning Ramara enter triumphant, parading through the ancient streets of Troina. If you missed The Festival of branches, do not miss the pompous entry of “Ddarara” that will take place the following Sunday. They are pilgrims as well, but riding horses and donkeys and will enter the town also adorned with loads of laurel gathered in the woods at night. This reenactment of the collection of laurel is in honour of St. Sylvester, a week later. In fact, once the Ramaras were mostly farmers and shepherds of flocks, and went on a pilgrimage on foot, while the Ddaratas were used to ride horses, as they were landowners and the richest people in town.

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L’Uscita della VaraThe Exit of the Vara

Il primo weekend del mese di giugno, potete assistere ad una processione liturgica carica di fede e suggestione, intercalata da una cavalcata storica per le vie del centro. Si tratta dell’Uscita della Vara di San Silvestro, che parte dalla Chiesa Madre nel pomeriggio di sabato, e della Kubbaita che si tiene il giorno dopo. La cerimonia religiosa consiste nella processione della sfarzosa Vara del Settecento rivestita di lamine d’argento, che trasporta il simulacro del Santo, percorrendo le vie del paese sino a raggiungere la Chiesa, edificata in suo onore. Il rientro alla Chiesa Madre è previsto il lunedì successivo, a conclusione della festa liturgica. La domenica che intercorre in questo weekend di fede e preghiera, è un momento di svago e divertimento soprattutto per i più piccoli, è il momento della Kubbaita!

The following weekend, on June 1st, therefore, you can attend a liturgical procession full of Christian faith, with a ride through the streets of the historic centre. The former is the Exit of Vara from the Mother Church on Saturday afternoon, the latter is the Kubbaita held the next day. The religious ceremony consists of the procession of the magnificent Vara dated back in XVIII century, lined by sheets of silver, which carries the statue of the Saint through the streets of the village until it reaches the church built in his honour. It will return to the Mother Church on the following Monday at the conclusion of the liturgical feast. The Sunday of this weekend of faith and prayer, is also a time of fun and entertainment especially for children: it is the moment of Kubbaita!

La KubbaitaThe Kubbaita

I protagonisti del corteo storico sono dei cava-lieri in costumi spagnoleggianti, che sfilano al suono di trombe e tamburi, ricordando la visita nel 1535 di Carlo V di Spagna. Tre cavalieri, uno vestito di rosso, uno di blu e un altro di verde, portano in spalle bisacce piene di dolciumi, tor-roni e confetti. Giunti in piazza Conte Ruggero, cavalieri e valletti al seguito distribuiscono alla folla in trepida attesa la “Kubbaita”, termine di origine araba che significa mandorlato, adottato in Sicilia per indicare il torrone. Da qui l’esten-sione del termine ai dolciumi in genere. Conqui-state anche voi un pezzo del buon torrone man-dorlato di Sicilia!

The protagonists are the knights in Spanish style costumes, parading at the sound of trum-pets and drums. They recall the visit in 1535 of Charles V of Spain. Three horsemen, one dressed in red, one in blue and one in green, bring with them sacks full of candies, nougats and sweets. Arriving at Conte Ruggero square, the horsemen and their valets finally distribute to the impatient crowd the Kubbaita, (a word of Arabic origin meaning almond) adopted in Sicily to indicate the nougat in particular. From here the extension of the term for sweets in general. Get your piece of the most delicious almond nougat in Sicily!

+37° 47’ 6.44”, +14° 36’ 3.62”Troina paese

60 km Enna

Da Catania (80 km) SS121 e SS575 Da Palermo (165km) A20 Palermo - Messina

uscita Santo Stefano di Camastra, prendila SS113 e poi la SS117 sino a Troina

Da Enna (55km) SS121 From Catania (80 km) SS121, then SS575

From Palermo (165km) A20 Palermo - Messina exit Santo Stefano di Camastra,

drive SS113, then SS117 till Troina From Enna (55km) SS121

Da Catania fermata da Piazza della Repubblica ISEA autolinee +39 095.464101tratta Catania / Paternò / Troina

Da Enna ISEA autolinee Tel +39 095.464101 tratta Cerami / Nicosia / Troina

Da Palermo: SAIS autolinee sino ad Enna, poi ISEA autolinee Enna / Troina

From Catania, bus stop at Piazza della Repubblica ISEA autolinee +39 095.464101

line Catania / Paternò / Troina From Enna ISEA BUS Tel +39 095.464101

tratta Cerami / Nicosia / TroinaFrom Palermo SAIS BUS to Enna,

then take ISEA bus to Troina

Ufficio Turistico di Enna Tel +39 0935.5009011www.comune.troina.en.it

www.troinasviluppo.it

La leggendaLe testimonianze storiche narrano di un castello impenetrabile persino per i grandi eserciti normanni.

Fu grazie all’astuzia e all’ingegno che essi riuscirono a trovare un varco. La sconfitta dei Saraceni ad opera del Conte Ruggero è ricordata così: “ un mugnaio, in compagnia di un grosso cane, durante la notte era solito rifornire il castello di viveri e grano, entrando da Porta Baglio, dopo aver fatto abbaiare il cane. Era quella, infatti, la curiosa parola d’ordine convenuta per il riconoscimento per accedere all’interno. Accadde così che in una notte tenebrosa, Ruggero e il suo esercito, muovendosi taciturni dalle foreste vicine, aspettarono l’apertura della porta … per poi irrompere come un torrente impetuoso … che non lasciò alcuno scampo ai Saraceni”. Alcuni tra i cavalieri più valorosi e coraggiosi strinsero in quei giorni, proprio a Troina, un patto di fratellanza e lealtà eterna, dandosi il nome di “Cavalieri Indivisibili”. Ai giorni nostri non si sa quasi nulla della loro identità, ma si tramandano ancora i racconti delle loro gesta alla conquista della Sicilia. Pare che esista una sacra pergamena, ritrovata ormai illeggibile, nella quale però alcune iniziali dei nomi dei cavalieri sono state riconosciute: B.,A.,G.,A.,G.,D., ... avvolte da una fitta nuvola di mistero! The Legend

Historical records tell of a castle, impenetrable even to the great Norman armies. It was thanks to ingenuity and cunning that they were able to find an opening. The defeat of the Saracens by the work of Conte Ruggero is remembered as follows: “at nights, a miller, in the company of a large dog, used to supply the castle with food and grain, getting up from Porta Baglio, after the dog was barking. That was, in fact, the curious signal for recognition to enter inside the castle. On a dark night, Conte Ruggero and his army, moving silently from the nearby forests, waited for the opening of the door to burst like a raging torrent which left no escape for the Saracens”.. Some of the most valiant and brave knights formed in Troina, in those days, a pact of brotherhood and loyalty; they were the “Indivisible Knights.” Nowadays, we do not know so much about them, but we still tell the tales of their conquests in Sicily. It is said that a sacred parchment was found. Even though it was illegible, it seemed to recognize some initial of the names of the Knights: B,A,G,A,G,D, ... still wrapped in a thick cloud of mystery!

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Gli arabi lo chiamarono Kalaat - al Bian, ma alcuni ritrovamenti suggeriscono la sua esi-stenza sin dal tempo dei greci intorno al III sec. a.C. La fortezza sorge su un colle che do-mina la Valle Fluviale dell’Alcantara, la baia di Giardini Naxos e Taormina. La visita al castello regala emozioni forti e un panorama dalla bellezza ineguagliabile, sin dal momento dell’ascesa nell’ascensore a vetri che risale il fianco della collina sino al castello. Farete un vero e proprio viaggio nel tempo visitando la Sala D’Armi, in uso già dal III sec. a.C., la sala Cruyllas edificata nel XV sec. dal forte fascino medievale e la piccola Cappella con il suo ambiente particolarmente suggestivo. Qui il tempo scorre lento, relax e tranquilli-tà sono imperativi. Fermatevi in caffetteria per una pausa ristorativa, regalatevi un buon libro che troverete nel Bookshop del castello e godetevi il panorama che è tra i più belli dell’isola. E se siete amanti della buona ta-vola, non negatevi una coccola culinaria … il noto chef acese Dario Pugliatti tutti i giorni a pranzo, il sabato, la domenica e i festivi anche a cena, vi delizierà con delle ottime pietanze d’alta cucina! Il biglietto d’ingresso in ascen-sore costa 7 euro intero e 5 euro ridotto. Ma se preferite l’ingresso pedonale tradizionale il costo è di 5 euro intero e di 3 euro ridotto.

The Arabs called it Kalaat - al Bian, but some findings suggest its existence since the time of the Greeks around the III century BC. The fortress stands on a hill overlooking the valley of the Alcantara river, the bay of Gi-ardini Naxos and Taormina. The visit to the castle offers excitement and a landscape of unparalleled beauty, from the moment you get in the “glass elevator” that goes up the hill to the castle. You will take a real jour-ney through time by visiting the armory, in use since the III century B.C. The Cruyllas room built in the XV century has a strong medieval charm and the little chapel situ-ated in beautiful surroundings. Here, time passes slowly, relaxation and tranquility are a given. Stop for a break in the cafete-ria, treat yourself to a good book which you will find in the Castle Bookshop and enjoy the panorama that is among the most beauti-ful of the island. And if you love good food, don’t hold back - the well-known chef from Acireale, Dario Pugliatti, will cook for you every day for lunch and dinner on Saturdays, Sundays and holidays will delight you with some great dishes of haute cuisine! Entrance via elevator costs 7€ full and 5 € reduced. But if you prefer entering via the pedestrian entrance the fee is € 5 full and 3 € reduced.

SPECIALEAmunì a CalatabianoFocus on Calatabiano

Il Castello di CalatabianoTel. +39 095.640450

mobile +39 347.8341628www.castellodicalatabiano.it

Da martedì a venerdì dalle 9 alle 17.30Sabato e domenica dalle 9 alle 20 Il castello rimane chiuso il lunedì.

Tuesday to Friday from 9 to 17.30 Saturday / Sunday from 9 to 20

The castle is closed on Mondays.

2km Giardini Naxos

A18 Messina-Catania-Siracusa uscita Giardini Naxos;

prosegui SS114 Orientale Sicula A18 Messina-Catania-Siracusa exit

Interbus autolinee da Catania e da Messina fino a Giardini Naxos

Autolinee Buda da Taormina aGiardini Naxos fino a Calatabiano

Interbus Bus from Catania and from Messina to Giardini NaxosBUDA Bus from Taormina and

from Giardini Naxos to Calatabiano

Stazione Calatabiano o Giardini Naxos/Taormina

Calatabiano or Giardini Naxos/Taormina railway station

Il maniero sulla valle del tempoThe Castle53

Il sabato che precede la terza domenica di maggio, intorno alle ore 18,30, il simulacro di San Filippo Siriaco, patrono di Calatabiano, esce dalla Chiesa del SS. Crocifisso, nota anche come chiesa del Castello. Un’ora prima un corteo storico con abiti medievale sfila alla volta del centro. La chiesa del castello è posta in cima ad una montagna che sovrasta Calatabiano, è da qui che i devoti portano in spalla il simulacro del Santo sino alla chiesa madre giù in paese. Fin qui sembrerebbe una comune festa religiosa di paese, se non fosse che a separare le due chiese, c’è un sentiero tortuoso, dissestato e ripidissimo, lungo il quale i devoti scendono di gran corsa senza mai fermarsi, dando luogo alla storica “Calata di San Filippo”! Tre colpi di cannone segnano l’inizio della discesa mozzafiato e pericolosa che attraversa migliaia di fedeli abbarbicati sui pendii intorno, accorsi per vedere la spettacolare calata del Santo Patrono. I colori della festa sono il verde, il rosso e il giallo, li trovate negli abiti dei devoti e nelle “misure”, cioè nei nastrini che simboleggiano i peli della

barba di San Filippo con i quali egli legò il diavolo. Se vi siete chiesti perché il viso del Santo sia nero, sappiate che la leggenda narra che il diavolo mise alla prova la potenza divina, legando San Filippo con delle enormi catene, dalle quali quest’ultimo però si liberò facilmente. Il Santo legò all’inferno il diavolo con i peli della sua barba, sconfiggendo il male e tornando però in terra con il viso bruciato dalle fiamme dell’inferno. La festa in onore del Santo prosegue la domenica seguente con la processione per le vie del paese, mentre si conclude la domenica successiva, la quarta di maggio, con la faticosissima risalita del Santo lungo il tortuoso pendio che dalla chiesa madre lo riporta alla chiesa del castello. La discesa e la risalita del Santo effettuate così di corsa simboleggiano per i fedeli la rapidità con la quale San Filippo scacciò il demonio sconfiggendo il male.

The Saturday before the third Sunday of May, at about18.30, the statue of St Philip Syriac, the patron saint of Calatabiano, leaves

the Church of SS. Crocifisso, also known as church of the castle. An hour before, from here starts a parade of people wearing medieval clothes towards the centre of the town. The church of the castle is located atop a mountain overlooking Calatabiano, from here the devotees carry on their shoulders the statue of the Saint to reach the cathedral down town. So far it would seem a common religious festival of the country, except that a winding path, steep and uneven, separates the two churches! It is along this steep descent that devotees race down without ever stopping, giving rise to the historic “Descent of St. Philip”. Three cannon shots mark the beginning of the dangerous and thrilling race among thousands of people perched on the slopes around, flocked to see the spectacular descent of the Patron. The colors of the festival are green, red and yellow, and they can be found in the clothes of the devotees and in the “measures”, ribbons that symbolize the hairs of the beard of St. Philip with whom he tied up the devil. If you are wondering why the saint’s face is black, know that legend tells that the devil tempted the divine power, tying up St. Philip with many huge chains, from which the latter, however, kept free easily. The Saint then tied up the devil to hell with just the hair of his beard, defeating the evil, however, returning to the ground with his face burned by the flames of hell. The feast in honor of the Saint continues on Sunday with a procession through the streets of the town, while it ends the following Sunday, the fourth of May, with the laborious ascent of the Saint along the winding slope from the cathedral back to the church of the castle. The rapid descent and ascent of the Saint represent to the faithful the speed with which St. Philip drove the devil defeating evil.

Il secondo weekend di maggio a Calatabiano si terrà la XXVIII Sagra delle nespole.Una manifestazione incentrata sull’elogio di questo frutto autoctono che a Calatabiano si trasforma in tante gustosissime declinazioni: gelati, crépès e nespolino per citarne alcune. La degustazione di altri prodotti tipici affiancati alla nespola avviene nelle bancarelle allestite in paese, dove al contempo si svolgono concerti, balli, e spettacoli d’intrattenimento. Nespolando è una ragione in più per recarvi a Calatabiano nel mese di maggio. Non dimenticate di visitare il magnifico castello recentemente restaurato.

The second weekend of May will be held in Calatabiano the XXVIII Festival of loquats! An event focused on this fruit autochthonous that at Calatabiano is turned into many tasty variations: ice cream, crepes and nespolino to name a few. The other typical products tasting next to loquat are enjoyed in the stalls located in town, where at the same time take place concerts, dancing, and entertainment shows. Nespolando is one more reason to go to Calatabiano in May. Do not forget to visit the magnificent castle recently restored.

“Nespolando”“Nespolando”

A calata di San FilippoThe descent of St. Philip

Informazioni Turistiche / Tourist information Pro-Loco Calatabiano

Via Umberto, 25 Tel +39 095.640570

+37° 49’ 20.35”, +15° 13’ 39.78”

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Etna e dintorni: suggestioni in quotaEtna: suggestions at high altitude

Il vulcano faro del MediterraneoThe Volcano, lighthouse of the Mediterranean

Antro di misteri e leggende. Anticamente i primi coloni greci la chiamarono Aitna, con-siderata dai nostri antenati un grande camino ardente. Nell’albo dei miti l’Etna è la fucina degli dei. Ancora oggi il vulcano esercita mille attenzioni e grande fascino. Non solo sugli abi-tanti del luogo, ma anche sui visitatori che ogni giorno raggiungono questo magico angolo di Sicilia, proprio per visitare e conoscere a mun-tagna, il più grande vulcano attivo d’Europa. Nel 1680, durante i Grand Tour, l’Etna fu meta indiscutibile dei grandi viaggiatori europei: Goethe, Byron, Maupassant, così come lo era già stata per il filosofo Empedocle e per l’im-

peratore Adriano, molto tempo prima. Questa mitica area del Mediterraneo è una calamita per tutti i visitatori che cercano emozioni e paesag-gi immutati nei secoli. Per escursioni sull’Etna, visite guidate, tour della natura, i viaggiatori odierni possono rivolgersi, tra le tante offerte, alla Byron Escursioni Guidate.

Caven of mysteries and legends. The first Greek settlers named it Aitna, our ancestors saw it as a large, burning fireplace. Etna is de-scribed in the book of myths as the forge of the gods and is the largest active volcano in Eu-rope. Visitors, locally and internationally, are

charmed by the volcano and visit daily to this magical corner of Sicily. Since the Grand Tours started in 1680, Mount Etna was the ‘must see’ attraction of visitors to the island and has been enjoyed by such notaries as Goethe, Byron and Maupassant, as it had already been to the phi-losopher Empedocles and the Emperor Hadrian previously. This legendary area is a magnet for visitors looking for excitement and landscapes, unchanged for centuries. The Byron Guided Excursions wants to offer today’s travelers the same experience once enjoyed by our predeces-sors. Etna excursions, guided tours, nature tours are just some of the examples of tours available.

Sciare sulle pendici di un vulcano attivoSkiing on the slopes of an active volcano

Se vi state chiedendo se sia possibile sciare e praticare sport invernali sulla neve, sul vulcano attivo più alto d’Europa, la risposta è SI! Nei versanti nord e sud dell’Etna vi aspettano gli impianti di risalita e una moderna funivia per divertirvi sulla neve che ricopre le pendici del vulcano. Se volete raggiungere Etna Sud oltre-passate la città di Nicolosi e proseguite fino al Rifugio Sapienza. Qui potete scegliere di sca-lare la vetta con i mezzi a disposizione oppure utilizzare la cabinovia. I più allenati possono

cimentarsi in una suggestiva passeggiata nelle zone dei crateri che lì attorno sono ben visibili. Gli impianti sciistici di Etna Sud sono dotati di quattro skilift e di una seggiovia che servono quattro piste rosse ed una pista blu. Se invece volete godere di una vista mozzafiato e deside-rate provare l’emozione di sciare con il mare “sotto i piedi” recatevi a Etna Nord, dopo il paese di Linguaglossa, arriverete alla stazione sciistica di Piano Provenzana. Da qui scegliete se risalire con i mezzi a disposizione oppure anche in questo caso cimentarvi alla scoper-ta delle zone con escursioni al cratere centra-le, escursioni ai crateri sommitali, escursioni alla Grotta del Gelo oppure al teatro eruttivo del 2002. È indispensabile affidarsi alle mani esperte delle guide della zona! La stazione sciistica di Piano Provenzana è dotata di due skilift e di una seggiovia quadriposto, tre piste rosse e due piste blu. In Sicilia, dunque, si scia e il divertimento è assicurato! Trascorrerete delle giornate frizzanti ed emozionanti sul no-stro bel vulcano, potreste persino sentire sbuffi e brontolii…. Beh, non allarmatevi! E quasi normale …vi trovate sull’Etna, il vulcano atti-vo più alto d’Europa!!!

If you are wondering whether it is possible to ski or take part in winter sports on the hi-ghest active volcano in Europe, the answer is a resounding yes! On the northern and southern slopes of Etna, there are lifts and a modern ca-ble car to enjoy the snow that covers the slopes of the volcano. To climb the peak (or use the cable car) you need to venture past Etna Sud Nicolosi and go up to the Rifugio Sapienza. Most coach tours provide a fascinating walk around the craters, which are clearly visible.

The ski slopes of Mount Etna South are equip-ped with four lifts and a chairlift serving four red runs and a blue run. If you want to enjoy a breathtaking view and want to experience the thrill of skiing go to Etna Nord, to the ski resort of Piano Provenzana. From here, ski back down the volcano or stop off and visit the Cave of Ice, or the theater of the 2002 erup-tion. Obviously, it makes sense to use an expe-rienced tour guide to ensure you experience all that Etna can offer, safely. Enjoy the sparkling and exciting days on our beautiful volcano, where thrills and excitement await you on the highest active volcano in Europe!

Per Etna Sud: A18 Messina - Catania - Siracusa uscita Gravina; prendi la SP in direzione Rifugio Sapienza - Etna SudPer Etna Nord: A18 Messina - Catania - Siracusa uscita Fiumefreddo; prendi la SS120 fino a Linguaglossa e prosegui per Piano Provenzana - Etna Nord.

To Etna South: A18 Messina-Catania-Siracusa exit Gravina; drive SP10 to Nicolosi up to Rifugio Sapiena - Etna SouthTo Etna North: A18 Messina-Catania-Siracusa exit Fiumefreddo; drive SS120 to Linguaglossa up to Piano Provenzana - Etna North.

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Varcando l’arco d’ingresso del borgo me-dievale di Randazzo, passeggiando tra le sue stradine, i suoi palazzi e le sue chiese, avrete l’impressione di essere catapultati nel tredi-cesimo secolo, epoca in cui re, dame e cava-lieri abitavano queste terre, come sospese nel tempo. Edificati con pietra nera dell’Etna, in un’atmosfera di quiete e mistero, palazzi no-biliari cingono autentici gioielli di architettura medievale. Fra questi spiccano la Chiesa di Santa Maria in piazza Basilica costruita tra il 1217 e il 1239, in stile svevo-normanno, e la Chiesa madre di S. Nicolò in corso Umberto, principale arteria della città. Percorrete la via degli Archi, sormontata da preziosi archi a se-sto acuto, e ammiratene l’unicità architettonica. Nei pressi di piazza Martino, visitate il Castello Svevo di Randazzo, con la sua aquila che so-vrasta il portale e la torre merlata, simbolo per eccellenza del periodo gotico-medievale della città. Fu luogo di orrori e torture, oggi ospita il Museo con le sue mostre permanenti dei pupi e le sue esposizioni d’arte. Per chi ama il brusio dei boschi e le sfumature d’autunno, il territorio di Randazzo è il punto perfetto di partenza per visitare: il Parco dell’Etna, il Parco Regionale dei Nebrodi, il Parco Fluviale dell’Alcantara e il Parco Sciarone; quest’ultimo facilmente rag-giungibile dal centro della città anche a piedi. Ad appena 2 km da Randazzo, passeggiando tra i vigneti, raggiungete il Lago Gurrida: lo scenario naturale che vi si apre davanti lascia senza fiato! È un vasto lago naturale formatosi mediante lo sbarramento di una colata lavica nel lontano 1536. Altri luoghi d’incanto da vi-

sitare sono: la Grotta del Burrò, all’interno del Parco dell’Etna, ed il Lago Tre Arie situato a 1500 metri d’altitudine, all’interno del Parco dei Nebrodi.

Passing through the arch at the entrance of the medieval village of Randazzo, wandering through its streets, palaces and churches, you will have the impression of being returned to thirteenth century, when kings, lords and la-dies lived in these lands. Built with the black stone of Etna, in an atmosphere of tranquility and mystery, noble palaces surround authen-tic jewels of medieval architecture. Two nota-ble ones are the Church of St. Mary in piaz-za Basilica, built between 1217 and 1239, of Swedish-Norman style, and the Cathedral of S. Nicholas in corso Umberto, the main street of the city. Go to street of Arches, surmounted by exquisite arches, and appreciate the unique ar-chitectural manufacture. Near piazza Martino, visit the Swedish Castle of Randazzo, with its eagle above the doorway and the crenellated to-wer, symbol par excellence of the Gothic and medieval period of the city. Once a place of horror and torture, it now houses the Museum with its permanent exhibitions of puppets and art. For those who love the buzz of the woods and colours of autumn, the territory of Randaz-zo is the perfect starting point. From here visit Etna, Nebrodi Regional Park, Alcantara River and country park and the Sciarone Park; it is easily accessible from the city center on foot. Just 2 km from Randazzo, walking through the vineyards, you will reach Lake Gurrida: the na-

tural scenery in front of you will leave you bre-athless! It’s a large natural lake, formed by the damming of a lava flow, dating back to v1536. Other enchanting places to visit are: the Cave of Burrò in Etna Park and Lake Tre Arie located at 1,500 meters in the Nebrodi Park.

Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, patro-no di Randazzo, in commemorazione dell’e-ruzione del 1981 si svolge una fiaccolata e una cerimonia di ringraziamento rivolta al Santo. Nei giorni 17,18 e 19 marzo del 1981, una colata lavica minacciò di distruggere il paese. A ricordarne lo scampato pericolo c’è ancora oggi una statua, posta sulla collina di San Pietro e rivolta verso l’Etna, che lo scul-tore Gaetano Arrigo volle dedicare al Santo, a un anno dal drammatico evento. Il paese fe-steggia con i dolci tipici: le zeppole di riso con miele e cannella. A Randazzo sono dav-vero buonissime!

On March 19th, St. Joseph’s day, the patron of Randazzo and in commemoration of the 1981 eruption, a torchlight procession take place in the town and a ceremony of thanksgiving is addressed to the saint. In 1981, on March 17th, 18th and 19th, a lava flow threatened to destroy the town of Randazzo. To commemorate the narrow escape there is a statue of St. Peter loca-ted on the hill facing Mount Etna. The sculptor, Gaetano Arrigo dedicated it to the saint, one year later the eruption occured. The town ce-lebrates with some typical sweets: the zeppole made of rice with honey and cinnamon. In Ran-dazzo they are buonissime!

+37° 52’ 41.33”, +14° 57’ 1.78”Randazzo

66 km Catania; 89 km Messina

A18 Messina-Catania-Siracusa uscita Fiumefreddo di Sicilia, prendi SS120 in

direzione RandazzoA18 Messina-Catana-Siracusa exit Fiumefreddo

di Sicilia, drive SS120 to Randazzo

Etna TrasportiEtna Trasporti bus

Ferrovia CircumetneaTel +39 095.541111

Circumetnea Railway Station

Stazione di partenza: Catania, via Caronda.

Catania, Caronda street

Tratta Catania - Giarre - Fiumefreddo - Linguaglossa -

Castiglione di Sicilia - Randazzowww.circumetnea.it

Stops: Catania - Giarre - Fiumefreddo - Linguaglossa -

Castiglione di Sicilia - Randazzo www.circumetnea.it

La Fiaccolata di San GiuseppeThe Torchlight Procession of St. Joseph

La città di pietra nera: RandazzoThe city with the black stone: Randazzo58

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Byron Guided ExcursionsEscursioni guidate - intera o mezza giornata.

Alcuni destinazioni: Etna & Alcantara, Valledel Bove, Etna&Wine, Trekking Nebrodi, LagoTre Arie, Trekking Peloritani, Rocca Novara; costo medio 40/50 euro a persona vai sul sito www.byronge.com per info o chiama il +39 340.6006591 “Scegliete Byron, vi aspetta un gadget ricordo della vostra escursione!”

Byron Guided ExcursionsFull or half day. Some destinations: Etna

& Alcantara, Valle del Bove, Etna&Wine,Trekking Nebrodi, Lake Tre Arie, TrekkingPeloritani, Rocca Novara; average price per person 40/50 eurosplease visit www.byronge.com or call +39 340.6006591“Book an excursion with Byron and get a nice souvenir of your tour!

Sulle pendici dell’Etna, circondata da alcuni crateri secolari, sorge la città di Trecastagni. Dal 1593, nel mese di maggio, la città si pre-para ad onorare i tre giovani martiri cristiani e fratelli S. Alfio, S. Filadenfio e S. Cirino. I festeggiamenti in onore dei tre santi, hanno inizio il primo maggio, quando 21 colpi di can-none sparati dal “vecchio mulino”, danno il via alla festa. Durante i giorni a seguire, “i nudi” ossia i devoti vestiti solo con pantaloncini bian-chi e una fascia rossa sul dorso e carichi del peso di grandi ceri, iniziano la loro processione a piedi scalzi verso il Santurario di S. Alfio. La festa di S. Alfio si caratterizza altresì per la sfi-lata dei tipici carretti siciliani addobbati a festa che ospitano a bordo l’orchestrina rustica (zu-

folo, tamburellone, chitarra e “marranzanu”). Tra il 9 e il 10 maggio i fedeli, i “nudi”, i car-rettini siciliani e le orchestre di paese si recano in pellegrinaggio verso le porte del Santuario di S. Alfio, affrontando la famosa “cchianata di Sapunari” (perché assai ripida e, quindi, sci-volosa). La mattina del 10 maggio, la piazza Marconi a Trecastagni, è gremita di gente, tutti in un liturgico silenzio, in attesa che le porte del Santuario si spalanchino e “svelino i Santi” per poi festeggiare con ovazioni da far tremare il Santuario! I festeggiamenti continuano con la processione dei tre Santi per le vie del cen-tro, con feste, bevute, trecce di aglio di cui si adornano “i nudi” e carretti per simboleggiare la partecipazione all’evento.

On the slopes of Etna, surrounded by some ancient craters, is the city of Trecastagni. Since May 1593, the city honours three young Chris-tian brothers’ martyrs; St. Alfio, St. Philadelphio and St. Cirino. The festivities begin on May 1st; when 21 gunshots are fired from the “old mill” to kick off the festivities. During the following days, the “naked” or devotees, dressed only in white shorts with a red stripe on the back and loaded down by the weight of large candles, be-gin their procession barefoot towards the Shrine of St. Alfio. The St. Alfio festival also features a typical parade of decorated Sicilian carts that house the rustic orchestra (flute, tamburellone, guitar and “marranzanu”). Between 9th & 10th May the faithful, the “naked”, the Sicilian carts and the orchestras of the city make a pilgrimage to the doors of the Shrine of St. Alfio, going up the popular “chianata of Sapunari”. On the morning of 10th, Piazza Marconi in Trecastagni, is full of people, in a respectful silence, waiting for the doors of the Shrine to open and “unveil the Saints”. They then celebrate with standing ovations that shake the Shrine! The festivities continue with the procession of the three Saints through the streets, with celebrations... and braids of garlic which adorn “the naked” and the carts to symbolize the participation in the event.

Trecastagni e I Tre SantiTrecastagni and the three Saints

I Crateri SilvestriThe Silvestri Craters

Sorgono sul versante sud-orientale del vulca-no e si sono formati a seguito dell’eruzione del 1892 che durò ben 173 giorni estendendosi per sette chilometri. I due crateri principali costitu-iscono, insieme ad altri tre crateri, la catena dei Monti Silvestri, dall’omonimo vulcanologo che li studiò. Sono meta di tutti coloro che voglio-no cimentarsi in una passeggiata emozionante attorno ai crateri inattivi più antichi. Visitando i Crateri Silvestri, vi troverete di fronte all’ulti-ma storica colata distruttiva del 2001/2002 che investì il Rifugio Sapienza, la Funivia dell’Etna e qualche struttura nelle vicinanze.

Situated on the south-east of the volcano, they were formed after the eruption of 1892 that la-sted 173 days stretching for seven miles. The two main craters form, along with three other craters, the complex of the Monts Silvestri, with the name of the volcanologist who stu-died them. They are the favourite destination for all those who want to experience a thrilling walk around the oldest inactive craters. Visiting the Silvestri Craters, you will face the last de-stroying eruption of lava in 2001/2002, which struck the Rifugio Sapienza, the Etna cable car and some nearby structures.

51 km Catania; 98 Km Messina

Da Catania: A18 Messina - Catania - Siracusauscita Gravina di Catania prosegui per

Nicolosi-Etna Sud fino al rifugio Sapienza.Da Messina: A18 Messina - Catania - Siracusa

uscita Giarre, prosegui per Zafferana Etnea fino al Rifugio Sapienza.

From Catania: A18 Messina - Catania - Siracusaexit Gravina di Catania, drive to

Nicolosi - Etna Sud till Rifugio Sapienza.From Messina: A18 Messina - Catania - Siracusa

exit Giarre, follow direction to Zafferana Etnea,drive till Rifugio Sapienza.

AST Tel. +39 095.7461096 via Luigi Sturzo, 220 - Catania

+37° 37’ 9.83”, +15° 4’ 43.99”

17 km Catania

A18Dir uscita Paesi Etnei e proseguire in direzione Trecastagni

A18 Dir exit Paesi Etneithen follow direction to Trecastagni

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nUMeRI UTIlIPolizia 113Carabinieri 112Ambulanza 118Vigili del fuoco 115Soccorso in mare 1530CCISS Viaggiare informati 1518

InfORMAzIOnI SUI TRASPORTI

AeROPORTICatania “Vincenzo Bellini” Tel +39 095.7239111Palermo “Falcone-Borsellino” Tel +39 800541880Lampedusa Tel +39 0922.970731Trapani “Birgi V. Florio” Tel +39 0923.842502

Ferrovie dello Stato Tel 892021 dall’Italia; Tel +39 06.68475475 dall’Estero Ferrovia Circumetnea Tel +39 095.541250

Autostrade per l’Italia Tel 840042121Anas A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara Tel +39 841148Consorzio per le autostrade siciliane Messina-Catania, Messina-Palermo e Siracusa-Gela Tel +39 090.37111

bUSA.S.T. Azienda Siciliana Trasporti Da Catania Tel +39 095.7230535Principali tratte: Acicastello - Acitrezza - Avola - Belpasso - Buccheri - Caltagirone - Cassibile - Catania Aeroporto Chiaramonte Gulfi - Donnalucata - Ferla - Grammichele - Gravina - Ispica - Mazzarone - Melilli - Milazzo - Milo - Mineo Misterbianco - Modica - Motta S.Anastasia - Nicolosi - Noto - Palagonia - Palazzo Acreide - Pedara - Piazza Armerina - Pozzallo Ramacca - S.Alfio - Scicli - Sigonella - Siracusa - Sortino - Terme Vigliatore - Viagrande - Vittoria - Zafferana Etnea.

Da Palermo Tel +39 091.6208111 Principali tratte: Bagheria - Borgetto - Burgio - Caltagirone - Caltanissetta - Caltavuturo - Campobello di Licata - CampofioritoCapaci - Carini - Castelbuono - Castronovo di Sicilia - Chiusa Scafani - Cinisi - Comiso - Corleone - Ficarazzi - Gibellina - Isnello Lercara Freddi - Marineo - Mezzojuso - Misilmeri - Modica - Monreale - Montelepre - Palazzo Adrano - Partinico - Poggioreale Ragusa - San Giuseppe Jato - Termini Imerese - Terrasini - Ventimiglia - Villabate - Vittoria.

SAIS AutolineeDa Catania: Via D’Amico, 181 (P.zza Staz. FS) Tel +39 095.536168Principali tratte: Palermo - Messina - Enna - Agrigento.

Da Enna: Terminal Bus Viale Diaz Tel +39 0935.500902Principali tratte: Aeroporto di Catania - Aidone - Calascibetta - Caltagirone - Caltanissetta - Catania - Cefalù - Enna - Gangi (Palermo)Gela (Caltanissetta) - Mazzarino (Caltanissetta) - Mirabella Impaccari (Catania) - Palermo - Piazza Armerina - Pietraperzia (Palermo) Raddusa.

Da Messina: P.zza Repubblica, 6 (P.zza Staz. FS) Tel +39 090.771914Principali tratte: Catania - Palermo.

Da Palermo: Via P. Balsamo, 16 (P.zza Staz. FS) Tel +39 091.6166028Principali tratte: Aeroporto di Catania - Caltagirone - Catania - Enna - Gela (Caltanissetta) - Messina - Pergusa (Enna)Piazza Armerina (Enna).

etna TrasportiDa Catania: via D’Amico, 181 Tel +39 095.532716 Principali tratte dall’aeroporto di Catania per: Aidone - Caltagirone - Fiumefreddo - Floridia - Gela - Giardini Naxos - Giarre Linguaglossa - Mazzarino - Niscemi - Palagonia - Patti - Piedimonte Etneo - Raddusa - Ragusa - Randazzo - Ramacca - Recanati Licata - Piazza Armerina - Ragusa - Marina di Ragusa - S. Croce Camerina - Taormina - Valguarnera - Vizzini.

InterbusDa Catania: via D’Amico 187 Tel +39 095.532716 oppure partenze dall’aeroporto di Catania.Principali tratte: Agira - Alì - Assoro - Avola - Catania aeroporto - Enna - Fiumefreddo di Sicilia - Floridia - Furci SiculoGiardini Naxos - Leonforte - Letojanni - Messina - Nicosia - Nizza di Sicilia - Noto - Pachino - Portopalo - Regalbuto - Roccalumera Santa Teresa di Riva - Scaletta Zanclea - Siracusa - Solarino - Taormina - Troina.

Da Enna: via Roma, 353 Tel +39 0935.565111Principali tratte: Adrano - Agira - Biancavilla - Catania - Leonforte - Nissoria - Paternò.

Da Messina: piazza della Repubblica, 20 Tel. +39 090.661754Principali tratte: Acireale - Bronte - Castiglione di Sicilia - Fiumefreddo di Sicilia - Gaggi - Giarre - Letojanni - Maletto - Mistretta Reitano - S.Alessio - Taromina.

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Anno II - numero 3 Periodico quadrimestrale FEBBRAIO 2012 - MAGGIO 2012

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