Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    Amedeo Balbi

    Vite degli astronomi

    [keplero.org]

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    Amedeo BalbiVite degli astronomi

    [keplero.org]

    In copertina: Sfera armillare, da lEncyclopdie di Diderot e dAlembert

    (wikimedia commons).

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    Indice

    Tycho Brahe 5

    Keplero 9

    Galileo Galilei 14

    Isaac Newton 19

    James Bradley

    William Herschel 28

    Henrietta Leavitt 32

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    Edwin Hubble 36

    Georges Lematre 41

    Fred Hoyle 46

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    Tycho Brahe(1546-1601)

    Tycho (o Ticone, come lo conosciamo dalle nostre parti) nasce con la camicia. Figlio di nobili danesi ben introdotti con il re Federico II, hadavanti a s un sicuro avvenire da ricco uomo di

    corte, ma a tredici anni assiste a uneclissi di sole e viene rapito dal demone dellastronomia. Adiciassette si rende conto che in giro non ci so-no due mappe celesti uguali chiaro segno chelo studio degli astri in mano a dei cialtroni e

    decide che sar lui a rimettere le cose a posto. A

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    venti, dopo una ricca bevuta, affronta a duello uncugino per questioni di matematica e ci rimette ilnaso. La plastica ancora non esiste e allora glielo

    rifanno doro (o dargento, o di rame, non si maicapito).A ventisei, camminando per strada di ritorno

    da una cena, nota in cielo un astro che prima noncera. la supernova del 1572 (cio, questo il

    modo in cui la chiamiamo noi oggi). Tycho la studia per bene, usando i soldi di pap per farsi costruire uno strumento che ne misuri la posizionespaccando il capello. Dimostra in modo certo che

    il nuovo astro non si muove rispetto alle altre stelle, e quindi non n una cometa n un pianeta come invece sarebbe piaciuto agli aristoteliciche volevano mantenere incorrotta e immutabilela sfera delle stelle fisse. Ci scrive un libro e diventa il pi famoso astronomo dEuropa. Federico IIgli regala unisola intera completa di abitanti,tutti al suo servizio e lui ci fonda Uraniborg, ilcentro astronomico pi importante dellepoca.

    Poi, luomo dal naso doro passa il resto della

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    vita a dare feste (celebri le esibizioni del nano dicorte Jepp), a mettere insieme il pi completo eaccurato insieme di dati astronomici mai esistito,

    e a lavorare a un modello del sistema solare chenon n quello di Tolomeo con la Terra al centro,n quello di Copernico con il Sole al centro, ma unibrido: un capolavoro di funambolismo in cui ilSole gira intorno alla Terra, gli altri pianeti girano

    intorno al Sole, e tutti sono contenti. Purtroppo,il modello terzista di Tycho non va molto bene albotteghino. In pi, Tycho cade in disgrazia conil nuovo sovrano di Danimarca e deve trasferire

    lattivit a Praga. linizio della fine.Una sera, Tycho a una cena tra nobili. Habevuto un bel po e dovrebbe andare in bagno,ma il protocollo rigido e lui ci tiene a non fare brutta figura. Risultato: ci rimette la vescica.Muore qualche giorno dopo, ripetendo a Keplero, suo assistente: Fa in modo che io non abbiavissuto invano.

    (Qualcuno ha sostenuto che la storia della ve

    scica sarebbe in realt uninvenzione di Keplero,

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    che avrebbe avvelenato Tycho con il mercurio perrubargli i dati. Lasciamo a Roberto Giacobbo e aDan Brown il compito di dirimere la questione in

    modo obiettivo.)

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    Keplero(1571-1630)

    Nevrotico, ipocondriaco, paranoico e ossessivo. Il tutto, molto prima che la psicologiada rotocalco riconoscesse nelle manie depressiveil tratto distintivo del genio. Aggiungiamoci, per

    completare il quadro, malanni fisici assortiti tracui una paradossale, per un astronomo, debolezzadi vista. Il piccolo Keplero viene su in una famigliache definire squinternata un eufemismo. Il padre fa il mercenario e lo abbandona a quattro anni

    per andare a spezzare colli in giro per lEuropa.

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    La madre campa spacciando miracolosi intrugli alle erbe, manco fosse Vanna Marchi (eviterper un pelo di finire bruciata come strega). Come

    Tycho, anche Keplero si butta sullastronomia folgorato da uneclissi: di luna, non di sole, a sancirespettacolarmente e definitivamente la specularittra i due personaggi. (Nota per i fan di Watchmen: se Tycho Brahe Ozymandias, Keplero

    senza ombra di dubbio Rorschach.)Oltre alla fissa per le stelle, Giovannino mostra

    presto una straordinaria abilit matematica, piovuta da chiss dove. Cos, da grande, invece di di

    ventare ministro luterano come aveva inizialmente sognato, finisce prima a fare linsegnante (pessimo, si dice), poi da assistente a Tycho, sfornandonel frattempo oroscopi per arrotondare. Esatto,oroscopi. Allepoca non si andava tanto per il sot-tile: astrologia, astronomia, i confini erano ancorasfumati.

    Ecco: se tracciate una linea nella storia di qua il moderno, la ragione, il metodo, di l

    lantico, il mistico, lirrazionale vedrete che

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    la linea passa proprio sul corpo malaticcio e irrequieto di Keplero. La divisione immaginariache separa lepoca della magia dallera della scien

    za spacca il nostro astronomo miope proprio indue, come il visconte dimezzato di Calvino. Soloche le due met restano appiccicate, prendendo ilsopravvento a fasi alterne.

    Cos, da un lato c il visionario che, incastran

    do tra loro solidi platonici e sfere perch la geometria il riflesso mondano della mente divina crede di poter spiegare come mai ci sono soltanto sei pianeti nel sistema solare (peccato che oggi

    sappiamo che sono nove, anzi otto sorry, pianetino Plutone). O che inseguendo una musica celeste codificata nelle orbite dei pianeti perchil moto dei corpi celesti deve riflettere larmoniaintrinseca della creazione inciampa nella legge che lega il periodo orbitale dei pianeti alla lorodistanza dal Sole.

    Dallaltro lato c lo scienziato che per primoriesce a spiegare le osservazioni di Marte ottenu

    te da Tycho, cosa impossibile sia per il modello

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    tolemaico che per quello copernicano, entrambiattaccati allidea che solo il cerchio abbia dignit di comparire in una descrizione matematica del

    cosmo. Keplero capisce che bisogna rinunciarea inseguire la perfezione delle orbite circolari, esporcare lopera divina facendo correre i pianetilungo delle ellissi. Un salto concettuale altrettanto coraggioso di quello che Einstein effettuer tre

    secoli dopo, distruggendo lo spazio e il tempo immutabili di Newton. Unintuizione che sembrerebbe avere tutte le caratteristiche del colpo di genio romantico, se non fosse che Beethoven non

    ancora nato e che Keplero ci arriva dopo otto annidi fatica, migliaia di pagine di calcoli e unanalisidei dati di Tycho di pignoleria maniacale.

    Cos, altalenando tra lucidit e vaneggiamenti, Keplero fonda lastronomia moderna. Nel frat-tempo, per divulgare la nuova visione eliocentricadel cosmo, scrive il Somnium, la storia di unostudente di Tycho che si ritrova trasportato sullaLuna: in pratica, il primo vero libro di fantascien

    za. Vista dalla Luna, la Terra appare agli occhi del

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    viaggiatore spaziale per quello che : non il centrodelluniverso, ma un sasso umido che gira attorno al Sole. E nel mettere insieme immaginazione

    poetica e fatti scientifici, le due met di Keplero siritrovano finalmente alleate.

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    Galileo Galilei(1564-1642)

    S, vabbene, Galileo il padre del metodo scientifico, Galileo il (quasi) martire della ragione,Galileo il campione dellanti-oscurantismo. Maio non riesco a evitare di pensare che, in fon-

    do, quello che di tragico e orribile gli capita-to (linquisizione, il processo, labiuro-maledico-e-detesto, il confino) gli sia capitato anche perchil pisano era un appassionato di gadget, un patito delle nuove tecnologie. In poche parole, come

    diremmo oggi: un geek.

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    Dopotutto, lui se ne stava a Padova a insegnare matematica e a fare esperimenti di meccanica,e di impelagarsi in dispute astruse su cosa giras

    se intorno a cosa non aveva poi tanta voglia (eragi abbastanza impegnato a ridicolizzare i colleghiche risolvevano ogni dubbio andando a scartabellare le opere di Aristotele). Ma mentre si divertivacon bilancette, piani inclinati, pendoli e altre dia

    volerie, venne a sapere che in Olanda un occhialaio aveva infilato un paio di lenti dentro un tuboe bingo!, aveva acquistato la supervista. Galileonon era uno da farsi scappare lultima novit in

    fatto di tecnologie. Si chiuse in laboratorio comeSteve Jobs nel garage e, tempo qualche mese, conun po di sano reverse-engineering, si costru dasolo la sua replica del cannocchiale. Era il 1609,giusto giusto quattro secoli fa.

    La cosa ebbe conseguenze. Intanto, Galileo sibecc un aumento e un posto fisso alluniversit (ilgoverno veneto aveva molto apprezzato i possibili impieghi militari della sua invenzione). Ma il

    botto vero ci fu quando Galileo, invece di limitarsi

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    a guardare al livello dellorizzonte, pens di alzareil cannocchiale verso il cielo. Oggi pu sembrarciassurdo che un accrocco potente quanto un gio

    cattolo da bancarella possa aver aperto la stradaallastronomia moderna e cambiato radicalmentela posizione delluomo nelluniverso. Eppure.

    Nel giro di un annetto Galileo si accorge che laLuna disseminata di montagne e crateri, capisce

    che la Via Lattea fatta di stelle, e osserva per laprima volta quattro satelliti di Giove. Queste cosele racconta di corsa, praticamente in diretta, nelSidereus Nuncius. Leggetelo: emozionante.

    il mondo che riacquista i colori in Pleasantville. Neo che esce da Matrix. Bowman che diceMio Dio, pieno di stelle!. un uomo ciecoche acquista la vista.

    Volente o nolente, Galileo lo smanettone diventato un astronomo. Da quel momento, non siferma pi. Osserva le fasi di Venere e di Mercurio, gli anelli di Saturno, scopre le macchie sola-ri, e insomma fa quello che ogni persona sensata

    fa quando gli danno la possibilit di guardare pi

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    lontano degli altri: guarda. E guardando, capisceche aveva ragione Copernico.

    Poi ci sono quelli che, quando hanno le fette

    di salame sugli occhi, invece di toglierle ci mettono sopra anche il pane. Per convincerli a usarei propri sensi invece di seguire lautorit, Galileosi illude di avere due armi infallibili: la sua capacit retorica e le maree. Ora, mentre sulla prima

    c poco da dire (se pensate che Michele Serra cisappia fare non avete mai letto Galileo) sulla seconda oggi sappiamo che le speranze erano malriposte. In poche parole, la prova inconfutabile

    che Galileo pensava di aver trovato per imporrela visione copernicana sarebbe questa: la Terra simuove intorno al Sole, lacqua dei mari sciaborda, ed ecco spiegate le maree. Galileo talmentesicuro del fatto suo che il libro con cui comunica al mondo le ragioni del nuovo ordine celeste loscrive in italiano, invece che in latino come usa-va. Lo intitola, sciaguratamente, Del flusso e delriflusso. Per fortuna, in unepoca in cui gli edi

    tor ancora non esistono, ci pensa linquisizione a

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    imporre un titolo pi azzeccato: Dialogo soprai due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano. Maree a parte, il Dialogo non solo

    una delle opere scientifiche pi importanti di tuttii tempi ma, secondo me, uno dei pi bei libri maiscritti in lingua italiana.

    Il resto, dai mastini di Bellarmino alleppursi-muove, lo conoscete.

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    Isaac Newton(1643-1727)

    Voi direte: Newton non un astronomo. Tecnicamente, no, in effetti. Ma a uno che hascritto un trattato sullottica, ha inventato un nuovo tipo di telescopio, ha scoperto che la luce pu

    essere scomposta in uno spettro di colori, e soprattutto vi ha spiegato perch i pianeti girano intorno al Sole, la medaglia di astronomo onorarionon gliela volete dare?

    Newton nasce il 25 dicembre 1642, secondo il

    calendario giuliano, o il 4 gennaio 1643, secondo

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    il calendario gregoriano, che per allepoca nonera ancora stato adottato in Inghilterra si sa cheagli inglesi piace fare a modo loro. Quindi deci

    dete voi, ch in fondo le date sono convenzioni.C per esempio chi usa e con soddisfazione la data stellare di Star Trek. (Poi, Newton stesso qualche problemino con le date doveva averlo:scrisse un trattato di cronologia cercando di far

    rientrare tutti gli eventi storici noti allinterno deiseimila anni trascorsi dalla creazione della Terrasecondo la Bibbia, e se la cav dicendo ma s, chevolete, chiaro che gli Egizi si vantavano, mica la

    loro civilt sar davvero durata millenni; e i Grecie i Romani, pure loro, avranno abbellito la biografia di qualche re facendolo campare un po di pi.Cose cos.)

    Adesso, stare qui a magnificare il contributodi Newton alla scienza moderna superfluo e soprattutto impossibile, ch di cose ne ha fatte parecchie: quindi proviamo a circoscrivere. Diciamo che, prima di Newton, nessuno aveva unidea

    esatta del perch i corpi (dove per corpi possia

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    mo intendere tanto le biglie su un biliardo, quanto i pianeti intorno al Sole) si muovono nel modoin cui si muovono. Arriva Newton, e sistema la

    faccenda. Intanto si inventa il concetto di mas-sa, quantificando la spinta che bisogna dare a uncorpo per farlo accelerare di un tot: pi grande la massa di un corpo, maggiore la forza richiesta. Sembra semplice, oggi, ma prima di Newton

    le idee al riguardo erano piuttosto confuse. Poi: sedate una spinta a un corpo in modo che acquistiuna certa velocit, in assenza di altre forze quellocontinuer ad andare dritto in eterno con la stes

    sa velocit; non solo, ma voi riceverete una spintauguale e contraria a quella che avete dato al cor-po (per cui sar bene che proviate a spingere solocorpi di massa molto pi piccola della vostra, soprattutto se per caso vi trovate, che ne so, a galleggiare nello spazio). Con questi tre princpi, eun po di calcolo infinitesimale (anche questo inventato da Newton: ma pare che Leibniz ci fossearrivato per conto suo, e per tutta la vita i due si

    presero a testate su chi fosse stato il primo), potete

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    calcolare le traiettorie di tutti i corpi.Bene, ma allora i pianeti? Perch orbitano in

    torno al Sole invece di andare dritti per la loro

    strada? I casi sono due: o c qualcosa di materiale, un vincolo fisico (un guinzaglio, un binario, una sfera trasparente) che incatena i pianeti alla loro orbita, oppure c una forza invisibile che agisce a distanza. Newton decide per

    la seconda ipotesi. E inventa la forza di gravit.Daltra parte, se la Terra attrae le mele e le stacca dallalbero, perch non pu fare lo stesso conla Luna? E il Sole con i pianeti? E Giove con le

    sue lune? Cos, Newton d una spiegazione matematicamente e fisicamente coerente delle leggitrovate empiricamente da Keplero. E soprattuttounifica lattrazione reciproca tra tutti i corpi dotati di massa che siano in terra oppure in cielo descrivendola con una sola legge universale.

    Certo che per escogitare una roba del genere civolle un bel coraggio. Una forza che agisce a di-stanza tra i corpi, senza un mezzo che interviene?

    Sta scherzando, Sir Newton? In effetti, la gravi

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    t universale sembrava una specie di magia. Ma,anche se Newton non sapeva dire da dove venisse fuori, lesistenza di una forza invisibile spiegava

    benissimo i dati, e questo era sufficiente.In fondo, Newton un po di inclinazione peril magico doveva proprio averla, visto che in realt la vera ossessione della sua vita fu lalchimia.E per somma ironia, terminata la carriera accade

    mica, Newton fu nominato guardiano della ZeccaReale. Cos, luomo che aveva tentato di tramutare i metalli in oro, fin i suoi giorni dando la cacciaai falsari.

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    James Bradley(1693-1762)

    Non si conoscono aneddoti curiosi su JamesBradley, e anche le notizie sulla sua vitasono limitate allessenziale si sa che appreselastronomia da uno zio reverendo, e che lui stes

    so divenne prete e poi professore a Oxford percui uno se lo immagina serio e anche piuttosto pignolo, intento a guardare dentro un oculare e amisurare meticolosamente la posizione delle stelle. Insomma, Bradley non il tipo che uno eleg

    ge a proprio mito scientifico (avete mai sentito un

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    bambino dire Da grande voglio diventare comeBradley?), e i pi nemmeno lo conoscono, nonostante sia stato responsabile di una delle scoperte

    pi importanti della storia dellastronomia.Per capirci: Bradley stato quello che ha dimostrato una volta per tutte, in modo diretto, chela Terra si muove attorno al Sole. (S, chiaroche cerano gi stati Keplero, Galileo e Newton

    e quindi che la Terra non fosse in quiete al centro delluniverso ormai nel settecento se ne eranoconvinti tutti be, quasi tutti, daltra parte anche oggi a cercare bene qualcuno coi dubbi lo si

    trova ancora ma insomma, la cosa andava provata scientificamente e, se uno ci pensa bene, non che sia proprio banale; lo stesso Galileo, con lastoria delle maree, ci aveva preso una cantonata.)Il modo che Bradley e altri prima di lui avevanoescogitato per farlo questo: se la Terra si spostadurante lanno, le stelle pi vicine devono apparire muoversi rispetto a quelle sullo sfondo, un fenomeno noto come parallasse. Solo che lo sposta

    mento minuscolo (anche le stelle pi vicine sono

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    comunque molto lontane) e ci vuole una precisione mostruosa per notarlo. Ai tempi di Bradley,era come cercare il bosone di Higgs.

    Nel 1725, Bradley inizi a tenere docchio lastella Gamma Draconis per capire se si spostavaannualmente per parallasse. Dopo aver raccoltodati per quasi due anni, concluse che la stella simuoveva davvero, ma in modo del tutto inaspet

    tato. Il periodo era in effetti annuale (quindi lacosa era probabilmente dovuta al moto terrestre)ma lo spostamento era fuori fase rispetto a quelloatteso. Gli ci volle un bel po di riflessione per ca

    pire quello che stava succedendo, ma alla fine ciriusc (mettetevi comodi perch la spiegazione pazzesca): siccome la luce viaggia a velocit finita,limmagine della stella ci mette un po per attraversare la lunghezza del telescopio e raggiungereloculare. Nel frattempo, per, la Terra si sposta;la posizione della stella, quindi, appare inclinarsi leggermente nella direzione del moto terrestre,esattamente come le gocce di pioggia appaiono

    provenire da un punto di fronte a noi quando ci

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    muoviamo in macchina (anche se la pioggia cadequasi verticale). Inoltre, siccome la Terra cambiacontinuamente direzione nel corso dellorbita, la

    posizione apparente della stella nel cielo disegna,in un anno, una piccola ellisse. Questo effetto,chiamato aberrazione della luce, dovuto solo allavelocit della Terra, e non alla distanza della stella,per cui in generale pi importante rispetto alla

    parallasse. (La parallasse stellare fu osservata perla prima volta solo a met ottocento, da Bessel.)

    Cos, come capita a volte, Bradley incapp percaso in una scoperta ancora pi straordinaria del

    la cosa che stava cercando. Se non ne avete maisentito parlare, probabilmente anche perch lacosa non stata comunicata ai posteri abbellendola con una storiella allaltezza. Niente mele cadutedallalbero, nessun grave lanciato da una torre solo una cosetta su Bradley che se ne va in barca evede una bandierina cambiare direzione quandola barca vira, e allora ha lilluminazione: ma unastoria che chiaramente non funziona. (Quando si

    dice limportanza di un buon ufficio stampa.)

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    William Herschel(1738-1822)

    Lastronomia, molto pi di altre scienze, esercita da sempre unirresistibile attrazione sui dilettanti. Prendete William Herschel. Uno che dimestiere faceva il musicista, suonava svariati stru

    menti e scriveva composizioni a getto continuo.Ce lo ricordiamo forse per le sue sinfonie? Mancoper niente. Fosse per quelle, oggi Herschel starebbe parecchi gradini sotto Salieri nelle storie dellamusica. Fortunatamente, il buon William si di

    vertiva a costruire telescopi nel giardino di casa, e

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    di notte ci guardava il cielo. Un passatempo come un altro (daltra parte allepoca non avevanointernet).

    Sennonch, una notte del 1781, Herschel fecela scoperta che gli cambi la vita. Col suo telescopio fatto in casa, scopr un pianeta mai osservato prima, che (memore del successo di marketingdi Galileo in circostanze analoghe, quando riusc

    a piazzare i satelliti di Giove come Pianeti Medicei guadagnandosi un impiego stabile a Firenze) chiam Astro di Giorgio. La furbata raggiunse il suo scopo: re Giorgio III diede a Herschel

    una barca di soldi, che Herschel reinvest prontamente nella creazione del telescopio pi potentedellepoca, un trabiccolo mastodontico di legnoe acciaio che farebbe la gioia di un amante dellosteampunk. (Dopodich, il pianeta cambi nomee divent Urano un nome che nella versione inglese non suona molto bene, ma questo un altrodiscorso).

    A quel punto, il musicista Herschel cambi

    definitivamente mestiere. E la stoffa dellastro-

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    nomo ce laveva davvero. Assistito dalla sorellaCaroline, cominci a fare un inventario meticoloso delle stelle visibili in cielo, un compito che ri

    chiedeva pazienza e costanza al limite del maniacale. Herschel era convinto che il suo occhio allenato a riconoscere in un lampo grappoli di notesul pentagramma fosse ci che lo rendeva adatto acostruire una mappa dettagliata del cielo stellato.

    Verso la fine del settecento, lormai ex-musicistaaveva catalogato migliaia di oggetti celesti, e le sueosservazioni gli erano servite per costruire quelloche pu essere considerato il primo modello della

    struttura tridimensionale della nostra galassia, laVia Lattea uno schema che oggi sappiamo ingran parte errato, ma che era il migliore possibilecon gli strumenti dellepoca.

    Ma la scoperta pi strabiliante di Herschelfu unaltra, una di quelle meraviglie da scienzaottocentesca realizzabili con pochi mezzi e chesanno sempre un po di baraccone. Un giorno Herschel prese un termometro e lo espose

    alla luce colorata prodotta da un prisma di ve

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    tro attraversato dalla luce solare. Comera ovvio, la temperatura si alzava dove batteva la luce. Continu a spostare il termometro lungo la

    striscia colorata: violetto-indaco-azzurro-verde-giallo-arancione-rosso, e poi oltre, dove non cerapi luce diretta. Ma anche l, immediatamente oltre il rosso, la temperatura segnata dal termometro non solo non calava, ma diventava addirittura

    pi alta. In poche parole, cera una specie di luceinvisibile che arrivava dal Sole e riscaldava il termometro (qui dovete immaginare un capannellodi uomini in cilindro e redingote e di donne con

    lombrellino che fanno oooh). Herschel avevascoperto la radiazione infrarossa, quella che, tra lealtre cose, provoca linnalzamento della tempera-tura terrestre per leffetto serra. E che oggi ci permette di osservare regioni delluniverso altrimentiinvisibili agli occhi. Ma questo Herschel non loseppe mai.

    (Herschel chiam quella luce invisibile raggicalorifici, che un nome indubbiamente molto

    pi romantico. Scienza ottocentesca, appunto.)

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    Henrietta Leavitt(1868-1921)

    lle foto che restano di lei, Henrietta LeavittNesembra la sorella di Emily Dickinson. Stessi

    colletti alti di pizzo, stesse maniche lunghe, stessaaria seria e meditabonda. Pare di vederle, entram

    be sedute a un tavolo, chiuse in una stanza con lefinestre alte da cui si vedono le querce rosse delMassachusetts: Emily a scrivere poesie, Henriettaa studiare lastre fotografiche.

    A quei tempi, le donne non avevano accesso ai

    telescopi. Quelle che lavoravano negli osservatori

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    lo facevano come calcolatori umani: ore e ore afare operazioni lunghe e ripetitive, giorni passatia riempire pagine di numeri, a macinare logarit

    mi e sviluppi in serie. Gli uomini facevano scienza, pubblicavano saggi e viaggiavano per il mondo tra universit e congressi; le donne restavanonellombra, sottopagate, ad analizzare numeri edati.

    Nel 1895, quando Henrietta arriv allHar-vard College Observatory, una meningite lavevaappena resa completamente sorda. Si offr comevolontaria non retribuita, e il direttore trov per

    lei uno di questi lavori meccanici che nessun astronomo maschio avrebbe mai fatto. Si trattava dianalizzare decine, centinaia di lastre fotografichedello stesso oggetto celeste una stella o una nebulosa per individuare e misurare piccole variazioni di luminosit. Henrietta aveva il compitodi trovare le stelle che mostravano una variazione di luminosit periodica. Con grande tenacia ededizione, Leavitt si consacr a questo lavoro in-

    grato, scoprendo alcune migliaia di queste stelle

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    variabili il catalogo pi ricco esistente ai suoitempi.

    Ma se Henrietta Leavitt si fosse limitata a ese

    guire con scrupolo il compito ripetitivo che leera stato assegnato, oggi sarebbe solo una delletante anonime e dimenticate calcolatrici umanedellastronomia ottocentesca. La passione e la curiosit la spinsero invece a cercare di estrarre in

    formazioni pi profonde, a stabilire legami e relazioni matematiche tra le quantit che leggeva nellelastre. Cos, si accorse che per una classe particolare di stelle variabili, chiamate Cefeidi, esisteva

    una precisa relazione tra il periodo di variazionee la luminosit. Pi lenta era la variazione, piluminosa era la stella. Era una scoperta formidabile, perch conoscere la luminosit di una stellaequivale a conoscere la sua distanza. Da quel momento in poi, il segnale pulsante di una Cefeide inuna galassia lontana sarebbe stato come una targachilometrica lasciata l per noi dalla natura.

    Emily Dickinson, dalla sua stanzetta di Am

    herst, pass la vita a immaginare linfinito. Hen

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    rietta Leavitt consegn allumanit il metro permisurare luniverso.

    Quando nel 1924 un accademico svedese la

    propose per il premio Nobel, scopr che era mortaqualche anno prima.

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    Edwin Hubble(1889-1953)

    Poche storie. Se c un astronomo contemporaneo che pu essere paragonato ai pi grandidel passato uno che da solo ha cambiato la nostra idea delluniverso nello stesso modo in cui lo

    hanno fatto Keplero o Galileo quellastronomo Edwin Hubble.Alto, atletico, sicuro di s, e interessato allo

    sport almeno quanto allo studio il classico ragazzone americano che uno si aspetterebbe di ve

    dere in un campo di football, circondato da ra

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    gazze pon-pon, piuttosto che dietro loculare diun telescopio il giovane Hubble abbastanza brillante da guadagnarsi una borsa di studio

    per Oxford, su raccomandazione nientemeno chedel futuro premio Nobel Robert Millinkan. Tor-na in America qualche anno dopo, con una passione per le giacche di taglio inglese e per le pipe,e con un accento ostentatamente british. In tasca

    ha un master in legge preso per far contento il padre, e si guadagna da vivere insegnando spagnoloin un college di provincia e allenando la squadradi basket locale.

    Ma la vera passione lastronomia. Al grido di Meglio astronomo di secondordine cheavvocato di primordine, Hubble riesce a prendere un PhD alluniversit di Chicago lavorando nellosservatorio locale. La tesi di dottoratodi Hubble abbastanza buona da farlo notare aMount Wilson, in California, dove si sta costruendo il pi grande telescopio dellepoca. In breve,Hubble riceve lofferta che cambier la sua vita e

    la storia dellastronomia: quella di unirsi allo staff

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    dellosservatorio. Ma prima che possa accettare,la guerra mondiale si mette di mezzo. Hubble sceglie di rimandare lassunzione e parte volontario

    per lEuropa. Quando finalmente arriva a MountWilson, nel 1919, ancora avvolto nel suo impermeabile militare, il maggiore Edwin Powell Hubble si ritrova in una posizione simile a quella diGalileo tre secoli prima di lui. Ha per le mani uno

    strumento nuovo e potentissimo, e sar il primo ausarlo al massimo del suo potenziale.

    Non ci mette molto. Per prima cosa, Hubble prende le misure alluniverso. Con lidea di

    applicare la tecnica escogitata da Henrietta Leavitt qualche anno prima per misurare le distanze,Hubble si mette a caccia di Cefeidi e in breve neindividua una in Andromeda, una nebulosa chegli astronomi non riescono a classificare: unosbuffo di materiale interno alla nostra galassia ouna galassia a sua volta? Secondo molti, incluso Harlow Shapley, uno dei pi importanti astronomi dellepoca (che, in una sciagurata scelta di

    carriera, ha appena lasciato Mount Wilson per di

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    ventare direttore dellosservatorio di Harvard), lanostra Via Lattea tutto luniverso. Ma la Cefeideindividuata da Hubble in Andromeda dice esatta

    mente il contrario. Andromeda distante milioni di anni luce, troppi per far parte della nostraisola cosmica. Edwin Hubble ha dimostrato cheluniverso di gran lunga pi grande di quantosi pensasse. il 1924, e Hubble diventa una star

    planetaria, leroe della nuova astronomia.Ma nessun eroe completo senza uno scudie

    ro fedele. Don Chisciotte aveva Sancho Panza,Sherlock Holmes aveva Watson, Dylan Dog ha

    Groucho; Hubble trova la spalla perfetta in Milton Humason, un assistente di umili origini chenon ha finito le scuole superiori, ha fatto millemestieri, arrivato a Mount Wilson prima comefacchino e poi come uomo delle pulizie, fino a imparare, con scrupolo e tenacia, il mestiere di astronomo. Hubble e Humason continuano a osservare altre nebulose, ormai definitivamente identificate come galassie esterne alla nostra, e si accor

    gono di una regolarit interessante. Tutte queste

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    galassie, apparentemente, si stanno allontanandoda noi. Hubble ne ricava, con una certa audacia,una legge, che successive osservazioni dimostre

    ranno corretta: la velocit con cui le galassie appaiono allontanarsi da noi proporzionale alla loro distanza. Il che non porta alla conclusione pur non priva di fascino che la nostra galassiasia una sorta di appestato cosmico. Al contrario,

    lintero universo che si sta espandendo, portando ogni galassia a allontanarsi da ogni altra galassia. Lo spazio gi immenso tra le cose del cosmodiventa ogni giorno pi grande.

    Dalle colline toscane a quelle della California;il paesaggio non cos diverso, e i tre secoli pas-sati da Galileo a Hubble non sono poi molti. Maluniverso cambiato. un universo strano, ununiverso smisurato e in continuo mutamento. Ununiverso che nessuno avrebbe immaginato, osservato per la prima volta da un cestista di provinciafattosi gentleman inglese.

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    Georges Lematre(1894-1966)

    Avolte la storia strana. Nel 1633 Galileo vienecondannato come eretico davanti al tribuna-le del SantUffizio, per aver sostenuto una teoriacosmologica espressamente contraria alla Sacra

    Scrittura. Poco meno di tre secoli dopo, quandoarriva il momento di formulare una nuovo model-lo cosmologico un modello rivoluzionario cheaddirittura si azzarda a mettere il naso in una questione scomoda come lorigine delluniverso a

    chi tocca il compito? A un prete.

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    Per la verit, prima ancora della filosofia tomista, Georges Lematre ha studiato ingegneria,matematica e fisica. Appena ordinato sacerdote,

    lascia il Belgio per fare il giro dei migliori istitutiscientifici dellepoca. Esistono due vie per arrivare alla verit. Io ho deciso di seguirle entrambe, dice Lematre. Uno pu discutere lipotesi dipartenza (c chi pensa che ci sia una sola via, chi

    nessuna, chi infinite), ma indubbio che il giovane prete fa le cose sul serio. Va a Cambridgea studiare con Eddington e Rutherford, si fermaun po allHarvard Observatory con Shapley per

    imparare lastronomia, e finisce a fare un dottorato in fisica al MIT. Intanto, studia la teoria dellarelativit.

    E proprio giocherellando con le equazioni diEinstein, Lematre si accorge che, partendo daipotesi minime (essenzialmente il presupposto copernicano che non esistano posizioni privilegiatenelluniverso), si pu costruire un modello mate-matico di tutto il cosmo. Un modello piuttosto

    strano, in cui lo spazio si espande continuamen

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    te. Ma, soprattutto, un modello in cui tutta la materia concentrata in un unico punto alloriginedellespansione: linizio di tutto. Lematre pren

    de la cosa molto sul serio, e prova a ipotizzareuna causa fisica per la nascita delluniverso. Met-te insieme (un po approssimativamente) le nuovescoperte sulla radioattivit e sui raggi cosmici, eimmagina che lenergia che ha creato luniverso

    sia scaturita dalla frammentazione di un atomoprimordiale.

    In principio, la scissione dellatomo primordiale cre lo spazio e il tempo. La nuova versio

    ne della Genesi secondo Lematre non fa scattarela macchina della Santa Inquisizione, ma quasieresia per la comunit scientifica. Nel 1927, Lematre riesce ad avvicinare Einstein a un congresso, e gli espone le sue idee, condendole con meta-fore un po ingenue di fuochi dartificio e cenerispente. Einstein lo sta a sentire un po annoiato,e alla fine lo liquida sbrigativamente: Giovanotto, i calcoli possono andare, ma il suo senso fisi

    co abominevole. Einstein non lunico a far

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    si beffe delluniverso in espansione di Lematre.Persino il suo mentore, Sir Eddington, trova raggelante lidea che luniverso abbia avuto origine

    dal nulla. Ma solo due anni dopo, Hubble scopreche le galassie si allontanano tra loro, e il modellodi Lematre lunico in grado di spiegare la cosa.Nel 1933, esattamente tre secoli dopo la condanna di Galileo, Einstein riabilita leresia di Lema

    tre: la migliore spiegazione della creazione cheio abbia mai sentito.

    Evidentemente la pensa cos anche papa PioXII che, in un discorso del 1951, prova a inter

    pretare il fiat lux biblico alla luce del nuovo modello cosmologico mandando su tutte le furieLematre, che ha sempre badato a tenere ben separate scienza e religione, le due vie che ha sceltoper arrivare alla verit. Ho troppo rispetto perDio per poterne fare unipotesi scientifica.

    Poco prima di morire, Lematre viene a sapere che due giovani radioastronomi hanno misurato il calore residuo del big bang. la conferma

    che, seguendo la via impervia dei modelli mate

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    matici, delle osservazioni e degli esperimenti, ilprete scienziato davvero riuscito ad afferrare unframmento di verit.

    Se anche laltra via lo abbia portato da qualcheparte, lo sa soltanto lui.

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    Fred Hoyle(1915-2001)

    Non tutti gli scienziati passano alla storia peruna scoperta memorabile. A volte, qualcuno viene ricordato soprattutto per aver interpretato il ruolo dellantagonista, di quello che pensava

    che fosse tutto sbagliato. Nella scienza, chi critica fa parte del gioco; e ha diritto a una parte digloria, anche se alla lunga la sua idea risulta sconfitta. (E poi, sai che noia Sherlock Holmes senzaun professor Moriarty?)

    per questo che oggi, ogni volta che parliamo

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    del big bang, salta fuori il nome di Fred Hoyle. Fuun bastian contrario per natura, ma prima di ognicosa fu lacerimmo rivale della teoria del big bang.

    Si racconta che lidea alternativa, di cui Hoyledivent lindiscusso profeta, arriv dopo che luie due suoi colleghi (Hermann Bondi e TommyGold) erano stati in un cinemaccio di Cambridge a vedere un horror di serie b intitolato Dead

    of the Night. Il film aveva una struttura circolare(molto prima di Lost) per cui sembrava che tut-to cambiasse ma alla fine non cambiava niente (evolete spiegarlo a noi italiani?). Gold la butt l:

    Vuoi vedere che luniverso fatto in questo modo? (Non difficile immaginare che nella formula magica della serata comparissero anche un pube della birra inglese.) Cos, nacque il modello del-lo stato stazionario: luniverso si espande, vero, ma ogni tanto spunta dal nulla un atomo qua,un atomo l, e tutto resta uguale a prima. Nienteinizio, niente fine.

    Il fatto che, a Hoyle, un universo che ave-

    va origine con unesplosione non andava proprio

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    gi. Una volta, durante una trasmissione radiofonica della BBC, pens di ridicolizzare lavversario:Un botto, ma ve lo immaginate, dovremmo cre

    dere che tutto cominciato con un grande bot-to, ah-ah, non siamo ridicoli. Lufficio marketing della concorrenza si diede una manata sullafronte: Big bang! Ecco il nome che cercavamo!Suona benissimo, perch non ci abbiamo pensato

    prima? Correte a stampare le magliette! (Insomma, pi che Moriarty, qui siamo dalle parti di DickDastardly.)

    Il modello stazionario di Bondi, Gold e Hoy

    le ebbe vita breve. Cadde con onore, spazzatovia da evidenze e osservazioni contrarie. Ma conquella faccia un po da Sartre, Hoyle si era or-mai calato fin troppo nella parte di voce criticadellestablishment. Continu a restare aggrappato a un modello spacciato, inventando modi sempre pi complicati e disperati per salvare il salvabile. Ogni ortodossia scientifica, anche fuoridallastronomia, divent un bersaglio da attacca

    re. Se la prese con i paleontologi che avevano sco

  • 8/8/2019 Amedeo Balbi - Vite Degli Astronomi

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    perto un fossile di archaeopterix (secondo lui, unfalso); disse che la teoria dellevoluzione non poteva spiegare lorigine della vita, e immagin che

    i virus arrivassero dallo spazio; alcune sue dichiarazioni lo fecero diventare uno dei numi tutela-ri del movimento pseudo-scientifico sul progettointelligente.

    Limmaginazione a briglia sciolta di Hoyle fi

    n per isolarlo dal mondo scientifico, ma lo porta scrivere qualche buon libro di fantascienza. Eforse anche per la sua fama di ribelle, il suo vero grande contributo al progresso della scienza (il

    meccanismo di produzione dei nuclei atomici nelle stelle) fu ignorato dal comitato del Nobel, che,nel 1983, assegn il premio per la scoperta a William Fowler. Comportarsi da Pierino non paga, aStoccolma.

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