Ambrosia 27 - Sovrappeso

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Cari amici lettori, eccoci a parlare dello squilibrio forse più inviso, il sovrappeso, per ovviare al quale spesso saremmo pronti, imbracciati i canoni estetici imposti dalla nostra società, ad affrontare ogni sorta di sacrificio nutrizionale, da un’alimentazione rigida e monocorde a veri e propri digiuni. La buona notizia è che tanto zelo non solo è sterile, in quanto può sortire al massimo risultati transitori, ma anche controproducente, perché, tra l’altro, può apportare squilibri tali da indurre il nostro organismo “affamato” a recuperare rapidamente quanto gli è stato brutalmente sottratto e anche di più… Pertanto, qui di seguito troverete, oltre a un’attenta analisi delle varie cause – genetiche, metaboliche, psicologiche, ecc. – che possono condurre al sovrappeso, anche indicazioni affidabili per affrontarlo con efficacia, senza cadere nella diffusa tentazione di seguire i “buoni consigli” della rivista più trendy del momento. Buona lettura! www.scuolasimo.it MILANO 02 89420556 FIRENZE 055 3215185 di Catia Trevisani [email protected] Direttore Responsabile: Daniela Amadesi. Direttore Scientifico: Catia Trevisani. Hanno collaborato a questo numero: Catia Trevisani, Luca Fortuna, Lucio Birello, Mario Picconi, Susanna Garavaglia, Camilla Piantanida, Nadia Serafini. Registrazione: Tribunale di Milano n. 28 del 28-01-2003. Stampa: Linea Grafica. Città di Castello Editore: SI.RI.E. S.R.L. Viale Col di Lana 6/a 20136 Milano Progetto grafico: Magazino La riproduzione anche parziale di testi, fotografie e disegni è possibile previa autorizzazione.

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Ambrosia è un trimestrale di medicina olistica nato con lo scopo di trattare diversi disturbi, tra i più comuni, collegialmente e in modo interdisciplinare, così da offrire alle persone del settore e agli appassionati della Naturopatia, un panorama delle possibilità di intervento, tutte finalizzate al mantenimento e al ripristino della salute.

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Cari amici lettori,eccoci a parlare dello squilibrio forse più inviso, il sovrappeso, per ovviare al quale spessosaremmo pronti, imbracciati i canoni estetici imposti dalla nostra società, ad affrontare ognisorta di sacrificio nutrizionale, da un’alimentazione rigida e monocorde a veri e propri digiuni.La buona notizia è che tanto zelo non solo è sterile, in quanto può sortire al massimo risultatitransitori, ma anche controproducente, perché, tra l’altro, può apportare squilibri tali da indurreil nostro organismo “affamato” a recuperare rapidamente quanto gli è stato brutalmentesottratto e anche di più… Pertanto, qui di seguito troverete, oltre a un’attenta analisi dellevarie cause – genetiche, metaboliche, psicologiche, ecc. – che possono condurre al sovrappeso,anche indicazioni affidabili per affrontarlo con efficacia, senza cadere nella diffusa tentazionedi seguire i “buoni consigli” della rivista più trendy del momento.

Buona lettura!

www.scuolasimo.itMILANO 02 89420556FIRENZE 055 3215185

di Catia [email protected]

Direttore Responsabile:Daniela Amadesi.

Direttore Scientifico:Catia Trevisani.

Hanno collaboratoa questo numero:Catia Trevisani,Luca Fortuna,Lucio Birello,Mario Picconi,Susanna Garavaglia,Camilla Piantanida,Nadia Serafini.

Registrazione:Tribunale di Milano n.28 del 28-01-2003.

Stampa:Linea Grafica. Città di Castello

Editore:SI.RI.E. S.R.L.Viale Col di Lana 6/a 20136 Milano

Progetto grafico:Magazino

La riproduzione anche parziale di testi,fotografie e disegni è possibileprevia autorizzazione.

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di peso rapida iniziale (per lo più si tratta diuna diminuzione della massa muscolare e diacqua), ma quasi sempre poi i chili persivengono rapidamente riguadagnati e anzi, inmolti casi, il punto di equilibrio si sposta piùin alto, aggravando ulteriormente la situazione.

La strategia vincente è dunque la riduzionegraduale di peso, ottenuta modificando inmodo permanente il regime alimentare e leabitudini. Per raggiungere questo obiettivoè fondamentale fornire all’organismo nutrientidi elevata qualità, altrimenti lo stimolo dellafame non si placa e il corpo reagisce rispar-miando energie e quindi rallentando il meta-bolismo, cosa che a lungo termine, significabruciare meno grasso.

di Catia Trevisani

Può sembrare banale, ma se affrontato senzaisterismi e forzature, l’obiettivo di conservareun peso forma equilibrato rappresenta unottimo stimolo per prendersi cura di sé emigliorare la propria qualità di vita. Insomma,al di là dei condizionamenti dettati dalle modee da una società tutta protesa verso l’apparire,l’armonia del corpo è segno di salute edequilibrio.Secondo le statistiche ufficiali si tratta di unameta sempre più desiderata: il 40% dellapopolazione adulta è infatti in condizione disovrappeso, e il 6-7% soffre addirittura diobesità. Il sovrappeso e l’obesità purtropponon risparmiano oggi neanche i bambini,come dimostra una recente indaginedell’Istituto Nazionale della Nutrizione, dallaquale risulta che il 35% dei bambini italianiè in sovrappeso od obeso. Insomma c’èpoco da stare allegri.

Il peso idealeInnanzitutto è bene chiarire che si parla disovrappeso, quando si registra un eccessodi peso rispetto all’altezza secondo precisiparametri aggiornati periodicamente. Si hainvece obesità quando i chili in eccessosuperano di oltre il 20% il peso medio ideale,in particolare con una percentuale di grassocorporeo superiore al 30% nelle donne e al25% negli uomini.Perché si diventa obesi? Molti studi hannoconfermato che l’obesità ha una basegenetica, legata al metabolismo delle celluleadipose (sede di accumulo dei grassi). Que-sto spiega perché alcuni individui possonomangiare molto senza ingrassare, mentrealtri ingrassano pur limitando le calorie cheintroducono.La ricerca ha scoperto che ogni personapresenta un punto di equilibrio ponderaleprogrammato fisiologicamente, cui fannoriferimento le cellule adipose: quando lacellula diminuisce di volume, trasmette alcervello lo stimolo della fame. Gli individuiobesi, in genere presentano cellule adiposepiù grandi e in maggiore quantità, per cuisentono maggiormente l’impulso di mangiare.Sembra che il punto di equilibrio ponderalesia legato alla sensibilità delle cellule adiposeall’insulina, ormone secreto dal pancreas, lacui funzione principale è quella di regolareil tasso di glucosio nel sangue stimolandole cellule a prelevarlo dal sangue stesso.

Il ruolo dell’insulinaL’obesità quindi determina un’insensibilitàall’insulina. Quando le cellule diventanoinsensibili all’insulina, la glicemia (il tasso diglucosio nel sangue) aumenta e insorge ildiabete. Per riposizionare il punto di equilibriodelle cellule adipose è dunque fondamentalestimolare la loro sensibilità all’insulina: questoè l’unico modo per ottenere risultati signifi-cativi a lungo termine.Per raggiungere o stabilizzare il peso formanon occorrono dunque farmaci, diete mira-colose e tanto meno interventi invasivi tipoliposuzione: è sufficiente un buon apportonutrizionale, esercizio fisico, una corretta euna buona attitudine mentale. Quest’ultimoaspetto è molto importante, perché la ricercascientifica ha rilevato uno stretto collega-

mento tra cervello e sistema digestivo:il cervello controlla l’assunzione quantitativae qualitativa del cibo, il sistema digestivo(tramite le influenze che il cibo ha sui sistemiendocrino, immunitario e nervoso) condizionail funzionamento del cervello.In definitiva, si può sentire una grande famecome conseguenza di un elevato dispendioenergetico a causa dell’esecuzione di unlavoro particolarmente pesante o di unacompetizione sportiva, oppure il mangiarepuò essere semplicemente un modo perplacare l’ansia o per “dimenticare”. Si pos-sono consumare dolci e cioccolato per ra-gioni di cuore e, per le stesse ragioni, si puòavvertire una morsa che chiude la boccadello stomaco. Il comportamento alimentare,funzione profondamente istintiva e naturale,può essere dunque modificato dalla capacitàdi gestire lo stress, dal contenuto simbolicodei cibi, dalle convenzioni sociali, dal nostrostato emotivo.Nel nostro cervello, in particolare nell’ipo-talamo, risiedono il centro della fame e quellodella sazietà, che possono essere attivati oinibiti a seconda della prevalenza di certineurotrasmettitori che a loro volta giungonoda un centro di raccolta di tutte le informazionialimentari provenienti dall’alto (cervello) edal basso (sistema digestivo), situato nellaparte inferiore del tronco dell’encefalo.

Dopamina e serotoninaIl centro della fame può essere attivato anchedalla dopamina, un neurotrasmettitore pro-dotto in condizioni di stress, oppure dalneuropeptide Y, un altro potentissimo stimo-latore della fame, caratterizzato da una pre-dilezione per gli zuccheri.La serotonina è invece il neurotrasmettitoredella sazietà, in particolare sazietà da carboi-drati. Livelli elevati di serotonina inibisconoil neuropeptide Y, riducendo il desiderio dizuccheri. Le persone con irrefrenabile desi-derio di dolci hanno in genere bassi livelli diserotonina.Serotonina bassa significa un’ansiosa ricercadi cibi in grado di elevare rapidamente iltasso di questo neurotrasmettitore a livellocerebrale: in primo luogo di dolci e carboidrati.Alimenti che per il loro contenuto in triptofano,stimolano la sintesi di serotonina, con ilrisultato però di far ingrassare.In genere gli obesi mangiano di più, amanoconsumare in preferenza dolci, presentanoun rapporto famelico col cibo, il loro umoreè depresso. Questo perché l’aumento deilivelli di serotonina a livello cerebrale incidesulla fame e sull’umore. Per tutte le ragionisopra menzionate, un serio programmache abbia come obiettivo il raggiungimentodel peso ideale, si ribadisce, si deve basaresu tre elementi: un’alimentazione correttaed equilibrata, esercizi aerobici praticati peralmeno venti minuti per tre-quattro volte lasettimana, un’attitudine mentale positiva.

No alle diete aggressiveSe si rispettano tutte e tre queste condizioni,è possibile dimagrire in maniera stabile, a unritmo di mezzo chilo-un chilo e mezzo a set-timana, senza grandi sacrifici. Le diete ag-gressive invece provocano sì una perdita

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direttore agopuntura (Scuola Tao)dott. Massimo Muccioli

direttrice cromoagopunturadott.ssa Catia Trevisani

MILANOBOLOGNA

certificataISO 9001sede accreditata

20136 MILANOVia Col di Lana, 6/atel. 02 89420556

40138 BOLOGNAOspedale S. OrsolaVia Massarenti, 9

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La Cromoagopunturaè una metodica che applicafasci di luce colorata sui puntidi agopuntura integrando la conoscenzamillenaria della Medicina Tradizionale Cinesecon una tecnica moderna che utilizza il colore.Il corso è aperto ai non medici che utilizzano la pennada Cromopuntura e ai medici che apprendonole tecniche di infissione degli aghi e l'utilizzo dei colori.

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riduzione dell’attività metabolica conseguentealla minore quantità di calorie introdotte.Inoltre aiuta l’organismo ad eliminare i ristagnie i prodotti di rifiuto dei tessuti, miglioral’umore ed il senso di benessere, consenteuno scarico dello stress e dell’aggressività,libera la mente da pensieri ossessivi, aumentala capacità di far fronte agli eventi spiacevoli,contrasta la depressione, migliora la posturae la struttura di tutto il corpo.Gli esercizi fisici più indicati sono attività ae-robiche come nuotare, correre, andare inbicicletta, giocare a tennis, praticare sci difondo o anche il semplice camminare di buonpasso, un’attività che è praticabile da tutti eche si può fare in qualunque luogo. È sufficientemezz’ora al giorno per ottenere buoni risultati.

Pensare positivoPer prima cosa è necessario modificare ilnostro linguaggio, eliminando i termini negativie sostituendoli con parole o frasi propositive.A qualcuno potrà sembrare strano, ma sitratta di una ginnastica efficace, non solo perperdere i chili di troppo, ma anche per miglio-rare il nostro stile di vita (cibo per la mente).Tornando al sovrappeso, pensare al positivosignifica sostituire il termine “dimagrire” con“raggiungere il peso ideale”; significa foca-lizzare l’attenzione non sugli “alimenti daeliminare”, ma su quelli nuovi da introdurreo da scoprire. Può risultare molto efficaceanche premiare se stessi con un complimentoper ogni piccolo passo che si riesce a com-piere nella direzione del miglioramento, sot-tolineare i successi, le esperienze positive,e poi rinforzarle raccontandole agli amici ealle persone care. O anche osservare chinon si sta volendo bene, chi è in sovrappesoo obeso, e sentirsi immensamente fortunatiper aver intrapreso una strada che ci staportando ad una condizione di maggioregioia e autostima, gratificarsi con della buonamusica, o qualsiasi cosa che ci faccia sentirepiù vivi, nutrire quotidianamente la nostraconvinzione. Ognuno può inventare per séle frasi, le parole che trova più incisive perautoinfondersi entusiasmo, motivazione, pia-cere per quello che sta attuando.

No alle diete tristiOgnuno di noi è più sensibile ad alcuneparole, sia in senso negativo che positivo,per questo è utilissimo portare l’attenzionesul nostro linguaggio, in particolare quellointerno, che nessuno sente ma che noi benconosciamo e portare gli aggiustamenti e lecorrezioni che ci possono aiutare a raggiun-gere con più facilità e gioia la meta. La felicitàè la base della salute, una dieta triste nonporta a nulla ed è destinata a essere benpresto abbandonata. Volersi bene, masticaremolto e gustare il cibo invece di ingurgitarlo,soffermarsi e aggiungere un tocco di coloreai piatti, dire a se stessi delle belle parole edinfine guardarsi allo specchio e vedere“armonia” è possibile: basta cominciare.

sporadicamente dalle proteine, in maggiorquantità d’origine vegetale. Assolutamenteda evitare sono gli zuccheri e le farine raffinate,i grassi saturi, quindi latte e derivati, additivialimentari, alcool e bibite gassate.Una dieta corretta a base di cibi biologici,privi dunque di additivi e residui agricoli comeantiparassitari ed erbicidi evita l’insorgenzadi intolleranze alimentari che frequente-mente portano a problemi di sovrappeso.

L’acquaMolto utile ai fini della riduzione del pesocorporeo è l’abitudine di bere acqua lon-tano dai pasti, avendo cura di scegliereacqua di buona qualità. Bisognerebbe berequando si ha sete, ma spesso ci si dimenticadi farlo, per pigrizia o per non perdere tempo,si ascolta poco il corpo, o si è troppo indaf-farati per “staccare” e procurarsi un belbicchiere d’acqua. Basta premunirsi e portarecon sé una bottiglia, in modo da averlasempre a disposizione, quando si avverteanche solo minimamente lo stimolo dellasete. Ed è molto probabile che ci accorge-remo di aver bisogno di bere molto più diquanto non avremmo mai pensato.Questa buona abitudine consente di elimi-nare le ritenzioni idriche e le tossineche si producono durante la giornata, inoltreevita lo stress a carico delle cellule; miglioral’aspetto della pelle e in alcuni casi riesce arisolvere anche il problema della stitichezza.

Rivalutare le algheUn altro alimento da rivalutare sono le alghe.Un cibo, utilizzato dall’uomo fin dai tempi piùantichi, e non solo in Asia o sulle costebretoni, ma anche in alcune zone del Medi-terraneo. Le alghe sono da tempo oggettodi studio per le loro molteplici proprietà:stimolano la tiroide e attivano il metabolismocon un effetto dimagrante (ma solo per chine ha bisogno); sono remineralizzanti e toni-ficanti, contrastano il ristagno della circola-zione linfatica (e quindi anche la cellulite) ei processi degenerativi e d’invecchiamento,attivano la circolazione.Queste loro preziose proprietà dipendonoquasi totalmente dagli oligoelementi e daimacroelementi che esse contengono in gran-de quantità. In particolare, il trattamentodell’obesità e, più in generale, del sovrappesoè una delle principali indicazioni delle algheper la loro ricchezza in mucillagini e complessiiodati.Le mucillagini sono sostanze non assimilabiliche, assorbendo liquido nell’apparato dige-rente, aumentano parecchie volte il lorovolume. In questo modo attenuano l’appetito,procurano una sensazione di sazietà, acce-lerano il transito intestinale, limitano l’ecces-sivo assorbimento di sostanze nutritive.Inoltre, le alghe contengono sostanze ingrado di stimolare le lipasi, gli enzimi chepresiedono alla demolizione dei grassi.

Camminare fa beneL’attività fisica, svolta in modo regolare, è unaltro fattore indispensabile per raggiungereil peso ideale, giacché consente di aumentarela massa magra (muscoli) e ridurre il grassocorporeo. Inoltre il movimento contrasta la

Gli errori da evitareEliminare completamente i carboidrati o igrassi, senza distinzione tra saturi e insaturi,e seguire un regime iperproteico come spes-so suggeriscono le fantasiose diete cheperiodicamente vengono proposte dai roto-calchi femminili può essere estremamentenocivo a causa dell’eccessiva produzione dichetoni che provoca un forte stress a caricodei reni e del fegato.In queste condizioni, il consumo anche diquantità minime di carboidrati tende a pro-vocare un repentino aumento di peso, for-zando la persona a ritornare a un regimealimentare iperproteico. È invece molto im-portante seguire un regime alimentaremolto vario ed equilibrato, secondo iprincipi delle corrette combinazioni alimentari.Non devono assolutamente mancare le ver-dure: crude e cotte. Una buona zuppa odelle belle insalate miste, arricchite conqualche seme oleoso (girasole, lino, sesamo,mandorle ecc.) assicurano all’organismovitamine, sali minerali, fibre e carboidrati dicui ha estremo bisogno per il funzionamentoottimale e che tra l’altro garantiscono il rag-giungimento di un certo grado di sazietà.Per rafforzare la dieta si può aggiungere ascelta un cereale integrale biologico, o deilegumi, oppure proteine vegetali come tofu,tempeh, o seitan, o anche pesce.

L’occhio vuole la sua parteIn ogni caso, per ridurre il peso è importantedissociare nella dieta carboidrati e pro-teine, e consumare molte verdure (crude ocotte) nei modi più svariati: a vapore, allagriglia, al forno, saltate in padella.L’ideale è associare nello stesso pasto piùverdure dai colori diversi e ben accostati,preparate in modo diverso. L’occhio vuole lasua parte e un piatto ben presentato dà ilpiacere di sedersi a tavola ed entusiasmonell’intraprendere nuove abitudini. Inoltre ilricco apporto di vitamine e sali minerali,assicurato da una dieta a base di verdure,contribuisce a ripristinare un’ottima funziona-lità a livello enzimatico, stimola la depurazionedell’organismo, migliora il metabolismo esvolge un’azione generale antiossidante cheporta energia e migliora l’umore.A loro volta le crudità favoriscono il riposizio-namento del punto di equilibrio, migliorano illivello di zuccheri nel sangue e riducono lapressione sanguigna (se necessario). Moltistudi hanno confermato come l’assenza difibre alimentari nella dieta sia un fattoreimportante nella genesi dell’obesità, mentrela loro presenza migliora la tolleranza al glu-cosio, aumenta le calorie espulse con le feci,rallenta l’assunzione di cibo, stimola la secre-zione degli ormoni digestivi, favorisce il sensodi sazietà (grazie all’aumento del riempimentogastrico), stimola la produzione degli ormoniche riducono la fame (come la colecistochinina,responsabile della produzione di serotonina)e l’azione di riempimento intestinale.In definitiva, le fibre agiscono migliorando ingenerale il metabolismo degli zuccheri. Perquesto stesso motivo, oltre alle verdure, èimportante il consumo di cereali integrali(che comunque deve essere in percentualeinferiore rispetto alle prime), sostituiti magari

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di Nadia Serafini

Entrando in erboristeria, specie in questastagione ci si trova davanti a una vastissimaed eterogenea scelta di prodotti “dimagranti”:capsule da assumere prima dei pasti, com-presse da assumere dopo, flaconcini da diluirein acqua, bottiglioni da ingurgitare, bustineda sciogliere…Ce n’è per tutti i gusti: per chivuole dimagrire sui fianchi, ma non sulle cosce,chi vuole diminuire il giro vita, ma non il girobusto, chi deve drenare, chi deve sgonfiare,rassodare, tirare… Bene, con un po’ di buonsenso siamo tutti in grado di capire che fon-damentalmente sono delle sciocchezze; cio-nonostante, il fatto che questi prodotti riem-piano gli scaffali dei negozi e svuotino le taschedelle donne di tutte le età sta a significare cheil mercato dei dimagranti muove grandi quantitàdi denaro e fa sì che le varie aziende studinocontinuamente nuovi prodotti con vesti accat-tivanti, per far leva sul desiderio comune dellanostra società: essere in forma, rapidamentee senza sacrifici.Non è necessario essere dei nutrizionisti persapere che per essere in forma è impor-tante seguire un’alimentazione equilibra-ta e varia, ricca di alimenti il più possibilefreschi e cucinati in modo semplice e soprattuttoè indispensabile dedicare almeno mezz’ora algiorno a una regolare attività fisica, con lo scopodi mantenersi tonici e di non rallentare il meta-bolismo, che, specie nel momento in cui sicomincia una dieta ipocalorica, tende ad assu-mere un regime al “risparmio”.Prima di elencare le piante che possonoessere di aiuto nel momento in cui si decidadi seguire una dieta dimagrante, ovviamenteconsigliata da un dietologo e non dalla rivistadel momento, ritengo opportuno descriverea grandi linee il genere di prodotti che gene-ralmente si trovano in commercio, per impa-rare a conoscerli ed evitarli, prodotti chegeneralmente sono costosi, inutili, spessodannosi. Vediamo come e perché.I rimedi di origine più o meno vegetale checompongono i dimagranti sono di quattrotipi, spesso presenti contemporaneamentenello stesso prodotto: lassativi, diuretici,inibitori dell’assorbimento intestinale, stimolantidel metabolismo.I lassativi sono generalmente di tipo antra-cenico, cioè irritano la mucosa del colon,inducendo l’evacuazione. Sicuramente efficacicome lassativi (hanno però notevoli effetticollaterali provocando assuefazione e dannipermanenti al colon, se l’assunzione è pro-lungata), sono del tutto inutili come dimagranti,visto che l’assorbimento avviene a livello diintestino tenue e non di colon. Rientrano ge-neralmente nella composizione di questiprodotti perché l’intestino “vuoto” è general-mente accompagnato da una sensazione di“pancia piatta” e anche per ovviare a unastipsi che spesso interviene nel momento incui si diminuisce l’introito di cibo.I diuretici hanno lo scopo di aumentarel’eliminazione di liquidi, si urina di più e si hala sensazione di sciogliersi e di dimagrire.In alcuni casi vengono usati diuretici irritantiil glomerulo renale (uva ursina, ginepro), as-solutamente da evitare, altre volte vengonousati diuretici molto più maneggevoli senzaeffetti dannosi sul rene. È da tenere in consi-

derazione, tuttavia, che l’uso di diuretici deveessere accompagnato da un abbondanteintroito d’acqua e da un’eventuale integrazionedi potassio e magnesio (naturalmente presentiin frutta e verdura).Glucomannano, chitosano e tutto ciò chepassa sotto il nome di inibitori dell’assor-bimento (o più commercialmente “dimagriscisenza sacrifici”), sono polisaccaridi non dige-ribili con grande capacità di idratazione, cheuna volta nello stomaco, contribuiscono alsuo riempimento raggiungendo prima la sen-sazione di sazietà e, una volta nell’intestino,avvolgono i vari frammenti del bolo alimentareimpedendone l’attacco da parte degli enzimidigestivi e quindi limitandone l’assorbimento.Queste molecole di per sé non sono dannose,ma l’uso continuativo di polisaccaridi in pros-simità dei pasti ha due tipi di effetti collaterali.Il primo è la mancanza di selettività: questemolecole, una volta idratate avvolgono qualsiasicosa senza selezionare le molecole utili daquelle in eccesso; la conseguenza è il mancatoassorbimento di nutrienti indispensabili comevitamine, minerali, acidi grassi, amminoacidi,oltre che di eventuali farmaci o rimedi di altranatura che vengono assunti contemporanea-mente. Il secondo effetto collaterale è di naturapsicologica; alimentarsi in modo corretto deveessere una abitudine, un modo per impararea gustare i pasti senza esagerare; usandoquesti prodotti invece, si tende a concedersidi tutto, sapendo che tanto non si ingrassa.Generalmente si ha esattamente l’effettoopposto visto che si supera spesso la capacitàdi assorbimento del prodotto assunto.Passiamo infine agli stimolanti del meta-bolismo: fucus, arancio amaro, caffé, tèverde, guaranà… questi ultimi caratterizzatidalla presenza di caffeina con attività simpati-comimetica, il primo stimolante l’attività tiroidea,il secondo stimolante la lipolisi; senza entrarenello specifico di ogni singola pianta edell’attività specifica dei principi attivi contenuti,andiamo direttamente a spiegare gli effettinegativi conseguenti.Il metabolismo basale è un equilibrio individualefisiologicamente regolato dal sistema nervosovegetativo ed endocrino ed è la conseguenzadi una “ragionata” considerazione dell’orga-nismo nel suo insieme come patrimonio ge-netico e abitudini di vita. È un segnapassiaccuratamente tarato e, se stimolato, gene-ralmente risponde nell’immediato con un’acce-lerazione, ma poco dopo con un rallentamentodi compenso. Spesso questo rallentamentoè di lunga durata, a volte addirittura perma-nente. Ad esempio, una tiroide costretta alavorare sopra le righe per un certo periodo,tenderà poi a un ipotiroidismo spesso definitivo.Questo perché il nostro sistema nervosovegetativo, a cui presiede l’ipotalamo, che poitramite l’ipofisi regola le varie ghiandole endo-crine, ha il continuo controllo di tutto l’orga-nismo e regola il metabolismo in base alladisponibilità di nutrienti, alle abitudini quotidia-ne, allo stile di vita individuale; alterare gros-solanamente con uno stimolante questo sofi-sticato equilibrio equivarrebbe a manomettereil delicato e complesso meccanismo di unorologio svizzero con l’intenzione di farlocorrere più veloce.

EDIZIONI

IRIDOLOGIA DEL PROFONDOdi Daniele Lo Rito e Lucio Birello

LE RIFLESSOTERAPIEDELL'ULTRASENSIBILE

IN NATUROPATIAdi Gianmichele Ferrero

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EDIZIONI eNEAViale Col di Lana, 6/a

20136 Milano

EDIZIONI

IL CASTELLO DELLEMILLE SORGENTIdi Emanuele Piccioniill. 32 pagg.

SPRINGdi Federica Aragoneill. 28 pagg.

INTRODUZIONEALLA NATUROPATIAdi Anna Melai e Catia Trevisani196 pagg.

RACCOLTA AMBROSIAvol. 1a cura di Catia Trevisani238 pagg.

REFLESSOLOGIANATUROPATICAdi Catia TrevisaniCon DVD, ill. 214 pagg.

RACCOLTA AMBROSIAvol. 2a cura di Catia Trevisani245 pagg.

IRIDOLOGIANATUROPATICAdi L. Birello, D. Lo Ritocon DVD

FENG SHUINATUROPATICOdi Omar Discepoliill. 182 pagg.

AROMATERAPIANATUROPATICAdi Luca Fortunaill. 168 pagg.

FONDAMENTIDI NUTRIZIONEdi Catia Trevisaniill. 186 pagg.

Collana STORIE DI PRIMAVERA

Collana FARE NATUROPATIA

IL PAESE DEGLI ALBERIDI FUOCOdi Emanuele PiccioniIll. 38 pagg.

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BibliografiaPiterà F., Compendio di gemmoterapia clinica,De Ferrari Editore, Genova, 1996.Rossi M., Tinture madri in fitoterapia, StudioEdizioni, Milano, 1999.Nicoletti M., Botanica farmaceutica, EdizioniSES, Napoli, 2007.

home school

home school

risparmio di temporisparmio di denarocompleta autonomiapossibilità di realizzareun “sogno”, anche lavorandorispetto dei propri ritmidi apprendimentoaiuto di un tutorper la preparazionedegli esamipossibilità di dare gli esamia propria discrezionemantenere fisicamenteun contatto con la scuola

Oltre a questi danni molto gravi e a lungotermine, che purtroppo spesso derivanodall’assunzione di questo tipo di rimedi, se nehanno altri, che però generalmente sono dibreve durata e svaniscono con l’interruzionedell’assunzione: tachicardia, palpitazioni, ex-trasistoli, aumento della pressione arteriosa,disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione.Da non dimenticare è che il danno ossidativo(in parole più semplici l’invecchiamento) èdirettamente proporzionale al metabolismo.Quanto più rapido è il metabolismo, tanto piùelevato è il danno ossidativo.Detto questo, diventa ancora più chiaro quantogià esposto e quanto già ci suggerisce ilcomune buon senso: occorrono alimentazioneequilibrata, attività fisica regolare, calorie inentrata leggermente inferiori alle calorie spese,dimagrimento graduale e seguito da personalecompetente, specie se il sovrappeso superai cinque, sei chili.E la fitoterapia può essere d’aiuto? Sì,in due modi principalmente. Nel momento incui si utilizzano i grassi immagazzinati, il fegatodeve lavorare più del solito per ossidarli com-pletamente, inoltre insieme ai grassi vengonomobilizzate anche molte tossine liposolubilistoccate nel tessuto adiposo. Per sostenereil fegato nel suo metabolismo e nel suo lavorodi eliminazione o neutralizzazione delle tossinesono utili tutti i rimedi di sostegno epatico, inparticolare Rosmarino TM per l’attività didrenaggio ed antiossidante, Rosmarino MGcome drenante epatico e disintossicante ditutto l’organismo, Curcuma ES o EF conattività antiossidante, di drenaggio biliare, edi sostegno nel metabolismo del colesterolo.Per lo stesso motivo è bene utilizzare undrenante linfatico come Betulla verrucosalinfa, Betulla verrucosa gemme o Betullapubescens gemme, specie nelle personelinfatiche e con tendenza ad edemi diffusi.Diuretici più marcati come Pilosella TM oBetulla verrucosa TM non sono particolar-mente indicati per quanto detto sopra, a menoche non ci sia una forte ritenzione idrica; inquesto caso una pianta diuretica può essereindicata, dopo aver escluso eventuali problemial rene che potrebbero essere la causa dellaritenzione idrica. Se si è afflitti dalla cosiddetta“fame nervosa”, infine, tutti i consigli elencatisopra potrebbero non essere di nessunautilità, visto che il problema riguarda la sferapsicoemotiva e non solo quella fisica. Esclu-dendo i disturbi alimentari, quali anoressia ebulimia di competenza psicologica, tutte leforme di iperfagia rivolta soprattutto a carboi-drati e aggravate da situazioni stressanti,preoccupazioni, sindrome premestruale ecc.traggono di solito giovamento dai classicirimedi che aiutano a modulare le risposteorganiche allo stress, come l’oligoelementodiatesico Manganese-Cobalto (Mn-Co),come regolatore delle distonie da stresscronico e da Fico gemme MG, come granderimedio armonizzatore del ritmo, in questocaso fame-sazietà.

Margini E., Malesi Bini L., Mariotti Lippi M.,Manuale di botanica farmaceutica, PICCIN,Padova, 2006.Bottaccioli F., Psiconeuroimmunologia, RedEdizioni, Como, 1995.Campanini E., Dizionario di fitoterapia e piantemedicinali, Tecniche nuove, Mil

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metodi rivoluzionari, sono destinati a falliremiseramente.

Drenare le tossineLa prima tappa di un qualunque programmavolto alla riduzione del peso è la depurazionedel corpo dalle tossine, cui segue l’elimi-nazione di liquidi e grasso in eccesso e siconclude con il rassodamento dei tessuti.Le prime due settimane saranno dedicatealla preparazione del terreno, a risvegliarel’organismo sollecitando dolcemente il meta-bolismo e a favorire il rinnovamento cellulare.Depurarsi significa liberarsi dalle tossineaccumulate a causa dell’inquinamento, daun’alimentazione scorretta, dall’assunzionedi farmaci, dal fumo, dall’alcool e da tutti queifattori che interferiscono con l’equilibrio. Duesemplici mosse per essere belli dentro e fuori.Un olio aromatico da massaggiare duevolte al giorno costituito da 100 ml di jojobacui aggiungere 5 gocce di olio essenziale disolidago, 5 gocce di copaiba e 5 gocce disedano.Un bagno fragrante due volte alla settimanacon essenze di solidago e lemongrass.Preparare una ciotola di ceramica con circa250 grammi di sali del Mar Morto o inalternativa sale marino integrale, un cucchiaiodi jojoba e 10 gocce di ciascun olio; immer-gersi nella vasca, versare il composto eattendere 15-20 minuti. Al termine una docciarinfrescante per favorire la concentrazione etonificare i tessuti.Ultimata la fase preparatoria, si procederà aitrattamenti per sciogliere gli accumuli digrasso, smobilizzare i cuscinetti adiposi,ridurre la cellulite, risolvere gli edemi econtrastare il gonfiore. Il tempo richiesto saràproporzionale ai chili in eccesso da smaltire,ma i risultati non tarderanno a manifestarsi.Le infinite possibilità di combinazione deglioli essenziali consentono di realizzare miscelepersonalizzate, adatte a tutte le esigenze eintercambiabili tra loro.

PER LA DONNA

SovrappesoQuando i chili in più sono pochi, solitamentedistribuiti in modo uniforme nel tessuto sotto-cutaneo, le essenze più utili da impiegaresono due, il pepe nero e la solidago cana-densis. L’olio di pepe è efficace nel ridurregli accumuli di grasso sottocutaneo, svolgeuna decisa azione lipolitica e promuovel’eliminazione dei pannicoli adiposi. Dallasolidago si ricava un olio pregiato e attivo,che aiuta a ridurre gli edemi e favoriscel’eliminazione dei liquidi in eccesso. Efficacedrenante linfatico, agisce in profondità.Coadiuvanti gli oli di rosmarino verbenone edi geranio. Il rosmarino è un eccellentelipolitico, stimolante delicato per le funzionidel fegato e della cistifellea. Migliora lacircolazione sanguigna e ha un effettotonificante sui tessuti. Il geranio è utile perrimuovere i ristagni di liquidi, le sue compo-nenti simil-ormonali sono utili per riequilibrarei livelli di estrogeni.I primi risultati sono visibili dopo circa unasettimana di trattamento.Olio massaggio: 100 ml olio base + 10 gc

di Luca Fortuna

L’Aromaterapia si rivela un‘insostituibile allea-ta nella lotta ai chili in eccesso, molti sono glioli essenziali che si rivelano preziosi, con laloro attività delicata, ma incisiva, in grado disvolgere una pluralità di effetti benefici in tuttasicurezza.Il primo passo consiste nell’evitare gli erroripiù frequenti: saltare i pasti, sottoporsi a dietetroppo drastiche e prestare ascolto atrattamenti miracolosi. In questi casi l’unicorisultato che si ottiene è il cosiddetto “effettoyo-yo”, rapida perdita di peso, con successivorapido riacquisto, cui si aggiunge un incre-mento della massa grassa. Si instaura cosìun circolo vizioso, che può determinare gravidanni per la salute.Sovrappeso e obesità sono provocate dauna pluralità di cause: alimentazione scorretta,sedentarietà, alterazioni del metabolismo,genetica, comportamenti indotti da fattoripsicologici ed ambientali. L’approccio devequindi interessare tutti gli elementi coinvolti,correggendo abitudini errate e innescandoun processo di cambiamento e rinnovamento.La frontiera più avanzata del benesserecontemporaneo si prende cura del corpo,ma non trascura la psiche. Lo scopo è quellodi recuperare la forma fisica e l’armonia dellemente utilizzando unicamente prodotti naturali,semplici ed efficaci, con un occhio di riguardoall’ambiente in cui si vive.

Combattere la fameVincere la golosità e tenere sotto controllol’appetito sono spesso la chiave di volta peril successo di una dieta dimagrante. Spuntinivari ed attacchi di fame segnano il naufragiodi quasi tutte le diete, i duri sacrifici cui ci siè sottoposti sono vanificati e talvolta accadedi ritrovarsi con più chili di prima, aumentandofrustrazione e disagio. Le emozioni svol-gono un ruolo primario nei processi cheregolano il controllo del peso corporeoe non è pensabile intraprendere un percorsodi dimagrimento senza considerare il profiloemotivo. L’ansia, la depressione, la rabbia, lostress e la noia possono tradursi in un bisognoimpellente di cibo che si placa con dolci ostuzzichini salati in grado di portare unapparente sollievo, acquietando i tumulti dellapsiche. La cosiddetta “fame compulsiva” cheporta a sfogarsi sul cibo e che lascia dietrodi sé un’eredità pesante, fatta di mortificazionee senso di colpa.Aromi e profumi sono un ottimo sistema perbloccare gli stimoli psichici inconsci, cherendono difficile la perdita dei chili in più efavoriscono la riduzione del peso in eccesso.L’aroma-psicologia utilizza gli oli essenzialiper influenzare positivamente gli stati men-tali, le fragranze entrano in contatto con ilsubconscio e incidono su comportamenti esentimenti, stimolano stati d’animo positivi econtrastano le emozioni negative. L’impiegoè molto semplice, basta vaporizzare le essenzecon l’aiuto di un bruciaprofumi o in alternativaimpregnare sottili strisce di tessuto daposizionare nelle bocchette del condiziona-tore, o infine versare gli aromi su un fazzolettodi carta e inalarli.

Ansia e inquietudineSi combattono con oli rilassanti e armonizzanti,che eliminano i ristagni psichici e liberano lamente, come la tsuga canadensis e ilsedano.

Depressione e umore neroSono squilibri che abbattono il morale e lavitalità, per innalzare lo spirito e portare unsoffio di ottimismo sono utili gli aromirivitalizzanti e vivificanti, quali il copaiba e ilcardamomo.

Rabbia e irritazioneIncidono sulla qualità della vita, se vengonorepresse possono causare seri danni edesplodere senza preavviso; preziose allora leessenze di legno di rosa e di lavanda vera,che disperdono l’aggressività.

Stress e iperattivitàLimitano la libertà e impediscono di rilassarsi,arrivano ad intaccare ogni aspetto della vita,per combatterli e ritrovare la serenità si puòricorrere a due oli pregiati, il ledum groen-landicum e la solidago canadensis.

NoiaPorta al prevalere di incertezza ed apatia, sicontrasta con essenze rivitalizzanti e vivificanticome il pepe, l’ajowan e la noce moscata.

Aromi e psicheNei momenti più difficili un ambiente impre-gnato da una fragranza adatta donerà ungrande sollievo. La cucina e la sala da pranzorivestono un ruolo di primaria importanza enecessitano di una cura particolare. Alcuniaromi che vi si trovano, come quello del paneappena sfornato, del cioccolato o di alcunespezie, tentano e solleticano le papillegustative, aumentando l’appetito e spingendoa mangiare di più. Vanno quindi contrastaticon una miscela gradevole e leggera, a basedi oli essenziali di pompelmo, ginepro esolidago, da diffondere poco prima dei pasti.Se la golosità spinge a mangiare porzionieccessive, si può ricorrere all’olio essenzialedi patchouli, che dona sazietà e spinge astaccarsi dal cibo.La volontà vacilla? Di fronte a un dolce o aduno stuzzichino non si riesce a dire di no?L’ajowan con il suo aroma speziato e pungente,sosterrà e donerà la forza per resistere.Il cibo è diventato un pensiero fisso? Un’os-sessione che non si riesce ad allontanare? Lasolidago spazza via qualunque catena, liberadai legami e allarga la mente. Si è vittima diun irrefrenabile impulso a mangiare qualcosa?Ci si sveglia nel cuore della notte per sac-cheggiare il frigorifero? Dopo un pasto frugaleed attento assale la voglia di cioccolato? Larisposta più efficace è l’olio essenziale chesi ricava dal tè del Labrador (ledum groen-landicum), da impiegarsi in tutte le situazionidi emergenza, in alternativa il patchouli.

Come perdere pesoEsiste una ricetta infallibile: alimentazionecorretta, sana e variata; la giusta dose diattività fisica e l’impiego dei prodotti che lanatura mette a disposizione. Tutte lescorciatoie, i programmi senza rinunce e i

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solidago, 10 gc pepe, 10 gc rosmarinoverbenone, 5 gc sedano. Massaggiare sullezone da trattare due volte al giorno.Bagno: 250 gr sale + 10 gc rosmarino, 5gc geranio. Almeno 2 volte a settimana.

ObesitàIn questo caso i chili in eccesso sono molti,interessano praticamente tutto l’organismoe si concentrano su addome, fianchi, gluteie cosce. Se nonostante i sacrifici non siriesce a perdere peso, probabilmente glisforzi sono diretti nella direzione sbagliata eoccorre ricercare le cause ostative. Unadelle principali cause dell’obesitàriguarda uno squilibrio del sistemaendocrino, che determina un’alterazione diuna o più ghiandole quali: la tiroide (respon-sabile del metabolismo basale), il pancreas(regolatore degli zuccheri), il fegato (centralechimica dell’organismo), le surrenali (deputatealla produzione di energia), ipofisi ed epifisi(regolano gli impulsi della fame-sazietà).L’olio essenziale di ledum groenlandicum,prezioso e raro, è un efficace regolatore delsistema endocrino. Rivitalizza la tiroide, modulail pancreas e le surrenali, detossifica il fegatoe regolarizza l’appetito. Efficace dove altririmedi hanno fallito, agisce delicatamente,innescando un processo virtuoso di cambia-mento. È il punto di svolta, che segna l’iniziodel percorso positivo. Libera da metodidrastici, soluzioni miracolose, programmi dafame e terapie pseudoinnovative, che sonoemanazioni dirette del marketing e pocohanno a che vedere con la ricerca della salutee del benessere. Coniugando effetti sul fisico,con influssi sulla psiche, apre le porte ad undimagrimento sano e naturale. Un primoimportante risultato è quello di riscoprire lacapacità di sapersi controllare, migliorarel’autostima ed essere confortati da una perditadi peso lenta, ma stabile.Per utilizzare questo efficacissimo estrattobasta preparare un olio da massaggio compo-sto da 100 ml di calophilla inophilla cui aggiun-gere 30 gocce di ledum, con cui massaggiaredelicatamente il corpo mattina e sera.Una volta alla settimana preparare un impaccoa base di 200 gr di fango del Mar Morto ofango vulcanico e 10 gocce di ledum, appli-care sul corpo, avvolgere con tessuto traspi-rante e tenere in posa per 30 minuti, primadi rimuoverlo.Altri oli utili in questo ambito sono quelli dipompelmo (lipolitico e drenante), geranio(regolatore ormonale) e pepe (lipolitico ediuretico). Alternare con:Olio massaggio 2: 100 ml olio base + 10gc pompelmo, 10 gc pepe, 10 gc geranio.Fango: 100 gr fango + 3 gc solidago,3 gc pepe.

EdemaRitenzione di liquidi che ristagnano nell’orga-nismo, riguarda principalmente le gambe ele braccia, ma può interessare tutto il corpo.Caviglie gonfie e borse sotto gli occhi sonotra i segni più evidenti. L’olio essenziale piùutile arriva dal grande nord, la solidagocanadensis, in grado di spazzare via i liquidiin eccesso, migliorando la microcircolazionevenosa e linfatica.

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Olio di jojoba 100 ml con 30 gocce disolidago, per un massaggio tutte le mattine,dopo la doccia.Per un bagno aromatico aggiungere 10 goccedi solidago e 10 gocce di geranio ad un pugnodi Sali del Mar Morto, da sciogliere in acquanon troppo calda.Uno scrub efficace si ottiene mescolandouna tazza di Sali del Mar Morto con olio dijojoba fino ad ottenere una morbida pasta, acui aggiungere 3 gocce di solidago. Spalmareil composto sulla pelle con movimenti rotatori,partendo dalle caviglie risalendo fino alla vitae dai polsi arrivando progressivamente allaschiena.Olio massaggio: 100 ml olio base + 10 gcsolidago, 5 gc pompelmo, 5 gc sedano, 5gcrosmarino verbenone, 5 gc geranio, 5 gc pepe.Bagno: 250 gr sale + 10 gc rosmarinoverbenone, 5 gc pompelmo.

GonfioreClassico rigonfiamento nella regioneintestinale, che può condurre ad una perditadi tonicità dei tessuti. L’olio essenziale disedano è il principale alleato contro l’anti-estetica pancia a palloncino.Preparare un olio da massaggio compostoda 100 ml di jojoba in cui diluire 20 gocce disedano, massaggiare due volte al giornolontano dai pasti, per ottenere velocementeun buon risultato. Elimina il gonfiore miglio-rando i processi digestivi, per un effetto“ventre piatto”.Olio massaggio: 100 ml olio base + 10 gcgeranio, 10 gc sedano 5 gc arancio amaro,5 gc rosmarino verbenone, 5 gc pepe.

PER L’UOMO

PancettaTipico disturbo maschile che segna l’addomedovuto all’accumulo di grasso e alla contem-poranea presenza di gonfiore ed edema.Olio massaggio: 100 ml olio base + 10 gcpompelmo, 10 gc sedano, 10 gc rosmarinoverbenone, 10 gc pepe.Fango: 100 gr fango + 3 gc pompelmo, 3gc pepe.

Maniglie dell’amoreInteressano i fianchi e sono tipicamentemaschili, dovute all’azione degli ormoni. Vannoaffrontate con decisione e determinazione,ricorrendo ad un olio essenziale specifico, ilpepe nero. Insistere sulla zona con unmassaggio intenso, due volte al giorno, 100ml di jojoba con 20 gocce di pepe.Preparare un fango di argilla da arricchirecon 3 gocce di olio essenziale di pepe,applicare sull’addome e i fianchi, avvolgerecon pellicola trasparente e tenere in posa 20minuti circa. Per un rapido risultato è consi-gliabile eseguire un fango al giorno per 3giorni, seguito da un giorno di riposo, altretre applicazioni seguite da 2 giorni di riposo,infine tre nuove applicazioni con 3 giorni diinterruzione prima di iniziare un nuovo ciclo.Olio massaggio: 100 ml olio base + 15 gcpepe, 10 gc sedano, 10 gc arancio amaro,5 gc rosmarino verbenone.Fango: 100 gr fango + 3 gc arancio amaro,3 gc pepe.

Definizione muscolareTrattamento utile per far emergere gliaddominali o per aumentarne la definizione,spesso accade che nonostante gli allenamentie gli esercizi in palestra gli addominali riman-gano nascosti da uno strato di grasso cheresiste ostinatamente. L’olio essenziale dipepe nero è un insostituibile sciogligrasso eun fidato alleato per gli sportivi. Il classicorigonfiamento nella regione intestinale, chepuò condurre a una perdita di tonicità deitessuti, può essere combattuto con l’olioessenziale di sedano che è il principale alleatocontro l’antiestetica pancia a palloncino.Olio massaggio complex: 100 ml oliobase + 20 gc pepe, 10 gc rosmarinoverbenone, 10 gc pompelmo.Fango: 100 gr fango + 4 gc pepe, 1 gcrosmarino verbenone.

BibliografiaFortuna L., Aromaterapia Naturopatica,Edizioni Enea, Milano, 2006.Fortuna L., Dimagrire con l’Aromaterapia,Xenia Edizioni, Milano, 2007.Fortuna L., Aromaterapia per l’anima, XeniaEdizioni, Milano, 2005.

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di Mario Picconi

Un eccesso di peso è una condizionesoggettiva in cui la persona si trova in unostato di squilibrio metabolico tale da provocareun incremento ponderale; condizionesoggettiva in quanto il peso di una personaè determinato da variabili quali le abitudinialimentari, le fasi della vita, la costituzione,l’ereditarietà, la cultura, patologie endocrine,patologie psicologiche, ecc. In generale, siconsidera sovrappeso una persona che pesafino al 20% in più del suo peso ideale, misuraoltre la quale si parla di obesità di vario grado.È necessario considerare se la necessità delsoggetto di perdere peso sia un problemareale o illusorio, ovvero dettato da condizio-namenti esterni. Le tabelle percentili del pesoideale di una persona devono poter essereadattate in maniera intelligente, sia perchél’incremento di peso può costituire un fattoredi importanza psicologica, sia perché puòrappresentare l’evidenza di una malattiametabolica importante di cui non si eraconsapevoli fino a quel momento. Inoltre,nella nostra società, la ricerca di una formafisica “da velina” certo non si sposa con lareale necessità fisiologica di un individuo,quindi accondiscendere alle richiestespropositate che in certi casi vengono formulatepuò arrecare un grave danno alla salute.In particolare, la Medicina Tradizionale Cinesesi occupa degli squilibri energetici, pertantose la persona è in sovrappeso per un fattorecostituzionale non ci sono squilibri su cuioperare, ma anzi se ne possono creare.L’Agopuntura o la Cromopuntura possonoaiutare a riequilibrare le cause alla base deidisturbi dell’alimentazione e del peso erisultano più efficaci se combinate con unaterapia dietetica, con la psicoterapia e magaricon il Qi Gong, tenendo sempre conto dellapersonalità del soggetto.

In MTC il sovrappeso è di solito associatoalla ritenzione di flegma e umidità,derivanti da un deficit di Qi o di yang, conReni e Milza deboli o instabili; i quadrienergetici più comuni di sovrappeso peralterazione del metabolismo sono:deficit di Qi di Milza;deficit di yang di Rene.

Deficit di Qi di MilzaSegni e sintomi: sovrappeso, catarro nellevie respiratorie, sensazione di pesantezza agliarti. La lingua ha un induito grasso e bianco.Il polso è vuoto o scivoloso.Trattamento6 CV Qihai, tonifica il Qi, tonifica i Reni efortifica lo yang. Cromopuntura: rosso omoxa;12 CV Zhongwan, armonizza il jiao medio,tonifica la Milza. Cromopuntura: rosso;25 ST Tiantu, regola milza e stomaco, risolvel’umidità. Cromopuntura: giallo;36 ST Zusanli, rinforza la Milza e risolvel’umidità, tonifica il Qi. Cromopuntura: rossoo moxa;13 LR Zhangmen, armonizza Fegato e Milza.Cromopuntura: verde;10 LI Shousanli, regola il Qi, armonizzaIntestino e Stomaco. Cromopuntura: verdeo giallo;6 TR Zhigou, regola il Qi, purifica il calorenei tre jiao. Cromopuntura: verde;20 BL Pishu, tonifica Qi e yang della milza,risolve l’umidità. Cromopuntura: rosso omoxa.

Deficit dello yang di ReneSegni e sintomi: sovrappeso, ritenzione diliquidi, freddolosità alla schiena, gambe ebasso addome. La lingua è pallida, umida,con induito bianco; il polso vuoto, lento,scivoloso, profondo.Trattamento6 CV Qihai, tonifica il Qi, tonifica i Reni efortifica lo yang. Cromopuntura: moxa;9 CV Shuifen, regola i passaggi dell’acquae tratta l’edema. Cromopuntura: rosso;12 CV Zhongwan, armonizza il jiao medio,tonifica la Milza. Cromopuntura: rosso;6 SP Sanyinjiao, risolve l’umidità, tonifica ilRene. Cromopuntura: rosso;9 SP Yinlingquan, apre i passaggi dell’acqua,risolve l’umidità. Cromopuntura: rosso;6 TR Zhigou, regola il Qi, purifica il calorenei tre jiao. Cromopuntura: verde o giallo;4 GV Mingmen, tonifica i Reni. Cromopuntura:moxa;20 BL Pishu, tonifica Qi e yang della Milza,risolve l’umidità. Cromopuntura: rosso omoxa;22 BL Sanjiaoshu, regola Milza e Stomacoe risolve l’umidità. Cromopuntura: rosso;23 BL Shenshu, tonifica i Reni e fortifica loyang. Cromopuntura: rosso o moxa.

BibliografiaMaciocia G., La diagnosi in medicina cinese,Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2005.Ross J., Combinazione dei punti di agopuntu-ra, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2001.Deadman P., Manuale di agopuntura, CasaEditrice Ambrosiana, Milano, 2000.

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mangiare troppo nasconde qualche insod-disfazione o qualche rancore, sentimenti che“risiedono” in questi organi. Il fegato è piùlegato alla rabbia, la cistifellea alla frustrazionee all’indecisione. Un fascio di luce verde puòaiutare a sedare il dolore di questi punti.Agrimony sul punto riflesso del fegato è ilFiore di Bach che permette di sedare iltormento interiore, quello non manifestatoespressamente. Sui punti della cistifellea puòessere utile Scleranthus, il fiore dell’inde-cisione, o anche Centaury, per aiutare aritrovare la propria autostima e l’espressionedei propri desideri.Il sovrappeso riporta alla sensazione ditrattenere, non esprimersi con serenità eall’incapacità di rapportarsi in modo armoniosocon l’ambiente esterno. Per questo motivo èutile soffermarsi sul punto riflesso delPancreas e su tutta la zona dell’Intestino: ilpunto del pancreas può dolere in caso dicontinua elaborazione di pensieri in solitudine,si tratta di un organo che parla della sen-sazione di isolamento e della preoccupazioneper qualcosa o qualcuno vissuta comeresponsabilità gravosa. Oltre al massaggiodelicato ma profondo può essere utile unfascio di luce giallo che dona gioia e vitalità.La zona dell’intestino tenue può dolere incaso di infiammazioni e difficoltà digestive.

di Camilla Piantanida

La Reflessologia plantare è un’arte moltoantica che permette di interagire conl’individuo indagando sul suo stato attuale disalute sollecitandolo verso l’equilibropsicofisico.La stimolazione dei punti riflessi si effettuacon una pressione delle dita attraverso ilmassaggio oppure con sollecitazioni più sottiliattraverso l’applicazione di essenze floreali ofasci di luce colorata (Cromopuntura).Il sovrappeso può essere causato da eccessialimentari, da problemi endocrini, stress oanche da sovraccarico dell’apparato digerentee degli organi emuntori. Può essere accom-pagnato da stanchezza, difficoltà digestive evari disagi anche di ordine psichico: il tessutoadiposo può essere vissuto come uno stratodi protezione oppure come coperta calda eaccogliente.Con la Reflessologia plantare si possonostimolare gli organi emuntori e digestiviper favorire il processo depurativo emigliorare la digestione. Si possono inoltretrattare punti che influenzano positivamentel’umore e, di conseguenza, il rapporto con ilproprio corpo.Iniziare il trattamento con Rene, Uretere eVescica permette di sollecitare la disintos-sicazione e di rinforzare la volontà. Un renein buon equilibrio dona forza vitale e tenaciaindispensabili per seguire una dieta! Il puntodel Rene può essere stimolato anche conl’impiego di un fascio di luce rossa che donaforza e favorisce la vitalità cellulare.Il trattamento di tutto il Sistema linfaticopermette di migliorare il drenaggio e ladisintossicazione. Si può continuare massag-giando il Sistema nervoso (encefalo, midollospinale e plesso solare) per aiutare il clientea sedare la fame nervosa ed a mantenerecalma e tenacia. È poi utile trattare tuttol’Apparato digerente per migliorarne l’attività.La zona riflessa dello Stomaco è partico-larmente importante poiché a volte si mangiaper la sensazione di dover “riempire un buco”o anche per una sensazione di bruciore odolore. Sulla pianta del piede sinistro si trovail riflesso del cardias e del fondo dello stomacoda trattare in caso di bruciori e tensionenervosa. Sulla pianta del piede destro si trovail riflesso di corpo ed antro il cui massaggiopermette di migliorare i dolori d’organo.Se le zone si presentano molto tese bisognasoffermarsi con un massaggio leggero oppurecon un fascio di luce verde, riequilibrante.Il trattamento del punto riflesso della Tiroidee della Zona del metabolismo permette dimigliorare i tempi di digestione e di assor-bimento. Inoltre la tiroide è legata alla capacitàdi esprimersi e di manifestare la propriacreatività. Un dolore in questa zona puòessere migliorato con l’impiego di un fasciodi luce arancione, che stimola l’espressioneoppure con l’applicazione di Water Violetdei Fiori di Bach, che permette di aprirsi alcontatto e alla comunicazione profonda, aiutaa manifestarsi e ad esprimersi con sincerità.Se il problema è di ordine endocrino, hasenso trattare anche i punti riflessi dell’Ipofisidiretta per equilibrare il lavoro di tutte leghiandole. È molto importante massaggiarei punti riflessi del Fegato emozionale e fisicoe della Vescica biliare. Molto spesso, infatti,

Un’importanza particolare va data a tutta lazona del Colon, Sigma e Retto in quantoorgani di eliminazione. Molto spesso lepersone in sovrappeso soffrono di disturbidell’alvo, meteorismo e fermentazioni.Mangiare in modo scorretto ed affaticare gliorgani emuntori infatti significa mettere a duraprova la flora batterica simbionte. La salutedel colon permette di indagare circa il rapportoche l’individuo ha con l’ambiente esterno e,quando questa zona è dolente, può suggerireun profondo stato di malinconia e solitudine.Una luce verde, riequilibrante, permette diinfondere l’energia solare del giallo e la serenitàdel blu. È consigliabile finire il trattamentoripetendo il massaggio di tutto il linfatico e diRene, Uretere e Vescica.

BibliografiaTrevisani C., Reflessologia Naturopatica,Edizioni Enea, Milano, 2006: 195.Anodea J., Il libro dei chakra, il sistema deichakra e la psicologia, Neri Pozza,Vicenza,1998: 565.Lacy M.L., Conosci te stesso attraverso icolori, Gremese Editore, Roma, 1989: 138.Bach E., Opere Complete, Macro Edizioni,Cesena, 2002: 313Netter, Medicina interna di Netter, EdizioniMasson, Milano, 2005: 1175.

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di Lucio Birello

Per definire il sovrappeso è necessarioovviamente stabilire quale sia il peso normaledi una persona. Questo peso “ideale” devetener conto dell’altezza e dell’età del soggettoin esame. La medicina ufficiale usa comeparametro di valutazione il BMI: indice dimassa corporea, che è il rapporto fra ilpeso espresso in kg e l’altezza, al quadrato,espressa in metri. Viene considerato normaleun BMI fra 18.5 e 25.In medicina naturale il sovrappeso diventapiù umano, meno tecnico. Si tiene conto,infatti, oltre che del peso e dell’altezza, anchedella costituzione corporea, studiata coni principi dell’Omeopatia. Questa disciplina,infatti, annovera tre tipologie principali:fosforica, dove prevalgono gli arti sul tronco,come nel classico soggetto longilineo;sulfurica, in cui predomina l’apparato mu-scolare;carbonica, in cui sono i tessuti lipidici adominare.Quindi, in quest’ottica, il calcolo per deter-minare il normopeso sarà: cm di altezzaeccedenti il metro meno 4-5 kg per il fosfo-rico, meno 2-3 kg per il sulfurico, bene cosìper il carbonico.

L’Iridologia è una metodica che può esseredi grande aiuto per capire le cause delsovrappeso. L’Iridologia costituzionale, inparticolare, fornisce i seguenti dati:iride marrone: può indicare dismetabolismoepatico con possibile alterazione della pro-duzione dei trigliceridi;iride mista: può far pensare a disbiosiintestinale con eccessiva produzione ditossine e conseguente ristagno di liquidi;iride connettivo debole: tipiche sono lefibre connettivali di sostegno disposte inmodo disomogeneo con zone di addensa-mento e zone povere di fibre che indicanouna debolezza generale di organi e sistemi;anche in questo caso potrebbero esserciliquidi incarcerati nei tessuti periferici;iride essudativa: caratterizzata da tofi,piccole formazioni bianche simili a batuffolidi cotone disposti in cerchio alla periferiadell’iride; è la classica condizione di difficoltàa smaltire i liquidi interstiziali;iride colesterinica: si distingue per un anelloperiferico bianco-giallastro che non lasciaintravvedere la struttura sottostante, l’eccessodi grassi è segnalato dal deposito di talisostanze sull’iride stessa;iride allergica (azzurra e/o vasi sceraliperi-iridei): suggerisce l’ipotesi che vi siauna intolleranza alimentare alla base delsovrappeso.

Vi sono poi altri segni interessanti che sipossono rilevare con l’esame dell’ iride:rigonfiamento della zona della corona:secondo il dottor S. Rizzi è un segno didiatesi psicotica, con tendenza alla ipertro-fizzazione dei tessuti, senza un precisosignificato funzionale;pupilla ristretta (miosi): indica una predo-minanza del sistema parasimpatico con forteimpulso alimentare, con un apparato dige-rente sempre pronto all’esperienza digestiva;corona allargata: tendenza del bolo alimen-tare a procedere lentamente con conse-

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guente aumentato assorbimento dei cibi;macchie o lacune in zona tiroide;pigmenti marrone-beige sulla superficieiridea: attenzione perché, oltre chedell’interessamento della funzione pancrea-tica insulino-produttrice, può trattarsi di unacarenza di dolcezza (espressa o ricevuta)che trova nei dolci la compensazione affettiva.Oppure della sensazione di essere vittimadi una ingiustizia, condizione in cui solo ilcibo riesce a dare un senso di gratificazione.

Sul piano energetico possiamo rilevareun OPI ipertrofico associato a una lentavelocità di contrazione dell’iride sotto stimololuminoso. È questa una condizione di ec-cesso di yin, con tendenza al rallentamentodel metabolismo, pigrizia, freddolosità, de-posito di lipidi nei tessuti periferici.

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L’interpretazione psicoemotiva, invece,porta la nostra attenzione sulle deformazionipupillari, in particolar modo sui settori:nasale: dove indicano un contrasto interiore,una tensione dell’ego che può essere com-pensata dal cibo;temporale inferiore: dove, essendo questoil settore del piacere, fanno pensare che ilcibo venga vissuto come una gratificazionevicariante;temporale superiore: dove, essendo que-sto il settore del confronto con gli altri,inducono a interpretare l’eccesso alimentarecome un’autopunizione, un sistema persottrarsi al confronto con il mondo esterno.Naturalmente tutte queste considerazioninon possono prescindere da una diminuzio-ne dei cibi ad alto contenuto di calorie e aun aumento del dispendio energetico legatoall’attività fisica.

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rienze, sono le principali responsabili delfunzionamento dei meccanismi neurofisiolo-gici alla base della nostra salute: quandosiamo esposti ad un’esperienza stressanteo quando viviamo una forte emozione, ab-biamo bisogno di esprimere quello cheproviamo: rabbia, paura, delusione. Se riu-sciamo a farlo, diamo il via a un’attivazionebiologica che, tra l’altro, libera le catecolamineattraverso il sistema nervoso simpatico,stimola la corteccia surrenale a produrrecorticosteroidi e permette l’espressionedell’emozione corrispondente spingendo alcomportamento adeguato, per lo più diattacco o di fuga. Al termine di tale reazione,che è fisiologica e sana, ritorniamo allacondizione nella quale ci trovavamo primache tutto questo avvenisse.Ma il problema nasce quando non riusciamoa esprimere la nostra emozione, magariperché subiamo dei blocchi che arrivanodall’esterno ma soprattutto perché siamo inbalia di riflessi condizionati, legati a espe-rienze magari lontane nel tempo ma che cihanno insegnato a minimizzare, a teneretutto dentro, a dire che va tutto bene, chenon importa, anche di fronte a traumi e anotevoli stress. Questa tendenza a darepoca importanza all’impatto emozionale e asedarlo prima che possa manifestarsi esfogarsi, è spesso accompagnata da pensieriautosvalutanti, del tipo “Tanto nessuno micapisce”, “Io non merito niente”, “Agli altrinon importa il mio dolore”, “Se reagiscocrollo”, “Tanto non sono all’altezza”. Talvoltaqueste forme-pensiero radicate da chissàquanto tempo, sono mascherate invece dallafalsa convinzione di una propria presuntaforza, del tipo “Io posso sopportare di tutto”,“Nulla mi ferisce”, “Ho una resistenzaincredibile” e così via: in questi casi l’espo-sizione all’agente stressante continua adagire, anche se non ne siamo consapevolio se crediamo di esserci lasciati tutto allespalle e, dato che un certo modo di struttu-rare la mente porta con sé un certo tipod’emozioni, ecco che questo nostro mododi pensare riesce a minare il nostro stato dibenessere generale. E a farci accumularepeso, alterando inoltre molto spesso il nostrorapporto con il cibo o il nostro metabolismo.

Per chi vive il rapporto con il cibo come attoconsolatorio, capace di riempire il vuotoesistenziale, tra i Fiori di Bach può essereutile Mustard, come nel caso di Lucia, unadonna che soffre di solitudine ed è inclinead attacchi di inconsolabile tristezza. Abbi-nato a Chicory se, come in lei, predominaun atteggiamento possessivo che la spingeal ricatto affettivo per controllare la vita deisuoi figli e dei suoi nipoti. La sua insicurezzala spinge a cercare nel cibo quello che crededi non trovare in chi ama, ma in modo sba-gliato. Se il cibo è il primo atto di discrimi-nazione perché scegliamo di mangiare op-pure no, quando e di cosa cibarci, c’è unforte collegamento con il tema della libertàe del libero arbitrio. Spesso sorgono proble-mi nell’alimentazione quando il ricatto affettivospinge ad un eccessivo controllo sulla vitadegli altri e ad un conseguente non rispettoper la loro libertà.

Di Susanna Garavaglia

La Mappa Digerente ci mette in relazionecon la parte più materiale della realtà, ope-rando in modo che la materia, il cibo, si elevi,diventi energia, si faccia Spirito.L’elaborazione, la digestione, l’assorbimentoe l’eliminazione del cibo non sono un mec-canico “introdurre-distribuire-eliminare” masi rivelano tappe di un atto magico o, addi-rittura, sacro che compiamo ogni giorno daquando siamo nati. Perché, infatti, ci riportanopiù volte quotidianamente in contatto conuna sorta di transustanziazione, ricordandociche nel ciclo di questa nostra esistenza noisiamo trasmutatori di energia, assorbia-mo le energie della terra e le trasformiamoattraverso di noi. L’innalzamento della fre-quenza vibratoria della coscienza richiedeanche la sublimazione delle energie materiali,e i disagi a livello del sistema digerentepossono aiutarci a capire come orientarciin questo nostro cammino evolutivo di con-sapevolezza e di trasformazione.Un aumento di peso può derivare da unaiperalimentazione o da un ipometabolismo.L’una e l’altra causa sono fortemente colle-gate con un contatto non armonico con ilnostro mondo emozionale.La Psiconeuroimmunologia, scienza chestudia i rapporti tra psiche, sistema nervosocentrale e sistema immunitario documentacome lo stress psicologico possa deprimerele risposte immunitarie e come i neuropeptidi,molecole rilasciate e captate dalle celluleimmunitarie, nervose ed endocrine, possanoessere definite le parole che permettonoalla nostra mente, alle nostre emozioni e alsistema immunitario di comunicare tra loro.Ha scoperto queste molecole la neurofisio-loga Candace Pert, direttrice del centro dibiochimica cerebrale del NIMH, NationalInstitute for Mental Health, trovandole attivein tutte le cellule del corpo, ma soprattuttonel sangue e nel sistema immunitario. Sitratta di neuropeptidi che non trasmettonosolo informazioni ormonali e metabolichema “emozioni” e segnali psicofisici, veico-lando nel corpo ogni stato emotivo e ognisentimento. Ciò significa, quindi, che ognicellula o parte del corpo pensa, “sente” eprova “emozioni”, prova piacere e dolore etrova strategie metaboliche per il benessere:ogni cellula, ancora, elabora le proprie infor-mazioni psicofisiche e le trasmette ad ognialtra parte del corpo, attraverso una fittissimarete di comunicazioni. Pare che il maggiornumero di neuropeptidi sia concentrato tral’amigdala e l’ipotalamo, deputati alla gestio-ne dei ricordi e delle emozioni; proprio inquella zona la ghiandola ipofisi modulal’attività di tutte le altre ghiandole. Dopoavere ricevuto dal Sistema nervoso e dalSistema sanguigno le informazioni di ogniparte del corpo, le elabora, ne valuta il sensoe secerne nel sangue gli ormoni, messaggeribiochimici che portano a compimento ledecisioni per il benessere globale. Ognivolta che viviamo un’emozione positiva, ineuropeptidi favoriscono quelle reazioni cheattivano il sistema immunitario. Viceversa,una depressione emotiva porta con sé lasua inibizione.Le emozioni e le sensazioni, fondamentalinel processo di memorizzazione delle espe-

Tra i Bush per una persona come lei è utilelavorare sul sovrappeso anche con RoughBluebell, molto adatto per quando si chiudein atteggiamenti da martire per convenienza.E, visto che si sente sempre in credito conla vita, vedendo il vuoto anche nella pienezzache i suoi occhi non riescono nemmeno ascorgere, ha buoni risultati sul suo sovrap-peso anche con Southern Cross, o tra leCombinazioni di Essenze Bush, conConfid che, aiutandola a prendere contattocon la sua responsabilità, le fa comprenderecome lei stessa e solo lei stessa sia l’unicapersona in grado di prendere in mano iltimone della propria vita.

Diverso è il caso di Luigino e Angelica chevivono il rapporto con il cibo in modo ag-gressivo, come sfogo della loro rabbia.Holly, tra i Bach, ha aiutato il primo, abbinatoal Bush Red Helmet Orchid. È entratonella sua rabbia legata ad un cattivo rapportocon il padre. Per Angelica invece è statoutile Agrimony per togliersi di dosso quellamaschera che la costringeva a mostrarel’aspetto gioviale e sereno di sé, soffocandouna rabbia primordiale che poteva placarsisoltanto in abbuffate di tipo bulimico. AncheImpatiens è un grande aiuto nelle vere eproprie crisi di fame, così come CherryPlum, in grado di placare l’eccesso e lafame nervosa. Tra le Essenze AmbientaliAlaskane Solstice Storm riporta luce achi, come Luigino e Angelica, si sente nellatempesta. E per non starla ad ascoltare siabbuffa di cibo.

Laura è in sovrappeso per il forte stress esviluppa un’obesità di tipo reattivo. Le pos-sono essere d’aiuto Fiori di Bach come Oakche le consente di capire quando è ora dismettere e di lasciare andare la tensioneverso il risultato; e Vervain perché troppospesso questa donna ignora i segnali delsuo corpo e porta ogni cosa all’eccesso,anche il suo superimpegno nel lavoro conconseguente proiezione sul cibo di quantonon riesce a procurarsi attraverso il piacere.Dovere sì, piacere mai.

Angelo si sente limitato nel suo corpo fisico,non abbastanza innamorato di sé, ma inclinea vergognarsi, a sentirsi goffo in questocorpo che non lo rappresenta. Si cura conil Bush Wild Potato che lo aiuta ad alleg-gerire il senso di pesantezza prima di tuttoa livello dell’immagine dell’Io. FlannelFlower lo aiuta a liberarsi dal senso diindegnità derivato da molestie subite durantel’adolescenza per le quali tende a rinchiudersidentro al suo corpo che, come una nuvolaprotettiva morbida e immensa, lo tiene con-temporaneamente lontano da sé e dagli altri.

Lo stesso meccanismo di fuga dentro a unagabbia di gomma agisce in Agata che sinasconde ai suoi stessi occhi perché haconfuso, fin da bambina, i bisogni con lafame. Ogni volta che desiderava piaceretrovava soltanto cibo a soddisfarla. Ciboche da adolescente vomitava più volte algiorno, dopo averlo voracemente incorporatoin sé, con conseguenti sensi di colpa.

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E, come capita a chi vive il disagio di nonriconoscere nemmeno più i confini del suostesso corpo, Agata ha vissuto anche leiripetuti abusi, sviluppando per questo e perle sue abbuffate bulimiche un incredibile edevastante senso di colpa. Per una donnacome lei che lievita per non soffrire e perdimenticare di esistere, il Bach Pine è unbuon supporto. E anche Impatiens, quandovorrebbe tutto subito e Rock Water, in queiperiodi in cui, per questo motivo, si imponediete rigide e prive di senso.Per chi non riesce a entrare in contattosereno con il cibo, Chicory e Larch aiutano

a seguire una giusta alimentazione, tra iBach e, tra i Bush, Bauhinia. E se il rapportocon dieta e sovrappeso diventaun’ossessione, White Chestnut aiuta astaccare la spina con questo pensiero tropporicorrente, Mimulus a non vivere il rapportocon il cibo come una fonte di terrore, Gen-tian ed Elm a non demoralizzarsi troppo eChestnut Bud ad imparare dagli erroripassati e presenti.

BibliografiaDahlke R., Malattia linguaggio dell’anima, Ed.Mediterranee, Roma, 1992.

Dethlefesen Thorwald, Il destino come scelta,Ed. Mediterranee, Roma, 1984.Garavaglia S., Diario di Psicosomatica, TecnicheNuove, Milano, 2007.Field R.T., Nati per guarire, Amrita, Torino, 1985.Bruch H., La gabbia d’oro, Feltrinelli, Milano, 1994.De Clercq F., Fame d’amore, BUR, Milano, 2002.De Clercq F., Tutto il pane del mondo,Bompiani, Milano, 2005.Gordon R., Anoressia e bulimia, Cortina,Milano, 2004.Lavanchy P., Il corpo in fame, Rizzoli, Milano, 1994.White I., Essenze floreali australiane, TecnicheNuove, M

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