AMBASCIATA D’ITALIA A MOSCA...Questa ricerca è stata svolta dall’Istituto A. N. Bach...

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AMBASCIATA D’ITALIA A MOSCA ACCADEMIA RUSSA DELLE SCIENZE ISTITUTO DI BIOCHIMICA “A. N. BACH”

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  • AMBASCIATA D’ITALIA A MOSCA

    ACCADEMIA RUSSA DELLE SCIENZEISTITUTO DI BIOCHIMICA “A. N. BACH”

  • Tendenze nell’Impiego delle Biotecnologie nell’Economia

    della Federazione Russa

    MOSCA 2012

  • Questa ricerca è stata svolta dall’Istituto A. N. Bach dell’Academia Russa delle Scienze per conto dell’Ambasciata d’Italia esclusivamente a scopo informativo. L’Ambasciata d’Italia non potrà essere ritenuta responsabile per le conseguenze causate dalle eventuali inesattezze delle informazioni presentate.

    Tendenze Nell’Impiego delle Biotecnologie Nell’Economia della Federazione Russa. – Mosca, Center for the Book Rudomino, Ltd., 2012 – 384 p.

    © Center for the Book Rudomino, Ltd., 2012© Ambasciata d’Italia a Mosca, 2012© Accademia russa delle Scienze© Istituto di Biochimica “A. N. Bach”

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    I più recenti sviluppi della ricerca nel settore delle biotecnologie e le importanti applicazioni delle nuove scoperte nei più svariati settori dell’industria, della farmaceutica, dell’agricoltura e della tutela dell’ambiente, inducono a pensare che nei prossimi anni il settore potrà divenire uno dei più effi caci motori dello sviluppo a livello mondiale.

    È per questo che l’Ambasciata d’Italia a Mosca ha deciso di richiedere all’autorevole Istituto di Biochimica “Alexey Nikolaevich Bach” dell’Accademia delle Scienze Russa, uno studio sull’impiego delle biotecnologie nell’economia della Federazione. Lo studio ha ovviamente un obbiettivo concreto: quello di favorire l’interazione e le sinergie tra Istituti di ricerca italiani e russi e tra le imprese dei due Paesi.

    I risultati del lavoro compiuto sono molto incoraggianti ed evidenziano ampi e diversificati settori in cui sarà utile e conveniente avviare collaborazioni e contatti. Dallo studio eff ettuato dall’Istituto Bach si evince infatti con chiarezza che la Federazione Russa, che all’inizio degli anni Novanta occupava la seconda posizione a livello mondiale nello studio delle biotecnologie e nella bioindustria, nel corso degli ultimi venti anni ha perso parecchio terreno, pur mantenendo dei picchi di eccellenza in alcuni settori di punta.

    L’Italia, d’altra parte, possiede numerose eccellenze nelle biotecnologie, il cui impiego potrà essere off erto alle controparti russe, con alcune delle quali potrebbero invece essere avviate “partnerships” interessanti. Le eccellenze scientifi che russe, le enormi risorse naturali, lo sterminato territorio della Federazione e la varietà dei suoi climi ed ambienti naturali off rono infatti le basi per un rapido recupero del “gap” e prospettive interessanti di sviluppo, in particolare qualora vengano introdotti elementi di incentivazione, una maggior concentrazione delle risorse ed alcuni provvedimenti legislativi.

  • Lo studio dell’Istituto Bach descrive accuratamente ed esaurientemente queste potenzialità, censendo le risorse di “know how” scientifico, i programmi federali e regionali di sviluppo posti recentemente in essere, le iniziative per la creazione di centri di eccellenza come quello di Skolkovo, la costruzione di nuovi centri di ricerca applicata avanzata, quali le facilities recentemente aperte al Centro di Ricerca Nazionale Kurchatov. In maniera similmente accurata lo studio riassume le collaborazioni internazionali, i progetti europei di settore con il coinvolgimento russo ed il contenuto dei piani di fi nanziamento governativo. Si tratta di una “guida di viaggio” completa ed esauriente pensata per tutte quelle imprese e centri di ricerca italiani specializzati nelle biotecnologie che vogliano sviluppare delle collaborazioni con dei partner nella Federazione.

    Da parte mia, desidero rivolgere un caloroso ringraziamento alle Istituzioni Accademiche coinvolte ed agli estensori del Rapporto, oltre che al Consigliere Economico e Commerciale dell’Ambasciata a Mosca Leonardo Bencini per essere stato il motore dell’iniziativa e per avervi dedicato molto tempo e passione. Grazie anche ad Assobiotec e Federchimica per la calorosa accoglienza riservata al progetto ed al Ministero degli Aff ari Esteri ed all’ICE per il sostegno ricevuto.

    Antonio Zanardi LandiAmbasciatore d’Italia a Mosca

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    Prefazione dell’Istituto A. N. Bach

    L’elemento qualifi cante delle moderne biotecnologie è rappresentato dalla combinazione di studi scientifi ci avanzati con approcci tecnologici all’avanguardia, per favorire l’ottimizzazione dei processi produttivi nel rispetto dell’ambiente. Nei processi produttivi le biotecnologie si servono dei risultati di quei settori scientifi ci quali la genomica dei microrganismi e la bioinformatica, l’ingegneria enzimatica e il modelling di processi enzimatici, la biocatalisi e la descrizione dei suoi processi, la metabolomica e altri.

    Il futuro delle moderne biotecnologie è un’evoluzione verso la bioeconomia: un’economia basata su una loro sistematica applicazione. La bioeconomia è l’economia dei prodotti e dei servizi ecologici, puliti, ottenuti grazie all’ausilio delle biotecnologie e delle fonti di energia rinnovabili.

    La bioeconomia vede nei metodi e nei mezzi delle biotecnologie la soluzione a problemi socio-economici, energetici, ecc. Tuttavia è poco probabile che le biotecnologie riescano ad incrementare il proprio potenziale nella Federazione Russa senza politiche regionali e nazionali di sostegno che ne favoriscano lo sviluppo e l’impiego. L’aff ermazione delle biotecnologie e l’avviamento di ricerche scientifi che e produzioni industriali in questo settore, che possano vantare un livello concorrenziale internazionale, non sono realizzabili senza politiche statali mirate.

    Per quanto riguarda lo sviluppo dell’industria biotecnologica oggi la Russia è in una posizione marginale rispetto alla maggior parte delle nazioni mondiali trainanti.

    In Russia negli ultimi anni sono state adottate importanti decisioni avallate dalla “Strategia di sviluppo dell’industria farmaceutica della Federazione Russa fino al 2020” (FARMA 2020), e sono stati inoltre adottati i programmi federali mirati “Ricerca e sviluppo negli ambiti prioritari di potenziamento del complesso tecnico-scientifi co russo per il periodo 2007–2012”, “Personale ricercatore e personale docente nella Russia

  • dell’innovazione” per il periodo 2009–2013 e altri. Il settore biotecnologico viene attivamente sostenuto dal Fondo russo per la ricerca di base e dai programmi scientifi ci delle seguenti accademie statali: Accademia russa delle Scienze, Accademia russa delle Scienze mediche e Accademia russa delle Scienze agrarie. I progetti delle piccole e medie imprese innovative vengono fi nanziati dal “Fondo di sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese nel settore tecnico-scientifi co”. Vengono realizzati inoltre programmi regionali di sviluppo delle biotecnologie (Repubblica del Tatarstan, Repubblica Ciuvascia).

    Attualmente in Russia si stanno realizzando nuovi progetti di sviluppo regionale che tengono in considerazione le riserve di materie prime da sfruttare nell’industria biotecnologica. La principale tendenza delle biotecnologie in Russia è rappresentata dallo sviluppo delle regioni attraverso lo sviluppo delle biotecnologie e dell’industria biotecnologica.

    Recentemente in Russia sono stati adottati importanti provvedimenti di sostegno al settore biotecnologico: • In base a quanto deciso dalla Commissione governativa sulle alte

    tecnologie e le innovazioni, sono state create tre piattaforme ad indirizzo biotecnologico e incluse nell’“Elenco delle piattaforme tecnologiche”: “Medicina del futuro”, “Bioindustria e Biorisorse”, “Biotecnologie per il settore dell’energia”.

    • Nella cornice del “Programma di coordinamento statale per lo sviluppo delle biotecnologie nella Federazione Russa dal 2011 al 2020” è stato elaborato il progetto “BIO 2020”, il cui obiettivo strategico è la creazione in Russia di un settore bioeconomico high-tech e concorrenziale, che si basi su un’ampia integrazione delle biotecnologie nei settori chiave dell’economia del paese. Inoltre le enormi riserve di risorse rinnovabili e acque dolci, i vasti

    territori e il potenziale scientifi co non ancora sfruttato, fanno intravedere alla Russia la possibilità di conquistare un posto nella bioindustria mondiale consono con il proprio potenziale.

  • Autori

    1. Compagnia Abercade; Cap. V e VII.2. Aleksej Ablaev, presidente dell’Associazione nazionale

    per i biocombustibili; cap. VI.3. Ekaterina Dzedzjulija, professore di biologia all’Istituto di biochimica

    dell’Accademia russa delle Scienze; cap. I, sezione 1.3.3; cap. II, sezione II.3.

    4. Anatolij Žerdev, professore di chimica all’Istituto di biochimica dell’Accademia russa delle Scienze; cap. VIII.

    5. Konstantin Rufanov, professore di chimica all’Istituto di biochimica dell’Accademia russa delle Scienze; cap. VII.

    6. Elena Sokolova, Istituto di biochimica dell’Accademia russa delle Scienze; cap.VIII.

    7. Irina Tverdislova, professore di biologia all’Istituto di biochimica dell’Accademia russa delle Scienze; Cap. I, sezioni I.1-I.2-I.3.1;Cap. II, sezioni II.1-II.2; Cap. III, sezioni III.1-III.2-III.4.1-III.4.2;Cap. IV, sezioni IV.2-IV.3-IV.4; Cap. VII; Cap. VIII.

    8. Vadim Šarov, professore di biologia all’Istituto di biochimica dell’Accademia russa delle Scienze; cap. I, sezioni I.2-I.3; cap. II, sezioni II.4; cap. III, sezione III.4.3; cap. VII; cap. VIII, sezione VIII.3.

    9. Irina Šarova, professore di biologia all’Istituto di biochimica dell’Accademia russa delle Scienze; cap. I, sezione I.1; cap. II, sezione II.3; cap. III, sezioni III.1.2-III.3-III.5; cap. IV, sezione IV.1.

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    INDICE

    Prefazione dell’Istituto A. N. Bach . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7Autori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Elenco delle sigle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

    Capitolo IMAPPE DELLE BIOTECNOLOGIE RUSSE: BIOREGIONI E DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE PER AREE CROMATICHE

    I.1 Mappe delle biotecnologie russe: bioregioni e distribuzionedelle competenze per aree cromatiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

    I.2 Programmi regionali di sviluppo: biotecnologie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30I.2.1 Programma per lo sviluppo delle biotecnologie in Tatarstan . . . . . . . . . . . . 30I.2.2 Programma “Ciuvascia: bioregione” per il periodo 2010–2015 . . . . . . . . . 32I.2.3 Bioregioni in via di costituzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

    I.3 Parchi tecnologici, zone economiche speciali, cluster . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36I.3.1 Zone economiche speciali (ZES). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36I.3.1.1 Zona economica speciale di innovazione tecnica “Tomsk” . . . . . . . . . . . . . . . 37I.3.1.2 Zona economica speciale di innovazione tecnica “San Pietroburgo” . . . . . . 38I.3.1.3 Zona economica speciale di innovazione tecnica “Zelenograd”. . . . . . . . . . . 39I.3.1.4 Zona economica speciale di innovazione tecnica “Dubna” . . . . . . . . . . . . . . 39I.3.2 Progetti biotecnologici a Skolkovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40I.3.3 Parco tecnologico agrario “Zelënaja dolina” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41I.3.3.1 Informazioni generali e obiettivi del progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41I.3.3.2 Contenuti del progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43I.3.3.3 Stadio attuale del progetto ed esigenze per una sua completa

    realizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44I.3.3.4 Eff etto socio-economico atteso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

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    Capitolo IICOLLABORAZIONE CON I PAESIDELL’UNIONE EUROPEA E CON L’ITALIA

    II.1 Collaborazione con i paesi dell’Unione Europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49II.2 Cooperazione italo-russa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57II.3 Partecipazione dell’Italia e della Russia ai programmi-quadro

    dell’Unione Europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59II.3.1 Centro nazionale di contatto (NCP) “Biotecnologie” . . . . . . . . . . . . . . . . 59II.3.2 Concorsi coordinati Russia-UE relativamente all’indirizzo

    “Biotecnologie, agricoltura e settore alimentare” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62II.3.3 Partecipazione della Russia ai progetti del 7° Programma quadro

    (2007–2010) per l’indirizzo FP7-KBBE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64II.3.4 Partecipazione della Russia ai progetti del 7° Programma quadro

    (2007–2010) per l’indirizzo FP7-HEALTH. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66II.3.5 Partecipazione del NCP “Biotecnologie” ai progetti del 7°

    Programma quadro (2007–2010). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66II.3.6 Partecipazione dell’Italia e della Russia ai progetti comuni del 7°

    Programma quadro (2007–2010). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66II.3.7 Collaborazione con la Rete europea di sostegno

    all’imprenditoria (EEN): Progetto“Gate2RuBIN” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67II.4 Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

    II.4.1 Fiere nazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69II.4.2 Fiere regionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75II.4.3 Congressi scientifi ci del settore biotecnologico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

    Capitolo III PROGRAMMI GOVERNATIVI DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DEL SETTORE BIOTECNOLOGICO A LIVELLO FEDERALE E REGIONALE

    III.1 Programmi federali mirati del Ministero dell’Istruzione e dellaRicerca della Federazione Russa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89III.1.1 Programma federale mirato “Ricerca e sviluppo per il

    potenziamento del settore tecnico-scientifi co russo per il periodo 2007–2013” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

    III.1.2 Programma federale mirato “Ricercatori e personale docente nella Russia dell’innovazione” per il periodo 2009–2013 . . . . . . . . . . . . . 93

    III.2 Accademia russa delle Scienze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97III.2.1 Programma per la ricerca scientifi ca di base, condotta dalle

    accademie scientifi che statali, per il periodo 2008–2012 . . . . . . . . . . . . . 97

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    III.2.2 Programmi per la ricerca scientifi ca fondamentale nelle sedi distaccate dell’Accademia russa delle Scienze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

    III.2.3 Programmi per la ricerca di base del Consiglio di amministrazione dell’Accademia russa delle Scienze . . . . . . . . . . . . . . 104

    III.3 Nuovo sistema di cooperazione multilaterale, tra Russia e Paesi europei, in materia di ricerca e innovazione (“Era.Net Rus”).Concorso sperimentale per progetti di ricerca multilaterali. . . . . . . . . . . . . . 106

    III.4 Lavoro dei fondi per il sostegno all’attività scientifi ca e tecnico-scientifi ca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108III.4.1 Fondo russo per lo sviluppo tecnologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108III.4.2 Fondo russo per le ricerche di base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109III.4.3 Fondo di sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese

    nella sfera tecnico-scientifi ca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110III.4.3.1 Programmi nazionali del Fondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110III.4.3.2 Programmi internazionali del Fondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

    III.5 Realizzazione dei decreti governativi del 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117III.5.1. Indirizzi realizzabili nell’ambito del sostegno governativo

    agli istituti Unversitari guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117III.5.1.1 Legge federale № 217 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117III.5.1.2 Decreto del Governo russo № 218 del 9 aprile 2010 sulle

    “Misure di sostegno statale allo sviluppo di collaborazioni tra istituti Unversitari russi e organizzazioni che realizzano progetti complessi per l’avviamento di produzioni high-tech” . . . . . . . . . 118

    III.5.1.3 Decreto del Governo russo № 219 del 9 aprile 2010 sul “Sostegno statale allo sviluppo di strutture innovative nelle istituzioni federali di alta formazione professionale” . . . . . . . . . . . . . . . . 120

    III.5.1.4 Decreto del Governo della Federazione Russa № 220 del 9 aprile 2010 sulle “Misure di coinvolgimento di studiosi guida nelle istituzioni russe di alta formazione professionale” . . . . . . . . 123

    III.5.1.5 Sviluppo di meccanismi per il coinvolgimento di studiosi stranieri in progetti di ricerca e innovazione in Russia . . . . . . . . . . . . . . 130

    III.5.1.6 Collaborazione tra le università e il mondo degli aff ari . . . . . . . . . . . . . . 133

    Capitolo IVPIATTAFORME TECNOLOGICHE NAZIONALI

    IV.1 Piattaforma tecnologica nazionale “Bioindustria e Biorisorse, BioTech 2030” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139IV.1.1 Norme generali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139IV.1.2 Breve descrizione degli obiettivi e dei risultati previsti

    dall’istitutuzione della Piattaforma tecnologica “BioTech 2030”. . . . . . 142

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    IV.1.3 Breve descrizione dei mercati e dei settori dell’economia, sui quali si prevede di infl uire con le tecnologie sviluppate nell’ambito della Piattaforma tecnologica “BioTech 2030” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

    IV.1.4 Misure di appoggio statale per lo sviluppo ed utilizzo delle biotecnologie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150

    IV.2 Piattaforma tecnologica nazionale “Medicina del Futuro” . . . . . . . . . . . . . . . 154IV.3 La Piattaforma tecnologica Nazionale “Bioenergia” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159IV.4 BIO-2020. Programma di sviluppo delle biotecnologie nella

    Federazione Russa fi no al 2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

    Capitolo VPROGRAMMA PHARMA 2020 – PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PREPARATI BIOFARMACEUTICI NELLA FEDERAZIONE RUSSA

    V.1 Prospettive di sviluppo della produzione industriale dei preparati biofarmaceutici nella Federazione Russa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175V.1.1 Premessa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175V.1.2 Strategia “Pharma 2020” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177V.1.3 Progetti d’investimento da parte delle aziende internazionali . . . . . . . . . 179V.1.4 Progetti della Corporazione statale “Rosnano” e delle aziende

    farmaceutiche private . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181V.1.5 Progetti delle aziende private . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182V.1.6 Riassunto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184

    V.2 Produzione nazionale di prodotti biofarmaceutici nella Federazione Russa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186V.2.1 Struttura della produzione nazionale nel periodo 2005–2009 . . . . . . . . 187V.2.2 Struttura della produzione nazionale nel 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192V.2.3 Struttura geografi ca della produzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194V.2.4 Valutazione della struttura di distribuzione di industrie

    biofarmaceutiche entro il 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195V.2.5 Valutazione di possibili strutture di produzione dei biofarmaci

    nella Federazione Russa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196V.3 Accorgimenti atti a garantire la disponibilità del personaledi produzione . 203V.4 Analisi delle prospettive di organizzare in Russia la produzione

    a contratto(Contract Manufacturing – CM) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205V.4.1 Presupposti per creare la domanda per i servizi di produttori

    terzisti (aziende di CM). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205V.4.2 Valutazione dell’attualità dei servizi dei produttori terzisti

    in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208

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    V.4.3 Contract manufacturing come modello di businessnel settore biofarmaceutico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

    V.4.4 Nicchie di mercato potenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215V.4.5 Riassunto del capitolo. Caratteristiche generalidel progetto

    di produzione conto terzi (contract manufacturing) nella Federazione Russa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222

    V.5 Innovazioni nella legislazione biotecnologica russa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224V.5.1 Legge “Sulla circolazione dei farmaci” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224V.5.2 Leggi in materia di nuove tecnologie cellulari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225

    Capitolo VISETTORE ENERGETICO. Bioenergia e biocarburanti

    VI.1 Biocarburanti. Le forze motrici e prospettive di sviluppo delle biotecnologie industriali e di mercato dei biocarburanti in Russia. . . . . . . . 231

    VI.2 Linee guida per lo sviluppo del mercato di biocarburanti in Russia . . . . . . . 242VI.2.1 Mercato di biocarburanti solidi in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242VI.2.2 Pirolisi dei rifi uti bioorganici. Gassifi cazione. Bio-olio. Biodiesel. . . . . 245VI.2.3 Mercato del bioetanolo in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248VI.2.3.1 La storia dello sviluppo della produzione di etanolo in Russia . . . . . . . 248VI.2.3.2 Materie prime . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249VI.2.3.3 Problemi del mercato di bioetanolo in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250VI.2.3.4 Scenario per la creazione di un’industria del bioetanolo in Russia . . . . 251VI.2.4 Mercato del biobutanolo in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 253VI. 2.4.1 Materie prime per la produzione di butanolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254VI.2.4.2 Storia della produzione di butanolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254VI.2.4.3 Butanolo come combustibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255VI.2.4.4 Evoluzione delle tecnologie di produzione del butanolo . . . . . . . . . . . . . . 257

    VI.3 Riassunto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258

    Capitolo VII METODI DI APPLICAZIONE DEGLI SVILUPPI TECNICO-SCIENTIFICI NELL’INDUSTRIA

    VII.1 Biotecnologie industriali in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261VII.1.1 Utilizzo di fonti di biomasse rinnovabili per la produzione

    razionale e sostenibile ed il rifornimento energetico, con la contemporanea riduzione dell’impatto ambientale . . . . . . . . . . 261

    VII.1.2 Biopreparati per uso industriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263VII.1.2.1 Mercato degli enzimi in Russia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263VII.1.2.2 Mercato degli acidi organici in Russia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 266

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    VII.2 Biotecnologia agricola ed alimentare in Russia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268VII.2.1 Biotecnologie per zootecnia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268VII.2.1.1 Biofarmaci ad uso veterinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268VII.2.1.2 Mercato di farmaci antibatterici

    (antibiotici terapeutici e per mangimi) in Russia. . . . . . . . . . . . . . . . . . 271VII.2.1.3 Mercato di mangimi probiotici in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 274VII.2.1.4 Mercato di mangimi a proteine microbiche in Russia . . . . . . . . . . . . . . 276VII.2.1.5 Mercato di aminoacidi in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278VII.2.2 Biotecnologie per coltivazioni erbacee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280VII.2.2.1 Mercato di biopesticidi microbiologici in Russia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281VII.2.2.2 Fertilizzanti microbiologici, promotori della crescita delle piante,

    inoculanti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284VII.2.3 Industria alimentare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284VII.2.3.1 Mercato degli ingredienti alimentari in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284VII.2.3.2 Alimentazione curativa e alimenti arricchiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286

    VII.3 Biotecnologia marina in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288VII.3.1 Proteine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288VII.3.1.1 Farina foraggera da organismi acquatici (Hydrobiontes) . . . . . . . . . . 288VII.3.1.2 Idrolizzato foraggero ed alimentare da organismi acquatici

    (Hydrobiontes) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289VII.3.1.3 Basi proteiche per terreni di coltura microbiologicida

    organismi acquatici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289VII.3.2 Grassi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 290VII.3.3 Biopolimeri di chitina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291

    VII.4 Biotecnologie forestali in Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292VII.4.1 Reagenti per produzione di prodotti in carta e cellulosa . . . . . . . . . . . 296

    VII.5 Biotecnologie di tutela ambientale (ecologiche) in Russia . . . . . . . . . . . . . . 297VII.5.1 Agenti biologici decompositori (distruttori) di petrolio

    e prodotti petroliferi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297VII.5.2 Innovazioni nella gestione delle aree costiere di ricreazione . . . . . . . . 299

    VII.6 Programmi biotecnologici delle aziende russe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301VII.6.1 Programma “Creazione di un gruppo di aziende biotecnologiche

    per la lavorazione profonda dei rifi uti contenenti cellulosa e la produzione di biocarburanti, prodotti per l’agricoltura, per i mercati farmaceutico ed alimentare, e per l’industria chimica nella Federazione Russa” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301

    VII.6.1.1 SOCIETÀ “RT-BIOTECHPROM” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301VII.6.1.2 “Corporazione Biotecnologie”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 302VII.6.2 Programma di ricerche “Filoni scientifi ci in campo

    di veterinaria” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303

  • VII.6.3 Istituto GosNIIgenetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305VII.6.4 Programmi di “Sibbiopharm” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308

    Capitolo VIII LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

    VIII.1 Sicurezza dei prodotti biotecnologici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 313VIII.1.1 Il sistema russo di controllo di qualità e sicurezza

    degli alimenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 313VIII.1.2 Parametri di sicurezza degli alimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 315VIII.1.3 Allestimento, strumentazione e metodologie dei laboratori

    che provvedono al controllo degli indicatori di sicurezza di alimenti e mangimi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317

    VIII.1.4 Riforme del quadro legislativo nel settore alimentare.Indirizzi di armonizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318

    VIII.2 Normative, principali rischi, mezzi di controllo e prevenzione . . . . . . . . . 320VIII.2.1 Disponibilità di acqua potabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320VIII.2.2 Acqua potabile di rubinetto ed imbottigliata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321VIII.2.3 Normative – requisiti legali per la qualità e sicurezza

    dell’acqua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323VIII.2.4 Documenti giuridici e normativi. Riforma del

    quadro legislativo: Regolamenti tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324VIII.2.5 Accorgimenti per migliorare la qualità dell’acqua potabile.

    Programmi regionali mirati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 327

    Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332Fonti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334Libri, articoli, pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337Allegato № 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 346Allegato № 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360Allegato № 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 362Allegato № 4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 365Allegato № 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375Allegato № 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378

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    Elenco delle sigle

    7º FP EC7º Programma Quadro della Comunità Europea (7ºPQ)(it. 7ºPQ) (7º Framework Programme of European Community)CAGR Compound Annual Growth Rate (tasso di crescita annuale

    composto)CIP Competitiveness and Innovation ProgrammeCLIB 2021 Cluster Industrielle Biotechnologie CLIB 2021DESY Deutsches Elektronen Synchrotron (German Electron

    Synchrotron)EEN Enterprise Europe NetworkETP European Technology PlatformRTTN Russian Technology Transfer NetworkRuBIN Russian Business Innovation NetworkABE Acetone, butanolo, etanoloVRP PIL regionaleVZN (it. ND) Nosologie dispendiose (ND)GK Corporazione stataleG-CSF Granulocyte colony-stimulating factor

    (Fattore di stimolazione della colonia granulocitica)GLF Forme farmaceutiche pronte all’usoOGM Organismi geneticamente modifi catiGosINN OČB Istituto Statale di Ricerca di Biopreparati altamente puriGosINNgenetica Istituto Statale di Ricerca sulla Genetica e la Selezione

    Artifi ciale dei Microorganismi IndustrialiGČP (it. PPP) Partenariato Pubblico Privato (PPP)DLO (it. DAF) Distribuzione Aggiuntiva di Farmaci (previdenziale)DNA Acido desossiribonucleicoXFEL X-ray fr ee-electron laserUE Unione Europea

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    ZAO Società per azioni di tipo chiuso IAA Agenzia informativa di analisiINBI RAN Istituto di biochimica “A. N. Bach” presso

    l’Accademia Russa delle ScienzeIBCh Istituto di chimica biorganica ‘Accademici

    M.M.Šemyakin e Yu.A.Ovčinnikov’ presso l’Accademia Russa delle Scienze

    ITC Centro per l’innovazione tecnologicaLG Ormone luteinizzanteLLO (it. DSM) Dotazione sovvenzionata di medicinali (DSM)LS Medicinali, farmaciМАТ Anticorpi monoclonaliMGU Università Statale di Mosca “M. V. Lomonossov”MičGAU Università Statale Agraria di MichurinskMNN (it. DCI) Denominazione comune internazionale (DCI)MSP (it.PMI) Piccole e medie imprese (it.PMI) MTBE Metil-t-butil etereMUK Indicazioni metodologicheCentro NBIK Centro per le scienze e tecnologie cognitive e

    convergenti in nanotecnologie, biotecnologie, tecnologie informatiche

    NII Istituto scientifi co di ricercaNIOKR Lavori di ricerca scientifi ca e di progettazione

    sperimentale NIR Lavori di ricerca scientifi caNIU Istituti di ricerca nazionaliNKT Centro di contatto nazionaleNKT “Biotecnologie” Centro di contatto nazionale (NCP = NationalNCP “Biotecnologie” Contact Point) “Biotecnologie, agricoltura e

    settore alimentare” del 7ºPQ ECOAO Società per azioni di tipo apertoOKP Aziende di Contract Manufacturing (CM),

    produzione conto terziONLS (it. DFE) Programma secondario “Dotazione di farmaci

    essenziali” (DFE)

  • OEZ Zone economiche specialiOOO Società perazioni della responsibilità limitataPO Associazione produttivaPEG PolietilenglicoleRAN Accademia Russa delle ScienzeRFTR Fondo russo per lo sviluppo tecnologicoRFFI Fondo Russo di Ricerche FondamentaliSanPiN Norme e regole sanitarieSibGMU Università Statale Siberiana di MedicinaSMS Detersivi sinteticiSPI (it. PSR) Programma strategico di ricerche (PSR)TP (it.PT) Piattaforma tecnologica (PT)ТТТ Transnational Technology TransferUT (it. tec) Equivalente di carbone (tec)FSH Ormone follicolo-stimolante (follicle-stimulating

    hormone)FSR MP NTS Fondo di sostegno allo sviluppo delle piccole e medie

    imprese nella sfera tecnico-scientifi caFCP Programma federale miratoHCG Gonadotropine corioniche (human chorionic

    gonadotropin)ETBE Etil-t-butil-etere

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    Introduzione

    Molti esperti internazionali ritengono che le biotecnologie (ambito prioritario del progetto “Sistemi viventi” per lo sviluppo del settore tecnologico-scientifico in Russia) rappresentino un’attrattiva per gli investimenti e uno dei settori più dinamici dell’economia mondiale. Le biotecnologie nei paesi sviluppati, grazie a determinati fattori socio-politici ed economici (un enorme mercato di prodotti e servizi che occupa una posizione centrale nel sistema di valori contemporanei inerenti la qualità della vita ecc.), attirano un notevole volume di fi nanziamenti e la ricerca ad essi associata si sta sviluppando molto rapidamente.

    Nelle “Previsioni a lungo termine inerenti lo sviluppo tecnico-scientifi co nella Federazione Russa (fi no al 2025)”, in base ai criteri di “raff orzamento della posizione nei mercati mondiali” e di “inserimento nei circuiti globali di valore aggiunto”, nel progetto “Sistemi viventi” sono stati individuati sei gruppi tematici. Per ognuno di essi possono essere realizzati grandi e promettenti progetti d’innovazione (fi g. 1).

    1. Biochip e biosensori: sistemi di verifica che funzionano sulla base di tecnologie genomiche e post-genomiche per la diagnosi del cancro e di malattie sistemiche, infettive e genetiche (tecnologie per la creazione di biochip, microchip, biosensori e loro impiego nelle analisi polivalenti delle diagnosi mediche, nella registrazione dei sintomi genetici delle patologie, nell’identifi cazione rapida di sostanze tossiche e di agenti patogeni).

    2. Tecnologie cellulari per la medicina: individuazione delle relazioni esistenti tra colonie di cellule normali, staminali e cancerogene; individuazione dei meccanismi molecolari di rigenerazione dei tessuti e di trasformazione delle cellule sane in cancerogene; elaborazione di tecnologie di rigenerazione di tessuti e organi, con i metodi dell’ingegneria cellulare.

    3. Medicina personalizzata: elaborazione di principi per una medicina personalizzata (diagnosi complessa, sulla base del DNA, delle malattieereditarie e individuazione del ruolo dei fattori genetici nella patogenesi)

  • 21

    Fig. 1 Stime degli esperti sul progetto “Sistemi viventi” in base ai criteri di “raff orzamento della posizione nei mercati mondiali” e di “inserimento nei circuiti globali di valore aggiunto”

    e di metodi di profilassi e cura delle malattie socialmente rilevanti (arteriosclerosi, ischemia cardiaca, infarto del miocardio e altre); elaborazione di tecnologie di analisi delle zone variabili del genoma umano che permettano di automatizzare i test genetici individuali.

    4. Sistemi di assimilazione dei medicinali: elaborazione di metodi per la creazione e l’assimilazione di nuovi preparati medicinali sulla base delle conoscenze genomiche e post-genomiche; individuazione dei sintomi precoci di una malattia e ricerca di nuovi bersagli molecolari per i medicinali; creazione di sistemi di assimilazione di composti biologici attivi per gli organi bersaglio, incluso l’utilizzo di nanoparticelle.

    5. Sviluppo della bioinformatica e della biologia sistemica: stabilire i principi di base della coesistenza e della cooperazione di organismi diversi in comunità, e stabilire i meccanismi di cooperazione tra i membri della comunità, inclusa l’individuazione, per mezzo del trasferimento delle informazioni genetiche, dei meccanismi molecolari di cooperazione del genoma cellulare e del genoma virale, dei meccanismi di partecipazione del RNA al funzionamento dei sistemi viventi, e dei meccanismi di successione epigenetica; raccolta dei percorsi metabolici e segnaletici

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    verso la cellula; elaborazione di metodi che stabiliscano, sulla base del genoma, le proprietà fi siologiche dell’organismo.

    6. Impiego di sistemi biocatalitici nelle biotecnologie industriali: sviluppo di biotecnologie per l’ottenimento di prodotti di sintesi chimica di grande tonnellaggio e di biocombustibile per mezzo della conversione della lignocellulosa e della plastica biodegradabile; elaborazione di biotecnologie per la tutela dell’ambiente e la pulizia delle acque di scolo, e per il trattamento complesso delle materie prime animali e vegetali.

    Caratteristici delle biotecnologie contemporanee sono l’approccio complesso e l’ampio impiego dei metodi utilizzati e dei risultati ottenuti non solo nei settori della biologia molecolare e dell’ingegneria genetica, ma anche della chimica, della fi sica e della bioinformatica. Le biotecnologie hanno un carattere scientifi co interdisciplinare e al riguardo va notato che proprio negli ultimi anni le ricerche interdisciplinari hanno acquisito sempre maggior rilevanza, in quanto vanno di pari passo con importanti sviluppi scientifi ci. Un fi lone di ricerca autonomo è rappresentato dalle piattaforme tecnologiche di recente creazione, nelle quali è possibile condurre un’ampia gamma di ricerche. Tali ricerche riguardano discipline quali la genomica, la transcrittomica, la proteomica, la metabolomica, lo screening ad alta risoluzione basato sulla cooperazione tra proteina e proteina o tra proteina e legante, e più in generale riguardano discipline quali la biologia sistemica e la bioinformatica, la quale costituisce una base scientifi ca importante per la creazione di tecnologie altamente innovative che hanno come fi ne ultimo l’innalzamento della qualità della vita.

    In base al settore di applicazione si distingue generalmente tra biotecnologie rosse (mediche), bianche (industriali) e verdi (agrarie).

    Le “biotecnologie rosse” sono legate a studi sulla tutela della salute umana e mirano alla correzione, in favore di un suo potenziamento, del genoma umano, e alla realizzazione di preparati biofarmaceutici e diagnostiche mediche.

    Le “biotecnologie bianche” fanno riferimento all’utilizzo di fonti rinnovabili di biomassa (piante, alghe, funghi, risorse forestali e oceaniche, microrganismi ecc.) e mirano ad una solida produzione industriale e ad un abbassamento dell’eff etto lesivo sull’ambiente. Con l’aiuto di metodi moderni e di tecnologie molto innovative, le risorse biologiche vengono rielaborate per ottenere bioprodotti, composti chimici ed energia.

  • 23

    Le “biotecnologie verdi” includono le biotecnologie agrarie: creazione di piante geneticamente modifi cate (GM) e loro impiego nell’industria alimentare, nell’industria chimica e nella produzione di carburante.

    Nel 2004 è stata proposta una classificazione per fasce cromatiche, corretta e ampliata, dei segmenti settoriali delle biotecnologie in relazione alle loro aree d’impiego (Electron. J. Biotechnol. V. 7. № 3. Valpara.so.dic., 2004). Questa classificazione cromatica è oggi ampiamente utilizzata (Tabella 1).

    Tabella 1

    Classifi cazione cromatica degli indirizzi biotecnologici

    Color Type Area of Biotech Activities

    Ambito d’applicazione delle biotecnologie

    Red Health, Medical, Diagnostics Sanità, medicina, diagnostica.

    Yellow Food Biotechnology, Nutrition ScienceBiotecnologie alimentari, scienze dell’alimentazione.

    Blue Aquaculture, Coastal and Marine BiotechAcquicolture, biotecnologie costiere e marine.

    Green

    Agricultural, Environmental Biotechnology — Biofuels, Biofertilizers, Bioremediation, Geomicrobiology

    Agricoltura, biotecnologie ambientali, biocombustibili, biofertilizzanti, biori-mediazione, geomicrobiologia.

    Brown Arid Zone and Desert BiotechnologyBiotecnologie per le zone aride e desertiche.

    Dark Bioterrorism, Biowarfare, Anticrop warfareBioterrorismo, armi biologiche, armi antiraccolto.

    Purple Patents, Publications, Inventions, IPRsBrevetti, pubblicazioni, invenzioni, diritti sulla proprietà intellettuale.

    White Gene-based Bioindustries Bioindustria basata sull’ingegneria genetica.

    Gold Bioinformatics, Nanobiotechnology Bioninformatica, nanobiotecnologie.

    Grey Classical Fermentation and Bioprocess Technology Tecnologie della fermentazione classica e dei bioprocessi.

  • Tenendo in considerazione i consigli degli esperti, i lavori scientifi ci disponibili e il potenziale di sviluppo dei mercati, in Russia si possono distinguere i seguenti indirizzi prioritari nell’ambito delle biotecnologie:

    Biotecnologie mediche;Biotecnologie agrarie e alimentari;Biotecnologie industriali;Biotecnologie per il settore dell’energia;Biotecnologie per l’ambiente (biotecnologie ecologiche);Biotecnologie forestali;Biotecnologie marine.

  • Capitolo IMAPPE DELLE BIOTECNOLOGIE RUSSE: BIOREGIONI E DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE PER AREE CROMATICHE

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    I.1 Mappe delle biotecnologie russe: bioregioni e distribuzionedelle competenze per aree cromatiche

    I problemi che tutta l’umanità deve aff rontare oggi e nello specifi co la carenza di derrate alimentari, la comparsa di nuove malattie particolarmente pericolose per la salute umana, l’insuffi cienza di risorse energetiche per la crescita delle economie nazionali, i problemi di biosicurezza e l’inquinamento ambientale, costituiscono una premessa reale affi nchè nel XXI secolo le biotecnologie diventino un fattore determinante per lo sviluppo socio-economico degli stati. L’impiego delle biotecnologie permette non solo la creazione di nuovi prodotti e servizi, ma anche la realizzazione di progressi strutturali fondamentali in economia e nella vita sociale.

    L’Unione Sovietica disponeva della seconda bioindustria al mondo (dopo gli Stati Uniti) e nel 1990 raggiungeva il 5% della produzione mondiale (fi g. 2).

    Fig. 2 Distribuzione in U.R.S.S. delle centrali per l’idrolisi (●), delle centrali per la produzione di lisina (●) e di concentrati proteico-vitaminici (●). Fonte: Società dei biotecnologi russi “Ju. A. Ovčinnikov”.

  • 28

    Per quanto riguarda lo sviluppo dell’industria biotecnologia, oggi la Russia è in una posizione marginale rispetto alla maggior parte delle nazioni mondiali trainanti, infatti la sua quota nella produzione biotecnologica mondiale è inferiore allo 0,2%.

    Lo sviluppo delle biotecnologie nelle diverse regioni russe non rappresenta un tributo alle mode del momento, bensì una necessità, in quanto il paese, che sta subendo uno spopolamento crescente, si scontra con il bisogno di proteggere e sviluppare il proprio sconfi nato territorio (fi g. 3).

    Fig. 3 Densità della popolazione della Federazione Russa per regioni.Fonte: Società dei biotecnologi russi “Ju. A. Ovčinnikov”.

    Lo sviluppo delle biotecnologie ha un indirizzo sociale molto chiaro: assicura nuovi posti di lavoro, anche nelle regioni più periferiche del paese, e rende possibile l’innalzamento della qualità della vita della popolazione.

    Tuttavia il rafforzamento e lo sviluppo del settore biotecnologico in Russia pone nuovi compiti ed esige che si stabiliscano nuove relazioni tra gli studiosi che conducono ricerche applicate fondamentali, le realtà produttive e commerciali, e le aziende innovatrici, capaci insieme di organizzare in maniera effi cace la propria cooperazione. Uno dei compiti principali è rappresentato dalla creazione di nuove competenze di base per l’ampliamento, non solo delle possibilità di adattamento di nuovi sistemi tecnologici ai processi produttivi, ma anche delle possibilità di apportare esperienze concrete inedite nell’ambito della gestione manageriale. Si tratta

  • di un compito al quale devono assolvere le università, gli istituti di ricerca e le piccole e medie imprese: istituzioni specializzate in biotecnologie nelle diverse regioni russe (fi g. 4).

    Fig. 4 Mappa dei centri di ricerca scientifi ca e degli istituti universitari specializzati in biotecnologie.

    Negli ultimi anni nella Federazione Russa sono stati avviati nuovi programmi per lo sviluppo delle regioni tenendo in considerazione le riserve di materie prime possedute e da sfruttare nell’industria biotecnologica. È prevista la creazione di nuovi posti di lavoro, il possibile sviluppo di “monocittà”1, lo sviluppo e la valorizzazione della Siberia e dell’Estremo Oriente russo, e ancora forme di modernizzazione innovatrice e il passaggio ad un nuovo ordinamento tecnologico, la creazione di infrastrutture e di basi biotecnologiche per la produzione di prodotti per l’industria chimica, una crescita del settore agricolo e il miglioramento delle dinamiche demografi che nelle aree più periferiche e nelle campagne.

    Tenuto conto di quanto detto si può concludere che la tendenza principale delle biotecnologie in Russia è rappresentata dallo sviluppo delle Regioni attraverso lo sviluppo delle biotecnologie e dell’industria biotecnologica.

    1 Città che ruota attorno a un’industria o a un gruppo di industrie dello stesso settore, e la cui popolazione risulta in gran parte impiegata in tali sedi.

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    I.2 Programmi regionali di sviluppo: biotecnologie

    I.2.1 Programma per lo sviluppo delle biotecnologie in Tatarstan

    In base al decreto № 180 del 24 marzo 2010 emanato dal Consiglio dei Ministri della Repubblica del Tatarstan, è stato approvato il programma mirato “Sviluppo delle biotecnologie nella Repubblica del Tatarstan per il periodo 2010–2020” (fi g. 5). Il fi nanziamento al programma ammonta a 30 miliardi di Rubli (750 milioni di Euro), di cui tre miliardi (10%) a carico del bilancio federale, 6 miliardi (20%) a carico del bilancio della Repubblica del Tatarstan e 21 miliardi (70%) a carico di fonti non statali.

    Di fondamentale importanza per la bioeconomia agricola è il progetto “Complesso biotecnologico per la lavorazione del grano”. Il progetto prevede la creazione di un’azienda (ovvero la modernizzazione delle unità produttive delle fi liali attive della società Tatspirtprom) in Tatarstan per la produzione di 400.000 tonnellate l’anno di grano e l’ottenimento di una serie di bioprodotti che si sostituiscano a quelli d’importazione maggiormente richiesti (scolo maltosio, zucchero per foraggiare gli animali e altri).

    I programmi in fase di elaborazione sono i seguenti:“Produzione industriale di bioprodotti sulla base di una

    riorganizzazione delle aziende produttrici d’alcolici Pervomajskij e Šumbutskij”.

    Il progetto prevede la riorganizzazione delle fi liali poco redditizie della Tatspirtprom con l’obiettivo di creare un parco biotecnologico e di emettere prodotti commerciali.

    In fase di realizzazione del programma è apparso molto attuale il progetto sull’organizzazione della produzione di lisina.

    Stando al servizio stampa, al momento la Tatneft echiminvest Holding sta conducendo delle trattative con le compagnie tedesche EPC Engineering Consulting GmbH ed EVONIK Degussa GmbH in merito all’organizzazione

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    della produzione di lisina in Tatarstan con l’applicazione delle moderne biotecnologie. Nel progetto è prevista la costruzione dell’impianto per la produzione di prodotti contenenti lisina “Biolys” e la produzione di glutine e mangimi con il massimo del valore aggiunto.

    Fig. 5 Dislocazione nelle province dei progetti biotecnologici suddivisi per indirizzoFonte: Advanced Research

    Denominazione delle provinceProvincie della Repubblica del Tatarstan

    1. Baltasinskij 12. Elabužskij 23. Musljumovskij 34. Tetjušskij2. Agryzskij 13. Mendeleevskij 24. Kajbickij 35. Spasskij3. Antinskij 14. Tukaevskij 25. Apastovskij 36. Al’keevskij4. Arskij 15. Menzelinskij 26. Kamsko-Ust’inskij 37. Nurlatskij5. Kukmorskij 16. Aktanyšskij 27. Alekseevskij 38. Aksubaevskij6. Vysokogorskij 17. Verchneuslonskij 28. Čistopol’skij 39. Čeremšanskij7. Sabinskij 18. Laiševskij 29. Novošešminskij 40. Leninogorskij8. Zelenodol’skij 19. Rybno-Slobodskij 30. Al’met’evskij 41. Bugul’minskij 9. Pestrečinskij 20. Nižnekamskij 31. Aznakaevskij 42. Jutazinskij10. Tjuljačinskij 21. Zainskij 32. Drožžanovskij 43. Bavlinskij11. Mamadyšskij 22. Sarmanovskij 33. Buninskij

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    “Prospettive di sfruttamento delle centrali di biogas EkoEnergija e Hormann Rawema per la lavorazione dei rifi uti agricoli e un maggior rispetto dell’ecologia nella Repubblica del Tatarstan”.

    Questo progetto sperimentale statale prevede la creazione di centrali di biogas nel complesso suinicolo della S.r.l. Altyn Saba (capoluogo di provincia: Bogatye Saby).

    “Lavorazione della segatura e degli scarti provenienti dalle aziende della lavorazione del legno della Repubblica del Tatarstan”.

    Il progetto prevede la trasformazione, con metodi termochimici, della segatura in prodotti liquidi.

    Il programma di sviluppo delle biotecnologie in Tatarstan include la costruzione di due fabbriche biofarmaceutiche che produrranno nuovissimi farmaci antinfettivi, cardiologici, oncologici e altri, per un volume non inferiore a 100 milioni di scatole l’anno. Verrà creato un centro di tecnologie biomediche per la realizzazione di una medicina personalizzata, di tecnologie cellulari ecc.

    La prima fase del programma (2010–2015) prevede la creazione di un cluster biotecnologico con la partecipazione di almeno 100 aziende. La seconda fase (2016–2020) prevede la creazione, sulla base del biocluster, di una bioregione con un coinvolgimento totale delle province della Repubblica. La quota produttiva derivante dalle biotecnologie ammonterà al 3–5% del PIL regionale. La realizzazione del programma prevede la creazione di almeno 10.000 nuovi posti di lavoro. I fi nanziamenti al programma ammontano a 30 miliardi di Rubli, dei quali il 10% proviene dalle casse federali, il 25% dal budget consolidato del Tatarstan e il 65% da fonti non statali.

    I.2.2 Programma “Ciuvascia: bioregione” per il periodo 2010–2015

    Un ottimo progetto per lo sviluppo delle biotecnologie ha avuto avvio nel 2010 in Ciuvascia dove è stato approvato il programma “Ciuvascia: bioregione” per il periodo 2010–2015, elaborato per lo più dal Ministero dell’industria e dell’energia della Ciuvascia in collaborazione con la Società dei biotecnologi russi “Ju. A. Ovčinnikov”. Va notato che a differenza del Tatarstan questa è una regione prevalentemente agricola e poco

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    industrializzata. Per l’elaborazione di questo progetto sono stati invitati esperti della Società dei biotecnologi russi e di un’agenzia fi nanziaria di San Pietroburgo, che hanno eff ettuato un’analisi delle capacità delle istituzione municipali della Ciuvascia (fi g. 6).

    Fig. 6 Analisi complessa delle risorse della Ciuvascia (per provincia)Fonte: Società dei biotecnologi russi “Ju. A. Ovčinnikov”

    Sulla base dell’analisi delle risorse, delle prospettive e dei vantaggi strategici dello sviluppo della bioeconomia sono stati individuati 15 indirizzi progettuali prioritari:• Produzione di lisina e di integratori proteico-vitaminici.• Creazione sul territorio della Repubblica Ciuvascia di una compagnia,

    integrata verticalmente, per la produzione e la lavorazione profonda della biomassa agricola (progetto “Biofarming”).

    • Produzione di biodiesel.• Produzione di granuli (pellet) da sverze di legno (biocombustibile).• Lavorazione profonda del legno; avvio di una produzione di pellet.• Produzione di bioetanolo, acido lattico e acido citrico ricavati dal

    topinambur.• Lavorazione degli scarti della borlanda; produzione di concentrati di

    lievito per alimentazione animale.

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    • Lavorazione dei rifi uti provenienti dalle fattorie che producono carne e latte (complessi zootecnici); produzione di biogas e di concimi organici solidi e liquidi.

    • Creazione di una rete di aziende produttrici di carne e latte (impiego delle biotecnologie nell’allevamento).

    • Lavorazione industriale del topinambur; creazione di basi di materie prime per il settore che si occupa dei processi di fermentazione.

    • Creazione di complessi per la lavorazione del grano (frumento) e la produzione di sciroppi di glucosio-fruttosio e di amido commerciale.

    • Lavorazione complessa del topinambur con l’utilizzo di soluzioni nanotecnologiche e avvio di produzioni di inulina alimentare e medica, pectina alimentare, fruttosio cristallino e fi bre alimentari (tutto ricavato da materie prime proprie).

    • Produzione di glicole propilenico per l’ottenimento di acido polilattico (tutto ricavato da materie prime rinnovabili).

    • Produzione di preparati probiotici, prebiotici e simbiotici per l’agricoltura, ricavati dagli scarti dell’allevamento (lavorazione del sangue).

    • Formazione e sviluppo di una rete di bioecopolis.

    In una prima fase il volume degli investimenti nei 10 progetti innovativi del programma ammonterà a 20 miliardi di Rubli (circa 500 milioni di Euro), mentre in futuro i fi nanziamenti aumenteranno sulla base dello sviluppo di nuovi progetti.

    La prima fase di realizzazione di questa politica di sviluppo delle biotecnologie e delle nanotecnologie consiste nel porre delle basi tramite un’intera serie di progetti che prevedono la creazione di centri per lo sfruttamento collettivo, la costruzione di strutture speciali e di parchi biotecnologici, e l’analisi approfondita delle possibilità di ogni regione della Repubblica. Il progetto più importante che verrà sviluppato è rappresentato dalla produzione di biocombustibile. In base ai calcoli dell’agenzia di analisi Advanced Research (San Pietroburgo) il 30% del fabbisogno di gas naturale della popolazione rurale della Repubblica Ciuvascia può essere garantito dal biogas. Su questa base si è pianifi cato di costruire delle bioecopolis, con il fi ne di sviluppare in maniera effi cace biotecnologie e nanotecnologie, attrarre “intelletti” e sviluppare maggiormente una cultura produttiva. Per questi scopi è stato creato un fondo d’investimento per venture companies ed è stata avviata una produzione di lisina dal grano da foraggio. In futuro

  • le bioecopolis, costruite in tutte le 21 province della Ciuvascia, creeranno una rete su tutta la Repubblica. Ciò permetterà di creare un mercato per la produzione e l’impiego delle biotecnologie. Nei nuovi insediamenti sarà realizzata un’intera linea guida per la lavorazione delle biorisorse proprie.

    Nel complesso ci si aspetta che durante la realizzazione del progetto di sviluppo della regione vengano avviate più di 50 produzioni innovative, le quali andranno a sostituire le importazioni nella Federazione Russa del 40%. Ci si attende inoltre un aumento del 10–15% del numero di organizzazioni che fanno ricerca e sperimentazione, e la creazione di strutture specializzate innovative che permettano di condurre ricerche e creare nuovi prodotti del settore biotecnologico, elemento che favorirebbe l’aumento del 10–20% del numero di piccole imprese nel settore tecnico-scientifi co. Ci si attende inoltre che all’interno della Repubblica venga elaborato un sistema per la formazione del personale dei settori economici high-tech, che si avvarrà di quattro nuovi indirizzi di studio nelle università; così il personale impegnato in ricerca e sviluppo aumenterà del 5–7%.

    Il lavoro di creazione di programmi per lo sviluppo delle biotecnologie verrà condotto anche in altre aree russe.

    I.2.3 Bioregioni in via di costituzioneRegioni nelle quali vengono elaborati programmi di sviluppo per

    il settore delle biotecnologie, con l’obiettivo di risolvere i problemi di sviluppo delle regioni stesse.• Regione di Belgorod. • Regione di Kirov.• Regione di Voronezh. • Regione di Novosibirsk.• Regione di Kaliningrad. • Regione di Tomsk.• Repubblica di Carelia.

    Regioni nelle quali si prevede in futuro di elaborare programmi di sviluppo per il settore delle biotecnologie:

    • Regione di Archangel’sk. • Regione di Mosca.• Regione di Kaluga. • Regione Primorskij (di Vladivostok).• Regione di Krasnodar. • Regione di Saratov.• Regione di Krasnojarsk. • Regione di Stavropol.• Mosca. • Regione di Tjumen.

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    I.3 Parchi tecnologici, zone economiche speciali, cluster

    I.3.1 Zone economiche speciali (ZES)Le Zone economiche speciali (http://www.-oez.ru/) sono aree alle

    quali lo Stato attribuisce uno speciale status giuridico e vantaggi economici, con il fi ne di attirare investitori russi e stranieri in settori di prioritaria importanza per la Russia.

    In Russia lo sviluppo di zone economiche speciali è iniziato nel 2005, dal momento in cui è stata approvata la legge federale № 116 del 22 luglio 2005 sulle “Zone economiche speciali nella Federazione Russa”.

    La creazione di queste zone economiche speciali ha come obiettivo lo sviluppo di settori economici high-tech e di una produzione che si sostituisca alle importazioni, lo sviluppo del settore turistico e termale curativo, l’elaborazione e l’avvio di nuove tipologie produttive, e l’ampliamento del sistema logistico dei trasporti.

    Sul territorio delle ZES è attivo un particolare sistema di incentivi alle attività imprenditoriali:

    • Vengono messe a disposizione degli investitori, per sviluppare la propria attività, strutture costruite con fondi statali; ciò consente di ridurre le spese per l’avvio di una nuova produzione.

    • Grazie alla zona di libera circolazione doganale le imprese godono di importanti vantaggi a livello doganale.

    • Vengono concessi una serie di trattamenti fi scali privilegiati.• Il sistema gestionale “Sportello unico”1 permette di semplificare i

    rapporti con gli organi amministrativi statali.Nella Federazione Russa sono operative 24 zone economiche speciali,

    1 Il sistema “Sportello unico” (in russo: Odno okno) si serve di un’unica unità amministrativa alla quale ci si può rivolgere per qualsiasi genere di pratica e servizio. Questo sistema ha l’obiettivo di semplifi care i meccanismi burocratici delle istituzioni amministrative statali.

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    suddivisibili in quattro tipologie: quattro zone per l’innovazione (innovazione tecnologica), quattro zone industriali (produzione industriale), tredici zone turistiche e tre zone di logistica portuale.

    La locazione delle ZES per l’innovazione (innovazione tecnologica) nei maggiori centri di formazione scientifi ca, i quali godono di un’importante tradizione e di validi istituti di ricerca, apre grandi possibilità allo sviluppo del business d’innovazione, allo sviluppo di una produzione ad alto contenuto scientifi co e alla sua uscita sul mercato russo e sui mercati internazionali. Il pacchetto di vantaggi doganali e di trattamenti fi scali privilegiati, la disponibilità di personale qualifi cato, la crescente richiesta di nuove tecnologie e di una modernizzazione dei diversi settori dell’economia russa, sono tutti elementi che attirano verso le ZES fondi d’investimento per venture companies e imprenditori che elaborano e avviano produzioni high-tech.

    Le quattro zone per l’innovazione sono localizzate a Tomsk, San Pietroburgo, Mosca e Dubna (Regione di Mosca). Gli indirizzi prioritari di sviluppo delle zone per l’innovazione sono:

    • Nanotecnologie e biotecnologie.• Tecnologie mediche.• Elettronica e mezzi di comunicazione.• Tecnologie informatiche.• Costruzione di strumenti di precisione e strumenti di analisi.• Fisica nucleare.

    I.3.1.1 Zona economica speciale di innovazione tecnica “Tomsk”La ZES “Tomsk” è stata creata sulla base del decreto № 783 del 21

    dicembre 2005 emanato dal Governo della Federazione Russa. Alla realizzazione della ZES “Tomsk” partecipano il Governo della Federazione Russa, il Governo della Regione Tomskaja e la municipalità della Tomsk. La ZES copre un’area di 207 ettari ed è suddivisa in due aree:

    • Piattaforma settentrionale: 14,6 ettari.• Piattaforma meridionale: 192,4 ettari.

    La ZES “Tomsk” si trova al centro della Siberia (a sud est della pianura siberiana occidentale), a 3.500 km da Mosca. Al 25 aprile 2011 la ZES

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    registrava 54 membri. La ZES “Tomsk” è specializzata nello sviluppo dei seguenti indirizzi di ricerca:• Tecnologie informatiche ed elettronica.• Medicina e biotecnologie.• Nanotecnologie e nuovi materiali.• Tecnologie di risparmio energetico.

    I.3.1.2 Zona economica speciale di innovazione tecnica “San Pietroburgo”

    La ZES “San Pietroburgo” è stata creata sulla base del decreto № 780 del 21 dicembre 2005 emanato dal Governo della Federazione Russa. Alla realizzazione della ZES “San Pietroburgo” partecipano il Governo della Federazione Russa e il Governo della San Pietroburgo. La ZES copre un’area di 129,4 ettari e comprende due aree:

    • Nojdorf : 19 ettari. L’area è situata a Strel’na, nel quartiere Petrodvorcovskij di San Pietroburgo.

    • Novoorlovskaja: 110,4 ettari. L’area è situata nel quartiere Primorskij di San Pietroburgo.

    Al 25 aprile 2011 la ZES di San Pietroburgo registrava 36 membri, essendo specializzata nello sviluppo dei seguenti indirizzi di ricerca:• Costruzione di strumenti di precisione e strumenti di analisi.• Sviluppo di soft ware, mezzi di comunicazione per diversi scopi, sistemi

    automatizzati di gestione dei processi tecnologici, e sviluppo dell’avionica militare e civile.

    • Tecnologie mediche e farmaceutica.• Robotica, optoelettronica e nanomateriali.• Energetica dell’idrogeno, energetica solare, termoelettricità.

    Nella ZES “San Pietroburgo” verranno creati i seguenti cluster:• Tecnologie informatiche e telecomunicazioni. • Tecnologie mediche e farmaceutica. • Realizzazione di strumenti e nuovi materiali.• Effi cenza energetica.

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    Si stanno investendo molte energie nella realizzazione del cluster farmaceutico.

    I.3.1.3 Zona economica speciale di innovazione tecnica “Zelenograd”La ZES “Zelenograd” è stata creata nel distretto amministrativo

    Zelenogradskij di Mosca, sulla base del decreto № 779 del 21 dicembre 2005 emanato dal Governo della Federazione Russa. La ZES copre un’area di 150,3 ettari e comprende tre aree:

    • MIET: 4,4 ettari.• Alabuševo: 141,87 ettari.• Biocity: 4 ettari.

    Al 25 aprile 2011 la ZES di Mosca registrava 35 membri. La ZES “Zelenograd” è specializzata nello sviluppo dei seguenti indirizzi di ricerca:

    • Microelettronica.• Biotecnologie e farmaceutica.• Tecnologie per il risparmio energetico.• Tecnologie laser e tecnologie al plasma.• Tecnologie informatiche.

    Nella ZES “Zelenograd” si stanno realizzando i seguenti cluster:• Cluster biofarmaceutico Biocity sotto l’egida della società Binnofarm.• IT-Cluster.• Cluster nanotecnologico a cui partecipa il Centro per l’innovazione

    tecnologica di Zelenograd (ZITC) e la S.r.l. Sitroniks-NT.• Cluster di microelettronica sotto l’egida della società ZITC e della S.r.l.

    NII Komponent.

    I.3.1.4 Zona economica speciale di innovazione tecnica “Dubna”La ZES “Dubna” è stata creata grazie al decreto № 781 del 21 dicembre

    2005 emanato dal Governo della Federazione Russa. Alla realizzazione del progetto ZES “Dubna” partecipano il Governo della Federazione Russa, il Governo della Regione Moscovita e la municipalità della città.

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    La ZES copre un’area di 187,7 ettari e comprende due aree: • Centro russo di programmazione: 135,7 ettari.• Nuova zona industriale: 52 ettari.

    La ZES “Dubna” si trova a 100 km da Mosca e al 25 aprile 2011 registrava 74 membri. La ZES “Dubna” è specializzata nello sviluppo dei seguenti indirizzi di ricerca:• Tecnologie informatiche.• Nanotecnologie e tecnologie per la fi sica nucleare.• Biotecnologie e tecnologie mediche.• Progettazione di sistemi tecnici complessi.

    I.3.2 Progetti biotecnologici a SkolkovoIl Centro per l’innovazione Skolkovo, prototipo di un’ecopolis del

    futuro, diventerà il maggior centro sperimentale della nuova politica dell’innovazione economica russa. In un’area apposita sono state create condizioni particolari per condurre ricerche ed esperimenti, e realizzare tecnologie energetiche, tecnologie per l’effi cienza energetica, tecnologie nucleari, spaziali, biomediche e informatiche. Fino ad ora sono stati raccolti mezzo miliardo di Rubli (12,5 milioni di Euro) da investimenti stranieri, i quali vanno ad integrare più di tre miliardi di Rubli (75 milioni di Euro) di fondi statali.

    E’ stato realizzato un sistema di presentazione delle richieste per ottenere lo status di membro di Skolkovo. Il modulo di richiesta va compilato sul sito e spedito alla sede centrale. La richiesta viene presentata automaticamente a dieci specialisti scelti casualmente e, se cinque di questi danno una valutazione positiva alla richiesta presentata, il richiedente diviene membro del progetto. Attualmente nel Centro sono presenti circa 50 aziende-membro; le richieste per ottenere lo status di membro sono state più di 300 e in questo momento sono ancora soggette a verifi ca.

    Il Centro per l’innovazione Skolkovo ha già selezionato 28 progetti che riceveranno fi nanziamenti e agevolazioni fi scali e doganali. Alla fi ne dell’anno questi progetti saranno 116. Nel 2011 Skolkovo investirà in tali progetti circa otto miliardi di Rubli (200 milioni di Euro), dei quali più di tre miliardi (75 milioni di Euro) provengono da investitori privati.

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    I 116 progetti, alcuni solo pianifi cati, mentre altri sono già avviati, sono stati suddivisi in tre gruppi:

    Al primo gruppo appartengono i progetti start up. Nel 2011 inizierà il loro fi nanziamento preliminare ed è stato stabilito di limitare i fi nanziamenti a 15 milioni di Rubli a progetto (375.000 Euro). Il Centro sosterrà circa 20 progetti nell’ambito delle biotecnologie, delle tecnologie mediche e informatiche, e anche nel settore dell’effi cienza energetica.

    Il secondo gruppo comprende progetti che si trovano ancora ad uno stadio iniziale. Per questi è stato posto un limite di 150 milioni (3,8 milioni di Euro) di Rubli ed è necessario avere un cofinanziamento. Verranno sostenuti circa 30 progetti di questo tipo.

    Nel terzo gruppo sono inclusi i progetti ad alto livello di effi cienza che richiedono sovvenzioni legate alla registrazione dei diritti di proprietà intellettuale e alla tutela di tali diritti a livello internazionale. Per ognuno di questi progetti verranno stanziati circa 300 milioni di Rubli (7,5 milioni di Euro) nel caso in cui ogni partecipante al progetto stanzi almeno il 50% dell’ammontare.

    Il Cluster delle tecnologie biomediche è stato creato nell’ambito del progetto Skolkovo. L’idea di fondo del cluster è stata approvata dal Consiglio consultivo scientifico del Fondo e sono stati stabiliti quattro indirizzi prioritari:

    • Biomedicina (tecnologie biomediche genomiche e postgenomiche, tecnologie cellulari, metodi diagnostici e curativi complessi, attrezzature mediche e materiali per la medicina).

    • Biofarmaceutica (medicinali). • Bionformatica dei sistemi. • Biotecnologie industriali.

    I.3.3 Parco tecnologico agrario “Zelënaja dolina”I.3.3.1 Informazioni generali e obiettivi del progetto

    Un effi cace sistema di sviluppo del settore high-tech è la creazione di parchi tecnologici. In base alla disposizione № 328 del 10 marzo 2006 è stato approvato il programma statale “Realizzazione di parchi tecnologici high-tech nella Federazione Russa”. Uno degli indirizzi di sviluppo economico

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    prioritari prevede di garantire alla popolazione russa un’alimentazione sana attraverso la produzione nazionale.

    Questo obiettivo è contenuto in documenti quali “Dottrina sulla sicurezza alimentare nella Federazione Russa”, “Fondamenti della politica statale della Federazione Russa in ambito di alimentazione sana fi no al 2020”, “Basi per un solido sviluppo dei territori rurali della Federazione Russa fi no al 2020”.

    Il progetto “Zelënaja dolina” costituisce uno strumento di realizzazione delle politiche agrarie statali dal punto di vista dell’innovazione e delle componenti socio-economiche. Mičurinsk è il centro amministrativo della provincia Mičurinskij nella regione Tambovskij. Sulla base dell’ukaz del Presidente della Federazione Russa № 1306 del 4 novembre 2003 sul “Conferimento alla Mičurinsk, nella regione Tambovskij, dello status di città scientifi ca della Federazione Russa”, dedicato alla prima e unica città scientifi ca russa del settore agroindustriale, sono stati stabiliti gli indirizzi prioritari dell’attività scientifi co-innovatrice:

    • ricerca di base nell’ambito della genetica, della selezione, delle biotecnologie, della fi siologia, della biochimica, dell’ecologia delle colture frutticole, baccifere e degli ortaggi; individuazione di meccanismi di consolidamento e stabilizzazione della produttività dell’ecosistema agrario per quanto riguarda fi ori, piante e ortaggi;

    • sviluppo di tecnologie produttive ecologiche e sperimentali sicure, e tecnologie per la conservazione a lungo termine, il trasporto e l’elaborazione di una produzione ortofrutticola con un elevato contenuto di principi attivi biologici;

    • lavoro di innovazione tecnico-scientifica; attività sperimentale e di collaudo nell’ambito della produzione di mezzi tecnici, dell’ottenimento di materie prime pulite ed ecologiche, di nuovi tipi di prodotti alimentari sani legati alla profilassi sanitaria e ad altri fini; formazione del personale impiegato nel settore agroindustriale, nel settore scientifi co, nel settore umanistico e nel settore dell’innovazione.

    L’obiettivo del progetto “Zelënaja dolina” è la creazione e l’inserimento sul mercato di nuovi prodotti alimentari che preservino e migliorino la salute della persona. E’ stato pertanto dato avvio all’organizzazione di un’enorme produzione di materie prime agricole, inclusi prodotti di laboratorio

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    con un elevato contenuto di principi attivi biologici. Altri obiettivi sono la conservazione e la rielaborazione della produzione agricola, e una produzione di alimenti mirati alla realizzazione del programma federale per la modernizzazione dell’alimentazione nelle scuole, e alla realizzazione del progetto “Mars 500”. Il parco tecnologico agrario “Zelënaja dolina” va considerato un analogo agrario o una fi liale strutturale del Centro per l’innovazione Skolkovo.

    I.3.3.2 Contenuti del progettoIl progetto prevede due aree interdipendenti:

    • Una zona industriale per la produzione di prodotti sani e funzionali.• Una zona per la produzione di materie prime agricole di alta qualità e

    con un elevato valore alimentare.Lo schema dei rapporti di interdipendenza tra le due aree è presentato

    nella fi g. 7.

    Fig. 7 Schema logistico degli spostamenti della produzione nel parco tecnologico agrario “Zelënaja dolina”

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    Il parco tecnologico verrà dislocato in un blocco compatto che occuperà un’area di 620 ettari sui territori delle province Mičurinskij, Pervomajskij e Starojur’evskij della Regione Tambovskij.

    Per la realizzazione del progetto saranno necessari investimenti per un totale di circa 35 miliardi di Rubli (875 milioni di Euro): 30 miliardi da una collaborazione societaria e 5 miliardi di fondi statali (per la creazione di infrastrutture).

    La Zona industriale si basa sull’impiego di tecnologie avanzate per l’alimentazione sana, e si presenta come centro per la produzione dei prodotti alimentari funzionali (pronti, surgelati, semilavorati) della S.r.l. Concorde Management and Consulting. Vi verranno costruite fabbriche per la produzione di packaging biodegradabile (S.p.A. aperta LAKOR) e di colazioni pronte (Concorde Management and Consulting), serre per una superfi cie di 40 ettari e un centro logistico-commerciale per ortaggi e patate, fornito di un deposito di grano che possa conservare fi no a 50.000 tonnellate.

    La Zona di materie prime è un’area per la creazione di nuove produzioni agrarie e lo sviluppo di quelle già esistenti sulla base dell’impiego di tecnologie agrarie e biotecnologie all’avanguardia, e dell’impiego dei risultati di laboratorio ottenuti dagli scienziati della città scientifica russa di Mičurinsk. Le opere già compiute e le opere in programma sono rappresentate nella fi g. 8.

    I.3.3.3 Stadio attuale del progetto ed esigenze per una sua completa realizzazione

    A Mičurinsk è stato creato di recente un complesso scientifico-produttivo agroalimentare. Esso include l’Università agraria statale di Mičurinsk (MGAU) che attualmente sta vivendo un rapido sviluppo, due istituti russi di ricerca scientifi ca (Istituto russo di ricerca sulla frutticoltura “Mičurin”, Istituto russo di ricerca sulla genetica e la selezione delle piante da frutto “Mičurin”), l’Istituto statale pedagogico “Mičurin”, il centro sperimentale M-Kons e altre organizzazioni.

    Sul territorio della provincia Mičurinskij è stata organizzata una produzione di modelli sperimentali di prodotti per l’alimentazione sana, approvati dall’Istituto alimentare dell’Accademia russa delle Scienze; 17 di questi sono stati selezionati nell’ambito del concorso per la partecipazione al

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    progetto “Mars 500”; una serie di prodotti viene realizzata invece nell’ambito del programma regionale mirato “Alimentazione nelle scuole della Regione Tambovskij per il periodo 2008–2011”.

    A partire dal 2010 la MGAU sta realizzando un programma di sviluppo di strutture innovative previsto dal provvedimento governativo № 219 del 09 aprile 2010; ciò ha permesso di raff orzare le basi materiali e tecniche delle ricerche scientifi che nell’ambito dell’alimentazione sana, e di innalzare il loro potenziale commerciale. Ad oggi sono stati creati otto centri scientifi co-formativi, un centro per l’utilizzo comune delle attrezzature per la ricerca, un centro di trasferimento di tecnologie, un incubatore aziendale1, una rete di piccole imprese innovative (24 imprese in tutto), due aziende agricole scientifi co-sperimentali e più di 30 fi liali che svolgono un ruolo di guida nella produzione.

    1 L’incubatore aziendale è un programma di sostegno a imprese che sono all’inizio della loro attività. Il servizio è svolto attraverso una serie di risorse sviluppate dall’incubator management.

    Fig. 8 Opere già compiute e opere in programma della Zona industriale e della Zona di materie prime del progetto “Zelënaja dolina” (schema a mosaico)

    Alexandrovskij, 1800 ha, e’ stato

    preparato un business plan, condotta una perizia per valutarne

    l’idoneita’ alla frutticultura

    Frutteto intensivo, 2341 ha, della Bioprogress,

    in fase di realizzazione

    Progetto aziendale, 550 ha di ortaggi su terreni

    irrigui, in fase di accordo con gli investitori

    Michurinskaya, 1137 ha di fruttetiAzienda agricola di

    sperimentazione Roscha, 50 ha di ortaggi

    Snezhetok, 329 ha di frutteti

    Cooperativa agricola Zelyoniy Gai,

    428 ha di frutteti

    Dubovoe, 695 ha di frutteti

    Azienda sperimentale

    Centro genetico Komsomolets,

    32 ha di frutteti, vivaio, piantagioni sperimentali

    di frutti e bacche

    Produzione di colazioni

    pronte e snacks da parte della Konkord,in fase di accordi sugli

    investimenti per il progetto

    Deposito di grano da 50.000 t. – Elaborato un business plan

    Matryoshka – complesso di serre, elaborato un business plan, si sta concordando l’appezzamento di terreno, presi contatti con gli appaltatori

    Matryoshka – deposito di ortaggi

    da 8000 t., approvata l’idea commerciale, elaborato

    un business plan

    Azienda per la produzione di

    packaging: Lacor

    Produzione di alimenti funzionali.

    Ricerca di un investitore

    Zona di materie prime

    Zona industriale

  • Nel 2011 la MGAU è entrata nell’organico della piattaforma tecnologica “Bioindustria e biorisorse”, BioTech2030, (avendo come linea guida le biotecnologie) e della piattaforma “Fotonica” (avendo come linea guida la fotonica in agricoltura), entrambe approvate il 1 aprile 2011 dalla Commissione governativa per il settore high-tech e le innovazioni.

    La MGAU rappresenta l’organismo guida della cooperazione biotecnologica russo-tedesca (a febbraio 2011 l’università ha stipulato un accordo per la collaborazione al progetto “Unione russo-tedesca per la cooperazione biotecnologica”) del centro di contatto regionale uffi ciale per le biotecnologie del 7º FP EC.

    I.3.3.4 Eff etto socio-economico attesoL’eff etto socio-economico atteso dalla realizzazione della prima tappa

    (entro il 2015) è una crescita dei posti di lavoro che riguardi quasi 3.000 persone; ci si attende inoltre che le entrate aggiuntive dei bilanci, ad ogni livello, (entrate sotto forma di tasse e di versamenti nei fondi extra-statali) entro il 2015 raggiungano 845 milioni di Rubli (circa 20 milioni di Euro) l’anno, che il volume annuale della produzione realizzata dai membri ammonti a 8.643 milioni (circa 216 milioni di Euro), che si verifi chi un aumento della quota di produzione innovativa, in relazione al PIL regionale della Regione Tambovskij, di 2,9 volte, e che il profi tto netto complessivo dei membri ammonti a 3012 milioni (circa 75 milioni di Euro).

  • Capitolo IICOLLABORAZIONE CON I PAESIDELL’UNIONE EUROPEA E CON L’ITALIA

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    II.1 Collaborazione con i paesi dell’Unione Europea

    Il Governo della Federazione Russa e l’Unione Europea hanno rinnovato l’accordo del 16 novembre 2000 in tema di collaborazione tecnico-scientifi ca, che stabilisce le basi legali della collaborazione in questi campi tra Russia ed Unione Europea.

    A fronte della decisione presa dal Consiglio dell’Unione Europea, il 21 settembre 2009 il Governo della Federazione Russa ha presentato un pacchetto di documenti necessari al rinnovo dell’accordo tra il Governo della Federazione Russa e l’Unione Europea in tema di cooperazione in ambito tecnico-scientifi co. Il rinnovo dell’accordo è stato realizzato con uno scambio di note tra il Segretario generale del Consiglio della Comunità Europea e il Ministero degli esteri, rappresentante del Governo della Federazione Russa.

    L’accordo tra il Governo della Federazione Russa e l’Unione Europea ha confermato le basi legali per la collaborazione in ambito di ricerche tecnico-scientifi che su una serie di tematiche di interesse comune:

    • Ricerche sull’ambiente e il clima, inclusa l’osservazione della superfi cie terrestre.

    • Ricerche in ambito biomedico e sanitario.• Ricerche nel settore agricolo, forestale e della pesca.• Tecnologie industriali e produttive.• Ricerche sui materiali e metrologia.• Energia non nucleare.• Trasporti.• Tecnologie per la società dell’informazione. • Ricerche nella sfera delle scienze sociali.

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    • Politiche per il settore scientifi co-tecnologico.• Formazione e ricambio del personale scientifi co.

    Le due parti hanno deciso che in futuro anche il prolungamento della validità dell’accordo andrà realizzato attraverso uno scambio di note.

    Obiettivi della collaborazione Russia-UE:

    1. Stabilire la sfera di interessi comuni di Russia ed Unione Europea nella cornice del 7° Programma Quadro dell’UE.

    2. Sviluppare meccanismi per giungere a soluzioni comuni e stabilire il modo per applicarle.

    3. Supportare l’integrazione della comunità scientifi ca russa nello spazio scientifi co europeo.

    A livello federale la collaborazione internazionale in ambito biotecnologico si realizza nella cornice della collaborazione tra organizzazioni internazionali (per esempio CSI, Comunità Europea, paesi BRICS, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – OCSE, Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale – UNIDO), nella cornice di collaborazioni internazionali bilaterali tra Russia e altri stati, e inoltre nella cornice di collaborazioni multilaterali in progetti e programmi internazionali come il progetto “Proteoma umano”, il progetto di creazione di un centro di ricerca sugli ioni e gli antiprotoni (Facility for Antiproton and Ion Research – FAIR), il progetto di creazione di un laser europeo a elettroni liberi a raggi X (XFEL) e altri.

    La presenza della Russia in organizzazioni internazionali e la sua partecipazione a progetti e programmi internazionali è regolamentata da accordi intergovernativi, interministeriali e da altri atti normativi.

    Progetto “Proteoma umano”.Il progetto “Proteoma umano” (Human Proteome Project – HPP) è

    un’importante iniziativa scientifi ca internazionale. L’obiettivo del progetto è la creazione di un database che raccolga tutte le proteine presenti nel corpo umano. Tale catalogo si rivelerà preziosissimo per la scoperta di nuove proteine idrolizzate (esche proteiche) e di biomarcatori presenti

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    nell’organismo all’insorgere di una malattia. Al progetto partecipano rinomati centri di ricerca quali l’Harvard Medical School, la University of Michigan, lo Scripps Research Institute, la University of Utrecht, la University of Tokyo e la London’s Imperial College School of Medicine.

    In Russia è stata attribuita molta importanza al progetto “Proteoma umano”: durante la seduta del 7 aprile 2010 del Consiglio dei principali ideatori e dei maggiori scienziati e specialisti del settore high-tech con il capo del Governo russo, è stata esaminata la questione dello sviluppo complesso del potenziale biomedico tecnico-scientifico russo durante la realizzazione del progetto “Proteoma umano”. Nei documenti della seduta si fa particolare riferimento al fatto che il progetto ha un carattere interdisciplinare e intersettoriale, con fi nalità sociali: esso include la ricerca di base e applicazioni pratiche con il conseguente impiego delle tecnologie sviluppate durante la sua realizzazione, nella sfera sociale e nella produzione di attrezzature diagnostiche. A progetto concluso saranno stati creati sistemi di diagnosi medica accessibili a tutti e che permetteranno di stabilire qual’è la fase iniziale dello sviluppo di una malattia, e di individuare soluzioni terapeutiche individuali per malattie che attualmente sono considerate incurabili. Nell’ambito del progetto è prevista anche la realizzazione coordinata di ricerche e studi fi nalizzati all’impiego della proteomica nelle ricerche biomediche e in ambito sanitario.

    La partecipazione della Federazione Russa a questo progetto internazionale si propone di inserire i progetti elaborati in Russia nel settore della proteomica, nella cornice di un lavoro tecnologico unitario di identifi cazione delle proteine codifi cate nel 18° cromosoma del genoma umano. Alla realizzazione del progetto partecipano 15 istituti dell’Accademia russa delle Scienze e 8 istituti dell’Accademia russa delle Scienze mediche, tra i quali:

    • Istituto di medicina fi sico-chimica della Roszdrav (Agenzia federale russa per la sanità e lo sviluppo sociale).

    • Centro “Bioingegneria” dell’Accademia russa delle Scienze.• Centro internazionale di tomografi a della sede siberiana dell’Accademia

    russa delle scienze.• Istituto d