AMANTEA CONNESSIONE TRA PASSATO E PRESENTE 1 CONNESSIONE TRA... · anche alcuni problemi legati...
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AMANTEA: CONNESSIONE TRA PASSATO E PRESENTE (arch. Myriam Argentino)
Sulla scia del dibattito aperto in queste ultime settimane in merito allo Slargo-Passeggiata Sopra Le
Mura, attraverso il contributo di Antonio Cima, curatore di questo sito, oltre che attento conoscitore
e scopritore della storia passata e presente della nostra cittadina e del sempre attento e arguto prof.
Totò Sciandra che col suo piccolo teatro il “Coviello” e le sue rappresentazioni, ha portato alla
ribalta un angolo trascurato, ma importante sotto il profilo storico-architettonico e soprattutto
paesaggistico, del nostro splendido borgo antico, voglio contribuire proponendo un’idea
progettuale, che avevo elaborato per l’esame di progettazione architettonica e urbana (prof.ssa
Vigliocco e prof. Magnani) presso il Politecnico di Torino.
Tale progetto1, sotto alcuni punti di vista avveniristico per “l’impatto” che ha sul paesaggio, è stato
pensato come una connessione tra passato e presente, che trova la sua realizzazione da un lato
attraverso un ascensore che unisce la città nuova col suo centro storico e risolve in piccola parte
anche alcuni problemi legati alla viabilità e al parcheggio del borgo antico di Amantea. e dall’altro,
dalla presenza di un museo all’aperto godibile passeggiando sulle mura.
LA MIA VISIONE DELLE MURA DI AMANTEA
L’assenza di una viabilità adeguata, di parcheggi, di verde pubblico, la volontà di mantenere il
centro storico prevalentemente pedonale e la necessità di un collegamento veloce tra le due parti
della città di Amantea, ha indotto a progettare un intervento capace non solo di risolvere tali
prerogative, ma soprattutto di dare una nuova identità alla città.
Le mura medievali, che un tempo difendevano la città dagli invasori, con tale progetto vogliono
diventare la connessione tra la città nuova e quella storica, promuovendo stavolta l’“invasione”
della parte alta della città di turisti e comuni cittadini.
La proposta progettuale è caratterizzata da un impianto di risalita meccanizzato, così come è stato
realizzato per Bergamo, pensato però come un ascensore-faro che richiama le torri di avvistamento
1 Alcune immagini sono riportate in allegato.
costiere. Questo, inserito in un contesto urbano già consolidato, diventa l’elemento di unione tra due
mondi separati dall’orografia e dalla storia e contestualmente le vecchie mura si trasformano in
luogo per una passeggiata con museo all’aperto dove potersi fermare e assaporare la splendida
visione panoramica del mare, da cui è arrivata la civiltà.
La scelta del sito è stata dettata dalla necessità di avere un luogo centrale rispetto agli assi viari
cittadini della zona marina e avere una parete della collina quasi verticale, che permetta di collocare
l’ascensore senza modificare l’asseto orografico del territorio.
La scelta è ricaduta lì dove è presente un parcheggio a cui corrisponde planimetricamente un’area
dismessa sulle mura di città. L’idea progettuale, quindi, è stata quella di rifunzionalizzare e dare
nuova vitalità al parcheggio preesistente e all’area sulle mura, totalmente abbandonata, ma
soprattutto cercare di creare una polarità, un fuoco urbano che caratterizzasse un’area degradata ma
dalle grandi potenzialità.
Il Progetto prevede:
• Il recupero di un’area parcheggio nella zona nuova della città, localizzata su via E. Noto in
una zona centrale facilmente raggiungibile dalla rete infrastrutturale presente, quale la SS18
e la stazione ferroviaria, e dal centro commerciale cittadino, ubicato lungo il corso Regina
Margherita. Tale area completamente ridisegnata, si compone di due zone a verde, poste sui
margini Nord e Sud, piantumate con alberi di ficus magnoliforme, e la zona parcheggio.
• La realizzazione di un ascensore, schermato all’interno di una torre-faro, segno “deciso”
della nuova architettura che trae le sue origini dall’architettura militare preesistente.
L’apice della torre è una gabbia per un cubo in cristallo in cui alloggiare l’impianto di
illuminazione del faro.
• La connessione tra ascensore e area sulle mura che avviene tramite una passerella in acciaio,
la cui struttura reticolare è pensata come quella dei vecchi ponti ferroviari. Tale passerella
avrà la sua continuità nell’area sulle mura attraverso delle strutture trilitiche, uguali a quelle
presenti nel parcheggio, che segneranno il percorso e l’unione tra l’ascensore e il nuovo
edificio.
• Il recupero dell’area di camminamento sulle mura, dismessa e inutilizzata, che diventerà la
passeggiata con museo all’aperto “MASA” (Museo all’Aperto Storia di Amantea), dove
saranno collocati reperti di varie epoche, ritrovati nel territorio di Amantea, che saranno
alloggiati in delle teche. Per celebrare ulteriormente la storia della città e creare un segno
che rievochi il suo passato di sede di emirato, tale passeggiata è pensata come un giardino
in cui richiamare, senza imitare, la tradizione del giardino islamico come luogo edenico,
recintato e protetto. Tale protezione sarà data dalle mura e dai grandi alberi di cipressi, che
sono già presenti sul sito. Il giardino, così come nel passato, diventa l’oasi in cui rifugiarsi e
trovare protezione e appagamento scappando dal “deserto” della città, la stessa città che però
gli fa da protezione. Elemento ripreso dalla tradizione islamica è, inoltre, la presenza
dell'acqua quale simbolo di vita e di purezza, che nel progetto è presente sotto forma di
vasca, che conferisce al giardino anche un carattere sonoro attraverso gli zampilli. Le
essenze da impiantare nel giardino sono quelle tipiche mediterranee, utilizzate anche nei
giardini islamici, quali i cipressi, secondo il Corano simbolo dell'eternità e della bellezza
femminile, localizzati al margine Est dell’area lungo il muro esistente; le magnolie
piantumate all’interno di apposite aree verdi collocate tra una teca e l’altra; gli agrumi posti
nella zona più a sud dell’area ai piedi delle case, quasi a creare un giardino privato e infine il
bosso ed il mirto da utilizzare per le bordure.
• La realizzazione di un edificio destinato in parte ad un punto ristoro (es. un bar) e in parte ad
punto informazioni, il cui tetto piano è pensato come terrazzo panoramico dove sostare.
• La realizzazione di un secondo ascensore, adiacente all’edificio bar che permetterà di
arrivare al terrazzo panoramico dell’info-point e concluderà il percorso di risalita al centro
storico, precisamente su via Indipendenza ai piedi della Chiesa Matrice, centro religioso e
civile, meta turistica per le sue bellezze e chiesa
matrimoni di coppie provenienti dall’intera Regione
• La realizzazione di una rampa, addossata al muro di contenimento di via Indipendenza, in
alternativa al secondo ascensore, che porterà sul terrazzo e su via Indipendenza.
1. VISTA DALL’ALTO
turistica per le sue bellezze e chiesa tra le più richieste per le celebrazioni
ie provenienti dall’intera Regione.
alizzazione di una rampa, addossata al muro di contenimento di via Indipendenza, in
alternativa al secondo ascensore, che porterà sul terrazzo e su via Indipendenza.
Figura 1- Vista dall'alto
tra le più richieste per le celebrazioni di
alizzazione di una rampa, addossata al muro di contenimento di via Indipendenza, in
alternativa al secondo ascensore, che porterà sul terrazzo e su via Indipendenza.
Figura 2 - vista Sud
Figura 3 - vista Ovest