Altroconsumo_233

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Anno XXXVI - Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - MI INDIPENDENTI EFFICACI DALLA TUA PARTE A lt r o c on s umo altroconsumo.it Altroconsumo - mensile - 9,00 € Altroconsumo + supplemento Soldi & Diritti - 18,00 Altroconsumo + supplemento Test Salute - 20,00 Altroconsumo + supplemento Soldi & Diritti e Test Salute - 29,00 233 Gennaio 2010 DONARE ESPERIENZE: I COFANETTI REGALO La frode è servita Mai più prodotti avariati sulle nostre tavole SCANDALO FORMAGGI Cellulari Detersivi Lampadine Bollitori Minestroni Contenitori Test Le ecolampadine sposano risparmio e ambiente. Delude la tariffa bioraria SCACCIA IL LADRO Come installare un sistema d'allarme MINESTRONI GIÀ PRONTI Sono quelli surgelati i più ricchi di vitamine MUSICA DALLA RETE I siti dove ascolti gratis le canzoni che vuoi Accendi il futuro Cibo al sicuro La plastica cede sostanze? Test in forno e in freezer VASCHETTE PER ALIMENTI

Transcript of Altroconsumo_233

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Altroconsumo + supplemento Test Salute - 20,00 €Altroconsumo + supplemento Soldi & Diritti e Test Salute - 29,00 €

233 • Gennaio 2010

DONARE ESPERIENZE: I COFANETTI REGALO

La frode è servitaMai più prodotti avariati sulle nostre tavole

SCANDALO FORMAGGI

CellulariDetersiviLampadineBollitoriMinestroniContenitori

TestLe ecolampadine sposano risparmio e ambiente. Delude la tariffa bioraria

SCACCIA IL LADROCome installareun sistema d'allarme

MINESTRONI GIÀ PRONTISono quelli surgelatii più ricchidi vitamine

MUSICA DALLA RETE I siti dove ascolti gratis le canzoni che vuoi

Accendiil futuro

Cibo al sicuroLa plastica cede sostanze?Test in forno e in freezer

VASCHETTE PER ALIMENTI

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Centralino:02 66 89 01

Email:altroconsumo.it/contattaci

Altroconsumo

I NOSTRI VALORIINDIPENDENTICi finanziamo con le quote associa-tive e l’abbonamento alle nostre riviste, che non contengono pubbli-cità, né informazioni pagate da pro-duttori o da gruppi di interesse po-litico e finanziario, a garanzia della obiettività dei giudizi e dei consigli.

EFFICACIIl nostro metodo di lavoro si basa su criteri di rigore scientifico, effi-cienza e competenza. A test e inchieste lavorano tecnici qualifi-cati e specialisti di settore che mettono la loro professionalità al servizio dell’informazione, della consulenza, della risoluzione con-creta dei problemi.

DALLA TUA PARTELa nostra missione è esclusiva-mente orientata a soddisfare le necessità dei consumatori e a tu-telare i loro diritti. Per questo of-friamo servizi di consulenza indi-viduale ai nostri associati e portiamo la voce e le istanze dei consumatori presso tutti gli inter-locutori istituzionali e sociali.

2 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Gennaio 2010

DALLATUA PARTE

TESTINCHIESTE

Sommario

4 NOTIZIE, INFO, CONSIGLISms: prezzo fisso? - Passeggini MacLaren - Tira una brutta aria con Winnie - Difendersi dai germi? - Il cibo che sprechiamo - Giudice di pace online - In giro per le città a farvi bere bene - Pere d'inverno - Guida all'ecoguida

4 OSSERVATORIO PREZZITreni: incredibile aumento

7 DAL MONDOFunghi con la nicotina - Natale e beneficenza - A rischio incendio

8 A PRIMA VISTAPanasonic Blu Ray portatile

12 PIÙ CONTROLLI SUGLI ALIMENTIDopo lo scandalo dei for-maggi avariati c'è bisogno di maggiore trasparenzae di un processo giusto.

14 MINESTRONI PRONTI Meglio quelli surgelati:

soddisfano il palato e mantengono più vitamine.

18 SCATOLE DA CIBOBuoni risultati per le va-schette di plastica per ali-menti. Con valvola, adatti anche per l'uso nel forno a microonde.

22 TARIFFA BIORARIASi spenderà di più di giorno, meno la sera. Ma non è con-veniente per tutti

26 ECOLAMPADINELa luce a incandescenza va in pensione.

29 ACQUA CALDATest su otto bollitori elet-trici. Convengono solo per scaldare poca acqua.

32 MUSICA ONLINE Siti internet usati come

juxe box. Li abbiamo messi alla prova.

35 SOLO PER IL NERO Costosi e poco efficaci i detersivi per capi scuri.

38 ANTIFURTO FAI DA TE Niente canaline nei muri per i sistemi senza fili. Tutti i consigli per installarli.

42 TI REGALO UN PACCO Sorprese non solo piace-voli nei cofanetti regalo, che consentono di donare un massaggio o un weekend.

46 FOTO DA CELLULAREIl test promuove le presta-zioni dei gsm.

È scoccata l'ora delle lampadine a basso consumo2612

Lo scandalodei formaggi avariati

non deve essere dimenticato

42

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Altroconsumo Nuove Edizio-ni vieta espressamente la riproduzione anche parziale degli articoli e dei risultati dei test per fini commerciali e pubblicitari.Anche la riproduzione degli

articoli per fini non pubblici-tari deve essere autorizzata per iscritto dal direttore. Qualsiasi uso e/o riproduzio-ne delle illustrazioni è vieta-to senza l’accordo scritto dell’editore.

Gennaio 2010 Altroconsumo 3altroconsumo.it

altroconsumo.it

Rosanna MassarentiDirettore

ESCLUSIVO SOCI

VIVAVOCE

A pagina 56, gli articoli più cliccati,i fogli di calcolo più usati, i nostri servizi interattivi, gli ultimi video, approfondimenti, aggiornamenti

123PRODOTTI

TESTATI

10 SCI AI PIEDILe convenzioni Sint Selecard dedi-cate agli amanti della montagna invernale.

11 RISPARMIA CON NOIBen 636 euro rimasti in tasca solo cambiando assicurazione Rc auto.

11 COME CONTATTARCI

49 CONDIVIDI UN'ESPERIENZA Se la rete idrica è un colabrodo - Cara e cattiva - In auto col pancione - Funghi senza passaporto - Apple al vaglio dell'Autorità - Quel masca-ra si fa bello - No a sacchetti spe-ciali

50 DOMANDE TOPCosa non copre la garanzia? - Ba-gaglio perso: è ufficiale

52 FILO DIRETTOUn dubbio sulle convenzioni

La questione dell’acqua andava affrontata, visto lo stato in cui versano le strutture, l’inefficienza della rete con perdite del 37% , l'erogazione a singhiozzo al Sud, la necessità di modernizzazione e investimenti. Ma non in maniera così sbrigativa e sommaria, riducendola a paragrafo di decreto che contiene di tutto un po’, un calderone di articoli sulle più disparate questioni. Di sicuro la gestione in tutto il suo ciclo (dalle sorgenti, alla distribuzione, alla depurazione) di un bene pubblico tanto importante, prezioso e non inesauribile meritava una riflessione più profonda. Ma tant’è. Tolti pregiudizi e ideologie a favore del pubblico o del privato, mettiamo a fuoco alcuni punti critici, in attesa dei decreti attuativi, che ci faranno capire la vera portata della riforma. L’importante per i cittadini è che rimangano chiari il sistema di valori legati all’acqua e il senso della missione del servizio, che non deve diventare terreno di caccia di speculazioni o di potere. Per questo servono regole e garanzie su cui deve essere chiamata a vigilare un’Autorità di controllo indipendente, che si faccia garante di tariffe eque e di un servizio efficiente e di qualità per tutti. Poco importa chi sia a gestirlo, ma non si capisce perché debbano per forza entrare i privati e perché sia stata fissata una quota minima (il 40%) di partecipazione dei privati nelle società di gestione. Che senso ha, dove il pubblico funziona benissimo, essere obbligati a dare una quota (e così elevata) a soci privati? E comunque, l’acqua e la rete saranno di proprietà pubblica, solo la gestione sarà privata. Gli “erogatori” dunque non avranno interesse a fare investimenti su strutture non di loro proprietà, ma a vendere l’acqua con profitto, aumentando le tariffe. Che sono l’altro punto critico. Gli indizi di oggi non fanno sperare nulla di buono: Arezzo, dove, l’acqua è gestita da privati, ha una bolletta quattro volte più elevata di quella delle città più economiche. L’Autorità svolgerebbe un ruolo fondamentale anche nel monitorare le tariffe applicate e la loro congruità rispetto agli investimenti fatti e alla qualità offerta, come fanno oggi gli enti di vigilanza territoriale (Ato). Tanto più in un servizio che sarà in regime di totale monopolio a livello locale, dove nemmeno giocherà la concorrenza come per altri servizi essenziali liberalizzati quali comunicazioni, luce, gas dove i rischi reali - e le valenze vitali e simboliche - sono minori, ma un garante è stato previsto fin dall’inizio. Qui si privatizza, senza pretendere garanzie. Si cede l’acquedotto come si danno in concessione le fonti di minerale. Forse un giorno ci venderanno in bottiglia anche l’acqua del rubinetto.

51In auto

col pancione:usare

la cinturaè pericoloso?

Risparmi16 €

Garanzie trasparenti per l’acqua

42Quali sorprese ci sono davvero nelle scatole regalo?

Risparmi460 €

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R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R TARIFFE

4 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R TARIFFE

OSSERVATORIO PREZZI

Treni: incredibile aumento Aumenti del prezzo del biglietto tra novembre e dicembre 2009

FrecciarossaMilano-Torino

EurocityMilano-Como

FrecciabiancaGenova P.P.-La Spezia

Dati rilevati il 25 novembre 2009

+47%+10%

+62%+130%

L'Agcom, l’Autorità garante per le comunicazioni, a novembre 2009 ha adeguato il limite di

costo degli sms a quello europeo, pari a 13,20 centesimi di euro. Prima di prendere la decisione, l'Agcom ha consultato gli operatori di telefonia mobile, anticipando loro la decisione.Guarda caso, gli operatori si sono affrettati a lanciare sul mercato

tariffe sms inferiori ai limiti imposti dal garante. La nostra esperienza ci dice che ora il rischio concreto è che nei prossimi mesi, lungi dal farsi concorrenza, gli operatori rialzino tutti i prezzi, fino a raggiun-gere il nuovo limite. Da tempo facciamo pressioni perché l'Agcom intervenga piuttosto per stimolare il funzionamento del mercato e una reale concorrenza, in

Sms: prezzo fisso? TARIFFE SMS L'Autorità garante ha fissato il costo massimo degli sms. Che servirà solo a diminuire la concorrenza, a tutto svantaggio degli utenti.

Da novembre inviare sms in Italia costa al massino 13,20 centesimi di euro. Come in Europa.

Come in Europa

particolare imponendo agli operatori più forti di evitare pratiche, spesso ingannevoli, per impedire ai propri clienti di cambiare operatore telefonico.Con questo intervento il mondo della telefonia mobile rimane una giungla e l’Agcom ha perso una buona occasione per fare qualcosa di davvero utile per il mercato e i consumatori. ¬

Frecciarossa Roma-Napoli e Roma-Firenze

Dalla tua parte

Le tariffe dei treni tra novembre e dicembre del 2009 sono salite in modo ingiustificato, dato che il tempo di percorrenza raramente si è ridotto. Gli aumenti non sono mai inferiori al 5%. Alcuni esempi qui a fianco. Tra questi ci soffermiamo sulla tratta Milano-Torino:a novembre c'era un Eurocity che in 1 ora e 27 minuti ci portava a destinazione con

13,50 euro; oggi l’unico treno veloce che possiamo prendere è un Frecciarossa, che ci mette un'ora: si risparmia un terzodel tempo (se puntuali), ma si paga più del doppio, cioè 31 euro, con un aumento di 17,50 euro. Altro esempio, la tratta Milano-Piacenza. A novembre si viaggiava su un Intercity in 39 minuti e con 8 euro, oggi in 45 minuti e 12 euro: più tempo e il 50% di soldi in più.

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Gennaio 2010 Altroconsumo 5altroconsumo.it

Difendersi dai germi? COSMETICO No grazie. Non spendiamo ben sette euro e cinquanta per un prodotto inutile.

Non è il primo prodotto che sfrutta la psicosi dell'influenza. Ma

l'etichetta è tra le più spudora-te che abbiamo visto: dichiara di "proteggere le tue mani dai virus del raffreddore e da altri germi per ore". Addirittura.Ma non basta: vanta anche la capacità di ridurre i germi quando si è ammalati. Ma non è un farmaco, è solo un

cosmetico: e queste cose non le può proprio fare. Come primo ingrediente indica l'acqua e non dice quanto alcol contiene. E consiglia, "per ottenere migliori risultati", di lavarsi le mani prima dell'uso. Date retta a noi: lavatevele con un normale sapone e basta. ¬

ALTROCONSUMO.ITDossier influenza

SICUREZZA

60%è quanto si risparmia facendo la spesa all'hard discount rispetto agli stessi acquisti di prodotti di

marca a prezzo pieno. Se invece si acquistano prodotti a marchio

commerciale (come Coop o Esselunga) si risparmia il 38%

RISPARMIARE

Passeggini MacLaren Tira una brutta aria con Winnie DEODORANTE La tentazione per chi ha bambini potrebbe esserci: un deodorante per profumare la stanza con l’immagine di Winnie the Pooh, uno degli orsetti più amati. Non solo deodorante, ma anche salvadanaio, una volta finito il profumo. Eppure, è meglio non acquistarlo.

La MacLaren ha ritirato dal mercato americano un milione di passeggini con chiusura a ombrello. La cerniera laterale ha provocato l’amputazione di un dito a 12 bambini durante la fase di apertura o chiusura. Il ritiro riguarda nove modelli, fabbricati in Cina, in vendita dal 1999: Volo, Triumph, Quest Sport, Quest Mod, Techno XT, TechnoXLR, Twin Triumph, Twin Techno e Easy Traveller.La MacLaren mette a disposizione un kit formato da un triangolo di tessuto da applicare sulla cerniera laterale, che impedisce al bambino di infilare le dita nel meccanismo e non intralcia le operazioni di chiusura e apertura del passeggino. Chiedete il kit ai negozi che vendono prodotti MacLaren o direttamente scrivendo uma email a:[email protected] .Per informazioni:tel 00331.48.63.11.85,vi risponderanno in italiano.

Se incrociate il deodoranrte per ambiente Winnie The Pooh, il nostro consiglio è di lasciarlo sullo scaffale del supermercato. Intanto, anche solo perché il produttore

non riporta l’elenco degli ingredienti. È vero, non è obbligatorio per legge, ma come consigliamo sempre, meglio non acquistare un prodotto che non segnala in maniera dettagliata quali sostanze contiene. Nel 2004, una nostra inchiesta sui deodoranti per ambiente ha evidenziato che questi prodotti rilasciano sostanze chimiche, potenzialmente dannose per la salute: è difficile crederlo, ma la concentrazione di inquinanti, in una stanza dove si usano prodotti deodoranti, risulta maggiore di quella misurabile in una strada molto trafficata. D'altra parte il dispensatore è attivo 24 ore su 24 e dunque diffonde senza interruzione.Il profumo del deodorante, che vedete nella fotografia qui accanto, è alla caramella, ma esiste anche alla menta e alla vaniglia: cattive idee, perché le fragranze così vicine a quelle dei prodotti alimentari potrebbero attirare un bambino piccolo, che potrebbe portare alla bocca la confezione, o anche solo manipolarla e poi mettersi le mani in bocca o negli occhi. E il produttore, sulla confezione, non pensa neanche a scrivere di tenere la confezione fuori dalla portata dei bambini e di controllare che non lo possano toccare.Anche se esistono ancora pochi studi scientifici sull'argomento, si stima che dall’1 al 2% della popolazione europea sviluppi allergie da contatto dovute alle diverse fragranze contenute in profumi, cosmetici, deodoranti, prodotti per la pulizia della casa….Infine, il produttore con uno strillo sulla confezione suggerisce che questo deodorante “dopo l’uso diventa un simpatico salvadanaio”. Ma noi vi sconsigliamo caldamente di mettere in mano a un bambino il contenitore Winnie the Pooh, che è stato in contatto diretto con sostanze chimiche, potenzialmente a rischio.

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6 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

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casa o da studio il ricorso contro le sanzioni amministrative, inserendo i dati essenziali alla sua registrazio-ne da parte degli uffici giudiziari.Al cittadino arriva quindi una ricevuta informatica e un codice, per seguire l’iter del procedimento dopo l'effettiva iscrizione nei registri di cancelleria. ¬

Giudice di pace online

I l mondo ha un problema. Accanto all’irrazionalità consumistica, che fa sì che ogni giorno si sprechino quantità esagera-

te di cibo, accanto al dilagare dell’obesità - malattia che oggi affligge oltre mezzo miliardo di persone - aumentano gli affamati, sparsi ai quattro angoli del pianeta. Questo modello di sviluppo, che per anni è sembrato il migliore possibile, mostra le sue crepe e non convince più. Anche l’Italia, patria della più famosa tradizione gastronomica del mondo, dove si coltiva ancora l’amore per la buona cucina e la cura per gli ortaggi freschi, è sprecona: secondo i dati Fao il nostro Paese dispone di una quantità di cibo 3,3 volte supe-riore a quella effettivamente necessaria. I dati sono rilevanti: ogni anno quasi 600 euro per famiglia, cioè il 10% della spesa alimentare, buona parte della quale ancora commestibile, finisce nella spazzatura. Per non parlare di tutto ciò che viene buttato lungo la filiera: dal

campo al supermercato. Che cosa pensate che succeda ai cumuli di cibo invenduti o non consumati in ristoranti o mense? Nella maggior parte dei casi questi alimenti vengono gettati. Lo dimostra anche l’espe-rienza di Tristram Stuart, un giornalista inglese salito agli onori della cronaca per aver vissuto un anno mangiando solo cibo raccolto dai cassonetti (per inciso, pare che in tutto questo tempo non abbia mai sofferto di mal di pancia). Senza arrivare a questi estremi: tutti noi abbiamo l’opportunità di modificare un po’ il corso delle cose, semplicemente riducendo gli sprechi alimentari nelle nostre case e nelle nostre aziende. Per esempio: compriamo solo ciò che serve; facciamo la lista della spesa e seguiamola scrupolosamen-te per evitare acquisti impulsivi; conserviamo i cibi in modo corretto. E se ci avanza qualcosa, ancora in buono stato di conserva-zione, pensiamo a chi ha meno di noi. ¬

Per il momento è una speri-mentazione attivata a Roma, per snellire le procedure: è

stata introdotta la possibilità di presentare ricorso al Giudice di pace direttamente online, senza più bisogno di estenuanti attese.Con il nuovo sistema, cittadini e avvocati possono predisporre da

Il cibo che sprechiamo

SCELTE SOSTENIBILI Ogni giorno, produttori, supermercati, ristoranti e famiglie buttano tonnellate di cibo che potrebbe essere utilizzato.

DIRITTI È stata introdotta la possibilità di ricorrere via web

UN PROGETTO BOLOGNESE Last Minute market nasce nel 1998 come attività di ricerca del Dipartimento di Economia e Ingegneria dell’Università di Bologna. Oggi recupera le merci invendute, non solo cibo, per donarle ai disagiati.

I volontari del riciclo

1

LE ASSOCIAZIONI

SITICIBOIl servizio è nato a Milano nel 2003 con la finalità di recuperare il cibo invenduto da mense aziendali, ospedali, refettori scolastici, hotel... e donarlo ai numerosi enti caritativi che si occupano di offrire pasti ai poveri.

LA PRIMA FOOD BANK ITALIANAIl Banco alimentare raccoglie le eccedenze di produzione agricole, dell’industria alimentare, della grande distribuzione e della ristorazione per ridistribuirle a enti che si occupano di assistenza aile persone in stato di bisogno.

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Gennaio 2010 Altroconsumo 7altroconsumo.it

A l momento dell'acquisto, fate attenzione che sulla buccia non ci siano macchie nerastre, piccoli fori, fenditure, escrescenze e parassiti. La pera è matura al punto giusto quando cede se si esercita una leggera pressione con le dita attorno al picciolo. È un frutto sempre presente sui banchi del fruttivendolo, in diverse varietà, ma solo alcune di queste sono di stagione durante i mesi freddi. Sono quelle che vedete nelle foto qui sotto: ne parliamo partendo da sinistra a destra.• Kaiser: la polpa è bianco giallastra, fine, soda, compatta e succosa, dal gusto dolce-acidulo. Si danneggia facilmente maneggiandola ed è adatta alla cottura. Matura fra la seconda e la terza decade di settembre.• Abate fétel: la polpa è succosa, zuccherina, aromatica. Si conserva a lungo. Matura dalla prima decade di settembre.• Conference : la polpa è di colore bianco avorio, dolce, molto succosa e aromatica. Si raccoglie a fine agosto o all’inizio di settembre.• Decana del comizio: può pesare anche circa 250 grammi. La sua polpa è dolce, gustosa e compatta; si presta bene alla cottura, in particolare alla preparazione di composte e succhi di frutta. Matura a fine settembre.

Dopo l’acquisto le pere durano 6-7 giorni ìa una temperatura tra 2 e 5 ° C, ma per gustarle al meglio vanno tenute qualche giorno a temperatura ambien-te. Le pere hanno uno scarso contenu-to di pectina, quindi se fate la confettura questa rischia di rimanere troppo liquida. Ottime invece con il formaggio: gli zuccheri, la fibra, le vitamine e i minerali di cui è ricca integrano la componente di proteine e grassi dei formaggi.

SCEGLIERE QUELLE DI STAGIONE Ormai si trovano tutte le varietà, ma solo alcune sono proprie della stagione fredda.

Pere d'invernoDAL MONDO

Funghi con la nicotinaGERMANIATest, rivista dell’associazione Stiftung Warentest, ha trovato nicotina in otto confezioni di funghi secchi. Un prodotto è italiano, un altro serbo e i funghi di altre due confezioni arrivano dalla Cina. Negli altri prodotti l’origine dei funghi non è dichiarata. La contaminazione potrebbe essere dovuta all’uso dei pesticidi derivati dal tabacco, da tempo usati nell’Unione europea.

Natale e beneficenzaGRAN BRETAGNAWhich?, rivista dell’associazione inglese per la difesa dei consumatori, ha verificato quanto finisce in beneficenza dei biglietti di auguri natalizi, vendute da 18 importanti negozi e supermercati. La percentuale varia in base al tipo di carta e di negozio: si va dal 100% al 6%. Quindi in alcuni casi solo una piccola parte del prezzo di vendita finisce a chi è più bisognoso.

A rischio incendioSVIZZERALa rivista dei consumatori FRC magazine ha testato 12 rilevatori di fumo. La metà non dà l’allarme in caso di incendio. In Svizzera ogni anno si verificano 14.000 incendi durante i quali perdono la vita più di 30 persone a causa del fumo che si sprigiona dalle fiamme.

In giro per le città a farvi bere bene

Siamo molto soddisfatti: in tutte le città in cui siamo stati (Roma, Bolzano, Trento, Genova, Bari,

Cagliari, solo per fare alcuni esempi) c'è stata una viva partecipazione da parte dei cittadini. Durante i diversi convegni abbiamo risposto alle domande di studenti, insegnanti e normali cittadini. Il messaggio si è fatto largo: preferite

l'acqua del rubinetto a quella in bottiglia, risparmierete soldi e contri-buirete a non inquinare l'ambiente.La nostra inchiesta, pubblicata su AC 230, ottobre 2009, ha confermato che nelle 35 città dell'inchiesta l'acqua di casa è buona. E che tracce di sostanze contaminanti si possono trovare anche nella minerale in bottiglia. ¬

ACQUA POTABILE Acqua di casa? Sai cosa bevi grazie alla nostra inchiesta, che abbiamo portato in giro per l'Italia con la campagna "Bevi l'acqua di casa".

Gennaio 2010

ma per gustarle al meglio vanno tenute dell’apporto raccomandato di vitamina C e

il 13% di fibra

10%

è l'energia fornita da una

pera. Una mela è sulle 70 kcal

60 kcal

Gennaio 2010 Altroconsumo 7Gennaio 2010 Altroconsumo

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8 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Dalla tua parte R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE

Per risparmiare sul carburan-te, inquinando meno, cercate di non sforzare il motore

soprattutto finché non è caldo, e usate le marce più adatte all'andatu-ra. Tenendo la giusta distanza di sicurezza, eviterete anche di frenare e accelerare spesso. Ricordate che un’adeguata manu-tenzione dell’auto abbatte anche del

40% i consumi: fate controllare periodicamente i filtri dell’aria, del carburante, le candele e ogni mese la pressione delle gomme. L’aria condizionata aumenta i consumi anche del 30%.Cercate, infine, di non sovraccarica-re l'auto. Un portapacchi carico aumenta la resistenza all’aria e può incidere fino al 40% sui consumi. ¬

Guida all'ecoguida AMBIENTE Scegliere l'auto come mezzo di trasporto non è mai ecologico, ma con alcuni accorgimenti al volante si possono ridurre le emissioni.

Panasonic Blu Ray portatile Panasonic DMP B15 è il primo lettore Blu Ray portatile. Oltre a leggere normali dvd è in grado di riprodurre anche i dischi Blu Ray. Ne parleremo in modo approfondito nel numero di AC di febbraio 2010. Per ora, vi possiamo dare un'anticipazione di alcune prove. Quando viene collegato a un televisore, quindi come un lettore Blu Ray "normale", le sue prestazioni sono molto buone. Come portatile: la visione di un film dvd è paragonabile a quella media dei lettori dvd portatili. La qualità di visione migliora con un film in Blu Ray.Questo modello è interessante sia per la qualità, sia per il fatto di essere portatile. Unico aspetto negativo, il prezzo: circa 650 euro.

A PRIMA VISTA

2.700

litri di acqua sono necessari per fabbricare una t-shirt

di cotone , una quantità pari a più di 10 vasche da bagno

piene d'acqua fino all'orlo

CODICE VERDE

Per brevi tragitti, l'auto non conviene mai

I simboli sulle confezioni dei prodotti per la pulizia della casa danno importanti informazioni su come usare e conservare questo tipo di detergenti.

1. Conservare i prodotti in un posto sicuro fuori della portata dei bambini. 2. Se ingerite il prodotto, non provocate il vomito, ma chiamate il medico o il centro antiveleni. 3. Tenete il prodotto lontano dagli occhi: se c'è un contatto, lavateli con molta acqua.4. Non mescolare mai con prodotti diversi.

CONSIGLI PER L'USO DEI DETERGENTI

Altri consigli: sciacquate sempre le mani dopo aver usato un prodotto detergente.Tenete i prodotti nel loro contenitore originale per evitare confusione e ingestioni dovute a errori. Dopo l'uso, aprite le finestre e ventilate la stanza.

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Se poi il nome che risulta è Voice Italia, meglio ancora! Come Socio Altroconsumo infatti hai diritto a uno sconto del 5% sulla tariffa voce residenziale in preselezione e ADSL, a condizioni di con-tratto verificate da Altroconsumo. La bolletta telefonica sarà davvero più leggera!

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Page 11: Altroconsumo_233

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Gennaio 2010 Altroconsumo 11altroconsumo.it

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Page 12: Altroconsumo_233

Sicurezza alimentare

12 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

rmai una sola cosa è importante: che quanto è avvenuto non si ripeta più. E il primo passo su questa strada è che lo scandalo dei

formaggi avariati reinseriti nel circuito produttivo e finiti sulle nostre tavole non venga dimenticato. Il processo si è aperto a Cremona il 13 ottobre 2009, ed è stato quindi rinviato a dicembre per motivi procedurali. E certamente sui giornali e in tv non se ne è parlato abbastanza. Per questo, vogliamo insistere: perché nessuno dimentichi che siamo di fronte a uno dei peggiori scandali alimentari degli ultimi anni. Perché, se anche per ora non si sono documentate conseguenze dirette

sulla salute degli ignari consumatori, non si scordi che è emersa la presenza, nel nostro Paese, di pratiche indegne del mondo civile e tali da costituire un reale rischio per la salute collettiva.

Regole in poltigliaLe foto che pubblichiamo in queste pagine (parte della enorme documentazione raccolta dalla Guardia di Finanza) dicono più delle parole. Formaggi non solo scaduti, non solo coperti di muffa, ma in stato di avanzato deterioramento e condizioni di conservazione disgustose (è stata documentata con foto perfino la presenza di topi morti negli imballaggi) venivano riutilizzati come semilavorato per la preparazione di nuovo formaggio da fusione (formaggi filanti tipo sottilette e mix di grattugiati). Il trattamento termico del prodotto finale impediva le conseguenze immediate per la salute legate a intossicazioni o infezioni: ma chi può dire quali siano, per esempio, quelle legate al consumo di alimenti fusi con i resti delle loro confezioni (plastica e inchiostro)? Al di là delle responsabilità

penali dei singoli imputati (oltre ai titolari e lavoratori delle aziende incriminate - Megal e Tradel - funzionari delle Asl di zona), le indagini hanno portato alla luce l'esistenza di una rete di aziende sparse su tutto il territorio nazionale, disposte a calpestare ogni regola pur di incrementare i guadagni. Peggio, è emersa la debolezza, per non dire inesistenza, di un controllo preventivo adeguato. Se per diversi anni nel nostro Paese è stato possibile far circolare materiale così platealmente deteriorato nel circuito della produzione alimentare, è evidente che il sistema di controllo fa acqua e che c'è da temere che attraverso le falle possa passare di tutto.

Terremo la guardia alta L'essere stati ritenuti dal giudice "parte offesa", in rappresentanza di tutti i consumatori danneggiati da questa frode, nel processo di Cremona ci dà la possibilità di accedere agli atti del procedimento e tenerci tempestivamente al corrente del suo svolgimento. Lo seguiremo da vicino e vi terremo regolarmente informati. ¬

NO Immagini che vorremmo scordare. Ma lo scandalo dei formaggi avariati non deve essere insabbiato.

O

al silenzio

Le foto documentano la gravità e le dimensioni della vergognosa vicenda dei prodotti guasti, riutilizzati per produrre formaggi filanti e mix

ON LINETutti gli aggiornamenti su questa vicenda saranno pubblicati sul nostro sito, in home page o nel settore alimentazione altroconsumo.it

Page 13: Altroconsumo_233

INTERVISTA

Gennaio 2010 Altroconsumo 13altroconsumo.it

"Per anni non si è impedito che fossero calpestate le regole più basilari a tutela della nostra salute. Ora esigiamo la massima trasparenza"Paolo Martinello, presidente Altroconsumo

Avvocato Martinello, in quale ottica si pone la nomina di Altroconsumo come "parte offesa" nel processo sullo scandalo formaggi che si è aperto a Cremona?Siamo parte offesa, e stiamo valutando l'opportunità di costituirci anche parte civile, perché rappresentiamo i consumatori, che sono stati le vittime ignorate di questa frode gigantesca. In questo momento quello che ci importa è soprattutto che sulla questione ci sia la massima trasparenza: e l'essere parte offesa ci consente di accedere agli atti del processo, in modo da poterlo seguire da vicino. L'opinione pubblica deve essere tenuta a conoscenza di quanto è avvenuto e delle responsabilità che verranno accertate, anche perché è importante che si formi una coscienza collettiva su una necessità: il sistema dei controlli, così come è oggi, evidentemente è insufficiente a svolgere la necessaria prevenzione e deve essere rafforzato.

In realtà su questa vicenda la trasparenza fino a oggi è stata pochina...Come abbiamo denunciato in una lettera inviata al ministero della Salute all'esplodere dello scandalo, il caso della Megal/Tradel ha riportato in piena attualità il discorso sulla comunicazione del rischio alimentare. Nessuno ha allertato i consumatori, invitandoli a non acquistare o riconsegnare al venditore quel certo tipo di prodotti, della tal marca, appartenenti a un determinato lotto, né vietato a bar e ristoranti di utilizzarli per toast, panini e tramezzini.

Che risposta avete ricevuto dal Ministero?Una risposta per molti versi stupefacente: benché le indagini della Guardia di Finanza fossero in corso da due anni, il ministero della Salute non era stato informato. L'intervento dei Nas su tutte le ditte che hanno intrattenuto rapporti commerciali con le aziende indagate è stato disposto solo a partire dal giorno in cui la vicenda è uscita sui giornali. Un caso che dimostra l'incapacità delle diverse strutture dello Stato di coordinarsi per gestire il rischio. Da non dimenticare, tra l'altro, che lo scandalo ha avuto una dimensione internazionale: il "prodotto" della frode era venduto in diversi Paesi europei, come Spagna, Germania, Belgio... Il Ministero ha attivato il sistema di "allerta rapido" europeo, previsto per far fronte agli allarmi alimentari... peccato che gli stabilimenti incriminati erano nel frattempo stati chiusi dalla Guardia di Finanza, da oltre un anno.

Questo caso ha dimostrato una debolezza generale dei sistemi di controlloDiciamo che anche questa volta si dimostra che mentre funziona il sistema repressivo, vale a dire alla fine si scoprono le frodi e si rinviano a giudizio gli accusati, è molto carente il sistema preventivo, di primo livello: quello che dovrebbe non punire, ma impedire questi comportamenti. Penso alle Asl, ai vigili sanitari. Per inefficienza, o peggio per collusione, non si è impedito - e per anni - che fossero calpestate le regole anche più basilari a tutela della nostra salute.

di grattugiati. Da sinistra: casse di materiale sequestrato dalla Guardia di Finanza, formaggio deteriorato e misto a plastica.

Page 14: Altroconsumo_233

IL NOSTROTEST

14 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

urgelati, in vaschette monoporzione da tenere in frigo, in brick o liofilizzati: sono tanti i modi per avere sempre un piatto di minestra pronto in dispensa. Benvenuti nell'ampio mondo dei mine-

stroni conditi. Sono prodotti che vanno oltre la clas-sica busta di verdure per minestrone, perché per gu-starli non bisogna aggiungere nulla, a parte in alcuni casi l'acqua. Basta scaldare, e il gioco è fatto.

Cosa c'è dentroOltre alle verdure pronte, già pulite, lavate e tagliate, questi prodotti contengono anche tutti gli altri ingre-dienti che servono per avere un minestrone: e cioè sale, spezie, olio, aromi e, a volte, formaggio. Se que-sto da una parte rappresenta un vantaggio, dall'altra

S

Li apri, a volte aggiungi l'acqua, li scaldi e voilà: sono già conditi, senza bisogno di altro. Il test premia quelli surgelati.

Abbiamo analizzato 14 minestroni conditi, appartenenti a quattro diverse categorie: freschi refrigerati, surgelati, in brick e liofilizzati.

IN LABORATORIOObiettivo delle nostre verificheè stato valutarela qualità generale di questi prodotti pronti, evidenziando analogie e differenze trale diverse categorie commercialie tra i singoli prodotti analizzati.

SALE E GRASSITrattandosi di prodotti conditi, per dare il nostro giudizio abbiamo voluto valutare anche due parametri nutrizionali molto importanti: la quantità di sale, valutata con la determinazione del cloruro di sodio, e la quantità e qualità dei grassi, analizzati grazie al profilo acidico, attraverso cui è possibile risalire alla materia grassa impiegata.

però non permette di dosare a proprio piacimento i condimenti, per esempio il sale, o di scegliere auto-nomamente la qualità dei grassi.La varietà delle verdure presenti è generalmente alta, di solito superiore a quella di un tipico minestrone casalingo: noi ne abbiamo contate da un minimo di 9 a un massimo di 15. Bisogna però prestare attenzio-ne anche alla proporzione degli ortaggi, perché spes-so le economiche patate e carote fanno la parte del leone, a discapito dei più pregiati piselli e zucchine.Spezie e aromi sono aggiunti a discrezione dei pro-duttori e cambiano a seconda delle ricette: abbiamo trovato estratto di basilico, pepe, curcuma, rosmari-no e salvia.I grassi non ci sono sempre ma, quando li troviamo, si tratta in larga parte di olio extravergine di oliva.

Il minestrone è prontoIl minestrone

Page 15: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 15altroconsumo.it

I minestroni surgelati conditi sono un’evoluzione delle classiche buste “al naturale”, con il solo mix di verdure. In questo caso il prodotto viene preventivamente cucinato con tutti gli ingredienti, condimenti compresi, e poi surgelato. I minestroni surgelati conservano meglio le proprietà nutritive delle verdure originarie.

I minestroni in brick subiscono un trattamento termico ad alte temperature (in genere sopra i 130 gradi) per rendere il prodotto conservabile a temperatura ambiente, ma questo va a scapito delle vitamine contenute. Anche il lungo periodo di conservazionenon giova alle proprietà nutrizionali di questi prodotti.

Si tratta di un prodotto un po’ “datato”, che sta sparendo dal mercato: abbiamo trovato soltanto due marche. Tra i diversi metodi di conservazione, sicuramente la liofilizzazioneè quello che fa perdere la maggiore quantità di vitamine.

I QUATTRO TIPI CHE ABBIAMO PASSATO AL VAGLIO

Sono minestroni già pronti per il consumo - basta riscaldarli - a metà strada tra un prodotto fresco e un prodotto conservato. Devono essere tenuti in frigorifero. Questi minestroni sono venduti in confezioni piccole, da una o due porzioni, possono essere usati anche fuori casa.

2,14 € FRESCHI REFRIGERATI: A METÀ STRADA

SURGELATI: LE PROPRIETÀ NUTRITIVE MIGLIORI

IN BRICK: TRATTATI AD ALTE TEMPERATURE

LIOFILIZZATI: VITAMINE ADDIO

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Sono abbastanza veloci da preparare.

Hanno un lungo periodo di conservazione.Mantengono bene le vitamine.

Deve essere mantenuta la catena

del freddo (freezer).Non si può ricongelare il prodotto.Non si riesce a cucinare solo una parte del contenuto, perché il minestrone si

presenta in blocchi.Difficile intuire il numero di porzioni, che spesso non è dichiarato.Sono presenti anche grassi di seconda scelta (olio di semi di girasole) oltre all’olio extra vergine d’oliva.

Sono facili da preparare: basta

scaldarli per circa tre minuti nel forno a microonde o in pentola.Sono comodi per chi pranza sul luogo di lavoro. Sono facili da trasportare.

Hanno una data di scadenza ravvicinata

(da un minimo di 10 a un massimo di 30 giorni).Devono essere conservati in frigorifero.Se non si consumano completamente, sono

difficili da richiudere nel modo correttoSono cari: il costo a porzione è in assoluto il più elevato.

Si conservano a temperatura

ambiente.Hanno una lunga data di scadenza.Sono facili da preparare.Si possono usare in parte, richiudendo la confezione e

conservandola per qualche giorno in frigorifero.Sono prodotti molto convenienti, sia in termini di confezione sia in termini di costo a porzione.

Non mantengono buone quote di

vitamine.Hanno talvolta confezioni pesanti.Spesso sono troppo densi.

Sono facili da trasportare.

Hanno un lungo periodo di conservazione.Si mantengono a temperatura ambiente.Hanno prezzi molto concorrenziali, anche calcolati a porzione.

La perdita di principi nutritivi è elevata.

Bisogna dosare l’acqua per reidratare il prodotto in pentola.Spesso nella composizione sono presenti grassi di scarsa qualità.È sempre presente il

glutammato (sotto forma di glutammato monosodico o estratto di lievito).La confezione non è richiudibile.

prezzo medio confezione

2,76 € prezzo medio confezione

1,45 € prezzo medio confezione

1,51 € prezzo medio confezione

Page 16: Altroconsumo_233

TABELLA COME LEGGERLA

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

qualità buona

non comprare

16 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

La nostra scelta Minestrone condito

ESSELUNGA Minestrone gran sapore

1,60 euro Miglior Acquisto: giudizio all'assaggio

accettabile, e, in più, buon prezzo.

65

COOP Soluzioni Zuppa legumi e verdure

1,75-2,10 euro Ottimo aspetto nel piatto e sapore molto

apprezzato lo incoronano Migliore del Test.

75

AUCHAN Minestrone saporito con ortaggi2,20 euro Migliore del Test, a pari merito con Coop.

75

Etichetta L'etichetta è la carta d'identità di un pro-dotto. Per questo vogliamo che sia chiara e completa. Abbiamo verificato la pre-senza delle informazioni obbligatorie per legge, sem-pre presenti, e premiato chi ci dice di più (informazioni nutrizionali, porzioni, moda-lità di preparazione...).

Sale Quanto sale è aggiun-to nel condimento? I più parchi sono i minestroni surgelati. Troppo ricco di cloruro di sodio Dimmidisì.

Grassi Quali grassi sono presenti? In tutti i prodotti l'olio (non sempre però è il pregiato extra vergine d'oli-va) e nei minestroni surge-lati troviamo anche il for-maggio. Penalizziamo Knorr per la scelta di grassi di scar-sa qualità.

Impurità Con una specifica tecnica di laboratorio, il filth test, si valuta la qualità igie-nica del prodotto, identifi-cando la presenza di conta-minanti o corpi estranei di origine animale e non.

Microbiologia La nostra ri-cerca si è focalizzata sia

sulla carica batterica totale, indice di scarsa igiene, sia sulla presenza di microrga-nismi pericolosi per la salu-te. Insufficienti Dimmidisì a causa dell'elevata carica batterica totale e Beretta per la presenza di lieviti.

Esame ispettivo I tecnici di laboratorio hanno cercato la presenza di materiale ve-getale estraneo e altri difet-ti. Hanno poi proceduto al-l ' i d e n t i f i c a z i o n e d e l l e verdure. Vogliazzi contiene troppe carote.

Aspetto nel piatto Abbiamo valutato come il minestrone si presenta nel piatto, una volta che è stato cotto.

Non mancano, però, prodotti in cui sono utilizzati i meno pregiati olio di girasole e olio di palma (indica-to in etichetta come "grassi vegetali"): controllate la lista degli ingredienti.In alcuni casi c'è anche il formaggio: Grana Padano, Parmigiano Reggiano o una miscela di formaggi.Seguono una serie di additivi come farine, fiocchi di patate - per addensare il prodotto - e in alcuni casi anche il glutammato monosodico.

Glutammato camuffatoL'uso del glutammato è ampiamente diffuso perché ha il potere di amplificare l'appetibilità dei cibi in cui viene aggiunto. Questo additivo, però, non gode di buona fama: sdoganato dal sospetto di dare reazioni indesiderate, resta una sostanza dubbia, perché può essere usata per "coprire" materie prime di scarsa qualità. I produttori ormai sempre più spesso ne pub-blicizzano l'assenza nei loro prodotti: effettivamente, tra i minestroni di questo test, lo abbiamo trovato soltanto nel liofilizzato Knorr. Attenzione, però: que-sto additivo viene a volte sostituito dall'estratto di lievito, che altro non è che una fonte diversa di glu-tammato, anche se meno intensa: lo abbiamo trovato, ad esempio, nel liofilizzato Star. ¬

Ingredienti per 4 persone750 g di piselli, fave, zucchine, possibilmente freschi350 g di pomodori 300 g di cipolle50 g di olio d'oliva30 g di prezzemolo1 mazzo di lattuga1 manciata di basilicosale e pepe q.b.

Tempo di lavorazione 40 minuti circa

Tempo di cottura Un'ora e mezza circa

CostoCirca 1 euro a porzione

Esistono moltissime ricette per il minestrone, molte delle quali hanno forti influenze regionali. Qui ve ne diamo una che non prevede l'aggiunta di acqua.

SE VOLETE FARLO IN CASA, ANCHE SENZA ACQUA

ProcedimentoSgusciate e sciacquate fave e piselli.Sbucciate i pomodori, togliete i semi e affettateli. Tritate il basilico e il prezzemolo. Lavate e affettate il resto della verdura. Sistematela in una pentola dal fondo pesante, formando strati regolari, secondo questa sequenza: pomodori, cipolle, zucchine, lattuga, piselli, fave e metà trito. Irrorate il tutto con l'olio, ponete il recipiente su fuoco moderato e lasciatelo così, senza mescolare, finché le verdure sottostanti avranno emesso la loro acqua. Allora spolverizzate con poco sale e il resto del trito. Mescolate, mettete il coperchio e lasciate cuocere per circa un'ora e mezza.Non aggiungete mai acqua.

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Gennaio 2010 Altroconsumo 17altroconsumo.it

MINESTRONI FORMATO PREZZI RISULTATI

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SURGELATI

COOP Soluzioni Zuppa legumi e verdure 600g 1,75 - 2,10 0,87 A B C C B B A B 75

AUCHAN Minestrone saporito con ortaggi 600g 2,20 1,09 A A C C A A B B 75

FINDUS Minestrone 5 colori saporito al basilico 600g 2,40 - 3,20 1,21 B B C C C B A A 67

ESSELUNGA Minestrone gran sapore 600g 1,60 0,79 B A C C B A A C 65

FRESCHI

DIMMIDISÌ Minestrone di verdure 620g 2,80 - 3,20 1,39 B D B D D A A B 59

ZERBINATI Minestrone di verdure 620g 2,80 1,39 C B B D C C C C 51

BERETTA Viva la mamma 600g 3,30 - 3,50 1,64 A B B A D C C C 49

VOGLIAZZI Primavera di verdure 350g 1,75 - 2,05 0,87 B C B A C D C C 48

LIOFILIZZATI

STAR Le zuppe di verdure 73g 1,10 - 1,80 0,55 A C A A A C B C 56

KNORR Minestrone tradizionale 45g 1,15 - 2,30 0,57 B B D C A C D C 51

BRICK

SOUPER Minestrone di verdure 1l 1,30 0,64 B C A C A E C C 51

KNORR Il minestrone tradizionale 500g 1,35 - 2 0,67 A C B A A C C C 50

ORTOMIO (Penny Market) Minestrone di verdure 1l 1,30 0,64 B C A C A C D D 38

LA DORIA Minestrone di 12 verdure 500g 1,50 - 1,55 0,74 A C B A A C E D 28

Calcola la quantità

di sale delle tue

pietanze

altroconsumo.it/

alimentazione

PROVA DI DEGUSTAZIONE

Alcuni chef hanno cucinato questi prodotti seguendo le indicazioni sulla confezione e li hanno giudicati in base all'aspetto e al sapore.

PREPARAZIONE: SECONDO LE ISTRUZIONIIn una cucina professionale, uno chefha cucinato i prodotti del test, rispettando alla lettera le modalità di preparazione indicate sulla confezione.Sono stati rispettati esattamente i tempi di cottura suggeriti dal produttore e, quando è prevista, è stata aggiunta la quantità di acqua indicata nelle istruzioni.

ASPETTO: I BRICK DELUDONOUna volta preparati, li abbiamo serviti nei piatti. Per prima cosa abbiamo chiesto ai giurati di esprimere un giudizio sull'aspetto visivo dei minestroni. Voti ottimi e buoni sono stati assegnati ai surgelati, per la varietà delle verdure e la buona coesione degli ingredienti. Solo sufficienti i freschi; non soddisfacenti i brick (troppo cremosi).

ASSAGGIO: IL MIGLIORE È UN SURGELATOLa stessa scala di valutazione (da 1 a 9) è stata utilizzata anche per dare i voti all'assaggio, vero ago della bilancia della degustazione. In generale questi prodotti sono apparsi poco salati, insipidi e carentidi sapore. I giudizi alla prova del gusto non brillano: un solo prodotto surgelatoha ottenuto una valutazione ottima.

Page 18: Altroconsumo_233

IL NOSTROTEST

18 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

ondi, quadrati, rettangolari. Trasparen-ti o colorati. Di vetro, in plastica o cera-mica. Economici o cari quanto una cena al ristorante. Ce n'è davvero per tutti i gusti. Ma quali sono i contenitori più

adatti per riscaldare o scongelare il cibo nel microon-de, un elettrodomestico ormai prepotentemente en-trato nelle nostre case? Abbiamo cercato di scoprirlo prendendo in esame nove prodotti.

C'è chi nasce tondo e chi quadratoQuelli selezionati sono tutti contenitori in plastica provvisti di valvola sul coperchio (da tenere chiusa durante il congelamento e aperta per il riscaldamen-to), usati normalmente per la conservazione in freezer o frigorifero e per riscaldare il cibo, ma non adatti

Tper la cottura. A differenza, infatti, delle ciotole in vetro, pirex e ceramica, che possono essere utilizza-te anche a temperature molto alte, i contenitori in plastica possono sopportare un calore decisamente meno elevato. Ad esempio, il polipropilene (indicato con il simbolo PP), che è usato per la realizzazione della maggior parte di questo tipo di oggetti, oltre i 160° C rischia di fondersi.La nostra attenzione si è concentrata sui contenitori di forma quadrata o rettangolare (con capacità di cir-ca un litro), che meglio si adattano agli spazi ristretti di frigorifero e dispensa, ma che presentano problemi maggiori nella distribuzione del calore e nella chiu-sura ermetica rispetto ai contenitori rotondi. Questi, senza angoli, permettono infatti alla gomma del co-perchio di aderire meglio, a vantaggio di una miglio-

Cibo al sicuroDubitavate della plastica? Tranquilli, il nostro test dimostra che le vaschette per alimenti non cedono inquinanti. Ecco le migliori.

Abbiamo presoin esame nove contenitoriin plastica per freezer e microonde, provvisti di valvola sul coperchio. Per verificarela distribuzionedella temperatura abbiamo utilizzato dello spezzatino, molto densoed eterogeneo, preparato con pomodori e carote.

SCONGELARE I contenitori conil cibo sono stati messi in freezerper 48 ore a -20°C. Lo scongelamento è avvenutonel microondea contenitore chiuso, in modalità defrost (100 W), per 18 minuti. Dopo 5 minuti è stata misurata la temperaturain 5 diversi punti.

RISCALDAREAbbiamo voluto verificare la distribuzione del calore anche dopo un riscaldamento di 5 minuti alla massima potenza, dopo aver lasciato i contenitori nel frigorifero a 6° C per 24 ore.

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CONSIGLI UTILI

Gennaio 2010 Altroconsumo 19altroconsumo.it

A seconda dell'utilizzo che se ne fa, la scelta del contenitore giusto non è solo questione di gusti. Vediamo i pro e i contro dei box in plastica e di quelli in pirex.

Sono leggeri e resistenti, ideali da portare in giro; in generale economici.

Non si possono usare per la cottura; sono più difficili da pulire; si usurano facilmente; alcuni cibi possono lasciare residui di colore e odore.

PLASTICA PIREX

Possono essere utilizzati anche per la cottura, sono facili da pulire e non presentano residui di colore o odore, neanche dopo un lungo utilizzo.Si prestano ad essere usati ancheper servire il cibo a tavola.

Sono piuttosto pesanti e fragili.

Come utilizzarlial meglio

Subito dopo l'acquisto, e comunque prima

di utilizzarli, lavate semprei contenitori, per eliminare polvere e sporco.

Quando chiudeteil coperchio, fate

attenzione che i bordi aderiscano bene, per evitare fuoriuscite.

Per far uscire più aria possibile e permettere

così una migliore conserva-zione dei cibi, quando chiudete il coperchio esercitate anche una certa pressione con la mano.

Dopo il riscaldamento estraete sempre

il contenitore con le presine.

Per evitare di danneg-giarlo, quando estraete

il contenitore dal freezer aspettate un minuto prima di togliere il coperchio: quindi toglietelo afferrandolo dagli angoli.

Fate raffreddare il coperchio su una super-

ficie piana, per evitare che si creino deformazioni.

La valvola permette di passare dal congelatore

al microonde senza togliere il coperchio.

La valvola va tenuta chiusa durante la

conservazione, aperta nel riscaldamento e scongela-mento.

Verificate sulle istruzio-ni se il contenitore si

può lavare in lavastoviglie.

PLASTICA E PIREX: DUE MONDI A CONFRONTO

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Possono essere utilizzati anche Sono leggeri e resistenti, ideali da portare in giro; in

Page 20: Altroconsumo_233

20 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

CONTENITORI PER MICROONDE PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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TUPPERWARE Extra Plus F07 24,80 0,475 1 quadrata V C C B B A A A C A 65

CARREFOUR Clip Top 1,50 1,3 1 quadrata C A E C C A B E C 60

LIDL Contenitori Salvafreschezza 6 1,3 7 quadrata/rettangolare D A D C C A B E B 56

BAMA Freska 1,60 1 1 quadrata C C E C C A B E C 56

IKEA 365+ 3 1,3 1 rettangolare D C E D B A B E B 52

DMAIL Microwave food box 11 0,75 4 rettangolare V E B D C C A B D B 47

GIO’ STYLE Dual 2,80 1 1 quadrata E D E C C A A E B 39

BELLI E FORTI Margherita 2,50 1 1 quadrata A D D C B A D E D 38

SNIPS Multiclick Plus 5 2 2 rettangolare V E D E E C A C C B 33

Per sapere tutto

sulle regole igieniche

in cucina

altroconsumo.it/

alimentazione

re conservazione dei cibi. E anche del trasporto, per chi ad esempio porta il pranzo in ufficio.Cinque ciotole su nove, però, non raggiungono la suf-ficienza nella prova della tenuta ermetica (che, insie-me a quella per la distribuzione del calore, pesa mol-to sul giudizio finale). L'unica davvero a prova di goccia è Belli e Forti, che però ha altri punti deboli.

La plastica non cede sostanze sgraditeAncora oggi quando si parla di microonde e plastica qualcuno storce il naso, temendo che sotto l'effetto del calore il materiale di cui è fatto contenitore possa cedere qualcuno dei suoi componenti agli alimenti. Per questo abbiamo verificato se durante l'utilizzo ci sia il rischio di "migrazioni", ovvero di passaggio di sostanze nocive dalla plastica dei contenitori al cibo. Buona notizia: nessuno dei prodotti analizzato è pe-ricoloso. Anzi sono stati tutti promossi a pieni voti.

Occhio a non scottarvi le ditaQualche problema in più lo abbiamo riscontrato nel-la sicurezza termica.Molti contenitori raggiungono temperature troppo alte, che rischiano di ustionare chi li maneggia. Giu-dizi accettabili solo per Tupperware e Snips.Segnalazione, ma stavolta in negativo, per Belli e For-ti, che nella prova della sicurezza sull'emissione del vapore ottiene l'unico punteggio insufficiente: con 250 ml di acqua portata a ebollizione, il coperchio è saltato, la valvola non ha dunque fatto il suo lavoro.

Colore e danneggiamenti i punti deboliAltro punto debole di questi contenitori è il trasferi-mento di colore dal cibo alla plastica: per evitare il problema, che, precisiamolo, è solo di tipo estetico e non pone problemi per la salute, alcuni produttori invitano a non usarli per contenere salsa di pomodo-

TABELLA COME LEGGERLA

Colorazione da cibo L'utilizzo di certi cibi può causare mac-chie sulla plastica. Più sono intense, più il giudizio in tabel-la risulta negativo. Per la pro-va abbiamo usato salsa di pomodoro: prima è stata con-gelata, poi scaldata nel mi-croonde, quindi il contenitore è stato lavato in lavastoviglie e valutati i risultati.

Migrazioni La valutazione è stata fatta secondo i dettami d e l l a d i re t t i v a e u r o p e a 2002/72.Abbiamo utilizzato sostanze che simulano il cibo. Tutti promossi i contenitori in plastica dal rischio migrazio-ni, ovvero passaggio di par-ticelle di materiale plastico dal prodotto testato ai diversi tipi di cibo in esso contenuto.

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

qualità buona

non comprare

x

Sicurezza termica Dopo il ri-scaldamento in forno, è stata misurata la temperatura sui bordi esterni dei contenitori (punto da dove si prende in mano la scatola). La maggior parte dei prodotti raggiunge temperature troppo alte. Buoni i risultati ottenuti in questa prova da quelli che sono provvisti di manici.

PER SAPERNE DI PIÙ

Utilizzabile in freezer o nel congelatore fino alla temperatura massima indicata.

Adatto all'uso nel forno a microonde fino alla potenza massima indicata.

Si può lavarein lavastoviglie.

Adatto per uso alimentare.

Oggetto prodotto in polipropilene (PP).

Realizzato con materiale riciclabile.

Adatto all'usoin forno tradizionale fino alla temperatura massima indicata.

Page 21: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 21altroconsumo.it

TUPPERWARE Extra Plus F0724,80 euro Tupperware è quasi sinonimo di contenitore di plastica per cibo: Migliore del Test, ma la qualità si paga cara.

65

La nostra scelta Contenitori in plastica

CARREFOUR Clip Top1,50 euroPrezzi decisamente contenuti per il Miglior Acquisto, tra i pochi con un ottimo risultato nella distribuzione del calore.

60LIDL Contenitori Salvafreschezza6 euroBuon rapporto qualità/prezzo per la confezione da 7 pezzi, che però è disponibile solo in alcuni periodi dell'anno.

56

CON TUPPERWARE SI FA FESTA

I prodotti dell'azienda americana si possono acquistare solo contattando il venditore di zona.

Qualità, affidabilità, ma anche prezzi alti sono i tratti distintivi di Tupperware. Così come il metodo di vendita, solo a domicilio, attraverso dimostrazioni a piccoli gruppi di persone. Abbiamo voluto provarlo per voi. Attraverso il sito (tupperware.it) abbiamo espresso il nostro interesse: dopo un paio di giorni una venditrice ci ha contattato per organizzare un incontro... anzi un "party con le amiche", come lo definisce lei. In realtà, una dimostrazione di scatole per tutti i gusti. In un'oretta, la solerte dimostratrice ha cantato in lungo e in largo le lodi dei contenitori. Valutate, prima di lanciarvi nella festa, che si tratta di un sistema di vendita che induce all'acquisto: è chiaro che è un po' difficile, dopo aver fatto scomodare il venditore, non comprare almeno una scatola... noi (in quattro) alla fine ci siamo lasciati convincere a sborsare ben 156 euro. Comunque, se siete disposti a spendere tempo e denaro, il servizio funziona bene. La consegna a domicilio è gratuita.

ro o carote. Un'indicazione che consideriamo quan-tomeno peculiare, trattandosi di contenitori per il cibo. Anche l'utilizzo di zuccheri e grassi può causare microfusioni e/o deformazioni delle scatole di plasti-ca: problemi che si presentano sopratutto per i pro-dotti di Snips e Ikea.

Attenzione al freezerQualche volta non è presente l'indicazione sull'utiliz-zo dei contenitori in freezer, ma non è un problema: basta usare un po' di attenzione quando li tirate fuo-ri e soprattutto non farli cadere, altrimenti l'irrigidi-mento della plastica dovuto al freddo ne potrebbe causare la rottura.Nessun problema, invece, per gli shock termici: dal forno caldo all'immersione in acqua fredda, tutti i campioni hanno resistito alla perfezione.

Il migliore questa volta è il più caroLa palma di prodotto Migliore del Test, sia per l'assen-za di colorazione da cibo sia per i danneggiamenti, è andata a Tupperware. Una qualità che però si paga. E cara. Il contenitore della multinazionale americana costa 24,80 euro, una differenza davvero esorbitante, a fronte dell'euro e mezzo del Miglior Acquisto.Perdipiù, trovarla sul mercato non è neanche semplice: il marchio non è distribuito nei negozi e per poterlo acquistare bisogna contattare il venditore o la vendi-trice di zona, che saranno ben lieti di organizzare una dimostrazione direttamente a casa vostra (vedi box a fianco). Anche se magari volevate comprarvi una sola piccola scatola per il vostro pranzo in ufficio...Con le altre marche i prezzi scendono, e drasticamen-te. Da notare che i contenitori di Lidl non sono sempre disponibili in assortimento. ¬

Per un corretto utilizzo del contenitore attenti ai simboli

Page 22: Altroconsumo_233

Inchiesta

22 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Biorariacchio all'orologio. Dal prossimo 1° luglio, prima di mettere in funzione la lavastoviglie o far andare la lavatrice, dovremo

controllare l'ora. Scatta la tariffa bioraria per 24 milioni di italiani che non hanno scelto, dal 2007 a oggi, un nuovo fornitore di elettricità sul mercato libero, ma sono rimasti con la vecchia compagnia nel

La nuova tariffa sarà applicata da luglio a tutti gli utenti che non hanno cambiato fornitore di elettricità. Non è detto che faccia risparmiare, anzi. Ecco perché.

O

IDENTIKIT DELLA TARIFFA BIORARIA

La bioraria entrerà in vigore il 1° luglio 2010. Si prevede che per i primi diciotto mesi la differenza di prezzo tra la fascia di picco e quella fuori picco sarà piccola, per dare tempo agli utenti di calibrare meglio i propri consumi. A regime la differenza rifletterà invece la reale differenza di prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso nelle diverse ore.

cosiddetto "mercato tutelato", cioè con tariffe stabilite dell'Autorità per l'energia e il gas (Aeeg).Con la bioraria, il prezzo dell'elettricità non sarà più indipendente dal momento in cui avvengono i consumi (come accade oggi con la tariffa monoraria), ma cambierà a seconda della fascia oraria. La corrente elettrica costerà di più durante il giorno (ore 8-19) dal lunedì al venerdì, e di

meno la sera (dopo le 19), nei fine settimana (sabato e domenica) e in tutti i giorni festivi. Sarà un passaggio progressivo, visto che è legato alla presenza di un contatore elettronico programmato per la lettura a fasce orarie e in remoto (la cosiddetta telegestione), la cui installazione è graduale. Infatti, chi ha ancora il vecchio contatore meccanico manterrà la tariffa monoraria attuale.

Quando comincia

Per quelli della notte

La tariffa bioraria dell'Autorità per l'energia (AEEG) prevede prezzi diversi per l'elettricità a seconda del momento del consumo. Un prezzo più alto per i consumi elettrici nella fascia di punta: dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì. Un prezzo più basso per i consumi nelle fascia agevolata: dalla 19 alle 8 dei giorni feriali, più sabato, domenica e festivi.

Come funziona

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Page 23: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 23altroconsumo.it

ONLINE

Altroconsumo mette a disposizione dei soci un servizio che confronta le offerte elettriche fornite dai principali operatori e indica quale di queste è la migliore in base all'entità e al tipo di consumi della propria famiglia. Lo trovate sotto il titolo "Tariffe elettricità: confronta le offerte del mercato elettrico" nella pagina del sito

altroconsumo.it/casa

Al telefono l'offerta sembra super vantaggiosa: come fare a dire di no? Poi, quando arrivano le prime bollette, sono dolori. Ci si accorge solo allora di essere stati ingannati: la tariffa elettrica risulta peggiore di quella prospettata. Tra i fornitori di energia l'abitudine di proporre, e soprattutto di concludere, i contratti via telefono è ormai abusata. Il nostro servizio di consulenza è tempestato di richieste da parte di chi è caduto vittima della mancanza di trasparenza degli operatori. È assodato che il codice di condotta commerciale che l’Autorità per l’energia ha predisposto per regolamentare il comportamento delle società di vendita non è in grado di arginare queste situazioni. La ragione è semplice: i venditori formulano la propria proposta promuovendo esclusivamente una parte della tariffa, quella del “prezzo dell'energia” - che rappresenta all'incirca il 55% della bolletta (vedi grafico a pag. 24) - trascurando completamente gli oneri aggiunti e le imposte. C'è di più. Alcuni operatori considerano una semplice

domanda di informazioni alla stessa stregua di una richiesta di attivazione. Così, ottenuti i dati personali dell’utente e presentata con astuzia la proposta commerciale, considerano l'ascolto della telefonata come motivo sufficiente per concludere il contratto. In altri casi, a seguito di una semplice telefonata in cui il consulente propone di spendere meno per l’energia (e chi non risponderebbe di sì?), si considera la risposta affermativa a questa domanda come accettazione del contratto. Così, senza che ci sia una firma in calce ad alcun documento, i fornitori di energia si sentono in diritto di far migrare sui loro lidi l'ignaro cliente. Abbiamo chiesto all'Autorità per l’energia di intervenire, emanando disposizioni che rendano efficace il contratto solo dopo che l'utente abbia ricevuto un documento con tutte le informazioni e l'abbia rimandato indietro firmato. Ai consumatori consigliamo di farsi rilasciare sempre informazioni per iscritto, prima di aderire. In caso di pentimento poi ci sono 10 giorni per recedere dal contratto.

SONO DOLORI CON LE OFFERTE ACCETTATE PER TELEFONO

Il cattivo andazzo dei fornitori di energia che presentano le loro offerte per telefono, in modo truffaldino e parziale. Basta un "sì" sfuggito di bocca per cadere in trappola.

L'introduzione della tariffa bioraria ha l'obiettivo di disincentivare i consumi domestici nei giorni feriali, quando uffici e fabbriche succhiano energia elettrica a tutto spiano, e incentivarli di sera e nelle ore notturne, quando di energia ne circola in abbondanza. Un modo per distribuire più omogeneamente i consumi, scongiurare i blackout, aumentare l'efficienza del sistema e fare bene all'ambiente. E se poi i contatori domestici scattano perché si utilizzano di sera tanti elettrodomestici tutti insieme? Anche a questo sta pensando l'Authority: vuole proporre ai gestori di allentare i vincoli di potenza dei contatori, concedendo una maggiore tolleranza, senza costi maggiori.

L'impresa vale la spesa?I propositi sono buoni e condivisibili, anche se sarebbe stato meglio lasciare ai cittadini la libertà di scegliere tra monoraria e bioraria, invece che imporne il passaggio d'imperio. L'Authority assicura che gli utenti virtuosi hanno tutto da guadagnare e niente da perdere. Peccato che, per ottenere un piccolo vantaggio economico, bisognerà in molti casi cambiare radicalmente le proprie abitudini di consumo: stirare all'alba, far andare la lavatrice di notte e d'estate accendere il condizionatore la sera, quando ormai il sole se n'è andato. In

Chi è interessato Dettagli in bollettaIn questi mesi, che precedono l'introduzione della bioraria, le bollette riporteranno i consumi divisi in due fasce orarie: quella meno costosa (indicata con le sigle F2 e F3), e quella più costosa (F1). Queste informazioni permetteranno di conoscere quanto consumiamo nelle due fasce e quanto questo inciderà sulla futura bolletta bioraria.

La bioraria dell'AEEG scatterà per gli utenti che nel frattempo non sono passati al mercato libero, cioè pagano ancora i loro consumi elettrici in base ai prezzi che l'Autorità per l'energia stabilisce e aggiorna ogni trimestre. È necessario però avere un contatore elettronico, che è in grado di misurare i consumi nelle diverse fasce orarie.

Le condizioni vantaggiose, che Altroconsumo ha negoziato con Edison Energia (vedi riquadro a pag. 10), hanno consentito ai nostri soci di usufruire nel 2009 della migliore tariffa sul mercato. Nel corso dell'anno, alcuni soci ci hanno inviato segnalazioni in cui evidenziavano diversi problemi: lunghe attese per comunicare la lettura del contatore al numero verde di Edison, sito internet inaccessibile per diverse ore, bollette non inviate via email come invece espressamente richiesto. Edison, da noi interpellata, si è impegnata a risolvere tutti questi inconvenienti, dovuti al fatto di avere sottovalutato il successo che le sue offerte avrebbero avuto. Infatti, ha già provveduto a rivedere suoi assetti, potenziando il server del sito, aumentando il numero di operatori al call center e adeguando le procedure per migliorare il rapporto con i suoi clienti.

EDISON: COSA MIGLIORARE PER SAPERNE DI PIÙPer sciogliere i vostri dubbi e ricevere ulteriori informazioni potete rivolgervi sia all'Autorità per l'energia elettrica e il gas (numero verde 800 166 654) sia ad Altroconsumo (numero di telefono 02 69 61 560).

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Page 24: Altroconsumo_233

Inchiesta

24 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Grazie alla liberalizzazione del mercato dell'energia, da luglio 2007 è possibile scegliere liberamente tra diversi contratti di fornitura. Le offerte sono classificabili in tre grandi famiglie.

Cosa offre il mercato liberoElementi in gioco nella bollettaTre tipologie di tariffe in promozione

pratica, si devono riuscire a concentrare più di due-terzi dei consumi negli orari più economici, per risparmiare qualche spicciolo all'anno, dai 3 ai 16 euro, a seconda dei tre profili considerati (vedi le schede a fianco). I nostri calcoli si basano sulle tariffe biorarie dell'Aeeg in vigore alla fine del 2009. Se l'Authority non le rimodulererà, in maniera da avvantaggiare veramente chi si sarà sforzato di cambiare le proprie abitudini, l'operazione bioraria non centrerà gli obiettivi. Così com'è, chi non è virtuoso finisce per spendere molto più di quanto non riuscirebbe a risparmiare adottando un comportamento parsimonioso: fino a 36 euro in più all'anno per la famiglia di 5 persone ipotizzata.

Può diventare un boomerang Per molte famiglie, la bioraria rischia quindi di trasformarsi in un boomerang. I pensionati che sono in casa gran parte

della giornata, se utilizzano il forno elettrico per preparare il pranzo, fanno un bagno in mattinata con l'acqua scaldata da un boiler e passano l'aspirapolvere nel pomeriggio, difficilmente riusciranno a spostare la stragrande maggioranza dei loro consumi nella fascia vantaggiosa. E comunque l'operazione risulterebbe frustrante. Si pensi anche alle difficoltà delle famiglie numerose, con bambini a casa nel pomeriggio. Per non parlare di chi fa un lavoro serale oppure con turni di notte. Ma al di là degli sforzi, i nostri calcoli dimostrano che, anche per chi assume comportamenti virtuosi, la bioraria regolata dall'Aeeg non è mai la soluzione più conveniente in assoluto.

Sul mercato libero ad occhi apertiIl mercato libero dell'energia al momento offre di meglio, basta saper scegliere. Il nostro servizio di comparazione (vedi riquadro "online", a pag. 23, in basso) vi

aiuta in questa scelta. Per i nostri tre profili, abbiamo indicato la tariffa migliore tra le offerte a sconto ("Luce Sconto Sicuro" di Edison, grazie anche all'ulteriore sconto riservato ai soci Altroconsumo) e quella tra le offerte a prezzo bloccato ("e-light" di Enel). Quest'ultima, seppur davvero conveniente, ha la particolarità di essere attivabile e gestibile esclusivamente online. Il contratto si conclude nel sito www.enel.it/e-light e l'addebito delle fatture, che arrivano solo via email, avviene obbligatoriamente su un conto corrente. L'importo delle bollette bimestrali sarà fisso e costante, perché calcolato sulla base del consumo annuo stimato. A fine anno si provvederà con il conguaglio, che invece si basa sui consumi effettivi. Per le sue caratteristiche, e-light di Enel non è un contratto per tutti, sebbene resti il più vantaggioso, almeno per il momento. ¬

OFFERTE A SCONTOPrevedono uno sconto sulla tariffa stabilita dall'Autorità per l'energia ogni tre mesi. Lo sconto è calcolato sul solo prezzo dell'energia, che è una delle voci, anche se quella di maggiore importanza, che compongono la bolletta. Questa caratteristica rende le offerte a sconto sicuramente più economiche rispetto al mercato tutelato.

A PREZZO BLOCCATOA essere bloccato non è l'importo della bolletta, ma il prezzo della componente energia, in genere per un periodo di uno-due anni. Non si riflettono sul costo dell'elettricità le oscillazioni del prezzo del petrolio, ma le altre voci della bolletta continueranno a variare seguendo comunque quanto stabilisce l'Aeeg.

OFFERTE SPECIALIOffrono soluzioni particolari. Per esempio “Energia Tutto Compreso” di Enel prevede un forfait mensile fisso (comprensivo di tutte le voci) a patto che i consumi stiano entro una determinata soglia mensile: guai a superarla. Invece, “Luce Zero Canone” di Edison prevede un costo unitario fisso per ogni kWh consumato, senza canoni.

Costi di trasportoe di misura

Prezzo dell'energia

Costi di commercializzazione

Imposte

Ecco le voci che compongono la bolletta elettrica nel mercato tutelato. Quella più importante è rappresentata dal prezzo della corrente elettrica. Tuttavia la somma del resto delle voci fa 45%.

Oneridel sistema elettrico

55% 14%

4%

15%

12%

Page 25: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 25altroconsumo.it

COME LEGGERE LE SCHEDE

In ciascuna delle tre schede trovate, a sinistra, il profilo della famiglia-tipo e l'ammontare della sua bolletta annua con tariffa monoraria nel mercato tutelato. A destra riportiamo le offerte sul mercato libero migliori per ogni profilo. E poi, come cambierà la bolletta con la bioraria, nel caso in cui la famiglia riesca a spostare i consumi maggiori di sera e nel week end (comportamento virtuoso) oppure no.

Famiglia composta da una coppia con un bambino in età scolare. Mamma e figlio sono a casa di pomeriggio, durante la fascia oraria in cui la tariffa è più alta. Ferro da stiro e aspirapolvere vengono usati in queste ore e prevalentemente anche lavatrice e lavastoviglie. Risparmio di 32 euro annuispostando questi consumi nella fascia fuori picco.

2.680 kWhconsumo annuo

bolletta annua con tariffa monoraria AEEG

Comportamento virtuoso

Comportamento poco attento

444 €Tariffa a scontoTariffa a prezzo bloccato

Offerta: Luce Sconto Sicuro per i soci Altroconsumo

Offerta: E-light(attivabile solo online)

MIGLIORI OFFERTE PASSANDO OGGI AL MERCATO LIBERO

Percentuale di consumi nella fascia di picco

COSA ACCADRÀ DA LUGLIO CON LA BIORARIA AEEG

Percentuale di consumi nella fascia vantaggiosa

395 € 404 €

bolletta annua

bolletta annua

I CONSUMI ELETTRICI DI TRE FAMIGLIE-TIPO

27% 73%

56% 44%

436 €468 €

bolletta annua

Coppia di pensionati a casa durante il giorno, penalizzata dal fatto di avere uno scaldabagno elettrico. Con la tariffa bioraria, se utilizza di giorno gli elettrodomestici più dispendiosi (ferro da stiro, aspirapolvere, lavatrice e lavastoviglie) arriverà a pagare 580 euro all'anno. Se avrà comportamenti orientati al risparmio energetico spenderà 38 euro in meno.

3.020 kWhconsumo annuo

bolletta annua con tariffa monoraria AEEG

Comportamento virtuoso

Comportamento poco attento

545 €Tariffa a scontoTariffa a prezzo bloccato

Offerta: Luce Sconto Sicuro per i soci Altroconsumo

Offerta: E-light(attivabile solo online)

MIGLIORI OFFERTE PASSANDO OGGI AL MERCATO LIBERO

COSA ACCADRÀ DA LUGLIO CON LA BIORARIA AEEG

490 € 500 €

bolletta annua

542 €580 €

bolletta annua

bolletta annua

FAMIGLIA COMPOSTA DA 2 PERSONE

FAMIGLIA COMPOSTA DA 3 PERSONE

FAMIGLIA COMPOSTA DA 5 PERSONE

Questa famiglia è a casa nel pomeriggio dei giorni feriali e durante il week-end. Ha, oltre agli elettrodomestici più comuni, un congelatore e un condizionatore. Con la bioraria, è virtuosa se riesce a spostare dopo le 7 di sera o nel fine settimana l'uso di lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro e aspirapolvere. Se non ci riesce spenderà all'anno 52 euro in più.

4.270 kWhconsumo annuo

bolletta annua con tariffa monoraria AEEG

Comportamento virtuoso

Comportamento poco attento

919 €Tariffa a scontoTariffa a prezzo bloccato

Offerta: Luce Sconto Sicuro per i soci Altroconsumo

Offerta: E-light(attivabile solo online)

MIGLIORI OFFERTE PASSANDO OGGI AL MERCATO LIBERO

COSA ACCADRÀ DA LUGLIO CON LA BIORARIA AEEG

841 € 855 €

bolletta annua

903 €955 €

bolletta annua

bolletta annua

31% 69%

63% 37%

24% 76%

55% 45%

Page 26: Altroconsumo_233

26 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

a settembre 2009 non è più possibile trovare in commercio, in Italia e in tut-ta Europa, le classiche lampadine a in-candescenza da 100 W o più. Seguirà l'abolizione progressiva degli altri Wat-

taggi, poi dal 2012 bando totale. Il passaggio alle fluo-rescenti richiede qualche precauzione ambientale, perché contengono metalli pesanti, difficili da smal-tire. Il problema può essere risolto con un sistema ca-pillare di recupero e riciclo, che proprio in questi mesi comincia a avviarsi (vedi riquadro in basso).

D

E luce saràDurano di più e fanno risparmiare energia. Le lampadine a basso consumo sono il futuro.

Le lampadine sono sottoposte a prove di durata, di resistenza, di sicurezza e di sensibilità al freddo.

PROVA DURATAIl test, di cui vedete la foto in alto, dura ottomila ore, ma la durata delle lampadine è valutata anche oltre. Altre prove verificano la resistenza ai cicli di accensione e spegnimento e la diminuzione della potenza luminosa nel tempo.

SICUREZZA ELETTRICAViene verificato che le parti delle lampadine siano ben isolate, per escludere rischi quando vengono avvitate. Le dita non devono toccare parti in tensione.

IL NOSTROTEST

RITARDI NEL RICICLO

La raccolta differenziata delle lampadine usate non è ancora a pieno regime. Siamo in ritardo con l'applicazione della direttiva europea.

VetroIl vetro è la componente principale (85%). Lavato e triturato, viene riutilizzato quasi completamente.

Altri materialiPrincipalmente alluminio, ramee plastiche. Vengono recuperati separatamente.

Mercurio e polveri (da 3 a 10 mg).Il mercurio, opportunamente trattato, si può riciclare.

Rielaborazione dati Ecodom

Come sono fattee come si riciclano

Ce n'è per tutti gli usiLe lampadine a risparmio energetico non presentano pericoli particolari. Attualmente sono in grado di so-stituire quelle a incandescenza in tutto e per tutto: sono prodotte ormai praticamente in tutti i formati e ingombri e con gli attacchi più diffusi. Sarà molto raro, quindi, che insieme alle vecchie lampadine ci trovia-mo costretti a buttare via anche la lampada: basta scegliere il modello corretto.

Watt o lumen?Nei nuovi modelli a fluorescenza si trova sulla confe-zione l'equivalenza tra vecchio e nuovo sistema espressa in Watt. In realtà per conoscere la reale lu-minosità di una lampadina bisogna controllare la resa

In Italia, le lampadine finiscono quasi sempre nella spazzatura indifferenziata o nella raccolta del vetro, mentre dovrebbero essere oggetto di una raccolta ad hoc. Recentemente è partita una campagna stampa di Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione, per sensibilizzare i consumatori sul tema del riciclo. Il consorzio installerà seimila contenitori nelle isole ecologiche delle città Italiane. Una buona iniziativa che però non è sufficiente: l'unico modo per evitare la dispersione nell'ambiente è quello di portare i contenitori vicino ai consumatori. Questo si potrà fare non appena entrerà a pieno regime la legge sui rifiuti elettronici ed elettrici (detti Raee) che prevede, tra l'altro, il ritiro delle lampadine vecchie da parte dei negozianti.

Page 27: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 27altroconsumo.it

Attenzione ai varialuceHo acquistato per i miei lampadari di casa lampadine a basso consumo. Tuttavia, una volta montate, non si sono mai accese. Premetto che ho dappertutto i varialuce, che permettono di regolare l'intensità delle lampade.

Marco Mutti (Milano)

Se sugli interruttori sono installati dispositivi per regolare la potenza della luce (dimmer o varialuce) le classiche lampadine a basso consumo non funzionano. Addirittura le modificazioni di tensione causate dal dispositivo possono danneggiarle. Per rimpiazzare le lampadine incandescenti già fuori commercio (100 W) o che presto spariranno dal

DAI SOCI

TABELLACOME LEGGERLA

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

Forma B: bulbo, G: globo, S: spirale, T: tubo (T3 tre tubi, T4 quattro tubi...).

Resa luminosa È la quan-tità di luce emessa per ogni Watt: più è elevata, più la lampadina è efficiente.

Sensibilità al freddo Le fluorescenti temono il freddo. Il test misura la perdita iniziale di intensità luminosa e il tempo di ac-censione piena in un am-biente con temperature variabili tra 5 e 25 gradi.

Riduzione della resa lumi-nosa Le lampadine col tempo tendono a perdere di intensità: abbiamo va-lutato in quale misura.

LAMPADINE BASSO CONSUMO PREZZI FORMATO RISULTATI

QUA

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nte

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MEGAMAN Spiral 4,28 11 10 S B C B C B A B C 10 68

SYLVANIA Mini-Lynx-Compact 7,50 - 9 15 6 T4 B B B D B A B B 7,50 67

SYLVANIA Mini-Lynx-Compact 5,90 - 9 15 6 S B C B D B A B B 10 64

COOP Lampada elettronica 4,72 15 6 T3 B B D D B B B B 11,30 63

OSRAM Duluxstar Mini Twist 4,50 - 7 11 6 S B B B C B C B B 9,60 63

MEGAMAN Spiral 4,70 14 10 S B D B B B B B C 11 62

PHILIPS Tornado Turbo ESaver 7,39 - 9,99 12 8 S A C B C C D B B 9,20 60

AUCHAN Eco Energy 3,99 11 6 T3 B B C C B D B B 8,90 59

AUCHAN Eco Energy 4,50 14 6 T3 B B C C B D B B 10 58

SYLVANIA Mini-Lynx-Compact 6 - 11,27 15 6 B B D B C B B B B 9,90 56

COOP Lampada elettronica 6,40 - 6,50 11 6 B C D B D B A B B 5,10 55

SYLVANIA Mini-Lynx Fast Star 4,80 - 7,62 15 6 T4 B B B E C E B B 9,90 54

MEGAMAN Liliput plus, MU111i 13,90 - 15,90 11 15 T6 B E C C B A B B 7,60 54

COOP Lampada elettronica 6,40 15 6 B B E B D B C B B 9,40 47

AUCHAN Eco Energy 4,99 11 6 B B E C C D E B B 5,90 42

OSRAM Duluxstar Mini Globe 7,90 - 12,50 11 6 G B D B E E D B B 4,70 40

OSRAM Duluxstar Mini Globe 7,90 - 9,95 15 6 G D E B D B E B D 5,20 33

OSRAM Duluxstar 5,90 - 9,95 11 6 T3 B B C C B C D B 7,20 10

Prova sul nostro sito

il calcolatore per

risparmiare energia

altroconsumo.it/casa

qualità buona

non comprare

mercato (60 e 75 W), senza cambiare impianto, il nostro socio deve cercare i modelli a basso consumo che dichiarano di essere "dimmabili" (a volte sulla confezione c'è la dicitura "Vario"). Un'alternativa possono essere anche le lampade alogene ad alta efficienza. Meno efficienti di quelle a basso consumo, permettono però un risparmio energetico del 25-45% rispetto alle incandescenti.

Page 28: Altroconsumo_233

Test

28 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

luminosa, che si esprime in lumen/Watt. Non è detto che a parità di Wattaggio le lampadine abbiano la stes-sa intensità di luce. Invece di parlare di 40, 60 o 100 W (cioè 8, 12 o 20 W dei modelli a fluorescenza) biso-gnerebbe esprimersi in 400, 600 o 1.100 lumen.

Il risparmio ammortizza il prezzoResta lo scoglio dei prezzi, ancora elevati. Il tipo di luce scelta fa la differenza: una lampadina che offre una tonalità di colore calda in genere costa di più. Anche la forma incide sul prezzo: un modello più curato di quella a tre tubi (non molto bella e volumi-nosa) in genere è più caro. Come dimostra il nostro test, però, queste lampadine sono un valido alleato nella lotta al carobolletta. Nel giro di qualche mese il costo di acquisto viene ammortizzato dal risparmio sull'energia. Alcuni modelli in un anno ci fanno ri-sparmiare più di 11 euro sul singolo punto luce.

Efficienza e sicurezza Abbiamo testato 18 lampadine di intensità media, vale a dire tra 500 e 1.000 lumen, con potenza tra 11 e 15 Watt (i risultati sono in tabella). Oltre a valutarne l'ef-ficienza e la durata, abbiamo verificato anche la sicu-rezza elettrica, cioè se le parti di ogni singola lampa-dina sono ben isolate, in modo da non provocare rischi quando si avvitano. Siamo stati severi e un mo-dello non ha superato la prova. Si tratta di Osram Duluxstar, scivolata in fondo alla classifica: nel caso di tensione superiore a quella di rete (220 V) e in con-dizioni di forte umidità, la tenuta della lampadina in caso di contatto non è al top. Questo esperimento, per quanto estremo, ci porta a sconsigliarla. ¬

MEGAMANSpiral (11 Watt)4,28 euro Migliore del Test e Migliore Acquisto, non brilla solo per la resistenza della resa nel tempo.

La nostra scelta Basso consumo

COOP Lampada elettronica4,72 euro Miglior Acquisto nella versione a tre tubi da 15 W. Ottima capacità di risparmio.

68

63

In un anno si possono risparmiarepiù di 11 euro per singola luce

2009 2010 2011 2012 2013 2016

A ESAURIMENTOIncandescenti e alogene, opache (opali) e non, in classe D

TRANSIZIONEFluorescenti compatte, opache e non, e alogene in classe C o peggiore

IN FUTUROLed, fluorescenti compatte e alogene in classe B o peggiore

100W 75W 60W

DATE DI ELIMINAZIONE DAL MERCATO

Dopo circa un secolo e mezzo di onorato servizio, la lampadina inventata da Edison sta per andare definitivamente in pensione. A sostituirla saranno nuove lampadine più efficienti: fluorescenti, alogene ad alta efficienza e led.

Page 29: Altroconsumo_233

Test

Gennaio 2010 Altroconsumo 29altroconsumo.it

cqua calda in pochi minuti e a basso costo: questo il servizio garantito dagli otto bollitori elettrici che abbiamo mes-so alla prova. Nel complesso si sono di-mostrati tutti buoni attori sul palcosce-

nico della cucina o dell'ufficio, quasi tutti scaldano un litro d'acqua in tre minuti e mezzo. Kenwood ci mette un minuto in più (bocciato), Braun mezzo in più (accettabile). Questi sono i tempi per un litro d'ac-qua, ma potete preparare una tazza di tè fumante (0,20 litri) o una tisana (così come un caffè solubile o l'orzo) in un minuto circa. Semplici nel funziona-mento (una resistenza che scalda l'acqua) ed efficien-ti, garantiscono tutti una buona qualità. Tanto che la scelta si può anche spostare sul prezzo: si va dai 34 euro di Moulinex, il nostro Miglior Acquisto, ai 55 euro di Severin.

Valutate l'ingombroLo spazio disponibile in cucina o in ufficio è una va-riabile da considerare, anche perché questo tipo di apparecchio solitamente viene tenuto a portata di mano. Allo stesso modo, il peso a vuoto conta: si va da poco più di 700 grammi di Philips al chilo e 132

Acqua bollente

Per fare un tè in ufficio va bene, in cucina il bollitore elettrico ha meno senso. Scaldate solola quantità necessaria, se volete evitare gli sprechi.

Abbiamo messo alla prova otto bollitori elettrici in plastica (capacità: 1,7 litri, tranne Braun, 1,6 litri), misurando il tempo necessario per scaldare l'acqua. Abbiamo calcolato anche quanto consumano. Sul fronte sicurezza, abbiamo verificato se si fermano automaticamente quando il coperchio non è ben chiuso o se viene aperto durante il funzionamento. Abbiamo verificato inoltre la sicurezza termica (pericolo di scottarsi), elettrica e l'eventuale migrazionedi metalli pesanti dal contenitore al liquido.

RESISTENZA: UN OCCHIO AL CALCAREAbbiamo fatto scaldare l'acqua per 350 volte per simulare l'uso prolungato nel tempo dei bollitori e verificarne la resistenza, così come la possibile diminuzione dell'efficienza a causa del calcare. Per questa prova siamo stati molto severi e abbiamo usato un'acqua molto dura, più di quanto lo sia mediamente quella che sgorga dai rubinetti nel nostro Paese. A scadenze regolari (ogni 50 cicli) abbiamo valutato l'efficienza e, se c'era un calo, abbiamo provveduto a togliere il calcare.

IL NOSTRO TEST

A

la possibile diminuzione dell'efficienza a causa

Acqua bollenteRISPARMI

16€

Page 30: Altroconsumo_233

30 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

SBARAZZARSENE: NON IN SPAZZATURA

Alla fine del ciclo di vita, come disfarsi dei piccoli elettrodomestici, tipo questi bollitori? È sbagliato buttarli nella spazzatura: sono inquinanti. Ecco che fare.

SCALDARE UN LITRO DI ACQUA (DA 15 A 95 °C): CON IL BOLLITORE COSTA MENO

Abbiamo messo a confronto consumi (in wattora), costi e impatto ambientale di gas, microonde e bollitore, portando un litro d'acqua da 15 a 95°C

Gas: molto usato, ma non è il miglioreÈ il sistema più usato in Italia, ma pochi sanno che non sempre è il migliore dal punto di vista dei consumi e dei costi. Soprattutto se ci si dimentica di mettere il coperchio (i valori a fianco si riferiscono a questa situazione).

Bollitore elettrico: il sistema migliorePer scaldare una piccola quantità d'acqua è il sistema che consuma meno e con il minore impatto sui consumi, purché scaldiate solo le tazze d'acqua che vi servono. Se dimenticate questa attenzione, c'è spreco di acqua, elettricità e, quindi, soldi.

Microonde: va bene solo per piccole dosiChe dire del microonde? Dal confronto risulta la soluzione peggiore per scaldare un litro d'acqua intero. Si riscatta però se lo si utilizza per una o due tazze singole, perché vi fa evitare sprechi. Quindi, se avete già in casa un microonde, il bollitore forse è un apparecchio di troppo in cucina.

grammi di Severin. Quando è riempito con l'acqua si arriva anche a 3 chili di peso: davvero scomodo da trasportare e poi versare.

Nessun problema nell'usoPer valutare la facilità d'uso ci siamo affidati a un gruppo di consumatori che li hanno riempiti, svuo-tati, trasportati, puliti, disincrostati... Non ci sono stati problemi, solo un po' rumorosi Braun e Siemens. Abbiamo controllato se il bollitore si spegne automa-ticamente quando il coperchio viene aperto oppure è chiuso male: solo Philips non si ferma, con il rischio che l'acqua schizzi fuori. Offrono tutti una buona si-curezza termica ed elettrica.

Calcare: il nemico numero unoIl nemico principale di questi apparecchi è il calcare, che può invadere l'apparecchio e ridurne l'efficienza, fino a impedirgli di funzionare.Abbiamo messo alla prova la resistenza dei modelli del test per questo aspetto (vedi riquadro Il nostro test a pag. 29). Nel complesso reggono, ma devono essere anche trattati bene per mantenere l'efficienza inizia-le. Una buona manutenzione è importante.

I consigli per farlo vivere più a lungoIl bollitore va trattato bene, in particolare bisogna togliere regolarmente il calcare: ogni due mesi se si usa ogni giorno e l'acqua ha una durezza media, al-meno una volta al mese se l'acqua è molto dura. • Disincrostare. Seguite le istruzioni dei produttori, che solitamente propongono due possibilità: l'aceto o un disincrostante chimico per piccoli elettrodome-stici. Vi consigliamo l'aceto, perché è una sostanza a

QUANTO CONSUMA

Wh

QUANTO COSTA

centesimi

IMPATTO AMBIENTALE

kg di CO₂ emessa

337 2,02 0,07

240 4,32 0,12

104 1,87 0,05

Ogni italiano produce ogni anno oltre 15 chili di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), ma ne smaltisce solo due nel modo giusto. Nel resto d’Europa non solo se ne producono meno, ma se ne raccolgono di più, visto che i rivenditori sono obbligati al ritiro dei vecchi apparecchi quando se ne acquistano di nuovi (da quest'anno questa possibilità dovrebbe estendersi anche al nostro Paese). Per l’ambiente, un doppio vantaggio: si evita la dispersione di sostanze inquinanti e si riciclano e recuperano materiali. La vita di bollitori, frullatori e simili non va oltre gli 8 anni e nel 20% dei casi funzionano ancora quando vengono dismessi.Se quello che avete non funziona più e ne comprate uno nuovo, chiedete al negoziante di ritirarlo. Se non è disposto a farlo, contattate il gestore del servizio raccolta rifiuti del Comune: potete prenotarne il ritiro a casa o andare a consegnarlo alla piazzola ecologica (gratis).

GAS

MICROONDE

BOLLITORE

Page 31: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 31altroconsumo.it

TABELLACOME LEGGERLA

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

qualità buona

BOLLITORI ELETTRICI PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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BOSCH TWK6004N 39 - 45 2000 870 23x16x27 B B B B A B 72

SIEMENS TW60101 37 - 40 2000 868 23x16x27 B B B B A B 72

TEFAL Justine 45 - 50 2000 816 21x17x24 B B B B A B 71

MOULINEX Ovea 34 - 37 2000 859 23x18x26 B B B B A B 71

SEVERIN WK3307 55 2200 1132 25x16x26 C B B B A B 69

PHILIPS HD4649 35 - 40 2000 722 22x16x24 B B D B A B 68

BRAUN Aqua Express WK210 45 - 53 1920 735 24x17x24 B C C B B B 64

KENWOOD JKP130 39 - 40 1850 789 21x16x25 B D C B A B 62

Potenza La potenza non è legata all'efficienza.

Consumi Abbiamo valu-tato quanto consumano gli apparecchi per portare l'acqua a 80°C, con diver-se quantità d'acqua.

Spegnimento automatico I bollitori si spengono da soli quando il coperchio è aperto o chiuso male? Sicurezza I giudizi riassu-mono i risultati del test sulla sicurezza termica ed elettrica e sulla migrazio-ne di alcuni metalli pesan-ti (piombo, rame, nichel).

BOSCH TWK6004N39 - 45 euro Migliore del Test, peso e ingombro medi, risultato molto maneggevole.

72

La nostra scelta Bollitori elettrici

MOULINEX Ovea34 - 37 euroPrezzo basso (16 euro meno del più caro) e qualità buona: Miglior Acquisto.

71

Calcola il consumo

energetico dei tuoi

elettrodomestici

altroconsumo.it/casa

uso alimentare, a basso costo e a basso impatto am-bientale. Mentre il disincrostante è un prodotto chi-mico, di cui non si conoscono gli ingredienti e con un impatto sull'ambiente ben diverso.• Istruzioni. Nel manuale delle istruzioni ci sono anche le indicazioni su come eseguire la disincrostazione. Seguitele, anche perché se, agendo diversamente, danneggiate l'apparecchio, la garanzia non vale.

• Niente detersivo. Lavatelo sempre solo con acqua, senza usare detersivi e non in lavastoviglie.• Svuotatelo. Dopo l'uso, svuotate sempre il bollitore: lasciarlo pieno favorisce il deposito di calcare e la moltiplicazione di batteri nell'acqua residua.• Solo acqua. Infine, ricordate che questi apparecchi si possono utilizzare solo per far bollire l'acqua, non usateli per scaldare il latte o altri liquidi. ¬

SIEMENS TW6010137 - 40 euro Oltre alla palma della qualità merita anche quella di Miglior Acquisto.

72

Page 32: Altroconsumo_233

32 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

treaming è un termine tecnico usato su internet per indicare che dei dati ven-gono mandati da un sito verso un com-puter, nel quale però non vengono sal-vati, ma "evaporano" nel momento

stesso in cui li si usa, un po' come in una radio. Questa tecnica viene utilizzata, tra gli altri, da siti e program-mi che trasmettono musica via internet, permettendo all'utente di scegliere le singole canzoni da ascoltare, come se fossero dei juke box. Rispetto al vecchio ap-parecchio dall'aspetto retrò che campeggiava nei bar fino a qualche anno fa, saltano subito all'occhio due differenze: la vastità del catalogo (si parla di milioni di canzoni) e il fatto che non si paga.

Come può essere gratis?Se non siete come Fonzie (vi ricordate quando faceva partire il juke box con un pugno al posto della mone-tina?) vi starete chiedendo come sia possibile che tut-to ciò sia al contempo gratuito e legale. Partiamo dal gratis, che è più facile. Intanto, tenete a mente che

Il juke box è online

Alla prova siti e software per l'ascolto di musica da internet. Cataloghi ampi, qualità audio variabile e le solite incertezze legali.

S

Quasi tutto il test è consistito nell'uso pratico dei siti analizzati: chi ci segue su Facebook o Twitter, per esempio, nel corso di novembre ci avrà visto pubblicare link a diverse canzoni.

1, 2, 3... PROVAPer valutare la qualità dell'audioci siamo rivolti allo stesso laboratorio che segue le provedei lettori mp3,per avere un confronto diretto, sottoponendoai nostri esperti l'ascolto di 15 canzoni.

IL NOSTROTEST

Page 33: Altroconsumo_233

Gennaio 2010 Altroconsumo 33altroconsumo.it

TABELLA COME LEGGERLA

Tra siti e software la differen-za principale è che i secondi vanno installati sul Pc e quin-di vincolano l'utente all'uso sul Pc dove sono stati scaricati.

In italiano La maggior parte di questi siti è in inglese, ma il loro uso base è molto intuitivo.

Link per acquistare canzoni In alcuni siti i brani hanno un link che rimanda a siti come iTunes o Amazon, per com-prare la canzone ascoltata.

Ampiezza catalogo I siti che ottengono un giudizio ottimo presentano un catalogo di una vastità impressionante, cer-tamente più vasto di quello di un qualunque negozio tradi-zionale: Blip.fm ci è parso il più ricco. Hypem e Dada sono penalizzati dalla grande quan-tità di brani disponibile solo in

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

qualità buona

sconsigliato

spezzoni da 30” (un limite che, su Dada, non si sblocca nep-pure con l’opzione a pagamen-to). Deezer è penalizzato dall’eccessivo numero di ver-sioni "cover" (brani di artisti famosi interpretati da scono-sciuti).

Qualità audio Giudizio ottimo indica una qualità pari a un cd. In molti siti, come YouTube e tutti quelli che vi si appoggia-no, la qualità è assai incostan-te: alcune canzoni si sentono benissimo, altre meno bene. Nei siti con giudizo negativo (che pregiudica anche il giu-dizio finale) i brani che si sen-tono male sono troppi e spes-so presentati come primo risultato, magari prima di altri che si sentono meglio. Oltre alla qualità audio vera e propria abbiamo anche studiato quan-to tempo passa dal momento

in cui selezioniamo un brano all’inizio della riproduzione (Boostermp3 è spesso una lumaca) e quanto spesso la riproduzione si interrompa (un problema sempre in agguato): sotto questo aspetto è You-Tube a presentare problemi.

Semplicità d’uso Comprende, tra l’altro, un giudizio sul-l’aspetto dei vari siti, su come sia facile orientarsi in essi e su quanto sia invasiva la pubbli-cità. In Goear quest’ultima è fastidiosa e in generale tutto il sito tradisce un attenzione solo all’orecchio (“ear” in in-glese) e non agli occhi.

Playlist Significa elenchi di brani: qui sostituiscono il con-cetto di collezione. Cercare un brano alla volta è scomodo. La soluzione è, appunto, crea-re una serie di playlist: per

autore, per umore o come più vi pare. Una volta creata una lista, la potrete richiamare alla memoria da un qualunque Pc collegato a internet (possibi-le solo con i siti e non con i programmi). I siti con un buon punteggio vi permettono di crearne più di una e offrono funzionalità aggiuntive. Blip.fm consente la creazione di una sola playlist, altri neppu-re quella.

Funzioni social Si va dalla pos-sibilità di pubblicare su Face-book o Twitter i link alle can-zo n i i n asco l to, a d a l tre funzioni che spingono gli uten-ti a interagire tra loro. Ottima l’idea di Blip.fm di trasforma-re ogni utente in un deejay che, ascoltando, automaticamen-te propone musica agli altri. Notevoli - anche se non sem-pre sfruttate a dovere dagli

utenti- le possibilità sociali di YouTube.

Funzioni extra Interessanti quelle di Jukefly: si può cari-care sul sito la musica che si possiede, per ascoltarla anche su altri Pc. Il sito dà anche mol-te informazioni sulla musica in ascolto (inclusi i testi), anche se il design è un po’ caotico.

BLIP.FMIl migliore tra i siti accessibili dall'Italia, punta molto sui commenti e sulla scoperta di nuovi brani.

66

La nostra scelta Siti per l'ascolto

Software

GROOVE-WALRUSSoftware da installare sul Pc. Consente agli italiani di fruire del catalogo di Grooveshark.

71

SITI E PROGRAMMI PERASCOLTARE MUSICA ONLINE CARATTERISTICHE RISULTATI

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SITI PER L'ASCOLTO DIRETTO DA INTERNET

blip.fm no sì sì A C B C A B 66

www.youtube.com sì sì sì A C A A A C 64

www.goear.com no no no B A C C B E 61

tinysong.com no no no B A B E E E 58

www.boostermp3.com no no no B A C E E E 51

hypem.com no no sì D B B D B C 48

www.dada.it sì no sì D B B A A B 48

www.deezer.com no no sì D A B A A D 48

muziic.com no sì no A D B D B C 44

songza.fm no sì sì A D B D B D 44

streamdrag.com no sì no A D B B D D 44

jukefl y.com no sì no A D C A B A 34

SOFTWARE (SITO DA CUI SCARICARLO)

groove-walrus.turnip-town.net/dru/ no no no B A B C D B 71

www.moovida.com sì no no B A C E E A 60

SITI E PROGRAMMI NON ACCESSIBILI DALL'ITALIA

www.grooveshark.com no no sì B A B A A C 82

spotify.com no no sì B A B B A A 81

SITI PER L'ASCOLTO DIRETTO DA INTERNET

Un social network

dedicato alla musica:

Last.fm

altroconsumo.it/mp3

Page 34: Altroconsumo_233

Test

34 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

PRO E CONTRO

Comprare i brani o ascoltarli in streaming? I due modi per godersi la musica grazie a internet mirano a soddisfare esigenze diverse. In un negozio online tradizionale (per esempio iTunes) si compra la musica e si è poi liberi di farne ciò che si vuole (più o meno...). Dunque si usano per prendere la musica da mettere nei lettori mp3 o da ascoltare con lo stereo. Con i servizi di streaming non si paga nulla, ma non si riceve nulla in mano. Sono pensati per chi ascolta musica stando seduto al computer: in queste condizioni d’uso i migliori sono persino meglio dei software per lo scambio di musica online.

Alcuni siti hanno una quantità eccessiva di cover: digitando il nome della star, appare una lista di versioni, eseguite da chiunque, fuorché da lui.

anche per ascoltare la radio o guardare Mtv non si paga nulla, così come, per uscire dal mondo della musica, sono numerose le aziende su internet che prosperano - o sperano di prosperare - offrendo ser-vizi gratuiti, basti pensare a Google e Facebook. Dun-que: guadagnare "regalando" si può.La strada più ovvia, percorsa da quasi tutti i siti ana-lizzati, è la pubblicità. Ma è una strada dura e incerta, perché questi siti continuano a emettere musica anche se si aprono altre pagine, permettendo così all'utente di evitare il battage pubblicitario (Spotify è l'unico a mandare pubblicità audio, tra i brani). Molti siti con-sentono anche di comprare la musica, rimandando con dei link a negozi online specializzati come iTunes e, si presume, incassando una commissione.Alcuni offrono anche versioni a pagamento che per-mettono di liberarsi della pubblicità (Grooveshark), di ascoltare musica anche scollegati da internet (Spo-tify) o di scaricare 30 canzoni al mese (Dada). Groo-veshark offre anche alcuni servizi agli artisti.

Quindi è tutto okay anche legalmente?Per il consumatore, sicuramente sì. Ci mancherebbe solo che fosse illegale ascoltare musica senza neppu-re scaricarla. Come avviene per l'ascolto di una radio, non è certo l'utente che deve investigare se i diritti dovuti sono stati regolarmente pagati o meno.Per quanto riguarda il dietro le quinte, si ripete la storia di questi anni: intorno alla musica digitale si crea una fitta nebbia di leggi e regolamenti ingarbu-gliati, poco comprensibili e ancor meno condivisibili. Abbiamo inviato la lista dei siti analizzati alla Siae e alla Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana), chiedendo quali operassero con il loro pieno accordo e quali no. Non abbiamo ottenuto alcuna risposta.Abbiamo consultato i loro siti, nei quali non abbiamo trovato alcuna informazione utile; addirittura, nel sito della federazione discografica mondiale, www.ifpi.org, compare un elenco di soggetti autorizzati sbagliato. Non c'è modo, dunque, di sapere con cer-tezza quali dei siti operano rispettando tutte le rego-le e fornendo il giusto compenso agli artisti e sembra che non lo sappiano nemmeno le parti in causa.

Danni per gli utenti e per gli artistiQuesta mancanza di chiarezza ha effetti pratici nega-tivi sui consumatori e sugli artisti: i due migliori ser-vizi emersi dal nostro test, Spotify e Grooveshark, non sono raggiungibili dai navigatori italiani (ma li abbiamo testati davvero, fidatevi). Spotify è attivo, con grande successo, in Gran Bretagna, Francia, Spa-gna e Scandinavia. Nel caso di Grooveshark, addirit-tura, siamo solo noi italiani a esserne tagliati fuori. Questo è un danno per noi utenti, ma lo è anche per gli artisti, ostacolati nel diffondere le loro opere.Il fatto che Spotify preferisca sbarcare prima in Da-nimarca invece che in Italia o in Germania mostra che ottenere le necessarie licenze in determinati pae-si è troppo difficile. Abbiamo sollecitato e ottenuto presso la Commissione Europea la sottoscrizione di un accordo tra le varie parti in causa, che dovrebbe finalmente facilitare la possibilità di ottenere licen-ze pan europee e abbattere i monopoli nazionali di Siae e simili. Nel frattempo: buon ascolto. ¬

Q Svantaggi rispetto all’acquisto

• Utilizzabili solo quandosi è collegati a internet.

• Ogni volta che si ascolta un pezzo, vengono scambiati dati via internet, quindi convengono solo a chi ha la banda larga e un contratto flat (non a chi paga a consumo).

T Sembrano svantaggi ma non è detto che lo siano

• Forse state pensando: “Ma a me piace possedere la mia musica. Che succede se il sito sparisce?”. Chiedetevi però cosa è successo alla musica che possedete intrappolata sotto forma di audiocassette o dischi in vinile. Probabilmente nessuno dei siti oggi esaminati sarà in circolazione tra 20 anni; ma essere in possesso di un qualcosa di fisico non vi mette più al riparo dalle sorprese.

• Per il momento questi siti vincolano al’ascolto da pc sulla scrivania. Ma con la crescita degli ibridi telefono-pc (tipo l’iPhone) e il calo delle tariffe per l’internet mobile, è possibile che tra qualche anno questi siti siano ascoltabili anche quando si va in giro.

R Vantaggi dell’ascolto in streaming

• Gratuito.• Non occupa alcuno spazio

sul disco fisso.• Non si è vincolati a un unico Pc:

si può accedere alle liste dei propri brani preferiti da un qualunque computer collegato a internet (questo vale per i siti, ma non per i programmi).

Page 35: Altroconsumo_233

Test

Gennaio 2010 Altroconsumo 35altroconsumo.it

l nero è un colore elegante, che non passa mai di moda. Ma se, dopo qualche lavaggio, gli indumenti scuri perdono colore, si può dire addio allo stile. Se per preservare le tinte dei capi chiari

basta separarli da quelli scuri durante il lavaggio, come si può evitare che gli indumenti neri escano sbiaditi dalla lavatrice?Negli ultimi anni sugli scaffali dei supermercati si tro-va una vasta offerta di detersivi liquidi speciali per indumenti scuri, che promettono di mantenere il nero dei vostri indumenti anche dopo molti lavaggi.Il nostro test su 11 detergenti per capi scuri dimostra però che, se si sceglie di preservare l'intensità del co-lore ricorrendo a questi prodotti, si deve scendere a un compromesso con le macchie.

Niente agenti sbiancanti La principale differenza fra i normali detersivi per capi colorati e questi prodotti, specificamente desti-nati al lavaggio dei capi scuri, sta nella composizione: in questi ultimi normalmente non sono presenti agen-ti sbiancanti, come perborato o sodio percarbonato, che decolorano i tessuti. Inoltre, a differenza dei pri-mi, i detersivi dedicati ai capi scuri possono contene-re agenti pulenti speciali, come gli inibitori del trasfe-rimento della tintura, per prevenire il passaggio dei colori tra capi (vedi il riquadro Stranezze a pag. 36).

I

Soft con le macchieAbbiamo provato i detersivi liquidi per i capi scuri: i risultati sono deludenti. Restano al loro posto i colori, ma anche le patacche. Abbiamo messo alla prova 11 diversi detersivi

liquidi per capi scuri, con un costo per litro compreso fra 0.99 e 3.46 euro.

PROVA DI LAVAGGIO Abbiamo provato l'efficacia smacchiante dei detersivi usando i dosaggi indicati sui flaconi, con un bucato di 3 kg di soli capi scuri.Le macchie erano di vario tipo: grasse, proteiche, di amido, di vegetali e sporco grigio.Il lavaggio è stato ripetuto tre volte a una temperatura di 40°C. Nella seconda parte del test, per verificare la capacità dei detergenti di trattenere i colori, al bucato sono stati aggiunti anche indumenti chiari. Il lavaggio è stato ripetuto 20 volte, sempre usando acqua calda.

ANALISI DEI RISULTATI Una giuria di dieci persone ha osservato l'aggressività dei detersivi sul colore, confrontando sotto la luce i capi dopo il lavaggio. Le opinioni soggettive sono state trattate statisticamente. Abbiamo valutato anche l'impatto ambientale: ingredienti inquinanti, imballaggio, livellodi riempimento dei flaconi.

IL NOSTRO TEST

Le macchie erano di vario tipo: grasse, proteiche, di amido, di vegetali e sporco grigio.Il lavaggio è stato ripetuto tre volte a una temperatura di 40°C. Nella seconda parte del test, per verificare la capacità dei detergenti di trattenere i colori, al bucato sono stati aggiunti anche indumenti chiari. Il lavaggio è stato ripetuto 20

Le macchie erano di vario tipo: grasse, proteiche, di amido, di vegetali e sporco grigio.Il lavaggio è stato ripetuto tre volte a una temperatura di 40°C. Nella seconda parte del test, per verificare la capacità dei detergenti di trattenere i colori, al bucato

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36 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

DETERSIVI PER IL NERO PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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DEOX Capi neri e scuri 2,60 - 3,30 0,15 1000 20 C C C D D C C C C 43

OMINO BIANCO Nero intenso 2,80 - 3,20 0,19 1000 16 C C C C D C C D D 39

FORMIL (LIDL) Black 3 0,05 1500 41 C D D D D C C B B 38

PERLANA Black 3,80 - 4,40 0,11 1500 25 C C D D E C B C C 37

COOP Non solo nero 1,70 - 1,95 0,12 1000 16 D D D D E C B D C 35

AUCHAN Capi scuri e neri 1,40 0,09 1000 16 D C C D D C B C D 35

ESSELUNGA Capi scuri 1,55 0,10 1000 16 C D D D E C B D C 34

CARREFOUR Capi neri 1 - 1,65 0,08 1000 16 D D D D E C B D D 31

SPUMA DI SCIAMPAGNA Nero puro 2,30 - 2,90 0,16 1000 16 C D D D E C C C C 28

SOFLAN Capi scuri 1,85 - 2,90 0,15 1000 16 C D D D E C C C E 23

LIP WOOLITE Mixnoir 3,75 - 5,20 0,12 1500 25 C D D D E C E C C 19

Scopri quanta acqua

consumi

altroconsumo.it/

ambiente

STRANEZZE

Dubbi effetti miracolosiIl detersivo Deox dichiara di saper coprire gli odori corporei e "rendere il tessuto compatibile con la pelle": affermazione un po' esagerata. Un detersivo potrà contrastare l'odore di sudore, ma non certo modificare la composizione delle fibre e renderle meno irritanti.

Sulle etichette di alcuni prodotti testati abbiamo rilevato delle diciture piuttosto bizzarre. Solo l'indicazione di Omino Bianco può essere utile.

Formil (Lidl) è l'unico a riportare una data di scadenza. I detersivi non sono prodotti deperibili, ma la loro efficacia diminuisce con il passare del tempo. Per questo motivo non è consigliabile farne grandi scorte. L'informazione sulla scadenza è utile per il consumatore: può significare anche che il produttore non usa conservanti, i più inquinanti fra i vari ingredienti.

Come si evita il passaggio di colore L'etichetta del detersivo Omino Bianco

spiega il funzionamento dell'anti color transfer: grazie alla presenza di particolari

componenti chimici aggiuntivi i pigmenti di colore rimangono in soluzione, ma non si

agganciano alle fibre dei tessuti più chiari.

Complicato agitare, se il flacone è pesanteÈ un'indicazione che si legge sull'etichettadel detergente Spuma di Sciampagna. Può essere utile, ma dipende sempre dalla dimensione del flacone: se è di grandi dimensioni e quindi pesante, è difficile che il consiglio possa essere seguito.

composizione delle fibre e renderle meno irritanti.

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Gennaio 2010 Altroconsumo 37altroconsumo.it

CONSIGLI UTILI

Lavare a 30° è la scelta migliore: per i colori, per le tasche, per l'ambiente

Prezzi La rilevazione dei prezzi è stata effettuata a Roma, Bologna, Napoli e Milano, in tre tipologie di punti vendita: ipermercati, s u p e r m e r c a t i e m i n i -market.

Macchie proteiche Sono le macchie di latte o ciocco-lato, sensibili agli enzimi che distruggono le proteine. Gli enzimi sono contenuti in quasi tutti i detersivi: sono "attivatori", che scompon-gono le molecole del le macchie e le rendono so-lubili.

Macchie di amido Causate da riso, mais, patate. Anche queste sono sensibili al-l'azione degli enzimi.

Macchie vegetali Abbiamo fatto prove su macchie di

erba, caffè, succo di frutta, vino, salsa di pomodoro.

Confezione Verifiche sulla proporzione fra la quantità di lavaggi indicati, la dimen-sione della confezione, le indicazioni riguardo al tipo di plastica usata e il livello di riempimento dei flaconi.

Per lavare

Esistono rimedi molto semplici contro lo sporco. Prima di

mettere il bucato in lavatrice si può pretrattarlo con il sale: è efficace e non rovina i colori. Inoltre mezza tazzina di sale, aggiunta al ciclo di lavaggio di capi colorati nuovi, può impedire che stingano. Anche l'aceto, meglio se distillato e di vino bianco, può aiutare a sciogliere le macchie.

Per testare la resistenza dei colori, si inumidisce un lembo di

stoffa e ci si stira sopra un tovagliolo di carta o una pezza di stoffa chiara. Se il colore viene assorbito, meglio lavare il capo separatamente.

Come dividere i colori dei capi? Arancione, viola e azzurro

possono essere lavati insieme. Il blu scuro con il nero, e il beige con il marrone.

Bottoni e zip devono essere chiusi per evitare che danneg-

gino capi delicati durante il lavaggio.

Meglio non riempire troppo la lavatrice: un carico eccessivo

può ostacolare il risciacquo e lasciare depositi di detersivo sui tessuti.

Proteggono i coloriI nostri criteri per valutare la capacità di questi de-tersivi di proteggere i colori dopo diversi lavaggi sono stati molto severi.Cinque detergenti sono stati promossi con buoni voti e altri cinque prodotti, seppur meno efficaci, si sono mostrati comunque gentili versi i colori scuri. A par-te una sola eccezione negativa, Lip Woolite, che fra l'altro è anche il più caro fra i detersivi che abbiamo messo a confronto, la protezione dei colori offerta da questi detersivi è soddisfacente. Quello che emerge dal test è che il loro tallone d'Achille è l'azione contro lo sporco ostinato.

Gentili anche con lo sporcoI detergenti per i colori scuri sono poco efficaci contro alcune macchie, particolarmente ostinate. Difetto non da poco, dato che si tratta di detersivi. A mettere par-ticolarmente in difficoltà questi detergenti sono le macchie di amido e quelle proteiche: la causa princi-pale di questa inefficacia pulente è l'esigua quantità di enzimi presente nei detergenti. Gli enzimi, infatti, aiutano a rendere più solubili le molecole di sporco depositate sui tessuti. L'efficacia smacchiante dei detersivi per capi scuri potrebbe migliorare se alzate la temperatura del la-vaggio a 40°C: però, a questo punto, potrebbe risen-tirne il colore.

Dannosi per l'ecosistemaOgni volta che facciamo una lavatrice inquiniamo, perché gli scarichi possono arrivare fino ai fiumi e al mare. È importante quindi che i detergenti conten-gano ingredienti biodegradabili, ma anche che gli imballaggi siano riempiti al massimo e riciclabili. Per quanto riguarda le confezioni, Formil è l'unico detersivo promosso a pieni voti: ha un flacone più grande, con un migliore impatto ambientale. Anche se tutti i contenitori dei prodotti riportano l'indica-zione riguardo al tipo di plastica utilizzata, utile per il riciclaggio, il peso degli imballaggi potrebbe essere ancora ridotto. Tranne il detergente Carrefour, i fla-coni sono ben riempiti. Il punto debole è però il con-tenuto: tutti hanno fra gli ingredienti una quantità consistente di tensioattivi, che sono sostanze molto inquinanti. In più Soflan e Auchan includono un con-servante, l'EDTA, e Soflan anche dell'acido nitriloa-cetico (NTA): gli studi dimostrano che l'NTA può ren-dere biodisponibili i metalli pesanti e renderli più tossici per gli organismi acquatici.Formil, che tra l'altro è il detergente più economico del test, è il più attento all'ambiente anche nella scel-ta degli ingredienti. Il dosaggio consigliato varia molto da prodotto a pro-dotto (da 36 a 60 ml): in generale è meglio optare per la quantità minima consigliata. Troppa schiuma in-fatti, oltre ovviamente a inquinare, può ostacolare la fase del risciacquo.Grazie a agenti chimici speciali, questi detergenti per-mettono quindi di conservare il colore scuro dei vostri capi. Ma a una condizione: i risultati sono soddisfa-centi solo se il bucato non è troppo sporco. Per questa mancanza, piuttosto rilevante, nessuno dei prodotti testati ha meritato il titolo di Miglior Acquisto. ¬

Meglio non lasciare troppo a lungo i capi ad asciugare: la

sovraesposizione al calore può far restringere alcuni tipi di cotone e sbiadire i colori.

Non bisogna far asciugare i capi più scuri a contatto con quelli

più chiari: il colore potrebbe passare da un tessuto all'altro, lasciando delle spiacevoli ombre sul bucato.

Meglio non far asciugare il bucato in ambienti troppo umidi.

Se si lasciano i capi all'aria aperta, meglio stenderli al rovescio.

È preferibile far asciugare i capi in jeans appesi a una stampella

all'aria aperta.

Se usate l'asciugatrice è bene separare il bucato in base alla

tipologia: le felpe vanno con indu-menti di ciniglia, flanella e asciugama-ni. Invece i capi di maglia si possono far asciugare con il velluto, e insieme a indumenti decorati con stampe.

Legare le stringhe di pantaloni e felpe serve a prevenire che si

annodino durante l'asciugatura.

Per asciugare

TABELLA COME LEGGERLA

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

qualità buona

non comprare

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)))

38 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

esiderate proteggere la vostra casa con un sistema d'allarme, ma l'idea di fare dei lavori di muratura e ricorrere a un impiantista vi

scoraggia? Grazie alla tecnologia senza fili, oggi non serve più aprire brecce sui muri di casa. Nei negozi fai da te si possono trovare kit che dovrebbero essere alla portata dell'hobbista esperto. Ma installarli e farli funzionare correttamente è meno semplice di quanto sembra.

Tecnologia evoluta, muri intattiOggi si può dire addio ai lavori di messa in posa delle canaline, richieste dai vecchi sistemi di allarme per il collegamento dei fili. Sono dispnibili circuiti sempre più complessi e sempre più piccoli, che funzionano per un lungo periodo di tempo soltanto grazie a batterie e comunicano tra loro attraverso sistemi di trasmissione dati via onde radio. Ma per renderli operativi bisogna comprendere prima le funzioni dei loro componenti, capire come montarli, dove sistemarli e che tipo di sicurezza possono offrire: tenendo presente, comunque, che per fissare le varie parti bisognerà ricorrere a trapano e tasselli da muro.

Oggi potete difendere la vostra casa con sistemi di allarme senza fili. Vi diamo qualche consiglioper montare i kit.

D

Sicurezza

Non sostituiscono le porte blindate I sistemi di allarme sono utili complementi a mezzi di difesa, come porte o tapparelle blindate (vedi box a pag. 49), ma non li sostituiscono. Se si deve scegliere per la sicurezza della propria casa fra un sistema di allarme e una porta blindata, è sicuramente preferibile scegliere quest'ultima opzione. Il sistema di allarme, infatti, entra in funzione solo quando la casa è già stata violata, mentre i sistemi anti intrusione possono bloccare fisicamente i malintenzionati. Se il sistema è dotato di una sirena ben visibile all'esterno dell'abitazione, può esercitare un'utile azione di deterrenza psicologica: scoraggiare i malintenzionati, avvertendoli che la loro effrazione non passerà inosservata.

I componenti del kit Ecco che cosa si dovrebbe trovare all'interno di un buon kit di allarme fai da te: la centralina, il pannello di controllo, i diversi tipi di sensori (da parete e da finestra) e la sirena.• La centralina è il cuore del sistema. Riceve i segnali dai sensori, verifica il loro corretto funzionamento e stabilisce se vi sono i presupposti per far scattare

Benché definiti "fai da te", i kit non sono semplici da montare: occorre una certa esperienza con trapano e apparecchi elettrici.

Casaprotetta

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Gennaio 2010 Altroconsumo 39altroconsumo.it

TelecomandoPiccolo come un portachiave, può sostituire la pulsantiera, e serve ad attivare e disattivare l'allarme. La sirena

Se è per esterni, oltre ad avvertire il vicinato dell'effrazione, può anche fungere da elemento di dissuasione, mostrando che la casa è protetta da un allarme.

Interruttori magneticiSi utilizzano per la porta di casa, le porte finestre e le finestre, applicandole ai battenti: fanno scattare l'allarme quando questi vengono aperti.

Interruttore anti panicoSi può montare In camera da letto: in caso di intrusione notturna segnalata dal sistema di allarme, permette di far partire con un tasto la chiamata di richiesta di aiuto.

Sensori a infrarossiDa montare nelle camere che volete proteggere e nei passaggi obbligati, in corrispondenza degli angoli, per aumentare il raggio di controllo.

Centralina È il cuore del sistema. Se ha il pannello di controllo separato, si può nascondere in un punto poco visibile della casa.

I kit dei sistemi di allarme che si trovano in commercio sono pensati per appartamenti di dimensioni medie, simili a quello nella figura sotto. Perché il sistema di allarme sia davvero efficace, è importante che i componenti siano sistemati nei punti giusti. Se per la vostra casa avete bisogno di altri sensori, sul mercato si trovano pezzi aggiuntivi venduti separatamente.

DOVE SISTEMARE I VARI COMPONENTI

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Sicurezza

40 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

l'allarme. Di solito è alimentata dalla linea elettrica di casa, ma può disporre di una batteria, che consente all'impianto di funzionare anche senza energia elettrica. Se il pannello di controllo, che si può usare per disattivare l'antifurto quando si entra in casa, è integrato alla centralina, come avviene per alcuni modelli, questa dovrà essere sistemata in un punto facilmente accessibile all'utente: e quindi anche al ladro. È preferibile quindi scegliere una centralina con il pannello di controllo separato: la tastiera può così essere sistemata a portata di mano, anche vicino alla porta di casa, per attivare e disattivare rapidamente l'allarme quando si esce o si entra, mentre l'apparecchio sarà nascosto in un punto poco visibile, in modo da evitare il rischio di manomissione. Questo inconveniente può essere ovviato anche se si scelgono sistemi di allarme con telecomando. • Il pannello di controllo, solitamente dotato di tastiera, permette di programmare la centralina, attivare o disattivare l'allarme e fornisce informazioni sullo stato del sistema (stato

delle batterie, funzionamento dei sensori, segnali di avviso quando si attiva l'allarme e si lasciano porte e finestre aperte). • I sensori rilevano condizioni anomale, come un oggetto in movimento all'interno di un'area sorvegliata, l'apertura di porte o finestre, la rottura di un vetro, e trasmettono il segnale alla centralina, che deve stabilire se far scattare l'allarme o meno. I più comuni sensori che si trovano nei kit fai da te sono: – i sensori a infrarossi, che rilevano le radiazioni infrarosse (ovvero il calore) presenti in un ambiente e segnalano bruschi cambiamenti, dovuti per esempio al passaggio di una persona. Unico inconveniente: sono sensibili a diverse fonti di calore. La presenza di animali, il calore emanato da superfici lucide riflettenti esposte alla luce del sole, le bocchette dell'areazione o termosifoni lasciati accesi possono generare falsi allarmi: quando sono installati, bisogna quindi tenere conto di questi oggetti (un caso tipico è il sole che entra da una finestra). Di solito i sensori a infrarossi coprono un campo visivo di 90° che si

I sistemi di allarme dotati di un combinatore telefonico possono essere collegati ai numeri di emergenza di Polizia e Carabinieri.La Polizia però non accetta sistemi fai da te installati dall'utente.

• La Polizia accetta solo antifurto installati da un professionista. Bisogna presentare la dichiarazione di conformità del sistema rilasciata dall'installatore, una relazione tipologica del materiale utilizzato, il numero di omologazione dell'impianto e i dati anagrafici dell'intestatario della casa.

• Per i Carabinieri invece è sufficiente che il sistema di allarme abbia un combinatore telefonico e sia omologato. Sul sito carabinieri.it, nella sezione "Servizi" trovate il modulo da compilare e consegnare al Comando più vicino.

• Al momento della richiesta è necessario, sia per il 112 che 113, fornire i numeri di telefono di alcuni referenti di fiducia in possesso delle chiavi di casa. Polizia e Carabinieri non possono tenerne una copia.

Comunicazione via onde radioDato che le varie parti del sistema comunicano con la centralina via onde radio è importante controllare che non ci siano barriere che impediscano la trasmissione del segnale. Nel grafico a pag. 47 vi consigliamo di nascondere la centralina in un punto poco visibile, come un ripostiglio: controllate però che arrivi il segnale dagli altri componenti.

La carica delle batterie I sensori migliori comunicano alla centralina l'esaurimento delle batterie con un anticipo sufficiente da permettere all'utilizzatore di sostituirle.La durata delle batterie è proporzionata anche al numero delle trasmissioni

CONSIGLI UTILI

Fate attenzione a...periodiche che i vari componenti inviano alla centralina per comunicare lo stato del sistema. Più sono frequenti le trasmissioni, migliore è il grado di sicurezza offerto dai sistemi, ma le batterie potrebbero scaricarsi più velocemente.Il numero delle trasmissioni è impostato in automatico dalla centralina. Il nostro consiglio è di cambiare le batterie in anticipo quando vi assentate per lunghi periodi, o quando è già passato un anno dall'ultima sostituzione.

Falsi allarmiSe prima di uscire di casa attivate gli interruttori magnetici che controllano porte e finestre, controllate bene che queste siano ben chiuse, per evitare che una folata di vento faccia scattare un falso allarme. Prima di uscire di casa fate attenzione anche che i termosifoni siano spenti, o che altre fonti di calore non possano interagire.

I SERVIZI 112 E 113

ONLINESul nostro sito, altri approfondimenti e consigli pratici su come installare il kit antifurtoaltroconsumo.it/casa

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Gennaio 2010 Altroconsumo 41altroconsumo.it

Per una maggiore protezione è consigliabile installare delle inferriate sulle finestre, specialmente se si trovano al piano terra o sono facilmente raggiungibili da balconi o strutture attigue. Altrimenti per proteggere le porte finestre che danno sui balconi è possibile optare per cancelli estensibili che scompaiono alla vista quando non servono.Anche le tapparelle blindate possono

offrire una protezione aggiuntiva: per via del loro peso sono difficili da sollevare e per questo solitamente vengono motorizzate.

Come ingannare i malintenzionatiSe ci si assenta a lungo si può dare l'impressione che la casa sia abitata, per esempio, comprando temporizzatori che accendono le luci interne la sera, ed evitando di lasciar accumulare la posta nella casella.

FINESTRE SICURE E ALTRI ACCORGIMENTI

I sistemi di allarme scattano solo a effrazione avvenuta, mentre porte e finestre blindate offrono una sicurezza preventiva. Anche se si possono forzare (vedi il test su AC 217, luglio/agosto 2008) il tempo impiegato per scassinarle, gli attrezzi necessari e il rumore prodotto possono scoraggiare i ladri. Una buona porta blindata deve avere un telaio robusto e ben ancorato al contro-telaio nel muro. L'armatura in

metallo deve essere rivestita da piastre resistenti a tentativi di foratura. Sono migliori quelle con molteplici punti di chiusura: tutte le serrature presenti devono essere protette da piastre aggiuntive anti-scasso.Blindare una normale porta può far risparmiare, ma non sarà mai efficace come una vera porta blindata, che è un sistema complesso composto da telaio, battente e chiusure integrate fra loro.

PORTE BLINDATE: SICUREZZA PASSIVA, MA EFFICACE

estende per 10-15 metri. Ma esistono anche modelli da installare sul soffitto che offrono una copertura di 360°; – interruttori magnetici: sono semplici interruttori da montare sullo stipite di una porta o di una finestra. Quando il sistema di allarme viene attivato e queste vengono aperte, gli interruttori inviano il segnale di allarme alla centralina.• La sirena è un dispositivo che emette un suono molto forte. Serve per segnalare l'intrusione in casa di estranei o un tentativo di sabotaggio al sistema di allarme. Se è esterna, segnala la presenza dell'antifurto (un eventuale tentativo di manomissione comunque la fa scattare).• Alcuni sistemi possono avere in dotazione dei piccoli telecomandi, utili per attivare e disattivare l'allarme.

Protezione perimetralee volumetricaPerché il sistema di allarme sia efficiente e garantisca un adeguato grado di sicurezza, è preferibile che integri sia la protezione volumetrica, cioè che tenga sotto controllo i movimenti all'interno degli ambienti

(come camere e soggiorno), sia la protezione perimetrale, cioè che controlli le porte e le finestre.Durante la notte si può attivare solo un tipo di protezione, di solito quella perimetrale.

Prezzi molto variabili I kit antifurto fai da te, che potete acquistare nei negozi di bricolage o su internet, variano moltissimo di prezzo: si va dai 300 ai 1.500 euro (questi ultimi sono simili ai sistemi installati dai professionisti).Per darvi un'idea, quello rappresentato in foto a pag. 46 è costato circa 800 euro, e contiene tre interruttori magnetici da finestra e due sensori a infrarossi. Se i componenti del kit non bastano a garantire una sicurezza adeguata, sul mercato sono disponibili componenti aggiuntivi (sensori, interruttori, sirene), venduti separatamente.Attenzione: sceglieteli della stessa marca del kit e verificate con il negoziante che siano compatibili.¬

Vi consigliamo di non scegliere una centralina di questo tipo, con la tastierina per attivare l'antifurto integrata: per gestire il sistema sareste infatti costretti a sistemarla in un punto visibile e a portata di mano, cioè proprio il posto meno adatto.

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Inchiesta

42 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

o un pacco?I cofanetti dono promettono di "regalare emozioni",

ma in caso di problemi ti lasciano solo. Li abbiamo messi alla prova: qualche intoppo c'è quasi sempre.

Tra ottobre e novembre 2009 abbiamo messo alla prova 8 marchi di cofanetti regalo: 2 venduti nelle agenzie di viaggio (Alpitour e Boscolo), 2 solo su internet (MyDays ed Elation, i primi della lista digitando "cofanetti regalo" su Google), 4 nei negozi (Regalbox, Smartbox, Wazoo e Wonderbox). Per ogni marchio abbiamo messo alla prova un cofanetto che prevedeva un soggiorno di una notte per due persone, un altro a tema benessere o con un'attività (cena, corso...).Li abbiamo acquistati uno nel canale di vendita tradizionale e l'altro sul web.

NEI PANNI DI NORMALI CLIENTI Ci siamo messi nei panni di chi riceve il cofanetto e abbiamo prenotato per verificarne il funzionamento; abbiamo poi annullato la prenotazione, per capire cosa succede se si cambia idea. Siamo quindi andati a fruire del soggiorno e del trattamento o dell'attività scelta, per valutare la corrispondenza tra la prestazione promessa e quella reale. Infine, abbiamo messo alla prova il servizio clienti, fingendo di di aver smarrito il codice che dà diritto alla prestazione.

LA NOSTRA INCHIESTA

Un regalo

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Gennaio 2010 Altroconsumo 43altroconsumo.it

u regali la Smartbox e chi la riceve decide dove e quando andare. Nello slogan di Smartbox, uno dei marchi più diffusi sul mercato, c’è

tutta la filosofia di questi cofanetti regalo che da qualche anno troviamo in vendita nelle grandi librerie (Fnac, Feltrinelli, Mondadori…), nei megastore dell’elettronica (Mediaworld, Trony, Unieuro…) nei negozi di articoli regalo e nelle agenzie di viaggio, ma anche su internet. Offrono esperienze per tutti i gusti: da soggiorni di ogni tipo (di charme, enologico, culturale, gustoso, d’incanto, avventura, un giro in Ferrari, il weekend con delitto, il weekend in igloo...), a sedute in centri benessere, degustazioni, corsi (golf, cucina, decorazione e intaglio della frutta alla thailandese...) e attività sportive (rafting, lancio con il paracadute…). Un regalo “aperto”, perché la scelta di cosa fare è lasciata a chi lo riceve, nell’ambito della rosa di attività o soggiorni previsti da quel pacchetto. Una volta fatta la scelta

SOLO SU INTERNET: CHE FATICA SE CAMBI IDEA

MyDays funziona con un complesso sistema di buoni: si compra online un "buono valore" che può essere inviato al destinatario del regalo in un vellutato cofanetto rosso. Questo buono consente di comprare il "buono esperienza" con cui si può prenotare l’attività scelta direttamente o contattando la struttura. Una volta prenotato, non si può più cambiare il luogo prescelto, ma solo concordare eventuali variazioni di data o orario.Per provare le “emozioni esclusive” proposte dal sito di Elation, invece, bisogna usare il codice contenuto nel voucher che arriva a casa con il cofanetto, inserendolo nella sezione

dedicata del sito. Elation contatta poi il cliente per la conferma, che è vincolante: non si può più cambiare la struttura scelta. Abbiamo prenotato online un weekend di charme in un agriturismo in Sicilia. Elation ci ha chiamato per dirci che era chiuso. Ne scegliamo un altro e cerchiamo di prenotare sul sito, ma il voucher risulta già utilizzato ed è bloccato. Il servizio clienti lo sblocca. Prenotiamo.Proviamo poi ad annullare, ma Elation ci invita a chiamare la struttura che a sua volta ci chiede l'autorizzazione di Elation. Che confusione! E si spende anche il 25% in più rispetto all'acquisto diretto.

basta prenotare e pagare con il buono-regalo contenuto nel cofanetto.Ci siamo messi nei panni di chi riceve un cofanetto regalo e abbiamo prenotato un soggiorno e un trattamento in un centro benessere o una cena o un corso. Ne abbiamo acquistati e messi alla prova sedici, due per ciascuno degli 8 marchi più diffusi sul mercato.

Intoppi nella gestioneAbbiamo trovato qualche difficoltà di troppo (soprattutto se pensiamo che si tratta di doni e che il desiderio di chi li fa non è certo regalare grane) nella fase di prenotazione gestita con chi confeziona il cofanetto (per esempio, per MyDays ed Elation, i due marchi che operano solo su internet), in particolare se - come può capitare - si cambia idea e si vuole annullare, prenotando da un’altra parte. La nostra inchiesta ha mostrato che le regole del gioco cambiano a seconda della marca. Non va meglio se la prenotazione avviene invece tramite il servizio clienti di

Tchi vende il cofanetto (è il caso di Alpitour), che non solo offre ai clienti soltanto un numero a pagamento, ma è poco disponibile a cambiare o annullare la prenotazione.Quando si arriva finalmente a godere del dono ricevuto, però, raramente ci sono dei problemi: nella maggior parte dei casi, non abbiamo incontrato brutte sorprese. Le strutture alberghiere e i centri benessere che abbiamo testato hanno rispettato le promesse e chi ha usufruito del regalo è rimasto soddisfatto.Non è mancato però un caso in cui la prestazione offerta non corrispondeva a quanto descritto nel cofanetto (corso di taglio della frutta alla thailandese di MyDays, vedi qui sotto). Responsabilità limitataLe proposte del cofanetto sono presentate in modo accattivante attraverso un libricino, schede o pagine internet dedicate, e dipinte come il frutto di “un’attenta selezione”. Una bella vetrina

I cofanetti comprati sui siti di Elation e MyDays hanno una procedura di prenotazione complicata e se cambiate idea finite in un tunnel senza uscita. Anche le attività e le strutture proposte non sempre rispettano le promesse.

Un corso molto deludente Prenotiamo un "momento magico" la cena con delitto, ma MyDays annulla tutto perché il ristorante non è più convenzionato. Ripieghiamo su un corso di intaglio della frutta alla thailandese che promette di insegnarci questa arte raffinata con una lezione di 4 ore. Al corso la brutta sorpresa: c’erano solo professionisti ed era l’ultima di cinque lezioni. L'insegnante quasi non ci ha considerato per poter seguire gli altri. Non c'era nessuna traccia sul sito del fatto che si trattava di un corso strutturato in più lezioni non per dilettanti.

ELATION www.elation.itWeekend di charme: 101 €Bellezza e Benessere Blu: 93 €

MYDAYS www.mydays.itCorso intaglio frutta alla thailandese: 60 €Tenere coccole per due: 99 €

Page 44: Altroconsumo_233

Inchiesta

44 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Con i cofanetti regalo griffati Boscolo e Alpitour (in agenzia di viaggio) abbiamo trascorso un fine settimana del tutto all’altezza delle promesse. Peccato che con Alpitour si sudi qualche camicia di troppo per prenotare l'esperienza prescelta e che ci sia una certa rigidità da parte del servizio clienti nel gestire modifiche o annullamenti. Con Boscolo, invece, è andato tutto liscio, a dimostrazione che lo stesso sistema, un servizio clienti che fa tramite con la struttura partner, può essere gestito in maniera più attenta alla soddisfazione di chi usufruisce del regalo. Tanto più se si considera che, se avessimo acquistato gli stessi soggiorni di Alpitour direttamente, senza il cofanetto avremmo speso circa il 30% in meno.

IN AGENZIA DI VIAGGIO: NO ALPITOUR PLEASE

Che cosa succede se il gatto rosicchia il nostro buono regalo rendendo illegibile il codice per usarlo? O graffia impunito la scatola con il prezioso numero attaccato all'esterno (Alpitour)? Stando a quanto si legge nelle condizioni di vendita potremmo buttare via il cofanetto: i marchi che li vendono, infatti, si sottraggono a qualsiasi responsabilità non prevedendo né indennizzi, né sostituzioni. Per fortuna nella realtà si sono dimostrati molto più disponibili ad andare incontro al cliente, con la sola eccezione di Wazoo, che si è trincerato dietro le condizioni di vendita, dicendoci che senza tesserina non si può fare nulla. Un comportamento molto più collaborativo quello del servizio clienti degli altri cofanetti, che abbiamo messo alla prova dichiarando che il codice era stato deteriorato o smarrito. Abbiamo recuperato subito il codice solo con Boscolo e MyDays. Nel primo caso il servizio clienti ci ha fatto notare che ci sono due codici uno stampato all’interno del cofanetto, uno all’esterno, ed è bastato averne uno. Nel secondo caso, il codice è inviato via email, quindi hanno dovuto solo rimandarlo. Anche Wonderbox stampa più volte il codice nel voucher e sul cofanetto, peccato però che il servizio clienti non ci abbia dato questa dritta, pur essendo disponibile a cercare una soluzione. Nei casi di Smartbox e Regalbox, il codice è solo nel voucher e per recuperarlo, bisogna indicare al servizio clienti dove è stato acquistato il regalo e di quale confezione si tratti. Il recupero è quindi più complicato.

SE IL GATTO MANGIA IL "REGALO"

Alpitour WeboxWeekend Natura :

In agenzia: 120 €Weekend Cultura:

120 € (online, spedizione inclusa).

Scegli nel libricino o sul sito tra i soggiorni o le attività proposte.

Paga con il buono regalo o voucher o tesserina.

Ricevi il cofanetto

CODICE SMARRITO: SERVIZIO CLIENTI ALLA PROVA

Numero verde

Numero a pagamento: 199

Numero urbano

Codice spedito via email

ALPITOUR WEBOX

BOSCOLO

ELATION

MYDAYS

REGALBOX

SMARTBOX

WAZOO

WONDERBOX

Codice unico nel cofanetto

Due codici nel cofanetto

A differenza degli altri, il servizio clienti di Wazoo non offre soluzioni.

Andare incontro al cliente quando si tratta di godere di un bel soggiorno è il minimo richiesto. Boscolo lo fa, Alpitour no.

Boscolo: quando il servizio funziona Per prenotare il soggiorno, i clienti di Boscolo hanno a disposizione un numero verde, quelli di Alpitour un costoso 199. Con Boscolo è bastata una telefonata per definire i termini del soggiorno e prenotare, con Alpitour è stato un calvario durato qualche giorno. Chiusa la faticosa procedura, cioè dopo averci mandato una email con i documenti necessari per il soggiorno e averci chiesto di firmarli e rinviarli via fax per conferma (Boscolo non pretende il fax), Alpitour ci dice che non è più modificabile tranne che per i nominativi della prenotazione. Boscolo consente variazioni o cancellazioni fino a 7 giorni prima.

Boscolo GiftPercorsi e Dintorni

In agenzia: 99 €Online: 109 €

Come funziona

Page 45: Altroconsumo_233

CONSIGLI UTILI

Gennaio 2010 Altroconsumo 45altroconsumo.it

REGALBOXSoggiorno di charme: 122,30 €* Relax e benessere: 67,90 €

SMARTBOXDimore di charme: 124,40 €*Spa e benessere: 69,90 €

WAZOOPausa romantica: 119 €Terme Milano: 74 €*

WONDERBOXSoggiorno da assaporare: 99 €Elle Benessere: 89 €*

offerta dagli ideatori di queste idee regalo alle strutture partner (hotel, ristoranti, spa…), ma nessuna vera garanzia per il cliente. Basta leggere le condizioni di utilizzo del buono regalo, per capire come limitino il coinvolgimento al massimo, non assumendosi nessuna responsabilità sul servizio offerto dalla struttura partner. Infatti, scrivono che quest'ultima “… è l’unica responsabile della prestazione offerta, essa ne stabilisce le modalità e ne giudica le condizioni ideali per lo svolgimento” - e “… gestisce le modalità e i tempi necessari per disdire un’attività prenotata”. È un limite grave, perché in caso di problemi chi usufruisce del regalo deve vedersela con la struttura e non può contare, come ci si aspetterebbe, su chi ha venduto il pacchetto. Un limite che si può superare, come dimostra Boscolo, l’unico tra i marchi considerati ad assumersi in toto la responsabilità del servizio offerto. Anche in caso di furto o smarrimento del codice identificativo del buono regalo o del cofanetto completo i marchi testati si sottraggono a qualsiasi responsabilità: non è possibile né il recupero del suo utilizzo,

né alcuna forma di indennizzo. Questi i termini restrittivi nelle condizioni di vendita, ma bisogna dire che nella nostra inchiesta quando il problema si è presentato il servizio clienti dei marchi testati (tranne per Wazoo) è stato disponibile a trovare una soluzione soddisfacente per il cliente. Considerato che il codice è essenziale per godere del regalo (senza, il cofanetto è una scatola vuota), i venditori dovrebbero mettere al riparo il cliente e qualcuno lo fa: Boscolo prevede due codici distinti, MyDays lo invia via email. Un’esperienza che può costare caraAbbiamo confrontato i prezzi dei cofanetti della nostra inchiesta con quello che avremmo pagato andando direttamente in quell’albergo o in quel centro benessere a fare quel trattamento. Abbiamo trovato differenze significative sui soggiorni venduti da Alpitour ed Elation: senza cofanetto si spende il 30% circa in meno. Significativo anche il confronto del pacchetto Terme Milano di Wazoo: ben 74 euro, contro soli 40 euro se comprato alle terme. ¬

IN NEGOZIO: SEDOTTI E ABBANDONATI

Prima di regalare un cofanetto, meglio verificare dove si trovano

le strutture proposte (l’offerta territoriale, soprattutto al Sud è limitata). Verificate sul retro del cofanetto e sul sito del produttore.

Conservate sempre lo scontrino, fino a quando il cofanetto viene

utilizzato. In caso di smarrimento, sapere dove e quando è stato acquista-to può aiutare a recuperarne il codice.

Fate sempre una copia del codice del cofanetto o una fotocopia del

buono regalo.

Occhio alla scadenza: il cofanetto è valido per un anno o al massimo

un anno e mezzo.

Accertatevi sempre, prima di prenotare, sulle condizioni

previste per modificare o cancellare una prenotazione.

1

2

3

4

5

Sono in vendita nei grandi store dell’elettronica, nelle librerie, nelle agenzie di viaggio e anche sul sito omonimo. Sono i cofanetti regalo più diffusi e sono consultabili direttamente nel punto vendita dove si può sfogliare l’attraente libricino con le proposte disponibili e la loro collocazione geografica. Solo Wazoo si presenta sigillato e descrive sinteticamente l’offerta sul retro della scatola. In questo caso, ma anche negli altri,

consigliamo di dare un’occhiata anche al sito prima di acquistare. Funzionano in maniera semplice: chi li riceve in regalo deve solo scegliere tra le strutture partner e chiamare direttamente la prescelta, che stabilisce le condizioni di prenotazione e quelle di un eventuale annullamento o modifica. Solo Wazoo fa da intermediario, come avviene per Boscolo e Alpitour, con un servizio di prenotazione a pagamento (199).

Smartbox, Regalbox, Wazoo e Wonderbox fanno da vetrina per gli hotel, i ristoranti e i centri benessere che propongono, ma non si assumono la responsabilità del servizio offerto.In caso di problemi, quindi bisogna vedersela direttamente con la struttura.

Regalbox: 100 km per un massaggioAbbiamo comprato a Bari un cofanetto Regalbox Relax e benessere, verificando prima sul sito la presenza di un centro convenzionato nel capoluogo pugliese. Nel libricino dentro al cofanetto, però, non c’era traccia della struttura di Bari presente nel sito. Il servizio clienti ci dice che il centro non è più convenzionato, ma è tenuto a fornire il trattamento fino alla fine dell’anno. Chiamiamo il centro che, però, non offre più il trattamento che desideriamo. A questo punto, non essendoci altri centri a Bari, il servizio clienti ci propone di fare centinaia di chilometri per andare in un altro, senza darci alternative, tanto meno il rimborso. Tentiamo la carta del negozio dove l'abbiamo comprato (Qui Touring), che accetta di cambiare cofanetto. Questo è il vero servizio al cliente.

*Comprato online, il prezzo indicato comprende le spese di spedizione.

Page 46: Altroconsumo_233

46 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Test

a macchina fotografica digitale come oggetto a sé stante sembra destinata a un'esistenza marginale, per via dell'ag-guerrita concorrenza dei cellulari. Sono sempre di più quelli che partono per un

viaggio lasciando a casa la fotocamera digitale, perché pensano che il cellulare sia sufficiente. Tendenza ali-mentata dai produttori, che integrano nei telefonini apparecchi fotografici diventati ormai piccoli gioielli di tecnologia. Pur non essendo ancora dotati di zoom ottici, i cosiddetti "camerafonini" hanno risoluzioni sempre più elevate (fino a 12 megapixel), flash incor-porato, autofocus, prefocus (premendo il tasto a metà, si attiva una prima messa a fuoco, che viene memo-rizzata). Quelli più sofisticati danno anche la possibi-

Llità di selezionare la modalità ritratto oppure hanno lo "smile detection", un sistema capace di riconoscere quando la persona da ritrarre sorride, aiutando a mi-gliorare così la qualità delle foto.

Ma siamo lontani dal pareggioTra gli oltre 150 cellulari con fotocamera testati, che trovate tutti in My Product Selector (sul nostro sito), abbiamo deciso di presentarvi in questo articolo i modelli più recenti, quelli con un buon rapporto qua-lità-prezzo e i migliori delle marche leader di merca-to, tali da potere garantire buoni risultati sia come apparecchi (ergonomia, trasportabilità, resistenza) sia per le funzioni base (telefonare e sms). Prima di passare ai risultati, meglio sgombrare il campo da

Scatti al bacioPiace sempre di più fare le fotografie con il cellulare. Si assottiglia la differenza di qualità tra macchina fotografica e telefonino.

Per esaminarele performance della fotocamera dei cellulari (impostata sulla massima qualità possibile) abbiamo fotografato apposite tabelledi prova, simulando in uno studio tre condizioni di luce: naturale, artificiale e penombra. Abbiamo poi valutato la risoluzione, la riproduzione dei colori, il rumore, l'esposizione e i ritardi di scatto.

ALTRE PROVEI telefonini sono stati sottoposti a numerossime altre prove per valutare anche la loro qualità nelle funzioni base (telefono e sms), come lettore musicale e per la navigazione internet e le email.

IL NOSTROTEST

RISPARMI

460 €

Scatti al bacio

Page 47: Altroconsumo_233

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

NUOVO

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre proveMiglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzoScelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso qualità buona

Gennaio 2010 Altroconsumo 47altroconsumo.it

CELLULARI PER LE FOTO PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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Ver

sati

lità

Bat

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Tras

feri

men

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ul p

c

NOKIA N79 249-300 JJ 5 Micro-SD V V V V A C B A B C A A 75

NOKIA 6220 classic 159-250 JJ 5 Micro-SD V V V V B C B A A C B A 73

NOKIA N86 8MP 419-499 JJ 8 Micro-SD V V V B C B A B B B A 73

NOKIA N97 499-599 JJJ 5 Micro-SD V V V V A B B A A B B A 71

SAMSUNG SGH-i900 Omnia 245-499 JJ 5 Micro-SD V V V B C B A B C A B 70

SAMSUNG GT-S8000 Jet 349-399 J 5 Micro-SD V V V B C B A B B B A 70

NOKIA 6710 Navigator 352 JJ 5 Micro-SD V V V B C B A B C A A 69

MOTOROLA Motozine ZN5 249-350 JJ 5 Micro-SD V V V V B D B A B C C B 69

NOKIA E52 292 J 3,2 Micro-SD V B C C A B D A A 68

SAMSUNG M8800 Pixon 299-399 JJ 8 Micro-SD V V V V B C B A B C C A 68

SONY ERICSSON W995 399-459 JJ 8,1 Memory Stick Micro V V V B D C A B C A A 67

NOKIA 5530 XpressMusic 243-243 J 3,2 Micro-SD V V V B C B A B C B A 67

NOKIA 6303 Classic 119-160 J 3,2 Micro-SD V V V C n.d. C A C C A A 67

SAMSUNG Omnia Pro GT-B7610 490 JJJ 5 Micro-SD V V B B B A C C A A 66

SAMSUNG I8910 HD 399-500 JJJ 8 Micro-SD V V V B B C A B B B A 66

NOKIA 5630 XpressMusic 189-250 J 3,2 Micro-SD V B n.d. C A B D A A 65

SONY ERICSSON C903 259-300 JJ 5 Memory Stick Micro V V V B n.d. C A B C B A 65

APPLE iPhone 3G S 16 GB 529-619 JJ 3 n.d. V V V B B C A B C A C 65

NOKIA 5730 XpressMusic 331 JJ 3,2 Micro-SD V V V B C C A B C B A 64

HTC Touch Cruise T4242 299-499 JJ 3,2 Micro-SD C C C A C E A A 64

LG GD900 Crystal 399-450 J 8 Micro-SD V V V B C C A B B C A 63

NOKIA 6600i slide 243 J 5 Micro-SD V V C n.d. C A B C B B 63

APPLE iPhone 3G 8 GB / OS 3.0 469-500 JJ 2 n.d. V B B C A B D A C 63

LG KC780 199-399 JJ 8 Micro-SD V V V V C n.d. C A B C C A 62

SAMSUNG S7350 Ultra Slide 269-269 J 5 Micro-SD V V B C B A C C C B 61

HTC Magic 379-499 JJ 3,2 Micro-SD V V B C C A B D A A 60

SONY ERICSSON T707 179-200 J 3,2 Memory Stick Micro B n.d. C A C E B A 60

BLACKBERRY Bold 9000 399-499 JJJ 2 Micro-SD V B B C A C E A A 59

NOKIA 2700 classic 88 J 2 Micro-SD C n.d. C A B E A A 58

SAMSUNG B3310 108 JJ 2 Micro-SD V C n.d. C C C D C B 52

HTC Hero 484 JJ 5 Micro-SD V V B B D A D D A A 50

Scatti al bacio

Confronta i telefonini su

My Product Selector

altroconsumo.it/

selector

Volume Più pallini ci sono più è voluminoso il cellulare.

Accesso diretto Presenza di tasti che permettono l'utilizzo della fotocamera senza passare dal menù.

Qualità della fotocamera Vengono valutati i ritardi di scatto (con e senza prefocus) e la qualità delle imma-gini (risoluzione, colori, rumore, messa a fuoco...).

Versatilità Si valutano la risoluzione massima, auto-

focus, possibilità di prefocus, presenza di flash incor-porato, "accesso diretto".

Batteria Calcola la durata della batteria considerando sia l'energia che serve per lo scatto sia quella per ri-vedere le foto (quanto consuma il display acceso).

Qualità globale Tiene conto solo della funzione foto. Sono riportati nelle relative colonne i risultati del lettore mu-sicale e delle funzioni internet (n.d. se non disponibile).

TABELLA COME LEGGERLA

Page 48: Altroconsumo_233

Test

48 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

DAI SOCI

In quanti modi posso scaricare le foto?Quali e quanti modi esistono per poter scaricare le foto dal cellulare sul pc di casa? Io ho un Nokia 3220.

Aldo C., Alessandria

Se il cellulare e il pc hanno il bluetooth si possono facilmente trasferire singole foto al computer: basta

selezionare l'immagine, dare il comando di invio e il telefonino cercherà automaticamente il dispositivo di ricezione. Il Nokia 3220 non ha però il bluetooth, quindi occorrerà eseguire questa operazione con un cavo usb, che poi è anche il metodo più rapido per trasferire sul computer tutte le foto insieme, non una alla volta. Al momento dell'acquisto, nella confezione ha trovato incluso sia il cavo sia il software Nokia Pc suite, che è comunque scaricabile dal sito nokia.com. Un altro modo è quello di inserire la scheda di memoria nell'apposito slot del computer o in un "card reader" (lettore di memory card). Infine, col cellulare si possono inviare le foto via email: è il modo in assoluto più oneroso, perché per farlo bisogna collegarsi a internet.

NOKIA N79249-300 euro Migliore del Test: ottimo anche per ascoltare musica. Discreto per la posta elettronica e navigare.

75

La nostra scelta Cellulari per le foto

80%È la percentuale di telefonini dotati di macchina fotografica venduti nell'ultimo anno.

59%È la percentuale di italiani che dichiarano di aver scattato foto con il cellulare nell'ultimo mese.

12Sono i megapixel di risoluzione massima delle fotocamere integrate nei cellulari.

possibili equivoci, rispondendo alla fatidica domanda: può un camerafonino sostituire davvero una macchi-na fotografica digitale? Al di là delle aspirazioni, la risposta rimane ancora negativa, seppur non così ne-gativa come in passato. Difatti le fotocamere compat-te assicurano ancora performance decisamente mi-gliori, ma, in condizioni di luce ottimali e per soggetti non in movimento, i migliori gsm del test non raggiungono risultati molto diversi. Sul resto il pareg-gio è impossibile, per vari motivi: la qualità delle len-ti lascia a desiderare, manca lo zoom ottico e sono scarsamente versatili (occorrono alcuni passaggi per accedere alla funzione fotocamera e la regolazione delle impostazioni di scatto non è molto intuitiva).

La risoluzione non è tuttoNon sempre un maggior numero di megapixel è sino-nimo di migliore qualità della macchina fotografica. Per esempio il modello HTC Hero, nonostante abbia una fotocamera da 5 megapixel integrata, ottiene ri-sultati deludenti. A penalizzarlo è soprattutto la man-canza di flash, elemento fondamentale per realizzare buone foto in situazioni di scarsa luminosità. Le prove del test, molto lusinghiere, dimostrano che Nokia ha puntato molto sulla funzione fotografia: un suo mo-dello si aggiudica infatti il titolo di Migliore del Test. La multinazionale finlandese mostra di essere com-petitiva anche sotto il profilo dei prezzi, ragion per cui fa man bassa degli altri nostri titoli assegnati sulla base del rapporto qualità-prezzo. Inoltre, il fatto che i suoi modelli rimangano a lungo nei negozi, fa sì che, passato l'effetto novità, i prezzi tendano a calare. ¬

NOKIA 6303 Classic119-160 euro Altro Migliore Acquisto, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Qualche problema solo con il ritardo di scatto: ma i risultati sono complessivamente buoni.

67

NOKIA 6220 Classic159-250 euro Migliore Acquisto, con performance paragonabili a quelle del Migliore del Test. Permette un risparmio di 460 euro sul modello più caro.

73

NOKIA 2700 Classic88 euro Scelta Conveniente. Buona la qualità della macchina fotografica, ma senza tasti dedicati a questa funzione. Non consente la navigazione.

58

ONLINEPer imparare a fare scatti e a scaricare le immagini sul computer, guarda il video "Fare foto col telefonino" sul nostro sito altroconsumo.it/cellulari

NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 NOKIA 6303 119-160 euro119-160 euro119-160 euro119-160 euro119-160 euro119-160 euro119-160 euro119-160 euroAltro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un Altro Migliore Acquisto, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. ottimo rapporto qualità-prezzo. Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il Qualche problema solo con il ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati ritardo di scatto: ma i risultati sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.sono complessivamente buoni.

67

NOKIA N79NOKIA N79NOKIA N79NOKIA N79NOKIA N79NOKIA N79NOKIA N79NOKIA N79249-300 euro249-300 euro249-300 euro249-300 euro249-300 euro249-300 euro249-300 euro249-300 euroMigliore del Test: Migliore del Test: Migliore del Test: Migliore del Test: Migliore del Test: Migliore del Test: Migliore del Test: Migliore del Test: ottimo anche per ottimo anche per ottimo anche per ottimo anche per ottimo anche per ottimo anche per ottimo anche per ottimo anche per ascoltare musica. ascoltare musica. ascoltare musica. ascoltare musica. ascoltare musica. ascoltare musica. ascoltare musica. ascoltare musica. Discreto per la posta Discreto per la posta Discreto per la posta Discreto per la posta Discreto per la posta Discreto per la posta Discreto per la posta Discreto per la posta elettronica e navigare. elettronica e navigare. elettronica e navigare. elettronica e navigare. elettronica e navigare. elettronica e navigare. elettronica e navigare. elettronica e navigare.

75

Page 49: Altroconsumo_233

CONT@TTIPer porre domande o raccontare le tue esperienze ad Altroconsumo

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Viva voce

Gennaio 2010 Altroconsumo 49altroconsumo.it

Ivan Asprinio Isernia

Le vaschette e i fogli di alluminio sono riciclabili? Dipende dalla azienda di raccolta dei rifiuti. Di solito non lo consentono, visto che sono venuti in contatto con alimenti, e il loro riciclaggio è più difficile.

Marta ValentiGrosseto

La plastica delle capsule del caffè è pericolosa per la salute? Non sono emerse finora delle controindicazioni. La plastica utilizzata per questi prodotti è infatti studiata per sopportare alte temperature.

Se la rete idrica è un colabrodoUna perdita occulta fa lievitare enormemente le bollette. Ma l'assicurazione non paga se i consumi fatturati non superano del 40% quelli dell'anno precedente.

ra impossibile che i miei consumi d'acqua generassero bollette di quasi ottocento euro. E in effetti c'era qual-

cosa che non andava nella rete: una perdita occulta. Indivi-duata e riparata la falla, fatti accertati anche da un perito di Acque Spa (la società che eroga l'acqua a Pisa), mi aspettavo un rimborso di quanto addebitatomi ingiustamente. Tanto più che dal 2006 avevo un'assicurazione Ina-Assitalia, che avrebbe coperto anche questo tipo di incidenti. Tra maggio e luglio 2009 ho fatto numerosi solleciti telefonici, ma la società Acque ha continuato a trincerarsi dietro la respon-sabilità dell'assicurazione, che non liquidava il danno. A questo punto mi rivolgo ad Altroconsumo.

Agostino Agostini, San Giuliano Terme (PI)

Quella strana clausolaIn seguito all'intervento del servizio legale di Altroconsumo, Acque Spa co-munica che l'assicurazione non aveva riconosciuto l'indennizzo. Infatti, una clausula del contratto specifica che la copertura riguarda solo le perdite oc-culte che fanno registrare un consumo superiore al 40% di quello avuto nello stesso periodo dell'anno precedente. E guarda caso era inferiore. Tuttavia Acque Spa ha riconosciuto al signor Agostini il rimborso, ricalcolando le bollette. ¬

E

ACQUA POTABILE

Qualità peggiorata, tariffe lievitate, cittadini inascoltati. Lettera da Enna, dove l'acqua è già stata privatizzata.

ivo a Troina, nella provincia di Enna, che è stata tra le prime ad

avviare il processo di privatizzazione dell'acqua (assegnata ad Acquaenna). L'acqua che arriva dalla diga di Ancipa cambia colore continuamente, passan-do, di giorno in giorno, dal marrone al giallo e a tutte le gradazioni dei co-lori delle tavolozza. Anche la tariffe sono aumentate: secondo i miei calco-li, se Altroconsumo avesse considera-to Enna tra le città del suo campione

per l'inchiesta sull'acqua potabile (AC 230, ottobre 2009), sarebbe risultata tra le più care d'Italia. Quando la ge-stione dell'acquedotto era pubblica, magari le cose non andavano in ma-niera ottimale, ma potevamo contare su una buona e costante efficienza, e l'acqua era più economica. Inoltre, il contatto tra utenti e uffici preposti era diretto, ora invece è quanto di più bu-rocratico e distante ci possa essere.

Francesco Laudani, Troina (Enna)

Cara e cattiva

Il lago di Ancipa

Quella strana clausolaIn seguito all'intervento del servizio legale di Altroconsumo, Acque Spa co-munica che l'assicurazione non aveva riconosciuto l'indennizzo. Infatti, una clausula del contratto specifica che la copertura riguarda solo le perdite oc-culte che fanno registrare un consumo superiore al 40% di quello avuto nello stesso periodo dell'anno precedente. E guarda caso era inferiore. Tuttavia Acque Spa ha riconosciuto al signor Agostini il rimborso, ricalcolando le bollette.

V

Page 50: Altroconsumo_233

no

Viva voce

50 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

ompro i funghi al mercato comunale di Pisa. Nessuna delle bancarelle che li ven-

de espone un'etichetta con la loro provenien-za, informazione che invece si trova sulle con-fezioni dei funghi in vendita al supermercato. A voce i venditori dichiarano che sono stati raccolti in Trentino, ma io ho letto che spesso in Italia vengono venduti funghi che arrivano dall'Europa orientale. Perché al mercato non rispettano la legge sull'etichettatura?

Giampiero Taverni, Pisa

Manca l'obbligo per quelli spontanei Il Regolamento europeo che disciplina le nor-me di commercializzazione dei prodotti orto-frutticoli (n. 1221 del 2008) afferma che non sono soggetti all'obbligo di indicare il luogo di origine i funghi diversi dai funghi di coltiva-zione, freschi o refrigerati. Quindi, se per i funghi coltivati è previsto l'obbligo di indicare la provenienza, non è così per quelli spontanei, come i porcini o i galletti. È questo il motivo per cui non sempre si trova sull'etichetta que-sta informazione, che è essenziale per capire dove questi prodotti sono stati raccolti. ¬

LE DOMANDE TOP DEL MESE

Funghi senzapassaporto

DA DOVE ARRIVANO?

SICUREZZA A BORDO

Pamela Paglia di Roma

o letto che esiste un dispositivo, Safe Unborn Child, che consente di posizionare la cintu-

ra di sicurezza nel modo più corretto e sicuro per proteggere, durante gli spostamenti in macchina, le donne incinte e il bebè che hanno in grembo. Vorrei sapere se questo sistema, che è acquista-bile solo su internet, è sicuro e omologato. E na-turalmente se è un prodotto consigliato da Altro-consumo.

Pamela Paglia, Roma Usare la cintura in modo correttoSul mercato esistono diversi prodotti che hanno la funzione di evitare che una parte della cintura di sicurezza finisca sul pancione delle donne in-cinte. Si tratta di cinghie che portano la cintura sotto l'addome, bloccandola in quella posizione. Infatti, se la parte trasversale della cintura passa sul pancione, potrebbe essere pericoloso in caso di brusche frenate. Diverse mamme in attesa, per stare più comode in macchina, evitano di allac-ciare la cintura di sicurezza, ma anche questo è sbagliato, oltre che contro il codice della strada. A nostro parere si può tranquillamente evitare la spesa per l'acquisto di un apposito dispositivo, basta allacciare la cintura nel modo giusto, così come indicato nell'immagine qui a fianco. ¬

In auto col pancioneH

Basta posizionare correttamente la cintura di sicurezza, non serve un dispositivo specifico.

Bagaglio perso: è ufficialeDopo quanti giorni dal mancato arrivo in aeroporto

posso chiedere il risarcimento? Se la compagnia non riconosce prima la perdita, il bagaglio risulta ufficialmente perso dopo 21 giorni. A questo punto, si possono far valere i propri diritti.

Cosa non copre la garanziaIn quali casi non vale la garanzia di conformità?

La garanzia copre pressoché ogni guasto che avvenga entro due anni dall’acquisto. Ci sono alcune eccezioni: il guasto è stato causato da voi (per esempio, il cellulare vi è caduto di mano e si è

rotto); oppure, quando non potevate ignorare che il vostro acquisto avesse un problema (il capo griffato acquistato a un prezzo speciale perché difettato); oppure se avevate fornito voi il materiale o avete fatto fare sull'oggetto un intervento che si è poi rivelato dannoso.

C

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Gennaio 2010 Altroconsumo 51altroconsumo.it

e ciglia raggiungono immediatamente il massimo vo-lume e una splendida curvatura e poi - udite, udite - "si

rimuove con il solo utilizzo di acqua calda". Cosa desiderare di più da un mascara? È per questo che, nonostante la tut-t'altro che modico prezzo (29 euro), ho acquistato High Im-pact Curling Mascara di Clinique. Peccato che non sono mai riuscita a togliere il rimmel con la sola acqua calda, seppur abbondante. Tutte le volte si è reso necessario l'uso di uno struccante. E così è successo alle mie amiche, con cui avevo fatto l'acquisto. Ci siamo sentite prese in giro. Altroconsumo potrebbe provare a fare un test?

Giovanna Brambilla, Cernusco sul Naviglio (Milano)

Sciacquare non bastaAltroconsumo ha acquistato in profumeria, come farebbe una semplice consumatrice, il mascara di Clinique e, dopo aver nascosto la marca e lo slogan, ha chiesto a dieci donne di utilizzarlo. La raccomandazione, naturalmente, è stata quella di cercare di eliminarlo solo con acqua calda. Risul-tato: nessuna di loro è riuscita a rimuovere completamente il prodotto utilizzando solo acqua calda. Nei migliori dei casi l’acqua toglie il prodotto solo in parte e in modo non unifor-me. Infatti, invece di sciogliersi, secondo le opinioni ripor-tate dalle nostre dieci collaboratrici, il mascara si stacca a “pezzi”, “granelli”, “pallini”. Hanno poi dovuto ricorrere necessariamente al sapone o a uno struccante. Tutte hanno notato che la consistenza in grumi è poco piacevole sia al momento dell’applicazione sia quando ci si strucca. ¬

Quel mascara si fa belloIl rimmel di Clinique vanta di essere rimovibile con il solo utilizzo di acqua calda. Altroconsumo lo ha fatto provare a dieci donne. Scoprendo che...

Per Clinique "si rimuove facilmente e perfettamente con il solo utilizzo di acqua calda (a 39°C)"

I FALSI SLOGAN DEI COSMETICI

IN ETICHETTA

Apple al vaglio dell'Autorità

o acquistato a caro prezzo un iPhone 3GS "unloc-ked", ossia libero da vincoli sul gestore telefoni-

co, al fine di poterlo usare con Wind, di cui sono clien-te da oltre dieci anni. Utilizzando un semplice file di configurazione, scaricato da internet in maniera del tutto legale, ho attivato la funzione di tethering, cioè la possibilità di usare l'iPhone come modem, connet-tendolo al pc via usb o bluetooth.

Nuova versione, con sorpresaPerò, con l'aggiornamento del firmware (programma) dell'iPhone alla più recente versione 3.1, ho scoperto con rammarico che la funzionalità di tethering non è più utilizzabile, né è riattivabile dai clienti dei gestori telefonici che, come Wind, non hanno stipulato ac-cordi commerciali con Apple. Non solo: installando

questa nuova versione 3.1, vengono rimossi i file usa-ti in precedenza. In questo modo, Apple ha reso di-sponibili i file di configurazione per l'abilitazione del tehering solo agli utenti dei gestori con cui ha stretto accordi commerciali (Tim, Vodafone e 3).

Le proteste degli utentiLa cosa sta generando proteste in tutto il mondo, nei blog e anche nel forum ufficiale di Apple. Apple ha venduto un apparecchio con una funzionalità, che poi ha reso indisponibile a chi ha pagato a caro prezzo una versione sbloccata dell'iPhone. Non doveva forse avvi-sare in anticipo dell'introduzione di tale limitazione? È così che, su consiglio di Altroconsumo, ho scritto al-l'Antitrust, che ha aperto una pratica targata Apple.

Michele Benini, Milano

UN SOCIO SCRIVE ALL'ANTITRUST

La società di Cupertino non ha reso disponibili a Wind alcuni file per utilizzare l'iPhone come modem connettendolo al pc

Michele Benini di Milano

H

L

Page 52: Altroconsumo_233

FILO DIRETTO

52 Altroconsumo Gennaio 2010 altroconsumo.it

Viva voce

Ho letto l'articolo "Telefono ma quanto mi costi" (AC 231, novembre

2009). Ma mi è sorto un dubbio: non è strano che l'operatore telefonico (Voice Italia), con il quale avete stretto una convenzione, risulti essere, in tutte le tabelle pubblicate, il più vantaggioso operatore di mercato?Non è che per farlo risultare primo avete posto delle ipotesi iniziali (ad esempio quaranta telefonate mensili verso cellulari) del tutto assurde per un utente standard? Vi ricordo infatti (ma lo sapete meglio di me) che l'Italia è il paese europeo con la massima diffusione di cellulari. Tutti o quasi hanno il cellulare. Perché mai un consumatore avveduto dovrebbe usare il telefono fisso per fare una telefonata ad un cellulare?Inoltre, se una persona (in base all'altra ipotesi fatta) fa tutte quelle telefonate verso numeri fissi, perché mai dovrebbe stipulare un contratto a consumo come quelli da voi scelti?

(mail firmata)

Per quello che riguarda la convenzione con Voice, il fatto che risulti l'operatore più vantaggioso non è un caso: infatti la convenienza è un fattore importante tra quelli di cui teniamo conto per scegliere un operatore cui proporre una convenzione vantaggiosa per i soci. Prima, quindi, abbiamo valutato la competitività di Voice, poi abbiamo proposto la convenzione.Anche altri criteri possono giocare, ma in molti casi proponiamo ai soci una convenzione con un fornitore già risultato competitivo rispetto al mercato. Il nostro socio (che preferisce restare anonimo) si stupisce delle caratteristiche della nostra ipotesi iniziale, usata per confrontare la convenienza degli operatori. Ma possiamo assicurargli che anche il profilo dell'utente tipo da noi utilizzato per la valutazione è basato sulle caratteristiche dei soci, che ricaviamo dai dati di coloro che utilizzano i nostri servizi interattivi disponibili sul sito. Ci affidiamo, insomma, a un metodo oggettivo e basato sulle esigenze reali dei soci.

Un dubbio sulle convenzioni

No a sacchetti specialio comprato al supermercato una con-fezione con quattro sacchetti portali-

quidi per aereo, di Ordinett. Mi aspettavo di trovare dei sacchetti “speciali”, un po' più robusti di quelli da freezer. Invece tro-vo quattro sacchettini normalissimi, che non corrispondono a quelli dell'immagine riportata sulla confezione. Il tutto al "mo-dico" prezzo di 2 euro e 50 centesimi: pra-ticamente più di 60 centesimi a sacchettino.

L'aspetto comico della situazione è che ho anche comprato una confezione di 15 sac-chetti da freezer ben più robusti e con la chiusura ermetica, in linea con le regole aeroportuali, che però costa 2,17 euro: quin-di, considerando il numero di pezzi, quasi cinque volte più economica. Basta chiama-re la stessa cosa in modo diverso, per ven-derla a un prezzo molto più alto.Roberta Coianiz, Cazzago San Martino (BS)

LIQUIDI IN AEREO

Negli aeroporti dell'Unione europea sono state introdotte limitazioni per il trasporto di liquidi nei bagagli a mano.

1. Tutti i liquidi (anche le creme) dovranno essere contenuti in flaconi aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (un decimo di litro).

2. I flaconi dovranno poi essere inseriti

in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore a 1 litro (più o meno con dimensioni di 18 x 20 centimetri)

3. Per ogni passeggero (bambini compresi) è permesso il trasporto di un solo sacchetto di plastica. I farmaci possono essere trasportati al di fuori del sacchetto.

I FLACONI NEL BAGAGLIO A MANO

H

I sacchetti "speciali" per aereo di Ordinett

caratteristiche della nostra ipotesi iniziale, caratteristiche della nostra ipotesi iniziale, caratteristiche della nostra ipotesi iniziale, usata per confrontare la convenienza degli usata per confrontare la convenienza degli usata per confrontare la convenienza degli usata per confrontare la convenienza degli

insomma, a un metodo oggettivo e basato insomma, a un metodo oggettivo e basato insomma, a un metodo oggettivo e basato insomma, a un metodo oggettivo e basato

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acquisto o ricerche di mercato. Se non sei interessato a queste iniziative ti preghiamo di barrare l’apposita casella sul tagliando. In ogni caso, potrai in qualunque momento e del tutto gratuitamente opporti all’uti-lizzo dei dati per le suddette finalità scrivendo a: Altroconsumo - Ufficio Abbonamenti - Via Valassina 22, 20159 MilanoGaranzia di Soddisfazione. Se, do po aver ricevuto le Guide, non ne fossi soddisfatto, hai 15 giorni di tempo per esercitare il diritto di recesso che ti garantisce il rimborso della spesa sostenuta. Basta che tu ci resti-tuisca le Guide accompagnate da una lettera indirizzata a: Altroconsumo - Ufficio Abbona menti - Via Valassina, 22 - 20159 Milano.

Effettuerò il pagamento con le stesse modalità con cui pago il mio abbonamento ad Altroconsumo:

tramite domiciliazione bancaria tramite domiciliazione postale (Bancoposta) con carta di credito

con bollettino di conto corrente postale intestato al conto n. 20311205 a nome di Euroconsumers Servizi S.r.L.(In questo caso, non spedire questo tagliando. Indica sul bollettino, sotto “Causale del versamento”: n° di copie, titolo della Guida e il tuo numero di Socio).

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Gennaio 2010 Altroconsumo 55altroconsumo.it

Altroconsumo

ARGOMENTO RIV. ANNOA Acqua potabile 230 10/2009 Affidabilità grandi elettrodomestici 229 9/2009Alimentazione campagna obesità fast food 230 10/2009 frutta tropicale 232 12/2009 degli anziani 231 11/2009 mortadella 227 6/2009 obesità infantile 226 5/2009 passata di pomodoro 228 7·8/2009 succo d'arancia 229 9/2009 verdura, nitrati 226 5/2009Alimenti per cani 226 5/2009Ambiente cellulari, riciclo 226 5/2009 CO₂, compensazione 228 7·8/2009 olio, smaltimento 229 9/2009 risparmio energetico 232 12/2009Antifurto senza fili 233 1/2010Aspirapolvere 227 6/2009Automobili seggiolini 227 6/2009 test utilitarie 231 11/2009

BBambini prodotti per 228 7·8/2009 sicurezza vicino a scuola 231 11/2009Barbecue 227 6/2009Benzopirene 227 6/2009Bollitori elettrici 233 1 /2010

CCacciaviti elettrici 230 10/2009Cani, alimenti confezionati 226 5/2009Case di riposo 226 5/2009Cellulari tariffe 229 9/2009 test 229 9/2009 per fotografare 233 1/2010CO₂, compensazione 228 7·8/2009Computer portatili 228 7·8/2009 all in one 231 11/2009Contenitori per alimenti 233 1 /2010Condizionatori 226 5/2009Congelatori orizzontali 227 6/2009Convenienza supermercati 230 10/2009Cordless 232 12/2009Cornici digitali 232 12/2009Cosmetici naturali 229 9/2009Creme solari 227 6/2009

DDetergenti per forno 226 5/2009 per lavastoviglie 230 10/2009 per vetri 229 9/2009 per bucato scuro 233 1/2010

EElettricità, tariffe 228 7·8/2009Elettricità, bioraria 233 1/2010Energia solare 226 5/2009

FFast food 230 10/2009Ferri da stiro con caldaia 226 5/2009Formaggi avariati 233 1/2010Forni a microonde 230 10/2009 elettrici a incasso 226 5/2009 detergenti per forno 226 5/2009Foto digitali, stamparle 228 7·8/2009Frutta tropicale 232 12/2009

HHome cinema 230 10/2009

IIgiene nei treni 228 7·8/2009Imballaggi 232 12/2009Internet inchiesta soddisfazione 230 10/2009

LLampadine a basso consumo 233 1 /2010 a libera installazione 231 11/2009Lavatrici a 1.200 giri 228 7·8/2009Lettori dvd portatili 232 12/2009

MMacchine da caffè 232 12/2009Micro hifi 232 12/2009Minestroni pronti 233 1 / 2010Mortadella 227 6/2009Multispazio, test 228 7·8/2009Musica online 233 1 /2010

NNavigatori satellitari 226 5/2009Nitrati nella verdura 226 5/2009MPPannelli solari 226 5/2009Passata di pomodoro 228 7·8/2009Poste 229 9/2009Pneumatici invernali 232 12/2009Prodotti per bambini cosa non comprare 228 7·8/2009 tappetini 230 10/2009

RReflex, lenti e obiettivi 228 7·8/2009Regali, cofanetti 233 1/2010Registratori dvd 229 9/2009

SScarpe da jogging test 227 6/2009 etica della produzione 227 6/2009Scarponi da sci 232 12/2009Seggiolini per auto 227 6/2009Sicurezza tappetini bimbi 230 10/2009Sicurezza bimbi a scuola 231 11/2009 Smaltimento olio 229 9/2009Stampare le foto digitali 228 7·8/2009Succo d'arancia 229 9/2009Supermercati inchiesta convenienza 230 10/2009

TTariffe acqua potabile 230 10/2009 cellulari 229 9/2009 elettricità 228 7·8/2009 fisso e adsl 231 11/2009Telefonia cellulari 229 9/2009 cordless 232 12/2009 riciclo cellulari 226 5/2009 tariffe cellulari 229 9/2009Treni inchiesta sull'igiene 228 7·8/2009TV digitale 229 9/2009 grande formato 231 11/2009

VVideocamere digitali 231 11/2009Vini rossi di pregio 231 11/2009

INDICEPrincipali test e inchieste degli ultimi mesi

ALTROCONSUMO NUOVE EDIZIONI S.R.L.Il mensile Altroconsumo, i bimestrali Soldi & Diritti, Test Salute e Hi_Test, così come le guide pratiche hanno come unico obiettivo l’informazione e la difesa dei consumatori. Le riviste non contengono una sola riga di pubblicità, né informazioni pagate o ispirate da produttori e venditori o da gruppi di interesse politico e finanziario, a garanzia della trasparenze e dell’obiettività dei giudizi.I test comparativi su beni di consumo e servizi finanziari e assicurativi sono l’elemento che contraddistingue le riviste. Per la realizzazione di test comparativi e inchieste Altroconsumo si avvale di Euroconsumers Servizi srl. Le informazioni di carattere finanziario sono fornite da Altroconsumo Edizioni Finanziarie.I laboratori e gli esperti incaricati di

svolgere le prove sono indipendenti dai produttori e da qualsiasi tipo di interesse commerciale. Tutti i campioni utilizzati per la realizzazione dei test vengono acquistati anonimamente e inviati direttamente ai laboratori per l’esame. I campioni gratuiti vengono rifiutati.I risultati delle prove condotte da Altroconsumo, Soldi & Diritti, Test Salute e Hi_Test riguardano esclusivamente i prodotti presi in esame, anche se è possibile trarne valutazioni di carattere generale e consigli utili per gli acquisti.Direttore editoriale: Andrea DonedaDirettore responsabile: Rosanna MassarentiRedazione: Natalia Milazzo, Alessandro Sessa (caporedattori), Marzio Tosi (caposervizio), Luca Cartapatti, Manuela Cervilli, Matteo Metta, Beba Minna, Simona Ovadia, Adelia Piva, Sonia Sartori.

ASSOCIAZIONEAltroconsumo è un’associazione senza fini di lucro fondata a Milano nel 1973. Altroconsumo, in piena autonomia e indipendenza, si pone come scopo l’informazione, la difesa e la rappresentanza dei consumatori. È membro della CI (Consumers’ International), di ICRT (International Consumers’ Research and Testing) ed è l’unico organismo italiano riconosciuto dal BEUC (Ufficio europeo delle associazioni di consumatori). Altroconsumo si finanzia esclusivamente attraverso le quote associative e l’abbonamento alle proprie riviste.

Presidente: Paolo MartinelloVicepresidente: Marino MelissanoDirettore: Luisa CrisigiovanniTesoriere: Giovanni PessinaConsiglio: Claudia Bacchi, Franca Braga, Giulia Candiani, Liliana Cantone, Silvia Castronovi, Michele Cavuoti, Luisa Crisigiovanni, Graziella De Faveri, Andrea Doneda, Letizia Ghizzi Panizza, Paolo Martinello, Rosanna Massarenti, Francesco Mattana, Marino Melissano, Daniela Nocchieri, Enzo Passaro, Valeria Riccardi, Vincenzo Somma, Lorena Valdicelli, Pietro Vitelli.Sede nazionale via Valassina 22 - 20159 Milano. Tel 02/66.89.01 - Fax 02/66.89.02.88

ABBONAMENTO E QUOTA ASSOCIATIVA Altroconsumo, Soldi & Diritti e Test Salute sono diffusi solo in abbonamento.L’importo dell’abbonamento comprende anche la quota di associazione. Sono soci solo le persone fisiche. Le persone giuridiche possono abbonarsi e accedere ai servizi individuali forniti dall’associazione. Per abbonarsi è sufficiente inviare una lettera indirizzata a Altroconsumo Nuove Edizioni srl - Casella postale 10608 - 20110 Milano oppure collegarsi al sito altroconsumo.it cliccando alla sezione CONTATTACI.Pagamento a mezzo domiciliazione bancaria o carta di credito: questa forma di pagamento è indispensabile quando si sceglie la rata trimestrale. In ogni caso, la durata dell’abbonamento è a tempo indeterminato e le future variazioni di costo verranno comunicate anticipatamente sulla rivista.Garanzia di soddisfazione: Se entro 15 giorni dal ricevimento del primo numero della rivista lei cambia idea e non vuole più essere abbonato alle riviste e Socio Altroconsumo, lei ha diritto di recedere e nulla sarà da lei dovuto. Per esercitare il diritto di recesso basta scrivere una lettera a: Altroconsumo - Ufficio Abbonamenti - Via Valassina, 22 - 20159 Milano o collegarsi al sito www.altroconsumo.it (cliccando sulla voce “contattaci”). Inoltre, in qualsiasi momento lei può recedere dall’abbonamento e dall’associazione con una lettera all’ufficio Abbonamenti, le sarà restituito quanto eventualmente già pagato per il periodo successivo al recesso.Per ricevere i numeri arretrati è sufficiente telefonare o scrivere all’Ufficio Abbonamenti Altroconsumo. Il costo è pari al doppio del prezzo di copertina. Non è possibile richiedere più di due esemplari dello stesso numero. I suoi dati personali saranno utilizzati da Altroconsumo e/o da terzi da esso incaricati per la gestione dell’abbonamento, nonché per gli scopi associativi. Essi verranno trattati con mezzi informatici e potranno essere, a termini di legge, da lei consultati, modificati, integrati o cancellati.QUANTO COSTA Annuale TrimestraleAltroconsumo 78,00€ 19,50€Altroconsumo + Soldi&Diritti 111,00€ 27,75€Altroconsumo + Test Salute 119,40€ 29,85€Altroconsumo + Soldi&Diritti + Test Salute 152,40€ 38,10€

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