ALTERNATIVA CINEMA 2016-17 programma di luglio · trascinano il film verso vette inattese, mentre...

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ALTERNATIVA CINEMA 2016-17 programma di luglio mercoledì 5 luglio I FIGLI DELLA NOTTE (Andrea De Sica) mercoledì 12 luglio TUTTO QUELLO CHE VUOI (Francesco Bruni) mercoledì 19 luglio D ALL ALTRA PARTE (Zrinko Ogresta) mercoledì 26 luglio SOGNARE È VIVERE (Natalie Portamn) Mensile d’informazione cinematografica del Cinema Smeraldo - Teramo 28 1° spettacolo: ore 18.00 - 2° spettacolo: ore 21.30 • biglietto d’ingresso: 5,00 euro Arrivederci all’autunno, per la stagione 2017-18 di Alternativa Cinema Smeraldo Cinema - Teramo www.smeraldocinema.it a cura di Anna Fusaro

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ALTERNATIVA CINEMA 2016-17programma di luglio

mercoledì 5 luglioI FIGLI

DELLA NOTTE(Andrea De Sica)

mercoledì 12 luglioTUTTO QUELLO

CHE VUOI(Francesco Bruni)

mercoledì 19 luglioDALL’ALTRA PARTE

(Zrinko Ogresta)

mercoledì 26 luglioSOGNARE È VIVERE

(Natalie Portamn)

Mensile d’informazione cinematografica del Cinema Smeraldo - Teramo

28

1° spettacolo: ore 18.00 - 2° spettacolo: ore 21.30 • biglietto d’ingresso: 5,00 euroArrivederci all’autunno, per la stagione 2017-18 di Alternativa Cinema

Smeraldo Cinema - Teramowww.smeraldocinema.it

a cura di Anna Fusaro

alternativa CINEMA

Regia: Andrea De Sica Sceneggiatura:A. De Sica, Mariano Di Nardo, GloriaMalatesta Fotografia: Stefano FaliveneMontaggio: Alberto Masi Scenografia:Dimitri Capuani Interpreti: VincenzoCrea, Ludovico Succio, FabrizioRongione, Yuliia Sobol, Luigi Bignone,Pietro Monfreda, Michael BernhardPlattner, Dario Cantarelli Nazione:Italia, Belgio Anno: 2016 Durata: 85’.

Con poca voglia ma parecchia obbedienzaalla madre, Giulio entra in un collegio pre-stigioso per rampolli benestanti. Dallesembianze asburgiche, la struttura è unanota palestra per la futura classe dirigente[…]. Il ragazzo è immediatamente attrattoda Edo, dalla sua personalità a lui opposta,anticonformista e incline alla ribellione. Incomplicità si oppongono al bullismo impe-rante e in totale segretezza iniziano a tra-scorrere nottate in un locale di prostitute.Gli effetti attesi non tarderanno a presen-tarsi. Non nasconde elementi di autobio-grafia Andrea De Sica mentre “annota”l’origine del suo esordio in lungo I figlidella notte. Il nipote di Vittorio e figlio del

compianto Manuelindubbiamente haun cinema “severo”nel sangue, quiferocemente sen-tenzioso. «Siete laclasse dirigente delfuturo, non dimen-ticatevelo» tuona ilpreside del collegiodai tratti esterna-mente imperiali e internamente kubrickia-ni, tanto di Shining quanto di AranciaMeccanica […]. Esso si staglia nel biancoabbacinante di un incipit fortissimo, evi-dente contrasto con quel nero notturno eviolento che andrà a raccontare. […] DeSica indugia con coraggio sui volti e i corpidi questi teenager sulla via della disuma-nizzazione, consapevole che nulla dibuono è loro destinato. Il suoBildungsroman diviso fra il giorno e lanotte invernali ha il sapore di un già visita-to, probabilmente attraverso letture evisioni suggestive alla materia, ma non èprivo di una sua forza intima e coraggiosa.(Anna Maria Pasetti, mymovies.it)

Silenzi e musiche […]trascinano il filmverso vette inattese,mentre sono i dialo-ghi, il più delle voltecaratterizzati da frasifatte e a effetto, aincidere negativa-mente su un esordioche osa sfidare igeneri, rimanendo

costantemente in bilico tra il dramma e lafavola dark. L’ultimo piano dell’istitutocela infatti un segreto, con De Sica chespalanca la porta del mistero e dellapaura, tra esoterismo e consapevolezza disé […]. Ma il regista ha una precisa idea dicinema, anche nei suoi evitabili cliché chespaziano tra nonnismo e inesploso omoe-rotismo, […] e racconta un disagio adole-scenziale che per una volta non è stretta-mente legato all’emarginazione sociale,bensì alla deformante abdicazione genito-riale e ai suoi terrificanti effetti nei con-fronti dei figli. Sfacciatamente agiati mairrimediabilmente e desolatamente turba-ti. (Federico Boni, cineblog.it)

I figli della nottemercoledì 5 luglio (ore 18.00 - 21.30)

Regia e sceneggiatura: Francesco BruniFotografia: Arnaldo CatinariMontaggio: Mirko Platania, CeciliaZanuso Musica: Carlo Virzì Interpreti:Giuliano Montaldo, AndreaCarpenzano, Arturo Bruni, VittorioEmanuele Propizio, DonatellaFinocchiaro, Antonio Gerardi, RaffaellaLebboroni Nazione: Italia Anno: 2017Durata: 106’.

Stretto sodale di Paolo Virzì, di cui ha scrit-to tutti i film eccetto La pazza gioia, e investe di sceneggiatore artefice del mag-gior successo italiano nella serialità tv(Montalbano), Francesco Bruni è passatoalla regia a cinquant’anni con Scialla! e orafirma il suo terzo film. Un giovanotto tra-steverino sfaccendato e ignorante(Andrea Carpenzano, notato in Il permes-so di Claudio Amendola) accetta di mala-voglia il compito di far compagnia a unvedovo 85enne, poeta smemorato (il regi-sta Giuliano Montaldo, che torna attorecome in gioventù), per trarne molti inse-gnamenti e regalare all’anziano signore gli

ultimi brividi di vitalità.Un romanzo di formazio-ne: l’incontro aiuta ilragazzo e i suoi amici apassare la linea d’ombradella maturità, mentrerisveglia nella dolente vecchiaia del nuovoamico i ricordi più felici. Pur non mancan-do qualche scorciatoia e ammiccamentodi troppo […], un film fresco, riuscito.(Paolo D’Agostini, La Repubblica)

Nasce da un vissuto familiare questo filmdi Francesco Bruni, da sempre regista esceneggiatore di qualità. Suo padre, affet-to dal morbo di Alzheimer, ha progressiva-mente sviluppato una regressione verso ilpassato che ha fatto divenire “reali” per-sone e accadimenti di decenni prima. Unodi questi risaliva all’epoca del passaggiodel fronte in Toscana, nel corso della salitadegli americani verso il Nord durante laSeconda Guerra mondiale. Da questo epi-sodio è nata l’idea del film, in cui si perce-pisce a ogni battuta la sua straordinariacapacità di scrittura attenta, in ogni situa-

zione, a evitare le secchedella retorica e la melassadel sentimentalismo.Bruni ci porta a passeggia-re insieme a questo anzia-no signore al quale la

malattia non ha fatto perdere la signorilitàdel gesto e la sensibilità del poeta. Lo fagrazie a uno straordinario GiulianoMontaldo che dà corpo, con l’adesioneumana che ha sempre avuto come regista,a un Giorgio che è costantemente “vero”,a differenza degli anziani sopra le righeche il cinema Usa ci ha propinato negliultimi anni. […] Bruni ci propone un discor-so sulla memoria che è il tesoro vero di cuinon possiamo fare a meno se non voglia-mo perderci definitivamente. A una socie-tà affetta da Alzheimer collettivo […],Bruni ricorda che è grazie alla presa dicoscienza della nostra storia che si puòcamminare verso il futuro. Lo fa sapendosuscitare quelle forme di sorriso e di risoche nascono da una riflessione profonda eda uno sguardo sensibile e acuto.(Giancarlo Zappoli, mymovies.it)

Tutto quello che vuoimercoledì 12 luglio (ore 18.00 - 21.30)

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Regia: Zrinko Ogresta Sceneggiatura:Mate Matisic, Z. Ogresta Fotografia:Branko Linta Montaggio: TomislavPavlic, Nikola Kokotovic Musica: M.Matisic, Simun Matisic Suono: MiodragJakovljevic, Luka Mustac, MladenPervan, Martin Semencic, Ivan ZelicInterpreti: Ksenija Marinkovic, LazarRistovski, Tihana Lazovic, RobertBudak, Toni Sestan Nazione: Croazia,Serbia Anno: 2016 Durata: 80’.

Festival di Berlino 2016 - PanoramaMenzione speciale

Vesna è un’infermiera a domicilio dimezza età di Zagabria; sua figlia Jadranka,laureata in legge, sta per sposarsi conBozo, “un inetto” secondo suo fratelloVlado che è sposato e ha un figlio piccoloe un’amante incinta. All’inizio del filmVesna riceve una chiamata misteriosa allavoro. Presto scopriamo che è suo maritoŽarko, che era capitano dell’esercitonazionale di Jugoslavia quando iniziò laguerra in Croazia e decise di stare “dall’al-tra parte”. Era finito a L’Aia, ed è stato

appena rilasciato. I duenon si parlano da vent’an-ni. La chiamata inaspetta-ta riporterà a galla il ricor-do di un segreto che Vesnaha cercato di nascondereper molto tempo. Il croatoZrinko Ogresta con il suosettimo film affronta iltema del perdono e della difficoltà disaper conciliare, anche in favore di esso, itanti aspetti delle nostre personalità che sisovrappongono l’una all’altra. Presentatoin anteprima mondiale nella sezionePanorama alla Berlinale 2016, il filmaffronta il tema della guerra balcanica masoprattutto è una parabola psicologica-mente più complessa di amore e di dolore,crudeltà e perdono. Ogresta sottolinea ilsenso di separazione e dislocazione vissu-to da Vesna, un personaggio prevalente-mente interiorizzato […]. Un film che fiori-sce in una visione poetica dal tocco legge-ro, sospesa in questioni forse insolubili eche affascina nelle sue inclinazioni malin-coniche e suggestive. (Silvia Bertollini, sen-tieriselvaggi.it)

Con la speranza di salva-re la propria famigliadagli eventi che stavanodistruggendo le loro vite,Vesna decide di trasferiretutti a Zagabria, inCroazia. Tuttavia, ven-t’anni dopo, una chiama-ta inaspettata riporterà a

galla il ricordo di un segreto che ha cer-cato di nascondere per molto. Dall’altraparte è un’intensa riflessione sulla storiarecente di un Paese tuttora lacerato esulle implicazioni che la guerra, potenteanestetico dei sentimenti filantropici, hasugli individui e sulle relazioni umane.Diverse generazioni sono coinvolte emesse a confronto nell’ultimo film diZrinko Ogresta, dagli anziani assistiti alnipotino in arrivo, ciascuna compromes-sa in termini differenti e tuttavia simili,ciascuna posta di fronte all’eco di unaguerra che pare capace ancora oggi disbarrare la strada a chi, come la futurasposa Jadranka, tenta di costruirsi unavita autonoma e felice. (Carlotta Po,cineforum.it)

Dall’altra parte S One Strane

mercoledì 19 luglio (ore 18.00 - 21.30)

Regia e sceneggiatura: NataliePortman Soggetto: dal romanzo diAmos Oz Fotografia: Slawomir IdziakMontaggio: Hervé Schneid, AndrewMondshein Musica: Nicholas BritellScenografia: Noa Roshovsky, SalimShehade Interpreti: Natalie Portman,Gilad Kahana, Amir Tessler, MakramKhoury, Shira Haas, Neta Riskin, OhadKnoller, Moni Moshonov, RotemKeinan, Henry David Nazione: StatiUniti Anno: 2015 Durata: 95’.

Amore e tenebra sono due delle forze cheagiscono nel romanzo autobiograficodedicato alle origini della famiglia delloscrittore Amos Oz, da cui l’opera prima diNatalie Portman è tratta. Dall’infanzia egiovinezza di Oz a Gerusalemme, e poi nelkibbutz di Hulda, all’esistenza tragica deisuoi genitori, fino alla descrizione epicadella Gerusalemme di quegli anni, di TelAviv e della vita in kibbutz negli anniTrenta, Quaranta e Cinquanta. Perché cipiace: è un esordio coraggioso nell’affron-tare un tema complesso; il film ha un buon

impatto visivo e hasequenze ben costruite.Cosa non va: manca anco-ra alla regista la capacità didare equilibrio alla storia;la voglia di costruire trop-po sfocia in una certa fred-dezza. (movieplayer.it)

Scritto, prodotto, diretto e interpretato daNatalie Portman, Sognare è vivere segna ildebutto alla regia di un lungometraggioper il grande schermo dell’attrice israelia-na. Tratto dal romanzo autobiografico diAmos Oz Una storia di amore e di tenebra,che è anche l’opera più ambiziosa dell’au-tore, racconta l’infanzia dello scrittore aGerusalemme negli anni che precedono lanascita dello Stato di Israele. Come moltealtre famiglie ebree tra gli anni Trenta eQuaranta del Novecento, anche quella delpiccolo Amos è sfuggita alle persecuzionitrovando rifugio in Palestina, insieme conla speranza di un futuro migliore.Scampati alla guerra, i genitori di Amosnon sono però immuni alla sofferenza che

questa si porta dietro: ne ècolpita la madre Fania,poetica e sognatrice, la cuiindole fantasiosa viene apoco a poco soffocata dallavita matrimoniale e dallamonotonia quotidiana,fino a scivolare nella solitu-

dine e nella depressione. La donna ricono-sce un compagno di giochi e un compliceintellettuale nel figlio Amos, per il qualeinventa storie di avventure e viaggi neldeserto, e con il quale condivide la puerilevisione del mondo. Da lei Oz riprende quelgusto per la lingua e il lieve tocco ironicoche da adulto influenzerà la sua scrittura.Sognare è vivere, come il romanzo al qualeè ispirato, è una dichiarazione d’amoreper un Paese, una lingua, un popolo, unamadre. Il passaggio di un attore dall’altrolato della macchina da presa è sempre,potenzialmente, critico: perché se ilcampo da gioco è lo stesso, i ruoli nonsono sempre intercambiabili. Lo confer-ma, ahilei, Natalie Portman[…]. (FedericoGironi, comingsoon.it)

Sognare è vivere A Tale of Love and Darkness

mercoledì 26 luglio (ore 18.00 - 21.30)

Mensile d’informazione cinematografica della Società Smeraldo Srl (Teramo) – Direttore responsabile: Anna Fusaro

Progetto grafico e stampa: Giservice Srl (Teramo)

Iscrizione al Registro della Stampa del Tribunale di Teramo in data 19 settembre 2007 - n° 573 • Sede legale: Società Smeraldo Srl - via Maestri del Lavoro sn - 64100 Teramo

Anno 10, n° 10, luglio 2017 • Periodico gratuito

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