alpinismo stampa web - UOEI Ripa di Versiliaripadiversilia.uoei.it/Sicurezza in montagna/alpinismo_...

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sicuro ! ! la montagna è un sogno ... ... in alta montagna in alta montagna alpinismo alpinismo

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COMANDO GRUPPOCARABINIERIDI AOSTA

PRESIDENZA DELLA REGIONEDIREZIONE PROTEZIONE CIVILE

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALICORPO FORESTALE DELLA VALLE D'AOSTA

ASSESSORATO OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLOE EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICACENTRO FUNZIONALE REGIONALE

ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTEDIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE

ASSESSORATO TURISMO,SPORT, COMMERCIO E TRASPORTIDIREZIONE PROMOZIONE E MARKETING

Con il contributo di: POLIZIA DI STATOQUESTURA DI AOSTA

CENTROADDESTRAMENTOALPINO DI AOSTA

GUARDIA DI FINANZASOCCORSO ALPINO

AZIENDA U.S.L.VALLE D’AOSTA

SOCCORSO ALPINOVALDOSTANO

FONDAZIONEMONTAGNA SICURA

Ecco, a l lora, a lcune regoleper godere a pienodi un'ascensione ben r iusci ta ,aff inché la montagnapossa essere sempre

L'attività in alta montagnadetermina un notevole sforzo fisicoe richiede anche un buon impegno

organizzativo oltre che una costanteattenzione alle norme basilari

di sicurezza e di buona condotta.Le attrezzature ed i mezzi moderni

aiutano lo scalatorema non ne sostituiscono

la conoscenza e le capacità.

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Valuta con obiettività le tue condizioni e quelle deituoi compagni. La fatica ed il decadimento psico-fisi-co hanno effetti negativi sulle capacità decisionali.

Presta continua attenzione all'evolversi delle con-dizioni meteo.Controlla frequentemente la tua posizione, verificaperiodicamente la copertura di rete GSM ed ilrispetto dei tempi di percorrenza.

Valuta il tuo orario di partenza in base all'ascensio-ne da compiere. Le migliori condizioni della monta-gna sono quelle delle prime ore della giornata,soprattutto per gli itinerari che prevedono l'attra-versamento di nevai o ghiacciai.

Valuta se l'equipaggiamento ed i materiali che hai conte garantiscono la prosecuzione dell'ascensione conun adeguato margine di sicurezza.

Tieni sempre presente che saper rinunciare non èun demerito ma un segno di prudenza.

Valuta le possibili soluzioni alternative all'itinera-rio che, in caso di difficoltà, ti consentiranno unrientro in sicurezza.

Riporta a valle i rifiuti che hai prodotto.

Non com-p i e r em a n o v r eazzardateche pos-sano pro-vocare lacaduta disassi epietre.

Ricordati che il rag-giungimento dellacima non è la tuameta: manca ancorala discesa. Spesso,una volta arrivati invetta, si verifica uncalo di tensione e diconcentrazione cheè causa di moltissi-mi incidenti anchebanali.

Mantieni sempre un atteggiamento di rispetto neiconfronti della montagna e di eventuali altri fre-quentatori.

pprriimmaa ddii ppaarrttiirreeValuta attentamente e onestamente la tua prepara-zione fisica e tecnica e scegli di conseguenza l'im-presa più adatta alle tue reali possibilità.

Se hai dei dubbi sulla tua partenza, valuta la possi-bilità di intraprendere un itinerario alternativo orimanda l'ascensione!

Nella pianificazione della tempistica lascia qualchegiorno di margine utile per sopperire ad eventualicambiamenti di programma. La fretta, l'ambizioneed uno smoderato senso della sfida potrebberoessere cattivi consiglieri…

Informati sulle condizioni meteo, della montagna edell'itinerario scelto presso le Guide Alpine(www.guidealtamontagna.com), i gestori dei rifugi(www.rifugivaldostani.it), i siti internet specializza-ti (www.fondms.org) consultando anche le relazio-ni tecniche degli itinerari. E' fondamentale avereuna buona conoscenza dell'ambiente in cui staiper avventurarti e dei suoi pericoli (scariche di pie-tre, valanghe, crepacci, ecc.) in maniera tale dapoterli evitare.

Nella pianificazione dell'itinerario valuta le even-tuali vie di fuga e/o i percorsi alternativi da intra-prendere in caso di necessità.Se non sei sicuro di portare a termine in sicurezzal'itinerario prescelto, affidati alla competenza delleGuide Alpine.

Verifica l'efficienza del tuo equipaggiamento e pre-paralo scrupolosamente (anche per far fronte adun eventuale bivacco di emergenza) in funzionedelle caratteristiche tecniche e ambientali dell'iti-nerario che dovrai affrontare. Lo zaino sarà il tuo compagno più fedele durantel'ascensione: preparalo in modo razionale, evita ilsuperfluo e prediligi un abbigliamento "a strati"per poter aumentare o ridurre la temperatura delcorpo a seconda delle circostanze.

Prevedi un'adeguata dotazione di bevande e cibo pre-ferendo alimenti energetici, digeribili e leggeri da tra-sportare. Usa la borraccia o il termos per trasportarei liquidi.

Non dimenticare un kit di pronto soccorso ed even-tualmente un GPS, oltre ai numeri telefonici di emer-genza e ad un cellulare con batterie cariche da tenereaddosso al caldo tra il vestiario.

Tieni sempre presente che, specialmente nelle valli enei valloni laterali, potrebbe non esserci la coperturanecessaria per effettuare le chiamate.Non partire da solo e, in ogni caso, informa semprequalcuno (familiari, amici, gestori di rifugio) del tuoitinerario. Lascia una traccia del tuo passaggio suilibri dei rifugi, dei bivacchi e di vetta.

Valuta la possibili-tà di stipulareun'assicurazione:non sempre i soc-corsi sono gratuiti.

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Se i soccorsi sono effettuati con l'elicottero, al suoavvicinarsi accovacciati, se puoi, e rimani immobilefino allo sbarco dei soccorritori. Verifica che nellevicinanze non ci siano oggetti che possono esseresollevati dal flusso del rotore dell'elicottero.Se non riesci a chiamare i soccorsi: cerca di rag-giungere un punto di soccorso; mettiti in sicurezzae al riparo, attiva la segnaletica ottica e/o acustica.Se i soccorsi arrivano via aria, attiva la segnaleticaper l'elicottero.

In caso di emergenza, rifletti e non compieremanovre o gesti azzardati che possono complica-re ulteriormente la situazione. Mettiti in sicurezzae proteggiti dal freddo, trova un riparo. Se decidi diallertare i soccorsi preparati a rispondere alleseguenti domande: chi sei e numero di cellulare;dove ti trovi; cosa è successo; condizioni meteo;ostacoli per l'eventuale intervento dell'elicottero.

In Valle d'Aosta, ogni anno si effettuano circa 900interventi di soccorso alpino, di cui una parteimportante potrebbe essere evitata. Visto che,nonostante tutte le precauzioni, un incidente puòcomunque capitare, ecco alcune regole di buonsenso che potrebbero essere utili nell'emergenza.

iinn ccaassoo ddii eemmeerrggeennzzaaMETTITI IN SICUREZZAE CHIAMA I SOCCORSI

SEGNALETICAPER ELICOTTERO

S.O.S. CHIAMATA DI SOCCORSO

Italia Francia Svizzera118 112 144

Protezione Civile Valle d’Aosta800 319 319

SIserve

soccorso

USAUSA MAMATERIALITERIALI COLORACOLORATITI PERPER METTERTIMETTERTI ININ EVIDENZAEVIDENZA

NONserve

soccorso

chiamata1 segnale ogni 10 secondi

per un minutorisposta

1 segnale ogni 20 secondiper un minuto

I segnali vanno ripetuti aintervalli di un minuto.

SEGNALAZIONI CONVENZIONALIRICHIESTA DI SOCCORSO:

SEGNALETICAOTTICA E/O ACUSTICA

In alta quota il vento è spesso molto forte e contribuisce adaccentuare la sensazione di freddo anche con temperature

ventonon troppo basse. In queste situazioni, a parità di temperatura dell'aria, la tempera-tura percepita si abbassa notevolmente con l'aumentare dell'intensità del vento(effetto wind-chill). Una temperatura di -5°C associata a venti di 50 km/h equivalead una percezione del freddo pari a -15°C.In presenza di vento di foehn, il fondovalle può essere relativamente mite anche ininverno, ma ricorda che la temperatura, in queste condizioni, diminuisce di 1°Cogni 100 m di quota. Calcola sempre la temperatura che puoi incontrare alle variequote durante la tua ascensione.

radiazioni solari Ricorda che sebbene in altaquota le temperature non siano

mai elevate, durante le giornate serene e senza vento la radiazione solare èmolto intensa e può creare una forte sensazione di calore anche sui ghiacciai.Proteggiti adeguatamente con occhiali, cappello e creme solari.

Prima di partire consulta il bollettino meteo:www.regione.vda.it

Non lasciarti sorprendere dai temporali!Anche se non sono prevedibili nella loro esat-

temporali

fulmini Se sei all'aperto, ecco una serie di consigli che tipotranno essere utili per proteggerti dai fulmini:

allontana se possibile piccozze ed oggetti metallici, evita di stazionare in pros-simità di vette, creste e vie ferrate. Scendi a valle e cerca di raggiungere rapi-damente un rifugio o un bivacco. Se hai trovato un riparo in avvallamenti o grotte, isolati dal terreno usando ilmateriale a tua disposizione (zaino, sacco a pelo, corda, ecc.) e possibilmentetocca il terreno in un solo punto (stai rannicchiato a piedi uniti) per diminuire ilrischio di essere colpito dalla "corrente di passo".Le persone colpite da fulmine non sono cariche elettricamente quindi non sirischia nulla prestando loro soccorso! L'80% delle vittime di fulminazionesopravvive: respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco possono salvarela vita.

ta tempistica e localizzazione, i bollettini meteo indicano quando le condizioniatmosferiche sono favorevoli al loro sviluppo. Inoltre, vi sono alcuni segnalipremonitori del loro arrivo: atmosfera afosa nelle valli fin dal mattino, presen-za di foschia e di nubi a sviluppo verticale in crescita.Per valutare la distanza di un temporale conta i secondi che separano la scaricaelettrica (fulmine) dall'arrivo del tuono: ogni tre secondi calcola un km didistanza.Per valutare lo spostamento del temporale osserva in che direzione è rivolta laparte alta (incudine) del cumulonembo (nube a forte sviluppo verticale).Se il temporale ti raggiunge e sei in un luogo sicuro, non abbandonarlo (la vitamedia di una cellula temporalesca è di 30 min/1 ora).

nare indietro). Inoltre, a temperature sotto lo zero, la nebbia può ghiacciare alcontatto con il terreno, formando una patina di ghiaccio molto scivolosa.

nebbia Attenzione alla nebbia che in montagna può giunge-re improvvisa e rendere impossibile procedere (o tor-

ccoonnssiiggllii mmeeddiicciiSalire in alta quota, ad altitudini superiori ai 3000m significa entrare in un ambiente austero dove laquantità di ossigeno presente nell'aria e, di fre-quente, anche la temperatura si riducono fino alivelli estremi. L'organismo reagisce subito conmeccanismi di compenso che richiedono un nor-male funzionamento di cuore e polmoni.

Anche persone sane e allenate, salendo rapida-mente ad alte quote, possono incorrere nel MaleAcuto di Montagna (MAM), un disturbo caratteriz-zato da mal di testa, nausea e vomito, insonnia efatica a respirare. Se i sintomi non si risolvono èopportuno scendere di quota per evitare compli-canze gravi per la salute come l'edema polmonaree cerebrale. Se non puoi scendere di quota nonperdere tempo e chiama i soccorsi.

Una scalata ad alta quota corrisponde ad uno sfor-zo fisico intenso, per cui prima di effettuarla, assi-curati delle tue condizioni fisiche (un buono statodi salute e di allenamento). Se sei nel dubbio con-sulta un medico esperto in medicina di montagna.

Se ne hai sofferto in passato, sappi che il MAM puòessere prevenuto con opportuni consigli comporta-mentali e farmacologici, ma serve una prescrizionemedica. Prima di tornare in alta quota, consultal'Ambulatorio di Medicina di Montagna.

Non sottovaluta-re le basse tem-perature, soprat-tutto in presenzadi vento.

Se ti sembra di perdere la sensibilità alle dita di manie/o piedi, potrebbero essere i primi sintomi di un con-gelamento. Cerca in questo caso di scaldare le manimassaggiandole fino a risentire la normale sensibili-tà. Non levare i guanti o gli scarponi prima di trovar-ti in ambiente riparato. Non toccare oggetti metallicisenza protezioni. Quando hai tolto le protezioni con-trolla il colore delle dita: in caso di congelamento leultime falangi saranno pallide e in casi gravi bluastre.Quando sei in ambiente riscaldato continua a mas-saggiare le parti congelate e se puoi immergile inacqua tiepida. Se il colore e la sensibilità non cam-biano, interrompi l'ascensione e chiama i soccorsi.Ricorda che un congelamento iniziale guarisce inpochi giorni senza rischio di amputazione.

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Per prenotare le visite è necessario rivolgersi agli sportelliCUP sul territorio oppure telefonicamente al numero:8 4 8 8 0 9 0 9 0 (da telefono fisso, no cellulari).Per informazioni:telefono: 0165-543319e-mail: [email protected]: www.ausl.vda.it

L'Ambulatorio di Medicina di Montagna è una strutturapubblica dell'USL della Valle d'Aosta, per ora unica inItalia, che ha come obiettivo la tutela della salute di chivive o frequenta l'ambiente montano.

E' gestito da un'équipe di medici ospedalieri e delSoccorso Alpino Valdostano esperti in medicina dimontagna.

L'Ambulatorio è rivolto a varie tipologie di persone:guide alpine e alpinisti "d'élite", soggetti che svolgonosport in alta quota, alpinisti amatoriali, soggetti cheabbiano già sofferto di Male Acuto di Montagna, edemapolmonare o edema cerebrale d'alta quota, "trekkers",lavoratori o turisti che progettino soggiorni prolungatioltre i 3000 metri o pazienti con patologie croniche abi-tuali frequentatori della montagna a quote superiori ai2000 metri.Si eseguono visite mediche ed esami diagnostici piùavanzati volti ad individuare una ridotta tolleranza allealte quote (test all'ipossia).