Inno X I I I . TORINO, 20 Dicembre 1914. N. 51.

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rigogliosa rivolge un caldo appello a tutti gli « sportsmen » italiani, ai dirigenti delle singole società ed agli organizzatori di volere per tempo inviare alla nostra Ammini-strazione la loro adesione per la rinnovazione dell'abbonamento. La Stampa Sportiva che disinteressatamente ha trattato fin qui, con la collaborazione dei migliori critici, ogni questione riguardante il problema dell'educazione fisica della nostra gioventù ed il progresso di ogni industria affine allo sport, continuerà a svolgere questo programma, sicura di avere domani come ieri, sempre, l'appoggio della grande famiglia sportiva italiana.

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L'aviatore Maggiora, prima di tentare il record italiano di altexia con due passeggeri. (Apparecchio parasole Newport-Macchi con motore Gnome).

LA GUERRA NELL' ARIA Secondo calcoli, i tedeschi avrebbero perduto

sinora sette dirigibili « Zeppelin » e cinquantadue areoplani; avrebbero avuto ottantasei ufficiali o soldati aviatori uccisi. Secondo la stessa statistica i tedeschi avrebbero ancora a loro disposizione ventisei dirigibili e non quarantacinque come pre-tendono, e duecento ottantasette areoplani dei vari tipi. La scuoia di aviazione di Jobannisthal funziona ancora, ma si avrebbero pochissimi nuovi allievi.

I tedeschi sono riusciti a far giungere i loro « shrapnel® » a 2300 metri di altezza. Al prin-cipio della guerra essi non li facevano giungere che a 1800 metri. Ma in questi ultimi tempi il loro tiro è migliorato ed essi sono riusciti a procurarsi delle nuove armi. Ora a 2300 metri di altezza la visibilità è raramente perfetta e se si vuole in-formare utilmente i capi bisogna discendere un poco.

* * *

Oli aviatori inglesi addetti all 'esercito del ge-nerale French sono alquanto superstiziosi, come d'altronde buona parte dei loro compatriot i .L'Auto racconta che essi durante i voli non si staccano mai dalle Imo « m a s c o t t e s » elio sono poi gli og-getti più dispaiati. Il luogotenente Rainey porta sempre con sè il casco d 'un aviatore militare te-desco ucciso durante un combattimento aereo. Il tenente Cnllett che volò sugli hangars degli Zep pelin a Dusseldorf ha nu feticcio straordinario che lo tien lontano da tutti i pericoli : un vecchio braccialetto di bronzo attorno al polso sinistro. L'attore-aviatore Robert-Lorraine, adesso sotto-tenente nel Royal Flyng Corps, porta sospeso alla fusoliera del suo apparecchio un paio di vecchi guanti di cuoio. Egli portava tali guanti duraate il tentativo di traversata dalia Scozia all 'Irlanda: cadde in mare e si salvò soltanto per esser giunto alla riva dopo aver nuotato per oltre un chilo-metro. Il famoso « l o o p e r » B. C. Hucks, pure operante in Francia, considera per sua « mascotte » una scheggia dell 'elica dell 'apparecchio col quale passò l 'esame di pilota. Questa elica in una caduta seguente si spezzò e poco mancò che con essa si spezzasse pure la carriera e la vita di Hucks. Il tenente Parke ha con sè sempre un dente di leone,

e il maggiore di marina Samson, un vecchio oro-logio che con lui ha compiuto più giri dei mondo. Prévost ha un casco a punta. Garros una palla di shrapnel restata sul suo apparecchio dopo un bombardamento di cui fu oggetto, il tenente Snipe che volò su Dusseldorf e recentemente su Fried-richsliafen, ha sempre con sè un pezzo di tela appartenente all'ala d 'un suo vecchio areoplano.

Un rivista inglese riferisce che gli aviatori in-glesi e francesi sono stati muniti di una nuova bomba, i cui effetti sono terribili. Si tratta di una bomba d'aria. Un estremo freddo è prodotto nel momento della esplosione. « Il freddo è così intenso — racconta un aviatore, — che l 'ho sen-tito io stesso, quando ho lanciato la mia prima bomba da un'altezza di circa 300 rat tri. Essa è caduta su di una sezione tedesca, che si trovava in un campo al bivacco. Credo che almeno trenta uomini siano rimasti uccisi. Queste bombe ucci-dono istantaneamente con uu estremo freddo e con l 'urto. Esse rassomigliano, quanto alle loro dimensioni e al peso, alle bombe di dinamite, impiegate prima con grande effetto. La materia di cui esse sono piene è molto semplice, e può essere trasportata a qualunque altezza. La bomba è preparata dall 'aviatore e dal suo aiutante prima della partenza » .

* *

Un aeroplano tedesco si mostrò nei giorni scorsi al disopra della fortezza di Novo-Geoi giewsk. Due aeroplani russi si innalzarono subito per tagliargli Ja ritirata. La caccia fu assai movimentata.

L 'aeroplano tedesco raggiunse una grande al-tezza, donde poi si lasciò cadere a volo librato, ina poiché gli aeroplani russi non lo avevano abbandonato, dovette rialzarsi a volo salendo più in aito della prima volta.

11 freddo, che regnava a quell'altezza, cominciò a provocare difficoltà nel funzionamento del mo-tore. Trovandosi minacciato di una caduta e nel-l ' impossibilità di sfuggire ai suoi inseguitori, l 'aviatore tedesco si arrese. Egli fu raccolto mezzo gelato.

Clemente Maggiora recordman italiano di altezza con 2 passeggeri

Al campo di Mirafiori si è avuta giorni sono una esibizione straordinaria dell 'aviatore borghese Maggiora, il quale riusciva a battere il record italiano di altezza con due passeggeri, volando a più di 2700 metri.

La notizia non ci era affatto nuova, poiché sa-pevamo che il giovane aviatore aveva divisato di tentare il record per il quale si allenava conti-nuamente e tenacemente. Clemente Maggiora si innalzava così, su un monoplano parasole JVtwport-Macchi della potenzialità di 80 HP, con a bordo come passeggeri l ' ing. Patriarca e l 'aviatore Za-nibelli, raggiungendo la quota media di m. 2700 in 35' ed impiegando 6 minuti a compiere il volo plani per l 'atterramento.

L 'aviatore Maggiora, che, come tutti sanno, è istruttore al corso di perfezionamento per gli avia-tori civili, è stato vivamente felicitato dai pre-senti.

A dimostrare l 'audacia e la perizia dell 'avia-tore Maggiora, diamo qui sotto alcuni exploils da lui compiuti :

Primo volo notturno eseguito in Italia- ( feb-braio 1912, Campo Malpensa).

Baid Vizzola-Ticino-Varese e ritorno, con pas-seggero, km. 90, passando sul Moi.te Campo dei Fiori, altezza raggiunta m. 2100 con apparecchio monoplano Caproni 80 HP (13 giugno 1913).

Baid Malpensa-Valganna-Lago di Ghirla e ri-torno, km. 110, passando sul Monte Monarco, at-terrando sulla superficie del lago gelato fra l 'en-tusiasmo di migliaia di pattinatori, atterramento e partenza riusciti perfettamente (temperatura 13 gradi sotto zero, sofferto freddo intenso). E ' stato il primo esperimento d 'areoplano su ghiaccio, ciò che costituisce un record del mondo (9 gen-nanio 1914).

Baid Busto Arsizio-Torino, raggiungendo la altezza di m. 2600, velocità oraria km. 120, appa-recchio Newport-Macchi 50 IIP (14 maggio 1914).

Vavia'ore Cernente Maggiora, recordman itiliano di altexia con due passeggeri (m. Ìt700).

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Soldati inglesi che scaricano da un camion sicchi di farina. (Fot. Argns - lastre Cappelli .

Sport eroico nelle terre irredente L'on. Battisti, deputato socialisti di Trento, è di-

ventato il missionario della feda e delle vive speranze di tutti gli abitanti della sua terra nella città ita-liane già libere e unite alla materna Roma, Per far questo l'on, Bittisti si è volontariamente allontanato dalla sua terra e, nella piena consapevolezza di un eerto sacrificio, subisce l'angoscia e la gravità della legge della monarchia: egli ora è bandito dall'Austria e giudicato un traditore.

Non vogliamo fare un soffietto « politico » dell'ani-moso assertore della speranza latina; non è, questo, il posto opportuno, e non è, questa, l'ora propizia. Crediamo però doveroso presentare ai lettori della Stampa Sportiva la figura di Cesare Battisti sullo sfondo delle sue adorate Alpi tridentine, nell'eroica

e passionale atmosfera di quelle foreste e di quelle praterie dominate dalle Dolomiti. Quest'uomo, che per meglio affermare la sua angosciosa passione ha meritato la scomunica anche dei suoi fratelli di fede, ha educato il suo spirito vivendo la grande vita della montagna, percorrendo in lunghi raids faticosi, in bicicletta o a piedi, le grandi vie dell'Ampezzino, del Cadore, del Comelico, le cui foreste nei giorni di tem-pesta sembra fischino i tragici motivi ammonitori della fanfara garibaldina.

Cesare Battisti è avvocato : ma prima di conseguire la laurea in diritto scese nel regno della sua terra e chiese a Firenze un intellettuale battesimo di latinità-Nella capitale toscana si laureò in lettere e filosofia in quell'istituto superiore di scienze e lettere che

L'avt. mobile del g nerale inglese Frenali in panne. — A'cuni soldati ani de si pensano al traino della vittura, dal fronte al primo pos o di riparazione. (Fot. Argus - lastre Cappelli).

L'automobile nella guerra moderna. — Il campione listi quale meccanico motorista.

ypsilon, dalla faccia espressiva, dal colorito sano, con la barbetta nera e con la capigliatura prolissa, è i t -timo ciclista e alpinista di grande valore. Dieci o dodici anni or sono, con un senso profondo di quelle che dovevano essere le finalità nazionali dello sport, f r i la difidente attesa dei suoi correligionari, si diede con tutto il cuore a propagandare nel suo Trentino la passione e il culto dell'Alpe ; fu tra i primi a dare il suo nome alla Società, degli alpinisti tridentini, alla Società delle Alpi Giulie, a tutte le Associazioni gin-nastiche italiane di nome e di spirito. Quando, or sono sei o satte anni, parecchi di questi sodalizi vennero discuoiti dalle autorità luogotenenziali dell 'I . R. Qo. verno, il Battisti, come deputato, cercò di tenerli vivi, almeno nell'amore dei soci, rendendoli, nella clande-stinità, più fervidi e più operosi di propaganda latina.

A Quasi per rendere più pratica e più utile la sua

attività si diede a percorrere tutte le Alpi tridentine da lui illustrate in un'opera insigne di geografia

dal 1890 al 1894 raccolse tanti giovani destinati a grandi prove. Il Battisti ebbe a Firenze compagni e amici della scuola e dei primi certami politici Gae-tano Salvemini, Rodolfo Mondolfo, Arturo Galletti, il primo successore di Francesco Acri sulla cattedra di filosofia a Bologna, e il secondo continuatore del. l'insegnamento di Carducci e di Pascoli, Gennaro Mondaini e Augusto Mori. Egli trovò negli austeri e studiosi cenacoli la sua compagna alacre e la sposa fedele in Ernesta Bittanti, una studentessa coltissima, piccola, dai grandi occhi neri, che giunta dalla nativa Cremona, nella convivenza con tanti giovani attivi si era votata alla fede socialista e alle iniziative, al-lora ancora embrionali, rignardanti l'educazione fisica e gli sporte popolari e scolastici.

Cesare Battisti attraversò tante battaglie e tante vicende non sempre fortunate : amato e combattuto, osteggiato e irriso, rimase sereno e tranquillo sempre. Fisicamente è un forte : alto, sottile, dalle gambe a

inglese O. A. Denny presta servizio nel corpo autcmobi-(Fot. A rgus - lastre Cappelli).

Cesare Battisti apparve agli escursionisti in un'ora indimenticabile.

Una sera, dopo una giornata di gran fatica sotto il nevischio e la pioggia, i gitanti si fermarono a bivaccare a Misurina, le sale del Grand Hotel farono sparse di paglia e trasformate in un casermone. Verso le 10 mentre già il grosso della comitiva dormiva giunsero in automobile tre rappreientanti di Trento: giunsero infangati, clandestinamente. Sconosciuti si fermarono nell'halle dell'albergo e io presentai il deputato a qualcuno del'a Direzione della gita. Il Comitato organizzatore, presieduto da Luigi Vittorio Bertarelli, e i giornalisti dovevano cenare : furono invitati il Battisti e i suoi compagni. Parlò alla fine questi, eroicamente e disse cose paurose, mentre a mezzo chilometro vigilavano i gendarmi e i caccia-tori tirolesi. Disse che si augurava che i mille escur-sionisti potessero ritornare presto, centuplicati e armati, segniti da altri centomila e centomila ancora a liberare le Tre Cime di Lavaredo segnate del graf-

fìsica e geologica negli anni della studiosa giovi-nezza, opera lodata da Eliseo Keclus e dal Taramelli e si fece socio e rappresentante di quel Touring Club Italiano che doveva in pochi decenni, diven-tare la più alta e vivace fiamma di propaganda ita-liana, di culto della terra patria in tutte la classi sociali, dalle più umili alle più aristocratiche.

Per merito di Cesare Battisti il Touring Club di-venne caro in tutta l'Irredenta: le pubblicazioni italiane di arte, di sport, le monografie di città e di regioni storiche e artistiche importanti si diffusero nelle città, nelle borgate, ovunque. Il socialista era diventato uno dei più assidui assertori di energia patriottica. Non c'era inaugurazione di capanna e di rifugio sull'Alpe vigilata e adorata nella speranza alla quale non attestasse, durante la quale non par-lasse semplice, eloquente e concitato.

L'anno scorso durante il raid dei 1000 italiani sulle balze del Cadore, presso i confini armati e difesi.

Un posto di rifornimento e di riparazione degli automobili adibiti al servizio delle truppe inglesi. (Fot. Argus - lastre Cappelli).

Ofiitiit di Villir Pirosi CBd,,1,i ' *" •s,m *>tth" Pizzi staccati per Biciclette e per ft«tt«iMli ( l E 3 l a v e r e i © ) .

Lo Sta'o Maggiore inglese, che fa parte delle truppe indiane, ha fissato il suo ufficio in un furgone aulorrobile. (Fot. Argus - lastre l'appelli).

fio del Leone della dominante Venezia. Disse che lo sport in Trentino era una congiura : Disse cose che ci fecero piangere.

Pochi minuti dopo Cesare Battisti ripartiva a notte alta per Trento, in silenzio dopo avere attraversato in punta di piedi l'albergo diventato un bivacco di giovinezze gagliarde. La mattina dopo mille giovani italiani, preceduti da una fanfara degli alpini, pas-savano sotto Tre Cime imponenti, agitando bandiere, in silenzio, perchè il silenzio era la parola d'ordine.

Da tutte le montagne e da tutti i passi vigilavano soldati e gendarmi austriaci.

Emil io Zanai.

V A R I E T À S P O R T I V E Le capre italiane. — Intendo parlare proprio

di quelle che servono a darci lana e latte. 11

maggior numero di capre iu Italia si trova nelle Provincie di Cagliari, Sassali, Potenza e Cosenza, che ne hanno rispettivamente 61, 51, 45 e 32 ogni cento abitanti. Nell'Italia settentrionale la sola provincia iu cui l 'allevamento delle capre assuma importanza vera è Sondrio, ove se ne coutano più di 32.600 capi, cioè quasi venticinque ogni cento abitanti.

* * •

Un fiume disabitato. — Nelle acque del Rio Tinto (Spagna) non vive alcnu pesce. Le sue acque induriscono e pietrificano la terra di cui si compone il suo fondo e se una pietra vi cade, in pochi mesi si immedesima col fondo stesso, fino a sparire.

Ed i pesci giustamente preferiscono elementi meno infidi, onde non pietrificarsi come i pom-peiani di buona memoria.

La squadra del Milan Club che domenica scorsa batteva i casalesi. (Poi. Strazza - lastre Cappelli).

S p o r t e b e n e f i c e n z a I L C O N T R I B U T O D E I F O O T B A L L E R S

La festa benefica del calcio italiano, organizzata dalla Gazzetta dello Sport sotto il patrocinio del l 'A . S. S. I., si è esplicata domenica scorsa con un'in-troduzione quale migliore non si sarebbe potuta desiderare.

Se il match di Alessandria non ebbe luogo per l ' impraticabilità del terreno, per contro si effettuarono due altre manifestazioni, sull ' importanza delle quali è superflua ogni spiegazione.

Gli incontri Milan-Casale, Pro Vercelli-Juventus sono da considerarsi fra gli avvenimenti elio si incidono fortemente negli annali sport iv i ; rappresen-tarono i precursori d 'un periodo culminante che gii sportsmen attendono da tempo con impazienza. Sono stati degli sprazzi vividi, luminosi, che hanno lacerato la foschia della stagione attuale e che ci hanno promesso emozioni vive, palpitanti a breve scadenza, allorquando le squadre maggiori italiane entreranno in scena per le semifinali e per l 'epi logo grandioso del massimo campionato.

E il tempo, quasi conscio della parte importante che avrebbe potuto giuo-eare, volle concedere una tregua breve sia a Milano clie a Vercelli per l 'ora degli incontri ; oasi di tempo discreto inattesa ma che giunse graditissima e propizia all 'affollamento dei recinti.

In linea sportiva i due matches ci hanno offerto i primi termini per un raffronto diretto fra gli elementi che giuncheranno le migliori carte nella grande partita futura. E si può dir subito che le supposizioni generali sulla forma delle squadre in tenzone, sul valore delle medesime e sulle vhances che queste potranno avere in seguito si videro quasi perfettamente confer-mate dalla prova sul terreno. Così abbiamo veduto un Casale con una prima linea spigliata, decisiva, sfruttatrice di ogni errore avversario ; un Casa le con una linea di sostegno duttile, inesauribile di energie e di ardire, mentre si constatò che se le maglie nero-stellate possono riporre la fiducia la più illi mitata nel guardiano della loro rete, la linea, dei terzini è pur sempre il tal-lone d 'Achi l le dell 'undici, campione d'Italia. Il Milan-Club dal canto suo non rivelò qualità nuove nò accusò deflcenze non conosciute in precedenza. La squadra rosso-nera è ancor oggi la personificazione, l ' incarnazione migliore del giuoco vivace, non tecnico, non classico, ma continuativo e redditizio. Per l 'occasione aveva rinforzata la linea dei terzini sostituendo Sala, passato ad occupare il posto dell 'esterno destro, con Pirovano del 1fazionale Lom-bardia. E. sicure in difesa, le due prime linee si lanciarono coraggiosamente all'assalto, non preoccupandosi se a volte gli estremi difensori si trovassero troppo isolati, troppo alla discrezione dell ' insidia avversaria. L a parola d 'or -dine che solo nell 'offesa sta la vittoria, si dimostrò vera pel Milan Club che in uno dei suoi numerosi attacchi potè segnare l 'unico punto della giornata, il punto del suo trionfo.

Ma anche i casalesi furono degni dei valenti competitori, che si fecero applaudire di frequente con discese ben ordinate, intessute e svolte con tec-nica propria a una grande squadra.

Gli attacchi nero-stellati non approdarono a risultati tangibili per l 'ottima forma dimostrata dalla completa' difesa milauese : ma con Gallina in linea — domenica era assente questo ottimo elemento — la minaccia casalese sarà ben paurosa per le avversarie future e difenderà strenuamente quel titolo di cui ora si adorna.

Eaffronti fra le due squadre? Si sono uguagliati domenica scorsa il Milan Club e il Club Casale. Se gli attacchi furono più numerosi, per opera dei rosso-neri, quelli svolti dagli ospiti diedero l ' impressione di essere più minac-ciosi, condotti con maggior convinzione. Certo che i futuri incontri fra queste due squadre — e alla finale del campionato essi accederanno indubbiamente — debbono rappresentare altrettante feste sportive che richiameranno una folla enorme quasi fossero manifestazioni internazionali.

Pel medesimo scopo si incontrarono a Vercelli la locale squadra colla Juventus. Separati in gruppi diversi, questi due teams piemontesi non avevano ancora avuto la possibilità di misurarsi e di vagliare con un incontro diretto le l'ispettive forze. 11 primo assaggio fu favorevole alle camicie bianche che ebbero ragione per 4 a 2 degli striscioni bianchi e neri. Il risultato dinote-rebbe una netta prevalenza degli ex-cainpioni d'Italia che per l 'occasione allineavano anche il condottiero Milano, ritornato ai campi di giuoco dopo breve assenza. Ma lo svolgimento della partita vide minacciose in eguale misura le due squadre che ben meritarono degli applausi loro prodigati dal pubblico. Se la Pro Vercelli eccelse nella difesa, la linea degli avanti juven-tini fu mobile, abile, penetrativa e senza una leggera dose di sfortuna avrebbe pareggiato il pingue bottino raccolto dagli avversari.

Tn conclusione le squadre vecchie rioccuparono in questo primo serio assaggio le posizioni già tenute per l 'addietro: indizio che la scuola sopravvive e si perpetua attraverso nuove generazioni.

Altri matches verranno disputati oggi e nella prossima domenica a beneficio dei belgi e degli italiani delle terre irredente. Ogni città che può allineare una squadra di calciatori desidera apportare il proprio contributo alla nobile causa e realizzare gli auguri che con felice e ispirata parola vennero formulati al Velodromo milanese dall 'attivo e benemerito presidente dell ' F. I. G. C., on. Montò, e dal presidente del l 'A. S. S. I., cav. Verona.

Mentre a Milano e a Vercelli quattro squadre si prodigavano per uno scopo benefico, a Torino, attendendo il loro turno, si incontravano amichevolmente il Genova Club e il Torino. Amichevolmente?

Dal l ' impegno posto dalle squadre in campo per acciuffare la vittoria, si doveva piuttosto pensare a una finale importantissima in cui erano in palio un premio o un titolo ambitissimo. La partita assolse in riguardo al pubblico ogni sua promessa: fu movimentata e venne giuncata abilmente. Ma non dipanò affatto la questione di una seria superiorità genoana o torinese. Vinsero i rosso-bleu per tre a due e anche predominarono più delle maglie

Gli ex campioni d'Italia del Casale E. C. che domenica scorsa risposero all'ap-pello per un match di beneficenza prò Belgio e terre irredente.

(Fot. Strazza - lastre Cappelli).

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granata; ma queste non svolsero che larvata-mente e a ben rari intervalli il giuoco affiatato ed efficace dimostrato a più riprese iu questa sta-gione. Quindi occorrerà attendere un'altra occa-sione per un giudizio più fondato e veritiero.

Arbiter.

L'Imperatore Guglielmo e V Imperatrice nella carrozza Daumont.

dell 'automobile, grazie alla forza d'inerzia im-pressa dal movimento, tende a continuare nella direzione precedente, cioè nella direzione dir itta: e questa sua tendenza è così forte ch 'esso di-venta il perno di un movimento di rotazione in direzione opposta a quella della curva del la strada ; quindi il veicolo graviterà pure sulle ruote del lato esterno o largo di detta curva : se la gravitazione da questo lato raggiunge una certa misura, non solo si staccheranno da terra le ruote del Iato interno o stretto della curva, ma potrà anche accadere il rovesciamento del-l 'automobile .

* * *

Donne in armi. —- Ne abbiamo viste improvv i -sate uel Belgio ed in Francia, ma a Stoccolma si è formata quest'anno uua società di tiro a segno riservata esclusivamente al sesso femminile. Più di 700 donne d 'ogni età e condizione, vecchie signore dai capelli bianchi, giovani spose, impie-gate, commesse di negozio, istitutrici, artiste, sartine, si resero ormai esperte nel trattare le armi da fuoco. Leghe simili stanno organizzandosi anche nelle province : già hanno dato il buon esempio quelle di Gefle, Rouneby ed Upsola.

Eceo i diritti ed i doveri del femminismo messi in pratica fino al limite estremo !

Dna pesca veramente miracolosa. — Mandano M'Eclair da Saint-Bonnet il racconto del curioso effetto di un fulmine.

D A U N C A M P O A L L ' A L T R O

In pieno giorno e con un cielo magnifico un fulmine si è abbattuto ai piedi di un pioppo che sorge in mezzo ad un piccolo laghetto. L 'acqua si sollevò bollendo per parecchi minuti come spiata da una forza invincibile e misteriosa, ed i pesci che iu essa si trovavano morirono. Pre-sentarono tutti dei segui evidenti di cottura al punto che molti di essi furono mangiati dai con-tadini del luogo.

La Provvidenza come è grande !

Un cane., di Jarro. — Narra il brioso scrittore Jarro nella Nazione : era il giorno onomastico di una signora: avevo l 'abitudine di andar tutti gli anni, in tale ricorrenza, accompagnato dal mio cane, a portarle un mazzo di fiori. Mi fermai quel giorno in mezzo alla strada: mi parve esser vit-tima di una dimenticanza e mormoravo Tom, Tom, ci siamo scordati di qualche cosa... Anche il cane si fermò e cominciò a grattarsi la testa come se cercasse di che ci eravamo dimenticati.

Passò un p o v e r o : mi chiese l 'e lemosina: aprii il portamonete per aiutarlo e mi cadde una mo-

neta di venti franchi. Il cane, che era stato sin allora in un'attitudine come se meditasse, raccolse rapidamente fra i denti la moneta di venti franchi e si dette a correre.

Sapete che cosa faceva?... Andava da un vicino fioraio : indicava con una zampa sotto il quale era scritto lire venti, porgeva su la punta della lingua la moneta d ' o ro ; prendeva il mazzo deli-catamente fra le mandibole e lo portava alla si-gnora, guaiolando, come se volesse esprimerle gli augurii per il suo onomastico...

Clie bravo figlio di un cane quello di Jarro! •

* *

Le cacce in Boemia. — Le cacce in Boemia non sono indegne della grande riputazione che godono. Ivi infatti ogni anno si uccidono in media un mezzo milione di lepri, 600.000 pernici, 40.000 fagiani, 12.000 quaglie e così via.

Gii anni di abbondanza straordinaria i fagiani presi raggiungono il numero di 60.000 e persino di 90.000. La Boemia esporta circa 2000 tonnellate di selvaggina fra grossa e minuta, per un valore di almeno quattro milioni di franchi.

Le curve e l'automobile... —- Supponete un'au-tomobile o qualunque altro veicolo di questo genere ohe percorra a grande velocità una strada diritta ; supponete che ad un certo punto la strada faccia una forte curva : se la velocità con cui si muove l 'automobile raggiunge una certa misura, l 'automobile si inclinerà da un lato, e potrà inclinarsi tanto da rovesciarsi. Da qual lato avviene l ' inclinazione ? Dal lato stretto o da quello largo della curva? Dal lato stretto, dirà la mas-sima parte dei lettori, che ha nella memoria la figurazione delle grandi corse su pista circolare, dove cavalli, biciclette, automobili appaiono in-clinati verso il centro della pista.

In realtà è il contrario : l 'automobile s ' inclina dal lato largo della curva, e può veramente incli-narsi di tanto da rovesciarsi da quel lato. La spiegazione del fatto è facile. Quando a strada, incurvandosi, muta direzione, il centro di gravità

Ricordando la più grande corsa automobilistica tedesca. — L'Imperatore Guglielmo lesela il traguardo di errino, dopo aver conosciuto il risultato delle due prose eliminatorie.

Un anno addietro il Kronprinz di Germania travasasi per gli sporta d'inverno a St-Moritz.

L'utilità dei cani in guerra. — Nelt' attuale guerra i belgi utilizzano i cani per il trasporto delle mitragliatrici. (Fot. Strazza - lastre Cappelli).

CANI DA GUERRA La storia ci dimostra che molto addietro nei tempi

passati l'utilità dei cani come ausiliari in guerra era riconosciuta, e che gli antichi usavano i cani in guerra non propriamente come vengono usati oggi, ma per attaccare e difendere.

Noi n n vogliamo ormai più i cani guerrieri, com-battenti come negli antichi tempi ; il seguire si può dire che è il còmpito del cane da guerra moderno ; esso può fare da vedetta al corpo delle truppe avanti, di dietro e ai fianchi, può mantenere le comunica-zioni fra i vari capi della colonna. Può fare da sen-tinella agli avamposti, stabilendo comunicazioni fra i picchetti e le riserve, portare messaggi alle pat-tuglie, e nell'oscurità può rendere grandi servigi nel ricondurre gli sperduti e guidarli fra le mille voci della notte.

Durante un assalto cani possono servire a portar muni ioni ai combattenti. In assedi l'aiuto dei cani può far ri 'Urre i numero delle sentinelle ; essi pos-sono porta messaggi traverso al campo nemico. Ma il più grande servigio che nel futuro potranno ren-dere i cani da guerra sarà il rintracciare i feriti dopo una battaglia. In questi tempi di grandi estensioni, quando la linea di battaglia può essere di molte migli i di fronte e quando negli enormi eserciti che vengono ora condotti sul campo gli uomini cadono in cosi grande numero, le battaglie lorano giorni e i f i iti giacciono per ore dove cadi no, e i loro com-pagni devono correre lontani e abbandonarli, il la-voro delle ambulanze nel cercare, raccogliere e tra-sportare i feriti è enorme. E' anche noto che molti feriti si trascinano in luoghi nascosti o per cercare acqua, o per ripar rsi da maggiori ferite o mutila-zioni, e d ipo una grande battaglia in scoscese e bo-scose località, fra gli nomini dati per perduti vi deve pssere una gran percentuale di feriti abbandonati. E' terribile pensare a quei miseri che vengono cosi las iat sol campo dall'ambulanza, la quale, finito il suo lavoro, prosegue la via, ed è in questo caso che i cani istruiti per le ambulan e diventano preziosi.

Quale cane è da preferirsi per usi militari ? Deve esserti un cane di media grandezza, molto intelligente, e che sappia fare il suo do ere quietamente. Fedele, attento, il care da guerra non deve lasciarsi attirare da estranei ; deve sopnortare qualunque clima, qua-lunque tempo e qualunque privazione ; le sue gambe sopra tutto devono essere forti.

I russi hanno ad ttato il cane del Caucaso; l 'Au-stria quello della Dalmazia ; i turchi l'asiatico.

II maggiore Eichardson dice che per la fanteiia i cani « eollies », quelli adottati dalla Germania, sono i migliori, mentre per la cavalleria è preferibile un tipo più veloce. I cani da caccia non sono adatti, perchè non possono vincere la passione di cacciare ; i « fox-terriers » e i « terriere » sono troppo piccoli. Le razze di cani più grandi generalmente mancano di resistenza, e la loro grandezza e qualità contrarie al genere di lavoro richiesto. La razza « collie » dunque è la più conveniente, ma non la razza più pura, ma quella del « collie » lavoratore, il vero cane da pa-store, che per generazioni ha eseguito il suo lavoro

giornaliero in paesi difficili, con qualunque tempo e con poco cibo ; affezionato, attento ed intelligenza quasi umana, questo è il cane pili adatto per l'esercito.

Il maggiore Eichardson divide i cani da guerra secondo gii usi : quelli da sentinella, da messaggeri, da esploratori, e quelli da dedicare all'ambulanza, che devono cercare i feriti e gli sperduti. Non è con-veniente usare un cane da ambulanza per fare da messaggero, perchè se lungo la via incontra un ferito esso ni ferma al suo fianco.

Per cercare sul campo di battaglia durante la notte il cane da ambulanza è specialmente utile. La scienza moderna ha inventato potenti sistemi di illumina-zione per gettare fasci di l"uce sui campi dopo una battaglia, ma questa luce è solo utile in campi molto aperti ; invece in paesi rinchiusi o accidentati, più forte è la luce e più oscure sono le ombre proiettate, ed in ogni circostanza non rende più facile la ricerca nei siti più riposti. Il cane non ha bisogno della luce per cercare ed è guidato completarne nte dal suo istinto e dal suo odorato.

In occasione di un esperimento recentemente fatto in Germania con cani da ambulanza, un generale ebbe a dire che tutti i progressi della medicina e della chirurgia sono certo preziosi, ma non possono applicarsi in guerra che quando i feriti sono stati trovati ; e in molti casi senza uno speciale aiuto, quello del cane da ambulanza, ogni ricerca sarebbe impossibile. Un esperimento fatto da un reggimento prussiano in manovra diede le più meravigliose prove di intelligenza nei cani dell'ambulanza. Nelle più sfavorevoli circostanze, sotto un sole cocente, in un paese completamente sconosciuto dai cani, e pieno di ostacoli, essi eseguirono il loro còmpito in un modo sorprendente.

Il capitano Oistola, capo dello stabilimento dei cani da ambulanza in Eoma — sussidiato dal Go-verno italiano — ha ottenuto gli stessi ottimi risul-tati. L'esercito russo in Manciuria era provvisto di un certo numero di cani da ambulanza, ed il capi-tano Peridsky scrisse : « Nel cercare gli smarriti e i feriti per gli sterminati campi, nessuno ebbe mag-gior successo dei nostri sette cani ; gli inglesi sono specialmente intelligenti. Nella nostra ultima bat-taglia trentadue uomin' farono trovati così in luoghi nei quali nessuno sarebbe andato a cercarli. Ma se i cani non sono convenientemente istruiti e allenati non possono portare nessun aiuto ». Un certo numero di cani non allenati venne mandato dalla Germania all'ambulanza della campagna d'Africa per aiutare i cani già allenati, ma dopo sei giorni di marcia i nuovi animali erano così stanchi che fu necessario lasciarli indietro.

L'equipaggiamento dei cani da ambulanza varia secondo i paesi.

In Germania essi portano una specie di sella con saccocce contenenti bende e altro, mentre attorno al collo del cane p nde una borraccia con uno stimo-lante. I cani italiani portano la stessa cosa, soltanto il liquore spiritoso è in una boccetta in una delle saccocce.

Molentieff, russo, provvede i suoi cani di lanterne; il maggiore Eichardson sostiene che i cani devono restare più liberi che sia possibile, ed è inutile cari-carli di bende e di stimolanti, perchè se un soldato ferito è ancora in grado di usare le bende e di me-

dicarsi da sè, potrebbe farlo con ciò che ogni soldato porta nello zaino. Ogni inutile peso impedisce il li-bero movimento del cane; i cani inglesi portano una leggerissima sella senza saccocce, hanno solo una croce ai lati. Portano anche un collare di cu io con nn campanello.

L'istruire e allenare questi animali non è cosa fa-cile; bisogna avere molta esp rienza. cure infinite e un'enorme pazienza; inutile pensare di ottenere buoni risultati con un sistema affrettato all'avvicinarsi di una gu rra. E' i eces*ario dunque avere uno stabili-mento permanente dedicato all'allenamento di un gr«n numero di cani in tempo di pace, e dove i soldati possono andare ad apprendere come si istrui-scano.

(The Crown).

U N A B E L L A A M E R I C A N A T A ! ! !

L'ippopotamo nano. — Un allevatore americano propone di introdurre e diffondere l ' ippopotamo nano nelle vaste paludi che si trovano in vici-nanza della costa del golfo del Messico. Questo ippopotamo vive in Africa in tutta la zona che si estende dalla Eepubblica di Liberia alla Colonia del Capo e la sua carne è molto apprezzata come nutrimento; raggiunge quando è adulto più di un metro di altezza e il peso è di circa 200 chilo-grammi. V ive nelle paludi nutrendosi di erbe acquatiche e gli si dà la caccia per mezzo di trappole formate da buche scavate nel terreno e ricoperte di fogliami.

Ora sulle rive del Golfo del Messico vi sono circa 16.000 chilometri quadrati di terreno palu-doso il cui prosciugamento non sarebbe redditizio e si propone di impiegarlo come pascolo per l ' ip -popotamo nano che vi sarebbe allevato come animale da macello.

E così avremo anche le mortadelle di ippo-potamo.

L'aviatore Carpentier (noto campione francese dì boxe) fotografato con un cane da guerra catturato ai tedeschi recentemente. (Fot. Strazza - lastre Cappelli).

18 Ottobre

Chilometro lanciato di Tradate MARIO ACERBONI

cor» Motoleggera HP 2 1|4

m i

tRERA nonostante lo stato del tempo e delle strade,

ha coperto ii Chilometro ad una media oraria di Km. 8 5 ! !

sorpassando notevolmente la media fatta dalla maggior

parte dei concorrenti alla Categoria 500 cmc.

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