ALLEGATO AL P.O.F ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE DELLA SCUOLA ... · DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA /...

86
ALLEGATO AL P.O.F ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA / PRIMARIA E SECONDARIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO F. CORDOVA Anno scolastico 2013/ 2014 1

Transcript of ALLEGATO AL P.O.F ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE DELLA SCUOLA ... · DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA /...

ALLEGATO AL P.O.F

ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA / PRIMARIA E SECONDARIA

DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

F. CORDOVA

Anno scolastico 2013/ 2014

1

Tipologia del progetto Macro progetto d’Istituto

Referenti Titolo progetto

Educazione ambientale e salute Cascio Rizzo Anna Maria Laletta Rosalba

Cordov@mbiente

Educazione stradale Pittà Giovanni Scalisi Alfio

Sicuri sulla strada

Educazione alla Legalità Donato Leonarda Verde Franca

Legge regionale 20/99

Scuola sicura Cianciolo Giovanni Cumia Alessandro

Scuola e ambiente sicuro

Continuità e accoglienza Cianciolo Giovanni Chiaramonte Marina

Continuità e accoglienza

Piano annuale dell’inclusività F.S:Virzì Ignazio Giordano Francesca

Piano annuale dell’inclusività

1)Scuola Primaria Trinità Cocchiara Giovanna-

Semino e curo con amore i miei fiori

2) Scuola Primaria Canali J. Campione, L. Leanza, T. Laversa. G. Bevilacqua, F. Briguglio, F. Giordano, D. Cultreri.

Laboratorio di cucina

3) Scuola Secondaria 1° Capuana

Gli insegnanti delle classi

coinvolte.

Rispettiamo la nostra scuola AttivaMente Progetto prevenzione al bullismo

4)Scuola Primaria plesso “ T. Bruno”

T.Minincleri, I. Virzì Progetto musicale

TABELLA RIASSUNTIVA DELL’ ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE

COMUNE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA / PRIMARIA E

SECONDARIA

PLESSI DI AIDONE E PIAZZA ARMERINA

2

PROGETTI COMUNI ( INFANZIA- PRIMARIA)

TITOLO PROGETTO PLESSI O CLASSI

COINVOLTE DOCENTI COINVOLTI

Sicilia: terra d’incanto De Gasperi (5 anni) Bruno

n. 5 docenti

Continuità e accoglienza De Gasperi - Trinità – Canali (5 anni)

Docenti di sezione

Piano piano impariamo. Forte forte cantiamo

Tutto l’Istituto Docenti di classe e di sezione (5 anni)

PROGETTI DI PLESSO

TITOLO PROGETTO PLESSI O CLASSI

COINVOLTE DOCENTI COINVOLTI

L’ambiente e la sua salvaguardia

Tutte le sezioni del plesso Trinità e Canali

Tutti gli insegnanti operanti nelle sezioni (n.8)

Progetto: Educazione alimentare

Tutte le sezioni del plesso Trinità e Canali

Tutti gli insegnanti operanti nelle sezioni (n.8)

Progetto: I valori della diversità

Tutte le sezioni del plesso Trinità e Canali

I docenti di sezione

Progetto: L’introduzione dell’inglese nella scuola dell’Infanzia

Tutte le sezioni del plesso Trinità e Canali

I docenti di sezione

Pony games De Gasperi Sez: 3° A/B (5 anni)

Docenti di sezione (n.5) Esperto

Danza educativa De Gasperi Sez:3° A/B (5 anni)

Docenti di sezione (n.5) Esperto

L’ambiente nelle sue sfaccettature

De Gasperi Docenti coinvolti (n.14)

Teatro e lettura De Gasperi Sez:3° A/B (5 anni)

I docenti di sezione (n.4)

TABELLA RIASSUNTIVA DELL’ ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSI DI AIDONE E PIAZZA ARMERINA

3

PROGETTI COMUNI( INFANZIA- PRIMARIA- SECONDARIA)

,PROGETTI DI PLESSO

TITOLO PROGETTO PLESSI O CLASSI COINVOLTE

DOCENTI COINVOLTI -DOCENTE REFERENTE

Piazza in bocca Classi 2° A/B plesso Trinità Docente referente: Rivoli Patrizia Alla ricerca del mito Classi 3° A/B 4° A plesso Trinità Docente referente: Verso Salvatrice Quando storia e mitologia si incontrano

Classe 5° A/ plesso Trinità Docenti referenti: Notaro Giuseppina, Laletta Rosalba

Dal mito alla storia Classi 4° / 5°D plesso Canali Docente referente: Baglione Maria Silvana

C’era una volta il dialetto Classi 4° / 5°B plesso Truppia Docente referente:Pittà Giovanni Il dono dei nani Classe 1° C plesso Scovazzo Docente referente: Donato Leonarda C’era una volta il gallo-italico

Classe 5° C plesso Scovazzo Docente referente:Muscarà Rosa

Progetto “ Tutti in strada” classe 2^ C e 3^C del Plesso Scovazzo /classe 5^B del Plesso “Torres Truppia

Docente referente: Pittà Giovanni

Progetto per l’integrazione degli alunni stranieri

Tutte le classi dove sono presenti immigrati( ore curriculari)

Docenti referenti: Cincotta-Caccamo

Piccole zampe crescono Classi 2°A/B plesso Trinità (ore curriculari)

Docente referente: Cincotta Stefania- Esperto esterno :Medico veterinario

Impariamo a …conoscere

Classi 3° A/B plesso Trinità ( ore curriculari)

Docenti referenti: Alessandro Concetta, Di Bella Epifania

Progetto “Newspaper game” alunni delle classi 4 e 5 scuola primaria “Trinità ’ ” e “Canali”.

Docente referente:Dell’Aria Giacoma

TITOLO PROGETTO PLESSI O CLASSI COINVOLTE DOCENTI COINVOLTI 850° anniversario della nascita di Piazza Armerina

Tutti gli alunni di tutti i Plessi di Piazza Armerina

Docenti di classe e di sezione

“ Da Santa Lucia a San Giuseppe…aggiungi un posto a tavola”

PER IL PLESSO CANALI: tutte le classi della scuola primaria e la sezione della scuola dell’infanzia. PER IL PLESSO TRINITA’: tutte le classi della scuola primaria e secondaria di I grado e tutte le sezioni della scuola dell’infanzia

PER IL PLESSO CANALI Insegnanti: Baglione , Campione , Leanza, Camiolo, Briguglio, La Versa, Cultreri., Cumia, Bevilacqua, Bologna, Crescimanno, Giordano F. PER I PLESSI TRINITA’ – CAPUANA Insegnanti: Cincotta, Laletta,Verso, Termini, Chiaramonte, Bologna, Giangrande, La, Malfa, La Mattina, Furnari, Laspina, Perspicace, Nicolosi, Scalisi

Marmellata di fragole Tutti gli alunni del Plesso Canali ,Primaria e Infanzia

Docenti di classe e di sezione

Sicilia: terra d’incanto( inserito sez.progetti comuni)

Tutte le classi n.9 docenti scuola Primaria n.5 docenti scuola dell’Infanzia

Il passaggio dal minibasket al basket Tutte le classi Docente referente: Guccio Giovanna Progetto nuoto Tutte le classi Docenti referenti:

Guccio Giovanna, La Malfa Lorella Progetto sci Classi quinte e classi scuola

secondaria Docenti di Ed. Fisica Docente referente: Guccio Giovanna

TABELLA RIASSUNTIVA DELL’ ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE

DELLA SCUOLA PRIMARIA

PLESSI DI AIDONE E PIAZZA ARMERINA

4

PROGETTI COMUNI ( INFANZIA- PRIMARIA- SECONDARIA)

TITOLO PROGETTO PLESSI O CLASSI

COINVOLTE DOCENTI COINVOLTI

850° anniversario della nascita di Piazza Armerina (inserito sez. progetti comuni Infanzia-Primaria di Piazza Armerina)

Tutti gli alunni di tutti i Plessi di Piazza Armerina

Docenti di classe e di sezione

Tavolata di San Giuseppe ( inserito sez. progetti scuola Primaria di Piazza Armerina)

Tutti gli alunni del Plesso Trinità,Primaria e Secondaria

Tutti i docenti delle classi del plesso Trinità e scuola Secondaria

Il passaggio dal minibasket al basket( inserito sez . progetti comuni Infanzia-Primaria-Secondaria)

Tutte le classi Scuola Primaria Docente referente: Guccio Giovanna

Progetto nuoto( inserito sez . progetti comuni Infanzia-Primaria-Secondaria)

Tutte le classi Docenti referenti: Guccio Giovanna, La Malfa Lorella

Progetto sci( inserito sez . progetti comuni Primaria-Secondaria)

Classi quinte e classi scuola secondaria

Docenti di Ed. Fisica Docente referente: Guccio Giovanna

Gioco – sport-Easy basket Classi coinvolte e docenti partecipanti da definire

Docente referente: Guccio Giovanna

PROGETTI DI PLESSO

TITOLO PROGETTO PLESSI O CLASSI COINVOLTE

DOCENTI COINVOLTI

Trinity 15 alunni delle seconde e terze classi della scuola Secondaria Capuana.

Docente referente: La Spina Concetta

Biblioteca Cordova Docente referente:Fronte G. Natale alla scuola media Capuana

Capuana Docenti referenti:La Spina Concetta, Furnari Mario

“Natale…Gesù: un immigrato tra noi”

Cordova Docente referente : Caccamo Maria

TABELLA RIASSUNTIVA DELL’ ORGANIZZAZIONE PROGETTUALE

DELLA SCUOLA SECONDARIA

AIDONE E PIAZZA ARMERINA

5

PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE E SALUTE

PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE E SALUTE

Il Macro Progetto d’Istituto Comprensivo viene proposto perché la nostra scuola si riconosce come una realtà dentro la quale sta crescendo sempre più una visione “ecosistemica” dell’ambiente, inteso come habitat di vita, dato da una pluralità di elementi in interazione tra loro e dall’intrecciarsi di elementi naturalistici, culturali, antropologici esplorabili dai ragazzi . L'idea del progetto nasce da motivazioni interne alla scuola e da un’attenta disamina dei bisogni esistenti sul territorio con l’intento di conferire all’educazione ambientale una forte valenza culturale . Un ambiente pulito è fondamentale per la salute e il benessere umano. Tuttavia, le interazioni tra l'ambiente e la salute umana sono estremamente complesse e difficili da valutare. Questo rende il ricorso al principio di prudenza particolarmente utile. Gli impatti meglio conosciuti sulla salute sono associati all'inquinamento atmosferico, alla scarsa qualità dell'acqua e a condizioni igienico-sanitarie insufficienti. Molto meno si sa sugli impatti sulla salute delle sostanze chimiche pericolose. Il rumore è una questione emergente per l'ambiente e la salute. Anche il cambiamento climatico, l'impoverimento dell'ozono stratosferico, la perdita di biodiversità e il degrado del suolo possono incidere sulla salute umana. In Europa, le principali preoccupazioni per la salute in relazione all'ambiente riguardano l'inquinamento atmosferico all'esterno e all'interno degli edifici, la scarsa qualità dell'acqua, le scarse condizioni igienico-sanitarie e le sostanze chimiche pericolose. Tra gli effetti sulla salute si annoverano: malattie respiratorie e cardiovascolari, tumori, asma e allergie e disturbi della riproduzione e del neuro-sviluppo. Molti inquinanti che sono notoriamente dannosi per la salute umana vengono gradualmente sottoposti al controllo normativo. Vi sono però problematiche emergenti in relazione alle quali poco si sa dei percorsi ambientali e degli effetti sulla salute. Ne sono un esempio i campi elettromagnetici, le sostanze farmaceutiche nell'ambiente e alcune malattie infettive (la cui diffusione potrebbe essere influenzata dai cambiamenti climatici). La salute umana è sempre stata minacciata da pericoli naturali come tempeste, alluvioni, incendi, frane e siccità. Le loro conseguenze sono ora aggravate da una mancanza di preparazione e da azioni umane come la deforestazione, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.

Finalità

MACRO PROGETTI D’ISTITUTO

6

Il progetto si propone di implementare una didattica che caratterizzi la scuola come “ambiente per pensare all’ambiente”. Le caratteristiche principali sono: la trasversalità: un approccio transdisciplinare al reale indipendentemente dagli occhiali disciplinari, perché l’ambiente non ha niente a che vedere con le divisioni delle discipline; la flessibilità: vari momenti di programmazione, all'inizio e in itinere, ma non una programmazione rigida; la ricerca-insieme: tutto il gruppo, adulti e ragazzi nelle diverse competenze, si pone paritariamente nella dimensione della ricerca; la relazione tra progetto e curricoli disciplinari: attraverso il progetto si svolge una parte del curricolo in modo non tradizionale e senza sovrapporsi ad esso Le finalità del progetto sono:

• Sviluppare e rafforzare la presa di coscienza di valorizzazione e recupero dell’ambiente, anche dal punto di vista sociale, per una migliore qualità della vita.

• Promuovere esperienze significative che consentano di capire che prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà.

• Sviluppare l’interesse per il progresso scientifico e tecnico.

Obiettivi

• Acquisire un modo corretto di rapportarsi all’ambiente • Stimolare la formazione di una coscienza ambientale • Sviluppare il legame con il territorio e il senso di "appartenenza" al proprio paese • Ricercare, selezionare e padroneggiare informazioni congrue al campo d’indagine • Sviluppare la capacità di osservazione e percezione • Abituare gli alunni a porsi domande e a cercare risposte • Offrire occasioni per la costituzione di una comunità di ricerca attraverso il lavoro di gruppo • Acquisire la capacità di collaborare e comprendere l’importanza della discussione dei dati e

del loro confronto nella ricerca scientifica rispettando il parere di tutti • Acquisire una coscienza critica sui propri e altrui comportamenti • Essere consapevoli dei problemi legati all’ambiente • Conoscere le problematiche del degrado ambientale e sociale • Istituire un rapporto pieno e coinvolgente con la realtà esterna attraverso i sensi • Potenziare la capacità di osservazione e comprensione della realtà • Mettersi in relazione con il resto del mondo ed essere disponibili al rispetto, alla tolleranza e

alla solidarietà • Lottare per il rispetto dei diritti di ogni persona • Stimolare la capacità di condividere informazioni in un clima collaborativo.

Competenza

• Acquisire la consapevolezza che la tutela dell’ambiente va salvaguardata per la sopravvivenza della specie umana e per una migliore qualità della vita

• Comprendere che l’ambiente è un organismo nel quale un singolo intervento ha conseguenze sull’intero sistema

• Orientarsi verso metodi e tecniche nuove che portino al progresso dell’uomo senza recare danno all’ambiente naturale

7

• Promuovere la capacità di mettersi in relazione con soggetti diversi per favorire il superamento di condizioni di svantaggio che impediscono lo sviluppo e la crescita di un popolo.

Attività e Contenuti

• Indagine ed analisi del bagaglio precognitivo • Ecologia: studio delle relazioni esistenti tra l’ambiente e gli esseri viventi • I bisogni dell’uomo e le forme di utilizzo dell’ambiente • L’interdipendenza uomo-natura • Flora, fauna, equilibri ecologici • Il modificarsi del paesaggio • Lo sviluppo sostenibile • I diritti dell’ambiente • Analisi dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo, acustico • Analisi delle problematiche sociali e produzioni di vario tipo • Incontri con esperti • Collaborazione con l’associazione Legambiente • Associazioni presenti sul territorio • Incontri con operatori esterni • Festa dell’albero • Operazioni scuole pulite • Attività espressive, grafico-pittorico • Esperienze di ascolto attraverso la narrazione di racconti e video-racconti anche con

l’utilizzo di sussidi informatici • Visite guidate nel territorio • Partecipazione ad attività varie finalizzate alla solidarietà • Le tradizioni locali più significative (dialetto, canti, balli..)

Destinatari Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo

Docenti Coinvolti

Tutti i docenti delle classi dell’Istituto, in quanto il progetto rientra nel quadro delle educazioni per l’acquisizione degli obiettivi dell’educazione alla convivenza civile.

Metodologia

Per la costruzione degli apprendimenti e dei comportamenti si utilizzeranno diverse strategie didattiche:

8

• Lezioni frontali • Metodologia della ricerca scientifica ed ambientale • Conversazioni • Incontri – dibattito con esperti e consulenti ambientali • Lavoro di gruppo e individuale • Interviste • Indagini statistiche • Linguaggi e percorsi informativi • Tecniche artistiche varie • Problematizzazione e focalizzazione dell’attenzione degli alunni sui fenomeni ambientali • Osservazioni, discussioni collettive • Formulazione di ipotesi • Tabelle, grafici, cartelloni • Documentazione del percorso

Mezzi e strumenti

Libri, giornali, LIM, videocassette, DVD, computer, macchina fotografica, materiale di facile consumo, ecc.

Organizzazione Didattica

Le attività sopraindicate saranno realizzate in orario curriculare ed extracurriculare e saranno gestite dai docenti in ottica multidisciplinare ed interdisciplinare.

Verifica e Valutazione

• Osservazione sistematica sulle attività e sulle conoscenze acquisite dagli alunni in termini di sapere, saper essere e saper fare

• Rilevazione delle competenze comportamentali • Rilevazione delle competenze e delle conoscenze in campo ambientale e scientifico

tramite test e questionari • Valutazione dell’interesse suscitato da tutte le attività e del grado di impegno profuso in

esse • Risultati raggiunti nel territorio per una maggiore sensibilizzazione al problema

ambientale • Mostra dei prodotti finali.

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE

SICURI SULLA STRADA

9

PREMESSA Il Progetto si collega alle linee pedagogiche del P.O.F. inserendosi pienamente nelle Finalità Generali definite in esso, in particolare: migliorare la qualità del servizio scolastico; realizzare una gestione funzionale delle risorse umane e materiali; promuovere sperimentazioni e progetti di qualificazione al fine di costruire un ambiente

favorevole all'apprendimento e alla relazione. Inoltre concretizza l'Offerta Formativa perseguita dal P.O.F. promuovendo: a) la continuità tra scuola dell'infanzia e scuola elementare nella realizzazione di un progetto unico che uniformi le programmazioni degli insegnanti e allo stesso tempo stabilisca una progressione delle attività svolte con i bambini nei vari ordini di scuola; b) uno stretto legame tra scuola e territorio grazie anche alla collaborazione con l'Amministrazione Comunale; c) il coinvolgimento delle famiglie, sia indirettamente attraverso le attività svolte con i bambini, sia più direttamente con incontri ed iniziative a loro espressamente rivolti. La strada è il luogo dove si viene chiamati ad operare delle scelte personali, a prendere decisioni autonome e responsabili che salvaguardino la propria e l’altrui incolumità. Essa, è pertanto, il luogo in cui un popolo manifesta il proprio grado di civiltà, il luogo in cui ognuno deve adeguare la propria condotta alle condizioni ambientali, oltre che alle norme del Codice della Strada, perché essa venga vissuta con consapevolezza e sicurezza.. FINALITA’ Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare i bambini alle regole di comportamento sulla strada e, più in generale tematiche relative alla sicurezza stradale. Partendo da questo presupposto, il nostro Progetto si prefigge di essere uno strumento di educazione civica, educazione al rispetto di sé e degli altri, alla salvaguardia del benessere di tutti e soprattutto del bene prezioso della vita. Inoltre, esso, intende fornire ai bambini e ai ragazzi l’opportunità di conquistare gli strumenti di conoscenza e di riflessione necessari a comprendere le regole della strada e d’imparare a organizzare mentalmente gli stimoli provenienti dall’ambiente, a prendere delle decisioni e fare delle scelte, a valutare la situazione esterna e a reagire sulla base di quanto appreso. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO responsabilizzare il bambino nei confronti delle norme che regolano la vita sociale, affinché

assuma gradualmente atteggiamenti corretti; sviluppare il rispetto dei diritti degli altri, la tolleranza del diverso da sé, una maggiore

considerazione verso i membri più deboli della società; riconoscere le figure istituzionali che tutelano lo svolgersi ordinato delle attività umane; conoscere e rispettare le principali regole della circolazione sulla strada; promuovere una vera interazione fra alunno e ambiente e fra scuola e famiglia; costruire percorsi interdisciplinari. Esplorare il mondo della strada, utilizzando tutti i sensi per cogliere suoni, rumori, immagini,

ricavarne messaggi e riflettere sulle risposte da dare. Individuare le molteplici funzioni che la strada svolge sia dal punto di vista informativo che

emotivo. Conoscere le varie tipologie di strada esistenti per osservarle, conoscerne le funzioni, il loro uso

corretto e confrontarle con quelle del passato.. Individuare relazioni di causa – effetto fra innovazioni, scoperte tecnologiche, cambiamenti di

leggi, di comportamento, di usi, di costumi e di eventi.

10

Ricostruire la storia dei mezzi di trasporto e saper cogliere il nesso fra sviluppo tecnologico-scientifico, edilizio ed evoluzione dei comportamento umani e codificazioni di leggi scritte.

Analizzare le conseguenze positive e negative del cambiamento urbano ed interurbano. Saper proporre soluzioni ai problemi legati ad esperienze pratiche e reali vissute in strada. Saper valutare le varie situazioni di traffico ed individuare i possibili rischi per evitarli,

adottando comportamenti adeguati e corretti. Saper affrontare le proprie reazioni emotive di fronte ai pericoli della strada. Saper riflettere sul valore della vita propria e altrui. Migliorare gli aspetti relazionali e potenziare la cooperazione in gruppo. Sviluppare il senso di responsabilità nell’operare delle scelte e nel prendere decisioni, sia

individuali che di gruppo, con particolare riferimento a quelle prese in strada. Scoprire che “darsi delle regole” nei vari contesti della vita sociale, con particolare riferimento a

quelle della strada, è un bisogno dell’uomo per vivere pacificamente in relazione con gli altri. Essere consapevole di essere titolari di diritti , ma anche soggetti di doveri per vivere bene

insieme agli altri. Essere capace di rispettare gli impegni assunti all’interno di un gruppo di persone che

condividono le regole comuni comprendendone la necessità di giustizia, uguaglianza e rispetto di tutti.

Conoscere la segnaletica stradale. Saper adottare comportamenti corretti nella strada, dimostrando di saper applicare le principali

norme del Codice della Strada, in riferimento a situazioni concrete, reali e simulate, quali utenti della strada, come pedoni e ciclisti.

Acquisire consapevolezza che il senso di “potenza” che porta a “ rischiare” per mettere alla prova le proprie capacità può essere pericoloso per sé e per gli altri.

Dimostrare educazione, disciplina, comprensione e tolleranza in ogni momento della circolazione stradale sia durante le uscite esplorative, sia nelle visite guidate e i viaggi d’istruzione.

Conoscere i principali fondatori di tutte le forze che operano nel territorio, nell’ambito della protezione civile e del pronto soccorso: gli enti pubblici e di volontariato

METODOLOGIA Per non ricadere nella semplice conoscenza formale del “Codice della strada”, le attività che verranno proposte agli alunni dovranno costituire un percorso organico e integrato ai campi di esperienza e alle altre discipline curricolari nelle quali potranno diventare motivo di stimolo e di ricerca. La stesura del progetto segue per praticità didattica una scansione tra scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado, consentendo un'equilibrata presentazione delle attività e delle modalità d'intervento. Poiché obiettivi e contenuti saranno mediati e adeguati al grado di maturità raggiunto dagli alunni, questi potranno essere affrontati senza rispettare rigidamente il percorso strutturato. ATTIVITA’ Le attività e le esperienze didattiche effettuate verranno fissate attraverso la produzione di cartelloni e rappresentazioni grafico-pittoriche da parte degli alunni. Le fasi di svolgimento del progetto saranno documentate attraverso la realizzazione di materiale fotografico, audiovisivo e la

11

registrazione delle interviste agli esperti interpellati. Di seguito vengono riportate alcune attività da cui prendere spunto per l’attuazione del progetto: Uscite esplorative per le vie del paese. Realizzazioni di schizzi di percorsi eseguiti. Riproduzione dei segnali stradali. Rappresentazione di piante e carte topografiche. Lettura di carte stradali. Costruzione di plastici, riproducendo le zone reali esplorate o immaginare con i relativi segnali

stradali. Descrizione orale e scritta dei percorsi effettivamente eseguiti per le vie del paese. Relazioni sulle visite guidate. Descrizione e illustrazione grafica dei comportamenti corretti e scorretti, sia come pedone, che

come ciclista, ciclomotorista e automobilista. Canti, poesie, filastrocche, giochi, drammatizzazioni. Giochi di movimento volti a scoprire la necessità delle regole. Lettura e commento delle Norme del Codice della Strada. Lavori di gruppo per promuovere l’abilità di darsi delle regole e assumersi la responsabilità di

rispettarle. Conversazioni e letture di testi significativi per la comprensione dei valori di riferimento delle

norme codificate. Lettura di brani che presentano la strada come luogo di vita, passeggio, negozi, mercato, fiere

manifestazioni, feste, cortili. Ricerca storico geografica per scoprire strade del passato e confrontarle con quelle di oggi : le

strade Romane , le strade medievali , le strade di Aidone al tempo dei bisnonni. Confronto fra le norme del Codice della Strada vigente e quelle del passato. Leggere le testimonianze del passato riguardanti la costruzione di strade presenti nel territorio

aidonese e in quello della nazione. Ricostruire la storia dei mezzi di trasporto. Rappresentare con schizzi e modelli e riprodurre mezzi di trasporto via terra dalla nascita ai

tempi odierni. Elaborazione di cartelloni. Rielaborare creativamente disegni e immagini della realtà osservata sulla strada. Relazioni orali e scritte sulle esperienze in strada o sulle visite guidate effettuate. Esercitazioni pratiche su percorsi predisposti con segnali stradali. Lettura e commento del Codice della Strada. Lettura di articoli di quotidiani per l’individuazione delle principali cause di incidenti e per

riflettere sul valore della vita.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO AL PROGETTO Visite guidate : Al Distaccamento dei Vigili del Fuoco sito in contrada Bellia; alla vecchia stazione di Villarosa (possibilmente in treno da Dittaino a Villarosa) DESTINATARI Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo con monitoraggio delle sezioni di quattro e cinque anni della scuola dell’Infanzia, delle classi II della scuola Primaria e delle classi 1^ della scuola Secondaria di 1°grado.

12

TEMPI E LUOGHI Il tempo per l’espletamento del progetto sarà l’intero anno scolastico; mentre, come luoghi protetti saranno utilizzati i cortili degli edifici scolastici, le palestre, mentre, come spazio non protetto sarà utilizzato tutto il paese. RISORSE DOCENTI COINVOLTI: Tutti i docenti. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE I mezzi e gli strumenti di verifica in itinere verranno scelti dal team degli insegnanti che operano nella scuola e saranno adeguati alla fascia di età agli alunni. L’iter procedurale verrà diretto dai referenti gruppo di che periodicamente si riuniranno per decidere e pianificare le modalità organizzative, valutarne l’efficacia e se necessario apportare delle modifiche, per verificare i risultati raggiunti La valutazione della effettiva riuscita del progetto e dell'arricchimento apportato alle attività curricolari potrà essere rilevata dall'osservazione e dalla verifica del comportamento e dal coinvolgimento degli alunni nell'acquisizione e nel rispetto delle norme che regolano la vita sociale ed in particolare la circolazione su strada e dall'interesse e collaborazione dimostrati dalle famiglie nello svolgimento delle attività proposte. Per la scuola Primaria e dell’Infanzia, come verifica finale si suggerisce la realizzazione di cartelloni, poesie, relazioni con fumetti, plastici di zone reali o di fantasia o percorsi in bici organizzati nel cortile della scuola.

PROGETTO LEGGE REGIONALE 15/ 2008

PREMESSA “ La scuola è un’istituzione essenziale per la legalità perché è la sede nella quale si trasmettono i valori tra le generazioni, si forma la coscienza dei cittadini, si comunicano i saperi costitutivi dell’identità nazionale”. Condividendo pienamente questa visione della scuola, i docenti dell’istituto Comprensivo di Aidone sentono il dovere morale, oltre che professionale, di diffondere tra i giovani la cultura della legalità, nell’ambito più generale del processo formativo che punta alla formazione dell’uomo e del cittadino. Senza perdere di vista i loro compiti di formazione culturale, esse intendono stimolare i giovani “alla elaborazione del sapere, inteso come conoscenza della realtà e dei modi per trasformarla, ma anche coscienza dei valori della vita e come capacità di compiere scelte consapevoli e responsabili, per sé e per gli altri”. A tal fine, è stato elaborato il presente progetto che vuole rappresentare un contributo concreto alla crescita civile della comunità, e in particolare dei giovani, i cui comportamenti spesso riflettono il clima di disorientamento e confusione morale instauratosi nella nostra società.

13

OBIETTIVI L’educazione alla legalità mira a sviluppare il senso civico dei discenti, educa alla “ cittadinanza attiva e responsabile”, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi:

- Scoprire come la legalità sia alla base del benessere; - acquisire senso di responsabilità, a livello individuale e sociale; - comprendere l’importanza del rispetto delle regole, della legalità, della sincerità, della

solidarietà e della giustizia sociale; - stimolare la riflessione circa il concetto di condivisione delle regole; - sviluppare capacità critica per il rifiuto di ogni tipo di violenza ( bullismo, baby gang, micro

e macro criminalità); - acquisire atteggiamenti di fiducia nei confronti dello Stato, aprendosi ad ogni forma di

collaborazione per la costruzione del “bene comune”; - prendere coscienza che tutti hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge; - riconoscere la persona come soggetto originale portatore di valori, di diritti e di doveri; - riflettere sulla memoria storica del proprio Paese per meglio comprendere i legami tra

immigrazione, razzismo e diritto dei popoli; - conoscere la condizione di emarginazione e solitudine degli extracomunitari che sono anche

tra noi. DESTINATARI Nel progetto saranno coinvolte le classi IV e V della scuola Primaria e le classi I della scuola Secondaria di I grado. ATTIVITÀ Le attività didattiche previste saranno le seguenti:

- Lettura di alcuni articoli della Costituzione; - Realizzazione di disegni e composizione di poesie e racconti; - Incontri-interviste con esperti e testimoni di giustizia classi I sec. di I grado; - Cineforum: visione di film con recensioni, schede e dibattiti classi I sec. di I grado; - Viaggi e Visite nei luoghi della memoria classi V; - Lettura di libri e quotidiani finalizzata a ricerche e approfondimenti; - Laboratorio di drammatizzazione classi IV;

METODI – MEZZI Gli insegnanti organizzeranno dei percorsi educativi differenziati, flessibili e adeguati all’età degli alunni, volti alla comprensione della realtà che ci circonda e all’acquisizione di valori, quali il rispetto del prossimo, la giustizia, la solidarietà, l’accoglienza, l’integrazione degli immigrati e la non violenza. A tale scopo si avrà cura che i discenti instaurino rapporti basati sulla correttezza e sulla collaborazione seguendo “una pedagogia che valorizzerà il lavoro cooperativo, il confronto ed il rispetto attraverso l’uso di linguaggi e tecniche diverse, in un ambiente sano, unitario e integratore”. VERIFICA L a verifica delle attività sarà continua per accertare anche che le strategie didattiche messe in atto

14

siano le più idonee al raggiungimento degli obiettivi proposti. SPESE PREVISTE Laboratorio teatrale euro 1.000,00 Viaggi nei luoghi della memoria euro 1.200,00 Esperti e Testimoni di giustizia euro 800,00 Acquisto materiale didattico per l’allestimento di laboratori teatrali euro 2.164,56 totale 5.164,56 euro

PROGETTO LEGGE REGIONALE 20/ ‘99 PREMESSA “ La scuola è un’istituzione essenziale per la legalità perché è la sede nella quale si trasmettono i valori tra le generazioni, si forma la coscienza dei cittadini, si comunicano i saperi costitutivi dell’identità nazionale”. Condividendo pienamente questa visione della scuola, i docenti dell’istituto Comprensivo di Aidone sentono il dovere morale, oltre che professionale, di diffondere tra i giovani la cultura della legalità, nell’ambito più generale del processo formativo che punta alla formazione dell’uomo e del cittadino. Senza perdere di vista i loro compiti di formazione culturale, esse intendono stimolare i giovani “alla elaborazione del sapere, inteso come conoscenza della realtà e dei modi per trasformarla, ma anche coscienza dei valori della vita e come capacità di compiere scelte consapevoli e responsabili, per sé e per gli altri”. A tal fine, è stato elaborato il presente progetto che vuole rappresentare un contributo concreto alla crescita civile della comunità, e in particolare dei giovani, i cui comportamenti spesso riflettono il clima di disorientamento e confusione morale instauratosi nella nostra società. OBIETTIVI L’educazione alla legalità mira a sviluppare il senso civico dei discenti, educa alla “ cittadinanza attiva e responsabile”, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi:

- Scoprire come la legalità sia alla base del benessere; - acquisire senso di responsabilità, a livello individuale e sociale; - comprendere l’importanza del rispetto delle regole, della legalità, della sincerità, della

solidarietà e della giustizia sociale; - stimolare la riflessione circa il concetto di condivisione delle regole; - sviluppare capacità critica per il rifiuto di ogni tipo di violenza ( bullismo, baby gang, micro

e macro criminalità); - acquisire atteggiamenti di fiducia nei confronti dello Stato, aprendosi ad ogni forma di

collaborazione per la costruzione del “bene comune”; - prendere coscienza che tutti hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge; - riconoscere la persona come soggetto originale portatore di valori, di diritti e di doveri; - riflettere sulla memoria storica del proprio Paese per meglio comprendere i legami tra

immigrazione, razzismo e diritto dei popoli; - conoscere la condizione di emarginazione e solitudine degli extracomunitari che sono anche

15

tra noi. DESTINATARI Nel progetto saranno coinvolte le classi II e III della scuola Secondaria di I grado. ATTIVITÀ Le attività didattiche previste saranno le seguenti:

- Lettura di alcuni articoli della Costituzione; - Realizzazione di disegni e composizione di poesie e racconti; - Incontri-interviste con esperti e testimoni di giustizia; - Cineforum: visione di film con recensioni, schede e dibattiti; - Viaggi e Visite nei luoghi della memoria; - Lettura di libri e quotidiani finalizzata a ricerche e approfondimenti; - Laboratori di studio sulla legalità;

METODI – MEZZI Gli insegnanti organizzeranno dei percorsi educativi differenziati, flessibili e adeguati all’età degli alunni, volti alla comprensione della realtà che ci circonda e all’acquisizione di valori, quali il rispetto del prossimo, la giustizia, la solidarietà, l’accoglienza, l’integrazione degli immigrati e la non violenza. A tale scopo si avrà cura che i discenti instaurino rapporti basati sulla correttezza e sulla collaborazione seguendo “una pedagogia che valorizzerà il lavoro cooperativo, il confronto ed il rispetto attraverso l’uso di linguaggi e tecniche diverse, in un ambiente sano, unitario e integratore”. VERIFICA L a verifica delle attività sarà continua per accertare anche che le strategie didattiche messe in atto siano le più idonee al raggiungimento degli obiettivi proposti. SPESE PREVISTE Esperti e testimoni di giustizia euro 1.000,00 Viaggi nei luoghi della memoria euro 2.000,00 Acquisto materiale didattico per l’allestimento di laboratori teatrali euro 2.164,56 totale 5.164,56 euro

PROGETTO SCUOLA ED AMBIENTE SICURO

PREMESSA Col protocollo di intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero degli Interni, in data 03/12/1997, è stato manifestato l’impegno di favorire la diffusione, nei diversi organi scolastici, della conoscenza delle tematiche della Protezione Civile.

16

L’obiettivo è quello di realizzare un’omogenea e graduale estensione dell’insegnamento della protezione e della prevenzione nella scuola, predisponendo un itinerario didattico per l’educazione alla sicurezza. Con queste finalità ,viene stilato il progetto “Scuola ed ambiente sicuro” che intende non solo far conoscere i rischi e predisporre gli strumenti e gli automatismi da mettere in atto in caso di emergenza, ma di assumere, anche, atteggiamenti coerenti sui temi inerenti alla formazione della coscienza civile, alla collaborazione ed alla solidarietà. Finalità

- Formare ed educare gli alunni a comportamenti corretti in presenza di rischi e in situazioni di emergenza sia a scuola che in ambienti extrascolastici, al fine di prevenire incidenti domestici, stradali, ecc.

- Formare ed educare gli alunni a comportamenti che siano improntati su principi di solidarietà, collaborazione ed autocontrollo, essenziali perché le relazioni sociali siano caratterizzate da un forte senso di coscienza civica.

- Creare e mantenere opportune condizioni di sicurezza all’interno dei locali scolastici, favorendo la conoscenza delle tematiche di protezione civile.

Obiettivi didattici - Sensibilizzare gli alunni alle problematiche legate alla prevenzione dei rischi all’interno

della scuola. - Conoscere le principali fonti di rischio e le misure per fronteggiarle nonché i comportamenti

più idonei da adottare. - Capacità di interpretare un piano di evacuazione. - Acquisire comportamenti corretti ed abilità necessarie per affrontare situazioni inusuali o di

emergenza. - Identificare , riconoscere, leggere etichette simboli, segnali. - Saper chiedere il Soccorso ed il Pronto Intervento. - Sviluppare capacità di controllo degli stati emotivi. - Conoscere l’ambiente scuola, la sua rappresentazione per muoversi in sicurezza.

Obiettivi specifici - Conoscere i pericoli presenti a scuola. - Adottare regole comportamentali a scuola. - Padroneggiare regole di comportamento per attuare un piano di evacuazione. - Conoscere le sequenze di azioni da compiere in caso di bisogno. - Saper leggere la segnaletica di emergenza. - Saper leggere la pianta dell’edificio. - Saper individuare i punti di raccolta. - Mantenere la calma. - Interrompere immediatamente qualsiasi attività . - Avere fiducia in sé e negli altri. - Comportarsi in modo razionale e corretto. - Eseguire gli incarichi ricevuti. - Sapere individuare i compagni in difficoltà. - Seguire le vie di fuga indicate. - Raggiungere la zona di raccolta assegnata.

Organizzazione didattica e metodologica Il progetto, essendo prescrittivo, sarà portato avanti dai tre ordini si Scuola in orario curriculare e all’interno delle discipline e dei campi di esperienza interessati. Saranno utilizzati gli spazi scolastici e quelli extrascolastici. Saranno programmate esercitazioni pratiche: attività di simulazione (evacuazione), filmini, immagini, disegni, racconti affinché questo lavoro risulti interessante, coinvolgente e possa sensibilizzare il discente alle tematiche inerenti al progetto.

17

Per le prove di evacuazione, quest’anno si richiederà la presenza delle figure istituzionali previste (VV.FF., Carabinieri, Vigili Urbani, associazioni di volontariato e soccorso, etc.), ciò per fare rivestire alle stesse carattere di ufficialità ed importanza. Verifica e valutazione Dopo avere esaminato le situazioni di partenenza , i docenti sottoporranno il loro lavoro a continue verifiche per valutare l’efficienza in itinere e l’esigenza di modificare, se è il caso, il percorso operativo-didattico, così da arrivare ad una verifica finale. Infine, si ritiene importante sottolineare che aldilà della realizzazione delle suddette attività e della buona riuscita, il problema della sicurezza dell’ambiente scolastico dipende anche da una costante e responsabile collaborazione di tutti gli operatori scolastici e non, mettendo in evidenza l’importanza del ruolo svolto dalle figure sensibili (R.S.P.P., A.S.P.P., R.L.S. e addetti al Primo Soccorso e Antincendio) e dal personale ausiliario, il quale mediante un’attenta vigilanza dei locali consentirà di scongiurare eventuali incidenti. Classi monitorate Per l’anno scolastico in corso saranno monitorate:

1. Per la scuola dell’infanzia, le sezioni degli alunni di tre anni. 2. Per la scuola primaria le classi prime. 3. Per la scuola secondaria di primo grado le classi prime.

PROGETTO CONTINUITA’ E ACCOGLIENZA

Il problema della continuità educativo- didattica è vasto e complesso, perché coinvolge tutti gli ambiti legati alla scuola, va affrontato da varie prospettive: psicologiche, pedagogiche, sociali, didattiche e organizzative e coesiste con il concetto di discontinuità. Per questo è importante attivarlo secondo la logica della ricerca e della sperimentazione. La continuità non è compatta e unilineare, ma frastagliata e dinamica, infatti proprio da qui deriva l’enorme difficoltà di efficaci proposte di raccordo fra i diversi livelli di scolarità. Pertanto è necessario porsi nell’ottica di controllare tutte le diversità, attraverso un sistema concordato di progetti reciproci, intesi a valorizzare al massimo la pregressa storia emotiva e cognitiva di ogni alunno, specialmente nei momenti del passaggio da un grado di scuola all’altro. Lo sviluppo del bambino e del ragazzo non è affatto lineare, perciò le fasi di tale sviluppo “possono non corrispondere ai passaggi formali fra le diverse istituzioni educative (Orientamenti del 1991 per la scuola materna..Per garantire il successo scolastico è richiesta una forte collaborazione fra i vari ordini di scuola. Gli istituti comprensivi sono sicuramente avvantaggiati, poiché si trovano davanti ad una realtà favorevole che rende concreta la costruzione di un curricolo verticale.

Procedure per l’attuazione di un piano di continuità verticale - Incontri fra i genitori degli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di primo grado e fra gli insegnanti, finalizzati a spiegare i punti salienti delle opportunità educativo- didattiche e organizzative della scuola. - Incontri fra insegnanti dei tre ordini scolastici per il trasferimento di notizie degli allievi, onde ottimizzare il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria, dalla primaria alla secondaria di primo grado, per la formazione delle classi e quindi per l’inserimento dei bambini nella nuova scuola. - Incontri degli insegnanti per costruire un curricolo verticale finalizzato alla realizzazione di un raccordo significativo fra le fasce scolari, - Progettazione di percorsi e curricoli verticali. - Incontri di verifica e valutazione degli interventi attuati. - Riprogettazione degli interventi in didattica laboratoriale.

18

- Azioni di feed-back tra i diversi ordini di scuola. L’istituto Comprensivo “F.CORDOVA” ha come obiettivo principale quello di realizzare percorsi formativi coerenti e continuativi per sviluppare le potenzialità di ognuno. Nelle attività proposte ve ne sono alcune da poter essere effettuate in condivisione tra i vari ordini di scuola (infanzia e primaria e secondaria di primo grado). L’ottica del progetto dell’ Accoglienza si realizza in peculiari attività per i diversi ordini di Scuola. Attività -Organizzazione delle iniziative dei raccordi scuola dell’infanzia e primaria, fra scuola primaria e secondaria di primo grado; -Programmazione e organizzazione di incontri di accoglienza degli alunni , antecedenti le iscrizioni per la classe prima, previste a Gennaio, - Partecipazione ad incontri informativi per la formazione delle classi prime per l’anno scolastico 2013/2014. -Attività utili favorire la progressione scolastica degli alunni. Fase progettuale Viene svolta in microgruppi coinvolgendo insegnanti in questo ordine: - insegnanti di classe prima della scuola primaria con insegnanti delle scuole dell’infanzia; - insegnanti delle classi quinte con i docenti della scuola secondaria di primo grado. Dalla fase progettuale si passa all’organizzazione di laboratori nelle classi, le cui date sono definite e concordate dagli insegnanti direttamente coinvolti.

Continuità per i passaggi di informazione tra scuola dell’infanzia e scuola primaria Scopo primario del progetto è quello di garantire un percorso formativo organico e completo dell’alunno cercando di prevenire le difficoltà che si riscontrano principalmente nei passaggi tra i diversi ordini di scuola. Risultano importanti tutte le forme di coordinamento tra i docenti a)si effettuano incontri tra docenti di scuola dell’infanzia con i docenti di scuola primaria per conoscere i percorsi già attuati alla scuola dell’infanzia relativamente alla letto-scrittura, al tempo, alla organizzazione e all’uso degli spazi; b) gli scambi delle informazioni si effettuano in giugno e/o nel periodo di inizio delle lezioni; . . c)si prevedono uno o più incontri in cui verranno presentati gli alunni delle scuole dell’infanzia con un profilo discorsivo alle insegnanti delle classi quinte; d)segnalazione di eventuali problematiche.

A questi incontri è doverosa la partecipazione di quei docenti che presumibilmente avranno da occuparsi in Settembre delle classi Prime.

Continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado Formazione Sono previste occasioni di formazione in comune per i docenti dei tre ordini di scuola. Alunni della scuola primaria e alunni della scuola secondaria di primo grado Sono previste visite da parte degli alunni della scuola primaria nelle classi prime della scuola secondaria di primo grado al fine di assistere ad alcune lezioni frontali per favorire la continuità fra questi due ordini di Scuola.

Scambio di informazioni a)lncontri con gli insegnanti delle classi quinte; b)presentazione di casi particolarmente delicati; / c)suddivisione degli alunni in gruppi eterogenei per comportamento e profitto.

19

20

SICILIA: TERRA D’INCANTO Premessa Il Progetto “Sicilia: terra d’incanto” nasce dall’esigenza di ampliare la conoscenza del territorio locale e del nostro patrimonio storico, culturale e linguistico e di sviluppare nelle nuove generazioni l’amore verso la propria terra, gettando un ponte di comunicazione tra passato e futuro. L’iter didattico mira al recupero delle tradizioni, del patrimonio ambientale e socio-culturale locale con la valorizzazione e la tutela delle numerose risorse esistenti per promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile. Il progetto si caratterizza infatti, per una coerenza interna che ruota intorno al tema dell’ed. al patrimonio come esigenza fondante di ed. alla cittadinanza, di educazione alla legalità, di educazione alla salute e alla solidarietà, alla memoria e all’ identità. Le attività didattiche e le esperienze educative progettate si pongono anche l’obiettivo di riconsegnare nelle mani dei nostri alunni il fascino che la Sicilia ha sempre esercitato e continua ad esercitare su Italiani e stranieri che l’hanno conosciuta e visitata, tenendo presente anche che questa Terra, da sempre “porta del Mediterraneo” è crocevia di popoli e quindi, aperta alla multiculturalità e all’integrazione delle diversità, e anche, “triangolo di pace per il mondo”. Finalità: Recuperare e conoscere il nostro patrimonio storico e archeologico, culturale e linguistico per riappropriarsi delle tradizioni popolari e per acquisire la consapevolezza che la memoria del passato è una risorsa da rivalutare e tramandare su cui va innestato il progresso e lo sviluppo di un popolo perché non perda la sua identità. OO.SS. AA.

• Conoscere i beni ambientali e culturali del territorio. • Conoscere tradizioni, usi, costumi, danze, filastrocche, leggende, miti, proverbi, poesie,

racconti e opere teatrali di diverse epoche e di vario stile della nostra Regione. • Riscoprire la storia, la cultura, la gastronomia e le produzioni del territorio. • Conoscere il dialetto siciliano e confrontarlo con il dialetto locale gallo-italico. • Saper ascoltare, analizzare e riprodurre brani musicali e canti folcloristici siciliani. • Creare negli alunni una coscienza attenta alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dei beni

materiali ed immateriali e delle risorse del territorio.

PROGETTI COMUNI

SCUOLA INFANZIA / PRIMARIA

21

• Legare la scuola al territorio per promuovere iniziative di recupero di tradizioni locali cadute in disuso.

• Suscitare il senso di appartenenza e di identità nei futuri cittadini dell’Europa e del mondo. • Saper individuare, attraverso poesie e brani teatrali, sentimenti ed emozioni, atmosfere e

sensazioni e saperle tradurre in immagini grafico-pittoriche e rappresentazioni sceniche; • Coinvolgere la società civile ( genitori, nonni, persone anziane, storici locali, studiosi,

musicisti, associazioni…) con interviste e interventi che possano aiutare nella ricostruzione della memoria della nostra comunità.

• Sviluppare la cultura della legalità, la coscienza civile, costituzionale e democratica attraverso la conoscenza di fatti storici legati al territorio con particolare riferimento al fenomeno mafioso.

Attività • Laboratorio musicale “Canta ch’ t’ passa”

Canti della tradizione popolare siciliana e locale sez. 5 a. scuola dell’infanzia tutte le classi

• Laboratorio delle tradizioni “Cunta ch’ t’ cunta” sez. 5 a. scuola dell’infanzia classe I -II Raccolta di detti e proverbi, poesie e filastrocche.

• Laboratorio artistico espressivo sez. 5 a. scuola dell’infanzia tutte le classi Rappresentazioni grafico-Pittoriche e raccolta di immagini fotografiche

• Laboratorio di gastronomia siciliana “Ch’ ghiè d’ manger” Raccolta di ricette e preparazione di pietanze e dolci tipici locali classe I-II

• Laboratorio di danza nella terra del sole “Gghiè f’st’ng”, Esecuzione di danze e balli siciliani e locali classe IV-V

• Laboratorio delle leggende e delle credenze popolari: “C’era ‘na vota… “ Raccolta delle leggende, delle credenze e delle superstizioni locali classi III-IV • Laboratorio teatrale “Iautr’ timp”

classi IV- V Rappresentazione di scene di vita quotidiana dell’ Aidone di un tempo che fu

• Laboratorio di archeologia “4 passi tra Morgantina e Villa Romana del Casale” classi IV- V Conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e culturale locale e circostante

• Visione di 2 spettacoli teatrali della tradizione popolare siciliana • Viaggio a Palermo e Visita alla Villa Romana classi

V • Attività in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e con la scuola primaria di

Piazza Armerina in occasione dell’anniversario della fondazione della città • Studio e celebrazione delle principali festività locali ( San Martino, Santa Lucia, Natale,

Carnevale S. Giuseppe, Pasqua, San Filippo…) • Giornata della memoria in ricordo delle vittime della mafia • Giornata dell’ Autonomia Siciliana • Uscite nel territorio

Metodologie 22

I laboratori saranno organizzati in orario extracurriculare con gruppi di livello mobili, selezionati sulla base delle abilità e delle competenze possedute da ciascun alunno. Saranno privilegiate le attività laboratoriali secondo il principio dell’ “Imparare facendo”, ma si farà uso di strategie diversificate: Lezioni frontali Metodologia della ricerca storica Conversazioni – Interviste a genitori, nonni persone anziane Registrazioni audio di canti, filastrocche e nenie, detti e proverbi Pear education Attività ludiche funzionali agli apprendimenti E- learning : Ricerca sul Web, Utilizzo della LIM e dell’aula di informatica, uso di fotocamera e videocamera digitale Visita presso la Biblioteca Comunale per la ricerca di testi dialettali e delle tradizioni locali e siciliane. Lavoro di gruppo anche a classi aperte Role playng per mettersi nei panni degli altri Destinatari Alunni delle sezioni 5 anni scuola dell’Infanzia n. 38+ 1 alunno diversamente abile Alunni delle classi di scuola primaria del Plesso Bruno n 87+ 2 alunni diversamente abili Genitori e nonni Tempi e Luoghi Il progetto sarà attivato durante l’intero anno scolastico in orario curriculare ed extracurriculare, coinvolgerà i docenti di: Italiano, storia, Musica, Ed.fisic, Arte e Immagine e Laboratorio territorio e cultura delle tradizioni locali per un totale di 50 h circa per classe in orario curriculare. Si prevedono due fasi di realizzazione: I Fase: Ricerca – azione, raccolta dati, informazioni ( I quadrimestre) II Fase: Attivazione dei lboratori didattici e manifestazione finale. Si utilizzeranno ore extracurriculari con rientri pomeridiani nel II periodo dell’anno scolastico con gruppi di alunni delle diverse classi interessate, per l’attivazione dei diversi laboratori e in concomitanza con le prove di insieme per allestire le manifestazioni del Natale e della fine dell’anno scolastico. Per l’espletamento delle attività si utilizzeranno i seguenti spazi:

• Aule dei plessi Aula con LIM Laboratorio di informatica Androne del plesso Bruno Il territorio circostante La biblioteca comunale Auditorium scuola media

RisorseCoinvolte Dirigente Scolastico Dirigente Amministrativo n.1 docente referente progettista : Lo Grande Maria h 10 funzionali all’insegnamento n.° 10 docenti di scuola primaria: Vinci Lorenza Maria, Donato Gaetano, Ingala Antonella, Trovato Antonina, Atturio Rosalba, Evola Maria Rosalia, Minincleri Teresa, Pittà Maria Pina, Virzì Ignazio, Lo Grande Maria:

23

per questi docenti si richiedono 12 ore aggiuntive di insegnamento con gli alunni e 4 ore aggiuntive funzionali all’insegnamento, per un totale di h 120 di insegnamento e 36 h funzionali n.° 5 docenti di scuola dell’infanzia: Paganini Lara, Oliveri Concetta, Oliveri Giuseppa, Pittà Salvatrice Rausa Concetta: per questi docenti si chiedono 4 h aggiuntive di insegnamento e 2 h aggiuntive funzionali all’insegnamento n.° 3 Collaboratori scolastici n.° 1 Assistente amministrativo Famiglie degli alunni Modalità di verifica e Valutazione Saranno somministrati test di ingresso per rilevare le competenze e le abilità degli alunni in modo da distribuirli nei vari laboratori. Gli apprendimenti saranno verificati in termini di sapere, saper essere e saper fare utilizzando: test, questionari, elaborati personali, dialoghi guidati. I comportamenti, saranno valutati anche tramite l’ osservazione sistematica degli alunni, delle loro capacità di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente, delle capacità di prendere iniziative e di risolvere problemi con responsabilità. Competenze e abilità acquisite saranno rilevate in itinere e anche durante le esibizioni:

• nella Manifestazione del Natale (Sicilia: triangolo di pace per il mondo) in cui le sezioni dei 5 a. e le classi del Bruno in continuità realizzeranno attività all’insegna della solidarietà, e della interculturalità dei popoli

• nella Manifestazione finale (Iautr’ timp) con canti, danze e drammatizzazioni del teatro popolare siciliano e locale.

Sarà prodotto un CD multimediale sulle attività svolte.

PROGETTO CONTINUITA’

PREMESSA E’ molto importante in un istituto comprensivo organizzare e programmare il passaggio tra gli ordini di scuola. Con le attività programmate all’interno del progetto continuità intendiamo aiutare il bambino a conoscere la realtà nuova in cui dovrà inserirsi e garantire, tra i diversi ordini di scuola coinvolti, una effettiva conoscenza delle metodologie e dei contenuti in modo tale che vi sia proprio una “continuità” tra i diversi livelli di esperienze che l’alunno può vivere e realizzare prima nella Scuola dell’Infanzia, poi nella Scuola Primaria ed infine nella Scuola Secondaria di primo grado FINALITA’ Allo scopo di garantire un percorso formativo sereno improntato sulla coerenza/continuità educativa e didattica, l’Istituto propone un itinerario scolastico che: crei “continuità” nello sviluppo delle competenze ed eviti che vi siano fratture tra vita scolastica e quella familiare OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Favorire un rapporto di continuità metodologico - didattica tra gli ordini scolastici - Favorire una prima conoscenza del futuro ambiente scolastico - Favorire una prima conoscenza dei futuri docenti - Far crescere in senso positivo le aspettative future dell’alunno relative alla frequenza del successivo ordine di scuola -Favorire l’organizzazione di attività didattiche fra ordini di scuola

24

-Favorire la conoscenza del POF METODOLOGIA Un’adeguata comunicazione in verticale che possa con chiarezza esporre le attività organizzate all’interno dell’istituto creerà il giusto approccio con le famiglie degli alunni delle classi ponte. La conoscenza delle attività didattiche dovrà essere supportata dall’incontro con i docenti che si occuperanno delle prime classi di ogni ordine di scuola favorendo la nascita di un rapporto di fiducia e stima tra docenti, discenti e genitori. ATTIVITA’ I bambini di 5 anni parteciperanno a diverse attività che vedranno la presenza dei docenti delle V e dei genitori, in questi momenti gli alunni avranno modo di conoscere gli spazi scolastici e i nuovi insegnanti e i genitori potranno valutare le proposte didattiche e le metodologie presentate. Questi i momenti programmati che in itinere potrebbero subire modifiche per ragioni organizzative: -incontro nel mese di novembre, negli spazi scolastici, tra gli alunni di 5 anni e le V nell’ambito del progetto alimentare “La festa dell’autunno” -incontro nel mese di dicembre, nella sezione degli alunni di 5 anni con i genitori e le insegnanti delle V nell’ambito del progetto alimentare con la manifestazione “Gustiamoci il Natale “seconda edizione -interscambio nel mese di dicembre tra gli alunni di 5 anni, le insegnanti delle V e i genitori nell’ambito del progetto “850° anniversario di Piazza” -incontro nel mese di novembre, negli spazi della scuola secondaria di primo grado, tra gli alunni delle V scuola primaria e le terze classi scuola secondaria. -incontro nel mese di dicembre, negli spazi della scuola secondaria di primo grado, tra gli alunni delle V scuola primaria e le terze classi scuola secondaria per gli auguri di Natale. -incontro nel mese di gennaio tra le insegnanti delle sezioni ponte dell’istituto e i genitori degli alunni coinvolti nel passaggio all’ordine di scuola successivo per esporre il POF dell’istituto -incontro nel mese di gennaio tra le insegnanti delle sezioni ponte dell’istituto e i genitori degli alunni coinvolti nel passaggio all’ordine di scuola successivo per esporre il POF dell’istituto. Dei pieghevoli contenenti la sintesi del POF supporteranno la comunicazione. -incontro nel mese di febbraio tra le insegnanti delle sezioni ponte dell’istituto e i genitori degli alunni coinvolti nel passaggio all’ordine di scuola successivo per stabilire come s’intende procedere didatticamente negli ultimi mesi scolastici al fine di garantire un naturale passaggio ai discenti coinvolti (si prevede di organizzare incontri nel mese di marzo, maggio e un incontro conclusivo a giugno in occasione della fine dell’anno scolastico, in questa occasione sarà utile la presenza dei genitori. DESTINATARI Gli alunni dell’istituto che frequentano le classi ponte TEMPI Da ottobre a giugno LUOGHI Gli edifici scolastici dell’istituto RISORSE Francesca Bologna, Carla Crescimanno, Ursula La Mattina, Giusi Nicotra, Maria Baglione, Alessandro Cumia, Rosalba Laletta, Giusi Notaro, Laspina e Scalisi Per ogni docente sono previste 15 ore funzionali MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si verificherà in itinere verbalmente. Nel mese di maggio si procederà alla stesura di un test che raccoglierà il gradimento degli alunni e dei genitori coinvolti

25

PIANO PIANO IMPARIAMO:FORTE FORTE CANTIAMO Presentazione del progetto: Nell’ambito dei nuovi progetti per l’anno scolastico 2013-2014, L’Istituto Comprensivo”F Cordova“in qualità di scuola pilota, con l’Istituto Comprensivo “Giuseppe Mazzini” di Valguarnera e l’Istituto Comprensivo “V. Guarnaccia” di Pietraperzia, realizzerà un progetto interdisciplinare dal titolo “Piano piano impariamo. Forte Forte cantiamo”. Il progetto si propone di avvicinare i bambini più dotati al canto e alla musica leggera attuale e di dare loro la possibilità di apprendere anche i rudimenti teorici della musica. A conclusione del lavoro si proporrà una gara canora tra le scuole partecipanti, di carattere pubblico e festoso. Il piano di lavoro prevede l’utilizzo di ore extracurriculari per la preparazione dei candidati, che saranno inizialmente selezionati in base alle capacità musicali e poi avviati a migliorare tali capacità con l’ausilio di un esperto musicale, chiamato a preparare gli alunni. Motivazione e finalità: E’ dato che la musica nell’infanzia del bambino rivesta un’importanza notevole, aiutandolo a migliorare l’ascolto, la percezione dei suoni, dei toni e del ritmo, facendo nascere non di rado un vero legame intimo tra lo strumento e l’allievo, che genericamente chiamiamo “passione”. Non è un caso che negli ultimi anni molti educatori dell’infanzia e le Istituzioni stesse abbiano concesso maggiore attenzione alla pratica musicale nelle scuole, dando adito a sperimentazioni didattiche sin dalla Scuola dell’Infanzia In molte scuole in Italia, l’offerta formativa a carattere musicale prevede un approccio alla musica, agli strumenti, ai suoni, ai ritmi, ai canti, sin dalla tenera infanzia, coinvolgendo i bambini in spettacoli musicali, concerti, manifestazioni musicali varie. Il bambino,tramite la musica, affina la comprensione dei segnali sonori che ci circondano e fa apprezzare allo stesso un mondo che altrimenti gli rimarrebbe sconosciuto. Non è da trascurare inoltre la capacità di aggregazione della musica, la quale è in grado di trasmettere valori condivisi da gruppi sociali più o meno allargati. Essa favorisce l’integrazione, l’amicizia tra gli individui e crea legami positivi, sinergetici. Per tale ragione la musica viene utilizzata, secondo recenti studi, per curare le espressioni di ansia, per migliorare l’umore della persona, per incrementare la capacità di esprimersi. Secondo la Commissione Nazionale SIEM, la musica nella scuola educa alla:

• FLESSIBILITA’, poiché fornisce gli strumenti cognitivi e affettivo-emozionali necessari all’autonomia nelle scelte di orientamento e di formazione.

• METACOGNIZIONE, poiché conduce alla riflessione sui processi dell’esperienza musicale e su quelli della comunicazione/espressione linguistica della musica.

• INTERCULTURA, poiché promuove il senso dell’identità e della differenza, a livello individuale e collettivo.

Struttura del corso Nella fase iniziale del corso gli alunni seguiranno un periodo di preparazione musicale, mentre nel restante periodo l’attenzione degli insegnanti sarà rivolta alla preparazione della manifestazione canora.

26

Le scuole coinvolte nel progetto provvederanno alla formazione dei bambini e collaboreranno con la scuola pilota per stabilire criteri di selezione, scelta dei testi canori ed eventuali momenti d’incontro. Possono partecipare al corso tutti gli alunni dotati di predisposizione musicale e di doti canore. Ciascuna scuola selezionerà 10 bambini, tra quelli partecipanti, che si esibiranno come solisti per lo spettacolo finale. I restanti faranno invece parte del coro. Obbiettivi:

• Avviamento allo studio del linguaggio musicale. • Conoscenza della musica leggera contemporanea. • Conoscenza della pratica canora come attività musicale naturale e quindi privilegiata. • Sviluppo delle capacità di espressione attraverso l’esecuzione di repertori vocali e

strumentali. • Arricchimento delle capacità di ascolto attivo. • Sviluppo dell'orecchio e della vocalità. • Socializzazione e scambio, favorendo gli strumenti e le situazioni che consentano un positivo

atteggiamento socio-relazionale tra gli alunni. Responsabile del progetto: Giovanna Cocchiara. Docenti coinvolti del Plesso “Trinità”: Dirigente Scolastico:Dott.ssa Messina M. Concetta Di Bartolo Maria Carolina, Sottosanti Alfonsa, Sottosanti Lucia, Bevilacqua Giuseppina Rivoli Patrizia, Cantale Concetta. Docenti coinvolti per l’.C. “Giuseppe Mazzini” di Valguarnera: Dirigente Scolastico:Dott.ssa Giarrizzo Mariella Docenti: …………………………………………………………………….. Docenti coinvolti per l’ I.C. “V. Guarnaccia” di Pietraperzia: Dirigente Scolastico Dott.re Amoroso Antonio Arcangelo Docenti:Di Maggio,Laura Monaco. Classi interessate: Tutti gli alunni nella fascia d’età dai cjnque anni agli undici. Esperti musicali:

• Taibi Adriano • Di Maggio (Pietraperzia). • Band di accompagnamento per la serata conclusiva.

Spese previste: A carico dei genitori:

• Costo previsto per l’esperto per gli alunni dell’Istituto Comprensivo (F. Cordova di Aidone) • Costo previsto per il trasporto a carico dei genitori alunni delle scuole coinvolte.

27

A carico del fondo d’ Istituto:

• Ore non frontali da retribuire al personale docente. A carico dell’Ente locale:

• Costi per l’affitto della strumentazione e dell’amplificazione. • Affitto del palcoscenico. • Costo inerente al pagamento della band musicale. • Costo inerente all’acquisto di tre targhe di riconoscimento per i vincitori. • Costo inerente all’acquisto di tre coppe da regalare alle scuole partecipanti • Manifesti pubblicitari • SIAE • Servizio di ordine pubblico

Totale:€…… Orari e modalità di svolgimento del progetto. Il progetto partirà nel mese di Febbraio in orario extracurriculare, con orari e modalità che saranno specificate successivamente dai docenti coinvolti. Sono previsti incontri con le scuole in rete nei mesi di Aprile e Maggio. Incontro conclusivo e manifestazione canora prima settimana mese di giugno. Manifestazione canora La manifestazione canora, pubblica, vedrà coinvolti gli alunni che ciascuna scuola ha selezionato e preparato durante l’anno. Gli alunni si esibiranno dando prova del loro talento e del loro studio attraverso l’esecuzione di brani canori, anche in coppia. La manifestazione prevederà la presenza di una giuria con il compito di selezionare i vincitori della gara, costituita da una rappresentanza degli Enti locali dei paesi coinvolti. La conduzione della manifestazione sarà affidata all’insegnante Cincotta Stefania Durante la serata sarà presente una televisione locale TVR XENON ed è previsto, a cura di una nota testata del luogo, un articolo giornalistico.

28

PROGETTO - L’AMBIENTE E LA SUA SALVAGUARDIA

PREMESSA Risulta, fondamentale, promuovere la formazione di una cultura ambientale ed ecologica sin dalla scuola dell’infanzia, con l’acquisizione di un metodo per operare scientificamente sulla realtà, sviluppare nel bambino le capacità di osservare, riflettere, porre domande. L’ambiente in cui i bambini sono immersi oggi è ricchissimo di stimoli e informazioni: costringe quasi a conoscere, pensare, immaginare, ma su livelli che comportano uno sforzo cognitivo, una concentrazione e riflessione ridotti al minimo. L’educazione scientifica dell’ambiente fornisce l’occasione per dare espressione alle più autentiche esigenze dei bambini nell’ambito della conquista dell’autonomia, della costruzione e dell’esplorazione del reale. Tutto ciò stimola e favorisce il processo di concettualizzazione che rappresenta la modalità attraverso la quale le interazioni del soggetto con la realtà diventano sempre più significative. Tali interazioni infatti producono concreti contenuti di conoscenza che avranno positivi effetti sugli apprendimenti futuri FINALITA’ Promuovere la formazione di una cultura ambientale ed ecologica. Acquisire un metodo per operare scientificamente sulla realtà. Sviluppare le capacità di osservare, riflettere, porre domande, per formare una coscienza ambientale. Conoscere l’ambiente nella sua globalità, come risultato delle interrelazioni fra le sue diverse componenti. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Intuire di essere parte integrante ed attiva della realtà naturale che ci circonda. Stabilire relazioni positive con la natura. Acquisire consapevolezza dei cambiamenti e delle trasformazioni dell’ambiente, anche operate dall’uomo. Conoscere ed analizzare i principali fenomeni legati alla tutela dell’ambiente (habitat, ecosistema, recupero e tutela dei parchi). Assumersi responsabilità e proporre interventi ed atteggiamenti migliorativi verso l’ambiente visto come "casa". METODOLOGIA L’ambiente nel quale la scuola si trova ad agire, il contesto familiare di ciascun bambino, la scuola stessa, possono fornire una miriade di opportunità, questi i contenuti più funzionali dell’ambiente nel quale si configura la nostra azione.

PROGETTI DI PLESSO

SCUOLA INFANZIA

29

ATTIVITA’ Problematizzazione della realtà, analisi, osservazioni, formulazione di ipotesi, rilevazione e classificazione di dati, attività di ricerca e documentazione, verifica delle ipotesi, attività di sperimentazione in laboratorio, attività di produzione di materiali, attività ludico-creative, lezioni frontali, uscite didattiche, interventi di esperti. Visite nel territorio comunale. DESTINATARI Gli alunni della scuola dell’infanzia Trinità e Canali TEMPI DI ATTUAZIONE Da ottobre a giugno. Particolare ed importante momento sarà il Natale LUOGHI Il territorio di Piazza Armerina RISORSE Tutte le insegnanti di sezione(n.8) Ogni insegnanti prevede di svolgere 20 ore funzionali oltre il normale orario di servizio. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione sistematica e individuale durante lo svolgimento delle attività e dei giochi . Valutazione del materiale elaborato . Le valutazioni sono sistematiche e svolgono un’importante funzione di feedback per la programmazione didattica

PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE

PREMESSA L’educazione alimentare trova nei bambini i destinatari privilegiati di un’attività non solo educativa, ma anche e soprattutto preventiva, in una fascia di età, in cui s’iniziano ad attuare scelte alimentari libere. FINALITA’ E’ importante lo sviluppo di una cultura del “gusto” in grado di contrastare il processo di omologazione alla legge dell’hamburger e dello snack oggi in atto. La consapevolezza della propria identità culturale ed il legame con il territorio rappresentano certamente le componenti significative di questo progetto didattico. Cogliere le differenze tra l’alimentazione del passato con l’alimentazione dei nostri tempi diventa un momento importante per determinare le peculiarità positive del passato e del presente ed individuare gli aspetti negativi. Una corretta alimentazione é un’esigenza sempre più sentita e con questo progetto si cerca di sensibilizzare i bambini a corrette abitudini nutrizionali. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Riconoscere gli alimenti e classificarli secondo la loro funzione Individuare le categorie dei cibi Acquisire corrette abitudini alimentari

30

Comprendere l’importanza di una buona alimentazione Entrare in contatto con culture diverse dalla propria. Conoscenza dell’origine e dei cicli produttivi degli alimenti Prendere coscienza della propria crescita e della qualità della propria alimentazione Promuovere nell’alunno atteggiamenti improntati alla socializzazione, alla collaborazione, al confronto delle idee METODOLOGIA Si svolgeranno conversazioni sulle preferenze alimentari. Attività di ricerca e categorizzazione di vari cibi. Attività di insiemistica, di misurazione e di classificazione. Attività di laboratorio in cucina per piatti caldo o freddi. Pranzo Rappresentazione alla fin dell’anno scolastico con la presentazione di cibi preparati dagli alunni DESTINATARI Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia Trinità e Canali TEMPI Da ottobre a Giugno con una manifestazione di fine anno scolastico che vedrà coinvolti le insegnanti, gli alunni e i genitori delle due scuole interessate LUOGHI Gli spazi scolastici, il bosco e il territorio circostante RISORSE Tutte le otto insegnanti della scuola dell’infanzia Trinità e Canali Ore 20 funzionali per otto insegnanti coinvolte Personale ATA ed esperti esterni MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Produzione grafica pittorica e manifestazione conclusiva

PROGETTO :I VALORI DELLA DIVERSITÀ PREMESSA Abitualmente stiamo con chi ci somiglia, con persone che condividono i nostri interessi e il nostro modo di pensare. La scoperta della diversità ci disturba e ci impaurisce. La nostra vita è sempre troppo chiusa nell’abitudine. Siamo condizionati dalla cultura in cui viviamo più di quanto ci può sembrare. Fin dalla nascita siamo chiusi in un ambiente molto limitato – e non ci accorgiamo di quanto sia piccolo, monotono e ripetitivo. Ci insegnano i biologi e gli ecologi che la diversità è un valore in sé. La vita può essere infinitamente meno noiosa, e molto più interessante, se scopriamo i valori della diversità. Non si deve evitare di cogliere l’occasione straordinaria per allargare i nostri orizzonti; per cogliere pensieri, stimoli e sentimenti che ci possono arricchire di idee, di conoscenza, di esperienza. La scoperta della diversità – o comunque di fatti, persone e idee che escono dalla prospettiva abituale – può essere straordinariamente utile per lo sviluppo positivo della personalità di un individuo. Ciò che conta è soprattutto l’arricchimento del nostro patrimonio di conoscenza, del nostro modo di pensare e di sentire… insomma della nostra umanità. Ci può essere un interessante incrocio di somiglianza e diversità. Qualcuno che ci somiglia (cioè ha interessi e

31

curiosità simili alle nostre) può aiutarci a scoprire cose che non conoscevamo. I percorsi della complessità possono rivelarsi molto più semplici di quello che sembrano se lasciamo spazio all’istinto, ai sentimenti e all’intuizione. FINALITA’ Il Progetto consiste nel contribuire alla presa di coscienza della propria identità da parte dei bambini e degli adulti –insegnanti e genitori- attraverso il confronto con la diversità. Si intende stimolare lo sviluppo di un’identità critica attraverso il dialogo e l’incontro. Intendiamo promuovere, oltre agli aspetti cognitivi dell’apprendimento, un’intelligenza di tipo relazionale, una scuola più “attuale”, capace di fondare la sua pratica sulle esperienze e sui vissuti dei bambini e, in base a questi, ricercare differenti modalità didattiche tali da permettere a ciascuno di accedere alle conoscenze percorrendo la strada a lui più congeniale. Non mancheranno a questo proposito gli stimoli al coinvolgimento della creatività, del corpo e delle emozioni. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Esperienza della diversità attraverso l’incontro diretto con persone diverse valutando successivamente le conseguenze prodotte dall’incontro. Superare l’impatto emotivo iniziale attraverso la disponibilità ad entrare in relazione Fare emergere i pregiudizi sull’handicap e individuarne l’origine Compiere una riflessione critica su uguaglianza e diversità Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di tutte le diversità Conoscere la differenza fra deficit (mancanza oggettiva) e handicap (difficoltà che deriva dal deficit stesso) Sapere affrontare con creatività situazioni di difficoltà attivando capacità e potenzialità personali Ridefinire il proprio atteggiamento nei confronti della diversità e dello svantaggio, ampliando la propria visione della diversità METODOLOGIA La metodologia di lavoro utilizzata prevede un approccio attivo e partecipato, in cui i soggetti coinvolti vengono coinvolti in prima persona e resi soggetti attivi del percorso, fornendo loro gli strumenti e le occasioni necessarie. L’esperienza che sarà realizzata, pur essendo caratterizzata da finalità e obiettivi ben precisi, avrà una struttura flessibile che si svolgerà secondo gli interessi, i dubbi, le difficoltà dei bambini; è un percorso in divenire che si modella sulla situazione e sui vissuti. Negli incontri in sezione scompaiono cattedra e banchi, ci si siede in cerchio a sottolineare il fatto che non si tratta di una “lezione”, bensì di una esperienza vissuta in un rapporto circolare di reciprocità, per poi trarre la conoscenza dall’esperienza e integrare l’esperienza con la riflessione. ATTIVITA’ Le attività proposte consistono tutte in giochi di interazione, per associazione di idee, giochi di ruolo, tecniche attive, che hanno la duplice finalità di creare un clima e un rapporto positivo e piacevole con gli individui coinvolti e fornire spunti di interessanti riflessioni sulle tematiche della diversità, deficit e handicap, vissuto emotivo dato da una situazione di novità, difficoltà e diversità. DESTINATARI I bambini e i genitori della scuola dell’infanzia Canali e Trinità TEMPI

32

Da Ottobre a giugno LUOGHI I locali della scuola RISORSE I docenti di sezione MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Conversazione guidata e osservazione in itinere

L’INTRODUZIONE DEL’INGLESE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

PREMESSA In considerazione dell’interesse che riveste l’area dell’apprendimento precoce delle lingue comunitarie a livello europeo nella scuola dell’infanzia e 1° anno della scuola primaria, si determina l’esigenza di riservare un’attenzione specifica all’ambito dell’insegnamento apprendimento della lingua inglese nei Piani delle attività educative nella scuola dell’infanzia. FINALITA’ Essendo la lingua straniera sempre più al centro dei cambiamenti culturali a cui la scuola va incontro e per far fronte alle richieste dell’utenza sempre più sensibile a questo particolare materia ,il nostro Istituto intende estendere l’insegnamento dell’inglese nella scuola dell'infanzia . E' importante inoltre che i bambini prendano sempre più consapevolezza dell'esistenza di lingue e culture altre, elemento questo che li aiuti ad affrontare in modo costruttivo il rapporto interpersonale sempre più complesso che li attende. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Favorire l'apertura della scuola come luogo d'incontro interculturale e come centro di aggregazione in relazione con il contesto territoriale Favorire la padronanza degli strumenti e lo sviluppo delle abilità cognitive Estendere l'insegnamento di una lingua straniera (inglese) ai bambini della scuola dell'infanzia Potenziare la continuità tra scuola dell'infanzia e scuola PRIMARIA comprendere il significato globale di semplici messaggi verbali in inglese METODOLOGIA La didattica è basata su un approccio ludico che rafforzi il senso di partecipazione dei bambini attraverso attività che prevedono un coinvolgimento globale nell'esperienza dell'apprendimento, coinvolgimento che passa attraverso la gestualità ed il corpo. ATTIVITA’ Ripetere filastrocche, nominare oggetti, colori e contare in lingua inglese TEMPI Da ottobre e giugno

33

LUOGHI Spazi scolastici RISORSE Insegnanti di sezione MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Verranno valutati l'interesse, la partecipazione, l'attenzione e la capacità dei bambini attraverso: l'osservazione e la produzione degli elaborati.

PONY GAMES”

PREMESSA

Lo psichiatra infantile Boris Levinson fu il primo a coniare il termine di “pet-therapy” per descrivere l’uso di animali da compagnia nella cura di malattie psichiatriche.Levinson aveva notato come alcuni dei propri pazienti come bambini con serie difficoltà di relazione e comunicazione interpersonale, stabilissero con sorprendente facilità legami affettivi e cognitivi con il proprio animale di affezione.L’animale aveva la funzione di aiutare il bambino ad abbassare le proprie barriere emotive, fornendo un interessante spunto di comunicazione tra paziente e terapista. Secondo Levinson la chiave dell’efficacia terapeutica del partner animale sarebbe rappresentata dal “conforto” e dalla “simpatia” incondizionati che esso fornisce. Altri studi hanno successivamente evidenziato una benefica influenza anche solo dalla presenza di un animale, sui sintomi principali dello stress, cioè,l’animale induce una normalizzazione del ritmo cardiaco, della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria, della tensione muscolare e non ultimo del livello plasmatico del colesterolo. L’utilizzo di animali da compagnia ai fini di Pet-Therapy è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale decreto ha sancito per la prima volta nella storia del nostro paese il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la sua valenza terapeutica. Negli ultimi anni il termine di Pet-Therapy si sta trasformando in :”Attività Educative Assistite con gli animali”, poiché vede il suo massimo svolgimento proprio nelle nostre realtà scolastiche. Esperienze già svolte nel settore ci dimostrano come l’interazione dei bambini , sin dalla più tenera età, con il cavallo , ad esempio, presenta significative valenze. Il CAVALLOè stato un elemento fondamentale nel lungo percorso di crescita della civiltà umana e costituisce, ancora oggi, una risorsa sociale insostituibile, non solo per le molteplici attività in cui trova il suo spazio: sport, salute, agricoltura, turismo e cultura del territorio,ma soprattutto in termini di relazione con l’uomo; il cavallo è, infatti, un essere dotato di particolare sensibilità ed il rapporto con l’animale è prezioso nelle fasi evolutive del bambino perché carico di valenze affettive, formative e didattiche. -Formative, nella capacità di aumentare il vocabolario immaginativo, di diminuire la diffidenza verso la diversità ,di aumentare le pulsioni comunicative,di tranquillizzare, di dare sostegno nelle crisi di passaggio, di aumentare l’autostima,di accendere la fantasia; -Didattiche,nella capacità di fungere da centro di interesse, nel permettere esperienze di gioco-studio, nella capacità di connettere ambiente esterno e ambiente scuola, nel facilitare percorsi interdisciplinari, nel rendere più facilmente comprensibili alcuni concetti descrittivi e alcuni valori;

34

Di sostegno, nell’aumentare interesse e motivazione ludica e cognitiva, nel facilitare i rapporti sociali, nell’offrire stimoli tranquillizzanti e appaganti, nel diminuire l’attenzione su stati di ansia-depressione, su situazioni di angoscia o esperienze negative, su attacchi di panico o fobie generiche. Fondamentale è sempre l’ambiente in cui si svolgono le attività educative con l’amico animale,deve essere infatti naturale e rassicurante,; i tempi di applicazione diversificati per età e il “lavoro” deve essere svolto nel pieno rispetto dei tempi sia degli utenti che degli animali.

PROGETTO “DANZA EDUCATIVA”

Premessa Al fine di ampliare l’offerta formativa e rispondere agli interessi dei bambini e alle aspettative delle famiglie si è pensato di programmare ed organizzare, con il coinvolgimento di un esperto esterno un progetto danza .La danza, è un ottimo mezzo espressivo capace di stimolare le esigenze e le attitudini naturali del bambino, di migliorare le capacità coordinative e l’espressività psicomotoria, nonché di far acquisire quei valori universali che sono alla base dei rapporti umani: rispetto delle regole, integrazione, solidarietà e collaborazione con i compagni. Questa attività, inoltre si presta bene a far trascorrere in maniera proficua e piacevole il tempo libero del bambino. L’animazione musicale, infatti , è da ritenersi un momento espressivo che completa e perfeziona quello cognitivo, un esperienza creativa che aiuta a scoprire e ad esercitare a fondo ogni capacità posseduta dal bambino nei vari campi di esperienza. Finalità Sperimentare e conoscere gli elementi base della danza per comunicare, socializzare, esprimersi, recuperare l’equilibrio, contribuendo così a ridurre progressivamente il disagio affettivo, relazionale, cognitivo e sociale. Sviluppare nei bambini la capacità di comunicare attraverso il movimento inteso come linguaggio espressivo del corpo. Obiettivi specifici di apprendimento Riconoscere e identificare le varie parti del corpo. Sviluppare delle capacità coordinative: equilibrio statico e dinamico, differenziazione spazio-temporale, orientamento nello spazio, ritmo, combinazione motoria reazione. Eseguire e memorizzare facili sequenze di movimento Muoversi da soli e in gruppo. Metodologia Il percorso formativo utilizzerà prevalentemente attività ludiche intese come espressione del fare e dell’ascoltare ritmi musicali integrati con l’espressione corporea. Il movimento associato alla stimolazione sonora migliorerà lo sviluppo psicofisico senza trascurare l’uso spontaneo del gesto come mezzo per relazionarsi con gli altri, nonché come accrescimento delle capacità di comunicazione. Le attività espressive varie e graduate ricorreranno a situazioni-stimolo concrete

35

capaci di proseguire diversi obbiettivi contemporaneamente quali: rispettare le regole, ricercare equilibrio e tolleranza, superare le differenza individuali, mettersi alla prova, esercitare l’autocontrollo e la concentrazione. In tal modo l’alunno avrà la possibilità di vivere il movimento e l’ascolto in un articolazione spazio-temporale sempre più varia che gli permetterà di fare esperienza, di elaborare, di comunicarle con mezzi e schemi nuovi.A conclusione del percorso sarà realizzato un saggio di espressività corporea. Destinatari I bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia e gli alunni del quinto anno della scuola primaria plesso Bruno. Tempi di realizzazione Il corso si effettuerà da Gennaio a Giugno per un totale di un n. 40 incontri. Le lezione settimanali saranno di due ore ciascuno possibilmente il venerdi e il mercoledi in orario extracurriculare ad esigenze organizzative dalle ore 16,00 alle ore 18,00 segue prospetto. Le insegnanti si alterneranno insieme all’esperto per un totale di 25 ore ciascuno. Luoghi Per gli incontri settimanali si utilizzerà la sala mensa,mentre per il saggio finale l’auditorium della scuola media. Materiale e Risorse Lettore cd Musica Spazio scolastico interno ed esterno Insegnante esperto esterno: da selezionare secondo bando pubblico. Docenti coinvolti Le insegnanti delle sezioni 3B e 3A , scuola dell’ infanzia ,le insegnanti degli alunni del quinto anno della scuola primaria plesso Bruno e l’esperto da selezionare tranne bando pubblico. Verifica e valutazione Osservazione sistematica dell’insegnante e dell’esperto sull’interesse suscitato negli alunni, sull’impegno manifestato dagli stessi nella realizzazione delle attività proposte e sulle capacità comunicative e interpretative maturate e manifestate.

”L’AMBIENTE NELLE DIVERSE SFACCETTATURE: CULTURALE - SOCIALE -

PRODUTTIVO - ECONOMICO”

Premessa Nel presente anno scolastico 2013/14 noi docenti della Scuola dell’Infanzia “L. De Gasperi” tenendo conto delle nuove Indicazioni Ministeriali e delle motivazioni del bambino di conoscere, intendiamo programmare, organizzare e pianificare attività mirate all’ampliamento e al

36

miglioramento dell’offerta formativa al fine di guidare l’alunno in un percorso di crescita e contribuire al raggiungimento di quelle che sono le polarità della Scuola dell’Infanzia: Identità, Autonomia, Competenze e Cittadinanza La Scuola dell’Infanzia, in quanto luogo di elaborazione della cultura, è uno dei principali ambienti di vita in cui il bambino sperimenta conoscenze, relazioni ed emozioni. Esso si presenta pertanto come contesto ricco di esperienze per esplorare il mondo che lo circonda. Da queste forti motivazioni nasce la stesura del progetto che ha come tematica”L’Ambiente nelle diverse sfaccettature: Culturale, Sociale, Produttivo ed Economico”, ossia come crescita di vita. Con tale progetto si vuole dare al bambino l’opportunità di vivere delle esperienze gioiose e indimenticabili organizzando attività che gli permettono di divertirsi di socializzare e di comunicare. Si è scelto di pianificare questo progetto in quanto diverse saranno i percorsi progettuali che esso offre. Si andrà dalla conoscenza dell’ambiente più vicino al bambino, casa, scuola, ad uno più complesso:

• Ambiente come scoperta del patrimonio culturale, storico, religioso “ Il territorio con le sue tradizioni” per la condivisione, partecipazione e per sviluppare il senso di appartenenza.

• Ambiente come scoperta e salvaguardia del mondo naturale

• Ambiente come scoperta degli altri con i lori bisogni e le loro necessità, mirate al rispetto di

regole per una civile convivenza.

Il suddetto progetto si snoda attraverso attività interdisciplinari che percorreranno tutti i campi di esperienze e le linee progettuali contenute nel POF. FINALITA’

• Acquisire rispetto, apprezzamento, incremento e consapevolezza nella crescita culturale ed economica del territorio.

OBIETTIVI

• Promuovere esperienze significative che consentono di capire, conoscere il sé, gli altri e l’ambiente

• Acquisire la consapevolezza che la tutela dell’ambiente va salvaguardata per migliorare la qualità della vita

• Promuovere esperienze significative che consentono di capire che prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà

• Riscoperta, recupero e valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale • Educare ad una convivenza civile • Rispettare le regole • Migliorare le capacità relazionali

ATTIVITA’ E CONTENUTI

• Organizzazione dei momenti di festa legati alla nostra tradizione: festa dei nonni, festa di S. Martino, festa di S. Lucia, Natale, Carnevale, S. Giuseppe, Pasqua, festa della mamma, festa di fine anno etc.

• Alla scoperta delle tracce storiche del nostro territorio. Piazze, Chiese, Museo, Sito Archeologico di Morgantina etc.

• Uscite nel territorio

37

• Scopriamo un territorio a noi vicino P. Armerina: cenni storici e confronto tra le due realtà • I prodotti del nostro territorio e la loro trasformazione • Libere espressioni grafico-pittoriche • Memorizzazione di canti, poesie, filastrocche etc. • Esercizi ritmico-musicale • Rilevare i servizi presenti nel nostro territorio • Festa dell’albero • Operazioni scuole pulite • Collaborazione con l’associazione Legambiente • Partecipazione ad attività finalizzate alla solidarietà

PERCORSO METODOLOGICO-DIDATTICO I docenti seguiranno dei percorsi metodologico-didattici tenendo conto delle fasce d’età dei bambini calibrando le attività agli interessi e ai bisogni manifesti. L’aspetto ludico sarà alla base di ogni organizzazione al fine di creare un clima divertente, coinvolgente, accattivante e di crescita individuale e collettiva.. E’ chiaro che la scuola dovrà essere supportata in questo percorso dalle famiglie, sempre attive e propositive e da altri operatori che a vario titolo operano nel territorio (organizzazioni di volontariato, esperti etc.) La scuola operando in tal senso non rimarrà chiusa dentro le sue mura scolastiche, ma si aprirà al territorio con la sua voce, i suoi messaggi e il suo coinvolgimento AMBITI DISCIPLINARI Il progetto trasversalmente coinvolge tutti i campi di esperienza DOCENTI COINVOLTI Sono coinvolti tutti i docenti della Scuola dell’Infanzia n. 14 ALUNNI COINVOLTI Sono coinvolte le 6 sezioni della Scuola dell’Infanzia “l. De Gasperi” Bambini di anni 3 – 4 – 5 PERSONALE COINVOLTO Soggetti interni: Dirigente Scolastico, Vicaria, Direttore Amministrativo, Funzioni Strumentali, Collaboratori scolastici Soggetti esterni: Ente Locale, Famiglie, Esperti, Associazioni, Volontari TEMPO DI REALIZZAZIONE Il progetto verrà pianificato nel corso dell’anno scolastico in diversi momenti legati alla nostra tradizione: festa dei nonni, festa di S. Martino,festa di S.Lucia, Natale, Carnevale, S. Giuseppe, Pasqua etc …che fanno parte del nostro patrimonio culturale, religioso e storico o a conclusione di didattico.

38

SPAZI Spazi scolastici interni ed esterni all’edificio e auditorium. Gli spazi scolastici verranno strutturati e destrutturati seconda l’esigenza. Per ogni occasione o festività si cercherà di creare, con particolari addobbi, l’ambientazione adeguata. MEZZI E RISORSE TECNOLOGICHE UTILIZZATI Materiale di riciclo e di facile consumo, computer, stampante, macchina fotografica digitale, videocamera, etc. ORGANIZZAZIONE L’organizzazione, il coordinamento e la pianificazione del suddetto progetto saranno caratterizzati da momenti di coinvolgimento collettivo: grande gruppo o intersezione; momenti di continuità con gli altri segmenti scolastici e con la Scuola “Capuana” di P Armerina. DOCUMENTAZIONE Verrà prodotta una documentazione fotografica, un DVD, e una serie di elaborati realizzati dai bambini, con diverse tecniche, che testimonieranno l’esperienza vissuta, l’articolazione dell’attività e i progressi raggiunti dal bambino. La rielaborazione del bambino a casa e a scuola sarà necessaria per valutare le capacità di comprensione: analisi, sintesi, riflessione. PREVENTIVO ORE AGGIUNTIVE FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO Docenti coinvolti n. 14 x 25 ore cadauno per programmare, organizzare e preparare materiale necessario all’attività. Le ore aggiuntive verranno pianificate in orario extrascolastico e scaturiranno dall’organizzazione di attività che s’intende pianificare.

39

PROGETTO

TEATRO E LETTURA

Il progetto “teatro e lettura” della scuola dell’infanzia di Aidone nasce dalla convinzione che la lettura ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo. L’attività di lettura nella scuola dell’infanzia ha senso perché il libro induce nel bambino l’accrescimento della creatività, della fantasia e delle competenze logiche. La scuola proponendosi come ambiente atto a suscitare curiosità ed interesse nel bambino, attraverso il gioco la lettura delle fiabe o storie e la drammatizzazione, crea un ambiente – stimolo capace di mettere i bambini nelle condizioni di imparare ad imparare. I percorsi tenderanno a guidare l’immaginario del bambino non solo alla scoperta di mondi fantastici ma sfrutteranno la lettura di storie, la narrazione ed il presupposto fantastico per approfondire temi specifici. Argomenti storici di educazione all’ambiente e di educazione civica. FINALITA’

• Acquisire il piacere alla lettura • Sviluppare la capacità espressiva

OBIETTIVI • Offrire al bambino il piacere dell’ascolto • Stimolare e consolidare il piacere di leggere • Accrescere la capacità di ascolto • Arricchire la comunicazione • Rendere consapevole il bambino che la lettura è un mezzo di comunicazione, di

informazioni ed emozioni • Incentivare la socializzazione e la capacità di relazione • Potenziare l’espressività verbale e corporea • Prendere coscienza delle proprie capacità espressive attraverso il gioco teatrale • Incentivare la fiducia in se stessi e l’autostima tramite un’esperienza collettiva e gratificante • Favorire esperienze di manipolazione • Acquisire il concetto di successione temporale • Cogliere il valore dell’amore dell’amicizia e della solidarietà • Sviluppare i processi di identificazione e di proiezione con personaggi fantastici • Esorcizzare paure

CONTENUTI Fiabe, favole, filastrocche, leggende, poesie e storie popolari

ATTIVITA’ • Letture fatte dall’insegnante e/o dai genitori • Manipolazione, osservazione e lettura dei libri scelti • Esposizione verbale del testo • Esposizione grafica del testo • Costruzione di un libro sulla storia trattata • Prestito settimanale di un libro da leggere a casa • Drammatizzazione di una storia scelta • Visita di una biblioteca (bambini di 5 anni) • Incontro con animatori

METODOLOGIA

40

Giochi, osservazione, ricerche, manipolazione, ascolto di musiche e racconti, visioni di videocassette e libri, dialoghi, poesie e canti

STRUMENTI Libri, riviste, fogli, cartoncino, carta pacco, carta velina, carta crespa, cucitrice, forbici, colla, matite, gomme, pennelli, pennarelli, colori a matita, colori a tempera, nastro adesivo, plastilina, gesso, musicassette, CD, DVD, spartiti musicali, guide didattiche, amplificazioni, microfoni

PREVENTIVO SPESE Si richiede per la realizzazione del progetto un contributo economico di € 150,00 per gruppo di lavoro sufficiente per l’acquisto del materiale necessario per la messa in atto di tutte le attività previste del progetto

SPAZI Le attività saranno realizzate nei relativi angoli delle sezioni. Potranno essere utilizzati a discrezione delle insegnanti altri spazi della scuola.

TEMPI La durata del progetto è di tre mesi, con incontri extrascolastici pomeridiani di un’ora (dalle ore 16,00 alle ore 17,00) per due volte a settimana (Martedì e Giovedì)

DESTINATARI Bambini di cinque anni del plesso

VERIFICA Tramite l’osservazione, il dialogo e apposite schede grafiche, gli insegnanti responsabili di ogni gruppo di lavoro verificheranno sistematicamente gli obiettivi raggiunti dai bambini. Attraverso un’attività di monitoraggio, la funzione strumentale verificherà la presenza dei bambini e dei docenti e con una relazione finale valuterà la riuscita dell’intero progetto. Ogni gruppo di lavoro, infine, nella prima settimana del mese di giugno realizzerà come verifica finale uno spettacolo teatrale, con o senza la presenza dei genitori o produrrà un libro costruito personalmente dai bambini.

41

850° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI PIAZZA ARMERINA

PREMESSA Era il 1161 quando Guglielmo I il Malo per rappresaglia fece distruggere la città di Piazza. Dopo solo due anni, nel 1163 la città venne ricostruita. Quest’anno, in occasione dell’850° anniversario della nascita di Piazza, intendiamo festeggiare e studiare la storia e i tesori che possiede. Un’occasione unica da non perdere per fornire agli alunni e ai genitori un importante momento che oltre ad erudirli sui contenuti storici,culturali e delle tradizioni, fornirà loro gli strumenti utili per il lavoro e la vita sociale. FINALITA’ Organizzando un momento di festa si intende creare le giuste opportunità per far conoscere agli alunni la storia di Piazza Armerina con particolare riferimento ai momenti storici più significativi degli ultimi 150 anni che ancora oggi incidono sulla vita della città. Spesso concentrarsi su realtà che non appartengono al discente crea uno scollamento tra le attività didattiche e il vissuto quotidiano che diventa poco efficace nella formazione e nella preparazione dell’alunno sottraendogli utili strumenti per la comprensione del momento storico che vive. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO -Conoscere la storia della città di Piazza Armerina -Conoscere il patrimonio artistico e culturale della città -Comprendere la realtà mediante notizie del passato -Conoscere le tradizioni e gli eventi più significativi -Comprendere la necessità della tutela del patrimonio -Comprendere l’importanza dei tesori che ci circondano -Conoscere il patrimonio della vicina Aidone ed individuare le caratteristiche che accomunano le due realtà. -Affinare le competenze creative grafico pittoriche -Capacità di produrre un pensiero in chiave poetica -Capacità di cogliere il bello con l’uso della fotografia METODOLOGIA Gli insegnanti dovranno sinteticamente far conoscere agli alunni i punti salienti della storia di Piazza, i luoghi e i principali eventi (una dispensa preparata dal docente referente del progetto semplificherà e renderà omogeneo il lavoro). Delle visite sul territorio organizzate dai docenti che aderiscono al progetto, la visione di foto e video permetteranno la conoscenza approfondita di una o più realtà della città.

PROGETTI DI PLESSO PRIMARIA

42

Mediante l’organizzazione di tre concorsi uno grafico-pittorico, uno fotografico e uno di poesia, gli alunni potranno mostrare pubblicamente il lavoro svolto nell’ambito del progetto. Questa organizzazione metodologica permetterà un primo momento di condivisione educativa delle due realtà scolastiche ,Aidone e Piazza Armerina, utile ad una concreta fusione tra due comunità molto vicine in ambito territoriale ma profondamente diverse nella realtà organizzativa e culturale. ATTIVITA’ -Studio della storia di Piazza Armerina -Visita alla Sala delle Luci per prendere visione del conferimento del titolo di città da parte del Presidente della Repubblica -Lettura e studio della delibera che dopo l’unità d’Italia aggiungeva “Armerina” al nome originario della città -Visite nei diversi musei, monumenti e piazze della città -Studio della storia dell’edificio che ospita la scuola secondaria di primo grado Capuana -Conoscenza e visita della riserva Rossomanno Grottascura Bellia -Conoscenza delle tradizioni e degli eventi più significativi che animano la città, il Palio dei Normanni e le Novene, -Conoscenze dei prodotti eno-gastronomici tipici della città -Produzione grafico-pittorica, stesura di poesie e produzione fotografica per dare vita a tre concorsi che individueranno tre vincitori per categoria. -Momento conclusivo presso il teatro Garibaldi. DESTINATARI Tutti gli alunni dell’istituto comprensivo che saranno coinvolti secondo la fase del progetto in grandi gruppi, in piccoli gruppi e singolarmente I genitori degli alunni dell’istituto TEMPI Il progetto si svolgerà dal 20 ottobre al 20 dicembre. Il materiale prodotto dagli alunni per la partecipazione dei tre concorsi potrà essere utilizzato nel mese di maggio e giugno a conclusione delle attività didattiche dell’istituto per l’allestimento di mostre. Da gennaio a giugno si potranno organizzare visite culturali nel territorio di Piazza e di Aidone. LUOGHI Il territorio di Piazza Armerina, gli spazi scolastici, il Teatro Garibaldi e i luoghi istituzionali RISORSE Il progetto si svolgerà in collaborazione con l’amministrazione comunale che dovrebbe fornire l’uso gratuito del teatro Garibaldi, il sistema di amplificatori, microfoni e luci, le medaglie per la premiazione e i riconoscimenti, le stampe di gigantografie di Piazza, dei manifesti, dei programmi e degli inviti. Il personale ATA, i genitori. I docenti coinvolti: Referente Marina Chiaramonte , 20 ore frontali

43

Insegnanti coordinatrici del progetto: Stefania Cincotta, Gabriella Termini, Nella Verso, Concetta Alessandro, Sandra Giarrizzo, Mario Furnari , per ogni insegnanti 20 ore (10 frontali e 10 funzionali) MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione e la verifica sarà resa possibile mediante la produzione finale per la partecipazione ai tre concorsi. Un breve test sul gradimento verrà somministrato agli alunni al rientro delle vacanze natalizie.

PROGETTO “ DA SANTA LUCIA A SAN GIUSEPPE…AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA” PREMESSA Per le nuove generazioni è importante riscoprire e tramandare le tradizioni popolari legate al quartiere dove si è nati e ancora si vive. La tavolata di S. Lucia è un’occasione per conoscere ed approfondire la figura della Santa morta martire e tramandare consuetudini che altrimenti rimarrebbero nella memoria degli anziani. FINALITA’ Arricchire il patrimonio linguistico-espressivo e la conoscenza delle tradizioni popolari. Stimolare nei bambini il senso della collaborazione e la gioia di vivere l’amicizia. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Socializzare e stimolare la collaborazione. Arricchire le conoscenze delle tradizioni del quartiere Canali e del quartiere Monte. METODOLOGIA Saranno sollecitate tutte le forme di comunicazione orale. ATTIVITA’ Tavolate di S. Lucia e di San Giuseppe in collaborazione con le famiglie ed i comitati dei quartieri Canali e Monte; canti popolari; drammatizzazioni. DESTINATARI PER IL PLESSO CANALI: tutte le classi della scuola primaria e la sezione della scuola dell’infanzia. PER IL PLESSO TRINITA’: tutte le classi della scuola primaria e secondaria di I grado e tutte le sezioni della scuola dell’infanzia TEMPI Il progetto si svilupperà in orario curriculare ed extracurriculare per complessive 5 ore per la scuola primaria e 10 ore per la scuola dell’infanzia. LUOGHI Le aule, l’androne, il corridoio. RISORSE PER IL PLESSO CANALI Insegnanti: Baglione , Campione , Leanza, Camiolo, Briguglio, La Versa, Cultreri., Cumia, Bevilacqua, Bologna, Crescimanno, Giordano F. PER I PLESSI TRINITA’ – CAPUANA Insegnanti: Cincotta, Laletta,Verso, Termini, Chiaramonte, Bologna, Giangrande, La, Malfa, La Mattina, Furnari, Laspina, Perspicace, Nicolosi, Scalisi MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Saranno effettuate osservazioni sistematiche in itinere ed alla fine del percorso progettuale

44

PROGETTO “MARMELLATA DI FAVOLE”

PREMESSA: Raccontare una favola ai bambini diventa un momento magico… I bambini riscoprono il gusto dell’avventura e del racconto, di quel mondo incantato che è la favola. Scoprono vizi e virtù, difetti umani attraverso i personaggi delle favole. Se poi le storie ascoltate vengono rielaborate dagli stessi bambini il loro coinvolgimento è immediato ed emozionante. FINALITA’: Consolidamento strumentalità di base. Miglioramento dell’offerta formativa. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Ascoltare, ricordare e commentare una lettura dell’insegnante. Riferire le parti essenziali di un racconto Descrivere verbalmente cose, animali, oggetti. Ascolto e comprensione di fiabe e favole. Leggere brevi testi rispettando la punteggiatura, in modo scorrevole e con la giusta intonazione. Ripetere con parole proprie brevi testi letti. Leggere brevi favole e fiabe. Scrivere brevi frasi significative per autodettatura. Scrivere brevi frasi per rispondere a domande. Scrivere una breve storia. Riferire con parole proprie una breve storia, rispettandone la successione temporale. Riordinare una serie di vignette di cui è nota la storia. Associare didascalie a sequenze di immagini. Integrare con i fumetti una sequenza di vignette. Completare un testo.

METODOLOGIA: Saranno sollecitate tutte le forme di comunicazione orale e, in seguito, scritte (racconti, narrazioni, discussioni, descrizioni). ATTIVITA’. Consolidamento degli apprendimenti strumentali già acquisiti. Miglioramento dell’ortografia e della lettura ad alta voce, con il perfezionamento delle pronunce e le intonazioni legate alla punteggiatura. Conversazioni e letture. Ascolto di fiabe e favole dell’insegnante. Comprensione di testi ascoltati. Lettura espressiva, lettura silenziosa. Lettura di testi narrativi: fiabe e favole. Lezione frontale Lavoro in piccoli gruppi Cooperative learning DESTINATARI: I/II, III, IV/V D e scuola dell’Infanzia del plesso Canali. TEMPI:. Il progetto si svilupperà in orario curriculare ed extracurriculare per complessive 15 ore per la scuola primaria e 20 ore per la scuola dell’infanzia LUOGHI: Le aule di scuola Primaria, la sezione della scuola dell’ Infanzia, l’androne e il corridoio. RISORSE: PC, stampante, carta per stampare, inchiostro per stampante, macchina fotografica, - docenti:.CAMIOLO M. L. – BRIGUGLIO N. - LA VERSA T. - CULTRERI D. - CUMIA A. - BEVILACQUA G. - BAGLIONE M .S .- CAMPIONE J. - LEANZA L. (SCUOLA PRIMARIA) e BOLOGNA F. – CRESCIMANNO C. – GIORDANO F. ( SCULA DELL’INFANZIA). - ore: Docenti di scuola Primaria ,5 ore funzionali a docente; docenti di scuola dell’Infanzia 10 ore funzionali a docente. VERIFICA E VALUTAZIONE: in itinere

45

“IL PASSAGGIO DAL MINIBASKET AL BASKET” “IL RAPPORTO SCUOLA-MINIBASKET”

Premessa Il progetto “Dal giocosport allo sport” (dal minibasket al basket) è un progetto la cui idea principale è quella di promuovere, far conoscere e far avvicinare al mondo del basket ragazzi che vivono in ambienti caratterizzati da una mancanza di conoscenza degli sport. Il progetto è rivolto ai bambini della scuola elementare, ai ragazzi della scuola media dell’Istituto comprensivo di Aidone e vede coinvolta l’associazione sportiva A,S,D Roncalli di Piazza Armerina. - abbiamo cercato di abbattere attraverso lo sport quelle barriere culturali, creando relazioni interpersonali diverse tra i nostri ragazzi , cercando di creare una continuità didattica in itinere. Dal punto di vista sociale l’obiettivo primario è di sviluppare un progetto che sia visibile verso l’esterno sfruttando i seguenti canali: - Il coinvolgimento dei ragazzi e del Centro Minibasket Roncalli di Piazza Armerina. - Partecipazione alle feste di Natale e di fine anno. - Coinvolgimento in attività come :incontri tra i bambini di Piazza Armerina e Aidone, organizzazione durante l’anno di tornei, partecipazione ai campionati under 15. E’ proprio attraverso lo sviluppo di questi canali che siamo in grado di creare un rapporto continuo anche fuori dall’orario scolastico, assolvendo alla funzione sociale che ci siamo prefissati come obiettivo primario della nostra associazione. Il radicarsi del progetto nelle scuola è un primo passo per permettere ai ragazzi di amare la pallacanestro, ma anche per invogliarli a una pratica sportiva più continua e non limitata all’attività curriculare. Nel passaggio dal Minibasket al basket, tutti i problemi, tutte le difficoltà, tutto ciò che è causa del “Drop-out” è frutto della società che si evolve e delle mutazioni di tipo psicologico o morfologico che i bambini vivono a questa età. I problemi sono sempre gli stessi: trasformazione di tipo fisico e di tipo sociale. Lucio Bortolussi dà delle definizioni singolari ai bambini del nostro tempo: “bambini condominiali” e “bambini tecnologici”. Queste definizioni si attagliano ai bambini dei tempi attuali ed alle limitazioni che condizionano i bambini stessi. Questo è l’aspetto che sicuramente crea i maggiori problemi. “Comunicazione motoria”. Obiettivi da ricercare I seguenti obiettivi sono di tipo tecnico, ma anche legati alle conoscenze dello spazio, del tempo, quindi gli ingredienti di una progressione didattica di lavoro nell’anno che va dal Minibasket al Propaganda. · Sapersi muovere in attacco senza palla. · Sapersi muovere in difesa. Questi primi due obiettivi contemplano spazi da dover utilizzare nella maniera migliore. · Saper scegliere il tipo di palleggio più adatto. · Saper scegliere il tipo di tiro più adatto. · Saper scegliere il passaggio essenziale. · Ricevere correttamente la palla. · Saper giocare dall’1>1 al 3>3 (passando per il 2>2). · Saper cercare sempre il contropiede. Questa é l’idea mediante la quale si possono sviluppare i giochi d’attacco e soprattutto la mentalità. · Saper giocare in situazioni di soprannumero e sottonumero. · Non farsi mai battere in difesa. I mezzi

46

E’ importante lavorare su: · Educazione e sviluppo delle capacità motorie. · Fondamentali cestistici · “Ball-Handling”. Quest’ultimo è un elemento importantissimo del lavoro per questa fascia di età. · La valutazione degli allievi anche attraverso la somministrazione dei tests. · Saper utilizzare la metodologia che prevede spiegazioni semplici e dimostrazioni chiare dei gesti tecnici. · Rispettare i tempi di recupero fisiologici e mentali durante la lezione. Questo è un momento importante nel passaggio dal Minibasket al Basket. Occorre però considerare che non si lavora con atleti evoluti, ma con bambini che hanno bisogno di tempi soprattutto di tipo mentale e di recuperi fisiologici. · Utilizzare concetti generali di idee-gioco in attacco e in difesa. Il gioco, nella complessità, deve essere quello che prevale nella nostra proposta. Idee-gioco di attacco · “Se sei in possesso di palla e non hai avversari, vai avanti e tira”, cioè il concetto di andare a tirare il più rapidamente possibile. “Non fare palla-palleggio o palla-passaggio, ma se hai la palla ed hai la strada libera davanti, devi correre più velocemente possibile per andare a canestro”. · “Se sei in possesso di palla vicino al canestro avversario con un avversario, gioca uno-contro-uno”, quindi il concetto di sfidare sempre l’avversario perché l’obiettivo è andare a canestro. · “Se sei lontano da canestro e non hai avversari davanti, vai a canestro per la via più breve”. Spesso i bambini perdono questo concetto della via più breve anche perché utilizzano il concetto che per loro è più economico, nel senso di utilizzare la mano destra anche a sinistra. · “Se sei in possesso di palla lontano dal canestro avversario ed hai un compagno libero davanti: passagli la palla!” · “Se sei in possesso di palla lontano dal canestro avversario ed hai un avversario davanti, cerca di batterlo, ma se hai un compagno libero davanti passagli la palla”. Così s’introduce il concetto di “dai e vai”. L’idea è: dare la palla ed andare verso canestro per ricevere. Questa é l’idea-forza che muove tutta la collaborazione a livello “Propaganda”: poter istituire con i bambini il concetto di passare la palla e correre verso canestro per riceverla. · “Se non sei in possesso di palla: smarcati! Per riceverla: vai dove non c’è il difensore!” Occorrono sicuramente dei riferimenti precisi per i bambini, primo fra tutti lo smarcarsi. Suggerimenti: “Vai dove non c’è un difensore”, “Vai dove puoi ricevere la palla”, “Fai vedere le mani”, “Guarda se il tuo compagno riesce a passarti la palla”. Idee-gioco di difesa · Non farsi battere. L’idea portata agli estremi è quella del “muro”, però ai bambini in questa fase basta sviluppare questo concetto, tra virgolette, “agonistico”, cioè “Non farti battere”, “Se ti battono, cerca di recuperare e cerca di riprendere la posizione più vicina a canestro”. · “Aiutare” In questo caso occorre una precisazione. Non è l’aiuto difensivo, ma è un concetto di responsabilità, cioè si lavora per una squadra, si deve difendere insieme, se un compagno è in difficoltà si deve aiutarlo. L’aiuto è: “compagno battuto = io vado ad aiutarlo, quindi chiudo se c’è una penetrazione, intercetto se c’è un passaggio”, però non significa abolire delle responsabilità, né assumersi delle responsabilità tattiche, ma significa lavorare, interagire di gruppo, di squadra. Su queste basi, sugli obiettivi appena presentati ed illustrati abbastanza chiaramente da questi esempi, un elemento cardine è rappresentato dalla comunicazione ed in particolare dalla Comunicazione Motoria. Sicuramente su una buona comunicazione, a livello di Propaganda e di Minibasket, si realizza il progetto di non perdere o di disperdere meno bambini possibili. Il

47

comunicatore deve possedere abilità, competenza, fiducia e credibilità; il destinatorio deve avere comunque abilità. Quest’ultimo deve condividere il codice del comunicatore, ovvero competenza, motivazione, attenzione ed il messaggio deve essere chiaro, non contradditorio, complesso in proporzione alle capacità di elaborazione del destinatario, visibile, decodificabile, ben presentato, appropriato e pertinente. Su questo concetto della comunicazione si può analizzare l’aspetto specifico della comunicazione motoria nel Minibasket e nel basket. COMUNICAZIONE MOTORIA. Rappresenta l’unico mezzo di comunicazione attraverso il quale i giocatori si trasmettono messaggi sia in contesti ludici che agonistici. Minibasket Prevalente utilizzo nel linguaggio verbale, finalizzato a ricevere la palla dai compagni. Nella maggior parte dei casi il messaggio resta fine a se stesso. La comunicazione motoria nei bambini è questa: “Palla! Passa! Passa! Passa! Passa!”, ma chi ha la palla non la passa mai! Basket Anche ad alti livelli non passano la palla, però in questo caso sussiste un problema di tipo sicuramente diverso rispetto alla base: nel basket il linguaggio verbale dovrebbe essere utilizzato per suggerire comportamenti tattici, aiutare i compagni, pianificare le strategie e si dovrebbe cominciare a sviluppare il linguaggio mimico-gestuale. Questi sono i due cardini della comunicazione motoria visti sui due aspetti. Nella seconda parte, è rilevato come funzione tecnica, nel Minibasket, invece, ha una funzione di tipo diverso. Fase delle proposte: Minibasket Le proposte sono sviluppate su interventi ludici finalizzati a coinvolgere tutti i bambini, indipendentemente dalle capacità individuali (evitare l’isolamento dal gioco dei meno bravi). Basket Stimolare la comunicazione verbale sia in attacco che in difesa in maniera coerente ed istantanea in conseguenza della situazione tattica. Stimolare la comunicazione verbale tra i giocatori ed Istruttore-giocatori, cosa che nel Minibasket manca completamente perché durante una fase agonistica, durante una fase di gioco la comunicazione verbale Istruttore-giocatori, soprattutto giocatori-Istruttore manca. Se i bambini sono in grado di risolvere la situazione, riusciranno a risolverla, altrimenti l’Istruttore deve essere in grado di farlo capire non certo urlando nelle orecche, ma in situazioni adeguate qual’è il momento.La gestione dei time-out. Nel Minibasket non è certo il concetto del time-out per ricreare situazioni importanti. Nel basket i time-out hanno una cadenza precisa ed hanno un rilievo non trascurabile. E’ possibile fornire rinforzi positivi in seguito ad un errore di un compagno. SPAZIO Minibasket Conoscenza dell’ambiente circostante, in senso generico come muoversi, cosa fare, etc. Conoscenza dello spazio attraverso l’utilizzo dei fondamentali e delle regole tipiche della disciplina. Basket In questo contesto si parla di spazio in senso maggiormente analitico con riferimenti più specifici nei confronti della disciplina (tuttocampo, metàcampo, area dei 3” etc.). Ognuno ha un suo spazio che deve essere rispettato dai compagni. Io spesso ho inserito il concetto di metà campo, tutto campo ed area dei 3” nella categoria “Aquilotti”, però l’implicazione ed il collegamento è diverso perché i 3” nel basket si comincia a fischiarli ed allora i bambini si rendono conto della loro importanza. Io li ho fissati come elementi-cardine che a questa età si devono sviluppare. Le proposte operative sullo spazio. Minibasket

48

Maggiore elasticità nelle richieste, conoscere, possedere ed utilizzare il proprio spazio. Basket Spazi maggiormente ristretti, spazi condizionati dal tempo, spazi organizzati e strutturati più analiticamente in funzione dell’evoluzione tecnico-tattica dei giocatori. Lo spazio nel basket viene in qualche modo finalizzato e gestito in funzione anche del regolamento che cambia, i concetti devono essere portati ad un livello maggiore, evoluti in qualche modo, quindi l’elasticità che si usa nelle richieste del Minibasket deve cominciare ad assumere una certa dimensione. Le utilizzazioni devono essere appropriate nel Minibasket, però poi si va su un’idea un pò più avanzata. STRATEGIA Minibasket La strategia può essere sintetizzata su un concetto istintivo-ludico, incentrata sul possesso della palla, non tiene conto della presenza dei compagni nella maggior parte dei casi. Il palleggio viene usato a dismisura e la difesa non è spontanea, ma va stimolata. Basket Le limitazioni di tipo regolamentare (spaziali, temporali, evoluzione della strategia dei giocatori) obbligano a ridurre il palleggio, a cercare la collaborazione a difendere. Su questo aspetto si inseriscono la scelta, la lettura dei momenti opportuni per tirare, utilizzando il tiro adatto. PROPOSTE OPERATIVE Minibasket Trasmettere al bambino una mentalità d’attacco anche in difesa; utilizzare i fondamentali per risolvere i problemi. Basket Insegnare la difesa come tattica di gioco, leggere le situazioni offensive ed interpretarle. Il concetto di mentalità di attacco anche in difesa, nel Minibasket deve cominciare ad emergere all’ultimo anno. La difesa non è passiva, non c’è assolutamente niente di tattico o di esasperato, però cominciare ad insegnare che anche in difesa si attacca, quindi non si subisce ma si deve cercare di utilizzare al meglio i mezzi legali per conquistare la palla. Il secondo punto è quello cardine di tutto il lavoro che si può sviluppare nel concetto di strategia, cioè i fondamentali al servizio della risoluzione del problema. Saper eseguire un buon cambio di direzione. Per eseguire un buon cambio di mano, per saper quindi utilizzare gli spazi, tutto quello che è legato ai fondamentali individuali passa per la tecnica, però è una tecnica in funzione della risoluzione dei problemi, non è una tecnica fine a se stessa. Nel basket si parla di insegnare la difesa come tattica di gioco, quindi si comincia ad approfondire anche il concetto tattico di difesa, non si difende più solo in un modo, ma si può difendere in vari modi sempre legali, sempre concessi e sempre adeguati ai bambini a disposizione. Il tatticismo non prevale mai sul concetto di evoluzione del fondamentale, però comincia a diventare un fondamentale di squadra. Leggere le situazioni difensive ed interpretarle è l’altra idea che si deve sviluppare su questa base. Durata: intero anno scolastico, da ottobre2012 a maggio 2013. Ambienti: palestra della scuola media di Aidone e della scuola media “Roncalli “di Piazza Armerina. Manifestazione finale: torneo con la partecipazione di società provinciali. Campionato under 13 e under 14 regionale, con incontri di andata e ritorno che si disputeranno al palatenda di Piazza Armerina.

49

PROGETTO NUOTO

Nella gamma di servizi di utilità sociale offerti da un impianto natatorio, un ruolo importante è ricoperto dalle attività didattico - motorie rivolte ai gruppi scolastici appartenenti al ciclo della Scuola dell'obbligo. FINALITA’ I programmi Ministeriali prevedono un determinato numero di ore settimanali di lezione da dedicare allo svolgimento dell'attività motoria. Queste vengono progettate secondo direttive ben precise, che delineano la struttura e la programmazione didattico - educativa curricolare della Scuola Media dell'obbligo. L'attuazione di tali programmi avviene mediante le due ore settimanali di Educazione Fisica. Situazione ben diversa è quella delle Scuole Elementari, dove l'effettiva pratica delle attività motorie è lasciata all'iniziativa progettuale e alla concretizzazione di ogni singolo plesso Scolastico e, in seno ad esso, di ciascun insegnante. La conseguenza sul piano pratico è che, spesso, a questi alunni non viene offerta dall'Istituzione Scolastica alcuna possibilità di svolgere un'attività motoria programmata nei suoi obiettivi, metodiche e mezzi. L'organizzazione di un corso di nuoto assume, in casi di questo tipo, l'importanza di rappresentare l'unica valida risposta ad una richiesta caratterizzata da un'importante valenza di servizio sociale, oltre che di curricolo educativo e didattico. Gli obiettivi di questo progetto si distinguono in due gruppi: obiettivi educativi obiettivi didattici Obiettivi educativi Sono quelli che riguardano le aree affettiva, emotiva, sociale e cognitiva del soggetto. La frequenza di un'attività didattico - motoria determina, per l'alunno la possibilità di confrontarsi con una serie di nuove esperienze basate su una gamma di rapporti che si instaurano con regole comportamentali, ambienti, persone e risoluzione dei problemi. Da tutta questa quantità di "nuove esperienze" (comprese quelle specifiche, cioè le motorie), il fanciullo riceve degli stimoli che lo obbligano ad arricchire la propria disponibilità e la propria capacità di risolvere positivamente il rapporto con situazioni, persone e cose; attraverso questo processo il soggetto si migliora cresce e sviluppa positivamente la sua affettività e la sua socialità. All'insegnamento del Nuoto viene riconosciuta una grande utilità, sia per gli aspetti fisico - motori, che per il significato che esso riveste in relazione alla salvaguardia personale. Il nostro progetto, però, oltre a connotarsi per tali valenze positive, vuole assumere un significato educativo e formativo, in piena sintonia con gli obiettivi della formazione della Scuola. Le finalità educative in esso contenute possono essere definite in: Educazione all'acqua Educazione attraverso l'acqua L'Educazione all'acqua, che si rivolge alla sfera morfologico - funzionale della personalità, ha come obiettivo primario non tanto l'insegnamento rigoroso delle tecniche di nuoto (si tratta infatti di un lungo processo, irrealizzabile in così poche lezioni), quanto una vera e propria opera di sensibilizzazione e di adattamento in questo ambiente. Essa dovrebbe concretizzarsi in un buon ambientamento e nell'acquisizione di semplici abilità acquatiche, come il galleggiare, lo scivolare, lo spostarsi in acqua con tecniche rudimentali. L'affinamento di questi rudimenti sarà il compito di successive esperienze realizzate nelle Scuole Nuoto o in seno alle Società Sportive.

50

Naturalmente attraverso questa esperienza verranno stimolate anche le capacità di apprendimento e di controllo motorio, quindi tutta la coordinazione. Minori saranno i benefici sul piano più strettamente Fisico, per la scarsa rilevanza degli stimoli condizionali. L'Educazione attraverso l'acqua si pone invece finalità più generali, rivolte agli aspetti cognitivi, affettivi e sociali della personalità. Il superamento della paura dell'acqua, la risoluzione dei problemi motori legati ad un nuovo ambiente così diverso da quello abituale, la conquista di nuovi equilibri, l'arricchimento della percezione, hanno infatti un'influenza estremamente positiva sulle altre aree della personalità che, dati alla mano, si traduce anche in più elevato rendimento scolastico. L'ampliamento della stima di sé, della sicurezza, la padronanza del proprio corpo e dei compiti, rappresentano infatti stabili acquisizioni, ben trasferibili negli altri campi. Riteniamo pertanto che quest'esperienza, al di là degli effetti visibili possa contribuire ad un sensibile arricchimento della personalità dei ragazzi. Obiettivi didattici Si riferiscono in modo più diretto alle componenti motorie, strutturali e funzionali che sostengono il soggetto quando questi deve sostenere le sollecitazioni derivanti dalla pratica di un'attività motoria. L'esperienza acquatica racchiude dei contenuti e quindi degli stimoli del tutto particolari, proprio per il fatto di costringere l'individuo a ricostruire il proprio "bagaglio motorio di base" in un elemento nuovo e sconosciuto: l'acqua. Per questo motivo risulta riduttivo pensare ad un corso di nuoto solo come procedura di acquisizione e di stabilizzazione delle tecniche delle varie nuotate; lo sviluppo di un corretto patrimonio tecnico (obiettivo comunque importante), è l'espressione finale più codificata di un lungo lavoro di adattamento progressivo all'acqua. Metodo e mezzi Il raggiungimento degli obiettivi dichiarati, passa attraverso una razionale e corretta scelta degli esercizi (i mezzi) e della loro organizzazione (metodologie). I criteri metodologici di base di un'attività didattica rivolta a gruppi di. una certa entità numerica quali sono le realtà scolastiche, sono orientati a fornire interventi didattici omogeneizzati nel rispetto delle caratteristiche soggettive. Questo significa che il singolo alunno trova una risposta alle proprie esigenze nell'ambito di un intervento didattico rivolto al gruppo, dove a ciascuno è richiesto di esprimere né più né meno che le proprie capacità nel rispetto dei tempi di maturazione e di apprendimento soggettivi. Tale procedura richiede, innanzitutto, un attento rispetto di regole di base da parte di tutti, in coincidenza con tempi e spazi a disposizione (aspetto educativo). L'organizzazione degli esercizi prevede una successione tale per cui si passi dai contenuti semplici a quelli più complessi. Il passaggio da un livello di difficoltà a quello successivo deve avvenire solo dopo che il primo è stato acquisito e stabilizzato. La didattica si articola passando da mezzi di lavoro svolti in forma globale ad altri di tipo analitico e viceversa, sfruttando quindi i benefici sia di una che dell'altra metodologia. Gli esercizi devono essere proposti secondo un criterio di multilateralità degli stimoli, per sollecitare lo sviluppo della maggiore quantità possibile di aspetti della motricità acquatica; tale procedura tende a creare un ricco bagaglio di gestualità applicata al mezzo, che è il presupposto più importante per stare bene in acqua padroneggiando le situazioni e per apprendere rapidamente ed efficacemente le tecniche natatorie. Tutto ciò contribuisce ad instaurare un clima di lavoro serio ma sereno che sia stimolante nei riguardi delle motivazioni che portano un soggetto a frequentare i corsi di nuoto.

51

Organizzazione La struttura organizzativa prevede complessivamente 10 lezioni con una frequenza, settimanale Le attività didattiche sono tenute da istruttori di nuoto di provata esperienza e competenza, in possesso di brevetto C.O.N.I. - F.I.N., coordinati da un capovasca di Livello Tecnico Superiore (FIN), progettate e supervisionate da un Responsabile dell'attività didattica, Allenatore FIN ed Insegnante di Educazione Fisica. Al termine del corso è previsto un saggio in cui ogni allievo può avere l'opportunità di esprimere il livello delle proprie acquisizioni, verificando il miglioramento delle capacità individuali confrontandosi soprattutto con se stesso; tale momento assume anche (e non di meno) il significato di incontro diverso rispetto alla prassi quotidiana, tra tutti coloro che "vivono" la piscina come ambiente di riferimento importante per la collettività. Alla fine del corso, in occasione del saggio, verrà rilasciato da parte della Società un "Attestato di Partecipazione" che ricordi l'impegno ed il lavoro svolto assieme. Non essendo un obiettivo ricercato, nell'ambito dell'attività rivolta alla Scuola, quello dell’esecuzione tecnico - gestuale, non verrà rilasciato nessun brevetto comprovante il livello raggiunto. Le osservazioni sistematiche avverranno relativamente agli aspetti comportamentali, relazionali, di applicazione ed impegno. Le modalità riguardanti le sinergie collaborative con gli insegnanti relative al programma educativo - motorio, insieme all'analisi del presente progetto, potranno essere oggetto di una seduta di studio e programmazione tra i Docenti scolastici ed i nostri responsabili dell'attività didattica. Periodo di svolgimento Il corso di nuoto in oggetto si svolgerà presubilmente nel periodo gennaio- febbraio-marzo-aprile, con una lezione settimanale.Il corso è rivolto a tutti gli alunni dell’ Istituto Comprensivo “Cordova Aidone “.

PROGETTO "CORSO DI SCI”

Motivazioni e Finalità Lo sport oggi è sempre più determinato nel proporsi alle nuove generazioni come" esperienza educativa" e attività per il tempo libero, ma il riferimento che sembra assumere sempre più, è il modello competitivo spettacolare, ampiamente divulgato dai media. Ne consegue che l'opportunità specifica ricca di potenzialità educative e formative rischia di divenire, secondo i casi, prodotto da consumare, selezione sportiva o assunzione di comportamenti esasperati . Con questo progetto s 'intende organizzare un 'at t ività che coinvolga tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo, e che abbia come prerogativa la conoscenza di una realtà ambientale diversa dalla nostra, come quella della montagna. La realtà ambientale non è solo lo sfondo in cui si realizza l 'attività motoria umana, ma spesso è lo stimolo, l 'elemento interlocutore, essenziale, dell' attività motoria, in quanto la condiziona in modo posi t ivo o in modo negat ivo, e le conferisce la sua part icolare fisionomia. Sono numerosi gli sport a stretto contatto con gli elementi naturali, alcuni antichi, altri di recente nascita. In tutti si rivivono quelle stupende e semplici sensazioni che solo il vento, la terra, il sole, e nel nostro caso la neve possono fornire. Alunni coinvolti IL progetto è rivolto a tutti gli alunni della Scuola Media e alle quinte elementari della scuola primaria. Il costo del corso è a totale carico delle famiglie. La località prevista è da definire in base al miglior rapporto qualità prezzo della struttura e del comprensorio sciistico. In occas ione del l ' eventua l e pa r t ec ipaz ione a i Campiona t i Spor t iv i Studenteschi ( gara di sci, slalom, ecc...) si prevede l'allenamento specifico su impianti sciistici vicini e idonei da parte dei ragazzi coinvolti nel progetto. Le uscite programmate saranno svolte in

52

giornata. E' prevista l 'eventuale partecipazione dei genitori interessati al corso vincolati però e subordinati al rispetto delle modalità organizzative del nostro progetto ( tempi di svolgimento, disponibilità di posti, esigenze didattiche e peculiari.) E' prevista altresì l 'eventuale organizzazione di uscite giornaliere sugli impianti sciistici ( Palermo, Catania), aperta a tutti Gli alunni della scuola che ne facciano richiesta, accompagnati da docenti competenti. Obiettivi da realizzare in termini di competenze Trasversali Acquisire capacità organizzative Migliorare la socializzazione, il rispetto delle regole, il

rispetto i degli altri, favorire comportamenti corretti, rispettare l'ambiente, acquisire una corretta cultura motoria e sportiva, in funzione del rispetto reciproco, della cooperazione e della collaborazione. Conoscere una realtà territoriale diversa (la montagna) Attivarsi per la risoluzione dei problemi.Lavorare in gruppo integrando le doti o le capacità personali con quelle degli altri. Obiettivi specifici dell'educazione fisica Acquisire gli schemi motori specifici dello sci; Migliorare le capacità d'equilibrio; Acquisire, controllare, modificare la forza degli arti inferiori; Migliorare le capacità coordinative in generale; Acquisire le regole per affrontare una piccola gara di slalom. Mezzi e strumenti Palestra- spazi strutturati;Piccoli attrezzi (uso dei pattini in linea per simulare Io scivolamento),

filmati e proiezioni.. Metodologia Per quanto riguarda la metodologia si partirà da un approccio globale del gesto tecnico per passare attraverso progressive correzioni al montaggio delle singole fasi sino ad una sintesi corretta (metodo globale-analiticoglobale).

Fasi del progetto Settembre- Ottobre (I Fase) Programmazione e organizzazione dei docenti d' educazione

fisica;Contatti e accordi con operatori turistici (albergatori, scuola sci, comune, etc.) Gemellaggi ( sono previsti eventuali gemellaggi con altre istituzioni scolastiche che condividono lo stesso progetto, allo scopo di consentire un m a g g i o r e c o i n v o l g i m e n t o d e g l i a l u n n i e d u n a p i ù c o m p l e t a crescita socio- culturale , nonché la condivisione degli aspetti economici ed organizzativi ). Ottobre -Novembre –Dicembre (2 Fase) Presentazione progetto agli studenti; Presentazione progetto alle famiglie; Definizione modalità

d'organizzazione; Scelta della stazione sciistica; Preparazione fisica degli alunni: Miglioramento delle capacità condizionali e coordinative per gruppi d' alunni

(laboratorio motorio). Gennaio-Febbraio Marzo (3 Fase) D e f in i z io n e p r o ge t to e p r es en t az io n e ag l i a lu nn i e a l l e f am i gl i e interessate; -partenza per la località sciistica prescelta; -Durata del corso giorni cinque : -Il costo del corso prevede: -Cinque giorni albergo pensione completa;

53

-Pullman andata e ritorno; -Ore tre, maestri di sci al giorno; -Nolo sci, scarponi, bastoncini e casco; -Ski-Pass.

”PIAZZA IN BOCCA”

Premessa: Nell’ambito del Progetto d’ Istituto: “Territorio cultura e tradizioni” previsto per la celebrazione del seicentesimo di Piazza Armerina, le classi seconde del plesso Trinità, hanno programmato di svolgere un percorso educativo e formativo sulle tradizioni culinarie del territorio: “Piazza in bocca”. Infatti, tenuto conto dell’importanza che ha una corretta alimentazione sullo sviluppo psico–fisico dei bambini, si è ritenuto necessario veicolare le giuste informazioni sull’apporto nutritivo dei cibi, ricercando e proponendo piatti della nostra tradizione popolare, nel tentativo di contrapporre alla dirompente cultura consumistica e globalizzata una più sana visione alimentare. Prerequisiti: Ogni alunno dovrà già possedere una buona conoscenza sui principali alimenti di cui ci nutriamo e come avviene in generale il processo di digestione. Finalità • Conoscere i vari tipi di alimenti • Migliorare lo stato di nutrizione degli alunni • Capire l’importanza delle vitamine e delle proteine • Comprendere il significato della “piramide alimentare” • Conoscere le tradizioni culinarie del territorio Obiettivi specifici • Conoscere le funzioni nutrizionali dei vari alimenti • Comprendere com’è strutturata la piramide alimentare • Comprendere la funzione e dove si possono trovare le vitamine • Sviluppare dei comportamenti adeguati riguardo ad una corretta alimentazione Metodologia

Lezioni frontali Attività di gruppo

Attività: • Indagine sulle abitudini alimentari • Letture riguardanti la tipologia degli alimenti • Letture riguardanti la piramide alimentare • Letture riguardanti le vitamine e le proteine

PROGETTI DI PLESSO

SCUOLA PRIMARIA

54

• Produzione di disegni sui vari cibi • Schede da colorare • Quesiti sulla comprensione dell’argomento trattato • Esperienze laboratoriali di cucina in classe (“pane cunsato”) Destinatari Le classi 2ª A e 2ª B del plesso Trinità di Piazza Armerina, formate da 27 alunni provenienti da ambienti socio-culturali etereogenei. Tempi Il progetto verrà attuato nel 1° e 2° quadrimestre. Luoghi Aula scolastica. Risorse LIM, libri, schede operative, carta di vario tipo, cartoncino, alimenti,fornetto, materiale di facile consumo. Docenti coinvolti Dell’Aria, Briguglio, La Mattina, Purrazza, Rivoli, Verde. Docente referente Rivoli Patrizia Ore Si prevedono 20 ore extracurriculari per ciascuna insegnante coinvolta. Modalità di verifica e valutazione La verifica del progetto sarà effettuata in itinere con l'osservazione diretta che unitamente agli elaborati costituiranno elementi essenziali per la valutazione delle abilità acquisite.

ALLA RICERCA DEL MITO PREMESSA Il progetto “Alla ricerca del mito” vuole essere un primo approccio di educazione alla conoscenza del patrimonio storico archeologico del nostro territorio .Gli alunni saranno guidati alla scoperta di ambienti della famosa Villa Romana del Casale attraverso l’accattivante narrazione di figure mitologiche e la descrizione delle storie musive e racconti animati che impreziosiscono le scene delle stanze e dei corridoi. FINALITA’ I docenti coinvolti nel progetto intendono avvicinare gli studenti della scuola primaria alla conoscenza di una preziosa testimonianza di epoca tardo-antica attraverso il gioco ed il confronto;promuovere il senso di appartenenza ad una medesima tradizione civile e culturale;favorire il riconoscimento di alcuni personaggi legati alla storia del mito mediante il racconto e la trattazione di episodi inerenti alla cultura classica e incentivare la capacità di rappresentare i contenuti appresi dall’esperienza in modo personale OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Promuovere un radicato senso civico di appartenenze e tutela del patrimonio storico archeologico del contesto considerato. Sviluppare l'interesse verso linguaggi figurativi del passato e la loro valenza simbolica. Incentivare l'interpretazione delle fonti letterarie attraverso laboratori di educazione all'immagine

55

METODOLOGIA Gli alunni saranno avviati a una fase di studio , ascolto e ricerca per individuare semplici cenni sulla villa tardo – antica, il committente , i personaggi e il contesto spazio – temporale dei miti al fine di trasferire il racconto in immagine e l’immagine in semplice narrazione e conoscenza. ATTIVITA’ Dopo aver effettuato ricerche,letture, ascolto di miti ,visite guidate gli alunni, suddivisi in gruppi, potranno produrre un cartellone tematico sul mito preferito utilizzando matite, pennarello, tempera o collages /mosaico con carta, riso, pasta ecc... Il laboratorio, che richiede la ricostruzione di parti del mito analizzato potrà essere arricchito con brevi didascalie interpretative. DESTINATARI Tutti gli alunni delle classi 3° e 4° del plesso Trinità di Piazza Armerina. TEMPI In orario curriculare a partire dalla fine del 1° quadrimestre e in orario extracurriculare LUOGHI Le singole classi, il laboratorio informatico RISORSE: - docenti:Alessandro Concetta, Ferro Lauretta Francesca, Di Bella Epifania, Cantale Concetta, Traina Tiziana, Verso Salvatrice, Termini Gabriella. - ore: ore 1 a settimana, per ciascuna classe in orario curriculare, a partire dalla fine del primo quadrimestre; un minimo di almeno 15ore extracurriculari aggiuntive per ciascun docente coinvolto, articolate in cinque rientri da tre ore ciascuno. VERIFICA E VALUTAZIONE Periodicamente si valuteranno gli atteggiamenti dei bambini, che saranno invitati a raccontare l’esperienza appresa. La verifica finale terrà conto di tutte le manifestazioni di apprendimento e sarà finalizzata a valutare il grado di ricaduta sugli apprendimenti curricolari e sulla motivazione allo studio nonché il livello di soddisfazione delle famiglie e degli alunni.

QUANDO STORIA E MITOLOGIA SI INCONTRANO:

I MOSAICI

PREMESSA

Piazza Armerina, città ricca di un patrimonio storico, artistico e culturale importante la cui fama è legata alle 100 Chiese e al Palio dei Normanni, vanta di essere conosciuta principalmente per la Villa Romana del Casale dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità.” Essa offre un’opportunità per coinvolgere gli alunni alla ricerca di tutto ciò che può definirsi arte, affinché possano apprendere a rivalutare ed amare la storia del passato che rende la nostra cittadina centro di interesse livello internazionale. Il laboratorio storico- archeologico viene attivato nella classe quinta della scuola elementare all’interno del progetto ambiente. Per ambiente si intende l’insieme di risorse naturali, culturali e sociali a cui ciascun individuo può accedere. FINALITA’.

Gli alunni che frequentano la classe quinta hanno una conoscenza superficiale dell’ambiente, vivono poche esperienze dirette poiché le occasioni di esplorazione e di scoperta diventano sempre

56

più rare. È opportuno, allora, che la scuola, per sviluppare e consolidare le sue finalità, si apra al territorio. Questa esplorazione e conoscenza dell’ambiente va progettata ed organizzata in modo graduale, attraverso attività in successione, volte a dare informazioni sempre più complete e complesse al fine di pervenire

• alla conoscenza al rispetto dell’ambiente naturale e storico. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO.

1. Esplorare e conoscere storicamente l’ambiente circostante. 2. Recuperare gli elementi caratterizzanti la realtà ambientale e culturale del paese con

particolare riferimento alla Villa Romana del Casale. 3. Sensibilizzare e rafforzare il legame con il territorio, in particolare con la storia e la cultura

del nostro paese. METODOLOGIA.

Si effettueranno visite sul territorio per acquisire dati di tipo storico e per studiare aspetti caratterizzanti il paese. Il quartiere Monte, situato nella zona storica, presenta un ricco patrimonio artistico; infatti in esso sono ubicate istituzioni religiose e non ( Seminario, Palazzo di Città, Biblioteca Comunale, Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo) che sono sicuramente interessanti e preziose occasioni di maturazione culturale per la nostra utenza. Indagine ed inchiesta saranno utilizzate per l’arricchimento delle conoscenze storiche e sociali. Il lavoro verterà prevalentemente su attività che privilegiano la lingua orale, quale capacità di comprendere messaggi e di produrre risposte adeguate, senza trascurare le capacità di comprensione e produzione scritta. Verrà quindi data grande importanza, non solo all’ascolto che permetterà di veicolare l’attenzione uditiva dell’alunno, ma anche alla creazione di messaggi verbali. ATTIVITA’.

1. Conoscenza del territorio circostante per una scoperta- riscoperta della città. 2. Il patrimonio artistico della Villa Romana del Casale e sua valorizzazione. 3. Rispetto dell’ambiente e valorizzazione del patrimonio artistico.

• Si prevedono uscite in località urbana ed extraurbane attinenti alle finalità del progetto. DESTINATARI.

Le attività coinvolgeranno la classe quinta elementare del plesso Trinità dell’Istituto Comprensivo. TEMPI. Intero anno scolastico in orario curriculare(un’ora settimanale) ed extracurriculare per un minimo di 15 ore aggiuntive di insegnamento ( cinque rientri di tre ore ciascuno) per ogni docente coinvolto nel progetto. LUOGHI.

Classe, corridoio, aula multimediale. RISORSE.

Docenti coinvolti: Notaro Giuseppina(area storica)), Laletta Rosalba(area tecnologica- informatica), Cincotta Stefania.

57

Ore : intero anno scolastico in orario curriculare(un’ora settimanale) ed extracurriculare per un minimo di 15 ore aggiuntive di insegnamento ( cinque rientri di tre ore ciascuno) per ogni docente coinvolto nel progetto. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE.

L’osservazione diretta sarà lo strumento prioritario per definire l’acquisizione degli apprendimenti per i quali ci si servirà dei seguenti mezzi: conversazioni, lettura di immagini, testi, depliants, cartoline, fotografie, macchina fotografica, laboratorio di informatica; si prevede inoltre l’acquisto di materiale per un importo di €.50.00. Le verifiche sia in itinere che finali saranno finalizzate a cogliere la validità del progetto e riguarderanno l’arricchimento delle conoscenze dell’alunno. Saranno effettuate verifiche periodiche utilizzando schede, domande- stimolo, esercitazioni grafiche, relazioni scritte, foto. Si prevedono uscite in località urbana ed extraurbane attinenti alle finalità del progetto: visita alla Villa Romana del Casale; visita al Museo Archeologico di Aidone; visita a Morgantina; visita a Palermo. Alla fine del progetto si farà partecipe la scuola attraverso cartelloni, foto, e, possibilmente, attraverso la realizzazione di un libro digitale o cartaceo.

PROGETTO “ DAL MITO ALLA STORIA”

PREMESSA Il patrimonio artistico storico e archeologico presente sul nostro territorio costituisce una straordinaria opportunità culturale non sufficientemente utilizzata e valorizzata. La nostra terra possiede una connotazione molto particolare dove , peculiari fenomeni culturali si mescolano ad una vitalità antropica che ha lasciato innumerevoli e straordinari presenze storiche ed archeologiche tali da renderlo una delle zone culturali potenzialmente più ricche d’Italia. Questo percorso progettuale mira pertanto a porre le basi di una conoscenza più consapevole del territorio e dell’effettivo valore culturale del patrimonio storico del nostro paese. FINALITA’ Poiché la crescita culturale delle nuove generazioni è obiettivo privilegiato dell’istituzione scolastica la finalità di questo progetto è trasformare in strumenti conoscitivi le risorse presenti sul territorio, i beni culturali storici, archeologici ed etno-antropologici per comprendere il valore dell’ambiente in cui viviamo e dell’indagine storica e riconoscere così le proprie origini e la propria identità. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Conoscere il proprio territorio o il proprio paese e la sua storia; Imparare ad inserirlo in un contesto storico e geografico più ampio;

Sviluppare la capacità di osservazione dell’ambiente e dei beni culturali e archeologici; Riconoscere le tracce dell’azione umana sul territorio ;

58

Capire quali sono le fonti con cui si ricostruisce la storia; Confrontare i modi di vivere e di produrre oggetti nel passato con quelli nel presente.

Arricchire le proprie competenze lessicali; METODOLOGIA Saranno sollecitate tutte le forme di comunicazione orale e scritta. ATTIVITA’ Conversazioni e letture; ascolto di testi storici e mitologici; comprensione di testi ascoltati; lezione frontale; lavoro di gruppo; visite guidate ai siti archeologici ed ambientali oggetto di studio. DESTINATARI IV e V D della scuola primaria. TEMPI Il progetto si svilupperà in orario curriculare per complessive 15 ore per ciascun insegnante. LUOGHI Le aule di scuola primaria e i siti oggetto di studio. RISORSE Le insegnanti di classe Baglione Maria S., Campione Jessica e Leanza Lorenza per 15 ore ciascuna. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Saranno effettuate osservazioni sistematiche in itinere ed alla fine del percorso progettuale

C'ERA UNA VOLTA IL DIALETTO

PREMESSA L'approccio al dialetto viene visto come momento culturale e formativo importante per la crescita dei bambini nella scuola primaria che, attraverso di esso, riescono a prendere coscienza delle proprie radici, imparando ad amare le tradizioni del loro luogo d'origine Conoscere il dialetto è possedere lo strumento per capire il mondo da cui siamo venuti e in cui siamo ancora immersi, non per limitare il nostro orizzonte, ma, al contrario, per collocare i fatti della nostra storia particolare nel quadro più ampio della storia e della cultura regionale, nazionale ed europea. prevede la collaborazione con genitori, nonni, zii, amici e con tutte le persone che possono

procurare materiale riguardante vecchi termini, tradizioni, ecc. è finalizzato alla riscoperta e alla valorizzazione del dialetto e delle tradizioni locali attraverso la

conoscenza di filastrocche, proverbi, detti popolari, ricette, canti popolari, ecc. prevede la prosecuzione dello studio del dialetto siciliano con particolare attenzione al dialetto

Aidonese ( “Alla scoperta della lingua…dei nostri avi”)

59

Gli scopi che gli insegnanti si propongono, oltre al lavoro interdisciplinare che si svilupperà nelle classi e all’azione di stimolo culturale che si ripercuoterà sulle famiglie degli alunni e sul territorio, sono le finalità di seguito esplicitate. Riconoscendo il valore formativo e culturale dello studio del dialetto si è inteso progettare un laboratorio atto a perseguire le seguenti FINALITÀ Lo studio del dialetto Aidonese è infatti lo strumento attraverso il quale gli alunni vengono a contatto con la poesia,con i racconti, con le danze popolari. Le cose dette in dialetto hanno la forza della corporeità perché sintonizzano il parlare con il sentire e il vedere. Ecco perché crediamo che i bambini possano avvicinarsi con naturalezza a questa lingua: perché è concreta e musicale e perché non può non comprendere le emozioni. Se poi all'uso della lingua dialettale, uniamo la possibilità di metterla in scena, renderemo ancora più familiare questa esperienza ai bambini che l'hanno vissuta. Questa vuol essere, quindi, un'occasione per giocare a parlare il dialetto, ma non solo, giocare a cantarlo, a rappresentarlo, a suonarlo, a tradurlo, a viverlo come linguaggio emotivo OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Rendere consapevoli i bambini dell’importanza del patrimonio culturale aidonese Conoscere e comprendere l’origine delle nostre tradizioni Far acquisire le conoscenze relative al nostro dialetto Sviluppare la socializzazione degli alunni attraverso il lavoro svolto in comune Avviare la formazione di personalità in grado di trasmettere i valori e gli insegnamenti ricevuti: Aiutare gli alunni a riscoprire e ad amare le tradizioni proprie della loro terra; Acquisire padronanza della lingua dialettale; Recuperare la memoria di situazioni, ambienti, personaggi, canti, musiche, danze, filastrocche; Valorizzare il senso di appartenenza alla propria comunità; Valorizzare il patrimonio di sapere e di esperienze di cui i bambini, insieme alle loro famiglie,

sono portatori. Favorire la socializzazione. Prendere coscienza di sé, non solo come individuo, ma come appartenente ad un grupp Riappropriarsi di tradizioni popolari. Scoprire le proprie radici. Confrontare la nostra terra di oggi con quella di ieri. Riscoprire le sonorità della nostra terra attraverso l'interpretazione e la memorizzazione di brani

di musica popolare. Scoprire, attraverso la lettura di brani, poesie, filastrocche, favole popolari, i colori e i paesaggi

della Sicilia e della nostra Aidone..

METODOLOGIA Individuazione di un argomento da parte della classe (ricette, poesie ,detti, filastrocche) Ricerca di materiale (filastrocche, proverbi, detti, ecc. della nostra tradizione popolare) Presentazione in classe del materiale raccolto Lettura del testo e traduzione in italiano Esame del linguaggio e rilievi sulla fonologia e sulla grafia Ascolto della pronuncia da parte di un esperto Esecuzione personale degli alunni dei testi esaminati Illustrazione del materiale ATTIVITA’

60

Il progetto assume un carattere di trasversalità rispetto ai vari ambiti disciplinari e consente di realizzare un lavoro interdisciplinare. Andremmo a ricercare e riscoprire: filastrocche, detti, proverbi, ninne-nanne, indovinelli, scioglilingua. Il materiale verrà raccolto nell’ambiente dagli alunni, a seguito del fattivo aiuto che sarà dato dai loro genitori e nonni, e successivamente trascritto e catalogato. Il tutto sarà integrato da altro materiale, raccolto dagli insegnanti, proveniente sempre dalla tradizione orale popolare; e successivamente verrà somministrato e proposto agli alunni " nel momento in cui c'è la motivazione”.Altre attività vengono sintetizzate così: • Leggere correttamente testi e poesie in dialetto aidonese • Conoscere il significato dei testi affrontati • Tradurre in italiano i testi letti • Ideazione e creazione della scenografia • Recitare rispettando tempi e ritmi • Ideazione/ preparazione di un testo, scelta di brani musicali , canti e detti dialettali per essere

drammatizzati e messi in scena

DESTINATARI Alunni della classe 4^B (n.14) e della classe 5^B (n.15) del Plesso “Torres Truppia”. TEMPI E LUOGHI Il tempo per l’espletamento del progetto sarà l’intero anno scolastico; mentre i luoghi utilizzati saranno: aule, laboratori di pittura e di informatica, auditorio, ecc. RISORSE Docenti coinvolti: Bellofiore Salvatore, Laversa Leonarda. Zuccalà Rosa e Pittà Giovanni. Per ogni insegnante, oltre alle ore curriculari, si richiedono n. 30 ore aggiuntive: 20 ore di

insegnamento e 10 ore funzionali; ed in più 10 ore funzionali per il. Proponente e Referente Ins. G.Pittà

MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione dei comportamenti, mirata a cogliere la maturazione degli alunni sugli obiettivi

prefissati Osservazioni sull’esatta pronuncia delle parole in dialetto Valutazione del gradimento delle attività da parte degli alunni Rappresentazione teatrale: progettazione e realizzazione della scenografia,ideazione/

preparazione di un testo, scelta di brani musicali , canti e detti dialettali, messa in scena e drammatizzazione.

61

IL DONO DEI NANI

La fiaba “Il dono dei nani”, che si intende portare in scena, è un poemetto in versi rimati e quindi facili da ricordare, dovendo i bambini memorizzarli per imitazione, dato che non posseggono la tecnica della lettura. La scelta dell’apprendimento per imitazione ha la sua motivazione nella volontà di pormi in continuità con le modalità attraverso cui i bambini imparano nella Scuola dell’Infanzia. FINALITA’

- Comprendere l’importanza della solidarietà (Progetto “Legge regionale 20 /’99). - Legare la scuola al territorio, valorizzando le tradizioni locali Progetto “Tradizioni e cultura

locale”). OBIETTIVI

- Prendere coscienza del fatto che solo rispettando le regole nel lavoro di gruppo, si dà spazio alle possibilità espressive di ognuno.

- Comprendere il valore di incontrare gli altri, in un contesto che non costituisca l’espressione solo del singolo, ma del gruppo.

- Sviluppare le abilità di memorizzazione, di concentrazione, di espressione linguistica e mimica.

- Migliorare la fiducia nelle proprie potenzialità. - Conoscere la propria cultura attraverso la scoperta delle tradizioni popolari. TEMPI Il laboratorio di drammatizzazione, già avviato fin dal mese di settembre nelle ore curriculari (data la tenera età dei bambini è stato necessario iniziare il più presto possibile), proseguirà fino a dicembre, poiché il prodotto finale sarà l’allestimento di uno spettacolo teatrale che andrà in scena in prossimità del Natale (20 dicembre, presumibilmente). SPAZI Aula scolastica del plesso (inizialmente) e Auditorium “G. Giarrusso” (quando si faranno i rientri pomeridiani). PERSONE COINVOLTE - Maestra Donato Leonarda. - Classe I C “Scovazzo”( composta da 20 alunni). - 2 alunne di prima media (saranno le “madrine” , che sosterranno i piccoli). - 1 collaboratore scolastico.

AMBITI DISCIPLINARI COINVOLTI

- Italiano - Arte e immagine - Musica - Educazione fisica

MEZZI, RISORSE E TECNOLOGIE UTILIZZATI Per la realizzazione del progetto è indispensabile un lettore CD che funzioni bene. IMPEGNO ECONOMICO PREVISTO

62

- 10 ore frontali; - 5 ore per la ricerca delle musiche e la sistemazione del copione; - materiale di facile consumo per costumi e scenografie

TUTTI IN STRADA

PREMESSA La rilevanza delle problematiche sociali ed ambientali nella società contemporanea induce genitori, educatori ed istituzioni a riflettere su quanto sia importante coinvolgere i bambini nella conoscenza del sé in rapporto agli altri e all’ambiente. Consapevoli del fatto che i problemi relativi alla salute e alla sicurezza stradale rappresentano una ricchezza per lo sviluppo del curricolo scolastico e danno valore e validità all’esperienza educativa, si è ritenuto opportuno elaborare un progetto di educazione stradale che prevede intrecci e percorsi inter-multidisciplinari. Il principio educativo di fondo è rappresentato dalla constatazione che non è possibile modificare durevolmente il comportamento dell’utente della strada con interventi di breve durata: si possono avere effetti durevoli nel tempo solo se l’individuo ha sviluppato comportamenti adeguati alle situazioni della circolazione e ne ha fatto “ schemi comportamentali” nei periodi di strutturazione della personalità (seconda infanzia, fanciullezza, preadolescenza) in stretta correlazione, quindi, con il suo spazio vitale e con le sue capacità di adattamento. FINALITA’ La necessità di far crescere nei giovani una maggiore consapevolezza rispetto all’educazione e alla sicurezza stradale, nonché all’educazione civica ed al comportamento del singolo all’interno della società, è un obiettivo sociale che merita oggi più che mai l’impegno e l’attenzione di tutti: approfondire alcune tematiche legate alla formazione nelle scuole operata dalla Polizia Locale ed alla possibilità di “impiegare” e sensibilizzare i ragazzi nella prevenzione, al fine di accrescere nei bambini e negli adolescenti una maggiore consapevolezza rispetto all'educazione e al vivere insieme. La conoscenza delle regole della strada, l’imparare a muoversi rispettando se stessi e gli altri è un messaggio che, oltre all’educatore, il mondo degli adulti deve essere capace di trasmettere alle giovani generazioni. E' importante che essi sappiano come "stare" sulla strada, apprezzandone le potenzialità, ma anche conoscendo i rischi ed i pericoli. L’obiettivo è quello di insegnare ai giovani il rispetto della convivenza sociale, imparare l’importanza delle regole, coinvolgerli in un rapporto diretto che permetta loro di aprire un dialogo costruttivo. Vera finalità del progetto è la costituzione, per la prima volta in Aidone, del Corpo dei “Mini Vigili Urbani”.Gli alunni, dunque, non solo devono conoscere le regole del buon utente della strada ma sono chiamati anche a farle rispettare a suoi coetanei e non; inoltre indossando un’uniforme, per la prima volta vesta “l’abito” del controllore e non più della persona sottoposta a controllo. Tutto ciò non può che essere un ottimo trampolino di lancio per “ futuri cittadini modello”. Non a caso, infatti, stando alla nuova riforma della scuola, l’educazione stradale è compresa tra le sei educazioni finalizzate alla promozione della convivenza civile.

• OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO • conoscenza della organizzazione sociale che appartiene al contesto di vita del fanciullo; • conoscenza delle regole e delle norme della vita associata, riferite alla strada e al vivere in

comune; • conoscenza della tutela dell’ambiente e la sicurezza stradale; • acquisizione di strumenti per la comprensione del sistema di circolazione stradale in

vigore; • conoscenza della segnaletica orizzontale e verticale;

63

• comportamento corretto come pedone; • conoscenza della bicicletta (equipaggiamento, manutenzione, etc.); • comportamento corretto come ciclista; • conoscenza del significato dei gesti del Vigile Urbano (tre posizioni); • conoscenza del semaforo veicolare e pedonale; • conoscenza delle rete stradale del paese con individuazione dei punti di maggior pericolo; • conoscenza delle principali norme di primo soccorso, ciò che si deve fare e ciò che non si

deve fare.

METODOLOGIA Le attività pratiche saranno alternate a spiegazioni, discussioni e compilazione di schede sull’argomento. Sono previsti degli incontri con il Corpo della Polizia Municipale (Comandante e Vigili), con i Carabinieri e con la Polizia. Negli incontri saranno analizzati i comportamenti, in luogo protetto, a bordo dei veicoli (seggiolino, cintura, ecc.,..) ed in luogo non protetto, sulla bicicletta o sul motorino come passeggero (caschetto, casco). Sarà analizzata altresì la segnaletica stradale (orizzontale, verticale, luminosa e manuale) ATTIVITA’ L’educazione stradale chiama in causa l’intera dimensione della convivenza civile e democratica, pertanto assume carattere di “trasversalità” rispetto ai vari ambiti disciplinari e consente di realizzare un lavoro interdisciplinare che a titolo esemplificativo lo presentiamo come segue: • Educazione stradale: norme di comportamento • Scienze: strade, macchine, leggi fisiche • Educazione all’imm.: progetti, espressione grafica, costruzione di plastici e segnali stradali • Lingua italiana: il codice stradale • Geografia: le strade della mia città e del mondo • Storia: la strada e la civiltà • Matematica: calcoli, misure, progetti • Educazione motoria: esercitazioni di circolazione • Educazione musicale: suoni e rumori della strada Le attività si baseranno su dimensioni operative e concrete affinché le conoscenze teoriche si traducano in comportamenti corretti e responsabili e in condotta fondata su valori etico-sociali. Il lavoro si realizzerà attraverso: l’esplorazione unità didattiche a tema gli strumenti di comunicazione (riviste, audiovisivi, ecc.) realizzazione di elaborati grafico-pittorici costruzione di plastici e segnali animazioni elaborazione di informazioni, schizzi, grafici e sarà caratterizzato da: giochi e gare di regolarità su esempi di circolazione stradale assunzione da parte degli alunni di vari ruoli (pedone, vigile urbano) nella conduzione del gioco rilevamento e verbalizzazione delle infrazioni delle norme del codice stradale in situazioni reali

e simulate esercitazioni all’aperto, sia in spazio protetto sia in situazione reale, con l’ausilio della Polizia

Municipale

64

esercitazioni e prove per la padronanza dell’uso sicuro del mezzo meccanico (bicicletta) attività sportive su strada (mini-maratone, corse,….) DESTINATARI Alunni della classe 2^ C e 3^C del Plesso Scovazzo ed alunni della classe 5^B del Plesso “Torres Truppia” Sarà valutata l’opportunità di programmare alcuni incontri con i genitori. TEMPI E LUOGHI Il tempo per l’espletamento del progetto sarà l’intero anno scolastico 2013/14; mentre, come luoghi protetti saranno interessati: cortile attorno all’edificio scolastico, campo sportivo e P.zza Giovanni Paolo II; tutto il paese, come spazio non protetto. RISORSE Dirigente D.S.G.A. Docenti coinvolti: Curia Lucia e Pittà Giovanni (per la classe 2^C); Cianciolo Giovanni (per la classe 3^C) ; Pittà Giovanni (per la classe 5^B) 3 Personale ATA 2 Collaboratori scolastici Per la realizzazione del progetto, oltre alle ore curriculari, si richiedono n.62 ore aggiuntive, così distinte: 40 ore di insegnamento e 22 ore funzionali (ins. 4x3 ore=12 ore + 10 ore per progettazione all’ins Pittà) MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Risoluzione di quiz Prova pratica – percorso : allestimento di un percorso (progettato dai bambini) con disposizione

dei segnali, divisione dei compiti: pedoni, ciclisti (alternativamente) – esercizi con la bicicletta (singoli e/o in gruppo): mano da tenere, manovre di sorpasso, regole della precedenza, svolta a destra e a sinistra, comportamento agli incroci, etc.

Esercitazioni protette: individuare preventivamente una zona adatta del paese per poter sperimentare nel “vivo della circolazione” di quanto appreso. I “Mini Vigili”, agghindati con apposita uniforme, saranno divisi in 4, 5 o più gruppi per classe, ed ogni gruppo sarà affiancato da 3 componenti le varie Forze di Polizia, per presenziare in qualche manifestazione e nelle ordinarie attività di servizio: gestire il traffico cittadino, controllare le aree verdi urbane e periferiche, mettersi a disposizione dei turisti per eventuali informazioni sull’ubicazione dei centri di interesse culturale oppure svolgere servizio di rappresentanza durante le manifestazioni civili e religiose che caratterizzano il calendario dell’estate Aidonese

COSTI. Per quanto riguarda i costi da sostenere, che saranno quantificati in tempo utile, saranno sostenuti dalla Scuola e da eventuale richiesta di Patrocinio, da avanzare, al Comune di Aidone e ad altri Enti e Aziende che operano nel nostro territorio RAPPORTI CON ENTI ESTERNI Comune di Aidone Carabinieri Polizia Associazioni di volontariato

65

PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Premessa La presenza di alunni stranieri nel nostro istituto è un fenomeno in continua crescita dovuto all'aumento di famiglie immigrate che si stabiliscono nel quartiere. L'integrazione e l’inclusione di questi alunni è l’obiettivo prioritario che caratterizza l’azione didattico-educativa dell’Istituto che ha come presupposto tre momenti fondamentali: l'accoglienza, l'intervento linguistico ed una specifica attenzione alla dimensione interculturale all'interno delle varie discipline, il tutto nella prospettiva di continuità didattica fra i tre ordini di scuola. Il progetto si colloca nell'ottica dell'educazione interculturale e perciò considera le diverse culture di cui sono portatori gli alunni stranieri come risorse positive per i processi di crescita della società e delle persone, in una prospettiva di reciproco arricchimento. Il bambino straniero non deve essere quindi vissuto come un problema da delegare a qualche “figura specifica” ma deve essere accolto come una risorsa e come stimolo per un modo diverso di fare scuola. Finalità - favorire l'integrazione sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate - fornire all'alunno gli strumenti linguistici per poter comunicare - consentire all'alunno un accesso sufficiente all'apprendimento delle varie discipline scolastiche - aiutare i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per vivere in una società

multietnica e multiculturale - creazione nelle classi di un clima aperto e positivo Obiettivi specifici di apprendimento - realizzare l'accoglienza secondo criteri individuati - attuare percorsi sistematici di apprendimento dell'italiano L2 - facilitare lo sviluppo di abilità linguistiche più astratte che permettano l'accesso agli apprendimenti

disciplinari - adeguare le programmazioni alle abilità raggiunte dagli stranieri - valorizzare la lingua e la cultura di origine - sostenere i processi di trasformazione identitari, relazionali e culturali - incoraggiare i momenti di socializzazione tra i ragazzi stranieri e i compagni italiani Metodologia Gli alunni seguiranno un percorso individuale che fa parte della programmazione di classe e verranno valutati nelle diverse discipline. Il CdC dovrà individuare una programmazione individualizzata che comprenda percorsi, obiettivi, strumenti e verificarne periodicamente i risultati. A tal fine è opportuno ricordare che una valida metodologia didattica presuppone l’utilizzo di diversi linguaggi e di approcci attivi e operativi che accompagnino l’uso delle parole. Attività Le attività di insegnamento dell’italiano L2 e di eventuale supporto disciplinare saranno organizzate in base alle risorse umane disponibili nella scuola. Destinatari Alunni immigrati e alunni delle classi in cui sono inseriti. Tempi Intero anno scolastico Luoghi Aule Laboratori biblioteca

66

Risorse: -insegnanti che utilizzano le ore di contemporaneità -volontari dell’associazione AVULSS-CARITAS Modalità di verifica e valutazione La valutazione prenderà in considerazione: -la capacità di comunicare in modo chiaro e comprensibile nell’ambito scolastico ed extrascolastico attraverso l’uso di un lessico di base -i risultati essenziali ed accettabili per ogni disciplina -la motivazione, l’impegno e il percorso dell’alunno

PROGETTO DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA “PICCOLE ZAMPE CRESCONO”

Premesse Il Progetto nasce da una collaborazione ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani)-Panini . L’obiettivo è la realizzazione di un progetto di zooantropologia didattica che educhi i bambini alla conoscenza e al rispetto degli animali famigliari servendosi anche del supporto didattico offerto dall’album, che sarà distribuito dalla Panini a tutti i bambini partecipanti unitamente ad alcuni pacchetti di figurine. Le lezioni in classe saranno effettuate esclusivamente da Medici Veterinari che hanno dato la propria adesione al progetto e che sono stati selezionati da ANMVI in base a esperienza e distribuzione geografica. Le lezioni sono interamente finanziate dalla Panini. E’ dunque un Progetto a costo zero per le scuole. Il progetto, alla terza edizione, ha toccato nei due precedenti anni scolastici più di 1.000 scuole, incontrando circa 35.000 bambini. Destinatari Il progetto è destinato ai bambini delle classi seconda, terza, quarta e quinta della scuola Elementare. Ogni progetto consta di quattro lezioni un’ora circa ed è rivolto a una singola classe. Il progetto didattico avrà caratteristica di uniformità in tutte le classi partecipanti grazie all’utilizzo del medesimo supporto didattico ma potrà essere declinato in modo diverso da ogni Medico Veterinario in base alle caratteristiche della classe, alle esigenze degli insegnanti e alla propria esperienza personale e professionale. Organizzazione delle lezioni Ogni lezione comprende una fase di spiegazione e una d’interazione diretta con i ragazzi, attraverso giochi, esempi, racconti di esperienze personali o visione di materiale audiovisivo. Le lezioni saranno supportate dalla presentazione (tramite proiettore o computer) d’immagini tratte inparte dall’album Panini “ Zampe & Co 2013-2014”. Tutte le lezioni si tengono in presenza e in collaborazione con l’insegnante. La durata delle singole lezioni è di circa 60 minuti. La frequenza è concordata di volta in volta con gli insegnanti aderenti al progetto. Alla fine del Progetto potrà essere organizzata una Giornata Finale (costo a carico della scuola) durante la quale bambini e insegnanti possano presentare il lavoro svolto. Costi Il progetto è interamente finanziato dalla Panini e i Medici veterinari saranno retribuiti da ANMVI. Si tratta dunque per la scuola di un progetto a costo zero. Uniche spese (sempre facoltative) a carico della scuola restano l’eventuale utilizzo di altro materiale

67

didattico (fogli, colori …), eventuali uscite e/o gite e/o attività integrative e l’organizzazione di una festa finale di presentazione del progetto. Si ricorda che per progetto si intende un modulo da quattro lezioni di un’ora circa, diretto ad una classe. PICCOLE ZAMPE CRESCONO OBIETTIVI DEL PROGETTO - OBIETTIVI EDUCATIVI: . diminuire la diffidenza nei confronti della diversità . aumentare la capacità del prendersi cura, rafforzando l’ambito epimeletico . rafforzare le capacità partecipative . migliorare l’autocontrollo . rafforzare l’ambito cognitivo - OBIETTIVI DISCIPLINARI: . migliorare la conoscenza degli animali familiari, in particolare del cane e del gatto . introdurre alcune caratteristiche comportamentali del cane e del gatto . porre le basi per l’elaborazione del concetto di adozione e responsabilità . evitare incidenti con animali . prevenire abbandono e randagismo - OBIETTIVI DIDATTICI: . fungere da centro di interesse, catalizzando l’attenzione della classe . migliorare il rapporto tra docente e discente . insegnare a collaborare, ascoltare e concertarsi . dar vita a esperienze di gioco-studio, migliorando la partecipazione del bambino all’attività didattica .

IMPARIAMO A…CONOSCERE

Natura e finalità Il progetto, terzo della serie “ Impariamo a…”nasce dalla volontà di consolidare negli alunni, i valori dell’accoglienza, della solidarietà e della condivisione. Prendendo spunto dai continui arrivi di migranti sulla nostra Isola, si intendono guidare gli alunni verso la conoscenza delle motivazioni profonde che determinano questi accadimenti. L’obiettivo sarà quello di aiutare gli alunni ad anteporre la voglia di conoscere, alla facilità di giudizio e alla diffidenza nei confronti delle persone immigrate, che si incontrano quotidianamente per le vie del paese. Supportati,inoltre, dai sussidi che Amnesty International ha dedicato ai bambini, gli alunni saranno introdotti nel mondo dei diritti umani, per comprenderli come diritti di ciascuno e derivanti dai bisogni di ogni uomo. Obiettivo Formativo Riconoscere le uguaglianze nella diversità Obiettivi specifici di apprendimento Riconoscere i bisogni primari dell’uomo. Comprendere i bisogni degli altri Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i “diversi da sé”, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti. Interagire, utilizzando buone maniere, con persone conosciute e non. Attivare atteggiamenti di relazione positiva nei confronti degli altri. Manifestare il proprio punto di vista in forma corretta e argomentata. Indagare le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio, per un confronto critico. Metodologia

68

Attraverso il commento di notizie apprese dai media, la lettura di testimonianze e di racconti di bambini di altre etnie e la conversazione guidata, gli alunni verranno a conoscenza delle diverse condizioni di vita dei bambini in molte parti del mondo, con i quali mettersi a confronto. Attività: Conversazione guidata, Braimstorming, riflessione linguistica, composizioni disegno, attività grafico-manipolative, giochi e semplici esercizi. Destinatari Saranno coinvolti gli alunni delle classi 3 sez A e B della scuola primaria plesso Trinità Discipline coinvolte Italiano, Religione, Educazione alla cittadinanza, Arte ed immagine. Tempi Il progetto sarà svolto ogni giovedì con cadenza quindicinale impegnando gli alunni alternativamente durante la seconda ora o la terza ora in orario curricolare. Docenti coinvolti Di Bella Epifania, Alessandro Concetta Modalità di verifica Di volta in volta gli alunni esprimeranno in modo libero le loro impressioni e le loro emozioni che saranno raccolte in un report personale insieme a disegni sui diritti dei bambini.

NEWSPAPERGAME 2014

Premessa: Il progetto è volto a dare ai bambini un’ulteriore possibilità di acquisizioni e fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione, nella disponibilità a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee ed opinioni. Finalità: Saper esporre i fatti nella veridicità e correttezza. Obiettivi specifici di apprendimento: Sapere ascoltare; sapere discernere la veridicità dei fatti dalle opinioni personali; saper raccontare in ordine cronologico un fatto accaduto; saper formulare giudizi autonomi; saper organizzare e condurre piccole interviste. Metodologia: lezioni frontali; attività di gruppo; Interviste; esposizioni di fatti che accadono a scuola e fuori. Attività: produzioni di articoli e loro impostazione; foto inerenti agli articoli prodotti; letture di vari giornali; spiegazione dell’impostazione di una pagina di giornale; probabile visita alla sede del giornale “La Sicilia. Destinatari: alunni delle classi 4 e 5 scuola primaria “TRINITA’ ” e CANALI. Tempi: durante il primo ed il secondo quadrimestre. Luoghi: aule scolastiche Risorse: LIM, giornali, schede operative, macchina fotografica, carta di vario ripo.

69

-docenti coinvolti: tutti i docenti delle classi 4 e 5. -ore: si prevedono 20 ore extracurriculari per correzione di articoli e impostazione della PAGINA da inviare, tramite allegato internet, al Giornale “LA SICILIA”. Modalità di verifica e valutazione: la verifica del progetto sarà effettuata in itinere con l’osservazione diretta, che unitamente agli elaborati, costituiranno elementi essenziali per la valutazione delle abilità acquisite.

70

PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE PREPARAZIONE TRINITY

L’insegnante programma un percorso didattico al fine di migliorare la qualità dell’apprendimento dei discenti e favorire il conseguimento delle competenze nella lingua inglese con attività motivanti. Finalità Ampliare la qualità del servizio e l’offerta formativa Favorire la formazione e lo sviluppo della personalità Promuovere la ricerca dei contenuti e della modalità che favoriscono una partecipazione motivata e cosciente e che contribuiscono ad aumentare l’autostima offrendo a tutti occasioni di successo Ampliare gli orizzonti culturali attraverso lo sviluppo delle capacità di comprensione, di comunicazione e di azione Potenziare i processi logico-cognitivi Tempi di realizzazione Il progetto verrà svolto nell’arco dell’anno, fino ad eventuale esame trinity (metà maggio), per un totale di 30 ore extracurriculari, nel numero di 2 ore settimanali pomeridiane in funzione della disponibilità degli alunni e riguarderà le seconde e le terze classi in un numero massimo di 15 alunni. Argomento Il progetto è mirato al miglioramento, consolidamento e potenziamento delle competenze nella lingua inglese. Gli alunni saranno impegnati in attività di ascolto e conversazione per raggiungere una buona e adeguata competenza comunicativa in previsione del superamento del Grade 3 degli esami Trinity.

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA

71

Obiettivi specifici Ascoltare e comprendere messaggi in diversi contesti Comprendere domande ed interagire con un interlocutore Utilizzare un lessico più ampio e specifico Conoscere ed usare strutture e funzioni linguistiche in modo appropriato Eventuale conseguimento della certificazione esterna della competenza di lingua inglese Contenuti Grammatica e vocaboli richiesti nei Grades 1 - 2 - 3 Perfezionamento della pronuncia Attività di ascolto Competenze comunicative Metodologia Si cercherà di mantenere sempre alta la motivazione all’apprendimento e di valorizzare la personalità degli alunni, coinvolgendoli in attività varie e stimolanti. Saranno privilegiate le attività orali di tipo comunicativo. Si proporranno quindi attività didattiche miranti a sviluppare le abilità di ascolto, di comprensione e produzione tramite pair work, interazione allievo/allievo e/o insegnante/allievo, relazione orale. Strumenti Si utilizzeranno: il quaderno, fotocopie, o schede opportunamente predisposte, lettore CD, computer, lavagna multimediale LIM e quant’altro fosse utile e motivante per l’apprendimento. Verifiche

Si osserverà in itinere il lavoro svolto da ogni singolo discente e si valuteranno l’impegno, i progressi registrati e i diversi gradi di padronanza della lingua inglese raggiunti.

Progetto Biblioteca Scolastica

“La biblioteca scolastica fornisce servizi, libri e risorse per l’apprendimento che consentono a tutti i membri della comunità scolastica di acquisire capacità di pensiero critico e di uso efficace dell’informazione in qualsiasi forma e mezzo.” Il ruolo della biblioteca è quello sviluppare la fantasia e la creatività nei ragazzi, creando in essi l’abitudine e la passione per il libro. La biblioteca si configura come luogo di incontro tra i saperi, in cui si confrontano metodologie ed approcci disciplinari molteplici, in cui le conoscenze, attraverso la sapiente azione di regia e di tutoraggio dei docenti, contribuiscono alla formazione di quel bagaglio di competenze indispensabili ad affrontare la complessità sociale e culturale della nostra epoca. La biblioteca si configura anche come luogo di incontro delle culture, in un paese che si confronta con i temi dell’immigrazione e dell’integrazione di etnie e tradizioni diverse, favorendo la conoscenza

72

reciproca, collocando le storie individuali di ogni ragazzo nel solco della grande narrazione che appartiene ad ogni popolo e nazione, per quanto lontani possano apparire. L’attribuzione alla “biblioteca” del carattere di laboratorio didattico è particolarmente rilevante, perché consente il contatto diretto e fisico con la molteplicità dei libri,stimolando negli alunni la curiosità per quel particolare “oggetto” e quindi la voglia di sfogliarlo e soffermarcisi, secondo propensioni ed emozioni personali. OBIETTIVI: -Rendere fruibile il patrimonio librario e documentario della scuola -Fare dello studente un utente abituale ed esperto della biblioteca scolastica -Rendere la biblioteca scolastica parte integrante dei processi formativi della scuola -Fare dello studente un utente abituale ed esperto della biblioteca scolastica -Conoscere il significato dei concetti di “catalogazione” e di “classificazione” utilizzando esemplificazioni adatte ai singoli utenti. -Promuovere uscite didattiche per visitare la Biblioteca del territorio. -Alfabetizzare gli studenti in modo che essi sappiano accedere alle informazioni anche per mezzo delle risorse multimediali disponibili:

− Usare un computer (informatica di base ) − Conoscere le nozioni fondamentali per la ricerca e l’acquisizione

dell’informazione su Cd-rom (ipertesto) − Apprendere le nozioni fondamentali per la ricerca e l’acquisizione

dell’informazione attraverso Internet (funzioni e comandi , navigazione, motori di ricerca , posta elettronica)

FINALITA’, METODOLOGIE E ATTIVITA’: a) Promuovere il piacere per la lettura:

− Fornire un prestito dei libri di narrativa non vincolato ad un compito didattico preciso.

− Organizzare attività d’animazione alla lettura. − Incontri con l’autore − Progettare una serie di letture guidate (per far gustare il libro, far cogliere

significati profondi che rispondono ai bisogni psicologici di identificazione e confronto del lettore con i personaggi del libro)

− Predisporre laboratori di Scrittura Creativa. − Partecipare a concorsi e iniziative sulla Lettura e sulla Scrittura Creativa. − Predisporre un questionario per poter far fronte alle richieste ed alle esigenze dei

ragazzi b) Sviluppare un apprendimento basato sulla ricerca:

− Educare alla ricerca di informazioni tramite l’utilizzo di sistemi tradizionali (cartacei) e tecnologicamente avanzati

− Utilizzare le moderne tecnologie al fine di sperimentare un approccio alla conoscenza più coinvolgente.

− Favorire l’orientamento scolastico c)Preparare gli alunni a muoversi all’interno di una realtà multietnica e multiculturale:

− Avviare i ragazzi ad una visione interculturale della realtà con l’offerta di strumenti di conoscenza che fanno riferimento alle espressioni letterarie, artistiche, e d’attualità dei diversi paesi.

DESTINATARI

73

Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della Scuola Media “Cordova”. TEMPI E LUOGHI Gli alunni potranno usufruire dei libri a loro disposizione per il prestito ogni mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 12.00. nei locali della biblioteca scolastica. RISORSE: Si prevedono per l’anno scolastico 2013-14 n.30 ore.

NATALE ALLA SCUOLA MEDIA CAPUANA

In occasione del Natale gli insegnanti della Scuola Media “Capuana” programmano un percorso didattico in continuità con i ragazzi delle classi quinte della Scuola Primaria

Finalità Ampliare la qualità del servizio e l’offerta formativa Favorire la formazione e lo sviluppo della personalità Promuovere la ricerca dei contenuti e della modalità che favoriscono una partecipazione motivata e cosciente e che contribuiscono ad aumentare l’autostima offrendo a tutti occasioni di successo

Tempi, luoghi e destinatari Il progetto verrà svolto nel periodo precedente la festività del Natale in orario antimeridiano e pomeridiano con orari e modalità che saranno specificate successivamente dai docenti coinvolti. Si svolgerà negli ambienti della scuola media Capuana e coinvolgerà alunni delle le classi quinte Scuola Primaria “ Capuana”

Attività Gli alunni saranno coinvolti : attività in palestra alla preparazione di addobbi natalizi, allestimento del presepe allestimento dell’albero di Natale preparazione di canti in inglese alla preparazione insieme ai loro genitori di dolci.

Obiettivi specifici Educare al rispetto di sé e degli altri Sviluppo della capacità di ascolto Socializzazione e scambio, favorendo le situazioni che consentano un positivo atteggiamento socio-relazionale tra gli alunni Prodotto finale Il progetto prevede: Allestimento di stand con dolci preparati dai genitori Allestimento del presepe Allestimento dell’albero di Natale La partecipazione degli alunni e degli insegnanti della scuola primaria Coinvolgimento dei ragazzi in giochi da effettuarsi in palestra

74

Canti natalizi in inglese

Risorse Insegnanti coinvolti: Laspina Concetta, Guccio Giovanna, Furnari Mario, Rausa Santa, Perspicace Ilenia.

Le attività saranno svolte in orario curriculare e extracurriculare. Ore in extracurriculare Totale n. 20 ore di cui 10 ore funzionali e 10 ore frontali, da dividere ai docenti coinvolti.

Spese previste:

A carico dei genitori: - preparazione di dolci e torte;

A carico della scuola: - ore da retribuire al personale docente; - materiale di cartoleria.

PROGETTO GIOCO-SPORT “EASY BASKET”

Il Progetto intende proporsi come esperienza di riferimento innovativa e sperimentale, che possa essere di stimolo per sperimentazioni ed applicazioni su tutto il territorio nazionale. Uno spirito di comune condivisione deve vedere orientato l’impegno di tutti allo sviluppo di una cultura diversa del giocosport e dello sport, con il recupero di una funzione educativa che trova nella Scuola il luogo più adeguato per una prima e più concreta possibilità di applicazione. Il rapporto tra Scuola e realtà extra-scolastica ha visto la realizzazione in questi anni di autonomia progettuale, importanti e significative esperienze di confronto, certamente ricadute sull’attività dei bambini nella Scuola, con testimonianze e stimoli a loro dati per un positivo e graduale approccio all’attività possibile e disponibile nell’extrascuola. Il presente progetto vuole modificare tale prospettiva, recuperare la centralità della Scuola e dei suoi Docenti come riferimento centrale per i bambini e le famiglie, indirizzare ed orientare il concetto di collaborazione con le competenze extra-scuola, sviluppando con maggior attenzione la crescita professionale dei Docenti di educazione motoria, ponendo la loro formazione culturale al centro del Progetto stesso. FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI Lo sviluppo di competenze trasversali e disciplinari riveste un ruolo importante nel quadro formativo del Docente, ed in particolare, in ambito motorio, tale opportunità assume ancor più una dimensione rilevante per la improrogabile necessità di approfondire proprio in tale ambito specifiche ed adeguate condizioni. L’educazione motoria, fisica e sportiva nella scuola primaria potrebbe andare nella direzione della ricerca di una figura specialistica, che dallo stesso mondo della scuola può nascere, sviluppando una nuova figura professionale, spendibile poi nell’attività extra-scuola, con iniziative sempre ad essa collegate. Il tal senso si orienta la proposta della Federazione Italiana Pallacanestro-Settore Giovanile Minibasket Scolastico; una proposta di Formazione e Aggiornamento con l’acquisizione a fine corso completo, di una qualifica federale, offrire quindi l’opportunità ai Docenti di sviluppare competenze, raggiungendo un titolo professionale specifico di una federazione Sportiva: Istruttore Minibasket.

75

1PROGRAMMA GENERALE DEI CORSI DI 1° ° LIVELLO. 1° LIVELLO DI FORMAZIONE Il 1° livello del Corso di Aggiornamento si sviluppa con lezioni ed incontri teorico-pratici su temi ed argomenti generali, riferiti all’educazione motoria ed ai mezzi e metodi adeguati alla sua applicazione nella Scuola Primaria, e con l’utilizzo della palla come strumento di supporto didattico. Il piano formativo del 1° livello di Aggiornamento viene realizzato con un programma di 8 ore di lezione in palestra, ed al termine del Corso i Docenti avranno l’attestato di “Esperto di Easy Basket”. Per motivi di qualità didattica, il numero dei partecipanti dovrebbe essere contenuto entro le 40 unità. PROGRAMMA 1° LIVELLO Primo incontro - Palestra SCUOLA MEDIA RONCALLI CASCINO P. ARMERINA Modulo 1: Presentazione Progetto ed attività. Apprendimento ed educazione motoria (1 ora) Modulo 2: Giocare con la palla. Giocare con i fondamentali. ( 3 ora) Modulo 1: Easy basket: la proposta di giocosport per la scuola primaria. ( 1 ora) Modulo 2: Giochiamo a : la partita di easy basket. ( 1 ora). 2° LIVELLO DI FORMAZIONE I docenti interessati a proseguire il programma di formazione 2° livello, in regola con i criteri di partecipazione vengono ammessi alla Formazione con la Classe. La Formazione con la Classe vede i Docenti impegnati nella realizzazione di un “Diario di Lavoro” così articolato : - presentazione della programmazione annuale di educazione motoria per un gruppo classe con obiettivi educativi e didattici individuati e definiti - una serie di almeno 10 piani di lezione di Educazione Motoria effettivamente realizzati con il gruppo classe utilizzato per la programmazione presentata - individuazione di 3 quesiti/dubbi emersi e ritenuti importanti nel corso della preparazione del Diario di Lavoro Nella fase di realizzazione della Formazione con la Classe, gli Insegnanti verranno seguiti dalla sottoscritta prof.Giovanna Guccio,istruttrice nazionale minibaskete tutor del suddetto progetto. “ L’ insegnante della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “G. Cordova”di Aidone, Trovato Antonella ha partecipato al corso di primo livello ,conseguendo l’attestato di istruttore easy basket il 24/01/2013. Il Progetto “Easy basket”è una rivoluzione “culturale” dell’idea di promozione del giocosport minibasket a scuola, è la volontà della Federazione Italiana Pallacanestro di trasformare il Minibasket da un gioco per la Scuola, ad un gioco della scuola

76

“SEMINO E CURO CON AMORE I MIEI FIORI” MOTIVAZIONI E FINALITA’ La nostra scuola accoglie numerosi alunni con disabilità che manifestano comportamenti di disadattamento sociale e cognitivo, dovuto all’appartenenza a contesti socio-culturali svantaggiati. Il ritardo cognitivo e l’incapacità di acquisizione delle funzioni psicomotorie, percettive e del linguaggio sono elementi che creano disturbo del comportamento e dell’apprendimento con conseguente insuccesso scolastico. Ci si ritrova di fronte a manifestazioni di incapacità scolastiche imputabili anche a situazioni ambientali particolarmente sfavorevoli, poiché la convivenza del soggetto in ambiente depauperato economicamente e culturalmente e lo scarso interesse delle famiglie, pongono la scuola come l’unica agenzia educativa . in tale contesto è necessario predisporre interventi precoci e compensativi nella sfera psicomotoria e sensoriale del linguaggio e della logica, finalizzati al miglioramento della vita di relazione, tenendo presente i dinamismi psichici che procedono da un’intelligenza senso-motoria ad un successivo stadio intuitivo per sfociare poi nelle operazioni concrete e da ultimo in quelle formali. Il progetto è finalizzato all’acquisizione di tecniche metodologico-scientifiche con attività laboratori ali che forniscono lo sviluppo delle potenzialità di apprendimento e il miglioramento della vita di relazione, approfondendo nello specifico i seguenti obiettivi: O.d.A

• Conoscere le funzioni delle parti che costituiscono una pianta. (Competenze: Osservare, Discriminare)

• Conoscere le diverse fasi di crescita di una pianta. (Competenze: Descrivere, Riconoscere) • Conoscere e riconoscere diversi tipi di semi.

(Competenze:Denominare) • Conoscere le varie parti del fiore • Conoscere la riproduzione delle piante.

(Competenze: Classificare, Identificare) • Saper interagire nell’ambito scolastico in maniera adeguata ed autonoma.

METODOLOGIA Si opererà attraverso il metodo sperimentale-operativo con strumenti atti a favorire esperienze significative, divertenti e motivanti. Questo metodo si basa sulla esplorazione e manipolazione, rendendo l’alunno consapevole e protagonista al percorso educativo-didattico. COORDINATORE DI PLESSO TRINITA’ Ins. Cocchiara Giovanna RISORSE PROFESSIONALI Docenti di sostegno e coordinatori di classi

PROGETTI PIANO ANNUALE DELL’INCLUSVITA’

DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

AIDONE E PIAZZA ARMERINA

77

RISORSE UMANE Genitori TEMPI DI REALIZZAZIONE Gennaio – Giugno 2014 in orario curriculare con cadenza settimanale Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 11:30 RISORSE STRUTTURALI Per la realizzazione delle attività sarà necessario l’uso di uno spazio interno alla scuola e l’aula informatica STRUMENTI Vasi, terriccio, semi, bulbi,zappette, acqua, rastrelli, guanti, annaffiatoi, materiale di facile consumo,carta per stampare foto, CD-R, schede operative DESTINATARI Tutti gli alunni di sostegno e non del Plesso Trinita’ VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica riguarderà la partecipazione e l’effettivo coinvolgimento degli alunni durante le fasi di lavoro

LABORATORIO DI CUCINA

Il laboratorio di cucina ha la finalità di raggiungere l’acquisizione di autonomie sul piano funzionale in un contesto stimolante e gratificante, attraverso la socializzazione e la collaborazione, il rispetto degli altri e delle loro identità, il saper stare insieme, il condividere spazi e materiali. In particolare , si ritiene che la riflessione sul proprio vissuto conduca l’alunno a vivere contestualizzato. Nel “fare” si potranno conoscere oggetti nuovi, acquisire vocaboli riguardanti le azioni che saranno svolte( es. montare, mescolare, sbattere); apprendere le procedure necessarie per realizzare la preparazione di cibi e, aspetto più rilevante, interiorizzare quegli apprendimenti di tipo logico-matematico utili al raggiungimento di abilità funzionali ( quantità, misura, peso, tempo, consequenzialità delle operazioni, ricostruzione grafica delle procedure, uso del denaro). Inoltre, nel laboratorio gli alunni impareranno a relazionarsi e a convivere con i loro pari e gli adulti in modo adeguato, utilizzando nella comunicazione le capacità acquisite. Gli obiettivi dell’attività saranno graduati per poter costruire per ciascun alunno, in base alle singole potenzialità e necessità, percorsi educativi individualizzati.

OBIETTIVI COGNITIVI • Discriminare i sapori e gli odori(dolce, salato, amaro). • Maneggiare in modo adeguato gli utensili da cucina. • Svolgere in successione le attività seguendo in modo ordinato la ricetta. • Controllare i tempi e i diversi tipi di cottura. • Assimilare e usare vocaboli relativi alle azioni che si svolgono in cucina (pesare, misurare,

pelare, montare, salare, dolcificare, sbattere, amalgamare, accendere, stendere, impastare, setacciare, mescolare…) .

78

CONTENUTI

• Gli strumenti di lavoro e il loro utilizzo. • Conoscenza delle trasformazioni di stato di alcuni elementi. • Le ricette finalizzate allo sviluppo delle capacità olfattiva. • Le ricette finalizzate allo sviluppo delle capacità tattile. • Le ricette finalizzate allo sviluppo delle capacità gustative ( distinguere i sapori) oltre che al

riconoscimento e all’associazione degli stessi ai vari tipi di alimenti. • Le ricette finalizzate allo sviluppo delle capacità uditive (ascolto di vari suoni emessi

durante la preparazione delle pietanze: frullare, friggere, sbattere, suono del timer…). • Preparazione del personale quaderno di cucina. • Le feste a tema.

OBIETTIVI FORMATIVI • Conoscere il laboratorio di cucina e le sue regole. • Conoscere e utilizzare gli strumenti in modo adeguato. • Acquisire autonomia operativa nell’esecuzione delle ricette. • Riconoscere gli ingredienti per la preparazione delle pietanze. • Svolgere le attività in successione secondo la ricetta da eseguire. • Individuare il prezzo di alcuni prodotti. • Cooperare in gruppo e discutere, confrontarsi sull’attività svolta e sulla pietanza

realizzata. • Eseguire le principali prassi igienico-sanitarie. • Sviluppare l’abilità di discriminare gli ingredienti attraverso la capacità • Utilizzare il sistema metrico decimale.

RISULTATI ATTESI

• La partecipazione, l’interesse e il coinvolgimento. • L’acquisizione graduale di alcune abilità di base. • L’impegno e la capacità di lavorare in gruppo. • Lo sviluppo di capacità di autocontrollo e di comunicazione interpersonale.

DESTINATARI • Il progetto coinvolge un gruppo di alunni delle classi 1°, 2°, 3°, 4° e 5° del plesso Canali. • Un’alunna della Scuola dell’Infanzia

DOCENTI COINVOLTI • Gli insegnanti : J. Campione, L. Leanza, T. Laversa. G. Bevilacqua, F. Briguglio, F.

Giordano, D. Cultreri.

TEMPI

79

• Il progetto si effettuerà per 2 ore settimanali, presumibilmente il venerdì mattina e durerà per tutto l’ anno scolastico.

SPAZI

• Aula di rotazione del plesso Canali

STRATEGIE E STRUMENTI

Il laboratorio si svolge favorendo l’applicazione delle capacità cognitive alle attività pratiche. Attraverso l’esecuzione di ricette gli alunni sviluppano gradualmente le proprie autonomie, avvalendosi anche le dinamiche di gruppo. Il laboratorio è strutturato e calibrato sulle capacità effettive dei partecipanti.

VERIFICA

La verifica si baserà sull’osservazione degli alunni durante le attività proposte, rilevando i tempi di attenzione e di partecipazione secondo il ritmo di apprendimento, con particolare attenzione al raggiungimento dell’autonomia relazionale e comportamentale degli allievi, al fine di renderli capaci di realizzare un maggior numero di cose senza l’aiuto dell’adulto.

PROGETTO: RISPETTIAMO LA NOSTRA SCUOLA ATTIVAMENTE

Antonino Caponnetto

“Voi crescerete, e ve lo auguro,

nel culto dei valori veri, nel culto della legalità, della solidarietà,

dell’amore per il prossimo, del rispetto della

persona umana qualunque sia il colore della sua pelle, qualunque sia la sua razza,

qualunque sia la sua religione. Questo è l’augurio che vi faccio.

Con tutto il cuore.”

80

I laboratori, che si intendono attivare nel plesso scuola Media “.Capuana” propongono ai ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento nonchè agli alunni stranieri di recente immigrazione, un ampliamento dell’offerta formativa, che viene in tal modo personalizzata con percorsi efficaci e di senso.

In quest’ottica si propone ai ragazzi, in alcune delle ore curricolari antimeridiane, di lavorare in piccoli gruppi di alunni (3-4 al massimo) provenienti da classi differenti che potenzialmente hanno bisogni complementari. Quest’anno si è pensato ad un percorso finalizzato al rispetto dello spazio Scuola. “Rispettiamo la nostra scuola AttivaMente!”: Tale percorso laboratoriale verrà attivato grazie all’intervento di alcuni docenti che spenderanno alcune ore curriculari per il raggiungimento di obiettivi specifici..

La proposta si articola in due percorsi: attività di laboratorio e di recuperi di obiettivi disciplinari.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

I laboratori, attivati, prevedono attività più prettamente manuali nelle quali i ragazzi possono cimentarsi e sperimentare modalità di lavoro alternative da quella di falegnameria ad attività di sistemazione e di restauro di mobili; organizzazione degli spazi della scuola comprendendo la necessità dei luoghi di sicurezza,ecc. Ciò è strettamente legato alle materie curricolari, poichè l’obiettivi raggiunti attraverso attività manuali portano al raggiungimento di traguardi interdisciplinari.

DISCIPLINARI I percorsi laboratoriali sono legati alle singole discipline. Sulla base infatti delle programmazioni disciplinari predisposte, i discenti potranno rivedere il riflettersi dell’attività laboratoriali, nei contenuti disciplinari, constatando di conseguenza che la praticità operata fa da ponte a conoscenze e contenuti. Es. sistemando una porta rotta da alcuni compagni, mi rendo conto di aver migliorato il luogo in cui trascorro gran parte della mia giornata. 1) Obiettivo raggiunto: acquisizione di una coscienza civile che si concretizza nella percezione dell’importanza di cooperare, ciascuno con le proprie capacità, al miglioramento e rispetto dell’ambiente in cui si vive.

Finalità e obiettivi Pratica nell’ambito della democrazia e sviluppo di una coscienza civile e democratica. Finalità: ”rimettere in gioco” alunni/e che hanno rinunciato all’occasione unica e per questo estremamente preziosa, di apprendere nel contesto privilegiato scuola e che rischiano poi per nulla di ritrovarsi non attrezzati per la vita. Obiettivi Promuovere l’assunzione di comportamenti corretti, rispettosi di sé e degli altri. Favorire la formazione di cittadini capaci di partecipare in modo attivo, responsabile ed autonomo anche nella mobilità.

81

Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e al territorio. Sviluppare coscienza sulla necessità di norme che regolano la vita Sociale, partendo dal mondo scuola. Abituare al senso critico e valorizzare le proposte positive. Promuovere nei ragazzi la capacità di sapersi gestire con sicurezza nel percorso casa-scuola, nei tempi di attesa prima dell’ingresso a scuola e appena dopo l’uscita. Promuovere comportamenti corretti da tenere sugli scuolabus, sui bus di linea e durante la salita e la discesa dai bus. Rendere più sicuri gli spazi circostanti la scuola anche con interventi sulla viabilità (segnaletica etc.) e con eventuale presenza di adulti che vigilano. Strumenti Didattici previsti Risorse umane: - docenti di classe - Personale ATA Risorse materiali

- Laboratorio d’informatica - Apparecchiature multimediali - Audiovisivi - Materiale presente nella scuola da sistemare

metodologie Verranno utilizzate varie metodologie che si ispirano alla progettualità, alla responsabilizzazione, all’operatività, all’interazione e dialogo, all’utilizzo di tecniche innovative.

BULLISMO, TEMPO SCADUTO!!!

PREMESSA Il progetto è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio di relazioni con i coetanei all’interno della scuola avvengano in modo positivo allo scopo di prevenire episodi di prepotenze e di vittimismo. A tal fine si mira a potenziare negli alunni una crescita sociale attraverso un approccio ai problemi comportamentali di tipo “empatico”, il cui fine è promuovere una riflessione sulle dinamiche relazionali, sui segnali di disagio, sullo star bene a scuola.

82

Nell’articolazione del progetto saranno previsti una serie di incontri con esperti cui verranno coinvolte anche i genitori dei discenti, al fine di sensibilizzare le famiglie ad un confronto più aperto e ad una più fattiva collaborazione con l’istituzione scolastica. L’importanza di tale collaborazione risulterà funzionale, infatti, al raggiungimento dell’obiettivo di fare acquisire comportamenti responsabili e rispettosi delle regole che sottendono ad un corretto vivere civile, privo di atteggiamenti prevaricatori. DESTINATARI Tutti gli alunni delle diverse classi della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo (sede di Piazza Armerina) TEMPI Secondo quadrimestre INSEGNANTI COINVOLTI Tutti gli insegnanti delle equipe pedagogiche di ogni classe.

FINALITA’ • Promuovere il benessere . • Prevenire comportamenti di prepotenza e di vittimismo tra i ragazzi.

Prevenire il disagio scolastico.

OBIETTIVI FORMATIVI • Costruire un sistema di regole, di comportamenti, di atteggiamenti che aiutino a vivere bene

con se stessi e con gli altri.

OBIETTIVI SPECIFICI • Rafforzare l’autostima e l’identità personale • Riconoscere le proprie emozioni ed esprimerle in modo adeguato • Sapersi relazionare in modo positivo con coetanei ed adulti • Promuovere interventi di collaborazione, tutoring, supporto e aiuto reciproco • Riconoscere l’importanza delle regole per la convivenza democratica

SVILUPPO DEL PROGETTO

ATTIVITA’ CON GLI ALUNNI Attività collettive di sensibilizzazione al problema e di progressiva responsabilizzazione nei ruoli di aiuto , di supporto tra pari , di gestione dei conflitti.

CLASSE PRIMA Come relazionarsi in modo positivo

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA’

• Approfondire la conoscenza e

• discussioni sull’amicizia e sui rapporti di 83

l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima

• Essere consapevole delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti

• Riconoscere l’importanza e la necessità del rapporto con l’adulto come guida autorevole

solidarietà • presentazione del problema e discussione in

classe (1.30 ore) • visione di un film (2 ore) • letture e produzione di testi • incontri con un esperti (assistenti sociali,

psicologi, educatori, pedagogisti, sociologi, esponenti delle forze dell’ordine)

CLASSE SECONDA

Come superare le difficoltà nelle relazioni OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA’

• Approfondire la conoscenza e

l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima, anche apprendendo dai propri errori

• Essere consapevole delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti, sforzandosi di correggere le eventuali inadeguatezze

• Riconoscere l’importanza e la necessità del rapporto con l’adulto come guida autorevole

• discussioni sull’amicizia e sui rapporti di

solidarietà • visione di un film (2 ore) • scheda film e discussione guidata (1.30ore) • letture e produzione di testi • incontri con un esperti (assistenti sociali,

psicologi, educatori, pedagogisti, sociologi, esponenti delle forze dell’ordine)

CLASSE TERZA Diventare consapevoli delle reali conseguenze di atteggiamenti negativi

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA’ • Condurre discussioni argomentate su

esperienze di relazioni interpersonali significative e sui problemi dei diversi momenti della vita umana (fanciullezza, preadolescenza…)

• Riconoscere l’importanza e la necessità del rapporto con l’adulto come guida autorevole

• discussioni sull’amicizia e sui rapporti di solidarietà

• visione di un film (2 ore) • scheda film e discussione guidata (1.30 ore) • letture e produzione di testi • incontri con un esperti (assistenti sociali,

psicologi, educatori, pedagogisti, sociologi, esponenti delle forze dell’ordine)

Film proposti per la visione: • KARATE KID • LA GUERRA DEI BOTTONI • UN PONTE PER TERRABITHIA • LES CHORISTES • THE WAR • STAND BY ME • EDWARD MANI DI FORBICE • LA CITTA’ DELLA GIOIA

84

• ELEPHANT MAN • IO NON HO PAURA • I RAGAZZI DELLA 56^ STRADA • IL CACCIATORE DI AQUILONI • IQBAL

Contributi disciplinari al progetto: Lettere: letture sull’argomento, visione del film e scheda Musica: ascolto ed analisi di canzoni che possono esprimere sentimenti ed emozioni Lingue: letture e discussioni su esperienze che riguardano la conoscenza di sé, il rapporto con i compagni a scuola, l’amicizia, evocare ricordi, esprimere sentimenti ed emozioni. Scienze: analisi del concetto di razza Scienze motorie: giochi di squadra Arte e immagine: sviluppo del tema dell’amicizia attraverso l’elaborazione grafica Tecnologia: lavori di gruppo

Mezzi e strumenti Aula multimediale Lim Materiale cartaceo Palestra dell’istituto

VALUTAZIONE La valutazione del Progetto avrà luogo attraverso :

• rilevazione di coerenza tra attività svolte e il progetto predisposto ( tipologia/ tempi/ modalità) ;

• realizzazione finale di prodotti ( ad es. cartelloni sul tema, relazioni delle attività, testi di esperienza personale, espressione dei propri vissuti attraverso elaborati grafici, teatrali, musicali, prodotti multimediali, testi regolativi..)

• osservazione negli alunni di una maggiore sensibilità ai fenomeni di prevaricazione; • aumento di comportamenti pro sociali; • diminuzione di episodi di conflitto; • coinvolgimento ed interessamento delle famiglie; • verifiche orali, scritte, grafiche, pratiche circa le conoscenze acquisite.

85

PROGETTO MUSICALE

STRUMENTI A PERCUSSIONE

Gli insegnanti,Minincleri Teresa e Virzì Ignazio ,in riferimento a quanto predisposto dal GLI propongono il seguente progetto musicale che vedrà coinvolti alcuni alunni della scuola primaria del plesso “ T. Bruno” della classe I A e VA. INTRODUZIONE Viste le difficoltà,motorie e di attenzione, si ritiene opportuno proporre un progetto musicale indirizzando l’attenzione sugli strumenti a percussione. FINALITA’

• Raggiungere l’autonomia psicomotoria e la coordinazione degli arti superiori ed inferiori secondo i comandi dati;

• Migliorare e sviluppare la concentrazione sull’attività da svolgere. OBIETTIVI :

• Saper riconoscere la destra o la sinistra degli arti; • Saper individuare le varie parti del corpo chiamandoli per nome; • Saper battere le mani a tempo; • Saper battere i piedi a tempo; • Saper ottenere dei suoni con le varie parti del corpo; • Saper individuare i rumori esterni e capire la provenienza; • Saper riprodurre i suoni che vengono dall’esterno; • Riprodurre suoni e ritmi con strumenti musicali costruiti con materiali di riciclo e strumenti

strutturati del laboratorio musicale. TEMPI A partire dal mese di gennaio fino alla fine di aprile durante le ore programmate di musica: sabato dalle ore 12,00 alle ore13,00 LUOGHI Classi aperte PRODOTTO FINALE Esecuzione di piccoli pezzi musicali servendosi delle varie parti del corpo e riproducendo suoni provenienti dall’esterno. VERIFICA E VALUTAZIONE L’acquisizione delle competenze sarà rilevata attraverso esercizi musicali dati ed esecuzioni di brani ritmati.

86