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SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE

“ VIOLETA PARRA ”

Via Boston 33 – tel. 011356646

Direzione didattica Carlo Casalegno

Via Acciarini 20 – Torino - tel.011321724

Sito web: www.ddcasalegno.gov.it

Dirigente scolastica dott.ssa M. R. CURELLO

riceve su appuntamento tramite richiesta e-mail

La Segreteria presso la sede di via Acciarini 20

riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 9.30

il martedì e il venerdì dalle ore 15.15 alle ore 16.15

e-mail : [email protected]

Nel plesso “ Violeta Parra” coordina l’insegnante Santacroce Concetta

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INDICE

Il CONTESTO EDUCATIVO 1. Il nome della scuola pag. 5

2. Sezioni, bambini, insegnanti pag. 6

3. Uno stile accogliente pag. 7

4. Rapporti scuola famiglia pag. 7

5. Continuità e territorio pag. 10

PROGETTO "LIBERAMENTE DIVERSI”

1. Progetto didattico comune a tutte le sezioni pag. 11

2. Indicatori di competenza pag. 12

3. Scelte metodologiche pag. 13

4. Una didattica per la disabilità e l’inclusione pag. 15

5. Percorsi didattici e “ sfondo integratore” pag. 17

6. Curricolo pag. 22

7. La metodologia dell’apprendimento cooperativo pag. 23

8. Insegnamento della religione cattolica e attività alternativa pag. 23

9. Momenti di festa e progetti esterni pag. 24

ASPETTI ORGANIZZATIVI : I TEMPI 1. Le routine pag. 25

2. La giornata scolastica pag. 25

3. Attività periodiche pag. 28

ASPETTI ORGANIZZATIVI : GLI SPAZI 1. La sezione pag. 30

2. Il laboratorio pag. 30

3. Il salone pag. 31

4. La palestra – dormitorio pag. 31

5. Gli spazi all'aperto pag. 32

ALLEGATI 1. Allegato 1: Tabelle per la registrazione dei percorsi pag. 33

2. Allegato 2: Tabelle per la registrazione delle competenze acquisite pag. 36

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PREMESSA

Il piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi della legge 13 luglio 2015 n° 107,

recante le indicazioni per la “riforma del sistema nazionale e la delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”.

L’intera progettazione del piano è affidata al Collegio Docenti; il piano è poi approvato dal

Consiglio d’Istituto. Per ciò che concerne gli atti d’indirizzo, la gestione organizzativa e

amministrativa, è predisposto e sviluppato dalla Dirigente Scolastica.

Il piano triennale dell’offerta formativa è lo strumento con il quale si rende visibile la scuola;

attraverso il POF annuale e il PTOF triennale, la scuola definisce le proprie linee d’azione, i

propri interventi educativi e le strategie che intende adottare.

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuola, che illustra le

modalità organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento, finalizzati allo

sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino, facendo riferimento ai

campi di esperienza, cioè ai diversi ambiti del fare e del conoscere:

▪ Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

▪ Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute

▪ Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità

▪ I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura cara

▪ La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura (Indicazioni

nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia)

Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell’infanzia

Per offrire a tutte le scuole dell’infanzia uno strumento che tenga conto della specificità di

questo importante segmento del percorso scolastico, è stato elaborato un documento

denominato RAV infanzia. Il RAV infanzia è sperimentale, ha la stessa struttura del documento

attualmente predisposto per la scuola primaria, prevede l’ideazione di specifici descrittori.

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Il CONTESTO EDUCATIVO

1. IL NOME DELLA SCUOLA

Nell’anno scolastico 2000/2001 abbiamo deciso di coinvolgere i genitori nella scelta di un

nome per la nostra scuola.

Ogni sezione ha scelto un nome e poi i genitori hanno votato quello preferito:

• I GRILLI hanno optato per un cantautore: Fabrizio De Andrè.

• Le VOLPI (che al tempo si chiamavano Cerbiatti) hanno scelto un autore di libri d'arte

per bambini: Bruno Munari.

• Le FARFALLE hanno pensato al pittore Enrico Paolucci del quale ricorreva il

centenario dalla nascita.

• I GABBIANI si sono indirizzati sulla cantautrice Violeta Parra.

• I CONIGLIETTI hanno scelto un nome di fantasia: Quadrifoglio.

• I DELFINI (che allora si chiamavano Passerotti) hanno scelto il nome di una persona

molto speciale: Madre Teresa di Calcutta.

Il nome più votato è stato quello della cantautrice cilena Violeta Parra. È iniziato così l'iter per

la richiesta ufficiale di intitolazione della scuola, terminato alcuni anni dopo. Il 27 ottobre

2007 è stata organizzata la posa della targa e da quel giorno la nostra scuola si è chiamata

"Scuola dell'Infanzia Violeta Parra".

“Io non prendo la chitarra per ottenere un applauso, io canto la

differenza tra il vero e il falso altrimenti non canto!”

Violeta Parra

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2. SEZIONI, BAMBINI, INSEGNANTI

La nostra scuola ha sei sezioni, ognuna identificata con il nome di un animale:

I SEZIONE "GRILLI" eterogenea 4 - 5 anni

Insegnanti: Mantello Carmine, Santacroce Concetta,

Millimaggi Roberta (HC)

II SEZIONE "VOLPI" eterogenea 3 - 4 anni

Insegnanti: Massa Roberta, Morra Rosanna,

III SEZIONE "FARFALLE" omogenea 5 anni

Insegnanti: Rastaldo Laura, Valsesia Rosaria

IV SEZIONE "COCCINELLE" omogenea 3 anni

Insegnanti: Bechis Daniela, Marini Isabella

V SEZIONE "PESCIOLINI" eterogenea 3 - 4 anni

Insegnanti: Lungo Anna, Stupia Carmela

VI SEZIONE "DELFINI" eterogenea 4 - 5 anni

Insegnanti: Badalamenti Sara, Livigni Laura, Mazziotti Maria Grazia (P.T.)

TUTTE LE SEZIONI

Insegnante di Religione: Biru Madalina

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3. UNO STILE ACCOGLIENTE

È ormai consuetudine dedicare i primi mesi dell'anno scolastico all'attuazione del progetto

accoglienza, che offre alle insegnanti un tempo più disteso per accogliere i bambini, un tempo

più definito e significativo per creare legami con le famiglie e più rispettoso dei bisogni

individuali di ogni bambino.

Etimologicamente la parola accogliere significa raccogliere presso di sé, ricevere qualcuno

con dimostrazione di affetto; poiché nel nostro caso l'ospite è molto piccolo e si fermerà a

lungo con noi, occorre pensare a un periodo di vero e proprio accompagnamento,

caratterizzato da un clima accogliente in cui il bambino abbia il tempo di stupirsi e di gustare

le novità, di scoprire l'ambiente e di instaurare rapporti significativi con gli altri bambini e con

gli adulti della scuola. La qualità del progetto dipende dalla capacità del team docente di:

• instaurare un rapporto collaborativo con le famiglie (assemblea, colloqui individuali,

questionari);

• instaurare rapporti di scambio con l'asilo nido e le altre istituzioni educative (colloqui

per conoscere le caratteristiche dei bambini e dei loro comportamenti nel gruppo);

• organizzare il contesto scolastico (spazi, tempi, attività, materiali, modalità di lavoro,

organizzazione di gruppi di bambini).

4. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Il cammino di accoglienza con le famiglie dei nuovi arrivati inizia sin dall'anno precedente con

l'invito, ai genitori dei neo iscritti, a visitare la scuola durante le normali attività di routine.

Le insegnanti che accoglieranno i nuovi iscritti organizzano a giugno dell’anno precedente

un’assemblea per i genitori, al fine di presentare:

• la scuola e il personale docente;

• la sezione di appartenenza;

• l'orario e le modalità di inserimento;

• l’elenco del corredo scolastico individuale.

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Durante l’anno scolastico si tengono i colloqui individuali con i genitori, per acquisire notizie

e confrontarsi riguardo a abitudini e comportamenti: a ottobre quelli rivolti ai nuovi iscritti, a

marzo per tutti gli altri, con un’attenzione particolare per i bambini in uscita.

A metà novembre, in un’assemblea rivolta a tutti i genitori, vengono illustrati l’andamento

della sezione, il progetto educativo, le uscite didattiche.

I genitori inoltre partecipano alla vita scolastica tramite gli Organi Collegiali, eletti come

rappresentanti di Sezione e rappresentanti del Consiglio di Circolo.

È richiesta la partecipazione di alcuni genitori della scuola alla Commissione Mensa.

Il Circolo offre corsi di formazione rivolti ai genitori ed è attivo uno sportello d’ascolto, messo

a disposizione dalla Circoscrizione.

Si invitano tutti i genitori a partecipare attivamente alle iniziative della scuola e del Circolo

per sentirsi parte integrante della vita scolastica del proprio figlio.

A tal proposito abbiamo stretto con i genitori un’alleanza denominata “PATTO EDUCATIVO”

riportato di seguito.

PATTO EDUCATIVO SCUOLA DELL’INFANZIA “VIOLETA PARRA” LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

­ Rispettare l’orario scolastico di entrata e uscita.

­ Rispettare l’orario previsto durante l’inserimento:

▪ Prima settimana ore 10.30-11.30

▪ Seconda settimana ore 8.15-13.00 con pranzo

▪ Terza settimana ore 8.15-16.00 con riposo pomeridiano

­ Rispettare l’orario di frequenza scelto al momento dell’iscrizione e che risulta essere valido per

l’intero anno scolastico, anche per il turno di pre-post scuola per il quale non si accettano

successive iscrizioni.

­ Comunicare eventuali ingressi posticipati o uscite anticipate, per esigenze particolari e non

continuative, firmando l’apposito quaderno.

­ Richiedere l’eventuale uscita alle ore 13 solo in casi eccezionali e autorizzati dalla Dirigente.

­ Prelevare personalmente il bambino da scuola o tramite persona maggiorenne delegata.

­ Fornire un adeguato corredo scolastico così composto: abbigliamento comodo cioè tute,

magliette manica corte, scarpe e pantofole con velcro TUTTO CONTRASSEGNATO.

­ Sacchetto in stoffa per il riposo contenente:

▪ un lenzuolo da culla,

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▪ un piccolo cuscino con federa,

▪ una coperta di dimensioni ridotte

▪ una tela cerata per i piccoli

▪ un piccolo peluche da lasciare nel sacco

TUTTO CONTRASSEGNATO IN MODO BEN VISIBILE.

­ sacchetto in stoffa per il cambio indumenti contenente:

▪ 2 mutandine

▪ 1 maglia intima

▪ calze

▪ Tuta e maglietta

▪ busta di plastica

Tutto deve essere periodicamente visionato e sostituito a seconda della stagione.

Per le attività scolastiche si fa riferimento alla sezione di appartenenza.

Si ribadisce che le insegnanti non sono responsabili nel caso di smarrimento o rottura di oggetti personali del bambino.

IMPORTANTE

­ Non introdurre cibi e bevande di alcun genere.

­ Non fornire farmaci o parafarmaci in quanto l’insegnante non può somministrare medicinali.

­ Non introdurre giochi e giocattoli di casa nell’ambiente scolastico per motivi di sicurezza.

­ Non introdurre orecchini, collane, bracciali, ferma – capelli, monete.

­ Non intralciare il passaggio all’interno del cortile con la sosta di tricicli, passeggini, biciclette,

monopattino...

­ Contribuire all’instaurarsi di rapporti collaborativi tra scuola e famiglia partecipando a

colloqui, riunioni.

­ Presentarsi alle suddette riunioni senza bambini al seguito per motivi di sicurezza.

­ Leggere tutti gli avvisi affissi alla porte del padiglione/sezione. Le insegnanti non sono

responsabili della mancata informazione.

­ Rispettare le scadenze economiche inerenti gite, uscite, laboratori esterni, spettacoli

preventivamente concordati.

­ Non chiedere modifiche all’organizzazione scolastica che è rivolta ad un gruppo per singole

esigenze individuali.

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5. CONTINUITÀ E TERRITORIO

La continuità educativa è una delle priorità per gli insegnanti del nostro territorio. Tutte le

scuole del distretto hanno costituito una rete che condivide strumenti e attività per il

passaggio d’informazioni dalle sezioni delle scuole dell’infanzia alle scuole primarie e dalle

scuole primarie alle scuole secondarie. La commissione continuità si riunisce periodicamente

e i referenti di ogni scuola prendono parte alle attività portando le proposte alle proprie sedi

di appartenenza.

Il gruppo scuole dell’infanzia statali, comunali e paritarie del distretto coinvolte in questa rete

ha previsto:

• Un progetto chiamato "Annualità ponte" rivolto ai bambini dell'ultimo anno. L’attività

prevede l’utilizzo di una storia o un personaggio fantastico che aiuti i bambini nel

percorso di scoperta della futura scuola primaria. Ogni scuola organizza il progetto,

secondo le modalità che ritiene rispondenti alla propria programmazione annuale. Le

insegnanti della nostra scuola accompagnano i futuri alunni in visita al laboratorio di

informatica, alla palestra, alla biblioteca, nelle classi prime. A conclusione del percorso

i bambini delle classi prime affiancano i più piccoli in un’attività concordata

precedentemente e in tale occasione raccontano la loro esperienza di passaggio alla

scuola primaria.

• Colloqui tra le insegnanti della scuola dell’infanzia e la Commissione formazione

classi prime, con particolare attenzione a eventuali casi di disabilità e disagio.

• Colloqui con le educatrici dei nidi del territorio per i bambini che verranno inseriti

nella nostra scuola, per formare sezioni il più possibile omogenee, tenendo conto delle

informazioni ricevute.

• Una “Scheda unica di passaggio informazioni” incentrata sugli obiettivi raggiunti dal

singolo bambino in fase di passaggio alla scuola primaria.

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PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2017-18 “LIBERAMENTE DIVERSI”

1. PROGETTO DIDATTICO COMUNE A TUTTE LE SEZIONI “ Il RAV scuola infanzia pone come priorità il BENESSERE dei bambini e delle bambine, inteso

come star bene a scuola, sentirsi sicuri e accolti. Lo sviluppo integrale della persona passa

attraverso il benessere e l’apprendimento per assicurare a ciascun bambino una buona partenza

nella vita, per dare pari opportunità a chi presenta uno svantaggio economico e culturale. Una

scuola dell’infanzia di qualità è un ambiente nel quale questi ingredienti sono i cardini

dell’attività educativa e di cura della persona.“

Il nostro Circolo ha realizzato un curricolo d’istituto lavorando in rete con le scuole del

distretto. La sperimentazione è iniziata nel 2005 costituendo una rete nominata

CURRICOLANDO, che ha coinvolto tutti gli ordini di scuola. L’obiettivo primario è stato quello

di salvaguardare gli elementi di continuità orizzontale e verticale tra gli ordini di scuola; in

particolare la nostra scuola dell’infanzia è in linea con le Indicazioni Nazionali “la

valutazione assume nella scuola dell’infanzia, una funzione formativa, di accompagnamento

dei processi di apprendimento e di stimolo a migliorare”.

“L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere

formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di

classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perché è orientata a esplorare e

incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità” ( Indicazioni nazionali ).

Nello specifico, per la registrazione dei percorsi attuati, ci serviamo di una scheda suddivisa in

tre periodi, corrispondenti all’intero anno scolastico, nella quale registriamo le attività svolte.

Inizialmente si stabiliscono gli obiettivi da raggiungere, riferiti alle tre fasce di età: il percorso,

comune a tutte le sezioni, parte dal racconto di storie (divise per i periodi dell’anno).

Successivamente, in base ai descrittori stabiliti, si propongono le attività volte al

raggiungimento degli obiettivi, il tutto registrato sull’apposita scheda. Le attività sono

documentate attraverso la trascrizione delle conversazioni guidate, le rappresentazioni

grafico-pittoriche, foto, filmati (Allegato: scheda attuazione percorsi). Percorsi e attività

lasciano una traccia nel libro della memoria individuale. Questo filo, che inizia nei primi

giorni dell’anno scolastico e termina a giugno, definisce l’efficacia dell’azione educativa e la

visibilità dei miglioramenti relativi a ogni individuo. La nostra osservazione non è valutativa,

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ma proiettata al cambiamento, all’evoluzione, alla maturazione del bambino in relazione al

contesto che lo circonda.

2. INDICATORI DI COMPETENZA

In conformità con gli obiettivi e i traguardi espressi nel rapporto di autovalutazione d’istituto

(RAV) e nel piano di miglioramento/PTOF assunti dal Circolo Casalegno, ogni anno scolastico

si conclude con un momento di valutazione finale.

Le competenze chiave di natura trasversale, fondamentali per orientare i bambini della scuola

dell’infanzia alla CITTADINANZA CONSAPEVOLE , sono così definite:

• competenze sociali, civiche e morali – rispetto delle regole, capacità di creare

rapporti positivi con gli altri, dialogare, ascoltare, collaborare e cooperare. Senso del

giusto, sviluppo dell’etica della responsabilità, riconoscimento dei valori condivisi,

diritti e doveri per tutti

• Competenze dell’autonomia personale – capacità di autoregolarsi nei compiti

assegnati, affrontare con serenità le nuove situazioni come l’ingresso a scuola, il gioco

libero con i pari, la condivisione di oggetti e materiali, aver cura delle proprie cose e di

quelle comuni.

Una volta scelte le competenze da osservare, occorre individuare gli indicatori necessari per

poter verificare il raggiungimento delle stesse, occorre raccogliere dati osservabili, che ci

permettono di percepirne l’evoluzione.

In pratica sono tre gli indicatori che ci consentono di osservare il raggiungimento o lo

sviluppo della competenza:

­ l’agire nello spazio e nella gestione di sé e del proprio prodotto;

­ il rappresentare con il corpo o con l’espressione grafico – pittorica;

­ il verbalizzare l’esperienza vissuta.

Osserviamo e raccogliamo dati per il miglioramento attraverso:

­ Il disegno con la verbalizzazione individuale dell’esperienza;

­ le registrazioni delle “parole dei bambini “ nel tempo del cerchio;

­ l’osservazione dell’interazione e del comportamento nel gioco libero;

­ l’ascolto e la partecipazione nel gioco guidato;

­ l’autonomia di gestione nelle attività e nel lavoro individuale e di gruppo.

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Registriamo tenendo conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascuna fascia

di età:

1. Bambini di 5 anni in passaggio alla primaria:

- prove iniziali e finali uguali in tutte le scuole del distretto; (vedi tabella 1 allegata)

- prove meta-fonologiche da somministrare al termine della frequenza alla scuola

dell’infanzia (vedi tabella 2 allegata).

2. Bambini di 4 anni:

- osservazione e registrazione dello sviluppo di competenze (vedi tabella 3 e 3 bis

allegate).

3. Bambini di 3 anni:

- osservazione del periodo iniziale d’inserimento alla scuola dell’infanzia (vedi tabella 4

allegata)

- osservazione e registrazione dello sviluppo delle competenze (vedi tabella 5 e 5 bis

allegate).

3. SCELTE METODOLOGICHE

È nostra precisa convinzione che il sapere si debba promuovere e favorire attraverso la

discussione e il coinvolgimento dei bambini nella direzione che prendono i percorsi;

incoraggiamo il passaggio della conoscenza tra bambini, sostenendo la ricerca delle risposte

su libri, riviste, internet e coinvolgendo i genitori.

Le scelte metodologiche sono fondate sulla volontà di proporre attività che assegnano un

ruolo centrale al bambino, in modo che venga incoraggiato il più possibile a costruire il

proprio sapere in autonomia e con l’aiuto dei pari.

Ogni percorso proposto in sezione parte da uno “sfondo integratore” comune a tutte le classi,

espresso nel progetto iniziale. I bambini sono motivati dall’aspetto fantastico e dalla lettura di

un testo a entrare “a far parte del gioco”, una strategia utilizzata da noi insegnanti per

permettere il superamento delle difficoltà e sostenere il potenziamento delle abilità dei

bambini attraverso la riflessione e l’autovalutazione.

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Per sviluppare il progetto di quest’anno scolastico, dal titolo “LIBERAMENTE DIVERSI”, si

sono scelte tre storie (comuni a tutte le sezioni), che permetteranno di affrontare diversi temi.

La prima storia, dal titolo “I tre piccoli gufi”, affronta il timore del distacco e l’utilità di

consolidare i legami affettivi; la seconda storia, dal titolo: “Una giraffa dai sette colori”, è stata

scelta per evidenziare le qualità dei bambini nel rispetto della diversità di ognuno; infine la

terza storia, dal titolo “Ti faccio a pezzetti”, è stata scelta per sviluppare la fantasia e la

creatività attraverso la trasformazione dei materiali.

Le storie hanno lo scopo di motivare e sostenere l’interesse e l’attenzione dei bambini e di

accompagnarli nelle varie attività che verranno proposte in sezione.

Nella scuola dell’infanzia il racconto si rivela uno strumento utile che permette al bambino di

venire coinvolto a livello emozionale, di immedesimarsi nei protagonisti e di parlare di sé.

Inoltre, adottare gli stessi testi a livello di plesso facilita i processi comunicativi all’interno del

medesimo e dà un senso di comunione di intenti.

Le storie verranno raccontate per gruppi di età omogenea a tutti i bambini della scuola:

• Il gruppo dei tre anni: Volpi, Coccinelle e Pesciolini;

• Il gruppo dei quattro anni: Grilli, Volpi, Pesciolini e Delfini;

• Il gruppo dei cinque anni: Grilli, Farfalle e Delfini.

Ogni insegnante, dopo la programmazione, narrerà le storie in maniera differente in base

all’età dei bambini: con l’ausilio di burattini, con la drammatizzazione corporea, con l’uso di

cartelloni o di peluches,… I giorni destinati alla lettura animata delle storie saranno il martedì

ed il giovedì.

A conclusione di ogni percorso didattico sulle storie, verrà allestita una mappa concettuale

che riprenderà le attività svolte in sezione, in base alle risposte ed al grado di interesse dei

bambini.

In questo modo viene garantita una partecipazione attiva da parte dei genitori e dei bambini,

perché sarà possibile vedere gli elaborati esposti. Questo lavoro ha la finalità di raccogliere da

parte delle insegnanti un feedback che le aiuti a delineare la verifica del grado di

apprendimento e la prosecuzione per il lavoro futuro.

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4. UNA DIDATTICA PER LA DISABILITÀ E L’INCLUSIONE

La realtà sociale, così complessa e diversificata, chiede che l’istituzione scolastica crei una

nuova organizzazione e metodologia didattica per rispondere ad ogni esigenza.

Come prevede la legge 104/92, la scuola collegialmente si impegna a organizzare una rete di

interventi coordinati dai docenti di sostegno, dai docenti curriculari, dal Centro di N.P.I, dagli

enti locali, le famiglie e i centri di riabilitazione presenti sul territorio.

Tale gruppo di lavoro, un’équipe multidisciplinare, si riunisce durante l’anno scolastico per

seguire e attivare strategie, risorse e promuovere tutte le azioni educative di inclusione

predisposte in accordo con le famiglie.

La presenza di un insegnante specializzato prevede interventi didattico-educativi che tengano

conto dell’integrazione tra attività scolastiche ed extra-scolastiche, nel rispetto dei tempi e dei

modi del bambino ed in accordo con le sue capacità, esprimendo al meglio le potenzialità nella

prospettiva della costruzione di un proprio progetto di vita.

La scuola deve adottare la strategia dell’inclusione, per rispondere efficacemente alla

diversità, vivendola come un valore aggiunto e non come un fattore disturbante.

Per fare ciò tutti gli “attori” (famiglia, scuola, territorio) collaborano insieme attraverso

medesime strategie e pratiche educative per la formazione dell’individuo.

L’intervento educativo viene predisposto ed effettuato durante tutto l’arco della giornata

scolastica, attraverso il coinvolgimento attivo degli alunni rispetto alle attività di routine:

accoglienza, calendario, colazione, sala igienica, pranzo e uscita.

Nella didattica inclusiva le differenze sono accolte, stimolate e valorizzate durante le attività

quotidiane per lavorare insieme e crescere sia individualmente che come gruppo.

Gli alunni seguono la programmazione della classe, che viene semplificata e resa

sufficientemente stimolante, tenendo conto dei punti di forza e del grado di interesse

dell’alunno. Le attività strutturate prevedono un intervento individualizzato e/o in piccolo

gruppo nei diversi locali scolastici (auletta, salone, palestra).

L’aspetto ludico motorio è la modalità privilegiata che accompagna trasversalmente tutte le

attività didattico-educative.

L’apprendimento è fortemente influenzato dalle relazioni con i pari; i compagni di classe

sono la risorsa più preziosa per attivare processi inclusivi, sono i veri facilitatori, per questo è

importante valorizzare le strategie di lavoro collaborativo in coppia o in piccoli gruppi.

Lavorare in ottica inclusiva significa operare sperimentando strategie didattiche ed educative

innovative che possano sviluppare le abilità, le competenze e le conoscenze non solo del

bambino con disabilità. Sulla base dei bisogni educativi dei bambini si stabiliscono

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inizialmente delle linee guida e vengono predisposte e messe in atto delle strategie didattiche

idonee a raggiungere gli obiettivi individualizzati e personalizzati che possono essere

modificate nel corso dell’anno scolastico.

La didattica inclusiva è rivolta a tutti i docenti e anche a tutti gli alunni; il sistema educativo ha

la responsabilità dell’educazione di tutti. In tal senso la didattica inclusiva serve a far

raggiungere il massimo grado di apprendimento e partecipazione sociale, per ridurre

l’esclusione e l’emarginazione valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe e richiede

anche la trasformazione e la modificazione delle strategie degli approcci e dei contenuti,

privilegiando una didattica creativa e adattiva che si avvicina il più possibile alla realtà. Il

team insegnanti si impegna in tal senso a programmare in modo inclusivo.

L’insegnante di sostegno, in quanto figura specializzata, si avvale dell’utilizzo della

metodologia T.E.A.C.C.H., della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e di strumenti

digitali e tecnologici al fine di incrementare l’autonomia personale e le modalità comunicative

dei bambini con difficoltà linguistiche, di stimolare in modo adeguato l’atto comunicativo e di

conseguenza coinvolgere maggiormente e in maniera propositiva tutti i bambini nelle attività

scolastiche e nella relazione con l’adulto e con i pari in un’ottica inclusiva.

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5. PERCORSI DIDATTICI

1° PERIODO: “IO CRESCO NEL MONDO”

Settembre – Ottobre – Novembre - Dicembre

Libro: “I TRE PICCOLI GUFI”

Motivazione

I tre piccoli gufi si ritrovarono d’improvviso , nel mezzo della notte, nel nido senza la mamma. I maggiori Sara e Bruno cercano di non farsi sopraffare dalla PAURA, mentre Sara prende la parola, mantenendo il sangue freddo e provando a dare spiegazioni logiche……. La storia è stata scelta per aiutare i bambini e le bambine a superare la PAURA del distacco e dell’ “abbandono” e per far comprendere che stando uniti è possibile affrontare meglio le paure, ognuno a modo proprio. Inoltre questo libro offre uno spunto per una profonda riflessione sui legami affettivi.

AMBITO LINGUISTICO Obiettivi minimi

▪ Saper ascoltare un testo narrato

▪ Saper esprimere con il linguaggio sentimenti e pensieri

Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Lettura della storia

▪ Individuazione dei personaggi e dei luoghi

▪ Riproduzione della storia in forma anche sequenziale

AMBITO ANTROPOLOGICO Obiettivi minimi

▪ Saper accettare il distacco dai genitori con serenità

▪ Saper sviluppare il senso di appartenenza al gruppo

▪ Saper collaborare per un progetto comune

Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Costruzione di burattini con materiali di recupero e non; i bambini saranno coinvolti in piccoli

gruppi collaborando, aiutandosi e confrontandosi.

▪ Drammatizzazione della storia

▪ Riproduzione dei suoni del bosco

AMBITO LOGICO-MATEMATICO Obiettivi minimi

▪ Saper contare

▪ Saper utilizzare i concetti temporali prima e dopo

▪ Saper risolvere un problema

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Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Attraverso l’uso di giochi e sequenze temporali introduciamo i concetti: tanto-poco, numeri e

quantità

▪ Formulazione di ipotesi e di soluzioni di problemi (dov’è la mamma?)

AMBITO SCIENTIFICO Obiettivi minimi

▪ Saper descrivere e rappresentare fenomeni osservati

▪ Saper riconoscere le relazioni, trovare variabili, prevedere situazioni

Percorso attuativo e produzione materiali: Introduciamo il concetto di tempo: prima – dopo – durante e alternanza giorno e notte

Ricerca delle caratteristiche fisiche e comportamentali degli animali e il loro habitat

2°PERIODO: “DIVERSI ALLO STESSO MODO” Gennaio – Febbraio – Marzo

Libro: “LA GIRAFFA DAI SETTE COLORI”

Motivazione della scelta:

Liliana è una giraffa molto curiosa e socievole. Chiacchiera e fa domande a tutti, persino ai colori dell’arcobaleno. I sette amici trovano le risposte a tutte le sue domande e la giraffa arriverà alla conclusione che tutti siamo diversi, ma in fondo tutti uguali. Anche i bambini facendo l’esperienza scolastica si rendono conto di essere uguali allo stesso modo e che l’importanza di ciascuno sta nella diversità e nello stare insieme agli altri.

AMBITO LINGUISTICO Obiettivi minimi

▪ Saper ascoltare e comprendere storie ▪ Saper utilizzare il linguaggio verbale per raccontare vissuti, emozioni, esperienze

personali

Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Lettura di una storia

▪ Rielaborazione verbale

▪ Rielaborazione con tecniche varie

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AMBITO ANTROPOLOGICO Obiettivi minimi

▪ Favorire l’assunzione di atteggiamenti e comportamenti attenti, rispettosi e di cura

verso le persone e l’ambiente

▪ Promuovere una buona coordinazione dinamica generale

▪ Stimolare la collaborazione e la creatività

Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Conversazione in circle-time

▪ Rielaborazione grafico-pittorica delle regole condivise

▪ Giochi a coppie, nel piccolo e nel grande gruppo

▪ Drammatizzazione della storia

AMBITO LOGICO MATEMATICO Obiettivi minimi

▪ Percepire, riconoscere e riprodurre grandezze: piccolo-grande, alto-basso, largo-

stretto

▪ Collocare oggetti in modo pertinente: vicino-lontano, dentro-fuori

Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Ricostruzione della storia in sequenza

▪ Attività ritmiche

AMBITO SCIENTIFICO Obiettivi minimi

▪ Riconoscere i colori primari e secondari

▪ Esplorare e conoscere ambienti diversi

▪ Riprodurre una narrazione rispettando l’ordine temporale di inizio, sviluppo,

conclusione (prima, durante e dopo)

Percorso attuativo e produzione materiali: ▪ Giochi guidati dall’insegnante con raggruppamenti in base a criteri dati

▪ Giochi ed esercizi per lo sviluppo di concetti topologici e quantitativi.

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TERZO PERIODO: “LIBERA - MENTE” Aprile – Maggio – Giugno

Libro: “TI FACCIO A PEZZETTI”

Motivazione della scelta: Becchi, piume, pellicce, zampe, denti, ali, corazze... il magnifico armamentario di cui la natura ha dotato gli animali viene offerto ai bambini in una divertente confusione di pezzi in libertà. Di chi sarà questo? A chi apparterrà quello? Sfogliando le pagine fatte di indovinelli, immagini e parole in rima i bambini dovranno trovare le soluzioni visive più adeguate e fantasiose. AMBITO LINGUISTICO Obiettivi minimi:

▪ Saper ascoltare un racconto in rima ▪ Saper osservare immagini incomplete ▪ Saper riconoscere inizio e fine del racconto

Percorso attuativo e produzione di materiali:

▪ Lettura della storia ▪ Rielaborazione verbale ▪ Rielaborazione con tecniche varie

AMBITO ANTROPOLOGICO Obiettivi minimi:

▪ Saper affrontare e vivere nuove esperienze ▪ Saper partecipare ad una lettura comune

Percorso attuativo e produzione di materiali

▪ Rielaborazione con utilizzo di momenti condivisi ▪ Rielaborazione con utilizzo di materiali condivisi

AMBITO LOGICO MATEMATICO Obiettivi minimi:

▪ Saper discriminare i colori ▪ Saper discriminare le forme

Percorso attuativo e produzione di materiali:

▪ Riproduzioni di forme e colori in sequenza ▪ Rappresentazioni grafico-numeriche

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AMBITO SCIENTIFICO Obiettivi minimi:

▪ Saper esplorare con curiosità le caratteristiche del mondo animale ▪ Saper percepire attraverso i cinque sensi peculiarità e differenze tra elementi

Percorso attuativo e produzione di materiali:

▪ Ricerche sugli animali scoperti ▪ Rielaborazioni con materiali polimaterici

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6. CURRICOLO

(vedi tabelle allegate per la registrazione dei percorsi – Allegato 1)

Anni 3 - 4 - 5

AMBITO ANTROPOLOGICO

IL SÉ E L’ALTRO

­ IO VIVO NEL TEMPO

­ IO VIVO NELLO SPAZIO

­ IO VIVO CON GLI ALTRI

AMBITO LINGUISTICO

I DISCORSI E LE PAROLE

­ LINGUA PER NARRARE

­ LINGUA PER DESCRIVERE

­ LINGUA PER DARE

ISTRUZIONI

­ LINGUA PER CREARE

AMBITO MATEMATICO

LO SPAZIO E L’ORDINE E LA

MISURA

­ IL NUMERO

­ LA LOGICA

AMBITO SCIENTIFICO

LA CONOSCENZA DEL MONDO

­ I CINQUE SENSI

­ I VIVENTI

­ I NON VIVENTI

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7. LA METODOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO

Ormai da alcuni anni nella nostra scuola le insegnanti hanno inserito nella loro pratica

didattica la metodologia dell’apprendimento cooperativo o Cooperative Learning.

Tale modalità di lavoro, sperimentata nelle scuole secondarie, nella primaria e infine nella

scuola dell’infanzia, opportunamente adattata alla particolare fascia d’età della scuola

dell’infanzia, sta mostrando sempre più la sua validità proprio per quanto riguarda

l’acquisizione e l’uso di competenze sociali di base.

Gli obiettivi che si raggiungono lavorando con questa metodologia sono sia di tipo cognitivo

sia di tipo cooperativo: i bambini sperimentano modalità di lavoro in coppia o in gruppo,

favorendo la responsabilità individuale e collettiva, organizzando tempi, spazi e materiali,

spiegando le fasi del lavoro e la motivazione delle scelte.

In una società che punta sempre più all’individualismo e alla performance ci allieta sapere che

i nostri bambini scoprono e vivono in prima persona la gioia del cooperare.

8. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITÀ

ALTERNATIVA

L’attività di religione è svolta in tutte le sei sezioni da un’insegnante nominata dalla Curia di

Torino. L’insegnante presenta ogni anno un progetto, nel quale descrive i percorsi da attuare

(vedi Allegato).

L'attività alternativa vuole proporsi come progetto formativo diverso, nel rispetto della scelta

dei genitori di “non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica”.

Nella scelta del percorso le insegnanti hanno tenuto conto del gruppo dei bambini e della

situazione di partenza. Quest’anno sono presenti moltissimi bambini stranieri che non

capiscono o parlano l’italiano. Il percorso è stato quindi improntato all’apprendimento o al

rafforzamento della lingua italiana

Le competenze che si intendono potenziare sono legate all’asse linguistico e trasversali alle

tre fasce d’età:

- Saper acquisire termini nuovi;

- Saper nominare oggetti di uso comune;

- Saper parlare a compagni e adulti;

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- Saper descrivere una situazione di gioco.

I bambini italiani, seguendo la pratica del “cooperative learning”, fungono da facilitatori,

acquisendo contemporaneamente maggior consapevolezza e sicurezza nell’utilizzo della

lingua.

A livello metodologico vengono utilizzati giochi di ruolo (casetta, travestimenti) e giochi a

tavolino (domino, memory, tombole).

9. MOMENTI DI FESTA

Le insegnanti organizzano feste per creare un buon clima di collaborazione e socializzazione

tra adulti e bambini in vari periodi dell’anno scolastico.

DICEMBRE

• Progetto Pigotte: preparazione di bambole di stoffa a favore della campagna

dell'UNICEF per l’acquisto di vaccinazioni

• Progetto Albero di Natale: albero realizzato con materiale di recupero

• Mercatino di Natale gestito dai genitori

FEBBRAIO

• Festa di Carnevale: giochi, travestimenti, ballo in maschera. Canzoni e poesie a tema.

• Spettacolo teatrale con compagnia esterna.

APRILE

• Festa di primavera: ” Il teatro si fa a scuola” - spettacolo teatrale allestito e

rappresentato dal personale docente della scuola

MAGGIO

• Festa di fine anno nelle sezioni di appartenenza e saluto ai bambini di cinque anni che

frequenteranno la scuola primaria nell’anno scolastico seguente.

Ogni sezione partecipa a iniziative e progetti esterni alla scuola, in accordo con la

programmazione, gli obiettivi e le competenze che si intendono sviluppare in riferimento alle

fasce di età dei bambini.

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ASPETTI ORGANIZZATIVI : I TEMPI

1. LE ROUTINE

Per abituare i bambini alla vita scolastica occorre che le attività si ripetano tutti i giorni con la

stessa modalità, alla stessa ora, con il supporto di elementi simbolici visibili e identificati dal

gruppo sezione. In questo modo le insegnanti determinano una routine che permette il

rinforzo di attività di logica, d’immagine, di racconti del testo narrato, di canti, di filastrocche

che si svolgono nello spazio delle “panchine” ricavato in un angolo di ogni sezione.

2. LA GIORNATA SCOLASTICA

La giornata alla Scuola dell’Infanzia è suddivisa secondo attività ben precise che permettono

al bambino di interiorizzare il trascorrere del tempo e di orientarsi nella durata della sua

permanenza a scuola.

Le insegnanti utilizzeranno varie modalità per l’orientamento del bambino come ad esempio

l’ordine preciso dei vari momenti della giornata:

7.45 – 8.15 Pre-scuola

8.15 – 8. 45 Ingresso per tutti. Gioco libero

8.45 – 9.30 Sala igienica, colazione

9.30 – 10.30 Appello - Calendario

10.30 - 11.15 Conversazioni - Gruppi di lavoro – Riordino

11.15 – 11.45 Gioco

11.45 – 12,00 Sala igienica

12.00 – 12.45 Pranzo

12.45 – 13.15 Giochi liberi o guidati

13.15 – 15.15 Sala igienica riposo/gruppi di lavoro per i cinquenni

15.15 – 16.00 Risveglio – Sala igienica merenda

16.00 – 16.15 Uscita

16.15 – 16.45 Post-scuola

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INGRESSO E GIOCO LIBERO

L’arrivo a scuola è un momento importante in cui i bambini devono essere accolti

dall’insegnante in modo gioioso, affinché il distacco dai genitori sia sereno. I genitori, da parte

loro, devono dimostrarsi fiduciosi e tranquilli nel lasciare il bambino.

Il gioco libero è un momento sociale molto importante in cui il bambino imposta le sue

relazioni preferenziali con i compagni, sceglie liberamente i giochi, si prepara alla giornata

scolastica ritrovando spazi, tempi e regole.

Per le insegnanti è un osservatorio privilegiato per conoscere meglio i propri bambini.

SALA IGIENICA

Anche questo è un momento educativo rilevante, in cui i bambini acquisiscono l’autonomia

personale e il rispetto dei tempi d’attesa.

COLAZIONE CON FRUTTA

Molti bambini non vengono abituati a fare colazione a casa e alle 9.30 sono “affamati”. Noi

insegnanti abbiamo pertanto richiesto che la frutta di fine pasto venga distribuita come

colazione: in tal modo viene gradita da tutti e le insegnanti possono cogliere spunti educativi

per parlare della frutta stagionale.

APPELLO

Essere chiamati per nome è importante per il bambino che si sente così “individuo” con una

sua connotazione. Dire “presente”, “sono qui” lo rende felice, lo fa sentire già grande. È il

primo passo della giornata per sentirsi parte del gruppo e iniziare un cammino con i

compagni.

CALENDARIO

In tutte le sezioni della nostra scuola dell’infanzia i bambini imparano a misurare il tempo

attraverso diversi strumenti: il calendario orizzontale, la ruota della settimana, la ruota dei

mesi, la ruota delle stagioni, il calendario degli incarichi, la tabella delle presenze.

Il calendario utilizzato vuole essere un modo per raccoglire informazioni giornaliere su:

- il giorno della settimana individuato con un colore;

- i fenomeni atmosferici indicati con un simbolo grafico;

- i bambini presenti e gli assenti indicati con un simbolo numerico.

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Sul calendario orizzontale vengono indicati gli eventi, cioè i momenti particolarmente

significativi per i bambini, come un’uscita, una gita, una rappresentazione teatrale, una festa.

Uno strumento quindi per distinguere passato, presente e futuro.

La ruota della settimana è costituita da un disco suddiviso in sette spicchi; i colori

corrispondono a quelli disposti sul calendario orizzontale. Al centro del disco è posizionata

una lancetta che indica la successione dei giorni e la ciclicità temporale.

La ruota dei mesi è composta da un disco suddiviso in dodici spicchi indicati con il nome di

ogni mese; all’interno di ogni spicchio sono inserite le foto dei bambini della sezione che

compiono gli anni in quel mese.

La ruota delle stagioni è divisa in quattro spicchi dove ogni stagione è caratterizzata da un

simbolo che la rappresenta.

Il calendario degli incarichi è molto apprezzato dai bambini perché attribuisce loro un

compito da svolgere durante il pranzo: distribuire il pane e l’acqua. Ogni mattina un bambino

a turno sorteggia il nome dei compagni da un sacchetto: con il passare dei mesi, ogni bambino

riconosce il proprio nome e lo mette in relazione con quello dei compagni o con i nomi degli

oggetti che lo circondano (attività di metalinguaggio).

La tabella delle presenze è l’elenco di tutti i nomi dei bambini iscritti nella sezione suddivisi

per età: al mattino ogni bambino inserisce una mollettina accanto al proprio nome e quando

tutti sono seduti nell’angolo del cerchio magico, si contano i presenti e gli assenti.

Il valore di questa attività di logica consiste nel ripetersi delle azioni e permette al bambino di

sperimentare e consolidare il senso del tempo rispetto alla durata, all’alternarsi degli eventi,

alla contemporaneità di alcuni fatti e alla ciclicità dei fenomeni.

PRANZO

È una delle attività di routine molto significativa non solo sul piano della soddisfazione di un

bisogno primario, ma anche per la valenza affettiva che il rapporto con il cibo ha in una

situazione d’intenso scambio sociale.

Il momento del pranzo costituisce per le insegnanti un’occasione importante per verificare il

livello d’inserimento e di accettazione di tutto ciò che la scuola propone.

Inoltre il pranzo a scuola permette di ampliare la gamma di alimenti conosciuti da ogni

bambino, ponendo le basi per una sana educazione alimentare.

Pertanto, vista l’importanza educativa di questo momento, le insegnanti strutturano l’attività

in modo tale da aiutare i bambini a viverla serenamente.

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RIPOSO

Il momento del sonno racchiude in sé molteplici significati affettivi e simbolici. Per i più

piccoli accettare di dormire a scuola significa aver instaurato una relazione di fiducia con il

nuovo ambiente. Per questa ragione è opportuno che i bambini siano avvicinati gradualmente

al riposo e che sia loro consentito di mantenere, per quanto possibile, le abitudini personali

(oggetti, piccoli rituali).

Quando tutti i bambini sono sdraiati sulle brandine, la lettura di una breve storia, una musica

rilassante, le carezze aiutano il sonno.

Talvolta, non tutti i bambini riescono ad addormentarsi, ma è importante che imparino a

rilassarsi e a vivere questo momento di quiete in modo sereno, poiché la giornata scolastica

risulterebbe troppo lunga e faticosa per bambini di questa fascia d’età.

PRIMA DI TORNARE A CASA

Anche la fase finale della giornata scolastica va vissuta con consapevolezza e con tempi

adeguati. Dopo aver fatto merenda ed essersi preparati per tornare a casa, ci si siede sulle

panchine della sezione o degli armadietti, per fare ancora dei giochi tutti insieme oppure per

cantare una canzoncina.

Così com’è importante incontrarsi al mattino e predisporsi a trascorrere insieme in modo

attivo e sereno le ore che seguiranno, anche il momento del commiato risulta essere

emotivamente fondamentale per salutarsi e rivedersi il giorno successivo.

3. ATTIVITÀ PERIODICHE

BIBLIOTECA

Ogni sezione possiede in dotazione una piccola biblioteca, acquisita nel corso degli anni con le

donazioni dei genitori, con le Mostre Mercato dei libri a scuola, con l’adesione a vari progetti

promossi ad esempio da Stato, Regione, Comune o Circoscrizione.

Tutte le settimane, nel giorno prestabilito, i bambini possono scegliere un libro in prestito da

portare a casa.

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I genitori in entrata ricevono una lettera dalle insegnanti in cui si spiega come funziona la

biblioteca e gli obiettivi didattici dell’iniziativa. S’invita a leggere il libro con i bambini, a fare

domande.

Finalità primaria di quest’attività è far scoprire ai bambini il piacere della lettura e il rispetto

dei libri. I genitori sono coinvolti in un importante momento affettivo con i propri figli

attraverso la lettura.

FESTA DI COMPLEANNO

Festeggiare il compleanno a scuola insieme agli amici rappresenta per i bambini un evento

emotivamente importante: significa condividere con il gruppo una tappa della propria

crescita.

Il festeggiato è al centro dell’attenzione, si sente più grande e questo rafforza l’autostima e la

fiducia nelle proprie capacità.

Per questo giorno così importante in alcune sezioni i compagni preparano un dono o un

disegno che racchiude il valore dell’amicizia, accompagnato da frasi o pensieri sul festeggiato.

In altre sezioni è il festeggiato stesso che predispone con la famiglia dei piccoli oggetti o frasi

da donare ai compagni insieme con un dolcino o delle caramelle che saranno portate a casa.

In questi ultimi anni, a causa delle intolleranze alimentari sempre più frequenti, non è più

possibile festeggiare i compleanni con torte e pasticcini: poiché però non vogliamo privare il

bambino di questo momento di festa abbiamo realizzato delle torte di cartoncino sulle quali

sono messe le candeline che saranno poi spente sorridendo davanti a una foto.

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ASPETTI ORGANIZZATIVI : GLI SPAZI

1. LA SEZIONE

La sezione è un luogo rassicurante in cui i bambini stabiliscono rapporti significativi e

confortanti sia con gli adulti che con gli altri bambini e sperimentano varie attività libere e

guidate. Ogni anno la sezione assumerà connotazioni diverse in base alle esigenze di una

determinata fascia d’età. I bambini imparano a riconoscere i vari spazi e i luoghi dove trovare

e riporre giochi, colori, disegni, ecc.

Nello spazio spogliatoio, ogni bambino avrà il suo armadietto personale contrassegnato dalla

foto, dal simbolo della sezione e dal nome. In sala igienica ogni bambino avrà il suo gancio per

l’asciugamano e il posto per il bicchiere.

La gestione autonoma negli spazi e l’utilizzo degli arredi costituisce di per sé una grande

valenza educativa ed è per questo che nel loro allestimento occorre mettere la massima cura

per permettere ai bambini di decifrare facilmente i simboli e di mantenere l’ordine e la cura

delle proprie cose e di quelle comuni.

In sezione potranno trovare posto:

• Le scatole dei giochi a tavolino;

• L’angolo delle costruzioni;

• Lo spazio del disegno e del ritaglio;

• Lo spazio della pittura;

• Lo spazio per i libri.

2. IL LABORATORIO

Non tutte le scuole hanno la possibilità di allestire spazi per svolgere attività specifiche

(logico-matematiche, linguistiche, pittoriche, scientifiche): spesso quindi si trasformano gli

spazi disponibili con piccoli accorgimenti nella disposizione degli arredi. Nella nostra scuola

dell’infanzia tutte le sezioni utilizzano lo spazio spogliatoio come laboratorio pittorico-

manipolativo in modo da ottenere un luogo dove poter lasciare materiali specifici,

attrezzature, strumenti, cartelloni realizzati dai bambini, tutti oggetti che in sezione sarebbero

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di intralcio nel momento del pranzo. Anche la sala igienica è spesso utilizzata come

laboratorio di ricerca, per attività con l’acqua e la manipolazione.

3. Il SALONE

Lo spazio comune antistante alle sezioni si utilizza in prevalenza per i giochi di ruolo: la

casetta, il travestimento. Queste attività permettono ai bambini di riprodurre ruoli conosciuti:

“fare finta di…” e sperimentare in autonomia esperienze di vita vissuta giocando a mamma,

papà, zie, figli o diventando personaggi fantastici, stabilendo relazioni tra loro senza

l’intervento dell’adulto-insegnante, che osserva dall’esterno, assolvendo il compito di

mediatore quando la situazione lo richiede.

4. LA PALESTRA-DORMITORIO

Il salone è il luogo destinato all’attività motoria, è uno spazio molto importante che nel

pomeriggio è utilizzato per la “nanna”. I materiali per allestire questo spazio sono molto

costosi e quindi si insegna ai bambini ad averne cura e rispetto e ad utilizzarli in presenza

delle insegnanti. La dotazione ottimale comprende: tappeti, costruzioni di diverso materiale,

cerchi, palle di tante dimensioni, specchi a tutta parete, cuscini piccoli e grandi, foulard, teli

grandi, corde. I bambini della scuola dell’infanzia non fanno ginnastica, ma attività motoria

contraddistinta da regole e tempi ben definiti, quali:

­ un momento iniziale in cui i partecipanti sono raccolti in cerchio (circle-time), durante

il quale viene loro comunicato il materiale a disposizione e ricordate le regole del

gioco (legate soprattutto al rispetto degli altri, di se stessi e del luogo);

­ l’attività motoria, in cui i bambini sperimentano il materiale a disposizione per giochi

di tipo senso-motorio e simbolico;

­ un momento finale di rielaborazione su quanto avvenuto durante il gioco, di

rappresentazione grafica e manipolativa, al fine di verificare come il bambino ha

vissuto l’esperienza e come l’ha interiorizzata.

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5. GLI SPAZI ALL'APERTO

Gli spazi all’aperto sono destinati all’uso comune rispetto al padiglione di appartenenza delle

sezioni e comprendono:

▪ tre terrazzi, uno per padiglione;

▪ due giardini, uno più piccolo per i bambini delle sezioni “grilli” e “volpi”, l’altro più

grande per i bambini delle sezioni “gabbiani”, “farfalle”, “delfini” e “coniglietti”.

Questi spazi sono allestiti con tricicli, casette e altri giochi donati nel corso degli anni dalle

famiglie dei piccoli ospiti dato che il Comune non ha mai provveduto ad allestire l’area giochi

come, di norma, avviene per tutte le scuole dell’infanzia.

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ALLEGATI

ALLEGATO 1 TABELLA PER LA REGISTRAZIONE DEI PERCORSI

TITOLO: “IO CRESCO NEL MONDO”

PERIODO: SETTEMBRE – OTTOBRE- NOVEMBRE- DICEMBRE 2017.

Sezione:

INS.: Età:

DESCRITTORI

SCELTE METODOLOGICHE

AMBITO

LINGUISTICO

AMBITO ANTROPOLOGICO

AMBITO LOGICO MATEMATICO

AMBITO SCIENTIFICO

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TITOLO: “DIVERSI ALLO STESSO MODO”

PERIODO: GENNAI0–FEBBRAIO-MARZO 2018

Sezione:

INS.: Età:

DESCRITTORI

SCELTE METODOLOGICHE

AMBITO

LINGUISTICO

AMBITO ANTROPOLOGICO

AMBITO LOGICO MATEMATICO

AMBITO SCIENTIFICO

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TITOLO: “LIBERA-MENTE”

PERIODO: APRILE–MAGGIO-GIUGNO 2018

Sezione:

INS.: Età:

DESCRITTORI

SCELTE METODOLOGICHE

AMBITO

LINGUISTICO

AMBITO ANTROPOLOGICO

AMBITO LOGICO MATEMATICO

AMBITO SCIENTIFICO

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ALLEGATO 2

TABELLE PER LA REGISTRAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE

SVILUPPO DELLE COMPETENZE BAMBINI DI 3 ANNI IN INGRESSO

Nome_____________________ Cognome______________________ A.S.____________________ Rilevazione effettuata da_______________________________ il ________________ Rilevazione effettuata da _______________________________ il________________

INDICATORE

Inserimento: RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa entrare in modo sicuro Sa vivere serenamente il distacco

Autonomia:

Sa stare a tavola Sa mangiare da solo Sa usare autonomamente i servizi igienici

Sa muoversi nell’ambiente scuola

Sa usare il linguaggio per esprimere bisogni

Socializzazione:

Sa relazionarsi con gli adulti

Sa relazionarsi con un coetaneo

Sa relazionarsi con un piccolo gruppo

Sa relazionarsi con il grande gruppo

Sa superare il gioco solitario

Sa partecipare ad attività proposte dall’adulto

Identità:

Sa identificare il proprio sesso

Sa riconoscere e rispettare le regole scolastiche

Sa mostrare curiosità per ciò che gli viene proposto

Sa accettare il rimprovero

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SVILUPPO DELLE COMPETENZE 3 ANNI

AMBITO

LINGUISTICO SCELTE

METODOLOGICHE AMBITO

ANTROPOLOGICO SCELTE

METODOLOGICHE Sa ascoltare storie Lettura di brevi

storie, racconti, fiabe con utilizzo di supporto visivo

Sa gestirsi Attività di vita pratica giochi e percorsi didattici.

Sa esprimersi verbalmente

Circle time, racconto di esperienze

Sa controllare i propri movimenti

Comprensione di causa ed effetto

Sa rappresentare la figura umana.

Riproduzione grafica di omino con gambe e braccia

Sa rispettare le regole nel contesto

Le regole della sezione degli spazi comuni. Interiorizzazione di regole legate alla convivenza con i pari.

Sa comprendere una semplice consegna

Giochi di regole e di gruppo

Sa riordinare

Riordino di giochi, effetti personali.

Sa descrivere esperienze vissute

Circle time, racconto di esperienze condivise dal gruppo ; conversazioni guidate dall’insegnante.

Sa di appartenere a un gruppo.

Identità personale e di gruppo: il nome dei compagni delle insegnanti, il simbolo del colore in base all’età’, il simbolo della sezione.

Sa relazionarsi con gli adulti

Ascolta le consegne, ha fiducia negli adulti presenti in sezione.

Sa relazionarsi con i compagni

Giochi liberi in piccolo e grande gruppo; giochi organizzati, giochi mimici, di conoscenza e cooperativi.

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AMBITO

SCIENTIFICO SCELTE

METODOLOGICHE AMBITO

MATEMATICO SCELTE

METODOLOGICHE Sa percepire lo scorrere del tempo.

Attività di routine: giornata scolastica

Sa classificare secondo criteri dati.

Mettere in ordine i giochi e i materiali adoperati; utilizzo di materiali psicomotori; separazione di materiali naturali.

Sa osservare e descrivere esperienze vissute

Attività di osservazione e verbalizzazione della natura e del contesto circostante

Sa riconoscere i simboli del calendario di sezione.

Esecuzione del calendario giornaliero di sezione: giorni della settimana, i simboli del tempo meteorologico.

Sa esplorare l’ambiente circostante

Osservazione della realtà circostante animale, vegetale, minerale; escursioni, esplorazioni nell’ambiente.

Sa contare fino a cinque

Quanti presenti? quanti assenti? oggetti, persone, immagini Giochi strutturati e/o organizzati

Sa riconoscere il cambiamento meteorologico

Osservazione registrazione dei cambiamenti atmosferici e stagionali

Sa riconoscere i concetti spaziali.

Attività psico-motoria in palestra con l’uso di materiale strutturato e non pone sé stesso nella posizione davanti -dietro, vicino - lontano

Sa percepire attraverso i cinque sensi.

Avverte peculiarità e differenze tra materiali, giochi senso – percettivi, manipolazione di materiali naturali.

Sa comporre un puzzle.

Ricomporre un’immagine di pezzi quattro pezzi. Giochi a tavolino

Sa orientarsi nello spazio attraverso l’uso di relazioni spaziali.

Psico-motricità: sopra/sotto davanti/dietro alto/basso

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SVILUPPO DELLE COMPETENZE BAMBINI DI 3 ANNI

(Rilevazione a fine anno scolastico) Nome_____________________ Cognome_______________________________ a.s.____________________

❖ Rilevazione effettuata da__________________________________________________ il ________________________

OSSERVAZIONE AMBITO LINGUISTICO

OSSERVAZIONE AMBITO ANTROPOLOGICO

INDICATORE RAGG. PARZ. DA

RAGG.

Sa ascoltare storie

Sa esprimersi

verbalmente

Sa rappresentare la

figura umana.

Sa comprendere

una semplice

consegna

Sa descrivere

esperienze vissute

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa gestirsi

Sa controllare i propri movimenti.

Sa rispettare le regole del contesto

Sa riordinare

Sa di appartenere a un gruppo

Sa relazionarsi con adulti

Sa relazionarsi con i bambini

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OSSERVAZIONE AMBITO LOGICO - MATEMATICO

OSSERVAZIONE AMBITO SCIENTIFICO

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa classificare secondo criteri dati

Sa riconoscere i simboli del calendario di sezione

Sa contare sino a cinque

Sa riconoscere i concetti spaziali

Sa comporre un puzzle

Sa orientarsi nello spazio di gioco motorio.

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa percepire lo scorrere del tempo

Sa percepire attraverso i cinque sensi

Sa osservare e descrivere esperienze vissute

Sa esplorare l’ambiente circostante

Sa riconoscere il cambiamento meteorologico.

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BILANCIO DELLE COMPETENZE BAMBINI DI 4 ANNI

Nome_____________________ Cognome______________________

A.S.____________________

Rilevazione effettuata da ______________________________il__________________ Rilevazione effettuata da______________________________ il__________________ OSSERVAZIONI AMBITO ANTROPOLOGICO

OSSERVAZIONE AMBITO LINGUISTICO

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG. RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa muoversi con scioltezza negli spazi di gioco

Sa gestirsi

Sa rispettare le regole della situazione in cui vive

Sa riodinare il materiale utilizzato

Sa di appartenere a un gruppo

Sa giocare con i compagni

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG. RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa ascoltare e comprendere un testo ascoltato

Sa raccontare in modo logico la storia ascoltata

Sa sviluppare e utilizzare il linguaggio (frase minima)

Sa riprodurre lo schema corporeo

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OSSERVAZIONE AMBITO MATEMATICO

OSSERVAZIONE AMBITO SCIENTIFICO

SCUOLA INFANZIA VIOLETA PARRA 2017/18

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG. RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa comprendere ed utilizzare le espressioni prima, adesso, dopo

Sa comporre un puzzle

Sa riconoscere ed utilizzare contrasti spaziali

Sa orientarsi nello spazio attraverso l’uso di relazioni spaziali

INDICATORE RAGG. PARZ. DA RAGG. RAGG. PARZ. DA RAGG.

Sa percepire attraverso i cinque sensi la differenza degli elementi

Sa percepire e rappresentare lo scorrere del tempo

Sa utilizzare strumenti di registrazione degli eventi atmosferici

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SVILUPPO DELLE COMPETENZE 4 ANNI

TRAGUARDI AMBITO

LINGUISTICO

SCELTE METODOLOGICHE

TRAGUARDI AMBITO

MATEMATICO

SCELTE METODOLOGICHE

Sa comprendere un testo ascoltato

Conversazioni guidate Drammatizzazione del racconto

Sa comprendere e utilizzare l’espressioni : prima, adesso, dopo.

Verbalizzazioni individuali di brevi storie. Riordino di sequenze

Sa raccontare in modo logico la storia ascoltata

Giochi di lingua

Sa comporre puzzle

Giochi a tavolino

Sa sviluppare e utilizzare il linguaggio ( frase minima)

Conversazioni guidate con domande stimolo Formulazioni di ipotesi

Sa riconoscere ed utilizzare contrasti spaziali

Giochi motori in palestra con l’uso di materiale strutturato e non . Ricordiamo le nostre esperienze- conversazioni . Rappresentazioni grafiche Giochi a tavolino per eseguire associazioni logiche

Sa riprodurre lo schema corporeo

Riproduzione grafica di omino con gambe, braccia e particolari del viso

Sa orientarsi nello spazio

Attivita’ motoria Sopra \ sotto Davanti \ dietro Alto \ basso

TRAGUARDI AMBITO

SCIENTIFICO

SCELTE METODOLOGICHE

TRAGUARDI AMBITO ANTROPOLOGICO

SCELTE METODOLOGICHE

Sa percepire attraverso i cinque sensi le differenze degli elementi

Osservazione e manipolazione degli elementi della natura; esperienze dirette con gli elementi naturali.

Sa muoversi con scioltezza negli spazi di gioco.

Giochi in casetta, in terrazzo, in salone; giochi di esplorazione dello spazio, percorsi.

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Sa percepire e rappresentare lo scorrere del tempo

Attività di routine: giornata scolastica

Sa gestirsi

Attività di vita pratica giochi e percorsi didattici.

Sa utilizzare strumenti di registrazione degli eventi atmosferici

Simboli del tempo Ruota delle stagioni

Sa rispettare le regole della situazione in cui vive.

Le regole della sezione degli spazi comuni. Interiorizzazione di regole legate alla convivenza con i pari-

Sa giocare con i compagni.

Giochi liberi in piccolo e grande gruppo; giochi organizzati, giochi mimici, di conoscenza e cooperativi.

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SCHEDA COMPETENZE BAMBINI DI 5 ANNI

PROFILO DELLE COMPETENZE LIVELLO

SI * IN. * NO *

1. Sa sviluppare e utilizzare il linguaggio verbale (soggetto, predicato,

complemento).

2. Sa pronunciare le parole in modo corretto (lessico).

3. Sa comprendere e raccontare attraverso domande-stimolo la storia

ascoltata.

4. Sa riconoscere e riprodurre graficamente lo schema corporeo.

5. Sa riconoscere le relazioni topologiche.

6. Sa mettere in relazione per grandezza.

7. Sa riconoscere la successione temporale.

8. Sa classificare secondo un criterio dato.

9. Sa riconoscere la relazione tra quantità e numero.

10. Sa riconoscere causa – effetto.

11. Sa utilizzare i colori in modo adeguato

12. Sa ritagliare e incollare

13. Sa riprodurre ritmi grafici.

14. Sa riconoscere le forme / i colori

15. Sa ripassare una linea tratteggiata.

16. Sa produrre scritture spontanee

17. Sa riconoscere il senso di appartenenza al gruppo.

18. Sa esprimere il proprio punto di vista nelle discussioni di gruppo.

19. Sa attendere il proprio turno.

Data

Le insegnanti

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SCHEDA DI ABILITA’ METALINGUISTICHE BAMBINI DI 5 ANNI Prova individuale somministrata ai bambini che frequenteranno la scuola primaria INDICATORE: VERBALIZZAZIONE . 1. RICONOSCE LE PAROLE CHE INIZIANO CON LA STESSA SILLABA

SI ......... NO............. IN PARTE..........

2. UNISCE LE SINGOLE LETTERE (suggerite dall’ins.) IN PAROLE SI......... NO............. IN PARTE........... 3. DISTINGUE LA DIFFERENZA TRA PAROLE LUNGHE E CORTE SI......... NO............. IN PARTE........... 4. RICONOSCE PAROLE IN RIMA SI......... NO............. IN PARTE.......... 5. COMPLETA PARTI DI PAROLE (suggerite dall’ins.) SI.......... NO............ IN PARTE........... 6. RICONOSCE L’ULTIMO SUONO TRA DUE O TRE PAROLE PROPOSTE SI.......... NO............ IN PARTE........... 7. SA SCRIVERE IL PROPRIO NOME ......................................................................................................

Registrazione delle competenze acquisite al termine della frequenza alla scuola

dell’infanzia