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COMUNE DI VIAREGGIO Provincia di Lucca Ufficio Urbanistica REGOLAMENTO URBANISTICO V V A A L L U U T T A A Z Z I I O O N N E E I I N N T T E E G G R R A A T T A A R R E E L L A A Z Z I I O O N N E E D D I I S S I I N N T T E E S S I I M M o o n n i i t t o o r r a a g g g g i i o o d d e e g g l l i i e e f f f f e e t t t t i i t t e e r r r r i i t t o o r r i i a a l l i i , , a a m m b b i i e e n n t t a a l l i i , , s s o o c c i i a a l l i i e e d d e e c c o o n n o o m m i i c c i i e e s s u u l l l l a a s s a a l l u u t t e e u u m m a a n n a a UFFICIO URBANISTICA Dirigente Arch. Franco G.M. Allegretti Responsabile del Procedimento Arch. Davide Berrugi Coordinatore tecnico Arch. Sabrina Petri Collaboratori Geom. Sabrina Valentini Geom. Domenico Vinci Ing. Antonello Faccioli Arch. Cristiana Bertuccelli Arch. Claudia Fruzza Dott.ssa Susanna Caccia Dott.ssa Paola Pitanti Dott. Lamberto Lumbrici Dott. Sergio Baccelli Viareggio – 2008

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COMUNE DI VIAREGGIO Provincia di Lucca

Ufficio Urbanistica

REGOLAMENTO URBANISTICO

VVVAAALLLUUUTTTAAAZZZIII OOONNNEEE III NNNTTTEEEGGGRRRAAATTTAAA RRREEELLLAAAZZZIII OOONNNEEE DDDIII SSSIII NNNTTTEEESSSIII

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UFFICIO URBANISTICA Dirigente

Arch. Franco G.M. Allegretti Responsabile del Procedimento

Arch. Davide Berrugi Coordinatore tecnico Arch. Sabrina Petri

Collaboratori Geom. Sabrina Valentini Geom. Domenico Vinci Ing. Antonello Faccioli

Arch. Cristiana Bertuccelli Arch. Claudia Fruzza

Dott.ssa Susanna Caccia

Dott.ssa Paola Pitanti Dott. Lamberto Lumbrici

Dott. Sergio Baccelli

Viareggio – 2008

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Indice 1. PREMESSA

2. GLI INDICATORI AMBIENTALI - monitoraggio

2.1. SISTEMA ACQUA Indicatori di pressione

− Fabbisogni Idrici Teorici − Consumi Idrici − Prelievi Idrici − Pozzi

Indicatori di stato − Qualità acque superficiali

� Fossi e canali � Il Lago di Massaciuccoli

− Qualità acque sotterranee − Qualità acque di balneazione

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento − Rete acquedottistica

� Acquedotto industriale − Rete fognaria − Impianti di depurazione

2.2. SISTEMA ARIA

Indicatori di pressione − Flussi di traffico − Quantità emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine industriale − Quantità emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine civile − Quantità emissioni inquinanti e/o climalteranti da trasporti

Indicatori di stato − Qualità aria − Inquinamento acustico − Inquinamento elettromagnetico − Telefonia cellulare

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento − Rete di rilevamento − Livello di efficienza del trasporto pubblico

2.3. SISTEMA CLIMA Indicatori di stato

− Rete di monitoraggio

2.4. SISTEMA ENERGIA Indicatori di pressione

− Consumi civili − Consumi industriali − Consumi sistema trasporto − Consumi energia elettrica

Indicatori di politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento − Autoproduzione

2.5. SISTEMA RIFIUTI

Indicatori di pressione − Produzione di rifiuti urbani − Produzione rifiuti organici grandi utenze − Produzione rifiuti cartacei grandi utenze − Produzione rifiuti speciali e tossico-nocivi

Indicatori di politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento

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− Tasso di recupero materiali da raccolta differenziata − Livello di efficienza del sistema di raccolta differenziata − Tasso di recupero materie prime-seconde per produzione energia termica e/o elettrica − Capacità di smaltimento rifiuti − Efficienza impianti di termocombustione e di altri impianti di smaltimento

2.6. SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO

Indicatori di pressione − Indice di occupazione da parte dei manufatti − Indice di impermeabilizzazione

Indicatori di stato − Permeabilità − Copertura vegetazionale − Reticolo idrografico/rischio idraulico/esondazione/ristagno

Indicatori di politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento − Verde pubblico − Piantumazioni − Bonifica aree contaminate

2.7. SISTEMA AZIENDE A RISCHIO O INSALUBRI

Indicatori di politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento − Requisiti prestazionali per le istallazioni industriali

2.8. SISTEMA SOCIO-INSEDIATIVO

2.8.1. L’ANALISI DEMOGRAFICA1

- Andamento demografico - Densità della popolazione - Nuclei familiari - Conformazione della popolazione per età - Gli stranieri residenti - Dati di emarginazione grave - Immigrazione ed emigrazione - Le proiezioni demografiche

2.8.2. IL DISAGIO ABITATIVO

- L’entità del disagio abitativo - Gli sfratti - Le case non occupate

2.9. SISTEMA NATURA − Individuazione aree SIC e ZPS

2.10 MOBILITA’ SOSTENIBILE

- Isole pedonali - Piste ciclabili - Zone a traffico limitato - Trasporto pubblico

2.11 SISTEMA ECONOMICO

- Cantieristica - Attività agricole - Mercati - Turismo

Allegato Aggiornamenti sull’analisi della struttura delle Popolazione residente al 31.12.2006

1 Si allega documento redatto dall’ufficio statistica del Comune di Viareggio contenente aggiornamenti sull’analisi della struttura delle Popolazione residente al 31.12.2006

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1. PREMESSA

L’approvazione della Direttiva comunitaria (2001/42/CE -27 giugno) ha introdotto l’obbligo di un’azione preventiva di valutazione ambientale, con l’intento di definire le problematiche ambientali sin dalle prime fasi di elaborazione dei piani in modo da garantirne la sostenibilità. La Valutazione viene intesa come un processo interattivo che procede con l’evoluzione del piano per individuarne subito i limiti le opportunità, le alternative ed i possibili margini di trasformazione. Ai sensi della L.R.T. 01/05 (art. 11) sono soggetti a Valutazione integrata gli atti comunali di governo, tra i quali rientra il Regolamento Urbanistico, al fine della “verifica tecnica di compatibilità relativamente all’uso delle risorse essenziali del territorio”. Tale valutazione deve “ intervenire, in ogni caso, preliminarmente alla definizione di qualunque determinazione impegnativa, anche al fine di consentire la scelta motivata tra possibili alternative, oltre che per individuare aspetti che richiedono ulteriori integrazioni o approfondimenti”. L’art. 13 della L.R. dispone che gli strumenti di pianificazione e gli atti di governo del territorio siano sottoposti al monitoraggio degli effetti territoriali, ambientali, sociali ed economici e sulla salute umana. Nell’ambito della redazione del Piano Strutturale (P.S.), ed in seguito al monitoraggio dell’ecosistema urbano messo in atto attraverso le analisi riportate nel Quadro Conoscitivo (II° Parte), sono state individuate delle condizioni di fragilità ambientale che hanno portato alla definizione di “azioni” di intervento finalizzate al risanamento delle criticità emerse. Tali azioni di mitigazione sono descritte al Titolo III Capo III e IV delle N.t.a. del P.S.. In questo documento si riporta un aggiornamento degli indicatori del Piano Strutturale come previsto dall’art 37 delle N.t.a. del P.S. in cui si stabilisce che: “In sede di R.U., oltre a procedere all’aggiornamento delle valutazioni presenti nel P.S., si dovrà procedere alla valutazione delle localizzazioni, in particolare si dovrà approfondire le analisi relative alle criticità ed ai possibili aggravamenti individuati dal presente P.S.”. La presente relazione, riporta un’analisi degli indicatori ambientali, suddivisi per i sistemi:

• acqua; • aria; • clima; • energia; • rifiuti; • suolo e sottosuolo; • aziende a rischio e insalubri; • socio-insediativo; • natura.

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2. GLI INDICATORI AMBIENTALI - monitoraggio 2.1 SISTEMA ACQUA – Quadro sintetico Sistema acqua

Indicatore Dati disponibili Tendenza nel tempo Note

Indicatori di pressione

Fabbisogni Idrici teorici Dati A.A.T.O. e

P.S. attualizzati al 2005

--- ---

Consumi Idrici GAIA 2005 Lieve riduzione dei consumi ---

Prelievi Idrici SEA 2004 Dato in diminuzione ---

Pozzi

Dati del P.S. e parziale

aggiornamento cartografico 2006

La Provincia sta completando gli archivi e pertanto non è

attualmente disponibile un dato definitivo

CRITICITÀ Si confermano le valutazioni

del P.S., che definiscono questo parametro come

soggetto a possibile aggravamento.

Indicatori di stato

Qualità acque superficiali - Fossi e canali - Il Lago di Massaciuccoli

ARPAT 2005

Per quanto riguarda il Canale Burlamacca si rileva una

condizione stazionaria rispetto alle analisi proposte nel P.S..

Non ci sono dati sufficienti per esprimersi in merito agli altri

fossi. Peggiore è invece la situazione del Lago di

Massaciuccoli

CRITICITÀ Il Lago di Massaciuccoli

presenta fenomeni di eutrofizzazione e

salinizzazione. La bozza di P.R.A.A. 2007 -2010, conferma il Lago di

Massaciuccoli come zona di criticità ambientale.

Qualità acque sotterranee Rapporto

Provincia 2004

La Provincia denuncia un peggioramento generale delle

acque in Versilia CRITICITÀ

Qualità acque di balneazione ARPAT 2006 Dato stazionario ---

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento

Rete acquedottistica SEA 2004-06 Incremento della copertura della

rete acquedottistica Progetto e realizzazione

dell’acquedotto duale 2006

Rete fognaria SEA ed Ufficio Lavori Pubblici

2006

Incremento della copertura della rete fognaria.

L’indicatore, definito nel P.S., come soggetto a

possibile aggravamento, rileva un notevole

miglioramento

Impianti di depurazione SEA 2005 Tendenza al miglioramento Ampliamento dell’Impianto

di depurazione

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SISTEMA ACQUA

INDICATORI DI PRESSIONE Fabbisogni Idrici Teorici Questo indicatore fornisce il fabbisogno idropotabile della popolazione residenziale e terziaria, presente nel tessuto urbano. Basandosi sulle stime dell’A.A.T.O.2 e del P.S., il fabbisogno teorico complessivo per la città di Viareggio risulta ammontare a circa 86,79 mc/ab/anno e quindi a 237,77 litri/ab/giorno. Attualizzando i dati A.A.T.O. al 2005, con la medesima procedura definita nel P.S., viene proposta una stima dei fabbisogni pari a 5.500.264 mc/anno.

Anno Popolazione Fabbisogno

idrico domestico

Fabbisogno seconde

case

Fabbisogno alberghiero ed extralberghiero

Fabbisogni acqua potabile

ad uso produttivo

Fabbisogno totale annuo

mc/anno mc/anno mc/anno mc/anno mc/anno

1996* 57.765 3.162.634 474.066 282.341 1.094.142 5.013.183

2000** 63.052 3.452.097 517.455 308.183 1.194.284 5.472.019

2005 63.389 3.470.548 519.790 309.338 1.200.588 5.500.264

*A.A.T.O. Toscana Nord – Relazione tecnica, Comune di Viareggio, Aprile 2004

**Relazione del P.S. Consumi Idrici L’obiettivo dell’indicatore è quello di individuare il livello di consumi idropotabili effettivi della popolazione residenziale e terziaria presente nel tessuto urbano. La tabella sottostante riporta la quantità di acqua fatturata in un anno e quella erogata nel medesimo arco di tempo. È necessaria una precisazione sulle definizioni tra acqua erogata e acqua fatturata:

� Acqua erogata: acqua che effettivamente è stata immessa nella rete. � Acqua fatturata: acqua erogata + i mc. minimi di legge (90 mc. annui per ogni contratto; a

partire dal 2003 è stato eliminato il minimo contrattuale per cui i dati coincidono). L’acqua complessivamente erogata dalla rete acquedottistica si attesta intorno ai 6.250 milioni di mc/anno.

• Considerando una popolazione di 63.389 abitanti (dato Ufficio Statistica, 2005), si ha un consumo pro capite = 98,54 mc/anno e quindi 270 litri/ab/giorno.

• Considerando anche le presenze turistiche, e quindi una popolazione media di 75.710 abitanti3, si ha un consumo pro capite = 82,50 mc/anno e quindi 226 litri/ab/giorno.

2 A.A.T.O. Toscana Nord – Relazione tecnica, Comune di Viareggio, Aprile 2004, pag. 3. Relazione del Piano Strutturale, pagg. 63-64 3 Dato calcolato sulle stime di incremento turistico riportato nella tab. 2 della Relazione Tecnica del R.U.: (63.389/12*8)+(100.349/12*4)=75.710

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005Acqua fatturata (mc) 8.860.945 9.055.224 9.109.694 8.396.565 8.102.580 6.912.476 6.399.252 6.246.340Acqua erogata (mc) 6.286.762 6.640.341 6.597.550 6.703.172 6.634.578 6.912.476 6.399.252 6.246.340Differenza (mc) 2.574.183 2.414.883 2.512.144 1.693.393 1.468.002 0 0 0

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1.000.000

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Acqua fatturata (mc)

Acqua erogata (mc)

Differenza (mc)

Prelievi Idrici Acquedotto Il Comune di Viareggio rifornisce l’acquedotto con acqua proveniente da Camaiore, Centrale di Monte Moneta (stazione di sollevamento degli anni ’60 dotata di serbatoio di 5000 mc), e da Massarosa, Centrale Gulfa – Stiava, (stazione di sollevamento degli anni ’30 dotata di serbatoio di 2800 mc). Nel prospetto seguente si riportano i dati inerenti all’acqua fatturata, erogata e prelevata dalle due centrali.

Pozzi Per quanto riguarda il numero dei pozzi presenti nel territorio comunale, la Provincia di Lucca sta completando l’archiviazione dei dati, si fa quindi riferimento a quelli elaborati dal Genio Civile nel 2001 e riportati nel P.S.. In tale sede il numero dei pozzi rilevati era pari a 2.043 pozzi con una densità di 64,08 pozzi/kmq, valore che si attesta ai vertici provinciali e regionali. Il fattore di pressione è piuttosto elevato, e pertanto si rende necessario un ulteriore studio di approfondimento anche tenendo conto che i dati esaminati precedentemente derivano dalle autodenunce dei proprietari per cui sono probabilmente sottostimati. Il numero dei pozzi cartografati su Viareggio4, risultanti dai dati provinciali (2006) ammonta a circa 1063, distinti per uso come risulta dalla tavola seguente. TAV. 1 – I Pozzi – ottobre 2006

4 http://www.provincia.lucca.it/difesa_suolo/acque_cartografia.asp

2000 2001 2002 2003 2004 2005

Acqua Fatturata (mc) 9.109.694 8.396.565 8.102.580 6.912.476 6.399.252 6.246.340

Acqua Erogata (mc) 6.597.550 6.703.172 6.634.578 6.912.476 6.399.252 6.246.340

Abitanti 63.052 61.135 61.795 63.290 63.276 63.389

Consumo pro-capite - acqua fatturata - (mc/anno) 144.48 137,34 131,12 109,22 101,13 98,54

Consumo pro-capite - acqua fatturata - (l/giorno) 395.83 376,29 359,23 299,23 277,11 270

Consumo pro-capite - acqua erogata - (mc/anno) 104.63 109,65 107,36 109,22 101,13 98,54

Consumo pro-capite - acqua erogata - (l/giorno) 286.67 300,40 294,15 299,23 277,11 270

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004Acqua fatturata (mc) 8.612.640 8.860.945 9.055.224 9.109.694 8.396.565 8.102.580 6.912.476 6.399.252Acqua erogata (mc) 6.315.523 6.286.762 6.640.341 6.597.550 6.703.172 6.634.578 6.912.476 6.399.252Acqua prelevata Camaiore (mc) 5.899.400 5.594.802 5.598.228 6.098.642 6.335.531 6.022.107 6.328.494 6.092.910Acqua prelevata Massarosa (mc) 2.668.777 2.571.761 2.813.011 2.638.089 2.414.830 2.226.465 1.952.415 1.906.160TOTALE Acqua prelevata 8.568.177 8.166.563 8.411.239 8.736.731 8.750.361 8.248.572 8.280.909 7.999.070

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INDICATORI DI STATO Qualità acque superficiali I Fossi e i Canali I dati riportati nelle tabelle sono forniti dall’ARPAT, che effettua periodicamente analisi chimico-fisico-biologiche delle acque dei principali corsi superficiali. Le analisi riportate si riferiscono solo ad alcuni parametri disponibili e riguardano il Canale Burlamacca, la Fossa dell’Abate e il Lago di Massaciuccoli. Canale Burlamacca

Canale Burlamacca

DATA PRELIEVO

Temperatura (°C)

Ossigeno disciolto (mg/L)

Clorofilla a (ug/L)

Ortofosfato (P mg/L)

Azoto nitrico

(N mg/L)

Conducibilità (uS/cm 20°C)

pH Trasparenza (m)

Fosforo totale (P

mg/L)

Azoto nitroso (N ug/L)

Azoto ammoniacale

(N mg/L)

Azoto totale (N

mg/L)

30/07/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND30/07/2003 30 3,5 ND <,03 ,875 26400 7,5 1 ,39 ND 2,399 15,3927/08/2003 28,8 1,78 ND <,03 3,026 32700 7,5 ,6 ,55 ND 4,97 ND27/08/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND29/09/2003 21 2,3 ND <,03 1,489 9100 7,5 ,5 ,2 ND 2,306 4,91729/09/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND22/10/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND22/10/2003 17,4 2,27 ND <,03 ,826 19390 7,3 1 ,13 ND 1,822 10,48227/11/2003 14,7 4,1 ND <,03 2,672 8120 7,12 1 ,32 ND ,765 3,97227/11/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND11/12/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND11/12/2003 10,8 6,2 ND <,03 1,736 9600 7,6 ,5 ,21 ND 1,773 40,74922/01/2004 8,3 9,5 ND <,03 1,475 5700 7,7 1 ,09 ND ,618 7,38422/01/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND25/02/2004 10 6,2 ND <,03 1,7 5900 7,9 >1 ,15 ND ,988 ND25/02/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND17/03/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND22/04/2004 17,3 7,76 ND <,03 1,739 4460 7,9 1 ,12 ND ,081 2,9722/04/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND26/05/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND15/06/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND08/07/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND

DATA PRELIEVO

Cadmio (ug/l)

Cromo tot (ug/l)

Nichel (ug/l)

Piombo (ug/l)

Rame (ug/l)

30/07/2003 ND ND ND ND ND30/07/2003 <,2 <5 <5 15 1527/08/2003 ,7 <5 <5 10,6 <527/08/2003 ND ND ND ND ND29/09/2003 ,6 <5 <5 <5 <529/09/2003 ND ND ND ND ND22/10/2003 ND ND ND ND ND22/10/2003 <,2 <5 <5 <5 <527/11/2003 ,2 <5 <5 <5 <527/11/2003 ND ND ND ND ND11/12/2003 ND ND ND ND ND11/12/2003 <,2 <5 <5 <5 <522/01/2004 <,2 <5 <5 <5 <522/01/2004 ND ND ND ND ND25/02/2004 <,5 <5 <5 <5 <525/02/2004 ND ND ND ND ND17/03/2004 ND ND ND ND ND22/04/2004 <,2 <5 <5 <5 <522/04/2004 ND ND ND ND ND26/05/2004 ND ND ND ND ND15/06/2004 ND ND ND ND ND08/07/2004 ND ND ND ND ND

DATA PRELIEVO

Streptococchi fecali

(UFC/100ml)

22/04/2004 53027/05/2004 79015/06/2004 13008/07/2004 21012/08/2004 200014/09/2004 27007/10/2004 25018/11/2004 90

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Fossa dell’Abate

Lago di Massaciuccoli – sponda ovest

Lago di Massaciuccoli – sponda ovest

ND= dato non disponibile

Data prelievoStreptococchi

fecali (UFC/100ml)Coliformi fecali

(UFC/100ml)

03/06/2004 330 2400 Lato Camaiore26/08/2004 1300 Lato Camaiore26/08/2004 3300 Lato Camaiore01/09/2004 2000 Lato Camaiore01/09/2004 6300 Lato Viareggio

DATA PRELIEVO

Temperatura (°C)

Ossigeno disciolto (mg/L)

Clorofilla a (ug/L)

Ortofosfato (P mg/L)

Azoto nitrico (N

mg/L)

Conducibilità (uS/cm 20°C)

pHTrasparenza

(m)

Fosforo totale (P

mg/L)

Azoto nitroso (N ug/L)

Azoto ammoniacale

(N mg/L)

Azoto totale (N

mg/L)

30/07/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND30/07/2003 31,7 9,7 ND <,03 ,234 3460 9 ,3 ,11 ND ,101 7,4427/08/2003 29,8 5,5 ND ND ,15594 4320 8,7 ND ,1 ND ,14004 ND27/08/2003 29,8 5,5 ND <,03 ,156 4320 8,7 ,5 ,1 ND ,139 5,04527/08/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND29/09/2003 20 8,6 ND <,03 <,1 4680 8,6 ,5 ,16 ND ,0583 7,59929/09/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND22/10/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND22/10/2003 15,2 9,1 ND <,03 <,1 4360 7,9 ,7 <,05 ND ,29 3,70627/11/2003 13,3 9,1 ND <,03 1,06 4380 7,79 1,05 ,08 ND ,712 4,89427/11/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND11/12/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND11/12/2003 8,4 11 ND <,03 1,626 4000 8,2 ,5 ,06 ND ,884 21,82822/01/2004 7 12,5 ND <,03 2,49 3790 8 <,5 <,05 ND ,39 9,99422/01/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND25/02/2004 8,4 10,8 ND <,03 2,26 3100 8,23 <1 ,14 ND ,087 ND25/02/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND17/03/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND17/03/2004 11,2 12 ND <,03 3,85 2840 8,2 1 ,05 ND <,02 5,622/04/2004 18,6 10,56 ND <,03 2,894 3080 8,7 1 ,06 ND <,02 4,2322/04/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND26/05/2004 24,4 13,3 ND <,03 ,505 2990 8,9 <1 ,08 ND ,035 ,2626/05/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND15/06/2004 25,3 10,47 ND <,03 ,538 2980 8,8 <1 ,09 ND <,02 2,96808/07/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND12/08/2004 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND

DATA PRELIEVO

Cadmio (ug/l)

Cromo tot

(ug/l)

Nichel (ug/l)

Piombo (ug/l)

Rame (ug/l)

Arsenico (ppm)

Cadmio (ppm)

Zinco (ppm)

Cromo tot

(ppm)

Mercurio (ppm)

Nichel (ppm)

Piombo (ppm)

Rame (ppm)

30/07/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND30/07/2003 ,2 <5 <5 <5 <527/08/2003 ND ND <20 <5 ND27/08/2003 <,2 <5 9 <5 <527/08/2003 ND ND ND ND ND29/09/2003 ,2 <5 <5 <5 <5 ND ND ND ND ND ND ND ND29/09/2003 ND ND ND ND ND22/10/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND22/10/2003 <,2 <5 <5 <5 <527/11/2003 <,2 <5 <5 <5 <5 ND ND ND ND ND ND ND ND27/11/2003 ND ND ND ND ND11/12/2003 ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND11/12/2003 <,2 <5 <5 <5 <522/01/2004 <,2 <5 <5 <5 <5 ND ND ND ND ND ND ND ND22/01/2004 ND ND ND ND ND25/02/2004 <,5 <5 <5 <5 <525/02/2004 ND ND ND ND ND17/03/2004 ND ND ND ND ND17/03/2004 <,2 <5 <5 <5 <522/04/2004 <,2 <5 <5 <5 <5 ND ND ND ND ND ND ND ND22/04/2004 ND ND ND ND ND26/05/2004 <,2 <5 <5 <5 <526/05/2004 ND ND ND ND ND15/06/2004 ,3 <5 ND ND ND08/07/2004 ND ND ND ND ND12/08/2004 ND ND ND ND ND

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Canale Burlamacca In merito alla qualità delle acque del Canale Burlamacca l’ARPAT conferma le valutazioni effettuata in sede di P.S. “in quanto le principali criticità sono da ricercare nell’apporto di inquinanti provenienti dalla rete fognaria e quindi di tipo civile ed evidenziabili con variazioni del parametro microbiologico Streptococchi fecali e dell'Azoto ammoniacale. Lo stato batteriologico delle acque interne può influenzare anche le acque di balneazione, durante il periodo estivo, ne sono una prova tangibile i superamenti dei limiti batteriologici che si riscontrano periodicamente. Non sono apprezzabili le concentrazioni di metalli, mentre si rileva un'altra criticità nella concentrazione dell'Ossigeno disciolto, in parte dovuta alla presenza del cuneo salino che provoca fenomeni di anossia negli strati più profondi, dove si accumulano quantità significative di sedimenti. Il cuneo salino, rilevato attraverso il parametro conducibilità, influenza chiaramente anche il tenore salino delle acque più interne, dell'area palustre e del lago di Massaciuccoli” (parere ARPAT – Pietrasanta, Maggio 2005). Non è stato possibile avere le valutazioni in merito agli altri fossi e canali per mancanza di dati di analisi.

Lago di Massaciuccoli “Per quanto riguarda questo ambiente il dato più significativo è quello fornito dalla trasparenza delle acque che si mantiene sempre a livelli indicatori di eutrofizzazione delle acque. Non si rilevano quindi indici di miglioramento della qualità di queste acque, classificate al livello di Pessimo dal Piano di Tutela. Come noto, le fonti principali di apporti inquinanti provengono in parte da scarichi civili e in una parte più consistente dall'agricoltura. Per la prima fonte sono in corso interventi di salvaguardia con l'eliminazione di scarichi dei principali sistemi di trattamento di reflui urbani. Per quanto concerne la seconda causa si ricorda, come riportato nel piano di tutela delle acque della Toscana, che ai sensi del D. Lgs. 152/99 il lago è stato classificato sensibile e la zona ad esso circostante designata come vulnerabile da nitrati. Per tale motivo si sta predisponendo il Piano di Azione Ambientale per la definizione degli interventi di tutela da nutrienti di origine agricola.” (parere ARPAT – Pietrasanta, Maggio 2005). La bozza del PRAA 2007-2010 conferma il Lago di Massaciuccoli come zona di criticità ambientale: “le cause del degrado del lago di Massaciuccoli sono state identificate in sei aspetti principali, collegati allo sviluppo demografico e all’industrializzazione dell’agricoltura: eutrofizzazione, salinizzazione, sovrasfruttamento della falda, interrimento, rischio idraulico e presenza di specie esotiche. L’eutrofizzazione consiste nella presenza nell’ambiente acquatico di quantità eccessive di fosforo e azoto, provenienti dagli scarichi civili non opportunamente depurati e dal dilavamento dei terreni agricoli trattati chimicamente, che alterano il trofismo lacustre portandolo da ambiente dominato da macrofite ad ambiente dominato da fitoplancton. Altro aspetto critico è la captazione estiva delle acque lacustri per l’irrigazione: i minimi estivi conseguenti (fino a -75 cm rispetto al medio mare) causano nel lago il rientro di acque salate dal suo emissario, il canale Burlamacca. Altro problema è causato poi dallo sfruttamento della falda a scopo irriguo. Le zone di bonifica, inoltre, sono contraddistinte dalla presenza di terreni torbosi e pertanto sono soggette a fenomeni di subsidenza che si ripercuotono sia sulle infrastrutture (viabilità, ponti e edifici), sia sul drenaggio della rete di acque basse. A causa dell’interrimento, dovuto sia ai sedimenti derivanti dai comparti agricoli che all’aumento di biomassa all’interno del lago, negli ultimi 37 anni la perdita totale di invaso del lago è stata di 2.000.000 m3. Infine, la crescita smisurata del gambero rosso americano, una specie esotica importata ed immessa nell’ambiente, comporta problemi per la zona”.5 Nella pubblicazione “Segnali ambientali in Toscana 2006 – indicatori ambientali e quadri conoscitivi per la formazione Piano Regionale di Azione Ambientale 2007-2010” si riporta un 5 Bozza 15/09/06 del PRAA 2007-2010.

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aggiornamento delle misure previste dal P.R.A.A. 2004-06 (Del. C.R. 29/2004) per la tutela ed il risanamento delle condizioni ambientali del Lago, al fine di contrastare le principali criticità rilevate, ovvero: - Eutrofizzazione (apporto di nutrienti, dai comparti agricoli e depuratori civili). - Salinizzazione (causata dall'abbassamento del livello estivo del lago). - Sovrasfruttamento della falda, deficit idrico e subsidenza. - Interrimento (apporto di sedimenti dai comparti agricoli e naturale deposizione di materiale organico). - Rischio idraulico (arginature). - Presenza di specie esotiche (Procambarus clarkii, consumatore degli steli delle macrofite radicanti, con forte incidenza su tutta la catena trofica). Tra le azioni che interessano anche il territorio di Viareggio riportiamo: - Per la riduzione dell’eutrofizzazione

o Azioni previste - riduzione dell’apporto di nutrienti dai comparti agricoli e civili; - modifica delle tipologie colturali.

o Azioni intraprese - acquisizione conoscitiva dei fenomeni in atto a seguito del monitoraggio della qualità delle acque

del Lago; - campagna di ricerca per la definizione della diagenesi sedimentaria, la ricostruzione dello strato

trofico del bacino e l’individuazione degli opportuni interventi di risanamento; - messa in opera di paratoia sul Canale Burlamacca per inibire l’afflusso di alghe tossiche,

Microcystis aeruginosa, dal lago verso il mare; - bonifica ex discarica “le Carbonaie”; - ripristino centraline di monitoraggio in tempo reale presenti nell’area critica; - predisposizione attività per l’individuazione di colture alternative e meno idroesigenti da parte

dell’Ente Parco San Rossore.

- Per la riduzione della salinizzazione o Azioni previste

- preclusione della risalita alle acque marine; - intervento di risanamento delle Porte Vinciane per ridurre le infiltrazioni di acqua marina; - realizzazione di paratoia per la preclusione all’afflusso di acqua marina attraverso il Canale

Burlamacca.

- Riduzione del sovrasfruttamento della falda, del deficit idrico e della subsidenza o Azioni previste

- acquisizione dei dati conoscitivi; - controllo dei prelievi dai corpi idrici; - riutilizzo delle acque reflue.

o Azioni intraprese

- progetto preliminare per acquedotto agro-industriale con riutilizzo acque reflue depuratori di Massarosa e Viareggio;

- bilancio idrico del Bacino del Lago; - sistemazione delle opere di presa della grande derivazione esistente per scopi irrigui.

- Contenimento dell’interramento o Azioni previste

- riduzione degli apporti sedimentari. o Azioni intraprese

- studio per la modifica delle modalità colturali e delle colture nei comprensori agricoli scolanti nel lago.

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Qualità acque sotterranee (Dati dal 2° Rapp. Prov. di Lucca) Per quanto riguarda la qualità chimica e fisica delle acque sotterranee degli acquiferi presenti nel territorio comunale, attualmente siamo in possesso dei risultati di un’analisi effettuata dalla Provincia di Lucca (prelievi autunno 2002)6 che propone un tentativo di classificazione provvisorio e non conforme al D.Lgs 152/1999 in quanto riguarda solo i parametri di base e non considera le concentrazioni degli inquinanti organici e inorganici. Tale valutazione, estesa a tutta la Piana della Versilia evidenzia valori di qualità corrispondenti alla classe II (buona) solo per il 24% dei campioni della Piana della Versilia, mentre circa il 66% dei campioni rientrerebbero in classe 4 (scadente), in particolar modo a causa delle elevate concentrazioni di ferro, manganese, nitrati e azoto ammoniacale. Nella tabella sottostante si riportano i dati inerenti tale valutazione:

Qualità degli acquiferi (classificazione provvisoria basata solo sui parametri di base) 2 (buona) 3 (sufficiente) 4 (scadente)

Piana di Lucca 60% 22% 18% Piana della Versilia 24% 11% 66%

Nella Piana della Versilia ed in Viareggio si rileva un inquinamento da nitrati, prodotti essenzialmente da attività agricola ma anche dall’attività antropica in generale attraverso gli scarichi civili. Dai dati provinciali si evidenziano anche significative concentrazioni di bromuri probabilmente legati all’attività florovivavistica nella zona agricola a nord-est del comune.

Distribuzione dei nitrati – Dati rilevati dal 2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca

6 Dati estratti dal 2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca

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Distribuzione dei bromuri – Dati rilevati dal 2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca Qualità acque di balneazione Obiettivo dell’indicatore è il calcolo della balneabilità e dello stato trofico delle acque costiere del territorio comunale. Le stazioni di rilevamento ubicate nel Comune di Viareggio sono contraddistinte da numeri: N. 27 Via Marco Polo N. 28 Galleria Nettuno N. 29 Darsena N. 30 Lecciona N. 31 Rotonda di Torre del Lago Nelle tabelle seguenti si riportano i parametri chimici e fisici riscontrati durante le analisi, nelle stazioni suddette nei diversi periodi. La normativa, D.P.R. 470/82, stabilisce i requisiti di qualità delle acque di balneazione, come da tabella7:

PARAMETRI VALORE LIMITE FREQUENZA CAMPIONI METODO DI ANALISI O DI ISPEZIONE

Coliformi Totali /100 ml 2.000 Bimensile Vedi allegato 2

Coliformi Fecali /100 ml 100 Bimensile Vedi allegato 2

Streptococchi Fecali /100ml 100 Bimensile Vedi allegato 2

Salmonelle/II La ricerca di salmonella sarà effettuata secondo necessità

Ph 6-9 Bimensile Metodo Elettromedico

Colorazione Assenza di Variazione

anormale del colore Bimensile Ispezione visiva

Trasparenza 8 1 Bimensile Disco di secchi

Sostanze Tensioattive che reagisco o al blu di metilene mg/l

Assenza di schiuma persistente ( = <0,5)

Bimensile

Ispezione visiva – Spettrofotometria di

assorbimento al blu di metilene

7 I valori dei coliformi fecali stabiliscono la balneabilità mentre quelli dell’ossigeno disciolto segnalano la presenza più o meno consistente di alghe.

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Fenoli mg/l (C6H5OH) Nessun odore

specifico ( = <0,5)

Bimensile Verifica dell’assenza di

odore specifico del fenolo

Ossigeno disciolto % saturazione =2

70- 120 Bimensile Metodo di Winkler o

elettrometrico

Si riportano i dati inerenti le analisi effettuate dall’ARPAT nella stagione 2006. Confrontando i dati della tabella con i valori rilevati dai controlli periodici effettuati sulle acque marine, si può rilevare che tutti gli elementi misurati, eccetto in alcuni sporadici episodi, rientrano nei limiti consentiti dalla suddetta normativa. BAL – 027 VIA MARCO POLO

BAL – 028 GALLERIA NETTUNO

BAL – 029 DARSENA

Data/Ora Tipo prelievoCOLIFORMI TOTALI -

U.F.C./100ml

COLIFORMI FECALI -

U.F.C./100ml

STREPTOCOCCHI FECALI -

U.F.C./100ml

OLI MINERALI - presenza/assenza

FENOLI - presenza/assenza

TENSIOATTIVI (CHE REAGISCONO AL BLU DI

METILENE) - presenza/assenza

OSSIGENO DISCIOLTO TASSO SATURAZIONE -

% di O2

03/04/2006 10.00 Routinario 5 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 104.00.0018/04/2006 10.35 Routinario 10 6 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.0003/05/2006 10.50 Routinario 5 1 3 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 103.00.0015/05/2006 11.00 Routinario 10 6 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 101.00.0005/06/2006 11.40 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 107.00.0020/06/2006 11.10 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 97.00.0005/07/2006 9.50 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 96.00.00

19/07/2006 10.10 Routinario 15 3 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 106.00.0016/08/2006 11.20 Routinario 5 1 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 100.00.0005/09/2006 10.50 Routinario 0 0 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 97.00.00

Data/Ora Tipo prelievoCOLIFORMI TOTALI -

U.F.C./100ml

COLIFORMI FECALI -

U.F.C./100ml

STREPTOCOCCHI FECALI -

U.F.C./100ml

OLI MINERALI - presenza/assenza

FENOLI - presenza/assenza

TENSIOATTIVI (CHE REAGISCONO AL BLU DI

METILENE) - presenza/assenza

OSSIGENO DISCIOLTO TASSO SATURAZIONE -

% di O2

03/04/2006 10.20 Routinario 5 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.0018/04/2006 10.20 Routinario 15 3 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 99.00.0003/05/2006 10.30 Routinario 80 6 20 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 94.07.0015/05/2006 10.50 Routinario 500 66 42 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 103.00.0005/06/2006 12.00 Routinario 0 0 3 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 105.00.0020/06/2006 10.40 Routinario 5 3 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 95.00.0005/07/2006 10.10 Routinario 15 8 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.0019/07/2006 10.30 Routinario 25 11 7 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 105.00.0016/08/2006 11.00 Routinario 5 1 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 101.00.0005/09/2006 10.30 Routinario 35 4 5 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 97.00.0020/09/2006 11.30 Routinario 350 23 3 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 117.00.00

Data/Ora Tipo prelievoCOLIFORMI TOTALI -

U.F.C./100ml

COLIFORMI FECALI -

U.F.C./100ml

STREPTOCOCCHI FECALI -

U.F.C./100ml

OLI MINERALI - presenza/assenza

FENOLI - presenza/assenza

TENSIOATTIVI (CHE REAGISCONO AL BLU DI

METILENE) - presenza/assenza

OSSIGENO DISCIOLTO TASSO SATURAZIONE -

% di O2

03/04/2006 10.40 Routinario 50 0 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 103.00.0018/04/2006 10.00 Routinario 10 0 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.0003/05/2006 9.15 Routinario 5 1 18 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 99.00.00

15/05/2006 10.30 Routinario 0 0 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 103.00.0005/06/2006 12.20 Routinario 0 0 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 104.00.0020/06/2006 10.15 Routinario 5 1 5 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 97.00.0005/07/2006 10.30 Routinario 5 0 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 110.00.0019/07/2006 11.10 Routinario 20 5 4 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 104.00.0016/08/2006 10.20 Routinario 15 11 8 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 101.00.0005/09/2006 10.10 Routinario 10 5 2 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 96.00.0020/09/2006 11.45 Routinario 5 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 114.00.00

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BAL – 030 LECCIONA

BAL – 031 ROTONDA DI TORRE DEL LAGO

INDICATORI DELLE POLITICHE, INTERVENTI DI CONTROLLO , PROTEZIONE E RISANAMENTO La rete acquedottistica Questo indicatore permette di verificare l’efficienza della rete di approvvigionamento idrico il cui miglioramento consente di ridurre la pressione sulle risorse idriche sotterranee. Nella tabella seguente, i cui dati sono forniti dalla SEA Acque S.p.a., è riportato lo sviluppo della rete acquedottistica negli ultimi otto anni. Sviluppo della rete 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Rete di adduzione (mt) 1.975 3.948 3.948 3.948 3.948 3.948 4.039 4.039

Rete di adduzione/distribuzione (mt)

46.717 46.717 48.085 48.085 48.085 48.085 48.085 48.085

Rete di distribuzione (mt) 259.245 260.322 260.954 261.987 263.713 265.589 268.189 270.583

Totale lunghezza rete (mt) 307.937 310.987 312.987 314.020 315.746 317.622 320.313 322.707

Purtroppo, come è già stato evidenziato nel Piano Strutturale, la rete acquedottistica rileva delle perdite che possono essere attribuite a vari fattori che il gestore individua in:

• errati accertamenti dei misuratori; • perdite stradali; • spurghi e lavaggi tubazioni; • idranti a servizio dei VV.FF.; • servizi acqua alle navi;

Data/Ora Tipo prelievoCOLIFORMI TOTALI -

U.F.C./100ml

COLIFORMI FECALI -

U.F.C./100ml

STREPTOCOCCHI FECALI -

U.F.C./100ml

OLI MINERALI - presenza/assenza

FENOLI - presenza/assenza

TENSIOATTIVI (CHE REAGISCONO AL BLU DI

METILENE) - presenza/assenza

OSSIGENO DISCIOLTO TASSO SATURAZIONE -

% di O2

03/04/2006 11.00 Routinario 5 4 10 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.0018/04/2006 9.30 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 103.00.0003/05/2006 9.40 Routinario 5 5 12 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 109.00.00

15/05/2006 10.00 Routinario 0 0 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 101.00.0005/06/2006 12.45 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 105.00.0020/06/2006 9.45 Routinario 5 1 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 100.00.00

05/07/2006 10.55 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 120.00.0019/07/2006 11.50 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 116.00.0016/08/2006 10.00 Routinario 15 4 5 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.0005/09/2006 9.45 Routinario 5 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 96.00.00

20/09/2006 12.15 Routinario 5 1 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 113.00.00

Data/Ora Tipo prelievoCOLIFORMI TOTALI -

U.F.C./100ml

COLIFORMI FECALI -

U.F.C./100ml

STREPTOCOCCHI FECALI -

U.F.C./100ml

OLI MINERALI - presenza/assenza

FENOLI - presenza/assenza

TENSIOATTIVI (CHE REAGISCONO AL BLU DI

METILENE) - presenza/assenza

OSSIGENO DISCIOLTO TASSO SATURAZIONE -

% di O2

03/04/2006 11.20 Routinario 10 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 103.00.0018/04/2006 9.00 Routinario 5 4 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.00

03/05/2006 10.00 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 108.00.0015/05/2006 9.30 Routinario 0 1 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 102.00.00

05/06/2006 13.00 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 107.00.0020/06/2006 9.20 Routinario 0 0 0 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 99.00.00

05/07/2006 10.55 Routinario 5 5 4 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 120.00.0019/07/2006 12.20 Routinario 5 2 7 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 109.00.0016/08/2006 9.30 Routinario 20 16 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 100.00.0005/09/2006 9.20 Routinario 0 0 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 97.00.00

20/09/2006 13.00 Routinario 5 2 1 ASSENTE ASSENTE ASSENTE 116.00.00

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• servizio Igiene del Territorio. Si nota una condizione stazionaria, dell’indicatore relativo all’acqua perduta, infatti si è passati dal dato percentuale del 23,40% al 2001, al 16,53% del 2003, al 20% del 2004.

0

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

9.000.000

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Acqua erogata (mc)

Acqua prelevata (mc)

Acqua perduta risp.erogato (mc)

TAV. 2 - La rete acquedottistica - aggiornamento dicembre 2004

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004Acqua erogata (mc) 6.315.523 6.286.762 6.640.341 6.597.550 6.703.172 6.634.578 6.912.476 6.399.252Acqua prelevata (mc) 8.568.177 8.166.563 8.411.239 8.736.731 8.750.361 8.248.572 8.280.909 7.999.070Acqua perduta risp.erogato (mc) 2.252.654 1.879.801 1.770.898 2.139.181 2.047.189 1.613.994 1.368.433 1.599.818% Acqua perduta rispetto al TOT 26,29% 23,02% 21,05% 24,48% 23,40% 19,57% 16,53% 20,00%

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Acquedotto industriale

L’acquedotto industriale nasce come misura di salvaguardia della risorsa idropotabile utilizzata, spesso impropriamente, nelle attività economiche e di igiene e sicurezza del territorio del comune. Considerando l’impianto di depurazione di Viareggio, esso è costituito da una linea di trattamento con sistema di filtrazione a membrane MBR (Membrane Bio Reactor) e da una linea con sistema di trattamento biologico di tipo “carousel” ed analizzando i dati di portata forniti dal Gestore GAIA S.p.A. e riportati in tabella seguente, si ricava che attualmente soltanto 1/3 della portata totale viene trattata nella linea MBR, il sistema di trattamento tecnologicamente più avanzato, ma nel prossimo futuro, dopo i necessari adeguamenti della rete fognaria e del sistema di depurazione, coinvolgerà l’intera quantità dell’acqua utilizzata.

Q [mc]

anno mese Carrousel MBR Tot

giugno 368.441 135.887 504.328

luglio 442.509 156.062 598.571

agosto 459.974 141.965 601.939

settembre 434.437 115.170 549.607

ottobre 455.636 131.312 586.948

novembre 394.386 95.596 489.982

2006 dicembre 361.714 111.877 473.591

gennaio 394.455 80.961 475.416

febbraio 428.731 117.693 546.424

marzo 378.538 113.371 491.909

aprile 307.951 111.831 419.782

2007 maggio 431.409 120.379 551.788

Medie 404.848 119.342 524.190

totali/valori medi annui 4.858.181 1.432.104 6.290.285

Tab. – Valori medi mensili della portata in uscita dal depuratore di Viareggio (dati forniti da GAIA)

L’acqua proveniente dal sistema di ultrafiltrazione MBR verrà utilizzata per l’alimentazione dell’acquedotto industriale avendo caratteristiche idonee ad un suo riutilizzo per uso irriguo, civile o industriale e parametri caratteristici al di sotto dei limiti di legge (D.M. 185/2003), come evidenziato dalla tabella sottoriportata.

Valori inquinanti in uscita D.M. 185/2003 Impianto PH 6 - 9,5 7,2 C.O.D. 100 mgO2/l 35 mgO2/l AZOTO totale 35 mg N/l 9 mg N/l FOSFORO totale 10 mg P/l 2,5 mg P/l Solidi sospesi totali 10 mg/l 0,8 mg/l Materiali grossolani Assenti Assenti Escherichia Coli 10 ufc/100 Assenti

Fonte SEA Progetti I consistenti investimenti effettuati negli anni passati nell’impianto di depurazione e nel rinnovamento della rete fognaria hanno portato ad una disponibilità di acqua depurata riutilizzabile per usi secondari in attuazione a quanto affermato dalla L. n. 36 del 5 gennaio 1994, la cosiddetta legge Galli, che all’art 2 indica che “L'uso dell'acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico superficiale o sotterraneo. Gli altri usi sono ammessi

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quando la risorsa è sufficiente e a condizione che non ledano la qualità dell'acqua per il consumo umano”. La particolare criticità relativa alla carenza di risorse idriche utilizzabili, conseguenza diretta della preoccupante riduzione di precipitazioni degli ultimi anni con un picco nel 2007 intorno al 40%, ha portato alla Legge Regionale 21 maggio 2007, n. 29 “Norme per l’emergenza idrica per l’anno 2007” con lo scopo di razionalizzare gli utilizzi di risorsa idropotabile al fine di una consistente riduzione dei consumi e della messa in campo di una serie molteplice di interventi di mitigazione dell’utilizzo di questa risorsa essenziale. Già il Piano Strutturale, nelle Norme, individuava l’Acquedotto Industriale come una delle principali Misure di Compensazione Ambientale e ne indicava la “Totale copertura dell’acquedotto industriale con l’utilizzazione delle acque reflue del Depuratore, per attività collegate a quelle agricole e florovivaistiche, adottando soluzioni tecniche per garantire l’assenza di agenti patogeni e inquinanti chimici.”9, ed inoltre come un’Azione di Risparmio della Risorsa Idrica10 mediante la “Progettazione e realizzazione Acquedotto industriale per attività produttive che necessitano di utilizzazione della risorsa, senza la richiesta di canoni di qualità elevata (floricoltura, attività cantieristiche, attività portuali, ecc..).”. Nella consapevole intenzione sia di dare risposta ad una problematica di particolare rilevanza ambientale sia di dare attuazione alla normativa vigente e, in particolare, alle norme del P.S., il Regolamento Urbanistico ha elaborato, in sede di Valutazione Integrata, una tavola indicativa delle dorsali principali dell’Acquedotto Industriale in funzione delle attività da servire al fine di un consistente risparmio di acqua potabile, mettendo a disposizione, per gli usi non legati al consumo umano, una risorsa meno pregiata proveniente dal ciclo di depurazione, ma perfettamente adatta ad altri impieghi. La tavola di seguito riportata ha carattere programmatorio e non prescrittivo ed evidenzia sia l’area da servire a regime, comprendente l’intero territorio comunale ad esclusione dei parchi, sia le dorsali principali necessarie per alimentare le zone d’interesse, alcune delle quali, in particolare nella zona Comparini e viale dei Tigli, già realizzate. La tempistica degli interventi e le aree da raggiungere prioritariamente saranno oggetto di successivi approfondimenti in fase progettuale, tenendo conto che, dai dati forniti da SEA Progetti (2006) sullo stato di sviluppo dell’acquedotto industriale, abbiamo:

o Tratto realizzato L = 5,2 km o Riutilizzo di tubazioni dimesse o da dismettere L = 3,1 km o Tratto in fase di realizzazione L = 4 km o Tratto in fase di progetto L = 18 km.

L’area d’interesse dell’Acquedotto Industriale, infatti, riguarda i seguenti settori:

1. Agricolo, con particolare riferimento alle attività floro-vivaistiche, al fine di ridurre anche l’utilizzo di pozzi;

2. Artigianale, con la priorità di servire la nuova area produttiva del Comparini, già dotata di rete interna; 3. Industriale-Artigianale del comparto della cantieristica in area portuale, come prescritto dalla

Valutazione d’Impatto Ambientale ministeriale relativa al Nuovo Piano Regolatore Portuale; 4. Stabilimenti balneari; 5. Sistema ricettivo e alberghiero della passeggiata; 6. Sistema ricettivo dei campeggi, da raggiungere mediante il tratto già esistente di viale dei Tigli; 7. Verde urbano, fontane e vasche ornamentali; 8. Servizio di emergenza antincendio; 9. Impianti sportivi; 10. Aree residenziali di nuovo insediamento.

9 Piano Strutturale, Norme art. 45, approvazione con Del. C.C. n. 27 del 29/06/2004 10 Piano Strutturale, Norme art. 51, approvazione con Del. C.C. n. 27 del 29/06/2004

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La rete fognaria Il potenziamento ed il completamento della rete fognaria di Viareggio è uno degli obiettivi dell’amministrazione in fase di realizzazione. La rete è collegata ad un unico impianto di depurazione localizzato in località Fosso Legname. Fognatura bianca La rete della fognatura bianca permette la raccolta e la canalizzazione delle seguenti tipologie di acque: - le acque meteoriche provenienti da cortili, tetti, terrazze, giardini, ecc.; - le acque di lavaggio e innaffiamento di spazi scoperti, purché non inquinanti; - le acque di filtrazione dai sotterranei, cantine e sottosuolo in genere; - le acque meteoriche da piazzali di insediamenti produttivi senza aggiunta di sostanze estranee ed eventualmente pretrattate. Dal confronto con i dati cartografati nel P.S. si nota un incremento della copertura territoriale in particolare nelle zone periferiche di Varignano, Migliarina-Terminetto e Torre del Lago; si rileva tuttavia che, in alcune zone della città, come il Centro Storico ed il Campo d’Aviazione la rete si presenta obsoleta e necessita di revisione. Negli ultimi dieci anni sono state fatte opere di sostituzione e rifacimento delle tubazioni, in particolare nella zona tra Marco Polo ed il cimitero, e nell’area compresa tra la Pineta di Ponente ed il Canale Burlamacca. TAV. 3 – La fognatura bianca - 2006

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Fognatura nera Dal 2001, anno a cui si riferiscono i dati del P.S., la copertura della rete fognaria risulta incrementata dalle realizzazioni a Terrazza della Repubblica, alla Marina di levante, in parte del Comparini e dall’ampliamento in Città storica. TAV. 4 – La fognatura nera - 2006

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Impianti di depurazione Per valutare l’adeguatezza del trattamento di depurazione occorre definire una stima del carico organico presente nelle acque derivante da diverse fonti e principalmente dal settore civile, industriale e zootecnico; a tal fine si rende necessaria la valutazione degli abitanti equivalenti (A.E.). Un Abitante Equivalente è convenzionalmente definito come la quantità di carico inquinante corrispondente a quella prodotta da un individuo nell’arco delle 24 ore per un anno ed equivale a circa 60 g. di B.O.D. (Domanda Biochimica di Ossigeno in 5 giorni misurata in g. di O2), da ciò consegue che la valutazione di tali carichi si basa, prima di tutto, sul contenuto di materia organica biodegradabile e anche sulla concentrazione di azoto (N) e fosforo (P). I dati della tabella sottostante sono rilevati dall’ARPAT e si riferiscono all’agosto 200311.

Bilancio depurativo

Carico organico da depurare (Civile+Industriale)

Potenzialità depuratori

Carico potenzialmente depurato

Comune (AbEq) (AbEq) (%)

Forte dei Marmi 14.603 8.000 55%

Pietrasanta 42.462 81.000 >100%

Camaiore 52.516 70.000 >100%

Viareggio 83.000 70%

potenziamento 118.208

120.000 100 %

L’impianto di depurazione di Viareggio, risalente agli anni ’70-80, è a fanghi attivi. Il carico organico da depurare risulta ammontare a 118.208 AbEq. Con Del. C.C. 48/03, è stata approvata la variante di ampliamento dell’impianto al fine di portarlo ad una capacità di depurazione pari a 120.000 AbEq, ovvero ad una copertura corrispondente al 100% del fabbisogno. E’ da rilevare inoltre che dal marzo 2005 è in funzione l’impianto di ultrafiltrazione (MBR) che consente, all’attuale depuratore, di alimentare una prima tranche dell’acquedotto industriale. I dati forniti da G.A.I.A. S.p.a. per il 2005 rilevano: • Utenti – abitanti equivalenti:

Media periodo estivo: 86.000 AbEq; Media resto anno: 69.000 AbEq; • Acqua di fogna trattata 7.125.000 mc; • Liquami da fosse settiche trattati 4.130 ton; • Fango disidratato prodotto 6.100 ton; • Biogas prodotto 315.700 mc; • Energia elettrica consumata (dato 2004) 3.036.500 Kwh

11 Sito ARPAT - http://www.arpat.toscana.it/acqua/ac_ma_risposta_dati_lu.html

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2.2 SISTEMA ARIA – Quadro sintetico Sistema aria

Indicatore Dati disponibili Tendenza nel tempo Note

Indicatori di pressione

Flussi di traffico Dati del P.S.

(1996) attualizzati al 2005

Dato in aumento CRITICITA’

Aumento del tasso di motorizzazione

Quantità emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine industriale

IRSE 2000

Quantità emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine civile

IRSE 2000

Quantità emissioni inquinanti e/o climalteranti da trasporti

IRSE 2000

Si conferma, come già evidenziato nel P.S., la rilevanza

che assumono le emissioni di origine veicolare rispetto alle

altre

CRITICITA’ Per far fronte a tale criticità è stato approvato il “Piano di azione Comunale avente

la finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite del PM10 ”

accompagnato da uno studio sulla qualità dell’aria dell’Università di Pisa

Indicatori di stato

Qualità aria ARPAT 2003-

2005 Si rilevano valori elevati di

PM10

CRITICITA’ Per far fronte a tale criticità è stato approvato il “Piano di azione Comunale avente

la finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite del PM10 ”

accompagnato da uno studio sulla qualità dell’aria dell’Università di Pisa

Inquinamento acustico Piano di

Zonizzazione Acustica (2005)

---

CRITICITA’ Per far fronte a tale criticità

l’A.C. ha predisposto il “Piano di Zonizzazione

Acustica”

Inquinamento elettromagnetico

Dati 2005

Incremento del numero di stazioni per la telefonia con conseguente aumento delle

potenziali sorgenti di inquinamento

CRITICITA’ L’A.C. sta predisponendo una Variante al P.R.G. per

gli impianti di telefonia

Telefonia cellulare Dati 2005 Aumento del numero delle

stazioni dislocate sul territorio

CRITICITA’ L’A.C. sta predisponendo una Variante al P.R.G. per

gli impianti di telefonia

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento

Rete di rilevamento ARPAT 2003 ---

Sono state effettuate campagne di monitoraggio con centraline mobili nella zona Cotone, Mercato ittico

e Principe di Piemonte

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Livello di efficienza del trasporto pubblico

VAIBUS 2005 Dato in aumento

Si rileva un aumento dell’estensione della rete di

trasporto pubblico su gomma e del n° passeggeri

che usufruiscono di tale servizio.

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SISTEMA ARIA

INDICATORI DI PRESSIONE Le principali sorgenti di emissione fisse valutate dal P.S. come significative per il territorio comunale di Viareggio sono individuate nei: a) Flussi di traffico. b) Emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine industriale. c) Emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine civile. d) Emissioni inquinanti e/o climalteranti da trasporti. Obiettivo: valutazione della distribuzione territoriale della pressione esercitata sul sistema aria. Flussi di traffico Questo indicatore permette di valutare l’entità e la distribuzione territoriale dei flussi di traffico e delle relative emissioni inquinanti. La pressione esercitata sul sistema aria infatti può essere controllata anche attraverso interventi di riduzione della mobilità. Nel P.S. si riportano i flussi di traffico forniti dal “Piano Urbano del Traffico” e relativi a due serie di indagini: una nel periodo estivo (fine luglio) ed una nel periodo invernale (inizio novembre) del 1996. In base al numero dei veicoli circolanti nel Comune di Viareggio, forniti dall’A.C.I., si può calcolare un “tasso di motorizzazione” (veicoli/abitanti) che, attraverso una proporzione, ci consente di attualizzare al 2005 i flussi di traffico 1996. La percentuale di incremento ottenuta con questo calcolo è pari al 23,43%. Per quanto riguarda il numero dei veicoli circolanti si rileva, nell’arco degli ultimi otto anni, un incremento pari a circa il 26,24%.

Anno Abitanti Veicoli circolanti (ACI)

Tasso di motorizzazione

(veicoli/ab) 1996 62.264 39.884 0.64 1999 62.784 41.269 0.65 2001 61.135 46.150 0.75 2002 61.795 47.616 0.77 2003 63.290 49.027 0.77 2004 63.276 49.054 0.77 2005 63.389 50.348 0.79

Indagine estiva - arco temporale delle 24 ore di un giorno feriale

Flussi rilevati (1996)

Flussi ipotizzati (attualizzati al 2005)

In ingresso 140.000 veicoli 172.802 veicoli

In uscita 100.000 veicoli 123.430 veicoli

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Indagine invernale - intervallo di tempo ore 7,00 – 19.00

Flussi rilevati (1996) Flussi ipotizzati

(attualizzati al 2005) Festivo

In ingresso 33.736 veicoli 41.640 veicoli

In uscita 29.679 veicoli 36.632 veicoli

Feriale

In ingresso 30.754 veicoli 37.959 veicoli

In uscita 27.265 veicoli 33.653 veicoli

Emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine industriale L’obiettivo di questo indicatore è la stima del livello di emissioni inquinanti esistenti nel territorio urbano e derivanti da processi produttivi. I dati complessivi sulle emissioni sono riportati più avanti nella tabella IRSE 2000. Dati IRSE 199512, relativi alle sorgenti diffuse:

CO (ton/anno)

CO2 (ton/anno)

NOx (ton/anno)

COV (ton/anno)

PM10 (ton/anno)

SOx (ton/anno)

9,31 30.863,68 54,74 13,68 0,94 0,12 Dati IRSE 200013, relativi alle sorgenti diffuse:

CO (ton/anno)

CO2 (ton/anno)

NOx (ton/anno)

COV (ton/anno)

PM10 (ton/anno)

SOx (ton/anno)

9,35 31.166,19 54,97 14,60 0,95 0,9

Emissioni inquinanti e/o climalteranti di origine civile L’obiettivo di questo indicatore è la stima del livello di emissioni inquinanti nel territorio urbano dovute agli impianti di combustione ad uso residenziale e terziario. Le emissioni appartenenti a questa categoria derivano, per la quasi totalità, dall’uso di combustibile per riscaldamento domestico e pertanto si concentrano nel periodo invernale. Dati IRSE 199514, relativi alle sorgenti diffuse:

CO (ton/anno)

CO2 (ton/anno)

NOx (ton/anno)

COV (ton/anno)

PM10 (ton/anno)

SOx (ton/anno)

90,49 80.148,18 70,63 8,67 21,03 4,71

Dati IRSE 200015, relativi alle sorgenti diffuse:

CO (ton/anno)

CO2 (ton/anno)

NOx (ton/anno)

COV (ton/anno)

PM10 (ton/anno)

SOx (ton/anno)

100,48 97.324,28 86,73 9,79 23,94 6,29

12 IRSE 2000. 13 Idem. 14 Idem. 15 Idem.

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Emissioni inquinanti e/o climalteranti da trasporti Il traffico veicolare rappresenta una fonte di inquinamento rilevante, gli autoveicoli infatti sono causa di inquinamento: - chimico (emissione di gas di combustione, polverizzazione dell’asfalto, usura dei pneumatici e

dei freni delle vetture); - fisico (rumore). Le stazioni di monitoraggio sono ubicate in zone soggette ad elevati flussi veicolari (in particolare Largo Risorgimento) in cui si rileva pertanto la presenza di alcuni inquinanti tipicamente contenuti nei gas di scarico come: ossidi di azoto, monossido di carbonio ed idrocarburi non metanici. La presenza di ciascuna di queste sostanze è quantitativamente dipendente, oltre che dal numero di veicoli transitanti, dalla tipologia degli stessi, dalle modalità di scorrimento del traffico e dalle condizioni meteorologiche16. Una sintesi dell’entità delle emissioni complessive da traffico veicolare sono sintetizzate nel seguente prospetto17. Dati IRSE 199518

CO (ton/anno)

CO2 (ton/anno)

NOx (ton/anno)

COV (ton/anno)

PM10 (ton/anno)

SOx (ton/anno)

5483,92 84.898,55 768,57 1153,56 48,47 53,40 Dati IRSE 200019

CO (ton/anno)

CO2 (ton/anno)

NOx (ton/anno)

COV (ton/anno)

PM10 (ton/anno)

SOx (ton/anno)

4222,31 93.990,77 605,55 905,52 46,99 14,35 Nella tabella seguente, fornita dal Centro Regionale Tutela (C.R.T.) della Qualità dell’Aria, si riportano le emissioni lineari, (che in Viareggio sono relative solo all’A12 – Viareggio - Pisa Sud), le emissioni diffuse e le emissioni totali, suddivise per macrosettore e relative al Rapporto IRSE 1995-2000. Il C.R.T. rileva che non sono presenti sorgenti puntuali di emissione di rilievo. Come già evidenziato nel Piano Strutturale, la fonte più significativa di emissione è il traffico veicolare.

16 Fonte ARPAT “Qualità dell’aria nel Comune di Viareggio – anno 2001 e confronto con gli anni precedenti”. 17 IRSE 2000. 18 Idem. 19 Idem.

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Emissioni del Comune di Viareggio agli anni 1995 e 2000 suddivise per macrosettore anno 1995 anno 2000 anno 1995 anno 2000 anno 1995 anno 2000cod inquinante

nome inquinante cod macrosettore

nome macrosettore emissione lineare (Mg)

emissione lineare (Mg)

emissione totale (Mg)

emissione totale (Mg)

emissione diffusa (Mg)

emissione diffusa (Mg)

CH4 Metano 1 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CH4 Metano 2Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 6,55 7,42 6,55 7,42CH4 Metano 3Combustione - Industria 0,00 0,00 0,77 0,77 0,77 0,77CH4 Metano 4 Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CH4 Metano 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 510,41 498,89 510,41 498,89CH4 Metano 6 Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CH4 Metano 7 Trasporti Stradali 1,35 1,70 35,49 28,97 34,15 27,27CH4 Metano 8Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 0,58 0,87 0,58 0,87CH4 Metano 9 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CH4 Metano 10Agricoltura 0,00 0,00 53,43 40,87 53,43 40,87CH4 Metano 11Natura 0,00 0,00 11,26 11,31 11,26 11,31CO Monossido di carbonio 1 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO Monossido di carbonio 2Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 90,50 100,49 90,50 100,49CO Monossido di carbonio 3 Combustione - Industria 0,00 0,00 9,31 9,35 9,31 9,35CO Monossido di carbonio 4Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO Monossido di carbonio 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO Monossido di carbonio 6 Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO Monossido di carbonio 7Trasporti Stradali 127,86 136,91 5483,92 4222,31 5356,06 4085,41CO Monossido di carbonio 8 Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 31,58 43,57 31,58 43,57CO Monossido di carbonio 9 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO Monossido di carbonio 10Agricoltura 0,00 0,00 3,76 3,76 3,76 3,76CO Monossido di carbonio 11Natura 0,00 0,00 1,55 2,16 1,55 2,16CO2 Anidride carbonica 1Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO2 Anidride carbonica 2 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 80169,46 97345,24 80169,46 97345,24CO2 Anidride carbonica 3 Combustione - Industria 0,00 0,00 30841,43 31141,03 30841,43 31141,03CO2 Anidride carbonica 4Processi Produttivi 0,00 0,00 22,25 25,16 22,25 25,16CO2 Anidride carbonica 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO2 Anidride carbonica 6Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO2 Anidride carbonica 7Trasporti Stradali 6945,79 8901,02 84898,55 93990,77 77952,76 85089,74CO2 Anidride carbonica 8 Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 10566,83 15741,83 10566,83 15741,83CO2 Anidride carbonica 9Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO2 Anidride carbonica 10 Agricoltura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00CO2 Anidride carbonica 11Natura 0,00 0,00 21,63 30,17 21,63 30,17COV Composti organici volatili 1Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00COV Composti organici volatili 2 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 8,67 9,80 8,67 9,80COV Composti organici volatili 3Combustione - Industria 0,00 0,00 2,75 2,75 2,75 2,75COV Composti organici volatili 4 Processi Produttivi 0,00 0,00 10,90 11,85 10,90 11,85COV Composti organici volatili 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 111,69 44,81 111,69 44,81COV Composti organici volatili 6Uso di solventi 0,00 0,00 727,45 886,02 727,45 886,02COV Composti organici volatili 7 Trasporti Stradali 19,18 17,27 1153,56 905,52 1134,37 888,25COV Composti organici volatili 8Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 11,72 15,61 11,72 15,61COV Composti organici volatili 9Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00COV Composti organici volatili 10 Agricoltura 0,00 0,00 8,84 6,14 8,84 6,14COV Composti organici volatili 11Natura 0,00 0,00 35,76 38,56 35,76 38,56N2O Protossido di Azoto 1 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00N2O Protossido di Azoto 2Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 4,23 5,93 4,23 5,93N2O Protossido di Azoto 3Combustione - Industria 0,00 0,00 1,37 1,43 1,37 1,43N2O Protossido di Azoto 4 Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00N2O Protossido di Azoto 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00N2O Protossido di Azoto 6 Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00N2O Protossido di Azoto 7 Trasporti Stradali 0,66 1,08 7,49 13,06 6,84 11,98N2O Protossido di Azoto 8Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 1,08 1,26 1,08 1,26N2O Protossido di Azoto 9 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00N2O Protossido di Azoto 10Agricoltura 0,00 0,00 1,89 2,01 1,89 2,01N2O Protossido di Azoto 11Natura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 1 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 2Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 3 Combustione - Industria 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 4Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 6 Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 7Trasporti Stradali 0,67 1,29 6,53 15,01 5,87 13,71NH3 Ammoniaca 8 Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 9 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NH3 Ammoniaca 10Agricoltura 0,00 0,00 15,03 12,51 15,03 12,51NH3 Ammoniaca 11Natura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NOx Ossidi di azoto 1Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NOx Ossidi di azoto 2Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 70,65 86,75 70,65 86,75NOx Ossidi di azoto 3 Combustione - Industria 0,00 0,00 54,74 54,97 54,74 54,97NOx Ossidi di azoto 4Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NOx Ossidi di azoto 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NOx Ossidi di azoto 6Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NOx Ossidi di azoto 7Trasporti Stradali 83,49 84,91 768,57 605,55 685,07 520,64NOx Ossidi di azoto 8 Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 183,44 275,59 183,44 275,59NOx Ossidi di azoto 9Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00NOx Ossidi di azoto 10 Agricoltura 0,00 0,00 0,07 0,07 0,07 0,07NOx Ossidi di azoto 11Natura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00PSF Particelle sospese < 10 micron 1Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00PSF Particelle sospese < 10 micron 2 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 21,03 23,94 21,03 23,94PSF Particelle sospese < 10 micron 3Combustione - Industria 0,00 0,00 0,94 0,95 0,94 0,95PSF Particelle sospese < 10 micron 4 Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00PSF Particelle sospese < 10 micron 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00PSF Particelle sospese < 10 micron 6Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00PSF Particelle sospese < 10 micron 7 Trasporti Stradali 3,69 4,37 48,47 46,99 44,78 42,63PSF Particelle sospese < 10 micron 8Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 6,21 7,81 6,21 7,81PSF Particelle sospese < 10 micron 9Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00PSF Particelle sospese < 10 micron 10 Agricoltura 0,00 0,00 0,39 0,39 0,39 0,39PSF Particelle sospese < 10 micron 11Natura 0,00 0,00 0,09 0,13 0,09 0,13

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Emissioni del Comune di Viareggio agli anni 1995 e 2000 suddivise per macrosettore anno 1995 anno 2000 anno 1995 anno 2000 anno 1995 anno 2000cod inquinante

nome inquinante cod macrosettore

nome macrosettore emissione lineare (Mg)

emissione lineare (Mg)

emissione totale (Mg)

emissione totale (Mg)

emissione diffusa (Mg)

emissione diffusa (Mg)

SE Selenio 1 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 2 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 0,00 0,02 0,00 0,02SE Selenio 3Combustione - Industria 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 4 Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 6Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 7 Trasporti Stradali 0,01 0,02 0,28 0,30 0,26 0,28SE Selenio 8Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 0,06 0,06 0,06 0,06SE Selenio 9Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 10 Agricoltura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SE Selenio 11Natura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 1 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 2 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,00 0,00 4,72 6,30 4,72 6,30SOx Ossidi di zolfo 3Combustione - Industria 0,00 0,00 0,12 0,09 0,12 0,09SOx Ossidi di zolfo 4 Processi Produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 5Estr.distrib. combustibili fossili ed estr. en. Geotermica 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 6Uso di solventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 7 Trasporti Stradali 5,50 1,48 53,40 14,35 47,89 12,87SOx Ossidi di zolfo 8Altre Sorgenti Mobili 0,00 0,00 58,18 89,65 58,18 89,65SOx Ossidi di zolfo 9Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 10 Agricoltura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00SOx Ossidi di zolfo 11Natura 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Nell’ambito dello studio “QUALITA’ DELL’ARIA NEL COMUNE DI VIAREGGIO” 20, è stato elaborato un inventario locale di dettaglio a cui si rimanda per gli approfondimenti.

Individuazione sorgenti lineari e puntuali nell’area di studio21 “Le tipologie di aziende presenti sul territorio sono prevalentemente piccole e medie imprese che svolgono attività cantieristica di falegnameria, verniciatura e meccanica. In tabella sono riepilogate le emissioni totali censite nel comune di Viareggio e nelle altre aziende della Versilia mettendo in evidenza il termovalorizzatore di Falascaia.” 22

20 “QUALITA’ DELL’ARIA NEL COMUNE DI VIAREGGIO” – Relazione finale - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali. 21 Idem. 22 Idem.

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t/y SOV MPT NOX SOXviareggio 98,8556 26,112 139,65 180,01versilia 32,448 17,317 0 0TEV 0,828 0,1656 49,68 1,656TOT 132,132 43,595 189,33 181,66

Quadro riassuntivo delle emissioni nella zona di interesse23

INDICATORI DI STATO Qualità aria Questo indicatore consente di valutare il livello della qualità dell’aria nel territorio comunale attraverso l’analisi dei parametri chimici e degli indicatori biologici e di dare una indicazione sul livello di stress del sistema aria in relazione ai fattori di pressione individuati. Il monitoraggio della qualità dell’aria avviene attraverso due centraline gestite dall’ARPAT, una in Largo Risorgimento ed una in via Maroncelli, che forniscono misure di concentrazione del PM10, monossido di carbonio, ossidi di azoto e ozono. Monossido di carbonio24 Tra gli agenti inquinanti provenienti da traffico veicolare il monossido di carbonio ha sempre mostrato nel corso degli anni dei valori piuttosto elevati. I dati rilevati dall’ARPAT evidenziano in più occasioni dei superamenti dei limiti previsti dalla legge nella stazione di Largo Risorgimento che tuttavia costituisce una delle zone con più elevata quantità di traffico della città. L’andamento temporale dei dati, per la stazione di Largo Risorgimento evidenzia una sostanziale riduzione di questo agente inquinante dovuta alla progressiva sostituzione del traffico veicolare con mezzi di minor impatto ambientale. La stazione di via Maroncelli interessata da un flusso veicolare molto più ridotto, evidenzia anch’essa un trend in discesa anche se meno evidente. Ozono 25 L’ozono è un gas presente in elevate concentrazioni nell’atmosfera (alle altezze di 15 e 40 km), ed è essenziale per la vita sulla terra in quanto protegge dalle radiazioni ultraviolette di maggiore potenza. La sua presenza in quantitativi elevati nei centri urbani invece può essere indice di allarme perché, se inalato, può danneggiare i tessuti polmonari. In Viareggio, negli anni 2002 e 2003, il monitoraggio continuo sull’area cittadina è stato effettuato per brevi periodi, pertanto i dati non sono comparabili con i limiti normativi. Idrocarburi 26 Tale tipologia di inquinante ha evidenziato concentrazioni superiori a quelle medie provinciali presso la stazione di Largo Risorgimento, mentre valori inferiori e comunque conformi alla media provinciale sono stati rilevati in via Maroncelli. I dati, raccolti sulla base di campagne di durata limitata, evidenziano un miglioramento ma si attestano su valori al limite dell’accettabilità presso la stazione di Largo Risorgimento e di non particolare rilievo per quella di via Maroncelli.

23 Idem. 24 ARPAT “Rilevamento della qualità dell’aria – Periodo 1995 -2003”. 25 Idem. 26 Idem.

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Data la scarsa disponibilità di dati non è possibile fare una valutazione sulla presenza di benzene nel comune anche se dai precedenti rilevamenti si denota la possibilità di una riduzione dei valori nel tempo. Ossidi di Azoto 27 Per questa tipologia di inquinante non si sono mai verificati superamenti dei limiti prescritti; dai dati rilevati dal 1995 al 2000 è risultata una riduzione della presenza di tale inquinante. Anidride solforosa 28 Nel Comune di Viareggio, ed in generale in tutta la Provincia, la presenza di tale inquinante è talmente ridotta da raggiungere i limiti di rilevabilità strumentale. La rilevazione è effettuata solo in via Maroncelli e tramite laboratori mobili. Particolato sospeso PM10 29 Il PM10 individua le polveri sospese con Ø < 10µm, ovvero la frazione di povere inalabile. I limiti previsti per questo inquinante sono definiti dal D.L. 351/99 e dal D.M. n. 60 del 2 aprile 2002. In Viareggio, negli ultimi tre anni si sono rilevati i seguenti superamenti: - 2002 i superamenti del valore limite = 65 µg/mc da non superarsi più di 35 volte l’anno, è stato superato 78 volte in Largo Risorgimento e 2 volte in via Maroncelli. - 2003 i superamenti del valore limite = 60 µg/mc da non superarsi più di 35 volte l’anno, è stato superato 159 volte in Largo Risorgimento e 10 volte in via Maroncelli. - 2004 i superamenti del valore limite = 55 µg/mc da non superarsi più di 35 volte l’anno, è stato superato 118 volte in Largo Risorgimento e 17 volte in via Maroncelli, mentre il limite medio annuale è stato di 56,2 µg/mc per Largo Risorgimento (al di sopra dei 41,6 µg/mc valore limite medio annuale) e 29,4 µ/mc per via Maroncelli. La Regione Toscana, ai sensi del D.L. 351/1999, ha incluso il Comune di Viareggio tra “le zone di risanamento comunale di tipo C” in quanto presenta superamenti di almeno un valore limite per una sostanza inquinante (PM10). Pertanto, in seguito alle disposizioni regionali Del.G.R. n°1325/03, l’Amministrazione Comunale ha approvato, con Del.G.M.123 del 11/03/2005, il “Piano di Azione avente la finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite del PM10”. Estratto dal “PIANO DI AZIONE AVENTE LA FINALITA’D I RIDURRE IL RISCHIO DI SUPERAMENTO DEI VALORI LIMITE DEL PM10” - “Dai dati raccolti durante la campagna di monitoraggio del Comune di Viareggio (2001 ÷ 2003) effettuata per conto della amministrazione comunale dal Dipartimento di ingegneria chimica, chimica industriale e Scienza dei materiali della Università di Pisa (…) si evince quando segue: 1. I dati rilevati dalle centraline ARPAT di Largo Risorgimento e via P. Maroncelli mostrano

nell’anno 2002 un andamento dei valori del PM10 medi mensili similari. Nell’anno successivo (2003) pur rimanendo simili gli andamenti si ha un incremento dei valori medi rilevati dalla centralina di Largo Risorgimento di circa 30 µg/m3 rispetto a quelli di via Maroncelli (…)

2. I dati riferiti al monossido di carbonio (CO) hanno, per le due centraline, un andamento simile al precedente con valori di circa 2, 3 volte superiori per quelli di largo Risorgimento. (…)

3. Dalla analisi dei valori di monossido di carbonio, biossido di azoto ed NOx riferiti ai giorni tipo (…) emergono dei picchi nelle ore centrali della giornata a largo Risorgimento non presenti a via P. Maroncelli indubbiamente legati ai volumi orari di traffico.

4. Una buona parte di PM10 soprattutto quando le condizioni atmosferiche presentano venti da

27 Idem. 28 Idem. 29 ARPAT “Rilevamento della qualità dell’aria – Periodo 1995 -2003”.

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Ovest - Sud Ovest e velocità elevate (10 ÷ 12 m/sec) è composte da polveri di cloruro di sodio e cloruro di magnesio provenienti dall’aereosol marino.

Risulta pertanto evidente che la maggior fonte di inquinamento risulta essere il traffico veicolare motorizzato e su questo sono stati concentrati i provvedimenti da adottare in fase di criticità (superamento dei valori limite ammessi) e quelli relativi all’abbassamento sistematico dei valori degli agenti inquinanti al di sotto di quelli limite.” I provvedimenti previsti dal Piano d’azione, al quale si rimanda per approfondimenti, riguardano il blocco progressivo della circolazione in caso di criticità, la riclassificazione del reticolo stradale, la creazione di zone 30 e l’ampliamento delle zone a traffico limitato (ZTL), la trasformazione delle intersezioni stradali semaforizzate in rotatorie per fluidificare i flussi veicolari, l’attuazione del Piano della sosta e del Piano della mobilità ciclabile. Dalla relazione “QUALITA’ DELL’ARIA NEL COMUNE DI VIAREGGIO – Relazione finale - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali” a cui si rimanda per i valori di riferimento dei singoli elementi, emerge che la centralina di L.go Risorgimento rappresenta una situazione singolare, rispetto al territorio comunale, in quanto i parametri da essa misurati sono influenzati da uno scenario anomalo caratterizzato dalla presenza di distributori di carburanti, di traffico consistente, di mezzi pesanti parcheggiati, del cavalcavia e di un sistema di rotatoria. Tutto ciò è confermato dai valori di monossido di carbonio, tipico indicatore dell’inquinamento da traffico, molto più alto rispetto alle altre stazioni. La stazione di via Maroncelli invece si conferma più rappresentativa della qualità dell’aria in quanto in linea con i dati misurati durante la campagna temporanea (nov. 2004- feb. 2005) al Cotone, al Mercato Ittico ed al Principe di Piemonte. “Le sorgenti individuate che contribuiscono in media alle concentrazioni di PM10 sono rispettivamente l’aerosol marino per il 18%, la polvere crostale da 16 al 23%, il traffico per il 24%, l’industria per il 19% ed il contributo dell’aerosol secondario inorganico per il 12%.”30 Inquinamento acustico

Il Comune di Viareggio con Del. C.C. n. 7 del 07/02/2006 ha approvato il “Piano di Classificazione Acustica del territorio comunale” consistente nella suddivisione del territorio in aree acusticamente omogenee. Con tale atto, non solo vengono fissati i limiti per le sorgenti sonore esistenti, ma vengono pianificati gli obbiettivi ambientali di un’area. Al Piano di Classificazione Acustica dovranno adeguarsi gli strumenti urbanistici comunali. Inquinamento elettromagnetico

Il progresso tecnologico ha aggiunto nuove sorgenti di emissione, al fondo elettromagnetico naturale presente sulla terra, come gli impianti per le radiotelecomunicazioni ed il sistema di produzione e distribuzione dell’energia elettrica (linee elettriche, cabine di trasformazione, elettrodomestici, etc.), che emettono radiazioni non ionizzanti comprese nel campo di frequenza 0-300 GHz. Una sorgente importante di campi elettromagnetici non ionizzanti è rappresentata dalle Stazioni Radio Base (SRB) per la telefonia mobile. L’A.C. di Viareggio sta predisponendo una Variante al P.R.G. per gli impianti di telefonia, con relativo Regolamento formulato ai sensi del D.M. 381 del 10/09/1998 “Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana”, della Legge 36 del 22/02/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, del D.P.M.C. 08/07/2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi 30 “QUALITA’ DELL’ARIA NEL COMUNE DI VIAREGGIO” – Relazione finale - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali.

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elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 khz e 300 Ghz” e del D.L. 259 del 01/08/2003 “Codice delle comunicazioni elettroniche”.

Per quanto riguarda il problema dell’inquinamento elettromagnetico da elettrodotti (limiti di esposizione definiti dal D.P.C.M. 08/07/2003), bisogna rilevare che, in seno alla definizione della S.T.U. (Società di Trasformazione Urabana), si prevede lo spostamento della sottostazione elettrica da via Burlamacchi, nei pressi della Stazione e quindi in zona densamente abitata, a nord di via della Gronda, oltre la ferrovia, in modo da realizzare un nuovo tratto di elettrodotto che corra in area non urbanizzata. Telefonia cellulare Come risulta dal P.S., il dipartimento provinciale dell’ARPAT ha emesso parere preventivo favorevole per :

- 1 stazione nel 1997; - 4 stazioni nel 1998 ; - 7 stazioni nel 1999;

Nel 2005 risultano autorizzate 11 stazioni31. Vi sono inoltre tre stazioni non autorizzate previste nel Piano di rete telefonia cellulare Del. G.M. n.101 del 02/03/2001. I dati complessivi disponibili confermano la tendenza allo sviluppo delle reti di telefonia cellulare per tutti i gestori.

INDICATORI DELLE POLITICHE, INTERVENTI DI CONTROLLO , PROTEZIONE E RISANAMENTO

Rete di rilevamento L’obbiettivo di questo indicatore è la valutazione dell’efficienza del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria. Nel Comune di Viareggio sono attive, rispettivamente dal 1994 e dal 1998, due stazioni di monitoraggio dell’aria, una in Largo Risorgimento e l’altra in via Maroncelli. Le due stazioni sono classificate in tipo B (via Maroncelli) e tipo C (Largo Risorgimento) ovvero si definiscono di: - Tipo B - Stazioni situate in zona ad elevata densità abitativa nelle quali misurare la concentrazione di alcuni inquinanti primari e secondari con particolare riferimento a NO2, idrocarburi, SO2, materiale particellare in sospensione con caratterizzazione della massa, del contenuto in piombo. - Tipo C - Stazioni situate in zone ad elevato traffico per la misura degli inquinanti emessi direttamente dal traffico autoveicolare (CO, idrocarburi volatili), situate in zone ad alto rischio espositivo, quali strade ad elevato traffico e bassa ventilazione. In tal caso i valori di concentrazione rilevati sono caratterizzati da una rappresentatività limitata alle vicinanze del punto di prelievo. Le due stazioni di monitoraggio non sono sufficienti a configurare una vera e propria rete di rilevamento ma soltanto ad effettuare un’analisi puntuale con riferimento all’area circoscritta intorno alle centraline stesse. Per questo motivo negli ultimi anni, i dati rilevati dall’ARPAT sono stati intergrati con campagne di monitoraggio effettuate tramite il laboratorio mobile localizzato in altre aree della città32. Nell’ambito dello studio “Qualità dell’aria nel Comune di Viareggio” sono stati individuati tre siti per il campionamento temporaneo (nov. 2004 - feb. 2005) del PM10 in

31 Si precisa che, in questo contesto, per stazione si intende l’impianto titolare di autorizzazione, pertanto alcune stazioni sono state utilizzate da più operatori. 32 ARPAT “Rilevamento della qualità dell’aria – Periodo 1995 -2003”.

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aggiunta alle due centraline automatiche in località Cotone, nel piazzale del Mercato ittico ed in prossimità del “Principino” in zona che consente di valutare il cosiddetto “aerosol marino”. Livello di efficienza del trasporto pubblico L’indicatore consente di valutare la necessità di potenziamento del trasporto pubblico, anche in funzione del livello di riduzione dell’inquinamento conseguibile. Passeggeri trasporto pubblico su gomma (dati Vaibus): N. Passeggeri trasporto extraurbano = 948.339 N. Passeggeri trasporto urbano = 574.837 Totale passeggeri = 1.523.176 I km serviti dalle linee di trasporto urbano ed extraurbano nel territorio comunale sono circa 74,50. Questa cifra denota un incremento dell’estensione delle linee bus rispetto alle valutazioni del P.S. in cui si erano misurati 45 km; si rileva inoltre un aumento del numero di persone che usano il mezzo pubblico su gomma: dai 1.268.654 passeggeri del 1999, ai 1.523.176 del 2005.

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2.3 SISTEMA CLIMA Il Sistema Clima viene analizzato per l’influenza che esercita sulla consistenza delle emissioni inquinanti, e per le relazioni con il Sistema Energia ai fini dei fabbisogni di termoregolazione e dei relativi consumi energetici. Il territorio comunale di Viareggio presenta le tipiche condizioni delle città balneari: temperature miti e venti dal mare di una certa intensità. Tale caratteristica potrebbe esercitare una certa influenza sulla quantità di ozono rilevabile nell’area urbana, infatti, la presenza di tale inquinante, sembra condizionata dal clima locale secondo meccanismi non ancora del tutto chiari e di notevole complessità che potrebbero rendere plausibile “l’ipotesi che una quota significativa dell’ozono riscontrato sull’area siano in parte attribuibili a migrazioni di inquinanti precursori provenienti dal mare.” 33

INDICATORI DI STATO

Rete di monitoraggio I dati meteo sotto riportati sono forniti dall’Istituto Nautico Statale “Artiglio”. “L’analisi dei dati della centralina dell’ Istituto Artiglio ha mostrato che la direzione prevalente di provenienza del vento è est o sud/est nei mesi invernali mentre si alterna con ovest o nord-ovest nei mesi estivi (regime di brezza). Le velocità dei venti variano da qualche metro al secondo fino a 10-12 m/s in giorni critici; le velocità maggiori si riscontrano con i venti provenienti da ovest”. 34

“Nell’ambito delle attività svolte dalla Regione Toscana per la tutela della qualità dell’aria, è stata sviluppata una metodologia per la classificazione del territorio regionale in base alle condizioni di diffusività atmosferica. (F. Calestrini, G. Gualtieri, Regione Toscana – La.M.M.A. 31/08/2001). La classificazione è stata condotta prendendo in esame l’intensità del vento e la turbolenza atmosferica, utilizzando i dati misurati dalle stazioni meteorologiche dislocate sul territorio. (…) Sono stati calcolati due indici parziali, relativi alla stabilità e all’intensità del vento, e da questi è

33 ARPAT “Qualità dell’aria nel Comune di Viareggio – anno 2001 e confronto con gli anni precedenti”. 34 “QUALITA’ DELL’ARIA NEL COMUNE DI VIAREGGIO – Relazione finale - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali”

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stato ricavato un unico indice di diffusività. Il territorio regionale è stato in ultimo suddiviso in tre classi: a diffusività bassa (1), media (2) e alta (3). La provincia di Lucca è caratterizzata da una bassa classe di diffusività atmosferica (classe 1): le condizioni climatiche dell’area tendono pertanto a non favorire la dispersione in atmosfera di sostanze inquinanti. In particolare, il territorio provinciale è caratterizzato da una elevata stabilità atmosferica e basse velocità di vento.” 35

35 “2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca”, pag. 89

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2.4 SISTEMA ENERGIA – Quadro sintetico Sistema energia

Indicatore Dati disponibili Tendenza nel tempo Note

Indicatori di pressione

Consumi civili SEA 2005 Si confermano i dati del P.S. CRITICITA’

Elevato consumo di metano

Consumi industriali SEA 2005

Il dato disponibile risulta difficilmente confrontabile con

quello del P.S. in quanto include, oltre all’industria e

all’artigianato anche il consumo dei servizi

CRITICITA’ Elevato consumo di metano

Consumi sistema trasporto Agenzia delle dogane - 2005

Dato in aumento ---

Consumi energia elettrica ENEL 2005 Dato in aumento CRITICITA’

Elevato consumo di energia elettrica

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento

Autoproduzione Dati del PS Dato stazionario Non ci sono impianti di

autoproduzione

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SISTEMA ENERGIA

INDICATORI DI PRESSIONE Nella tabella sottostante si riportano i dati relativi al consumo di metano totali forniti dalla SEA e dalla SEACOM S.p.a..

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Erogazioni

totali (mc/anno)

40.312.781 38.871.313 39.453.339 44.039.318 41.335.320 43.551.581 45.540.860

N° utenze 31.160 31.679 32.216 32.691 32.904 33.036 33.622

Anno 2005 Uso civile Uso industriale Uso commerciale

artigianale Uso agricolo Totale

Erogazioni (mc/anno)

33.829.686 6.299.790 4.839.969 571.415 45.540.860

N° utenze 31.924 40 1.648 10 33.622

Consumi civili Questo indicatore permette l’individuazione del livello dei consumi di gas naturale (metano) per la termoregolazione relativa ad usi civili. Tale dato risulta, come già evidenziato nel P.S., piuttosto elevato. - Consumi domestici (cottura, acqua calda, riscaldamento): 33.829.686 mc/anno (il dato del P.S. riferito al 1999 rilevava un consumo pari a 29.054.462 mc/anno) - Utenze: 31.924 (il dato del P.S. riferito al 1999 rilevava un n. di utenze pari a 31.157) Consumi industriali Questo indicatore consente la misurazione del livello dei consumi di gas metano per le funzioni produttive presenti nel territorio comunale. - Consumo di metano per uso industriale: 6.299.790 mc/anno. (il dato del P.S. riferito al 1999 rilevava un consumo pari a 5.673.370 mc/anno) - Utenze: 40 TAV. 5 – La rete gas - gennaio 2006

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Consumi sistema trasporto L’obiettivo di questo indicatore è il calcolo del livello dei consumi fossili derivati dai flussi di traffico presenti nel tessuto urbano. Dal confronto dei dati forniti dall’Agenzia delle Dogane per il 2003 e 2005 si nota un incremento complessivo dei consumi, in particolare di gasolio, dato in continua salita dato l’aumento costante del numero dei veicoli circolanti.

Anno Super litri Benzina senza Pb

litri Gasolio litri G.P.L. litri

2003 504.151 25.331.282 13.273.471 746.011

2005 --- 23.214.598 19.955.302 351.616

Fonte Agenzia delle Dogane – Erogati 2003-05

Consumi energia elettrica I consumi di energia elettrica forniti da ENEL, vengono riassunti nella sottostante tabella ripartiti per settore. Si rileva che il consumo di Viareggio nell’anno 2002 è stato pari al 7,5% di quello provinciale ed al 30% di quello della Versilia e pertanto risulta piuttosto consistente. I dati del P.S. riportavano un consumo di energia elettrica riferito all’anno 2000 pari a 168.885.000 KWh.

Anno Altro Agricoltura Domestico Industria Terziario Totale

2002 123.056 4.292.441 69.370.884 31.034.106 84.903.894 189.724.381

2004 ---- 4.932.550 73.544.540 31.277.244 95.474.638 205.228.972

2005 ---- 5.278.000 73.236.000 31.311.000 100.439.000 210.264.000

Dati espressi in KWh INDICATORI DI STATO Qualità dell’aria Questo indicatore viene valutato nell’ambito del Sistema Aria. INDICATORI DELLE POLITICHE, INTERVENTI DI CONTROLLO , PROTEZIONE E RISANAMENTO Autoproduzione (2005) Non sono presenti impianti di autoproduzione energetica (termica e elettrica) derivante dalle funzioni di cogenerazione pubblica e/o privata.

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2.5 SISTEMA RIFIUTI – Quadro sintetico Sistema rifiuti

Indicatore Dati disponibili Tendenza nel tempo Note

Indicatori di pressione

Produzione di rifiuti urbani SEA 2005 Dato in diminuzione

CRITICITA’ La produzione di rifiuti è tra le più elevate della Provincia

con Forte dei Marmi Pietrasanta e Camaiore. Sono stati approvati con

Del. G.R. 890/02, il Piano provinciale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, e

con Del. C.P. 137/05 il Piano Industriale per la

gestione dei rifiuti urbani nell’ATO 2 Lucca 2004-

2008.

Produzione rifiuti organici grandi utenze

SEA 2005 ---

Dato in aumento per quanto riguarda i rifiuti provenienti

dalla manutenzione del verde, in diminuzione gli

altri (mense, mercati, ristoranti, ecc.)

Produzione rifiuti cartacei grandi utenze

SEA 2005 Dato in aumento ---

Produzione rifiuti speciali e tossico nocivi

Dato Provincia 2000

Dato non disponibile nel P.S.. Si rileva una consistente

produzione di rifiuti speciali pericolosi

---

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento

Tasso di recupero materiali da raccolta differenziata SEA 2005 Indicatore in miglioramento ---

Livello di efficienza del sistema di raccolta differenziata

SEA 2005 Indicatore in miglioramento ---

Tasso di recupero materie prime-seconde per produzione energia termica e/o elettrica

SEA 2005 Non ci sono impianti di

termoregolazione ---

Capacità di smaltimento rifiuti

SEA 2005 Non ci sono impianti di smaltimento rifiuti, ne di

termocombustione ---

Efficienza impianti di termocombustione altri impianti di smaltimento

SEA 2005 Non ci sono impianti di smaltimento rifiuti, ne di

termocombustione ---

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SISTEMA RIFIUTI

INDICATORI DI PRESSIONE Produzione di rifiuti urbani L’obbiettivo di questo indicatore è quello di valutare il quantitativo totale di rifiuti urbani prodotti per anno e la conseguente pressione indotta sull’ambiente. I dati sono forniti dalla SEA S.p.a e sono inerenti all’anno 2005. R.S.U. = 37.723.540 kg/anno R. Differenziati = 18.778.992 kg/anno R. Totali = 56.502.532 kg/anno

La Provincia di Lucca è l’area della Toscana con la maggiore quantità di rifiuti prodotti; ciò è imputabile al contributo dei flussi turistici in quanto, la sola Versilia, produce il 52% dell’ammontare provinciale36. Per far fronte a questa criticità sono stati approvati, con Del. G.R. 890/02, il Piano provinciale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, e con Del. C.P. 137/05 il Piano Industriale per la gestione dei rifiuti urbani nell’ATO 2 Lucca 2004-2008 in attuazione al Piano provinciale.

Anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 RU Tot (ton) 50.996,6 52.966,8 55.356,0 56.496,3 57.749,0 58.276,0 56.502,5 RU Tot pro-capite (kg/ab anno)

812,3 838,7 937,0 926,3 914,4 920,7 891,3

Produzione rifiuti organici grandi utenze

L’obbiettivo di questo indicatore è valutare l’entità delle produzioni concentrate di rifiuti organici e le potenzialità di recupero per la produzione di compost di qualità. Dai dati forniti dalla S.E.A., i rifiuti organici prodotti dalle grandi utenze (mense, mercati, attività commerciali, pizzerie, ristoranti, ortofrutta, pescherie, alberghi con ristorazione etc.) ammontano a 1.699,75 tonnellate così ripartiti:

Anno 2004 2005 Refezione mense (ton) 129,81 103,20 Mercati (ton) 61,09 48,56 Ristorazione (ton) 904,84 719,36 Altre provenienze (ton) 1.042,29 828,63 Totale 2.138,03 1.699,75

Il dato del P.S., pari a 2.205,76 ton (anno 2000), porta a rilevare una riduzione di questo parametro. I rifiuti organici derivanti dalla manutenzione del verde ammontano a 8.691,72 ton provenienti da:

- manutenzione di aree private = 6.258,04 ton - manutenzione di aree pubbliche = 2.433,68 ton

Si nota un incremento rispetto ai dati del P.S. (anno 2000) che rilevava un valore pari a 7.886,30 ton.

36 “2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca”, pag. 89

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Produzione rifiuti cartacei grandi utenze L’obiettivo di questo indicatore è il calcolo delle produzioni di rifiuti cartacei e le potenzialità di recupero di questi materiali.

- Campane = 1.847,32 ton - Porta a porta = 234.12 ton - Uffici, scuola, altro = 522.14 ton

La produzione annua di rifiuti cartacei (carta e cartone) ammonta a 2.603,58 tonnellate, dato molto più elevato di quello del P.S. pari a 650.000 kg. Produzione rifiuti speciali e tossico-nocivi (Dati dal 2° Rapp. Prov. di Lucca) L’obiettivo di questo indicatore è la valutazione delle tipologie e delle quantità della produzione di rifiuti speciali pericolosi la cui entità può rappresentare una fonte di impatto significativa. Nella sottostante tabella si riporta la produzione (riferita all’anno 2000) di rifiuti speciali non pericolosi (RSNP) e dei rifiuti speciali pericolosi (RSP) confrontate con il dato provinciale.37

Viareggio (tonn./anno) % sul totale Provinciale RSNP 37.071,7 4% RSP 1.163,1 13.2%

Dai dati provinciali si rileva che circa il 74% dei rifiuti speciali è prodotto in Versilia (in particolare a Pietrasanta per i RSNP provenienti dal settore lapideo). Viareggio tuttavia, mostra una produzione di RSP seconda solo a Barga e Lucca.

INDICATORI DELLE POLITICHE, INTERVENTI DI CONTROLLO , PROTEZIONE E RISANAMENTO

Tasso di recupero materiali da raccolta differenziata L’obiettivo di questo indicatore è la valutazione della quantità dei diversi materiali recuperati attraverso la raccolta differenziata e la loro incidenza sulla riduzione della quantità complessiva di rifiuti da smaltire al fine di limitarne lo smaltimento in discarica. Dai dati comparati degli ultimi sette anni si nota un miglioramento di questo indicatore.

Anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 RD Tot (tonn.) 13.609,5 14.512,4 16.550,5 18.230,4 19.506 20.428,49 18.778,99 RD % 27,8% 28,5% 31,1% 33,8% 33,78% 35,05% 33,23%

Nella tabella che segue vengono riportate le quantità di rifiuti distinti per tipo dati dal 1996 al 2005.

ORGANICO VERDE VETRO CARTA E

CARTONE PLASTICA METALLO LEGNO FRIGO VESTITI BATTERIE

1996 1.094.701 3.115.689 818.850 860.100 25.000

1997 1.701.586 4.842.974 1.019.150 927.625 198.690 59.370 7.350

1998 2.099.230 5.974.730 1.031.040 1.005.720 183.480 206.183 6.800

1999 2.558.760 7.569.430 1.199.000 1.343.020 211.240 339.845 230.081 3.628 140.910 5.900

37 Dati estratti dal 2° Rapporto sullo Stato dell’Ambiente nella Provincia di Lucca

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2000 2.842.220 8.126.445 1.232.400 1.846.200 253.197 209.660 171.628 20.066 87.680 19.200

2001 3.145.560 9.612.670 1.476.270 1.813.408 268.270 314.062 656.985 39.720 111.440 25.200

2002 3.281.900 9.962.200 1.315.350 1.786.260 290.060 302.910 2.257.980 63.390 90.270 35.650

2003 3.214.840 9.772.320 1.501.730 2.003.160 297.620 326.590 2.039.330 88.760 95.870 32.900

2004 3.353.700 9.689.210 1.629.540 2.392.060 302.560 366.260 2.279.500 104.820 110.470 40.550

2005 2.951.410 8.691.730 1.394.160 2.603.580 315.670 380.190 2.074.100 89.920 91.080 41.650

OLIO

MINERALE OLIO

VEGETALE PILE MEDICINALI

SCADUTI ALTRO TOT. DIFF. R.S.U. % DIFF

1996 3.730 29.700 5.947.770 37.176.690 13,79%

1997 7.200 5.410 8.769.355 36.482.200 19,38%

1998 4.170 3.540 10.514.893 37.309.560 21,99%

1999 3.350 3.960 26.350 13.635.474 37.387.090 26,72%

2000 2.700 530 1.820 3.340 900 14.817.986 38.627.984 27,73%

2001 17.095 2.300 2.880 3.940 10.158 17.499.958 38.805.523 31,08%

2002 18.650 1.500 3.860 2.900 103.175 19.516.055 38.263.050 33,78%

2003 17.100 1.870 2.160 6.860 105.280 19.506.390 38.242.630 33,78%

2004 19.000 - - 5.850 134.976 20.428.496 37.847.540 35,05%

2005 23.100 - 8.300 2.470 111.632 18.778.992 37.723.540 33,23%

Raccolta differenziata complessiva = 18.778.992 kg (33,23% dei R. Totali)

Livello di efficienza del sistema di raccolta differenziata Questo indicatore permette di valutare l’efficienza del sistema di raccolta differenziata attraverso l’analisi dell’organizzazione e della capillarità del servizio.

- La percentuale di raccolta differenziata è del 33,23% Sul territorio comunale sono dislocati i seguenti contenitori:

Materiale n. contenitori

Carta e cartone 264

Vetro 702

Lattine 25

Plastica 127

Organico Utenze domestiche (bidoni stradali e condominiali) 274

Organiche Grandi Utenze 1.040

Oli minerali 4

Olio vegetale 1

Farmaci scaduti 21

Pile a secco 44

Batterie 6

Indumenti usati 43

Esausti di stampa 123

Totale contenitori 2.674

Il miglioramento del sistema di raccolta differenziata è stato ottenuto grazie alla prestazione di

nuovi servizi ed al potenziamento di alcuni già esistenti (vetro per i bar, organico per altre attività, raccolta a domicilio di rifiuti ingombranti). Consistente è stato anche lo sviluppo del servizio “porta

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a porta” esteso oltre che al Centro di Viareggio anche all’Ex Campo d’Aviazione e a Torre del Lago e che serve un numero di utenze pari a circa 16.776 (anno 2004) contro le 5.000 rilevate nel P.S. e relative all’anno 2000.

Tasso di recupero materie prime-seconde per produzione energia termica e/o elettrica

Come riportato nel P.S. non vi sono impianti per il recupero delle materie prime-seconde per la produzione di energia termica e/o elettrica. Il “secco”, prodotto dai rifiuti indifferenziati inviati a Pioppogatto (Massarosa), viene convertito in energia nell’impianto di termovalorizzazione di Falascaia (Pietrasanta).

Capacità di smaltimento rifiuti Questo indicatore permette di valutare la capacità di smaltimento in modo controllato dei rifiuti prodotti sul territorio comunale. Le matrici selezionate (plastica, carta, vetro) vengono inviate ai “centri raccolta delle matrici” e quindi agli impianti di smaltimento. I rifiuti solidi non differenziati vengono indirizzati all’impianto di selezione e compostaggio di Pioppogatto, in cui viene separato l’“organico” dal “secco”. Dall’organico si ottiene un compost grigio poco riutilizzabile e che pertanto viene inviato in discarica, mentre dal secco viene prodotto il C.D.R. (combustibile da rifiuto) che, inviato all’impianto di Falascaia (Pietrasanta), viene combusto e da esso prodotta energia. I RSNP e RSP (rifiuti speciali) vengono inviati in aziende di smaltimento specializzate non presenti in Viareggio.

Efficienza impianti di termocombustione ed altri impianti di smaltimento Come già rilevato nel Piano Strutturale in Viareggio non sono presenti né impianti di smaltimento rifiuti, né di termocombustione.

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2.6 SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO – Quadro sintetico Sistema suolo e sottosuolo

Indicatore Dati disponibili Tendenza nel tempo Note

Indicatori di pressione

Indice di occupazione da parte dei manufatti

Dati R.U. --- ---

Indice di impermeabilizzazione Dati R.U.

Il dato non si discosta sostanzialmente da quello del

P.S. CRITICITA’

Indicatori di stato

Permeabilità Dati del R.U. Il dato non si discosta

sostanzialmente da quello del P.S.

---

Copertura vegetazionale Dati R.U

Reticolo idrografico/rischio idraulico/esondazione/ ristagno

Relazione e studi del R.U.

Si rimanda allo specifico studio idraulico contenuto nella

Relazione geologico-idraulica del Regolamento Urbanistico

---

Indicatori delle politiche, interventi di controllo, protezione e risanamento

Verde pubblico Dati del R.U.. Aggiornato con i dati del R.U.

relativi al calcolo degli standard ---

Piantumazioni Regolamento del verde

urbano, approvato con Del. C.C. n. 31 del 28/06/05

Bonifica aree contaminate Dati del P.S. --- ---

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SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO

INDICATORI DI PRESSIONE Indice di occupazione da parte dei manufatti – superficie urbanizzata L’obbiettivo dell’indicatore è valutare il grado di urbanizzazione al fine di definire i livelli di contenimento o riduzione della pressione ambientale sul territorio dei manufatti. Facendo coincidere la superficie urbanizzata con quella dei Sistemi territoriali urbani abbiamo: Superficie urbanizzata = 1.260 ha

UTOE Area – P.S.

(ha) Area – R.U.

(ha) 1. Cittadella del Carnevale 32 35

2. Marco Polo 95 95

3. Città Giardino 25 25

4. Passeggiata 88 90

5. Città Storica 138 138

6. Porto Darsena 157 158

7. Campo d’Aviazione 84 89

8. Varignano 113 118

9. Migliarina - Terminetto 162 174

10. Comparini 90 99

11. Bicchio 25 19

Sistema Territoriale Urbano di Viareggio 1.009 1.040

Sistema Territoriale Urbano di Torre del Lago 196 220

Totale Sistemi Territoriali urbani 1.205 1.260

Sotto Sistema della Pineta di Ponente 58 58

Il Regolamento urbanistico prevede un aumento della superficie complessiva dei Sistemi territoriali urbani di circa 55 ha, e quindi al di sotto delle possibilità di incremento previste dall’art. 69 del P.S.: “1. In sede di R.U. potrà essere variata la perimetrazione non oltre il 10 % della superficie di ogni singola U.T.O.E. o Sistema Territoriale, senza alcun aumento del dimensionamento massimo ammissibile.” Un lieve superamento di tale limite si rileva per il Sistema urbano di Torre del Lago (12,2%).

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Regolamento Urbanistico - Tav. A2 “Uso e disegno di suolo, planimetria 1/5.000”

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Indice di impermeabilizzazione L’obiettivo dell’indicatore è di valutare gli effetti dell’urbanizzazione sui livelli di permeabilità del suolo al fine di individuare eventuali misure di contenimento dell’urbanizzazione. Facendo coincidere la superficie impermeabile con quella urbanizzata abbiamo: Superficie urbanizzata circa ha 1.260 → circa 39,4 % del territorio comunale INDICATORI DI STATO Permeabilità L’indicatore ha la finalità di valutare la capacità di assorbimento delle acque meteoriche da parte dei terreni e la vulnerabilità delle risorse idriche sotterranee. Facendo coincidere la superficie permeabile con le aree dei Sistemi agricoli, del Parco M.S.R.M. e delle Pinete, con una certa approssimazione, abbiamo: Superficie permeabile circa 1.940 ha → 60, 6 % del territorio comunale Copertura vegetazionale L’indicatore ha la finalità di rappresentare l’estensione delle aree coperte da vegetazione, il loro stato qualitativo ed il loro valore paesaggistico. Dalla Tabella 2- Spazi pubblici per standards, allegata alla Relazione del Regolamento Urbanistico abbiamo: Verde urbano, attrezzato, sportivo = 567.246 mq Pineta di Ponente = 582.810 mq Pineta di Levante = 5.291.580 mq Poiché parte del territorio comunale, in particolare quello compreso nell’area Parco, ricade in zona SIR, si rimanda alla “Caratterizzazione ambientale dei Siti di interesse regionale (SIR) presenti nel territorio comunale di Viareggio” facente parte della Valutazione di incidenza ambientale allegata al Regolamento Urbanistico. Reticolo idrografico/rischio idraulico/esondazione/ristagno Tale indicatore ha la funzione di rappresentare l’estensione e le caratteristiche del reticolo idrografico; è una delle basi per la valutazione della pericolosità per rischio idraulico (esondazione, ristagno, etc.), pertanto si rimanda agli specifici studi ideologici-idraulici allegati al Regolamento Urbanistico.

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INDICATORI DELLE POLITICHE, INTERVENTI DI CONTROLLO , PROTEZIONE E RISANAMENTO Verde pubblico Per quanto riguarda l’estensione delle aree a verde pubblico presenti nel tessuto urbano, dalla Tabella 2- Spazi pubblici per standards, allegata alla Relazione del Regolamento Urbanistico, risulta una dotazione pari a 1.150.056 mq. Considerando anche la presenza della Pineta di Levante, un’importante risorsa ambientale per l’edificato situato nelle immediate vicinanze, si rileva una buona dotazione di verde. Verde pubblico rilevato in sede di P.S. = 1.016.660 mq Verde pubblico rilevato in sede di R.U. = 1.150.056 mq Pineta di Levante = 5.291.580 mq Totale = 6.441.636 mq Piantumazioni L’obiettivo di questo indicatore è la valutazione dell’estensione degli interventi di piantumazione nel territorio comunale. Per la trattazione di questo tematismo si rimanda al Regolamento del verde urbano, approvato con Del. C.C. n. 31 del 28/06/05, che disciplina le azioni riguardanti la conservazione e la gestione del patrimonio ambientale del verde pubblico e privato. Bonifica aree contaminate Siti inquinati I siti inquinanti individuati nel Comune di Viareggio, sono tratti dall’elenco allegato alla Del. C.R. 384 del 21/12/1999. - Bonifica siti inquinati (L.R. n. 25/98 art. 9):

Comune Località Denominazione Tipo Tempi di bonifica Sup ha Volume mc Viareggio Le Carbonaie Le Carbonaie Discarica

RSU/RS/TN Breve termine

Viareggio

Quartiere Varignano

La Morina Discarica Necessità ripristino ambientale

0,250 7500

Per quanto riguarda il sito de “Le Carbonaie” è in corso un progetto di bonifica e risanamento. - Siti da bonificare proposti dalla Provincia di Lucca:

Comune Insediamento produttivo Scadenza gestione Tipo di attività Viareggio Loc. Forcone e Loc. Bicchio 31.01.2000 Stoccaggio e trattamento rifiuti speciali

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2.7 SISTEMA AZIENDE A RISCHIO O INSALUBRI

INDICATORI DELLE POLITICHE, INTERVENTI DI CONTROLLO , PROTEZIONE E RISANAMENTO

Requisiti prestazionali per le istallazioni industriali L’obiettivo di questo indicatore è valutare le misure di mitigazione adottate in funzione della localizzazione dell’impianto. L’unica azienda notificata ai sensi del D.L. 384/99 come stabilimento a rischio di incidenza rilevante, era la Beyfin S.p.a., deposito di GPL. Nell’ambito del procedimento di “Interconnessione diretta A11-A12 con nuovo svincolo di Viareggio ed interventi a Lucca, Massarosa, Camaiore, Viareggio e Torre del Lago” è stata verificata la compatibilità della realizzazione dell’infrastruttura con la presenza dello stabilimento. Alle verifiche effettuate dal Comune sono seguiti i pareri del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (prot. 541 del 16/01/2003), e dell’Ufficio Territoriale del Governo della Prefettura di Lucca (prot. 186/120.2./4 del 17/01/2003); in entrambi si conferma che è venuta meno la necessità del piano di emergenza. La Beyfin, con lettera del 18/01/2003, ha precisato che l’impianto è stato adeguato ai sensi del D.M. 142/94 ed ha fornito il documento di collaudo dell’avvenuto adeguamento effettuato dai V.V.F.F. di Lucca e dell’U.T.F di Livorno.

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2.8. IL SISTEMA SOCIO-INSEDIATIVO– Quadro sintetico Sistema Socio-insediativo

Indicatore Dati disponibili Tendenza nel tempo Note

ANALISI DEMOGRAFICA

Andamento demografico

Provincia di Lucca - Dossier statistico OPS,

2005

Costante aumento della popolazione

---

Densità popolazione Censimento 2001 – Anagrafe 2005

Dato in aumento ---

Nuclei familiari

Censimento 2001 ed Ufficio

Statistica Comune di Viareggio,

2005

Dato in aumento

CRITICITA’ Dal 2001 al 2005 le famiglie

sono aumentate di 2.614 unità

Conformazione della popolazione per età

Ufficio Statistica Comune di

Viareggio, 2005 Non si hanno serie storiche

CRITICITA’ Elevato numero di anziani

soli

Gli stranieri residenti Censimento

2001– Anagrafe 2005

Dato in aumento Dato conforme alla media

regionale e nazionale

Dati di emarginazione grave DE.R.CO. - 2004 Dato non confrontabile con il

P.S. ---

Immigrazione ed emigrazione

Ufficio Statistica Comune di

Viareggio, 2005

Il saldo migratorio risulta positivo

---

Le proiezioni demografiche DE.R.CO. - 2004 Dato non confrontabile con il

P.S. ---

IL DISAGIO ABITATIVO

Entità e localizzazione del disagio

DE.R.CO. - 2005 Dato non confrontabile con il

P.S.

CRITICITA’ Un elevato numero di famiglie ha presentato domande di sostegno

all’alloggio.

Gli sfratti

Assessorato alle politiche sociali,

Relazione Programmatica ,

2005

Non si hanno serie storiche puntuali degli ultimi 5 anni

CRITICITA’ Si stimano circa 100 sfratti l’anno a testimonianza del

problema del disagio abitativo già evidenziato nel

P.S.

Le case non occupate Censimento 2001 Dato in aumento

CRITICITA’ 9.246 abitazioni non sono occupate. Viareggio è il 2°

comune della Toscana, dopo Firenze, per numero di

abitazioni non occupate.

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IL SISTEMA SOCIO-INSEDIATIVO 2.8.1 ANALISI DEMOGRAFICA Andamento demografico L’andamento della popolazione residente nel Comune di Viareggio, rilevata negli ultimi 50 anni (51-04), evidenzia una costante tendenza alla crescita, testimonianza dell’attrattiva che Viareggio ed il territorio della Versilia in generale, esercitano per le loro caratteristiche climatiche e paesaggistiche. Viareggio si configura come uno dei principali motori dello sviluppo demografico della provincia lucchese, con una popolazione pari al 38,44% della popolazione versiliese. Tab. 1 - Evoluzione della popolazione residente 1951-2004

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 2004 Viareggio 41.764 47.323 55.737 58.263 57.514 61.135 61.795 63.290 63.264 Versilia 129.268 140.171 156.521 159.705 157.758 158.207 164.190 164.077 164.576 Provincia di Lucca 366.899 365.540 380.356 385.876 377.101 376.875 381.630 377.036 385.104

Fonte: Provincia di Lucca – Dossier statistico OPS LUCCA, 2005

I dati definitivi del 14° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni hanno evidenziato che gli abitanti residenti a Viareggio al 21/10/2001 erano pari a 61.103, con una sensibile variazione positiva sia nei confronti del dato del Censimento 1991 (+ 6,24%) che del Censimento 1981 (+ 4,87%). Al dicembre 2005 si sono rilevati 63.389 residenti. Tab. 2 – Popolazione residente per UTOE - Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

UTOE (R.U.) Residenti

Censimento 2001 Residenti

2005

1 Cittadella del Carnevale 69 94

2 Marco Polo 4.889 4.971

3 Città Giardino 793 814

4 Passeggiata 1.544 1.612

5 Città Storica 13.233 13.346

6 Porto Darsena 2.409 2.435

7 Campo d'Aviazione 7.780 7.667

8 Varignano 6.732 6.670

9 Migliarina -Terminetto 9.377 10.325

10 Comparini 360 340

11 Bicchio 896 907

Sistema territoriale urbano di Torre del Lago 10.831 11.831

Totale Sistemi territoriali urbani 58.913 61.012

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Sistema Agricolo e Parco 2.190 2.377

Tab. 3 - Popolazione residente per Circoscrizione – Censimento 2001- Ufficio Statistica Comune di Viareggio

Circoscrizione residenti 2001 residenti 2001 (%)

Circoscrizione 1 - Torre del Lago Puccini 11.653 19,07%

Circoscrizione 2 - Centro - Marco Polo 20.532 33,60%

Circoscrizione 3 - Darsena - Ex-Campo d'Aviazione 10.335 16,91%

Circoscrizione 4 - Viareggio Nuova 18.532 30,33%

Senza fissa dimora 51 0,08%

Totale Viareggio 61.103 100,00%

Tab. 4 - Popolazione residente per Circoscrizione – Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

Circoscrizione residenti 2005 residenti 2005 (%)

Circoscrizione 1 - Torre del Lago Puccini 12.684 20,01%

Circoscrizione 2 - Centro - Marco Polo 20.845 32,88%

Circoscrizione 3 - Darsena - Ex-Campo d’Aviazione 10.267 16,20%

Circoscrizione 4 - Viareggio Nuova 19.516 30,79%

Senza fissa dimora 77 0,12%

Totale Viareggio 63.389 100,00%

Densità popolazione La serie storica dei dati forniti dall’O.P.S. Lucca confermano l’elevata densità della popolazione nel Comune di Viareggio, in costante aumento dagli anni ’50 ad oggi ed evidentemente superiore rispetto alla Versilia e alla Provincia. Tab. 5 - Densità della popolazione dei Comuni dal 1951 al 2003 (Abitanti per Kmq)

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 Viareggio 1310,00 1484,40 1748,30 1827,60 1804,10 1917,66 1938,36 1980,02 Versilia 363,12 393,75 439,68 448,62 443,15 451,65 461,22 460,69 Provincia di Lucca 207,00 206,20 214,50 217,70 212,70 209,97 215,27 215,79

Fonte: elaborazioni OPS LUCCA su dati Anagrafi Comunali, 2004

Tab. 6 - Densità della popolazione per Utoe - Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

UTOE (R.U.) Censimento 2001 (ab/ha*) Anagrafe 2005 (ab/ha*) 1 Cittadella del Carnevale 2,06 2,81

2 Marco Polo 56,83 57,78

3 Città Giardino 28,38 29,13

4 Passeggiata 17,30 18,06

5 Città Storica 93,52 94,32

6 Porto Darsena 17,70 17,89

7 Campo d’Aviazione 100,82 99,35

8 Varignano 56,69 56,17

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9 Migliarina –Terminetto 47,82 52,66

10 Comparini 4,11 3,88

11 Bicchio 27,69 28,03 Sistema territoriale urbano di Torre del Lago 50,04 54,66

* Il dato presenta un’ approssimazione in quanto la superficie delle UTOE e del Sistema urbano di Torre del Lago è stata rapportata alle sezioni censuarie. Nuclei Familiari Il numero dei nuclei familiari rilevati dal Censimento 2001 era pari a 25.499 (+ 19,16% rispetto al 1991; + 20,43% rispetto al 1981), mentre il numero medio dei componenti si è ridotto a 2,40 (2,69 nel 1991; 2,75 nel 1981), inferiore al dato nazionale (2,61), a quello regionale (2,52) e a quello provinciale (2,55). Dal 2001 al 2005 in Viareggio le famiglie sono aumentate di 2.614 unità ed il n. medio dei componenti è diminuito a 2,25. Tab. 7 – Rilievo dei Nuclei familiari per Utoe – Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

Localizzazione residenti famiglie n. componenti medio UTOE 1 Cittadella del Carnevale 94 42 2,24 UTOE 2 Marco Polo 4971 2375 2,09 UTOE 3 Città Giardino 814 482 1,69 UTOE 4 Passeggiata 1612 891 1,81 UTOE 5 Città storica 13346 6594 2,02 UTOE 6 Porto Darsena 2435 1112 2,19 UTOE 7 Campo d'Aviazione 7667 3307 2,32 UTOE 8 Varignano 6670 2584 2,58 UTOE 9 Migliarina Terminetto 10325 4322 2,39 UTOE 10 Comparini 340 143 2,38 UTOE 11 Bicchio 907 356 2,55 Sistema urbano TDL 11831 4908 2,41 Senza fissa dimora 77 53 1,45 Totale Viareggio 63389 28113 2,25

Conformazione della popolazione per età La conformazione della popolazione (2005) per età mette in evidenza le seguenti caratteristiche:

1. il peso della popolazione di età media da 15-44, è pari al 38,19% dei residenti, mentre quella da 45-64 è del 27,02%;

2. la concentrazione di minorenni da 0-14 anni è relativa ad una percentuale di 12,09% sul totale;

3. il numero di anziani risulta elevato, circa il 22,70% dei residenti. Questi dati consentono di rilevare che la percentuale di popolazione al di fuori del mercato del lavoro e quindi di una produttività economica è pari al 34,79% del totale. Viareggio presenta inoltre un elevato numero di anziani soli: 4.663 oltre i 64 anni, pari al 7,36% della popolazione e 2.940 ultra 74-enni, pari al 4,64% della popolazione. Le percentuali più alte di anziani soli si rilevano nelle Utoe Città Storica, Passeggiata e Città Giardino.

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Tab. 8 – Rilievo della popolazione per fasce d’età nelle Utoe - Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

Conformazione della popolazione per età

Residenti 0-14 15-44 45-64 >64

UTOE 1 Cittadella del Carnevale 94 10 32 26 26

UTOE 2 Marco Polo 4971 591 1807 1323 1250

UTOE 3 Città Giardino 814 62 254 229 269

UTOE 4 Passeggiata 1612 164 517 437 494

UTOE 5 Città storica 13346 1385 4561 3470 3930

UTOE 6 Porto Darsena 2435 261 883 673 618

UTOE 7 Campo d'Aviazione 7667 831 2761 2230 1845

UTOE 8 Varignano 6670 878 2620 1903 1269

UTOE 9 Migliarina Terminetto 10325 1308 4288 2816 1913

UTOE 10 Comparini 340 40 119 93 88

UTOE 11 Bicchio 907 164 407 214 122

Sistema urbano TDL 11831 1698 5016 3031 2086

Senza fissa dimora

77 11 29 32 5

Totale Viareggio 63389 7664 24209 17124 14392

Tab. 9 - Anziani soli - Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

Localizzazione Residenti Età anziani soli Percentuale soli >64 soli >74 % soli >64 % soli >74 UTOE 1 Cittadella del Carnevale 94 5 2 5,32 2,13

UTOE 2 Marco Polo 4971 450 280 9,05 5,63 UTOE 3 Città Giardino 814 115 64 14,13 7,86 UTOE 4 Passeggiata 1612 226 144 14,02 8,93 UTOE 5 Città storica 13346 1507 1010 11,29 7,57 UTOE 6 Porto Darsena 2435 217 149 8,91 6,12 UTOE 7 Campo d'Aviazione 7667 508 297 6,63 3,87

UTOE 8 Varignano 6670 338 208 5,07 3,12 UTOE 9 Migliarina Terminetto 10325 501 312 4,85 3,02 UTOE 10 Comparini 340 22 11 6,47 3,24 UTOE 11 Bicchio 907 25 19 2,76 2,09 Sistema urbano TDL 11831 619 371 5,23 3,14 Senza fissa dimora 77 4 1 5,19 1,30

Totale Viareggio 63389 4663 2940 Tab. 10 - Anziani soli – 2003

Ultra 65enni che vivono soli Ultra 75enni che vivono soli femmine maschi totale femmine maschi totale Viareggio 3465 916 4381 2222 451 2673 Versilia 7097 1966 9063 4646 960 5606 Provincia di Lucca 16497 4882 21555 10771 2869 13761

Fonte: elaborazione OPS Lucca su dati Anagrafe Comuni, 2003

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Gli stranieri residenti La popolazione straniera residente, censita al 2001 era pari a 1.156 persone ovvero all’1,89% del totale dei residenti, dato in linea con quello regionale e nazionale (1,7%). Nel 2005 si è rilevato un incremento pari a circa il 78% che ha portato il numero dei residenti stranieri a 2.053 unità. Tab. 11 – Stranieri residenti – 2001- 05

Stranieri residenti Anno Femmine Maschi Totale 2001 711 445 1156 2005 1114 939 2053

Dati di emarginazione grave, i senza dimora L’Amministrazione comunale ha promosso un’indagine conoscitiva rispetto al problema dei senza dimora. Tale indagine è stata realizzata tramite l’osservazione diretta dei principali siti segnalati dalle autorità. 38 Sono stati censiti nel territorio comunale 94 cittadini senza dimora (circa lo 0,15% della popolazione), prevalentemente maschi (73.4%) e stranieri (86,2%). “Con riferimento all’età dichiarata i senza dimora censiti si concentrano tra i 30 ed i 49 anni, anche se il 35% di questi hanno meno di 30 anni (e di questi 8 sono ancora minorenni).” 39. Tab. 12 – I senza dimora

Circoscrizione di localizzazione

Viareggio Nuova Centro Marco Polo Torre del Lago Totale

47 16 31 94

Tra i bisogni più ricorrenti si rilevano ovviamente la casa (45,7%) ed il lavoro (33%) a conferma che il principale bisogno dei senzatetto è quello di uscire dal degrado alloggiativo e materiale.

38 “Emarginazione grave adulta a Viareggio” di DE.R.CO. s.a.s, 2004. 39 Estratto da “Emarginazione grave adulta a Viareggio” di DE.R.CO. s.a.s, 2004.

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Immigrazione ed emigrazione Tab. 13 – Popolazione immigrata ed emigrata per Utoe - Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

Localizzazione immigrati nell'anno

emigrati nell'anno

saldo migratorio

nati nell'anno

morti nell'anno

saldo naturale

saldo totale

residenti 2005

UTOE 1 Cittadella del Carnevale 4 1 3 0 3 -3 0 94 UTOE 2 Marco Polo 188 128 60 33 60 -27 33 4971

UTOE 3 Città Giardino 43 13 30 3 19 -16 14 814 UTOE 4 Passeggiata 75 64 11 20 34 -14 -3 1612 UTOE 5 Città storica 454 310 144 86 198 -112 32 13346

Circoscrizione 2 764 516 248 142 314 -172 76 20845 UTOE 6 Porto Darsena 70 55 15 19 38 -19 -4 2435 UTOE 7 Campo d'Aviazione 142 137 5 69 85 -16 -11 7667

Circoscrizione 3 212 192 20 89 125 -36 -16 10267 UTOE 8 Varignano 109 144 -35 68 77 -9 -44 6670 UTOE 9 Migliarina Terminetto 278 237 41 80 91 -11 30 10325 UTOE 10 Comparini 6 7 -1 2 6 -4 -5 340 UTOE 11 Bicchio 21 15 6 12 4 8 14 907

Circoscrizione 4 429 426 3 170 192 -22 -19 19516

Sistema urbano TDL 304 260 44 129 98 31 75 11831

Circoscrizione 1 322 277 45 136 116 20 65 12684

Senza fissa dimora 10 1 9 0 2 -2 7 77

Totale Viareggio 1737 1412 325 537 749 -212 113 63389

Come rilevato nel P.S., si conferma un saldo migratorio positivo (+325). Il saldo complessivo della popolazione, che tiene conto anche dei nati e dei morti, per il 2005 risulta positivo (+113).

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Tab. 14 – Movimento interno della popolazione per Utoe - Ufficio Statistica Comune di Viareggio, 2005

Localizzazione immigrati emigrati saldo migratorio nati morti saldo

naturale saldo totale

residenti 2005

residenti censimento

differenza 2005/Cens

movimento interno

UTOE 1 Cittadella del Carnevale 17 1 16 2 6 -4 12 94 69 25 13 UTOE 2 Marco Polo 831 541 290 152 243 -91 199 4971 4889 82 -117 UTOE 3 Città Giardino 190 107 83 24 53 -29 54 814 793 21 -33 UTOE 4 Passeggiata 360 238 122 53 83 -30 92 1612 1544 68 -24 UTOE 5 Città storica 2269 1271 998 356 852 -496 502 13346 13233 113 -389

Circoscrizione 2 3667 2158 1509 587 1237 -650 859 20845 20532 313 -546

UTOE 6 Porto Darsena 362 269 93 83 140 -57 36 2435 2409 26 -10 UTOE 7 Campo d'Aviazione 717 601 116 244 288 -44 72 7667 7780 -113 -185

Circoscrizione 3 1094 876 218 332 435 -103 115 10267 10335 -68 -183 UTOE 8 Varignano 595 533 62 244 277 -33 29 6670 6732 -62 -91 UTOE 9 Migliarina Terminetto 1225 858 367 339 319 20 387 10325 9377 948 561 UTOE 10 Comparini 26 22 4 11 15 -4 0 340 360 -20 -20

UTOE 11 Bicchio 104 105 -1 49 21 28 27 907 896 11 -16

Circoscrizione 4 2107 1623 484 678 683 -5 479 19516 18532 984 505 Sistema urbano TDL 1660 936 724 451 402 49 773 11831 10831 1000 227

Circoscrizione 1 1778 990 788 477 458 19 807 12684 11653 1031 224

Senza fissa dimora 38 10 28 3 5 -2 26 77 51 26 0

Totale Viareggio 8684 5657 3027 2077 2818 -741 2286 63389 61103 2286 0

La tabella riporta il dato “movimento interno” che individua gli spostamenti di popolazione da un’Utoe all’altra dovuti ad immigrazione/emigrazioni e da morti/nascite.

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Le proiezioni demografiche L’Ufficio Urbanistica, in collaborazione con gli Uffici Casa, Statistica e Servizio Sociale ha commissionato una ricerca finalizzata alla definizione di una proiezione demografica di base sull’andamento della popolazione residente40. In questa specifica indagine si sono ipotizzati tre andamenti diversi; di questi il più attendibile sembra essere la proiezione C in cui “sono stati analizzati i trend di sviluppo demografico previsti a Viareggio tra il 2003 (anno base) ed il 2015 applicando alla realtà cittadina i tassi di fecondità totale, le aspettative di vita alla nascita ed il saldo migratorio medio registrato nell’intera Toscana nell’ultimo triennio” 41. Questa ipotesi porta a prevedere, dal 2005 al 2015, un accrescimento di oltre 6.000 residenti con il conseguente raggiungimento di una popolazione di circa 70.820 abitanti prevalentemente ultra 45-enni. Nel medesimo arco di tempo si stima un aumento di 3.972 nuclei familiari localizzabile soprattutto in Viareggio Nuova e Torre del Lago.42. Tab. 15 – Proiezione nuclei familiari residenti per Circoscrizione (confronto 2001-2015)

2001 2015 saldo Darsena Campo d'Aviazione 4295 4885 + 590 Centro Marco Polo 9456 9847 + 391 Torre del Lago 4538 5716 + 1178 Viareggio Nuova 7148 8961 + 1813 Totale 25437 29409 + 3972

40 “Proiezioni demografiche di base sull’andamento della popolazione residente derivate sull’evoluzione del numero di famiglie a livello comunale e circoscrizionale” di DE.R.CO. s.a.s, 2004. 41 “Disagio sociale a Viareggio – Analisi dei dati relativi alla povertà ed all’esclusione sociale delle famiglie di Viareggio” di DE.R.CO. s.r.l, 2005. 42 Idem.

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2.8.2 IL DISAGIO ABITATIVO L’entità del disagio L’aumento della domanda abitativa in Viareggio si articola secondo due componenti estremamente distanti tra loro: da un lato i nuovi nuclei familiari che si trasferiscono in una casa di proprietà, (spesso seconda casa per l’attrattiva che il territorio esercita) dall’altro i nuovi nuclei familiari (coppie giovani) o nuovi nuclei (singles, anziani soli, donne sole con figli, ecc.), la cui domanda di alloggio va ad alimentare il cosiddetto disagio abitativo43. Al fine di dare una dimensione al problema è stata svolta un’indagine basata su una ricerca empirica sugli assegnatari ERP, i cittadini in lista di attesa, i beneficiari L. 431/98 e gli utenti dei servizi sociali in condizione di emergenza abitativa del Comune di Viareggio. Dalla ricerca è emerso un significativo aumento dell’esposizione al rischio dei ceti popolari e piccolo borghesi, il cui reddito si ancora generalmente al lavoro dipendente in settori produttivi oggi in difficoltà o al piccolo commercio incapace di resistere allo sviluppo della grande distribuzione, oltre alle recenti impennate del caro vita. Parallelamente, quote numericamente importanti di giovani sono escluse dal mercato del lavoro, oppure ne sono incluse in modo discontinuo e frammentario privandole della possibilità, non solamente di risparmiare e di investire ma anche di sopravvivere senza il sostegno della famiglia di origine. Infine l’aumento della speranza di vita degli italiani ha prodotto un forte aumento della percentuale di anziani sul totale della popolazione, che accentua in modo proporzionale le dimensioni della povertà economica specifica degli anziani soli e con pensioni minime, in una situazione di generalizzato aumento del costo della vita. Il fenomeno del disagio abitativo è sicuramente alimentato dalla particolare configurazione speculativa del mercato immobiliare locale, tipico nelle realtà a forte vocazione turistica. Dai dati dell’Osservatorio Casa del 2004 risultavano in condizione di disagio abitativo almeno 2.473 nuclei ripartiti come indicato in tabella. Tab. 16 – Disagio abitativo – DE.R.CO. s.a.s, settembre 2004

CATEGORIA DEL DISAGIO ABITATIVO NUCLEI FAMILIARI

EMERGENZA ABITATIVA 171

regolari 581 soprareddito 1 sottoaffollati 271

AFFIDATARI ERP

sovraffollati

1034

181

LISTA DI ATTESA ERP 803

BENEFICIARI E LISTA ATTESA 431/98 465

TOTALE 2473

“Al 30 giugno 2005, i nuclei familiari richiedenti un sussidio ai Servizi Sociali comunali per far fronte ad una condizione di emergenza abitativa sono aumentati di 57 unità (+33%) e sono così diventati 228. Tra questi, spiccano i nuclei nelle fasce centrali di età (44,19% tra i 30 ed i 49 anni). Per quanto per il 43% dei richiedenti un sostegno per l’emergenza abitativa non sia stata registrata la circoscrizione di residenza, i dati del Servizio Sociale evidenziano una forte concentrazione di questa categoria di utenti a Torre del Lago (17,11%), a Viareggio Nuova (13,60%) ma anche e soprattutto nella Circoscrizione Centro-Marco Polo (23,25%). Questa concentrazione del disagio

43 “Disagio sociale a Viareggio – Analisi dei dati relativi alla povertà ed all’esclusione sociale delle famiglie di Viareggio” di DE.R.CO. s.r.l, 2005.

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abitativo nel cuore della città, prevalentemente popolato da persone anziane e nuclei familiari con età mediamente avanzata, rivela un ulteriore aspetto di questo fenomeno e cioè quello del suo legame con il disagio economico. La liberalizzazione dei contratti di affitto in un quadro di generale spinta al rialzo delle rendite immobiliari per un verso e la riapertura della stagione degli sfratti per un altro hanno determinato in città una eccezionale pressione sugli inquilini, solamente in parte tamponabile con i normali strumenti di sostegno ordinario forniti dall’ente pubblico (L.431). L’aumento dei canoni di locazione raggiunge in molti casi livelli insostenibili e gran parte degli inquilini ricorrono quindi ai servizi sociali per sostegni diretti al mantenimento della abitazione. ” 44 Da una ricerca effettuata dall’IRPET45 sul fabbisogno abitativo emerge sia la tendenza all’aumento delle famiglie, la cui dimensione media tende a diminuire, sia un invecchiamento della popolazione che si traduce in una forte crescita delle famiglie unipersonali con un conseguente aumento della domanda di alloggi di dimensioni ridotte rispetto agli standard attuali. Tab. 17 – Caratteristiche insediative e indicatore sintetico* del fabbisogno abitativo per Comune – estratto

Comune

% res. Tensione ab. su totale reg.

% famiglie disagio ab. su totale reg.

Rapporto addetti/attivi

% pop.< 5anni su % totale regionale

% stranieri su totale regionale

% turisti su totale regionale

Fabbisogno abitativo

Siena 2,6 2,0 1,5 1,3 1,2 2,4 2,09 Grosseto 3,5 2,1 1,1 2,0 1,2 3,1 2,50 Pistoia 4,1 1,8 1,0 2,3 2,6 0,3 2,63 Lucca 4,0 2,0 1,1 2,3 2,0 0,9 2,65 Viareggio 3,0 2,8 1,1 1,8 1,5 2,4 2,67 Pisa 4,4 3,0 1,6 2,2 3,2 4,0 3,42 Arezzo 4,5 4,1 1,2 2,6 3,8 0,6 3,96 Prato 8,4 3,8 1,0 5,6 8,5 0,9 5,60 Livorno 7,6 5,8 1,0 4,0 2,6 0,9 5,96 Firenze 17,4 15,6 1,4 10,0 17,4 16,4 15,71

* L’indicatore proposto dall’IRPET è un indicatore sintetico che tiene conto delle seguenti variabili: “1) la % dei residenti nei comuni classificati ad alta tensione abitativa, pesata sul corrispondente totale regionale (censimento 2001); 2) la % delle famiglie che esprimono in maniera esplicita il disagio residenziale, ottenuta come somma delle famiglie in lista di attesa di alloggi ERP e delle famiglie aventi i requisiti per ottenere il contributo pubblico per il pagamento dell’affitto, pesata sul corrispondente totale regionale (censimento 2001); 3) il rapporto tra addetti e occupati, misurato tramite il raffronto dei flussi pendolari per motivi di lavoro in entrata e in uscita dai comuni (fonte: stime del censimento 2001); 4) la % della popolazione con età inferiore ai 5 anni sul corrispondente totale regionale (fonte: popolazione anagrafica 2003); 5) la % della popolazione straniera sul corrispondente totale regionale (fonte: popolazione anagrafica 2003); 6) la % delle presenze turistiche sul corrispondente totale regionale (fonte: popolazione anagrafica 2003)” 46. L’indicatore misurato dall’IRPET evidenzia come il fabbisogno abitativo di Viareggio sia elevato, paragonabile ai dati provinciali e talvolta superiore a questi, se confrontato con Siena, Grosseto, Lucca e Pistoia. Gli sfratti Nella “Relazione Programmatica 2005” dell’Assessorato alle Politiche Sociali si riporta che “il disagio abitativo costituisce una caratteristica strutturale della nostra città, sia per effetto naturale della pressione demografica ma sia anche per le specifiche caratteristiche speculative e di rendita del mercato immobiliare. 44 “Disagio sociale a Viareggio – Analisi dei dati relativi alla povertà ed all’esclusione sociale delle famiglie di Viareggio” di DE.R.CO. s.r.l, 2005. 45 IRPET “Il fabbisogno abitativo in Toscana” – Allegato A, Firenze 2005. 46 Idem.

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I principali indicatori di tale disagio sono offerti dall’alto numero dei procedimenti di sfratto nonché dalla mole delle domande di contributo all’affitto (previste dalla L.431/1998 come valvola di prima compensazione della liberalizzazione dei canoni di locazione). Sul primo versante dobbiamo registrare come dalla fine degli anni ’90 nel territorio comunale si proceda costantemente all’esecuzione di circa 100 sfratti all’anno (più o meno 1 ogni 280 famiglie). Come rilevano i dati dell’Osservatorio politiche abitative del Comune, nel 2004 sono stati eseguiti 82 sfratti, ed a questi devono essere aggiunte 33 esecuzioni ancora pendenti. Sul secondo (richieste di contributi integrativi al canone di locazione) si segnala, per il solo anno 2004, la richiesta di sostegno da parte di 465 famiglie (pari al 70% delle domande dell’intera Versilia) che individuano Viareggio come la prima città in Toscana per incidenza delle richieste ma, per avere l’esatta dimensione ed il significato dell’emergenza abitativa nella nostra città, occorre aggiungere che le domande in graduatoria per l’assegnazione alloggi Erp sono 729, di cui 468 per nuclei familiari di 1-2 persone , 150 per nuclei di 3 persone e 111 per nuclei di 4 persone e più.” Tab. 18 - Contributo regionale L.431/98 – Anno 2004

Comune Popolazione

residente Numero totale di

richieste

Incidenza percentuale richieste su

popolazione residente Viareggio 63.290 465 0,734% Pisa 88.988 577 0,648% Livorno 155.880 864 0,554% Grosseto 73.759 342 0,464% Firenze 367.259 1.701 0,463% Lucca 81.995 349 0,426% Carrara 65.039 268 0,412% Arezzo 93.783 380 0,405% Prato 176.013 700 0,398% Massa 67.576 236 0,349% Pistoia 84.526 284 0,336% Siena 258.821 180 0,070%

Le case non occupate Le abitazioni presenti nel territorio comunale, rilevate nel Censimento 2001, risultano 34.625 (+ 11,48% rispetto al 1991; + 30,6% rispetto al 1981), di cui 9.246 non occupate (pari al 27,33% del totale; 31,1% nel 1991, 26,8% nel 1981). Tale dato fa di Viareggio il 2° comune della Toscana, dopo Firenze, per numero di abitazioni non occupate; le maggiori concentrazioni si rilevano nell’Utoe Città Storica, Marco Polo e nel Sistema Territoriale di Torre del Lago. Tab. 19 – Rilievo abitazioni ed edifici per Utoe – Censimento 2001

Localizzazione Popolazione Edifici Abitazioni occupate

Abitazioni non occupate

Abitazioni totali

UTOE 1 Cittadella del Carnevale 69 32 29 5 34 UTOE 2 Marco Polo 4889 1176 2194 1320 3514 UTOE 3 Città Giardino 793 216 421 791 1212 UTOE 4 Passeggiata 1544 716 789 969 1758

UTOE 5 Città storica 13233 4730 5956 2968 8924 UTOE 6 Porto Darsena 2409 1073 1036 205 1241 UTOE 7 Campo d'Aviazione 7780 993 3158 494 3652

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UTOE 8 Varignano 6732 579 2435 155 2590 UTOE 9 Migliarina Terminetto 9377 1567 3707 529 4236 UTOE 10 Comparini 360 150 139 7 146 UTOE 11 Bicchio 896 163 346 25 371 Sistema urbano TDL 10831 2587 4201 1544 5745

Sistema Agricolo e Parco

2190 765 968 234 1202

Totali 61103 14747 25379 9246 34625

Suddividendo il n° delle case occupate 25.379 per gli abitanti si ottiene l’indice di affollamento pari a 2,40.

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2.9 SISTEMA NATURA Individuazione aree SIR e ZPS Per quanto riguarda il Sistema natura, oltre a quanto riportato nel P.S., si deve precisare che in seguito all’approvazione di importanti norme a livello comunitario, nazionale e regionale inerenti la tutela della biodiversità (Direttive CEE 92/43/CEE, 79/409/CEE, D.P.R. 357/97, D.P.R. 120/2003, L.R. 56/2000, Del. C.R. 342/1998, Del. C.R. 6/2004, Del. G.R. 664/2004) sono stati individuati sul territorio di Viareggio i “Siti di interesse regionale” identificati in tabella.

Tale individuazione rende necessaria, in seno al R.U., la redazione della “Valutazione d’incidenza ambientale”, alla quale si rimanda, per la descrizione e l’individuazione delle forme di tutela degli habitat delle specie di flora e fauna presenti in detti siti.

CODICE TIPO SITO DENOMINAZIONE REG.BIOG. REGIONE AGGIORN. FUSO AREA PERIMETRO ETTARI

IT5120016 C Macchia lucchese Mediterranea Toscana gen-2004 32 4032507,593 11141,166 403,251IT5120017 C Lago e Padule di Massacciuccoli Mediterranea Toscana gen-2004 32 19079129,889 23994,307 1907,913IT5170001 C Dune litoranee di Torre del Lago Mediterranea Toscana gen-2004 32 1217307,191 9732,150 121,731

SCHEDA AREE SIR - (Del. C.R. n. 6 del 2004)

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2.10 LA MOBILITA’ SOSTENIBILE Isole pedonali (gennaio 2006) Per isole pedonali si intendono quelle aree di territorio completamente chiuse al traffico. Rispetto al Piano Strutturale non si rilevano dei mutamenti, si conferma pertanto una superficie di mq 174.000 e una conseguente dotazione per abitante pari a 2,74 mq/ab. Piste ciclabili (gennaio 2006) Viareggio risulta avere una dotazione di circa 8.000 metri di piste ciclabili realizzate e 12.700 metri di percorsi ciclabili pari a 0,32 m/ab. E’ in corso l’attuazione del “Piano della mobilità ciclabile – Sintesi agosto 2004” Zone a traffico limitato (gennaio 2006) Le zone a traffico limitato sono quelle aree il cui accesso con auto è limitato ai residenti. A Viareggio non risultano aree di questo tipo. Il trasporto pubblico su gomma (dato 2005) Le linee extraurbane che servono Viareggio sono: - Viareggio - Lucca - Viareggio - Camaiore - Viareggio - Forte dei Marmi - Viareggio - S. Lucia la Culla - Viareggio - Pisa - Viareggio - Firenze DD - Viareggio - Pietrasanta - Viareggio – Massarosa - Lucca - Viareggio – Massarosa - Valpromaro - Viareggio – Pian di Mommio - Viareggio - Pedona - Viareggio - Massaciuccoli - Viareggio - Capezzano - Torre del Lago - Pietrasanta N. Passeggeri trasporto extraurbano = 948.339 N. Passeggeri trasporto urbano = 574.837 Totale passeggeri = 1.523.176 Km serviti trasporto urbano/extraurbano = 74,50. TAV. 6 – Le piste ciclabili e le aree perdonali – 2006 TAV. 7 – Il trasporto pubblico urbano – 2006

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2.11 SISTEMA ECONOMICO Le attività prevalenti Il Comune di Viareggio è caratterizzato da alcune tipologie economiche prevalenti. Per queste sono state predisposte apposite schede di analisi per i seguenti settori:

• Cantieristica • Attività agricole • Mercati • Turismo

Cantieristica Il Settore della Nautica rappresenta, a livello nazionale, il 2,3% del PIL e l’1,5% dell’occupazione. Negli ultimi anni ha registrato un incremento della produzione del 143%, rispetto alla variazione della produzione mondiale che, nello stesso periodo, ha registrato un aumento del 78%. La nautica italiana in Europa è diventata prima per fatturato e terza, dopo Francia e Germania, per produzione. La maggioranza delle aziende italiane del settore è rappresentata da imprese di piccole dimensioni ed imprese artigiane (il 75% delle aziende non ha più di 15 addetti), mentre le grandi aziende sono presenti in numero limitato, anche se spesso sono leaders a livello mondiale. Il 35% del fatturato annuo prodotto a livello nazionale nel settore della nautica è realizzato in Toscana: 1950 milioni di Euro su 5500 milioni di Euro di fatturato nazionale. La nautica da diporto sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’economia Toscana, che vede sviluppare nell’area costiera ed in misura crescente anche nell’interno (Firenze e Pistoia), una pluralità di attività connesse con questo specifico mercato. La Provincia di Lucca e, in particolare, la città di Viareggio, si conferma da tempo come principale polo operativo della nautica: il 41,4% delle aziende nautiche sono infatti ubicate sul suo territorio. Secondo gli ultimi dati statistici della CCIAA di Lucca sono 1.060 le imprese nautiche lucchesi (localizzate per la maggior parte nel comune di Viareggio) ed oltre 5.000 gli addetti. L’indagine ha suddiviso le imprese in tre grandi aree d’intervento: dalla domanda alla realizzazione; la navigazione ed il refitting e rimessaggio, come meglio evidenziato nella tabella seguente che si riferisce ai dati degli anni 2004/2005 e che attualmente in fase di aggiornamento: MACRO POSIZIONAMENTO 2004/

2005 Dalla domanda alla realizzazione

- Broker/mediatori/concessionari - Agenzie marittime e spedizionieri - Progettazione/consulenza/es. perizie - Cantiere - Costruzione scafo e lavorazioni varie (carpent.legno/ferro, stampi-vetroresina) - Vernic-coibentazione-stuccatura-resinatura-, protezione catodica, ecc. - Impiantistica/meccanica (anche ponteggi, gru, ascensori, carrelli, estintori, eliche, pompe, dissalatori, termoidraulica, lav.materieplastiche, ecc.) - Strumentazione/elettronica/elettricità (fabbricazione, installazione, riparazione, manutenzione, assemblaggio, sicurezza, antincendi)

- Motori produzione, riparazione, installazione, manutenzione - Allest-arred-legno/falegnameria (passerelle, ecc.) - Arred-tessuto tappezzeria (tendaggi, lav. Cuoio, ecc.)

14 7 52 32 126 151 91 94 21 86 13

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- Arred-marmo vetro, plastica, metallo - Cantiere per accessoristica di salvataggio - Velerie e cordami - Prodotti chimici – produzione (razzi)

- Servizi vari pre-navigazione (es. alaggio e varo, organismi certificazione, finanziarie-leasing, holding, ag. Comunicazione e centri servizi, grafica, stampa serigrafia e tipografica, uff. rappresentanza, immobiliari)

36 5 4 2 30

La Navigazione

- Servizi di trasporto - Scuole nautiche/corsi formazione/agenzie di pratiche - Chartering - Bunkeraggio - Servizi di pulizia - Lavanderie - Commercio ingr-dett (compreso commercio dettaglio articoli vari), ag. E rappresentanti, forniture di bordo - Servizi vari alla navigazione (ormeggio, recupero in acqua, catering, raccolta rifiuti, editoria, org. Eventi sportivi e non, guardianaggio, prod. Agricoli vari es. canne da pesca, mute sub, logistica, ecc.)

15 21 27 3 8 2 112 16

Il refitting ed il rimessaggio

- Cantiere e lavori di riparazione/cantiere e lavori di riparazione accessoristica salvataggio - Servizi di rimessaggio - Servizi vari post-navigazione (portuali, subacquei, demolizione, noleggio attrezzature, sollevamenti)

69 10 13

Totale 1.060 Quello che tradizionalmente viene definito come “distretto” toscano della nautica da diporto è quindi costituito da una variegata presenza di imprese dislocate entro un’area geografica molto ampia, di cui quella viareggina e versiliese ne costituisce la principale componente. Il complesso delle imprese operanti nella filiera nautica appare tipologicamente assai diversificato per aree di business, il che rende difficile la loro rilevazione e una loro chiara collocazione quantitativa, produttiva ed occupazionale all’interno della filiera. L’appartenenza al settore appare più facilmente accertabile sul piano qualitativo, se si considera la natura delle relazioni produttive, tecnologiche, professionali e commerciali che collegano fra loro le imprese. Una specie di rete che nel tempo si è consolidata grazie ad un contesto di imprenditorialità e professionalità diffuse che ha portato ad uno sviluppo enorme di piccole imprese locali che dispongono di un marchio proprio e che sono andate concentrando al proprio interno funzioni che vanno dalla progettazione alle attività commerciali ed amministrativa, dai servizi alla produzione alla manutenzione e al refitting. L’analisi delle dinamiche di un tale sviluppo permettono di distinguere alcuni punti di forza e di debolezza che caratterizzano il territorio del Comune di Viareggio relativamente al fenomeno dello sviluppo della filiera della nautica: tra i primi troviamo sicuramente l’eccellenza delle maestranze viareggine che è riconosciuta in tutto il mondo ed il prestigio internazionale della città che risulta leader nel segmento della produzione di megayacht. Tra i punti di debolezza, invece, abbiamo sicuramente la scarsità di spazi adeguati per la produzione e movimentazione delle imbarcazioni, sia in prossimità del mare che nell’entroterra, un’offerta di manodopera specializzata nettamente inferiore rispetto alla domanda e la bassa profondità dell’imboccatura del porto che non permette un agevole accesso delle motonavi (traghetti, mercantili, panfili, ecc.). Quest’ultimo aspetto ha ripercussioni negative sia sul fronte delle attività legate alla cantieristica quali rimessaggio, trasporto, manutenzione ecc., sia sul versante dell’attività turistico-ricreativa con un impatto negativo sui flussi turistici anche giornalieri.

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Tra le componenti strategiche che le imprese della filiera nautica considerano determinanti per il mantenimento e miglioramento della loro posizione sul mercato e per lo sviluppo competitivo del comparto troviamo: il Mercato e competenze professionali. Per quanto riguarda il primo fattore, di deve dire che il mercato della nautica toscana è decisamente orientato all’export e che agli imprenditori della Provincia di Lucca (con la massima concentrazione nella zona di Viareggio e della Versilia) è riconosciuto il primato mondiale nella costruzione di grandi yacht. Tra i fattori determinanti per il mantenimento di una tale posizione competitiva, assume grande rilievo l’innovazione di prodotto, l’affidabilità ed il design, seguiti da fattori quali il marketing, la distribuzione ed i servizi post-vendita. Passando invece all’analisi delle competenze professionali, le indagini finora svolte hanno rilevato l’esigenza di intervenire su tre livelli e segmenti del fabbisogno formativo: l’aggiornamento dei mestieri operativi tradizionali, lo sviluppo di nuove competenze tecnico-manageriali e lo sviluppo del reclutamento e della formazione degli equipaggi. Alle mancanza di professionalità tradizionali si aggiunge anche la necessità di nuove professionalità legate alle innovazioni di prodotto e di nuove figure manageriali soprattutto nelle imprese più piccole della filiera e soprattutto di quelle appaltatrici. Fondamentale per il settore appare quindi garantire percorsi stabili di formazione continua che permettano l’arricchimento professionale e l’adattamento alle nuove tecnologie di processo e di prodotto unitamente a serie di programmi formativi incentrati su competenze professionali specifiche collegate alle diverse attività di settore e, nell’ambito di queste, alle differenti fasi di lavorazione. Sebbene il sistema della Nautica di Lucca gode, complessivamente, di uno stato di salute più che buono, esistono inevitabilmente alcuni punti di criticità, sui quali è necessario lavorare allo scopo di garantire la sostenibilità della filiera. Le aree d’intervento di maggior criticità sono sicuramente date dall’innovazione, la competitività del sistema di subfornitura, l’internazionalizzazione e l’apertura settoriale del sistema, l’associazionismo e l’identità di sistema.. Se poi consideriamo la situazione dei porti, degli approdi e delle aree in prossimità del mare , il quadro generale indicato nella tabella che segue mostra la presenza di circa 60 tra porti ed approdi sulla costa toscana, per un totale di 19.000 posti barca eterogeneamente distribuiti sulla costa: Grosseto 5.456 Livorno 3.134 Lucca (Viareggio) 2.000 Isole 1.770 Pisa 1.000 Massa – Carrara 503 TOTALE 18.961 (Fonte UCINA – 2004)

Dai dati sopra indicati appare evidente la necessità di prevedere che un ulteriore incremento delle disponibilità di porti turistici e di disponibilità di ormeggio dovrà essere finalizzata anche a riequilibrare sull’intera costa toscana una distribuzione che attualmente appare maggiormente concentrata nel tratto di costa compreso fra Livorno e Grosseto. In tale prospettiva alcune problematiche assumono un aspetto assolutamente centrale ed indispensabile per lo sviluppo delle attività cantieristiche e portuali. Fonti: Osservatorio Camera di Commercio di Lucca, Relazione Dott. Pietro Angelici

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Attività agricole I dati dell’ultimo censimento dell’Agricoltura del 2000, rispetto al passato, hanno rilevato un profondo mutamento della realtà agricola della Provincia di Lucca, con una diminuzione degli addetti, una contrazione del numero delle aziende (-17%) ed un leggero aumento delle superfici aziendali. In alcune aree, l’aspetto che è cambiato maggiormente, è sicuramente quello che riguarda il mutamento sensibile nella composizione “sociale” delle campagne. Oggi a fianco dell’imprenditore agricolo classico c’è una figura imprenditoriale nuova, proveniente da altri settori. Si tratta di persone che in alcuni casi hanno capitali da investire con motivazioni e livello culturale superiori e che, per questi motivi, creano aziende “nuove”, orientate verso produzioni agricole biologiche e di qualità, sviluppando business più complessi, in quanto associano al prodotto agricolo il paesaggio, la tranquillità, la natura, le tradizioni, ecc in un sistema integrato difficilmente inquadrabile con parametri puramente agricoli. Se passiamo ad analizzare il numero delle aziende del settore agricolo che risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lucca, limitatamente all’area del Comune di Viareggio, si possono evidenziare i seguenti dati di sintesi:

Dai dati ISTAT rilevati nell’ultimo Censimento Generale dell’Agricoltura dell’anno 2000, l’utilizzo agricolo della superficie territoriale del Comune di Viareggio risulta il seguente: Comune di Viareggio: Superficie Territoriale 3.188 Ha SAT (Superficie Agricola Totale ) 876 Ha SAT/ST % 27,5% SAU (Superficie Agricola Utilizzata) 697 Ha SAU/ST % 22 % Fonte: ISTAT 5° Censimento Generale dell’Agricoltura 2000

Utilizzo Agricolo della Superficie Territoriale Ha Seminativi 559,9 Legnose agrarie 46,5 Prati 90,9 SAU Tot. 697,3 Agricoltura da Legno 1,0 Boschi 53.3 Superficie agraria non utilizzata 43,3 Altra Superficie 81,7 SAT (Superficie Agricola Totale) Tot. 876,6 Superficie Florovivaismo 155,30 % florovivai seminativi 27,7 %

TIPOLOGIA AZIENDE NUMERO

Ortofrutticole 50 Florovivaistiche 150 Miste ortofrutta/fiori 10 Pesca 60 Manutenzione giardini 40 Olivicole/Viticole/Bestiame 10 Varie 17 Totale 337

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Si tratta, nel complesso, di una realtà importante che va supportata attraverso l’azione collettiva e la cooperazione tra i diversi soggetti operanti sul territorio provinciale. In questa logica si inseriscono le azioni di governance e pianificazione di sviluppo provinciale. Attraverso i Piani Locali di Sviluppo Rurale, infatti, una parte della programmazione e gestione del Piano Regionale è stata assegnata alla Provincia e alle Comunità Montane. Ciò a consentito a questi Enti di definire, nel quadro di percorsi prestabiliti dalla programmazione regionale, le misure da attivare nel proprio territorio, le dotazioni da assegnare a ciascun intervento, le loro modalità di assegnazione fondate su criteri di priorità individuati a livello locale, con l’obiettivo di assecondare le tendenze e la propensione all’investimento delle aziende agricole. Importante è quindi valorizzare le risorse agricole presenti creando le condizioni favorevoli all’aumento del reddito degli operatori, salvaguardando l’ambiente e consolidando il recupero delle tradizioni e delle vocazioni produttive locali. Tutto questo deve essere perseguito considerando le diversità ambientali e geomorfologiche, modulando gli interventi tenendo conto delle problematiche specifiche delle diverse zone rurali (montagna, collina, pianura interna e zona marina), dando priorità alle aree più deboli del territorio provinciale. Il futuro dell’agricoltura troverà la sua mission nel valorizzare al massimo le esternalità positive, il ruolo della multifunzionalità sarà sempre più marcato: dovrebbero aumentare i servizi di tipo ambientale, orientati a garantire la qualità e tutela del territorio e del paesaggio agrario. In questo senso i piani urbanistici devono contenere adeguate norme di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e delle strutture agrarie cercando soprattutto di agevolare lo sviluppo degli insediamenti agricoli ed evitando fenomeni di urbanizzazione “selvaggia” a scapito delle aree agricole esistenti. Tra le altre priorità a tutela del mondo agricolo dell’area del Comune di Viareggio troviamo:

- l’incentivazione dell’attività del Distretto Floricolo, - l’incentivazione di accordi pattizzi a livello provinciale (positiva è stata infatti l’esperienza

del programma provinciale delle infrastrutture rurali), - il favorire gli interventi di promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità (attraverso la

creazione di strutture comuni di tutela e promozione alle quali le aziende, anche di piccole dimensioni, possano agevolmente appoggiarsi),

- il favorire il ricambio generazionale appoggiando i giovani imprenditori (con finanziamenti, attività di promozione, snellimento pratiche amministrativo/burocratiche, servizi vari),

- il favorire la multifunzionalità dando la possibilità di diversificare le attività aziendali (es. agriturismo) ma soprattutto riconoscendo concretamente il contributo delle aziende agricolo/rurali nel miglioramento della qualità della vita della collettività sia per la salvaguardia delle risorse primarie (alimenti, aria, acqua) che del paesaggio e della stabilità idrogeologica;

- sostenere la politica per il risparmio energetico visto il grande contributo che il settore agricolo può dare in tale campo.

Fonte: Relazione del Dipartimento Attività Produttive della Provincia di Lucca – Anno 2006.

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Mercati a) Mercato Ortofrutticolo Il mercato ortofrutticolo di Viareggio è gestito dal Comune ed è un mercato misto (dove troviamo produttori e commercianti che vendono prodotti ortofrutticoli) dove si vende prevalentemente all’ingrosso e, in particolari fasce orarie, anche al dettaglio (a cassette). Situato nel centro della città, dispone di un’area coperta di 3.500 mq e di un’area scoperta di 7.300 mq per un totale di 10.800 mq. All’interno troviamo 22 magazzini, 144 banchi, 12 celle frigorifere, uno sportello bancario ed un bar (entrambi dati in concessione). E’ frequentato regolarmente da 35 aziende produttrici, suddivise per Comune di appartenenza: Viareggio n. 13, Capezzano Pianore n. 13, Camaiore n. 2 e Massarosa n. 7. Le aziende ortofrutticole di Viareggio che frequentano il Mercato sono invece quindi pari al 25% del totale. I produttori che invece frequentano solo saltuariamente il mercato sono circa trenta; i commercianti acquirenti sono 95 (35 dei quali sono di Viareggio e circa 50 provengono dagli altri comuni della Versilia) ed i grossisti venditori che utilizzano i magazzini del mercato ammontano complessivamente a 10 (dei quali 8 sono aziende viareggine).

b) Mercato Ittico Il Mercato Ittico di Viareggio è gestito dall’Amministrazione Comunale ed è situato nell’area della Darsena. Dispone di un’area coperta di 4.000 mq (comprensiva di una pensilina attigua alla banchina di sbarco del pescato, con un’area banchi di 2.500 mq e di un’area magazzini di 1.500 mq) e di un’area scoperta di 10.000 mq (per un totale complessivo di 14.000 mq). La struttura è dotata di un bar, di celle frigo e fabbricatore di ghiaccio in scaglie, nonché di uno sportello bancario dove vengono incassati i corrispettivi delle vendite e trattenuti i diritti di mercato dovuti al Comune. All’interno troviamo il reparto produzione con 50 banchi. L’asta è frequentata da circa 20 pescherecci iscritti al compartimento di Viareggio (su un totale di n. 133 pescherecci iscritti dei quali 23 sono superiori a 10 tonnellate stazza lorda e 110 di tonnellaggio inferiore) e da 50 commercianti/acquirenti, dei quali più del 50% ha sede a Viareggio. Anche in questo caso abbiamo un mercato misto dove troviamo due differenti aree: - il reparto produzione o sala aste, dove il pescatore vende il prodotto a mezzo asta pubblica; - il reparto di commercializzazione, utilizzato da 6 commercianti all’ingrosso e al dettaglio

che dispongono di 12 posteggi (dotati di magazzino, cella frigo e punto vendita del prodotto senza alcuna lavorazione)

c) Mercato dei Fiori Il Mercato dei Fiori di Viareggio è gestito dall’Amministrazione Comunale ed è situato nel centro cittadino in una zona favorevole dal punto di vista della raggiungibilità ma con numerosi problemi dal punto di vista della viabilità e traffico nonché per l’irrazionale distribuzione dei parcheggi che non essendo recintati, permettono l’eccesso di chiunque con conseguente difficoltà di controllo dell’accesso degli operatori al mercato. E’ dotato di un’area scoperta di 13.000 mq e di un’area coperta di 4.500 mq, per un totale di 17.500 mq. All’interno del mercato troviamo 500 banchi, 21 magazzini, 35 box, 11 celle frigorifere e 12 uffici, una sala polifunzionale accessibile anche dall’esterno, mentre nell’area adiacente all’ingresso principale troviamo uno sportello bancario ed un bar. Le aziende che frequentano il mercato sono 327, ripartite nel modo seguente: - n. 165 produttori che utilizzano prevalentemente i banchi di vendita; - n. 137 commercianti acquirenti provenienti dal centro e dal nord Italia; - n. 18 commercianti venditori provenienti da Toscana, Liguria e Campania; - n. 7 rappresentanti di prodotti floricoli. I commercianti–venditori sono invece - n. 32 commercianti grossisti,

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- n. 17 commercianti venditori all’interno, - n. 106 commercianti dettaglianti - Tra i commercianti-venditori troviamo un’azienda agraria e un rivenditore di articoli per

fioristi e fiori secchi (attività collaterali). Riportiamo di seguito nella tabella l’andamento dell’affluenza degli operatori al Mercato dei Fiori di Viareggio dal 2002 al 2007: Tesserati 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Commercianti 263 279 280 232 178 155 Produttori 239 226 214 194 170 165 Rappresentanti 8 9 8 8 9 7 Dall’analisi dei dati riportati in tabella si può notare la sensibile riduzione del numero di operatori (di tutte le tipologie) frequentatori del Mercato dei Fiori di Viareggio che si è verificata negli ultimi sei anni.

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TURISMO Negli ultimi anni (dal 2001 al 2005) il clima di tensione e d’incertezza che ha caratterizzato la situazione politico-economica mondiale ha portato interessanti modifiche nel comportamento di consumo della domanda turistica mondiale. Si sono infatti stabilizzati alcuni fenomeni quali:

- la minor disponibilità di spesa, - prenotazioni a ridosso della vacanza, - diminuzione della permanenza media, - forte concorrenza tra le mete turistiche (e non solo tra i singoli operatori).

Bisogna prendere atto che anche gli aspetti qualitativi della domanda di servizi turistici in Italia sono fortemente cambiati negli ultimi anni. Oggi abbiamo un consumatore di servizi turistici molto inquieto, che presta particolare attenzione alla qualità, esprimendo scelte basate su una maggior informazione e conoscenza. Questo porta ad una pluralità di bisogni da soddisfare (riposo, cura, alloggio, ristorazione, svago, trasporti, svolgimento di affari, ecc.) che creano, a loro volta, una vasta gamma di segmenti di mercato. Quest’ultimo risulta caratterizzato da un’elevata elasticità e da una accentuata stagionalità. In sintesi i consumi del tempo libero (cultura, svago e turismo) saranno più compressi, ma sempre abbastanza dinamici, anche se prevarranno quelli legati al turismo, al benessere ed alla cultura. In generale, si confermerà la richiesta di prodotti “personalizzati”, sempre più legati ai reali bisogni individuali, veicolati da strumenti di comunicazione maggiormente finalizzati ed in grado di fornire anche servizi. Si dovrà fare maggiore attenzione al rapporto qualità-prezzo delle destinazioni e non dei singoli prodotti, rinnovando e reinterpretando i prodotti con servizi che possano dare valore aggiunto al prodotto turistico. Adattarsi ai cambiamenti delle esigenze dei visitatori è la maggior sfida che il sistema turismo è chiamato ad affrontare. Per quanto riguarda l’andamento turistico della città di Viareggio, nell’anno 2005 si è rilevato un trend positivo per l’intera stagione turistica e per quasi tutte le imprese ricettive ufficiali. Per le strutture ricettive ufficiali si registra una crescita delle presenze di circa il 16% ed un aumento degli arrivi di circa il 6%. Si è registrato anche un aumento della permanenza media, in particolare nel periodo estivo (maggio – settembre), dovuti soprattutto ad alcuni week-end più lunghi rispetto al 2004, a condizioni climatiche migliori, ad un aumento maggiore del settore extralberghiero. L’apice positivo si è raggiunto nei mesi di maggio e giugno, mentre l’andamento peggiore si è registrato in bassa stagione, soprattutto nei mesi di febbraio e novembre. E’ poi aumentato il numero dei turisti inglesi ed italiani, mentre è diminuito il numero dei turisti tedeschi e svizzeri. Il fenomeno della stagionalità fa si che le presenze registrate nei mesi che vanno da giugno a settembre compresi rappresentino nel 2005 il 75% dei flussi totali. LE NUOVE TIPOLOGIE DI TURISMO: Le forme di turismo “alternative” quali il turismo naturalistico, eno-gastronomico, sportivo, d’affari e congressuale, del benessere conoscono negli ultimi anni un vero e proprio boom dovuto soprattutto alle seguenti motivazioni:

- le persone hanno più esperienza di viaggi ed hanno un atteggiamento più maturo e selettivo nelle scelte di consumo;

- grazie alla maggior quantità d’informazioni disponibili, alla grande quantità di mezzi di comunicazione (primo tra tutti internet) ed alle maggiori possibilità di fruire di periodi di vacanza, le persone riescono ad effettuare maggiori comparazioni fra più destinazioni;

- esistono maggiori facilità di spostamento; - i turisti sono più attività durante le vacanze e cercano attività diverse;

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- i turisti danno prova di una maggior preoccupazione per l’ambiente, gli sprechi e la qualità della vita.

Considerando invece il Turismo Balneare, dando uno sguardo al mercato attuale, le caratteristiche tipiche che si riscontrano sono: - la presenza prevalente di famiglie; - la progressiva riduzione della durata media della permanenza; - l’alta sensibilità alla variabile costo; - personalizzazione dell’offerta; - crescente sensibilità ai servizi ed alle infrastrutture; - richiesta di una molteplicità differenziata di modalità ricettive; - ruolo più accentuato dell’intermediazione turistica. Il turismo balneare tradizionale è un segmento in difficoltà ed è necessario innovarlo,

agevolando lo sviluppo di nuovi segmenti emergenti. Dovranno quindi necessariamente essere implementate azioni di comarketing tra turismo ed altre attività presenti sul territorio, in modo da innescare un processo virtuoso le cui implicazioni operative possono riepilogarsi nelle seguenti:

- una diversificazione e qualificazione della ricettività, - l’adozione di appropriate politiche di prezzo, - l’attivazione di servizi diversificati e qualificati, - l’affermarsi di un’immagine integrata fra destinazione e prodotto, - la realizzazione di maggiori opportunità per una vacanza attiva, - l’attivazione di reti formalizzate di cooperazione tra i diversi operatori (ricettività e servizi

all’utenza). Un fenomeno importantissimo per l’economia della Versilia (e della città di Viareggio in

particolare) è sicuramente quello del Turismo Nautico che, negli ultimi tre anni, è cresciuto a ritmi sostenuti aumentando l’interesse degli Enti Locali per lo sviluppo dei porti turistici e per la realizzazione di infrastrutture di supporto a questa “nicchia” di mercato turistico in espansione. Sono infatti aumentate le imbarcazioni vendite ed il numero di società specializzate nel noleggio e locazione di imbarcazioni; si è registrata una notevole espansione del numero dei posti barca nelle strutture portuali, dei servizi offerti al turista nei porti ed il numero dei Tour Operator che offrono vacanze in barca in Italia; negli ultimi anni sono nati alcuni consorzi tra porti turistici che offrono itinerari integrati con un coinvolgimento maggiore tra il sistema alberghiero ed il sistema portuale.

Altro segmento che contribuisce a migliorare la qualità dell’offerta e della domanda è sicuramente il Turismo Enogastronomico, che riesce ad attrarre flussi turistici anche in bassa stagione (soprattutto in primavera ed autunno) con una buona capacità di spesa ed una forte motivazione principale che è quella di conoscere meglio il territorio ed i prodotti tipici, permettendo di riqualificare e diversificare l’offerta. In questo campo, le possibili linee d’intervento per un suo maggior sviluppo possono puntare ad una forte integrazione fra territorio, prodotti ed aziende turistiche, una maggior garanzia e sicurezza della qualità e tipicità delle produzioni puntando sulla valorizzazione delle produzioni tipiche e sulla professionalità specifica degli operatori, una diversificazione delle tipologie ricettive con una promozione integrata con altre forme di turismo.

Anche il Turismo del Benessere presenta una forte evoluzione in tutti i principali paesi

industrializzati e risulta caratterizzato da strategie di diversificazione da parte delle aziende volte ad integrare i servizi fitness con altri servizi relativi all’estetica ed al relax (binomio salute-relax e fitness-beauty). Negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento nelle abitudini dei consumatori di soggiorni benessere, con una maggior flessibilità nella durata dei soggiorni stessi, limitata spesso ai soli week, e con un’offerta di pacchetti finalizzati a far vivere al turista un’esperienza indimenticabile data da un mix di natura, genuinità, sport, relax, benessere

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Un discorso particolare (soprattutto riferito all’area della Versilia) è sicuramente quello riferito al Turismo Congressuale, concentrato soprattutto nel periodo tra l’autunno e la primavera (con punte in ottobre ed aprile) e caratterizzato dalla presenza di soggetti con reddito e cultura medio-alta, attenti alle novità in termini di servizi e qualità ambientale, con una capacità di spesa più elevata del “turista medio”, con esigenze maggiori in termini di servizi e tecnologie di comunicazione più avanzate (ad esempio pernotta quasi esclusivamente in alberghi di categoria medio-alta con stanze attrezzate di computer e collegamento internet). Una tipologia di turismo quindi che ha caratteristiche particolari che vanno sviluppate in un’ottica di sistema integrato di offerta di servizi congressuali a livello di costa (Centro Congressi della Versilia e Carrara Fiere), con possibilità di promuovere pacchetti differenziati interessanti per target diversi di utenza (dai convegni medici alle fiere di settore, dalle educational aziendali alle manifestazioni organizzate a vario titolo dalle pubbliche amministrazioni).

Viste le considerazioni esposte si deve prendere atto del continuo cambiamento della domanda turistica che, negli ultimi anni, è stata decisamente caratterizzata dalla ricerca di nuovi itinerari e dall’identificazione di nuovi bisogni in termini di servizi turistici. Interpretare tali andamenti in anticipo diventa quindi strategico per lo sviluppo ed il successo di qualsiasi meta o struttura turistica.

La valorizzazione delle varie tipologie di turismo presenti nel territorio deve quindi necessariamente diventare una convinzione strategica attraverso una forte integrazione del sistema di offerta di tutte le componenti produttive esistenti.

Sintesi Turismo Comune di Viareggio:

IL Comune di Viareggio registra per il 2006 un aumento complessivo degli arrivi pari a un + 3,3% e un aumento delle presenze del 2,9%. L’aumento è determinato esclusivamente dalla componente straniera mentre quella italiana registra un lieve calo sia di arrivi sia di presenze, al contrario di quanto successo lo scorso anno. Le tabelle e i grafici seguenti indicano l’andamento degli arrivi e delle presenze dal 2001 al 2006. Arrivi Comune Viareggio Italiani Stranieri Totale

2001 123.421 75.115 198.536

2002 116.905 73.649 190.554 2003 123.864 60.300 184.164 2004 127.568 58.984 186.552 2005 135.555 62.157 197.712 2006 135.468 68.741 204.209 var.% 05-06 -0.06% 10,6% 3,3%

Presenze Comune Viareggio Italiani Stranieri Totale 2001 688.155 346.606 1.034.761 2002 651.060 340.691 991.751 2003 603.800 296.027 899.827 2004 740.412 289.567 1.029.979 2005 927.352 274.566 1.201.918 2006 912.064 324.663 1.236.727

var. % 05-06 -1,6% 15,4% 2,9%

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Analizzando il peso della componente percentuale tra italiani e stranieri nel periodo 2001 – 2006, dopo cinque anni di crescita degli italiani torna a crescere la componente straniera.

Italiani Stranieri 2001 66,5% 33,5% 2002 65,6% 34,4% 2003 67,1% 32,9% 2004 71,9% 28,1% 2005 77,2% 22,8% 2006 73,7% 26,3%

Tipologie di esercizio Dall’analisi dei movimenti turistici nelle diverse tipologie ricettive emerge, per le strutture alberghiere, un aumento degli arrivi (+ 1,9%) ed un lieve calo delle presenze (-1,7%), dovuto ad una diminuzione della permanenza media. Nelle strutture extra-alberghiere si registra un consistente aumento sia di arrivi (+ 7,7%) che di presenze (+6,7%) Gli esercizi extralberghieri si confermano, anche per il 2006, le strutture maggiormente utilizzate con una quota di 705.928 presenze, rispetto alle 530.799 degli esercizi alberghieri. Arrivi Comune Viareggio Alberghiero Extralberghiero Totale 2001 156.764 41.772 198.536 2002 143.786 46.768 190.554 2003 136.136 48.028 184.164 2004 137.808 48.744 186.552 2005 150.683 47.029 197.712 2006 153.536 50.673 204.209 var.% 05-06 1,9% 7,7% 3,3%

Presenze Comune Viareggio Alberghiero extralberghiero Totale 2001 570.714 464.047 1.034.761 2002 511.033 480.718 991.751 2003 483.191 416.636 899.827 2004 500.099 529.880 1.029.979 2005 540.344 661.574 1.201.918 2006 530.799 705.928 1.236.727

var. % 05-06 -1,7% 6,7% 2,9%

In base alla provenienza degli ospiti, le presenze nel settore alberghiero nell’ultimo anno registrano un forte recupero della clientela straniera ed un calo degli ospiti nazionali. Nel settore extralberghiero la crescita si registra per entrambe le componenti.

Permanenza Media Nel 2006, la permanenza media dei turisti nel comune di Viareggio è stata di 6,1 giorni, in leggero calo rispetto al 2005. Gli italiani hanno diminuito il loro soggiorno arrivando a 6,7 giorni (-0,1). Gli stranieri hanno fatto rilevare un piccolo aumento da 4,5 a 4,7 giorni.

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EVOLUZIONE DELL’OFFERTA RICETTIVA DEL COMUNE DI VIAREGGIO Evoluzione dell’offerta ricettiva del Comune di Viareggio negli anni dal 2001 al 2005: Tot. Alberghi Tot. Extra

Albergh. TOTALI

Numero Letti Camere Numero Letti Camere NUM. LETTI CAM. 2005 99 4278 2073 28 12528 3283 127 16806 5356 % 78,0 25,5 38,7 22,0 74,5 61,3 100 100 100 2004 107 4593 2227 28 12316 3231 135 16909 5458 % 79,3 27,2 40,8 20,7 72,8 59,2 100 100 100 2001 120 4867 2307 21 12915 3437 141 17782 5744 % 85,1 27,4 40,2 14,9 72,6 59,8 100 100 100 Analizzando l’evoluzione dell’offerta ricettiva della città di Viareggio sopra indicata, si rileva una diminuzione degli alberghi (-17,5%) e dei posti letto alberghieri (- 12,10%). Le strutture alberghiere a tre e quattro stelle e le RTA rappresentano comunque il 65% della capacità ricettiva alberghiera del Comune. Risultano invece aumentati gli esercizi extralberghieri (+ 33,3%) con una diminuzione dei posti letto complementari (- 3,0%). Si è infatti avuto un aumento dei Bed & Breakfast ed un incremento notevole nelle ristrutturazioni dei campeggi in termini di modalità ricettive (aumento di bungalow, chalet, maxicaravan, roulotte, case mobili, con una contestuale diminuzione delle piazzole) e servizi all’utenza (costruzione di piscine, campi sportivi e addirittura piccoli centri benessere con sauna e iidromassaggio), con una stagionalità di circa sei mesi l’anno. Ai 12.228 posti letti nei campeggi per circa sei mesi, 2.783 posti letto in alberghi e RTA 3 e 4 stelle, 1.495 posti letto in alberghi 1 e 2 stelle e 300 posti letto in altre aziende extralberghiere (B6B – CAV), che coprono nell’arco della stagione estiva (da maggio a settembre) circa 1.200.000 presenze, dobbiamo aggiungere i 9.500 appartamenti per circa 32.000 posti letti disponibili per un periodo massimo di 4 mesi a copertura di un totale complessivo di presenze stimate in 3.000.000 all’anno. Fonti:

- Centro Studi Turistici di Firenze, - Provincia di Lucca, - A.P.T. Versilia

VALUTAZIONI TURISMO: Alla luce di quanto sopra esposto, possiamo identificare alcuni elementi principali d’intervento per un miglioramento complessivo del soggiorno nella nostra città e per migliorare la qualità ed i contenuti dell’offerta turistica locale. Importante sarà quindi procedere ad azioni mirate finalizzate a:

- all’individuazione di offerte promozionali sempre più incentivanti, - intensificare le iniziative di richiamo in bassa stagione, - migliorare la qualità dei servizi offerti al turista, - migliorare l’attrattività della città, - migliorare il senso di ospitalità nella città, - migliorare la segnaletica turistica all’interno della città, - organizzare eventi turistici specifici legati alla cultura del luogo.

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Per permettere la realizzazione di quanto sopra sarà necessario lavorare sugli aspetti infrastrutturali della città, cercando di migliorare il livello di qualità ambientale e di vivibilità del luogo, migliorare la sicurezza e puntare sulla pulizia e sulla cura dell’arredo urbano, migliorare il sistema dei parcheggi e rendere più efficiente il piano della mobilità delle persone. Nel contempo tutto questo deve essere supportato da azioni che mirino anche a:

- creare una maggiore sinergia tra gli operatori di più settori economici in termini di servizi e di prezzi,

- incentivare la creazione di una rete commerciale specializzata nella proposta di prodotto tipici del territorio,

- sviluppare un’offerta culturale ampia e variegata, - sviluppare un sistema congressuale nei periodo di media e bassa stagione, - ricercare uno standard qualitativo di tutti i servizi della città cercando di mantenerlo e

migliorarlo nel tempo. Si ricorda inoltre che l’Assessorato al Turismo del Comune di Viareggio ha puntato soprattutto su una riqualificazione ambientale della città ed un miglioramento della qualità delle strutture ricettive e dei servizi turistici offerti. Al momento sta lavorando ad un progetto per l’attuazione di politiche turistiche di sostenibilità ambientale ed accessibilità che mira a sensibilizzare gli operatori del settore in materia di qualità e sostenibilità ambientale.

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ALLEGATO Aggiornamenti sull’analisi della struttura delle Popolazione residente al 31.12.2006 A cura dell’ufficio statistica del Comune di Viareggio L’analisi della struttura della popolazione residente e della sua dinamica nel periodo 1.1.2001 – 31.12.2006, anche in rapporto alle altre suddivisioni territoriali di cui il Comune di Viareggio è parte (il S.E.L. Versilia, la provincia, la regione, il dato nazionale), evidenzia alcuni elementi precipui: un’altissima densità di popolazione; un costante incremento - dovuto essenzialmente al movimento migratorio – della popolazione residente; sensibili differenze a livello sub-comunale; rispetto agli altri aggregati territoriali di comparazione sovra-comunali emergono, inoltre, altri fattori: una crescita della popolazione residente percentualmente superiore; una grandezza media delle famiglie percentualmente inferiore; una più accentuata tendenza all’invecchiamento. La dinamica della popolazione residente nel periodo 1.1.2001 – 31.12.2006 mostra un incremento di 2644 unità, passando da 6072947 a 63373 persone; l’incremento percentuale è pari al 4,35%, superiore agli altri dati di comparazione: S.E.L. Versilia +3,26%; provincia di Lucca +2,80%; Toscana +4,10%; dato nazionale +3,81%. L’indice di crescita totale48 è 39,66 a Viareggio; 31,01 per il S.E.L. Versilia; 28,60 per la provincia di Lucca; 41,51, per la Toscana; 38,77 il dato nazionale. In tutti gli ambiti territoriali considerati, l’incremento è dovuto esclusivamente al movimento migratorio, come si evince dall’esame del tasso di crescita naturale49 e dell’indice di crescita migratoria50: per il primo i risultati sono: -14,70 per Viareggio; -19,85 per il S.E.L. Versilia; -21,69 per la provincia di Lucca; -17,11, per la Toscana; -1,20 il dato nazionale; per il

47 Il dato della popolazione residente al 1.1.2001 qui utilizzato è quello ricostruito dall’Istituto Nazionale di Statistica per il periodo che intercorre tra il censimento della popolazione del 1991 e il 1.1.2001 e ammontante, a questa data, a 60729 persone. (per analogia, anche per gli altri aggregati territoriali, i dati della popolazione residente al 1.1.2001 sono quelli ricostruiti). Questo perché la popolazione risultante al 1.1.2001 – così come derivante dalla somma della popolazione legale al Censimento del 1991 con i dati del movimento demografico dalla data del Censimento del 1991 al 1.1.2001 – appare sicuramente sottostimata. Com’è noto, in occasione dei Censimenti della popolazione si registra costantemente una differenza negativa tra popolazione censita e popolazione anagrafica; alla base di tale differenza concorrono generalmente due fattori: gli errori di copertura censuaria e gli errori accumulati nel corso del decennio intercensuario negli schedari anagrafici. Nel 1991, a Viareggio, tale differenza fu particolarmente cospicua (57514 il dato della popolazione censita, 60877 quella anagrafica); ci è sembrato, perciò, molto più attendibile il dato della popolazione residente così come ricostruito dall’Istituto Nazionale di Statistica. La ricostruzione, infatti, concorre a migliorare le statistiche sulla popolazione stessa e, soprattutto, risulta particolarmente importante per necessità di natura prettamente operativa, come supporto alle decisioni politiche a livello locale. In nessun caso, invece, la popolazione ricostruita può essere considerata come il ristabilimento di “verità” ufficiali dal punto di vista formale o in senso certificativo. La popolazione ricostruita, infatti, è un prodotto finale frutto di stima, e non di osservazione, e pertanto apparirebbe fuori luogo ogni pretesa di volerle attribuire valenza giuridico-amministrativa. 48 Si definisce indice di crescita totale il rapporto tra il saldo totale della popolazione nel periodo considerato e la popolazione residente media - vale a dire la media aritmetica tra la popolazione residente all’inizio e alla fine del periodo – per 1000. Si assume che la popolazione residente cresca nell’intervallo considerato secondo un tasso di incremento costante. 49 Si definisce tasso di crescita naturale il rapporto tra il saldo del movimento naturale (nati/morti) nel periodo considerato e la popolazione residente media, per 1000. 50 Si definisce indice di crescita migratoria il rapporto tra il saldo del movimento migratorio (iscritti/cancellati) nel periodo considerato e la popolazione residente media, per 1000.

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secondo, invece, i dati sono i seguenti: 54,36 per Viareggio51; 50,86 per il S.E.L. Versilia; 50,29 per la provincia di Lucca; 58,61, per la Toscana; 39,97 il dato nazionale. L’incremento della popolazione determina un aumento della densità della popolazione (da 1904,92 residenti/kmq a 1987,86 residenti/kmq), che conferma Viareggio fra i comuni più densamente popolati d’Italia, con una densità più di 10 volte superiore al dato nazionale, come è evidenziato dai raffronti di comparazione (al 31.12.2006): S.E.L. Versilia 465,23 residenti/kmq; provincia di Lucca 215,89 residenti/kmq; Toscana 158,20 residenti/kmq; dato nazionale 196,23 residenti/kmq. I nuclei famigliari raggiungono, alla fine del periodo considerato, il numero di 28253, ma la loro ampiezza media rimane praticamente stabile (da 2,23 componenti medi per famiglia a 2,24 al 31.12.2006), in controtendenza rispetto ai dati di comparazione che vedono una diminuzione generalizzata delle grandezze medie delle famiglie, le quali, tuttavia, al 31.12.2006, rimangano superiori al dato di Viareggio: S.E.L. Versilia 2,38 componenti medi per famiglia; provincia di Lucca 2,40 componenti medi per famiglia; Toscana 2,37 componenti medi per famiglia; dato nazionale 2,47 componenti medi per famiglia; sulla base di questi dati è lecito affermare che a Viareggio la tendenza nazionale alla diminuzione dell’ampiezza dei nuclei famigliari è più accentuata ed è già avvenuta o, meglio ancora, avviene da più lunga data. Per quanto concerne la suddivisione della popolazione residente per classi di età, l’osservazione della dinamica nel periodo considerato conferma il progressivo invecchiamento: la popolazione di 65 anni e più da 12913 persone (21,26% sul totale della popolazione residente), all’inizio del periodo considerato, raggiunge 14702 unità (23,20%) il 31.12.2006, con un incremento percentuale (13,85%) triplo, abbondantemente, dell’incremento del totale della popolazione residente. L’età media passa, infatti, da 43,65 a 44,96. Il fenomeno è generalizzato, ma a Viareggio è più sensibile. Rispetto alla suddivisioni territoriali sub-comunali, l’esame dei dati rileva accentuate differenze fra le circoscrizioni amministrative e a livello di UTOE, sia riguardo alla struttura della popolazione che alle variazioni che questa subisce nel tempo52, sia nel confronto reciproco che in quello rispetto ai risultati comunali. Rimanendo alle variabili su indicate (popolazione residente e sua densità; numero e ampiezza dei nuclei famigliari; classi di età) emergono i seguenti dati: la Circoscrizione n. 2 Centro – Marco Polo risulta molto più densamente popolata rispetto alla media comunale (4741,70 residenti/kmq al 31.12.200653, +138,53% rispetto al dato comunale), mentre la Circoscrizione n. 1 – Torre del Lago Puccini e la Circoscrizione n. 3 Darsena – Ex-Campo d’Aviazione – pur con risultati, in assoluto, notevoli - lo sono in maniera inferiore (n. 1: 1281,23 residenti/kmq, -35,55%; n. 3: 1318,18 residenti/kmq, -33,69%); in linea con la media la Circoscrizione n. 4 Viareggio Nuova (1991,03 residenti/kmq, +0,16%). A livello di UTOE – e, quindi, di ambienti territoriali più ristretti e maggiormente urbanizzati - le differenze sono ancora più pesantemente accentuate: 7 UTOE su 11 evidenziano dati della densità della popolazione molto superiori al dato comunale (n. 7 – Campo d’Aviazione: 9828,05 residenti/kmq; n. 5 – Città storica: 9374,81; n. 2 - Marco Polo: 5791,54 residenti/kmq; n. 8 – Varignano: 5563,29 residenti/kmq; n. 9 –

51 Per quanto riguarda il Comune di Viareggio (l’unico ambito territoriale per cui sono a disposizioni questi dati) l’indice di crescita migratoria considera sia le persone ripristinate, vale a dire persone presenti nel Registro dell’Anagrafe della Popolazione residente il giorno prima della data del Censimento 2001, che non hanno effettuato lo stesso - e, conseguentemente, sono state cancellate dal Registro suddetto - ma che, in un secondo tempo, a seguito di ulteriori accertamenti, sono risultate effettivamente residenti (pari a 1347); sia le persone che si sono censite per errore, ma in fase di verifiche anagrafiche sono risultate non residenti e, quindi, sono state cancellate (pari a 321). Considerato questo, il saldo reale del movimento migratorio in senso stretto (immigrazioni/emigrazioni) è pari a 1618 persone, l’indice di crescita migratoria passa a 37,82 e l’indice di crescita totale diviene 23,13. Fenomeni analoghi hanno interessato sicuramente anche gli altri ambiti territoriali, ma nella mancanza di risultati dettagliati del movimento migratorio per questi aggregati, è impossibile stabilire la loro entità. 52 Per quanto concerne gli aggregati sub-comunali, l’ambito di riferimento temporale considerato è quello intercorrente fra il 14° Censimento generale della popolazione (21.10.2001) e il 31.12.2006. 53 Gli altri risultati indicati di seguito fanno riferimento alla stessa data.

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Migliarina-Terminetto: 5299,15 residenti/kmq; n. 3 – Città Giardino: 2988,10, residenti/kmq; n. 11 – Bicchio: 2837,46 residenti/kmq), così come il Sistema territoriale urbano di Torre del Lago (5489,42 residenti/kmq); sostanzialmente in linea con la densità comunale l’UTOE n. 4 – Passeggiata (1840,55 residenti/kmq) e la n. 6 – Porto Darsena (1805,28 residenti/kmq); molto inferiori al dato medio l’UTOE n. 1 – Cittadella del Carnevale (363,81 residenti/kmq) e la n. 10 – Comparini (380,41 residenti/kmq)54. Per quanto concerne la dinamica della popolazione residente emergono ulteriori differenze: la Circoscrizione n. 1 e la Circoscrizione n. 4 vedono, nel periodo considerato, un incremento della popolazione rispettivamente del 9,41% e del 5,20%, valori molto superiori alla crescita registrata nell’intero Comune (+3,72%), aumentando il loro peso sul totale della popolazione (da 19,07% a 20,12%, +1,05 punti base, pari percentualmente a +5,49%, per la Circoscrizione n. 2; da 30,33% a 30,76%, +0,43 punti base, pari percentualmente a +1,43%, per la Circoscrizione n. 4); la Circoscrizione n. 2 incrementa dell’1,56%, ma il suo peso sul totale della popolazione comunale diminuisce (da 33,60% a 32,91%, -0,73 punti base, pari percentualmente a -2,07%); la Circoscrizione n. 3, infine, vede una diminuzione dell’1,28%, e il suo peso sul totale cala di 0,81 punti base, pari percentualmente a -4,81%. Il saldo migratorio è positivo in tutte le circoscrizioni, pur con oscillazioni sensibili (dal 5,93% del saldo migratorio totale nella Circoscrizione n. 3 al 53,83% del saldo migratorio totale nella Circoscrizione n. 255), mentre quello naturale è positivo solo nella Circoscrizione n. 1 (+4,96% del saldo naturale totale) e nella Circoscrizione n. 4 (+2,82% del saldo naturale totale); particolarmente negativo il saldo naturale nella Circoscrizione n. 2 (-92,07% del saldo naturale totale), dove il dato dei decessi (1521) è più del doppio di quello delle nascite (743). Incidono, inoltre, sui dati complessivi anche il movimento interno - vale a dire i cambi di domicilio dei residenti - negativo sia nella Circoscrizione n. 2 (-578 persone) che nella Circoscrizione n. 3 (-186 persone) e positivo nella Circoscrizione n. 1 (+228 persone) e nella Circoscrizione n. 4 (+535 persone). A livello di UTOE, si registrano le diminuzioni di popolazione della n. 10 (-7,50%), della n. 7 (-2,52%) e della n. 8 (-1,86%)56; in crescita – ma percentualmente inferiore all’incremento registrato nell’intero Comune – la n. 2, la n. 5, la n. 6 e la n. 11; crescita percentuale superiore all’incremento del Comune per la n. 3, la n. 4, la n. 9 e per il Sistema territoriale urbano di Torre del Lago. Ad eccezione di queste ultime, le altre UTOE vedono tutte diminuire il loro peso sul totale della popolazione comunale. Il saldo migratorio è positivo in tutte le UTOE (ad eccezione della n. 11)57, anche in questo caso con oscillazioni sensibili (dallo 0,17% del saldo migratorio totale nell’UTOE n. 10 al 33,71% del saldo migratorio totale nell’UTOE n. 558), mentre quello naturale è positivo nell’UTOE n. 11 (+5,19% del saldo naturale totale), nell’UTOE n. 9 (+4,64% del saldo naturale totale) e, soprattutto, nel Sistema territoriale urbano di Torre del Lago (+8,91% del saldo naturale totale); particolarmente negativo il saldo naturale nell’UTOE n. 5 (-71,17% del saldo naturale totale)59, dove il numero dei decessi (1048) è più del doppio di quello delle nascite (447). In termini di saldi numerici, l’UTOE n. 5 concentra la più forte crescita per movimento migratorio e la 54 Da notare, tuttavia, che anche nel caso delle UTOE meno densamente popolate i loro dati sono superiori alla densità di tutti gli aggregati sovra-comunali (incluso il S.E.L. Versilia, una volta scorporato il Comune di Viareggio). 55 Se si analizza l’indice di crescita migratoria – che tiene conto dei dati della popolazione all’inizio e alla fine del periodo considerato (e, quindi, anche del movimento interno della popolazione residente) – i valori vengono riequilibrati, e la Circoscrizione n. 1 sopravanza le altre con un indice pari a 71,15. 56 Dal punto di vista dell’indice di crescita totale - conteggiando, quindi, anche il movimento interno della popolazione residente - hanno valori negativi pure l’UTOE n. 6 (-5,96) e l’UTOE n. 5 (-11,53); a questo riguardo, gli indici dell’UTOE n. 7 e della n. 8 sono, rispettivamente, -8,16 e -9,75. 57 Dal punto di vista dell’indice di crescita migratoria, invece, l’UTOE n. 11 ha un valore pari 34,39 (sostanzialmente in linea con il dato comunale che è 36,47), mentre l’unico risultato negativo interessa l’UTOE n. 8 (-3,48). 58 Anche in questo caso, l’analisi dell’indice di crescita migratoria dà risultati diversi; in questo caso i valori estremi riguardano l’UTOE n. 8 (-3,48) e l’UTOE n. 1 (184,60), mentre l’UTOE n. 5 ha un indice pari ha 33,86. 59 Dal punto di vista del tasso di crescita naturale, l’UTOE n. 5 ha un valore di -45,39; ulteriormente negativo il tasso dell’UTOE n. 3 (-49,59).

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più forte diminuzione per movimento naturale ed è anche l’UTOE interessata dal movimento interno più negativo (-417 persone). Movimento interno con il segno meno anche per l’UTOE n. 7 (-202 persone), per la n. 2 (-156 persone), per la n. 8 (-102 persone) e, con cifre minori, per la n. 3, la n. 4, la n. 10 e la n. 11; in netta controtendenza il movimento interno nell’UTOE n. 9 (+621 persone), nel Sistema territoriale urbano di Torre del Lago (+217 persone), e, con cifre minori, nella n. 1 e nella n. 6. Al 31.12.2006, l’ampiezza media dei nuclei famigliari è superiore al dato comunale in tutte le circoscrizioni ad eccezione della Circoscrizione n. 2 (1,99 componenti medi per famiglia); in tutte, però, la tendenza nel periodo considerato è alla diminuzione del numero dei componenti, dovuto ad un aumento dei nuclei famigliari percentualmente molto più elevato (10,80%) dell’incremento della popolazione: anche nelle circoscrizioni - e nelle UTOE – che non registrano crescita della popolazione aumenta il numero delle famiglie60, il che significa – al di là di qualche errore verificatosi durante il Censimento (foglio di censimento comune di persone che appartenevano correttamente a nuclei anagrafici distinti) o in fase di revisione anagrafica (mancata aggregazione di persone erroneamente con nuclei famigliari anagrafici distinti che hanno compilato lo stesso foglio di Censimento) – un forte incremento delle scissioni famigliari. Come è gia stato sostenuto, la tendenza è analoga in tutti gli altri aggregati territoriali sovra-comunali, ma a Viareggio è sicuramente più accentuata. Le famiglie delle UTOE il cui territorio ricade all’interno della Circoscrizione n. 2 presentano, alla fine del periodo considerato, un numero medio di componenti inferiore all’analogo dato comunale (addirittura 1,67 componenti medi per famiglia per l’UTOE n. 3), anche se questo non corrisponde sempre ad un aumento percentuale dei nuclei famigliari superiore rispetto al relativo incremento registrano nell’intero Comune, facendo pensare che nell’entità della composizione media influisca, oltre il fenomeno delle scissioni anagrafiche e a grandezze medie, in occasione del Censimento, già inferiori alla media comunale, anche il saldo negativo, nel periodo, del movimento naturale. Per le altre UTOE e per il Sistema territoriale urbano di Torre del Lago, il numero medio di componenti è superiore all’analogo dato comunale (2,61 componenti medi per famiglia per l’UTOE n. 11): pure in questo caso, non vi è esatta corrispondenza con l’aumento dei nuclei famigliari (a volte superiore, a volte inferiore all’incremento registrano nell’intero Comune), in quanto l’ampiezza media dei nuclei famigliari all’inizio del periodo considerato era maggiore e il saldo del movimento naturale risulta meno negativo o, addirittura, positivo. Sensibili differenze a livello sub-comunale anche per quanto concerne la suddivisione della popolazione in classi di età e riguardo all’età media61. La fascia da 0 a 14 anni rispetto al relativo totale della popolazione - caratterizzata, nel periodo considerato, da un aumento in tutte le circoscrizioni e in tutte le UTOE62 - è superiore al dato comunale (12,16%, rispetto a 11,89% all’inizio del periodo) nella Circoscrizione n. 1 (14,01%, rispetto a 13,91% all’inizio del periodo) e nella Circoscrizione n. 4 (13,25% al 31.12.2006, rispetto a 12,92% all’inizio del periodo), inferiore nella Circoscrizione n. 2 (10,60% al 31.12.2006, rispetto a 10,50% all’inizio del periodo) e nella Circoscrizione n. 3 (10,93% al 31.12.2006, rispetto a 10,59% all’inizio del periodo). L’aumento nell’intero Comune di questa fascia di età è del 5,70%; percentualmente superiore al dato comunale quello della Circoscrizione n. 1 (+9,24%), inferiore nelle altre. In rapporto al totale della popolazione da 0 a 14 anni alla fine del periodo considerato, la Circoscrizione n. 4 con il 33,52% prevale sulla Circoscrizione n. 2 (28,69%), sulla Circoscrizione n. 1 (23,18%) e sulla Circoscrizione n. 3 (14,47%). Nelle UTOE, al 31.12.2006, si va dal 7,78% della popolazione totale dell’UTOE per l’UTOE n. 3 al 19,06% per l’UTOE n. 11. Evidenziano un

60 L’unica eccezione è costituita dall’UTOE n. 10 che vede diminuire il numero delle famiglie da 158 a 143. 61 Nel dettaglio vengono qui analizzate solo la classe di età 0-14 anni e quella superiore a 64 anni. 62 L’unica eccezione è costituita dall’UTOE n. 2 che vede diminuire la percentuale della classe di età 0-14 dal 12,11% all’ 11,76% della popolazione totale dell’UTOE.

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aumento in questa fascia di età percentualmente superiore a quello comunale l’UTOE n. 1, la n. 3, la n. 6, la n. 9, la n. 10, la n. 11 e il Sistema territoriale urbano di Torre del Lago; percentuale d’aumento inferiore a quella comunale per l’UTOE n. 5; al contrario, diminuisce la popolazione da 0 a 14 anni nell’UTOE n. 2, nella n. 7 e nella n. 8. In rapporto al totale della classe d’età, il Sistema territoriale urbano di Torre del Lago ha il 21,96%, seguito dall’UTOE n. 5 (17,83%), dalla n. 9 (17,31%), dalla n. 8 (11,38%), dalla n. 7 (10,72%). In termini di densità, alla fine del periodo considerato, della popolazione da 0 a14 per kmq, il dato comunale è 241,72 infra-quindicenni/kmq; a livello di circoscrizioni, si va da 114,05 infra-quindicenni/kmq della Circoscrizione n. 3 ai 502,75 infra-quindicenni/kmq della Circoscrizione n. 2; gli analoghi rapporti a livello di UTOE segnalano, agli estremi, 38,77 infra-quindicenni/kmq nell’UTOE n. 1 e 1070,41 infra-quindicenni/kmq nell’UTOE n. 7. Specularmente, la classe di popolazione con più di 64 anni rispetto al relativo totale della popolazione - caratterizzata, nel periodo considerato, da un aumento in tutte le circoscrizioni e in tutte le UTOE63 - è superiore al dato comunale (23,20%, rispetto a 21,69% all’inizio del periodo) nella Circoscrizione n. 2 (28,99%, rispetto a 28,23% all’inizio del periodo) e nella Circoscrizione n. 3 (24,99% al 31.12.2006, rispetto a 22,13% all’inizio del periodo), inferiore nella Circoscrizione n. 1 (18,53% al 31.12.2006, rispetto a 17,19% all’inizio del periodo) e nella Circoscrizione n. 4 (19,07% al 31.12.2006, rispetto a 17,03% all’inizio del periodo). Il gap di punti base percentuali fra la popolazione da 0 a 14 anni e quella ultra-sessantaquattrenne è di -4,52 per la Circoscrizione n. 1; -18,39 per la Circoscrizione n. 2; -14,06 per la Circoscrizione n. 3; -5,92 per la Circoscrizione n. 4. L’aumento nell’intero Comune di questa fascia di età è del 9,87%; percentualmente inferiore al dato comunale quello della Circoscrizione n. 2 (+4,10%), notevolmente superiore nelle altre. In rapporto al totale della popolazione ultra-sessantaquattrenne alla fine del periodo considerato, la Circoscrizione n. 2 con il 41,12% prevale sulla Circoscrizione n. 4 (25,42%), sulla Circoscrizione n. 3 (17,34%) e sulla Circoscrizione n. 1 (16,07%). Nelle UTOE, al 31.12.2006, si va dal 14,38% della popolazione totale dell’UTOE per l’UTOE n. 11 al 29,75% per l’UTOE n. 5, al 30,98% per l’UTOE n. 4, al 31,98% per l’UTOE n. 3. Ad eccezione delle UTOE n. 3, n. 5 e n. 6, tutte le altre e il Sistema territoriale urbano di Torre del Lago evidenziano un aumento in questa fascia di età percentualmente superiore a quello comunale. In rapporto al totale della classe d’età, l’UTOE n. 5 ha il 26,84%, seguito dall’UTOE n. 9 (13,43%) e dalla n. 7 (12,87%). In termini di densità, alla fine del periodo considerato, della popolazione ultra-sessantaquattrenne per kmq, il dato comunale è 461,17 ultra-sessantaquattrenni/kmq; a livello di circoscrizioni, si va da 237,37 ultra-sessantaquattrenni/kmq della Circoscrizione n. 1 ai 1374,55 ultra-sessantaquattrenni/kmq della Circoscrizione n. 2; gli analoghi rapporti a livello di UTOE segnalano, agli estremi, 80,52 ultra-sessantaquattrenni/kmq nell’UTOE n. 1 e 2788,77 ultra-sessantaquattrenni/kmq nell’UTOE n. 5; notevole la densità anche nell’UTOE n. 7 (2451,83 ultra-sessantaquattrenni/kmq). L’età media della popolazione nel Comune al 31.12.2006 è di 44,96 anni, in aumento (+1,99%) rispetto all’inizio del periodo considerato (44,08 anni). Il dato assoluto – anche se l’età media cresce, con percentuali diverse, in tutti le suddivisioni territoriali sub-comunali 64 - non è omogeneo, e presenta sensibili variazioni. A livello di circoscrizioni, si evidenzia un’età media superiore al dato comunale per la Circoscrizione n. 2 (48,08 anni; 47,42 all’inizio del periodo, +1,38%) e la Circoscrizioni n. 3 (46,46 anni; 44,97 all’inizio del periodo, +3,33%); inferiore al dato comunale, invece, l’età media nella Circoscrizione n. 1 (42,04 anni; 41,26 all’inizio del periodo, +1,89%) e nella Circoscrizione n. 4 (42,77 anni; 41,66 all’inizio del periodo, +2,67%). Per quanto concerne le UTOE - se si eccettuano l’UTOE n. 8, la n. 9 e la n. 11 e il Sistema territoriale urbano

63 L’unica eccezione è costituita dall’UTOE n. 1 che vede diminuire la percentuale della classe di età degli ultra-sessantaquattrenni dal 34,78% all’ 22,13% della popolazione totale dell’UTOE. 64 L’unica eccezione è costituita dall’UTOE n. 1 dove - diminuendo la classe di età degli ultra-sessantaquattrenni – l’età media della popolazione passa da 52,93 anni a 45,23 anni (-14,54%).

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di Torre del Lago, con un età media, seppur in crescita, inferiore al dato comunale (rispettivamente: 43,07 anni, 41,48 anni all’inizio del periodo - +3,83%; 42,67 anni, 41,94 anni all’inizio del periodo - +1,75%; 38,55 anni, 37,56 anni all’inizio del periodo - +2,64%; 41,84 anni, 41,09 anni all’inizio del periodo - +1,83%;) – le altre, il cui territorio ricade all’interno delle Circoscrizioni n. 2 e n. 3, hanno un’età media superiore al dato comunale con all’estremo l’UTOE n. 3 dove raggiunge 50,47 anni (49,79 anni all’inizio del periodo - +1,37%)65. Il range fra le età medie estreme degli aggregati sub-comunali è 11,92 anni, inferiore a quello dell’inizio del periodo considerato (15,37 anni). Al 31.12.2006, le persone che vivono sole con un’età superiore a 64 anni e a 74 anni sono, nell’intero territorio comunale, rispettivamente 4797 e 2997, il 7,57% e il 4,73% dell’intera popolazione. I dati sono in crescita se confrontati con quelli dell’inizio del periodo considerato (rispettivamente: 6,23%, con un incremento del 25,97%; 3,84% con un incremento del 27,64%). A livello sub-comunale, le persone che vivono sole con un’età superiore a 64 anni e a 74 anni sono concentrate nella Circoscrizione n. 2 (rispettivamente: il 48,97%, pari al 11,26% della popolazione totale dell’aggregato territoriale; il 50,15%, pari al 7,21% della popolazione totale dell’aggregato territoriale), percentualmente in diminuzione rispetto al totale della classe considerata all’inizio del periodo (quando erano, rispettivamente, 51,02% e il 53,75%), ma in crescita nei confronti della popolazione totale dell’aggregato territoriale (quando erano, rispettivamente, 9,46% e il 6,15%). Analoga concentrazione, seppur inferiore in termini assoluti in considerazione della minore vastità territoriale, è riscontrata a livello di UTOE: nell’UTOE n. 5 vivono, rispettivamente, il 31,96% e il 33,80% delle persone sole con un’età superiore a 64 anni e a 74 anni dei rispettivi totali comunali, pari all’11,56% e al 7,64% della popolazione totale dell’aggregato territoriale. In riferimento alla popolazione totale degli aggregati, le UTOE n. 3 e n. 4 presentano percentuali superiori, per la n. 3 rispettivamente, 14,61% e 7,90%; per la n. 4 rispettivamente, 13,63% e 8,40%. Una rapida analisi dei principali indici demografici conferma la presenza elevata di popolazione anziana nelle Circoscrizioni n. 2 e n. 3 e in tutte le UTOE il cui territorio ricade al loro interno. L’indice di vecchiaia, vale a dire il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione fino a 14 anni, per 100, è, alla fine del periodo considerato, 190,79 nel Comune; decisamente superiore nella Circoscrizione n. 2 (273,41), nella Circoscrizione n. 3 (228,70), e in tutte le UTOE il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni, con il dato estremo dell’UTOE n. 3 (410,77). All’estremo opposto si colloca l’UTOE n. 11 con un indice di 75,43. L’indice di invecchiamento, vale a dire il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione totale, per 100, è, alla fine del periodo considerato, 23,20 nel Comune; anche in questo caso l’indice è superiore nella Circoscrizione n. 2 (28,99), nella Circoscrizione n. 3 (24,99), e in tutte le UTOE66 il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni, con i dati estremi dell’UTOE n. 3 (31,98), dell’UTOE n. 4 (30,98) e dell’UTOE n. 5 (29,75). All’estremo opposto, come per l’indice di vecchiaia, si colloca l’UTOE n. 11 con un indice di 14,38. L’indice di dipendenza, vale a dire il rapporto tra la popolazione in età non attiva (fino a 14 anni e di 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (tra 15 e 64 anni), per 100, è, alla fine del periodo considerato, 54,70 nel Comune; pure in questo caso l’indice è superiore nella Circoscrizione n. 2 (65,54), nella Circoscrizione n. 3 (56,06), e in tutte le UTOE67 il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni, con i dati estremi dell’UTOE n. 4 (70,97), dell’UTOE n. 5 (66,96), e dell’UTOE n. 3 (66,00). All’estremo opposto, si colloca l’UTOE n. 9 con un indice di 46,73. L’indice di ricambio, vale a dire il rapporto tra la popolazione da 60 a 64 anni e la popolazione da 15 a 19 anni, per 100, è, alla fine del periodo considerato, 153,26 nel Comune; l’indice è superiore

65 Notevole l’età media anche nell’UTOE n. 4 e nella n. 5 (rispettivamente: 49,26 anni, 48,95 anni all’inizio del periodo - +0,63%; 48,50 anni, 47,99 anni all’inizio del periodo - +1,07%). 66 L’unica eccezione è costituita dall’UTOE n. 1 dove l’indice di invecchiamento è 22,13. 67 L’unica eccezione è costituita dall’UTOE n. 1 dove l’indice di dipendenza è 48,78.

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nella Circoscrizione n. 2 (182,24), nella Circoscrizione n. 3 (182,83), e in tutte le UTOE68 il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni, con i dati estremi dell’UTOE n. 1 dove il risultato è clamoroso (650,00), anche per l’esiguità della popolazione totale dell’aggregato territoriale, dell’UTOE n. 4 (286,05) e dell’UTOE n. 3 (226,92). All’estremo opposto, si colloca – come riportato nella precedente nota - l’UTOE n. 1. Il numero di anziani per bambino, vale a dire il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione con meno di 5 anni, è, alla fine del periodo considerato, 5,81 nel Comune; il numero è superiore nella Circoscrizione n. 2 (8,47), nella Circoscrizione n. 3 (6,39), e in tutte le UTOE il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni, con i dati estremi dell’UTOE n. 3 (11,61), dell’UTOE n. 5 (9,16) e dell’UTOE n. 1 (9,00)69. All’estremo opposto, anche in questo caso, si colloca l’UTOE n. 11 con un numero di anziani per bambino di 2,20. L’esame del rapporto della popolazione attiva, vale a dire il rapporto tra la popolazione in età attiva (tra 15 e 64 anni) e la popolazione residente, per 100, conferma, specularmente, i risultati dei precedenti indici, e, quindi, l’assunto della concentrazione della popolazione anziana nelle Circoscrizioni n. 2 e n. 3 e in tutte le UTOE il cui territorio ricade al loro interno. Il rapporto della popolazione attiva è, alla fine del periodo considerato, 64,64 nel Comune; il rapporto è superiore nella Circoscrizione n. 1 (67,46), nella Circoscrizione n. 4 (67,58), e nelle UTOE il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni, con i dati estremi dell’UTOE n. 9 (68,15), dell’UTOE n. 8 (67,16) e del Sistema territoriale urbano di Torre del Lago (67,44)70. All’estremo opposto, in questo caso, a conferma di quanto sopra ribadito, si collocano le l’UTOE n. 4 (58,49), l’UTOE n. 5 (59,89), l’UTOE n. 3 (60,24) e la Circoscrizione n. 2 (60,41). Medesimi risultati anche se si analizzano i tassi natalità e di mortalità. Il tasso di natalità, vale a dire il rapporto tra il totale dei nati nel periodo considerato e la popolazione residente media, per 1000, è, alla fine del periodo, 42,40 nel Comune; superiore nella Circoscrizione n. 1 (49,74), nella Circoscrizione n. 4 (45,88), e in tutte le UTOE il cui territorio ricade all’interno di queste circoscrizioni71 (ad eccezione dell’UTOE n. 10), con il dato estremo dell’UTOE n. 11 (76,17). All’estremo opposto si colloca l’UTOE n. 1 con un indice di 31,45. Il tasso di mortalità, vale a dire il rapporto tra il totale dei deceduti nel periodo considerato e la popolazione residente media, per 1000, è, alla fine del periodo, 55,98 nel Comune; in questo caso l’indice è superiore nella Circoscrizione n. 2 (73,51), nelle UTOE il cui territorio ricade all’interno di questa circoscrizione, ed anche nell’UTOE n. 6, con i dati estremi dell’UTOE n. 3 (84,04), dell’UTOE n. 5 (79,10) e dell’UTOE n. 1 (73,46). All’estremo opposto, si colloca l’UTOE n. 11 con un tasso di 27,77.

68 Fanno eccezione l’UTOE n. 1 - dove l’indice di dipendenza è 71,43 – e l’UTOE n. 2 - dove l’indice di dipendenza è 135,51. 69 Il risultato, in controtendenza, per quanto concerne questa UTOE a quelli degli altri indici si ritiene dovuto – come quello riguardante l’indice di ricambio dell’UTOE n. 4 – all’esiguità della popolazione totale dell’aggregato territoriale. 70 Da notare anche il dato del rapporto della popolazione attiva dell’UTOE n. 1 (67,21). 71 Tasso di natalità superiore al dato comunale anche per l’UTOE n. 6 (45,69).