Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenza

ART. 26 D.Lvo. 81/08 come modificato da D.Lvo. 106/09: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

CONTENENTE LE MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (DUVRI)ALLEGATO AL CONTRATTO N° ………

COMMITTENTE:

DITTA APPALTATRICE/SUB APPALTATRICE:………………………………….

LAVORO ASSEGNATO:Vedi il disciplinare tecnico del capitolato speciale di appalto per manutenzione ordinaria degli impianti meccanici ( impiantista

termoidraulica/meccanica) della ASL3 (edifici ad uso ospedaliero, sanitario e civile) ed in particolare :

- Impianti termici- Impianti condizionamento e ventilazione

- Impianti idrosanitari- Impianti di sollevamento acque

- Impianti di trattamento acque- Impianti idrici antincendio

- Installazione impianti climatizzazione split- Impianti distribuzione gas

PLESSO IN CUI VERRANNO EFFETTUATI I LAVORI: vedi allegato al disciplinare tecnico : ELENCO IMMOBILI

XX/XX/XXXX

NOTA: IN BLU EVIDENZIATO IN AZZURRO LE PARTI COMPILATE A CURA DELL’APPALTATORE, IN NERO EVIDENZIATO IN VERDE LE PARTI COMPILATE A

CURA DEL ASL3

DEFINIZIONIAi fini della seguente documentazione si riportano sommariamente le principali definizioni:Committente: o Stazione appaltante o Appaltante: Ente o Azienda o persona fisica per cui il lavoro viene svolto.Appalto: è il contratto con cui una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l’obbligazione di compiere in favore di un’altra (committente o appaltante) un’opera o un servizio verso un corrispettivo in denaro.Appaltatore: Azienda o Impresa incaricata di svolgere l’opera.Sub appaltatore Azienda incaricata dall’Appaltatore per l’esecuzione di parte di un opera o di un lavoro.Sub appalto: contratto fra appaltatore e altra azienda da lui diretta e remunerata per l’esecuzione di un opera o di parte di essa.Contratto d’opera (art. 2222 C. Civile) quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo (art. 1351) un opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente

Articolo 26 D. lvo. 81/08 come modificato da D. lvo. 106/09 Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione

1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo:a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 6, comma 8, lettera g), l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:(Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.000 a 4.800 euro il datore di lavoro – dirigente)1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;2) acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.(Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 750 a 4.000 euro il datore di lavoro – dirigente)2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.(Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro il datore di lavoro – dirigente)3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture(Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro il datore di lavoro – dirigente). Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006. n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto; (Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro il datore di lavoro – dirigente)3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI.3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.(Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro il datore di lavoro – dirigente)4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655,

1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale.6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro e’ determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro e’ determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, come da ultimo modificate dall’articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizione del presente decreto.8. Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

COMMITTENTE:

Ragione sociale ASL TO 3 – Regione Piemonte

SEDE LEGALE PROVVISIORIA Via Martiri XXX Aprile n° 30 - Collegno

CODICE FISCALE 86013170013

PARTITA IVA 02704350012

LEGALE RAPPRESENTANTE Ing. Giorgio RABINO

RSPP DEL COMMITTENTE Dr. Pierfranco GARLANDA

RLS In corso di elezione

DIRETTORE LAVORI ……………………………………………………

DIRETTORE OPERATIVO ……………………………………………………

PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE ……………………………………………………

REPERIBILI S.C.TECNICO IN CASO DI EMERGENZA CORRELATA AI LAVORI IN CORSO (FERIALI: DALLE ORE 16 ALLE ORE 8;PREFESTIVI E FESTIVI: NELLE 24 ORE)

Vedi pianificazione mensile da richiedere al numero 011/95511

LOCALI DOVE DEVONO ESSERE SVOLTI I LAVORI

vedi allegato al disciplinare tecnico : ELENCO IMMOBILI

DATA PRESUNTA INIZIO LAVORI Vedi Capitolato Prestazionale ed Ordini di Servizio

DURATA PRESUNTA DEI LAVORI Vedi Capitolato Prestazionale ed Ordini di Servizio

NUMERI PER COMUNICARE EMERGENZE Comporre : 011/95511

ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIOE’ garantita la presenza degli addetti alla squadra antincendio per tutto l’orario di lavoro

ADDETTI PRIMO SOCCORSOE’ garantita la presenza degli addetti al primo soccorso per tutto l’orario di lavoro (MEDICI ED INFERMIERI DELLA ASL3)

MEDICO COMPETENTE COORDINATORE Dr. Giuseppe BARRECA

DATI GENERALE APPALTATORE(DITTA APPALTATRICE/DITTA SUBAPPALTATRICE/LAVORATORE

AUTONOMO)

RAGIONE SOCIALE

SEDE LEGALE

LEGALE RAPPRESENTANTE

REFERENTE PER L’APPALTATORE

RSPP DELL’APPALTATORE

NOMINATIVI ADDETTI AZIENDALI AL PRIMO SOCCORSO SE PRESENTI NELLA AZIENDA COMMITTENTE

NOMINATIVI ADDETTI AZIENDALI ALLA PREVENZIONE INCENDI ED EVACUAZIONE SE PRESENTI NELLA AZIENDA COMMITTENTE

NOMINATIVI DEI DIPENDENTI CHE OPERANO IN AZIENDA E RELATIVO NUMERO DI MATRICOLA

RECAPITO TELEFONICO E FAX

INDIRIZZO E-MAIL

RLS

orario e giorni della settimana in cui si svolgeranno i lavori

LUN MAR MER GIOV VEN SAB DOMMattina

Dalle…… Alle……Pomeriggio

Dalle…… Alle……Sera

Dalle…… Alle……

Medico Competente

Legenda; NA = non applicabile

ATTIVITA’ DEL COMMITTENTE

RISCHI PRESENTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (REPARTI, AREE OPERATIVE, LOCALI) IN CUI VERRA’ SVOLTO L’APPALTO)

Vedi schede di valutazione dei rischi relativi alle struttura oggetto del DUVRI: In allegato

PREMESSA: PRINCIPI GENERALI

IN AZIENDA È PRESENTE IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DI CUI IL RSPP È PIERFRANCO GARLADA, IL RESPONSABILE DELLA S.C. TECNICO O SUO DELEGATO O IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTORE O SUO DELEGATO ……………………….… (INSERIRE NOME COGNOME E RECAPITO TELEFONICO).QUALORA FOSSERO INDIVIDUATI INTERLOCUTORI DIVERSI VI VERRANNO SEGNALATI I RELATIVI NOMINATIVI E RECAPITI.

SARANNO INDICATE LE ATTIVITÀ CHE PER LO SVOLGIMENTO NECESSITANO DI SPECIFICA E FORMALE AUTORIZZAZIONE DEL DIRETTORE LAVORI. IN TALI CASI, IL REFERENTE PER L’APPALTATORE DOVRÀ PREVENTIVAMENTE PREDISPORRE UN PROGRAMMA DETTAGLIATO DI SVOLGIMENTO DEI LAVORI E CONCORDARE LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE CON IL DIRETTORE LAVORI AFFINCHÉ TALI LAVORI SIANO COORDINATI CON ALTRE ATTIVITÀ CHE HANNO LUOGO NEGLI SPAZI LAVORATIVI, AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI LAVORATORI.

DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI ALL’INTERNO DEGLI SPAZI LAVORATIVI, IL REFERENTE PER L’APPALTATORE DEVE CURARE CHE SIANO MANTENUTI IL MASSIMO ORDINE E PULIZIA E PORRE IN ATTO TUTTI I PROVVEDIMENTI AL FINE DI EVITARE INTERFERENZE CON IL PERSONALE DEL COMMITTENTE ED INOLTRE DANNI DI QUALSIASI GENERE A PERSONE, COSE E ALL’AMBIENTE.

DURANTE L’ORARIO DI LAVORO È GARANTITA LA PRESENZA DEGLI ADDETTI SQUADRA DI EMERGENZA ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO DESIGNATI DALLA STRUTTURA.

NELLE PAGINE PRECEDENTI SONO ILLUSTRATI I PRINCIPALI RISCHI PRESENTI NEI LOCALI IN CUI VERRÀ SVOLTA LA VOSTRA ATTIVITÀ, IN QUELLE CHE SEGUONO SARANNO RIPORTATI QUALI DEBBANO ESSERE I COMPORTAMENTI DA ADOTTARE AL FINE DI EVITARE EVENTUALI DANNI CONSEGUENTI ALLA PRESENZA DEI RISCHI SOPRACITATI, LE MISURE DI PREVENZIONE PER L’ELIMINAZIONE E/O IL GOVERNO DEI RISCHI DOVUTI ALLE INTERFERENZE, QUALORA LE MEDESIME NON SIANO ELIMINABILI.

REGOLE GENERALI

ACCESSOGLI OPERATORI DELLE DITTE APPALTATRICI FARANNO ACCESSO ALLE STRUTTURE OGGETTO DI APPALTO ATTRAVERSANDO GLI INGRESSI UTILIZZATI DAL PERSONALE E/O UTENTI DELLA ASL TO3.IL SERVIZIO DEGLI OPERATORI DELLE IMPRESE APPALTATRICI, VIENE SVOLTO NEI LOCALI INDIVIDUATI NELL’ORDINE DI SERVIZIO.SARÀ CURA DELL’APPALTATORE/SUBAPPALTATORE INVIARE GLI AGGIORNAMENTI DELLA STAMPA DEL LIBRO UNICO DEL LAVORO.

L’ACCESSO SARÀ CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE A PERSONALE DOTATO DI APPOSITO TESSERINO DI IDENTIFICAZIONE CORREDATO DI: FOTOGRAFIA, NOME E COGNOME, NOMINATIVO DELL’AZIENDA DI APPARTENENZA E NUMERO DI MATRICOLA.IL NOMINATIVO DEL DIPENDENTE CHE ACCEDE AI LOCALI DELLA ASL TO3 DEVE ESSERE PRESENTE NELLA COPIA DEL LIBRO MATRICOLA (DI SEGUITO LM) OVVERO NELLA STAMPA DEL LIBRO UNICO DEL LAVORO CON ELIMINAZIONE DEI DATI SENSIBILI (RETRIBUZIONE, ORE LAVORATE, …) CONSERVATO IN ………………………………… L’ACCESSO È CONSENTITO COMUNQUE ESCLUSIVAMENTE CON L’AUTORIZZAZIONE.

SARÀ CURA DELL’APPALTATORE SCEGLIERE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI PERSONALE ADEGUATAMENTE ADDESTRATO, CAPACE ED IDONEO.

I LAVORATORI DOVRANNO ESSERE APPROFONDITAMENTE ISTRUITI SUL LAVORO DA SVOLGERE E SULLE MODALITÀ DI USO DEI MACCHINARI, DEGLI IMPIANTI, DELLE ATTREZZATURE O DEGLI EVENTUALI MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE E COLLETTIVA NECESSARI. INOLTRE DOVRANNO ESSERE INFORMATI SULLE NORME DI SICUREZZA GENERALI E FORMATI ED ADDESTRATI SULLE MISURE SPECIFICHE PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DEI LAVORI CONCESSI IN APPALTO ED INOLTRE SUL CONTENUTO DEL PRESENTE DUVRI CHE DOVRÀ ESSERE CONSEGNATO IN COPIA, A CURA DELL’APPALTATORE, PER LE PARTI ATTINENTI, AI SINGOLO LAVORATORI DELL’IMPRESA ESECUTRICE.

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DIVIETI

E’ VIETATO- L’ACCESSO AI LOCALI DELLA AZIENDA COMMITTENTE AL PERSONALE DI AZIENDE APPALTATRICI PRIVI DI TESSERINO DI IDENTIFICAZIONE ED IL CUI NOMINATIVI NON SIA INSERITO NELL’AGGIORNAMENTO DEL LIBRO UNICO IN NOSTRO POSSESSO;

- A CHIUNQUE ACCEDA ALLE STRUTTURE DELLA AZIENDA COMMITTENTE DI OPERARE IN AREE DIFFERENTI DA QUELLE OGGETTO DELL’APPALTO SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE;

- TRATTENERSI NEI LUOGHI DI LAVORO OLTRE L’ORARIO STABILITO;

- COMPIERE MANOVRE ED OPERAZIONI CHE NON SIANO DI PROPRIA COMPETENZA E CHE POSSONO PERCIÒ COMPROMETTERE ANCHE LA SICUREZZA DI ALTRE PERSONE.

ACCESSO

L’ACCESSO AI CORTILI INTERNI È CONSENTITO: L’AUTOVEICOLO PUÒ ESSERE POSTEGGIATO NELL’AREA DI POSTEGGIO INTERNA IN CUI È BISOGNA ACCEDERE ESCLUSIVAMENTE A PASSO D’UOMO, PRESTANDO LA MASSIMA CURA ALL’EVENTUALE PRESENZA DI PERSONE NON ACCEDERE AL CORTILE INTERNO SINO A QUANDO IL CANCELLO MOTORIZZATO NON SI SARÀ COMPLETAMENTE FERMATO, PROCEDERE ESCLUSIVAMENTE A PASSO D’UOMO, PRESTANDO LA MASSIMA CURA ALL’EVENTUALE PRESENZA DI PERSONE O ALTRO MEZZIIN CASO DI VISIBILITA’ IMPEDITA DA SPIGOLI DELL’EDIFICIO O STRUTTURE IN GENERALE, SEGNALARE LA PRESENZA CON IL CLACSONNON PROCEDERE IN RETROMARCIA SENZA SE LA VISIBILITÀ POSTERIORE NON È COMPLETA, IN CASO CONTRARIO RICHIEDERE SUPPORTO DI PERSONALE DEL COMMITTENTE E’ VIETATO POSTEGGIARE L’AUTOMEZZO DI FRONTE AD USCITE DI EMERGENZA. QUADRI ELETTRICI, CABINE METANO O ELETTRICHE O IN OGNI CASO IN MODO TALE DA OSTACOLARE L’ACCESSO AI MEZZI DEI VVF

DEPOSITINEL CASO FOSSE NECESSARIO, L’EVENTUALE AREA DI DEPOSITO DELLE ATTREZZATURE E DEI MATERIALI DOVRÀ ESSERE INDIVIDUATA CON IL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE.NON DEVONO MAI ESSERE DEPOSITATI MATERIALI, ATTREZZATURE PER MANUTENZIONE. SULLE VIE DI FUGA, IN PROSSIMITÀ DELLE USCITE DI EMERGENZA, - IN PROSSIMITÀ DI QUADRI ELETTRICI, ESTINTORI, MANICHETTE, VALVOLE DI INTERCETTAZZIONE…. - SULLE PIATTAFORME DI ACCESSO ALLE SCALE,

- PUÒ ESSERE CONSENTITO IL DEPOSITO TEMPORANEO NELLE AREE DI PASSAGGIO, FERMO RESTANTI LE ESCLUSIONI SOPRA RIPORTATE, PER IL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO ALL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO, ALL’INTERNO DELL’AREA DELIMITATA; IN TAL CASO DOVRÀ ESSERE EVITATO IL RISCHIO DI INCIAMPO DA PARTE DEGLI OSPITI/DIPENDENTI DELLA RESIDENZA E DOVRÀ ESSERE ESERCITATA UNA STRETTA SORVEGLIANZA.

SEGNALETICA DI SICUREZZAE’ fatto obbligo a chiunque acceda alle strutture dell’ASL TO3 di osservare la segnaletica di sicurezza e salute ivi presente, attenendosi scrupolosamente a quanto prescritto.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALIUsare i mezzi di protezione individuali se indicati dal committente sulle specifiche schede sintetiche di valutazione del rischio o prescritti dalla segnaletica presente nei locali di lavoro.

ABBIGLIAMENTO DI LAVORONon usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento, che, in relazione alla natura dei rischi presenti ed indicati sulle schede sintetiche di valutazione del rischio, possono costituire pericolo per chi le indossa e per le altre persone presenti.

OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DI PERICOLISegnalare immediatamente eventuali deficienze dei dispositivi di sicurezza o l’esistenza di condizioni di pericolo, qualora se ne venga a conoscenza.

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PRIMO SOCCORSO Si concorda che ogni tipo di infortunio agli Operatori delle Imprese appaltatrici sarà trattato presso le sedi del Pronto Soccorso presenti sul territorio dell’ ASL TO3 o tramite attivazione del 118.NORMALMENTE NELLE STRUTTURE SANITARIE, ANCHE NELLE SEDI MINORI, È PRESENTE PERSONALE MEDICO E/O INFERMIERISTICO DOTATO DI PRESIDI SANITARI CHE SURROGANO LA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO E/O IL PACCHETTO DI MEDICAZIONE. IN CASO DI SEDI SPROVVISTE DI PERSONALE MEDICO E/O INFERMIERISTICO, PERMANE L’OBBLIGO DA PARTE DEI DATORI DI LAVORO DELLE IMPRESE APPALTATRICI, FORNIRE AI PROPRI ADDETTI LE CASSETTE DI PRIMO SOCCORSO/PACCHETTI DI MEDICAZIONE E DI AVERE CURA IN PRIMA PERSONA DI ASSICURARE AI PROPRI DIPENDENTI I PRIMO SOCCORSI IN CASO DI INCIDENTE.

AREE DI TRANSITO (SCALE E CORRIDOI)

PER QUANTO LE AREE DI TRANSITO, I PASSAGGI, GLI ACCESSI AI LUOGHI E AGLI SPAZI DI LAVORO SIANO CONSIDERATI IN GENERE ADEGUATI, NON POSSONO ESSERE COMUNQUE ESCLUSE EVENTUALI CONDIZIONI DI RISCHIO. È INFATTI PRESENTE IN TUTTE LE AREE DI TRANSITO UN RISCHIO GENERALE DI NATURA INFORTUNISTICA DERIVANTE DALLA PRESENZA DI ARREDI VARI, GRADINI, OSTACOLI A PAVIMENTO ANCHE A CARATTERE TEMPORANEO, RIFIUTI, OGGETTI ABBANDONATI DAGLI UTENTI.

LE AREE DI LAVORO POSSONO PRESENTARE SUPERFICI SCIVOLOSE E/O BAGNATE A CAUSA DI VERSAMENTI ACCIDENTALI DI LIQUIDI DI QUALSIVOGLIA NATURA O ANCHE A SEGUITO DI ROTTURA DI CONTENITORI DI VARIO TIPO: QUESTE SITUAZIONI POSSONO AUMENTARE LA PROBABILITÀ DI SCIVOLAMENTI E CADUTE A LIVELLO.

A SERVIZIO DEI VARI AMBIENTI DI LAVORO SONO PRESENTI RAMPE DI SCALE DI TIPO FISSO, CON GRADINI, DOTATE DI CORRIMANO/PARAPETTI, CHE CONSENTONO L’ACCESSO IN SICUREZZA AI VARI PIANI DELL’EDIFICIO. I GRADINI HANNO PEDATE E ALZATE UNIFORMI E CONFORMI ALLE NORMATIVE DI SICUREZZA. DURANTE IL LORO UTILIZZO PRESTARE ATTENZIONE ALLA PRESENZA DI NOSTRO PERSONALE, UTENTI E PUBBLICO IN MODO TALE DA NON INTERFERIRE CON L’ATTIVITÀ IN CORSO NEI LUOGHI DI LAVORO.

VISTO QUANTO DETTO: PRIMA DELL’INTERVENTO È NECESSARIO VERIFICARE LE CONDIZIONI DEI PAVIMENTI DELLE AREE DI LAVORO, ATTENERSI ALLA SEGNALETICA IN CASO DI ATTIVITÀ DI PULIZIA IN CORSO PROVVEDENDO, QUALORA POSSIBILE, AD ELIMINARE EVENTUALI OSTACOLI A PAVIMENTO. IN CONSIDERAZIONE DELLA PARTICOLARE ATTIVITÀ SVOLTA DALLA NOSTRA AZIENDA, PRESTARE SEMPRE CURA ALLA PRESENZA DI OSTACOLI A PAVIMENTO.

AL FINE DI EVITARE I RISCHI DI NATURA INTERFERENZIALE:1. E’ NECESSARIO MANTENERE LA CORRETTA DISPOSIZIONE DEGLI ATTREZZI DI LAVORO E DEI MATERIALI, AL FINE DI NON INTRALCIARE I PERCORSI DI TRANSITO UTILIZZATI DAL NOSTRO PERSONALE E DA EVENTUALE PUBBLICO E UTENTI; 2. E’ NECESSARIO PRESTARE ATTENZIONE A NON VERSARE LIQUIDI SULLE PAVIMENTAZIONI CHE POSSONO COSTITUIRE PERICOLO DI CADUTA E SCIVOLAMENTO PER IL NOSTRO PERSONALE, PUBBLICO E UTENTI; 3. E’ NECESSARIO MANTENERE LE AREE DI TRANSITO E SOPRATTUTTO I PERCORSI DI EMERGENZA LIBERI DA MATERIALI CHE POSSONO INTERFERIRE CON IL PASSAGGIO DEL NOSTRO PERSONALE, PUBBLICO E UTENTI; 4. QUALORA NON SIA POSSIBILE EVITARE L’UTILIZZO DI CAVI O TUBAZIONI A PAVIMENTO, LE MEDESIME DEVONO ESSERE FISSATE A SUOLO CON NASTRO ADESIVO SEGNALATORE.

E’ VIETATO INGOMBRARE PASSAGGI, CORRIDOI E USCITE DI SICUREZZA CON MATERIALI DI QUALSIASI NATURA.

TETTI E ZONE AD ELEVATA ALTEZZA

NEI LAVORI ESEGUITI AD ALTEZZA SUPERIORE A 2 METRI O COMUNQUE CHE PRESENTINO IL RISCHIO DI CADUTE DALL’ALTO, DEVONO ESSERE ADOTTATE ADEGUATE PRECAUZIONI PER EVITARE IL PERICOLO DI CADUTE DI CORPI/OGGETTI DALL’ALTO.QUALORA NON FOSSE POSSIBILE ADOTTARE PARAPETTI O PROTEZIONI ANALOGHE, IL REFERENTE PER L’APPALTATORE DOVRÀ INDIVIDUARE LE SOLUZIONI POSSIBILI PER SVOLGERE IN SICUREZZA IL LAVORO STESSO (ES. PROTEZIONI PROVVISORIE, USO DI CINTURE DI SICUREZZA ANCORATE AD UN TIRO O TRATTENUTE A MANO, PREDISPOSIZIONE DI RETI DI TRATTENUTA, ECC…).

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IN OGNI CASO DOVRANNO COMUNQUE ESSERE: - INFORMATI TUTTI I LAVORATORI DELLA CONDIZIONE DI PERICOLO E DELLE MISURE PER PREVENIRLI; - DELIMITATE E PERIMETRATE LE AREE DI LAVORO IN CUI POSSONO CADERE OGGETTI: QUALORA NON FOSSE POSSIBILE L’AREA DEVE ESSERE SORVEGLIATA A VISTA DA VOSTRO ADDETTO; - PREDISPOSTI ADEGUATI MEZZI DI SEGNALAZIONE; - ADOTTATI ACCORGIMENTI SOSTITUTIVI PER ELIMINARE IL RISCHIO DI CADUTA.

IN CASO DI LAVORI SU COPERTURA, PRIMA DI ACCEDERVI PER L’ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI, È NECESSARIO RICHIEDERE ESPRESSAMENTE L’AUTORIZZAZIONE AL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO INFORMANDOSI INOLTRE SU NATURA E STATO DI CONSERVAZIONE DELLA COPERTURA STESSA.

UTILIZZO DI SCALE PORTATILI E TRABATELLI

SCALE SEMPLICI/DOPPIE- MOVIMENTARE LA SCALA CON CAUTELA, CONSIDERANDO LA PRESENZA DI ALTRI LAVORATORI/UTENTI/PUBBLICO ONDE EVITARE DI COLPIRLI ACCIDENTALMENTE; PRESTARE PARTICOLARE CURA DURANTE ATTIVITÀ EFFETTUATE IN PRESENZA DI SVOLTE E/O ANGOLI PROVI DI VISUALE.

- NEL SALIRE O SCENDERE DALLE SCALE SI DEVE SEMPRE PRESTARE ATTENZIONE ALLA PRESENZA DI NOSTRO PERSONALE, UTENTI E PUBBLICO IN MODO TALE DA NON INTERFERIRE CON L’ATTIVITÀ IN CORSO NEI LUOGHI DI LAVORO.

- QUANDO L’USO DELLE SCALE, PER LA LORO ALTEZZA O PER ALTRE CAUSE, COMPORTI PERICOLO DI SBANDAMENTO, ESSE DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE ASSICURATE O TRATTENUTE AL PIEDE DA UN’ALTRA PERSONA IN MODO TALE DA NON COSTITUIRE PERICOLO E INTERFERIRE CON LE PERSONE PRESENTI NELLA ZONA OGGETTO DI INTERVENTO.

- DELIMITARE E PERIMETRARE SEMPRE L’AREA DI LAVORO IN CUI POSSONO CADERE OGGETTI/CORPI: QUALORA NON FOSSE POSSIBILE L’AREA DEVE ESSERE SORVEGLIATA A VISTA DA VOSTRO ADDETTO

- AL TERMINE DEL LAVORO RIPORRE LA SCALA AL PROPRIO POSTO IN MODO TALE CHE NON INTERFERISCA CON L’ATTIVITÀ IN CORSO NELLA SEDE OGGETTO DI INTERVENTO.

- E’ VIETATO L’USO DI SCALE DOPPIE CON PROLUNGHE.

TRABATTELLO- UTILIZZARE TUTTI GLI ELEMENTI DEL TRABATTELLO PREVISTI DAL COSTRUTTORE COMPRESI DIAGONALI, PARAPETTI, PUNTONI TELESCOPICI O STAFFE DI ANCORAGGIO E PROCEDERE AL SUO MONTAGGIO ATTENENDOSI SCRUPOLOSAMENTE ALLE ISTRUZIONI DEL FORNITORE, IN MODO TALE CHE L’UTILIZZO CORRETTO NON INTERFERISCA CON PERSONALE O EVENTUALE PUBBLICO PRESENTE.

- BLOCCARE LE RUOTE DURANTE LO STAZIONAMENTO IN MODO TALE DA NON COSTITUIRE PERICOLO E INTERFERIRE CON LE PERSONE PRESENTI NELLA ZONA OGGETTO DI INTERVENTO.

- DELIMITARE E PERIMETRARE SEMPRE L’AREA DI LAVORO IN CUI POSSONO CADERE OGGETTI/CORPI, QUALORA NON FOSSE POSSIBILE L’AREA DEVE ESSERE SORVEGLIATA A VISTA DA VOSTRO ADDETTO

- GLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO, SE UTILIZZATI (CARRUCOLE, ECC.), DEVONO ESSERE FISSATI AL TRABATTELLO IN MODO TALE DA NON COSTITUIRE PERICOLO E INTERFERIRE CON LE PERSONE PRESENTI NELLA ZONA OGGETTO DI INTERVENTO.

- E’ VIETATO EFFETTUARE SPOSTAMENTI CON PERSONE O MATERIALE SUL TRABATTELLO.

- AL TERMINE DEL LAVORO RITIRARE GLI ATTREZZI LASCIATI SUI RIPIANI.

- AL TERMINE DEL LAVORO RIPORRE IL TRABATTELLO AL PROPRIO POSTO IN MODO TALE DA NON COSTITUIRE PERICOLO E INTERFERIRE CON LE PERSONE PRESENTI NELLA ZONA OGGETTO DI INTERVENTO.

LOCALI INTERRATI

- NELLA STRUTTURA POSSONO ESSERE PRESENTI LUOGHI DI LAVORO E/O LOCALI TECNICI E/O LOCALI DI SERVIZIO INTERRATI. PER QUESTI È STATA EFFETTUATA LA MISURAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI ATTIVITÀ MEDIA DI RADON. TUTTE LE VALUTAZIONI AD OGGI EFFETTUATE HANNO ESCLUSO SITUAZIONI DI RISCHIO. TALI VALUTAZIONI SONO COMUNQUE DISPONIBILI PRESSO IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLA ASL TO3.

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RISCHIO INCENDIO/FORMAZIONE ATMOSFERE ESPLOSIVE

NORME COMPORTAMENTALI PER PREVENIRE INCENDI, FORMAZIONE DI ATMOSFERE ESPLOSIVE ED IL LORO INNESCO

FONTI DI RISCHIOMISURE DI PREVENZIONE

CAUSE DI INNESCO- MANTENERE VENTILATI GLI AMBIENTI DI LAVORO DOVE PUO’ VERIFICARSI L’ACCUMULO DI GAS INFIAMMABILE (METANO, VAPORI DI

SOLVENTI INFIAMMABILI, IDROGENO DURANTE CARICA BATTERIE, …) ANCHE IN CASO DI FUGA PER ROTTURA DEI CONTENITORI O DELLE CONDUTTURE.

- NON OSTRUIRE LE APERTURE PER LA VENTILAZIONE NATURALE O DISATTIVARE GLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE FORZATA QUANDO PRESENTI.

CONCENTRAZIONE DEL GAS ESPLOSIVOCONCENTRAZIONE DI POLVERI COMBUSTIBILIEVITARE L’ACCUMULO DI POLVERI COMBUSTIBILI SU

PAVIMENTI/MACCHINARI/IMPIANTI, TRAMITE PROCEDURA SPECIFICA DI PULIZIA CHE DEVE PREVEDERE IL DIVIETO DI UTILIZZO DI ARIA COMPRESSA.

- NON UTILIZZARE PRODOTTI INFIAMMABILI (R10) FACILMENTE (R11) ED ESTREMAMENTE (R12) INFIAMMABILI

QUALORA ESISTANO ALTERNATIVE MERCEOLOGICHE PIU’ SICURE. F + F

IN CASO L’USO SIA INDISPENSABILE:- VENTILARE GLI AMBIENTI OVE SONO PRESENTI, DEPOSITATI O UTILIZZATI PRODOTTI INFIAMMABILI.

- NON ACCUMULARE INFIAMMABILI, COMBUSTIBILI, GAS IN BOMBOLE IN QUANTITATIVO SUPERIORE AL CONSUMO QUOTIDIANO, VICINO A FONTI DI CALORE, FIAMME, SCINTILLE ED IN ZONE ATEX. EVITARE L’IRRAGGIAMENTO SOLARE DIRETTO.

- UTILIZZARE SUL POSTO DI LAVORO, QUANDO POSSIBILE, CONTENITORI DI LIMITATE DIMENSIONI- EVITARE L’IMMAGAZZINAMENTO DI CONTENITORI DI INFIAMMABILI IN PROSSIMITA’ DI PRODOTTI CORROSIVI.

- CONTENITORI IN PLASTICA: EVITARE IL CONTATTO/URTO CON PARTI TAGLIENTI E LA CADUTA DEL CONTENITORE CHE POTREBBERO PORTARE ALLA ROTTURA DEL MEDESIMO.

- BOMBOLETTE SPRAY: NON SPRUZZARE SU SUPERFICI AD ELEVATA TEMPERATURA, IN VICINANZA DI FIAMME, SU FONTI DI SCINTILLE.- DOTARE I CONTENITORI DI LIQUIDI INFIAMMABILI DI VASCA DI CONTENIMENTO CON CAPACITA’ ADEGUATA (PARI AL CONTENITORE PIU’

GRANDE) E VERIFICARNE PERIODICAMENTE LA TENUTA STAGNA.- NON UTILIZZARE AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI SENZA AVER VERIFICATO PREVENTIVAMENTE LE PROPRIETA’ FISICO-CHIMICHE (PUNTO

DI ACCENSIONE, INFIAMMABILITA’, PROPRIETA’ ESPLOSIVE, INCOMPATIBILITA’, REAZIONI PERICOLOSE).- UTILIZZARE CONTENITORI IDONEI, MANTENUTI CHIUSI DOPO L’USO E CORRETTAMENTE ETICHETTATI. NON STOCCARE SUL POSTO DI

LAVORO CONTENITORI DI INFIAMMABILI VUOTI, NON PERFORARE I CONTENITORI ANCHE SE VUOTI, TENERE I CONTENITORI LONTANO DA RIFIUTI/MATERIALI COMBUSTIBILI/OSSIDANTI.

- SMALTIRE I RIFIUTI INFIAMMABILI NEI CONTENITORI CON CHIUSURA APPOSITAMENTE PREDISPOSTI.- E’ COMUNQUE VIETATO UTILIZZARE TALI PRODOTTI PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE IN ZONE ATEX.

R12 ESTREMAMENTE INFIAMMABILE

R11 FACILMENTE INFIAMMABILE

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- OSSERVARE SCRUPOLOSAMENTE I DIVIETI DI FUMARE, USARE FIAMME LIBERE, UTILIZZARE ATTREZZATURE, ATTREZZI ABRASIVI, DI TAGLIO CHE PRODUCANO FIAMME, SCINTILLE MECCANICHE O SURRISCALDAMENTO DELLE SUPERFICI.

- NON DANNEGGIARE I CAVI E LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE.EVITARE LA CADUTA DI ATTREZZI METALLICI O COMPONENTI METALLICHE DI IMPIANTI/ CONTENITORI IN METALLO.- EVITARE L’ACCUMULO DI CARICHE ELETTROSTATICHE.EVITARE L’UTILIZZO E LA FORMAZIONE DI SUPERFICI USTIONANTI.NON UTILIZZARE APPARECCHIATURE CHE PRODUCANO CAMPI MAGNETICI COMPRESI TRA 9KHZ E 300 GHZ , RADIOFREQUENZE DA 300 GHZ A 3.106 GHZ, LASER CON LUNGHEZZA D’ONDA DA 1.000 M A 0,1 MNON UTILIZZARE ATTREZZATURE CHE PRODUCONO ULTRASUONI.ATTREZZATURETUTTE LE ATTREZZATURE UTILIZZATE IN AREE ATEX DEVONO ESSERE MARCATE : PRENDERE VISIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INDICATE NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVERISCHI DI INTERFERENZE, RIGUARDANTI L’INCENDIO, POSSONO DERIVARE DALL’INTRODUZIONE, DA PARTE DELLA DITTA CHE ESEGUE I LAVORI, DI SOSTANZE INFIAMMABILI E DALL’USO DI APPARECCHIATURE A FIAMMA LIBERA O DA OPERAZIONI CHE POSSONO DARE LUOGO A SORGENTI DI INNESCO, QUALI SALDATURA, MOLATURA ECC., SENZA CHE SIANO ADOTTATE IDONEE MISURE DI SICUREZZA.LE OPERAZIONI CON PERICOLO POTENZIALE DI CAUSARE INCENDIO/ESPLOSIONE SONO IN VIA GENERALE VIETATE; POSSONO ESSERE SVOLTE, QUANDO INEVITABILE, ESCLUSIVAMENTE SOLO A SEGUITO DI NOSTRA SPECIFICA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DA PARTE DEL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO. IN ALLEGATO AL PRESENTE DOCUMENTO L’AUTORIZZAZIONE AD EFFETTUARE OPERAZIONI CON PERICOLO POTENZIALE DI CAUSARE INCENDIO/ESPLOSIONE.

COMUNQUE IN VIA GENERALE EVENTUALI INTERVENTI, PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATI, CHE PREVEDANO IL GENERARSI DI SCINTILLE O L’USO DI FIAMME (ES. ATTIVITÀ DI SALDATURA) O L’UTILIZZO DI AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI DEVONO ESSERE ESEGUITI CON PARTICOLARE RIGUARDO, DOPO AVER ATTENTAMENTE SGOMBRATO L’AREA ADIACENTE AL PUNTO DI INTERVENTO DA MATERIALE INFIAMMABILE O COMBUSTIBILE.

QUALORA NON SIA POSSIBILE INTERPORRE TRA LA FONTE DI SCINTILLE/FIAMMA ED I MATERIALI COMBUSTIBILI UNA BARRIERA IGNIFUGA:- POSIZIONARE NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEL PUNTO DI INTERVENTO ALMENO UN ESTINTORE;- DISPORRE SEMPRE DI UN OPERATORE ADDESTRATO ALLO SPEGNIMENTO DI INCENDI, CHE SVOLGA ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA AL FINE DI GARANTIRE UN PRONTO INTERVENTO IN CASO DI NECESSITÀ E CHE IN CASO DI PRINCIPIO DI INCENDI, INTERVENGA IMMEDIATAMENTE CON L’ESTINTORE A DISPOSIZIONE RICHIEDENDO, NEL CONTEMPO, L’INTERVENTO DEGLI ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE ED AVVERTENDO IL PERSONALE AZIENDALE PROSSIMO AL PRINCIPIO DI INCENDIO.

SE L’INTERVENTO, PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATO, PREVEDE L’USO DI BOMBOLE PER SALDATURA, QUESTE DOVRANNO ESSERE DOTATE DI TUTTI I DISPOSITIVI NECESSARI A GARANTIRE UN UTILIZZO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA:- LE BOMBOLE PER SALDATURA ED EVENTUALMENTE ALTRO MATERIALE INFIAMMABILE (ES. SOLVENTI) NECESSARI A SVOLGERE L’ATTIVITÀ PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATA, DOVRANNO ESSERE TENUTI ALL’INTERNO DEI LOCALI DI LAVORO IN QUANTITATIVI STRETTAMENTE NECESSARI A SVOLGERE L’ATTIVITÀ QUOTIDIANA PROGRAMMATA PER IL TEMPO STRETTAMENTE INDISPENSABILE ALL’ESECUZIONE DEI LAVORI; SUCCESSIVAMENTE DOVRANNO ESSERE POSIZIONATI NEI LUOGHI INDICATI DAL REFERENTE PER IL COMMITTENTE.- IL TRASPORTO DELLE BOMBOLE E DI ALTRI CONTENITORI DI MATERIALI INFIAMMABILI DEVE ESSERE EFFETTUATO CON CURA, IMPIEGANDO MEZZI E ATTREZZATURE IDONEE; LE MANOVRE DI CARICO E SCARICO DOVRANNO ESSERE EFFETTUATE CON CAUTELA, EVITANDO URTI E CADUTE.- I CONTENITORI DI AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI E LE BOMBOLE DOVRANNO ESSERE ETICHETTATI A NORMA DI LEGGE; NON SONO AUTORIZZATI CONTENITORI DI RECUPERO PRIVI DI INDICAZIONI O CON INDICAZIONI NON CONFORMI AL CONTENUTO. I CONTENITORI DI AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI DOVRANNO ESSERE CHIUSI IMMEDIATAMENTE DOPO L’USO E MANTENUTI TALI.- E’ NECESSARIO VERIFICARE ATTENTAMENTE CHE IL DEPOSITO TEMPORANEO DI BOMBOLE O ALTRI MATERIALI INFIAMMABILI SIA EFFETTUATO LONTANO DA FONTI DI CALORE (PER ESEMPIO MOTORI) E/O APPARECCHIATURE CHE POSSANO PRODURRE SCINTILLE E/O FIAMME E/O PROIEZIONE DI OGGETTI TALI DA CAUSARE DANNEGGIAMENTO DEI CONTENITORI.

IN CASO DI SPANDIMENTO DI LIQUIDI INFIAMMABILI/EMISSIONE DI GAS INFIAMMABILI CONSEGUENTE AD INCIDENTE:- SPEGNERE EVENTUALI FIAMME LIBERE- SE POSSIBILE: INTERCETTARE LA FUGA DI GAS E CERCARE DI BLOCCARE LA FUGA- CONTENERE CON MATERIALE ASSORBENTE LO SPANDIMENTO DEL LIQUIDO INFIAMMABILE- NON EFFETTUARE MANOVRE SU INTERRUTTORI ELETTRICI- AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE GLI ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE E IL PERSONALE AZIENDALE

PROSSIMO AL LUOGO IN CUI SI È VERIFICATO L’INCIDENTE- APRIRE LE FINESTRE PROSSIME AL LUOGO DELL’EVENTO

1

UTILIZZO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHEANCHE L’UTILIZZO SCORRETTO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE PUÒ PROVOCARE SCINTILLE O SOVRATEMPERATURE CAUSA DI INCENDIO.E’ QUINDI NECESSARIO: - NON DANNEGGIARE I CAVI E LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE. - PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE NELL’USO DI ATTREZZATURE ELETTRICHE PORTATILI: NON UTILIZZARE ATTREZZATURE DANNEGGIATE. - NON EFFETTUARE INTERVENTI DI MODIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI SE NON ESPRESSAMENTE AUTORIZZATI. - NON UTILIZZARE APPARECCHI PORTATILI DI RISCALDAMENTO: LE STUFETTE ELETTRICHE SONO SPESSO FONTE DI INCENDIO. - NON OSTRUIRE LE APERTURE DI VENTILAZIONE DEGLI APPARECCHI DI RISCALDAMENTO. - CONTROLLARE CHE LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE CHE NON SONO UTILIZZATE SIANO MESSE FUORI TENSIONE.

TUTTE LE ATTREZZATURE UTILIZZATE IN AREE ATEX DEVONO ESSERE MARCATE:

IN ZONA 0 E 20: 1G (GAS), 1D (POLVERI), IN ZONA 1 E 21: 2G, 2D

IN ZONA 2 E 22: 3G, 3D

RIMOZIONE RIFIUTIDOPO L’INTERVENTO SARÀ CURA DELL’APPALTATORE ASPORTARE TUTTI GLI EVENTUALI RIFIUTI POTENZIALMENTE COMBUSTIBILI (SEGATURA, STRACCI, ECC) E VERIFICARE CHE NON SIANO IN ATTO PRINCIPI DI INCENDIO.

IN CONCLUSIONE NEI LOCALI DI PERTINENZA DELLA ASL TO3 È’ VIETATO:- FUMARE;- AVVICINARE FONTI DI CALORE AI MATERIALI INFIAMMABILI/COMBUSTIBILI E VICEVERSA;- USARE APPARECCHIATURE A FIAMMA LIBERA, EFFETTUARE OPERAZIONI CHE POSSONO DARE LUOGO A SORGENTI

DI INNESCO, QUALI SALDATURA, MOLATURA, ECC, SENZA CHE SIANO ADOTTATE IDONEE MISURE DI SICUREZZA E AVER RICEVUTO SPECIFICA AUTORIZZAZIONE;

- USARE ATTREZZATURE ELETTRICHE NON COSTRUITE SECONDO PRECISE NORME TECNICHE O IN CATTIVO STATO DI MANUTENZIONE (FILI SCOPERTI O USURATI, ECC);

- DEPOSITARE QUALSIASI MATERIALE DAVANTI AD ESTINTORI PORTATILI, AD IMPIANTI FISSI ANTINCENDIO (IDRANTI ECC), VIE DI ESODO ED USCITE DI EMERGENZA.

IN ALLEGATO, SE PRESENTI, È FORNITA PLANIMETRIA RIPORTANTE L’IDENTIFICAZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DI ZONE CON POTENZIALE RISCHIO DI PRESENZA DI ATMOSFERA ESPLOSIVA.

RISCHIO ELETTRICO

L’IMPIANTO ELETTRICO A SERVIZIO DELL’ATTIVITÀ È CONFORME ALLE NORME DI BUONA TECNICA.

ALL’INTERNO DEI LOCALI DELL’ASL TO3 È VIETATO :- SVOLGERE LAVORI SOTTO TENSIONE SENZA SPECIFICA E FORMALE AUTORIZZAZIONE DA PARTE DEL DIRETTORE

LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO- ATTIVARE LINEE ELETTRICHE VOLANTI SENZA AVER VERIFICATO LO STATO DEI CAVI E SENZA AVERLI FISSATI E

PROTETTI AL FINE DI IMPEDIRE IL RISCHIO DI DETERIORAMENTO DEL CAVO ED INCIAMPO NEL MEDESIMO

GLI INTERVENTI SU IMPIANTI ELETTRICI DEVONO ESSERE EFFETTUATI ESCLUSIVAMENTE DA PERSONALE IDONEO (PES/PEI).

SONO VIETATI INTERVENTI A PERSONALE NON IN POSSESSO DEL REQUISITO SOPRA INDICATO.

PRIMA DI SVOLGERE INTERVENTI MANUTENTIVI SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, DOPO AVER RICEVUTO L’AUTORIZZAZIONE DA PARTE DEL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO VERIFICARE IL DISINSERIMENTO DEGLI INTERRUTTORI DI PROTEZIONE E SEZIONAMENTO A MONTE DELL’IMPIANTO OGGETTO DELL’INTERVENTO, VERIFICARE LA DOCUMENTAZIONE EVENTUALMENTE PRESENTE SUL QUADRO, E CHIUDERE A CHIAVE IL QUADRO A MONTE.LA CHIAVE DEVE ESSERE CONSERVATA PERSONALMENTE DA CHI ESEGUE LA MANUTENZIONE PER TUTTA LA DURATA DELL’INTERVENTO.

1

QUALORA NON FOSSE POSSIBILE CHIUDERE IL QUADRO A MONTE CON CHIAVE, IL QUADRO DOVRÀ ESSERE VIGILATO A VISTA PER TUTTA LA DURATA DELL’INTERVENTO AL FINE DI EVITARE LA RIALIMENTAZIONE ACCIDENTALE IN CORSO DI MANUTENZIONE. DOVRÀ ESSERE APPOSTA A VOSTRA CURA LA SEGNALETICA INDICANTE LA MANUTENZIONE IN CORSO.

AL TERMINE DELL’ATTIVITÀ NON POTRÀ ESSERE RIATTIVATA L’ALIMENTAZIONE SENZA ESPLICITA AUTORIZZAZIONE DEL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO.

MISURE GENERALI DI PREVENZIONE

PROLUNGHE E CAVI: DEVONO ESSERE SEGNALATI E POSATI IN MODO DA EVITARE:- DETERIORAMENTI PER SCHIACCIAMENTO E TAGLIO- INCIAMPI (AD ESEMPIO FISSANDOLI AL SUOLO)- L’ATTRAVERSAMENTO DI AREE DI PASSAGGIO, ECC.

DERIVAZIONI MULTIPLE: DEVONO ESSERE UTILIZZATE RISPETTANDO LA POTENZA COMPLESSIVA AMMISSIBILE.

CAVI VOLANTI: (VEDI ANCHE PRECEDENTI LIMITAZIONI) DEVONO RISULTARE DI MATERIALE APPOSITO RESISTENTE ALLE ABRASIONI E DI TIPO NON PROPAGANTE LA FIAMMA, NON DEVONO ESSERE POSIZIONATI A CONTATTO CON SPIGOLI VIVI O ALL’INTERNO DELLE PORTE SENZA ADEGUATE PROTEZIONI, DEVONO ESSERE UTILIZZATE IN MODO CHE, PER NESSUNA RAGIONE, UNA SPINA (MASCHIO), CHE NON SIA INSERITA NELLA PROPRIA SEDE (FEMMINA) POSSA RISULTARE SOTTO TENSIONE.

APPARECCHIATURE ELETTRICHE:- NON UTILIZZARE COMPONENTI NON CONFORMI ALLE NORME (SPINE, ADATTATORI, PROLUNGHE, LAMPADE

PORTATILI, …);- NON UTILIZZARE COMPONENTI ELETTRICI O MACCHINE PER SCOPI NON PREVISTI DAL COSTRUTTORE;- NON UTILIZZARE APPARECCHIATURE ELETTRICHE IN CONDIZIONI DI RISCHIO ACCRESCIUTO (ES. MANI BAGNATE,

AMBIENTI UMIDI,…);- NON LASCIARE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ABBANDONATE SULLE VIE DI TRANSITO PER EVITARE L’INCIAMPO

E LA CADUTA DEI PASSANTI ED IL DETERIORAMENTO DELLE APPARECCHIATURE STESSE;- NON LASCIARE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ABBANDONATE AFFINCHÉ UTENTI E PUBBLICO PRESENTE

ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA DEI LOCALI DELL’ASL TO3 NON ABBIANO LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE O MANOMETTERE APPARECCHIATURE ELETTRICHE O IMPIANTI ELETTRICI FISSI;

- NON LASCIARE INCUSTODITE LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE NEI LOCALI DI PASSAGGIO DI PERSONALE ED UTENTI.

RISCHIO DI ESPOSIZIONE AL RUMORE

PRESTARE ATTENZIONE ALLA SEGNALETICA INDICANTE L’EVENTUALE PRESENZA DI LIVELLI DI RUMORE RISCHIOSO E INDICANTE L’OBBLIGO DI UTILIZZO DI DPI.RELATIVAMENTE AL RISCHIO RUMORE È A DISPOSIZIONE LA VALUTAZIONE DEL RUMORE, AL FINE DI PERMETTERVI IL CALCOLO DEL LIVELLO DI ESPOSIZIONE PERSONALE SULLA BASE DEI TEMPI DI PERMANENZA DEI VS. LAVORATORI. NELLE SCHEDE ALLEGATE È COMUNQUE RIPORTATA UNA PRIMA INDICAZIONE.ALCUNE ATTIVITÀ DELL’APPALTATORE, QUALI L’USO DI MARTELLI PNEUMATICI ED ALTRE ATTREZZATURE MECCANICHE RUMOROSE ALL’INTERNO DEI LOCALI, POSSONO INTERFERIRE CON IL LIVELLO SONORO NORMALMENTE PRESENTE NEI VARI REPARTI/SERVIZI, CONCORRENDO ALL’INNALZAMENTO DI QUEST’ULTIMO E RECANDO DISTURBO A OPERATORI ED UTENTI. IN CASO DI LAVORI CHE RIENTRINO IN QUESTA EVENTUALITÀ, DEVE ESSERE PREVENTIVAMENTE AVVISATO IL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO PER L’ADOZIONE DEI NECESSARI PROVVEDIMENTI PER LA PROTEZIONE DEL PERSONALE.

RISCHI DERIVANTI DALL’USO DI MACCHINE-IMPIANTI-ATTREZZATURE

IL PERSONALE DELL’APPALTATORE È TENUTO AD UTILIZZARE ESCLUSIVAMENTE PROPRIE ATTREZZATURE CORRISPONDENTI ALLE NORME DI SICUREZZA APPLICABILI.

È VIETATO:

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- UTILIZZARE ATTREZZATURE CHE A CAUSA DI UNA CARENTE MANUTENZIONE, DISPERDANO SOSTANZE SUL SUOLO O IN ATMOSFERA PEGGIORANDO LA QUALITÀ DELL’ARIA O POSSANO CAUSARE RISCHIO DI FOLGORAZIONE/INCENDIO NONCHÉ RUMORI MOLESTI. -UTILIZZARE MATERIALE/ATTREZZATURE DI PROPRIETÀ DELL’ASL TO3

ESISTONO ALCUNI LOCALI/ZONE OVE SONO PRESENTI IMPIANTI TECNOLOGICI, MACCHINE PER LA DIAGNOSTICA MEDICA E L’ANALISI CHIMICA-MICROBIOLOGICA POTENZIALMENTE PERICOLOSI IN CUI È VIETATO L’ACCESSO (EVIDENZIATO CON CARTELLONISTICA DI DIVIETO). LA POSSIBILITÀ DI ACCEDERE A TALI LOCALI/ZONE È SUBORDINATA ALLA NECESSITÀ DI INTERVENTI DI CONTROLLO, RIPARAZIONE, REGOLAZIONE, MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA. IN QUESTO CASO IL PERSONALE DELL’APPALTATORE È AUTORIZZATO AD ENTRARE PER L’ESCLUSIVO ADEMPIMENTO PREVISTO DAL CONTRATTO/ORDINE.

RESTA INTESO CHE QUANTO ELENCATO NELLE SCHEDE SUCCESSIVE NON COMPRENDE I RISCHI SPECIFICI DI OGNI SINGOLA MACCHINA E/O IMPIANTO/ATTIVITÀ SPECIFICA SVOLTA DAL PERSONALE DELL’APPALTATORE PER I QUALI SI RITIENE CHE IL PERSONALE DELL’APPALTATORE AUTORIZZATO AD INTERVENIRE PER INTERVENTI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA MANUTENZIONE POSSIEDA ADEGUATA CONOSCENZA, CHE DEVE ESSERE GARANTITA DAL PROPRIO DATORE DI LAVORO.

E’ ONERE DEGLI OPERATORI ADDETTI AI LAVORI AFFIDATI IN APPALTO/LAVORATORI AUTONOMI LA CONOSCENZA DEI “RISCHI SPECIFICI PROPRI DELLE ATTIVITÀ DELLE IMPRESE APPALTATRICI O DEI SINGOLI LAVORATORI AUTONOMI” PER I QUALI NON SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI DELL’ART. 26 COMMA 3 DEL D.LVO. 81/08 (ELABORAZIONE DEL DUVRI).

MEZZI DI SOLLEVAMENTO

ALL’INTERNO DEI LOCALI DELL’ASL TO3 È VIETATO: IMPIEGARE MEZZI DI TRASPOSTO E SOLLEVAMENTO SENZA AUTORIZZAZIONE, A TAL FINE RIVOLGERSI AL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO.

QUALORA AUTORIZZATI (PREVIA VERIFICA DELLA IDONEITÀ SPECIFICA ALLA GUIDA DEL DIPENDENTE DELL’APPALTATORE):- RISPETTARE IL LIMITE DI PORTATA DEI MEZZI UTILIZZATI- RISPETTARE LA CARTELLONISTICA PRESENTE- PROCEDERE SEMPRE A PASSO D’UOMO PRESTANDO CURA ALLA PRESENZA DI PERSONE, SEGNALANDO SEMPRE

LA PROPRIA PRESENZA CON AVVISATORE ACUSTICO- EVITARE LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI SOSPESI IN LUOGHI NEI QUALI L’EVENTUALE CADUTA DEL CARICO

POSSA COSTITUIRE PERICOLO PER LE PERSONE- PREANNUNCIARE LE MANOVRE DI MOVIMENTAZIONE DI CARICHI SOSPESI CON APPOSITE SEGNALAZIONI CHE

ALLERTINO IL PERSONALE PRESENTE NELL’AREA E NE PERMETTANO L’ALLONTANAMENTO- PRESTARE ATTENZIONE ALLE MANOVRE DI ALTRI VEICOLI- EFFETTUARE MANOVRE IN CONDIZIONI DI SCARSA VISIBILITÀ SOLAMENTE CON L’AIUTO DI PERSONALE A TERRA- NON POSTEGGIARE I MEZZI NELLE VIE DI FUGA, IN MODO DA RENDERE INACCESSIBILI LE ATTREZZATURE

ANTINCENDIO E NON RENDERE UTILIZZABILI LE USCITE DI EMERGENZA- NON ABBANDONARE IL MEZZO CON LA CHIAVE DI ACCENSIONE A BORDO.

ASCENSORI E MONTACARICHI

L’AZIENDA SVOLGE PERIODICAMENTE VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE (E STRAORDINARIE SE RICHIESTE) SU IMPIANTI E COMPONENTI DEGLI ASCENSORI E MONTACARICHI PRESENTI.

E’ VIETATO SUPERARE LA PORTATA MASSIMA INDICATA NELLE TARGHETTE POSTE ALL’INTERNO DEGLI ASCENSORI/MONTACARICHI

NEL CASO IN CUI I VOSTRI DIPENDENTI DEBBANO SVOLGERE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI ASCENSORI E MONTACARICHI È NECESSARIO:

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- INFORMARE IL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI E RICEVERNE LA FORMALE AUTORIZZAZIONE;

- DOPO AVER RICEVUTO L’AUTORIZZAZIONE, TOGLIERE LA TENSIONE AL QUADRO ELETTRICO DELL’IMPIANTO SU CUI SI DOVRÀ LAVORARE. NEL CASO DI PIÙ IMPIANTI CHE FANNO CAPO AD UNICO LOCALE SEGNALARE AD OGNI PIANO, CON APPOSITA CARTELLONISTICA, CHE SONO IN ATTO LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E CHE DI CONSEGUENZA LA CABINA NON È DISPONIBILE;

- ASSICURARSI CHE LE PORTE DELL’ASCENSORE O MONTACARICHI NON SI APRANO IN ASSENZA DELLA CABINA AL PIANO;

- OPERARE SEMPRE IN COPPIA;- OPERARE RISPETTANDO SCRUPOLOSAMENTE LE ISTRUZIONI RICEVUTE DAL PROPRIO DATORE DI LAVORO.

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

CORRISPONDENZA A NUOVI SIMBOLI

F T

XN C

IN ALCUNE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE DELL’ASL TO3 È RICHIESTO L’UTILIZZO DI DIFFERENTI SOSTANZE E PREPARATI CHIMICI PERICOLOSI CHE POSSONO ESSERE RICONOSCIBILI DALLA ETICHETTATURA APPOSTA SUL CONTENITORE. LE SOSTANZE CHIMICHE CHE SONO PRESENTI NEGLI AMBIENTI RISULTANO CHIUSE IN CONTENITORI ETICHETTATI A NORMA DI LEGGE ED OGNI EVENTUALE PROBLEMA O CONTATTO ACCIDENTALE CON ESSE VA IMMEDIATAMENTE RIFERITO AL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO CHE SUGGERIRÀ I PROVVEDIMENTI DEL CASO.

SI SEGNALA CHE I FARMACI NON RIPORTANO FRASI DI RISCHIO, IN QUANTO NON OBBLIGATORIO.

ALL’INTERNO DEI LOCALI DELL’ASL TO3 È VIETATO :- L’IMPIEGO DI QUALSIASI AGENTE CHIMICO PERICOLOSO SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE PARTE DEL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO. LA MEDESIMA È SUBORDINATA ALL’INVIO PRELIMINARE DELLE SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE/PREPARATI PERICOLOSI CHE L’APPALTATORE/LAVORATORE AUTONOMO INTENDA UTILIZZARE E DALLA LORO APPROVAZIONE DA PARTE DEL RSPP. LE SOSTANZE/PREPARATI UTILIZZATI DOVRANNO ESSERE SEMPRE DICHIARATI NELL’APPOSITA SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI DI RISCHIO. QUALORA AUTORIZZATE DOVRANNO ESSERE UTILIZZATE E DEPOSITATE IN RECIPIENTI IDONEI, ORIGINALI ED ETICHETTATI CHE DOVRANNO ESSERE CONSERVATI SEMPRE CHIUSI E LONTANO DA FONTI DI CALORE.- L’UTILIZZO DI CONTENITORI DI AGENTI CHIMICI ANONIMI O NON ORIGINALI (CONTENENTI QUINDI PRODOTTI DIFFERENTI DA QUELLI INDICATI NEL CONTENITORE).- L’UTILIZZO DI AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE (VEDI PARAGRAFO RISCHIO INCENDIO).- L’ABBANDONO DI CONTENITORI DI AGENTI CHIMICI SENZA SORVEGLIANZA DIRETTA E CONTINUA: LA PRESENZA DI DEGENTI/UTENTI EVENTUALMENTE NON IN PIENO POSSESSO DELLE CAPACITÀ INTELLETTIVE RENDE POSSIBILE IL RISCHIO CHE IL CONTENUTO DEI MEDESIMI POSSA ESSERE INGERITO O UTILIZZATO IN MODO IMPROPRIO.

IN CASO DI VERSAMENTO O FUORIUSCITA DI SOSTANZE CHIMICHE PRESENTI NEI LOCALI, NON INTERVENIRE DIRETTAMENTE ED AVVISARE IMMEDIATAMENTE IL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE.

ANESTETICI AERODISPERSI

NELLE SALE OPERATORIE ED IN ALCUNI AMBULATORI PROTETTI VIENE FATTO USO DI ANESTETICI GASSOSI, ESSENZIALMENTE PROTOSSIDO DI AZOTO E RARAMENTE ALOGENATI QUALI FORANE, SEVORANE E DESFLURANE PER VIA PARENTERALE.

IN PARTICOLARE LE FASI PIÙ A RISCHIO PER GLI OPERATORI PRESENTI IN SALA SONO LE SEGUENTI:- PERDITA DALLE MASCHERE QUALORA SI PROCEDA AD ANESTESIA INALATORIA PRIMA DELL’INTUBAZIONE;- OPERAZIONE DI RICARICA DEL VAPORIZZATORE;- PERDITE DAI CIRCUITI AD ALTA E BASSA PRESSIONE NEI CASI DI GUASTO DEGLI STESSI;

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- PERDITE NEL SISTEMA DI EVACUAZIONE E/O NEI CIRCUITI PAZIENTE IN CASO DI ERRATO MONTAGGIO;- EMISSIONI DI ANESTETICO AERIFORME IN FASE DI ESTUBAZIONE DEL PAZIENTE;- GAS ESPIRATO DAL PAZIENTE NELLA FASE IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVA ALL’ESTUBAZIONE.

L’ATTIVITÀ CHE ESPONE ALL’AZIONE DEGLI ANESTETICI AERIFORMI È MOLTO DIFFERENZIATA ALL’INTERNO DELL’ASL TO3 E VARIA NON SOLO CON LA TIPOLOGIA DI INTERVENTO CHIRURGICO CHE DEVE ESSERE EFFETTUATO, MA ANCHE CON LE CONDIZIONI GENERALI DEL PAZIENTE. RISULTA ESTREMAMENTE DIFFICOLTOSO STANDARDIZZARE, PER LE SINGOLE SPECIALITÀ CHIRURGICHE, LA FREQUENZA E LA DURATA DI ESPOSIZIONE, IL QUANTITATIVO DI ANESTETICO RICHIESTO DALLE SPECIFICHE PRATICHE ANESTESIOLOGICHE.TUTTE LE SALE OPERATORIE SONO DOTATE DI IMPIANTI CHE CONSENTO IL CONTINUO RICAMBIO D’ARIA.

QUALORA EVENTUALMENTE I VOSTRI OPERATORI SVOLGANO ATTIVITÀ DURANTE L’UTILIZZO DI TALI ANESTETICI, OCCORRERÀ RICHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE DI ACCESSO AL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE, RICHIEDERE INFORMAZIONI SULLE PRECAUZIONI DA ADOTTARE E FORMARE PREVENTIVAMENTE IL PROPRIO PERSONALE.

GAS CRIOGENICI – GAS INERTI (AZOTO, ELIO, ARGON…): CARENZA DI OSSIGENO NEI LOCALI CONFINATI

NEI LOCALI DELLA ASL TO3 POTREBBERO ESSERE PRESENTI BOMBOLE DI OSSIGENO E DI ALTRI GAS “INERTI”: NON MANIPOLARE/URTARE LE BOMBOLE DI OSSIGENO GASSOSO IN PRESSIONE: LA CADUTA E LA ROTTURA DELLA VALVOLA POTREBBERO CAUSARE LA FUORIUSCITA DI OSSIGENO (COMBURENTE CON RISCHIO GRAVE DI INCENDIO IN PRESENZA DI FONTI DI IGNIZIONE QUALI AD ESEMPIO SCINTILLE CHE POSSONO ESSERE CAUSATE DA CONTATTO VIOLENTO TRA LE PARTI METALLICHE ED IL PAVIMENTO). LA CADUTA POTREBBE INOLTRE PROVOCARE LA PROIEZIONE VIOLENTA DI CORPI.NON MANIPOLARE/URTARE CONTENITORI DI OSSIGENO LIQUIDO CRIOGENICO: PUÒ CAUSARE GRAVI USTIONI DA PERFRIGERAZIONE, SIA SU CUTE CHE SU MUCOSE.

IN CASO DI FUGA DI GAS INERTI (AZOTO PRESENTE NEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI, ELIO PRESENTE IN RISONANZA MAGNETICA) SI VIENE A CAMBIARE LA COMPOSIZIONE NATURALE DELL’ARIA, L’ORGANISMO UMANO PUÒ SUBIRE DELLE CONSEGUENZE NEGATIVE O ESSERE ANCHE GRAVEMENTE DANNEGGIATO.SE SI AGGIUNGONO O SI MISCELANO CON L’ARIA RESPIRABILE GAS DIVERSI DALL’OSSIGENO, SI VERIFICA UNA RIDUZIONE (DILUIZIONE) DELLA CONCENTRAZIONE DI OSSIGENO E SI VERIFICA UNA CARENZA DI OSSIGENO.

SE LA CARENZA DI OSSIGENO SI VERIFICA A CAUSA DELLA PRESENZA DI GAS INERTI (AD ESEMPIO, AZOTO, ELIO, ARGON, ECC.) SI HA UN CALO DELL’EFFICIENZA FISICA MENTALE DELL’INTERESSATO SENZA CHE QUESTI SE NE RENDA CONTO: QUANDO IL TENORE DI OSSIGENO SCENDE ALL’11% (INVECE DEL NORMALE 21%) LA PERSONA SVIENE SENZA ALCUN SINTOMO PREMONITORE .

AL DI SOTTO DELL’11% SI HA UN RISCHIO MOLTO ALTO DI MORTE PER ASFISSIA, CHE SOPRAVVIENE NEL GIRO DI POCHI MINUTI, A MENO CHE NON SI INTERVENGA IMMEDIATAMENTE CON LA RIANIMAZIONE!

NB: I SENSI UMANI NON POSSONO RILEVARE LA CARENZA DI OSSIGENO O LA PRESENZA DI GAS INERTE.

NB: QUANDO UN LITRO DI GAS LIQUIDO (PER ESEMPIO DI AZOTO, ARGON O ELIO) EVAPORA, DAL LITRO DI LIQUIDO SI SVILUPPANO CIRCA 600 - 850 LITRI DI GAS. IN MANCANZA DI ADEGUATA VENTILAZIONE TALE ENORME VOLUME DI GAS PUÒ PROVOCARE MOLTO RAPIDAMENTE UNA CARENZA DI OSSIGENO.

NB: IN CASO DI LAVORI DA ESEGUIRSI IN PROSSIMITÀ DELLE APERTURE DI VENTILAZIONE, TUBI DI SFIATO O CHIUSINI DI ACCESSO A RECIPIENTI, IL PERSONALE DELL’APPALTATORE DEVE ESSERE PREPARATO ALLA POSSIBILITÀ DI INCONTRARE UN’ATMOSFERA A BASSO O NULLO TENORE DI OSSIGENO CHE FUORIESCE DALLE APERTURE.

NB: SI AVRÀ SEMPRE UNA CARENZA DI OSSIGENO QUANDO SI BONIFICA UN IMPIANTO O UN RECIPIENTE CON AZOTO O UN ALTRO GAS INERTE. E’ NECESSARIO QUINDI RILEVARE LA CONCENTRAZIONE DI OSSIGENO CON APPOSITO STRUMENTO PRIMA DI OPERARE IN TALI SITUAZIONI.

DISPOSITIVI DI RESPIRAZIONEI DISPOSITIVI DI RESPIRAZIONE TRADIZIONALI QUALI LE MASCHERE A CARTUCCIA, UTILI IN PRESENZA DI GAS TOSSICI (COME AD ESEMPIO, AMMONIACA, CLORO, ECC.), SONO INUTILI IN CASO DI CARENZA DI OSSIGENO . SONO INVECE NECESSARI: AUTORESPIRATORI CON BOMBOLA DI ARIA COMPRESSA; MASCHERE INTEGRALI CON RESPIRATORE COLLEGATO TRAMITE FLESSIBILE AD UNA RISERVA DI ARIA RESPIRABILE.

DURANTE L’UTILIZZO DI AUTORESPIRATORI SI DEVE TENER PRESENTE CHE QUANDO SI INDOSSANO QUESTI APPARATI, SPECIALMENTE CON BOMBOLE PIENE D’ARIA, PUÒ RISULTARE DIFFICILE ENTRARE NEI PASSI D'UOMO. GLI UTILIZZATORI DEVONO ESSERE ADDESTRATI E DEVONO ESERCITARSI REGOLARMENTE NELL’USO DELL’APPARECCHIATURA.

SPAZI CONFINATI, RECIPIENTI, ECC.

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QUALSIASI RECIPIENTE O SPAZIO CONFINATO IN CUI SI PREVEDE CHE L’OSSIGENO SIA INSUFFICIENTE E CHE SIA COLLEGATO AD UNA FONTE DI GAS DEVE ESSERE SCOLLEGATO DALLA FONTE:

- ELIMINANDO UN TRATTO DEL TUBO - INSERENDO UNA FLANGIA CIECA PRIMA E DURANTE LA FASE DI ACCESSO.

FARE AFFIDAMENTO SULLA TENUTA DELLE VALVOLE PUÒ RISULTARE FATALE.LO SPAZIO CONFINATO, O IL RECIPIENTE, DEVE ESSERE ADEGUATAMENTE VENTILATO E IL TENORE DI OSSIGENO DEVE ESSERE MISURATO PERIODICAMENTE PRIMA E DURANTE LA FASE DI ACCESSO.SE L’ATMOSFERA INTERNA NON È RESPIRABILE, DEVE ESSERE INCARICATA DEL LAVORO UNA PERSONA QUALIFICATA, CHE DEVE UTILIZZARE UN DISPOSITIVO DI RESPIRAZIONE. E’ VIETATO ACCEDERE SE NON SI È VERIFICATA, CON APPOSITO STRUMENTO, LA CONCENTRAZIONE DI OSSIGENO

L’AUTORIZZAZIONE AD ENTRARE NELLO SPAZIO DEVE ESSERE CONCESSA UNICAMENTE DOPO L’EMISSIONE DEL PERMESSO DI ACCESSO FIRMATO DAL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO.

SE L’ATMOSFERA INTERNA NON È RESPIRABILE, DEVE ESSERE INCARICATA DEL LAVORO ESCLUSIVAMENTE PERSONALE QUALIFICATO, CHE DEVE: UTILIZZARE UN DISPOSITIVO DI RESPIRAZIONE, DOVRÀ INOLTRE ESSERE IMBRACATO ESSERE ASSICURATO CON FUNE LA CUI ESTREMITÀ SARÀ AFFIDATA AD UN LAVORATORE ALL’ESTERNO DELL’AREA A RISCHIO; ANCHESSO DOTATO DI AUTORESPIRATORE , ADDESTRATO ALL’UTILIZZO ED ALLE TECNICHE DI RECUPERO ALL’INTERNO DI AMBIENTI CONFINATI

I DOVERI DELLA PERSONA DI GUARDIA DEVONO ESSERE DEFINITI CHIARAMENTE. PUÒ ESSERE NECESSARIO USARE UN PARANCO PER IL RECUPERO DI UNA PERSONA NON AUTOSUFFICIENTE.

MISURE DI EMERGENZASE LA PERSONA È SVENUTA A CAUSA DELLA CARENZA DI OSSIGENO, IL SUO RECUPERO PUÒ ESSERE EFFETTUATO UNICAMENTE SE IL PERSONALE DI SOCCORSO DISPONE DI RESPIRATORI CHE CONSENTANO LORO DI ENTRARE NELLO SPAZIO CARENTE DI OSSIGENO SENZA RISCHI.

PORTARE LA VITTIMA ALL’ARIA APERTA E SOMMINISTRARE OSSIGENO SENZA INDUGIO TRAMITE UN DISPOSITIVO DI RIANIMAZIONE AUTOMATICO, SE DISPONIBILE, O PRATICARE LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE. PER LE LINEE GUIDA E LE ISTRUZIONI SULLA RIANIMAZIONE CI SI PUÒ RIVOLGERE AL CONSIGLIO EUROPEO PER LA RIANIMAZIONE (SITO WEB: www.erc.edu).

CONTINUARE FINO A CHE IL PAZIENTE NON SI SIA RIPRESO O FINO A CHE NON SI RICEVE L’ORDINE DI INTERROMPERE LA RIANIMAZIONE DA PARTE DI PERSONALE MEDICO QUALIFICATO.

AGENTI CANCEROGENI E FARMACI ANTIBLASTICI

T T+ IN ALCUNE STRUTTURE DELL’ASL TO3 VENGONO UTILIZZATE SOSTANZE E PREPARATI CHIMICI CLASSIFICATI COME CANCEROGENI E/O MUTAGENI. I RISCHI PREVEDIBILI POSSONO DERIVARE DA CONTATTO O INALAZIONE ACCIDENTALE E NON CON GLI STESSI.

È VIETATO AL VOSTRO PERSONALE IL CONTATTO CON GLI STESSI.

NEL CASO IN CUI SIA PER VOI NECESSARIO ACCEDERE AI LOCALI DOVE VENGONO UTILIZZATI E DEPOSITATI I PRODOTTI CANCEROGENI/MUTAGENI OCCORRE:- RICHIEDERE AL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO L’AUTORIZZAZIONE DI ACCESSO ALLE STRUTTURE

DOVE SI ANDRÀ AD OPERARE, - RICHIEDERE INFORMAZIONI SULLE PRECAUZIONI DA ADOPERARE,

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- FORMARE ED INFORMARE PREVENTIVAMENTE IL VOSTRO PERSONALE,- FORNIRE AL PROPRIO PERSONALE DPI IDONEI ALLA PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI/MUTAGENI.

LA FORMAZIONE/INFORMAZIONE DOVRÀ RIGUARDARE I RISCHI DERIVANTI DALL’USO DI SOSTANZE CANCEROGENE /MUTAGENE (REPERIBILI DALLE SCHEDE DI SICUREZZA) ED IL CORRETTO UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E PULIZIA DELLE CAPPE E DEI LORO FILTRI È PRESENTE UN RISCHIO SPECIFICO IN QUANTO IN ESSI SI CONCENTRANO IN MODO SIGNIFICATIVO I CONTAMINANTI E PERTANTO OCCORRERÀ USARE APPOSITI DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE E PROCEDURE PER EVITARE INFORTUNI, MALATTIE PROFESSIONALI E INQUINAMENTO DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE (TUTA IN TYVEK CON CAPPUCCIO, SEMIMASCHERA FACCIALE A FILTRO POLIVALENTE, GUANTI).

LA FORMALDEIDEIN ALCUNI LABORATORI È POSSIBILE LA PRESENZA DI FORMALINA, UTILIZZATA PER IL FISSAGGIO DI TESSUTI UMANI, LA CONSERVAZIONE DI PARTI ANATOMICHE E RARAMENTE COME SOSTANZA GERMICIDA. SONO STATI PREDISPOSTI SISTEMI PER LA PREVENZIONE COLLETTIVA (SISTEMI ASPIRANTI) OVE POSSIBILE. LADDOVE NON SIA STATO POSSIBILE, È NECESSARIO UTILIZZARE SISTEMI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (FACCIALI FILTRANTI SPECIFICI).I VOSTRI OPERATORI CHE DEBBANO SVOLGERE ATTIVITÀ ALL’INTERNO DEI LABORATORI IN CUI VIENE FATTO USO DI FORMALINA DEVONO ESSERE INFORMATI RISPETTO AI RISCHI, ALLE MISURE DI PROTEZIONE E DI EMERGENZA, REPERIBILI NELLE SCHEDE DI SICUREZZA.

FARMACI ANTIBLASTICI

IN AZIENDA VENGONO PRODOTTI, SOMMINISTRATI ED ASSISTITI PAZIENTI CHE EFFETTUANO TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO CON FARMACI ANTIBLASTICI (MOLTI DEI QUALI SONO SOSPETTI CANCEROGENI O POSSONO DARE MUTAZIONI GENETICHE EREDITARIE E NON). L’ESPOSIZIONE AI PRINCIPI ATTIVI DI TALI FARMACI SI POSSONO VERIFICARE DURANTE LE FASI DI PREPARAZIONE (FARMACIA, LABORATORI, SERVIZI OSPEDALIERI), SOMMINISTRAZIONE, ASSISTENZA PAZIENTI IN TRATTAMENTO, PULIZIA DEI LOCALI (IN PARTICOLARE DEI SERVIZI IGIENICI DI QUEI REPARTI IN CUI VENGONO ASSISTITI I PAZIENTI IN TRATTAMENTO E NEI LOCALI DI PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE), RITIRO DI RIFIUTI SPECIALI, TAGLIENTI ED AGHI, RITIRO E SUCCESSIVO LAVAGGIO DELLA BIANCHERIA CONTAMINATA (DA MATERIALI BIOLOGICI DI PAZIENTI IN TRATTAMENTO O DA SVERSAMENTO SULLA BIANCHERIA DI FARMACI ANTIBLASTICI O DA QUALSIASI ALTRO POSSIBILE EVENTO).UN RISCHIO MINIMO ESISTE, INOLTRE, NELLA FASE DI TRASPORTO DEI FARMACI ANTIBLASTICI DALLA FARMACIA, LABORATORI, SERVIZI OSPEDALIERI IN CUI VENGONO PREPARATI, AI REPARTI DI DESTINAZIONE, IN CUI VERRANNO UTILIZZATI. LE STRUTTURE A MAGGIORE RISCHIO SONO, OLTRE ALLE FARMACIE, L’ONCOLOGIA, L’EMATOLOGIA, L’ANGIOGRAFIA E LA NEUROLOGIA. PRIMA DI ACCEDERE A QUESTI LOCALI È NECESSARIO PRENDERE CONTATTO CON IL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO PER CHIARIMENTI ED INDICAZIONI IN MERITO.LA FASE DI PREPARAZIONE, PRESSO LA STRUTTURA FARMACIA, ECC., AVVIENE IN APPOSITI LOCALI REALIZZATI SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE: DOTATI DI CAPPE, IMPIANTI DI AERAZIONE ED ASPIRAZIONE, CON PAVIMENTI E PARETI FACILMENTE LAVABILI,…LA PROTEZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI A FARMACI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI IN AMBITO SANITARIO È REGOLAMENTATA DALLE LINEE GUIDA PRODOTTE DALLA CONFERENZA STATO – REGIONI NELLA SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1999 E PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE N° 236 DEL 7/10/99.

NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E PULIZIA DELLE CAPPE E DEI LORO FILTRI È PRESENTE UN RISCHIO SPECIFICO IN QUANTO IN ESSI SI CONCENTRANO IN MODO SIGNIFICATIVO I CONTAMINANTI E PERTANTO OCCORRERÀ USARE APPOSITI DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE E PROCEDURE PER EVITARE INFORTUNI, MALATTIE PROFESSIONALI E INQUINAMENTO DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE (TUTA IN TYVEK CON CAPPUCCIO, SEMIMASCHERA FACCIALE A FILTRO POLIVALENTE, GUANTI).

AMIANTO

IN AZIENDA SONO PRESENTI MATERIALI CONTENENTI FIBRE MINERALI (RIVESTIMENTI DI TUBAZIONI, CANALI E ALTRE PARTI DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI, AMBIENTI COIBENTATI, STUFE E STERILIZZATRICI, COPERTURE, …). L’AZIENDA ASL TO3 HA PROVVEDUTO AD ATTUARE UN PIANO DI BONIFICA. TUTTAVIA NEL CASO IN CUI SI DEBBANO ESEGUIRE INTERVENTI SU STRUTTURE, IMPIANTI, ATTREZZATURE E VI SIA IL DUBBIO CHE SIANO PRESENTI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO, OCCORRE RICHIEDERE INFORMAZIONI AL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO E NON PROCEDERE NELLE OPERAZIONI.

QUALSIASI ATTIVITÀ CHE RICHIEDA INTERVENTI SU MATERIALI CONTENENTI FIBRE NATURALI DEVE ESSERE PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATA IN FORMA SCRITTA.QUALORA LE VOSTRE ATTIVITÀ RICHIEDANO L’INTERVENTO SU MATERIALI CONTENENTI FIBRE MINERALI SARÀ PREDISPOSTO APPOSITO PIANO AI SENSI DELL’ART 256 DEL D.LGS. 81/08 E SUCCESSIVE MODIFICHE.

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AGENTI BIOLOGICI

L’ASL TO3 SVOLGE ATTIVITÀ SANITARIA, GLI UTENTI DELLA MEDESIMA POSSO ESSERE PORTATORI DI PATOLOGIE INFETTIVE TRASMISSIBILI PER:- VIA AEREA (BIOAEREOSOL), - VIA INGESTIVA (ORO/FECALE), - VIA PARENTERALE (CONTATTO LIQUIDI INFETTI CON MUCOSE O PER INOCULAZIONE- CONTATTO CUTANEO

E’ QUINDI INDISPENSABILI, OLTRE ALLE COMUNI NORME DI IGIENE, APPLICARE, QUANDO NECESSARIO, LE SEGUENTI MISURE DI PREVENZIONE:

1) È POSSIBILE CHE NEI LOCALI TECNICI E NON SIANO PRESENTI (PER CADUTA ACCIDENTALE O ABBANDONO) SIRINGHE, ATTREZZATURE TAGLIENTI O CONTENITORI POTENZIALMENTE CONTAMINATI: È VIETATO TOCCARE MATERIALI POTENZIALMENTE INFETTI ; NEL CASO IN CUI I VOSTRI OPERATORI VENGANO A CONTATTO CON QUESTI MATERIALI DEVONO DARNE IMMEDIATA COMUNICAZIONE AL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE.IN PARTICOLARE NEGLI AMBIENTI DESTINATI A LABORATORIO, AMBULATORIO PRELIEVI, SALE MEDICHE, STUDI MEDICI E NEI VARI REPARTI, VENGONO MANEGGIATI MATERIALI ORGANICI POTENZIALMENTE INFETTI, CAMPIONI DI TESSUTO, SANGUE, URINE, FECI, LIQUIDI PRELEVATI DA PAZIENTI. TUTTI QUESTI MATERIALI POSSONO TROVARSI ACCIDENTALMENTE IN TRACCE, SUI BANCHI, SUI PAVIMENTI, SULLE APPARECCHIATURE, NONCHÉ SU ARREDI ED OGGETTI PRESENTI NEGLI AMBIENTI.IL RISCHIO POTENZIALE NON È QUINDI ELIMINABILE. IL CONTATTO, SEMPRE DI TIPO ACCIDENTALE, È FACILMENTE COMPRENSIBILE QUANDO, DURANTE L’ATTIVITÀ, SI ADOPERANO ATTREZZATURE O STRUMENTAZIONI CHE PRESENTANO PARTI TAGLIENTI O APPUNTITE (AGHI). L’ESPOSIZIONE AGLI AGENTI BIOLOGICI, SEPPUR ACCIDENTALE ED INEVITABILE, È RIDOTTA AL MINIMO ATTRAVERSO:- L’OTTIMIZZAZIONE DEI METODI DI LAVORO- L’UTILIZZO DI AMBIENTI IDONEI- L’UTILIZZO DI MATERIALI IDONEI (SIRINGHE MONOUSO, STRUMENTAZIONI ECC.)- L’UTILIZZO DI IDONEI CONTENITORI PER IL TRASPORTO E LA CONSERVAZIONE- L’ELIMINAZIONE CORRETTA DEI RIFIUTI

IL CONTATTO CON SOSTANZE POTENZIALMENTE INFETTE È UN EVENTO POSSIBILE E IL CONTROLLO DEGLI OPERATORI IN MERITO È CONTINUO: SI RITIENE OPPORTUNO CHE QUALSIASI UTENTE/OPERATORE ESTERNO NE SIA CONSAPEVOLE.SONO IDENTIFICATE DA UNA CARTELLONISTICA SPECIFICA LE AREE ED I CONTENITORI AL CUI INTERNO SI POSSONO TROVARE MATERIALI NEI QUALI LA PRESENZA DI AGENTI PATOGENI È MOLTO PROBABILE.L’ACCESSO A QUESTE AREE E/O LA MANIPOLAZIONE DEI CONTENITORI SONO RISERVATI A PERSONALE SPECIFICAMENTE ADDESTRATO ED AUTORIZZATO.IL SIMBOLO DI RISCHIO BIOLOGICO, CHE PUÒ ESSERE O MENO ACCOMPAGNATO DA SCRITTE INDICATIVE, È IL SEGUENTE.

E’ VIETATO MANIPOLARE, SPOSTARE, APRIRE QUALSIASI CONTENITORE CHE CONTENGA LIQUIDI BIOLOGICI (PROVETTE DI SANGUE, CONTENITORI URINE/FECI, AGHI, SIRINGHE, CONTENITORI DI RIFIUTI, ECC.).

2) PRECAUZIONI CONTRO IL RISCHIO BIOLOGICO NELLE OPERAZIONI DI PULIZIA E SANIFICAZIONEDURANTE L'ATTIVITÀ DI PULIZIA DEGLI AMBIENTI (O LE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE IN GENERE), RISULTA, DI NORMA, MOLTO BASSA LA POSSIBILITÀ DI CONTAMINAZIONE BIOLOGICA PER LE MOTIVAZIONI DI SEGUITO ESPRESSE. LA GARANZIA DI ADEGUATE CONDIZIONI DI SICUREZZA PER IL PERSONALE DI DITTE ESTERNE OPERANTE ALL'INTERNO DEI LOCALI DELL’ASL TO3 È ASSICURATA DALL'APPLICAZIONE DELLE PRECAUZIONI ESSENZIALI DI SICUREZZA STABILITE E COMUNEMENTE ADOTTATE IN OGNI AMBIENTE SANITARIO, L'APPLICAZIONE DELLE QUALI È CONTROLLATA DAI NOSTRI RESPONSABILI.PIÙ IN PARTICOLARE OGNI RESPONSABILE DI REPARTO DEVE FAVORIRE LO SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITÀ DEGLI OPERATORI DI DITTE ESTERNE EVITANDO LORO L'ESPOSIZIONE ACCIDENTALE AD AGENTI BIOLOGICI, ACCERTANDO LA SUSSISTENZA DI QUANTO SEGUE:• OSSERVANZA, DA PARTE DEL PERSONALE DI ASSISTENZA, DELL'APPLICAZIONE DELLE PRECAUZIONI UNIVERSALI PER LA MANIPOLAZIONE E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI NEI MODI E NEI TEMPI PREVISTI (CORRETTO SMALTIMENTO DI AGHI E TAGLIENTI IN CONTENITORI RIGIDI);

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• CONTROLLO SISTEMATICO DELLA ADEGUATEZZA ED OSSERVANZA DELLE CORRETTE PROCEDURE IN USO PER QUANTO ATTIENE LA MANIPOLAZIONE DEI CAMPIONI BIOLOGICI;• FORNITURA DI INFORMAZIONI SISTEMATICHE AL PERSONALE DELLE DITTE APPALTATRICI IN MERITO AGLI EVENTUALI RISCHI DI ESPOSIZIONE DURANTE IL NORMALE SVOLGIMENTO DELLE PULIZIE.

IL PERSONALE ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI PULIZIA ORDINARIA, STRAORDINARIA O DI MANUTENZIONE IN GENERE DEVE SEMPRE OSSERVARE QUANTO SEGUE:• RIVOLGERSI AL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE, PER RICHIEDERE INFORMAZIONI SU EVENTUALI RISCHI SPECIFICI O SULLA NECESSITÀ DI ADOTTARE PARTICOLARI MISURE DI PREVENZIONE;• IN CASO DI INFORTUNIO RIVOLGERSI IMMEDIATAMENTE AI RESPONSABILI DEL REPARTO AL FINE DI APPLICARE LE PROCEDURE STABILITE;• INDOSSARE IDONEA DIVISA DA LAVORO, COMPLETA DI CALZATURE ANTISCIVOLO, POSSIBILMENTE IDROREPELLENTI E CHIUSE COMPLETAMENTE O ALMENO NELLA PARTE ANTERIORE; È DA EVITARE L'USO DI CIABATTE O ZOCCOLI, CHE NON GARANTISCANO LA COPERTURA COMPLETA DELL'AVAMPIEDE O CHE NON DIANO GARANZIA DI CORRETTA CALZABILITÀ DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO;• PRIMA DELLE NORMALI OPERAZIONI DI PULIZIA, INDOSSARE GUANTI, DA SOSTITUIRE IN BASE AGLI AMBIENTI CUI SONO DEDICATI.

E’ VIETATO: • DI INTRODURRE LE MANI IN CESTINI O SACCHI PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI; • DI RACCOGLIERE AGHI O ALTRO SENZA LE DOVUTE PRECAUZIONI, NEL CASO AVVISARE IL PERSONALE DELLA SEDE IL QUALE PROVVEDERÀ AL CORRETTO SMALTIMENTO; • DI MANIPOLARE APPARECCHI O PRESIDI A CONTATTO CON IL PAZIENTE.

3) RISCHIO BIOLOGICO CONNESSO AI SERVIZI DI MANUTENZIONE E TECNOLOGICI.IN GENERALE SI DEVE OSSERVARE CHE, FERMO RESTANDO IL RISPETTO DELLE ELEMENTARI NORME IGIENICHE, PER IL PERSONALE, INTERNO O ESTERNO, OPERANTE IN QUESTO SETTORE IL RISCHIO DI CONTRARRE PATOLOGIE DI ORIGINE INFETTIVA NEGLI AMBIENTI SANITARI NON È SUPERIORE RISPETTO ALLE MEDESIME ATTIVITÀ SVOLTE IN ALTRI AMBIENTI DI LAVORO. PERTANTO PER QUESTO PERSONALE LA POSSIBILITÀ DI CONTRARRE PATOLOGIE DI ORIGINE INFETTIVA SUL LUOGO DI LAVORO È DA RITENERSI ESTREMAMENTE BASSA.SI RACCOMANDA, SOPRATTUTTO PER GLI INTERVENTI CHE RIGUARDANO LA MANUTENZIONE DI BAGNI E/O SERVIZI IGIENICI, L'UTILIZZO DI GUANTI PROTETTIVI IN GOMMA E DI STIVALI, E DI EVENTUALI ALTRI MEZZI BARRIERA ONDE IMPEDIRE IL CONTATTO CON LIQUAMI O ACQUE SPORCHE.

NEGLI AMBIENTI A RISCHIO BIOLOGICO E COMUNQUE DURANTE IL LAVORO, È VIETATO CONSUMARE CIBI E BEVANDE, FUMARE O APPLICARSI COSMETICI IN QUANTO TALI OPERAZIONI POSSONO FAVORIRE L’INCORPORAZIONE DI PATOGENI.

4) PROCEDURE PARTICOLARI IN CASO DI INFORTUNIO A RISCHIO BIOLOGICOIN CASO DI SOSPETTA CONTAMINAZIONE PER INFORTUNIO DA PUNTURA O TAGLIO CON POSSIBILE ESPOSIZIONE ACCIDENTALE AD AGENTI BIOLOGICI TRASMISSIBILI PER VIA EMATICA, OCCORRE INFORMARE IMMEDIATAMENTE I RESPONSABILI DEL REPARTO AFFINCHÉ SIANO APPLICATE LE PROCEDURE PREDISPOSTE.

5) PERMANENZA IN LOCALI CON CLIMATIZZAZIONENEI LOCALI CLIMATIZZATI CON NEBULIZZAZIONE DI AEROSOL DI ACQUA È POSSIBILE L’ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI QUALI LA LEGIONELLA.L’AZIENDA ASL TO3 PROVVEDE PERIODICAMENTE ALLA PULIZIA DEI FILTRI E DEI CONDOTTI E A VERIFICARE LA CARICA BIOLOGICA DELLE VASCHE DI REFRIGERAZIONE. PARTICOLARE ATTENZIONE DEVE ESSERE FATTA NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E PULIZIA DEGLI IMPIANTI; QUALORA I VOSTRI DIPENDENTI SIANO INCARICATI DI SVOLGERE TALI AZIONI È NECESSARIO CHE QUESTI SIANO DOTATI DI IDONEI DPI E CHE LAVORINO SECONDO PROCEDURE DEFINITE PER EVITARE CONTATTI CON SOSTANZE POTENZIALMENTE PERICOLOSE.

RADIAZIONI IONIZZANTI

LE RADIAZIONI IONIZZANTI SONO GENERATE DA MACCHINE RADIOGENE O DA SORGENTI RADIOATTIVE.LE MACCHINE RADIOGENE COSTITUISCONO UN RISCHIO DA RADIAZIONI IONIZZANTI SOLO QUANDO SONO CONNESSE ALLA RETE ELETTRICA E SONO UTILIZZATE IN MODALITÀ DI GRAFIA E/O DI SCOPIA EROGANDO UN FASCIO RX.LA MODALITÀ DI GRAFIA PRESUPPONE UNA DURATA DI EMISSIONE, AD OGNI “SCATTO”, DI POCHI DECIMI DI SECONDO, LA MODALITÀ DI SCOPIA PRESUPPONE UNA EMISSIONE CONTINUA CHE COMPLESSIVAMENTE PUÒ ESSERE DELL’ORDINE DI VARI MINUTI.A QUESTE MODALITÀ DI ESPOSIZIONE, È ASSOCIATO IL RISCHIO DI IRRAGGIAMENTO.LE SORGENTI RADIOATTIVE MANTENGONO INVECE LA LORO PERICOLOSITÀ FINO A COMPLETO DECADIMENTO; IL TEMPO NECESSARIO AL DECADIMENTO È CARATTERISTICO DI CIASCUNA SOSTANZA RADIOATTIVA E IN MOLTI CASI PUÒ ESSERE PARTICOLARMENTE LUNGO.L’IMPIEGO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI AVVIENE SOTTO LA SORVEGLIANZA DELL’ESPERTO QUALIFICATO, CHE È IL PROFESSIONISTA INCARICATO DI VALUTARE IL RISCHIO E DEFINIRE LE NORME DI PROTEZIONE E LE PROCEDURE DI SICUREZZA.

SEGNALETICA DEL RISCHIO DA RADIAZIONI IONIZZANTIPRESSO I NOSTRI REPARTI SI POSSONO TROVARE I SEGUENTI CARTELLI SEGNALETICI:RISCHIO DI IRRAGGIAMENTO

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ALL’ESTERNO DELLE SALE DIAGNOSTICHE IL SIMBOLO È COLLOCATO SULLA PORTA E SU DI UN SEGNALE LUMINOSO A LUCE BIANCA FISSA (ATTENZIONE, APPARECCHIATURA RADIOLOGICA ALIMENTATA ELETTRICAMENTE) ED A LUCE ROSSA LAMPEGGIANTE (ATTENZIONE, EROGAZIONE RX IN CORSO, ACCESSO VIETATO) IL RISCHIO SUSSISTE, DURANTE L’EMISSIONE RADIANTE (LUCE ROSSA LAMPEGGIANTE), APRENDO LA PORTA SCHERMATA CHE DELIMITA LA DIAGNOSTICA.IL CARTELLO, AFFISSO SULLA PORTA DI UN LOCALE, PUÒ ESSERE ACCOMPAGNATO DA UNO DEI SEGUENTI AVVISI:ZONA CONTROLLATA: SIGNIFICA CHE LA PERMANENZA NELL’AREA INDICATA PER L’ATTIVITÀ LAVORATIVA SVOLTA IN UN ANNO SOLARE, PUÒ COMPORTARE IL SUPERAMENTO DEI LIMITI STABILITI PER I LAVORATORI; CIÒ VALE DURANTE L’EROGAZIONE DEI RAGGI E L’ACCESSO È VIETATO AL PERSONALE NON SPECIFICAMENTE AUTORIZZATO. ZONA SORVEGLIATA: SIGNIFICA CHE LA PERMANENZA NELL’AREA INDICATA PER L’ATTIVITÀ LAVORATIVA SVOLTA IN UN ANNO SOLARE, PUÒ COMPORTARE IL SUPERAMENTO DEI LIMITI STABILITI PER LA POPOLAZIONE; IN QUESTE AREE DURANTE L’EROGAZIONE DEI RAGGI, NON È CONSENTITO TRATTENERSI DOPO AVER TERMINATO IL PROPRIO LAVORO.

LE DONNE GESTANTI NON POSSONO SVOLGERE ATTIVITÀ IN ZONE CLASSIFICATE TUTTE LE ZONE CONTROLLATE E SORVEGLIATE HANNO L’ACCESSO REGOLAMENTATO ED IN DETTE ZONE DEVONO ESSERE OSSERVATE LE NORME DI RADIOPROTEZIONENORME PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA RADIAZIONI IONIZZANTIL’ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE/VERIFICA E CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE SONO AFFIDATE A DITTE SPECIALIZZATE. NEI LAVORI DA SVOLGERSI NELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO, ALLE AZIENDE INTERESSATE SARANNO FORNITE LE NORME DI RADIOPROTEZIONE E LE PROCEDURE DI ACCESSO PER GLI INTERVENTI ALL’INTERNO DELL’AREA RADIOLOGICA. IN PARTICOLARE, PER I LOCALI NEI QUALI SONO PRESENTI MACCHINE RADIOGENE, SI RICORDA QUANTO SEGUE:• DURANTE L’EROGAZIONE DEI RAGGI DEVONO ESSERE SOSPESE TUTTE LE ATTIVITÀ NON INDISPENSABILI E IL PERSONALE NON NECESSARIO SI DEVE ALLONTANARE ALLA DISTANZA DI SICUREZZA INDICATA DAL TECNICO SANITARIO DI RADIOLOGIA MEDICA PRESENTE O, IN SUA ASSENZA, DAL MEDICO CHE EFFETTUA L’EROGAZIONE• IN OGNI CASO DEVONO ESSERE OSSERVATE LE NORME DI RADIOPROTEZIONE AFFISSE NEI LOCALI.

CAMPI ELETTROMAGNETICIPOSSONO ESSERE ESPOSTI AI CAMPI DI INDUZIONE MAGNETICA GENERATI DALLE INSTALLAZIONI ELETTRICHE A PIÙ ELEVATO ASSORBIMENTO DI CORRENTE.UTILIZZANDO COME VALORI DI RIFERIMENTO QUELLI RIPORTATI NELLA DIRETTIVA 2004/40/CE, SUCCESSIVAMENTE PROROGATA AL 2012 DALLA DIRETTIVA 2008/46/CE, CONSIDERANDO LA POTENZA ELETTRICA INSTALLATA, LIVELLI DI CAMPO DI INDUZIONE MAGNETICA PROSSIMI AI VALORI DI AZIONE POSSONO ESSERE PRESENTI AL PIÙ NELLA CABINA ELETTRICA PRINCIPALE, NELLA POSIZIONE DELLE MANI AL MOMENTO DELL’AZIONAMENTO DEGLI INTERRUTTORI GENERALI DI BASSA TENSIONE, DOVE LA CORRENTE CIRCOLANTE POSSA RAGGIUNGERE O SUPERARE I 1000 A.

PER MOTIVI LEGATI ALLA SICUREZZA ELETTRICA QUESTI INTERRUTTORI SI APRONO AUTOMATICAMENTE IN CASO DI GUASTO SENZA L’INTERVENTO DEL PERSONALE O, IN CASO DI NECESSITÀ DI MANUTENZIONE, VENGONO APERTI MANUALMENTE DOPO AVER DISINSERITO LE PRINCIPALI UTENZE SERVITE, QUINDI IN CONDIZIONI DI BASSO CARICO, AL FINE DI NON GENERARE SOVRACORRENTI DI APERTURA POTENZIALMENTE DANNOSE PER GLI IMPIANTI STESSI.L’ESPOSIZIONE DEL PERSONALE È PERTANTO ESTREMAMENTE IMPROBABILE.I SISTEMI PORTATILI DI TELECOMUNICAZIONE A RADIOFREQUENZA E MICROONDE, IVI COMPRESE LE RETI INFORMATICHE SENZA FILI, GENERANO CAMPI ELETTROMAGNETICI AMPIAMENTE INFERIORI AI VALORI DI AZIONE.

PER QUANTO RIGUARDA LE APPLICAZIONI CLINICHE SONO PRESENTI APPARECCHIATURE DI RMN.NEI REPARTI DI DIAGNOSTICA CON RMN PER I PORTATORI DI PACEMAKER O ALTRI DISPOSITIVI IMPIANTATI PUÒ ESSERE PERICOLOSO ACCEDERE AD AMBIENTI INTERESSATI DALLA PRESENZA DI CAMPI ELETTROMAGNETICI ANCHE SE QUESTI SONO SICURI PER I SOGGETTI SANI.I RISCHI ASSOCIATI A QUESTI APPARATI SONO LEGATI ESSENZIALMENTE ALLA PROIEZIONE DI OGGETTI PER EFFETTO DEL CAMPO MAGNETICO STATICO. SI RICORDA CHE IL CAMPO MAGNETICO È PRESENTE ANCHE IN ASSENZA DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA.SI RICORDA INOLTRE CHE LA FORZA DI ATTRAZIONE AUMENTA MOLTO RAPIDAMENTE AL DIMINUIRE DELLA DISTANZA; PICCOLI SPOSTAMENTI ALL’INTERNO DELLA ZONA A RISCHIO POSSONO PERTANTO COMPORTARE IMPROVVISI MOVIMENTI DI OGGETTI FERROMAGNETICI TENUTI IN MANO O ANCHE TRASPORTATI IN TASCA.ANCHE NEL CASO IN CUI LA PROIEZIONE DI TALI OGGETTI NON PRODUCESSE FERITI, GLI STESSI POTREBBERO RIMANERE ATTACCATI AI MAGNETI CON NOTEVOLI DANNI PER L’AZIENDA E PER GLI UTENTI.

ALTRI RISCHI SONO LEGATI AL FATTO CHE IN PARTICOLARI SITUAZIONI DI GUASTO O DI EMERGENZA ESTERNA, L’ELIO LIQUIDO UTILIZZATO COME REFRIGERANTE DEI MAGNETI PUÒ INVADERE GLI AMBIENTI E SOSTITUIRSI ALL’OSSIGENO.

PER PREVENIRE I RISCHI DI SOFFOCAMENTO, SONO PRESENTI PARTICOLARI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E SISTEMI DI ALLARME.

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SEGNALETICA PER I CAMPI ELETTROMAGNETICIIL SEGNALE

INDICA LA PRESENZA DI UN CAMPO ELETTROMAGNETICO (FREQUENZA DIVERSA DA ZERO). I VALORI DI QUESTI CAMPI SONO COMUNQUE AL DI SOTTO DEI VALORI DI AZIONE RITENUTI SICURI DALLA NORMATIVA INTERNAZIONALE.IL CARTELLO SEGNALA LA PRESENZA DELLO STIMOLATORE MAGNETICO.

IL CARTELLO SOTTO RIPORTATO, INDICA LA PRESENZA DEL CAMPO MAGNETICO STATICO ED I PRINCIPALI RISCHI ASSOCIATI.

È COLLOCATO ALL’INGRESSO DELLA ZONA CONTROLLATA DEGLI APPARATI A RM.INDICA LA ZONA PERICOLOSA PER I PORTATORI DI PACEMAKER LA QUALE CONTIENE AL SUO INTERNO ANCHE LA ZONA PERICOLOSA PER GLI EFFETTI DI ATTRAZIONE DI OGGETTI FERROMAGNETICI

NORME DI COMPORTAMENTOL’INTERVENTO SU QUALUNQUE APPARATO O SISTEMA A RM DEVE ESSERE, , COORDINATO CON IL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE, SENTITO, SE NECESSARIO, L’ESPERTO RESPONSABILE DELL’INGEGNERIA CLINICADEVE ESSERE SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATO IL REGOLAMENTO DI ACCESSO RIPORTATO NELLE NORME REDATTE DALL’ESPERTO RESPONSABILE, IN PARTICOLARE È ASSOLUTAMENTE VIETATO ACCEDERE AL LOCALE MAGNETE CON OGGETTI FERROMAGNETICI .

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IN CASO DI ASSENZA O INDISPONIBILITÀ DEL PERSONALE FORMATO E AUTORIZZATO, LE DITTE APPALTATRICI NON EFFETTUANO IL SERVIZIO NELLE AREE CONTROLLATE DELLE INSTALLAZIONI A RM.

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICALI

LE SORGENTI RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (UV, INFRAROSSI ECC) DEGLI APPARATI ANALITICI SONO NORMALMENTE PROTETTE DA SCHERMI CHE NE RENDONO INACCESSIBILE LA RADIAZIONE. PER OPERAZIONI DI MANUTENZIONE O REGOLAZIONE, IL FASCIO POTREBBE TUTTAVIA ESSERE ACCESSIBILE.I FASCI DELLE SORGENTI RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (UV, INFRAROSSI, LASER ECC) DEGLI APPARATI DI CURA, DURANTE L’UTILIZZO TERAPEUTICO O DI MANUTENZIONE, POSSONO ESSERE ACCESSIBILI.LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E DI REGOLAZIONE DELLE APPARECCHIATURE MUNITE DI SORGENTI DI RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI SONO ESEGUITE DA PERSONALE DI DITTA SPECIALIZZATA. IL PERSONALE DELLA DITTA INCARICATA DEVE ESSERE DOTATO DEL NECESSARIO ADDESTRAMENTO E , SE DEL CASO, DI DPI.

DURANTE GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE E DURANTE L’UTILIZZO DEGLI APPARATI DI CURA IL PERSONALE NON ADDETTO DEVE MANTENERSI A DISTANZA DI SICUREZZA.

AGGRESSIONE NON SOLO A SCOPO DI RAPINA

ESISTE UN POTENZIALE RISCHIO DI AGGRESSIONE DA PARTE DI PAZIENTI, PARENTI ED ALTRE PERSONE PRESENTI ALL’INTERSO DEI LOCALI SOPRATTUTTO SE SI OPERA NEI REPARTI/STRUTTURE DI PSICHIATRIA, PRONTO SOCCORSO, CAMERE MORTUARIE E SER.T. OLTRE AD EVITARE QUALSIASI DIVERBIO CON QUESTE PERSONE ED A RICHIEDERE L’INTERVENTO DEL PERSONALE SANITARIO PRESENTE (IN MANCANZA, ALLONTANARSI IN UN LOCALE O ZONA NON RAGGIUNGIBILE), POSSONO ESSERE UTILI LE SEGUENTI INDICAZIONI:

- MANTENERE UN ASPETTO MIMICO E POSTURALE DI CALMA;- OFFRIRE IL MASSIMO DI VISIBILITÀ AI MOVIMENTI;- PARLARE LENTAMENTE ED A BASSO VOLUME;- PRONUNCIARE FRASI CORTE, CHIARE, SEMPLICI, NEUTRE E CONCRETE;- FACILITARE L’ESPRESSIONE VERBALE DELL’INTERLOCUTORE;- ASCOLTARE MOSTRANDO SEMPRE ATTENZIONE E RISPETTO,- NON MANTENERE A LUNGO LO SGUARDO DIRETTO NEGLI OCCHI DEL PAZIENTE; - NON ASSUMERE ATTEGGIAMENTI VERBALI, MIMICI O POSTURALI INTIMIDATORI O PROVOCATORI O

IRONICI; - NON ESPRIMERE INTERPRETAZIONI, GIUDIZI O PROMESSE NON MANTENIBILI.

NON SI PUÒ ESCLUDERE UN POTENZIALE RISCHIO DI RAPINA IN QUANTO ALL’INTERNO DI ALCUNE STRUTTURE DELL’ASL TO3 VI POSSONO ESSERE FILIALI BANCARIE E/O CASSE ECONOMALI CON DEPOSITO O RITIRO DI DENARO.

OLTRE ALLE EVENTUALI MISURE PREVENTIVE E ATTIVE POSTE IN ATTO, LE MODALITÀ CONTRATTUALI DI SEGUITO DESCRITTE HANNO COME FINALITÀ PRIMARIA LA PROTEZIONE DELL’INCOLUMITÀ FISICA E PSICHICA DI TUTTE LE PERSONE PRESENTI ALL’ATTO DELITTUOSO ED AL VELOCE SUPERAMENTO DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO CONSEGUENTE ALL’ATTO STESSO.COMPORTAMENTO DEL PERSONALE COINVOLTO:

- MANTENERE UN ATTEGGIAMENTO DI CALMA E DI ATTENZIONE ALLE RICHIESTE DEGLI AGGRESSORI;- EVITARE ISTERISMI CHE POTREBBERO FAR ALZARE LA TENSIONE E QUINDI IL PERICOLO;- TENERE SEMPRE LE MANI IN VISTA;- NON METTERE IN ATTO TENTATIVI DI REAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI AGGRESSORI; - NON TENTARE DI DIFENDERE I BENI DELL’AZIENDA; - NON POLEMIZZARE CON GLI AGGRESSORI E NON TENTARE INUTILI CONVINCIMENTI NEI LORO

CONFRONTI; - DOVENDO RISPONDERE A LORO DOMANDE DIRETTE UTILIZZARE UN LINGUAGGIO CALMO ED EQUILIBRATO,

USANDO FRASI BREVI DAL CONTENUTO MOLTO CHIARO;- SE POSSIBILE MANTENERE UNA CERTA DISTANZA DAGLI AGGRESSORI SENZA TENTARE FUGHE SCONSIDERATE;- MANTENERE UN ATTEGGIAMENTO DI ATTENZIONE VERSO I GESTI COMPIUTI DAGLI AGGRESSORI, OSSERVANDONE I

TRATTI SOMATICI, L’ABBIGLIAMENTO, LE EVENTUALI INFLESSIONI DEL PARLATO;- ANNOTARSI MENTALMENTE GLI OGGETTI E LE SUPERFICI TOCCATE DAI MALVIVENTI.-

ALLA CESSAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA:- AVVISARE IL 113 O IL 112;- AVVISARE IL REFERENTE PER IL COMMITTENTE;- SOSPENDERE LE ATTIVITÀ IN ATTO- FARE USCIRE DALL’AMBIENTE TUTTE LE PERSONE PRESENTI ACCOSTANDO LE PORTE;

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- NON TOCCARE NULLA CHE SIA STATO TOCCATO DAGLI AGGRESSORI NON BISOGNA INQUINARE LA SCENA DI REATO

- NON RIORDINARE;- COLLABORARE CON LE FORZE DELL’ORDINE INTERVENUTE METTENDOSI A DISPOSIZIONE DELLE STESSE.

PRESENZA DI TERZI , ERRORE UMANO, PRESENZA DI DIVERSAMENTE ABILI

NELLE NOSTRE STRUTTURE SONO PRESENTI PAZIENTI, PARENTI, NOSTRI OPERATORI E LAVORATORI DI DITTE ESTERNE PER ATTIVITÀ SANITARIE, MANUTENZIONE, RISTRUTTURAZIONE,…

AL FINE DI NON INCORRERE IN INFORTUNI È NECESSARIO CHE CHIUNQUE SI TROVI A TRANSITARE O SVOLGERE ATTIVITÀ SI INFORMI RELATIVAMENTE ALLE OPERAZIONI SVOLTE DA ALTRE PERSONE PRESENTI E PRESTI ATTENZIONE A POSSIBILI SITUAZIONI DI PERICOLO CAUSATE DA DISATTENZIONE O OMISSIONI DI ALTRE PERSONE.

È INFATTI POSSIBILE CHE, PER ERRORE UMANO: - ALCUNE PROCEDURE NON VENGANO SEGUITE O NON VENGANO MESSE IN ATTO NEL MODO CORRETTO, - AVVENGANO DIMENTICANZE ANCHE PER CIÒ CHE RIGUARDA LA SEGNALAZIONE DI ZONE PERICOLOSE (ES. DURANTE L’ATTIVITÀ DI PULIZIA È POSSIBILE CHE VENGA OMESSO IL CARTELLO DI SEGNALAZIONE DI PAVIMENTO SCIVOLOSO), - SIANO PRESENTI NEI LUOGHI DI PASSAGGIO CAVI NON CORRETTAMENTE INCANALATI E SEGNALATI, - SIANO INACCESSIBILI MEZZI DI ESTINZIONE, VIE ED USCITE DI EMERGENZA, - ATTREZZI E STRUMENTI DI LAVORO SIANO LASCIATI INCUSTODITI NEI LOCALI E NELLE VIE DI PASSAGGIO, - SOSTANZE POTENZIALMENTE PERICOLOSE SIANO LASCIATE INCUSTODITE O IMMAGAZZINATE NON CORRETTAMENTE, - LE PORTE DI ACCESSO AI LOCALI O AI CORRIDOI SIANO APERTE IN MODO BRUSCO (TRASPORTO DI BARELLE, MATERIALI E MEDICINALI), - AVVENGANO URTO, INVESTIMENTO E SCHIACCIAMENTO PER IL PASSAGGIO DI CARRELLI PORTAVIVANDE O PER LA MEDICAZIONE, BARELLE PORTA MALATI, ECC., IN VIE DI TRANSITO E ZONE COMUNI.

CHIUNQUE OPERI NELLE NOSTRE STRUTTURE, PRIMA DI INIZIARE LE PROPRIE ATTIVITÀ, DEVE :- ACCERTARSI CHE NELLE ZONE IN CUI DOVRÀ OPERARE NON SIANO PRESENTI ALTRI LAVORATORI IMPEGNATI IN

ATTIVITÀ NON COMPATIBILE CON QUELLE CHE SI DOVRANNO EFFETTUARE,- VERIFICARE CHE NON SIANO PRESENTI SITUAZIONI PERICOLOSE (PAVIMENTI SCIVOLOSI, CAVI NELLE ZONE DI

PASSAGGIO, SOSTANZE NON CORRETTAMENTE IMMAGAZZINATE, ATTREZZI DI LAVORO INCUSTODITI,…),- SEGNALARE LA PROPRIA PRESENZA NEL CASO IN CUI LE ATTIVITÀ SIANO DA SVOLGERE NELLE VICINANZE DI

PORTE DI ACCESSO,- INFORMARE IL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE NEL CASO SIANO PRESENTI SITUAZIONI DI PERICOLO ED

ATTENDERE CHE SIANO RIPRISTINATE LE CONDIZIONI DI NORMALITÀ PRIMA DI INIZIARE I LAVORI.

NB: NEI LOCALI DELLA ASL 3 ( AMBULATORI ED OSPEDALI) OSSONO ESSERE PRESENTI UTENTI NON IN POSSESSO ELLE COMPLETE FACOLTÀ MENTALI E DI CONSEGUENZA, NONOSTANTE I CONTROLLI, LE VIE DI TRANSITO POTREBBERO ESSERE OSTACOLATE DA MATERIALI

GLI UTENTI POTREBBERO COMPIERE GESTI IRRAZIONALI SENZA PREAVVISO: PRESTARE ATTENZIONE ED IN CASO DI RICHIESTE DA PARTE DI OSPITI RISPONDERE CON GENTILEZZA, RICHIEDERE L’INTERVENTO DEL PERSONALE DELLA ASL ED IN CASO DI TENTATIVO DI AGGRESSIONE, NON METTERE COMUNQUE MAI A REPENTAGLIO LA PROPRIA INCOLUMITÀ.

-PRESTARE CURA ALLA MOVIMENTAZIONE DEI GIRELLI/ CARROZZINE AL FINE DI EVITARE L’INVESTIMENTO O IN OGNI CASO PRESTARE CURA AL PASSAGGIO DI UTENTI CHE POTREBBERO NON ESSERE IN POSSESSO DI PIENE CAPACITÀ FISICHE O MENTALE E QUINDI CON SCARSA REATTIVITÀ FISICA O NON IN GRADO DI COMPRENDERE ANCHE ELEMENTARI SEGNALAZIONI DI AVVERTIMENTO

- PRESTARE CURA NELLA APERTURA DELLE PORTE CHE SI APRONO SUL CORRIDOIO PER EVITARE DI URTARE UTENTI O VISITATORI E PRESTARE ATTENZIONE DURANTE IL PERCORSO NEI CORRIDOI PER L’EVENTUALE APERTURA RAPIDA DI PORTE DELLE CAMERE/LOCALI DI SERVIZIO DA PARTE DI OSPITI O PERSONALE

GESTIONE DELLE EMERGENZE

E’ STATO PREDISPOSTO UN PIANO DI EMERGENZA E SONO STATI DESIGNATI I LAVORATORI PER LA GESTIONE DEL PRONTO SOCCORSO, DELL’ANTINCENDIO E DELL’EVACUAZIONE

ATTENZIONE: PRIMA DI INIZIARE QUALUNQUE ATTIVITÀ ALL’INTERNO DELLA NOSTRA STRUTTURA PRENDERE ATTO DELLE VIE DI FUGA E DELLE USCITE DI EMERGENZA. LE PLANIMETRIE SONO ESPOSTE NEI LOCALI DI LAVORO E/O CORRIDOI ECC.

IN CASO DI DUBBI INTERPELLARE IL REFERENTE PER IL COMMITTENTE

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SI RAMMENTA CHE CHIUNQUE RILEVI UNA SITUAZIONE DI PERICOLO QUALE, AD ESEMPIO, LA PRESENZA DI FUMO, DI INCENDIO, SPANDIMENTO DI MATERIALI PERICOLOSI, FUGHE DI GAS O ALTRE SITUAZIONI DI PERICOLO , DEVE IMMEDIATAMENTE SEGNALARE L’EMERGENZA AL PIÙ VICINO DIPENDENTE DELLA COMMITTENTE E SUCCESSIVAMENTE AL CENTRALINO E AL REFERENTE PER IL

COMMITTENTE SEGNALANDO LA TIPOLOGIA DI EMERGENZA IN ATTO ED IL LOCALE DOVE SI È VERIFICATA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA

L’EMERGENZA VIENE SEGNALATA DAL SEGNALE DI ALLARME ACUSTICO SIRENA/VERBALE IL PERSONALE DELL’IMPRESA APPALTATRICE PRESENTE NELLA STRUTTURA DEVE:

- INTERROMPERE IL PROPRIO LAVORO- METTERE IN SICUREZZA LA PROPRIA ATTREZZATURA (SALDATRICI SPENTE, BOMBOLE GAS CHIUSE, FIAMME LIBERE SPENTE ECC.) E NON DEPOSITARLE IN MODO DA OSTRUIRE VIE DI FUGA, CHE IN PARTICOLARE NON DEVONO ESSERE ATTRAVERSATE DA CAVI O RENDERE INACCESSIBILI LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO O LE USCITE DI SICUREZZA- METTERE IN SICUREZZA LE SOSTANZE CHIMICHE (RICHIUDERE I CONTENITORI ECC).- MANTENERE LA CALMA ONDE NON GENERARE SITUAZIONI DI PANICO- NON RECARSI AI SERVIZI, SPOGLIATOI ECC.- NON INTRALCIARE CON LA PROPRIA OPERA L’INTERVENTO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA O DEI SOCCORSO- SEGUIRE PER L’EVACUAZIONE I PERCORSI INDICATI DALL’APPOSITA SEGNALETICA DI SICUREZZA CHE INDICANO IL PERCORSO PIÙ BREVE VERSO L’ESTERNO E SEGUIRE LE EVENTUALI DISPOSIZIONI IMPARTITE DALLA SQUADRA DI EMERGENZA- RECARSI AL PUNTO DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA, SENZA PERDERE TEMPO PER RACCOGLIERE EFFETTI

PERSONALI/ATTREZZATURE, PERCORRENDO CELERMENTE LE VIE D’ESODO, IN MODO ORDINATO, SENZA CORRERE O GENERARE INTERFERENZE CON IL FLUSSO D’ESODO.

- RIMANERE AL PUNTO DI RACCOLTA FINO A NUOVE DISPOSIZIONI IMPARTITE DALLA SQUADRA DI EMERGENZA E/O SOCCORSO.- NON METTERE IN PERICOLO LA PROPRIA SICUREZZA

- E’ VIETATO L’USO DI ASCENSORI IN CASO DI EMERGENZA A MENO CHE NON SIANO PRESENTI IN STRUTTURA ASCENSORI ANTINCENDIO

È VIETATO QUINDI INTRAPRENDERE QUALSIASI NUOVA ATTIVITÀ NON INCLUSA NEL DUVRI ALLEGATO AL

CONTRATTO SENZA AVER REDATTO E SOTTOSCRITTO L’INTEGRAZIONE AL DUVRI ESISTENTE SI RAMMENTA CHE NON È PERMESSO DISTURBARE I DIPENDENTI DELLA COMMITTENTE ED IN PARTICOLARE DURANTE L’USO DI MACCHINARI ED ATTREZZATURE.SI RAMMENTA CHE IN CASO DI ORDINE APERTO È NECESSARIO, PER OGNI LAVORO/ATTIVITÀ DA SVOLGERE PRESSO LA NOSTRA STRUTTURA NON INCLUSA NEL DUVRI ALLEGATO AL CONTRATTO DI APPALTO, COMPILARE PREVENTIVAMENTE UNA NUOVA SCHEDA: “INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI DI RISCHIO CORRELATE ALLE ATTIVITÀ SVOLTE DALL’APPALTATORE/SUBAPPALTATORE/LAVORATORE AUTONOMO E DELLE MISURE NECESSARIE ALLA LORO ELIMINAZIONE O CONTENIMENTO”È VIETATO QUINDI INTRAPRENDERE QUALSIASI NUOVA ATTIVITÀ NON INCLUSA NEL DUVRI ALLEGATO AL CONTRATTO SENZA AVER REDATTO TALE SCHEDA CON IL PERSONALE DA NOI PREPOSTO ED AVER SOTTOSCRITTO IL NUOVO DUVRI.

NEL CASO DI SUB-APPALTI (REGOLARMENTE AUTORIZZATI SECONDO LE PROCEDURE PREVISTE), GLI OBBLIGHI IN CARICO ALL’APPALTATORE/ SONO DA INTENDERSI VIGENTI ANCHE PER LE AZIENDE SUBAPPALTATRICI/ LAVORATORI

AUTONOMI IL CUI COORDINAMENTO È A CURA DELL’APPALTATORE REDIGENDO A SUA VOLTA UN DUVRI DEL QUALE VERRÀ INVIATA COPIA AL COMMITTENTE

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OGGETTO: AUTORIZZAZIONE AD EFFETTUARE OPERAZIONI CON PERICOLO POTENZIALE DI CAUSARE INCENDIO RILASCIATO ALLA DITTA……………………………………….

In allegato alla presente Vi trasmettiamo documentazione relativa alle precauzioni minime da adottare durante le attività che comportano potenziale rischio di incendio da voi svolte, di seguito specificate: ……………………………………………………………………..… effettuate nel seguente/i reparti:……………………………………………………………… ………………………….. Tali attività potranno essere effettuate esclusivamente NEL RISPETTO DI TUTTE LE MISURE RIPERTATE IN PREMESSA e delle seguenti ulteriori misure ………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………….

La vostra ditta è comunque autorizzata ad attuare eventuali ulteriori misure di prevenzione incendi non descritte nella successiva istruzione ma preventivamente concordate con il nostro personale tecnico in modo da accertare che non risultino in contrasto con le modalità operative attuate nei locali della nostra azienda. Qualora invece la vostra ditta non sia in grado, per qualsiasi motivo, di attuare anche parzialmente le misure minime da noi indicate è invitata a non iniziare o eventualmente interrompere i lavori e a contattare il nostro RSPP che potrà individuare misure alternative o sospendere definitivamente l’effettuazione dei lavori in quanto la mancanza di idonei sistemi di prevenzione costituirebbe un grave rischio per l’incolumità dei lavoratori di entrambi e per l’integrità dei beni aziendali. I lavoratori da voi individuati per l’effettuazione del lavoro dovranno essere: addestrati alla effettuazione delle misure di seguito riportateed aver sottoscritto il permessodi fuoco tutti addestrati alla l’utilizzo di estintore ed almeno uno dovrà avere l’attestato di addetto prevenzione incendi rischio medio avere a disposizione almeno un estintore a polvere di 6kg.

La documentazione dell’avvenuta esecuzione di tale attività dovrà essere consegnata prima dell’inizio dei lavori.

L’autorizzazione in oggetto costituisce pertanto parte integrale del “Contratto di appalto” o “Contratto d’opera”.

Firma per autorizzazioneL’azienda appaltante……………………………

Firma per accettazioneL’azienda appaltatrice (preposto e lavoratori)………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… …………………………

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VALUTAZIONE RICOGNITIVA DEI RISCHI STANDARD RELATIVI ALLA TIPOLOGIA DELLA PRESTAZIONE CHE POTREBBERO POTENZIALMENTE DERIVARE DALL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO.

DA INTEGRARE A CURA DELL’APPALTATORE

Oggetto: informazione sui rischi e sulle misure di prevenzione da

Individuazione delle fonti di rischio correlate ALLE ATTIVITÀ SVOLTE DALL’APPALTATORE/SUBAPPALTATORE e delle misure necessarie alla loro eliminazione o contenimento

Compilare una singola scheda per ogni fase operativa ( cura dell’appaltatore)SCHEDA n° 1LAVORAZIONE EFFETTUATA

MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI IMPIANTI MECCANICI ( IMPIANTISTA TERMOIDRAULICA/MECCANICA) DELLA ASL3 (EDIFICI AD USO OSPEDALIERO, SANITARIO E CIVILE) ED IN PARTICOLARE :IMPIANTI TERMICIIMPIANTI CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE IMPIANTI IDROSANITARIIMPIANTI DI SOLLEVAMENTO ACQUEIMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUEIMPIANTI IDRICI ANTINCENDIOINSTALLAZIONE IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE SPLITIMPIANTI DISTRIBUZIONE GAS

MACCHINARI E ATTREZZATURE UTILIZZATE

VALIGETTE CONTENENTI ATTREZZATURE PER MONTAGGIO SMONTAGGIO, SALDATRICE PER CABLAGIO CON LEGA STAGNO PIOMBO, MARTELLETTO DEMOLITORE , TRAPANO, SCALE PORTATILI, TRABATELLI , FLESSIBILI,MOLETTE, ATTREZZATURE PER SALDATURA, CARRELLI, TRANSPALLETS..

AGENTI CHIMICI UTILIZZATI OLI /GRASSI LUBRIFICANTI, GRAFITE, ADDITIVI PER IL CONTROLLO PH, DISOSSIDANTI, DISINCROSTANTI, CLORURO DI SODIO IN PASTIGLIONI AD ALTA CONCENTRAZIONE, DONATORI DI CLORO, GAS TECNICI INERTI ED INFIAMMABILI. LA SCHEDA DI SICUREZZA DI TUTTI GLI AGENTI CHIMICI CHE VRRANNO UTILIZZATI IN CORSO DI APPALTO VERRA FORNITA PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI E DOVRA’ ESSERE APPROVATA DALL’ENTE, IN CASO DI NECESSITÀ DI UTILIZZO DI UTIIZZO DI NUOVI AGENTI CHIMICI IN CORSO D’OPERA, ANALOGAMENTE DOVRANNO ESSERE PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATI, PRIMA DEL LORO UTILIZZONON POSSONO ESSERE UTILIZZATI AGENTI CHIMICI PRIVI DI AUTORIZZAZIONE

RISCHI INDIVIDUATI agenti fisici,   Rumore: � lex,8h dB(A) <80, �lex,8h dB(A) compreso tra 80-85 X lex,8h dB(A) >85-90, � lex,8h dB(A) >87 e p peak=200Pa(140 dB(C) durante reinure e o uso trapano � vibrazioni trasmesse al corpo intero: � valore limite >1.15 m/s2; � valore di azione giornaliero >0.5 m/s2� radiazioni non ionizzanti: specificare livelli di esposizione............� radiazioni ultraviolette/infrarosse �Stress termico � alte temperature � basse temperature � Altro:…………………… inciampo / caduta per presenza di ostacoli a pavimento/irregolarità: specificare: attrezzature cavi� inciampo / caduta per pavimenti sdrucciolevoli per presenza di liquidi/granuli ecc specificare....   caduta dall’alto da soppalchi passerelle, impianti, opere provvisionali anche per cedimento dei pavimenti/coperture ecc.. specificare..................� pericolo di cesoiamento / afferramento / schiacciamento…. da organi meccanici in movimento specificare............� mezzi in movimento con pericolo di urto, investimento, schiacciamento specificare..................� rischi di incendio/presenza di miscele esplosive con conseguente divieto di uso di attrezzature provocanti scintille, telefonini ecc. specificare.......................................................................... proiezione di X schegge � materiali solidi ustionanti � liquidi/vapori ustionanti � liquidi/gas in pressione: durante uso martelleto/trapanoX presenza di superfici ustionanti/materiali fusi specificare: lega stagno piombo elettrocuzione caduta di corpi dall’alto: durante attività su condutture a soffitto� caduta di gravi stoccati o impilati con pericolo di schiacciamento� urto contro superfici acuminate con pericolo di ferita lacero contusa� Altro:…………… agenti chimici :   gas, vapori, fumi , nebbie aerodisperse nell'ambiente di lavoro specificare gli agenti chimici pericolosi in essi presenti e qualora disponibili i livelli di esposizione: piombo e stagno ossido, colofonia durante cablaggio � polveri disperse nell'ambiente di lavoro specificare i livelli di esposizione. ....……… � rischio di esposizione ad agenti cancerogeni / mutageni, specificare i livelli di esposizione per singolo agente ………………………… � rischio di esposizione a polveri di legni duri cancerogeni, specificare i livelli di esposizione    rischio di esposizione ad agenti chimici pericolosi per la gestazione specificare: piombo ossido  � rischio di esposizione ad amianto presente nelle strutture specificare i livelli di esposizione.....

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 � Altro………agenti biologici: �  rischio da esposizione ad agenti biologici specificare -indicare la via di penetrazione: �  ingestione  X contatto X inalazione � inoculazione� rischio di puntura/morso di: specificare ……………………� altri rischi……

MISURE DI SICUREZZA PREVISTE PER IL CONTENIMENTO E L’ELIMINAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUATI

VEDI VERBALI DI COORDINAMENTO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALIche devono essere utilizzati da personale del committente qualora presente nelle aree dove operano gli appaltatori

Scarpe antinfortunistiche Occhiali Casco in caso di lavori su impianti a soffitto Tappi antirumore

Stivali Tuta monouso in Tyvek Guanti protezione meccanica Mascherine antipolvere Guanti protezione chimica Mascherine carbone attivo altro:…………………………………

EVENTUALE SOVRAPPOSIZIONE CON ALTRE FASI (indicare quali)

NESSUNA

AFFOLLAMENTO MEDIO PREVISTO [n° uomini]

…..

MODALITÀ DI SEGNALAZIONE DELLE EMERGENZE

( tipo di segnale: specificare VOCALE E COMUNICAZIONE A CENTRALINO)ed indicare i comportamenti da adottare: COME INDICATO IN PREMESSA E DA SQUADRA DI EMERGENZA

SCHEDA n°1

Fornitore:

…………….SINTESI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE

VEDI ANCHE : � TUTTO QUANTO IN PREMESSA: PRINCIPI GENERALI

Misure di sicurezza contro i possibili rischi per l’ambiente esterno

NO SI ■ L’UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE RUMOROSE VERRÀ EFFETTUATO ESCLUSIVAMENTE IN ORARI COMPATIBILI CON IL RISPETTO DELLA QUIETE PUBBLICA ED IL RIPOSO DI POSSIBILI DEGENTI.I RIFIUTI SARANNO RIMOSSI A CURA DELL’APPALTATORE E SMALTITI NEL RISPETTO DEL D LGS 152/06

Misure generali no si ■ PRIMA DI SVOLGERE INTERVENTI MANUTENTIVI SUGLI MECCANICI, IDRICI, TERMICI, ELETTRICI., DOPO AVER RICEVUTO L’AUTORIZZAZIONE DA PARTE DEL DIRETTORE DEI LAVORI O DEL DIRETTORE OPERATIVO O DEL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE, VERIFICARE IL DISINSERIMENTO DEGLI INTERRUTTORI DI SEZIONAMENTO A MONTE DELL’IMPIANTO OGGETTO DELL’INTERVENTO, VERIFICARE LA DOCUMENTAZIONE , EVENTUALMENTE PRESENTE SUL QUADRO, VERIFICARE LA CHIUSURA DLLE VALVOLE DI ALIMENTAZIONE FONTI ENERGETICHE O ACQUANON OPERARE MAI SU ATTREZZATURE /MACCHINE IN FUNZIONE/ALIMENTATE QUALORA NON SIA POSSIBILE CHIUDERE IL QUADRO A MONTE CON CHIAVE ( CHE DEVE ESSERE CONSERVATA DA CHI ESEGUE LA MANUTENZIONE PER TUTTA LA DURATA DELL’INTERVENTO) IL QUADRO DOVRÀ ESSERE VIGILATO A VISTA PER TUTTA LA DURATA DELL’ INTERVENTO AL FINE DI EVITARE LA RIALIMENTAZIONE ACCIDENTALE IN CORSO DI MANUTENZIONE.ANALOGAMENTE SARÀ NECESSARIO METTERE IN SICUREZZA, PER EVITARE L’AVVIAMENTO ACCIDENTALE, LE VALVOLE DI ALIMENTAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE GASSOSE O LIQUIDE QUALORA SI DOVESSE INTERVENIRE IN SPAZIO CONFINATO IN CUI SI PREVEDE CHE L’OSSIGENO SIA INSUFFICIENTE E CHE SIA COLLEGATO AD UNA FONTE DI GAS DEVE ESSERE SCOLLEGATO DALLA FONTE:- ELIMINANDO UN TRATTO DEL TUBO - INSERENDO UNA FLANGIA CIECA PRIMA E DURANTE LA FASE DI ACCESSO.

Aree del committente non accessibili all’appaltatore NO SI ■ SPECIFICARE: TUTTE LE AREE NON OGGETTO DELL’APPALTO, ( ESCLUSE VIE DI ACCESSO AI LOCALI TECNICI ) ;

Aree con superficie non calpestabile NO SI ■ QUALORA PRESENTI DOVRANNO ESSERE FORMALMENTE COMUNICATE DAL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO

Aree non accessibili per pericolo di caduta di gravi NO SI ■ QUALORA PRESENTI DOVRANNO ESSERE FORMALMENTE COMUNICATE DAL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO

Viabilità di cantiere – accessibilità area di lavoro NO SI ■ QUALORA SIANO PRESENTI LIMITAZIONI ALL’ACCESSO AL CANTIERE DI LAVORO, QUESTE DOVRANNO ESSERE COMUNICATE DAL REFERENTE DEL REPARTO / SC TECNICO

Recinzione del cantiere – area di lavoro, inaccessibilità a l’area

NO SI ■ SPECIFICARE: QUALORA L’APPALTATORE NON OPERASSE IL LOCALI CHIUSI E MANTENUTI CHIUSI DURANTE L’ATTIVITÀ È COMPITO DELL’APPALTATORE DELIMITARE L’AREA DI

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SCHEDA n°1

Fornitore:

…………….SINTESI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE

VEDI ANCHE : � TUTTO QUANTO IN PREMESSA: PRINCIPI GENERALI

CANTIERE TEMPORANEO CON NASTRO E DI IMPEDIRNE L’ACCESSO A CHIUNQUE ECCETTO: DIRETTORE DEI LAVORI O DEL DIRETTORE OPERATIVO O PREPOSTO DI SEDE/REPARTOIN CASO DI INTERVENTI ESEGUITI AL DI FUORI DEI LOCALI TECNOLOGICI, QUINDI CON PRESENZA POTENZIALE DI UTENTI/DIPENDENTI ASL3, È COMPITO DELL’APPALTATORE IMPEDIRE, CON GENTILEZZA MA FERMEZZA, CHE GLI UTENTI/DIPENDENTI SI AVVICININO ALLA AREA DI LAVORO DURANTE LA MANUTENZIONE.DURANTE L’UTILIZZO DI SCALA PORTATILE L’AREA DI LAVORO DEVE ESSERE VIGILATA DA DIPENDENTE DELL’APPALTATORE O IN SUA MANCANZA DAL DIRETTORE DEI LAVORI O DEL DIRETTORE OPERATIVO O DEL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE IN MODO TALE DA IMPEDIRE CHE PERSONE ESTRANEE POSSANO AVVICINARSI L’AREA DI LAVORO SARÀ DELIMITATA PERIMETRANDO UNA ZONA SICURA CHE GARANTISCA CHE EVENTUALI MATERIALI CADANO ALL’INTERNO DELLA MEDESIMA E COMPRENDA TUTTA LA SUPERFICIE POTENZIALMENTE INTERESSATA DAL RIBALTAMENTO DI EVENTUALI SCALA E/O ALTRE OPERE PROVVISIONALI

Limitazione dell’accesso al cantiere NO ■ SI Limitazione dell’accesso all’area di lavoro NO SI ■ VEDI SOPRA Impianto di alimentazione elettrica ed uso attrezzature alimentate elettricamente

NO SI ■ IN DERIVAZIONE DALL’IMPIANTO ESISTENTE PRESSO I LOCALI DEL COMMITTENTE IN CASO DI LAVORI EFFETTUATI ALL’ESTERNO, I CAVI E LE RELATIVE SCATOLE DI DERIVAZIONE DOVRANNO ESSERE A NORMA PER UTILIZZO IN AREE ESTERNE CON PERICOLO DI PIOGGIA. SARANNO INOLTRE POSIZIONATI E PROTETTI IN MODO DA NON COSTITUIRE PERICOLO DI INCIAMPO.IN CASO DI LESIONE DELLA GUAINA DI PROTEZIONE SARANNO IMMEDIATAMENTE SOSTITUITI.

Impianto di alimentazione idrica NO SI ■ IN DERIVAZIONE DALL’IMPIANTO ESISTENTE PRESSO I LOCALI DEL COMMITTENTE IN CASO DI LAVORI EFFETTUATI ALL’ESTERNO, LE TUBAZIONI DOVRANNO ESSERE POSIZIONATI E PROTETTI IN MODO DA NON COSTITUIRE PERICOLO DI INCIAMPO, IN CASO CONTRARIO DOVRANNO ESSERE PROTETTE CON CANALINA VISIBILE

Necessita di alimentazione elettrica autonoma NO ■ SI specificare: non applicabile Individuazione delle aree in cui è possibile depositare materiali/attrezzature

NO SI ■ NON DEVONO MAI ESSERE DEPOSITATI MATERIALI, ATTREZZATURE PER MANUTENZIONE. SULLE VIE DI FUGA, IN PROSSIMITÀ DELLE USCITE DI EMERGENZA,- IN PROSSIMITÀ DI QUADRI ELETTRICI, ESTINTORI, MANICHETTE, VALVOLE DI INTERCETTAZIONE- SULLE PIATTAFORME DI ACCESSO ALLE SCALE- PUÒ ESSERE CONSENTITO IL DEPOSITO TEMPORANEO NELLE AREE DI PASSAGGIO, FERMO RESTANTI LE ESCLUSIONI SOPRA RIPORTATE, PER IL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO ALL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO, ALL’INTERNO DELL’AREA DELIMITATA; IN TAL CASO DOVRÀ ESSERE EVITATO IL RISCHIO DI INCIAMPO DA PARTE DEGLI UTENTI/DIPENDENTI DELL’ASL3 E DOVRÀ ESSERE ESERCITATA UNA STRETTA SORVEGLIANZA.

Individuazione delle aree in cui è possibile posteggiare automezzi

NO SI ■SPECIFICARE: L’AUTOVEICOLO (QUALORA POSSIBILE) PUÒ ESSERE POSTEGGIATO NELL’AREA DI POSTEGGIO INTERNAACCEDERE ESCLUSIVAMENTE A PASSO D’UOMO , PRESTANDO LA MASSIMA CURA ALL’EVENTUALE PRESENZA DI OPERATORI, UTENTI, ECC…., O ALTRI MEZZINON POSTEGGIARE L’AUTOMEZZO DI FRONTE AD USCITE DI EMERGENZA, QUADRI ELETTRICI, CABINE METANO O ELETTRICHE O IN OGNI CASO IN MODO TALE DA OSTACOLARE L’ATTIVITÀ DEI MEZZI DI SOCCORSO E L’ACCESSO DI AMBULANZE. QUALORA L’ADDETTO ALLA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO DEBBA ATTRAVERSARE VIE COMUNI DI TRANSITO SI RACCOMANDA DI PRESTARE CURA AI MEZZI IN MOVIMENTO.

Individuazione delle aree in cui è vietato depositare materiali nei cortili ASL3

NO SI ■ specificare: vedi sopra

Misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio/esplosione:

NO si ■ , LA SCHEDA DI SICUREZZA DI TUTTI GLI AGENTI CHIMICI CHE VERRANNO UTILIZZATI IN CORSO DI APPALTO VERRÀ FORNITA PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI E DOVRÀ ESSERE APPROVATA DALL’ENTE, IN CASO DI NECESSITÀ DI UTILIZZO DI UTILIZZO DI NUOVI AGENTI CHIMICI IN CORSO D’OPERA, ANALOGAMENTE DOVRANNO ESSERE PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATI, PRIMA DEL LORO UTILIZZONON POSSONO ESSERE UTILIZZATI AGENTI CHIMICI PRIVI DI AUTORIZZAZIONE E’ VIETATO L’ UTILIZZO DI AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI PER MANUTENZIONE IN AREE ATEX, IN CASO RISULTASSE INDISPENSABILE SARÀ NECESSARIA UNA FORMALE AUTORIZZAZIONE DA PARTE DEL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO CHE COMUNICHERÀ FORMALMENTE ALL’APPALTATORE LE MISURE INDIVIDUATE A FINE DI PREVENZIONE INCENDI, IN AMBITO DI APPOSTA RIUNIONE DI COORDINAMENTONO SI ■ E’ VIETATO L’ UTILIZZO DI FIAMME LIBERE, ATTREZZATURE CHE PRODUCANO SCINTILLE IN CASO RISULTASSE NECESSARIO L’UTILIZZO SARÀ SUBORDINATO AD UNA PREVENTIVA E FORMALE AUTORIZZAZIONE DEL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO CHE COMUNICHERÀ FORMALMENTE ALL’APPALTATORE LE MISURE INDIVIDUATE A FINE DI PREVENZIONE INCENDI, IN AMBITO DI APPOSTA RIUNIONE DI COORDINAMENTOvedi anche apposita cartellonistica e misure evidenziate in premessa

Ulteriori misure di sicurezza contro i possibili rischi correlati all’utilizzo di attrezzature di lavoro/attività svolte:

NO SI ■ SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE , IN VIA FORMALE AL DIRETTORE DEI LAVORI O DEL DIRETTORE OPERATIVO O DEL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE EVENTUALI DANNEGGIAMENTI O /DISFUNZIONAMENTI DEGLI IMPIANTI, RISCONTRATE IN CORSO D’OPERA

Materiali chimici incompatibili dei quali è vietato l’utilizzo e misure di sicurezza per l’utilizzo in generale di agenti

NO ■ SI . specificare: non applicabile

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SCHEDA n°1

Fornitore:

…………….SINTESI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE

VEDI ANCHE : � TUTTO QUANTO IN PREMESSA: PRINCIPI GENERALI

chimiciObbligo di avvertire il committente prima della attivazione/fermo dell’impianto oggetto di manutenzione/lavoro

NO SI ■ : PRIMA DI RIATTIVARE L’IMPIANTO OGGETTO DI FERMO PER MANUTENZIONE , AVVERTIRE IL DIRETTORE DEI LAVORI O DEL DIRETTORE OPERATIVO O DEL PREPOSTO DI REPARTO/SEDE/SEDE

Coordinamento in caso di contemporanea presenza di dipendenti di più imprese di manutenzione

NO SI ■SPECIFICARE: È VIETATA LA SOVRAPPOSIZIONE TRA ATTIVITÀ DI DIVERSE IMPRESE APPALTATRICI DI SERVIZI DI MANUTENZIONE/CONTROLLO. QUALORA RISULTASSE INDISPENSABILE, LE MEDESIME NON POTRANNO ESSERE EFFETTUATA SENZA UNA PRELIMINARE RIUNIONE DI COORDINAMENTO TRA TUTTI GLI RSPP DELLE IMPRESE INTERESSATE DA ORGANIZZARE CON IL RSPP DELL’ASL3

Gestione emergenze IN CASO DI EMERGENZA IL REFERENTE PER L’APPALTATORE CONTATTERÀ IL PREPOSTO/REPERIBILE/DIRETTORE OPERATIVO/CON LE MODALITÀ DEFINITE A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO INIZIALE PREVENTIVO ALL’INIZIO DEI LAVORI; IN TALE OCCASIONE IL DIRETTORE LAVORI/DIRETTORE OPERATIVO/INFORMERÀ IL REFERENTE PER L’APPALTATORE SULLE MODALITÀ DI GESTIONE DELLE EMERGENZE CHE EVENTUALMENTE SI DOVESSERO VERIFICARE ALL’INTERNO DEI LOCALI STRUTTURA IN OCCASIONE DEI LAVORI.PER LAVORI ED EMERGENZE IN AMBIENTIDI LAVORO CONFINATI VEDI APPOSITA SCHEDA

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NORME COMPORTAMENTALI PER PREVENIRE INCENDI, FORMAZIONE DI ATMOSFERE ESPLOSIVE ED IL LORO INNESCO

MISURE DI PREVENZIONEFONTI DI RISCHIOCAUSE DI INNESCO- MANTENERE VENTILATI GLI AMBIENTI DI LAVORO DOVE PUO’ VERIFICARSI L’ACCUMULO DI GAS INFIAMMABILE (METANO,

VAPORI DI SOLVENTI INFIAMMABILI, IDROGENO DURANTE CARICA BATTERIE, …) ANCHE IN CASO DI FUGA PER ROTTURA DEI CONTENITORI O DELLE CONDUTTURE.

- NON OSTRUIRE LE APERTURE PER LA VENTILAZIONE NATURALE O DISATTIVARE GLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE FORZATA QUANDO PRESENTI.CONCENTRAZIONE DEL GAS ESPLOSIVOCONCENTRAZIONE DI POLVERI COMBUSTIBILIEVITARE L’ACCUMULO DI POLVERI

COMBUSTIBILI SU PAVIMENTI/MACCHINARI/IMPIANTI, TRAMITE PROCEDURA SPECIFICA DI PULIZIA CHE DEVE PREVEDERE IL DIVIETO DI UTILIZZO DI ARIA

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COMPRESSA.- NON UTILIZZARE PRODOTTI INFIAMMABILI (R10) FACILMENTE (R11) ED ESTREMAMENTE (R12)

INFIAMMABILI QUALORA ESISTANO ALTERNATIVE MERCEOLOGICHE PIU’ SICURE. F + F IN CASO L’USO SIA INDISPENSABILE:

- VENTILARE GLI AMBIENTI OVE SONO PRESENTI, DEPOSITATI O UTILIZZATI PRODOTTI INFIAMMABILI.- NON ACCUMULARE INFIAMMABILI, COMBUSTIBILI, GAS IN BOMBOLE IN QUANTITATIVO SUPERIORE AL CONSUMO QUOTIDIANO, VICINO A FONTI DI CALORE,

FIAMME, SCINTILLE ED IN ZONE ATEX. EVITARE L’IRRAGGIAMENTO SOLARE DIRETTO.- UTILIZZARE SUL POSTO DI LAVORO, QUANDO POSSIBILE, CONTENITORI DI LIMITATE DIMENSIONI

- EVITARE L’IMMAGAZZINAMENTO DI CONTENITORI DI INFIAMMABILI IN PROSSIMITA’ DI PRODOTTI CORROSIVI.- CONTENITORI IN PLASTICA: EVITARE IL CONTATTO/URTO CON PARTI TAGLIENTI E LA CADUTA DEL CONTENITORE CHE POTREBBERO PORTARE ALLA

ROTTURA DEL MEDESIMO.- BOMBOLETTE SPRAY: NON SPRUZZARE SU SUPERFICI AD ELEVATA TEMPERATURA, IN VICINANZA DI FIAMME, SU FONTI DI SCINTILLE.

- DOTARE I CONTENITORI DI LIQUIDI INFIAMMABILI DI VASCA DI CONTENIMENTO CON CAPACITA’ ADEGUATA (PARI AL CONTENITORE PIU’ GRANDE) E VERIFICARNE PERIODICAMENTE LA TENUTA STAGNA.

- NON UTILIZZARE AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI SENZA AVER VERIFICATO PREVENTIVAMENTE LE PROPRIETA’ FISICO-CHIMICHE (PUNTO DI ACCENSIONE, INFIAMMABILITA’, PROPRIETA’ ESPLOSIVE, INCOMPATIBILITA’, REAZIONI PERICOLOSE).

- UTILIZZARE CONTENITORI IDONEI, MANTENUTI CHIUSI DOPO L’USO E CORRETTAMENTE ETICHETTATI. NON STOCCARE SUL POSTO DI LAVORO CONTENITORI DI INFIAMMABILI VUOTI, NON PERFORARE I CONTENITORI ANCHE SE VUOTI, TENERE I CONTENITORI LONTANO DA RIFIUTI/MATERIALI COMBUSTIBILI/OSSIDANTI.

- SMALTIRE I RIFIUTI INFIAMMABILI NEI CONTENITORI CON CHIUSURA APPOSITAMENTE PREDISPOSTI.- E’ COMUNQUE VIETATO UTILIZZARE TALI PRODOTTI PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE IN ZONE ATEX.

R12 ESTREMAMENTE INFIAMMABILE

R11 FACILMENTE INFIAMMABILE

- OSSERVARE SCRUPOLOSAMENTE I DIVIETI DI FUMARE, USARE FIAMME LIBERE, UTILIZZARE ATTREZZATURE, ATTREZZI ABRASIVI, DI TAGLIO CHE PRODUCANO

FIAMME, SCINTILLE MECCANICHE O SURRISCALDAMENTO DELLE SUPERFICI.

- VIETATO EFFETTUARE OPERAZIONI DI SALDATURA DI QUALSIASI TIPO SENZA AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA, A SEGUITO DI MESSA IN SICUREZZA DELL’I MPIANTO / LOCALE/ ZONA ED EFFETTUAZIONE DI RIUNIONE DI COORDINAMENTO CON L’EVENTUALE APPALTATORE.

FUMO DI SIGARETTA

FIAMME LIBERENON USARE APPARECCHI CELLULARI O COMUNQUE A RADIOFREQUENZA.

- NON DANNEGGIARE I CAVI E LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE.

- PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE NELL’USO DI ATTREZZATURE ELETTRICHE PORTATILI: NON UTILIZZARE ATTREZZATURE DANNEGGIATE.

- COMUNICARE TEMPESTIVAMENTE IRREGOLARITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.

- CONTROLLARE CHE LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE, CHE NON DEVONO RESTARE IN SERVIZIO, SIANO MESSE FUORI TENSIONE AL TERMINE DELL’ORARIO DI LAVORO.

- SI RAMMENTA CHE LE ANOMALIE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI POSSONO PRODURRE ARCHI ELETTRICI O SUPERFICI SURRISCALDATE.

- EVITARE L’ACCUMULO DI POLVERI COMBUSTIBILI SU QUADRI / MOTORI ELETTRICI, TRAMITE PROCEDURA SPECIFICA DI PULIZIA CHE DEVE PREVEDERE IL DIVIETO DI UTILIZZO DI ARIA COMPRESSA.

IMPIANTO ELETTRICOFORMAZIONE DI SCINTILLEEVITARE LA CADUTA DI ATTREZZI METALLICI O COMPONENTI METALLICHE DI IMPIANTI/ CONTENITORI IN METALLO.ELETTRICITA’ STATICA- EVITARE L’ACCUMULO DI CARICHE ELETTROSTATICHE.

- NON UTILIZZARE INDUMENTI SINTETICI CHE POSSONO ACCUMULARE CARICHE ELETTROSTATICHE, QUANDO INDICATO NELLA VALUTAZIONE ATEX.

- METTERE A TERRA I RECIPIENTI METALLICI E LE CONDUTTURE DURANTE IL TRAVASO DI INFIAMMABILI.SUPERFICI CALDEEVITARE L’UTILIZZO E LA FORMAZIONE DI SUPERFICI USTIONANTI.

E’ VIETATO UTILIZZARE LIQUIDI/SPRAY INFIAMMABILI SU SUPERFICI CALDE, I VAPORI POSSONO FORMARE MISCELE ESPLOSIVE CON L’ARIA.

CAMPI MAGNETICI E RADIOFREQUENZENON UTILIZZARE APPARECCHIATURE CHE PRODUCANO CAMPI MAGNETICI COMPRESI TRA 9KHZ E 300 GHZ , RADIOFREQUENZE DA 300 GHZ A 3.106 GHZ, LASER CON LUNGHEZZA D’ONDA DA 1.000 M A 0,1 MULTRASUONINON UTILIZZARE ATTREZZATURE

CHE PRODUCONO ULTRASUONI.ATTREZZATURETUTTE LE ATTREZZATURE UTILIZZATE IN AREE ATEX DEVONO ESSERE MARCATE :

IN ZONA 0 E 20: 1G (GAS), 1D (POLVERI),

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IN ZONA 1 E 21: 2G, 2DIN ZONA 2 E 22: 3G, 3DPRENDERE VISIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INDICATE NELLA

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVE

NORME DI COMPORTAMENTO IN LOCALI CONFINATI ED IN CASO DI EMERGENZA

GAS INERTI / CARENZA DI OSSIGENO

CONSIDERAZIONI SUL RECUPERO DA LOCALI NORMALMENTE ACCESSIBILIScenario di SOCCORSO PROGRAMMATO:

Se si devono effettuare lavori su contenitori/condutture di gas inerti o liquidi criogenici all’interno di una stanza chiusa si suggerisce quanto segue:• L’addetto che entra nel locale deve portare un dispositivo personale di monitoraggio dell’ossigeno e verificare, PRIMA DI ENTRARE VERIFICARE CHE IL TENORE DI OSSIGENO SIA SUPERIORE AL 19%. • Qualora il locale sia dotato di apparati fissi di rilevazione, verificare la concentrazione, ma si rammenta che la concentrazione di ossigeno può variare da un punto all’altro del locale in particolare qualora la ventilazione sia insufficiente rispetto alla portata di eventuali perdite.• UNA PERSONA DEVE RESTARE DI GUARDIA ALL’ESTERNO e mantenere il contatto visivo e verbale con la persona all’interno onde assicurarsi che questi possa uscire dal locale senza aiuto in caso di sintomi iniziali di carenza di ossigeno.• La persona di guardia deve diramare l’allarme per telefono o via radio in caso di problemi.• LA PERSONA DI GUARDIA DEVE TENER PRONTO UN AUTORESPIRATORE (SCBA) in modo da poter entrare senza pericolo nel locale chiuso per prestare assistenza o estrarre la vittima, se necessario.• L’utilizzo di autorespiratore SCBA deve essere effettuato esclusivamente da personale che ha ricevuto APPOSITO ADDESTRAMENTO ed ha effettuato PERIODICAMENTE ESERCITAZIONI . Tale personale deve essere inoltre sottoposto a sorveglianza da parte del medico competente e ricevere apposito GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALLA MANSIONE (personale sofferente di bronco pneumopatia ostruttiva o cardiopatie ed in genere patologie cardio-respiratorie gravi è inidoneo all’utilizzo di autorespiratore).• Gli autorespiratori devono essere sottoposti a VERIFICA PERIODICA come indicato nel libretto d’uso.• Se non è in opera un piano che consenta alla persona di guardia di recuperare senza aiuto la persona colpita, la squadra di soccorso deve essere avvertita anticipatamente del fatto che si sta per accedere ad uno spazio a rischio e chiunque intervenga deve essere dotato di autorespiratori e di altre attrezzature per poter entrare senza pericolo nello spazio al fine di prestare assistenza o di estrarre la vittima, se necessario.• Devono essere approntati piani per consentire che la persona colpita riceva cure/valutazioni da parte di personale medico qualificato non appena possibile dopo averla recuperata dalla stanza.

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Scenario di SOCCORSO NON PROGRAMMATO: Se si trova una persona priva di conoscenza in un locale che presenta il rischio potenziale di fughe di gas inerte / mancanza di ossigeno, il soggetto che trova la vittima deve presumere che la sua stessa vita sarebbe in pericolo se entrasse nella medesima zona. Egli deve diramare l’allarme e chiedere assistenza affinché si possa effettuare un intervento di soccorso adeguato.

Se la perdita di conoscenza è stato causato da carenza di ossigeno e la vittima è rimasta nel locale per un periodo di tempo prolungato, si ricorda che in assenza di ossigeno la sopravvivenza può non superare i 5 minuti.

CONSIDERAZIONI SUL RECUPERO DA SPAZI CONFINATIScenario di SOCCORSO PROGRAMMATO:

Se si devono eseguire lavori all’interno di uno spazio confinato, come ad esempio un serbatoio o uno spazio di difficile accesso, con la possibile presenza di gas inerti o atmosfera carente di ossigeno, è essenziale agire come segue:• VENTILARE LO SPAZIO CONFINATO INSUFFLANDO ARIA CON MOTOPOMPA, LA VENTILAZIONE DEVE RIMANERE IN FUNZIONE PER TUTTO IL TEMPO DELL’INTERVENTO. • CONTROLLARE CHE IL TENORE DI OSSIGENO SIA SUPERIORE AL 19% PRIMA DI ENTRARE .• La persona che entra deve in ogni caso portare un dispositivo personale di monitoraggio dell’ossigeno.• Chi entra deve INDOSSARE UNA IMBRACATURA con fune di sicurezza per l’eventuale recupero da parte di personale all’esterno. Può essere necessario fare uso di un paranco o altro dispositivo meccanico.• Le imbracature sono DPI di terza categoria, il personale deve essere addestrato all’uso• E’ obbligatorio almeno una SECONDA PERSONA DI GUARDIA ALL’ESTERNO dello spazio confinato, che mantenga il contatto visivo e verbale con chi entra e si assicuri che questi esca dallo spazio confinato se si sospettano o si osservano sintomi di carenza di ossigeno( SI RAMMENTA CHE UNA SOLA PERSONA NON PUÒ ESSERE IN GRADO DI SOLLEVARE MANUALMENTE UN CORPO NON COLLABORANTE). • LA PERSONA DI GUARDIA DEVE TENER PRONTO UN AUTORESPIRATORE (SCBA) in modo da poter entrare senza pericolo nel locale chiuso per prestare assistenza o estrarre la vittima, se necessario.• L’utilizzo di autorespiratore SCBA deve essere effettuato esclusivamente da personale che ha ricevuto APPOSITO ADDESTRAMENTO ed ha effettuato PERIODICAMENTE ESERCITAZIONI . Tale personale deve essere inoltre sottoposto a sorveglianza da parte del medico competente e ricevere apposito GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALLA MANSIONE (personale sofferente di bronco pneumopatia ostruttiva o cardiopatie ed in genere patologie cardio-respiratorie gravi è inidoneo all’utilizzo di autorespiratore).• Gli autorespiratori devono essere sottoposti a VERIFICA PERIODICA come indicato nel libretto d’uso.• La persona di guardia deve dare l’allarme per chiamare una squadra di soccorso per telefono o via radio in caso di problemi.

• La squadra di soccorso deve essere AVVERTITA ANTICIPATAMENTE che sono in corso lavori che prevedono l’accesso ad uno spazio confinato e deve essere dotata di autorespiratori e di altre

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attrezzature per poter entrare senza pericolo nello spazio confinato al fine di prestare assistenza o di estrarre la vittima, se necessario.• La PERSONA DI GUARDIA NON DEVE MAI ENTRARE NELLO SPAZIO CONFINATO QUALORA PRIVA DI IMBRACATURA AGGANCIATA A FUNE DI SICUREZZA, AUTORESPIRATORE E IN PRESENZA DI PERSONALE ESTERNO CHE POSSA SOCCORRERLA. • Il 118 deve essere allertato sul fatto che deve intervenire su persona priva di conoscenza estratta da ambiente confinato.

Scenario di soccorso NON PROGRAMMATO :Tutti gli spazi confinati devono essere chiusi o recintati per impedire gli accessi non autorizzati.Se comunque si trova una persona priva di conoscenza all’interno di uno spazio confinato che presenta il rischio potenziale di gas inerte/carenza di ossigeno, il soggetto che scopre la vittima deve presumere che la sua stessa vita sia in pericolo se accede alla stessa zona. Egli deve diramare l’allarme e chiedere assistenza affinché si possa effettuare un intervento di soccorso nelle modalità sopra descritte.

CONSIDERAZIONI SUL RECUPERO DA FOSSE O SCAVIScenario di soccorso programmato:

Se si devono eseguire lavori all’interno di uno scavo, una fossa o un pozzo o altri spazi aperti con la possibile presenza di gas inerti o atmosfera carente di ossigeno, si raccomanda quanto segue:• CONTROLLARE CHE IL TENORE DI OSSIGENO SIA SUPERIORE AL 19% PRIMA DI ENTRARE .• Chi entra deve INDOSSARE UNA IMBRACATURA con fune di sicurezza per l’eventuale recupero da parte di personale all’esterno. Può essere necessario fare uso di un paranco o altro dispositivo meccanico.• Le imbracature sono DPI di terza categoria, il personale deve essere addestrato all’uso• E’ obbligatorio almeno una SECONDA PERSONA DI GUARDIA ALL’ESTERNO dello spazio confinato, che mantenga il contatto visivo e verbale con chi entra e si assicuri che questi esca dallo spazio confinato se si sospettano o si osservano sintomi di carenza di ossigeno (SI RAMMENTA CHE UNA SOLA PERSONA NON PUÒ ESSERE IN GRADO DI SOLLEVARE MANUALMENTE UN CORPO NON COLLABORANTE) .• LA PERSONA DI GUARDIA DEVE TENER PRONTO UN AUTORESPIRATORE (SCBA) in modo da poter entrare senza pericolo nel locale chiuso per prestare assistenza o estrarre la vittima, se necessario.• L’utilizzo di autorespiratore SCBA deve essere effettuato esclusivamente da personale che ha ricevuto APPOSITO ADDESTRAMENTO ed ha effettuato PERIODICAMENTE ESERCITAZIONI . Tale personale deve essere inoltre sottoposto a sorveglianza da parte del medico competente e ricevere apposito GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALLA MANSIONE (personale sofferente di bronco pneumopatia

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ostruttiva o cardiopatie ed in genere patologie cardio-respiratorie gravi è inidoneo all’utilizzo di autorespiratore).• Gli autorespiratori devono essere sottoposti a VERIFICA PERIODICA come indicato nel libretto d’uso.• La persona di guardia deve dare l’allarme per chiamare una squadra di soccorso per telefono o via radio in caso di problemi.

• La squadra di soccorso deve essere avvertita anticipatamente dei lavori in corso in uno spazio confinato e deve essere pronta a intervenire con propri autorespiratori (SCBA) e altre attrezzature per potere accedere senza rischio se fosse necessario recuperare la vittima.• Il 118 deve essere allertato sul fatto che deve intervenire su persona priva di conoscenza estratta da ambiente confinato.

PRIMO SOCCORSO

In CASO DI CONTATTO con la pelle o con gli occhi

Lavare le parti colpite con abbondante acqua tiepida per almeno 15 minuti, evitando di frizionare e togliendo, se possibile, gli abiti.

Non esporre le parti a calore diretto. Nel caso di sintomi di congelamento, lesioni estese o se si temono danni agli occhi, condurre al

più presto l’infortunato da un medico. Proteggere le parti colpite con garza sterile o con un indumento soffice, asciutto e pulito. Evitare di provocare ristagni nella circolazione. Mantenere il paziente al caldo e in riposo. Non somministrare bevande alcoliche.

In caso di asfissia

In caso di asfissia (difficoltà o arresto della funzione respiratoria) è necessario trasportare l’infortunato, nelle modalità sopra descritte, in ambiente ad atmosfera normale.

In caso di arresto respiratorio è necessario chiamare subito il soccorso medico e, se addestrati per farlo, praticare la respirazione cardiopolmonare.

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ALLEGATO PROCEDURA E DUVRI

VERBALE DELL’INCONTRO CON SINTESI DELLE INFORMAZIONI SCAMBIATE

Ditta/Società appaltatrice ………………………………………………………………………………….Oggetto dell’appalto ………………………………………………………………………………….Delibera di affidamento ………………………………………………………………………………….

In data / / , alle ore , si è proceduto allo scambio di informazioni con la ditta/societa’ appaltatrice, sui rischi che possano incidere pericolosamente sulle misure di prevenzione e sicurezza e di emergenza adottate, ed in particolare:

le informazioni sull’area o sui locali dove saranno svolti i lavori, con eventuale planimetria, e le precisazioni sul tipo di attività svolta nella zona, il numero di addetti operanti, altri presenti potenzialmente esposti (degenti, visitatori, pazienti non ricoverati), l’indicazione dei servizi igienici utilizzabili oltre che dei locali che possano essere adibiti a mensa, spogliatoio, deposito, la collocazione degli apparecchi telefonici da utilizzare per eventuali emergenze, l’indicazione del locale adibito al primo intervento di pronto soccorso;

le indicazioni sugli impianti dei servizi come la rete fognaria, telefonica, distribuzione acqua, gas combustibili o tecnici; ad esempio, per specifici lavori (scavi, operazioni che comportano l’intervento su strutture e infrastrutture) dovranno essere fornite indicazioni per operare in sicurezza ed eventualmente gli schemi e le planimetrie relative;

le indicazioni precise su compiti, limiti delle operatività ed interdipendenza operativa di lavoratori del committente che collaborino con la ditta appaltatrice;

le caratteristiche delle strutture, come ad esempio, per i lavori in zone sopraelevate, la idoneità a sostenere carichi di solai, coperture, soppalchi, ecc.;

le indicazioni sugli accessi previsti per raggiungere le posizioni di lavoro in quota e gli eventuali sistemi e misure di protezione contro la caduta;

le caratteristiche degli impianti che possono essere pericolosi, in funzione dei lavori da svolgere, ma che devono essere comunque esercitati durante gli stessi, come quello di distribuzione dei gas tecnici e/o medicali e/o combustibili;

i rischi delle attrezzature di lavoro e delle macchine;

notizie sugli impianti di distribuzione elettrica, non in vista; per interventi su tali impianti o che possano comunque andare ad interessarli, dovranno essere fornite le indicazioni per operare in sicurezza ed eventualmente gli schemi e la planimetria della distribuzione;

la presenza e la ubicazione di linee elettriche aeree esterne con conduttori non protetti meccanicamente, in prossimità delle quali i lavori devono essere svolti ;

la presenza di sostanze e di preparati pericolosi nelle aree interessate dai lavori dell’appalto, come ad esempio, le aree nelle quali è possibile l’esposizione, per i lavoratori dell’appaltatore, ad agenti fisici o chimici o biologici; oltre all’elenco dei prodotti e materiali pericolosi che possono essere presenti dovranno essere precisate le procedure previste nell’area citata;

le procedure previste per l’accesso a zone di lavoro pericolose, come aree ad accesso controllato, zone a rischio di caduta, sotterranei e cunicoli; è necessario che l’accesso a queste zone sia controllato e si preveda nei casi più importanti un’autorizzazione scritta da parte del Committente;

i rischi di incendio, che possono derivare da operazioni che comportano l’uso di fiamme libere, per presenza di infiammabili o combustibili.

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i rischi potenziali causati da transito di mezzi di trasporto ed in genere le zone interessate alla movimentazione e deposito di carichi;

le indicazioni sui piani di emergenza e sull’organizzazione dell’antincendio; in particolare devono essere espressamente indicate le persone da preavvisare in caso di necessità e il comportamento da adottare in caso di emergenza oltre che descritti i mezzi di estinzione e indicate le planimetrie delle eventuali zone a rischio di esplosione o incendio riportanti la collocazione dei mezzi di estinzione e le vie di esodo;

le procedure previste per l’utilizzo di attrezzature, impianti, servizi del committente da parte dell’appaltatore, come l’allacciamento di attrezzature di lavoro dell’appaltatore all’impianto elettrico del committente, o l’installazione di quadri elettrici di derivazione per eventuali allacciamenti;

le misure di sicurezza che il committente prevede nelle zone relative ai rischi specifici che possono interessare anche l’appaltatore.

le misure di prevenzione e sicurezza da adottare per il contenimento del rischio da aspergillosi, legionella ecc. secondo gli specifici protocolli.

l’obbligo di utilizzo di tesserini di riconoscimento con fotografia per lo svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, anche per i lavoratori autonomi.

il divieto di utilizzo di qualsiasi ausilio, apparecchiatura od attrezzatura di lavoro di proprietà del Committente, da parte dei lavoratori della ditta/Società appaltatrice o subappaltatrice o lavoratori autonomi, qualora non preventivamente autorizzato in modo formale dal Responsabile della S.C. che gestisce l’appalto.

Altro………

Dette informazioni integrano e completano le informazioni e le scelte operate sul Piano di Sicurezza e Coordinamento e sul relativo Piano Operativo di Sicurezza, (ove previsti).

Annotazioni:………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………..………………………………

Il Responsabile S.C. ASL TO3 Il Responsabile Ditta/Società (o suo delegato) (o suo delegato)

UFFICIO Tecnico ………………………………. ………………………………………….

Il Responsabile S.P.P. ASL TO3 (o suo delegato)

SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE AL LOCALE SICUREZZA EVENTUALI PRINCIPI DI INCENDIO O SITUAZIONI A RISCHIOIN ZONA 0 E 20: 1G (GAS), 1D (POLVERI),

IN ZONA 1 E 21: 2G, 2DIN ZONA 2 e 22: 3G, 3D

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ultrasuoniCAMPI MAGNETICI E RADIOFREQUENZE

E’ VIETATO UTILIZZARE LIQUIDI/SPRAY INFIAMMABILI SU SUPERFICI CALDE, I VAPORI POSSONO FORMARE MISCELE ESPLOSIVE CON L’ARIA.SUPERFICI CALDE

- NON UTILIZZARE INDUMENTI SINTETICI CHE POSSONO ACCUMULARE CARICHE ELETTROSTATICHE, QUANDO INDICATO NELLA VALUTAZIONE ATEX.

- METTERE A TERRA I RECIPIENTI METALLICI E LE CONDUTTURE DURANTE IL TRAVASO DI INFIAMMABILI.ELETTRICITA’ STATICA

FORMAZIONE DI SCINTILLE

- PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE NELL’USO DI ATTREZZATURE ELETTRICHE PORTATILI: NON UTILIZZARE ATTREZZATURE DANNEGGIATE.

- COMUNICARE TEMPESTIVAMENTE IRREGOLARITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.

- CONTROLLARE CHE LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE, CHE NON DEVONO RESTARE IN SERVIZIO, SIANO MESSE FUORI TENSIONE AL TERMINE DELL’ORARIO DI LAVORO.

- SI RAMMENTA CHE LE ANOMALIE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI POSSONO PRODURRE ARCHI ELETTRICI O SUPERFICI SURRISCALDATE.

- EVITARE L’ACCUMULO DI POLVERI COMBUSTIBILI SU QUADRI / MOTORI ELETTRICI, TRAMITE PROCEDURA SPECIFICA DI PULIZIA CHE DEVE PREVEDERE IL DIVIETO DI UTILIZZO DI ARIA

COMPRESSA.

impianto elettricoNON USARE APPARECCHI CELLULARI O COMUNQUE A RADIOFREQUENZA.

- VIETATO EFFETTUARE OPERAZIONI DI SALDATURA DI QUALSIASI TIPO SENZA AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA, A SEGUITO DI MESSA IN SICUREZZA DELL’I MPIANTO / LOCALE/ ZONA ED EFFETTUAZIONE DI RIUNIONE DI COORDINAMENTO CON L’EVENTUALE APPALTATORE.

FUMO DI SIGARETTA

FIAMME LIBERE

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