ALLEGATO 2 - Scheda progetto per l’impiego di operatori ......U.O. CURE INTERMEDIE/RIABILITAZIONE...

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1 ALLEGATO 2 - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*) 1.1) Eventuali enti attuatori 2) Codice di accreditamento SCN/ iscrizione SCU dell’Ente proponente (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*) CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*) 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*) 6) Durata del progetto (*) 8 mesi 9 mesi 10 mesi 11 mesi 12 mesi Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus NZ00349 Reg.Lombardia III RI-ACCENDIAMO IL BUIO: PERCORSI DI RI-ATTIVAZIONE PER ANZIANI FRAGILI Assistenza 4: Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale. X

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ALLEGATO 2 - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia

Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del

progetto.

ENTE

1) Ente proponente il progetto (*)

1.1) Eventuali enti attuatori

2) Codice di accreditamento SCN/ iscrizione SCU dell’Ente proponente (*)

3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto (*)

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)

6) Durata del progetto (*)

8 mesi

9 mesi

10 mesi

11 mesi

12 mesi

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus

NZ00349

Reg.Lombardia III

RI-ACCENDIAMO IL BUIO: PERCORSI DI RI-ATTIVAZIONE PER ANZIANI

FRAGILI

Assistenza 4: Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente

invalidanti e/o in fase terminale.

X

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7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di

intervento (*)

7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)

La Fondazione è accreditata da Regione Lombardia ed offre servizi

assistenziali e di sostegno a soggetti colpiti da fragilità psico-fisica (anziani

con invalidità permanenti o temporanee, con forti limitazioni dell’autonomia

e/o alterazione cognitiva di vario grado). Il progetto qui esposto si realizzerà

all’interno di Fondazione Sospiro, nel Dip. Anziani e nello specifico in

questi due Servizi: Centro Diurno Integrato che accoglie persone anziane

con compromissione parziale o totale dell’autosufficienza a causa di patologie

morbose invalidanti. Cure Intermedie che accoglie persone anziane con

riduzione dell'autosufficienza, che necessitano di interventi integrati volti al

recupero del livello preesistente di autosufficienza o all'ottimizzazione delle funzioni

residue.

7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi

delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano

la realizzazione del progetto (*)

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro - Onlus viene istituito nel 1897

da un lascito ereditario di una locale famiglia di nobili, come ricovero per

l’assistenza dei malati cronici ed indigenti (vedi

https:/www.fondazionesospiro.it/storia ).

Nato come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB), costituitosi in

Ente Morale nei primi anni del '900, si trasforma in Fondazione di diritto privato dal

1° marzo 2004. Acquisisce, infine, la qualifica di Organizzazione non lucrativa di

utilità sociale (ONLUS) a decorrere dal 29 dicembre 2009.

Oggi la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro - Onlus si presenta come

un'azienda multiservizi che, nell'ambito della Regione Lombardia, offre prestazioni

sociosanitarie residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali a circa 700 persone in tre

aree operative che la compongono strutturalmente:

Dipartimento Anziani

Dipartimento Disabili

Area dei Servizi tecnico-Amministrativi-Formativi

La Fondazione è Provider accreditato dalla Regione Lombardia per

l’erogazione di formazione al personale sanitario nell’ambito del Programma

Educazione Continua in Medicina-ECM.

I vari Dipartimenti si sono nel tempo differenziati sia nella specificità degli

interventi che nella configurazione architettonica, avendo come comune

denominatore il paese di Sospiro, piccola località di 3.103 abitanti (dati

ISTAT aggiornati al 31/12/2017) sita in provincia di Cremona.

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Il Dipartimento Anziani di Fondazione Sospiro negli anni è diventato un

polo strutturale che promuove, attraverso i suoi vari servizi, un modello

terapeutico-riabilitativo che mira a tutelare ed a promuovere il benessere

psicofisico ed una buona qualità di vita dell’anziano fragile, in attuazione

delle indicazioni contenute nella Carta dei Diritti della Persona Anziana

(Allegato D della D.G.R. n. 7/7435 del 14/12/2001), deliberata da Regione

Lombardia secondo le indicazioni fornite dall’OMS (Organizzazione

mondiale della sanità), e dalle direttive contenute nelle diverse risoluzioni

dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (tra le altre, A/RES/58/134 e

A/RES/59/150), nel rispetto di valori fondamentali, quali:

Centralità e rispetto della persona, delle sue abitudini e dei suoi valori di

riferimento;

Protezione, sicurezza, cure adeguate ed assistenza.

Area di intervento in cui verranno inseriti i Volontari in Servizio Civile

Analisi criticità/bisogni sociali

CENTRO DIURNO INTEGRATO

Regione Lombardia nella delibera N° VII/7434 del 14 gennaio 2001, esprime

in forma esplicita i requisiti organizzativi e le finalità in materia di Centri

Diurni Integrati e definisce il CDI “struttura che si colloca nella rete dei

servizi socio-sanitari, con funzione intermedia tra l’assistenza domiciliare e le

strutture residenziali”.

Il Centro Diurno Integrato di Fondazione Sospiro si rivolge ad anziani che

vivono al proprio domicilio particolari condizioni di disagio, con

compromissione parziale o totale dell’autosufficienza e con necessità

assistenziali che superano la capacità del solo intervento domiciliare, ma che

non richiedono ancora un ricovero in RSA, ne fissa gli obiettivi e le

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prestazioni che devono essere erogate.

Il Centro Diurno Integrato di Fondazione Sospiro nasce nel 2003, come

risposta ad una crescente esigenza sociale del territorio in merito all’aumento

della popolazione anziana ed alla conseguente prevalenza di persone affette da

decadimento cognitivo, nonché nella necessità di un importante sostegno alle

famiglie, attraverso attività assistenziali, socializzanti e di apertura al

territorio.

La struttura, pur essendo inserita nell’area dipartimentale, si discosta

architettonicamente dalle altre unità abitative in quanto è un edificio

indipendente, che si affaccia sul Giardino Alzheimer, appositamente creato

per pazienti con deficit cognitivi e con disturbi del comportamento, quindi

luogo protetto, privo di barriere architettoniche e con un percorso studiato per

permettere ai pazienti di muoversi in libertà e sicurezza.

Il Centro Diurno Integrato è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle

18,00 e garantisce, per i familiari che lo richiedono, il servizio di trasporto

gestito da una cooperativa con mezzi di Fondazione Sospiro.

In questi spazi possono essere ospitate 20 persone in regime di Centro Diurno

Integrato (CDI) e 5 persone in regime di Ciclo Diurno Continuo riabilitativo

(CDC).

Il CDC si attua presso l’U.O. Cure Intermedie/Riabilitazione per la parte

riabilitativa (fisioterapia/stimolazione cognitiva/terapia occupazionale) e al

Centro Diurno per gli aspetti socioeducativi ed assistenziali; prevede 3 fasce

temporali:

Fascia 1 = 40 giorni

Fascia 2 = 80 giorni

Fascia 3 = 120 giorni.

INDICATORI DI CRITICITÀ

Tabella dati anagrafici, cognitivi, comportamentali e funzionali degli

utenti attualmente presenti al CDI

Vedi riferimenti esplicativi della tabella sottostante al punto 8) Obiettivi del progetto

CDI+CDC MASCHI FEMMINE

N. TOT 22 7 15

ETA’ RANGE 75-95 50-90

MEDIA 85 81

MMSE RANGE 0-19.2 0-27.4

MEDIA 13 19

NPI RANGE 0-32 0-56

MEDIA 16 9

SCALA DI

TINETTI

RANGE 1-21 10-27

MEDIA 13 18

BARTHEL

INDEX

RANGE 15-85 40-98

MEDIA 54 71

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Caratteristiche dell’unità d’offerta del Centro Diurno Integrato:

Il Centro Diurno Integrato, pertanto, mira a garantire:

servizi alla persona in regime diurno

prestazioni socioeducative-assistenziali, sanitarie e riabilitative.

Gli obiettivi da raggiungere sono:

Migliorare la qualità della vita dell’ospite

Supportare la famiglia.

In quest'ottica l'attenzione alla famiglia d'appartenenza è prioritaria, così come la

definizione di modalità comunicative volte a garantire una naturale integrazione e

collaborazione. L'alleanza terapeutica è caratterizzata dallo scambio di osservazioni e

suggerimenti che agevolano continuità ed omogeneità d'intervento, creando uno

parallelo reciproco tra la vita al CDI e la vita in famiglia. La presa in carico della

persona si completa solo se condivisa con i familiari, il Medico di Medicina

Generale, gli operatori sociali e sanitari del CDI.

U.O. CURE INTERMEDIE/RIABILITAZIONE Geriatria B3

Nel 2015 Regione Lombardia con la D.G.R. 3383/2015 ha previsto il riordino

delle attività di riabilitazione residenziale sociosanitaria attraverso l’istituzione

della rete delle “Cure Intermedie”. Le Cure Intermedie/Riabilitazione

costituiscono una tipologia d’offerta sociosanitaria a totale carico del Fondo

Sanitario Regionale. Rappresentano il servizio che è in grado di accogliere,

assistere, orientare e accompagnare l’utente fragile e portatore di bisogni

complessi nella gestione del percorso di continuità assistenziale. Le Cure

Intermedie prendono in carico l’utente direttamente dal domicilio,

dall’ospedale o da tutti gli altri nodi della rete, nella fase di stabilizzazione a

seguito di un episodio acuto o di riacutizzazione, per accompagnarlo con una

risposta appropriata al suo bisogno, riportandolo al miglior stato di salute e

benessere possibile e con l’obiettivo di reinserirlo nel proprio contesto di vita.

Caratteristiche dell’unità d’offerta di Cure Intermedie/Riabilitazione

GER B3:

Rafforzare e sostenere il collegamento con la domiciliarità

Garantire un nodo di forte integrazione nella rete sociosanitaria

residenziale

Prevedere la funzione del care management: l’ente gestore individua

una figura professionale idonea ad assicurare il coordinamento tra i

diversi servizi della rete (sanitaria, socio-sanitaria e sociale) per gestire

il processo di presa in carico che sia punto di riferimento per l’utente e

per la sua famiglia.

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L’unità di Cure Intermedie/Riabilitazione GER B3 è una tipologia di offerta

della rete sociosanitaria che attraverso attività di presa in carico clinico-

assistenziale, di sostegno socio-relazionale e integrandosi con l’assistenza

domiciliare, si pone l’obiettivo di orientare ed accompagnare l’utente fragile e

portatore di bisogni complessi verso il reinserimento nel proprio contesto di

vita, assistendolo fino al raggiungimento del miglior benessere possibile.

I profili di classificazione dell’utenza di Cure Intermedie (D.G.R. 3383/2015)

GER B3

Profilo 1 – utenti con prevalente esigenza assistenziale.

Profilo 2 – utenti che evidenziano esigenza di supporto assistenziale

accompagnato a interventi di riattivazione e recupero funzionale.

Profilo 3 – utenti con prevalente esigenza di supporto assistenziale

accompagnato ad interventi di riattivazione e recupero funzionale e

media esigenza di supporto clinico.

Profilo 4 – utenti con esigenze di elevato supporto assistenziale, della

riattivazione e recupero funzionale e clinico (presenza importante di

comorbilità).

Profilo 5 – utenti affetti da demenza già diagnosticata, con disturbi del

comportamento in atto, con elevata necessità di supporto nell’area

assistenziale, della riattivazione, del recupero funzionale, clinica e

sociale e con necessità di figure professionali specifiche.

L’attuale U.O. Cure Intermedie/Riabilitazione è composta da 2 Nuclei,

rispettivamente di 20 posti letto (attualmente riabilitazione geriatrica) e di 17

posti letto (attualmente riabilitazione specialistica, e riabilitazione di

mantenimento).

E’ presente una palestra centrale dove vengono effettuati i training di

riabilitazione motoria cui afferiscono sia i pazienti di questa Unità Operativa

sia i pazienti provenienti dal Centro Diurno in regime di Ciclo Diurno

Riabilitativo.

INDICATORI DI CRITICITÀ

Tabelle dati anagrafici, cognitivi, comportamentali, funzionali e profili di

classificazione degli utenti attualmente presenti all’Unità d’offerta Cure

intermedie/Riabilitazione GER B3

Vedi riferimenti esplicativi della tabella sottostante al punto 8) Obiettivi del progetto

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NUMERO PROFILO

1

PROFILO

2

PROFILO

3

PROFILO

4

PROFILO

5

TOTALE

MASCHI 0 11 1 1 1 14

FEMMINE 0 15 1 7 0 23

Cure

Intermedie/Riabilitazione MASCHI FEMMINE

N. TOT 37 14 23

ETA’ RANGE 51-96 77-96

MEDIA 76 86

MMSE RANGE 0-30 0-30

MEDIA 21 19

NPI RANGE 0-27 0-28

MEDIA 7 7

SCALA DI

TINETTI

RANGE 2-25 0-21

MEDIA 13 10

BARTHEL

INDEX

RANGE 26-96 0-81

MEDIA 58 42

7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)

DESTINATARI DIRETTI

DESTINATARI INDIRETTI

20 ospiti del Centro

Diurno Integrato

5 ospiti del Ciclo Diurno

Continuo

37 pazienti di Cure

intermedie/Riabilitazione

Ger B3

Famigliari in termini di sostegno/aiuto/partecipazione.

Volontari in Servizio Civile in termini di

formazione/esperienza/crescita

Risorse umane nella Sede di attuazione; Direttore,

Assistente Sociale, Psicologo, Personale Infermieristico,

Fisioterapisti, Educatore, Operatori Socio-Assistenziali,

Assistente sociale, Musicoterapisti in termini di un

rinnovato stimolo operativo per le attività programmate e

di confronto con le giovani presenze.

Gli studenti della scuola professionale per parrucchieri

ed estetiste ENAIP-Lombardia, in termini di

esercitazione/esperienza.

I componenti del gruppo di volontari “Dies Domini”

della Parrocchia di S. Siro di Sospiro.

I residenti del paese di Sospiro in un’ottica di

integrazione/scambio/socializzazione e svago all’interno

del Centro sociale “Cipelli”

I tirocinanti del Master Universitario di I livello in

“Musicoterapia”, attivato dal Dipartimento di Sanità

Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense - Unità di

Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi.

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7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente

nel contesto di riferimento.

Il Dipartimento anziani della Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro si

rivolge a persone anziane con diversi gradi di bisogno sanitario-assistenziale-

riabilitativo, ponendosi, in ambito locale, come possibile risposta alle diverse

esigenze correlate a patologie proprie dell’invecchiamento, all’inevitabile

processo di perdita dell’autosufficienza e/o al progressivo deterioramento

cognitivo.

Il Dipartimento Anziani è costituito da 200 posti letto accreditati in RSA, a cui

vanno aggiunti 37 posti letto di Cure intermedie e 25 posti presso il Centro

Diurno ed offre i seguenti servizi:

RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale), composta da 9 nuclei da 20

posti letto ciascuno, che accoglie persone anziane non autosufficienti,

con forte limitazione dell’autonomia e con deterioramento cognitivo di

vario grado

RSA APERTA (Residenza Sanitaria Assistenziale Aperta), si

caratterizza per l’offerta di interventi di natura prioritariamente

sociosanitaria, erogati dalla RSA con la messa a disposizione di

operatori qualificati a sostegno della domiciliarità

Nucleo speciale per demenze (NUCLEO ALZHEIMER), 1 nucleo da

20 posti letto che accoglie persone affette da demenza con gravi

disturbi comportamentali provenienti dal loro domicilio, da RSA o da

altra struttura (Regione Lombardia-Piano Alzheimer 1995)

CDI (Centro Diurno Integrato) che accoglie persone anziane con

compromissione parziale o totale dell’autosufficienza e che superano

le possibilità del solo intervento domiciliare, ma che non richiedono

ancora un ricovero in RSA, con 20 posti in regime di centro diurno

integrato e 5 in regime di ciclo riabilitativo temporaneo (delibera

Regione Lombardia N°VII/7434 del 14 gennaio 2001)

CURE INTERMEDIE/RIABILITAZIONE che accoglie, con 37

posti letto, divisi in 2 nuclei, persone anziane con riduzione

dell'autosufficienza di recente insorgenza, che necessitano di interventi

integrati volti al recupero del livello preesistente di autosufficienza o,

comunque, all'ottimizzazione delle funzioni residue. Gli interventi sono

attuati in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e si integrano

con quelli della RSA. (Regione Lombardia DGR 3383/2015)

SERVIZIO DI FISIOTERAPIA suddivisa in due palestre, una per

l’area cure intermedie-riabilitativa (sita in loco) ed una ubicata in altro

edificio del complesso ospedaliero, per i pazienti degenti in RSA, nel

Nucleo Alzheimer, nonché per gli ospiti del Centro Diurno ed inoltre

per utenti esterni

SERVIZIO DI MUSICOTERAPIA comprende una serie di attività di

terapia individuale/piccoli gruppi e di ricerca basata sull’analisi, lo studio e

l’elaborazione di trattamenti clinici che ha prodotto importanti pubblicazioni

scientifiche internazionali

UVA (Unità di Valutazione Alzheimer - nata dal Progetto Cronos

2000/2003) servizio ambulatoriale dedicato alla valutazione di pazienti

con deterioramento cognitivo sospetto o conclamato, al fine di

effettuare la diagnosi (Alzheimer o altre forme di demenza) o

confermare una diagnosi precedente e determinare lo stadio di gravità

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della malattia. L’ospite viene poi monitorato attraverso visite di controllo

periodiche al fine di valutare l'evoluzione della malattia e suggerire la cura

più adeguata

ALLOGGI PROTETTI servizio residenziale costituito da dieci

alloggi singoli e cinque doppi, per un totale di 20 posti letto, rivolto a persone

anziane e/o disabili parzialmente autosufficienti, luogo che offre

l’opportunità alle persone residenti di scegliere una residenzialità autonoma,

con una supervisione sociosanitaria costante.

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8) Obiettivi del progetto (*)

All’interno del CDI e U.O. Cure Intermedie/Riabilitazione Ger B3 la cura

dell’anziano fragile viene attuata secondo i seguenti obiettivi:

promozione del benessere psico-fisico della persona;

utilizzo di tecniche non farmacologiche, cosiddette psico-sociali;

attuazione di un ambiente protesico (sinergia fra spazio fisico, attività e

persone che curano-operatori-familiari-Volontari in Servizio civile)-

(www.alzheimer.it, Moira Jones www.gentlecare.com );

realizzazione di un approccio validante-empatico (Naomi Feil-

www.validation.it) e di un approccio comunicativo di tipo capacitante

(Vigorelli -www.lombardiasociale.it;

di interventi individuali, personalizzati e dinamici, che variano con il

variare della malattia;

mantenimento autonomie residue;

facilitazione dell’orientamento temporo-spaziale;

progettazione finalizzata delle attività: collegate alle attività di base

della vita quotidiana, costituenti la quotidianità dei pazienti, legate a

contenuti affettivi e relazionali, d’occupazione e di svago e fondate

sull’anamnesi psico-sociale del paziente, sulla sua storia di vita, sulla

sua unicità di persona;

multi-professionalità negli interventi di cura;

alleanza terapeutica con la famiglia.

Questi obiettivi vengono sintetizzati nei seguenti documenti di verifica e analisi

delle condizioni del paziente, strumenti in cui vengono delineati gli obiettivi di

recupero, le attività e gli strumenti utili a raggiungerli. Il Progetto Individuale

(PI), il Piano Assistenziale Individuale (PAI) e la Scheda socio-Educativa per il

CDI, il Progetto Riabilitativo Individualizzato (PRI) per la U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione sono i documenti di verifica e analisi delle condizioni

del paziente, essi analizzano quattro aspetti della persona: clinico, assistenziale,

riabilitativo, animazione/occupazione, psico-cognitivo; e ne fissano gli obiettivi

e le strategie operative per raggiungerli. I test valutativi di riferimento sono il

MMSE, Barthel, Tinetti, NPI, IADL oltre alla documentazione clinica del

paziente, la misurazione dei parametri vitali effettuati al centro diurno

(elettrocardiogramma, pressione, glicemia, peso, visita medica) e

all’osservazione attenta dell’ospite.

MMSE Test di valutazione dei disturbi cognitivi

Barthel Test delle prestazioni nelle attività di base della vita

quotidiana

Tinetti Scala di valutazione dell’equilibrio e dell’andatura

NPI Test che rileva l’entità dei disturbi comportamentali

IADL Test delle prestazioni più complesse della vita quotidiana

La rivalutazione avviene in sede d’equipe. In questi incontri, oltre ad analizzare

le condizioni del paziente, si verifica la tenuta familiare nell’assistenza a

domicilio offrendo supporto, indicazioni e indirizzo anche per eventuali

decisioni future.

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11

Frequenza rivalutazione

CDI Frequenza U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione Frequenza

PAI

Piano Assistenziale

Individuale

Semestrale PRI

Progetto Riabilitativo

Individualizzato

Mensile

PI

Progetto Individuale Semestrale

SCHEDA SOCIO-

EDUCATIVA Semestrale

Obiettivi generali per l’utenza del CDI-Cure intermedie/Riabilitazione Ger

B3 e del sistema familiare di riferimento

Supportare l’anziano fragile, comprenderne la peculiarità e la

complessità nella disabilità, cogliere e valorizzare le competenze

residue così come le preferenze ed i desideri, migliorare la qualità della

vita mediante esperienze gratificanti che garantiscono il

soddisfacimento di bisogni e necessità, siano essi individuali che di

gruppo, nel raggiungimento del benessere della persona e della sua

continuità esistenziale;

Tutela della salute psicofisica al fine di favorire la permanenza al

proprio domicilio

Promuovere e incentivare momenti di socializzazione e relazionali

all’interno dei Servizi e sul territorio

Stimolazione cognitiva continua

Sostegno e formazione alla famiglia inteso anche come miglioramento

del benessere dei familiari dell’anziano.

Obiettivi generali per i Volontari in Servizio Civile

Offrire ai la possibilità di sperimentare dal vivo forme di cittadinanza

attiva, mediante progetti di cooperazione finalizzati alla promozione

dell’integrazione sociale;

Contatto con la fragilità di persone anziane in difficoltà

Crescita personale e sviluppo di competenze specifiche rispetto al

settore di intervento;

Creazione di un contesto di vita empatico e di relazioni significative fra

i Volontari in Servizio civile e gli utenti che spesso vivono i servizi in

cui sono inseriti come “casa”, luogo di vita familiare e non istituzione;

Acquisire spirito collaborativo con lo staff del CDI e U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione al fine di facilitare la concretizzazione degli

obiettivi prefissati.

Obiettivi specifici del Progetto CDI-Cure intermedie/Riabilitazione

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Attività Obiettivi

STIMOLAZIONE

DELL’AUTONOMIA

ALIMENTARE E

MERENDA DI

GRUPPO

Conservare, stimolare e/o recuperare

capacità cognitive e funzionalità di base

come: capacità di scelta, utilizzo corretto

delle posate, capacità di alimentarsi;

Compensare o sopperire al

soddisfacimento del bisogno primario

dell’alimentazione se il ospite ha perso

parzialmente le funzionalità di base.

GROOMING

Conservare, stimolare e/o recuperare le

attività relative al mantenimento e/o alla

stimolazione di funzioni relative alla cura

del sé collegate alle attività di base della

vita quotidiana.

ROT INFORMALE

STIMOLAZIONE

COGNITIVA DI

GRUPPO IN CLASSE

Conservare, stimolare e/o recuperare

capacità cognitive, motorie e sensoriali;

Stimolare e incentivare la socializzazione

e la cooperazione.

Stimolare i processi plastici cerebrali

capaci di attivare meccanismi di recupero

cognitivo (neuro-plasticità)

INTERVENTI

INDIVIDUALIZZATI

BASATI

SULL’APPROCCIO

CAPACITANTE E

SULLA VALIDATION

THERAPY

Stimolare competenze comunicative;

Stimolare approccio empatico;

Stimolare gestione dello stress emotivo ed

ambientale;

Riattivazione di canali comunicativi,

affettivi e sensoriali mediante il contatto

tonico-motorio-empatico relazionale per

pazienti con deficit cognitivo di grado

severo.

RIATTIVAZIONE

PSICOMOTORIA-

GINNASTICA DI

GRUPPO

Stimolare e potenziare le abilità cognitive,

motorie-prassiche, comportamentali e

funzionali residue.

S. ROSARIO E

S. MESSA

Garantire la richiesta di praticare la

propria religione;

Soddisfacimento di bisogni spirituali e

culturali.

TERAPIE

OCCUPAZIONALI

Conservare, stimolare e/o recuperare

capacità cognitive e funzionalità e motorie

di base mediante l’utilizzo di azioni note.

TOMBOLA (IN

FONDAZIONE E

ALL’ESTERNO)

Stimolare e mantenere le capacità

cognitive e relazionali in essere;

Stimolare la socializzazione;

Svago.

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13

MUSICOTERAPIA

facilitare i processi comunicativo-

relazionali

facilitare l’espressione e regolazione di

emozioni

stimolare la memoria, le funzioni

esecutive, il linguaggio e l’attenzione

USCITE

INDIVIDUALI E/O DI

GRUPPO E GITE SUL

TERRITORIO

Soddisfacimento di bisogni culturali;

Stimolare la socializzazione;

Svago.

FESTE A TEMA,

FESTA

COMPLEANNI,

FESTE DI REPARTO

Stimolare e mantenere le capacità

cognitive e relazionali in essere;

Stimolare la socializzazione;

Svago;

Coinvolgimento della famiglia

ATELIER

BENESSERE IN

FONDAZIONE

E PRESSO ENAIP-LOMBARDIA

SCUOLA

PROFESSIONALE PER

PARRUCCHIERI DI

CREMONA

Stimolare, recuperare e/o compensare

capacità cognitive e funzionali, correlate

soprattutto alla cura del sé;

Stimolare e incentivare l’autostima.

Indicatori di misurazione delle attività proposte nel Progetto

Prestazioni

Situazione presente e da sostenere

Servizi alla persona

Servizi Socioeducativi-

assistenziali-Sanitari e

Terapeutico-Riabilitativi

Animazione e

Socializzazione

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in CDC

37 utenti delle U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione

Sostegno e supporto al

contesto familiare o solidale

Familiari/referenti dei 20 utenti

del CDI

Familiari/referenti dei 5 utenti

CDC

Familiari/referenti dei 37 utenti

delle U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione

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14

Strumenti di misurazione

Monitoraggio giornaliero finalizzato a registrare le attività, le presenze

e la frequenza su fogli Excel.

Compilazione semestrale di check-list di valutazione e gradimento

Monitoraggio trimestrale mirato alla registrazione dell’andamento

qualitativo del progetto.

Incontri mensili con l’OLP (focus group) mirati ad analizzare

l’andamento del progetto e del gruppo di lavoro.

Valutazione dell’esperienza maturata con i Volontari in Servizio Civile

Da anni il Dipartimento anziani della Fondazione Istituto Ospedaliero di

Sospiro ONLUS si avvale della collaborazione di Volontari in Servizio civile.

Dai dati presi in considerazione (monitoraggio progetti relativi agli anni

compresi dal 2011 al 2018), si evince una prospettiva soddisfacente sia per

quanto riguarda l’esperienza maturata dai giovani, che si dichiarano soddisfatti

e appagati, sia per i servizi in cui i volontari sono stati inseriti che, grazie al

loro supporto, hanno potuto consolidare l’offerta e incrementare il numero di

pazienti trattati.

Le nuove e giovani forze, quali sono i Volontari in Servizio civile, inoltre,

portano una ventata di leggerezza e vivacità all’interno del servizio e dell’Unità

operativa specifica, capace di dar vita a nuovi legami significativi e

compensativi, tra generazioni differenti, capace di instaurare nuove e

significative interazioni di ri-attivazione per l’anziano fragile.

Inoltre, ma non da meno, nelle esperienze precedenti si è comprovato che i

volontari ricevono benefici fondamentali spendibili nel loro personale percorso

di vita e professionale:

Sviluppo di competenze specifiche rispetto al settore di intervento

Sviluppo di competenze trasversali di tipo relazionale, gestionale,

organizzativo, progettuale e strategico, utili alla definizione di un

profilo personale e professionale

Sensibilizzazione e assunzione di responsabilità su problematiche

d’interesse pubblico.

9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori

volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*)

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)

Strutturalmente il progetto riferito al CDI e U.O. Cure intermedie/Riabilitazione

Ger B3 è articolato in attività suddivise per aree di competenza, pianificate

seguendo modalità di approccio che possono essere:

PROCESSUALI cioè attività che hanno acquisito nel tempo un

consolidamento tale da rientrare nella routine della programmazione

giornaliera, settimanale, quindicinale o mensile e che vengono

regolarmente proposte

PROGETTUALI cioè collegate a progetti specifici caratterizzati da una

cadenza temporale predefinita che, in alcuni casi, hanno trovato l’avvio

grazie ai precedenti progetti presentati per i Volontari in Servizio Civile

(le tabelle 1 e 2 schematizzano la struttura del progetto, le attività

proposte, gli indicatori misurabili).

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15

Gli interventi possono essere individuali o indirizzati a gruppi più o meno

numerosi: la cui partecipazione varia in base alle capacità residuali di ogni

singolo paziente, alla volontà individuale ed agli interessi peculiari di ogni

persona.

Le attività del programma processuale nel suo complesso fanno riferimento alla

quotidianità, sono attività personalizzate per ciascun paziente, che

costituiscono una routine giornaliera in riferimento alla storia biografica, agli

interessi e ai reali livelli funzionali dell’utente.

I programmi di intervento sono costruiti in modo tale da essere il più aderenti

possibile allo stile di vita del paziente, essere attività aderenti alle sue reali

competenze, rivalutate nelle diverse fasi della malattia (stadiazione), devono

rispondere ai bisogni fisici e psicologici della persona (sicurezza, integrità

biologica, appartenenza, stima di sé, autorealizzazione, espressione di sé).

Per l’individuazione dei bisogni e degli obiettivi viene utilizzato il metodo della

“partecipazione osservata”, l’ospite è invitato a partecipare alle diverse attività,

viene osservato (mediante metodo dell’osservazione sistematica) il suo grado di

coinvolgimento e di partecipazione, le sue risposte comportamentali, il suo

gradimento, le capacità residue.

In funzione ai suoi interessi e al suo gradimento è inserito in modo sistematico

nelle diverse attività. Le attività sono finalizzate al mantenimento delle capacità

funzionali, in particolare dell’igiene personale e della cura della propria persona

e dell’autonomia motoria, al rallentamento del decadimento cognitivo e non da

ultimo al mantenimento e/o miglioramento di una buona qualità della vita, delle

capacità in essere, al soddisfacimento del benessere psicofisico e degli interessi

personali e della famiglia.

La presenza dei Volontari in Servizio Civile nell’ambito degli interventi, sia

processuali che progettuali, incide in modo significativo sia sull’aspetto

quantitativo (è possibile coinvolgere più persone) che qualitativo (è possibile

aumentare il tempo di personalizzazione dell’attività nel rispetto

dell’individualità e specificità di ogni persona, rendendo più pregnante

l’intervento terapeutico).

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16

9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1

Tabella 1-Struttura Progetto-Attività processuali Centro Diurno-Cure

Intermedie/Riabilitazione Ger B3

Attività Tempi di

realizzazione Indicatore misurabile

STIMOLAZIONE E

MANTENIMENTO

DELL’AUTONOMIA

ALIMENTARE:

Comprende le attività relative

alla scelta dei cibi, utilizzo

prassico delle posate,

stimolazione/aiuto ad

alimentarsi in modo

autonomo, oppure aiuto

completo, in questo caso

l’ospite viene imboccato.

Quotidiana 20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

GROOMING: Comprende le attività relative

al mantenimento e/o alla

stimolazione di funzioni

relative alla cura del sé

collegate alle attività di base

della vita quotidiana: pulizia

del viso e delle mani, igiene

del cavo orale.

Quotidiana 20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

ROT INFORMALE

Comprende le attività relative

alla stimolazione delle

capacità spazio-temporali, e di

mantenimento

dell’orientamento temporale

con tecniche colloquiali ed

ambientali, condotte con

strategie informali, quali:

lettura del quotidiano locale,

aggiornamento calendario,

lettura del menù giornaliero,

l’almanacco, la ricerca, cioè,

del Santo del giorno, di un

proverbio legato alla stagione,

la lettura dei piatti tipici e

delle tradizioni legate allo

specifico periodo stagionale.

L’attività prevede la ricerca e

la trascrizione di tutte queste

informazioni sul pannello

delle date, la loro lettura

quotidiana ai pazienti e

l’esposizione per la loro

lettura spontanea da parte dei

pazienti meno compromessi

che leggono ancora

autonomamente, dei familiari

Quotidiana

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

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17

e degli operatori, formando

così una “rete informale” di

stimolazione cognitiva

continua all’interno del

reparto stesso.

STIMOLAZIONE

COGNITIVA DI GRUPPO

IN CLASSE:

Vengono proposti esercizi di:

Orientamento temporale-

spaziale-personale,

Attenzione selettiva-

sostenuta

Memoria episodica,

semantica, prospettica,

procedurale, working

memory

Esercizi di lettura e

comprensione, fluenza

fonemica e semantica

Ragionamento astratto

Rappresentazione e

pianificazione

Prassia e gnosia.

L’attività è condotta in

collaborazione con una

Psicologa specializzata in

Neuropsicologia.

Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

RIABILITAZIONE

TERAPIA

OCCUPAZIONALE

DOMESTICA,

ESPRESSIVA E LUDICA: Comprende le attività

correlate ad azioni e gesti noti

in ambito individuale o di

gruppo, volte alla

stimolazione delle funzioni

residue: realizzazione di

prodotti finiti e l’occupazione

in attività della vita quotidiana

manuali:

piegatura delle manopole

utilizzate nell'esecuzione

dell’igiene degli utenti del

Centro, (attività manuale

ripetitiva, che ben si confà

con le problematiche

ideomotorie dei pazienti

che afferiscono alle nostre

unità operative

preparazione della frutta e

allestimento dei tavoli per

il pranzo, asciugatura

stoviglie

Quotidiana e/o

bisettimanale

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC (domestica-

espressiva-ludica)

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

(espressiva-ludica)

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18

preparare manufatti,

addobbi per feste e

biglietti di auguri correlate

alla ROT informale.

ATELIER BENESSERE IN

FONDAZIONE: Attività collegate alla cura del

sé, parrucchiera, utilizzo di

creme e profumi per il corpo,

manicure, utilizzo di monili,

indumenti ed accessori in base

ai gusti ed alle abitudini

personali) e rasatura della

barba per gli uomini.

Quotidiana

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

ATELIER BENESSERE

PRESSO ENAIP-LOMBARDIA

SCUOLA

PROFESSIONALE PER

PARRUCCHIERI DI

CREMONA:

Comprende interventi

terapeutici-riabilitativi non

farmacologici correlati alla

cura del sé. Il progetto si attua

grazie alla collaborazione

degli studenti dei corsi per

Parrucchieri ed estetiste

dell’Istituto Professionale

ENAIP-Lombardia di

Cremona.

Settimanale da

gennaio a giugno

10 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

10 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

RIATTIVAZIONE

PSICOMOTORIA-

GINNASTICA DI

GRUPPO: Stimolazione e potenziamento

delle abilità cognitive,

motorie, comportamentali e

funzionali residue e stimolo

alla socializzazione fra i

pazienti che compongono il

gruppo di attività,

combinando l'attività

fisioterapica con l’educativa

ed il legame empatico-

relazionale proprio del ruolo

educativo con le competenze

specifiche del fisioterapista.

Si tratta di esercizi di prassia e

psicomotricità effettuati in

autonomia, ascoltando e

riproducendo a livello motorio

gli esercizi descritti

verbalmente dal fisioterapista.

3 volte/settimana

(CDI)

Settimanale

(U.O. CURE

INTERMEDIE/

RIABILITAZIONE)

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

TOMBOLA IN Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI

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19

FONDAZIONE:

Attività occupazionali di

svago, evento animativo, con

l’intervento e la

collaborazione dei familiari

che collaborano anche nel

reperimento degli oggetti in

palio nelle vincite.

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

INTERVENTI

INDIVIDUALIZZATI

BASATI

SULL’APPROCCIO

CAPACITANTE E SULLA

VALIDATION THERAPY:

L'Approccio capacitante è una

modalità di rapporto

interpersonale basato sulla

parola che ha per obiettivo

una convivenza

sufficientemente felice tra gli

anziani fragili (soprattutto

quelli con disturbi neuro

cognitivi), gli operatori e i

familiari, partendo dalla

constatazione che per essere

realmente efficaci le

attenzioni conversazionali

hanno bisogno di essere

inserite in un approccio più

ampio, che tenga conto di

tutte le attività della vita

quotidiana (e non solo i

colloqui formali) e che sia

applicabile da tutti i curanti.

L'Approccio capacitante parte

dal desiderio di superare il

tradizionale approccio

assistenziale che parte

dall'analisi dei bisogni

dell'utente e cerca di

soddisfarli senza il suo

coinvolgimento. L'intento è di

riportare l'attenzione su un

bisogno poco considerato ma

fondamentale: quello di ogni

persona, anche se smemorata

e disorientata, di poter dire la

sua su ciò che la riguarda. La

Validation Therapy si fonda

sulla comprensione empatica

dell’ospite.

Quotidiana

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

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20

MUSICOTERAPIA

La musica come strategia di

intervento terapeutico-

riabilitativo, da un punto di

vista psicologico facilita i

processi comunicativo-

relazionali, nonché

l’espressione e la regolazione

delle emozioni. La musica

stimola anche l’attivazione

motoria e cognitiva a più

livelli, diventando così un

possibile ed efficace

strumento d’interazione

terapeutica.

Le attività previste dal

Progetto in questione, sono

realizzate in collaborazione

con il responsabile del

servizio di musicoterapia della

Fondazione, Prof. Raglio e

realizzate con il supporto dei

tirocinanti del Master

Universitario di I livello in

“Musicoterapia”, attivato dal

Dipartimento di Sanità

Pubblica, Medicina

Sperimentale e Forense -

Unità di Medicina del Lavoro

dell’Università degli Studi di

Pavia.

Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

FESTE A TEMA, FESTA

COMPLEANNI, FESTE DI

REPARTO: Attività animativa di tipo

musicale, sovente con musica

dal vivo con la partecipazione

volontaria dei familiari.

Mensile per feste a

tema e compleanni,

semestrale per le

feste di reparto.

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

USCITE INDIVIDUALI

E/O DI GRUPPO E GITE

SUL TERRITORIO: Uscite per assistere ad attività

culturali, ricreative, acquisti

personali, visite guidate

presenti sul territorio e

specifiche per l’utenza. Uscite

in paese.

Uscite nel Giardino

Alzheimer.

Giornaliere per le

uscite brevi e in

paese durante la

bella stagione,

occasionale per le

gite sul territorio

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O.

Cure

Intermedie/Riabilitazione

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21

Tabella 2-Struttura Progetto-Attività progettuali Centro Diurno-Cure

Intermedie/Riabilitazione

Attività Tempi di

realizzazione Indicatore misurabile

S. ROSARIO - S. MESSA

PRESSO LA CAPPELLA

DEL DIPARTIMENTO

ANZIANI:

Il Progetto è finalizzato al

sostegno dell’aspetto spirituale

in persone con disorientamento

temporo-spaziale, non in grado

di recarsi autonomamente

presso il luogo di culto, nel

rispetto della dignità della

persona malata, nell’attuazione

del proprio credo religioso,

nella piena realizzazione della

propria spiritualità, senza

distacco dal proprio contesto di

vita-home. Si realizza

attraverso la collaborazione

con il Collaboratore

parrocchiale per la pastorale

della Fondazione, Don

Giacomo, mediante la recita

settimanale del S. Rosario al

CDI, l’Eucarestia quotidiana

nella U.O: Cure

Intermedie/Riabilitazione e

mediante l’accompagnamento

di pazienti presso la Cappella

dell’Area Anziani di

Fondazione per assistere alla S.

Messa infrasettimanale e

festiva, da parte di un gruppo

di volontari, i “Dies Domini”,

appartenenti alla parrocchia di

S. Siro a Sospiro.

Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione

TOMBOLA

ALL’ESTERNO:

Intervento di integrazione

sociale, di svago, evento

animativo, in collaborazione

con il Centro sociale per

anziani “Cipelli” del Comune

di Sospiro, svolta con i

residenti del paese.

Bimensile 10 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

10 utenti delle U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione

MERENDA DI GRUPPO:

Intervento di supporto

collegato alla stimolazione

alimentare, con lo scopo di

compensare un deficit

funzionale (quello

dell'idratazione e dell'apporto

nutritivo), a cui sono spesso

Quotidiana 20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in

CDC

37 utenti delle U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione

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soggetti tutti gli anziani in

generale e gli anziani affetti da

demenza in particolare. Per

sopperire alla problematica

correlata alla disidratazione ed

alla malnutrizione (i nostri

pazienti spesso non bevono e

non si alimentano a sufficienza

o si dimenticano di bere e di

mangiare), si è pensato di

intervenire in modo

sistematico e continuativo

attraverso strategie di

intervento non

farmacologiche, stimolando i

pazienti all'idratazione ed

all'assunzione di un adeguato

apporto calorico, dopo le

attività strutturate, creando

momenti corali ed informali in

cui i pazienti, al termine delle

attività, si idratino e si

alimentino adeguatamente,

utilizzando bevande dal gusto

gradevole e piccole merende,

in un clima socializzante e

gratificante. Si realizza con la

collaborazione di ValGarda

s.r.l.

Partners delle attività progettuali Centro diurno-Cure intermedie/Riabilitazione

Ger B3

S. ROSARIO - S. MESSA PRESSO LA CAPPELLA DEL

DIPARTIMENTO ANZIANI:

Il Progetto è finalizzato al sostegno dell’aspetto spirituale in persone con

disorientamento spazio-temporale, non in grado di recarsi autonomamente presso

il luogo di culto, nel rispetto della dignità della persona malata, nell’attuazione del

proprio credo religioso, nella piena realizzazione della propria spiritualità, senza

distacco dal proprio contesto di vita-home. Si realizza attraverso la collaborazione

con il Collaboratore parrocchiale per la pastorale della Fondazione, Don Martire

Ghidoni, mediante la recita settimanale del S. Rosario direttamente nel Reparto di

Geriatria B1 e mediante l’accompagnamento di pazienti della stesso reparto presso

la Cappella dell’Area Anziani di Fondazione per assistere alla S. Messa

infrasettimanale e festiva, da parte di un gruppo di volontari, i “Dies Domini”,

appartenenti alla parrocchia di S. Siro a Sospiro, adeguatamente motivati e formati

alla presa in carico di pazienti con patologie dementigene.

L’attività del S. Rosario si svolge u presso il CDI una volta alla settimana, al

giovedì mattina, grazie alla particolare disponibilità e sensibilità del cappellano di

Fondazione Sospiro Don Giacomo Ghidoni, mentre la S. Messa si svolge al

Mercoledì pomeriggio ed alla Domenica mattina (occasione in cui i pazienti della

U.O Cure intermedie/Riabilitazione vengono accompagnati esclusivamente dai

volontari della Parrocchia). L’Eucarestia nella U.O Cure Intermedie/Riabilitazione si svolge quotidianamente.

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Il S. Rosario viene effettuato nel soggiorno del CDI, l’Educatrice, il Cappellano,

coadiuvati dai VSC, aiutano i pazienti a spostarsi nel soggiorno dove viene

allestito una sorta di altare.

Alla fine del Rosario si prepara una piccola merenda che si integra con la necessità

di una idratazione frequente dell’ospite anziano.

TOMBOLA ALL’ESTERNO: Progetto di integrazione sociale con i residenti del comune di Sospiro, attuato

mediante l’incontro presso il Centro ricreativo per anziani “Cipelli” del paese per

effettuare il Gioco della tombola, attività molto gradita dagli utenti del CDI e di

Cure intermedie/Riabilitazione, realizzabile attraverso uscite a piedi a sostegno

delle capacità di deambulazione.

Il Centro ricreativo per anziani “Cipelli” è ubicato nei locali della scuola comunale

adiacente la Fondazione.

MERENDA DI GRUPPO:

Non è un progetto, ma un intervento di supporto garantito dalla Ditta ValGARDA

s.r.l. finalizzato alla salvaguardia della salute dell’ospite mediante un’adeguata

igiene personale, garantendo il soddisfacimento di un bisogno primario ed il

recupero delle capacità funzionali di base, concorrendo alla gratificazione del

paziente, al rispetto della dignità della persona, nella realizzazione del generale

benessere psico-fisico del paziente.

9.3)-Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto

Il Progetto sin qui esposto vedrà la realizzazione dei suoi obiettivi mediante

l’attuazione dei seguenti interventi rivolti ai Volontari in Servizio civile, i quali

dovranno acquisire competenze teoriche e pratiche utili allo svolgimento del loro

servizio mediante un ben preciso percorso formativo costituito da due momenti

principali:

FORMAZIONE GENERALE che prevede 60 ore formative di cui 48 ore

nei primi due mesi e le restanti 12 ore tra il settimo e l’ottavo mese di

Servizio con contenuti, competenze e strumenti utili allo svolgimento

dell’esperienza di Servizio civile;

FORMAZIONE SPECIFICA che prevede 72 ore formative da conseguire

nel 70% (50 ore) nei primi novanta giorni, il restante 30% (22 ore) da

conseguirsi entro il nono mese del progetto.

L’obiettivo di questo percorso formativo è tale da fornire ai Volontari strumenti utili

a sviluppare una cultura basata sulla solidarietà e sulla cooperazione (cittadinanza

attiva, scopo del Servizio civile), ma al contempo richiama la necessità di

apprendere le metodologie d’intervento specifiche adottate nella realtà in cui

svolgeranno il proprio compito cercando così di contestualizzare il proprio agire per

renderlo consapevole e significativo.

Questo tipo di percorso proseguirà lungo tutto il periodo di presenza del Volontario

nel servizio di appartenenza mediante discussioni dei casi clinici, riunioni d’équipe e

incontri periodici con l’OLP (Operatore locale di progetto), a cui i Volontari in

Servizio civile (VSC) saranno affiancati e da cui apprenderanno, attraverso la

formazione sul campo, le tecniche e le metodologie specifiche per operare al meglio

all’interno dell’unità operativa del Progetto prescelto (contenuti e modalità della

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formazione sono descritti in specifico nel Progetto).

Altri momenti non meno importanti di questo percorso formativo-esperienziale sono

costituiti dai seguenti interventi:

INSERIMENTO E AFFIANCAMENTO periodo della durata di due mesi,

dedicato alla conoscenza del contesto ambientale, ecologico, professionale e

sociale in cui si svolgerà il Servizio civile, (unità operativa, pazienti, personale,

progetto, metodologie, filosofia di intervento, obiettivi, attività). Periodo in cui i

Volontari saranno strettamente affiancati dalla figura dell’Operatore locale di

progetto (OLP);

INIZIO FASE ESECUTIVO-OPERATIVA i volontari sono inseriti a pieno

titolo nella pratica e nelle azioni del progetto e collaborano attivamente con

l’OLP svolgendo le mansioni elencate nel punto 9.3 del progetto;

MONITORAGGIO verifica dell’andamento qualitativo e quantitativo del

progetto, suddiviso in più fasi:

Monitoraggio trimestrale, che ha inizio dal terzo mese di servizio,

verificando la congruenza gestionale dei progetti, gli aspetti relazionali,

motivazionali e professionali raggiunti ed eventuali criticità.

Monitoraggio giornaliero, che registra l’andamento delle attività, la

partecipazione di ogni ospite alle singole attività (tabella 1-2 del Progetto).

Monitoraggio di verifica finale si effettua al termine del servizio (al

dodicesimo mese) costituisce la verifica degli obiettivi, delle competenze

professionali e culturali raggiunte dai volontari nel percorso di svolgimento del

servizio.

La sottostante Tabella rappresenta il diagramma di Gantt che illustra in modo

schematizzato il percorso logico-temporale per il raggiungimento degli obiettivi del

Progetto:

Diagramma di Gantt:

Mese

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

Tipologia delle azioni

Formazione

Generale 60 ore

Specifica 72 ore

Inserimento e affiancamento

Fase esecutivo-operativa

Monitoraggio

Trimestrale

Giornaliero

Verifica finale

9.3)-Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Il ruolo dei volontari in servizio civile è fondamentale sia per il valore che essi

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rappresentano perché portatori di esperienze proprie, sia per l’enorme supporto

operativo che essi offrono all’utenza e al servizio. In particolare i volontari

dovranno collaborare in modo attivo con le risorse umane coinvolte nel progetto

svolgendo le seguenti attività:

Attività specifiche previste per i Volontari in Servizio civile inseriti nel Progetto

Attività Azioni

MANTENIMENTO

DELL’AUTONOMIA

ALIMENTARE

Stimolare e aiutare l’ospite nella scelta dei cibi

preferiti e al mantenimento dell’autonomia

nell’alimentazione attraverso un uso corretto

delle posate;

Stimolare e aiutare l’ospite nell’idratazione ove

sia necessario.

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina all’interno della

struttura.

GROOMING

Stimolare e aiutare l’ospite nell’esecuzione di

azioni correlate alla cura del sé (pulizia mani,

viso, igiene cavo orale, rasatura barba);

Sopperire agli atti relativi alla cura del sé ove

l’ospite sia caratterizzato da aprassia

psicomotoria;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina all’interno della

struttura.

ROT INFORMALE:

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività.

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Affiancare e supportare gli ospiti che lo

necessitano nello svolgimento delle attività;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina all’interno della

struttura.

TERAPIE

OCCUPAZIONALE

DOMESTICA-

ESPRESSIVA E

LUDICA

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività;

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Affiancare l’operatore nell’ideazione e

realizzazione di iniziative a carattere espressivo e

ricreativo rivolte all’utenza;

Affiancare e supportare gli ospiti che lo

necessitano nello svolgimento delle attività;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina all’interno della

struttura.

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26

ATELIER

BENESSERE IN

FONDAZIONE

E PRESSO ENAIP-LOMBARDIA

SCUOLA

PROFESSIONALE PER

PARRUCCHIERI DI

CREMONA:

Affiancare e supportare gli ospiti che lo

necessitano nello svolgimento delle attività:

scelta indumenti, monili, cura del viso, make-up,

manicure, utilizzo di creme e profumi per il

corpo;

Accompagnare gli ospiti nell’Atelier della

parrucchiera ed essere di supporto a quest’ultima;

Collaborare con l’operatore e accompagnare gli

ospiti deambulanti o in carrozzina nell’uscita

attraverso mezzi di trasporto di Fondazione.

RIATTIVAZIONE

PSICOMOTORIA-

GINNASTICA DI

GRUPPO

E

CURE

FISIOTERAPICHE

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività;

Stimolare ed incentivare gli ospiti nello

svolgimento delle attività;

Accompagnare gli ospiti deambulanti o in

carrozzina presso la palestra del servizio di

Fisioterapia per gli utenti del CDI e presso la

palestra della Riabilitazione per gli utenti del

CDC e di Cure intermedie per lo svolgimento

degli specifici percorsi riabilitativi.

S. ROSARIO

E

S. MESSA

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività;

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Affiancare e aiutare gli ospiti che lo necessitano

nello svolgimento delle attività;

Stimolare e aiutare gli ospiti nell’idratazione ove

sia necessario;

Accompagnare gli ospiti deambulanti o in

carrozzina presso la Cappella del Dip. Anziani

della Fondazione per assistere alla S. Messa

infrasettimanale.

STIMOLAZIONE

COGNITIVA

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività.

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Affiancare e supportare gli ospiti che lo

necessitano nello svolgimento delle attività;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina alla sede

dell’attività.

MUSICOTERAPIA

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività.

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Accompagnare gli ospiti deambulanti o in

carrozzina presso l’aula di musicoterapia.

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27

TOMBOLA IN

FONDAZIONE

TOMBOLA AL

CENTRO “CIPELLI”

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività.

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Affiancare e supportare gli ospiti che lo

necessitano nello svolgimento delle attività;

Accompagnare gli ospiti deambulanti o in

carrozzina al Centro ricreativo “Cipelli”.

INTERVENTI

INDIVIDUALIZZATI

Collaborare con gli operatori a organizzare e

realizzare percorsi terapeutici individuali;

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività;

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina alla sede

dell’attività.

FESTE A TEMA,

FESTA

COMPLEANNI,

FESTE DI REPARTO

Fornire il proprio apporto agli operatori nella

creazione di eventi a carattere socializzante

rivolti agli ospiti ed ai loro familiari

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività.

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina alla sede

dell’attività;

Stimolare e aiutare i pazienti nell’idratazione o

nell’assunzione di cibo nel buffet ove sia

necessario.

USCITE

INDIVIDUALI E/O DI

GRUPPO E GITE SUL

TERRITORIO

Affiancare gli operatori nella ricerca di attività

culturali, ricreative, sportive presenti sul

territorio idonee e specifiche per l’utenza;

Affiancare gli operatori nella fase di

organizzazione e pianificazione delle attività per

il tempo libero degli ospiti;

Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare

alle attività proposte;

Svolgere in autonomia le uscite brevi;

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina alla sede

dell’attività.

MERENDA DI

GRUPPO

Collaborare con l’operatore nella preparazione

del setting dell’attività.

Stimolare e supportare l’ospite nella scelta dei

cibi e al mantenimento dell’autonomia

nell’alimentazione attraverso un uso corretto

delle posate;

Stimolare e aiutare l’ospite nell’idratazione ove

sia necessario;

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28

Accompagnare nello spostamento gli ospiti

deambulanti o in carrozzina all’interno della

struttura.

I Volontari in Servizio civile, inoltre:

Collaborano attivamente alla rilevazione del monitoraggio giornaliero;

Supportano gli operatori nella verifica delle attività svolte con gli ospiti e nelle

pratiche di raccolta del gradimento degli stessi;

Partecipano alle riunioni d’Equipe;

Partecipano alle riunioni con l’OLP;

Si rendono disponibili per collegamenti con gli altri uffici di Fondazione Sospiro

(sportello unico, ragioneria, economato);

Sostengono e agevolano la realizzazione delle attività presentate nella

programmazione settimanale;

Supportano gli operatori nell’organizzazione e nella realizzazione delle

iniziative a sostegno dei familiari dell’utenza del CDI e delle Cure

intermedie/Riabilitazione;

Sostengono e favoriscono relazioni positive con i pazienti e con l’equipe multi-

professionale del reparto;

Partecipano agli eventi relativi alla formazione generale e specifica.

I Volontari in Servizio civile saranno di supporto agli operatori del Centro Diurno e

di Cure Intermedie/Riabilitazione Geriatria B3 al fine di migliorare la qualità del

servizio attraverso una maggiore opportunità nel sostenere interventi mirati e

individualizzati. Durante tutte le fasi del progetto saranno affiancati e sostenuti

dall’Operatore Locali di Progetto (OLP) e dal personale socio-psico-sanitario,

assistenziale e amministrativo.

L’autonomia di gestione sarà assicurata solo se i volontari condivideranno i principi

del progetto e se avranno manifestato maturità, responsabilità e sicurezza operativa.

Il servizio è articolato su cinque giorni la settimana per un totale di 30 ore

settimanali (nella norma dal lunedì al venerdì).

9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività

previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le

predette attività

La metodologia adottata presso Fondazione Sospiro e nello specifico presso il

Dipartimento Anziani si basa sulla multi-professionalità come metodologia

operativa che sostiene ogni intervento di cura, il lavoro d’equipe risulta essere lo

strumento necessario ed indispensabile per sostenere ogni azione terapeutica ed è in

questo contesto operativo che verranno inseriti i Volontari in Servizio civile.

Le Equipe si riuniscono, al CDI e presso Cure Intermedie/Riabilitazione 1 volta la

settimana per 1 ora circa, in base alla complessità dei casi da discutere. Durante tali

incontri multi-professionali si discute dei casi clinici, dei nuovi ingressi e/o delle

dimissioni, si redige il PAI (Piano Assistenziale Individuale-CDI) PRI (Piano

Riabilitativo individuale-Cure Intermedie), ed il PI (Progetto Individuale-CDI) che

costituiscono i documenti di verifica e analisi delle condizioni del paziente,

strumenti in cui vengono delineati gli obiettivi di recupero, le attività e gli strumenti

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29

utili a raggiungerli. La rivalutazione è effettuata semestralmente sempre in sede

d’Equipe, con la condivisione dell’equipe assistenziale e del familiare attraverso

un’analisi osservativa e test valutativi (MMSE-Barthel-Tinetti-NPI-IADL)

rigorosamente aggiornati.

Tempistica PAI CDI-Cure intermedie/Riabilitazione

CDI Frequenza

U.O. Cure

Intermedie/Riabilitazione

Geriatria B3

Frequenza

PAI

Piano Assistenziale

Individuale

Semestrale PRI

Progetto Riabilitativo

Individualizzato

Mensile

PI

Progetto Individuale Semestrale

SCHEDA SOCIO-

EDUCATIVA Semestrale

Diagramma di Gantt delle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto

Centro diurno

Pro

get

to “

RI-

AC

CE

ND

IAM

O I

L B

UIO

” Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tempo Dedicato

Eq

uip

e p

rofe

ssio

na

le C

DI

1 Educatrice

Professionale

36 ore settimanali

1 Medico

6 ore settimanali

1 Psicologa

2 ore settimanali

2 OTA

36 ore settimanali

1 Infermiera

6 ore settimanali

1 Fisioterapista

3 ore settimanali

1 Parrucchiera

8 ore mensili

1 Musicoterapista

2 ore settimanali

1 Ass. Sociale

36 ore settimanali

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30

Diagramma di Gantt delle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto

Cure intermedie/Riabilitazione

Geriatria B3

Pro

get

to “

RI-

AC

CE

ND

IAM

O I

L B

UIO

Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tempo Dedicato

Eq

uip

e p

rofe

ssio

na

le R

iabil

itazi

on

e

1 Direttore

Sanitario

36 ore settimanali

3 Medici

36 ore settimanali

1 Psicologa

15 ore settimanali

14 OTA

36 ore settimanali

9 Infermieri

36 ore settimanali

6 Fisioterapista

1 Terapista

occupazionale

36 ore settimanali

1 Parrucchiera

Su appuntamento

1 Musicoterapista

2 ore settimanali

1 Ass. Sociale

36 ore settimanali

N.B. Tutte le figure professionali citate, fatto salvo per il Musicoterapista, la

Neuropsicologa e la Parrucchiera sono dipendenti di Fondazione Sospiro e sono

presenti 36 ore la settimana.

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31

1) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto(*)

2) Numero posti con vitto e alloggio

3) Numero posti senza vitto e alloggio

4) Numero posti con solo vitto

5) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,

monte ore annuo(*)

6) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*)

7) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:

2

2

1145

5

Ai Volontari in Servizio civile si richiede:

Una stretta osservanza delle regole imposte dalla legge sulla privacy e sulla

sicurezza sul luogo di lavoro;

Disponibilità ad entrare in servizio in giorni festivi (max 3/4 nell’anno di

servizio) per iniziative animative-feste di reparto;

Disponibilità alla flessibilità oraria nel rispetto della funzionalità dei servizi.

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32

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

8) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato(*)

:

N. Sede di attuazione

del progetto Comune

Indirizzo Cod.

ident. sede N. vol.

per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

1

Istituto

Fondazione

Sospiro

Centro Diurno

Integrato

Sospiro Via IV

novembre,30 5265 1

Mantovani

Anna Roberta 15/01/1966

MNTNRB66A65

D150M

2

Istituto

Fondazione

Sospiro

Cure intermedie/

Geriatria B3

Sospiro Via Torti, 4

130656

1 Berniero Papa 1/03/1970

PPABNR70C01I

462D

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

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33

9) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con

indicazione delle ore dedicate:

La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e vincente per una buona

riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in quando direttamente connessa alle capacità di

reclutamento di aspiranti volontari. La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella

della "comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i periodi temporali

individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che nel contempo mantiene un'attività di

base durante l'intero anno. Utile si è dimostrata l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali

si sono tenuti incontri informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto sarà potenziata e

ripetuta anche nel 2019.

L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:

• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene messo a disposizione presso

tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori, Associazioni di Volontariato

• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i giovani che “cercano” notizie

sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323, [email protected] );

• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da volontari in servizio, ad

incontri informativi organizzati da comuni, scuole;

• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a cui vengono inviati i giovani

che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale volontario;

• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile della Fondazione

https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile

• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano informazioni sia direttamente

che tramite telefono o posta elettronica;

Utilizzo della Newsletter Aziendale con il sistema MailUp https://www.mailup.it/

• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre strutture, al fine di

informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano presenti progetti presentati ;

• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali) per la pubblicazione di

articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e radiofoniche sulle esperienze di servizio civile

condotte o per la ideazione di trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di

comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di volontari che veda

presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:

• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi per posizioni di servizio

civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del

circondario (circa 10);

• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di associazione;

• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di informazione provinciali e sub

provinciali;

• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di indirizzi (ad esempio di studenti

universitari) sempre per informare dell'uscita del bando.

Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel corso di tre bandi per

l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo funzionamento sta il fatto che nell’Istituto

Ospedaliero di Sospiro si è sempre attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile

che nell’ultimo bando è stata del 100 %.

Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore

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34

10) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di

accreditamento(*)

REGOLAMENTO

PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

ART. 1- OGGETTO

Le disposizioni normative in materia di Servizio Civile Universale prevedono i minimi criteri di ammissione al

Servizio Civile Universale, si rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le modalità di

selezione dei candidati.

ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE

Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di Selezione e ne individua il

Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del Bando di Selezione o sulla Gazzetta Ufficiale o sul sito

www.serviziocivile.gov.it ;

ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:

OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto presentato ed inserito nel bando di

selezione;

N. 1 Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;

N. 1 Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).

Le funzioni di Segretario saranno svolte da uno dei membri della Commissione.

Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei componenti la Commissione.

ART. 4 – TEMPISTICA

Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di scadenza della presentazione delle

domande.

ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE

Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle domande, provvede a trasmettere

ad ogni singolo candidato comunicazione in ordine ai tempi, ai luoghi ed alle modalità delle procedure selettive

oltre a pubblicare sul sito www.fondazionesospiro.it il calendario delle prove di selezione.

La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di colloquio, la scheda di

valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo punteggio.

ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE

Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.

Vengono suddivisi nel seguente modo:

A) Colloquio – punti 60

B) Curriculum – punti 9

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35

C) Titoli di studio – punti 15

D) Questionario attitudinale – punti 16

E) Appartenenza alla categoria dei NEET - 10 punti (punteggio attribuibile solo per i progetti che

prevedono appositi posti dedicati)

A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)

Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivo dei candidati è pari

a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta dalla media aritmetica dei giudizi relativi

ai singoli fattori costituenti la griglia di seguito riportata, ogni fattore ha un peso specifico assegnato in base

all’importanza data alla singola voce.

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità:

Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 3):

Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 3)

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto (caratteristiche umane del

candidato): (peso da 1 a 14)

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto ( conoscenza del progetto): (peso da 1

a 18)

Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del progetto: (peso da 1 a 4)

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile universale (la scelta):(peso da 1 a 3)

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto (Metodi e

tecniche del lavoro sociale) competenze previste in acquisizione : (peso da 1 a 3)

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio:

(specificare il tipo di condizione) ……………………………………………………………(peso da 1 a 3)

Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato: (peso da 1 a 3)

Capacità informatiche: (peso da 1 a 3)

Tirocini svolti durante il periodo scolastico e/o universitario solo se attinenti agli ambiti del progetto: (peso da 1

a 3)

Valutazione finale (max 60 punti):

Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.

Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a 36/60

B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 9)

Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 9, così ripartiti:

Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso settore:

MAX 9 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 0,75 punto) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino

al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)

Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi da quello che realizza il

progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50 punti) E’ possibile sommare la durata di più

esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)

Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore diverso da quello del Progetto:

MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25 punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al

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36

raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)

Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come durata temporale ed ambito

di svolgimento.

C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE NON VALUTATE IN

PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:

Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari complessivamente a PUNTI 15, così

ripartiti:

Si valuta solo il Titolo di studio più elevato

TITOLO DI STUDIO

Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;

Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;

Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;

Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;

Diploma attinente progetto = punti 6;

Diploma non attinente progetto = punti 5;

Attestato di Qualifica= punti 3

Titoli professionali:

5 Punti per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni (con durata pari o superiore complessivamente alle 50 ore)

certificati da attestati attinenti all’area sociale e/o a Master Universitari attinenti l’area del progetto.

NEET

Appartenenza alla categoria dei NEET - 10 punti (punteggio attribuibile solo per i progetti che prevedono

appositi posti dedicati)

D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)

La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario attitudinale finalizzato a comprendere

meglio la predisposizione del candidato verso le attività previste dal progetto, la conoscenza dello specifico

ambito progettuale e la motivazione a svolgere il Serv. Civile. Punteggio max assegnabile= punti 16 (0,5 punto

equivale alla risposta corretta – quesiti complessivi n. 32)

ART. 7 – Colloquio

Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai selettori durante il colloquio.

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37

11) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti(*)

12) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto(*)

Introduzione al sistema di monitoraggio

Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:

1. Valutazione del volontario da parte del OLP;

2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile;

3. Misurazione dei dati quantitativi;

4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta;

5. Report dei risultati raggiunti.

1.Valutazione del volontario da parte dell’OLP cadenza trimestrale

Avrà lo scopo di:

Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività

effettivamente svolte dal VSC;

Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata;

Individuare eventuali problematiche insite nel progetto;

Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC.

L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra

l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del

quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande chiuse e aperte (vedi

allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC rispecchi le mansioni

assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati; inoltre rileverà eventuali aspetti

problematici non previsti e i conseguenti benefici apportati dall’intervento del VSC.

2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza

trimestrale

Avrà una triplice valenza:

Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi dichiarati

dal progetto;

Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli;

Verificare il livello di formazione acquisito.

L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra il

VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del

quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e aperte (vedi

allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo l’esperienza ed

eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati; consentirà inoltre di

verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione.

3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale

Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di

interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la

somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso dei

colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12° mese).

4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta

Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una relazione

scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto appena concluso,

elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali raggiunte.

NO

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38

5. Report dei risultati raggiunti

Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al fine

di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul piano

formativo-relazione da ogni singolo volontario.

Conclusioni

La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai

responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due aspetti:

Grado di soddisfazione dei volontari;

Raggiungimento degli obiettivi dichiarati.

Ciò permetterà:

nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo al

corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al contenimento

sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di servizio da parte dei

volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato;

al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati raggiunti al

fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della risorsa

umana costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti riguardanti lo

stesso contesto territoriale.

In allegato le schede per la rilevazione del monitoraggio:

Allegato A Questionario per gli operatori locali di progetto (OLP).

Allegato B Questionario di valutazione volontari/e.

Allegato C/1-C/2 Griglia di rilevazione dati.

Allegato A

QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO

MESE __

Nome e Cognome:

Reparto di riferimento:

Periodo valutato:

VSC di riferimento:

1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto

e attività effettivamente realizzate? (una sola risposta)

1. Si

2. No

3. Non so

2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono

state previste? (solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)

1. si

2. no (passare direttamente alla domanda 3)

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39

2.1 Se si, quali?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________

2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?

1. si

2. no (passare direttamente alla domanda 3)

2.3.Quali?__________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________

3. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività

realizzate fino ad ora? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e

10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4. Come giudica la qualità delle relazioni del/l a volontario/a in oggetto con gli utenti?

(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

5. Come giudica la qualità delle sue relazioni con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una

scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione

– una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6. Come giudica la qualità delle relazioni del/la volontario/a in oggetto con il personale del

reparto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più

alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

7. Come giudica la qualità delle relazioni del/la volontario/a in oggetto con gli altri

volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello

più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

8. Qual è complessivamente il grado di correttezza del/la volontario/a in oggetto rispetto agli

impegni (orario servizio, collaborazione, rispetto delle regole, educazione)? (utilizzi una

scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione

– una sola risposta)

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40

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9 La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la

volontario/a? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il

livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

10. Compilare la griglia quantitativa sul monitoraggio (attività e formazione).

Sospiro, lì _________________ L’OLP

Allegato B

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________

Nome e Cognome:

Reparto presso cui svolge il servizio:

Periodo valutato:

1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di

soddisfazione? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il

livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività

previste dal progetto e attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove

1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente?

(possibile più di una risposta)

1. affiancamento al personale in reparto

2. interventi diretti sugli utenti

3. partecipazione ad attività di pianificazione

4. partecipazione ad attività animative/ricreative

5. altro(specificare)

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

________________________________________________________

4. Come giudica la qualità delle relazioni con l’OLP e gli operatori di riferimento? (utilizzi

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41

una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

5. Come giudica la qualità delle sue relazioni con il personale del servizio in cui opera?

(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6. Come giudica la qualità delle sue relazioni con gli utenti? (utilizzi una scala da uno a

dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola

risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

7. Come giudica la qualità delle sue relazioni con gli altri volontari? (utilizzi una scala da

uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una

sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

8. Si sente tutelato e supportato dal suo OLP (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica

il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9 La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito nel complesso il suo bagaglio

culturale? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello

più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

10 A questo punto del progetto, su scala generale, ritiene di aver conseguito una crescita

soddisfacente (culturale, umana, professionale, relazionale, economica)? (utilizzi una scala

da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una

sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11 Ci sono particolari aspetti positivi o negativi che vuole segnalare?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

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42

__________________________________________________________________________

____________________________________

Sospiro, lì ______________

Il Responsabile del Monitoraggio

Allegato C/1

GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI

Registrazione presenza/frequenza alle attività del Progetto del Centro diurno integrato

di Fondazione Sospiro

GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI

Attività

Situazione

iniziale

3

mese

6

mese

9

mese

12

mese

Mantenimento

dell’autonomia

alimentare

Grooming

Rot informale

Atelier

benessere in

Fondazione

Atelier

benessere c/o

Scuola Enaip

S. Rosario e

gruppo canoro

Riattivazione

psicomotoria-

Ginnastica di

gruppo

Terapia

occupazionale

domestica-

espressiva-

ludica

Laboratorio

espressivo

Stimolazione

cognitiva in

classe

Int. Individ.

Tombola in

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Fondazione

Tombola al

Centro Cipelli

Musicoterapia

Feste

Uscite

S. Rosario e

S. Messa

Merenda

di gruppo

Registrazione quantitativa della formazione specifica

Attività di formazione Situazione

iniziale

3

mese

6

mese

9

mese

12

mese

Ore formazione specifica

(corsi, équipe, casi clinici)

Ore incontri con l’OLP

Ore formazione aggiuntiva

Allegato C/2

GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI

Registrazione presenza/frequenza alle attività del Progetto di GER B 3 Cure

intermedie/Riabilitazione di Fondazione Sospiro

GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI

Attività

Situazione

iniziale

3

mese

6

mese

9

mese

12

mese

Mantenimento

dell’autonomia

alimentare

Grooming

Rot informale

Atelier

benessere in

Fondazione

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Atelier

benessere c/o

Scuola Enaip

S. Rosario e

gruppo canoro

Riattivazione

psicomotoria-

Ginnastica di

gruppo

Terapia

occupazionale

domestica-

espressiva-

ludica

Laboratorio

espressivo

Stimolazione

cognitiva in

classe

Int. Individ.

Tombola in

Fondazione

Tombola al

Centro Cipelli

Musicoterapia

Feste

Uscite

S. Rosario e

S. Messa

Merenda

di gruppo

Registrazione quantitativa della formazione specifica

Attività di formazione Situazione

iniziale

3

mese

6

mese

9

mese

12

mese

Ore formazione specifica

(corsi, équipe, casi clinici)

Ore incontri con l’OLP

Ore formazione aggiuntiva

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13) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri

enti(*)

14) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:

15) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto: Le risorse finanziarie utili alla realizzazione delle attività di sistema e specifiche sono

rappresentate nella tabella sottostante.

Descrizione Costo in Euro

Contributo per la realizzazione delle attività processuali e

progettuali di Cure intermedie/Riabilitazione GER B3 (Tabelle 1-

2 del Progetto)

1000.00

Contributo per la realizzazione delle attività processuali e

progettuali del Centro Diurno (Tabelle 1-2 del Progetto)

500.00

Rimborso spese di viaggio VSC 1800,00

Ore Formazione Specifica – Certificazione Competenze 600,00

Rimborso pasti VSC (vitto) 1800,00

Attività Informativa e di comunicazione 300,00

Totale 6000,00

16) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):

ValGARDA s.r.l. contribuisce al progetto mediante il rifornimento di bevande calde

liofilizzate, che vengono utilizzate dai pazienti durante un intervento di supporto

collegato alla stimolazione alimentare denominato Merenda di gruppo;

Ente Morale Parrocchia di S. Siro Vescovo di Sospiro contribuisce al progetto

attraverso il Collaboratore parrocchiale di Fondazione Sospiro, Don Martire Ghidoni,

mediante la recita settimanale del S. Rosario direttamente nel Centro Diurno e il

portare l’Eucarestia quotidiana nella U.O. Cure intermedie/Riabilitazione;

Comune di Sospiro contribuisce al progetto per realizzare l’intervento di

integrazione sociale mettendo a disposizione i locali del Centro ricreativo “Cipelli”

per gli anziani del paese ove si effettua il gioco della tombola.

Vedi Allegati

17) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto(*)

Al fine di poter attuare le attività previste dal Progetto, si mettono a disposizione le

seguenti risorse:

2 sale multimediali attrezzate per la formazione;

NO

NO

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2 sale attività fisioterapiche;

2 sale per eventi animativi;

1 Masterizzatore

1 Videoproiettore digitale

1 videocamera digitale;

1 macchina fotografica digitale;

2 lettori per DVD;

2 casse acustiche

Schermo proiezioni filmati;

Collegamento a internet;

2 computer;

2 Stampante/scanner multifunzionale laser colori;

Materiale vario per i laboratori espressivi e le attività occupazionali (vernici, stoffe,

colori ad acqua, cartoncini, pastelli, pennarelli, ferro da stiro, stoffe, lana, bricolage in

genere);

Abbonamento al quotidiano locale “La Provincia”;

Materiale vario per il progetto Atelier benessere (prodotti per il make-up, profumi,

creme, smalti, saponi dermatologicamente testati, ecc….);

Materiale vario per la scelta di monili ed accessori (collane, anelli, orecchini, foulard,

cappelli);

Materiale vario per le acconciature (casco, phon, bigodini, lacche, , ecc….);

Materiale vario per giochi sensoriali e gli esercizi di ginnastica in reparto (palle in

gomma piuma, palline sensoriali, cerchi, ecc.);

2 calendari per la ROT informale;

Materiale vario per la Rot informale di ri-orientamento spazio-temporale (immagini,

disegni, tabelle orientative, foto);

Materiale vario per la stimolazione cognitiva in digitale e manuale;

giochi di società e didattici (tombola, carte da gioco, Memory, Mnemosine, ecc.);

2pulmino attrezzato per disabili;

2 autovetture.

CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI

18) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

19) Eventuali tirocini riconosciuti :

20) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA PROVINCIA DI CREMONA si

impegna a seguire e condurre l’attività connessa al bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del

Servizio Civile Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in modo

specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.

PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I GIOVANI IMPEGNATI NEL

SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

Non previsti

Università degli Studi di Bergamo

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47

I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia attività formative insieme,

pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.

Obiettivi

Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie risorse, motivazioni,

competenze trasversali, tecnico professionali acquisite precedentemente all’esperienza di Servizio civile

volontario e ad effettuare un bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio

impegno all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato, potranno essere

riconosciute e certificate.

Contenuti/Programma

Primo incontro: 3 ore (di gruppo)

• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del percorso.

• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?

• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea per l’Occupazione:

occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.

• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e infomale: un processo

funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.

• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali caratterizzanti il lavoro e la

“cultura” della cura.

• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze “essenziali” per operare

nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in generale, all’oggi?

Secondo incontro 3 ore (di gruppo)

• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto la lente. L’analisi dei

miei saperi, saper fare e essere.

• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze

• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire: Sapere, Saper fare,

Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della Fondazione.

Terzo incontro : 3 ore (di gruppo)

• La costruzione del portfolio delle evidenze

• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per confrontare le attese, gli

obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata

Incontri individuali : 11 ore (durata 0,30’)

• L’esperienza di Servizio Civile

Metodologia

Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di gruppo, guidato dalla

conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti

teorici saranno utilizzati per sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di

vita e mediante l’esperienza di SCV. I colloqui individuali mireranno a registrare la soddisfazione del percorso

di Servizio Civile ed ad orientare il giovane ai servizi specifici al lavoro.

Conduttore: Esperto Orientatore, area servizi al lavoro del CR.Forma.

Monte ore: 20 ore

Spesa prevista: € 1000,00

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FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI

30) Sede di realizzazione(*)

31) Modalità di attuazione(*)

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri

enti(*)

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste(*)

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, piazza Libertà n. 2 – 26048 Sospiro (CR)

La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia formativa

certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 .

La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp. U.O.

Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore accreditato.

Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per l’aggiornamento

sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DDG WELFARE n. 10426 del

27/11/2015.

NO

Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le lezioni conterranno

tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico

tradizionale, il docente trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei giovani

in SCN. Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming, giochi di ruolo,

discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving) per dare la possibilità ai giovani

di analizzare e fare propri i concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La

metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle nostre strutture nei tre anni

precedenti con i Volontari del Serv. Civile, oltre che per il grande interesse che questa procedura pedagogica ha

ottenuto nella maggior parte dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri

rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che comprende quello delle volontarie e dei

futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di

origine non omogenea - infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti

risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire conoscenze, competenze e

strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello

svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della

volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è

inserito. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze

e strumenti che i volontari possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del

proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di aprire spazi di riflessione sul valore del volontariato come

partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale dello Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità

del Servizio Civile Nazionale. Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali

trasversali a tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:

• Favorire un buon clima di gruppo;

• Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;

• Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di sviluppare l’interesse e

di accrescere nei giovani la partecipazione attiva. Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a

svolgere il delicato compito di moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo

intervento essere in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti mantenendo un ruolo imparziale. A

partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning www.fad-fondazionesospiro.it in via sperimentale è presente un

modulo formativo sulla storia del servizio civile in Italia (durata prevista 2 ore) , questo percorso formativo per

il momento si affiancherà alla lezione d’aula con le medesime tematiche, pertanto consentirà all’equipe

formativa di valutare l’efficacia di questa metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in

FAD sarà veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo formazione rischi generali

(4 ore) incluso nella formazione specifica trattata al paragrafo 40. La piattaforma MOODLE (www.fad-

fondazionesospiro.it )consente l’identificazione del fruitore (credenziali di accesso), la tracciabilità, il

monitoraggio e la verifica dei risultati oltre alla somministrazione della Customer Satisfaction.

Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario di valutazione delle conoscenze

acquisite.Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un patto formativo che

vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il solco della storia del Servizio Civile, che è

strettamente legato ai temi di educazione civica e di cittadinanza attiva e responsabile.

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49

34) Contenuti della formazione(*)

48 ore – 1^ parte (entro i primi 60 giorni)

Modulo : VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)

L’identità del gruppo in formazione (10 ore)

Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro

- Presentazione del percorso formativo

- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula

- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e sulla scelta di svolgere il

servizio civile volontario

- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche

- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale

- Interviste incrociate

Lavorare bene in gruppo

- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per favorire l’inserimento in un

nuovo gruppo di lavoro;

- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro

- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei gruppi di lavoro

- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente si presentano nei gruppi

di lavoro.

- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente presenti nei gruppi di lavoro

Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due

realtà (2 ore)

- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di continuità e di

discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario;

28

2

30

Tipologie Didattiche

FormazioneFrontale

E-Learning

Lavori di gruppo -Simulate

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50

- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;

- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di Servizio)

- Il Servizio Civile Universale

- Servizio Civile Garanzia Giovani

Il dovere di difesa della Patria (2 ore)

Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana

Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà

Difesa civile non violenta

Film Gandhi

La Carta di impegno Etico (2 ore)

Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.

Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento fondamentale per l’avvio di una

collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente) con il focus verso l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro

formazione

Modulo: LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)

Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)

- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;

- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);

- La libertà e le sue limitazioni

- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla marginalità

- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la comunicazione

- Esercitazione sul concetto di pregiudizio

- Visione del film “Si può fare”

- La promozione della difesa dei diritti umani

- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete

La protezione civile (4 ore)

Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione Civile, l’incontro, a

carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti e volontari di protezione civile, quale confine?

Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.

Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.

Visita guidata ad un centro di protezione civile

La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)

Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.

Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.

Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.

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Modulo: IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)

L’Ente (2 ore)

Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission, caratteristiche

Il lavoro per progetti (6 ore)

Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto

Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica

Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio civile

Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto

Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)

La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;

Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP – Monitore - Formatore –

VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.

Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)

Disposizioni normative in materia

Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica

Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)

Introduzione al concetto di conflitto

L’espressione della violenza fisica e psicologica

Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione

La gestione non violenta dei conflitti

Mediazione e soluzione creativa dei conflitti

Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti

La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione

2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto

12 ore

Follow-up :

Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di progettazione) – 6 ore ;

Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.

35) Durata(*)

60 ore (48 + 12) in 2 tranche

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FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI

36) Sede di realizzazione(*)

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS

37) Modalità di attuazione(*)

La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici, coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza dei contenuti e della metodologia

38) Nominativo, dati anagrafici e competenze /esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione

ai singoli moduli(*)

dati anagrafici del

formatore specifico

Competenze/esperienze specifiche modulo formazione

Dr.ssa Dorella Cuomo,

nata a Cremona il 13-06-

1961 residente a Sospiro

(Cr) in via Mazzini 22/A

Collaboratore Tecnico

Professionale Animatore

Servizio pedagogico

Servizio di animazione

Gli anziani: fragilità, patologie e

comorbilità

Dr.ssa Anna Roberta

Mantovani, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via Buoso da Dovara n. 102

Educatore Professionale

Coordinatore

La valutazione cognitiva e

comportamentale del soggetto

anziano

Centro diurno integrato

Elena Azzini, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via Cairoli 26/A

Animatrice Sociale Servizio di animazione

Geom. Gianluca Tortini – nato a Cremona il 18/08/1973, residente in Sospiro (CR), via Lonati 32

Formatore Sicurezza sul Lavoro, Geometra, RSPP

Rischi Generali e Specifici in ambiente di Lavoro (Alto Rischio)

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39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo

concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari

in progetti di servizio civile universale”(*)

Geom. Gianluca Tortini – nato a Cremona il 18/08/1973, residente in Sospiro (CR), via Lonati 32;

Vedi CV – ruolo RSPP e Formatore Sicurezza certificato , Diploma di Geometra.

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste(*)

Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti tecniche e metodologie: Lezioni frontali Analisi dei casi Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group) Affiancamento in itinere (formazione sul campo) Role planyng Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire (patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento). Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio. Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di apprendimento. Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche settimanali, focus group. Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng. I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione dell’anziano (patologie, fragilità, interventi). Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe, Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo). Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi 90° di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli altri operatori socio-sanitari . Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due parti: Rischi Generali – modulo FAD E-learning (4 ore)

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Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore). Il percorso ha come obiettivo :

Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC compresi).

41) Contenuti della formazione(*)

- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità - La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano - Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08) - Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia sociale, le tecniche

di animazione utilizzate con particolare attenzione alle tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non farmacologiche .

- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche della malattia di alzheimer.

- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento cognitivo.

I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti: -Gli anziani e le loro fragilità -La memoria nell’anziano

-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia occupazionale, altro)

42) Durata(*)

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)

Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE GENERALE che la

FORMAZIONE SPECIFICA.

Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale promossi a seguito delle

attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.

Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi formativi, pur essendo fortemente

vincolati dal sistema di norme che ne regolano l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente

differenziati, sia per la pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli specifici

72 ore

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contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti. Pertanto è necessario in sede di

verifica tener conto sia della variabile gruppo di VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici

trasmessi.

I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di soddisfazione dei destinatari degli

interventi e di rispondenza delle conoscenze apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.

Aree di Monitoraggio individuate:

Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative

delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);

Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza e quelli di criticità;

Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa, anche attraverso il confronto

tra le diverse esperienze e la diffusione delle best practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.

L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una rivolta alla Formazione

Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la medesima Scheda di rilevazione divisa in due

sezioni:

Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione tra valutazione del corso

e valutazione dei singoli formatori);

Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test cognitivo ed un post-test

cognitivo.

SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA

Formazione Generale

Formazione Specifica

Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________

Titolo Progetto Servizio Civile _________________________________________________________

Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA

Sez. 01 – GRADIMENTO

a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari e gestione incontri) sia stato:

Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente

b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente comprensibili?

No Abbastanza Si

c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine decrescente):

1.

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2.

3.

d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine decrescente):

1.

2.

3.

e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?

Modulo Formativo Formatore

f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e alla sua crescita formativa:

Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente

g) Suggerimenti per il Formatore:

h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)

Non a mio agio Indifferente A mio agio

Sez. 02 – APPRENDIMENTO

1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:

accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;

occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;

sviluppare capacità culturali

2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?

Internet

Passaparola

Giornali – locandine – volantini

3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?

Solo per la vicinanza alla mia residenza

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Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi fatti

Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta coerente

4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?

Nulla

Esperienze

Divertimento

5. Quale attività preferisti fare?

Feste Musicali

Cineforum

Attività Sportive

Giochi di società

Attività Artistiche

6. Quando ascolti qualcuno:

presti attenzione alle parole dette

osservi il contesto della comunicazione

controlli il tempo che passa

7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?

ecco ti regalo un euro

scusa ma non ho monete

non rispondi e tiri diritto

8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:

tieni il segreto per te

riporti la confidenza con i tuoi amici al bar

riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato

9. Giocare con un utente è:

un modo per conoscerlo

passare il tempo libero

divertirsi

10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:

curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali

rispondi al tuo cellulare

fai una corsa per vedere la tua resistenza

11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?

Per non fare ore straordinarie

Per essere libero prima possibile

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Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori

12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?

falso

vero

Non ricordo

13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?

15 giorni

20 giorni

30 giorni

14. Cos’è un gruppo formale?

un gruppo di amici

una squadra di calcio

conoscenti

15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?

Il Direttore Generale

un amico

il Volontario del Serv. Civile

16. Chi è il leader carismatico?

uno che si ascolta solo per dovere

un uomo molto alto

una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di un gruppo di individui

17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?

15 giorni

30 giorni

20 giorni

18. Cosa significa OLP?

Operatore Leader di Postazione

Operaio Locale di Produzione

Operatore Locale di Progetto

+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata

Data 10/01/2019

Il Direttore Generale

Dott. Fabio Bertusi