ALLEGATO 2 - Scheda progetto per l’impiego di operatori ......U.O. CURE INTERMEDIE/RIABILITAZIONE...
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ALLEGATO 2 - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia
Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del
progetto.
ENTE
1) Ente proponente il progetto (*)
1.1) Eventuali enti attuatori
2) Codice di accreditamento SCN/ iscrizione SCU dell’Ente proponente (*)
3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto (*)
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
12 mesi
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus
NZ00349
Reg.Lombardia III
RI-ACCENDIAMO IL BUIO: PERCORSI DI RI-ATTIVAZIONE PER ANZIANI
FRAGILI
Assistenza 4: Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente
invalidanti e/o in fase terminale.
X
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7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di
intervento (*)
7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
La Fondazione è accreditata da Regione Lombardia ed offre servizi
assistenziali e di sostegno a soggetti colpiti da fragilità psico-fisica (anziani
con invalidità permanenti o temporanee, con forti limitazioni dell’autonomia
e/o alterazione cognitiva di vario grado). Il progetto qui esposto si realizzerà
all’interno di Fondazione Sospiro, nel Dip. Anziani e nello specifico in
questi due Servizi: Centro Diurno Integrato che accoglie persone anziane
con compromissione parziale o totale dell’autosufficienza a causa di patologie
morbose invalidanti. Cure Intermedie che accoglie persone anziane con
riduzione dell'autosufficienza, che necessitano di interventi integrati volti al
recupero del livello preesistente di autosufficienza o all'ottimizzazione delle funzioni
residue.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi
delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano
la realizzazione del progetto (*)
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro - Onlus viene istituito nel 1897
da un lascito ereditario di una locale famiglia di nobili, come ricovero per
l’assistenza dei malati cronici ed indigenti (vedi
https:/www.fondazionesospiro.it/storia ).
Nato come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB), costituitosi in
Ente Morale nei primi anni del '900, si trasforma in Fondazione di diritto privato dal
1° marzo 2004. Acquisisce, infine, la qualifica di Organizzazione non lucrativa di
utilità sociale (ONLUS) a decorrere dal 29 dicembre 2009.
Oggi la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro - Onlus si presenta come
un'azienda multiservizi che, nell'ambito della Regione Lombardia, offre prestazioni
sociosanitarie residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali a circa 700 persone in tre
aree operative che la compongono strutturalmente:
Dipartimento Anziani
Dipartimento Disabili
Area dei Servizi tecnico-Amministrativi-Formativi
La Fondazione è Provider accreditato dalla Regione Lombardia per
l’erogazione di formazione al personale sanitario nell’ambito del Programma
Educazione Continua in Medicina-ECM.
I vari Dipartimenti si sono nel tempo differenziati sia nella specificità degli
interventi che nella configurazione architettonica, avendo come comune
denominatore il paese di Sospiro, piccola località di 3.103 abitanti (dati
ISTAT aggiornati al 31/12/2017) sita in provincia di Cremona.
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Il Dipartimento Anziani di Fondazione Sospiro negli anni è diventato un
polo strutturale che promuove, attraverso i suoi vari servizi, un modello
terapeutico-riabilitativo che mira a tutelare ed a promuovere il benessere
psicofisico ed una buona qualità di vita dell’anziano fragile, in attuazione
delle indicazioni contenute nella Carta dei Diritti della Persona Anziana
(Allegato D della D.G.R. n. 7/7435 del 14/12/2001), deliberata da Regione
Lombardia secondo le indicazioni fornite dall’OMS (Organizzazione
mondiale della sanità), e dalle direttive contenute nelle diverse risoluzioni
dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (tra le altre, A/RES/58/134 e
A/RES/59/150), nel rispetto di valori fondamentali, quali:
Centralità e rispetto della persona, delle sue abitudini e dei suoi valori di
riferimento;
Protezione, sicurezza, cure adeguate ed assistenza.
Area di intervento in cui verranno inseriti i Volontari in Servizio Civile
Analisi criticità/bisogni sociali
CENTRO DIURNO INTEGRATO
Regione Lombardia nella delibera N° VII/7434 del 14 gennaio 2001, esprime
in forma esplicita i requisiti organizzativi e le finalità in materia di Centri
Diurni Integrati e definisce il CDI “struttura che si colloca nella rete dei
servizi socio-sanitari, con funzione intermedia tra l’assistenza domiciliare e le
strutture residenziali”.
Il Centro Diurno Integrato di Fondazione Sospiro si rivolge ad anziani che
vivono al proprio domicilio particolari condizioni di disagio, con
compromissione parziale o totale dell’autosufficienza e con necessità
assistenziali che superano la capacità del solo intervento domiciliare, ma che
non richiedono ancora un ricovero in RSA, ne fissa gli obiettivi e le
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prestazioni che devono essere erogate.
Il Centro Diurno Integrato di Fondazione Sospiro nasce nel 2003, come
risposta ad una crescente esigenza sociale del territorio in merito all’aumento
della popolazione anziana ed alla conseguente prevalenza di persone affette da
decadimento cognitivo, nonché nella necessità di un importante sostegno alle
famiglie, attraverso attività assistenziali, socializzanti e di apertura al
territorio.
La struttura, pur essendo inserita nell’area dipartimentale, si discosta
architettonicamente dalle altre unità abitative in quanto è un edificio
indipendente, che si affaccia sul Giardino Alzheimer, appositamente creato
per pazienti con deficit cognitivi e con disturbi del comportamento, quindi
luogo protetto, privo di barriere architettoniche e con un percorso studiato per
permettere ai pazienti di muoversi in libertà e sicurezza.
Il Centro Diurno Integrato è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle
18,00 e garantisce, per i familiari che lo richiedono, il servizio di trasporto
gestito da una cooperativa con mezzi di Fondazione Sospiro.
In questi spazi possono essere ospitate 20 persone in regime di Centro Diurno
Integrato (CDI) e 5 persone in regime di Ciclo Diurno Continuo riabilitativo
(CDC).
Il CDC si attua presso l’U.O. Cure Intermedie/Riabilitazione per la parte
riabilitativa (fisioterapia/stimolazione cognitiva/terapia occupazionale) e al
Centro Diurno per gli aspetti socioeducativi ed assistenziali; prevede 3 fasce
temporali:
Fascia 1 = 40 giorni
Fascia 2 = 80 giorni
Fascia 3 = 120 giorni.
INDICATORI DI CRITICITÀ
Tabella dati anagrafici, cognitivi, comportamentali e funzionali degli
utenti attualmente presenti al CDI
Vedi riferimenti esplicativi della tabella sottostante al punto 8) Obiettivi del progetto
CDI+CDC MASCHI FEMMINE
N. TOT 22 7 15
ETA’ RANGE 75-95 50-90
MEDIA 85 81
MMSE RANGE 0-19.2 0-27.4
MEDIA 13 19
NPI RANGE 0-32 0-56
MEDIA 16 9
SCALA DI
TINETTI
RANGE 1-21 10-27
MEDIA 13 18
BARTHEL
INDEX
RANGE 15-85 40-98
MEDIA 54 71
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Caratteristiche dell’unità d’offerta del Centro Diurno Integrato:
Il Centro Diurno Integrato, pertanto, mira a garantire:
servizi alla persona in regime diurno
prestazioni socioeducative-assistenziali, sanitarie e riabilitative.
Gli obiettivi da raggiungere sono:
Migliorare la qualità della vita dell’ospite
Supportare la famiglia.
In quest'ottica l'attenzione alla famiglia d'appartenenza è prioritaria, così come la
definizione di modalità comunicative volte a garantire una naturale integrazione e
collaborazione. L'alleanza terapeutica è caratterizzata dallo scambio di osservazioni e
suggerimenti che agevolano continuità ed omogeneità d'intervento, creando uno
parallelo reciproco tra la vita al CDI e la vita in famiglia. La presa in carico della
persona si completa solo se condivisa con i familiari, il Medico di Medicina
Generale, gli operatori sociali e sanitari del CDI.
U.O. CURE INTERMEDIE/RIABILITAZIONE Geriatria B3
Nel 2015 Regione Lombardia con la D.G.R. 3383/2015 ha previsto il riordino
delle attività di riabilitazione residenziale sociosanitaria attraverso l’istituzione
della rete delle “Cure Intermedie”. Le Cure Intermedie/Riabilitazione
costituiscono una tipologia d’offerta sociosanitaria a totale carico del Fondo
Sanitario Regionale. Rappresentano il servizio che è in grado di accogliere,
assistere, orientare e accompagnare l’utente fragile e portatore di bisogni
complessi nella gestione del percorso di continuità assistenziale. Le Cure
Intermedie prendono in carico l’utente direttamente dal domicilio,
dall’ospedale o da tutti gli altri nodi della rete, nella fase di stabilizzazione a
seguito di un episodio acuto o di riacutizzazione, per accompagnarlo con una
risposta appropriata al suo bisogno, riportandolo al miglior stato di salute e
benessere possibile e con l’obiettivo di reinserirlo nel proprio contesto di vita.
Caratteristiche dell’unità d’offerta di Cure Intermedie/Riabilitazione
GER B3:
Rafforzare e sostenere il collegamento con la domiciliarità
Garantire un nodo di forte integrazione nella rete sociosanitaria
residenziale
Prevedere la funzione del care management: l’ente gestore individua
una figura professionale idonea ad assicurare il coordinamento tra i
diversi servizi della rete (sanitaria, socio-sanitaria e sociale) per gestire
il processo di presa in carico che sia punto di riferimento per l’utente e
per la sua famiglia.
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L’unità di Cure Intermedie/Riabilitazione GER B3 è una tipologia di offerta
della rete sociosanitaria che attraverso attività di presa in carico clinico-
assistenziale, di sostegno socio-relazionale e integrandosi con l’assistenza
domiciliare, si pone l’obiettivo di orientare ed accompagnare l’utente fragile e
portatore di bisogni complessi verso il reinserimento nel proprio contesto di
vita, assistendolo fino al raggiungimento del miglior benessere possibile.
I profili di classificazione dell’utenza di Cure Intermedie (D.G.R. 3383/2015)
GER B3
Profilo 1 – utenti con prevalente esigenza assistenziale.
Profilo 2 – utenti che evidenziano esigenza di supporto assistenziale
accompagnato a interventi di riattivazione e recupero funzionale.
Profilo 3 – utenti con prevalente esigenza di supporto assistenziale
accompagnato ad interventi di riattivazione e recupero funzionale e
media esigenza di supporto clinico.
Profilo 4 – utenti con esigenze di elevato supporto assistenziale, della
riattivazione e recupero funzionale e clinico (presenza importante di
comorbilità).
Profilo 5 – utenti affetti da demenza già diagnosticata, con disturbi del
comportamento in atto, con elevata necessità di supporto nell’area
assistenziale, della riattivazione, del recupero funzionale, clinica e
sociale e con necessità di figure professionali specifiche.
L’attuale U.O. Cure Intermedie/Riabilitazione è composta da 2 Nuclei,
rispettivamente di 20 posti letto (attualmente riabilitazione geriatrica) e di 17
posti letto (attualmente riabilitazione specialistica, e riabilitazione di
mantenimento).
E’ presente una palestra centrale dove vengono effettuati i training di
riabilitazione motoria cui afferiscono sia i pazienti di questa Unità Operativa
sia i pazienti provenienti dal Centro Diurno in regime di Ciclo Diurno
Riabilitativo.
INDICATORI DI CRITICITÀ
Tabelle dati anagrafici, cognitivi, comportamentali, funzionali e profili di
classificazione degli utenti attualmente presenti all’Unità d’offerta Cure
intermedie/Riabilitazione GER B3
Vedi riferimenti esplicativi della tabella sottostante al punto 8) Obiettivi del progetto
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NUMERO PROFILO
1
PROFILO
2
PROFILO
3
PROFILO
4
PROFILO
5
TOTALE
MASCHI 0 11 1 1 1 14
FEMMINE 0 15 1 7 0 23
Cure
Intermedie/Riabilitazione MASCHI FEMMINE
N. TOT 37 14 23
ETA’ RANGE 51-96 77-96
MEDIA 76 86
MMSE RANGE 0-30 0-30
MEDIA 21 19
NPI RANGE 0-27 0-28
MEDIA 7 7
SCALA DI
TINETTI
RANGE 2-25 0-21
MEDIA 13 10
BARTHEL
INDEX
RANGE 26-96 0-81
MEDIA 58 42
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
DESTINATARI DIRETTI
DESTINATARI INDIRETTI
20 ospiti del Centro
Diurno Integrato
5 ospiti del Ciclo Diurno
Continuo
37 pazienti di Cure
intermedie/Riabilitazione
Ger B3
Famigliari in termini di sostegno/aiuto/partecipazione.
Volontari in Servizio Civile in termini di
formazione/esperienza/crescita
Risorse umane nella Sede di attuazione; Direttore,
Assistente Sociale, Psicologo, Personale Infermieristico,
Fisioterapisti, Educatore, Operatori Socio-Assistenziali,
Assistente sociale, Musicoterapisti in termini di un
rinnovato stimolo operativo per le attività programmate e
di confronto con le giovani presenze.
Gli studenti della scuola professionale per parrucchieri
ed estetiste ENAIP-Lombardia, in termini di
esercitazione/esperienza.
I componenti del gruppo di volontari “Dies Domini”
della Parrocchia di S. Siro di Sospiro.
I residenti del paese di Sospiro in un’ottica di
integrazione/scambio/socializzazione e svago all’interno
del Centro sociale “Cipelli”
I tirocinanti del Master Universitario di I livello in
“Musicoterapia”, attivato dal Dipartimento di Sanità
Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense - Unità di
Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi.
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7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente
nel contesto di riferimento.
Il Dipartimento anziani della Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro si
rivolge a persone anziane con diversi gradi di bisogno sanitario-assistenziale-
riabilitativo, ponendosi, in ambito locale, come possibile risposta alle diverse
esigenze correlate a patologie proprie dell’invecchiamento, all’inevitabile
processo di perdita dell’autosufficienza e/o al progressivo deterioramento
cognitivo.
Il Dipartimento Anziani è costituito da 200 posti letto accreditati in RSA, a cui
vanno aggiunti 37 posti letto di Cure intermedie e 25 posti presso il Centro
Diurno ed offre i seguenti servizi:
RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale), composta da 9 nuclei da 20
posti letto ciascuno, che accoglie persone anziane non autosufficienti,
con forte limitazione dell’autonomia e con deterioramento cognitivo di
vario grado
RSA APERTA (Residenza Sanitaria Assistenziale Aperta), si
caratterizza per l’offerta di interventi di natura prioritariamente
sociosanitaria, erogati dalla RSA con la messa a disposizione di
operatori qualificati a sostegno della domiciliarità
Nucleo speciale per demenze (NUCLEO ALZHEIMER), 1 nucleo da
20 posti letto che accoglie persone affette da demenza con gravi
disturbi comportamentali provenienti dal loro domicilio, da RSA o da
altra struttura (Regione Lombardia-Piano Alzheimer 1995)
CDI (Centro Diurno Integrato) che accoglie persone anziane con
compromissione parziale o totale dell’autosufficienza e che superano
le possibilità del solo intervento domiciliare, ma che non richiedono
ancora un ricovero in RSA, con 20 posti in regime di centro diurno
integrato e 5 in regime di ciclo riabilitativo temporaneo (delibera
Regione Lombardia N°VII/7434 del 14 gennaio 2001)
CURE INTERMEDIE/RIABILITAZIONE che accoglie, con 37
posti letto, divisi in 2 nuclei, persone anziane con riduzione
dell'autosufficienza di recente insorgenza, che necessitano di interventi
integrati volti al recupero del livello preesistente di autosufficienza o,
comunque, all'ottimizzazione delle funzioni residue. Gli interventi sono
attuati in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e si integrano
con quelli della RSA. (Regione Lombardia DGR 3383/2015)
SERVIZIO DI FISIOTERAPIA suddivisa in due palestre, una per
l’area cure intermedie-riabilitativa (sita in loco) ed una ubicata in altro
edificio del complesso ospedaliero, per i pazienti degenti in RSA, nel
Nucleo Alzheimer, nonché per gli ospiti del Centro Diurno ed inoltre
per utenti esterni
SERVIZIO DI MUSICOTERAPIA comprende una serie di attività di
terapia individuale/piccoli gruppi e di ricerca basata sull’analisi, lo studio e
l’elaborazione di trattamenti clinici che ha prodotto importanti pubblicazioni
scientifiche internazionali
UVA (Unità di Valutazione Alzheimer - nata dal Progetto Cronos
2000/2003) servizio ambulatoriale dedicato alla valutazione di pazienti
con deterioramento cognitivo sospetto o conclamato, al fine di
effettuare la diagnosi (Alzheimer o altre forme di demenza) o
confermare una diagnosi precedente e determinare lo stadio di gravità
9
della malattia. L’ospite viene poi monitorato attraverso visite di controllo
periodiche al fine di valutare l'evoluzione della malattia e suggerire la cura
più adeguata
ALLOGGI PROTETTI servizio residenziale costituito da dieci
alloggi singoli e cinque doppi, per un totale di 20 posti letto, rivolto a persone
anziane e/o disabili parzialmente autosufficienti, luogo che offre
l’opportunità alle persone residenti di scegliere una residenzialità autonoma,
con una supervisione sociosanitaria costante.
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8) Obiettivi del progetto (*)
All’interno del CDI e U.O. Cure Intermedie/Riabilitazione Ger B3 la cura
dell’anziano fragile viene attuata secondo i seguenti obiettivi:
promozione del benessere psico-fisico della persona;
utilizzo di tecniche non farmacologiche, cosiddette psico-sociali;
attuazione di un ambiente protesico (sinergia fra spazio fisico, attività e
persone che curano-operatori-familiari-Volontari in Servizio civile)-
(www.alzheimer.it, Moira Jones www.gentlecare.com );
realizzazione di un approccio validante-empatico (Naomi Feil-
www.validation.it) e di un approccio comunicativo di tipo capacitante
(Vigorelli -www.lombardiasociale.it;
di interventi individuali, personalizzati e dinamici, che variano con il
variare della malattia;
mantenimento autonomie residue;
facilitazione dell’orientamento temporo-spaziale;
progettazione finalizzata delle attività: collegate alle attività di base
della vita quotidiana, costituenti la quotidianità dei pazienti, legate a
contenuti affettivi e relazionali, d’occupazione e di svago e fondate
sull’anamnesi psico-sociale del paziente, sulla sua storia di vita, sulla
sua unicità di persona;
multi-professionalità negli interventi di cura;
alleanza terapeutica con la famiglia.
Questi obiettivi vengono sintetizzati nei seguenti documenti di verifica e analisi
delle condizioni del paziente, strumenti in cui vengono delineati gli obiettivi di
recupero, le attività e gli strumenti utili a raggiungerli. Il Progetto Individuale
(PI), il Piano Assistenziale Individuale (PAI) e la Scheda socio-Educativa per il
CDI, il Progetto Riabilitativo Individualizzato (PRI) per la U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione sono i documenti di verifica e analisi delle condizioni
del paziente, essi analizzano quattro aspetti della persona: clinico, assistenziale,
riabilitativo, animazione/occupazione, psico-cognitivo; e ne fissano gli obiettivi
e le strategie operative per raggiungerli. I test valutativi di riferimento sono il
MMSE, Barthel, Tinetti, NPI, IADL oltre alla documentazione clinica del
paziente, la misurazione dei parametri vitali effettuati al centro diurno
(elettrocardiogramma, pressione, glicemia, peso, visita medica) e
all’osservazione attenta dell’ospite.
MMSE Test di valutazione dei disturbi cognitivi
Barthel Test delle prestazioni nelle attività di base della vita
quotidiana
Tinetti Scala di valutazione dell’equilibrio e dell’andatura
NPI Test che rileva l’entità dei disturbi comportamentali
IADL Test delle prestazioni più complesse della vita quotidiana
La rivalutazione avviene in sede d’equipe. In questi incontri, oltre ad analizzare
le condizioni del paziente, si verifica la tenuta familiare nell’assistenza a
domicilio offrendo supporto, indicazioni e indirizzo anche per eventuali
decisioni future.
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Frequenza rivalutazione
CDI Frequenza U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione Frequenza
PAI
Piano Assistenziale
Individuale
Semestrale PRI
Progetto Riabilitativo
Individualizzato
Mensile
PI
Progetto Individuale Semestrale
SCHEDA SOCIO-
EDUCATIVA Semestrale
Obiettivi generali per l’utenza del CDI-Cure intermedie/Riabilitazione Ger
B3 e del sistema familiare di riferimento
Supportare l’anziano fragile, comprenderne la peculiarità e la
complessità nella disabilità, cogliere e valorizzare le competenze
residue così come le preferenze ed i desideri, migliorare la qualità della
vita mediante esperienze gratificanti che garantiscono il
soddisfacimento di bisogni e necessità, siano essi individuali che di
gruppo, nel raggiungimento del benessere della persona e della sua
continuità esistenziale;
Tutela della salute psicofisica al fine di favorire la permanenza al
proprio domicilio
Promuovere e incentivare momenti di socializzazione e relazionali
all’interno dei Servizi e sul territorio
Stimolazione cognitiva continua
Sostegno e formazione alla famiglia inteso anche come miglioramento
del benessere dei familiari dell’anziano.
Obiettivi generali per i Volontari in Servizio Civile
Offrire ai la possibilità di sperimentare dal vivo forme di cittadinanza
attiva, mediante progetti di cooperazione finalizzati alla promozione
dell’integrazione sociale;
Contatto con la fragilità di persone anziane in difficoltà
Crescita personale e sviluppo di competenze specifiche rispetto al
settore di intervento;
Creazione di un contesto di vita empatico e di relazioni significative fra
i Volontari in Servizio civile e gli utenti che spesso vivono i servizi in
cui sono inseriti come “casa”, luogo di vita familiare e non istituzione;
Acquisire spirito collaborativo con lo staff del CDI e U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione al fine di facilitare la concretizzazione degli
obiettivi prefissati.
Obiettivi specifici del Progetto CDI-Cure intermedie/Riabilitazione
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Attività Obiettivi
STIMOLAZIONE
DELL’AUTONOMIA
ALIMENTARE E
MERENDA DI
GRUPPO
Conservare, stimolare e/o recuperare
capacità cognitive e funzionalità di base
come: capacità di scelta, utilizzo corretto
delle posate, capacità di alimentarsi;
Compensare o sopperire al
soddisfacimento del bisogno primario
dell’alimentazione se il ospite ha perso
parzialmente le funzionalità di base.
GROOMING
Conservare, stimolare e/o recuperare le
attività relative al mantenimento e/o alla
stimolazione di funzioni relative alla cura
del sé collegate alle attività di base della
vita quotidiana.
ROT INFORMALE
STIMOLAZIONE
COGNITIVA DI
GRUPPO IN CLASSE
Conservare, stimolare e/o recuperare
capacità cognitive, motorie e sensoriali;
Stimolare e incentivare la socializzazione
e la cooperazione.
Stimolare i processi plastici cerebrali
capaci di attivare meccanismi di recupero
cognitivo (neuro-plasticità)
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
BASATI
SULL’APPROCCIO
CAPACITANTE E
SULLA VALIDATION
THERAPY
Stimolare competenze comunicative;
Stimolare approccio empatico;
Stimolare gestione dello stress emotivo ed
ambientale;
Riattivazione di canali comunicativi,
affettivi e sensoriali mediante il contatto
tonico-motorio-empatico relazionale per
pazienti con deficit cognitivo di grado
severo.
RIATTIVAZIONE
PSICOMOTORIA-
GINNASTICA DI
GRUPPO
Stimolare e potenziare le abilità cognitive,
motorie-prassiche, comportamentali e
funzionali residue.
S. ROSARIO E
S. MESSA
Garantire la richiesta di praticare la
propria religione;
Soddisfacimento di bisogni spirituali e
culturali.
TERAPIE
OCCUPAZIONALI
Conservare, stimolare e/o recuperare
capacità cognitive e funzionalità e motorie
di base mediante l’utilizzo di azioni note.
TOMBOLA (IN
FONDAZIONE E
ALL’ESTERNO)
Stimolare e mantenere le capacità
cognitive e relazionali in essere;
Stimolare la socializzazione;
Svago.
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MUSICOTERAPIA
facilitare i processi comunicativo-
relazionali
facilitare l’espressione e regolazione di
emozioni
stimolare la memoria, le funzioni
esecutive, il linguaggio e l’attenzione
USCITE
INDIVIDUALI E/O DI
GRUPPO E GITE SUL
TERRITORIO
Soddisfacimento di bisogni culturali;
Stimolare la socializzazione;
Svago.
FESTE A TEMA,
FESTA
COMPLEANNI,
FESTE DI REPARTO
Stimolare e mantenere le capacità
cognitive e relazionali in essere;
Stimolare la socializzazione;
Svago;
Coinvolgimento della famiglia
ATELIER
BENESSERE IN
FONDAZIONE
E PRESSO ENAIP-LOMBARDIA
SCUOLA
PROFESSIONALE PER
PARRUCCHIERI DI
CREMONA
Stimolare, recuperare e/o compensare
capacità cognitive e funzionali, correlate
soprattutto alla cura del sé;
Stimolare e incentivare l’autostima.
Indicatori di misurazione delle attività proposte nel Progetto
Prestazioni
Situazione presente e da sostenere
Servizi alla persona
Servizi Socioeducativi-
assistenziali-Sanitari e
Terapeutico-Riabilitativi
Animazione e
Socializzazione
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in CDC
37 utenti delle U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione
Sostegno e supporto al
contesto familiare o solidale
Familiari/referenti dei 20 utenti
del CDI
Familiari/referenti dei 5 utenti
CDC
Familiari/referenti dei 37 utenti
delle U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione
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Strumenti di misurazione
Monitoraggio giornaliero finalizzato a registrare le attività, le presenze
e la frequenza su fogli Excel.
Compilazione semestrale di check-list di valutazione e gradimento
Monitoraggio trimestrale mirato alla registrazione dell’andamento
qualitativo del progetto.
Incontri mensili con l’OLP (focus group) mirati ad analizzare
l’andamento del progetto e del gruppo di lavoro.
Valutazione dell’esperienza maturata con i Volontari in Servizio Civile
Da anni il Dipartimento anziani della Fondazione Istituto Ospedaliero di
Sospiro ONLUS si avvale della collaborazione di Volontari in Servizio civile.
Dai dati presi in considerazione (monitoraggio progetti relativi agli anni
compresi dal 2011 al 2018), si evince una prospettiva soddisfacente sia per
quanto riguarda l’esperienza maturata dai giovani, che si dichiarano soddisfatti
e appagati, sia per i servizi in cui i volontari sono stati inseriti che, grazie al
loro supporto, hanno potuto consolidare l’offerta e incrementare il numero di
pazienti trattati.
Le nuove e giovani forze, quali sono i Volontari in Servizio civile, inoltre,
portano una ventata di leggerezza e vivacità all’interno del servizio e dell’Unità
operativa specifica, capace di dar vita a nuovi legami significativi e
compensativi, tra generazioni differenti, capace di instaurare nuove e
significative interazioni di ri-attivazione per l’anziano fragile.
Inoltre, ma non da meno, nelle esperienze precedenti si è comprovato che i
volontari ricevono benefici fondamentali spendibili nel loro personale percorso
di vita e professionale:
Sviluppo di competenze specifiche rispetto al settore di intervento
Sviluppo di competenze trasversali di tipo relazionale, gestionale,
organizzativo, progettuale e strategico, utili alla definizione di un
profilo personale e professionale
Sensibilizzazione e assunzione di responsabilità su problematiche
d’interesse pubblico.
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori
volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)
Strutturalmente il progetto riferito al CDI e U.O. Cure intermedie/Riabilitazione
Ger B3 è articolato in attività suddivise per aree di competenza, pianificate
seguendo modalità di approccio che possono essere:
PROCESSUALI cioè attività che hanno acquisito nel tempo un
consolidamento tale da rientrare nella routine della programmazione
giornaliera, settimanale, quindicinale o mensile e che vengono
regolarmente proposte
PROGETTUALI cioè collegate a progetti specifici caratterizzati da una
cadenza temporale predefinita che, in alcuni casi, hanno trovato l’avvio
grazie ai precedenti progetti presentati per i Volontari in Servizio Civile
(le tabelle 1 e 2 schematizzano la struttura del progetto, le attività
proposte, gli indicatori misurabili).
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Gli interventi possono essere individuali o indirizzati a gruppi più o meno
numerosi: la cui partecipazione varia in base alle capacità residuali di ogni
singolo paziente, alla volontà individuale ed agli interessi peculiari di ogni
persona.
Le attività del programma processuale nel suo complesso fanno riferimento alla
quotidianità, sono attività personalizzate per ciascun paziente, che
costituiscono una routine giornaliera in riferimento alla storia biografica, agli
interessi e ai reali livelli funzionali dell’utente.
I programmi di intervento sono costruiti in modo tale da essere il più aderenti
possibile allo stile di vita del paziente, essere attività aderenti alle sue reali
competenze, rivalutate nelle diverse fasi della malattia (stadiazione), devono
rispondere ai bisogni fisici e psicologici della persona (sicurezza, integrità
biologica, appartenenza, stima di sé, autorealizzazione, espressione di sé).
Per l’individuazione dei bisogni e degli obiettivi viene utilizzato il metodo della
“partecipazione osservata”, l’ospite è invitato a partecipare alle diverse attività,
viene osservato (mediante metodo dell’osservazione sistematica) il suo grado di
coinvolgimento e di partecipazione, le sue risposte comportamentali, il suo
gradimento, le capacità residue.
In funzione ai suoi interessi e al suo gradimento è inserito in modo sistematico
nelle diverse attività. Le attività sono finalizzate al mantenimento delle capacità
funzionali, in particolare dell’igiene personale e della cura della propria persona
e dell’autonomia motoria, al rallentamento del decadimento cognitivo e non da
ultimo al mantenimento e/o miglioramento di una buona qualità della vita, delle
capacità in essere, al soddisfacimento del benessere psicofisico e degli interessi
personali e della famiglia.
La presenza dei Volontari in Servizio Civile nell’ambito degli interventi, sia
processuali che progettuali, incide in modo significativo sia sull’aspetto
quantitativo (è possibile coinvolgere più persone) che qualitativo (è possibile
aumentare il tempo di personalizzazione dell’attività nel rispetto
dell’individualità e specificità di ogni persona, rendendo più pregnante
l’intervento terapeutico).
16
9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1
Tabella 1-Struttura Progetto-Attività processuali Centro Diurno-Cure
Intermedie/Riabilitazione Ger B3
Attività Tempi di
realizzazione Indicatore misurabile
STIMOLAZIONE E
MANTENIMENTO
DELL’AUTONOMIA
ALIMENTARE:
Comprende le attività relative
alla scelta dei cibi, utilizzo
prassico delle posate,
stimolazione/aiuto ad
alimentarsi in modo
autonomo, oppure aiuto
completo, in questo caso
l’ospite viene imboccato.
Quotidiana 20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
GROOMING: Comprende le attività relative
al mantenimento e/o alla
stimolazione di funzioni
relative alla cura del sé
collegate alle attività di base
della vita quotidiana: pulizia
del viso e delle mani, igiene
del cavo orale.
Quotidiana 20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
ROT INFORMALE
Comprende le attività relative
alla stimolazione delle
capacità spazio-temporali, e di
mantenimento
dell’orientamento temporale
con tecniche colloquiali ed
ambientali, condotte con
strategie informali, quali:
lettura del quotidiano locale,
aggiornamento calendario,
lettura del menù giornaliero,
l’almanacco, la ricerca, cioè,
del Santo del giorno, di un
proverbio legato alla stagione,
la lettura dei piatti tipici e
delle tradizioni legate allo
specifico periodo stagionale.
L’attività prevede la ricerca e
la trascrizione di tutte queste
informazioni sul pannello
delle date, la loro lettura
quotidiana ai pazienti e
l’esposizione per la loro
lettura spontanea da parte dei
pazienti meno compromessi
che leggono ancora
autonomamente, dei familiari
Quotidiana
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
17
e degli operatori, formando
così una “rete informale” di
stimolazione cognitiva
continua all’interno del
reparto stesso.
STIMOLAZIONE
COGNITIVA DI GRUPPO
IN CLASSE:
Vengono proposti esercizi di:
Orientamento temporale-
spaziale-personale,
Attenzione selettiva-
sostenuta
Memoria episodica,
semantica, prospettica,
procedurale, working
memory
Esercizi di lettura e
comprensione, fluenza
fonemica e semantica
Ragionamento astratto
Rappresentazione e
pianificazione
Prassia e gnosia.
L’attività è condotta in
collaborazione con una
Psicologa specializzata in
Neuropsicologia.
Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
RIABILITAZIONE
TERAPIA
OCCUPAZIONALE
DOMESTICA,
ESPRESSIVA E LUDICA: Comprende le attività
correlate ad azioni e gesti noti
in ambito individuale o di
gruppo, volte alla
stimolazione delle funzioni
residue: realizzazione di
prodotti finiti e l’occupazione
in attività della vita quotidiana
manuali:
piegatura delle manopole
utilizzate nell'esecuzione
dell’igiene degli utenti del
Centro, (attività manuale
ripetitiva, che ben si confà
con le problematiche
ideomotorie dei pazienti
che afferiscono alle nostre
unità operative
preparazione della frutta e
allestimento dei tavoli per
il pranzo, asciugatura
stoviglie
Quotidiana e/o
bisettimanale
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC (domestica-
espressiva-ludica)
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
(espressiva-ludica)
18
preparare manufatti,
addobbi per feste e
biglietti di auguri correlate
alla ROT informale.
ATELIER BENESSERE IN
FONDAZIONE: Attività collegate alla cura del
sé, parrucchiera, utilizzo di
creme e profumi per il corpo,
manicure, utilizzo di monili,
indumenti ed accessori in base
ai gusti ed alle abitudini
personali) e rasatura della
barba per gli uomini.
Quotidiana
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
ATELIER BENESSERE
PRESSO ENAIP-LOMBARDIA
SCUOLA
PROFESSIONALE PER
PARRUCCHIERI DI
CREMONA:
Comprende interventi
terapeutici-riabilitativi non
farmacologici correlati alla
cura del sé. Il progetto si attua
grazie alla collaborazione
degli studenti dei corsi per
Parrucchieri ed estetiste
dell’Istituto Professionale
ENAIP-Lombardia di
Cremona.
Settimanale da
gennaio a giugno
10 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
10 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
RIATTIVAZIONE
PSICOMOTORIA-
GINNASTICA DI
GRUPPO: Stimolazione e potenziamento
delle abilità cognitive,
motorie, comportamentali e
funzionali residue e stimolo
alla socializzazione fra i
pazienti che compongono il
gruppo di attività,
combinando l'attività
fisioterapica con l’educativa
ed il legame empatico-
relazionale proprio del ruolo
educativo con le competenze
specifiche del fisioterapista.
Si tratta di esercizi di prassia e
psicomotricità effettuati in
autonomia, ascoltando e
riproducendo a livello motorio
gli esercizi descritti
verbalmente dal fisioterapista.
3 volte/settimana
(CDI)
Settimanale
(U.O. CURE
INTERMEDIE/
RIABILITAZIONE)
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
TOMBOLA IN Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI
19
FONDAZIONE:
Attività occupazionali di
svago, evento animativo, con
l’intervento e la
collaborazione dei familiari
che collaborano anche nel
reperimento degli oggetti in
palio nelle vincite.
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
BASATI
SULL’APPROCCIO
CAPACITANTE E SULLA
VALIDATION THERAPY:
L'Approccio capacitante è una
modalità di rapporto
interpersonale basato sulla
parola che ha per obiettivo
una convivenza
sufficientemente felice tra gli
anziani fragili (soprattutto
quelli con disturbi neuro
cognitivi), gli operatori e i
familiari, partendo dalla
constatazione che per essere
realmente efficaci le
attenzioni conversazionali
hanno bisogno di essere
inserite in un approccio più
ampio, che tenga conto di
tutte le attività della vita
quotidiana (e non solo i
colloqui formali) e che sia
applicabile da tutti i curanti.
L'Approccio capacitante parte
dal desiderio di superare il
tradizionale approccio
assistenziale che parte
dall'analisi dei bisogni
dell'utente e cerca di
soddisfarli senza il suo
coinvolgimento. L'intento è di
riportare l'attenzione su un
bisogno poco considerato ma
fondamentale: quello di ogni
persona, anche se smemorata
e disorientata, di poter dire la
sua su ciò che la riguarda. La
Validation Therapy si fonda
sulla comprensione empatica
dell’ospite.
Quotidiana
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
20
MUSICOTERAPIA
La musica come strategia di
intervento terapeutico-
riabilitativo, da un punto di
vista psicologico facilita i
processi comunicativo-
relazionali, nonché
l’espressione e la regolazione
delle emozioni. La musica
stimola anche l’attivazione
motoria e cognitiva a più
livelli, diventando così un
possibile ed efficace
strumento d’interazione
terapeutica.
Le attività previste dal
Progetto in questione, sono
realizzate in collaborazione
con il responsabile del
servizio di musicoterapia della
Fondazione, Prof. Raglio e
realizzate con il supporto dei
tirocinanti del Master
Universitario di I livello in
“Musicoterapia”, attivato dal
Dipartimento di Sanità
Pubblica, Medicina
Sperimentale e Forense -
Unità di Medicina del Lavoro
dell’Università degli Studi di
Pavia.
Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
FESTE A TEMA, FESTA
COMPLEANNI, FESTE DI
REPARTO: Attività animativa di tipo
musicale, sovente con musica
dal vivo con la partecipazione
volontaria dei familiari.
Mensile per feste a
tema e compleanni,
semestrale per le
feste di reparto.
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
USCITE INDIVIDUALI
E/O DI GRUPPO E GITE
SUL TERRITORIO: Uscite per assistere ad attività
culturali, ricreative, acquisti
personali, visite guidate
presenti sul territorio e
specifiche per l’utenza. Uscite
in paese.
Uscite nel Giardino
Alzheimer.
Giornaliere per le
uscite brevi e in
paese durante la
bella stagione,
occasionale per le
gite sul territorio
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O.
Cure
Intermedie/Riabilitazione
21
Tabella 2-Struttura Progetto-Attività progettuali Centro Diurno-Cure
Intermedie/Riabilitazione
Attività Tempi di
realizzazione Indicatore misurabile
S. ROSARIO - S. MESSA
PRESSO LA CAPPELLA
DEL DIPARTIMENTO
ANZIANI:
Il Progetto è finalizzato al
sostegno dell’aspetto spirituale
in persone con disorientamento
temporo-spaziale, non in grado
di recarsi autonomamente
presso il luogo di culto, nel
rispetto della dignità della
persona malata, nell’attuazione
del proprio credo religioso,
nella piena realizzazione della
propria spiritualità, senza
distacco dal proprio contesto di
vita-home. Si realizza
attraverso la collaborazione
con il Collaboratore
parrocchiale per la pastorale
della Fondazione, Don
Giacomo, mediante la recita
settimanale del S. Rosario al
CDI, l’Eucarestia quotidiana
nella U.O: Cure
Intermedie/Riabilitazione e
mediante l’accompagnamento
di pazienti presso la Cappella
dell’Area Anziani di
Fondazione per assistere alla S.
Messa infrasettimanale e
festiva, da parte di un gruppo
di volontari, i “Dies Domini”,
appartenenti alla parrocchia di
S. Siro a Sospiro.
Settimanale 20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione
TOMBOLA
ALL’ESTERNO:
Intervento di integrazione
sociale, di svago, evento
animativo, in collaborazione
con il Centro sociale per
anziani “Cipelli” del Comune
di Sospiro, svolta con i
residenti del paese.
Bimensile 10 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
10 utenti delle U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione
MERENDA DI GRUPPO:
Intervento di supporto
collegato alla stimolazione
alimentare, con lo scopo di
compensare un deficit
funzionale (quello
dell'idratazione e dell'apporto
nutritivo), a cui sono spesso
Quotidiana 20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in
CDC
37 utenti delle U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione
22
soggetti tutti gli anziani in
generale e gli anziani affetti da
demenza in particolare. Per
sopperire alla problematica
correlata alla disidratazione ed
alla malnutrizione (i nostri
pazienti spesso non bevono e
non si alimentano a sufficienza
o si dimenticano di bere e di
mangiare), si è pensato di
intervenire in modo
sistematico e continuativo
attraverso strategie di
intervento non
farmacologiche, stimolando i
pazienti all'idratazione ed
all'assunzione di un adeguato
apporto calorico, dopo le
attività strutturate, creando
momenti corali ed informali in
cui i pazienti, al termine delle
attività, si idratino e si
alimentino adeguatamente,
utilizzando bevande dal gusto
gradevole e piccole merende,
in un clima socializzante e
gratificante. Si realizza con la
collaborazione di ValGarda
s.r.l.
Partners delle attività progettuali Centro diurno-Cure intermedie/Riabilitazione
Ger B3
S. ROSARIO - S. MESSA PRESSO LA CAPPELLA DEL
DIPARTIMENTO ANZIANI:
Il Progetto è finalizzato al sostegno dell’aspetto spirituale in persone con
disorientamento spazio-temporale, non in grado di recarsi autonomamente presso
il luogo di culto, nel rispetto della dignità della persona malata, nell’attuazione del
proprio credo religioso, nella piena realizzazione della propria spiritualità, senza
distacco dal proprio contesto di vita-home. Si realizza attraverso la collaborazione
con il Collaboratore parrocchiale per la pastorale della Fondazione, Don Martire
Ghidoni, mediante la recita settimanale del S. Rosario direttamente nel Reparto di
Geriatria B1 e mediante l’accompagnamento di pazienti della stesso reparto presso
la Cappella dell’Area Anziani di Fondazione per assistere alla S. Messa
infrasettimanale e festiva, da parte di un gruppo di volontari, i “Dies Domini”,
appartenenti alla parrocchia di S. Siro a Sospiro, adeguatamente motivati e formati
alla presa in carico di pazienti con patologie dementigene.
L’attività del S. Rosario si svolge u presso il CDI una volta alla settimana, al
giovedì mattina, grazie alla particolare disponibilità e sensibilità del cappellano di
Fondazione Sospiro Don Giacomo Ghidoni, mentre la S. Messa si svolge al
Mercoledì pomeriggio ed alla Domenica mattina (occasione in cui i pazienti della
U.O Cure intermedie/Riabilitazione vengono accompagnati esclusivamente dai
volontari della Parrocchia). L’Eucarestia nella U.O Cure Intermedie/Riabilitazione si svolge quotidianamente.
23
Il S. Rosario viene effettuato nel soggiorno del CDI, l’Educatrice, il Cappellano,
coadiuvati dai VSC, aiutano i pazienti a spostarsi nel soggiorno dove viene
allestito una sorta di altare.
Alla fine del Rosario si prepara una piccola merenda che si integra con la necessità
di una idratazione frequente dell’ospite anziano.
TOMBOLA ALL’ESTERNO: Progetto di integrazione sociale con i residenti del comune di Sospiro, attuato
mediante l’incontro presso il Centro ricreativo per anziani “Cipelli” del paese per
effettuare il Gioco della tombola, attività molto gradita dagli utenti del CDI e di
Cure intermedie/Riabilitazione, realizzabile attraverso uscite a piedi a sostegno
delle capacità di deambulazione.
Il Centro ricreativo per anziani “Cipelli” è ubicato nei locali della scuola comunale
adiacente la Fondazione.
MERENDA DI GRUPPO:
Non è un progetto, ma un intervento di supporto garantito dalla Ditta ValGARDA
s.r.l. finalizzato alla salvaguardia della salute dell’ospite mediante un’adeguata
igiene personale, garantendo il soddisfacimento di un bisogno primario ed il
recupero delle capacità funzionali di base, concorrendo alla gratificazione del
paziente, al rispetto della dignità della persona, nella realizzazione del generale
benessere psico-fisico del paziente.
9.3)-Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto
Il Progetto sin qui esposto vedrà la realizzazione dei suoi obiettivi mediante
l’attuazione dei seguenti interventi rivolti ai Volontari in Servizio civile, i quali
dovranno acquisire competenze teoriche e pratiche utili allo svolgimento del loro
servizio mediante un ben preciso percorso formativo costituito da due momenti
principali:
FORMAZIONE GENERALE che prevede 60 ore formative di cui 48 ore
nei primi due mesi e le restanti 12 ore tra il settimo e l’ottavo mese di
Servizio con contenuti, competenze e strumenti utili allo svolgimento
dell’esperienza di Servizio civile;
FORMAZIONE SPECIFICA che prevede 72 ore formative da conseguire
nel 70% (50 ore) nei primi novanta giorni, il restante 30% (22 ore) da
conseguirsi entro il nono mese del progetto.
L’obiettivo di questo percorso formativo è tale da fornire ai Volontari strumenti utili
a sviluppare una cultura basata sulla solidarietà e sulla cooperazione (cittadinanza
attiva, scopo del Servizio civile), ma al contempo richiama la necessità di
apprendere le metodologie d’intervento specifiche adottate nella realtà in cui
svolgeranno il proprio compito cercando così di contestualizzare il proprio agire per
renderlo consapevole e significativo.
Questo tipo di percorso proseguirà lungo tutto il periodo di presenza del Volontario
nel servizio di appartenenza mediante discussioni dei casi clinici, riunioni d’équipe e
incontri periodici con l’OLP (Operatore locale di progetto), a cui i Volontari in
Servizio civile (VSC) saranno affiancati e da cui apprenderanno, attraverso la
formazione sul campo, le tecniche e le metodologie specifiche per operare al meglio
all’interno dell’unità operativa del Progetto prescelto (contenuti e modalità della
24
formazione sono descritti in specifico nel Progetto).
Altri momenti non meno importanti di questo percorso formativo-esperienziale sono
costituiti dai seguenti interventi:
INSERIMENTO E AFFIANCAMENTO periodo della durata di due mesi,
dedicato alla conoscenza del contesto ambientale, ecologico, professionale e
sociale in cui si svolgerà il Servizio civile, (unità operativa, pazienti, personale,
progetto, metodologie, filosofia di intervento, obiettivi, attività). Periodo in cui i
Volontari saranno strettamente affiancati dalla figura dell’Operatore locale di
progetto (OLP);
INIZIO FASE ESECUTIVO-OPERATIVA i volontari sono inseriti a pieno
titolo nella pratica e nelle azioni del progetto e collaborano attivamente con
l’OLP svolgendo le mansioni elencate nel punto 9.3 del progetto;
MONITORAGGIO verifica dell’andamento qualitativo e quantitativo del
progetto, suddiviso in più fasi:
Monitoraggio trimestrale, che ha inizio dal terzo mese di servizio,
verificando la congruenza gestionale dei progetti, gli aspetti relazionali,
motivazionali e professionali raggiunti ed eventuali criticità.
Monitoraggio giornaliero, che registra l’andamento delle attività, la
partecipazione di ogni ospite alle singole attività (tabella 1-2 del Progetto).
Monitoraggio di verifica finale si effettua al termine del servizio (al
dodicesimo mese) costituisce la verifica degli obiettivi, delle competenze
professionali e culturali raggiunte dai volontari nel percorso di svolgimento del
servizio.
La sottostante Tabella rappresenta il diagramma di Gantt che illustra in modo
schematizzato il percorso logico-temporale per il raggiungimento degli obiettivi del
Progetto:
Diagramma di Gantt:
Mese
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Tipologia delle azioni
Formazione
Generale 60 ore
Specifica 72 ore
Inserimento e affiancamento
Fase esecutivo-operativa
Monitoraggio
Trimestrale
Giornaliero
Verifica finale
9.3)-Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo dei volontari in servizio civile è fondamentale sia per il valore che essi
25
rappresentano perché portatori di esperienze proprie, sia per l’enorme supporto
operativo che essi offrono all’utenza e al servizio. In particolare i volontari
dovranno collaborare in modo attivo con le risorse umane coinvolte nel progetto
svolgendo le seguenti attività:
Attività specifiche previste per i Volontari in Servizio civile inseriti nel Progetto
Attività Azioni
MANTENIMENTO
DELL’AUTONOMIA
ALIMENTARE
Stimolare e aiutare l’ospite nella scelta dei cibi
preferiti e al mantenimento dell’autonomia
nell’alimentazione attraverso un uso corretto
delle posate;
Stimolare e aiutare l’ospite nell’idratazione ove
sia necessario.
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina all’interno della
struttura.
GROOMING
Stimolare e aiutare l’ospite nell’esecuzione di
azioni correlate alla cura del sé (pulizia mani,
viso, igiene cavo orale, rasatura barba);
Sopperire agli atti relativi alla cura del sé ove
l’ospite sia caratterizzato da aprassia
psicomotoria;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina all’interno della
struttura.
ROT INFORMALE:
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività.
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Affiancare e supportare gli ospiti che lo
necessitano nello svolgimento delle attività;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina all’interno della
struttura.
TERAPIE
OCCUPAZIONALE
DOMESTICA-
ESPRESSIVA E
LUDICA
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività;
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Affiancare l’operatore nell’ideazione e
realizzazione di iniziative a carattere espressivo e
ricreativo rivolte all’utenza;
Affiancare e supportare gli ospiti che lo
necessitano nello svolgimento delle attività;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina all’interno della
struttura.
26
ATELIER
BENESSERE IN
FONDAZIONE
E PRESSO ENAIP-LOMBARDIA
SCUOLA
PROFESSIONALE PER
PARRUCCHIERI DI
CREMONA:
Affiancare e supportare gli ospiti che lo
necessitano nello svolgimento delle attività:
scelta indumenti, monili, cura del viso, make-up,
manicure, utilizzo di creme e profumi per il
corpo;
Accompagnare gli ospiti nell’Atelier della
parrucchiera ed essere di supporto a quest’ultima;
Collaborare con l’operatore e accompagnare gli
ospiti deambulanti o in carrozzina nell’uscita
attraverso mezzi di trasporto di Fondazione.
RIATTIVAZIONE
PSICOMOTORIA-
GINNASTICA DI
GRUPPO
E
CURE
FISIOTERAPICHE
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività;
Stimolare ed incentivare gli ospiti nello
svolgimento delle attività;
Accompagnare gli ospiti deambulanti o in
carrozzina presso la palestra del servizio di
Fisioterapia per gli utenti del CDI e presso la
palestra della Riabilitazione per gli utenti del
CDC e di Cure intermedie per lo svolgimento
degli specifici percorsi riabilitativi.
S. ROSARIO
E
S. MESSA
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività;
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Affiancare e aiutare gli ospiti che lo necessitano
nello svolgimento delle attività;
Stimolare e aiutare gli ospiti nell’idratazione ove
sia necessario;
Accompagnare gli ospiti deambulanti o in
carrozzina presso la Cappella del Dip. Anziani
della Fondazione per assistere alla S. Messa
infrasettimanale.
STIMOLAZIONE
COGNITIVA
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività.
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Affiancare e supportare gli ospiti che lo
necessitano nello svolgimento delle attività;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina alla sede
dell’attività.
MUSICOTERAPIA
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività.
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Accompagnare gli ospiti deambulanti o in
carrozzina presso l’aula di musicoterapia.
27
TOMBOLA IN
FONDAZIONE
TOMBOLA AL
CENTRO “CIPELLI”
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività.
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Affiancare e supportare gli ospiti che lo
necessitano nello svolgimento delle attività;
Accompagnare gli ospiti deambulanti o in
carrozzina al Centro ricreativo “Cipelli”.
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
Collaborare con gli operatori a organizzare e
realizzare percorsi terapeutici individuali;
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività;
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina alla sede
dell’attività.
FESTE A TEMA,
FESTA
COMPLEANNI,
FESTE DI REPARTO
Fornire il proprio apporto agli operatori nella
creazione di eventi a carattere socializzante
rivolti agli ospiti ed ai loro familiari
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività.
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina alla sede
dell’attività;
Stimolare e aiutare i pazienti nell’idratazione o
nell’assunzione di cibo nel buffet ove sia
necessario.
USCITE
INDIVIDUALI E/O DI
GRUPPO E GITE SUL
TERRITORIO
Affiancare gli operatori nella ricerca di attività
culturali, ricreative, sportive presenti sul
territorio idonee e specifiche per l’utenza;
Affiancare gli operatori nella fase di
organizzazione e pianificazione delle attività per
il tempo libero degli ospiti;
Coinvolgere e stimolare gli ospiti a partecipare
alle attività proposte;
Svolgere in autonomia le uscite brevi;
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina alla sede
dell’attività.
MERENDA DI
GRUPPO
Collaborare con l’operatore nella preparazione
del setting dell’attività.
Stimolare e supportare l’ospite nella scelta dei
cibi e al mantenimento dell’autonomia
nell’alimentazione attraverso un uso corretto
delle posate;
Stimolare e aiutare l’ospite nell’idratazione ove
sia necessario;
28
Accompagnare nello spostamento gli ospiti
deambulanti o in carrozzina all’interno della
struttura.
I Volontari in Servizio civile, inoltre:
Collaborano attivamente alla rilevazione del monitoraggio giornaliero;
Supportano gli operatori nella verifica delle attività svolte con gli ospiti e nelle
pratiche di raccolta del gradimento degli stessi;
Partecipano alle riunioni d’Equipe;
Partecipano alle riunioni con l’OLP;
Si rendono disponibili per collegamenti con gli altri uffici di Fondazione Sospiro
(sportello unico, ragioneria, economato);
Sostengono e agevolano la realizzazione delle attività presentate nella
programmazione settimanale;
Supportano gli operatori nell’organizzazione e nella realizzazione delle
iniziative a sostegno dei familiari dell’utenza del CDI e delle Cure
intermedie/Riabilitazione;
Sostengono e favoriscono relazioni positive con i pazienti e con l’equipe multi-
professionale del reparto;
Partecipano agli eventi relativi alla formazione generale e specifica.
I Volontari in Servizio civile saranno di supporto agli operatori del Centro Diurno e
di Cure Intermedie/Riabilitazione Geriatria B3 al fine di migliorare la qualità del
servizio attraverso una maggiore opportunità nel sostenere interventi mirati e
individualizzati. Durante tutte le fasi del progetto saranno affiancati e sostenuti
dall’Operatore Locali di Progetto (OLP) e dal personale socio-psico-sanitario,
assistenziale e amministrativo.
L’autonomia di gestione sarà assicurata solo se i volontari condivideranno i principi
del progetto e se avranno manifestato maturità, responsabilità e sicurezza operativa.
Il servizio è articolato su cinque giorni la settimana per un totale di 30 ore
settimanali (nella norma dal lunedì al venerdì).
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività
previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le
predette attività
La metodologia adottata presso Fondazione Sospiro e nello specifico presso il
Dipartimento Anziani si basa sulla multi-professionalità come metodologia
operativa che sostiene ogni intervento di cura, il lavoro d’equipe risulta essere lo
strumento necessario ed indispensabile per sostenere ogni azione terapeutica ed è in
questo contesto operativo che verranno inseriti i Volontari in Servizio civile.
Le Equipe si riuniscono, al CDI e presso Cure Intermedie/Riabilitazione 1 volta la
settimana per 1 ora circa, in base alla complessità dei casi da discutere. Durante tali
incontri multi-professionali si discute dei casi clinici, dei nuovi ingressi e/o delle
dimissioni, si redige il PAI (Piano Assistenziale Individuale-CDI) PRI (Piano
Riabilitativo individuale-Cure Intermedie), ed il PI (Progetto Individuale-CDI) che
costituiscono i documenti di verifica e analisi delle condizioni del paziente,
strumenti in cui vengono delineati gli obiettivi di recupero, le attività e gli strumenti
29
utili a raggiungerli. La rivalutazione è effettuata semestralmente sempre in sede
d’Equipe, con la condivisione dell’equipe assistenziale e del familiare attraverso
un’analisi osservativa e test valutativi (MMSE-Barthel-Tinetti-NPI-IADL)
rigorosamente aggiornati.
Tempistica PAI CDI-Cure intermedie/Riabilitazione
CDI Frequenza
U.O. Cure
Intermedie/Riabilitazione
Geriatria B3
Frequenza
PAI
Piano Assistenziale
Individuale
Semestrale PRI
Progetto Riabilitativo
Individualizzato
Mensile
PI
Progetto Individuale Semestrale
SCHEDA SOCIO-
EDUCATIVA Semestrale
Diagramma di Gantt delle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto
Centro diurno
Pro
get
to “
RI-
AC
CE
ND
IAM
O I
L B
UIO
” Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tempo Dedicato
Eq
uip
e p
rofe
ssio
na
le C
DI
1 Educatrice
Professionale
36 ore settimanali
1 Medico
6 ore settimanali
1 Psicologa
2 ore settimanali
2 OTA
36 ore settimanali
1 Infermiera
6 ore settimanali
1 Fisioterapista
3 ore settimanali
1 Parrucchiera
8 ore mensili
1 Musicoterapista
2 ore settimanali
1 Ass. Sociale
36 ore settimanali
30
Diagramma di Gantt delle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto
Cure intermedie/Riabilitazione
Geriatria B3
Pro
get
to “
RI-
AC
CE
ND
IAM
O I
L B
UIO
”
Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tempo Dedicato
Eq
uip
e p
rofe
ssio
na
le R
iabil
itazi
on
e
1 Direttore
Sanitario
36 ore settimanali
3 Medici
36 ore settimanali
1 Psicologa
15 ore settimanali
14 OTA
36 ore settimanali
9 Infermieri
36 ore settimanali
6 Fisioterapista
1 Terapista
occupazionale
36 ore settimanali
1 Parrucchiera
Su appuntamento
1 Musicoterapista
2 ore settimanali
1 Ass. Sociale
36 ore settimanali
N.B. Tutte le figure professionali citate, fatto salvo per il Musicoterapista, la
Neuropsicologa e la Parrucchiera sono dipendenti di Fondazione Sospiro e sono
presenti 36 ore la settimana.
31
1) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto(*)
2) Numero posti con vitto e alloggio
3) Numero posti senza vitto e alloggio
4) Numero posti con solo vitto
5) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo(*)
6) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*)
7) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
2
2
1145
5
Ai Volontari in Servizio civile si richiede:
Una stretta osservanza delle regole imposte dalla legge sulla privacy e sulla
sicurezza sul luogo di lavoro;
Disponibilità ad entrare in servizio in giorni festivi (max 3/4 nell’anno di
servizio) per iniziative animative-feste di reparto;
Disponibilità alla flessibilità oraria nel rispetto della funzionalità dei servizi.
32
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
8) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato(*)
:
N. Sede di attuazione
del progetto Comune
Indirizzo Cod.
ident. sede N. vol.
per sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
1
Istituto
Fondazione
Sospiro
Centro Diurno
Integrato
Sospiro Via IV
novembre,30 5265 1
Mantovani
Anna Roberta 15/01/1966
MNTNRB66A65
D150M
2
Istituto
Fondazione
Sospiro
Cure intermedie/
Geriatria B3
Sospiro Via Torti, 4
130656
1 Berniero Papa 1/03/1970
PPABNR70C01I
462D
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
33
9) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con
indicazione delle ore dedicate:
La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e vincente per una buona
riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in quando direttamente connessa alle capacità di
reclutamento di aspiranti volontari. La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella
della "comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i periodi temporali
individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che nel contempo mantiene un'attività di
base durante l'intero anno. Utile si è dimostrata l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali
si sono tenuti incontri informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto sarà potenziata e
ripetuta anche nel 2019.
L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:
• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene messo a disposizione presso
tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori, Associazioni di Volontariato
• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i giovani che “cercano” notizie
sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323, [email protected] );
• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da volontari in servizio, ad
incontri informativi organizzati da comuni, scuole;
• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a cui vengono inviati i giovani
che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale volontario;
• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile della Fondazione
https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile
• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano informazioni sia direttamente
che tramite telefono o posta elettronica;
Utilizzo della Newsletter Aziendale con il sistema MailUp https://www.mailup.it/
• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre strutture, al fine di
informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano presenti progetti presentati ;
• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali) per la pubblicazione di
articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e radiofoniche sulle esperienze di servizio civile
condotte o per la ideazione di trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di
comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di volontari che veda
presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:
• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi per posizioni di servizio
civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del
circondario (circa 10);
• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di associazione;
• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di informazione provinciali e sub
provinciali;
• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di indirizzi (ad esempio di studenti
universitari) sempre per informare dell'uscita del bando.
Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel corso di tre bandi per
l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo funzionamento sta il fatto che nell’Istituto
Ospedaliero di Sospiro si è sempre attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile
che nell’ultimo bando è stata del 100 %.
Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore
34
10) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di
accreditamento(*)
REGOLAMENTO
PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
ART. 1- OGGETTO
Le disposizioni normative in materia di Servizio Civile Universale prevedono i minimi criteri di ammissione al
Servizio Civile Universale, si rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le modalità di
selezione dei candidati.
ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE
Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di Selezione e ne individua il
Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del Bando di Selezione o sulla Gazzetta Ufficiale o sul sito
www.serviziocivile.gov.it ;
ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:
OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto presentato ed inserito nel bando di
selezione;
N. 1 Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;
N. 1 Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).
Le funzioni di Segretario saranno svolte da uno dei membri della Commissione.
Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei componenti la Commissione.
ART. 4 – TEMPISTICA
Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di scadenza della presentazione delle
domande.
ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE
Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle domande, provvede a trasmettere
ad ogni singolo candidato comunicazione in ordine ai tempi, ai luoghi ed alle modalità delle procedure selettive
oltre a pubblicare sul sito www.fondazionesospiro.it il calendario delle prove di selezione.
La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di colloquio, la scheda di
valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo punteggio.
ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE
Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.
Vengono suddivisi nel seguente modo:
A) Colloquio – punti 60
B) Curriculum – punti 9
35
C) Titoli di studio – punti 15
D) Questionario attitudinale – punti 16
E) Appartenenza alla categoria dei NEET - 10 punti (punteggio attribuibile solo per i progetti che
prevedono appositi posti dedicati)
A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)
Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivo dei candidati è pari
a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta dalla media aritmetica dei giudizi relativi
ai singoli fattori costituenti la griglia di seguito riportata, ogni fattore ha un peso specifico assegnato in base
all’importanza data alla singola voce.
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità:
Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 3):
Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 3)
Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto (caratteristiche umane del
candidato): (peso da 1 a 14)
Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto ( conoscenza del progetto): (peso da 1
a 18)
Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del progetto: (peso da 1 a 4)
Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile universale (la scelta):(peso da 1 a 3)
Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto (Metodi e
tecniche del lavoro sociale) competenze previste in acquisizione : (peso da 1 a 3)
Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio:
(specificare il tipo di condizione) ……………………………………………………………(peso da 1 a 3)
Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato: (peso da 1 a 3)
Capacità informatiche: (peso da 1 a 3)
Tirocini svolti durante il periodo scolastico e/o universitario solo se attinenti agli ambiti del progetto: (peso da 1
a 3)
Valutazione finale (max 60 punti):
Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.
Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a 36/60
B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 9)
Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 9, così ripartiti:
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso settore:
MAX 9 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 0,75 punto) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino
al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)
Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi da quello che realizza il
progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50 punti) E’ possibile sommare la durata di più
esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore diverso da quello del Progetto:
MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25 punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al
36
raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)
Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come durata temporale ed ambito
di svolgimento.
C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE NON VALUTATE IN
PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:
Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari complessivamente a PUNTI 15, così
ripartiti:
Si valuta solo il Titolo di studio più elevato
TITOLO DI STUDIO
Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;
Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;
Diploma attinente progetto = punti 6;
Diploma non attinente progetto = punti 5;
Attestato di Qualifica= punti 3
Titoli professionali:
5 Punti per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni (con durata pari o superiore complessivamente alle 50 ore)
certificati da attestati attinenti all’area sociale e/o a Master Universitari attinenti l’area del progetto.
NEET
Appartenenza alla categoria dei NEET - 10 punti (punteggio attribuibile solo per i progetti che prevedono
appositi posti dedicati)
D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)
La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario attitudinale finalizzato a comprendere
meglio la predisposizione del candidato verso le attività previste dal progetto, la conoscenza dello specifico
ambito progettuale e la motivazione a svolgere il Serv. Civile. Punteggio max assegnabile= punti 16 (0,5 punto
equivale alla risposta corretta – quesiti complessivi n. 32)
ART. 7 – Colloquio
Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai selettori durante il colloquio.
37
11) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti(*)
12) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto(*)
Introduzione al sistema di monitoraggio
Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:
1. Valutazione del volontario da parte del OLP;
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile;
3. Misurazione dei dati quantitativi;
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta;
5. Report dei risultati raggiunti.
1.Valutazione del volontario da parte dell’OLP cadenza trimestrale
Avrà lo scopo di:
Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività
effettivamente svolte dal VSC;
Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata;
Individuare eventuali problematiche insite nel progetto;
Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC.
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra
l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del
quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande chiuse e aperte (vedi
allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC rispecchi le mansioni
assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati; inoltre rileverà eventuali aspetti
problematici non previsti e i conseguenti benefici apportati dall’intervento del VSC.
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza
trimestrale
Avrà una triplice valenza:
Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi dichiarati
dal progetto;
Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli;
Verificare il livello di formazione acquisito.
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra il
VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del
quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e aperte (vedi
allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo l’esperienza ed
eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati; consentirà inoltre di
verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione.
3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale
Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di
interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la
somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso dei
colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12° mese).
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una relazione
scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto appena concluso,
elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali raggiunte.
NO
38
5. Report dei risultati raggiunti
Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al fine
di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul piano
formativo-relazione da ogni singolo volontario.
Conclusioni
La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai
responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due aspetti:
Grado di soddisfazione dei volontari;
Raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Ciò permetterà:
nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo al
corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al contenimento
sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di servizio da parte dei
volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato;
al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati raggiunti al
fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della risorsa
umana costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti riguardanti lo
stesso contesto territoriale.
In allegato le schede per la rilevazione del monitoraggio:
Allegato A Questionario per gli operatori locali di progetto (OLP).
Allegato B Questionario di valutazione volontari/e.
Allegato C/1-C/2 Griglia di rilevazione dati.
Allegato A
QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO
MESE __
Nome e Cognome:
Reparto di riferimento:
Periodo valutato:
VSC di riferimento:
1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto
e attività effettivamente realizzate? (una sola risposta)
1. Si
2. No
3. Non so
2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono
state previste? (solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
39
2.1 Se si, quali?
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________
2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.3.Quali?__________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________
3. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività
realizzate fino ad ora? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e
10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
4. Come giudica la qualità delle relazioni del/l a volontario/a in oggetto con gli utenti?
(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
5. Come giudica la qualità delle sue relazioni con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione
– una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6. Come giudica la qualità delle relazioni del/la volontario/a in oggetto con il personale del
reparto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più
alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
7. Come giudica la qualità delle relazioni del/la volontario/a in oggetto con gli altri
volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello
più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
8. Qual è complessivamente il grado di correttezza del/la volontario/a in oggetto rispetto agli
impegni (orario servizio, collaborazione, rispetto delle regole, educazione)? (utilizzi una
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione
– una sola risposta)
40
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9 La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la
volontario/a? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il
livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
10. Compilare la griglia quantitativa sul monitoraggio (attività e formazione).
Sospiro, lì _________________ L’OLP
Allegato B
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________
Nome e Cognome:
Reparto presso cui svolge il servizio:
Periodo valutato:
1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di
soddisfazione? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il
livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività
previste dal progetto e attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove
1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente?
(possibile più di una risposta)
1. affiancamento al personale in reparto
2. interventi diretti sugli utenti
3. partecipazione ad attività di pianificazione
4. partecipazione ad attività animative/ricreative
5. altro(specificare)
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
________________________________________________________
4. Come giudica la qualità delle relazioni con l’OLP e gli operatori di riferimento? (utilizzi
41
una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
5. Come giudica la qualità delle sue relazioni con il personale del servizio in cui opera?
(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6. Come giudica la qualità delle sue relazioni con gli utenti? (utilizzi una scala da uno a
dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
7. Come giudica la qualità delle sue relazioni con gli altri volontari? (utilizzi una scala da
uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una
sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
8. Si sente tutelato e supportato dal suo OLP (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica
il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9 La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito nel complesso il suo bagaglio
culturale? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello
più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
10 A questo punto del progetto, su scala generale, ritiene di aver conseguito una crescita
soddisfacente (culturale, umana, professionale, relazionale, economica)? (utilizzi una scala
da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una
sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11 Ci sono particolari aspetti positivi o negativi che vuole segnalare?
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
42
__________________________________________________________________________
____________________________________
Sospiro, lì ______________
Il Responsabile del Monitoraggio
Allegato C/1
GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI
Registrazione presenza/frequenza alle attività del Progetto del Centro diurno integrato
di Fondazione Sospiro
GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI
Attività
Situazione
iniziale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
Mantenimento
dell’autonomia
alimentare
Grooming
Rot informale
Atelier
benessere in
Fondazione
Atelier
benessere c/o
Scuola Enaip
S. Rosario e
gruppo canoro
Riattivazione
psicomotoria-
Ginnastica di
gruppo
Terapia
occupazionale
domestica-
espressiva-
ludica
Laboratorio
espressivo
Stimolazione
cognitiva in
classe
Int. Individ.
Tombola in
43
Fondazione
Tombola al
Centro Cipelli
Musicoterapia
Feste
Uscite
S. Rosario e
S. Messa
Merenda
di gruppo
Registrazione quantitativa della formazione specifica
Attività di formazione Situazione
iniziale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
Ore formazione specifica
(corsi, équipe, casi clinici)
Ore incontri con l’OLP
Ore formazione aggiuntiva
Allegato C/2
GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI
Registrazione presenza/frequenza alle attività del Progetto di GER B 3 Cure
intermedie/Riabilitazione di Fondazione Sospiro
GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI
Attività
Situazione
iniziale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
Mantenimento
dell’autonomia
alimentare
Grooming
Rot informale
Atelier
benessere in
Fondazione
44
Atelier
benessere c/o
Scuola Enaip
S. Rosario e
gruppo canoro
Riattivazione
psicomotoria-
Ginnastica di
gruppo
Terapia
occupazionale
domestica-
espressiva-
ludica
Laboratorio
espressivo
Stimolazione
cognitiva in
classe
Int. Individ.
Tombola in
Fondazione
Tombola al
Centro Cipelli
Musicoterapia
Feste
Uscite
S. Rosario e
S. Messa
Merenda
di gruppo
Registrazione quantitativa della formazione specifica
Attività di formazione Situazione
iniziale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
Ore formazione specifica
(corsi, équipe, casi clinici)
Ore incontri con l’OLP
Ore formazione aggiuntiva
45
13) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti(*)
14) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
15) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto: Le risorse finanziarie utili alla realizzazione delle attività di sistema e specifiche sono
rappresentate nella tabella sottostante.
Descrizione Costo in Euro
Contributo per la realizzazione delle attività processuali e
progettuali di Cure intermedie/Riabilitazione GER B3 (Tabelle 1-
2 del Progetto)
1000.00
Contributo per la realizzazione delle attività processuali e
progettuali del Centro Diurno (Tabelle 1-2 del Progetto)
500.00
Rimborso spese di viaggio VSC 1800,00
Ore Formazione Specifica – Certificazione Competenze 600,00
Rimborso pasti VSC (vitto) 1800,00
Attività Informativa e di comunicazione 300,00
Totale 6000,00
16) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
ValGARDA s.r.l. contribuisce al progetto mediante il rifornimento di bevande calde
liofilizzate, che vengono utilizzate dai pazienti durante un intervento di supporto
collegato alla stimolazione alimentare denominato Merenda di gruppo;
Ente Morale Parrocchia di S. Siro Vescovo di Sospiro contribuisce al progetto
attraverso il Collaboratore parrocchiale di Fondazione Sospiro, Don Martire Ghidoni,
mediante la recita settimanale del S. Rosario direttamente nel Centro Diurno e il
portare l’Eucarestia quotidiana nella U.O. Cure intermedie/Riabilitazione;
Comune di Sospiro contribuisce al progetto per realizzare l’intervento di
integrazione sociale mettendo a disposizione i locali del Centro ricreativo “Cipelli”
per gli anziani del paese ove si effettua il gioco della tombola.
Vedi Allegati
17) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto(*)
Al fine di poter attuare le attività previste dal Progetto, si mettono a disposizione le
seguenti risorse:
2 sale multimediali attrezzate per la formazione;
NO
NO
46
2 sale attività fisioterapiche;
2 sale per eventi animativi;
1 Masterizzatore
1 Videoproiettore digitale
1 videocamera digitale;
1 macchina fotografica digitale;
2 lettori per DVD;
2 casse acustiche
Schermo proiezioni filmati;
Collegamento a internet;
2 computer;
2 Stampante/scanner multifunzionale laser colori;
Materiale vario per i laboratori espressivi e le attività occupazionali (vernici, stoffe,
colori ad acqua, cartoncini, pastelli, pennarelli, ferro da stiro, stoffe, lana, bricolage in
genere);
Abbonamento al quotidiano locale “La Provincia”;
Materiale vario per il progetto Atelier benessere (prodotti per il make-up, profumi,
creme, smalti, saponi dermatologicamente testati, ecc….);
Materiale vario per la scelta di monili ed accessori (collane, anelli, orecchini, foulard,
cappelli);
Materiale vario per le acconciature (casco, phon, bigodini, lacche, , ecc….);
Materiale vario per giochi sensoriali e gli esercizi di ginnastica in reparto (palle in
gomma piuma, palline sensoriali, cerchi, ecc.);
2 calendari per la ROT informale;
Materiale vario per la Rot informale di ri-orientamento spazio-temporale (immagini,
disegni, tabelle orientative, foto);
Materiale vario per la stimolazione cognitiva in digitale e manuale;
giochi di società e didattici (tombola, carte da gioco, Memory, Mnemosine, ecc.);
2pulmino attrezzato per disabili;
2 autovetture.
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI
18) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
19) Eventuali tirocini riconosciuti :
20) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante
l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:
CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA PROVINCIA DI CREMONA si
impegna a seguire e condurre l’attività connessa al bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del
Servizio Civile Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in modo
specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.
PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I GIOVANI IMPEGNATI NEL
SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
Non previsti
Università degli Studi di Bergamo
47
I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia attività formative insieme,
pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.
Obiettivi
Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie risorse, motivazioni,
competenze trasversali, tecnico professionali acquisite precedentemente all’esperienza di Servizio civile
volontario e ad effettuare un bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio
impegno all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato, potranno essere
riconosciute e certificate.
Contenuti/Programma
Primo incontro: 3 ore (di gruppo)
• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del percorso.
• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?
• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea per l’Occupazione:
occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.
• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e infomale: un processo
funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.
• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali caratterizzanti il lavoro e la
“cultura” della cura.
• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze “essenziali” per operare
nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in generale, all’oggi?
Secondo incontro 3 ore (di gruppo)
• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto la lente. L’analisi dei
miei saperi, saper fare e essere.
• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze
• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire: Sapere, Saper fare,
Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della Fondazione.
Terzo incontro : 3 ore (di gruppo)
• La costruzione del portfolio delle evidenze
• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per confrontare le attese, gli
obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata
Incontri individuali : 11 ore (durata 0,30’)
• L’esperienza di Servizio Civile
Metodologia
Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di gruppo, guidato dalla
conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti
teorici saranno utilizzati per sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di
vita e mediante l’esperienza di SCV. I colloqui individuali mireranno a registrare la soddisfazione del percorso
di Servizio Civile ed ad orientare il giovane ai servizi specifici al lavoro.
Conduttore: Esperto Orientatore, area servizi al lavoro del CR.Forma.
Monte ore: 20 ore
Spesa prevista: € 1000,00
48
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
30) Sede di realizzazione(*)
31) Modalità di attuazione(*)
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti(*)
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste(*)
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, piazza Libertà n. 2 – 26048 Sospiro (CR)
La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia formativa
certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 .
La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp. U.O.
Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore accreditato.
Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per l’aggiornamento
sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DDG WELFARE n. 10426 del
27/11/2015.
NO
Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le lezioni conterranno
tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico
tradizionale, il docente trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei giovani
in SCN. Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming, giochi di ruolo,
discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving) per dare la possibilità ai giovani
di analizzare e fare propri i concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La
metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle nostre strutture nei tre anni
precedenti con i Volontari del Serv. Civile, oltre che per il grande interesse che questa procedura pedagogica ha
ottenuto nella maggior parte dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri
rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che comprende quello delle volontarie e dei
futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di
origine non omogenea - infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti
risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire conoscenze, competenze e
strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello
svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della
volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è
inserito. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze
e strumenti che i volontari possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del
proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di aprire spazi di riflessione sul valore del volontariato come
partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale dello Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità
del Servizio Civile Nazionale. Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali
trasversali a tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:
• Favorire un buon clima di gruppo;
• Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;
• Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di sviluppare l’interesse e
di accrescere nei giovani la partecipazione attiva. Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a
svolgere il delicato compito di moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo
intervento essere in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti mantenendo un ruolo imparziale. A
partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning www.fad-fondazionesospiro.it in via sperimentale è presente un
modulo formativo sulla storia del servizio civile in Italia (durata prevista 2 ore) , questo percorso formativo per
il momento si affiancherà alla lezione d’aula con le medesime tematiche, pertanto consentirà all’equipe
formativa di valutare l’efficacia di questa metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in
FAD sarà veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo formazione rischi generali
(4 ore) incluso nella formazione specifica trattata al paragrafo 40. La piattaforma MOODLE (www.fad-
fondazionesospiro.it )consente l’identificazione del fruitore (credenziali di accesso), la tracciabilità, il
monitoraggio e la verifica dei risultati oltre alla somministrazione della Customer Satisfaction.
Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario di valutazione delle conoscenze
acquisite.Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un patto formativo che
vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il solco della storia del Servizio Civile, che è
strettamente legato ai temi di educazione civica e di cittadinanza attiva e responsabile.
49
34) Contenuti della formazione(*)
48 ore – 1^ parte (entro i primi 60 giorni)
Modulo : VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)
L’identità del gruppo in formazione (10 ore)
Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro
- Presentazione del percorso formativo
- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula
- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e sulla scelta di svolgere il
servizio civile volontario
- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche
- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale
- Interviste incrociate
Lavorare bene in gruppo
- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per favorire l’inserimento in un
nuovo gruppo di lavoro;
- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro
- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei gruppi di lavoro
- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente si presentano nei gruppi
di lavoro.
- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente presenti nei gruppi di lavoro
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due
realtà (2 ore)
- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di continuità e di
discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario;
28
2
30
Tipologie Didattiche
FormazioneFrontale
E-Learning
Lavori di gruppo -Simulate
50
- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;
- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di Servizio)
- Il Servizio Civile Universale
- Servizio Civile Garanzia Giovani
Il dovere di difesa della Patria (2 ore)
Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana
Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà
Difesa civile non violenta
Film Gandhi
La Carta di impegno Etico (2 ore)
Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.
Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento fondamentale per l’avvio di una
collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente) con il focus verso l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro
formazione
Modulo: LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)
Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)
- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;
- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);
- La libertà e le sue limitazioni
- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla marginalità
- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la comunicazione
- Esercitazione sul concetto di pregiudizio
- Visione del film “Si può fare”
- La promozione della difesa dei diritti umani
- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete
La protezione civile (4 ore)
Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione Civile, l’incontro, a
carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti e volontari di protezione civile, quale confine?
Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.
Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.
Visita guidata ad un centro di protezione civile
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)
Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.
Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.
Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.
51
Modulo: IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)
L’Ente (2 ore)
Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission, caratteristiche
Il lavoro per progetti (6 ore)
Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto
Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica
Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio civile
Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto
Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)
La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;
Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP – Monitore - Formatore –
VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.
Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)
Disposizioni normative in materia
Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)
Introduzione al concetto di conflitto
L’espressione della violenza fisica e psicologica
Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione
La gestione non violenta dei conflitti
Mediazione e soluzione creativa dei conflitti
Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti
La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione
2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto
12 ore
Follow-up :
Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di progettazione) – 6 ore ;
Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.
35) Durata(*)
60 ore (48 + 12) in 2 tranche
52
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione(*)
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS
37) Modalità di attuazione(*)
La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici, coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza dei contenuti e della metodologia
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze /esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli(*)
dati anagrafici del
formatore specifico
Competenze/esperienze specifiche modulo formazione
Dr.ssa Dorella Cuomo,
nata a Cremona il 13-06-
1961 residente a Sospiro
(Cr) in via Mazzini 22/A
Collaboratore Tecnico
Professionale Animatore
Servizio pedagogico
Servizio di animazione
Gli anziani: fragilità, patologie e
comorbilità
Dr.ssa Anna Roberta
Mantovani, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via Buoso da Dovara n. 102
Educatore Professionale
Coordinatore
La valutazione cognitiva e
comportamentale del soggetto
anziano
Centro diurno integrato
Elena Azzini, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via Cairoli 26/A
Animatrice Sociale Servizio di animazione
Geom. Gianluca Tortini – nato a Cremona il 18/08/1973, residente in Sospiro (CR), via Lonati 32
Formatore Sicurezza sul Lavoro, Geometra, RSPP
Rischi Generali e Specifici in ambiente di Lavoro (Alto Rischio)
53
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo
concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari
in progetti di servizio civile universale”(*)
Geom. Gianluca Tortini – nato a Cremona il 18/08/1973, residente in Sospiro (CR), via Lonati 32;
Vedi CV – ruolo RSPP e Formatore Sicurezza certificato , Diploma di Geometra.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste(*)
Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti tecniche e metodologie: Lezioni frontali Analisi dei casi Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group) Affiancamento in itinere (formazione sul campo) Role planyng Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire (patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento). Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio. Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di apprendimento. Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche settimanali, focus group. Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng. I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione dell’anziano (patologie, fragilità, interventi). Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe, Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo). Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi 90° di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli altri operatori socio-sanitari . Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due parti: Rischi Generali – modulo FAD E-learning (4 ore)
54
Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore). Il percorso ha come obiettivo :
Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC compresi).
41) Contenuti della formazione(*)
- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità - La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano - Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08) - Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia sociale, le tecniche
di animazione utilizzate con particolare attenzione alle tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non farmacologiche .
- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche della malattia di alzheimer.
- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento cognitivo.
I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti: -Gli anziani e le loro fragilità -La memoria nell’anziano
-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia occupazionale, altro)
42) Durata(*)
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE GENERALE che la
FORMAZIONE SPECIFICA.
Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale promossi a seguito delle
attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.
Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi formativi, pur essendo fortemente
vincolati dal sistema di norme che ne regolano l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente
differenziati, sia per la pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli specifici
72 ore
55
contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti. Pertanto è necessario in sede di
verifica tener conto sia della variabile gruppo di VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici
trasmessi.
I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di soddisfazione dei destinatari degli
interventi e di rispondenza delle conoscenze apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.
Aree di Monitoraggio individuate:
Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative
delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);
Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza e quelli di criticità;
Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa, anche attraverso il confronto
tra le diverse esperienze e la diffusione delle best practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.
L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una rivolta alla Formazione
Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la medesima Scheda di rilevazione divisa in due
sezioni:
Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione tra valutazione del corso
e valutazione dei singoli formatori);
Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test cognitivo ed un post-test
cognitivo.
SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA
Formazione Generale
Formazione Specifica
Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________
Titolo Progetto Servizio Civile _________________________________________________________
Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA
Sez. 01 – GRADIMENTO
a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari e gestione incontri) sia stato:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente comprensibili?
No Abbastanza Si
c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine decrescente):
1.
56
2.
3.
d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine decrescente):
1.
2.
3.
e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?
Modulo Formativo Formatore
f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e alla sua crescita formativa:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
g) Suggerimenti per il Formatore:
h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)
Non a mio agio Indifferente A mio agio
Sez. 02 – APPRENDIMENTO
1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:
accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;
occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;
sviluppare capacità culturali
2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?
Internet
Passaparola
Giornali – locandine – volantini
3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?
Solo per la vicinanza alla mia residenza
57
Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi fatti
Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta coerente
4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?
Nulla
Esperienze
Divertimento
5. Quale attività preferisti fare?
Feste Musicali
Cineforum
Attività Sportive
Giochi di società
Attività Artistiche
6. Quando ascolti qualcuno:
presti attenzione alle parole dette
osservi il contesto della comunicazione
controlli il tempo che passa
7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?
ecco ti regalo un euro
scusa ma non ho monete
non rispondi e tiri diritto
8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:
tieni il segreto per te
riporti la confidenza con i tuoi amici al bar
riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato
9. Giocare con un utente è:
un modo per conoscerlo
passare il tempo libero
divertirsi
10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:
curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali
rispondi al tuo cellulare
fai una corsa per vedere la tua resistenza
11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?
Per non fare ore straordinarie
Per essere libero prima possibile
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Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori
12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?
falso
vero
Non ricordo
13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?
15 giorni
20 giorni
30 giorni
14. Cos’è un gruppo formale?
un gruppo di amici
una squadra di calcio
conoscenti
15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?
Il Direttore Generale
un amico
il Volontario del Serv. Civile
16. Chi è il leader carismatico?
uno che si ascolta solo per dovere
un uomo molto alto
una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di un gruppo di individui
17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?
15 giorni
30 giorni
20 giorni
18. Cosa significa OLP?
Operatore Leader di Postazione
Operaio Locale di Produzione
Operatore Locale di Progetto
+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata
Data 10/01/2019
Il Direttore Generale
Dott. Fabio Bertusi