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ARTEr.i.e. E’ una festa che vede la partecipazione di circa 150 artisti differenti ogni sera. Ogni via è di un colore diverso, ogni colore è un’arte. Tutti gli artisti si esibiscono secondo l’organizzazione che cura la propria sezione artistica. ARTErie è ormai giunta all’ottava edizione e vede la partecipazione di migliaia di spettatori ogni sera. Chiunque può partecipare all’organizzazione della rassegna, sono ormai decine le associazione che collaborano con noi. SEZIONI CULTURALI: - Verde MUSICA (divisa in due sezioni: acustica e non ) - Rosso TEATRO - Giallo CINEMA - Blu ARTI VISIVE E FOTOGRAFIA - Arancio DANZA - Indaco LETTERATURA E POESIA - Bianco GIOCOLERIA E ARTI DI STRADA Artisti, musicanti, poeti, pittori, danzatori, burattinai, filastroccari, trapezisti, indovini, sensitivi, acrobati, giocolieri, clown, registi, cineasti, iscritti al collocamento dello spettacolo, illusionisti, scrittori, mangiafuoco, fotografi, giocatori di ruolo, figuranti, tamburini e TEATRANTI Cosa succede quando una terra piena di fermento culturale come la Sabina non lascia fondi ai giovani artisti che lì sono nati e cresciuti? Succede ARTE.R.I.E.: una festa dove tutti portano qualcosa. CANTALUPO IN SABINA E ARTEr.i.e. La manifestazione si svolge a Cantalupo in Sabina, in provincia di Rieti. Cantalupo è un paesino il cui centro storico è stato costruito come una spina di pesce, tante piccole vie che convogliano in una principale. Durante ARTEr.i.e. queste vie si animano di centinaia di artisti conosciuti e sconosciuti, che mettono a disposizione la loro arte a tutti, esprimendosi liberamente per le vie, ma, allo stesso tempo, in modo assolutamente voluto e controllato. L'organizzazione massiccia di ARTEr.i.e. si occupa in ogni istante di far fluire il pubblico in maniera ordinata e costante. Se parteciperete vedrete come l'arte pura e semplice ha il potere di trasformare delle viette medioevali così minuscole in un tappeto di gente,che vola con la fantasia nell'aria fresca di un luogo fantastico. Prerogativa di questo evento è che ogni artista per esibirsi non percepisca nessun tipo di paga (tranne una luculliana cena e una maglietta della manifestazione). Non è possibile lavorare a cappello (eccezion fatta per gli artisti di strada e per chi ne farà esplicita richiesta, giustificandola). NESSUNO, nemmeno personaggi in VISTA nel mondo delle vari arti, riceve nessun tipo di contributo. La filosofia della manifestazione è che l'arte è viva se viene mostrata per nessun altro motivo oltre se stessa. Ogni artista è invitato a esibirsi in una performance di circa 5 minuti che verrà ripetuta durante la nottata, con delle pause abbastanza libere (secondo l'organizzazione interna).

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ARTEr.i.e.

E’ una festa che vede la partecipazione di circa 150 artisti

differenti ogni sera. Ogni via è di un colore diverso, ogni colore è

un’arte. Tutti gli artisti si esibiscono secondo l’organizzazione che

cura la propria sezione artistica.

ARTErie è ormai giunta all’ottava edizione e vede la partecipazione

di migliaia di spettatori ogni sera.

Chiunque può partecipare all’organizzazione della rassegna, sono

ormai decine le associazione che collaborano con noi.

SEZIONI CULTURALI:

- Verde MUSICA (divisa in due sezioni: acustica e non )

- Rosso TEATRO

- Giallo CINEMA

- Blu ARTI VISIVE E FOTOGRAFIA

- Arancio DANZA

- Indaco LETTERATURA E POESIA

- Bianco GIOCOLERIA E ARTI DI STRADA

Artisti, musicanti, poeti, pittori, danzatori, burattinai, filastroccari,

trapezisti, indovini, sensitivi, acrobati, giocolieri, clown, registi,

cineasti, iscritti al collocamento dello spettacolo, illusionisti,

scrittori, mangiafuoco, fotografi, giocatori di ruolo, figuranti,

tamburini e TEATRANTI

Cosa succede quando una terra piena di fermento culturale come la Sabina non lascia fondi ai giovani artisti

che lì sono nati e cresciuti?

Succede ARTE.R.I.E.: una festa dove tutti portano qualcosa.

CANTALUPO IN SABINA E ARTEr.i.e.

La manifestazione si svolge a Cantalupo in Sabina, in provincia di Rieti.

Cantalupo è un paesino il cui centro storico è stato costruito come una spina di pesce, tante piccole vie che

convogliano in una principale. Durante ARTEr.i.e. queste vie si animano di centinaia di artisti conosciuti e

sconosciuti, che mettono a disposizione la loro arte a tutti, esprimendosi liberamente per le vie, ma, allo

stesso tempo, in modo assolutamente voluto e controllato. L'organizzazione massiccia di ARTEr.i.e. si occupa

in ogni istante di far fluire il pubblico in maniera ordinata e costante. Se parteciperete vedrete come l'arte

pura e semplice ha il potere di trasformare delle viette medioevali così minuscole in un tappeto di gente,che

vola con la fantasia nell'aria fresca di un luogo fantastico.

Prerogativa di questo evento è che ogni

artista per esibirsi non percepisca nessun

tipo di paga (tranne una luculliana cena e

una maglietta della manifestazione).

Non è possibile lavorare a cappello

(eccezion fatta per gli artisti di strada e

per chi ne farà esplicita richiesta,

giustificandola).

NESSUNO, nemmeno personaggi in VISTA

nel mondo delle vari arti, riceve nessun

tipo di contributo.

La filosofia della manifestazione è che

l'arte è viva se viene mostrata per nessun

altro motivo oltre se stessa.

Ogni artista è invitato a esibirsi in una performance di circa 5 minuti che verrà ripetuta durante la nottata, con

delle pause abbastanza libere (secondo l'organizzazione interna).

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Le strade sono divise per categoria artistica: Musica, Teatro, Cinema, Arti visive, Danza, letteratura, arti di

strada. Ogni percorso può ospitare circa 10 ipotesi espressive per sera.

Non c'è una selezione qualitativa da parte dell'organizzazione: chi prima ci contatta, ha il posto assicurato; chi

tarda... o costruisce un ampliamento architettonico al paese, oppure si deve accontentare di fare lo spettatore

(o l'aiuto all'organizzazione). Non c’è selezione perché ai virtuosismi artistici preferiamo gli scambi e i contatti

umani, tuttavia le eccellenze artistiche non mancano mai.

Certo sappiamo che lavorare senza soldi può essere frustrante per molti di voi, ma non criticateci per questo...

è una scelta etica determinata dalla necessità (di soldi per attività culturali ce ne sono pochissimi nel nostro

territorio). E’ solo per una sera, ed è per tutti così, soprattutto per chi organizza.

Siamo svincolati da clientele e propagande partitiche. Tutte le associazioni e tutti i gruppi di persone che

contribuiscono all'organizzazione lo fanno esclusivamente per realizzare al meglio la manifestazione stessa.

Cerchiamo di realizzare l'evento che vorremmo andare a vedere, cerchiamo di farvi esprimere nella

manifestazione che avete sempre sognato. Cerchiamo di far vivere al meglio la nostra terra: la Sabina.

Alla fine speriamo che l'arricchimento che è venuto dalla semplice contaminazione con gli altri 450 artisti

presenti possa risultare il pagamento più grande, quello che in poche altre parti potete trovare e che a nessun

organizzatore potete chiedere.

I DIECI PILASTRI DEL NOSTRO LAVORO

1) Garantire la libertà di espressione, di linguaggio e di accesso alla manifestazione a tutti;

2) La manifestazione dovrà avere nell'espressione artistica il punto di partenza, l'obiettivo e la sua sfera di

intervento;

3) La manifestazione si dovrà svolgere secondo principi etici, nel rispetto del prossimo, tutelando i luoghi e i

residenti;

4) La manifestazione non avrà scopo di lucro e commerciale, non può accettare sovvenzionamenti da attività

contrarie alla legge ed ai principi del rispetto della persona. Tutti i fondi raccolti dovranno essere reinvestiti in

attività artistico-culturali;

5) Le iniziative proposte non dovranno richiedere nessuna retribuzione ne da parte dell'organizzazione ne dal

pubblico;

6) La manifestazione non potrà essere inserita all'interno di altre iniziative o manifestazioni;

7) Si dovrà stimolare una possibile contaminazione artistica a tutti i partecipanti, sia nei temi sviluppati sia

nell'opportunita di non essere continuamente impegnati;

8) Si dovrà garantire la maggiore trasparenza sotto tutti gli aspetti organizzativi per far si che le decisioni siano

collegiali

9) Tutti i prodotti realizzati per scopo propagandistico e pubblicitario dovranno collimare con i fini artistici

dell'evento;

10) Si dovrà garantire pari dignità a tutte le arti attraverso percorsi differenti per ognuna di esse.

REGOLE FONDAMENTALI

1) Nessuno prende soldi, neanche (e soprattutto) chi organizza

2) E' vietato accendere incensi e vendere vestitini finto-etnici

3) La spazzatura va differenziata negli appositi cestini

4) I cellulari, per una sera, possono anche rimanere spenti!

5) Gli artisti si esibiscono o espongono o proiettano una sola sera su quattro, sia per dare spazio a tutti, sia per

consentire agli artisti di vivere e vedere la manifestazione da spettatori.

PRINCIPI ACCESSORI

6) Se hai bisogno di Riccardo, sappi che non lo troverai. Se non ne hai bisogno è nella tua stessa via.

7) La scala a pioli segue gli stessi principi fisico-matematici di Riccardo.

8) La puzza di sudore degli organizzatori è direttamente proporzionale alla quantità del loro lavoro (o

esaurimento)

9) Le esibizioni degli artisti devono seguire le indicazioni degli organizzatori, i quali, in casi di estrema anarchia

grunge, possono “staccare la spina”.

10) Sincronizziamo gli orologi. Il cibo e le attrezzature tecniche, ovvero i pasti e le prove, hanno degli orari che

vanno seguiti.

11) Come ogni centro storico d’Italia, anche Cantalupo è popolato di vecchiette che potrebbero non

approvare eventuali jam session sotto la loro finestra alle 4 del mattino. Non fatele arrabbiare.

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ORARI DELLA MANIFESTAZIONE

- La mattina e il pomeriggio

In vari luoghi del paese è possibile frequentare numerosi corsi o laboratori (la maggior parte gratuiti) destinati

agli artisti che, oltre ad esibirsi, vogliono anche imparare qualcosa.

- Entro le ore 18.00

Gli artisti che si esibiscono nella serata dovranno prendere visione della propria postazione, ritirare i buoni

pasto e le magliette del colore della propria arte in omaggio

- h 19.00

Cena con tutti gli artisti

- h 20.30

Raduno di tutti gli artisti in Piazza Camuccini

- h 21.00

Apertura del sipario all'ingresso del paese e ingresso del pubblico. Tutti gli artisti raggiungono la propria via e

la propria postazione. Si aprono le arterie: tutti gli artisti si esibiscono contemporaneamente seguendo le

indicazioni dei referenti di percorso. La fruizione e l'ingresso del pubblico nelle arterie varia di arte in arte.

- h 23.00

Si chiudono tutte le arterie. Tutti gli spettatori e gli artisti confluiscono ai palchi centrali. Ogni sera ci sono uno

e due eventi finali.

COME ARRIVARE A CANTALUPO IN SABINA

IN AUTO

- Da Roma

Prendere l'A1 in direzione Firenze. Uscire a Ponzano Soratte. Appena usciti dal casello tenere la sinistra e al termine del

rettilineo (1 km circa) girare a destra ed immettersi sulla S.S. 657 "Sabina", proseguire sempre dritti per 4 km circa, dopo

la frazione di Gavignano proseguire dritti per un altro km e quindi girare a sinistra sulla S.S. 313 "Ternana" in direzione

Terni. Dopo un km circa siete arrivati sotto il paese di Cantalupo.

- Da Firenze

Prendere l'A1 in direzione Roma. Uscire a Ponzano Soratte. Appena usciti dal casello tenere la sinistra e al termine del

rettilineo (1 km circa) girare a destra ed immettersi sulla S.S. 657 "Sabina", proseguire sempre dritti per 4 km circa, dopo

la frazione di Gavignano proseguire dritti per un altro km e quindi girare a sinistra sulla S.S. 313 "Ternana" in direzione

Terni. Dopo un km circa siete arrivati sotto il paese di Cantalupo.

- Da Terni

Prendere la S.S. 313 in direzione Passo Corese fino ad arrivare sotto il paese di Cantalupo in Sabina.

CON MEZZI PUBBLICI

- Da Roma

Prendere la linea Metropolitana FM1 che collega Fiumicino Aereoporto con Orte \ Poggio Mirteto. C'è quasi sempre un

treno ogni 30 minuti, ed è possibile prenderlo da quasi tutte le stazioni di Roma (esclusa Termini): la linea FM1 passa per

le stazioni di Roma Tiburtina, Ostiense, Tuscolana, Trastevere....

Prendere un treno in direzione Orte, oppure Poggio Mirteto. Scendere a Poggio Mirteto. Da qui dovrebbe essere

possibile prendere un Autobus per Cantalupo in Sabina.

- Da Orte

Prendere un treno della linea metropolitana FM1 in direzione Fiumicino Aereoporto e scendere a Poggio Mirteto. Da qui

dovrebbe essere possibile prendere un Autobus per Cantalupo in Sabina.

LINK COTRAL E TRENITALIA:

- Sito TRENITALIA

http://www.ferroviedellostato.it/

[Inserire Stazione di partenza e stazione di arrivo: Poggio Mirteto]

- SITO Autobus COTRAL

http://www.cotralspa.it/TrovaPercorso.asp

[Inserire, data, orario e luogo di partenza\arrivo: Da --> Poggio Mirteto Scalo [Località] a --> Cantalupo in Sabina

[Località]

INFO www.arterie2010.net - [email protected]

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LE RESIDENZE

Le residenze che aderiscono al progetto sono 5, in vari

comuni della Bassa Sabina.

Casperia

Teatro Comunale o Palestra

Poggio Mirteto

Sala Farnese o Sala prove delle Condizioni Avverse

Forano

Teatro Comunale

Collevecchio

Teatro Comunale

Toffia

Teatro del Complesso di San Bernardino, presso

l’Officina Creativa 33.

[Foto Giorgio Clementi]

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Le residenze sono a Toffia, Casperia, Poggio Mirteto, Forano e Collevecchio. Montebuono può essere sede di spettacoli “Fuori

ARTErie”. Il laboratorio con Mamadou Dioume si tiene a Casperia.

ARTErie è a Cantalupo in Sabina, il 6, 7, 8 e 9 settembre 2012.

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MAMADOU DIOUME

Si diploma presso l’Istituto Nazionale delle Arti del Senegal (INAS) dove consegue il primo premio “Prix de

tragèdie” e interpreta numerosi ruoli importanti.

Nel 1968, si fa riconoscere per il ruolo di Creonte nell’Antigone d’Anouilh. E’ così che entra nel Teatro

Nazionale Daniel Sorano, dove lavorerà fino al 1984 sotto la direzione di Raymond Hermantier, compagno di

Jean Vilar.

Nel marzo ‘84, viene notato da Peter Brook che lo invita ad interpretare Bhima, il figlio del vento dalla forza

prodigiosa, nel Mahabharata. Interpreterà questo ruolo sia in francese che in inglese durante la tournèe

mondiale teatrale durata fino al 1988. Dopo il lavoro teatrale, gli viene proposto lo steso ruolo per la versione

cinematografica nel settembre 1988. Dopo questo incontro è restato fedele a Brook e a questa compagnia, il

CICT, interpretando altre opere, tra le quali “La Tragèdie de Carmen”, “Woza Albert”, “La Tempète”.

Nel 1996 viene chiamato in Italia da Kuniaki Ida per prendere parte allo spettacolo teatrale “L’uomo che

diventò un bastone” tratto dall’omonimo testo di Kobo Abe e messo in scena al teatro Arsenale, Milano.

Dal 1991 dirige stage in tutta Europa e dal 2005 collabora con l’Associazione Culturale Bologna By Now, di cui

assume la direzione artistica, al fine di creare un gruppo permanente.

Il Teatro delle Condizioni Avverse [ovvero] Compagnia del Melograno

promuove la ricerca e la realizzazione di un Teatro Necessario, radicato nella

propria Comunità, capace di farsi portavoce delle necessità culturali e delle

emergenze sociali del territorio in cui opera. Svolge laboratori ed altre

attività pedagogiche rivolte ai giovani e ai bambini.

L’Associazione è nata nel 2000, e opera nell’ambito teatrale, letterario,

musicale, artistico e pedagogico; organizza Festival e Rassegne, spesso

incentrati sul baratto e sull’esportare spettacoli in luoghi insoliti (zone

naturali, periferie, paesini dimenticati).

Dal 2005 collaboriamo attivamente con utenti del dipartimento di salute mentale della provincia di Rieti.

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Parte del nostro lavoro è incentrata sulla raccolta della memoria orale della Sabina, con laboratori,

realizzazione di interviste e video, oltre che di spettacoli.

Il nostro percorso formativo ci ha visto seguire, fra gli altri, principalmente il lavoro di Marco Baliani, Ascanio

Celestini, Living Theater, Odin Teatret e in particolare Iben Nagel Rasmussen nel progetto “New Winds” e Lina

Della Rocca - Renzo Filippetti del Teatro Ridotto nel progetto “il Filo dei Venti”. Dal 2007 con la guida di

Mamadou Dioume (ex attore di Peter Brook) abbiamo creato un gruppo stabile di 25 attori chiamato

“Teatranti della Malanotte” che si incontra periodicamente in modo residenziale più volte all’anno; il gruppo,

oltre alla preparazione fisica dell’attore, ha finora incentrato il lavoro sul mito di Antigone nei secoli.

Dal 2006 al 2011 la compagnia è stata finanziata dalla Regione Lazio nel progetto Officine Culturali e opera in

20 comuni della Bassa Sabina (fra le province di Rieti e Roma).

Principali spettacoli realizzati: 3 fiammiferi accesi, ToBlack, Il bosco degli spiriti (teatro ragazzi), Martiri della

Libertà [Monte Tancia 1944], Sangue dal naso [scuola diaz - genova 2001], Natale in Casa Cupiello (coop.

Compagnia dell’Inserenata), Fahrenheit (coop. Teatro Null), Terramara (coop. Teatro Null), 4:48 Psychosis, La

Confessione (regia Walter Manfrè), Antigone in Silenz (regia Mamadou Dioume), l’Arca avversa (teatro

ragazzi), Malacarne [Peppino Impastato, Amore Noi Ne Avremo].