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1 Allegato 1 - Appendice A ASSET: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORIMONTANI SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTO Soggetto Capofila (Denominazione, Dati ana-grafici del rappresentante legale) Soggetto Capofila: COMUNITA’ MONTANA DI VALLE CAMONICA (BS) Piazza Tassara, 3 - 25043 - Breno - Tel. 0364/324011 - C.F. e P.IVA 01766100984 EMAIL: [email protected] PEC: [email protected] Legale Rappresentante: Oliviero VALZELLI Data di Nascita: 06/01/1969 - luogo: Darfo (BS) – CF: VLZ LVR69A06D251F Referente Operativo del Capofila (nome e contatto tele- fonico/e-mail) Monica BONFADINI - Istruttore Direttivo Amministrativo Contabile Telefono : 0364/324036 Fax: 0364/324080 EMAIL: [email protected] Denominazione del Progetto ASSET - Accordo Per lo Sviluppo Socio Economico del Territorio Montano della Valle Camonica denominato: MOSSA VINCENTE MO BILITA' S OSTENIBILE, S TART UP A RTIGIANATO E AGROALIMENTARE DI QUALITA' PER LO SVI LUPPO SOCIOECON OMICO DEI CEN TRI URBANI DEI TE RRITORI MONTANI DELLA VALLE CAMONICA

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ASSET: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORIMONTANI

SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTO

Soggetto Capofila (Denominazione, Dati ana-grafici del rappresentante legale)

Soggetto Capofila: COMUNITA’ MONTANA DI VALLE CAMONICA (BS)

Piazza Tassara, 3 - 25043 - Breno - Tel. 0364/324011 - C.F. e P.IVA 01766100984 EMAIL: [email protected] PEC: [email protected]

Legale Rappresentante: Oliviero VALZELLI

Data di Nascita: 06/01/1969 - luogo: Darfo (BS) – CF: VLZ LVR69A06D251F

Referente Operativo del Capofila (nome e contatto tele-fonico/e-mail)

Monica BONFADINI - Istruttore Direttivo Amministrativo Contabile Telefono : 0364/324036 Fax: 0364/324080 EMAIL: [email protected]

Denominazione del Progetto

ASSET - Accordo Per lo Sviluppo Socio Economico del Territorio Montano della Valle Camonica denominato:

MOSSA VINCENTE MOBILITA' SOSTENIBILE, START UP ARTIGIANATO E AGROALIMENTARE DI QUALITA' PER LO SVILUPPO SOCIOECONOMICO DEI

CENTRI URBANI DEI TERRITORI MONTANI DELLA VALLE CAMONICA

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Obiettivi e finalità del progetto − Descrizione degli obiettivi del progetto − Descrizione del contesto (corredato dai dati) − Localizzazione geografica − Descrizione sintetica degli interventi previsti

− Descrizione degli obiettivi del progetto Il presente progetto mira a sviluppare, diffondere ed implementare nell’ambito territoriale della Valle Camonica relativamente ai Comuni di Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Breno, Cedegolo, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Lozio, Malegno, Malonno, Niardo, Ossimo, Paisco Loveno, Paspardo, Pian Camuno, Piancogno, Saviore dell’Adamello e Sonico ed in continuità strategica e territoriale ovvero ad implementazione del Programma di Intervento del Distretto dell’Attrattività Turistica denominato “Nel Solco della Preistori@ - dalle Incisioni Rupestri alla Smart – Life”, l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del turismo sostenibile, a partire dal cicloturismo (Percorso Ciclabile di Interesse Regionale n. 12 Oglio) e turismo alpino (turismo verde e bianco, culturale), al fine di: • qualificare e promuovere l’attrattività turistica e commerciale, nonché dell’artigianato di qualità del territorio camuno; • promuovere e sostenere lo sviluppo socioeconomico ovvero favorire e sostenere l’imprenditorialità locale e l’occupazione; • favorire l’aumento del livello occupazionale della popolazione residente. In coerenza con gli obiettivi regionali, il presente progetto preliminare si pone quali obiettivi generali:

• mantenimento strutturale, consolidamento e crescita dell’offerta commerciale a servizio sia dei residenti sia dei fruitori non residenti (turisti etc.);

• aumento dell’attrattività del territorio camuno in termini di accoglienza e ricettività, incremento dei flussi e permanenza, creazione di nuove offerte e servizi turistici, quali fattori e strumenti di sostentamento e di integrazione della domanda di consumo dei residenti con particolare riferimento al cicloturismo;

• aumento del livello occupazionale della popolazione residente; • favorire la fruizione del territorio attraverso la promozione della mobilità sostenibile ed in particolare con lo sviluppo e

miglioramento dell’intermodalità treno-bicicletta; • sviluppo e miglioramento qualitativo dei servizi offerti per residenti e turisti con particolare riferimento al cicloturismo

(ricettività, ristorazione, somministrazione, shopping, informazione e servizi); • integrazione stabile tra produzione, commercio, artigianato, attrattori turistici e servizi di pubblica utilità; • valorizzazione delle risorse che formano l’identità e la peculiarità del territorio, a partire da quelle ambientali, enogastronomiche,

culturali e produttive con particolare riferimento al cicloturismo; • sviluppo del percorso già avviato con le misure regionali a valere sui Distretti Diffusi e precedentemente dei Sistemi Turistici

Locali consolidando ed estendendo ulteriormente il partenariato pubblico e privato; • ottimizzazione destination management “La Valle dei Segni” nelle principali declinazioni quali Rete Natura di Valle Camonica;

Sapori di Valle Camonica; Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano.

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Tali obiettivi generali individuati anche a livello regionale, sono quindi declinati a livello territoriale nei seguenti obiettivi operativi:

• sostenere e incentivare la nascita di nuove imprese avvio nuove imprese artigianali, commerciali, turistiche e sportive ricreative con particolare riferimento al cicloturismo, turismo invernale ed estivo e all’artigianato locale di qualità specie se condotte da parte di giovani imprenditori;

• sostenere l’innovazione tecnologica delle imprese specie con riferimento agli strumenti digitali web e-commerce, marketing territoriale etc.;

• incentivare la mobilità sostenibile e l’interconnessione ed intermodalità del trasporto collettivo ciclopedonale e ferrovia Brescia – Iseo – Edolo, a favore dell’utenza dei residenti e turisti, sportivi e famiglie, anziani e diversamente abili;

• sostenere lo sviluppo turistico del territorio ed aumentare la visibilità e attrattività del territorio con riferimento ai macrotemi regionali quali: 1. Arte & cultura; 2. Enogastronomia e food experience; 3. Natura e green; 4. Sport e turismo attivo 6. Terme & benessere che trovano nel contesto locale della Valle Camonica specifiche vocazioni ed attrattori turistici;

• sostenere la promozione degli attrattori turistici del territorio a partire dalla ciclovia dell’Oglio, i comprensori sciistici aggregati anche nella Rete d’impresa denominata “Free-Ski Lombardia” costituita a settembre 2016, il polo termale di Darfo Boario Terme, e sotto il Marchio d’area “La Valle dei Segni” le forme aggregative promosse dall’Ente comprensoriale quali:

o Rete Natura di Valle Camonica o Sapori di Valle Camonica o Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano. o valorizzare e promuovere i prodotti tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di

qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… );

Con riferimento al comparto artigianale il presente progetto intende infatti:

• promuovere e sostenere il “saper fare” e la cultura produttiva della Valle Camonica, valorizzando i processi, le tecniche, i materiali utilizzati dalle aziende sia nelle connessioni specifiche con la tradizione locale, sia negli sforzi di innovazione che hanno saputo introdurre.

• promuovere e sostenere i Sapori di Valle Camonica. Al tema dello sviluppo e qualificazione in particolare del cicloturismo e delle pratiche sportive, anche invernali, con un mix di iniziative pubbliche e private anche in promozione, si intendono così associare misure di incentivazione ed innovazione tecnologica per la nascita di nuova imprenditorialità e mantenimento e qualificazione delle imprese attuali, incrementando, qualificando e destagionalizzando l’offerta turistica locale. Di seguito si riporta l’immagine degli elementi cardine del progetto di sviluppo socio economico del territorio camuno.

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− Descrizione del contesto – premessa La Valle Camonica e relativa Comunità Montana di Valle Camonica è costituita da 41 comuni in provincia di Brescia e rappresenta la Comunità Montana più estesa in Lombardia con ben 1.271,27 kmq su una lunghezza di circa 90 km. L’estensione media delle amministrazioni locali delle valli è di 26,16 kmq circa. Il comune più esteso è Saviore dell’Adamello con i suoi 83,01 kmq, mentre il più piccolo è Cividate Camuno, con soli 3,38 kmq che vede per questo la densità abitativa massima della valle (815,68 ab/kmq). La densità media nel 2013 è stata di 100,65 ab/kmq. La popolazione della Valle Camonica è negli anni 2000 cresciuta di meno rispetto alla Provincia e alla Lombardia, passando dai 88.168 residenti del 2001 ai 93.448 del 2014, con un incremento del 5,9% rispetto al 13,6% della Provincia e al 10,2% della Regione. La crescita già contenuta nel decennio 2001-2011, si è ulteriormente contratta negli ultimi anni. Tale modesta crescita è dovuta in parte al saldo naturale e in parte al saldo migratorio che vede una percentuale di stranieri significativamente più bassa rispetto alla Provincia e alla Regione (nel 2014 rispettivamente l’8,7% in Valle, l’11,3% in Lombardia e il 13,4% in Provincia). L’effetto principale della contenuta dinamica demografica è quello di accrescere l’indice di vecchiaia della popolazione, innescando un circolo vizioso (crescita dell’anzianità media della popolazione – diminuzione della fertilità – riduzione dell’incremento demografico – aumento ulteriore della anzianità) che è tra le cause strutturali dello scarso sviluppo sociale e economica della Valle. Per la seguente analisi territoriale e socio economica oltre ai dati offerti da Regione Lombardia, dalla Camera Commercio e associazioni e provinciali reperiti in particolare da:

• Osservatorio Regionale del Commercio per ciò che concerne la consistenza del commercio al 30/06/2016; • Provincia di Brescia per i flussi turistici a partire dall’anno 2008 al 2014

si sono altresì utilizzate come preziose fonti di analisi dei dati (assolutamente aggiornati) e prospettive di sviluppo locale proprio nei settori di interesse del progetto due recenti studi commissariati dalla Comunità Montana alle Università di Camerino e di Brescia:

• il “Piano di Sviluppo Sostenibile e di Marketing Territoriale della Valle Camonica – PSSMT” Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e all’Università Camerino concluso nel 2015 (http://www.cmvallecamonica.gov.it/pagine/piano_sviluppo_territoriale/);

• “Segni di Futuro. Prospettive per un nuovo sviluppo della Valle Camonica” Università degli Studi di Brescia prof. Giancarlo Provasi concluso nel 2016.

Quest’ultimo studio o meglio Rapporto in particolare è stato presentato nella Conferenza Generale per lo sviluppo della Valle Camonica momento topico di concertazione comprensoriale finalizzata, sulla base di un quadro preciso ed attualizzato, fotografico, delle dinamiche e situazioni economiche e sociali, a ripensare il modello di sviluppo e definire una nuova visione che sappia ovviare ai problemi del presente e cogliere le opportunità che offre il futuro. Per tanto, in chiusura alla presente sezione di inquadramento, verranno altresì fornite le conclusioni critiche ed analitiche dello studio

dell’Università degli Studi di Brescia prof. Giancarlo Provasi concluso nel 2016.

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− Struttura demografica e socio economica Il progetto comprensoriale interessa tutta la Valle Camonica fatta eccezione per i 6 comuni dell’alta Valle Camonica che hanno presentato un progetto coordinato. Dei n. 41 comuni della Valle Camonica, il progetto ha registrato l’adesione formale dei comuni di: Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Breno, Cedegolo, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Lozio, Malegno, Malonno, Niardo, Ossimo, Paisco Loveno, Paspardo, Pian Camuno, Piancogno, Saviore dell’Adamello e Sonico. La seguente analisi supportata da dati sarà per tanto ristretta ai richiamati comuni aderenti. Prima però come raffigurato nella figura sotto, si segnala come i dati riferiti all’intera Valle nascondono dinamiche interne diverse:

• sono i comuni più periferici delle convalli e dell’alta Valle a presentare saldi demografici negativi e peggiori indici di vecchiaia.

Variazioni percentuali della popolazione per comune (2001-2014) e Indice di vecchiaia (2014)

Fonte: 2001 Istat, Censimenti della popolazione, 2014 dati amministrativi dei comuni

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Per ciò che concerne l’evoluzione della popolazione dal 2006 al 2014, l’area oggetto di analisi ha presentato un incremento della popolazione pari a + 2.711 residenti il 3,6% in più.

L’incremento si è però concentrato nei comuni della bassa Valle Camonica e nell’area contigua dei comuni di Edolo e Sonico in alta valle Camonica, che dunque hanno attratto nuovi residenti a discapito dei comuni più piccoli e di gronda e più periferici che presentano maggiori difficoltà in termini di servizi, accessibilità e trasporti ed opportunità di lavoro.

Se dunque l’andamento della popolazione specie nell’area bassa valle e nel polo urbano di Edolo e Sonico, è stato positivo ed i fenomeni di spopolamento sono invece limitati ai comuni più marginali, in particolare Cevo, Paisco Loveno e Saviore dell’Adamello, il dato ancora una volta più problematico e preoccupante per la montagna lombarda è legato alla struttura della popolazione ovvero al forte invecchiamento della popolazione che non assicura sempre un facile

ricambio generazionale.

L’indice di vecchiaia appare infatti elevato ed il rapporto fra >= 65 e <= 14 appare ancora una volta nei comuni più periferici per certi versi desolante.

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Struttura della popolazione dal 2006 al 2014

Comune Popolazione residente (2006)

Popolazione residente (2014)

Media Variazione demografica

Popolazione per classi di età 2014

Indice di vecchiaia

<= 14 >= 65 Angolo Terme 2607 2477 -5 311 550 177

Artogne 3312 3633 9,7 528 570 108 Berzo Demo 1818 1706 -6,2 201 398 198

Berzo Inferiore 2279 2478 8,7 410 443 108 Bienno 3623 3567 -1,5 469 819 175 Borno 2737 2678 -2,2 302 608 201 Breno 4903 4915 0,2 633 1185 187

Cedegolo 1261 1247 -1,1 140 291 208 Ceto 1941 1938 -0,2 290 339 117 Cevo 1001 911 -9 79 245 310

Cimbergo 584 560 -4,1 55 135 245 Cividate Camuno 2689 2757 2,5 378 529 140

Darfo Boario Terme 14381 15629 8,7 2292 3056 133 Edolo 4338 4559 5,1 595 1113 187 Esine 5023 5380 7,1 825 990 120

Gianico 2112 2163 2,4 332 426 128 Lozio 370 421 13,8 47 116 247

Malegno 2054 2044 -0,5 243 469 193 Malonno 3288 3328 1,2 450 745 166 Niardo 1904 1993 4,7 300 340 113 Ossimo 1447 1461 1 169 309 183

Paisco Loveno 233 186 -20,2 17 48 282 Paspardo 676 630 -6,8 65 155 238

Pian Camuno 4040 4603 13,9 746 710 95 Saviore dell’Adamello 1073 951 -11,4 82 282 344

Sonico 1232 1277 3,7 166 302 182 Piancogno 4545 4690 3,2 725 869 120

TOTALI 75.471 78.182 3,6 10.850 16.042 146,8

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Per ciò che concerne il settore artigiano riportiamo di seguito tabella numero imprese e occupati dai dati della Camera di Commercio di Brescia relativi al 2016.

Settore artigianato imprese occupati al 2016

Fonte Camera di Commercio Brescia Il settore presenta una certa rilevanza nell’ambito territoriale d’interesse con quasi 2,5 mila imprese (n. 2459 imprese al 2016) e oltre 6

mila addetti (n. 6.397 addetti al 2016).

Come si evince da questi dati, la consistenza ovvero dimensione di impresa è assai piccola con una media 2,6 addetti per impresa. I settori artigianali prevalenti sono invece:

• C Attività manifatturiere che rappresentano il 26% del totale per numero di imprese e il 40% degli addetti;

• F Costruzioni che rappresentano il 41% del totale per numero di imprese e il 33% degli addetti;

• G Commercio che rappresentano il 6% del totale per numero di imprese e il 7% degli addetti.

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Per ciò che concerne invece la consistenza del commercio nell’area d’intervento, dai dati dell’Osservatorio Regionale del Commercio, alla data del 30 giugno 2016, il territorio presentava:

• n. 1 Centro Commerciale e n. 2 Grandi Strutture di Vendita nei Comuni di Darfo (bassa Valle), Niardo (prossimità di Breno, media Valle) e Sonico (alta Valle);

Grandi strutture di vendita alla data del 30 giugno 2016- Fonte Osservatorio Regionale del Commercio

Comune Titolare Centro Commerciale

Codifica tipologia no

food

Sup. Alimentari

Sup. non alimentari

Sup. Totale

DARFO BOARIO TERME SERMARK SPA SI 4.979 13.585 18.564

NIARDO GRUPPO ESSE C 0 3.300 3.300

SONICO PASQUINI GIOVANNI PAOLO C 0 1.638 1.638

Totali 4.979 18.523 23.502

• n. 129 Medie Strutture di Vendita di cui n.:

o 23 DARFO BOARIO TERME o 12 PIANCOGNO o 12 EDOLO o 10 SONICO o 11 GIANICO o 9 BRENO o 7 CETO o 6 NIARDO o 6 ESINE o 5 ARTOGNE o 5 CIVIDATE CAMUNO o 5 MALEGNO o 4 BIENNO o 3 BERZO DEMO o 3 BORNO o 3 PIAN CAMUNO o 3 MALONNNO o 2 BERZO INFERIORE

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Anche in questo caso si vede come la concentrazione sia massima in bassa Valle Camonica, in prossimità del comune baricentrico di Breno e nel polo unico urbano di Edolo e Sonico in alta Valle Camonica e di fatto specie lungo la SS42.

Medie strutture di vendita alla data del 30 giugno 2016- Fonte Osservatorio Regionale del Commercio

Comune Titolare Tipologia No food

Sup. Alimentari

Sup. non alimentari

Sup. Totale

ARTOGNE GESTMARKET DI GARATTI E C. S.N.C. 192 48 240 ARTOGNE FARMAGRICOLA S.R.L. D 0 191 191 ARTOGNE DYLAN SPORT S.R.L. D 0 170 170 ARTOGNE COTTI COTTINI G.DOMENICO C 0 387 387 ARTOGNE B.F.B. S.R.L. C 0 650 650 BERZO DEMO REGAZZOLI DOMENICO C 0 971 971 BERZO DEMO EREDI MALISIA S.N.C. C 0 300 300 BERZO DEMO BERNARDI S.R.L. 0 340 340 BERZO INFERIORE SUPERMERCATI BETTONI ED ERACLIO SRL 221 119 340 BERZO INFERIORE SCALVINONI ROMANO 150 90 240 BIENNO GNARO SRL 0 440 440 BIENNO FANTI LUIGI 0 200 200 BIENNO ARRIGONI NICOLINA EX RAVELLI DAMIOLI 100 125 225 BIENNO ALIMENTARI FANTI DI FANTI LARA E MARIO SNC 185 15 200 BORNO SERMARK 522 131 653 BORNO FERRAMENTA STELLA ALPINA SNC 0 242 242 BORNO BETTINESCHI RUDI SRL 0 235 235 BRENO PEDRETTI GIORGIO 198 0 198 BRENO OFFICINA MEDEGHINI DS.N.C.. D 0 244 244 BRENO LIDL ITALIA SRL A 710 355 1.065 BRENO L'ALCO S.P.A. A 348 50 398 BRENO IPERAL S.P.A. D 709 303 1.012 BRENO GIDUE SRL A 0 269 269 BRENO DELPERO DIEGO D 0 175 175

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BRENO CARATTI RENATO D 0 161 161 BRENO CALZATURE DUCOLI DI DUCOLI G. & G. SNC A 0 200 200 CETO PEZZONI TULLIO C 0 344 344 CETO ORTOFRUTTA LA SICILIA 190 0 190 CETO ORIENTE SRL A 0 1.063 1.063 CETO F.LLI DONINA E C. SNC D 0 212 212 CETO FE.PE.CAR. SRL D 0 368 368 CETO ECO CETO SRL C 423 0 423 CETO COLORI E VERNICI VALLECAMONICA SNC D 0 580 580 CIVIDATE CAMUNO TROLETTI STEFANO D 0 459 459 CIVIDATE CAMUNO STAFFA LUIGI GIOVANNI C 0 1.200 1.200 CIVIDATE CAMUNO PICCINELLI DIEGO C 0 200 200 CIVIDATE CAMUNO GOSIO GIUSEPPINO D 0 200 200 CIVIDATE CAMUNO BONAZZI ALBERTO D 0 272 272 DARFO BOARIO TERME TELETECNICA DUCOLI DI DUCOLI & C SNC B 0 260 260 DARFO BOARIO TERME SMA SPA D 1.382 620 2.002 DARFO BOARIO TERME SEMAT COMMERCIALE SRL D 0 505 505 DARFO BOARIO TERME SANDRO MICLINI DI MICLINI G S & V SNC D 0 330 330 DARFO BOARIO TERME SALVINI ARREDAMENTI DI SALVINI P F & C SNC C 0 282 282 DARFO BOARIO TERME RONDINI NEVIA D 0 1.299 1.299 DARFO BOARIO TERME RONDINI DI RONDINI & C SNC C 0 445 445 DARFO BOARIO TERME REGHENZANI SNC DI REGHENZANI G B & C D 0 291 291 DARFO BOARIO TERME LIDL ITALIA SRL D 612 400 1.012 DARFO BOARIO TERME LDD SRL D 630 80 710 DARFO BOARIO TERME ISAM SNC C 0 450 450 DARFO BOARIO TERME IPERAL S.P.A. D 460 500 960 DARFO BOARIO TERME FERRARI GIACOMO D 0 1.300 1.300 DARFO BOARIO TERME FERRARI FRATELLI SNC C 0 818 818 DARFO BOARIO TERME FERRAMENTA FUMISTERIA FILIPPI S.R.L. D 0 600 600 DARFO BOARIO TERME FAMILY MARKET SRL D 900 216 1.116

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DARFO BOARIO TERME EDEN 1971 SRL C 0 300 300 DARFO BOARIO TERME CORNICI E ARTE SNC C 0 299 299 DARFO BOARIO TERME CASA DELLO SCAMPOLO SRL C 0 480 480 DARFO BOARIO TERME AR ROMANO SRL D 0 252 252 DARFO BOARIO TERME ARREDAMENTI ARMANINI DI ARMANINI F & C SNC C 0 475 475 DARFO BOARIO TERME A.PEZZOLI SPA D 0 360 360 DARFO BOARIO TERME ANGELONI S.R.L. A 0 435 435 EDOLO TIPOGRAFIA SERVIZI & GRAFICA DI MAZZUCCHELLI 0 160 160 EDOLO RADICI MARTINO 0 219 219 EDOLO MARIOTTI FIORENZO C 0 325 325 EDOLO MADEMARK S.R.L. 450 100 550 EDOLO IPER D'ORIENTE DI FU XINLIANG 0 853 853 EDOLO GELMI LUISA D 0 174 174 EDOLO FE.VI.SA. SRL 0 513 513 EDOLO FAVETTA SDF D 0 280 280 EDOLO FAUSTINELLI CARLO A 0 366 366 EDOLO EMMECI S.R.L. 481 165 646 EDOLO COLORI VERNICI VALLECAMONICA SRL D 0 345 345 EDOLO 202 ABBIGLIAMENTO DI MORETTI MATTEO A 0 180 180 ESINE VIELMI GIANBATTISTA 98 105 203 ESINE MARIOLI CRISTINA D 0 157 157 ESINE ITALFRUTTA 552 148 700 ESINE IPERAL SRL 760 180 940 ESINE GELPI ELETTRODOMESTICI SRL B 0 200 200 ESINE EMMECI SRL 294 180 474 GIANICO UNICOM SPA C 0 458 458 GIANICO MODAM SRL A 0 1.499 1.499 GIANICO MD SRL 650 162 812 GIANICO MADE SNC D 0 200 200 GIANICO IN'S MERCATO SPA 473 118 591

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GIANICO FUORIPORTA DI BERNARDO CARMINE 596 0 596 GIANICO FIRAT SRL D 0 254 254 GIANICO FARDELLI ERNESTO & C. SAS D 0 970 970 GIANICO ELETTROCASA SRL B 0 1.400 1.400 GIANICO COLORLEGNO SRL D 0 263 263 GIANICO AUTOQUATTRO SRL D 0 157 157 MALEGNO VANOLI ALFREDO D 0 700 700 MALEGNO LOMBARDI LUIGI SRL D 0 600 600 MALEGNO LO BRACCO FEDERICO D 0 200 200 MALEGNO ARREDAMENTI 2P DI PICCINELLI PIETRO E C. SNC C 0 400 400 MALEGNO ANGELONI SRL DI A 0 170 170

MALONNO MB DI CALVETTI ANGELA DOMENICA

A 0 278 278

MALONNO DENNER SNC 342 85 427

MALONNO CONSORZIO AGRARIO LOMBARDO VENETO S.C.A.R.L. 100 847 947

NIARDO TESSITURA F.LLI BIANCHI D 0 180 180 NIARDO SPADACINI TOMASO C 0 200 200 NIARDO MD SPA 450 150 600 NIARDO IL SEMPREVERDE EREDI BELLICINI STEFANO A 0 850 850 NIARDO FU KANG DI CAI CAI YAN A 0 505 505 NIARDO CHINI EUGENIO & C. SAS D 0 197 197 PIAN CAMUNO MIGROSS SPA 400 115 515 PIAN CAMUNO B.F. SRL. 0 391 391 PIAN CAMUNO 2 EMME SRL. 0 330 330 PIANCOGNO SCHERA ILLUMINAZIONE SRL B 0 210 210 PIANCOGNO PELAMATTI MARCO D 0 666 666 PIANCOGNO INGROS MARKET SRL DI CALVETTI D 0 200 200 PIANCOGNO GIUDICI SNC 0 657 657 PIANCOGNO FOPPOLI S.P.A. D 0 189 189

Page 15: Allegato 1 - Appendice A

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PIANCOGNO EUROCAR SRL D 0 300 300 PIANCOGNO DUSI ARMANDO 0 170 170 PIANCOGNO CENTRO MODA COGNO SNC A 0 562 562 PIANCOGNO CASA DEL COTTO E DEL KLINKER0 D 0 235 235 PIANCOGNO BIANCHINI MOTOR DI BIANCHINI GIOVANNI D 0 270 270 PIANCOGNO BETTINESCHI LUCE SNC C 0 300 300 PIANCOGNO BALADA A 0 218 218 SONICO YE ZHIQIANG 0 386 386 SONICO SUPERMEDIA SPA B 0 897 897 SONICO SPORTLAND SRL A 2 819 821 SONICO S.G.M. SRL 0 337 337 SONICO MION ROMANO 650 216 866 SONICO ITALMARK SPA 1.000 0 1.000 SONICO ITALMARK SPA 500 990 1.490 SONICO FARDELLI ERNESTO EC. SAS C 0 462 462 SONICO ECOBRICO SRL D 0 960 960 SONICO CESAR SRL 0 790 790

15.730 48.469 64.199

• 1.364 esercizi di vicinato per una superficie complessiva di 95.514 mq di cui si segnalano concentrazioni massime nei comuni della bassa Valle in primis Darfo Baorio Terme che esprime con ben 423 esercizi circa il 33% del totale, nel baricentro vallivo di Breno con n. 90 esercizi pari al 7% del totale e nell’agglomerato urbano dell’alta Valle costituito dai comuni di Edolo e Sonico con n. 185 esercizi pari a circa il 15%. Viceversa presentano meno di n. 10 esercizi di vicinato i comuni periferici di Angolo Terme, Cimbergo, Lozio, Paisco Loveno, Paspardo e Saviore dell'Adamello.

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Esercizi di Vicinato alla data del 30 giugno 2016- Fonte Osservatorio Regionale del Commercio

Comune N. alimentari N. non alimentari

N. Merceologia mista

N. TOTALE Sup. alimentari

Sup. non alimentari

Sup. merceologia mista

Sup. TOTALE

Angolo Terme 6 1 1 8 500 250 60 810

Artogne 9 34 9 52 419 2.247 663 3.329

Berzo Demo 3 13 7 23 85 942 561 1.588

Berzo Inferiore 4 16 4 24 149 1.121 309 1.579

Bienno 14 38 6 58 943 2.034 335 3.312

Borno 12 22 4 38 399 1.010 150 1.559

Breno 20 68 2 90 659 4.324 276 5.259

Cedegolo 6 15 3 24 155 1.325 408 1.888

Cevo 4 4 6 14 195 278 395 868

Ceto 7 34 3 44 379 2.139 146 2.664

Cimbergo 0 1 2 3 0 60 100 160

Cividate Camuno 12 19 5 36 849 3.680 447 4.976

Darfo Boario Terme 56 318 49 423 2.611 28.515 1.942 33.068

Edolo 32 108 17 157 1.507 5.850 1.200 8.557

Esine 9 42 9 60 570 2.590 707 3.867

Gianico 7 17 1 25 535 1.358 95 1.988

Lozio 3 0 3 6 200 0 200 400

Malegno 6 14 6 26 461 695 307 1.463

Malonno 11 32 9 52 698 2.628 681 4.007

Niardo 5 20 1 26 329 1.375 90 1.794

Ossimo 2 9 7 18 85 810 380 1.275

Paisco Loveno 1 0 0 1 31 0 0 31

Paspardo 3 1 1 5 166 30 24 220

Pian Camuno 4 46 8 58 215 3.495 390 4.100

Piancogno 12 45 1 58 842 2.857 76 3.775

Saviore dell'Adamello 0 0 7 7 0 0 335 335

Sonico 2 23 3 28 171 2.298 173 2.642

250 940 174 1.364 13.153 71.911 10.450 95.514

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Alla luce dei dati sopra riportati circa la consistenza del settore commerciale si segnala come: • le Grandi e Medie strutture di vendita siano in parte limitate e comunque omogeneamente diffuse sul territorio fra bassa,

media ed alta Valle Camonica;

• gli esercizi di vicinato sono ancora ed assolutamente prevalenti in numero, ma anche in superficie totale seppur evidentemente con una superficie media significativamente inferiore (rispettivamente 70 mq, 496 mq e 7.833 mq): la superficie commerciale totale è infatti pari a circa 180 mila mq di cui il 51% è occupata da esercizi di vicinato, il 35% da Medie Strutture e il 14% da grandi strutture di vendita. Gli esercizi di vicinato 1.298 rappresentano il 91% del totale;

• la consistenza commerciale sia fortemente concentrata nei comuni di bassa valle che risultano i più popolati;

• una certa consistenza commerciale sia presente anche nell’area di baricentro della valle Camonica tra i comuni contigui di Breno, Niardo e Cividate Camuno;

• in alta valle il conglomerato urbano dei comuni di Edolo e Sonico presenta una forte concentrazione commerciale in virtù dell’essere crocevia tra alta Valle Camonica in direzione di Trento e Passo dell’Aprica in direzione della Provincia di Sondrio;

• nei comuni più piccoli e periferici si assiste invece ad una contrazione della consistenza commerciale ed ad una carenza e/o mancanza assoluta di alcuni settori merceologici fatta eccezione per gli esercizi alimentari;

• l’offerta commerciale e merceologica è strutturata e diversificata.

Per ciò che invece un altro comparto cardine del presente progetto, il turismo e relativi flussi turistici, al di là dei principali attrattori turistici ed asset ed elementi di valorizzazione del turismo che verranno descritti più avanti e che qui riassumiamo in: “La Valle dei Segni” e principali declinazioni quali Rete Natura di Valle Camonica; Sapori di Valle Camonica; Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano, esclusa l’alta Valle Camonica che risulta territorio a spiccata vocazione turistica e che ha visto a

seguito della realizzazione del cossi detto “Grande Sogno” un significativo incremento di turisti specie nel periodo invernale e

prevalentemente costituito da turisti stranieri, il resto della Valle Camonica presenta invece:

• una limitata dotazione ricettiva alberghiera con una concentrazione massima nel polo termale di Darfo Boario Terme;

• flussi turistici limitati e in leggero calo. Di converso si è registrato uno sviluppo della ricettività complementare e/o minore che lentamente si sta diffondendo sul territorio e

che, al di là delle strutture alberghiere che necessitano di numeri importanti per essere redditizie, risultano, almeno ad integrazione di altri redditi, un’opportunità concreta di sviluppo turistico per le specifiche valenze di questa parte della Valle Camonica e per l’evoluzione in atto nel mercato turistico che sempre più richiede una visita esperienziale a contatto con il patrimonio, culturale e rurale,

naturale, anche immateriale del territorio. La seguente analisi della consistenza ricettiva e dei flussi turistici di cui ai dati offerti della Provincia di Brescia a partire dall’anno 2008 al 2014, esclude l’alta Valle Camonica area nella quale si concentrano le strutture dell’intera Valle Camonica e soprattutto i flussi turistici.

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In altre parole, i dati accorpati della Valle Camonica sarebbero viziati dalle ottime performance e consistenza dei flussi turistici in alta Valle Camonica basti citare questi dati, nei sei comuni dell’alta Valle Camonica al 31.12.2014:

• sono presenti 3.035 posti letto su un totale di 11.412 (27%) di cui 2.042 alberghieri contro un totale di 5.586 posti letto

alberghieri (37%);

• si sono registrate 313.876 presenze turistiche su un totale di 660.493 (48%) di cui 257.970 in strutture alberghiere contro

498.976 (52%). L’analisi invece si riferirà ai soli dati dello IAT di Darfo Boario Terme ed Edolo, escludendo quindi lo IAT di Ponte di legno. Seguono quindi i dati relativi ai richiamati IAT. Appare comunque significativo riportare la seguente figura comprensoriale che mostra con tutta evidenza la diversa distribuzione della

ricettività sul territorio ed in particolare la concentrazione massima a Ponte di Legno e Darfo Boario Terme.

Distribuzione dei posti letto nelle strutture alberghiere nei comuni della Valle

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Per l’area d’interesse diretto del progetto comprensoriale, fatte salve le premesse di cui sopra, si segnalano per entrambi i sottoambiti di

Edolo e Darfo analoghe evoluzioni dal 1998 al 2014, infatti:

• hanno registrato un significativo calo delle strutture alberghiere con variazioni sia di posti letto che di strutture superiori al - 30%;

• hanno invece registrato un incremento di strutture extra alberghiere oltre il + 100%, mentre i posti letto sono di fatto aumentati solo nell’ambito della bassa Valle.

Complessivamente si registrano circa 50 esercizi ricettivi per circa 2.000 posti letto per una dotazione media di 40 posti letto ad esercizio. Tuttavia, la consistenza degli ambiti è polarizzata nella bassa valle - specie con riferimento alla tipologia alberghiera che a Darfo rappresenta il 95% del totale in termini di numero strutture e 98% in termini di posti letto - mentre risulta poco significativa in alta valle, infatti si registrano questi dati di sintesi:

• IAT Edolo n. 13 strutture (27% sul totale) per complessivi 577 posti letto (29% sul totale); • IAT Darfo n. 35 strutture (73% sul totale) per complessivi 1.425 posti letto (21% sul totale).

A questa dotazione ricettiva corrispondono i seguenti dati di flusso turistico. I flussi turistici attuali (al 2014) sono pari a 166.394 e gli arrivi 44.035, mentre nel 1998 erano rispettivamente 220 mila presenze e 30 mila arrivi. Ciò indica non tanto e non solo un basso grado di permanenza media 3,7 giorni, ma soprattutto come si sia drasticamente ridotta la stessa permanenza visto che allora era di circa 7 giorni. D’altra parte, l’apporto del turismo internazionale è molto basso: nel complesso le presenze straniere rappresentano il 21% del totale di cui il 23% a Darfo e il 11% a Edolo, con la differenza che a Edolo sono in leggera diminuzione rispetto al 1998 (2.411 contro 2.102) mentre sono sensibilmente aumentate a Darfo erano 11.620 nel 1998 e nel 2014 sono state 32.995. Il totale delle presenze straniere nel 2014 erano pari a 35.097. Si segnalano per entrambi i sottoambiti di Edolo e Darfo analoghe evoluzioni dal 1998 al 2014, infatti:

• se gli arrivi registrano un incremento significativo: erano circa 30 mila nel 1998 e nel 2014 erano circa 44 mila per un incremento del 45%; le presenze turistiche viceversa sono diminuite sensibilmente: erano circa 220 mila nel 1998 e nel 2014 erano circa 166 mila per una diminuzione totale del 24%.

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− Localizzazione geografica L’ambito territoriale della Valle Camonica interessato dal presente progetto coinvolge i comuni di Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Breno, Cedegolo, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Lozio, Malegno, Malonno, Niardo, Ossimo, Paisco Loveno, Paspardo, Pian Camuno, Piancogno, Saviore dell’Adamello e Sonico in Provincia di Brescia.

Comuni della Comunità Montana formalmente aderenti

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“Segni di Futuro. Prospettive per un nuovo sviluppo della Valle Camonica” Università degli Studi di Brescia prof. Giancarlo Provasi concluso nel 2016

La Valle Camonica e relativa Comunità Montana di Valle Camonica, costituita da 40 comuni in provincia di Brescia, rappresenta la Comunità Montana più estesa in Lombardia con ben 1.271,27 kmq ed è tradizionalmente suddivisa in bassa, media e alta Valle Camonica. La Valle Camonica, incuneata fra i massicci alpini Adamello - Presanella ed Ortles - Cevedale, entrambi con altitudine superiore ai 3.500 metri, è ubicata nella parte nord - orientale della Lombardia inserita a cavallo fra la zona prealpina e quella alpina; il territorio vallivo, di forma leggermente allungata, si estende lungo la direttrice NE-SO, dal Lago di Iseo ai Passi del Gavia e del Tonale. La Valle è attraversata dal fiume Oglio, quinto fiume italiano per lunghezza, che si origina dal Corno dei Tre Signori (Cevedale) e dal Passo del Gavia con due rami che confluiscono a monte di Ponte di Legno e che subito a Valle ricevono il contributo degli immissari Narcanello, Avio, Fumeclo, Val Grande e Paghera; essa costituisce la parte alta del bacino idrografico del fiume Oglio che ne percorre gli ottanta chilometri circa di fondo vallivo. Percorrendo il bacino idrografico del fiume Oglio da Sud verso Est si individuano le catene montuose che delimitano la Valle: procedendo con ordine si incontrano il Monte Muffetto, il Monte Fra, il Passo del Croce Domini, il Monte Frerone; quindi, spostandosi a Nord

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verso il confine con la Regione Trentino, il Monte Re di Castello, il Monte Tonale e l'Adamello (territorio tutto compreso nell'omonimo Parco Regionale). Ancora più a Nord svetta la Cima dei Tre Signori nel Parco Nazionale dello Stelvio. Sul versante ovest invece, da Nord verso Sud in prossimità del confine con la Valtellina in Provincia di Sondrio, si trovano il Monte Serottini, il Monte Telenek. Il Monte Vernacolo segna il confine con la Provincia di Bergamo, poi il Monte Gleno, il Passo della Presolana, ed infine il Monte Pora. La Valle Camonica include entro il suo territorio i Parchi Naturali dell'Adamello, con un’estensione di circa 510 Kmq e la parte camuna del Parco Nazionale dello Stelvio (Ponte di Legno, Temù, Vezza d’Oglio e Vione) con un’estensione di circa 100 Kmq. Il territorio presenta un'altitudine variabile dai 200 metri ai 3.554 dell'Adamello. L'accesso al territorio avviene principalmente attraverso strade statali e provinciali quali la n. 39, la n. 42 e la n. 510 e la SP 56. La S.S. n. 42 collega il comprensorio a Bergamo (direzione Sud - Ovest) e a Bolzano (direzione Nord - Est) costituendo così una connessione con le autostrade A4 Milano Venezia, e A22 Modena Brennero. Il collegamento con l'autostrada A4 e quindi con la nuova A35 Brebemi è costituito anche dalla strada statale n. 510 che corre in costa parallela alla sponda destra del Lago d'Iseo e raggiunge Brescia. Le antiche strade valeriane, ramificate sul territorio a partire dal Lago d’Iseo, hanno altresì segnato il territorio ed oggi rappresentano per lo più, laddove ancora percorribili, una rete di viabilità e mobilità minore che si sta procedendo a riqualificare e valorizzare come percorso ciclopedonale al fine di rendere completamente fruibile il territorio per un turismo sostenibile e come una delle principali vie alpine transnazionali. La Via dell’Oglio in direzione delle Alpi transfrontaliere è stata infatti individuata come Percorso Ciclabile di Interesse Regionale (n. 12 OGLIO) di cui al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) di Regione Lombardia approvato con delibera n. X /1657 nell’aprile del 2014.

Le principali infrastrutture per l’accessibilità e mobilità del territorio sono costituite da: • FNM Brescia - Iseo – Edolo • RTI MI/Bergamo-Brescia • Ferrovie Turistiche Italiane • Autostrada A4 da MI-BS • Autostrada A35 Brebemi da MI-BS • S.S. 510 da Brescia • S.S. 42 da MI/BG-Tonale • S.S. 39 da Aprica a Edolo • Aeroporti di Montichiari, di Bergamo, di Verona e di Milano • Consorzio Navigazione Iseo • Circuiti Ciclopedonali interprovinciali • Sentieristica e itinerari tematici Il presente progetto preliminare intende nella fattispecie favorire, qualificare e promuovere il sistema della mobilità dolce, intermodalità ferro – bicicletta, in chiave turistica favorendo così l’accessibilità e fruizione dei patrimoni ed attrattori turistici del territorio.

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− Conclusioni e considerazioni dell’analisi territoriale In chiusura alla presente sezione d’inquadramento, si forniscono di seguito alcune conclusioni e considerazioni critiche ed analitiche dello studio dell’Università degli Studi di Brescia prof. Giancarlo Provasi concluso nel 2016 “Segni di Futuro. Prospettive per un nuovo

sviluppo della Valle Camonica” che appiano fondamentali per ripensare il modello di sviluppo e definire una nuova visione che sappia ovviare ai problemi del presente e cogliere le opportunità che offre il futuro e che il presente progetto intende contribuire a perseguire.

Innanzitutto, da un punto demografico si segnale che: • sono i comuni più periferici delle convalli e dell’alta Valle a presentare saldi demografici negativi e peggiori indici di

vecchiaia. Per il commercio si segnala che:

• le Grandi e Medie strutture di vendita sono in parte limitate e comunque omogeneamente diffuse sul territorio fra bassa,

media ed alta Valle Camonica;

• gli esercizi di vicinato sono ancora ed assolutamente prevalenti in numero, ma anche in superficie totale seppur evidentemente con una superficie media significativamente inferiore;

• la consistenza commerciale sia fortemente concentrata nei comuni di bassa valle che risultano i più popolati;

• una certa consistenza commerciale sia presente anche nell’area di baricentro della valle Camonica tra i comuni contigui di Breno, Niardo e Cividate Camuno;

• in alta valle il conglomerato urbano dei comuni di Edolo e Sonico presenta una forte concentrazione commerciale in

virtù dell’essere crocevia tra alta Valle Camonica in direzione di Trento e Passo dell’Aprica in direzione della Provincia

di Sondrio; • nei comuni più piccoli e periferici si assiste invece ad una contrazione della consistenza commerciale ed ad una carenza

e/o mancanza assoluta di alcuni settori merceologici fatta eccezione per gli esercizi alimentari;

• l’offerta commerciale e merceologica è strutturata e diversificata.

Per il turismo si segnala che: • una limitata dotazione ricettiva alberghiera con una concentrazione esclusiva nel polo termale di Darfo Boario Terme; • flussi turistici limitati e in leggero calo e con una bassa componente straniera.

A fronte di queste sintetiche conclusioni di seguito, almeno per le tematiche d’interesse del progetto si riportano diffusamente le considerazioni di sintesi del richiamato studio che appaiono di estremo interesse per lo sviluppo socio economico del territorio anche e oltre la prospettiva operativa del presente progetto.

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Considerazioni di sintesi da “Segni di Futuro. Prospettive per un nuovo sviluppo della Valle Camonica”

Sintesi Considerazioni di sintesi

L’ambiente naturale La Valle Camonica dispone di un patrimonio naturalistico importante, in larga parte non contaminato né degradato. Un impegno contenuto volto a risolvere alcuni dei problemi oggi presenti permetterebbe di candidare il territorio come area di eccellenza per uno sviluppo ecosostenibile. In questa direzione possono essere orientati sia i proventi derivanti dai sovra-canoni idroelettrici che lo sfruttamento (importante simbolicamente, al di là del valore monetario) dei crediti di carbonio derivanti dal patrimonio forestale della Valle. Un impegno in questa direzione qualificherebbe in senso forte la stessa

promozione turistica che, accanto alla leva culturale, potrebbe giocare anche quella della qualità e del

rispetto dell’ambiente. L’ambiente antropico La Valle Camonica vanta un patrimonio antropico di notevole valore storico e culturale, che costituisce un forte

elemento identitario e può essere valorizzato anche a fini turistici. Un elemento da migliorare riguarda tuttavia la qualità dell’ambiente antropico moderno. Questo risulta in più punti compromesso dall’impatto industriale (soprattutto dalle aree dismesse) ma anche dalla scarsa attenzione agli effetti sull’ambiente degli insediamenti attivi, dalla qualità delle costruzioni residenziali, dall’abbandono di molte case, dallo stato di alcuni centri storici, dalla presenza di numerosi elettrodotti aerei. Questo tema è centrale e deve essere affrontato come condizione indispensabile per qualsiasi politica

turistica che voglia risultare efficace. Le infrastrutture

della mobilità in

sintesi

Raggiungere e percorrere la Valle non è agevole sia per la sua conformazione geografica che per lo stato dei sistemi di trasporto. Ciò suggerisce di prestare una particolare attenzione ai problemi della mobilità sia dei residenti che dei turisti. Le opere di sistemazione della SS 42 stanno avendo effetti positivi sulla percorribilità della Valle ma non tali da risultare risolutivi; né sono ipotizzabili allo stato interventi più radicali di potenziamento dei collegamenti stradali. Al di là della discussione in atto sul progetto di traforo del Mortirolo, fondamentale per la Valle resta il miglioramento della linea Brescia-Iseo-Edolo. Effetti positivi si possono tuttavia ottenere anche da un migliore coordinamento tra i diversi sistemi di trasporto e da soluzioni innovative che sappiano sfruttare le opportunità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le reti tecnologiche

A parte la risoluzione dello stallo relativo alla gestione integrata del ciclo idrico, il problema più critico per lo sviluppo futuro della Valle riguarda la connessione dati a banda larga. L’investimento deliberato dal Governo per dotare anche le aree a fallimento di mercato di una infrastruttura tecnologica fondamentale, apre una opportunità che la Valle non deve perdere. Perché tale intervento si realizzi al meglio è necessario tuttavia che si costituisca un soggetto istituzionale che rappresenti gli interessi dell’intero territorio sia nei rapporti con Infratel, Regione Lombardia e la società

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assegnataria dell’intervento sia nella promozione dell’utilizzo della rete da parte delle imprese e dei cittadini camuni.

L’andamento demografico in

sintesi

La Valle Camonica ha conosciuto negli anni 2000 una modesta crescita demografica, dovuta ad un saldo naturale negativo compensato solo parzialmente da un debole e discontinuo saldo migratorio. Sono soprattutto l’alta Valle e i comuni più periferici rispetto al fondovalle a presentare i saldi più

negativi. Si genera così un circolo vizioso che accresce la vecchiaia della popolazione camuna, diminuisce la fertilità e ritorna negativamente, in un processo cumulativo, sulla dinamica demografica. È questa una delle cause strutturali del rallentato sviluppo economico e sociale della Valle. Solo con un investimento straordinario sui giovani è possibile sormontare gli effetti negativi di questa dinamica, possibilmente cercando anche di incentivarne il ritorno nelle aree più periferiche a rischio di progressivo abbandono.

Struttura e

andamento delle imprese

La crisi ha colpito pesantemente l’economia camuna che dal 2008 al 2014 ha perso 306 imprese e oltre

3.600 posti di lavoro. In termini relativi l’11,7%, più di quanto non sia avvenuto a livello provinciale. I comparti maggiormente interessati risultano essere: le costruzioni (che hanno perso 1.236 addetti), la metallurgia (- 755), il commercio (- 583) e il tessile (- 554). Alcuni altri (servizi alla persona, meccanica, energia e rifiuti, alimentari) hanno aumentato gli addetti, ma complessivamente per sole 438 unità. In termini di valore della produzione la riduzione è ancora più importante: dai 5,3 miliardi del 2008 si è passati ai 4,1 del 2014, con una riduzione del 22,6% rispetto al 10,4% della Provincia.

Le specificità

dell’economia camuna

L’economia della Valle si caratterizza per un valore aggiunto medio per dipendente inferiore a quello della Provincia di Brescia e della Lombardia. I livelli di competitività e di redditività (che per alcuni comparti risultano comunque allineati ai benchmark provinciali e regionali) sono soprattutto da attribuirsi al costo del lavoro significativamente più basso. L’obiettivo delle politiche di sviluppo è dunque quello di spostare parte almeno delle imprese esistenti o di avviarne di nuove con un valore aggiunto più elevato e posti di lavoro più qualificati e con retribuzioni maggiori. Un processo innovativo siffatto stenta ad attuarsi spontaneamente per l’assenza di una classe di imprenditori giovani e innovativi. Promuovere e sostenere una nuova generazione di imprenditori è dunque un

obiettivo prioritario per lo sviluppo futuro della Valle. L’economia della

montagna -

agricoltura, la

zootecnia e l’alimentare; la

risorsa forestale e la

filiera bosco-legno

Il valore della produzione dell’economia agro-silvo-pastorale camuna è stimabile in 110 milioni di Euro. Pochi rispetto alle potenzialità presenti. Al di là del valore della produzione, che potrebbe comunque essere incrementato, migliorare e sviluppare

l’economia della montagna può produrre effetti sinergici positivi sull’intera economia della Valle. Innanzitutto sulla attrattività turistica, che trarrebbe beneficio da una economia agro-silvo-pastorale diffusa e ben gestita. Potrebbe inoltre avere effetti significativi sull’occupazione, attraverso lo sviluppo della filiera del legno, dell’artigianato di qualità, di imprese di servizio per l’innovazione agro-alimentare e delle energie

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rinnovabili. Le principali produzioni agricole riguardano la castanicoltura, la viticultura, la frutticultura e l’apicultura. Importante anche la zootecnia, soprattutto per la produzione di latte destinato alla successiva trasformazioni in formaggi pregiati. Tra i prodotti alimentari di derivazione agricola, si ricordano in particolare il vino (125.000 bottiglie l’anno) e i formaggi appunto: fatulì (presidio Slow Food, 6-7 ton/ anno); silter (DOP, 340 ton/anno) e rosa camuna (PAT, 900 ton/anno). Il patrimonio forestale è una risorsa potenzialmente importante per l’economia camuna, che viene però solo in parte valorizzata. Le segherie locali utilizzano solo in piccola parte il legname d’opera locale e per ragioni di qualità e prezzo preferiscono rifornirsi all’estero. Anche il cippato prodotto localmente ha un prezzo non competitivo con quello proveniente dall’estero, per cui solo gli impianti che accedono ai certificati verdi lo utilizzano. Complessivamente dunque vi è un ampio spazio di sviluppo di questa filiera che merita di essere coperto.

Agenzie di sviluppo e interventi necessari

Sono numerosi i soggetti privati (associazioni di categoria, cooperative, consorzi), pubblici o misti (consorzi forestali, GAL, università) che già operano nel coordinamento, supporto e promozione allo

sviluppo. Svolgono un ruolo importante ma allo stato non ancora sufficiente a garantire un rilancio all’altezza delle potenzialità presenti. Alcune politiche specifiche sono pertanto condivisibili e auspicabili: aggregazione della proprietà fondiaria, infrastrutturazione del patrimonio boschivo, sviluppo di un sistema distributivo dei prodotti di derivazione agricola della Valle. Ma ciò che potrà fare davvero la differenza sono politiche locali specifiche (a livello comunale o di insieme di comuni) che sappiano generare sinergie tra diversi settori (agricolo, alimentare, turistico, artigianale) e

creare con ciò le condizioni per una nuova attrattività soprattutto di popolazione giovane e imprenditiva. Le risorse Il patrimonio naturalistico è di assoluto rilievo e in generale ben conservato. Costituisce senz’altro una

risorsa fondamentale, valorizzabile anche a fini turistici.

L’ambiente antropico, ancorché ricco di reperti archeologici, artistici e storici, presenta alcuni punti problematici (aree industriali dismesse, centri storici degradati o male ristrutturati, edifici residenziali abbandonati) che ne diminuiscono il valore complessivo e ne limitano l’attrattività a fini turistici. Buona la tradizione enogastronomica che costituisce un potenziale fattore di interesse turistico e anche un importante riferimento culturale e identitario per la Valle. Infine apprezzabili sono anche le molte iniziative e manifestazioni culturali e di intrattenimento promosse dai comuni e dalle istituzioni culturali della Valle.

L’offerta turistica

Anche se il contributo dell’intero settore turistico è in termini occupazionali di rilievo (2.960 addetti), il fatturato generato è di circa 190 mln di Euro (il 4,6% della economia della Valle) e ha significativi spazi di crescita possibile. La ricettività, che conta poco più di undicimila posti letto complessivi (tra esercizi alberghieri e strutture extra-

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alberghiere), è garantita da strutture che, soprattutto nei comuni a vocazione turistica minore, sono mediamente di piccole dimensioni e a conduzione familiare. Vi è un solo hotel a cinque stelle in tutta la Valle. Gli indici di qualità dell’offerta turistica della Regione Lombardia evidenziano come il solo comprensorio di

Ponte di Legno possa reggere il confronto con le località turistiche lombarde che fungono da benchmark. Quello termale di Darfo Boario Terme, pur dotato di strutture alberghiere di buona qualità e superiore a quello di San Pellegrino, è comunque carente di dotazioni turistiche complementari e di attrattività

complessiva. La domanda Anche se il numero degli arrivi ha complessivamente tenuto, a partire dal 2007 le presenze turistiche hanno

conosciuto un trend negativo che si è interrotto solo nel 2015. Ciò ha determinato una diminuzione del tempo medio di presenza e di conseguenza una ridotta occupazione dei posti letto disponibili. Le presenze straniere hanno compensato il calo del numero di presenze italiane con un tempo medio di permanenza superiore. L’unica area turistica che è cresciuta è quella del comprensorio invernale dell’alta Valle. Il turismo

termale della bassa Valle è invece in sofferenza, mentre quello dei centri minori della media Valle è il più debole sia in termini di flussi turistici che di offerta di strutture ricettive. Si è in presenza di una spirale negativa: la domanda scarsa demotiva gli investimenti, la mancanza di investimenti impedisce una innovazione dell’offerta che a sua volta disincentiva la domanda. In queste condizioni lo sforzo di promozione, pure necessario, non è sufficiente. Occorre ripensare al modello turistico, attuando politiche coerenti di innovazione e sviluppo del settore.

Le agenzie e le

iniziative di promozione e

sviluppo

I problemi del turismo camuno sono da tempo all’attenzione delle istituzioni locali. Sono numerosi infatti gli enti di promozione e coordinamento che riguardano questi temi. I risultati, non sempre all’altezza delle aspettative degli stessi soggetti che li hanno avviati, dipendono da diverse ragioni. Innanzitutto perché molti dei progetti promozionali sono stati messi in campo di recente e con ritardo rispetto a quanto fatto da altri territori turistici concorrenti. In secondo luogo a causa del sovrapporsi di iniziative di comunicazione e promozione che rischiano di generare disorientamento nei target a cui si riferiscono. Da ultimo, ma non per importanza, per avere investito sugli aspetti comunicativi e promozionali e meno su interventi di rafforzamento e riposizionamento strategico dell’offerta turistica. Per questo non basta l’azione

delle istituzioni pubbliche, ma risulta indispensabile il coinvolgimento e la mobilitazione del settore

privato. Estratti da Università degli Studi di Brescia prof. Giancarlo Provasi concluso nel 2016 “Segni di Futuro. Prospettive per un nuovo sviluppo della Valle Camonica”

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− Descrizione sintetica degli interventi previsti Il presente progetto integrato ed intersettoriale, pubblico e privato, prevede l’attivazione correlata di tutte e tre le aree di intervento previste dal bando regionale ovvero:

1. Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale 2. Promozione, animazione e marketing 3. Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio

Nei limiti del campo di azione del presente progetto e del valore degli investimenti che il progetto intende attivare comunque intorno al milione di euro, il progetto intende contribuire allo sviluppo socio economico del territorio camuno facendo proprie le indicazioni del richiamato studio.

Area 1 - Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale

Bando pubblico a sostegno degli investimenti alle micro, piccole e medie imprese

Nella fattispecie, per la prima area di intervento si prevede sostanzialmente l’attivazione di un bando di evidenza pubblica rivolto alle micro imprese del commercio, del turismo e dei servizi sportivi e ricreativi e infine dell’artigianato locale e di qualità (trasformazione manifatturiera ed artigianale delle materie prime agricole e di prodotti locali a partire dal legno, ferro e pietra). Si propone quindi la concertazione di un bando a sostegno degli investimenti delle imprese private, con una dotazione finanziaria pari a 290.000,00 € (210.000,00 € Regione Lombardia + 80.000,00 € Comunità Montana di Valle Camonica), articolato e territorialmente caratterizzato, con intensità di contributi fino ad un massimo del 70% e per un massimo di contributo pari a 20.000,00 €/ 25.000,00 €. Il bando sarà articolato in almeno due sottomisure: una dedicata all’obbiettivo di creazione nuove imprese e nuova occupazione e la seconda dedicata al mantenimento, tramite investimenti in innovazione tecnologica e qualificazione, delle attività già esistenti ovvero:

a) Intraprendere in Valle Camonica: avvio nuove imprese artigianali, commerciali, turistiche e sportive ricreative con particolare riferimento al cicloturismo, turismo invernale ed estivo e all’artigianato locale;

b) valorizzare prodotti e tradizioni: reinsediamento e valorizzazione delle produzioni tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… );

Al tema dello sviluppo e qualificazione in particolare del cicloturismo e delle pratiche sportive, anche invernali, con un mix di iniziative pubbliche e private anche in promozione, si intendono così associare misure di incentivazione ed innovazione tecnologica per la nascita di nuova imprenditorialità e mantenimento e qualificazione delle imprese attuali, incrementando, qualificando e destagionalizzando l’offerta commercial e turistica locale.

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Area 2 - Promozione, animazione e marketing Progetto di promozione e marketing territoriale coordinato e innovazione digitale e tecnologica per lo

sviluppo turistico, visibilità e attrattività e promozione degli attrattori turistici del territorio

Per la seconda area di intervento, individuata al fine di attivare la leva promozionale, il marketing territoriale coordinato e l’innovazione digitale e tecnologica, si sono previste specifiche azioni ed iniziative di sistema private, volte alla promozione e al marketing territoriale e correlate ai temi d’interesse attraverso azioni di promozione dell’offerta, dei prodotti del territorio e itinerari turistici, nuovi strumenti, iniziative e materiali di marketing, promozione e gestione immagine coordinata, innovazione e tecnologie digitali. In particolare, il progetto tramite il sostegno dato dagli sponsor investitori che hanno inteso valorizzare nel presente progetto i propri investimenti promozionali ed in comunicazione (specie digitale), intende per tanto promuovere il territorio ovvero ed in particolare, La

Mostra Mercato di Bienno e le iniziative connesse all’artigianato locale anche artistico, i comprensori sciistici, il polo termale di Boario, l’evento espositivo Exponiamo Fiera Campionaria di Valle Camonica, e più in generale il Marchio d’area “La Valle dei Segni”, le specifiche eccellenze, vocazioni e prodotti turistici di rilevanza comprensoriale e da cui ci si attende in particolare d’incrementare l’attratività e visibilità turistica dell’intero territorio e dei relativi itinerari, e incrementare così i flussi turistici. Tali azioni promozionali e di marketing saranno svolte in qualità di sponsor (non beneficiarie del contributo regionale) per complessivi €

244.000,00, come da endorsement allegati, da parte di:

1. Associazione Mostra Mercato di Bienno per complessivi € 118.000,00; 2. Terme di Boario Spa per un valore di € 40.000,00; 3. Funivia Boario Terme – Borno S.p.a. per un valore di € 25.000,00; 4. Montecampione Ski Area s.r.l. per un valore di € 30.000,00; 5. Sycomor snc di Colossi Dario e Cochi Daniela e Claudia per un valore di € 20.000,00; 6. Il Monticolo Vacanze s.r.l. per un valore di € 10.000,00 7. Associazione Bienno Turismo per un valore di € 1.000,00.

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Area 3 - Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio Progetti pubblici di sviluppo della mobilità ciclistica e intermodalità con ferrovia Brescia –Iseo – Edolo

Per la terza area di intervento di competenza esclusiva della componente pubblica e attuata direttamente dalla Comunità Montana di Valle Camonica d’intesa con i comuni che verranno direttamente coinvolti, è intesa a contribuire allo sviluppo e qualificazione della mobilità dolce e del turismo sostenibile con riferimento in particolare al cicloturismo lungo il “Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 12

Oglio”, qualificando ed attrezzando il territorio con nuovi servizi di interconnessione, intermodalità e informazione turistica ed eventuale elettrificazione (punti ricarica elettrica). Nella fattispecie, si intende replicare e quindi ampliare sul territorio camuno dalla bassa Valle Camonica nei comuni di Piancamuno e/o Gianico, alla media valle, nei comuni di Breno e/o Cividate Camuno (e relativi collegamenti anche con i comprensori verdi dell’Altopiano del Sole, Montecampione e Val Grigna e Crocedomini), quindi salendo lungo la ferrovia in Comune di Cedegolo e sicuramente a Edolo (anche in direzione e collegamento alla ciclabile dell’alta Valle Camonica), l’intervento sperimentale e relative dotazioni realizzate nella stazione ferroviaria di Darfo Boario Terme finalizzate a sviluppare la mobilità dolce, a qualificare l’offerta turistica e l’interscambio con la linea

ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo (bike sharing, punti informazione ed assistenza, noleggio biciclette e ebike). Si prevede altresì di sviluppare la mobilità sostenibile e favorire l’incoming turistico, anche con l’avvio di una sperimentazione di car

sharing sia per la mobilità locale che di collegamento con l’aereoporto Orio al Serio, con l’obiettivo di incrementare l’affluenza di turisti stranieri. La Comunità Montana intende d’altra parte estendere ulteriormente la rete di infopoint turistici per l’accoglienza e informazione

turistica e per la vendita dei prodotti artigianali e agroalimentari locali e valutare altresì, sempre per lo sviluppo sostenibile del territorio e lo sviluppo della mobilità dolce, la realizzazione di punti di ricarica elettrica per le biciclette assistite e le macchine elettriche che già oggi registrano un sensibile sviluppo nel mercato nazionale ed internazionale.

Risultati attesi (indicatore di efficacia) Devono rendere misurabili: • mantenimento e

crescita del tessuto produttivo, commerciale,

In aderenza agli obiettivi generali individuati anche a livello regionale, quali: • mantenimento e crescita del tessuto produttivo, commerciale, turistico e degli investimenti sul territorio da parte di medie e grandi

imprese ovvero di imprenditori dell’artigianato di tradizione e delle nuove professioni artigiane (makers, digital, ecc.); • aumento dell’attrattività dei territori in termini di flussi turistici e di permanenza temporanea; • aumento del livello occupazionale della popolazione residente.

e degli obiettivi operativi individuati a livello locale: • sostenere e incentivare la nascita di nuove imprese, avvio nuove imprese artigianali, commerciali, turistiche e sportive ricreative con

particolare riferimento al cicloturismo, turismo invernale ed estivo e all’artigianato locale; • sostenere l’innovazione tecnologica delle imprese specie con riferimento agli strumenti digitali web ecommerce, marketing

territoriale etc.;

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turistico e degli investimenti sul territorio da parte di medie e grandi imprese ovvero di imprenditori dell’artigianato di tradizione e delle nuove professioni artigiane (makers, digital, ecc.);

• aumento dell’attrattività dei territori in termini di flussi turistici e di permanenza temporanea;

• aumento del livello occupazionale della popolazione residente.

• incentivare la mobilità sostenibile e l’interconnessione ed intermodalità del trasporto collettivo ciclopedonale e ferrovia Brescia – Iseo – Edolo a favore dell’utenza dei residenti e turisti, sportivi e famiglie, anziani e diversamente abili;

• sostenere lo sviluppo turistico del territorio ed aumentare la visibilità e attrattività del territorio con riferimento ai macrotemi regionali quali: 1. Arte & cultura; 2. Enogastronomia e food experience; 3. Natura e green; 4. Sport e turismo attivo 6. Terme & benessere 9. Turismo religioso che trovano nel contsto locale della Valle Camonica specifiche vocazioni ed attrattori turistici;

• sostenere la promozione degli attrattori turistici del territorio a partire dalla ciclovia dell’Oglio, i comprensori sciistici aggregati anche nella Rete d’impresa denominata “Free-Ski Lombardia” costituita a settembre 2016, il polo termale di Darfo Boario Terme, e sotto il Marchio d’area “La Valle dei Segni” le forme aggregative promosse dall’Ente comprensoriale quali:

o Rete Natura di Valle Camonica o Sapori di Valle Camonica o Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano. o valorizzare e promuovere i prodotti tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di

qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… );

dalla realizzazione del progetto si attendono i seguenti risultati: • specificatamente per l’area d’intervento 1:

1. creazione nuove imprese e nuova occupazione: creazione ed avvio nuove imprese artigianali, commerciali, turistiche e sportive ricreative con particolare riferimento al cicloturismo, turismo invernale ed estivo e all’artigianato locale di qualità specie condotte da giovani imprenditori;

2. mantenimento e reinserimento delle imprese esistenti e mantenimento e/o incremento relativa occupazione, specie nell’ambito di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… ) e consolidamento e crescita dell’offerta commerciale a

servizio sia dei residenti, sia dei fruitori non residenti (turisti etc.) e contestuale valorizzazione dei prodotti e tradizioni locali. 3. innovazione tecnologica delle imprese specie con riferimento agli strumenti digitali web ecommerce, marketing

territoriale etc.;

4. qualificazione delle imprese al segmento del cicloturismo.

• specificatamente per l’area d’intervento 2:

1. sostenere lo sviluppo turistico del territorio ed aumentare la visibilità e attrattività del territorio con riferimento ai macrotemi regionali quali: 1. Arte & cultura; 2. Enogastronomia e food experience; 3. Natura e green; 4. Sport e turismo attivo 6.

Terme & benessere che trovano nel contesto locale della Valle Camonica specifiche vocazioni ed attrattori turistici;

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2. promuovere gli attrattori turistici del territorio a partire dalla ciclovia dell’Oglio, i comprensori sciistici aggregati anche nella Rete d’impresa denominata “Free-Ski Lombardia” costituita a settembre 2016, il polo termale di Darfo Boario Terme, e sotto il

Marchio d’area “La Valle dei Segni” e le forme aggregative promosse dall’Ente comprensoriale quali:

• Rete Natura di Valle Camonica

• Sapori di Valle Camonica

• Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano.

• valorizzare e promuovere i prodotti tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di

qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… );

3. Incrementare i flussi turistici e la presenza media sul territorio e nell’ambito dei principali attrattori turistici con

particolare attenzione ai turisti stranieri

4. Incrementare l’utilizzo e la conoscenza della ciclovia dell’Oglio e relativi servizi anche di intermodalità da parte della popolazione residente e dei turisti

5. Promuovere le diverse iniziative connesse all’artigianato locale anche artistico.

• specificatamente per l’area d’intervento 3:

1. incentivare la mobilità sostenibile e l’interconnessione ed intermodalità del trasporto collettivo ciclopedonale e ferrovia

Brescia – Iseo – Edolo a favore dell’utenza dei residenti e turisti, sportivi e famiglie, anziani e diversamente abili; 2. incrementare l’utilizzo e la conoscenza della ciclovia dell’Oglio e relativi servizi anche di intermodalità da parte della

popolazione residente e dei turisti, 3. realizzare nuovi servizi di mobilità sostenibile ovvero di mobilità e fruizione dolce;

4. realizzare nuovi punti di informazione ed accoglienza turistica e vendita prodotto artigianali e agroalimentari locali;

5. realizzazione nuovi punti di ricarica elettrica per le biciclette assistite e le macchine elettriche.

Al fine di misurare e monitorare, sia a livello qualitativo che quantitativo, suddetti risultati in via preliminare si sono individuati specifici indicatori. Gli indicatori individuati per valutare l’efficacia delle misure attivate all’interno del progetto ASSET sono stati suddivisi in due macroaree:

• Indicatori di risultato o impatto di programma

• Indicatore di realizzazione fisica Gli indicatore di risultato o impatto di programma sono quelli che dovranno esprimere, in termini quantitativi, l’obiettivo ultimo a cui il programma ambisce, direttamente o indirettamente. Tali indicatori individuano la natura del cambiamento economico e sociale alla quale il

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progetto intende prioritariamente e direttamente contribuire. Va tuttavia specificato che gli indicatori di risultato e di impatto di programma sono raramente riconducibili univocamente all’azione realizzata, in quanto influenzati anche da altre politiche e da altre variabili concomitanti. Gli indicatori di realizzazione fisica sono invece quelli che misureranno le realizzazioni dirette del progetto in termini fisici e che consentono di monitorare l’andamento di variabili quantitative individuate all’interno di ciascun programma. Per ogni linea di intervento attivata con il progetto ASSET sono stati pertanto individuati specifici indicatori di risultato e di realizzazione fisica.

1) Linea di intervento 1 Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale

Progetto: Bando pubblico a sostegno degli investimenti alle micro, piccole e medie imprese articolato in: intraprendere avvio nuove imprese; valorizzare prodotti e tradizioni: mantenimento imprese esistenti. Indicatori di risultato/impatto del bando di incentivazione investimenti privati

• Percentuale di partecipazione al bando sul totale attività • Percentuale di partecipazione di imprese artigiane sul totale di imprese artigiane del territorio • Percentuale di partecipazione di imprese artigiane sul totale delle imprese finanziate • Incremento del fatturato delle imprese che hanno attivato investimenti • Soddisfazione degli utenti in relazione alle diverse caratteristiche dei servizi • Realizzazione di siti internet/attivazione vendita on line sul totale beneficiari di contributo

Indicatori di realizzazione fisici

• Numero di imprese che hanno realizzato investimenti • Nascita di nuove imprese • Posti di lavoro creati • Nuovi siti internet aziendali • Nuovi strumenti ed applicazioni digitali • N. nuovi punti vendita dei prodotti artigianali e agroalimentari locali

2) Linea di intervento 2 Promozione, animazione e marketing

Promozione, animazione e marketing Indicatori di risultato/impatto del programma

• Incremento flussi turistici • Incremento presenza turistica media • Incremento di visitatori siti internet e portali • Numero di richieste informazioni specifiche inerenti la promozione realizzate

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• Numero e soddisfacimento dei nuovi servizi

Indicatori di realizzazione fisica

• n. siti e portali di informazione e promozione creati e/o implementati • n. nuovi servizi on – line attivati • n. prodotti tradizionali distribuiti • n. di pubblicazione su riviste specializzate • n. di passaggi televisivi • n. di prodotti con realtà aumentata realizzati • n. di prodotti story telling realizzati

3) Linea di intervento 3 Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio

Progetto pubblico di sviluppo della mobilità ciclistica e intermodalità con ferrovia Brescia –Iseo – Edolo. Indicatori di risultato/impatto del programma

• n. di utilizzi stagionali per bicicletta • n. passaggi estivi in ferrovia e in seggiovia con biciclette • Capacità di attrazione dei consumi turistici – Giornate di presenza nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante • Grado di soddisfazione dei nuovi servizi offerti • Incremento vendita dei prodotti artigianali e agroalimentari locali • Incremento elettrificazione per mobilità elettrica • Incremento flussi turistici • Incremento presenza media

Indicatori di realizzazione fisica

• N. nuovi servizi bike sharing, punti informazione ed assistenza, noleggio biciclette e ebike • N. di biciclette acquistate • sperimentazione car sharing mobilità locale e collegamento con Orio al Serio • N. rete di infopoint turistici per l’accoglienza e informazione turistica • N. punti di ricarica elettrica per le biciclette assistite e le macchine elettriche

Segue schema di sintesi azioni/risultati/indicatori.

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Elementi di valorizzazione delle risorse che formano l’identità

e la peculiarità del territorio, a partire da quelle ambientali,

enogastronomiche, culturali e produttive.

- Premessa: “La Valle dei Segni” brand del turismo di Valle Camonica

La Valle dei Segni aspira a divenire l’unico vero brand della Valle Camonica, dove per Segni si intendono tutte le testimonianze lasciate in Valle dalla storia, dagli uomini, dalla natura e dal paesaggio e dunque da intendersi come insieme delle testimonianze che si ritrovano sul territorio della Valle, e che si intende porre al centro dell’attrattività turistica una nuova sensibilità per il valore ed eccezionalità del proprio patrimonio, con una visione di sistema che intenda integrare le necessità dei diversi attori pubblici e privati presenti sul territorio. Oltre alla presenza di svariati Distretti Diffusi del Commercio (DID) già riconosciuti da Regione Lombardia, il territorio è d’altra parte interessato da due sistemi turistici riconosciuti da Regione Lombardia: • Sistema turistico interprovinciale “La sublimazione dell’acqua” che interessa i territori della Valle Camonica, Scalve, Sebino bresciano e bergamasco e alcuni comuni della Franciacorta; • Sistema turistico interregionale denominato “Adamello” per ciò che concerne esclusivamente i sei comuni dell’alta Valle Camonica. I due sistemi turistici comprendono territori prevalentemente montani caratterizzati da un patrimonio turistico – ambientale – culturale - gastronomico – sportivo di eccezionale valore seppur per molti versi ancora inespresso e per alcuni attrattori anche con criticità e problematiche di rilancio e sviluppo (in particolare demani sciabili di bassa quota e polo termale di Darfo BT). Il rilancio del sistema turistico all’interno della Valle Camonica si è fondato negli ultimi anni su tre linee d’impegno centrali che hanno riguardato:

a) Rete Natura di Valle Camonica (http://www.parcoadamello.it): è stato possibile costituire un grande sistema di aree protette, che copre quasi il 55% del territorio, portatore di un livello di qualità, complessità ecosistemica e di ricchezza ambientale di eccellenza; b) Sapori di Valle Camonica (http://www.saporidivallecamonica.it): la Valle si è dotata di un paniere di prodotti tipici che valorizza la ricca, ma finora trascurata, tradizione agroalimentare del territorio camuno. Si è instaurato un processo virtuoso di riscoperta delle produzioni tipiche, di aggregazione di operatori in strutture consortili e cooperativistiche, di qualificazione degli esiti finali attraverso certificazioni e riconoscimenti di filiera. c) Distretto Culturale di Valle Camonica (http://www.vallecamonicacultura.it): messa in rete del patrimonio culturale e dei percorsi di valorizzazione necessari alla sua promozione turistica; sono stati realizzati numerosi itinerari di visita e scoperta della Valle, finalizzati al coinvolgimento di un ampio e diversificato target di fruitori con particolare attenzione al tema dell’accessibilità universale. Oggi tra le iniziative si sta promuovendo e sostenendo anche il “saper fare” e la cultura produttiva della Valle Camonica, valorizzando i processi, le tecniche, i materiali utilizzati dalle aziende sia nelle connessioni specifiche con la tradizione locale, sia negli sforzi di innovazione che hanno saputo introdurre (http://www.segnoartigiano.it).

Il rilancio del sistema turistico si è altresì fondato su:

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• valorizzazione e promozione della ciclovia dell’Oglio; • valorizzazione e promozione dei comprensori sciistici oggi aggregati anche nella Rete d’impresa denominata “Free-Ski Lombardia”

costituita a settembre 2016; • valorizzazione del Polo termale di Darfo Boario Terme; • valorizzazione delle produzioni locali, specie agroalimentari ed artigianali.

In virtù dell’estensione territoriale, il contesto è dunque caratterizzato da specifiche vocazioni e un diverso stato e diverse dinamiche del settore turistico con specifico riferimento a: • flussi turistici; • tipologia dell’offerta ricettiva; • evoluzione dell’offerta ricettiva; • visibilità dell’area e grado d’aggregazione degli operatori turistici. In particolare, si segnala il dinamismo dell’alta Valle Camonica che a livello turistico rappresenta sicuramente l’eccellenze del territorio e si segnala per: • flussi turistici consistenti, anche di provenienza estera (oltre il 40%) seppur prevalentemente concentrati nel periodo invernale in virtù della storica stazione sciistica per l’alta Valle Camonica, turismo bianco; • buona dotazione ricettiva seppur caratterizzata da un profilo medio - basso e non ancora sufficientemente diversificata,; • ottima visibilità e aggregazione degli operatori economici e turistici garantita dal Consorzio Adamello ski in alta Valle Camonica. Non si segnalano invece realtà aggregative nella media e bassa Valle Camonica e la visibilità, limitata, è gestita esclusivamente a livello istituzionale ovvero Enti Locali (Distretto Culturale di Valle Camonica). Si segnala così di converso la contrazione del turismo nella media e bassa Valle Camonica dovuta in particolare alla crisi prolungata del sistema termale (Angolo – Darfo Boario Terme), alla crisi delle stazioni sciistiche di media altitudine, Borno e Monte Campione, al mancato decollo del turismo culturale connesso in particolare all’arte rupestre dopo il boom verificatosi negli anni ottanta con il loro inserimento nei siti UNESCO, e alla parziale ed ancora insufficiente integrazione e sinergia con l’area del Sebino e della Franciacorta caratterizzate da una forte crescita turistica. Fatta questa doverosa premessa vediamo di seguito i principali elementi ed asset di valorizzazione del territorio camuno.

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- Elementi ed asset di valorizzazione del territorio camuno Le principali risorse naturali e storico-culturali che hanno altresì contribuito alla formazione dell’identità e distinzione della Valle Comunica e che rappresentato, anche in coerenza con le tematiche e idee di sviluppo individuate quali Macro temi del riposizionamento per l’attrattività turistica di Regione Lombardia nella DGR n. X/651 del 6 settembre 2013, i principali asset di valorizzazione del territorio, ma non necessariamente del presente progetto, sono:

1. Arte & cultura

2. Enogastronomia e food experience 3. Natura e green

9. Turismo religioso

afferiscono principalmente a: • Le aree protette • Il bosco • Il fiume • I borghi e i centri storici • Le incisioni rupestri • Le vestigia romane e medievali • I musei • L’arte sacra • Le manifestazioni culturali • L’enogastronomia

D’altra parte, sempre con riferimento questa volta a macro temi del riposizionamento per l’attrattività turistica di Regione Lombardia:

4. Sport e turismo attivo

6. Terme & benessere ulteriori asset di valorizzazione del territorio e attrattori turistici del territorio sui quali punta anche il presente progetto, sono:

• il percorso Ciclabile di Interesse Regionale n. 12 Oglio di cui al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica;

• i comprensori sciistici: Montecampione ski area e Borno;

• il polo termale di Darfo Boario Terme.

Per ciò che concerne le risorse ambientali, nel 2012 è stata costituita la Rete Natura della Valle Camonica con lo scopo di coordinare ai fini di gestione e promozione turistica la 10 aree protette della valle:

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Si è trattato di un passaggio essenziale per la valorizzazione degli asset naturali della Valle, anche se deve essere, secondo il recente studio realizzato ad hoc dall’Università Camerino, “ulteriormente sviluppato per riuscire ad ottenere i massimi benefici”. D’altra parte, il fiume Oglio è l’elemento prioritario della rete ecologica regionale quale interconnessione principale del corridoio

ecologico regionale ed asse di innervazione della "Rete Natura di Valle Camonica" e rappresenta altresì l’asse principale di

connessione del territorio interessato dal presente progetto. Infatti, lo sviluppo delle connessioni all’interno della Rete Natura potrebbe far acquisire maggiore visibilità all’intero territorio sul mercato turistico italiano ed estero e contemporaneamente potrebbe migliorare la gestione stessa delle aree protette. Lo stato del fiume è mediamente buono nella parte alta del corso d’acqua, mentre peggiora nelle zone maggiormente antropizzate. L’Indice di funzionalità fluviale (IFF) che misura la qualità complessiva dell’ecosistema fluviale soprattutto in termini di “funzionalità idro-biologica”. Restano per altro criticità d’ordine morfologico quali: sfruttamento selvaggio delle aree poste a margine, scarico di materiali

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diversi sulle rive, sbarramenti artificiali che interrompono il corridoio ecologico. Sono tuttavia in corso diversi interventi per ulteriori riqualificazioni che esulano dal presente progetto. Il presente progetto mira invece e direttamente, specie con riferimento alle nuove imprese dedicate al cicloturismo e agli stessi interventi che verranno messi in campo dalla Comunità Montana, a riqualificare e destinare a servizi al cicloturismo talune aree degradate

contribuendo così non solo ad attrezzare la ciclovia, ma anche alla riqualificazione ambientale e paesaggistica del contesto di fondo valle lungo il fiume Oglio.

La superficie forestale della Valle Camonica, dedotto il Parco dell’Adamello, è pari a 41.697 ha. Della super\icie della Comunita montana l’uso del suolo maggiormente presente è il bosco che copre più del 70%, seguito dalla vegetazione naturale non legnosa che occupa il 12%. Ciò significa che oltre l’82% della superficie è occupata da forme d’uso del suolo naturale. L’urbanizzato rappresenta meno del 5% del territorio, ed è localizzato per lo più nel fondovalle e nella bassa valle.

Oltre alle funzioni protettive e produttive il bosco svolge anche funzioni paesaggistiche e turistiche importanti. La sua valorizzazione in questa direzione è stata ed è tuttora oggetto di numerosi interventi che esulano dal presente progetto. In questo caso, il progetto intende contribuire alla valorizzazione economica del prodotto legno e relativi usi artigianli sostenendo

ed incentivando per l’appunto le imprese artigianali che lavorano il tradizionale materiale montano. Circa i Borghi e centri storici, accanto a reperti di elevato valore storico e architettonico si devono purtroppo registrare interventi di ristrutturazione dei centri storici di cattiva qualità e situazioni di abbandono e degrado che riducono complessivamente il valore dell’ambiente antropico della Valle. Si aggiungano le numerose aree industriali dismesse e gli elettrodotti che deturpano la bassa Valle. Delle 11 “Schede di ambito” in cui è stata suddivisa la Valle Camonica nel Piano di sviluppo sostenibile e di marketing territoriale (PSSMT), 2015 dall’Università Camerino, 8 presentano criticità legate alla presenza di “insediamenti antropici degradati” e/o di ”seconde case in parte abbandonate”. I giacimenti di arte rupestre (che compongono il Sito Unesco 94) costituiscono uno dei patrimoni di maggiore valenza culturale della Valle. La loro valorizzazione, non solo a fini turistici ma con riferimento anche alla popolazione residente, costituisce un impegno di tutte le istituzioni del territorio. I diversi studi che hanno riguardato il tema concordano nell’indicare come critica la frammentazione gestionale dei diversi siti (a cui si è cercato di ovviare con la costituzione del Gruppo istituzionale di coordinamento del Sito UNESCO) e la necessità di una maggiore connessione con il resto degli asset turistico-culturali del territorio. Le incisioni rupestri sono raccolte in otto parchi tematici:

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N° Nome Località Note

1. Parco di Interesse

Sovracomunale del Lago Moro, Luine e Monticolo

Darfo Boario Terme

Vasta area protetta che contiene due aree principali: il sito del Parco di Luine e quello dei Corni freschi. Le incisioni si presentano particolarmente ostiche da osservare poiché il supporto roccioso è rappresentato da pietra Simona.

2. Parco archeologico di Asinino-

Anvòia Ossimo

Sorge su un'area di culto dell'Età del Rame con ricostruzioni di statue stele ivi ritrovate.

3. Riserva naturale Incisioni

rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo

Ceto, Cimbergo

e Paspardo

La Riserva è una vasta area naturale protetta, in gran parte boschiva, con castagneti e betulle, che si estende per 290 ha. Al suo interno si conservano oltre 400 rocce incise con particolari concentrazioni nelle aree di Foppe (Nadro di Ceto), Campanine (Cimbergo), Plas, In Vall e Sottolaiolo (Paspardo).

4. Parco nazionale delle incisioni

rupestri di Naquane

Capo di Ponte

Il primo parco fondato in Valle Camonica nel 1955. Si estende per 14 ettari con 104 rocce incise.

5. Parco archeologico nazionale dei

Massi di Cemmo Capo di Ponte

Conserva i Massi di Cemmo, due massi erratici con incisioni rupestri dell'età del rame che furono le prime incisioni segnalate della Valle Camonica nel 1909. Presenza di statue stele.

6. Parco archeologico comunale di

Seradina-Bedolina Capo di Ponte

Ultimo parco aperto in Valle Camonica nel 2005. Vi è la presenza di incisioni databili alla tarda età del Bronzo e del Ferro.

7. Parco comunale archeologico-

minerario di Sellero Sellero

I primi ritrovamenti avvennero durante gli anni sessanta con la scoperta di venticinque figurazioni, tra cui la roccia dell'Idolo femminile.

8. Percorso pluritematico del

"Coren delle Fate" Sonico

Presenza dell'incisione raffigurante l'Idolo di Sonico, accompagnata con due dischi solari, che ricorda un bambino in fasce.

Circa le vestigia romane e medievali, i più importanti reperti di storia romana si trovano a Cividate Camuno (Parco archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro) e a Breno (Santuario di Minerva), mentre le vestigia medievali sono conservate nei numerosi castelli dell’epoca a Breno, Cimbergo, Darfo Boario Terme e Lozio.

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I musei in Valle sono una trentina. Di questi 10 fanno parte del Sistema dei musei di Valle Camonica entrato poi a far parte del Distretto Culturale.

Comune Museo

Bienno Museo etnografico del ferro, delle arti e delle tradizioni popolari Fucina museo di Bienno

Breno CAMUS - Museo camuno di Breno

Cedegolo MUSIL - Museo dell'energia elettrica

Cerveno Casa mmuseo di Cerveno

Corteno Golgi Casa museo Camillo Golgi

Lozio Casa museo della gente di Lozio

Malegno Le Fudine - Civico museo etnogragifo del ferro

Ossimo Museo etnografico Ossimo ieiri

Temù Museo della Guerra bianca in Adamello

Vione Museo etnografico 'L Zuf Numerose anche le opere d’arte sacra conservate nelle chiese della Valle. Tra queste meritano una menzione speciale le chiese di Sant’Antonio di Breno e di Santa Maria Annunciata di Bienno (opere del Romanino) e quella di Santa Maria Assunta di Esine (Pietro da Cemmo). Tra i Festival e manifestazioni culturali citiamo:

• Dallo sciamano alla showman Crocifixus – Festival di Primavera • Archeoweek – Festival della preistoria • Del bene e del bello – Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica • aperto – 20xx

Per ciò che concerne i richiamati patrimoni ed itinerari turistici a valenza storica, culturale e religiosa, il presente progetto mira

innanzitutto alla loro promozione e a facilitarne la visita favorendone l’accessibilità tramite lo sviluppo della mobilità e fruizione

sostenibile.

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Cultura, tradizioni e prodotti tipici agroalimentari e artigianali del territorio

“Segno Artigiano”: Lavorare all’insegna della qualità e dell’innovazione, e tenere uno stretto rapporto con il territorio e far emergere quelle esperienze di qualità e del saper fare della Valle Camonica. La Comunità Montana di Valle Camonica, con l’obiettivo di promuovere le migliori esperienze artigiane del territorio, istituisce e organizza il circuito di aziende denominato SEGNO ARTIGIANO / La qualità del fare in Valle Camonica. Il circuito SEGNO ARTIGIANO è un sistema e una rete territoriale di realtà produttive che esprimono la qualità del fare in Valle Camonica, rappresentando i valori, la storia, la tradizione e la cultura del territorio, insieme alla capacità di innovazione e alla decisa volontà di partecipare alle sfide della società contemporanea. SEGNO ARTIGIANO è un circuito territoriale di artigiani che si dotano di un marchio collettivo che contraddistingue la loro azienda, e li caratterizza in quanto parte integrante del patrimonio culturale della Valle Camonica. Il circuito SEGNO ARTIGIANO si prefigge in primo luogo di identificare le realtà manifatturiere della Valle Camonica che lavorano all'insegna della qualità, per offrire loro attività di collaborazione e di rete, insieme a spazi di comunicazione e promozione per aziende e prodotti. E’ stato altresì creato apposito sito http://www.segnoartigiano.it. Le peculiarità del territorio culturali e produttive artigianali ed anche industriali e quindi enogastronomiche afferiscono alle risorse naturali del territorio prettamente montano ed alpino quali:

• Ferro;

• Legno;

• Pietra;

• prodotti agroalimentari e enogastronomici, oggi ricompresi nel Marchio d’Area “Sapori della Valle Camonica”. La cultura tradizionale legata a lavori e prodotti tipici, nel caso specifico agroalimentari e artigianali, del territorio, rappresentano laddove recuperate e valorizzate in particolare tramite l’innovazione, temi e risorse importanti per le strategie presenti e future della Valle Camonica, promosse e caldeggiate anche da Regione Lombardia, e su cui si baserà anche parte della strategia del presente progetto. Nella fattispecie ci si riferisce quindi ai prodotti artigianali ed artistici della lavorazione del ferro, del legno e della pietra, e ai prodotti agroalimentari ed enogastronomici che si intendono promuovere e valorizzare soprattutto attraverso l’incentivazione e sostegno delle rispettive

imprese commerciali ed artigianali del territorio.

Il Ferro

Uno dei principali fattori di sviluppo dell’economia camuna è rappresentato oggi, come nel corso dei secoli e della storia, dalla lavorazione del ferro e dalle attività metallurgiche correlate. La Valle era conosciuta già dai primi secoli dopo il 1000, grazie soprattutto ai suoi ricchi giacimenti di ferro ed alle attività collegate all’estrazione, trasformazione e commercio del prezioso metallo. Alla risorsa costituita dai giacimenti di ferro si aggiungevano i benefici provenienti dalla presenza sul territorio di vaste estensioni di estesi boschi, dai quali si traevano le legne ed il carbone vegetale, preziosi combustibili utilizzati per la fusione del ferro e la sua riduzione nei magli e nelle fucine specie nella convalle dell’area vasta della Val Grigna e al Comune di Bienno.

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Il territorio montuoso caratterizzato dalla presenza di vene metallifere, la presenza determinante del fiume Oglio e dei suoi affluenti, oltre a denotare il paesaggio attuale, ha dato vita ad un’economia di sopravvivenza e di sviluppo per la comunità della valle e dei comuni vicini. La Valle Camonica è stata a lungo il centro dei traffici e degli scambi commerciali sia italiani che europei, sia per il ferro, che per i materiali prodotti dalla fusione dei minerali, sia per la possibilità di navigare le sue acque per tutto il territorio, sia per la tecnica e la specializzazione raggiunta. La tradizione risale al Medioevo, con testimonianze di fucine attive già nel 1300. A partire poi dalla fine del secolo scorso si sviluppa la siderurgia moderna sino alla trasformazione industriale del Novecento, legata anche alla costruzione della ferrovia che proietta la valle in un’economia più allargata. La secolare tradizione della lavorazione del ferro è tenuta in vita nelle fucine di Bienno con l’ausilio degli stessi magli tramandati nei secoli di storia. A partire dalla lavorazione della ghisa che viene lavorata nella fucina “grossa” per ottenere il ferro e l’acciaio, sino alla lavorazione delle “fucine minute” dove si producevano attrezzi agricoli, dalle miniere ai forni, ai magli, l’intero ciclo di produzione era consolidato in tutto il territorio e ha lasciato testimonianze di un’economia forte e incancellabile.

Il Legno

Per la Valle Camonica il legno ha giocato un ruolo di primissima importanza nello sviluppo e crescita del territorio. La tradizione camuna della lavorazione del legno ha dato vita, nel corso di secoli di storia, ad un importante Patrimonio culturale e artistico da essere uno dei più notevoli in Italia. I boschi in generale ed il legno in particolare sono stati uno dei fattori che hanno fatto la fortuna della valle o che, comunque, ne hanno consentito lo sviluppo economico nel passato. Il legno, di provenienza esclusivamente locale, era la materia prima fondamentale per la costruzione di tutti gli attrezzi in uso nella vita quotidiana, di buona parte delle abitazioni, dei mezzi di trasporto, per le attività produttive. Anche gli attrezzi metallici, molto numerosi, indirettamente dipendevano dal legno, perché era con il legno che si puntellavano e rinforzavano le volte pericolanti delle numerosissime miniere, ed era con il carbone di legna che si tostava il minerale di ferro e successivamente lo si fondeva nei forni e lo si lavorava nelle fucine. Gli alberi ed il legno erano altresì fondamentali nelle attività agricole, basti pensare a tutti gli attrezzi utilizzati, allo strame per il bestiame, al fuoco necessario per le attività casearie. Il fuoco del legno era ovviamente indispensabile anche per sopravvivere ai freddi intensi dell'inverno, quando ancora non c'erano metano, gasolio e nemmeno case ben coibentate. La foresta e le piante erano un patrimonio fondamentale per la popolazione, e per questo i nostri antenati avevano nel corso dei secoli imparato a conoscere il bosco, a rispettarlo, ad utilizzarlo con raziocinio, codificando regole di coltivazione ben precise. Ciò nonostante, secoli di sfruttamento hanno ovviamente modificato la composizione e la struttura delle foreste originarie, comprimendone le superfici forestali più rustiche, più amanti della luce, in generale, più utili alle attività umane, quali l'abete rosso ed il larice, a scapito soprattutto dell'abete bianco e del faggio. Dal dopoguerra tutto è cambiato. Lo spopolamento, il venir meno delle pratiche agricole e della presenza dell'uomo sul territorio hanno comportato anche il progressivo abbandono del bosco e la sua progressiva estensione. Questo da un lato ha avuto riflessi positivi, perché ne ha consentito la parziale rinaturalizzazione, ne ha aumentato notevolmente le superfici, ha permesso un grosso incremento della densità che garantisce maggiore protezione nei confronti dell'azione erosiva delle acque. Dall'altro lato, i boschi abbandonati repentinamente sono squilibrati dal punto di vista strutturale ed ecologico, e pertanto a rischio di malattie, di danni da neve e da vento, oltre al fatto che si presentano come boschi disordinati e di difficile penetrazione.

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Diverse sono le famiglie che per generazioni hanno legato i propri nomi alla tradizione dell’intaglio e scultura del legno; la famiglia Ramus di Edolo con prestigiosi allievi quali Zotti, Piccini e Andrea Fantoni. E ancora Beniamino Simoni autore, nella seconda metà del 700, delle stazioni della Via Crucis di Cerveno. Partendo dai centri più noti quali Edolo, Ponte di Legno, Monno, Vione arrivando ai paesini più sperduti, addentrandosi nelle vie, varcando la soglia di case private o di chiese, anche all’apparenza povere e semplici, si stagliano ai nostri occhi statue dorate con ricchi decori, altari sontuosi, decorazioni e pannelli che rappresentano la storia sacra o la vita rurale quotidiana. Ma la tecnica dell’intaglio era praticata comunque anche fra pastori e contadini che intagliavano ciocchi di legno come passatempo, come passione e come necessità. Il legno, i profumi e le venature ancora oggi nei maestri e artigiani, un’espressività antica di tradizioni e moderna al tempo stesso, tale da creare rappresentazioni e oggetti unici. Per la Val Camonica il legno è stato, ed ancora ai giorni nostri, materiale importante per l’artigianato locale sia produttivo (si pensi ai serramenti o alle suppellettili) che artistico (numerosi gli artisti del legno che ricavano vere e proprie opere d’arte dai singoli ceppi lignei).

La pietra Scolpire e lavorare la pietra è un’attività che a partire dalle stesse incisioni rupestri appartiene al dna dei camuni. Percorrendo la Valle Camonica e spaziando lungo le pendici dei monti ci si imbatte in numerosi piccoli centri, distesi su pianori o arroccati lungo i pendii, dai quali si ergono campanili e torri in pietra e più in lato numerose cave, anche di marmo (Vezza d’Oglio), spesso abbandonate ovvero recuperate a fini didattici e turistici. Se la curiosità vi spinge poi a passeggiare per i vicoli più stretti, non è difficile scoprire portali, architravi, fontane, loggiati, stemmi e fregi in pietra che punteggiano con regolarità l’intero paesaggio. La maestria degli scalpellini camuni del passato si coglie soprattutto osservando la lavorazione dei portali d’ingresso, dai fregi delle balconate o dalle facciate delle case patronali. Tra le antiche attività tradizionali della Valle Camonica un posto di rilievo è quindi occupato dalla lavorazione della pietra. È un’arte di tradizione millenaria, che necessita di una lavorazione faticosa e manuale, usando strumenti e tecniche tramandati da padre in figlio, per generazioni, nelle famiglie di scalpellini e intagliatori che ne conservano i segreti, l'abilità e la tecnica della lavorazione. Gli strumenti utilizzati sono semplici martelli, mazzuoli, scalpelli e subbie di varie tipologie e dimensioni che nelle mani esperte dei maestri liberano dalla pietra oggetti, bassorilievi, ornamenti e sculture.

I prodotti agroalimentari ed enogastronomici Circa enogastronomia e i prodotti del territorio, la Valle Camonica si è dotata di un paniere di prodotti agro-alimentari tipici che promuove con il sito Sapori di Valle Camonica. Accanto ai formaggi (Fatulì, Silter, Rosa Camuna), alcuni con presidio Slow Food e altri con procedura ottenuta di riconoscimento DOP, si segnalano i vini (Consorzio IGT Valle Camonica), le castagne, il miele e i piccoli frutti. Anche la tradizione gastronomica è di buon livello e ha due luoghi di aggregazione nel Gruppo ristoratori e nella Associazione ristoratori della Valle Camonica e nella manifestazione “Settimane della gastronomia camuna”. I Sapori della Valle Camonica, Marchio d’Area che contraddistingue le produzioni agroalimentari della Valle Camonica, appartengono alla tradizione della vita di montagna e delle relative risorse naturali; da qui un’eredità di profumi, colori e gusti che danno vita ad una cucina essenziale, ma ricca di storia e segreti da scoprire. Ogni stagione porta con se i prodotti della propria terra e le biodiversità di questo territorio naturale offrono la possibilità di gustare a pieno i

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sapori delle produzioni locali. Sono sapori antichi quelli proposti da trattorie, ristoranti locali ed agriturismo; elaborazioni culinarie semplici e genuine che attingono alla tradizione. Tra i piatti i casoncelli nelle loro diverse produzioni locali: ravioli ripieni di carne e verdure e altri ingredienti che variano da paese a paese, tagliatelle, maltagliati, talvolta con farina di castagna, gnocchi, minestre d’orzo e trippa. Tra le carni il “controfiletto alla bernese, lo stracotto d’asino, la salsiccia di castrato, la carne salata, le salsicce dette strinù e i salumi di puro suino, oltre a conigli, pollame e selvaggina nostrana. Quindi i pesci di fiume, talvolta essicato secondo metodi tradizionali. La polenta di mais e i funghi sono i conterni per eccellenza di molti secondi piatti. L’allevamento di bovini, caprini e ovini garantisce la produzione di ottimi formaggi anche d’alpe. La varietà è davvero sorprendente: formagelle, silter recentemente riconosciuto come prodotto di qualità DOP, casolet, ricotte, fatulì, formaggio di latte di capra e altri caprini, naturali ed aromatizzati con erbe spontanee della Valle Nelle Bassa Valle, viene prodotto anche un olio di oliva dalle importanti caratteristiche. Da apprezzare i diversi tipi di pane, bianco o di segale, e i dolci; spongade, biscotti e torte con castagna e torte con farina di castagne. Non mancano vini IGT Valle Camonica, liquori e grappe, classiche o aromatizzate con bacche, frutti di bosco, erbe alpine o miele.

Comprensori sciistici estate ed inverno

Ulteriore asset di valorizzazione della Valle Camonica è sicuramente il turismo bianco e relativi comprensori sciistici. Il segmento sci, ma anche le nuove offerte estive, rappresentano senza dubbio un valore socio economico per il territorio ed un’opportunità per il mantenimento e creazione di impresa e sostegno all’occupazione locale. Nell’arco alpino le cosiddette stazioni sciistiche da sempre hanno infatti rappresentato se un volano di sviluppo locale almeno un frano all’abbandono del territorio, garantendo ai più redditi integrativi e/o specifiche professionalità. D’altra parte, se in alta Valle Camonica il relativo carosello Adamello ha dal 2006 raggiunto livelli di attrattività internazionali con la realizzazione del “Grande Sogno”, ed anche in occasione di questo avviso regionale può candidare un proprio progetto ASSET seppur coordinato con il resto della Valle Camonica, i comprensori della media e bassa Valle Camonica si trovano oggi in grave difficoltà e necessitano di interventi ed azioni di rilancio e sviluppo. Anche per questa ultima riflessione, il partenariato consapevole di come anche l’asset di valorizzazione quale è il turismo bianco ed il turismo verde all’insegna dei temi Natura e green e Sport e turismo attivo possano contribuire allo sviluppo turistico locale e conseguentemente allo sviluppo socio economico del territorio, ed il presente progetto hanno inteso assumere quale asset di

valorizzazione anche il segmento comprensori sciistici estate ed inverno.

Borno Monte Altissimo ski area

Borno-Monte Altissimo ski area è la meta turistica per eccellenza di coloro che ai costi ed alla frenesia dei grandi centri preferiscono la famigliarità di piste e rifugi. Venti chilometri di piste equamente distribuite tra principianti, sciatori di medio livello ed esperti; uno snowpark per gli amanti del freestyle che risponde alle esigenze sia degli snowboarders in erba che dei pro riders; un campo scuola servito da un tappeto ed una seggiovia quadriposto di ultima generazione per facilitare bambini e nuovi amanti degli sport invernali; una scuola sci e

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snowboard con venticinque maestri qualificati per fare dell’approccio alla neve una piccola e grande avventura bianca. Borno-Monte Altissimo è il comprensorio su misura per chi ama la montagna, la neve, la libertà di una sciata dentro un panorama mozzafiato che parte dalla cima della Presolana e si spegne oltre la linea della catena dell’Adamello. Impossibile non innamorarsi di quello che a Borno è sempre considerato un patrimonio inestimabile che si estende dalle piste Col de Serf e Centrale, fiori all’occhiello del demanio, fino alle piste Pian d’aprile e Regina dei Monti.

Montecampione ski area

La Montecampione ski area è una nuova realtà presente e radicata nel territorio tutto l’anno per offrire un servizio che non si limiti ai soli mesi invernali, attraverso molteplici iniziative sportive e non solo dedicate a chi ama la montagna a 360°. Montecampione nel cuore della bassa Valle Camonica rappresenta una terrazza panoramica sul lago

d’Iseo a circa 100 km da Milano e da Verona, 60 da Brescia e 55 da Bergamo. I 30 km di piste per lo sci alpino (4 nere, 12 rosse, 4 blu oltre a spazi dedicati ai principianti e ai bambini) si snodano fino ad un’altezza di 2.000 metri. Gli 11 impianti di risalita partono direttamente dai complessi residenziali di Montecampione 1.200 senza la necessità di spostamenti in automobile. Gli altri 2 accessi alle piste della Ski Area sono il Prato Secondino a quota 1.400 metri e il Plan a 1.800 che ospita anche tracciati idonei alle motoslitte. La maggior parte delle piste è servita da un efficiente sistema computerizzato di innevamento artificiale. E’ in questo splendido e

suggestivo scenario che è iniziata l’avventura sportiva delle sorelle Fanchini, le azzurre di Montecampione in Coppa del Mondo così legate alla montagna che le ha viste crescere e diventare campionesse di fama internazionale.

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Cicloturismo

Percorso Ciclabile di Interesse Regionale n. 12 Oglio di cui al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica Particolare menzione ha oggi e nel futuro il cicloturismo in ragione della realizzazione della Green Way dell’Oglio dal Passo del Tonale al Fiume Po che interseca la ciclopedonale interregionale denominata “VENTO” che collega Torino a Venezia e lo sviluppo dell’intermodalità con la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. “La Via dell’Oglio” in direzione delle Alpi transfrontaliere è stata infatti individuata come Percorso Ciclabile di Interesse Regionale (n. 12 OGLIO) di cui al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) di Regione Lombardia approvato con delibera n. X /1657 del 2014.

Da scheda tecnica regionale: “Il percorso ciclabile di interesse regionale “Oglio” ha avvio, a nord, in corrispondenza della stazione ferroviaria di Tirano da dove è possibile raggiungere St. Moritz con la linea ferroviaria del Bernina inserita, nel 2008, nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il percorso, dirigendosi verso sud, coincide con il percorso regionale PCIR 03 “Adda” fino al ponticello di scavalco del fiume. Dopo l’attraversamento dell’Adda i due percorsi si dividono: il percorso 3 “Adda” segue il fiume in sinistra idrografica, mentre il percorso “Oglio” prosegue attraversando la località Stazzona, frazione di Villa di Tirano, per poi percorrere la SP 25 fino all’innesto con la SS 39. Il percorso procede lungo la strada statale attraversando il Comune di Aprica (SO), posto sull’omonimo passo il più agevole tra la Valtellina e la Val Camonica. Da Corteno Golgi fino ad Edolo (BS) il percorso prosegue su strade secondarie. A Edolo inizia la diramazione 12a che porta fino al comune di Ponte di Legno (BS) dove è possibile utilizzare anche la cabinovia per raggiugere (con bici al seguito) il Passo del Tonale, oppure direttamente percorrendo per gli utenti

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esperti ed allenati la SS42. Da qui si scende in Trentino lungo la Val Vermiglio e Val di Sole per raggiungere gli itinerari Bicitalia 4 ed EuroVelo1. Da Edolo il percorso principale scende in direzione nord/sud parallelo al fiume Oglio (intercettando i Siti Unesco Arte Rupestre) per poi giungere in sponda sinistra del Lago di Iseo, da Pisogne a Paratico, dove, a partire da Iseo, si sovrappone al PCIR 2 “Pedemontana Alpina” fino a Paratico. Qui il percorso si snoda in sin idrografica del fiume Oglio e all’interno del Parco Oglio Nord. A Pontoglio incrocia il PCIR 6 “Villoresi e prosecuzione verso Brescia”, a Pontevico il PCIR 4 “Brescia-Cremona” e, in prossimità della confluenza con il fiume Po (nel Parco Oglio sud, dove termina in Comune di Marcaria), incrocia e si sovrappone al PCIR 10 “Via delle Risaie”, al PCIR 17 “Tirrenica” e al PCIR 8 “PO”.”

Nell'anno 2012 la Comunità Montana di Valle Camonica, unitamente ad altre realtà ed enti territoriali quali, la Comunità Montana del Sebino Bresciano, la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, il Parco Regionale dell'Oglio Sud ed il Parco Regionale dell'Oglio Nord, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato alla definizione di un percorso ciclabile di valenza sovra regionale che valorizzi i territori, la mobilità dolce ed il turismo sostenibile del bacino dell'Oglio, compreso il Lago di Iseo, dal Passo del Tonale sino al fiume Po. Gli obiettivi, oltre a quello di dare corpo ad un percorso comprensoriale di mobilità ciclistica dolce nei territori attraversati, era anche quello di proporre un percorso ciclabile di interesse europeo. Infatti, in alta Valle Camonica attraverso i Passi del Tonale e dell'Aprica ci si congiunge: verso est (Tonale) con la trentina Val di Sole e quindi con le piste ciclabili della Val di Non e della Valle dell'Adige, e verso ovest (Aprica) con la Valtellina e da qui lungo l'Adda fino alla pista ciclabile della Valchiavenna che porta in Svizzera. Con tale percorso si darà così corpo ad un circuito internazionale che porterà da Torino o da Venezia (progetto VenTo - Politecnico di Milano), lungo il Po e quindi lungo l'Oglio, sino alle piste ciclabili di Svizzera, Austria e Germania e lungo la Valle del Reno, sino al Lago di Costanza e oltre. Si delinea così un ambizioso progetto che supera i confini nazionali, ridefinendo una nuova geografia della mobilità sostenibile europea. Una rete capillare di itinerari ciclo-pedonali che, attraversando da un capo all'altro il vecchio continente, congiungeranno idealmente il bacino del Mediterraneo al Mare del Nord. Al momento circa il 70% dei percorsi lungo l'Oglio e il Lago di Iseo sono già esistenti. Infatti, è già possibile partendo da nord, imboccare la ciclabile dell'Alta Valle Camonica che collega Ponte di Legno a Vezza d'Oglio. Questo tratto in sede protetta è lungo 12 km ed inizia nei pressi degli impianti di risalita di Ponte di Legno (Val Sozzine). Per coloro che giungono dal Trentino o, al contrario, dalla Valle Camonica, anziché usare il percorso della SS 42, è possibile caricare la bicicletta sulla cabinovia che collega il paese al Passo del Tonale. Da Vezza d'Oglio, terminato il primo tratto di pista ciclabile in sede protetta, è comunque possibile proseguire lungo strade sterrate con pendenze dolci fino a Capo di Ponte. Il percorso è ben segnalato con i cartelli "Ciclovia dell'Oglio - direzione Po" o viceversa "Ciclovia dell'Oglio - direzione Tonale". Da Vezza d'Oglio a Capo di Ponte è in costruzione la pista ciclabile in sede protetta. Si prevede che i lavori possano terminare entro giugno 2017. A Capo di Ponte inizia la "Pista ciclabile camuna" che, alternando paesaggio naturale e urbano, prosegue in sede propria (salvo brevissimi tratti, essenzialmente in coincidenza di incroci con altre arterie) per oltre 40 chilometri, incontrando i centri di Breno, Darfo Boario Terme, Pisogne, giungendo quindi sulla riva orientale del Lago d'Iseo da cui prosegue verso il Po. Tutta la ciclabile della Valle Camonica, eccezion fatta per il tratto a nord di Edolo, è capillarmente servita dalla storica linea ferroviaria di Trenord "Brescia - Iseo - Edolo". Presso tutte le stazioni ferroviarie è consentito caricare la propria bicicletta sui vagoni, concludendo la gita sui pedali in modo completamente ecologico e sostenibile.

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Inoltre, nell'intersezione di Darfo Boario Terme è possibile avventurarsi verso la Valle di Scalve seguendo la Via Mala e il fiume Dezzo. Un tratto di tale percorso, che investe il Parco delle Orobie bergamasche, è anch'esso attrezzato con pista ciclopedonale protetta. Il Dezzo ha scavato nel corso dei secoli una forra spettacolare la cui visione, fatta dalle acque selvagge del fiume e dalle numerose cascate circondate da una flora e fauna straordinarie ed uniche, lascia stupiti ed ammirati. La Ciclovia del Fiume Oglio è anche su Facebook: www.facebook.com/pages/Ciclovia-del-Fiume-Oglio e sul web Sito: www.cicloviafiumeoglio.it La ciclopedonale che corre di fatto in parallelo al fiume Oglio ed in connessione con la linea ferroviaria regionale Brescia – Iseo – Edolo sono quindi elementi prioritari della rete ecologica regionale quale interconnessione principale del corridoio ecologico regionale ed asse di innervazione della "Rete Natura di Valle Camonica" e rappresentano altresì l’asse principale di connessione del territorio interessato dal presente progetto. Infatti, lo sviluppo delle connessioni anche ciclopedonali all’interno della Rete Natura potrebbero far acquisire maggiore visibilità all’intero territorio sul mercato turistico italiano ed estero e contemporaneamente potrebbe migliorare la gestione stessa delle aree protette e favorire l’utilizzo intermodale della ferroviaria regionale Brescia – Iseo – Edolo.

Il polo termale di Darfo Boario Terme Il polo o sistema termale di Valle Camonica è localizzato e circoscritto ai comuni di Angolo Terme e Darfo Boario Terme. Come anticipato questo polo e relativo bacino della bassa Valle Camonica ha registrato una forte contrazione del turismo ed una crisi prolungata anche e nonostante l’approvazione nel 2010 di uno specifico Accordo di Programma per la valorizzazione del turismo termale in bassa Valle Camonica con Regione Lombardia che ha trovato oggi un forte rallentamento specie a causa mancato recupero ed ampliamento del Grande Hotel Terme, simbolo della passata prosperità del comparto termale camuno. Basti pensare che ancora nel 1998 Darfo Boario Terme registrava ancora 47 strutture alberghiere per quasi 1.900 posti letto contro le 27 strutture del 2014 e circa 1300 posti letto del 2014. Ma soprattutto, se ancora nel 1998 le presenze turistiche erano pari a quasi 200 mila nel 2014 erano meno di 150 mila. I dati positivi sono invece l’aumento degli arrivi e delle strutture extralberghiere che denotano il cambiamento del mercato turistico (permanenza minori e sviluppo della ricettività complementare). Il polo, chiusosi i passati fasti legati ai flussi derivanti ed incentivanti dal sistema sanitario nazionale, deve oggi rivolgersi al mercato e puntare ad un’offerta termale aggiornata in grado per tanto di adeguarsi alle mutate richieste del mercato e dello specifico segmento termale. In altre parole si tratta di valorizzare, riqualificare ed innovare il prodotto termale dal solo ambito medico al quello del benessere e relax in sinergia con gli altri attrattori, naturali, culturali e sportivi, del territorio. Conclusioni di sintesi In estrema sintesi e in modalità critica si evidenzia come a corredo degli elementi citati nella sezione di inquadramento territoriale:

• Il patrimonio naturalistico è di assoluto rilievo e in generale ben conservato. Costituisce senz’altro un asset importante per la Valle da meglio valorizzare a fini turistici così come il Fiume Oglio, la ciclopedonale e la ferrovia che corrono paralleli sul fondovalle;

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• L’ambiente antropico, ancorché ricco di reperti archeologici, artistici e storici di grande valore, presenta diversi punti problematici che ne inficiano il valore complessivo e ne limitano l’attrattività turistica;

• Buona la tradizione agro-alimentare e enogastronomica, così come quella dell’artigianato locale che risentono tuttavia di sistemi distributivi limitati e di una immagine distintiva ancora poco caratterizzata;

• Molte le iniziative e manifestazioni culturali e di intrattenimento, forse non sempre focalizzate rispetto ai target che si vorrebbero raggiungere;

• Gli storici attrattori turistici del territorio quali i comprensori sciistici localizzati nella media e bassa Valle Camonica ed il polo termale di Darfo Boario Terme appaino in forte crisi principalmente per le mutate dinamiche del mercato e dell’industria del turismo e oltre che per i cambiamenti climatici in atto.

Elementi chiave

del mantenimento e della crescita del tessuto produttivo e degli

Investimenti.

Se in generale per il territorio montano della Valle Camonica, individuata propriamente sia a livello nazionale che regionale quale “area interna”, i principali ostacoli allo sviluppo socio economico e conseguente processo di spopolamento ed invecchiamento della popolazione specie nei piccoli comuni e di gronda, più periferici rispetto alla bassa valle, alle principali infrastrutture e comunque più distanti dai grandi centri a partire da Brescia e Bergamo, ma anche Milano, sono da attribuirsi al deficit infrastrutturale legato sia alle infrastrutture per la mobilità che alle infrastrutture digitali (digital divide) e alle problematiche connesse all’erogazione di servizi pubblici e privati a vantaggio dei residenti (trasporti, scuola, sanità etc..) , gli elementi chiave del mantenimento e della crescita del tessuto produttivo e degli investimenti nel territorio sono da ricercarsi nello sviluppo sostenibile a partire nel caso specifico dalla mobilità e fruizione sostenibile in chiave turistica, nell’innovazione tecnologica al fine di incrementare la competitività delle imprese e nella valorizzazione e promozione degli asset e attrattori turistici in connessione alle produzioni tradizionali locali sotto il Marchio d’Area ovvero brand la “Valle dei Segni”. Gli elementi chiave individuati e sui quali si focalizza il presente progetto afferiscono a:

• sviluppo sostenibile con specifico riferimento alla valorizzazione e qualificazione, pubblico e privata, del cicloturismo ovvero della ciclabile dell’Oglio in connessione con la rete ferroviaria Brescia – Iseo - Edolo;

• innovazione tecnologica delle imprese ovvero diffusione tra le imprese del territorio di strumenti offerte dall’ICT quali internet, web disign, ecommerce, piattaforme digitali etc …

• promozione degli attrattori turistici del territorio a partire dalla ciclovia dell’Oglio, i comprensori sciistici aggregati anche nella Rete d’impresa denominata “Free-Ski Lombardia” costituita a settembre 2016, il polo termale di Darfo Boario Terme, e sotto il Marchio d’area ovvero brand “La Valle dei Segni” le forme aggregative promosse dall’Ente comprensoriale quali:

o Rete Natura di Valle Camonica; o Sapori di Valle Camonica; o Distretto Culturale di Valle Camonica;

• valorizzazione e promozione dei prodotti tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… );

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Al tema dello sviluppo e qualificazione in particolare del cicloturismo e delle pratiche sportive, anche invernali, con un mix di iniziative pubbliche e private anche in promozione, si intendono così associare misure di incentivazione e soprattutto d’innovazione tecnologica per la nascita di nuova imprenditorialità e mantenimento e qualificazione delle imprese attuali, incrementando, qualificando e destagionalizzando l’offerta turistica locale e la competitività delle stesse imprese.

Esiti verifica strumenti di

programmazione e pianificazione urbana (Indicare le misure necessarie per diminuire le esternalità negative nelle aree oggetto di intervento)

Oltre alle finalità specifiche che il presente progetto preliminare intende contribuire a risolvere nei limiti della sua stessa portata in termini di interesse territoriale (27 comuni) e valore degli investimenti attivati direttamente (circa 1 milione), di seguito si vogliono altresì prefigurare e descrivere altre misure necessarie per diminuire le esternalità negative nelle aree oggetto di intervento che i comuni ed in primis la Comunità Montana in rappresentanza di tutti i comuni vallivi, intendono nel medio e lungo periodo affrontare anche con i relativi portatori d’interesse e competenze. Il miglioramento del sistema dei trasporti rappresenta una delle priorità presente negli strumenti di programmazione e pianificazione urbana delle comunità locali. Le esternalità negative derivanti dal sistemi di trasporto coinvolgono numerosi aspetti quali gli effetti traumatici e drammatici degli incidenti stradali, gli effetti per la salute causati dall'inquinamento atmosferico, il disagio e gli effetti sanitari del rumore, i danni legati ai cambiamenti climatici di origine antropica, che sono oggi al centro dell'attenzione della comunità scientifica internazionale. L'accesso principale al territorio della Valle Camonica avviene da Brescia attraverso la Strada Statale 510 che si unisce dopo Pisogne alla Strada Statale 42 proveniente da Bergamo. La S.S. 42 risulta congestionata, sia nei periodi estivi che in quelli invernali a causa dell’elevata presenza di mezzi pesanti di trasporto e del traffico veicolare generato da turisti e pendolari. L’alternativa infrastrutturale è caratterizzata da Trenord Srl, il collegamento ferroviario che unisce Brescia a – Edolo attraversando tutta la Vallecamonica. L’efficienza del sistema dei trasporti è uno dei principali fattori di competitività dell’economia. Vanno cercate possibili soluzioni alle pressioni ambientali, ovvero soluzioni di mobilità sostenibile. Il trasporto pubblico e bicicletta possono risultare facilmente complementari e l’intermodalità treno bicicletta oltre a risultare facilmente realizzabile incrementa notevolmente l’accessibilità dell’utenza ciclistica nei confronti di destinazione altrimenti inaccessibili a causa delle distanza o della presenza di barriere difficilmente superabili. Pertanto il sistema di linea ferroviaria locale permette di costruire un sistema complementare di spostamenti, nel quale le stazioni svolgono una funzione nevralgica di accesso al territorio su ampia scala. È quindi opportuno che le stazioni ferroviarie della Valle Camonica siano predisposte di tutte le attrezzature atte a favorire l’interscambio del mezzo di trasporto Attraverso la realizzazione del presente progetto si riuscirà a dare un contributo fondamentale per lo sviluppo socio-economico del territorio, uno sviluppo “sostenibile” che consentirà di abbattere significativamente esternalità negative quali i costi in termini di impatti economici (congestione del traffico, barriere alla mobilità, incidenti, costi dei servizi, ecc.), impatti sociali (equità, impatti sulla salute umana, coesione della comunità, ecc.) e impatti ambientali (emissioni di gas-serra, inquinamento atmosferico, rumore, perdita di habitat, ecc.- D’altra parte, tutti i comuni camuni condividono già medesimi già significativi strumenti di programmazione e pianificazione sovra comunali a cui si devono adeguare i rispettivi PGT tra cui citiamo:

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• per le strategie di sviluppo locale e sviluppo socio economico: o Piani Integrati di Sviluppo Locale (PISL Montagna); Piano di Sviluppo Locale recentemente del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Misura 19. Presentazione del Piano di Sviluppo locale (PSL); • per gli aspetti turistici e politiche di marketing territoriale: o Programmi di Sviluppo Turistico dei Sistemi Turistici “Adamello” e “Sublimazione dell’acqua”; o Programmi d’Intervento dei Distretti del Commercio e Distretti dell’Attrattività turistica • per gli aspetti ambientali e culturali specie riferiti alla Rete Natura 2000 e alle valenze paesaggistiche e culturali: o Piano di Gestione del Sito UNESCO n.94; o Piani di Gestione dei Siti Natura 2000; o Piano del Distretto Culturale di Valle Camonica; • per gli aspetti connessi alle tematiche agricole e forestali e cura e presidio del territorio, le relative pianificazioni e programmazioni ovvero i piani settoriali delle relative comunità montane ed enti Locali a partire dai: o Piani di Indirizzo Forestale; o Piani di Viabilità Agro Silvo Pastorale (VASP); o Piani di assestamento del territorio (Studio idrogeologico del bacino idrografico).

Detto ciò, appare così importante premettere che circa le problematiche di accessibilità esse si riferiscono in primo luogo a:

• via gomma alla SS42; • via ferro alla Linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo;

per le quali gli interlocutori privilegiati sono ANAS Spa e Provincia di Brescia e Ferrovie Nord Milano. Sempre relativamente al sistema di accessibilità, ulteriore problematica è rappresentata dai collegamenti interprovinciali a nord. Tale problematica appare oltre che onerosa, di difficile risoluzione: per migliorare i collegamenti infraprovinciali sono sul tavolo diverse ipotesi tra cui citiamo solo l’ipotesi del traforo del Mortirolo. Circa i servizi pubblici erogati si segnala che tutti i 41 comuni camuni condividono già ovvero hanno affidato i servizi di gas naturale, rifiuti, acqua, energia e pubblica illuminazione alla società Valle Camonica Servizi srl. Circa le problematiche connessa agli elettrodotti che depauperano esteticamente il paesaggio, se in alta Valle Camonica sono stati recentemente interrati, da Breno in giù sono ancora presenti. La controparte in questo caso è Terna Spa. D’altra parte, in Valle Camonica si è assistito alla diffusione di molteplici unioni di comuni e a una sola fusione di comuni (Bienno e Prestine), tale per cui il livello istituzionale è in parte parcellizzato. Ancor più importante anche in base a queste considerazioni e per favorire il turismo e le attività economiche locali, appare la realizzazione

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del Marchio d’area “La Valle dei Segni”, le forme aggregative che la Comunità Montana ed i comuni stanno promuovendo e dunque accentrando anche d’intesa con il Parco dell’Adamello e relativo Paino Territoriale di Coordinamento (PTC): Rete Natura di Valle Camonica; Sapori di Valle Camonica; Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano. I tecnici della Comunità Montana di Valle Camonica hanno realizzato un lavoro di verifica preventiva circa i principali strumenti di pianificazione e programmazione al fine di individuare e censire le esternalità negative, valutare le misure di mitigazione eventualmente attivabili, fornire indicazioni alla componente pubblica del partenariato in relazione agli impegni da assumere per ridurre le esternalità negative nell’ambito delle rispettive programmazioni. In questa logica si giustificano altresì i richiamati studi e rapporti commissariati dalla Comunità Montana a partire da:

• il “Piano di Sviluppo Sostenibile e di Marketing Territoriale della Valle Camonica – PSSMT” Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e all’Università Camerino concluso nel 2015 (http://www.cmvallecamonica.gov.it/pagine/piano_sviluppo_territoriale/);

• “Segni di Futuro. Prospettive per un nuovo sviluppo della Valle Camonica” Università degli Studi di Brescia prof. Giancarlo Provasi concluso nel 2016.

In riferimento alle verifiche effettuate, risulta che gli strumenti di pianificazione attivi sono i seguenti: - Coordinamento delle politiche all'interno della Conferenza dei Sindaci e dei tavoli tematici al fine di avviare politiche integrate in tema di riduzione dell'inquinamento, consumo del suolo, efficientamento energetico degli edifici pubblici, raccolta differenziata. In particolare con il Patto dei sindaci si è approvato il Distretto energetico di valle Camonica ed il Piano d’Azione per l’ Energia Sostenibile, Piano promosso dalla Commissione Europea. L'allegato energetico è stato approvato in variante ai Regolamenti edilizi di tutti i Comuni. Gli indicatori relativi all'attuazione sono quelli collegati alla riduzione del CO2 e l'incremento dell'utilizzo delle fonti rinnovabili. Si può dire che il secondo indicatore è in crescita mentre vi sono ancora le note difficoltà per la riduzione del CO2. - Gestione intercomunale di informazioni pubbliche al fine di sviluppare la conoscenza del territorio e semplificare le procedure amministrative per le pratiche edilizie e per le imprese (SUED e SUAP) + CUC (centrale unica di committenza). Per quanto riguarda le procedure amministrative si sono azzerate le pratiche cartacee e si sono ridotti i tempi delle procedure stesse. - Pianificazione degli interventi sulla ciclopedonale anche con il supporto e contributo di Fondazione Cariplo (iniziative Brezza e VEnTO) e il coordinamento del Parco dell’Adamello altresì impegnato nella parallela riqualificazione ambientale del Fiume Oglio.; - Piano di indirizzo forestale riguardante tutto il territorio della Valle per la gestione del patrimonio boschivo e la valorizzazione economica delle risorse ambientali e la tutela e salvaguardia dell'assetto idrogeologico del territorio.

- Piano per i beni culturali e ambientali del territorio “Distretto Culturale di Valle Camonica” e Piano di Gestione del Sito UNESCO n.94 e i Piani di Gestione dei Siti Natura 2000;

- Piano di zona triennale per la programmazione dei Servizi sociali e degli interventi socio assistenziali dei comuni della Valle in sinergia con la rete dei servizi sanitari; - Piano di Sviluppo Locale ai sensi della misura 19 del PSR 2014-2010 di Regione Lombardia.

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Partenariato (Soggetti coinvolti, impegni e ruoli di ciascuno)

Il progetto fortemente condiviso dal partenariato pubblico e privato già consolidato nel Distretto dell’Attrattività Turistica denominato “Nel Solco della Preistori@ - dalle Incisioni Rupestri alla Smart – Life”, vede l’adesione e partecipazione di:

Soggetto Capofila: • Comunità Montana di Valle Camonica; Enti Locali Partner di progetto: • Amministrazioni Comunali di:

1 ANGOLO TERME 2 ARTOGNE 3 BERZO DEMO 4 BERZO INFERIORE 5 BIENNO 6 BORNO 7 BRENO 8 CEDEGOLO 9 CETO 10 CEVO 11 CIMBERGO 12 CIVIDATE CAMUNO 13 CORTENO GOLGI 14 DARFO BOARIO TERME 15 EDOLO 16 ESINE 17 GIANICO 18 LOZIO 19 MALEGNO 20 MALONNO 21 NIARDO 22 OSSIMO 23 PAISCO LOVENO 24 PASPARDO 25 PIAN CAMUNO 26 PIANCOGNO 27 SAVIORE DELL'ADAMELLO

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28 SONICO Partner e sponsor privati (investitori locali non beneficiari di contributo regionale):

1. Associazione Mostra Mercato di Bienno per complessivi € 118.000,00; 2. Terme di Boario Spa per un valore di € 40.000,00; 3. Funivia Boario Terme – Borno S.p.a. per un valore di € 25.000,00; 4. Montecampione Ski Area s.r.l. per un valore di € 30.000,00; 5. Sycomor snc di Colossi Dario e Cochi Daniela e Claudia per un valore di € 20.000,00; 6. Il Monticolo Vacanze s.r.l. per un valore di € 10.000,00; 7. Associazione Bienno Turismo per un valore di € 1.000,00.

Associazione imprenditoriali maggiormente rappresentative ai sensi della legge 580/93 aderenti:

1. Confcommercio Brescia; 2. Confesercenti della Lombardia Orientale; 3. Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa di Brescia; 4. Confartigianato Imprese di Brescia e Lombardia Orientale.

La Comunità Montana di Valle Camonica, in qualità di Ente Capofila, i Comuni di Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Breno, Cedegolo, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Lozio, Malegno, Malonno, Niardo, Ossimo, Paisco Loveno, Paspardo, Pian Camuno, Piancogno, Saviore dell’Adamello e Sonico in Provincia di Brescia, le associazioni imprenditoriali rappresentative del settore commercio e turismo, ed artigianato, gli sponsor, hanno aderito e partecipano al presente progetto e costituiscono un partenariato forte e coeso e assolutamente rappresentativo che intende consolidare ulteriormente il parternariato locale - già da lungo tempo attivo in diversi Piani e Programmi di sviluppo locale - ed intraprendere un approccio innovativo basato sulla compartecipazione e corresponsabilità pubblica e privata, e finalizzato al sostegno e sviluppo integrato e in chiave competitiva e distrettuale del settore turistico e del piccolo commercio locale e dell’artigianato locale di qualità che esprime una sua propria peculiarità e vocazione in un contesto a spiccata potenzialità turistica. Il parternariato locale, al fine di garantire la massima coerenza, continuità e durata alle attività del parternariato locale, nonché al fine di garantire e assicurare la corretta realizzazione del Progetto, intende costituire una propria governace preposta a espletare le seguenti principali funzioni: • coordinamento del Progetto; • realizzazione di momenti di concertazione negoziata pubbli-co/privato e realizzazione di attività ed azioni di animazione, informazione e divulgazione dell’iniziativa in essere; • mantenimento dell’interrelazione e comunicazione con le associa-zioni di categoria e Regione Lombardia; • monitoraggio ed assistenza tecnica al partenariato per il suo intero e regolare svolgimento.

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Tutti i partner si impegnano in primo luogo: • alla realizzazione del Progetto nel rispetto del crono programma contenuto nel presente Progetto preliminare. • alla copertura finanziaria secondo le quote in capo a ciascun partner così come previste nel piano finanziario contenuto nel presente Progetto preliminare. Nell’ambito del presente Progetto preliminare, i ruoli dei soggetti aderenti e promotori sono così articolati e declinati: • COMUNITA’ MONTANA DI VALLE CAMONICA: svolge il ruolo e la funzione di Capofila ovvero assicura il coordinamento ed il monitoraggio dell’attuazione del Progetto. Coadiuvata dalla società incaricata nella gestione e coordinamento del progetto, ha funzioni di animazione territoriale, di segreteria, assistenza e supporto tecnico al parternariato pubblico e privato ed infine è responsabile dell’attuazione delle attività ed iniziative comuni e trasversali di promozione, marketing e animazione, nonché responsabile unico e diretto della acquisizione delle forniture e servizi funzionali al perseguimento degli obiettivi di miglioramento del contesto urbano ovvero valorizzazione e promozione del territorio. L’Ente Capofila, nonché primo oggetto promotore, attuatore e partner dell’iniziativa, ha svolto un ruolo indispensabile di coordinamento e promozione, favorendo il processo di animazione e collaborazione tra i partner locali e coordinando la cabina di regia per la costituzione del partenariato ed il gruppo di lavoro costituito da referenti degli stessi partner. Infine, in qualità di Soggetto Capofila, si è fatto carico del coordinamento della gestione progettuale complessiva, al fine di rendere il presente progetto integrato, coerente e condiviso tra i partner. Nell’ambito dei ruoli e funzioni assegnate dall’avviso regionale, la comunità si impegna a: • costruire il partenariato pubblico-privato anche al fine di assicurare la copertura finanziaria del progetto relativamente alle risorse ec-cedenti il contributo regionale e la quota comunale; • rappresentare il partenariato nei confronti di Regione Lombardia; • compiere tutti gli atti necessari per la partecipazione alla procedura di selezione e conseguenti la stessa fino alla completa realizzazione degli interventi previsti nel progetto; • coordinare il processo di realizzazione del progetto e assicurarne il monitoraggio; • rendicontare a Regione Lombardia le attività finanziate conforme-mente a quanto previsto dall’atto di approvazione della graduato-ria e del relativo contributo; • rispettare la normativa fiscale e amministrativa nella gestione amministrativa del finanziamento regionale; • attivare le procedure di incentivazione attuative degli interventi fi-nanziari a favore dei beneficiari finali (bando pubblico) secondo le indicazioni dell’avviso regionale; • concedere i contributi nel rispetto della legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 e della normativa nazionale ed europea in materia di in-centivi alle imprese, con particolare riferimento al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;

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• assegnare i CUP (Codice Unico Progetto) in sede di utilizzo delle ri-sorse regionali ai sensi delle disposizioni nazionali vigenti; • svolgere l’attività di istruttoria e di controllo ex Regolamento (UE) n. 1407/2013; • acquisire servizi nel rispetto delle norme vigenti in materia. • COMUNI ADERENTI svolgono il ruolo e la funzione di Enti pubblici aderenti con funzioni consultive e di controllo della gestione e attuazione del Pro-getto. D’intesa con il parternariato e in particolare con la propria Unione dei Comuni, collaboreranno all’attuazione delle iniziative pubbliche. D’altra parte gli stessi comuni, coordinati dal Capofila, si impegnano a: • raccogliere e orientare le istanze del territorio, le proposte dei sog-getti privati coerenti con le finalità dell’Avviso Asset al fine del loro inserimento nel Progetto Definitivo; • collaborare al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l’attuazione delle misure d’intervento, in addizionalità al finanzia-mento pubblico; • ridurre le esternalità negative dell’area oggetto degli interventi attraverso le leve della programmazione comunale con particolare riferimento alle problematiche inerenti la viabilità e mobilità locale, la disomogeneità degli arredi urbani compresi gli apparati ed impianti di illuminazione e integrare ed accentrare ulteriori servizi pubblici erogati ai cittadini e turisti; • realizzare il monitoraggio dell’avanzamento del progetto. • le ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI, svolgono infine il ruolo di facilitatori, garanti e rappresentanti della componente privata nonché collaboreranno all’organizzazione ed attuazione delle iniziative promozionali, marketing e formazione. Si impegnano a: • raccogliere le istanze del territorio, le proposte degli attori pubblici e privati coerenti con le finalità dell’Avviso Asset al fine del loro inserimento nel Progetto Definitivo; • condividere ed arricchire le analisi e le conoscenze disponibili sullo sviluppo socio economico del territorio; • mobilitare e convogliare l’interesse e la partecipazione degli operatori economici; • concorrere alla formulazione di proposte per il mantenimento e la crescita del tessuto produttivo e degli investimenti sul territorio da parte di medie e grandi imprese ovvero di imprenditori dell’artigianato di tradizione e delle nuove professioni artigiane; • offrire opportunità di accompagnamento agli operatori e promuo-verne l’innovazione e gli investimenti; • favorire l’integrazione stabile tra produzione, commercio, artigianato, attrattori turistici e servizi di pubblica utilità; • favorire la condivisione di esperienze, attivare circuiti di confronto, emulazione e miglioramento tra aggregazioni di operatori di realtà territoriali diverse; • collaborare al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l’attuazione delle misure d’intervento, in addizionalità al finanzia-mento pubblico. • gli SPONSOR (non beneficiari di contributo a valere del bando ASSET): in qualità di soggetti portatori d’interesse nei temi specifici individuati dal progetto (mobilità sostenibile, turismo e innovazione, artigianato locale) ovvero gestori di attrattività turistiche quali Terme,

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comprensori sciistici, Fiere e Mostre Mercato, servizi turistici e reti d’imprese, si impegnano ad assicurare la copertura finanziaria della parte di investimento eccedente il contributo regionale nella misura minima del 15% del valore totale ammissibile del progetto, nel caso specifico per un importo complessivo pari ad oltre 244 mila €. Tramite dette risorse finanziarie, si sono infatti impegnati a garantire nuovi investimenti specificatamente dedicati alla promozione e marketing dei temi, prodotti e servizi turistici oggetto di intervento del progetto contribuendo altresì a favorire il mantenimento e l’aumento del livello occupazionale della popolazione residente.

Risorse previste del Progetto

CORRENTE CAPITALE TOTALE

Capofila (comprese società partecipate) € - € 150.000,00 € 150.000,00

Partner territoriali pubblici, soggetti pubblico-privati

Investitori privati (beneficiari del contributo regionale)

€ 290.000,00 € 290.000,00

Totale € - € 440.000,00 € 440.000,00

Partner e sponsor privati (NON beneficiari di contributo regionale)

€ 244.000,00 € 244.000,00

Totale € 244.000,00 € - € 244.000,00

Contributo richiesto a Regione Lombardia (*) € 300.000,00 € 300.000,00

Importo totale Progetto € 984.000,00

(*) La Comunità Montana di Valle Camonica intende richiedere anche di poter accedere alla riserva prevista dal bando per i progetti più meritevoli fino ad un massimo di € 50.000,00 e dunque fino ad un massimo di € 350.000,00 di contributo regionale. La stessa Comunità Montana si impegna d’altra parte ad apportare un importo aggiuntivo fino alla concorrenza massima di € 25.000,00 ovvero almeno il 50% di € 50.000,00 quale riserva premiale richiedendo per tanto contestualmente l’accesso anche alla riserva.

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Quadro finanziario progetto preliminare

Indice degli interventi (titolo e risorse)

Area di Intervento 1. “Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale.” - € 580.000,00 Are di Intervento 2. “Promozione, animazione e marketing” - € 244.000,00

Area di intervento 3. “Intervento pubblico per lo sviluppo socio economico del territorio” + spese coordinamento e gestione progetto

- € 160.000,00

Totale Progetto € 984.000,00

Riferimenti del capofila per il

versamento del contributo

Banca d’Italia - IT90Y0100003245131300030813

AZIONE DESCRIZIONE COSTO

COMPLESSIVO

AZIONE

REGIONE LOMBARDIA

Comunità Montana di

Valle Camonica

SPONSOR COFINANZIAMENT

O IMPRESE

1 - Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale

Bando pubblico a sostegno degli investimenti

alle micro e piccole imprese:

• intraprendere

• valorizzare prodotti e tradizioni

€ 580.000,00 € 210.000,00 € 80.000,00 € 290.000,00

2 - Promozione, animazione e

marketing

Progetto di promozione e marketing territoriale

coordinato e innovazione digitale e tecnologica per l o svi luppo turistico, visibilità e attrattività e promozione degli attrattori turistici del territorio

€ 244.000,00

€ 244.000,00

3- Intervento pubblico per lo sviluppo socio

economico del territorio

Progetto pubblico di sviluppo della mobilità

ciclistica e intermodalità con ferrovia Brescia –

Iseo – Edolo €140.000,00 € 90.000,00

€70.000,00

Attività di gestione e coordinamento progettuale € 20.000,00

TOTALE PROGETTO € 984.000,00 €300.000,00 € 150.000,00 € 244.000,00 € 290.000,00

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SCHEDA DI SINTESI AREA D’INTERVENTO

Area di intervento n. 1 (riportare denominazione)

1 - Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale “Bando pubblico a sostegno degli investimenti alle micro e piccole imprese: • intraprendere • valorizzare prodotti e tradizioni”

Descrizione sintetica degli obiettivi e delle attività previste

nell’intervento

Premessa

La Comunità Montana con risorse proprie e/ o derivanti da altre fonti (Fondo Comuni di Confine) ha già attivato o prevede di attivare altre misure di incentivazione alle imprese del territorio camuno (anche commerciali e turistiche) individuando per lo più altre spese ammissibili e/o investimenti più significativi rispetto al bando ASSET. Ad integrazione e in modo complementare al bando territoriale ASSET, la Comunità Montana:

• ha già emesso il BANDO – ANNO 2017 PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE MICRO IMPRESE COMMERCIALI: ATTIVITÀ COMMERCIALI DI VICINATO DEL SETTORE ALIMENTARE E MISTO, ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE, ATTIVITÀ COMMERCIALI DI VICINATO IN SEDE FISSA DEL SETTORE NON ALIMENTARE (Approvato dalla Giunta Esecutiva della Comunità Montana di Valle Camonica in data 13.03.2017) che ha previsto una dotazione finanziaria pari ad € 190.000,00;

• attiverà, nel triennio 2017/2019 a valere del Fondo dei Comuni di Confine “Attuazione della proposta di Programma di interventi strategici relativi all'Ambito Alto Garda e ad uno stralcio dell'ambito Valle Camonica nel territorio della provincia di Brescia”:

o per il tramite dell’Unione dei Comuni della Val Saviore, un bando per “Interventi a sostegno delle attività imprenditoriali per lo sviluppo occupazionale dell'area della Valsaviore” con una dotazione finanziaria pari ad € 750.000,00;

o un bando “Nel segno dell'ospitalità: sostegno ad interventi di adeguamento delle strutture ricettive nei Comuni di confine e contigui (area ODI) della Valle Camonica” con una dotazione finanziaria pari ad € 1.342.000,00.

D’altra parte, d’intesa con la Camera di Commercio e le associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative

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ai sensi della legge 580/93, al fine di favorire la massima integrazione e ottimizzazione delle risorse finanziarie disponibili, la Comunità Montana di Valle Camonica intende non sovrapporsi alle diverse iniziative e/o bandi emessi dalla Camera di Commercio e semmai al contrario favorire la diffusione ed informazione anche circa le opportunità camerali, anche in tema di formazione, e le possibili integrazioni fra le diverse misure in funzione delle specifiche e particolari esigenze delle imprese locali, sempre al fine di favorire lo sviluppo socio economico del territorio. Infine, si segnala come sempre al fine di orientare al meglio le attività ed imprese del territorio rispetto alle diverse opportunità (contributi ed incentivi) ed anche e soprattutto al fine di favorire la nascita di nuove imprese, la Comunità Montana di Valle Camonica abbia accolto favorevolmente la proposta di Confesercenti di attivare una collaborazione in ambito di sostegno e formazione alle nuove imprese. L’idea nasce con l’obiettivo di offrire ai futuri imprenditori strumenti e informazioni utili all’avvio di un’attività di successo, grazie al coinvolgimento di professionisti qualificati ed esperti nelle diverse discipline di gestione di impresa. Nella fattispecie, saranno attivate i seguenti servizi:

• attivazione di uno sportello IoApro che possa fornire agli interessati informazioni utili a orientare le proprie scelte imprenditoriali;

• organizzazione di eventi su temi specifici dedicati allo start up d’impresa (ad esempio seminari su come aprire un bar o un negozio, o incontri di approfondimento sul mondo del franchising).

Descrizione bando territoriale ASSET

L’attivazione di questa area d’intervento e relativo bando territoriale ASSET si pone come obiettivi principali: • qualificare e promuovere l’attrattività turistica e commerciale, nonché dell’artigianato di qualità del territorio camuno; • promuovere e sostenere lo sviluppo socioeconomico ovvero favorire e sostenere l’imprenditorialità locale e l’occupazione; • favorire l’aumento del livello occupazionale della popolazione residente.

Nella fattispecie, si prevede sostanzialmente l’attivazione di un bando di evidenza pubblica rivolto alle micro imprese del commercio, del turismo e dei servizi sportivi e ricreativi e infine dell’artigianato locale e di qualità (trasformazione manifatturiera ed artigianale delle materie prime agricole e di prodotti locali a partire dal legno, ferro e pietra). Il bando ha come obiettivi generali di:

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• qualificare e promuovere l’attrattività turistica e commerciale, nonché dell’artigianato di qualità del territorio camuno;

• promuovere e sostenere lo sviluppo socioeconomico ovvero favorire e sostenere l’imprenditorialità locale e l’occupazione;

• favorire l’aumento del livello occupazionale della popolazione residente. Si propone quindi la concertazione di un bando a sostegno degli investimenti privati territorialmente caratterizzato e articolato in:

a) Intraprendere in Valle Camonica: avvio nuove imprese artigianali, commerciali, turistiche e sportive ricreative con particolare riferimento al cicloturismo, turismo invernale ed estivo e all’artigianato locale i cui legali rappresentanti abbiano un’età uguale o inferiore a 40 anni; b) valorizzare prodotti e tradizioni: reinsediamento e valorizzazione delle produzioni tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare, dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… ).

L’area d’intervento interressa quindi i settori del commercio, turismo e servizi e dell’artigianato e coinvolge conseguentemente le rispettive associazioni imprenditoriali di cui alla L. 580/93. Il partenariato locale ha infatti inteso destinare almeno il 70% del contributo regionale richiesto all’incentivazione delle micro imprese del territorio sia con riferimento al settore commercio, turismo e servizi che artigianato locale, e proprietari di strutture sportive ricreative, aventi sede legale e/o operativa nei territori dei Comuni aderenti ed interessate a realizzare investimenti per innovare, valorizzare, qualificare la propria attività coordinandosi con la strategia e le attività previste dal presente progetto. La dotazione finanziaria del bando di selezione che verrà pubblicato a seguito dell’auspicato finanziamento regionale, ammonta ad almeno euro 210.000,00 oltre 80.000,00 € messe a disposizione dalla Comunità Montana per un totale di € 290.000,00. Le imprese che saranno individuate quali soggetti beneficiari nel rispetto della normativa comunitaria “De Minimis” e in materia di Aiuti di Stato, dovranno: • rientrare nell’elenco dei codice ATECO che sarà allegato al bando di selezione; • non avere pendenze con gli Enti previdenziali;

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• non essere soggetti ad amministrazione controllata, a concordato preventivo o a fallimento. Avranno titolo a presentare domanda per tanto:

1) per la misura denominata “Intraprendere in Valle Camonica”, le micro-imprese i cui legali rappresentanti abbiano un’età uguale o inferiore a 40 anni e che intandono attivare ex novo una attività artigianale; artigianale-commerciale; gestione struttura sportivo ricreativa.

2) per la misura denominata “Valorizzazione produzioni e tradizioni”, le micro imprese artigianale, artigianale-commerciale e gestione struttura sportivo ricreativa che alla data di presentazione della domanda già esercitano l’attività e risultano iscritte ed attive al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, aventi CODICE ATECO di cui all’elenco dei codici ATECO ammissibili e con sede operativa in uno dei Comuni aderenti.

Il contributo a fondo perduto sarà concesso: 1) per la misura denominata “Intraprendere in Valle Camonica” fino ad un massimo del 70% delle spese ritenute ammissibili, al netto di IVA e fino ad un massimo di 25.000,00 € (euro venticinquemila) per ogni beneficiario; 2) per la misura denominata “Valorizzazione produzioni e tradizioni”, fino ad un massimo del 50% delle spese ritenute ammissibili, al netto di IVA e fino ad un massimo di 20.000,00 € (euro ventimila) per ogni beneficiario.

Le agevolazioni saranno concesse in applicazione delle disposizioni previ-ste dal Regolamento (UE) n.1407/2013 e successive modifiche e integrazioni relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del Trattato agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”). Il contributo verrà erogato a consuntivo, previa presentazione da parte dell’impresa della rendicontazione finale completa di documentazione fiscale relativa agli investimenti effettuati (fatture pagate e quietanzate, estratti conto) e successivamente all’accertamento, da parte del competente organo dell’Unione e del rispettivo comune e successivamente di Regione Lombardia circa la regolarità dell’esecuzione e della corrispondenza dell’intervento proposto ed accettato. L’erogazione del contributo avverrà entro 45 giorni successivi alla rendicontazione da parte del beneficiario dell’investimento realizzato. Si propone quindi la concertazione di un bando a sostegno degli investimenti privati articolato e territorialmente caratterizzato sulla base delle finalità strategiche del presente progetto e che sostanzialmente contribuisca e risponda a: • creazione nuovi servizi a favore del segmento cicloturismo e bike e del turismo attivo;

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• qualificazione ed adeguamento delle attività locali al segmento cicloturismo e bike e promozione e vendita dei prodotti artigianali locali;

• valorizzazione e promozione dei prodotti tradizionali locali, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di qualità (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… ).

Le tipologie d’intervento ammissibili saranno di fatto le seguenti:

1. qualificazione e ammodernamento dei locali, rifacimento-adeguamento e realizzazione di impianti ed opere connesse (a titolo esemplificativo cucine, laboratori ecc..). 2. acquisto di attrezzature: acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature.

Sempre a titolo esemplificativo: • Spese per l’adeguamento dei locali per la trasformazione dei prodotti Agroalimentari, Artigianali con

l’esclusione dei locali destinati alla vendita (spaccio); • Spese per l’acquisto di attrezzature per la trasformazione dei prodotti agroalimentari e artigianali; • Spese per l’adeguamento realizzazione di piccoli impianti sportivi, ìvi compreso l’acquisto

delle relative attrezzature. Con riferimento prioritario a queste specifiche tipologie di intervento, il bando territoriale, in coerenza con le spese previste a livello regionale, prevederà le spese di seguito meglio dettagliate. I contributi saranno concessi solo per opere effettuate o dotazioni acquistate successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo, previo sopralluogo preventivo da parte del personale dell’Ente e dovrà essere concluso entro il termine del 30/06/2018 pena l’esclusione e revoca del contributo concesso. Tale termine è prorogabile fino ad un massimo di sei mesi solo in caso di provata necessità e previa acquisizione dell’autorizzazione da parte della Comunità Montana. Il contributo sarà destinato per le attività artigianali e artigianali commerciali ovvero attività della ristorazione esclusivamente agli investimenti effettuati nei locali utilizzati per la trasformazione dei prodotti e delle materie prime in prodotti artigianali (a titolo esemplificativo cucine, laboratori ecc..). Per le strutture sportivo ricreative alla riqualificazione degli impianti sportivi ivi comprese l’acquisto di attrezzature. Tali spese dovranno essere documentate da regolare fattura ed il pagamento dovrà essere tracciabile (non saranno ammesse spese sostenute in contanti e/o tramite assegni circolari). Non saranno ammissibili le spese relative a materiali di consumo, contratti di manutenzione, acquisto di materiali e di attrezzature usati, lavori in economia, spese in auto fatturazione.

Page 69: Allegato 1 - Appendice A

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La graduatoria sarà redatta tenuto conto delle seguenti priorità: • Priorità 1) misura “Intraprendere in Valle Camonica”; • Priorità 2) misura “Valorizzazione produzioni e tradizioni”

All’interno di ogni priorità, verrà considerato l'ordine cronologico di presentazione della domanda e fino a esaurimento dei fondi disponibili e delle risorse stanziate. I soggetti richiedenti ammessi, ma non finanziati per mancanza di risorse, potranno beneficiare dei contributi provenienti da eventuali economie o eventuale incremento dei fondi a disposizione sul presente bando e che la Comunità Montana si riserva di comunicare, fermo restando la tempistica di esecuzione degli investimenti.

Destinatari Il bando di evidenzia pubblica sarà rivolto in primo luogo alla creazione di nuove imprese e quindi al mantenimento

delle esistenti specie attraverso l’innovazione tecnologica e l’adeguamento di strutture e servizi per la mobilità e fruizione sostenibile. Avranno titolo a presentare domanda:

1) per la misura denominata “Intraprendere in Valle Camonica”, le micro-imprese i cui legali rappresentanti abbiano un’età uguale o inferiore a 40 anni e che intandono attivare ex novo una attività artigianale; artigianale-commerciale; gestione struttura sportivo ricreativa.

2) per la misura denominata “Valorizzazione produzioni e tradizioni”, le micro imprese artigianale, artigianale-commerciale e gestione struttura sportivo ricreativa che alla data di presentazione della domanda già esercitano l’attività e risultano iscritte ed attive al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, aventi CODICE ATECO di cui all’elenco dei codici ATECO ammissibili e con sede operativa in uno dei Comuni aderenti.

Soggetti attuatori Le iniziative saranno realizzate dalla Comunità Montana di Valle Camonica.

Soggetti coinvolti I soggetti coinvolti per la fase di animazione e promozione del bando di evidenza pubblica, oltre al ruolo di coordinatore in capo alla Comunità Montana, saranno in primis le amministrazioni locali e quindi le stesse associazioni imprenditoriali. Obiettivo fondamentale sarà infatti diffondere e divulgare quanto più possibile ai potenziali beneficiari le opportunità previste dal bando al fine di garantire la massima trasparenza e massima conoscenza e partecipazione da parte dei potenziali destinatari del bando territoriale. L’istruttoria delle domande, sempre con il concorso dei rispettivi comuni ove hanno sede le stesse attività economiche, sarà svolta da un’apposita commissione di valutazione presieduta da un referente della Comunità Montana.

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Quadro finanziario del progetto

Costo dell’intervento di cui:

Capofila Investitori privati Regione Altri soggetti (specificare)

Cronoprogramma

L’approvazione definitiva e pubblicazione del bando avverrà a settembre 2017.Il bando rimarrà aperto almeno un La definizione della graduatoria ed assegnazione delle risorse avverrà a chiusura del 2017.La realizzazione degli interventi a partire dal termine di ammissibilità delle spese avverrà fino al 30/06/2018.La verifica degli interventi avverrà sia a seguito della presentazione della domanda e chiusura dell’istruttoria e a ridosso della conclusione degli interventi previsti entro il 30/06/2018.La chiusura e relativa erogazione del contributo (a consultivo) avverrà a

Referenti operativi

(nome e contatto telefonico/e-mail)

Monica BONFADINI

Telefono : 0364/324036 Fax: 0364/324080Email: [email protected]

Note eventuali

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Costo dell’intervento € 580.000,00

€ 80.000,00 Investitori privati € 290.000,00

€ 210.000,00 Altri soggetti (specificare)

L’approvazione definitiva e pubblicazione del bando avverrà a settembre 2017. Il bando rimarrà aperto almeno un mese e fino ad esaurimento delle risorse. La definizione della graduatoria ed assegnazione delle risorse avverrà a chiusura del 2017.La realizzazione degli interventi a partire dal termine di ammissibilità delle spese avverrà fino al 30/06/2018.

ca degli interventi avverrà sia a seguito della presentazione della domanda e chiusura dell’istruttoria e a ridosso della conclusione degli interventi previsti entro il 30/06/2018. La chiusura e relativa erogazione del contributo (a consultivo) avverrà a partire da giugno 2018.

Monica BONFADINI - Istruttore Direttivo Amministrativo Contabile Telefono : 0364/324036 Fax: 0364/324080 Email: [email protected]

La definizione della graduatoria ed assegnazione delle risorse avverrà a chiusura del 2017. La realizzazione degli interventi a partire dal termine di ammissibilità delle spese avverrà fino al 30/06/2018.

ca degli interventi avverrà sia a seguito della presentazione della domanda e chiusura dell’istruttoria e a

partire da giugno 2018.

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SCHEDA DI SINTESI AREA D’INTERVENTO

Area di intervento n. 2 (riportare denominazione)

2 - Promozione, animazione e marketing Progetto di promozione e marketing territoriale coordinato e innovazione digitale e tecnologica per lo sviluppo turistico, visibilità e attrattività e promozione degli attrattori turistici del territorio

Descrizione sintetica degli obiettivi e delle

attività previste nell’intervento

A corredo, integrazione e sinergia delle precedenti e successive area d’intervento, il presente progetto preliminare prevede l’attivazione da parte dei diversi sponsor della leva promozionale, il marketing territoriale coordinato e l’innovazione digitale e tecnologica al fine di contribuire in particolare e nella fattispecie a:

• sostenere lo sviluppo turistico del territorio ed aumentare la visibilità e attrattività del territorio in linea con i macrotemi

regionali quali: 1. Arte & cultura; 2. Enogastronomia e food experience; 3. Natura e green; 4. Sport e turismo attivo 6. Terme & benessere che trovano nel contesto locale della Valle Camonica specifiche vocazioni ed attrattori turistici;

• sostenere la promozione degli attrattori turistici del territorio a partire dalla ciclovia dell’Oglio, i comprensori sciistici

aggregati anche nella Rete d’impresa denominata “Free-Ski Lombardia” costituita a settembre 2016, il polo termale di Darfo

Boario Terme, le iniziative di Mostre e Fiere dell’artigianto e relativi produttori e prodotti di qualità del territorio e, sotto il Marchio d’area “La Valle dei Segni”, le forme aggregative promosse dall’Ente comprensoriale quali:

o Rete Natura di Valle Camonica

o Sapori di Valle Camonica o Distretto Culturale di Valle Camonica con particolare riferimento al progetto Segno artigiano.

• valorizzare e promuovere i prodotti tradizionali locali ovvero promuovere e sostenere il “saper fare”, in primis beni e

prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di qualità a favore di imprese di produzione e commercio dell’agroalimentare,

dell’artigianato, anche artistico, (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… ); D’altra parte, attraverso l’attivazione della leva promozionale in connessione ai richiamati obiettivi si attendono in particolare i seguenti

risultati: 1. Incrementare i flussi turistici e la presenza media sul territorio e nell’ambito dei principali attrattori turistici; 2. Incrementare l’utilizzo e la conoscenza della ciclovia dell’Oglio e relativi servizi anche di intermodalità da parte della

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popolazione residente e dei turisti; 3. Promuovere le diverse iniziative connesse all’artigianato locale anche artistico.

Per la seconda area di intervento, si sono previste specifiche azioni ed iniziative di sistema private, volte alla promozione e al marketing territoriale e correlate ai temi d’interesse attraverso azioni di promozione dell’offerta, dei prodotti del territorio e itinerari turistici, nuovi strumenti, iniziative e materiali di marketing, promozione e gestione immagine coordinata, innovazione e tecnologie digitali. In particolare, il progetto tramite il sostegno dato dagli sponsor investitori che hanno inteso valorizzare nel presente progetto i propri investimenti promozionali, intende per tanto promuovere il territorio ovvero ed in particolare, La Mostra Mercato di Bienno e le iniziative connesse all’artigianato locale anche artistico, i comprensori sciistici, il polo termale di Boario, l’evento espositivo Exponiamo Fiera Campionaria di Valle Camonica, e più in generale il Marchio d’area “La Valle dei Segni”, le specifiche eccellenze, vocazioni e prodotti turistici di rilevanza comprensoriale e da cui ci si attende in particolare d’incrementare l’attratività e visibilità turistica dell’intero territorio e dei relativi itinerari, e incrementare così i flussi turistici. Innanzitutto, in coerenza con le linee di indirizzo del progetto ed in particolare la volontà di valorizzare e promuovere il “saper fare” artigiano, tradizionale e tipico, anche artistico, ovvero i prodotti e tradizioni del territorio, in primis beni e prodotti agroalimentari e dell’artigianato locale di qualità (trasformazione manifatturiera delle materie prime agricole, legno, ferro, pietra ecc… ), l’Associazione Mostra Mercato di Bienno e l’Associazione Bienno Turismo hanno aderito al progetto e si sono impegnate a promuovere a partire dalla Mostra Mercato di Bienno (http://www.mostramercatobienno.it/), le diverse iniziative connesse all’artigianato locale anche artistico: in Valle Camonica, a titolo esemplificativo, a partire da Bienno si stanno infatti diffondendo le cosiddette residenze per artisti al fine di internazionalizzare il territorio, creare eventi e performance, e promuovere scambi fra artisti-artigiani e valorizzare e animare il territorio. Alla promozione dei prodotti e delle tradizioni artigianali del territorio, si riferisce anche l’adesione della Sycomer snc che partecipa al progetto tramite la promozione dell’evento espositivo Exponiamo Fiera Campionaria di Valle Camonica che coinvolge oltre 200 aziende del territorio suddivise in categorie commerciali, artigianali, industriali, agricole e dei servizi e che mira ad incrementare la visibilità delle diverse realtà imprenditoriali. Al fine di promuovere il polo termale di Darfo Boario Terme che come detto rappresenta uno dei principali asset di valorizzazione e attrattore turistico della bassa Valle Camonica che deve e può contribuire allo sviluppo locale e alla creazione e mantenimento di occupazione locale favorendo altresì lo sviluppo delle imprese turistiche locali e che tuttavia necessita di intraprendere una politica di riposizionamento sullo specifico segmento di mercato turistico al fine del rilancio, la società Terme di Boario Spa ha inteso aderire al progetto e prevedere specifici investimenti in comunicazione e marketing digitale, in promozione di piattaforme informatiche specializzate e in pubblicità on –line.

D’altra parte ed in particolare, il segmento sci, ma anche le nuove offerte estive, specie in bassa Valle Camonica, rappresentano senza

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dubbio un valore socio economico per il territorio, un’opportunità per il mantenimento e creazione di impresa e sostegno all’occupazione locale. Nell’arco alpino le cosiddette stazioni sciistiche da sempre hanno infatti rappresentato se un volano di sviluppo locale almeno un frano all’abbandono del territorio, garantendo ai più redditi integrativi e/o specifiche professionalità. Il presente progetto ha così visto l’ENDORSEMENT delle stazioni sciistiche locali quali Montecampione e Borno Monte Altissimo. La nuova società Montecampione ski area (MSA) nell’ambito dei propri programmi d’investimento e sviluppo per il biennio 2017/2019 ha infatti previsto e concordato con il medesimo partenariato pubblico, oltre a circa 3 milioni di euro in investimenti in conto capitale destinati agli ammodernamenti (impianti di risalita, innevamento programmato e sicurezza) e almeno la realizzazione di un nuovo impianto di risalita, la realizzazione di investimenti in promozione dedicati al territorio camuno. Lo stesso ha fatto la società degli impianti di risalita di Borno, che nell’ambito dei propri programmi d’investimento e sviluppo per il biennio 2017/2019, oltre agli investimenti previsti in conto capitale (oltre 1milione di euro) per il nuovo nastro e innevamento, il servizio di trasporto pedoni e bici ed il recupero del Rifugio Monte Altissimo, ha messo a disposizione risorse finanziarie per la promozione del territorio. Infine, la società Il Monticolo Vacanze s.r.l. ha altresì inteso aderire al progetto mettendo in campo la promozione dei servizi di trasporto collettivo da e verso la Valle Camonica e il booking – on –line ai fini di favorire l’incoming turistico, le prenotazioni on - line ed il trasporto collettivo da e verso la Valle Camonica.

Destinatari Le azioni promozionali e di marketing territoriale realizzate dagli sponsor in modo coordinato con il partenariato e relativi portatori d’interesse pubblici e privati (si pensi anche alle numerose imprese ed associazioni coinvolte nelle Mostre Mercato ovvero che beneficiano e partecipano allo sviluppo del segmento sci oppure terme e benessere, e ai produttori ed imprese aggregate sotto il marchio “La Valle Dei Segni” e relative declinazioni), si rivolgeranno agli specifici target turistici e relativi strumenti e vettori di promozione anche

digitale, sia a livello regionale che nazionale ed internazionale, individuati, in coerenza con i macrotemi regionali, 1. Arte & cultura; 2. Enogastronomia e food experience; 3. Natura e green; 4. Sport e turismo attivo 6. Terme & benessere ovvero in coerenza con le finalità specifiche del progetto e la vocazione turistica del territorio.

Soggetti attuatori

Tali azioni promozionali e marketing saranno svolte in qualità di sponsor (non beneficiarie del contributo regionale) per complessivi € 244.000,00, come da endorsement allegati, da parte di: 1. Associazione Mostra Mercato di Bienno per complessivi € 118.000,00; 2. Terme di Boario Spa per un valore di € 40.000,00; 3. Funivia Boario Terme – Borno S.p.a. per un valore di € 25.000,00; 4. Montecampione Ski Area s.r.l. per un valore di € 30.000,00; 5. Sycomor snc di Colossi Dario e Cochi Daniela e Claudia per un valore di € 20.000,00; 6. Il Monticolo Vacanze s.r.l. per un valore di € 10.000,00 7. Associazione Bienno Turismo per un valore di € 1.000,00.

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Soggetti coinvolti

Oltre al partenariato pubblico e privato compresi i soggetti gestori degli impianti di risalita di Borno e Montecampione e le Terme di Boario, saranno coinvolti tutti i portatori d’interesse a partire dalle imprese dei settori coinvolti.

Quadro finanziario del

progetto

Costo dell’intervento € 244.000,00

di cui:

Capofila Investitori privati Regione Altri soggetti (specificare) € 244.000,00 SPONSOR PRIVATI

Cronoprogramma

Le attività previste dagli investitori privati saranno realizzati a partire da luglio 2017 e fino a conclusione del progetto concentrandosi tuttavia nel 2018.

Referenti operativi (nome e contatto telefonico/e-mail)

Monica BONFADINI - Istruttore Direttivo Amministrativo Contabile Telefono : 0364/324036 Fax: 0364/324080 Email: [email protected]

Note eventuali

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SCHEDA DI SINTESI AREA D’INTERVENTO

Area di intervento n. 3 (riportare denominazione)

3 - Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio Progetto pubblico di sviluppo della mobilità ciclistica e intermodalità con ferrovia Brescia –Iseo – Edolo.

Descrizione sintetica degli obiettivi e delle

attività previste nell’intervento

Premessa

Per maggiori dettagli circa gli interventi ed iniziative candidate a valere del presente progetto definitivo ASSET si rimanda alla cartografia degli interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio allegata alla presente Appendice. Gli interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio qui candidati e incentrati in particolare sullo sviluppo e qualificazione del segmento cicloturismo e del turismo e mobilità sostenibile, non si sovrappongono né ad iniziative in essere, né ad altre iniziative già programmate di cui in particolare al Bando regionale 2016 Cicloturismo e ai bandi della Fondazione Cariplo. Gli interventi qui candidati si pongono infatti ad integrazione e prosecuzione degli investimenti infrastrutturali nel cicloturismo già realizzati nel recente passato specie attraverso il bando in più edizioni di Fondazione Cariplo denominato “Brezza” che ha interessato l’infrastrutturazione della ciclopedonale dal Tonale all’Oglio. Nell'anno 2012 la Comunità Montana di Valle Camonica, unitamente ad altre realtà ed enti territoriali quali, la Comunità Montana del Sebino Bresciano, la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, il Parco Regionale dell'Oglio Sud ed il Parco Regionale dell'Oglio Nord, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato alla definizione di un percorso ciclabile di valenza sovra regionale che valorizzi i territori, la mobilità dolce ed il turismo sostenibile del bacino dell'Oglio, compreso il Lago di Iseo, dal Passo del Tonale sino al fiume Po. Gli obiettivi, oltre a quello di dare corpo ad un percorso comprensoriale di mobilità ciclistica dolce nei territori attraversati, era anche quello di proporre un percorso ciclabile di interesse europeo. Infatti, in alta Valle Camonica attraverso i Passi del Tonale e dell'Aprica ci si congiunge: verso est (Tonale) con la trentina Val di Sole e quindi con le piste ciclabili della Val di Non e della Valle dell'Adige, e verso ovest (Aprica) con la Valtellina e da qui lungo l'Adda fino alla pista ciclabile della Valchiavenna che porta in Svizzera. D’altra parte, coordinati dalla Provincia di Brescia, sono stati candidati a valere del Bando regionale 2016 Cicloturismo altri interventi assolutamente non sovrapponibili agli interventi ed iniziative qui candidate a valere del presente progetto definitivo ASSET. Descrizione

L’attivazione di quest’ultima area di competenza esclusiva della compagine pubblica prevede quali obiettivi operativi: • incentivare la mobilità sostenibile e l’interconnessione ed intermodalità del trasporto collettivo ciclopedonale e

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ferrovia Brescia – Iseo – Edolo a favore dell’utenza dei residenti e turisti, sportivi e famiglie, anziani e diversamente abili; • incrementare l’utilizzo e la conoscenza della ciclovia dell’Oglio e relativi servizi anche di intermodalità da parte della

popolazione residente e dei turisti, • realizzare nuovi servizi di mobilità sostenibile ovvero di mobilità e fruizione dolce; • realizzare nuovi punti di informazione ed accoglienza turistica e vendita di prodotti artigianali e agroalimentari locali • realizzazione nuovi punti di ricarica elettrica per le biciclette assistite e le macchine elettriche.

La terza area di intervento di competenza esclusiva della componente pubblica e attuata direttamente dalla Comunità Montana di Valle Camonica d’intesa con i comuni che verranno direttamente coinvolti, è intesa a contribuire allo sviluppo e valorizzazione della mobilità dolce e del turismo sostenibile con riferimento in particolare al cicloturismo lungo il “Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 12 Oglio”. Tale valorizzazione avverrà tramite qualificazione, adeguamento e attrezzando il territorio con nuovi servizi di interconnessione, intermodalità e informazione turistica ed elettrificazione (punti ricarica elettrica per biciclette assistite e macchine elettriche) e sistemi di noleggio di biciclette anche a pedalata assistita. Nella fattispecie, si intende replicare e quindi ampliare sul territorio camuno dalla bassa Valle Camonica nei comuni di Piancamuno e/o Gianico, alla media valle, nei comuni di Breno e/o Cividate Camuno (e relativi collegamenti anche con i comprensori verdi dell’Altopiano del Sole, Montecampione e Val Grigna e Crocedomini), quindi salendo lungo la ferrovia in Comune di Cedegolo e sicuramente a Edolo (anche in direzione e collegamento alla ciclabile dell’alta Valle Camonica), l’intervento sperimentale e relative dotazioni realizzate nella stazione ferroviaria di Darfo Boario Terme finalizzate a sviluppare la mobilità dolce, a qualificare l’offerta turistica e l’interscambio con la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo (bike sharing, punti informazione ed assistenza, noleggio biciclette elettriche). La Comunità Montana intende d’altra parte estendere ulteriormente la rete di infopoint turistici per l’accoglienza e informazione turistica e vendita dei prodotti artigianali e agroalimentari locali e valutare altresì, sempre per lo sviluppo sostenibile del territorio e lo sviluppo della mobilità dolce, la realizzazione di punti di ricarica elettrica per le biciclette assistite e le macchine elettriche che già oggi registrano un sensibile sviluppo nel mercato nazionale ed internazionale e che rappresentano il futuro della mobilità pubblica e privata.

Destinatari I destinatari finali dell’iniziativa sono innanzitutto la popolazione locale che specie in bassa valle Camonica potrà utilizzare oltre che

per ragioni di svago anche per i trasferimenti casa lavoro, la pista ciclopedonale, ovvero l’intermodalità con la linea ferroviaria. Ma la stessa ciclopedonale intende avere anche e soprattutto una valenza turistica nel mercato turistico interregionale e internazionale. Per tanto i principali destinatari saranno sicuramente i cicloturisti e le famiglie. La ciclopedonale camuna si rivolge infatti anche a un livello interregionale (Trentino) e internazionale a partire da Austria, Germania

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e paesi nordici essendo il “Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 12 Oglio” la principale direttrice verso i paesi del nord est a nord e al fiume Po a sud.

Soggetti attuatori Le iniziative saranno realizzate ovvero progettate ed appaltate per conto del partenariato pubblico da parte della Comunità Montana

di Valle Camonica.

Soggetti coinvolti Oltre alle varie e numerose associazioni della bicicletta e al Parco dell’Adamello presso la stessa Comunità Montana di valle Camonica, i principali soggetti coinvolti saranno a livello locale i comuni e a livello sovra comunale la Provincia di Brescia per ciò che concerne la rete viaria e trasporti, le Ferrovie Nord per l’intermodalità e la riqualificazione delle stazioni ferroviarie della linea Brescia – Iseo - Edolo e Regione Lombardia anche in quanto prima responsabile ed estensore del Paino della Mobilità Ciclistica regionale all’interno del quale è ricompreso e previsto per l’appunto il “Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 12 Oglio”.

Quadro finanziario

del progetto

Costo dell’intervento € 160.000,00

di cui:

Capofila € 70.000,00 Investitori privati Regione € 90.000,00 Altri soggetti (specificare)

Cronoprogramma

Gli interventi previsti a seguito di specifica progettazione, prevista nell’estate 2017, saranno affidati a partire da autunno 2017 e saranno immediatamente avviati. L’attuazione degli interventi si concentrerà di fatto a partire da primavera 2018.

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Solo a fini precauzionali, si prevede comunque il termine per l’ultimazione dei lavori entro e non oltre giugno 2019.

Referenti operativi (nome e contatto telefonico/e-mail)

Monica BONFADINI - Istruttore Direttivo Amministrativo Contabile Telefono : 0364/324036 Fax: 0364/324080 Email: [email protected]

Note eventuali Per maggiori dettagli circa gli interventi ed iniziative candidate a valere del presente progetto definitivo ASSET si rimanda alla cartografia degli interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio allegata alla presente Appendice.

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Cartografia degli interventi pubblici di cui all’Area di intervento n. 3.