ALLEGATI AL PTOF 2019-2022 - iisdefilippisprestia.gov.it AL... · -Vista la legge 28 marzo 2003, n....
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ALLEGATI AL
PTOF
2019-2022
Prot. n.6068/C12 Vibo Valentia, 17/12/2018
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
e, p.c. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI
AL PERSONALE ATA AGLI ATTI DELLA SCUOLA
AL SITO WEB DELLA SCUOLA
Oggetto: Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22, ai sensi del comma 14.4, art. 1, Legge 107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- Visto il D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni e integrazioni,
concernente
- disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine
e grado;
- Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53;
- Vista la legge 107 del 13 luglio 2015, in particolare l’art. 1 comma 14;
- Visto l’art. 25 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 commi 1,2,3;
- Visti gli artt. 26,27,28, 29 del C.C.N.L. 2009 - comparto Scuola;
- Visto il CCNL Istruzione e ricerca 2018/2020;
- Visti gli artt. 3 (come sostituito dall’art.1, comma 14 della L. 107/2015), 4, 5 e 6 del
D.P.R. 275/99;
- Considerato che l’art. 1, comma 14 della Legge 107/2015 riforma integralmente
l’articolo 3 del D.P.R. 275/99 e specificamente dispone:
a) la durata triennale del P.O.F. delle istituzioni scolastiche;
b) che il P.O.F. comprenda il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e di potenziamento
(docenti);
c) che il P.O.F. comprenda il fabbisogno di personale A.T.A.;
d) che il P.O.F. indichi il fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali;
e) che il P.O.F. incorpori i piani di miglioramento di cui al RAV (D.P.R. 80/13);
f) che il P.O.F. preveda i percorsi di alternanza scuola lavoro (D.Lgs. 77/05);
g) che il P.O.F. preveda azioni coerenti con il Piano nazionale per la Scuola Digitale
(comma 57) che il P.O.F. “è elaborato dal Collegio docenti, sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione ed di amministrazione definiti dal dirigente
scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d’istituto”;
- Atteso che l’intera comunità scolastica è coinvolta nei processi di riforma che stanno
interessando la scuola e nella contestualizzazione didattico – organizzativa del riordino dei
nuovi professionali, D.Lgs. n. 61/17;
- Visti i decreti legislativi n. 60, 62 ,63 ,66 del 2017, attuativi della legge n. 107/2015,
Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa -
triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22
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emanati il 13/03/2017;
- Visto il Piano Nazionale di Formazione;
- Visto il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD);
- Visto il PTOF 2016/2019, il RAV, il Piano di Miglioramento, il Piano Annuale per
l’Inclusione, il Piano per la formazione del personale a livello di Istituzione Scolastica
attualmente in vigore, il Piano per la realizzazione del PNSD;
- Visto il Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli studenti della Scuola
secondaria;
- Tenuto conto:
• Delle Indicazioni Nazionali per gli Istituti Professionali;
• Del Documento MIUR “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari;
• Della nota MIUR n. 1143 del 17 maggio 2018, recante ad oggetto: “L’autonomia
scolastica quale fondamento per il successo formativo di ognuno”;
• Del Documento MIUR del 14 agosto 2018 “L’autonomia scolastica per il
successo formativo”;
• Delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel
rapporto di autovalutazione 2018;
• Dei rapporti attivati dal DS con i soggetti istituzionali del territorio;
• Delle proposte formulate da alcuni dei soggetti esterni invitati dal DS alla
riunione del 17/12/2018 finalizzata q di contributi per l’elaborazione del PTOF
Triennale;
• Degli accordi di partenariato con alcuni soggetti del territorio (ASP, CCIA,
Polizia di Stato, ecc.);
PREMESSO
• che attraverso l’Atto di Indirizzo il dirigente è chiamato a fornire una chiara indicazione
sugli adempimenti del collegio dei docenti derivanti dalla nuova normativa (legge
107/2015) sulle modalità di elaborazione del PTOF, sui suoi contenuti indispensabili,
sulle priorità e sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituzione Scolastica; • che il combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74 e i successivi provvedimenti
normativi nonché le disposizioni del CCNL attribuiscono al Collegio dei docenti le
competenze relative a:
- elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R.
08.03.1999, n. 275;
- elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa sulla base delle linee di
indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico ai sensi della Legge di Riforma n.
107/2015;
- adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio
e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n.
275/99);
- adozione delle iniziative per il sostegno di diversamente abili e di figli di lavoratori
stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.); - adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli
alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui
B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014;
- studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli
alunni, su iniziativa dei docenti delle rispettive classi e sentiti, eventualmente, gli
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triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22
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esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);
- identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL
26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999);
- progettazione delle attività aggiuntive di insegnamento e delle attività funzionali
all’insegnamento tenuto conto delle disponibilità finanziarie;
• che il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre;
• che per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si potranno
avvalere di un organico potenziato di docenti a supporto delle attività di attuazione;
VALUTATE
prioritarie le priorità e i traguardi individuati nel RAV:
ESITI PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati nelle prove
standardizzate
nazionali
Miglioramento dei risultati raggiunti dalla scuola nelle prove standardizzate nazionali
di Italiano e Matematica
Avvicinare il più possibile i punteggi della scuola alle medie di riferimento
Riduzione della variabilità
all'interno delle classi per
Italiano e Matematica
Avvicinare il più possibile le
percentuali di varianza alle
medie di riferimento
Competenze chiave e di
cittadinanza
Continuare a sviluppare negli
studenti il rispetto dell'altro e
promuovere i valori della
solidarietà, della legalità e
della cittadinanza attiva.
Continuare a coinvolgere gli
studenti in iniziative e azioni
concrete attraverso progetti da
attuare anche in
collaborazione
con enti e associazioni
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e gli obiettivi di processo individuati nello stesso rapporto:
AREA DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Estendere al triennio la somministrazione di prove
strutturate per classi parallele in ingresso e in itinere.
Comparare sistematicamente i risultati
Progettazione di interventi ed iniziative mirate allo
sviluppo
delle competenze chiave e di cittadinanza in
collaborazione con soggetti esterni
Modalità di recupero e potenziamento diverse da
quelle
tradizionali per una maggiore personalizzazione
degli
interventi (sportelli, gruppi di livello)
Attuazione di specifici progetti PON mirati a
sviluppare negli studenti le seguenti competenze :
- comunicazione nella madrelingua;
- comunicazione nelle lingue straniere;
- competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia;
- competenza digitale;
Sviluppo dello spirito di iniziativa e imprenditorialità
degli studenti attraverso segmenti di Impresa
formativa Simulata da inserire nei percorsi di
alternanza scuola – lavoro di tutte le classi del
triennio.
Promuovere la definizione di un curricolo di Istituto
che tenga conto delle innovazioni didattico –
metodologiche e organizzative associate al riordino
degli Istituti Professionali (DECRETO 24 maggio
2018, n. 92).
Continuità e orientamento Attivare contatti sistematici con i docenti delle scuole medie degli alunni che si iscrivono al primo anno dei vari indirizzi della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
Ridefinire i compiti assegnati alle funzioni strumentali in funzione del raggiungimento degli obiettivi di priorità
Progettare e realizzare percorsi di formazione e aggiornamento per i docenti su curricolo e didattica delle competenze
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
Coinvolgimento delle famiglie e di altri soggetti esterni nella progettazione dell'offerta formativa attraverso incontri periodici
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RITENUTE FONDAMENTALI LE SEGUENTI FINALITA’ GENERALI:
innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i
tempi e gli stili di apprendimento;
contrastare le diseguaglianze socio – culturali e territoriali, per prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionali dei percorsi presenti nell’Istituto;
RITENUTI FONDAMENTALI I SEGUENTI OBIETTIVI STRATEGICI IN LINEA CON IL
DDL “LA BUONA SCUOLA”:
1. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea;
2. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
3. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze
e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
4. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado
di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,
comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; 5. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione
e del bullismo, anche informatico; 6. potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche
con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio
e delle associazioni di settore;
7. applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni
adottati, emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il 18
dicembre 2014;
8. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
9. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 10. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
11. incremento dell'alternanza scuola-lavoro;
12. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e
allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività
sportiva agonistica; 13. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagini; 14. definizione di un sistema di orientamento.
Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa -
triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22
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FORNISCE AL COLLEGIO DEI DOCENTI LE SEGUENTI INDICAZIONI AI FINI DELL’ ELABORAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL
TRIENNIO 2019/20, 2020/21 E 2021/22:
L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV ;
L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola;
E’ necessario e completare l’adattamento del curricolo della scuola alle reali esigenze degli studenti e del territorio, nel rispetto della normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L.107/2015 ( la buona scuola ), L. 53/2003 e dal D.Lgs 59/2004, D.M. settembre 2007 ( le Indicazioni Nazionali del 2010 ) e L. 169/2008, e i relativi Regolamenti attuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, D.P.R. 89/2009 D.P.R. 87/2010 - nuovo Regolamento ordinamentale degli Istituti Professionali, decreti legislativi sul riordino n. 60, 62 ,63 ,66 del 2017, attuativi della legge n. 107/2015, emanati il 13/03/2017 tenendo presente che con le Indicazioni Nazionali e i Profili di competenza il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ovvero le mete che devono essere perseguite da ciascuno studente nell’esercizio del suo diritto-dovere all’istruzione.
Da quanto sopra deriva la necessità di continuare a migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto);
E’ necessario superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche).
Risulta altresì necessario: • Operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; A tale scopo, a cominciare dalle classi prime e seconde dell’anno scolastico 2019/20, è necessario attuare le disposizioni contenute nella normativa relativa al riordino degli istituti professionali (bilancio delle competenze, personalizzazione dei percorsi, progetto educativo individuale, ecc.)
• Attuare un costante monitoraggio degli alunni a rischio ed intervenire prontamente, a cominciare da una pronta segnalazione di casi potenziali DSA/ BES/ rischio dispersione;
• Progettare iniziative mirate a ridurre la dispersione e l’abbandono; • partecipare alle iniziative del PON – programmazione 2014-2020; in particolare si ritiene
opportuno sfruttare le azioni mirate alla prevenzione del disagio e dell’abbandono scolastico,
nonché quelle mirate allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza.
• Predisporre un PDM ( Piano di Miglioramento ) definito collegialmente, sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità e costituito dall’insieme delle proposte di azioni con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. Si auspica la collaborazione con altre scuole i cui RAV abbiano evidenziato criticità, priorità e traguardi simili alla nostra;
• Integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti, delle Aree disciplinari e delle Funzioni Strumentali al POF;
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• Migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
• Promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;
• Generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
• Migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
• Progettare iniziative di formazione e aggiornamento per il personale docente e ATA per la diffusione dell’innovazione metodologico - didattica e per il miglioramento dell’attività amministrativo - contabile;
• Attuare processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
• Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: accordi in rete, progetti, convenzioni e partenariato con Scuole, Enti Locali, Università , Agenzie Educative e Associazioni;
• Operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo per consentire: 1. la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni normative; 2. la creazione di un’offerta formativa verificabile e suscettibile di variazioni e
integrazioni in itinere al fine di rispondere alle reali esigenze dell’utenza;
• Progettare percorsi di alternanza scuola – lavoro secondo le linee guida emanate dal Miur e
quanto previsto nella legge La buona scuola;
• Rilanciare le attività della scuola relative all’impresa formativa simulata, alla quale la legge
107/2015 ha riconosciuto piena valenza per l’attuazione dei percorsi di alternanza scuola –
lavoro; Intendere le esperienze di IFS non come un surrogato all’effettuazione degli stage in
azienda ma come un’opportunità, per gli studenti di tutti gli indirizzi, di appropriarsi delle
conoscenze e competenze necessarie alla creazione di un’attività imprenditoriale. • Continuare ad attuare tutte le attività formative e di supporto della Scuola nel suo ruolo di
CTS; sfruttare le possibilità offerte dalle normative vigenti per acquistare materiali e strumenti
da distribuire, in comodato d’uso, alle altre scuole della provincia, in base ai progetti e alle
richieste dalle stesse prodotti. • Progettare ed attuare, in base alle risorse disponibili, attività di formazione e aggiornamento
sulla sicurezza (Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008) per le quali la scuola è stata individuata polo provinciale; tali iniziative, sulla base di protocolli già esistenti, possono essere realizzate anche in rete con altre scuole polo della regione ed in collaborazione con l’ITS “Tirreno” di cui la scuola è partner;
• Attuare percorsi di orientamento in entrata e uscita, in collaborazione con gli istituti
secondari di I grado, con imprese e istituzioni universitarie. Particolare attenzione dovrà essere data all’orientamento degli studenti verso la prosecuzione degli studi negli Istituti Tecnici Superiori, di uno dei quali (ITS “Tirreno”), la scuola è partner;
Il Piano dovrà pertanto includere:
• gli indirizzi del DS e le priorità del RAV;
• una cornice di presentazione delle finalità generali che la scuola ha intenzione di perseguire, coerentemente con la legge 107 e con l’esame del contesto sociale e culturale di appartenenza
• la programmazione dell’offerta formativa triennale
• l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e
insegnamenti interdisciplinari;
• l’individuazione degli obiettivi formativi prioritari di cui al comma 7 – legge 107/2015;
Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa -
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• la determinazione dell’organico dell’autonomia (fabbisogno dei posti comuni e di sostegno, cioè
docenti inseriti nell’organico di diritto, fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta
formativa, fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare; • il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali;
• il Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica;
• il Piano di miglioramento; • la descrizione dei rapporti con il territorio e l’indicazione dei soggetti esterni che
contribuiscono all’elaborazione del Piano • le attività di formazione e aggiornamento del personale scolastico;
• le iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di
primo soccorso (comma 10 della legge 107);
• le iniziative mirate all’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e
di tutte le discriminazioni;
• il Piano per l’Inclusione, da rinnovare ogni anno; • i percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e alla valorizzazione del merito
scolastico e dei talenti; • la descrizione del modello dei percorsi di alternanza scuola-lavoro attuati dalla scuola;
• le attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; • le azioni previste per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni
stranieri e con italiano come L2; • le Azioni specifiche per alunni adottati; • le Azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale
attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58); • le attività progettuali;
• il Regolamento Generale di Istituto, con allegati la Carta dei Servizi, il Regolamento acquisti,
il Regolamento di disciplina degli studenti, il Regolamento del CTS, il Patto educativo di
corresponsabilità.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Pietro Gentile
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.L. 39/93
1
REGOLAMENTO D’ISTITUTO Con allegati Regolamento di Disciplina degli studenti, Patto
Educativo di Corresponsabilità, Regolamento Centro Territoriale di
Supporto, Regolamento Consiglio di Istituto, Carta dei servizi
(Approvato dal collegio dei docenti con delibera n. 64/2016 – 17 del 19 giugno 2017 e
dal consiglio di Istituto con delibera verbale n. del 4 luglio 2017)
2
INDICE
PREMESSA PAG. 3
CAPO I - Organi collegiali 4
CAPO II - Funzionamento dell’istituto 9
CAPO III - Obblighi del personale, dei genitori e degli alunni 13
CAPO IV - Criteri per la formazione delle classi e dell’orario delle lezioni 14
CAPO V - Disciplina delle studentesse e degli studenti 15
CAPO VI – Laboratori 15
CAPO VII - Rete informatica d’istituto – uffici e postazioni docenti 18
CAPO VIII - Accesso con automezzi e parcheggio 20
CAPO IX - Viaggi e uscite d’istruzione 20
CAPO X - Procedura per la denuncia degli infortuni 22
APPENDICE: Regolamento dell’attività negoziale 24
ALLEGATO N. 1: Patto Educativo di corresponsabilità 28
ALLEGATO N. 2: Carta dei servizi 31
ALLEGATO N. 3: Regolamento di Disciplina degli Studenti 37
ALLEGATO N. 4: Regolamento del Centro Territoriale di supporto per l’Handicap 44
3
PREMESSA
Il presente Regolamento stabilisce le premesse fondamentali per la vita del nostro Istituto, la cui opera è
volta alla crescita civile e culturale e, in eguale misura, ad una approfondita e consapevole formazione
professionale degli allievi, tenuto conto di quanto indicato dallo Statuto delle Studentesse e degli studenti e
dalla Carta dei servizi.
Pertanto i diritti e i doveri di tutte le componenti – dirigente scolastico, insegnanti, allievi, genitori, personale
non docente – sono ispirati alla valorizzazione del processo formativo dello studente, del ruolo educativo
(oltre che formativo) del docente e dell’importanza della partecipazione attiva della famiglia alla vita della
scuola, nonché al contenimento della dispersione scolastica attraverso il controllo sistematico della
frequenza degli allievi alle lezioni, l’individuazione, in collaborazione con la famiglia, delle cause del mancato
rispetto delle regole e l’elaborazione di modalità relazionali, aperte al dialogo e alla comprensione dei bisogni
degli studenti, atte a motivare gli allievi alla puntualità ed all’assiduità, condizioni irrinunciabili per acquisire
gli strumenti necessari per conseguire una preparazione sempre più ampia e complessa.
Accanto alle finalità di Istruzione, nella scuola, è fondamentale la funzione socio-educativa, in virtù della quale
essa è giustamente considerata “la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di
caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà
personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.”
In quest’ottica l’azione costante della scuola dovrebbe essere tesa a realizzare un’alleanza educativa tra
famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano
condividere regole e percorsi di crescita degli studenti.
Per quanto riguarda i diritti e i doveri dei docenti vale quanto previsto dalla normativa vigente, in particolare
dal T.U. DLgs. 297/94 e dall’ultimo C.C.N.L. comparto scuola ancora vigente.
4
CAPO I
ORGANI COLLEGIALI
Art.n°1: Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso di massima non
inferiore a 5 giorni, salvo urgenze, rispetto alla data delle riunioni. La convocazione viene effettuata con
lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante affissione all'albo e/o mediante e-mail
inviata ai componenti. In ogni caso, l'affissione all'albo informatico dell'avviso è adempimento sufficiente per
la regolare convocazione dell'organo collegiale. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare la data,
l'orario, la sede della riunione e gli argomenti da trattare. Di ogni seduta dell'organo collegiale, viene redatto
processo verbale firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Le
delibere sono pubblicate sul sito della scuola.
Art.n°2: Elezioni contemporanee di organi di durata annuale
Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale, rappresentanti dei genitori e degli studenti, hanno luogo
entro il 31 ottobre di ogni anno come da disposizione ministeriale e si svolgono nella data indicata dal
consiglio di Istituto.
Art.n°3: Convocazione del consiglio di Classe
I consigli di classe sono convocati dal dirigente scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata
della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. I consigli si riuniscono periodicamente
come da piano delle attività deliberato all'inizio di ogni anno scolastico, a cui si aggiungono eventuali consigli
straordinari. Ai consigli di classe non in seduta tecnica partecipano i genitori e gli studenti eletti annualmente
per i punti indicati nella convocazione del dirigente scolastico
Art.n°4: Convocazione del collegio dei docenti
Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dal Testo Unico n. 297/94. E' presieduto dal
dirigente scolastico che nomina un segretario per la verbalizzazione.
Art.n°5: Assemblee dei genitori
Possono essere convocate assemblee dei genitori in orario extrascolastico secondo le modalità previste dal
T.U. n°297/94, art. n°15.
Art.n° 6: Assemblee degli studenti
L’art. 13 del D.L.vo 297/94 c.1 riconosce alle assemblee studentesche il valore di “occasione di partecipazione
democratica per l’approfondimento di problemi della scuola e della società in funzione della formazione
culturale e civile degli studenti”.
A. Assemblea di classe
a) Ogni assemblea è costituita da tutti gli studenti della classe; la convocazione è vistata dal D.S., cui deve
pervenire la richiesta almeno cinque giorni prima della data prevista per lo svolgimento, tramite i
rappresentanti di classe o la maggioranza di essi. La richiesta deve contenere l’O.d.g., l’indicazione dell’orario
d’inizio e di fine e deve essere controfirmata per presa d’atto dai docenti che hanno lezione nelle ore del
giorno stabilito per lo svolgimento dell’assemblea stessa.
b) È consentita un’assemblea di classe al mese, nel limite di due ore. L’assemblea di classe può essere seguita
dalle Assemblee di Istituto. Quest’ultima non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana
durante l’anno scolastico. Non possono aver luogo assemblee di classe nel mese conclusivo delle lezioni.
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c) Durante le assemblee di classe gli studenti non possono allontanarsi dall’aula. E’ compito della scuola
assicurare la vigilanza degli studenti che la affida ai docenti in servizio nelle ore in cui esse si svolgono. Il
docente dell’ora, tenuto alla vigilanza, rimane nelle immediate vicinanze della classe ma può rimanere anche
in aula senza limitare l’espressione degli studenti. Le assemblee possono essere sospese dal dirigente
scolastico o dal docente cui è affidata la vigilanza che ne assume la delega, qualora si svolgono senza rispetto
delle regole o si ravvisino comportamenti non ordinati che possono mettere a repentaglio la sicurezza dei
partecipanti e/o il rispetto dei locali.
B. Assemblea di Istituto
a) È costituita da tutti gli studenti dell’istituto iscritti a frequentare nell’anno in corso.
b) L’Assemblea di Istituto è comunicata al D.S. dal Comitato Studentesco o dal 10% degli studenti dell’istituto
in forma scritta con le relative firme e la precisa indicazione dell’O.d.g. e del nominativo del Presidente
dell’Assemblea, che assume la responsabilità del corretto svolgimento della stessa. Tale comunicazione deve
pervenire almeno cinque giorni prima della data prevista per la convocazione. Alle assemblee di Istituto è
possibile richiedere la partecipazione di esperti esterni, non più di quattro nel corso dell’anno scolastico, su
tematiche previste espressamente dalla norma ed indicati nella comunicazione al dirigente assieme ai
nominativi degli invitati.
c) Il consiglio di Istituto cui è demandato il compito di approvare l’elenco degli invitati, delega il dirigente
scolastico all’approvazione del suddetto elenco e ad autorizzare la presenza degli esperti sulla base della
rispondenza tra qualificazione professionale degli stessi ed argomenti all’odg. La presenza è da intendersi a
titolo gratuito.
d) Gli studenti ed i genitori vengono informati dell’avvenuta convocazione mediante circolare del Dirigente
Scolastico.
e) È consentita una Assemblea di Istituto al mese (escluso il mese finale dell’a.s.) nel limite delle ore di lezione
di una giornata; non è possibile frazionare la durata di un’assemblea mensile in più giorni dello stesso mese.
L’Assemblea di Istituto non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana e, data la mancanza
di locali idonei ad accogliere tutti gli studenti dell’Istituto, si tiene nel cortile del plesso di via Santa Maria
dell’Imperio per gli alunni dell’IPC e nel cortile del blocco 11 per quelli dell’IPSIA. In caso di condizioni
metereologiche proibitive, gli studenti si riuniscono in assemblee di classe; successivamente, i rappresentanti
delle varie classi si riuniscono in un’aula del proprio plesso per condividere i risultati della discussione e
redigere un verbale unitario.
f) Una seconda assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla
disponibilità dei locali e dietro assunzione di responsabilità da parte del Comitato studentesco e/o del
Presidente dell’Assemblea. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate
per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
g) L’Assemblea si dà un Regolamento ai sensi dell’art. 14 del D.L.vo n. 297/94. Elegge un presidente e si fa
garante del regolare svolgimento della stessa.
h) Il D.S. o un suo delegato ha potere di intervento e di scioglimento dell’Assemblea nel caso di violazione del
Regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento della stessa.
i) La partecipazione degli studenti è essenziale per un proficuo confronto ed un’efficace realizzazione delle
finalità educative dell’Assemblea stessa; la presenza non è tuttavia obbligatoria e le eventuali assenze non
devono essere giustificate. I minori sono comunque tenuti a informare della data dell’Assemblea i genitori; j)
Il D.S. e gli insegnanti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee studentesche.
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Il giorno dell’Assemblea e prima dell’inizio della stessa, i docenti in servizio sono tenuti a verificare la presenza
degli studenti nell’Istituto. È possibile concordare con gli studenti modalità di verifica delle presenze al fine
di monitorare l’effettiva partecipazione degli studenti stessi ed avere dati da visualizzare a fini statistici e di
studio. Nei casi in cui si renda necessario adottare provvedimenti che influiscano in modo rilevante
sull’organizzazione della scuola, gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere
un parere, non vincolante, mediante consultazione. Le consultazioni avvengono all’interno delle Assemblee
di Istituto e i risultati sono portati a conoscenza del dirigente scolastico.
Art. 7: Comitato studentesco (C.S.)
a) Il Comitato Studentesco è costituito dagli studenti rappresentanti di classe e di Istituto, che possono
invitare alle proprie riunioni componenti dell’istituto estranee al Comitato stesso, previa autorizzazione del
D.S.
b) Hanno diritto al voto soltanto i membri effettivi, cioè i rappresentanti di classe e di Istituto; le mozioni
vengono approvate a maggioranza relativa.
c) Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge, il Comitato ne può svolgere altri eventualmente
affidatigli dall’Assemblea studentesca di Istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe.
d) Compatibilmente con la disponibilità dei locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, previa
deliberazione di carattere generale del Consiglio di Istituto, il D.S. può consentire di volta in volta l’uso di un
locale scolastico per le riunioni del Comitato studentesco, subordinatamente all’assunzione scritta di
responsabilità per eventuali danni e disordini.
e) Il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario, eletti tra i rappresentanti degli studenti, si fanno garanti di
una gestione democratica dell’assemblea che si avvalga del contributo di tutti.
f) La seduta può aver luogo anche in assenza del Presidente.
g) Tutte le decisioni da prendere a livello studentesco devono essere discusse, qualora sia possibile, in prima
istanza nel Comitato e successivamente essere votate in Assemblea plenaria.
h) Il C.S. viene convocato dal Presidente o dagli studenti rappresentanti al C.d.I. o dalla maggioranza dei suoi
componenti tramite richiesta scritta al D.S., nella quale siano specificate la data, l’ora e l’o.d.g. della seduta.
La richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima della data di convocazione ed i rappresentanti
vengono avvertiti mediante apposita circolare della Presidenza.
i) Il C.S. approva proposte da presentare all’Assemblea e conseguentemente al C.d.I. o al D.S.
j) Il C.S. promuove l’impegno e l’interesse degli studenti alla vita scolastica, ma il principale organo consultivo
e decisionale è l’Assemblea plenaria d’Istituto.
Art.n°8: Convocazione del consiglio di istituto
La prima convocazione del consiglio di istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri,
è disposta dal dirigente scolastico. Le convocazioni successive sono disposte dal presidente del consiglio su
richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti il consiglio stesso.
Art.n° 9: Elezioni del presidente e del vice presidente del consiglio di istituto.
Nella prima seduta, il consiglio presieduto dal dirigente scolastico, elegge tra i rappresentanti dei genitori
membri del consiglio stesso, il proprio presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la
maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.
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Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza
relativa dei votanti sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.
A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente da votarsi fra i genitori componenti del
consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l'elezione del presidente, o con modalità concordate
prima della votazione stessa.
Art.n° 10: Giunta esecutiva
La giunta esecutiva, presieduta dal dirigente scolastico, con la presenza di diritto con funzioni verbalizzanti
del direttore dei servizi, si compone, in aggiunta ai due membri di diritto, di n. 4 membri: 1 docente, 1 ATA,
1 genitore ed 1 studente eletti nella prima seduta del consiglio, a maggioranza relativa.
Art.n 11: Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del consiglio di Istituto avviene mediante pubblicazione delle delibere sul sito della
scuola. Copia integrale dei verbali potrà essere rilasciata ai richiedenti aventi diritto ai sensi della legge
241/90. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo
contraria richiesta dell'interessato.
I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati presso l'Ufficio di segreteria, a disposizione degli
aventi diritto che ne facciano richiesta scritta.
Art. 12 Comitato per la valutazione dei docenti
L’art. 1 comma 129 della Legge 107/2015 ha riformato il comitato per la valutazione dei docenti come segue:
- Il comitato ha durata di tre anni scolastici,
- è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito da tre docenti dell'istituzione scolastica, (di cui
due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto), un rappresentante degli studenti e
un rappresentante dei genitori, (scelti dal consiglio di istituto), un componente esterno individuato
dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
- Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità
dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo
formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in
relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e
metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla
diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento
organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
- Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per
il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo
presiede, dai tre docenti componenti dello stesso e dal docente a cui sono affidate le funzioni di
tutor.
- Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del
dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai
lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto.
Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo
501.
- È convocato dal presidente nella composizione di cui al punto 2 per la definizione dei criteri di
attribuzione del bonus ai docenti; è convocato in composizione tecnica con i soli docenti ed i tutor
per la valutazione del servizio del docente in anno di prova e/o in tutti gli altri casi previsti dal
previgente art. 448 del Dlgs n. 297/94
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Art. 13: Organo di garanzia
Contro le sanzioni disciplinari agli alunni è ammesso ricorso da chiunque vi abbia interesse, entro quindici
giorni dalla comunicazione, ad un apposito Organo di garanzia regolamentato dal Dpr 21 Novembre n. 235 e
successive integrazioni. La composizione e il funzionamento di tale Organo sono definiti all’interno dello
Statuto degli studenti e delle studentesse. E’ composto da n. 1 genitore e da n. 1 studente eletto dalla
rispettiva componente e da n. 1 docente designato dal consiglio di Istituto. L’organo presieduto dal dirigente
scolastico si pronuncia entro 10 giorni. L'organo rimane in carica un anno e si riunisce in prorogatio fino a
quando non si procede al rinnovo. Le elezioni avvengono contestualmente a rinnovo dei rappresentanti negli
organi collegiali di durata annuale
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CAPO II
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
Art. 1: Orario dell’attività didattica
Le attività didattiche dell'istituto si articolano in 6 giorni settimanali per un totale di 32 ore ( n. 33 nelle classi
prime è inserito l'insegnamento della Geografia)
Le lezioni si svolgono, in tutte le sedi, dalle ore 8.00 alle ore 13.00 nei giorni in cui sono previste 5 ore di
lezione; dalle ore 8.00 alle ore 14.00 nei giorni in cui le ore di lezione sono 6.
Le attività del corso di istruzione per gli adulti di 2° livello (indirizzo servizi aziendali) si svolgono dalle ore
15.30 alle ore 20.30 di tutti i giorni, ad eccezione del Sabato.
Le attività extracurricolari si svolgono nel pomeriggio di tutti i giorni tranne il Sabato . La partecipazione degli
alunni a tali attività è facoltativa; data l'adesione, però, la frequenza diventa obbligatoria; allo stesso modo è
obbligatoria per quelle attività che la scuola programma per l’intera classe. Le attività di ampliamento
dell’offerta formativa possono prevedere la partecipazione delle famiglie.
L’ingresso nella scuola è consentito a partire dalle ore 7.55. I docenti, infatti, sono tenuti ad essere presenti
a scuola con 5 minuti di anticipo come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Le lezioni iniziano
regolarmente alle ore 8,00. Gli alunni sono tenuti a rispettare il più possibile l’orario di entrata; data la forte
pendolarità, è comunque possibile, in caso di ritardo degli autobus o per altre ragioni documentate, entrare
in classe fino alle ore 8.10. Fino a tale ora, le entrate in ritardo saranno gestite dai docenti della I ora.
Eccezionalmente, per motivi documentati, gli studenti potranno entrare in classe fino alle ore 8.20, se
accompagnati dai genitori (alunni minorenni) o se provvisti di richiesta di entrata firmata dai genitori
sull’apposito modulo contenuto nel libretto personale dello studente. Il permesso per tali entrate deve essere
rilasciato dal dirigente scolastico o da un suo collaboratore. Dopo le ore 8.20, gli studenti ritardatari possono
entrare in classe alla seconda ora, previo permesso rilasciato dal DS o da un suo collaboratore.
Gli ingressi della scuola saranno chiusi alle ore 8,20 e resteranno chiusi per garantire la sicurezza degli alunni
nei locali scolastici.
I genitori degli alunni non sono ammessi in aula durante le lezioni, salvo casi eccezionali; ciò al fine di
assicurare l'ordinato svolgimento delle attività didattiche.
La flessibilità in ingresso ed in uscita degli studenti pendolari deve essere autorizzata dal dirigente scolastico
sulla base della richiesta dei genitori in caso di necessità inderogabili di trasporto o altre situazioni da valutare
ad inizio anno.
Art.n°2: Vigilanza sugli alunni all’ingresso, all’uscita, durante le attività, nell’intervallo.
Ai collaboratori scolastici è affidato il compito di controllare e vigilare sugli ingressi al fine di tutelare gli alunni
ed evitare che persone estranee non autorizzate entrino nei locali della Scuola.
All''uscita e durante la permanenza a scuola la vigilanza spetta ai docenti ed ai collaboratori scolastici. In caso
di momentanea assenza del docente in orario curriculare (per andare in bagno, prendere materiale didattico,
ecc.) o durante il cambio di classe dei docenti la vigilanza viene affidata ai collaboratori scolastici. I docenti
coordinatori avranno cura di segnalare ai collaboratori le classi particolarmente vivaci che richiedono una
vigilanza più attenta. I collaboratori scolastici collaboreranno con i docenti nella vigilanza degli alunni,
all'ingresso, all'uscita da scuola, nei corridoi e durante l’intervallo.
Per garantire una migliore sorveglianza, l'entrata e l'uscita avverrà dagli ingressi autorizzati in ogni sede.
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Non è assolutamente consentito sostare nei corridoi in attesa del suono della campanella.
Durante l’intervallo, che di norma si svolge dalle ore 10.40 alle ore 11.00, i collaboratori scolastici cureranno
in modo particolare la vigilanza nei servizi igienici e nei punti di maggiore criticità individuati con la
collaborazione dei docenti responsabili di sede/componenti lo staff del DS. Avranno cura di chiudere o
sorvegliare attentamente le porte di ingresso e gli eventuali punti di potenziale pericolo. I signori docenti
avranno cura di sorvegliare attentamente gli alunni evitando di far loro fruire di tutti quegli spazi interni ed
esterni che potrebbero presentare situazioni di rischio, avendo altresì cura di segnalare immediatamente il
problema al Dirigente Scolastico (o al suo delegato) e al responsabile per la sicurezza.
Nei plessi dell’IPSIA, previa autorizzazione scritta dei genitori, da rilasciare all’inizio dell’anno scolastico,
giusta delibera del Consiglio di Istituto, gli studenti potranno svolgere l’intervallo nel cortile esterno, come gli
studenti delle altre scuole allocate in Via G. Fortunato (ITI, ITG, IPSEOA). I docenti e i collaboratori scolatici
eserciteranno la dovuta vigilanza nel cortile stesso. Qualora si intravedano situazioni che possono
compromettere la sicurezza degli studenti, i responsabili di sede, i docenti e i collaboratori scolastici sono
tenuti a informare il DS, il quale valuterà l’opportunità di sospendere lo svolgimento dell’intervallo nel cortile
esterno.
Non è consentito ai docenti in servizio durante l’intervallo, recarsi all’esterno degli edifici o lasciare gli
studenti senza controllo. Si richiama a tal proposito il contenuto degli articoli 2047 e 2048 del Codice Civile e
si ricorda che, in caso di incidenti, solleva dalla responsabilità solo la prova di non aver potuto impedire il
fatto.
Al suono della campanella che scandisce la fine dell’intervallo, gli alunni e i docenti rientreranno in classe
senza indugi. I docenti sono invitati a controllare il registro delle presenze al rientro in aula per essere certi
che tutti gli allievi siano rientrati. In caso contrario dovranno avvisare i collaboratori scolastici che hanno il
dovere di invitare lo studente a rientrare in aula.
Non è consentito fare uscire i ragazzi dall’aula senza motivo, o in maniera ripetuta; non è consentito altresì
far uscire contemporaneamente più ragazzi al fine di evitare disordini nei corridoi e/o in altri spazi scolastici.
Di norma, oltre all’uscita durante l’intervallo, lo studente potrà uscire dall’aula un’altra sola volta durante la
giornata, tranne che per esigenze urgenti che spetterà al docente valutare. Nel caso di studenti con particolari
necessità fisiologiche documentate, in coerenza con quanto attestato e richiesto nella certificazione, i docenti
acconsentiranno ad ulteriori richieste di uscita dall’aula.
In caso di evidenti disordini causati da ragazzi in giro per i corridoi o i locali scolastici, i docenti sono tutti
autorizzati ad intervenire per garantire ordine e sicurezza, anche rispetto a studenti di classi non a loro
affidate.
Gli studenti non devono mai essere lasciati soli nei laboratori e devono ove previsto utilizzare sempre
dispositivi di sicurezza. Si ricorda infatti che, ai sensi del T.U. n. 81/2008, gli studenti nei laboratori sono
equiparati ai lavoratori.
Durante le attività di ampliamento dell’offerta formativa (attività progettuali, conferenze, seminari,
spettacoli, …) con la presenza di esperti esterni e/o interni, il docente in servizio nella classe mantiene la
responsabilità della vigilanza dei propri studenti e pertanto non può allontanarsi dal luogo in cui esse si
svolgono per la durata del proprio orario di servizio nella classe.
Art. n° 3: Assenze
Tutte le assenze dell'alunno dovranno essere giustificate dal genitore, con le modalità di seguito riportate:
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- Assenze inferiori a 5 giorni: giustificazione scritta sull'apposito libretto di cui verrà presa nota sul
registro di classe dall'insegnante in servizio la prima ora. Tutte le assenze non giustificate e comunque
prolungate devono essere segnalate per iscritto al docente coordinatore di classe e al Dirigente
scolastico.
- Dopo 5 giorni consecutivi di assenza, il genitore dovrà presentare apposita certificazione medica al
docente in servizio alla prima ora, che acquisirà la certificazione agli atti. Deroga alla presentazione
del certificato medico potrà essere concessa solo in caso di assenza programmata per motivi familiari
- Il libretto per la giustificazione delle assenze sarà consegnato ai genitori degli alunni delle prime classi
e, dietro richiesta, a coloro i quali abbiano smarrito o esaurito il libretto del precedente anno
scolastico;
- La firma del genitore va depositata all'atto del ritiro del libretto in presenza del dirigente scolastico
o suo delegato. Non sarà considerata valida nessuna firma diversa da quella depositata.
- Lo studente maggiorenne può firmare le giustificazioni e le richieste di permesso a condizione che i
genitori siano comunque informati
- La giustificazione delle assenze dovrà essere puntuale e dovrà avvenire contestualmente al rientro a
scuola; qualora lo studente ne sia sprovvisto, il docente della prima ora lo ammetterà in classe
rimandando la giustificazione al giorno successivo. Qualora lo studente risulti ancora sprovvisto di
giustificazione, il docente della prima ora lo farà accompagnare nell’ufficio di presidenza, dove il DS
o un suo collaboratore contatteranno telefonicamente i genitori dell’alunno.
- Tutte le assenze non giustificate e tutte quelle prolungate devono essere segnalate mensilmente per
iscritto dal docente coordinatore di classe al dirigente scolastico. Rimane inteso che è compito di tutti
i docenti monitorare le presenze/assenze degli studenti, al fine di comunicare per iscritto alla famiglia
il rischio di non validazione dell’a.s.
Art.n° 4: - Ritardi - uscite anticipate
I ritardi non possono costituire una regola ma solo un'eccezione e comunque vanno giustificati per iscritto
dal genitore sull'apposito libretto.
I ritardi incideranno sul cumulo delle assenze ai fini della validazione dell'anno scolastico, e sul voto di
comportamento, fatta eccezione per quelli autorizzati ad inizio/in corso d’anno.
In caso di eccezionale uscita anticipata l'alunno minorenne dovrà essere prelevato da un genitore o da chi
per lui, i cui estremi anagrafici corredati da elementi identificativi (fotocopia della carta di identità) siano stati
già comunicati alla scuola dal genitore.
L’identità dell'affidatario sarà controllata dal Ds o da un suo collaboratore o dai responsabili di sede. Sarà
cura del collaboratore scolastico, appurata l'identità del richiedente, provvedere a chiamare gli alunni dalla
classe. I maggiorenni possono chiedere di uscire anticipatamente ma l’autorizzazione è subordinata alla
validità dei motivi addotti, valutati dal docente responsabile di sede e/o dal dirigente o dal docente in servizio
nella classe, su delega del dirigente scolastico. I genitori degli studenti maggiorenni saranno comunque
informati.
Art.n°5: Rapporti scuola - famiglia
Gli incontri tra gli insegnanti ed i genitori degli alunni avverranno di norma nelle date fissate nel Piano delle
attività; qualora, per un motivo qualsiasi tali date debbano essere spostate, il DS ne darà comunicazione agli
studenti, alle famiglie, al personale con avviso pubblicato sul sito della scuola. E’ comunque consentito alle
famiglie chiedere un incontro con singoli docenti della classe concordando, tramite i figli, data e orario (al di
fuori degli orari di servizio del docente). I casi di scarso profitto o di comportamento inadeguato vanno
costantemente segnalati alle famiglie a cura dei coordinatori di classe.
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In caso di sospetta inadempienza dell'obbligo, la scuola ufficialmente invita il genitore all'assolvimento
dello stesso: se ciò non fosse sufficiente comunicherà i dati ai servizi sociali del Comune e alle forze
dell'ordine.
I genitori saranno convocati anche in caso di reiterati ritardi o di assenze ingiustificate.
Art. n. 6: Uscite, visite guidate, viaggi di istruzione
L'Istituto organizza:
- uscite sul territorio;
- visite guidate della durata max di un giorno;
- viaggi di istruzione di più giorni in Italia e all’estero.
Potranno partecipare tutti gli alunni autorizzati dai genitori; la classe non partecipa qualora il numero degli
alunni autorizzati sia inferiore alla metà, salvo particolari viaggi rientranti in particolari progetti didattico –
educativi. Per i viaggi o le permanenze collegate all’alternanza scuola-lavoro, si farà deroga a quanto sopra,
tranne casi particolari che saranno adeguatamente affrontati dal consiglio di classe che assumerà la decisione
circa l’opportunità della non partecipazione. In questi casi la famiglia sarà contattata e sarà chiamata a
collaborare nella ricerca di soluzioni alternative vista l’obbligatorietà delle ore di alternanza
Art. n° 9: Affissione e diffusione di scritti nell'ambito dell'istituto
Qualsiasi scritto del quale si richiede l'affissione o la diffusione deve essere firmato dall'autore o dagli autori
che se ne assumono la responsabilità.
Sia l'affissione che la diffusione di qualsiasi scritto nell'ambito dell'istituto devono essere autorizzate dal
dirigente scolastico. Nel caso in cui si ravvisi una violazione delle leggi vigenti o si ritenga lo scritto
pregiudizievole al normale andamento della vita scolastica, il dirigente scolastico può non autorizzarne e/o
sospenderne la diffusione o impedirne l'affissione. In ogni caso potranno essere autorizzati solo manifesti
che informino su attività senza fini di lucro.
Art. n. 10: Rispetto degli spazi scolastici e risarcimento dei danni
La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e dei collaboratori scolastici.
Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli alunni sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi
ed a lasciare i resti della colazione (carte, bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini portarifiuti.
Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono essere
arrecati anche con scritte sui muri e deterioramento delle suppellettili. Il risarcimento dell’eventuale danno
non è sostitutivo della sanzione disciplinare. I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati
all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente. Qualora la classe, chiaramente a conoscenza
dell’autore di un determinato atto di danneggiamento da parte di uno studente, non collabori con i docenti
e con il DS per la sua individuazione, sarà considerata tutta responsabile e dovrà risarcire i danni.
Art. n. 11: Responsabilità per oggetti incustoditi
L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi o
dimenticati. Ciascuno studente e lavoratore della scuola è chiamato alla cura e all'attenzione dei propri beni
di cui è responsabile unico.
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CAPO III
OBBLIGHI DEL PERSONALE, DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI
Art. n° 1: Norme di comportamento del personale docente ed ATA (doveri)
Il personale in servizio è tenuto al rispetto degli obblighi previsti dai rispettivi profili di appartenenza.
In particolare:
- Rispetto dell'orario di servizio;
- Divieto di fumo nei locali scolastici, compresi i locali esterni;
- Divieto di utilizzo delle attrezzature pubbliche per uso privato ( telefono, fotocopiatori, stampanti,
ciclostile,…);
- Divieto di tenere acceso in classe il cellulare durante le lezioni ( docenti);
- Divieto per il personale ATA di utilizzare il cellulare per fini privati durante le ore di lavoro, salvo i
momenti di pausa;
- Divieto di fruire di spazi interdetti per motivi di sicurezza;
- Obbligo di vigilanza sugli alunni.
Quanto sopra si intende integrato dal contenuto della Carta dei Servizi della scuola e dagli altri regolamenti.
Per quanto non espressamente previsto, si rimanda al codice di comportamento previsto per i dipendenti
delle Pubbliche Amministrazioni.
Art. n° 2: Norme di comportamento dei genitori e degli alunni (doveri)
Per quanto riguarda i doveri dei genitori e degli studenti, si rimanda a quanto contenuto nel Patto di
Corresponsabilità educativa, nello statuto delle Studentesse e degli Studenti e nel Regolamento di disciplina
degli Studenti.
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CAPO IV
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELL’ORARIO DELLE LEZIONI
Art. n° 1- Criteri relativi alle iscrizioni
Le disposizioni vigenti attribuiscono al Consiglio d’Istituto (D.L.vo. n. 297/94) il compito di indicare i criteri
generali per la formazione delle classi, mentre i decreti ministeriali appositamente emanati ne stabiliscono i
limiti numerici.
Nel caso in cui ci sia un eccesso di domande di alunni per un determinato indirizzo o per l’iscrizione alla scuola,
il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti criteri di precedenza:
1) alunni disabili;
2) alunni ripetenti per la prima volta;
3) alunni con continuità familiare (avere o aver avuto fratelli o sorelle che hanno frequentato la scuola o
l’indirizzo);
4) media dei voti conseguiti alla scuola media;
5) alunni residenti in comuni privi di scuole della stessa tipologia.
ART. n. 2 Criteri per la formulazione dell’orario scolastico
I criteri di massima deliberati dagli organi collegiali per la formulazione dell’orario scolastico, in ordine di
priorità, sono i seguenti:
1. Didatticità dell’orario, tramite una distribuzione razionale delle ore di lezione per ogni disciplina durante
la settimana;
2. Equilbrio rispetto alla distribuzione delle ore delle discipline nelle classi in modo da evitare concentrazioni
sempre in orario iniziale e/o finale;
3. Evitare nei limiti del possibile di inserire le discipline con sole 2 ore solo all’inizio e/o alla fine per evitare
che gli studenti pendolari siano impossibilitati a seguire;
4. Considerare le richieste del singolo docente solo se dettate da effettive necessità e/o opportunità
didattiche;
5. accogliere, se non contrastanti con i criteri su esposti, i desiderata dei docenti in relazione al giorno libero:
Nel caso non sia possibile accogliere le richieste dei docenti, si procederà seguendo un criterio di turnazione
dei giorni, per garantire a tutti, a turno, determinate giornate.
6. Le ore buche nell’orario dei docenti devono essere il più possibile bilanciate in modo da non creare
disparità tra i docenti stessi.
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CAPO V
DISCIPLINA DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA
Per quanto riguarda i diritti e i doveri degli studenti, nonché i procedimenti disciplinari nei confronti degli
stessi, si rimanda, oltre che allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti ( DPR N. 249/98 come modificato
dal DPR N. 235/2007 e successive disposizioni) e al Regolamento di Disciplina degli studenti approvato dagli
organi collegiali della Scuola e allegato al presente regolamento.
CAPO VI
LABORATORI
Uso dei laboratori e aule attrezzate
L'utilizzo delle aule di informatica e dei laboratori esistenti nell'Istituto viene disciplinato da appositi
regolamenti affissi nei laboratori stessi.
REGOLAMENTO DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI E DELLE ATTREZZATURE INFORMATICHE
PRESENTI NELL’ISTITUTO
Accesso ai laboratori di informatica/lingue
Per garantire il buon funzionamento dei laboratori e delle attrezzature informatiche, il personale docente e
gli studenti sono invitati ad attenersi alle seguenti disposizioni:
1. L’accesso ai laboratori di informatica da parte delle classi o di gruppi di alunni è consentito solo in presenza
del docente che è tenuto a garantire il corretto uso delle attrezzature nel corso delle attività e/o
dell’assistente tecnico.
2. L’ accesso ai laboratori è regolamentato dal quadro orario delle lezioni concordato tra i docenti, a livello di
sede, ad ogni inizio di anno scolastico.
3. Nei giorni e/o nelle ore in cui i laboratori non risultano utilizzati, è ammessa la fruizione degli stessi da
parte di quei docenti che intendono condurvi il gruppo classe per lo svolgimento di attività didattiche, anche
in relazione alla specifica programmazione del consiglio di classe, previa richiesta di disponibilità all’assistente
tecnico responsabile di laboratorio
4. I laboratori non devono mai essere lasciati aperti o incustoditi; rimangono di competenza dell’assistente
tecnico il ritiro e la riconsegna delle chiavi tenute di norma in custodia dal personale incaricato in servizio
nell’istituto.
5. La fruizione del laboratorio deve essere documentata da apposito diario di bordo dove sarà apposta la
firma del docente che ha accompagnato i ragazzi, la data e l’ora;
6. È vietato utilizzare memorie esterne personali non controllati preventivamente con l’antivirus;
7. È vietato modificare la configurazione dei computer;
È fatto obbligo agli studenti ed ai docenti di segnalare agli assistenti tecnici malfunzionamenti verificatisi
durante la sessione di lavoro come anche gli eventuali danni riscontrati sulle postazioni e/o all’interno del
laboratorio, prima di fruire dello stesso; ciò al fine di non aver addebitato il danno prodotto da altri e non
comunicato.
8. Tutta l’attrezzatura, al termine delle lezioni va lasciata in ordine (sedie, tastiera, mouse,…);
Doveri degli studenti che usufruiscono dei laboratori:
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- Ciascun alunno è responsabile della postazione di lavoro assegnatagli e risponde, pertanto, degli
eventuali danni arrecati.
- Non modificare i parametri del desktop (sfondi, colori, salvaschermo, risoluzione ecc.) e di tutte le
altre componenti del PC.
- Non introdurre e consumare nei laboratori cibi e bevande di alcun genere.
- Lasciare le postazioni di lavoro sempre in ordine (sedie allineate, computer spenti ecc.)
- Utilizzare le stampanti solo se autorizzati dal docente e comunque sempre in modo parsimonioso, in
considerazione dell’alto costo dei toner, della manutenzione e del rispetto dell’ambiente dal
momento che trattasi di rifiuti speciali.
- Non spostare e/o eliminare dati e cartelle altrui.
- Accendere e spegnere correttamente i computer.
- È fatto divieto di installare o utilizzare software e videogiochi di qualsiasi genere portati da casa o
scaricati dalla Rete, come anche di utilizzare CD/DVD audio/video personali
- Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero
malfunzionamenti o mancanze ci si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché,
all’assistente tecnico.
- Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano
cartacce o rifiuti e che tutte le apparecchiature elettriche siano spente.
Accesso a laboratori di scienze, odontotecnica, ottica
1. L’accesso ai laboratori di scienze, odontotecnica, ottica della scuola, è regolamentato secondo uno
schema orario definito dai docenti in relazione alle ore di insegnamento della disciplina;
2. Il materiale presente nei laboratori deve essere utilizzato secondo le specifiche istruzioni contenute
nei Kit ;
3. Al termine dell’utilizzo, se non di facile consumo, va riposto in ordine negli appositi scomparti al fine
di non compromettere l’utilizzo dello stesso da parte di altri docenti e di altri alunni;
4. Tutte le volte che si usufruisce del laboratorio il docente firma il registro di presenza, indica la classe
e gli argomenti affrontati;
5. E’ fatto obbligo di segnalare qualsiasi problema dovesse verificarsi in ordine all’utilizzo dei materiali
presenti;
6. Non utilizzare attrezzi e/o materiali, senza gli eventuali dispositivi di sicurezza; in ogni caso utilizzare
sempre il buon senso;
7. I docenti e gli assistenti tecnici avranno cura di far rispettare gli ambienti ed i sussidi agli alunni.
8. Qualsiasi problema va sempre riferito all’assistente tecnico responsabile perché prenda gli opportuni
provvedimenti.
Accesso ai laboratori di meccanica, elettrotecnica, elettronica, domotica, ecc. (da applicare appena la
Scuola ne sarà provvista)
1. L’accesso ai laboratori è regolamentato secondo uno schema orario definito dai docenti in relazione alle
ore di insegnamento della disciplina;
2. Il materiale presente nei laboratori deve essere utilizzato secondo le specifiche istruzioni impartite dai
docenti dell’indirizzo;
3. Al termine dell’utilizzo, il laboratorio va lasciato in ordine al fine di non comprometterne il successivo
utilizzo da parte di altre classi;
4. Tutte le volte che si usufruisce del laboratorio il docente firma il registro di presenza, indica la classe e gli
argomenti affrontati;
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5. E’ fatto obbligo di segnalare qualsiasi problema dovesse verificarsi in ordine all’utilizzo delle attrezzature
presenti;
6. Non utilizzare attrezzi e/o materiali, senza gli eventuali dispositivi di sicurezza; in ogni caso utilizzare
sempre il buon senso;
7. I docenti avranno cura di far rispettare gli ambienti ed i sussidi agli alunni. La classe ed il docente è
responsabile del buon utilizzo del laboratorio durante le ore in cui ne fruisce;
8. Le attrezzature vanno utilizzate sotto la guida responsabile dei docenti
Qualsiasi problema va sempre riferito al responsabile perché prenda gli opportuni provvedimenti
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CAPO VII
RETE INFORMATICA D’ISTITUTO – UFFICI E POSTAZIONI DOCENTI
Norme generali
La rete di Istituto è dotata di password. Le chiavi di accesso sono note al tecnico responsabile che le
custodisce al fine di evitare intrusioni non autorizzate;
Qualsiasi consegna di password ai docenti va sottoscritta dal docente che la riceve e che ne diventa custode;
Non è consentito accedere liberamente a siti che non abbiano funzioni pertinenti con l’Istituzione scolastica.
In caso di accessi non autorizzati, attraverso la password si risalirà al responsabile che sarà richiamato alle
sue responsabilità;
È fatto divieto di consegnare password agli studenti per uso personale.
Gli esterni, ed il personale non preposto, non possono accedere né fisicamente né per via informatica, ai siti
in cui sono custoditi dati e/o informazioni sensibili.
Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque altra attrezzatura
o stampato senza autorizzazione del Responsabile.
Sui computer degli Uffici e nelle postazioni docenti non è possibile l'utilizzo di CD, DVD o pen-drive personali
che non siano di utilità per il lavoro affidato; in quest’ultimo caso è consentito l’utilizzo solo previo scandisk
al fine di controllare l’assenza di virus che potrebbero danneggiare il sistema.
L'uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a un preventivo anteprima
di stampa per evitare spreco di carta e di toner, fermo restando che la stampa deve essere riservata solo allo
stretto necessario.
Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dagli assistenti
tecnici all’uopo individuati e/o dall’eventuale esperto previa conservazione degli atti in memoria esterna
Periodicamente si provvederà a controllare l'aggiornamento del software antivirus, fermo restando che
ciascun operatore è tenuto a verificarne la scadenza provvedendo all’aggiornamento e/o all’immediata
segnalazione con qualche giorno di anticipo per evitare che il sistema rimanga scoperto.
La violazione del presente Regolamento potrà comportare eventuale addebito di responsabilità.
Policy d'Istituto
Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall'Istituzione Scolastica.
E' vietato cancellare o alterare i file presenti in hard disk.
I dipendenti possono utilizzare le postazioni dell'Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici o
per attività collegate ai compiti affidati (segreteria)
Non sono consentiti accessi a pagamento
I software installati sono ad esclusivo uso didattico e/o amministrativo. Chiunque abbia bisogno di
aggiornamenti o nuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al dirigente scolastico specificando la
tipologia e l’uso per il quale è richiesto.
Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del
Responsabile/dirigente e solo nel caso si tratti di free software.
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Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di
licenza di utilizzo.
E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.
E’ vietato utilizzare le postazioni scolastiche per l’invio di fotografie e/o documenti personali, di amici o di
compagni.
E' vietato connettersi a siti proibiti.
Il software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura. Leggere
sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o
ridistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.
E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di impedire la propria identificazione.
E' vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.
Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette).
In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.
Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e computer
della rete, compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi,
virus, trojan horses, ecc. costruiti appositamente in quanto rappresentano dei veri e propri crimini elettronici
e come tali sono punibili penalmente.
I docenti d'aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali problemi che possono
verificarsi nell'applicazione delle regole relative all'uso di internet.
Internet
E' vietato alterare le opzioni del software di navigazione.
L'utilizzo di Internet da parte dei docenti interessati e degli operatori scolastici è consentito solo per scopi
didattici e di ricerca.
E' possibile richiedere la pubblicazione sul sito della scuola di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed
eventualmente autorizzata dal dirigente. La pubblicazione in rete di foto di singoli allievi è da evitare. Se ciò
non fosse possibile occorre acquisire la liberatoria da parte dei genitori e possibilmente sfocare, con gli
appositi software di ritocco fotografico, i volti.
Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute.
Prima di scaricare documenti o file da Internet accertarsi che non contengano virus e che provengano da siti
certificati.
Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire l'indirizzo della scuola.
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CAPO VIII
ACCESSO CON AUTOMEZZI E PARCHEGGIO
Accesso e sosta
1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile della sede centrale ai genitori (o persona delegata) degli
alunni disabili non deambulanti;
2. I mezzi devono procedere, comunque, a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano su aree interne
di pertinenza della scuola.
3. In casi di emergenza o di inottemperanza alle norme indicate, il Dirigente Scolastico può adottare i
provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo.
4. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica sono
autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.
5. Il personale è autorizzato al parcheggio nel cortile interno della scuola, facendo attenzione a non bloccare
il passaggio per i colleghi;
6. Agli studenti non è consentito parcheggiare nel cortile della scuola.
CAPO IX
VIAGGI E USCITE D’ISTRUZIONE
1. La scuola considera parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di
conoscenza, comunicazione e socializzazione, i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre,
manifestazioni culturali, didattiche o professionali, le lezioni con esperti le visite ad enti istituzionali o
amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a
campionati o gare sportive, i gemellaggi con altre scuole.
2. Il consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza
con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento. Nell’ipotesi di
valutazione positiva, indica gli accompagnatori, fermo restando che un’attività deliberata va poi realizzata.
Tutte le iniziative vanno inserite, a cura del coordinatore di classe, nella programmazione di classe iniziale.
3. Per le visite d’istruzione occorre la specifica autorizzazione dei genitori.
4. Di norma è previsto 1 accompagnatore ogni 15 alunni; in relazione alla meta ed alle esigenze del gruppo,
in presenza di copertura economica, potranno essere autorizzati dal dirigente un numero maggiore di
accompagnatori; 1 accompagnatore ogni uno/due alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze. La
funzione di accompagnatore può essere svolta anche dal personale ATA, come supporto ai docenti, specie in
caso di particolari necessità. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di Classe provvederanno ad indicare
sempre un accompagnatore di riserva per ogni classe per subentro in caso di imprevisti.
5. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti rientrano nel piano
delle uscite e dei viaggi didattici della scuola.
6. Per le visite d’istruzione si auspica la totale partecipazione della classe. In nessun modo l’alunno dovrà
essere escluso per ragioni di carattere economico, documentate e verificate.
7. Ad ogni inizio di anno scolastico, il collegio docenti nomina una commissione ad hoc per la programmazione
e l’effettuazione dei viaggi di istruzione. La commissione recepirà le richieste provenienti dai vari consigli di
classe e ne curerà l’attuazione.
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8. Il Docente coordinatore del Consiglio di Classe presenta alla commissione per le uscite e dei viaggi didattici,
la proposta del consiglio con almeno 30 gg. di anticipo se trattasi di uscita di un giorno o di visita a musei,
mostre… per dare modo al Dirigente Scolastico di autorizzare la visita e di scegliere ed approvare i preventivi
di spesa. La programmazione dei viaggi di istruzione con pernottamento invece va pianificata con molto
anticipo in modo da avere anche agevolazioni nei costi di trasporto;
9. Gli alunni dovranno versare l’intera quota prevista entro e non oltre il giorno, prefissato dal Dirigente
Scolastico, prima della partenza.
10. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia gli elenchi di tutti gli alunni partecipanti alla
visita d’istruzione riportanti le generalità degli stessi da consegnare ai musei o dove viene fatta esplicita
richiesta.
11. A norma di Legge non è consentita la gestione extra bilancio, pertanto le quote di partecipazione
dovranno essere versate sul c/c postale e su quello bancario dell’Istituzione Scolastica.
12. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l’elenco dei
numeri telefonici della scuola compreso il numero di fax nonché i recapiti telefonici degli studenti e dei
genitori.
13. La partecipazione di genitori alle visite di istruzione, potrà essere autorizzata previo versamento
dell’intera quota e solo nel caso in cui avanzassero posti a sedere sui pullman. E’ chiaro che si darà priorità
agli alunni e non verrà aggiunto un pullman solo per la presenza del genitore che risultasse eccedente rispetto
ai posti assegnati agli alunni. Su richiesta da inoltrare al D.S., potranno partecipare i genitori di alunni disabili
che abbiano bisogno di particolare assistenza.
14. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono le
stesse norme che regolano le attività didattiche.
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16. CAPO X
PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI INFORTUNI
L’istituzione scolastica, annualmente stipula un contratto per la copertura assicurativa degli infortuni e per
la responsabilità civile, è fatto obbligo ai genitori versare il premio assicurativo.
Infortuni alunni nei locali scolastici - Obblighi da parte del genitore
Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio e ogni altra
documentazione attestante eventuali spese sostenute;
Obblighi da parte del docente
1. Prestare assistenza immediata all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le
veci;
2. Far intervenire l'autoambulanza ove necessario;
3. Avvisare i familiari;
4. Accertare la dinamica dell'incidente;
5. Stilare urgentemente la relazione in ordine alla dinamica dell’incidente.
Obblighi da parte della segreteria
Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni;
Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o di chi ha assistito all'infortunio e
inviarla in allegato all’autorità di P.S., all’INAIL ed all'assicurazione, nei casi in cui la prognosi sia superiore a
tre giorni e l’infortunio sia occorso in contesti soggetti a tutela INAIL;
Comunicare tutti gli infortuni all’assicurazione a prescindere da quanto sopra, con le modalità dalla stessa
richieste e contenute nella Polizza
Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso, indicando anche l’orario della consegna, la
documentazione medica prodotta: 1 copia nel fascicolo personale, 1 copia originale all'autorità di P.S., 1 copia
conforme agli atti;
Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e fornire su richiesta, copia della polizza, fermo
restando che la stessa viene pubblicata sul sito della scuola.
Infortuni durante le visite guidate, viaggi d'istruzione e ogni altra attività curriculare ed extra curriculare
prevista dal PTOF
Obblighi da parte del genitore
1. Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio e ogni altra
documentazione attestante le eventuali spese sostenute.
Obblighi da parte del docente
1. Prestare assistenza all'alunno;
2. Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e
richiedere la certificazione medica con prognosi;
3. Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;
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4. Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il
certificato medico con prognosi;
5. Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed
eventuali ricevute di spese sostenute.
Obblighi da parte della segreteria
La segreteria procederà come previsto per gli infortuni a scuola con la precisazione che se l'evento è accaduto
in territorio estero l'autorità di P.S. da considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.
Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale dentro l'istituto
Obblighi da parte dell'infortunato
1. Dare immediata notizia dell’infortunio al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;
2. Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto prima di lasciare la scuola;
3. Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione: recarsi in ospedale e richiedere la
certificazione medica con prognosi; trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria
della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi; consegnare, al rientro, in segreteria ed in
originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.
Obblighi da parte della segreteria
1. In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposita modulistica per la denuncia d'infortunio da
inviare, tramite raccomandata, con lettera di accompagnamento entro 48 ore all'I.N.A.I.L., all'autorità di P.S.
del luogo dove è avvenuto l'infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con lettera di accompagnamento
entro 48 ore tramite raccomandata o fax o a mano con richiesta di ricevuta, assumere una copia in originale
nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti);
In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia diretta all'I.N.A.I.L. da comunicazione
telegrafica entro 24 ore dall'evento;
Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto o oltre, il
termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il
prolungamento;
Compilare la denuncia per l'assicurazione secondo il modello predisposto dalla stessa e spedirlo con le
modalità dalla stessa indicate;
Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti
per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.
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APPENDICE: REGOLAMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE PREVISTA DAL COMMA 2 DELL’ART. 33 DEL D.A.
895/31 .12.2001 - CODICE DEGLI APPALTI – DLGS N. 50/2016
FINALITÀ
Il presente regolamento definisce i criteri e i limiti per lo svolgimento delle attività negoziali di competenza
del Dirigente Scolastico.
TITOLO I
CRITERI PER LA SOTTOSCRIZIONE DEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE D’OPERA CON ESPERTI PER PARTICOLARI
ATTIVITA’ ED INSEGNAMENTI.
Il Dirigente Scolastico stipula, in nome e per conto dell’Istituzione Scolastica, contratti di prestazione d’opera
con esperti per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa,
nonché specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
Il Dirigente Scolastico, individuati i requisiti e le professionalità necessarie per svolgere una data prestazione
d’opera, informa gli interessati con apposito bando da affiggere/pubblicare all’albo on line della scuola per
almeno 10 giorni.
Chiunque abbia i requisiti richiesti può inviare, entro il termine indicato dal bando, al Dirigente Scolastico un
dettagliato curriculum vitae e produrre istanza
In caso di affidamento a docenti interni non si procederà con la pubblicazione del bando ma con la
comunicazione attraverso circolare interna. In assenza di personale interno si procederà all’individuazione di
esperti esterni.
Il Dirigente Scolastico, supportato eventualmente dal gruppo di progetto o da almeno due componenti dello
staff, individua, con formale provvedimento, il contraente con il quale stipulare il contratto d’opera sulla base
dei seguenti criteri:
- Titolo di studio;
- Abilitazione o specializzazione specifica;
- Altri titoli attinenti con le competenze richieste
- Esperienze pregresse nello stesso campo o in altri affini;
- Esito di eventuale colloquio se previsto dal bando o dalla comunicazione interna
Nel caso di esperti di lingua straniera la precedenza sarà data ad esperti madre lingua in possesso di laurea o
titolo di studio equivalente
Nel caso in cui il contratto di prestazione d’opera sia d’importo pari o inferiore a € 2.000 + IVA Il Dirigente
Scolastico può procedere ad affidamento diretto, previa acquisizione agli atti del curriculum vitae dal quale
si evinca il possesso della professionalità richiesta;
I compensi da attribuire per l’insegnamento o per altre attività al personale interno, sono quelli previsti dal
C.C.N.L., vigente o da specifiche disposizioni normative (PON, CIPE, etc);
I compensi da attribuire a personale esterno per attività di docenza sono quelli previsti dal D.I. n. 326 del
12/10/95 trasmesso con nota prot. 17550 del 14/02/96 o da specifiche disposizioni normative; in caso di
ampliamento dell’offerta formativa con personale esterno, i compensi sono stabiliti come per il personale
interno sulla base delle tabelle di cui al CCNL- scuola, salvo diverse prescrizioni normative anche in rapporto
alle parcelle previste dagli ordini professionali.
I compensi previsti per esperti PON sono quelli definiti dagli stessi avvisi nella misura max negoziabile
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Non si farà ricorso alla sottoscrizione di contratti di prestazione d’opera e/o ad affidamenti di attività di
ampliamento dell’offerta formativa con il personale interno che nel triennio precedente non abbia garantito
un’assidua presenza in servizio, escluse le assenze per astensione obbligatoria di maternità o che abbia
prodotto esiti non adeguati al compito
Non si affideranno attività ad esperti esterni e a personale interno che in anni precedenti abbiano dimostrato
scarsa efficienza ed efficacia negli interventi realizzati. La valutazione scaturirà dal monitoraggio e dalla
valutazione finale
Per quanto non espressamente indicato si rinvia al Contratto di Istituto.
TITOLO II
PARTECIPAZIONE A PROGETTI INTERNAZIONALI
Il Dirigente Scolastico è autorizzato a far partecipare la scuola a progetti internazionali qualora gli stessi siano
preventivamente approvati dal Collegio dei docenti, inseriti nel P.T.O.F. ed abbiano pertanto una ricaduta
formativa sulla comunità scolastica e sul territorio.
TITOLO III
ART. 1 - ACQUISTI, APPALTI E FORNITURE
1. Gli acquisti, appalti e forniture sono effettuati nell’ambito del Programma Annuale approvato dal Consiglio
di Istituto.
2. L’attività gestionale e contrattuale spetta al Dirigente Scolastico, in qualità di legale rappresentante
dell’Istituzione Scolastica nel rispetto delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Istituto.
3. L’affidamento di acquisti, appalti e forniture è eseguito attraverso indagini di mercato o consultazione
dell’elenco degli operatori economici in possesso dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico
professionale ed economico finanziaria.
4. L’elenco dei fornitori è aggiornato periodicamente sulla base delle richieste dei Fornitori.
5. E’ fatta salva l’adesione al sistema convenzionale previsto dall’art.26 della Legge n. 488 del 23/12/1999 e
successive modifiche ed integrazioni (CONSIP).
6. Copia della stampa delle convenzioni sarà tenuta agli atti; analogamente sarà acquisita agli atti la copia
della non disponibilità di convenzioni rispetto ai beni ed ai servizi da acquisire, prima di procedere ad
affidamenti fuori convenzione.
7. L’acquisizione dei beni e servizi sotto soglia comunitaria è effettuata in base ad uno dei seguenti criteri:
dell’offerta economicamente più vantaggiosa che tenga conto oltre che del prezzo, di altri diversi fattori
ponderali quali l’assistenza, la qualità, la garanzia, la funzionalità e l’affidabilità o di altri criteri stabiliti dal
mercato; del miglior prezzo di mercato nel caso di beni che non richiedano valutazioni specifiche o in caso di
determina motivata del dirigente.
ART. 2 – ACQUISTO DI BENI, SERVIZI E FORNITURE
Per l’acquisto di beni e servizi e forniture si procederà come previsto dall’art. 35 del DLGS n. 50/2016.
Art. 3 - PROCEDURA DI SELEZIONE PER L’AFFIDAMENTO DIRETTO
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Per contratti inferiori alla soglia di €. 40.000,00, IVA esclusa, per i quali può quindi ritenersi consentita la
trattativa con un unico soggetto, ai fini di una maggiore garanzia di trasparenza e soprattutto di economicità,
si ritiene opportuno, tranne urgenze, effettuare un’indagine di mercato anche informale.
Deroga alla procedura di indagine si ha quando non sia possibile acquistare il bene richiesto dall’Istituto da
altri operatori perché la ditta è titolare di marchio o è la sola a produrre il prodotto desiderato (c.d. “caso
dell’unico fornitore” che legittima la trattativa diretta con tale unico fornitore). Nel caso di materiale didattico
si ritiene indispensabile la dichiarazione del docente responsabile del laboratorio dalla quale si evinca
l’esigenza di acquisto.
Art. 4- PROCEDURA DI SELEZIONE PER ACQUISTI SUPERIORI AD €. 40.000,00 e fino ad € 149.999,00 (IVA
ESCLUSA
Per gli importi di spesa da € 40.000,00 IVA esclusa, ad € 149.999,00 il Dirigente, al fine di garantire
trasparenza, economicità e qualità dei beni e/o dei servizi, procederà con procedura negoziata con invito di
almeno cinque operatori economici individuati sulla base di ricerche di mercato ovvero dall’elenco dei
fornitori.
La procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta.
L’aggiudicazione viene effettuata secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. I criteri di
aggiudicazione saranno indicati nella determina, nell’avviso per manifestazione di interesse e/o nella lettera
di invito;
I preventivi saranno richiesti in forma scritti; analogamente l'offerta dovrà pervenire in forma scritta con le
modalità indicate dal committente nella lettera stessa;
Il procedimento di gara deve arrivare alla sua conclusione senza interruzioni nei tempi stabiliti nella lettera
di richiesta dell’offerta, tranne interventi di forza maggiore documentabili; le offerte non possono essere
rinegoziate;
Per tutti i contraenti, prima della stipula del contratto dovrà essere accertato il possesso dei requisiti previsti
dalla norma.
Prima di procedere al pagamento della fattura, occorrerà procedere con gli accertamenti previsti in materia
contributiva.
Nessuna fattura sarà liquidata senza collaudo positivo dei beni o accertamento della correttezza dei servizi.
Al Direttore SGA, compete formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto
comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.
Non saranno prese in considerazione offerte pervenute fuori tempo, a prescindere dalle situazioni e/o dagli
eventi che hanno determinato il ritardo. I termini infatti si intendono imperativi.
Il dirigente decreta la composizione della commissione per la valutazione delle offerte. Detta commissione,
di volta in volta, a seconda della tipologia di bene/o servizio potrà essere integrata da componenti con
competenze specifiche. La partecipazione alla commissione non dà diritto a rimborsi e/o compensi.
La procedura di acquisto è soggetta all'accesso di eventuali interessati solo dopo l'apertura delle buste e
l'espletamento della gara con l'aggiudicazione provvisoria. Viene data informazione attraverso il sito della
scuola del giorno e dell'ora in cui la commissione si riunisce per la gara.
Per procedure di acquisto per importi superiori a quelli di cui al presente articolo si rimanda integralmente
al dlgs n. 50/2016
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NORME FINALI, TRANSITORIE E DI RINVIO
Per quanto non previsto nel presente regolamento si rinvia alla normativa vigente.
Il presente Regolamento in vigore dopo l’approvazione del Consiglio d’Istituto rimane vigente sino a modifica
o interventi legislativi che rendano in automatico decadute le norme ivi contenute. La pubblicizzazione è
garantita con la pubblicazione all’albo informatico della scuola. Sono automaticamente annullate le
disposizioni in contrasto con il presente Regolamento.
1
Indice:
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO pag. 1
2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO “ 2
3. PRINCIPI FONDAMENTALI
4. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
5. AREA DIDATTICA
6. AREA AMMINISTRATIVA
7. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
8. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
1. Presentazione dell’Istituto
L’Istituto di Istruzione Superiore “De Filippis – Prestia” è nato nell’a.s. 2013 – 14 a seguito
delle operazioni di dimensionamento scolastico nella provincia di Vibo Valentia. Esso comprende
L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Sociosanitari “N. De Filippis” e
L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “G. Prestia”. Il “De Filippis” offre corsi per
Tecnici dei Servizi Aziendali, Tecnici dei Servizi Socio – Sanitari, Odontotecnici, Tecnici Ottici.Il
“Prestia” comprende invece gli indirizzi di Manutenzione degli Impianti Civili e Industriali,
Manutenzione dei Mezzi di Trasporto, Odontotecnici, Tecnici della produzione Tessile.
Al momento, a causa dei necessari lavori di ristrutturazione della sede storica dell’IPSIA, in Via
G. Prestia ad opera della provincia di Vibo Valentia, l’Istituto è dislocato su quattro sedi:
Sede Centrale (Direzione e Servizi Amministativi + n. classi dell’IPSSCS “De Filippis”):
Via Santa Maria dell’Imperio, Tel. 0963/43066, Fax: , Email: [email protected],
Sito web: www.iisdefilippisprestia.gov.it
Succursale dell’ IPSSCS “De Filippis” (n. 6 classi): Via Tarallo, Tel. 0963/41008
Sede dell’IPSIA: Via Giovanni XXIII, Tel. 3470751996
Succursale dell’IPSIA (Triennio produzione tessile + triennio manutenzione mezzi di
trasporto: presso ITG Vibo Valentia, via G. Fortunato, Tel.
QUADRO NORMATIVO
Legge n. 241/90;
Direttiva del PCM del 27.01.94;
DL n. 163/95;
D.P.C.M. 19.05.95 e 07.06.95;
D.L. nr. 297/94 T.U. delle disposizioni normative in materia di istruzione;
D.P.R. n. 275/99 Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche;
CCNL 26.05.99 e CCN integrativo 31.08.99;
In tale contesto normativo l’Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal” si impegna a:
garantire il rispetto dei principi generali sulla erogazione dei servizi pubblici;
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permettere verifiche sull’osservanza dei principi generali e degli standard specifici di qualità
e quantità dei servizi resi;
aggiornare annualmente la carta dei servizi scolastici con riferimento al Piano dell’Offerta
Formativa da considerarsi parte integrante della stessa.
La carta dei servizi scolastici è la dichiarazione degli impegni che l’Istituto assume nei confronti
dell’utenza per l’erogazione del servizio offerto.
Essa tende verso una migliore soddisfazione dell’utente. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(P.T.O.F.)
rappresenta il termine di riferimento centrale dell’azione formativa, mentre la Carta dei Servizi si
caratterizza essenzialmente per la sua natura di impegno pubblico e di strumento di comunicazione.
PRINCIPI FONDAMENTALI
L’ Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal” si ispira ai principi enunciati dalla Carta dei
servizi della Scuola emanata con DPCM 07 giugno 95 nr.273 che sono:
Uguaglianza
Imparzialità e regolarità
Accoglienza e integrazione
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
Partecipazione, efficienza e trasparenza
Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.
1. Uguaglianza
L’Istituto assicura l’uguaglianza di trattamento nell’erogazione del servizio scolastico a tutti coloro
che si iscrivono e frequentano l’Istituto senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso,
razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
2. Imparzialità e regolarità
Gli operatori del Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal” ispirano i propri
comportamenti nei confronti degli utenti a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.
L’Istituto, attraverso le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la
regolarità e la continuità del servizio e delle attività formative, anche in situazioni di conflitto
sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle
disposizioni contrattuali in materia. Eventuali interruzioni del servizio per cause non imputabili agli
organi e agli operatori dell’Istituto saranno comunicate e affrontate impegnando tutte le componenti
a rimuoverne, se possibile, le cause.
3. Accoglienza ed integrazione
L’Istituto si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento di questi ultimi con
particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità o
disagio. Particolare impegno viene prestato per la soluzione di problematiche relative agli studenti
in situazione di handicap.
Nello svolgimento della propria attività ogni operatore della scuola agirà nel pieno rispetto dei
diritti e degli interessi dello studente, così come definiti anche nello Statuto delle studentesse e degli
studenti.
4. Diritto di scelta, obbligo scolastico, frequenza
L’Istituto intende favorire la facoltà di scelta fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico,
consentendo sia l’accesso sia i trasferimenti da o ad altri istituti. L’obbligo scolastico, il
proseguimento degli studi e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e di orientamento finalizzati ad evitare la dispersione e l’abbandono anche attraverso
una collaborazione organica e funzionale con le altre istituzioni.
5. Partecipazione, efficienza e trasparenza.
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Docenti, personale, genitori ed alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta,
attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti, e
attraverso comportamenti che favoriscano la più ampia realizzazione degli standard generali del
servizio.
L’Istituto si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola
come centro di promozione culturale, sociale e civile consentendo l’uso dell’edificio e delle
attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico, compatibilmente con le attività interne e
l’organizzazione del lavoro del personale scolastico e nel rispetto degli accordi tra Amministrazione
scolastica ed Enti Locali e del territorio.
L’Istituto al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente.
L’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità nella organizzazione
dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e della offerta formativa integrata.
Per le stesse finalità la scuola garantisce e organizza le modalità di aggiornamento del personale.
6. Liberta d’insegnamento ed aggiornamento del personale
La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la
formazione delle alunne e degli alunni, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo
sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari,
generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo e coniugati con le esigenze delle
persone e del territorio.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico, Pubblico Ufficiale, è organo della pubblica amministrazione, dirige,
coordina, promuove e valorizza risorse umane e professionali, favorisce i rapporti fra docenti,
genitori e studenti e in tale ottica comunica con provvedimento scritto un orario di ricevimento
riservato alle varie componenti scolastiche.
Egli è garante del servizio didattico ed amministrativo della scuola.
Egli propone il calendario delle riunioni, redige le circolari interne, stabilisce l’orario di servizio
del personale docente e del personale non docente, cura la convocazione degli organi collegiali.
Il Dirigente Scolastico rappresenta l’Istituto e nel suo lavoro è affiancato da:
- Due Docenti Collaboratori
- Responsabile di Plesso
- Staff di Presidenza
- Personale docente con incarichi specifici
AREA DIDATTICA
L’Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal”, con l’apporto delle competenze professionali del
personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e di tutti i soggetti
sociali del territorio, è responsabile della qualità del servizio e della didattica e si impegna a
garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni e delle alunne.
- Individua ed elabora gli strumenti per favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e
gradi dell’istruzione
- Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche, assume come criteri di riferimento la
validità culturale , la funzionalità educativa e la rispondenza alle esigenze dell’utenza
- Elabora, adotta e pubblicizza i seguenti documenti:
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), elaborato dal Collegio dei Docenti sulla
base delle indicazioni di carattere generale del Consiglio d’Istituto, contiene le scelte educative e
formative e i criteri di utilizzazione delle risorse. Esso raccoglie e descrive gli obiettivi, le iniziative
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e gli strumenti della PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA e della PROGAMMAZIONE
DIDATTICA.
Il Regolamento di Istituto comprende le norme di convivenza e di comportamento a cui le varie
componenti scolastiche si devono uniformare.
La Programmazione Educativa, approntata dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno
scolastico, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi
ministeriali; individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale, per la
verifica e la valutazione dei percorsi didattici; elabora le attività riguardanti l’orientamento, gli
interventi individualizzati di recupero, consolidamento, sviluppo, l’educazione alla salute, le visite e
i viaggi d’istruzione.
La Programmazione Didattica elaborata e approvata dal Consiglio di Classe, la
programmazione didattica delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno,
adeguando ad esso gli interventi operativi; utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il
raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative, indicati dal Consiglio di Classe e dal
Collegio dei Docenti; è sottoposta a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, allo scopo di
adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.
Tra la scuola e l’alunno/a si configura un contratto formativo, che consiste in una dichiarazione
esplicita e partecipata dell’operato della scuola. Esso si stabilisce in particolare tra il/la docente e
l’allievo/a, ma coinvolge anche l’intero Consiglio di classe e la classe, gli Organi dell’Istituto, i
genitori, gli Enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico.
Sulla base del contratto formativo e del piano dell’offerta formativa, elaborato in coerenza con gli
obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali:
L’allievo/a
Conosce il percorso per raggiungerli;
È consapevole delle fasi del suo curriculum;
Il/la docente
esprime la propria offerta formativa;
motiva il proprio intervento didattico;
esplicita le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione;
Il genitore/la genitrice:
conosce l’offerta formativa;
può esprimere pareri e proposte;
può collaborare nelle attività;
AREA AMMINISTRATIVA
L’Istituto individua, fissandone alcuni standard e garantendone il rispetto e l’osservanza, i seguenti
fattori di qualità dei servizi amministrativi:
celerità delle procedure, in rapporto alla complessità delle stesse;
trasparenza;
informatizzazione dei servizi;
tempi brevi e ragionevoli di attesa agli sportelli
disponibilità di contatto con il pubblico secondo orari prefissati e pubblicizzati
La distribuzione dei moduli sarà effettuata a vista. Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle
classi sarà ritenuta conclusa ed operativa al perfezionamento di tutta la documentazione richiesta.
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro
il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza, e cinque giorni per
quelli con votazione e/o giudizi.
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Gli attestati di diploma sono consegnati “a vista”, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo
alla pubblicazione dei risultati finali.
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti incaricati, di
norma entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (D.S.G.A.), dietro indicazioni del Dirigente
Scolastico, attribuisce gli incarichi agli assistenti amministrativi, tecnici ed ai collaboratori
scolastici per il migliore svolgimento della vita scolastica. Egli è preposto al coordinamento degli
uffici e delle attività delle segreteria, che è articolata come segue:
- Segreteria Didattica
- Segreteria Amministrativo/Finanziaria
- Segreteria per la Gestione del Personale
La Segreteria Didattica si occupa della gestione degli studenti e delle attività funzionali al POF:
- cura, conserva e gestisce i fascicoli personali e l’archivio degli studenti,
- pubblica i quadri dei risultati di fine anno,
- pubblicizza l’elenco dei libri di testo adottati,
- si occupa delle iscrizioni e della documentazione relativa agli studenti,
- collabora con i docenti referenti di progetti per l’organizzazione di viaggi, stages, monitoraggi,
etc.
La Segreteria Amministrativa/Finanziaria si occupa della gestione finanziaria e dei servizi
contabili.
La Segreteria per la Gestione del Personale
- cura la tenuta dei fascicoli personali del personale docente e non,
- cura la compilazione delle graduatorie per le supplenze,
- cura l’archivio delle presenze
- cura l’emissione dei contratti di lavoro
Vi è inoltre un servizio di protocollo e archivio
Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo,
garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio,
dalle Orario di ricevimento al pubblico:
Lunedì Mercoledì Venerdì dalle 9.00 alle 11.00
Martedì dalle 15.00 alle 17.00 ufficio alunni
Giovedì dalle 15.00 alle 17.00 Ufficio del personale; Ufficio magazzino; Ufficio protocollo; Ufficio
amministrazione.
Il Dirigente Scolastico riceve le famiglie nell’ufficio di presidenza:
- Martedì dalle 8,30 - 10,30 e 15,00 - 17,00
- Mercoledì 8,30 - 10,30 (sede Baccelli, via Leopoli)
- Giovedì 11,00 – 13,00
fatti salvi i ricorrenti impegni di lavoro fuori istituto. In tal caso il Dirigente Scolastico è sostituito
dalla collaboratrice vicaria.
La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno
modalità di risposta che contengano il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
L’Istituto assicura spazi ben visibili adibiti alla informazione, in particolare sono predisposti i
seguenti strumenti:
la tabella dell’orario dei docenti;
organigramma degli uffici;
organigramma degli organi collegiali;
organico del personale docente e Ata;
albo di Istituto.
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Sono resi inoltre disponibili appositi spazi per:
bacheca sindacale;
bacheca degli studenti;
bacheca dell’orientamento.
Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili gli operatori scolastici in grado di
fornire all’utente le prime informazioni per la fruizione del servizio.
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L’Istituto garantisce un ambiente pulito e accogliente per assicurare una permanenza a scuola
confortevole per gli alunni, le alunne e il personale tutto.
I Collaboratori Scolastici si adoperano per garantire la costante igiene dei servizi.
E’ dovere degli alunni rispettare e fare buon uso dell’edificio e delle attrezzature scolastiche
poichè il decoro della scuola è affidato alla buona educazione di tutti.
L’Istituto garantisce l’adeguamento alle normative vigenti sulla sicurezza.
L’Istituto è attrezzato per le situazioni di handicap.
PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Procedura dei reclami
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, via fax, telefonica, e devono contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono
presi in considerazione.
Il dirigente scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in
forma scritta, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante sono fornite
indicazioni circa il corretto destinatario.
Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, è effettuata una rilevazione
mediante colloqui e verifiche sia individuali sia collegiali che coinvolgano i genitori, gli studenti, i
docenti e il personale tutto della scuola. Si studieranno insieme, soprattutto da parte del Consiglio di
Istituto, modalità e tecniche per la valutazione del servizio.
Gli utenti e gli operatori scolastici possono fare richieste e proposte per il miglioramento del
servizio per gli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi, che saranno esaminate e valutate
dagli organi di governo della scuola.
L’eventuale elaborazione di questionari potrà avvenire sulla base di indicatori di qualità che gli
organi della amministrazione scolastica e gli enti locali dovranno fornire e che siano validati e
riconosciuti in modo chiaro. Potranno altresì interessare aspetti parziali del servizio e di norma il
piano triennale dell’offerta formativa.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Pietro Gentile
CURRICOLO D’ISTITUTO
Scuola secondaria di secondo grado
Anni scolastici
2019-2022
Curricolo di scuola e Piano triennale dell’offerta formativa
Secondo il dettato normativo del comma 14 art. 1 della Legge 107/2015, che sostituisce l’art. 3 del D.P.R. n.
275/1999, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si configura come il documento fondamentale che consente
ad ogni istituzione scolastica di dare piena attuazione all’autonomia scolastica.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’ IIS “De Filippis – Prestia” stabilisce per il triennio
2016/2019, rivedibile annualmente:
1. Le finalità generali, ossia la vision e la mission che l’Istituto promuove nella sua azione educativa e
didattica;
2. Il curricolo d’istituto comprensivo: 1) degli obiettivi delle discipline e degli insegnamenti attivati ed i
relativi criteri di valutazione alla luce delle Indicazioni nazionali e del Regolamento sugli Istituti Professionali
di cui al DPR 87/2010) delle attività di ampliamento dell’offerta formativa, da attuarsi mediante l’uso delle
quote di autonomia, della flessibilità oraria, dell’organizzazione modulare del monte orario, dell’articolazione
del gruppo classe, del ricorso all’orario plurisettimanale per svolgere attività laboratoriali, interdisciplinari, in
compresenza, percorsi di alternanza scuola-lavoro, visite e stage nazionali e internazionali, nonché mediante le
aperture pomeridiane, ai sensi del comma 3 art.1 L. 107/2015; 3) delle attività extra-curricolari, integrate in
una progettazione didattica ed educativa che, nel rispetto della libertà d’insegnamento, consenta lo sviluppo
strategico dell’offerta formativa attraverso il miglioramento continuo e il potenziamento della didattica con
metodologie innovative.
3. Il Piano di miglioramento redatto in base al RAV e ai sensi art. 6 DPR 80/2013;
4. Il fabbisogno relativo ai posti comuni, di sostegno e di potenziamento del personale docente, tenuto conto
anche delle funzioni organizzative e di coordinamento, nonché della serie storica delle assenze per la
definizione del fabbisogno per le sostituzioni dei colleghi assenti fino a dieci giorni, ai sensi dei commi 63-85
art. 1 L. 107/2015;
5. Il fabbisogno relativo ai posti del personale ATA;
6. Il fabbisogno di materiali e infrastrutture, in coerenza con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel
Piano nazionale per la scuola digitale, ai sensi del comma 57 L. 107/15; 7. Il Piano di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA.
In tal modo, se, in generale, il P.T.O.F. descrive il profilo e l’identità culturale profonda della scuola ed è il
risultato del contributo dell’intera comunità scolastica, oggi sempre più centrale nella mediazione dei bisogni
culturali e formativi in continua evoluzione della società della conoscenza, il curricolo d’istituto, descritto al
precedente punto 2, ne costituisce in particolare il tessuto didattico e formativo. Tanto più alla luce della lunga e
non ancora terminata crisi globale, che ha colpito l’Italia, e segnatamente le regioni meridionali, in modo assai
grave anche a causa del previgente quadro di stagnazione economico-culturale e di perdita di competitività.
Di fronte a tale congiuntura, il ruolo assegnato all’istruzione e alla formazione si fa sempre più centrale, perché
il recupero di posizioni perdute e l’apertura di nuove prospettive di sviluppo passa attraverso l’aumento della
produttività dell’intero sistema economico, che a sua volta dipende dalla capacità di risposta intelligente
dell’intero sistema sociale alle sfide di un ambiente globale sempre più complesso e imprevedibile. Inoltre, tale
contesto storico-sociale chiama in causa il nostro modello di cittadinanza, i suoi valori etici, le sue capacità di
risposta alla tendenza dell’economia a relativizzare, talvolta disgregandoli, territori e comunità interi rispetto
agli imperativi di stabilità finanziaria o di sviluppo economico.
La pianificazione dell’offerta formativa, in tal senso, deve riferirsi in modo stringente alle congiunte priorità
strategiche di contrasto della periferizzazione e marginalizzazione sociale di interi territori e di garanzia
dell’accesso universalistico dei giovani ad un mercato del lavoro e a progetti di vita gratificanti. L’offerta
formativa dell’IIS “De Filippis–Prestia”, pertanto, deve sforzarsi di accompagnare i processi di recupero,
valorizzazione, rigenerazione e innovazione economico-sociale del territorio.
L’intera progettazione didattica, formativa, educativa e organizzativa seguente sarà rivolta a sostenere tale
processo di ridefinizione della cittadinanza locale e globale e a promuovere l’accesso dei giovani del territorio a
più ampie e ricche opportunità formative, ove le risorse umane e finanziarie a legislazione vigente lo
consentano, mediante la fruizione di un sempre più ampio carnet di diritti attraverso l’acquisizione di un
curriculum di competenze culturali, professionali e sociali articolato, flessibile e aperto, che sarà sintetizzato nel
Curriculum dello studente, compilato e reso pubblico in base ai commi 28, 29, 30 e 138 della L. 107/2015.
In particolare, l’IIS “De Filippis –Prestia” intende coniugare le Indicazioni Nazionali relative al Nuovo
Ordinamento degli Istituti Professionali (D.P.R. 87 marzo2010) con le proposte formative emergenti dalla
storica esperienza valutativa della scuola, recentemente arricchita dal Rapporto di Autovalutazione, e dalle
proposte e pareri provenienti dagli studenti, dai genitori e dal territorio per fornire all’utenza e ai docenti un
curricolo integrato ed innovativo, che tenga conto degli obiettivi di attuazione dell’autonomia scolastica
mediante il potenziamento dell’offerta formativa previsti dalla L. 107/2015.
Quivi, all’art. 1 comma 1 si legge: «per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e
innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili
di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare
l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi
gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo
studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge dà
piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n.
59, e successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria». A tal scopo, mediante il Piano
triennale dell’offerta formativa e l’organico dell’autonomia effettivamente assegnato, nel triennio scolastico
2016/19, saranno realizzati gli obiettivi previsti dal successivo comma 7 art. 1 L. 107/2015, che recita:
«Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione
vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti
dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte
orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di
flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali,
per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content
language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico- finanziaria e di
educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto
allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei
servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e
le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte
orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo
2009, n. 89; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il
terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento».
Esattamente allo scopo di armonizzare e finalizzare la progettazione didattica al conseguimento di tali obiettivi
di competenza, diviene centrale il curricolo di scuola. Esso rappresenta lo strumento condiviso di individuazione
degli obiettivi comuni e specifici di apprendimento e delle modalità (metodologie, spazi, tempi, strumenti)
attraverso cui realizzarli.
L’autonomia scolastica ha uno scopo ben definito: garantire a tutti gli alunni il successo formativo – DPR
275/1999 - art. 1 comma 2. “L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di
pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda
delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti al fine di garantire loro il successo
formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di
migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.”
Mentre la scuola del programma era la scuola del canone prestabilito e rigido, la scuola del curricolo è quella
consapevole, nella quale:
a) occorre essenzializzare i saperi e renderli adeguati alle strutture cognitive e motivazionali degli studenti delle
varie età. La scuola del programma segue una logica enciclopedica che la scuola del curricolo deve abbandonare
definitivamente, coniugando la gestione dei saperi essenziali con l’organizzazione di un processo di
insegnamento/apprendimento efficace;
b) è necessario praticare metodologie e modalità relazionali innovative, capaci di motivare gli studenti,
rendendoli attivi nella costruzione della propria conoscenza.
Questi due aspetti fanno capo alle didattiche laboratoriali.
I saperi essenziali e le didattiche laboratoriali costituiscono i cardini della scuola del curricolo che è anche la
scuola delle competenze.
Le competenze non sono abilità esecutive (il mero “saper fare”), ma dovrebbero rappresentare i risultati
formativi di lungo periodo, ciò che rimane dopo l’esperienza della scuola, che non può essere certo la semplice
memorizzazione di “pezzi” di curricolo contenutistico. Troppo spesso la valutazione si limita ad accertare se lo
studente è capace di riprodurre un frammento di curricolo, meno se ha acquisito gli strumenti e la mentalità
giusta per poter andare avanti, per appassionarsi al sapere e vivere l’apprendimento come una risorsa a
disposizione per risolvere problemi e capire il mondo che lo circonda.
Se il principiante è colui che usa le cose che sa (che ha in testa) il competente è colui che usa anche le risorse
dell’ambiente (insegnanti, compagni, documenti, linguaggi, tecnologie); è colui che partecipa sempre più
consapevolmente ad un ambiente culturale organizzato, sapendo utilizzare tutti gli strumenti (gli artefatti) della
conoscenza. Solo così si costituisce una comunità di pratiche e di apprendimento: questa è la classe che lavora
sulle competenze in una visione di grande respiro progettuale che assicuri coerenza e coesione all’intera
formazione di base che fornisca a tutti gli allievi uguaglianza di opportunità in una età decisiva per la loro
crescita.
La nuova normativa si propone di adeguare completamente il sistema di istruzione italiano al quadro comune
europeo delle competenze, come definito nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del
23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente che
prevede una forte integrazione tra competenze in situazione di studio e di lavoro al fine, da un lato, di consentire
una migliore coerenza tra istruzione, formazione e domanda di lavoro mediamente e altamente qualificata e,
dall’altro, di favorire la mobilità geografica e sociale dei giovani europei che devono inserirsi in un mercato del
lavoro sempre più settorializzato e in costante evoluzione.
Nella seguente scheda, la Raccomandazione descrive i livelli unificati di competenza del nuovo curricolo
formativo dal primo ciclo alla formazione universitaria e post-universitaria (in grassetto sono evidenziati i due
livelli di competenza relativi all’istruzione secondaria di secondo grado, da conseguire rispettivamente alla fine
del primo biennio e del quinto anno):
Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche
Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell'apprendimento relativi
alle qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche
Conoscenze Abilità Competenze
Nel contesto del
Quadro Europeo delle
qualifiche, le
Conoscenze sono
Descritte come
teoriche e/o pratiche
Nel contesto del Quadro
Europeo delle qualifiche, le
abilità sono descritte come
cognitive (comprendenti
l'uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e
pratiche (comprendenti
l'abilità manuale e l'uso di
metodi, materiali, strumenti
e utensili)
Nel contesto del Quadro
Europeo delle qualifiche, le
competenze sono descritte in
termini di responsabilità e
autonomia
Livello 1
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 1
sono:
Conoscenze di base
generali
Abilità di base necessarie a
svolgere mansioni/compiti
semplici
Lavoro o studio, sotto la
diretta supervisione, in un
contesto strutturato
Livello 2
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 2
sono:
Conoscenza pratica
di base in un ambito
di lavoro o di studio
Abilità cognitive e pratiche
di base necessarie all'uso
di informazioni pertinenti
per svolgere compiti e
risolvere problemi
Ricorrenti usando
strumenti e regole semplici
Lavoro o studio sotto la
supervisione con un certo
grado di autonomia
Livello 3
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 3
sono:
Conoscenza di fatti,
principi, processi e
concetti generali, in un
ambito di lavoro o di
studio
Una gamma di abilità
cognitive e pratiche
necessarie a svolgere
compiti e risolvere problemi
scegliendo e applicando
metodi di base, strumenti,
materiali ed informazioni
Assumere la responsabilità di
portare a termine compiti
nell'ambito del lavoro o dello
studio. Adeguare il proprio
comportamento alle circostanze nella soluzione dei
problemi
Livello 4
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 4
sono:
Conoscenza pratica e
teorica in ampi
contesti in un ambito
di lavoro o di studio
Una gamma di abilità
cognitive e pratiche
necessarie a risolvere
problemi specifici in un
campo di lavoro o di
studio
Sapersi gestire
autonomamente, nel quadro
di istruzioni in un contesto di
lavoro o di studio, di solito
prevedibili, ma soggetti a
cambiamenti.
Sorvegliare il lavoro di
routine di altri, assumendo
una certa responsabilità per
la valutazione e il
miglioramento di attività
lavorative o di studio
Livello 5 I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 5
sono:
Conoscenza teorica e
pratica esauriente e
specializzata, in un
ambito di lavoro o di
studio consapevole dei
limiti di tale
conoscenza
Una gamma esauriente di
abilità cognitive e pratiche
necessarie a dare soluzioni
creative a problemi astratti
Saper gestire e sorvegliare
attività nel contesto di attività
lavorative o di studio esposte a
cambiamenti imprevedibili.
Esaminare e sviluppare le
prestazioni proprie e di altri
Livello 6
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 6
sono:
Conoscenze avanzate
in un ambito di
lavoro o di studio,
che presuppongano
una comprensione
critica di teorie e
principi
Abilità avanzate, che
dimostrino padronanza e
innovazione necessarie a
risolvere problemi
complessi ed imprevedibili
in un ambito specializzato
di lavoro o di studio
Gestire attività o progetti,
tecnico/professionali
complessi assumendo la
responsabilità di decisioni in
contesti di lavoro o di studio
imprevedibili.
Assumere la responsabilità
di gestire lo sviluppo
professionale di persone e
gruppi
Livello 7
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 7
sono:
Conoscenze altamente
specializzata, parte Delle quali
all'avanguardia in un ambito di lavoro o di
studio, come base del pensiero originario e/o
della ricerca.
Consapevolezza
critica di questioni
legate alla conoscenza
all'interfaccia tra
ambiti diversi
Abilità specializzate,
orientate alla soluzione di
problemi, necessarie nella
ricerca e/o nell'innovazione
al fine di sviluppare
conoscenze e procedure
nuove e integrare la
conoscenza ottenuta in
ambiti diversi
Gestire e trasformare contesti
di lavoro o di studio
complessi, imprevedibili che
richiedono nuovi approcci
strategici.
Assumersi la responsabilità di
contribuire alla conoscenza e
alla prassi professionale e/o di
verificare le prestazioni
strategiche dei gruppi
Livello 8
I risultati
dell'apprendimento
relativi al livello 8
sono:
Le conoscenze più
all'avanguardia in
un ambito di lavoro
o di studio e
all'interfaccia tra
settori diversi
Le abilità e le tecniche più
avanzate e specializzate,
comprese le capacità di
sintesi e di valutazione,
necessarie a risolvere
problemi complessi della
ricerca e/o
dell'innovazione e ad
estendere e ridefinire le
conoscenze o le pratiche
professionali esistenti
Dimostrare effettiva
autorità, capacità di
innovazione, autonomia,
integrità tipica dello studioso
e del professionista e
impegno continuo nello
sviluppo di nuove idee o
processi all'avanguardia in
contesti di lavoro, di studio e
di ricerca
È dunque al fine di indirizzare la progettazione didattica curricolare (ordinaria e di potenziamento) ed
extracurricolare dell’IIS “De Filippis – Prestia” alla realizzazione di tali traguardi di competenza che è stato
elaborato il presente curricolo di scuola. Nato come sviluppo del “Primo sistema di certificazione delle
competenze per assi culturali”, per l’intero quinquennio, esso integra le competenze di base, di cittadinanza,
per assi culturali, specifiche disciplinari e orientativo-professionalizzanti in un percorso unitario e coerente.
Al termine del primo biennio, con il quale viene espletato l’obbligo scolastico, agli studenti viene rilasciato il
Certificato delle competenze di base, che contiene la valutazione delle competenze possedute secondo il
seguente schema:
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (non raggiunto, base, intermedio, avanzato)
Asse dei linguaggi LIVELLI
lingua italiana:
• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera • utilizzare la lingua per i principali scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi
• utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario • utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
• utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
• confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni • individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
• analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico
• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di
complessità
• analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale
• comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
I Dipartimenti elaborano gli obiettivi comuni per asse disciplinare entro il mese di settembre tenendo
conto degli obiettivi di competenza dell’area comune e specifica di ogni indirizzo.
A tale programmazione fanno riferimento le programmazioni dei consigli di classe e le programmazioni
curricolari individuali. In base alla L. 107/2015, che prescrive l’innalzamento dei livelli di istruzione e di
competenza delle studentesse e degli studenti (comma 1 art. 1) e il potenziamento dell’offerta formativa
(comma 7 art. 1), tale progettazione didattica si servirà di tutti gli strumenti dell’autonomia scolastica, la
cui attuazione richiede il ricorso a metodologie didattiche ed educative innovative.
L’articolazione modulare della didattica vedrà la programmazione di Moduli e Unità di apprendimento a
carattere interdisciplinare e aperto alla verifica e allo sviluppo delle competenze di base, chiave e di
cittadinanza, raggruppate per assi culturali all’esito del primo biennio, e specifiche, raggruppate per
ambiti disciplinari, all’esito del secondo biennio e del quinto anno.
Nella valutazione finale sarà dato particolare rilievo alla partecipazione degli studenti ad attività
laboratoriali, stage, ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, progetti di arricchimento dell’offerta
formativa e ad attività extra-curricolari progettate con lo specifico obiettivo di potenziare tale sistema di
competenze.
A tal scopo, l’inclusione dell’organico del potenziamento all’interno dell’organico dell’autonomia,
consente una progettazione integrata e di lungo periodo di tali componenti dell’offerta formativa. Nelle
pagine seguenti è descritta la pianificazione delle attività di potenziamento del IIS “ De Filippis –
Prestia” per il triennio scolastico 2016/19.
Insegnamenti opzionali Secondo il comma 28 art. 1 della L.107/2015 le «scuole secondarie di secondo grado introducono
insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno anche utilizzando la quota di autonomia e
gli spazi di flessibilità. Tali insegnamenti, attivati nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente e dei posti di organico dell'autonomia assegnati sulla base dei piani triennali
dell'offerta formativa, sono parte del percorso dello studente e sono inseriti nel curriculum dello studente,
che ne individua il profilo associandolo a un'identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini
dell'orientamento e dell'accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze
acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza
scuola-lavoro e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in
ambito extrascolastico».
L’IIS De Filippis –Prestia, nei limiti dell’organico dell’autonomia effettivamente assegnato, intende
attivare, per integrare il Curriculum dello studente, insegnamenti opzionali e laboratori di
potenziamento.
17
Laboratori di potenziamento La legge 107/15 al comma 14 art. 1 ha introdotto l’organico del potenziamento allo scopo di dare piena
attuazione all'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive
modifiche.
Il fabbisogno dell’IIS De Filippis –Prestia a regime è costituito dal presente piano triennale dell'offerta
formativa 2016/19. L'organico aggiuntivo viene assegnato per la programmazione di interventi mirati al
miglioramento dell'offerta formativa. Pertanto, tale organico aggiuntivo risponderà agli obiettivi di
qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L. 107 commi 7 e 85, confluendo nel più ampio organico
dell'autonomia, da definirsi con apposito Decreto Interministeriale ai sensi del comma 64 della L. 107/2015.
Con il potenziamento dell'offerta formativa e l'organico dell'autonomia le scuole sono chiamate a fare le
proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e
potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, di cittadinanza attiva;
sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle
discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle
metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione,
del bullismo e del cyberbullismo; sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni
educativi speciali; valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio; incremento
dell'alternanza scuola-lavoro; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano L2, inclusione.
L’IIS De Filippis –Prestia, pertanto, impiegherà l’organico del potenziamento per il miglioramento
dell’offerta formativa in Laboratori di potenziamento, istituiti per servire all’innovazione didattica e
metodologica, al recupero e al potenziamento didattico, all’attuazione del piano di miglioramento,
all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa.
I Laboratori di potenziamento dell’IIS “De Filippis –Prestia” vanno intesi come strumenti metodologici e
organizzativi per una più efficace progettazione didattica. Attraverso la formazione in classe di gruppi di
lavoro, anche di diversi livelli, essi consentono di attuare moduli e percorsi di recupero, approfondimento e
potenziamento in orario curricolare ed extracurricolare e/o attivare eventuali insegnamenti opzionali. I
laboratori di potenziamento si possono raggruppare nelle seguenti aree: 1. Laboratorio umanistico; 2.
Laboratorio matematico-scientifico-tecnologico; 3. Laboratorio digitale; 4. Laboratorio di lingue straniere; 5.
Laboratorio di cittadinanza; 6. Laboratorio economico-sociale e per la legalità; 7. Laboratorio storico-
artistico e creativo; 8. Laboratorio di attività sportive.
Per completare la descrizione del profilo che il curricolo va assumendo, bisogna soffermarsi sui percorsi di
alternanza scuola-lavoro, il cui ruolo nello sviluppo delle competenze è enfatizzato dalla presente normativa.
Percorsi di alternanza scuola-lavoro Ai sensi del comma 7 lettera o) e dei commi 33-35 della Legge 107/2015, è istituito l’obbligo dell’offerta di
percorsi in alternanza scuola-lavoro anche per le classi terze, quarte e quinte dei licei per una durata
complessiva di almeno 200 ore. Di seguito si riporta il testo dei commi, dal quale risultano i requisiti e le
caratteristiche di tali percorsi:
«33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di
alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e
professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di
almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del
primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a quello in
corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani
triennali dell'offerta formativa.
34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: «ivi inclusi quelli
del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri
istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali,
nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva
riconosciuti dal CONI». 35. L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero».
Nella Guida operativa per le scuole, pubblicata dal MIUR in data 8 ottobre 2015, l’alternanza scuola-lavoro
è definita una metodologia didattica e, per quanto implichi necessariamente lo svolgimento delle attività in
ambienti e in situazioni di lavoro, non comporta l’accensione di un rapporto di lavoro. La scuola, pertanto,
18
rimane titolare del rapporto formativo con lo studente, e ne valuta l’operato.
All’interno del curricolo d’istituto dell’IIS “De Filippis –Prestia”, l’alternanza scuola lavoro è stata proposta
come metodologia didattica per4:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto
agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con
l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze
spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la
società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi
formativi;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Dopo tale quadro introduttivo, il presente documento si svolgerà attraverso: 1) la descrizione dei quadri di
conoscenze, abilità e competenze relativi ai singoli ambiti disciplinari per l’intero quinquennio; 2) la
descrizione della progettazione per l’inclusione e l’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali;
3) la descrizione dettagliata delle citate aree di potenziamento e di alternanza.
Seppur non compresa in tale documento a causa della sua maggiore variabilità, l’area delle attività extra-
curricolari è curata con riferimento innanzitutto alle attività di recupero, ma anche alle attività di
allineamento, di promozione dell’eccellenza e di valorizzazione dei bisogni culturali del territorio.
4 Finalità indicate dal decreto legislativo n.77/2005, art. 2.
19
DESCRITTORI DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAL CURRICOLO DEL PRIMO BIENNIO
1. AREA LINGUISTICO-LETTERARIA
Obiettivi comuni
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
- dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche
letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
- saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la
tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
- curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
- Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento.
- Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.
- Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
ITALIANO
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Il sistema e le strutture fondamentali della lingua
italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia,
morfologia, sintassi del verbo e della frase
semplice, frase complessa, lessico.
Le strutture della comunicazione e le forme
linguistiche di espressione orale.
Modalità di produzione del testo; sintassi del
periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà
lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti
comunicativi;
Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi,
narrativi, espressivi, valutativo
interpretativo, argomentativi, regolativi.
Modalità e tecniche relative alla competenza
testuale: riassumere, titolare, parafrasare,
relazionare.
Opere e autori significativi della tradizione
letteraria e culturale italiana
Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle
parti costitutive, testi di vario genere
Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a
scopi e in contesti diversi.
Nell’ambito della produzione e dell’interazione
orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole,
padroneggiare situazioni di comunicazione
tenendo conto dello scopo, del contesto, dei
destinatari.
Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e
riconoscere quello altrui. Antologia
Metodologie essenziali di analisi del testo
letterario (generi letterari, metrica, figure
retoriche, ecc.).
Nell’ambito della produzione scritta, ideare e
strutturare testi di varia tipologia, utilizzando
correttamente il lessico, le regole sintattiche e
grammaticali, ad esempio, per riassumere,
titolare, parafrasare, relazionare, argomentare.
Riflettere sulla lingua dal punto di vista
lessicale, morfologico, sintattico.
L’obiettivo prioritario è di far acquisire allo studente le
competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di
istruzione, di seguito richiamate:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in
vari contesti
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario
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LINGUE STRANIERE
Obiettivi Specifici
- Comprendere messaggi orali riguardanti situazioni di vita quotidiana (da quelli inizialmente più semplici a quelli gradualmente più articolati) e rispondere in modo
adeguato anche per quanto riguarda pronuncia e intonazione.
- Sostenere semplici conversazioni in situazioni comunicative ricorrenti arrivando progressivamente a distinguere tra registro formale e informale.
- Comprendere, nelle loro linee generali e particolari, testi scritti progressivamente più elaborati.
- Redigere brevi testi (lettere, descrizioni, messaggi, ecc.) in modo sostanzialmente corretto.
- Riutilizzare il lessico e le strutture apprese in situazioni comunicative progressivamente più complesse.
- Riflettere sulle strutture grammaticali e saperne esplicitare il funzionamento.
- Utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.
INGLESE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Conoscenze scandite nei due anni
1° anno
- Verbo essere, avere. Infinito. Pronomi personali
soggetto e complemento.
- Pronomi interrogativi. Aggettivi e pronomi
possessivi. Gli aggettivi. I dimostrativi.
- Aggettivi e nomi di nazionalità. I partitivi. Plurale dei
sostantivi. Numerali cardinali e ordinali.
- I gradi dell’aggettivo.
- Il presente semplice. Avverbi di frequenza e
espressioni di tempo. Il presente progressivo.
- Why/because. Uso dell’articolo. Uso delle principali
preposizioni. Aggettivi e pronomi indefiniti. Il
genitivo sassone.
- Alcuni usi particolari di “to have”.
-Verbi modali: can/could, must/have to, shall/should.
- Le forme del futuro. Would you like….?
L’imperativo.
- Il Simple Past, Present Perfect, Past Continuous. I
- Saper salutare, presentarsi e presentare altre
persone. Ringraziare.
- Fare lo “spelling”. Chiedere e dare
informazioni personali (nome, età,
professione, famiglia, provenienza, etc.). -
Descrivere luoghi.
- Fare acquisti. Parlare di cibo e bevande.
Parlare di quantità.
- Chiedere e dare la propria opinione.
- Chiedere chiarimenti.
- Parlare di ciò che piace o non piace. Parlare
di “routines”.
- Parlare di azioni che avvengono nel
momento in cui si parla.
- Parlare di ciò che si è in grado di fare.
- Parlare di azioni passate.
- Parlare di date e orari.
- Parlare del tempo atmosferico.
Comprensione orale: cogliere la situazione e il ruolo di un
interlocutore in una conversazione ed il significato globale di
brevi messaggi e conversazioni di argomento quotidiano;
- comprensione scritta: cogliere il senso e lo scopo di testi
scritti di carattere quotidiano ed inferire in un contesto
elementare noto il significato di qualche vocabolo non
conosciuto;
- produzione orale: parlare di sé esprimendo gusti, interessi,
stati d’animo; interagire in conversazioni guidate o proposte
dall’insegnante, sebbene in modo molto elementare;
- produzione scritta: produrre semplici testi di carattere
personale, anche con qualche errore a carico del lessico o della
morfosintassi
Leggere e commentare testi significativi in
prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e
straniera.
Riconoscere la specificità del testo narrativo e
poetico.
21
paradigmi dei più comuni verbi irregolari.
2° anno
- Simple Present, Present Continuous, Simple Past,
Past Continuous, paradigmi dei più frequenti verbi
irregolari
- Future of intention/ Will/ Present Continuous
- Should, To have to, may/might, can
/could/ be allowed to, must(n’t,), need
- Present Perfect, Duration Form in the Present and in
the Past, Past Perfect
- who/what as subjects
- comparatives, question tags
- too/enough, so/such, exclamations, linkers
- Modals, to want someone to do something,
- Future in the Past, Wish,
- Conditionals, “if” clauses (1°,2°,3°)
- Paradigmi dei verbi irregolari
- forma passiva,
- discorso indiretto,
- to say/to tell, used to , relatives
- phrases describing location of a place
- infinitive/ing form, imperative,
-infinitive of purpose
-to be used to/ used to
-common phrasal verbs
-reported statements, reported uestions and orders.
- Invitare/proporre/accettare/rifiutare.
- Fare richieste e offerte. Chiedere e dare il
permesso, indicazioni stradali, istruzioni,
suggerimenti.
- Parlare di intenzioni e programmi futuri.
Descrivere esperienze.
- Esprimere i propri sentimenti. Esprimere
decisioni.
2° anno
- Salutare, presentarsi e fornire dettagliate
informazioni personali.
- Descrivere persone, oggetti, luoghi.
- Chiedere e dare informazioni, consigli e
suggerimenti. Esprimere sentimenti e
apprezzamenti.
- Descrivere attività abituali e temporanee,
passate e future.
- Parlare di problemi, di ciò che è possibile o
permesso fare, di regole e obblighi.
- Dare istruzioni, fare offerte.
- Parlare di distanze, del tempo impiegato a
percorrerle e frequenza, dare indicazioni.
- Fare domande indirette. Chiedere prezzo,
quantità e modalità di pagamento.
- Esprimere opinioni, preferenze, accordo e
disaccordo, confrontare.
- Parlare di azioni presenti ed eventi passati, di
eventi del passato recente e di esperienze
avvenute in un passato indeterminato o di
azioni passate che continuano al presente.
- Narrare una storia.
- Parlare di piani e intenzioni future.
- Formulare ipotesi, deduzioni e supposizioni.
Esprimere capacità e possibilità. Indicare
obblighi e mancanza di necessità.
- Riportare quanto è stato detto.
22
FRANCESE
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
1° anno
articoli determinativi e indeterminativi
pronomi personali soggetto atoni e tonici
preposizioni semplici e articolate
femminile degli aggettivi
plurale di nomi e aggettivi
numerali cardinali
forma interrogativa; forma negativa
uso di “pourquoi” et “parce que”; uso di “comme” e
“comment”
uso di “que, qu’est-ce que, quoi”; uso di “c’est” e “il
est”
aggettivi e pronomi dimostrativi
aggettivi e pronomi possessivi
aggettivi interrogativi
preposizioni e avverbi di luogo
uso di “très” e “beaucoup de”
avverbi di quantità, partitivo
uso di “en”, “au”, “aux” con nomi di paesi
verbi ausiliari: “être, avoir” (indicativo: presente,
imperfetto, passato prossimo, futuro)
verbi regolari in “-er” e in “-ir” (indicativo: presente,
imperfetto, passato prossimo, futuro)
verbi servili: “devoir, pouvoir, vouloir” (indicativo:
presente, imperfetto, passato prossimo, futuro)
verbi difettivi “y avoir” e “falloir” (cenni) alcuni
verb irregolari di uso frequente (indicativo:
presente,imperfetto, passato prossimo, futuro)
uso di “en” (particella pronominale) e uso di “y”
(particella avverbiale)
verbi di opinione (particolarità)
comparativo, superlativo relativo e superlativo
assoluto
forma passiva
il verbo “espérer”
2° anno
1° anno
Fare lo “spelling”
Presentarsi e presentare qualcuno
Compilare una scheda di identità
Utilizzare le principali formule di cortesia
Chiedere e dire l’ora; dire i giorni, i mesi, le
stagioni
Dire il colore degli oggetti
Mettere i paesi in rapporto con le nazionalità
Descrivere la propria famiglia
Descrivere una persona
Descrivere una giornata di scuola
Descrivere la propria abitazione
Descrivere la propria camera
Parlare di eventi passati
Parlare di progetti futuri
Scrivere una lettera a un corrispondente
francofono
2° anno Parlare del tempo meteorologico Descrivere l’abbigliamento Parlare di negozi, commercianti, articoli Parlare dei pasti Presentare un libro, un film Parlare del mondo del lavoro Parlare della salute e della malattia Esprimere i propri sentimenti Parlare dei rapporti con la famiglia Descrivere l’esperienza scolastica Raccontare le proprie vacanze -Descrivere esperienze di vita quotidiana Parlare di sport Esprimere i propri gusti, le proprie opinioni Scrivere messaggi di invito/rispondere a messaggi di invito (accettando o rifiutando)
Scrivere lettere a corrispondenti francofoni
Comprensione orale: cogliere la situazione e il ruolo di un
interlocutore in una conversazione ed il significato globale di brevi
messaggi e conversazioni di argomento quotidiano;
Comprensione scritta: cogliere il senso e lo scopo di testi scritti di
carattere quotidiano ed inferire in un contesto elementare noto il
significato di qualche vocabolo non conosciuto;
Produzione orale: parlare di sé esprimendo gusti, interessi, stati
d’animo; interagire in conversazioni guidate o proposte
dall’insegnante, sebbene in modo molto elementare;
Produzione scritta: produrre semplici testi di carattere personale,
anche con qualche errore a carico del lessico o della morfosintassi
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Revisione, consolidamento ed Approfondimento delle strutture grammaticali studiate in prima. Acquisizione di nuove strutture grammaticali: numerali ordinali pronomi relativi (semplici) concordanza del participio passato pronomi personali soggetto atoni e tonici (casi particolari) pronomi personali complemento oggetto pronomi personali complemento indiretto non introdotto da preposizione pronomi personali complemento indiretto introdotto da preposizione pronomi riflessivi verbi di opinione (forma affermativa) verbi difettivi “y avoir” e “falloir” - uso del ‘passé récent’, del ‘présent progressif’, del ‘futur proche’ alcuni verbi irregolari di uso frequente (indicativo: presente, imperfetto, passato prossimo, futuro; imperativo; condizionale presente)
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2. AREA STORICO-SOCIALE
Obiettivi comuni
- Analisi e riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l'archeologia, l'epigrafìa e la paleografìa;
- Conoscenza delle civiltà antiche e di quella altomedievale, con particolare attenzione alla storia greca e romana;
- Conoscenza del pianeta contemporaneo sotto un profilo tematico e regionale;
- Familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi;
- Capacità di lettura delle carte mute, con attenzione particolare all'area del Mediterraneo e dell'Europa;
- Capacità di studiare un territorio in prospettiva geostorica.
STORIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
La diffusione della specie umana sul pianeta, le
diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni
fondamentali della storia mondiale.
Le civiltà antiche e altomedievali, con riferimenti a
coeve civiltà diverse da quelle occidentali.
Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà
dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la
civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del
Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed
economia nell’Europa alto-medievale; la nascita e la
diffusione dell’Islam;
Imperi e regni nell’alto Medioevo; il particolarismo
signorile e feudale.
Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e
del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel
primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di
appartenenza.
Lessico di base della storiografia.
Origine ed evoluzione storica dei Principi e dei Valori
fondativi della Costituzione italiana.
Collocare gli eventi storici affrontati nella
giusta successione cronologica e nelle aree
geografiche di riferimento.
Discutere e confrontare diverse interpretazioni
di fatti e fenomeni storici, sociali ed
economici anche in riferimento alla realtà
contemporanea.
Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di
vista storico.
Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni
politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro
interconnessioni.
Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle
fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al
periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.
Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.
Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel
promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche
alla luce della Costituzione italiana.
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GEOGRAFIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Metodi e strumenti di rappresentazione degli aspetti
spaziali: reticolato geografico, vari tipi di carte,
sistemi informativi geografici.
Formazione, evoluzione e percezione dei paesaggi
naturali e antropici.
Tipologia di beni culturali e ambientali, valore
economico e identitario del patrimonio culturale.
Classificazione dei climi e ruolo dell’uomo nei
cambiamenti climatici e microclimatici.
Processi e fattori di cambiamento del mondo
contemporaneo (globalizzazione economica, aspetti
demografici, energetici, geopolitici...).
Sviluppo sostenibile: ambiente, società, economia
(inquinamento, biodiversità, disuguaglianze, equità
intergenerazionale).
Flussi di persone e prodotti; innovazione tecnologica.
Organizzazione del territorio, sviluppo locale,
patrimonio territoriale.
Caratteristiche fisico- ambientali, socio-culturali,
economiche e geopolitiche relative a: – Italia e regioni
italiane, – Unione Europea, – Europa, e sue
articolazioni regionali, – Continenti extra-europei:
esemplificazioni significative di alcuni Stati
Riconoscere gli aspetti fisicoambientali,
socio-culturali, economici e geopolitici
dell’Italia, dell’Europa e degli altri continenti.
Riconoscere il ruolo delle Istituzioni
comunitarie riguardo allo sviluppo, al mercato
del lavoro e all’ambiente.
Analizzare casi significativi della ripartizione
del mondo per evidenziarne le differenze
economiche, politiche e socioculturali.
Descrivere e analizzare un territorio utilizzando metodi, strumenti
e concetti della geografia.
Individuare la distribuzione spaziale degli insediamenti e delle
attività economiche e identificare le risorse di un territorio.
Analizzare il rapporto uomo ambiente attraverso le categorie
spaziali e temporali.
Riconoscere le relazioni tra tipi e domini climatici e sviluppo di
un territorio.
Analizzare i processi di cambiamento del mondo contemporaneo.
Riconoscere l’importanza della sostenibilità territoriale, la
salvaguardia degli ecosistemi e della bio-diversità.
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RELIGIONE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Riconoscere gli interrogativi universali dell’uomo:
origine e futuro del mondo e dell’uomo, bene e male,
senso della vita e della morte, speranze e paure
dell’umanità, e le risposte che ne dà il cristianesimo,
anche a confronto con altre religioni;
Rendersi conto del valore delle relazioni
interpersonali e dell’affettività vissute nell’ottica
evangelica: accoglienza, perdono, carità ecc.
Individuare la radice ebraica del cristianesimo e
coglie la specificità della proposta cristiano–cattolica
distinguendola da quella di altre religioni
Accostare i testi e le categorie più rilevanti
dell’Antico e del Nuovo Testamento:creazione,
peccato, promessa, esodo, alleanza, popolo di Dio,
messia, regno di Dio, amore, mistero pasquale; ne
scopre le peculiarità dal punto di vista storico,
letterario e religioso;
Approfondire la conoscenza della persona e del
messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di
vita, la sua relazione con Dio e con le persone,
l’opzione preferenziale per i piccoli e i poveri, così
come documentato nei Vangeli
Ripercorrere gli eventi principali della vita della
Chiesa nel primo millennio e coglie l’importanza del
cristianesimo per la nascita e lo sviluppo della cultura
europea;
Riconoscere il valore etico della vita umana come la
dignità della persona, la libertà di coscienza, la
responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo,
aprendosi alla ricerca della verità e di un’autentica
giustizia sociale e all’impegno per il bene comune.
Riflettere sulle proprie esperienze personali e
di relazione: sentimenti, dubbi, speranze,
relazioni, solitudine, incontro, condivisione,
ponendo domande di senso nel confronto con
le risposte offerte dalla tradizione cristiana;
Dialogare con posizioni religiose e culturali
diverse dalla propria in un clima di rispetto,
confronto e arricchimento reciproco.
Riconoscere l’origine e la natura della Chiesa
e le forme del suo agire nel mondo quali
l’annuncio, i sacramenti, la carità;
Leggere, nelle forme di espressione artistica e
della tradizione popolare, i segni del
cristianesimo
Cogliere la valenza delle scelte morali,
valutandole alla luce della proposta cristiana.
Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di
senso confrontandosi con i contenuti del messaggio evangelico;
Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo
sviluppo della civiltà umana,
Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla
conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo
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SCIENZE UMANE E SOCIALI
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
I riflessi del neonato
Le capacità percettive, sensoriali e motorie del
neonato
L’attaccamento e gli studi di John Bowlby
Lo sviluppo della memoria
Che cosa si intende per intelligenza
I modelli di spiegazione dell’intelligenza
La misurazione dell’intelligenza
Gli Stadi dello sviluppo cognitivo secondo la teoria
di Piaget
Le caratteristiche principali della comunicazione
Gli assiomi della comunicazione
Comunicazione verbale e non verbale
Teorie sull’apprendimento del linguaggio
Le varie fasi dello sviluppo del linguaggio
I principali cambiamenti che avvengono
nell’adolescenza, nell’età adulta e nell’età anziana
a livello fisico, psicologico e sociale
Individuare i vari riflessi del neonato
Individuare le competenze del neonato
Individuare i vari stadi dello sviluppo cognitivo
Individuare gli aspetti dello sviluppo cognitivo
atipico
Individuare gli elementi della comunicazione
Individuare le diverse forme della
comunicazione
Individuare le relazioni tra ambiente socio-
culturale di appartenenza e competenze
linguistiche
Individuare relazioni tra ambiente socio-
economico-culturale e le varie fasi della vita
Individuare le problematiche degli adolescenti,
degli adulti e degli anziani
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e
culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a
tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-
economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
Saper leggere il processo di crescita umana
Formulare ipotesi sulla relazione tra aspetti socio-ambientali e la
crescita dell’individuo
Saper leggere il processo di crescita umana
Utilizzare le conoscenze acquisite per interagire correttamente con
bambini di diversa età
Saper proporre giochi e attività adeguati alle capacità cognitive di
bambini di diversa età
Sapere utilizzare le diverse forme di comunicazione in maniera
adeguata a seconda dell’interlocutore e del contesto
Utilizzare strategie utili allo sviluppo del linguaggio dei bambini
Proporre giochi e attività espressive adeguati alle diverse età
Utilizzare le conoscenze aquisite per interagire correttamente con
persone di età diverse
Applicare tecniche di base per contribuire ad elaborare, gestire,
controllare semplici progetti di intervento
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DIRITTO ED ECONOMIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
L’evoluzione storica della costituzione.
La struttura e i caratteri della costituzione.
Le principali libertà riconosciute dalla costituzione ai
cittadini.
La tutela della famiglia.
I diritti di natura politica ed economica.
La posizione giuridica dei parlamentari.
La procedura legislativa.
Le attribuzioni del presidente della repubblica.
Le funzioni e gli organi degli enti locali.
L’attività’ dei magistrati
Individuare i principali rapporti etico-sociali ed
economico-politici tutelati dalla costituzione.
Riconoscere i principali diritti civili e quali
sono i principi fondamentali della costituzione
Comprendere i meccanismi della funzione
giurisdizionale.
Cogliere l’importanza dell’azione di governo
in ambito politico economico e sociale.
Formulare delle ipotesi operative, indicando attività e metodologie
didattiche per alcune o tutte le competenze qui elencate (fare
riferimento alla programmazione di classe e alla programmazione
del dipartimento disciplinare)
Riflettere sulla importanza del rispetto sia delle libertà individuali
sia del principio di uguaglianza.
Comprendere le ragioni che indussero i costituenti a optare per una
costituzione rigida modificabile solo con un ampio consenso
parlamentare
Comprendere l’importanza delle funzioni politiche.
Acquisire le competenze
Necessarie per valutare con consapevolezza le proposte di riforma
della seconda parte della costituzione.
Saper riconoscere il ruolo stabilizzatore del capo dello stato.
29
3. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Obiettivi comuni
- Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle
teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
- Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i
metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
- Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
MATEMATICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Insiemi: N,Z,Q,R rappresentazioni, operazioni
ordinamento. I sistemi di numerazione.
Espressioni algebriche: principali operazioni.
Equazioni e disequazioni di primo grado
Gli enti fondamentali della geometria e il significato
dei termini: assioma, teorema, definizione
Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di
figure; poligoni e loro proprietà.
Circonferenza e cerchio
Misura di grandezze; grandezze incommensurabili;
perimetro e area dei poligoni.
Teoremi di Euclide e di Pitagora.
Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.
Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni.
Le fasi risolutive di un problema e loro
rappresentazioni con diagrammi.
Principali rappresentazioni di un oggetto
matematico.
Tecniche risolutive di un problema che utilizzano
frazioni, proporzioni, percentuali, formule
geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado.
Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una
funzione.
Valutare l’ordine di grandezza di un risultato.
Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un
foglio elettronico.
Elaborare e gestire un foglio elettronico per
rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli
eseguiti.
Comprendere il significato logico-operativo di
numeri appartenenti ai diversi sistemi
numerici.
Utilizzare le diverse notazioni e saper
convertire da una all’altra (da frazioni a
decimali, da frazioni apparenti ad interi, da
percentuali a frazioni).
Comprendere il significato di potenza;
calcolare potenze e applicarne le proprietà.
Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi
numerici.
Rappresentare la soluzione di un problema
con un’espressione e calcolarne il valore
anche utilizzando una calcolatrice.
Tradurre brevi istruzioni in sequenze
simboliche (anche con tabelle).
Risolvere sequenze di operazioni e problemi
sostituendo alle variabili letterali i valori
numerici.
Comprendere il significato logico-operativo di
rapporto e grandezza derivata.
Impostare uguaglianze di rapporti per
risolvere problemi di proporzionalità e
percentuale.
Risolvere semplici problemi diretti e inversi
Risolvere equazioni di primo grado e
verificare la correttezza dei procedimenti
utilizzati. Rappresentare graficamente
equazioni di primo grado; comprendere il
concetto di equazione e quello di funzione.
L’obiettivo prioritario è di far acquisire allo studente le
competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di
istruzione, di seguito richiamate:
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico,rappresentandole anche sotto forma grafica;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando
invarianti e relazioni;
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi.
Tale percorso di lavoro, progressivo e graduale, rende necessario
offrire ovviamente un certo numero di conoscenze, intese come
informazioni o dati di cui si dispone (sapere), e di abilità, intese
come applicazioni di conoscenze e di strategie per portare a
termine compiti e risolvere problemi (saper fare), al fine di
acquisire le suddette competenze, vale a dire le capacità di
selezionare, far interagire ed elaborare conoscenze e abilità per la
comprensione e per la comunicazione di una porzione di realtà.
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SCIENZE INTEGRATE (FISICA)
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
- Conoscere le unità di misura del SI ed il SMD;
- Conoscere il metodo sperimentale;
- Forza peso e differenze con la massa;
- Densità e peso specifico;
- Conoscere la definizione di valore medio
- errore assoluto, errore percentuale e risultato di una
misura o di una serie di misure;
- Conoscere che cosa sono le cifre significative;
- Conoscere vari metodi per rappresentare un
fenomeno fisico;
- Conoscere alcune relazioni fra grandezze
(proporzionalità diretta, inversa);
- Differenza tra vettore e scalare
- Che cos’è il risultante di due o più vettori;
- La legge degli allungamenti elastici;
- Cenni su velocità, accelerazione e dinamica;
- Conoscere la definizione di pressione e sue diverse
unità di misura;
- Legge di Stevin;
- L’enunciato del principio di Pascal;
- Che cos’è la pressione atmosferica;
- Conoscere il Principio di Archimede;
- Che cos’è una forza equilibrante;
- La definizione di momento di una forza;
- Che cos’è una coppia di forze;
- Condizioni di equilibrio di un punto materiale e di un
corpo rigido;
- Il significato di baricentro;
- Che cos’è una macchina semplice e le leve;
- Temperatura e scale (kelvin , Celsius, Fahrenheit);
- Calore, Calore specifico e capacità termica;
- Equazione fondamentale della calorimetria.
Operare con le potenze di 10.
Effettuare l’equivalenze (lunghezza, massa,
capacità, superficie e volume, corrispondenze
tra volume e capacità per H2O distillata a 4°C)
Utilizzare multipli e sottomultipli (prefissi
Mega, Giga, Tera, Nano, Pico).
Operare con le grandezze fisiche.
Calcolare la forza peso.
Data una formula saper ricavare una formula
inversa.
Effettuare misure dirette o
indirette e saperle differenziare,
Saper calcolare il valor medio, l’errore
assoluto e l’errore percentuale sulla misura di
una grandezza fisica.
Valutare l’attendibilità del risultato di una
misura.
Utilizzare la notazione scientifica. Tradurre una relazione fra due grandezze in
una tabella.
Saper lavorare con i grafici cartesiani.
Data una formula o un grafico,
riconoscere il tipo di legame che c’è fra due
variabili.
Risalire dal grafico alla relazione tra due
variabili.
Applicare la regola del parallelogramma e del
metodo punta-coda per somma di vettori,
dati due vettori ricavare il vettore differenza.
Applicare la legge degli allungamenti
elastici (legge di Hooke).
Sapere convertire le unità di misura della
pressione (atm, bar, Pascal) e calcolare la
pressione esercitata da una forza su una
superficie.
Calcolare la pressione di un fluido.
Applicare la legge di Stevin.
Calcolare la spinta di Archimede.
Prevedere il comportamento di un solido
Formulare delle ipotesi operative, indicando attività e
metodologie didattiche per alcune o tutte le competenze qui
elencate (fare riferimento alla programmazione di classe e alla
programmazione del dipartimento disciplinare).
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie
nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
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immerso in un fluido.
Determinare la forza risultante di due o più
forze assegnate.
Calcolare il momento di una forza.
Stabilire se un corpo rigido è in equilibrio.
Determinare il baricentro di un corpo.
Valutare il vantaggio di una macchina semplice
(leva).
Conoscere e saper valutare le condizioni di
equilibrio di un punto materiale e di un corpo
rigido.
Saper effettuare conversioni di Scala di
temperature.
Saper calcolare e valutare il calore specifico e
capacità termica.
Saper applicare l’equazione della
calorimetria.
SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA – SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA)
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Chimica:
- Fondamenti di chimica generale;
- Le fasi del metodo scientifico;
- Grandezze e misure;
- Composizione e trasformazioni della materia, leggi
ponderali;
- Atomi, molecole, mole;
- Studio dei gas.
Scienze della Terra
- Ambiente celeste;
- Sistema solare, Terra e luna;
- Orientamento e misura del tempo;
- Atmosfera;
- Idrosfera.
Biologia:
- Caratteristiche generali dei viventi;
- Biomolecole, citologia;
- Metabolismo energetico;
- Divisione cellulare.
- Riconoscere le caratteristiche essenziali del
metodo scientifico (osservazioni, ipotesi,
teorie);
- utilizzare i sistemi di misura;
- descrivere e rappresentare i fenomeni,
interpretare dati e modelli;
- individuare la differenza tra un fenomeno di
trasformazione fisica e uno di trasformazione
chimica;
- utilizzare le principali tecniche di separazione
per l’analisi qualitativa dei miscugli;
- usare il linguaggio chimico (simboli e
nomenclatura IUPAC) per rappresentare le
sostanze;
- utilizzare la tavola periodica per ricavare
informazioni sugli elementi chimici;
- dimostrare di aver compreso il significato
qualitativo e quantitativo delle formule
chimiche; utilizzare nei calcoli i concetti di
massa e mole.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni naturali e artificiali
riconoscendone al loro interno i sistemi e la loro complessità;
Analizzare qualitativamente e quantitativamente i fenomeni negli
aspetti relativi alle trasformazioni energetiche;
Acquisire consapevolezza delle potenzialità delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale nel quale vengono applicate;
Utilizzare in modo appropriato il linguaggio scientifico e
saper leggere in modo autonomo materiale di divulgazione
scientifica;
Raccogliere ed elaborare dati e rappresentare semplici
modelli di strutture attinenti alle conoscenze acquisite; Ascoltare le opinioni altrui, confrontarle con le proprie ed
essere disponibili al lavoro di gruppo.
32
- Cogliere relazioni e dimensioni dei corpi
componenti l’universo;
- confrontare le caratteristiche dei corpi del
sistema solare identificando i parametri
comuni per la loro descrizione;
- identificare le conseguenze dei moti di
rotazione e di rivoluzione della Terra;
- rappresentare le posizioni relative tra Terra-
Luna-Sole;
- riconoscere e saper descrivere le strutture
della superficie terrestre;
- individuare l’azione dei principali fattori che
intervengono nel modellamento della
superficie terrestre.
- Sapersi orientare nella complessità
organizzativa dei viventi;
- riconoscere nella cellula l’unità funzionale di
base della costruzione di ogni essere vivente;
- comparare le strutture comuni a tutte le
cellule eucariotiche, esplicitando i criteri
per operare distinzioni tra cellule animali e
cellule vegetali;
- mettere in relazione forme, strutture e
funzioni;
- fare osservazioni al microscopio e applicare
metodi per attribuire dimensioni a cellule
vegetali, animali o batteriche;
- descrivere secondo il modello a mosaico
fluido la struttura chimica della membrana
cellulare;
- spiegare il ruolo svolto dai fosfolipidi, dalle
proteine, dai carboidrati di membrana;
- descrivere i principali processi attraverso cui
le cellule trasformano energia;
- distinguere tra riproduzione sessuata e
asessuata;
- dare una definizione di cromosomi omologhi,
corredo diploide e aploide;
- confrontare mitosi e meiosi e indicarne il
diverso ruolo.
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INFORMATICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Primo anno
Comprendere la struttura di un elaboratore.
Riconoscere le diverse rappresentazioni interne dei
dati.
Comprendere la struttura del Sistema Operativo e
saperne usare alcune tra le funzionalità principali.
Organizzare testi, dati ed immagini in formato
elettronico.
Usare le funzionalità principali offerte da Internet per
reperire e scambiare informazioni e comprendere la
struttura della rete.
Secondo anno
Distinguere tra i vari tipi di variabile il più corretto
per un dato problema.
Schematizzare un problema con diagrammi di flusso
ed algoritmi.
Saper scrivere ed interpretare una pagina HTML.
Utilizzare linguaggi di programmazione per
implementare semplici algoritmi.
Rappresentare e quantificare tipi diversi di
informazioni.
Operare in basi diverse nella rappresentazione
dei numeri.
Riconoscere l’hardware di un calcolatore
Creare, rinominare, copiare, eliminare, spostare
cartelle e documenti.
Richiamare e saper leggere le informazioni
offerte da un gestore di processi.
Formattare un documento, utilizzare le tabelle,
stampare un documento, inserire oggetti e
immagini, salvare in formati diversi.
Creare una presentazione ipermediale. Usare
un browser: eseguire comuni operazioni di
navigazione sul web, modificare le
impostazioni del browser.
Salvare pagine web e scari- care file dalla rete.
Copiare il contenuto di pagine web in un
documento.
Usare Google come motore di ricerca.
La corretta scelta di una variabile.
Passare dagli algoritmi alla loro
rappresentazione grafica.
Impaginare correttamente e strutturare un sito
Internet.
Descrivere algoritmi in pseudocodice e
costruire diagrammi di flusso.
Utilizzare formule e funzioni nel foglio
elettronico per la risoluzione di problemi
numerici e algebrici.
Rappresentazione delle informazioni: contenuto dell'informazione,
codifica e operazioni binarie, codice ASCII, interi e complemento a
2.
Storia dello sviluppo degli elaboratori.
Macchina di Von Neumann: CPU, Memoria, Bus, dischi,
periferiche.
Concetto di Sistema Operativo, funzionalità di base, caratteristiche
comuni a diversi S.O.
Processi e risorse.
File system: struttura, tipologia e gestione dei file.
Software applicativo: suite d'ufficio, utilità di sistema e antivirus.
Elaboratore di testi: concetti e funzionalità di base.
Comprendere cosa è Internet: storia e struttura di Internet,
organizzazione a livelli ed indirizzi.
Livello applicazione: principali servizi offerti e protocolli e
problematiche legate alla sicurezza.
Caratteristiche di diversi browser.
Conoscenza dei servizi di Google.
Struttura di un servizio di posta elettronica, web mail e client;
struttura di un messaggio di posta e Netiquette.
Come estendere il concetto matematico di variabile numerica.
Concetto di algoritmo, diagramma di flusso e pseudocodice.
I tag HTML e la topologia dei collegamenti.
Dal problema al programma: linguaggi di programmazione.
Principali tipologie di linguaggi.
Sintassi e semantica di un linguaggio.
Funzioni in un foglio elettronico.
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SCIENZE MOTORIE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Conoscere le potenzialità del movimento del corpo, le
posture corrette e le funzioni fisiologiche.
Riconoscere il ritmo delle azioni.
Conoscere i principi scientifici fondamentali che
sottendono alla prestazione motoria e sportiva
Conoscere la differenza tra il movimento funzionale e
quello espressivo.
Conoscere possibili interazioni tra i linguaggi
espressivi in altri ambiti (letterario, artistico).
Conoscere gli aspetti essenziali della terminologia,
regolamento e tecnica di almeno uno sport di squadra
ed uno individuale.
Cenni sull’evoluzione dei giochi e riferimenti a quelli
della tradizione locale.
Conoscere gli aspetti educativi e sociali degli sport.
Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e
attuazione della sicurezza personale in palestra, a
scuola e negli spazi aperti.
Conoscere elementi fondamentali di primo soccorso.
Conoscere diverse attività motorie e sportive in
ambiente naturale.
Elaborare risposte motorie personali ed
efficaci in situazioni semplici.
Assumere posture corrette a carico naturale.
Cogliere le differenze ritmiche nell’azione
motoria capacità di una risposta motoria
efficace ed economica.
Realizzare sequenze di movimento in
situazioni mimiche, danzate e di espressione
corporea.
Riconoscere gli aspetti non verbali della
comunicazione.
Saper trasferire tecniche, strategie, regole
adattandole alle proprie capacità.
Cooperare in gruppo utilizzando e
valorizzando le propensioni e le attitudini
individuali.
Assumere comportamenti funzionali alla
sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi
aperti.
Sapersi esprimere ed orientare in attività
ludiche – sportive in ambiente naturale, nel
rispetto del comune patrimonio territoriale.
Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale
Coordinazione schemi motori, equilibrio, orientamento
Espressività corporea
Gioco, gioco-sport e sport (aspetti relazionali e cognitivi)
Sicurezza, prevenzione, primo soccorso e salute
Attività in ambiente naturale
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TECNOLOGIA TECN. RAPPR. GRAFICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Le normative di riferimento delle rappresentazioni
grafiche, delle proiezioni ortogonali e
assonometriche, delle quotature e delle
rappresentazioni con sezioni.
Diagrammi di flusso, grafici e schemi semplici.
Rappresentazione schematica dei fondamentali
componenti dei vari settori industriali.
Principi di programmazione di sistemi CAD.
Tecniche di compilazione, ricerca e di archiviazione
della documentazione tecnica.
La rappresentazione funzionale dei sistemi.
L’organizzazione degli schemi logico-funzionali.
Simbologia dei principali componenti secondo
normativa.
Designazione di base dei materiali più diffusi.
Utilizzare metodi e sistemi di
rappresentazione grafica di oggetti, dispositivi
e sistemi.
Utilizzare gli elementi normalizzati e
unificati.
Interpretare le simbologie settoriali.
Interpretare la rappresentazione grafica di
oggetti, dispositivi e sistemi.
Realizzare semplici rappresentazioni grafiche
attraverso supporti informatici.
Produrre documentazione tecnica.
Individuare e descrivere la funzionalità del
sistema.
Leggere e costruire schemi a blocchi.
Individuare i singoli componenti che lo
costituiscono, sulla base della loro
funzionalità.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di
sistema e di complessità.
36
LAB. TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Modelli di progetti relativi alla realizzazione del
prototipo analizzato.
Norme UNI relative al disegno dei materiali.
Strumenti, tecniche, prodotti e processi per la
lavorazione dei materiali di interesse, dal grezzo al
prodotto finito.
Proprietà strutturali e tecnologiche dei materiali
naturali ed artificiali.
Norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed enti
preposti al controllo della sicurezza.
Elementi di antinfortunistica - salute, sicurezza ed
ergonomia; la segnaletica.
Materiali, sostanze e tecnologie, tradizionali e
innovative.
Proprietà chimiche, fisiche e tecnologiche dei
materiali.
Caratteri delle produzioni tradizionali e loro possibili
sviluppi.
Le norme ISO.
Principali difetti ed inadeguatezze dei materiali
d’uso.
Criteri di economicità e sicurezza del progetto, del
processo e del prodotto.
Gli Enti specializzati per il controllo sui materiali
d’interesse.
Forme di comunicazione commerciale e pubblicità.
Elementi principali dei sistemi informativi.
I diversi ruoli professionali della filiera produttiva.
Individuare gli elementi principali di un progetto.
Individuare i materiali idonei in rapporto alle
caratteristiche estetiche e tecniche del prodotto da
realizzare.
Selezionare materiali e strumenti per la preparazione
degli elaborati e dei modelli.
Riconoscere i rischi derivanti dall’uso di prodotti,
materiali, utensili e di macchine.
Individuare i pericoli e le misure preventive,
riconoscere i diversi segnali di pericolo.
Analizzare i principali canali di commercializzazione
e di distribuzione del prodotto.
Individuare, mediante sperimentazione, i materiali
con caratteristiche tradizionali o innovative, idonee
al prodotto da realizzare.
Riconoscere le caratteristiche principali di un sistema
di qualità dell’ attività lavorativa.
Usare gli utensili e le macchine secondo le norme di
sicurezza.
Utilizzare le principali tecniche di lavorazione,
artigianali e industriali. Individuare le tecniche e gli
strumenti di base per la diffusione e
commercializzazione di un prodotto industriale o
artigianale.
Descrivere le principali funzioni di un’azienda.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie
forme i concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente
fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
37
RAPP.NE E MODEL.NE ODONTOTECNICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Funzione comunicativa del disegno.
Elementi di geometria piana e solida.
Tecniche di rappresentazione delle figure geometriche
a partire dal lato e/o incritte in una circonferenza.
Teoria delle proiezioni ortogonali.
Piani di proiezione. Raggi proiettanti.
Distanza dai piani.
Concetto di ortogonalità.
Scale.
Concetto di simmetria.
Anatomia generale della bocca umana.
Anatomia topografica degli elementi dentali.
Morfologia dentale di incisivi, canini, premolari e
molari.
Tecnica del chiaroscuro mono e policromatico.
Individuazione dei denti umani in base ai codici
dentali.
Divisione in terzi.
Dimensioni caratteristiche.
Costruzione grafica delle principali figure
geometriche attraverso gli strumenti specifici del
disegno.
Distinguere le figure piane da quelle solide.
Saper rappresentare gli oggetti su tre o più piani.
Elaborare viste in proiezioni ortogonali di solidi
geometrici.
Raffigurazione grafica bidimensionale delle
caratteristiche delle cinque viste dei denti.
Restituzione visiva delle caratteristiche proprie delle
superfici dentali attraverso l’uso corretto della
tecnica chiaroscurale.
Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di sistema e di complessità.
ESERC.NI DI LABOR. DI ODONTOTECNICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Funzione comunicativa del disegno.
Elementi di geometria piana e solida.
Tecniche di rappresentazione nel piano cartesiano.
Tecniche di rappresentazione nello spazio cartesiano.
Teoria delle proiezioni ortogonali.
Anatomia generale della bocca.
Anatomia topografica degli elementi dentali.
Morfologia dentale di incisivi, canini, premolari e
molari.
Usare gli strumenti del disegno tecnico. Distinguere
le figure piane dalle solide.
Copiare dal vero elementi solidi geometrici ed
anatomici.
Rappresentare vedute in proiezione ortogonale di
solidi geometrici ed elementi anatomici.
Individuare le caratteristiche anatomiche su modelli
macroscopici.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie
forme i concetti di sistema e di complessità.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di
problemi.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
38
ANATOMIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Conoscere piani di riferimento e livelli di
organizzazione del corpo umano.
Conoscere la cellula ed i tessuti.
Conoscere i componenti delle articolazioni
(organizzazione del corpo umano, tessuto connettivale e
cartilagineo, in particolare dell’apparato
stomatognatico).
Riconoscere gli elementi costitutivi dell'apparato
locomotore (ossa, articolazioni, muscoli).
Descrivere la struttura delle ossa.
Conoscere principali muscoli, ossa nervi della bocca.
Descrivere le strutture anatomiche dell’apparato
stomatognatico.
Individuare e acquisire i concetti di base.
Individuare e riconoscere diversi tipi di cellule e di loro
organuli.
Saper riconoscere in un disegno le principali ossa dello
scheletro umano.
Riconoscere sul proprio corpo la posizione delle ossa
fondamentali.
Indicare le funzioni dello scheletro.
Spiegare il significato di tono e contrazione muscolare.
Conoscere il significato di affaticamento muscolare.
Comprendere il fisiologico funzionamento
dell’apparato locomotore.
Individuare le zone di pertinenza dei nervi e vasi
sanguigni dell’apparato stomatognatico.
Individuare i singoli elementi dentari e le loro
principali caratteristiche morfologiche.
Sapersi orientare nella descrizione anatomica.
Sviluppare una visione di insieme delle strutture e delle
funzioni del corpo.
Capacità di leggere ed esporre i contenuti.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale e artificiale.
Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni e alla
diversità dei sistemi sulla base di principi generali.
Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie.
39
4. AREA ARTISTICO-CREATIVA
Obiettivi comuni
I Docenti di Disegno e Storia dell'arte si propongono il raggiungimento dei seguenti obiettivi comuni di apprendimento, secondo le cinque aree:
METODOLOGICA:
- Acquisizione di un metodo di studio autonomo e flessibile;
- Compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline;
LOGICO ARGOMENTATIVA:
- Sostenere una propria tesi, saper ascoltare, valutare criticamente le argomentazioni altrui;
- Ragionare con rigore logico, identificare problemi e individuare possibili soluzioni;
- Leggere ed interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione;
LINGUISTICA E COMUNICATIVA:
- Padroneggiare la lingua italiana;
- Acquisire un linguaggio tecnico specifico;
- Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare;
STORICO - UMANISTICA:
- Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione artistica attraverso lo studio delle opere, delle architetture, degli autori e delle correnti;
- Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano;
- Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi la musica e il teatro;
AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA:
- Conoscere i metodi della geometria descrittiva al fine di facilitare la comprensione dei contenuti didattici della matematica e della geometria.
ELEMENTI DI STORIA DELL’ARTE ED ESPRESSIONI GRAFICHE
CONOSCENZE ABILITÁ’ COMPETENZE
Forma, struttura, colore.
La percezione della forma.
Il segno Il punto La linea.
La superficie e la texture.
Simmetria e asimmetria.
Il modulo il ritmo e il movimento.
La figura e lo sfondo.
Disegnare la figura umana.
Immagini e simboli (animali fiori, piante, oggetti
colori).
Immagini singole e immagini in sequenza.
La percezione e la comunicazione.
Colore , forma, volume.
La luce e l’ombra .
Conoscere e applicare le tecniche e gli strumenti più
usati per il disegno, la pittura, la modellazione.
Sviluppare una sensibilità artistica.
Potenziare la comprensione del linguaggio e
l’uso degli strumenti che consentono la
comunicazione e l’auto-espressione.
Sviluppare un atteggiamento consapevole e
critico nei confronti di ogni forma di
linguaggio artistico.
Usare e applicare le tecniche e gli strumenti
più comunemente usati per il disegno, la
pittura,la modellazione e la stampa.
Realizzare elaborati personali e creativi anche
con l’integrazione di più codici espressivi.
Utilizzare consapevolmente gli strumenti e le
regole della rappresentazione visiva per ideare
e progettare elaborati personali .
Usare in modo corretto e appropriato
Riconoscere l’importanza e sensibilizzare al del patrimonio
artistico, in rispetto particolare ai beni presenti sul territorio.
Comprendere l’importanza del linguaggio visivo per favorire la
comunicazione tra persone e gruppi anche di culture e contesti
diversi.
Utilizzare le principali tecniche artistiche grafiche, pittoriche e
multimediali per attività di animazione sociale, ludica e
culturale.
Distinguere le diverse funzioni dell’arte nei differenti periodi
storici.
Analizzare la struttura visiva dell’opera d’arte (alcune opere dei
diversi periodi storico- artistici più importanti).
Comprendere l’importanza del linguaggio visivo in relazione alla
comunicazione e alla realizzazione di immagini.
Comprendere e utilizzare in modo espressivo e personale sia gli
elementi del linguaggio visivo che le strutture della
40
La tempera. Gli acrilici. I pastelli a cera e ad olio.
Il carboncino. La sanguigna. I pennarelli.
Il cerchio cromatico di Itten.
Scala cromatica di Goethe.
I contrasti cromatici i colori caldi e colori freddi il
bianco e il nero il colore nella comunicazione.
Esecuzione di tavole e manufatti a soggetto libero o
su temi assegnati con applicazione di tecniche miste
sia grafiche che coloristiche su supporti diversi
(acetato,tela, terracotta, legno).
Acquarello.
Il museo.
Il centro storico.
I monumenti e le aree archeologiche.
Il teatro.
Raccontare con le tecniche grafiche.
Rappresentazioni grafiche di alcuni monumenti o
opere artistiche presenti sul nostro territorio,
attraverso documentazioni fotografiche.
strumenti e tecniche seguendo una precisa
finalità operativa e comunicativa.
Conoscere e applicare le tecniche e gli
strumenti più usati per il disegno, la pittura, la
modellazione.
Realizzare elaborati personali e creativi anche
con l’integrazione di più codici espressivi.
Utilizzare consapevolmente gli strumenti e le
regole della rappresentazione visiva per ideare
e progettare elaborati personali.
Usare in modo corretto e appropriato
strumenti e tecniche seguendo una precisa
finalità operativa e comunicativa.
Conoscere e applicare le regole del
linguaggio visivo per ideare e progettare
elaborati personali.
Acquisire una conoscenza approfondita per
poter fare considerazioni sui vari effetti con le
diverse tecniche.
Conoscere e riconoscere l’opera d’arte nei
secoli.
Distinguere le diverse funzioni dell’arte nei
differenti periodi storici.
Imparare ad analizzare le opere in relazione
al periodo storico e alla storia personale degli
artisti.
Saper valorizzare il territorio quale risorsa
artistico-culturale.
Saper riprodurre artisticamente attraverso
l’applicazione di alcune tecniche grafico-
pittoriche alcune aree archeologiche e/o opere
artistiche del nostro territorio.
composizione.
Ricercare negli elaborati personali un uso delle tecniche capace
di esaltare il proprio stile espressivo.
Progettare e realizzare elaborati che prevedono l’uso e
l’applicazione di più tecniche.
Approfondire il concetto di “beni Culturali e la conoscenza del
territorio.
Sviluppare una sensibilità artistica e ambientale.
Promuovere il senso civico e il concetto di salvaguardia del
territorio naturale e delle emergenze Storico –artistiche.
Distinguere gli operatori culturali e artistici del territorio.
Acquisire le capacità di analisi di un sito archeologico.
41
EDUCAZIONE MUSICALE
CONOSCENZE ABILITÁ’ COMPETENZE
Musica e comunicazione.
Elementi di storia della musica.
Principali rapporti tra forme musicali e produzioni
artistico letterarie.
Le differenti espressioni musicali anche di diversa
provenienza culturale ed etnica.
I generi musicali e le loro caratteristiche.
La musica elettronica.
Gli oggetti sonori e la musica nel gioco.
Tecniche di ascolto.
Il canto individuale e di insieme.
Principali tecniche di musicoterapia.
Riconoscere le principali relazioni tra musica
ed altri linguaggi.
Cogliere le differenze tra generi musicali.
Riconoscere le principali strutture e forme
musicali attraverso tecniche di ascolto.
Accompagnare immagini e azioni con
appropriati supporti musicali.
Utilizzare diversi strumenti per organizzare,
semplici attività di animazione.
Associare le sequenze sonore all’espressività
corporea. Animare attività musicali con
l’utilizzo di generi e di stili diversi.
Animare il canto individuale e di insieme.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare e produrre testi multimediali.
42
DESCRITTORI DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAL CURRICOLO DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
1. AREA LINGUISTICO-LETTERARIA
Obiettivi comuni
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
- dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
- saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
- curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
- Aver acquisito, di Riferimento.
- Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
ITALIANO
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Le strutture della comunicazione e le forme
linguistiche di espressione orale. Modalità di produzione del testo; varietà lessicali,
anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi. Strutture essenziali dei testi argomentativi (saggio
breve e articolo giornalistico). Analisi di testi letterari in versi e in prosa. Modalità e tecniche relative alla competenza
testuale: riassumere, titolare, parafrasare,relazionare. Elaborazione di mappe concettuali e di contenuti in
forma articolata, corretta e coesa. Conoscere gli autori italiani e stranieri e le correnti
letterarie salienti nella storia della letteratura
italiana.
Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle
parti costitutive, testi di vario genere. Applicare tecniche, strategie e modi di lettura
a scopi e in contesti diversi. Nell’ambito della produzione e
dell’interazione orale, attraverso l’ascolto
attivo e consapevole, padroneggiare
situazioni di comunicazione tenendo conto
dello scopo, del contesto, dei destinatari. Esprimere e sostenere il proprio punto di
vista e riconoscere quello altrui.
Letteratura: metodologie essenziali di analisi
del testo letterario (generi letterari, metrica,
figure retoriche, ecc.).
Nell’ambito della produzione scritta, ideare e
strutturare testi di varia tipologia, utilizzando
correttamente il lessico, le regole sintattiche e
grammaticali, ad esempio, per riassumere,
titolare, parafrasare, relazionare,argomentare. Letteratura: leggere, analizzare e commentare
testi significativi in prosa e in versi tratti
dalle letteratura italiana e straniera.
Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua
italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali,
culturali, scientifici, economici, tecnologici sia nella produzione
orale sia in quella scritta. Produrre testi scritti di diversa tipologia testuale in forma coesa,
coerente e corretta dal punto di vista orto morfosintattico. Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura,
delle arti e orientarsi agevolmente tra testi e autori fondamentali,
con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico,
tecnologico ed economico. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e
internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della
mobilità di studio e di lavoro. Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione
visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie
espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
43
LINGUE STRANIERE
Obiettivi Specifici
- Curare l’approfondimento linguistico delle abilità ricettive e produttive. Dare risalto all’abilità di lettura anche attraverso l’uso di materiali autentici.
- Curare l’abilità di scrittura tramite la produzione di varie tipologie di testo, stimolando la capacità di sintesi e di rielaborazione.
- Potenziare la comprensione di testi orali diversificati per difficoltà, registro, contesto.
- Sviluppare la produzione di testi orali adeguati a contesti diversi, con particolare attenzione alla fluency e ad un uso del lessico pertinente e progressivamente più ampio.
- Avviare allo studio sistematico del testo letterario, avendo come fine non solo la conoscenza della storia della letteratura e dell’ambiente socio-culturale cui fanno
riferimento le opere, ma anche quello di sviluppare l’interesse e la curiosità degli allievi per la lettura e di far loro acquisire la consapevolezza dell’interdipendenza fra testo
e contesto.
- Lo studio della letteratura può essere avviato nel terzo anno e ampliato e approfondito nel corso del quarto, a seconda della specificità delle classi, interessi degli alunni e
delle conseguenti programmazioni individuali dei singoli docenti.
- Utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.
-
INGLESE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Aspetti comunicativi, socio linguistici e
paralinguistici della interazione e della produzione
orale in relazione al contesto e agli interlocutori.
• Strategie compensative nell’interazione orale.
• Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della
frase, adeguati al contesto comunicativo.
• Strategie per la comprensione globale e selettiva di
testi relativamente complessi, scritti, orali e
multimediali.
• Caratteristiche delle principali tipologie testuali,
comprese quelle tecnico-professionali; fattori di
coerenza e coesione del discorso.
• Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad
argomenti di interesse generale, di studio o di
lavoro; varietà espressive e di registro.
• Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali,
multimediali e in rete.
• Aspetti socio-culturali della lingua straniera.
Interagire con relativa spontaneità in brevi
conversazioni su argomenti familiari inerenti la
sfera personale, lo studio o il lavoro.
Utilizzare strategie compensative
nell’interazione orale.
Distinguere e utilizzare le principali tipologie
testuali, comprese quelle tecnico professionali,
in base alle costanti che le caratterizzano.
Produrre testi per esprimere in modo chiaro e
semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e
descrivere esperienze e processi.
Comprendere idee principali e specifici dettagli
di testi relativamente complessi, inerenti la
sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore
di indirizzo. Comprendere globalmente,
utilizzando appropriate strategie, messaggi
radio televisivi e filmati divulgativi su
tematiche note.
Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti
coerenti e coesi, anche con l’ausilio di
strumenti multimediali, utilizzando il
lessico appropriato.
Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di
una scelta lessicale adeguata al contesto.
Padroneggiare la lingua straniera per interagire in diversi ambiti e
contesti e per comprendere gli aspetti significativi della civiltà
degli altri paesi in prospettiva interculturale.
Comprendere globalmente un discorso orale e scritto.
Produrre e riassumere testi su argomenti noti.
Esporre gli argomenti con sufficiente chiarezza e scorrevolezza.
Stabilire rapporti interpersonali efficaci, sostenendo una
conversazione funzionalmente adeguata al contesto e alla
situazione di comunicazione, anche su argomenti di carattere
specifico all'indirizzo.
Descrivere processi e/o situazioni in modo personale con chiarezza
logica e sufficiente precisione lessicale.
Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni nella lingua
straniera relative al settore specifico d'indirizzo.
Produrre testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo
con sufficiente coerenza e coesione.
Possedere una conoscenza della cultura e della civiltà del paese
straniero che gli permetta di comprenderla senza filtrarla attraverso
la propria e di usare la lingua con adeguata consapevolezza dei
significati che essa trasmette.
44
FRANCESE
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
Aspetti comunicativi, socio-linguistici e
paralinguistici della interazione e della produzione
orale in relazione al contesto e agli interlocutori.
Strategie compensative nell’interazione orale.
Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della
frase, adeguati al contesto comunicativo.
Strategie per la comprensione globale e selettiva di
testi relativamente complessi, scritti,orali e
multimediali.
Caratteristiche delle principali tipologie testuali,
comprese quelle tecnico-professionali; fattori di
coerenza e coesione del discorso.
Interagire con relativa spontaneità in brevi
conversazioni su argomenti familiari inerenti
la sfera personale, lo studio o il lavoro.
Utilizzare strategie compensative
nell’interazione orale.
Distinguere e utilizzare le principali tipologie
testuali, comprese quelle tecnico
professionali, in base alle costanti che le
caratterizzano.
Produrre testi per esprimere in modo chiaro e
semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e
descrivere esperienze e processi.
Comprendere idee principali e specifici
dettagli di testi relativamente complessi,
inerenti la sfera personale, l’attualità, il
lavoro o il settore di indirizzo.
Comprendere globalmente, utilizzando
appropriate strategie, messaggi radio
televisivi e filmati divulgativi su tematiche
note.
Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti
coerenti e coesi, anche con l’ausilio di
strumenti multimediali, utilizzando il
lessico appropriato.
Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di
una scelta lessicale adeguata al contesto.
Padroneggiare la lingua straniera per interagire in diversi ambiti e
contesti e per comprendere gli aspetti significativi della civiltà
degli altri paesi in prospettiva interculturale.
Stabilire rapporti interpersonali efficaci, sostenendo una
conversazione funzionalmente adeguata al contesto e alla
situazione di comunicazione, anche su argomenti di carattere
specifico all'indirizzo.
Descrivere processi e/o situazioni in modo personale con chiarezza
logica e sufficiente precisione lessicale.
Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni nella lingua
straniera relative al settore specifico d'indirizzo.
Produrre testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo
con sufficiente coerenza e coesione.
Possedere una conoscenza della cultura e della civiltà del paese
straniero che gli permetta di comprenderla senza filtrarla attraverso
la propria e di usare la lingua con adeguata consapevolezza dei
significati che essa trasmette.
45
2. AREA STORICO - SOCIALE
L’alunno, al termine del secondo biennio e del quinto anno, “dovrà conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia ,
dall’XI secolo ai giorni nostri, nel loro rapporto con altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la
discussione e il confronto, tra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione dall’altro da sé”
(Indicazioni Nazionali, Profilo unico). Pertanto, le finalità dell’insegnamento della Storia risultano essere le seguenti:
− la capacità di individuare differenze, mutamenti, strutture, permanenze, continuità, mediante operazioni di selezione, contestualizzazione, e interpretazione
− la conoscenza e la comprensione di diritti e di doveri che caratterizzano il vivere civile nel tempo, con particolare riferimento alla Costituzione Italiana, anche in rapporto e
confronto con altri documenti fondamentali ( Magna Carta Libertatum, Dichiarazione di indipendenza americana, Dichiarazione universale dei diritti…)
− la capacità, utilizzando metodi, concetti e strumenti, desunti anche dalla geografia, di guardare alla storia come a una scienza rigorosa di indagine sui fatti, come ad un sapere
funzionale ad un approccio euristico alla realtà umana e sociale nel suo complesso.
STORIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
L’Impero carolingio
L’Europa Occidentale nei sec. IX e X e la ripresa
dopo l’anno Mille
Il risveglio culturale e religioso nei sec. XI – XIII.
Comuni, Imperi e Monarchie La crisi del Trecento: peste, crisi economica, rivolte
sociali e guerre, Papato e impero
Formazione Stati Nazionale e Stati regionali
La ripresa economica e demografica in Europa Le grandi conquiste geografiche oltreoceano
Il Rinascimento in Italia
La Riforma Protestante e la Controriforma. L’Europa dell’intolleranza
La crisi del Seicento e le sue eccezioni Assolutismo regio e monarchia parlamentare La Rivoluzione scientifica
La prima rivoluzione industriale La Rivoluzione americana e la nascita degli Stati
Uniti d’America
La Francia rivoluzionaria: prima, durante e dopo La Francia imperiale
Il Congresso di Vienna e la Restaurazione Le Rivoluzioni nazionale e il Risorgimento italiano Il quarantotto in Europa e l’Unità d’Italia Lo sviluppo industriale e il movimento operaio
l’Unità d’Italia e i problemi del Nuovo Stato La Belle Epoque
Collocare gli eventi storici affrontati nella
giusta successione cronologica e nelle aree
geografiche di riferimento.
Discutere e confrontare diverse
interpretazioni di fatti o fenomeni storici,
sociali ed economici anche in riferimento alla
realtà contemporanea.
Utilizzare gli strumenti della ricerca storica a
partire dalle fonti e dai documenti accessibili
agli studenti con riferimento al periodo e alle
tematiche studiate. Sintetizzare e schematizzare un testo
espositivo di natura storica. Produrre un saggio argomentativo di tipo
storico.
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e
internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della
mobilità di studio e di lavoro.
Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione
visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie
espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in
una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza
della storicità dei saperi.
Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e
dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al
cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione
culturale.
46
L’Italia ad inizio Novecento La 1° Guerra mondiale La Rivoluzione russa
L’Italia e il regime fascista
Il nazismo e la crisi degli Stati liberali La preparazione e la 1° fase della guerra
Gli alleati sconfiggono il Nazismo
La Resistenza in Europa e in Italia Il mondo diviso: la guerra fredda e la distensione
Nascita ed affermazione dell’idea di Europa unita Il dopoguerra fuori d’Europa
47
METODOLOGIE OPERATIVE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Metodi e strumenti di osservazione e documentazione
nei servizi socio-sanitari.
Modalità di attuazione e strumenti per lo “stage”.
Metodi e tecniche per la relazione di aiuto.
Tecniche di comunicazione facilitata.
Organizzazione dei servizi educativi e socio-sanitari
del territorio.
Contesti, metodi e strumenti degli operatori sociali.
Interventi socio-assistenziali per le categorie
svantaggiate e protette.
Lavoro sociale di rete.
Il Servizio Sanitario in Italia: specificità, storia e
legislazione.
Piano sanitario Nazionale e Piano Sanitario
Regionale.
Dichiarazione dei diritti.
Medicina preventiva.
Servizi sanitari: strutture e procedure.
Individuare le caratteristiche essenziali della
metodologia del lavoro nell’ambito
sociosanitario.
Individuare i bisogni socioassistenziali
dell’utenza.
Relazionarsi con le idonee strutture per
esperienze di “stage”.
Individuare gli elementi organizzativi dei
servizi.
Utilizzare gli strumenti e le tecniche di
comunicazione facilitata.
Utilizzare le conoscenze teoriche relative al
processo di aiuto collegandole a situazioni
concrete.
Analizzare le problematiche dell’utenza in
relazione al proprio campo di intervento.
Apprendere le fasi che regolano il Servizio
Sanitario Nazionale anche nelle sue
articolazioni regionali e territoriali.
Avere coscienza degli obblighi, anche civili e
penali, di fronte alla società, che vincolano il
professionista operante nella sanità e
nell’assistenza.
Sapere che non solo la dedizione del
professionista, ma anche l’idoneità degli
ambienti e delle strutture rappresentano un
requisito necessario per il buon espletamento
del servizio alla persona.
Individuare i servizi sanitari e assistenziali del
territorio e le relative modalità di accesso, per
fornire precise informazioni agli utenti.
Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a
rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a
predisporre e attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità.
Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per
facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e
privati presenti sul territorio.
Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale e
utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali e
informali. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale,
ludica e culturale.
Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a
sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia,
per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e
contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazioni adeguati.
Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività
professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli
interventi e dei servizi.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche
per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza
nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente
e del territorio.
Conoscere le risorse del proprio territorio. Ipotizzare collegamenti e
relazioni.
Gestire la psicologia e le emozioni degli altri.
Essere in grado di far valere il proprio punto di vista.
48
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Il Comportamentismo e la scatola nera.
Il cognitivismo e l’elaborazione delle informazioni
nei domini dell’inconscio: Freud.
La Psicologia del ciclo di vita: E. Erikson.
La Psicologia umanistica: Carl Rogers.
L’apprendimento sociale.
Teorie della motivazione.
Teorie dell’attribuzione.
L’influenza sociale.
La comunicazione come trasmissione.
La comunicazione come azione e interazione.
La comunicazione come relazione.
IL disagio minorile e adolescenziale.
I diversamente abili.
La sofferenza psichica.
Gli anziani.
La famiglia e i servizi socio-sanitari.
Identificare il campo di indagine teorico ed
applicativo delle diverse scuole di pensiero.
Valutare gli effetti psicologici e sociali di
stereotipi e pregiudizi.
Individuare modalità comunicative e
relazionali adeguate alle diverse tipologie di
utenze.
Individuare le diverse forme della
comunicazione.
Individuare i bisogni e le problematiche
specifiche del minore, dell’anziano, delle
persone con disabilità, delle persone con
disagio psichico, dei nuclei familiari in
difficoltà.
Applicare le conoscenze teoriche acquisite a un caso concreto.
Utilizzare strumenti di base per la rilevazione dei bisogni delle
diverse tipologie di utenza.
Utilizzare tecniche di animazione ludica adeguate alle diverse
fasce di età.
Favorire il benessere psicologico delle persone che vivono
situazioni di disagio.
Individuare collegamenti e relazioni tra le conoscenze acquisite e
l’esperienza personale.
Utilizzare strategie (giochi, lavori di gruppo ecc) finalizzate alla
cooperazione e all’integrazione per facilitare la socializzazione e il
superamento di pregiudizi e stereotipi.
Utilizzare modalità comunicative adeguate alle diverse tipologie di
utenze.
Utilizzare strategie comunicative appropriate per risolvere una
situazione problematica.
49
TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
I principali mezzi di pagamenti cartacei ed elettronici.
Assegni bancari e circolari.
Cambiali pagherò e cambiali tratte.
Il sistema azienda e i suoi elementi.
L’organizzazione aziendale e la gestione.
Il patrimonio aziendale e i suoi elementi: investimenti
e finanziamenti.
Il reddito d’esercizio e la competenza dei costi e dei
ricavi.
Il bilancio d’esercizio (cenni generali): finalità e
struttura.
Il mondo del lavoro e le sue caratteristiche
fondamentali.
Il concetto di lavoro subordinato e principali contratti
di lavoro dipendente.
Il sistema delle assicurazioni sociali, i rapporti con gli
enti previdenziali.
Gli elementi della retribuzione e il costo del lavoro.
La realtà del sistema non profit e l’importanza per
l’economia e il welfare nazionale.
Le associazioni, le fondazioni e i comitati.
Gli altri enti non profit e le ONLUS.
Cenni sulla gestione, contabilità e bilancio delle
aziende non profit.
Il sistema finanziario.
Il credito.
Il ruolo e le funzioni della banca moderna.
La classificazione delle operazioni bancarie (cenni
generali).
Distinguere modalità elettroniche e cartacee nel regolamento degli
scambi commerciali.
Classificare le aziende, costruire semplici organigrammi e
individuare i compiti delle varie funzioni aziendali
individuare gli aspetti della gestione e in generale le
manifestazioni finanziarie ed economiche.
Riconoscere gli elementi che compongono il patrimonio a redigere
semplici prospetti del patrimonio aziendale.
Calcolare il reddito d’esercizio.
Cogliere il significato delle principali voci di bilancio, finalità e la
sua struttura.
Individuare i caratteri e gli elementi del rapporto di lavoro
subordinato.
Individuare i contributi a carico delle aziende e dei lavoratori.
Individuare il carico fiscale e previdenziale del lavoratore.
Comprendere il contenuto di semplici buste paga.
Distinguere le diverse realtà di non profit e le loro caratteristiche
più specifiche.
Riconoscere i caratteri, le varie tipologie e la gestione delle
aziende del settore no-profit.
Individuare i soggetti del sistema finanziario.
Distinguere e riconoscere le varie funzioni della banca.
Conoscere in linea generale le principali operazioni bancarie.
50
RELIGIONE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Riconosce gli interrogativi universali dell’uomo:
origine e futuro del mondo e dell’uomo, bene e male,
senso della vita e della morte, speranze e paure
dell’umanità, e le risposte che ne dà il cristianesimo,
anche a confronto con altre religioni.
Si rende conto del valore delle relazioni interpersonali
e dell’affettività vissute nell’ottica evangelica:
accoglienza, perdono, carità ecc.
Individua la radice ebraica del cristianesimo e coglie
la specificità della proposta cristiano–cattolica
distinguendola da quella di altre religioni.
Accosta i testi e le categorie più rilevanti dell’Antico
e del Nuovo Testamento: creazione, peccato,
promessa, esodo, alleanza, popolo di Dio, messia,
regno di Dio, amore, mistero pasquale; ne scopre le
peculiarità dal punto di vista storico, letterario e
religioso.
Approfondisce la conoscenza della persona e del
messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di
vita, la sua relazione con Dio e con le persone,
l’opzione preferenziale per i piccoli e i poveri, così
come documentato nei Vangeli ripercorre gli eventi
principali della vita della Chiesa nel primo millennio e
coglie l’importanza del cristianesimo per la nascita e
lo sviluppo della cultura europea.
Riconosce il valore etico della vita umana come la
dignità della persona, la libertà di coscienza, la
responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo,
aprendosi alla ricerca della verità e di un’autentica
giustizia sociale e all’impegno per il bene comune.
Riflettere sulle proprie esperienze personali e
di relazione: sentimenti, dubbi, speranze,
relazioni, solitudine, incontro, condivisione,
ponendo domande di senso nel confronto con
le risposte offerte dalla tradizione cristiana.
Dialogare con posizioni religiose e culturali
diverse dalla propria in un clima di rispetto,
confronto e arricchimento reciproco.
Riconoscere l’origine e la natura della Chiesa
e le forme del suo agire nel mondo quali
l’annuncio, i sacramenti, la carità.
Leggere, nelle forme di espressione artistica e
della tradizione popolare, i segni del
cristianesimo.
Cogliere la valenza delle scelte morali,
valutandole alla luce della proposta cristiana.
Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita,
riflettere sulla propria identità nel confronto con il messaggio
cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un
contesto multiculturale.
Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e
nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo.
Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana,
interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione
della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e
tradizioni storico- culturali.
51
3. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Obiettivi comuni
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le
procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica
dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
MATEMATICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Il piano cartesiano.
La retta e i fasci di rette.
Le coniche: parabola, circonferenza, ellisse e
iperbole.
Definizioni come luoghi geometrici e loro
rappresentazione nel piano cartesiano.
Risoluzione approssimata di equazioni per via
grafica.
Equazioni esponenziali.
Logaritmi.
Goniometria.
Trigonometria: teoremi dei triangoli rettangoli,
teoremi dei seni e del coseno.
Funzioni polinomiali; funzioni razionali,
esponenziali e logaritmiche.
Dominio, segno, intersezioni con gli assi cartesiani
limiti e continuità di una funzione intera e fratta.
Concetto di derivata di una funzione.
Teoremi del calcolo differenziale.
Studio di funzioni intere e fratte.
Integrali indefiniti e definiti.
Risolvere problemi.
Risolvere in maniera di geometria analitica
relativi alla retta.
Risolvere problemi di geometria analitica
relativi alle coniche. Applicare la trigonometria alla risoluzione di
problemi riguardanti i triangoli.
Calcolare dominio segno intersezioni con gli
assi limiti e derivate di funzioni.
Analizzare esempi continue e discontinue. Rappresentare nel piano cartesiano le coniche e le funzioni descrivendo le proprietà qualitative. Calcolare l’integrale di funzioni elementari.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della disciplina per
organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici
e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando
opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per
investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
Affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di
modelli matematici per la loro rappresentazione e successiva
soluzione. Operare correttamente con il simbolismo matematico.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio,
ricerca e approfondimento disciplinare. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle
scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi
professionali di riferimento.
Risolvere problemi geometrici per via sintetica o analitica.
52
RAPPRESENTAZIONE E MODELLAZIONE ODONTOTECNICA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Anatomia topografica degli elementi dentali.
Dimensioni caratteristiche.
Divisione in terzi.
Morfologia delle viste occlusali dei denti delle
arcate.
Tavolato occlusale.
Componenti della protesi scheletrica.
Morfologia delle cuspidi occlusali dei denti delle
due arcate.
Raffigurazione bidimensionale
dell’allineamento dentale vestibolare delle
arcate dentarie mascellare e mandibolare dati i
punti di contatto mesiali e distali.
Costruzione dell’ellisse.
Corretto allineamento dei margini incisivi e
delle cuspidi vestibolari della curva ellittica.
Raffigurazione grafica di strumenti ed
elementi che compongono la protesi
scheletrica.
Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
ANATOMIA FISIOLOGIA IGENE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Il sistema nervoso: il neurone, le sinapsi, la
trasmissione dell’impulso nervoso.
Il S.N.C.:caratteristiche anatomiche e funzioni.
Il S.N. Periferico, recettori di sensibilità,l’arco
riflesso.
Il sistema endocrino e gli ormoni.
Le principali ghiandole endocrine.
Il diabete.
L’apparato genitale maschile.
L’apparato genitale femminile.
I caratteri ereditari e le leggi che regolano la loro
trasmissione.
Anatomia del cranio.
I muscoli masticatori.
Norme di Igiene che regolano l’organizzazione del
laboratorio odontotecnico.
Correlare strutture anatomiche e funzioni
dell’organismo come prodotto
dell’interazione del patrimonio genetico con i
fattori ambientali.
Utilizzare la terminologia adeguata e
specifica della disciplina.
Individuare la correlazione esistente tra
componenti anatomiche della bocca e del
cranio.
Favorire la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiologiche e patologiche.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà anatomica e fisiologica e del distretto di interesse.
53
DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Conoscere le diverse categorie di imprenditori.
Conoscere le caratteristiche e le finalità delle
cooperative sociali.
Conoscere le principali figure di professioni sociali e
socio – sanitari.
Descrivere i contenuti e gli obiettivi delle direttive u.e.
per dispositivi medici
Saper individuare le diverse tipologie di
società.
Individuare i requisiti del contratto di società.
Saper valutare il funzionamento della società
cooperativa.
Saper individuare le professioni sociali e socio
sanitarie.
Saper distinguere i soggetti ai quali si applica
la disciplina sulla privacy.
Collocare i dispositivi medici in ambito
odontotecnico.
Essere consapevole della rilevanza del fenomeno societario
nell’attuale mondo degli affari.
Redigere un contratto nei suoi elementi essenziali.
Essere competenti nel trattamento dei diritti in ambito socio
sanitario.
Descrivere le tappe che l’odontotecnico deve seguire partendo dalla
prescrizione del medico per arrivare alla dichiarazione di conformità
del prodotto da lui fabbricato.
ESERCITAZIONE DI LABORATORIO DI ODONTOTECNICO
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Descrivere il procedimento di fusione a cera persa.
Definire i principali cicli termici per le leghe
utilizzate in odontotecnica
Apprendere i principali sistemi di fusione e saldatura
Comprendere le funzioni delle protesi mobili
parziali.
Comprendere la funzione dei ganci e le regole da
osservare nella costruzione di ganci in filo.
Apprendere come si prepara una muffola.
Cere di registrazione del morso per arcate dentarie.
Proiezione delle arcate dentarie sui vari piani di
riferimento.
Tecniche di montaggio secondo vari autori.
Malattie professionali e/o accidentali.
Normative nazionali e comunitarie di settore relative
alla sicurezza e alla tutela ambientale
Tecniche di modellazione e fusione.
Uso del parallelometro.
Barre, retine e ganci fusi, tipologia dei vari attacchi.
Modello master .
Saper modellare un ponte curandone i
parametri morfologici e funzionali.
Saper eseguire fusioni, saldature e rifinitura
degli elementi fusi.
Saper costruire ganci ln filo.
Saper montare i denti mancanti rispettando i
rapporti occlusali.
Saper rifinire una protesi parziale mobile.
Modellare i manufatti con precisione e cura
dell’estetica.
Progettare le protesi,mobile.
Montare denti nelle varie classi edentule.
Adottare comportamenti idonei a prevenire le
situazioni di rischio e le malattie
professionali.
Operare nel rispetto delle norme relative alla
sicurezza ambientale e della tutela della
salute.
Sapere eseguire un montaggio totale in
normoclasse.
Analizzare qualitativamente quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall'esperienza.
Utilizzare attrezzature per fusioni a cera persa.
Descrive ed analizzare le metodologie di fusione e saldatura.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Descrivere ed analizzare le funzioni della protesi parziale mobile.
Utilizzare strumenti per costruire una protesi parziale mobile.
Uutilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire protesi
mobile.
Eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e
collocare i relativi modelli sui dispositivi di registrazione
occlusale.
Adoperare strumenti di precisione per levigare e rifinir e le protesi.
Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di
igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni.
Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire
le protesi.
Progettare la protesi, scheletrata.
54
Classi di Kennedy.
Elementi provvisori di protesi fissa in resina.
Cere di registrazione occlusale per arcate dentarie.
Protesi fisse.
Tecniche di modellazione di corone in scala reale e
in scala di ingrandimento.
Apprendere i concetti fondanti della gnatologia
buccale
Descrivere e riconoscere i principali attacchi.
Definire la funzione della protesi.
Overdenture.
Descrivere il procedimento di fusione a cera persa.
Definire i principali cicli termici per le leghe
utilizzate in odontotecnica.
Apprendere i principali sistemi di fusione e
saldatura.
Tecniche di modellazione e fusione della protesi in
metallo-ceramica.
Ganci in filo, archi, viti e apparecchi ortodontici
Casistica di protesi su impianti.
Casistica delle protesi in zirconia.
Prescrizione odontoiatriche e lessico di settore.
Tecniche di interazione professionale.
Metodiche operative di applicazione dei modelli.
Saper costruire le cappe radicolari e
posizionare gli attacchi.
Modellare, fondere ed applicare la massa
ceramica per la realizzazione di una protesi
metallo-ceramica.
Realizzare ganci, archi e placchette ed
adattare bande e disgiuntori negli apparecchi
ortodontici.
Realizzare protesi su impianto.
Utilizzare apparecchiature a controllo
numerico per lavorazione di protesi in
zirconia.
Interpretare una prescrizione medica.
Compilare il certificato di conformità delle
protesi.
Interagire con i fornitori di materiali ed
apparecchiature di uso odontotecnico.
Utilizzare appropriati metodi operativi per
l’applicazione dei modelli.
Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di
igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni.
Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i
tipi di protesi: provvisoria e fissa in metal - resina.
Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire
le protesi.
Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni
scientifiche e tecnologiche nel rispetto della vigente normativa.
Descrivere ed analizzare le funzioni della protesi mobile totale e le
metodologie per la costruzione di cappe radicolari con
posizionamento degli attacchi.
Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i
tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile;
Redigere relazioni tecniche e documentare attività individuali e di
gruppo relative a situazioni professionali.
55
SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI E LABORATORIO
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
- La materia e i suoi stati fisici:
• Riconoscere l’importanza della Chimica;
• Conoscere le principali grandezze e le rispettive unità
di misura del S. I.;
• Riconoscere l’importanza delle operazioni di misura
per effettuare indagini quantitative;
• Conoscere l’importanza del metodo sperimentale;
• Conoscere il concetto di stato fisico della materia;
• Conoscere l’importanza dei passaggi di stato della
materia;
• Conoscere l’importanza delle miscele e le loro
proprietà;
• Conoscere e saper distinguere tra sostanza pura e
miscela;
• Conoscere le miscele e le soluzioni;
• Conoscere le norme di sicurezza, la vetreria e gli
strumenti di uso più comune nel Laboratorio di
Chimica.
- La materia e le sue trasformazioni:
• Conoscere i nomi e i simboli degli elementi chimici
più comuni;
• Conoscere le particelle delle sostanze pure;
• Conoscere i concetti di atomo e di molecola;
• Conoscere il concetto di trasformazione chimica;
• Conoscere e saper rappresentare una reazione
chimica;
• Conoscere e saper descrivere il concetto di equazione
chimica;
• Conoscere e saper eseguire il bilanciamento di una
equazione chimica;
• Conoscere il concetto di velocità e di scambio di
energia nelle reazioni chimiche;
• Conoscere il concetto di equilibrio di una reazione
chimica;
• Saper calcolare la densità dei materiali in Laboratorio.
- Dall’atomo alle molecole:
• Conoscere lo sviluppo storico del modello atomico;
- La materia e i suoi stati fisici:
Saper proporre la corretta unità di misura per
la misura di una qualsiasi grandezza del S. I.;
Saper effettuare calcoli con le varie unità di
misura delle più note grandezze del S. I.;
Descrivere la materia utilizzando
correttamente le sue proprietà;
Identificare i simboli sull’etichetta di un
reagente ed individuare le frasi di rischio;
Conoscere le norme di sicurezza di un
Laboratorio di Chimica;
Nominare i più semplici strumenti di
laboratorio e conoscerne il loro uso;
Descrivere una trasformazione osservata in
laboratorio ordinando in sequenza le
osservazioni fatte;
Saper relazionare con l’appropriato
linguaggio ed in forma completa le
esperienze di laboratorio sul foglio di lavoro
fornito dall’insegnante.
- La materia e le sue trasformazioni:
Saper distinguere gli elementi dai composti
chimici;
Saper distinguere gli stati di aggregazione
della materia e i suoi passaggi di stato;
Saper distinguere una trasformazione chimica
da una trasformazione fisica;
Saper distinguere una miscela omogenea da
una eterogenea;
Saper indicare la tecnica di separazione dei
componenti più opportuna di una miscela.
-Dall’atomo alle molecole:
Saper enunciare le Leggi di Proust, Dalton e
Gay Lussac;
Saper enunciare i Principi di Lavoisier e di
Avogadro;
Saper applicare le Leggi di conservazione
della massa e delle proporzioni definite al
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie
nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
56
• Conoscere il concetto di modello atomico a gusci;
• Conoscere il modello atomico ad orbitali;
• Conoscere il concetto di configurazione elettronica
dell’atomo;
• Conoscere e saper leggere la Tavola Periodica degli
elementi chimici;
• Saper determinare la densità dei solidi per
immersione.
- I legami chimici:
• Conoscere le relazioni tra configurazione elettronica
dell’atomo e Tavola Periodica degli elementi chimici;
• Conoscere e saper scrivere le formule di Lewis;
• Conoscere il significato di legame chimico;
• Conoscere e saper distinguere tra legame primario e
legame secondario;
• Conoscere i vari tipi di legami interatomici e
intermolecolari;
• Conoscere il concetto di energia di legame;
• Saper individuare gli elementi chimici con il “saggio
alla fiamma”.
- Lo stato solido:
• Conoscere le proprietà e le caratteristiche fisiche dello
stato solido;
• Conoscere e saper classificare i diversi tipi di solidi;
• Conoscere il significato di allotropia, polimorfismo e
isomorfismo;
• Saper riconoscere un solido cristallino;
• Conoscere le proprietà e la classificazione dei solidi
cristallini;
• Conoscere e descrivere il principio di galleggiamento
dei solidi in un fluido in laboratorio.
- Misurare e lavorare con le grandezze fisiche:
• Conoscere le grandezze fisiche;
• Conoscere e saper eseguire misure dirette e indirette;
• Conoscere e saper utilizzare le grandezze
fondamentali e derivate;
• Conoscere il Sistema Internazionale di Unità di
Misura (S. I.);
• Conoscere la differenza tra grandezze intensive ed
estensive;
- Le grandezze fisiche di interesse dentale:
calcolo delle masse di sostanze coinvolte
nelle reazioni chimiche;
Saper eseguire una pesata con la bilancia
analitica.
- I legami chimici:
Data l’equazione di una reazione chimica,
saper identificare i reagenti e i prodotti e i
loro rapporti di combinazione;
Saper calcolare la formula di un composto
chimico nota la sua composizione
percentuale e viceversa;
Saper bilanciare le equazioni chimiche;
Saper eseguire calcoli stechiometrici;
Saper riconoscere il reagente limitante;
Saper calcolare la resa di reazione.
- Lo stato solido:
Saper descrivere le proprietà chimico-fisiche
dello stato solido ;
Saper classificare i diversi tipi di solidi;
Saper dire il significato di allotropia,
polimorfismo e isomorfismo;
Saper identificare un solido cristallino;
Saper spiegare le proprietà e la
classificazione dei solidi cristallini;
Saper descrivere il principio di
galleggiamento dei solidi in un fluido in
laboratorio.
- Misurare e lavorare con le grandezze
fisiche:
Saper spiegare come agiscono i vari metodi
per aumentare la velocità di solubilizzazione;
Sapere prevedere come si dissociano le
sostanze ioniche in soluzione in base alla loro
formula chimica;
Saper spiegare come agiscono le varie
tecniche di separazione studiate;
Sapere eseguire semplici calcoli sulla
concentrazione delle soluzioni;
Saper spiegare alcuni fenomeni anche
naturali sulla base delle proprietà delle
soluzioni.
- Le grandezze fisiche di interesse dentale:
57
• Conoscere il concetto di volume e di lunghezza e le
loro unità di misura;
• Conoscere il significato di misure di capacità e
misure lineari;
• Conoscere il concetto e la differenza tra massa e peso
e le loro unità di misura;
• Conoscere e saper usare gli strumenti di misura della
massa e del peso;
• Conoscere il concetto di temperatura e le sue unità di
misura;
• Conoscere le scale termometriche e gli strumenti di
misura della temperatura;
• Conoscere il concetto di calore e le sue unità di
misura;
• Conoscere le sorgenti e le modalità di trasmissione del
calore;
• Altre grandezze di interesse dentale;
• Curva di riscaldamento ed equilibrio termico in
laboratorio.
- Gli strumenti di misura della temperatura:
• Conoscere il concetto di termometro;
• Conoscere i vari tipi di termometri: termometro ad
espansione; termometro bimetallico; termometro a
resistenza; termistore; termocoppie;
pirometro a radiazione.
- Il colore e la luce:
• Conoscere e saper definire le relazioni tra la luce e il
colore;
• Conoscere le relazioni esistenti tra luce e spettro
elettromagnetico;
• Conoscere gli attributi del colore: tinta, croma e
valore;
• Conoscere e definire la percezione del colore;
• Conoscere i principali fattori che condizionano la
percezione del colore;
• Conoscere e saper distinguere tra trasparenza
traslucenza e opalescenza;
• Riconoscere le principali differenze tra sistema
additivo e sistema sottrattivo nella sintesi dei colori;
• Saper definire la temperatura di colore;
• Conoscere i principali fattori di influenza esterna dei
Prevedere le condizioni che rendono
possibile una reazione chimica;
Prevedere quando una reazione chimica
avviene o non avviene spontaneamente;
Calcolare il calore sviluppato o assorbito in
una trasformazione chimica;
Spiegare le ragioni per le quali le reazioni
chimiche procedono a velocità diverse.
- Gli strumenti di misura della temperatura:
Saper descrivere il funzionamento di un
termometro;
Saper descrivere i vari tipi di termometri più
usati;
Saper descrivere le proprietà chimico-fisiche
del mercurio;
Saper descrivere il fenomeno della
dilatazione dei metalli.
- Il colore e la luce:
Saper definire le relazioni tra luce e colore;
Essere in grado di definire le relazioni
esistenti tra luce e spettro elettromagnetico;
Comprendere e descrivere gli attributi del
colore: tinta, croma e valore;
Saper definire la percezione del colore;
Saper definire i principali fattori che
condizionano la percezione del colore;
Saper distinguere tra trasparenza, traslucenza
e opalescenza;
Definire le principali differenze tra sistema
additivo e sistema sottrattivo nella sintesi dei
colori;
Saper definire la temperatura di colore;
Essere in grado di definire i principali fattori
di influenza esterna dei colori dentali.
- I tipi di materiali dentali:
Saper classificare e distinguere i vari tipi di
materiali per il settore odontotecnico;
Saper definire i materiali metallici;
Saper definire i materiali ceramici;
Saper definire i materiali polimerici;
Saper riconoscere i materiali compositi;
Saper riconoscere i materiali sinterizzati.
58
colori dentali.
- I tipi di materiali dentali:
• Conoscere e saper distinguere i vari tipi di materiali
dentali;
• Saper classificare i materiali per il settore
odontotecnico;
• Conoscere i materiali metallici, ceramici, polimerici,
compositi, sinterizzati.
Le proprietà dei materiali dentali:
• Conoscere le proprietà chimico-fisiche dei materiali
dentali;
• Conoscere le proprietà meccaniche, tecnologiche,
biologiche dei materiali;
• Conoscere le proprietà d’uso dei materiali;
• Conoscere i criteri di scelta dei materiali;
• Conoscere i criteri di lavorazione dei materiali.
- Le prove sui materiali dentali:
• Conoscere i tipi di prove da eseguire sui materiali
dentali: le prove di trazione, prove di compressione,
prove di flessione a tre punti, prove di resilienza,
prove di durezza.
- I tipi di materiali da impronta:
• Conoscere e descrivere i principali tipi di materiali da
impronta;
• Riconoscere l’importanza di sapere la composizione e
le caratteristiche dei vari materiali da impronta;
• Riconoscere l’importanza di sapere i requisiti che
devono possedere i materiali da impronta;
• Conoscere e saper classificare i materiali da impronta;
• Conoscere e saper distinguere i materiali rigidi da
quelli elastici;
• Saper distinguere i materiali da impronta dalle loro
caratteristiche fisiche.
- I materiali da impronta rigidi:
• Conoscere le caratteristiche dei vari materiali rigidi;
• Conoscere le caratteristiche del gesso da impronte;
• Conoscere e saper descrivere le caratteristiche delle
masse termoplastiche;
• Conoscere le caratteristiche delle paste di ossido di
zinco-eugenolo;
• Conoscere le impronte di precisione.
- Le proprietà dei materiali dentali:
Saper spiegare le proprietà chimico-fisiche
dei materiali dentali;
Saper descrivere le proprietà meccaniche dei
materiali;
Saper spiegare le proprietà tecnologiche dei
materiali;
Conoscere le proprietà biologiche dei
materiali;
Saper descrivere le proprietà d’uso dei
materiali;
Saper spiegare i criteri di scelta dei materiali;
Saper descrivere i criteri di lavorazione che
deve subire un materiale dentale.
-Le prove sui materiali dentali:
Saper descrivere i tipi di prove da eseguire
sui materiali dentali;
Saper descrivere le prove di trazione;
Saper descrivere le prove di compressione;
Saper descrivere le prove di flessione a tre
punti;
Saper descrivere le prove di resilienza;
Saper descrivere le prove di durezza sui
materiali.
- I tipi di materiali da impronta:
Saper descrivere i principali tipi di materiali
da impronta;
Saper definire l’importanza di sapere la
composizione e le caratteristiche dei vari
materiali da impronta;
Saper descrivere l’importanza di conoscere i
requisiti che devono possedere i materiali da
impronta;
Sapere identificare e classificare i materiali
da impronta;
Saper identificare e distinguere i materiali
rigidi da quelli da quelli elastici;
Saper distinguere i materiali da impronta
dalle loro caratteristiche fisiche;
- I materiali da impronta rigidi:
Saper descrivere le caratteristiche dei vari
materiali rigidi;
59
- Gli idrocolloidi e gli elastomeri:
• Conoscere gli idrocolloidi;
• Saper distinguere tra idrocolloidi reversibili e
idrocolloidi irreversibili-alginati;
• Conoscere gli elastomeri;
• Conoscere e saper distinguere i vari tipi di elastomeri;
• Conoscere e saper distinguere la plasticità
dall’elasticità.
- Consistenza dei materiali e tecniche:
• Conoscere e saper spiegare gli accorgimenti da
seguire nell’impiego dei materiali;
• Conoscere e saper descrivere la consistenza
appropriata dei materiali;
• Conoscere e saper spiegare le tecniche d’impronta
monofase e a due fasi;
• Conoscere le differenze tra materiali dentali da
sviluppo e da impronta.
- Contaminazioni, smaltimento e portaimpronte:
• Conoscere e saper distinguere i diversi tipi di
portaimpronte;
• Conoscere le operazioni fondamentali per poter
eseguire semplici lavori pratici in laboratorio;
• Conoscere bene i tipi di portaimpronte funzionali;
• Conoscere bene le modalità contro le contaminazioni;
• Conoscere bene le norme sullo smaltimento dei rifiuti
dei materiali.
- Il gesso:
• Conoscere le origini del gesso;
• Conoscere i metodi di estrazione del minerale
gessoso;
• Conoscere i gessi dentali;
• Conoscere le modalità di produzione industriale dei
gessi dentali;
• Conoscere e saper ripetere le caratteristiche dei vari
tipi di gesso;
• Conoscere le modalità dell’impasto del gesso;
• Conoscere qual è il rapporto acqua/polvere nei tipi di
gesso;
• Sapere che cosa sono gli acceleranti e i ritardanti.
- La presa del gesso:
• Conoscere il concetto di volume e di lunghezza e le
Saper distinguere e descrivere le
caratteristiche del gesso da impronte;
Saper riconoscere e descrivere le
caratteristiche delle masse termoplastiche;
Saper distinguere e descrivere le
caratteristiche delle paste di ossido di zinco-
eugenolo;
Saper riconoscere e descrivere le impronte di
precisione.
-Gli idrocolloidi e gli elastomeri:
Saper riconoscere e descrivere gli
idrocolloidi;
Saper distinguere tra idrocolloidi reversibili e
idrocolloidi irreversibili-alginati;
Saper riconoscere e descrivere gli elastomeri;
Saper distinguere i vari tipi di elastomeri;
Saper definire e distinguere la plasticità
dall’elasticità.
- Consistenza dei materiali e tecniche:
Saper spiegare gli accorgimenti da seguire
nell’impiego dei materiali dentali;
Saper descrivere la consistenza appropriata
dei materiali;
Saper spiegare le tecniche d’impronta
monofase e a due fasi;
Saper descrivere le differenze tra materiali
dentali da sviluppo e da impronta.
- Contaminazioni, smaltimento e
portaimpronte:
Saper distinguere i diversi tipi di
portaimpronte;
Saper definire le operazioni fondamentali per
poter eseguire semplici lavori pratici in
laboratorio;
Saper eseguire bene i tipi di portaimpronte
funzionali;
Saper descrivere ed eseguire le modalità
contro le contaminazioni;
Conoscere e saper definire bene le norme
sullo smaltimento dei rifiuti dei materiali.
- Il gesso:
Saper riferire le origini del gesso;
60
loro unità di misura;
• Conoscere e saper dire che cos’è e come avviene la
presa del gesso;
• Conoscere i tempi di presa dei vari tipi di gesso;
• Conoscere il comportamento del gesso durante la
presa;
• Conoscere e saper descrivere l’espansione del gesso.
- L’impasto del gesso e la colatura dell’impronta:
• Conoscere e sapere eseguire l’impasto del gesso;
• Conoscere i tipi di miscelazione del gesso;
• Saper eseguire la miscelazione manuale;
• Saper eseguire la miscelazione meccanica;
• Conoscere la colatura di un’impronta;
• Saper eseguire una colatura di un’impronta.
- La lavorazione dei modelli e i tipi di resine:
• Conoscere le modalità di lavorazione dei modelli;
• Conoscere e saper rispettare le proporzioni
acqua/polvere indicate;
• Conoscere e saper manipolare i modelli in gesso;
• Conoscere le caratteristiche delle resine epossidiche e
delle resine poliuretaniche
- I modelli in materiale refrattario e la scomposizione
dei modelli:
• Conoscere e saper dire come si esegue un modello in
rivestimento da fusione;
• Sapere come si esegue un modello in materiale
refrattario;
• Conoscere le proprietà dei materiali refrattari;
• Conoscere i tipi di scomposizione dei modelli;
Conoscere e sapere come si scompone un modello.
- I materiali per la modellazione:
• Conoscere le caratteristiche fisiche dei materiali per la
modellazione;
• Conoscere la composizione chimica dei materiali da
modellazione;
• Conoscere le proprietà chimiche dei materiali;
• Conoscere la plasticità dei materiali per la
modellazione;
• Conoscere il concetto di idrorepellenza;
• Conoscere il concetto di additivo.
Saper spiegare i metodi di estrazione del
minerale gessoso;
Sapere i tipi di gessi dentali;
Saper riferire le modalità di produzione
industriale dei gessi dentali;
Saper spiegare le caratteristiche dei vari tipi
di gesso;
Saper descrivere le modalità dell’impasto dei
tipi di gesso;
Saper dire qual è il rapporto acqua/polvere
nei vari tipi di gesso;
Saper descrivere che cosa sono gli acceleranti
e i ritardanti.
- La presa del gesso:
Conoscere e saper dire che cos’è e come
avviene la presa del gesso;
Conoscere e saper spiegare i tempi di presa
del gesso;
Saper descrivere il comportamento del gesso
durante la presa;
Saper descrivere e spiegare l’espansione del
gesso.
- L’impasto del gesso e la colatura
dell’impronta:
Saper eseguire l’impasto del gesso;
Saper spiegare i vari tipi di miscelazione del
gesso;
Saper eseguire la miscelazione del gesso
manuale;
Saper eseguire la miscelazione meccanica del
gesso;
Saper definire la colatura di un’impronta;
Saper trattare un’impronta;
Saper eseguire una colatura di un’impronta.
- La lavorazione dei modelli e i tipi di resine:
Saper descrivere le modalità di lavorazione
dei modelli;
Conoscere e saper rispettare le proporzioni
acqua/polvere indicate;
Saper manipolare i modelli in gesso;
Saper descrivere le caratteristiche delle resine
epossidiche e delle resine poliuretaniche.
61
- Le cere:
• Conoscere e descrivere la composizione delle cere;
• Conoscere e saper classificare i diversi tipi di cere;
• Conoscere e saper distinguere tra cere naturali e cere
artificiali;
• Conoscerne e saperne descrivere le caratteristiche e le
differenze;
• Conoscere e saper spiegare l’importanza della
plasticità delle cere nella modellazione;
• Conoscere bene la tecnica della fusione a cera persa.
- La classificazione delle cere dentali:
• Conoscere le caratteristiche delle cere dentali;
• Conoscere e saper descrivere i tipi di cere dentali;
• Conoscere e saper classificare le cere animali,
vegetali, minerali e sintetiche;
• Conoscere i vari tipi di cere in campo dentale;
• Conoscere e descrivere come i vari tipi di cere
intervengono nei processi di lavorazione dentali.
- Gli altri tipi di materiali per la modellazione:
• Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei materiali
diversi dalle cere;
• Conoscere le proprietà chimiche delle resine per la
modellazione;
Conoscere e saper descrivere le resine foto- ed
autopolimerizzanti.
- I metalli:
• Conoscere le caratteristiche fisiche dei metalli;
• Conoscere le proprietà chimiche dei metalli;
• Conoscere il legame metallico;
• Conoscere e saper classificare i metalli;
• Conoscere e saper distinguere i metalli nobili dai
metalli non nobili;
• Conoscere e saper descrivere i metalli utilizzati in
Odontotecnica.
- Le leghe metalliche:
• Conoscere le modalità di fabbricazione delle leghe
metalliche;
• Conoscere i vari tipi di leghe metalliche;
• Conoscere e saper distinguere le leghe metalliche
nobili da quelle non nobili;
• Conoscere le principali leghe metalliche utilizzate in
- I modelli in materiale refrattario e la
scomposizione dei modelli:
Saper dire come si esegue un modello in
rivestimento da fusione;
Sapere come si esegue un modello in
materiale refrattario;
Saper descrivere le proprietà dei materiali
refrattari;
Saper riferire sui tipi di scomposizione dei
modelli;
Saper scomporre un modello.
- I materiali per la modellazione:
Saper sapere le caratteristiche fisiche dei
materiali per la modellazione;
Sapere la composizione chimica dei materiali
da modellazione;
Conoscere le proprietà chimiche dei materiali
da modellazione;
Conoscere la plasticità dei materiali da
modellazione;
Conoscere il concetto di idrorepellenza;
Conoscere il concetto di additivo.
- Le cere:
Conoscere e descrivere la composizione delle
cere;
Saper classificare i diversi tipi di cere;
Saper distinguere tra cere naturali e cere
artificiali;
Saper descrivere le caratteristiche e le
differenze tra le cere;
Saper spiegare l’importanza della plasticità
delle cere nella modellazione;
Saper spiegare bene la tecnica della fusione a
cera persa.
- La classificazione delle cere dentali:
Conoscere e saper spiegare le caratteristiche
delle cere dentali;
Conoscere e saper descrivere i tipi di cere
dentali;
Conoscere e saper classificare le cere
animali, vegetale, minerali e sintetiche;
Conoscere i vari tipi di cere utilizzate in
62
Odontotecnica;
• Conoscere e saper dire per quali lavorazioni vengono
utilizzate le leghe;
• Conoscere gli ultimi ritrovati tecnologici metallici in
campo dentale.
- La classificazione e la biocompatibilità delle leghe:
• Conoscere la classificazione delle leghe;
• Conoscere le proprietà delle leghe per resine e
compositi;
• Conoscere le proprietà delle leghe per ceramica;
• Saper spiegare perché le leghe per ceramica devono
possedere particolari caratteristiche;
• Conoscere e saper definire la biocompatibilità delle
leghe metalliche.
- I rivestimenti:
• Conoscere e descrivere le caratteristiche dei vari tipi
di rivestimenti in campo dentale;
• Conoscere la differenza tra espansione di presa ed
espansione termica e come modularle;
• Conoscere e saper elencare i requisiti per l’operatività
laboratoriale dei rivestimenti;
• Conoscere e saper distinguere i rivestimenti secondo il
legante e le indicazioni d’uso;
Conoscere e descrivere le modalità d’uso dei
rivestimenti per fusioni e per saldature.
campo dentale;
Conoscere e descrivere come i vari tipi di
cere intervengono nei processi di lavorazione
dentale.
- Gli altri tipi di materiali per la
modellazione:
Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei
materiali diversi dalle cere;
Conoscere le proprietà chimiche delle resine
per la modellazione;
Conoscere e saper descrivere le resine foto-
ed autopolimerizzanti.
- I metalli:
Saper definire le caratteristiche fisiche dei
metalli;
Saper descrivere le proprietà chimiche dei
metalli;
Saper spiegare il legame metallico;
Conoscere e saper classificare i metalli;
Conoscere e saper distinguere tra metalli
nobili e metalli non nobili;
Conoscere e saper descrivere i metalli
utilizzati in Odontotecnica.
- Le leghe metalliche:
Sapere le modalità di fabbricazione delle
leghe metalliche;
Conoscere i vari tipi di leghe metalliche;
Conoscere e saper distinguere le leghe
metalliche nobili da quelle non nobili;
Conoscere le principali leghe utilizzate in
Odontotecnica,
Saper dire per quali lavorazioni vengono
utilizzate le leghe;
Conoscere gli ultimi ritrovati tecnologici
metallici in campo dentale.
- La classificazione e la biocompatibilità
delle leghe:
Sapere la classificazione delle leghe
metalliche;
Saper descrivere le proprietà delle leghe
metalliche per resine e compositi;
Conoscere le proprietà delle leghe metalliche
63
per ceramica;
Saper spiegare perché le leghe per ceramica
devono possedere particolari caratteristiche;
Saper definire la biocompatibilità delle leghe
metalliche.
- I rivestimenti:
Saper descrivere le caratteristiche dei vari tipi
di rivestimenti in campo dentale;
Sapere la differenza tra espansione di presa
ed espansione termica e come modularle;
Saper elencare i requisiti per l’operatività
laboratoriale dei rivestimenti;
Saper distinguere i rivestimenti secondo il
legante e le indicazioni d’uso;
Saper descrivere le modalità d’uso dei
rivestimenti per fusioni e per saldature.
IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Descrivere la struttura delle cellule: procariote –
eucariota
Descrivere le caratteristiche principali dei tessuti,
organi, sistemi, apparati;
Saper descrivere e riconoscere ed individuare organi,
sistemi ed apparati del corpo umano
Descrivere cambiamenti che avvengono dall’infanzia
alla senescenza;
Riconoscere la cellula come unità elementare degli
esseri viventi.
Conoscere le patologie più frequenti legate al
territorio;
Definire le patologie più comuni e saperle descrivere;
Conoscere i fattori di rischio presenti in grado di
influire sulla salute;
Conoscere interventi di prevenzione;
Spiegare le cause di alcune fondamentali patologie;
Individuare situazioni problematiche e delicate ed
ipotizzare risposte personalizzate;
Conoscere strumenti di intervento che valorizzino
Mettere in relazione l’organizzazione della
cellula procariote ed eucariote con le
esigenze funzionali degli organismi che li
posseggono;
Correlare la differenza strutturale delle
cellule dei diversi organi con la loro
funzionalità;
Vedere l’interdipendenza e l’interfunzionalità
tra organi ed apparati per la conservazione
dell’omeostasia dell’organismo
Acquisire conoscenze sull’assistenza alle
persone che hanno perso capacità di essere
autosufficienti in funzione alle proprie
condizioni fisiche e sociali;
Acquisire una visione globale ed
esemplificativa della tutela della salute;
Individuare criteri di classificazione nella
menomazioni e nelle disabilità ;
Correlare all’ambiente eventuali fattori di
rischio e di danni alla salute;
64
tutte le risorse presenti nel territorio soprattutto del
processo assistenziale nel caso di fasce di popolazioni
che presentano problemi specifici anche legati alla
condizione socio-economica ed adeguati ai bisogni
Conoscere gli organi sensoriali deputati alla vita di
relazione
Saper comunicare concetti attraverso un linguaggio
rigoroso ed essenziale
Spiegare in modo appropriato e chiaro aspetti
biologici riguardanti il corpo umano
Saper esprimere e tracciare linee guida di assistenza
indicando fondamentali servizi
Elencare criteri di classificazione degli organi
Conoscere patologie invalidanti.
Conoscere le esigenze dell’organismo per soddisfarle
in modo appropriato con gli alimenti
Conosce i principi di un’alimentazione equilibrata
Conoscere fattori della salute , agenti etiologici e
fattori di malattie;
Conoscere fattori di rischio e di danno;
Descrivere norme per la profilassi generale di malattie
infettive e sociali;
Concetto di bisogno
Analisi dei bisogni socio-sanitari
Rapporto tra bisogni, domanda ed offerta di servizi
Organizzazione del servizio sanitario nazionale (SSN)
Strutture e servizi socio-sanitari, reti formali e reti
informali
Fasi di un progetto
Concetto di disabilità
Definizione di paralisi cerebrale infantile
Definizione di Alzheimer
Conoscere il processo d’aiuto,
Modello di progetto intervento destinato a minori
Percorso riabilitativo di pazienti con Parkinson e
osteoporosi
Il processo di aiuto, il progetto d’intervento
Metodologie della riabilitazione Psico-fisica
L’Istat Istituto Nazionale di Statistica
Le fonti dei dati
Il nuovo sistema Informativo Nazionale NSIS
Ruoli e competenze delle diverse figure professionali
Individuare le relazioni tra affezione e
disturbi dovuti a modi impropri nella
nutrizione
Sviluppare capacità di applicare conoscenze
scientifiche senza imprecisioni
Acquisire un corretto approccio con persone
affette da menomazione
Arricchire la conoscenza della disciplina
attraverso la terminologia specifica ed il
linguaggio scientifico rendendo consapevoli
delle strutture deduttive delle scienze
Utilizzare chiavi analitiche per il
riconoscimento degli organi.
Acquisire una visione globale delle regole
necessarie alla tutela della salute;
Assumere il significato di medicina
preventiva;
Valutare e scegliere nell’ambito delle
proposte alimentari quelle più idonee per il
mantenimento del proprio strato di salute
Distinguere e classificare i bisogni
Distinguere bisogni e domanda
Impostare un’analisi dei bisogni
Bisogni sociosanitari
Indicare il principio su cui si basa il sistema
sanitario nazionale
Descrivere principali servizi forniti dalle
aziende sanitarie locali
Spiegare come si accede alle prestazioni
sanitarie
Elencare le fasi di un progetto
Definire e classificare le paralisi cerebrali
infantili
Distinguere i bisogni del bambino PCI
Impostare un’analisi quantitativa dei bisogni
del bambino con disabilità
Riconoscere la sintomatologia di Alzheimer
Identificare elementi e fasi nella
progettazione e gestione di un piano di
intervento
Saper effettuare analisi raccolta e confronto
di dati
65
in ambito socio-sanitario, in particolare di
Assistente sociale
Assistente sanitario
Fisioterapista
Logopedista
Infermiere professionale
Operatore sociosanitario ed ausiliario socio-
assistenziale
Educatore professionale
Addetto all’assistenza di base
Le figure professionali la responsabilità nei diversi
ruoli
La relazione d’aiuto
Il sistema curante
Competenze tecniche e relazionali
Il colloquio e l’intelligenza emotiva
Il metodo di lavoro per obiettivi
Il processo di aiuto,il progetto di intervento
Concetto di educazione
Le fasi di un progetto di educazione alla salute
Comportamenti sani
Aspetti del comportamento alimentare
I danni del fumo, dell’alcol e delle sostanze psicotrope
Alcolismo,tabagismo, educazione alimentare,
prevenzione
Sani stili di vita,fattori di rischio
Saper spiegare il procedimento metodologico
Saper identificare le metodologie adatte per
la rilevazione
Descrivere compiti principali dell’Istat
Indicare i principali fonti dei dati
Indicare gli obiettivi generali del NSIS
Classificare gli studi epidemiologici
Riconoscere e distinguere i ruoli, le
mansioni, le competenze delle diverse figure
professionali che operano all’interno delle
strutture e dei servizi sociosanitari
Riconoscere la responsabilità professionale
edetica dei diversi ruoli
Comprendere la relazione d’aiuto come si
costruisce una relazione d’aiuto, quali sono
gli attori nella relazione d’aiuto qual è il
ruolo del ricevente nella relazione d’aiuto
Descrivere il contesto comunicativo della
relazione d’aiuto
Saper rielaborare le informazioni raccolte,i
servizi socio-assistenziali
Distinguere tra finalità ed obiettivi
Elencare i diversi livelli delle finalità
nell’educazione alla salute
Saper individuare le problematiche legate
Abilità di osservazione e relazione con
riferimento alle abitudini alimentari
Saper predisporre interventi mirati a
modificare le errate opinioni diffuse
66
TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Elementi costitutivi dell’azienda.
Classificazioni relative alle principali tipologie
d’azienda.
Concetto di soggetto economico e giuridico.
Figura dell’imprenditore e i suoi collaboratori.
Concetto di sistema impresa.
Relazioni tra l’impresa e l’ambiente.
Concetto di gestione.
Classificazioni delle operazioni e dei fatti di gestione.
Concetto di ciclo tecnico, di ciclo finanziario e di ciclo
monetario.
Concetto di finanziamento.
Concetto di fabbisogno finanziario iniziale e
successivo necessario per lo svolgimento dell’attività
aziendale.
Concetto di costo e di ricavo secondo la loro natura.
Concetti di risultato economico globale e di esercizio.
Concetti di valore finanziario e di valore economico.
Concetto di patrimonio di funzionamento.
Concetto di competenza economica.
Sapere quando l’attività imprenditoriale è
remunerativa.
Classificazione dei finanziamenti e degli impieghi.
Concetto di patrimonio e delle sue parti ideali.
Fondamentali indici di struttura patrimoniale e di
redditività.
Differenze tra dati e informazioni.
Collegamenti tra funzioni aziendali e sistema
informativo.
Concetto di sistema informatico e sistema informativo
integrato.
Evoluzione della telematica al servizio della
comunicazione aziendale.
Documenti originari della vendita.
Imposta sul valore aggiunto.
Pre-fatturazione, fatturazione e post-fatturazione.
Liquidazioni e versamenti periodici IVA.
Dichiarazione annuale IVA.
Collegare l’evoluzione del concetto d’azienda
alle forme di mercato.
Collegare i rapporti con l’ambiente esterno alle
condizioni del successo aziendale.
Riconoscere le particolarità delle strutture
operative delle imprese.
Distinguere le relazioni tra gli aspetti della
gestione.
Correlare le operazioni di gestione con
l’aspetto economico e finanziario.
Distinguere ed esprimere pareri sulle
condizioni di equilibrio finanziario e di
equilibrio economico.
Distinguere i significati di periodo
amministrativo e di esercizio amministrativo.
Individuare la differenza tra manifestazione
finanziaria e competenza economica.
Analizzare i casi di manifestazione finanziaria
coincidente o meno con la competenza
economica.
Individuare i collegamenti tra reddito
d’esercizio e patrimonio di funzionamento.
Esprimere valutazioni sulla remunerazione
dell’attività imprenditoriale.
Individuare le relazioni tra attività, passività e
netto.
Esprimere valutazioni circa l’equilibrio
finanziario e patrimoniale dell’impresa.
Individuare le relazioni esistenti tra problemi
da risolvere, scelte aziendali e strumenti
disponibili.
Analizzare i presupposti dell’IVA e il suo
ambito di applicazione.
Individuare le scritture obbligatorie per la
normativa civilistica e fiscale.
Individuare la funzione della contabilità
sezionale in un sistema informativo integrato.
Individuare le differenze tra metodo e sistema
Distinguere le aziende in relazione alle classificazioni proposte.
Individuare chi detiene il controllo nelle diverse forme giuridiche
d’azienda.
Individuare i rapporti che l’impresa instaura con l’ambiente esterno.
Identificare le varie operazioni di gestione: finanziamenti,
investimenti, produzione, disinvestimenti. Riconoscere i fatti interni
ed esterni di gestione.
Individuare i cicli aziendali.
Calcolare la durata dei cicli aziendali.
Individuare i flussi finanziari generati dalle operazioni di
investimento e disinvestimento.
Calcolare il reddito globale conseguito dall’impresa sia con il
procedimento analitico sia con il procedimento sintetico.
Determinare il risultato economico dell’esercizio e il patrimonio di
funzionamento.
Costruire i prospetti relativi alla Situazione patrimoniale e alla
Situazione economica.
Calcolare la remunerazione dell’attività imprenditoriale.
Rappresentare nella Situazione patrimoniale le fonti e gli impieghi.
Effettuare l’analisi della situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica attraverso il calcolo degli indici.
Individuare le esigenze informative degli organi dell’impresa.
Acquisire consapevolezza dei problemi da risolvere e delle scelte da
fare in ambito aziendale e degli strumenti disponibili. Riconoscere le
caratteristiche del sistema informativo integrato.
Compilare i documenti originari della vendita.
Analizzare i fondamenti dell’IVA.
Applicare le regole per la liquidazione periodica dell’IVA.
Applicare le regole di registrazione nei conti.
Riconoscere le fasi di redazione dell’inventario.
Individuare i vari tipi di inventari che l’azienda può redigere.
Conoscere la prima nota e le contabilità sezionali.
Saper rilevare le operazioni di gestione con gli strumenti della
contabilità sezionale.
Riconoscere le operazioni di gestione da rilevare nella contabilità
generale.
Analizzare l’aspetto finanziario ed economico dei fatti di gestione.
Rilevare in P.D. semplici operazioni di gestione.
67
Rilevazioni contabili.
Conti e regole di registrazione.
Classificazione degli inventari e delle scritture.
Prima nota.
Contabilità sezionale: di cassa, con le banche, di
magazzino, del personale, delle vendite e degli
acquisti.
Metodo della Partita Doppia applicata al sistema del
patrimonio e del risultato economico.
Piano dei conti.
Registrazione in P.D. sul libro giornale e sul mastro.
Problematiche e iter procedurale per la costituzione
dell’impresa.
Concetto di inventario di costituzione.
Categorie di apporti in sede di costituzione.
-Apporto di azienda funzionante e criteri di
valutazione.
Costi di impianto.
Tipologie di fattori produttivi per il funzionamento
dell’impresa.
Fasi di rilevazione contabile delle fatture di acquisto.
Concetto di reso a fornitori e di abbuono attivo.
Momento e strumenti di regolamento delle fatture di
acquisto.
Vendita all’ingrosso e al dettaglio.
Fasi di rilevazione contabile delle fatture di vendita.
Concetto di reso da cliente e di abbuono passivo.
Momento e strumenti di regolamento delle fatture di
vendita.
Operazioni di gestione accessoria e di gestione
straordinaria.
Operazioni su beni strumentali.
Componenti accessori e straordinari del reddito.
Rapporti tra banca e impresa.
Forme di utilizzo del conto corrente di corrispondenza.
Servizi e finanziamenti che la banca può fornire
all’impresa.
Operazioni relative agli imballaggi.
Modalità e tempi delle liquidazioni periodiche e
dell’acconto IVA.
Acconto imposte.
Operazioni di locazione e di leasing.
contabile.
Analizzare i criteri di impostazione del piano
dei conti.
Individuare gli elementi che compongono
l’avviamento.
Riconoscere le differenze tra prezzo di
cessione e patrimonio netto contabile.
Analizzare le differenze tra costi di esercizio e
costi patrimonializzati.
Analizzare le differenze tra resi su acquisti e
abbuoni.
Individuare le caratteristiche dei vari strumenti
di regolamento dei debiti commerciali.
Analizzare le differenze tra resi su vendite e
abbuoni.
Individuare le caratteristiche dei vari strumenti
di riscossione dei crediti commerciali.
Riconoscere e interpretare le differenze tra
gestione accessoria e straordinaria.
Analizzare e confrontare le operazioni e i
servizi bancari offerti all’impresa.
Individuare le differenze tra imballaggi di
consumo e durevoli.
Individuare le differenze tra locazione e
leasing.
Analizzare i componenti del costo del
personale.
Interpretare i dati contenuti nella situazione
contabile.
Individuare gli errori attraverso la lettura dei
dati contabili.
-Riconoscere gli assestamenti da effettuare nei
conti in semplici contesti operativi
Riconoscere la natura dei conti.
Analizzare la funzione del risultato di
esercizio.
Effettuare i collegamenti tra i dati contenuti nei
prospetti contabili di bilancio.
Interpretare i dati contenuti pei prospetti
contabili di bilancio. Gli allievi dovranno
essere in grado di risolvere problemi di
media difficoltà
Imparare ad utilizzare il Piano dei conti.
Redigere l’inventario di costituzione e le scritture in P.D. relative
alla costituzione e agli apporti.
Saper determinare l’avviamento di un’impresa funzionante e saperne
individuare gli elementi.
Redigere le scritture in P.D. relative ai costi d’impianto.
Redigere le scritture in P.D. relative agli acquisti di beni strumentali,
merci, materie di consumo e servizi.
Redigere le scritture in P.D. relative a resi su acquisti e abbuoni
attivi.
Redigere le scritture in P.D. relative al regolamento delle fatture di
acquisto.
Redigere le scritture in P.D. relative alle vendite di merci
all’ingrosso e al dettaglio.
Distinguere i resi da clienti dagli abbuoni passivi e redigere le
relative scritture in P.D.
Redigere le scritture in P.D. relative alla riscossione e alla mancata
riscossione delle fatture di vendita.
Redigere in P.D. l’autoconsumo.
Rilevare in P.D. le operazioni accessorie, le operazioni di cessione
dei beni strumentali e i componenti accessori e straordinari del
reddito.
Rilevare in P.D. le operazioni relative ai servizi di pagamento e di
riscossione tramite banca e le operazioni di finanziamento da parte
di banche
Redigere le scritture in P.D. relative agli imballaggi durevoli e di
consumo.
Contabilizzare le liquidazioni periodiche e l’acconto IVA.
Rilevare in P.D. l’acconto delle imposte.
Contabilizzare i valori bollati.
Redigere le scritture in P.D. relative alle variazioni di patrimonio
netto.
Correggere gli errori di registrazione in P.D.
Redigere le situazioni contabili.
Redigere le scritture di assestamento.
Redigere la situazione contabile finale.
Redigere le scritture di epilogo.
Rilevare il risultato economico conseguito nell’esercizio.
Rilevare l’entità del patrimonio netto finale.
Redigere le scritture conclusive della CO.GE.
Applicare i principi contabili.
Redigere lo Stato patrimoniale ed il Conto economico.
68
Aspetti giuridici e contabili del costo del lavoro.
Acquisto e utilizzo dei valori bollati.
Operazioni extragestione: pagamento di imposte
personali dell’imprenditore.
Contenuto, possibili forme e scopi assegnati alla
situazione contabile.
Concetto di inventario di esercizio.
Fasi operative attraverso le quali si determina il reddito
di esercizio ed il patrimonio di funzionamento.
Concetto di assestamento dei conti.
Diverse tipologie di scritture di assestamento.
Fasi operative di epilogo dei conti.
Determinazione del patrimonio netto finale.
Chiusura generale dei conti.
Contenuti del bilancio di esercizio.
Fasi operative per passare dalla situazione contabile
finale ai prospetti contabili del bilancio d’esercizio.
Principi contabili generali.
Conoscere le funzioni principali dell’applicativo Word
e la procedura di formattazione di documenti settoriale
secondo regole;
Conoscere le funzioni principali dell’applicativo
Power Point.
Conoscenza della logica operativa dell’applicativo
Excel e delle funzioni ad esso correlate per il calcolo,
la costruzione di prospetti e grafici.
Conoscenza della struttura della rete internet, della
modalità di rilevazione ed esportazione informazioni,
dei servizi da essa erogati.
Saper applicare ai lavori proposti le principali funzioni dei pacchetti
applicativi in uso e le strategie appropriate per produrre lavori
corretti e disposti esteticamente secondo regole.
69
TECNICA DI COMUNICAZIONE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Conoscere l’importanza della componente relazionale
nella comunicazione e la differenza tra realtà oggettiva
e soggettiva e le forme illusorie per avere una
comprensione reale delle situazioni.
Conoscere le differenze tra le varie tipologie di gruppo e
cos’è un “leader” e come riconoscerlo.
Conoscere gli aspetti fondamentali dell’organizzazione
aziendale e come le strutture organizzative sono frutto
dell’evoluzione sociale.
Conoscere il concetto di marketing e come gli approcci
al mercato possono essere vari.
Conoscere come si svolgono le comunicazioni
d’azienda e con quali strumenti.
Conoscere la pubblicità e la sua efficacia.
Conoscere i diversi strumenti utilizzati.
Comprendere l’importanza della
comunicazione nelle relazioni interpersonali.
Distinguere tra i vari approcci per essere
consapevole di quello che accade e per
condividere emozioni sensazioni, dati e valori.
Capire quali comportamenti automatici
limitano la nostra libertà di azione e pensiero.
Comprendere il potere suggestivo e di
influenzamento delle parole.
Comprendere gli elementi indispensabili della
prossemica, della cinesica, del digitale, etc.
Saper riconoscere i ruoli principali di un
gruppo per inserirsi adeguatamente e saper
riconoscere che vi sono non solo gruppi di
persone, ma anche di lavoro.
Comprendere come avviene la comunicazione
di massa e capire che ogni strumento ha un
suo linguaggio e i suoi codici, che vanno
compresi.
Distinguere le diverse tipologie di emittenti
radiofoniche e riconoscere le diverse funzioni
della radio: evocativa, espressiva, emozionale
e confidenziale. Saper scegliere e valutare i
diversi messaggi televisivi, per scegliere con
maturità e consapevolezza quali guardare.
Saper leggere e capire i giornali e saper
riconoscere i diversi approcci dei diversi
giornali.
Sapersi muovere in rete consapevolmente
saper interpretare e utilizzare il linguaggio del
web.
Essere consapevoli dei propri pensieri,
emozioni e comportamenti.
Sapersi esprimere in modo costruttivo,
riconoscere e gestire le proprie emozioni.
Sviluppare sintonia per creare rapporti basati
sulla fiducia e saper modificare il proprio
comportamento a seconda della situazione e
Saper applicare nei diversi contesti il linguaggio più adeguato,
porta ad ottenere risultati concreti.
Essere in grado di cooperare con altri soggetti.
Saper utilizzare il dialogo come strumento efficace di persuasione.
Saper sviluppare un linguaggio empatico per ridurre le
incomprensioni e offrire un sostegno.
Essere in grado di osservare ed interpretare gli stati d’animo propri
e degli altri nel modo corretto, per orientare al meglio il proprio
comportamento.
Saper individuare nella definizione di noi stessi, attraverso la
comunicazione, che possiamo essere accettati, rifiutati o
disconfermati.
Capire l’importanza della coesione, del conformismo e il livello
necessario per una gestione efficace di gruppo.
Saper individuare i diversi stili di “leadership” e scegliere quello
più adeguato alle circostanze.
Saper analizzare i messaggi dei mass media.
Essere in grado di capire il ruolo dei mass media per capire la
società che ci circonda.
Comprendere il ruolo della radio, della televisione e dei giornali
nella società attuale.
Capire la peculiarità di internet e le enormi potenzialità.
Saper individuare come e quali bisogni soddisfare per poter
migliorare la qualità della propria vita.
Comprendere come instaurare relazioni interpersonali in modo
collaborativo in cui il successo di uno corrisponde al successo
dell’altro.
Capire i sistemi rappresentazionali per facilitare il processo di
persuasione e con quali comportamenti gli esseri umani si
distinguono e si differenziano gli uni dagli altri.
Capire l’importanza dell’aspetto comunicazionale
nell’organizzazione di impresa.
Comprendere che chiunque lavora in un’azienda si trasforma in
“risorsa”.
Sapere che alla base della comunicazione aziendale ci deve essere
la conoscenza dell’interlocutore e che sono finiti i tempi del
consumatore indifferenziato.
Sapere quali sono gli strumenti che identifica un’azienda e come
70
della tipologia di interlocutore. Saper cosa fare
e cosa evitare quando si comunica con un
gruppo.
Essere in grado di gestire l’ansia e orientare
l’energia in eccesso verso attività di
motivazione e coinvolgimento.
Saper attuare gli strumenti giusti nelle diverse
situazioni e conoscere le basi della
comunicazione efficace.
Essere in grado di utilizzare metodologie
appropriate per la conoscenza dei mercati.
Saper valutare l’impatto dell’immagine di
un’azienda sul mercato e saper utilizzare nel
modo migliore le relazioni pubbliche.
Saper usare termini e atteggiamenti corretti
nelle diverse situazioni.
Essere in grado di utilizzare nel modo
migliore sia le forme di comunicazione scritta
sia quelle telefoniche.
Saper impostare un messaggio pubblicitario e
saper distinguere gli approcci richiesti dai
diversi media.
utilizzarli.
Capire come si comunica dentro e fuori dall’azienda e quali sono e
come sono utilizzati gli strumenti di comunicazione d’azienda.
Comprendere come si imposta e si diffonde un messaggio
pubblicitario e i diversi linguaggi da utilizzare con i diversi
strumenti.
71
ANATOMIA, IGIENE E FISIOPATOLOGIA OCULARE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Igiene:definizione; stato di benessere e di malattia.
Prevenzione: generalità e tipi.
Cause di malattia.
Gli alimenti.
La piramide alimentare.
L’apparato tegumentario: struttura e funzioni.
Il Sistema nervoso: generalità. Il neurone; la conduzione
nervosa.
Il sistema endocrino e gli ormoni.
Principali ghiandole endocrine.
Patologie legate adisfunzioni del sistema endocrino: il
diabete.
L’apparato genitale maschile.
L’apparato genitale femminile.
I caratteri ereditari e le leggi che regolano la loro
trasmissione.
L’infiammazione e le sue cause principali.
Batteri e virus: caratteristiche principali.
Anatomia, fisiologia e patologia dell’occhio.
Classificare e definire le cause di rischio delle
principali malattie.
Utilizzare la terminologia di base relativa
all’anatomia ed alla fisiologia.
Osservare le principali norme di igiene e
prevenzione.
Correlare strutture e funzioni di tessuti, organi
ed apparati al normale funzionamento del
nostro organismo così come ad eventuali
patologie interessanti più distretti anatomici.
Correlare strutture anatomiche e funzioni
dell’organismo come prodotto dell’interazione
del patrimonio genetico con i fattori
ambientali.
Utilizzare la terminologia adeguata alle
diverse patologie oculari,specifica della
disciplina.
Individuare la correlazione esistente tra
componenti anatomiche dell’occhio e lo
sviluppo di patologie.
Osservare e descrivere fenomeni naturali e/o patologici
riconoscendone le cause
Favorire la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiologiche e patologiche.
Favorire la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiologiche e nell’influenza dell’ambiente sulle
stesse.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà fisiologica e patologica del distretto di interesse,
riconoscendone le cause.
72
OTTICA APPLICATA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Natura della luce, modello corpuscolare e
ondulatorio nella storia, i fotoni.
Propagazione della luce,
Velocità della luce; sorgenti luminose.
Proprietà delle onde: periodo, frequenza, velocità,
lunghezza d’onda.
Spettro Elettromegnetico e luce visibile.
Grandezza Fotometriche: candela, lumen lux.
I colori della luce e lunghezza d’onda.
Riflessione della luce e sue leggi.
Specchi piani e costruzione dell’immagine.
La rifrazione della luce: indici di rifrazione, legge di
Snell.
Concetto di Seno e Coseno.
Riflessione totale, angolo limite e conseguenze.
Dispersione cromatica, prisma Ottico.
Fenomeni astronomici e meteorologici della luce.
L’atmosfera come mezzo ottico.
Elementi caratteristici di uno specchio sferico.
Costruzione dell’immagini
Analisi quantitativa delle immagini di uno specchio
sferico: equazione dei punti coniugati ed
ingrandimento lineare.
Diottro sferico, elementi geometrici del diottro.
Immagine reale e virtuale nei sistemi diottrici,
equazione dei punti coniugati, potere diottrico.
Lenti sottili, elementi geometrici caratteristici d
elle lenti, classificazione.
Equazione dei Punti Coniugati in una lente sottile
(equazione degli ottici).
Immagini reali e virtuali, ingrandimento.
Lenti spesse.
Formazione dell’immagine, distanza focale.
Potere effettivo e potere nominale, potere frontale di
una lente spessa.
Combinazione di lenti: Potenza del sistema,
convergenza e divergenza di una combinazione di
lenti sottili.
Lenti asferiche, astigmatiche: lenti cilindriche,
Operare con le potenze di 10 con esponenti
positivi e negati.
Effettuare semplificazioni nelle Frazioni
Approssimazioni aritmetiche.
Conoscere i principali prefissi (mega, Giga,
Tera, pico, nano, Angstrom).
Saper ricavare Formule inverse.
Saper calcolare i parametri caratteristici di
un’onda ( ,T, f ).
Utilizzare strumenti di calcolo (calcolatrice).
Saper spiegare la costruzione di un’immagine
su uno specchio piano.
Saper applicare la legge di Snell.
Impostare e risolvere semplici problemi che si
presentano nei momenti di vita quotidiana,
relativi alla rifrazione e riflessione totale.
Saper definire le grandezze fotometriche e le
unità di misura.
Impostare e risolvere semplici problemi che si
presentano nella vita quotidiana, modellizzabili.
Spiegare fenomeni come anticipo dell’alba e
ritardo del tramonto, brillio delle stelle, aloni
lunari e solari, miraggio, fata morgana e
arcobaleno.
Applicare nozioni di base di algebra e
geometria alla costruzione delle immagini
ottiche.
Interpretare e costruire rappresentazioni
grafiche di relazioni e corrispondenze
definite formalmente o empiricamente.
Applicare l’equazione dei punti coniugati e
saper calcolare l’ingrandimento in uno
specchio, prevedendo se l’immagine è reale o
virtuale in uno specchio e in un diottro.
Applicare la formula del potere diottrico.
Descrivere e analizzare fenomeni ottici con
linguaggi, convenzioni e simboli.
Utilizzare metodiche e procedure e strumenti
nel laboratorio di ottica.
Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto
della normativa vigente;
misurare i parametri anatomici del paziente necessari
all’assemblaggio degli ausili ottici;
utilizzare macchine computerizzate per sagomare le lenti e
assemblarle nelle montature in conformità con la prescrizione
medica;
definire la prescrizione oftalmica dei difetti semplici (miopia e
presbiopia, con esclusione dell'ipermetropia, astigmatismo e
afalchia);
aggiornare le proprie competenze relativamente alle innovazioni
scientifiche e tecnologiche, nel rispetto della vigente normativa;
utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per
organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative;
utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per
investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e
di gruppo relative a situazioni professionali.
73
sistemi di cilindri ad assi paralleli, sistema di due
cilindri ad assi incrociati, lente sfero-cilindrica,
lettura di una lente sfero-cilindrica al
frontifocometro, lenti toriche.
Lenti multifocali e progressive.
Aberrazioni ottiche assiali ed extrassiali.
Sistema ottico dell’occhio e ametropie.
Obiettivi e Oculari.
Strumenti ottici: Telescopio a Riflessione totale; il
Telemetro; macchina fotografica.
Saper applicare l’equazione dei punti coniugati
alle lenti sottili.
Calcolare i poteri e le distanze focali di una
lente oftalmica e di un sistema di lenti.
Misurare con gli strumenti più idonei i
parametri di una lente.
Sapere individuare i parametri e le
caratteristiche delle lenti multifocali e
progressive.
Individuare le cause di un’aberrazione e
classificarla.
Saper individuare i difetti dell’occhio per
individuare le lenti appropriate per correggerli.
Provare, tramite banco ottico, il funzionamento
di strumenti ottici e calcolarne i parametri
74
LENTI OFTALMICHE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
La montatura: sistemi di misurazione.
Lenti sferiche e toriche.
Centratore: criteri di centraggio (calcolo del
decentramento).
Calcolo del diametro.
Frontifocometro: lettura, ricetta e trasposta.
Orientamento dell’asse nel montaggio, sistemi di
indicazione dell’asse: sistema tabo -internazionale.
Calcolo della tolleranza.
Sgrezzatura, mola manuale e automatica.
Montaggio di lenti con metodo manuale.
Controllo.
Criteri di centraggio per il montaggio degli occhiali.
Caratteristiche di un occhiale per la correzione della
visione da vicino.
Caratteristiche ottiche e geometriche delle lenti
multifocali.
Caratteristiche dei materiali per occhiali con
montature particolari.
Rivestimenti e trattamenti sulle lenti oftalmiche,
criteri di scelta dei filtri per specifiche necessità
d’uso e di sicurezza.
Effettuare la scelta opportuna relativamente
ai parametri opto-anatomici /morfologici del
portatore.
Effettuare un’opportuna scelta relativamente
al tipo di ametropia.
Realizzare un montaggio occhiale con
metodica manuale.
Utilizzare il frontifocometro, centratore,
rigello ottico, mola, ventiletta.
Centrare qualsiasi tipo di lente, utilizzando
correttamente il frontifocometro rispettando il
sistema tabo-internazionale.
Leggere una ricetta optometrica,
individuando il vizio refrattivo descritto
Individuare la tipologia delle lenti necessarie
per compensare i vizi rifrattivi.
Calcolare la distanza tra i centri ottici negli
occhiali per la visione da vicino.
Effettuare il ciclo completo di lavorazione
per approntare occhiali da vista scegliendo
lenti appropriate in base alla prescrizione.
Rilevare i parametri di una lente multifocale.
Effettuare rilievi anatomici del viso utili al
centraggio e al montaggio.
Eseguire un corretto assestamento sul viso
del portatore di occhiali speciali/ a giorno.
Eseguire lucidatura, fresatura e trapanatura di
lenti per montaggi speciali.
Identificare i trattamenti superficiali e le
tecniche per le colorazioni di lenti.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie
nel contesto culturale e sociale in cui vengono apllicate.
Assistere tecnicamente il cliente, nel rispetto della prescrizione
medica, nella selezione della montatura e delle lenti oftalmiche
sulla base delle caratteristiche fisiche, dell’occupazione e delle
abitudini.
Informare il cliente sull’uso e sulla corretta manutenzione degli
ausili ottici forniti.
Misurare i parametri anatomici del paziente necessari
all’assemblaggio degli ausili ottici.
Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto
della normativa vigente.
Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto
della normativa vigente
Utilizzare macchine computerizzate per sagomare le lenti e
assemblarle nelle montature in conformità con la
prescrizione medica.
Definire la prescrizione oftalmica dei difetti semplici (miopia e
presbiopia, con esclusione dell'ipermetropia,
astigmatismo e afachia)
75
ESERCITAZIONI DI CONTATTOLOGIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Evoluzione della contattologia, classificazione delle
lenti a contatto, indicazioni all’uso delle lenti a
contatto.
Metodi costruttivi, proprietà fisico-chimiche dei
materiali e geometrie nelle lenti a contatto rigide
corneali.
Nomenclatura delle abbreviazioni secondo normativa
ISO.
Procedure strumentali per i rilievi dei parametri
principali di una lente a contatto rigida corneale.
Fasi della procedura preapplicativa; schede di
valutazione e i controllo dell’applicazione.
Scegliere il tipo di lente a contatto in
relazione alle indicazioni della prescrizione.
Calcolare e verificare i parametri geometrici,
diottrici e fisici di una lente a contatto.
Effettuare esami di funzionalità lacrimale e
valutazione dello stato dell’occhio esterno.
Calcolare e verificare i parametri geometrici,
diottrici e fisici di una lente a contatto.
Effettuare esami di funzionalità lacrimale e
valutazione dello stato dell’occhio esterno.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie
nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per
organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per
investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto
della normativa vigente.
Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua
comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali
relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e
contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER).
76
OPTOMETRIA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Diottrica statica dell’occhio emmetropie e
dell’occhio accomodato; funzione accomodativi.
Meccanismi sensoriali e motori della visione
binoculare normale.
Ametropie assosimmetriche: miopia e ipermetropia.
Ametropie astigmatiche della cornea, oculare.
Acuità visiva ad alto e a basso contrasto, criteri
costruttivi di tavole optometriche.
Metodiche oggettive e soggettive e relativa
strumentazione per la misura della refrazione
oculare e della funzione visiva.
Struttura di un esame optometrico.
Lessico tecnico italiano e inglese.
Determinare i poteri diottrici dei mezzi
refrattivi dell’occhio accomodato e non
accomodato.
Determinare le abilità binoculari legate alla
fusione e al senso steroscopico.
Eseguire test per il controllo dei movimenti
oculari; determinare deviazioni binoculari e il
rapporto AC/A.
Misurare l’entità delle ametropie sferiche e
astigmatiche con metodi oggettivi e soggettivi
Misurare l’acuità visiva e la sensibilità al
contrasto.
Eseguire metodiche di controllo soggettivo.
Utilizzare la terminologia tecnica e
comprendere i manuali d’uso in lingua inglese
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie
nel contesto culturale e sociale in cui vengono apllicate.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per
organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative.
Assistere tecnicamente il cliente, nel rispetto della prescrizione
medica, nella selezione della montatura e delle lenti oftalmiche
sulla base delle caratteristiche fisiche, dell’occupazione e delle
abitudini.
Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua
comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi
settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi
ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune
europeo di riferimento per le lingue (QCER).
77
LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Il rischio nei luoghi di lavoro.
I comportamenti virtuosi.
I dispositivi di protezione individuale.
Nuova direttiva macchine.
Sistema Internazionale di unità di misura (SI).
Terminologia caratteristica.
Concetti fondamentali dell’incertezza di misura.
I principali errori che si compiono nelle misurazioni e
le cause di errore.
Il funzionamento dei principali strumenti di misura
utilizzati in laboratorio.
Individuare i componenti di un sistema di produzione
dell’aria compressa e descriverne le funzioni.
Elencare i componenti presenti in un serbatoio.
Terminologia e convenzioni.
Parametri di taglio per operazioni di foratura e
tornitura.
Utensili per operazioni di foratura e tornitura.
I diversi processi di saldatura.
I principali sistemi di controllo dei collegamenti
saldati.
Norme antinfortunistiche relative alla sicurezza nelle
officine e nei locali adibiti alla manutenzione mezzi di
trasporto terrestri.
Strumenti di misura e controllo (calibro – micrometro –
multimetro oscilloscopio – ecc.).
Unità di misura fondamentali e derivate.
Segni grafici e codici letterali per impianti elettrici e
circuiti elettronici.
Schemi logici e funzionali di apparati ed impianti.
Tecniche di manutenzione .
Conoscere gli impianti e i componenti principali di un
veicolo.
Individuare la segnaletica in funzione dei
rischi.
Mettere in atto comportamenti corretti in
presenza di rischio.
Interpretare la segnaletica.
Gestire misurazioni.
Valutare l’incertezza di misura.
Tarare strumenti di misura.
Descrivere e/o effettuare misurazioni e
controlli dimensionali.
Valutare la precisione di una misurazione.
Rappresentare semplici schemi pneumatici.
Realizzare circuiti pneumatici.
Individuare e capire le tolleranze.
Calcolare i valori delle tolleranze.
Misurare le tolleranze.
Scegliere i parametri di taglio per le
lavorazioni di foratura e tornitura.
Effettuare lavorazioni al trapano e al tornio.
Operare in sicurezza nelle lavorazioni al
trapano e al tornio.
Assemblare elementi metallici mediante
saldatura.
Saper individuare gli strumenti idonei per
misure di settore.
Saper leggere uno schema e individuare i
sistemi, gli organi e componenti
elettrici/meccanici/pneumatici di un veicolo,
reperire e interpretare documentazione tecnica.
Individuare i componenti principali di un
veicolo.
Ricavare informazioni relative agli interventi di
manutenzione dalla documentazione a corredo
della macchina/impianto.
Realizzare e interpretare disegni e schemi di dispositivi e impianti
del mezzo di trasporto.
Interpretare le condizioni di esercizio degli impianti indicate in
schemi e disegni.
Assemblare componenti pneumatici, oleodinamici ed elettrici
attraverso la lettura di schemi e disegni.
Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di
interesse relativa a schemi di impianti e struttura dei mezzi di
trasporto.
Consultare i manuali tecnici di riferimento.
Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo
descritto.
Ricavare dalla documentazione a corredo del mezzo di trasporto le
informazioni relative agli interventi di manutenzione.
Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base.
Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego
degli strumenti di misura.
Stimare gli errori di misura.
Valutare i rischi e applicare misure di prevenzione.
Impiegare strumenti di misura.
Misurare grandezze elettriche elettroniche e meccaniche.
Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle.
Cablare semplici circuiti elettronici.
Adoperare le tecniche di manutenzione.
Consultare manuali tecnici di riferimento.
78
TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Argomenti propedeutici svolti nell’anno precedente.
Argomenti mirati a secondo delle situazioni che si
sono evidenziati.
Grandezze e misure.
Sistemi di unità di misura.
Teoria degli errori.
Vari strumenti di misura-calabri- micrometri.
Produzione in serie ed intercambiabilità dei pezzi.
Dispositivi di protezione individuali e collettivi.
Principali fonti di rischio.
Segnaletica antinfortunistica sui luoghi di lavoro.
Regole di comportamento a salvaguardia della
sicurezza personale e della tutela ambientale sia nei
luoghi di vita che di lavoro.
Normativa nazionale e comunitaria.
Proprietà chimiche, fisiche, meccaniche, tecnologiche
dei materiali di maggiore interesse.
Materiali nelle lavorazioni meccaniche: leghe
metalliche, ferrose, di rame, leghe leggere.
Prove meccaniche: di trazione, di durezza di
resilienza.
Classificazione e designazione dei materiali in base
alla caratteristiche distintive e funzionali.
Materie Plastiche.
Il Disegno Tecnico: Foglio, Scale di rappresentazioni,
Sezioni, Proiezioni Ortogonali, Rappresentazione di
organi filettati.
Principali Norme UNI e ISO relativi al Disegno
Tecnico.
Realizzazione di semplici pezzi meccanici con
l’ausilio del software Autocad.
Stato delle superfici: rugosità.
Principi di funzionamento delle principali macchine
utensili, tradizionale e a C.N.C. e degli impianti
meccanici.
Principali componenti di una macchina e di un
impianto meccanico.
Utensili: classificazione ed utilizzo.
Distinguere i livelli gerarchici di legge, norme
e buona regola di comportamento.
Classificare i vari tipi di macchina.
Scegliere il corretto strumento per eseguire
una data misura.
Tarare e azzerare gli strumenti di misura e di
controllo.
Applicare le disposizioni normative e
legislative nazionali e comunitarie nel campo
della sicurezza e della salute.
Individuare i pericoli e valutare i rischi nei
diversi ambienti di vita e di lavoro.
Riconoscere la segnaletica antinfortunistica;.
Individuare e adottare i dispositivi a
protezione delle persone e degli ambienti.
Riconoscere e designare le principali leghe
metalliche.
Eseguire operazioni di manutenzione
appropriate in funzione dei vari materiali.
Interpretare disegni e schemi di pezzi
meccanici e di semplici schemi di impianti.
Utilizzare i manuali tecnici e la
documentazione allegata.
Individuare i componenti di un sistema sulla
base della loro funzionalità.
Organizzare e gestire processi di
manutenzione di una macchina.
Comprendere e leggere le situazioni delle
caratteristiche dei vari materiali.
Interpretare le schede tecniche dei materiali
che si utilizzano nei mezzi di trasporto.
Valutare il materiale di un componente
meccanico alternativo a quello ferroso.
Scegliere il corretto materiale per la
sostituzione di un componente.
Valutare l’impiego di un materiale in funzione
della sua possibilità di riciclo.
Eseguire operazioni di manutenzione
Utilizzare, attraverso le conoscenze raggiunte, gli strumenti
elementari specifici del settore meccanico.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi
tipici del settore meccanico.
Utilizzare, attraverso le conoscenze e le abilità raggiunte,
strumenti e tecnologie specifiche del settore meccanico.
Individuare correttamente i materiali impiegati.
Utilizzare la documentazione tecnica e grafica per gestire
correttamente il montaggio e la manutenzione della macchina o
dell’impianto disegnato.
Individuare i componenti che costituiscono la macchina o il
sistema per gestire correttamente il montaggio e nella
sostituzione.
Saper individuare le proprietà dei materiali che si utilizzano.
Saper utilizzare gli strumenti e le macchine per le prove sui
materiali.
Identificare i materiali più idonei non ferrosi per un componente
meccanico.
Eseguire, su un componente meccanico le operazioni compatibili
con il materiale che lo costituisce.
Identificare e impiegare materiali riciclabili per le operazioni di
manutenzione.
Scegliere e utilizzare correttamente lo strumento adatto per ogni
misurazione, sia in laboratorio che in campo ambientale.
Valutare l’incertezza insita in ogni misurazione.
Determinare la tolleranza più adatta per ogni componente
meccanico.
Identificare i materiali più idonei per un componente meccanico.
Eseguire, su un componente meccanico le operazioni compatibili
con il materiale che lo costituisce.
Identificare e impiegare materiali riciclabili per le operazioni di
manutenzione.
Verificare la resistenza di un organo meccanico in funzione delle
sollecitazioni.
Individuare i componenti danneggiati e le cause che hanno
prodotto il guasto, allo scopo di intervenire nel montaggio e nella
sostituzione.
Individuare i componenti danneggiati e le cause che hanno
79
Argomenti propedeutici svolti nell’anno precedente.
Argomenti mirati a secondo delle situazioni che si
sono evidenziati.
Allumino e sue leghe: leghe leggere.
Rame e sue leghe: ottoni e bronzi.
Materiali non metallici: Materie plastiche
_termoindurenti e termoplastiche.
Richiami alla teoria degli errori.
Produzione in serie ed intercambiabilità dei pezzi.
Posizione della tolleranza – accoppiamenti e
tolleranze.
Sistema di accoppiamento albero-base e foro base.
Accoppiamenti nel sistema di tolleranza ISO.
Tolleranze geometriche di forma e di posizione.
Calibri fissi.
Rugosità delle superficiali.
Proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche.
Diagramma di stato delle leghe ferro-carbonio,cenni.
Principali trattamenti termici degli acciai, degli altri
materiali ferrosi e delle leghe leggere.
Scopi, metodi ed attrezzature relative.
Forze e momenti.
Cenni sui principi di Statica, cinematica e dinamica.
Energia, lavoro e potenza.
Resistenza dei materiali.
Attrito e lubrificazione.
Organi di trasmissione e di collegamento.
Tecnica Fluida: Richiami delle leggi fisiche dei gas e
di meccanica dei fluidi
Componentistica dei circuiti oleodinamici e idraulicii.
Funzionamento dei circuiti oleodinamici e idraulicii.
Estratto delle noeme UNI ISO 1219 relativa alla
simbologia grafica dei componenti dei circuiti
oleodinamici e idraulici.
appropriati in funzione dei vari materiali.
Interpretare disegni e schemi di apparati e
dispositivi meccanici, comprensivi delle
indicazioni sulle tolleranze.
Calcolo di quote con tolleranze.
Utilizzo di strumenti per misura nei vari
campi di applicazione.
Valutare il materiale di un componente
meccanico.
Scegliere il corretto materiale per la
sostituzione di un componente.
Valutare l’impiego di un materiale in funzione
della sua possibilità di riciclo.
Individuare gli effetti di forze e momenti sugli
organi meccanici.
Riconoscere le cause di usura, fatica e rottura
dei componenti meccanici.
Individuare i componenti di un sistema
idraulico e oleodinamico sulla base della loro
funzionalità.
Identificare i componenti della macchina o
dell’impianto il cui funzionamento è inferiore
al livello richiesto.
prodotto il guasto, allo scopo di intervenire nel montaggio e nella
sostituzione.
80
TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Norme di rappresentazione grafica di reti e impianti
elettrici.
Schemi logici e funzionali di apparati, sistemi e
impianti.
Differenza di potenziale, forza elettromotrice,
corrente, potenza elettrica.
Classificazione dei materiali d’interesse in relazione
alle proprietà elettriche.
Principi di elettrotecnica e di elettronica nello studio
delle reti elettriche e dei dispositivi elettronici di
interesse.
Strumentazione elettrica ed elettronica di base.
Curve caratteristiche tensione-corrente dei principali
componenti elettrici ed elettronici.
Legge di Ohm, principi di Kirchhoff, partitori di
tensione e corrente, impedenze, rifasamento,
semiconduttori, diodi ,transistor.
Cenni sul sistema trifase, Potenza elettrica (P, Q, S).
Predisporre la distinta base degli
elementi/apparecchiature componenti/impianti.
Impianto di terra.
Utilizzare software di gestione relativo al mezzo di
trasporto.
Valutare il ciclo di vita, costi e ammortamenti di un
sistema.
Sensori e trasduttori di variabili di processo.
Segnali analogici e digitali, sistemi congruenti.
Principi di funzionamento e struttura delle macchine
elettriche generatrici e motrici, in cc e ca.
Coppia di un motore motrice, resistente, avviamento,
potenza meccanica, motrice, trasmessa, Perdite sui
motori in CC, CA (Padd, Pav, Pcu2, Pfe,ecc.)
scorrimento.
Struttura e componenti degli impianti elettrici
Caratteristiche tecniche di componenti e apparati
elettrici.
Motori con rotore a gabbia, ed avvolto.
Motore in CC, principio di funzionamento, Coppia,
Interpretare ed eseguire disegni e schemi di
impianti elettrici.
Definire le condizioni di esercizio degli
impianti rappresentati in schemi e disegni.
Individuare gli elementi per la protezione
dell’equipaggiamento elettrico delle macchine
e degli impianti.
Individuare le modalità di alimentazione
elettrica e le relative protezioni previste.
Determinare i materiali dei conduttori idonei
al trasporto dell’energia negli apparati e negli
impianti da alimentare elettricamente.
Individuare le caratteristiche elettriche di
macchine, impianti e
dispositivi elettrici.
Interpretare ed eseguire disegni e schemi di
impianti e dispositivi elettrici.
Smontare, sostituire e rimontare componenti e
apparecchiature di varia tecnologia
applicando procedure di sicurezza.
Applicare le procedure per il processo di
certificazione di qualità.
Valutare il ciclo di vita, costi e ammortamenti
di un sistema. Analizzare impianti per
diagnosticare guasti.
Saper definire e sostituire sensori e trasduttori
Conoscenza delle principali macchine
elettriche motore asincrono, motore in cc.
Collaudo delle macchine elettriche.
Conoscere le normative specifiche, saper
effettuare una manutenzione.
Saper realizzare un circuito di raddrizzatore,
alimentatore.
Predispone la distinta base degli elementi e
delle apparecchiature componenti l’impianto.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della
normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per
garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari
materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella
sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite.
Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della
normativa sulla sicurezza.
Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per
garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e
delle relative parti, oggetto di interventi di manutenzione nel
contesto d’uso.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i
materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio,
nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e
diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti
relativi al mezzo di trasporto.
Agire nel sistema della qualità, gestire le esigenze del
committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per
offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle
richieste.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni
tecniche per la vita sociale e culturale con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
Acquisizione delle conoscenze, di base per poter sviluppare la
disciplina.
Conoscere i principali componenti di un impianto elettrico.
Classificare gli impianti, i sistemi elettrici. Saper dimensionare
una linea elettrica.
Saper effettuare una manutenzione di un impianto elettrico.
Analizzare e valutare i componenti quali trasduttori, distinguere e
utilizzare i segnali elettrico- elettronici.
Gestire la logistica degli interventi.
81
perdite.
Motore ad eccitazione indipendente.
Motorino di avviamento automobile.
Alternatore per autoveicolo.
Normative e tecniche per dismissione
riciclo e smaltimento di apparati e residui di
lavorazione.
Affidabilità RAEE
Smaltimento apparecchiature, elettrico elettroniche.
Fogli di lavoro.
Conversione, trattamento e generazione di segnali
elettrici.
Amplificazione e conversione di potenza.
Specifiche tecniche dei componenti e degli apparati
elettronici.
Convertitori raddrizzatore.
Alimentatore per impianti elettrici e idraulici.
Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese
Diagnosi.
Affidabilita.
Stimare i costi del servizio.
Analizzare circuiti di conversione, in particola su autoveicoli
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica
tipici delle attività manutentive di interesse.
Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese.
82
TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Specifiche tecniche e funzionali dei componenti e dei
dispositivi.
Tecniche e procedure di assemblaggio e di
installazione di impianti e di apparati o dispositivi
meccanici, elettrici ed elettronici.
Tecniche e procedure di installazione di circuiti
oleodinamici e pneumatici.
Tecniche e procedure di montaggio di apparecchiature
elettriche e sistemi di protezione.
Norme sulla sicurezza e sulla tutela ambientale.
Procedure generali di collaudo e di esercizio.
Livelli di manutenzione.
Classificazione degli interventi manutentivi.
Struttura dei manuali di manutenzione.
Caratteristiche di funzionamento e specifiche di
macchine e impianti meccanici, termici, elettrici ed
elettronici.
Certificazione di Qualità ed enti certificatori.
Riconoscere e designare i principali
componenti.
Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche
dei componenti di apparati e impianti.
Assemblare e installare impianti, dispositivi
e apparati.
Osservare le norme di tutela della salute e
dell’ambiente nelle operazioni di collaudo,
esercizio e manutenzione.
Adottare i dispositivi di prevenzione e
protezione prescritti dalle norme per la
sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Interpretare i contenuti delle certificazioni.
Individuare i criteri per l’esecuzione dei
collaudi dei dispositivi.
Verificare la corrispondenza delle
caratteristiche rilevate alle specifiche
tecniche dichiarate.
Redigere la documentazione e le attestazioni
obbligatorie.
Procedure negli interventi di manutenzione.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della
normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per
garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari
materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella
sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite.
Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle
macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e di
installazione.
83
TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI TEEA
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Norme di rappresentazione grafica di reti e impianti
elettrici Schemi logici e funzionali di apparati, sistemi
e impianti.
Differenza di potenziale, forza elettromotrice,
corrente, potenza elettrica.
Classificazione dei materiali d’interesse in relazione
alle proprietà elettriche.
Principi di elettrotecnica e di elettronica nello studio
delle reti elettriche e dei dispositivi elettronici di
interesse.
Strumentazione elettrica ed elettronica di base
Curve caratteristiche tensione-corrente dei principali
componenti elettrici ed elettronici.
Parametri di funzionamento di circuiti e componenti
elettrici ed elettronici.
Documentazione tecnica, manuali e data-sheet.
Principi di funzionamento e struttura delle macchine
elettriche generatrici e motrici, in cc e ca.
Struttura e componenti degli impianti elettrici.
Caratteristiche tecniche di componenti e apparati
elettrici.
Principi di funzionamento e costituzione di dispositivi
e apparati elettronici, discreti e integrati, analogici e
digitali.
Conversione, trattamento e generazione di segnali
elettrici.
Amplificazione e conversione di potenza.
Specifiche tecniche dei componenti e degli apparati
elettronici.
Cause di infortunio elettrico.
Gli effetti e la prevenzione degli infortuni.
Segnaletica antinfortunistica.
Dispositivi di protezione elettrica, individuali e
collettivi.
Regole di comportamento nell’ambiente e nei luoghi
di vita e di lavoro, in condizioni normali e di
emergenza..
Principi di funzionamento e utilizzo degli strumenti di
lavoro e dei dispositivi di laboratorio.
Interpretare ed eseguire disegni e schemi di
impianti elettrici.
Definire le condizioni di esercizio degli
impianti rappresentati in schemi e disegni.
Individuare gli elementi per la protezione
dell’equipaggiamento elettrico delle
macchine e degli impianti.
Individuare le modalità di alimentazione
elettrica e le relative protezioni previste.
Determinare i materiali dei conduttori idonei
al trasporto dell’energia negli apparati e negli
impianti da alimentare elettricamente.
Individuare le caratteristiche elettriche di
macchine, impianti e dispositivi elettrici.
Individuare i pericoli e valutare i rischi
nell’uso dei dispositivi, nelle attività e
ambienti di vita e di lavoro.
Riconoscere la segnaletica antinfortunistica.
Individuare, adottare e promuovere
dispositivi a protezione delle persone e degli
impianti.
Assumere comportamenti sicuri nelle attività
di manutenzione e prescriverli agli utenti dei
relativi apparati e impianti.
Identificare livelli, fasi e caratteristiche dei
processi di manutenzione caratteristici degli
impianti e apparati elettrici.
Individuare e utilizzare strumenti e
tecnologie adeguate al tipo di intervento
manutentivo di interesse.
Organizzare e gestire processi di
manutenzione.
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e
strumenti di misura propri delle attività di
manutenzione elettrica ed elettronica.
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e
strumenti di controllo e regolazione propri
delle attività di manutenzione elettrica ed
elettronica.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa
sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per
garantire la corretta funzionalità di apparecchiature,
impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari
materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella
sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità
e delle procedure stabilite.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi,
eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti.
Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e
tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati
alle richieste.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche
per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio.
84
Misure elettriche di parametri e caratteristiche di
componenti passivi, dispositivi attivi e apparati.
Misure sui segnali elettrici periodici e non.
Principi di funzionamento della strumentazione
elettrica e caratteristiche degli strumenti di misura,
analogici e digitali.
Applicazioni significative della teoria degli errori di
misura e calcolo delle incertezze su misure dirette e
indirette.
Taratura e azzeramento degli strumenti di misura e
controllo.
Direttive e protocolli delle prove di laboratorio
unificate.
Configurare strumenti di misura,
monitoraggio e controllo.
Eseguire prove e misurazioni, in laboratorio e
in situazione.
Commisurare l’incertezza delle misure a
valori di tolleranza assegnati.
Descrivere struttura e organizzazione
funzionale di dispositivi e impianti oggetto di
interventi manutentivi.
85
TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE DI APPARATI E IMPIANTI CIVILI E INDUSTRIALI
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Richiami di matematica elementare.
Unità di misura fondamentali e derivate.
Conversioni di unità di misura.
Unità di misura di grandezze elettriche, termiche,
meccaniche chimiche.
Principali enti normatori e legislazione riguardanti il
settore elettrico ed elettronico.
Norme CEI.
Marcatura ce e marchi di conformità.
Produzione energia elettrica.
Centrali termo-idroelettriche, energia alternativa ai
combustibili fossili.
La direttiva macchine e la norma en 60204-1 2.
Alimentazione delle macchine mezzi e strumenti di
lavoro.
Manutenzione generalità Tipi di manutenzione.
Inquinamento e riciclo dei rifiuti.
Sicurezza sui luoghi di lavoro.
Resistori elettrici.
Codice colori delle resistenze.
Tecnologie costruttive delle resistenze (resistenza a
filo, ecc.).
Condensatori elettrici (elettrolitici, ceramici, a mica
ecc.).
Utilizzare la strumentazione di laboratorio.
Sistemi in bassa tensione impianto di terra.
Protezione dai contatti diretti, indiretto.
Interruttore differenziale, magnetotermico fusibile e
loro assemblaggio ecc.
Impianti di sezionamento, quadri elettrici.
Componentistica, apparecchi di comando, prese e
spine apparecchi di segnalazione Relè, attuatori,
trasduttori.
Prese industriali, dispositivi di allarme, incendio,
antintrusione.
Misura di resistenza e condensatori mediante
multimetro.
Consultare i manuali di istruzione.
Unità di misura delle principali grandezze
elettriche della potenza e dell'energia.
Conoscenza dei principali enti normatori
italiani, europei ed internazionali e della
legislazione specifica del settore elettrico-
elettronico.
Acquisizione del concetto di “norma” e
comprendere la corretta consultazione di una
norma.
Distinguere il significato di “marcatura” e
“marchio”.
Smontare, sostituire e rimontare componenti e
apparecchiature di varia tecnologia
applicando procedure di sicurezza.
Applicare le procedure per il processo di
certificazione di qualità.
Assemblare e installare impianti, dispositivi e
apparati.
Adottare i dispositivi di prevenzione e
protezione prescritti dalle norme per la
sicurezza nell’ambiente di lavoro sui sistemi
di sicurezza, sulla manutenzione.
Osservare le norme di tutela della salute e
dell’ambiente nelle operazioni di collaudo,
esercizio e manutenzione.
Utilizzare strumenti, metodi e tecnologie
adeguate al mantenimento delle condizioni di
esercizio.
Effetti delle forze sui componenti del mezzo
di trasporto e cause che contribuiscono alla
loro fatica, usura e rottura.
Dimensionamento e scelta dei parametri di
organi e supporti meccanici.
Riconoscere e designare i principali
componenti.
Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche
dei componenti di apparati e impianti.
Verificare la corrispondenza del
Saper esprimere grandezze fisiche con diverse unità di misura
eseguendo conversioni.
Saper invertire formule.
Principali Norme del settore industriale.
Produzione energia elettrica.
Salvaguardia dell’ambiente.
Conoscere la Direttiva europea di base applicata alle macchine.
Capire quali sono i confini tra l’equipaggio elettrico delle
macchine e l’impianto fisso con le relative competenze e
responsabilità.
Saper classificare e riconoscere la struttura a blocchi di una
macchina automatizzata.
Comprendere e saper distinguere gli apparecchi per
l’alimentazione delle macchine.
Sape utilizzare gli strumenti di misura.
Saper consultare manuali.
Saper utilizzare e installare apparati e componenti elettrici.
Utilizzare i dispositivi DPI.
Interpretare i contenuti delle certificazioni.
Adottare i dispositivi di prevenzione e protezione prescritti dalle
norme per la sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Identificare livelli, fasi e caratteristiche dei processi di
manutenzione.
Applicare le procedure degli interventi di manutenzione.
Tipologia, caratteristiche e classi di resistenza di organi e supporti
meccanici in relazione alle diverse sollecitazioni.
Individuare le risorse strumentali necessarie all’erogazione del
servizio manutentivo.
Individuare e utilizzare strumenti e tecnologie adeguate al tipo di
intervento manutentivo.
Organizzare e gestire processi di manutenzione.
Ricercare e individuare guasti.
Gestire la logistica degli interventi.
Stimare i costi del servizio.
Redigere preventivi e compilare capitolati di manutenzione.
Agire nel sistema qualità.
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica
tipici delle attività manutentive di interesse.
86
Laboratorio Generatore di segnali (utilizzo del
tester).
Configurazione dei circuiti pneumatici, circuiti
fondamentali, realizzazione di sequenze
elettropneumatiche, ciclo con due attuatori,
comando degli attuatori a semplice effetto, a doppio
effetto, tecniche in cascata.
Classificazione fasi operative dell’intervento di
manutenzione.
Dispositivi ed azioni individuali di prevenzione e
protezione (legge 81/2008).
Dispositivi di sicurezza.
Direttiva macchine.
Assemblare e installare impianti, dispositivi e
apparati.
Collaudo dopo l’intervento di manutenzione.
Manutenzione, livelli, interventi manutentivi,
sistemi di sicurezza, principali norme sulla
manutenzione.
Argomenti propedeutici svolti nell’anno precedente.
Argomenti mirati a secondo delle situazioni che si
sono evidenziati.
Norme sulla sicurezza e sulla tutela ambientale negli
stabilimenti industriali.
Tecniche e procedure di smontaggio e montaggio di
apparecchiature elettrico -elettroniche e dispositivi
di protezione.
Tecniche e procedure di montaggio, smontaggio e
installazione di componenti, dispositivi e apparati di
diversa natura in macchine relative a impianti e
sistemi di produzione.
Caratteristiche di funzionamento e specifiche di
macchine e impianti meccanici, termici, elettrici ed
elettronici.
Disponibilità delle risorse necessarie per
l’esecuzione dell’intervento manutentivo.
Livelli e classificazione degli interventi manutentivi.
Specifiche tecniche e funzionali dei componenti e
dei dispositivi degli impianti di produzione.
Richiami di matematica elementare.
Dispositivi elettrici – elettronici.
Batterie, Resistenze, Condensatori, Induttanze.
funzionamento delle macchine alle norme e
alle condizioni prescritte.
Acquisizione delle conoscenze, di base per
poter sviluppare la disciplina.
Redigere documentazione tecnica.
Pianificare e controllare interventi di
manutenzione.
Stimare i costi del servizio.
Redigere preventivi e compilare capitolati di
manutenzione.
Agire nel sistema qualità.
Predispone la distinta base degli elementi e
delle apparecchiature componenti l’impianto.
Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese.
87
Interruttori.
Macchine elettriche, trasformatore.
Motori asincroni, in cc..
Alimentatori convertitori.
Rifasamento industriale.
Montaggio di apparecchiature elettriche, e
meccaniche.
Misura di potenza Inserzione Aron.
Sistemi di distribuzione TT, TM, TT.
Impianto di terra.
Smontaggio di componenti meccanici e di macchine
elettriche.
Smontaggio di motorino di avviamento e ricerca
guasti.
Struttura e componenti degli impianti elettrici.
Caratteristiche tecniche di componenti e apparati
elettrici.
Documenti di certificazione collaudo e sua
modalità.
Quadri elettrici e loro manutenzione.
Definire un piano di manutenzione.
Procedure di manutenzione.
Tipologie contrattuali di manutenzione.
Contratti di manutenzione europei.
Progettazione di un impianto elettrico- termico -
meccanico e simulazione guasti.
Redigere preventivi e compilare un capitolato di
manutenzione.
Elenco prezzi. Computo metrico estimativo
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti
di diagnostica tipici delle attività manutentive di
interesse
Capitolati, certificazione di conformità,
dichiarazione per impianti elettrici e idraulici,
condizionamento.
88
SCIENZE MOTORIE
CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE
Conoscere le potenzialità del movimento del corpo, le
posture corrette e le funzioni fisiologiche.
Riconoscere il ritmo delle azioni.
Saper riconoscere i principi scientifici fondamentali
che sottendono alla prestazione motoria e sportiva
riconoscere la differenza tra il movimento funzionale
e quello espressivo.
Adottare possibili interazioni tra i linguaggi espressivi
in altri ambiti (letterario, artistico).
Saper riconoscere gli aspetti essenziali della
terminologia, regolamento e tecnica di almeno due
sport di squadra ed uno individuale.
Cenni sull’evoluzione dei giochi e riferimenti a quelli
della tradizione locale.
Conoscere gli aspetti educativi e sociali degli sport.
conoscere sufficientemente le linee guida dei
fondamentali di prevenzione e attuazione della
sicurezza personale in palestra, a scuola e negli spazi
aperti.
Conoscere elementi di primo soccorso e cenni di
traumatologia.
Conoscere diverse attività motorie e sportive in
ambiente naturale.
Elaborare risposte motorie personali ed
efficaci in situazioni mediamente complesse.
Mantenere posture corrette a carico naturale
ed aggiuntivo.
Riconoscere le differenze ritmiche nell’azione
motoria.
Capacità di una risposta motoria efficace ed
economica.
Realizzare sequenze di m saper trasferire
tecniche, strategie, regole adattandole alle
proprie capacità.
Cooperare in gruppo utilizzando e
valorizzando le propensioni e le attitudini
individuali movimento in situazioni mimiche,
danzate e di espressione corporea.
Riconoscere gli aspetti non verbali della
comunicazione assumere comportamenti
funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e
negli spazi aperti.
Sapersi esprimere ed orientare in attività
ludiche – sportive in ambiente naturale, nel
rispetto del comune patrimonio territoriale
Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale.
Coordinazione schemi motori, equilibrio, orientamento.
Espressività corporea.
Gioco, gioco-sport e sport (aspetti relazionali e cognitivi)
Sicurezza, prevenzione, primo soccorso e salute.
Attività in ambiente naturale.
89
Percorsi di alternanza scuola-lavoro
Date le finalità espresse e le modalità di svolgimento delle attività in alternanza scuola-lavoro, per le quali è
previsto l’obbligo, la Guida operativa precisa che:
«La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza può essere acquisita
negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del
corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di
ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. La valutazione di tali competenze
concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell’esperienza di alternanza e,
inoltre, del voto attribuito al comportamento, partecipando all’attribuzione del credito scolastico.
In esito ai risultati degli esami di Stato, a conclusione del percorso triennale di alternanza, l’istituzione
scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, all’interno del certificato rilasciato ai sensi
dell’articolo 6 dei DD.PP.RR. nn. 87 e 88 del 2010, per gli istituti professionali e tecnici, e dell’articolo 11
del D.P.R. 89 del 2010 per i licei. All’uopo, può ricorrere al modello allegato all’Ordinanza annuale sugli
esami di Stato, indicando le competenze acquisite in alternanza».
Per il triennio scolastico 2016/19, dunque, l’IIS “De Filippis-Prestia” indirizzerà gli alunni delle classi terze,
quarte e quinte presso strutture ospitanti in convenzione con IIS per svolgere i percorsi in alternanza scuola-
lavoro per un totale di 400 ore e ne valuterà i risultati di apprendimento in certificati delle competenze che
saranno acquisiti dai Consigli di classe e inseriti nel Curriculum dello studente, per essere valutati nello
scrutinio di ammissione agli Esami di stato e nel Certificato finale delle competenze.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
(D.P.R. 235/2007) – A.S. 2018/19
I DOCENTI
AL FINE DI GARANTIRE PERCORSI DI APPRENDIMENTO CHE SODDISFINO IL DIRITTO ALLO STUDIO DELLO
STUDENTE SI IMPEGNANO A:
DOVERI
Rispettare la personalità dello studente e incoraggiare il suo percorso di istruzione e
formazione;
Creare un ambiente educativo sereno e produttivo;
Favorire momenti di ascolto e dialogo;
Incoraggiare il processo di formazione di ciascuno;
Favorire la solidarietà e l’accettazione dell’altro;
Favorire serietà e impegno nel lavoro in classe, esigendo il rispetto delle persone, dei tempi,
delle cose;
Rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento, facendo acquisire una graduale
consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi
apprendimenti;
Favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la
rielaborazione dell’esperienza personale;
Promuovere la motivazione all’apprendere e organizzare l’attività didattico- educativa
attraverso:
o la definizione e la presentazione degli obiettivi;;
o l’aiuto metodologico
o un’equa distribuzione del carico di lavoro individuale ;
o le opportune fasi di recupero;
o la valutazione periodica, mediante le tipologie di verifica più idonee ad
accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nelle programmazioni
di classe e nel P.O.F.
DIRITTI
Diritto al rispetto della propria personalità, delle proprie idee, della propria funzione e della propria
professionalità - diritto al riconoscimento della libertà di insegnamento, garantito dell’art. 33 della
Costituzione
GLI ALUNNI
PER CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE ALLA LORO CRESCITA PERSONALE, SOCIALE E CULTURALE SI
IMPEGNANO A:
DOVERI
Prendere coscienza dei personali diritti – doveri;
Frequentare regolarmente le lezioni, assolvere assiduamente agli impegni di studio, perciò
ritardi e/o uscite anticipate avranno carattere di eccezionalità e saranno tempestivamente
giustificate
Conoscere e rispettare il regolamento, rispettando gli orari, l’edificio, l’arredo e il materiale
scolastico, mantenendo puliti gli ambienti, con un comportamento corretto anche
all’ingresso, all’uscita, durante le ore di supplenza, senza uscire dalla classe al cambio
dell’ora;
Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti di docenti, compagni e
personale ATA
Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni;
Non utilizzare a lezione telefoni cellulari. Le famiglie possono in ogni momento telefonare alla
scuola per eventuali comunicazioni gravi ed urgenti;
Lavorare con continuità e impegno, portando il materiale necessario, prendendo nota dei
compiti assegnati, senza ostacolare l’attività di insegnamento ed il lavoro dei compagni;
Tenere comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in
condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo;
Rispettare gli altri accettandone la diversità e le idee ;
Rispettare, mediante un atteggiamento responsabile, i tempi previsti per il raggiungimento
degli obiettivi del proprio curricolo;
DIRITTI
Diritto ad avere un’istruzione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi,
che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l'identità di ciascuno;
Libera espressione del proprio pensiero nel rispetto delle opinioni altrui - essere ascoltato e
ricevere motivazioni di consensi o dinieghi;
Conoscere gli obiettivi didattici ed educativi, il percorso per raggiungerli, le fasi del suo
curricolo, le strategie e gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione, le competenze e le
prestazioni che gli saranno richieste alla fine dell’anno;
Equa distribuzione dello svolgimento del programma, dei carichi di lavoro e dei momenti di
valutazione;
Recupero delle difficoltà e delle carenze e potenziamento delle proprie capacità;
Diritti indicati nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti
I GENITORI,
PARTECIPI DEL PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA SI IMPEGNANO A:
DOVERI
instaurare ed assicurare un dialogo costruttivo con l’istituzione scolastica;
vigilare sulla regolare frequenza scolastica dei figli, sul rispetto degli orari delle lezioni e
degli adempimenti previsti dal Regolamento di Istituto, sulla correttezza dei loro
comportamenti
seguire con continuità l’andamento scolastico del proprio figlio e prendere visione
sistematicamente del suo libretto per avere un’informazione puntuale.
usare l’ora di ricevimento dei docenti e le altre opportunità di incontro per ricevere e dare
informazioni
partecipare agli organismi scolastici secondo le proprie scelte e collaborare con i propri
rappresentanti
assumersi, laddove si verifichino, le responsabilità derivanti dai danni provocati dai propri
figli e ove necessario a rifondere i danni arrecati dal proprio figlio/a alle strutture, agli
arredi o alle attrezzature della scuola o a terzi nel contesto scolastico;
DIRITTI
Conoscere, in particolare nell’apposito consiglio di classe e nei colloqui con i docenti, l’offerta
formativa dell’istituto, l’attività di istruzione, i criteri e gli esiti della valutazione
essere informati sul percorso formativo, sull’andamento didattico, sul comportamento e sulle
eventuali assenze continuative dei propri figli
esprimere proposte attraverso gli organismi collegiali
collaborare alle attività della scuola
essere coinvolti nella formulazione del POF di Istituto
Vibo Valentia 17/09/2018
Il Genitore __________________________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO
L’Alunno/a __________________________________ Prof. Pietro Gentile
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI STUDENTI
Ai sensi degli articoli 1 e 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249 del 24/6/98 e del D.P.R. 235 del 21/11/07;
Approvato con delibera del collegio dei docenti del 19/05/2015 e con delibera n. 25 del Consiglio di Istituto del 31/07/2015;
Art.1 - Principi generali
1. Il presente regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze
disciplinari, con riferimento ai doveri elencati nell'art. 3 del D.P.R. 24/6/98, n.249
(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria), al regolamento
interno dell'Istituto e alle specificità del contesto in cui lo stesso opera. Individua altresì
le relative sanzioni, gli organi competenti ad erogarle e le procedure da seguire. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Lo studente non può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono
conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la
possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica non superiore a
15 giorni deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con
i suoi genitori, tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di
allontanamento superiori a 15 giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un
percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al
reintegro, ove possibile nella comunità scolastica.
Art.2 - Mancanze disciplinari e sanzioni
1. Gli studenti hanno il dovere di concorrere al buon andamento dell'Istituto e di tenere un comportamento corretto in relazione a tutti gli aspetti della vita scolastica.
2. Le infrazioni disciplinari di cui gli stessi possono rendersi responsabili e le relative sanzioni alle quali essi possono andare incontro non osservando i propri doveri sono indicate nella seguente tabella:
INFRAZIONI SANZIONI
Mancato adempimento dei doveri scolastici,
quali la frequenza non assidua delle lezioni
e delle altre attività scolastiche, le assenze
abitualmente giustificate con ritardo, le
assenze non giustificate, la falsificazione
della firma del genitore o esercente la patria
potestà sul modulo di giustificazione, i
comportamenti che disturbano il regolare
svolgimento dell'attività didattica, la
mancata prestazione della dovuta
attenzione e della diligenza durante le
lezioni, il rifiuto di sottoporsi alle attività di
verifica ed ai lavori proposti dagli insegnanti
segnalato con nota sul registro di classe.
Ammonizione privata o in classe, allontanamento dalla lezione o sospensione dalle lezioni per un giorno.
Mancanze connesse a casi di negligenza abituale ed al reiterarsi dei casi sopra previsti
Ammonizione privata o in classe o nei casi più gravi sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni.
Comportamento non rispettoso nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale ausiliario e amministrativo e degli altri studenti od offensivo del decoro personale, della religione e delle istituzioni
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.
Mancata osservanza delle regole che
consentono una convivenza civile e corretta
all'interna della comunità scolastica nel
rispetto dei valori democratici e di crescita
della persona, improntati al senso di
responsabilità personale, alla tolleranza, al
riconoscimento della diversità dei ruoli e
delle libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione contro ogni forma
di pregiudizio e violenza.
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.
Comportamento definito “ bullismo” :
Volontà diretta di fare del male o
danneggiare persone attraverso prepotenze
fisiche e verbali attuate in modo
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità
continuativo e persistente, o, in forma
indiretta attraverso dicerie sul conto delle
vittime, esclusione dal gruppo dei pari,
isolamento, calunnie, pettegolezzi ed
invasioni elettroniche dell’immagine e delle
situazioni private così come previsto dalla
norma vigente in materia
scolastica.
Inosservanza delle disposizioni
organizzative e di sicurezza dettate dalle
norme generali e dal regolamento d'Istituto;
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.
Inosservanza delle norme riguardanti il
corretto utilizzo di strutture, arredi,
macchine, materiale didattico e
bibliografico, sussidi didattici ed in generale
il rispetto del patrimonio della scuola che
comporti o meno il danneggiamento o la
distruzione dei predetti beni;
Riparazione del danno e sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.
Mancato adempimento del dovere di contribuire a rendere accoglienti gli ambienti scolastici, avendone la debita cura
Ammonizione privata o in classe o nei casi più gravi sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni.
Fatti che turbino il regolare andamento della scuola quali falsificazione o alterazione di documenti ufficiali, uso del cellulare o altri dispositivi elettronici
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.
Reati di particolare gravità, perseguibili d'ufficio o per i quali l'autorità giudiziaria abbia avviato procedimento penale Casi che comportino pericolo per l'incolumità delle persone e casi di recidività di violenza grave tali da ingenerare un elevato allarme sociale.
Sospensione dalle lezioni per più di 15
giorni commisurata alla gravità del reato,
con la possibilità di commutare la punizione
con la riparazione del danno e l'esecuzione
di lavori o di attività a favore della comunità
scolastica.
Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave,
o comunque connotati da particolare gravità
tale da ingenerare un elevato allarme
sociale, ove non siano esperibili interventi
per un reinserimento responsabile nella
comunità durante l’anno scolastico, si applica l'allontanamento dalla comunità
scolastica fino al termine dell’anno
scolastico, anche con eventuale esclusione
dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Stato conclusivo del corso di
studio.
Le sanzioni disciplinari di cui alla precedente tabella possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti, precisi e concordanti dai quali si desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva
rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella
comunità scolastica, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno,
ad altra scuola. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono
inflitte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art.3 - Organi competenti ad irrogare le sanzioni
1. L'ammonizione privata o in classe, l'allontanamento dalla lezione o la sospensione per
un giorno dovuti al mancato adempimento dei doveri scolastici, quali la frequenza non
assidua delle lezioni e delle altre attività scolastiche, le assenze abitualmente
giustificate con ritardo, le assenze non giustificate, la mancata prestazione della
dovuta attenzione e della diligenza durante le lezioni sono inflitti dall'insegnante o, su
richiesta dello stesso, dal Dirigente Scolastico. L'ammonizione privata o in classe, l'allontanamento dalla lezione o la sospensione
per un giorno dovuti alla falsificazione della firma del genitore o esercente la patria
potestà sul modulo di giustificazione, a comportamenti che disturbano il regolare
svolgimento dell'attività didattica, alla mancata prestazione della dovuta attenzione e
della diligenza durante le lezioni, al rifiuto di sottoporsi alle attività di verifica ed ai
lavori proposti dagli insegnanti segnalato con nota sul registro di classe sono
comminate dal dirigente scolastico.
2. Le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni da 2 a 15 giorni sono
adottate dal Consiglio di classe riunito con la sola componente docenti 4. Le sanzioni che comportano l’allontanamento per un periodo superiore ai 15 giorni,
quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione agli esami
di stato conclusivi del corso di studi sono adottate dal consiglio d’istituto.
Art.4 - Procedura di applicazione e impugnazione
1. Ogni provvedimento disciplinare è la conseguenza dell’accertamento del fatto che costituisce inflazione.
2. Ogni provvedimento disciplinare si avvia con la contestazione degli addebiti allo
studente il quale ha la possibilità di giustificarsi o comunque di presentare sue
osservazioni.
3. Le sanzioni irrogate da organi individuali (insegnante o dirigente scolastico), debitamente motivate, sono sempre annotate sul registro di classe , invitando lo studente ad esporre le proprie ragioni, mediante comunicazione all’interessato e alla famiglia da farsi entro giorni 3 dall’accadimento , tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Le giustificazioni scritte richieste devono pervenire al dirigente scolastico entro 10 giorni dal ricevimento della raccomandata, sottoscritte dai genitori, in caso di minori.
4. Le sanzioni o i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate Consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono sempre adottate dal Consiglio di istituto.
5. Nei casi di infrazioni disciplinari che possono comportare l’allontanamento dalla classe
per più di due giorni, gli studenti (se minorenni anche i loro genitori) sono invitati a
partecipare alla fase istruttoria del Consiglio di classe, mirata ad accertare che i fatti
contestati siano realmente accaduti.
6. Delle decisioni (sanzioni e motivazioni delle stesse) devono essere urgentemente informati per iscritto lo studente e la famiglia anche per concordare le eventuali iniziative da adottare per il reinserimento nella comunità scolastica.
7. In casi di particolare gravità e pericolo, il dirigente scolastico può adottare i provvedimenti più opportuni in attesa di svolgere la procedura ordinaria.
8. E’ sempre possibile, su richiesta dello studente (e dei propri genitori se minorenne),
cambiare, commutare la sanzione disciplinare inflitta in attività a favore dell’Istituto o
Associazioni o Istituzioni esterne alla scuola individuate dal consiglio di classe . 9. Contro le sanzioni è ammesso ricorso da parte dello studente maggiorenne o dei
genitori dello studente minorenne, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di 10 giorni.
10. Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide
in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o
da chiunque vi abbia interesse contro le violazioni del D.P.R.24 Giugno 1998, n.249 e le
modifiche introdotte dal D.P.R.235/07. La decisione è assunta previo parere vincolante
di un organo di garanzia regionale che deve essere espresso entro il termine di trenta
giorni.
Art.5 - Organo di garanzia interno
Nei confronti delle sanzioni disciplinari che comportino l’ allontanamento dalle lezioni per più di due giorni, è ammesso ricorso ai sensi del D.P.R. 24/98 (Statuto Studenti) all’Organo di Garanzia interno,costituito come segue: Esso, sempre presieduto dal Dirigente Scolastico, di norma, si compone, per la scuola secondaria di 2° grado da un docente designato dal consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori
- Il dirigente Scolastico, che lo presiede;
- un docente designato dal Collegio dei docenti;
- da un rappresentante eletto dal comitato studentesco
- un rappresentante eletto dai genitori Casi di incompatibilità
a) Tutti i componenti dell’Organo di garanzia interno, tranne il Dirigente Scolastico, debbono essere sostituiti nel caso siano coinvolti personalmente o abbiano già
deliberato relativamente al caso in oggetto. b) A tal fine, per ogni membro effettivo dell’Organo , viene eletto un membro
supplente, che interviene in caso di assenza giustificata o di incompatibilità dei membri effettivi.
c) L’Organo di Garanzia interno deve essere convocato entro 5 giorni dal ricorso. d) Valutata la correttezza o meno del procedimento seguito per l’erogazione della
sanzione, l’Organo di Garanzia interno, con delibera motivata presa a
maggioranza dei presenti ( non sono ammesse astensioni), conferma o annulla la
sanzione inflitta, rinviando in questa seconda ipotesi il caso all’organo
competente, che ha l’obbligo di eliminare il vizio rilevato e riesaminare il caso.
e) La seduta si considera valida con la presenza di almeno tre membri.
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 1
ACCOGLIENZA E INCLUSIONE
STUDENTI STRANIERI NEOARRIVATI IN ITALIA (N.A.I.)
PREMESSA Il presente protocollo, deliberato dal Collegio dei Docenti e inserito nel PTOF, costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate e delle necessità emergenti. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione, l'inserimento e l’inclusione degli alunni immigrati; definisce i compiti e i ruoli del personale che a vario titolo concorre a promuovere e garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e di successo scolastico agli studenti migranti neo arrivati e agli Studenti di recente immigrazione (che hanno frequentato la scuola italiana da meno di due anni). L’art. 45 del D.P.R. 394/99 precisa che:
I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
Gli stessi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia [ora diritto – dovere all’istruzione e alla formazione, che si articola per dodici anni e dunque fino ai diciotto anni di età].
La loro iscrizione nelle scuole italiane avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani, e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico [anche oltre il termine annualmente stabilito, per i soli neoarrivati].
I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva, senza alcun pregiudizio per il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado.
I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico [ora diritto – dovere] vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica […]; l’iscrizione a una classe diversa è possibile tenendo conto:
dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica;
dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;
del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;
del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.
Il Collegio dei docenti formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi; la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri.
È definito, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola.
FINALITA’ Il protocollo si propone di:
- Definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri; - Facilitare l'ingresso a scuola di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; - Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; - Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 2
alla piena integrazione; - Costruire un contesto favorevole all'incontro tra culture; - Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia; - Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e
dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato.
RESPONSABILITA’ Il Dirigente scolastico
garantisce l’effettivo esercizio del diritto – dovere all’istruzione e alla formazione (DLgs 76/05);
garantisce il rispetto della normativa antidiscriminazione, secondo la quale compie un atto di discriminazione perseguibile civilmente chiunque illegittimamente imponga condizioni più svantaggiose o si rifiuti di fornire l’accesso […] all’istruzione […] (Dlgs 286/98, art. 43, comma 2, c);
sceglie la classe in cui inserire l’alunno e assegna lo studente alla classe;
verifica l’effettivo adattamento dei programmi da parte del Consiglio di classe. Il Collegio dei Docenti
approva il Protocollo di Accoglienza per la parte di propria competenza e ne è consapevole;
opera sulla base di quanto stabilito nel Protocollo di Accoglienza;
riceve dal docente Referente NAI le informazioni e le proposte in relazione all’accoglienza degli studenti stranieri e le discute;
presenta proposte per agevolare la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli studenti stranieri. Il docente referente per le iniziative interculturali
coordina le attività in favore di alunni NAI (effettua il colloquio di accoglienza con lo studente migrante neo arrivato e lo accompagna in visita alla scuola; mantiene i contatti con Team/Consigli di classe in cui sono inseriti studenti neo arrivati; fornisce indicazioni e strumenti ai Consigli di classe, in relazione all’eventuale Piano Didattico Personalizzato; organizza incontri periodici di formazione con i colleghi, se opportuni o richiesti; partecipa a iniziative di formazione e aggiornamento; prende contatto con gli insegnanti delle scuole del territorio, che il ragazzo ha eventualmente frequentato in precedenza, per acquisire informazioni di carattere didattico; prende eventualmente contatto con il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti per richiederne la collaborazione ai fini dell’apprendimento della lingua italiana,…)
monitora la presenza degli studenti migranti e ne dà informazione al Collegio dei docenti. Il Consiglio di Classe
predispone l’accoglienza al neo arrivato, favorendo l’instaurarsi di un clima di incontro e di dialogo all’interno della classe;
dopo l’accoglienza, accerta le competenze del neo arrivato per predisporre il necessario adattamento dei programmi;
in collaborazione con il Docente Referente per le iniziative interculturali attiva laboratori per l’apprendimento e il potenziamento dell’italiano L2 per gli studenti stranieri;
elabora e delibera, se ritenuto necessario, il PDP;
valuta i progressi dell’alunno
segnala eventuali problemi al Docente Referente per le iniziative interculturali Il Mediatore culturale
facilita la comunicazione tra scuola, ragazzi neo arrivati, le loro famiglie e le altre istituzioni;
offre consulenza ai ragazzi neo arrivati e alle loro le famiglie per aiutarli a muoversi autonomamente nella nuova realtà sociale;
promuove attività per valorizzare le differenze e favorire lo scambio culturale. Il Facilitatore linguistico (docente interno)
fornisce un lessico di base per affrontare, accanto alla classe, alcuni contenuti disciplinari opportunamente semplificati;
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 3
affianca il Consiglio di classe nella scelta del materiale adatto. Il Centro I.S.I. (Informazione e Sostegno all’Integrazione)
offre consulenza e orientamento alle famiglie di immigrati e agli operatori scolastici nelle strategie di accoglienza
attiva e sostiene gli interventi di mediazione culturale, predispone di materiale plurilingue, organizza percorsi di micro-lingua destinati ai genitori degli alunni non comunitari e orienta le famiglie sulle tematiche connesse alla genitorialità e al rapporto con la scuola.
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 4
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
1. AREA AMMINISTRATIVA
ISCRIZIONE A SCUOLA
CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE
Addetto della segreteria alunni
Accoglie lo studente straniero neo arrivato che si presenta allo sportello Guida la famiglia dello studente straniero (o il Tutore o un suo delegato) nella compilazione del modulo di iscrizione (senza l’indicazione della classe di inserimento) Informa i genitori/il tutore o suo delegato che l’assegnazione alla classe verrà effettuata successivamente Acquisisce i documenti previsti dalle Linee Guida (Permesso di soggiorno o ricevuta della Questura attestante la richiesta, Documenti anagrafici, Certificato vaccinazioni, Documenti scolastici sul percorso scolastico pregresso o autocertificazione) Acquisisce l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica Fornisce le prime informazioni su organizzazione scolastica e servizi a disposizione Comunica l’arrivo dello studente straniero al Dirigente scolastico e al Referente per l’intercultura, trasmette loro tutte le informazioni raccolte e fissa un appuntamento con il Dirigente stesso
Ricorrendo, come traduttore, ad un familiare/amico presente, ad uno studente già frequentante della stessa nazionalità Richiedendo, se necessario, l’intervento di un mediatore culturale e la traduzione di documenti Utilizzando modulistica bilingue o in lingua d’origine
Al momento dell’ingresso della famiglia/Tutore o delegato in segreteria Negli uffici di segreteria
Tiene e aggiorna un elenco degli studenti stranieri iscritti
Utilizzando un foglio elettronico per la raccolta di informazioni relative agli allievi stranieri
Dal momento dell’iscrizione e per tutta la durata della frequenza scolastica Negli uffici di segreteria
MATERIALI Scheda Riferimenti normativi Scheda plurilingue di presentazione dell’Istituto Modulistica plurilingue per la comunicazione scuola-famiglia Lista dei materiali scolastici da acquistare (da predisporre a seconda dei casi)
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 5
2. AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE
PRIMA ACCOGLIENZA
CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE
Docente referente per le iniziative interculturali (con l’eventuale supporto del mediatore interculturale)
Effettua un primo colloquio con la famiglia/tutore/delegato e con l’allievo per:
- raccogliere informazioni sulla biografia personale, familiare, scolastica e linguistica; - fornire informazioni più dettagliate sull’organizzazione della scuola
Se opportuno, effettua direttamente o tramite un facilitatore linguistico una rilevazione delle competenze iniziali in italiano L2
Conducendo un’intervista, secondo una traccia prestabilita, nel pieno rispetto della privacy Incoraggiando i genitori ad esprimere le proprie aspettative nei confronti della scuola e del percorso scolastico Incoraggiando l’allievo a parlare dei propri interessi, desideri, abilità e conoscenze
Indicativamente entro cinque giorni dal primo contatto della famiglia con la segreteria della scuola Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso che verrà frequentato dall’allievo
Si pone come punto di riferimento per la famiglia/tutore/alunno e per gli Organi collegiali, i Gruppi di lavoro, la dirigenza
Operando in sinergia con i soggetti corresponsabili dell’accoglienza Contribuendo a costituire un Centro di Documentazione d’Istituto sull’ Intercultura, con materiale didattico e informativo specifico, consultabile dai docenti
Durante tutto il periodo di frequenza scolastica Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso frequentato dall’allievo
MATERIALI
Traccia plurilingue per condurre il primo colloquio con la famiglia
ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE
Dirigente scolastico
Sceglie la classe in cui inserire l’alunno
Utilizzando tutte le informazioni raccolte nelle fasi precedenti Effettuando colloqui con i coordinatori di classe, per valutare la composizione delle possibili classi di assegnazione (numero di allievi, clima di classe, caratteristiche del gruppo, presenza di eventuali elementi di complessità) Evitando la concentrazione di allievi di madrelingua non italiana
Indicativamente entro sette giorni dal primo contatto della famiglia con la scuola Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso che verrà frequentato dall’allievo
Assegna lo studente alla classe Comunicandolo al Referente per le iniziative interculturali, al Coordinatore di Classe, alla segreteria, alla famiglia
Indicativamente entro dieci giorni dal primo contatto della famiglia con la scuola Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso che verrà frequentato dall’allievo
MATERIALI
Scheda ordinamento scolastico del Paese di origine Modulistica plurilingue per la comunicazione scuola-famiglia
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 6
3. AREA EDUCATIVO-DIDATTICA
INSERIMENTO IN CLASSE
CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE
Consiglio di classe (con il supporto del referente per le iniziative interculturali)
Predispone e gestisce l’accoglienza e il primo periodo di inserimento Prevede, se opportuno, un inserimento orario graduale
Ponendo in essere attività finalizzate alla conoscenza reciproca e alla facilitazione dei primi scambi in italiano L2 Individuando eventualmente un peer tutor Predisponendo materiali di “pronto soccorso linguistico”, cartelli plurilingue, ecc.
Indicativamente non oltre dieci giorni dal momento della designazione della classe In tutti gli spazi della scuola ritenuti utili (aula, laboratorio linguistico, laboratorio multimediale, palestra, …)
MATERIALI Vocabolari per immagini , Dizionari , Carte geografiche, Calendari interculturali e planetari, Kit di pronto soccorso linguistico plurilingue
PERCORSO SCOLASTICO
CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE
Consiglio di classe (con il supporto del Referente per le iniziative interculturali)
Prosegue l’effettuazione del “bilancio di competenze” iniziale Rileva i bisogni specifici di apprendimento Predispone gli eventuali interventi del mediatore interculturale Predispone gli eventuali interventi di facilitazione linguistica Elabora, se necessario, il PDP o individua altre modalità di individualizzazione/personalizzazione e/o l’adozione di misure dispensative e strumenti compensativi
Integrando le osservazioni effettuate in classe con i risultati delle prove somministrate dai docenti o, eventualmente, dal mediatore interculturale o dal facilitatore linguistico Riconoscendo gli apprendimenti sviluppati in L1 nel percorso scolastico nel Paese d’origine Definendo/declinando le competenze ritenute essenziali in riferimento alla specifica situazione dell’allievo Formalizzando le modalità di personalizzazione dell’apprendimento Prevedendo momenti e modalità di raccordo tra i vari soggetti coinvolti
All’inizio del percorso scolastico e in itinere nei consigli di classe o in riunioni specifiche, anche con eventuali altre figure coinvolte Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso frequentato dall’allievo
Dirigente Scolastico Verifica la presa in carico e l’adattamento della programmazione da parte del Consiglio di classe In presenza di segnali di progressione rapida degli apprendimenti segnalati dal CdC, valuta l’opportunità di modificare la scelta effettuata Garantisce l’elaborazione e l’adozione di un impegno programmatico per l’inclusione
Prevedendo momenti e modalità di raccordo tra i vari soggetti coinvolti
Durante il corso dell’anno scolastico Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso frequentato dall’allievo
MATERIALI Modello PDP per alunni stranieri Modulistica plurilingue per la comunicazione scuola-famiglia Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 7
4. AREA SOCIALE
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE
Dirigente scolastico
Referente per le
iniziative interculturali
Docenti di classe
Contattano i referenti territoriali di volta in volta individuati in base ai bisogni rilevati e ai conseguenti interventi progettati: - le cooperative sociali, le associazioni, le parrocchie, i comuni, ecc. (per il sostegno allo studio, la realizzazione di attività extrascolastiche di gioco, sport, musica, ecc.) - i servizi sociali (per interventi di sostegno a famiglie in difficoltà e l’organizzazione di supporto domiciliare nei compiti scolastici) -le istituzioni e gli enti provinciali che, a diverso titolo, si occupano di famiglie migranti
Facendo una mappatura dei bisogni degli allievi e delle loro famiglie, nonché delle risorse presenti sul territorio Operando in sinergia con gli attori coinvolti
Durante l’intero anno scolastico Nel plesso in cui sono presenti gli uffici
MATERIALI Convenzioni e accordi tra istituzioni/enti/realtà coinvolte
Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 8
RIFERIMENTI NORMATIVI
Costituzione della Repubblica italiana, artt. 3 e 34
D.P.R. 722 /82 Attuazione della direttiva (CEE) n. 77/486 relativa alla formazione scolastica dei lavoratori
migranti
C.M. 301/89 Inserimento degli stranieri nella scuola dell'obbligo: promozione e coordinamento delle
iniziative per l'esercizio del diritto allo studio
C.M. 205/ 90 La scuola dell'obbligo e gli alunni stranieri. L'educazione interculturale
L. n. 40/1998, art. 36 Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero
Dlgs 286/98 Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, “Testo unico delle disposizioni concernenti la
disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
DPR 394/99 Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento della
disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
L 189/02 Legge 30 luglio 2002, n. 189, “Modifica alla normativa in materia di immigrazione e asilo”
L 53/03 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
DPR 334/04 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica
31 agosto 1999, n. 394, in materia di immigrazione
DLgs 76/05 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, a norma
dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53
C.M. n.24, 1/3/2006 MIUR, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
C.M. n. 28 del 15/3/2007 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per
l’anno scolastico 2006-2007
Documento di indirizzo, Ottobre 2007 La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri
D.P.R. 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e
ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1°
settembre 2008, n. 137, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169
C.M. n.2/2010 Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana
Direttiva MIUR 27/12/2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e Organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica
C.M. n.8/2013 Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni
operative
C.M. N. 2563/13 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/14. Chiarimenti
C.M. N.4233 19/02/2014 MIUR, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
PROTOCOLLO DI INCLUSIONE DELL’ALUNNO ADOTTATO O IN AFFIDO
FASI DESCRIZIONE SOGGETTI COINVOLTI
DOCUMENTI DA PRODURRE
Iscrizione Si accetta l’iscrizione dell’alunno, la documentazione degli studi compiuti nel Paese di origine (pagelle, attestati, dichiarazioni, ecc.) e i documenti vaccinali. In mancanza di documentazione i genitori forniranno le informazioni in loro possesso (sul percorso scolastico) e potranno rivolgersi ai servizi sanitari perché definiscano la situazione vaccinale ed eseguano gli opportuni interventi sanitari. Nel caso di adozioni nazionali, la buona prassi è quella prevista dalla nota prot. n. 4403 del 15-05-2011 dell’USR Piemonte
Segreteria Modulistica amministrativa Scheda A
Incontro con la famiglia
Colloquio con la famiglia per raccogliere informazioni, promuovere e garantire il confronto sulle problematiche che si possono verificare al momento dell’accoglienza scolastica.
Dirigente
Referente per l’adozione
Genitori
Scheda B
Incontri con le risorse del territorio- lavoro di rete
Se la famiglia è supportata da associazioni per l’adozione e l’affido, la scuola, autorizzata dai genitori, le incontra per ampliare le conoscenze ed ipotizzare strategie ed interventi
Dirigente
Referente ad.
genitori
referenti servizi di pertinenza
Raccolta di documentazione
Individuazione della classe/colloquio con i docenti
Prima e sintetica informazione ai docenti della classe che accoglierà l’alunno
Dirigente
Referente ad.
Consiglio di Classe
Incontro scuola/famiglia/territorio
Colloquio informativo per costruire un’alleanza progettuale. Raccolta di elementi utili all’inserimento scolastico 1) la storia del ragazzo, aspetti della sua personalità, analisi di eventuali problematiche che lo riguardano 2) conoscenza delle aspettative della famiglia 3) valutazione di tempi, modalità di inserimento e risorse da attivare nella classe (mediatori culturali, educatori, o altro personale di supporto)
Ipotesi di un percorso di inserimento: schema per punti del progetto condiviso. Il
Dirigente
Referente adozione
Genitori
Servizi competenti
CdC
Ipotesi di un percorso di inserimento (da monitorare ed eventualmente modificare)
Inserimento nella classe
Si provvede, sulla base degli elementi raccolti, all’inserimento dell’alunno
Consiglio di classe
Scheda C Si attueranno le strategie e gli interventi più adatti a favorire un corretto inserimento e il benessere dell’alunno. Se necessario predisposizione di un PDP
Verifiche Tempi e strumenti di verifica saranno individuati secondo modalità individualizzate
Tutte le persone che a vario titolo hanno partecipato
SCHEDA A: Raccolta dati in fase di accoglienza (Informazioni ad integrazione del modulo d'iscrizione)
1. ADOZIONE NAZIONALE
2. ADOZIONE INTERNAZIONALE:
AFRICA AMERICA meridionale AMERICA settentrionale ASIA EUROPA OCEANIA
3. ALTRO_________________________________________________________________________
4. Nome e cognome del minore: ____________________________________________ M F
5. Luogo e data di nascita:__________________________________________________________
6. Lingua:______________________ Eventuale bilinguismo:______________________________
7. Data di ingresso in Italia: ______________________ (se si tratta di un’adozione internazionale)
8. Data di ingresso del minore nella famiglia _____________________
9. Il/La ragazzo/a è già stato scolarizzato/a? NO SI
Se a conoscenza, indicare da che età ________________ , la durata ___________ e il percorso
scolastico pregresso/ripetenze_____________________________________________________
______________________________________________________________________________
Informazioni sulla famiglia d’accoglienza: 10. Sono presenti figli biologici ? NO SI ___________(specificare il numero)
Indicare per ciascuno il genere e l’età:
Maschi _________ Anni ________
Femmine________ Anni ________
11. Sono presenti altri figli precedentemente adottati/in affidamento?
NO SI __________ (specificare il numero)
Indicare per ciascuno il genere e l’età:
Maschi ________ Anni ________
Femmine _______ Anni ________
12. Eventuali fratelli hanno frequentato/frequentano l’attuale Scuola? NO SI
13. Riferimenti dei Servizi Territoriali o altri Enti che hanno seguito/seguono il nucleo familiare:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
14. Nella scuola/classe in cui sarà inserito vostro/a figlio/a ci sono bambini che lui già conosce?
NO SI Chi? ________________________________________________________________
15. In generale vostro/a figlio/a è in contatto con bambini accolti in adozione da famiglie o
provenienti dalla medesima realtà adottiva? NO SI descrivere il tipo di relazione_______
________________________________________________________________________________
Data ________________
SCHEDA B: Primo colloquio insegnanti - famiglia
(dati da tutelare secondo le modalità previste dalla Legge n. 675 del 31 dicembre 1996)
1. Dopo l’adozione è stato cambiato il nome? NO SI
2. Dopo l’adozione è stato aggiunto un altro nome? NO SI
3. Come viene abitualmente chiamato/a vostro figlio/a in famiglia? _________________________________ 4. Vostro/a figlio/a ha la conoscenza e/o percezione di: SI No In parte
1. quand’è nato/a
2. dov’è nato/a
3. dove vive (se arriva da un altro Paese) e dove abita ora
4. essere diventato/a figlio/a attraverso l’adozione
5. della sua storia passata
6. della storia familiare adottiva
7. del ricordo di legami con figure affettive (affidatari, fratelli …)
8. di essere stato eventualmente /a scolarizzato/a e del ricordo di legami e figure di riferimento
9. dal suo inserimento in famiglia quali sono i legami per lui più significativi oltre ai genitori/nonni? ………………………………………………………………………………………………..………………………………………
5. Dall’arrivo in famiglia il/la ragazzo/a ha frequentato/frequenta attività quali:
ludoteche oratori attività sportive psicomotricità A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali logopedia A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali ippoterapia A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali musica, musico-terapia A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali altro …………………………………………… A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali
6. Come valutate l’atteggiamento prevalente di vostro/a figlio/a di fronte a una nuova esperienza?
Se SI, valutare su una scala da 1 a 7: SI NO NON SO
1 POCO
2 3 4 5 6 7 MOLTO
1. SOCIEVOLE
2. LEADER
3. COLLABORATIVO
4. ISOLATO
5. REATTIVO
6. PASSIVO
7. INDIFFERENTE
N.B.: Occorre tenere presente che si tratta di situazioni dinamiche, in evoluzione. Può inoltre verificarsi che la
famiglia non sia in grado di rispondere, al momento del colloquio iniziale, ad alcune domande (nel caso, ad esempio, di inserimenti recenti) e che queste vadano poi riprese e completate nel corso dell’anno.
7. Secondo voi vostro figlio è interessato a :
SI NO NON SO
1 POCO
2 3 4 5 6 7 MOLTO
1. Conoscere nuovi compagni
2. Conoscere nuovi docenti
3. Desiderio di apprendere nuove conoscenze
4. Altro ________________
8. Secondo voi vostro figlio/a preferisce interagire con:
valutare su una scala da 1 a 7: SI NO NON SO
1 POCO
2 3 4 5 6 7 MOLTO
1. Coetanei
2. Ragazzi più piccoli
3. Ragazzi più grandi
4. Adulti
5. Altro___________
6. non lo so ancora
Dall’arrivo in famiglia:
9. Quali sono gli interessi prevalenti di vostro figlio/a?
……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… 10. Di fronte all’insuccesso …
continua con ostinazioneabbandonasi ferma e rinunciachiede aiutotenta soluzioniaccetta suggerimentidiventa reattivo verso gli oggettidiventa reattivo verso le personealtro ………………………………………………………..………………………………non lo so ancora 11. Ci sono eventuali comportamenti e/o rituali che ritenete utili segnalarci?
……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… 12. In riferimento al rapporto con l’alimentazione di vostro figlio ci sono eventuali aspetti o ritualità
che ritenete utili segnalarci? (usi, gusti, abitudini relative alle proprie origini, accettazione della nostra cultura/varietà alimentare, capacità e volontà dell’uso delle posate …).
……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… 13. In riferimento ad eventuali ansie e relative sue reazioni/modalità consuete ci sono strategie
preventive o di intervento che ritenete utile segnalare?
……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… 14. Qual è la reazione di vostro figlio/a di fronte ad un disagio fisico e/o emotivo?
si isola, chiudendosi nel mutismo si isola, nascondendosisi dondola, si ritrae, nasconde il volto diventa aggressivo/atende ad allontanarsirifiuta il contatto fisicoricerca il contatto fisicosi mostra contrariato/a altro ………………………………………………………..……………………………………… 15. In riferimento al rapporto con la lingua d’origine di vostro figlio (se adottato da un Paese
straniero), ci sono eventuali aspetti che intende segnalarci (rifiuto, utilizzo predominante, usata come intercalare)?
……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………
SCHEDA C: Valutazione dei punti di forza dell’alunno nella fase dell’accoglienza
ALUNNO________________________________
INDICATORI
Osservazione
degli INSEGNANTI
Eventuale osservazione
di altri operatori
Manifesta difficoltà di lettura/scrittura 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta difficoltà di espressione orale 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta difficoltà logico/matematiche 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le
spiegazioni 0 1 2 3 0 1 2 3
Non svolge regolarmente i compiti a casa 0 1 2 3 0 1 2 3
Non esegue le consegne che gli vengono proposte in
classe 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne
proposte 0 1 2 3 0 1 2 3
Fa domande non pertinenti all’insegnante/educatore 0 1 2 3 0 1 2 3
Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni,
ecc.) 0 1 2 3 0 1 2 3
Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta difficoltà a stare fermo nel proprio banco 0 1 2 3 0 1 2 3
Si fa distrarre dai compagni 0 1 2 3 0 1 2 3
Manifesta timidezza 0 1 2 3 0 1 2 3
Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3
Viene escluso dai compagni dalle attività di gioco 0 1 2 3 0 1 2 3
Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3
Tende ad autoescludersi dalle attività di gioco/ricreative 0 1 2 3 0 1 2 3
Non porta a scuola i materiali necessari alle attività
scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3
Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3
Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 0 1 2 3 0 1 2 3
LEGENDA 0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità 1 L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di forza” dell’allievo, su cui fare leva nell’intervento 2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali 3 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate
LA PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO SULL'ADOZIONE
In Italia la legge di riferimento in materia di adozione di minori e di affidamento è la Legge 184/1983 ("Diritto del minore a una famiglia"), successivamente modificata dalla Legge 476/1998 (che ratifica la Convenzione dell'Aja per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale) e dalla Legge 149/2001 (che fissa i requisiti per l'adozione internazionale e per l'affidamento).
L'INSERIMENTO SCOLASTICO Per quanto riguarda l'inserimento scolastico, non esistendo per anni una normativa nazionale ad hoc, ci si rifaceva alle indicazioni operative contenute nella C.M. 24/2006 "Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri". Negli anni successivi alcuni Uffici Scolastici Regionali hanno emesso note riguardanti l'inserimento scolastico degli alunni adottati, in particolare:
Azioni di accoglienza scolastica per alunni e alunne adottati (USR Emilia Romagna/2007)
Note sull'iscrizione e l'inserimento scolastico dei minori affidati e adottati (USR Piemonte/2011) Nel 2014 la Nota Prot. 547 del 21/02/2014 del MIUR consente, in casi eccezionali debitamente documentati, di posticipare di una anno l'iscrizione alla scuola primaria dei minori adottati, consentendo a chi abbia già compiuto i sei anni di età di permanere per un altro anno nella scuola dell'infanzia. Il 18/12/2014 sono state emanate dal MIUR le "Linee d'indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati". Queste ultime Linee guida si compongono di quattro capitoletti e tre allegati. I 4 capitoletti riguardano rispettivamente: la situazione psicosociale dei minori, le buone prassi di accoglienza formale ed esistenziale, i compiti delle figure istituzionali, la formazione di quanti vengono quotidianamente a contatto con loro. I tre allegati riguardano rispettivamente: una scheda informativa necessaria per la scuola, un questionario per i contenuti dei primi colloqui tra docenti e famiglia adottiva e dei suggerimenti per una corretta accoglienza di tali alunni problematici. Sotto un profilo burocratico è importante rilevare come siano ammesse iscrizioni non on-line, data l’incompletezza talora di molte informazioni o il ritardo nell’arrivo delle stesse. È inoltre legittima l’iscrizione a classi anteriori a quelle spettanti per l’età, sia per l’incertezza spesso sulla stessa, sia per l’incomprensione della lingua italiana, sia per la difficoltà di individuare con certezza il livello di scolarizzazione precedentemente realizzato. Viene quindi suggerito di realizzare un avvicinamento flessibile alla classe ufficiale, sia per l’orario di frequenza, sia per lo svolgimento dei programmi. Viene fortemente consigliata l’inclusione in classi non numerose e con continuità dei docenti, le stesse condizioni che si sono rivelate indispensabili per una buona inclusione degli alunni con disabilità. Vi è pure un accenno alla possibile presenza di alunni stranieri adottati con disabilità o altri BES. Nel documento si fa continuamente riferimento alla normativa sui BES, con particolare riferimento all’obbligo dei dirigenti scolastici e dei docenti di provvedere alla formulazione del progetto didattico personalizzato. Sono ben delineati i diversi compiti dell’ufficio scolastico regionale, del referente regionale e di quello di istituto per la loro inclusione scolastica, a partire dalla previsione di un apposito capitoletto nel POF e dai necessari contatti con le istituzioni pubbliche e coi soggetti privati e del volontariato che si occupano dell’accoglienza di questi minori. La recente normativa scolastica sui Bisogni Educativi Speciali (BES), volta a potenziare l'inclusione e il benessere scolastico di bambini e ragazzi che presentano delle fragilità non riconducibili a una situazione di disabilità certificabile, pur non nominando espressamente i minori adottati presenta elementi d'interesse per il loro percorso scolastico. In particolare: D.M. 27/12/2012 "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" C.M. n. 8/2013 "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica. Indicazioni operative" Nota prot. 1551 del 27/6/2013 "Piano annuale per l'inclusività" Nota prot. 2563 del 22/11/2013 "Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.s. 2013/2014. Chiarimenti Utile anche la normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento, in particolare: MIUR, Linee guida per il diritto allo studio degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (luglio 2011)
Premessa
Art. 1 – Costituzione del Centro Territoriale di Supporto della Provincia di Vibo Valentia
Art. 2 – Sede
Art. 3 – Funzioni
Art. 4 – Destinatari e modalità di fruizione dei servizi
Art. 5 - Finanziamenti
Art. 6 - Acquisti, proprietà e utilizzo del materiale e delle attrezzature
Art. 7 - Direzione e coordinamento
Art. 8 - Comitato Tecnico Scientifico e Gruppo Operativo di Progetto
Art. 9 - Operatori del CTS
Art. 10 – Compensi
ART. 11- Promozione di intese territoriali per l’inclusione
Art. 12 – Durata e modifiche del Regolamento
Premessa
I Centri Territoriali di Supporto per le nuove Tecnologie e disabilità, sono stati istituiti nell’ambito delle
azioni 4 e 5 del Progetto MIUR, Direzione Generale per lo Studente, denominato “Nuove Tecnologie
e Disabilità”.
Il presente regolamento è in linea con la Direttiva 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per
alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e con
la successiva Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013.
Art. 1 – Costituzione del Centro Territoriale di Supporto della Provincia di Vibo Valentia
Il Centro Territoriale di Supporto della Provincia di Vibo Valentia (in seguito denominato CTS) è stato
istituito con Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria N° 14404/P del 25.07.2006. Il
CTS rappresenta un Centro permanente di supporto al processo di inclusione di alunni con Bisogni
Educativi Speciali.
Art. 2 – Sede
Il CTS di Vibo Valentia ha sede presso l’I.I.S. “De Filippis-Prestia”, Via Santa Maria dell’Imperio snc
Vibo Valentia. L'istituzione scolastica sede di CTS mette a disposizione locali idonei ad ospitare il
Centro, convenientemente arredati ed attrezzati, assicurando la fruibilità dei servizi attivati.
All'istituzione scolastica sede del CTS sono assegnati i fondi previsti; tali fondi sono amministrati
secondo le specifiche disposizioni impartite dall'USR Calabria e dal MIUR.
Art. 3 – Funzioni
Il CTS di Vibo Valentia:
realizza attività di informazione su normativa, tecnologie hardware e software (uso,
adattamento e utilizzo), interventi didattici, nuovi ausili didattici per l’inclusione e risorse
tecnologiche disponibili presso il CTS
cura la raccolta e la diffusione delle informazioni culturali, pedagogiche e normative
agisce in raccordo interistituzionale con ASP, Istituzioni, Associazioni, Enti Locali, per
realizzare interventi in forma integrata e sinergica
offre consulenza e supporto alle scuole sull’inclusione di alunni con BES
ottimizza le risorse nella fase di acquisizione delle attrezzature hardware e software e nella
loro gestione (attraverso il servizio di comodato d’uso)
cura la diffusione di atti e/o di esperienze significative
integra e raccorda a livello territoriale le risorse tecnologiche ed umane per l’inclusione
scolastica per migliorare il processo di apprendimento, sviluppo e socializzazione degli alunni
con Bisogni Educativi Speciali
coordina, promuove e valorizza azioni di formazione e progettualità relative all’inclusione
scolastica, costituendo punto di riferimento per le scuole, gli Enti locali, i Servizi territoriali
offre assistenza tecnica per i più comuni problemi di funzionamento e adattamento delle
tecnologie alle esigenze dei singoli utenti
promuove e organizza iniziative di formazione sui temi dell’inclusione scolastica e sui BES
rivolte ai docenti curriculari e di sostegno, agli alunni o alle loro famiglie, anche in rete con altri
CTS, CTI, o in collaborazione con altri Enti ed Associazioni
partecipa ad iniziative di informazione/formazione organizzate nel territorio provinciale
effettua azioni di monitoraggio per rilevare dati utili finalizzati ad una migliore organizzazione
dei servizi offerti dal CTS
gestisce le attività di pubblicazione di notizie ed iniziative riguardanti il CTS sui siti
www.iisdefilippisprestia.gov.it e www.handitecno.calabria.it
promuove forme di collaborazione con Associazioni presenti sul territorio, con Istituzioni e Enti
locali
favorisce la diffusione delle tecnologie a basso costo, open-source e freeware.
Art. 4 – Destinatari e modalità di fruizione dei servizi
Possono accedere ai servizi del CTS:
i Dirigenti scolastici e i docenti in servizio presso le scuole statali e paritarie di ogni ordine e
grado della provincia di Vibo Valentia;
i rappresentanti di Enti o Associazioni che operano nel campo dei BES;
i genitori che abbiano, all’interno del proprio nucleo familiare, figli con disabilità;
gli alunni con BES
il personale interessato ai temi dell’inclusione di alunni con BES.
La fruizione dei servizi assume diverse modalità a seconda della tipologia di servizio richiesto.
L’accesso ai servizi di Consultazione/Documentazione presso il Centro e di
Informazione/Consulenza/supporto sull’inclusione scolastica di alunni con BES, avviene su
appuntamento telefonando in orario scolastico al numero 0963/43066 oppure inviando una richiesta
via e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
La Formazione sulle tematiche relative all’inclusione scolastica di alunni con B.E.S. viene realizzata
sulla base di apposito bando di partecipazione a cura del CTS.
Materiale e sussidi in dotazione al CTS possono essere concessi in comodato d’uso gratuito
temporaneo alle Scuole statali secondo la seguente procedura:
1) le Scuole presentano al CTS il progetto didattico-educativo, documentando la tipologia del
bisogno educativo speciale del soggetto
2) il CTS effettua una valutazione dell’effettiva necessità e una eventuale personalizzazione
dello strumento
3) le Scuole sottoscrivono un contratto di comodato d’uso nel quale si impegnano formalmente
a:
a) finalizzare l’utilizzo da parte di studenti con BES
b) restituire il materiale ricevuto in comodato d’uso, rispettando i tempi indicati
c) risarcire il CTS di Vibo Valentia del danno arrecato ai materiali ricevuti in dotazione
d) utilizzare il materiale ricevuto esclusivamente allo scopo per cui è stato destinato;
e) restituire il materiale ricevuto in comodato su richiesta del responsabile del CTS di Vibo
Valentia.
N. B.: non è possibile ottenere in comodato d’uso software commerciale legato ad una
licenza d’uso.
4) il materiale viene consegnato al Dirigente scolastico della scuola richiedente (o ad un suo
delegato)
In caso di richiesta di medesimi beni da parte di più istituzioni scolastiche, il CTS si riserva di
effettuare una valutazione tecnica connessa agli specifici alunni.
Art. 5 - Finanziamenti
Il CTS gestisce i finanziamenti trasferiti dal MIUR, dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e
le altre risorse che potranno essere individuate e assicurate a seguito di protocolli d’intesa con gli
Enti Locali e/o gli eventuali contributi volontari da parte di Imprese e Associazioni, nonché risorse
derivanti da fondi europei.
Art. 6 - Acquisti, proprietà e utilizzo del materiale e delle attrezzature
L’IIS “De Filippis - Prestia” provvede, finanziariamente e amministrativamente, all’acquisto delle
attrezzature per le finalità istituzionali sopraindicate e di esse è proprietaria, sul piano patrimoniale.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dell’IIS “De Filippis-Prestia” è il consegnatario dei
beni del CTS.
In funzione di progetti mirati è prevista l’utilizzazione di strumenti, mezzi e tecnologie in dotazione al
CTS da parte delle istituzioni firmatarie di Protocolli di Intesa mediante appositi affidamenti
temporanei.
Art. 7 - Direzione e coordinamento
Il CTS è diretto dal Dirigente Scolastico dell’IIS “N. De Filippis- G. Prestia” di Vibo Valentia che è
responsabile per la gestione e l’organizzazione del Centro e per la promozione dei rapporti del CTS
con il territorio, nonché organo di garanzia per il miglior funzionamento, efficienza ed efficacia.
Art. 8 - Comitato Tecnico Scientifico e Gruppo Operativo di Progetto
Presso il CTS di Vibo Valentia è istituito il Comitato Tecnico Scientifico, composto da:
il Dirigente Scolastico della scuola sede del CTS, che lo presiede;
gli Operatori del CTS di Vibo Valentia, formati con l’azione 4 del Progetto “Nuove Tecnologie e
Disabilità” del MIUR affidata all’INDIRE.
Possono essere invitati, sulla base degli argomenti all’ordine del giorno, con funzione consultiva e
su individuazione del Dirigente scolastico:
• un referente dell’U.S.R. Calabria
• rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni
• altri esperti secondo gli argomenti in discussione
Il Comitato Tecnico Scientifico definisce il Piano Annuale di intervento relativo ad acquisti, iniziative
di formazione e per la definizione di ogni altra attività del Centro da porre in essere nel medio/lungo
termine, tenendo conto dei bisogni emergenti dal territorio e delle strategie e priorità generali
individuate dagli Uffici Scolastici Regionali e dal MIUR. Il Comitato Tecnico Scientifico si riunisce
almeno una volta all’anno.
Al fine di attuare specifici interventi/progetti può essere costituito un Gruppo Operativo di Progetto
al quale possono prendere parte, su individuazione del Dirigente Scolastico, oltre che i componenti
del Comitato Tecnico Scientifico anche altri soggetti (il D.S.G.A. della Scuola sede del CTS, un
referente dell’U.S.R. Calabria, rappresentanti di Enti ed Associazioni, …).
Art. 9 - Operatori del CTS
Gli Operatori del CTS, Prof. Strano Pasqualino e Prof.ssa Meli Enza, specificamente formati con
l’azione 4 del Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità” del MIUR affidata all’INDIRE assumono i
seguenti compiti:
formulano proposte al Comitato Tecnico Scientifico e al GOP;
forniscono consulenza e supporto a Istituzioni Scolastiche, Enti, Associazioni, genitori, alunni con
BES;
curano la realizzazione e le azioni di accompagnamento dei percorsi informativi/formativi
(segreteria organizzativa, tutoraggio, raccolta e diffusione di atti, …);
predispongono materiale riguardante gli alunni BES;
aggiornano il sito del CTS e gestiscono la piattaforma e-learning;
curano la raccolta/diffusione di buone pratiche e monitoraggi.
Art. 10 – Compensi
Il personale del Comitato Tecnico Scientifico, del GOP e gli Operatori del CTS che prestano la
propria attività in orario non di servizio, per il funzionamento del Centro, hanno diritto a compensi
secondo le misure previste dai rispettivi contratti di lavoro, a carico dei fondi di funzionamento del
Centro e/o dei fondi previsti dai progetti specifici.
ART. 11- Promozione di intese territoriali per l’inclusione
Il CTS di Vibo Valentia potrà farsi promotore o aderire ad intese e accordi territoriali finalizzati al
miglioramento del livello di inclusione nelle scuole e alla prevenzione/contrasto del disagio e di
fenomeni di bullismo/cyberbullismo in ambito scolastico.
Il CTS, in coerenza con quanto stabilito in atti e provvedimenti di carattere nazionale e regionale,
potrà curare rapporti con il GLIR ed il GLIP, nonché con i CTI al fine di favorire azioni condivise sul
territorio tese a favorire l’Inclusione.
Art. 12 – Durata e modifiche del Regolamento
Il presente regolamento resta in vigore fino all’adozione di altro sostitutivo ed obbliga tutte le parti
citate a vario titolo al rispetto di quanto in esso stabilito. Ogni eventuale modifica del presente
Regolamento deve essere proposta dal Comitato Tecnico Scientifico con deliberazione assunta a
maggioranza assoluta dei componenti.
CREDITO SCOLASTICO
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 art.15 In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino ad un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Partecipano al consiglio tutti i docenti che svolgono attività e insegnamenti per tutte le studentesse e tutti gli studenti o per gruppi degli stessi, compresi gli insegnanti di religione cattolica e per le attività alternative alla religione cattolica, limitatamente agli studenti che si avvalgono di questi insegnamenti. Con la tabella di cui all’allegato A del presente decreto è stabilita la corrispondenza tra la media dei voti conseguiti dalle studentesse e dagli studenti negli scrutini finali per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi dell’articolo 13, comma 4, è attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso. La tabella di cui all’allegato A si applica anche ai candidati esterni ammessi all’esame a seguito di esame preliminare e a coloro che hanno sostenuto esami di idoneità. Per i candidati che svolgono l’esame di Stato negli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 la stessa tabella reca la conversione del credito scolastico conseguito, rispettivamente nel terzo e quarto anno di corso e nel terzo anno di corso. Per i candidati esterni il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe davanti al quale sostengono l’esame preliminare di cui al comma 2 dell’articolo 14, sulla base della documentazione del curriculum scolastico e dei risultati delle prove preliminari. Pertanto, per l’anno scolastico 18-19 il credito scolastico totale sarà determinato, per ciascun alunno, dalla sommatoria del punteggio definito sulla base della tabella di conversione della somma del credito del terzo e del quarto anno, già assegnato nei due anni scolastici precedenti, e il punteggio del credito scolastico attribuito per il quinto anno nello scrutinio finale applicando, a tale ultimo fine, esclusivamente la prima e l’ultima colonna della tabella di attribuzione del credito scolastico. i consigli di classe provvederanno ad effettuare tempestivamente e, comunque, non più tardi dello scrutinio di valutazione intermedia, la conversione del credito scolastico conseguito complessivamente nel terzo e nel quarto anno di corso da ciascuno studente, verbalizzandone l’esito. Inoltre, le scuole avranno cura di comunicare agli studenti e alle famiglie il credito complessivo del terzo e del quarto anno, come risultante dalla suddetta operazione di conversione, mediante i consueti canali di comunicazione scuola- famiglia. Tabella A (D.L.62/17)
Media Classe terza Classe quarta Classe quinta
< 6 – – punti 7 – 8
= 6 punti 7 – 8 punti 8 – 9 punti 9 – 10
< 6 ≤ 7 punti 8 – 9 punti 9 – 10 punti 10 – 11
< 7 ≤ 8 punti 9 – 10 punti 10 – 11 punti 11- 12
< 8 ≤ 9 punti 10 – 11 punti 11 – 12 punti 13 – 14
< 9 ≤ 10 punti 11 – 12 punti 12 – 13 punti 14 – 15
Regime transitorio Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2018/2019: Tabella di conversione del credito conseguito nel III e nel IV anno:
Somma crediti conseguiti per il III e per il IV anno
Nuovo credito attribuito per il III anno e IV anno (totale)
6 15
7 16
8 17
9 18
10 19
11 20
12 21
13 22
14 23
15 24
16 25
Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2019/2020: Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno:
Somma crediti conseguiti per il III Nuovo credito attribuito per il III anno
3 7
4 8
5 9
6 10
7 11
8 12
I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia
Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019 - CLASSI TERZE
(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)
ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____
M 6 = (7 – 8)) Insuff. Normale Apprezz.
>6 – 7 = (8 - 9) Insuff. Normale Apprezz.
>7 – 8 = (9 - 10) Insuff. Normale Apprezz.
>8 – 9 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.
>9 – 10= (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2
B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2
C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2
D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;
A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180
B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.
C Attività integrative effettuate all’interno della scuola
D
Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale
• Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola
Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
E Alternanza scuola – lavoro: I: impegno insufficiente; S: impegno sufficiente; D: impegno discreto; A: impegno apprezzabile
Totale
CREDITO ASSEGNATO
I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia
Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019 - CLASSI QUARTE
(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)
ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____
M 6 = (8-9) Insuff. Normale Apprezz.
>6 – 7 = (9-10) Insuff. Normale Apprezz.
>7 – 8 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.
>8 – 9 = (11-12) Insuff. Normale Apprezz.
>9 – 10= (12-13) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2
B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2
C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2
D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;
A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180
B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.
C Attività integrative effettuate all’interno della scuola
D
Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola
Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
E Alternanza scuola – lavoro: I: impegno insufficiente; S: impegno sufficiente; D: impegno discreto; A: impegno apprezzabile
Totale
CREDITO ASSEGNATO
I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia
Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSI QUINTE
(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)
ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____
M < 6 = (7 -8) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,1 0,2
B interesse 0 0,1 0,2
C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2
D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
M 6 = (9 -10) Insuff. Normale Apprezz.
>6 – 7 = (10 – 11) Insuff. Normale Apprezz.
>7 – 8 = (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.
>8 – 9 = (13 - 14) Insuff. Normale Apprezz.
>9 – 10= (14 - 15) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2
B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2
C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2
D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3
N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;
A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180
B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.
C Attività integrative effettuate all’interno della scuola
D
Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola
Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
E Alternanza scuola – lavoro: I: impegno insufficiente; S: impegno sufficiente; D: impegno discreto; A: impegno apprezzabile
Totale
CREDITO ASSEGNATO
I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia
Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSE TERZA SERALE
(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)
ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____
M 6 = (7 - 8) Insuff. Normale Apprezz.
>6 – 7 = (8 - 9) Insuff. Normale Apprezz.
>7 – 8 = (9 -10) Insuff. Normale Apprezz.
>8 – 9 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.
>9 – 10= (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4
B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2
C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2
D media voti 0 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1
E condotta 0 8: 0,2 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1
*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;
A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180
B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.
C
Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola
Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
D Profitto - Media dei voti. Per le bande >6 – 7 / > 7 – 8/ >8 – 9/ >9 - 10 : 0 fino a 6/7/8/9,5 - ; 0,1 da 6/7/8/9, 6;
E Condotta – valore attribuito per i voti da 8 a 10
Totale
CREDITO ASSEGNATO
I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia
Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSE QUARTA SERALE
(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)
ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____
M 6 = (8 - 9) Insuff. Normale Apprezz.
>6 – 7 = (9 - 10) Insuff. Normale Apprezz.
>7 – 8 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.
>8 – 9 = (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.
>9 – 10= (12 - 13) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4
B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2
C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2
D media voti 0 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1
E condotta 0 8: 0,2 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1
*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;
A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180
B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.
C
Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola
Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
D Profitto - Media dei voti. Per le bande >6 – 7 / > 7 – 8/ >8 – 9/ >9 - 10 : 0 fino a 6/7/8/9,5 - ; 0,1 da 6/7/8/9, 6;
E Condotta – valore attribuito per i voti da 8 a 10
Totale
CREDITO ASSEGNATO
I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia
Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSE QUINTA SERALE
(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)
ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____
M < 6 = (7 - 8) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,2 0,4
B interesse 0 0,1 0,2
C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2
D media voti 0
E condotta 0 8: 0,2
M 6 = (9 - 10) Insuff. Normale Apprezz.
>6 – 7 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.
>7 – 8 = (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.
>8 – 9 = (13 - 14) Insuff. Normale Apprezz.
>9 – 10= (14 - 15) Insuff. Normale Apprezz.
Assiduità 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4
B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2
C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2
D media voti 0 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1
E condotta 0 8: 0,2 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1
A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180
B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, compreso l’interesse e l’impegno nello studio della religione cattolica o nelle attività alternative
c
Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola
Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
D Profitto - Media dei voti. Per le bande >6 – 7 / > 7 – 8/ >8 – 9/ >9 - 10 : 0 fino a 6/7/8/9,5 - ; 0,1 da 6/7/8/9, 6;
E Condotta – valore attribuito per i voti da 8 a 10
N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;
Totale
CREDITO ASSEGNATO