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ALLEGATI AL PTOF 2019-2022

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ALLEGATI AL

PTOF

2019-2022

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Prot. n.6068/C12 Vibo Valentia, 17/12/2018

AL COLLEGIO DEI DOCENTI

e, p.c. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI

AL PERSONALE ATA AGLI ATTI DELLA SCUOLA

AL SITO WEB DELLA SCUOLA

Oggetto: Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22, ai sensi del comma 14.4, art. 1, Legge 107/2015

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- Visto il D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni e integrazioni,

concernente

- disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine

e grado;

- Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53;

- Vista la legge 107 del 13 luglio 2015, in particolare l’art. 1 comma 14;

- Visto l’art. 25 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 commi 1,2,3;

- Visti gli artt. 26,27,28, 29 del C.C.N.L. 2009 - comparto Scuola;

- Visto il CCNL Istruzione e ricerca 2018/2020;

- Visti gli artt. 3 (come sostituito dall’art.1, comma 14 della L. 107/2015), 4, 5 e 6 del

D.P.R. 275/99;

- Considerato che l’art. 1, comma 14 della Legge 107/2015 riforma integralmente

l’articolo 3 del D.P.R. 275/99 e specificamente dispone:

a) la durata triennale del P.O.F. delle istituzioni scolastiche;

b) che il P.O.F. comprenda il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e di potenziamento

(docenti);

c) che il P.O.F. comprenda il fabbisogno di personale A.T.A.;

d) che il P.O.F. indichi il fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali;

e) che il P.O.F. incorpori i piani di miglioramento di cui al RAV (D.P.R. 80/13);

f) che il P.O.F. preveda i percorsi di alternanza scuola lavoro (D.Lgs. 77/05);

g) che il P.O.F. preveda azioni coerenti con il Piano nazionale per la Scuola Digitale

(comma 57) che il P.O.F. “è elaborato dal Collegio docenti, sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione ed di amministrazione definiti dal dirigente

scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d’istituto”;

- Atteso che l’intera comunità scolastica è coinvolta nei processi di riforma che stanno

interessando la scuola e nella contestualizzazione didattico – organizzativa del riordino dei

nuovi professionali, D.Lgs. n. 61/17;

- Visti i decreti legislativi n. 60, 62 ,63 ,66 del 2017, attuativi della legge n. 107/2015,

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Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa -

triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22

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emanati il 13/03/2017;

- Visto il Piano Nazionale di Formazione;

- Visto il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD);

- Visto il PTOF 2016/2019, il RAV, il Piano di Miglioramento, il Piano Annuale per

l’Inclusione, il Piano per la formazione del personale a livello di Istituzione Scolastica

attualmente in vigore, il Piano per la realizzazione del PNSD;

- Visto il Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli studenti della Scuola

secondaria;

- Tenuto conto:

• Delle Indicazioni Nazionali per gli Istituti Professionali;

• Del Documento MIUR “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari;

• Della nota MIUR n. 1143 del 17 maggio 2018, recante ad oggetto: “L’autonomia

scolastica quale fondamento per il successo formativo di ognuno”;

• Del Documento MIUR del 14 agosto 2018 “L’autonomia scolastica per il

successo formativo”;

• Delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel

rapporto di autovalutazione 2018;

• Dei rapporti attivati dal DS con i soggetti istituzionali del territorio;

• Delle proposte formulate da alcuni dei soggetti esterni invitati dal DS alla

riunione del 17/12/2018 finalizzata q di contributi per l’elaborazione del PTOF

Triennale;

• Degli accordi di partenariato con alcuni soggetti del territorio (ASP, CCIA,

Polizia di Stato, ecc.);

PREMESSO

• che attraverso l’Atto di Indirizzo il dirigente è chiamato a fornire una chiara indicazione

sugli adempimenti del collegio dei docenti derivanti dalla nuova normativa (legge

107/2015) sulle modalità di elaborazione del PTOF, sui suoi contenuti indispensabili,

sulle priorità e sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituzione Scolastica; • che il combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74 e i successivi provvedimenti

normativi nonché le disposizioni del CCNL attribuiscono al Collegio dei docenti le

competenze relative a:

- elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R.

08.03.1999, n. 275;

- elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa sulla base delle linee di

indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico ai sensi della Legge di Riforma n.

107/2015;

- adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio

e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n.

275/99);

- adozione delle iniziative per il sostegno di diversamente abili e di figli di lavoratori

stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.); - adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli

alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui

B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014;

- studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli

alunni, su iniziativa dei docenti delle rispettive classi e sentiti, eventualmente, gli

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esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);

- identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL

26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999);

- progettazione delle attività aggiuntive di insegnamento e delle attività funzionali

all’insegnamento tenuto conto delle disponibilità finanziarie;

• che il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre;

• che per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si potranno

avvalere di un organico potenziato di docenti a supporto delle attività di attuazione;

VALUTATE

prioritarie le priorità e i traguardi individuati nel RAV:

ESITI PRIORITA’ TRAGUARDI

Risultati nelle prove

standardizzate

nazionali

Miglioramento dei risultati raggiunti dalla scuola nelle prove standardizzate nazionali

di Italiano e Matematica

Avvicinare il più possibile i punteggi della scuola alle medie di riferimento

Riduzione della variabilità

all'interno delle classi per

Italiano e Matematica

Avvicinare il più possibile le

percentuali di varianza alle

medie di riferimento

Competenze chiave e di

cittadinanza

Continuare a sviluppare negli

studenti il rispetto dell'altro e

promuovere i valori della

solidarietà, della legalità e

della cittadinanza attiva.

Continuare a coinvolgere gli

studenti in iniziative e azioni

concrete attraverso progetti da

attuare anche in

collaborazione

con enti e associazioni

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triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22

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e gli obiettivi di processo individuati nello stesso rapporto:

AREA DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e

valutazione

Estendere al triennio la somministrazione di prove

strutturate per classi parallele in ingresso e in itinere.

Comparare sistematicamente i risultati

Progettazione di interventi ed iniziative mirate allo

sviluppo

delle competenze chiave e di cittadinanza in

collaborazione con soggetti esterni

Modalità di recupero e potenziamento diverse da

quelle

tradizionali per una maggiore personalizzazione

degli

interventi (sportelli, gruppi di livello)

Attuazione di specifici progetti PON mirati a

sviluppare negli studenti le seguenti competenze :

- comunicazione nella madrelingua;

- comunicazione nelle lingue straniere;

- competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia;

- competenza digitale;

Sviluppo dello spirito di iniziativa e imprenditorialità

degli studenti attraverso segmenti di Impresa

formativa Simulata da inserire nei percorsi di

alternanza scuola – lavoro di tutte le classi del

triennio.

Promuovere la definizione di un curricolo di Istituto

che tenga conto delle innovazioni didattico –

metodologiche e organizzative associate al riordino

degli Istituti Professionali (DECRETO 24 maggio

2018, n. 92).

Continuità e orientamento Attivare contatti sistematici con i docenti delle scuole medie degli alunni che si iscrivono al primo anno dei vari indirizzi della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle

risorse umane

Ridefinire i compiti assegnati alle funzioni strumentali in funzione del raggiungimento degli obiettivi di priorità

Progettare e realizzare percorsi di formazione e aggiornamento per i docenti su curricolo e didattica delle competenze

Integrazione con il territorio e

rapporti con le famiglie

Coinvolgimento delle famiglie e di altri soggetti esterni nella progettazione dell'offerta formativa attraverso incontri periodici

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triennio 2019-20, 2020-21 e 2021-22

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RITENUTE FONDAMENTALI LE SEGUENTI FINALITA’ GENERALI:

innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i

tempi e gli stili di apprendimento;

contrastare le diseguaglianze socio – culturali e territoriali, per prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionali dei percorsi presenti nell’Istituto;

RITENUTI FONDAMENTALI I SEGUENTI OBIETTIVI STRATEGICI IN LINEA CON IL

DDL “LA BUONA SCUOLA”:

1. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea;

2. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

3. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze

e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

4. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado

di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; 5. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione

e del bullismo, anche informatico; 6. potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con

bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche

con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio

e delle associazioni di settore;

7. applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni

adottati, emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il 18

dicembre 2014;

8. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali;

9. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 10. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

11. incremento dell'alternanza scuola-lavoro;

12. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno

stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e

allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività

sportiva agonistica; 13. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini; 14. definizione di un sistema di orientamento.

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FORNISCE AL COLLEGIO DEI DOCENTI LE SEGUENTI INDICAZIONI AI FINI DELL’ ELABORAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL

TRIENNIO 2019/20, 2020/21 E 2021/22:

L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV ;

L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola;

E’ necessario e completare l’adattamento del curricolo della scuola alle reali esigenze degli studenti e del territorio, nel rispetto della normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L.107/2015 ( la buona scuola ), L. 53/2003 e dal D.Lgs 59/2004, D.M. settembre 2007 ( le Indicazioni Nazionali del 2010 ) e L. 169/2008, e i relativi Regolamenti attuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, D.P.R. 89/2009 D.P.R. 87/2010 - nuovo Regolamento ordinamentale degli Istituti Professionali, decreti legislativi sul riordino n. 60, 62 ,63 ,66 del 2017, attuativi della legge n. 107/2015, emanati il 13/03/2017 tenendo presente che con le Indicazioni Nazionali e i Profili di competenza il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ovvero le mete che devono essere perseguite da ciascuno studente nell’esercizio del suo diritto-dovere all’istruzione.

Da quanto sopra deriva la necessità di continuare a migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto);

E’ necessario superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche).

Risulta altresì necessario: • Operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in

difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; A tale scopo, a cominciare dalle classi prime e seconde dell’anno scolastico 2019/20, è necessario attuare le disposizioni contenute nella normativa relativa al riordino degli istituti professionali (bilancio delle competenze, personalizzazione dei percorsi, progetto educativo individuale, ecc.)

• Attuare un costante monitoraggio degli alunni a rischio ed intervenire prontamente, a cominciare da una pronta segnalazione di casi potenziali DSA/ BES/ rischio dispersione;

• Progettare iniziative mirate a ridurre la dispersione e l’abbandono; • partecipare alle iniziative del PON – programmazione 2014-2020; in particolare si ritiene

opportuno sfruttare le azioni mirate alla prevenzione del disagio e dell’abbandono scolastico,

nonché quelle mirate allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza.

• Predisporre un PDM ( Piano di Miglioramento ) definito collegialmente, sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità e costituito dall’insieme delle proposte di azioni con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. Si auspica la collaborazione con altre scuole i cui RAV abbiano evidenziato criticità, priorità e traguardi simili alla nostra;

• Integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti, delle Aree disciplinari e delle Funzioni Strumentali al POF;

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• Migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;

• Promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;

• Generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;

• Migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);

• Progettare iniziative di formazione e aggiornamento per il personale docente e ATA per la diffusione dell’innovazione metodologico - didattica e per il miglioramento dell’attività amministrativo - contabile;

• Attuare processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;

• Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: accordi in rete, progetti, convenzioni e partenariato con Scuole, Enti Locali, Università , Agenzie Educative e Associazioni;

• Operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo per consentire: 1. la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni normative; 2. la creazione di un’offerta formativa verificabile e suscettibile di variazioni e

integrazioni in itinere al fine di rispondere alle reali esigenze dell’utenza;

• Progettare percorsi di alternanza scuola – lavoro secondo le linee guida emanate dal Miur e

quanto previsto nella legge La buona scuola;

• Rilanciare le attività della scuola relative all’impresa formativa simulata, alla quale la legge

107/2015 ha riconosciuto piena valenza per l’attuazione dei percorsi di alternanza scuola –

lavoro; Intendere le esperienze di IFS non come un surrogato all’effettuazione degli stage in

azienda ma come un’opportunità, per gli studenti di tutti gli indirizzi, di appropriarsi delle

conoscenze e competenze necessarie alla creazione di un’attività imprenditoriale. • Continuare ad attuare tutte le attività formative e di supporto della Scuola nel suo ruolo di

CTS; sfruttare le possibilità offerte dalle normative vigenti per acquistare materiali e strumenti

da distribuire, in comodato d’uso, alle altre scuole della provincia, in base ai progetti e alle

richieste dalle stesse prodotti. • Progettare ed attuare, in base alle risorse disponibili, attività di formazione e aggiornamento

sulla sicurezza (Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008) per le quali la scuola è stata individuata polo provinciale; tali iniziative, sulla base di protocolli già esistenti, possono essere realizzate anche in rete con altre scuole polo della regione ed in collaborazione con l’ITS “Tirreno” di cui la scuola è partner;

• Attuare percorsi di orientamento in entrata e uscita, in collaborazione con gli istituti

secondari di I grado, con imprese e istituzioni universitarie. Particolare attenzione dovrà essere data all’orientamento degli studenti verso la prosecuzione degli studi negli Istituti Tecnici Superiori, di uno dei quali (ITS “Tirreno”), la scuola è partner;

Il Piano dovrà pertanto includere:

• gli indirizzi del DS e le priorità del RAV;

• una cornice di presentazione delle finalità generali che la scuola ha intenzione di perseguire, coerentemente con la legge 107 e con l’esame del contesto sociale e culturale di appartenenza

• la programmazione dell’offerta formativa triennale

• l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e

insegnamenti interdisciplinari;

• l’individuazione degli obiettivi formativi prioritari di cui al comma 7 – legge 107/2015;

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• la determinazione dell’organico dell’autonomia (fabbisogno dei posti comuni e di sostegno, cioè

docenti inseriti nell’organico di diritto, fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta

formativa, fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare; • il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali;

• il Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica;

• il Piano di miglioramento; • la descrizione dei rapporti con il territorio e l’indicazione dei soggetti esterni che

contribuiscono all’elaborazione del Piano • le attività di formazione e aggiornamento del personale scolastico;

• le iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di

primo soccorso (comma 10 della legge 107);

• le iniziative mirate all’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e

di tutte le discriminazioni;

• il Piano per l’Inclusione, da rinnovare ogni anno; • i percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e alla valorizzazione del merito

scolastico e dei talenti; • la descrizione del modello dei percorsi di alternanza scuola-lavoro attuati dalla scuola;

• le attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; • le azioni previste per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni

stranieri e con italiano come L2; • le Azioni specifiche per alunni adottati; • le Azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale

attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58); • le attività progettuali;

• il Regolamento Generale di Istituto, con allegati la Carta dei Servizi, il Regolamento acquisti,

il Regolamento di disciplina degli studenti, il Regolamento del CTS, il Patto educativo di

corresponsabilità.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Pietro Gentile

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.L. 39/93

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO Con allegati Regolamento di Disciplina degli studenti, Patto

Educativo di Corresponsabilità, Regolamento Centro Territoriale di

Supporto, Regolamento Consiglio di Istituto, Carta dei servizi

(Approvato dal collegio dei docenti con delibera n. 64/2016 – 17 del 19 giugno 2017 e

dal consiglio di Istituto con delibera verbale n. del 4 luglio 2017)

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INDICE

PREMESSA PAG. 3

CAPO I - Organi collegiali 4

CAPO II - Funzionamento dell’istituto 9

CAPO III - Obblighi del personale, dei genitori e degli alunni 13

CAPO IV - Criteri per la formazione delle classi e dell’orario delle lezioni 14

CAPO V - Disciplina delle studentesse e degli studenti 15

CAPO VI – Laboratori 15

CAPO VII - Rete informatica d’istituto – uffici e postazioni docenti 18

CAPO VIII - Accesso con automezzi e parcheggio 20

CAPO IX - Viaggi e uscite d’istruzione 20

CAPO X - Procedura per la denuncia degli infortuni 22

APPENDICE: Regolamento dell’attività negoziale 24

ALLEGATO N. 1: Patto Educativo di corresponsabilità 28

ALLEGATO N. 2: Carta dei servizi 31

ALLEGATO N. 3: Regolamento di Disciplina degli Studenti 37

ALLEGATO N. 4: Regolamento del Centro Territoriale di supporto per l’Handicap 44

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PREMESSA

Il presente Regolamento stabilisce le premesse fondamentali per la vita del nostro Istituto, la cui opera è

volta alla crescita civile e culturale e, in eguale misura, ad una approfondita e consapevole formazione

professionale degli allievi, tenuto conto di quanto indicato dallo Statuto delle Studentesse e degli studenti e

dalla Carta dei servizi.

Pertanto i diritti e i doveri di tutte le componenti – dirigente scolastico, insegnanti, allievi, genitori, personale

non docente – sono ispirati alla valorizzazione del processo formativo dello studente, del ruolo educativo

(oltre che formativo) del docente e dell’importanza della partecipazione attiva della famiglia alla vita della

scuola, nonché al contenimento della dispersione scolastica attraverso il controllo sistematico della

frequenza degli allievi alle lezioni, l’individuazione, in collaborazione con la famiglia, delle cause del mancato

rispetto delle regole e l’elaborazione di modalità relazionali, aperte al dialogo e alla comprensione dei bisogni

degli studenti, atte a motivare gli allievi alla puntualità ed all’assiduità, condizioni irrinunciabili per acquisire

gli strumenti necessari per conseguire una preparazione sempre più ampia e complessa.

Accanto alle finalità di Istruzione, nella scuola, è fondamentale la funzione socio-educativa, in virtù della quale

essa è giustamente considerata “la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di

caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà

personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.”

In quest’ottica l’azione costante della scuola dovrebbe essere tesa a realizzare un’alleanza educativa tra

famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano

condividere regole e percorsi di crescita degli studenti.

Per quanto riguarda i diritti e i doveri dei docenti vale quanto previsto dalla normativa vigente, in particolare

dal T.U. DLgs. 297/94 e dall’ultimo C.C.N.L. comparto scuola ancora vigente.

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CAPO I

ORGANI COLLEGIALI

Art.n°1: Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali

La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso di massima non

inferiore a 5 giorni, salvo urgenze, rispetto alla data delle riunioni. La convocazione viene effettuata con

lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante affissione all'albo e/o mediante e-mail

inviata ai componenti. In ogni caso, l'affissione all'albo informatico dell'avviso è adempimento sufficiente per

la regolare convocazione dell'organo collegiale. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare la data,

l'orario, la sede della riunione e gli argomenti da trattare. Di ogni seduta dell'organo collegiale, viene redatto

processo verbale firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Le

delibere sono pubblicate sul sito della scuola.

Art.n°2: Elezioni contemporanee di organi di durata annuale

Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale, rappresentanti dei genitori e degli studenti, hanno luogo

entro il 31 ottobre di ogni anno come da disposizione ministeriale e si svolgono nella data indicata dal

consiglio di Istituto.

Art.n°3: Convocazione del consiglio di Classe

I consigli di classe sono convocati dal dirigente scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata

della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. I consigli si riuniscono periodicamente

come da piano delle attività deliberato all'inizio di ogni anno scolastico, a cui si aggiungono eventuali consigli

straordinari. Ai consigli di classe non in seduta tecnica partecipano i genitori e gli studenti eletti annualmente

per i punti indicati nella convocazione del dirigente scolastico

Art.n°4: Convocazione del collegio dei docenti

Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dal Testo Unico n. 297/94. E' presieduto dal

dirigente scolastico che nomina un segretario per la verbalizzazione.

Art.n°5: Assemblee dei genitori

Possono essere convocate assemblee dei genitori in orario extrascolastico secondo le modalità previste dal

T.U. n°297/94, art. n°15.

Art.n° 6: Assemblee degli studenti

L’art. 13 del D.L.vo 297/94 c.1 riconosce alle assemblee studentesche il valore di “occasione di partecipazione

democratica per l’approfondimento di problemi della scuola e della società in funzione della formazione

culturale e civile degli studenti”.

A. Assemblea di classe

a) Ogni assemblea è costituita da tutti gli studenti della classe; la convocazione è vistata dal D.S., cui deve

pervenire la richiesta almeno cinque giorni prima della data prevista per lo svolgimento, tramite i

rappresentanti di classe o la maggioranza di essi. La richiesta deve contenere l’O.d.g., l’indicazione dell’orario

d’inizio e di fine e deve essere controfirmata per presa d’atto dai docenti che hanno lezione nelle ore del

giorno stabilito per lo svolgimento dell’assemblea stessa.

b) È consentita un’assemblea di classe al mese, nel limite di due ore. L’assemblea di classe può essere seguita

dalle Assemblee di Istituto. Quest’ultima non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana

durante l’anno scolastico. Non possono aver luogo assemblee di classe nel mese conclusivo delle lezioni.

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c) Durante le assemblee di classe gli studenti non possono allontanarsi dall’aula. E’ compito della scuola

assicurare la vigilanza degli studenti che la affida ai docenti in servizio nelle ore in cui esse si svolgono. Il

docente dell’ora, tenuto alla vigilanza, rimane nelle immediate vicinanze della classe ma può rimanere anche

in aula senza limitare l’espressione degli studenti. Le assemblee possono essere sospese dal dirigente

scolastico o dal docente cui è affidata la vigilanza che ne assume la delega, qualora si svolgono senza rispetto

delle regole o si ravvisino comportamenti non ordinati che possono mettere a repentaglio la sicurezza dei

partecipanti e/o il rispetto dei locali.

B. Assemblea di Istituto

a) È costituita da tutti gli studenti dell’istituto iscritti a frequentare nell’anno in corso.

b) L’Assemblea di Istituto è comunicata al D.S. dal Comitato Studentesco o dal 10% degli studenti dell’istituto

in forma scritta con le relative firme e la precisa indicazione dell’O.d.g. e del nominativo del Presidente

dell’Assemblea, che assume la responsabilità del corretto svolgimento della stessa. Tale comunicazione deve

pervenire almeno cinque giorni prima della data prevista per la convocazione. Alle assemblee di Istituto è

possibile richiedere la partecipazione di esperti esterni, non più di quattro nel corso dell’anno scolastico, su

tematiche previste espressamente dalla norma ed indicati nella comunicazione al dirigente assieme ai

nominativi degli invitati.

c) Il consiglio di Istituto cui è demandato il compito di approvare l’elenco degli invitati, delega il dirigente

scolastico all’approvazione del suddetto elenco e ad autorizzare la presenza degli esperti sulla base della

rispondenza tra qualificazione professionale degli stessi ed argomenti all’odg. La presenza è da intendersi a

titolo gratuito.

d) Gli studenti ed i genitori vengono informati dell’avvenuta convocazione mediante circolare del Dirigente

Scolastico.

e) È consentita una Assemblea di Istituto al mese (escluso il mese finale dell’a.s.) nel limite delle ore di lezione

di una giornata; non è possibile frazionare la durata di un’assemblea mensile in più giorni dello stesso mese.

L’Assemblea di Istituto non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana e, data la mancanza

di locali idonei ad accogliere tutti gli studenti dell’Istituto, si tiene nel cortile del plesso di via Santa Maria

dell’Imperio per gli alunni dell’IPC e nel cortile del blocco 11 per quelli dell’IPSIA. In caso di condizioni

metereologiche proibitive, gli studenti si riuniscono in assemblee di classe; successivamente, i rappresentanti

delle varie classi si riuniscono in un’aula del proprio plesso per condividere i risultati della discussione e

redigere un verbale unitario.

f) Una seconda assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla

disponibilità dei locali e dietro assunzione di responsabilità da parte del Comitato studentesco e/o del

Presidente dell’Assemblea. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate

per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.

g) L’Assemblea si dà un Regolamento ai sensi dell’art. 14 del D.L.vo n. 297/94. Elegge un presidente e si fa

garante del regolare svolgimento della stessa.

h) Il D.S. o un suo delegato ha potere di intervento e di scioglimento dell’Assemblea nel caso di violazione del

Regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento della stessa.

i) La partecipazione degli studenti è essenziale per un proficuo confronto ed un’efficace realizzazione delle

finalità educative dell’Assemblea stessa; la presenza non è tuttavia obbligatoria e le eventuali assenze non

devono essere giustificate. I minori sono comunque tenuti a informare della data dell’Assemblea i genitori; j)

Il D.S. e gli insegnanti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee studentesche.

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Il giorno dell’Assemblea e prima dell’inizio della stessa, i docenti in servizio sono tenuti a verificare la presenza

degli studenti nell’Istituto. È possibile concordare con gli studenti modalità di verifica delle presenze al fine

di monitorare l’effettiva partecipazione degli studenti stessi ed avere dati da visualizzare a fini statistici e di

studio. Nei casi in cui si renda necessario adottare provvedimenti che influiscano in modo rilevante

sull’organizzazione della scuola, gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere

un parere, non vincolante, mediante consultazione. Le consultazioni avvengono all’interno delle Assemblee

di Istituto e i risultati sono portati a conoscenza del dirigente scolastico.

Art. 7: Comitato studentesco (C.S.)

a) Il Comitato Studentesco è costituito dagli studenti rappresentanti di classe e di Istituto, che possono

invitare alle proprie riunioni componenti dell’istituto estranee al Comitato stesso, previa autorizzazione del

D.S.

b) Hanno diritto al voto soltanto i membri effettivi, cioè i rappresentanti di classe e di Istituto; le mozioni

vengono approvate a maggioranza relativa.

c) Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge, il Comitato ne può svolgere altri eventualmente

affidatigli dall’Assemblea studentesca di Istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe.

d) Compatibilmente con la disponibilità dei locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, previa

deliberazione di carattere generale del Consiglio di Istituto, il D.S. può consentire di volta in volta l’uso di un

locale scolastico per le riunioni del Comitato studentesco, subordinatamente all’assunzione scritta di

responsabilità per eventuali danni e disordini.

e) Il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario, eletti tra i rappresentanti degli studenti, si fanno garanti di

una gestione democratica dell’assemblea che si avvalga del contributo di tutti.

f) La seduta può aver luogo anche in assenza del Presidente.

g) Tutte le decisioni da prendere a livello studentesco devono essere discusse, qualora sia possibile, in prima

istanza nel Comitato e successivamente essere votate in Assemblea plenaria.

h) Il C.S. viene convocato dal Presidente o dagli studenti rappresentanti al C.d.I. o dalla maggioranza dei suoi

componenti tramite richiesta scritta al D.S., nella quale siano specificate la data, l’ora e l’o.d.g. della seduta.

La richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima della data di convocazione ed i rappresentanti

vengono avvertiti mediante apposita circolare della Presidenza.

i) Il C.S. approva proposte da presentare all’Assemblea e conseguentemente al C.d.I. o al D.S.

j) Il C.S. promuove l’impegno e l’interesse degli studenti alla vita scolastica, ma il principale organo consultivo

e decisionale è l’Assemblea plenaria d’Istituto.

Art.n°8: Convocazione del consiglio di istituto

La prima convocazione del consiglio di istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri,

è disposta dal dirigente scolastico. Le convocazioni successive sono disposte dal presidente del consiglio su

richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti il consiglio stesso.

Art.n° 9: Elezioni del presidente e del vice presidente del consiglio di istituto.

Nella prima seduta, il consiglio presieduto dal dirigente scolastico, elegge tra i rappresentanti dei genitori

membri del consiglio stesso, il proprio presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto.

Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la

maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.

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Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza

relativa dei votanti sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.

A parità di voti è eletto il più anziano di età.

Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente da votarsi fra i genitori componenti del

consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l'elezione del presidente, o con modalità concordate

prima della votazione stessa.

Art.n° 10: Giunta esecutiva

La giunta esecutiva, presieduta dal dirigente scolastico, con la presenza di diritto con funzioni verbalizzanti

del direttore dei servizi, si compone, in aggiunta ai due membri di diritto, di n. 4 membri: 1 docente, 1 ATA,

1 genitore ed 1 studente eletti nella prima seduta del consiglio, a maggioranza relativa.

Art.n 11: Pubblicità degli atti

La pubblicità degli atti del consiglio di Istituto avviene mediante pubblicazione delle delibere sul sito della

scuola. Copia integrale dei verbali potrà essere rilasciata ai richiedenti aventi diritto ai sensi della legge

241/90. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo

contraria richiesta dell'interessato.

I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati presso l'Ufficio di segreteria, a disposizione degli

aventi diritto che ne facciano richiesta scritta.

Art. 12 Comitato per la valutazione dei docenti

L’art. 1 comma 129 della Legge 107/2015 ha riformato il comitato per la valutazione dei docenti come segue:

- Il comitato ha durata di tre anni scolastici,

- è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito da tre docenti dell'istituzione scolastica, (di cui

due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto), un rappresentante degli studenti e

un rappresentante dei genitori, (scelti dal consiglio di istituto), un componente esterno individuato

dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

- Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità

dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo

formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in

relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e

metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla

diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento

organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

- Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per

il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo

presiede, dai tre docenti componenti dello stesso e dal docente a cui sono affidate le funzioni di

tutor.

- Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del

dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai

lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto.

Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo

501.

- È convocato dal presidente nella composizione di cui al punto 2 per la definizione dei criteri di

attribuzione del bonus ai docenti; è convocato in composizione tecnica con i soli docenti ed i tutor

per la valutazione del servizio del docente in anno di prova e/o in tutti gli altri casi previsti dal

previgente art. 448 del Dlgs n. 297/94

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Art. 13: Organo di garanzia

Contro le sanzioni disciplinari agli alunni è ammesso ricorso da chiunque vi abbia interesse, entro quindici

giorni dalla comunicazione, ad un apposito Organo di garanzia regolamentato dal Dpr 21 Novembre n. 235 e

successive integrazioni. La composizione e il funzionamento di tale Organo sono definiti all’interno dello

Statuto degli studenti e delle studentesse. E’ composto da n. 1 genitore e da n. 1 studente eletto dalla

rispettiva componente e da n. 1 docente designato dal consiglio di Istituto. L’organo presieduto dal dirigente

scolastico si pronuncia entro 10 giorni. L'organo rimane in carica un anno e si riunisce in prorogatio fino a

quando non si procede al rinnovo. Le elezioni avvengono contestualmente a rinnovo dei rappresentanti negli

organi collegiali di durata annuale

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CAPO II

FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO

Art. 1: Orario dell’attività didattica

Le attività didattiche dell'istituto si articolano in 6 giorni settimanali per un totale di 32 ore ( n. 33 nelle classi

prime è inserito l'insegnamento della Geografia)

Le lezioni si svolgono, in tutte le sedi, dalle ore 8.00 alle ore 13.00 nei giorni in cui sono previste 5 ore di

lezione; dalle ore 8.00 alle ore 14.00 nei giorni in cui le ore di lezione sono 6.

Le attività del corso di istruzione per gli adulti di 2° livello (indirizzo servizi aziendali) si svolgono dalle ore

15.30 alle ore 20.30 di tutti i giorni, ad eccezione del Sabato.

Le attività extracurricolari si svolgono nel pomeriggio di tutti i giorni tranne il Sabato . La partecipazione degli

alunni a tali attività è facoltativa; data l'adesione, però, la frequenza diventa obbligatoria; allo stesso modo è

obbligatoria per quelle attività che la scuola programma per l’intera classe. Le attività di ampliamento

dell’offerta formativa possono prevedere la partecipazione delle famiglie.

L’ingresso nella scuola è consentito a partire dalle ore 7.55. I docenti, infatti, sono tenuti ad essere presenti

a scuola con 5 minuti di anticipo come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Le lezioni iniziano

regolarmente alle ore 8,00. Gli alunni sono tenuti a rispettare il più possibile l’orario di entrata; data la forte

pendolarità, è comunque possibile, in caso di ritardo degli autobus o per altre ragioni documentate, entrare

in classe fino alle ore 8.10. Fino a tale ora, le entrate in ritardo saranno gestite dai docenti della I ora.

Eccezionalmente, per motivi documentati, gli studenti potranno entrare in classe fino alle ore 8.20, se

accompagnati dai genitori (alunni minorenni) o se provvisti di richiesta di entrata firmata dai genitori

sull’apposito modulo contenuto nel libretto personale dello studente. Il permesso per tali entrate deve essere

rilasciato dal dirigente scolastico o da un suo collaboratore. Dopo le ore 8.20, gli studenti ritardatari possono

entrare in classe alla seconda ora, previo permesso rilasciato dal DS o da un suo collaboratore.

Gli ingressi della scuola saranno chiusi alle ore 8,20 e resteranno chiusi per garantire la sicurezza degli alunni

nei locali scolastici.

I genitori degli alunni non sono ammessi in aula durante le lezioni, salvo casi eccezionali; ciò al fine di

assicurare l'ordinato svolgimento delle attività didattiche.

La flessibilità in ingresso ed in uscita degli studenti pendolari deve essere autorizzata dal dirigente scolastico

sulla base della richiesta dei genitori in caso di necessità inderogabili di trasporto o altre situazioni da valutare

ad inizio anno.

Art.n°2: Vigilanza sugli alunni all’ingresso, all’uscita, durante le attività, nell’intervallo.

Ai collaboratori scolastici è affidato il compito di controllare e vigilare sugli ingressi al fine di tutelare gli alunni

ed evitare che persone estranee non autorizzate entrino nei locali della Scuola.

All''uscita e durante la permanenza a scuola la vigilanza spetta ai docenti ed ai collaboratori scolastici. In caso

di momentanea assenza del docente in orario curriculare (per andare in bagno, prendere materiale didattico,

ecc.) o durante il cambio di classe dei docenti la vigilanza viene affidata ai collaboratori scolastici. I docenti

coordinatori avranno cura di segnalare ai collaboratori le classi particolarmente vivaci che richiedono una

vigilanza più attenta. I collaboratori scolastici collaboreranno con i docenti nella vigilanza degli alunni,

all'ingresso, all'uscita da scuola, nei corridoi e durante l’intervallo.

Per garantire una migliore sorveglianza, l'entrata e l'uscita avverrà dagli ingressi autorizzati in ogni sede.

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Non è assolutamente consentito sostare nei corridoi in attesa del suono della campanella.

Durante l’intervallo, che di norma si svolge dalle ore 10.40 alle ore 11.00, i collaboratori scolastici cureranno

in modo particolare la vigilanza nei servizi igienici e nei punti di maggiore criticità individuati con la

collaborazione dei docenti responsabili di sede/componenti lo staff del DS. Avranno cura di chiudere o

sorvegliare attentamente le porte di ingresso e gli eventuali punti di potenziale pericolo. I signori docenti

avranno cura di sorvegliare attentamente gli alunni evitando di far loro fruire di tutti quegli spazi interni ed

esterni che potrebbero presentare situazioni di rischio, avendo altresì cura di segnalare immediatamente il

problema al Dirigente Scolastico (o al suo delegato) e al responsabile per la sicurezza.

Nei plessi dell’IPSIA, previa autorizzazione scritta dei genitori, da rilasciare all’inizio dell’anno scolastico,

giusta delibera del Consiglio di Istituto, gli studenti potranno svolgere l’intervallo nel cortile esterno, come gli

studenti delle altre scuole allocate in Via G. Fortunato (ITI, ITG, IPSEOA). I docenti e i collaboratori scolatici

eserciteranno la dovuta vigilanza nel cortile stesso. Qualora si intravedano situazioni che possono

compromettere la sicurezza degli studenti, i responsabili di sede, i docenti e i collaboratori scolastici sono

tenuti a informare il DS, il quale valuterà l’opportunità di sospendere lo svolgimento dell’intervallo nel cortile

esterno.

Non è consentito ai docenti in servizio durante l’intervallo, recarsi all’esterno degli edifici o lasciare gli

studenti senza controllo. Si richiama a tal proposito il contenuto degli articoli 2047 e 2048 del Codice Civile e

si ricorda che, in caso di incidenti, solleva dalla responsabilità solo la prova di non aver potuto impedire il

fatto.

Al suono della campanella che scandisce la fine dell’intervallo, gli alunni e i docenti rientreranno in classe

senza indugi. I docenti sono invitati a controllare il registro delle presenze al rientro in aula per essere certi

che tutti gli allievi siano rientrati. In caso contrario dovranno avvisare i collaboratori scolastici che hanno il

dovere di invitare lo studente a rientrare in aula.

Non è consentito fare uscire i ragazzi dall’aula senza motivo, o in maniera ripetuta; non è consentito altresì

far uscire contemporaneamente più ragazzi al fine di evitare disordini nei corridoi e/o in altri spazi scolastici.

Di norma, oltre all’uscita durante l’intervallo, lo studente potrà uscire dall’aula un’altra sola volta durante la

giornata, tranne che per esigenze urgenti che spetterà al docente valutare. Nel caso di studenti con particolari

necessità fisiologiche documentate, in coerenza con quanto attestato e richiesto nella certificazione, i docenti

acconsentiranno ad ulteriori richieste di uscita dall’aula.

In caso di evidenti disordini causati da ragazzi in giro per i corridoi o i locali scolastici, i docenti sono tutti

autorizzati ad intervenire per garantire ordine e sicurezza, anche rispetto a studenti di classi non a loro

affidate.

Gli studenti non devono mai essere lasciati soli nei laboratori e devono ove previsto utilizzare sempre

dispositivi di sicurezza. Si ricorda infatti che, ai sensi del T.U. n. 81/2008, gli studenti nei laboratori sono

equiparati ai lavoratori.

Durante le attività di ampliamento dell’offerta formativa (attività progettuali, conferenze, seminari,

spettacoli, …) con la presenza di esperti esterni e/o interni, il docente in servizio nella classe mantiene la

responsabilità della vigilanza dei propri studenti e pertanto non può allontanarsi dal luogo in cui esse si

svolgono per la durata del proprio orario di servizio nella classe.

Art. n° 3: Assenze

Tutte le assenze dell'alunno dovranno essere giustificate dal genitore, con le modalità di seguito riportate:

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- Assenze inferiori a 5 giorni: giustificazione scritta sull'apposito libretto di cui verrà presa nota sul

registro di classe dall'insegnante in servizio la prima ora. Tutte le assenze non giustificate e comunque

prolungate devono essere segnalate per iscritto al docente coordinatore di classe e al Dirigente

scolastico.

- Dopo 5 giorni consecutivi di assenza, il genitore dovrà presentare apposita certificazione medica al

docente in servizio alla prima ora, che acquisirà la certificazione agli atti. Deroga alla presentazione

del certificato medico potrà essere concessa solo in caso di assenza programmata per motivi familiari

- Il libretto per la giustificazione delle assenze sarà consegnato ai genitori degli alunni delle prime classi

e, dietro richiesta, a coloro i quali abbiano smarrito o esaurito il libretto del precedente anno

scolastico;

- La firma del genitore va depositata all'atto del ritiro del libretto in presenza del dirigente scolastico

o suo delegato. Non sarà considerata valida nessuna firma diversa da quella depositata.

- Lo studente maggiorenne può firmare le giustificazioni e le richieste di permesso a condizione che i

genitori siano comunque informati

- La giustificazione delle assenze dovrà essere puntuale e dovrà avvenire contestualmente al rientro a

scuola; qualora lo studente ne sia sprovvisto, il docente della prima ora lo ammetterà in classe

rimandando la giustificazione al giorno successivo. Qualora lo studente risulti ancora sprovvisto di

giustificazione, il docente della prima ora lo farà accompagnare nell’ufficio di presidenza, dove il DS

o un suo collaboratore contatteranno telefonicamente i genitori dell’alunno.

- Tutte le assenze non giustificate e tutte quelle prolungate devono essere segnalate mensilmente per

iscritto dal docente coordinatore di classe al dirigente scolastico. Rimane inteso che è compito di tutti

i docenti monitorare le presenze/assenze degli studenti, al fine di comunicare per iscritto alla famiglia

il rischio di non validazione dell’a.s.

Art.n° 4: - Ritardi - uscite anticipate

I ritardi non possono costituire una regola ma solo un'eccezione e comunque vanno giustificati per iscritto

dal genitore sull'apposito libretto.

I ritardi incideranno sul cumulo delle assenze ai fini della validazione dell'anno scolastico, e sul voto di

comportamento, fatta eccezione per quelli autorizzati ad inizio/in corso d’anno.

In caso di eccezionale uscita anticipata l'alunno minorenne dovrà essere prelevato da un genitore o da chi

per lui, i cui estremi anagrafici corredati da elementi identificativi (fotocopia della carta di identità) siano stati

già comunicati alla scuola dal genitore.

L’identità dell'affidatario sarà controllata dal Ds o da un suo collaboratore o dai responsabili di sede. Sarà

cura del collaboratore scolastico, appurata l'identità del richiedente, provvedere a chiamare gli alunni dalla

classe. I maggiorenni possono chiedere di uscire anticipatamente ma l’autorizzazione è subordinata alla

validità dei motivi addotti, valutati dal docente responsabile di sede e/o dal dirigente o dal docente in servizio

nella classe, su delega del dirigente scolastico. I genitori degli studenti maggiorenni saranno comunque

informati.

Art.n°5: Rapporti scuola - famiglia

Gli incontri tra gli insegnanti ed i genitori degli alunni avverranno di norma nelle date fissate nel Piano delle

attività; qualora, per un motivo qualsiasi tali date debbano essere spostate, il DS ne darà comunicazione agli

studenti, alle famiglie, al personale con avviso pubblicato sul sito della scuola. E’ comunque consentito alle

famiglie chiedere un incontro con singoli docenti della classe concordando, tramite i figli, data e orario (al di

fuori degli orari di servizio del docente). I casi di scarso profitto o di comportamento inadeguato vanno

costantemente segnalati alle famiglie a cura dei coordinatori di classe.

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In caso di sospetta inadempienza dell'obbligo, la scuola ufficialmente invita il genitore all'assolvimento

dello stesso: se ciò non fosse sufficiente comunicherà i dati ai servizi sociali del Comune e alle forze

dell'ordine.

I genitori saranno convocati anche in caso di reiterati ritardi o di assenze ingiustificate.

Art. n. 6: Uscite, visite guidate, viaggi di istruzione

L'Istituto organizza:

- uscite sul territorio;

- visite guidate della durata max di un giorno;

- viaggi di istruzione di più giorni in Italia e all’estero.

Potranno partecipare tutti gli alunni autorizzati dai genitori; la classe non partecipa qualora il numero degli

alunni autorizzati sia inferiore alla metà, salvo particolari viaggi rientranti in particolari progetti didattico –

educativi. Per i viaggi o le permanenze collegate all’alternanza scuola-lavoro, si farà deroga a quanto sopra,

tranne casi particolari che saranno adeguatamente affrontati dal consiglio di classe che assumerà la decisione

circa l’opportunità della non partecipazione. In questi casi la famiglia sarà contattata e sarà chiamata a

collaborare nella ricerca di soluzioni alternative vista l’obbligatorietà delle ore di alternanza

Art. n° 9: Affissione e diffusione di scritti nell'ambito dell'istituto

Qualsiasi scritto del quale si richiede l'affissione o la diffusione deve essere firmato dall'autore o dagli autori

che se ne assumono la responsabilità.

Sia l'affissione che la diffusione di qualsiasi scritto nell'ambito dell'istituto devono essere autorizzate dal

dirigente scolastico. Nel caso in cui si ravvisi una violazione delle leggi vigenti o si ritenga lo scritto

pregiudizievole al normale andamento della vita scolastica, il dirigente scolastico può non autorizzarne e/o

sospenderne la diffusione o impedirne l'affissione. In ogni caso potranno essere autorizzati solo manifesti

che informino su attività senza fini di lucro.

Art. n. 10: Rispetto degli spazi scolastici e risarcimento dei danni

La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e dei collaboratori scolastici.

Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli alunni sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi

ed a lasciare i resti della colazione (carte, bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini portarifiuti.

Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono essere

arrecati anche con scritte sui muri e deterioramento delle suppellettili. Il risarcimento dell’eventuale danno

non è sostitutivo della sanzione disciplinare. I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati

all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente. Qualora la classe, chiaramente a conoscenza

dell’autore di un determinato atto di danneggiamento da parte di uno studente, non collabori con i docenti

e con il DS per la sua individuazione, sarà considerata tutta responsabile e dovrà risarcire i danni.

Art. n. 11: Responsabilità per oggetti incustoditi

L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi o

dimenticati. Ciascuno studente e lavoratore della scuola è chiamato alla cura e all'attenzione dei propri beni

di cui è responsabile unico.

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CAPO III

OBBLIGHI DEL PERSONALE, DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI

Art. n° 1: Norme di comportamento del personale docente ed ATA (doveri)

Il personale in servizio è tenuto al rispetto degli obblighi previsti dai rispettivi profili di appartenenza.

In particolare:

- Rispetto dell'orario di servizio;

- Divieto di fumo nei locali scolastici, compresi i locali esterni;

- Divieto di utilizzo delle attrezzature pubbliche per uso privato ( telefono, fotocopiatori, stampanti,

ciclostile,…);

- Divieto di tenere acceso in classe il cellulare durante le lezioni ( docenti);

- Divieto per il personale ATA di utilizzare il cellulare per fini privati durante le ore di lavoro, salvo i

momenti di pausa;

- Divieto di fruire di spazi interdetti per motivi di sicurezza;

- Obbligo di vigilanza sugli alunni.

Quanto sopra si intende integrato dal contenuto della Carta dei Servizi della scuola e dagli altri regolamenti.

Per quanto non espressamente previsto, si rimanda al codice di comportamento previsto per i dipendenti

delle Pubbliche Amministrazioni.

Art. n° 2: Norme di comportamento dei genitori e degli alunni (doveri)

Per quanto riguarda i doveri dei genitori e degli studenti, si rimanda a quanto contenuto nel Patto di

Corresponsabilità educativa, nello statuto delle Studentesse e degli Studenti e nel Regolamento di disciplina

degli Studenti.

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CAPO IV

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELL’ORARIO DELLE LEZIONI

Art. n° 1- Criteri relativi alle iscrizioni

Le disposizioni vigenti attribuiscono al Consiglio d’Istituto (D.L.vo. n. 297/94) il compito di indicare i criteri

generali per la formazione delle classi, mentre i decreti ministeriali appositamente emanati ne stabiliscono i

limiti numerici.

Nel caso in cui ci sia un eccesso di domande di alunni per un determinato indirizzo o per l’iscrizione alla scuola,

il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti criteri di precedenza:

1) alunni disabili;

2) alunni ripetenti per la prima volta;

3) alunni con continuità familiare (avere o aver avuto fratelli o sorelle che hanno frequentato la scuola o

l’indirizzo);

4) media dei voti conseguiti alla scuola media;

5) alunni residenti in comuni privi di scuole della stessa tipologia.

ART. n. 2 Criteri per la formulazione dell’orario scolastico

I criteri di massima deliberati dagli organi collegiali per la formulazione dell’orario scolastico, in ordine di

priorità, sono i seguenti:

1. Didatticità dell’orario, tramite una distribuzione razionale delle ore di lezione per ogni disciplina durante

la settimana;

2. Equilbrio rispetto alla distribuzione delle ore delle discipline nelle classi in modo da evitare concentrazioni

sempre in orario iniziale e/o finale;

3. Evitare nei limiti del possibile di inserire le discipline con sole 2 ore solo all’inizio e/o alla fine per evitare

che gli studenti pendolari siano impossibilitati a seguire;

4. Considerare le richieste del singolo docente solo se dettate da effettive necessità e/o opportunità

didattiche;

5. accogliere, se non contrastanti con i criteri su esposti, i desiderata dei docenti in relazione al giorno libero:

Nel caso non sia possibile accogliere le richieste dei docenti, si procederà seguendo un criterio di turnazione

dei giorni, per garantire a tutti, a turno, determinate giornate.

6. Le ore buche nell’orario dei docenti devono essere il più possibile bilanciate in modo da non creare

disparità tra i docenti stessi.

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CAPO V

DISCIPLINA DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA

Per quanto riguarda i diritti e i doveri degli studenti, nonché i procedimenti disciplinari nei confronti degli

stessi, si rimanda, oltre che allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti ( DPR N. 249/98 come modificato

dal DPR N. 235/2007 e successive disposizioni) e al Regolamento di Disciplina degli studenti approvato dagli

organi collegiali della Scuola e allegato al presente regolamento.

CAPO VI

LABORATORI

Uso dei laboratori e aule attrezzate

L'utilizzo delle aule di informatica e dei laboratori esistenti nell'Istituto viene disciplinato da appositi

regolamenti affissi nei laboratori stessi.

REGOLAMENTO DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI E DELLE ATTREZZATURE INFORMATICHE

PRESENTI NELL’ISTITUTO

Accesso ai laboratori di informatica/lingue

Per garantire il buon funzionamento dei laboratori e delle attrezzature informatiche, il personale docente e

gli studenti sono invitati ad attenersi alle seguenti disposizioni:

1. L’accesso ai laboratori di informatica da parte delle classi o di gruppi di alunni è consentito solo in presenza

del docente che è tenuto a garantire il corretto uso delle attrezzature nel corso delle attività e/o

dell’assistente tecnico.

2. L’ accesso ai laboratori è regolamentato dal quadro orario delle lezioni concordato tra i docenti, a livello di

sede, ad ogni inizio di anno scolastico.

3. Nei giorni e/o nelle ore in cui i laboratori non risultano utilizzati, è ammessa la fruizione degli stessi da

parte di quei docenti che intendono condurvi il gruppo classe per lo svolgimento di attività didattiche, anche

in relazione alla specifica programmazione del consiglio di classe, previa richiesta di disponibilità all’assistente

tecnico responsabile di laboratorio

4. I laboratori non devono mai essere lasciati aperti o incustoditi; rimangono di competenza dell’assistente

tecnico il ritiro e la riconsegna delle chiavi tenute di norma in custodia dal personale incaricato in servizio

nell’istituto.

5. La fruizione del laboratorio deve essere documentata da apposito diario di bordo dove sarà apposta la

firma del docente che ha accompagnato i ragazzi, la data e l’ora;

6. È vietato utilizzare memorie esterne personali non controllati preventivamente con l’antivirus;

7. È vietato modificare la configurazione dei computer;

È fatto obbligo agli studenti ed ai docenti di segnalare agli assistenti tecnici malfunzionamenti verificatisi

durante la sessione di lavoro come anche gli eventuali danni riscontrati sulle postazioni e/o all’interno del

laboratorio, prima di fruire dello stesso; ciò al fine di non aver addebitato il danno prodotto da altri e non

comunicato.

8. Tutta l’attrezzatura, al termine delle lezioni va lasciata in ordine (sedie, tastiera, mouse,…);

Doveri degli studenti che usufruiscono dei laboratori:

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- Ciascun alunno è responsabile della postazione di lavoro assegnatagli e risponde, pertanto, degli

eventuali danni arrecati.

- Non modificare i parametri del desktop (sfondi, colori, salvaschermo, risoluzione ecc.) e di tutte le

altre componenti del PC.

- Non introdurre e consumare nei laboratori cibi e bevande di alcun genere.

- Lasciare le postazioni di lavoro sempre in ordine (sedie allineate, computer spenti ecc.)

- Utilizzare le stampanti solo se autorizzati dal docente e comunque sempre in modo parsimonioso, in

considerazione dell’alto costo dei toner, della manutenzione e del rispetto dell’ambiente dal

momento che trattasi di rifiuti speciali.

- Non spostare e/o eliminare dati e cartelle altrui.

- Accendere e spegnere correttamente i computer.

- È fatto divieto di installare o utilizzare software e videogiochi di qualsiasi genere portati da casa o

scaricati dalla Rete, come anche di utilizzare CD/DVD audio/video personali

- Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero

malfunzionamenti o mancanze ci si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché,

all’assistente tecnico.

- Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano

cartacce o rifiuti e che tutte le apparecchiature elettriche siano spente.

Accesso a laboratori di scienze, odontotecnica, ottica

1. L’accesso ai laboratori di scienze, odontotecnica, ottica della scuola, è regolamentato secondo uno

schema orario definito dai docenti in relazione alle ore di insegnamento della disciplina;

2. Il materiale presente nei laboratori deve essere utilizzato secondo le specifiche istruzioni contenute

nei Kit ;

3. Al termine dell’utilizzo, se non di facile consumo, va riposto in ordine negli appositi scomparti al fine

di non compromettere l’utilizzo dello stesso da parte di altri docenti e di altri alunni;

4. Tutte le volte che si usufruisce del laboratorio il docente firma il registro di presenza, indica la classe

e gli argomenti affrontati;

5. E’ fatto obbligo di segnalare qualsiasi problema dovesse verificarsi in ordine all’utilizzo dei materiali

presenti;

6. Non utilizzare attrezzi e/o materiali, senza gli eventuali dispositivi di sicurezza; in ogni caso utilizzare

sempre il buon senso;

7. I docenti e gli assistenti tecnici avranno cura di far rispettare gli ambienti ed i sussidi agli alunni.

8. Qualsiasi problema va sempre riferito all’assistente tecnico responsabile perché prenda gli opportuni

provvedimenti.

Accesso ai laboratori di meccanica, elettrotecnica, elettronica, domotica, ecc. (da applicare appena la

Scuola ne sarà provvista)

1. L’accesso ai laboratori è regolamentato secondo uno schema orario definito dai docenti in relazione alle

ore di insegnamento della disciplina;

2. Il materiale presente nei laboratori deve essere utilizzato secondo le specifiche istruzioni impartite dai

docenti dell’indirizzo;

3. Al termine dell’utilizzo, il laboratorio va lasciato in ordine al fine di non comprometterne il successivo

utilizzo da parte di altre classi;

4. Tutte le volte che si usufruisce del laboratorio il docente firma il registro di presenza, indica la classe e gli

argomenti affrontati;

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5. E’ fatto obbligo di segnalare qualsiasi problema dovesse verificarsi in ordine all’utilizzo delle attrezzature

presenti;

6. Non utilizzare attrezzi e/o materiali, senza gli eventuali dispositivi di sicurezza; in ogni caso utilizzare

sempre il buon senso;

7. I docenti avranno cura di far rispettare gli ambienti ed i sussidi agli alunni. La classe ed il docente è

responsabile del buon utilizzo del laboratorio durante le ore in cui ne fruisce;

8. Le attrezzature vanno utilizzate sotto la guida responsabile dei docenti

Qualsiasi problema va sempre riferito al responsabile perché prenda gli opportuni provvedimenti

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CAPO VII

RETE INFORMATICA D’ISTITUTO – UFFICI E POSTAZIONI DOCENTI

Norme generali

La rete di Istituto è dotata di password. Le chiavi di accesso sono note al tecnico responsabile che le

custodisce al fine di evitare intrusioni non autorizzate;

Qualsiasi consegna di password ai docenti va sottoscritta dal docente che la riceve e che ne diventa custode;

Non è consentito accedere liberamente a siti che non abbiano funzioni pertinenti con l’Istituzione scolastica.

In caso di accessi non autorizzati, attraverso la password si risalirà al responsabile che sarà richiamato alle

sue responsabilità;

È fatto divieto di consegnare password agli studenti per uso personale.

Gli esterni, ed il personale non preposto, non possono accedere né fisicamente né per via informatica, ai siti

in cui sono custoditi dati e/o informazioni sensibili.

Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque altra attrezzatura

o stampato senza autorizzazione del Responsabile.

Sui computer degli Uffici e nelle postazioni docenti non è possibile l'utilizzo di CD, DVD o pen-drive personali

che non siano di utilità per il lavoro affidato; in quest’ultimo caso è consentito l’utilizzo solo previo scandisk

al fine di controllare l’assenza di virus che potrebbero danneggiare il sistema.

L'uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a un preventivo anteprima

di stampa per evitare spreco di carta e di toner, fermo restando che la stampa deve essere riservata solo allo

stretto necessario.

Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dagli assistenti

tecnici all’uopo individuati e/o dall’eventuale esperto previa conservazione degli atti in memoria esterna

Periodicamente si provvederà a controllare l'aggiornamento del software antivirus, fermo restando che

ciascun operatore è tenuto a verificarne la scadenza provvedendo all’aggiornamento e/o all’immediata

segnalazione con qualche giorno di anticipo per evitare che il sistema rimanga scoperto.

La violazione del presente Regolamento potrà comportare eventuale addebito di responsabilità.

Policy d'Istituto

Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall'Istituzione Scolastica.

E' vietato cancellare o alterare i file presenti in hard disk.

I dipendenti possono utilizzare le postazioni dell'Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici o

per attività collegate ai compiti affidati (segreteria)

Non sono consentiti accessi a pagamento

I software installati sono ad esclusivo uso didattico e/o amministrativo. Chiunque abbia bisogno di

aggiornamenti o nuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al dirigente scolastico specificando la

tipologia e l’uso per il quale è richiesto.

Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del

Responsabile/dirigente e solo nel caso si tratti di free software.

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Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di

licenza di utilizzo.

E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.

E’ vietato utilizzare le postazioni scolastiche per l’invio di fotografie e/o documenti personali, di amici o di

compagni.

E' vietato connettersi a siti proibiti.

Il software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura. Leggere

sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o

ridistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.

E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di impedire la propria identificazione.

E' vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.

Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette).

In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.

Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e computer

della rete, compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi,

virus, trojan horses, ecc. costruiti appositamente in quanto rappresentano dei veri e propri crimini elettronici

e come tali sono punibili penalmente.

I docenti d'aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali problemi che possono

verificarsi nell'applicazione delle regole relative all'uso di internet.

Internet

E' vietato alterare le opzioni del software di navigazione.

L'utilizzo di Internet da parte dei docenti interessati e degli operatori scolastici è consentito solo per scopi

didattici e di ricerca.

E' possibile richiedere la pubblicazione sul sito della scuola di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed

eventualmente autorizzata dal dirigente. La pubblicazione in rete di foto di singoli allievi è da evitare. Se ciò

non fosse possibile occorre acquisire la liberatoria da parte dei genitori e possibilmente sfocare, con gli

appositi software di ritocco fotografico, i volti.

Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute.

Prima di scaricare documenti o file da Internet accertarsi che non contengano virus e che provengano da siti

certificati.

Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire l'indirizzo della scuola.

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CAPO VIII

ACCESSO CON AUTOMEZZI E PARCHEGGIO

Accesso e sosta

1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile della sede centrale ai genitori (o persona delegata) degli

alunni disabili non deambulanti;

2. I mezzi devono procedere, comunque, a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano su aree interne

di pertinenza della scuola.

3. In casi di emergenza o di inottemperanza alle norme indicate, il Dirigente Scolastico può adottare i

provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo.

4. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica sono

autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.

5. Il personale è autorizzato al parcheggio nel cortile interno della scuola, facendo attenzione a non bloccare

il passaggio per i colleghi;

6. Agli studenti non è consentito parcheggiare nel cortile della scuola.

CAPO IX

VIAGGI E USCITE D’ISTRUZIONE

1. La scuola considera parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di

conoscenza, comunicazione e socializzazione, i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre,

manifestazioni culturali, didattiche o professionali, le lezioni con esperti le visite ad enti istituzionali o

amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a

campionati o gare sportive, i gemellaggi con altre scuole.

2. Il consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza

con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento. Nell’ipotesi di

valutazione positiva, indica gli accompagnatori, fermo restando che un’attività deliberata va poi realizzata.

Tutte le iniziative vanno inserite, a cura del coordinatore di classe, nella programmazione di classe iniziale.

3. Per le visite d’istruzione occorre la specifica autorizzazione dei genitori.

4. Di norma è previsto 1 accompagnatore ogni 15 alunni; in relazione alla meta ed alle esigenze del gruppo,

in presenza di copertura economica, potranno essere autorizzati dal dirigente un numero maggiore di

accompagnatori; 1 accompagnatore ogni uno/due alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze. La

funzione di accompagnatore può essere svolta anche dal personale ATA, come supporto ai docenti, specie in

caso di particolari necessità. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di Classe provvederanno ad indicare

sempre un accompagnatore di riserva per ogni classe per subentro in caso di imprevisti.

5. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti rientrano nel piano

delle uscite e dei viaggi didattici della scuola.

6. Per le visite d’istruzione si auspica la totale partecipazione della classe. In nessun modo l’alunno dovrà

essere escluso per ragioni di carattere economico, documentate e verificate.

7. Ad ogni inizio di anno scolastico, il collegio docenti nomina una commissione ad hoc per la programmazione

e l’effettuazione dei viaggi di istruzione. La commissione recepirà le richieste provenienti dai vari consigli di

classe e ne curerà l’attuazione.

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8. Il Docente coordinatore del Consiglio di Classe presenta alla commissione per le uscite e dei viaggi didattici,

la proposta del consiglio con almeno 30 gg. di anticipo se trattasi di uscita di un giorno o di visita a musei,

mostre… per dare modo al Dirigente Scolastico di autorizzare la visita e di scegliere ed approvare i preventivi

di spesa. La programmazione dei viaggi di istruzione con pernottamento invece va pianificata con molto

anticipo in modo da avere anche agevolazioni nei costi di trasporto;

9. Gli alunni dovranno versare l’intera quota prevista entro e non oltre il giorno, prefissato dal Dirigente

Scolastico, prima della partenza.

10. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia gli elenchi di tutti gli alunni partecipanti alla

visita d’istruzione riportanti le generalità degli stessi da consegnare ai musei o dove viene fatta esplicita

richiesta.

11. A norma di Legge non è consentita la gestione extra bilancio, pertanto le quote di partecipazione

dovranno essere versate sul c/c postale e su quello bancario dell’Istituzione Scolastica.

12. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l’elenco dei

numeri telefonici della scuola compreso il numero di fax nonché i recapiti telefonici degli studenti e dei

genitori.

13. La partecipazione di genitori alle visite di istruzione, potrà essere autorizzata previo versamento

dell’intera quota e solo nel caso in cui avanzassero posti a sedere sui pullman. E’ chiaro che si darà priorità

agli alunni e non verrà aggiunto un pullman solo per la presenza del genitore che risultasse eccedente rispetto

ai posti assegnati agli alunni. Su richiesta da inoltrare al D.S., potranno partecipare i genitori di alunni disabili

che abbiano bisogno di particolare assistenza.

14. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono le

stesse norme che regolano le attività didattiche.

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16. CAPO X

PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI INFORTUNI

L’istituzione scolastica, annualmente stipula un contratto per la copertura assicurativa degli infortuni e per

la responsabilità civile, è fatto obbligo ai genitori versare il premio assicurativo.

Infortuni alunni nei locali scolastici - Obblighi da parte del genitore

Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio e ogni altra

documentazione attestante eventuali spese sostenute;

Obblighi da parte del docente

1. Prestare assistenza immediata all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le

veci;

2. Far intervenire l'autoambulanza ove necessario;

3. Avvisare i familiari;

4. Accertare la dinamica dell'incidente;

5. Stilare urgentemente la relazione in ordine alla dinamica dell’incidente.

Obblighi da parte della segreteria

Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni;

Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o di chi ha assistito all'infortunio e

inviarla in allegato all’autorità di P.S., all’INAIL ed all'assicurazione, nei casi in cui la prognosi sia superiore a

tre giorni e l’infortunio sia occorso in contesti soggetti a tutela INAIL;

Comunicare tutti gli infortuni all’assicurazione a prescindere da quanto sopra, con le modalità dalla stessa

richieste e contenute nella Polizza

Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso, indicando anche l’orario della consegna, la

documentazione medica prodotta: 1 copia nel fascicolo personale, 1 copia originale all'autorità di P.S., 1 copia

conforme agli atti;

Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e fornire su richiesta, copia della polizza, fermo

restando che la stessa viene pubblicata sul sito della scuola.

Infortuni durante le visite guidate, viaggi d'istruzione e ogni altra attività curriculare ed extra curriculare

prevista dal PTOF

Obblighi da parte del genitore

1. Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio e ogni altra

documentazione attestante le eventuali spese sostenute.

Obblighi da parte del docente

1. Prestare assistenza all'alunno;

2. Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e

richiedere la certificazione medica con prognosi;

3. Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

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4. Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il

certificato medico con prognosi;

5. Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed

eventuali ricevute di spese sostenute.

Obblighi da parte della segreteria

La segreteria procederà come previsto per gli infortuni a scuola con la precisazione che se l'evento è accaduto

in territorio estero l'autorità di P.S. da considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.

Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale dentro l'istituto

Obblighi da parte dell'infortunato

1. Dare immediata notizia dell’infortunio al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;

2. Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto prima di lasciare la scuola;

3. Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione: recarsi in ospedale e richiedere la

certificazione medica con prognosi; trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria

della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi; consegnare, al rientro, in segreteria ed in

originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

Obblighi da parte della segreteria

1. In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposita modulistica per la denuncia d'infortunio da

inviare, tramite raccomandata, con lettera di accompagnamento entro 48 ore all'I.N.A.I.L., all'autorità di P.S.

del luogo dove è avvenuto l'infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con lettera di accompagnamento

entro 48 ore tramite raccomandata o fax o a mano con richiesta di ricevuta, assumere una copia in originale

nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti);

In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia diretta all'I.N.A.I.L. da comunicazione

telegrafica entro 24 ore dall'evento;

Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto o oltre, il

termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il

prolungamento;

Compilare la denuncia per l'assicurazione secondo il modello predisposto dalla stessa e spedirlo con le

modalità dalla stessa indicate;

Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti

per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.

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APPENDICE: REGOLAMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE PREVISTA DAL COMMA 2 DELL’ART. 33 DEL D.A.

895/31 .12.2001 - CODICE DEGLI APPALTI – DLGS N. 50/2016

FINALITÀ

Il presente regolamento definisce i criteri e i limiti per lo svolgimento delle attività negoziali di competenza

del Dirigente Scolastico.

TITOLO I

CRITERI PER LA SOTTOSCRIZIONE DEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE D’OPERA CON ESPERTI PER PARTICOLARI

ATTIVITA’ ED INSEGNAMENTI.

Il Dirigente Scolastico stipula, in nome e per conto dell’Istituzione Scolastica, contratti di prestazione d’opera

con esperti per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa,

nonché specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.

Il Dirigente Scolastico, individuati i requisiti e le professionalità necessarie per svolgere una data prestazione

d’opera, informa gli interessati con apposito bando da affiggere/pubblicare all’albo on line della scuola per

almeno 10 giorni.

Chiunque abbia i requisiti richiesti può inviare, entro il termine indicato dal bando, al Dirigente Scolastico un

dettagliato curriculum vitae e produrre istanza

In caso di affidamento a docenti interni non si procederà con la pubblicazione del bando ma con la

comunicazione attraverso circolare interna. In assenza di personale interno si procederà all’individuazione di

esperti esterni.

Il Dirigente Scolastico, supportato eventualmente dal gruppo di progetto o da almeno due componenti dello

staff, individua, con formale provvedimento, il contraente con il quale stipulare il contratto d’opera sulla base

dei seguenti criteri:

- Titolo di studio;

- Abilitazione o specializzazione specifica;

- Altri titoli attinenti con le competenze richieste

- Esperienze pregresse nello stesso campo o in altri affini;

- Esito di eventuale colloquio se previsto dal bando o dalla comunicazione interna

Nel caso di esperti di lingua straniera la precedenza sarà data ad esperti madre lingua in possesso di laurea o

titolo di studio equivalente

Nel caso in cui il contratto di prestazione d’opera sia d’importo pari o inferiore a € 2.000 + IVA Il Dirigente

Scolastico può procedere ad affidamento diretto, previa acquisizione agli atti del curriculum vitae dal quale

si evinca il possesso della professionalità richiesta;

I compensi da attribuire per l’insegnamento o per altre attività al personale interno, sono quelli previsti dal

C.C.N.L., vigente o da specifiche disposizioni normative (PON, CIPE, etc);

I compensi da attribuire a personale esterno per attività di docenza sono quelli previsti dal D.I. n. 326 del

12/10/95 trasmesso con nota prot. 17550 del 14/02/96 o da specifiche disposizioni normative; in caso di

ampliamento dell’offerta formativa con personale esterno, i compensi sono stabiliti come per il personale

interno sulla base delle tabelle di cui al CCNL- scuola, salvo diverse prescrizioni normative anche in rapporto

alle parcelle previste dagli ordini professionali.

I compensi previsti per esperti PON sono quelli definiti dagli stessi avvisi nella misura max negoziabile

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Non si farà ricorso alla sottoscrizione di contratti di prestazione d’opera e/o ad affidamenti di attività di

ampliamento dell’offerta formativa con il personale interno che nel triennio precedente non abbia garantito

un’assidua presenza in servizio, escluse le assenze per astensione obbligatoria di maternità o che abbia

prodotto esiti non adeguati al compito

Non si affideranno attività ad esperti esterni e a personale interno che in anni precedenti abbiano dimostrato

scarsa efficienza ed efficacia negli interventi realizzati. La valutazione scaturirà dal monitoraggio e dalla

valutazione finale

Per quanto non espressamente indicato si rinvia al Contratto di Istituto.

TITOLO II

PARTECIPAZIONE A PROGETTI INTERNAZIONALI

Il Dirigente Scolastico è autorizzato a far partecipare la scuola a progetti internazionali qualora gli stessi siano

preventivamente approvati dal Collegio dei docenti, inseriti nel P.T.O.F. ed abbiano pertanto una ricaduta

formativa sulla comunità scolastica e sul territorio.

TITOLO III

ART. 1 - ACQUISTI, APPALTI E FORNITURE

1. Gli acquisti, appalti e forniture sono effettuati nell’ambito del Programma Annuale approvato dal Consiglio

di Istituto.

2. L’attività gestionale e contrattuale spetta al Dirigente Scolastico, in qualità di legale rappresentante

dell’Istituzione Scolastica nel rispetto delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Istituto.

3. L’affidamento di acquisti, appalti e forniture è eseguito attraverso indagini di mercato o consultazione

dell’elenco degli operatori economici in possesso dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico

professionale ed economico finanziaria.

4. L’elenco dei fornitori è aggiornato periodicamente sulla base delle richieste dei Fornitori.

5. E’ fatta salva l’adesione al sistema convenzionale previsto dall’art.26 della Legge n. 488 del 23/12/1999 e

successive modifiche ed integrazioni (CONSIP).

6. Copia della stampa delle convenzioni sarà tenuta agli atti; analogamente sarà acquisita agli atti la copia

della non disponibilità di convenzioni rispetto ai beni ed ai servizi da acquisire, prima di procedere ad

affidamenti fuori convenzione.

7. L’acquisizione dei beni e servizi sotto soglia comunitaria è effettuata in base ad uno dei seguenti criteri:

dell’offerta economicamente più vantaggiosa che tenga conto oltre che del prezzo, di altri diversi fattori

ponderali quali l’assistenza, la qualità, la garanzia, la funzionalità e l’affidabilità o di altri criteri stabiliti dal

mercato; del miglior prezzo di mercato nel caso di beni che non richiedano valutazioni specifiche o in caso di

determina motivata del dirigente.

ART. 2 – ACQUISTO DI BENI, SERVIZI E FORNITURE

Per l’acquisto di beni e servizi e forniture si procederà come previsto dall’art. 35 del DLGS n. 50/2016.

Art. 3 - PROCEDURA DI SELEZIONE PER L’AFFIDAMENTO DIRETTO

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Per contratti inferiori alla soglia di €. 40.000,00, IVA esclusa, per i quali può quindi ritenersi consentita la

trattativa con un unico soggetto, ai fini di una maggiore garanzia di trasparenza e soprattutto di economicità,

si ritiene opportuno, tranne urgenze, effettuare un’indagine di mercato anche informale.

Deroga alla procedura di indagine si ha quando non sia possibile acquistare il bene richiesto dall’Istituto da

altri operatori perché la ditta è titolare di marchio o è la sola a produrre il prodotto desiderato (c.d. “caso

dell’unico fornitore” che legittima la trattativa diretta con tale unico fornitore). Nel caso di materiale didattico

si ritiene indispensabile la dichiarazione del docente responsabile del laboratorio dalla quale si evinca

l’esigenza di acquisto.

Art. 4- PROCEDURA DI SELEZIONE PER ACQUISTI SUPERIORI AD €. 40.000,00 e fino ad € 149.999,00 (IVA

ESCLUSA

Per gli importi di spesa da € 40.000,00 IVA esclusa, ad € 149.999,00 il Dirigente, al fine di garantire

trasparenza, economicità e qualità dei beni e/o dei servizi, procederà con procedura negoziata con invito di

almeno cinque operatori economici individuati sulla base di ricerche di mercato ovvero dall’elenco dei

fornitori.

La procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta.

L’aggiudicazione viene effettuata secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. I criteri di

aggiudicazione saranno indicati nella determina, nell’avviso per manifestazione di interesse e/o nella lettera

di invito;

I preventivi saranno richiesti in forma scritti; analogamente l'offerta dovrà pervenire in forma scritta con le

modalità indicate dal committente nella lettera stessa;

Il procedimento di gara deve arrivare alla sua conclusione senza interruzioni nei tempi stabiliti nella lettera

di richiesta dell’offerta, tranne interventi di forza maggiore documentabili; le offerte non possono essere

rinegoziate;

Per tutti i contraenti, prima della stipula del contratto dovrà essere accertato il possesso dei requisiti previsti

dalla norma.

Prima di procedere al pagamento della fattura, occorrerà procedere con gli accertamenti previsti in materia

contributiva.

Nessuna fattura sarà liquidata senza collaudo positivo dei beni o accertamento della correttezza dei servizi.

Al Direttore SGA, compete formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto

comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.

Non saranno prese in considerazione offerte pervenute fuori tempo, a prescindere dalle situazioni e/o dagli

eventi che hanno determinato il ritardo. I termini infatti si intendono imperativi.

Il dirigente decreta la composizione della commissione per la valutazione delle offerte. Detta commissione,

di volta in volta, a seconda della tipologia di bene/o servizio potrà essere integrata da componenti con

competenze specifiche. La partecipazione alla commissione non dà diritto a rimborsi e/o compensi.

La procedura di acquisto è soggetta all'accesso di eventuali interessati solo dopo l'apertura delle buste e

l'espletamento della gara con l'aggiudicazione provvisoria. Viene data informazione attraverso il sito della

scuola del giorno e dell'ora in cui la commissione si riunisce per la gara.

Per procedure di acquisto per importi superiori a quelli di cui al presente articolo si rimanda integralmente

al dlgs n. 50/2016

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NORME FINALI, TRANSITORIE E DI RINVIO

Per quanto non previsto nel presente regolamento si rinvia alla normativa vigente.

Il presente Regolamento in vigore dopo l’approvazione del Consiglio d’Istituto rimane vigente sino a modifica

o interventi legislativi che rendano in automatico decadute le norme ivi contenute. La pubblicizzazione è

garantita con la pubblicazione all’albo informatico della scuola. Sono automaticamente annullate le

disposizioni in contrasto con il presente Regolamento.

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Indice:

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO pag. 1

2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO “ 2

3. PRINCIPI FONDAMENTALI

4. IL DIRIGENTE SCOLASTICO

5. AREA DIDATTICA

6. AREA AMMINISTRATIVA

7. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

8. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

1. Presentazione dell’Istituto

L’Istituto di Istruzione Superiore “De Filippis – Prestia” è nato nell’a.s. 2013 – 14 a seguito

delle operazioni di dimensionamento scolastico nella provincia di Vibo Valentia. Esso comprende

L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Sociosanitari “N. De Filippis” e

L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “G. Prestia”. Il “De Filippis” offre corsi per

Tecnici dei Servizi Aziendali, Tecnici dei Servizi Socio – Sanitari, Odontotecnici, Tecnici Ottici.Il

“Prestia” comprende invece gli indirizzi di Manutenzione degli Impianti Civili e Industriali,

Manutenzione dei Mezzi di Trasporto, Odontotecnici, Tecnici della produzione Tessile.

Al momento, a causa dei necessari lavori di ristrutturazione della sede storica dell’IPSIA, in Via

G. Prestia ad opera della provincia di Vibo Valentia, l’Istituto è dislocato su quattro sedi:

Sede Centrale (Direzione e Servizi Amministativi + n. classi dell’IPSSCS “De Filippis”):

Via Santa Maria dell’Imperio, Tel. 0963/43066, Fax: , Email: [email protected],

Sito web: www.iisdefilippisprestia.gov.it

Succursale dell’ IPSSCS “De Filippis” (n. 6 classi): Via Tarallo, Tel. 0963/41008

Sede dell’IPSIA: Via Giovanni XXIII, Tel. 3470751996

Succursale dell’IPSIA (Triennio produzione tessile + triennio manutenzione mezzi di

trasporto: presso ITG Vibo Valentia, via G. Fortunato, Tel.

QUADRO NORMATIVO

Legge n. 241/90;

Direttiva del PCM del 27.01.94;

DL n. 163/95;

D.P.C.M. 19.05.95 e 07.06.95;

D.L. nr. 297/94 T.U. delle disposizioni normative in materia di istruzione;

D.P.R. n. 275/99 Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche;

CCNL 26.05.99 e CCN integrativo 31.08.99;

In tale contesto normativo l’Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal” si impegna a:

garantire il rispetto dei principi generali sulla erogazione dei servizi pubblici;

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permettere verifiche sull’osservanza dei principi generali e degli standard specifici di qualità

e quantità dei servizi resi;

aggiornare annualmente la carta dei servizi scolastici con riferimento al Piano dell’Offerta

Formativa da considerarsi parte integrante della stessa.

La carta dei servizi scolastici è la dichiarazione degli impegni che l’Istituto assume nei confronti

dell’utenza per l’erogazione del servizio offerto.

Essa tende verso una migliore soddisfazione dell’utente. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa

(P.T.O.F.)

rappresenta il termine di riferimento centrale dell’azione formativa, mentre la Carta dei Servizi si

caratterizza essenzialmente per la sua natura di impegno pubblico e di strumento di comunicazione.

PRINCIPI FONDAMENTALI

L’ Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal” si ispira ai principi enunciati dalla Carta dei

servizi della Scuola emanata con DPCM 07 giugno 95 nr.273 che sono:

Uguaglianza

Imparzialità e regolarità

Accoglienza e integrazione

Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

Partecipazione, efficienza e trasparenza

Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.

1. Uguaglianza

L’Istituto assicura l’uguaglianza di trattamento nell’erogazione del servizio scolastico a tutti coloro

che si iscrivono e frequentano l’Istituto senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso,

razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.

2. Imparzialità e regolarità

Gli operatori del Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal” ispirano i propri

comportamenti nei confronti degli utenti a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.

L’Istituto, attraverso le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la

regolarità e la continuità del servizio e delle attività formative, anche in situazioni di conflitto

sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle

disposizioni contrattuali in materia. Eventuali interruzioni del servizio per cause non imputabili agli

organi e agli operatori dell’Istituto saranno comunicate e affrontate impegnando tutte le componenti

a rimuoverne, se possibile, le cause.

3. Accoglienza ed integrazione

L’Istituto si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del

servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento di questi ultimi con

particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità o

disagio. Particolare impegno viene prestato per la soluzione di problematiche relative agli studenti

in situazione di handicap.

Nello svolgimento della propria attività ogni operatore della scuola agirà nel pieno rispetto dei

diritti e degli interessi dello studente, così come definiti anche nello Statuto delle studentesse e degli

studenti.

4. Diritto di scelta, obbligo scolastico, frequenza

L’Istituto intende favorire la facoltà di scelta fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico,

consentendo sia l’accesso sia i trasferimenti da o ad altri istituti. L’obbligo scolastico, il

proseguimento degli studi e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di

prevenzione e di orientamento finalizzati ad evitare la dispersione e l’abbandono anche attraverso

una collaborazione organica e funzionale con le altre istituzioni.

5. Partecipazione, efficienza e trasparenza.

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Docenti, personale, genitori ed alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta,

attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti, e

attraverso comportamenti che favoriscano la più ampia realizzazione degli standard generali del

servizio.

L’Istituto si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola

come centro di promozione culturale, sociale e civile consentendo l’uso dell’edificio e delle

attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico, compatibilmente con le attività interne e

l’organizzazione del lavoro del personale scolastico e nel rispetto degli accordi tra Amministrazione

scolastica ed Enti Locali e del territorio.

L’Istituto al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima

semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente.

L’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità nella organizzazione

dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e della offerta formativa integrata.

Per le stesse finalità la scuola garantisce e organizza le modalità di aggiornamento del personale.

6. Liberta d’insegnamento ed aggiornamento del personale

La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la

formazione delle alunne e degli alunni, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo

sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari,

generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo e coniugati con le esigenze delle

persone e del territorio.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico, Pubblico Ufficiale, è organo della pubblica amministrazione, dirige,

coordina, promuove e valorizza risorse umane e professionali, favorisce i rapporti fra docenti,

genitori e studenti e in tale ottica comunica con provvedimento scritto un orario di ricevimento

riservato alle varie componenti scolastiche.

Egli è garante del servizio didattico ed amministrativo della scuola.

Egli propone il calendario delle riunioni, redige le circolari interne, stabilisce l’orario di servizio

del personale docente e del personale non docente, cura la convocazione degli organi collegiali.

Il Dirigente Scolastico rappresenta l’Istituto e nel suo lavoro è affiancato da:

- Due Docenti Collaboratori

- Responsabile di Plesso

- Staff di Presidenza

- Personale docente con incarichi specifici

AREA DIDATTICA

L’Istituto di Istruzione Superiore “Stendhal”, con l’apporto delle competenze professionali del

personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e di tutti i soggetti

sociali del territorio, è responsabile della qualità del servizio e della didattica e si impegna a

garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni e delle alunne.

- Individua ed elabora gli strumenti per favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e

gradi dell’istruzione

- Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche, assume come criteri di riferimento la

validità culturale , la funzionalità educativa e la rispondenza alle esigenze dell’utenza

- Elabora, adotta e pubblicizza i seguenti documenti:

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), elaborato dal Collegio dei Docenti sulla

base delle indicazioni di carattere generale del Consiglio d’Istituto, contiene le scelte educative e

formative e i criteri di utilizzazione delle risorse. Esso raccoglie e descrive gli obiettivi, le iniziative

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e gli strumenti della PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA e della PROGAMMAZIONE

DIDATTICA.

Il Regolamento di Istituto comprende le norme di convivenza e di comportamento a cui le varie

componenti scolastiche si devono uniformare.

La Programmazione Educativa, approntata dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno

scolastico, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi

ministeriali; individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale, per la

verifica e la valutazione dei percorsi didattici; elabora le attività riguardanti l’orientamento, gli

interventi individualizzati di recupero, consolidamento, sviluppo, l’educazione alla salute, le visite e

i viaggi d’istruzione.

La Programmazione Didattica elaborata e approvata dal Consiglio di Classe, la

programmazione didattica delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno,

adeguando ad esso gli interventi operativi; utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il

raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative, indicati dal Consiglio di Classe e dal

Collegio dei Docenti; è sottoposta a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, allo scopo di

adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.

Tra la scuola e l’alunno/a si configura un contratto formativo, che consiste in una dichiarazione

esplicita e partecipata dell’operato della scuola. Esso si stabilisce in particolare tra il/la docente e

l’allievo/a, ma coinvolge anche l’intero Consiglio di classe e la classe, gli Organi dell’Istituto, i

genitori, gli Enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico.

Sulla base del contratto formativo e del piano dell’offerta formativa, elaborato in coerenza con gli

obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali:

L’allievo/a

Conosce il percorso per raggiungerli;

È consapevole delle fasi del suo curriculum;

Il/la docente

esprime la propria offerta formativa;

motiva il proprio intervento didattico;

esplicita le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione;

Il genitore/la genitrice:

conosce l’offerta formativa;

può esprimere pareri e proposte;

può collaborare nelle attività;

AREA AMMINISTRATIVA

L’Istituto individua, fissandone alcuni standard e garantendone il rispetto e l’osservanza, i seguenti

fattori di qualità dei servizi amministrativi:

celerità delle procedure, in rapporto alla complessità delle stesse;

trasparenza;

informatizzazione dei servizi;

tempi brevi e ragionevoli di attesa agli sportelli

disponibilità di contatto con il pubblico secondo orari prefissati e pubblicizzati

La distribuzione dei moduli sarà effettuata a vista. Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle

classi sarà ritenuta conclusa ed operativa al perfezionamento di tutta la documentazione richiesta.

Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro

il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza, e cinque giorni per

quelli con votazione e/o giudizi.

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Gli attestati di diploma sono consegnati “a vista”, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo

alla pubblicazione dei risultati finali.

I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti incaricati, di

norma entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.

Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (D.S.G.A.), dietro indicazioni del Dirigente

Scolastico, attribuisce gli incarichi agli assistenti amministrativi, tecnici ed ai collaboratori

scolastici per il migliore svolgimento della vita scolastica. Egli è preposto al coordinamento degli

uffici e delle attività delle segreteria, che è articolata come segue:

- Segreteria Didattica

- Segreteria Amministrativo/Finanziaria

- Segreteria per la Gestione del Personale

La Segreteria Didattica si occupa della gestione degli studenti e delle attività funzionali al POF:

- cura, conserva e gestisce i fascicoli personali e l’archivio degli studenti,

- pubblica i quadri dei risultati di fine anno,

- pubblicizza l’elenco dei libri di testo adottati,

- si occupa delle iscrizioni e della documentazione relativa agli studenti,

- collabora con i docenti referenti di progetti per l’organizzazione di viaggi, stages, monitoraggi,

etc.

La Segreteria Amministrativa/Finanziaria si occupa della gestione finanziaria e dei servizi

contabili.

La Segreteria per la Gestione del Personale

- cura la tenuta dei fascicoli personali del personale docente e non,

- cura la compilazione delle graduatorie per le supplenze,

- cura l’archivio delle presenze

- cura l’emissione dei contratti di lavoro

Vi è inoltre un servizio di protocollo e archivio

Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo,

garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio,

dalle Orario di ricevimento al pubblico:

Lunedì Mercoledì Venerdì dalle 9.00 alle 11.00

Martedì dalle 15.00 alle 17.00 ufficio alunni

Giovedì dalle 15.00 alle 17.00 Ufficio del personale; Ufficio magazzino; Ufficio protocollo; Ufficio

amministrazione.

Il Dirigente Scolastico riceve le famiglie nell’ufficio di presidenza:

- Martedì dalle 8,30 - 10,30 e 15,00 - 17,00

- Mercoledì 8,30 - 10,30 (sede Baccelli, via Leopoli)

- Giovedì 11,00 – 13,00

fatti salvi i ricorrenti impegni di lavoro fuori istituto. In tal caso il Dirigente Scolastico è sostituito

dalla collaboratrice vicaria.

La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno

modalità di risposta che contengano il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la

persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

L’Istituto assicura spazi ben visibili adibiti alla informazione, in particolare sono predisposti i

seguenti strumenti:

la tabella dell’orario dei docenti;

organigramma degli uffici;

organigramma degli organi collegiali;

organico del personale docente e Ata;

albo di Istituto.

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Sono resi inoltre disponibili appositi spazi per:

bacheca sindacale;

bacheca degli studenti;

bacheca dell’orientamento.

Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili gli operatori scolastici in grado di

fornire all’utente le prime informazioni per la fruizione del servizio.

CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

L’Istituto garantisce un ambiente pulito e accogliente per assicurare una permanenza a scuola

confortevole per gli alunni, le alunne e il personale tutto.

I Collaboratori Scolastici si adoperano per garantire la costante igiene dei servizi.

E’ dovere degli alunni rispettare e fare buon uso dell’edificio e delle attrezzature scolastiche

poichè il decoro della scuola è affidato alla buona educazione di tutti.

L’Istituto garantisce l’adeguamento alle normative vigenti sulla sicurezza.

L’Istituto è attrezzato per le situazioni di handicap.

PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

Procedura dei reclami

I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, via fax, telefonica, e devono contenere

generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.

I reclami orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono

presi in considerazione.

Il dirigente scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in

forma scritta, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.

Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante sono fornite

indicazioni circa il corretto destinatario.

Valutazione del servizio

Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, è effettuata una rilevazione

mediante colloqui e verifiche sia individuali sia collegiali che coinvolgano i genitori, gli studenti, i

docenti e il personale tutto della scuola. Si studieranno insieme, soprattutto da parte del Consiglio di

Istituto, modalità e tecniche per la valutazione del servizio.

Gli utenti e gli operatori scolastici possono fare richieste e proposte per il miglioramento del

servizio per gli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi, che saranno esaminate e valutate

dagli organi di governo della scuola.

L’eventuale elaborazione di questionari potrà avvenire sulla base di indicatori di qualità che gli

organi della amministrazione scolastica e gli enti locali dovranno fornire e che siano validati e

riconosciuti in modo chiaro. Potranno altresì interessare aspetti parziali del servizio e di norma il

piano triennale dell’offerta formativa.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Pietro Gentile

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CURRICOLO D’ISTITUTO

Scuola secondaria di secondo grado

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Anni scolastici

2019-2022

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Curricolo di scuola e Piano triennale dell’offerta formativa

Secondo il dettato normativo del comma 14 art. 1 della Legge 107/2015, che sostituisce l’art. 3 del D.P.R. n.

275/1999, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si configura come il documento fondamentale che consente

ad ogni istituzione scolastica di dare piena attuazione all’autonomia scolastica.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’ IIS “De Filippis – Prestia” stabilisce per il triennio

2016/2019, rivedibile annualmente:

1. Le finalità generali, ossia la vision e la mission che l’Istituto promuove nella sua azione educativa e

didattica;

2. Il curricolo d’istituto comprensivo: 1) degli obiettivi delle discipline e degli insegnamenti attivati ed i

relativi criteri di valutazione alla luce delle Indicazioni nazionali e del Regolamento sugli Istituti Professionali

di cui al DPR 87/2010) delle attività di ampliamento dell’offerta formativa, da attuarsi mediante l’uso delle

quote di autonomia, della flessibilità oraria, dell’organizzazione modulare del monte orario, dell’articolazione

del gruppo classe, del ricorso all’orario plurisettimanale per svolgere attività laboratoriali, interdisciplinari, in

compresenza, percorsi di alternanza scuola-lavoro, visite e stage nazionali e internazionali, nonché mediante le

aperture pomeridiane, ai sensi del comma 3 art.1 L. 107/2015; 3) delle attività extra-curricolari, integrate in

una progettazione didattica ed educativa che, nel rispetto della libertà d’insegnamento, consenta lo sviluppo

strategico dell’offerta formativa attraverso il miglioramento continuo e il potenziamento della didattica con

metodologie innovative.

3. Il Piano di miglioramento redatto in base al RAV e ai sensi art. 6 DPR 80/2013;

4. Il fabbisogno relativo ai posti comuni, di sostegno e di potenziamento del personale docente, tenuto conto

anche delle funzioni organizzative e di coordinamento, nonché della serie storica delle assenze per la

definizione del fabbisogno per le sostituzioni dei colleghi assenti fino a dieci giorni, ai sensi dei commi 63-85

art. 1 L. 107/2015;

5. Il fabbisogno relativo ai posti del personale ATA;

6. Il fabbisogno di materiali e infrastrutture, in coerenza con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel

Piano nazionale per la scuola digitale, ai sensi del comma 57 L. 107/15; 7. Il Piano di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA.

In tal modo, se, in generale, il P.T.O.F. descrive il profilo e l’identità culturale profonda della scuola ed è il

risultato del contributo dell’intera comunità scolastica, oggi sempre più centrale nella mediazione dei bisogni

culturali e formativi in continua evoluzione della società della conoscenza, il curricolo d’istituto, descritto al

precedente punto 2, ne costituisce in particolare il tessuto didattico e formativo. Tanto più alla luce della lunga e

non ancora terminata crisi globale, che ha colpito l’Italia, e segnatamente le regioni meridionali, in modo assai

grave anche a causa del previgente quadro di stagnazione economico-culturale e di perdita di competitività.

Di fronte a tale congiuntura, il ruolo assegnato all’istruzione e alla formazione si fa sempre più centrale, perché

il recupero di posizioni perdute e l’apertura di nuove prospettive di sviluppo passa attraverso l’aumento della

produttività dell’intero sistema economico, che a sua volta dipende dalla capacità di risposta intelligente

dell’intero sistema sociale alle sfide di un ambiente globale sempre più complesso e imprevedibile. Inoltre, tale

contesto storico-sociale chiama in causa il nostro modello di cittadinanza, i suoi valori etici, le sue capacità di

risposta alla tendenza dell’economia a relativizzare, talvolta disgregandoli, territori e comunità interi rispetto

agli imperativi di stabilità finanziaria o di sviluppo economico.

La pianificazione dell’offerta formativa, in tal senso, deve riferirsi in modo stringente alle congiunte priorità

strategiche di contrasto della periferizzazione e marginalizzazione sociale di interi territori e di garanzia

dell’accesso universalistico dei giovani ad un mercato del lavoro e a progetti di vita gratificanti. L’offerta

formativa dell’IIS “De Filippis–Prestia”, pertanto, deve sforzarsi di accompagnare i processi di recupero,

valorizzazione, rigenerazione e innovazione economico-sociale del territorio.

L’intera progettazione didattica, formativa, educativa e organizzativa seguente sarà rivolta a sostenere tale

processo di ridefinizione della cittadinanza locale e globale e a promuovere l’accesso dei giovani del territorio a

più ampie e ricche opportunità formative, ove le risorse umane e finanziarie a legislazione vigente lo

consentano, mediante la fruizione di un sempre più ampio carnet di diritti attraverso l’acquisizione di un

curriculum di competenze culturali, professionali e sociali articolato, flessibile e aperto, che sarà sintetizzato nel

Curriculum dello studente, compilato e reso pubblico in base ai commi 28, 29, 30 e 138 della L. 107/2015.

In particolare, l’IIS “De Filippis –Prestia” intende coniugare le Indicazioni Nazionali relative al Nuovo

Ordinamento degli Istituti Professionali (D.P.R. 87 marzo2010) con le proposte formative emergenti dalla

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storica esperienza valutativa della scuola, recentemente arricchita dal Rapporto di Autovalutazione, e dalle

proposte e pareri provenienti dagli studenti, dai genitori e dal territorio per fornire all’utenza e ai docenti un

curricolo integrato ed innovativo, che tenga conto degli obiettivi di attuazione dell’autonomia scolastica

mediante il potenziamento dell’offerta formativa previsti dalla L. 107/2015.

Quivi, all’art. 1 comma 1 si legge: «per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e

innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili

di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare

l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi

gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e

innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo

studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge dà

piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n.

59, e successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria». A tal scopo, mediante il Piano

triennale dell’offerta formativa e l’organico dell’autonomia effettivamente assegnato, nel triennio scolastico

2016/19, saranno realizzati gli obiettivi previsti dal successivo comma 7 art. 1 L. 107/2015, che recita:

«Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione

vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti

dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte

orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di

flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali,

per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché

alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content

language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel

cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza

dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico- finanziaria e di

educazione all'autoimprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto

allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,

all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il

mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche

informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei

servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di

indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione,

dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e

aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e

le imprese;

n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte

orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo

2009, n. 89; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

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q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

studenti;

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per

studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il

terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento».

Esattamente allo scopo di armonizzare e finalizzare la progettazione didattica al conseguimento di tali obiettivi

di competenza, diviene centrale il curricolo di scuola. Esso rappresenta lo strumento condiviso di individuazione

degli obiettivi comuni e specifici di apprendimento e delle modalità (metodologie, spazi, tempi, strumenti)

attraverso cui realizzarli.

L’autonomia scolastica ha uno scopo ben definito: garantire a tutti gli alunni il successo formativo – DPR

275/1999 - art. 1 comma 2. “L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di

pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,

formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda

delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti al fine di garantire loro il successo

formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di

migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.”

Mentre la scuola del programma era la scuola del canone prestabilito e rigido, la scuola del curricolo è quella

consapevole, nella quale:

a) occorre essenzializzare i saperi e renderli adeguati alle strutture cognitive e motivazionali degli studenti delle

varie età. La scuola del programma segue una logica enciclopedica che la scuola del curricolo deve abbandonare

definitivamente, coniugando la gestione dei saperi essenziali con l’organizzazione di un processo di

insegnamento/apprendimento efficace;

b) è necessario praticare metodologie e modalità relazionali innovative, capaci di motivare gli studenti,

rendendoli attivi nella costruzione della propria conoscenza.

Questi due aspetti fanno capo alle didattiche laboratoriali.

I saperi essenziali e le didattiche laboratoriali costituiscono i cardini della scuola del curricolo che è anche la

scuola delle competenze.

Le competenze non sono abilità esecutive (il mero “saper fare”), ma dovrebbero rappresentare i risultati

formativi di lungo periodo, ciò che rimane dopo l’esperienza della scuola, che non può essere certo la semplice

memorizzazione di “pezzi” di curricolo contenutistico. Troppo spesso la valutazione si limita ad accertare se lo

studente è capace di riprodurre un frammento di curricolo, meno se ha acquisito gli strumenti e la mentalità

giusta per poter andare avanti, per appassionarsi al sapere e vivere l’apprendimento come una risorsa a

disposizione per risolvere problemi e capire il mondo che lo circonda.

Se il principiante è colui che usa le cose che sa (che ha in testa) il competente è colui che usa anche le risorse

dell’ambiente (insegnanti, compagni, documenti, linguaggi, tecnologie); è colui che partecipa sempre più

consapevolmente ad un ambiente culturale organizzato, sapendo utilizzare tutti gli strumenti (gli artefatti) della

conoscenza. Solo così si costituisce una comunità di pratiche e di apprendimento: questa è la classe che lavora

sulle competenze in una visione di grande respiro progettuale che assicuri coerenza e coesione all’intera

formazione di base che fornisca a tutti gli allievi uguaglianza di opportunità in una età decisiva per la loro

crescita.

La nuova normativa si propone di adeguare completamente il sistema di istruzione italiano al quadro comune

europeo delle competenze, come definito nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del

23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente che

prevede una forte integrazione tra competenze in situazione di studio e di lavoro al fine, da un lato, di consentire

una migliore coerenza tra istruzione, formazione e domanda di lavoro mediamente e altamente qualificata e,

dall’altro, di favorire la mobilità geografica e sociale dei giovani europei che devono inserirsi in un mercato del

lavoro sempre più settorializzato e in costante evoluzione.

Nella seguente scheda, la Raccomandazione descrive i livelli unificati di competenza del nuovo curricolo

formativo dal primo ciclo alla formazione universitaria e post-universitaria (in grassetto sono evidenziati i due

livelli di competenza relativi all’istruzione secondaria di secondo grado, da conseguire rispettivamente alla fine

del primo biennio e del quinto anno):

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Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche

Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell'apprendimento relativi

alle qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche

Conoscenze Abilità Competenze

Nel contesto del

Quadro Europeo delle

qualifiche, le

Conoscenze sono

Descritte come

teoriche e/o pratiche

Nel contesto del Quadro

Europeo delle qualifiche, le

abilità sono descritte come

cognitive (comprendenti

l'uso del pensiero logico,

intuitivo e creativo) e

pratiche (comprendenti

l'abilità manuale e l'uso di

metodi, materiali, strumenti

e utensili)

Nel contesto del Quadro

Europeo delle qualifiche, le

competenze sono descritte in

termini di responsabilità e

autonomia

Livello 1

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 1

sono:

Conoscenze di base

generali

Abilità di base necessarie a

svolgere mansioni/compiti

semplici

Lavoro o studio, sotto la

diretta supervisione, in un

contesto strutturato

Livello 2

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 2

sono:

Conoscenza pratica

di base in un ambito

di lavoro o di studio

Abilità cognitive e pratiche

di base necessarie all'uso

di informazioni pertinenti

per svolgere compiti e

risolvere problemi

Ricorrenti usando

strumenti e regole semplici

Lavoro o studio sotto la

supervisione con un certo

grado di autonomia

Livello 3

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 3

sono:

Conoscenza di fatti,

principi, processi e

concetti generali, in un

ambito di lavoro o di

studio

Una gamma di abilità

cognitive e pratiche

necessarie a svolgere

compiti e risolvere problemi

scegliendo e applicando

metodi di base, strumenti,

materiali ed informazioni

Assumere la responsabilità di

portare a termine compiti

nell'ambito del lavoro o dello

studio. Adeguare il proprio

comportamento alle circostanze nella soluzione dei

problemi

Livello 4

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 4

sono:

Conoscenza pratica e

teorica in ampi

contesti in un ambito

di lavoro o di studio

Una gamma di abilità

cognitive e pratiche

necessarie a risolvere

problemi specifici in un

campo di lavoro o di

studio

Sapersi gestire

autonomamente, nel quadro

di istruzioni in un contesto di

lavoro o di studio, di solito

prevedibili, ma soggetti a

cambiamenti.

Sorvegliare il lavoro di

routine di altri, assumendo

una certa responsabilità per

la valutazione e il

miglioramento di attività

lavorative o di studio

Livello 5 I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 5

sono:

Conoscenza teorica e

pratica esauriente e

specializzata, in un

ambito di lavoro o di

studio consapevole dei

limiti di tale

conoscenza

Una gamma esauriente di

abilità cognitive e pratiche

necessarie a dare soluzioni

creative a problemi astratti

Saper gestire e sorvegliare

attività nel contesto di attività

lavorative o di studio esposte a

cambiamenti imprevedibili.

Esaminare e sviluppare le

prestazioni proprie e di altri

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Livello 6

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 6

sono:

Conoscenze avanzate

in un ambito di

lavoro o di studio,

che presuppongano

una comprensione

critica di teorie e

principi

Abilità avanzate, che

dimostrino padronanza e

innovazione necessarie a

risolvere problemi

complessi ed imprevedibili

in un ambito specializzato

di lavoro o di studio

Gestire attività o progetti,

tecnico/professionali

complessi assumendo la

responsabilità di decisioni in

contesti di lavoro o di studio

imprevedibili.

Assumere la responsabilità

di gestire lo sviluppo

professionale di persone e

gruppi

Livello 7

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 7

sono:

Conoscenze altamente

specializzata, parte Delle quali

all'avanguardia in un ambito di lavoro o di

studio, come base del pensiero originario e/o

della ricerca.

Consapevolezza

critica di questioni

legate alla conoscenza

all'interfaccia tra

ambiti diversi

Abilità specializzate,

orientate alla soluzione di

problemi, necessarie nella

ricerca e/o nell'innovazione

al fine di sviluppare

conoscenze e procedure

nuove e integrare la

conoscenza ottenuta in

ambiti diversi

Gestire e trasformare contesti

di lavoro o di studio

complessi, imprevedibili che

richiedono nuovi approcci

strategici.

Assumersi la responsabilità di

contribuire alla conoscenza e

alla prassi professionale e/o di

verificare le prestazioni

strategiche dei gruppi

Livello 8

I risultati

dell'apprendimento

relativi al livello 8

sono:

Le conoscenze più

all'avanguardia in

un ambito di lavoro

o di studio e

all'interfaccia tra

settori diversi

Le abilità e le tecniche più

avanzate e specializzate,

comprese le capacità di

sintesi e di valutazione,

necessarie a risolvere

problemi complessi della

ricerca e/o

dell'innovazione e ad

estendere e ridefinire le

conoscenze o le pratiche

professionali esistenti

Dimostrare effettiva

autorità, capacità di

innovazione, autonomia,

integrità tipica dello studioso

e del professionista e

impegno continuo nello

sviluppo di nuove idee o

processi all'avanguardia in

contesti di lavoro, di studio e

di ricerca

È dunque al fine di indirizzare la progettazione didattica curricolare (ordinaria e di potenziamento) ed

extracurricolare dell’IIS “De Filippis – Prestia” alla realizzazione di tali traguardi di competenza che è stato

elaborato il presente curricolo di scuola. Nato come sviluppo del “Primo sistema di certificazione delle

competenze per assi culturali”, per l’intero quinquennio, esso integra le competenze di base, di cittadinanza,

per assi culturali, specifiche disciplinari e orientativo-professionalizzanti in un percorso unitario e coerente.

Al termine del primo biennio, con il quale viene espletato l’obbligo scolastico, agli studenti viene rilasciato il

Certificato delle competenze di base, che contiene la valutazione delle competenze possedute secondo il

seguente schema:

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COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (non raggiunto, base, intermedio, avanzato)

Asse dei linguaggi LIVELLI

lingua italiana:

• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per

gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

lingua straniera • utilizzare la lingua per i principali scopi comunicativi ed operativi

altri linguaggi

• utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del

patrimonio artistico e letterario • utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

• utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica

• confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e

relazioni • individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli

stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico

• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di

complessità

• analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel

contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale

• comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una

dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul

reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela

della persona, della collettività e dell’ambiente

• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per

orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

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I Dipartimenti elaborano gli obiettivi comuni per asse disciplinare entro il mese di settembre tenendo

conto degli obiettivi di competenza dell’area comune e specifica di ogni indirizzo.

A tale programmazione fanno riferimento le programmazioni dei consigli di classe e le programmazioni

curricolari individuali. In base alla L. 107/2015, che prescrive l’innalzamento dei livelli di istruzione e di

competenza delle studentesse e degli studenti (comma 1 art. 1) e il potenziamento dell’offerta formativa

(comma 7 art. 1), tale progettazione didattica si servirà di tutti gli strumenti dell’autonomia scolastica, la

cui attuazione richiede il ricorso a metodologie didattiche ed educative innovative.

L’articolazione modulare della didattica vedrà la programmazione di Moduli e Unità di apprendimento a

carattere interdisciplinare e aperto alla verifica e allo sviluppo delle competenze di base, chiave e di

cittadinanza, raggruppate per assi culturali all’esito del primo biennio, e specifiche, raggruppate per

ambiti disciplinari, all’esito del secondo biennio e del quinto anno.

Nella valutazione finale sarà dato particolare rilievo alla partecipazione degli studenti ad attività

laboratoriali, stage, ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, progetti di arricchimento dell’offerta

formativa e ad attività extra-curricolari progettate con lo specifico obiettivo di potenziare tale sistema di

competenze.

A tal scopo, l’inclusione dell’organico del potenziamento all’interno dell’organico dell’autonomia,

consente una progettazione integrata e di lungo periodo di tali componenti dell’offerta formativa. Nelle

pagine seguenti è descritta la pianificazione delle attività di potenziamento del IIS “ De Filippis –

Prestia” per il triennio scolastico 2016/19.

Insegnamenti opzionali Secondo il comma 28 art. 1 della L.107/2015 le «scuole secondarie di secondo grado introducono

insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno anche utilizzando la quota di autonomia e

gli spazi di flessibilità. Tali insegnamenti, attivati nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a

legislazione vigente e dei posti di organico dell'autonomia assegnati sulla base dei piani triennali

dell'offerta formativa, sono parte del percorso dello studente e sono inseriti nel curriculum dello studente,

che ne individua il profilo associandolo a un'identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini

dell'orientamento e dell'accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze

acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza

scuola-lavoro e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in

ambito extrascolastico».

L’IIS De Filippis –Prestia, nei limiti dell’organico dell’autonomia effettivamente assegnato, intende

attivare, per integrare il Curriculum dello studente, insegnamenti opzionali e laboratori di

potenziamento.

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17

Laboratori di potenziamento La legge 107/15 al comma 14 art. 1 ha introdotto l’organico del potenziamento allo scopo di dare piena

attuazione all'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive

modifiche.

Il fabbisogno dell’IIS De Filippis –Prestia a regime è costituito dal presente piano triennale dell'offerta

formativa 2016/19. L'organico aggiuntivo viene assegnato per la programmazione di interventi mirati al

miglioramento dell'offerta formativa. Pertanto, tale organico aggiuntivo risponderà agli obiettivi di

qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L. 107 commi 7 e 85, confluendo nel più ampio organico

dell'autonomia, da definirsi con apposito Decreto Interministeriale ai sensi del comma 64 della L. 107/2015.

Con il potenziamento dell'offerta formativa e l'organico dell'autonomia le scuole sono chiamate a fare le

proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e

potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, di cittadinanza attiva;

sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle

discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle

metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione,

del bullismo e del cyberbullismo; sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni

educativi speciali; valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio; incremento

dell'alternanza scuola-lavoro; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano L2, inclusione.

L’IIS De Filippis –Prestia, pertanto, impiegherà l’organico del potenziamento per il miglioramento

dell’offerta formativa in Laboratori di potenziamento, istituiti per servire all’innovazione didattica e

metodologica, al recupero e al potenziamento didattico, all’attuazione del piano di miglioramento,

all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa.

I Laboratori di potenziamento dell’IIS “De Filippis –Prestia” vanno intesi come strumenti metodologici e

organizzativi per una più efficace progettazione didattica. Attraverso la formazione in classe di gruppi di

lavoro, anche di diversi livelli, essi consentono di attuare moduli e percorsi di recupero, approfondimento e

potenziamento in orario curricolare ed extracurricolare e/o attivare eventuali insegnamenti opzionali. I

laboratori di potenziamento si possono raggruppare nelle seguenti aree: 1. Laboratorio umanistico; 2.

Laboratorio matematico-scientifico-tecnologico; 3. Laboratorio digitale; 4. Laboratorio di lingue straniere; 5.

Laboratorio di cittadinanza; 6. Laboratorio economico-sociale e per la legalità; 7. Laboratorio storico-

artistico e creativo; 8. Laboratorio di attività sportive.

Per completare la descrizione del profilo che il curricolo va assumendo, bisogna soffermarsi sui percorsi di

alternanza scuola-lavoro, il cui ruolo nello sviluppo delle competenze è enfatizzato dalla presente normativa.

Percorsi di alternanza scuola-lavoro Ai sensi del comma 7 lettera o) e dei commi 33-35 della Legge 107/2015, è istituito l’obbligo dell’offerta di

percorsi in alternanza scuola-lavoro anche per le classi terze, quarte e quinte dei licei per una durata

complessiva di almeno 200 ore. Di seguito si riporta il testo dei commi, dal quale risultano i requisiti e le

caratteristiche di tali percorsi:

«33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di

alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e

professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di

almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del

primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a quello in

corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani

triennali dell'offerta formativa.

34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: «ivi inclusi quelli

del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri

istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali,

nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva

riconosciuti dal CONI». 35. L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero».

Nella Guida operativa per le scuole, pubblicata dal MIUR in data 8 ottobre 2015, l’alternanza scuola-lavoro

è definita una metodologia didattica e, per quanto implichi necessariamente lo svolgimento delle attività in

ambienti e in situazioni di lavoro, non comporta l’accensione di un rapporto di lavoro. La scuola, pertanto,

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rimane titolare del rapporto formativo con lo studente, e ne valuta l’operato.

All’interno del curricolo d’istituto dell’IIS “De Filippis –Prestia”, l’alternanza scuola lavoro è stata proposta

come metodologia didattica per4:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto

agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con

l'esperienza pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze

spendibili anche nel mercato del lavoro;

c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di

apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la

società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi

formativi;

e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Dopo tale quadro introduttivo, il presente documento si svolgerà attraverso: 1) la descrizione dei quadri di

conoscenze, abilità e competenze relativi ai singoli ambiti disciplinari per l’intero quinquennio; 2) la

descrizione della progettazione per l’inclusione e l’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali;

3) la descrizione dettagliata delle citate aree di potenziamento e di alternanza.

Seppur non compresa in tale documento a causa della sua maggiore variabilità, l’area delle attività extra-

curricolari è curata con riferimento innanzitutto alle attività di recupero, ma anche alle attività di

allineamento, di promozione dell’eccellenza e di valorizzazione dei bisogni culturali del territorio.

4 Finalità indicate dal decreto legislativo n.77/2005, art. 2.

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DESCRITTORI DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAL CURRICOLO DEL PRIMO BIENNIO

1. AREA LINGUISTICO-LETTERARIA

Obiettivi comuni

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

- dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche

letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

- saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la

tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

- curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

- Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di

Riferimento.

- Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.

- Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

ITALIANO

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Il sistema e le strutture fondamentali della lingua

italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia,

morfologia, sintassi del verbo e della frase

semplice, frase complessa, lessico.

Le strutture della comunicazione e le forme

linguistiche di espressione orale.

Modalità di produzione del testo; sintassi del

periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà

lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti

comunicativi;

Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi,

narrativi, espressivi, valutativo

interpretativo, argomentativi, regolativi.

Modalità e tecniche relative alla competenza

testuale: riassumere, titolare, parafrasare,

relazionare.

Opere e autori significativi della tradizione

letteraria e culturale italiana

Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle

parti costitutive, testi di vario genere

Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a

scopi e in contesti diversi.

Nell’ambito della produzione e dell’interazione

orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole,

padroneggiare situazioni di comunicazione

tenendo conto dello scopo, del contesto, dei

destinatari.

Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e

riconoscere quello altrui. Antologia

Metodologie essenziali di analisi del testo

letterario (generi letterari, metrica, figure

retoriche, ecc.).

Nell’ambito della produzione scritta, ideare e

strutturare testi di varia tipologia, utilizzando

correttamente il lessico, le regole sintattiche e

grammaticali, ad esempio, per riassumere,

titolare, parafrasare, relazionare, argomentare.

Riflettere sulla lingua dal punto di vista

lessicale, morfologico, sintattico.

L’obiettivo prioritario è di far acquisire allo studente le

competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di

istruzione, di seguito richiamate:

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi

indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in

vari contesti

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi

comunicativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio artistico e letterario

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LINGUE STRANIERE

Obiettivi Specifici

- Comprendere messaggi orali riguardanti situazioni di vita quotidiana (da quelli inizialmente più semplici a quelli gradualmente più articolati) e rispondere in modo

adeguato anche per quanto riguarda pronuncia e intonazione.

- Sostenere semplici conversazioni in situazioni comunicative ricorrenti arrivando progressivamente a distinguere tra registro formale e informale.

- Comprendere, nelle loro linee generali e particolari, testi scritti progressivamente più elaborati.

- Redigere brevi testi (lettere, descrizioni, messaggi, ecc.) in modo sostanzialmente corretto.

- Riutilizzare il lessico e le strutture apprese in situazioni comunicative progressivamente più complesse.

- Riflettere sulle strutture grammaticali e saperne esplicitare il funzionamento.

- Utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.

INGLESE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Conoscenze scandite nei due anni

1° anno

- Verbo essere, avere. Infinito. Pronomi personali

soggetto e complemento.

- Pronomi interrogativi. Aggettivi e pronomi

possessivi. Gli aggettivi. I dimostrativi.

- Aggettivi e nomi di nazionalità. I partitivi. Plurale dei

sostantivi. Numerali cardinali e ordinali.

- I gradi dell’aggettivo.

- Il presente semplice. Avverbi di frequenza e

espressioni di tempo. Il presente progressivo.

- Why/because. Uso dell’articolo. Uso delle principali

preposizioni. Aggettivi e pronomi indefiniti. Il

genitivo sassone.

- Alcuni usi particolari di “to have”.

-Verbi modali: can/could, must/have to, shall/should.

- Le forme del futuro. Would you like….?

L’imperativo.

- Il Simple Past, Present Perfect, Past Continuous. I

- Saper salutare, presentarsi e presentare altre

persone. Ringraziare.

- Fare lo “spelling”. Chiedere e dare

informazioni personali (nome, età,

professione, famiglia, provenienza, etc.). -

Descrivere luoghi.

- Fare acquisti. Parlare di cibo e bevande.

Parlare di quantità.

- Chiedere e dare la propria opinione.

- Chiedere chiarimenti.

- Parlare di ciò che piace o non piace. Parlare

di “routines”.

- Parlare di azioni che avvengono nel

momento in cui si parla.

- Parlare di ciò che si è in grado di fare.

- Parlare di azioni passate.

- Parlare di date e orari.

- Parlare del tempo atmosferico.

Comprensione orale: cogliere la situazione e il ruolo di un

interlocutore in una conversazione ed il significato globale di

brevi messaggi e conversazioni di argomento quotidiano;

- comprensione scritta: cogliere il senso e lo scopo di testi

scritti di carattere quotidiano ed inferire in un contesto

elementare noto il significato di qualche vocabolo non

conosciuto;

- produzione orale: parlare di sé esprimendo gusti, interessi,

stati d’animo; interagire in conversazioni guidate o proposte

dall’insegnante, sebbene in modo molto elementare;

- produzione scritta: produrre semplici testi di carattere

personale, anche con qualche errore a carico del lessico o della

morfosintassi

Leggere e commentare testi significativi in

prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e

straniera.

Riconoscere la specificità del testo narrativo e

poetico.

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paradigmi dei più comuni verbi irregolari.

2° anno

- Simple Present, Present Continuous, Simple Past,

Past Continuous, paradigmi dei più frequenti verbi

irregolari

- Future of intention/ Will/ Present Continuous

- Should, To have to, may/might, can

/could/ be allowed to, must(n’t,), need

- Present Perfect, Duration Form in the Present and in

the Past, Past Perfect

- who/what as subjects

- comparatives, question tags

- too/enough, so/such, exclamations, linkers

- Modals, to want someone to do something,

- Future in the Past, Wish,

- Conditionals, “if” clauses (1°,2°,3°)

- Paradigmi dei verbi irregolari

- forma passiva,

- discorso indiretto,

- to say/to tell, used to , relatives

- phrases describing location of a place

- infinitive/ing form, imperative,

-infinitive of purpose

-to be used to/ used to

-common phrasal verbs

-reported statements, reported uestions and orders.

- Invitare/proporre/accettare/rifiutare.

- Fare richieste e offerte. Chiedere e dare il

permesso, indicazioni stradali, istruzioni,

suggerimenti.

- Parlare di intenzioni e programmi futuri.

Descrivere esperienze.

- Esprimere i propri sentimenti. Esprimere

decisioni.

2° anno

- Salutare, presentarsi e fornire dettagliate

informazioni personali.

- Descrivere persone, oggetti, luoghi.

- Chiedere e dare informazioni, consigli e

suggerimenti. Esprimere sentimenti e

apprezzamenti.

- Descrivere attività abituali e temporanee,

passate e future.

- Parlare di problemi, di ciò che è possibile o

permesso fare, di regole e obblighi.

- Dare istruzioni, fare offerte.

- Parlare di distanze, del tempo impiegato a

percorrerle e frequenza, dare indicazioni.

- Fare domande indirette. Chiedere prezzo,

quantità e modalità di pagamento.

- Esprimere opinioni, preferenze, accordo e

disaccordo, confrontare.

- Parlare di azioni presenti ed eventi passati, di

eventi del passato recente e di esperienze

avvenute in un passato indeterminato o di

azioni passate che continuano al presente.

- Narrare una storia.

- Parlare di piani e intenzioni future.

- Formulare ipotesi, deduzioni e supposizioni.

Esprimere capacità e possibilità. Indicare

obblighi e mancanza di necessità.

- Riportare quanto è stato detto.

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FRANCESE

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

1° anno

articoli determinativi e indeterminativi

pronomi personali soggetto atoni e tonici

preposizioni semplici e articolate

femminile degli aggettivi

plurale di nomi e aggettivi

numerali cardinali

forma interrogativa; forma negativa

uso di “pourquoi” et “parce que”; uso di “comme” e

“comment”

uso di “que, qu’est-ce que, quoi”; uso di “c’est” e “il

est”

aggettivi e pronomi dimostrativi

aggettivi e pronomi possessivi

aggettivi interrogativi

preposizioni e avverbi di luogo

uso di “très” e “beaucoup de”

avverbi di quantità, partitivo

uso di “en”, “au”, “aux” con nomi di paesi

verbi ausiliari: “être, avoir” (indicativo: presente,

imperfetto, passato prossimo, futuro)

verbi regolari in “-er” e in “-ir” (indicativo: presente,

imperfetto, passato prossimo, futuro)

verbi servili: “devoir, pouvoir, vouloir” (indicativo:

presente, imperfetto, passato prossimo, futuro)

verbi difettivi “y avoir” e “falloir” (cenni) alcuni

verb irregolari di uso frequente (indicativo:

presente,imperfetto, passato prossimo, futuro)

uso di “en” (particella pronominale) e uso di “y”

(particella avverbiale)

verbi di opinione (particolarità)

comparativo, superlativo relativo e superlativo

assoluto

forma passiva

il verbo “espérer”

2° anno

1° anno

Fare lo “spelling”

Presentarsi e presentare qualcuno

Compilare una scheda di identità

Utilizzare le principali formule di cortesia

Chiedere e dire l’ora; dire i giorni, i mesi, le

stagioni

Dire il colore degli oggetti

Mettere i paesi in rapporto con le nazionalità

Descrivere la propria famiglia

Descrivere una persona

Descrivere una giornata di scuola

Descrivere la propria abitazione

Descrivere la propria camera

Parlare di eventi passati

Parlare di progetti futuri

Scrivere una lettera a un corrispondente

francofono

2° anno Parlare del tempo meteorologico Descrivere l’abbigliamento Parlare di negozi, commercianti, articoli Parlare dei pasti Presentare un libro, un film Parlare del mondo del lavoro Parlare della salute e della malattia Esprimere i propri sentimenti Parlare dei rapporti con la famiglia Descrivere l’esperienza scolastica Raccontare le proprie vacanze -Descrivere esperienze di vita quotidiana Parlare di sport Esprimere i propri gusti, le proprie opinioni Scrivere messaggi di invito/rispondere a messaggi di invito (accettando o rifiutando)

Scrivere lettere a corrispondenti francofoni

Comprensione orale: cogliere la situazione e il ruolo di un

interlocutore in una conversazione ed il significato globale di brevi

messaggi e conversazioni di argomento quotidiano;

Comprensione scritta: cogliere il senso e lo scopo di testi scritti di

carattere quotidiano ed inferire in un contesto elementare noto il

significato di qualche vocabolo non conosciuto;

Produzione orale: parlare di sé esprimendo gusti, interessi, stati

d’animo; interagire in conversazioni guidate o proposte

dall’insegnante, sebbene in modo molto elementare;

Produzione scritta: produrre semplici testi di carattere personale,

anche con qualche errore a carico del lessico o della morfosintassi

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Revisione, consolidamento ed Approfondimento delle strutture grammaticali studiate in prima. Acquisizione di nuove strutture grammaticali: numerali ordinali pronomi relativi (semplici) concordanza del participio passato pronomi personali soggetto atoni e tonici (casi particolari) pronomi personali complemento oggetto pronomi personali complemento indiretto non introdotto da preposizione pronomi personali complemento indiretto introdotto da preposizione pronomi riflessivi verbi di opinione (forma affermativa) verbi difettivi “y avoir” e “falloir” - uso del ‘passé récent’, del ‘présent progressif’, del ‘futur proche’ alcuni verbi irregolari di uso frequente (indicativo: presente, imperfetto, passato prossimo, futuro; imperativo; condizionale presente)

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2. AREA STORICO-SOCIALE

Obiettivi comuni

- Analisi e riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l'archeologia, l'epigrafìa e la paleografìa;

- Conoscenza delle civiltà antiche e di quella altomedievale, con particolare attenzione alla storia greca e romana;

- Conoscenza del pianeta contemporaneo sotto un profilo tematico e regionale;

- Familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi;

- Capacità di lettura delle carte mute, con attenzione particolare all'area del Mediterraneo e dell'Europa;

- Capacità di studiare un territorio in prospettiva geostorica.

STORIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

La diffusione della specie umana sul pianeta, le

diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni

fondamentali della storia mondiale.

Le civiltà antiche e altomedievali, con riferimenti a

coeve civiltà diverse da quelle occidentali.

Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà

dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la

civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del

Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed

economia nell’Europa alto-medievale; la nascita e la

diffusione dell’Islam;

Imperi e regni nell’alto Medioevo; il particolarismo

signorile e feudale.

Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e

del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel

primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di

appartenenza.

Lessico di base della storiografia.

Origine ed evoluzione storica dei Principi e dei Valori

fondativi della Costituzione italiana.

Collocare gli eventi storici affrontati nella

giusta successione cronologica e nelle aree

geografiche di riferimento.

Discutere e confrontare diverse interpretazioni

di fatti e fenomeni storici, sociali ed

economici anche in riferimento alla realtà

contemporanea.

Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di

vista storico.

Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni

politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro

interconnessioni.

Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle

fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al

periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.

Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.

Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel

promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche

alla luce della Costituzione italiana.

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GEOGRAFIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Metodi e strumenti di rappresentazione degli aspetti

spaziali: reticolato geografico, vari tipi di carte,

sistemi informativi geografici.

Formazione, evoluzione e percezione dei paesaggi

naturali e antropici.

Tipologia di beni culturali e ambientali, valore

economico e identitario del patrimonio culturale.

Classificazione dei climi e ruolo dell’uomo nei

cambiamenti climatici e microclimatici.

Processi e fattori di cambiamento del mondo

contemporaneo (globalizzazione economica, aspetti

demografici, energetici, geopolitici...).

Sviluppo sostenibile: ambiente, società, economia

(inquinamento, biodiversità, disuguaglianze, equità

intergenerazionale).

Flussi di persone e prodotti; innovazione tecnologica.

Organizzazione del territorio, sviluppo locale,

patrimonio territoriale.

Caratteristiche fisico- ambientali, socio-culturali,

economiche e geopolitiche relative a: – Italia e regioni

italiane, – Unione Europea, – Europa, e sue

articolazioni regionali, – Continenti extra-europei:

esemplificazioni significative di alcuni Stati

Riconoscere gli aspetti fisicoambientali,

socio-culturali, economici e geopolitici

dell’Italia, dell’Europa e degli altri continenti.

Riconoscere il ruolo delle Istituzioni

comunitarie riguardo allo sviluppo, al mercato

del lavoro e all’ambiente.

Analizzare casi significativi della ripartizione

del mondo per evidenziarne le differenze

economiche, politiche e socioculturali.

Descrivere e analizzare un territorio utilizzando metodi, strumenti

e concetti della geografia.

Individuare la distribuzione spaziale degli insediamenti e delle

attività economiche e identificare le risorse di un territorio.

Analizzare il rapporto uomo ambiente attraverso le categorie

spaziali e temporali.

Riconoscere le relazioni tra tipi e domini climatici e sviluppo di

un territorio.

Analizzare i processi di cambiamento del mondo contemporaneo.

Riconoscere l’importanza della sostenibilità territoriale, la

salvaguardia degli ecosistemi e della bio-diversità.

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RELIGIONE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Riconoscere gli interrogativi universali dell’uomo:

origine e futuro del mondo e dell’uomo, bene e male,

senso della vita e della morte, speranze e paure

dell’umanità, e le risposte che ne dà il cristianesimo,

anche a confronto con altre religioni;

Rendersi conto del valore delle relazioni

interpersonali e dell’affettività vissute nell’ottica

evangelica: accoglienza, perdono, carità ecc.

Individuare la radice ebraica del cristianesimo e

coglie la specificità della proposta cristiano–cattolica

distinguendola da quella di altre religioni

Accostare i testi e le categorie più rilevanti

dell’Antico e del Nuovo Testamento:creazione,

peccato, promessa, esodo, alleanza, popolo di Dio,

messia, regno di Dio, amore, mistero pasquale; ne

scopre le peculiarità dal punto di vista storico,

letterario e religioso;

Approfondire la conoscenza della persona e del

messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di

vita, la sua relazione con Dio e con le persone,

l’opzione preferenziale per i piccoli e i poveri, così

come documentato nei Vangeli

Ripercorrere gli eventi principali della vita della

Chiesa nel primo millennio e coglie l’importanza del

cristianesimo per la nascita e lo sviluppo della cultura

europea;

Riconoscere il valore etico della vita umana come la

dignità della persona, la libertà di coscienza, la

responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo,

aprendosi alla ricerca della verità e di un’autentica

giustizia sociale e all’impegno per il bene comune.

Riflettere sulle proprie esperienze personali e

di relazione: sentimenti, dubbi, speranze,

relazioni, solitudine, incontro, condivisione,

ponendo domande di senso nel confronto con

le risposte offerte dalla tradizione cristiana;

Dialogare con posizioni religiose e culturali

diverse dalla propria in un clima di rispetto,

confronto e arricchimento reciproco.

Riconoscere l’origine e la natura della Chiesa

e le forme del suo agire nel mondo quali

l’annuncio, i sacramenti, la carità;

Leggere, nelle forme di espressione artistica e

della tradizione popolare, i segni del

cristianesimo

Cogliere la valenza delle scelte morali,

valutandole alla luce della proposta cristiana.

Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di

senso confrontandosi con i contenuti del messaggio evangelico;

Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo

sviluppo della civiltà umana,

Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla

conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo

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SCIENZE UMANE E SOCIALI

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

I riflessi del neonato

Le capacità percettive, sensoriali e motorie del

neonato

L’attaccamento e gli studi di John Bowlby

Lo sviluppo della memoria

Che cosa si intende per intelligenza

I modelli di spiegazione dell’intelligenza

La misurazione dell’intelligenza

Gli Stadi dello sviluppo cognitivo secondo la teoria

di Piaget

Le caratteristiche principali della comunicazione

Gli assiomi della comunicazione

Comunicazione verbale e non verbale

Teorie sull’apprendimento del linguaggio

Le varie fasi dello sviluppo del linguaggio

I principali cambiamenti che avvengono

nell’adolescenza, nell’età adulta e nell’età anziana

a livello fisico, psicologico e sociale

Individuare i vari riflessi del neonato

Individuare le competenze del neonato

Individuare i vari stadi dello sviluppo cognitivo

Individuare gli aspetti dello sviluppo cognitivo

atipico

Individuare gli elementi della comunicazione

Individuare le diverse forme della

comunicazione

Individuare le relazioni tra ambiente socio-

culturale di appartenenza e competenze

linguistiche

Individuare relazioni tra ambiente socio-

economico-culturale e le varie fasi della vita

Individuare le problematiche degli adolescenti,

degli adulti e degli anziani

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una

dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e

culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul

reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a

tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-

economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Saper leggere il processo di crescita umana

Formulare ipotesi sulla relazione tra aspetti socio-ambientali e la

crescita dell’individuo

Saper leggere il processo di crescita umana

Utilizzare le conoscenze acquisite per interagire correttamente con

bambini di diversa età

Saper proporre giochi e attività adeguati alle capacità cognitive di

bambini di diversa età

Sapere utilizzare le diverse forme di comunicazione in maniera

adeguata a seconda dell’interlocutore e del contesto

Utilizzare strategie utili allo sviluppo del linguaggio dei bambini

Proporre giochi e attività espressive adeguati alle diverse età

Utilizzare le conoscenze aquisite per interagire correttamente con

persone di età diverse

Applicare tecniche di base per contribuire ad elaborare, gestire,

controllare semplici progetti di intervento

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DIRITTO ED ECONOMIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

L’evoluzione storica della costituzione.

La struttura e i caratteri della costituzione.

Le principali libertà riconosciute dalla costituzione ai

cittadini.

La tutela della famiglia.

I diritti di natura politica ed economica.

La posizione giuridica dei parlamentari.

La procedura legislativa.

Le attribuzioni del presidente della repubblica.

Le funzioni e gli organi degli enti locali.

L’attività’ dei magistrati

Individuare i principali rapporti etico-sociali ed

economico-politici tutelati dalla costituzione.

Riconoscere i principali diritti civili e quali

sono i principi fondamentali della costituzione

Comprendere i meccanismi della funzione

giurisdizionale.

Cogliere l’importanza dell’azione di governo

in ambito politico economico e sociale.

Formulare delle ipotesi operative, indicando attività e metodologie

didattiche per alcune o tutte le competenze qui elencate (fare

riferimento alla programmazione di classe e alla programmazione

del dipartimento disciplinare)

Riflettere sulla importanza del rispetto sia delle libertà individuali

sia del principio di uguaglianza.

Comprendere le ragioni che indussero i costituenti a optare per una

costituzione rigida modificabile solo con un ampio consenso

parlamentare

Comprendere l’importanza delle funzioni politiche.

Acquisire le competenze

Necessarie per valutare con consapevolezza le proposte di riforma

della seconda parte della costituzione.

Saper riconoscere il ruolo stabilizzatore del capo dello stato.

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3. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Obiettivi comuni

- Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle

teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

- Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i

metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

- Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella

formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

MATEMATICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Insiemi: N,Z,Q,R rappresentazioni, operazioni

ordinamento. I sistemi di numerazione.

Espressioni algebriche: principali operazioni.

Equazioni e disequazioni di primo grado

Gli enti fondamentali della geometria e il significato

dei termini: assioma, teorema, definizione

Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di

figure; poligoni e loro proprietà.

Circonferenza e cerchio

Misura di grandezze; grandezze incommensurabili;

perimetro e area dei poligoni.

Teoremi di Euclide e di Pitagora.

Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.

Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni.

Le fasi risolutive di un problema e loro

rappresentazioni con diagrammi.

Principali rappresentazioni di un oggetto

matematico.

Tecniche risolutive di un problema che utilizzano

frazioni, proporzioni, percentuali, formule

geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado.

Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una

funzione.

Valutare l’ordine di grandezza di un risultato.

Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un

foglio elettronico.

Elaborare e gestire un foglio elettronico per

rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli

eseguiti.

Comprendere il significato logico-operativo di

numeri appartenenti ai diversi sistemi

numerici.

Utilizzare le diverse notazioni e saper

convertire da una all’altra (da frazioni a

decimali, da frazioni apparenti ad interi, da

percentuali a frazioni).

Comprendere il significato di potenza;

calcolare potenze e applicarne le proprietà.

Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi

numerici.

Rappresentare la soluzione di un problema

con un’espressione e calcolarne il valore

anche utilizzando una calcolatrice.

Tradurre brevi istruzioni in sequenze

simboliche (anche con tabelle).

Risolvere sequenze di operazioni e problemi

sostituendo alle variabili letterali i valori

numerici.

Comprendere il significato logico-operativo di

rapporto e grandezza derivata.

Impostare uguaglianze di rapporti per

risolvere problemi di proporzionalità e

percentuale.

Risolvere semplici problemi diretti e inversi

Risolvere equazioni di primo grado e

verificare la correttezza dei procedimenti

utilizzati. Rappresentare graficamente

equazioni di primo grado; comprendere il

concetto di equazione e quello di funzione.

L’obiettivo prioritario è di far acquisire allo studente le

competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di

istruzione, di seguito richiamate:

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed

algebrico,rappresentandole anche sotto forma grafica;

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando

invarianti e relazioni;

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e

ragionamenti sugli stessi.

Tale percorso di lavoro, progressivo e graduale, rende necessario

offrire ovviamente un certo numero di conoscenze, intese come

informazioni o dati di cui si dispone (sapere), e di abilità, intese

come applicazioni di conoscenze e di strategie per portare a

termine compiti e risolvere problemi (saper fare), al fine di

acquisire le suddette competenze, vale a dire le capacità di

selezionare, far interagire ed elaborare conoscenze e abilità per la

comprensione e per la comunicazione di una porzione di realtà.

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SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

- Conoscere le unità di misura del SI ed il SMD;

- Conoscere il metodo sperimentale;

- Forza peso e differenze con la massa;

- Densità e peso specifico;

- Conoscere la definizione di valore medio

- errore assoluto, errore percentuale e risultato di una

misura o di una serie di misure;

- Conoscere che cosa sono le cifre significative;

- Conoscere vari metodi per rappresentare un

fenomeno fisico;

- Conoscere alcune relazioni fra grandezze

(proporzionalità diretta, inversa);

- Differenza tra vettore e scalare

- Che cos’è il risultante di due o più vettori;

- La legge degli allungamenti elastici;

- Cenni su velocità, accelerazione e dinamica;

- Conoscere la definizione di pressione e sue diverse

unità di misura;

- Legge di Stevin;

- L’enunciato del principio di Pascal;

- Che cos’è la pressione atmosferica;

- Conoscere il Principio di Archimede;

- Che cos’è una forza equilibrante;

- La definizione di momento di una forza;

- Che cos’è una coppia di forze;

- Condizioni di equilibrio di un punto materiale e di un

corpo rigido;

- Il significato di baricentro;

- Che cos’è una macchina semplice e le leve;

- Temperatura e scale (kelvin , Celsius, Fahrenheit);

- Calore, Calore specifico e capacità termica;

- Equazione fondamentale della calorimetria.

Operare con le potenze di 10.

Effettuare l’equivalenze (lunghezza, massa,

capacità, superficie e volume, corrispondenze

tra volume e capacità per H2O distillata a 4°C)

Utilizzare multipli e sottomultipli (prefissi

Mega, Giga, Tera, Nano, Pico).

Operare con le grandezze fisiche.

Calcolare la forza peso.

Data una formula saper ricavare una formula

inversa.

Effettuare misure dirette o

indirette e saperle differenziare,

Saper calcolare il valor medio, l’errore

assoluto e l’errore percentuale sulla misura di

una grandezza fisica.

Valutare l’attendibilità del risultato di una

misura.

Utilizzare la notazione scientifica. Tradurre una relazione fra due grandezze in

una tabella.

Saper lavorare con i grafici cartesiani.

Data una formula o un grafico,

riconoscere il tipo di legame che c’è fra due

variabili.

Risalire dal grafico alla relazione tra due

variabili.

Applicare la regola del parallelogramma e del

metodo punta-coda per somma di vettori,

dati due vettori ricavare il vettore differenza.

Applicare la legge degli allungamenti

elastici (legge di Hooke).

Sapere convertire le unità di misura della

pressione (atm, bar, Pascal) e calcolare la

pressione esercitata da una forza su una

superficie.

Calcolare la pressione di un fluido.

Applicare la legge di Stevin.

Calcolare la spinta di Archimede.

Prevedere il comportamento di un solido

Formulare delle ipotesi operative, indicando attività e

metodologie didattiche per alcune o tutte le competenze qui

elencate (fare riferimento alla programmazione di classe e alla

programmazione del dipartimento disciplinare).

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie

nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati

alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

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immerso in un fluido.

Determinare la forza risultante di due o più

forze assegnate.

Calcolare il momento di una forza.

Stabilire se un corpo rigido è in equilibrio.

Determinare il baricentro di un corpo.

Valutare il vantaggio di una macchina semplice

(leva).

Conoscere e saper valutare le condizioni di

equilibrio di un punto materiale e di un corpo

rigido.

Saper effettuare conversioni di Scala di

temperature.

Saper calcolare e valutare il calore specifico e

capacità termica.

Saper applicare l’equazione della

calorimetria.

SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA – SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA)

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Chimica:

- Fondamenti di chimica generale;

- Le fasi del metodo scientifico;

- Grandezze e misure;

- Composizione e trasformazioni della materia, leggi

ponderali;

- Atomi, molecole, mole;

- Studio dei gas.

Scienze della Terra

- Ambiente celeste;

- Sistema solare, Terra e luna;

- Orientamento e misura del tempo;

- Atmosfera;

- Idrosfera.

Biologia:

- Caratteristiche generali dei viventi;

- Biomolecole, citologia;

- Metabolismo energetico;

- Divisione cellulare.

- Riconoscere le caratteristiche essenziali del

metodo scientifico (osservazioni, ipotesi,

teorie);

- utilizzare i sistemi di misura;

- descrivere e rappresentare i fenomeni,

interpretare dati e modelli;

- individuare la differenza tra un fenomeno di

trasformazione fisica e uno di trasformazione

chimica;

- utilizzare le principali tecniche di separazione

per l’analisi qualitativa dei miscugli;

- usare il linguaggio chimico (simboli e

nomenclatura IUPAC) per rappresentare le

sostanze;

- utilizzare la tavola periodica per ricavare

informazioni sugli elementi chimici;

- dimostrare di aver compreso il significato

qualitativo e quantitativo delle formule

chimiche; utilizzare nei calcoli i concetti di

massa e mole.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni naturali e artificiali

riconoscendone al loro interno i sistemi e la loro complessità;

Analizzare qualitativamente e quantitativamente i fenomeni negli

aspetti relativi alle trasformazioni energetiche;

Acquisire consapevolezza delle potenzialità delle tecnologie nel

contesto culturale e sociale nel quale vengono applicate;

Utilizzare in modo appropriato il linguaggio scientifico e

saper leggere in modo autonomo materiale di divulgazione

scientifica;

Raccogliere ed elaborare dati e rappresentare semplici

modelli di strutture attinenti alle conoscenze acquisite; Ascoltare le opinioni altrui, confrontarle con le proprie ed

essere disponibili al lavoro di gruppo.

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32

- Cogliere relazioni e dimensioni dei corpi

componenti l’universo;

- confrontare le caratteristiche dei corpi del

sistema solare identificando i parametri

comuni per la loro descrizione;

- identificare le conseguenze dei moti di

rotazione e di rivoluzione della Terra;

- rappresentare le posizioni relative tra Terra-

Luna-Sole;

- riconoscere e saper descrivere le strutture

della superficie terrestre;

- individuare l’azione dei principali fattori che

intervengono nel modellamento della

superficie terrestre.

- Sapersi orientare nella complessità

organizzativa dei viventi;

- riconoscere nella cellula l’unità funzionale di

base della costruzione di ogni essere vivente;

- comparare le strutture comuni a tutte le

cellule eucariotiche, esplicitando i criteri

per operare distinzioni tra cellule animali e

cellule vegetali;

- mettere in relazione forme, strutture e

funzioni;

- fare osservazioni al microscopio e applicare

metodi per attribuire dimensioni a cellule

vegetali, animali o batteriche;

- descrivere secondo il modello a mosaico

fluido la struttura chimica della membrana

cellulare;

- spiegare il ruolo svolto dai fosfolipidi, dalle

proteine, dai carboidrati di membrana;

- descrivere i principali processi attraverso cui

le cellule trasformano energia;

- distinguere tra riproduzione sessuata e

asessuata;

- dare una definizione di cromosomi omologhi,

corredo diploide e aploide;

- confrontare mitosi e meiosi e indicarne il

diverso ruolo.

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INFORMATICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Primo anno

Comprendere la struttura di un elaboratore.

Riconoscere le diverse rappresentazioni interne dei

dati.

Comprendere la struttura del Sistema Operativo e

saperne usare alcune tra le funzionalità principali.

Organizzare testi, dati ed immagini in formato

elettronico.

Usare le funzionalità principali offerte da Internet per

reperire e scambiare informazioni e comprendere la

struttura della rete.

Secondo anno

Distinguere tra i vari tipi di variabile il più corretto

per un dato problema.

Schematizzare un problema con diagrammi di flusso

ed algoritmi.

Saper scrivere ed interpretare una pagina HTML.

Utilizzare linguaggi di programmazione per

implementare semplici algoritmi.

Rappresentare e quantificare tipi diversi di

informazioni.

Operare in basi diverse nella rappresentazione

dei numeri.

Riconoscere l’hardware di un calcolatore

Creare, rinominare, copiare, eliminare, spostare

cartelle e documenti.

Richiamare e saper leggere le informazioni

offerte da un gestore di processi.

Formattare un documento, utilizzare le tabelle,

stampare un documento, inserire oggetti e

immagini, salvare in formati diversi.

Creare una presentazione ipermediale. Usare

un browser: eseguire comuni operazioni di

navigazione sul web, modificare le

impostazioni del browser.

Salvare pagine web e scari- care file dalla rete.

Copiare il contenuto di pagine web in un

documento.

Usare Google come motore di ricerca.

La corretta scelta di una variabile.

Passare dagli algoritmi alla loro

rappresentazione grafica.

Impaginare correttamente e strutturare un sito

Internet.

Descrivere algoritmi in pseudocodice e

costruire diagrammi di flusso.

Utilizzare formule e funzioni nel foglio

elettronico per la risoluzione di problemi

numerici e algebrici.

Rappresentazione delle informazioni: contenuto dell'informazione,

codifica e operazioni binarie, codice ASCII, interi e complemento a

2.

Storia dello sviluppo degli elaboratori.

Macchina di Von Neumann: CPU, Memoria, Bus, dischi,

periferiche.

Concetto di Sistema Operativo, funzionalità di base, caratteristiche

comuni a diversi S.O.

Processi e risorse.

File system: struttura, tipologia e gestione dei file.

Software applicativo: suite d'ufficio, utilità di sistema e antivirus.

Elaboratore di testi: concetti e funzionalità di base.

Comprendere cosa è Internet: storia e struttura di Internet,

organizzazione a livelli ed indirizzi.

Livello applicazione: principali servizi offerti e protocolli e

problematiche legate alla sicurezza.

Caratteristiche di diversi browser.

Conoscenza dei servizi di Google.

Struttura di un servizio di posta elettronica, web mail e client;

struttura di un messaggio di posta e Netiquette.

Come estendere il concetto matematico di variabile numerica.

Concetto di algoritmo, diagramma di flusso e pseudocodice.

I tag HTML e la topologia dei collegamenti.

Dal problema al programma: linguaggi di programmazione.

Principali tipologie di linguaggi.

Sintassi e semantica di un linguaggio.

Funzioni in un foglio elettronico.

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SCIENZE MOTORIE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Conoscere le potenzialità del movimento del corpo, le

posture corrette e le funzioni fisiologiche.

Riconoscere il ritmo delle azioni.

Conoscere i principi scientifici fondamentali che

sottendono alla prestazione motoria e sportiva

Conoscere la differenza tra il movimento funzionale e

quello espressivo.

Conoscere possibili interazioni tra i linguaggi

espressivi in altri ambiti (letterario, artistico).

Conoscere gli aspetti essenziali della terminologia,

regolamento e tecnica di almeno uno sport di squadra

ed uno individuale.

Cenni sull’evoluzione dei giochi e riferimenti a quelli

della tradizione locale.

Conoscere gli aspetti educativi e sociali degli sport.

Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e

attuazione della sicurezza personale in palestra, a

scuola e negli spazi aperti.

Conoscere elementi fondamentali di primo soccorso.

Conoscere diverse attività motorie e sportive in

ambiente naturale.

Elaborare risposte motorie personali ed

efficaci in situazioni semplici.

Assumere posture corrette a carico naturale.

Cogliere le differenze ritmiche nell’azione

motoria capacità di una risposta motoria

efficace ed economica.

Realizzare sequenze di movimento in

situazioni mimiche, danzate e di espressione

corporea.

Riconoscere gli aspetti non verbali della

comunicazione.

Saper trasferire tecniche, strategie, regole

adattandole alle proprie capacità.

Cooperare in gruppo utilizzando e

valorizzando le propensioni e le attitudini

individuali.

Assumere comportamenti funzionali alla

sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi

aperti.

Sapersi esprimere ed orientare in attività

ludiche – sportive in ambiente naturale, nel

rispetto del comune patrimonio territoriale.

Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale

Coordinazione schemi motori, equilibrio, orientamento

Espressività corporea

Gioco, gioco-sport e sport (aspetti relazionali e cognitivi)

Sicurezza, prevenzione, primo soccorso e salute

Attività in ambiente naturale

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TECNOLOGIA TECN. RAPPR. GRAFICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Le normative di riferimento delle rappresentazioni

grafiche, delle proiezioni ortogonali e

assonometriche, delle quotature e delle

rappresentazioni con sezioni.

Diagrammi di flusso, grafici e schemi semplici.

Rappresentazione schematica dei fondamentali

componenti dei vari settori industriali.

Principi di programmazione di sistemi CAD.

Tecniche di compilazione, ricerca e di archiviazione

della documentazione tecnica.

La rappresentazione funzionale dei sistemi.

L’organizzazione degli schemi logico-funzionali.

Simbologia dei principali componenti secondo

normativa.

Designazione di base dei materiali più diffusi.

Utilizzare metodi e sistemi di

rappresentazione grafica di oggetti, dispositivi

e sistemi.

Utilizzare gli elementi normalizzati e

unificati.

Interpretare le simbologie settoriali.

Interpretare la rappresentazione grafica di

oggetti, dispositivi e sistemi.

Realizzare semplici rappresentazioni grafiche

attraverso supporti informatici.

Produrre documentazione tecnica.

Individuare e descrivere la funzionalità del

sistema.

Leggere e costruire schemi a blocchi.

Individuare i singoli componenti che lo

costituiscono, sulla base della loro

funzionalità.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti

sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di

sistema e di complessità.

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LAB. TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Modelli di progetti relativi alla realizzazione del

prototipo analizzato.

Norme UNI relative al disegno dei materiali.

Strumenti, tecniche, prodotti e processi per la

lavorazione dei materiali di interesse, dal grezzo al

prodotto finito.

Proprietà strutturali e tecnologiche dei materiali

naturali ed artificiali.

Norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed enti

preposti al controllo della sicurezza.

Elementi di antinfortunistica - salute, sicurezza ed

ergonomia; la segnaletica.

Materiali, sostanze e tecnologie, tradizionali e

innovative.

Proprietà chimiche, fisiche e tecnologiche dei

materiali.

Caratteri delle produzioni tradizionali e loro possibili

sviluppi.

Le norme ISO.

Principali difetti ed inadeguatezze dei materiali

d’uso.

Criteri di economicità e sicurezza del progetto, del

processo e del prodotto.

Gli Enti specializzati per il controllo sui materiali

d’interesse.

Forme di comunicazione commerciale e pubblicità.

Elementi principali dei sistemi informativi.

I diversi ruoli professionali della filiera produttiva.

Individuare gli elementi principali di un progetto.

Individuare i materiali idonei in rapporto alle

caratteristiche estetiche e tecniche del prodotto da

realizzare.

Selezionare materiali e strumenti per la preparazione

degli elaborati e dei modelli.

Riconoscere i rischi derivanti dall’uso di prodotti,

materiali, utensili e di macchine.

Individuare i pericoli e le misure preventive,

riconoscere i diversi segnali di pericolo.

Analizzare i principali canali di commercializzazione

e di distribuzione del prodotto.

Individuare, mediante sperimentazione, i materiali

con caratteristiche tradizionali o innovative, idonee

al prodotto da realizzare.

Riconoscere le caratteristiche principali di un sistema

di qualità dell’ attività lavorativa.

Usare gli utensili e le macchine secondo le norme di

sicurezza.

Utilizzare le principali tecniche di lavorazione,

artigianali e industriali. Individuare le tecniche e gli

strumenti di base per la diffusione e

commercializzazione di un prodotto industriale o

artigianale.

Descrivere le principali funzioni di un’azienda.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie

forme i concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente

fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire

dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle

tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono

applicate.

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37

RAPP.NE E MODEL.NE ODONTOTECNICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Funzione comunicativa del disegno.

Elementi di geometria piana e solida.

Tecniche di rappresentazione delle figure geometriche

a partire dal lato e/o incritte in una circonferenza.

Teoria delle proiezioni ortogonali.

Piani di proiezione. Raggi proiettanti.

Distanza dai piani.

Concetto di ortogonalità.

Scale.

Concetto di simmetria.

Anatomia generale della bocca umana.

Anatomia topografica degli elementi dentali.

Morfologia dentale di incisivi, canini, premolari e

molari.

Tecnica del chiaroscuro mono e policromatico.

Individuazione dei denti umani in base ai codici

dentali.

Divisione in terzi.

Dimensioni caratteristiche.

Costruzione grafica delle principali figure

geometriche attraverso gli strumenti specifici del

disegno.

Distinguere le figure piane da quelle solide.

Saper rappresentare gli oggetti su tre o più piani.

Elaborare viste in proiezioni ortogonali di solidi

geometrici.

Raffigurazione grafica bidimensionale delle

caratteristiche delle cinque viste dei denti.

Restituzione visiva delle caratteristiche proprie delle

superfici dentali attraverso l’uso corretto della

tecnica chiaroscurale.

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie

forme i concetti di sistema e di complessità.

ESERC.NI DI LABOR. DI ODONTOTECNICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Funzione comunicativa del disegno.

Elementi di geometria piana e solida.

Tecniche di rappresentazione nel piano cartesiano.

Tecniche di rappresentazione nello spazio cartesiano.

Teoria delle proiezioni ortogonali.

Anatomia generale della bocca.

Anatomia topografica degli elementi dentali.

Morfologia dentale di incisivi, canini, premolari e

molari.

Usare gli strumenti del disegno tecnico. Distinguere

le figure piane dalle solide.

Copiare dal vero elementi solidi geometrici ed

anatomici.

Rappresentare vedute in proiezione ortogonale di

solidi geometrici ed elementi anatomici.

Individuare le caratteristiche anatomiche su modelli

macroscopici.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie

forme i concetti di sistema e di complessità.

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di

problemi.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle

tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono

applicate.

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ANATOMIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Conoscere piani di riferimento e livelli di

organizzazione del corpo umano.

Conoscere la cellula ed i tessuti.

Conoscere i componenti delle articolazioni

(organizzazione del corpo umano, tessuto connettivale e

cartilagineo, in particolare dell’apparato

stomatognatico).

Riconoscere gli elementi costitutivi dell'apparato

locomotore (ossa, articolazioni, muscoli).

Descrivere la struttura delle ossa.

Conoscere principali muscoli, ossa nervi della bocca.

Descrivere le strutture anatomiche dell’apparato

stomatognatico.

Individuare e acquisire i concetti di base.

Individuare e riconoscere diversi tipi di cellule e di loro

organuli.

Saper riconoscere in un disegno le principali ossa dello

scheletro umano.

Riconoscere sul proprio corpo la posizione delle ossa

fondamentali.

Indicare le funzioni dello scheletro.

Spiegare il significato di tono e contrazione muscolare.

Conoscere il significato di affaticamento muscolare.

Comprendere il fisiologico funzionamento

dell’apparato locomotore.

Individuare le zone di pertinenza dei nervi e vasi

sanguigni dell’apparato stomatognatico.

Individuare i singoli elementi dentari e le loro

principali caratteristiche morfologiche.

Sapersi orientare nella descrizione anatomica.

Sviluppare una visione di insieme delle strutture e delle

funzioni del corpo.

Capacità di leggere ed esporre i contenuti.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

alla realtà naturale e artificiale.

Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni e alla

diversità dei sistemi sulla base di principi generali.

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle

tecnologie.

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4. AREA ARTISTICO-CREATIVA

Obiettivi comuni

I Docenti di Disegno e Storia dell'arte si propongono il raggiungimento dei seguenti obiettivi comuni di apprendimento, secondo le cinque aree:

METODOLOGICA:

- Acquisizione di un metodo di studio autonomo e flessibile;

- Compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline;

LOGICO ARGOMENTATIVA:

- Sostenere una propria tesi, saper ascoltare, valutare criticamente le argomentazioni altrui;

- Ragionare con rigore logico, identificare problemi e individuare possibili soluzioni;

- Leggere ed interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione;

LINGUISTICA E COMUNICATIVA:

- Padroneggiare la lingua italiana;

- Acquisire un linguaggio tecnico specifico;

- Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare;

STORICO - UMANISTICA:

- Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione artistica attraverso lo studio delle opere, delle architetture, degli autori e delle correnti;

- Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano;

- Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi la musica e il teatro;

AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA:

- Conoscere i metodi della geometria descrittiva al fine di facilitare la comprensione dei contenuti didattici della matematica e della geometria.

ELEMENTI DI STORIA DELL’ARTE ED ESPRESSIONI GRAFICHE

CONOSCENZE ABILITÁ’ COMPETENZE

Forma, struttura, colore.

La percezione della forma.

Il segno Il punto La linea.

La superficie e la texture.

Simmetria e asimmetria.

Il modulo il ritmo e il movimento.

La figura e lo sfondo.

Disegnare la figura umana.

Immagini e simboli (animali fiori, piante, oggetti

colori).

Immagini singole e immagini in sequenza.

La percezione e la comunicazione.

Colore , forma, volume.

La luce e l’ombra .

Conoscere e applicare le tecniche e gli strumenti più

usati per il disegno, la pittura, la modellazione.

Sviluppare una sensibilità artistica.

Potenziare la comprensione del linguaggio e

l’uso degli strumenti che consentono la

comunicazione e l’auto-espressione.

Sviluppare un atteggiamento consapevole e

critico nei confronti di ogni forma di

linguaggio artistico.

Usare e applicare le tecniche e gli strumenti

più comunemente usati per il disegno, la

pittura,la modellazione e la stampa.

Realizzare elaborati personali e creativi anche

con l’integrazione di più codici espressivi.

Utilizzare consapevolmente gli strumenti e le

regole della rappresentazione visiva per ideare

e progettare elaborati personali .

Usare in modo corretto e appropriato

Riconoscere l’importanza e sensibilizzare al del patrimonio

artistico, in rispetto particolare ai beni presenti sul territorio.

Comprendere l’importanza del linguaggio visivo per favorire la

comunicazione tra persone e gruppi anche di culture e contesti

diversi.

Utilizzare le principali tecniche artistiche grafiche, pittoriche e

multimediali per attività di animazione sociale, ludica e

culturale.

Distinguere le diverse funzioni dell’arte nei differenti periodi

storici.

Analizzare la struttura visiva dell’opera d’arte (alcune opere dei

diversi periodi storico- artistici più importanti).

Comprendere l’importanza del linguaggio visivo in relazione alla

comunicazione e alla realizzazione di immagini.

Comprendere e utilizzare in modo espressivo e personale sia gli

elementi del linguaggio visivo che le strutture della

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40

La tempera. Gli acrilici. I pastelli a cera e ad olio.

Il carboncino. La sanguigna. I pennarelli.

Il cerchio cromatico di Itten.

Scala cromatica di Goethe.

I contrasti cromatici i colori caldi e colori freddi il

bianco e il nero il colore nella comunicazione.

Esecuzione di tavole e manufatti a soggetto libero o

su temi assegnati con applicazione di tecniche miste

sia grafiche che coloristiche su supporti diversi

(acetato,tela, terracotta, legno).

Acquarello.

Il museo.

Il centro storico.

I monumenti e le aree archeologiche.

Il teatro.

Raccontare con le tecniche grafiche.

Rappresentazioni grafiche di alcuni monumenti o

opere artistiche presenti sul nostro territorio,

attraverso documentazioni fotografiche.

strumenti e tecniche seguendo una precisa

finalità operativa e comunicativa.

Conoscere e applicare le tecniche e gli

strumenti più usati per il disegno, la pittura, la

modellazione.

Realizzare elaborati personali e creativi anche

con l’integrazione di più codici espressivi.

Utilizzare consapevolmente gli strumenti e le

regole della rappresentazione visiva per ideare

e progettare elaborati personali.

Usare in modo corretto e appropriato

strumenti e tecniche seguendo una precisa

finalità operativa e comunicativa.

Conoscere e applicare le regole del

linguaggio visivo per ideare e progettare

elaborati personali.

Acquisire una conoscenza approfondita per

poter fare considerazioni sui vari effetti con le

diverse tecniche.

Conoscere e riconoscere l’opera d’arte nei

secoli.

Distinguere le diverse funzioni dell’arte nei

differenti periodi storici.

Imparare ad analizzare le opere in relazione

al periodo storico e alla storia personale degli

artisti.

Saper valorizzare il territorio quale risorsa

artistico-culturale.

Saper riprodurre artisticamente attraverso

l’applicazione di alcune tecniche grafico-

pittoriche alcune aree archeologiche e/o opere

artistiche del nostro territorio.

composizione.

Ricercare negli elaborati personali un uso delle tecniche capace

di esaltare il proprio stile espressivo.

Progettare e realizzare elaborati che prevedono l’uso e

l’applicazione di più tecniche.

Approfondire il concetto di “beni Culturali e la conoscenza del

territorio.

Sviluppare una sensibilità artistica e ambientale.

Promuovere il senso civico e il concetto di salvaguardia del

territorio naturale e delle emergenze Storico –artistiche.

Distinguere gli operatori culturali e artistici del territorio.

Acquisire le capacità di analisi di un sito archeologico.

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41

EDUCAZIONE MUSICALE

CONOSCENZE ABILITÁ’ COMPETENZE

Musica e comunicazione.

Elementi di storia della musica.

Principali rapporti tra forme musicali e produzioni

artistico letterarie.

Le differenti espressioni musicali anche di diversa

provenienza culturale ed etnica.

I generi musicali e le loro caratteristiche.

La musica elettronica.

Gli oggetti sonori e la musica nel gioco.

Tecniche di ascolto.

Il canto individuale e di insieme.

Principali tecniche di musicoterapia.

Riconoscere le principali relazioni tra musica

ed altri linguaggi.

Cogliere le differenze tra generi musicali.

Riconoscere le principali strutture e forme

musicali attraverso tecniche di ascolto.

Accompagnare immagini e azioni con

appropriati supporti musicali.

Utilizzare diversi strumenti per organizzare,

semplici attività di animazione.

Associare le sequenze sonore all’espressività

corporea. Animare attività musicali con

l’utilizzo di generi e di stili diversi.

Animare il canto individuale e di insieme.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio artistico e letterario.

Utilizzare e produrre testi multimediali.

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42

DESCRITTORI DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAL CURRICOLO DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

1. AREA LINGUISTICO-LETTERARIA

Obiettivi comuni

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

- dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

- saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

- curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

- Aver acquisito, di Riferimento.

- Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

ITALIANO

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Le strutture della comunicazione e le forme

linguistiche di espressione orale. Modalità di produzione del testo; varietà lessicali,

anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi. Strutture essenziali dei testi argomentativi (saggio

breve e articolo giornalistico). Analisi di testi letterari in versi e in prosa. Modalità e tecniche relative alla competenza

testuale: riassumere, titolare, parafrasare,relazionare. Elaborazione di mappe concettuali e di contenuti in

forma articolata, corretta e coesa. Conoscere gli autori italiani e stranieri e le correnti

letterarie salienti nella storia della letteratura

italiana.

Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle

parti costitutive, testi di vario genere. Applicare tecniche, strategie e modi di lettura

a scopi e in contesti diversi. Nell’ambito della produzione e

dell’interazione orale, attraverso l’ascolto

attivo e consapevole, padroneggiare

situazioni di comunicazione tenendo conto

dello scopo, del contesto, dei destinatari. Esprimere e sostenere il proprio punto di

vista e riconoscere quello altrui.

Letteratura: metodologie essenziali di analisi

del testo letterario (generi letterari, metrica,

figure retoriche, ecc.).

Nell’ambito della produzione scritta, ideare e

strutturare testi di varia tipologia, utilizzando

correttamente il lessico, le regole sintattiche e

grammaticali, ad esempio, per riassumere,

titolare, parafrasare, relazionare,argomentare. Letteratura: leggere, analizzare e commentare

testi significativi in prosa e in versi tratti

dalle letteratura italiana e straniera.

Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua

italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali,

culturali, scientifici, economici, tecnologici sia nella produzione

orale sia in quella scritta. Produrre testi scritti di diversa tipologia testuale in forma coesa,

coerente e corretta dal punto di vista orto morfosintattico. Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura,

delle arti e orientarsi agevolmente tra testi e autori fondamentali,

con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico,

tecnologico ed economico. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e

internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della

mobilità di studio e di lavoro. Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione

visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

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LINGUE STRANIERE

Obiettivi Specifici

- Curare l’approfondimento linguistico delle abilità ricettive e produttive. Dare risalto all’abilità di lettura anche attraverso l’uso di materiali autentici.

- Curare l’abilità di scrittura tramite la produzione di varie tipologie di testo, stimolando la capacità di sintesi e di rielaborazione.

- Potenziare la comprensione di testi orali diversificati per difficoltà, registro, contesto.

- Sviluppare la produzione di testi orali adeguati a contesti diversi, con particolare attenzione alla fluency e ad un uso del lessico pertinente e progressivamente più ampio.

- Avviare allo studio sistematico del testo letterario, avendo come fine non solo la conoscenza della storia della letteratura e dell’ambiente socio-culturale cui fanno

riferimento le opere, ma anche quello di sviluppare l’interesse e la curiosità degli allievi per la lettura e di far loro acquisire la consapevolezza dell’interdipendenza fra testo

e contesto.

- Lo studio della letteratura può essere avviato nel terzo anno e ampliato e approfondito nel corso del quarto, a seconda della specificità delle classi, interessi degli alunni e

delle conseguenti programmazioni individuali dei singoli docenti.

- Utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.

-

INGLESE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Aspetti comunicativi, socio linguistici e

paralinguistici della interazione e della produzione

orale in relazione al contesto e agli interlocutori.

• Strategie compensative nell’interazione orale.

• Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della

frase, adeguati al contesto comunicativo.

• Strategie per la comprensione globale e selettiva di

testi relativamente complessi, scritti, orali e

multimediali.

• Caratteristiche delle principali tipologie testuali,

comprese quelle tecnico-professionali; fattori di

coerenza e coesione del discorso.

• Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad

argomenti di interesse generale, di studio o di

lavoro; varietà espressive e di registro.

• Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali,

multimediali e in rete.

• Aspetti socio-culturali della lingua straniera.

Interagire con relativa spontaneità in brevi

conversazioni su argomenti familiari inerenti la

sfera personale, lo studio o il lavoro.

Utilizzare strategie compensative

nell’interazione orale.

Distinguere e utilizzare le principali tipologie

testuali, comprese quelle tecnico professionali,

in base alle costanti che le caratterizzano.

Produrre testi per esprimere in modo chiaro e

semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e

descrivere esperienze e processi.

Comprendere idee principali e specifici dettagli

di testi relativamente complessi, inerenti la

sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore

di indirizzo. Comprendere globalmente,

utilizzando appropriate strategie, messaggi

radio televisivi e filmati divulgativi su

tematiche note.

Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti

coerenti e coesi, anche con l’ausilio di

strumenti multimediali, utilizzando il

lessico appropriato.

Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di

una scelta lessicale adeguata al contesto.

Padroneggiare la lingua straniera per interagire in diversi ambiti e

contesti e per comprendere gli aspetti significativi della civiltà

degli altri paesi in prospettiva interculturale.

Comprendere globalmente un discorso orale e scritto.

Produrre e riassumere testi su argomenti noti.

Esporre gli argomenti con sufficiente chiarezza e scorrevolezza.

Stabilire rapporti interpersonali efficaci, sostenendo una

conversazione funzionalmente adeguata al contesto e alla

situazione di comunicazione, anche su argomenti di carattere

specifico all'indirizzo.

Descrivere processi e/o situazioni in modo personale con chiarezza

logica e sufficiente precisione lessicale.

Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni nella lingua

straniera relative al settore specifico d'indirizzo.

Produrre testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo

con sufficiente coerenza e coesione.

Possedere una conoscenza della cultura e della civiltà del paese

straniero che gli permetta di comprenderla senza filtrarla attraverso

la propria e di usare la lingua con adeguata consapevolezza dei

significati che essa trasmette.

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FRANCESE

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Aspetti comunicativi, socio-linguistici e

paralinguistici della interazione e della produzione

orale in relazione al contesto e agli interlocutori.

Strategie compensative nell’interazione orale.

Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della

frase, adeguati al contesto comunicativo.

Strategie per la comprensione globale e selettiva di

testi relativamente complessi, scritti,orali e

multimediali.

Caratteristiche delle principali tipologie testuali,

comprese quelle tecnico-professionali; fattori di

coerenza e coesione del discorso.

Interagire con relativa spontaneità in brevi

conversazioni su argomenti familiari inerenti

la sfera personale, lo studio o il lavoro.

Utilizzare strategie compensative

nell’interazione orale.

Distinguere e utilizzare le principali tipologie

testuali, comprese quelle tecnico

professionali, in base alle costanti che le

caratterizzano.

Produrre testi per esprimere in modo chiaro e

semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e

descrivere esperienze e processi.

Comprendere idee principali e specifici

dettagli di testi relativamente complessi,

inerenti la sfera personale, l’attualità, il

lavoro o il settore di indirizzo.

Comprendere globalmente, utilizzando

appropriate strategie, messaggi radio

televisivi e filmati divulgativi su tematiche

note.

Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti

coerenti e coesi, anche con l’ausilio di

strumenti multimediali, utilizzando il

lessico appropriato.

Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di

una scelta lessicale adeguata al contesto.

Padroneggiare la lingua straniera per interagire in diversi ambiti e

contesti e per comprendere gli aspetti significativi della civiltà

degli altri paesi in prospettiva interculturale.

Stabilire rapporti interpersonali efficaci, sostenendo una

conversazione funzionalmente adeguata al contesto e alla

situazione di comunicazione, anche su argomenti di carattere

specifico all'indirizzo.

Descrivere processi e/o situazioni in modo personale con chiarezza

logica e sufficiente precisione lessicale.

Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni nella lingua

straniera relative al settore specifico d'indirizzo.

Produrre testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo

con sufficiente coerenza e coesione.

Possedere una conoscenza della cultura e della civiltà del paese

straniero che gli permetta di comprenderla senza filtrarla attraverso

la propria e di usare la lingua con adeguata consapevolezza dei

significati che essa trasmette.

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45

2. AREA STORICO - SOCIALE

L’alunno, al termine del secondo biennio e del quinto anno, “dovrà conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia ,

dall’XI secolo ai giorni nostri, nel loro rapporto con altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la

discussione e il confronto, tra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione dall’altro da sé”

(Indicazioni Nazionali, Profilo unico). Pertanto, le finalità dell’insegnamento della Storia risultano essere le seguenti:

− la capacità di individuare differenze, mutamenti, strutture, permanenze, continuità, mediante operazioni di selezione, contestualizzazione, e interpretazione

− la conoscenza e la comprensione di diritti e di doveri che caratterizzano il vivere civile nel tempo, con particolare riferimento alla Costituzione Italiana, anche in rapporto e

confronto con altri documenti fondamentali ( Magna Carta Libertatum, Dichiarazione di indipendenza americana, Dichiarazione universale dei diritti…)

− la capacità, utilizzando metodi, concetti e strumenti, desunti anche dalla geografia, di guardare alla storia come a una scienza rigorosa di indagine sui fatti, come ad un sapere

funzionale ad un approccio euristico alla realtà umana e sociale nel suo complesso.

STORIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

L’Impero carolingio

L’Europa Occidentale nei sec. IX e X e la ripresa

dopo l’anno Mille

Il risveglio culturale e religioso nei sec. XI – XIII.

Comuni, Imperi e Monarchie La crisi del Trecento: peste, crisi economica, rivolte

sociali e guerre, Papato e impero

Formazione Stati Nazionale e Stati regionali

La ripresa economica e demografica in Europa Le grandi conquiste geografiche oltreoceano

Il Rinascimento in Italia

La Riforma Protestante e la Controriforma. L’Europa dell’intolleranza

La crisi del Seicento e le sue eccezioni Assolutismo regio e monarchia parlamentare La Rivoluzione scientifica

La prima rivoluzione industriale La Rivoluzione americana e la nascita degli Stati

Uniti d’America

La Francia rivoluzionaria: prima, durante e dopo La Francia imperiale

Il Congresso di Vienna e la Restaurazione Le Rivoluzioni nazionale e il Risorgimento italiano Il quarantotto in Europa e l’Unità d’Italia Lo sviluppo industriale e il movimento operaio

l’Unità d’Italia e i problemi del Nuovo Stato La Belle Epoque

Collocare gli eventi storici affrontati nella

giusta successione cronologica e nelle aree

geografiche di riferimento.

Discutere e confrontare diverse

interpretazioni di fatti o fenomeni storici,

sociali ed economici anche in riferimento alla

realtà contemporanea.

Utilizzare gli strumenti della ricerca storica a

partire dalle fonti e dai documenti accessibili

agli studenti con riferimento al periodo e alle

tematiche studiate. Sintetizzare e schematizzare un testo

espositivo di natura storica. Produrre un saggio argomentativo di tipo

storico.

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e

internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della

mobilità di studio e di lavoro.

Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione

visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in

una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza

della storicità dei saperi.

Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e

dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al

cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione

culturale.

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L’Italia ad inizio Novecento La 1° Guerra mondiale La Rivoluzione russa

L’Italia e il regime fascista

Il nazismo e la crisi degli Stati liberali La preparazione e la 1° fase della guerra

Gli alleati sconfiggono il Nazismo

La Resistenza in Europa e in Italia Il mondo diviso: la guerra fredda e la distensione

Nascita ed affermazione dell’idea di Europa unita Il dopoguerra fuori d’Europa

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METODOLOGIE OPERATIVE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Metodi e strumenti di osservazione e documentazione

nei servizi socio-sanitari.

Modalità di attuazione e strumenti per lo “stage”.

Metodi e tecniche per la relazione di aiuto.

Tecniche di comunicazione facilitata.

Organizzazione dei servizi educativi e socio-sanitari

del territorio.

Contesti, metodi e strumenti degli operatori sociali.

Interventi socio-assistenziali per le categorie

svantaggiate e protette.

Lavoro sociale di rete.

Il Servizio Sanitario in Italia: specificità, storia e

legislazione.

Piano sanitario Nazionale e Piano Sanitario

Regionale.

Dichiarazione dei diritti.

Medicina preventiva.

Servizi sanitari: strutture e procedure.

Individuare le caratteristiche essenziali della

metodologia del lavoro nell’ambito

sociosanitario.

Individuare i bisogni socioassistenziali

dell’utenza.

Relazionarsi con le idonee strutture per

esperienze di “stage”.

Individuare gli elementi organizzativi dei

servizi.

Utilizzare gli strumenti e le tecniche di

comunicazione facilitata.

Utilizzare le conoscenze teoriche relative al

processo di aiuto collegandole a situazioni

concrete.

Analizzare le problematiche dell’utenza in

relazione al proprio campo di intervento.

Apprendere le fasi che regolano il Servizio

Sanitario Nazionale anche nelle sue

articolazioni regionali e territoriali.

Avere coscienza degli obblighi, anche civili e

penali, di fronte alla società, che vincolano il

professionista operante nella sanità e

nell’assistenza.

Sapere che non solo la dedizione del

professionista, ma anche l’idoneità degli

ambienti e delle strutture rappresentano un

requisito necessario per il buon espletamento

del servizio alla persona.

Individuare i servizi sanitari e assistenziali del

territorio e le relative modalità di accesso, per

fornire precise informazioni agli utenti.

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a

rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a

predisporre e attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità.

Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per

facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e

privati presenti sul territorio.

Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale e

utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali e

informali. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale,

ludica e culturale.

Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a

sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia,

per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.

Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e

contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazioni adeguati.

Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività

professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli

interventi e dei servizi.

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche

per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza

nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente

e del territorio.

Conoscere le risorse del proprio territorio. Ipotizzare collegamenti e

relazioni.

Gestire la psicologia e le emozioni degli altri.

Essere in grado di far valere il proprio punto di vista.

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PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Il Comportamentismo e la scatola nera.

Il cognitivismo e l’elaborazione delle informazioni

nei domini dell’inconscio: Freud.

La Psicologia del ciclo di vita: E. Erikson.

La Psicologia umanistica: Carl Rogers.

L’apprendimento sociale.

Teorie della motivazione.

Teorie dell’attribuzione.

L’influenza sociale.

La comunicazione come trasmissione.

La comunicazione come azione e interazione.

La comunicazione come relazione.

IL disagio minorile e adolescenziale.

I diversamente abili.

La sofferenza psichica.

Gli anziani.

La famiglia e i servizi socio-sanitari.

Identificare il campo di indagine teorico ed

applicativo delle diverse scuole di pensiero.

Valutare gli effetti psicologici e sociali di

stereotipi e pregiudizi.

Individuare modalità comunicative e

relazionali adeguate alle diverse tipologie di

utenze.

Individuare le diverse forme della

comunicazione.

Individuare i bisogni e le problematiche

specifiche del minore, dell’anziano, delle

persone con disabilità, delle persone con

disagio psichico, dei nuclei familiari in

difficoltà.

Applicare le conoscenze teoriche acquisite a un caso concreto.

Utilizzare strumenti di base per la rilevazione dei bisogni delle

diverse tipologie di utenza.

Utilizzare tecniche di animazione ludica adeguate alle diverse

fasce di età.

Favorire il benessere psicologico delle persone che vivono

situazioni di disagio.

Individuare collegamenti e relazioni tra le conoscenze acquisite e

l’esperienza personale.

Utilizzare strategie (giochi, lavori di gruppo ecc) finalizzate alla

cooperazione e all’integrazione per facilitare la socializzazione e il

superamento di pregiudizi e stereotipi.

Utilizzare modalità comunicative adeguate alle diverse tipologie di

utenze.

Utilizzare strategie comunicative appropriate per risolvere una

situazione problematica.

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49

TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

I principali mezzi di pagamenti cartacei ed elettronici.

Assegni bancari e circolari.

Cambiali pagherò e cambiali tratte.

Il sistema azienda e i suoi elementi.

L’organizzazione aziendale e la gestione.

Il patrimonio aziendale e i suoi elementi: investimenti

e finanziamenti.

Il reddito d’esercizio e la competenza dei costi e dei

ricavi.

Il bilancio d’esercizio (cenni generali): finalità e

struttura.

Il mondo del lavoro e le sue caratteristiche

fondamentali.

Il concetto di lavoro subordinato e principali contratti

di lavoro dipendente.

Il sistema delle assicurazioni sociali, i rapporti con gli

enti previdenziali.

Gli elementi della retribuzione e il costo del lavoro.

La realtà del sistema non profit e l’importanza per

l’economia e il welfare nazionale.

Le associazioni, le fondazioni e i comitati.

Gli altri enti non profit e le ONLUS.

Cenni sulla gestione, contabilità e bilancio delle

aziende non profit.

Il sistema finanziario.

Il credito.

Il ruolo e le funzioni della banca moderna.

La classificazione delle operazioni bancarie (cenni

generali).

Distinguere modalità elettroniche e cartacee nel regolamento degli

scambi commerciali.

Classificare le aziende, costruire semplici organigrammi e

individuare i compiti delle varie funzioni aziendali

individuare gli aspetti della gestione e in generale le

manifestazioni finanziarie ed economiche.

Riconoscere gli elementi che compongono il patrimonio a redigere

semplici prospetti del patrimonio aziendale.

Calcolare il reddito d’esercizio.

Cogliere il significato delle principali voci di bilancio, finalità e la

sua struttura.

Individuare i caratteri e gli elementi del rapporto di lavoro

subordinato.

Individuare i contributi a carico delle aziende e dei lavoratori.

Individuare il carico fiscale e previdenziale del lavoratore.

Comprendere il contenuto di semplici buste paga.

Distinguere le diverse realtà di non profit e le loro caratteristiche

più specifiche.

Riconoscere i caratteri, le varie tipologie e la gestione delle

aziende del settore no-profit.

Individuare i soggetti del sistema finanziario.

Distinguere e riconoscere le varie funzioni della banca.

Conoscere in linea generale le principali operazioni bancarie.

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50

RELIGIONE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Riconosce gli interrogativi universali dell’uomo:

origine e futuro del mondo e dell’uomo, bene e male,

senso della vita e della morte, speranze e paure

dell’umanità, e le risposte che ne dà il cristianesimo,

anche a confronto con altre religioni.

Si rende conto del valore delle relazioni interpersonali

e dell’affettività vissute nell’ottica evangelica:

accoglienza, perdono, carità ecc.

Individua la radice ebraica del cristianesimo e coglie

la specificità della proposta cristiano–cattolica

distinguendola da quella di altre religioni.

Accosta i testi e le categorie più rilevanti dell’Antico

e del Nuovo Testamento: creazione, peccato,

promessa, esodo, alleanza, popolo di Dio, messia,

regno di Dio, amore, mistero pasquale; ne scopre le

peculiarità dal punto di vista storico, letterario e

religioso.

Approfondisce la conoscenza della persona e del

messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di

vita, la sua relazione con Dio e con le persone,

l’opzione preferenziale per i piccoli e i poveri, così

come documentato nei Vangeli ripercorre gli eventi

principali della vita della Chiesa nel primo millennio e

coglie l’importanza del cristianesimo per la nascita e

lo sviluppo della cultura europea.

Riconosce il valore etico della vita umana come la

dignità della persona, la libertà di coscienza, la

responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo,

aprendosi alla ricerca della verità e di un’autentica

giustizia sociale e all’impegno per il bene comune.

Riflettere sulle proprie esperienze personali e

di relazione: sentimenti, dubbi, speranze,

relazioni, solitudine, incontro, condivisione,

ponendo domande di senso nel confronto con

le risposte offerte dalla tradizione cristiana.

Dialogare con posizioni religiose e culturali

diverse dalla propria in un clima di rispetto,

confronto e arricchimento reciproco.

Riconoscere l’origine e la natura della Chiesa

e le forme del suo agire nel mondo quali

l’annuncio, i sacramenti, la carità.

Leggere, nelle forme di espressione artistica e

della tradizione popolare, i segni del

cristianesimo.

Cogliere la valenza delle scelte morali,

valutandole alla luce della proposta cristiana.

Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita,

riflettere sulla propria identità nel confronto con il messaggio

cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un

contesto multiculturale.

Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e

nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo.

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana,

interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione

della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e

tradizioni storico- culturali.

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51

3. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Obiettivi comuni

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti

fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le

procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica

dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

MATEMATICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Il piano cartesiano.

La retta e i fasci di rette.

Le coniche: parabola, circonferenza, ellisse e

iperbole.

Definizioni come luoghi geometrici e loro

rappresentazione nel piano cartesiano.

Risoluzione approssimata di equazioni per via

grafica.

Equazioni esponenziali.

Logaritmi.

Goniometria.

Trigonometria: teoremi dei triangoli rettangoli,

teoremi dei seni e del coseno.

Funzioni polinomiali; funzioni razionali,

esponenziali e logaritmiche.

Dominio, segno, intersezioni con gli assi cartesiani

limiti e continuità di una funzione intera e fratta.

Concetto di derivata di una funzione.

Teoremi del calcolo differenziale.

Studio di funzioni intere e fratte.

Integrali indefiniti e definiti.

Risolvere problemi.

Risolvere in maniera di geometria analitica

relativi alla retta.

Risolvere problemi di geometria analitica

relativi alle coniche. Applicare la trigonometria alla risoluzione di

problemi riguardanti i triangoli.

Calcolare dominio segno intersezioni con gli

assi limiti e derivate di funzioni.

Analizzare esempi continue e discontinue. Rappresentare nel piano cartesiano le coniche e le funzioni descrivendo le proprietà qualitative. Calcolare l’integrale di funzioni elementari.

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della disciplina per

organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e

quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici

e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando

opportune soluzioni.

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per

investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

Affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di

modelli matematici per la loro rappresentazione e successiva

soluzione. Operare correttamente con il simbolismo matematico.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio,

ricerca e approfondimento disciplinare. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle

scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi

professionali di riferimento.

Risolvere problemi geometrici per via sintetica o analitica.

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52

RAPPRESENTAZIONE E MODELLAZIONE ODONTOTECNICA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Anatomia topografica degli elementi dentali.

Dimensioni caratteristiche.

Divisione in terzi.

Morfologia delle viste occlusali dei denti delle

arcate.

Tavolato occlusale.

Componenti della protesi scheletrica.

Morfologia delle cuspidi occlusali dei denti delle

due arcate.

Raffigurazione bidimensionale

dell’allineamento dentale vestibolare delle

arcate dentarie mascellare e mandibolare dati i

punti di contatto mesiali e distali.

Costruzione dell’ellisse.

Corretto allineamento dei margini incisivi e

delle cuspidi vestibolari della curva ellittica.

Raffigurazione grafica di strumenti ed

elementi che compongono la protesi

scheletrica.

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

ANATOMIA FISIOLOGIA IGENE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Il sistema nervoso: il neurone, le sinapsi, la

trasmissione dell’impulso nervoso.

Il S.N.C.:caratteristiche anatomiche e funzioni.

Il S.N. Periferico, recettori di sensibilità,l’arco

riflesso.

Il sistema endocrino e gli ormoni.

Le principali ghiandole endocrine.

Il diabete.

L’apparato genitale maschile.

L’apparato genitale femminile.

I caratteri ereditari e le leggi che regolano la loro

trasmissione.

Anatomia del cranio.

I muscoli masticatori.

Norme di Igiene che regolano l’organizzazione del

laboratorio odontotecnico.

Correlare strutture anatomiche e funzioni

dell’organismo come prodotto

dell’interazione del patrimonio genetico con i

fattori ambientali.

Utilizzare la terminologia adeguata e

specifica della disciplina.

Individuare la correlazione esistente tra

componenti anatomiche della bocca e del

cranio.

Favorire la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro

componenti fisiologiche e patologiche.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà anatomica e fisiologica e del distretto di interesse.

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53

DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Conoscere le diverse categorie di imprenditori.

Conoscere le caratteristiche e le finalità delle

cooperative sociali.

Conoscere le principali figure di professioni sociali e

socio – sanitari.

Descrivere i contenuti e gli obiettivi delle direttive u.e.

per dispositivi medici

Saper individuare le diverse tipologie di

società.

Individuare i requisiti del contratto di società.

Saper valutare il funzionamento della società

cooperativa.

Saper individuare le professioni sociali e socio

sanitarie.

Saper distinguere i soggetti ai quali si applica

la disciplina sulla privacy.

Collocare i dispositivi medici in ambito

odontotecnico.

Essere consapevole della rilevanza del fenomeno societario

nell’attuale mondo degli affari.

Redigere un contratto nei suoi elementi essenziali.

Essere competenti nel trattamento dei diritti in ambito socio

sanitario.

Descrivere le tappe che l’odontotecnico deve seguire partendo dalla

prescrizione del medico per arrivare alla dichiarazione di conformità

del prodotto da lui fabbricato.

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO DI ODONTOTECNICO

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Descrivere il procedimento di fusione a cera persa.

Definire i principali cicli termici per le leghe

utilizzate in odontotecnica

Apprendere i principali sistemi di fusione e saldatura

Comprendere le funzioni delle protesi mobili

parziali.

Comprendere la funzione dei ganci e le regole da

osservare nella costruzione di ganci in filo.

Apprendere come si prepara una muffola.

Cere di registrazione del morso per arcate dentarie.

Proiezione delle arcate dentarie sui vari piani di

riferimento.

Tecniche di montaggio secondo vari autori.

Malattie professionali e/o accidentali.

Normative nazionali e comunitarie di settore relative

alla sicurezza e alla tutela ambientale

Tecniche di modellazione e fusione.

Uso del parallelometro.

Barre, retine e ganci fusi, tipologia dei vari attacchi.

Modello master .

Saper modellare un ponte curandone i

parametri morfologici e funzionali.

Saper eseguire fusioni, saldature e rifinitura

degli elementi fusi.

Saper costruire ganci ln filo.

Saper montare i denti mancanti rispettando i

rapporti occlusali.

Saper rifinire una protesi parziale mobile.

Modellare i manufatti con precisione e cura

dell’estetica.

Progettare le protesi,mobile.

Montare denti nelle varie classi edentule.

Adottare comportamenti idonei a prevenire le

situazioni di rischio e le malattie

professionali.

Operare nel rispetto delle norme relative alla

sicurezza ambientale e della tutela della

salute.

Sapere eseguire un montaggio totale in

normoclasse.

Analizzare qualitativamente quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall'esperienza.

Utilizzare attrezzature per fusioni a cera persa.

Descrive ed analizzare le metodologie di fusione e saldatura.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

Descrivere ed analizzare le funzioni della protesi parziale mobile.

Utilizzare strumenti per costruire una protesi parziale mobile.

Uutilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire protesi

mobile.

Eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e

collocare i relativi modelli sui dispositivi di registrazione

occlusale.

Adoperare strumenti di precisione per levigare e rifinir e le protesi.

Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di

igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni.

Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire

le protesi.

Progettare la protesi, scheletrata.

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54

Classi di Kennedy.

Elementi provvisori di protesi fissa in resina.

Cere di registrazione occlusale per arcate dentarie.

Protesi fisse.

Tecniche di modellazione di corone in scala reale e

in scala di ingrandimento.

Apprendere i concetti fondanti della gnatologia

buccale

Descrivere e riconoscere i principali attacchi.

Definire la funzione della protesi.

Overdenture.

Descrivere il procedimento di fusione a cera persa.

Definire i principali cicli termici per le leghe

utilizzate in odontotecnica.

Apprendere i principali sistemi di fusione e

saldatura.

Tecniche di modellazione e fusione della protesi in

metallo-ceramica.

Ganci in filo, archi, viti e apparecchi ortodontici

Casistica di protesi su impianti.

Casistica delle protesi in zirconia.

Prescrizione odontoiatriche e lessico di settore.

Tecniche di interazione professionale.

Metodiche operative di applicazione dei modelli.

Saper costruire le cappe radicolari e

posizionare gli attacchi.

Modellare, fondere ed applicare la massa

ceramica per la realizzazione di una protesi

metallo-ceramica.

Realizzare ganci, archi e placchette ed

adattare bande e disgiuntori negli apparecchi

ortodontici.

Realizzare protesi su impianto.

Utilizzare apparecchiature a controllo

numerico per lavorazione di protesi in

zirconia.

Interpretare una prescrizione medica.

Compilare il certificato di conformità delle

protesi.

Interagire con i fornitori di materiali ed

apparecchiature di uso odontotecnico.

Utilizzare appropriati metodi operativi per

l’applicazione dei modelli.

Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di

igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni.

Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i

tipi di protesi: provvisoria e fissa in metal - resina.

Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire

le protesi.

Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni

scientifiche e tecnologiche nel rispetto della vigente normativa.

Descrivere ed analizzare le funzioni della protesi mobile totale e le

metodologie per la costruzione di cappe radicolari con

posizionamento degli attacchi.

Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i

tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile;

Redigere relazioni tecniche e documentare attività individuali e di

gruppo relative a situazioni professionali.

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SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI E LABORATORIO

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

- La materia e i suoi stati fisici:

• Riconoscere l’importanza della Chimica;

• Conoscere le principali grandezze e le rispettive unità

di misura del S. I.;

• Riconoscere l’importanza delle operazioni di misura

per effettuare indagini quantitative;

• Conoscere l’importanza del metodo sperimentale;

• Conoscere il concetto di stato fisico della materia;

• Conoscere l’importanza dei passaggi di stato della

materia;

• Conoscere l’importanza delle miscele e le loro

proprietà;

• Conoscere e saper distinguere tra sostanza pura e

miscela;

• Conoscere le miscele e le soluzioni;

• Conoscere le norme di sicurezza, la vetreria e gli

strumenti di uso più comune nel Laboratorio di

Chimica.

- La materia e le sue trasformazioni:

• Conoscere i nomi e i simboli degli elementi chimici

più comuni;

• Conoscere le particelle delle sostanze pure;

• Conoscere i concetti di atomo e di molecola;

• Conoscere il concetto di trasformazione chimica;

• Conoscere e saper rappresentare una reazione

chimica;

• Conoscere e saper descrivere il concetto di equazione

chimica;

• Conoscere e saper eseguire il bilanciamento di una

equazione chimica;

• Conoscere il concetto di velocità e di scambio di

energia nelle reazioni chimiche;

• Conoscere il concetto di equilibrio di una reazione

chimica;

• Saper calcolare la densità dei materiali in Laboratorio.

- Dall’atomo alle molecole:

• Conoscere lo sviluppo storico del modello atomico;

- La materia e i suoi stati fisici:

Saper proporre la corretta unità di misura per

la misura di una qualsiasi grandezza del S. I.;

Saper effettuare calcoli con le varie unità di

misura delle più note grandezze del S. I.;

Descrivere la materia utilizzando

correttamente le sue proprietà;

Identificare i simboli sull’etichetta di un

reagente ed individuare le frasi di rischio;

Conoscere le norme di sicurezza di un

Laboratorio di Chimica;

Nominare i più semplici strumenti di

laboratorio e conoscerne il loro uso;

Descrivere una trasformazione osservata in

laboratorio ordinando in sequenza le

osservazioni fatte;

Saper relazionare con l’appropriato

linguaggio ed in forma completa le

esperienze di laboratorio sul foglio di lavoro

fornito dall’insegnante.

- La materia e le sue trasformazioni:

Saper distinguere gli elementi dai composti

chimici;

Saper distinguere gli stati di aggregazione

della materia e i suoi passaggi di stato;

Saper distinguere una trasformazione chimica

da una trasformazione fisica;

Saper distinguere una miscela omogenea da

una eterogenea;

Saper indicare la tecnica di separazione dei

componenti più opportuna di una miscela.

-Dall’atomo alle molecole:

Saper enunciare le Leggi di Proust, Dalton e

Gay Lussac;

Saper enunciare i Principi di Lavoisier e di

Avogadro;

Saper applicare le Leggi di conservazione

della massa e delle proporzioni definite al

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati

alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie

nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

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• Conoscere il concetto di modello atomico a gusci;

• Conoscere il modello atomico ad orbitali;

• Conoscere il concetto di configurazione elettronica

dell’atomo;

• Conoscere e saper leggere la Tavola Periodica degli

elementi chimici;

• Saper determinare la densità dei solidi per

immersione.

- I legami chimici:

• Conoscere le relazioni tra configurazione elettronica

dell’atomo e Tavola Periodica degli elementi chimici;

• Conoscere e saper scrivere le formule di Lewis;

• Conoscere il significato di legame chimico;

• Conoscere e saper distinguere tra legame primario e

legame secondario;

• Conoscere i vari tipi di legami interatomici e

intermolecolari;

• Conoscere il concetto di energia di legame;

• Saper individuare gli elementi chimici con il “saggio

alla fiamma”.

- Lo stato solido:

• Conoscere le proprietà e le caratteristiche fisiche dello

stato solido;

• Conoscere e saper classificare i diversi tipi di solidi;

• Conoscere il significato di allotropia, polimorfismo e

isomorfismo;

• Saper riconoscere un solido cristallino;

• Conoscere le proprietà e la classificazione dei solidi

cristallini;

• Conoscere e descrivere il principio di galleggiamento

dei solidi in un fluido in laboratorio.

- Misurare e lavorare con le grandezze fisiche:

• Conoscere le grandezze fisiche;

• Conoscere e saper eseguire misure dirette e indirette;

• Conoscere e saper utilizzare le grandezze

fondamentali e derivate;

• Conoscere il Sistema Internazionale di Unità di

Misura (S. I.);

• Conoscere la differenza tra grandezze intensive ed

estensive;

- Le grandezze fisiche di interesse dentale:

calcolo delle masse di sostanze coinvolte

nelle reazioni chimiche;

Saper eseguire una pesata con la bilancia

analitica.

- I legami chimici:

Data l’equazione di una reazione chimica,

saper identificare i reagenti e i prodotti e i

loro rapporti di combinazione;

Saper calcolare la formula di un composto

chimico nota la sua composizione

percentuale e viceversa;

Saper bilanciare le equazioni chimiche;

Saper eseguire calcoli stechiometrici;

Saper riconoscere il reagente limitante;

Saper calcolare la resa di reazione.

- Lo stato solido:

Saper descrivere le proprietà chimico-fisiche

dello stato solido ;

Saper classificare i diversi tipi di solidi;

Saper dire il significato di allotropia,

polimorfismo e isomorfismo;

Saper identificare un solido cristallino;

Saper spiegare le proprietà e la

classificazione dei solidi cristallini;

Saper descrivere il principio di

galleggiamento dei solidi in un fluido in

laboratorio.

- Misurare e lavorare con le grandezze

fisiche:

Saper spiegare come agiscono i vari metodi

per aumentare la velocità di solubilizzazione;

Sapere prevedere come si dissociano le

sostanze ioniche in soluzione in base alla loro

formula chimica;

Saper spiegare come agiscono le varie

tecniche di separazione studiate;

Sapere eseguire semplici calcoli sulla

concentrazione delle soluzioni;

Saper spiegare alcuni fenomeni anche

naturali sulla base delle proprietà delle

soluzioni.

- Le grandezze fisiche di interesse dentale:

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• Conoscere il concetto di volume e di lunghezza e le

loro unità di misura;

• Conoscere il significato di misure di capacità e

misure lineari;

• Conoscere il concetto e la differenza tra massa e peso

e le loro unità di misura;

• Conoscere e saper usare gli strumenti di misura della

massa e del peso;

• Conoscere il concetto di temperatura e le sue unità di

misura;

• Conoscere le scale termometriche e gli strumenti di

misura della temperatura;

• Conoscere il concetto di calore e le sue unità di

misura;

• Conoscere le sorgenti e le modalità di trasmissione del

calore;

• Altre grandezze di interesse dentale;

• Curva di riscaldamento ed equilibrio termico in

laboratorio.

- Gli strumenti di misura della temperatura:

• Conoscere il concetto di termometro;

• Conoscere i vari tipi di termometri: termometro ad

espansione; termometro bimetallico; termometro a

resistenza; termistore; termocoppie;

pirometro a radiazione.

- Il colore e la luce:

• Conoscere e saper definire le relazioni tra la luce e il

colore;

• Conoscere le relazioni esistenti tra luce e spettro

elettromagnetico;

• Conoscere gli attributi del colore: tinta, croma e

valore;

• Conoscere e definire la percezione del colore;

• Conoscere i principali fattori che condizionano la

percezione del colore;

• Conoscere e saper distinguere tra trasparenza

traslucenza e opalescenza;

• Riconoscere le principali differenze tra sistema

additivo e sistema sottrattivo nella sintesi dei colori;

• Saper definire la temperatura di colore;

• Conoscere i principali fattori di influenza esterna dei

Prevedere le condizioni che rendono

possibile una reazione chimica;

Prevedere quando una reazione chimica

avviene o non avviene spontaneamente;

Calcolare il calore sviluppato o assorbito in

una trasformazione chimica;

Spiegare le ragioni per le quali le reazioni

chimiche procedono a velocità diverse.

- Gli strumenti di misura della temperatura:

Saper descrivere il funzionamento di un

termometro;

Saper descrivere i vari tipi di termometri più

usati;

Saper descrivere le proprietà chimico-fisiche

del mercurio;

Saper descrivere il fenomeno della

dilatazione dei metalli.

- Il colore e la luce:

Saper definire le relazioni tra luce e colore;

Essere in grado di definire le relazioni

esistenti tra luce e spettro elettromagnetico;

Comprendere e descrivere gli attributi del

colore: tinta, croma e valore;

Saper definire la percezione del colore;

Saper definire i principali fattori che

condizionano la percezione del colore;

Saper distinguere tra trasparenza, traslucenza

e opalescenza;

Definire le principali differenze tra sistema

additivo e sistema sottrattivo nella sintesi dei

colori;

Saper definire la temperatura di colore;

Essere in grado di definire i principali fattori

di influenza esterna dei colori dentali.

- I tipi di materiali dentali:

Saper classificare e distinguere i vari tipi di

materiali per il settore odontotecnico;

Saper definire i materiali metallici;

Saper definire i materiali ceramici;

Saper definire i materiali polimerici;

Saper riconoscere i materiali compositi;

Saper riconoscere i materiali sinterizzati.

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colori dentali.

- I tipi di materiali dentali:

• Conoscere e saper distinguere i vari tipi di materiali

dentali;

• Saper classificare i materiali per il settore

odontotecnico;

• Conoscere i materiali metallici, ceramici, polimerici,

compositi, sinterizzati.

Le proprietà dei materiali dentali:

• Conoscere le proprietà chimico-fisiche dei materiali

dentali;

• Conoscere le proprietà meccaniche, tecnologiche,

biologiche dei materiali;

• Conoscere le proprietà d’uso dei materiali;

• Conoscere i criteri di scelta dei materiali;

• Conoscere i criteri di lavorazione dei materiali.

- Le prove sui materiali dentali:

• Conoscere i tipi di prove da eseguire sui materiali

dentali: le prove di trazione, prove di compressione,

prove di flessione a tre punti, prove di resilienza,

prove di durezza.

- I tipi di materiali da impronta:

• Conoscere e descrivere i principali tipi di materiali da

impronta;

• Riconoscere l’importanza di sapere la composizione e

le caratteristiche dei vari materiali da impronta;

• Riconoscere l’importanza di sapere i requisiti che

devono possedere i materiali da impronta;

• Conoscere e saper classificare i materiali da impronta;

• Conoscere e saper distinguere i materiali rigidi da

quelli elastici;

• Saper distinguere i materiali da impronta dalle loro

caratteristiche fisiche.

- I materiali da impronta rigidi:

• Conoscere le caratteristiche dei vari materiali rigidi;

• Conoscere le caratteristiche del gesso da impronte;

• Conoscere e saper descrivere le caratteristiche delle

masse termoplastiche;

• Conoscere le caratteristiche delle paste di ossido di

zinco-eugenolo;

• Conoscere le impronte di precisione.

- Le proprietà dei materiali dentali:

Saper spiegare le proprietà chimico-fisiche

dei materiali dentali;

Saper descrivere le proprietà meccaniche dei

materiali;

Saper spiegare le proprietà tecnologiche dei

materiali;

Conoscere le proprietà biologiche dei

materiali;

Saper descrivere le proprietà d’uso dei

materiali;

Saper spiegare i criteri di scelta dei materiali;

Saper descrivere i criteri di lavorazione che

deve subire un materiale dentale.

-Le prove sui materiali dentali:

Saper descrivere i tipi di prove da eseguire

sui materiali dentali;

Saper descrivere le prove di trazione;

Saper descrivere le prove di compressione;

Saper descrivere le prove di flessione a tre

punti;

Saper descrivere le prove di resilienza;

Saper descrivere le prove di durezza sui

materiali.

- I tipi di materiali da impronta:

Saper descrivere i principali tipi di materiali

da impronta;

Saper definire l’importanza di sapere la

composizione e le caratteristiche dei vari

materiali da impronta;

Saper descrivere l’importanza di conoscere i

requisiti che devono possedere i materiali da

impronta;

Sapere identificare e classificare i materiali

da impronta;

Saper identificare e distinguere i materiali

rigidi da quelli da quelli elastici;

Saper distinguere i materiali da impronta

dalle loro caratteristiche fisiche;

- I materiali da impronta rigidi:

Saper descrivere le caratteristiche dei vari

materiali rigidi;

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- Gli idrocolloidi e gli elastomeri:

• Conoscere gli idrocolloidi;

• Saper distinguere tra idrocolloidi reversibili e

idrocolloidi irreversibili-alginati;

• Conoscere gli elastomeri;

• Conoscere e saper distinguere i vari tipi di elastomeri;

• Conoscere e saper distinguere la plasticità

dall’elasticità.

- Consistenza dei materiali e tecniche:

• Conoscere e saper spiegare gli accorgimenti da

seguire nell’impiego dei materiali;

• Conoscere e saper descrivere la consistenza

appropriata dei materiali;

• Conoscere e saper spiegare le tecniche d’impronta

monofase e a due fasi;

• Conoscere le differenze tra materiali dentali da

sviluppo e da impronta.

- Contaminazioni, smaltimento e portaimpronte:

• Conoscere e saper distinguere i diversi tipi di

portaimpronte;

• Conoscere le operazioni fondamentali per poter

eseguire semplici lavori pratici in laboratorio;

• Conoscere bene i tipi di portaimpronte funzionali;

• Conoscere bene le modalità contro le contaminazioni;

• Conoscere bene le norme sullo smaltimento dei rifiuti

dei materiali.

- Il gesso:

• Conoscere le origini del gesso;

• Conoscere i metodi di estrazione del minerale

gessoso;

• Conoscere i gessi dentali;

• Conoscere le modalità di produzione industriale dei

gessi dentali;

• Conoscere e saper ripetere le caratteristiche dei vari

tipi di gesso;

• Conoscere le modalità dell’impasto del gesso;

• Conoscere qual è il rapporto acqua/polvere nei tipi di

gesso;

• Sapere che cosa sono gli acceleranti e i ritardanti.

- La presa del gesso:

• Conoscere il concetto di volume e di lunghezza e le

Saper distinguere e descrivere le

caratteristiche del gesso da impronte;

Saper riconoscere e descrivere le

caratteristiche delle masse termoplastiche;

Saper distinguere e descrivere le

caratteristiche delle paste di ossido di zinco-

eugenolo;

Saper riconoscere e descrivere le impronte di

precisione.

-Gli idrocolloidi e gli elastomeri:

Saper riconoscere e descrivere gli

idrocolloidi;

Saper distinguere tra idrocolloidi reversibili e

idrocolloidi irreversibili-alginati;

Saper riconoscere e descrivere gli elastomeri;

Saper distinguere i vari tipi di elastomeri;

Saper definire e distinguere la plasticità

dall’elasticità.

- Consistenza dei materiali e tecniche:

Saper spiegare gli accorgimenti da seguire

nell’impiego dei materiali dentali;

Saper descrivere la consistenza appropriata

dei materiali;

Saper spiegare le tecniche d’impronta

monofase e a due fasi;

Saper descrivere le differenze tra materiali

dentali da sviluppo e da impronta.

- Contaminazioni, smaltimento e

portaimpronte:

Saper distinguere i diversi tipi di

portaimpronte;

Saper definire le operazioni fondamentali per

poter eseguire semplici lavori pratici in

laboratorio;

Saper eseguire bene i tipi di portaimpronte

funzionali;

Saper descrivere ed eseguire le modalità

contro le contaminazioni;

Conoscere e saper definire bene le norme

sullo smaltimento dei rifiuti dei materiali.

- Il gesso:

Saper riferire le origini del gesso;

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loro unità di misura;

• Conoscere e saper dire che cos’è e come avviene la

presa del gesso;

• Conoscere i tempi di presa dei vari tipi di gesso;

• Conoscere il comportamento del gesso durante la

presa;

• Conoscere e saper descrivere l’espansione del gesso.

- L’impasto del gesso e la colatura dell’impronta:

• Conoscere e sapere eseguire l’impasto del gesso;

• Conoscere i tipi di miscelazione del gesso;

• Saper eseguire la miscelazione manuale;

• Saper eseguire la miscelazione meccanica;

• Conoscere la colatura di un’impronta;

• Saper eseguire una colatura di un’impronta.

- La lavorazione dei modelli e i tipi di resine:

• Conoscere le modalità di lavorazione dei modelli;

• Conoscere e saper rispettare le proporzioni

acqua/polvere indicate;

• Conoscere e saper manipolare i modelli in gesso;

• Conoscere le caratteristiche delle resine epossidiche e

delle resine poliuretaniche

- I modelli in materiale refrattario e la scomposizione

dei modelli:

• Conoscere e saper dire come si esegue un modello in

rivestimento da fusione;

• Sapere come si esegue un modello in materiale

refrattario;

• Conoscere le proprietà dei materiali refrattari;

• Conoscere i tipi di scomposizione dei modelli;

Conoscere e sapere come si scompone un modello.

- I materiali per la modellazione:

• Conoscere le caratteristiche fisiche dei materiali per la

modellazione;

• Conoscere la composizione chimica dei materiali da

modellazione;

• Conoscere le proprietà chimiche dei materiali;

• Conoscere la plasticità dei materiali per la

modellazione;

• Conoscere il concetto di idrorepellenza;

• Conoscere il concetto di additivo.

Saper spiegare i metodi di estrazione del

minerale gessoso;

Sapere i tipi di gessi dentali;

Saper riferire le modalità di produzione

industriale dei gessi dentali;

Saper spiegare le caratteristiche dei vari tipi

di gesso;

Saper descrivere le modalità dell’impasto dei

tipi di gesso;

Saper dire qual è il rapporto acqua/polvere

nei vari tipi di gesso;

Saper descrivere che cosa sono gli acceleranti

e i ritardanti.

- La presa del gesso:

Conoscere e saper dire che cos’è e come

avviene la presa del gesso;

Conoscere e saper spiegare i tempi di presa

del gesso;

Saper descrivere il comportamento del gesso

durante la presa;

Saper descrivere e spiegare l’espansione del

gesso.

- L’impasto del gesso e la colatura

dell’impronta:

Saper eseguire l’impasto del gesso;

Saper spiegare i vari tipi di miscelazione del

gesso;

Saper eseguire la miscelazione del gesso

manuale;

Saper eseguire la miscelazione meccanica del

gesso;

Saper definire la colatura di un’impronta;

Saper trattare un’impronta;

Saper eseguire una colatura di un’impronta.

- La lavorazione dei modelli e i tipi di resine:

Saper descrivere le modalità di lavorazione

dei modelli;

Conoscere e saper rispettare le proporzioni

acqua/polvere indicate;

Saper manipolare i modelli in gesso;

Saper descrivere le caratteristiche delle resine

epossidiche e delle resine poliuretaniche.

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61

- Le cere:

• Conoscere e descrivere la composizione delle cere;

• Conoscere e saper classificare i diversi tipi di cere;

• Conoscere e saper distinguere tra cere naturali e cere

artificiali;

• Conoscerne e saperne descrivere le caratteristiche e le

differenze;

• Conoscere e saper spiegare l’importanza della

plasticità delle cere nella modellazione;

• Conoscere bene la tecnica della fusione a cera persa.

- La classificazione delle cere dentali:

• Conoscere le caratteristiche delle cere dentali;

• Conoscere e saper descrivere i tipi di cere dentali;

• Conoscere e saper classificare le cere animali,

vegetali, minerali e sintetiche;

• Conoscere i vari tipi di cere in campo dentale;

• Conoscere e descrivere come i vari tipi di cere

intervengono nei processi di lavorazione dentali.

- Gli altri tipi di materiali per la modellazione:

• Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei materiali

diversi dalle cere;

• Conoscere le proprietà chimiche delle resine per la

modellazione;

Conoscere e saper descrivere le resine foto- ed

autopolimerizzanti.

- I metalli:

• Conoscere le caratteristiche fisiche dei metalli;

• Conoscere le proprietà chimiche dei metalli;

• Conoscere il legame metallico;

• Conoscere e saper classificare i metalli;

• Conoscere e saper distinguere i metalli nobili dai

metalli non nobili;

• Conoscere e saper descrivere i metalli utilizzati in

Odontotecnica.

- Le leghe metalliche:

• Conoscere le modalità di fabbricazione delle leghe

metalliche;

• Conoscere i vari tipi di leghe metalliche;

• Conoscere e saper distinguere le leghe metalliche

nobili da quelle non nobili;

• Conoscere le principali leghe metalliche utilizzate in

- I modelli in materiale refrattario e la

scomposizione dei modelli:

Saper dire come si esegue un modello in

rivestimento da fusione;

Sapere come si esegue un modello in

materiale refrattario;

Saper descrivere le proprietà dei materiali

refrattari;

Saper riferire sui tipi di scomposizione dei

modelli;

Saper scomporre un modello.

- I materiali per la modellazione:

Saper sapere le caratteristiche fisiche dei

materiali per la modellazione;

Sapere la composizione chimica dei materiali

da modellazione;

Conoscere le proprietà chimiche dei materiali

da modellazione;

Conoscere la plasticità dei materiali da

modellazione;

Conoscere il concetto di idrorepellenza;

Conoscere il concetto di additivo.

- Le cere:

Conoscere e descrivere la composizione delle

cere;

Saper classificare i diversi tipi di cere;

Saper distinguere tra cere naturali e cere

artificiali;

Saper descrivere le caratteristiche e le

differenze tra le cere;

Saper spiegare l’importanza della plasticità

delle cere nella modellazione;

Saper spiegare bene la tecnica della fusione a

cera persa.

- La classificazione delle cere dentali:

Conoscere e saper spiegare le caratteristiche

delle cere dentali;

Conoscere e saper descrivere i tipi di cere

dentali;

Conoscere e saper classificare le cere

animali, vegetale, minerali e sintetiche;

Conoscere i vari tipi di cere utilizzate in

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Odontotecnica;

• Conoscere e saper dire per quali lavorazioni vengono

utilizzate le leghe;

• Conoscere gli ultimi ritrovati tecnologici metallici in

campo dentale.

- La classificazione e la biocompatibilità delle leghe:

• Conoscere la classificazione delle leghe;

• Conoscere le proprietà delle leghe per resine e

compositi;

• Conoscere le proprietà delle leghe per ceramica;

• Saper spiegare perché le leghe per ceramica devono

possedere particolari caratteristiche;

• Conoscere e saper definire la biocompatibilità delle

leghe metalliche.

- I rivestimenti:

• Conoscere e descrivere le caratteristiche dei vari tipi

di rivestimenti in campo dentale;

• Conoscere la differenza tra espansione di presa ed

espansione termica e come modularle;

• Conoscere e saper elencare i requisiti per l’operatività

laboratoriale dei rivestimenti;

• Conoscere e saper distinguere i rivestimenti secondo il

legante e le indicazioni d’uso;

Conoscere e descrivere le modalità d’uso dei

rivestimenti per fusioni e per saldature.

campo dentale;

Conoscere e descrivere come i vari tipi di

cere intervengono nei processi di lavorazione

dentale.

- Gli altri tipi di materiali per la

modellazione:

Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei

materiali diversi dalle cere;

Conoscere le proprietà chimiche delle resine

per la modellazione;

Conoscere e saper descrivere le resine foto-

ed autopolimerizzanti.

- I metalli:

Saper definire le caratteristiche fisiche dei

metalli;

Saper descrivere le proprietà chimiche dei

metalli;

Saper spiegare il legame metallico;

Conoscere e saper classificare i metalli;

Conoscere e saper distinguere tra metalli

nobili e metalli non nobili;

Conoscere e saper descrivere i metalli

utilizzati in Odontotecnica.

- Le leghe metalliche:

Sapere le modalità di fabbricazione delle

leghe metalliche;

Conoscere i vari tipi di leghe metalliche;

Conoscere e saper distinguere le leghe

metalliche nobili da quelle non nobili;

Conoscere le principali leghe utilizzate in

Odontotecnica,

Saper dire per quali lavorazioni vengono

utilizzate le leghe;

Conoscere gli ultimi ritrovati tecnologici

metallici in campo dentale.

- La classificazione e la biocompatibilità

delle leghe:

Sapere la classificazione delle leghe

metalliche;

Saper descrivere le proprietà delle leghe

metalliche per resine e compositi;

Conoscere le proprietà delle leghe metalliche

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63

per ceramica;

Saper spiegare perché le leghe per ceramica

devono possedere particolari caratteristiche;

Saper definire la biocompatibilità delle leghe

metalliche.

- I rivestimenti:

Saper descrivere le caratteristiche dei vari tipi

di rivestimenti in campo dentale;

Sapere la differenza tra espansione di presa

ed espansione termica e come modularle;

Saper elencare i requisiti per l’operatività

laboratoriale dei rivestimenti;

Saper distinguere i rivestimenti secondo il

legante e le indicazioni d’uso;

Saper descrivere le modalità d’uso dei

rivestimenti per fusioni e per saldature.

IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Descrivere la struttura delle cellule: procariote –

eucariota

Descrivere le caratteristiche principali dei tessuti,

organi, sistemi, apparati;

Saper descrivere e riconoscere ed individuare organi,

sistemi ed apparati del corpo umano

Descrivere cambiamenti che avvengono dall’infanzia

alla senescenza;

Riconoscere la cellula come unità elementare degli

esseri viventi.

Conoscere le patologie più frequenti legate al

territorio;

Definire le patologie più comuni e saperle descrivere;

Conoscere i fattori di rischio presenti in grado di

influire sulla salute;

Conoscere interventi di prevenzione;

Spiegare le cause di alcune fondamentali patologie;

Individuare situazioni problematiche e delicate ed

ipotizzare risposte personalizzate;

Conoscere strumenti di intervento che valorizzino

Mettere in relazione l’organizzazione della

cellula procariote ed eucariote con le

esigenze funzionali degli organismi che li

posseggono;

Correlare la differenza strutturale delle

cellule dei diversi organi con la loro

funzionalità;

Vedere l’interdipendenza e l’interfunzionalità

tra organi ed apparati per la conservazione

dell’omeostasia dell’organismo

Acquisire conoscenze sull’assistenza alle

persone che hanno perso capacità di essere

autosufficienti in funzione alle proprie

condizioni fisiche e sociali;

Acquisire una visione globale ed

esemplificativa della tutela della salute;

Individuare criteri di classificazione nella

menomazioni e nelle disabilità ;

Correlare all’ambiente eventuali fattori di

rischio e di danni alla salute;

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64

tutte le risorse presenti nel territorio soprattutto del

processo assistenziale nel caso di fasce di popolazioni

che presentano problemi specifici anche legati alla

condizione socio-economica ed adeguati ai bisogni

Conoscere gli organi sensoriali deputati alla vita di

relazione

Saper comunicare concetti attraverso un linguaggio

rigoroso ed essenziale

Spiegare in modo appropriato e chiaro aspetti

biologici riguardanti il corpo umano

Saper esprimere e tracciare linee guida di assistenza

indicando fondamentali servizi

Elencare criteri di classificazione degli organi

Conoscere patologie invalidanti.

Conoscere le esigenze dell’organismo per soddisfarle

in modo appropriato con gli alimenti

Conosce i principi di un’alimentazione equilibrata

Conoscere fattori della salute , agenti etiologici e

fattori di malattie;

Conoscere fattori di rischio e di danno;

Descrivere norme per la profilassi generale di malattie

infettive e sociali;

Concetto di bisogno

Analisi dei bisogni socio-sanitari

Rapporto tra bisogni, domanda ed offerta di servizi

Organizzazione del servizio sanitario nazionale (SSN)

Strutture e servizi socio-sanitari, reti formali e reti

informali

Fasi di un progetto

Concetto di disabilità

Definizione di paralisi cerebrale infantile

Definizione di Alzheimer

Conoscere il processo d’aiuto,

Modello di progetto intervento destinato a minori

Percorso riabilitativo di pazienti con Parkinson e

osteoporosi

Il processo di aiuto, il progetto d’intervento

Metodologie della riabilitazione Psico-fisica

L’Istat Istituto Nazionale di Statistica

Le fonti dei dati

Il nuovo sistema Informativo Nazionale NSIS

Ruoli e competenze delle diverse figure professionali

Individuare le relazioni tra affezione e

disturbi dovuti a modi impropri nella

nutrizione

Sviluppare capacità di applicare conoscenze

scientifiche senza imprecisioni

Acquisire un corretto approccio con persone

affette da menomazione

Arricchire la conoscenza della disciplina

attraverso la terminologia specifica ed il

linguaggio scientifico rendendo consapevoli

delle strutture deduttive delle scienze

Utilizzare chiavi analitiche per il

riconoscimento degli organi.

Acquisire una visione globale delle regole

necessarie alla tutela della salute;

Assumere il significato di medicina

preventiva;

Valutare e scegliere nell’ambito delle

proposte alimentari quelle più idonee per il

mantenimento del proprio strato di salute

Distinguere e classificare i bisogni

Distinguere bisogni e domanda

Impostare un’analisi dei bisogni

Bisogni sociosanitari

Indicare il principio su cui si basa il sistema

sanitario nazionale

Descrivere principali servizi forniti dalle

aziende sanitarie locali

Spiegare come si accede alle prestazioni

sanitarie

Elencare le fasi di un progetto

Definire e classificare le paralisi cerebrali

infantili

Distinguere i bisogni del bambino PCI

Impostare un’analisi quantitativa dei bisogni

del bambino con disabilità

Riconoscere la sintomatologia di Alzheimer

Identificare elementi e fasi nella

progettazione e gestione di un piano di

intervento

Saper effettuare analisi raccolta e confronto

di dati

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65

in ambito socio-sanitario, in particolare di

Assistente sociale

Assistente sanitario

Fisioterapista

Logopedista

Infermiere professionale

Operatore sociosanitario ed ausiliario socio-

assistenziale

Educatore professionale

Addetto all’assistenza di base

Le figure professionali la responsabilità nei diversi

ruoli

La relazione d’aiuto

Il sistema curante

Competenze tecniche e relazionali

Il colloquio e l’intelligenza emotiva

Il metodo di lavoro per obiettivi

Il processo di aiuto,il progetto di intervento

Concetto di educazione

Le fasi di un progetto di educazione alla salute

Comportamenti sani

Aspetti del comportamento alimentare

I danni del fumo, dell’alcol e delle sostanze psicotrope

Alcolismo,tabagismo, educazione alimentare,

prevenzione

Sani stili di vita,fattori di rischio

Saper spiegare il procedimento metodologico

Saper identificare le metodologie adatte per

la rilevazione

Descrivere compiti principali dell’Istat

Indicare i principali fonti dei dati

Indicare gli obiettivi generali del NSIS

Classificare gli studi epidemiologici

Riconoscere e distinguere i ruoli, le

mansioni, le competenze delle diverse figure

professionali che operano all’interno delle

strutture e dei servizi sociosanitari

Riconoscere la responsabilità professionale

edetica dei diversi ruoli

Comprendere la relazione d’aiuto come si

costruisce una relazione d’aiuto, quali sono

gli attori nella relazione d’aiuto qual è il

ruolo del ricevente nella relazione d’aiuto

Descrivere il contesto comunicativo della

relazione d’aiuto

Saper rielaborare le informazioni raccolte,i

servizi socio-assistenziali

Distinguere tra finalità ed obiettivi

Elencare i diversi livelli delle finalità

nell’educazione alla salute

Saper individuare le problematiche legate

Abilità di osservazione e relazione con

riferimento alle abitudini alimentari

Saper predisporre interventi mirati a

modificare le errate opinioni diffuse

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66

TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Elementi costitutivi dell’azienda.

Classificazioni relative alle principali tipologie

d’azienda.

Concetto di soggetto economico e giuridico.

Figura dell’imprenditore e i suoi collaboratori.

Concetto di sistema impresa.

Relazioni tra l’impresa e l’ambiente.

Concetto di gestione.

Classificazioni delle operazioni e dei fatti di gestione.

Concetto di ciclo tecnico, di ciclo finanziario e di ciclo

monetario.

Concetto di finanziamento.

Concetto di fabbisogno finanziario iniziale e

successivo necessario per lo svolgimento dell’attività

aziendale.

Concetto di costo e di ricavo secondo la loro natura.

Concetti di risultato economico globale e di esercizio.

Concetti di valore finanziario e di valore economico.

Concetto di patrimonio di funzionamento.

Concetto di competenza economica.

Sapere quando l’attività imprenditoriale è

remunerativa.

Classificazione dei finanziamenti e degli impieghi.

Concetto di patrimonio e delle sue parti ideali.

Fondamentali indici di struttura patrimoniale e di

redditività.

Differenze tra dati e informazioni.

Collegamenti tra funzioni aziendali e sistema

informativo.

Concetto di sistema informatico e sistema informativo

integrato.

Evoluzione della telematica al servizio della

comunicazione aziendale.

Documenti originari della vendita.

Imposta sul valore aggiunto.

Pre-fatturazione, fatturazione e post-fatturazione.

Liquidazioni e versamenti periodici IVA.

Dichiarazione annuale IVA.

Collegare l’evoluzione del concetto d’azienda

alle forme di mercato.

Collegare i rapporti con l’ambiente esterno alle

condizioni del successo aziendale.

Riconoscere le particolarità delle strutture

operative delle imprese.

Distinguere le relazioni tra gli aspetti della

gestione.

Correlare le operazioni di gestione con

l’aspetto economico e finanziario.

Distinguere ed esprimere pareri sulle

condizioni di equilibrio finanziario e di

equilibrio economico.

Distinguere i significati di periodo

amministrativo e di esercizio amministrativo.

Individuare la differenza tra manifestazione

finanziaria e competenza economica.

Analizzare i casi di manifestazione finanziaria

coincidente o meno con la competenza

economica.

Individuare i collegamenti tra reddito

d’esercizio e patrimonio di funzionamento.

Esprimere valutazioni sulla remunerazione

dell’attività imprenditoriale.

Individuare le relazioni tra attività, passività e

netto.

Esprimere valutazioni circa l’equilibrio

finanziario e patrimoniale dell’impresa.

Individuare le relazioni esistenti tra problemi

da risolvere, scelte aziendali e strumenti

disponibili.

Analizzare i presupposti dell’IVA e il suo

ambito di applicazione.

Individuare le scritture obbligatorie per la

normativa civilistica e fiscale.

Individuare la funzione della contabilità

sezionale in un sistema informativo integrato.

Individuare le differenze tra metodo e sistema

Distinguere le aziende in relazione alle classificazioni proposte.

Individuare chi detiene il controllo nelle diverse forme giuridiche

d’azienda.

Individuare i rapporti che l’impresa instaura con l’ambiente esterno.

Identificare le varie operazioni di gestione: finanziamenti,

investimenti, produzione, disinvestimenti. Riconoscere i fatti interni

ed esterni di gestione.

Individuare i cicli aziendali.

Calcolare la durata dei cicli aziendali.

Individuare i flussi finanziari generati dalle operazioni di

investimento e disinvestimento.

Calcolare il reddito globale conseguito dall’impresa sia con il

procedimento analitico sia con il procedimento sintetico.

Determinare il risultato economico dell’esercizio e il patrimonio di

funzionamento.

Costruire i prospetti relativi alla Situazione patrimoniale e alla

Situazione economica.

Calcolare la remunerazione dell’attività imprenditoriale.

Rappresentare nella Situazione patrimoniale le fonti e gli impieghi.

Effettuare l’analisi della situazione patrimoniale, finanziaria ed

economica attraverso il calcolo degli indici.

Individuare le esigenze informative degli organi dell’impresa.

Acquisire consapevolezza dei problemi da risolvere e delle scelte da

fare in ambito aziendale e degli strumenti disponibili. Riconoscere le

caratteristiche del sistema informativo integrato.

Compilare i documenti originari della vendita.

Analizzare i fondamenti dell’IVA.

Applicare le regole per la liquidazione periodica dell’IVA.

Applicare le regole di registrazione nei conti.

Riconoscere le fasi di redazione dell’inventario.

Individuare i vari tipi di inventari che l’azienda può redigere.

Conoscere la prima nota e le contabilità sezionali.

Saper rilevare le operazioni di gestione con gli strumenti della

contabilità sezionale.

Riconoscere le operazioni di gestione da rilevare nella contabilità

generale.

Analizzare l’aspetto finanziario ed economico dei fatti di gestione.

Rilevare in P.D. semplici operazioni di gestione.

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67

Rilevazioni contabili.

Conti e regole di registrazione.

Classificazione degli inventari e delle scritture.

Prima nota.

Contabilità sezionale: di cassa, con le banche, di

magazzino, del personale, delle vendite e degli

acquisti.

Metodo della Partita Doppia applicata al sistema del

patrimonio e del risultato economico.

Piano dei conti.

Registrazione in P.D. sul libro giornale e sul mastro.

Problematiche e iter procedurale per la costituzione

dell’impresa.

Concetto di inventario di costituzione.

Categorie di apporti in sede di costituzione.

-Apporto di azienda funzionante e criteri di

valutazione.

Costi di impianto.

Tipologie di fattori produttivi per il funzionamento

dell’impresa.

Fasi di rilevazione contabile delle fatture di acquisto.

Concetto di reso a fornitori e di abbuono attivo.

Momento e strumenti di regolamento delle fatture di

acquisto.

Vendita all’ingrosso e al dettaglio.

Fasi di rilevazione contabile delle fatture di vendita.

Concetto di reso da cliente e di abbuono passivo.

Momento e strumenti di regolamento delle fatture di

vendita.

Operazioni di gestione accessoria e di gestione

straordinaria.

Operazioni su beni strumentali.

Componenti accessori e straordinari del reddito.

Rapporti tra banca e impresa.

Forme di utilizzo del conto corrente di corrispondenza.

Servizi e finanziamenti che la banca può fornire

all’impresa.

Operazioni relative agli imballaggi.

Modalità e tempi delle liquidazioni periodiche e

dell’acconto IVA.

Acconto imposte.

Operazioni di locazione e di leasing.

contabile.

Analizzare i criteri di impostazione del piano

dei conti.

Individuare gli elementi che compongono

l’avviamento.

Riconoscere le differenze tra prezzo di

cessione e patrimonio netto contabile.

Analizzare le differenze tra costi di esercizio e

costi patrimonializzati.

Analizzare le differenze tra resi su acquisti e

abbuoni.

Individuare le caratteristiche dei vari strumenti

di regolamento dei debiti commerciali.

Analizzare le differenze tra resi su vendite e

abbuoni.

Individuare le caratteristiche dei vari strumenti

di riscossione dei crediti commerciali.

Riconoscere e interpretare le differenze tra

gestione accessoria e straordinaria.

Analizzare e confrontare le operazioni e i

servizi bancari offerti all’impresa.

Individuare le differenze tra imballaggi di

consumo e durevoli.

Individuare le differenze tra locazione e

leasing.

Analizzare i componenti del costo del

personale.

Interpretare i dati contenuti nella situazione

contabile.

Individuare gli errori attraverso la lettura dei

dati contabili.

-Riconoscere gli assestamenti da effettuare nei

conti in semplici contesti operativi

Riconoscere la natura dei conti.

Analizzare la funzione del risultato di

esercizio.

Effettuare i collegamenti tra i dati contenuti nei

prospetti contabili di bilancio.

Interpretare i dati contenuti pei prospetti

contabili di bilancio. Gli allievi dovranno

essere in grado di risolvere problemi di

media difficoltà

Imparare ad utilizzare il Piano dei conti.

Redigere l’inventario di costituzione e le scritture in P.D. relative

alla costituzione e agli apporti.

Saper determinare l’avviamento di un’impresa funzionante e saperne

individuare gli elementi.

Redigere le scritture in P.D. relative ai costi d’impianto.

Redigere le scritture in P.D. relative agli acquisti di beni strumentali,

merci, materie di consumo e servizi.

Redigere le scritture in P.D. relative a resi su acquisti e abbuoni

attivi.

Redigere le scritture in P.D. relative al regolamento delle fatture di

acquisto.

Redigere le scritture in P.D. relative alle vendite di merci

all’ingrosso e al dettaglio.

Distinguere i resi da clienti dagli abbuoni passivi e redigere le

relative scritture in P.D.

Redigere le scritture in P.D. relative alla riscossione e alla mancata

riscossione delle fatture di vendita.

Redigere in P.D. l’autoconsumo.

Rilevare in P.D. le operazioni accessorie, le operazioni di cessione

dei beni strumentali e i componenti accessori e straordinari del

reddito.

Rilevare in P.D. le operazioni relative ai servizi di pagamento e di

riscossione tramite banca e le operazioni di finanziamento da parte

di banche

Redigere le scritture in P.D. relative agli imballaggi durevoli e di

consumo.

Contabilizzare le liquidazioni periodiche e l’acconto IVA.

Rilevare in P.D. l’acconto delle imposte.

Contabilizzare i valori bollati.

Redigere le scritture in P.D. relative alle variazioni di patrimonio

netto.

Correggere gli errori di registrazione in P.D.

Redigere le situazioni contabili.

Redigere le scritture di assestamento.

Redigere la situazione contabile finale.

Redigere le scritture di epilogo.

Rilevare il risultato economico conseguito nell’esercizio.

Rilevare l’entità del patrimonio netto finale.

Redigere le scritture conclusive della CO.GE.

Applicare i principi contabili.

Redigere lo Stato patrimoniale ed il Conto economico.

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68

Aspetti giuridici e contabili del costo del lavoro.

Acquisto e utilizzo dei valori bollati.

Operazioni extragestione: pagamento di imposte

personali dell’imprenditore.

Contenuto, possibili forme e scopi assegnati alla

situazione contabile.

Concetto di inventario di esercizio.

Fasi operative attraverso le quali si determina il reddito

di esercizio ed il patrimonio di funzionamento.

Concetto di assestamento dei conti.

Diverse tipologie di scritture di assestamento.

Fasi operative di epilogo dei conti.

Determinazione del patrimonio netto finale.

Chiusura generale dei conti.

Contenuti del bilancio di esercizio.

Fasi operative per passare dalla situazione contabile

finale ai prospetti contabili del bilancio d’esercizio.

Principi contabili generali.

Conoscere le funzioni principali dell’applicativo Word

e la procedura di formattazione di documenti settoriale

secondo regole;

Conoscere le funzioni principali dell’applicativo

Power Point.

Conoscenza della logica operativa dell’applicativo

Excel e delle funzioni ad esso correlate per il calcolo,

la costruzione di prospetti e grafici.

Conoscenza della struttura della rete internet, della

modalità di rilevazione ed esportazione informazioni,

dei servizi da essa erogati.

Saper applicare ai lavori proposti le principali funzioni dei pacchetti

applicativi in uso e le strategie appropriate per produrre lavori

corretti e disposti esteticamente secondo regole.

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69

TECNICA DI COMUNICAZIONE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Conoscere l’importanza della componente relazionale

nella comunicazione e la differenza tra realtà oggettiva

e soggettiva e le forme illusorie per avere una

comprensione reale delle situazioni.

Conoscere le differenze tra le varie tipologie di gruppo e

cos’è un “leader” e come riconoscerlo.

Conoscere gli aspetti fondamentali dell’organizzazione

aziendale e come le strutture organizzative sono frutto

dell’evoluzione sociale.

Conoscere il concetto di marketing e come gli approcci

al mercato possono essere vari.

Conoscere come si svolgono le comunicazioni

d’azienda e con quali strumenti.

Conoscere la pubblicità e la sua efficacia.

Conoscere i diversi strumenti utilizzati.

Comprendere l’importanza della

comunicazione nelle relazioni interpersonali.

Distinguere tra i vari approcci per essere

consapevole di quello che accade e per

condividere emozioni sensazioni, dati e valori.

Capire quali comportamenti automatici

limitano la nostra libertà di azione e pensiero.

Comprendere il potere suggestivo e di

influenzamento delle parole.

Comprendere gli elementi indispensabili della

prossemica, della cinesica, del digitale, etc.

Saper riconoscere i ruoli principali di un

gruppo per inserirsi adeguatamente e saper

riconoscere che vi sono non solo gruppi di

persone, ma anche di lavoro.

Comprendere come avviene la comunicazione

di massa e capire che ogni strumento ha un

suo linguaggio e i suoi codici, che vanno

compresi.

Distinguere le diverse tipologie di emittenti

radiofoniche e riconoscere le diverse funzioni

della radio: evocativa, espressiva, emozionale

e confidenziale. Saper scegliere e valutare i

diversi messaggi televisivi, per scegliere con

maturità e consapevolezza quali guardare.

Saper leggere e capire i giornali e saper

riconoscere i diversi approcci dei diversi

giornali.

Sapersi muovere in rete consapevolmente

saper interpretare e utilizzare il linguaggio del

web.

Essere consapevoli dei propri pensieri,

emozioni e comportamenti.

Sapersi esprimere in modo costruttivo,

riconoscere e gestire le proprie emozioni.

Sviluppare sintonia per creare rapporti basati

sulla fiducia e saper modificare il proprio

comportamento a seconda della situazione e

Saper applicare nei diversi contesti il linguaggio più adeguato,

porta ad ottenere risultati concreti.

Essere in grado di cooperare con altri soggetti.

Saper utilizzare il dialogo come strumento efficace di persuasione.

Saper sviluppare un linguaggio empatico per ridurre le

incomprensioni e offrire un sostegno.

Essere in grado di osservare ed interpretare gli stati d’animo propri

e degli altri nel modo corretto, per orientare al meglio il proprio

comportamento.

Saper individuare nella definizione di noi stessi, attraverso la

comunicazione, che possiamo essere accettati, rifiutati o

disconfermati.

Capire l’importanza della coesione, del conformismo e il livello

necessario per una gestione efficace di gruppo.

Saper individuare i diversi stili di “leadership” e scegliere quello

più adeguato alle circostanze.

Saper analizzare i messaggi dei mass media.

Essere in grado di capire il ruolo dei mass media per capire la

società che ci circonda.

Comprendere il ruolo della radio, della televisione e dei giornali

nella società attuale.

Capire la peculiarità di internet e le enormi potenzialità.

Saper individuare come e quali bisogni soddisfare per poter

migliorare la qualità della propria vita.

Comprendere come instaurare relazioni interpersonali in modo

collaborativo in cui il successo di uno corrisponde al successo

dell’altro.

Capire i sistemi rappresentazionali per facilitare il processo di

persuasione e con quali comportamenti gli esseri umani si

distinguono e si differenziano gli uni dagli altri.

Capire l’importanza dell’aspetto comunicazionale

nell’organizzazione di impresa.

Comprendere che chiunque lavora in un’azienda si trasforma in

“risorsa”.

Sapere che alla base della comunicazione aziendale ci deve essere

la conoscenza dell’interlocutore e che sono finiti i tempi del

consumatore indifferenziato.

Sapere quali sono gli strumenti che identifica un’azienda e come

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70

della tipologia di interlocutore. Saper cosa fare

e cosa evitare quando si comunica con un

gruppo.

Essere in grado di gestire l’ansia e orientare

l’energia in eccesso verso attività di

motivazione e coinvolgimento.

Saper attuare gli strumenti giusti nelle diverse

situazioni e conoscere le basi della

comunicazione efficace.

Essere in grado di utilizzare metodologie

appropriate per la conoscenza dei mercati.

Saper valutare l’impatto dell’immagine di

un’azienda sul mercato e saper utilizzare nel

modo migliore le relazioni pubbliche.

Saper usare termini e atteggiamenti corretti

nelle diverse situazioni.

Essere in grado di utilizzare nel modo

migliore sia le forme di comunicazione scritta

sia quelle telefoniche.

Saper impostare un messaggio pubblicitario e

saper distinguere gli approcci richiesti dai

diversi media.

utilizzarli.

Capire come si comunica dentro e fuori dall’azienda e quali sono e

come sono utilizzati gli strumenti di comunicazione d’azienda.

Comprendere come si imposta e si diffonde un messaggio

pubblicitario e i diversi linguaggi da utilizzare con i diversi

strumenti.

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ANATOMIA, IGIENE E FISIOPATOLOGIA OCULARE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Igiene:definizione; stato di benessere e di malattia.

Prevenzione: generalità e tipi.

Cause di malattia.

Gli alimenti.

La piramide alimentare.

L’apparato tegumentario: struttura e funzioni.

Il Sistema nervoso: generalità. Il neurone; la conduzione

nervosa.

Il sistema endocrino e gli ormoni.

Principali ghiandole endocrine.

Patologie legate adisfunzioni del sistema endocrino: il

diabete.

L’apparato genitale maschile.

L’apparato genitale femminile.

I caratteri ereditari e le leggi che regolano la loro

trasmissione.

L’infiammazione e le sue cause principali.

Batteri e virus: caratteristiche principali.

Anatomia, fisiologia e patologia dell’occhio.

Classificare e definire le cause di rischio delle

principali malattie.

Utilizzare la terminologia di base relativa

all’anatomia ed alla fisiologia.

Osservare le principali norme di igiene e

prevenzione.

Correlare strutture e funzioni di tessuti, organi

ed apparati al normale funzionamento del

nostro organismo così come ad eventuali

patologie interessanti più distretti anatomici.

Correlare strutture anatomiche e funzioni

dell’organismo come prodotto dell’interazione

del patrimonio genetico con i fattori

ambientali.

Utilizzare la terminologia adeguata alle

diverse patologie oculari,specifica della

disciplina.

Individuare la correlazione esistente tra

componenti anatomiche dell’occhio e lo

sviluppo di patologie.

Osservare e descrivere fenomeni naturali e/o patologici

riconoscendone le cause

Favorire la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro

componenti fisiologiche e patologiche.

Favorire la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro

componenti fisiologiche e nell’influenza dell’ambiente sulle

stesse.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà fisiologica e patologica del distretto di interesse,

riconoscendone le cause.

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OTTICA APPLICATA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Natura della luce, modello corpuscolare e

ondulatorio nella storia, i fotoni.

Propagazione della luce,

Velocità della luce; sorgenti luminose.

Proprietà delle onde: periodo, frequenza, velocità,

lunghezza d’onda.

Spettro Elettromegnetico e luce visibile.

Grandezza Fotometriche: candela, lumen lux.

I colori della luce e lunghezza d’onda.

Riflessione della luce e sue leggi.

Specchi piani e costruzione dell’immagine.

La rifrazione della luce: indici di rifrazione, legge di

Snell.

Concetto di Seno e Coseno.

Riflessione totale, angolo limite e conseguenze.

Dispersione cromatica, prisma Ottico.

Fenomeni astronomici e meteorologici della luce.

L’atmosfera come mezzo ottico.

Elementi caratteristici di uno specchio sferico.

Costruzione dell’immagini

Analisi quantitativa delle immagini di uno specchio

sferico: equazione dei punti coniugati ed

ingrandimento lineare.

Diottro sferico, elementi geometrici del diottro.

Immagine reale e virtuale nei sistemi diottrici,

equazione dei punti coniugati, potere diottrico.

Lenti sottili, elementi geometrici caratteristici d

elle lenti, classificazione.

Equazione dei Punti Coniugati in una lente sottile

(equazione degli ottici).

Immagini reali e virtuali, ingrandimento.

Lenti spesse.

Formazione dell’immagine, distanza focale.

Potere effettivo e potere nominale, potere frontale di

una lente spessa.

Combinazione di lenti: Potenza del sistema,

convergenza e divergenza di una combinazione di

lenti sottili.

Lenti asferiche, astigmatiche: lenti cilindriche,

Operare con le potenze di 10 con esponenti

positivi e negati.

Effettuare semplificazioni nelle Frazioni

Approssimazioni aritmetiche.

Conoscere i principali prefissi (mega, Giga,

Tera, pico, nano, Angstrom).

Saper ricavare Formule inverse.

Saper calcolare i parametri caratteristici di

un’onda ( ,T, f ).

Utilizzare strumenti di calcolo (calcolatrice).

Saper spiegare la costruzione di un’immagine

su uno specchio piano.

Saper applicare la legge di Snell.

Impostare e risolvere semplici problemi che si

presentano nei momenti di vita quotidiana,

relativi alla rifrazione e riflessione totale.

Saper definire le grandezze fotometriche e le

unità di misura.

Impostare e risolvere semplici problemi che si

presentano nella vita quotidiana, modellizzabili.

Spiegare fenomeni come anticipo dell’alba e

ritardo del tramonto, brillio delle stelle, aloni

lunari e solari, miraggio, fata morgana e

arcobaleno.

Applicare nozioni di base di algebra e

geometria alla costruzione delle immagini

ottiche.

Interpretare e costruire rappresentazioni

grafiche di relazioni e corrispondenze

definite formalmente o empiricamente.

Applicare l’equazione dei punti coniugati e

saper calcolare l’ingrandimento in uno

specchio, prevedendo se l’immagine è reale o

virtuale in uno specchio e in un diottro.

Applicare la formula del potere diottrico.

Descrivere e analizzare fenomeni ottici con

linguaggi, convenzioni e simboli.

Utilizzare metodiche e procedure e strumenti

nel laboratorio di ottica.

Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto

della normativa vigente;

misurare i parametri anatomici del paziente necessari

all’assemblaggio degli ausili ottici;

utilizzare macchine computerizzate per sagomare le lenti e

assemblarle nelle montature in conformità con la prescrizione

medica;

definire la prescrizione oftalmica dei difetti semplici (miopia e

presbiopia, con esclusione dell'ipermetropia, astigmatismo e

afalchia);

aggiornare le proprie competenze relativamente alle innovazioni

scientifiche e tecnologiche, nel rispetto della vigente normativa;

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per

organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e

quantitative;

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per

investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e

di gruppo relative a situazioni professionali.

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73

sistemi di cilindri ad assi paralleli, sistema di due

cilindri ad assi incrociati, lente sfero-cilindrica,

lettura di una lente sfero-cilindrica al

frontifocometro, lenti toriche.

Lenti multifocali e progressive.

Aberrazioni ottiche assiali ed extrassiali.

Sistema ottico dell’occhio e ametropie.

Obiettivi e Oculari.

Strumenti ottici: Telescopio a Riflessione totale; il

Telemetro; macchina fotografica.

Saper applicare l’equazione dei punti coniugati

alle lenti sottili.

Calcolare i poteri e le distanze focali di una

lente oftalmica e di un sistema di lenti.

Misurare con gli strumenti più idonei i

parametri di una lente.

Sapere individuare i parametri e le

caratteristiche delle lenti multifocali e

progressive.

Individuare le cause di un’aberrazione e

classificarla.

Saper individuare i difetti dell’occhio per

individuare le lenti appropriate per correggerli.

Provare, tramite banco ottico, il funzionamento

di strumenti ottici e calcolarne i parametri

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LENTI OFTALMICHE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

La montatura: sistemi di misurazione.

Lenti sferiche e toriche.

Centratore: criteri di centraggio (calcolo del

decentramento).

Calcolo del diametro.

Frontifocometro: lettura, ricetta e trasposta.

Orientamento dell’asse nel montaggio, sistemi di

indicazione dell’asse: sistema tabo -internazionale.

Calcolo della tolleranza.

Sgrezzatura, mola manuale e automatica.

Montaggio di lenti con metodo manuale.

Controllo.

Criteri di centraggio per il montaggio degli occhiali.

Caratteristiche di un occhiale per la correzione della

visione da vicino.

Caratteristiche ottiche e geometriche delle lenti

multifocali.

Caratteristiche dei materiali per occhiali con

montature particolari.

Rivestimenti e trattamenti sulle lenti oftalmiche,

criteri di scelta dei filtri per specifiche necessità

d’uso e di sicurezza.

Effettuare la scelta opportuna relativamente

ai parametri opto-anatomici /morfologici del

portatore.

Effettuare un’opportuna scelta relativamente

al tipo di ametropia.

Realizzare un montaggio occhiale con

metodica manuale.

Utilizzare il frontifocometro, centratore,

rigello ottico, mola, ventiletta.

Centrare qualsiasi tipo di lente, utilizzando

correttamente il frontifocometro rispettando il

sistema tabo-internazionale.

Leggere una ricetta optometrica,

individuando il vizio refrattivo descritto

Individuare la tipologia delle lenti necessarie

per compensare i vizi rifrattivi.

Calcolare la distanza tra i centri ottici negli

occhiali per la visione da vicino.

Effettuare il ciclo completo di lavorazione

per approntare occhiali da vista scegliendo

lenti appropriate in base alla prescrizione.

Rilevare i parametri di una lente multifocale.

Effettuare rilievi anatomici del viso utili al

centraggio e al montaggio.

Eseguire un corretto assestamento sul viso

del portatore di occhiali speciali/ a giorno.

Eseguire lucidatura, fresatura e trapanatura di

lenti per montaggi speciali.

Identificare i trattamenti superficiali e le

tecniche per le colorazioni di lenti.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati

alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie

nel contesto culturale e sociale in cui vengono apllicate.

Assistere tecnicamente il cliente, nel rispetto della prescrizione

medica, nella selezione della montatura e delle lenti oftalmiche

sulla base delle caratteristiche fisiche, dell’occupazione e delle

abitudini.

Informare il cliente sull’uso e sulla corretta manutenzione degli

ausili ottici forniti.

Misurare i parametri anatomici del paziente necessari

all’assemblaggio degli ausili ottici.

Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto

della normativa vigente.

Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto

della normativa vigente

Utilizzare macchine computerizzate per sagomare le lenti e

assemblarle nelle montature in conformità con la

prescrizione medica.

Definire la prescrizione oftalmica dei difetti semplici (miopia e

presbiopia, con esclusione dell'ipermetropia,

astigmatismo e afachia)

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ESERCITAZIONI DI CONTATTOLOGIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Evoluzione della contattologia, classificazione delle

lenti a contatto, indicazioni all’uso delle lenti a

contatto.

Metodi costruttivi, proprietà fisico-chimiche dei

materiali e geometrie nelle lenti a contatto rigide

corneali.

Nomenclatura delle abbreviazioni secondo normativa

ISO.

Procedure strumentali per i rilievi dei parametri

principali di una lente a contatto rigida corneale.

Fasi della procedura preapplicativa; schede di

valutazione e i controllo dell’applicazione.

Scegliere il tipo di lente a contatto in

relazione alle indicazioni della prescrizione.

Calcolare e verificare i parametri geometrici,

diottrici e fisici di una lente a contatto.

Effettuare esami di funzionalità lacrimale e

valutazione dello stato dell’occhio esterno.

Calcolare e verificare i parametri geometrici,

diottrici e fisici di una lente a contatto.

Effettuare esami di funzionalità lacrimale e

valutazione dello stato dell’occhio esterno.

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati

alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie

nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per

organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e

quantitative.

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per

investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto

della normativa vigente.

Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua

comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali

relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e

contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di

riferimento per le lingue (QCER).

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OPTOMETRIA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Diottrica statica dell’occhio emmetropie e

dell’occhio accomodato; funzione accomodativi.

Meccanismi sensoriali e motori della visione

binoculare normale.

Ametropie assosimmetriche: miopia e ipermetropia.

Ametropie astigmatiche della cornea, oculare.

Acuità visiva ad alto e a basso contrasto, criteri

costruttivi di tavole optometriche.

Metodiche oggettive e soggettive e relativa

strumentazione per la misura della refrazione

oculare e della funzione visiva.

Struttura di un esame optometrico.

Lessico tecnico italiano e inglese.

Determinare i poteri diottrici dei mezzi

refrattivi dell’occhio accomodato e non

accomodato.

Determinare le abilità binoculari legate alla

fusione e al senso steroscopico.

Eseguire test per il controllo dei movimenti

oculari; determinare deviazioni binoculari e il

rapporto AC/A.

Misurare l’entità delle ametropie sferiche e

astigmatiche con metodi oggettivi e soggettivi

Misurare l’acuità visiva e la sensibilità al

contrasto.

Eseguire metodiche di controllo soggettivo.

Utilizzare la terminologia tecnica e

comprendere i manuali d’uso in lingua inglese

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i

concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati

alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie

nel contesto culturale e sociale in cui vengono apllicate.

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per

organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e

quantitative.

Assistere tecnicamente il cliente, nel rispetto della prescrizione

medica, nella selezione della montatura e delle lenti oftalmiche

sulla base delle caratteristiche fisiche, dell’occupazione e delle

abitudini.

Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua

comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi

settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi

ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune

europeo di riferimento per le lingue (QCER).

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LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Il rischio nei luoghi di lavoro.

I comportamenti virtuosi.

I dispositivi di protezione individuale.

Nuova direttiva macchine.

Sistema Internazionale di unità di misura (SI).

Terminologia caratteristica.

Concetti fondamentali dell’incertezza di misura.

I principali errori che si compiono nelle misurazioni e

le cause di errore.

Il funzionamento dei principali strumenti di misura

utilizzati in laboratorio.

Individuare i componenti di un sistema di produzione

dell’aria compressa e descriverne le funzioni.

Elencare i componenti presenti in un serbatoio.

Terminologia e convenzioni.

Parametri di taglio per operazioni di foratura e

tornitura.

Utensili per operazioni di foratura e tornitura.

I diversi processi di saldatura.

I principali sistemi di controllo dei collegamenti

saldati.

Norme antinfortunistiche relative alla sicurezza nelle

officine e nei locali adibiti alla manutenzione mezzi di

trasporto terrestri.

Strumenti di misura e controllo (calibro – micrometro –

multimetro oscilloscopio – ecc.).

Unità di misura fondamentali e derivate.

Segni grafici e codici letterali per impianti elettrici e

circuiti elettronici.

Schemi logici e funzionali di apparati ed impianti.

Tecniche di manutenzione .

Conoscere gli impianti e i componenti principali di un

veicolo.

Individuare la segnaletica in funzione dei

rischi.

Mettere in atto comportamenti corretti in

presenza di rischio.

Interpretare la segnaletica.

Gestire misurazioni.

Valutare l’incertezza di misura.

Tarare strumenti di misura.

Descrivere e/o effettuare misurazioni e

controlli dimensionali.

Valutare la precisione di una misurazione.

Rappresentare semplici schemi pneumatici.

Realizzare circuiti pneumatici.

Individuare e capire le tolleranze.

Calcolare i valori delle tolleranze.

Misurare le tolleranze.

Scegliere i parametri di taglio per le

lavorazioni di foratura e tornitura.

Effettuare lavorazioni al trapano e al tornio.

Operare in sicurezza nelle lavorazioni al

trapano e al tornio.

Assemblare elementi metallici mediante

saldatura.

Saper individuare gli strumenti idonei per

misure di settore.

Saper leggere uno schema e individuare i

sistemi, gli organi e componenti

elettrici/meccanici/pneumatici di un veicolo,

reperire e interpretare documentazione tecnica.

Individuare i componenti principali di un

veicolo.

Ricavare informazioni relative agli interventi di

manutenzione dalla documentazione a corredo

della macchina/impianto.

Realizzare e interpretare disegni e schemi di dispositivi e impianti

del mezzo di trasporto.

Interpretare le condizioni di esercizio degli impianti indicate in

schemi e disegni.

Assemblare componenti pneumatici, oleodinamici ed elettrici

attraverso la lettura di schemi e disegni.

Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di

interesse relativa a schemi di impianti e struttura dei mezzi di

trasporto.

Consultare i manuali tecnici di riferimento.

Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo

descritto.

Ricavare dalla documentazione a corredo del mezzo di trasporto le

informazioni relative agli interventi di manutenzione.

Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base.

Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego

degli strumenti di misura.

Stimare gli errori di misura.

Valutare i rischi e applicare misure di prevenzione.

Impiegare strumenti di misura.

Misurare grandezze elettriche elettroniche e meccaniche.

Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle.

Cablare semplici circuiti elettronici.

Adoperare le tecniche di manutenzione.

Consultare manuali tecnici di riferimento.

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78

TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Argomenti propedeutici svolti nell’anno precedente.

Argomenti mirati a secondo delle situazioni che si

sono evidenziati.

Grandezze e misure.

Sistemi di unità di misura.

Teoria degli errori.

Vari strumenti di misura-calabri- micrometri.

Produzione in serie ed intercambiabilità dei pezzi.

Dispositivi di protezione individuali e collettivi.

Principali fonti di rischio.

Segnaletica antinfortunistica sui luoghi di lavoro.

Regole di comportamento a salvaguardia della

sicurezza personale e della tutela ambientale sia nei

luoghi di vita che di lavoro.

Normativa nazionale e comunitaria.

Proprietà chimiche, fisiche, meccaniche, tecnologiche

dei materiali di maggiore interesse.

Materiali nelle lavorazioni meccaniche: leghe

metalliche, ferrose, di rame, leghe leggere.

Prove meccaniche: di trazione, di durezza di

resilienza.

Classificazione e designazione dei materiali in base

alla caratteristiche distintive e funzionali.

Materie Plastiche.

Il Disegno Tecnico: Foglio, Scale di rappresentazioni,

Sezioni, Proiezioni Ortogonali, Rappresentazione di

organi filettati.

Principali Norme UNI e ISO relativi al Disegno

Tecnico.

Realizzazione di semplici pezzi meccanici con

l’ausilio del software Autocad.

Stato delle superfici: rugosità.

Principi di funzionamento delle principali macchine

utensili, tradizionale e a C.N.C. e degli impianti

meccanici.

Principali componenti di una macchina e di un

impianto meccanico.

Utensili: classificazione ed utilizzo.

Distinguere i livelli gerarchici di legge, norme

e buona regola di comportamento.

Classificare i vari tipi di macchina.

Scegliere il corretto strumento per eseguire

una data misura.

Tarare e azzerare gli strumenti di misura e di

controllo.

Applicare le disposizioni normative e

legislative nazionali e comunitarie nel campo

della sicurezza e della salute.

Individuare i pericoli e valutare i rischi nei

diversi ambienti di vita e di lavoro.

Riconoscere la segnaletica antinfortunistica;.

Individuare e adottare i dispositivi a

protezione delle persone e degli ambienti.

Riconoscere e designare le principali leghe

metalliche.

Eseguire operazioni di manutenzione

appropriate in funzione dei vari materiali.

Interpretare disegni e schemi di pezzi

meccanici e di semplici schemi di impianti.

Utilizzare i manuali tecnici e la

documentazione allegata.

Individuare i componenti di un sistema sulla

base della loro funzionalità.

Organizzare e gestire processi di

manutenzione di una macchina.

Comprendere e leggere le situazioni delle

caratteristiche dei vari materiali.

Interpretare le schede tecniche dei materiali

che si utilizzano nei mezzi di trasporto.

Valutare il materiale di un componente

meccanico alternativo a quello ferroso.

Scegliere il corretto materiale per la

sostituzione di un componente.

Valutare l’impiego di un materiale in funzione

della sua possibilità di riciclo.

Eseguire operazioni di manutenzione

Utilizzare, attraverso le conoscenze raggiunte, gli strumenti

elementari specifici del settore meccanico.

Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi

tipici del settore meccanico.

Utilizzare, attraverso le conoscenze e le abilità raggiunte,

strumenti e tecnologie specifiche del settore meccanico.

Individuare correttamente i materiali impiegati.

Utilizzare la documentazione tecnica e grafica per gestire

correttamente il montaggio e la manutenzione della macchina o

dell’impianto disegnato.

Individuare i componenti che costituiscono la macchina o il

sistema per gestire correttamente il montaggio e nella

sostituzione.

Saper individuare le proprietà dei materiali che si utilizzano.

Saper utilizzare gli strumenti e le macchine per le prove sui

materiali.

Identificare i materiali più idonei non ferrosi per un componente

meccanico.

Eseguire, su un componente meccanico le operazioni compatibili

con il materiale che lo costituisce.

Identificare e impiegare materiali riciclabili per le operazioni di

manutenzione.

Scegliere e utilizzare correttamente lo strumento adatto per ogni

misurazione, sia in laboratorio che in campo ambientale.

Valutare l’incertezza insita in ogni misurazione.

Determinare la tolleranza più adatta per ogni componente

meccanico.

Identificare i materiali più idonei per un componente meccanico.

Eseguire, su un componente meccanico le operazioni compatibili

con il materiale che lo costituisce.

Identificare e impiegare materiali riciclabili per le operazioni di

manutenzione.

Verificare la resistenza di un organo meccanico in funzione delle

sollecitazioni.

Individuare i componenti danneggiati e le cause che hanno

prodotto il guasto, allo scopo di intervenire nel montaggio e nella

sostituzione.

Individuare i componenti danneggiati e le cause che hanno

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Argomenti propedeutici svolti nell’anno precedente.

Argomenti mirati a secondo delle situazioni che si

sono evidenziati.

Allumino e sue leghe: leghe leggere.

Rame e sue leghe: ottoni e bronzi.

Materiali non metallici: Materie plastiche

_termoindurenti e termoplastiche.

Richiami alla teoria degli errori.

Produzione in serie ed intercambiabilità dei pezzi.

Posizione della tolleranza – accoppiamenti e

tolleranze.

Sistema di accoppiamento albero-base e foro base.

Accoppiamenti nel sistema di tolleranza ISO.

Tolleranze geometriche di forma e di posizione.

Calibri fissi.

Rugosità delle superficiali.

Proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche.

Diagramma di stato delle leghe ferro-carbonio,cenni.

Principali trattamenti termici degli acciai, degli altri

materiali ferrosi e delle leghe leggere.

Scopi, metodi ed attrezzature relative.

Forze e momenti.

Cenni sui principi di Statica, cinematica e dinamica.

Energia, lavoro e potenza.

Resistenza dei materiali.

Attrito e lubrificazione.

Organi di trasmissione e di collegamento.

Tecnica Fluida: Richiami delle leggi fisiche dei gas e

di meccanica dei fluidi

Componentistica dei circuiti oleodinamici e idraulicii.

Funzionamento dei circuiti oleodinamici e idraulicii.

Estratto delle noeme UNI ISO 1219 relativa alla

simbologia grafica dei componenti dei circuiti

oleodinamici e idraulici.

appropriati in funzione dei vari materiali.

Interpretare disegni e schemi di apparati e

dispositivi meccanici, comprensivi delle

indicazioni sulle tolleranze.

Calcolo di quote con tolleranze.

Utilizzo di strumenti per misura nei vari

campi di applicazione.

Valutare il materiale di un componente

meccanico.

Scegliere il corretto materiale per la

sostituzione di un componente.

Valutare l’impiego di un materiale in funzione

della sua possibilità di riciclo.

Individuare gli effetti di forze e momenti sugli

organi meccanici.

Riconoscere le cause di usura, fatica e rottura

dei componenti meccanici.

Individuare i componenti di un sistema

idraulico e oleodinamico sulla base della loro

funzionalità.

Identificare i componenti della macchina o

dell’impianto il cui funzionamento è inferiore

al livello richiesto.

prodotto il guasto, allo scopo di intervenire nel montaggio e nella

sostituzione.

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TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Norme di rappresentazione grafica di reti e impianti

elettrici.

Schemi logici e funzionali di apparati, sistemi e

impianti.

Differenza di potenziale, forza elettromotrice,

corrente, potenza elettrica.

Classificazione dei materiali d’interesse in relazione

alle proprietà elettriche.

Principi di elettrotecnica e di elettronica nello studio

delle reti elettriche e dei dispositivi elettronici di

interesse.

Strumentazione elettrica ed elettronica di base.

Curve caratteristiche tensione-corrente dei principali

componenti elettrici ed elettronici.

Legge di Ohm, principi di Kirchhoff, partitori di

tensione e corrente, impedenze, rifasamento,

semiconduttori, diodi ,transistor.

Cenni sul sistema trifase, Potenza elettrica (P, Q, S).

Predisporre la distinta base degli

elementi/apparecchiature componenti/impianti.

Impianto di terra.

Utilizzare software di gestione relativo al mezzo di

trasporto.

Valutare il ciclo di vita, costi e ammortamenti di un

sistema.

Sensori e trasduttori di variabili di processo.

Segnali analogici e digitali, sistemi congruenti.

Principi di funzionamento e struttura delle macchine

elettriche generatrici e motrici, in cc e ca.

Coppia di un motore motrice, resistente, avviamento,

potenza meccanica, motrice, trasmessa, Perdite sui

motori in CC, CA (Padd, Pav, Pcu2, Pfe,ecc.)

scorrimento.

Struttura e componenti degli impianti elettrici

Caratteristiche tecniche di componenti e apparati

elettrici.

Motori con rotore a gabbia, ed avvolto.

Motore in CC, principio di funzionamento, Coppia,

Interpretare ed eseguire disegni e schemi di

impianti elettrici.

Definire le condizioni di esercizio degli

impianti rappresentati in schemi e disegni.

Individuare gli elementi per la protezione

dell’equipaggiamento elettrico delle macchine

e degli impianti.

Individuare le modalità di alimentazione

elettrica e le relative protezioni previste.

Determinare i materiali dei conduttori idonei

al trasporto dell’energia negli apparati e negli

impianti da alimentare elettricamente.

Individuare le caratteristiche elettriche di

macchine, impianti e

dispositivi elettrici.

Interpretare ed eseguire disegni e schemi di

impianti e dispositivi elettrici.

Smontare, sostituire e rimontare componenti e

apparecchiature di varia tecnologia

applicando procedure di sicurezza.

Applicare le procedure per il processo di

certificazione di qualità.

Valutare il ciclo di vita, costi e ammortamenti

di un sistema. Analizzare impianti per

diagnosticare guasti.

Saper definire e sostituire sensori e trasduttori

Conoscenza delle principali macchine

elettriche motore asincrono, motore in cc.

Collaudo delle macchine elettriche.

Conoscere le normative specifiche, saper

effettuare una manutenzione.

Saper realizzare un circuito di raddrizzatore,

alimentatore.

Predispone la distinta base degli elementi e

delle apparecchiature componenti l’impianto.

Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della

normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.

Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per

garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e

sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.

Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari

materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle

modalità e delle procedure stabilite.

Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della

normativa sulla sicurezza.

Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per

garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e

delle relative parti, oggetto di interventi di manutenzione nel

contesto d’uso.

Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i

materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio,

nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto

delle modalità e delle procedure stabilite.

Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e

diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti

relativi al mezzo di trasporto.

Agire nel sistema della qualità, gestire le esigenze del

committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per

offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle

richieste.

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni

tecniche per la vita sociale e culturale con particolare

attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla

tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Acquisizione delle conoscenze, di base per poter sviluppare la

disciplina.

Conoscere i principali componenti di un impianto elettrico.

Classificare gli impianti, i sistemi elettrici. Saper dimensionare

una linea elettrica.

Saper effettuare una manutenzione di un impianto elettrico.

Analizzare e valutare i componenti quali trasduttori, distinguere e

utilizzare i segnali elettrico- elettronici.

Gestire la logistica degli interventi.

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81

perdite.

Motore ad eccitazione indipendente.

Motorino di avviamento automobile.

Alternatore per autoveicolo.

Normative e tecniche per dismissione

riciclo e smaltimento di apparati e residui di

lavorazione.

Affidabilità RAEE

Smaltimento apparecchiature, elettrico elettroniche.

Fogli di lavoro.

Conversione, trattamento e generazione di segnali

elettrici.

Amplificazione e conversione di potenza.

Specifiche tecniche dei componenti e degli apparati

elettronici.

Convertitori raddrizzatore.

Alimentatore per impianti elettrici e idraulici.

Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese

Diagnosi.

Affidabilita.

Stimare i costi del servizio.

Analizzare circuiti di conversione, in particola su autoveicoli

Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica

tipici delle attività manutentive di interesse.

Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese.

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TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Specifiche tecniche e funzionali dei componenti e dei

dispositivi.

Tecniche e procedure di assemblaggio e di

installazione di impianti e di apparati o dispositivi

meccanici, elettrici ed elettronici.

Tecniche e procedure di installazione di circuiti

oleodinamici e pneumatici.

Tecniche e procedure di montaggio di apparecchiature

elettriche e sistemi di protezione.

Norme sulla sicurezza e sulla tutela ambientale.

Procedure generali di collaudo e di esercizio.

Livelli di manutenzione.

Classificazione degli interventi manutentivi.

Struttura dei manuali di manutenzione.

Caratteristiche di funzionamento e specifiche di

macchine e impianti meccanici, termici, elettrici ed

elettronici.

Certificazione di Qualità ed enti certificatori.

Riconoscere e designare i principali

componenti.

Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche

dei componenti di apparati e impianti.

Assemblare e installare impianti, dispositivi

e apparati.

Osservare le norme di tutela della salute e

dell’ambiente nelle operazioni di collaudo,

esercizio e manutenzione.

Adottare i dispositivi di prevenzione e

protezione prescritti dalle norme per la

sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Interpretare i contenuti delle certificazioni.

Individuare i criteri per l’esecuzione dei

collaudi dei dispositivi.

Verificare la corrispondenza delle

caratteristiche rilevate alle specifiche

tecniche dichiarate.

Redigere la documentazione e le attestazioni

obbligatorie.

Procedure negli interventi di manutenzione.

Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della

normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.

Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per

garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e

sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.

Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari

materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle

modalità e delle procedure stabilite.

Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle

macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e di

installazione.

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TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI TEEA

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Norme di rappresentazione grafica di reti e impianti

elettrici Schemi logici e funzionali di apparati, sistemi

e impianti.

Differenza di potenziale, forza elettromotrice,

corrente, potenza elettrica.

Classificazione dei materiali d’interesse in relazione

alle proprietà elettriche.

Principi di elettrotecnica e di elettronica nello studio

delle reti elettriche e dei dispositivi elettronici di

interesse.

Strumentazione elettrica ed elettronica di base

Curve caratteristiche tensione-corrente dei principali

componenti elettrici ed elettronici.

Parametri di funzionamento di circuiti e componenti

elettrici ed elettronici.

Documentazione tecnica, manuali e data-sheet.

Principi di funzionamento e struttura delle macchine

elettriche generatrici e motrici, in cc e ca.

Struttura e componenti degli impianti elettrici.

Caratteristiche tecniche di componenti e apparati

elettrici.

Principi di funzionamento e costituzione di dispositivi

e apparati elettronici, discreti e integrati, analogici e

digitali.

Conversione, trattamento e generazione di segnali

elettrici.

Amplificazione e conversione di potenza.

Specifiche tecniche dei componenti e degli apparati

elettronici.

Cause di infortunio elettrico.

Gli effetti e la prevenzione degli infortuni.

Segnaletica antinfortunistica.

Dispositivi di protezione elettrica, individuali e

collettivi.

Regole di comportamento nell’ambiente e nei luoghi

di vita e di lavoro, in condizioni normali e di

emergenza..

Principi di funzionamento e utilizzo degli strumenti di

lavoro e dei dispositivi di laboratorio.

Interpretare ed eseguire disegni e schemi di

impianti elettrici.

Definire le condizioni di esercizio degli

impianti rappresentati in schemi e disegni.

Individuare gli elementi per la protezione

dell’equipaggiamento elettrico delle

macchine e degli impianti.

Individuare le modalità di alimentazione

elettrica e le relative protezioni previste.

Determinare i materiali dei conduttori idonei

al trasporto dell’energia negli apparati e negli

impianti da alimentare elettricamente.

Individuare le caratteristiche elettriche di

macchine, impianti e dispositivi elettrici.

Individuare i pericoli e valutare i rischi

nell’uso dei dispositivi, nelle attività e

ambienti di vita e di lavoro.

Riconoscere la segnaletica antinfortunistica.

Individuare, adottare e promuovere

dispositivi a protezione delle persone e degli

impianti.

Assumere comportamenti sicuri nelle attività

di manutenzione e prescriverli agli utenti dei

relativi apparati e impianti.

Identificare livelli, fasi e caratteristiche dei

processi di manutenzione caratteristici degli

impianti e apparati elettrici.

Individuare e utilizzare strumenti e

tecnologie adeguate al tipo di intervento

manutentivo di interesse.

Organizzare e gestire processi di

manutenzione.

Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e

strumenti di misura propri delle attività di

manutenzione elettrica ed elettronica.

Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e

strumenti di controllo e regolazione propri

delle attività di manutenzione elettrica ed

elettronica.

Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa

sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.

Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per

garantire la corretta funzionalità di apparecchiature,

impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.

Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari

materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità

e delle procedure stabilite.

Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi,

eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti.

Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e

tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati

alle richieste.

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche

per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla

sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,

dell’ambiente e del territorio.

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Misure elettriche di parametri e caratteristiche di

componenti passivi, dispositivi attivi e apparati.

Misure sui segnali elettrici periodici e non.

Principi di funzionamento della strumentazione

elettrica e caratteristiche degli strumenti di misura,

analogici e digitali.

Applicazioni significative della teoria degli errori di

misura e calcolo delle incertezze su misure dirette e

indirette.

Taratura e azzeramento degli strumenti di misura e

controllo.

Direttive e protocolli delle prove di laboratorio

unificate.

Configurare strumenti di misura,

monitoraggio e controllo.

Eseguire prove e misurazioni, in laboratorio e

in situazione.

Commisurare l’incertezza delle misure a

valori di tolleranza assegnati.

Descrivere struttura e organizzazione

funzionale di dispositivi e impianti oggetto di

interventi manutentivi.

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TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE DI APPARATI E IMPIANTI CIVILI E INDUSTRIALI

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Richiami di matematica elementare.

Unità di misura fondamentali e derivate.

Conversioni di unità di misura.

Unità di misura di grandezze elettriche, termiche,

meccaniche chimiche.

Principali enti normatori e legislazione riguardanti il

settore elettrico ed elettronico.

Norme CEI.

Marcatura ce e marchi di conformità.

Produzione energia elettrica.

Centrali termo-idroelettriche, energia alternativa ai

combustibili fossili.

La direttiva macchine e la norma en 60204-1 2.

Alimentazione delle macchine mezzi e strumenti di

lavoro.

Manutenzione generalità Tipi di manutenzione.

Inquinamento e riciclo dei rifiuti.

Sicurezza sui luoghi di lavoro.

Resistori elettrici.

Codice colori delle resistenze.

Tecnologie costruttive delle resistenze (resistenza a

filo, ecc.).

Condensatori elettrici (elettrolitici, ceramici, a mica

ecc.).

Utilizzare la strumentazione di laboratorio.

Sistemi in bassa tensione impianto di terra.

Protezione dai contatti diretti, indiretto.

Interruttore differenziale, magnetotermico fusibile e

loro assemblaggio ecc.

Impianti di sezionamento, quadri elettrici.

Componentistica, apparecchi di comando, prese e

spine apparecchi di segnalazione Relè, attuatori,

trasduttori.

Prese industriali, dispositivi di allarme, incendio,

antintrusione.

Misura di resistenza e condensatori mediante

multimetro.

Consultare i manuali di istruzione.

Unità di misura delle principali grandezze

elettriche della potenza e dell'energia.

Conoscenza dei principali enti normatori

italiani, europei ed internazionali e della

legislazione specifica del settore elettrico-

elettronico.

Acquisizione del concetto di “norma” e

comprendere la corretta consultazione di una

norma.

Distinguere il significato di “marcatura” e

“marchio”.

Smontare, sostituire e rimontare componenti e

apparecchiature di varia tecnologia

applicando procedure di sicurezza.

Applicare le procedure per il processo di

certificazione di qualità.

Assemblare e installare impianti, dispositivi e

apparati.

Adottare i dispositivi di prevenzione e

protezione prescritti dalle norme per la

sicurezza nell’ambiente di lavoro sui sistemi

di sicurezza, sulla manutenzione.

Osservare le norme di tutela della salute e

dell’ambiente nelle operazioni di collaudo,

esercizio e manutenzione.

Utilizzare strumenti, metodi e tecnologie

adeguate al mantenimento delle condizioni di

esercizio.

Effetti delle forze sui componenti del mezzo

di trasporto e cause che contribuiscono alla

loro fatica, usura e rottura.

Dimensionamento e scelta dei parametri di

organi e supporti meccanici.

Riconoscere e designare i principali

componenti.

Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche

dei componenti di apparati e impianti.

Verificare la corrispondenza del

Saper esprimere grandezze fisiche con diverse unità di misura

eseguendo conversioni.

Saper invertire formule.

Principali Norme del settore industriale.

Produzione energia elettrica.

Salvaguardia dell’ambiente.

Conoscere la Direttiva europea di base applicata alle macchine.

Capire quali sono i confini tra l’equipaggio elettrico delle

macchine e l’impianto fisso con le relative competenze e

responsabilità.

Saper classificare e riconoscere la struttura a blocchi di una

macchina automatizzata.

Comprendere e saper distinguere gli apparecchi per

l’alimentazione delle macchine.

Sape utilizzare gli strumenti di misura.

Saper consultare manuali.

Saper utilizzare e installare apparati e componenti elettrici.

Utilizzare i dispositivi DPI.

Interpretare i contenuti delle certificazioni.

Adottare i dispositivi di prevenzione e protezione prescritti dalle

norme per la sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Identificare livelli, fasi e caratteristiche dei processi di

manutenzione.

Applicare le procedure degli interventi di manutenzione.

Tipologia, caratteristiche e classi di resistenza di organi e supporti

meccanici in relazione alle diverse sollecitazioni.

Individuare le risorse strumentali necessarie all’erogazione del

servizio manutentivo.

Individuare e utilizzare strumenti e tecnologie adeguate al tipo di

intervento manutentivo.

Organizzare e gestire processi di manutenzione.

Ricercare e individuare guasti.

Gestire la logistica degli interventi.

Stimare i costi del servizio.

Redigere preventivi e compilare capitolati di manutenzione.

Agire nel sistema qualità.

Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica

tipici delle attività manutentive di interesse.

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Laboratorio Generatore di segnali (utilizzo del

tester).

Configurazione dei circuiti pneumatici, circuiti

fondamentali, realizzazione di sequenze

elettropneumatiche, ciclo con due attuatori,

comando degli attuatori a semplice effetto, a doppio

effetto, tecniche in cascata.

Classificazione fasi operative dell’intervento di

manutenzione.

Dispositivi ed azioni individuali di prevenzione e

protezione (legge 81/2008).

Dispositivi di sicurezza.

Direttiva macchine.

Assemblare e installare impianti, dispositivi e

apparati.

Collaudo dopo l’intervento di manutenzione.

Manutenzione, livelli, interventi manutentivi,

sistemi di sicurezza, principali norme sulla

manutenzione.

Argomenti propedeutici svolti nell’anno precedente.

Argomenti mirati a secondo delle situazioni che si

sono evidenziati.

Norme sulla sicurezza e sulla tutela ambientale negli

stabilimenti industriali.

Tecniche e procedure di smontaggio e montaggio di

apparecchiature elettrico -elettroniche e dispositivi

di protezione.

Tecniche e procedure di montaggio, smontaggio e

installazione di componenti, dispositivi e apparati di

diversa natura in macchine relative a impianti e

sistemi di produzione.

Caratteristiche di funzionamento e specifiche di

macchine e impianti meccanici, termici, elettrici ed

elettronici.

Disponibilità delle risorse necessarie per

l’esecuzione dell’intervento manutentivo.

Livelli e classificazione degli interventi manutentivi.

Specifiche tecniche e funzionali dei componenti e

dei dispositivi degli impianti di produzione.

Richiami di matematica elementare.

Dispositivi elettrici – elettronici.

Batterie, Resistenze, Condensatori, Induttanze.

funzionamento delle macchine alle norme e

alle condizioni prescritte.

Acquisizione delle conoscenze, di base per

poter sviluppare la disciplina.

Redigere documentazione tecnica.

Pianificare e controllare interventi di

manutenzione.

Stimare i costi del servizio.

Redigere preventivi e compilare capitolati di

manutenzione.

Agire nel sistema qualità.

Predispone la distinta base degli elementi e

delle apparecchiature componenti l’impianto.

Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese.

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Interruttori.

Macchine elettriche, trasformatore.

Motori asincroni, in cc..

Alimentatori convertitori.

Rifasamento industriale.

Montaggio di apparecchiature elettriche, e

meccaniche.

Misura di potenza Inserzione Aron.

Sistemi di distribuzione TT, TM, TT.

Impianto di terra.

Smontaggio di componenti meccanici e di macchine

elettriche.

Smontaggio di motorino di avviamento e ricerca

guasti.

Struttura e componenti degli impianti elettrici.

Caratteristiche tecniche di componenti e apparati

elettrici.

Documenti di certificazione collaudo e sua

modalità.

Quadri elettrici e loro manutenzione.

Definire un piano di manutenzione.

Procedure di manutenzione.

Tipologie contrattuali di manutenzione.

Contratti di manutenzione europei.

Progettazione di un impianto elettrico- termico -

meccanico e simulazione guasti.

Redigere preventivi e compilare un capitolato di

manutenzione.

Elenco prezzi. Computo metrico estimativo

Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti

di diagnostica tipici delle attività manutentive di

interesse

Capitolati, certificazione di conformità,

dichiarazione per impianti elettrici e idraulici,

condizionamento.

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SCIENZE MOTORIE

CONOSCENZE ABILITÁ COMPETENZE

Conoscere le potenzialità del movimento del corpo, le

posture corrette e le funzioni fisiologiche.

Riconoscere il ritmo delle azioni.

Saper riconoscere i principi scientifici fondamentali

che sottendono alla prestazione motoria e sportiva

riconoscere la differenza tra il movimento funzionale

e quello espressivo.

Adottare possibili interazioni tra i linguaggi espressivi

in altri ambiti (letterario, artistico).

Saper riconoscere gli aspetti essenziali della

terminologia, regolamento e tecnica di almeno due

sport di squadra ed uno individuale.

Cenni sull’evoluzione dei giochi e riferimenti a quelli

della tradizione locale.

Conoscere gli aspetti educativi e sociali degli sport.

conoscere sufficientemente le linee guida dei

fondamentali di prevenzione e attuazione della

sicurezza personale in palestra, a scuola e negli spazi

aperti.

Conoscere elementi di primo soccorso e cenni di

traumatologia.

Conoscere diverse attività motorie e sportive in

ambiente naturale.

Elaborare risposte motorie personali ed

efficaci in situazioni mediamente complesse.

Mantenere posture corrette a carico naturale

ed aggiuntivo.

Riconoscere le differenze ritmiche nell’azione

motoria.

Capacità di una risposta motoria efficace ed

economica.

Realizzare sequenze di m saper trasferire

tecniche, strategie, regole adattandole alle

proprie capacità.

Cooperare in gruppo utilizzando e

valorizzando le propensioni e le attitudini

individuali movimento in situazioni mimiche,

danzate e di espressione corporea.

Riconoscere gli aspetti non verbali della

comunicazione assumere comportamenti

funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e

negli spazi aperti.

Sapersi esprimere ed orientare in attività

ludiche – sportive in ambiente naturale, nel

rispetto del comune patrimonio territoriale

Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale.

Coordinazione schemi motori, equilibrio, orientamento.

Espressività corporea.

Gioco, gioco-sport e sport (aspetti relazionali e cognitivi)

Sicurezza, prevenzione, primo soccorso e salute.

Attività in ambiente naturale.

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Percorsi di alternanza scuola-lavoro

Date le finalità espresse e le modalità di svolgimento delle attività in alternanza scuola-lavoro, per le quali è

previsto l’obbligo, la Guida operativa precisa che:

«La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza può essere acquisita

negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del

corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di

ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. La valutazione di tali competenze

concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell’esperienza di alternanza e,

inoltre, del voto attribuito al comportamento, partecipando all’attribuzione del credito scolastico.

In esito ai risultati degli esami di Stato, a conclusione del percorso triennale di alternanza, l’istituzione

scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, all’interno del certificato rilasciato ai sensi

dell’articolo 6 dei DD.PP.RR. nn. 87 e 88 del 2010, per gli istituti professionali e tecnici, e dell’articolo 11

del D.P.R. 89 del 2010 per i licei. All’uopo, può ricorrere al modello allegato all’Ordinanza annuale sugli

esami di Stato, indicando le competenze acquisite in alternanza».

Per il triennio scolastico 2016/19, dunque, l’IIS “De Filippis-Prestia” indirizzerà gli alunni delle classi terze,

quarte e quinte presso strutture ospitanti in convenzione con IIS per svolgere i percorsi in alternanza scuola-

lavoro per un totale di 400 ore e ne valuterà i risultati di apprendimento in certificati delle competenze che

saranno acquisiti dai Consigli di classe e inseriti nel Curriculum dello studente, per essere valutati nello

scrutinio di ammissione agli Esami di stato e nel Certificato finale delle competenze.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(D.P.R. 235/2007) – A.S. 2018/19

I DOCENTI

AL FINE DI GARANTIRE PERCORSI DI APPRENDIMENTO CHE SODDISFINO IL DIRITTO ALLO STUDIO DELLO

STUDENTE SI IMPEGNANO A:

DOVERI

Rispettare la personalità dello studente e incoraggiare il suo percorso di istruzione e

formazione;

Creare un ambiente educativo sereno e produttivo;

Favorire momenti di ascolto e dialogo;

Incoraggiare il processo di formazione di ciascuno;

Favorire la solidarietà e l’accettazione dell’altro;

Favorire serietà e impegno nel lavoro in classe, esigendo il rispetto delle persone, dei tempi,

delle cose;

Rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento, facendo acquisire una graduale

consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi

apprendimenti;

Favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la

rielaborazione dell’esperienza personale;

Promuovere la motivazione all’apprendere e organizzare l’attività didattico- educativa

attraverso:

o la definizione e la presentazione degli obiettivi;;

o l’aiuto metodologico

o un’equa distribuzione del carico di lavoro individuale ;

o le opportune fasi di recupero;

o la valutazione periodica, mediante le tipologie di verifica più idonee ad

accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nelle programmazioni

di classe e nel P.O.F.

DIRITTI

Diritto al rispetto della propria personalità, delle proprie idee, della propria funzione e della propria

professionalità - diritto al riconoscimento della libertà di insegnamento, garantito dell’art. 33 della

Costituzione

GLI ALUNNI

PER CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE ALLA LORO CRESCITA PERSONALE, SOCIALE E CULTURALE SI

IMPEGNANO A:

DOVERI

Prendere coscienza dei personali diritti – doveri;

Frequentare regolarmente le lezioni, assolvere assiduamente agli impegni di studio, perciò

ritardi e/o uscite anticipate avranno carattere di eccezionalità e saranno tempestivamente

giustificate

Conoscere e rispettare il regolamento, rispettando gli orari, l’edificio, l’arredo e il materiale

scolastico, mantenendo puliti gli ambienti, con un comportamento corretto anche

all’ingresso, all’uscita, durante le ore di supplenza, senza uscire dalla classe al cambio

dell’ora;

Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti di docenti, compagni e

personale ATA

Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni;

Non utilizzare a lezione telefoni cellulari. Le famiglie possono in ogni momento telefonare alla

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scuola per eventuali comunicazioni gravi ed urgenti;

Lavorare con continuità e impegno, portando il materiale necessario, prendendo nota dei

compiti assegnati, senza ostacolare l’attività di insegnamento ed il lavoro dei compagni;

Tenere comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in

condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo;

Rispettare gli altri accettandone la diversità e le idee ;

Rispettare, mediante un atteggiamento responsabile, i tempi previsti per il raggiungimento

degli obiettivi del proprio curricolo;

DIRITTI

Diritto ad avere un’istruzione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi,

che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l'identità di ciascuno;

Libera espressione del proprio pensiero nel rispetto delle opinioni altrui - essere ascoltato e

ricevere motivazioni di consensi o dinieghi;

Conoscere gli obiettivi didattici ed educativi, il percorso per raggiungerli, le fasi del suo

curricolo, le strategie e gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione, le competenze e le

prestazioni che gli saranno richieste alla fine dell’anno;

Equa distribuzione dello svolgimento del programma, dei carichi di lavoro e dei momenti di

valutazione;

Recupero delle difficoltà e delle carenze e potenziamento delle proprie capacità;

Diritti indicati nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti

I GENITORI,

PARTECIPI DEL PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA SI IMPEGNANO A:

DOVERI

instaurare ed assicurare un dialogo costruttivo con l’istituzione scolastica;

vigilare sulla regolare frequenza scolastica dei figli, sul rispetto degli orari delle lezioni e

degli adempimenti previsti dal Regolamento di Istituto, sulla correttezza dei loro

comportamenti

seguire con continuità l’andamento scolastico del proprio figlio e prendere visione

sistematicamente del suo libretto per avere un’informazione puntuale.

usare l’ora di ricevimento dei docenti e le altre opportunità di incontro per ricevere e dare

informazioni

partecipare agli organismi scolastici secondo le proprie scelte e collaborare con i propri

rappresentanti

assumersi, laddove si verifichino, le responsabilità derivanti dai danni provocati dai propri

figli e ove necessario a rifondere i danni arrecati dal proprio figlio/a alle strutture, agli

arredi o alle attrezzature della scuola o a terzi nel contesto scolastico;

DIRITTI

Conoscere, in particolare nell’apposito consiglio di classe e nei colloqui con i docenti, l’offerta

formativa dell’istituto, l’attività di istruzione, i criteri e gli esiti della valutazione

essere informati sul percorso formativo, sull’andamento didattico, sul comportamento e sulle

eventuali assenze continuative dei propri figli

esprimere proposte attraverso gli organismi collegiali

collaborare alle attività della scuola

essere coinvolti nella formulazione del POF di Istituto

Vibo Valentia 17/09/2018

Il Genitore __________________________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO

L’Alunno/a __________________________________ Prof. Pietro Gentile

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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI STUDENTI

Ai sensi degli articoli 1 e 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249 del 24/6/98 e del D.P.R. 235 del 21/11/07;

Approvato con delibera del collegio dei docenti del 19/05/2015 e con delibera n. 25 del Consiglio di Istituto del 31/07/2015;

Art.1 - Principi generali

1. Il presente regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze

disciplinari, con riferimento ai doveri elencati nell'art. 3 del D.P.R. 24/6/98, n.249

(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria), al regolamento

interno dell'Istituto e alle specificità del contesto in cui lo stesso opera. Individua altresì

le relative sanzioni, gli organi competenti ad erogarle e le procedure da seguire. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del

senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Lo studente non può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e

ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono

conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la

possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica non superiore a

15 giorni deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con

i suoi genitori, tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di

allontanamento superiori a 15 giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove

necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un

percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al

reintegro, ove possibile nella comunità scolastica.

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Art.2 - Mancanze disciplinari e sanzioni

1. Gli studenti hanno il dovere di concorrere al buon andamento dell'Istituto e di tenere un comportamento corretto in relazione a tutti gli aspetti della vita scolastica.

2. Le infrazioni disciplinari di cui gli stessi possono rendersi responsabili e le relative sanzioni alle quali essi possono andare incontro non osservando i propri doveri sono indicate nella seguente tabella:

INFRAZIONI SANZIONI

Mancato adempimento dei doveri scolastici,

quali la frequenza non assidua delle lezioni

e delle altre attività scolastiche, le assenze

abitualmente giustificate con ritardo, le

assenze non giustificate, la falsificazione

della firma del genitore o esercente la patria

potestà sul modulo di giustificazione, i

comportamenti che disturbano il regolare

svolgimento dell'attività didattica, la

mancata prestazione della dovuta

attenzione e della diligenza durante le

lezioni, il rifiuto di sottoporsi alle attività di

verifica ed ai lavori proposti dagli insegnanti

segnalato con nota sul registro di classe.

Ammonizione privata o in classe, allontanamento dalla lezione o sospensione dalle lezioni per un giorno.

Mancanze connesse a casi di negligenza abituale ed al reiterarsi dei casi sopra previsti

Ammonizione privata o in classe o nei casi più gravi sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni.

Comportamento non rispettoso nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale ausiliario e amministrativo e degli altri studenti od offensivo del decoro personale, della religione e delle istituzioni

Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.

Mancata osservanza delle regole che

consentono una convivenza civile e corretta

all'interna della comunità scolastica nel

rispetto dei valori democratici e di crescita

della persona, improntati al senso di

responsabilità personale, alla tolleranza, al

riconoscimento della diversità dei ruoli e

delle libertà di espressione, di pensiero, di

coscienza e di religione contro ogni forma

di pregiudizio e violenza.

Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.

Comportamento definito “ bullismo” :

Volontà diretta di fare del male o

danneggiare persone attraverso prepotenze

fisiche e verbali attuate in modo

Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità

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continuativo e persistente, o, in forma

indiretta attraverso dicerie sul conto delle

vittime, esclusione dal gruppo dei pari,

isolamento, calunnie, pettegolezzi ed

invasioni elettroniche dell’immagine e delle

situazioni private così come previsto dalla

norma vigente in materia

scolastica.

Inosservanza delle disposizioni

organizzative e di sicurezza dettate dalle

norme generali e dal regolamento d'Istituto;

Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.

Inosservanza delle norme riguardanti il

corretto utilizzo di strutture, arredi,

macchine, materiale didattico e

bibliografico, sussidi didattici ed in generale

il rispetto del patrimonio della scuola che

comporti o meno il danneggiamento o la

distruzione dei predetti beni;

Riparazione del danno e sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.

Mancato adempimento del dovere di contribuire a rendere accoglienti gli ambienti scolastici, avendone la debita cura

Ammonizione privata o in classe o nei casi più gravi sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni.

Fatti che turbino il regolare andamento della scuola quali falsificazione o alterazione di documenti ufficiali, uso del cellulare o altri dispositivi elettronici

Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, con la possibilità di commutare la sanzione con l'esecuzione di lavori o di attività a favore della comunità scolastica.

Reati di particolare gravità, perseguibili d'ufficio o per i quali l'autorità giudiziaria abbia avviato procedimento penale Casi che comportino pericolo per l'incolumità delle persone e casi di recidività di violenza grave tali da ingenerare un elevato allarme sociale.

Sospensione dalle lezioni per più di 15

giorni commisurata alla gravità del reato,

con la possibilità di commutare la punizione

con la riparazione del danno e l'esecuzione

di lavori o di attività a favore della comunità

scolastica.

Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave,

o comunque connotati da particolare gravità

tale da ingenerare un elevato allarme

sociale, ove non siano esperibili interventi

per un reinserimento responsabile nella

comunità durante l’anno scolastico, si applica l'allontanamento dalla comunità

scolastica fino al termine dell’anno

scolastico, anche con eventuale esclusione

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dallo scrutinio finale o la non ammissione

all’esame di Stato conclusivo del corso di

studio.

Le sanzioni disciplinari di cui alla precedente tabella possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti, precisi e concordanti dai quali si desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva

rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella

comunità scolastica, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno,

ad altra scuola. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono

inflitte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art.3 - Organi competenti ad irrogare le sanzioni

1. L'ammonizione privata o in classe, l'allontanamento dalla lezione o la sospensione per

un giorno dovuti al mancato adempimento dei doveri scolastici, quali la frequenza non

assidua delle lezioni e delle altre attività scolastiche, le assenze abitualmente

giustificate con ritardo, le assenze non giustificate, la mancata prestazione della

dovuta attenzione e della diligenza durante le lezioni sono inflitti dall'insegnante o, su

richiesta dello stesso, dal Dirigente Scolastico. L'ammonizione privata o in classe, l'allontanamento dalla lezione o la sospensione

per un giorno dovuti alla falsificazione della firma del genitore o esercente la patria

potestà sul modulo di giustificazione, a comportamenti che disturbano il regolare

svolgimento dell'attività didattica, alla mancata prestazione della dovuta attenzione e

della diligenza durante le lezioni, al rifiuto di sottoporsi alle attività di verifica ed ai

lavori proposti dagli insegnanti segnalato con nota sul registro di classe sono

comminate dal dirigente scolastico.

2. Le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni da 2 a 15 giorni sono

adottate dal Consiglio di classe riunito con la sola componente docenti 4. Le sanzioni che comportano l’allontanamento per un periodo superiore ai 15 giorni,

quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione agli esami

di stato conclusivi del corso di studi sono adottate dal consiglio d’istituto.

Art.4 - Procedura di applicazione e impugnazione

1. Ogni provvedimento disciplinare è la conseguenza dell’accertamento del fatto che costituisce inflazione.

2. Ogni provvedimento disciplinare si avvia con la contestazione degli addebiti allo

studente il quale ha la possibilità di giustificarsi o comunque di presentare sue

osservazioni.

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3. Le sanzioni irrogate da organi individuali (insegnante o dirigente scolastico), debitamente motivate, sono sempre annotate sul registro di classe , invitando lo studente ad esporre le proprie ragioni, mediante comunicazione all’interessato e alla famiglia da farsi entro giorni 3 dall’accadimento , tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Le giustificazioni scritte richieste devono pervenire al dirigente scolastico entro 10 giorni dal ricevimento della raccomandata, sottoscritte dai genitori, in caso di minori.

4. Le sanzioni o i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate Consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono sempre adottate dal Consiglio di istituto.

5. Nei casi di infrazioni disciplinari che possono comportare l’allontanamento dalla classe

per più di due giorni, gli studenti (se minorenni anche i loro genitori) sono invitati a

partecipare alla fase istruttoria del Consiglio di classe, mirata ad accertare che i fatti

contestati siano realmente accaduti.

6. Delle decisioni (sanzioni e motivazioni delle stesse) devono essere urgentemente informati per iscritto lo studente e la famiglia anche per concordare le eventuali iniziative da adottare per il reinserimento nella comunità scolastica.

7. In casi di particolare gravità e pericolo, il dirigente scolastico può adottare i provvedimenti più opportuni in attesa di svolgere la procedura ordinaria.

8. E’ sempre possibile, su richiesta dello studente (e dei propri genitori se minorenne),

cambiare, commutare la sanzione disciplinare inflitta in attività a favore dell’Istituto o

Associazioni o Istituzioni esterne alla scuola individuate dal consiglio di classe . 9. Contro le sanzioni è ammesso ricorso da parte dello studente maggiorenne o dei

genitori dello studente minorenne, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di 10 giorni.

10. Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide

in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o

da chiunque vi abbia interesse contro le violazioni del D.P.R.24 Giugno 1998, n.249 e le

modifiche introdotte dal D.P.R.235/07. La decisione è assunta previo parere vincolante

di un organo di garanzia regionale che deve essere espresso entro il termine di trenta

giorni.

Art.5 - Organo di garanzia interno

Nei confronti delle sanzioni disciplinari che comportino l’ allontanamento dalle lezioni per più di due giorni, è ammesso ricorso ai sensi del D.P.R. 24/98 (Statuto Studenti) all’Organo di Garanzia interno,costituito come segue: Esso, sempre presieduto dal Dirigente Scolastico, di norma, si compone, per la scuola secondaria di 2° grado da un docente designato dal consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori

- Il dirigente Scolastico, che lo presiede;

- un docente designato dal Collegio dei docenti;

- da un rappresentante eletto dal comitato studentesco

- un rappresentante eletto dai genitori Casi di incompatibilità

a) Tutti i componenti dell’Organo di garanzia interno, tranne il Dirigente Scolastico, debbono essere sostituiti nel caso siano coinvolti personalmente o abbiano già

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deliberato relativamente al caso in oggetto. b) A tal fine, per ogni membro effettivo dell’Organo , viene eletto un membro

supplente, che interviene in caso di assenza giustificata o di incompatibilità dei membri effettivi.

c) L’Organo di Garanzia interno deve essere convocato entro 5 giorni dal ricorso. d) Valutata la correttezza o meno del procedimento seguito per l’erogazione della

sanzione, l’Organo di Garanzia interno, con delibera motivata presa a

maggioranza dei presenti ( non sono ammesse astensioni), conferma o annulla la

sanzione inflitta, rinviando in questa seconda ipotesi il caso all’organo

competente, che ha l’obbligo di eliminare il vizio rilevato e riesaminare il caso.

e) La seduta si considera valida con la presenza di almeno tre membri.

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Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 1

ACCOGLIENZA E INCLUSIONE

STUDENTI STRANIERI NEOARRIVATI IN ITALIA (N.A.I.)

PREMESSA Il presente protocollo, deliberato dal Collegio dei Docenti e inserito nel PTOF, costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate e delle necessità emergenti. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione, l'inserimento e l’inclusione degli alunni immigrati; definisce i compiti e i ruoli del personale che a vario titolo concorre a promuovere e garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e di successo scolastico agli studenti migranti neo arrivati e agli Studenti di recente immigrazione (che hanno frequentato la scuola italiana da meno di due anni). L’art. 45 del D.P.R. 394/99 precisa che:

I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.

Gli stessi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia [ora diritto – dovere all’istruzione e alla formazione, che si articola per dodici anni e dunque fino ai diciotto anni di età].

La loro iscrizione nelle scuole italiane avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani, e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico [anche oltre il termine annualmente stabilito, per i soli neoarrivati].

I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva, senza alcun pregiudizio per il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado.

I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico [ora diritto – dovere] vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica […]; l’iscrizione a una classe diversa è possibile tenendo conto:

dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica;

dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;

del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.

Il Collegio dei docenti formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi; la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri.

È definito, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola.

FINALITA’ Il protocollo si propone di:

- Definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri; - Facilitare l'ingresso a scuola di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; - Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; - Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli

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Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 2

alla piena integrazione; - Costruire un contesto favorevole all'incontro tra culture; - Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia; - Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e

dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato.

RESPONSABILITA’ Il Dirigente scolastico

garantisce l’effettivo esercizio del diritto – dovere all’istruzione e alla formazione (DLgs 76/05);

garantisce il rispetto della normativa antidiscriminazione, secondo la quale compie un atto di discriminazione perseguibile civilmente chiunque illegittimamente imponga condizioni più svantaggiose o si rifiuti di fornire l’accesso […] all’istruzione […] (Dlgs 286/98, art. 43, comma 2, c);

sceglie la classe in cui inserire l’alunno e assegna lo studente alla classe;

verifica l’effettivo adattamento dei programmi da parte del Consiglio di classe. Il Collegio dei Docenti

approva il Protocollo di Accoglienza per la parte di propria competenza e ne è consapevole;

opera sulla base di quanto stabilito nel Protocollo di Accoglienza;

riceve dal docente Referente NAI le informazioni e le proposte in relazione all’accoglienza degli studenti stranieri e le discute;

presenta proposte per agevolare la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli studenti stranieri. Il docente referente per le iniziative interculturali

coordina le attività in favore di alunni NAI (effettua il colloquio di accoglienza con lo studente migrante neo arrivato e lo accompagna in visita alla scuola; mantiene i contatti con Team/Consigli di classe in cui sono inseriti studenti neo arrivati; fornisce indicazioni e strumenti ai Consigli di classe, in relazione all’eventuale Piano Didattico Personalizzato; organizza incontri periodici di formazione con i colleghi, se opportuni o richiesti; partecipa a iniziative di formazione e aggiornamento; prende contatto con gli insegnanti delle scuole del territorio, che il ragazzo ha eventualmente frequentato in precedenza, per acquisire informazioni di carattere didattico; prende eventualmente contatto con il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti per richiederne la collaborazione ai fini dell’apprendimento della lingua italiana,…)

monitora la presenza degli studenti migranti e ne dà informazione al Collegio dei docenti. Il Consiglio di Classe

predispone l’accoglienza al neo arrivato, favorendo l’instaurarsi di un clima di incontro e di dialogo all’interno della classe;

dopo l’accoglienza, accerta le competenze del neo arrivato per predisporre il necessario adattamento dei programmi;

in collaborazione con il Docente Referente per le iniziative interculturali attiva laboratori per l’apprendimento e il potenziamento dell’italiano L2 per gli studenti stranieri;

elabora e delibera, se ritenuto necessario, il PDP;

valuta i progressi dell’alunno

segnala eventuali problemi al Docente Referente per le iniziative interculturali Il Mediatore culturale

facilita la comunicazione tra scuola, ragazzi neo arrivati, le loro famiglie e le altre istituzioni;

offre consulenza ai ragazzi neo arrivati e alle loro le famiglie per aiutarli a muoversi autonomamente nella nuova realtà sociale;

promuove attività per valorizzare le differenze e favorire lo scambio culturale. Il Facilitatore linguistico (docente interno)

fornisce un lessico di base per affrontare, accanto alla classe, alcuni contenuti disciplinari opportunamente semplificati;

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Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 3

affianca il Consiglio di classe nella scelta del materiale adatto. Il Centro I.S.I. (Informazione e Sostegno all’Integrazione)

offre consulenza e orientamento alle famiglie di immigrati e agli operatori scolastici nelle strategie di accoglienza

attiva e sostiene gli interventi di mediazione culturale, predispone di materiale plurilingue, organizza percorsi di micro-lingua destinati ai genitori degli alunni non comunitari e orienta le famiglie sulle tematiche connesse alla genitorialità e al rapporto con la scuola.

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Protocollo di Accoglienza Alunni stranieri N.A.I. 4

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

1. AREA AMMINISTRATIVA

ISCRIZIONE A SCUOLA

CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE

Addetto della segreteria alunni

Accoglie lo studente straniero neo arrivato che si presenta allo sportello Guida la famiglia dello studente straniero (o il Tutore o un suo delegato) nella compilazione del modulo di iscrizione (senza l’indicazione della classe di inserimento) Informa i genitori/il tutore o suo delegato che l’assegnazione alla classe verrà effettuata successivamente Acquisisce i documenti previsti dalle Linee Guida (Permesso di soggiorno o ricevuta della Questura attestante la richiesta, Documenti anagrafici, Certificato vaccinazioni, Documenti scolastici sul percorso scolastico pregresso o autocertificazione) Acquisisce l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica Fornisce le prime informazioni su organizzazione scolastica e servizi a disposizione Comunica l’arrivo dello studente straniero al Dirigente scolastico e al Referente per l’intercultura, trasmette loro tutte le informazioni raccolte e fissa un appuntamento con il Dirigente stesso

Ricorrendo, come traduttore, ad un familiare/amico presente, ad uno studente già frequentante della stessa nazionalità Richiedendo, se necessario, l’intervento di un mediatore culturale e la traduzione di documenti Utilizzando modulistica bilingue o in lingua d’origine

Al momento dell’ingresso della famiglia/Tutore o delegato in segreteria Negli uffici di segreteria

Tiene e aggiorna un elenco degli studenti stranieri iscritti

Utilizzando un foglio elettronico per la raccolta di informazioni relative agli allievi stranieri

Dal momento dell’iscrizione e per tutta la durata della frequenza scolastica Negli uffici di segreteria

MATERIALI Scheda Riferimenti normativi Scheda plurilingue di presentazione dell’Istituto Modulistica plurilingue per la comunicazione scuola-famiglia Lista dei materiali scolastici da acquistare (da predisporre a seconda dei casi)

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2. AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE

PRIMA ACCOGLIENZA

CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE

Docente referente per le iniziative interculturali (con l’eventuale supporto del mediatore interculturale)

Effettua un primo colloquio con la famiglia/tutore/delegato e con l’allievo per:

- raccogliere informazioni sulla biografia personale, familiare, scolastica e linguistica; - fornire informazioni più dettagliate sull’organizzazione della scuola

Se opportuno, effettua direttamente o tramite un facilitatore linguistico una rilevazione delle competenze iniziali in italiano L2

Conducendo un’intervista, secondo una traccia prestabilita, nel pieno rispetto della privacy Incoraggiando i genitori ad esprimere le proprie aspettative nei confronti della scuola e del percorso scolastico Incoraggiando l’allievo a parlare dei propri interessi, desideri, abilità e conoscenze

Indicativamente entro cinque giorni dal primo contatto della famiglia con la segreteria della scuola Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso che verrà frequentato dall’allievo

Si pone come punto di riferimento per la famiglia/tutore/alunno e per gli Organi collegiali, i Gruppi di lavoro, la dirigenza

Operando in sinergia con i soggetti corresponsabili dell’accoglienza Contribuendo a costituire un Centro di Documentazione d’Istituto sull’ Intercultura, con materiale didattico e informativo specifico, consultabile dai docenti

Durante tutto il periodo di frequenza scolastica Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso frequentato dall’allievo

MATERIALI

Traccia plurilingue per condurre il primo colloquio con la famiglia

ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE

CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE

Dirigente scolastico

Sceglie la classe in cui inserire l’alunno

Utilizzando tutte le informazioni raccolte nelle fasi precedenti Effettuando colloqui con i coordinatori di classe, per valutare la composizione delle possibili classi di assegnazione (numero di allievi, clima di classe, caratteristiche del gruppo, presenza di eventuali elementi di complessità) Evitando la concentrazione di allievi di madrelingua non italiana

Indicativamente entro sette giorni dal primo contatto della famiglia con la scuola Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso che verrà frequentato dall’allievo

Assegna lo studente alla classe Comunicandolo al Referente per le iniziative interculturali, al Coordinatore di Classe, alla segreteria, alla famiglia

Indicativamente entro dieci giorni dal primo contatto della famiglia con la scuola Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso che verrà frequentato dall’allievo

MATERIALI

Scheda ordinamento scolastico del Paese di origine Modulistica plurilingue per la comunicazione scuola-famiglia

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3. AREA EDUCATIVO-DIDATTICA

INSERIMENTO IN CLASSE

CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE

Consiglio di classe (con il supporto del referente per le iniziative interculturali)

Predispone e gestisce l’accoglienza e il primo periodo di inserimento Prevede, se opportuno, un inserimento orario graduale

Ponendo in essere attività finalizzate alla conoscenza reciproca e alla facilitazione dei primi scambi in italiano L2 Individuando eventualmente un peer tutor Predisponendo materiali di “pronto soccorso linguistico”, cartelli plurilingue, ecc.

Indicativamente non oltre dieci giorni dal momento della designazione della classe In tutti gli spazi della scuola ritenuti utili (aula, laboratorio linguistico, laboratorio multimediale, palestra, …)

MATERIALI Vocabolari per immagini , Dizionari , Carte geografiche, Calendari interculturali e planetari, Kit di pronto soccorso linguistico plurilingue

PERCORSO SCOLASTICO

CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE

Consiglio di classe (con il supporto del Referente per le iniziative interculturali)

Prosegue l’effettuazione del “bilancio di competenze” iniziale Rileva i bisogni specifici di apprendimento Predispone gli eventuali interventi del mediatore interculturale Predispone gli eventuali interventi di facilitazione linguistica Elabora, se necessario, il PDP o individua altre modalità di individualizzazione/personalizzazione e/o l’adozione di misure dispensative e strumenti compensativi

Integrando le osservazioni effettuate in classe con i risultati delle prove somministrate dai docenti o, eventualmente, dal mediatore interculturale o dal facilitatore linguistico Riconoscendo gli apprendimenti sviluppati in L1 nel percorso scolastico nel Paese d’origine Definendo/declinando le competenze ritenute essenziali in riferimento alla specifica situazione dell’allievo Formalizzando le modalità di personalizzazione dell’apprendimento Prevedendo momenti e modalità di raccordo tra i vari soggetti coinvolti

All’inizio del percorso scolastico e in itinere nei consigli di classe o in riunioni specifiche, anche con eventuali altre figure coinvolte Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso frequentato dall’allievo

Dirigente Scolastico Verifica la presa in carico e l’adattamento della programmazione da parte del Consiglio di classe In presenza di segnali di progressione rapida degli apprendimenti segnalati dal CdC, valuta l’opportunità di modificare la scelta effettuata Garantisce l’elaborazione e l’adozione di un impegno programmatico per l’inclusione

Prevedendo momenti e modalità di raccordo tra i vari soggetti coinvolti

Durante il corso dell’anno scolastico Nel plesso in cui sono presenti gli uffici o nel plesso frequentato dall’allievo

MATERIALI Modello PDP per alunni stranieri Modulistica plurilingue per la comunicazione scuola-famiglia Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione

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4. AREA SOCIALE

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

CHI COSA FA COME QUANDO E DOVE

Dirigente scolastico

Referente per le

iniziative interculturali

Docenti di classe

Contattano i referenti territoriali di volta in volta individuati in base ai bisogni rilevati e ai conseguenti interventi progettati: - le cooperative sociali, le associazioni, le parrocchie, i comuni, ecc. (per il sostegno allo studio, la realizzazione di attività extrascolastiche di gioco, sport, musica, ecc.) - i servizi sociali (per interventi di sostegno a famiglie in difficoltà e l’organizzazione di supporto domiciliare nei compiti scolastici) -le istituzioni e gli enti provinciali che, a diverso titolo, si occupano di famiglie migranti

Facendo una mappatura dei bisogni degli allievi e delle loro famiglie, nonché delle risorse presenti sul territorio Operando in sinergia con gli attori coinvolti

Durante l’intero anno scolastico Nel plesso in cui sono presenti gli uffici

MATERIALI Convenzioni e accordi tra istituzioni/enti/realtà coinvolte

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Costituzione della Repubblica italiana, artt. 3 e 34

D.P.R. 722 /82 Attuazione della direttiva (CEE) n. 77/486 relativa alla formazione scolastica dei lavoratori

migranti

C.M. 301/89 Inserimento degli stranieri nella scuola dell'obbligo: promozione e coordinamento delle

iniziative per l'esercizio del diritto allo studio

C.M. 205/ 90 La scuola dell'obbligo e gli alunni stranieri. L'educazione interculturale

L. n. 40/1998, art. 36 Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero

Dlgs 286/98 Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, “Testo unico delle disposizioni concernenti la

disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”

DPR 394/99 Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento della

disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”

L 189/02 Legge 30 luglio 2002, n. 189, “Modifica alla normativa in materia di immigrazione e asilo”

L 53/03 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli

essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

DPR 334/04 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica

31 agosto 1999, n. 394, in materia di immigrazione

DLgs 76/05 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, a norma

dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53

C.M. n.24, 1/3/2006 MIUR, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

C.M. n. 28 del 15/3/2007 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per

l’anno scolastico 2006-2007

Documento di indirizzo, Ottobre 2007 La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri

D.P.R. 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e

ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1°

settembre 2008, n. 137, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169

C.M. n.2/2010 Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana

Direttiva MIUR 27/12/2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e Organizzazione

territoriale per l’inclusione scolastica

C.M. n.8/2013 Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni

operative

C.M. N. 2563/13 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/14. Chiarimenti

C.M. N.4233 19/02/2014 MIUR, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

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PROTOCOLLO DI INCLUSIONE DELL’ALUNNO ADOTTATO O IN AFFIDO

FASI DESCRIZIONE SOGGETTI COINVOLTI

DOCUMENTI DA PRODURRE

Iscrizione Si accetta l’iscrizione dell’alunno, la documentazione degli studi compiuti nel Paese di origine (pagelle, attestati, dichiarazioni, ecc.) e i documenti vaccinali. In mancanza di documentazione i genitori forniranno le informazioni in loro possesso (sul percorso scolastico) e potranno rivolgersi ai servizi sanitari perché definiscano la situazione vaccinale ed eseguano gli opportuni interventi sanitari. Nel caso di adozioni nazionali, la buona prassi è quella prevista dalla nota prot. n. 4403 del 15-05-2011 dell’USR Piemonte

Segreteria Modulistica amministrativa Scheda A

Incontro con la famiglia

Colloquio con la famiglia per raccogliere informazioni, promuovere e garantire il confronto sulle problematiche che si possono verificare al momento dell’accoglienza scolastica.

Dirigente

Referente per l’adozione

Genitori

Scheda B

Incontri con le risorse del territorio- lavoro di rete

Se la famiglia è supportata da associazioni per l’adozione e l’affido, la scuola, autorizzata dai genitori, le incontra per ampliare le conoscenze ed ipotizzare strategie ed interventi

Dirigente

Referente ad.

genitori

referenti servizi di pertinenza

Raccolta di documentazione

Individuazione della classe/colloquio con i docenti

Prima e sintetica informazione ai docenti della classe che accoglierà l’alunno

Dirigente

Referente ad.

Consiglio di Classe

Incontro scuola/famiglia/territorio

Colloquio informativo per costruire un’alleanza progettuale. Raccolta di elementi utili all’inserimento scolastico 1) la storia del ragazzo, aspetti della sua personalità, analisi di eventuali problematiche che lo riguardano 2) conoscenza delle aspettative della famiglia 3) valutazione di tempi, modalità di inserimento e risorse da attivare nella classe (mediatori culturali, educatori, o altro personale di supporto)

Ipotesi di un percorso di inserimento: schema per punti del progetto condiviso. Il

Dirigente

Referente adozione

Genitori

Servizi competenti

CdC

Ipotesi di un percorso di inserimento (da monitorare ed eventualmente modificare)

Inserimento nella classe

Si provvede, sulla base degli elementi raccolti, all’inserimento dell’alunno

Consiglio di classe

Scheda C Si attueranno le strategie e gli interventi più adatti a favorire un corretto inserimento e il benessere dell’alunno. Se necessario predisposizione di un PDP

Verifiche Tempi e strumenti di verifica saranno individuati secondo modalità individualizzate

Tutte le persone che a vario titolo hanno partecipato

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SCHEDA A: Raccolta dati in fase di accoglienza (Informazioni ad integrazione del modulo d'iscrizione)

1. ADOZIONE NAZIONALE

2. ADOZIONE INTERNAZIONALE:

AFRICA AMERICA meridionale AMERICA settentrionale ASIA EUROPA OCEANIA

3. ALTRO_________________________________________________________________________

4. Nome e cognome del minore: ____________________________________________ M F

5. Luogo e data di nascita:__________________________________________________________

6. Lingua:______________________ Eventuale bilinguismo:______________________________

7. Data di ingresso in Italia: ______________________ (se si tratta di un’adozione internazionale)

8. Data di ingresso del minore nella famiglia _____________________

9. Il/La ragazzo/a è già stato scolarizzato/a? NO SI

Se a conoscenza, indicare da che età ________________ , la durata ___________ e il percorso

scolastico pregresso/ripetenze_____________________________________________________

______________________________________________________________________________

Informazioni sulla famiglia d’accoglienza: 10. Sono presenti figli biologici ? NO SI ___________(specificare il numero)

Indicare per ciascuno il genere e l’età:

Maschi _________ Anni ________

Femmine________ Anni ________

11. Sono presenti altri figli precedentemente adottati/in affidamento?

NO SI __________ (specificare il numero)

Indicare per ciascuno il genere e l’età:

Maschi ________ Anni ________

Femmine _______ Anni ________

12. Eventuali fratelli hanno frequentato/frequentano l’attuale Scuola? NO SI

13. Riferimenti dei Servizi Territoriali o altri Enti che hanno seguito/seguono il nucleo familiare:

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

14. Nella scuola/classe in cui sarà inserito vostro/a figlio/a ci sono bambini che lui già conosce?

NO SI Chi? ________________________________________________________________

15. In generale vostro/a figlio/a è in contatto con bambini accolti in adozione da famiglie o

provenienti dalla medesima realtà adottiva? NO SI descrivere il tipo di relazione_______

________________________________________________________________________________

Data ________________

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SCHEDA B: Primo colloquio insegnanti - famiglia

(dati da tutelare secondo le modalità previste dalla Legge n. 675 del 31 dicembre 1996)

1. Dopo l’adozione è stato cambiato il nome? NO SI

2. Dopo l’adozione è stato aggiunto un altro nome? NO SI

3. Come viene abitualmente chiamato/a vostro figlio/a in famiglia? _________________________________ 4. Vostro/a figlio/a ha la conoscenza e/o percezione di: SI No In parte

1. quand’è nato/a

2. dov’è nato/a

3. dove vive (se arriva da un altro Paese) e dove abita ora

4. essere diventato/a figlio/a attraverso l’adozione

5. della sua storia passata

6. della storia familiare adottiva

7. del ricordo di legami con figure affettive (affidatari, fratelli …)

8. di essere stato eventualmente /a scolarizzato/a e del ricordo di legami e figure di riferimento

9. dal suo inserimento in famiglia quali sono i legami per lui più significativi oltre ai genitori/nonni? ………………………………………………………………………………………………..………………………………………

5. Dall’arrivo in famiglia il/la ragazzo/a ha frequentato/frequenta attività quali:

ludoteche oratori attività sportive psicomotricità A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali logopedia A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali ippoterapia A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali musica, musico-terapia A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali altro …………………………………………… A scuola In privato In carico ai Servizi Territoriali

6. Come valutate l’atteggiamento prevalente di vostro/a figlio/a di fronte a una nuova esperienza?

Se SI, valutare su una scala da 1 a 7: SI NO NON SO

1 POCO

2 3 4 5 6 7 MOLTO

1. SOCIEVOLE

2. LEADER

3. COLLABORATIVO

4. ISOLATO

5. REATTIVO

6. PASSIVO

7. INDIFFERENTE

N.B.: Occorre tenere presente che si tratta di situazioni dinamiche, in evoluzione. Può inoltre verificarsi che la

famiglia non sia in grado di rispondere, al momento del colloquio iniziale, ad alcune domande (nel caso, ad esempio, di inserimenti recenti) e che queste vadano poi riprese e completate nel corso dell’anno.

7. Secondo voi vostro figlio è interessato a :

SI NO NON SO

1 POCO

2 3 4 5 6 7 MOLTO

1. Conoscere nuovi compagni

2. Conoscere nuovi docenti

3. Desiderio di apprendere nuove conoscenze

4. Altro ________________

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8. Secondo voi vostro figlio/a preferisce interagire con:

valutare su una scala da 1 a 7: SI NO NON SO

1 POCO

2 3 4 5 6 7 MOLTO

1. Coetanei

2. Ragazzi più piccoli

3. Ragazzi più grandi

4. Adulti

5. Altro___________

6. non lo so ancora

Dall’arrivo in famiglia:

9. Quali sono gli interessi prevalenti di vostro figlio/a?

……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… 10. Di fronte all’insuccesso …

continua con ostinazioneabbandonasi ferma e rinunciachiede aiutotenta soluzioniaccetta suggerimentidiventa reattivo verso gli oggettidiventa reattivo verso le personealtro ………………………………………………………..………………………………non lo so ancora 11. Ci sono eventuali comportamenti e/o rituali che ritenete utili segnalarci?

……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… 12. In riferimento al rapporto con l’alimentazione di vostro figlio ci sono eventuali aspetti o ritualità

che ritenete utili segnalarci? (usi, gusti, abitudini relative alle proprie origini, accettazione della nostra cultura/varietà alimentare, capacità e volontà dell’uso delle posate …).

……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… 13. In riferimento ad eventuali ansie e relative sue reazioni/modalità consuete ci sono strategie

preventive o di intervento che ritenete utile segnalare?

……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………… 14. Qual è la reazione di vostro figlio/a di fronte ad un disagio fisico e/o emotivo?

si isola, chiudendosi nel mutismo si isola, nascondendosisi dondola, si ritrae, nasconde il volto diventa aggressivo/atende ad allontanarsirifiuta il contatto fisicoricerca il contatto fisicosi mostra contrariato/a altro ………………………………………………………..……………………………………… 15. In riferimento al rapporto con la lingua d’origine di vostro figlio (se adottato da un Paese

straniero), ci sono eventuali aspetti che intende segnalarci (rifiuto, utilizzo predominante, usata come intercalare)?

……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..………………………………… ……..……………………………………………………………………..……………………………………………………………..…………………………………

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SCHEDA C: Valutazione dei punti di forza dell’alunno nella fase dell’accoglienza

ALUNNO________________________________

INDICATORI

Osservazione

degli INSEGNANTI

Eventuale osservazione

di altri operatori

Manifesta difficoltà di lettura/scrittura 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta difficoltà di espressione orale 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta difficoltà logico/matematiche 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le

spiegazioni 0 1 2 3 0 1 2 3

Non svolge regolarmente i compiti a casa 0 1 2 3 0 1 2 3

Non esegue le consegne che gli vengono proposte in

classe 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne

proposte 0 1 2 3 0 1 2 3

Fa domande non pertinenti all’insegnante/educatore 0 1 2 3 0 1 2 3

Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni,

ecc.) 0 1 2 3 0 1 2 3

Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta difficoltà a stare fermo nel proprio banco 0 1 2 3 0 1 2 3

Si fa distrarre dai compagni 0 1 2 3 0 1 2 3

Manifesta timidezza 0 1 2 3 0 1 2 3

Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3

Viene escluso dai compagni dalle attività di gioco 0 1 2 3 0 1 2 3

Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3

Tende ad autoescludersi dalle attività di gioco/ricreative 0 1 2 3 0 1 2 3

Non porta a scuola i materiali necessari alle attività

scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3

Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche 0 1 2 3 0 1 2 3

Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 0 1 2 3 0 1 2 3

LEGENDA 0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità 1 L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di forza” dell’allievo, su cui fare leva nell’intervento 2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali 3 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate

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LA PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO SULL'ADOZIONE

In Italia la legge di riferimento in materia di adozione di minori e di affidamento è la Legge 184/1983 ("Diritto del minore a una famiglia"), successivamente modificata dalla Legge 476/1998 (che ratifica la Convenzione dell'Aja per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale) e dalla Legge 149/2001 (che fissa i requisiti per l'adozione internazionale e per l'affidamento).

L'INSERIMENTO SCOLASTICO Per quanto riguarda l'inserimento scolastico, non esistendo per anni una normativa nazionale ad hoc, ci si rifaceva alle indicazioni operative contenute nella C.M. 24/2006 "Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri". Negli anni successivi alcuni Uffici Scolastici Regionali hanno emesso note riguardanti l'inserimento scolastico degli alunni adottati, in particolare:

Azioni di accoglienza scolastica per alunni e alunne adottati (USR Emilia Romagna/2007)

Note sull'iscrizione e l'inserimento scolastico dei minori affidati e adottati (USR Piemonte/2011) Nel 2014 la Nota Prot. 547 del 21/02/2014 del MIUR consente, in casi eccezionali debitamente documentati, di posticipare di una anno l'iscrizione alla scuola primaria dei minori adottati, consentendo a chi abbia già compiuto i sei anni di età di permanere per un altro anno nella scuola dell'infanzia. Il 18/12/2014 sono state emanate dal MIUR le "Linee d'indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati". Queste ultime Linee guida si compongono di quattro capitoletti e tre allegati. I 4 capitoletti riguardano rispettivamente: la situazione psicosociale dei minori, le buone prassi di accoglienza formale ed esistenziale, i compiti delle figure istituzionali, la formazione di quanti vengono quotidianamente a contatto con loro. I tre allegati riguardano rispettivamente: una scheda informativa necessaria per la scuola, un questionario per i contenuti dei primi colloqui tra docenti e famiglia adottiva e dei suggerimenti per una corretta accoglienza di tali alunni problematici. Sotto un profilo burocratico è importante rilevare come siano ammesse iscrizioni non on-line, data l’incompletezza talora di molte informazioni o il ritardo nell’arrivo delle stesse. È inoltre legittima l’iscrizione a classi anteriori a quelle spettanti per l’età, sia per l’incertezza spesso sulla stessa, sia per l’incomprensione della lingua italiana, sia per la difficoltà di individuare con certezza il livello di scolarizzazione precedentemente realizzato. Viene quindi suggerito di realizzare un avvicinamento flessibile alla classe ufficiale, sia per l’orario di frequenza, sia per lo svolgimento dei programmi. Viene fortemente consigliata l’inclusione in classi non numerose e con continuità dei docenti, le stesse condizioni che si sono rivelate indispensabili per una buona inclusione degli alunni con disabilità. Vi è pure un accenno alla possibile presenza di alunni stranieri adottati con disabilità o altri BES. Nel documento si fa continuamente riferimento alla normativa sui BES, con particolare riferimento all’obbligo dei dirigenti scolastici e dei docenti di provvedere alla formulazione del progetto didattico personalizzato. Sono ben delineati i diversi compiti dell’ufficio scolastico regionale, del referente regionale e di quello di istituto per la loro inclusione scolastica, a partire dalla previsione di un apposito capitoletto nel POF e dai necessari contatti con le istituzioni pubbliche e coi soggetti privati e del volontariato che si occupano dell’accoglienza di questi minori. La recente normativa scolastica sui Bisogni Educativi Speciali (BES), volta a potenziare l'inclusione e il benessere scolastico di bambini e ragazzi che presentano delle fragilità non riconducibili a una situazione di disabilità certificabile, pur non nominando espressamente i minori adottati presenta elementi d'interesse per il loro percorso scolastico. In particolare: D.M. 27/12/2012 "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" C.M. n. 8/2013 "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica. Indicazioni operative" Nota prot. 1551 del 27/6/2013 "Piano annuale per l'inclusività" Nota prot. 2563 del 22/11/2013 "Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.s. 2013/2014. Chiarimenti Utile anche la normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento, in particolare: MIUR, Linee guida per il diritto allo studio degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (luglio 2011)

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Premessa

Art. 1 – Costituzione del Centro Territoriale di Supporto della Provincia di Vibo Valentia

Art. 2 – Sede

Art. 3 – Funzioni

Art. 4 – Destinatari e modalità di fruizione dei servizi

Art. 5 - Finanziamenti

Art. 6 - Acquisti, proprietà e utilizzo del materiale e delle attrezzature

Art. 7 - Direzione e coordinamento

Art. 8 - Comitato Tecnico Scientifico e Gruppo Operativo di Progetto

Art. 9 - Operatori del CTS

Art. 10 – Compensi

ART. 11- Promozione di intese territoriali per l’inclusione

Art. 12 – Durata e modifiche del Regolamento

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Premessa

I Centri Territoriali di Supporto per le nuove Tecnologie e disabilità, sono stati istituiti nell’ambito delle

azioni 4 e 5 del Progetto MIUR, Direzione Generale per lo Studente, denominato “Nuove Tecnologie

e Disabilità”.

Il presente regolamento è in linea con la Direttiva 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per

alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e con

la successiva Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013.

Art. 1 – Costituzione del Centro Territoriale di Supporto della Provincia di Vibo Valentia

Il Centro Territoriale di Supporto della Provincia di Vibo Valentia (in seguito denominato CTS) è stato

istituito con Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria N° 14404/P del 25.07.2006. Il

CTS rappresenta un Centro permanente di supporto al processo di inclusione di alunni con Bisogni

Educativi Speciali.

Art. 2 – Sede

Il CTS di Vibo Valentia ha sede presso l’I.I.S. “De Filippis-Prestia”, Via Santa Maria dell’Imperio snc

Vibo Valentia. L'istituzione scolastica sede di CTS mette a disposizione locali idonei ad ospitare il

Centro, convenientemente arredati ed attrezzati, assicurando la fruibilità dei servizi attivati.

All'istituzione scolastica sede del CTS sono assegnati i fondi previsti; tali fondi sono amministrati

secondo le specifiche disposizioni impartite dall'USR Calabria e dal MIUR.

Art. 3 – Funzioni

Il CTS di Vibo Valentia:

realizza attività di informazione su normativa, tecnologie hardware e software (uso,

adattamento e utilizzo), interventi didattici, nuovi ausili didattici per l’inclusione e risorse

tecnologiche disponibili presso il CTS

cura la raccolta e la diffusione delle informazioni culturali, pedagogiche e normative

agisce in raccordo interistituzionale con ASP, Istituzioni, Associazioni, Enti Locali, per

realizzare interventi in forma integrata e sinergica

offre consulenza e supporto alle scuole sull’inclusione di alunni con BES

ottimizza le risorse nella fase di acquisizione delle attrezzature hardware e software e nella

loro gestione (attraverso il servizio di comodato d’uso)

cura la diffusione di atti e/o di esperienze significative

integra e raccorda a livello territoriale le risorse tecnologiche ed umane per l’inclusione

scolastica per migliorare il processo di apprendimento, sviluppo e socializzazione degli alunni

con Bisogni Educativi Speciali

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coordina, promuove e valorizza azioni di formazione e progettualità relative all’inclusione

scolastica, costituendo punto di riferimento per le scuole, gli Enti locali, i Servizi territoriali

offre assistenza tecnica per i più comuni problemi di funzionamento e adattamento delle

tecnologie alle esigenze dei singoli utenti

promuove e organizza iniziative di formazione sui temi dell’inclusione scolastica e sui BES

rivolte ai docenti curriculari e di sostegno, agli alunni o alle loro famiglie, anche in rete con altri

CTS, CTI, o in collaborazione con altri Enti ed Associazioni

partecipa ad iniziative di informazione/formazione organizzate nel territorio provinciale

effettua azioni di monitoraggio per rilevare dati utili finalizzati ad una migliore organizzazione

dei servizi offerti dal CTS

gestisce le attività di pubblicazione di notizie ed iniziative riguardanti il CTS sui siti

www.iisdefilippisprestia.gov.it e www.handitecno.calabria.it

promuove forme di collaborazione con Associazioni presenti sul territorio, con Istituzioni e Enti

locali

favorisce la diffusione delle tecnologie a basso costo, open-source e freeware.

Art. 4 – Destinatari e modalità di fruizione dei servizi

Possono accedere ai servizi del CTS:

i Dirigenti scolastici e i docenti in servizio presso le scuole statali e paritarie di ogni ordine e

grado della provincia di Vibo Valentia;

i rappresentanti di Enti o Associazioni che operano nel campo dei BES;

i genitori che abbiano, all’interno del proprio nucleo familiare, figli con disabilità;

gli alunni con BES

il personale interessato ai temi dell’inclusione di alunni con BES.

La fruizione dei servizi assume diverse modalità a seconda della tipologia di servizio richiesto.

L’accesso ai servizi di Consultazione/Documentazione presso il Centro e di

Informazione/Consulenza/supporto sull’inclusione scolastica di alunni con BES, avviene su

appuntamento telefonando in orario scolastico al numero 0963/43066 oppure inviando una richiesta

via e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

La Formazione sulle tematiche relative all’inclusione scolastica di alunni con B.E.S. viene realizzata

sulla base di apposito bando di partecipazione a cura del CTS.

Materiale e sussidi in dotazione al CTS possono essere concessi in comodato d’uso gratuito

temporaneo alle Scuole statali secondo la seguente procedura:

1) le Scuole presentano al CTS il progetto didattico-educativo, documentando la tipologia del

bisogno educativo speciale del soggetto

2) il CTS effettua una valutazione dell’effettiva necessità e una eventuale personalizzazione

dello strumento

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3) le Scuole sottoscrivono un contratto di comodato d’uso nel quale si impegnano formalmente

a:

a) finalizzare l’utilizzo da parte di studenti con BES

b) restituire il materiale ricevuto in comodato d’uso, rispettando i tempi indicati

c) risarcire il CTS di Vibo Valentia del danno arrecato ai materiali ricevuti in dotazione

d) utilizzare il materiale ricevuto esclusivamente allo scopo per cui è stato destinato;

e) restituire il materiale ricevuto in comodato su richiesta del responsabile del CTS di Vibo

Valentia.

N. B.: non è possibile ottenere in comodato d’uso software commerciale legato ad una

licenza d’uso.

4) il materiale viene consegnato al Dirigente scolastico della scuola richiedente (o ad un suo

delegato)

In caso di richiesta di medesimi beni da parte di più istituzioni scolastiche, il CTS si riserva di

effettuare una valutazione tecnica connessa agli specifici alunni.

Art. 5 - Finanziamenti

Il CTS gestisce i finanziamenti trasferiti dal MIUR, dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e

le altre risorse che potranno essere individuate e assicurate a seguito di protocolli d’intesa con gli

Enti Locali e/o gli eventuali contributi volontari da parte di Imprese e Associazioni, nonché risorse

derivanti da fondi europei.

Art. 6 - Acquisti, proprietà e utilizzo del materiale e delle attrezzature

L’IIS “De Filippis - Prestia” provvede, finanziariamente e amministrativamente, all’acquisto delle

attrezzature per le finalità istituzionali sopraindicate e di esse è proprietaria, sul piano patrimoniale.

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dell’IIS “De Filippis-Prestia” è il consegnatario dei

beni del CTS.

In funzione di progetti mirati è prevista l’utilizzazione di strumenti, mezzi e tecnologie in dotazione al

CTS da parte delle istituzioni firmatarie di Protocolli di Intesa mediante appositi affidamenti

temporanei.

Art. 7 - Direzione e coordinamento

Il CTS è diretto dal Dirigente Scolastico dell’IIS “N. De Filippis- G. Prestia” di Vibo Valentia che è

responsabile per la gestione e l’organizzazione del Centro e per la promozione dei rapporti del CTS

con il territorio, nonché organo di garanzia per il miglior funzionamento, efficienza ed efficacia.

Art. 8 - Comitato Tecnico Scientifico e Gruppo Operativo di Progetto

Presso il CTS di Vibo Valentia è istituito il Comitato Tecnico Scientifico, composto da:

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il Dirigente Scolastico della scuola sede del CTS, che lo presiede;

gli Operatori del CTS di Vibo Valentia, formati con l’azione 4 del Progetto “Nuove Tecnologie e

Disabilità” del MIUR affidata all’INDIRE.

Possono essere invitati, sulla base degli argomenti all’ordine del giorno, con funzione consultiva e

su individuazione del Dirigente scolastico:

• un referente dell’U.S.R. Calabria

• rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni

• altri esperti secondo gli argomenti in discussione

Il Comitato Tecnico Scientifico definisce il Piano Annuale di intervento relativo ad acquisti, iniziative

di formazione e per la definizione di ogni altra attività del Centro da porre in essere nel medio/lungo

termine, tenendo conto dei bisogni emergenti dal territorio e delle strategie e priorità generali

individuate dagli Uffici Scolastici Regionali e dal MIUR. Il Comitato Tecnico Scientifico si riunisce

almeno una volta all’anno.

Al fine di attuare specifici interventi/progetti può essere costituito un Gruppo Operativo di Progetto

al quale possono prendere parte, su individuazione del Dirigente Scolastico, oltre che i componenti

del Comitato Tecnico Scientifico anche altri soggetti (il D.S.G.A. della Scuola sede del CTS, un

referente dell’U.S.R. Calabria, rappresentanti di Enti ed Associazioni, …).

Art. 9 - Operatori del CTS

Gli Operatori del CTS, Prof. Strano Pasqualino e Prof.ssa Meli Enza, specificamente formati con

l’azione 4 del Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità” del MIUR affidata all’INDIRE assumono i

seguenti compiti:

formulano proposte al Comitato Tecnico Scientifico e al GOP;

forniscono consulenza e supporto a Istituzioni Scolastiche, Enti, Associazioni, genitori, alunni con

BES;

curano la realizzazione e le azioni di accompagnamento dei percorsi informativi/formativi

(segreteria organizzativa, tutoraggio, raccolta e diffusione di atti, …);

predispongono materiale riguardante gli alunni BES;

aggiornano il sito del CTS e gestiscono la piattaforma e-learning;

curano la raccolta/diffusione di buone pratiche e monitoraggi.

Art. 10 – Compensi

Il personale del Comitato Tecnico Scientifico, del GOP e gli Operatori del CTS che prestano la

propria attività in orario non di servizio, per il funzionamento del Centro, hanno diritto a compensi

secondo le misure previste dai rispettivi contratti di lavoro, a carico dei fondi di funzionamento del

Centro e/o dei fondi previsti dai progetti specifici.

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ART. 11- Promozione di intese territoriali per l’inclusione

Il CTS di Vibo Valentia potrà farsi promotore o aderire ad intese e accordi territoriali finalizzati al

miglioramento del livello di inclusione nelle scuole e alla prevenzione/contrasto del disagio e di

fenomeni di bullismo/cyberbullismo in ambito scolastico.

Il CTS, in coerenza con quanto stabilito in atti e provvedimenti di carattere nazionale e regionale,

potrà curare rapporti con il GLIR ed il GLIP, nonché con i CTI al fine di favorire azioni condivise sul

territorio tese a favorire l’Inclusione.

Art. 12 – Durata e modifiche del Regolamento

Il presente regolamento resta in vigore fino all’adozione di altro sostitutivo ed obbliga tutte le parti

citate a vario titolo al rispetto di quanto in esso stabilito. Ogni eventuale modifica del presente

Regolamento deve essere proposta dal Comitato Tecnico Scientifico con deliberazione assunta a

maggioranza assoluta dei componenti.

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CREDITO SCOLASTICO

DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 art.15 In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino ad un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Partecipano al consiglio tutti i docenti che svolgono attività e insegnamenti per tutte le studentesse e tutti gli studenti o per gruppi degli stessi, compresi gli insegnanti di religione cattolica e per le attività alternative alla religione cattolica, limitatamente agli studenti che si avvalgono di questi insegnamenti. Con la tabella di cui all’allegato A del presente decreto è stabilita la corrispondenza tra la media dei voti conseguiti dalle studentesse e dagli studenti negli scrutini finali per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi dell’articolo 13, comma 4, è attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso. La tabella di cui all’allegato A si applica anche ai candidati esterni ammessi all’esame a seguito di esame preliminare e a coloro che hanno sostenuto esami di idoneità. Per i candidati che svolgono l’esame di Stato negli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 la stessa tabella reca la conversione del credito scolastico conseguito, rispettivamente nel terzo e quarto anno di corso e nel terzo anno di corso. Per i candidati esterni il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe davanti al quale sostengono l’esame preliminare di cui al comma 2 dell’articolo 14, sulla base della documentazione del curriculum scolastico e dei risultati delle prove preliminari. Pertanto, per l’anno scolastico 18-19 il credito scolastico totale sarà determinato, per ciascun alunno, dalla sommatoria del punteggio definito sulla base della tabella di conversione della somma del credito del terzo e del quarto anno, già assegnato nei due anni scolastici precedenti, e il punteggio del credito scolastico attribuito per il quinto anno nello scrutinio finale applicando, a tale ultimo fine, esclusivamente la prima e l’ultima colonna della tabella di attribuzione del credito scolastico. i consigli di classe provvederanno ad effettuare tempestivamente e, comunque, non più tardi dello scrutinio di valutazione intermedia, la conversione del credito scolastico conseguito complessivamente nel terzo e nel quarto anno di corso da ciascuno studente, verbalizzandone l’esito. Inoltre, le scuole avranno cura di comunicare agli studenti e alle famiglie il credito complessivo del terzo e del quarto anno, come risultante dalla suddetta operazione di conversione, mediante i consueti canali di comunicazione scuola- famiglia. Tabella A (D.L.62/17)

Media Classe terza Classe quarta Classe quinta

< 6 – – punti 7 – 8

= 6 punti 7 – 8 punti 8 – 9 punti 9 – 10

< 6 ≤ 7 punti 8 – 9 punti 9 – 10 punti 10 – 11

< 7 ≤ 8 punti 9 – 10 punti 10 – 11 punti 11- 12

< 8 ≤ 9 punti 10 – 11 punti 11 – 12 punti 13 – 14

< 9 ≤ 10 punti 11 – 12 punti 12 – 13 punti 14 – 15

Regime transitorio Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2018/2019: Tabella di conversione del credito conseguito nel III e nel IV anno:

Somma crediti conseguiti per il III e per il IV anno

Nuovo credito attribuito per il III anno e IV anno (totale)

6 15

7 16

8 17

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9 18

10 19

11 20

12 21

13 22

14 23

15 24

16 25

Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2019/2020: Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno:

Somma crediti conseguiti per il III Nuovo credito attribuito per il III anno

3 7

4 8

5 9

6 10

7 11

8 12

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I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia

Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019 - CLASSI TERZE

(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)

ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____

M 6 = (7 – 8)) Insuff. Normale Apprezz.

>6 – 7 = (8 - 9) Insuff. Normale Apprezz.

>7 – 8 = (9 - 10) Insuff. Normale Apprezz.

>8 – 9 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.

>9 – 10= (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2

B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2

C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2

D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;

A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180

B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.

C Attività integrative effettuate all’interno della scuola

D

Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale

• Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola

Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.

E Alternanza scuola – lavoro: I: impegno insufficiente; S: impegno sufficiente; D: impegno discreto; A: impegno apprezzabile

Totale

CREDITO ASSEGNATO

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I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia

Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019 - CLASSI QUARTE

(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)

ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____

M 6 = (8-9) Insuff. Normale Apprezz.

>6 – 7 = (9-10) Insuff. Normale Apprezz.

>7 – 8 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.

>8 – 9 = (11-12) Insuff. Normale Apprezz.

>9 – 10= (12-13) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2

B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2

C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2

D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;

A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180

B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.

C Attività integrative effettuate all’interno della scuola

D

Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola

Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.

E Alternanza scuola – lavoro: I: impegno insufficiente; S: impegno sufficiente; D: impegno discreto; A: impegno apprezzabile

Totale

CREDITO ASSEGNATO

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I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia

Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSI QUINTE

(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)

ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____

M < 6 = (7 -8) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,1 0,2

B interesse 0 0,1 0,2

C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2

D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

M 6 = (9 -10) Insuff. Normale Apprezz.

>6 – 7 = (10 – 11) Insuff. Normale Apprezz.

>7 – 8 = (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.

>8 – 9 = (13 - 14) Insuff. Normale Apprezz.

>9 – 10= (14 - 15) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2 A 0 0,1 0,2

B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2

C Attiv.Int Interne 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2

D Attiv Int Esterne 0 0 ,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1 D 0 0,05 0,1

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

E Alternanza I:0 S.:0,1 D.: 0,2 A: 0,3

N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;

A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180

B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.

C Attività integrative effettuate all’interno della scuola

D

Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola

Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.

E Alternanza scuola – lavoro: I: impegno insufficiente; S: impegno sufficiente; D: impegno discreto; A: impegno apprezzabile

Totale

CREDITO ASSEGNATO

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I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia

Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSE TERZA SERALE

(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)

ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____

M 6 = (7 - 8) Insuff. Normale Apprezz.

>6 – 7 = (8 - 9) Insuff. Normale Apprezz.

>7 – 8 = (9 -10) Insuff. Normale Apprezz.

>8 – 9 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.

>9 – 10= (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4

B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2

C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2

D media voti 0 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1

E condotta 0 8: 0,2 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1

*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;

A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180

B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.

C

Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola

Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.

D Profitto - Media dei voti. Per le bande >6 – 7 / > 7 – 8/ >8 – 9/ >9 - 10 : 0 fino a 6/7/8/9,5 - ; 0,1 da 6/7/8/9, 6;

E Condotta – valore attribuito per i voti da 8 a 10

Totale

CREDITO ASSEGNATO

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I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia

Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSE QUARTA SERALE

(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)

ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____

M 6 = (8 - 9) Insuff. Normale Apprezz.

>6 – 7 = (9 - 10) Insuff. Normale Apprezz.

>7 – 8 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.

>8 – 9 = (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.

>9 – 10= (12 - 13) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4

B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2

C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2

D media voti 0 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1

E condotta 0 8: 0,2 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1

*N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;

A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180

B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, con riferimento anche allo studio della religione cattolica o ad eventuali attività alternative.

C

Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola

Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.

D Profitto - Media dei voti. Per le bande >6 – 7 / > 7 – 8/ >8 – 9/ >9 - 10 : 0 fino a 6/7/8/9,5 - ; 0,1 da 6/7/8/9, 6;

E Condotta – valore attribuito per i voti da 8 a 10

Totale

CREDITO ASSEGNATO

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I.I.S. “DE FILIPPIS - PRESTIA” – Vibo Valentia

Tabella attribuzione Credito Scolastico a.s. 2018/2019- CLASSE QUINTA SERALE

(Delibera Collegio Docenti del 29/10/2018)

ALLIEVO: __________________________________ Classe ____ Sez. : ____ Media : _____

M < 6 = (7 - 8) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,2 0,4

B interesse 0 0,1 0,2

C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2

D media voti 0

E condotta 0 8: 0,2

M 6 = (9 - 10) Insuff. Normale Apprezz.

>6 – 7 = (10 - 11) Insuff. Normale Apprezz.

>7 – 8 = (11 - 12) Insuff. Normale Apprezz.

>8 – 9 = (13 - 14) Insuff. Normale Apprezz.

>9 – 10= (14 - 15) Insuff. Normale Apprezz.

Assiduità 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4 A 0 0,2 0,4

B interesse 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2 B 0 0,1 0,2

C Attiv Int Esterne 0 0 ,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2 C 0 0,1 0,2

D media voti 0 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1 D 0 0 0,1

E condotta 0 8: 0,2 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1 E 0 8: 0,1

A Assiduità e frequenza scolastica (Discontinua-Normale-Apprezzabile) Discontinua = > 230 ore; Normale = tra 180 e 230 ore; Apprezzabile = meno di 180

B interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, compreso l’interesse e l’impegno nello studio della religione cattolica o nelle attività alternative

c

Attività integrative esterne • Attività culturali, artistiche, ricreative • Attività lavorative e di formazione professionale • Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione • Attività sportive di gruppo/squadra • Altre attività coerenti con le finalità didattico – educative della scuola

Per tali attività andrà presentata un’attestazione firmata dal responsabile legale dell’ente, associazione, gruppo, organismo dotato di statuto, propria sede, capaci di organizzare attività conosciute e riconosciute nel territorio e contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.

D Profitto - Media dei voti. Per le bande >6 – 7 / > 7 – 8/ >8 – 9/ >9 - 10 : 0 fino a 6/7/8/9,5 - ; 0,1 da 6/7/8/9, 6;

E Condotta – valore attribuito per i voti da 8 a 10

N.B.: Si assegnerà il punto di credito approssimando per eccesso a partire dal valore 0,6;

Totale

CREDITO ASSEGNATO