ALLE PAGINE 9-16 Comuni al voto, candidati in fuga · Un possibile casus belli è il salva-Roma che...

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9 771590 588032 90421 Elezioni comunali del 26 maggio, si cercano candidati. Si av- vicinano a grandi passi le consulta- zioni amministrative, in provincia si vota in 51 dei 77 Comuni che compongonolamappadellemuni- cipalità, e si scopre che in molti paesi non c’è corsa. In più della me- tà delle sfide elettorali non sarà uno scontro tra candidati, ma una lotta per raggiungere il quorum. Sono, infatti, quasi trenta i Co- muni che avranno un “mono-can- didato sindaco”, e in alcuni casi non è neppure detto che si riesca a tro- Il Fitness park Una palestra per tutti In forma all’aria aperta Dopo lo Skate park e il Pump track ora tocca al Fitness park, inaugurato ieri a Piateda. «Una nuova area dove fare movimento e attività fisica all’aria aperta sarà alla portata davvero di tutti». LUCCHINI A PAGINA 21 Melavì, parte l’export in Egitto e India Sud Italia ed estero, perché è fuori provincia che si gioca la partita. E allora mele in partenza per l’Egitto e l’India, mentre i succhi sono destinati a Calabria e Sicilia. Nei due stabili- menti Melavì di Tovo S. Agata e Ponte in Valtellina si lavora in- cessantemente per rispettare i tempi di consegna e soddisfare le richieste della clientela. Con un’annata produttiva che si pro- spetta positiva, la primavera si è aperta con il progetto “Frutta nelle scuole”. Melavì, partner del ministero delle Politiche agrico- le e alimentari, fornisce il succo di mele a molte delle scuole d’Italia coinvolte nell’iniziativa, dalle Alpi alla Sicilia. SERVIZIO A PAGINA 17 Percorrerà 400 chilo- metri a piedi in 17 giorni, giran- do in lungo e in largo la Valtelli- na. Eppoi, quando si toglierà le scarpe da trekking, si siederà e scriverà un racconto di viaggio della sua esperienza. L’idea è venuta allo scrittore e libraio livignasco Thomas Ru- berto che, supportato dall’ami- co ed editore Andrea Merisio, ha deciso di andare alla scoper- ta di paesi, borghi, storia, natu- ra e sentieri di Valtellina e so- Filo di Seta Ad alcuni solo 40 euro. È l’elemosina di cittadinanza. di FRANCESCO CERRACCHIO L a vera legittima difesa serve per le nostre forze di polizia, per i nostri carabinieri, poliziotti, militari e per chiunque svolga una funzione a tutela della sicurezza dei cittadini». È quanto ha dichiarato il vice- premier Luigi Di Maio dopo aver appreso la notizia della morte del maresciallo dei carabinieri Vincenzo Di Gennaro a Cagnano Varano (Foggia), ucciso da un pregiudicato con una pistola cal. 9 con la quale aveva ferito anche CONTINUA A PAGINA 7 Il viaggio, poi il racconto Thomas inizia il cammino prattutto della gente. «Da livignasco, quando ven- go a Sondrio - afferma -, percor- ro la statale e, dunque, conosco poco di tutto quello che c’è nel versante retico ed orobico. Questa è l’occasione per farlo. Non passerò per le vette o le cime, ma a mezza costa o nel fondo valle, proprio per incon- trare chi vive in questi borghi. Farò una media di 25 chilometri al giorno». CASTOLDI A PAGINA 20 Domani, 22 aprile LA PROVINCIA DI SONDRIO non sarà in edicola Appuntamento a martedì 23 aprile Ai lettori i migliori auguri di BUONA PASQUA CARABINIERE UCCISO: SERVE UNA RISPOSTA PIÙ SEVERA di DIEGO MINONZIO O gni tanto cerchiamo di essere migliori di quello che siamo. Ci proviamo. Ci proviamo sul serio. Aspettiamo il momento giusto, quello che sbalza i cuori, smuove le coscienze, inumidisce gli occhi e tentiamo di tirarci fuori dalla fanghiglia nella quale restiamo avvoltolati lungo tutta la nostra grigia esistenza. Ma è dura. È dura davvero essere diversi da quello che si è. Il rogo della cattedrale di Notre-Dame ha rappresentato l’ultima occasione persa. Quanto ci siamo emozionati, quanto abbiamo trepidato, quanto ci siamo martoriati nel veder andare in fumo quella chiesa meravigliosa nella più meravigliosa delle città CONTINUA A PAGINA 6 di OSCAR CANTONI+ Q uesta è la grande certezza che proclamiamo nella Pasqua: la stessa pienezza di luce, di verità e di pace, frutto della morte e risurrezione del Signore risorto, attraversa i secoli, fino a irrompere nel mondo di oggi, dove è ancora in atto la grande battaglia (e lo sarà fino alla fine dei secoli!) tra l’amore e l’odio, la verità e la menzogna, l’egoismo personale e di gruppo contro la solidarietà e la pratica della fraternità. Non è facile credere che la risurrezione del Signore si sviluppi e continui a recare i suoi frutti ancora oggi, visto che la storia continua ad essere sfigurata dal peccato e dalla morte, a tal punto che molti si mostrano scoraggiati e perplessi, constatando una apparente recessione del bene. Eppure noi siamo aperti alla speranza che al male, all’odio, alle divisioni, che tuttora sussistono nel nostro mondo inquieto, è posto un limite. Non sono essi i vincitori assoluti e nemmeno quanti coltivano quella “cultura di morte”, che si manifesta attraverso le numerose perversità, frutto di un cuore malato e schiavo del male. Lo conferma l’esempio dei Santi di tutti i tempi, anche “quelli della porta accanto”, che noi abbiamo conosciuto e ammirato, testimoni di un modo diverso di vivere e di operare il bene verso tutti, perfino nei confronti di coloro da cui hanno ricevuto ostilità. La vittoria di Cristo sulla morte e su tutte le “strutture di peccato” è assicurata: a noi riconoscerla attraverso le diverse modalità con le quali si manifesta e gioirne. Il bene fruttifica ancora e si espande ad ampio raggio, ovunque nel mondo, anche se si presenta, come è sua natura, attraverso le forme deboli dell’amore, poco appariscenti, tanto da essere difficilmente percepibili da chi non ha occhi semplici per poterli riconoscere. Il bene, infatti, non ha bisogno di spettacolarità, né di propaganda: non si impone, ma cresce a dismisura e si sviluppa in modalità semplici e a volte inedite, tanto che possiamo affermare con gioia che tutto il mondo è avvolto dalla grazia del Risorto. Ancora oggi il Signore Gesù, SEGUE A PAGINA 5 vare questa figura. Sembra quasi che il 2019 segni una nuova frontie- ra nelle scelte di partecipazione alla “cosa pubblica”. Per decidere chi farà il sindaco, chi l’assessore, non ci si scontra più, non si “litiga” più e si fa quasi fatica a mettere insieme le liste, certe volte anche solo una lista SERVIZI ALLE PAGINE 18-19 Il mondo è immerso nella grazia del Risorto DOMENICA 21 APRILE 2019 • EURO 1,30 ANNO 128 . NUMERO 110 • www.laprovinciadisondrio.it Comuni al voto, candidati in fuga Politica locale in crisi: in quasi 30 Comuni su 51 sarà corsa solitaria con il rischio quorum GRANDE PARTECIPAZIONE VIA CRUCIS A SONDRIO «FIDUCIOSI IN CRISTO» GIANOLI A PAGINA 22 CULTURA Pasqua: L’Ordine speciale Papa Francesco e Ravasi Nell’inserto l’introduzione scritta da Bergoglio al libro “Prendi un po’ di vino con moderazione. La sobrietà cristiana” di Giovanni Crisostomo. E una riflessione del cardinale L’ORDINE ALLE PAGINE 9-16 Le leve per la ripresa e per la riscossa si fanno qui, nelle montagne e nelle valli ldon Giuseppe Brusadelli L’ORDINE FONDATO NEL 1879 DOMENICA 21 APRILE 2019 LA NATURA DELL’UOMO TRA COPPE E CATTEDRALI /ygjpah1i0EGGYJwPTv8Ug0jGHqDtTokokkp5KM9vTg=

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9771590

588032

90421

Elezioni comunali del 26maggio, si cercano candidati. Si av-vicinano a grandi passi le consulta-zioni amministrative, in provinciasi vota in 51 dei 77 Comuni che

compongono la mappa delle muni-cipalità, e si scopre che in molti paesi non c’è corsa. In più della me-tà delle sfide elettorali non sarà unoscontro tra candidati, ma una lotta

per raggiungere il quorum. Sono, infatti, quasi trenta i Co-

muni che avranno un “mono-can-didato sindaco”, e in alcuni casi nonè neppure detto che si riesca a tro-

Il Fitness parkUna palestra per tuttiIn forma all’aria aperta

Dopo lo Skate park e il Pump track ora tocca

al Fitness park, inaugurato ieri a Piateda.

«Una nuova area dove fare movimento

e attività fisica all’aria aperta sarà alla portata

davvero di tutti». LUCCHINI A PAGINA 21

Melavì, parte l’export in Egitto e IndiaSud Italia ed estero,

perché è fuori provincia che sigioca la partita. E allora mele inpartenza per l’Egitto e l’India,mentre i succhi sono destinati aCalabria e Sicilia. Nei due stabili-menti Melavì di Tovo S. Agata e

Ponte in Valtellina si lavora in-cessantemente per rispettare itempi di consegna e soddisfarele richieste della clientela. Conun’annata produttiva che si pro-spetta positiva, la primavera siè aperta con il progetto “Frutta

nelle scuole”. Melavì, partner delministero delle Politiche agrico-le e alimentari, fornisce il succodi mele a molte delle scuoled’Italia coinvolte nell’iniziativa,dalle Alpi alla Sicilia.SERVIZIO A PAGINA 17

Percorrerà 400 chilo-metri a piedi in 17 giorni, giran-do in lungo e in largo la Valtelli-na. Eppoi, quando si toglierà lescarpe da trekking, si siederà escriverà un racconto di viaggiodella sua esperienza.

L’idea è venuta allo scrittoree libraio livignasco Thomas Ru-berto che, supportato dall’ami-co ed editore Andrea Merisio,ha deciso di andare alla scoper-ta di paesi, borghi, storia, natu-ra e sentieri di Valtellina e so-

Filo di Seta

Ad alcuni solo 40 euro. È l’elemosina di cittadinanza.

di FRANCESCO CERRACCHIO

La vera legittima difesaserve per le nostre forze dipolizia, per i nostri carabinieri, poliziotti,

militari e per chiunque svolga una funzione a tutela della sicurezza dei cittadini». È quanto ha dichiarato il vice-premier Luigi Di Maio dopo aver appreso la notizia della morte del maresciallo dei carabinieri Vincenzo Di Gennaro a Cagnano Varano (Foggia), ucciso da un pregiudicato con una pistola cal. 9 con la quale aveva ferito anche CONTINUA A PAGINA 7

Il viaggio, poi il raccontoThomas inizia il cammino

prattutto della gente. «Da livignasco, quando ven-

go a Sondrio - afferma -, percor-ro la statale e, dunque, conoscopoco di tutto quello che c’è nelversante retico ed orobico.Questa è l’occasione per farlo.Non passerò per le vette o lecime, ma a mezza costa o nelfondo valle, proprio per incon-trare chi vive in questi borghi.Farò una media di 25 chilometrial giorno». CASTOLDI A PAGINA 20

Domani, 22 aprileLA PROVINCIADI SONDRIOnon sarà in edicola

Appuntamento a martedì 23 aprile

Ai lettori i migliori auguri diBUONA PASQUA

CARABINIEREUCCISO: SERVEUNA RISPOSTAPIÙ SEVERA

di DIEGO MINONZIO

Ogni tanto cerchiamo diessere migliori diquello che siamo. Ciproviamo. Ci proviamo

sul serio. Aspettiamo il momento giusto, quello che sbalza i cuori, smuove le coscienze, inumidisce gli occhi e tentiamo di tirarci fuori dalla fanghiglia nella quale restiamo avvoltolati lungo tutta la nostra grigia esistenza. Ma è dura. È dura davvero essere diversi da quello che si è.

Il rogo della cattedrale di Notre-Dame ha rappresentato l’ultima occasione persa. Quanto ci siamo emozionati, quanto abbiamo trepidato, quanto ci siamo martoriati nel veder andare in fumo quella chiesa meravigliosa nella più meravigliosa delle città CONTINUA A PAGINA 6

di OSCAR CANTONI+

Questa è la grandecertezza che proclamiamo nellaPasqua: la stessapienezza di luce, di

verità e di pace, frutto della morte e risurrezione del Signore risorto, attraversa i secoli, fino a irrompere nel mondo di oggi, dove è ancora in atto la grande battaglia (e lo sarà fino alla fine dei secoli!) tra l’amore e l’odio, la verità e la menzogna, l’egoismo personale e di gruppo contro la solidarietà e la pratica della fraternità.

Non è facile credere che larisurrezione del Signore si sviluppi e continui a recare i suoi frutti ancora oggi, visto che la storia continua ad essere sfigurata dal peccato e dalla morte, a tal punto che molti si mostrano scoraggiati e perplessi, constatando una apparente recessione del bene.

Eppure noi siamo aperti alla speranza che al male, all’odio, alle divisioni, che tuttora sussistono nel nostro mondo inquieto, è posto un limite. Non sono essi i vincitori assoluti e nemmeno quanti coltivano quella “cultura di morte”, che si manifesta attraverso le

numerose perversità, frutto di un cuore malato e schiavo del male.

Lo conferma l’esempio deiSanti di tutti i tempi, anche “quelli della porta accanto”, che noi abbiamo conosciuto e ammirato, testimoni di un modo diverso di vivere e di operare il bene verso tutti, perfino nei confronti di coloroda cui hanno ricevuto ostilità.

La vittoria di Cristo sulla morte e su tutte le “strutture di peccato” è assicurata: a noi riconoscerla attraverso le diverse modalità con le quali si manifesta e gioirne.

Il bene fruttifica ancora e siespande ad ampio raggio, ovunque nel mondo, anche se si presenta, come è sua natura, attraverso le forme deboli dell’amore, poco appariscenti, tanto da essere difficilmente percepibili da chi non ha occhi semplici per poterli riconoscere.

Il bene, infatti, non ha bisogno di spettacolarità, né di propaganda: non si impone, ma cresce a dismisura e si sviluppa in modalità semplici e a volte inedite, tanto che possiamo affermare con gioia che tutto il mondo è avvolto dalla grazia del Risorto. Ancora oggi il Signore Gesù,

SEGUE A PAGINA 5

vare questa figura. Sembra quasi che il 2019 segni una nuova frontie-ra nelle scelte di partecipazione alla “cosa pubblica”. Per deciderechi farà il sindaco, chi l’assessore,

non ci si scontra più, non si “litiga”più e si fa quasi fatica a mettere insieme le liste, certe volte anchesolo una listaSERVIZI ALLE PAGINE 18-19

Il mondo è immerso nella grazia del Risorto

DOMENICA 21 APRILE 2019 • EURO 1,30 ANNO 128 . NUMERO 110 • www.laprovinciadisondrio.it

Comuni al voto, candidati in fugaPolitica locale in crisi: in quasi 30 Comuni su 51 sarà corsa solitaria con il rischio quorum

GRANDE PARTECIPAZIONE

VIA CRUCIS A SONDRIO

«FIDUCIOSI IN CRISTO»

GIANOLI A PAGINA 22

CULTURA

Pasqua: L’Ordine specialePapa Francesco e RavasiNell’inserto l’introduzione scritta da Bergoglio al libro

“Prendi un po’ di vino con moderazione. La sobrietà cristiana”

di Giovanni Crisostomo. E una riflessione del cardinale

L’ORDINE ALLE PAGINE 9-16

Le leve per la ripresa e per la riscossa si fanno qui, nelle montagne e nelle valli l don Giuseppe Brusadelli

L’ORDINEFONDATO NEL 1879DOMENICA 21 APRILE 2019

LA NATURADELL’UOMOTRA COPPEE CATTEDRALI

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2 LA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

ROMA

MICHELE ESPOSITO

■Da martedì sera po-trebbe essere più chiaro se il governo giallo-verde scavalle-rà le Europee. Sarà allora, in occasione del Consiglio dei mi-nistri convocato nel pomerig-gio, che Luigi Di Maio e Matteo Salvini torneranno a sedersi al-lo stesso tavolo dopo i giorni del grande scontro sul caso Ar-mando Siri. E su quel tavolo ci sarà il possibile «casus belli» per aprire una crisi prima delle elezioni di maggio, come buo-na parte della Lega chiede in queste ore al suo leader: la nor-ma «salva-Roma» contenuta nel decreto crescita. Norma fi-nita sotto attacco della Lega ma sulla quale il Movimento 5 stelle non ha alcuna intenzio-ne di cedere.

Il weekend pasquale segna una tregua dialettica solo appa-rente, mentre su due intervi-ste al Corriere della sera e Re-pubblica, il premier Giuseppe Conte e il vice Di Maio disegna-no un ideale asse sul caso Siri. Sul sottosegretario leghista «deciderò nei prossimi gior-ni», spiega il presidente del Consiglio, rimarcando l'etica pubblica come principio cardi-ne «del governo del cambia-mento». Conte si rivolge diret-tamente a Salvini e all'ipotesi di un rovesciamento interno all'esecutivo con il leader della Lega premier dopo le Europee. «Salvini ha una vita davanti a sé per fare il premier ma non in questa legislatura», sottoli-nea Conte assicurando che, se dopo il 26 maggio, il suo gover-no dovesse solo «vivacchiare»,

ne trarrà le conclusioni. Di Ma-io, invece, chiede un chiari-mento politico a Salvini e a Giancarlo Giorgetti sul caso Si-ri e sull'assunzione a Palazzo Chigi di Federico Arata.

Ma al momento, da Salvini arriva solo una silente e gelida risposta. Il leader leghista pas-sa il suo sabato pre-pasquale in Trentino e, attivissimo su Twitter, rilancia i sondaggi che

danno il suo partito sopra il 36% alle Europee. Ed è pro-prio guardando queste cifre che Salvini predica la calma con i suoi. «Vediamo» quanto valgono i sondaggi alle urne, poi trarremo le conclusioni», è il ragionamento che il vicepre-mier fa ai big leghisti che gli chiedono di staccare la spina subito. Del resto, tra chi vuole una crisi già nei prossimi gior-

ni, circola un ragionamento: votare a fine ottobre - con una crisi a inizio settembre - non è così semplice, vista l'imminen-te manovra economica e i tem-pi necessari (almeno un mese) per formare l'esecutivo. E sui conti, tra l'altro, si concentra da tempo l'attenzione del Qui-rinale. Per ora, tuttavia, Salvi-ni sembra tenere il punto. Ma l'equilibrio, dallo scoppio del caso Siri, si è fatto fragilissimo e qualsiasi nuovo scontro tra M5S e Lega potrebbe far defla-grare la crisi.

Un possibile casus belli è il salva-Roma che martedì ap-proderà al Consiglio dei mini-stri. Salvini da giorni si dice contrario, ma potrebbe aprire il testo ad altri capoluoghi. La norma è già stata pensata in questo modo e includerà città come Alessandria, Catania o Torino, è la replica di fonti di governo M5S convinte che, per la Lega, dire «no» al sal-va-Roma sarebbe un autogol elettorale. «Chi vuole bloccar-lo, continua a condurre una campagna elettorale perma-nente, subordinando l'interes-se dei cittadini alla propagan-da», attacca Antonio De San-tis, tra gli assessori più vicini alla sindaca Virginia Raggi. Nel frattempo le opposizioni «ve-dono» il voto. E il Pd annuncia una mozione di sfiducia nei confronti del premier proprio sul caso Siri. Lo fa il capogrup-po al Senato Andrea Marcucci, con il plauso di Nicola Zinga-retti. Ma per Silvio Berlusconi è «un drammatico errore», per-ché «cavalca una vicenda giudi-ziaria».

I sondaggi

Carroccio al 37%, 5S al 22,3%I dati spingono al voto a ottobre

Il monito di Bloomberg«La crisi in Italia è vicina»

Lo spettro della crisi riaccende le

suggestioni sul voto d'estate. Perfi-

no a giugno, come minaccia qualcu-

no nella maggioranza.

Sulla carta, due le date possibili: il

23 o il 30. Dunque, visto che la leg-

ge impone che la campagna eletto-

rale duri non meno di 45 e non più

di 70 giorni, l'ultima data utile al

presidente della Repubblica per

sciogliere le Camere e mandare

l'Italia al voto a giugno, è il 14 mag-

gio. Restano dunque meno di quat-

tro settimane per imboccare la pri-

ma finestra elettorale del 2019, nel

caso lo scontro tra M5s e Lega defla-

grasse in una crisi di governo. E

non mancano i precedenti, visto

che alle Politiche si è già votato il

26 e 27 giugno del 1983. Se invece

si andasse oltre le elezioni europee

del 26 maggio, uno scioglimento

delle Camere, dopo l'avvio di un’i-

potetica crisi, potrebbe esserci

all’inizio di settembre. Con l'apertu-

ra di una finestra per il voto tra le

ultime due domeniche di ottobre

(20 o 27).

Intanto, a parlare sono i sondaggi,

che vedono la Lega attestarsi come

primo partito italiano, con percen-

tuali che arrivano a sfiorare il 37%.

ROMA

DOMENICO CONTI

■Rivedere l'Italia nel mezzo di una crisi finanziaria? «È solo questione di quando», non di se. «Un incidente che aspetta solo di accadere». E i mercati se ne sono accorti, «stanno cominciando a sve-gliarsi di fronte al rischio». Tanto più che il 26 aprile è in arrivo il giudizio di Standard & Poor's (rating BBB sotto osser-vazione) e a settembre quello

di Moody's che, se tagliasse il suo Baa3, porterebbe l'Italia al livello speculativo (junk).

L'avvertimento agli investi-tori arriva sulla piattaforma Bloomberg da Marcus Aswor-th, uno dei commentatori di punta dell'agenzia americana, veterano delle banche d'inve-stimento che ha le antenne sin-tonizzate sugli umori che circo-lano nella City. Non è il solo a notare una strana discrepanza fra lo spread, da settimane sta-

ROMA

MICHELE ESPOSITO

■Una legge sul conflitto di interessi da portare al più presto in Aula. Il Movimento 5 stelle rilancia uno dei suoi «to-tem»: quella legge che, nella scorsa legislatura, fu terreno di aspro scontro con il Pd di Mat-teo Renzi.

Il timing dell'accelerazione non è marginale: l'iniziativa ar-riva infatti sull'onda dell'in-chiesta nei confronti del sotto-segretario della Lega Armando Siri. Ed è proprio al partito di Salvini che Luigi Di Maio e il suo Movimento lanciano il

guanto di sfida su una proposta che, già prima del caso Siri, non ha mai convinto una parte dei leghisti. Eppure una legge sul conflitto di interessi è prevista nel contratto di governo, con tre punti distinti: «estensione del conflitto di interesse oltre il mero interesse economico, estensione a chi esercita la fun-zione pubblica, estensione per chi svolge incarichi non gover-nativi ma che hanno capacità di influenza (sindaci grandi cit-tà oppure dirigenti di società partecipate dello Stato)».

All’inizio della precedente le-gislatura, una prima legge sulla

materia fu presentata da Ric-cardo Fraccaro e Fabiana Da-done. Il disegno di legge parti-va bollando come «inefficace» la legge Frattini, attualmente in vigore, perché «priva di un impianto sanzionatorio che ab-bia funzione dissuasiva». Nella proposta si prevedeva che le ca-riche di governo fossero incom-patibili con la proprietà, il pos-sesso o la disponibilità, anche all'estero, di un patrimonio im-mobiliare o mobiliare di valore superiore a 10 milioni di euro o con il possesso di partecipazio-ni superiori al 2% di aziende che svolgono la propria attività

in regime di autorizzazione o concessione rilasciata dallo Stato, dalle regioni o dagli enti locali.

A questo impianto il M5S punta a introdurre un capitolo ad hoc per l'editoria sull'onda di un altro cavallo di battaglia pentastellato: lo stop ai cosid-detti editori «impuri». A no-vembre il ministro della Giusti-zia Alfonso Bonafede ha an-nunciato di voler lavorare a una legge sul conflitto di inte-ressi entro il 2018, per portare il dossier al termine del 2019. E, nei giorni scorsi il dossier è stato tra i temi di un incontro tra il Guardasigilli e il presiden-te della commissione Affari Co-stituzionali Giuseppe Brescia. Ora, l'accelerazione.

Primo piano

Di Maio sfida la Lega«Chiarisca o Siri fuori»Martedì il D-day. Il Cdm discuterà la norma salva-Roma che vogliono solo i 5S

Il Pd annuncia una mozione di sfiducia a Conte. Zingaretti: «Il governo fa danni»

Il vicepremier

e ministro

del Lavoro

e dello Sviluppo

Economico

Luigi Di Maio ANSA

Il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi

Governo in bilico

■ Salvini rilancia le previsionidei sondaggistisul boom previstoper il suo partito

M5s rilancia sul conflitto di interessi: «È urgente»

L'aula della Camera ANSA

■ Asse di Contecon i Cinque Stellesulla vicenda del sottosegretarioleghista indagato

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LA PROVINCIA 3DOMENICA 21 APRILE 2019

Nemmeno la telefonata del presi-

dente dell'Inps è riuscita a sblocca-

re la situazione. Due operai - licen-

ziati dalla Fca di Pomigliano in se-

guito alla manifestazione in cui fu

esposto un manichino impiccato

con le sembianze di Sergio Mar-

chionne - sono saliti nella notte sul

campanile della chiesa del Carmi-

ne, nel centro di Napoli. E sono

pronti a restare lì fin quando non

sarà messa nero su bianco la solu-

zione al loro problema: non hanno

lavoro ma, per una difficoltà tecni-

ca, il Caf non è riuscito a presentare

la loro domanda per il reddito di

cittadinanza. I due si sono messi un

paio di orecchie da coniglietto, si-

mili - hanno detto - a quelle virtuali

indossate da una «utente sul suo

profilo Facebook e presa in giro da

un impiegato Inps, mentre quest'ul-

tima chiedeva chiarimenti sui so-

cial per l'accesso al reddito. Quelle

orecchiette da coniglio sono ormai

diventate il negativo simbolo di

questo reddito». Nonostante l’im-

pegno dell’Inps a trovare una solu-

zione, gli operai continueranno

anche lo sciopero della fame finché

non la vedranno per iscritto. Po-

trebbero, però, passare giorni .

La protesta di due ex operai Fca

A Pasqua sul campanile «Per noi niente reddito»

bile in zona 250, e il «news flow» che arriva dall’Italia: un governo che rischia di saltare prima della prossima legge fi-nanziaria; deficit e debito che rischiano di salire alle stelle di fronte a una manovra che appa-re un rebus (con privatizzazio-ni da reperire per 19 miliardi di cui non c'è traccia) e un aumen-to dell'Iva per 23 miliardi solo nel 2020 che fa da impalcatura al Def, se non fosse che Lega e Cinque Stelle escludono cate-goricamente smentendo il mi-nistro dell'Economia. Alla ri-cerca di alternative da trovare, fra tagli di spesa e tagli alle age-volazioni fiscali che al momen-to sono un fantasma. Il ragiona-

mento di Ashworth è semplice: la tregua con Bruxelles, rag-giunta a dicembre quando l'Ita-lia scongiurò una procedura per violazione sul debito pro-mettendo un deficit al 2,04% (ora rivisto a 2,4%), sta per sal-tare. «Con l'economia in reces-sione, anche quel numero ag-giornato appare aleatorio. E il gap rischia di essere troppo am-pio perché la Commissione Ue lo spazzi sotto il tappeto». Sen-za l'aumento Iva, da Bankitalia all'Ufficio parlamentare parla-no di un deficit oltre il 3% e un debito diretto verso il 135% del Pil, livelli che l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Pa-doan definisce «insostenibili».

ROMA

LORENZO ATTIANESE

■ Il sottosegretario Ar-mando Siri e Paolo Arata saran-no presto di fronte ai pm per esporre la propria verità. Dopo la pausa pasquale, l'inchiesta che vede indagati per corruzio-ne il sottosegretario ai Traspor-ti della Lega e l'imprenditore responsabile del Carroccio per l'ambiente, potrebbe avere una nuova accelerazione. E i magi-strati romani, che indagano sul-la presunta mazzetta da 30 mi-la euro «data o promessa» da Arata a Siri, stanno già ascoltan-do diversi testimoni.

Il sottosegretario allo Svilup-po economico del M5s Davide Crippa, il capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo econo-mico Vito Cozzoli e la sua vice Elena Lorenzini, avrebbero confermato ai pm le pressioni di Siri sugli uffici del ministero affinché fosse inserito un emendamento sull'eolico. E tornando a ritroso nella catena di richieste, attraverso docu-menti e intercettazioni, si era arrivati ad Arata e ai suoi rap-porti con il socio Vito Nicastri, l'imprenditore dell'eolico accu-sato di avere pagato la latitanza del boss Matteo Messina Dena-ro. La filiera di pressioni, che parte dall'eco business trapane-se e arriva fino allo skyline ro-mano, sarà uno degli argomenti al centro dell'interrogatorio nei prossimi giorni di Arata: ac-cusato di concorso in corruzio-ne, ha chiesto di essere ascolta-to dai pm di piazzale Clodio. Stessa richiesta è arrivata dai le-gali di Siri: l'avvocato del sotto-segretario incontrerà a metà

settimana i titolari dell'indagi-ne e allora verrà indicato il gior-no adatto per l'interrogatorio. Intanto l'avvocato Gaetano Sca-lise, difensore di Arata, ha pre-sentato istanza al tribunale del Riesame.

Nessuna indagine è in corso, invece, sul contratto di assun-zione di Federico Arata, figlio dell'imprenditore, da parte del sottosegretario Giancarlo Gior-getti a palazzo Chigi. La notizia del contratto di collaborazione registrato alla Corte dei conti, era rimbalzata sui siti scatenan-do nuove polemiche politiche, ma non sembra all'attenzione degli inquirenti. Per i pm sarà invece importante ricostruire i rapporti che Paolo Arata ha

avuto con la politica. L'ipotesi di contatti tra l'imprenditore e altri pezzi delle istituzioni è in-dicata nello stesso decreto di perquisizione che nei giorni scorsi ha portato gli uomini del-la polizia giudiziaria a perquisi-re le tre abitazioni dell'impren-ditore a Roma, Genova e Castel-lammare del Golfo e le sedi del-le quattro società a lui ricondu-cibili: Etna srl, Solcara sSrl, Al-qantara srl e Solgesta srl. Al va-glio degli inquirenti c'è ora il materiale sequestrato: i conti correnti, le migliaia di pagine di documenti acquisiti, le chat sui programmi di messaggistica, i computer e i server delle mail. Vi è uno «stabile accordo» tra Arata e Siri, scrivono il procura-

tore aggiunto Paolo Ielo e il so-stituto Mario Palazzi, con il sot-tosegretario «costantemente impegnato, attraverso la sua azione diretta nella qualità di alto rappresentante del gover-no e ascoltato membro della maggioranza parlamentare, nel promuovere provvedimenti re-golamentari o legislativi che contengano norme ad hoc tese a favorire gli interessi economi-ci di Arata, ampliando a suo fa-vore gli incentivi per l'energia elettrica da fonte rinnovabile a cui non ha diritto». Un accordo che troverebbe conferma nelle conversazioni tra Arata e il fi-glio, «nelle quali si fa esplicito riferimento alla somma di de-naro pattuita».

ROMA

■ I rifiuti continuano a preoccupare il Campidoglio. Mentre va avanti l'inchiesta sul bilancio dell'Ama (la municipa-lizzata che si occupa della spaz-zatura a Roma) che è bloccato

da dieci mesi, sono i sindacati lanciare l’sos: temono una crisi rifiuti a maggio. Il lungo ponte e l'aumento dei turisti per i giorni di festa potrebbero com-promettere la raccolta, già pro-vata dalla critica situazione de-gli impianti.

Intanto va avanti l'inchiesta sui conti Ama, dopo la bufera scatenata dagli audio delle con-versazioni tra l'ex amministra-tore delegato e presidente della municipalizzata, Lorenzo Ba-

gnacani. Nelle conversazioni la sindaca esplicitamente lo invi-ta a «modificare il bilancio» ma, secondo quanto si appren-de, la procura non sarebbe inte-ressata ad attivare ulteriori ve-rifiche non rintracciando, per ora, estremi di reato.

Resta la preoccupazione dei sindacati. «La situazione sul fronte della raccolta rifiuti a Roma per Pasqua e Pasquetta non si prospetta più critica del-le precedenti festività. C'è inve-

ce grande preoccupazione per quello che potrà accadere dal 25 aprile e quindi nel mese di maggio, un mese con alta pro-duzione di rifiuti anche per il maggiore turismo, in quanto gli impianti privati che trattano parte dei rifiuti di Roma an-dranno in manutenzione, acco-gliendone di meno e Ama non ha ancora una soluzione alter-nativa definita», spiega il segre-tario della Funzione pubblica Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola. «A questo si aggiunge la cronica carenza di mezzi, le dif-ficoltà operativa, tra cui l'appal-to delle utenze non domesti-che, e il clima di sfiducia tra i la-voratori dopo gli audio divulga-ti della sindaca. Nei prossimi giorni proveremo nuovamente

ad aprire un dialogo con ammi-nistrazione e Ama, ma appare sempre più probabile la ripresa della mobilitazione per salvare l'azienda», conclude. «La situa-zione dei mezzi è diventata pre-occupante: sembrerebbe che la maggior parte, circa il 60%, sia-no fermi nelle officine perché non in grado di operare o per mancanza di pezzi di ricambio. L'azienda senza una governan-ce definita, con una gestione pro-tempore, ha difficoltà a or-ganizzare il lavoro», gli fa eco-Marino Masucci della Fit Cisl del Lazio. A breve è prevista la nomina del nuovo cda dopo che l'ex si è dimesso proprio sulla questione bilancio, e gli tocche-rà affrontare appunto il tema del bilancio.

Il senatore presto in ProcuraNessuna inchiesta su Arata jrIndagine per corruzione. I magistrati romani continuano a sentire testimoni

Si cerca tra conti e chat. Non rilevante il contratto del figlio dell’imprenditore

Una foto di Armando Siri ANSA

«A maggio sarà caos rifiuti»Sos dei sindacati per Roma

Virginia Raggi ANSA

Rischio durante le feste La raccolta della spazzatura

potrebbe essere compromessa

dall’aumento dei turisti

e dagli impianti in manutenzione

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LA PROVINCIA

Cronache 5DOMENICA 21 APRILE 2019

PARIGI

TULLIO GIANNOTTI

■ «Notre-Dame non sia-mo noi», «Charity-Business = truffa»: i gilet gialli tornano a Parigi, protestano contro la colletta miliardaria per la cat-tedrale incendiata, mantengo-no nel mirino Macron e il ri-tardo negli attesi annunci di ri-forme e ridanno fiato alla guerriglia che da Parigi era scomparsa dopo le devastazio-ni del 16 marzo.

Quasi 250 i fermi, molti i veicoli dati alle fiamme fra Ba-stille e Republique, dove i black bloc hanno saccheggiato diversi negozi. Due i cortei protagonisti del 23/o atto del-la protesta, uno autorizzato - e partito dalla banlieue di Saint-Denis - l'altro vietato e approdato già nel primo pome-riggio, con casseur e black bloc

presenti in forze, prima alla Bastiglia, poi a place de la Re-publique. Lungo il percorso, decine di scooter sono stati da-ti alle fiamme, in particolare lungo il boulevard Richard Le-noir e la rue du Faubourg du Temple, con gruppi di teppisti che hanno messo di traverso un furgone per bloccare i ca-mion di pompieri che arrivava-no a sirene spiegate per spe-gnere le fiamme. La scena è tornata ad assomigliare a quel-le dei peggiori sabati vissuti dalla capitale, con le dense co-lonne di fumo nero, le cariche della polizia, i saccheggi. Le ve-trine sono state spaccate a pla-ce de la Republique: prima il grande magazzino Go Sport, con magliette e materiale sportivo in mano ai casseur che lanciavano il bottino alla folla di manifestanti plauden-te. Poi McDonald's, quindi un negozio di cellulari, sempre una delle prede preferite.

La strategia del nuovo pre-fetto, piccole squadre di agen-ti estremamente mobili e in grado di intervenire ad ogni accenno di violazione dell'or-dine pubblico, ha funzionato soltanto in parte. Lacrimoge-ni, granate assordanti e cari-che sono partite a ripetizione per tutto il pomeriggio, men-tre un maxi-idrante è stato in-stallato sulla place de la Repu-blique, con liquido colorante per identificare successiva-mente con facilità i coinvolti nei disordini.

Nel mirino dei manifestan-ti, un pò più numerosi a Parigi degli ultimi sabati, (27.900 in tutta la Francia secondo il mi-nistero dell'Interno, 9.000 dei quali a Parigi, contro 31.100 e 5.000 della settimana scorsa) oltre alla maxicolletta per No-tre-Dame c'era la politica di Macron e il rinvio dell'annun-cio delle riforme.

Che era stato fissato pro-prio per lunedì scorso ed è sta-to rinviato per l'incendio della cattedrale. Ma il contenuto fil-trato, hanno già fatto sapere i leader della protesta, non si avvicina neppure alla richie-ste dei gilet gialli: niente RIC (Referendum di iniziativa cit-tadina) e soprattutto niente ri-pristino della patrimoniale.

Al sesto mese di mobilitazio-ne, la Francia - che con Ma-cron ha affrontato i temi solle-vati dalla protesta durante 3 mesi di dibattito nazionale - sembra ancora alle prese con la difficoltà di evitare la violen-za ricorrente ogni sabato.

La polizia, che aveva messo in guardia contro la presenza di migliaia di black bloc ieri era schierata con 60.000 poli-ziotti, 5.000 solo nella capita-le. Ad inizio giornata, con un tweet, la prefettura aveva invi-tato a «isolare i gruppi violen-ti», ma l'appello è stato osser-vato soltanto dai manifestanti del corteo autorizzato, che non ha avuto punti di contatto con i gilet gialli e casseur di Republique.

Le indaginiSecondo la polizia dietro

la sparatoria ci sarebbe

«una nuova generazione

di terroristi»

ROMA

ELOISA GALLINARO

■ Fayez al Sarraj lancia la controffensiva contro le mili-zie del generale Khalifa Haftar a sud di Tripoli e cerca di rigua-dagnare posizioni mentre il bi-

lancio delle vittime di due setti-mane di scontri sfiora i 250 morti.

Gli echi delle esplosioni sono risuonati per tutto il giorno fin nel centro della capitale libica dai fronti sud e sud-est, dove l'esercito del leader del gover-no di unità nazionale - secondo fonti militari - avrebbe accer-chiato le forze dell'uomo forte della Cirenaica nelle aree di Wadi Rabie, a una trentina di chilometri a est di Tripoli, e

Suani Beni Adem, a circa 25 chi-lometri a sud ovest della capita-le. «L'ordine è stato dato que-sta mattina presto per avanza-re e guadagnare terreno», ha af-fermato Mustafa al-Mejii, uno dei portavoce delle operazioni militari di Sarraj. Raid aerei - ha reso noto un altro dei porta-voce, Mohamad Gnounou - hanno colpito postazioni dell'E-sercito nazionale libico di Haf-tar a sud di Gharian, 100 chilo-metri a sud ovest della capitale

e una base ad Al-Wotya, a 50 chilometri sempre in direzione sud ovest, verso il confine con la Tunisia, in un'area controlla-ta da milizie fedeli al generale. Dell'avanzata delle forze gover-native a sud della capitale riferi-sce su twitter anche la Tripoli Protection Force, una coalizio-ne di forze legate al governo di Tripoli, menzionando il «gran-de ritiro di bande ribelli nella zona».

Ma la partita è tutta aperta, anche sul fronte della propa-ganda. E sulla sua pagina Face-book l'esercito di Haftar, che Sarraj ha definito un «crimina-le di guerra», ha scritto che «le nostre forze stanno avanzando mentre le milizie del Governo di accordo nazionale si ritirano

su tutti i fronti». Secondo la te-stimonianza di un cameraman di un'agenzia internazionaledalla linea del fronte di Khalat Furgan, sempre a sud di Tripo-li, non ci sono però spostamen-ti significativi nelle rispettiveposizioni. Tra i due fuochi i ci-vili continuano a cadere. Secon-do l'Organizzazione mondialedella sanità i morti sono 220 e 77 sono bambini, ma anchedonne e operatori sanitari.

L'Associazione dei medici di origine straniera in Italia (Am-si) denuncia almeno 250 vitti-me. Tra i 1.000 e i 1.500 i feriti e 30.200 - secondo un aggiorna-mento dell'Ufficio delle Nazio-ni Unite per gli Affari umanita-ri (Ocha) - gli sfollati a Tripoli e negli immediati dintorni.

Scontri tra polizia e gilet gialli a Parigi ANSA/EPA

■ Lacrimogeni,cariche di polizia,bombe assordanti si sono ripetutiper tutto il giorno

ROMA

■ Una piccola folla da-vanti ad auto in fiamme, un uo-mo col passamontagna che sbu-ca da un angolo, spara su quella

folla e poi sparisce nella notte di Derry. Gli ultimi istanti di Ly-ra McKee sono contenuti in un video di poco più di un minuto pubblicato dalla polizia nordir-landese sul suo account Twit-ter. Due ragazzi di 18 e 19 anni sono stati arrestati e la polizia teme che si tratti di «una nuova generazioni di terroristi».

All'inizio del filmato ripreso dalle telecamere di sicurezza la

giornalista si vede di spalle. In-dossa una felpa e cerca di ri-prendere con il suo cellulare le violenze esplose nel complesso residenziale di Creggan. Poi uno stacco, nelle immagini suc-cessive si vede un uomo nasco-sto dietro l'angolo di un palaz-zo. Anch'egli indossa una felpa e ha il volto nascosto da un pas-samontagna. Tiene le mani in tasca, a un certo punto tira fuo-

ri una pistola e comincia a spa-rare. Qui il video delle telecame-re di sicurezza si interrompe. O almeno si interrompe quella parte che la polizia dell'Irlanda del Nord ha deciso di pubblica-re per rivolgere un appello agli abitanti del quartiere. «Voglia-mo che chiunque abbia delle in-formazioni si faccia avanti», ha spiegato il numero due Mark Hamilton.

Irlanda del Nord, fermati due ragazziIn un video la morte della giornalista

La giornalista vicino a un mezzo della polizia poco prima di essere uccisa

Soldati libici a Tripoli ANSA

Gilet Gialli, tornano scontri e violenzeCasseur e black bloc. Saccheggi e cariche della polizia. Nel mirino degli slogan Macron e la «truffa di Notre-Dame»

Quasi 250 i fermi. Molti veicoli e scooter dati alle fiamme lungo il percorso non autorizzato fra Bastille e Republique

■ Due i cortei nel 23/o atto della protesta uno autorizzato e l'altro no

Meghan Markle ha già partorito?

Con l'avvicinarsi della fine della

sua gravidanza tornano le specula-

zioni sulla nascita del nuovo royal

baby e c'è chi assicura che il primo-

genito di Henry sia già nato. In tem-

po per la Pasqua, che quest'anno

coincide però con una festa ben più

importante tra gli appassionati di

cose reali: il compleanno della regi-

na Elisabetta. Le informazioni per

ora viaggiano solo su Twitter e ta-

bloid che tuttavia su queste genere

di notizie hanno spesso le fonti giu-

ste. Ma in verità, le voci che il primo

figlio dei duchi di Sussex fosse già

nato in segreto sono cominciate a

circolare già dal giorno dopo l'an-

nuncio della coppia di voler mante-

nere il parto un evento «privato».

Royal family

Elisabetta IIoggi spegne93 candeline

La controffensiva di SarrajOperazione a sud di TripoliLa battagliaScontri e raid aerei

attorno alla capitale

Sale intanto il numero

delle vittime tra i civili

LA GRAZIA DEL RISORTO

segue dalla Prima pagina

con il dono dello Spirito, guidai figli di Dio alla libertà e quin-di annulla tutte le resistenzeall’amore, alla verità, alla pa-ce, fino a sciogliere i legamiche ancora fanno parte dellanostra fragile umanità, a par-tire dalle durezze di cuore,dalle divisioni, dai frequentidissidi che ostacolano un in-

contro pacificato con i fratellie le sorelle che vivono accantoa noi.

L’augurio che allora rivolgoa tutti i membri della nostraChiesa è che noi stessi non so-lo riconosciamo il bene che sisviluppa accanto a noi, ma chene diventiamo tenaci diffuso-ri. In questo modo, mentresiamo invitati a lottare controtutte le forze di morte, che pe-netrano con tanta violenzanon solo la nostra vita perso-

nale, ma anche la vita colletti-va, diveniamo testimoni delRisorto. Invasi dalla forza edalla gioia della risurrezione,diveniamo nello stesso tempotrasmettitori dei doni di Coluiche, avendoci amato sino allafine, gode e diffonde la pienez-za di vita che il Padre gli ha do-nato e che vuole condividerecon tutti noi, suoi discepoli,per la vita del mondo.

+Vescovo di Como

di OSCAR CANTONI+

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6 LA PROVINCIADOMENICA 21 APRILE 2019

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di DIEGO MINONZIO

meravigliose. E palpiti e lacrimee avvilimenti e alti lai e interroga-tivi angosciosi e come è possibilee perché proprio a lei e metaforee simbologie e iperboli e aggettivie superlativi e profonde riflessio-ni sulla caducità dell’essere e spie-tate analisi sulla friabilità delle cose e proustiane considerazionisul tempo che tutto tritura, tuttosminuzza e tutto riduce in ceneree passi biblici e profezie celestinee ombre oscure di apocalissi e dolenti congetture sulla cristiani-tà sotto attacco, sulla spiritualitàdiventata polvere e sul contrap-passo veterotestamentario con-tro questo Occidente materiali-sta, edonista, laicista e nichilistache lascia distruggere per inedia,per incompetenza, per sciatteriail più perfetto dei simboli della fede e della cultura giudaicocri-stiana e bla bla bla.E all’inizio è tutto sincero, davve-ro genuino, come se tutti quantici sforzassimo di sentirci fratellinel dolore, una comunità saggiache condivide le tragedie per es-sere subito pronta a ricostruire,la memoria che si fa tenacia e chesupera le inimicizie e le meschini-tà delle piccole polemiche dellapiccola politica politicante, noi europei, noi cristiani, noi cattoli-ci, noi tutti quanti figli di Cartesio,di Pascal e di Napoleone, noi e i nostri vecchi che ricordano, noie i nostri adulti che operano, noie i nostri giovani che sognano e cambiano le cose, noi italiani maicosì uniti tra di noi e mai così amici dei nostri cugini francesi etutto il resto delle esperienze per-sonali che, e qui iniziano i guai, anoi sembrano dirimenti - “io, chestudiavo alla Sorbona!”, “io, chelì ho conosciuto mia moglie!!”, “io,che lì ho visto quel concerto!!!”,“”io, che lì ho fatto quella vacanzaindimenticabile!!!!” - e che invece,

segue da pagina 1

diciamoci la verità, andrebbero tutte quante chiosate con un gi-gantesco, pantagruelico e defini-tivo “chissenefrega!”. Perché ba-sta un attimo e il dolore diventaretorica, la partecipazione decli-na nel voyerismo, la solidarietà degrada nello stucchevole e dai edai e Tg dopo Tg e paginate di giornali dopo paginate di giornalie inviati scarmigliati dopo inviatiscarmigliati e filosofi e storici e teologi e opinionisti tutti lì a pon-tificare, a catoneggiare, a vatici-nare, a trombonare sulle magnifi-che sorti e progressive della catte-drale che rifaremo più bella e piùforte che pria fino a quando, a uncerto punto, arriva la svolta chenelle redazioni - e nel nostro forointeriore - determina la “morte”di una notizia: “Ancora l’incendiodi Notre-Dame? E che palle…”.Quello è il punto di rottura. Da lìin poi è finita. E la dimostrazioneplastica si è avuta solo ventiquat-tro ore dopo quando, improvvisa-mente, è crollata un’altra catte-drale, per noi molto più impor-

tante - anche se può apparire bla-sfemo, ma non lo è - di quella francese. Perché un nanosecondodopo la fine della partita tra Ju-ventus e Ajax si è scatenato l’in-ferno. E noi, noi esseri umani, siamo ritornati quello che siamo,quello che siamo sempre stati equello che saremo per sempre. Ditutto, è successo di tutto dopo quel triplice fischio. Nulla, nulladavvero ci è stato risparmiato e proprio da noi stessi che fino a unminuto prima avevamo sparso sentimenti di amore cosmico, disolidarietà umanistica e di pen-sieri edificanti sulla cattedrale rasa al suolo. Niente da fare: tutteballe. Adesso sì che mostravamola verità. Un sabba. Un rave party.Un’orgia dionisiaca e demoniaca.Urla. Insulti. Fischi. Petardi. Tric-che tracche. Ululati. Rutti. Schiaf-fi del soldato. Clacsonate. E poste tweet e meme e tutorial e foto-montaggi e video e barzellette egatti morti giù dal balcone e arbi-tri italiani merde e pali con la pecee le piume d’oca e lampioni di

piazzale Loreto su cui attaccareper i piedini d’oro il cadavere di Ronaldo e soci e su cui infierire emaramaldeggiare e rifilare il cal-cio dell’asino e caccia allo juventi-no con tecniche da Ku Klux Klane tutto il resto dello stoltiloquionel quale l’ira delle genti si è river-sata sul dittatore sconfitto, umi-liato e offeso.Non c’è niente da fare. Nessun senso di sportività, anche se quel-la è comunque una grande squa-dra. Nessun rispetto del valore, anche se hanno vinto stradomi-nando otto scudetti e giocato duefinali di Champions. Nessuna co-gnizione del valore dei suoi tanticampioni, che tali erano prima etali restano anche adesso. Nessunecumenismo. Nessun buonsenso.Nessuna solidarietà. Niente. Niente di niente. Più sono forti epiù godi a vederli strisciare nellapolvere. Più sono vincenti e piùgodi delle loro rare sconfitte. Piùsono competitivi e più godi nel-l’osservarli soccombere. E’ questoquello che siamo, questo, non cer-to quello che abbiamo cercato dicamuffare durante il rogo di No-tre-Dame, noi meschini e infamie infingardi e verdognoli e vigliac-chi e invidiosi e sempre ben na-scosti nella massa, nel branco, nelgregge, subdoli adulatori del po-tere, ma ribelli anarcoidi e mara-maldi alla sua prima crepa. Tuttoqui. Dopo duemila anni di civiltàè sempre il richiamo della forestaquello che vince, perché questa laè la natura dell’uomo, bellezza, eneppure una cattedrale può farciniente.Ps: L’ultima squadra italiana a vincerela Champions - primo tas-sello di un mitologico Triplete -non schierava in attacco il Dio delPallone, ma l’ex centravanti del Genoa. E pure questa è un’esem-plare, spietata e sanguinosa peda-gogia.

[email protected]

@DiegoMinonzio

Puntidivista

TRA COPPEE CATTEDRALI

Il VangeloDON BRUNO MAGGIONI

La risurrezione è il sensovero e misteriosodel cammino di Gesù

Il primo giorno della setti-mana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.Corse allora e andò da Si-mon Pietro e dall’altro disce-polo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si reca-rono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altrodiscepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittu-ra, che cioè egli doveva risor-gere dai morti.

Giovanni 20,1-9

Il messaggero celeste rive-la alle donne che Gesù, ilCrocifisso, è risorto. Unanotizia sconcertante, sidirebbe la lieta notizia

lungamente attesa, ma la rea-zione delle donne è sorpren-dente. Avrebbero dovuto gioire, invece ammutolisco-no. Marco probabilmente vuole dirci che l’uomo non soltanto ha paura della Cro-ce, ma anche di fronte al-l’evento, resta stupito, immo-bile, come se non riuscisse acrederci.

(...) La risurrezione è la

manifestazione del senso ve-ro, profondo e misterioso delcammino terreno di Gesù, che trova il suo culmine nellacrocifissione. Fra i due mo-menti - il Gesù di Nazareth eil Gesù risorto - vi è un rap-porto di profonda continuità,come tra ciò che è nascosto eciò che è svelato. La risurre-zione è la verità della Croce.Non è cambiato il volto delladedizione, dell’amore e del servizio che Gesù ha mostra-to nel suo cammino terreno,ma è divenuto luminoso e vit-torioso. Senza la memoria della Croce la risurrezione perderebbe il suo significato.La risurrezione di Gesù nonè semplicemente la notizia diuna generica vittoria della vita sulla morte. È una noti-zia molto più precisa: è l’amo-re che vince la morte. (...) Sitratta di una notizia lieta e impegnativa. Di più: la Crocedice il volto nuovo del Dio rivelato da Gesù: un volto ri-fiutato perché troppo distan-te da come gli uomini lo pen-sano. Qui si apre lo spazio perquella profonda conversioneteologica a cui ogni cristianoè invitato. Dio ha veramenteil volto che Gesù ha rivelato:in questo volto il Padre si è riconosciuto. È dunque la no-stra immagine di Dio che vacambiata.

«Egli vi precede in Galilea,là lo vedrete, come vi ha det-to» (16,7). Gesù, appena ri-sorto, pensa ai discepoli. Lohanno abbandonato, ma perlui sono sempre i «suoi disce-poli». La risurrezione è an-che il trionfo di una duplicefedeltà: quella del Padre chenon abbandona Gesù nella morte, e quella di Gesù che non abbandona i discepoli nella dispersione.

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LA PROVINCIA 7DOMENICA 21 APRILE 2019

di FRANCESCO CERRACCHIO

un suo collega che era seduto ac-canto a lui nella macchina di servi-zio. L’omicida aveva promesso divendicarsi per una perquisiziomesubita. «Ve la farò pagare, vi sparo»aveva detto. Il leader dei Cinque Stelle ha pie-namente ragione. Lo Stato deve tutelare maggiormente i suoi lealiservitori che giornalmente sullenostre strade fanno in silenzio e con abnegazione il loro dovere perla sicurezza dei cittadini. Non devepiù accadere che un carabiniere venga ucciso con una scarica di proiettili esplosi a bruciapelo sen-za avere alcuna possibilità di dife-sa e di protezione. Occorre pren-dere le dovute contromisure con-tro queste gravi e ripetute violen-ze. Le aggressioni contro le forzedell’ordine sono infatti aumentatee lo Stato deve dare una rispostaadeguata a questa deriva pericolo-sa ed intollerabile. I militari in ser-

segue da pagina 1

MILITARE UCCISORISPOSTE PIÙ DURE

vizio di ordine pubblico, di vigilan-za e di controllo sulle strade devo-no essere dotati, innanzi tutto, diveicoli, equipaggiamenti e stru-menti di difesa moderni ed effica-ci. È necessario che le nuove tec-nologie siano pienamente utiliz-zate. Le pattuglie devono, poi, es-sere composte da un numero di personale corrispondente alla pe-ricolosità dell’operazione e del servizio da effettuare. Il rischio deve essere ben calcolato e fron-teggiato con le dovute precauzionie difese.Ma soprattutto lo Stato deve do-tarsi di nuovi e più efficaci stru-menti giuridici. Per i reati più gravied efferati, commessi con assolutamancanza di un valido motivo, co-me è accaduto per il marescialloDi Gennaro, bisogna escludere siale attenuanti che il giudizio abbre-viato con la relativa la diminuzio-ne di un terzo della pena. Vanno,poi, aumentate le pene previste per reati commessi in danno delleforze dell’ordine e introdotte spe-cifiche aggravanti. Per i reati di oltraggio, resistenza, lesioni in danno delle forze di polizia le penesono eccessivamente basse nel minimo e devono perciò essere adeguatamente aumentate.Bisogna, insomma, far passare ilmessaggio che un pubblico uffi-ciale in divisa che effettua un ser-vizio di ordine pubblico difende lanostra sicurezza e rappresenta loStato. Perciò colui che lo aggredi-

sce deve sapere che andrà incon-tro ad una pena esemplare da scontare effettivamente senza sconti e senza altri benefici. Inol-tre, sarebbe anche opportuno pre-vedere per tali reati un processoveloce con rito direttissimo e conuna corsia proritaria.Infine, non possiamo non spende-re una parola per la vittima (e an-che per il suo collega ferito). Il ma-resciallo Di Gennato era il classicocarabiniere servitore dello Stato.Figlio di un contadino, paziente,buono e disponibile con tutti, ri-servato, aveva sacrificato la sua vita al servizio dell’Arma con umil-tà, operando con responsabilità edalto senso del dovere, tanto da me-ritare la fiducia dei cittadini e deisuoi superiori. Aveva progettato il matrimonio con la sua fidanzata e con il denaroaccumulato in tanti anni di rispar-mi aveva acquistato un apparta-mento che stava finendo di arre-dare. Ma il suo sogno si è spezzatoad opera di un criminale che ha voluto vendicarsi di aver subito una legittima perquisizione, no-nostante l’eroico comportamentodel suo collega, il carabiniere Pa-squale Casertano di 23 anni, che,pur ferito ad un braccio e a un fian-co, ha cercato di portarlo in salvo,purtroppo senza successo. Così finisce la storia esemplare di un grande carabiniere e di un grandeuomo, che sarà ricordato per sem-pre come “esempio”.

Il tweet del giorno

Ditemi che tra voic’è qualcuno come me

Tutta la gente che conosco guarda Game ofThrones. Mi sento quasi in colpa. Ditemi chetra voi c’è qualcuno che, come me, non saneppure di cosa si tratti.VITTORIO G.

@LoPsihologo

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LA PROVINCIA 17DOMENICA 21 APRILE 2019

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

TOCCANDOFERRO

«Stiamo lavorando per allargare il mercato delle mele e dei trasformati allo scopo di garantire la migliore remunerazione ai soci conferenti.

Fare frutticoltura nelle zone di montagna è faticoso e costoso»Il presidente di Melavì, Bruno Delle Coste

Alessandro Rota per Milano,Lodi, Monza Brianza. Con loro,Fortunato Trezzi, per Como eLecco, Fernando Fiori, presi-dente provinciale Varese, Ste-fano Greppi, Pavia, Enrico Bet-toni, Brescia, Simone Minelli,Mantova, Alberto Lucotti, Pa-via, Wilma Pirola, responsabi-le Donne Impresa, Franca Ser-tore, Pensionati, Carlo MariaRecchia, Giovani. Danilo Rocca

Pomodoro e del Consorzioagrario di Cremona, oltre chepresidente di Uecoop Lombar-dia.

Con Paolo Voltini fanno par-te del Consiglio della Federa-zione Coldiretti Lombardia,Paolo Carra, mantovano, vice-presidente regionale, EttorePrandini, Brescia, Alberto Bri-vio, responsabile provincialeBergamo, Silvia Marchesini,presidente Coldiretti Sondrio,

se dell’agricoltura lombarda edel Made in Italy agroalimen-tare». Il neo presidente è origi-nario di Torricella del Pizzo,nella zona del Casalasco, Cre-mona, è titolare e guidaun’azienda agricola che produ-ce pomodori. Alla guida dellafederazione provinciale diCremona dal 2014 e vicepresi-dente lombardo dallo scorsoanno, Voltini è anche presiden-te del Consorzio casalasco del

blea che si è tenuta presso la se-de dell’ente, a Milano e alla pre-senza dell’assessore regionaleall’Agricoltura, alimentazionee sistemi verdi Fabio Rolfi, ilcremonese Paolo Voltini. Vol-tini, 46 anni, succede nell’inca-rico a Ettore Prandini, chiama-to dal novembre scorso al ver-tice di Coldiretti nazionale.

Il nuovo dirigente haespresso soddisfazione. «Sonomolto orgoglioso – ha detto – difar parte di Coldiretti e di po-terla rappresentare a livello re-gionale. Continuerò il percor-so fatto fin qui dal presidentePrandini, mettendo al centro ilrapporto con i nostri soci peraffrontare al meglio le sfide cheabbiamo davanti, nell’interes-

Il rinnovoLe valtellinesi Silvia

Marchesini e Franca Sertore

continuano a mantenere

un ruolo di primo piano

Coldiretti, cambiano ivertici in Lombardia, con levaltellinesi Silvia Marchesini eFranca Sertore, che continua-no a mantenere un ruolo di pri-mo piano.

È stato nominato in setti-mana il nuovo presidente diColdiretti Lombardia, la prin-cipale associazione di rappre-sentanza agricola regionale.Eletto all’unanimità dai dele-gati provenienti da tutte le pro-vince lombarde, nell’assem-

Silvia Marchesini, al centro seduta, e Franca Sertore, seconda da destra in piedi ARCHIVIO

La stima

Con un milione di ospiti nei quasi 23mila agrituri-smi italiani, spopola la formula di vacanza green per eccellenza nel primo grande esodo di pri-mavera, complice la Pasqua alta.La stima è di Turismo Verde, l’associazione di Cia-Agricoltori Italiani per la promozione agri-turistica, che prevede 350 mila presenze solamente tra Pasqua e Pasquetta, con un incremento del 9% rispetto al 2018. E soprat-tutto le buone performance de-gli agriturismi dovrebbero trai-nare l’aumento non solo della ri-storazione, ma anche della ven-dita diretta. Tante le famiglie che si recheranno nelle struttu-re rurali, aiutando, così, anche a sostenere l’economia delle aree montane e collinari, dove si tro-va l’84% degli agriturismi.

Coldiretti, cambioin LombardiaVoltini al vertice

AgriturismiUn milionedi ospitinei “ponti”

PONTE IN VALTELLINA

Sud Italia ed estero, perché è fuori provincia che si gioca la partita. E allora mele in partenza per l’Egitto e l’India, mentre i succhi sono destinati a Calabria e Sicilia. Nei due stabi-limenti Melavì di Tovo S. Agata ePonte in Valtellina si lavora in-cessantemente per rispettare i tempi di consegna e soddisfare le richieste della clientela.

Annata positiva

Con un’annata produttiva che siprospetta positiva secondo le prime indicazioni fornite dai tecnici, la primavera si è aperta con il progetto “Frutta nelle scuole”. Melavì, partner del mi-nistero delle Politiche agricole ealimentari, fornisce il succo di mele a molte delle scuole d’Italiacoinvolte nell’iniziativa, dalle Alpi alla Sicilia. Il primo lotto, destinato a Calabria e Sicilia, è già partito e la settimana prossi-ma toccherà a quelli per le scuo-le di Puglia e Campania e di Lombardia, Piemonte, Liguria eValle d’Aosta. «Confidiamo in un’annata positiva - sottolinea ilpresidente Bruno Delle Coste -: le basi sono state gettate negli anni scorsi grazie a un’oculata politica di contenimento dei co-sti attraverso la razionalizzazio-ne delle attività. La concentra-zione nello stabilimento di TovoSant’Agata della lavorazione delle mele e in quello di Ponte in

Da sinistra: il vicepresidente Edoardo Micheletti, il presidente Bruno Delle Coste, il direttore generale

Luigi Pignataro e il vicepresidente Gianbattista Pruneri nello stabilimento di Tovo Sant’Agata

Mele in India, succhi nel Sud ItaliaLavoro intenso. La primavera di Melavì si è aperta con il progetto “Frutta nelle scuole” che coinvolge molte regioni

Sul fronte export sono in partenza dagli stabilimenti della coop le pregiate Red delicious, destinate anche in Egitto

Valtellina della produzione dei trasformati, ci ha consentito una migliore organizzazione dalpunto di vista della logistica e delpersonale e un oggettivo miglio-ramento dell’efficienza. Così strutturati siamo pronti a ri-spondere alle richieste del mer-cato». Il mercato è italiano ma anche estero e oltre alle mele è sempre più interessato ai tra-sformati, i succhi in particolare. In Egitto e in India le preferite sono le mele rosse, le pregiate Red delicious: da Tovo Sant’Aga-ta partono ogni settimana otto container destinati ai due Paesi con una buona remunerazione.

«L’export – ha spiegato pochigiorni fa al nostro giornale Da-niele Ursini responsabile com-merciale di Melavì – pesa intor-no al 20%-30% del fatturato, chesi aggira intorno ai 20 milioni di euro. I mercati sono però in con-tinuo movimento per il nostro settore, pensiamo che lo scorso anno sempre per quanto riguar-da il commercio in altri Paesi, il nostro export ha pesato non più del 2% del fatturato».

Nel Mediterraneo

Melavì opera, nel Mediterraneo,in Giordania, Egitto, Marocco e Libia e ha aperto una favorevole partita commerciale interna-zionale con l’India. «Noi – preci-sano da Ponte – dobbiamo pun-tare a mercati che riconoscano la qualità, e di conseguenza con-

sentano maggiori soddisfazioni nel riconoscimento del prezzo».E si parla sempre più spesso di Cina e di Via della seta. «Per quanto riguarda la Cina – ha ag-giunto – il mercato se apre inte-ressa, fermo restando che si par-la di un Paese immenso, e vannoeffettuate valutazioni commer-ciali».

Il fronte italiano

Sul fronte italiano le vendite so-no in linea con le previsioni del Piano industriale presentato ai soci nell’ultima assemblea. A febbraio è stato pagato il primo acconto, pari a 10 centesimi al chilogrammo, e all’inizio di giu-gno toccherà al secondo, di im-porto analogo, prima del saldo della liquidazione previsto per l’autunno. Nel 2018 ai soci eranostati pagati quasi cinque milioni di euro, a fronte di 160mila quin-tali di mele conferite.

«Tutto procede secondoquanto era stato programmato -conclude Delle Coste -: stiamo lavorando per allargare il mer-cato delle mele e dei trasformatiallo scopo di garantire la miglio-re remunerazione ai soci. Fare frutticoltura in montagna è fati-coso e costoso, ma noi non ci ab-battiamo davanti alle difficoltà. Noi continuiamo a lavorare con il massimo impegno per ottene-re il miglior risultato possibile nell’interesse dei soci e del terri-torio». R.Son.

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18 LA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

Elezioni con poche sfideLa fuga dalla politica localeIl fenomeno. Una trentina di Comuni al voto avrà un solo candidato

La corsa verso le urne, allora, è solo per il raggiungimento del quorum

Forti difficoltà nel trovare i candidati

DANILO ROCCA

Elezioni comunali didomenica 26 maggio, si cerca-no candidati. Si avvicinano agrandi passi le consultazioniamministrative, in Valtellina eValchiavenna si vota in 51 dei77 Comuni che compongono lamappa provinciale delle muni-cipalità, e si scopre che in moltipaesi non c’è corsa. In più dellametà delle sfide elettorali nonci sarà uno scontro tra candi-dati, ma una lotta per raggiun-gere il quorum. Sono, infatti,una trentina i Comuni cheavranno un “mono-candidatosindaco” e, in alcuni casi, non èneppure detto che si riesca atrovare questa figura.

Nuove frontiera

Sembra quasi che il 2019 segniuna nuova frontiera nelle scel-te di partecipazione alla “cosapubblica”. Per decidere chi fa-rà il sindaco, chi l’assessore,non ci si scontra più, non si “li-tiga” più e si fa quasi fatica amettere insieme le liste, certevolte anche solo una lista. «Ècosì – precisa più di un porta-voce o figura di primo pianodelle forze politiche locali –,non è che manchi la voglia diprendere parte alle vicende delproprio Comune, ma, certo, i li-miti che oggi fanno parte dellaquotidiana vita amministrati-va, il diminuire degli stanzia-menti del Governo agli enti, imolti vincoli che ne derivano,le recenti riorganizzazioni bu-rocratiche comportano per-corsi più complicati. E qualcu-no si scoraggia».

Risultato, in molti Comunile liste sono ancora in via di de-

finizione, o così si spera. L’al-ternativa, in caso di mancatapresentazione di almeno unoschieramento, sarebbe il com-missariamento.

Spopola al momento la listaunica. Nel mandamento diSondrio sono chiamati alle ur-ne gli abitanti di 19 dei 21 Co-muni: ad oggi sembra essere si-cura la presenza di una sola li-sta con un solo candidato sin-daco nella maggior parte deicentri con l’esclusione di Pon-te, che ne avrà due. In Valma-lenco, ad ora, solo Caspoggiosembra aprirsi a una corsa adue contendenti, Lanzada eTorre Santa Maria dovrebberocontare ognuna su una candi-datura unica, mentre a Spriana

“contender” di Sondalo, Vervioe Lovero: località e municipali-tà tutte avviate al voto del 26maggio con una sola lista.

Anche nelle altre grandi re-altà della provincia, Morbegno,Chiavenna, sarà corsa sì, ma adue. In Bassa Valle è annuncia-ta una sola formazione che sicandida ad Albaredo, Pedesina,Civo, Cino e Tartano; potrebbeessere corsa solitaria anche adAndalo e a Buglio. In Valchia-venna rinnovano le ammini-strazioni 9 dei 13 Comuni, si fafatica a comporre due liste aVerceia, Samolaco e Gordona,con situazioni ancora di lavoriin corso a Prata Camportaccio,mentre a Madesimo e Novatesarà sfida a due, come del restoa Piuro e Mese.

Forte rischio

Una minore presenza di candi-dati e di squadre a loro soste-gno, con minore competizioneper vincere le elezioni, potreb-be anche equivalere a una mi-nore affluenza dei cittadini aiseggi. Con il rischio del com-missariamento nel caso chi sicandidi non raggiunga il quo-rum. Ma è anche vero che neipiccoli centri dove si riproponeper un secondo mandato il sin-daco in carica, spesso il soste-gno della popolazione e il con-senso non mancano.

Non viene intercettata quasila necessità, per i residenti, diopporsi a figure che ammini-strano spesso «super partes»,con «buona volontà e spirito diservizio». E magari ammini-strano bene. E pochi sentonol’urgenza o il bisogno di pro-porsi come «alternativa».

(di cui parliamo qui a fianco) sifa addirittura fatica a trovareun nome disposto a occupare lapoltrona di primo cittadino.

In tre a Tirano

Per quanto riguarda il Tirane-se, a Bianzone dovrebbe scen-dere in campo una sola lista,mentre a Tirano il confrontoelettorale sarà tra i più accesi:in lizza infatti tre liste guidateda Franco Spada, Pietro DelSimone e Rosanna Fiorina.Risalendo verso l’Alta Valle,Grosio potrebbe avere quattrocandidature in lizza, a Grosot-to, Sernio e Tovo sono due icandidati primi cittadini pre-visti in lista, controbilancian-do l’attuale rarefazione di

E c’è l’incognita dei residenti all’esteroNumero di votanti che può avere un peso

Un’incognita che po-trebbe fare la differenza alle prossime amministrative del 26maggio: è il voto espresso dai cit-tadini compresi nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).

Un elettorato, per il qualenon è prevista nessuna forma divoto dall’estero, a differenza del-le elezioni europee. Il che signi-fica che dovranno far rientro in patria per votare nel Comune diiscrizione elettorale. Ma se così non accadesse, tutti questi voti

rimarrebbero inespressi. Persi. Il che, soprattutto nei piccoli Comuni come quelli valtelline-si, dove alto è il numero degli “Aire” e dove sembrano dilagarele liste uniche, non è roba da po-co. Ne sono consapevoli quelli che da diversi anni amministra-no la cosa pubblica e ben sanno come funziona la macchina. «Inquesta tornata elettorale il nu-mero dei cittadini iscritti all’Ai-re rischia di incidere non poco» dice Tiziano Maffezzini, sinda-co di Chiuro. Paese in cui «si

contano 2.517 abitanti. Di questi- spiega Maffezzini - gli aventi diritto al voto sono 2.334, di cui 284 iscritti all’Aire». In percen-tuale sono pari «al 12,7% degli elettori. Quindi di elettori effet-tivamente residenti ce ne sono 2.050».

Tra i cittadini “Aire” ce ne so-no diversi che abitano al di là delconfine, nella vicina Svizzera, diconseguenza un viaggio che co-munque non è così impegnati-vo. Ma ce ne sono anche parec-chi che invece di casa stanno

molto distanti: «Su un elettora-to di 1.480 aventi diritto al voto -evidenzia il sindaco di Castione Massimiliano Franchetti -, 208 sono iscritti all’Aire, poco meno del 15%. Sono molti quelli che vivono lontano da qui». Insom-ma, percentuali che hanno un certo peso, ancor di più dove il candidato in corsa alle ammini-strative è uno solo e deve, per es-sere eletto, raggiungere il quo-rum del 50% più uno degli aven-ti al diritto al voto. D.Luc. Un’ultima occhiata prima di recarsi in cabina elettorale

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

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LA PROVINCIA 19DOMENICA 21 APRILE 2019

“Per il volontariato il tempolo si trova - dice Maffezzi-ni -, ma quando si pensa aun impegno in Comune l’interesse scompare„

Mancanza di tempo«Credo che al giorno d’oggi - spiega Angelo Di Cino - giochi anche la paura di non riuscire a dedicare il giusto e dovuto tempo a un impegno come quello dell’amministratore»

Riflusso nel privato«C’è un generale riflusso nel privato, oserei dire egoistico e personale - commenta Franchetti - . E poi prevale un disinteresse generale per la politica e per l’amministrazione della cosa pubblica»

Ivo Del Maffeo

Del Maffeo è ai salutiSpriana, futuro incertoLa storia. Il sindaco uscente: «Bellissima esperienza»

Non si trova un candidato e si rischia il commissario

n «Abbiamo fatto diverse cose per il bene del paese, pur essendo in pochi»

n «Ricordo la realizzazione del polifunzionale, che sarà inaugurato domenica 5 maggio»

tele e, quando c’è da candidarsi,si preferisce starne a debita di-stanza».

Pronto a ricandidarsi arri-vando da un mandato senza mi-noranza consiliare è anche Massimiliano Franchetti: «Ritengo siano due le cause di questo dilagare di liste “solita-rie” - l’opinione del sindaco di Castione -: innanzitutto un ge-nerale riflusso nel privato. Ose-rei dire egoistico e personale. Il cittadino pretende solo che sia-no erogati dei servizi senza pre-occuparsi di chi deve farlo e conche strumenti e risorse lo riescea fare». Secondo motivo, «un di-sinteresse generale per la poli-tica e per l’amministrazione della cosa pubblica, fenomeno diffuso a livello nazionale». Danela Lucchini

era doveroso farlo; ciò non vuol dire depauperare la montagna ma, al contrario, renderla viva, anche tramite il recupero delle vecchie baite abbandonate».

La legge non consente a DelMaffeo una nuova candidatura: «È stata una bellissima espe-rienza, ricca di soddisfazioni, ma ho finito. Il mio percorso è concluso, ora tocca ad altri, è giusto cedere il passo. Io ringra-zio i due dipendenti comunali Ginetto e Alessandra per il gran-de lavoro svolto, la giunta, e il consiglio: con tutti loro il rap-porto è stato ottimo e mi sono sempre trovato in sintonia, per ogni iniziativa intrapresa. Solo se sarà davvero necessario, sol-tanto se le circostanze lo richie-deranno, sarò sempre disponi-bile - grazie all’esperienza matu-rata in questi anni - a dare una mano».

Attualmente - come altri co-muni valtellinesi i cui consigli dovranno essere rinnovati, il prossimo 26 maggio - Spriana corre il rischio di commissaria-mento: in prima battuta, per via dell’assenza, finora, di un candi-dato sindaco ufficiale; inoltre, il raggiungimento del quorum - circa 63 votanti - non è così scontato: «Gli elettori residenti - spiega Del Maffeo - sono set-tantacinque; a loro bisogna ag-giungere i residenti all’estero, al-cuni dei quali vivono oltremare e per questo difficilmente ver-ranno a Spriana a votare (per le comunali non si può votare per corrispondenza, ndr). Secondo me questa è una legge quanto meno da rivedere, specie per i paesi piccoli come il nostro; tut-tavia, spero vivamente che Spriana possa avere un sinda-co», conclude Ivo Del Maffeo.

lo per chi ha regolare autorizza-zione - alcune importanti stradeagro silvo pastorali: «Come quella che raggiunge la frazione Portola e quella che conduce al-l’alpe Airale partendo dall’alpe Lago. Grazie anche ai contribui-ti derivanti dai piani di sviluppo rurale europei, ora i caricatori d’alpe possono raggiungere le loro baite senza difficoltà e sen-za dover portare a valle i loro prodotti a piedi, o con il cavallo. Siamo nel ventunesimo secolo,

RICCARDO ROVERSI

A Spriana Ivo Del Maffeo è arrivato al termine della sua avventura di sindaco dopo aver di fatto trascorso una buona parte della vita a lavorareper il comune in cui è nato. In trent’anni ha ricoperto le cari-che di sindaco - per tre mandati consecutivi -, vice sindaco e as-sessore: «Posso dire - afferma - che abbiamo fatto diverse cose per il bene di Spriana pur essen-do in pochi (una ottantina di abi-tanti, ndr), anche se penso che ilgiudizio sul lavoro svolto dal-l’amministrazione comunale spetti alla gente. Mi piace ricor-dare la ristrutturazione della ca-sa comunale, della piazza anti-stante, dell’ingresso al paese - che è piccolo ma si presenta be-ne - e la realizzazione del poli-funzionale che verrà inauguratoufficialmente domenica 5 mag-gio, in occasione di San Gottar-do, il nostro santo patrono; pen-so sia doveroso ringraziare la Pro loco per aver contribuito fattivamente ed economica-mente alla sua realizzazione, e un grazie va anche alla Regione, alla Comunità montana e alla Pro Valtellina. Avessimo fatto tutto da soli forse ci saremmo riusciti ugualmente, con mag-gior sacrificio, ma anche in mol-to più tempo. Ci tenevamo a cre-are un punto di incontro per la gente del paese e della valle, co-me dimostrato dalla serata or-ganizzata quindici giorni fa in onore di Robert Flematti. È unluogo per riportare a Spriana, anche solo per una visita, chi è andato via e chi ancora non ci è stato».

Con l’amministrazione DelMaffeo sono state realizzate - ovviamente non per tutti, ma so-

Poco tempo, disaffezione, timori: le analisi dei sindaciDisaffezione per la co-

sa pubblica? Rassegnazione? Zero voglia di mettersi in gioco e di dedicare tempo libero alla vita del municipio?

Sentendo gli addetti ai lavori,sembrano diverse le motivazio-ni che stanno a monte delle nu-merose liste uniche che si profi-lano alla tornata elettorale di fi-ne maggio: ci sono paesi in cui dicandidato in corsa alla poltronadi sindaco ce n’è solo uno. Ahi-mè sembrano destinati a finire itempi in cui l’aula consiliare erateatro di battibecchi e di con-fronti accesi tra maggioranza e opposizione, talvolta anche “conditi” da frasi e detti dialet-

tali, che, diciamolo pure, face-vano ridere il pubblico - è diven-tato un grande assente pure questo - e chi fa il giornalista di provincia e, per lavoro, segue i consigli comunali.

«Bisogna davvero interro-garsi guardando lo scenario chesi prospetta in questa tornata elettorale. Deve farci riflettere il dilagare di liste uniche, con unsolo candidato sindaco» sostie-ne Angelo Di Cino, primo citta-dino di Montagna, pronto a direaddio alla vita amministrativa, dopo cinque anni di governo.

«Si potrebbe parlare di disaf-fezione, ma credo che al giorno d’oggi giochi anche la paura di

non riuscire a dedicare il giustoe dovuto tempo ad un impegno come quello dell’amministrato-re. Forse si prediligono gli affet-ti, la famiglia, ancor di più in unasocietà che viaggia a mille allorae di tempo ce n’è sempre di me-no» aggiunge Di Cino.

«Una situazione generata daldisinteresse e dalla disaffezio-ne, nonché dalla poca voglia di spendersi», è convinto TizianoMaffezzini, sindaco di Chiuro da due mandati senza minoran-za, essendo stato l’unico da diecianni a questa parte a candidarsi.E pare che la stessa cosa accadràanche alle elezioni del 26 mag-gio. «Secondo me per il volonta- Inizia lo spoglio delle schede

riato il tempo lo si trova, ma quando si pensa a un impegno in Comune l’interesse scompa-re, soprattutto perché sempre di più oggi il municipio è consi-derato qualcosa di troppo com-plesso».

Indubbiamente gioca anche«la dilagante disaffezione per lapolitica, vista come qualcosa di poco chiaro e poco pulito».

Guardando ai piccoli Comu-ni - realtà pressoché onnipre-senti sul nostro territorio - «è sempre più spesso il municipio il primo posto in cui il cittadinosi reca quando qualcosa non funziona. Motivo per cui viene visto come il luogo delle lamen-

Al voto 51 dei 77 Comuni di Valtellina

e Valchiavenna

ALTA VALLE

Voterà soltanto uno dei sei Comuni:Sondalo

4.237

NEL TIRANESE

Dei 12 Comuni sono 8 i municipi interessati:

Tirano

9.073

Bianzone

1.273

Grosio

4.619

Grosotto

1.615

Lovero

667

Sernio

500

Tovo di Sant’Agata

624

Vervio

209

NEL SONDRIESE

Sono chiamati alle urne gli abitanti di 19 dei 21 Comuni:

Berbenno

4.308

Caiolo

1.035

Caspoggio

1.500

Castello dell’Acqua

643

Lanzada

1.372

Montagna

3.031

Piateda

2.309

Poggiridenti

1.865

Castione Andevenno

562

Ponte in Valtellina

2.304

Cedrasco

455

Postalesio

659

Chiuro

2.524

Spriana

101

Colorina

1.460

Torre di Santa Maria

824

Faedo

545

Tresivio

2.002

Fusine

611

n° di abitanti

Fonte: Ministero dell’Interno

BASSA VALLE

Albaredo

349

Andalo

552

Buglio in Monte

2.091

Cino

373

Civo

1.114

Delebio

3.173

Forcola

835

Pedesina

30

Piantedo

1.321

Rogolo

564

Tartano

190

Traona

2.536

Morbegno

11.786

Dubino

3.551

VALCHIAVENNA

Rinnovo delle amministrazioni in 9 dei 13 comuni:

Chiavenna

7.297

Gordona

1.903

Madesimo

540

Mese

1.747

Piuro

Prata Camportaccio

Samolaco

Verceia

Novate Mezzola

1.814

1.950

2.921

2.884

1.093

La minore presenza

di candidati e di squadre a loro

sostegno potrebbe equivalere

a una minore affluenza

dei cittadini ai seggi

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20 SondrioLA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

I contributiIn arrivo dal Pirellone

più di 30mila euro

che serviranno a ultimare

campi e polifunzionale

Complessivamente sono 33.793 gli euro, che Regio-ne Lombardia ha stanziato a fa-vore delle amministrazioni di Castione e di Berbenno.

Quest’ultima li intende uti-lizzare per alcune attrezzature del campo da calcio e dell’im-pianto sportivo, mentre all’in-circa 15mila euro il Comune di Castione li impiegherà per completare l’arredo del poli-funzionale, struttura in dirittu-ra d’arrivo, che sarà inaugurata sabato 18 maggio.

«Questo contributo - ha det-to il sindaco Massimiliano Franchetti - va a sommarsi ad un altro, che ci è già stato rico-nosciuto per acquistare una re-te da pallavolo, due cesti da basket e la rete per il campo da tennis». Impianti, che saranno utilizzati non solo dagli alunni della primaria “Tullio Bagiotti” adiacente al polifunzionale, maanche dai residenti.

«Nei primi 12 mesi di manda-to - ha spiegato l’assessore allo Sport e Giovani Martina Cam-biaghi - il mio assessorato ha fi-nanziato con bandi dedicati a impianti e attrezzature sporti-ve 163 progetti con 13,7 milioni di euro. La mia attenzione è quella di dedicare sempre più progetti e finanziamenti agli impianti perché sono il luogo principe dove si pratica sport».

la scorrevolezza, anche se il nu-mero delle persone in circola-zione è lievitato notevolmente rispetto a quello delle normali giornate feriali. Difficile, da qualche anno a questa parte, in regime ormai acclarato di turi-smo mordi e fuggi, fare delle previsioni precise sul traffico. Fino alla fine del ponte del 1° maggio, in ogni caso, le forze dell’ordine monitoreranno con attenzione ancora superiore al solito l’intera rete viaria provin-ciale per garantire agli automo-bilisti il più alto tasso di sicurez-za possibile. D. Pra.

nata sulla pista Vanoni del com-prensorio sciistico di Madesi-mo. Scontro sulla neve e a farnele spese è stata una donna di 59 anni. A intervenire, oltre ai soc-corsi garantiti dalla società che gestisce gli impianti di risalita, l’elisoccorso proveniente da Como. E proprio Como è stata ladestinazione della donna, rico-verata al Sant’Anna in codice giallo nel primo pomeriggio.

Sono stati gli interventi sullepiste da sci, quindici in tutto, a fare la parte del leone ieri. Gli sciatori rimasti feriti per una ca-duta o uno scontro si sono con-centrati soprattutto sulle piste di Madesimo e su quelle di Livi-gno, letteralmente prese d’as-salto in questo finale di stagioneincredibilmente positivo sotto il profilo dell’innevamento.

Quello di Chiavenna, invece,è l’unico incidente stradale di una certa gravità che si è verifi-cato ieri in provincia di Sondrio.

Una fortuna, probabilmentefavorita anche dai controlli messi in atto dalle forze dell’or-dine su tutta la rete viaria di Val-tellina e Valchiavenna in questegiornata di super traffico. Dopo le code di giovedì e venerdì, per tutta la giornata di ieri il trafficoin provincia di Sondrio si è sem-pre mantenuti entro i limiti del-

Sicurezza Continua il monitoraggio

delle forze dell’ordine

per tenere sotto controllo

il traffico in provincia

Potevano essere ben più gravi le conseguenze dell’in-cidente avvenuto ieri in via Ro-ma, tratto cittadino posto al-l’imbocco di Chiavenna della statale 36, per Paolo Gregori, centauro di Veduggio di 41 anni finito contro una Ypsilon guida-ta da una ragazza valchiavenna-sca.

Probabilmente un attimo didisattenzione da parte del mo-tociclista che a bordo della sua Ducati era diretto verso Chia-venna. Inevitabile il tampona-mento dell’autovettura. Sul po-sto sono arrivati dopo pochi mi-nuti gli uomini del 118, i vigili delfuoco del distaccamento di Me-se e la polizia stradale. La forte botta contro il posteriore del-l’auto e la conseguente caduta a terra, però, non hanno lasciato strascichi pesanti. Un trauma a un braccio per l’uomo, rimasto sempre vigile durate i soccorsi. Il motociclista è stato traspor-tato ormai in codice verde al-l’ospedale di Chiavenna. Più grave quanto avvenuto in matti-

Scontro tra un’auto e una motoPaura sulle strade in Valchiavenna

Incidente tra auto e moto a Chiavenna FOTO LISIGNOLI

Al Mvsa

“Mistery box” tutteda scoprire, per sperimentaretecniche e materiali diversiusando soprattutto il tatto. Èla proposta del Mvsa per ibambini, in un laboratorio inprogramma per domenica 28nel quadro del percorso “Mv-saKids”: si tratta di un in pro-gramma, un percorso senso-riale pensato per i più piccoli,improntato all’educazionetattile sulle orme – spieganodal museo – di Maria Montes-sori e Bruno Munari. «Attra-verso la percezione stereo-gnostica, ossia la capacità discoprire e riconoscere gli og-getti con il tatto – spiegano dalMvsa - i bambini realizzeran-no le loro opere d’arte ispirateda oggetti conservati al mu-seo, in una appassionante garaa tempo».

L’iniziativa, come detto, è incalendario per il 28 aprile, indue fasce orarie: alle 15,15 ini-zierà l’atelier creativo pensatoper i bambini dai quattro ainove anni d’età, mentre alle16,45 toccherà al laboratorioper i piccoli fino ai tre anni.Per maggiori informazioni0342/52655. F. Bet.

Laboratori sensorialiper avvicinarsiall’arte

CLARA CASTOLDI

Uscirà di casa, la mattinadi venerdì 3 maggio, come se do-vesse andare a fare un’escursionein montagna, con la differenza che… questa durerà 17 giorni. Altermine dei quali, tolte le scarpeda trekking, si siederà e scriveràun racconto di viaggio della sua esperienza.

Parliamo dello scrittore e li-braio livignasco Thomas Ruber-to che, supportato dall’amico ededitore Andrea Merisio, ha deci-so di provare qualcosa di nuovo:un lungo viaggio a piedi – di circa400 chilometri, in 17 tappe di 6-8ore al giorno – alla scoperta di paesi, borghi, storia, natura e sen-tieri di Valtellina. Per lanciare lasua “avventura” Ruberto, insiemea Merisio, ha scelto il Grand hoteldella Posta di Sondrio che fa da base logistica prima, durante e dopo il cammino, oltre che ospita-re l’autore per la tappa di Sondrio.

Occasione per scoprire

«Da livignasco, quando vengo a Sondrio - afferma -, percorro la statale e, dunque, conosco pocodi tutto quello che c’è nel versanteretico ed orobico. Questa è l’occa-sione per farlo. Non passerò perle vette o le cime, ma a mezza costa o nel fondo valle, proprio per incontrare chi vive in questiborghi. Farò una media di 25 chi-lometri al giorno. Ho trovato al-loggio per la notte da qualche co-

Lo scrittore e libraio livignasco Thomas Ruberto

A Castionee Berbennoi fondi per lo sport

Un cammino di 400 km in 17 tappePoi Ruberto racconterà il suo viaggioIn viaggio. Tra le 6 e le 8 ore a piedi ogni giorno alla scoperta di paesi, borghi, storia e natura

Tolte le scarpe, si metterà a scrivere supportato dall’amico ed editore Andrea Merisio

noscente, mentre qualche strut-tura che si è offerta di ospitarmigratuitamente. Ad esempio pas-serò una notte nella casa parroc-chiale di Baruffini e nell’ex colo-nia di Carona. Per il resto opteròper qualche b&b in economia». Unico “lusso”, per l’appunto, la tappa sondriese.

Il viaggio non è sponsorizzato,è a spese dell’autore (a parte il sostegno, in termini di attrezzatu-ra, di due negozi di Livigno). «Nonmi sono allenato come un atleta,ma un po’ di “fondo” ce l’ho», pro-segue Thomas che illustra le suetappe: Livigno-Isolaccia (da val Trela e laghi di Cancano), Isolac-cia-Santa Caterina (da Oga a Bor-mio), Santa Caterina-Sondalo (val di Rezzalo), Sondalo-Baruffi-ni (fondo valle e Sentiero del sole),Baruffini-Montagna (Via dei ter-razzamenti), Montagna-Torre Santa Maria (Sentiero Rusca), Torre-Berbenno (Sentiero Rusca,Via dei terrazzamenti), Berben-no-San Martino (val Masino), SanMartino-Mello (da val Masimo eCostiera dei Cech), Mello-Mor-begno, Morbegno-Talamona (valGerola e valle del Bitto), Talamo-na-Sondrio (Sentiero Valtellina),Sondrio-Carona (Sentiero Valtel-lina e mezza costa), Carona-Tira-no (da Aprica), Tirano-Fusino (Gran Via delle Orobie e val Grosi-na), Fusino-San Carlo (val Verva),San Carlo-Livigno (valle di Fosca-gno, Trepalle) con percorsi alter-

nativi in caso di neve ai passi.

Raccolta di appunti

Se di giorno camminerà, zaino inspalla, il livignasco alla sera pren-derà qualche appunto in vista delracconto di viaggio che sarà scrit-to al termine del cammino. «Nonsarà una guida escursionistica, ma un libro che racconterà il pae-saggio, le mie emozioni duranteil viaggio, pensieri personali –

conclude Ruberto -. Non man-cheranno le fotografie». Sul bogwww.tomis.it si trovano alcune informazioni sul cammino e sul-l’autore, mentre giornalmente sipotrà seguire il viaggio sul profiloFacebook di Thomas Ruberto. «Illibro, invece, si intitolerà “Il mioviaggio in Valtellina” - annuncial’editore Andrea Merisio di LyasisEdizioni – ed uscirà prima di Na-tale».

n La partenzaè prevista venerdì 3 maggio, con una media di 25 km al giorno

n Flusso scorrevoleper tutto il giornoma tanti interventiper i feritisulle piste da sci

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LA PROVINCIA

Sondrio 21DOMENICA 21 APRILE 2019

Benvenuto Fitness parkStare in forma diventaun gioco per tutte le età

DANIELA LUCCHINI

Per dirla alla LucaCarboni ci vuole un fisico be-stiale per praticare il Calisthe-nics, dal greco kalos che sta perbello e sthenos, ovvero forte.Una disciplina fitness che ri-chiede forza, abilità ed equili-brio, uno sport difficile da pa-droneggiare, ma di cui un teama dir poco spettacolare ha datoprova ieri facendo il pienod’applausi al neonato Fitnesspark, inaugurato sotto un sol-leone estivo lungo il SentieroValtellina sul territorio comu-nale di Piateda.

Il terzo taglio del nastro intre settimane a cura della Co-munità montana di Sondrio,dopo l’inaugurazione delloSkate park a Sondrio il 6 aprilee la pista di pump track a Pog-giridenti sette giorni fa.

Capitanati dall’atleta di ca-sa, Michel Casoria, residentea Piateda, senza sosta su sbar-re, parallele e sugli attrezzi del-l’area si sono esibiti, tra evolu-zioni e vere e proprie prove diforza e muscoli, accompagnatidal ritmo incalzante della mu-sica, lasciando il pubblico abocca aperta Yatarov Gaggi,

Piateda. Inaugurata l’area lungo il Sentiero Valtellina

Per l’occasione si sono esibiti atleti del Calisthenics

Maffezzini: «Qui tutti potranno fare movimento»

che ha vinto campionati nazio-nali e internazionali di Cali-sthenics, e il freestyler Giam-paolo Calvaresi - entrambiprotagonisti il primo nel 2015,il secondo due anni più tardisul piccolo schermo di Italia’sgot talent -, Daniele Bove diAlba e la biondissima Lara Ca-ruso, oltre ad altri giovani, al-cuni dei quali valtellinesi.

Una palestra per tutti

«Una nuova area dove fare mo-vimento e attività fisica all’ariaaperta – ha accolto il folto pub-blico il presidente della Cm Ti-ziano Maffezzini – lungo ilSentiero Valtellina, una pistaciclo-pedonale splendida. Ab-biamo scelto di diffondere di-scipline nuove, come il pumptrack e adesso il Calisthenics,ma queste attrezzature posso-no essere utilizzate da tuttiquelli che vogliono tenersi informa, senza limiti di età».

«Consegnamo a chi fre-quenta il Sentiero Valtellinaun nuovo impianto – ha ag-giunto Aldo Parora, sindacodi Piateda -, una struttura chearricchisce la pista di fondo-valle, anche a fini turistici, non

solo sportivi».

Rispetto delle regole

Sia Maffezzini che Parora nehanno raccomandato «un usoconsapevole e rispettoso delleregole». Tutta l’area è dotata diuna speciale copertura a terra,che attutisce i colpi in caso dicaduta, «motivo per cui è seve-ramente vietato entrare conbiciclette, pattini e quant’al-tro» hanno sottolineato.

Su come fare delle belle atti-vità «dia serenità e pace, e siautile per lo spirito e per la men-te» ha posto l’accento il parro-co don Angelo Mazzucchi,che ha impartito la benedizio-ne all’impianto.

Prima del taglio del nastro,Maffezzini che ha ringraziatoil Coni che ha contribuito alprogetto, ha fatto notare comeal Fitness park, così come aquello per gli skateboarder eper gli amanti del pump track,«non ci siano cancelli. Abbia-mo volutamente lasciato que-sti spazi aperti, così che sianofruibili da tutti, purché nelmassimo rispetto, essendo pa-trimonio di chiunque frequen-ti il Sentiero».

Il taglio del nastro con il presidente Maffezzini e il sindaco Parora FOTO GIANATTI

L’area è perfettamente attrezzata per fare dell’esercizio fisico all’aperto

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22 SondrioLA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

ALBERTO GIANOLI

La solenne veglia,svoltasi ieri sera nelle chiesedei Santi Gervasio e Protasio,della Beata Vergine del Rosa-rio e di San Rocco, ha aperto lesolenni celebrazioni della Pa-squa per le comunità cristianedella città, al culmine del tri-duo pasquale che si era apertogiovedì con la Messa della “Ce-na del Signore” per proseguirepoi venerdì con l’azione litur-gica della “Passione del Signo-re”, la Via Crucis e la proces-sione cittadina.

Ciascuno dei momenti cele-brativi è stato partecipato, mala tradizionale processionecon il simulacro del Cristomorto ha coinvolto venerdì se-ra un gran numero di fedeliche, all’inizio e al termine delrito, hanno gremito la collegia-ta e poi camminato lungo le vieXXV Aprile, Trieste, Fiume,Piazzi e Cesura, per fare ritor-no in chiesa. Accanto ai branievangelici della Passione diGesù, sono state proposte al-cune meditazioni tratte dal-l’esortazione apostolica “Gau-dete et exsultate” di papaFrancesco sul tema della chia-mata alla santità nel mondocontemporaneo.

Il senso della solitudine

Al termine del rito, cui hannopartecipato tutti i sacerdoti at-tivi in città, sia quelli diocesaniche della comunità salesianadi San Rocco, è stato l’arcipre-te, don Christian Bricola, a

L’arciprete ha parlato del senso di abbandono con parole molto toccanti FOTO GIANATTI

La fede di Sondrio nel CrocifissoIn tanti alla vegliaI riti pasquali. Molto partecipata la processione cittadina

Toccante la riflessione dell’arciprete nella collegiata

«Abbandoniamoci con i nostri perché fiduciosi in Cristo»

prendere la parola e a propor-re una riflessione a partire dauna delle sette frasi pronun-ciate, secondo la narrazionedei Vangeli, da Gesù sulla cro-ce. «Gesù - ha affermato l’arci-prete - prova l’esperienzadrammatica dell’abbandono edella solitudine. Lo hanno ab-bandonato i suoi familiari, isuoi discepoli sono scappati,anche Pietro e Giacomo cheaveva tenuto sempre vicinocon Giovanni, la folla sfamatacon la moltiplicazione dei paniè scappata. Gesù umanamentesi sente solo e abbandonato daquelle persone cui voleva benee pensava gliene volessero».

Il senso di ingiustizia

Partendo dall’espressione“Dio mio, Dio mio, perché mihai abbandonato?”, don Brico-la ha spiegato che Gesù «fal’esperienza drammatica disentirsi solo davanti al Padre,di sentirsi abbandonato daDio. Non fa quindi solo l’espe-rienza umana di essere abban-donato dagli altri, ma anchel’esperienza, sempre umana,di essere abbandonato da Dio acui grida “perché?”». Un inter-

rogativo da cui, secondo l’arci-prete, ci si può chiedere per-ché il mondo sia così ingiusto.

La fiducia

«Perché - ha proseguito - lamorte di quella mamma giova-ne? Perché la malattia di quelbambino innocente? Perchésono capitato proprio io inquesto posto? Gesù grida il suo“perché”: l’abbandonato si ab-bandona nelle braccia di Dio. Efacendo così, fidandosi nuova-mente di Dio nonostante tut-to, ecco che Gesù trova pace,forza, coraggio e serenità perandare avanti, per andare finoin fondo. E da quel momento lastoria dell’umanità è cambia-ta: da quel momento, davantiai nostri “perché”, ai nostri ab-bandoni, alle nostre croci, Dionon è più stato muto, ma ci haconsegnato la parola della cro-ce, per la quale noi, nella pre-ghiera, possiamo scoprire chein ogni dubbio, in ogni abban-dono, adesso è presente il Cro-cifisso. Gesù Cristo entra neinostri “perché” per abitarli,per redimerli e per farci senti-re la sua presenza consolan-te».

A conclusione della sua ri-flessione, l’arciprete ha invita-to a pregare per tutte le perso-ne «che hanno tanti “perché”cui non hanno ancora trovatorisposta. Affinché - ha conclu-so -, in questa Pasqua, trovinola grazia di sperimentare lapresenza consolante del Cro-cifisso».

n Durante la celebrazione sono state proposte meditazionidi papa Francesco

La processione del Venerdì Santo richiama sempre una moltitudine di fedeli

La processione ha attraversato il centro cittadino Il simulacro del Cristo in collegiata

soltanto durante le vacanze di Natale e quelle estive.

Da quasi quattro mesi inveceapre con regolarità ogni sabato. Tutto ciò grazie a un gruppo di persone del paese che volonta-riamente si dà da fare per offrirealla comunità la possibilità di svagarsi andando al cinema per tutto l’anno.

Tutto è nato quasi spontane-amente, da una chiacchierata tra don Renato Corona e AlessioRimessi - titolare di un bar in centro della via Roma - che, as-sieme a un gruppo di volontari, si è preso l’impegno di occuparsidella sala cinematografica della parrocchia. Tra queste persone c’è anche chi ha seguito dei corsiper imparare a usare il proietto-re.

Il lungo ponte pasquale con -

Chiesa in ValmalencoLa sala di solito aprivasolo durante le festivitàUn gruppo di cinefilisi è adoperato per la rinascita

Non più tardi di una settimana fa abbiamo scritto delle serrande che iniziano fi-nalmente a riaprirsi nel centro di Chiesa in Valmalenco. È statoaperto un barber shop, il prossi-mo 11 maggio verrà inaugurato uno studio di psicoterapia, si parla anche di una libreria, che sarebbe un gradito ritorno in valle. Dall’inizio dell’anno è sta-ta data anche nuova linfa allo storico cinema Bernina. La sala parrocchiale stava attraversan-do un periodo non felicissimo; ultimamente apriva i battenti

per chi può - ben dieci giorni di vacanza è l’occasione giusta per mettere in cartellone alcuni film di qualità. Sei le pellicole intabellone fino a giovedì 25 apri-le, con due proiezioni quotidia-ne: alle 17,30 e alle 21.

Wonder park - film d’anima-zione per bambini - è in pro-gramma lunedì 22 e martedì 23 sempre alle 17,30; Green book - premio oscar 2019 come migliorfilm - sarà proiettato martedì 23alle 21; oggi, domenica 21, alle 17,30 sarà il turno di Dumbo, mentre alle 21 verrà riproposto un film che a Chiesa - e non soloa Chiesa - ha riscosso un gran-dissimo successo: Free solo. Lu-nedì 22 aprile alle 21 spazio a un“viaggio gentile nel mondo delladiversità”, come recita la locan-dina, grazie a Be kind, sii gentile,il film di Sabrina Paravicini e del12enne Nino Monteleone, affet-to dalla sindrome di Asperger. Infine, chiusura con il botto conl’attesissimo “Avengers: Endga-me” che arriverà in tutte le sale italiane - cinema Bernina com-preso - mercoledì 24 alle 17,30, alle 21 e anche giovedì 25 aprile alle 17,30. Riccardo Roversi

Il Cinema Berninariapre i battenticon film di qualità

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LA PROVINCIA 23DOMENICA 21 APRILE 2019

Ariete Toro Gemelli Cancro VergineLeone

PesciAcquarioCapricornoSagittarioScorpioneBilancia

Pasqua movimentata e ricca di appuntamenti. Anche nei giorni di festa non riuscite a restare con le mani in mano senza fare nulla di costruttivo.

La buona tavola e la compagnia tipici delle feste vi mettono di buonumore. Oggi non volete pensare a niente se non alla famiglia e agli affetti.

Da quando avete avuto quello sfortunato incontro sembra non andarvene bene una. Niente paura, tutto si risolverà per il meglio quanto prima.

Nell’uovo di Pasqua quest’anno troverete una bella sorpresa: quella che aspettavate già da un po’ di tempo e che sembrava non arrivare più.

Mettete da parte le preoccupazioni e le tensioni che avete accumulato nei giorni passati e godetevi le meritate vacanze senza stress.

Non è questo il giorno giusto per rimuginare sugli sbagli del passato. Un nuovo amore sta per spuntare all’orizzonte. Aguzzate la vista!

State organizzando un bel pic-nic per tutta la famiglia per il giorno di Pasquetta. Date libero sfogo alla creatività e alle vostre doti in cucina!

Il primo amore non si scorda mai... voi lo sapete bene, per questo siete ancora legati al passato. Una novità è però in arrivo, non fatevela scappare.

Quello che vi ci vuole è un bel viaggio per scaricare la tensione e riposarvi un po’. Se non riuscite a partire domani, organizzate per il 25.

Siete già pronti allo scontro, ma prima riflettete. Discutere non porterà a nulla di buono, se non a farvi venire un gran mal di testa.

Cibo, famiglia, amici: cosa c’è di meglio delle feste? Peccato non poterne godere a pieno, se vi toccherà dedicare del tempo al vostro lavoro.

I progetti che avete iniziato negli ultimi tempi stanno finalmente prendendo forma. Manca davvero poco all’inizio della vostra nuova vita.

21 MAR - 20 APR

NoilettoriNumeri utili

Farmacie di turno oggiSondrio - Comunale 3, via Maffei, 32Chiesa V.co - Donadelli, via Roma, 62Morbegno - Mazzocchi, via Garibaldi, 50Chiavenna - Dolci, via Dolzino, 9Tirano - San Martino, largo Risorgimento, 18Bormio - Emmepi, via Roma, 15Livigno - Pedrini succ., via Freita, 1585

Farmacie di turno

domaniSondrio - Comunale 3, via Maffei, 32Chiesa V.co - Donadelli, via Roma, 62Morbegno - Legnani, via ForestaleVilla di Chiavenna - Internazionale, via Nazionale, 42Lovero - Vairetti, via Roma, 29/CBormio - Emmepi, via Roma, 15Livigno - Pedrini succ., via Freita, 1585

OspedaliAzienda Ospedaliera della

Valtellina e della ValchiavennaCentralino 0342 521111CUP 800.638.638

EmergenzePronto Soccorso 118Carabinieri 112Vigili del Fuoco 115

Polizia di Stato 113

Guardia di Finanza 117

Questura 0342 - 2201

Polizia Stradale Sondrio

0342-545011

Le lettere, firmate con nome, cognome e indirizzo, vanno inviate a:La Provincia di Sondrio, rubrica Le Lettere, via N. Sauro 13, 23100 Sondrio;o al fax 0342-53.55.53; o via mail: [email protected] redazione si riserva il diritto di sintetizzare i testi troppo lunghi.Per veder pubblicato il tuo SMS invialo al numero 331.677.79.56L’invio del messaggio non garantisce la certezza della pubblicazione.

Come partecipare

Le vostre lettere

LA PROPOSTA

Lettura dei giornalida reintrodurreDue riflessioni. La prima, che è un suggerimento: non so come, stasera, mi è venuto in mente il nome de “Il Resto del Carlino” e riflettendo sulla parola “resto” sono andato a verificare: in effetti, in origine era stato dato pro-prio questo titolo (Il Resto del Sigaro, in origine), in quanto il giornale veniva offerto come resto per arrotondare il costo del sigaro. E allora, considerata la scarsa percen-tuale di cittadini che leggono normalmente un quotidiano, perché non provare a coinvol-gere Unione Commercio, Ufficio Scolastico (... il Dr. Fabio Molinari andrebbe a nozze ...), ecc. ecc. per rein-trodurre questa abitudine? Pensateci (... l’idea ve la offro gratis !)La seconda. Ho letto sul vo-stro quotidiano, nella pagina della Cultura, la recensione di un libro dedicato a Valerio Dalle Grave, e vorrei ricorda-re una mia esperienza: per quindici mesi, nel 1972/73 ho lavorato presso l’Inam (Isti-tuto Nazionale Assistenza Malattie) a Chiavenna, e ricordo positivamente que-st’uomo che veniva molto frequentemente per sostene-re le domande di assistenza dei propri iscritti, chiedendo e supportando ogni pratica con cortesia, competenza e tenacia ...e poi tornava per saperne ogni esito! Avercene

ancora di questi Uomini !Ecco, dovevo assolutamente esternare questo ricordo ... per riconoscenza: da Lui ho imparato molto!Grazie per l’attenzione

_ PAOLO PIANI

email

CALOLZIO

Rossino, chiusuradella scuolaApprendo , con molto ram-marico da rossinese, ma so-prattutto da ex alunno della scuola, per quanto possa avvenire a settembre, ossia la chiusura della scuola elemen-tare di Rossino, simbolo e

luogo di ricordi indimentica-bili per ogni abitante della frazione. Ovviamente la chiusura della scuola è sicuramente per tutti noi rossinesi ma credo per tutti i calolziesi una notizia molto negativa .La scuola porterebbe alla decadenza di una collina e di una frazione ove le voci dei bambini durante l’intervallo,

gli schiamazzi alla mattina presto, portano una vitalità e un movimento a un paese che con la chiusura di diverse attività commerciali rimane, oltre al Castello meta turisti-ca internazionale e alla seco-lare chiesa di San Lorenzo Vecchio, gli unici stabili di aggregazione sociale formati-va. Si spera che la scelta del polo

collinare sia condiviso da tuttiaffinché si possa investire su un territorio che non merita di essere dimenticato. Investendo su di esso sicura-mente si salvaguarderanno le attività che sono aperte e che sono in fase di apertura . Ma anche se il plesso dovesse per disgrazia chiudere causa numero di iscritti non suffi-ciente, siamo sicuri che que-sta giunta provvederà a riqua-lificare la struttura con nuovi progetti (polo polifunzionale o ecc) per portare nuova vitalità a una frazione che ha tanto da offrire.

_ ROBERTO GAGLIARDI

Calolzio

MONDO

Papa e ImamStorico incontroL’11 settembre 2001 un atten-tato feroce quanto imprevedi-bile, condotto da una esigua minoranza, ha segnato una data incancellabile nella storia. Si diffuse la convinzio-ne che il dialogo con l’Islam fosse impossibile e ogni mu-sulmano un potenziale ka-mikaze. Mentre si consolida-va lo spettro della guerra tra civiltà. Il marzo 2019 ha se-gnato una svolta sorprenden-te nei rapporti religiosi con l’incontro tra il papa France-sco e il grande Imam Ahmed al-Tayyeb ad Abu Dhabi, un evento storico che promette cambiamenti significativi. Ci auguriamo che questo storico incontro porti i suoi frutti, mettendo nuove ali alla spe-ranza.

_ PALMIRO MAZZETTI

email

Cara Provincia

Desidero ricordare a pochi mesi dalla scom-parsa il dottor Luigi Poz-zi. Proveniva da Como, arri-vò giovane presso l’ospe-dale civile di Sondrio, primario del reparto di Ortopedia, e svolse la sua professione con grande dedizione per una vita.Impossibile dimenticarlo.Semplice, generoso, ama-va molto l’arte, la poesia e le lettere ed è per que-sto che pubblico questa sua poesia: “Il gallo ce-drone”.Questo uccello, principe delle nostre montagne,

comincia all’inizio di aprile la parata nuziale, della an-che “arena di canto” e si esibisce nel bosco con le sue ali maestose dalle sfumatu-re scure e lucenti. Questa è la poesia scritta dal dottor Pozzi e dedicata al volatile tipico dei nostri boschi e delle nostre monta-gne: “Sul mattino le voci,\ la partenza\ quando gnomi e ginepri\ nelle nebbie\ stira-no il manto\ e intingono di luce\ tutto il verde d’intor-no\ e la stradina.\ Fra le crepe, i dirupi e le cespaie\ fiuta nell’aria\ il cane corri-dore.\ In agguato, nel sacro isolamento,\ aspettiamo la

ferma\ con la breve ferocia,\ la sorpresa,\ le canne tese a chiudere l’incanto.\ Ma un raggio di luce\ che si scio-glie\ dall’intrico dei rami\ investe il mio profilo\ e il rumore dei piedi sugli ster-pi\ come onda risuona\ nel silenzio,\ su le foglie dei pecci,\ su le piume lucenti,\ l’occhio attento\ e rapido mi

sfugge\ con un frullo improvviso\ il collo teso\ rosso di casta sulla testa altera\ picchia il gallo cedrone pauroso\ nella forra scoscesa.\ Ancora un grido.\ Poi fra le goc-ce\ l’anelito di vita che ritrovo\ nella sua dolce foresta\ le sue piume.

_ MARINA BORDONI

Un bell’esemplare di gallo cedrone

Le emozionidel dottor Pozziscritte in versi

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24 LA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

TOVO

PAOLO GHILOTTI

A Tovo in vista delleprossime amministrative i duestorici antagonisti della vitapubblica, Corrado Canali eGiambattista Pruneri, chedal 1995 a oggi si sono alternatisulla poltrona di sindaco e so-no divisi su tutto, su una cosaora vanno d’accordo, vorreb-bero passare il testimone allenuove generazioni. Ma sem-bra che l’operazione non sitanto semplice.

Giovani latitanti

«Sto lavorando con il miogruppo per ripresentare la li-sta - spiega l’attuale sindacoCanali -. Sicuramente non sa-rò io il candidato sindaco, ma sifa fatica a trovare giovani di-sponibili a impegnarsi nel-l’amministrazione». Sullestessa lunghezza d’onda anchePruneri, classe 1955, che in Co-mune è una presenza fissa dal1985 e che è stato sindaco dal2004 al 2014: «Anch’io vorreilasciare spazio a qualche gio-vane come candidato sindaco,ma se non trovassi nessuno di-sponibile, allora per evitareche il Comune venga commis-

Corrado Canali, sindaco uscente di Tovo, è alle prese con la lista

Amministrative. I due storici rivali della politica del paese rischiano di essere ancora in gioco

Entrambi puntavano a un ricambio nelle liste, ma la ricerca di nomi sta diventando difficile

sariato nel caso non ci fosseuna lista, alla fine per amoredel mio paese mi candidereinuovamente».

L’eredità di Canali e Prunerisembrava poter portare a unduello tutto femminile nelleelezioni di maggio, fra l’asses-sore ai Servizi sociali RobertaGiffalini e Francesca De Pa-oli, attualmente in minoranzacon Pruneri, ma nessuna delledue ha accettato di impegnarsinel ruolo di primo cittadino.

Quello che si sta concluden-do è il terzo mandato per Ca-nali, classe 1966, che ha inizia-

to nel 1995 fino al 2004, primadi concedere il tris nel 2014.Giambattista Pruneri ha la po-litica nel sangue, perché haraccolto il testimone da suopadre Pierino, sindaco dal1960 al 1985.

Il solito duello

Mentre del gruppo attuale diCanali non trapela nulla suicomponenti, Pruneri svelaqualche nome del suo schiera-mento: «Ci saranno sicura-mente Fabrizio Giffalini eLuca Armanasco». Vista ladifficoltà nel convincere i 520votanti a entrare a fare partedegli schieramenti, fra Canalie Pruneri è iniziata l’ennesimabattaglia, questa volta per “ag-giudicarsi” quei tovaschi chehanno voglia di mettere il lorotempo a disposizione degli al-tri per il bene del paese. Dopoventiquattro anni di alternan-za fra Corrado Canali e Giam-battista Pruneri, Tovo è chia-mata a decidere ancora primadelle urne se vuole vedere l’en-nesima puntata del solito sce-neggiato, oppure se ha il corag-gio di lanciare qualche giovanerampante con un programmanuovo.

n Entrambivantanoun curriculum politico lunghissimo

ALTA VALLE

Si donano librisi ricevono fiori

Le biblioteche di Bormio, Valdidentro e Valdisotto, damartedì a sabato saranno protagoniste della festa deilibri e dei fiori. Per tutti gliutenti che regaleranno allapropria biblioteca un fioreci sarà, in cambio, un libro.L’iniziativa prende spuntodalla tradizione catalana legata alla festa di san Gior-gio. L’iniziativa “Un fiore per un libro” è promossa inoccasione della giornata mondiale del libro e del di-ritto d’autore. D. GUR.

TEGLIO

Mostra dei trofei

Secondo e ultimo giorno diapertura oggi a Palazzo Cu-cò in via San’Eufemia per lamostra dei trofei degli un-gulati della stagione vena-toria 2018. Gli orari di aper-tura sono 10-12 e 15-18. Lamostra è organizzata dal Comprensorio alpino di caccia di Tirano. P. GHI.

GROSIO

Strap-Race, corsacon gli ostacoli

Si svolgerà domenica 28 aprile la prima edizione della Strap-Race di Grosio,alle 10 al campo sportivo diGrosio. «È una gara folclo-ristica di corsa con ostacolia sorpresa», spiegano gli or-ganizzatori della Pro loco.Il costo dell’iscrizione è di10 euro P. GHI.

Canali e Pruneri alle grandi manovreMa non ci sono nuovi candidati sindaco

Tirano e Alta Valle

roli, affiancati dalla vicepresi-dente Giovanna Guidetti,hanno illustrato progetti e im-pegni a medio e lungo termine.

Fra l’altro è stata annuncia-to lo spostamento della segre-teria da Milano a Parma, cittàideale per la mission dell’asso-ciazione, dato che è l’indiscus-sa capitale italiana del food, di-chiarata “Città Creativa per laGastronomia” dall’Unesco. Haconcluso i lavori l’interventodi Annamaria Acquaviva,nota dietista e nutrizionista,che ha parlato della salute a ta-vola. Un tema su cui i soci delBuon Ricordo sono impegna-to. P. Ghi.

parte oltre al ristorante delPiccolo Tibet, il Sassella Jim diGrosio, il Filò di Bormio diMax Tusetti. Galli ha prepa-rato per secondo costoletta dicervo in crosta di camomilla,salsa ai mirtilli, spuma di po-lenta. Al raduno i soci prove-nienti da tutta Italia si sono ri-trovati nella splendida cornicedi Villa Baiana nelle tenute LaMontina di Monticelli Brusatinel Bresciano della famigliaBozza. Il presidente CesareCarbone e il segretario gene-rale operativo Luciano Spiga-

LivignoLo chef del Camino

ha proposto un apprezzato

secondo alla cena di gala

del sodalizio dei ristoratori

Grande attestato distima da parte dei colleghi esoddisfazione personale perLuca Galli, chef del Camino diLivigno, che in Franciacortaha cucinato per la cena di galanell’assemblea annuale dei ri-storanti del Buon Ricordo, as-sociazione della quale fanno

Luca Galli conquista il Buon Ricordo

Lo chef Luca Galli con il campione del motociclismo Andrea Dovizioso

li, nota filosofa. Durante la ce-rimonia, a cui prenderannoparte anche gli amministratoricomunali, la biblioteca riceve-rà in dono un ritratto di Marti-nelli eseguito dalla pittriceWanda Guanella, che già al-cuni mesi fa aveva esposto nel-le sale del museo civico una se-rie di dipinti dedicati a Milly eal marito, il critico teatrale,Roberto De Monticelli. Il qua-dro sarà esposto nella sala let-tura che l’amministrazione co-

glia dello storico borminoUlrico Martinelli, che ha dedi-cato molte energie dei suoi ul-timi anni al volontariato cultu-rale, dilettando il pubblicobormino con appassionate le-zioni su mostri sacri come Do-stoevskij e Tolstoy. Domani,alle 17, l’amica Milly sarà ricor-data attraverso alcuni branitratti dalle sue pubblicazioni,che saranno letti dai figli Gui-do De Monticelli, regista tea-trale, e Roberta De Monticel-

BormioDomani un pomeriggio

di interventi e letture

per ricordare la studiosa

di letteratura russa Martinelli

A un anno dalla scom-parsa, nel giorno che sarebbestato quasi quello del suo com-pleanno, la biblioteca di Bor-mio rende omaggio a MillyMartinelli, la studiosa e tra-duttrice di letteratura russa, fi-

scontata la Martinelli a Bor-mio - che aveva lasciato bambi-na - si era trasferita stabilmen-te attorno al 2013, riuscendo aricucire un sereno e gioioso le-game con la sua terra d’origine.A Bormio aveva trovato amici-zie e affetto, soprattutto tra ifrequentatori della biblioteca,che l’avevano voluta quale loroambasciatrice nel video giratodalla Provincia per promuove-re il volontariato culturale. Lafesta in suo ricordo è stata pro-grammata volutamente inaprile, mese che Milly amava ea cui aveva dato un valore sim-bolico ben evidente nella suaultima raccolta di racconti, cheaveva voluto intitolare, appun-to, “Ancora e sempre aprile”. D. Val.

munale vorrebbe intitolareproprio alla memoria dellaMartinelli, per il suo entusia-stico impegno quale volonta-ria della cultura.

«Con questa cerimonia vo-gliamo esprimere la nostragratitudine - fa sapere la bi-bliotecaria Sabina Colturi - auna donna che ha saputo daremolto al suo paese d’originecertamente sotto il profilo cul-turale, attraverso gli apprezza-tissimi cicli di incontri estivi emettendo in contatto la nostrabiblioteca con esperti ed acca-demici, ma anche dal punto divista umano. Il lato più bello diMilly era infatti la capacità dinon costruire barriere e di sa-per avvicinare e coinvolgeretutti». Estroversa, ironica, mai

In biblioteca un omaggio a MillyUna illustre amica della cultura

Tirano

Aperto il bando diconcorso per l’erogazione didodici borse di studio. Dispo-nibili saranno cinque borse distudio da 300 euro a favore distudenti iscritti alla classe pri-ma della scuola secondaria disecondo grado per i risultaticonseguiti nell’anno scolasti-co 2017/2018 all’esame finaledella scuola secondaria di pri-mo grado. Per poter partecipa-re lo studente dovrà aver con-seguito all’esame finale unavotazione minima di 8/10. Di-sponibili anche sette borse distudio da euro 500 euro (perun totale di 3.500 euro) a favo-re degli studenti iscritti al pri-mo anno di un corso di laureain università statali o autoriz-zate a rilasciare diplomi di lau-rea riconosciuti dall’Ue per irisultati conseguiti nell’annoscolastico 2017/2018 all’esamefinale di Maturità della scuolasecondaria di secondo grado.In questo caso per poter parte-cipare lo studente dovrà averconseguito all’esame finale dimaturità una votazione mini-ma di 80/100. La presentazio-ne della domanda dovrà avve-nire le ore 12.15 del 30 aprile.

Borse di studioApertii termini fino al 30 aprile

Giambattista Pruneri, ora in minoranza, sta lavorando sui nomi

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LA PROVINCIA

Tirano 25DOMENICA 21 APRILE 2019

quali al hotel Bivio e gli ultimi treal Compagnoni, sono diventati autentiche attrazioni del dopo-sci. I numerosi turisti belgi che ogni inverno vengono a sciare nel Piccolo Tibet si sono talmen-te affezionati ai ragazzi di Tiranae Valona, che li hanno voluti in patria per la festa dell’anno. «L’idea è stata del nostro amico Martin Bertrand, che ogni an-no con la sua agenzia porta mi-gliaia di turisti belgi a Livigno - racconta Lucio -. Andremo nellaparte italiana della città e per due giorni prepareremo spritz per tutti».

Entusiasti i fratelli Compa-gnoni, Daniele e Alberto, titolaridel locale: «Siamo molto felici per il riconoscimento della bra-vura dei nostri due collaboratori- commenta Daniele -. Per la tra-sferta in Belgio stiamo prepa-rando delle magliette che uni-ranno il nome del nostro locale aquello di Livigno. È una bella oc-casione per fare pubblicità al no-stro paese». P. Ghi.

LivignoVeri ambasciatori dello spritz

al Compagnoni, sono stati

chiamati in Belgio

a una festa dedicata al cocktail

Sognando di mandare il proprio sindaco a Bruxelles, Livigno nell’attesa invierà in Belgio i suoi maghi dello spritz. Lucio Dervishi e Kamberi Ke-nal saranno le stelle della festa di Tongeren, la più antica città del Belgio nel Limburgo belga, nella parte italiana della città di 30mila abitanti, per preparare illoro pezzo forte nella patria del re Baldovino. Sono diventati co-sì famosi che il loro volto compa-re sul manifesto della festa.

È così legato alla bevanda, cheserve con abilità, il cameriere al-banese Lucio Dervishi, 45 anni, che tutti in paese lo chiamano Lucio Spritz. Da vent’anni è a Li-vigno e costituisce un binomio professionale di livello con il connazionale Kamberi Kenal, 40 anni. In due decenni, tanti dei

Lucio e KenalI maghi dello spritzvolano in Belgio

Lucio Dervishi e Kamberi Kenal dal Compagnoni di Livigno a Tongeren

BORMIO

DANIELA GURINI

Oggi, a Bormio, è lagiornata dei Pasquali, l’anticatradizione popolare e religiosache richiamerà migliaia di visi-tatori in piazza del Kuerc. Quin-dici le portantine allegoricheche stamattina sfileranno lungole vie del centro storico di Bor-mio in rappresentanza dei cin-que rioni nei quali è suddiviso ilpaese.

Nello specifico, il Comboscenderà in piazza con quattroopere, seguito dal Dossiglio e dalDossorovina con due ciascunoe, di seguito, tre pasquali per ilMaggiore e quattro per il Buglio.Ad aprire il corteo i quattro pa-squali del Combo: “Tradizione”(Filippo Giacomelli e Tomma-so Toniatti), “Noi pappagallidella fede” (Agnese Pini e Ra-chele Gozzi), “Vita N’uova”(Daniel Pedranzini, Pietro Za-noli) e “Torcular calcavi solus”(Mauro Cantoni, Matteo Gia-comelli). Di seguito i due lavoridel Dossiglio “Io vivo, voi vivre-te” (Davide Pedrini e ClaudioMuller), “O Croce fedele, alberoglorioso” (Fabio e Marco Rini),e i due del Dossorovina “Manonella mano con Gesù” (Marian-na Giordano e Camilla Pini) e“Offerta d’amore”, (DanieleRainolter e Valerio Bonetti).“Viatae physis (natura-princi-pio della vita)” di Claudio Col-

C’è sempre tanto pubblico alla sfilata delle portantine, manifestazione tradizionale di Bormio

Oggi la sfilata del PasqualiIn corteo quindici portantineLa tradizione. La manifestazione parte alle 10 da piazza V Alpini

A piazza del Kuerc alle 11,30 le opere saranno benedette dall’arciprete

turi, “C’era una volta un pezzodi legno” (Camilla Grasso e Va-lentina Cantoni) “Cristo, radi-ce di salvezza” (Simone Canto-ni e Simone Meraldi) rappre-senteranno in gara il repartoMaggiore mentre il Buglio sipresenterà in sfilata con “Proxi-mum tuum accipe (accogli ilprossimo tuo)” con FrancescaCola e Lorenzo Pedranzini, “Ate la scelta”, (Mattia Castellaz-zi e Chiara Gaglia), “Liberi discegliere”(Maurizio Colturi eRoberto Cola) e “Mettiamoci ingioco” con capipasquale Angelo

Confortola ed Alberto Zanoli.Dando uno sguardo al program-ma della manifestazione orga-nizzata e promossa dall’associa-zione “I Reparti” di Bormio oggi,alle 10, partenza in corteo dapiazza V Alpini verso piazza delKuerc dove, alle 11,30, le operericeveranno la benedizione del-l’arciprete di Bormio don Ales-sandro Alberti; le premiazionisono previste per le 17. Le por-tantine rimarranno in esposi-zione fino alle 19 del 25 apriledando così la possibilità di esse-re ammirate per più giorni.

n Le portantine, ultimatele premiazioni, saranno esposte fino al 25 aprile

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26 LA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

sale al 2010, quando in un do-cumento redatto dal comitatodi zona a presidenza MaurizioPasina si chiedeva la riqualifi-cazione della via fornendo in-teressanti spunti di confronto;fin dall’insediamento dell’at-tuale amministrazione gli uffi-ci preposti hanno lavorato perl’inquadramento della proble-matica e in seguito a un incon-

tro di ascolto e con-fronto con i resi-denti sono statecondivise e deline-ate le linee guida diintervento, sullebase delle qualil’amministrazioneha effettuato la re-visione dello studiodi fattibilità».

Il progetto pre-vede la realizzazio-

ne di una strada a senso unicodi larghezza costante a 4,5 me-tri, di cui 1,5 metri destinati amarciapiede a raso mediantesegnaletica orizzontale. Neltratto a ovest la via subirà unallargamento nei pressi dellascuola Stella Polare, mentrel’immissione a ovest avverràsua via Adda. Il progetto pre-vede la riqualificazione deisottoservizi e sarà realizzatoun impianto di illuminazione. S. Ghe.

MorbegnoDopo anni di attesa

il Comune ha stanziato

i fondi per la riqualificazione

della strada della frazione

Se n’è parato primanella commissione competen-te, quindi nell’ultimo consigliocomunale, ora la riqualifica-zione di via XIX Lu-glio a Paniga èpronta a partire.Nella seduta del-l’ultimo consigliocomunale è stataapprovata all’una-nimità l’adozionedella variante ur-banistica che, conla copertura econo-mica già a bilanciodell’opera, permet-te alla giunta guidata dal sinda-co Andrea Ruggeri di conse-gnare «alla prossima ammini-strazione un progetto pronto apartire, esaudendo le richiestedei residenti, rimaste a lungoinascoltate. Da oltre 25 anni lavia - spiega il sindaco - presen-ta infatti un fondo irregolareper lo più sterrato e manca to-talmente di un impianto dipubblica illuminazione. L’ulti-ma richiesta di una sistema-zione da parte dei residenti ri-

Maurizio Pasina

del comitato di zona

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

L’attesa è finita, vialeAmbrosetti apre ai pedoni ealle auto. Dopo più di settemesi di lavori, ieri mattina dalviale che da via Stelvio portaverso il cuore della cittadinadel Bitto, su cui si affacciano lescuole, l’asilo, due cinema,esercizi pubblici, negozi e ca-se, è stato sgomberato il can-tiere. Mezzi e uomini che han-no lavorato in questi mesihanno lasciato posto al vialeriqualificato sotto il profilourbanistico con i suoi marcia-piedi rimessi a nuovo, gli albe-ri messi a dimora a bordo stra-da e l’asfalto fresco di posa.

Soluzione fluida

Adesso bisognerà capire comeverrà regolamentata la viabi-lità. Nel recente consiglio co-munale il sindaco AndreaRuggeri ha voluto rimarcarela malleabilità dell’approcciourbanistico, che sarà in gradodi adattarsi alle mutate condi-zioni del piano del trafficocomplessivo del centro stori-co. Dapprima, infatti, daquanto è stato spiegato in con-siglio, le auto procederanno asenso unico, poi a doppio sen-so di marcia e in una prospet-tiva a lungo termine la via po-trebbe anche essere chiusa to- Un viale Ambrosetti più ordinato e gradevole da percorrere dopo i lavori di riqualificazione

Morbegno e Bassa Valle

Viale Ambrosetti ha una nuova vesteUrbanistica. Ieri aperta dopo sette mesi di opere di riqualificazione la strada che da via Stelvio porta in centro

Allargati e ripavimentati i marciapiedi, piantati i nuovi alberi, manca ancora la porfidatura della parte carrabile

talmente al traffico veicolare.«Stiamo aspettando dall’uf-

ficio di polizia municipale l’okper la sistemazione dei par-cheggi e del senso unico tem-poraneo e provvisorio - hadetto Ruggeri - per andare in-contro ai commercianti e aigenitori che si recano verso lescuole e che dovranno abi-tuarsi alla prossima posa deipilomat (dissuasori mobiliposti sotto il livello stradaleper impedire il passaggio deiveicoli), i cui spazi vengonopredisposti sin da ora, ma cheentreranno in funzione sola-mente nella seconda fase delprogetto, nel momento in cuiè prevista la porfidatura del-

l’intero viale che, in ultima fa-se, dovrà avere una percor-renza a doppio senso di mar-cia.

In futuro una via senza auto

Dopo la revisione complessi-va del piano del traffico, inpresenza di un numero suffi-ciente di parcheggi per toglie-re le auto dal centro, si potràipotizzare anche di eliminaretotalmente il traffico sull’Am-brosetti». E ancora: «La se-conda fase del progetto non èstata attuata ora perché le ri-sorse a disposizione sono ter-minate (la riqualificazione ècostata circa 500mila euro),mancavano 60mila euro utilialla sola porfidatura, per cuiun intervento minimo rispet-to a quanto completato sino-ra. Quindi adesso è stato posa-to l’asfalto permettendo il mi-gliore consolidamento possi-bile del sedime in vista dellafutura porfidatura e in vistadel doppio senso di marcia».Intanto il consorzio turisticodi Morbegno guidato da Gian-diego Amira annuncia«l’inaugurazione del suo nuo-vo boulevard di via Ambroset-ti con Morbegno Street Food»,la prima manifestazione al-l’aperto della stagione sul via-le nuovo di zecca che si terrà il3, 4 e 5 maggio.

n nNon è escluso che una volta ridefinito il pianodel traffico la via diventi pedonale

n nAttendiamoil via liberadella polizia locale per i parcheggie il senso unico

Via XIX LuglioAl via il cantiere

to nella magnifica sala dei cri-stalli dell’hotel Kwarner di Opatija».

La seconda giornata, dopouna visita a Opatija, ha visto tut-ti i cori esibirsi, sempre nella sa-la dei cristalli, in un mega con-certo, nel quale ognuno ha po-tuto esprimere le proprie po-tenzialità con l’esecuzione di seibrani ciascuno. La terza giorna-ta, dopo il trasferimento alle grotte di Postumia in Slovenia, «ha visto tutti i cori esibirsi in un emozionantissimo concertoall’interno delle grotte, seguito poi da una cena comunitaria. É poi seguito il rientro con la visi-ta di Cittadella. Non possiamo altro che dire che si è trattato diun’esperienza gratificante sot-to ogni profilo, sperando di es-sere riusciti nel nostro piccolo, a tenere alto l’onore della Val-tellina e dell’Italia intera». Il co-ro Alpi Retiche nasce a Civo nelmarzo 1996 su iniziativa di un gruppo di persone amanti del bel canto. Il gruppo, in costantecrescita, si compone di 36 ele-menti provenienti da otto Co-muni della Costiera dei Cech. S. Ghe.

CivoIl coro ha partecipato alla tre

giorni tra Croazia e Slovenia

assieme a gruppi corali

arrivati da altri Paesi

Trasferta fuori dai confini nazionali per il coro Al-pi Retiche di Civo che, in colla-borazione con il coro Alpino di Berbenno, ha partecipato a unamanifestazione corale a livello internazionale in Croazia e Slo-venia, la “We Are Singing Adria-tic 2019”. Una manifestazione che ha visto la partecipazione dicori provenienti da Australia, Gran Bretagna, Spagna, Au-stria, Bulgaria, Turchia e Italia, che ha dato la possibilità a tutti icori di confrontarsi a livello ca-noro, ma soprattutto di cono-scere gente di diverse culture e provenienze.

«É stata una tre giorni moltointensa - dicono dal sodalizio diCivo, diretto dal maestro Gioe-le Peruzzi - a partire dalla pre-sentazione di tutti i cori nella prima giornata, con l’esecuzio-ne di un canto ciascuno, seguitopoi da un aperitivo di benvenu-

L’Alpi Retichein trasfertaper cantare

Emozionante l’esibizione alla grotte di Postumia

Il coro Alpi Retiche di Civo ha cantato all’hotel Kwarner a Opatija

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 27DOMENICA 21 APRILE 2019

mosse in particolare di Fisto-lera, figura di primo piano tra igiovani responsabili della Legaa livello non solo provinciale.

Ora l’ufficialità della rican-didatura e della creazione diuna lista che si prepara a pro-porsi a sua volta al governo diDelebio.

A guidare la nuova forma-zione dovrebbe essere un pro-fessionista, non nuovo alla vitaamministrativa. Sono anchecorse indiscrezioni relative alnome, ma si è chiesto ancoraqualche ora per svelare profiloe identità in questo caso delcandidato primo cittadino.

Quindi il panorama che siapre è di due liste nuove, condecaduta una possibile lista dicontinuità di Marco Ioli e i gio-vani molto attivi nel promuo-vere alternative. Non mancal’impegno di Tiziano Fistolera,con due rappresentanti di op-posizione che termineranno amaggio a loro volta il propriomandato, e si svela ad ora esembra confermato il nome diErica Alberti, che potrebbecontare a sua volta su alcunefigure «giovani» ex della mag-gioranza uscente. Dopo Pa-squa si avranno altre indica-zioni e chiarimenti ufficialisulle candidature. D. Roc.

AmministrativeDopo Pasqua sarà ufficializzata la compagine che sfiderà Erica AlbertiPotrebbe annoverare exdell’attuale minoranza

Amministrative 2019in Valtellina, lavori in corso, inBassa Valle si profila competi-zione aperta a Delebio. Dopol’annuncio di una candidaturaper Erica Alberti, avvocato,vicesindaco di Andalo, soste-nuta da qualche componentedella attuale maggioranza e lo“smarcarsi” dell’attuale sinda-co Marco Ioli, che ha annun-ciato come né lui né la granparte della sua squadra «ab-biano intenzione di scenderein campo» si è affacciata nelpaese una seconda formazionecon una candidatura che po-trebbe essere ufficializzata adore.

Si è parlato di una «Lista ci-vica», appoggiata o che potreb-be contare tra le sue fila treesponenti della attuale mino-ranza consiliare, la lista “Cam-biare Delebio”, intenzionati aricandidarsi, i nomi, sono Ti-ziano Fistolera, Nicola Sca-ramella e Fabrizio Scinetti.

Il passaggio è importante,c’era attesa per conoscere le

ARDENNO

SABRINA GHELFI

«A nome di tutta la co-munità voglio complimentarmicon Paolo, giovane studente cheha dimostrato grandi qualità ecompetenza culturale. Sono or-gogliosa di potere avere tra inostri cittadini un rappresen-tante dell’eccellenza culturaleardennese, del quale siamo ve-nuti a conoscenza solamenteora, a dimostrazione che, a dif-ferenza dei tanti che sgomitanoper mettersi in mostra e per ave-re un posto in prima fila, c’è chiquel posto in prima se lo meritae lavora in silenzio per ottenerlodistinguendosi senza grandeclamore. Se il Comune è unagrande famiglia, ogni volta chei suoi figli si distinguono diventaun momento importante da fe-steggiare per tutti».

Un grande traguardo

Non nasconde la sua soddisfa-zione, anzi tiene proprio a ren-derla pubblica il sindaco di Ar-denno, Laura Bonat, che sicongratula ufficialmente conPaolo De Giovanni, 26 anni, diArdenno, fresco di laurea in Let-tere alla Cattolica di Milano, inFilologia Moderna con una tesiin Storia contemporanea suirapporti Italia-Cina e vincitorea Padova della selezione nazio-nale del concorso “Chinese Bri-dge”, che lo porterà a luglio co-

Paolo De Giovanni si è recentemente laureato alla Cattolica e ha iniziato a studiare il cinese quasi per caso

Ardenno. Il primo cittadino elogia pubblicamente Paolo De Giovanni

Il 26enne parteciperà alla finale del concorso per i migliori al mondo

me rappresentante dell’Italia eSan Marino alla finale mondialein Cina con 80 sfidanti prove-nienti dai cinque continenti.

È lui, infatti, il migliore stu-dente italiano di cinese dopoaver passato la selezione nazio-nale del concorso “Chinese Bri-dge” Chinese Proficiency Com-petition. «Un traguardo che miha inorgoglito - ha detto Paolo

commentando il suo successo -dal quale mi auguro di ottenerealtri risultati positivi nella sele-zione finale di luglio in Cina,dove l’evento ha da anni un certoclamore anche mediatico».

Nella prova di Padova, Paoloha sostenuto un esame scrittoe parlato poi, lui musicista nellabanda di Ardenno dove suonavail clarinetto, ha toccato le corde

del guqin e recitato una poesiadi Li Bai, famoso poeta di epocaTang. «Una poesia di tono ma-linconico, in cui il poeta esprimela sua tristezza per la lontanan-za della persona amata».

Come il giovane studente ar-dennese, che in Cina ha lasciatoun pezzo di cuore, ma in Orientevolerà presto dopo una vacanzanella sua Valtellina.

al pranzo che sarà preceduto,alle 12.30, dal saluto delle au-torità. Nel pomeriggio, alle 14,avranno inizio le esibizioniche proseguiranno fino allepremiazioni, in programmaalle 17.

Accompagnatori e simpa-tizzanti potranno degustare ilmenù tipico rinvolgendosi algruppo folk “I barilocc” per leprenotazioni (Milena Ravelli338 9204659, [email protected]).

«Ci attendiamo una grandepartecipazione che renda me-rito all’impegno e alla bravuradei gruppi folcloristici - con-clude il consigliere delegatoLuca Zecca -: sarà la loro gior-nata, il momento per ritrovar-si fra di loro ma anche per esi-birsi davanti al pubblico». S. Ghe.

Elezioni a DelebioC’è un’altra lista

novata attenzione si deve an-che a questa manifestazioneche ogni anno garantisce visi-bilità all’attività svolta daigruppi folkloristici.

La sfilata per le vie del paesee le esibizioni rappresentano imomenti più significativi del-la giornata e sono sicuro cheanche questa edizione, così co-me quelle degli ultimi anni, ri-scuoterà un grande successo».

La rassegna mandamentaledei costumi tradizionali nonperde il suo carattere itineran-te: dopo Piantedo, che l’haospitata nel 2018, quest’annotocca ad Albaredo. Sarà comesempre una giornata di festa,l’occasione per i gruppi di ri-trovarsi e di condividere la co-mune passione per le tradizio-ni e la cultura locale, per ilpubblico di assistere a unospettacolo, di divertirsi incompagnia ascoltando musicae degustando le specialità lo-cali.

Il programma

Si comincerà alle 9.30 al “Sa-lot di Bariloc”, si proseguiràcon la S. Messa e la sfilata, fino

L’eventoIl prossimo 19 maggioil paese orobico ospiteràla rassegna mandamentalediventata ormai tradizione

I costumi quest’annosfilano ad Albaredo. La rasse-gna mandamentale dei costu-mi tradizionali promossa dallaComunità montana di Morbe-gno, con l’undicesima edizio-ne, in programma domenica19 maggio ad Albaredo, pro-muove un incontro fra genera-zioni, riunite in una festa checelebra la cultura contadina ele tradizioni della montagna.

Negli anni, la presenza deigiovani all’interno dei gruppifolcloristici protagonisti del-l’evento è andata via via au-mentando, assicurando il ne-cessario ricambio e portandonuovo entusiasmo.

«C’è grande interesse attor-no ai gruppi che diffondono letradizioni locali - spiega il pre-sidente Christian Borromi-ni -, i componenti aumentanoin molti casi proprio con l’in-gresso di ragazzi. Questa rin-

Costumi tipiciLa sfilata saràad Albaredo

La rassegna è itinerante: ogni anno si cambia location

avvenuta di fatto con il mese diaprile.

All’inizio dell’ottobre scor-so era stato necessario l’inter-vento dei vigili del fuoco per larimozione di una parte dellagrondaia e della copertura deltetto che risultavano perico-lanti e quindi potenzialmentepericolosi. Proprio quell’in-tervento aveva riportato al-l’attenzione degli abitanti ilproblema della cantoniera e lastessa Anas aveva confermatol’intenzione di intervenire.

Non sono previsti al mo-mento, come avvenuto per al-tre case cantoniere, ulterioriinterventi per la riqualifica-zione e rivitalizzazione del-l’edificio.

L’ultimo intervento di ma-nutenzione di Anas che avevainteressato la casa cantonieradi Nuova Olonio risale a dueanni fa. A. Acq.

DubinoSono iniziati i lavoriche serviranno a metterein sicurezza l’edificioil cui tetto era pericolante

Partiti i lavori per ilrecupero della casa cantonie-ra di Nuova Olonio program-mati da Anas e caldeggiati daamministrazione comunale eresidenti in zona per porre fi-ne alla condizione di degradoin cui da anni versa l’edificio.Posati i ponteggi che ricopro-no l’intera struttura che si tro-va lungo la via Spluga a NuovaOlonio, l’intervento punteràprima di tutto al rifacimentodella copertura. Di proprietàdi Anas e da diversi anni ormaiin una condizione di deterio-ramento segnalata in passatoanche da alcuni residenti dellazona, la cantoniera è al centrodi un progetto che porterà al-meno alla messa in sicurezzadell’edificio.

A questo scopo Anas avevastanziato già da diversi mesirisorse pari a circa 50mila eu-ro per lavori di sistemazioneprima di tutto per il tetto dellastruttura che è in condizionidi forte deterioramento.

Lo scorso mese di dicembreera arrivato anche il parere fa-vorevole della Soprintenden-za, necessario per poter pro-cedere ai lavori trattandosi diun edificio di valore storico enel mese di marzo Anas hapresentato al Comune la se-gnalazione di inizio attività

Primo in Italia per il cineseIl sindaco: «Siamo fieri di te»

Casa cantonieraposati i ponteggiRecupero al via

n Sempre più giovani partecipanoall’evento alla sua undicesima edizione

n I gruppi folk si esibiranno lungo tutto il pomeriggioLe premiazioni alle 17

La casa cantoniera

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28 LA PROVINCIA

DOMENICA 21 APRILE 2019

potranno essere ritirati esclu-sivamente dall’intestatariodella Tari o da un componentedel nucleo famigliare o, in casodi dite, dal legale rappresen-tante. Possibile la delega masolo per iscritto. In questigiorni l’amministrazione co-munale ha comunicato un’ul-teriore novità in materia di ri-fiuti. A partire dal 30 aprile,infatti, l’ecocentro comunalesarà chiuso durante la giorna-ta di martedì. L’area ecologicasarà aperta il lunedì, il merco-ledì e il venerdì dalle 14 alle 17per tutte le utenze. Le apertu-re del giovedì dalle 14 alle 17 edel sabato dalle 9 alle 12 sonoriservate alle sole utenze do-mestiche. D. Pra.

corretto il rifiuti durante l’an-no. Soprattutto quelli dellaraccolta differenziata. Tutti,come ormai avviene da un an-no e mezzo, regolarmente do-tati di codice a barre per con-sentire la semplice identifica-zione di chi non segue le rego-le. La distribuzione si terràpresso l’immobile delle Fer-rovie dello Stato posto a fian-co della stazione ferroviariadalle 8,30 alle 12 e dalle 14 alle17 di quattro giornate del me-se di maggio. Precisamente ilunedì 6, 13, 20 e 27. I sacchi

ChiavennaChi ne avesse bisognopotrà recarsi nello stabile delle Ferrovieil 6, il 13, il 20 e il 27

Il distributore auto-matico di sacchi è a disposi-zione nell’atrio del municipioormai dallo scorso inverno,ma Chiavenna non rinunciaalle normali giornate in cui sa-rà possibile approvvigionarsidel quantitativo di sacchi ne-cessario a conferire in modo

Sacchi neri con codiceIn distribuzione a maggio

passato dalla società. Ovvia-mente la stessa società si è impe-gnata a versare i canoni relativi alla fase di proroga in attesa del nuovo bando. La bella stagione per quanto riguarda il kartodro-mo, insomma, è salva. Come spiegato in consiglio comunale la transazione è stata approvata per evitare l’instaurarsi di una controversia legale per i recla-mati danni e per le richieste mi-gliorie, per favorire il rientro deicrediti dell’ente nei confronti del concessionario e per far rientrare nella disponibilità del Comune l’area con vocazione turistica, al fine di rimodellare ilbando nei prossimi mesi. D. Pra.

non è, invece, mai partito. Il Pia-no di Governo del Territorio vi-gente fino a poche settimane fa, infatti, non prevedeva questa possibilità. Un errore, insom-ma. Da questa situazione la so-cietà ha evidenziato come negli ultimi cinque anni abbia avuto delle perdite, o meglio dei man-cati guadagni, per questa situa-zione.

Alla fine si è arrivati ad un ac-cordo che prevede la chiusura contratto, 32 mila euro da parte del Comune per indennizzo da mancato guadagno e per le ope-re di miglioria apportate negli ultimi cinque anni dalla società. A fronte del saldo delle somme relative ad affitti non versati in

qualcosa non ha girato nel versogiusto. L’ultima seduta del con-siglio comunale gordonese ha approvato la transazione con la società che, di fatto, chiude il rapporto con sedici anni di anti-cipo rispetto al previsto.

Cinque anni fa la società ave-va vinto il bando presentando un progetto che prevedeva an-che l’inserimento di posti da de-stinare ai camper. Il camping

scate del torrente Boggia. Cin-que anni l’affidamento alla so-cietà della gestione del karto-dromo, con un grande progetto di riqualificazione e l’avvio di una attività a basso impatto, so-prattutto acustico, con l’intro-duzione della pista per i go-kart elettrici.

Tanta curiosità, ovviamente,per una novità quasi assoluta nelpanorama lombardo, ma poi

samente cambiata e l’accordo con l’amministrazione comuna-le di Gordona, proprietaria del-l’area, è stato interrotto. A parti-re dalla fine del 2018 e attual-mente in regime di proroga. Fi-no a quando, ma ormai toccheràalla prossima amministrazione, non sarà varato un nuovo bando.Non c’è pace per l’area ricreati-va-sportiva del Tamariis, la zonadi Gordona posta vicino alle ca-

GordonaLa società si sfila in anticipodal contratto ventennalePer colpa del Pgtil rilancio è rimasto al palo

Doveva durante 21 an-ni l’esperienza della società Fri-gola alla gestione del kartodro-mo, ormai elettrico, di Gordona. Invece la situazione è improvvi-

L’area camper non può decollareSocietà rinuncia al kartodromo

PIURO

DANIELE PRATI

Albergo diffuso, mu-seo e promozione. Si concentre-rà su questi aspetti il progetto dirilancio turistico del borgo di Savogno che ha ricevuto un fi-nanziamento da 260mila euro da Fondazione Cariplo.

Buone notizie per Piuro, cheda tempo ha puntato i fari sul borgo posto sulla sponda destradella bassa Val Bregaglia.

Gli investimenti

Il progetto, che prevede investi-menti per 400mila euro, ha ot-tenuto un contributo di 260mila euro da Fondazione Cariplo sul Bando “Beni aperti”,che premia i progetti di medio-lungo periodo per la valorizza-zione del patrimonio culturale nel loro contesto paesaggistico. Si comincerà con la ristruttura-zione, la manutenzione e il re-stauro degli immobili comuna-li, in disuso da anni, che conser-veranno la loro struttura origi-naria, nelle componenti por-tanti come nei rivestimenti e negli arredi. Questi spazi ospi-teranno l’albergo diffuso, con due unità abitative indipenden-ti, e, all’ingresso, una sala espo-

Il borgo sopra Piuro è tra i più caratteristici dell’intera provincia di Sondrio

Piuro. Tre gli obiettivi: creare un albergo diffuso, un museo e avviare attività di promozione

Il sindaco Iacomella: «Tradizioni e risorse ambientali sono i principali asset su cui puntiamo»

sitiva, fulcro del “museo Savo-gno”, dalla quale partiranno i percorsi di visita nel borgo. Sul fronte della promozione si agiràsu due livelli: la comunicazione attraverso i mass media tradi-zionali, i social network, pieghe-voli, cartine e gadget e la divul-gazione mediante l’organizza-zione di eventi dedicati, duran-te la stagione estiva unendo ar-te, enogastronomia e intratte-nimento.

Il progetto

«Tradizioni e cultura contadi-na, antichi mestieri, risorse am-bientali per riscoprire un anticoborgo montano di origine me-dievale rimasto intatto nelle suepeculiarità – commenta il sin-daco Omar Iacomella - . Il pro-getto denominato “Il rilancio culturale di Savogno mediante il museo diffuso”, intende rilan-ciare e valorizzare l’antico nu-cleo immerso in uno spettacola-re contesto naturalistico. Una riscoperta che passa attraverso una nuova viabilità (in ballo c’è la realizzazione del terzo lotto della strada che porterà sopra l’abitato ndr), e una fruizione moderna, che unisce attrattiva e servizi, senza tralasciare nes-

suno degli ambiti di interesse dei turisti che sempre più spes-so scelgono di visitare luoghi che mantengono un fascino an-tico. Siamo grati a Fondazione Cariplo e a Marco Dell’Acqua per aver voluto condividere connoi questo percorso, conceden-do un contributo che ci consen-tirà di avviarlo e di concluderlo.Come comune consideriamo

l’antico borgo un tesoro da pre-servare ma anche una risorsa davalorizzare in chiave turistica, in grado di garantire nuove op-portunità dal punto di vista eco-nomico. In due anni, con la col-laborazione della popolazione locale, contiamo di rivitalizzareSavogno, di renderlo più attrat-tivo e fruibile, offrendo nuove prospettive».

n Un tempo era raggiungibile solo a piediOra si lavora a un collegamento

CHIAVENNA

Circolo Arciin assemblea

L’assemblea generale dei soci del circolo Arci Mille-PapaveriRossi si terrà lune-dì 29 aprile alle 20,30 nellasede di via Pratogiano. D. PRA.

CAMPODOLCINO

Libro sul dialettodomani al Muvis

Il volume “Il Brì. Dialetto della Vallespluga” sarà pre-sentato ufficialmente al Muvis di Campodolcino domani alle 17. D. PRA.

CHIAVENNA

ResistenzaMostra all’Operaia

La mostra fotografica e do-cumentale “Aquile randagee la resistenza giovanile alnazifascismo” allestita dal-l’istituto Leonardo Da Vin-ci di Chiavenna sarà visita-bile nell’atrio del teatro del-la Società Operaia dal 25 aprile al 1 maggio dalle 14,30 alle 18.30. D. PRA.

CHIAVENNA

Uova in mostradal primo maggio

“Uova in mostra” è il titolodell’esposizione dei lavorirealizzati dagli allievi dei corsi dell’associazione Uo-va d’Oro Atelier della Val-chiavenna. La mostra saràaperta nei giorni 1,4 e 5 maggio dalle 9,30 alle 12,30e dalle 14,30 alle 18,30 neglispazi di palazzo Pretorio aChiavenna. D. PRA.

Nuovo progetto per il borgo di SavognoDa Fondazione Cariplo 260mila euro

Valchiavenna

Complementare

Numeri vincenti

PLAYre

23 2518

37 3935

5

406890

8

DEL 20 APRILE 2019

ESTRAZIONI DEL LOTTOCONCORSO n. 48del 20/04/2019

NumeroJolly

NumeroSuperstar

MONTEPREMI ESTRAZIONI

Nazionale

Bari

Cagliari

Firenze

Genova

Milano

Napoli

Palermo

Roma

Torino

Venezia

Punti 6

JackPot

Punti 5+1

Punti 5

Punti 4

Punti 3

Euro

5 stella

4 stella

3 stella

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1 stella

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Numero Oro 63

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4

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29

76

26

26.015,00

2.276,00

260,15

22,76

5,03

20.775,64

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LA PROVINCIA

Lago 29DOMENICA 21 APRILE 2019

nea ferroviaria tra Dervio e Coli-co, lavori che vengono fatti di notte quando non circolano tre-ni.

«Ho segnalato al situazione alComune, all’Arpa, ai carabinieri ed alla forestale che è uscita con ivigili. Ieri (venerdì, ndr), ho par-lato con Arpa – continua Gu-smerini – che mi ha detto che de-ve essere il sindaco a farli uscire.Non ne posso più. Adesso è stata

nendo al minimo il motore dei mezzi per mantenere il carico idraulico ma non è così. Poi fan-no un sacco di polvere e devo te-nere chiuse le finestre e le tappa-relle. Non ho più una libertà. Ol-tretutto sono un turnista, quindiil disturbo ce l’ho anche duranteil giorno».

Nello scalo viene movimen-tato il materiale da utilizzare neilavori di manutenzione della li-

DervioMichele Gusmerini abita di fronte alla ferroviaha chiesto l’interventodelle forze dell’ordine

Polvere e rumore nel cantiere dello scalo ferroviario di Dervio stanno diventando in-sopportabili ed è partito un esposto.

È quanto racconta MicheleGusmerini che abita proprio a diretto contatto, facendosi por-tavoce di altre persone che con-dividono con lui la stessa situa-zione.

«Da dicembre stanno facen-do i lavori sotto il davanzale di casa mia. Non viene rispettato ciò che è stato comunicato al Co-mune. C’è lo scarico di materia-le, anche puzzolente, proprio sotto casa. - riferisce – Dovreb-bero lavorare fino alle 23.30, te-

concessa la proroga dal comune,dal 14 aprile al 30 giugno. Siamo un gruppo di famiglie in una se-rie di case che si affacciano sulla ferrovia ed io sono portavoce di più persone».

Un caso simile a quello di Co-lico dove di notte nello scalo la-vorano movimentando mezzi e rotaie ed il consigliere di mino-ranza Enzo Venini ha lamenta-to il rumore che disturba il son-no, soprattutto in estate con le finestra aperte per il caldo, av-viando una battaglia che dura daanni.«Il deposito della ghiaia av-viene proprio sotto le finestre di casa e lavorando – spiega Gu-smerini – dovrebbero bagnare per non fare polvere. Lo fanno però con una canna dell’acqua diquelle che si usano per bagnare l’orto che non serve a nulla. Ho fatto un esposto ai carabinieri andando in caserma a Colico una ventina di giorni fa e la fore-stale ha verbalizzato quello che ho detto. All’Arpa ed al Comune ho scritto un mese e mezzo fa. Purtroppo sono un semplice cit-tadino e sono lesi i miei diritti ci-vili». Altri cittadini confermano l’esistenza dei rumori di notte accentuati dal vento M.Vas.

«Chiuso in casa per la polvere»Esposto contro i lavori allo scalo

La polvere sollevata durante il giorno dai lavori allo scalo

BELLANO

DARIO CERCEK

Niente nuova perizia per stabilire se il sangue indivi-duato in una piccola macchia ri-trovata in una casa di Biosio, visi-tata dai ladri nel giugno 2009, ap-partenga al cinquantenne torine-se Massimiliano De Glaudi. Ilquale è accusato del furto proprioin virtù delle analisi di quella macchia effettuate dai carabinieridel Ris di Parma.

Caso di dieci anni fa

Il processo che cerca di far luce suun furto di ormai dieci anni fa –che inizialmente sembrava doveressere archiviato e che poi inveceè stato riaperto in maniera ro-cambolesca – si avvia alla conclu-sione mantenendo aperti mille dubbi.

Il furto era stato messo a segnoin un giorno imprecisato tra l’8 eil 19 giugno 2009 in una casa di Biosio abitata da un danese in quel periodo in Italia per lavoro.Assente per alcuni giorni, il dane-se si era accorto del furto al rien-tro: erano spariti un libretto di assegni e una valigia contenenteun fucile da caccia, tempo dopo ritrovato in un torrente.

Nel corso del sopralluogo aBiosio, i carabinieri individuaro-no una piccola macchia di sanguesullo stipite di una porta: analiz-zata dal Ris, non risultava sovrap-ponibile a nessuno dei dna archi-viati dal laboratorio. Quattro annidopo – nel 2013 – ai Ris arrivaro-no poi tamponi salivari relativi asei persone coinvolte in un’inda-gine effettuata per tutt’altri moti-vi dai carabinieri di Verbania. E nel 2015 è risultato che il dna diuno dei tamponi piemontesi eracompatibile con quello rilevato aBiosio nel 2009. Il fascicolo con-

Il furto è avvenuto dieci anni fa in una casa di Biosio

Bellano. Inaspettata evoluzione del processo contro Massimiliano De Glaudi

Accusato in base a una macchia di sangue, la difesa chiedeva nuove analisi

tro ignoti da quel momento è di-ventato contro noti, indicando appunto in De Glaudi il responsa-bile del furto bellanese.

Diritti dell’imputato

Il processo si è aperto nel settem-bre dello scorso anno e nel-l’udienza tenutasi un mese fa, i difensori di De Glaudi – gli avvo-cati Matteo Bodo ed Enrico Bu-ratti del foro di Torino – avevanoreiterato la richiesta di effettuareuna nuova perizia su quella mac-chia di sangue. Sul tavolo, la que-stione dei diritti della difesa del-l’imputato: la prima analisi dellamacchia di sangue – essendo stataeffettuata quando si procedeva contro ignoti – era infatti stata effettuata in assenza dei rappre-sentanti dei difensori. Ed essendo

quella macchia l’unica prova a ca-rico del torinese, gli avvocati Bo-do e Buratti hanno appunto chie-sto di poter contare su una periziadi parte da contrapporre a quelladei Ris a disposizione dell’accusa,sostenuta in aula dal pubblico mi-nistero Mattia Mascaro. Il giu-dice aveva così disposto l’effettua-zione di una nuova perizia “superpartes”. Ma il reperto non c’è più.Nel frattempo, ne è infatti stata disposta la distruzione e ci si deveaccontentare della analisi prece-denti. Che la difesa, naturalmen-te, non è disposta ad accettare. Giàin passato aveva infatti sostenutoche quell’analisi non potesse co-stituire una prova e fosse quindiespulsa dagli atti processuali. Sitornerà in aula il 22 novembre perla discussione e la sentenza.

Distrutto il reperto di DnaFurto, salta la nuova perizia

BREVI

Passione di CristoRappresentazionecon 55 figuranti

DervioRiuscita anche quest’anno“Rivivendo la Pasqua”che ha dato vita alle scene del Vangelo

Sempre suggestiva ecoinvolgente la rappresenta-zione della Passione di Cristoche la Pro loco porta per le viedel paese la sera del venerdì Santo.

“Rivivendo la Pasqua” hacoinvolto cinquantacinque fi-guranti che hanno dato vita al-le scene salienti del Vangelo, allestite in luoghi che hanno regalato naturali scenografiecome ad esempio l’orto del Getsemani sul lungolago degli

Ulivi o la salita al Calvario lun-go la scalotta che porta alla fra-zione di Castello.

Proprio lì, l’ultima scenadella Passione, con la crocifis-sione di Gesù e dei due ladroni,nella scena più coinvolgente ditutto il percorso, per ambien-tazione ed effetti. Un folto cor-teo di persone ha seguito la rappresentazione che ha ac-compagnato ad ogni sosta la lettura di un brano del Vangelo,aggiungendo al momento sce-nico la riflessione religiosa.Ap-prezzata quindi, ancora una volta, una delle manifestazionipiù longeve della Pro loco cheha saputo riunire attorno a séla collaborazione di altre asso-ciazioni M.Vas.

Mercatino creativoe vecchi giochi in piazza

Colico

In piazza Garibal-di, oggi e domani, dalle 9alle 22, ci saranno le banca-relle del mercatino “Creati-vity & brocantage” ricco diproposte per tutti i gusti,organizzato dalla Pro loco.Due giorni all’insegna dellacreatività.

Sempre oggi, in piazza cisaranno anche i “Giochi inlegno dei nonni”, un’occa-sione per avvicinare i bam-bini a ciò che faceva diverti-re i loro nonni e per gli adul-

ti di fare un salto all’indie-tro nel tempo.

In caso di cattivo tempoi giochi verranno spostati alcoperto, nei locali dell’exBanca popolare di Sondrioche si affacciamo sempresulla piazza.

La Pro loco sta intantopreparando la “Festa di pri-mavera” che si terrà dal 25al 28 aprile sul lungolago edin piazza, con bancarelle,attrazioni ludiche per i piùpiccoli, il toro meccanico edi gonfiabili M.Vas.

Cent’anni asilo GreppiSi festeggia a Pasquetta

Perledo

Pasquetta con lascuola dell’infanzia di Perle-do.

Adulti e bambini sono in-vitati a trascorrere la giorna-ta con la scuola privata “Do-nato e Milena Greppi” chequest’anno celebra i centoanni di attività.

Il ritrovo è nella frazionedi Gisazio dove alle 10 verràcelebrata la messa nella chie-sa di Santa Maria Maddale-na.

Al termine partirà la pas-seggiata verso Perledo ed i

bambini porteranno in spal-la un salame gigante, di duemetri e mezzo di lunghezza,fino alla casa parrocchiale diSan Martino dove alle 12.30ci sarà il pranzo.

Nel menù c’è ovviamenteil salame con la pasta al ragù,l’uovo sodo con l’insalatinaed il dolce.

Dopo pranzo ci saranno lacaccia alle uova, la rotturadell’uovo gigante di cioccola-to ed i gonfiabili.

Per le prenotazioni si de-vono chiamare i numeri338/941.52.20 oppure333/810.68.79. M.Vas.

Cinquantacinque figuranti alla Passione di Cristo

n La prima analisidel campione venne effettuatain assenzadei difensori

n Il giudice aveva disposto una nuova perizia“super partes”sul campione

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