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1 3° CIRCOLO DIDATTICO “De Amicis” Via Santa Teresa a Chiaia 8 - 80121 Napoli Tel.: 081/422053 Fax 081/412617 C.F. 80060990639 Cod. Mecc.NAEE00300E Sito web: www.deamicisnapoli.it E-Mail : [email protected] PEC:[email protected] prot. n.5558/A.19.d TRIENNALE aa.ss. 2019-20/2021-22 Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107, art.1, comma 14; Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”; Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”; Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016; Visti i DD.LL. attuativi della L.107/2015 nn.62 e 66 del 13 aprile 2017; Visto il documento “LE INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI a cura del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali del 2017; Visti il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento; Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione del 15 ottobre 2018, prot. n.4401/A.19.h, adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata, Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dal Collegio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Istituto il 30 novembre 2018 con delibera n.8/36.

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3° CIRCOLO DIDATTICO “De Amicis”

Via Santa Teresa a Chiaia 8 - 80121 Napoli Tel.: 081/422053 Fax 081/412617

C.F. 80060990639 Cod. Mecc.NAEE00300E

Sito web: www.deamicisnapoli.it

E-Mail : [email protected]

PEC:[email protected]

prot. n.5558/A.19.d

TRIENNALE

aa.ss. 2019-20/2021-22

Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli

nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla

Legge 13 luglio 2015 n. 107, art.1, comma 14;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca,

adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279),

in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”;

Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero

dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;

Visti i DD.LL. attuativi della L.107/2015 nn.62 e 66 del 13 aprile 2017;

Visto il documento “LE INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI a cura del Comitato Scientifico

Nazionale per le Indicazioni Nazionali del 2017;

Visti il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento; Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione del 15 ottobre 2018, prot. n.4401/A.19.h, adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata,

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dal Collegio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Istituto il 30 novembre 2018 con delibera n.8/36.

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INDICE

PREMESSA p.3

1. SCUOLA, FAMIGLIA E CONTESTO TERRITORIALE p.3

2. LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO p.5

3. PRIORITA’ PER IL MIGLIORAMENTO E IL POTENZIAMENTO NEL TRIENNIO p.7

4. IL CURRICOLO, L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA p.9

5. L’ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO p.11

6. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO e DEGLI

APPRENDIMENTI p.12

7. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA p.13

8. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA p.14

9. FABBISOGNO DOCENTI, PERSONALE ATA E INFRASTRUTTURE p.16

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PREMESSA

Il P.O.F. (piano dell’offerta formativa), elaborato dal Collegio dei docenti e deliberato dal Consiglio

di Circolo, è, secondo il comma 14 dell’art.1 della L.107/2015 “il documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’istituto. E’ “coerente con gli obiettivi generali

ed educativi” dell’indirizzo di studi e “riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed

economico della realtà locale”. Suo scopo è quello di esplicitare “la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa ed organizzativa” adottata dall’istituto nell’ambito dell’autonomia. E’

dunque “lo spazio progettuale nel quale le scuole definiscono la propria visione strategica” (nota

MIUR 6 ottobre 2017, prot. n. 1830).

Il Piano si fonda su un percorso unitario, basato sui seguenti principi pedagogici, condivisi dal

Collegio:

a. rispetto dell’unicità della persona: la scuola prende atto che i punti di partenza dei bambini e

ragazzi che si iscrivono sono diversi e si impegna a dare a tutti adeguate opportunità formative per

garantire il massimo livello di sviluppo possibile per ciascuno;

b. equità della proposta formativa;

c. imparzialità nell’erogazione del servizio;

d. continuità dell’azione educativa;

e. significatività degli apprendimenti;

f. qualità dell’azione didattica;

g. collegialità e condivisione di buone pratiche.

Il P.O.F. ha lo scopo condiviso di:

• rendere esplicito alle famiglie e alle istituzioni presenti sul territorio che cosa la scuola si

impegna a offrire;

• costituire un documento di lavoro ad un tempo puntuale e dinamico, in base al quale

verificare, valutare, integrare e modificare l’offerta formativa dell’Istituto, nell’ottica del

miglioramento continuo;

1. Scuola, famiglia e contesto territoriale

Il 3° C.D. “ De Amicis” di Napoli, ubicato nel centrale quartiere di Chiaia è frequentato da circa

1400 alunni dai tre agli undici anni (scuola dell’infanzia e scuola primaria). Dal 1892 la scuola si

connota come la scuola elementare /primaria di riferimento del quartiere in cui è ubicata,

frequentata da una platea costituita per la maggior parte da alunni di famiglie solide sul piano

socio-economico-culturale e per la restante parte da alunni del medesimo quartiere, residenti in

quelle “sacche” di degrado urbanistico e sociale che caratterizzano trasversalmente quasi tutti i

quartieri della città. Sono in lieve progressive aumento le iscrizioni di alunni appartenenti a

contesti socio familiari più fragili e le iscrizioni di alunni stranieri, i cui genitori per la maggior

parte, lavorano nelle vicinanze della scuola.

Di conseguenza i genitori più “avvertiti” sul piano socio-culturale hanno per i figli forti aspettative

in relazione ai risultati scolastici, nella prospettiva di un futuro inserimento di successo nel

mondo del lavoro: la scuola diffonde e difende il principio che l’equi-differenziazione

dell’istituzione scolastica pubblica possa costituire una risorsa alla formazione. Al fine di garantire,

ad un tempo, le aspettative delle famiglie, le risposte adeguate ai bisogni di ciascuno e

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soprattutto di “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di

apprendimento per tutti” (Goal n.4 dell’Agenda ONU 2020-2030) cioè di svolgere al meglio il ruolo

istituzionale di scuola statale, il nostro Istituto ha predisposto il “PATTO DI ALLEANZA

EDUCATIVA”, “in sintonia con i principi sanciti dalla Costituzione e con le norme che regolano la

vita della comunità scolastica, per rafforzare il rapporto di fiducia nel reciproco rispetto dei ruoli”.

La scuola considera tutti i soggetti istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le agenzie culturali

e formative operanti sul territorio quali interlocutori significativi, dei quali valorizzare

proficuamente competenze e disponibilità, in un’ottica di efficace sussidiarietà. Favorisce il dialogo

scuola-famiglia e tiene conto, pur nella sua autonomia progettuale, delle esigenze manifestate . Il

3° Circolo è aperto alla collaborazione con altre istituzioni scolastiche per progettualità in Rete. La

scuola considera l’orientamento/continuità attività fondamentale per favorire e sostenere i

passaggi tra i vari ordini di scuola .

SCUOLA DELL’INFANZIA – 11 sezioni

L’orario settimanale della scuola dell’infanzia si articola su 5 giorni settimanali, nel modo seguente:

4 sezioni a tempo ridotto (1 docente per sezione) (25 ore settimanali)

-ingresso flessibile dalle ore 8.00 alle 8.30

-uscita flessibile dalle ore 12.30 alle 13.00

7 sezioni a tempo normale (2 docenti per sezione) (40 h settimanali)

-ingresso flessibile dalle ore 8.00 alle 8.30

-uscita flessibile dalle ore 15.30 alle 16.00

Tutte le sezioni sono ubicate al piano terra dell’edificio “Ravaschieri”

SCUOLA PRIMARIA -

L’orario settimanale offerto dalla scuola primaria si articola in:

classi a tempo normale 27h - classi a tempo pieno 40 h

Classi a tempo normale : 29 classi - 5 prime; 6 seconde, 5 terze; 7 quarte e 6 quinte

Ingresso 8.00

Uscita: 13.30 dal lunedì al giovedì, 13.00 il venerdì

Classi a tempo pieno : 16 classi - 4 prime; 3 seconde; 4 terze; 3 quarte e 2 quinte

Ingresso: 8.00

Uscita :16.00 dal lunedì al venerdì

Le Classi della scuola primaria sono ubicate nei due edifici adiacenti “De Amicis “ e “Ravaschieri”;

le classi a T.P. sono tutte nell’edificio De Amicis; l’ubicazione delle classi di anno in anno dipende

dall’insieme delle variabili organizzative e dai bisogni dell’utenza.

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2. Le scelte strategiche di fondo

2.a. Le finalità della scuola

In coerenza con i principi pedagogici indicati nella premessa, nel percorso di crescita dei

bambini/ragazzi, dai tre agli undici anni, la scuola si impegna a:

• assicurare cura e protezione;

• favorire l’esperienza dell’appartenenza quanto quella dell’autonomia;

• promuovere la consapevolezza di sé e le capacità di autovalutazione e di orientamento;

• sviluppare competenze emotive e sociali;

• garantire il graduale conseguimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze;

2.b. Lo sfondo integratore del nostro POF

In coerenza con i fili rossi del POF del triennio 16-17/18-19 e con le indicazioni fornite dal MIUR il

secondo triennio costituisce l’occasione per integrare il nostro piano ed aggiornarlo alla luce non

solo delle innovazioni introdotte dai decreti legislativi di cui all'art. 1, comma 181 della L.107/2015,

ma anche:

-del quadro di riferimento indicato dal Piano per l'Educazione alla Sostenibilità che recepisce i

Goals dell'Agenda 2030,

-del “Piano nazionale per l'Educazione al Rispetto, Linee Guida Nazionali (Nota MIUR 27.10.2017,

prot. n. 5515 - art. 1 comma 16 L. 107/2015), il cui impianto complessivo è ispirato ai principi

espressi nell’art. 3 della Costituzione;

-delle “Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole” (art.

4 L. 71/2017).

La scuola lavora con impegno e quotidiana costanza per la realizzazione di azioni tese a

coinvolgere studenti, docenti e genitori, al rispetto delle differenze e al superamento dei

pregiudizi. per la promozione dei valori sanciti dall'art. 3 della Costituzione.

L’offerta formativa della scuola, nel rispetto delle I.N. 2012 e del relativo aggiornamento “I nuovi

scenari” del 2016 e della L.107/2015, mira a valorizzare le forme di autonomia riconosciute per

assicurare a tutti e a ciascuno il conseguimento degli obiettivi di apprendimento dichiarativi e

procedurali e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari e trasversali/di

cittadinanza, nella consapevolezza che “ogni sviluppo veramente umano deve comportare il

potenziamento congiunto delle autonomie individuali, delle partecipazioni comunitarie e della

coscienza di appartenere alla specie umana” (definizione dell’”Etica del genere umano”, dai “Sette

pilastri dell’educazione del futuro”, di E.Morin).

Nel corso del triennio di riferimento è previsto un ulteriore costante incremento delle

azioni che la scuola già realizza -e per le quali è riconosciuta sul territorio- funzionali al

recupero delle difficoltà, al supporto nel percorso scolastico, al sostegno e

all’accompagnamento di tutti gli alunni mediante la condivisione di una coerente e strutturata

didattica accogliente e inclusiva. Ad un tempo la scuola predispone le azioni didattiche e

formative funzionali al potenziamento ed al miglioramento qualitativo e quantitativo delle

fasce di eccellenza.

Nell’ottica di rimozione degli ostacoli che impediscono ”il pieno sviluppo della persona

umana”, in linea con il “Piano nazionale di educazione al rispetto” e relative linee guida (in

attuazione dell’art.1, comma 16 della107), le “Linee di orientamento per la prevenzione e il

contrasto al cyberbullismo nelle Scuole” (art.4 L.71/2017) e gli “obiettivi e traguardi” approvati

dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni si collocano le attività di prevenzione di ogni forma di

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discriminazione e di violenza, di promozione del benessere, della salute della persona e dello stare

bene insieme a scuola e fuori la scuola (cfr. Curricolo di Responsabilità trasversale di Istituto

(allegato al POF): Educazione alla Legalità, alla Salute, all’Alimentazione, all’Ambiente e alla

Sicurezza).

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3. Dai risultati dell’autovalutazione alla definizione di priorità e traguardi

Esiti studenti Risultati conseguiti al termine del primo

triennio

Priorità

Traguardi

Risultati

scolastici

Punto di forza:

equilibrio tra le classi;

punto di debolezza:

poco rappresentata la

fascia media all’interno

di ciascuna classe

rendere più

omogenei i

risultati all’interno

di ciascuna

classe

Dal 1° al 3° anno:

-ridurre progressivamente

la percentuale di alunni della fascia

bassa a favore

della fascia media

-ridurre progressivamente

la percentuale di alunni della fascia

media a favore

della fascia medio-alta

Risultati nelle

prove

standardizzate

nazionali

Punti di forza:

-analisi annuale

dettagliata dei risultati

prove INVALSI classi II

e V;

-predisposizione di

segmenti di

programmazione

curricolare di interclasse

II e V funzionali al

superamento del gap evidenziato

promuovere

l’innovazione

didattica in ambito

logico-

matematico per

migliorare i

risultati delle

prove nazionali

Nel corso del triennio: migliorare

il punteggio della scuola in relazione

alle realtà con analogo valore

ESCS;

continuare a ridurre

ulteriormente la varianza tra le classi

Competenze

chiave e di

cit- tadinanza

Punti di forza: -Costituzione della

Commissione di

Responsabilità;

-stesura del Curricolo

verticale di

Responsabilità della

scuola;

-predisposizione del

Calendario di

Responsabilità;

-interventi strutturati

sui gruppi classe,

anche con l’intervento

di esperti esterni, -realizzazione di percorsi di Educazione alle Emozioni

Diffusione di

pratiche

didattiche

innovative,

rispettose ad un

tempo della sfera

relazionale e di

quella cognitive.

Autonomia –

Sviluppo

progressivo e

costante di

comportamenti

inclusivi e pro-

sociali; sviluppo

del senso di

appartenenza alla

comunità

scolastica;

Sviluppo di

comportamenti

Diminuzione delle dinamiche

relazionali conflittuali

all’interno del gruppo classe/casi di

isolamento/esclusione dal gruppo

dei pari); incremento di

comportamenti “accoglienti” e

“protettivi” nei confronti dei compagni

di scuola delle classi inferiori e dei

compagni più deboli e/o in difficoltà;

progressiva autonomia

da parte dei bambini/ragazzi

nella gestione rispettosa degli

spazi.

In relazione agli esiti degli

studenti, inoltre, lo sviluppo

delle competenze di

cittadinanza a sua volta promuove

l’inclusione e quindi la motivazione

sul piano dei risultati scolastici.

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collaborativi e

solidali (dall’”io” al

“noi”)

Esiti a distanza

Messa a punto della

procedura per la

rilevazione dei risultati

a distanza, fino al

biennio conclusivo

dell’obbligo scolastico:

-Costituzione nell’a.s. 2015-2016 della Commissione “Esiti a distanza”

-Costituzione nell’a.s.

2015-2016 di una

Rete con lescuole

secondarie di I grado

del territorio per la

predisposizione di un

piano di intervento

condiviso

- Monitoraggio e verifica

dei risultati scolastici

degli alunni, in sinergia

con gli Istituti di

istruzione superiore di

I grado del territorio

-realizzazione dal 2015-2016 di incontri periodici tra docenti dei due ordini di scuola (primaria e secondaria I grado) per la condivisione della coerenza tra gli obiettivi di apprendimento a fine scuola primaria e i prerequisiti di ingresso al I anno della scuola sec. I grado

-predisposizione

interventi

didattici

strutturati, nelle

classi IV e V, per

innalzare i livelli di

apprendimento

degli alunni della

cosiddetta “fascia

prevenire le

difficoltà di Studio

evidenziate

all’inizio del

percorso di studi

secondari. -consolidare e portare a regime il piano di intervento condiviso, garantendo continuità e sostenibilità alle procedure utilizzate

Nel corso del triennio: Consolidare il

sistema di controllo capillare delle

assenze fin dal primo anno della

scuola dell’infanzia, per sensibilizzare

le famiglie e ridurre il rischio di

successiva dispersione;

-estendere la procedura alla scuola

secondaria di II grado stipulando

analoghi protocolli di intesa con le

scuole Superiori del territorio

Si individuano i seguenti obiettivi formativi prioritari, “nel rispetto del monte orario degli

insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità,

nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività

progettuali (L.107/2015,comma 7, art.1), comprensive dell’ampia e diversificata offerta dei PON

della scuola:

• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (L1 e L2) ;

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• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicaleM ;

• potenziamento delle discipline motorie e e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di

vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisicaM;

• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica ; attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il

dialogo tra le culture;

• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, mediante percorsi trasversali e interconnessi con gli ambiti

disciplinari per l’acquisizione di competenze di cittadinanza;

• sviluppo delle competenze digitali.

4. Il curricolo - l’ampliamento dell’offerta formativa

“Un’attenzione esclusiva volta ad identificare competenze valevoli sul piano nazionale sarebbe

un’operazione vuota se non venisse accompagnata dalla contestuale attenzione al come si

apprende e ai contesti entro cui il sapere si costruisce e si alimenta” (Spinosi, Quadri di

competenze, in Voci della scuola VI, 2007, pag. 422).

La costruzione del curricolo della scuola (inteso come l'autonoma elaborazione, sulla base

delle esigenze e delle caratteristiche degli allievi, delle abilita' e conoscenze che gli studenti

debbono raggiungere nei diversi ambiti disciplinari e anni di corso, in armonia con quanto indicato

nei documenti ministeriali) e la progettazione didattica (intesa come l 'insieme delle scelte

metodologiche, pedagogiche e didattiche spettano ai docenti, collegialmente, nei dipartimenti,

nei consigli di intersezione/interclasse, nelle Commissioni ecc.).

L’intero ambito progettuale curricolare va inteso come occasione e strumento di

arricchimento coerente del PROGETTO della scuola (POF) e la realizzazione dei progetti è

condizionata dal livello di coerenza con le Linee guida del POF, l’innovatività, la sostenibilità,

l’efficacia in relazione al conseguimento del successo formativo di tutti e di ciascuno. Tutti i

progetti e le attività previsti nel Piano vengono predisposti mediante l’utilizzo di un modello

condiviso: indicano i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere

nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare

per rilevarli. Gli indicatori sono di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili,

ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni,

qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. L’organizzazione delle attività

didattiche e dell’insieme delle attività progettuali che costituiscono parte integrante del curricolo

degli alunni prevede la declinazione del gruppo classe nelle forme che si ritengono di volta in volta

opportune in relazione agli obiettivi formativi da conseguire (classi aperte parallele/verticali; per

gruppi di livello, per gruppi random, di compensazioneM).

Il vincolo alla piena realizzazione di percorsi efficaci è costituito dalla sperimentata e

permanente difficoltà ad utilizzare tutte le forme di flessibilità didattica ed organizzativa (pur

prevista ai sensi dei commi 1, 2 e 3 dell’art. 1 della L.107/2015). I percorsi di

insegnamento/apprendimento in grado di rispondere ai bisogni dell’utenza e la piena

valorizzazione delle risorse professionali della scuola sono infatti limitati dall’inadeguatezza

numerica dell’organico in dotazione della scuola, sia docente che ATA.

Il curricolo d’Istituto individua i suoi “fili rossi “ nei percorsi di :

-Responsabilità: cfr. il Curricolo verticale allegato al POF Un’attenzione particolare sarà dedicata al contrasto del bullismo e del cyberbullismo, consapevoli che una sistematica prevenzione può contribuire a costruire relazioni positive e a diminuire il rischio di comportamenti anti-sociali.

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In coerenza con la L.71/2017 la scuola parteciperà ai progetti in Rete con altre scuole e gli altri Enti che operano sul territorio, al fine di promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e l’educazione ai diritti e ai doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche. Detta educazione, trasversale alle discipline, trova nei progetti significativo sostegno e occasioni di approfondimento e arricchimento. Ancora in linea con la normativa vigente (L.71/2017 e note MIUR) la scuola ha individuato la figura del docente referente del bullismo e del cyber bullismo, al quale il MIUR garantirà percorsi formativi embedded, in modo da fornire contenuti e strumenti che il referente avrà il compito di diffondere a scuola.

-Sana alimentazione e igiene dentale per l’acquisizione di corretti stili di vita: la scuola partecipa

stabilmente ai Progetti della ASL Napoli 1 e del Comune di Napoli “Mensa(a) sana in corpore sano”

della scuola dell’infanzia e “Quadrifoglio” della scuola primaria: la sinergia con gli esperti esterni

dei diversi settori e la partecipazione del genitori ai progetti stessi conferiscono alla scuola un

ruolo di primo piano nell’ambito delle attività di prevenzione e promozione della salute. Da 4 anni a scuola si difende e si promuove l’utilizzo dell’acqua corrente, garantita

da periodici controllo dell’ABC, al fine di evitare sprechi eccessivi di plastica. E’ attivo il progetto Merenda sana in tutta la scuola dell’infanzia e si sta estendendo a tutta la scuola primaria, per dare ulteriore incisività ai percorsi di corretta alimentazione, nell’ottica della prevenzione primaria delle diverse patologia legate al cibo.

-Sicurezza: funzionale allo sviluppo della percezione dei rischi e all’acquisizione del senso del

limite. Le informazioni di base connesse alla sicurezza degli spazi scolastici ed ai comportamenti

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corretti da tenere in caso di emergenza (incendio, terremotoM) costituiscono una priorità della

scuola e la sensibilizzazione degli alunni, fin dai piccoli della scuola dell’infanzia, comincia nei

primissimi giorni di scuola di ciascun anno scolastico, mediante l’individuazione degli alunni apri e

chiudi fila per l’eventuale evacuazione.

-Continuità-Orientamento: continuità tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria del nostro C.D.

Forme stabili di continuità con le scuole secondarie di primo grado del territorio, per

accompagnare il passaggio da un ordine di scuola a quello successivo (cfr. Esiti a distanza); percorsi

di orientamento formativo per lo sviluppo di competenze autovalutative e metacognitive

-Educazione motoria: le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflettere sulle valenze che l’immagine di sè assume nel confronto con il gruppo dei pari. L’educazione motoria è quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. Progetti extra-curricolari di ampliamento dell’offerta formativa:

-Coro stabile della scuola: a classi aperte verticali (II, III,IV e V) per il potenziamento delle

competenze musicali

-Progetto teatro: a classi aperte verticali (IV e V) per il potenziamento delle competenze

relazionali ed espressive

Alle classi della scuola primaria con il curricolo di 27 ore la scuola cerca di garantire, inoltre,

percorsi di ampliamento dell’O.F., mediante l’utilizzo dell’organico dell’autonomia (co-presenze):

l’insieme delle attività mira a promuovere lo sviluppo di abilità e competenze disciplinari,

trasversali, socio-relazionali.

Per tutte le sezioni e le classi la scuola predispone percorsi di approfondimento con

l’intervento di esperti esterni, che affiancano i docenti in orario curricolare.

Scuola digitale: in linea con la normativa vigente, la scuola aderisce al Piano Nazionale per

la scuola digitale e ha costituito il team digitale previsto dal PNSD. Le scelte complessive della

scuola sono già coerenti con le linee del Piano Nazionale per la scuola digitale: M”L’innovazione

digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per

creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e

realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, le tre priorità di Europa 2020. “

La scuola prevede nel triennio percorsi di formazione dei docenti per rendere

sempre più efficace l’utilizzo delle metodologie didattiche digitali.

5. L’ambiente di apprendimento: metodologie didattiche, risorse, strumenti

La scuola condivide in maniera costante e sistematica, nel reciproco rispetto di ruoli e

competenze, con le famiglie e i servizi socio sanitari pubblici e privati di riferimento, la

costruzione e la realizzazione dei percorsi di inclusione ed è attenta all’aspetto pedagogico del

percorso di apprendimento di ciascuno. Promuove e favorisce tutte le strategie e le metodologie

didattiche ed organizzative funzionali alla costruzione di percorsi inclusivi in grado di garantire la

piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti e lo sviluppo delle specifiche potenzialità.

I docenti della scuola individuano nelle metodologie accoglienti ed inclusive l’elemento

fondante di ogni intervento didattico e predispongono -a scala di intersezione/classe- percorsi di

insegnamento/apprendimento funzionali al recupero/consolidamento/potenziamento dei

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seguenti obiettivi formativi prioritari: autonomia e senso di sé; rinforzo dell’autostima; sviluppo

delle competenze in materia di cittadinanza e sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla

conoscenza e al rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale. La scuola riconosce

all’Inclusione il suo significato di processo, che si riferisce alla globalità delle sfere educativa e

sociale: l’inclusione guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro

potenzialità, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto, trasforma la risposta specialistica in

ordinaria.

• Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli

allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze.

• Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie).

• Didattica laboratoriale (per la quale non è necessario il laboratorio come luogo fisico)

Favorisce la centralità del bambino/ragazzo. Realizza la sintesi fra sapere e fare,

sperimentando in situazione.

• Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modello fisso e dal

semplice al complesso→si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la

memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.

• Sostenere la motivazione ad apprendere.

• Lavorare perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle sue capacità

• Elaborazione del PAI annuale, inserito nel POF per condividere con tutto il personale

la promozione all’integrazione e all’inclusione

• Diffusione di materiali di studio tra i docenti, mediante il supporto dei coordinatori di

intersezione/interclasse e dei referenti dei dipartimenti

• Ulteriore valorizzazione dei GLH e GLI, nei quali sono stati definiti ruoli e competenze

• Ottimizzazione delle risorse interne per la promozione di percorsi funzionali

all’inclusione anche attraverso attività laboratoriali, attività per piccoli gruppi,

tutoring e attività individualizzate

• Individuazione di figure professionali di riferimento nella scuola: 3 docenti FF.SS. inclusione,

referenti del Dipartimento di supporto all’Inclusione per la scuola dell’infanzia e la scuola

primaria

• Prosieguo delle iniziative di Formazione docenti con incremento dei percorsi formativi on-line

• Utilizzo di modelli di procedura e format che facilitano sia le attività didattiche in genere che

la fase di valutazione e monitoraggio dei percorsi attivati.

6. Le modalità di verifica e valutazione del comportamento e degli apprendimenti

La scuola promuove le operazioni fondamentali ed irrinunciabili connesse agli atti valutativi,

quali l’autovalutazione, la metacognizione, la documentazione: si tratta di responsabilità che

attengono tutte alla funzione docente e all’autonomia didattica, insieme alla scelta delle strategie

più efficaci, degli strumenti più adeguati, delle modalità più convenienti. In quest’ottica il quadro

nazionale di obiettivi di riferimento, lungi dal creare costrizioni, supporta l’esercizio della libertà di

insegnamento e dell’autonomia.

La pianificazione curricolare è attenta alla dimensione della valutazione ed alla relativa

documentazione: il Collegio dei docenti alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento

in decimi, rispetto alla quale già condivide criteri/descrittori di livello per assicurare omogeneità,

equità e trasparenza nell’attribuzione del voto, nel rispetto del principio della libertà di

insegnamento, affianca, sperimenta e mette a punto, in sede di intersezione/interclasse e

dipartimenti, strumenti di supporto per una valutazione autentica, in situazione, osservativa e

descrittiva, nella consapevolezza che “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi

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curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regole quelle avviate, promuove il bilancio critico su

quelle condotte a termine” (I.N. 2012, p.19).

“La valutazione ha finalita' formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli

apprendimenti e al successo formativo,, documenta lo sviluppo dell'identità personale e

promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e

competenzeM. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di

cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e

i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali”. La

valutazione del comportamento è espressa mediante un giudizio sintetico, quella degli

apprendimenti in decimi ed è “integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di

sviluppo degli apprendimenti raggiunto”. (D.L. 62/2017).

Anche mediante percorsi formativi per i docenti la scuola sostiene l’adozione consapevole del

nuovo certificato delle competenze come previsto dal modello MIUR del 2017, elaborato al

termine del triennio di sperimentazione da parte delle scuole, la promozione dell’innovazione

didattico-educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni Nazionali

per il curricolo del 2012 e ripresa nel documento “I nuovi scenari” del 2017.

7. La documentazione

In linea con la tradizione della scuola nel triennio si procede al continuo aggiornamento degli

strumenti funzionali alla documentazione, nell’ottica del miglioramento continuo, per :

• Conservare la “memoria storica” della scuola per contribuire ad

esplicitarne l’identità, anche in una proiezione verso l’esterno,

presentando ad altre scuole o agenzie educative il proprio modo di

lavorare;

• Migliorare la comunicazione: commentare adeguatamente le varie fasi del

lavoro (la mediazione tra documento e utente che riceve l’informazione

risulta infatti di primaria importanza per un proficuo utilizzo della

informazione stessa);

• Prevedere la documentazione già nel progetto di lavoro (la

documentazione deve essere un diario in itinere del lavoro svolto per

presentarsi come risorsa attiva per la programmazione del lavoro degli

insegnanti, e non come semplice archiviazione di progetti già conclusi);

• Ripercorrere il cammino di un anno scolastico rendendo leggibili tutti i

percorsi realizzati;

• Costruire la base della progettualità futura;

• Monitorare/Valutare i percorsi realizzati in special modo gli

eventuali aspetti critici del percorso (è dagli errori che si possono capire i

punti deboli e migliorare la proposta al momento in cui si ripropone il

percorso);

• Consentire ai docenti di condividere le esperienze progettuali;

• Far conoscere le attività degli alunni : mostrare “i prodotti“ del lavoro

degli alunni a cui è stato proposto il percorso;

• Coinvolgere le famiglie,

• Coinvolgere gli esterni nel lavoro della scuola;

• Motivare gli alunni alle attività;

• Pubblicizzare le attività didattiche attraverso il sito: testi, foto, filmatiM

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Per ciascun docente la documentazione rappresenta un “valore aggiunto” della sua pratica

didattica quotidiana.

Documentare i percorsi/processi significa fare in modo che ciascuno possa trovare,

nell'insieme delle informazioni quella che gli è utile, che lo indirizza, che gli consente il confronto

con quanto sta realizzando o intende realizzare, che in sostanza gli offra degli "strumenti".

Per questo è necessario che la documentazione scolastica contenga degli elementi utili non solo a

comprendere "che cosa" si fa, dal punto di vista puramente informativo, ma anche "come" si fa,

ovvero sia ricca di tracce di percorso, di indicazioni di strumenti, procedure, metodi.

Per favorire tutto questo, già dall’anno scolastico 2015-2016 è stato introdotto “diario di bordo”,

con l’intento di sostenere, in sede di programmazione e in sede di classe la pratica

dell’osservazione sistematica, del monitoraggio in itinere, della riflessione sulle azioni realizzate e

su quelle da compiere. Inoltre nel corrente anno scolastico sono state attivate “nuove “ procedure

di documentazione atte ad agevolare il lavoro del collegio e il monitoraggio della attività di

progetto:

• Scheda di presentazione dei progetti

• scheda di monitoraggio in itinere dei progetti

• scheda di verifica e valutazione finale dei progetti

• scheda per la valutazione della ricaduta della partecipazione

dell’alunno/della classe ai singoli progetti

Per il miglioramento continuo dei percorsi di insegnamento/apprendimento e per

rispondere in maniera sempre più adeguata ai bisogni formativi degli alunni, la scuola si impegna a

continuare a garantire nel corso del triennio la realizzazione delle seguenti azioni/obiettivi di

processo: incontri formalizzati e calendarizzati nel Piano Annuale delle Attività (Intersezioni,

Interclassi, Dipartimenti, Commissioni, Gruppi di lavoroM) per il confronto e l’aggiornamento delle

strategie didattiche, per adozione, per la scuola primaria, di prove iniziali, in itinere e finali

comuni per classi parallele, per discipline/ambiti disciplinari/abilità trasversali;

8. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA

Orientamento strategico e organizzazione della scuola:

Migliorare la comunicazione tra docenti della scuola dell’infanzia e docenti della scuola primaria;

migliorare le diverse forme di relazione professionale tra i docenti e tra docenti e personale ATA

(favorendo il reciproco riconoscimento e rispetto dei ruoli); promuovere spazi di confronto per

rendere sempre più coerenti ed efficaci i percorsi di insegnamento/apprendimento. Promuovere

la valorizzazione dell’autonomia organizzativa e didattica, per favorire l’assunzione e la

condivisione, da parte dei docenti, di scelte responsabili e condivise, in coerenza con le linee del

POF (gli obiettivi di processo qui descritti -in grado di innescare percorsi virtuosi “a cascata”- sono

propedeutici ai miglioramenti attinenti l’area di processo “Curricolo, progettazione e valutazione”)

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Figure di sistema funzionali all’organizzazione Gruppo di supporto agli Uffici di presidenza:

distribuzione di incarichi di responsabilità definiti

e condivisi tra un crescente numero di docenti, al

fine di favorire la costruzione di una leadership

diffusa e di diffondere la consapevolezza della

complessità organizzativa

Figure di sistema funzionali alla didattica e all’organizzazione

Gruppo GLH di Istituto

Gruppo GLI di istituto

Coordinatori di intersezione e interclasse (6 docenti)

Referenti di Dipartimento per campi di esperienza

/ambiti disciplinari (7 docenti)

NIV: i docenti FF.SS., i coordinatori di intersezione e

interclasse, i referenti di Dipartimento

Commissione Continuità e Orientamento – Esiti a

distanza (5 docenti )

Commissione di Responsabilità (per l’Educazione alla Legalità, alla Salute, alla Sicurezza e all’Ambiente (4 docenti)

Funzioni Strumentali così identificate dal Collegio

Area 1. Gestione POF

Area 2. Sostegno al lavoro dei docenti per lo sviluppo delle TIC

Area 3. 3 docenti per l’Inclusione Area 4. coordinamento e gestione uscite didattiche e manifestazioni della scuola

Il nostro Istituto promuove una rete di comunicazione interna ed esterna al fine di:

• garantire la migliore informazione possibile agli utenti;

• favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola;

• documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;

• rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico";

• dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno.

Dal momento che operare in autonomia significa gestire una maggiore complessità

organizzativa, è necessario continuare a impegnarsi nella costruzione di un’efficace rete di

comunicazione all’interno del nostro Istituto, affinché tutti gli operatori siano pienamente

consapevoli del progetto comune e lo condividano:

• documentando l’attività didattica svolta nel corso del tempo, rendendola visibile a tutti gli

operatori;

• favorendo la circolazione delle informazioni all’interno della scuola, il passaggio di

informazioni nel rispetto degli incarichi attribuiti.

Modalità per la gestione delle comunicazioni interne:

• comunicazioni a firma del ds.;

• Registro on-line: in uso dall’a.s. 2014 – 2015, con progressivo ampliamento dell’utilizzo

per tutte le attività di documentazione connesse alla funzione docente;

• Albo e sito web

Modalità per la gestione delle Comunicazione esterna scuola – famiglia- territorio:

• Condivisione a inizio di a.s. del Patto di alleanza “educativa” (allegato al POF) condiviso da

docenti, genitori, alunni, in quanto strumento di trasparenza dell’operato di ciascuna

componente.

• colloqui fra singoli genitori e team docenti (gestiti su appuntamento, secondo la procedura

indicata nel Regolamento di Istituto allegato al POF)

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• colloqui dei rappresentanti di sezione/classe con il dirigente (si parla della classe)

• colloqui individuali dei genitori con il dirigente (si parla del proprio figlio)

• 3 incontri annuali scuola – famiglia, calendarizzati nel P.A.

• Consigli di intersezione e di interclasse con la componente genitori

Hanno lo scopo fondamentale di promuovere la piena formazione degli allievi attraverso il

dialogo e l'impegno sinergico di scuola e famiglia. In questi incontri i genitori sono informati sugli

esiti di apprendimento del figlio e/o della classe. I genitori offrono il loro contributo alla

conoscenza dei propri figli, comunicando informazioni su interessi, attitudini, difficoltà anche nella

sfera comportamentale e affettiva. La conoscenza approfondita contribuisce ad indirizzare in

maniera efficace ciascun intervento educativo.

- “quaderno degli avvisi dell’alunno”: strumento utilizzato per facilitare la comunicazione scuola

famiglia

- Sito web: La scuola è presente in Internet con un sito Web (www.deamicisnapoli.gov.it) , che ne

illustra il Piano e consente alle famiglie di avere visione di tutto le offerte del territorio rivolte

alla scuola. Fornisce l’opportunità ai genitori di seguire in tempo quotidianamente la vita

scolastica. Nel sito vengono pubblicati anche materiali elaborati all’interno dei vari progetti.

-e.mail per facilitare i rapporti con i rappresentanti di classe/sezione

-registro on-line per prendere visione della valutazione quadrimestrale

9. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA

In coerenza con il piano di miglioramento, le linee di indirizzo della scuola e i fili rossi del Piano, la

scuola lavora con impegno e costanza e sulla valorizzazione dell’autonomia organizzativa e

didattica: risulta implementata la condivisione di responsabilità, si stanno realizzando percorsi

strutturati di formazione di alta qualità, si sta ridefinendo lo spazio delle famiglie all’interno della

scuola, nell’ottica di un’efficace alleanza nel reciproco rispetto dei ruoli. Il circolo virtuoso che si è

innescato è in grado di incidere positivamente su tutte le aree di processo.

Formazione del personale: Legge 107, art.1, comma 124: “Nell'ambito degli adempimenti

connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e' obbligatoria,

permanente e strutturale. Le attivita' di formazione sono definite dalle singole istituzioni

scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai

piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto

del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorita' nazionali indicate

nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione,

dell'universita' e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di

categoria “.

Per le attività cfr. il piano di Formazione allegato

La scuola promuove inoltre la partecipazione delle famiglie e del territorio a supporto della qualità

dell’O.F. e della genitorialità:

• accogliendo i genitori con specifiche competenze professionali in qualità di esperti esterni

per percorsi di approfondimento anche a carattere orientativo

• lavorando in stabile sinergia con le famiglie, altre agenzie formative, la ASL ed i centri

socio-sanitari pubblici e privati del territorio, le Educative territoriali e i Centri per i Servizi

Sociali, per la realizzazione di percorsi efficaci e inclusivi in relazione ai bisogni di ciascuno

• offrendo ai genitori e a tutto il personale della scuola uno sportello di consulenza

psicologica

• realizzando incontri mensili con psicologi, per il personale e per i genitori, sul tema della

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genitorialità e del rapporto scuola-famiglia

10. Fabbisogno

Dal 2015, anno in cui è andata in vigore la L.107, la risposta del Ministero, attraverso gli uffici

locali, regionali e provinciali, ai bisogni della scuola, esplicitati del primo POF triennale 2016-2019,

è stata inadeguata (soprattutto in relazione alla dotazione organica del personale ATA

collaboratori): le richieste della scuola sono rimaste in parte inascoltate e questo ha reso difficile

la realizzazione delle attività progettate per il triennio 2016 – 2019, dal momento che non è stato

possibile attuare quella flessibilità organizzativa prevista dalla normativa vigente.

In relazione alla quantità di alunni e di classi, le ore destinate al “potenziamento” dell’organico

(e quindi dei percorsi di insegnamento/apprendimento) non sono state infatti sufficienti neppure a

coprire le assenza brevi. A fronte dell’aumento delle classi della scuola primaria a Tempo Pieno (5

classi nel 2015-2016, 16 classi nel 2018-2019, 18 previste per l’a.s.2019-2020) risulta

assolutamente insufficiente il numero di collaboratori scolastici, che è rimasto invariato dal 2015-

2016.

a. docenti: Nella consapevolezza che l’organico di Circolo costituisce un provvedimento

amministrativo a formazione progressiva, che viene costantemente aggiornato/rivisitato in

relazione ai bisogni, la nostra scuola si augura di poter realizzare, nei fatti, una gestione integrata

dell’organico dell’autonomia (organico posti comuni + organico posti di sostegno + organico

potenziato), al fine di rispondere in maniera sempre più efficace ai bisogni diversificati dell’utenza

e di valorizzare le professionalità e le competenze degli operatori della scuola (comma 5 art.1

Legge 170/2015, Nota MIUR prot.2805 del 11/12/2015, Nota MIUR prot.2852 del 5/9/2016)

Scuola dell’Infanzia: fabbisogno previsto per il triennio:

Sezioni a tempo normale 7 -> 14 docenti

Sezioni a tempo ridotto 4 -> 4 docenti

Docenti di potenziamento dell’organico 2 docenti

Totale richieste = 20 docenti di posto comune

Scuola Primaria : fabbisogno previsto per il triennio 19/20- 21/22

Posti comuni:

a.s. 2019/2020

T.P: 18 classi -> 36 docenti

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T.N: 27 classi -> 33 docenti Totale = 69 docenti

Posti di Potenziamento:

4 docenti per la sostituzione/supplenze temporanee fino a 10 gg., in considerazione dei bisogni

accertati della scuola (infanzia e primaria) negli ultimi anni (comma 85);

6 docenti per il conseguimento degli obiettivi formativi ritenuti prioritari di cui alle lettere a, b, c,

d, e, g, h, n, p (comma 7) e per progetti e convenzioni da realizzare in base ad accordi di rete

(comma 70).

Totale organico docenti dell’autonomia: n.79 docenti

Posti di sostegno - scuola dell’infanzia e scuola primaria:

Previsione a.s 2019/2020: n. 33 docenti, sulla base degli alunni diversamente abili attualmente

iscritti. Il numero va rettificato/integrato sulla base delle prossime iscrizioni al primo anno della

scuola dell’infanzia e alla prima e alle altre classi della scuola primaria e del passaggio degli alunni

delle classi quinte alla scuola secondaria di primo grado.

D’altronde, la definizione del fabbisogno per il triennio va necessariamente definita di anno in

anno sulla base delle nuove iscrizioni e/o certificazioni, della documentazione medica di ciascun

alunno, delle eventuali sentenze del TAR.

b. personale ATA :

Al fine di gestire la complessità organizzativa (quantitativa e qualitativa), anche in relazione

agli elementi di novità introdotti dalla normativa, di garantire pulizia, sicurezza, sorveglianza e

assistenza in orario curricolare ed extracurricolare, il fabbisogno minimo indispensabile del

personale ATA è così determinato:

7 Assistenti Amministrativi

16 Collaboratori scolastici (numero minimo indispensabile per poter garantire flessibilità oraria

dalle 8.00 alle 16.00, mediante la rotazione di ciascuna unità due turni)

c. infrastrutture :

-Manutenzione della rete LAN della scuola per garantirne il funzionamento in tutti i locali di

entrambi gli edifici

- Adeguamento Hardware dei due laboratori di informatica

-Acquisizione di LIM da installare nelle aule al fine di garantire progressivamente a tutte le

sezioni/classi l’utilizzo quotidiano delle TIC, per la realizzazione di percorsi formativi inclusiva

sempre più efficaci.