Allargamento dellUnione Europea: problemi e opportunità per la difesa della P.I. INDICAM Milano, 31...
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Allargamento dell’Unione Europea: Allargamento dell’Unione Europea: problemi e opportunitàproblemi e opportunitàper la difesa della P.I.per la difesa della P.I.
INDICAM
Milano, 31 marzo 2004Milano, 31 marzo 2004
The enlargement of UE: problems andThe enlargement of UE: problems andopportunities for IPR ownersopportunities for IPR owners
Carlo GuglielmiCarlo GuglielmiPresidente IndicamPresidente Indicam
PRIMA SESSIONE:PRIMA SESSIONE:
i macroscenarii macroscenari
Allargamento dell’Unione Europea: Allargamento dell’Unione Europea: problemi e opportunitàproblemi e opportunitàper la difesa della P.I.per la difesa della P.I.
INDICAM
Milano, 31 marzo 2004Milano, 31 marzo 2004
The enlargement of UE: problems andThe enlargement of UE: problems andopportunities for IPR ownersopportunities for IPR owners
INDICAM- Milano 31 marzo 2004ALLARGAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA:
Problemi ed opportunità per la difesa della P.I.
Di fronte al mercato interno allargato
Una analisi gius-economica
Oreste CallianoDocente di diritto privato dell’UE
Direttore del Centro Universitario per il Commercio Europeo ed Estero
Università di Torino
Allargamento come rischio gestibile
Allargamento come sfida - opportunità - rischio Ecobarometro: attegg. degli europei 51% si, 30% no,19% ?Gestione manageriale del rischio• Informazione su contesto del rischio• Analisi e valutazione c/b degli elementi critici• Azioni di gestione del rischio - avoid - eliminazione - transfert - distribuzione - retain - introiettazione• Monitoraggio e gestione delle sopravvenienze
O.Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Il contesto - Aspetti istituzionaliArt.49 Trattato UE Ogni Stato europeo,che rispetti i principi di libertà,democrazia,rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertàfondamentali,e dello stato di diritto,può domandare didiventare membro dell’Unione.Le condizioni per l’ammissione formano oggetto di un accordo tra gli Stati membri e lo Stato richiedente.I progressivi allargamenti dell’UE si sono svolti nel quadro diAmpliamento - Approfondimento• 1969-1973 UK-DK-Ir - Conf.Aja ’69 riforma istituzioni• 1981 GR 1986 E-P Mediterraneo- Atto Unico Europeo • 1990 Riunificazione tedesca allargamento interno • 1994 A-Fi-S, SEE ‘92 , Trattato di Maastricht ’93 , UEM• 2004 CY,CZ,HU,PL,SL,EG,LV,LT,MT,SK Costit. europea
O.Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Tappe della strategia di preadesioneDa regata (chi primo arriva entra) a big bang (entrata comune)Accordi di associazione ’64 Tu,’71Mt,’73 Cy,’93Bg,Ro,’95Rb1993-Consiglio europeo di Copenhagen criteri:• Stabilità istituzioni democratiche,rispetto legge,diritti umani
e minoranze (criteri politici)• Economia di mercato e capacità di far fronte alle pressioni
competitive del MUE (criteri economici)• Tener fede ai doveri connessi all’adesione e agli obblighi
previsti dall’UEM (altri criteri)1994-Consiglio europeo di Essen • Accettazione di tutti i diritti e doveri dell’UE,Progr.Phare1997 Consiglio Europeo di Lussemburg2000 Cons.di Nizza. Riforme istituz.e Carta dei diritti fondam.2003 Trattati di adesione 10 Stati. BG,RO 2007,TU ?
Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Analisi degli elementi critici- Tra paesi PECO e paesi Ue emergono differenze strutturali • Economiche: regole del mercato - Free market-delusione• Politiche: stabilità istituz.democratiche,.,regioni,ruolo P.A• Ideologiche: slavismo,identità nazionale e sussidiarietà- L’apertura ad Est trasforma la Germania da paese di frontiera a
baricentro dell’EU,ridefinendo il ruolo dei vari Stati m.- Approfondimento o annacquamento delle istituzioni? Regole verso un’Europa federale,confederale,allargata? Metodo pre-federale,comunitario o intergovernativo?- EU a geometria variabile,a la carte o nocciolo duro - La sfida della globalizzazione richiede un’area integrata forte La sfida del terrorismo e la crisi economica cambiano le prospettive
dell’allargamento? No global o Post-global
O.Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
O.Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Valutazione c/b dell’allargamento
Analisi benefici • Stabilità politica e sicurezza• Ampliamento del Mercato unico europeo• Mantenimento della parola data-Fortezza europea• Ampliamento impone approfondimento.Analisi costi• PECO con PIL inferiore a media europea, sino a 2020• Fondi strutturali,di coesione,PAC,progr.di accompagnamento• Modifiche ad assetto istituzionale.:Commiss.,Consiglio ,PE• Rallentamento nel recepimento dell’acquis communautaire
O.Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Gestione del rischio• Avoid –Eliminazione rischioDiritto di veto senza approvazione di regole istituzion.comuniBozza di Costituzione europea.Diritti fondamentali civili edeconomici. Nuovo assetto organi comunitari. Ruolo CJCESussidiarietà e Prevalenza del diritto comunitario• Retain –Introiettazione del rischio Costi politici,economici,, di competizione interna,(Sud eEst)• Transfert – Distribuzione rischioAcquis communautaire che costituisce un corpo articolato econdiviso di regole del mercato,della politica e società europeaTrasferire su Paesi candidati l’onere di rapido adeguamentopena il non ingresso immediato (Bu,Ro) o l’eclusione dai benefici comunitari (progeti comunitari,fondi strutturali,PAC)Adeguamento per tappe Agenda 2000. 31 Capitoli
• Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Relazione di valutazione globale della Commissione europea sul livello di preparazione all'adesione all'UE - 5 novembre 2003CAPITOLO CY CZ EE HU PL SI BG LV LT MT RO SK
Libera circolaz. delle merciLibera circolaz. delle persone ProfessionistiLibera circolaz. dei servizi Serv.fin.ass.viLibera circolaz. dei capitaliDiritto societario Propr.intell.Concorrenza Aiuti,Agricoltura Salute in agric.PescaTrasportiImposizione fiscaleUnione economica e monetariaStatisticaPolitica sociale e occupazioneEnergiaIndustriaPiccole e medie impreseScienza e ricercaIstruzione e formazione professionaleTelecomunicazioniCultura e politica degli audiovisiviPolitica regionaleAmbienteConsumatori e tutela della salute Contr.mercatoGiustizia e affari interniUnione doganaleRelazioni esternePolitica estera e di sicurezza comuneControllo finanziarioFondi finanziari e di bilancioIstituzioniAltro * * * * * * * * * * *
Valutazione della Commissione al 5/11/2003
• Settori ad elevato livello di allineamento con l’acquis• Settori e problemi che richiedono sforzi ulteriori- Libera circolazione dei servizi – bancari,finanziari ed assic.- Diritto societario – Tutela marchi e brevetti - Concorrenza – Sorveglianza del mercato- Aiuti di Stato- Ambiente – Progetti disinquinamento,regole e politiche - Consumatori – Regolaz. del mercato,sicurezza,Ass.consum.- Giustizia - Lotta alle frodi,corruzione,Lentezza giustizia• Problemi che destano seria preoccupazione in casi e paesi limitati• Libera circolazione delle persone – Professionisti,medici• Agricoltura – Controlli veterinari,salute in stabil.agricoli• Fiscalità – Allineamento IVA e Accise• Erogazione Fondi ComunitariPeriodo di transizione,programmi ISPA e Sapard
Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Regole del mercato e tutela del consumatore
La tutela del consumatore costituisce una delle più innovativeregole del mercato volta a riequilibrare la competizione interna• Consumatore come soggetto debole• C.come attore del mercato. Asimmetrie informative e contr.• C. come stakeholder dell’impresa,capitale relazionaleIl Consumer Law,diritto europeo dei consumi,si è sviluppatodagli a.’80 in base a direttive comunitarie e a modelli nordiciIl corpus è definito,occorre applicarlo. Ricorso alla Soft Law I Paesi dell’allargamento hanno recepito quasi integralmente le direttive comunitarie, ma manca la regolazione del mercato,il sistema di controlli e un forte movimento consumerista.Law in the books e Law in action Effetti per le imprese: Mercato interno non regolato. Doppia tutela interna ed esterna.Prodotti,materie prime in linea con acquis? Pr.agro-alimentari
Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Diritto comunitario,diritto europeo e allargamento
Modelli di integrazione gius-economica• Uniformazione Regolamenti ,Modello che cala dall’alto• Armonizzazione Direttive,Mutuo riconoscimento regole altrui• Ravvicinamento legislazioni ,Sussidiarietà,Giustizia civile e penale
Nel modello di armonizzazione sorge la competizione tra modelli forti F,D,UK, per imporre a livello comunitario proprie regole (standardizzaz)Processo di creazione del diritto comunitario.Ruolo di Comitati e espertiPaesi deboli si adattano o rigettano il modello comunitario.Chi ha imposto il suo modello ha in mano le regole del MUE e crea vantaggio competitivo per le proprie imprese. Ora con Soft LawPaesi dell’allargam. e difficile cammino verso l’applicazione dell’acquis• Deroghe e costi per i paesi del’UE (competizione interna)• Rigore nel controllo e costi per i paesi
dell’allargamento(convergenza)• Sussidiarietà interpretata elasticamente e costi per effetto domino
Calliano Analisi gius-economica dell’allargamento Indicam-Milano
Allargamento dell’Unione Europea: Allargamento dell’Unione Europea: problemi e opportunitàproblemi e opportunitàper la difesa della P.I.per la difesa della P.I.
INDICAM
Milano, 31 marzo 2004Milano, 31 marzo 2004
The enlargement of UE: problems andThe enlargement of UE: problems andopportunities for IPR ownersopportunities for IPR owners
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Allargamento dell’Unione Europea: problemi ed opportunità per la difesa della P.I.
INDICAM, 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
Rodolfo Helg
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
La dimensione fisica dell’UE crescerà più del 20%
Quella economica dello 0,2%
Legenda:CZ: Repubblica Ceca; EE: Estonia; CY: Cipro; LV: Lituania; HU: Ungheria; MT: Malta; PL: Polonia; SI: Slovenia; SK: Slovacchia
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
Il gap economico che i nuovi stati membri dovranno colmare è elevato
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
… anche per la produttività del lavoro
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
Il processo di catching-up è iniziato….. (fonte: Landesmann 2003)
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
….. ma è disomogeneo tra nazioniFonte: Landesmann (2003)
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
Guadagni economici dell’Allargamento:
(cumulato su 2000-2010)
per EU-15:
tra 0,5 e 0,7% del PIL
per Nuovi Stati Membri (ACC):
tra 6 e 19 % del PIL
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
Due temi solcano i nostri giornali e sono al centro dell’attenzione politica:
- Flussi migratori da est verso ovest
- Riduzione dei fondi strutturali destinati alle aree più arretrate di EU-15
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
Migrazione:
- non viene prevista migrazione di massa
- dimensioni simili a quelle del primo allargamento degli anni ‘80
(1,1 milione nei primi 5 anni)
- ma la distribuzione geografica non sarà omogenea
(Austria e Germania in prima linea)
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Gli aspetti macroeconomici dell’Allargamento
La struttura produttiva (= modello di specializzazione) di questi paesi:
- è sottoposta ad un forte cambiamento.
- ha gradi di similarità con i paesi di EU15 variabili tra paesi e nel tempo.
Il modello di specializzazione italiano…….
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano
L’economia italiana è caratterizzata da una specializzazione produttiva anomala:
- punti di forza nel comparto “tradizionale” e della meccanica specializzata
- punti di estrema debolezza nei settori “scale intensive” e soprattutto nel comparto dell’alta tecnologia
Inoltre:- Polarizzata- Persistente
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 1:anomalia
Specializzazione internazionale dell'economia italiana - indice dei vantaggi comparati rivelati
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
1970 1975 1980 1985 1990 1995 1999
Lavoro non Qualif icato Lavoro Qualif icato Tecnologia
Fonte: World Trade Analyzer
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 2:anomalia
Francia Germania Regno Unito Spagna Giappone Stati Uniti
80 97 80 97 80 97 80 97 80 97 80 97 Lavoro non qualificato 1.13 0.80 1.06 0.70 1.02 0.68 1.56 0.82 1.09 0.48 0.52 0.53 Capitale Umano 1.62 1.31 1.76 1.48 0.95 1.09 1.86 1.76 2.65 1.43 0.84 0.86 Alta Tecnologia 1.31 1.03 1.69 1.18 1.63 1.29 0.80 0.54 1.48 1.52 1.78 1.44
Italia 80 97 Lavoro non qualificato 2.62 2.01 Capitale Umano 1.40 1.20 Alta Tecnologia 1.24 0.92
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 3:persistenza
Spearman’s rank correlation coefficients between RCA in 1992 and in 1971
(* = significant at 5%)
ita hk sin taiw s.kor phil mal thai ind jap ger fra uk usa .87* .75* .46* .58* .62* .58* .52* .40* .26* .76* .78* .69* .77* .81*
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 4:preoccupazioni
Correlazione fra i modelli di specializzazione dei paesi emergenti e dei paesi avanzati (1997, indice dei vantaggi comparati rivelati, 3 cifre SITC)
Italia Francia Germania Spagna RegnoUnito Stati Uniti Giappone
India 0.25 -0.07 -0.27 0.09 -0.18 -0.38 -0.38
Cina 0.10 -0.31 -0.56 -0.10 -0.34 -0.62 -0.39
Indonesia 0.02 -0.33 -0.49 0.01 -0.44 -0.49 -0.33
Malesia -0.15 -0.24 -0.27 -0.13 -0.16 -0.08 0.04
Filippine 0.02 -0.29 -0.39 -0.11 -0.37 -0.32 -0.31
Tailandia 0.07 -0.27 -0.46 -0.01 -0.43 -0.38 -0.14
Hong Kong 0.17 -0.38 -0.47 -0.16 -0.43 -0.48 -0.21
Corea Sud 0.12 -0.27 -0.30 0.03 -0.33 -0.37 0.15
Singapore -0.26 -0.11 -0.05 -0.18 0.12 0.21 0.42
Taiwan 0.25 -0.28 -0.16 0.05 -0.47 -0.31 0.12 Fonte: Chiarlone – Helg (2002)
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 5:preoccupazioni
Quote dell'Italia sulle esportazioni mondiali di merci verso le aree e i paesi
1991 1996 1999 2000 MONDO 4,9 4,7 4,1 3,8 ASIA 2,3 2,5 1,8 1,7 Asia centrale 2,3 2,6 2,4 2,1 Bangladesh 1,1 1,5 1,1 1,3 India 2,4 3,1 2,0 2,3 Asia orientale 1,6 1,9 1,2 1,2 Cina 2,0 1,8 1,2 1,1 Indonesia 2,1 2,9 1,2 1,4 Malesia 1,0 1,3 0,9 1,1 Filippine 0,9 1,2 0,6 0,6 Tailandia 1,5 1,9 0,8 1,0 Giappone 1,8 1,8 1,3 1,2 Hong Kong 1,6 2,6 1,8 1,6 Corea del Sud 1,8 2,2 1,2 1,3 Singapore 1,3 1,7 1,1 1,2 Accordi commerciali: ASEAN 1,4 1,7 1,0 1,1 NIES 1,6 2,2 1,4 1,4
Fonte: ICE (2001)
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 6:preoccupazioni
Totale 21 settori
-40
-20
0
20
40
60
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
sett
.200
1
d%
do
man
da
mo
nd
.
0
1
2
3
4
5
6
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Ita
lia
D% domanda
Quota Italia
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Il modello di specializzazione internazionale italiano- 7:comparto ad alta tecnologia
1988 1995 2000 1988 1995 2000High-technology manufactures WORLD 100 100 100 14.32 18.44 22.81
Italy 3.12 2.51 2.01 9.58 9.78 11.53524 Radioactive and associated materials WORLD 100 100 100 0.19 0.09 0.08
Italy 0.22 0.67 0.26 0.01 0.01 0.01541 Medicinal and pharmaceutical products WORLD 100 100 100 1.08 1.45 1.76
Italy 4.25 5.12 5.98 0.99 1.57 2.65712 Steam and other vapour power units, steam engines WORLD 100 100 100 0.06 0.06 0.04
Italy 2.98 5.5 8 0.04 0.06 0.08716 Rotating electric plant and parts WORLD 100 100 100 0.43 0.50 0.47
Italy 4.54 4.54 4.83 0.42 0.48 0.58718 Other power generating machinery and parts WORLD 100 100 100 0.14 0.08 0.08
Italy 1.33 2.67 3.46 0.04 0.05 0.07751 Office machines WORLD 100 100 100 0.37 0.30 0.21
Italy 2.88 2.75 1.66 0.23 0.17 0.09752 Automatic data processing machines and units thereof WORLD 100 100 100 2.07 2.60 3.12
Italy 3.22 1.82 0.58 1.43 1.00 0.46759 Parts of and accessories suitable for 751, 752 WORLD 100 100 100 1.47 1.88 2.49
Italy 3.27 2.8 1.3 1.03 1.11 0.81761 Television receivers WORLD 100 100 100 0.42 0.46 0.46
Italy 2.98 2.35 0.65 0.27 0.23 0.07764 Telecommunications equipment, and parts WORLD 100 100 100 1.67 2.31 3.41
Italy 2.13 1.84 1.86 0.77 0.90 1.60771 Electric power machinery, and parts thereof WORLD 100 100 100 0.28 0.44 0.53
Italy 2.38 3.19 2.79 0.14 0.30 0.37774 Electric and radiological apparatus, for medical purposes WORLD 100 100 100 0.24 0.25 0.24
Italy 1.96 2.13 1.89 0.10 0.11 0.11776 Thermionic, cold and photo-cathode valves, tubes, and parts WORLD 100 100 100 1.78 3.54 4.70
Italy 2.78 1.55 1.11 1.06 1.16 1.31778 Electrical machinery and apparatus, n.e.s. WORLD 100 100 100 1.11 1.58 1.61
Italy 4.05 3.18 2.22 0.97 1.06 0.90792 Aircraft and associated equipment, and parts WORLD 100 100 100 1.55 1.43 1.78
Italy 3.6 2.3 3.31 1.20 0.69 1.49871 Optical instruments and apparatus WORLD 100 100 100 0.10 0.16 0.37
Italy 1.4 0.88 0.53 0.03 0.03 0.05874 Measuring, checking, analysing instruments WORLD 100 100 100 1.11 1.08 1.19
Italy 3.12 3.35 2.51 0.75 0.76 0.75881 Photographic apparatus and equipment, n.e.s. WORLD 100 100 100 0.24 0.23 0.27
Italy 2.18 1.77 1.68 0.11 0.09 0.12
Percentage of world Percentage of all goods
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
FRAMMENTAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Tipica forma di internazionalizzazione del comparto
Difficile da rilevare statisticamente dopo 1998 per via del processo di allargamento ad Est della UE
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Frammentazione del processo produttivo -TPPRe-importazioni italiane di prodotti trasformati e manufatti, di prodotti tessili e di articoli di abbigliamento.
0
500
1,000
1,500
2,000
2,500
3,000
3,500
4,000
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001(a)
Mili
on
i di e
uro
PRODOTTI TRASFORMATI E MANUFATTIProdotti tessili (compresa la maglieria)Articoli di abbigliamento (esclusa la maglieria);pellicce
Fonte: ICE (dati ISTAT)
Rodolfo Helg, INDICAM 31 marzo 2004
Frammentazione del processo produttivo –TPPpeso % delle esportazioni temporanee sul totale esportazioni
0
5
10
15
20
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001(a)
T&A tessile abbigliamento
Fonte: ICE (dati ISTAT)
Allargamento dell’Unione Europea: Allargamento dell’Unione Europea: problemi e opportunitàproblemi e opportunitàper la difesa della P.I.per la difesa della P.I.
INDICAM
Milano, 31 marzo 2004Milano, 31 marzo 2004
The enlargement of UE: problems andThe enlargement of UE: problems andopportunities for IPR ownersopportunities for IPR owners
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Legal and Enforcement Perspectives of EU Enlargement
Christopher Heath
Max Planck Institute, Munich
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Overview Issues of Substantive law:
– European IP Rights after Enlargement– Issues related to Limits of Rights/Parallel
Imports Issues of Procedure:
– Enforcement in the new Member States– Customs Procedures inside the Community
Future Issue: The Draft Enforcement Directive
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Background
EU Enlargement will re-define the external border of the Community and make trade with the new Member States “intra-Community Trade”, with all the legal consequences involved:– Conflicting rights between Member States
– Free movement of goods and the possibility of parallel importation
– Improved Enforcement Structures in the new Member States
– Customs procedures against importation from these countries no longer available.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Extension of Rights Patents: No specific provisions needed save issues of
parallel imports; As no Community Patent is in force yet, there can be
no automatic extension of rights; All Community Member States are either members to
the EPC (Poland joined on 1 March 2004), or associated members (Latvia and Lithuania). Patents at the EPO can thus be requested for all member states.
All Community Members now allow pharmaceutical patents.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Extension of Rights Trade Marks: Community Trade Marks will
automatically be extended to all new member states. New Community trade mark applications made less
then six months prior to accession can be challenged in view of prior rights in the new member states.
Use of a CTM in the new member states may be prohibited in cases of conflict with domestic marks, yet the CTM may not be invalidated.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Parallel Imports
Parallel imports are only permitted with the consent of the IP owner where the goods have been put on the market outside the Community (trade marks and copyrights, no rule for patents yet).
Parallel imports are permissible when goods have been placed on the Community market with the consent of the IP owner.
Obstructing parallel imports is impermissible, as it hinders intra-Community free trade (Arts. 28, 30).
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Parallel Imports (Patents)
In the case of patented products, specific rules apply regarding parallel importation:
It is not possible to hinder parallel importation from member states where no patent was applied or could be obtained on condition that the goods were put into commerce by the right holder.
For pharmaceuticals, the above rule does not apply to the new member states where patents could not be obtained for the duration of the patent in the old member states.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Parallel Imports (Trade Marks)
From the date of accession, parallel imports of trade marked goods from the new member states will become permissible.
Parallel imports of trade marked goods are not permissible within the Community in case of different owners in the exporting and importing country (“Ideal Standard”).
Special rules apply to the repackaging of goods; pharmaceuticals are covered by a specific exemption (see above).
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Issues of Procedure
Options of the right owner when trying to combat counterfeiters:– Enforcement of IP rights in the country of origin (here:
the new Member States): Civil and at times criminal procedures might be available;
– Seizure of infringing goods in transit when they are exported to Italy via third countries;
– Enforcement in the country of final destination (Italy)
Costs and available remedies vary, as do the chances of success.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
IP Enforcement in the new Member States
New Member States had to amend their substantive laws as a pre-requisite to joining the EU (acquis communautaire).
There were no direct and precise obligations regarding enforcement structures, as these also vary within the old EU Members.
The TRIPS Agreement in Arts. 41 - 50 imposes certain obligations on effective enforcement.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
IP Enforcement in the new Member States
In 2001, the Max Planck Institute compiled a study on “The Enforcement of Industrial Property Rights in Eastern Europe”, published in: 2001 International Review of Industrial Property and Copyright Law (IIC) 875 - 1002.
The report revealed a number of enforcement deficiencies in countries of Eastern Europe:– Lack of trained IP judges;
– Lack of experience to due a low number of cases;
– Lack of resources and huge backlogs.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
IP Enforcement in the new Member States
As a general rule, it is most useful to combat counterfeiting and piracy at the source, i.e. the country of production.
This benefit has to weighed against possible obstacles such as the above-mentioned.
Legal costs are comparable. Preliminary remedies such as descrizione or
sequestro are not available in the new Member States.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
IP Enforcement in the new Member States
As yet, there is little case law in the new accession countries that would give a guidance regarding:– the interpretation of patent claims (e.g. equivalents);
– the determination of well-known marks;
– copyright infringements.
IP owners have to consider that infringers in the new Member States may use rules against double litigation under the EU Regulation on Jurisdiction to their advantage (“Italian Torpedo”).
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Customs and Border Measures
“Border measures” on a European level concern measures against pirated and counterfeit goods at the point of entry into or exit out of the Community. This is the underlying definition in the Regulation on IP Border Measures 1383/2003 that will enter into force on 1 July 2004.
The Regulation does not apply to intra-community trade.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Customs and Border Measures
After the Regulation 3295/1994 entered into force, border measures for the EU borders came under the exclusive jurisdiction of EU law.
Where right owners wish to interfere with the transit of infringing goods inside the Community, national law will apply.
National customs law may not interfere with the intra-community transit of goods that are infringing neither in the country of origin nor of destination.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Customs and Border Measures
Domestic customs authorities may act upon the intra-Community trans-shipment of infringing goods, although the requirements for an action depend on national law.
Different from EU law, German customs law would require a “flagrant infringement” for customs to act.
EU customs law does not cover parallel imports, yet national customs law may.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
Customs and Border Enforcement
Customs procedures in most cases are only successful due to a co-operation between the right owner and the authorities.
Right owners may find it useful to make and regularly renew a request for the seizure of infringing goods in countries typically used for intra-Community transit (Germany; Austria).
Loopholes remain, e.g. the the mere importation of infringing labels not attached to the goods.
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
The Draft Enforcement Directive
In view of the different enforcement levels and differences in remedies provided, the Commission at the beginning of 2003 has tabled a draft directive in order to harmonise the enforcement of IP rights.
The draft was based on the lobbying efforts of right owners, but often lacked a sound empirical basis for its assumptions (“17.000 legitimate jobs are lost”, etc.)
Christopher Heath, MPI Munich, [email protected]
The Draft Enforcement Directive
The Directive intends to introduce:– Standing to sue for collecting societies;
– a type of saisie contrefacon in order to obtain evidence; (available in France, UK, Italy)
– a right of information on the source of infringing goods; (available in Germany);
– Payment of a double licensing fee (available in Germany in copyright cases);
– seizure of bank accounts and infringers’ profits (available in the UK).
Allargamento dell’Unione Europea: Allargamento dell’Unione Europea: problemi e opportunitàproblemi e opportunitàper la difesa della P.I.per la difesa della P.I.
INDICAM
Milano, 31 marzo 2004Milano, 31 marzo 2004
The enlargement of UE: problems andThe enlargement of UE: problems andopportunities for IPR ownersopportunities for IPR owners
LUNCHLUNCH
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