Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy – goals and...

18
Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy – goals and opportunities Walter Facciotto General Manager Milano, 6 giugno 2014

description

Presentazione utilizzata da Walter Facciotto,General Manager di Conai, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano

Transcript of Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy – goals and...

  • 1. Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy goals and opportunities Walter Facciotto General Manager Milano, 6 giugno 2014

2. Ogni Paese Membro ha recepito la Direttiva e declinato un proprio modello di gestione Soggetti coinvolti: produttori, distribuzione, utilizzatori, Alternative per ladempimento degli oneri: Compliance scheme unico, pi compliance schemes, libero mercato, Tipologia di imballaggi coinvolti: domestici, industriali, Modalit di prelievo del contributo (fee): Punto Verde, contributi allimmesso al consumo, Oneri per i soggetti coinvolti: oneri raccolta, obblighi di ripresa, Rapporti/ruolo con le autorit locali preposte alla gestione dei rifiuti urbani: contribuzione oneri di raccolta, sistema duale, 3. ad esempio, le tipologie coinvolte differiscono da Paese a Paese Rifiuti di Imballaggi domestici Rifiuti di Imballaggi industriali GERMANIA Sistema duale Obbligo di chi fornisce gli imballaggi o degli utilizzatori finali FRANCIA Compliance scheme centralizzato Obbligo degli utilizzatori finali REGNO UNITO Unico Sistema per entrambi SPAGNA Compliance scheme centralizzato + un compliance per i soli imballaggi in vetro Obbligo degli utilizzatori finali SVEZIA Unico Sistema per entrambi ITALIA Unico Sistema per entrambi (prevalenza domestici) 4. cos come il posizionamento del punto di prelievo Produttori* Filler Importatori di imballaggi pieni Distribuzione Punti vendita GERMANIA FRANCIA SPAGNA REGNO UNITO SVEZIA BELGIO ITALIA * Produttori e importatori di imballaggi e di materiali per imballaggio 5. Il modello italiano incentrato sul CONAI Consorzio Nazionale per il Recupero degli Imballaggi E UN CONSORZIO PRIVATO SENZA FINI DI LUCRO, ISTITUITO PER LEGGE, COSTITUITO DA PRODUTTORI ed UTILIZZATORI DI IMBALLAGGI. La legge ha definito il COSA e le imprese il COME 6. IL MODELLO ITALIANO EPR, Extended Producer Responsibility SISTEMA PUBBLICO Definisce obiettivi e linee guida OSSERVATORIO Controlla/indirizza RISULTATI Risultati raggiunti con efficienza operativa a livello di eccellenza europea Per rispettare i principi europei ha adottato un modello di economia circolare SISTEMA PUBBLICO - PRIVATO Organizza la raccolta differenziata Ritira gli imballaggi Effettua la selezione SISTEMA PRIVATO Si organizza per raggiungere obiettivi Opera con criteri di efficienza Mette a disposizione e gestisce le risorse 6 7. Modalit di prelievo del fee Soggetti coinvolti Alternative per ladempimento degli oneri Tipologia di imballaggi coinvolti Oneri per i soggetti coinvolti Rapporti/ruolo con le autorit locali TUTTI: primari, secondari e terziari Compliance scheme unico, con alternativa per i produttori (gestione autonoma dei rifiuti dei propri imballaggi) TUTTI: Produttori e Utilizzatori di imballaggi (tra cui la distribuzione) Accordo quadro ANCI CONAI: i Comuni raccolgono, il sistema copre i maggiori oneri Maggiori oneri per i domestici, ripresa per gli industriali Consorzi di filiera Contributo ambientale (/ton per materiale) Gli aspetti chiave del sistema CONAI rendono il modello italiano unico rispetto al panorama europeo 8. In 15 anni, grazie a Conai stata ribaltata la modalit di gestione dei rifiuti di imballaggio 9. Grazie ad una forte spinta al riciclo con recupero di materia 10. Fondamentale il ruolo delleco innovazione per la sempre maggiore disponibilit di MPS. Quale esempio di approccio combinato di eco-innovazione, la filosofia del riciclo tiene insieme eco-innovazione di processo, di prodotto, macro-organizzativa ma anche di stili di vita e di consumo. Attraverso il recupero dei materiali, leconomia del riciclo contribuisce in maniera sostanziale alleco-efficienza generale del sistema, determina significativi risparmi energetici e di uso di risorse non rinnovabili, consente apprezzabili riduzioni delle emissioni sia nella produzione che nello smaltimento finale, favorisce nuova occupazione, indirizza stili di vita e approcci culturali. * *G. Barberio, R. Morabito, Analisi e proposte del GgL1 Sviluppo dellEcoinnovazione degli Stati Generali della Green Economy. ENEA Energia Ambiente Innovazione, 5/2013 11. e per la diffusione delleco-innovazione e delleco- design mette a disposizione dei consorziati specifici strumenti @CONAI.ORG RI-PROGETTAZIONE DELLIMBALLAGGIOBANDO CONAI PER LA PREVENZIONE Come rendere pi sostenibile limballaggio? MISURO I RISULTATI Linee guida e normazione tecnica 12. Limpegno del settore nella prevenzione attraverso leco-innovazione misurabile in peso 13. La normativa europea ci chiede di rafforzare la societ del riciclo e promuove gli sforzi dellItalia La Direttiva 98/2008 introduce obiettivi di riciclo complessivo per i diversi materiali (Art. 181 del D.Lgs 152/2006, in recepimento della Direttiva 98/2008) entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sar aumentata complessivamente almeno al 50 % in termini di peso Il Rapporto EEA n.2 del 2013 afferma che lItalia riuscir a raggiungere gli obiettivi al 2020 () sei Paesi (Irlanda, Italia, Lussemburgo, Slovenia, Svezia, e Regno Unito), raggiungeranno il 50% entro il 2020 se riusciranno a mantenere il trend di crescita annuale di riciclaggio che hanno registrato dal 2001 al 2010 14. Oltre 80 kg/ab.conv Tra 60 e 80 kg/ab.conv Tra 40 e 60 kg/ab.conv Fino a 40 kg/ab.conv ITALIA Nord Centro Sud 65 83 58,7 43,9 Quantit conferite pro capite 2013 (kg/ab anno) Il conferimento di rifiuti di imballaggi a tre velocit 15. A partire dal legislatore per la definizione e lapplicazione di regole chiare e certe (es. criteri di assimilazione, sistema tariffario, ecc) che delineino il percorso da seguire per arrivare puntuali agli appuntamenti comunitari Passando per il sistema produttivo che deve continuare ad investire in ecoinnovazione ed ecodesign pensando al fine vita-nuova vita dei beni immessi al consumo e ad una sempre maggiore capacit di reintrodurre le mps generate Passando per gli operatori del comparto del waste management che devono fare sistema per dar vita ad una concreta industrializzazione del comparto (es. piano di infrastrutturazione, ricerca e innovazione) Arrivando agli Enti locali, perch vengano sanati i cronici ritardi di aree del Paese puntando a una raccolta finalizzata al riciclo Fino a ognuno di noi come cittadini, chiamati per primi ad un semplice gesto quotidiano in grado di attivare il circolo virtuoso. necessario un cambio di paradigma fondato sulla consapevolezza del ruolo industriale dellintero comparto 16. Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy goals and opportunities Walter Facciotto General Manager Milano, 6 giugno 2014