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Alla stesura del piano ha partecipato il personale afferente all’Unità Funzionale di sanità Pubblica Veterinaria di questa Azienda U.S.L. D D r r A A n n t t o o n n i i o o B B a a r r s s a a n n t t i i D D r r . . s s s s a a M M a a r r z z i i a a M M a a r r r r a a i i La Prevenzione : per non farsi trovare IMPREPARATI all’Evento Calamitoso!! T T . . P P . . V V . . L L u u c c a a G G i i o o r r g g e e t t t t i i

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Alla stesura del piano ha partecipato il personale

afferente all’Unità Funzionale di sanità

Pubblica Veterinaria di questa Azienda U.S.L.

•• DDrr AAnnttoonniioo BBaarrssaannttii

•• DDrr..ssssaa MMaarrzziiaa MMaarrrraaii

La Prevenzione : per non farsi trovare

IMPREPARATI all’Evento Calamitoso!!

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Introduzione

IL TERRITORIO

Il territorio dell’ASL12

Versilia è stato suddiviso in tre zone corrispondenti

all'incirca alle aree geografiche per le quali

sono individuabili macroemergenze

(rischio idrogeologico) comprensive dei comuni :

• Alta Versilia-Versilia Nord :

Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema

• Versilia Sud : Viareggio, Massarosa

• Camaiore

PREMESSA

Il metodo di preparazione del

piano si articola su tre fasi Successive: I Fase

Raccolta bibliografica relativa a : • Legislazione Nazionale

(legge 225/92; D.lgs 300/99) • Piani Augustus e Romeo della

Protezione Civile • Piano Provinciale e Comunali di

Protezione Civile • Piano aziendale gestione

emergenze • Linee Guida del Ministero in

materia • Pubblicazioni e studi del settore • Atti del CEMEC • Carte IGM della zona con

dettaglio 1:5000 • Studio ed Analisi degli atti raccolti.

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II Fase

a) Valutazione delle possibili linee di intervento tenuto conto delle linee guida della protezione civile in ambito veterinario. b) Suddivisione e classificazione dell’intervento nelle aree di competenza veterinaria: a. Sanità animale; b. Igiene degli alimenti di origine animale; c. Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.

III Fase 1) Ricerca sia comparativa sia sperimentale degli strumenti e dei mezzi necessari a rendere operativo lo studio.

2) Predisposizione delle dotazioni del materiale da fornire alle squadre veterinarie. 3) Stesura di schede operative sintetiche che presentino la seguenti caratteristiche : • fornire input immediati sulle modalità operative • semplici e immediati • consultabili da chiunque 4) Confronto con gli organi della Protezione Civile e tutte le altre figure che a qualsiasi livello prendono parte al Piano Provinciale di Protezione Civile. 5) Integrazione dello studio nel Piano in questione con il Piano aziendale ed extra ospedaliero e con quello di Protezione Civile.

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• Alluvioni • Terremoti • Inquinamenti Ambientali –

Industriali • Incendi di vaste

proporzioni • Frane e Smottamenti

imponenti • Eventi bellici, black-out

etc………..

Il rapporto tra gli operatori aziendali della Veterinaria, al verificarsi di uno dei sopradescritti eventi, con l’attivazione conseguente della Protezione Civile, deve essere

direttamente impostato con l’Unità di Crisi dell’ASL ed eventualmente con il Responsabile della funzione 2 c/o il C.O.C. o C.O.M.* attivati.

Al verificarsi dell’emergenza sarà subito attivato il Personale Veterinario in reperibilità che successivamente dovrà anche fare riferimento al Referente Aziendale per il Piano in oggetto ed i Referenti delle singole zone individuati, vengono attivate le squadre veterinarie composte da personale misto per gli interventi sul territorio secondo le linee d’intervento programmate.

*Centro operativo comunale, Centro operativo misto

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Dettaglio della II Fase

Linee di intervento per gli operatori della SANITA’ ANIMALE – IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE Individuazione delle aree d’intervento a) e’ necessario conoscere il patrimonio zootecnico totale, la localizzazione delle aziende e la loro distanza dalle vie di comunicazione, il patrimonio zootecnico di ogni singola azienda , la densità dell’occupazione degli allevamenti. b) di fondamentale importanza è inoltre valutare fabbisogni alimentari delle diverse specie animali tenendo conto del grado di

approvvigionamento e di scorta di ogni singola azienda. c) occorre tenere conto che in caso di calamità naturali alcune zone (piccoli borghi, o anche interi paesi) possono rimanere isolati date le pessime condizioni di viabilità. In questi casi dobbiamo organizzare sul posto approntando sistemi che facciano fronte fino all’arrivo degli aiuti esterni della Protezione civile. 1) Nel caso si debbano allestire stalle comuni non lontane dai centri zootecnici colpiti. Nel raggruppare gli animali si dovrà tener conto di: ♦ Stato Sanitario del Bestiame, qualifica degli allevamenti di provenienza (profilassi di stato per T.B.C.-Br-L.B.E.). ♦ Caratteristiche etologiche delle diverse specie, in relazione soprattutto al benessere animale.

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♦ Per quanto riguarda i bovini-ovi-caprini occorre dividere gli animali in mungitura dagli animali in asciutta, e garantire le due mungiture nell’arco delle dodici ore per evitare problemi sanitari alle mammelle. ♦ Nel caso in cui la situazione non ne consenta la lavorazione, si dovrà disporre l’invio del latte a centri di raccolta e conservazione, oppure l’utilizzazione per uso zootecnico o la sua distruzione in azienda come previsto dalla normativa (Reg. CE1774/2002) 2) L’assistenza zooiatrica deve essere garantita ed estesa a tutti gli allevamenti con l’aiuto anche dei veterinari liberi professionisti già operanti sul territorio. Il fine dell’assistenza zooiatrica è la cura degli animali ma una conseguenza di quest’opera è con certezza l’azione d’incoraggiamento fatta agli allevatori a mantenere il proprio posto nell’agricoltura

dissuadendoli dall’idea di abbandonare il territorio e gli animali. In casi particolari sarebbe opportuno programmare delle campagne di vaccinazioni per la prevenzione di alcune patologie degli animali da reddito che rischiano di diffondersi in modo incontrollato in particolari condizioni di emergenza da valutare caso per caso. 3)In caso di calamità naturale il numero dei cani abbandonati e randagi aumenta notevolmente, per la lotta al randagismo dobbiamo fin d’ora sapere il numero dei cani presenti nella zona. Laddove le strutture esistenti (canili sanitari e canili rifugio) si saturassero occorre individuare un sito/i da destinare a canile. La gestione di queste strutture può essere affidata per la custodia ed il governo a personale volontario preventivamente formato.

4) Di grande importanza è anche sapere il numero dei mezzi autorizzati al trasporto degli animali vivi. Questi mezzi potranno in

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caso di necessità essere precettati e messi a disposizione dell’autorità competente. 5) Avere un quadro chiaro del numero di rivendite di mangimi per animali, e sapere quali sono i rifornitori esterni di foraggio e i depositi presso le aziende costituisce un valido mezzo in caso di bisogno. 6)Individuazione dei siti cimiteriali,possibilmente per ogni singolo comune destinati all’interramento delle carcasse. 7) Avere l’elenco delle ditte autorizzate al trasporto e degli impianti di smaltimento dei sottoprodotti di origine animale Reg. CEE 1774/02 (cat. 1-2-3 ).

Strumenti da usare:

• Elenco anagrafe zootecnica per comune.

• Elenco stalle individuate come recettive.

• Schema dei fabbisogni nutritivi degli animali da reddito.

• Numero cani di proprietà presenti per ogni singolo Comune, desumibili dagli elenchi dell’anagrafe canina.

• Elenco allevamenti animali da cortile, allevamenti selvaggina.

• Mappatura su carta IGM 1:25000 con individuazione visiva per ogni singola azienda (individuata con colori diversi in base al numero di animali presenti) (in attesa di un sistema di georeferenziazione informatico). A disposizione presso il Servizio Veterinario. Questo strumento ci permette di valutare immediatamente l’esatta dislocazione sul territorio, il sistema viario che la serve, distanza da punti strategici etc..

• Elenco mezzi di trasporto regolarmente autorizzati per il trasporto animali vivi delle varie specie.

• Elenco delle rivendite di mangimi per animali in Zona e Piana di Lucca.

• Elenco dei rivenditori e/o depositi di foraggio.

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• Elenco ditte autorizzate Reg. 1774/02 operanti sul territorio.

• Siti cimiteriali. • Elenco ditte autorizzate alla

disinfestazione e derattizzazione. • Elenco macchine di mungitura mobili.

Linee di intervento per gli operatori dell’Area IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Individuazione delle aree d’intervento. Anche in questi settore è necessario conoscere la distribuzione degli impianti sul territorio anche nell’eventualità che si renda necessario per lo meno in un primo momento gestire l’area interessata come una zona autarchica. Dal censimento del patrimonio zootecnico possiamo estrapolare il numero di animali maturi che eventualmente potrebbero essere macellati per il fabbisogno di carne della popolazione all’interno dei mattatoi presenti.

In situazioni di emergenza può rendersi indispensabile procedere alla macellazione d’urgenza dei capi feriti gravemente ma destinati al consumo umano. Le macellazioni possono avvenire in locali di fortuna, o nel caso esistano, impianti di macellazione attivi o anche non operanti, non eccessivamente lontani dalla zona colpita. Indispensabile è inoltre conoscere il numero dei depositi all’ingrosso di generi alimentari, sapere quante celle frigo sono disponibili compresi i mezzi di trasporto di alimenti, con o senza cella frigo. Immediatamente dopo un disastro e frequente l’interruzione dell’erogazione di energia elettrica, questo compromette la catena del freddo con danni più o meno gravi alla conservazione degli alimenti. Gli alimenti non più commestibili risultanti dall’interruzione dell’energia elettrica andranno distrutti o destinati all’alimentazione animale. In condizioni di emergenza è possibile conservare le carcasse animali con aspersione di sostanze anti - microbiche.

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E’ strategico conoscere quante mense aziendali o scolastiche sono presenti e sono i ristoranti con ampia capacità recettiva per poter eventualmente indirizzare la popolazione colpita. All’interno di ogni singolo piano di protezione civile comunale sono riportate gli elenchi delle varie attività presenti all’interno del Comune cui possiamo far riferimento. Nello scenario in cui non fosse possibile utilizzare nessuna struttura fissa, le strutture mobili devono avere almeno i requisiti minimi previsti dal Protocollo Aziendale per le Sagre e conseguenti regolamenti d’igiene comunali. Gli addetti alla manipolazione degli alimenti dovrebbero essere in possesso delle conoscenze delle regole dell’igiene per evitare le più comuni contaminazioni alimentari. Riteniamo di fondamentale importanza quindi la formazione preventiva del

personale volontario addetto alla manipolazione degli alimenti. La formazione del personale nella pianificazione degli eventi di natura calamitosa rende più facile il lavoro al momento del verificarsi dell’evento permettendo una più efficiente risposta alla popolazione. Gli interventi individuati andranno opportunamente pianificati in stretta collaborazione con le Unità Funzionali di Igiene degli Alimenti e Nutrizione e di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Locale. La programmazione del consumo delle derrate alimentari di origine animale dovrà avvenire tenendo conto della tipologia dell’alimento stesso e del suo maggiore o minore grado di deperibilità. In particolare per quanto riguarda gli eventi alluvionali bisogna far fronte alle contaminazioni di alimenti di origine animale o perché direttamente esposti all’acqua ed al fango o perché sottoposti ad interruzioni della catena del freddo.

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Nel primo caso se alimenti protetti verificare le condizioni dell’imballo e destinare di conseguenza. Se non protetti e contaminati e comunque con possibilità di contaminazione devono essere distrutti o comunque esclusi dalla commercializzazione (salvo verifica con campionamento previo sequestro). Per l’interruzione della catena del freddo si fa riferimento a quanto esposto precedentemente in questo capitolo. Strumenti da usare:

• Elenco depositi all’ingrosso. • Elenco stabilimenti di macellazioni. • Elenco dei mezzi di trasporto. • Ricetta della soluzione antimicrobica

da utlizzare come conservante. • Elenco mense presenti nel territorio. • Regolamento delle Sagre adottato dal

Dipartimento della Prevenzione della Asl 12.

DETTAGLIO DEL TERZO LIVELLO.

Strumenti da usare: a) Schemi operativi b) Elenco dotazione del materiale da fornire alle squadre veterinarie.

Lista Allegati 1- Elenco Aziende zootecniche per

comune. 2- Stalle Recettive. 3- Mappatura su Carta IGM ( in

allestimento software di georeferenziazione)

4- Schema Fabbisogni Nutritivi Animali da reddito e dimensionamento ricoveri.

5- Elenco Ditte Autorizzate Disinfestazione e Derattizzazione.

6- Rivendite Mangimi. 7- Rivenditori e/o depositi di foraggio.

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8- Impianti trattamento rifiuti o.a. autorizzati Reg.CE 1774/2002.

9-Ditte Autorizzate Reg. Cee 1774/02.EXTRA USL 10- Siti Cimiteriali 11-Depositi All’Ingrosso di Alimentari. 12-Stabilimenti di macellazione (funzionanti e no)

22-Elenco specie Animali Pericolosi di cui al Decr.19/04/96.

13-Mezzi di Trasporto di Alimenti di Or. An. 14-Ditte trasporto latte extra ASL 15-Ricetta Soluzione Antimicrobica. 16-Elenco punti di ristorazione collettiva 17-Protocollo Sagre ASL12 18-Impianti di mungitura mobili.

19-Schema fase operativa. 20-Materiale in dotazione Squadre Veterinarie. 21-Mezzi di Trasporto Animali Vivi

23-Personale Esperto in Animali Esotici 24-Elenco abbattitori. 25-Bozza ordinanza interramento

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. Per quanto riguarda eventuali

microemergenze quali: -

• Morie ittiofauna. • Spiaggiamento animali marini • Incidente stradale con coinvolgimento di

automezzi trasporto bestiame. • Animali ad uso zootecnico,domestici ed

esotici sfuggiti al controllo del detentore.

• Improvvisa morte accidentale (folgorazione ecc. ecc.) di un consistente numero di animali.

• improvviso e prolungato black aut

riguardante una vasta zona che coinvolge impianti di conservazione alimenti a temperatura controllata.

• Incidente stradale con coinvolgimento automezzi trasporto alimenti di origine animale a temperatura controllata.

ame.

Morie Ittiofauna

Segnalazione moria

Attivazione ASL12 U.F.Sanità Pubblica Veterinaria 0584 605660 Centralino 0584 6051 ARPAT Pietrasanta 0584 793725

339 146810 388 609073 1 rep.feriale 339 5217681 388 6092841 rep.festiva

Polizia Provinciale 0583 4171 (centralino) Ente Parco Migliarino S.Rossore Massaciuccoli 050 533700

Sopralluogo prelievo eventuali campioni, invio a IZS refrigerati nelle 24 h

Valutazione se necessario recupero esemplari morti

Eventuale recupero esemplari morti : Lago Massaciuccoli pescatori di professione Bianchi Roberto 0584 975473 Consorzio Bonifica 0584 940107 0584 433220

Destinazione distruzione c/o impianto autorizzato Reg. CE1774/02

Emissioni eventuali ordinanze di divieto di pesca e/o balneazione (vedi allegati)

Monitoraggio per il ritiro delle ordinanze, Piano concordato con ARPAT e IZS

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Incidente stradale con coinvolgimento di automezzi di trasporto.

Spiaggiamento animali marini

I.Z.S per necroscopia e prelievo materiale

animale morto

animale vivo

Attivazione

Capitaneria di Porto Pronto intervento 1530 Emergenze 0584 44444 Centralino 0584 43931

Centro Studi Cetacei Dr.a Cecilia Volpi

Zoological Museum "La Specola" University of Florence tel. 0039 055 2288253 fax 0039 055 225325 [email protected]

http://www.specola.unifi.it http://www.centrostudicetacei.org

******************************************* ASL12 U.F.Sanità Pubblica Veterinaria 0584 605660 Centralino Asl 12 Versilia 0584 6051

Trasferimento a Museo (deroghe previste art 23 c.1 p.to b Reg.1774/2002 per tassidermia e finalità scientifiche)

Distruzione incenerimento in impianto autorizzato Interramento (deroghe art.24 reg.1774/2002)

Possibili Destinazioni

Segnalazione da parte dell’utenza

sopralluogo

sopralluogo

Destinazione distruzione c/o impianto autorizzatoReg. CE1774/02

Campo cimiteriale (ordinanza interramento)

Per bovini superiori ai 24 mesi si procede al prelievo del midollo allungato per test B.S.E.

(previa valutazione delle priorità)

Cattura e trasferimento su altro automezzo autorizzato (vedi caso successivo)

Terapia (vedi lista stalle recettive,

liberi professionisti) Macellazione d’urgenza Abbattimento (vedi p.to precedente)

Animali Vivi

Animali morti

Attivazione Medico Veterinario Operatore tecnico Tecnico della prevenzione

ARRIVO SEGNALAZIONE da: - Polizia Stradale - Polizia Municipale - S.A.L.T. (Soc.Autostrade) tel. 0584 9091

C.S.C. per trasporto

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• Incidente stradale con coinvolgimento automezzi trasporto alimenti di origine animale a temperatura controllata.

I medici veterinari e gli operatori di vigilanza cui fare riferimento per le microemergenze sono in orario diurno

presso la sede a Viareggio tel 0584/6056600 fax 0584/6059287, in orario di pronta disponibilità (dalle

ore19,00 alle ore 7,00 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle ore13,00 alle ore 7,00 del lunedì mattina, tutta la giornata

nei festivi) sono rintracciabili tramite centralino 0584/6051

• improvviso e prolungato black aut riguardante una vasta zona che coinvolge impianti di conservazione alimenti a temperatura controllata.

Animali ad uso zootecnico,domestici ed esotici sfuggiti al controllo del

detentore.

• Improvvisa morte accidentale (folgorazione ecc. ecc.) di un consistente numero di animali.

Attivazione Polizia Municipale o Polizia di

Stato In caso di Fauna

Selvatica attivazione Polizia Provinciale

Arrivo segnalazione Vedi sopra

Attivazione Medico Veterinario

Operatore tecnico Tecnico della prevenzione

Attivazione Medico Veterinario

Operatore tecnico addetto a telenarcosi (vedi prot.sedazione)

Segnalazione da parte dell’Utenza