ALLA SCOPERTA DEL GIRO D’ITALIA · perfetto ciclista Sono tanti i ... un manuale utile,...

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ALLA SCOPERTA DEL GIRO D’ITALIA

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ALLA SCOPERTA DEL GIRO D’ITALIA

ALLA SCOPERTADEL GIRO D’ITALIA

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Che cos’è BiciScuola? Come si partecipa?

Chi può partecipare?

È una iniziativa promossa da La Gazzetta dello Sport arrivata quest’anno alla sua undicesima edizio-ne. BiciScuola si rivolge in esclusiva ai ragazzi che frequentano le scuole pri-marie: un modo per conoscere e vivere da protagonisti il 95° Giro d’Italia. Se avete ricevuto questa guida didattica siete proprio fortunati! Insieme a noi potrete scoprire il Giro d’Italia e scate-nare tutta la vostra creatività e fantasia partecipando alle attività proposte. È un’occasione da non perdere!

Partecipare è semplice! Tutte le classi iscritte entro il 18 febbraio 2012 posso-no diventare campionesse di creatività! Come? Realizzando un elaborato su uno dei temi proposti. Tutti gli elaborati inviati alla Segreteria BiciScuola saranno valutati da una commissione che sceglie-rà, per ogni città di tappa, le due classi che avranno meglio raggiunto l’obiettivo richiesto dal tema e che saranno premia-te durante il Giro d’Italia 2012. Le due classi vincitrici saranno quindi invitate in occasione del Giro d’Italia alla partenza o all’arrivo della tappa nella città più vicina e saranno premiate sul palco. Attenzione! Gli elaborati vanno inviati alla Segreteria BiciScuola entro e non oltre il 4 aprile 2012!

Tutti gli alunni della scuola primaria che si sono iscritti, con la propria classe, al Progetto BiciScuola. Tutte le classi iscritte riceveranno un kit di partecipazione.

E per ogni dubbio o curiosità…non esitate a contattarci!Segreteria BiciScuola, Casella Postale n° 692 - 43123 ParmaTelefono: 0521/1813823Fax: 0521/1812572 / E-mail: [email protected] internet: www.biciscuola.it

11 ANNI DI BICISCUOLA03

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11 anni di BiciScuola

Tema 1: il manuale del perfetto ciclista

Tema 2: chi gioca lealmente è sempre vincitore

Tema 3: facciamo la differenza

Il Sito BiciScuola

Girbecco

Cos’è il Giro d’Italia?

I campioni del Giro

I campioni BiciScuola

Federazione Ciclistica Italiana

Io e la mia bicicletta (prima parte)

I consigli del meccanico Estatheo

Io e la mia bicicletta (seconda parte)

Pedalare in sicurezza

La Polizia al Giro d’Italia

Ecologia e mobilità sostenibile

Fair play

ŠKODA

Museo del Ghisallo

Note

Progetto grafico ZampediverseIllustrazioni Marco StoraniCoordinamento editoriale Studio Ghiretti

INDICE

Dove e Quando? Le classi vincitrici saranno invitate a partecipare alla partenza o all’arrivo di una delle tappe del 95° Giro d’Italia, che si svolgerà nel mese di Maggio 2012. Qui, saranno chiamate sul palco per ricevere il premio riservato alle classi vincitrici di BiciScuola!

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2Quest’anno i temi BiciScuola su cui vi chiediamo di lavorare con la vostra classe, liberando la vostra fantasia per realizzare il vostro elaborato, sono i seguenti:

perfetto ciclistaSono tanti i comportamenti scorretti che spesso adottiamo quando andia-mo in bicicletta (salire sui marciapiedi pedonali, parlare al cellulare)…li cono-sciamo tutti? Realizziamo, con l’aiuto dei compagni di classe e dei nostri insegnanti, un bel manuale con tutti

i comportamenti da tenere e quelli da evitare quando andiamo in

bicicletta. Grazie a questo ma-nuale, d’ora in avanti, sapremo

senza ombra di dubbio quello che possiamo fare oppure no quando siamo in sella alla nostra due ruote!

Non è mai troppo presto per im-parare che i valori e le regole dello

sport valgono anche, e soprattutto, quando non si gareggia!

Ma quali dovrebbero essere, se-condo voi, questi valori? Provate a

scrivere insieme il “decalogo dello sport secondo i ragazzi”, quali sono

le regole, i valori, i comportamenti che ogni sportivo dovrebbe seguire, in

gara e nella vita di tutti i giorni.

BICISCUOLAI TEMI

Realizzate il vostro manuale utilizzando ogni tipo di tecnica (collage, fumetto, video, presentazione multimediale, etc), ricordatevi che si rivolge a ragazzi come voi, per cui fate attenzione a creare un manuale utile, divertente e di facile utilizzo!

Il manuale del

Chi gioca lealmenteè sempre vincitore

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Oltre a leggere questa guida didattica, vi consigliamo di visitare il nostro sito internet:

www.biciscuola.it In cui troverete consigli pratici, storie, giochi sulla bicicletta e sul suo mondo. Un valido aiuto per sviluppare i vostri fantastici elaborati, ma non solo! Sul sito potrete trovare spunti e curiosità sugli argo-menti trattati, informazioni, documenti e materiali di approfondimento sul Giro d’Italia e i temi di progetto.Per voi ragazzi sarà inoltre presente una sezione ricca di curiosità e immagini legate al progetto BiciScuola e al Giro d’Italia. Vi aspettiamo per prepararci insieme all’arrivo del Giro!

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Nella nostra classe facciamo la raccolta differenziata? Per rendere ancora più allegro e divertente questo momento,

importante per la salvaguardia dell’ambiente, perché non costruire proprio noi dei bidoni personalizzati per la raccolta?

Realizziamo con materiali di recupero degli allegri bidoni (carta, plastica e indifferenziato), con dei cartelli che spieghino

bene quali materiali devono essere gettati in ognuno dei bidoni: dove vanno i brick dei succhi di frutta? E la carta

della merendina? Inviateci una presentazione/ foto/video in cui ci raccontate le fasi di realizzazione dei vostri bidoni personalizzati e dei cartelli che utilizzate come

indicazione per suddividere i rifiuti.

IL SITO BICISCUOLA

Facciamo la differenza!

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Ho sempre amato correre, ma da quando ho scoperto la bicicletta riesco a correre più a

lungo e più velocemente. Anni fa ho scoperto il Giro d’Italia. Sulle prime i corridori si sono

spaventati, anche perchè non avevano mai sentito prima uno stambecco parlare,

ma ci è voluto pochissimo tempo perchè si abituassero e mi scegliessero come

loro mascotte. Da allora corro sempre il Giro d’Italia insieme a tutti i cam-

pioni che ci partecipano.Gli adulti non riescono a vedermi,

perchè solo chi ha il cuore puro, come i bambini come te o gli sportivi veri, sono in grado di vedermi.

Conosco tutti i posti più belli d’Italia e infatti i corridori, du-

rante il Giro, mi chiedono sempre di spiegare loro i luoghi meravigliosi per

i quali passiamo. Ti invio la mia richiesta d’amicizia e mi raccomando… non dire agli adulti che siamo amici, che tanto non ti cre-derebbero. Se vuoi però puoi dirlo ai corridori

del Giro, perchè loro già mi conoscono.

nome: GIROLAMOcognome: BECCOnickname: GIRBECCOnato a: PASSO PORDOI - DOLOMITIanno: 1909indirizzo attuale: SEMPRE IN GIROprofessione: MASCOTTE GIRO D’ITALIAmezzo di trasporto: ROSA (BICI DA CORSA)sogno: VINCERE IL GIRO D’ITALIA

passatempo: CORRERE… IN BICIsito internet: WWW.GIRODITALIA.IT

GIRBECCOCarta d’identità

Ciao, sono Girbecco!

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COS’E’ IL GIRO D’ITALIA?

Partenza da Herning (Danimarca)

Si attraversano 14 delle 20 regioni italiane

21 giorni di gara

23 giorni in totale

I numeri del Giro 2012

Dal 5 al 27 maggio 2012

giorno di riposo

tappe cronometro individuale 1ª tappa (Herning-Herning / 8 km) e 21ª tappa (Milano-Milano / 31,5 km)

cronometro a squadre 4ª tappa (Verona-Verona / 32,2 km)

tappe per velocisti

tappe di media montagna

tappe di media montagna con arrivo in salita

tappa di alta montagna

tappe di alta montagna con arrivo in salita

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742

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Totale 3.476,4 km

Conclusione a Milano-Piazza Duomo

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Come nasce il Giro d’Italia?

Il Giro d’italia nasce agli inizi del ‘900: una competizione sportiva che si svolge su più prove

successive dette tappe. Il 13 Maggio del 1909 è la prima edizione del Giro d’Italia, la Corsa Rosa,

ideato e organizzato da La Gazzetta dello Sport. Anno dopo anno il Giro prosegue e

rinforza il proprio mito, ben presto diventa un viaggio in bicicletta su e giù per lo

stivale.

La prima edizione dura 8 tappe per un totale di 2.848 km. Sono 130 i concorrenti che si affollano alla partenza nell’oscurità della notte, le tappe da affrontare sono lunghissime,l’arrivo è previsto poco prima della notte del giorno successivo. Solo 49 arrivano alla fine del Giro!

Il Giro è strettamente legato alla storia italiana. Ecco alcuni esempi: 1911 in occasione del 50° anniversario dell’Italia unita, il Giro parte da Roma, anzichè da Milano;1919 la tappa parte dall’appena conquistata Trieste;1950 in omaggio all’anno santo l’ultima tappa arriva a Roma.1961 centenario dell’Unità d’Italia2000 il Giro del Giubileo2011 il Giro del 150° dell’Unità d’Italia

L’inizio

La prima edizione

Il Giro e la storia d’Italia

A salire sul gradino più alto del podio è Luigi Ganna, muratore, vincitore del primo Giro d’Italia della storia. Da questo momento si dedicherà solo alle due ruote.

Il primo vincitore

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Le maglie del Giro d’Italia Le squadre del Giro d’Italia

Nasce nel 1976 ed indica il miglior giovane in classifica. Dal 2009 è intitolata a Candido Cannavò, storico direttore de La Gazzetta dello Sport.

Un gruppo di ciclisti che si uniscono per gareggiare insieme. È generalmente composta da 10-20 corridori. Al Giro d’Italia ogni squadra è composta da 9 elementi:Scalatori: abili nelle corse in salita;Velocisti: abili negli sprint di gruppo;Cronomen: specialisti delle gare a cronometro;Gregari: aiutano il corridore principale della squadra;Capitani: sono i corridori principali della squadra ed hanno più possibilità di vincere.

Personale di supporto:General Manager: organizza tutte le attività della squadra;Direttori sportivi: inventano le strategie di gara, seguono i corridori in macchina e parlano con loro;Allenatori: dirigono gli allenamenti;Medici: si preoccupano della salute dei corridori;Massaggiatori: assistono i corridori, curandone anche alimentazione e abbigliamento;Meccanici: si prendono cura dell’equipaggiamento della squadra.

Maglia BiancaDa quest’anno il miglior scalatore indosserà la nuo-va Maglia Azzurra. Indica il miglior scalatore che ha ottenuto più punti nella classifica dei Gran premi della Montagna.

Maglia AzzurraDal 2010 la Maglia Rosso Passione indica il corridore leader della classifica a punti.

Maglia Rossa

Nasce nel 1931 ed indica il primo in classifica. È rosa in omaggio a La Gazzetta dello Sport, che ha sempre organizzato la corsa.

MAGLIAROSA

Una squadra ciclistica è composta da:

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Le tipologie di tappa al Giro

Vocabolario del Giro e del ciclismo

Classifica Generale: la classifica generale del Giro d’Italia è la principale classi-fica della corsa a tappe italiana, che definisce il vincitore della gara. Consiste in una graduatoria a tempo, calcolata sommando i tempi di ogni ciclista sul traguardo di ogni tappa. Il simbolo distintivo, e simbolo della corsa, è la Maglia Rosa.

Classifica a punti: la classifica a punti del Giro d’Italia consiste in una gra-duatoria determinata dai piazzamenti dei corridori al traguardo. Il leader della classifica indossa la Maglia Rosso Passione.

Gran Premio della Montagna (GpM): è un traguardo intermedio, si trova cioè lungo il percorso di una tappa, al termine di salite impegnative, solitamente in corrispondenza del punto più elevato. In alcune tappe caratte-rizzate da un arrivo in salita, il GpM corrisponde al traguardo della tappa. Il leader della classifica dei Gran premi della Montagna da quest’anno indos-serà la Maglia Azzurra.

Cima Coppi: è il luogo più alto che si raggiunge durante il Giro d’Italia. Cambia ogni anno, secondo il percorso del Giro. La Cima Coppi è stata istituita nel 1965, cinque anni dopo la morte del “Campionissimo” Fausto Coppi. La Cima Coppi più alta raggiunta al Giro d’Italia è il passo dello Stelvio con i suoi 2.758 metri.

Corsa a tappe: una gara sportiva che si svolge in più giorni. Generalmente si disputa una tappa al giorno, è tuttavia possibile che si svolgano due frazioni nello stesso giorno denominate, in tal caso, semitappe.

Cronometro: una corsa a cronometro è una corsa “contro il tempo”, in cui ogni corridore parte separatamente dagli altri: vince la tappa il corridore che copre il percorso nel minor tempo. A volte si disputa anche una cronometro a squadre (o “cronosquadre”), nella quale i corridori di una stessa squadra corrono insieme alternandosi in testa. Il tempo viene preso sul quinto dei nove corridori che tagliano il traguardo.

Cronoscalata: è una corsa a cronometro in cui il percorso, o solo una parte di esso, è in salita.

Gruppo: è un gruppo di ciclisti che pedala insieme riuscendo a procedere più velocemente rispetto a quanto ogni corridore riuscirebbe se corresse da solo.

Passista: è un corridore capace di pedalare velocemente per molto tempo. La sua dote migliore (spiccata) è la resistenza. Spesso i passisti vincono la gara, pur non vincendo molte tappe.

Scalatore: è il corridore che dà il meglio di sè nelle corse e nelle tappe in sali-ta, in particolare quando le pendenze si fanno molto ripide.

Velocista: è un ciclista molto bravo nelle volate, cioè nell’arrivo al traguardo “a tutta velocità”. Pesa più di uno scalatore in quanto serve un’energia esplo-siva per compiere una volata nei metri finali della tappa. Il velocista viene aiu-tato dal gruppo, che lo mette nelle migliori condizioni possibili per sprigionare tutta la sua velocità finale.

cronosquadre crono individuale

pianura montagna

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1909: Luigi Ganna1910: Carlo Galetti1911: Carlo Galetti1912: Squadra Atala1913: Carlo Oriani1914: Alfonso Calzolari1915-18: Edizioni Non Disputate A Causa Della Prima Guerra Mondiale

1919: Costante Girardengo1920: Gaetano Belloni1921: Giovanni Brunero1922: Giovanni Brunero1923: Costante Girardengo1924: Giuseppe Enrici1925: Alfredo Binda1926: Giovanni Brunero1927: Alfredo Binda1928: Alfredo Binda1929: Alfredo Binda1930: Luigi Marchisio1931: Francesco Camusso1932: Antonio Pesenti1933: Alfredo Binda

1934: Learco Guerra1935: Vasco Bergamaschi1936: Gino Bartali1937: Gino Bartali1938: Giovanni Valetti1939: Giovanni Valetti1940: Fausto Coppi1941-45: Edizioni Non Disputate A Causa Della Seconda Guerra Mondiale

1946: Gino Bartali1947: Fausto Coppi1948: Fiorenzo Magni1949: Fausto Coppi1950: Hugo Koblet1951: Fiorenzo Magni1952: Fausto Coppi1953: Fausto Coppi1954: Carlo Clerici1955: Fiorenzo Magni1956: Charly Gaul1957: Gastone Nencini1958: Ercole Baldini1959: Charly Gaul

1960: Jacques Anquetil1961: Armando Pambianco1962: Franco Balmamion1963: Franco Balmamion1964: Jacques Anquetil1965: Vittorio Adorni1966: Gianni Motta1967: Felice Gimondi1968: Eddy Merckx1969: Felice Gimondi1970: Eddy Merckx1971: Gosta Pettersson1972: Eddy Merckx1973: Eddy Merckx1974: Eddy Merckx1975: Fausto Bertoglio1976: Felice Gimondi1977: Michel Pollentier1978: Johan De Muynck1979: Giuseppe Saronni1980: Bernard Hinault1981: Giovanni Battaglin1982: Bernard Hinault1983: Giuseppe Saronni1984: Francesco Moser1985: Bernard Hinault1986: Roberto Visentini1987: Stephen Roche

1988: Andrew Hampsten1989: Laurent Fignon1990: Gianni Bugno1991: Franco Chioccioli1992: Miguel Induràin1993: Miguel Induràin1994: Evgenij Berzin1995: Tony Rominger1996: Pavel Tonkov1997: Ivan Gotti1998: Marco Pantani1999: Ivan Gotti2000: Stefano Garzelli2001: Gilberto Simoni2002: Paolo Savoldelli2003: Gilberto Simoni2004: Damiano Cunego2005: Paolo Savoldelli2006: Ivan Basso2007: Danilo Di Luca2008: Alberto Contador2009: Denis Menchov2010: Ivan Basso2011: Michele Scarponi

I CAMPIONI DEL GIRO

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Interviste ai grandi campioni

Senza dubbio l’aver vinto la “tripla corona”, cioè il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta di Spagna.

Certo che mi ricordo. Ero mol-to giovane,avevo 18 anni.

Signor Gimondi,qual è il tuo piùbel ricordo come ciclista?

Signor Moser, sei il ciclista italiano col maggior numero di successi (273). Ti ricordi a quanti anni hai iniziato a fare il ciclista di professione?

L’aver indossato la Maglia Rosa dalla prima all’ultima tappa.

Signor Bugno qual è il suo ricordo del

Giro vinto nel 1990?

Perché nelle corse divoravo gli avversari.

Signor Merckx perché il suo soprannome era il Cannibale?

Una grande felicità, perché i miei sforzi venivano premiati.

È stata quella bellissima sensazione che mi ha spinto ad impegnarmi ancora di più.

Signor Bettini, che emozione hai provato quando hai vinto

la tua prima corsa?

Perchè negli sprint ero forte come un leone, ma per lo stesso motivo mi hanno

soprannominato anche “Super Mario”.

Signor Cipollini, perché ti hanno soprannominato “re leone”?

Ehi! Non ne ho vinto uno, ma due e la seconda volta è stata come la prima: ho

provato una gioia indescrivibile.

Signor Basso, cosa si prova a vincere un Giro d’Italia?

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I CAMPIONI BICISCUOLA

grazie per l’’opportunita’

e per l ‘ esperienza che i

ragazzi hanno avuto la

possibilità di vivere.

Al prossimo anno!!!

Simonetta Polato

Bresciani Fiorellagrazie anche a voi per averci dato l’opportunità di mettere al centro dell ‘attenzione bambini, in combinazione con lo sport. State facendo un buon lavoro preventivo, che sicuramente darà esiti positivi per il futuro dei bambini.

Herman Popodi Bressanone

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Durante quest’anno scolastico mi

è piaciuto tutto ma in particolare

quando siamo andati a S.Luca

perché avevamo vinto un premio,

è stata la cosa che mi è piaciuta

di più. Riccardo

Salve,ancora una volta ci sorprendete. Vi ringraziamo sempre per le attenzioni e per le “coccole” che ci avete riservato. Abbiamo vissuto sicuramente un’esperienza unica e indimenticabile. Vi mandiamo i baci dei nostri bambini e i complimenti delle loro famiglie insieme al nostro grande abbraccio. Speriamo di rivederci l’anno prossimo. Grazie Maria Stella Ferraro Istituto Comprensivo “ E.Fermi di Licodia Eubea

Buongiorno,sono la signora D’Ambrosio Antonietta

che, con la mia classe, la 2^ A di Ponte

San Pietro (Bg), è stata premiata a Bergamo il 27 maggio.Gli alunni e le insegnanti desiderano

ringraziarvi per la meravigliosa giornata offerta in occasione della 19^ tappa del Giro d’Italia.I bambini si sono divertiti moltissimo e

l’organizzazione vostra e della Polizia di

Stato è stata eccezionale.Ancora grazie e arrivederci al prossimo anno.

Noi alunni e insegnantidella 2^ B della scuolamedia di Botticino, vogliamo ringraziare di cuore tutti gli organizzatori del progetto BiciScuola per la bellissima opportunità a noi offerta. cordiali saluti 2^B

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Per entrare ufficialmente nella grande famiglia delle due ruote, costituita da oltre 100.000 appassionati di ciclismo dai 7 agli oltre 60 anni, devi essere tes-serato presso la Federazione Ciclistica Italiana (F.C.I.) che quest’anno compirà 126 anni dalla sua fondazione. Il documento d’identità sportiva che ti rilascia permette di partecipare alle attività formative, agonistiche e ricreative che si svolgono ogni settimana, per tutto l’anno e in tutte le regioni italiane; inoltre comprende una assicurazione in caso di infortunio. La F.C.I. è presente in tutta Italia, con 21 Comitati Regionali, 103 Comitati provinciali, quasi 4.000 società ciclistiche alle quali appoggiarsi. Se ti piace il ciclismo e hai voglia di tesserarti, puoi farlo in ogni momento dell’anno: basta contattare il Comitato Regionale (o provinciale) più vicino per conoscere le società ciclistiche della tua zona. Iscrivendoti ad una di esse potrai diventare un vero corridore o coltivare, in ogni caso, la passione per il ciclismo.

È disciplinata a partire dai 13 anni, quando si cominciano a praticare le vere e proprie specialità del ciclismo (in strada, in pista e in mountain bike) può por-tare fino al professionismo (Mario Cipollini, Paolo Bettini e tanti altri campioni hanno iniziato la loro carriera partendo dal settore giovanile). In questa attività sono coinvolti oltre 12.000 tesserati.

L’attività dei tesserati F.C.I . viene suddivisa in base all’età dei partecipanti. A grandi linee, tre sono le macro aree nelle quali ci si può collocare:

È riservata alla categoria dei “Giovanissimi”, bambini e bambine tra i 7 e i 12 anni. Frequentano la bici a livello di gioco, il divertimento viene prima di qual-siasi attività agonistica, anche essa ben disciplinata. Ci sono anche le gare per i “Giovanissimi” ma non rappresentano l’aspetto principale della loro attività.

Coinvolge chi vuole cimentarsi in gara senza la pretesa di diventare un corridore professionista. A partire dai 17 anni, sono molte le competizioni riservate ai cicloamatori, categoria che annota oltre 60.000 tesserati e prevede gare suddivise per età.

Già a partire dai 5 anni di età, la Federazione ha istituito una tessera promozio-nale che consente di apprendere i rudimenti delle diverse specialità del cicli-smo all’interno di spazi sicuri e con la consulenza di esperti. Per saperne di più, e-mail: [email protected]

promozionale agonistica amatoriale

Uno sport praticabile

Il ciclismo è uno sport che può aiutarti a crescere in modo sano, corretto ed equilibra-to. In questo senso, la Federazione sta lavorando molto per incrementare il numero di spazi protetti per consentirti di praticarlo, nella massima sicurezza. Esistono at-tualmente, su quasi tutto il territorio nazionale, numerosi ciclodromi (anelli asfaltati chiusi al traffico delle autovetture), velodromi (vere e proprie piste di ciclismo) ed impianti per la pratica del ciclismo fuoristrada (tracciati in ambiente naturale, piste e ostacoli mobili di BMX) dove sono state create strutture che, grazie alla presenza di personale qualificato, sono pronte ad accoglierti per muovere i “primi colpi di pedale”. Insomma molte sono le possibilità di entrare nel nostro mondo. Per sapere quale è il Comitato Regionale o provinciale più vicino e per conoscere tutte le iniziative della Federazione Ciclistica Italiana visita il sito www.federciclismo.it

FEDERAZIONECICLISTICA ITALIANA

Una Federazione a tua disposizione

L’età non è un limite

Per i più piccoli (5-6 anni)

L’attività promozionale

L’attività agonistica

L’attività amatoriale

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IO E LA MIA BICICLETTAcatena portapacchi cerchione

forcella sellaraggi

I vari tipi di biciclettaEsistono biciclette di dimensioni e dalle caratteristiche diverse, ognuna adatta alle esigenze dei differenti tipi di percorsi. La struttura della bici rimane però sempre la stessa: un telaio di metallo, a cui sono uniti il sellino e le ruote.

Conosci tutte le parti della bici?Nomina le parti della bicicletta scrivendo sui trattini le parole che vedi qui sotto.

La bici da corsa è molto leggera, ma se la vuoi super leggera allora devi pren-derne una fatta di carbonio. Per essere così leggera, la bici da corsa non ha il parafanghi e il paracatena.

La bici Mountain Bike è molto robusta ed è l’ideale per le scampagnate, ma presta sempre attenzione a non adden-trarti in percorsi pericolosi.

La bici da città è una via di mezzo tra la leggerezza della bici da corsa e la ro-bustezza della Mountain Bike. E com’è comoda… infatti ha il portapacchi, ilcampanello, il fanale… e tutto ciò che rende piacevole pedalare in città.

Lo sai che esistono molti tipi di bicicletta?

Bici da corsa

Mountain Bike

Bici da città

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La bici da pista, per fare le gare di velo-cità nei velodromi.

Scrivi i numeri di quelle che secondo te non potrebbero funzionare:

L’unica bicicletta che può funzionare è la numero 3

Perchè?

I freni devono essere in ottime condizioni.Per farsi notare bene dagli automobilisti sono necessari:un buon campanello;i catarifrangenti;la dinamo per accendere i fanali anteriori e posteriori;lo specchietto retrovisore: è utile per controllare cosa succede alle tue spalle.

Il tandem, per andare in giro in coppia.

La bmx, per gli amanti delle acrobazie.

Bici da pista

Tandem

Bmx

Se pensi che ne abbiamo dimenticata qualcuna, perchè non la disegni nel box qui sotto?

Gioco sulle biciclette

Accessori per la bicicletta

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Chi meglio di Estathè che da 16 anni è sponsor della Maglia Rosa può svelarti i segreti della bicicletta?

Ricordati di controllare spesso la tua bi-cicletta. Più la usi e più frequentemente devi controllarla. Un controllo al mese è comunque il minimo indispensabile.FRENI: Elimina lo sporco e controlla che siano efficienti e soprattutto non usurati.CATENA: Controlla che la catena sia sempre in tensione e ben oliata. Puoi pennellarla con benzina o gasolio per pulirla e, successivamente, con olio teflonato (miscelato a benzina) o altro olio specifico. Ricordati anche delle altre parti, quali cuscinetti dei pedali, archet-ti dei freni, ecc.

Una volta all’anno devi fare una re-visione completa della tua bici. Una revisione è un controllo molto accurato, che comprende lo smontaggio dei vari componenti, pulizia, controllo, eventua-le sostituzione, e montaggio.PNEUMATICI: Se sono troppo usurati e con tagli sui lati i copertoni vanno sostituiti, così anche camere d’aria vec-chie, con troppe riparazioni o con perdi-te. Verifica sempre che le ruote della tua bici siano gonfie al punto giusto.Sono operazioni molto difficili, quindi devi farti aiutare da un adulto.

Manutenzione della bici

Pulizia

Controlli mensili Controlli annuali

MANUBRIO: Anzitutto è importante che tu faccia attenzione che il manubrio sia simmetrico alla ruota e che sia ben saldo rispetto al telaio, perché agisce sulla capacità di cambiare direzione e mantenere l’equilibrio. Altrimenti potrebbe essere necessario stringere i bulloni. A proposito di bulloni, è fondamentale che tutte le viti ed i dadi della bici siano ben stretti.ILLUMINAZIONE: Anche l’impianto di illuminazione deve essere tenuto sotto controllo, eseguendo una pulitura dei contatti della dinamo.CAMBIO: Se hai una bicicletta col cambio, è importante assicurarti che i “rapporti” si inseriscano senza fare rumori strani.Dopo aver osservato tutti questi accorgimenti, potete divertirvi con una bella pedalata! Ma attenzione, anche i ciclisti devono rispettare delle regole di comportamento nella circolazione stradale.

Vuoi scoprire altri segreti?

Per essere un buon ciclista devi pulire, oliare, e controllare che tutto nella tua bicicletta funzioni al meglio. Come devi fare? Segui questi pochi consigli ma ricorda, devi sempre farti aiutare da un adulto.

Pulisci la tua bicicletta. Se la tieni pulita dal fango e dalla polvere ti accorgerai se ci sono parti usurate, o che stanno per rompersi. Se devi cambiare un pezzo è molto più facile farlo su una bici pulita, piuttosto che su una bici piena di fango. Puoi anche ricorrere ad un pennello, da usare a secco, e ad un panno morbido, mentre per una pulitura più approfondita puoi usare una spugna bagnata e una pelle di daino. Ricordati di usare un prodotto specifico per le parti cromate.

Vieni a trovarci allo stand BiciScuola all’Open Village del Giro d’Italia: Il meccanico Estatheo ti svelerà tutti i trucchi delle due ruote!

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Abbigliamento e attrezzaturaNon copritevi troppo! Con due pedalate fatte bene, si è già caldi al punto giusto!Se dovete affrontare un percorso lungo saranno indispensabili i pantaloncini da ciclista con le imbottiture che consentono di non risentire troppo del contatto con la sella.Proteggetevi dal freddo con un k-way o una giacca: nelle discese il vento e l’aria si fanno sentire.Utilizzate i guanti da ciclista: con le mezze dita nella bella stagione e completamente chiusi quando fa freddo.Munitevi di una mantellina antipioggia di quelle specifi-che da ciclisti con le aperture adatte: gli scrosci di pioggia e i temporali improvvisi sono nemici della bici!Portate con voi degli occhiali: vi riparano dalla pioggia, dal sole eccessivo, ma anche dagli insetti.Portate il casco, non smetteremo mai di ricordarlo. IL CASCO SALVA LA VITA!!

in collaborazione con:

09/510/511/513/514/516/517/518/522/523/524/527/5

LE TAPPE:VeronaFano (PU)Porto Sant’Elpidio (FM)Lago Laceno (AV)Frosinone Montecatini Terme (PT)Sestri Levante (GE)Cervere (CN)Falzes (BZ)Cortina d’Ampezzo (BL)Vedelago (TV)Milano (grande finale)

LA “PICCOLA” GRANDE SFIDA HA INIZIO. VIENI A GAREGGIARE CON ESTATHÈ NELLE PIÙ IMPORTANTI TAPPE DEL GIRO D’ITALIA E CONQUISTA ANCHE TU

LA MAGLIA ROSA!

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PEDALAREIN SICUREZZA

Indica il divieto, per il ciclista, e solo per esso, di percorrere quella strada.

Segnala ai ciclisti che sono obbligati acircolare sulla pista a loro riservata.

Indica la presenza di una pista ciclabile, che è caratterizzata da due strisce continue affiancate: una gialla all’interno e una bianca, più stretta all’esterno che separa la pista dalla corsia di marcia per altri veicoli.

Indica che quell’area viene condivisacon altri utenti.

Il segnale indica una pista ciclabile affiancata al marciapiede.

Indicano agli automobilisti la possibile presenza di ciclisti. Il triangolo con il vertice in alto e la sagoma del ciclista all’interno segnala che si è nelle vicinanze di un attraversamento ciclabile; questo sarà poi segnalato sul posto dalla figura di un ciclista in un quadrato blu.

Indica i percorsi appositiper pedoni. I ciclisti non posso-no circolare su questi percorsi.

La barra di colore rosso indica la fine dei relativi percorsi.

I segnali stradali

Quando vedo il vigile con le

braccia aperte e disteselungo la direzione in cuisto passando, mi indica

via libera.

PASSA RALLENTA FERMATI

Quando vedo il vigile con unbraccio alzatoverticalmente,

devo fare attenzione perché sta per cambiare la direzione di marcia.

Quando il vigile ha le braccia distese

di fronte a medevo fermarmi.

Segnali luminosi e manuali

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La Polizia al Giro d’ItaliaLa Polizia ha un grande ruolo nella buona riuscita della manifestazio-ne ciclistica. Fin dal 1946 gli agenti ci assicurano un servizio impecca-bile dando sicurezza a chi corre e a chi assiste lungo le strade.

La segnaletica disegnata sull’asfalto si chiama “orizzontale”.Le strisce che dividono la strada in corsie possono essere continue o discontinue.

Le strisce continue non possono essere oltrepassate, né per superare né per svoltare.

Le strisce discontinue invece possono essere oltrepassate.

Quando viaggi sulla strada devi fare molta attenzione: prosegui sulla carreggiata destra e viaggia nello stesso senso degli altri veicoli.

La Polizia stradale, inoltre, coglie l’occasione del Giro anche per promuovere i valori della legalità sulle strade. Fin dal 1998, viene organizzata una campagnadi sicurezza stradale che consente a studenti di tutte le località di tappa di salire a bordo del Pullman Azzurro, un’aula multimediale viaggiante con giochi e filmati sui comportamenti a rischio. Un gruppo di studenti salgono poi a bordo di un secondo autobus per precedere di qualche chilometro i ciclisti in gara ed assistere all’arrivo di tappa in una posizione privilegiata in tribuna.

Intervista ad un responsabile della Polizia

Quanti poliziotti sono impegnati durante il Giro d’Italia?La scorta ai ciclisti viene assicurata da un Comandante,

venti motociclisti, sei auto ed un furgone officina.

Quali sono i compiti della Polizia durante la Corsa?Il primo motociclista della Polizia stradale ha sulla moto

la bandierina verde che annuncia il sopraggiungere della corsa e che determina l’immediata chiusura della circolazione in modo da evitare

qualsiasi pericolo per i corridori ed il traffico locale.Il gruppetto più veloce dei ciclisti in gara viene sempre preceduto da un motociclista della stradale che ha

la bandierina gialla e che dovrà proteggere chi è lanciato in volata verso la probabile vittoria.

A chiusura c’è il motociclista con la bandierina rossa che indica la fine della gara ciclistica e la

possibilità di riaprire le strade al traffico.

La segnaletica orizzontale

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La ruota sì, che è stata davvero un’invenzione geniale!Cari amici, proprio dalla ruota ha avuto origine tutta una serie di invenzioni che hanno aiutato l’uomo a portare e a trasportare persone, oggetti, merci in maniera sempre più agevole e rapida. Se si pensa che 7000 anni fa l’unico modo per raggiungere una località vicina o lontana era camminare... si può capire che grande evoluzione sia stata la ruota! Le prime testimonianze di questo strumento rivoluzionario risalgono a 3500 anni fa e da allora è stata tutta...un’ “EVOLUZIONE... ROTANTE!”.

Significa potersi muovere con mezzi di trasporto in armonia con l’ambiente che ci circonda, significa poter andare a scuola a piedi e o in bicicletta, imparare a spostarsi in strada utilizzando mezzi di trasporto pubblico (scuolabus), riuscire a ipotizzare piste ciclabili per rendere la strada fruibile a tutti con beneficio dei bambini e dei grandi. I genitori possono lasciare che i figli vadano a scuola in sicurezza. In tal senso l’educazione alla mobilità sostenibile è un percorso forma-tivo integrato che sviluppa nel giovane alunno/a valori e comportamenti positivi sulla strada rendendoli più autonomi e in grado di affrontare e risolvere situazioni problematiche attraverso l’esercizio del pensiero critico e del pensiero creativo.

ECOLOGIAE MOBILITÀSOSTENIBILE

Sai qual è la stagione delle albicocche?

Voi sapete cos’è la mobilità sostenibile?

Grazie all’invenzione della ruota ci sono state tante trasformazioni nel modo di muoversi, nel modo di mangiare…eh sì, bambini, anche nell’alimentazione!Un tempo si mangiavano esclusivamente gli alimenti di stagione. Oggi invece arriva nei nostri piatti tanti alimenti provenienti da altri Paesi oppure dalle serre, cosa che ci permette consumare molti tipi di frutta e verdura per dodici mesi all’anno.Per esempio, l’albicocca è un frutto estivo: se vuoi mangiare le albicocche in inverno, contribuisci ad inquinare il nostro pianeta perché i prodotti fuori stagione (come appunto le albicocche in inverno) arrivano dall’altro capo del mondo, dove è estate quando da noi è inverno, e devono viaggiare per migliaia di chilometri in nave; oppure sono state coltivate in grandi serre riscaldate, con un gran dispendio energetico.Ricordate quindi questo consiglio: frutta e verdura se mangiate nella loro stagione, sono più buone e fanno bene non solo alla nostra salute, ma anche all’ambiente, perché permettono di limitare comportamenti nocivi per l’ecosistema.Concludendo, anche il consumo di frutta e verdura di stagione permette di mantenere un comportamento che va “a braccetto” con i temi legati alla mobilità sostenibile.

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La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro e delle generazioni future: riusare e riutilizzare i rifiuti, dalla carta alla plastica, contribuisce a restituirci e conservare un ambien-te “naturalmente” più ricco.

Cos’è la raccolta differenziata

EcologiaInoltre la “mobilita` sostenibile” è un sistema per muoversi in città in grado di ridurre le emissioni di gas serra, lo smog, l’inquinamento acustico, la congestione del traffico urbano e gli incidenti. Ora ti spiego cosa serve per realizzarla.

Trasporto pubblico locale e bicicletta Veicoli adibiti al trasporto di massa e biciclette consentono di ridurre l’utilizzo dei mezzi privati. Andare in automobile va bene, ma in città è meglio utilizzare i mezzi pubblici.

Corsie preferenziali Nelle corsie preferenziali possono transitare soltanto i mezzi pubblici rendendo il traffico molto più scorrevole.

Piste ciclabili Le piste ciclabili sono situate a lato delle strade e riservate esclusivamente alle biciclette. Usa la bicicletta quando puoi e utilizza l’automobile per viaggi più lunghi, magari fuori città.

Pedaggio urbano L’accesso a pagamento a strade o zone urbane. In questo modo gli automobilisti sono incitati a prendere l’automobile solo quando è utile.

Andare in bicicletta nel traffico di oggi è davvero un problema se la nostra città non ha piste ciclabili! Sia gli automobilisti che i ciclisti devono rispettare ogni giorno le norme di sicurezza.In bicicletta con il brutto tempo? No, amici. Uscire in bici quando le condizioni meteo sono davvero proibitive è rischioso! Se la neve e il ghiaccio la fanno da padroni, la bici è da dimenticare!La bicicletta non si può usare sulle lunghe distanze! A meno che non siate dei campioni del ciclismo professionistico! Se ogni giorno dovete percorrere un massimo di una ventina di chilometri, allora la bici è quello che fa per voi, ma se le distanze sono più impegnative, meglio scegliere un altro mezzo! La bicicletta non è un tir: ricordatelo bene quando dovete trasportare carichi pesanti. I cestini e i portabagagli hanno una capienza limitata e sovraccaricarli può diventare molto pericoloso.

Quindi sempre in bici? No, non sempre!

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Carta e cartone: separate giornali e riviste dai loro involucri di cellophane; togliete la “finestra” di plastica dalle buste da lettera; schiacciate le scatole di cartone e cartoncino e, ovviamente, buttate tutto nel cassonetto della carta. È possibile conferire anche i contenitori in poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta preventivamente

sciacquati. Vanno, invece, tra i rifiuti domestici i tovagliolini e i bicchieri di carta sporchi, la carta oleata o plastificata (per esempio quella degli insaccati).

Vetro: lavate bottiglie e vasetti di vetro (togliete i tappi che vanno riposti nei vari cassonetti a seconda del materiale) e buttateli nelle campane per la raccolta del vetro dove vengono raccolte anche le lattine e i barattoli. Piatti, oggetti di ceramica o terracotta, specchi, lampadine a incandescenza vanno tra i rifiuti domestici. Altri tipi di

vetro quali finestre, specchi, pirofile o parabrezza vanno portati alle stazioni ecologiche.

Lattine/barattoli: presso alcuni bar e centri di ristoro esistono contenitori appositi per la raccolta delle lattine; altrimenti dovete

gettare le lattine di alluminio e i barattoli in banda stagnata nelle campane per il vetro (ad es. bevande, cibo per animali, conserve

alimentari, ecc.) dopo averli, possibilmente, sciacquati.

Plastica: le bottiglie in plastica (pet, pvc, pe) e i flaconi di detersivi vanno sciacquati e schiacciati nel senso della lunghezza, chiusi con il loro tappo, anch’esso riciclabile, e riposti nel cassonetto per la raccolta della plastica. Non è necessario staccare eventuali etichette di carta. Anche tutti gli altri contenitori in plastica per alimenti e non, che vengono acquistati al supermercato possono essere smaltiti nel cassonetto a patto che non contengano residui di alimenti. Rimangono esclusi da questa raccolta gli arredi, i giocattoli, le custodie per cd, piatti, bicchieri, posate in plastica, portadocumenti, accessori per auto, bidoni e cestini, borse e zainetti che vanno smaltiti nei rifiuti domestici. Contenitori per colle o vernici, sacchetti per cemento, piccoli e grandi elettrodomestici vanno conferiti all’isola ecologica.

Medicinali scaduti: i contenitori per la raccolta si trovano, di solito, davanti alle farmacie; prima di liberarvi dei medicinali scaduti toglieteli dalle confezioni di carta.

Rifiuti pericolosi, elettronici ed ingombranti: per i rifiuti urbani pericolosi (batterie per auto, vernici, olii alimentari e minerali usati, ecc.), per i rifiuti ingombranti (mobili, imballaggi di cartone, plastica e legno, pallets, ecc.) e per i raee (rifiuti elettronici come cellulari, pc, ipod, elettrodomestici) è necessario servirsi delle stazioni ecologiche attrezzate. Per le pile utilizzate gli appositi contenitori gialli che, di solito, si trovano nei pressi dei cassonetti.

Rifiuti organici: tra i rifiuti organici si devono comprendere i resti di cucina quali: pesce, carne, ossa, uova e gusci, pane, pasta, riso, scarti di frutta, di verdure, fondi di caffè, lettiere di animali domestici, tovaglioli di carta, carta assorbente, ma anche sfalci di giardini e piccole potature.

Ogni nostra azione produce inquinamento, anche la più comune, come per esempio leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti e mobilio per le nostre case.Tradotto in altre parole, milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera: con la raccolta differenziata, invece, tutte queste risorse vengono risparmiate.

Suggerimenti e consigli utili per la raccolta differenziata

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Separa in base al materiale di cui sono fatti gli imballaggi.

Riduci il volume degli imballaggi, schicciando le lattine, bottiglie, comprimendo carta e cartone.

Dividi gli imballaggi, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone.

Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata.

Sappi che la carta sporca di cibo, terra, solventi, etc. non va nel contenitore della carta.

Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro oggetti in ceramica, specchi, lampadine.

Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in alluminio, separa le vaschette per il cibo, tubetti, bombolette spray.

Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in acciaio, solitamente riportano le sigle FE o ACC.

Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi.

Ricorda che se hai imballaggi in legno li puoi portare alle isole ecologiche comunali attrezzate.

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Il decalogo della raccolta differenziata

Derrate alimentari: una buona gestione dell’economia familiare consiglia di acquistare solo la merce di cui effettivamente abbiamo bisogno e nella quantità minima possibile, compatibilmente con le nostre esigenze di tempo; in questo modo aiuteremo ad evitare gli sprechi di alimenti, ridurremo gli imballaggi e contribuiremo a risparmiare sul nostro bilancio e su quello della comunità.

...e il consumo consapevole

Articoli da gettare: evitiamo di comperare stoviglie, posate, tovaglie, accendini, lattine e barattoli da gettare. Borsa della spesa: ricordiamoci di riutilizzare la borsa della spesa, evitando di comprarne una nuova ad ogni spesa.

Imballaggi meno inquinanti: cerchiamo di ridurre il più possibile gli imballaggi, cioè tutte le scatole e i contenitori di cartone, plastica, metallo o analoghi che hanno contenuto detersivi, liquidi, polveri, alimenti, tutte le bottiglie di vetro,

plastica, lattine, latte metalliche di ogni tipo, contenitori di plastica espansa, involucri di plastica, reticelle per frutta,

bustine per tè, zucchero, confezioni di medicinali, di cosmetici, sacchi e sacchetti. Non dimentichiamoci, inoltre, tutte le carte per usi alimentari che avvolgono i nostri prosciutti, formaggi, eccetera.

Alimenti di stagione senza imballaggio: evitiamo gli scatolami, gli involucri di plastica e di cartone, i cibi surgelati dall’imballaggio dispendioso. Comperiamo verdura e frutta fresca di stagione: richiede un basso consumo energetico per la produzione, la conservazione ed il trasporto, crea poco imballaggio e permette la scelta della quantità voluta dal cliente.

Bottiglie riutilizzabili: riportiamo al negozio i vetri che si possono rendere. Non gettiamoli nella spazzatura o, peggio,

lasciamoli in giro; riponiamoli negli appostiti contenitori per il vetro da riciclare.

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Con che mezzo di trasporto andate a scuola?

Quali mezzi di trasporto usiamo in prevalenza io e i miei compagni?

Segna i mezzi di trasporto che secondo te producono il minor danno all’ambiente e scrivi, negli spazi di quelli che permettono una mobilità sostenibile, il perchè.

Quali sono quelli non segnati?Quali danni possono provocare all’ambiente? scrivine almeno 4:

Come ti rechi di solito a scuola?

E i tuoi compagni come raggiungono la scuola?Chiedilo a tutti, poi riporta le varie indicazioni (compresa la tua) nella tabella, colorando una casella per ogni risposta.

Quanti bambini si recano a scuola a piedi?Qual è il mezzo di trasporto più usato?Quanti sono i bambini che lo usano?Nelle tua classe quanti abitano più vicino alla scuola?E quanti più lontano?

a piedi in tram in automobile

in bicicletta in scuolabus

Automobile

Bicicletta

Motocicletta

Scuolabus

Treno

Jeep/Suv

in tramin automobile

in biciclettaa piedi

in scuolabus

Test in classe

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FAIR PLAYCos’è il fair play?

Le regole del fair play?

C’era una volta una borraccia…

Fair play è un termine inglese che significa “gioco leale”. Il fair play è l’atteggia· mento che ogni sportivo dovrebbe avere nei confronti dei compagni di squadra e degli awersari, ovvero: rispettare le regole, accettare le decisioni degli arbitri e dei giudici di gara, non arrabbiarsi troppo se perde e, pur conservando la giusta rivalità, comportarsi sempre correttamente con gli avversari e in caso di bisogno, essere pronto anche ad aiutarli.

Giocare per divertirsi.Giocare con lealtà.Attenersi alle regole del gioco.Portare rispetto ai compagni di squadra, agli avversari, agli arbitri e agli spettatori.Accettare la sconfitta con dignità.Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possaarrecare danno allo sport.Fare tante partite per donare l’incasso a coloro che ne hanno bisogno.Aiutare gli altri a resistere ai tentativi di corruzione.Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport.Non insultare gli avversari per diversità di colore, nazionalità, squadra.Onorare coloro che difendono la buona reputazione dello sport.

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È rimasto famosissimo nella storia del ciclismo un gesto di cortesia tra Gino Bartali e Fausto Coppi avvenuto al Giro di Francia del 1952 e immortalato in una fotografia: i due rivali si passano una borraccia. Nel 1996, al Giro delle Fiandre, Emanuele Bombini, direttore sportivo della Gweiss-Playbus “presta” una bici a Fabio Baldato, un corridore della MG, una squadra avversaria, appiedato per un incidente. Baldato riesce a proseguire la gara e arriva secondo. Nel 2003 al Tour de France Lance Armstrong cade a 10 km dal traguardo e il rivale Jan Ulrich, anziché approfittarne, si ferma ad aspettarlo.

BiciScuola+ŠKODA = BiciŠkuola BiciScuola+ŠKODA = BiciŠkuola

Vai in bicicletta? Allora sai quanto è bello pedalare con questa fidata compa-gna di avventure, che ti permette di muoverti in libertà e velocemente. Quando sarai grande,potrai spostarti utilizzando anche un altro mezzo di loco-mozione, ancora più rapido, che ti consentirà di raggiungere mete ancora più lontane: l’automobile.In effetti, la bicicletta e l’auto sono parenti; lo sa bene ŠKODA, che oggi produ-ce automobili, ma che è nata nel 1895 proprio come fabbrica di biciclette.

ŠKODA ti dà qualche utile consiglio per usare in maniera intelligente l’automobile e ridurre i consumi:

ŠKODA è consapevole di quanto la sicurezza in strada sia fondamentale e ha a cuore te che viaggi in auto e tutti gli automobilisti. Per questo motivo, ŠKODA dedica molte attenzioni nel progettare vetture sempre più sicure e dotate di strumenti di protezione come:

Prendi la strada nel verso giusto

A tutta sicurezza

ŠKODA amica dell’ambiente

CINTURE DI SICUREZZARicordatevi di allacciarle sempre!

AIRBAG (quel “pallone” che scoppia e ti protegge in caso di urto)

ABS ED ESP Due dispositivi che consentono all’automobile di mantenere la tenuta di strada anche nelle condizioni più rischiose.

Più un’auto pesa più consuma, quindi fai togliere a mamma e papà i carichi inutili dal bagagliaio.

La mattina cerca di partire 10 minuti prima da casa in modo da evitare il traffico di punta e cerca di applicare lo stesso trucco in ogni occasione.

Per andare e tornare da scuola dai un passaggio ai tuoi amici, così invece di 2 o più auto ne userete una sola se non è necessario, spegni il climatizzatore.

Fai controllare le gomme dell’auto, devono sempre essere gonfie al punto giusto.

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MUSEO DEL GHISALLO

Il Ghisallo è meta ogni anno di migliaia di sportivi che salgono fin qui anche per fare visita al Santuario con la sua immagine della Madonna del latte protettrice dei ciclisti.

A fianco del Santuario, sul piazzale del belvedere, sorge il Museo del Ciclismo.Dedicato agli uomini e alle donne che con la bicicletta hanno segnato la storia del ciclismo, nelle competizioni sportive e nella vita quotidiana, il museo vuole far conoscere,ad appassionati e non, il mondo delle due ruote: gli atleti, i produttori del mezzo, gli organizzatori, i dirigenti di società, i giornalisti e altre figure, forse meno note, ma altrettanto importanti.

Il museo, inoltre, raccoglie e ordina i più importanti periodici e volumi dedicati al ciclismo, conservati nella biblioteca specializzata a disposizione per la consultazione di studiosi e appassionati.Il museo organizza su prenotazione laboratori didattici per le scuole elementari e medie. Programmi disponibili su www.museodelghisallo.it

Il santuario

Il museo

Ora che sai come affrontare la strada in sicurezza e disponi di pratici consigli per una guida “verde”, fai passaparola! Inoltre, tieni a mente un’importante novità: nell’ottica del rispetto ambientale, ŠKODA ha creato per tutti i suoi modelli di automobile la speciale versione Greenline con consumi ed emissioni ancora più ridotte di quelli standard.

BiciScuola+ŠKODA = BiciŠkuola

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NOTE

www.biciscuola.it