alla LIRERIA Gilgamesh il PRESIDIO DEL LIRO ROSA … · opinioni e magari onsigliare o farsi...
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24 Settembre 2013: alla LIBRERIA “Gilgamesh” il PRESIDIO DEL LIBRO “ROSA PRISTINA” (al centro la
Dott.ssa PUTIGNANO) accoglie l’”ARISTOSSENO”.
Che la festa cominci!
Festa dei Lettori 2013
UN LIBRO: UN UNIVERSO DA SCOPRIRE
Giorno 28 settembre presso l’Aula Magna del Liceo “Aristosseno” di Taranto si è svolta la festa dei lettori. In realtà, è stata la giornata conclusiva di una settimana dedicata a questo tema. Questa giornata si ripete ogni settembre, durante i primi giorni dell’anno scolastico ed è sempre un modo per confrontarsi, per scambiarsi opinioni e magari consigliare o farsi consigliare una lettura … Ad accompagnare gli alunni in questo percorso sono state due professoresse di Lettere del Liceo, la prof.ssa Schiavone e la prof.ssa Bocci , le quali hanno introdotto questa giornata esprimendo la loro speranza in una società “utopica” fatta di lettori, una società nella quale regnerebbe il rispetto costitutivo dell’atto del LEGGERE. Il confronto era incentrato su tre opinioni diverse: l’opinione di chi legge, quella di chi non legge ed infine il punto di vista di chi leggerà, i più in sala. Proprio a questo proposito c’è stato durante l’incontro anche un collegamento telefonico con RADIO PUGLIA che ha dato voce a numerose scuole della Provincia. Ad intervenire , dopo il Preside Salvatore Marzo, che ha espresso il suo giudizio favorevole rispetto a questa passione, facendo inoltre appello ad una maggiore considerazione dei giovani da parte della società, sono state tre ragazze. La prima ad intervenire è stata Michela: “Chi non legge vive una vita sola, chi legge ne vive mille, pur rimanendo fermo in un unico posto: viaggia in tanti posti con la fantasia”. La seconda a parlare è stata invece Bianca: “Ognuno interpreta un libro in maniera diversa ed è proprio questo il bello! Ognuno con la propria immaginazione può andare oltre, riuscendo anche ad immedesimarsi e sentirsi protagonista all’interno di una storia”. Federica che ha voluto fare una breve presentazione su un libro che ha suscitato in lei interesse: Il volo del falco nella mia vita. Si è ripresa la giornata con la presentazione di alcuni libri da parte degli alunni del Liceo. A prendere parte alla giornata sono state le classi 1 N, 1 D, 2 O, 4 N, 4 H e i generi affrontati sono stati vari: dai grandi classici come Il Visconte Dimezzato di Italo Calvino, alla letteratura orientale di Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami, dai libri sentimentali come L’Ultima Canzone di Sparks a storie che affrontano problematiche attuali come Non si può uccidere il futuro di Gina Bassi e Riccardo Medici o Rubare la vita agli altri del nostro conterraneo Michele Riondino, che affronta anche il problema Ilva ed il tema delle speranze giovanili per il futuro. La giornata si è conclusa in bellezza con l’invito a continuare questo percorso intrapreso tutti insieme nel ricco mondo delle letture. Simona Latanza e Giorgia Lo Barco Classe 4 N
LE PROPOSTE degli STUDENTI dell’ “ARISTOSSENO”
ai lettori in…FESTA!
UN LIBRO 2 letture
UNA PROMESSA DI FELICITA’
“ Bianca come il latte, rossa come il sangue “ è il romanzo d’ esordio di Alessandro D’Avenia,
pubblicato nel 2010 da Mondadori.Il protagonista del romanzo è Leo, un sedicenne come tanti,
con la forza di un…”leone”: ama chiacchierare con gli amici, adora giocare a calcetto con Niko e il
Vandalo, prendere in giro i professori, uscire con la sua migliore amica Silvia, fare le scorribande in
motorino e vivere in perfetta simbiosi con il suo I Pad. Ma soprattutto ama Beatrice, una ragazza
che frequenta la sua scuola, bella da togliere il fiato, con i capelli di un rosso vivo! E due verdi
finestre più luminose della Galassia; cosi delicata, cosi legata alla vita, eppure cosi matura e pronta
a combattere pur di vivere. Leonardo ha una particolarità, una cosa che lo distingue dagli altri: ad
ogni emozione dà una colore, ma ha paura del bianco! Per lui il bianco è il nulla ed associa ad esso
tutti i sentimenti negativi: il silenzio, l’assenza di qualcosa o di qualcuno, l’indefinitezza, il vuoto!
Ma un giorno arriva un supplente di storia e filosofia, da tutti ribattezzato “ Il Sognatore” per la
sua visione sognatrice della vita, per i suoi ideali. Un uomo che fa un lavoro che ama, che non bada
al fatto che si tratta di una supplenza. E’ il suo essere che lo rende diverso, perché nei suoi occhi
brilla una luce quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente il proprio sogno. E
anche Leo ha un sogno, il suo sogno è Bea, insomma Beatrice e tutta la sua figura: è una promessa
di felicità. Ma quando scopre che Bea è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel
“bianco”che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere per
capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.
Leo troverà la pace in Silvia,Silvia azzurra come gli angeli; presso la quale troverà protezione,
lasciando dietro le spalle tutte le sue insicurezze e le fobie attraverso l’ affetto sincero della sua
migliore amica, che è sempre al suo fianco, disposta a tutto pur di vederlo finalmente e
stabilmente felice. Insomma questo libro è da consumare con le dita,da sfogliarlo con i sensi,un
libro che ti fa rimanere senza fiato… Estefany Fanelli 2^O
UN CUORE A COLORI
Potremmo ritenere il singolo “Red” dell’artista pluripremiata ai Grammys Taylor Swift, una canzone di risposta al romanzo del film dell’anno, “Bianca come il Latte, rossa come il sangue”, di Alessandro D’Avenia, sceneggiatore e professore di lettere al liceo. Un romanzo a colori diremmo, data la capacità dell’autore di comparare ogni emozione e sentimento a un colore, un libro metaforico per indurre la gente a riflettere sulla propria sensibilità e insegnare, soprattutto ai giovani, di godersi la vita e che il tempo è davvero prezioso. Questo accade perché il romanza tratta di Leo, un ‘ribelle’ sedicenne, perdutamente innamorato di Beatrice, una ragazza dall’aria e l’aspetto angelico: capelli rossi, carnagione chiara, occhi verdi e questo ha ispirato il titolo del romanzo. Beatrice è malata di leucemia e Leo farà di tutto per poterle rendere la vita più armoniosa e felice, almeno per quel breve tempo: proprio per questo le donerà del sangue e le allieterà le giornate cantando e suonando per lei… Questa esperienza aiuterà Leo a crescere dal punto di vista umano e emotivo. Molti passi della canzone della cantautrice country Taylor Swift, potrebbero essere parole uscite dalla bocca di Leo.
“Amarla è come guidare una Maserati nuova lungo una strada senza uscita più veloce del vento” dicono i primi versi della canzone che rievocando i momenti in cui Leo corre più veloce della luce con il suo motorino.
“Perderla era blu come non avevo mai conosciuto, la sua mancanza era tutta grigio scuro, dimenticarla era come cercare di conoscere qualcuno che non hai mai incontrato, ma amarla era rosso” il ritornello riprende invece tutta la parte metaforica dei colori che l’autore utilizza per descrivere l’amore che prova per Beatrice.
“Toccarla è come realizzare che tutto quello che hai sempre desiderato era proprio di fronte a te, memorizzarla era facile come conoscere tutte le parole della tua vecchia canzone preferita, rimpiangerlo era come desiderare di non avere mai scoperto che l’amore potesse essere così forte”. Gli ultimi versi della seconda strofa sembrano descrivere quei momenti che Leo passava al fianco di Beatrice, i più bei momenti del romanzo. “Ricordarla arriva in flashbacks e in echi, dico a me stesso che è arrivato il momento di lasciare andare, ma voltare pagina con lei è impossibile quando vedo ancora tutto quanto nella mia testa”.
Sarebbe stata una citazione di Leo alla fine del libro…perché? Leggete questo delizioso libro e lo
scoprirete!
Emanuela Miccoli II O
Ottima la partecipazione alle due giornate che ci hanno riguardato.
Qui ancora immagini della serata del 24 Settembre
Un’ode alla donna e alla sua forza
Il romanzo “Amica mia” , in lingua ufficiale “Une si longue lettre” , scritto dalla
senegalese Mariama Bâ è stato pubblicato per la prima volta nel 1979. Da allora è
stato ristampato molte volte e tradotto in diverse lingue, inoltre nel 1980 ha ottenuto
il Premio “Noma” di Francoforte.
Il libro, scritto in forma epistolare, ha come tema principale la poligamia, ma ci offre
innumerevoli spunti di riflessione sulla condizione della donna nei Paesi in via di
sviluppo, sulle differenze fra giovani e anziani e sulle difficoltà che incontrano madri
o altri educatori (come i professori) nello stare accanto ai primi, nel difficile e
controverso dibattito fra tradizione e progresso.
In queste pagine c’è tutto quello che interessa la società in generale e l’universo
femminile in particolare.
Per affrontare tutti questi temi, l’autrice ci racconta la storia di Ramatoulaye che dopo
22 anni di matrimonio e 12 figli viene abbandonata improvvisamente dal marito
Modou per sposarsi con una ragazza molto più giovane, Binetou. Nella tradizione
senegalese la poligamia è accettata così Ramatoulaye si ritrova ad avere una co-
moglie che vive con l’uomo che diceva di amarla.
Solo alla morte di Modou, la protagonista affronta le sue emozioni e ricerca una sua
nuova indipendenza e dignità. Durante questa lotta personale, ma anche “per tutte le
donne” scrive una lettera alla sua migliore amica Aissatou che anni prima ha
attraversato la sua stessa e identica situazione, ma l’ha affrontata in maniera diversa.
Nei racconti si colgono tutte le funzioni della donna in un contesto con una profonda
matrice islamica e la frustrazione e l’impotenza che ne sono da conseguenza.
Nel romanzo i personaggi femminili hanno caratteristiche molto decise e
rappresentano varie categorie di donne. Dalle più anziane come la madre di Binetou,
che interrompe senza alcun rimorso gli studi della figlia e la dà in sposa a un uomo
che potrebbe essere suo padre solo per entrare a far parte i una casta sociale più alta;
o come zia Nabou, il tipico esempio di donna tradizionale, attaccata alle verità che le
sono state insegnate e pronta a tutto pur di rispettarle e difenderle da altre vedute più
ampie. I giovani, invece, sono raffigurati dai figli di Ramatoulaye e impersonano tutti
i vizi e i pregi delle nuove generazioni che hanno il compito di portare avanti la lotta
per la parità dei sessi iniziata dalle generazione della madre e di dimostrare agli
scettici che esiste un giusto equilibrio fra progresso e valori tradizionali.
La protagonista, infine, si pone come un’intersezione, un anello che fa da tramite fra
le due mentalità e cerca in ogni modo di essere una buona educatrice, consapevole del
fatto che questa scelta comporta molte avversità e tenacia.
Poche pagine (124 per l’esattezza) , con uno stile di scrittura scorrevole, leggero,
chiaro e ricco anche di termini quotidiani senegalesi, a tratti molto poetico, da leggere
assaporando ogni parola per il messaggio che vuole trasmetterci.
Perché in fondo questo romanzo è un po’ un’ode alla donna e alla sua forza.
Erika Laddomada III D
Sullo stesso Romanzo…
Mariama Ba è madre,femminista,scrittrice e attivista dei diritti senegalese. Per Lei la
letteratura non può non interessarsi a quello che succede. Ed è questo senso della
letteratura come agire responsabile che porta questa donna matura a scrivere il suo
primo libro dal titolo:’’Une si longue lettre’’, pubblicato nel 1980 e tradotto in
numerose lingue.
Nel libro le due protagoniste sono entrambe due donne senegalesi alle prese con la
poligamia: Ramatoulaye sposata con Modou,il quale la abbandona per sposare
un’altra ragazza; la sua amica Aissatou, destinataria delle lettere, attraversa una
situazione simile, anche se…
In questo libro Mariama esprime il senso di frustazione e di impotenza di fronte a tali
ingiustizie da segregazione sessista e di genere e fa emergere un’altra questione
importante nel suo libro: l’Emancipazione delle donne nella società africana.
Mariama si impone fin da subito come pensatrice interculturale. Ed è per questo che
la casa editrice emergente di Lecce Modu Modu , ha deciso dopo molti anni e dopo la
morte dell’autrice, di pubblicare questo libro tradotto in modo impeccabile da
Antonella Colletta.
Francesca Devita II O
Reading collettivo di ZAFON…
Letto, recensito e presentato…
“Mille splendidi soli” , è stato scritto da Khaled Hosseini , nato
a Kabul , in Afghanistan , nel 1965 . In seguito questo libro è stato
pubblicato dalla casa editrice Piemme, nel 2007 , come secondo
romanzo dell’autore. E’ un libro intenso che fa riflettere
profondamente su un mondo femminile così diverso dal nostro , in
condizioni di vita molto dure e difficili.
La storia parla , in particolare , di due donne afghane molto differenti ,
sia per età sia per mentalità , ma che sono costrette ad avere un destino
comune , a causa della guerra .
La prima , di nome Mariam ,è nata dalla relazione tra un uomo potente
di Herat e una sua serva e perciò vive ai margini della società , in cima
alla collina , con sua madre e , inoltre , non può andare a scuola.
Invece Laila è nata a Kabul , vent’anni dopo di Mariam , nella notte della
rivoluzione del 1978 ed è figlia di un insegnante dell’università di Kabul .
Succede , però , che si troveranno a vivere in una stessa casa e diventare
mogli di uno stesso uomo , violento e padrone, di nome Rashid .
Pian piano, tra le due ragazze nasce un sentimento d’amicizia , che
consentirà loro di preservare la forza e il coraggio nei lori cuori , per
continuare a vivere e andare avanti lottando tantissimo .
Questo romanzo narra una realtà delle donne proprio attuale : in alcuni
paesi del mondo le donne sono ancora oggi sottomesse dagli uomini e
non solo , ma anche umiliate e violentate.
La scrittura è ottima , infatti , leggendo il racconto , dà l’impressione di
entrare nel vivo della storia e di sentire ,realmente, il dolore di quelle
donne. Il
libro potrebbe essere adatto a tutti , poiché così si comprenderebbero
meglio altre realtà lontane ( dal punto di vista geografico ) e ,
soprattutto , perché fa provare particolari emozioni e sentimenti forti
che , resteranno , per sempre , indimenticabili. Elena Wang II O
Le Proff BOCCI e SCHIAVONE coinvolte ed…emozionate!
IL MONDO E' LA' FUORI
Titolo: Lo Hobbit Autore: John Ronald Reuel Tolkien Editore: Bompiani Anno di pubblicazione: gennaio 2013 Genere:
romanzo fantastico
" Gli Hobbit sono (o erano) gente piccola, alta all'incirca la metà di noi.
In loro c'è poco o niente di magico, a parte quella magia di tipo comune
e quotidiano che li aiuta a sparire silenziosi e rapidi quando persone
ingombranti e stupide come me e voi gli capitano intorno". Questa è la
presentazione del protagonista del libro scritto da J.R.R. Tolkien (1892-
1973), autorevole professore di lingua e letteratura all'università di
Oxford. Il romanzo( pp.410- euro 11), tradotto in più di quaranta lingue,
costituisce il prequel della trilogia " Il Signore degli Anelli", trilogia che è
stata nominata " Libro del xx secolo". "Lo Hobbit" può essere definito
un vero e proprio " Romanzo d'evasione", il lettore infatti, dovunque si
trovi, verrà trasportato in un nuovo mondo, quello della "Terra di
Mezzo" e in particolare nel paesaggio idillico e campagnolo chiamato
"Contea". Tale teletrasporto avverrà grazie alle meravigliose e
dettagliate descrizioni di Tolkien. Protagonista principale è uno Hobbit
della Contea chiamato Bilbo Baggins, che verrà disturbato da uno
stregone e tredici nani che gli porteranno un dono inestimabile: quello
dell'avventura. Bilbo, in qualità di scassinatore, assieme ai suoi nuovi
compagni di viaggio si recherà in una lontana regione ad est della
Contea (da cui sarà restio a muoversi) alla riconquista di un tesoro
custodito da Smaug, un drago leggendario.
Da allora in poi egli si imbatterà in troll, elfi, orchi, aquile, ragni e
uomini fino a trovarsi coinvolto nella più grande battaglia dell'epoca:
quella dei cinque eserciti. In ciascuna di queste avventure lo Hobbit
dimostrerà, più a sé stesso che agli altri, qualità che nemmeno lui
sapeva di possedere e, come gli aveva predetto lo stregone Gandalf,
alla fine del viaggio non sara più lo stesso…La lettura del libro risulta
essere leggera e piacevole grazie alla maggioranza di sequenze
narrative. Importanti sono anche gli insegnamenti che quest'opera può
donare: il primo è un ammonimento contro la guerra, che non porta
mai nulla di buono, il secondo è un invito ad uscire di casa, a seguire il
richiamo dell'avventura, perché, come dice Gandalf a Bilbo, prima del
suo viaggio: " Il mondo non è tutto scritto nei libri, il mondo è là fuori".
Marcello Aresta 4^H
Un libro tante SLIDES!
Le presentazioni da GILGAMESH
Lo spazio infinito del leggere:
………DI CLASSICO………
“Il visconte dimezzato”
ITALO CALVINO
Romanzo scritto nel 1952 e pubblicato nei “Gettoni” (collana di narrativa diretta da
Vittorini), è la prima parte della trilogia “I nostri antenati”.
La storia…
Nella Boemia del ‘700 il visconte Medardo di Terralba, durante una battaglia contro i
Turchi, viene colpito da una palla di cannone e del suo corpo viene ritrovata solo una
parte. Ritornato a casa, compie molti atti malvagi tanto da essere soprannominato il
Gramo.
Un giorno però torna a casa anche l’altra metà del visconte, quella buona, le cui
azioni con il passare del tempo si rivelano dannose quasi quanto quelle del Gramo.
La situazione si risolve con la rivalità amorosa: entrambi innamorati della pastorella
Pamela, in un duello per stabilire chi l’avrebbe sposata, ogni metà taglia le bende e
le cuciture dell'altra. Il dottore allora le riunifica, riformando il visconte.
La divisione del visconte, è la metafora delle componenti “doppie” e contrastanti
della personalità umana, proprio come “Dottor Jekyll e Mr Hyde” di Stevenson:
l’idea di fondo è tuttavia che solo attraverso la scissione si può comprendere l’intera
realtà.
Proprio su questo tema è incentrato il brano tratto da un dialogo tra la pastorella
Pamela e il Buono:
“O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa
al mondo la pena che ognuno ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non
capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati
ovunque…Non io solo Pamela sono un essere spaccato e divelto ma tu pure e
tutti.”
Giulia Novelli 4 N
…in classico…
Il Grande Gatsby
Il Grande Gatsby, la storia di “un sogno incorruttibile”. Nick,
un giovane agente di cambio, racconta di Gatsby, il suo
ricchissimo e misterioso vicino. Questi offre fastosi
ricevimenti nel suo mastodontico palazzo, ai quali partecipa
appena, chiuso in una sua segreta angoscia. In realtà, il
“grande” Gatsby non mira che a ritrovare l’amore di Daisy. La
rivede e quasi la riconquista. Ma si può far ritornare il
passato ? Il personaggio di Gatsby vive per il suo passato, e
per la speranza di poterlo trasportare al presente e al futuro;
speranza che, però avrà per lui una tragica conclusione.
Nonostante tutto ciò, però, molte volte appare incerto,
indeciso, incredulo di stare sfiorando i suoi ricordi dopo
un'attesa durata anni”si può ripetere il passato?”
‘’Le luci diventano più festose mentre la terra si nasconde al sole’’.
Con Daisy, immersa nella leggerezza di una vita resa facile
dal denaro e dai confort, quell’amore non riesce tuttavia a
giungere nella sua “incorruttibile” autenticità e il “sogno” di
Gatsby, metafora di un più generale “sogno americano”,
inesorabilmente, s’infrange al contatto con la dura realtà.
La fantasia fervida e delicata, lo stile sapientemente
costruito, la finissima capacità di evocazione di un ambiente
e di un’atmosfera, fanno de Il Grande Gatsby un classico
moderno, e di Fitzgerald, oltre che una delle personalità più
rappresentative di un costume e di un’epoca, una figura di
primo piano nella narrativa americana. Fitzgerald è il nume
tutelare di coloro che sono governati dall'astro lucido della
malinconia, per questo nel suo romanzo è evidente lo
scorrere del tempo doloroso e pieno di speranze che si
dileguano come sogni.
‘’Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno
per anno indietreggia davanti a noi. Ci è sfuggito allora, ma
non importa: andremo più in fretta domani, allungheremo
ancora di più le braccia ... e una bella mattina...Così
continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza
posa nel passato’’. (Nick Carrawey, ne Il Grande Gatsby)
Giovanni De Florio, 4 N
Lo spazio infinito del leggere:
…di paese…
DONNE
CHARLESBUKOWSKI LETTERATURA
STATUNITENSE
POETI MALEDETTI
2008HENRY CHINASKY
Henry Chinaski e le donne, basterebbe questo per invogliare alla lettura di questo libro. Cosa
pensa, come le affronta, ne è innamorato o sfruttato? Tutto
inutile, non ci darà mai una spiegazione. Nemmeno nella
lettura di questo romanzo suddiviso in 104 parti (non sono
né capitoli, né paragrafi, sono semplici fratture di testo che ti permettono di interrompere la lettura e infilare il segnalibro) si
riesce a cogliere una qualche disegno celeste dietro i suoi desideri e le sue avventure.,
GENERE
PROTAGONISTA
DONNE – CHARLES BUKOWSKI
Bukowski, poeta maledetto, in questo libro ci parla della sua vita ‘’sentimentale’’, ponendosi come uomo oggetto nei confronti della donna, quasi a indicare una sottomissione alla donna che, a suo parere, è superiore all’uomo in ogni campo. Racconta delle sue storie finite tutte male per sua colpa, per il suo non essere in grado di avere relazioni interpersonali a causa del proprio modo di essere. La sua posizione di solitudine va man mano delineandosi continuando con i racconti delle storie fino a giungere alla conclusione che la sua vita è meglio da solo.
Ho scelto questo libro per il tono colloquiale e leggero, che confluisce una certa fluidità al discorso che è posto in un ordine cronologico preciso, volto a rappresentare la graduale decisione del poeta di rimanere solo.
Mattia Orfino 4°N
...in paese…
Kafka sulla spiaggia
Haruki Murakami Romanzo
Genere:
Realismo magico
Giappone
Tokyo
Shikoku
Tamura Kafka a 15 anni scappa di
casa e da una profezia di tipo
edipico pronunciatagli dal padre
Durante il viaggio giunge nello
Shikoku e vive a Takamatsu
nella biblioteca Kōmura grazie
all’aiuto della Signora Saeki e
di Ōshima
Durante un soggiorno in una
baia nella foresta Kafka
attraversa una strana nebbia
e si ritrova in un’altra realtà…
Nakata, un vecchietto rimasto
un po' stupido a seguito di un
misterioso incidente avuto da
bambino
Si guadagna da vivere
ritrovando i gatti scomparsi
anche grazie alla sua
capacità di parlare con essi
Scappa da Tokyo in seguito ad
un omicidio di cui si rende
colpevole e conosce, durante il
viaggio, Hoshino che lo aiuterà
ad aprire una “misteriosa
porta” nello Shikoku
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano; è qualcosa che hai dentro.[…] E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia.[…]Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
Alessio Motolese. 4 N
GRAZIE PER L’ATTENZIONE E… ALLE PROSSIME LETTURE!...