Alimentazione sostenibile e consumo consapevole
-
Upload
consorzio-lamma-corso-udc -
Category
Education
-
view
85 -
download
1
Transcript of Alimentazione sostenibile e consumo consapevole
Documentazione dell'Unità di Competenza:Alimentazione sostenibile e consumo
consapevole
Istituto scolastico:Comune di Cortona
Direzione Didattica di TerontolaScuola Primaria di Terontola
Destinatari:Classe Terza A
Ore dedicate al percorso: 10
Descrizione della genesi del percorso didattico
Nell’ambito dei cambiamenti climatici e di come le attività umane possano produrli o aggravarli, la classe terza di Terontola ha scelto di
approfondire la questione alimentare allo scopo di 1)favorire la comprensione di quanto le produzioni possano gravare
sulla sostenibilità ambientale 2)favorire la conoscenza di modi “corretti” e consapevoli di produrre
e consumare gli alimenti3)promuovere l’acquisizione di Buone Pratiche
Lavorando su una classe terza si è scelto di privilegiare un percorso che permettesse un approccio principalmente informativo
rispetto al tema della sostenibilità alimentare, in modo che i ragazzi
acquisissero competenze approfondite sui vari aspetti della tematica più
generale.
Il team delle insegnanti di classe, insieme con l’esperto che ha poi seguito le
lezioni, ha scelto di utilizzare video e quanto reperibile on line per dare una
prima informazione ai bambini e presentare il tema in modo chiaro ed
efficace
Poiché il tema è suscettibile di molte declinazioni, si è scelto di privilegiare l’approfondimento di alcuni aspetti più
immediatamente vicini ai ragazzi: cosa si intende per “alimentazione corretta”, cos’è la “piramide alimentare”, come scegliere bene per un consumo consapevole degli
alimenti.L’insegnante dell’area scientifica ha quindi inserito nel
curricolo l’argomento delle classi di alimenti mentre quella di geografia ha anticipato il tema delle attività primarie e
secondarie.
L’idea è stata quella di organizzare un percorso che
a)ricostruisse in modo chiaro per i ragazzi cosa succede ad un alimento nel passaggio dal campo alla tavola, in modo da comprendere l’importanza di
evitare il più possibile passaggi intermedi e di scegliere alimenti stagionali
b)favorisse la comprensione di quale sia una alimentazione corretta basata sui principi di
sostenibilità, stagionalità e Km0
c)aiutasse a sviluppare Buone Pratiche domestiche quotidiane
In tal modo è stato possibile collaborare tra ambiti disciplinari diversi
L’insegnante di ambito letterario, consapevole della presenza in classe di bambini provenienti da altre regioni del mondo, ha programmato di far fare delle ricerche/intervento finalizzate a conoscere la dieta quotidiana anche in questi Paesi per poi confrontarla con la nostra.
Come valore aggiunto, il progetto si è inserito in una programmazione più ampia che prevedeva l’allestimento di piccole aree ad orto nel cortile della scuola
Descrizione del percorso didattico
• Sostenibilità alimentare: cos’è?• Diete e dieta mediterranea• Tradizioni produttive e gastronomiche locali
Ore in più, fuori progetto (a cura delle insegnanti)- 4 ore scienze- 2 ore geografia- 3 ore italiano
Il progetto ha previsto una prima parte di presentazione generale dell’argomento, a cura
dell’esperto.
In questa fase si sono presi in esame alcuni termini “chiave” – come “dieta”, “alimentazione”,
“sostenibile” ecc., tenendo conto anche delle preconoscenze degli alunni che si sono andate ad
approfondire on line con la LIM
ALIMENTAZIONE SOSTENIBILEALIMENTAZIONE SOSTENIBILE
Cosa significa “sostenibilità alimentare”, cos’è una “piramide alimentare”, qual è la dieta ideale, quali sono i cibi “buoni” e quelli “cattivi” sono stati i temi dominanti di questa parte del percorso didattico.
Si è cercato inoltre di far capire ai ragazzi che, in un mondo ormai globalizzato, gli alimenti possono arrivare da qualunque parte del mondo e che spesso, purtroppo, la loro distribuzione a livello del pianeta è tutt’altro che equa
ENTRANDO NEL MERITO DELLA DIETA MEDITERRANEA…
Approfittando del fatto che in classe sono
presenti bambini provenienti da diversi
Paesi del mondo (Cina, Marocco, Polonia),
sono stati fatti confronti precisi sulle produzioni
tipiche locali e sulle conseguenti tradizioni
gastronomiche.I bambini hanno così
verificato come le diete cambiano a seconda
dei luoghi e che questo era soprattutto vero per
i loro nonni.
ALIMENTAZIONE A KM0ALIMENTAZIONE A KM0
Si introducono con questa sezione di percorso le tematiche dell’agricoltura biologica, della stagionalità, della filiera corta fornendo anche alcune indicazioni per Buone Pratiche domestiche legate al riciclo dei residui alimentari o alla produzione vera e propria nel caso di piccoli orti o giardini
Per capire bene la questione della spesa a Km0 si è spiegato bene il ciclo produttivo, cosa cioè accade ad un alimento da quando viene prodotto alla sua distribuzione nei negozi, al suo arrivo nelle case
Filiera corta…
Alcuni esempi di Buone Pratiche per il riciclo domestico…
la COMPOSTIERA
Da promuovere e proporre anche nel nostro territorio
ORTI E GIARDINI DOMESTICI…
Avendo un piccolo terreno a disposizione, sarebbe bene lasciare degli spazi utili alla
biodiversità!
CONSUMO CONSAPEVOLECONSUMO CONSAPEVOLE
Infine un piccolo focus su come riconoscere i prodotti “bio”, quali produttori preferire e come leggere le etichette dei prodotti che troviamo nei negozi, in modo da poter fare i nostri acquisti nel migliore dei modi!
Alimenti BIO…Impariamo a leggere le etichette per riconoscere quelli veri!!
Marchio europeo per i
prodotti biologici
Riassumendo…I bambini dicono di aver capito che bisogna:- acquistare di preferenza alimenti prodotti localmente e di stagione- nel caso di alimenti biologici, verificare le etichette - evitare gli sprechi di cibo
A proposito di BUONE PRATICHE
Sul web i ragazzi si sono anche divertiti a cercare immagini che rappresentassero bene alcune delle tematiche approfondite e ne sintetizzassero i messaggi…
Risultati ottenuti
Il progetto ha avuto una ricaduta molto buona sul gruppo classe.
Nonostante alcune tematiche siano state trattate in maniera corsiva, in generale le insegnanti hanno
riscontrato alcuni dati importanti:- una molto alta sensibilizzazione sul tema
dell’importanza di una alimentazione corretta- un notevole interesse verso gli orti e le produzioni domestiche (anche perché, essendo la scuola in una
frazione di campagna, quasi tutti hanno a disposizione del terreno)
- una buona ricaduta delle informazioni ricevute in classe anche in ambito familiare
Le insegnanti si sono impegnate a fare in modo che le poche ore destinate al progetto venissero implementate anche da attività curricolari, per cui sono stati approfonditi maggiormente i temi della stagionalità degli alimenti, di come funziona la produzione e distribuzione degli alimenti, della biodiversità.Inoltre, anche dal punto di vista lessicale, si è riscontrata una buona acquisizione delle terminologie anche più complesse, come “impronta idrica”, “sostenibilità”, “consumo consapevole” ecc.Dal punto di vista interculturale, è stato possibile mettere a confronto le abitudini alimentari locali con quelle dei bambini provenienti da altri Paesi, coinvolgendo anche le famiglie attraverso questionari e interviste
Infine, i ragazzi hanno immaginato alcune Buone Pratiche alla loro portata, piccole ma significative azioni da fare in prima persona e da proporre in famiglia e a scuola, delle quali al rientro dopo l’estate riprenderanno le fila.