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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI (LAUREE TRIENNALI) _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Algebra lineare docente Alberto Peretti Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: MAT/02 1. Obiettivi dell’attività formativa L’obiettivo è di fornire conoscenze propedeutiche ai corsi di Microeconomia, di Macroeconomia, di Calcolo delle probabilità, di Statistica matematica, di Metodi e modelli del comportamento economico. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore Lezioni Ore Esercitazioni Funzioni di più variabili e calcolo differenziale 6 4 Spazi vettoriali 8 3 Trasformazioni lineari, Matrici e Sistemi lineari 8 4 Autovalori e autovettori 8 3 Diagonalizzazione di matrici e forme quadratiche 6 4 TOTALE GENERALE 36 18 3. Programma dettagliato R 2 e R 3 . Insiemi in R 2 e R 3 – Intervalli, intorni circolari – Distanza – Punti di accumulazione – Punti interni, esterni e di frontiera – Insiemi aperti e insiemi chiusi – Funzioni definite in R n (in particolare in R 2 ): insieme di definizione, curve di livello – Definizione di limite, continuità, teorema di Weierstrass – Derivate parziali – Funzioni differenziabili – Derivate successive - Teorema di Schwarz. Spazi vettoriali su di un campo F – Dipendenza e indipendenza lineare – Sottospazi – Basi e dimensione di uno spazio e di un sottospazio – Spazio vettoriale R n sul campo reale – Norme e relative proprietà – Norma euclidea – Prodotto interno e proprietà, disuguaglianza di Cauchy-Schwarz, vettori ortogonali, basi ortonormali – Trasformazioni lineari, matrice di rappresentazione, nucleo e immagine di una trasformazione – Operazioni tra matrici: addizione, moltiplicazione righe per colonne, elevamento a potenza con esponente intero, proprietà delle operazioni – Rango di una trasformazione – Determinante di una matrice quadrata e sue proprietà – Teorema di Binet – Trasformazione e matrice inversa: definizione, condizione per l’esistenza, calcolo – Applicazione ai sistemi lineari, teorema di Capelli, principio di sovrapposizione, teorema di Cramer – Matrici simili – Autovalori e autovettori di una matrice quadrata, indipendenza lineare di autovettori associati ad autovalori distinti – – Proprietà della relazione di similitudine – Matrici diagonalizzabili – Condizioni per la

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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI (LAUREE TRIENNALI)

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Algebra lineare docente Alberto Peretti Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: MAT/02 �

1. Obiettivi dell’attività formativa L’obiettivo è di fornire conoscenze propedeutiche ai corsi di Microeconomia, di Macroeconomia, di Calcolo delle probabilità, di Statistica matematica, di Metodi e modelli del comportamento economico. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Funzioni di più variabili e calcolo differenziale 6 4 Spazi vettoriali 8 3 Trasformazioni lineari, Matrici e Sistemi lineari 8 4 Autovalori e autovettori 8 3 Diagonalizzazione di matrici e forme quadratiche 6 4 TOTALE GENERALE 36 18 �

3. Programma dettagliato R

2 e R

3. Insiemi in R

2 e R

3 – Intervalli, intorni circolari – Distanza – Punti di

accumulazione – Punti interni, esterni e di frontiera – Insiemi aperti e insiemi chiusi – Funzioni definite in R

n (in particolare in R

2): insieme di definizione, curve di livello –

Definizione di limite, continuità, teorema di Weierstrass – Derivate parziali – Funzioni differenziabili – Derivate successive - Teorema di Schwarz. Spazi vettoriali su di un campo F – Dipendenza e indipendenza lineare – Sottospazi – Basi e dimensione di uno spazio e di un sottospazio – Spazio vettoriale R

n sul

campo reale – Norme e relative proprietà – Norma euclidea – Prodotto interno e proprietà, disuguaglianza di Cauchy-Schwarz, vettori ortogonali, basi ortonormali – Trasformazioni lineari, matrice di rappresentazione, nucleo e immagine di una trasformazione – Operazioni tra matrici: addizione, moltiplicazione righe per colonne, elevamento a potenza con esponente intero, proprietà delle operazioni – Rango di una trasformazione – Determinante di una matrice quadrata e sue proprietà – Teorema di Binet – Trasformazione e matrice inversa: definizione, condizione per l’esistenza, calcolo – Applicazione ai sistemi lineari, teorema di Capelli, principio di sovrapposizione, teorema di Cramer – Matrici simili – Autovalori e autovettori di una matrice quadrata, indipendenza lineare di autovettori associati ad autovalori distinti – – Proprietà della relazione di similitudine – Matrici diagonalizzabili – Condizioni per la

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diagonalizzabilità – Matrici ortogonali – Matrici simmetriche – Forme quadratiche, studio del segno di una forma quadratica. 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente successivi al giorno dello scritto 6. Materiale didattico • Dispense, appunti e temi d’esame, disponibili in rete alla pagina

http://www.statistica.unimib.it/utenti/matematica/. • S.Lang: Algebra lineare. Bollati Boringhieri • G.Giorgi: Appunti di Algebra lineare, Giappichelli.

Analisi demografica docente Laura Terzera Crediti 5 Settore scientifico disciplinare SECS-S/04 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso intende offrire gli strumenti di base per valutare ed interpretare le manifestazioni (e le cause) dei fenomeni demografici e delle trasformazioni quantitative e strutturali di una popolazione prescindendo dai condizionamenti prodotti dalle modalità di osservazione e di rilevazione dei dati statistici. L’attività formativa prevede un costante richiamo agli aspetti applicativi dei temi trattati attraverso l’uso di dati e materiali disponibili a livello nazionale e internazionale. Tale obiettivo verrà perseguito anche con il ricorso a lezioni in laboratorio che prevedono l’impiego di opportuni software. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Popolazione e individui 6 Gli indicatori di struttura 4 Eventi ridotti, tassi e probabilità 12 L’osservazione longitudinale in demografia 10 Le relazioni fra indicatori trasversali e longitudinali 8 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato a. Popolazione e individui

Definizioni: popolazioni, individui, biografie e coorti; Individui ed eventi demografici;

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Le fonti statistiche per lo studio della popolazione; Dati aggregati e dati individuali.

b. Gli indicatori di struttura

Tassi di incremento, indicatori di struttura, relazioni tra struttura e movimento; Tassi generici e tassi specifici; La standardizzazione diretta e indiretta.

c. Eventi ridotti, tassi, probabilità

La teoria degli eventi ridotti; Eventi ripetibili, eventi non ripetibili; Rischi competitivi, indipendenza e continuità.

d. L’osservazione longitudinale in demografia

Dati individuali e per generazione; Misure descrittive dell’approccio longitudinale; La tavola di mortalità per generazione; La tavola di mortalità per contemporanei; La fecondità nelle coorti; La fecondità di periodo.

e. Le relazioni fra indicatori trasversali e longitudinali

Distorsioni prodotte dal comportamento delle coorti sugli indicatori di periodo; Rimozione delle distorsioni: deperiodizzazione e scomposizione; La traslazione demografica.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Demografia II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta. 6. Materiale didattico Testi di riferimento:

G. Caselli, J. Vallin, G. Wunsch, Demografia, Carocci, Roma, 2001 G. Caselli, J. Vallin, G. Wunsch, Analisi demografica, Carocci, Roma, 2001 Pressat R., Analisi demografica, Etas Libri, Torino, 1961

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Analisi statistica multivariata docente Sonia Migliorati Crediti 12 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso di Analisi statistica multivariata ha come scopo quello di fornire metodi statistici per lo studio di due o più fenomeni osservabili congiuntamente sulle unità statistiche di una popolazione. Il corso è suddiviso in due parti. La prima parte è di natura descrittiva ed ha come contenuto i metodi che si propongono un’esplorazione dei dati al fine di pervenire ad una loro “riduzione” che ne evidenzi e preservi le caratteristiche principali. La seconda parte è di natura probabilistico-inferenziale ed ha come contenuto la specificazione, la stima e la verifica di modelli interpretativi dei dati. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni. Nelle esercitazioni vengono presentate le principali procedure disponibili su PC per realizzare le analisi presentate. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

1a Parte Matrice dei dati, prime sintesi e rappresentazione dei

dati 8 4

Cluster Analysis 8 4 Analisi delle componenti principali 8 3 Analisi fattoriale 10 3 Uso integrato di tecniche di analisi esplorativa 2 2 2a Parte Variabili Multidimensionali 4 0 Stima e Verifica di ipotesi su un vettore di parametri 4 0 Regressione Lineare Semplice 8 4 Regressione Lineare Multipla 8 4 Correlazione multipla e Correlazione parziale 4 2 Selezione del Modello 2 2 Regressione logistica 6 2 TOTALE GENERALE 72 30 3. Programma dettagliato a. Introduzione all’analisi statistica multivariata. b. Matrice dei dati e prime sintesi della matrice dei dati. c. Rappresentazione dei dati, spazio degli individui, spazio delle variabili, distanze fra

individui e distanze fra variabili. d. Cluster Analysis: principali procedure di raggruppamento, valutazione della qualità del

raggruppamento, applicazioni a caratteri quantitativi e qualitativi.

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e. Componenti Principali: approccio fattoriale, estrazione delle componenti principali, regole di arresto, valutazione della variabilità riprodotta; approccio dell’analisi dei dati, costruzione degli assi principali e valutazione della qualità delle rappresentazioni; applicazioni.

f. Analisi Fattoriale: modello fattoriale, studio delle correlazioni, principali metodi di estrazione dei fattori, rotazione dei fattori, punteggi fattoriali; applicazioni.

g. Uso integrato delle tecniche esplorative di analisi multivariata. h. Variabili casuali multidimensionali. i. Variabile Multinomiale e Multinormale. j. Stima di un vettore di parametri. k. Verifica di ipotesi su un vettore di parametri, test di rapporto delle verosimiglianze. l. Modello di regressione lineare semplice: specificazione, stima dei parametri e verifiche di

ipotesi. m. Modello di regressione lineare multiplo: specificazione, stima dei parametri, verifiche di

ipotesi e selezione del modello. n. Correlazione multipla e correlazione parziale. o. Modello di regressione logistica: specificazione, stima dei parametri e verifiche di ipotesi. 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento degli esami di Statistica I, Calcolo delle probabilità e Algebra lineare. Per la seconda parte del corso si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta riguardante argomenti teorici ed esercizi numerici, in un’analisi di dati reali mediante l’uso dei pacchetti statistici e in una discussione orale facoltativa. 6. Materiale didattico Testi di riferimento:

S. Sadocchi, Manuale di analisi statistica multivariata, Franco Angeli Libri, Milano, 1993. L. Fabbris, Statistica multivariata: analisi esplorativa dei dati, McGraw-Hill Libri Italia, Milano, 1997. S. Zani, Analisi dei dati statistici, vol. 2, Giuffrè Editore, Milano, 2000.

Testi di utile consultazione: W.R. Dillon, M. Goldstein, Multivariate Analysis, J. Wiley, New York, 1984. G. Landenna, D. Marasini, P. Ferrari, La verifica di ipotesi statistiche, Il Mulino, Bologna, 1998. D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, Bologna, 2000.

Ulteriori riferimenti bibliografici dettagliati ed ulteriore materiale didattico verranno indicati dal docente all’inizio del corso.

Antropometria e biometria docente Rino Bellocco Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: MED/01 Programma da definirsi. �

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Bilancio d’impresa e contabilità nazionale docente Pierangelo Angelini Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/ 08 Programma da definirsi. �

Calcolo delle probabilità docente Andrea Ongaro Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre gli studenti ai concetti di base del calcolo delle probabilità che risultano essere gli strumenti indispensabili per affrontare ogni tipo di inferenza statistica ovvero di affrontare i problemi soggetti all’incertezza. Dopo avere delineato il fondamentale concetto di probabilità, vengono analizzate la definizione, le proprietà e differenti tipologie di variabili casuali. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore

Lezioni Ore

Esercitazioni Eventi casuali e spazio campionario 6 2 Il concetto di probabilità, indipendenza e probabilità condizionata 8 4

Il concetto di variabile casuale unidimensionale 6 4 Le principali variabili casuali unidimensionali 6 4 Cenni sulle variabili casuali bidimensionali 6 2 Alcuni teoremi limite 4 2 TOTALE GENERALE 36 18

3. Programma dettagliato

a. Esperimenti casuali, eventi casuali e spazio campionario. b. Il concetto di probabilità c. Indipendenza stocastica, probabilità condizionata, teorema di Bayes d. Definizione di variabile casuale unidimensionale. e. La funzione di ripartizione f. Le variabili casuali discrete e continue g. Funzioni di variabili casuali h. Valore atteso, momenti, parametri di scala e di locazione i. Caratteristiche e proprietà di alcune variabili casuali discrete: Binomiale,

Ipergeometrica, Rettangolare, di Poisson, Binomiale negativa j. Caratteristiche e proprietà di alcune variabili casuali continue: Esponenziale,

Gamma, Normale, Rettangolare

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k. Cenni sulle variabili casuali bidimensionali. La funzione di ripartizione; la variabile casuale Multinomiale, la variabile casuale Normale bivariata. Cenni sull’indipendenza stocastica; somma di variabili casuali indipendenti

l. Cenni sulla convergenza in distribuzione e in probabilità; legge dei grandi numeri e teorema centrale del limite

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e, in caso di esito positivo della medesima, in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Landenna G., Marasini D., Ferrari P., Probabilità e variabili casuali, Il Mulino,

Bologna, 1997 • Ross S., Calcolo delle probabilità, Apogeo, 2004 Eserciziari: • Mecatti F., Complementi ed esercizi di probabilità, Datanova, 1998 • Migliorati S., Temi d’esame svolti di calcolo delle probabilità e di statistica

matematica, , CUESP, Milano, 1999 Testi di utile consultazione: • Dall’Aglio G., Calcolo delle probabilità, Zanichelli, Bologna, 2003 �

Calcolo delle probabilità integrativo docente Piero Quatto Crediti 2 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di approfondire alcuni argomenti del calcolo delle probabilità, con particolare riferimento ai principali modelli probabilistici impiegati nelle applicazioni statistiche. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Modelli probabilistici discreti 6 Modelli probabilistici continui 6 Teoremi di convergenza 4 TOTALE GENERALE 16

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3. Programma dettagliato a. Approfondimenti sulle variabili casuali discrete b. Modelli per dati di conteggio c. Approfondimenti sulle variabili casuali continue d. Modelli per tempi di attesa e. Leggi dei grandi numeri f. Approssimazione di distribuzioni

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Calcolo delle probabilità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Testo di riferimento: G. Landenna, D. Marasini, P. Ferrari, “Probabilità e variabili casuali”, Il Mulino, Bologna, 1997. �

Cartografia tematica S

Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: M-GRR/02�Mutuato da Cartografia tematica S �

Demografia I docente Gian Carlo Blangiardo Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire gli strumenti di base per studiare le trasformazioni quantitative e strutturali di una popolazione ed approfondire i fattori che ne determinano l’evoluzione. Particolare attenzione viene dedicata alla presentazione dei metodi di analisi dei fenomeni demografici e alle tecniche di previsione, sia degli individui che delle famiglie.

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2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore

Lezioni Ore

Esercitazioni Introduzione: oggetto della demografia. Le fonti

demografiche 4

Dimensione e struttura e dinamica di una popolazione 6 I fenomeni di movimento: caratteristiche e misurazione.

Confronto. 6

L’analisi dei fenomeni demografici: strumenti, tassi e probabilità 6

Mortalità, nuzialità, fecondità e mobilità territoriale 10 2 Le previsioni demografiche. Tendenze e problematiche del

nostro tempo. 8 6

TOTALE GENERALE 40 8 3. Programma dettagliato a. Introduzione: che cosa è la demografia. Le fonti demografiche, nazionali e

internazionali. b. Dimensione e struttura di una popolazione. Misure dell’incremento. Principali

caratteristiche strutturali e fenomeni connessi: invecchiamento demografico, carico sociale, ecc.

c. Componenti che determinano l’evoluzione di una popolazione. I fenomeni di movimento della popolazione: ruolo, importanza, problemi di misurazione e di confronto. Tassi generici e specifici. Confronto fra tassi.

d. L’analisi dei fenomeni demografici: strumenti e concetti di base, tassi e probabilità. La mortalità (mortalità infantile e generale, tavole di mortalità), la nuzialità (formazione e dissoluzione familiare, tipologie di famiglia), la fecondità (intensità e caratteristiche, tendenze e confronti), migrazioni interne e internazionali (misura e caratteri delle migrazioni, la presenza straniera in Italia)

e. Previsioni della popolazione, metodo sintetico e analitico (sesso ed età). La scelta delle ipotesi di base.

f. Tendenze demografiche in Italia e nel mondo. Valutazione e problematiche. 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità, 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e, in caso di esito positivo in un colloquio orale (facoltativo). 6. Materiale didattico Testi di riferimento Aspetti metodologici • G. C. Blangiardo, Elementi di Demografia, Il Mulino, Bologna 1997. • L. Terzera, Esercizi svolti di demografia, CUESP, Milano, 1998. Per i non frequentanti è richiesta una lettura a scelta tra i seguenti testi: • S. Baldi – R. Cagiano de Azevedo, La popolazione italiana. Storia demografica dal

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dopoguerra ad oggi, Il Mulino, Bologna, 2000. • P. De Sandre, F.Ongaro, R.Rettaroli, S.Salvini, Matrimonio e figli: tra rinvio e rinuncia, Il

Mulino, Bologna, 1997. • AA.VV., Decimo Rapporto sulle Migrazioni 2004, ISMU, Franco Angeli, Milano, 2005. • M. Livi Bacci – G. Errera, Intervista sulla Demografia, Etas, Milano, 2001.

Demografia II docente Gian Carlo Blangiardo Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di approfondire e di valorizzare in ambito applicativo le conoscenze, già acquisite, relativamente ai metodi di base per l’analisi delle trasformazioni quantitative e strutturali di una popolazione e dei fenomeni che le determinano. Sono previsti ulteriori sviluppi metodologici con particolare riferimento al tema delle previsioni demografiche. Si prevede di coinvolgere gli studenti in alcune esercitazioni pratiche. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Intensità e cadenza dei fenomeni demografici 4 Analisi dei fenomeni demografici per contemporanei e per

generazioni 4

Previsioni della popolazione; stima delle componenti (naturale e migratoria) 8

La previsione derivate. Stima delle famiglie 4 Analisi critica dei risultati di ricerche e analisi (Istat, IRP,

U.N., ecc) 8

Applicazione delle metodologie e discussione dei relativi risultati 12 8

TOTALE GENERALE 40 8 3. Programma dettagliato a. Approfondimenti nell’analisi dei principali fenomeni demografici: intensità e

cadenza. Approccio per contemporanei e per generazioni. b. Previsioni analitiche della popolazione metodi di calcolo e di stima delle

componenti: mortalità, fecondità, migrazioni. c. Le previsioni derivate: forza lavoro, popolazione anziana, studenti, ecc. d. Metodi per la previsione delle famiglie. e. Valutazione analisi critica dei risultati di studi sulla dinamica dei fenomeni

demografici e sulle previsioni della popolazione e delle famiglie (fonti: Istat, IRP-CNR, United Nations, Eurostat, ecc.)

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f. Applicazioni delle metodologie allo studio dei principali fenomeni demografici in alcuni ambiti territoriali. Esperienze di studi relativi all’invecchiamento demografico, alla fecondità, alla mobilità territoriale, alle trasformazioni familiari.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di Demografia I. E’ consigliabile il possesso delle conoscenze di base offerte dal corso di Statistica I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in un colloquio orale nel corso del quale verranno anche discussi e valutati gli elaborati prodotti dagli studenti nel corso delle applicazioni individuali dei metodi proposti. Le relative tematiche verranno concordate durante il corso. Gli studenti non frequentanti dovranno concordare i temi contattando il docente. 6. Materiale didattico Testi di riferimento Aspetti metodologici • G. C. Blangiardo, Elementi di Demografia, Il Mulino, Bologna 1997. Oppure: • M. Livi Bacci, Introduzione alla Demografia, Loescher, Torino, 1991. Letture integrative e documentazione di lavoro distribuita durante il corso. �

Demografia regionale docente Stefania Rimoldi Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04��

1. Obiettivi dell'attività formativa I temi affrontati nel corso di Demografia Regionale hanno l’obiettivo di completare la formazione teorica e pratica sulle tecniche di analisi dei fenomeni demografici con particolare attenzione alle specificità e ai problemi introdotti dalle variabili territoriali. La trattazione privilegia l’aspetto applicativo, con lo scopo di stimolare le capacità critiche degli studenti nella scelta delle tecniche e degli indicatori da utilizzare per lo svolgimento di studi territoriali su dati reali. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Studi territoriali in Demografia 6 Analisi spaziale in Demografia 18 Strumenti di classificazione del territorio 6 Autocorrelazione spaziale 8 GIS e Demografia 2 TOTALE GENERALE 40

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3. Programma dettagliato a. Studi territoriali in Demografia

Approccio atomistico: La classificazione del territorio rurale-urbano Lettura dei processi insediativi: La Rosa dei venti Le aree di malessere demografico

b. Approccio contestuale La definizione di area metropolitana in Italia Le aree di attrazione di Vitali Il contributo di Del Colle Distanza funzionale, matrice dei tempi medi di primo passaggio

c. Analisi spaziale in Demografia Misure della distribuzione: la densità Misure della concentrazione Misure dell’accessibilità Misure della composizione della popolazione: quozienti di localizzazione Associazione geografica Misure delle migrazioni Misure della diversità e della segregazione

d. Strumenti per la classificazione del territorio Factorial Ecology La Cluster Analysis per la definizione delle aree omogenee. Il ruolo della popolazione nella pianificazione delle infrastrutture: la previsione degli spostamenti urbani posizionamento ottimale di una nuova struttura

e. L’autocorrelazione spaziale: indici di Moran e Geary 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Demografia I. 5. Modalità dell’esame L’esame si compone di una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Per integrare le dispense fornite dal docente si possono consultare: • Atti del Convegno “La popolazione delle città italiane. Tendenze in atto e prospettive”, Bari maggio 1990, Cacucci Editore. • Cafiero S e Busca A., Lo sviluppo metropolitano in Italia, SVIMEZ, Roma, 1970. • Federici N., Lezioni di Demografia, terza edizione, Elia, Roma. • Gentileschi M. L., Geografia della Popolazione, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1991. • Gesano G. Misiti M., Insediamento della popolazione e assetto del territorio, Quaderni IRP, 6/9, 1993. • Golini A., Mussino A, Savioli M, Il malessere demografico in Italia, Studi e Ricerche , Il Mulino, 2001. • Martinotti G., Metropoli, la nuova morfologia sociale della città, Il Mulino, Bologna, 1993. • Natale M., Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 1993 (cap. V)

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• Natale M., La ricerca demografica a fini operativi, La Goliardica, Roma, 1983 (Vol. I parte III) • Plane D.A. e Rogerson P.A., The geographical analysis of population. With application to planning and business, John Wiley & Sons, New York, 1994. • Vitali O., L’evoluzione rurale urbana in Italia, Franco Angeli, Milano, 1983. Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad eventuale integrazione. �

Demografia sociale (Mobilità e migrazioni) docente Laura Terzera Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di descrivere il fenomeno della mobilità territoriale, le sue cause e caratteristiche. Verranno individuati gli strumenti adatti per valutare l’intensità dei flussi migratori ed introdotta la metodologia per quantificare la componente irregolare. Il tema verrà approfondito tramite lo studio del caso italiano. In particolare, saranno messe in luce le principali caratteristiche strutturali e qualitative dell’immigrazione extracomunitaria. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Storia delle migrazioni/ Tipologie 7 Fonti ufficiali 5 Tecniche di campionamento 10 Stima della numerosità 8 Analisi delle migrazioni 10 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato

a. Introduzione al tema e definizioni di mobilità e migrazione b. Migrazioni nelle società moderne c. Le migrazioni internazionali e interne dell’Italia d. Classificazioni e tipologie e. Fonti ufficiali italiane ed europee f. Metodi per la valutazione dei flussi migratori g. Campionamento cattura-ricattura h. Campionamento snowball i. Tecnica di campionamento delle unità abitative j. Tecnica di campionamento dei centri di aggregazione k. Campionamento a risposte casualizzate l. Metodi di stima dell’ammontare degli stranieri irregolari m. Consistenza ed evoluzione dell’immigrazione in Italia

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n. Stima indiretta del saldo migratorio: metodo del luogo di nascita o. Metodo delle statistiche vitali p. Metodo della probabilità di sopravvivenza

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Demografia I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste nella discussione di un elaborato, concordato con il docente, e in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Dispense e letture verranno distribuite durante il corso. Per integrare il materiale fornito dal docente: • Corrado Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, 1998. • Asher Colombo, Giuseppe Sciortino (a cura di), Stranieri in Italia. Assimilati ed esclusi, Il Mulino, 2002. • Marcello Natale, Salvatore Strozza, Gli immigrati stranieri in Italia, Cacucci Editore, 1997. • Laura Zanfrini, Sociologia delle migrazioni, Laterza, 2004. �

Demografia sociale (Paesi in via di sviluppo) docente Patrizia Farina Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di approfondire le dinamiche demografiche attuali e di fornire gli strumenti per valutare ed interpretare le manifestazioni e le cause delle differenziazioni territoriali dei fenomeni demografici. Le problematiche demografiche sono illustrate comparando le condizioni demografiche dei paesi a sviluppo economico avanzato e quelle dei paesi poveri. Tale chiave di lettura consente di mettere pienamente in luce le similitudini e le diversità nei processi demografici, storici e contemporanei, che caratterizzano le aree del mondo. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Le fonti demografiche internazionali 5 La popolazione nel mondo: aree di crescita e di declino 7 Economia, ambiente e crescita demografica 7 La transizione epidemiologica 8 La fecondità 8 Preparazione relazione finale 7 TOTALE GENERALE 40

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3. Programma dettagliato a. Le fonti demografiche internazionali

Le fonti principali. Dati aggregati e dati individuali. Dal dato all’indicatore. Le statistiche internazionali sul web.

b. La popolazione nel mondo: aree di crescita e di declino Gli squilibri territoriali. Popolazione e sviluppo socioeconomico.

c. Economia, ambiente e crescita demografica Le conseguenze della crescita demografica sull’economia. Le conseguenze della crescita economica sul sistema demografico.

d. La transizione epidemiologica nei La mappa della sopravvivenza nel mondo. Le condizioni di sopravvivenza. Le condizioni di salute. Il ritorno delle epidemie.

e. La fecondità La mappa della fecondità nel mondo. I fattori di formazione delle coppie. Il controllo della fecondità. L’invecchiamento della popolazione nei paesi poveri.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Demografia I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in un rapporto di ricerca, concordato con la docente e in una prova pratica. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente alla docente. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Il materiale didattico, costituito da dispense e letture consigliate, verrà distribuito durante il corso.

Econometria I docente Matteo Manera Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/05��

1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo dell’econometria è costituito dall’analisi quantitativa dei fenomeni economici. Tale analisi si avvale di modelli fondati sulla teoria economica, stimati con

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appropriate metodologie statistiche e applicati a serie di dati economici. Se è compito dell’economia matematica formulare i modelli matematici suggeriti dalla teoria economica, compito dell’econometria è quello di sviluppare tecniche adeguate nel campo della stima e dell'inferenza statistica atte a verificare la validità empirica di tali modelli. Il corso si propone di fornire agli studenti: 1) gli strumenti statistico-econometrici necessari per la specificazione, la stima e la selezione di modelli che descrivono le relazioni economiche tramite serie storiche e dati longitudinali; 2) le conoscenze di base del software econometrico EViews necessarie per realizzare applicazioni a problemi e dati reali. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni di laboratorio. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Introduzione e definizioni 2 L’analisi econometrica dei modelli lineari 6 Il modello lineare generalizzato 10 Test diagnostici 8 Il modello lineare ad equazioni simultanee 14 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato

a. Economia e statistica nei modelli econometrici b. Richiami sul modello lineare classico: lo stimatore OLS c. I test diagnostici per la verifica delle ipotesi del modello classico d. Eteroschedasticità e autocorrelazione: lo stimatore GLS e. Il modello lineare con informazioni estranee al campione: lo stimatore RLS f. Il modello lineare con regressori stocastici: lo stimatore IV g. Il problema della specificazione dei modelli h. Modelli a equazioni simultanee: identificazione e stima

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di Microeconomia II. Si consigliano le conoscenze degli argomenti trattati nei corsi di Analisi statistica multivariata e di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • A. Gardini, G. Cavaliere, M. Costa, L. Fanelli, P. Paruolo, Econometria, Franco Angeli,

2000. • J. Johnston, Econometrica, Franco Angeli, 3a edizione, 1993. • G. Koop, Logica Statistica dei Dati Economici, Utet, 2001. • M. Manera, Introduzione all’Econometria, Carocci, di prossima pubblicazione. • F. Peracchi, Econometria, McGraw Hill, 1995. Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo.

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Economia dei mercati monetari e finanziari docente Vittoria Cerasi Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02��

1. Obiettivi dell'attività formativa In una prima parte del corso si analizzano le scelte finanziarie degli individui e la funzione dei principali contratti finanziari (obbligazioni e azioni) sia sotto il profilo remunerativo sia per i diritti di controllo incorporati. In una seconda parte del corso si analizza il ruolo dei principali investitori finanziari, banche, Venture Capitalist e azionisti. L’obiettivo del corso è spiegare il diverso grado di sviluppo dei mercati finanziari tra paesi. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore

Lezioni Scelte di portafoglio e prezzi delle attività finanziarie 12 Informazione asimmetrica e contratti finanziari 8 Credito diretto e intermediazione finanziaria 6 Struttura finanziaria e diritti di controllo 6 Separazione tra proprietà e controllo delle imprese 8 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato

a. Introduzione ai mercati finanziari b. Diversificazione del portafoglio c. Modelli teorici (CAPM e APT) e verifiche empiriche d. Azzardo morale e contratti finanziari I: Razionamento del credito e. Azzardo morale e contratti finanziari II: Benefici e costi del debito f. Scelta tra credito intermediato e credito diretto g. Creazione di liquidità e crisi bancarie h. Struttura finanziaria e controllo i. Il finanziamento della ricerca (Venture Capital) j. Separazione tra proprietà e controllo k. Analisi comparata dei sistemi finanziari

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Microeconomia I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. 6. Materiale didattico Testi di riferimento:

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• V. Cerasi, Appunti del corso (su richiesta alla docente). • Ross S.,Westerfield R. Jaffe J., Finanza aziendale, Il Mulino, 1997, Cap.8,9,10,11. • Brealey, Myers, Sandri, Principi di finanza aziendale, McGraw Hill Italia, 1999, Cap.7,8, 14,15. Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del libro di testo.

Economia industriale docente Christian Garavaglia Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso di Economia Industriale si propone di fornire gli strumenti di supporto necessari per esaminare le caratteristiche del mercato in cui competono le imprese. L'analisi dei comportamenti delle imprese, e quindi dell'offerta di mercato, costituisce il nucleo fondamentale del corso. Si identificano ed esaminano le variabili che portano le imprese ad adottare determinate strategie, nell'ambito di diversi contesti di mercato. L’analisi è svolta con riferimento a modelli teorici e col supporto di alcuni casi pratici. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Le forme di mercato 6 Collusione 4 Strategie di differenziazione del prodotto e pubblicità 6 Potere di mercato e struttura di mercato 8 Entrata e strategie di deterrenza all’entrata 8 Fusioni e acquisizioni 8 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato a. Le Forme di Mercato:

Introduzione Confronto tra monopolio e concorrenza perfetta Superamento del modello di concorrenza perfetta: il modello della selezione competitiva Confronto tra oligopolio à la Bertrand e oligopolio à la Cournot Superamento del “Paradosso di Bertrand”: vincoli alla capacità produttiva

b. Collusione:

Concorrenza dinamica e superamento del “Paradosso di Bertrand”

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c. Strategie di Differenziazione del Prodotto e Pubblicità:

Differenziazione orizzontale del prodotto Differenziazione e superamento del “Paradosso di Bertrand” Pubblicità

d. Potere di Mercato e Struttura di Mercato:

Modello di Cournot con n imprese Misure della concentrazione del mercato Concentrazione e potere di mercato: l’indice di Lerner

e. Entrata e Strategie di Deterrenza all’Entrata

Costi fissi di entrata e struttura di mercato Scala minima efficiente e coefficiente di economie di scala Costi di entrata esogeni vs endogeni

f. Fusioni e Acquisizioni

Strategie di fusione ed acquisizione tra imprese Politiche antitrust

4. Propedeuticità Questo corso deve essere preceduto dal superamento dell’esame di Microeconomia I. E’ inoltre vivamente consigliato il superamento dell’esame di Microeconomia II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta. 6. Materiale didattico Testo di riferimento: - Cabral L. (2002), Economia Industriale, Carocci Editore (Cap. 1-9, 12-15) Nel corso delle lezioni verrà indicato altro materiale di riferimento ed esercizi di supporto da ritenersi obbligatori per la preparazione dell’esame.

Elementi di matematica II Crediti 4 Settore scientifico disciplinare:MAT/05�Parzialmente mutuato da Matematica II �

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Epidemiologia docente Antonella Zambon Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:MED/01��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire le basi concettuali e gli strumenti per la pianificazione e l’interpretazione statistica di uno studio epidemiologico. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di impostare correttamente il piano di uno studio epidemiologico orientandosi tra diversi disegni osservazionali e di fornire un contributo statistico alla stesura di un rapporto di ricerca. Per alcuni argomenti sono previste esercitazioni pratiche condotte in ambiente SAS. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Introduzione all’epidemiologia 2 Metodi di osservazione in epidemiologia 6 Quantità stimabili dagli studi analitici 6 Validità delle stime 6 Precisione delle stime 6 Confronto misure epidemiologiche 6 Meta-analisi 4 Farmacoepidemiologia 4 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Introduzione all’epidemiologia

che cos’è l’epidemiologia: significato etimologico; evoluzione delle definizioni; scopi e metodi; concetto di causa in epidemiologia: associazione statistica vs. associazione causale; associazione statistica e modelli deterministici; associazione statistica e modelli stocastici; disegni sperimentali, quasi sperimentali e osservazionali;

b. Metodi di osservazione in epidemiologia il ragionamento scientifico; il ciclo dell’investigazione epidemiologica; descrizione della frequenza della malattia; associazioni basate su caratteristiche di gruppo: studi ecologici; l’errore ecologico; studi di correlazione geografica; studi di correlazione temporale; associazioni basate su caratteristiche individuali: studi analitici; direzione dell’osservazione; studi di coorte (razionale; base dello studio; periodo di follow-up e tempi di induzione-latenza; studi di coorte propriamente detti e storici; tecniche per condurre un follow-up di mortalità); studi caso-controllo (razionale; base dello studio; scelta dei casi e dei controlli); studi ambidirezionali (caso-coorte e innestati nella coorte).

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c. Quantità stimabili dagli studi analitici misure di frequenza misure di associazione misure di impatto potenziale.

d. Validità delle stime distorsione da selezione, da informazione (misclassificazione differenziale e non differenziale) e da confondimento; definizioni e controllo nelle fasi di pianificazione dello studio e di analisi dei dati

e. Precisione delle stime metodi esatti e approssimati per la stima intervallare delle principali misure di frequenza, di associazione e di impatto.

f. Meta-analisi concetti fondamentali della meta-analisi di studi osservazionali; publication bias; quantificazione dell’eterogeneità.

g. Farmacoepidemiologia dalla farmacovigilanza alla farmacoepidemiologia; principali disegni di farmacoepidemiologia;

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento degli esami di Statistica medica e di Statistica I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste nella presentazione di un elaborato, concordato con il docente, e in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • A. Zambon, Lucidi del corso, ed. 2006. Per alcune parti del corso verrà fornito ulteriore materiale ad integrazione dei lucidi. �

Epidemiologia II docente Vincenzo Bagnardi Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:MED/01��

1. Obiettivi dell'attività formativa L’insegnamento, proseguimento del corso di ‘Epidemiologia I’, si propone di approfondire i concetti e i metodi legati all’analisi di dati epidemiologici. I concetti chiave di confondimento e interazione verranno illustrati nel dettaglio, insieme alle principali tecniche statistiche necessarie a rilevarne la presenza e a controllarne l’effetto. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di pianificare correttamente la strategia di analisi di uno studio epidemiologico, gestire e analizzare i dati raccolti, interpretare e comunicare i risultati ottenuti. Tutti gli argomenti sono trattati sia sul piano teorico che su quello applicativo, mediante esercitazioni pratiche in ambiente SAS.

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2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Introduzione all’uso del sistema SAS nel laboratorio di Epidemiologia. 4

Errore nella stima di una misura epidemiologica. 8 Analisi dei dati di uno studio epidemiologico: metodi di base 12

Struttura di un articolo epidemiologico e ricerca bibliografica in rete. 4

Analisi dei dati di uno studio epidemiologico: metodi basati sulla regressione 12

TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Introduzione all’uso del sistema SAS nel laboratorio di Epidemiologia.

Errore nella stima di una misura epidemiologica: Errori sistematici: come individuare la presenza di confondimento; Errore casuale e precisione della stima: la dimensione campionaria

b. Analisi dei dati di uno studio epidemiologico: metodi di base: Stratificazione e controllo del confondimento; Interazione; Relazione dose-risposta.

c. Struttura di un articolo epidemiologico e ricerca bibliografica in rete. d. Analisi dei dati di uno studio epidemiologico: metodi basati sulla regressione

Introduzione ai modelli di regressione; Il modello di regressione logistico per l’analisi di rischi e proporzioni; Il modello di regressione di Poisson per l’analisi dei tassi di incidenza.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento degli esami di Epidemiologia I, Analisi statistica multivariata; si consigliano le conoscenze degli argomenti trattati nel corso di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e, in caso di esito positivo, in una prova orale (facoltativa). 6. Materiale didattico • Appunti del corso. • dos Santos Silva I., Cancer Epidemiology – Principles and Methods, IARC Press, 1999.

Cap. 13-14-15. • Rothman K.J., Epidemiology – An Introduction, Oxford University Press. 2002. Cap. 5 • Szklo M., Nieto F.J. Epidemiology – Beyond the Basics. Aspen Publishers, 2000 Cap. 6 • Lemeshow S. e Hosmer DW Jr, Logistic Regression. Da: Encyclopedia of Epidemiologic

Methods, Gail, MH e Benichou J (eds.) Wiley Reference Series in Biostatistics, 2000 Il materiale didattico di riferimento viene fornito personalmente dal docente.

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Finanza aziendale docente Angelo Renoldi Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS/P/09��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di delineare i principali elementi istituzionali che caratterizzano lo insegnamento di Finanza Aziendale e precisamente: a. Le operazioni sul mercato monetario e finanziario; b. La gestione dei rischi finanziari; c. Le operazioni di finanza mobiliare; d. Le operazioni di finanza straordinaria Limitatamente al contesto italiano. L’approccio del corso è quindi di carattere istituzionale, con particolare riferimento alla generalità delle imprese industriali e commerciali con una connotazione non specialistica (finanza per la piccola, media e grande impresa) e non settoriale (finanza immobiliare, finanza internazionale). Nella parte conclusiva sono delineate le principali metodologie utilizzate per la determinazione del valore di impresa. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

L’analisi finanziaria 8 Strumenti di finanza d’impresa 12 Funzionamento e struttura del mercato finanziario 12 La gestione dell’attivo finanziario 4 Determinazione del “valore” di impresa 4 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato

a. Il fabbisogno e l’equilibrio finanziario dell’impresa. b. Il ricorso al capitale di debito: strumenti e fonti. c. I contratti e le tecniche di finanziamento a breve termine. d. I contratti e le tecniche di finanziamento a medio-lungo termine. e. Gli strumenti per la copertura del rischio finanziario. f. Il finanziamento e le transizioni internazionali. g. Il ricorso agli investitori istituzionali nel capitale di rischio. h. Il ricorso al mercato finanziario. i. Le emissioni di titoli e la quotazione in borsa. j. Acquisizioni, cessioni, fusioni e scorpori. k. La politica e la gestione degli investimenti finanziari. l. I criteri di scelta e le forme tecniche di valutazione del capitale economico di

impresa.

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4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Microeconomia I. 5. Modalità dell’esame L'esame prevede una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. La prova consiste nella risposta aperta ad una serie di brevi domande. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Anna Gervasoni (a cura di), Finanziare l’impresa, Il sole 24 ore S. p. A., Milano, 1999. • Angelo Renoldi, Valore dell’impresa, creazione di valore e struttura del capitale, EGEA, Milano, 1998.

Informatica docente Mario Mezzanzanica Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: INF/01� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di studiare e comprendere, attraverso esempi, come vengono strutturati gli insiemi di informazioni; prendere confidenza con la logica che sta alla base della teoria dell'informazione; conoscere la struttura di un elaboratore e rendersi conto dell'evoluzione della sua architettura nel tempo. Al termine delle lezioni ed esercitazioni gli studenti dovranno essere in grado di progettare e svolgere manualmente alcuni dei processi più comuni impiegati dagli elaboratori; saper applicare i concetti di base dell'elaborazione ai problemi concreti di calcolo statistico quantitativo mediante l'uso degli strumenti di base dell’informatica. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni, seminari monotematici ed esercitazioni di laboratorio. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Modelli e algoritmi; La codifica dell’informazione e la logica Booleana 10 Introduzione alla programmazione e ai linguaggi 10 Strutture dati 6 Le applicazioni 8 Internet e HTML 6 TOTALE GENERALE 40

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3. Programma dettagliato

Concetti introduttivi

a. panoramica storica e contenuti dell'informatica;

b. la risoluzione automatica di problemi: algoritmi (definizione), linguaggi di rappresentazione, programmi, la catena di programmazione;

c. il calcolatore elettronico digitale e programmabile, elementi base della "tecnologia elettronica": operatori logici e elementi di memoria;

d. natura e rappresentazione dell'informazione (numerica, alfanumerica, di immagini, multimediale)

Concetti fondamentali della programmazione a. Introduzione agli Algoritmi

La rappresentazione del flusso di controllo, introduzione alla progettazione per raffinamenti successivi.

b. Fondamenti di programmazione in linguaggio C/C++: il linguaggio di programmazione e i meccanismi di astrazione

Astrazione di dato mediante i tipi di dato: dati numerici, caratteri, vettori, strutture, puntatori. Tecniche di programmazione: il concetto di sottoprogramma, funzioni e procedure come astrazioni. Parametri, effetto di un sottoprogramma, modalità di passaggio dei parametri. Gli ambienti C (locale e globale), cenno introduttivo al supporto di esecuzione. I file. L'ambiente di programmazione.

c. Composizione e organizzazione dei sistemi informatici

Struttura di un calcolatore (unità funzionali e uso). Struttura di massima di una rete di calcolatori. Funzioni del sistema operativo e introduzione alle funzionalità del software di rete.

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta (teoria) obbligatoria per tutti gli studenti. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: D. Sciuto, G. Buonanno. W. Fornaciari, L. Mari, Introduzione ai sistemi informatici, seconda edizione, McGraw-Hill, Libri Italia, 2002 (escludendo alcune parti che verranno specificate durante il corso). Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del libro di testo. �

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Laboratorio di informatica docente Gianluca Della Vedova Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: INF/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre i principali strumenti di programmazione al fine di permettere il trattamento automatizzato delle informazioni. Inizialmente verrano proposte le nozioni basilari di programmazione strutturata. Il corso proseguirà con i concetti fondamentali della programmazione. Tutti i concetti studiati verranno trattati tramite il linguaggio di programmazione Perl. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni al calcolatore. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Concetti basilari di programmazione. Sintassi e semantica in Perl

10

Variabili, condizioni, strutture dati, funzioni 10 Iterazioni, Referenze 6 Pattern matching 8 Gestione dell'informazione numerica 6 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Specifiche ingresso e uscita. b. Compilatore, interprete, debugger. c. Variabili. Assegnamenti. Condizioni. d. Strutture dati. e. Iterazione. f. Subroutine. Programmi come funzioni. Ricorsione. g. Puntatori e referenze. h. Strutture dati avanzate in Perl: liste e dizionari. Dizionari con più valori. Liste

e dizionari anonimi. Pattern matching.

i. Orientazione agli oggetti in Perl. 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità 5. Modalità dell’esame L'esame si divide in due parti: un progetto da implementare in Perl ed uno scritto. 6. Materiale didattico • Learning Perl di R.L. Schwartz, T. Phoenix, editore O'Reilly

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Laboratorio Statistico-Informatico docente Gianluca Della Vedova Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: INF/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre alcuni strumenti informatici per il trattamento di dati statistici. Tale obiettivo verrà perseguito attraverso lo studio dei concetti fondamentali soggiacenti a SAS e spiegando come utilizzare tale sistema per risolvere problemi di trattamento di dati. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni, una parte frontali ed una parte a distanza. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Introduzione al trattamento dati con SAS 6 Inferire informazioni dai dati 10 Descrizione dei dati 8 Rappresentare dati 8 Riepilogare dati 8 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato

a. Introduzione al trattamento dati con SAS b. Il dataset SAS, creazione di un dataset, caricamento e salvataggio di un

dataset c. Descrizione dei dati d. Il data step, librerie, librerie temporanee e permanenti, variabili, array,

dividere, fondere e ordinare dataset e. Ristrutturare i dataset f. Inferire informazioni dai dati: PROC MEANS, g. PROC CORR, PROC REG, PROC FREQ h. Tabelle a 2 entrate i. PROC PRINT, PROC FORMAT j. Rappresentazione grafica dei dati: PROC PLOT, PROC GPLOT

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità 5. Modalità dell'esame L'esame consiste in una prova scritta da svolgere al calcolatore. 6. Materiale didattico • Applied Statistics and the SAS© Programming Language, 4th Ed., autori R.P.

Cody e J.K. Smith, Prentice Hall

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Laboratorio di Statistica II docente Piergiorgio Lovaglio Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre gli strumenti informatici per l’applicazione dei concetti di calcolo delle probabilità e le metodologie inferenziali parametriche affrontate nel corso di Statistica II Tale obiettivo verrà perseguito attraverso lo studio di dati reali con il package SAS ed Excel. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni al calcolatore. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Introduzione al trattamento dati con SAS 4 Statistica descrittiva 4 calcolo delle probabilità 6 Inferenza statistica 10 TOTALE GENERALE 24 3. Programma dettagliato

a. Elementi di statistica descrittiva univariata (distribuzioni di frequenze, rappresentazioni grafiche, box-plot, funzione di ripartizione) bivariata (tabelle doppie, diagramma di dispersione, correlazione, regressione)

b. Calcolo delle probabilità generazioni di distribuzioni normali, exp, poisson, gamma, uniformi, etc; relativo calcolo delle probabilità di eventi; approssimazioni.

c. Inferenza statistica funzione di verosimiglianza e stima di massima verosimiglianza; proprietà degli stimatori attraverso l’analisi grafica della distribuzione degli stimatori, stima puntuale ed intervallare della media da popolazioni normali, poissoniane, esponenziali, gamma

d. test su parametri da popolazioni normali: una media, due medie, test per dati appaiati, una varianza, due varianze, test chi quadrato per l’indipendenza, test per la verifica della normalità, QQ-Plot e. Pacchetti Excel e SAS

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Statistica II.

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Macroeconomia docente Vittoria Cerasi Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre alcuni concetti e strumenti analitici essenziali della teoria macroeconomica moderna. In una prima parte verrà introdotto un modello della domanda aggregata (modello IS-LM) allo scopo di descrivere i mercati dei beni e delle attività finanziarie e analizzare il ruolo delle politiche economiche fiscali e monetarie. L’analisi, sviluppata dapprima con riferimento a una semplice economia a prezzi costanti, verrà estesa, dopo aver introdotto il mercato del lavoro e l’offerta aggregata, al caso di un’economia a prezzi variabili (modello AS-AD). Questo consentirà di esaminare le determinanti del tasso di inflazione e del tasso di disoccupazione. Successivamente verranno analizzate le determinanti della domanda aggregata e dei tassi di interesse in un’economia aperta agli scambi con l’estero. Nella parte finale del corso verranno esaminate le determinanti della crescita economica mediante il modello di Solow. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

La domanda aggregata e le politiche economiche (modello IS-LM) 12 Mercato del lavoro e offerta aggregata 4 Le determinanti del livello dei prezzi (modello AS-AD) 6 Tasso di inflazione e tasso di disoccupazione (curva di Phillips) 4 Mercati dei beni e mercati finanziari in economia aperta 6 La crescita economica (modello di Solow) 8 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Il mercato dei beni.

Richiami di contabilità nazionale Il modello reddito-spesa La teoria keynesiana del moltiplicatore La determinazione del reddito di equilibrio

b. I mercati finanziari La domanda di moneta L’offerta di moneta La determinazione del tasso di interesse

c. Modello IS-LM: equilibrio del mercato dei beni e dei mercati finanziari Equilibrio del mercato della moneta e curva LM. Equilibrio del mercato dei beni e curva IS

Politiche monetarie. Politiche fiscali e di bilancio. d. Il mercato del lavoro

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La definizione di disoccupazione La determinazione dei salari e dei prezzi Il tasso naturale di disoccupazione

e. Modello AS-AD: equilibrio sul mercato dei beni e dei prezzi L’offerta e la domanda aggregata L’equilibrio nel breve e nel lungo periodo Effetti di politiche economiche L’impatto di variazioni del prezzo del petrolio

f. Tasso di inflazione e tasso di disoccupazione La curva di Phillips: una relazione empirica Le aspettative sul tasso di inflazione (curva di Phillips modificata) Tasso di disoccupazione non inflazionistico (NAIRU)

g. Mercato dei beni e mercati finanziari in economia aperta Bilancia dei pagamenti. Tassi di cambio. I mercati finanziari in economia aperta Il mercato dei beni in economia aperta

h. Crescita economica I fatti stilizzati Risparmio, accumulazione di capitale e crescita (modello di Solow) Progresso tecnologico e crescita

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Microeconomia I. 5. Modalità dell’esame L'esame prevede una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. Gli studenti frequentanti sono vivamente sollecitati a sostenere l’esame nei primi appelli dopo la fine del corso. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Blanchard O., Scoprire la macroeconomia: Quello che non si puo’ non sapere, Il

Mulino, Bologna, 2003. Cap. 3-8, 10-12, 14,15. Resmini L. (a cura di), Approfondimenti ed esercizi per il corso di economia politica, EGEA, Milano, 2004. �

Matematica finanziaria docente Alberto Peretti Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/06��

1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo del corso è quello di fornire gli elementi basilari della matematica finanziaria moderna, e cioè gli strumenti indispensabili per la lettura della realtà dei mercati finanziari e i modelli fondamentali per le scelte di carattere finanziario.

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2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Regimi finanziari 9 Rendite e T.I.R. 6 Struttura per scadenza dei prezzi e dei tassi 4 Selezione del portafoglio: modello media-varianza e CAPM 9 Titoli derivati e modelli BAPM e APT 12 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Grandezze fondamentali

Operazioni finanziarie Titoli obbligazionari Regime lineare, sconto razionale, sconto commerciale Regime esponenziale Tassi equivalenti nei regimi finanziari

b. Valore attuale, montante e valore residuo in una rendita Rendite a rate costanti Tasso interno di rendimento e calcolo del T.I.R. c. Struttura per scadenza dei prezzi e dei tassi Indici di durata d. Ottimalità nel senso di Pareto Problema di selezione del portafoglio Modello media-varianza: portafogli di titoli rischiosi e non rischiosi Cenni al Capital Asset Pricing Model e. Titoli derivati: contratti forward, futures e opzioni Richiami di probabilità, Binomial Asset Pricing Model Arbitrage Pricing Theory 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Matematica I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e in una eventuale prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Dispense, appunti e temi d’esame con soluzione, disponibili in rete alla pagina

http://www.statistica.unimib.it/utenti/matematica/. • F. Moriconi, Matematica finanziaria, Il Mulino, Bologna. • R. Cesari, E. Susini, Introduzione alla Finanza Matematica, McGraw-Hill.

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Matematica I docente Andrea Calogero Crediti 7 Settore scientifico disciplinare:MAT/05� 1. Obiettivi dell'attività formativa Lo scopo del corso è di fornire gli strumenti matematici di base riguardanti le funzioni reali di variabile reale. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Limiti 8 8 Funzioni continue 6 1 Calcolo differenziale 6 6 Calcolo integrale 6 4 Integrali generalizzati 4 2 Serie numeriche 6 3 TOTALE GENERALE 36 24

2. Programma dettagliato a. Insiemi numerici: I numeri razionali. Ordinamenti. Strutture algebriche e d'ordine. Numeri

reali. L'insieme dei numeri reali esteso. Proprietà metriche dei numeri reali. Proprietà aritmetiche dei numeri reali. Potenze con esponente reale.

b. Limiti: Limiti da sinistra. Limiti da destra e limiti bilateri. Limiti e ordinamento. Limiti di alcune funzioni elementari. Caratterizzazione del limite. Algebra dei limiti. Confronto locale di funzioni. Asintoti.

c. Funzioni continue: Definizione e prime proprietà. Funzioni continue in un intervallo. Funzioni continue in intervalli e monotonia. Limite di funzioni composte. Il numero e.

d. Derivate: Definizione e prime proprietà. Calcolo di derivate. Studio del comportamento locale di una funzione I. Il teorema del valore medio. Derivate successive.

e. Primitive: Definizione e prime proprietà. Tecniche di integrazione I. Tecniche di integrazione II. Funzioni razionali.

f. L'integrale di Riemann: Definizione. Condizioni di esistenza dell'integrale di Riemann. Proprietà dell'integrale di Riemann. Calcolo degli integrali.

g. Formula di Taylor: Polinomi. Polinomio di Taylor. Formula di Taylor. Studio del comportamento locale di una funzione II. Funzioni convesse.

h. L'integrale di Riemann generalizzato. Criteri di convergenza per gli integrali generalizzati. i. Successioni e serie: Limiti di successioni. Serie. Criteri per serie a termini positivi.

Relazione con gli integrali generalizzati. Convergenza assoluta. Il teorema di Leibnitz per serie a segno alterno.

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità, tuttavia si consiglia di seguire il Precorso di Matematica. I prerequisiti necessari per una frequenza proficua del corso sono contenuti nel testo di P.Boieri e F.Chiti, indicato nella sezione relativa al Precorso di Matematica.

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5. Modalità dell’esame L'esame consta di una prova scritta e di una orale. �

Matematica II docente Stefano Meda Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:MAT/05� 1. Obiettivi dell’attività formativa Lo scopo del corso è di fornire gli strumenti matematici necessari per una buona comprensione dei concetti probabilistici. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Funzioni di più variabili 11 5 Estremi vincolati 3 2 Integrazione in una variabile 6 3 Integrazione in più variabili 10 5 Applicazioni probabilistiche 6 3 TOTALE GENERALE 36 18 3. Programma dettagliato a. Funzioni di più variabili: Polinomi di più variabili: polinomi omogenei. Limiti,

continuità, differenziabilità, derivate parziali, derivate direzionali. Derivazione sotto il segno di integrale. Derivate di ordine superiore. Formula di Taylor. Massimi e minimi liberi di funzioni di più variabili. Funzioni implicite: caso scalare e caso vettoriale. Funzioni inverse. Funzioni convesse e loro proprietà. Funzioni omogenee.

b. Estremi vincolati: Ricerca di estremanti vincolati nel caso in cui i vincoli siano espressi da equazioni: metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Ricerca di estremanti vincolati a insiemi compatti.

c. Integrazione in una variabile: Ripasso dell’integrale indefinito: calcolo di primitive. Ripasso dell’integrale di Riemann e dell’integrale di Riemann improprio. Definizione e prime proprietà dell’integrale di Riemann-Stieltjes. Caratteristiche numeriche di variabili aleatorie.

d. Integrazione in più variabili: Integrale di Riemann in più variabili. Formule di riduzione. Cambiamento di variabile. Integrazione in coordinate polari in Rn. Integrale di Riemann improprio in più variabili.

e. Applicazioni probabilistiche: Distribuzioni multidimensionali e calcolo di momenti. Funzioni di variabili aleatorie e loro momenti.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di Matematica I e Algebra lineare.

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5. Modalità dell’esame L’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • A.Bacciotti, F.Ricci, Lezioni di Analisi Matematica 2, Levrotto & Bella, Torino,

1991. • W.H. Fleming, Functions of several variables, Springer, New York, 1977. • Marcellini P., Sbordone C., Esercitazioni di Matematica, Vol. II, Parte 2, Liguori,

Napoli, 1995. Materiale eventualmente fornito dal docente durante lo svolgimento del corso��

Metodi di simulazione docente Pelagatti Matteo Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:MAT/09� Programma da definirsi.

Metodi e modelli per le scelte economiche Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/06�Mutuato da Matematica I S �

Microeconomia I docente Piero Tedeschi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-P/01��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre concetti e strumenti analitici essenziali della teoria microeconomica moderna. Svilupperemo la teoria del comportamento del consumatore e quindi la teoria della domanda dei beni e dell’offerta dei fattori. Svilupperemo inoltre la teoria del comportamento dell’impresa e quindi la teoria dell’offerta di beni e di domanda di fattori nell’ambito di un’economia di mercato perfettamente concorrenziale. Dopo aver introdotto la nozione di equilibrio concorrenziale e la nozione di efficienza paretiana in un contesto di analisi parziale di un singolo mercato, studieremo il funzionamento di un’economia costituita da una pluralità di mercati interrelati.

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2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Elementi essenziali di matematica 4 0 Introduzione. Teoria del comportamento del consumatore. 5 1 Domanda individuale e di mercato 5 2 Equazione di Slutsky. Surplus del consumatore 3 1 Scelte in condizioni di rischio 5 2 Teoria del comportamento dell’impresa 5 2 Offerta individuale e di mercato. Surplus del produttore 5 2 Equilibrio di mercato in concorrenza perfetta 4 2 TOTALE GENERALE 36 12 3. Programma dettagliato a. Elementi essenziali di matematica b. Introduzione. Teoria del comportamento del consumatore

Introduzione Prezzi, reddito, vincolo di bilancio Preferenze, utilità Scelta ottima di un consumatore concorrenziale

c. Domanda individuale e di mercato Funzioni e curve di domanda individuali Curve reddito-consumo e curve di Engel Curve prezzo-consumo e curve di domanda Funzione e curva di domanda di mercato Elasticità della domanda Curva di offerta dei fattori e sua elasticità

d. Equazione di Slutsky. Surplus del consumatore (cenni). Effetto di reddito ed effetto di sostituzione Equazione di Slutsky e “legge di domanda” Surplus del consumatore (cenni)

e Scelte in condizioni di rischio Ipotesi principali Mercati finanziari ed assicurativi f. Teoria del comportamento dell’impresa.

Tecnologia, funzione di produzione Breve e lungo periodo, rendimenti marginali e di scala Massimizzazione del profitto Minimizzazione dei costi, funzioni e curve di costo Domanda di fattori produttivi

g. Offerta individuale e di mercato. Surplus del produttore (cenni) Scelta ottima di un’impresa concorrenziale Funzioni e curve di offerta individuali Surplus del produttore (cenni) Curva di offerta di un’industria concorrenziale nel breve periodo

h. Equilibrio di mercato in concorrenza perfetta Equilibrio di un mercato concorrenziale nel breve periodo Tassazione e altri effetti di statica comparativa Curva di offerta ed equilibrio di un’industria concorrenziale nel lungo periodo Surplus dei consumatori e dei produttori

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4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. Tuttavia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Matematica I è indispensabile per affrontare con profitto il corso di Microeconomia I. La conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Algebra lineare è utile per una migliore comprensione di alcune parti del corso di Microeconomia I: lo studio simultaneo degli argomenti trattati nei due corsi è dunque vivamente consigliato agli studenti. 5. Modalità dell’esame L'esame prevede una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. Gli studenti frequentanti sono vivamente sollecitati a sostenere la prova scritta subito dopo la fine del corso. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: H. R. Varian, Microeconomia, 5a ed., Cafoscarina, Venezia, 2002. J.M. Perloff, Microeconomia, Apogeo, Milano, 2004 �

Microeconomia II docente Irene Valsecchi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-P/01� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di studiare la teoria dell’equilibrio generale, le forme di comportamento non price-taking delle imprese e un’introduzione all’economia dell’informazione. Il primo obiettivo del corso si realizza nell’analisi dell’equilibrio tra mercati in concorrenza perfetta e nello studio delle esternalità e dei beni pubblici. Il secondo obiettivo si realizza nello studio del monopolio, di elementi di teoria dei giochi e di modelli di oligopolio. Il terzo obiettivo del corso comporta l’introduzione alla teoria dei contratti e alla tecnologia dell’informazione. L’attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Teoria dell’equilibrio economico generale 6 2 Esternalità e beni pubblici 4 1 Monopolio e monopsonio 8 3 Mercato del lavoro e monopsonio 4 1 Teoria dei giochi e applicazioni 6 2 Oligopolio 4 2 Economia dell’informazione 4 1 TOTALE GENERALE 36 12

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3. Programma dettagliato a. Economia di puro scambio, equilibrio ed efficienza paretiana b. Economia di scambio e produzione c. I due teoremi fondamentali dell’economia del benessere d. Esternalità, teorema di Coase e diritti di proprietà e. Beni privati e beni pubblici f. Monopolio g. Discriminazione di prezzo h. Domanda di lavoro i. Monopsonio j. Giochi non–cooperativi: forma strategica e forma estesa k. Strategie pure, strategie miste ed equilibrio di Nash l. Giochi “one-shot” e giochi ripetuti m. Il “dilemma del prigioniero” e altri giochi n. Oligopolio (modelli di Cournot, Stackelberg, leadership di prezzo, Bertrand) o. Collusione e cartelli p. Opportunismo pre-contrattuale e selezione avversa q. Segnalazione r. Azzardo morale s. Tecnologia dell’informazione 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Microeconomia I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. 6. Materiale didattico • H. R. Varian, Microeconomia, 5a ed., Cafoscarina, Venezia, 2002 capp. 24-30,

32, 34-36 • Esercizi di microeconomia II, prove d’esame di Microeconomia II Per integrazioni si può ricorrere a: • E. Colombo, Note di teoria dei giochi, Datanova • Filippini C. e M. Maffezzoli, Esercizi e complementi di microeconomia, Vol. I:

Teoria della domanda, teoria della produzione, forme di mercato, 3a ed., EGEA, Milano, 1999.

• Cellini R. e L. Lambertini, Esercizi di microeconomia, CLUEB, Bologna, 1997.

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Modelli demografici docente Anna Maria Birindelli Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/04��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire una panoramica dei principali modelli demografici, operativamente utili per la stima sia di variabili strutturali (modelli di popolazione), sia della dinamica naturale (mortalità e fecondità). L’analisi di specifiche realtà territoriali e l’utilizzo di software demografico nel Laboratorio informatico consentono una integrazione tra nozioni teoriche e aspetti applicativi: in tal modo si favorisce l’acquisizione di specifiche competenze professionali per effettuare studi di popolazione 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Popolazione stazionaria e popolazione stabile 14 Mortalità e tavole – tipo 12 Mortalità e approccio relazionale 6 Funzioni matematiche per la mortalità 2 Modello di Brass per l’analisi della fecondità 4 Previsioni demografiche e ipotesi sulla fecondità 2 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Introduzione ai modelli demografici. Richiami sulle tavole di mortalità b. La tavola di mortalità vista nell’ottica di una popolazione stazionaria. Applicazioni del modello della popolazione stazionaria (Laboratorio) c. Definizione e caratteristiche della popolazione stabile d. Stima del tasso intrinseco di incremento. e. Applicazioni del modello di popolazione stabile a livello regionale (Laboratorio) f. Analisi dei risultati regionali. Esempi dell’uso dei modelli di popolazione. g. Le tavole tipo: Coale et al. (1966, 1982, 1988) h. Illustrazione del software MortPak4 (Laboratorio) i. Le tavole – tipo dell’Onu per i paesi in via di sviluppo j. Riepilogo di controllo sui modelli di popolazione e sulle tavole-tipo k. La funzione logit e il modello relazionale di Brass per l’analisi della mortalità l. I parametri del modello di Brass per la mortalità ed aspetti applicativi m. Applicazione della logit di Brass per l’analisi pregressa della mortalità a livello regionale (Laboratorio) n. La funzione matematica di Heligman e Pollard. I parametri della funzione (MortPak4) per i casi regionali (Laboratorio) o. Richiami sulla fecondità. Il modello di Brass per l’analisi della fecondità p. I parametri del modello di Brass per la fecondità e aspetti applicativi q. Previsioni demografiche e ipotesi sulla mortalità e sulla fecondità

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4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Demografia II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una discussione sia sui risultati ottenuti nella tesina (i contenuti vanno concordati con il docente) sia sugli argomenti in programma. 6. Materiale didattico Blangiardo G.C., Elementi di demografia, Bologna, il Mulino, (Tavola di mortalità; popolazione stazionaria; previsioni) Bonarini F., Appunti di demografia (parte I), p, Bologna, Cleup Birindelli A.M., La funzione di Gompertz modificata di Brass per l’analisi della fecondità (dattiloscritto)

Modelli statistici di comportamento economico

Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 Mutuato da Modelli statistici di comportamento economico S

Modulo integrazione sociologia docente Mario Boffi Crediti 1 Settore scientifico disciplinare: SPS/10 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si prefigge di fornire una panoramica sui principali paradigmi della sociologia che analizza lo spazio urbano e le relazioni all’interno della città e di introdurre alcuni temi di ricerca su città e società. In particolare, dopo aver inquadrato alcuni dei temi di base della sociologia urbana e alcuni degli esponenti principali, verranno analizzati il tema dell’economia nella città e della produzione culturale in ambito urbano. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Le origini della sociologia urbana 2 I principali temi ed esponenti della sociologia urbana 2 La città e l’economia 2 La città e la cultura 2 TOTALE GENERALE 8

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3. Programma dettagliato a. Introduzione alla sociologia della città b. Le origini e la scuola di Chicago c. I principali esponenti della sociologia urbana contemporanea d. I temi trattati dalla sociologia urbana oggi e. La città industriale moderna f. La città fordista g. La città nell’economia globale h. Città e cultura i. Cultura e culture urbana j. La città e il consumo 4. Propedeuticità Questa attività formativa prevede come propedeuticità il corso di sociologia. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta in cui lo studente dovrà dimostrare di avere afferrato i principali concetti teorici della disciplina. 6. Materiale didattico • Vicari Haddock, S. (2004). La città contemporanea. Bologna: Il Mulino (capitoli II e IV. Tot. Pagine 25)

Organizzazione dei sistemi informativi docente Mario Mezzanzanica Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-P/08��

1. Obiettivi dell'attività formativa Creare le necessarie conoscenze , sotto il profilo Tecnico e Metodologico che consentano un approccio corretto alla progettazione di un sistema informativo, quale risorsa strategica essenziale al raggiungimento degli obiettivi di una organizzazione aziendale. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Architetture applicative dei sistemi informativi 6 Architetture tecnologiche 6 Le applicazioni informatiche e l’analisi del sistema informativo 10 Progettazione del sistema informativo 8 I progetti di sistema informativo per l’anali dati e di supporto direzionale 10 TOTALE GENERALE 40

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3. Programma dettagliato a. Architetture applicative dei sistemi informativi

Processi di elaborazione e basi dati Il concetto di applicazione I sistemi per la gestione delle basi dati Modelli dei dati

b. Architetture tecnologiche Architetture distribuite, client server, di rete, NC Servizi telematici: internet e WWW

c. Le applicazioni informatiche e l’analisi del sistema informativo Principali classi di applicazioni informatiche Il portafoglio applicativo nelle aziende industriali e di servizi, delle banche e degli enti pubblici Analisi funzionale dell’automazione: copertura, grado di automazione, integrazione I meccanismi di modellazione del sistema informativo. Analisi degli investimenti informatici

d. Progettazione del sistema informativo Approcci ai progetti; schema del ciclo di vita dei progetti Progetto dei processi e dei dati Analisi delle attività e delle informazioni Il progetti di SIA per l’analisi dei dati ed il supporto direzionale I progetti di sistema informativo per l’anali dati e di supporto direzionale Modelli direzionali di supporto operativo e di supporto alle decisioni Data – warehouse e data mining Casi aziendali

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell'esame L'esame consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Bracchi, Francalanci, Motta, Sistemi informativi e aziende in rete, McGraw-Hill, Cap. 1,2,3,4,5,7.

Piano degli esperimenti docente Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire le basi concettuali e gli strumenti per la pianificazione, l’analisi e l’interpretazione statistica di un esperimento. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di impostare correttamente il piano di un esperimento

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orientandosi tra diversi disegni sperimentali, di effettuare l’analisi dei dati mediante il più appropriato modello nonché di interpretare dal punto di vista statistico i risultati. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Principi generali dei disegni sperimentali 4 I principali disegni sperimentali 12 Analisi della varianza (ANOVA) 12 Analisi della covarianza (ANCOVA) 12 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato a. Principi generali del piano degli esperimenti: replicazione, randomizzazione, uso

dei blocchi. b. Disegno completamente randomizzato (un solo fattore); ANOVA ad una via; metodi di comparazione multipla c. Disegni fattoriali (due o più fattori); ANOVA a due o più vie d. Disegno a blocchi randomizzati e. Disegno a quadrato latino f. Cenni a disegni complessi g. ANOVA applicata alla regressione h. Modello ANCOVA: regressione lineare con variabili esplicative quantitative e

qualitative (fattori) i. Analisi dei residui 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. 6. Materiale didattico Letture consigliate: • Armitage P., Betty G., Statistica Medica, Mc Graw-Hill Italia, Milano, 1996 • Box G.E.P., Hunter W.G., Stuart Hunter J., Statistics for Experimenters, John

Wiley & Sons, New York. • Cochran W.G., Cox M.G., Experimental Designs, II ed. Wiley, New York, 1992 • Montgomery, D.C., Design and Analysis of Experiments, Wiley &Sons, 5th ed., New-

York, 2001.

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Precorso di matematica docente Stefano Meda Crediti 2 Settore scientifico disciplinare:MAT/05��

1. Obiettivi dell'attività formativa Lo scopo del corso è di fornire gli strumenti matematici necessari per una buona comprensione dei concetti probabilistici. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Insiemi numerici 2 Generalità sulle funzioni 2 Trasformazioni del piano e funzioni 2 Rette, parabole, circonferenze e iperboli equilatere nel piano 2 Equazioni e disequazioni algebriche 2 Polinomi 2 Funzioni radice e disequazioni irrazionali 2 Funzioni esponenziale e logaritmo e disequazioni relative 2 Funzioni trigonometriche e disequazioni relative 2 TOTALE GENERALE 18 3. Modalità dell’esame L'esame consta di una prova scritta di idoneità. 4. Materiale didattico Testi di riferimento:

P. Boieri e G. Chiti, Precorso di matematica, Zanichelli ed., 1994. �

Programmazione e basi dati docente Gianluca Della Vedova Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:INF/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre alcuni strumenti informatici avanzati per il trattamento delle informazioni. Un primo obiettivo consiste nella presentazione del modello relazionale per la rappresentazione di dati. Successivamente verrà introdotto il linguaggio di programmazione SQL e mostrato come tale linguaggio permetta di operare sui dati. L'ultimo obiettivo è l'introduzione alla progettazione logica delle basi di dati, con particolare riferimento al modello Entità-Relazione. L'attività formativa è

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svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Tecniche e concetti della progettazione concettuale 6 Modello relazionale 8 SQL come linguaggio per la definizione di dati 8 SQL come linguaggio di interrogazione dati 6 Il modello Entità-Relazione 12 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato

a. Fondamenti di basi di dati b. Nozioni di progettazione concettuale: Suddivisione logica fra schemi e

istanze; Criteri di rappresentazione; Obiettivi della progettazione; c. Tecniche di progettazione: Strategie top-down, bottom-up d. Modello relazionale: Algebra relazionale; Chiavi e vincoli di integrità; Prima

e terza forma normale e loro proprietà e. SQL: Concetti fondamentali dei linguaggi di programmazione; Definizione di

schemi e tabelle; f. Come gestire i dati in formato tabellare in SQL; g. Collegare informazioni memorizzate in tabelle diverse. Estrazione di

informazioni in tabelle. Viste. h. Modello Entità-Relazione: Introduzione alla progettazione di basi di dati;

Introduzione al modello E-R; Costrutti fondamentali e avanzati di E-R; i. Tecniche di documentazione; Analisi di schemi E-R; Ristrutturazione di

schemi; j. Da E-R a modello relazionale; Relazioni uno a uno; Relazioni uno a molti,

molti a uno, molti a molti.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal corso di Informatica. 5. Modalità dell'esame L'esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale. 6. Materiale didattico Testo di riferimento: � Basi di dati, 2a ed., Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone, McGraw-Hill.

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Serie storiche economiche I docente Marco Fattore Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/03��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di illustrare sinteticamente le principali metodologie di analisi delle serie temporali, con particolare riferimento alla loro scomposizione in componenti non osservabili e alla previsione a breve termine, nel quadro dell’analisi classica e della procedura Box-Jenkins; una parte del corso sarà dedicata alla presentazione dei problemi applicativi delle varie tecniche, il cui utilizzo sarà presentato tramite l’uso di pacchetti statistici informatici. Al termine del corso, lo studente è in grado di interpretare i risultati dell’analisi di una serie storica, con tutte le metodologie dell’analisi classica e con le più semplici tecniche di analisi moderna, applicando i pacchetti informatici più diffusi (SPSS, E-VIEWS, SAS, ecc.). 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Richiami di probabilità e statistica 2 Definizioni e concetti base 2 Metodi basati su funzioni deterministiche del tempo 2 Medie mobili 2 Livellamenti esponenziali 3 Nozioni base di processi stocastici 3 Autocovarianza e spettro di un processo stazionario 6 Processi ARMA stazionari (identificazione, stima, previsione) 16 Processi integrati della famiglia ARIMA 4 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato

a. Richiami di probabilità e di regressione. b. Definizione di serie storica e delle sue componenti. c. Metodi regressivi su funzioni deterministiche del tempo e loro limiti. d. Medie mobili. e. La destagionalizzazione ed il metodo X12. f. Livellamenti esponenziali (semplice, Holt e Holt-Winters). g. Cenni di teoria dei processi stocastici. h. Proprietà dei processi stocastici. I processi stocastici gaussiani. i. Momenti dei processi stocastici. j. Il teorema di Wold e il processo lineare generale. k. Genesi dei modelli autoregressivi (AR) e a media mobile (MA). l. I modelli ARMA.

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m. I modelli ARMA stagionali. n. Il problema della non stazionarietà: trasformazioni di Box e Cox e

differenziazione. o. Processi integrati, test di radice unitaria e modelli ARIMA. p. Stima della media e delle funzioni di autocorrelazione e di autocorrelazione

parziale. q. Verifiche di ipotesi sulle autocorrelazioni stimate. r. La stima dei parametri. Verifica di ipotesi sui parametri stimati. s. Teoria statistica del previsore ottimale e utilizzo dei modelli ARIMA a fini

previsivi. 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento degli esami di Statistica I, Calcolo delle Probabilità , Matematica I. Si consigliano le conoscenze degli argomenti trattati nel corso di Statistica II e di Laboratorio di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in uno scritto oppure in un orale (se il numero di studenti è limitato). 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • B. Zavanella, Analisi classica delle serie storiche, CUESP. • B. Zavanella, Analisi moderna delle serie storiche, CUESP. oppure • Piccolo, Introduzione all'analisi delle serie storiche , Nuova Italia Scientifica.

(Tranne Cap. 5) oppure • Guizzardi, La previsione economica, Guaraldi Universitaria. (Tranne par. 2.5,

7.1, 7.2, 7.6, 10, 11) Altro materiale può essere scaricato dal sito del docente. �

Serie storiche economiche II docente Matteo Pelagatti Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/03� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso è la naturale prosecuzione del corso di Serie Storiche Economiche I. Tratta l’inferenza sui momenti e lo spettro dei processi stazionari, e la stima dei modelli ARIMA visti nel primo corso. Si affronta poi la stima dei modelli a componenti non osservabili e la costruzione di filtri lineari per estrarre le componenti. Le tecniche vengono applicate poi al problema della destagionalizzazione e allo studio del ciclo economico. Il corso si conclude arricchendo i modelli univariate visti con regressori esogeni dinamici. Il corso è corredato da esercitazioni pratiche in laboratorio.

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2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore

Lezioni Inferenza non parametrica sui momenti dei processi stazionari 4 Stima della densità spettrale di un processo stazionario 4 Stima di massima verosimiglianza di modelli ARMA 2 Modelli Strutturali 8 Forma State-Space e Filtro di Kalman 8 Modelli Transfer Function ARMAX e Strutturali 4 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato

a. Legge dei grandi numeri e teorema centrale del limite per processi stazionari

b. Stime della funzione di autocovarianza c. Periodogramma e stima della densità spettrale di un processo stazionario d. Stime di massima verosimiglianza dei modelli ARMA e. Somma di processi ARMA incorrelati f. Modelli a componenti non osservabili, modelli strutturali g. Forma state-space h. Filtro di Kalman i. Destagionalizzazione j. Estrazione del ciclo economico k. Modelli di regressione dinamica (transfer function) l. Regressione dinamica in modelli strutturali

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Serie Storiche Economiche I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in uno scritto (diverse domande con risposta breve) e in un esame pratico in laboratorio. 6. Materiale didattico Indicazioni aggiornate sul sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/p_matteo. �

Sociologia docente Mario Boffi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SPS/07 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso prenderà in esame l’apparato logico e concettuale costruito dalla sociologia e le teorie che sono state elaborate per descrivere e spiegare le istituzioni e i processi sociali più rilevanti delle nostre società. Si propone di formare le basi teoriche

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necessarie per la comprensione della società. Dopo avere inquadrato i concetti di base della sociologia e presentato l’apparato teorico costruito dai fondatori della disciplina, il corso presenterà in dettaglio i temi cruciali della sociologia contemporanea affiancando alla esposizione teorica una verifica di alcuni dei concetti illustrati attraverso dati empirici. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

introduzione alla sociologia e origini della sociologia 3 il vocabolario della sociologia 3 Il metodo sociologico 4 la modernità e la riflessione sociologica 3 La trama del tessuto sociale 3 Cultura, linguaggio e comunicazione 3 1 Controllo sociale, devianza e criminalità 3 1 Stratificazione, classi sociali e mobilità sociale 3 1 Famiglia e matrimonio 3 1 Educazione e istruzione 3 1 Economia e società 3 1 Lavoro, produzione, consumo 3 1 L’immigrazione 3 1 TOTALE GENERALE 40 8

3. Programma dettagliato a. Qual è l’oggetto della sociologia b. Le origini c. Il vocabolario della sociologia d. Il metodo sociologico e. Presentazione di alcune ricerche classiche f. I paradigmi della sociologia g. Azione, relazione, interazione sociale h. I gruppi sociali i. Norme e valori j. Il comportamento collettivo k. I gruppi organizzati l. La razionalità organizzativa m. Il concetto di cultura n. La funzione del linguaggio o. Le comunicazioni di massa p. Socializzazione e controllo sociale q. La devianza e la criminalità r. La stratificazione sociale s. Le classi sociali t. La mobilità sociale

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u. Famiglia v. Tipi di famiglie w. Trasformazione della famiglia nella società contemporanea x. Educazione y. Istruzione z. Istruzione e disuguaglianze aa. L’economia nella società bb. Il mercato e l’economia cc. Occupazione e disoccupazione dd. Il fordismo ee. Post-Fordismo e new economy ff. L’immigrazione e la globalizzazione 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5 Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta in cui lo studente dovrà dimostrare di avere afferrato i principali concetti teorici della disciplina. 6 Materiale didattico Testo di riferimento: • Bagnasco, A. Barbagli, M. Cavalli, A. ( 2004) Elementi di sociologia. Bologna: Il Mulino. I seguenti capitoli: I, II, III, IV, V, VII, X, XI, XII, XIII (tot. 253 pagine) �

Sociologia (progredito): forme della disuguaglianza Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: SPS/07 Mutuato dalla Facoltà di Sociologia.

Statistica I docente Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone, in qualità di primo insegnamento di statistica per tutti i corsi di laurea della facoltà, di introdurre gli studenti alla statistica ed alle sue metodologie e di formare le basi teoriche necessarie per tutti i successivi insegnamenti di statistica sia metodologica sia applicata. Dopo aver inquadrato la statistica fra le scienze empiriche e chiarita la differenziazione fra statistica descrittiva e statistica inferenziale sono introdotti i principali strumenti della statistica descrittiva univariata e bivariata. Le lezioni teoriche sono integrate da un corso di esercitazioni svolto in parallelo.

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2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Popolazioni, Fenomeni e Scale di modalità 4 0 Distribuzioni di frequenza univariate 6 4 Indici di posizione e Medie 8 4 Variabilità e sua misura 4 2 Distribuzioni di frequenza bivariate, Connessione e Dipendenza 8 4

Correlazione e Regressione 6 4 TOTALE GENERALE 36 18 3. Programma dettagliato

a. Statistica e scienze empiriche, statistica descrittiva e inferenziale b. Popolazioni e unità statistiche c. Fenomeni statistici e classificazione d. Rilevazione e scale di modalità e. Distribuzioni di frequenza univariate f. Rappresentazioni grafiche e Istogrammi g. Funzione di ripartizione empirica e indici di posizione: moda, mediana,

quantili h. Medie potenziate e loro proprietà i. Centri e medie secondo Chisini j. Concetto di variabilità e scostamenti medi k. Confronti di variabilità e variabilità normalizzata l. Rilevazione congiunta di 2 caratteri: tabelle a doppia entrata, distribuzioni di

frequenza congiunta e marginali m. Distribuzioni condizionate, medie e varianze marginali e condizionate n. Scomposizione della varianza o. Indipendenza, connessione e sua misura p. Dipendenza e misura della dipendenza in media. q. Covarianza, Correlazione e sua misura, relazioni fra indici r. Introduzione al modello di regressione semplice. s. Retta dei minimi quadrati t. Analisi dei residui e indici di adattamento

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consta di una prova scritta, composta da esercizi numerici, e di una prova orale sulla parte teorica del corso. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Gli argomenti trattati nel corso sono reperibili, con approfondimenti, in:

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• G. Landenna Fondamenti di Statistica descrittiva, Il Mulino, 1994 Per le esercitazioni e la prova scritta possono essere utili i seguenti eserciziari: • L. Pagani Complementi ed esercizi di statistica descrittiva, Ed. Cisalpino, 1997 • S. Migliorati Statistica: temi d’esame svolti per il diploma universitario in

statistica, Cuesp, 1997 �

Statistica II docente Donata Marasini Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire i concetti di base e gli strumenti indispensabili dell’inferenza statistica, sia sotto il profilo della stima, sia sotto quello della verifica di ipotesi. Lo studente viene, pertanto, a disporre di alcuni dei principali metodi statistici che gli consentono di affrontare e risolvere problemi reali che sono soggetti all’incertezza. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Il concetto di campione 2 La stima puntuale 6 5 Metodi di stima 6 3 La stima intervallare 4 2 I test di significatività 6 4 Cenni sulla teoria di Neyman-Pearson 6 4 Il test Chi-Quadrato 6 TOTALE GENERALE 36 18 3. Programma dettagliato

a. La nozione di campione e lo spazio campionario. Il concetto di statistica e stimatore.

b. La stima puntuale. Proprietà degli stimatori: la correttezza, la consistenza, l’efficienza assoluta e relativa. Il teorema di Frechét-Rao.-Cramér; il criterio dell’errore quadratico medio.

c. Metodi di stima. Il metodo della massima verosimiglianza; il metodo dei momenti.

d. La stima intervallare. I metodi per la sua determinazione; il concetto di quantità pivotale.

e. I test di significatività. Il concetto di test di significatività nel caso parametrico e i principali test; il test z; il test t di Student; il test F di Snedecor.

f. Cenni sulla teoria di Neyman-Pearson. Il concetto di errore di prima e di seconda specie; il test più potente e il lemma di Neyman-Pearson; cenni sui test uniformemente più potenti.

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g. Il test Chi-Quadrato come test di indipendenza e come test di adattamento. 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento degli esami di Matematica I, Statistica I e Calcolo delle probabilità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e, in caso di esito positivo della medesima, in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Landenna G.,Marasini D., Ferrari P., Teoria della stima, Il Mulino, Bologna, 1997 • Landenna G.,Marasini D., Ferrari P., La verifica di ipotesi statistiche, Il Mulino, Bologna, 1998 Sono a disposizione sul sito della Facoltà http://www.statistica.unimib.it temi di esame con le relative soluzioni. Testo di utile consultazione: • Mood A.M., Graybill F.A., Boes D.C., Introduction to the Theory of Statistics, McGraw-Hill, Singapore, 1987

Statistica applicata alle scienze biologiche docente Elia Biganzoli Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:MED/01� 1. Obiettivi dell'attività formativa Lo studente dovrà apprendere le basi per l'applicazione di metodi quantitativi nel laboratorio di analisi biologiche. L'obiettivo finale sarà l'acquisizione di elementi per il supporto statistico allo sperimentatore, nelle fasi di pianificazione, esecuzione ed analisi dei risultati dei dosaggi biologici. Verrà quindi considerata la metodologia statistica di riferimento, in relazione alla sua applicazione ad esempi pratici. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Principi generali del dosaggio biologico 10 Dosaggi diretti 4 Dosaggi indiretti 10 Dosaggio con risposte categoriche (quantali) 8 Calibrazione e controllo di qualità 8 TOTALE GENERALE 40

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3. Programma dettagliato a. Principi generali del dosaggio biologico

Struttura generale del dosaggio biologico Cenni storici Risposte graduali e quantali

b. Dosaggi diretti La distribuzione delle tolleranze Stima puntuale ed intervallare Il Teorema di Fieller

c. Dosaggi indiretti Curve di dose-risposta Dosaggi per rette parallele Dosaggi per rette convergenti

d. Dosaggi con risposte categoriche (quantali) Modelli Lineari Generalizzati e dosaggi quantali Stima puntuale ed intervallare di concentrazioni efficaci (EC)

e. Calibrazione e Controllo di qualità Calibrazione lineare e dosaggi chimici Calibrazione non lineare e dosaggi immunologici Controllo di qualità interno Verifica esterna della qualità

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Statistica I e di Calcolo delle Probabilità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in un test preliminare e nella discussione dei risultati di un'analisi di dati sperimentali. 6. Materiale didattico Testo di riferimento: • Finney D.J. Statistical Method in Biological Assay. Griffin, London, 1978. Cap.

1,2,3,4 Per alcune parti del corso verrà fornito materiale aggiuntivo ad integrazione del libro di testo. Testi di consultazione • Bliss C.I. The Statistics of Bioassay. Academic Press Inc. New York. 1952. • Finney D.J. Probit analysis. Cambridge University Press, London, 1971. • Collett D. Modelling Binary Data. Chapman & Hall, London, 1991 �

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Statistica aziendale docente Paolo Mariani Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/03 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Fornire degli strumenti per l’analisi statistica dei dati d’azienda al fine di ricondurli ad informazioni di supporto alle decisioni aziendali e mostrare, attraverso giochi di ruolo e testimonianze, come i metodi statistici consentano di affrontare e risolvere alcuni problemi in azienda. Particolare attenzione è dedicata alle aree di applicazione statistica in ambito aziendale, gli aspetti connessi alla raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati ed allo studio di casi aziendali. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Tecniche di misurazione e di sintesi dei dati 8 Analisi condotte sulla base delle fonti di maggiore utilizzo 8 Aree di applicazione della statistica in ambito aziendale 12 Classificazione dei dati in Azienda 8 Gioco di ruolo 4 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato a. Tecniche di misurazione e di sintesi dei dati b. Gli aspetti classificatori e di definizione c. Il sistema dei conti delle imprese d. Analisi condotte sulla base delle fonti di maggiore utilizzo e. Aree di applicazione della statistica in ambito aziendale f. Classificazione dei dati in Azienda g. Fonti statistiche endogene ed esogene h. Il sistema informativo aziendale i. Il Cliente: esterno ed interno j. Chiavi di lettura dei dati: la diffusione e la comunicazione efficace k. Tecniche di indagine l. Gioco di ruolo

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Statistica Economica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale e nella realizzazione di una tesina sugli argomenti trattati.

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6. Materiale didattico Testi di riferimento: • P. Mariani, La statistica in Azienda, contesti ed applicazioni, Franco Angeli, Milano, 2002 • P. Mariani, Appunti del corso Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del testo di riferimento. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente al docente

Statistica dei mercati monetari e finanziari Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/03 Mutuato da Statistica dei mercati monetari e finanziari S�

Statistica economica I docente Biancamaria Zavanella Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/03 1. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Comparabilità, dati di prezzi e quantità, indici elementari

4

Indici bilaterali secondo l’approccio di Irving Fisher 4 2 Approccio assiomatico, proprietà irrinunciabili e desiderate

6 2

Indici bilaterali semplici 2 2 Indici bilaterali composti, indici geo-logaritmici 10 4 Indici multi- temporali, indice di Divisia 8 2 TOTALE GENERALE 36 12

2. Programma dettagliato Parte I : misure statistiche delle variazioni dei valori, dei prezzi e delle quantità nel tempo e nello spazio

a. La comparabilita’ dei valori, dei prezzi e delle quantità nel tempo e nello spazio.

b. I registri, le fonti e le tecniche di rilevazione. Indici elementari di valori, prezzi e quantità.

c. Gli indici sintetici bilaterali secondo l’approccio di Irving Fisher. I limiti dell’impostazione di Fisher.

d. Definizione e proprietà degli indici sintetici bilaterali secondo

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l’impostazione assiomatica. e. Gli indici sintetici bilaterali semplici: definizione, proprietà assiomatiche e

formule (indice di Jevons). Formule che non soddisfano a tutte le proprietà. f. Gli indici bilaterali composti. Indici non caratteristici. “Medie geo-

logaritmiche”;(Laspeyres, Paasche, Sato-Vartia, “Crossing values”, Fisher, Walsh e Martini).

g. Differenza di Bortkievicz. h. Sistemi di indici per il confronto multilaterale. La transitività. i. Il confronto tra più situazioni temporali direttamente comparabili. Indici

diretti a base fissa, mobile o periodica L’indice di Divisia 3. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità 4. Modalità dell’esame L’esame consiste in un esercizio scritto e in una prova orale. 5. Materiale didattico • M. Martini, Numeri indice per il confronto nel tempo e nello spazio, CUSL, Milano 2001. �

Statistica economica II Docente Biancamaria Zavanella Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/03 �

1. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore

Lezioni Ore

Esercitazioni Il sistema economico: soggetti oggetti , attività 6 2 I conti economici (SEC-SNA) 6 2 La tavola delle interdipendenze e il modello di Leontief

6 2

Modello statico verticalizzato 6 2 Modello dinamico verticalizzato 6 2 La mobilità strutturale 6 2 TOTALE GENERALE 36 12 2. Programma dettagliato Parte II: modelli rappresentativi ed esplicativi del sistema economico.

a. Il sistema economico: soggetti, oggetti, attività. Stock e flussi.. Il circuito degli oggetti reali e finanziari.

b. La contabilità nazionale. I conti economici e gli aggregati saldo secondo il SEC. I conti patrimoniali.

c. Il modello semplificato mono-prodotto. I coefficienti tecnici di produzione e

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di lavoro, i coefficienti di consumo e il tasso di occupazione. d. Dalla rappresentazione (identità) alla spiegazione: sistemi di equazioni delle

quantità e dei prezzi. e. La tavola delle interdipendenze settoriali e il sistema di Leontief. f. Il sistema verticalizzato statico di puro lavoro di Pasinetti. g. Il sistema verticalizzato dinamico di puro lavoro. h. La mobilità del lavoro (flessibilità) come condizione per il mantenimento

dell’equilibrio nel tempo 3. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di Statistica economica I. 4. Modalità dell’esame L’esame consiste in un esercizio scritto e in una prova orale. 5. Materiale didattico Testi di riferimento: • B. Zavanella, Modelli per la misura della dinamica economica strutturale, CUSL,

Milano, 2004 • ISTAT, I conti degli italiani, edizione 2001, il Mulino, Bologna, 2001. • L. Pasinetti, Dinamica strutturale, il Mulino, 1993 (cap. 1- 5 e 9). Letture: • AAVV, Statistica economica, a cura di G. Marbach, UTET,1990. • G. Alvaro, Contabilità nazionale e Statistica economica, Cacucci editore, 1992 (cap. 1-5, 6.1, 8, 14, 16.2). • A Giannone, Sistemi di contabilità economica e sociale, CEDAM, 1992. • M. Martini, I numeri indice in un approccio assiomatico, Giuffrè, 1992 �

Statistica medica docente Giovanni Corrao Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:MED/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire gli strumenti concettuali per capire le peculiarità del metodo statistico nell’Area della ricerca e della pratica biomedica. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di: (1) impostare correttamente il calcolo di una misura di frequenza di una malattia e dei suoi possibili esiti; (2) orientarsi tra le principali fonti informative dei dati correnti di pertinenza biomedica; (3) riconoscere e interpretare la differenza tra approccio sperimentale e osservazionale; (4) riconoscere ed interpretare i vantaggi e i limiti dei principali disegni sperimentali e osservazionali.

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2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore

Lezioni Introduzione al corso 2 Misure di frequenza 10 Fonti informative 6 La ricerca biomedica tra sperimentazione e osservazione pianificata 6

Principali disegni sperimentali 8 Principali disegni osservazionali 8 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Ruolo delle scienze statistiche nella ricerca e nella pratica clinica: il processo

induttivo e quello deduttivo b. Frequenza della malattia e dei suoi possibili esiti: costruzione e significato di un

indice (casi incidenti e prevalenti; coorte fissa e popolazione dinamica; tasso e rischio – differenze concettuali e relazione matematica - ; metodo attuariale; relazione tra prevalenza, incidenza e mortalità)

c. Frequenza della malattia e dei suoi possibili esiti: le fonti informative (registri di mortalità residente; registri di patologia con base di popolazione ed ospedaliera;)

d. La ricerca scientifica in medicina: osservazione pianificata e sperimentazione (concetto di causa; definizione di ricerca sperimentale e osservazionale)

e. La ricerca scientifica in medicina: studi clinici controllati randomizzati (le fasi preclinica e clinica della sperimentazione di un farmaco; norme di buona pratica clinica; principio guida di un esperimento; studi clinici tra ed entro pazienti; introduzione ai disegni completamente randomizzato, a blocchi randomizzati e fattoriale; misure di efficacia)

f. La ricerca scientifica in medicina: studi epidemiologici osservazionali (studi ecologici e analitici; la fallace ecologica; disegno prospettico e retrospettivo, misure di insorgenza e di associazione)

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti eventualmente integrata con una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • G. Corrao, Appunti del corso, 2001, prossimamente reperibili sul sito http://www.statistica.unimib.it Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione degli appunti. �

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Statistica sociale (Indicatori sociali) docente Anna Maria Birindelli Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/05 �

1. Obiettivi dell'attività formativa L’analisi dei diversi aspetti della realtà sociale costituisce una importante base di riferimento per comprendere i processi in atto e prefigurare, con strumenti adeguati, le eventuali alternative di intervento. Il corso si propone di fornire sia una panoramica critica del materiale statistico disponibile in Area sociale sia alcuni strumenti metodologici idonei alla costruzione degli indicatori sociali. Si prevede lo svolgimento di attività nel Laboratorio informatico per ricerche in Internet e elaborazioni di base (in Excell e/o in SPSS). 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Nozioni introduttive sugli indicatori sociali 7 Ipotesi di ricerca, trattamento dei dati, trasformazioni e sintesi degli indicatori sociali

16

Internet e la ricerca degli indicatori sociali 7 Gli indicatori per lo sviluppo umano (Onu) 4 Alcune tematiche sociali 8 Gli indicatori sociali in pratica 4 Presentazione dei poster e osservazioni conclusive 4 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato

a. Premesse sugli indicatori sociali b. Il movimento degli indicatori sociali c. Tipologie degli indicatori sociali d. L’offerta del lavoro: fonti statistiche e analisi di trend e. Alcuni aspetti dell’offerta di lavoro in Italia f. Ipotesi di ricerca e costruzione degli indicatori sociali (Laboratorio) g. Controlli dell’adeguatezza di una batteria di indicatori sociali h. Sintesi degli indicatori elementari trasformati in numeri indice, in scala e in

scarti standardizzati (Laboratorio) i. Sintesi degli indicatori tramite il metodo tassonomico j. Verifica della stabilità delle graduatorie (Laboratorio) k. Internet e la ricerca delle informazioni nel web l. Gli indicatori sociali in rete: il sito dell’ONU (Laboratorio) m. Gli indicatori sociali in rete: i siti dell’OCSE, dell’EuroStat e del SISTAN

(Laboratorio) n. Gli Indici di Sviluppo Umano dell’ONU o. Intreccio tra Indicatori ONU e “The Millennium Development Goals”.

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p. Alcuni approfondimenti: la povertà; le condizioni di salute q. Presentazione dei poster (lavori di gruppo)

4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una discussione sia sui risultati ottenuti nella tesina (i contenuti vanno concordati con il docente) sia sugli argomenti in programma. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: A.M. Birindelli, Elementi di base per la costruzione degli indicatori sociali (Dispense) Per alcune parti del corso verranno indicati i testi di riferimento��

Statistica sociale (Strumenti per l’indagine) docente Anna Maria Birindelli Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/05 �

1. Obiettivi dell'attività formativa La conoscenza tempestiva delle opinioni, degli atteggiamenti, dei progetti delle persone implica l’uso sempre più diffuso dei sondaggi e delle inchieste. Nel disegno complessivo di una ricerca sul campo, le questioni attinenti l’architettura del questionario, le modalità di raccolta dei dati e gli errori non campionari rivestono un ruolo cruciale per ottenere dati affidabili. Il corso si propone di fornire le nozioni teoriche e le procedure operative necessarie per programmare strumenti di misura e modalità di somministrazione delle interviste che siano funzionali agli obiettivi perseguiti nei vari ambiti di indagine. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Introduzione ai sondaggi 2 Disegno globale di una ricerca sul campo 5 Lo strumento di misura 9 Aspetti psicologici 8 Errori ed effetti riposta. Sintesi riepilogativa per l’organizzazione dei lavori di gruppo 7

Ruoli e comportamenti degli intervistatori. Qualità dei dati e del rapporto di ricerca 5

I questionari in pratica 4 TOTALE GENERALE 40

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3. Programma dettagliato a. Excursus storico sui sondaggi b. Le ricerche campionarie e l’implementazione del disegno complessivo c. Gli ingredienti: gli attori; risorse e vincoli; fattori di contesto d. Misure e modalità di raccolta dei dati e. Qualità dei dati: validità e fedeltà delle misure f. Qualità dei dati ed effetti risposta g. Grado di strutturazione delle domande h. Aspetti psicologici (intrusività, salienza, dimensione temporale) e fraseggio i. Processi psicologici: la memoria j. Processi psicologici e comprensione del questionario k. Domande e categorie di risposte: errori o effetti risposta l. (segue) Domande e categorie di risposte: errori o effetti risposta m. Sintesi riepilogativa sulla costruzione e verifica del questionario n. L’intervistatore e possibili sorgenti di errori. o. Elementi per una analisi della qualità dei dati e di un rapporto di ricerca p. Presentazione delle proposte di questionari q. Presentazione delle proposte di questionari

5. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Vanda Zammuner (1998), Tecniche dell’intervista e del questionario, il Mulino,

Bologna Materiale esemplificativo (una pubblicazione a scelta): • Bonifazi et al. (1999), Giovani che non lasciano il nido. Atteggiamenti, speranze, condizioni

all’uscita da casa, Roma, IRP – CNR, W.P. 01/99 (con questionario) • Gesano G. et al. (2000), Le intenzioni, i desideri e le scelte delle donne italiane in tema di

fecondità. L’Osservatorio italiano sulle aspettative di fecondità, Roma, IRP – CNR, W.P. 01/2000 (con questionario)

• Misiti ( a cura di), Sei miliardi di abitanti: opinione pubblica e media in Italia, Demotrends, Roma, IRPS-CNR, giugno 2002 (con questionario)

• AA.VV., I viaggi in Italia e all’estero nel 2002, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Viaggi e vacanze”. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario)

• AA.VV., Cultura, socialità e tempo libero, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti sulla vita quotidiana” Dicembre 2001 – Marzo 2002. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario)

• AA.VV., I cittadini e le tecnologie della comunicazione, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti sulla vita quotidiana” Anno 2000. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario)

• AA.VV., Sport e attività fisiche, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti sulla vita quotidiana” Anno 2000. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario)

• AA.VV., Le attività del tempo libero, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti sulla vita quotidiana” Anno 2000. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario)

• AA.VV., Letture e linguaggio, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti sulla vita quotidiana” Anno 2000. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario)

AA.VV., Musica e spettacoli, Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti sulla vita quotidiana” Anno 2000. Sistema Statistico Nazionale – Istat (con questionario�

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Statistica territoriale e ambientale docente Riccardo Borgoni

Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre la problematica della misurazione statistica di fenomeni ambientali e introdurre lo studente all’analisi dell’informazione georeferenziata strettamente connessa con tale problematiche. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Indicatori e standard ambientali 8 Strumenti di analisi per dati territoriali 10 Introduzione al software per la gestione e l’analisi di 6 dati territoriali TOTALE GENERALE 24

3. Programma dettagliato Gli indicatori ambientali più comunemente utilizzati. Gli standard ambientali. Rappresentazione territoriale dei dati georeferenziati. Elementi di cartografia tematica. Introduzione alle tecniche statistiche per l’analisi di dati territoriali. Tipologie di dati territoriali. Variabilità di piccola e larga scala. Analisi della componente di larga e piccola scala: variogramma e covariogramma, indici di Moran e Geary 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Statistica I, Laboratorio di Informatica ed elementi di Algebra lineare. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale e una prova pratica svolta al calcolatore 6. Materiale didattico Il materiale verrà indicato dal docente all’inizio del corso �

Teoria dei campioni docente Donata Marasini Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01 �

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire i più noti piani di campionamento probabilistici con riguardo alle popolazioni finite, intese secondo l’approccio classico. Lo studente

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viene messo in grado di scegliere quale piano di campionamento sia più idoneo e quale, fra i vari stimatori, sia preferibile nella particolare situazione concreta. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni con il supporto di una esercitazione conclusiva. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Ore Esercitazioni

Inferenza da popolazioni finite 4 Piani di campionamento a probabilità costanti 8 Stimatori e loro proprietà 8 3 Campionamento a probabilità variabili 8 3 Dimensione campionaria 6 TOTALE GENERALE 34 6

3. Programma dettagliato

a. Inferenza da popolazione finita. Definizione di popolazione finita; fasi e modalità di rilevazione di un’indagine statistica campionaria.

b. Piani di campionamento. Piano casuale semplice con e senza reinserimento; campionamento stratificato a probabilità costanti. Cenni sul campione sistematico.

c. Stimatori e loro proprietà. Stimatori della media; stimatori del totale; stimatore della proporzione; stimatori per quoziente; stimatore combinato; stimatore separato.

d. Cenni sui piani di campionamento a probabilità variabili e su alcuni stimatori.

e. Dimensione campionaria. Determinazione della dimensione campionaria con riferimento all’errore tollerato e al costo.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento degli esami di Matematica I, di Statistica I e di Calcolo delle probabilità. Si consigliano le conoscenze degli argomenti trattati nel corso di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Frosini B.V., Montinaro M., Nicolini G., Il campionamento da popolazioni finite,

UTET, 1999 Testi di utile consultazione: • Sarndal C.E., Swensson B., Wretman J., Model Assisted Survey Sampling,

Springer-Verlag, New York, 1992 • Thompson S.K., Sampling, J. Wiley, New York, 1992

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Teoria delle decisioni docente Sonia Migliorati Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: MAT/09� 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire le nozioni di base della teoria delle decisioni in condizioni di incertezza con particolare attenzione alle applicazioni all’inferenza statistica. Il principale obiettivo è quello di porre a confronto le diverse impostazioni inferenziali (in particolare “classica” e “bayesiana”) nell’area decisionale. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Analisi delle decisioni in condizioni di incertezza 10 Inferenza bayesiana 10 Forma estensiva e forma normale dei problemi parametrici 6 Teoria delle decisioni statistiche in ambito bayesiano 10 Teoria delle decisioni statistiche in ambito classico 4 TOTALE GENERALE 40

3. Programma dettagliato a. Analisi delle decisioni in condizioni di incertezza: forma canonica, criteri di

ottimalità, ammissibilità e completezza, rappresentazione geometrica, decisioni bayesiane e decisioni minimax.

b. Inferenza bayesiana: modello statistico, funzione di verosimiglianza, distribuzioni iniziale e finale, principali metodi di elicitazione della distribuzione iniziale.

c. Forma estensiva e forma normale dei problemi parametrici: perdita attesa finale, azioni bayesiane, rischio normale, rischio di bayes, teorema di equivalenza.

d. Teoria delle decisioni statistiche in ambito bayesiano: stima bayesiana per vettori, eliminazione dei parametri di disturbo, stima bayesiana per regioni, verifica di ipotesi, fattore di bayes.

e. Teoria delle decisioni statistiche in ambito classico: stima puntuale, verifica di ipotesi.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Statistica II.

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5. Modalità dell’esame L’esame consiste nella stesura di una relazione scritta su un argomento concordato con il docente e, successivamente, in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Piccinato L., Metodi per le Decisioni Statistiche, Springer-Verlag Italia, Milano,

1996. • Berger J.O., Statistical Decision Theory and Bayesian Analysis, Springer-Verlag,

New York, 1985. Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione dei libri di testo.

Teoria dell’inferenza statistica I docente Andrea Ongaro Crediti 5 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01��

1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di approfondire i concetti e i metodi dell’inferenza statistica acquisiti nel corso di Statistica II attraverso la presentazione di argomenti di rilevanza sia teorica sia applicativa. In particolare, dopo aver richiamato alcuni strumenti preliminari relativi alle variabili casuali, verranno presentate nozioni di teoria ottimale della stima e della verifica d'ipotesi, nonché cenni sui metodi non parametrici. 2. Programma riassuntivo

ARGOMENTI Ore Lezioni

Variabili casuali multidimensionali 8 Sufficienza e famiglie esponenziali 6 Teoria ottimale della stima 8 Teoria ottimale della verifica di ipotesi 10 Test non parametrici 8 TOTALE GENERALE 40 3. Programma dettagliato a. Variabili casuali multidimensionali.

Funzione di ripartizione multidimensionale (caso discreto e assolutamente continuo). Distribuzioni marginali e condizionate. Valore atteso e momenti.

b. Sufficienza e famiglie esponenziali Sufficienza nel caso multiparametrico. Sufficienza minimale.

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Famiglie esponenziali: definizione e principali proprietà. c. Teoria ottimale della stima.

Criteri di valutazione degli stimatori. Stimatori corretti a minima varianza. Teoremi di Rao-Blackwell e Lehmann-Scheffé.

d. Teoria ottimale della verifica di ipotesi. Criteri di valutazione dei test. Test uniformemente più potenti.

e. Test non parametrici. Test su un indice di posizione: il caso di un campione. Test su un indice di posizione: il caso di due campioni.

4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell'esame di Statistica II, Matematica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Probabilità e variabili casuali. Il Mulino, Bologna, 1997 • Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Teoria della stima. Il Mulino, Bologna, 1997 • Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Teoria della verifica di ipotesi. Il Mulino, Bologna, 1997 Testi di utile consultazione: • Dall’Aglio G. Calcolo delle probabilità. Zanichelli, Bologna, 1997. • Rohatgi V.K., Ehsanes Saleh A.K. An introduction to probability and statistics. J. Wiley, New York, 2001. • Landenna G., Marasini D. Metodi statistici non parametrici. Il Mulino, Bologna, 1990.

Teoria dell’inferenza statistica S Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01�Mutuato da Teoria dell’inferenza statistica S �