Alfredo rApetti Mogol - Ca' D' · PDF filesuccessi di Lucio Battisti. ... Mariano Rapetti -...

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ALFREDO RAPETTI MOGOL A CURA DI GLORIA PORCELLA E LAMBERTO PETRECCA Art Director | Mario Peragallo | [email protected] Roma | Miami

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Alfredo rApetti Mogol

a cura di Gloria Porcella e lamberto Petrecca

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Roma | Miami

19 S E T E m b r E - 7 O T T O b r E 2 0 1 2

Galleria ca’ d’oro | Piazza di sPaGna,81 | roma

La GaLLeria Ca’ d’OrO Presenta

a cura di Gloria Porcella e lamberto Petrecca

Roma | Miami

A l f r e d o r A p e t t i M o g o l

LITTERAE“In pittura le parole sono presenti in forma di immagini. I quadri possono essere poesie se vengono letti come parole anziché come immagini”. Così scriveva Keith Haring nei suoi diari. La parola per Alfredo Rapetti è la costante che rappresenta l’umanità intera, nelle sue tele scrittura e pittura attingono l’una dal patrimonio espressivo dell’altra pur mantenendo ciascuna la propria autonomia. La parola diviene immagine, ma un’immagine indefinita che si estende su superfici minimali ed equilibrate. Il valore dell’opera di Rapetti è il risultato di un’intima espressività formale e allo stesso tempo di una profonda sensibilità pittorica, che investe ogni elemento presente nella sua ricerca. La sua pittura semplice, diretta e spontanea rispecchia la sua personalità sensibile da scrittore e compositore musicale.Rapetti comunica con estrema sincerità le sue più profonde emozioni, con una modalità che unisce l’immagine della scrittura, realizzata con la tecnica a punta secca, alla superficie della tela. La calligrafia nelle opere di Rapetti fa da padrona e i colori delle tele rafforzano l’immediatezza del suo linguaggio, così diretto e forte da abbracciare qualsiasi tipo di pubblico. Non è dato spiegare il contenuto delle parole che invadono le tele, il significato è intrinseco alla pittura e il risultato formale e visivo è vincente. Le tele di Alfredo Rapetti sono vitali, in quanto parlano da sole del mondo, senza ulteriori spiegazioni, senza orpelli.

Gloria PorcellaCuratore

introduzioneGLI IDEOGRAMMI DEL CUORE DI ALFREDO RAPETTI MOGOLA prima vista ciò che colpisce di più l’attenzione di uno spettatore di fronte a un quadro di Alfredo Rapetti Mogol è la fusione dei due elementi più importanti della sua storia, personale e artistica: la scrittura di testi per la musica e la pittura.

Infatti è vero che il padre di Alfredo sia il celebre Mogol autore dei testi di tutti i più grandi successi di Lucio Battisti. Ancor prima si scopre che il nonno paterno – Mariano Rapetti - fosse il paroliere di canzoni all’epoca famosissime come Vecchio scarpone e Le colline sono in fiore. E lui stesso, Alfredo, nel 1983 è diventato paroliere – usando lo pseudonimo Cheope - con la canzone Il chitarrista, cantata da Ivan Graziani. In seguito ha scritto canzoni per Gianni e Marcella Bella, ha composto numerose canzoni di Raf (Il battito animale, Due). Nel 1994 inizia la collaborazione con Laura Pausini, per la quale ha composto Strani amori (classificatasi al terzo posto al Festival di Sanremo 1994), Incancellabile e E ritorno da te. Oltre ad aver composto canzoni, tra gli altri, anche per Adriano Celentano, Mina e Carlos Santana. Accanto a queste radici sono ben presenti anche quelle deI nonno materno, Alfredo De Pedrini, Presidente dell’Associazione Arti Grafiche, grazie al quale frequenta l’ambiente artistico milanese da cui origina la passione per la pittura. Collabora con altri artisti fino a giungere in seguito all’elaborazione di uno stile e di una forma pittorica originalissima: la fusione di scrittura e pittura.La scrittura scompare come segno riconoscile che designa significati predefiniti.La scrittura diventa segno che non designa un bel niente perché rivela molto di più: disvela il mondo interiore. Ne è la sua proiezione su tela.

Andando più a fondo si scopre quindi che l’amore per la scrittura - e la fusione di essa nella pittura - non deriva solo dalle naturali ascendenze ambientali ma da una poetica autonoma che trova nel “segno” il suo codice aureo.La scrittura perde in tal modo la sua funzione di portatrice di senso già definito e acquista senso di per sé. Nelle tele di Alfredo Rapetti Mogol, la scrittura assume la delicata missione di toccare le corde dell’anima senza per forza rimandare ad altro. La scrittura si trasforma da segno semantico in segno estetico: pittogrammi godibili di per sé.Senza scomodare De Saussure potremmo dire che il significante si fa significato.Di più: si fa Arte.

Lamberto PetreccaCuratore

Glor ia Porce l la e Lamber to Pe t recca

Latitudini

cm 75x105 acrilico su carte

Ricordo Elementare

cm 75x105 cemento acrilico e tela su carta

La ragione dell’ istinto

cm 75x105 cemento e carta

Tre felicità

cm 75x105 inchiostro e cemento su carta

Lettera dell’alba

cm 75x105 acrilico su carte

Lettera bianca

cm 118x118acrilico su tela

Lettera aperta

cm 118x118acrilico su tela

Sovrapposizione lirica elementare

cm 90x50cemento carta acrilico su legno

cm120x80 cemento carta e legno dorato

La finestra del vento

cm 125x65 tela cemento carta e piombo su legno

Sovrapposizione lirica elementare

cm140x120 acrilico e bitume su tela

Lettera notturna

cm140x120 acrilico e bitume su tela

Mappa del mio cielo

Qualcosa si e’ perso ma molto e’ rimasto

cm 140X120 cemento tela e piombo

Tra la Terra e il Cielo

cm140x120 acrilico e bitume su tela

Per Damasco

cm 140x120 acrilico su tela

cm140x120 acrilico e bitume su tela

Graffito con banda bianca

A l f r e d o r A p e t t i M o g o l

LA

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LETTERA DELL' ALBA

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LETTERA APERTA

LETTERA BIANCA

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LETTERA NOTTURNA

© 2011 R

omero Britto

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APPA DEL M

IO CIELO

PER DAMASCO

QUALCOSA SI E'

PERSO MA MOLTO E'

RIM

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GRAFFIT

O CON BANDA BIANCA

TRA LA TERRA E IL CIELO

esposizioniMarzo 2001 Spazio Industria – Milano

Gennaio 2003 Art Consulting Porro & c. - MilanoMarzo/Aprile 2003 Galleria Cà d’Oro – RomaNovembre 2003 Fondazione KPMG - Berlino

Marzo 2004 Galleria Maretti Arte Monaco -Montecarlo Aprile 2004 Terme di Saturnia - sedeMaggio 2004 Fondazione Ideazione - RomaMaggio 2004 Galleria Spazio 30 – MilanoLuglio 2004 Villa Olmo - Como

Maggio 2005 Villa Viviani - Settignano Firenze Maggio 2005 Galleria Spazio 67 - RomaGiugno 2005 Galleria Art Time – BresciaNovembre 2005 Albergo delle Povere - Palermo

Febbraio 2006 Galleria SRT – RomaAprile 2006 Galvanotecnica Bugatti- MilanoAprile 2006 Galleria SRT – BolognaSettembre 2006 Certosa di San Lorenzo - Padula-SalernoDicembre 2006 Galleria SRT - NapoliDicembre 2006 Galleria Art Time - Brescia

Febbraio 2007 GalleriaSRT – BresciaAprile 2007 Tribeca –Palermo

Marzo 2008 Castello Carlo V – LecceSettembre 2008 McDermott Will & Emery – Roma

Marzo 2009 “Confronti” Rifugio Antiaereo P. Adenauer 8- RomaGiugno 2009 Comune di Padova Scuderie di Palazzo Moroni “Elementi di Scrittura Universale” – PadovaSettembre 2009 Palazzo della Ragione “Bio – Grafia” – MantovaOttobre 2009 Primo Alfabeto Arte Silva SeregnoOttobre 2009 2RXC Cavana Arte Contemporanea La SpeziaDicembre 2009 Declinare L’infinito Modenarte ModenaDicembre 2009 Declinare L’infinito Modenarte VeneziaDicembre 2009 Palazzo Firenze “Confronti” Roma Dicembre 2009 Galleria Mart San Marino

Marzo 2010 Anfiteatro Arte “A Nudo” MilanoGiugno 2010 Sala Murat Bari “Scritture”Settembre 2010 Fondazione Mudima “Segni Sonori” MilanoNovembre 2010 Galleria Brera,1 “il grado zero della Scrittura” MilanoDicembre 2010 Museo del Teatro Palazzo del Burcardo “Scritture” Roma Aprile 2011 Delta Zeroart “Visioni” LuganoMaggio 2011 Temporary Art Gallery MilanoGiugno 2011 Vico Gallery “Dialoghi” VerbaniaLuglio 2011 Galleria Studiò Capri “I Guardiani Del Silenzio”Agosto 2011 Saturnia Art Gallery “ Il Mistero della Scrittura” Saturnia (GR)

Marzo 2012 Galleria Ninapì “Elementi di Scrittura Elementare” RavennaGiugno 2012 Carte del Cielo e della Terra “La Galleria” Baveno StesaGiugno 2012 Dialogo Casa Oddi Baglioni Umbertide PerugiaGiugno 2012 Ex Cartiere Binda Milano “180x120”

Roma Piazza di Spagna 81 00187

Miami135 S.Lorenzo Ave, suite 130Coral Gables, FL 33146

e.mail [email protected] http://www.ca-doro.comRoma | Miami

BIOGRAFIAAlfredo Rapetti MogolNato a Milano nel 1961, la formazione artistica di Alfredo Rapetti Mogol risente del clima famigliare, dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Giovanissimo, Rapetti è introdotto dal nonno materno, Alfredo De Pedrini, Presidente dell’Associazione Arti Grafiche, nell’ambiente artistico milanese, arrivando a maturare la passione per la pittura, alla quale si uniscono la formazione presso la scuola del Fumetto a Milano, le collaborazioni in ambito editoriale, mentre l’esercizio pittorico viene sperimentato in diverse direzioni, destinate a confluire, nel 1996, nello studio degli artisti Alessandro Algardi e Mario Arlati che invitano Rapetti a condividere con loro la ricerca pittorica. Nell’atelier di Via Nota Rapetti lavora quattro intensi anni, arrivando a maturare l’esigenza di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la pittura, intendendole quali visualizzazioni del processo mentale e psicologico. Grazie ad una tecnica particolare, detta impuntura, l’azione del dipingere si fonde così con l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche nelle tele.

Segni, tracce, graffiti di un’umanità creativa e consapevole, le opere di Rapetti proseguono quell’ideale tragitto di una scrittura pittorica che tanto più è universale, quanto più sa frantumarsi e confrontarsi con i secoli della storia dell’arte, dalle avanguardie storiche al concettuale, passando per le esperienze spazialiste di Lucio Fontana e le grafie astratte degli anni Cinquanta. Trovata la forma espressiva congeniale alla sua poetica, fra la fine degli anni Novanta ed oggi è davvero notevole l’attività espositiva, sia personale che collettiva, conseguita dall’artista, instancabile come la sua opera sempre in viaggio fra l’Italia e il resto del mondo: universale, appunto. Se tra le sedi delle mostre collettive sono allora da ricordare il Museo della Permanente di Milano, nel 2002, il Salon d’Automne Paris, Espace Charenton, nel mese di novembre 2004, nel solo 2006 sono da annoverare il Mosca Mar’s contemporary art museum, Palazzo Strozzi a Firenze, il Riga Foreign Art Museum ed il Grand Palais di Parigi per la mostra “Comparaisons”; tra le personali sono da citare la Galleria Cà d’Oro a Roma, nel 2003, la Fondazione KPMG di Berlino, nello stesso anno, la Galleria Maretti Arte Monaco a Montecarlo e Villa Olmo a Como, nel 2004, L’Albergo delle Povere di Palermo, nel 2005, e l’anno successivo la Certosa di San Lorenzo a Padula, Salerno. Nel 2009 espone 80 opere al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 2010 con la Fondazione De Chirico espone in tre prestigiosi Musei e Università Statunitensi, come la N.Y. University e il Museo di scultura di Santa Monica L.A. e tiene una personale alla Fondazione Mudima a Milano.

Docente presso il Centro Europeo di Toscolano e nelle Università dell’immagine di Milano e New York, Rapetti è stato invitato a numerose conferenze e workshop: ricordiamo la sua relazione tenuta alla fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, e l’insegnamento in occasione di Master dell’Università Cattolica di Milano.

Dal 2004 entra a far parte del gruppo internazionale “Signes et Traces”, fondato da Riccardo Licata; fra i premi, ricordiamo l’“Etoile” per la pittura della Provincia di Roma.la sua opera sempre più coinvolge e suscita interessi e dibattiti, da Duccio Trombadori a Gianluca Ranzi, da Luciano Caprile a Maurizio Vanni, la critica più attenta ha saputo leggere in Alfredo Rapetti quella tensione costante ad una ricerca tesa fra Oriente e Occidente, fra preghiera e mantra, poesia e prosa; “naturale” punto di arrivo, o meglio di nuova partenza, è nel 2007 l’invito ad esporre alla 52° Biennale di Venezia, nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, in occasione della mostra “Sulle vie di Damasco” curata da Duccio Trombadori, e nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, “ Padiglione Italia” curata da Vittorio Sgarbi. Sempre nel 2011 è invitato ad esporre alla 1° Edizione della Biennale di Brescia curata da Silvia Landi nelle sale del Museo del Piccolo Miglio.