Alfieri racconta il boss Raccioppoli - Napoli - Cronache di · zie al contenuto della sentenza...

1
Direttamente o tramite i figli, gestisce diverse società: è ritenuto ai vertici delle cosche operanti in zona POLITICA E CAMORRA A CASALNUOVO CASALNUOVO (Guido Caiazzo) - Per meglio comprendere i collegamenti tra cri- minalità e personaggi politici legati alla vita amministrativa del Comune, è opportuno approfondire il profilo del boss locale, Pasquale Iorio Raccioppoli (alias Pasqua- lucc ‘o curt). Profilo evidenziato a pieno gra- zie al contenuto della sentenza della Corte d’Assise emessa nei confronti di 78 persone, e che ha visto tra gli imputati proprio Iorio Raccioppoli. La genesi e l’evolu- zione storica dell’organismo cri- minale posto in essere da Carmi- ne Alfieri, le modalità mafiose che ne hanno contraddistinto l’o- peratività, gli interessi e le finalità perseguiti, i legami intrecciati con settori del mondo imprenditori le, politico ed istituzionale, appaiono quindi molto complessi. E proprio da questo contesto criminale, emerge la figura di Pascalucc ‘o curt, rispetto al quale le risultanze processuali forniscono inequivoca prova della sua originaria parteci- pazione al clan capeggiato da Car- mine Alfieri. E a tracciare un profilo esau- riente di Raccioppoli è stato proprio lo stesso capo del sodalizio, nel procedimento per l’o- micidio di Raffaele Nuzzo e Antonio Auriemma. Alfieri ha riferito che Raciop- poli entrò a far parte della sua organizzazio- ne dopo l’uccisione proprio di Nuzzo. Fu Luigi Basile , rappresentante dell’alleato clan dei Casalesi, a presentarlo ad Autorino, favorendo così l’affiliazione di Raccioppoli. L’imputato, tra l’altro, ha anche spiegato che l’imputato fu inquadrato nel proprio clan, e non in quella dei Casalesi, in quanto operava a Casalnuovo, cioè in una zona sottoposta al controllo territoriale del suo gruppo. Rac- cioppoli frequentò la sua masseria - tant’è che Alfieri e lo stesso Raccioppoli si sono incontrati diverse volte - e fu aggregato al gruppo dei fratelli D’Avino e collaborò nel conflitto contro la compagine dell’ex cuto- liano Egizio. La sicura affidabilità dell’ap- porto dell’Alfieri è stata riconosciuta dai giu- dici della seconda sezione della Corte d’As- sise di Appello. “E’ certo, perchè risulta ancora una volta dalle dichiarazioni di Alfie- ri (la cui conoscenza di Raccioppoli non ha potuto negare), che l’imputato, dopo l’omi- cidio Nuzzo, fu presentato dall’amico Luigi Basile”. Dichiarazione che coincide con quella di Giovanni Nuzzo. Quest’ultimo ha raccontato infatti che Raccioppoli era inseri- to nell’organizzazione criminale capeggiata dal fratello Raffele all’epoca in cui quest’ul- timo fu ammazzato. Durante il colloquio nel carcere di Bellizzi Irpino, avvenuto 2 giorni prima della morte, il germano gli comunico che Basile, proprio tramite Pascalucc ‘o curt, aveva chiesto di incontrarlo per raggiungere un accordo nei confronti dell’attività estorsi- va nei confronti della ditta che effettuava lavori ai Regi Lagni. Conferme dell’apparte- nenza all’Alfieri anche da Fiore e Luigi D’Avino. Tra l’altro, a carico dello stesso Raccioppoli, risultano diversi aggravamenti di pena per rapina, detenzione illegale di armi e munizioni, tentata estorsione e asso- ciazione di tipo mafioso (nel ‘78 la prima condanna, nel 2004 l’ultima, per un totale do 13 anni). Continuando ad analizzare la figu- ra di Raccioppoli, le forze dell’ordine hanno evidenziato come si dedichi ad attività imprenditoriali, con interessi diretta o indi- retti in diverse società (una avente ad ogget- to la somministrazione al pubblico di bevan- de e alimenti,, dove è socio accomodante); una per la costruzione di opere edilizie, gestita dai figli; una per il commercio all’in- grosso e al dettaglio di lubrificanti, costituita dai figli; una dedita al trasporto nazionale e internazionale di merce di vario genere , di cui il figlio è amministratore unico. Uno dei soci è Corrado Cosimo Casilli , affiliato al clan Alfieri; un’altra dedita ai servizi di puli- zia e noleggio di autoveicoli, alla gestione di officine, alla somministrazione di bevande, gestita da Elvira Pelliccia (sorella del costruttore Domenico e moglie di Racciop- poli). una società per la costruzione in appal- to per conto di terzi di opere edilizie. Lo spessore criminale di Raccippoli e l’attualità del suo ruolo egemone a Casalnuovo, emer- gono peraltro dalle risultanze investigative della recentissima operazione della Dda, in cui 20 persone furono arrestato per associa- zione mafiosa, omicidio ed estorsioni in pri- mis. In particolare, Raccioppoli è ritenuto persona da contattare per l’ottenimento del benestare per gli affari illeciti. Al pari di o’ metronotte, Peppe ‘o nfermiere, Raccioppoli è uno dei personaggi ritenuti ai vertici della consorterie criminali operanti in zona. GRUMO NEVANO (Giovanna Scarano) - Una domenica delle Palme abbastanza insolita è stata quella di ieri per i cittadini grume- si, in particolar modo per quelli più avvezzi alle vicende politiche. La presentazione ufficiale delle liste dei candidati al consiglio comunale infatti, ha portato con se molte sorprese e così piazza Dome- nico Cirillo è stato il luogo preferi- to per discuterne. La più clamorosa è stata l’assenza di una lista che rappresentasse il Partito Democratico. Un’assenza dalla tornata elettorale, quella del Pd che avrà sicuramente ripercus- sioni sul futuro politico dello stesso partito, in particolare sulla costitu- zione della locale segreteria. Il consigliere Luigi Borzacchiello (nella foto a sinistra) espressione dell’area Nicolais ha deciso di par- tecipare alle elezioni candidandosi da indipendente in una lista civica, ‘Il Ponte’, collegata a Di Lorenzo e spiega attraverso un comunicato le sue motivazioni: “Con rammarico devo constatare che ‘dirigenti poli- tici’ locali hanno condizionato malamente il percorso del nascente partito mettendo in campo più che valori e interessi condivisi, senti- menti di rabbia,antipatie e velleità personali. Mi aspetto che tutti colo- ro che hanno la responsabilità di questa debacle, abbiano il buon senso (mancato per la verità fino ad ora) di lasciare senza indugi la guida del circolo cittadino”. Bor- zacchiello poi spiega che la sua candidatura è “un atto dovuto per dare voce a chi, altrimenti, reste- rebbe muto, e - continua - chiedo la solidarietà e il sostegno di tutti coloro che sono pronti, fin da ora, a disegnare un percorso e un pro- getto condiviso per il Pd di domani e per la città. Un’altra sorpresa uscita dalle liste è la clamorosa assenza della candidatura dei consi- glieri Sossio Canciello (nella foto a destra)e Pietro Chiacchio da sem- pre protagonisti indiscussi di ogni tornata elettorale. Anche loro si affidano ad un comu- nicato per spiegarne le ragioni e scrivono testualmente: “il Partito Democratico, a livello provinciale, ha dovuto subire nei giorni scorsi le incessanti pressioni dei vertici regionali e provinciali di Idv che premevano per ‘costringere’ il neo- nato Pd di Grumo Nevano ad accettare il sovvertimento della linea politica nazionale, quindi rinunciando ad esprimere un pro- prio programma politico ed una propria leadership, per ‘acconten- tare’ gli amministratori locali di Idv. Non potevamo accettare tale imposizione, né rinunciare ad un percorso autonomo di affermazione dei principi politici a cui si ispira il Partito Democratico”. Queste dunque le motivazioni che hanno spinto i due consiglieri ad “allontanarsi e rivendicare un autonomo spazio di partecipazio- ne” in queste tormentate elezioni. Fu un esponente dei Casalesi, Luigi Basile, a sponsorizzarlo e favorirne l’affiliazione al cartello criminale GRUMO NEVANO La critica del consigliere uscente Borzacchiello: i dirigenti politici hanno condizionato in negativo il percorso del partito Amministrative, esclusa una lista collegata al Pd Alfieri racconta il boss Raccioppoli Il ras entrò a far parte del sodalizio dopo l’uccisione di Nuzzo AFRAGOLA Il candidato a sindaco del Partito Democratico punta tutto sull’ospedale Moccia si presenta alla città durante un convegno AFRAGOLA (fracel) - Moccia si presenta alla città. Con un convegno tenuto nella scuola addolorata di Afragola, il candi- dato a sindaco del Pd Francesco Domenico Moccia (nella foto) , si è presentato alla cittadinanza per tracciare un percorso verso la rinascita della città. Ad introdurre il dibat- tito Domenico Tuccillo, coordinatore cittadino del Pd. Sua il rilascio della prima concessione edilizia all’Ipercoop di Afragola. “Mi sono sempre battuto in difesa degli interessi di Afragola. La battaglia per la costruzione della stazione di porta è una delle tante”. Elenca man mano tutti i punti della sua politica. Anche il paino dei cinque comuni rientra nella politica di Moccia. Infatti, al centro dell’attenzione vi è anche lo sviluppo territoriale ed economico. “Se sarò eletto, porterò l’impero fieristico ad Afragola. I proventi economici li devolverò allo sviluppo delle politiche sociali”. Per quanto riguarda i rifiuti l’aspirante sindaco ha affermato che “mi pro- pongo di andare dal commissario straordinario se c’è qual- cosa da fare. Il problema dei rifiuti è un qualcosa che mi stà molto a cuore”. Una politica quella del candidato Moccia incentrata soprattutto sulla rinascita del territorio, sotto il pro- filo economico che sociale. L’idea quella del polo fieristico che in passato si è sempre parlato ma mai attuato. Con sei liste che lo appoggiano, Francesco Domenico Moccia tenta di battere il suo rivale Vincenzo Nespoli . Una campagna elettorale che adesso entra nel vivo piu’ che mai. Afragola, una città che esce da un periodo di commissariamento durato diciot- to mesi a causa di un decreto di scioglimento per condizionamenti esterni. Una città che necessita urgentemente di una pianificazione territoriale nel quale vi sia una riqualificazione del centro storico, della periferia, ma soprattutto incentivare le politi- che sociali. Il candidato del Pd, su questo aspetto avrebbe le idee abbastanza chiare. La sua esperien- za come tecnico urbanistico, ovviamente si concentra ancora di piu’ sotto l’aspetto della salvaguardia territoriale. Un altro aspetto fondamentale che non dovranno assolutamente dimenticare: l’ospedale. CASAVATORE Polemici iresidenti di via Croce e arterie limitrofe: hanno tolto i contenitori per far spazio ai rivenditori Cassonetti spostati e isole ecologiche in fiamme CASAVATORE (guca) - Esplorando le arterie del centro sto- rico della città. si può scorgere che l’emergenza rifiuti non è affatto terminata. Tutt’altro. Da via Benedetto Croce a piazza Immacolata, attraversando le case popolari e giungendo fino alla scuola elementare, è possi- bile scorgere uno scenario inquietante. Isole ecologiche - adi- bite soprattutto per il conferimento della ‘differenziata’ - totalmente andate in fumo, cumuli di spazzatura depositati qua e la ad ogni angolo di marciapiedi; campane per la raccolta di vetro, carta e plastica spostati e collocati ben distanti dai palazzi. E non mancano le polemiche dei residenti della zona. “E’ assurdo la situazione in cui siamo costretti a vivere quoti- dianamente - hanno affermato - addirittura le campane sono state spostate per far spazio a rivenditori che, con i propri camion, quotidianamente si recano in via Croce per la vendita al pubblico. Provvederemo a fare immediati esposti ai settori competenti. Non ne possiamo più di tali abusi”. “Cumuli di rifiuti sono situati perfino davanti all’ingresso dei garage, costringendoci a non poter uscire con le nostre auto”, hanno invece asserito altri residenti della zona. Fino a quando durerà lo scempio. Quando partirà effettiva- mente una seria raccolta differenziata? Al momento non è dato saperlo. CASORIA L’autoesclusa spiega la propria decisione: non condivido assolutamente la scelta del papabile a sindaco Uliano (Pd) ritira la propria candidatura CASORIA (Daniela Devec- chi) - Ultimi conti alla rove- scia per le elezioni ammini- strative di Casoria. E dopo la formazione delle tanto attese liste, i soliti imprevisti. Infat- ti, dopo la decisione del Par- tito Democratico di nominare come candidato sindaco il già ex senatore Tommaso Casil- lo (nella foto), c’è chi storce il naso. Qualcuno, già candi- datosi come consigliere comunale ha addirittura deci- so di ritirare la propria nomi- na. Tutto solo per protesta. Allo scopo, da segnalare che la candidata come consiglie- re, entusiasta della decisione fino a qualche giorno prima, Angela Uliano, dopo la scel- ta sul futuro candidato, ha deciso di ritirare la propria decisone. Non si presenterà dunque alle amministrative come consi- gliere così come stabilito. Semplicemente come ‘votan- ti’ come ogni singolo cittadi- no. “Il Pd ha effettuato una scelta che non condivido assolutamente - ha dichiarato - per questo io mi terrò fuori dalla politica del mio paese. Come candidati sindaco - continua con rabbia - hanno scelto le figure che portarono allo scioglimento della scor- sa giunta comunale. Il fatto è accaduto solo quatto anni fa - prosegue - volevano parlare di cambiamento, di rinnova- mento della vita politica del comune, di una ventata di aria nuova. Sono parole che ci hanno detto e ripetuto per mesi. Io volevo candidarmi solo per il bene della mia città, per attuare veramente quel cambiamento e quella trasformazione tanto decan- tata dai miei colleghi. Con la decisione presa, visto che non si respira nulla di nuovo, per protesta, ho deciso di ritirare la mia candidatura”. Dunque un’auto esclusa dalla vita politica. Al momento all’interno della coalizione non si sono viste ne sentite altre spaccature. Solo la neo candidata per protestare, secondo le sue dichiarazioni, contro una forma governativa del tutto simile a quella vecchia, ha deciso di tenersi fuori dalle elezioni del 2008. Ma se la donna, risoluta nel ritirare la propria candidatura, con l’ul- tima scelta intrapresa, c’è il rischio, assolutamente non remoto, che gli stessi cittadi- ni non si presenteranno nem- meno alle urne. E per l’effet- tivo adempimento delle minacce fatte da mesi a que- sta parte, ci sarà solo da attendere l’apertura dei seggi, quando veramente si chiarirà se la percentuale dei votanti sarà tale da garantire una votazione unanime. In caso contrario, non restereb- be altro che decretare un fal- limento non solo della politi- ca ma di un intero comune, che rinuncia per mancanza di fiducia, ad una forma gover- nativa che di nuovo da ‘solo parole’. SANT’ANTIMO (Giovanna Scarano) - Sottoposto ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia ed estorsione, Antonio Cammisa, trentatreenne del luogo ha snobbato l’obbligo a cui era sottoposto quindi inevitabilmente è stato raggiunto da un ordine di carcerazione. E’ l’ennesimo caso di evasione dagli arresti domiciliari, anche questo conclusosi con un aggravamento della pena cui si era sottoposti. Un escamotage adottato da molti che non garantisce mai la libertà tanto desiderata. Casi come questi non possono consi- derarsi isolati, sempre più frequente tra i giovani che nono- stante il provvedimento non del tutto "duro" adottato nei loro confronti tentano di sfidare la giustizia. L’ultimo solo in ordine di tempo, è questo caso di evasione dagli arresti domiciliari. Essere riacciuffati perché si è snobbato i domici- liari è ormai una pratica diffusissima, generalmente però le cause che portano i predetti ad essere sotto- posti a questo tipo di provvedimento sono ben altre. Un territorio funestato ed oppresso da tante difficoltà che coinvolge sempre più giovani, un mondo che non fa conoscere alternative. Un sistema contorto che capillar- mente si diffonde abbattendo troppo spesso le mura della legalità e della giustizia che scuola ed associazioni operanti nel sociale cercano di inculcare non solo ai giovanissi- mi. Questo potrebbe essere una delle plausi- bili ragioni oppure uno degli eventuali moti- vi, che non sempre lascia comprendere l’uti- lità del suddetto provvedimento a chi ne è sottoposto. Evitare la durezza delle carceri, e ravvedersi della strada intrapresa probabilmente è la chance concessa dallo Stato a chi troppo spesso vuol far finta di non capire. Nella maggior parte dei chi è sottoposto agli arresti casalin- ghi, cerca di evadere peggiorando di seguito la sua posizione compiendo nel contempo altri atti delittuosi. Questo è quan- to accade in tutte le periferie partenopee, una triste realtà dai risvolti a volte sconcertanti. Ed è in tal senso che i controlli della Benemerita vanno ad intensificarsi sempre più, finaliz- zati alla repressione di atti criminosi che mietono sempre più vittime. Un bilancio positivo e rassicurante per certi versi, se si considera l’ottimo lavoro degli uomini della Benemerita che hanno potuto assicurare alle maglie della giustizia l’en- nesimo trasgressore della legge. Dopo aver ‘gettato per aria’ la chance dei domiciliari, per Antonio Cammisa si sono spa- lancate le porte del carcere di Poggioreale. SANT’ANTIMO Era dagli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia: evasore acciuffato dai carabinieri Napoli Nord CRONACHE di NAPOLI 10 Lunedì 17 Marzo 2008 pag10.qxd 16/03/2008 20.48 Pagina 1

Transcript of Alfieri racconta il boss Raccioppoli - Napoli - Cronache di · zie al contenuto della sentenza...

Page 1: Alfieri racconta il boss Raccioppoli - Napoli - Cronache di · zie al contenuto della sentenza della Corte d’Assise emessa nei confronti di 78 persone, ... regionali e provinciali

Direttamente o tramite i figli,gestisce diverse società:è ritenuto ai vertici delle cosche operanti in zona

POLITICA E CAMORRA

A CASALNUOVO

CASALNUOVO (Guido Caiazzo) - Permeglio comprendere i collegamenti tra cri-minalità e personaggi politici legati alla vitaamministrativa del Comune, è opportunoapprofondire il profilo del boss locale,Pasquale Iorio Raccioppoli (alias Pasqua-lucc ‘o curt). Profilo evidenziato a pieno gra-zie al contenuto della sentenza della Corted’Assise emessa nei confronti di 78 persone,e che ha visto tra gli imputati proprio IorioRaccioppoli. La genesi e l’evolu-zione storica dell’organismo cri-minale posto in essere da Carmi-ne Alfieri, le modalità mafioseche ne hanno contraddistinto l’o-peratività, gli interessi e le finalitàperseguiti, i legami intrecciati consettori del mondo imprenditori le,politico ed istituzionale, appaionoquindi molto complessi. E proprioda questo contesto criminale,emerge la figura di Pascalucc ‘ocurt, rispetto al quale le risultanzeprocessuali forniscono inequivocaprova della sua originaria parteci-pazione al clan capeggiato da Car-mine Alfieri. E a tracciare un profilo esau-riente di Raccioppoli è stato proprio lo stessocapo del sodalizio, nel procedimento per l’o-micidio di Raffaele Nuzzo e AntonioAuriemma. Alfieri ha riferito che Raciop-poli entrò a far parte della sua organizzazio-ne dopo l’uccisione proprio di Nuzzo. FuLuigi Basile, rappresentante dell’alleato clandei Casalesi, a presentarlo ad Autorino,favorendo così l’affiliazione di Raccioppoli.L’imputato, tra l’altro, ha anche spiegato chel’imputato fu inquadrato nel proprio clan, enon in quella dei Casalesi, in quanto operavaa Casalnuovo, cioè in una zona sottoposta alcontrollo territoriale del suo gruppo. Rac-cioppoli frequentò la sua masseria - tant’èche Alfieri e lo stesso Raccioppoli si sonoincontrati diverse volte - e fu aggregato algruppo dei fratelli D’Avino e collaborò nelconflitto contro la compagine dell’ex cuto-liano Egizio. La sicura affidabilità dell’ap-porto dell’Alfieri è stata riconosciuta dai giu-dici della seconda sezione della Corte d’As-sise di Appello. “E’ certo, perchè risultaancora una volta dalle dichiarazioni di Alfie-ri (la cui conoscenza di Raccioppoli non hapotuto negare), che l’imputato, dopo l’omi-cidio Nuzzo, fu presentato dall’amico LuigiBasile”. Dichiarazione che coincide conquella di Giovanni Nuzzo. Quest’ultimo haraccontato infatti che Raccioppoli era inseri-to nell’organizzazione criminale capeggiatadal fratello Raffele all’epoca in cui quest’ul-timo fu ammazzato. Durante il colloquio nelcarcere di Bellizzi Irpino, avvenuto 2 giorniprima della morte, il germano gli comunicoche Basile, proprio tramite Pascalucc ‘o curt,aveva chiesto di incontrarlo per raggiungereun accordo nei confronti dell’attività estorsi-va nei confronti della ditta che effettuavalavori ai Regi Lagni. Conferme dell’apparte-

nenza all’Alfieri anche da Fiore e LuigiD’Avino. Tra l’altro, a carico dello stessoRaccioppoli, risultano diversi aggravamentidi pena per rapina, detenzione illegale diarmi e munizioni, tentata estorsione e asso-ciazione di tipo mafioso (nel ‘78 la primacondanna, nel 2004 l’ultima, per un totale do13 anni). Continuando ad analizzare la figu-ra di Raccioppoli, le forze dell’ordine hannoevidenziato come si dedichi ad attivitàimprenditoriali, con interessi diretta o indi-retti in diverse società (una avente ad ogget-to la somministrazione al pubblico di bevan-de e alimenti,, dove è socio accomodante);una per la costruzione di opere edilizie,gestita dai figli; una per il commercio all’in-grosso e al dettaglio di lubrificanti, costituitadai figli; una dedita al trasporto nazionale einternazionale di merce di vario genere , dicui il figlio è amministratore unico. Uno deisoci è Corrado Cosimo Casilli, affiliato alclan Alfieri; un’altra dedita ai servizi di puli-zia e noleggio di autoveicoli, alla gestione diofficine, alla somministrazione di bevande,gestita da Elvira Pelliccia (sorella delcostruttore Domenico e moglie di Racciop-poli). una società per la costruzione in appal-to per conto di terzi di opere edilizie. Lospessore criminale di Raccippoli e l’attualitàdel suo ruolo egemone a Casalnuovo, emer-gono peraltro dalle risultanze investigativedella recentissima operazione della Dda, incui 20 persone furono arrestato per associa-zione mafiosa, omicidio ed estorsioni in pri-mis. In particolare, Raccioppoli è ritenutopersona da contattare per l’ottenimento delbenestare per gli affari illeciti. Al pari di o’ metronotte, Peppe ‘o nfermiere,Raccioppoli è uno dei personaggi ritenuti aivertici della consorterie criminali operanti inzona.

GRUMO NEVANO (GiovannaScarano) - Una domenica dellePalme abbastanza insolita è stataquella di ieri per i cittadini grume-si, in particolar modo per quelli piùavvezzi alle vicende politiche.La presentazione ufficiale dellel is te dei candidat i a l consigl iocomunale infatti, ha portato con semolte sorprese e così piazza Dome-nico Cirillo è stato il luogo preferi-to per discuterne. La più clamorosa è stata l’assenzadi una lista che rappresentasse ilPartito Democratico. Un’assenzadalla tornata elettorale, quella delPd che avrà sicuramente ripercus-sioni sul futuro politico dello stessopartito, in particolare sulla costitu-zione della locale segreteria. Il consigliere Luigi Borzacchiello(nella foto a sinistra) espressionedell’area Nicolais ha deciso di par-tecipare alle elezioni candidandosida indipendente in una lista civica,‘Il Ponte’, collegata a Di Lorenzo espiega attraverso un comunicato lesue motivazioni: “Con rammaricodevo constatare che ‘dirigenti poli-t ici’ locali hanno condizionato

malamente il percorso del nascentepartito mettendo in campo più chevalori e interessi condivisi, senti-menti di rabbia,antipatie e velleitàpersonali. Mi aspetto che tutti colo-ro che hanno la responsabilità diquesta debacle, abbiano il buonsenso (mancato per la verità finoad ora) di lasciare senza indugi laguida del circolo cittadino”. Bor-

zacchiello poi spiega che la suacandidatura è “un atto dovuto perdare voce a chi, altrimenti, reste-rebbe muto, e - continua - chiedo lasolidarietà e il sostegno di tutticoloro che sono pronti, fin da ora,a disegnare un percorso e un pro-getto condiviso per il Pd di domanie per la città. Un’altra sorpresauscita dalle liste è la clamorosa

assenza della candidatura dei consi-glieri Sossio Canciello (nella foto adestra)e Pietro Chiacchio da sem-pre protagonisti indiscussi di ognitornata elettorale.Anche loro si affidano ad un comu-nicato per spiegarne le ragioni escrivono testualmente: “il PartitoDemocratico, a livello provinciale,ha dovuto subire nei giorni scorsile incessanti pressioni dei verticiregionali e provinciali di Idv chepremevano per ‘costringere’ il neo-nato Pd di Grumo Nevano adaccettare il sovvertimento dellalinea politica nazionale, quindirinunciando ad esprimere un pro-prio programma politico ed unapropria leadership, per ‘acconten-tare’ gli amministratori locali diIdv. Non potevamo accettare taleimposizione, né rinunciare ad unpercorso autonomo di affermazionedei principi politici a cui si ispira ilPartito Democratico”.Queste dunque le motivazioni chehanno spinto i due consiglieri ad“allontanarsi e r ivendicare unautonomo spazio di partecipazio-ne” in queste tormentate elezioni.

Fu un esponente dei Casalesi, Luigi Basile, a sponsorizzarlo e favorirne l’affiliazione al cartello criminale

GRUMO NEVANO

La critica del consigliere uscente Borzacchiello: i dirigenti politici hanno condizionato in negativo il percorso del partito

Amministrative, esclusa una lista collegata al Pd

Alfieri racconta il boss RaccioppoliIl ras entrò a far parte del sodalizio dopo l’uccisione di Nuzzo

AFRAGOLA

Il candidato a sindaco del Partito Democratico punta tutto sull’ospedale

Moccia si presenta alla città durante un convegnoAFRAGOLA (fracel) - Moccia si presenta alla città. Con unconvegno tenuto nella scuola addolorata di Afragola, il candi-dato a sindaco del Pd Francesco Domenico Moccia (nellafoto), si è presentato alla cittadinanza per tracciare un percorsoverso la rinascita della città. Ad introdurre il dibat-tito Domenico Tuccillo, coordinatore cittadino delPd. Sua il rilascio della prima concessione ediliziaall’Ipercoop di Afragola. “Mi sono sempre battutoin difesa degli interessi di Afragola. La battagliaper la costruzione della stazione di porta è unadelle tante”. Elenca man mano tutti i punti dellasua politica. Anche il paino dei cinque comunirientra nella politica di Moccia. Infatti, al centrodell’attenzione vi è anche lo sviluppo territorialeed economico. “Se sarò eletto, porterò l’imperofieristico ad Afragola. I proventi economici lidevolverò allo sviluppo delle politiche sociali”. Per quantoriguarda i rifiuti l’aspirante sindaco ha affermato che “mi pro-pongo di andare dal commissario straordinario se c’è qual-cosa da fare. Il problema dei rifiuti è un qualcosa che mi stà

molto a cuore”. Una politica quella del candidato Mocciaincentrata soprattutto sulla rinascita del territorio, sotto il pro-filo economico che sociale. L’idea quella del polo fieristicoche in passato si è sempre parlato ma mai attuato. Con sei

liste che lo appoggiano, Francesco DomenicoMoccia tenta di battere il suo rivale VincenzoNespoli. Una campagna elettorale che adesso entranel vivo piu’ che mai. Afragola, una città che esceda un periodo di commissariamento durato diciot-to mesi a causa di un decreto di scioglimento percondizionamenti esterni. Una città che necessitaurgentemente di una pianificazione territoriale nelquale vi sia una riqualificazione del centro storico,della periferia, ma soprattutto incentivare le politi-che sociali. Il candidato del Pd, su questo aspettoavrebbe le idee abbastanza chiare. La sua esperien-

za come tecnico urbanistico, ovviamente si concentra ancoradi piu’ sotto l’aspetto della salvaguardia territoriale. Un altroaspetto fondamentale che non dovranno assolutamentedimenticare: l’ospedale.

CASAVATORE

Polemici i residenti di via Croce e arterie limitrofe: hanno tolto i contenitori per far spazio ai rivenditori

Cassonetti spostati e isole ecologiche in fiammeCASAVATORE (guca) - Esplorando le arterie del centro sto-rico della città. si può scorgere che l’emergenza rifiuti non èaffatto terminata. Tutt’altro. Da via Benedetto Croce a piazza Immacolata, attraversando lecase popolari e giungendo fino alla scuola elementare, è possi-bile scorgere uno scenario inquietante. Isole ecologiche - adi-bite soprattutto per il conferimento della ‘differenziata’ -totalmente andate in fumo, cumuli di spazzatura depositati quae la ad ogni angolo di marciapiedi; campane per la raccolta divetro, carta e plastica spostati e collocati ben distanti daipalazzi. E non mancano le polemiche dei residenti della zona.“E’ assurdo la situazione in cui siamo costretti a vivere quoti-dianamente - hanno affermato - addirittura le campane sonostate spostate per far spazio a rivenditori che, con i propricamion, quotidianamente si recano in via Croce per la venditaal pubblico. Provvederemo a fare immediati esposti ai settoricompetenti. Non ne possiamo più di tali abusi”. “Cumuli di

rifiuti sono situati perfino davanti all’ingresso dei garage,costringendoci a non poter uscire con le nostre auto”, hannoinvece asserito altri residenti della zona. Fino a quando durerà lo scempio. Quando partirà effettiva-mente una seria raccolta differenziata? Al momento non è datosaperlo.

CASORIA

L’autoesclusa spiega la propria decisione: non condivido assolutamente la scelta del papabile a sindaco

Uliano (Pd) ritira la propria candidaturaCASORIA (Daniela Devec-chi) - Ultimi conti alla rove-scia per le elezioni ammini-strative di Casoria. E dopo laformazione delle tanto atteseliste, i soliti imprevisti. Infat-ti, dopo la decisione del Par-tito Democratico di nominarecome candidato sindaco il giàex senatore Tommaso Casil-lo (nella foto), c’è chi storceil naso. Qualcuno, già candi-datosi come consigl ierecomunale ha addirittura deci-so di ritirare la propria nomi-na. Tutto solo per protesta. Allo scopo, da segnalare chela candidata come consiglie-re, entusiasta della decisionefino a qualche giorno prima,Angela Uliano, dopo la scel-ta sul futuro candidato, hadeciso di ritirare la propriadecisone. Non si presenterà dunque alleamministrative come consi-gliere così come stabilito.Semplicemente come ‘votan-ti’ come ogni singolo cittadi-no. “Il Pd ha effettuato unascel ta che non condividoassolutamente - ha dichiarato- per questo io mi terrò fuoridalla politica del mio paese.Come candidati sindaco -continua con rabbia - hannoscelto le figure che portaronoallo scioglimento della scor-sa giunta comunale. Il fatto èaccaduto solo quatto anni fa- prosegue - volevano parlaredi cambiamento, di rinnova-mento della vita politica del

comune, di una ventata diaria nuova. Sono parole checi hanno detto e ripetuto permesi. Io volevo candidarmisolo per il bene della miacittà, per attuare veramentequel cambiamento e quellatrasformazione tanto decan-tata dai miei colleghi. Con ladecisione presa, visto chenon si respira nulla di nuovo,per protesta, ho deciso diritirare la mia candidatura”. Dunque un’auto esclusa dallavita politica. Al momento all’interno della

coalizione non si sono vistene sentite altre spaccature.Solo la neo candidata perprotestare, secondo le suedichiarazioni , contro unaforma governativa del tuttosimile a quella vecchia, hadeciso di tenersi fuori dalleelezioni del 2008. Ma se ladonna, risoluta nel ritirare lapropria candidatura, con l’ul-tima scelta intrapresa, c’è ilrischio, assolutamente nonremoto, che gli stessi cittadi-ni non si presenteranno nem-meno alle urne. E per l’effet-

t ivo adempimento del leminacce fatte da mesi a que-sta parte , c i sarà solo daat tendere l ’apertura deiseggi, quando veramente sichiarirà se la percentuale deivotanti sarà tale da garantireuna votazione unanime. Incaso contrario, non restereb-be altro che decretare un fal-limento non solo della politi-ca ma di un intero comune,che rinuncia per mancanza difiducia, ad una forma gover-nativa che di nuovo da ‘soloparole’.

SANT’ANTIMO (Giovanna Scarano) - Sottoposto aidomiciliari per maltrattamenti in famiglia ed estorsione,Antonio Cammisa, trentatreenne del luogo ha snobbatol’obbligo a cui era sottoposto quindi inevitabilmente è statoraggiunto da un ordine di carcerazione. E’ l’ennesimo casodi evasione dagli arresti domiciliari, anche questo conclusosicon un aggravamento della pena cui si era sottoposti. Unescamotage adottato da molti che non garantisce mai lalibertà tanto desiderata. Casi come questi non possono consi-derarsi isolati, sempre più frequente tra i giovani che nono-stante il provvedimento non del tutto "duro" adottato nei loroconfronti tentano di sfidare la giustizia. L’ultimo solo inordine di tempo, è questo caso di evasione dagli arrestidomiciliari. Essere riacciuffati perché si è snobbato i domici-liari è ormai una pratica diffusissima, generalmente però lecause che portano i predetti ad essere sotto-posti a questo tipo di provvedimento sonoben altre. Un territorio funestato ed oppressoda tante difficoltà che coinvolge sempre piùgiovani, un mondo che non fa conoscerealternative. Un sistema contorto che capillar-mente si diffonde abbattendo troppo spessole mura della legalità e della giustizia chescuola ed associazioni operanti nel socialecercano di inculcare non solo ai giovanissi-mi. Questo potrebbe essere una delle plausi-bili ragioni oppure uno degli eventuali moti-vi, che non sempre lascia comprendere l’uti-lità del suddetto provvedimento a chi ne èsottoposto. Evitare la durezza delle carceri, e ravvedersidella strada intrapresa probabilmente è la chance concessadallo Stato a chi troppo spesso vuol far finta di non capire.Nella maggior parte dei chi è sottoposto agli arresti casalin-ghi, cerca di evadere peggiorando di seguito la sua posizionecompiendo nel contempo altri atti delittuosi. Questo è quan-to accade in tutte le periferie partenopee, una triste realtà dairisvolti a volte sconcertanti. Ed è in tal senso che i controllidella Benemerita vanno ad intensificarsi sempre più, finaliz-zati alla repressione di atti criminosi che mietono sempre piùvittime. Un bilancio positivo e rassicurante per certi versi, sesi considera l’ottimo lavoro degli uomini della Benemeritache hanno potuto assicurare alle maglie della giustizia l’en-nesimo trasgressore della legge. Dopo aver ‘gettato per aria’la chance dei domiciliari, per Antonio Cammisa si sono spa-lancate le porte del carcere di Poggioreale.

SANT’ANTIMO

Era dagli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia:

evasore acciuffato dai carabinieri

Napoli Nord CRONACHE di NAPOLI10 Lunedì 17 Marzo 2008

pag10.qxd 16/03/2008 20.48 Pagina 1