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Manuale Questa pubblicazione è un prodotto di Health Box (503146-LLP-1-2009-1-AT-GRUNDTVIG- GMP). Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute. Alessia Fabbro Elisabeth Frankus Carina Kekäle Diane Lawson Bodil Mygind Madsen Ines Polzin Maren Satke Irina Stanciu Niels Christian F. Vestergaard Sabine Wiemann

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Manuale

Questa pubblicazione è un prodotto di Health Box (503146-LLP-1-2009-1-AT-GRUNDTVIG-GMP). Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

Alessia Fabbro

Elisabeth Frankus

Carina Kekäle

Diane Lawson

Bodil Mygind Madsen

Ines Polzin

Maren Satke

Irina Stanciu

Niels Christian F. Vestergaard

Sabine Wiemann

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HealthBoxManuale

Autori:Alessia FabbroElisabeth FrankusCarina KekäleDiane LawsonBodil Mygind MadsenInes PolzinMaren SatkeIrina StanciuNiels Christian F. VestergaardSabine Wiemann

Redattore: Elisabeth FrankusProduzione: word up WerbeagenturEditore: ¡ Unternehmensberatungsgesellschaft mbH

© 2011 ¡ Unternehmensberatungsgesellschaft mbH Wipplingerstraße 32/23-26, 1010 Wienwww.dieberater.com

Numero di partecipanti

Durata delle attività

Risorse

¡Austria www.dieberater.com

I partner del progetto

BUPNETGermaniawww.bupnet.de

Århus social- og sundhedsskoleDanimarcawww.sosuaarhus-international.com

YA!Finlandiawww.yrkesakademin.fi

Università delle LiberEtà del FvgItaliawww.libereta-fvg.it

Fundatia Ecologica GreenRomaniawww.feg.ro

Doncaster CollegeRegno Unitowww.don.ac.uk

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Manuale

1. Abuso di alcol ........................................ 2

1.1 Un manifesto per una campagna anti alcol ..................................................... 2

1.2 Un breve filmato/pubblicità riguardo all’alcol ................................................ 3

1.3 Per me l’alcol è … ............................... 41.4 Cosa ci rende un modello di ruolo

nell’ambito della nostra famiglia/gruppo di amici? .............................................. 5

1.5 Perché le persone eccedono nel consumo di alcol? ............................................... 5

1.6 Essere ubriachi… sul posto di lavoro .. 61.7 Alternative salutari al consumo di

alcol ..................................................... 7

2. Alimentazione errata ............................. 9

2.1 Trovare le connessioni tra parole, azioni, immagini .................................. 9

2.2 Produrre uno slogan per una campagna sulla sana alimentazione ..................... 10

2.3 Allegerisci le tue ricette ....................... 112.4 Giornalista per un giorno ..................... 132.5 Parole tabù........................................... 142.6 Mesi e stagioni ..................................... 15

2.7 Descrivere l’ora del pasto..................... 16

3. Inattività fisica ....................................... 18

3.1 Creare un programma per sfruttare l’ambiente circostante ......................... 18

3.2 Usare le esperienze direttamente durante le lezioni ................................. 19

3.3 Creare piccole pause durante la lezione .................................................. 20

3.4 Riflessioni sulla situazione personale .. 213.5 Grafico dell’attività fisica .................... 223.6 Attività dell’infanzia o da culture

diverse ................................................. 233.7 Un giorno/pomeriggio di attività .......... 24

4. Il Fumo ................................................... 26

4.1 Per iniziare ........................................... 274.2 L’ambiente dei fumatori e non

fumatori ............................................... 284.3 Immaginare una vita senza fumo

(eliminare l’abitudine) ......................... 294.4 Un nuovo patto: un contratto con me

stesso .................................................. 304.5 Lista di consigli ................................... 31

4.6 Il fumo ieri ed oggi nella cultura televisiva ............................................. 32

4.7 Pratica di riflessione ............................ 33

5. Stress .................................................. 34

5.1 Discussione su vignette o articoli ........ 345.2 Test personale usando internet ............ 355.3 Una passeggiata immaginaria ............ 365.4 Diventare un esperto nella ricerca

sullo stress .......................................... 365.5 Rumori rilassanti – silenzi stressanti .. 375.6 Come eliminare lo stress dalla vita ..... 385.7 Creare un collage: visioni di una vita

senza stress ......................................... 39

6. Abuso di sostanze .................................. 41

6.1 Quiz della consapevolezza sulle droghe ................................................. 41

6.2 Sfatare i miti ........................................ 426.3 Una mostra di quadri .......................... 436.4 Trova le connessioni ............................ 446.5 Le droghe non ti uccidono! .................. 456.6 Consapevolezza sui media ................... 466.7 Conseguenze ........................................ 47

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1. Abuso di alcol

Secondo le informazioni pubblicate sul Portale Salute Pubblica dell’Unione Europea, “l’abuso di alcol è un punto di preoccupazione primaria sia come salute pubblica che come aspetto sociale nell’ambito dell’intera Comunità dato che l’Europa ha il più grande numero di bevitori del mondo, il più alto livello a testa di consumo di alcolici ed un alto livello di patologie connesse a tale abuso. ”Allo stesso tempo come conseguenze di tale abuso pure riscontriamo “un considerevole numero di decessi lungo le strade euro-pee, un ampio impatto sociale come violenza, teppismo, crimine, problemi famigliari ed esclusione sociale, come pure bassi livelli di produttività sul lavoro”. Per combattere tutti questi effetti dovuti all’eccessivo consumo di alcol, si dovrebbe incoraggiare e disseminare tra i cittadini un comportamento preventivo e attitudini adeguate. È molto importante che l’informazione in merito al consumo di sostanze alcoliche possa raggiungere tutte le classi sociali comprese quelle svantaggiate che come tali a causa di scarsa istruzione al riguardo, mancanza di opportuna informazione e schemi culturali sono più esposte a relativi danni e conseguenze. La sfida ora consiste nel riuscire a raggiungere queste persone e come riuscire ad informarle senza urtare la loro sensibilità suscitando l’interesse al riguardo di tale argomento.

Gli esercizi qui di seguito riportati sono stati progettati per sostenere tali iniziative nell’ambito dell’istruzione formale e non formale per attività rivolte ad un pubblico adulto.

1.1 Un manifesto per una campagna anti alcol

5–20 15 minuti R.1.1

DescrizionePubblicità e marketing sono molto importanti nel sensibilizzare le persone per una causa ed influenzare l’opinione pubblica. Dopo aver svolto un lavoro di ricerca ed analisi, è necessario sviluppare una chiara strategia di comunicazione.Una corretta campagna dovrebbe includere i seguenti elementi: identificare gli argomenti dei messaggi chiave che si vogliono comunicare al pubblico in questione; creare uno slogan; creare un manifesto. Uno slogan è una succinta dichiarazione di punti fermi o ideali e consiste in una frase più o meno lunga.

Scopi■■ Promuovere opzioni salutari e alternative

■■ Creare motivazione per un cambiamento

Metodologie applicate■■ Auto produzione di (nuovi) materiali

■■ Uso di creatività nello specifico contesto di apprendimento

■■ Uso creativo di “collage”

Strumenti e materiali ■■ Fogli di carta (A3)

■■ Penne/matite

■■ Nastro adesivo

■■ Colla

■■ Una serie di proverbi o detti che riguardano l’alcol

■■ Riviste / foto / carta / colori

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Descrizione dell’attivitàL’insegnante/formatore presenta l’informazione di base in merito alla progettazione, allo sviluppo e alla gestione della campagna pubblicitaria. Propone poi ai partecipanti di pensare al contenuto di un manifesto rivolto a limitare l’abuso di sostanze alcoliche e un relativo slogan. I partecipanti saranno divisi in gruppi e dovranno ideare e realizzare un manifesto pubblicitario che spinga le persone ad evitare l’abuso di alcol. Al termine dell’attività i partecipanti pre-senteranno i vari manifesti ideati e l’insegnante/formatore chiederà loro di votare per il manifesto più espressivo.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore ■■ L’insegnante/formatore può documentarsi su campagne pubbli-

citarie anti alcol già redatte allo scopo ■■ L’insegnante/formatore può scaricare una collezione di manifesti

già esistenti.

Sommario dell’attivitàL’insegnante/formatore chiede ai partecipanti di realizzare la loro propria versione di un manifesto da utilizzarsi durante una cam-pagna anti alcol. I partecipanti lavoreranno in gruppi e al termine esporranno i loro manifesti e potranno scegliere il più espressivo.

1.2 Un breve filmato/pubblicità riguardo all’alcol

5–20 20 minuti R.1.2

DescrizioneIl modo migliore per spingere le persone al consumo di alcolici è attraverso i filmati pubblicitari. Anche se la nostra volontà persona-le deve essere tenuta sempre in considerazione, le società che trag-gono profitto vendendo bevande alcoliche hanno elaborato materiali video atti ad attrarre i potenziali consumatori. Tali società inviano

un messaggio subliminale che potrebbe riuscire ad ingannare il pensiero razionale, rendendo le persone curiose o potrebbe cercare di lanciare messaggi sociali rivolti specialmente ai giovani. O ancora potrebbero escogitare il trucco dell’offerta speciale tipo “due al prezzo di uno” che potrebbe per esempio incoraggiare qualcuno a coinvolgere un amico per una bevuta in compagnia.

Scopi

■■ Creare la consapevolezza

■■ Creare la motivazione per un possibile cambiamento

Metodologie applicate

■■ Discussione

■■ Brevi video di presentazione pubblicitaria

Strumenti e materiali

■■ Computer

■■ Proiettore video

Descrizione dell’attività

L’insegnante/formatore prepara i partecipanti alla visione di alcuni brevi annunci pubblicitari in merito alla promozione di bevande alcoliche. I partecipanti saranno invitati ad identificare il messaggio principale contenuto in ognuno di tali annunci. Guardano il video insieme e poi alla fine vengono invitati a parlare di come una pub-blicità può spingere le persone a provare una bevanda o cercare le migliori offerte presso i punti di vendita/bar. Tale discussione porte-rà i partecipanti a riflettere sugli effetti della pubblicità sul pubblico per esempio su come può riuscire a suscitare l’interesse a compera-re un tale prodotto, ecc. Alcune domande possibili per la discussione potrebbero essere: a chi secondo voi si rivolge tale pubblicità? Qual è il messaggio principale? Cosa vi viene in mente quando guardate tale pubblicità? Un’altra possibile opzione prevede che i partecipanti debbano cercarsi le pubblicità o gli annunci da soli.

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Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore può mostrare diverse pubblicità, ma solo

una dovrebbe essere discussa■■ L’insegnante/formatore dovrebbe crearsi un suo personale elenco

di annunci pubblicitari■■ L’insegnante/formatore può mostrare le pubblicità video senza il

sonoro ed invitare i partecipanti a creare un commento adatto a tale filmato integrandolo con una messaggio per moderare l’uso eccessivo di alcol

Sommario dell’attivitàL’insegnante/formatore guarda alcuni filmati pubblicitari che riguardano la vendita di bevande alcoliche insieme ai partecipanti e discute insieme a loro gli effetti possibili che tale pubblicità può avere sugli consumo di alcol.

1.3 Per me l’alcol è …

10–20 15 minuti R.1.3

DescrizioneL’atteggiamento della società verso l’alcol e le bevande alcoliche è equivoca. Mentre l’alcol è disprezzato nel suo uso eccessivo, coloro che riescono a tollerare una grande quantità di alcol durante le feste sono sempre ammirati. Riuscire a bere grandi quantità di alcol è pure percepito come un segno di mascolinità. Un vero uomo è colui che riesce a gestire una grande quantità di alcol. A lui contrapposto è la figura dell’uomo debole che spesso riesce a bere solo piccole quantità o niente del tutto.Sfortunatamente la società accetta il consumo di alcol ed incon-sciamente ne promuove la dipendenza. Quando gli effetti negativi dell’assunzione di alcol vengono sottostimati, la società impedisce alle persone che rischiano una dipendenza di riuscire a scorgere il pericolo reale che li sovrasta.

Scopi ■■ Creare la consapevolezza in merito agli effetti del consumo di

alcol■■ Creare la motivazione per un cambiamento■■ Riuscire a riflettere sul proprio comportamento e saper identifica-

re le ragioni per il possibile cambiamento

Metodologie applicate■■ Auto riflessione

Strumenti e materiali■■ Blocco di fogli per lavagna■■ Penne Marker

Descrizione dell’attivitàDurante il corso l’insegnante/formatore invita i partecipanti a condividere le loro opinioni in merito all’alcol scrivendo su un blocco di fogli per lavagna frasi che iniziano con “l’alcol è ….?” L’insegnante/formatore riassumerà le percezioni positive e negative in merito all’alcol ed inviterà i partecipanti a riflettere sui risultati.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve stimolare i partecipanti a condivi-

dere le loro opinioni dicendo loro che lo scopo di questo esercizio è semplicemente di riuscire a determinare la percezione dell’alcol nelle persone.

■■ L’insegnante/formatore può incoraggiare i partecipanti a compi-lare una lista doppia con dei + e dei – in merito al consumo di alcol ossia degli aspetti positivi e negativi relativi.

Sommario dell’attivitàI partecipanti condivideranno le loro opinioni sull’alcol scrivendo su un blocco di fogli per lavagna delle frasi che cominciano per “alcol è…..?” Alla fine, l’insegnante/formatore farà un riepilogo delle risposte ottenute ed inviterà i partecipanti a riflettere sulla percezione del pubblico verso l’alcol.

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1.4 Cosa ci rende un modello di ruolo nell’ambito della nostra famiglia/gruppo di amici?

10–20 15 minuti

DescrizioneNoi siamo sempre colpiti da persone che trovano in sé la forza di compiere atti eroici o fare “la cosa giusta”. Fare la cosa giusta può essere difficile poiché spesso richiede di avere un forte senso di appartenenza ed un forte credo nelle regole e condotte della società. Questo significa che essere un modello di guida per altri non è mai un compito facile e consiste in comportamenti non così semplici come aiutare una vecchia signora ad attraversare la strada. È importante riuscire a comprendere che un modello di comportamen-to può diventare una moda o un leader il cui comportamento sarà tenuto in grande considerazione.

Scopi ■■ Creare consapevolezza■■ Creare motivazione per un cambiamento■■ Trovare alternative

Metodologie applicate■■ Discussione

Strumenti e materiali■■ Blocco di fogli per lavagna■■ Pennarelli Marker

Descrizione attivitàL’insegnante/formatore ed i partecipanti stilano quello che è il ritratto della persona “modello di ruolo”. Le varie opinioni ven-gono scritte dal formatore su un blocco di fogli per lavagna. La discussione verterà sugli aspetti dell’abuso di alcol che potrebbero

influenzare l’immagine di qualcuno ed il suo ruolo a livello persona-le, sociale e lavorativo. Lo scopo finale del formatore è di riuscire a puntualizzare l’importanza di fare “quello che è giusto” a prescin-dere dalla situazione.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore può preparare una lista di diversi perso-

naggi pubblici da prendere come “modelli di ruolo”■■ L’insegnante/formatore dovrebbe cercare di compilare una lista

di qualità da far esaminare dai partecipanti e da poter essere discusse durante l’attività.

Sommario delle attivitàL’insegnante/formatore ed i partecipanti stilano il ritratto di un “modello di ruolo” e discutono di come l’alcol possa influenzare qualcuno a livello personale, sociale e lavorativo.

1.5 Perché le persone eccedono nel consumo di alcol?

10–20 15 minuti R.1.5

DescrizioneMolte persone bevono una piccola quantità o una moderata dose di alcol per rilassarsi o migliorare le loro attività sociali. Usare l’alcol in tale modo per la maggior parte degli adulti non è dannoso. Comprendere le ragioni per cui le persone bevono alcol può riuscire a far capire come comincia la dipenza da alcol. Può anche riuscire ad aiutare coloro che cercano di riprendersi e si avviano alla disin-tossicazione e su come poi si possano evitare fattori di ricaduta apportando cambiamenti al loro stile di vita. Alcune delle principali ragioni dietro al consumo di alcol sono: influenza del contesto socia-le, pressione sociale, allentamento di inibizioni, sollievo allo stress,

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volontà di scappare da tutto. La maggior parte delle volte i problemi da cui cercano di fuggire diventano poi più piccoli dei guai in cui finiscono mettendosi a bere. L’idea principale qui è che bere non risolve i problemi sociali, personali o professionali.

Scopi ■■ Creare consapevolezza ■■ Creare motivazione per un cambiamento■■ Riflettere sul comportamento delle persone e saper identificare le

ragioni per un cambiamento■■ Rendere i cambiamenti duraturi nel tempo

Metodologie applicate■■ Discussioni

Strumenti e materiali■■ Blocco di fogli per lavagna■■ Pennarelli per lavagna

Descrizione dell’attivitàL’insegnante/formatore invita i partecipanti a formulare una ragione che possa spingere una persona ad un uso eccessivo di alcol. Scrive tutte le opinioni sui fogli per lavagna ed inizia una discussione aperta su tale problema. Alla fine l’insegnante/formatore domande-rà ai partecipanti per quali di tutte le soluzioni possibili elencate ci potrebbe essere una soluzione e, se il tempo a disposizione lo per-mette, quali potrebbero essere le possibili soluzioni pratiche. Come attività alternativa l’insegnante/formatore divide i partecipanti in due gruppi. Il gruppo 1 discute quali sono le possibili situazioni dove le persone possono trovarsi a dover bere un bicchiere (quando viene accettato e in quali occasioni?). Il gruppo 2 discute quali sono le occasioni in cui le persone si trovano a bere più di 3 o 4 bicchieri di bevande alcoliche. Dove si verifica ciò, in quali contesti sociali, come reagiscono le altre persone intorno? Alla fine i due gruppi con-dividono le loro opinioni in un gruppo unico aprendo una discussione collettiva sulle soluzioni presentate.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore può ricercare delle statistiche e risultati

di lavori di ricerca■■ L’insegnante/formatore potrebbe voler scegliere, dalla lista delle

possibili ragioni che spingono all’abuso di alcol, alcune che si prestano ad essere discusse durante l’attività

Sommario dell’attivitàL’insegnante/formatore ed i partecipanti discuteranno se l’abuso di alcol potrebbe essere una soluzione reale per risolvere problemi personali, sociali e professionali e, in caso contrario, quale potrebbe essere una soluzione appropriata. I gruppi discutono anche quali potrebbero essere le situazioni in cui potrebbe essere consentito bere qualche bicchiere di bevande alcoliche.

1.6 Essere ubriachi… sul posto di lavoro

10–20 20–30 minuti R.1.6

DescrizioneA parte le conseguenze personali per il bevitore, il bere può avere conseguenze sul posto di lavoro creando condizioni di scarsa sicurezza, compromettendo le relazioni personali, riducendo la pro-duttività a causa di lavoro svolto male, arrivo in ritardo sul posto di lavoro, assenteismo. Inoltre gli effetti possono essere anche peggiori: giornate di lavoro non pagate, tempo trascorso in ospedale, problemi di famiglia, probabili conseguenze a lungo termine, ecc.

Scopi■■ Creare consapevolezza sugli effetti del consumo di alcol■■ Creare un motivo per un cambiamento■■ Come tenere un congruo comportamento sul posto di lavoro

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■■ Saper riflettere sul proprio comportamento ed identificare ragioni per un cambiamento

Metodologie applicate

■■ Discussione

Strumenti e materiali

■■ Blocco di fogli per lavagna

■■ Pennarelli per lavagne

■■ Una serie di articoli tratti da giornali (quotidiani online) e stati-stiche che riguardano gli incidenti sul lavoro dovuti all’alcol

Descrizione dell’attività

L’insegnante/formatore e, se si decide in tal senso, lo specialista chiedono ai partecipanti di offrire alcuni esempi di quelle che sono le conseguenze del bere sul posto di lavoro con riferimento al pro-prio posto di lavoro o a quello di altri. Quindi lo specialista userà gli esempi dati dai partecipanti aggiungendo gli aspetti legali correlati a tale comportamento ed inviterà i partecipanti ad ulteriori riflessioni sugli effetti/complicazioni che derivano da ciò. Questi potrebbero essere riassunti come segue: incidenti con conseguenze a breve o lungo termine, tempo trascorso in ospedale, giornate di lavoro non pagate, problemi che si sviluppano in famiglia, ecc. I partecipanti vengono invitati ad iniziare una discussione in merito a tale argomento.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore

■■ L’insegnante/formatore può raccogliere articoli tratti da quotidia-ni on-line e statistiche in merito ad incidenti sul lavoro causati da eccessivo consumo di alcol

■■ L’insegnante/formatore potrebbe invitare uno specialista sugli infortuni sul lavoro ed iniziare una discussione su tale argomento

Sommario dell’attivitàL’insegnante/formatore conduce una discussione insieme ad uno specialista in merito alle conseguenze del consumo di alcol durante lo svolgimento del proprio lavoro.

RiferimentiLegge Nazionale sulla Sicurezza e la Salute sul Posto di Lavoro

1.7 Alternative salutari al consumo di alcol

10–20 15–30 minuti

DescrizioneIndividuazione delle risorse necessarie negli enti sanitari per poter consigliare e trattare eccessi pericolosi nel consumo di alcol; fornire formazione ai professionisti che si occupano della salute; dare priorità alla prevenzione al bere sul posto di lavoro; offrire sostegno e consigli a bambini che vivono in famiglie con problemi di alcol; creare consapevolezza sugli effetti dell’alcol sul feto durante la gra-vidanza, sono alcuni degli aspetti di cui si occupa la Commissione Europea allo scopo di ridurre il consumo di alcol e trovare delle sane alternative a tale problema. Il percorso di riuscire a trovare delle soluzioni alternative non è facile a causa della instabilità economica in cui si vengono a trovare oggi molte nazioni ed a causa del grande numero di persone che assumono alcol, ma lo sforzo combinato delle campagne in tal senso, le attività tese a creare consapevolezza, i dibattiti e le attività collettive dovrebbero essere il primo passo verso un percorso di cambiamento dell’abitudine del bere in favore di comportamenti più salutari.

Scopi■■ Promuovere opzioni e alternative salutari■■ Creare motivazione per un cambiamento

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Metodologie applicate■■ Discussione

Strumenti e materiali■■ Blocco di fogli per lavagna■■ Pennarelli per lavagna

Descrizione dell’attivitàL’insegnante/formatore invita i partecipanti a scrivere sul blocco fogli per lavagna una ragione per cui si dovrebbe smettere di bere alcol. Poi riassume le opinioni dei partecipanti leggendo ad alta voce la lista delle loro opinioni scritte sulla lavagna. Quindi l’insegnante/formatore incoraggia i partecipanti a trovare delle possibili alter-native salutari per combattere le vecchie abitudini. Tali idee scritte sulla lavagna vengono discusse in gruppi.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore dovrebbe documentarsi sulle possibili

alternative salutari■■ L’insegnante/formatore può incoraggiare i partecipanti a creare

mini campagne pubblicitarie atte a promuovere alternative salu-tari al consumo di alcol.

Sommario dell’attivitàL’insegnante/formatore si soffermerà sulle alternative salutari al consumo di alcol e incoraggerà i partecipanti a trovare tali valide attività.

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2. Alimentazione errata

Oggi in Europa, sei dei sette maggiori rischi di morte pre-matura, pressione sanguigna, colesterolo, alto Indice di Massa Corporea, inadeguato apporto di frutta e verdura, inattività fisica ed abuso di alcol, sono direttamente colle-gati a come mangiamo, beviamo e ci muoviamo. I cittadini dell’Unione Europea fanno troppo poco moto e consumano troppo: troppa energia, troppe calorie, troppi grassi, zuc-chero e sale.

Sani stili di vita e abitudini alimentari corrette sono fondamentali per una buona salute generale. Non è mai troppo tardi per cominciare a cambiare le nostre abitudini adottando sani stili di vita ottenendo validi vantaggi per il futuro. L’essere a conoscenza di alcuni semplici e basilari fatti che riguardano l’alimentazione ci consente di essere informati per poter operare scelte salutari.

Una volta che le persone hanno capito quali sono i cibi più salutari per loro, possono rivedere le loro abitudini alimen-tari. Se i cibi di cui si nutrono sono sbagliati, potrebbero iniziare a desiderare di modificare i loro comportamenti e gli stili di vita. Per cui i seguenti esercizi mirano fra le altre cose a spingere le persone a cucinare in casa pietanze più salutari, senza peraltro saltare pasti o riducendo la quantità delle porzioni.

2.1 Trovare le connessioni tra parole, azioni, immagini

4–20 30 minuti R.2.1

DescrizioneCi sono diversi fattori collegati tra i diversi stili di alimentazione. Saper comprendere la differenza tra un’alimentazione sana ed una errata è alla base della capacità di poter apportare dei cambiamenti. Un’attività durante la quale una persona deve saper evidenziare i comportamenti corretti e non, implica automaticamente il suo impe-gno a riconoscere i lati positivi e negativi delle proprie scelte ed azioni.

Scopi■■ Creare consapevolezza sulle corrette e non corrette abitudini

alimentari, sulle conseguenze e le connessioni tra i diversi com-portamenti

■■ Iniziare riflessioni e discussioni sui temi dell’alimentazione■■ Promuovere un’auto analisi al riguardo dei rapporti tra stili di vita

ed alimentazione

Metodogie applicate■■ Brainstorming ■■ Discussione di gruppo ■■ Sostegno al singolo e al gruppo■■ Informazioni

Strumenti e materiali■■ Tavole■■ Immagini■■ Proiettore per lucidi e lavagna bianca■■ Computer portatile con connessione internet e proiettore video o

per diapositive■■ Cancelleria varia■■ Blocco di fogli per lavagna o lavagna

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Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore divide i partecipanti in due gruppi e distri-buisce due diverse tavole bianche divise ciascuna in sei caselle. Il titolo di una tabella sarà “salutare” mentre la seconda avrà il titolo “non salutare” Ogni gruppo provvederà a scrivere parole, azioni, espressioni o immagini connesse con la loro opinione in base al titolo assegnato. I gruppi poi si scambieranno i lavori e cercheranno di trovare i collegamenti tra le parole, termini, azioni, immagini con-tenuti nelle tavole. Per esempio, se nella tavola “salutare” vi è una figura di persona che mangia della frutta, nell’altra tavola potrebbe esserci una persona raffigurata mentre mangia del cibo non saluta-re come un cibo pieno di grassi, un dolce, un piatto troppo colmo di cibo, ecc. L’insegnante/formatore cercherà quindi di stimolare una conversazione in base agli spunti che emergeranno.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve preparare in anticipo uno schema

da dare ai gruppi contenente parole, termini, immagini, ecc, indicative che potrebbero risultare utili per riempire le tavole. Dovrebbe dividere le possibilità di scelta in base alle seguenti categorie: cibo, bevande, persone, azioni, aggettivi, ecc, in modo da facilitare poi la ricerca dei collegamenti

■■ L’insegnante/formatore deve inoltre assicurarsi che la discussio-ne non esca dai binari dell’argomento in questione

■■ L’insegnante/formatore dovrebbe concedere solo qualche minuto ai gruppi per pensare e trovare le parole, immagini, ecc. Questa dovrebbe essere una scelta immediata e quasi automatica

■■ L’insegnante/formatore prepara in anticipo una guida per facili-tare poi la conduzione e lo svolgimento della discussione

■■ L’insegnante/formatore può integrare questa attività in svariati ambienti di apprendimento quali corsi di lingue, corsi ICT, corsi di comunicazione, di disegno o di fotografia

Sommario dell’attività I due gruppi di partecipanti adulti ricevono una tavola per gruppo ognuna divisa in sei caselle. Il primo gruppo inserisce sei immagini,

parole, verbi, espressioni collegate all’aggettivo “salutare”, mentre il secondo gruppo farà la stessa cosa per l’aggettivo “non salutare”. Poi si scambiano le tavole cercando i collegamenti simili per ogni casella della tavola attivando una discussione.

Riferimenti 1. http://www.healthynutritionguide.info2. http://www.mangiaresano.net (disponibile solo in italiano)

2.2 Produrre uno slogan per una campagna sulla sana alimentazione

2–20 30 minuti R.2.2

DescrizioneUna delle basi per riuscire a promuovere con successo una sana alimentazione è la lotta che si deve intraprendere contro la pas-sività dei beneficiari finali che sovente si sentono estranei e non chiamati in causa dalle campagne di promozione sulla salute offerte nell’ambito delle loro comunità. D’altro canto sarebbe impossibile personalizzare gli interventi di queste promozioni e così le varie società, servizi e media cercano di offrirle in vari formati di proposte. Coinvolgere gli adulti a creare idee e semplici slogan per promuovere una sana alimentazione, usando la loro fantasia, sarebbe un ottimo procedimento per renderli più reattivi e produttivi.

Scopi ■■ Suscitare consapevolezza sull’argomento della sana alimenta-

zione ■■ Stimolare abitudini positive verso stili di vita salutari■■ Accrescere il coinvolgimento attivo degli adulti in argomenti

connessi alla salute ed una sana alimentazione■■ Stimolare la creatività

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Metodologie applicate■■ Lavoro a coppie o in piccoli gruppi■■ Discussione di gruppo ■■ Attività pratiche■■ Auto valutazione/auto riflessione■■ Creatività nello specifico contesto di apprendimento

Strumenti e materiali ■■ Macchine fotografiche o videocamere■■ Pennarelli o pennelli con colori/cartoleria generica■■ Computer con connessione internet■■ Blocco fogli lavagna o lavagna bianca.

Descrizione dell’attività Questa attività può essere svolta a coppie o in piccoli gruppi di adulti. L’insegnante/formatore può offrire alcuni spunti in merito a certe categorie possibili che potrebbero essere usate come argomento prin-cipale per creare uno slogan rivolto ad adulti, come per esempio: scel-ta del cibo/bevande che si possono comprare, scelta di cibi/bevande da consumare, metodi di preparazione del cibo in cucina/cottura, menù dei pasti, numero dei pasti nell’arco della giornata, controllare la fame, saper riconoscere i sintomi di una scorretta alimentazione, attenzione alla sana alimentazione anche nell’ambito della propria famiglia. I partecipanti vengono incoraggiati a preparare uno slogan, un motto, una frase ad effetto, utili per una campagna di promozione per una sana alimentazione. Sarà consentito utilizzare qualsiasi strumento artistico a loro disposizione. Tutti i prodotti saranno breve-mente presentati e discussi in classe. Come fase successiva di lavoro si può organizzare una “giornata a tema per una sana alimentazione” durante la quale vengono presentati tali prodotti e quindi lasciati in mostra come esempio nei centri e istituzioni coinvolte.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore ■■ L’insegnante/formatore deve preparare in anticipo una lista di

spunti per guidare il lavoro degli adulti, cercando così di evitare che la discussione esca dai parametri/argomenti prefissati

■■ L’insegnante/formatore deve fornire agli adulti quanti più dispo-sitivi o accessori possibili per stimolare la loro creatività

■■ L’insegnante/formatore deve tenere in considerazione le compe-tenze di scrittura dei partecipanti. Per rendere più facile il loro lavoro, potrà anche suggerire frasi molto corte e immagini

■■ L’insegnante/formatore può integrare questa attività in molti contesti didattici quali corsi di lingua, corsi ICT, corsi di comuni-cazione, di disegno o di fotografia e video

Sommario dell’attività Viene richiesto ai partecipanti di inventare uno slogan o annuncio pubblicitario per una ipotetica campagna di promozione per una sana alimentazione usando risorse quali: disegni, video, immagini, frasi ad effetto, ecc. L’insegnante/formatore può organizzare insie-me ai partecipanti una giornata a tema per ogni settore didattico di presentazione presso il centro/istituto coinvolto dove tali slogan saranno presentati.

Riferimenti 1. http://www.healthynutritionguide.info2. http://www.mangiaresano.net (disponibile solo in italiano)

2.3 Allegerisci le tue ricette

5–20 30 minuti

DescrizioneLe persone sono spesso molto riluttanti a cambiare le loro ricette di preparazione dei cibi, spesso perchè queste fanno parte del loro background di tradizioni e retaggio culturale. Chiedere loro di smet-tere potrebbe non essere un valido approccio per correggere i loro scorretti stili di alimentazione. Talvolta anche piccoli cambiamenti possono fare grande differenza anche parlando di calorie contenute

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in una certa ricetta o del contenuto di grassi e sodio. Per cui la ricetta rimane inalterata e aumenta il suo valore nutritivo.

Scopi ■■ Creare la consapevolezza in merito a corretti stili di alimentazione■■ Accrescere la conoscenza dei componenti nutrizionali ■■ Sostenere situazioni di auto-aiuto e pratiche riguardanti il campo

di una corretta alimentazione■■ Scambiare idee valide ed innovative, consigli, suggerimenti per

poter modificare vecchie ricette non salutari■■ Promuovere un metodo semplice ma innovativo di cucinare teso

ad una più sana alimentazione

Metodologie applicate■■ Lavoro a coppie o in piccoli gruppi■■ Auto valutazione/auto riflessione■■ Discussione di gruppo ■■ Creatività nello specifico contesto di apprendimento■■ Attività pratiche stimolanti

Strumenti e materiali ■■ Indicazioni di ricette/libri■■ Computer con una connessione internet ■■ Blocco fogli per lavagna o lavagna bianca■■ Cartoleria generica■■ Se possibile, una cucina e relativa attrezzatura

Descrizione dell’attività Viene chiesto agli adulti di scegliere una o più ricette di cibi o bevande che solitamente usano e che adottano con frequenza setti-manale. Quindi l’insegnante/formatore domanda loro se considerano sane o meno tali ricette. Questo creerà una prima fase di discussio-ne e scambio di opinioni in merito alla modifica delle ricette poco salutari scelte. Nella fase successiva i partecipanti avanzeranno le loro proposte su come modificare tali ricette in modo da trasformarle in più sane alternative, togliendo elementi, sostituendo, cambiando,

diminuendo, aumentando gli ingredienti oppure il modo di cucinarli o combinarli assieme. Molte valide idee possono emergere da que-sto tipo di attività ed alcune fra le migliori potranno essere messe in pratica con esempi pratici durante corsi di cucina (o usando gli strumenti a disposizione presso il centro/istituto), oppure scambiati tra i gruppi per poi provarli a casa nel proprio ambito familiare.

Suggerimenti per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve incoraggiare i partecipanti a portare

le loro ricette

■■ L’insegnante/formatore deve tenere in considerazione quanto spesso i partecipanti mangiano il tale cibo prima di domandare loro di modificare la ricetta

■■ L’insegnante/formatore deve essere consapevole che tale attività risulta più adatta ad un pubblico femminile anche se pure dei partecipanti maschi potrebbero essere interessati

■■ L’insegnante/formatore può pensare di modificare la preparazio-ne di diverse bevande da alcoliche a non alcoliche, da gassate a naturali, ecc. per rendere l’attività più interessante per i maschi

■■ L’insegnante/formatore può integrare tale attività nell’ambito di diverse situazioni didattiche quali corsi di lingua, corsi ICT, corsi di comunicazione, corsi di tecniche video o di fotografia, corsi di cucina

■■ L’insegnante/formatore può migliorare tale attività cucinando realmente. Un altro vantaggio potrebbe essere quello di disporre di informazioni su specialità regionali aprendo una discussione in merito (magari citando come si cucinava una volta)

■■ L’insegnante/formatore potrebbe organizzare una serata evento in cucina realizzando in pratica una ricetta “alleggerita”

Sommario dell’attività

Ai partecipanti viene richiesto di considerare le ricette meno sane tra quelle che sono parte della loro dieta settimanale o comunque le loro preferite e viene chiesto loro di “alleggerirle” eliminando, sostituendo, cambiando, diminuendo e aumentando gli ingredienti

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oppure modificando il metodo di cottura. Poi, se possibile, cucinare in pratica tali pietanze, scambiandosi le ricette.

Riferimenti Julie Garden-Robinson, (specialista del cibo e alimentazione) – Prairie Fare: Slim Down Your Recipes http://www.ag.ndsu.edu/news/columns/prairie-fare/prairie-fare-slim-down-your-recipes/

2.4 Giornalista per un giorno

5–20 30–40 minuti R.2.4

DescrizioneMolti gruppi di adulti, specialmente quelli provenienti da settori svantaggiati, quando si occupano di alimentazione sana o di con-dotte salutari si sentono spesso come delle cavie che i media e gli specialisti del settore possono analizzare nei loro comportamenti. Vengono spesso sottoposti ad interviste e test di cui non conoscono la ragione o il risultato. Sarebbe pertanto una buona idea coinvol-gerli in attività che li facciano sentire dei protagonisti o promotori di pratiche concernenti la salute anche se solo limitandosi al loro contesto di apprendimento.

Scopi ■■ Creare consapevolezza ed interesse su argomenti concernenti la

salute ed in particolare la corretta alimentazione■■ Rendere gli adulti promotori della propria salute e corretta ali-

mentazione■■ Offrire loro valide opportunità per una sana alimentazione e mezzi

per poter scambiare opinioni con altre persone■■ Farli sentire utili e parte attiva nella società

Metodologie applicate■■ Brainstorming■■ Lavoro in coppia o piccoli gruppi■■ Discussione di gruppo■■ Attività pratiche

Strumenti e materiali ■■ Blocco di fogli o lavagna bianca■■ Macchine fotografiche o video■■ Registratori■■ Blocco per appunti■■ Computer con connessione Internet

Descrizione dell’attività Per questa attività l’insegnante/formatore dovrebbe preparare in anticipo una scheda guida da seguire per effettuare correttamente le interviste/dibattiti senza uscire dall’argomento principale che è quello di un corretto comportamento nella propria alimentazione. Quindi i partecipanti, individualmente o in piccoli gruppi, prepare-ranno una breve lista di domande da farsi durante delle interviste. Poi sceglieranno la persona da intervistare nell’ambito del proprio gruppo o della propria famiglia o nel contesto del centro/istituto dove si trovano. L’insegnante/formatore prende degli appunti in merito alle risposte date. Un altro compito che l’insegnante/formatore potrebbe assegnare più tardi è di far redigere ai partecipanti una relazione sulle interviste effettuate da presentarsi in classe o durante un evento sociale da tenersi nella propria comunità o nel centro/istituto.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore dovrebbe sempre stimolare la discussio-

ne tenendo presente le motivazioni che hanno spinto gli adulti a formulare tali domande. Dovrebbe sempre capire il perché di tali domande

■■ L’insegnante/formatore dovrebbe fornire ai partecipanti una struttura da seguire per le loro interviste: raccogliere le idee, scegliere gli argomenti principali, scegliere una sequenza logica,

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analizzare il punto di vista da cui si intende analizzare l’argo-mento, preparare domande non troppo lunghe

■■ L’insegnante/formatore deve tenere in considerazione i parteci-panti economicamente più svantaggiati mentre si formulano le domande

■■ L’insegnante/formatore può inserire questa attività in molti contesti didattici quali corsi di lingue, corsi ICT, corsi di comuni-cazione, di disegno, fotografia o video

Sommario dell’attività Gli adulti preparano un’intervista (una breve lista di domande) per conoscere gli aspetti ed abitudini principali di altri compagni di classe, componenti della propria famiglia o amici. Poi esporranno tali risultati in classe o durante un evento sociale, possibilmente allo scopo di suscitare una valida discussione sull’argomento della salute ed una sana alimentazione.

2.5 Parole tabù

4–20 30 minuti R.2.5

DescrizioneTalvolta gli adulti, specialmente quelli provenienti da gruppi svan-taggiati, non parlano né prendono mai in considerazione argomenti che riguardano l’alimentazione quando si tratta di discutere com-portamenti o stili di vita o cibi che possono essere salutari oppure no. Il semplice fatto di mettersi a parlare dell’argomento è un buon modo per avviare una consapevolezza ed un atteggiamento diverso verso questo importante aspetto di una sana condotta di vita.

Scopi ■■ Familiarizzare gli adulti con termini ed azioni concernenti gli

argomenti dell’alimentazione

■■ Aiutare ad identificare parole ed azioni collegate ad una corretta alimentazione e quelle collegate a una scorretta alimenta- zione

■■ Suscitare consapevolezza ed interesse su argomenti della salute in generale

Metodologie applicate

■■ Giochi di ruolo

■■ Discussione

■■ Quiz

Strumenti e materiali

■■ Lista di parole o immagini

■■ Blocco di fogli lavagna

■■ Cartoleria generica

■■ Una piccola campanella o un segnale acustico

Descrizione dell’attività

L’insegnante/formatore prepara un certo numero di carte contenenti una “parola segreta” (sostantivi, verbi, nomi propri) scritta su un lato delle stesse e che riguardano l’argomento dell’alimentazione, relativi comportamenti, cibi ecc., mentre sul lato opposto delle stesse carte scriverà una o più parole proibite riguardanti la parola segreta. Quindi l’insegnante/formatore divide la classe in due gruppi. Il primo gruppo si prende l’incarico di far indovinare all’altro gruppo la parola segreta offrendo suggerimenti senza usare la paro-la proibita scritta sull’altro lato della carta. Se gli scappa di usare la parola proibita, l’insegnante/formatore suonerà la campanella e il gruppo perde e dovrà scambiarsi i ruoli in modo che adesso saranno loro quelli che dovranno indovinare la parola segreta. Per esempio, se la parola segreta è “dieta”, la relativa parola tabù potrebbe esse-re “grasso o magro o calorie” fatto questo che renderà più difficile per le persone cercare di far indovinare la parola segreta dovendo usare altri termini per suggerire.

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Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve preparare in anticipo le carte con le

parole segrete scritte su un lato e le parole tabù/proibite scritte sull’altro lato collegate all’alimentazione, in modo esauriente per quanto riguarda il concetto dell’alimentazione

■■ L’insegnante/formatore dovrà sempre tenere presente le cono-scenze e la cultura dei principanti prima di scegliere le parole tabù ed il loro numero: ovviamente, meno parole proibite si scri-veranno sul retro delle carte, più facile sarà indovinare

■■ L’insegnante/formatore dovrà cercare che i partecipanti invertano i ruoli quanto più possibile

■■ L’insegnante/formatore dovrà agire come “controllore o giudice” per avvisare quando la parola tabù è stata usata per errore

■■ L’insegnante/formatore dovrà approntare un consistente numero di parole segrete dal significato sia positivo che negativo accer-tandosi che per esempio quelle negative non siano troppe per non creare un eccesso di negatività

■■ L’insegnante/formatore può proporre questa attività in altri con-testi didattici come corsi di lingua, corsi ICT, corsi sulla comuni-cazione e corsi di tecniche video

Sommario dell’attività Un gruppo deve spingere l’altro gruppo ad indovinare una parola “segreta” pertinente all’argomento dell’alimentazione, spiegando o suggerendo la stessa senza nominarla direttamente e senza usare delle parole proibite che l’insegnante/formatore ha deciso e scritto su un lato delle carte. Poi i gruppi invertiranno i ruoli.

Riferimenti 1. Taboo Game Milton Bradley Hasbro Games (1989)

http://ww.boardgames.com/bigtaboo.html2. Milton Bradley Parker Brothers – board games 3. http://www.healthynutritionguide.info

2.6 Mesi e stagioni

4–20 30–50 minuti R.2.6

DescrizioneTalvolta gli adulti, compresi quelli provenienti da settori più svan-taggiati, seguono certe abitudini culinarie poichè derivanti da antiche tradizioni locali (certi cibi sono sempre stati consumati durante certi periodi dell’anno o sono più facilmente reperibili in un determinato periodo dell’anno, ecc.) Spesso non sono consapevoli che tali scelte potrebbero essere non così salutari come l’abitudine farebbe credere anche per quanto riguarda il possibile insorgere di malattie o scarso apporto di sostante nutritive.

Scopi ■■ Aiutare gli adulti ad identificare abitudini ed azioni collegate ad

una corretta alimentazione e quelle collegate ad una scorretta alimentazione

■■ Suscitare consapevolezza ed interesse su argomenti correlati alla salute in genere

■■ Promuovere opzioni ed alternative salutari ■■ Prevenire malattie causate da errata alimentazione■■ Creare la consapevolezza che una sana alimentazione non dipen-

de solo da quanto si spende ma anche dalle scelte o dalle priorità

Metodologie applicate■■ Lavoro in coppie o piccoli gruppi ■■ Discussione di gruppo ■■ Informazioni■■ Creatività in uno specifico contesto di apprendimento

Strumenti e materiali■■ Calendari■■ Lista di cibi e bevande (principalmente frutta e verdura)

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■■ Blocco fogli lavagna■■ Cartoleria generica■■ Macchine fotografiche o videocamere■■ Computer con connessione Internet

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore darà agli adulti un elenco di cibi e bevande (specialmente di frutta e verdura) e chiederà loro di pensare alle proprie abitudini, alle conoscenze, alle tradizioni locali o famigliari e chiederà loro di collocarle nella stagione o mese durante il quale loro pensano si possa trovare la migliore qualità o in base alla migliore reperibilità e freschezza. Per esempio è meglio consumare certe verdure in base all’epoca di produzione e raccolto. L’insegnante/formatore chiederà ai partecipanti di motivare le loro scelte aprendo una discussione.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore dovrebbe preparare in anticipo una lista

di cibi e bevande (in particolare di frutta e verdure) e documen-tarsi sui mesi e stagioni di produzione e reperibilità. È facile reperire in Internet delle facili spiegazioni e tale attività potrebbe anche essere assegnata ai partecipanti.

■■ L’insegnante/formatore potrebbe proporre questa attività in sva-riati contesti didattici quali corsi di lingua, corsi ICT, corsi sulla comunicazione, corsi di tecniche video o di cucina.

Sommario dell’attivitàI partecipanti dovranno abbinare ogni cibo e bevanda entro un elenco fornito dal formatore cercando di indovinare il mese o la stagione giusta per una ottimale produzione, reperibilità e consumo, usando la cultura a loro disposizione nonchè le loro tradizioni culinarie o tra-dizioni locali e della loro famiglia. L’insegnante/formatore provvederà a stimolare nel gruppo una discussione in base ai risultati ottenuti.

Riferimenti 1. http://www.staibene.it/sb_utility_stagione.

asp?AREA=alimentazione (in italiano)

2. http://www.ricetteonline.com/conoscere/carni.php (in italiano)3. http://www.sysindia.com/kitchen/svegis.html (in inglese)4. http://www.cuesa.org/page/seasonality-chart-vegetables

(in inglese)

2.7 Descrivere l’ora del pasto

4–20 15–30 minuti

DescrizioneUn importante aspetto di una sana alimentazione si può derivare dalle abitudini delle persone durante i pasti. Mangiare velocemente o in fretta o con troppe distrazioni intorno può essere una maniera dannosa di consumare cibo e bevande. A prescindere dalla qualità e dalla quantità del cibo e bevande, l’atmosfera durante i pasti è molto importante e può influenzare gli effetti della stessa alimen-tazione.

Scopi ■■ Riflettere sul comportamento di una persona ■■ Aiutare gli adulti ad identificare abitudini ed azioni collegate ad

una corretta alimentazione e quelle collegate ad una scorretta alimentazione.

■■ Creare consapevolezza circa gli effetti su sé stessi e sugli altri■■ Creare una motivazione per un cambiamento ■■ Costituire un modello per i componenti della propria famiglia

Metodologie applicate■■ Giochi di ruolo■■ Discussione di gruppo■■ Auto valutazione ed auto riflessione ■■ Creatività in uno specifico contesto di apprendimento

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Strumenti e materiali ■■ Blocco di fogli lavagna o lavagna bianca.■■ Macchine fotografiche o video camere■■ Qualsiasi altro strumento utile allo scopo

Descrizione dell’attività Viene chiesto ai partecipanti di descrivere, nel modo che preferi-scono, la situazione consueta tipo di un loro pasto in casa propria. Qual è la composizione tipo dei pasti, quanto durano, se la fami-glia è sempre unita, se le persone parlano durante il pasto, se la televisione o la radio è accesa, ecc. Per descrivere tale situazione possono usare parole o immagini, registrazioni video o disegni ed è importante che rappresentino la situazione tipo e non un evento particolare. Quindi l’insegnante/formatore può iniziare a stimolare

la discussione e lo scambio di idee in merito a un comportamento corretto durante i pasti.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore dovrebbe preparare il gruppo per l’at-

tività suggerendo vari modi per descrivere le loro modalità di consumo dei cibi

Sommario dell’attività Gli studenti devono descrivere al resto del gruppo quello che loro ed il resto della famiglia fa automaticamente o istintivamente durante il pranzo o la cena, usando la gestualità, la mimica, raccontando, disegnando, mostrando fotografie o video.

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3. Inattività fisica

Il nostro corpo rivela molte cose, nel bene e nel male. Perciò è importante averne cura.Durante gli ultimi anni, la ricerca internazionale si è par-ticolarmente centrata sull’importanza dell’attività fisica durante la vita quotidiana. L’attività fisica può contribuire alla prevenzione di una serie di malattie come il diabe-te, malattie cardiovascolari, alta pressione, osteoporosi, sovrappeso ed obesità. Inoltre appare ormai chiaro come l’attività fisica possa rafforzare la condizione fisica e men-tale dell’individuo ed in molti casi contribuire alla riduzione dell’uso di farmaci.Durante le consuete modalità di apprendimento siamo soli-ti stare seduti ed ascoltare, ma vi sono anche altri modi di apprendere. Se l’attività fisica è in effetti così importante potremmo introdurla durante le nostre lezioni. Tale fatto dimostrerà agli studenti quanto importante sia l’attività fisica per la nostra salute. Non è facile modificare le nostre abitudini, ma vi sono diversi modi in cui possiamo operare per introdurre un’attività fisica all’interno o all’esterno della nostra scuola.Queste attività sono strutturate per diversi ambienti didat-tici e diverse tipologie di studenti. Quello che conta è che non si tralasci l’opportunità di potersi prendere cura del proprio corpo in modo da conservare al meglio la nostra salute per il futuro o per consentirci di trovare un’oppor-tunità di lavoro.

3.1 Creare un programma per sfruttare l’ambiente circostante

2–20 30–60 minuti R.3.1

DescrizioneVi sono sempre varie opportunità per sfruttare l’ambiente circostan-te per fare qualche attività fisica. Quello che conta è creare una lista di varie possibilità affinché tutti ne siano consapevoli.

Scopi ■■ Creare consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica ■■ Imparare a sfruttare l’ambiente e le strutture circostanti per un

utilizzo quotidiano o per specifiche situazioni

Metodologie applicate■■ Descrizione ed impostazione dell’attività■■ Lavoro a coppie■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali■■ Blocco di fogli per lavagna, lavagne di vario tipo■■ Penne■■ Carta

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore incoraggia gli studenti a riflettere sulle possibilità di usare l’ambiente circostante, sia all’interno che all’e-sterno della scuola. Quindi scrive tutte le idee sul blocco di fogli per lavagna. Poi gli studenti ispezioneranno l’ambiente per poter trovare altre idee ed ispirazioni. L’insegnante/formatore discute i risultati insieme agli studenti aprendo una discussione per ottenere nuove idee.

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Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’ispezione all’ambiente può avere luogo prima o alla fine dell’at-

tività scolastica, durante le pause o durante le lezioni ■■ Questa attività può essere anche una semplice introduzione a

stimolare gli studenti a scoprire nuove possibilità per fare atti-vità fisica durante il giorno. È importante che il tutto sia pratico, realizzabile e ottenibile gratuitamente

■■ L’insegnante/formatore deve accertarsi che i partecipanti siano validamente motivati allo scopo

Sommario dell’attività Questa attività vuole favorire la stimolazione di idee e alla ricerca di possibilità di attività fisica all’interno e all’esterno.

3.2 Usare le esperienze direttamente durante le lezioni

2–20 5–30 minuti

DescrizioneNoi tutti siamo portati a pensare che l’apprendimento è un qualcosa che si sviluppa al meglio se stiamo seduti in una classe ascoltando un insegnante. Ma tutti noi impariamo anche ascoltando altri par-lare in merito alle loro esperienze. Molte persone imparano meglio se possono fare del piccolo movimento mentre stanno ascoltando. Per cui risulta possibile svolgere una qualche attività fisica mentre la lezione procede.

Scopi ■■ Svolgere un’attività fisica mentre si impara in classe

Metodologie applicate■■ Lavoro in coppia■■ Discussione

Strumenti e materiali■■ Un orologio per ogni coppia

Descrizione dell’attivitàPresentare due esempi di attività fisica che si potrebbero usare.

Attività 1Camminare e parlare: durante i consueti contesti di apprendimento, la discussione a coppie o in gruppi è parte integrante, ma invece di restare seduti come al solito, si può procedere camminando e discutendo allo stesso tempo. In tale modo il corpo si potrà muo-vere mentre comunque la lezione continuerà nel suo svolgimento. L’insegnante/formatore descrive gli obiettivi da raggiungere con tale discussione, le direzioni da prendere mentre si cammina all’interno o all’esterno e la durata/orario dell’attività.

Attività 2Formazione alla valutazione: quando si impara a discutere di abitu-dini e valutazioni, si dovrebbe adottare un sistema lineare che riporti rispettivamente le abitudini positive ad una parte terminale della linea e le negative verso l’altra parte terminale, mentre tra questi due poli estremi saranno presenti tutte le idee di mezzo, con aspetti parzialmente positivi o negativi; è importante che nessuno pensi che sia bene o male avere un certo punto di vista oppure un altro. Quello che conta è riuscire a cogliere e considerare l’importanza dei diversi punti di vista in merito agli argomenti.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ “Camminare e discutere” può risultare utile quando i gruppi sono

nuovi, così gli studenti potranno riuscire a conoscersi meglio■■ Formazione alla valutazione corretta: mentre le persone discutono

è sempre possibile che la persona dietro di noi possa massaggiare il collo o le spalle della persona avanti. Se la direzione del movi-mento cambia, ci si potrà scambiare i ruoli. Tale attività rilassa il collo/spalle favorendo l’apprendimento. Bisogna comunque tenere conto che tale comportamento potrebbe non essere gradito in certe culture o individualmente per certe persone.

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Sommario dell’attività Durante una situazione didattica è possibile integrare un’attività fisica rendento la partecipazione più attiva.

Riferimenti http://en.wikipedia.org/wiki/Walk_and_talk

3.3 Creare piccole pause durante la lezione

1–20 1–5 minuti R.3.3

DescrizioneI muscoli del corpo possiedono una loro memoria. Stando seduti in una posizione scomoda, i muscoli ricordano che sono troppo lunghi o troppo corti. È importante offrire ai muscoli una memoria di quanto lunghi o corti dovrebbero essere. Stare seduti a lungo disturba anche la circolazione in diverse parti del corpo. Tenendo in considerazione l’aspetto della sicurezza del nostro lavoro, abbiamo il dovere di curare l’aspetto salutare del nostro modo di lavorare. Durante una situazione didattica anche i nostri studenti si trovano di fronte ad un aspetto che riguarda la propria sicurezza. Per questo motivo è opportuno che tale aspetto arrivi a far parte dell’istruzione che si riceve. Molti piccoli aspetti ed atteggiamenti quotidiani diventano decisamente importanti. Ogni ora trascorsa in posizione seduta deve comportare delle pause di stretching. Quando svolgiamo lun-ghi periodi di attività stando seduti, dobbiamo ricorrere a pause di movimento del corpo.

Scopi ■■ Suscitare la consapevolezza delle necessità di avere delle piccole

pause per modificare la tensione dei muscoli

■■ Essere informati sulle conseguenze delle posture di lavoro come lunghi periodi trascorsi seduti e come i muscoli reagiscono

■■ Imparare brevi attività per favorire la circolazione sanguigna

Metodologie applicate■■ Attività pratiche atte a far assumere al corpo posizioni simmetri-

che consone a favorire una migliore circolazione in tutto il corpo■■ Assistere ad un video o seguire le istruzioni dell’insegnante con

l’aiuto di immagini illustrative

Strumenti e materiali■■ Lettore DVD ■■ Fotografie/immagini

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore deve far comprendere agli studenti l’impor-tanza della posizione “seduta”. È importante che la testa, il collo e le spalle abbiamo una postura “eretta”: il petto deve essere all’infuori e lo stomaco leggermente rientrato. Le gambe devono essere tenute ad angolo retto in modo da favorire la circolazione.

Circolazione sanguignaCentrandosi solamente sul cuore ed il respiro, si impiegano solo 30 secondi per riattivare la circolazione. Si chiede agli studenti di alzarsi in piedi e di correre sul posto più velocemente possibile. Allo stesso tempo dovranno battere le mani quanto più veloce possibile. In pochi secondi la circolazione si riattiva con più vigore insieme alla respirazione.

Attività di Stretching L’insegnante/formatore darà le seguenti istruzioni:

I muscoli hanno bisogno di essere rilassati e stirati due volte ogni ora. I muscoli che diventano più corti o più lunghi hanno la necessità di conseguire la posizione opposta. Alzatevi in piedi e stiratevi per allungarvi: spalle estese in posizione ben eretta. Alzate le braccia e tenete il capo eretto quanto più possibile in modo da stirare bene il

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collo. Mettetevi sulle punte dei piedi in modo da allungarvi quanto più possibile assumento una posizione come una “X”

Ginnastica da pausa

Alzatevi e mettetevi in una posizione comoda. Rilassate il collo, alza-te la testa quanto più potete, spingendo il mento all’indietro onde stirare il collo. Inclinate la testa verso destra, poi ritorno e piegatela verso sinistra. Poi ritorno e piegate la testa in avanti. Tutto questo dolcemente senza esagerare. Ruotate la spalla destra in piccoli cerchi fatti verso avanti, poi verso all’indietro e poi lo stesso con la spalla sinistra, invertendo poi il senso dei piccoli cerchi. Piegate leggermente le gambe, allungate il braccio destro fingendo di rac-cogliere delle mele che però sono molto in alto su un albero; fate lo stesso con il braccio sinistro. Alzatevi sulle punte in modo da stirare l’intero corpo mentre “raccogliete le mele”. Ora lasciate andare e rilassate il corpo sciogliendovi con le braccia a penzoloni mentre scendete verso il basso. Quindi cominciate a rialzarvi lentamente mentre vi concentrate sulle vertebre della vostra schiena fino a raggiungere una posizione stabile.

Alzate il ginocchio destro quanto più possibile. Fate poi lo stesso con il sinistro. Allungate la gamba destra e disegnate dei piccoli cerchi nell’aria usando l’alluce del piede. Fate dei piccoli cerchi verso destra e poi verso sinistra. Fate lo stesso con la gamba sini-stra. Stirate l’intero corpo, mettetevi sulle punte, alzate la testa ed entrambe le braccia quanto possibile. Rilassatevi. Assumete nuova-mente una posizione comoda e sedetevi. Dopo qualche tempo ripe-tete tutti i movimenti. Poi rimettetevi a sedere in posizione comoda.

Consigli per l’insegnante/formatore

■■ L’insegnante/formatore può usare delle singole immagini come “argomento del giorno”. Si può iniziare con una fotografia al gior-no e poi spostarsi con immagini differenti su diverse muscolature nell’arco del tempo

■■ L’insegnante/formatore può anche ricorrere ad un lettore DVD in un contesto più ampio ed anche l’uso della musica potrebbe essere utile

■■ L’insegnante/formatore deve far presente agli studenti che dovrebbero occuparsi personalmente della circolazione nelle loro gambe/piedi facendo dei piccoli movimenti rotatori con le cavi-glie, stirando e piegando le gambe mentre sono seduti

■■ L’uso di apparecchiature elettroniche (cronometri, telefonini ecc.) può tornare utile durante gli esercizi

Sommario dell’attività

L’insegnante/formatore suggerisce delle pause durante le lezioni ed incoraggia gli studenti a svolgere delle concrete attività fisiche mentre si guarda un DVD o delle immagini in modo da favorire la circolazione. Si può ricorrere anche ad attività di stretching per un minuto.

3.4 Riflessioni sulla situazione personale

1–20 60 minuti R.3.4

Descrizione

Iniziare con un’attività fisica è un grande passo che talvolta richiede più sostegno, ispirazione ed informazione per quanto concerne le possibilità. Per cui il ruolo dell’insegnante in questo contesto è di particolare importanza. L’idea qui è di attivare una discussione di classe sulle attività che già esistono e altre che si potrebbero adottare, centrandosi sui possibili vantaggi che si potrebbero rag-giungere e su ciò che si dovrebbe invece evitare.

Scopi ■■ Riflettere su attività pre-esistenti ed altre che si potrebbero

sviluppare ■■ Valutare gli effetti delle attività

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Metodologie applicate■■ Discussioni■■ Redigere un progetto personale che poi sarà realizzato e messo

in pratica■■ Valutazione delle attività

Strumenti e materiali ■■ Penne■■ Esempio di un piano da realizzare

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore inizia con una discussione in merito alle attività fisiche che i partecipanti già utilizzano. Sono queste già sufficienti o ne servirebbero anche altre per una vita sana? Sono i partecipanti abbastanza motivati per intraprenderne altre? Vengono prese in considerazione e discusse brevi attività fisiche quotidiane ed altre più consistenti ed impegnative che richiedono una specifica programmazione. L’insegnante/formatore parla con gli studenti in merito alle loro esigenze personali e le motivazioni che ritengono importanti per cominciare un’attività fisica; si discute inoltre su altre cose a cui si dovrà necessariamente rinunciare allo scopo prima di iniziare. L’insegnante/formatore redige con gli studenti un programma di nuove attività, tenendo in considerazione le tipologie di attività e quando esse debbano essere svolte, così come le diverse esigenze.Dopo un certo lasso di tempo si attiverà una discussione su quanto i partecipanti sono riusciti a fare: quali attività hanno iniziato? Sono andate bene/male? Hanno dovuto rinunciare ad altre cose e quali per poterle fare? Sono arrivate nuove esigenze per completarle? Si può provare a stendere un nuovo programma settimanale.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ Questa attività può essere fatta con un gruppo che necessita di

maggiore supervisione rispetto alle lezioni tradizionali■■ L’insegnante/formatore può usare l’opuscolo informativo “Health

Box” per ricevere ulteriori informazioni sull’importanza dell’atti-vità fisica

■■ Condivisione in gruppo e supervisione da parte del formatore può essere un valido metodo per continuare le attività

Sommario dell’attività La supervisione motiva e stimola i partecipanti ad intraprendere ulteriori attività fisiche nel corso della loro vita e li spinge ad una valutazione più corretta del loro stile di vita.

Riferimenti http://en.wikipedia.org/wiki/Peer_mentoring

3.5 Grafico dell’attività fisica

8–20 30 minuti R.3.5

DescrizioneOttenere una buona condizione fisica richiede un buon equilibrio di attività fisica. Il nostro corpo ha bisogno sia di esercizi vigorosi che di esercizi meno vigorosi, ma il nostro corpo ha un costante bisogno di allenamento e moto bilanciato. Per visualizzare meglio tale con-cetto si può ricorrere alla stesura di un grafico che illustri quello che il singolo individuo già fa, le attività che più gli piacciono e quelle che riesce a fare.

Scopi ■■ Diventare consapevoli delle diverse attività che servono al nostro

corpo

Metodologie applicate■■ Programmare un orario di attività di allenamento dei parteci-

panti

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Strumenti e materiali ■■ Carta e penne■■ Un computer con connessione internet ed un video proiettore

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore deve avere familiarità del concetto “grafico a torta sulle attività fisiche” (vedi sito internet suggerito nell’ap-pendice). Poi può iniziare una discussione con i partecipanti in merito a quali attività fisiche loro già eseguono. Quelli che già hanno una scaletta di attività motorie dovrebbero subito mettersi a lavorare sullo schema. L’insegnante/formatore disegna uno schema/grafico personale su un pezzo di carta e domanda ai partecipanti di pensare a quante e quali attività potrebbero intraprendere durante l’arco di una settimana. Potrebbero iniziare a pensare a quanto si riesce a fare se si ha a disposizione un lasso di tempo di due ore e mezza durante la settimana. L’insegnante/formatore fa scrivere le attività in cima al grafico e poi chiede di riflettere su quali attività più impegnative si potrebbero aggiungere se si disponesse di una ulteriore ora e mezza di tempo durante la settimana. Tali attività più impegnative andranno elencate in basso nel grafico. La muscolatu-ra del nostro corpo necessita di essere rafforzata con un sistema bilanciato circa due volte la settimana. Gli studenti dovrebbero scrivere due differenti attività fisiche, una sulla destra ed una sulla sinistra del grafico. L’insegnante/formatore dovrebbe far presente che il grafico può essere modificato in base alle possibili esigenze settimanali. Lo scopo finale è di visualizzare le possibili attività che sono fattibili per appagare le esigenze dei singoli partecipanti. La loro motivazione è essenziale poiché nessuno può essere obbligato a fare attività forzata.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ L’insegnante/formatore può distribuire a coloro che non fanno già

attività fisica il programma aggiunto nell’attività 3.4■■ L’insegnante/formatore deve offrire supporto didattico positivo

quando i partecipanti avranno compilato il grafico delle attività settimanali

■■ La loro motivazione è fondamentale, per cui l’insegnante/forma-tore non deve costringerli a diventare più attivi

Sommario dell’attività L’insegnante/formatore lascia che i partecipanti disegnino il loro grafico delle attività fisiche settimanali. Loro le divideranno in attività vigorose e in moderate ed inoltre tra quelle tese al poten-ziamento della muscolatura e quelle per un corretto bilanciamento.

Riferimenti 1. http://www.ukkinstituutti.fi/en/products/physical_activity_pie2. http://www.ukkinstituutti.fi/filebank/64-physical_activity_pie.

pdf

3.6 Attività dell’infanzia o da culture diverse

8–20 20 minuti

DescrizioneLe attività che i bambini svolgevano tempo fa non sono le stesse dei bambini dei nostri giorni. Riflettere su quello che i bambini facevano una volta può offrire ispirazione agli studenti di oggi, per esempio per insegnare tali attività ai loro figli. Le conseguenze potrebbero essere che tali genitori diventeranno a loro volta fisicamente più attivi per svolgerle.

Scopi ■■ Richiamare alla memoria le proprie attività dell’infanzia■■ Riproporre tali attività derivanti dalla nostra infanzia

Metodologie applicate■■ Discussione■■ Lavoro di gruppo

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Strumenti e materiali ■■ Carta e penne■■ Strumenti per le attività ed acessori specifici richiesti per svol-

gerle

Descrizione dell’attività I partecipanti si sono trovati coinvolti in attività fisiche duran-te il corso della loro vita, quali sport, giochi, escursioni, ecc. Questa è anche un’opportunità per scoprire costumi di altri paesi. L’insegnante/formatore incoraggia la condivisione di racconti tra i partecipanti. L’insegnante/formatore può ricorrere ad un esempio al giorno tratto dalle loro esperienze fino a coprire il numero dei partecipanti. Può discuterne il riproposto uso con i nostri figli di oggi e riflettere sul loro possibile successo. Per esempio più tempo speso insieme a loro ed un maggior coinvolgimento fisico in tali attività, ecc.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ L’insegnante/formatore ha bisogno anche di un programma

alternativo per coloro che non hanno svolto o non vogliono trattare alcun tipo di attività personale

■■ L’insegnante/formatore può svolgere questo esercizio anche in base ad una prospettiva culturale culinaria e di attività tratte da culture diverse

Sommario dell’attività L’insegnante/formatore usa l’esperienza che i partecipanti hanno derivato dalla loro infanzia e dalle attività fisiche da loro svolte. Dopo di che l’insegnante/formatore discute con i partecipanti in merito alle possibilità di usare alcune di queste attività nell’ambito della propria famiglia o con persone anziane.

3.7 Un giorno/pomeriggio di attività

2–30 3–5 ore R.3.7

DescrizioneLavorare con un gruppo di studenti può anche creare la possibilità di svolgere dei compiti insieme. Usare una giornata/un pomeriggio per svolgere insieme una tale attività può creare dei legami più saldi tra i componenti del gruppo. È possibile iniziare una giornata in tale modo oppure fare rientrare l’attività nel mezzo o alla fine del lavoro di gruppo o saltuariamente a piacere. Durante il giorno si può anche ricorrere ad attività diverse. Una possibile opzione potrebbe essere l’attività fisica.

Scopi ■■ Formare un gruppo■■ Essere fisicamente attivi

Metodologie applicate■■ Lavoro di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Questi dipendono totalmente sulle attività su cui ci si vuole

soffermare

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore programma insieme ai partecipanti una giornata/pomeriggio di attività. Prima dovranno porsi questa domanda: qual è lo scopo di tale giornata/pomeriggio? Come può essere svolto in maniera sicura? Quali sono gli accessori necessari? L’idea è di scegliere delle attività che funzionino bene nell’ambiente in cui operiamo, la stagione e le persone con cui ci troviamo a lavorare. Al termine di tale giornata/pomeriggio i partecipanti con-divideranno le loro opinioni ed i risultati.

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Consigli per l’insegnante/formatore ■■ Iniziando a lavorare con un nuovo gruppo di persone, si possono

creare valide dinamiche di gruppo lavorando all’esterno con con-crete attività fisiche o di squadra

■■ L’insegnante/formatore può contribuire personalmente offrendo il suo apporto durante l’attività

■■ Se l’orario a disposizione è troppo limitato per questo tipo di attività, l’insegnante/formatore può scegliere una attività che non richieda tanto tempo

Sommario dell’attività Viene scelta un’attività da svolgersi nell’arco di una giornata o pomeriggio, quindi viene programmata e svolta in pratica dall’inse-gnante/formatore e dagli studenti.

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4. Il Fumo

L’aspetto del fumare o non fumare sono due stili di vita che caratterizzano con grandi differenze due importanti decisioni che hanno grande impatto sulle nostre vite. Il fumo è solo un elemento di un più grande numero di cattive abitudini che sono collegate a stili di vita non salutari. Non vi è più alcun dubbio che il tabacco può influenzare la nostra salute in maniera sostanziale. “Nonostante vi siano stati considerevoli progressi, il numero dei fumatori nell’ambito europeo è anco-ra molto alto, circa un terzo della popolazione, ed i problemi legati alla salute comprendono circa 650.000 decessi all’anno collegati in qualche modo al vizio del fumo. Circa la metà di queste morti riguardano persone tra i 35 e i 69 anni e pertanto sono età ben al di sotto della aspettativa media della vita”. (The Eurobarometer 332 del 2009)1

Tale argomento, al pari del consumo di alcolici, l’abuso di sostanze e l’attività fisica, va ad impattare la vita di ognuno in maniera concreta. È importante tenere presente il concetto che l’abitudine del fumo è spesso collegata a sentimenti che riguardano l’autonomia personale. Tutto questo risulta in conflitti tra:

■ Cambiamento di mentalità (oggi sappiamo molto di più sull’impatto del tabacco rispetto ad anni fa)

■ Lo spirito di nuove politiche (l’Europa Unita ora promuove una chiara strategia preventiva e sostiene attivamente molte iniziative e progetti che riguardano la prevenzione e la cessazione di tale abitudine)

■ Culture differenti presenti nei diversi paesi membri dell’Europa e

■ Per ultimo, ma da non sottovalutare, l’aspetto individuale della singola persona

L’ultimo punto menzionato è quello che sta particolarmente a cuore nella stesura di questo progetto Health Box: singoli indi-vidui che solitamente non vengono presi in considerazione a causa di molteplici ragioni socio-economiche: appositi corsi, formazione e consultori offrono spesso una valida possibilità di entrare in contatto con questi gruppi “difficili da contat-tare”. Diversi approcci didattici delle attività presentate in questo modulo possono essere facilmente adattate a contesti di apprendimento particolare. È possibile pure apportare delle modifiche in base ad aspetti culturali particolari ed i facilita-tori relativi sono caldamente invitati a modificare il presente materiale per creare qualcosa di nuovo e più efficace per la loro realtà. Durante le nostre attività abbiamo osservato entrambi questi comportamenti. Il modulo che tratta del com-portamento del fumo e del non-fumo può benissimo andare a far parte di corsi e consulenze individuali. Tale modulo ha un aspetto molto ovvio: vuole suscitare all’inizio la consapevolez-za del problema nei singoli individui dando poi alle persone in un secondo tempo il potere di decidere da sé in base a quanto recepito.

1 http://ec.europa.eu/health/tobacco/docs/ebs332_en.pdf

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4.1 Per iniziare

8–20 15–30 minuti R.4.1

DescrizioneLa maggior parte delle persone ha ben presente che fumare non è salutare. Tale consapevolezza deriva dalle svariate campagne di informazione presenti nei loro paesi che contribuiscono, sia pur in maniera approssimata, ad avvicinare il problema. Il primo approccio verso tale questione è l’elemento chiave per l’insegnante/formatore che si rivolge ad un pubblico di adulti: questo primo approccio metterà le basi future per ulteriori passi che saranno vincolanti per la riuscita del progetto.

Scopi ■■ Introdurre l’argomento nell’ambito del corso■■ Creare una base di partenza per successivi ulteriori passi ■■ Far intravedere ai formatori possibili variazioni in merito alla

procedura nell’affrontare il problema ■■ Rendere ben chiaro ai fumatori presenti che nessuno intende né

può costringerli a smettere di fumare; tuttavia le persone dovran-no ricevere durante il corso delle chiare indicazioni in merito ad eventuali regole da affrontare

Metodologie applicate■■ Presentazione del materiale (fotografie, vignette, articoli di

giornale)■■ Offrire loro domande aperte del tipo: “Che tipo di immagine offre

l’attore con la sigaretta in mano?” ■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Fotografie che illustrano contesti di provocazione visiva (come

bambini che fumano, cartoline con donne cubane che fumano, ecc.)

■■ Articoli di quotidiani (tratti da fatti recenti di attualità nella cronaca locale o nazionale)

■■ Vignette o fumetti con personaggi conosciuti al pubblico o cele-brità nazionali o internazionali che posano con sigarette in mano.

Descrizione dell’attività

Dopo una breve introduzione a parole dell’argomento, il materiale in questione viene presentato al pubblico presente. Subito dopo le prime naturali reazioni delle persone, viene posta la “domanda aperta” citata nella sezione “metodo di formazione applicato” La discussione che seguirà mostrerà i diversi aspetti possibili del problema. L’insegnante/formatore agisce come moderatore della discussione ponendo attenzione ai diversi punti di vista delle per-sone. Alla fine del dibattito si dovrebbe redigere un elenco di tali diversi punti di vista.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve essere ben consapevole del proprio

atteggiamento verso la questione del fumare e smettere di fumare

■■ L’insegnante/formatore deve sempre tenere presente che spesso nella vita le persone che si trovano a dover affrontare ostacoli o che sono in qualche maniera emarginate sono in genere incalliti fumatori. Il fumare li rilassa e viene visto come il solo atto di libertà individuale di cui hanno il pieno controllo. Il fumare è con-siderato come un segnale di autonomia personale molto sentito

■■ L’insegnante/formatore dovrebbe conoscere il materiale molto bene (fotografie, vignette, articoli) in modo da poter aggiungere anche informazioni aggiuntive personali come per esempio cono-scere l’età di uno dei personaggi/attori coinvolti, ecc.

■■ L’insegnante/formatore dovrà garantire un’atmosfera aperta con domande aperte, saper moderare le discussioni dato che l’argo-mento genera spesso forti e sentiti punti di vista da entrambi i lati

■■ L’insegnante/formatore deve saper riassumere le diverse opinio-ni delle parti coinvolte evitando di essere troppo didattico: un

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atteggiamento rilassato di compartecipazione risulta qui essere MOLTO importante

■■ Questa “unità” può essere introdotta anche in maniera molto informale, per esempio subito dopo una pausa ove le persone rientrano un pò in ritardo perchè si sono trattenute fuori per finire di fumare

■■ L’insegnante/formatore può anche usare altre fotografie, sempre tenendo ben presente che siano pertinenti al contesto in que-stione

Sommario dell’attivitàI partecipanti condividono i loro vari punti di vista e in tale modo riescono a conoscersi meglio a livello personale. Riescono ad avere un quadro migliore della singola situazione e dei vari aspetti corre-lati (per esempio coloro che non fumano spesso fanno battute verso i fumatori che arrivano in ritardo per essersi trattenuti fuori a fumare)

Riferimenti Carr, Allen: Easy Way to Stop Smoking: Be a Happy Non-smoker for the Rest of Your Life (Allen Carrs Easy Way), Penguin 2009

4.2 L’ambiente dei fumatori e non fumatori

intero gruppo 20 minuti anche i non-fumatori

DescrizioneDurante i primi giorni di un nuovo corso di formazione i partecipanti in genere familiarizzano con l’ambiente circostante. Le persone ven-gono accompagnate a visitare la struttura e ricevono le necessarie consegne sul rispetto delle regole del luogo. Le persone dovrebbero essere informate in merito alle “regole del gruppo e dell’ambiente”.

Scopi ■■ Offrire orientamento in merito a quanto è permesso e quanto non

è permesso ■■ Far sentire gli studenti al sicuro ■■ Stendere regole per le successive sessioni di lavoro

Metodologie applicate■■ Camminare e discutere ■■ Discussione: stabilire le regole

Strumenti e materiali ■■ Nessuno

Descrizione dell’attività I partecipanti ricevono un caldo benvenuto e vengono informati in merito agli aspetti organizzativi. Durante questo contesto vengono invitati a visitare la struttura comprese le aree esterne per i fumatori.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ L’insegnante/formatore deve svolgere il lavoro del padrone di

casa e spiegare chiaramente alle persone le regole del lavoro individuale

■■ Una persona abituata a fumare è una realtà che va accettata così come pure l’ambiente circostante deve essere tenuto in conside-razione. Ci si trova a dover gestire bisogni diversi. Ma i fumatori non devono essere quelli che alla fine dettano le regole del corso! Questo dovrebbe essere un punto chiaro. Se lo stesso formatore è un fumatore, la sua funzione come modello di ruolo dovrebbe essere evidente!

Sommario dell’attività I partecipanti ricevono un migliore orientamento e conoscenza del posto. Viene loro spiegato come si intende gestire l’orario: aver bisogno di fumare, per esempio, comporta un cambiamento per le pause necessarie. Poche ma chiare regole agevolano il compito nel rispetto dei bisogni personali.

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4.3 Immaginare una vita senza fumo (eliminare l’abitudine)

6–14 45–60 minuti R.4.3

DescrizioneA tutti noi serve una visione positiva, un’idea attraente per i nostri progetti, i benefici che ci aspettiamo se facciamo tali cose, e que-sto è quello che ci spinge avanti: la visione di una vacanza dopo un periodo di lavoro ci fa affrontare meglio i problemi. Le persone che sono abituate a fumare o hanno altri comportamenti dannosi, necessitano di una visione positiva che li possa spingere a vivere senza il fumare.

Scopi ■■ Illustrare ai partecipanti i possibili benefici che troverebbero se

smettono di fumare■■ Sensibilizzare i partecipanti al riguardo dei bisogni personali

Metodologie applicate■■ Rilassamento ■■ Viaggi di immaginazione■■ Pittura■■ Creare collage

Strumenti e materiali ■■ Musica■■ Blocco fogli lavagna■■ Riviste/fotografie/carta/colori ■■ La stessa stanza deve avere un’atmosfera rilassata ed invitante

in base ai canoni e aspettative locali

Descrizione dell’attività Il gruppo dovrebbe essere aperto a metodi creativi o comunque entrarne in contatto attraverso un certo numero di esercizi creativi “insoliti” che fanno parte di Health Box.

L’insegnante/formatore invita i partecipanti ad assumere una posi-zione comoda quanto più possibile in base all’ambiente circostante e pone a tutti delle domande chiave. I partecipanti avranno a loro disposizione del tempo per riflettere su quelle domande seguendo le loro immagini mentali, pensieri, idee, ecc. Dopo circa 10 minuti il gruppo riprende l’attenzione, e tutti possono riaprire gli occhi. A questo punto viene loro richiesto di visualizzare quanto gli è venuto alla mente durante il viaggio con l’immaginazione. Alla fine i parte-cipanti dovranno tenere conto dei loro risultati creativi.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore dovrebbe avere familiarità e apprezzare

i processi di apprendimento di tipo diverso e non convenzional-mente strutturati

■■ L’insegnante/formatore deve assicurarsi che i partecipanti si sentano a loro agio durante lo svolgimento di tale lavoro dato che la procedura può andare a scavare più in profondità di quello che si potrebbe prevedere

■■ Aspetti relativi ai due sessi: gli uomini presenti in gruppi misti tendono a reagire resistendo maggiormente in tali contesti. L’in-segnante/formatore maschile potrebbe spingerli a fare tale lavoro facendogli presente che non c’è niente di effeminato in tale pro-cedura, ma sempre rispettando le possibili reazioni personali ed eventualmente sfruttando al meglio gli atteggiamenti personali che vengono comunque messi a disposizione durante il lavoro senza sentirsi offeso per un eventuale diniego

■■ L’insegnante/formatore deve essere consapevole che un tale esercizio potrebbe sembrare ridicolo e assurdo per qualcuno che potrebbe dichiararsi non aperto a tali esperimenti

■■ Gli adulti che partecipano poco ad incontri sociali non sono abi-tuati a tali metodi di lavoro creativi. Temono di di essere trattati come “bambini” per cui è di fondamentale importanza il rispetto

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reciproco tra i componenti del gruppo ed l’insegnante/formatore stesso

■■ L’insegnante/formatore potrebbe anche ricorrere ad una unità relativa al rilassamento e gestione dello stress

Sommario dell’attività Questo tipo di attività può avere dei risvolti molto personali. Può favorire l’introspezione e portarti a scoprire i tuoi potenziali nascosti. Può rafforzare la persona nel suo cammino se è già positivamente orientata in questo senso oppure offrire l’inizio di un nuovo scenario possibile per la vita futura.

4.4 Un nuovo patto: un contratto con me stesso

8–20 30–50 minuti R.4.4

DescrizioneLe forze di supporto creativo presenti nel comportamento e nella personalità di ognuno di noi possono essere identificate con metodi diversi. Per spingere un individuo a scendere a patti con sé stesso arrivando ad una decisione di cambiamento richiede una strategia di intervento: i passi concreti scritti in tale contratto con te stesso possono spingerti a scoprire risorse e potenziali nascosti. Le aspet-tative dovrebbero essere formulate in maniera realistica.

Scopi ■■ Riflettere sul proprio comportamento e identificare passi utili■■ Raggiungere l’obiettivo di smettere di fumare attraverso piccoli

passi concreti■■ Redigere un contratto scritto con coloro che apprezzano l’esercizio

Metodologie applicate■■ Lavoro in coppia o piccoli gruppi■■ Discussione di gruppo ■■ Lavoro individuale

Strumenti e materiali ■■ Blocco fogli lavagna■■ Cartoleria generica

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore spiega l’attività al gruppo ed illustra come si può scrivere un contratto con sé stessi, con le regole da seguirsi ed i punti da evitare. Sarebbe utile anche menzionare i risultati che ci si aspetta, gli obiettivi da raggiungere che si possono rias-sumere nella sigla SMART, ossia: Specifico, Misurabile, Attraente, Realistico, Terminato. Piccoli esempi sarebbero utili per motivare ed offrire orientamento a coloro che desiderino affrontare la scalata in un colpo solo.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve leggere l’esempio (vedi risorse) di

un possibile contratto ed inventare altri esempi usando la sua immaginazione. L’insegnante/formatore può anche illustrare i punti di forza e la logica del suo metodo che intende seguire

■■ Questa attività si presta meglio per un gruppo di fumatori e fumatori che intendano smettere!

■■ L’insegnante/formatore deve essere consapevole che questo tipo di metodo è per partecipanti di “grado avanzato”: può rappre-sentare una notevole sfida personale quando vieni messo in con-trasto con te stesso. Attenersi alle promesse scritte nel contratto richiede un grande livello di impegno personale

■■ Può succedere che qualcuno reagisca con un atteggiamento di rifiuto. L’insegnante/formatore non può semplicemente dettare loro il contratto giusto per smettere di fumare. È sempre una loro decisione personale

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■■ Questa attività possiede un sacco di caratteristiche a livello di progetto gestionale e può essere tranquillamente riutilizzato anche per altri argomenti correlati con Health Box ed il concetto di salute personale

Sommario dell’attivitàQuesta attività è più adeguata per un livello di persone di livello avanzato che già pertanto sentono una spinta interna verso un miglioramento delle loro condizioni e stili di vita. Per coloro invece che sono ancora all’inizio del processo, può comunque offrire un primo sguardo verso quanto potrebbe tornare utile quando decides-sero più tardi di intraprendere un primo passo verso il cambiamento.

4.5 Lista di consigli

8–18 15–30 minuti R.4.5

DescrizioneSe delle persone decidono di ridurre o smettere di fumare, alcuni buoni esempi potrebbero fungere da buoni consigli per aiutare qualcuno a smettere o a calare la quantità di sigarette, oppure a superare gli inevitabili momenti di debolezza o affrontare le reazioni negative di amici e famigliari. A tale scopo i partecipanti stessi prepareranno una breve lista di consigli. Tale lista potrebbe essere ispirata o migliorata usando consigli tratti da ex fumatori che pos-siamo reperire in Internet.

Scopi ■■ Riuscire ad ottenere un valido ausilio pratico per modificare le

abitudini al fumare

Metodologie applicate■■ Ricerca in rete Web, letteratura, scambi con altre persone

■■ Discussione di gruppo

■■ Auto valutazione/auto riflessione

■■ Creatività in uno specifico contesto di apprendimento

Strumenti e materiali

■■ Fogli bianchi per lavagna o lavagna

■■ Macchine fotografiche o videocamere

■■ Qualsiasi oggetto che torni utile per la recitazione/messa in scena

■■ Computer portatile con connessione alla rete Internet

Descrizione dell’attività

Lavoro in coppia: le persone possono raccogliere spunti utili e sug-gerimenti. Possono usare qualsiasi risorsa mediatica a tale scopo. Anche offrire interviste con esperti del settore può aiutare alla ste-sura di una lista di consigli. Tale lista dovrebbe essere presentata e discussa dall’intero gruppo dopo l’iniziale processo di stesura. Alla fine per rendere visibili i risultati è consigliabile fare delle fotocopie e affiggere i risultati in una bacheca che sia visibile a tutti per consultazione.

Consigli per l’insegnante/formatore

■■ Durante la raccolta dei risultati e durante la discussione l’inse-gnante/formatore deve tenere a mente che alcuni consigli posso-no apparire più validi di altri. Lo scopo è comunque di creare uno strumento utile per qualsiasi componente del gruppo

■■ Questa attività può essere usata anche per altri argomenti con-nessi con la salute

Sommario dell’attività

Può rappresentare un input molto semplice ma di grande utilità pratica. Il principale vantaggio è che le persone possono attenersi solo ai consigli che li ispirano di più mentre possono scartarne altri che ritengono meno utili.

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4.6 Il fumo ieri ed oggi nella cultura televisiva

8–20 30–90 minuti R.4.6

DescrizioneLa consapevolezza dei rischi associati al consumo di tabacco è cambiata considerevolmente durante gli ultimi anni. Consentite ai partecipanti di ricercare filmati a tema reperibili su YouTube in merito a diversi stili di comportamento. La televisione è pure uno specchio della cultura della vita quotidiana ed è una principale fonte di conoscenza.

Scopi ■■ Riflettere sul proprio comportamento■■ Rendere le persone consapevoli della grande influenza della

cultura mediatica■■ Far comprendere ai partecipanti che fumare è da un lato una

questione personale e privata, mentre dall’altro è profondamente inserita in un comune contesto europeo in termini di costi sani- tari

Metodologie applicate■■ Piccoli gruppi ■■ Discussione di gruppo ■■ Auto valutazione e auto riflessione ■■ Ricerca

Strumenti e materiali ■■ Computer portatile con connessione internet ■■ Schermo televisivo e filmati video

Descrizione dell’attività Ai partecipanti viene affidato il compito di svolgere una ricerca sul Web. Ai partecipanti più adulti si può domandare se ricordano un

film visto quando erano giovanissimi durante il quale gli attori/attrici fumavano o meno. Se non se ne ricordano, si può ricorrere ad una ricerca in Internet in merito. I partecipanti vengono divisi in piccoli gruppi e viene affidato loro il compito di rispondere alle seguenti domande:

■■ Cosa spinge gli attori a fumare durante questa sequenza?■■ Cosa intendono esprimere con questo loro comportamento?

Dopo questa fase di lavoro in piccoli gruppi si riuniscono come classe e mostrano i loro esempi all’intera classe. Durante una successiva discussione di gruppo effettueranno un confronto tra la situazione di ieri e di oggi.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ Un esempio tratto da un background nazionale potrebbe essere

utile■■ Questa unità può diventare un ausilio creativo per iniziare un

dialogo, ma solo se i partecipanti si trovano a loro agio nell’usare tali media! Vi è ancora un divario generazionale da colmare in questo senso per quanto riguarda le competenze ICT

■■ L’insegnante/formatore può fare riferimento alla cultura televisi-va del proprio paese. Vi sono atteggiamenti d’uso diversi tra le generazioni? L’esperienza in questo senso potrà tornare utile ai partecipanti più tardi

■■ Questa unità di lavoro può essere rilassante ed utile a consolidare un gruppo: guardare film insieme e ricordare situazioni del pas-sato contribuisce a creare qualità emozionali: alle persone piace condividere le proprie esperienze

■■ Sarebbe interessante notare i diversi modelli di ruolo femminili e maschili in questo contesto

Sommario dell’attivitàQuesta sessione riesce ad attivare molte differenti qualità nei partecipanti, ricordi belli e brutti ed esperienze varie che possono essere scambiate: tale dialogo interpersonale tra piccoli gruppi può creare un positivo sentimento di gruppo. Gli aspetti relativi ai due

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sessi mostrano le diverse regole nel passato che forse contrastano con il presente.

4.7 Pratica di riflessione

1–18 15–30 minuti R.4.7

DescrizioneOsservare e riflettere sul proprio comportamento aiuta a capire meglio certe abitudini e ad individuare le situazioni in cui i fumatori tendono di più ad accendere una sigaretta. Questo punto può essere il punto di partenza per modificare un comportamento acquisito. Se nel gruppo sono presenti dei non fumatori, costoro potrebbero anche riflettere su altri tipi di comportamento acquisito come per esempio guardare troppa televisione, mangiare cioccolata prima di coricarsi, ecc. A tale scopo i partecipanti sono invitati a tenere un diario per-sonale per esempio sul fumo indicante tutte le situazioni durante le quali loro tendono a fumare oppure ad adottare un qualsiasi altro comportamento acquisito che vorrebbero modificare.

Scopi ■■ Offrire strumenti ai partecipanti tesi ad identificare compor-

tamenti ed azioni in rapporto col fumo o altri comportamenti acquisiti

■■ Riflettere sul proprio comportamento ed identificare le ragioni per un cambiamento

■■ Rendere i partecipanti i promotori della propria buona salute

Metodologie applicate■■ Auto valutazione e auto riflessione

Strumenti e materiali ■■ Diario per ogni partecipante

Descrizione dell’attività Ai partecipanti viene consegnata una lista strutturata con domande combinate ad un orario ove loro possono annotare su base quotidia-na il loro consumo di sigarette o altri comportamenti che vorrebbero cambiare. Questo viene fatto su base individuale e viene discusso nell’ambito del gruppo a richiesta. Una discussione di gruppo generale può aiutare i partecipanti a trovare similitudini nei loro comportamenti.

Consigli per l’insegnante/formatoreSe l’insegnante/formatore intende offrire più formazione e sostenere maggiormente i partecipanti in ulteriori argomenti, come offrire consigli in questioni private, potrebbe anche investire maggior-mente i partecipanti con la responsabilità della cessazione di tale comportamento dialogando in merito con loro. Tale comportamento andrebbe a creare una maggiore consapevolezza nelle persone e senso di forza personale.

Sommario dell’attività È un compito concreto che mira a costruire ponti con altre forme di comunicazione personale e scambi reciproci.

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5. Stress

Lo stress deriva da una sproporzione tra richiesta e capa-cità, uno sbilanciamento tra obiettivi e risorse. Oggi molte persone hanno grandi ambizioni ed aspettative non solo verso loro stessi, ma anche verso le loro famiglie e figli. Noi vogliamo tutto quello che la vita può offrire e non siamo disposti ad accontentarci di meno anche se la giornata di lavoro non ha ore a sufficienza per tale scopo. Lo stress è un sentimento molto soggettivo. Spesso le circostanze della vita possono influenzare la nostra condizione di esse-re stressati o rilassati. Lo stress può arrivare anche quan-do ci sentiamo senza scopo o di scarso valore. Le persone che sono socialmente ed economicamente svantaggiate soffrono spesso di stress a causa dell’intera situazione della loro vita. Questo senso di pressione permanente porta spesso alla sensazione che le situazioni quotidiane siano estremamente difficili da gestire. In queste condizioni lo sviluppo di una auto riflessione ed auto consapevolezza combinate con una discussione a livello di gruppo, sembra essere molto importante ed efficace per permettere a que-ste persone di comunicare ad altri le loro difficoltà e senti-menti, nonchè le loro reazioni ed il loro comportamento in situazioni di stress. Se le persone accettano o si lasciano convincere che lo stress è causato da fattori esterni, dalla società, dalla vita, allora non resta molto da fare per le persone. Per cui diventa molto importante che le persone colgano e riconoscano il proprio ruolo fondamentale nelle situazioni di stress che li circondano durante le loro vite e ne assumano la responsabilità. I vari esercizi di Health Box sono mirati a far riflettere i partecipanti su situazioni concrete tratte dalle loro vicen-de quotidiane allorché si sentono stressati anche mostran-do loro le conseguenze dell’impatto dello stress sulla loro salute psicofisica.

5.1 Discussione su vignette o articoli

4–20 20 minuti

DescrizioneLe esperienze personali di stress non sono facilmente confrontabili dato che lo stress è un sentimento molto personale. Questo esercizio mira a spingere i partecipanti a spiegare cosa sia lo stress per loro, quanto significhi e cosa comporti nella loro vita, il tutto con l’ausilio di vignette o fumetti che trattano l’argomento dello stress.

Scopi ■■ Parlare in merito alle proprie sensazioni di stress■■ Riflettere sulle proprie sensazioni di stress

Metodologie applicate■■ Lavoro in coppie■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Computer portatile con connessione internet■■ Fumetti/vignette■■ Articoli di quotidiani

Descrizione dell’attività Vi sono due modi diversi per organizzare questa attività: Il primo modo è di svolgere l’esercizio utilizzando Internet. L’insegnante/formatore dice ai partecipanti di cercare fumetti/vignette o articoli di giornale che trattino l’argomento stress in Internet. Questo lavoro può essere fatto in coppia.

Se non vi è la possibilità di usare internet, l’insegnante/formatore può fornire di sua iniziativa delle vignette o articoli preparati in precedenza da lui stesso.

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A seconda di come i partecipanti hanno reperito le informazioni: a. Presentano i risultati della ricercab. Formano piccoli gruppi per discutere gli input che derivano dalle

vignette o dagli articoli

Considerando poi le seguenti domande:■■ Che significato ha per voi tale fumetto/vignetta?■■ Vi siete mai trovati in una situazione simile? ■■ Potrebbe questo succedere nel corso della vita reale?■■ Quale secondo voi potrebbe essere il seguito della vignetta/

fumetto?

Tornando in classe ogni coppia o piccolo gruppo ha due minuti di tempo a disposizione per presentare i risultati agli altri partecipanti.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ Se non si ha la disponibilità di computer portatili, l’insegnante/

formatore dovrà fornire delle vignette/fumetti o riviste/giornali che comprendano degli articoli sull’argomento stress a seconda del numero dei partecipanti

■■ L’insegnante/formatore deve moderare la fase della presentazio-ne al termine dell’attività

■■ Questo esercizio può anche essere usato per argomenti quali “alcol” e “fumo”

Sommario dell’attività I partecipanti vengono incoraggiati a parlare sullo stress usando vari fumetti/vignette che trattano l’argomento. Mentre si lavora in coppie, si possono scambiare le reciproche esperienze.

5.2 Test personale usando internet

5–20 15 minuti R.5.2

DescrizioneAlle persone piace sottoporsi a test. Possono essere brevi esercizi mirati solo a sollevare la questione dello stress individuale dei par-tecipanti offrendo un quadro più completo della situazione corrente.

Scopi■■ Rendersi consapevoli della propria situazione di stress■■ Analizzare la propria condizione di stress e rifletterci sopra■■ Svolgere una ricerca sull’argomento usando Internet (magari

facendo loro cercare i test a cui sottoporsi)

Metodologie applicate■■ Lavoro individuale■■ Lavoro tramite computer portatile■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Computer con connessione Internet

Descrizione dell’attività Ai partecipanti viene chiesto di usare Internet per reperire test sull’argomento dello stress. Ogni partecipante svolge il test e analizza i risultati. Tali risultati possono essere discussi in gruppo: pensate che i risultati siano giusti o sbagliati? Perché?

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore può chiedere ai partecipanti di reperire

i test da soli usando Internet oppure offrire loro gli indirizzi dei relativi siti

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■■ I formatori devono accertarsi che i partecipanti sappiano come si effettua una ricerca in Internet

■■ L’insegnante/formatore può mostrare e spiegare come si effettua una ricerca in Internet

■■ L’insegnante/formatore può mostrare ai partecipanti i più comuni motori di ricerca in Internet quali Google, Yahoo, Wikipedia, Ask, ecc.

Sommario dell’attività I partecipanti si sottopongono ad un test trovato in Internet e i risul-tati vengono discussi in gruppo.

5.3 Una passeggiata immaginaria

4–20 10 minuti R.5.3

DescrizioneQuesta attività incentiva il rilassamento e la percezione. I parteci-panti ascoltano attentamente l’insegnante/formatore che racconta loro una storia, creando un quadro immaginario di una situazione offrendo immagini descrittive. Ascoltanto tale storia i partecipanti riescono a dimenticarsi della propria situazione di stress.

Scopi ■■ Attivare la percezione■■ Offrire rilassamento ■■ Fare movimento ■■ Attivare tutti i sensi

Metodologie applicate■■ Tecnica di rilassamento

Strumenti e materiali ■■ Stanza con spazio che consenta ai partecipanti di camminare

Descrizione dell’attività Nell’aula in cui si svolge la formazione ci dovrebbe essere abba-stanza spazio perché le persone possano camminare; in alternativa possono restare seduti chiudendo gli occhi. L’insegnante/formatore racconta una storia per esempio descrivendo una passeggiata in campagna con paesaggi diversi (percorrere una stradina, cam-minare in un prato, camminare a piedi scalzi sulle pietre, ecc.) I partecipanti ascoltano la storia reagendo a seconda della diversa descrizione del paesaggio.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore deve essere consapevole che vi potreb-

bero essere alcuni partecipanti a cui non piace tale attività e la partecipazione deve essere pertanto volontaria

■■ L’insegnante/formatore può mettere in atto delle variazioni al tema dei paesaggi

Sommario dell’attività Questa attività offre un momento di rilassamento e di movimento ove i partecipanti partecipano ad una camminata immaginaria. L’insegnante/formatore guida tale attività descrivendo i luoghi circostanti durante la camminata immaginaria.

5.4 Diventare un esperto nella ricerca sullo stress

4–20 30 minuti

DescrizioneLo scopo di questo esercizio è di ottenere informazioni in merito allo stress e ai suoi effetti sulla salute delle persone. Internet deve

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essere usata per reperire quante più informazioni possibili in merito all’argomento e così poter espandere la propria conoscenza del problema.

Scopi ■■ Cercare argomenti correlati in Internet usando motori di ricerca■■ Reperire informazioni sui più tipici sintomi dello stress ed i loro

effetti sulla salute della persona

Metodologie applicate■■ Ricerca in Internet ■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Computer con connessione Internet

Descrizione dell’attività Questa attività può essere svolta individualmente o lavorando in coppie. Lo scopo è di svolgere della ricerca sull’argomento dello stress. I partecipanti dovranno svolgere delle ricerche in Internet per scoprire quali sono i sintomi più ricorrenti dello stress ed i loro effetti sulla salute personale. A seconda delle conoscenze dei partecipanti sui sistemi ICT, questi dovrebbero anche usare i motori di ricerca. Al termine del loro lavoro di ricerca i partecipanti dovranno scrivere un breve sommario sui risultati ottenuti illustrando anche le fonti utilizzate.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ Se l’insegnante/formatore chiede ai partecipanti di lavorare in

Internet dovrà assicurarsi che tutti i partecipanti sappiano come si usa Internet oppure, nel caso di lavoro in coppia, almeno uno dei due sappia come ci si muove in Internet

■■ Se i partecipanti non hanno familiarità con Internet l’insegnante/formatore dovrà usare un altro esercizio o consigliare i parteci-panti di usare quotidiani e riviste

■■ L’insegnante/formatore può fornire alcuni esempi

■■ Prima di iniziare la fase di ricerca si potrebbe avviare una discussione sul tema “cosa succede nel mio corpo quando sono stressato?”

Sommario dell’attività I partecipanti raccolgono materiale informativo tramite Internet per trovare quali sono i sintomi più comuni dello stress ed i loro effetti sulla nostra salute.

5.5 Rumori rilassanti – silenzi stressanti

4–20 15–30 minuti

DescrizioneSiamo soliti ritenere che da un lato il rumore sia in stretta connes-sione se non causa di stress mentre il silenzio sia d’altro canto un modo per curare lo stress o se non altro per ridurlo. È comunque interessante notare ed essere ben consapevoli che spesso certi silenzi possono recare dello stress mentre ignoriamo che certi rumori possono apportare rilassamento.

Scopi ■■ Acquisire consapevolezza della presenza di suoni o della loro

assenza e come tali fatti possano causare uno stato di stress■■ Scoprire nuove maniere per rilassarsi mutando suoni che non

desideriamo in qualcosa di tollerabile e magari piacevole■■ Scoprire nuovi metodi per rilassarsi

Metodologie applicate■■ Conversazione/discussione di classe■■ Brainstorming■■ Giochi di simulazione

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Strumenti e materiali ■■ Blocco fogli per lavagna■■ Video camera■■ Registratore di suoni■■ Computer portatile con connessione Internet e proiettore

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore chiede ai partecipanti di elencare o far ascoltare una serie di rumori che considerano come fonti di stress e di compilare una lista di ragioni sul perché il silenzio è rilassante.

Poi l’insegnante/formatore chiede alle persone di rivalutare quei rumori e silenzi considerandoli da un altro punto di vista quasi opposto, cercando un aspetto positivo di quel rumore ed un aspetto negativo di quel silenzio.

Per esempio se nella lista è presente la musica ad alto volume la cui presenza è quasi sempre inevitabile nei locali pubblici, tale musica potrebbe essere considerata come rilassante se la persona presta attenzione solo alla melodia e non solamente all’alto volume in generale.

Il silenzio a sua volta può essere considerato come fonte di stress per esempio quando ci aspettiamo una risposta da qualcuno, ma la tale persona resta muta con il silenzio che pervade la stanza. Poi l’insegnante/formatore chiede ai partecipanti di sperimentare queste sensazioni per una settimana e poi fare rientro in classe per discuterne i risultati, sensazioni o conseguenze.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore aiuta i partecipanti offrendo loro in anti-

cipo alcuni spunti sui rumori e ragioni per il silenzio■■ L’insegnante/formatore collabora con loro registrando o filmando

l’attività se possibile■■ L’insegnante/formatore usa di nuovo questo materiale durante

altre discussioni/conversazioni in classe■■ L’insegnante/formatore deve accertarsi che la discussione non

diventi troppo specifica

■■ L’insegnante/formatore potrebbe usare anche altri video o regi-strazioni di suoni/rumori contrastanti come per esempio rumori del traffico

Sommario dell’attività I partecipanti raccolgono diversi rumori che trovano essere in connessione con lo stress e anche situazioni di silenzio. Durante la fase di discussione in gruppo avranno la possibilità di riflettere sui loro sentimenti riguardo ai rumori o silenzi. Considerando i rumori in contesti diversi, il significato o la percezione degli stessi può cambiare considerevolmente.

5.6 Come eliminare lo stress dalla vita

4–20 30–60 minuti

DescrizioneAbbiamo differenti punti di vista su quello che la parola stress significa per noi. Ma a prescindere dalla ragione per cui ci sentiamo stressati, sembra essere desiderabile per tutti poter vivere una vita senza stress. Durante questo esercizio creativo i partecipanti ven-gono incoraggiati ad immaginare e visualizzare una visione di vita priva di stress. Questo esercizio dovrebbe portare allo sviluppo di un processo di pensiero creativo nel raccogliere idee e strategie su come si possa vivere senza stress. In tal modo le persone possono sviluppare nuove associazioni o idee in merito alle proprie vite. È importante che questo gruppo creativo possa anche divertirsi. Le possibili idee potrebbero anche comprendere un aspetto umoristico in modo da stemperare gli aspetti più negativi e fastidiosi dall’at-tenzione generale.

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Scopi ■■ Sviluppare nuove e possibili idee creative su tecniche atte a

prevenire lo stress■■ Diventare creativi nel lavoro e nello sviluppare nuove idee■■ Portare un aspetto umoristico entro il gruppo

Metodologie applicate■■ Lavoro di gruppo■■ Brainstorming■■ Attività creative come pittura, scrittura, progettazione.

Strumenti e materiali ■■ Computer o cartoleria generica■■ 2 fogli formato A4 ■■ Riviste e quotidiani ■■ Penne■■ Colla

Descrizione dell’attività I partecipanti lavorano in piccoli gruppi di 4–5 persone. Il loro compito è di creare un pieghevole/volantino con 2 pagine formato A4 per promuovere una vita senza stress descrivendo le modalità di come ottenere tale scopo. Il pieghevole dovrebbe contenere consigli rivolti a tutti su come si possa vivere una vita priva di stress. Sono permesse anche idee non convenzionali o persino irrealistiche. Fotografie, dipinti, fumetti possono pure essere integrati nel volan-tino. Tale opuscolo può essere fatto a mano usando carta e penne/matite oppure può essere realizzato usando il computer. Dopo aver finalizzato il pieghevole, ogni gruppo dovrebbe presentare il loro strumento promozionale al gruppo.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ Come introduzione a questo esercizio l’insegnante/formatore può

incoraggiare una breve discussione su ciò che lo stress significa per i partecipanti, quando e perchè loro si sentono stressati

■■ Questo esercizio può anche essere usato durante classi ICT od altre ove sia presente un computer per studiare progettazione e programmi di grafica

■■ L’insegnante/formatore deve spingere i partecipanti verso una modalità di pensiero creativo, tutte le idee sono permesse!

■■ L’insegnante/formatore deve facilitare e moderare le discussioni■■ Questo esercizio può anche essere usato per argomenti come

“alcol” e “fumo”

Sommario dell’attività Lavorando in piccoli gruppi i partecipanti creano un opuscolo/pie-ghevole atto a promuovere una vita priva di stress offrendo consigli su come ottenere tutto ciò. Per tale scopo ogni tipo di idea e stra-tegia è consentito. Una volta terminato, l’opuscolo viene presentato al gruppo.

5.7 Creare un collage: visioni di una vita senza stress

4–20 15–30 minuti

DescrizioneRiuscire a condurre una vita senza stress sembra inattuabile per la maggior parte di noi. A seconda di quanto ci capita nella vita e alla nostra situazione personale, noi ci possiamo sentire stressati per diverse ragioni. Durante lo svolgimento di questo esercizio creativo i partecipanti vengono incoraggiati a sviluppare visioni o sogni di vite prive di stress. Ma lavorando creativamente si possono raccogliere un sacco di idee e può emergere a volte che alcune di queste non sono poi così inattuabili come in un primo momento si poteva pensare. Per cui, attraverso la presentazione di ogni lavoro, i partecipanti possono beneficiare reciprocamente nel raccogliere nuove idee e visioni.

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Scopi ■■ Essere creativi

■■ Creare visioni

■■ Rendere possibile un sogno

Metodologie applicate■■ Lavoro artistico creativo

■■ Lavoro da soli

■■ Discussioni di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Riviste, carta, fotografie

■■ Colla, forbici, penne, matite e ogni altro genere di accessorio utile per lavori manuali

Descrizione dell’attività Gli studenti devono realizzare un collage usando fotografie seguendo l’idea di visualizzare una vita priva di stress. Ogni persona lavora

da sola e crea un manifesto ritagliando fotografie, titoli, slogan ricavati da riviste e che siani pertinenti all’argomento. Una volta ultimato tale manifesto, ogni partecipante illustra il proprio lavoro al resto del gruppo.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore può aiutare i partecipanti ad iniziare l’e-

sercizio fornendo esempi: quando e perché si sentono stressati? ■■ L’insegnante/formatore deve fornire materiale sufficiente per

produrre un collage

Sommario dell’attività Lavorando da soli i partecipanti creano un collage descrittivo di una vita ideale priva di stress. Possono scrivere, dipingere, incol-lare fotografie, slogan o immagini ricavate da riviste o quotidiani, cataloghi, ecc. Presentando agli altri il lavoro ultimato, nuove idee e visioni possono essere suggerite, idee che alla fine sono meno utopistiche di quanto potevano sembrare all’inizio.

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6. Abuso di sostanze

L’abuso di sostanze è un argomento difficile ed emotivo, poiché esistono molti miti e preconcetti in merito all’ar-gomento riguardo uso, rischi e possibili danni. L’abuso di sostanze non è un argomento che riguarda solo i giovani: vi sono molte droghe che sono dannose per la salute ed il nostro benessere a prescindere dall’età della persona. La seguente serie di attività ha lo scopo di mettere in grado i formatori di valutare le esigenze del gruppo e di potenziarne le capacità di apprendimento. Le attività sono divertenti ed hanno un carattere informativo allo scopo di offrire competenza nel discutere questioni collegate con la salute. Inoltre ci occuperemo principalmente di quelle sostanze che più di altre hanno un impatto negativo sulla salute e sul benessere personale.

Una volta che i partecipanti avranno ricevuto la corretta informazione e sono stati messi in grado di avere il poten-ziale per effettuare le giuste scelte riguardo al corretto stile di vita da seguire, ci si augura che tale cambiamento potrà verificarsi e che possano a loro volta aiutare altri.

È importante notare che queste attività non rientrano in un progetto di riabilitazione e non offrono soluzioni pro-fessionali per la gestione delle dipendenze croniche, ma sono principalmente un punto di partenza onde acquisire consapevolezza del problema.

6.1 Quiz della consapevolezza sulle droghe

4–20 30 minuti R.6.1

DescrizioneVi è un sacco di confusione al riguardo di droghe ed abuso di sostan-ze. Questo esercizio a “quiz” verte sull’offrire dovuta informazione in merito e a sfatare miti che possono circondare certe sostanze o droghe. Il quiz aiuterà i partecipanti a riflettere sui danni che pos-sono causare tali sostanze, offrendo al contempo delle possibilità di scelta a tutto vantaggio di una miglior qualità di vita e della sicurezza personale.

Scopi ■■ Informare sul tipo di droghe ed i loro effetti ■■ Informare le persone aumentando le loro capacità di reazione■■ Iniziare riflessioni e discussioni in merito a droghe specifiche.

Metodologie applicate■■ Discussione di gruppo■■ Auto valutazione e auto riflessione

Strumenti e materiali ■■ Tabelle■■ Penne■■ Fogli di carta ■■ Blocco fogli per lavagna

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore consegnerà alle persone un quiz preparato in precedenza che riguarda le droghe e l’abuso di sostanze. Questo esercizio consente alla persona di acquisire una maggiore consa-pevolezza riguardo al problema delle droghe. Le domande relative dovranno esse brevi e dirette al punto in modo da risultare efficaci.

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L’insegnante/formatore dovrà scegliere dieci droghe e scrivere domande relative alle implicazioni sulla salute a causa dell’assun-zione delle stesse. Una volta risposto alle domande, i partecipanti si scambieranno i quiz per valutare le risposte date dagli altri. Quindi si aprirà una discussione in base agli elementi che derivano da tale analisi e confronto.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore dovrebbe prepararsi svolgendo delle

ricerche sulle implicazioni verso la salute (rif. 1 e rif. 2)■■ Preparare un foglio formato quiz con domande da distribuire ai

partecipanti ■■ Preparare un foglio con le risposte alle domande del quiz da

distribuire dopo che le persone hanno svolto il quiz e che i parte-cipanti potranno portare via

Sommario dell’attività Gli studenti lavorano individualmente per compilare il quiz e pure per valutare le risposte degli altri. I partecipanti dovrebbero anche discutere le risposte in gruppo per conseguire una visione più col-lettiva.

Riferimenti http://www.talktofrank.com

6.2 Sfatare i miti

8–20 15–40 minuti R.6.2

DescrizioneLa questione delle droghe e dell’abuso di sostanze porta con sé un sacco di miti e pregiudizi. Viviamo in un mondo ove l’uso di droghe

è una realtà costante e quando si tratta di comprendere e fare le giuste scelte è proprio qui che emergono molti miti e preconcetti. L’uso di droghe non è un problema che riguarda principalmente i giovani poiché vi sono numerose sostanze che sono dannose per la salute ed il benessere delle persone a prescindere dall’età del con-sumatore. Questo esercizio vuole analizzare la varietà delle sostanze che sono dannose (alcune di queste possono essere legali come il tabacco e l’alcol) ed inoltre informare correttamente il pubblico per potergli suggerire un corretto scelte stile di vita in relazione a sostanze o droghe.

Scopi ■■ Suscitare la consapevolezza verso le droghe e sostanze che sono

dannose per la salute ed il benessere personale■■ Rendere consapevole i partecipanti delle sostanze che possono

avere delle conseguenze sui nostri stili di vita■■ Aprire discussioni con gli altri studenti in merito all’abuso di

sostanze ■■ Sfatare miti offrendo una corretta informazione

Metodologie applicate■■ Discussione di gruppo (comporterà potersi muovere in giro per

la stanza) ■■ Quiz/questionario

Strumenti e materiali ■■ Fogli blocco per lavagna o lavagna ■■ Carte plastificate con scritto “vero, falso, non so” ■■ Fogli e penne per appunti

Descrizione dell’attività Per questo scopo l’insegnante/formatore dovrebbe preparare una lista di miti che riguardano le sostanze o droghe (che possono essere legali o illegali). Tale lista dovrebbe contenere circa 7, 8 punti che riguardano l’abuso di sostanze e che abbiano dei collegamenti con possibili scelte di uno stile di vita più salutare. L’insegnante/forma-

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tore dovrebbe preparare i partecipanti domandando loro brevemente quanto sanno in merito a cosa sia l’abuso di sostanze. Le carte con scritto vero o falso dovrebbero essere affisse su due pareti opposte della stanza in modo da spingere le persone a muoversi verso quella che considerano la risposta giusta. Dopo che ogni volta l’insegnan-te/formatore avrà letto un concetto in merito all’abuso di sostanze, i partecipanti dovranno camminare verso il cartello/segnale con scrit-to vero/falso. Quando tutti i partecipanti avranno trovato il posto giusto e si saranno fermati, si potrà iniziare una discussione tra loro in merito alle varie opinioni. Dopo qualche minuto di discussione, l’insegnante/formatore potrà svelare la risposta corretta per sfatare il mito e quindi discuterne di nuovo.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ L’insegnante/formatore deve cercare di stimolare la discussione

in base alle motivazioni che i partecipanti hanno avuto quando hanno scelto le opzioni vero/falso

■■ L’insegnante/formatore deve tenere in considerazione l’età dei partecipanti nel discutere possibili preconcetti che potrebbero derivare da tale fattore di età

■■ Questa attività può essere integrata anche in contesti di lezione diversi come per esempio durante corsi di lingua, corsi ICT o corsi di comunicazione

■■ Nel caso di partecipanti che non desiderino o non possano muo-versi per la stanza, si può sempre ricorrere alla possibilità di alzare le carte vero/falso in alto con le mani e quindi procedere con la discussione

Sommario dell’attività La presente sessione mira a costituire un forum di opinione tramite la lista di domande poste per stimolare la discussione che permet-terà al gruppo di sentirsi più consapevole riguardo all’argomento in questione.

Riferimenti http://www.talktofrank.com

6.3 Una mostra di quadri

6–20 30–40 minuti R.6.3

DescrizioneQuesto esercizio si centra sui cambiamenti fisici che possono veri-ficarsi a seguito dell’abuso di sostanze. Mette in risalto come tali cambiamenti si verifichino in un breve lasso di tempo sul proprio corpo, riflesso di un danno che avviene anche all’interno del corpo stesso.

Scopi■■ Incoraggiare le persone a riflettere sui danni interni al corpo come

pure su quelli esterni in seguito all’abuso di sostanze illegali o legali

■■ Offrire l’opportunità di essere creativi in idee e nei compiti da svolgere

Metodologie applicate■■ Lavoro di gruppo ■■ Lavoro in coppie ■■ Uso del computer ■■ Uso di tecniche creative come la pittura e il disegno

Strumenti e materiali ■■ Computer ■■ Una silhouette di una testa pre disegnata ■■ Cartoleria generica

Descrizione dell’attività I partecipanti lavorano in coppie o piccoli gruppi. Il compito è quello di creare un ritratto o disegno stilizzato di una persona che fa uso di sostanze di qualche tipo o investigando in rete per reperire immagini relative ai cambiamenti fisici che possono verificarsi quando si

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consumano certe sostanze. L’insegnante/formatore deve preparare una lista di non più di cinque sostanze pericolose da distribuire ai partecipanti. A seconda del metodo didattico usato si può ricorrere ad immagini ricavate da Internet per aiutare la raffigurazione pit-torica di una persona dedita all’abuso di sostanze. I dettagli trovati potranno essere riportati sull’immagine disegnata della testa. Una volta terminato l’esercizio, ogni coppia/gruppo presenterà il lavoro fatto alla classe.

Consigli per l’insegnante/formatore ■■ Se possibile l’insegnante/formatore userà entrambi i metodi

(computer e silhouette) per far lavorare gli studenti■■ L’insegnante/formatore deve preparare una lista di sostanze che

possono meglio causare cambiamenti fisici nelle persone in caso di assunzione

■■ L’insegnante/formatore deve preparare in anticipo la silhouette o i collegamenti Internet come supporto se necessario

■■ L’insegnante/formatore deve incoraggiare i partecipanti ad esse-re creativi per esempio nell’usare i colori per meglio disegnare l’immagine

■■ L’insegnante/formatore deve facilitare e moderare le discussioni risultanti sui potenziali cambiamenti riguardanti anche il resto del corpo

■■ Questo esercizio può essere usato anche durante corsi ICT o di computer su programmi di grafica e disegno.

Sommario dell’attività

Creare un riferimento visivo dell’impatto dell’uso di droghe sia sull’esterno del corpo sia all’interno spingendo le persone a tale ricerca. I risultati potranno anche essere divulgati al pubblico ester-no per un più vasto impatto.

Riferimenti

http://www.homeair-purifer-expert.com/images/picture-of-meth-addict.jpg

6.4 Trova le connessioni

2–12 20–30 minuti R.6.4

DescrizioneQuasta è una rapida attività per identificare concetti connessi alla salute e all’abuso di sostanze: è ottima per sviluppare la compren-sione del problema nelle persone. L’attività dovrebbe servire alle persone per meglio riflettere sui potenziali danni che le droghe possono causare per favorire possibili sforzi di cambiamento a tutto vantaggio dell’autonomia personale.

Scopi ■■ Creare consapevolezza dei tipi di droghe e loro effetti■■ Informare aumentando la competenza nelle persone■■ Iniziare riflessioni e dibattiti in merito a droghe specifiche

Metodologie applicate■■ Lavoro in coppie■■ Auto valutazione e auto riflessione

Strumenti e materiali ■■ Tabelle■■ Schede pre compilate con informazioni sull’argomento

Descrizione dell’attività L’insegnante/formatore fornirà agli studenti un certo numero di schede pre compilate riguardanti droghe ed il loro consumo. Questo esercizio servirà ad espandere la conoscenza del problema nelle persone. Una serie 20 carte (minimo) plastificate dovrebbe essere preparata in anticipo. Una serie di carte dovrebbe contenere i nomi delle sostanze, mentre l’altro mazzo dovrebbe contenere i possibili rischi ed effetti. Il primo mazzo dovrà sempre essere in connessione con il secondo, per esempio alla parola “cocaina” ci dovrà esse-

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re una voce corrispondente del tipo “dolori al petto e potenziale arresto cardiaco”. I partecipanti dovrebbero lavorare in coppia con le carte a faccia in giù e a turno girarle cercando di fare gli abbi-namenti giusti. Chi riuscirà ad avere più coppie di carte abbinate vince.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ L’insegnante/formatore si dovrebbe preparare facendo della

ricerca in merito alle implicazioni sulla salute (veri rif. 1 e rif. 2)■■ Le carte dovrebbero contenere un piccolo simbolo nell’angolo che

suggerisca l’abbinamento con l’altra carta relativa onde facilita-re l’operazione della scelta da parte dei partecipanti

Sommario dell’attività I partecipanti possono lavorare in coppia mentre gestiscono le infor-mazioni ricevute in maniera divertente. Una volta terminato il lavoro a due si passa alla discussione di classe per poter acquisire ulteriori idee che favoriscano scelte positive.

Riferimenti 1. http://www.talktofrank.com2. http://www.wikipedia.org.uk

6.5 Le droghe non ti uccidono!

6–20 1–2 ore

DescrizioneSi vuole esplorare le gravi malattie che possono essere causate o inasprite dall’uso di droghe in modo da informare gli studenti sugli effetti a lungo termine dovuti all’abuso di sostanze.

Scopi ■■ Creare consapevolezza sugli effetti a lungo termine dovuti all’uso

di droghe■■ Incoraggiare gli studenti a considerare tutte le implicazioni

dell’abuso di sostanze ■■ Sostenere la ricerca e la raccolta di informazioni da parte degli

studenti

Metodologie applicate■■ Presentazione■■ Lavoro di gruppo ■■ Ricerca

Strumenti e materiali ■■ Strumenti di presentazione ■■ Accesso ai media per ricerca (Internet, biblioteca, ecc.)

Descrizione dell’attivitàPresentazione preparata in precedenza basata su una celebrità deceduta per uso di sostanze (es. Truman Capote, Marilyn Monroe, ecc.) insistendo sul fatto che spesso la morte arriva per le malattie che ne derivano dall’uso. Dividere il gruppo in più piccoli gruppi di ricerca affidando il compito di reperire tre diverse malattie che sono causate/inasprite dall’abuso di sostanze. Esplorare l’impatto di quelle malattie sull’abuso di sostanze individuale. Consentire ai

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piccoli gruppi di lavorare per la ricerca dando il tempo necessario per poi passare al gruppo intero e condividere e discutere i risultati reperiti.

Consigli per l’insegnante/formatore■■ La presentazione può essere fatta nello stile di un articolo tratto

da riviste che parlano di celebrità oppure di un annuncio mor-tuario multimediale in modo da accrescere l’impatto della notizia

■■ Un aiuto nella ricerca può rendersi necessario per alcuni gruppi■■ L’esercizio può diventare più completo se si affida ai vari gruppi

diverse sorgenti di ricerca per esempio giornali e periodici, Inter-net, biblioteca, ecc.

■■ Il compito può essere esteso facendo ulteriori ricerche per inclu-dere descrizioni, sintomi, trattamenti e prognosi della malattia che è stata scelta

■■ Questa attività può essere svolta anche in più sessioni, affidando il lavoro di ricerca come compito per casa

Sommario dell’attività I partecipanti vengono incoraggiati a considerare gli impatti a lungo termine dovuti all’abuso di sostanze. Questa attività mira a incorag-giare la ricerca, la discussione e a far riflettere le persone.

Riferimenti http://www.Wikipedia.org

6.6 Consapevolezza sui media

6–15 90 minuti

DescrizioneL’influenza della pubblicità è parte della nostra cultura e questo esercizio permette ai partecipanti di comprendere come il concetto dell’uso di droghe possa essere presentato in luce diversa dalle diverse fonti di informazione.

Scopi ■■ Creare la consapevolezza sugli effetti dell’abuso di sostanze ■■ Esplorare i diversi media ed il loro impatto■■ Esprimere scelte positive

Metodologie applicate■■ Piccolo lavoro di gruppo■■ Comunicazione espressiva e comunicativa■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Penne e fogli di carta ■■ Materiali per disegno

Descrizione dell’attività Scambiarsi esempi di pubblicità veicolanti potenti messaggi, quindi dividere il gruppo in gruppi più piccoli e chiedere loro di scegliere alcuni positivi messaggi che loro vorrebbero usare in relazione alle droghe come contenuti della loro propria pubblicità (il facilitatore dovrebbe controllare e modificare questa fase). Ogni gruppo può scegliere un mezzo di comunicazione per il proprio messaggio pubblicitario: TV, radio o tabellone pubblicitario. Dare il tempo ad ogni gruppo di elaborare la loro pubblicità: il gruppo che sceglie la TV potrebbe compilare un servizio, il gruppo che sceglie la radio

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potrebbe scrivere un copione audio, mentre il gruppo del tabellone pubblicitario potrebbe preparare una bozza del tabellone pubblici-tario finale. Quindi ogni gruppo espone il proprio elaborato al resto del gruppo anche mettendolo “in scena”, facendo poi seguire una discussione di gruppo in merito al contenuto del messaggio e l’im-patto mediatico del mezzo usato.

Consigli per l’insegnante/formatoreL’insegnante/formatore deve trovare degli esempi forti di annunci pubblicitari contenenti messaggi (questi potrebbero anche avere contenuti differenti secondo il media usato) da presentare ai gruppi

Sommario dell’attivitàI partecipanti esplorano i messaggi e come questi vengono pre-sentati condividendo la ricerca e i risultati con gli altri in maniera creativa.

Riferimenti 1. YouTube è una buona sorgente di esempi di annunci televisivi

pubblicitari 2. La radio locale e commerciale sarà la sorgente di annunci relativi

6.7 Conseguenze

6–15 10–60 minuti

DescrizioneEsplorare le conseguenze a lungo termine dell’abuso di sostanze in modo divertente che spinge i partecipanti a riflettere sugli argo-menti.

Scopi ■■ Far comprendere a fondo le conseguenze dell’uso di droghe

■■ Esplorare l’argomento in maniera divertente e accessibile

Metodologie applicate■■ Raccontare storie

■■ Discussione di gruppo

Strumenti e materiali ■■ Fogli di carta

■■ Penne

Descrizione dell’attività

Consegnare un foglio ad ogni partecipante assicurandosi che abbia una penna. Fare sedere tutti in cerchio. L’insegnante/formatore porrà una serie di sei domande (vedi esempi qui sotto) dicendo agli studenti di scrivere la loro risposta partendo dalla cima del loro foglio. Quindi ditegli di piegare i loro fogli in modo da nascondere quanto hanno scritto e di passarli alla persona accanto nel gruppo. Il prossimo studente sciverà la sua risposta alla domanda seguente e di nuovo piegherà il foglio in modo che la sua risposta non si veda. Continuare la procedura fino a che tutte le domande hanno avuto una risposta. Dopo l’ultima domanda, i fogli vengono aperti ed ogni partecipante con un foglio in mano legge ad alta voce l’intera storia che può essere buffa o pungente, ma sicuramente confusa. Discutere quindi le varie storie e rispondere alle eventuali domande.

Un suggerimento per le sei domande potrebbe essere:

■■ Descrivete brevemente il personaggio centrale della vostra storia

■■ Quali sono le circostanze (casa, famiglia, lavoro, ecc.)?

■■ Che compagnie in genere frequenta?

■■ Che tipo di sostanze sta assumendo?

■■ Che effetti hanno su tale personaggio?

■■ Quali sono le conseguenze a lungo termine?

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Consigli per l’insegnante/formatore■■ Questa è considerata un’attività divertente e può essere usata

come attività introduttiva e per rompere il ghiaccio■■ Le domande potrebbero essere ritagliate su misura per determi-

nati gruppi per esempio suggerendo il tipo di personaggio per una storia

■■ Le domande potrebbero anche centrarsi su una sostanza partico-lare, per esempio “cosa succede quando costoro sono totalmente ubriachi?”

■■ L’esercizio potrebbe anche essere inteso per tentare di sciogliere le storie complicate in modo da rendere più chiare le conseguenze

Sommario delle attivitàI partecipanti vengono incoraggiati ad esprimere e ad approfondire la loro comprensione delle conseguenze dell’abuso di sostanze attra-verso un’attività divertente che vuole incoraggiare la partecipazione e l’impegno con l’argomento.

Riferimentihttp://www.talktofrank.com

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