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Alessandro e l’età ellenistica

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Alessandro e l’età ellenistica

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La frammentazione della Grecia

Impero persiano

a est

Il municipalismo greco era però un modello politico inadeguato a far fronte alle minacce esterne

Con la Guerra del Peloponneso si concluse l’età d’oro della Grecia.La guerra rivelò i limiti del sistema politico greco e della democrazia.

la democrazia ateniese era stata abbattuta ed era stata imposta l’oligarchia

frammentazione politica dovuta alle poleis

La sconfitta di Atene dimostrò l’impossibilità di creare un organismo politico più ampio.

Fallimento del progetto egemonico di Atene In Grecia sopravvisse il sistema delle autonomie municipali

Regno di Macedonia

a nordCartagine

a ovest

La politica greca fu determinatadall’ingerenza soprattutto dellaPersia e della Macedonia

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Nel 404 a.C. terminò la guerra del Peloponneso Sparta vincitricedure condizioni di pace imposte ad Atene

404 a.C. si concluse il predominio ateniesefu sciolta la lega Delio-atticafu abbattuta ad Atene la democrazia sostituita da un REGIME OLIGARCHICO formato

da 30 UOMINI

considerati alla fine 30 TIRANNI:avrebbero dovuto elaborare una costituzione, ma il loro scopo fu di eliminare ogni esponente della democrazia con feroci sistemi di epurazione.

furono demolite le lunghe mura di Atene

Secondo Plutarco, la Grecia, che prima aveva assaggiato il buon vino della libertà ateniese, ora doveva bere il vinaccio servitodai tavernieri spartani.

Sparta smantellò ovunque le democrazie ed impose regimi oligarchici malcontentoSparta non era in grado di condurre una politica di ampio respiroSparta aveva vinto la guerra ma non la pace

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La situazione di AteneNel 403 a.C. Trasibulo scacciò i Trenta tiranni e restaurò la democrazia.Linea moderata dei democratici = condannarono a morte o esiliarono solo chi risultava fortemente compromesso con il regimeoligarchico. Per tutti gli altri fu attuata l’amnistia.

La vittima più illustre del rinato regime democratico fu Socrate, processato nel 399 a.C. per empietà

Capro espiatorio del rinnovato conservatorismo culturale

Grazie all’oro persiano, nel 394 a.C. Atene ricostruì le Lunghe Mura e avviò una politica di potenza ai danni di Sparta

Socrate fu processato con l’accusa di non credere agli dei della città, diintrodurre nuove divinità e di corrompere i giovani: parlava di un daimónion, undio personale identificabile con la coscienza

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Il clima culturale di Atene

Politico

Nella situazione politica successiva alla Guerra del Peloponneso si venne

delineando una nuova figura di intellettuale

IsocrateAppello alla concordia dei

Greci contro i barbari

PlatoneModello di città ideale governata da filosofi

A livello popolare il disagio si manifestò nella diffusione di culti orientali

Intellettuale

Platone

La sua riflessione non trova

riscontro nella realtà pratica

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L’egemonia di SpartaDopo aver sconfitto Atene, Sparta ne ereditò il ruolo egemonico in Grecia

Smantellamento dei regimi democratici

Conflitto con la Persia in Asia Minore

Sparta contro la Persia

Sparta cercò di recuperare le città ioniche promesse alla Persia durante la guerra del Peloponneso

Approfittò della CONTESA DINASTICA dopo la morte del re Dario II tra i suoi 2 figli:- Artaserse- Ciro il giovane

Gli Spartani favorirono Ciro il giovane, che però morì dopo poco combattendocontro il fratello nella battaglia di Cunassa.

Ostilità di Artaserse nei confronti degli Spartani e dei Greci

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Contingente spartano guidato da AGESILAO contro Artaserse

I Persiani misero ancora una volta le città greche una contro l’altraChiesero l’intervento di Atene contro SpartaI Persiani sconfissero così gli Spartani nel 394 a.C. a Cnido, sulle coste ioniche.

In questo modo i Persiani riescono a vincere gli Spartani Atene riceve dai Persiani molto oroe denaro con cui ricostruisce le lunghe mura

Segni di ripresa della città di Atenemolte città su cui Sparta aveva imposto l’oligarchia si alleano con

Sparta e la Persia si alleano contro Atene Atene

Con la pace di Antalcida o pace del Gran Re (386 a.C.), la Persia ottenne lo scioglimento di tutte leghe greche, tranne quella di Sparta il dominio sulle città ioniche Sparta in cambio della pace aveva dunque venduto la libertà

delle città ioniche e faceva da gendarme dei Greci per conto dei Persiani

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L’egemonia di Tebe

Tebe sconfisse gli Spartani a Leuttra (371 a.C.)

Il nuovo ruolo di Sparta creò malcontenti ne approfittò Atene, che fondò la 2^ lega di Delo

Grazie ai generali Pelopida ed Epaminonda, Tebe

si liberò dell’oligarchia

fece rinascere la lega tra tutte le città beotiche

si impose in Beozia e si sostituì a Sparta nell’egemonia militare sulla Grecia (371-362 a.C.)

Sparta non poteva però permettere anche l’egemonia di Tebe

Gli Spartani chiesero a Tebe di sciogliere la lega. I Tebani rifiutarono.

Tebe sconfisse gli eserciti alleati di Sparta e Atene a Mantinea (362 a.C.)

Morte di Pelopida (364 a.C.) ed Epaminonda nella battaglia diMantinea (362 a.C.) = tramonto dell’imbattibilità tebana

IV SECOLO = PERIODO DI STALLO

La superiorità tebana era dovuta all’adozione di tattiche militari innovative

(BATTAGLIONE SACRO)

Per 10 ANNI CIRCA TEBE FU LA CITTA’ PIÙ IMPORTANTE

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Il Regno di MacedoniaMACEDONIA

Regione montuosa a nord-est della penisola

ellenica.

Solo una parte degli abitanti era di stirpe

greca.

Erano considerati «semibarbari» dai Greci.

Organizzazione politica-sociale molto diversa

dal resto della Grecia:

- vita cittadina quasi assente;

- la popolazione costituita perlopiù da

contadini;

- presenza di un’aristocrazia guerriera e

militare da cui proveniva anche il re;

- il sovrano non era assoluto, ma primus

inter pares

I Macedoni erano stati profondamente

influenzati dagli usi e costumi del mondo

greco, ma la Macedonia era sempre rimasta

estranea alle vicende politico-militari della

Grecia.

Solo durante la Guerra del Peloponneso,

la Macedonia si era inserita per la prima

volta nelle faccende greche.

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Alla fine del V sec. a.C. il re Archelao avviò un massiccio processo di ellenizzazione.

aveva contribuito a far diventare Pella, la capitale macedone, un importante centro di cultura.

nella capitale giungevano infatti poeti e artisti greci.

IV secolo a.C. = mentre le poleis si indebolivano, il REGNO DI MACEDONIA SI RAFFORZAVA

Rapidissima ascesa della Macedonia, soprattutto sotto due re

Pella, resti archeologici

La capitale Pella divenne un

importante centro di cultura greca

Filippo IIAlessandro

(figlio di Filippo II)

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Filippo II di Macedonia

evoluzione nella falange oplitica

Riorganizzazione dello Stato e dell’esercito

La falange oplitica fu schierata su

sedici file di fanti dotati di sarisse,

lance lunghe sei metri

Espansione nei Balcani e nelle miniere d’oro della Tracia (risorse per l’espansione)

Ricostruzione della falange macedone

Nel 346 a.C. assunse la guida dell’anfizionia delfica, approfittando di una guerra sorta tra alcune città della Grecia settentrionale.

Filippo II si presentava come

un greco che offriva ai suoi

connazionali protezione e pace

Filippo II fu l’artefice della potenza macedone, dopo la battaglia di Mantinea, che aveva dimostrato i limiti del sistemapolitico della Grecia.

Tecnica che fuconsiderate unavera e propria“arma segreta”

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Filippo II si scontrò con Atene, che cercò di contenere l’espansione macedone.

Esistevano in questo momento ad Atene 2 tendenze:

1) I PACIFISTI, filomacedoni Eschine

2) I RADICALI, antimacedoni Demostene

Sapeva che se avesse vinto Filippo II si sarebbe conclusa non solo l’esperienza politica ateniese, ma anche il sistema delle poleis nel suo complesso.

Gli Ateniesi si mostrarono compatti, nonostante tutte le difficoltà, nel voler contrastare e «bloccare» il nemico.

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La sconfitta delle poleis

Filippo II sconfisse l’esercito tebano alleato a Cheronea nel 338 a.C.

Le città greche furono organizzate nella Lega di

Corinto, sotto il controllo macedone

Finì l’epoca delle poleis libere

Alleanza militare con Tebe e

altre poleis

Lega

antimacedone

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Alessandro Magno

La distruzione della città di Tebe, che fino a 30 anni prima erastata la città egemone della Grecia, estinse ogni volontà diribellione da parte delle altre città greche.

Il suo primo atto fu la repressione della rivolta di alcune città greche

Alessandro concepì un progetto politico di stupefacente vastità, che gli valse l’appellativo di Magno («grande»)

Filippo II fu assassinato nel 336 a.C.: gli succedette

il figlio Alessandro, appena ventenne

F. Hayez, Aristotele (1811)

Educato dal filosofo Aristotele,

Alessandro univa a un’intelligenza straordinaria,

carisma e abilità tattica

Nel 335 a.C. distrusse Tebe e vendette gli abitanti come schiavi.La città fu rasa al suolo, tranne la casa del poeta Pindaro.

Alessandro no voleva lasciarsi alle spallealcun nemico, nell’imminenza dellaspedizione contro la Persia.

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La campagna persiana

Battaglia di Isso (333 a.C.).Esercito persiano guidato da Dario III, che rischiò di essere catturato.

Nel 334 a.C. Alessandro invase l’oriente, ponendo fine in soli tre anni all’Impero persiano

Non pago delle sue conquiste,Alessandro proseguì fino alla valle dell’Indo, dove nel 326 a.C. sconfisse il re indiano Poro

Battaglia di Gaugamela (331a.C.)

Dario III fu catturato e ucciso da un suo

satrapo

Battaglia sul Granico (334 a.C.)= VITTORIA MACEDONE

Le città greche della Ionia vennero sottratte definitivamente dal dominio persiano

Battaglia di Gaugamela, Pompei (102 a.C.)

Spedizione già progettata da Filippo II

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L’impero universale

Progetto di Alessandro: favorire la fusione tra i Greci conquistatori e i Persiani assoggettati= FUSIONE ETNICA TRA GRECI E PERSIANI

Per amministrare gli immensi territori favorì l’integrazione

Alessandro stabilì la capitale dell’Impero a Babilonia e si dedicò all’organizzazione dei territori conquistati

Rispettò le tradizioniSi servì di funzionari locali

Promosse i matrimoni misti.Alessandro stesso sposò Roxane, la più bella donna orientale del tempo, da cui ebbe un figlio.

La gestione del potere si allontanò dal modello greco

Monarchia assoluta dai tratti orientaleggianti

Mentre questo tipo di governo poteva essere facilmente accettato dalle popolazioni orientali, risultò estraneo alla cultura greca PROSKYNESIS

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I successori di AlessandroAlessandro morì nel 323 a.C. a Babilonia, all’età di 33 anni, a causa di una malattia

In punto di morte trasmise i suoi poteri al generale Perdicca, che aveva la carica diprimo ministro.

Nessuno riuscì a prevalere sugli altri.= Disgregazione dell’Impero in una serie di regni autonomi sotto la guida di generali macedoni.

Gli altri generali non accettarono la successione e scatenarono un

conflitto, detto dei diadochi («successori»), che durò più di 20 anni

Eliminazione di Perdicca e della famiglia di Alessandro

Sarcofago di Alessandro, particolare (IV sec. a.C.)

Attorno al 300 a.C. terminò così il processo diformazione delle monarchie ellenistiche: da alloraciascuna sviluppò una storia propria, che durò percirca 2 secoli

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I regni ellenistici

Si formarono regni autonomi, ciascuno con una dinastia euna storia indipendenti fino alla conquista romana PRIMA:

Le guerre tra i diadochi si protrassero per un ventennio, fino al 300 a.C. ca.

Regno di SiriaSeleucidi

Regno d’EgittoTolomei

Regno di MacedoniaAntigonidi

Regno di PergamoAttalidi

Fu accantonata la politica di fusione etnica

Greci e Macedoni costituivano una élite di conquistatori

Regno di Battriana= verso il III sec. a.C.

un governatore locale si staccò dal

regno di Siria e costituì un regno greco-orientale

Tali regni conservarono la propria indipendenza fino alla conquista romana:

la Macedonia cadde nel 168 a.C. (battaglia di Pidna); Pergamo nel 133 a.C.; la Siria nel 64 a.C.; l’Egitto nel 31 a.C. (battaglia di Azio).

SUCCESSIVAMENTEdal regno di Siria si separarono

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L’Età ellenistica (323 a.C. – 31 a.C.)

Il termine «ellenismo» fu introdotto nel XIX secolo dallo storico Johann Gustav Droysen

L’Età ellenistica è il periodo compreso tra la morte di Alessandro Magno (323 a.C.) e la fine del Regno d’Egitto (con labattaglia di Azio nel 31 a.C.) ad opera dei Romani, che segnò il passaggio dell’egemonia macedone al mondo romano

Papiro con una traduzione ingreco della Bibbia

Epoca di profondi cambiamenti culturali e politici

Grecizzazione delle élites locali

Il greco attico fu adottato come base della lingua comune, la koiné

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La Grecia in Età ellenistica

Le città greche si confederarono in leghe

Lega acheaPeloponneso

Il Regno di Macedonia fu il meno prospero dei regni ellenistici

Lega etolicaGrecia centrale

G. Spangenberg, La scuola di Aristotele (1887)

Le poleis persero ogni rilievo

politico

Atene rimase importante solo dal punto di vista culturale, per la presenza delle maggiori scuole

filosofiche

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Ellenismo, politica e religione

Dal punto di vista religioso, l’incontro tra oriente e occidente produsse fenomeni di sincretismo

Le monarchie ellenistiche determinarono un mutamento radicale nel rapporto tra

cittadini e Stato

Accanto agli dei olimpici, si diffusero culti di divinità orientali maggiormente legate alla religiosità individuale

Poleis greche Cittadini partecipi delle

decisioni comuni

Stati ellenisticiSudditi soggetti alla volontà del

monarca

Culto di Iside (I sec. d.C.)

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Ellenismo e colonizzazione

Terza colonizzazione

Le necessità militari e amministrative dei nuovi regni promossero un flusso migratorio dalla madrepatria greca verso l’oriente

Superamento della dimensione municipale

CosmopolitismoAltare di Zeus, Pergamo (II sec. a.C.)

Antiochia e Pergamo si imposero insieme ad Alessandria come

metropoli commerciali e culturali

Alessandria d’Egitto, fondata da Alessandro Magno, divenne la città più popolosa e culturalmente vivace

del Mediterraneo

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Ellenismo e letteratura del libro

La cultura in Età ellenistica conobbe un grande sviluppo per iniziativa dei sovrani

La più importante istituzione culturale fu la Biblioteca di

Alessandria, che raccoglieva tutto il patrimonio letterario e

scientifico greco

Nelle biblioteche nacque la filologia, lo studio e la ricostruzione dei testi antichi

Ricostruzione della biblioteca di Alessandria

Il libro divenne lo strumento essenziale per la comunicazione della

letteratura

Separazione tra la cultura d’élitee quella popolare

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Ellenismo e filosofia

Le principali scuole filosofiche furono

Mancanza di turbamento (atarassía)

In Età ellenistica venne meno la figura dell’intellettuale integrato nella società

Stoicismo

Scopo della filosofia divenne la ricerca della felicità individuale

Mancanza di passioni (apatía)

Epicureismo Epicuro

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Ellenismo e scienze

Eratostene di Cirene (273-192 a.C.) determinò con buonaapprossimazione la misura del meridiano terrestre e definì lacirconferenza della terra

In Età ellenistica ogni campo del sapere registrò conquiste notevoli

Aristarco di Samo (310-230 a.C.) in campo astronomicosostenne la teoria eliocentrica

L’Età ellenistica conobbe inoltre uno sviluppo delle conoscenze geografiche e della medicina

Euclide (330 -260 a.C.) fissò nel suo trattato dal titolo «Elementi di geometria» le conoscenze geometriche fino al XIX sec. d.C.

Archimede di Siracusa (287-212 a.C.) fece progredire la fisica e lameccanica e fu il più grande matematico dell’antichità Raffaello Sanzio, Euclide (1509)

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Giustizia antica e modernaNei regni ellenistici l’esercizio della giustizia era prerogativa del sovrano, le cui

decisioni erano insindacabili

Solo a partire dal Settecento si affermò il principio della separazione dei poteri dello

Stato

Tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge

Per garantire l’eguaglianza, i giudicidevono essere indipendenti da ogni

altro potere

Giudiziario

LegislativoEsecutivo

Aula di tribunale