Albo Workshop IRIS Network
description
Transcript of Albo Workshop IRIS Network
L’ ALBO DEL WORKSHOP
Indice
2 Manifesto
3 Calendario
4 Programma 6 Il carattere collettivo dell’impresa e dell’imprenditore sociale PositionpaperperlaIXedizionedelWorkshopsull’impresasociale CarloBorzaga(PresidenteIrisNetwork)9 Il polso della situazione OsservatorioIsnetsull’impresasociale11 Sulla stessa barca Un’opportunitàperchiinvestenell’imprenditoriasociale14 Sessione 1 Banchi di provaFederaleeaziendale:leopportunitàdelnuovowelfare
22 Sessione 2 Banchi di prova. Laraccoltafondi:strategieepraticheperdiversificarelerisorse
30 Sessione 3 Banchi di prova.Rigenerareassetcomunitari:beniimmobiliespazipubblici
40 Sessione 4 Banchi di prova.Strumentiperdecidereeazionidimanagmentsimbolico
48 Sessione 5 Banchi di prova.Startup!:lenuoveimpresesociali
58 Sessione 6 Imprenditori sociali si diventa.Iniziativeperfarecrescerenuovaimprenditorialità
68 Sessione 7 Storie che raccontano una storia.Lebiografiedegliimprenditorisociali
80 Sessione internazionale ITA Social Enterprise LAB
86 Partecipanti
Indice
2 Manifesto
3 Calendario
4 Programma 6 Il carattere collettivo dell’impresa e dell’imprenditore sociale PositionpaperperlaIXedizionedelWorkshopsull’impresasociale CarloBorzaga(PresidenteIrisNetwork)9 Il polso della situazione OsservatorioIsnetsull’impresasociale11 Sulla stessa barca Un’opportunitàperchiinvestenell’imprenditoriasociale14 Sessione 1 Banchi di provaFederaleeaziendale:leopportunitàdelnuovowelfare
22 Sessione 2 Banchi di prova. Laraccoltafondi:strategieepraticheperdiversificarelerisorse
30 Sessione 3 Banchi di prova.Rigenerareassetcomunitari:beniimmobiliespazipubblici
40 Sessione 4 Banchi di prova.Strumentiperdecidereeazionidimanagmentsimbolico
48 Sessione 5 Banchi di prova.Startup!:lenuoveimpresesociali
58 Sessione 6 Imprenditori sociali si diventa.Iniziativeperfarecrescerenuovaimprenditorialità
68 Sessione 7 Storie che raccontano una storia.Lebiografiedegliimprenditorisociali
80 Sessione internazionale ITA Social Enterprise LAB
86 Partecipanti
2
Manifesto
Nuovetendenze,nazionalie internazionali,attraversano l’impresasocialeesoprat-tuttoilsuo“motore”.Èl’imprenditoresocialealcentrodell’attenzione-ilsuoruolo,lecompetenze,ivalorieleculturecheloispirano-nonsoloneicontestitradizionalidelleorganizzazioninonprofitedeiservizisociali,mainnuoviambitieconapproccidiversi.Gliesempisimoltiplicano,grazieaunafiorentepubblicisticainternazionale:ilreportagediFedericoRampinidedicatoaStephenGoldsmith,unimprenditoresocia-lecheriformal’amministrazionediNewYorkconiniziativedisocialinnovation;ibestsellersdiMuhammadYunustradottiintuttoilmondo;lapopeconomycollaborativadescrittadaLorettaNapoleonisuWired;gliarticolidelFinancialTimesdedicatiallesocialbusinessschoolslanciatedaimportantiUniversitàe,nonultimo,l’enfasimedia-ticasullaBigSocietydiDavidCameronchepromuoveunapiùdiffusaimprenditoriasociale.Sonoalcuniesempidiunatendenzacomune:lagenerazionedibeneficiinva-riosenso“sociali”èunelementochecontraddistinguesemprepiùl’agireimprendito-rialeinsensolato.
Èunasfidaimportanteperchidell’imprenditoriasocialehafattounasceltapro-fessionale e di vita in tempi non sospetti, ricollegandola a un ben preciso modellod’impresa.Daunapartepuòrappresentareun’opportunitàperriscoprireaspettifinqui trascuratineldibattito italianotuttoconcentratosu formegiuridicheemodelliorganizzativi. Possono essere messi a frutto decenni di esperienza sul campo, con-tribuendoadarricchireunaculturafinquimonopolizzatadall’imprenditorechemas-simizza l’interesse proprio e dei suoi azionisti a scapito di importanti stakeholder(lavoratori, comunità locali, altri modelli d’impresa) e asset (ambiente, conoscenza,coesione).D’altrocantoc’èilrischiodifarsiscavalcare,senonnellepraticheanchesoloalivelloterminologico,dasoggetticheperragioniopportunisticheintravedononeibeniprodottiescambiatinelleretisocialiunanuovafrontieraperriprodurre,so-stanzialmenteinalterate,lelogicheeconomichedominanti.
LanonaedizionedelWorkshopraccoglielasfidaedopoaverapprofonditolein-novazionigestionali,diprodottoeneinetworkspostal’attenzionesullepersonecheagisconoinvestediimprenditorisociali.Sonosolooperatorichesiimprovvisanoge-storiolaloroesperienzadelineaunnuovomododiintraprendere?Ancheinquestoambitosisegnalanograndimutamenti.Igruppidirigentidelleimpresesocialicresco-noesidiversificano,cambianoipercorsidicarriera,iprofilieilivelliprofessionali,siassisteaimportantiricambigenerazionali,siintroducononuoveformediselezioneesistemidivalutazioneeremunerazione.È,anchedaquestopuntodivista,unmomen-tochiavepercapitalizzareunsostratodiesperienzadainvestireinunnuovocicloevo-lutivocaratterizzatodaunconfrontoapiùampioraggio.
LastrutturadelWorkshopèincentrata,comeormaidaqualcheanno,sullapre-èincentrata,comeormaidaqualcheanno,sullapre-incentrata,comeormaidaqualcheanno,sullapre-sentazioneesulladiscussionedibuonepraticheinnovative:iniziativecheabbianofa-vorito l’emergere e il consolidarsi dell’imprenditore sociale sia in forma individualechecollettiva.Daunaparteconsiderandoazionidiempowermentdiquestafigura:formazione,accompagnamento,selezione,managementsostitutivo,politichedige-nere,condivisionedellecompetenze,passaggigenerazionali.D’altrocantoraccoglien-dostorieemblematichesullequalitàdegliimprenditorisociali,mettendoneinlucegliaspetticreativi,laleadershipe,nonultimo,lecompetenzetecnicogestionali.Comeavetefondatoun’impresasocialequandonessunocicredeva?Comeaveteindividua-to nuove risposte a bisogni scarsamente considerati? Come avete gestito fasi criti-chemotivandoivostricollaboratori?Comeavetecreatoalleanzeeaccordifuoridaglischemi?Comeavetefavoritol’accessoaiservizimantenendol’equilibrioeconomico?GliesempinonmancanoeilWorkshopvuolefarliemergereemetterliaconfronto.Vogliamoinoltreaprircianuovegenerazionidiimprenditorisociali,prevedendospazieopportunitàpercolorochesivoglionocimentareinquestaveste,realizzandonuovestartupeispirandosiainiziativeinternazionali.
3
Calendario
GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE
9.30 Accoglienza partecipanti AperturaPop Up Hub AperturaSulla stessa barca: spazi e visibilità per chi investe nell’impresa sociale
10.00 Sessione plenaria Videomessaggio di Muhammad Yunusagliimprenditorisocialiitaliani Il polso della situazione:infografichesuimpreseeimprenditorisocialiinItalia Tavola rotonda. L’imprenditoresociale:nuoveapplicazioni,stessoruolo?
13.00 Light lunch
14.00 Workshops tematici
18.30 Aperitivo con brindisi perfesteggiareivent’annidall’approvazionedellaleggesullacooperazionesociale
21.00 Sulla stessa barca eventospeciale:crocierasulLagodiGarda
VENERDÌ 16 SETTEMBRE
9.00 Workshops tematici
13.00 Light lunch
14.00 Sessione di chiusura Seduta di apprendimento collettivo Il nuovo ciclo di Iris Network: una piattaforma per l’impresa sociale in Italia
Banchi di provafederaleeaziendale:leopportunitàdelnuovowelfare
Banchi di provalaraccoltafondi:strategieepraticheperdiversificarelerisorse
Imprenditori sociali si diventainiziativeperfarcrescerenuovaimprenditorialità
ITA Social Enterprise LABnewfrontiersforsocialentrepreneurs
Banchi di provarigenerareassetcomunitari:beniimmobiliespazipubblici
Banchi di provastrumentiperdecidereeazionidimanagementsimbolico
Banchi di provastartup!:lenuoveimpresesociali
Storie che raccontano una storialebiografiedegliimprenditorisociali
ITA Social Enterprise LABbecomingsocialentrepreneurs
4
GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE
SESSIONE PLENARIA
Lasessionediaperturaproponeun’analisiadampio raggio sull’impresa e l’imprenditoresociale. Verranno anticipati i contenuti delnuovoRapportodiIrisNetworkedell’Osser-vatorio di Isnet sull’impresa sociale. Inoltresarannopresentatiirisultatidiunarilevazio-nesuipartecipantialworkshop.Aseguireunatavolarotondasull’innovazionedell’imprendi-tore sociale: ruoli, competenze, forme orga-nizzative,settoridiattività.
Videomessaggio di Muhammad Yunus agli imprenditori sociali italiani acuradelloYunusSocialBusinessCentreUni-versityofFlorence
Il polso della situazione: infografiche su im-prese e imprenditori sociali in Italia acuradiIrisNetworkeIsnet
Tavola rotonda
L’imprenditore sociale: nuove applicazioni, stesso ruolo?introduceecoordinaCarloBorzagadiscussant Felice ScalviniRoberta Carlini Giornalista,collaboraconL’Espressoealtrete-statenazionali.Hascritto“L’economiadelnoi”(edizioniLaterza):unviaggio– inchiestatra lediverse realtà dell’economia e dell’imprendito-rialitàsocialeLorenzo Sacconi Professore di politica economica presso l’Uni-versitàdiTrento.Sioccupadieticaeconomicaeresponsabilitàsocialed’impresa.Èdirettoredelcentro interuniversitario EconomEtica pressol’UniversitàBicoccadiMilanoPatrizia Cappelletti, Matteo Tarantino Ricercatori presso l’Università Cattolica di Mi-lano. Collaborano al progetto “Genius Loci.L’archiviodellageneratività italiana”promossodall’istitutoLuigiSturzodiRoma
WORKSHOPS TEMATICI
LesessionitematichedelWorkshop,costruiteapartiredallapresentazioneediscussionedibuone pratiche, hanno l’obiettivo di mettereinluceglielementidiruoloedicompetenzadegli imprenditori sociali in chiave gestiona-le, favorendo lo scambio e l’apprendimento
reciproco. Le sessioni seguono tre percorsidi approfondimento: i banchi di prova degliimprenditori sociali che sono alle prese conimportanti processi di trasformazione e in-novazione organizzativa, di mercato e dellepolitiche;leazioniprogettualiperfarcresceree qualificare la risorsa imprenditoriale nelleimprese sociali; le biografie di imprenditorisociali che raccontano, in chiave narrativa,genesi e sviluppo della loro esperienza pro-fessionale.InoltreduesessionidelWorkshop,curate da The Hub Rovereto, sono dedicatealloscambioconesperienzeinternazionaliperfacilitare l’accessoaelementidi innovazioneche investono l’imprenditorialità sociale inun’otticasemprepiùglobale.
Banchi di prova
Federale e aziendale: le opportunità del nuovo welfare conduceGiorgioFiorentiniUniversitàBocconiMilanoLe imprese sociali nella ristrutturazione delwelfarelocaleeneimodelliemergentidipro-tezione sociale promossi nell’ambito dellenuoverelazioniindustriali.
La raccolta fondi: strategie e pratiche per diversificare le risorse conducePaoloVenturi,AicconFundraisingperprogettieinvestimentichecol-locanoleimpresesocialiinnuovisettoridiinter-ventoarricchendolalorodotazionedirisorse.Imprenditori sociali si diventa
Iniziative per far crescere nuova imprenditorialità conduceGrazianoMaino,ParesProgettiformativiediconsulenzaperqualifi-careefaremergerel’imprenditorialitàsociale,favorendoilconsolidamentodell’esperienzaeilricambiogenerazionale. ITA Social Enterprise LAB
acuradiTheHubRoveretoNew frontiers for social entrepreneursIltemadelWorkshop-l’imprenditoresociale,ilsuoruolo,lesuecompetenzeelasuavisio-ne–verràaffrontatoinchiaveinternazionale.La sessione si suddivide in quattro temi: im-prenditorisocialiitalianiall’estero,tecnologiae impatto sociale, best practices di impresesociali europee, creazioni di reti transnazio-nali. Lingua di lavoro inglese, con eventualefacilitazione.
Programma
5
VENERDÌ 16 SETTEMBRE
WORKSHOPS TEMATICI
LesessionitematichedelWorkshop,costru-ite a partire dalla presentazione e discus-sione di buone pratiche, hanno l’obiettivodi mettere in luce gli elementi di ruolo e dicompetenza degli imprenditori sociali inchiave gestionale, favorendo lo scambio el’apprendimento reciproco. Le sessioni se-guono tre percorsi di approfondimento: ibanchidiprovadegliimprenditorisocialichesono alle prese con importanti processi ditrasformazioneeinnovazioneorganizzativa,dimercatoedellepolitiche;leazioniproget-tuali per far crescere e qualificare la risorsaimprenditorialenelleimpresesociali; lebio-grafiediimprenditorisocialicheraccontano,in chiave narrativa, genesi e sviluppo dellaloro esperienza professionale. Inoltre duesessioni del Workshop, curate da The HubRovereto, sono dedicate allo scambio conesperienze internazionali per facilitare l’ac-cesso a elementi di innovazione che inve-stono l’imprenditorialità sociale in un’otticasemprepiùglobale.
Banchi di prova
Rigenerare asset comunitari: beni immobili e spazi pubblici conduceMicheleMoscaUniversitàdiNapoli“FedericoII”Beniconfiscatiedaltreesperienzediacquisi-zioneeristrutturazionediproprietàdadesti-nare a nuove forme di utilizzo per finalità diinteressecollettivo.
Strumenti per decidere e azioni di manage-ment simbolico conduconoMicheleAndreaus,TommasoRamusUniversitàdiTrentoIl cruscotto di indicatori per misurare l’im-pattoeconomicoesocialedelle iniziative; lagestione degli elementi valoriali e culturaliper promuovere la reputazione dell’organiz-zazione.
Start up!: le nuove imprese sociali conduceAndreaRapaccini,MakeaChangeAisensidileggeenonsolo.Progettiinnovati-vidiimprenditorialitàsocialeinItalia.
Storie che raccontano una storia
Le biografie degli imprenditori sociali conduceGiuseppeScarattiUniversitàCattolicaMilanoLanarrazionedipercorsiprofessionaliallari-cerca di elementi comuni che caratterizzanol’imprenditorialità sociale nei suoi contestid’origineediprincipalesviluppo.ITA Social Enterprise LAB acuradiTheHubRoveretoBecoming social entrepreneursFormarel’imprenditoresociale:unanuovasfi-danelmondodell’imprenditoriasociale.Uni-versità,centridiformazione,organizzazionidisettoreambisconoaformaregliimprenditorisocialidelfuturo.Maqualisonolecompeten-zeeleconoscenzedell’imprenditoresociale?Cosalodifferenzia?Qualistrumentiutilizza?Lasessioneaffronteràquestetematicheattra-versoilconfrontotraquattro“socialbusinessschools”europeeeilgruppodilavorodelpro-gettoARIADNE*.Linguadilavoroinglese,coneventualefacilitazione.* ARIADNE è un progetto finanziato dal pro-grammaeuropeo“LeonardodaVinci”
SESSIONE DI CHIUSURA
Il Workshop si chiude con una sessione ple-nariapercapitalizzareidatidiconoscenzaedesperienzaemersinell’ambitodeiworkshopstematici. Una seduta di apprendimento col-lettivocondottadafacilitatoriperconsentireai partecipanti di “portare a casa” elementidi saper fare e di consapevolezza rispetto allorosaperessere.AltermineuninterventodelpresidentediIrisNetworkcheillustrailnuo-vopercorsodell’associazionedopoilrinnovodellecarichesocialielemodifichestatutarie.
Seduta di apprendimento collettivo acuradiIrisNetworkconilcontributodiPareseFondazioneAhref
Il nuovo ciclo di Iris Network: una piattafor-ma per l’impresa sociale in Italia ChiusuradiCarloBorzagaPresidentediIrisNetwork
6
Il carattere collettivo dell’impresa e dell’imprenditore sociale PositionpaperperlaIXedizionedelWorkshopsull’impresasociale
Carlo Borzaga PresidenteIrisNetwork
La rilevanza del tema Questocontributoha l’obiettivodiproporrearelatoriepartecipantiallanonaedi-zionedelWorkshopsull’impresasocialealcunispuntidiriflessionesuisignificatieleimplicazioniderivantidalriconoscimentodellanaturacollettivadell’impresasociale.LasceltadiconcentrarsisuquestoparticolareaspettoèlegataaltemadelWorkshopcheapprofondirà“l’innovazionedell’imprenditoresociale”,guardandononsoloall’in-novazionediprodottomaancheall’innovazionenellacreazioneenell’organizzazionedelleimprese.Piùinconcreto,lariflessionechesiproponedovrebbeaiutareacapi-rese il fattodiessereun’impresacollettivaconsenteall’impresasocialedicogliereopportunitànonaccessibili–odifficilmenteaccessibili-agliimprenditoriindividualiperché presenta vantaggi nell’organizzazione della produzione e a livello di qualitàdell’output.L’esperienzafinoramaturata,soprattuttoinItaliaeinEuropa,mostrachel’impresasocialeèquasisemprecollettiva.Sitrattadiuncasoodiunasoluzionetem-poranea?Oppureesistonoragionipiùprofonde,chechiamanoincausaisuoicarattericostitutivi?Laquestioneèrilevantepercapirefinoachepuntol’impresasocialeèingradodicoglierelasfidadipromuovereicambiamentistrutturalidicuihannobisognoinostrisistemieconomiciesociali.Maèrilevanteanchedalpuntodivistaoperativo,inparticolarerispettoalmododivalutareciòcheleimpresesocialiproducono.
Negliultimianni l’eserciziodiun’attivitàd’impresaperscopisocialiha indottomoltianalisti,leautoritàpubblicheeglistessiimprenditoriaconcentrarsisull’output,evidenziandolepeculiaritàevalutandolaqualitàdeibeniprodotti,inparticolarelacapacitàdeglistessidigenerarebeneficidi interessecollettivo.Delrestoèproprio“l’interesse generale della comunità” alla base della legittimazione normativa dellamissiondell’impresasociale,findallaleggesullacooperazionesocialedicuisifesteg-gia,proprioquest’anno,ilventennaledell’approvazione.
L’attenzionealprodottoperdefinirelafunzioneobiettivodell’impresasocialeècertamente rilevante, ma non deve essere esclusiva. Quando lo diventa finisce perspostare l’attenzionequasi inmodoparossisticosullarendicontazionedelleattivitàattraversoindicatorichecercanodimisurarel’impattosociale,ilvaloreaggiuntoso-ciale,ilritornosocialedegliinvestimentiecosìvia.Passacosìinsecondopianociòcheavvieneamonte,sulfrontedellagovernanceedelmanagementdellaproduzionedacuicisipossonoattendereesitidiversidaquellidell’imprenditoreindividuale.Sitrattadiunaspettosostanziale,considerandocheilbeneficiocollettivodiciòchevienepro-dottononsemprepuòessereadeguatamentemisuratoeinoltrechenonèattribuibileunavoltapertutteadeterminatecategoriedibenieaspecifichetipologiedibenefi-ciari.Rappresentapiuttostol’esitodiunlungoefaticosoprocessodiconvergenzatraportatoridiinteressiebisognidiversi,grazieadazionipromozionaliedimediazionecheproprioinquantocollettival’impresapuògestireinmodotipico.
I profili dell’imprenditore sociale Chel’impresasocialedebbaessereanchecollettivanonètuttaviascontato.Atalpro-posito,lamanualisticaeunafiorenteaneddotica–soprattuttoalivellointernaziona-le–delineanononunprofilounivoco,madiversiidentikitdell’imprenditoresociale.
Correnticulturaliescientificheemergenticomelasocialentrepreneurshipelaso-cialinnovation,nepropongonounarappresentazionecheneitrattibiograficidelper-corsoprofessionaleeumanopocosidiscostadall’imprenditoregeneralmenteinteso.Vienesottolineatoilpossessodiqualitàfuoridall’ordinariochenelcasodell’imprendi-toresocialeconsentonodiinnovarenonsoloprodottieprocessiproduttivimaancheilmodellodibusiness,dimostrandochesipuò“fareimpresa”pergenerarebeneficidinaturacollettivaesenzamassimizzareilpropriotornacontoeconomicoadiscapitodialtrisoggetti.Daquestaimpostazionederivanoalmenodueconseguenze.Laprima
7
riguardailsuperamentodelletradizionalidifferenzenellastrutturaproprietaria(trasoggettiprofitenonprofitadesempio),svincolandol’impresasocialedaunaparti-colarefiguragiuridico–organizzativa,conparticolareenfasisuilimiti,soprattuttodiefficienza,delleformeimprenditoriali“specializzate”perl’eserciziodiattivitàsociali(cooperative,ong,fondazioni,ecc.).Lasecondaconseguenzaèunavisione“eroica”dell’imprenditoresocialecheriproponeunmodellodileadershipcentratosulposses-sodicapacitàindividualidiguidaediinnovazioneattraversolequalisiriesconoadavviareimpreseche“romponoleregoledelgioco”.
L’altranarrazioneingranpartediversaepiùvicinaalvissutodimoltipartecipantial Workshop insiste sull’approccio collettivo all’esercizio dell’attività imprenditoria-le.Inquestocasocontamaggiormenteilriconoscimentodibisognicomuniedimo-tivazionidinaturaintrinsecachesialimentanoattraversol’interesseper ilrisultatodell’attivitàeperunamaggioreconsistenzaequalitàdellerelazionisociali.Unalea-dershipispirataall’imprenditorialitàcollettivaassegnaunruolopiùattivoai“seguaci”nelfissaremodalitàeregoled’eserciziodellaleadership,finoadassumere,essistes-si,unruologuida.Iprincipidimutualitàesolidarietàchesonoall’originediquestaposizionerimandano, secondo i suoi sostenitori,aunmodellodi “imprenditorialitàcooperativa”chesipuòoriginareesclusivamenteinuncontestodieconomiaorienta-tainsensosocialeenongrazieaunariconversionedimodellid’impresaelaboratiinaltricontesti(l’economiadimercatoinprimis).Diconseguenzal’impresasocialenonpuòcheessereun’impresacollettivaenonunfenomenoindividuale,anchenellesueformegiuridicoorganizzative.Lacooperazionesocialesicollocaall’internodiquestoprocessodisviluppo,puravendointrodottoimportantielementidiinnovazionecheriguardanolacompresenzae l’alternanzadidiversistakeholdersalgovernodell’im-presa.Sitrattadiunassettocomplicatodagestiresulfrontemanagerialeechenonèdiffusoinmodogeneralizzatonéancoraconsolidato.D’altrocanto,laddovehatro-vato realizzazione, i suoi effetti, generatisi nell’arco di qualche decennio, sono benvisibiliecostituisconoipiùtipicirisultatidiunprogettodiimpresasociale:maggioredisponibilitàdibenidiinteressecollettivo-inclusione,coesionesociale,cura-chesiaccompagnaallacreazionedinuovaoccupazione,diricchezzaeconomicae,nonulti-mo,diimprenditorialità.
Cosìdelineati, idue identikitpaionopococonciliabili.Daunaparte l’imprendi-torialitàsocialechesioriginanell’ambitodelleimpresedimercato(edellaPubblicaAmministrazione) sulla spinta di programmi di innovazione sociale che sostengonoiniziativedibusinessorientateallacreazionedi“valorecondiviso”perunapluralitàdiattori,declinandocosìinmodopiùradicalelaresponsabilitàsocialed’impresae,inunaltro ambito, l’innovazione tecnologica. All’opposto, una medesima denominazionemacheevolveapartiredalleformetradizionalidell’economiasociale,adattandoleanuovibisognieallenuoveespressioniassuntedall’azionecollettivanellesocietàcon-temporanee.
La sfida della dimensione collettiva Aldilàdellesceltedicampoepresediposizionecheavoltesembranoispirate,piùchedaopzionipoliticoculturalieideologiche,daunmeroappealterminologico,ène-cessario–eanchepiùutile-individuareglielementidisfidaperentrambiimodellidiimprenditorialitàsociale.Inquestomodosipotrannoevidenziareiloropuntidiforzaedidebolezzanoninterminiassoluti,mapiuttostoguardando,inmodopiùpragma-tico,alledeterminantidelcontesto,allemotivazionichemuovonopersoneegruppipromotorie,nonultimo,alciclodivitadelleorganizzazionicheadottanol’impiantodell’impresasociale.
Unprimofattoredaconsiderareriguardalefenomenologiedelcambiamentoeunsecondo,strettamentecollegato,lenuoveconformazioniassuntedalleretisociali.Letrasformazioni incamposociale,siapergenerarsicheperperdurare,richiedono
8
l’attivazionediuninsiemeconsistenteedifferenziatodipersoneeunacapacitàdiag-gregazioneinformadisoggettocollettivocapacediproporrecomportamentisocialichesipongonoindiscontinuitàrispettoalpassato.Questoprocesso,estremamentecomplessoeconnotevolimarginidiincertezzaeimprevedibilità,puòesserefacilitato,oaddiritturaaccelerato,grazieall’interventodiattoriindividualieorganizzativicheoperanoinvestedi“changemakers”,diagentidicambiamento.Illivellodimobilitazio-nenecessarioperelaborareeintrodurreelementidiinnovazionesocialecheinvesto-nosialeprassichelepoliticheattraversolaproduzionedibenieserviziinunquadrodicompatibilitàeconomicabendifficilmentepuòesseregestitograzieallequalitàdiunsingoloindividuo.Maallostessomodononpuòrealizzarsicompiutamentenean-cheall’internodeiconfinidiunasingolaorganizzazioneperquantoquest’ultimasiaesplicitamente orientata alla socialità. Di qui l’importanza che assume e che dovràassumereilsecondofattore:quellodelleretisociali.Esseinfattiappaionosemprepiùcometraiettoriesullequalisoggettivitàampieediversificateadottanounprincipiodicoordinamento–lacollaborazione–cheèalternativoaiprincipifinquidominantidellaburocraziaedelloscambiomercantile.Inquestosenso,èl’imprenditorialitàingeneraleaconnotarsisemprepiùcomefunzionedell’azionecollettiva,ingradodiinci-derepositivamentesuunamolteplicitàdiaspetti:l’introduzionedinuovetecnologieeprassidilavoro,lacostruzionedialleanzestrategicheedistretti,l’avviodiagenziechepromuovonoinnovazioneesviluppolocale.Nelcasodelleimpresesocialituttiquestiaspettiassumonounarilevanzaancorpiùevidente,cioèdicaratterestrutturale,con-siderandolamissionediquesteimprese,ilvalorediinteressecollettivodeibenipro-dottieilfattodipotersidotaredisistemidigovernanceallargati.
L’agire dell’imprenditore sociale, individuale o collettivo che sia, si ispira a unamedesimaebenprecisalogicachefondailprogettod’impresa:lariorganizzazioneeilcoordinamentosuscalaallargatadeifattoridiproduzioneediredistribuzionedellasocialitàedellaricchezzaeconomicaattraversolacostruzionediistituzionicollabora-tive.Ciòrichiedeunesercizioriflessivoedialogicodellaleadershipcapacedidarvitaaframeworkdinaturacognitiva,valorialeenormativaall’internodeiqualiunaplura-litàdisoggetti,moltodiversitraloroespessodecentralizzati,abbianolapossibilitàdielaborareiloropuntidivistaediapportarelelororisorseinvistadellaproduzionedibenicherealizzanoobiettividiinteressegenerale.Epropriolacreazionediquesteinfrastrutturerappresentailprincipalebancodiprovaperdimostrareilcarattereau-tenticamentecollettivodell’impresasociale.
BIBLIOGRAFIA
BorzagaC.,FazziL.(2011),Leimpresesociali,Carocci,Roma.
BurressM.J.,CookL.M. (2009),“APrimeron Collective Entrepreneurship: a Prelimi-nary Taxonomy”, University of Missuri,WorkingPaperAEWP2009-1.
Carlini R. (2011), L’economia del noi. L’Italiachecondivide,EditoriLaterza,Roma-Bari.
ElkingtonJ.,HartiganP.(2008),Fuoridaglischemi.Gliimprenditorisocialichecambianoilmondo,Etas,Milano.
GoldsmithS.,EggersW.D.(2010),Governa-reconlarete.Perunnuovomodellodipubbli-caamministrazione,Ibllibri,Torino.
Murray R., Caulier Grice J., Mulgan G.(2011),Illibrobiancosullainnovazionesocia-le,TheYoungFoundationeNesta,London.(edizioneitalianaacuradiAlexGiordanoeAdamArvidsson–Societing).
PorterM.E.,KramerM.R.(2011),“Creareva-lore condiviso”, in Harvard Business ReviewItalia,n.1/2,gennaio/febbraio,pp.68-84.
Ridley–DuffR.,SeanorP.(2011),“Leader-shipandSocialEntrepreneurship”,inRidley–DuffR,BullM.(acuradi),UnderstandingSocial Enterprise. Theory & Practice, SAGE,London,pp.193-209.
Yunus M. (2010), Si può fare! Come il busi-ness sociale può creare un capitalismo piùumano,Feltrinelli,Milano.
9
L’Osservatorio: caratteristiche e scelte metodologicheLeimpresesocialichedetengonoilgovernodellerelazioniconglistakeholders(alparidelleimpreseforprofit)hannomaggioripossibilitàdisviluppo.Questaèstatal’ipote-siinizialedellaprimaedizionedell’Osservatoriocheèstatasuccessivamentemante-nutanelleedizionisuccessive.
Anchenell’analisi2011ilconcettodirelazioneèpensatoinrapportoallacapacitàdiinnovare.Detenererelazionisignificaaverepossibilitàdiconfronto,averemaggioristimoliperlatrasformazionecreativadellarealtà.
Iltemapredominantedell’Osservatoriocoincideconilconcettodirelazione.Ladinamicitàrelazionaledelle impresesocialivieneconsiderata inrapportoatutte leprincipalicategoriedistakeholdersinterorganizzativi(entilocali,entipubblici,azien-deprivate,altreorganizzazioninonprofit,organizzazionidirappresentanzaecoor-dinamento,media). Ilconcettodi relazionevieneanalizzatoalla lucedell’andamen-togeneraledelleorganizzazioniealsentimentdisviluppo.Inquestaultimaedizione,l’Osservatorio ISNET introduce un approfondimento sulle tipologie di categorie disvantaggioinserite(previsteedextraLegge381/91)eunasezionededicataallaLegge68/99.Indettaglio,l’OsservatorioIsnet2011haconsideratoiseguentiitems:–variazionedellerelazioniconglistakeholders;–soddisfazioneperledinamicherelazionali;–andamentocomplessivodell’organizzazionenel2009eprevisione2010;–recenticambiamentiinterminidiinnovazione;–orientamentoalladisciplinadell’impresasociale;–composizionedelleiniziativesvolteincollaborazioneconlapubblicaamministrazio-ne(sussidiarietà);–tipologiedicategoriedisvantaggioinserite(previsteedextraL381/91);–propostaazioniperfavorirel’applicazionedellaLegge68/99.
L’OsservatorioIsnetsull’impresasocialeadottalaformuladell’indaginecontinua-tivaoindaginePanel.InterministatisticiiPanelrappresentanoungruppostabilediunitàcampionarie,apartiredallequalivengonocondottericercheperiodicheriferiteallestessevariabili.
IlPanelIsnetèstatocostituitonelmarzo2007edècompostoda400cooperativesocialirappresentativedellapopolazionestatisticanazionale,stratificateperdistribu-zioneterritorialeetipologia(cooperativeditipoA,B,A+BeConsorzidiCooperative).Inattesachesiformiunapopolazionestatisticaufficialediimpresesocialisièdecisodiprivilegiarelaformadellacooperativasocialechedifatto,operadaoltreuntren-tenniocomeunimpresasocialeerappresentaunadelleorganizzazionideputateconmaggioreprobabilitàadacquisirelaqualificadiimpresasociale.
Accantoall’edizioneannuale,l’OsservatorioIsnetsiarricchisceapartiredaque-staultimaedizione,diunasezionedifocussutematichediforteinteresse,attraverso“lanci”periodici,utilianchealconfrontotraimpresesociali.Traitemiapprofonditiadoggisegnaliamo:–livellodicompetenzamanagerialedellepersonecoinvoltenell’organizzazione;–sistemipremiantiadottatiperilavoratori;–livellodicoinvolgimentodeisocilavoratorialledecisioniaziendali;–interesseperoperazionidiacquisizione/fusionetraimpresesociali.
Sintesi dei risultati dell’edizione 2011 L’andamentoeilsentimentDal2007-datadellaprimarilevazionedell’OsservatorioIsnet–adoggi,leorganizza-zionichelamentanodifficoltàsonoaumentatedel23.7%(15,3%contro39%),mentreleorganizzazionichedichiaranounandamentoincrescitasonodiminuitedi19puntipercentuali(44%contro25%).Delleorganizzazionichehannodichiaratounacondizionedidifficoltànel2010,ben
Il polso della situazione OsservatorioIsnetsull’impresasocialequintaedizione(estratto)
10
il55,1%affermacheil2011saràancoraunannodifficile.Complessivamenteil39.8%prevedeun2011indifficoltà.
L’impatto delle dinamiche relazionali Comenellepassateedizionidell’OsservatorioISNETsull’impresasociale,siconfermalacorrelazionepositivatraandamentoeconomicocomplessivoecapacitàrelazionaleconlaretedeistakeholders.Comeevidenziatonellatabella2,il41,9%delleorganiz-zazionichehannoaumentatoinmodosoddisfacenteleproprierelazionihannoregi-stratounandamentoeconomicoincrescita,controil9,2%delleorganizzazionichehannodiminuitoirapporti.
Rispettoalleprecedentiedizioni,emergetuttaviacheanchequestisegmenti,nono-stanteladinamicitàrelazionale,comincianoarisentiredelperduraredellacrisieco-nomica(leorganizzazioniindifficoltàsonoinleggeroaumentoanchetraquellecongliindicirelazionalipiùalti).Ingenerale,sonoleorganizzazioniconmenodi10annidiattivitàapresentareimiglioriindicidiinnovazione,andamentoesentiment.
L’AssociazioneIsnetdialogaconunaretedioltre900impresesocialiintuttaItalia,conl’obiettivodifavorirelalorocrescita,illorosviluppoelalorovisibilità.Conquestefinalitàvengonorealizzateiniziativecapacidivalorizzarecongiuntamentedimensioneeconomicaesocialedelleimpresesociali,attraversounaretedifacilitatorieunapiattaformainfor-mativa(www.impresasociale.net).IsnetaderisceaIrisNetwork.
44,0%
40,8%
15,3%
2007 2008 2009 2010
26,5%
39,3%
34,3%
39,5%
34,0%
26,5%
39,0%
36,0%
25,0%
difficoltà
stabile
crescita
chi aumenta i rapporti ed è soddisfatto (26,3%)
chi aumenta i rapporti ma non è soddisfatto (16,3%)
chi diminuisce i rapporti ma è comunque soddisfatto (27,8)%
chi diminuisce i rapporti e non è soddisfatto (29,8%)
crescita stabile difficoltà
41,9% 32,4% 25,7%
43,1% 20,0% 36,9%
15,3% 50,5% 34,2%
9,2% 34,5% 56,3%
Grafico1“Complessivamente,inquestoultimoanno,leivedelasuaorganizzazione…”
Tabella1Sentiment:“Ritienecheperil2011laprospettivasarà…”
Tabella2Correlazionecapacitàrelazionaleeperformanceeconomica(andamentoultimoanno)
situazione 2010 previsioni 2011
statodell’organizzazione indifficoltà stabile increscita totale
organizzazioniindifficoltà 55,1% 21,8% 23,1% 100%
organizzazionistabili 39,6% 37,5% 22,9% 100%
organizzazioniincrescita 16,0% 43,0% 41,0% 100%
tutteleorganizzazioni 39,8% 32,8% 27,5% 100%
11
LaIXedizionedelWorkshopsull’impresasocialediIrisNetworkapprofondiràlafiguradell’imprenditoresociale:ilsuoruolo,lecompetenze,ivalorieleculturecheloispira-no.Unappuntamentodiriferimentoalivellonazionaleperoltre300traimprenditoriemanagerdicooperativesocialiealtreimpresecheoperano“nell’interessegeneraledellacomunità”,maancheun’importanteopportunitàpersoggetti(personeeistitu-zioni)che,avariotitolo,investononell’impresasociale:istitutibancari,venturecapi-talist,fondazioni,societàdiformazioneeconsulenza.
IlWorkshopconsentiràdiconosceredavicinolemiglioriesperienzedi impren-ditorialitàsociale.Gliinvestitoriavrannospaziadisposizioneperpresentareleloroattività,diffonderemateriali informativi, intervenireneiworkshopstematici, racco-gliereediscuterelepropostedegliimprenditorisocialiponendolebasiperconcretecollaborazioni.
AmarginedeilavoridelWorkshopèprevistounulterioreeventoinuncontestodavverosuggestivo.Nellaseratadel15settembre,abordodellamotonavestorica“Za-nardelli”,gliinvestitorisarannoimbarcatiperunacrocierasullagodiGardaassiemeaungruppodipartecipantialWorkshop.Unmomentoinformale,utileperòaconsoli-darecollaborazionieprogetticonimprenditorisocialiaffermatiegiovanicheaspira-noadavviarestartupinnovative.
Sulla stessa barca Un’opportunitàperchiinvestenell’imprenditoriasociale
12
Investitori
BANCA PROSSIMA
Natanel2008,BancaProssimaèlabancadelGruppoIntesaSanpaolodedicataesclusivamentealmondononprofitlaicoereligioso.ÈtuttoraunicainEuropa.Labancaèstatapensataperri-spondereallenecessitàeaibisognidelleimpresedelTerzoSettore,permigliorarelaqualitàdeiservizibancarieperpartecipareallacrescitadell’economiadelbenecomune.BancaProssimahaoggipiùdi15.000clientiehasuperatoi2,2miliardidieurotraraccoltaeimpieghi,conun’ec-cezionalequalitàdelcredito(inbonisil99,5%deiprestiticoncessi).
Perstatuto,“BancaProssimahacomefinelacreazionedivaloresociale(…)Atalescoposostie-neconilcreditolemiglioriiniziativenonprofitperiserviziallepersone,ladiffusionedellaculturaedell’istruzione,lafruizioneelaprotezionedell’ambienteedell’arte,l’accessoalcreditoeallavoro.”
Vogliamoassicurareilmassimolivellodiservizioeunacapacitànuovadifarcrescerelemi-glioriiniziative,spessopenalizzatedaicritericonvenzionalidivalutazionebancaria:perquestocisiamodotatidiunostrumentoinnovativo,unmodellodiratingcheconsideralepeculiaritàdelleorganizzazioninonprofit.AbbiamocreatounFondoperlosviluppodell’impresasociale che ciconsentedierogarecreditoaiprogettipiùbellimapiùdifficili.SullelineeguidadiutilizzodelFondoèchiamatoaesprimersiunComitatodiSolidarietàeSviluppo formatodapersonalitàappartenentialmondononprofit.
VITA CONSULTING
VitaConsultingsviluppadal1997progettiinnovativichevalorizzanolepratichedisostenibili-tàattingendoalknow-howconsolidatodelGruppoVITASpA,protagonistaedinterpretedeicambiamentisocialiinatto.
SpingereilMondoAvanti:questaèlavisionecondivisadalteamdiprofessionistidiVitaCon-sulting,societàdiconsulenzastrategicaperilmarketingdellasostenibilitàdelGruppoVITASpA.
VitaConsultingèfocalizzatanelcontribuirealsuccessodirealtàchevoglionoesserevalu-tateanchepericambiamentipositiviintrodottidalloroagire.
Perquesto,affiancaorganizzazioninonprofitedaziendenellosviluppodioriginaliproces-sistrategicidimercatoattraversomodelliproprietari-comeilMatrioskaStrategicPlatformol’innovativoFundrasingCustomerJourney(DA/DOMatrix)-finalizzatialcoinvolgimentoeallaspintaall’azionedeivaristakeholder,pergenerarerisultatimisurabiliedivalore.
SIxS – Soluzioni informatiche per il sociale
SIxS–SoluzioniInformaticheperilSociale–nasceconl’obiettivodirealizzaresoluzioniinfor-matiche,attraversolacostruzionedipartnershipconentieimpreseoperantinelsettorenonprofit,ingradodimigliorareiprocessioperativi,informativiegestionalicaratteristicidiquestatipologiadiorganizzazioni.
Incollaborazionecondiversiimprenditoriedoperatorisocialisulterritorionazionale,ana-lizziamoiprincipalibisogni,individuiamolesoluzionipiùadattee,attraversol’utilizzoditecno-logieinnovative,realizziamoapplicativiwebsumisuraperinostriclienti.
FattoredistintivonellacrescitaenelconsolidamentodiSIxSèsicuramentelacapacitàdiparlarelostessolinguaggiodelleorganizzazionidelterzosettoreedicomprendernelespecificheesigenzeeproblematiche.QuestoèpossibilegrazieallastrutturastessadiSIxS,unteamdilavoroformatodaoperatorisociali,espertidicomunicazione,consulentiaziendalieprofessionistidell’informatica.
Ilrisultatodell’impegnoedellapassionenostraedeinostripartnersèoggitangibileneiprodottieneiservizicheSIxSè ingradodioffrire:GeCoS:applicativowebpercooperativesociali,fondazioni,associazioni;RilevazionePresenzeperstruttureedomiciliari;BusinessIn-telligence;piattaformeCollaborative;PiattaformediFormazioneaDistanza;Portali;SitiWeb;ConsulenzaOrganizzativa.
13
PROGETTO ISEDE-NET
Il progetto ISEDE-NET nasce per favorire lo sviluppo dell’economia sociale nell’Europa sud-orientale,alfinedicontribuireallacreazionediunmercatodellavoropiùcompetitivoedinclu-sivoedirinforzarelacoesioneeconomicaesocialeinEuropa.IlsoggettocapofilaèlaProvinciadiBresciacheguidaunpartenariatodidodicisoggettiprovenientidaottopaesieuropei:Italia,Austria,Bulgaria,Grecia,Serbia,Slovenia,UcrainaedUngheria.ISEDE-NETèunprogettofi-nanziatodalFondoEuropeodiSviluppoRegionalenell’ambitodelprogrammacomunitariodicooperazionetransnazionaleSouthEastEurope.
Gliobiettivi:mobilitareunaretetransnazionalediimpresesocialicoinvolgendoallostessotempoistituzionipubblicheeprivate/identificarelecondizionichepossonofacilitarelacre-scitadelsettore/studiaresoluzionitrasferibili/sensibilizzarelapopolazionesultemadell’e-conomiasociale.
Leattività:ricerchenazionaliuniteadun’analisicomparatasull’imprenditorialitàsocialeneiPaesipartner/studidifattibilitàsupotenzialinuovenicchiedimercato/creazionedelpor-taleISEDE-NET,attraversoilqualeleimpresesocialiaderentipotrannoaccedereamaterialeinformativoeformativosull’imprenditoriasocialeeadunservizioon-linediassistenzaall’atti-vitàdiimpresa/sviluppodistrumentifinanziariinnovativiperpromuoverel’economiasociale.
I risultatiattesi: favorireunamigliorecomprensionedelle forze trainantiedellebarrie-redell’economiasociale/creareuna rete internazionale permanente trasoggettipubblicieprivatidedicataallosviluppodell’imprenditorialitàsociale/creareunnetworktransnazionalepermanentediimpresesocialiperpotenziarnelecapacitàimprenditorialiesupportareilloroaccessosulmercato/implementareleazionipilotaperlosviluppodelsettoredell’economiasociale.
Al Workshop sarà presente anche…
POP UP HUB
Unospazioinformale,gestitodaTheHubRovereto,doveinnovazione,ideeecolla-borazionesiincontrano.Alsuointernospazirelax,postazionidilavoro,infopoint.Lospaziosaràdedicatoinoltreallasessionededicataallostartupdinuoveimpreseso-ciali.AcuradiTheHubRovereto
TIMU
TIMU:lanuovapiattaformaonlinerealizzatadaFondazioneAhref.Unostrumentoperimprenditorisocialichepromuovelacollaborazioneinreteemi-glioralaqualitàdell’informazione.
ConduceGiorgio FiorentiniprofessoreassociatodiEconomiadelleaziendeedelleamministrazionipubblichepressol’IstitutodiPubblicaAmministrazioneeSanità,UniversitàBocconidiMilano
Lasostenibilitàdeiservizi:comunitàeuncentro diurno di neuro-psichiatria infan-tile“RaggiodiSole”(CooperativaSocialeFraternitàGiovani)
Unafondazioneperunwelfaremunicipa-leintegratoeinnovativo(FondazioneTer-ritoriSocialiAltavaldelsa)
I servizi mutualistici, educativi e socio-sanitariasostegnodelwelfareaziendale:il caso Prontoserenità (Fondazione EasyCare)
Progetto De Medici: come l’innovazionesposalaresponsabilitàd’impresa(Mellin,SpazioAperto)
Il servizio “Maggiordomo” per il welfareaziendale(SpazioAperto)
EinoltreBuoniservizio:unanuovamoda-litàdipartenariatotrapubblico,privatoeprivatosociale(Edenred)
Ulteriori interventi di: Roberto Benaglia(Cisl),MariaGuidotti(Cgil),RobertoRan-dazzo(UniversitàBocconi)
sessione 1 BANCHI DI PROVA Federale e aziendale: le opportunità del nuovo welfare
La sessione “Federale e aziendale: le opportunità del nuovo welfare” offre alle im-prese sociali non profit l’opportunità di valutare e diventare protagoniste in nuovimercati.Ilwelfarefederalelocaleattualizzalaprospettivadipresidiareeoffrireservizidipubblicautilitàsocialecheintegranoesostituisconoiservizigestiti,finoadora,dacomuniealtrientipubblici.Siconcretizzacosìunafilieradisussidiarietàorizzontaleove la cooperativa sociale Fraternità Giovani e la fondazione Territori Sociale AltaValdelsaesprimonoillororuolofattivorispettoalladomandadiserviziespressidallapopolazione.
Ilwelfareaziendaleequindil’attivazionediunafilierasussidiariaaziendalepri-vata,èiltemache,nelnostroworkshop,verràaffrontatodaalcuneesperienzecheintegranol’attivitàdelleimpreseprofitconl’attivitàdelleimpresesocialinonprofit.Peresempio ilcasoMellinspaecooperativasocialeSpazioApertodimostracomequestarelazioneintegral’attivitàcaratteristicae“core”dellaMellin.Èilconcettodiwelfareaziendale insensoindiretto,maesempiodicontinuitàproduttivaedipre-sidiodellaresponsabilitàsocialed’impresa.AnchegliinterventidiEdenred-TicketRestaurant, Coopselios - Fondazione Easy Care, cooperativa sociale Spazio Apertodimostranocomeèpossibileusciredaunrapportovalutatocome“accidentale”edestetico-filantropico,perentrare inunarelazionesostanzialeedi reciprocità fra laformulaimprenditorialeprofitenonprofit.Tuttoquestoinuncontestoovel’esigenzadiwelfarepuòesseremantenutaesviluppatasoloconnuoveformuledipresidio,nonnecessariamentepubblicheinterminioperativieconlaconsapevolezzachelacrisisisuperaconl’integrazionefrapubblicoeprivatoprofitenonprofit.GliinterventidiCisleCgiledelgiurista,prof.Randazzo,offrirannospuntidiingegneriaorganizzati-vo/sindacaleperattuarequestesoluzioni.
Ilwelfareaziendalee federale/localesiposizionano inuncontestoovegli sti-molidelladomandadeicittadiniedeidipendentidelleimpreseprofit(edeilorosta-keholdersingenerale)esigonosemprepiùrisposteadeguateallaqualitàequantitàrichiestaedattesa.Inessosiinquadraanchelaconciliazione,azionediwelfarechehacomeobiettivol’equilibriotravitalavorativaevitaprivata.L’importanzadelleri-cadutesocialipossibilisuidipendentidell’impresaforprofitstaassumendosempremaggioreimportanzaconildiffondersidiiniziativequalileformedituteladellepariopportunitàneiconfrontidellecategoriedefinitesvantaggiateelarealizzazionediinfrastruttureinterneeesternecomeformediassistenzasanitaria,mobilitàepro-grammidiaiutoadipendenti.
Lo“spin-offsociale”puòrappresentare,daquestopuntodivista,unnuovomo-dello di business sociale che prevede l’affiancamento e la responsabilità nella for-nituradi servizi innovativiealtoscopovalorialeesocialeneiconfrontidi impreseforprofiteneiconfrontidelterritorio.Lospinoffsocialediimpresapuòsviluppar-siinduediversedirezioni:1)puòrappresentareunacreazioneex-novoesviluppareun’attivitàsocialestrutturataegiuridicamenteaséstante;2)puòrappresentareunasoluzione di continuità tramite lo sviluppo di un’attività già esistente nell’impresafor-profit“madre”.Èimportanteidentificarequalisonolecriticitàdiquestomodellopercapirecomepuòimpattaresustrategia,azioniesviluppodelleimpreseforprofit,superandoilmodellotradizionalediresponsabilitàsociale.L’obiettivoèdiinserireilsocialenellagestionestrategicanell’otticadiun’“impresaeccellente”che“èsostan-zialmenteun’impresache,concontinuitànellungoperiodo,dimostradisaperrispon-derevalidamenteallesollecitazioniambientaliedirealizzareunsuperiorelivellodiprestazioni”.
16
La sostenibilità dei servizi: comunità e un centro diurno di neuro-psichiatria infantile “Raggio di Sole”
ARGOMENTO
Banchidiprova:leimpresesocialinellaristrutturazionedelwelfarelocaleeneimodelliemergentidiprotezionesociale
PAROLECHIAVE
neuropsichiatria,centridiurni,accreditamento
ACURADI
MassimoBelandiCooperativaSocialeFraternitàGiovani
CONTATTI
FraternitàGiovani–Ospitaletto(BS)[email protected]
COMMENTI
Questainiziativasièavviatanel2005dopounagestazionedicirca20anniatestimo-nianzadelladifficoltàdellasituazioneprogettualeinquestoambito.Essaprevedevadiavviareunacomunitàterapeuticaper8ospitieuncentrodiurnoterapeuticoper15postidiNeuro-PsichiatriaInfantiledenominati“RaggiodiSole”pressolasedediviaNegrini2/aaOme(BS).EntrambidovevanoessereautorizzatieaccreditaticonlaRegioneLombardia,assessoratoallaSanità,emessiacontrattoconl’ASLdiBrescia.Aspettisalientidiquestainiziativaerano:–nel2005sulterritoriolombardononesistevanostrutturesanitarieextraospedaliere–nonesistevauncanaledicomunicazionetraprivatosocialeeaziendeospedaliere–mancanzadiunaprogettualitàterritorialecondivisatravarientipubblici–privati.
Realizzatalaprogettualitàsopraindicataneitempiprevistisisonodasubitoevi-denziatefortidifficoltà,siaperiltipodipazientiaccolti(minoriconpatologiapsichia-trica)siadalpuntodivistaeconomico.
Questi fattori,neltempo,hannodeterminato lanecessitàdistabilizzare l’equi-peconun’adeguatapresenzadifigureprofessionalimoltodiversedaquellicheera-no i criteri minimi previsti dall’accreditamento regionale, che facevano riferimentoallapsichiatriaperadulti.Mentrepersopperireallacarenzadellerisorseeconomichederivatedalnumeroristrettodi ragazziaccolti,manecessarieacoprire i costi rea-lideiServizi,speciediquelloResidenziale,sièfattoricorsopergliannidal2006al2010all’erogazionediunContributoStraordinariodapartedellaRegioneLombardia,laquale,findasubito,hacondivisolabontàdelprogettoericonosciutelerelativene-cessitàeconomiche.
L’esperienzaquotidianahadeterminatolosviluppodiunamodalitàdifunziona-mentoditipoprettamentesanitariosiadalpuntodivistagestionale(rapportoconmedici–infermieri–gestionefarmaci)chedalpuntoamministrativo(praticaaccre-ditamento–budgetprevisionali)andandoavariareinmodosensibilequellocheerailmodellod’interventodellacooperativa.
Nel2009incollaborazioneconl’AziendaOspedaliera“SpedaliCivili”diBrescia(dott.ssaAlessandraTiberti),l’ASLdiBrescia(Dott.FabioSandrini)elacooperativasocialeFraternitàGiovanisièavviatoundialogobasatosulriconoscimentodellere-ciprochecapacitàecompetenzechehaconsentitodiistituireuntavolodilavorocon-giunto,dalqualesonoemersinuovischemioperativi,chehannoinclusolarevisionedeglistandardminimidiaccreditamentoedellerettediaccoglienzapresso inostriservizi.InuovischemioperativisonostatipresentatiallaRegioneLombardiachelihaapprovatienehariconosciutalavalenzadiprogettosperimentaledavalutareconloscopodireplicarloeimplementarlosualtrestrutturedelterritoriolombardo.
Nel 2011 il trasferimento del centro semi-residenziale terapeutico a Brescia haconsentitodicentralizzaremaggiormenteilserviziodiurnoeincrementarelacapacitàdiaccoglienzadellaComunitàResidenzialeTerapeuticada8a14postipressolasedediOme(BS)Ome;entroil2012lasededelServizioResidenzialeTerapeuticodovrebbetrasferirsidaOmeaOspitalettoraggiungendocosìlacapacitàmassimadiaccoglienzadi20posti.
IlriconoscimentoallanostracooperativadapartedegliEnticoinvoltidiunabuo-nacapacitàimprenditorialeediunabuonagestioneclinicadeicasièstatoilprimopuntosulqualecostruirelanostraaffidabilitàecihapermessodidiventare,neltem-po,partnersicuroperlarealizzazionediunaretediserviziinnovativi,chestimolanolacreazionedinuoviprogetti.
Certamente il progetto Raggio Di Sole non deve essere visto esclusivamentecome un business, perché è fondamentale che ogni cooperativa sociale trovi, nellemotivazionialleoriginidellasuacostituzione,queivalorichecostituisconol’energiaindispensabileafardecollareunprogetto,siapurefondendosiconlecapacitàimpren-ditorialinecessariepergarantirelacontinuitàneltempo.
17
ARGOMENTO
Banchidiprova:leimpresesocialinellaristrutturazionedelwelfarelocaleeneimodelliemergentidiprotezionesociale
PAROLECHIAVE
welfarelocale,programmazione,entidigestione
ACURADI
AntonioMazzarottoFondazioneTerritoriSocialiAltavaldelsaPromossadaiComunidiPoggibonsi,CollediValdelsa,SanGimignano,Casoled’Elsa,Radicondoli(Siena)
CONTATTI
FondazioneTerritoriSocialiAltavaldelsa–Poggibonsi(SI)[email protected]
COMMENTI
Una fondazione per un welfare municipale integrato e innovativo
LaFondazioneTerritoriSocialiAltavaldelsaèpartecipata(solo)dai5Comunifondato-ri,checostituisconounazonasociosanitariadellaToscanainprovinciadiSiena.Con60.000abitanti,èunazonapiccolaperdimensioni,matradizionalmentericcaperlavocazioneindustrialedeisuoiduecomunipiùimportanti(PoggibonsieColle)eperladimensioneturisticadelterritorionelsuocomplesso(edinparticolarediSanGimi-gnano).
I5Comuni,dadiversianniefinoal2005,avevanodelegatolagestionedeiservizisocialiallaAsldiSiena.Neltempo,lafortetradizionesocialedei5Comuni,caratte-rizzatadainvestimenti,innovazioneequalitàchelaponevanoall’avanguardiaintuttalaRegione,hadovutocedereilpassoalogichedicentralizzazioneerazionalizzazionedellaAsl,chenegliannihaprivilegiatol’attenzioneallealtrezoneincuiiservizisocialieranomenosviluppati,trascurandolaValdelsa.IComunihannoavvertitodunquechenonavevanounarealecapacitàdiincidenzanellaprogrammazionedeiservizinello-roterritorioechelaqualitàdellepolitichesocialistavascemando.Perquestomotivohannodecisodi:–associarsi;–ritirareledelegheallaAsl;–costituirelaFondazioneT.S.A.perlagestioneassociatadeiservizisociali.Perlasuaoriginalitàdimodello(èancoral’unicanelsuogenereinItalia),eperl’im-pulsocheessahadatoallosviluppodelwelfaremunicipalenellazonainquestianni,l’interesserisiededunquesoprattuttonellastessasuacostituzioneestartupinvececheinunaspecificainiziativa.
NelprogrammachelaFondazionesièdata,lasfidasisintetizzavain3parolechia-ve:Integrazione,Innovazione,Identità.
L’integrazione:innanzituttoterritoriale,tra5Comunichefinoadalloraavevanounainterlocuzioneindividualeeprobabilmentecompetitivaconilsoggettogestore;associarelagestioneèsignificatodarsiobiettivi,programmi,regoleeruoliunitari.Poil’integrazionesociosanitaria:ilritirodelledeleghesocialiallaAsl,hacomportatolapossibilità(edanchelanecessità)diricomporreirapportitracompetenzesocialideiComuniecompetenzesanitarieAslinmodopiùragionato,econunapiùfortecapaci-tàdiinterlocuzionedeglientilocali.Infinel’integrazionepubblico-privato:nelmodel-lo,unaFondazionedidirittoprivatopartecipatadaentipubblici;nellostiledidirezio-ne,affidataadunmanagersocialeprovenientedallacooperazionesocialeedalnonprofit;neilinguaggieneiprogetticoncreti,chesiintendevanoavvicinareeappuntointegrareconquellidelvolontariatoedell’impresasocialelocale.
L’innovazioneandavaperseguita:riaprendounafasediinvestimentisunuoviser-vizieammodernamentodellaloroorganizzazione;individuandoeintercettandonuo-vefontidifinanziamentosoprattuttoprivate;promuovendounmaggioredibattitoeconsapevolezzaculturaledellepotenzialitàecaratteristichedelwelfarecomunitario.
Infine laricercadiuna identitàediun luogodiappartenenza,perchi lavoravaneiservizi,ericonoscibiledall’esterno,eraunobiettivoimportanteperchénel2005lavoravanoneglistessiservizisocialirilevatidallaFondazione,circa150persone,di-pendentidi9datoridilavorodiversi,pubblicieprivati,con3CCNLdiversi(sanità,entilocaliecooperativesociali)e9integratividifferenti,inunababeledirapportietra-scuratezzadeglioperatorichecreavadisagioeovviamenteincidevanegativamentesullaqualitàdeiservizi.
Inuoviserviziattivatiinpocopiùdi5annitestimonianolosforzoeffettuatodaiComuniedallaFondazionepermanteneregliimpegni:35postilettoinpiùperanzianinonautosufficienti(+27%),conaperturadelprimonucleoAlzheimernellaprovinciadiSiena.Aperturadiduecentridiurniperanziani,trasformazionediunaResidenzaAssistenzialeinComunitàFamiliareadassistenzaleggera.Nelcampodelladisabilità,aperturadiduenucleidiComunitàAlloggioProtetta,convenzionamentodiuncen-tro“casafattoria”peradolescentiegiovanidisabili,inaugurazionedelnuovocentro
18
disocializzazioneperdisabilitàgravi.Nelcampodellefamiglieeminori,aperturadiunCentroFamiglieperlamessaasistemaditutteleazionieiserviziperlefamiglieeminori,aperturadiuncentroaffidi,approvazionediunprogettointegratodizonasull’emergenzaabitativaeavviodiunprogettosperimentaledicontrastoallapover-tàincollaborazionecontutteleassociazionidelterritorio.Aldilàdeicostideiservizi,chesonolegatialforteinvestimentopoliticoeprogrammatoriodeiComuniedelSSNneltempo,laquantitàdiiniziativemesseincamponelpocotemporelativamentetra-scorso (oltreallagestionedeiservizicorrenticonsolidati)dovrebbetestimoniarediunaqualitàdigestioneediprocessidecisionalipiùpropridell’impresasocialechediunorganismodiemanazionepubblica.Nell’avermantenutofedeaquestointentostailprincipalerisultatopositivodellaFondazione.
Nelmioparticolarevissutodimanagereimprenditoresociale,l’esperienzaèstatastraordinariaperdiversimotivi:innanzituttolagestionedellefasidiprogrammazionepubblica,chemihapermessodiacquisirecompetenzesucomesiprogrammal’usodelle risorse pubbliche sul territorio, selezionando le priorità e costruendo la com-patibilità dei progetti con le risorse (sempre scarse per definizione e non solo) deibilancicomunali; insecondo luogoha rafforzato fortemente lecapacitàdi lavorarecomefacilitatorediintegrazioneerete,trapersoneetraistituzioni;hainoltre,perlemaggioridimensionigestionalirispettoalleesperienzemanagerialidacuiprovenivo,accentuatolecompetenzemanagerialisiasulversantedellaprogrammazioneecono-micaefinanziaria(circa10MLEdibilancio),siasuquellodellerisorseumane(circa160dipendenti).Infinemihapermessodiconoscere“dall’altraparte”glistrumentidispe-sa(regolamenti,gared’appalto,normativespecifiche)chenellaesperienzadiimpren-ditorespecialevivevosolocomeutilizzatorefinale.
19
ARGOMENTO
Banchidiprova:leimpresesocialinellaristrutturazionedelwelfarelocaleeneimodelliemergentidiprotezionesociale
PAROLECHIAVE
welfareaziendale,serviziintegrati,anzianiefamiglie
ACURADI
RaulCavalliFondazioneEasyCare
CONTATTI
FondazioneEasyCare–ReggioEmiliawww.easy-care.itwww.prontoserenita.itinfo@easy-care.it
COMMENTI
I servizi mutualistici, educativi e socio-sanitari a sostegno del welfare aziendale: il caso Prontoserenità
Il servizio Prontoserenità può essere fornito alle imprese profit che, nell’ambitodell’attività di welfare aziendale, offrono l’opportunità di rispondere all’esigenza diaccompagnareipropridipendentinell’affrontareilbisogno/domandadell’assistenzaaglianziani(alorocorrelati)oppurenellarispostaalladomandadeidipendentistessiriguardoallorostatusprospetticodipopolazionematuraedanziana.
Prontoserenitànascealloscopodioffrireunarisposta,interminidiservizi,chesiataratarispettoallespecificherichiesteeaibisogniindividualidellasingolapersonaanziana.Talescopovienegarantitoattraversolapredisposizionedidiversipacchettidiservizi,ciascunocorrispondenteadiversetipologiecombinatediprestazioni,chevengonoimplementatiperrispondereinmanieraefficienteedefficacealladomanda.
Iservizi fornitidaProntoserenitàpossonoesseresuddivisi intrecategoriecheprevedonoungradodiinformazioneeassistenzadiverso.Letrecategoriesonoquelledeiservizierogatitramite(I)loSportelloFamiglie,(II)quelladeiservizidiAssistenzaFamigliaree(III)quelladeiServiziallaFamiglia.All’internodiognicategoriasonoin-clusediversetipologiediprestazionechepossonoesserecombinateegestiteinbasealleesigenzeeffettivedellapersonadaassistere.
LoSportelloFamiglieèinquadrabilecomel’elementobasediProntoserenità,rap-presentandounveroepropriocentrodiorientamentoediinformazione.Sitrattadiunosportellofisicoubicatoinlocalizzazioniaccessibilieconnesseaserviziperanzianiecallcenter,aggiornato,documentatoedesteso,graziealqualel’utentevienesup-portatonelprocessodecisionale.
L’AssistenzaFamigliare,comprendeunaseriediservizidedicatialladomiciliaritàcheaccompagnanol’anzianonellapossibilitàdivivereall’internodelpropriodomicilioinmanierasicuraeattenta.Tralevarieattivitàèprevistal’installazionediunaseriedistrumentididomoticaeditelemonitoraggioclinico.
IServiziallaFamigliacomprendonounaseriediservizidedicatiallafamigliaealsupportocheèpossibileattuareneiloroconfrontiperfacilitareilcompitodigestireunapersonaanziananellosvolgeredellapropriaquotidianitàattraversobanchedeltempoeservizidomiciliarieresidenziali.
20
L’obiettivoèdisviluppareun’iniziativadibusinesssocialecapacedigeneraresviluppoeconomicoevaloresociale.Ilprogetto“DeMedici”èstatopromossodaMellin-azien-dapartedelladivisioneBabyNutritiondiDanone-insiemeallacooperativasocialeSpazioApertoeallaFondazioneSodalitas.Unapartnership tra “sociale”e “profit”,conallabaseunapproccioinnovativoallaresponsabilitàsocialed’impresa.
L’iniziativa trae ispirazionedall’esempiodiLorenzoDeMedici, lostatistae im-prenditorefiorentinocheduranteilRinascimentofuingradodipromuovereilcambia-mentoindiversicampi,dall’economiaallescienze,dandouncontributoconsiderevoleallosviluppo.
In terminioperativi si trattadiunprogettodiTrade-Marketing sviluppatoa fa-voredellecooperativesocialichesioccupanodi inserimento lavorativodisoggettisvantaggiati,rispettoallequaliSpazioApertofaràdapioniere.Leazioniprevistesonoquelletipichedimerchandisingriguardantiilcontrollodeglispaziedelposizionamen-toassegnatidalrivenditoreaiprodottidiunadeterminatamarcarispettoaiconcor-renti,aiprezzipraticati,ecc.all’internodeidiversipuntivendita.
Ilprogettoèstatopensatoconsiderandodueaspetticriticidell’attualecontestoeconomicoesociale:daunlato,l’elevatotassodidisoccupazionedellepersoneover50(69%)edellepersonesvantaggiate(56%);dall’altrolepotenzialitàdibusinesspertuttalafilieraderivantidall’ottimizzazionedelpresidioneipuntivendita.Attraversol’attuazionedelprogettoDeMedicisicreeràunpercorsodisviluppochepermetteràalleaziendecommittenti–inizialmenteMellinmaauspicabilmentealtrerealtàdell’in-dustriadimarcasiaffiancherannoneiprossimimesi-direalizzareunprogressoim-portanteeinnovativosiainterminidibusinesschedisvilupposociale.Ilprogetto,inquestasuaprimaformulazione,miraacreare24postidilavoro,dicuilametàafavorediover50.Èprevistouncontributoparia392milaeuro(16milacircaperognipostodilavoro)perattivitàdiformazioneesvilupponell’arcodeiprimi24mesidiattività,inmododacompensareilgapdiproduttivitàesostenereilconsolidamentodell’ini-ziativa.
Progetto De Medici: come l’innovazione sposa la responsabilità d’impresa
ARGOMENTO
Banchidiprova:leimpresesocialinellaristrutturazionedelwelfarelocaleeneimodelliemergentidiprotezionesociale
PAROLECHIAVE
welfareaziendale,inserimentolavorativo,partnershipprofit/nonprofit
ACURADI
GiustoCurtiMellin
AndreaRipamontiCooperativaSocialeSpazioAperto
CONTATTI
Mellin–Milanowww.mellin.it
SpazioApertoServizi–[email protected]
COMMENTI
21
IlServizioMaggiordomonascenel2006,quandolaMultinazionaleAccor(oggiEden-red)decidediappoggiarsialConsorzioAccordi(unadellesocietàdiscopodelGruppocooperativoCGM,dicuiSpazioApertofaparte)perusufruiresulterritorionazionaledellacompetenzadellecooperativesocialinellagestionedelservizioedelpersonale.
Nuovafiguraprofessionaleper l’Italia,realtàconsolidataall’estero,soprattuttoinFranciaeneipaesianglosassoni,ametàstradatral’assistentepersonaleeilfatto-rinodiunavolta,ilmaggiordomoaziendalepuòesserel’antidotoaquelchel’AgenziaeuropeaperlaSicurezzaelaSalutehadefinitoil“mald’ufficio”,virusdeinostritempigeneratodallamancanzaditempoperlavitaprivatacheaffliggeiforzatidelcartelli-nodatimbrare.Èintornoaquestafiguracheritroviamounodellepossibiliimplemen-tazionidelcosiddettodiwelfareaziendale:liberarelepersonedadeterminateincom-benze,perrenderlepiùproduttivesulluogodilavoro.
Sononumeroselemansionichepuòricoprire ilMaggiordomo:portare ivestitiintintoria,pagarelebollettedellaluceedeltelefono;all’occorrenza,ritiraibigliettiteatrali,irefertimediciequant’altroaiutia“sollevare”ildipendentedallostressquo-tidiano.
ARGOMENTO
Banchidiprova:leimpresesocialinellaristrutturazionedelwelfarelocaleeneimodelliemergentidiprotezionesociale
PAROLECHIAVE
welfarediconciliazione,inserimentolavorativo,partnershipprofit/nonprofit
ACURADI
AndreaRipamontiCooperativaSocialeSpazioAperto
CONTATTI
SpazioApertoServizi–[email protected]
COMMENTI
Il servizio “Maggiordomo” per il welfare aziendale
ConducePaolo VenturidirettorediAICCON(AssociazioneItalianaperlapromozionedellaCulturadellaCooperazioneedelNonProfit)
Seminare condivisione e raccogliere fon-di:lecampagnemadeinMonteverde(CooperativaSocialeMonteverde)
Raccolta fondi per un investimento stra-tegico(CooperativaSocialeSolidarietà)
Sostenibilitàeterritori: ilcasodelle“ob-bligazionidelcuore”(FondazioneLaNuo-vaFamiglia)
Energia navale: finanziare la scuola inve-stendo sulle energie rinnovabili (EnergiaNavale)
FundRaising: l’unionefa la forza.L’espe-rienza di rete del Consorzio ProvincialeSol.Co.Mantova
sessione 2 BANCHI DI PROVA La raccolta fondi: strategie e pratiche per diversificare le risorse
Ilfundraisingèquell’attivitàe/oinsiemeditecnichechepermettonoall’organizzazionenonprofitdiperseguirelapropriamissioninsituazionediimperfettacoincidenzatradomandaedoffertapagante.Questetecnichesonodigrandeimportanzasiaperassicurareilperse-guimentodelprincipiodieconomicitàdeisoggettinonprofit(aspettoeconomico/finanzia-riodelfundraising)siaperalimentareinmanieracontinuatival’elementodisolidarietàchelegal’organizzazioneallasocietàcivile(aspettodonativodelfundraising).
Unarecentericercasul“Civicengagementaroundtheworld”realizzatadaGALLUP,no-taagenziadisondaggiamericana,mostracheinItaliac’èancoramoltodafarenelcampodelfundraising:soloil33%degliitalianidichiaradiavereffettuatodonazioniaorganizzazio-ninonprofitnegliultimitempi(adifferenzadel79%degliinglesiedel75%degliolandesi).Taledato,checertamenteèinfluenzatoanchedallecondizionigeneratedallacrisimondia-le,èunindicatorediundeficitnonsolodallatodeicittadini,maanche–e,diversevolte,so-prattutto–dallatodelleorganizzazioninonprofit,chenonsonoingradodicomprendereilruolostrategicodelfundraising–siainterminieconomicichesociali–eche,pertanto,noncollocanocorrettamentetalefunzioneall’internodelleloropriorità.
Daglianni‘90inpoi–econvelocitàsempremaggiore–ilmondodelnonprofithaintrapresounprocessodiprofondatrasformazione,connessoinparticolareaduefattori:1)ladiminuzionedelladisponibilitàdirisorsepubblicheelaconseguenteri-allocazionedirisorseprivate;2)l’espansioneeladiversificazionedeibisognisociali:anziani,immigrazio-ne,trasformazioni,ambientali,nuovepovertà,ecc.Talicambiamentihannoincentivatounaproliferazionediiniziativebottom-up,ovverooriginatedalbasso:sipensi,adesempio,alleproposteformulateneiconfrontidelnonprofitnelRegnoUnitoattraversolapoliticadella“BigSociety”.
L’obiettivocondivisodelleattualipolitichesocialieuropee,inoltre,èquellodiincre-mentareillivellodiinnovazionesocialeall’internodeivaripaesi,afrontediunarretramentodeisistemidiwelfarestate.Seperinnovazionesocialesiintende“unasoluzioneinnovativaadunproblemasociale,piùefficace,sostenibileegiustadiquelleesistenti,cheproducevaloreperlasocietànelsuocomplessopiuttostocheperisingoliindividui”(StanfordUni-versity),èimportantespecificarechetalevaloreèmultidimensionale,ovveroeconomico,socialeeculturale.
Assumendoquestaprospettiva,ilfundraisingvanecessariamenteidentificatoqualeelementostrategicoe,diconseguenza,integratoall’internodelladimensioneorganizzativaeproduttivaanchedell’impresasociale.Neèlaprovalarotturadelladicotomiainternaalnonprofit,chevedeva,ilfundraisingqualestrumentoprivilegiatoperquellapartepiùcon-nessaalmondodelvolontariatoe,piùingenerale,alladimensionediadvocacy,e,lafinanzaqualestrumento“alservizio”diquellapartedelnonprofitafortecomponenteeconomica,ovverolacooperazioneel’impresasociale.
Oggisiassisteaun’ibridazionefraiduestrumenti:ilfundraisingsivasemprepiùinte-grandoconquellodellafinanza,cosìcomelafinanzasistadotandodinuovistrumentiperlavalutazionedellestrategiediraccoltafondi(adesempio,nuovimodellidiratingbancari,lineeguidaalbilanciodiesercizioealbilanciosociale,ecc).
Inconclusionecinquesonolelineedisviluppochefavorisconounavvicinamentodelfundraisingalmondodelleimpresesociali:1.fundraisingcomestrategiaperdiversificareleentrateneipianistrategicidisviluppodiprogettidipubblicautilità;2.fundraisingcomestrumentoperalimentarenuovispazidiinnovazionechetragganole-gittimazioneerisorsedalbasso;3.fundraisingcome“proxy/indicatore”direputazione/credibilitàdelleiniziativeperlaco-munità;4.fundraisingcomestrumentocomplementareedintegratoconladimensionefinanziaria;5.fundraisingcomestrumentodipartecipazioneecoinvolgimentodeglistakeholder.
Ilworkshopvuoleessereuntentativoperevidenziarequelle“minoranzeprofetiche”checostituisconol’evidenzadiquestaprospettivaevolutiva.
24
ARGOMENTO
Banchidiprova:fundraisingperprogettieinvestimentichecollocanoleimpresesocialiinnuovisettoridiintervento
PAROLECHIAVE
fundraisingcomunitario,cooperazionesociale,pianificazionestrategica
ACURADI
FrancescoTosatoCooperativaSocialeMonteverde
CONTATTI
Monteverde–SanZenodiColognolaaiColli(VR)[email protected]
COMMENTI
L’iniziativa e la sfidaLasfida.Perseguiregrandiobiettividi raccolta fondisenzagrandidonatori.Come?Investendonellacreazioneenelrafforzamentodellerelazioni,dellacondivisionein-ternaedellasensibilizzazionedellacomunità.
L’iniziativa. L’attività di fund raising della Cooperativa Sociale Monteverde si èstrutturataapartiredal2009conl’obiettivoesplicitodiessereunostrumentodisen-sibilizzazioneedicondivisioneoltrechediraccoltafondi.Lapianificazionerealizzataperperseguiretaliobiettivihageneratounapuntualeprogettazioneannualediinizia-tive,diviseperrisorse,finalitàestrumenti.
Leprimeduecampagne,denominate“Amico100%Monteverde”(2010,raccoltafonditramiteilnuovostrumentodelbollettinopostale)e“LotteriaauguriMontever-de”(2011,raccoltafondidedicataal25esimoannodiattivitàdellaCooperativa),contarget“piccolidonatori”edaventimodalitàefinalitàlegateprincipalmente(interminiprevisionali)allacondivisioneedallasensibilizzazionedellacomunitàaibisognidelCentroDiurnoperpersonecondisabilità,hannofattoemergerelepotenzialitàspeci-fichedell’organizzazioneinterminid’efficacianellaraccoltafondi.Ilpuntochiaveap-palesatoèlarisorsa“relazioniinterneedesterneallaCooperativa”,elasuacorrettagestione.
Passaggid’innovazione:creazionediuna“organizzazioneacascata”compostada“gruppointernodilavoro”,daunresponsabileinternodiprogetto,daunostaffesecu-tivo(perilcoordinamentoedilmonitoraggio)ediversiincaricatiesterni.
MutamentiLeiniziativeedingeneralelastrutturazionedell’attivitàdifundraisinghageneratorilevantiinnovazioniall’internodellaCooperativa:–aspetto“culturale”relativoallediversetematichecoinvolte:diversificazionedellerisorse,comunicazione/condivisione/partecipazioneinternaedelterritorio;–aspettoorganizzativo:riformulazionedell’organigrammaedelfunzionigramma,cre-azionedigruppidilavoro,responsabilizzazione“acascata”sudiversilivelli,studiodinuovemodalitàditeamworkingedindividuazionedellecompetenze,esistentienuove;–aspettofinanziario:investimentostrutturaleinterminidirisorseumane,materialiedeconomicheconbudgetannualelegatoagliobiettivi.
Ingenerale,lericadutedelleduecampagnesuibeneficiarisonostatemolteplici,eriguardanoinparticolareladiversificazionedellerisorseinentrataperlaMonteverdeconlequalièpossibilesostenerespecificiprogetti,lenuovecompetenzeacquisitedalpersonaleintermininonsolodiraccoltafondimaanchedicomunicazioneemarke-ting,lasensibilizzazionedelterritorio,lapartecipazioneattivadeifamiliariedellaco-munitàneiprogettiaventifinalitàdisostegnodeibisognidelCentroDiurno,lenuoveopportunitàdiintegrazioneconilterritoriodegliutentigeneratedall’implementazio-nedelleiniziative.
Indicatori di successoCampagna“Amico100%Monteverde”(aprile-giugno2010):–35incaricaticoinvolti(lavoratori,volontari,sociefamiliaridegliutentiinprimalineanelcercaredonatoricheutilizzasseroilbollettinopostaleperdonareognuno,inme-dia,100¤asostegnodell’acquistodiunnuovopulmino);–90donatoritrovati;–11milaeuroraccolti.Campagna“LotteriaAuguriMonteverde!”peri25anni(marzo-maggio2011):–61incaricaticoinvolti(lavoratori,volontari,sociefamiliaridegliutentiinprimalineanel“posizionare”,nonvendere,516blocchettida50bigliettiognuno);–25619bigliettivenduti(1¤abiglietto);–Obiettivodei25milaeurodiraccoltafondiraggiunto.
Seminare condivisione e raccogliere fondi: le campagne made in Monteverde
25
Graziealsistemadimonitoraggioedianalisiimplementatodallo“staffesecuti-vo”internoallaCooperativaattraversolapredisposizionedischedediverificaspecifi-cheecoordinatodalresponsabileinterno,sièpotutovalutareapriorilepotenzialità,letempisticheedilimitidelleiniziative:graziealleretedirelazioniedaglistrumentiapprontati,sièconfermatalapossibilitàdireplicareleiniziativeannualmenteedincontestidiversi.
Il ruolo dell’imprenditore socialeIlsuccessodellecampagnedifundraisingdellaCooperativaMonteverdeèlegatoadi-versecapacitàecompetenzeincapoalresponsabilediprogetto,chevieneadagireinqualitàdiimprenditoresocialeinterminidiassunzionedirischioegestioneautonomadellediverserisorsemesseincampo.Inparticolare:– lagestionedimolteplici relazionicondiversisoggetticoinvolti (personefisicheegiuridiche,nonprofiteprofit),nonpiùsolointernibensìappartenentiancheallaco-munitàesternaallaCooperativa;–lacapacitàdicomunicazioneecoinvolgimentosullamissiondellaCooperativa;–ilcoordinamentodiungruppodilavoroflessibile,compostodaelementieterogeneiincontinuomutamento(condiversecompetenzeeprovenientidadiversiambitidiat-tivitàediappartenenzasociale)chenecessitanodicontinuamotivazione;–lagestionedirisorseeconomicheinun’attivitàfortementeinnovativaedaventeri-torninelmedio-lungotermine.
26
ARGOMENTO
Banchidiprova:fundraisingperprogettieinvestimentichecollocanoleimpresesocialiinnuovisettoridiintervento
PAROLECHIAVE
partnershipcomunitarie,servizidiaccoglienza,sostenibilitàambientale
ACURADI
StefanoBolognesiCooperativaSocialeSolidarietà
CONTATTI
Solidarietà–Padovawww.cooperativasolidarieta.itinfo@cooperativasolidarieta.it
COMMENTI
Padovaospitastoricamenteimportantistruttureospedalieree,piùdirecente,ancheilnuovoIstitutoOncologicoVeneto.Questaconcentrazionedicentrisanitarid’eccel-lenzageneraunbisogno,semprepiùrilevante,diassicurareun’ospitalitàadeguatasiaaimalatinonricoverati,siaaifamiliarichesemprepiùnumerosirisiedono,ancheperimportantiperiodiditempo,incittà.
Ilprogettodiunanuova“casad’accoglienza” ingradodi rispondereadeguata-mentee inmaniera innovativaaquestoproblemadistinguendosidalla tradizionaleoffertaalberghiera,èstatopromossodall’associazione“PadovaOspitale”fondatado-diciannifadaungruppodidipendentiospedalieri.L’associazionehapredispostounpianodifattibilitàchecontenevalelineeguidaperlarealizzazionedellanuovastrut-tura:accessibilitàconprezziadeguatiperlefascedebolidellapopolazioneegaranziadiun’ospitalitàimperniatasull’accoglienza,sulcaloreumanoesulsostegnopsicologi-coperpersonechevivonounasituazionedigrandedisagio.
IFratidelSantodellaparrocchiadelquartierediArcellahannorappresentatounulterioreimportantepartnerdell’iniziativa,inquantohannomessoadisposizioneincomodato d’uso trentennale all’associazione una struttura in disuso (un ex-cinema)cheèstatacompletamenteristrutturatapertrasformarlanellasededellacasadiac-coglienza,manonsolo.Nellostessoplesso,infatti,sonostatericavatesalepolivalentiperattivitàculturaliericreative.Inoltreèallostudioanchel’aperturadiunpoliambu-latoriorivoltoallacomunitàlocale.
L’associazionePadovaOspitalesièfattacaricodellaristrutturazioneedellarela-tivaraccoltafondi,pariacirca2,2milionidieuro.Diversiisoggettichehannocontri-buito:RegioneVeneto,FondazioneCariparo,ProvinciadeiFraticonventualidelSantooltrealledonazionidisingolicittadini.Lacasadiaccoglienzadisponedellemiglioriso-luzionicostruttiveetecnologicheedinoltreèattentaall’ambientevistochesultettoèstatoinstallatounimpiantofotovoltaico.
LagestionedellastrutturaèstataaffidataintotoallacooperativasocialeSolida-rietàche,alloscopo,haformulatounpianoeconomicoegestionalechegarantiscelasostenibilitànelrispettodellamissiondelluogo.Solidarietàsiavvale,asuavolta,delcontributodialtrecooperativesociali:EurekadiCastelfrancoVenetoperiservizidilavanderiaeWorkcrossingdiPadovaperlaristorazione.
Raccolta fondi per un investimento strategico
27
ARGOMENTO
Banchidiprova:fundraisingperprogettieinvestimentichecollocanoleimpresesocialiinnuovisettoridiintervento
PAROLECHIAVE
centroresidenziale,fundraisingcomunitario,banchedicreditocooperativo
ACURADI
AndreaRomboliFondazioneLaNuovaFamiglia
CONTATTI
LaNuovaFamiglia–Cesenatico(FC)[email protected]
COMMENTI
Sostenibilità e territori: il caso delle “obbligazioni del cuore”
LaNuovaFamigliaOnlusè impegnatadaalcunianniallarealizzazionediuncentroresidenzialeperl’accoglienzadipersonecosiddettesvantaggiateilcuiinvestimentoèstatocopertodaunfinanziamentoregionale(50%)elarimanenteparteconilcoin-volgimentodi6banche localiche inpoolhannoconcessounmutuo impegnandosiaderogareperlapropriaquotainteressiuncontributoequivalenteacoperturadeglistessi. InparticolareunaBancadiCreditoCooperativocoinvoltanell’operazione inpoolhacostruitoincollaborazioneconilmanagementdellaFondazioneunostrumen-todifinanzaeticadestinatoinprevalenzaalterritoriodiriferimentoemettendo6mi-lionidieurodiobbligazionimiratealsostegnodelprogetto.
L’operazionehageneratosulterritoriounprofondosensodiresponsabilitàterri-torialepoichéperlaprimavoltaunabancalocalehapropostoallacomunitàdiriferi-mentolapossibilitàdiacquistareuntitoloobbligazionariorinunciandoadunapercen-tualedelpropriospreadafavorediunaBuonaCausaindividuatadallaBanca.
L’iniziativaèassolutamenteriproducibileereplicabileinaltricontestiterritorialisecondoprocedurestandardindividuatedallalegislazionebancaria.
L’obbligazione,infatti,èstatacollocatanonsolodallabancapromotricemasuc-cessivamenteanchedallealtre3banchedicreditocooperativoimpegnatenelfinan-ziamentoinpool.
Ilprogettoharappresentatoungrandepuntodisvoltasullaculturadellasolidarie-tàterritorialepoichéchiunquepotevainvestireipropririsparmiguadagnandosiaunaremunerazionemonetariacheunaremunerazionedigratitudine.Rilevanteèstatoan-chel’apportodellafamigliedeidisabilicoinvoltenellafondazionechehannoacquistatodirettamenteiltitolopromuovendoloanchepressolapropriaretedirelazioni.
28
L’obiettivodell’iniziativaèdidotarelescuolede“LaNave”gestitedallacooperativasociale“ToninoSetola”diunariservadicapitalenecessariaperconsolidarsinelterri-toriocomerealtàeducativadieccellenza,maallaportataditutti.Perquestaragioneèstatacreatauna“New.Co”–EnergiaNavaleSrl-alloscopodiprogettare,autorizzareemettereinreteunaproduzionedi1megawattdienergiarinnovabiledafotovoltaico.AttraversoCompagniadelleOperesonostatecoinvoltealcuneeccellenzeimprendi-torialidelterritoriochehannoaderitoalprogettoeallesuefinalità.Leimpresehannocontribuitoimpegnandolestrutturesenzaalcunritornodibreveperiodo,mentrel’I-stitutoDiocesanoSostentamentodelClerohamessoadisposizioneilsitoperl’instal-lazionedell’impianto.EnergiaNavale,dapartesua,haacquisitodirettamenteesenzacostidiintermediazioneiprincipalicomponenti(pannelli,inverter).L’azionecongiun-tadiquestifattorihageneratounrisparmiodicircail20%rispettoadanalogheini-ziative.ConquestipresuppostiCompagniadelleOperesièimpegnataacoinvolgereistitutidicreditosensibiliall’iniziativa,finanziandolainteramente.
LacompaginesocialediEnergiaNavaleècosìcomposta:il40%èdetenutodal-lacooperativasociale“ToninoSetola”,mentrelaparterimanentetratreimpreseforprofitdelterritorioconquotevariabilitrail25eil10%.Èstatoinoltresottoscrittounpattostatutarioperlaripartizionedegliutilicheprevedeunaquotaparial60%(piùunulteriorequotadel6%fuoridalpatto)afavoredellacooperativasociale.Somman-doquestaquotaairisparmiinsederealizzativasigeneraunasortadi“equity”chepuòesseredestinatoalpotenziamentodell’iniziativastessaealconsolidamentodell’offer-taeducativaneiplessiscolastici.
Energia navale: finanziare la scuola investendo sulle energie rinnovabili
ARGOMENTO
Banchidiprova:fundraisingperprogettieinvestimentichecollocanoleimpresesocialiinnuovisettoridiintervento
PAROLECHIAVE
sostenibilitàambientale,servizieducativi,innovazionesocietaria
ACURADI
PaoloCasadeiEnergiaNavale
CONTATTI
LeFontiGroup–Forlì[email protected]
COMMENTI
29
Fund Raising: l’unione fa la forza. L’esperienza di rete del Consorzio Provinciale Sol.Co. Mantova
IlconsorziodicooperativesocialiSol.Co.Mantovahastrutturato, incollaborazioneconAICCON,unpercorsofinalizzatoallacrescitadicompetenzeprofessionalieallosviluppodiprocessidifundraising,utilizzandounostile-approcciocondivisoedisi-stema.Ilpercorso,avviatoafine2010echesicompleteràinautunnodiquest’annocoinvolgendo11cooperativesocialiaderentialconsorzio,sicomponedi3azioni:for-mazione su temi specifici della raccolta fondi (comunicazione, people raising, web,grandidonatori…);laboratoridiscambiodibuoneprassiestudiodicasiesemplariutilipertrasferireconoscenzeecompetenzeattraversol’apprendimentodall’esperienza;consulenzaadhocperognicooperativacheaderiscealpercorsoconilsostegnoel’ac-compagnamentodiunespertodiAICCON.
Ilpercorsoèstatosviluppato,findallasuaideazione,conl’intentodiimprimereeconsolidareunaqualificataregiaconsortilesultemadellaraccoltafondi.L’obiettivoèstatoinfattiquellodiiniziarealavorareinsiemeperlosviluppodiunaculturaediunmodellodiraccoltafondispecificieapplicatiallacooperazionesocialeeall’essereco-operativeinunconsorzioditerritorio.
Ilprogettohafavoritolacostituzionedelgruppodi“Fundraiser”diSol.Co.Manto-va(personeindividuateericonosciutedallaretecomereferentisuquestotema)che,grazieall’apprendimentoinaulaeallamessainretedelleesperienze,stasviluppandocompetenzeprofessionalieiniziandoacostruirealcuneprimeiniziativedicomunica-zionecomeopportunitàdicrescitaeinnovazioneperrisponderestrategicamenteeinmodointegratoalleattualisfidedelmercato.Graziequindialpercorsoattivatoecon-divisoconisoci,sistafavorendolacostruzionediunaculturacomuneecondivisaesuperandoiconfinidiognisingolacooperativasultemadellaraccoltafondi.
L’impattogeneratoalivelloconsortiledaquestainiziativapotrebbeesseremisu-ratosullabasedeiseguentiindicatoriquali-quantitativi:–numerodicooperativecoinvolte:l’iniziativahacoinvolto11cooperativesociesuuntotaledi25aderentialconsorzio;–l’individuazioneinorganigrammaperciascunacooperativacoinvoltanelpercorsodiunreferentededicatoallaraccoltafondi:ciascunacooperativahaincaricatounaper-sonaperquestoruolo/funzione;questireferenti,chepartecipanoalpercorso,hannocostituitoilgruppodiFundraiserdelconsorzioSol.Co.Mantova;–qualitàequantitàdegliincontrirealizzati:ilpercorsohasviluppatoconcadenzape-riodica(nov2010-ott2011)unaseriediappuntamenti(8giornated’aula+5laborato-ri)chehannoregistratounapartecipazionemediamoltoelevata;–sviluppodiun’areaconsortilededicataallaraccoltafondi:ilconsorziohainvestitosul coordinamento/supervisione del percorso individuando due figure dedicate (unconsiglierediamministrazioneincaricatodellasupervisionedelprogetto;lareferentedellacomunicazionegiàimpegnatainconsorzioincaricatadellasegreteria/coordina-mentodelpercorso)epromuovendo lacostituzionediunriferimentoconsortilesuquestotemacheadoggi,insiemeaiconsulentiespertidiAICCON,possarisponderealleesigenzedellecooperativeelavorareperladiffusionediunaculturacondivisaalivellodisistema;–sviluppodiiniziativeintegrate:ilgruppodiFundraiserhainiziatolacondivisione/messainreteeanalisidelleesperienzeehasviluppatounprimoeventocomunedico-municazionesulterritorio.Lesinergiechesistannoattivandocontribuisconoinoltreaconsolidarelapartecipazioneelerelazioniinterne,ilegamiistituzionaliecomunitari.
L’iniziativahacontribuitoafaracquisire/consolidarelecompetenzeprofessionalispecificheperlepersone/cooperativesociechevihannoaderito,eafavorireilrico-noscimentodelruolodi“fundraiser”all’internodelleorganizzazionidellanostrareteconsortile.Lacreazionediungruppodipersoneincaricateperquestoruoloericono-sciutealivellodisistema,cheperiodicamentesiincontraesiconfronta,harafforzatolaloromotivazioneprofessionaleeinnescatocambiamentiorganizzativiestrategiciall’internodelleimpresedellarete.
ARGOMENTO
Banchidiprova:fundraisingperprogettieinvestimentichecollocanoleimpresesocialiinnuovisettoridiintervento
PAROLECHIAVE
formazione,fundraising,retid’impresesociali
ACURADI
StefaniaChecchelaniSol.Co.Mantova
CONTATTI
Sol.Co.MantovaConsorziodiCooperativeSocialiwww.solcomantova.itinfo@solcomantova.it
COMMENTI
ConduceMichele MoscaprofessoreaggregatodiEconomiapoliti-ca presso la Facoltà di Scienze Politichedell’UniversitàdiNapoli“FedericoII”
N.C.O.NuovaCucinaOrganizzata/Nuo-voCommercioOrganizzato (CooperativaSocialeAgropoli)
Lefarfalle.Coltivareeprodurrenellalega-lità(UniCreditFoundation)
LeMat–Specialplaces,specialpeople(LeMat)
I beni degli enti religiosi come asset co-munitari(FondazioneTalenti)
Benicomunieapprocciocomunitario:l’esperienza“1000tettisolari”(ConsorzioABN)
sessione 3 BANCHI DI PROVARigenerare asset comunitari: beni immobili e spazi pubblici
Iltemadellarigenerazione,delriutilizzoedellagestionedegliassetcomunitari-im-mobilidientireligiosi,immobiliconfiscatialleorganizzazionimafiose,areeindustrialidismesse etc. - ha tratti comuni con quello dei “commons goods”. Si tratta, in en-trambiicasi,dibenichehannolacaratteristicadigenerarebeneficiavantaggiodellacomunità per i quali, perciò, la rigenerazione e il riutilizzo assume una importanzafondamentalesoprattuttoinrelazionealladestinazioneanuoveformediutilizzoperfinalitàdiinteressecollettivocheessipossonosvolgere.
Talibenisonoperòaffettidaltipicoproblemadell’opportunismo(freeriding)percuiessendoilloroconsumoaccessibileatutti,laloroquantitàvieneprogressivamen-teridottaacausadellarivalitànelconsumo.Infatti,chiscegliediconsumare(maan-chechinonscegliediconsumare)unarisorsacomunepuònontenercontodelfattochequestasuadecisioneinfluiscesulpropriobeneficioesuquellodialtriindividui.Unusoimproprio,maancheundisusochecolpiscesoprattuttogliassetcomunitari,generaeffettinegativiperlosviluppoelacrescitadellacomunitàincuisitrovano.
Lagestionedeibenicomunirichiamaincausaquestionicheaffondanoleradicinellastoriadell’uomoedhannorisentitodell’evoluzionedellesueformediconviven-zachesisonosucceduteneltempo.Infatti,l’usoditalibenièstatoalungoanalizzatoinparticolarmododaeconomistiegiuristichehannocercatodiindividuaremodellidigestioneediregolazionedeidirittidiproprietàalloroaccessoedusoorientatiapreservarlidaun“abuso”dapartedeidiversico-utilizzatori.
Diventaperciòdifondamentaleimportanzal’individuazionediformedigestionecondivisadegliassetcomunitarialfinediconsentirechelalororigenerazioneeriuti-lizzoproducabeneficiperl’interacomunitàerappresentirealioccasionidisviluppoeconomicoesociale.Lagestioneditalibenirichiedecheessasiavoltaadincludereenonadescludereicomponentidellacomunitàenecessitainevitabilmenteformediregolamentazionecondivisechepreservinolalororiproducibilitàeillorouso.
Sebbenesianopreponderantiicasidiregolamentazionedigestionepubblicaoprivatadibenicomunitari, l’esperienzacimostracheformedigestionecherispet-tanoundirittononscritto,ispirateaforme“comunitariedipossesso”,sonorisultateefficientiedhannoconsentitopersecolicheessiproducessero(eproducanoancora)beneficiperlacomunità.Sitrattaalloradiandareoltreledueformedigestionedico-tomichestato/mercatoacuisiamoabituatiaguardareeapensarecheèpossibileper-correresentieridiriflessionecheconducanoversoformedigestionechesiavvicinanoalla“terzavia”propostadalpremionobelElinorOstromchesibasinosullapartecipa-zionedemocraticaallagestioneel’individuazionediregolecondivisedallacomunità.
Unsentieroprincipalediquestocamminopuòedeveesseretracciatodall’impresasocialechegrazieallecaratteristichechelaconnotanocomesoggettoimprenditorialecheperseguefinalitàdi interessegenerale, inunambientedirete,conaltreorganiz-zazioniedistituzionipubblicheeprivate,puòricoprireunruolodiprimopianonellacreazionedipercorsidicrescitaedisviluppoattraversolarigenerazioneeilriutilizzodibenicomunitarirestituendoallacomunitàbeneficichealtrimentinonsiprodurrebbero.
LasessioneRigenerareassetcomunitari:beniimmobiliespazipubblicirappresentaunveroepropriobancodiprovapergliimprenditorisociali,un’occasionediconfron-totraattorichehannosviluppatoprogettidirigenerazioneerivalorizzazionedibenicomunitariattraversomodellidigestioneinnovativa.Lebuoneprassicheverrannoillustrate,loscambiodiideeprogettualielapossibilitàdiinteragireconsoggettidialtriterritori,rappresentaun’occasionefondamentaleperrifletteresullepotenzialitàdisviluppodell’impresasocialeinquestosettore.
32
N.C.O Nuova Cucina Organizzata / Nuovo Commercio Organizzato
Sevuoiunannodiprosperitàfaicrescereilgrano…Sevuoidieciannidiprosperitàfaicrescereglialberi…Sevuoicentoannidiprosperitàfaicrescerelepersone…
L’esperienza della Nuova Cucina Organizzata e del Nuovo Commercio Organizzatodeve la sua origine ad una sperimentazione pregressa di welfare, che a partire dal2002,èstataintrodottasulnostroterritorioinparticolareaSanCiprianod’AversainprovinciadiCaserta,fortementesegnatodallapresenzadellaCamorra.Questasperi-mentazioneproponealprivatosocialenondigestirestrutture,piùomenoprotette,madifornireoccasionidiapprendimento/espressività,formazione/lavoro,casa/habi-tatsociale,socialità/affettività,opportuneperlaco-gestionediProgettiTerapeuticoRiabilitativiIndividualizzatisostenutidaBudgetdiSaluteossiapercorsiintegratiattiasoddisfareibisognicherichiedonounitariamenteprestazionisanitarieeazionidipro-tezionesociale;essisonorivoltiautenticondisabilitàsocialeconseguenteamalattiepsico-organicheoamarginalitàsocio-ambientale.Alcentrodelsistemavièlapersonacheharicevutoincapounadotazionefinanziariaperessereprotagonistadellasuacu-ra,conunnomeeunvoltounicoeirripetibile,portatricediunvalore,enonunastrut-turaeun’organizzazione(anchesenonprofit).Lametodologiaprevededuetipologiediazioniinterdipendenti:l’erogazionedelleprestazionisociosanitarieintegrateincluseneiLEAeazionifinalizzateallosvilupposocioeconomicodellecomunitàterritorialidiappartenenzadegliutenti.
Lacooperativaaccettòquestasfidaeiniziòaco-gestireilprimoGruppodiCon-vivenzaperdisabilipsichiciedexmanicomiali,ossiaquel“luogo”incuidellepersonepossonoesprimeresestessiesperimentarelacontinuitàdelsensodisénell’apparte-nenza[lacasanonèdellacooperativamaèlaloro]enellafamiliarità [ri-sperimentareilpiaceredallecosechesifannoincomune];dovelafolliatrovalospazioperesseretra-sformataincreatività,pensiero,emozioni,relazionitralepersone;dovelaquotidiani-tàdomesticadiventateatrodirelazioniaffettiveedicontinuemediazionitrail“mon-dodeifolli”eil“mondodellanormalità”.Questamediazioneèstatasuccessivamenteportatanelcontestosocialepervincere lo“stigma”cheaccompagnavaquesteper-sonedefinite“pazze”;dopolapauraeloscetticismoinizialeiragazzisisonoperfet-tamenteintegratinelcontestosociale,tantocheunodiloroharicevutodall’ammini-strazionecomunalediSanCiprianod’Aversalacittadinanzaonorariacome“Maestrodivita”perl’interacomunità.
Ma il raggiungimentodiquestiobiettivi relativiallaprimaazione, imposeroal-lacooperativaunaseria riflessionesucomeraggiungeregliobiettividella secondaazione,finalizzataallosvilupposocioeconomicoattraversol’inserimentolavorativodi“personesvantaggiate”inunacomunitàgiàfortementesegnatadaaltissimilivellididisoccupazioneperlepersonecosiddette“normodotate”edauneconomia“drogata”dalpoterecamorristico.L’analisidelcontestociconfermòl’impossibilitàdiinseriresialacooperativacheisocisvantaggiatiinuncircuitoeconomicoordinario.Sipensòallo-radicreareunmicrosistemaeconomicocontestualealluogoincuiavevamorealizzatoilGruppodiConvivenzafinalizzatoallarealizzazionediun’attivitàdiristorazionecomesostegnoallacostruzionediformeredditualiattiveperlepersonecheavevanotermi-natolaprimatappadelpercorsoterapeutico/riabilitativoecomeopportunitàperlacooperativadiaffrancarsidalfinanziamentopubblico.
Lasceltaricaddesullaristorazioneperchémoltisocinelpassatoavevaavutocon-tatticonquestarealtàsiacomeaiutocuocochecomecameriere.Lasceltadelnomeprendevaspunto,invece,daunelementonegativocheneglianniottantadelsecoloscorsohasegnatoilnostroterritorio“laNuovaCamorraOrganizzata”diRaffaeleCu-tolo,cioèungruppodidelinquentichedecisedi“organizzarsi”perdistruggereede-pauperareilnostroterritorio;la“NuovaCucinaOrganizzata”alcontrariorappresentaungruppodi“matti”chehannodecisodi“organizzarsi”perrestituiredignità,dirittie
ARGOMENTO
Banchidiprova:beniconfiscatiedaltreesperienzediacquisizioneeristrutturazionediproprietàdadestinareanuoveformediutilizzoperfinalitàdiinteressecollettivo
PAROLECHIAVE
beniconfiscati,inserimentolavorativo,commercioeristorazione
ACURADI
GiuseppePaganoCooperativaSocialeAgropoli
CONTATTI
Agropoli–SanCiprianod’Aversa(CE)[email protected]
COMMENTI
33
proporreunriscattoperilnostroterritorio.Fucosìchenel2006fupresentatoall’ASLdell’exCaserta2,attraversoilDipartimentodiSalutediMentaleilprogetto“NCO” cheprevedeval’inserimentolavorativodi4personesvantaggiateall’internodiunristorantepizzeriasociale.Ilprogettohaprevistouninvestimentodi100milaeuro(65milacoo-perativaAgropoli[utilidigestione],35milaASLexCaserta2).
Ilprogettoèstatoconclusonellugliodel2007eilprimoagostodellostessoan-no èstato inaugurato il ristorante pizzeria sociale “Nuovacucina Organizzata” cheadoggiannoverafraisuoidipendenti:1addettoallasala(sindromedidown),1aiutocuoco(oligofrenia),1aiutopizzaiolo(borderline),1addettaallepulizie(borderline),1cameriere(psicosi).
Lapossibilitàdigestireunristorantepizzeriasociale,chehatraisuoiobiettivilariscopertadegliantichisaporidelnostroterritorio,cihasollecitatoaricercaresog-gettichesioccupavanodellatrasformazioneedellavenditadeiprodottitipicilocali;mentrelagestionediunbeneconfiscatoallacriminalitàorganizzataaSanCiprianod’Aversacihaspintoametterciinreteconchipercorrevailnostrostessocammino.Laconfluenzadiquestidueitinerarihaoriginatonel2009ilNuovoCommercioOrganiz-zato,ossiailtentativodimettereinsiemetuttiiprodottirealizzatisuibeniconfiscati,enonsolo,ecommercializzarliattraversoununicocanaledivendita.FucosìchenelNa-taledel2009furonovenduticirca800confezioninatalizierealizzateconprodotticheprovenivanodasettediversecooperativee/oassociazioni.L’esperimentobenchédipiccolaentitàebbeunaforterisonanzamediaticaehapermessolanascitadiunmovi-mento,capeggiatodalComitatoDonPeppeDiana”,chehainiziatoariflettereconat-tenzionesuitemidell’economiasocialecomeantidotoall’economiacriminaleecomeopportunitàdiriscattodell’interoterritorio.Nel2010l’analisielariflessioneportòallacreazionedell’iniziativaFacciamounpaccoallaCamorra….dalgustodell’impegno…isa-poridellalegalitàcomeilrisultatodiunprogettodirete,chehavistoevedecoinvoltecooperativesocialiche,attraversoilriutilizzoproduttivoesocialedeibeniconfiscatiallacamorrasu“LeterredidonPeppeDiana”,hannocoltivatoetrasformatoprodotti,chehannotuttiirequisitidiqualitàevoglionoporsiall’attenzionediuncommerciole-galeesolidale.Ebbeneneldicembredel2010sonostativenduticirca2000pacchiconl’esaurimentodituttelescortediprodottieconlapartecipazionenonsolodelleco-operativesocialimatuttoilmovimentodicittadinanzaattivapresentesulterritorio.
Lanostraesperienza,chestaavendounsuoulterioresvilupponelLaboratoriodieconomiasociale–LeterredidonPeppeDiana,harappresentatoerappresentaperilnostroterritoriononunanovitàmaunarivoluzionesilenziosacheèpartitaconunnuo-vomododifarewelfaredicomunità,chehamessoalcentrolapersonaconisuoibiso-gnielesuepotenzialitàeloharesoprotagonistadellasuacuraedellasuasalutechepassaancheattraversolariappropriazionedidignitàedidiritti.Unarivoluzionechehacostruitoilpercorsoconunnuovomodellodirelazioni, nonincentratosull’indivi-dualismoesasperatotipicodel“fare”camorristico,maimprontatosul“fareinsieme”ecostruireretiche“capacitano”lepersoneainvestiresusestesseeapromuovereilbe-nerelazionale,cheèunaricchezzachevasemprepiùincentivatapercostruirecomu-nitàalternativeallacamorra.Unarivoluzionechestatentandodicostruireunanuovomodellodieconomia,ossial’economiasocialealternativaaquellacriminale/camorristi-cachepassaattraversolaproduttivitàdeibeniconfiscati,comeformadirestituzionedelmaltolto,el’inserimentolavorativodipersonesvantaggiate,comesostegnoallacostruzionediformeredditualiattiveelapromozionedinuoveesperienzed’impresasocialeadaltovaloresimbolicocomepropulsioneadunempowermentdicomunità.
34
Creazionediun’unitàproduttivaditrasformazioneperlosviluppodellafilierabio/agroalimentaresuibeniconfiscatiallemafieeperl’inserimentolavorativodisoggettielavoratorisvantaggiati.
Descrizione generale del progetto, elementi di sfida e di innovazioneIlprogettoèrealizzatodallaCooperativaSocialeLibera-mente.LaCooperativainclu-dedueareediintervento:Area A – La Comunità Alloggio “Villa delle More”, che accoglie fino a dieci ospiti,affetti da disturbi motori, psichici, sensoriali, in forma residenziale o semiresiden-ziale,inregimediconvenzioneoprivato.LaComunitàpromuoveuninterventochecoinvolgegliospiti,maanchelefamiglied’appartenenzaelerisorsedelterritorio.Inparticolare,ovepossibile,sivalorizzanoibisognid’inclusionesocialeed’inserimentolavorativodiciascunindividuo,utilizzandoatalfineancheunterrenoconfiscatoallamafia,gestitodallacooperativa,attraversol’espletamentodiattivitàagricole(AreaB).AreaB – (oggettodelcontributodicirca500.000eurodiUniCreditFoundationperilprogetto “LeFarfalle:coltivareeprodurrenellalegalità”–maggio2011)–L’AziendaAgricola,cheoperasuunbeneconfiscatoallamafia:dueettariditerrenocoltivatialimoni:BoscoFalconeria,unlimonetoottenutoingestionenel2007,attraversopar-tecipazioneaunbandopubblico,nelterritoriodiPartinico(Pa). Lasocietàèiscrittacomeaziendaagricola;tuttiiprodottihannoottenutolacertificazionebiologicasianellacoltivazionesianellatrasformazione.
Ilfresco,trasformatoinlimoncelloecompostadilimone,èdistribuitonelmer-catodituttaItaliaattraversoilbrandLiberaTerra, laretedellecooperativesocialiditipoBchelavoranoiterreniespropriatialleconsorteriemafiose,producendopro-dottibiologici.IprodotticoltivatidallecooperativediLTM-LiberaTerraMediterraneo oggisonoprevalentemente trasformati instabilimentidelNord Italia.Nell’ambitodelprogettoLeFarfallelaCooperativaLibera-Mentehaacquisitol’8,7%dellaSocie-tàConsortileLiberaTerraMediterraneos.r.l. (titolaredelmarchioregistrato“LiberaTerra”)edèentrataafarparte delCdA.
Mirandoalcompletamentodellafilieraproduttivalocale,oggiLibera-Mentesiavvia ad aprire uno stabilimento di trasformazione di prodotti agroalimentari bio-logiciamarchioLiberaTerra.Ilnuovostabilimentosorgeràsuiterrenidell’AziendaAgricolaSpatafora(3,2ha).
Quest’ambiziosoprogettoèpossibileanchegrazieallapartnershipconUniCre-ditBancaattraversolaqualeèstatapossibilelaconcessionediunmutuoagrario.
Mutamenti generati per l’organizzazione che l’ha promossa UniCreditFoundation hamessoadisposizioneunSeniorManagerinqualitàditutor atempopienochesioccupadelcoachingdituttelerisorseumanedellaCooperativasviluppandoattivitàquotidianadiaffiancamentometodologicoediallargamentodelnetwork.
Ilprimopassoèstatoquellodiridefiniregliaspettigestionalieorganizzatividel-laCooperativaLibera-Mente,inmododafavorirelosviluppodellacooperativa,pic-colaegiovanerealtàdicuisièresonecessarioimplementareilprocessodistartup.
LaCooperativahaadottatounastrategiadi sviluppod’impresa senzarinunciareall’originarioelementoidentitario,quellodioperarecercandodimetterela“massimacurapossibile” intuttoilprocessoproduttivo,secondoiprincipidel“buono,pulitoegiusto”indicatidaSlowFoodeseguendolamissiondell’AssociazioneLibera-associa-zioni,nomienumericontrolemafie,direttadaDonCiotti.
L’articolazione organizzativa dell’azienda agricola ha previsto il presidio degliaspettieconomiciefinanziari(formulazionediunBP,diunbudget,realizzazionedelsistemainformativo,diunsistemadicontrollodigestione,ecc.),gliaspettiorganiz-zativi,gliaspetticommerciali(pianificazionedimarketing,qualificazionedeifornito-
Le farfalle. Coltivare e produrre nella legalità
ARGOMENTO
Banchidiprova:beniconfiscatiedaltreesperienzediacquisizioneeristrutturazionediproprietàdadestinareanuoveformediutilizzoperfinalitàdiinteressecollettivo
PAROLECHIAVE
beniconfiscati,fondazioni,produzionebiologica
ACURADI
GiuseppeAmbrosioUniCreditFoundation
CONTATTI
UniCreditFoundationwww.unicreditfoundation.orginfo@unicreditfoundation.org
COMMENTI
35
ri,costituzioneepresidiodelportafoglio-clienti,organizzazionecommerciale,etc.).Inquestomodosipotrannoottenerediversirisultati:miglioramentodellecapa-
cità gestionali dell’impresa, miglioramento degli strumenti di controllo, flessibilitànell’usodeglistrumentifinanziari,aumentodellatrasparenza,inunprocessodicre-scitasiadell’impresasiadell’efficaciadellerisorsemesseadisposizionedallacollet-tivitàall’agricoltura.
Qualche indicatore relativo all’impatto generato e alla possibile replicabilità dell’iniziativaObiettivo1:realizzazionediun’unitàproduttivasuibeniconfiscatiperlalavorazionediprodottiinterniepercontoterzi.Risultatoatteso:superficieutilizzata20.000mq/Startupdiun’impresaproduttiva:550.000confezionidiprodotto.Obiettivo2:offrireopportunitàdilavoroasoggettielavoratorisvantaggiati.Risultatoatteso:formazione10persone/inserimentilavorativi8persone.Nell’ambitodelpiùgeneraleobiettivodipermettereall’AziendaagricolaLibera-men-tedichiudereilciclodellafilieraproduttiva(dallaproduzioneagricolaallacommer-cializzazionedelprodotto)permettendolediautosostenersi,sisegnalache:– L’implementazione di processi efficienti avviene attraverso la specializzazione e lacomplementarietàdelleattivitàinterneel’esternalizzazione/condivisionedicompe-tenzeefunzioniconsortili(Acquisti-VenditeinLiberaTerraMediterraneo).–L’utilizzodirisorsetecnologicheadeguateègarantitointuttalastrutturaaziendale,attraversounprocessodibenchmarkeprogettazioneassicuratosiadall’affiancamen-toconpartnertecnologicidisettoreconesperienzaultratrentennale(ConsorzioNa-zionaleApicoltori-AlceNeroMilizia), siaattraversounsolidoprocessodiformazio-nedellerisorseumaneadaltolivellopostuniversitario(SDABocconi). –L’utilizzodirisorsesostenibilifapartenonsolodellamissionaziendalemaèimpo-stadalcapitolatoperl’usodelmarchio“LiberaTerra”cuiLibera-Menteèsoggetta.Siprevede inoltre larealizzazioned’impianti fotovoltaicichesoddisfi il fabbisognoenergeticodell’azienda.Attraverso quanto descritto sopra, la Cooperativa Libera-mente ha intrapreso unpercorsodicrescitaeacquisizionedistrumentiimprenditoriali:–Ilpianod’impresa saràlostrumentoutilizzatoperpianificareedescriverelosvilup-podelprogetto“LeFarfalle”epervalutarneglieffetti.Permetteràall’impresa,nelmedio-lungoperiodo,diprogrammareeprogettareilcambiamento.–Èincorsoun’analisidell’ambientecompetitivo,puntofondamentalepervalutarelavaliditàdell’iniziativa(ilcuisuccessoimprenditorialedipendedallacapacitàdiinte-ragireconl’esterno)edalladisponibilitàdelmercatoadassorbireiprodottiagroali-mentariebaseperelaborareunacorrettastrategiadimarketing.–Unavoltadefinitalastrategia,sarannodettagliateleattivitàdamettereinatto.Glistrumentiutilizzabilisonoipianioperativi,cheriguardanolemodalitàdiproduzioneederogazionedeiservizi,lastrutturaorganizzativaaziendale,gliobiettividivenditaelamodalitàdigestionedellaretedistributiva,gliinvestimentidarealizzareelare-lativacoperturafinanziaria.
36
ARGOMENTO
Banchidiprova:beniconfiscatiedaltreesperienzediacquisizioneeristrutturazionediproprietàdadestinareanuoveformediutilizzoperfinalitàdiinteressecollettivo
PAROLECHIAVE
turismosociale,sviluppodicomunità,retid’impresesociali
ACURADI
RenateGoergenLeMat
CONTATTI
LeMat–[email protected]
COMMENTI
Le Mat – Special places, special people
DiventoimprenditricesocialeaTrieste,all’iniziodeglianni80,percrearerealioppor-tunitàdiinclusioneeintrapresaalleeconlepersoneconesperienzedimalattiamen-talee/otossicodipendenza.Glispazidelvecchiomanicomioabbandonatoeranoluo-ghiidealiperavviarenuovaimpresaesperimentareresponsabilitàsociale.
Nelcorsodeiprogettieuropeideglianni80e90scoprol’interessedegliopera-torisocialieuropeieinternazionaliperlamodalitàparticolareconcuil’imprenditoresocialeitalianorealizzagliinserimentilavorativi:lacooperativasocialeditipob).
DiversamentedailaboratoriprotettiolemisuredisupportedemploymentinIta-liasisperimentaunnuovodiritto/capacitàallacittadinanzad’impresanell’interessegeneraledellacomunitàall’inclusione.Lapersonaesclusanonsoltantoimparaunla-voro,gestipiùomenosemplicimaattraversol’inserimentocomesocioincooperati-vaesercitalasuacapacitàdipartecipare,didecidere,diprogettareedicomunicareilprocessodiinclusioneallacomunitàallargata.Lapersonasvantaggiatadiventaattoresociale,imprenditore,esempiodiprocessipossibili.Lacostruzionedinuovaimpren-ditorialità collettiva e inclusiva diventa particolarmente interessante nel caso dellagestionediesercizipubblici,luoghiapertiallacomunitàlocaleincuiiprocessidiin-clusione,isuccessieifallimenti,sonovisibiliognigiornoatutti.Neiristoranti,bar,alberghil’attoreuntemposvantaggiatoaccoglieeerogaservizi.
Sindall’iniziomisonooccupatadiquesti“pubbliciesercizi”enehocompresolapar-ticolareforzadicomunicazioneedicontaminazioneversolacomunitàlocalenonchéverso i visitatori, curiosidi scoprire l’impresa sociale italiana in diretta. Mangiandounapizza,consumandouncaffèsiriesceacomprenderechel’inclusione,lari-abilita-zionesonoprocessipossibiliedaclientesipuòpartecipare.
Dalpuntodivistaaziendalelagestionedipubblicieserciziinoltrerafforzal’auto-nomiadell’azioneimprenditoriale:ilclientenonèlapubblicaamministrazionee/oilserviziosocialeche“favorisce”losviluppodell’impresasociale.Anzi,ogniavventoreèdiverso,portatoredimilledesideri,avoltedifficile.
Unluogopubblicoparla,siesprimeattraversol’offertaculturale,faproposte,ag-grega,valorizzanonsoloilproprioagire(collettivo)maancheilpatrimonioimmobilia-recheutilizza.Einfatti,nellaricercadeiluoghidagestirenonpochevoltesicercanostrutturenonpiùutilizzate,abbandonate,darivitalizzare.
E così la comunicazione diventa centrale: per parlare ai clienti e alla comunitàlocaleodeiviaggiatorinonsiutilizzaval’identitàdelcooperatoresocialemasifaunpassoinpiù:unnomecheidentifica,unafama,l’offertaculturaledelluogo…Ilpostodellefragole,Latanaliberatutti,Tangrametc:unmarchio,unprogramma,unaidenti-tàcollettivadaricreareognigiorno,dametteresulpalcoscenico.Perraggiungerelaqualitàdellospettacolo,perattrarreefidelizzarel’azioneimprenditoriale, l’organiz-zazionecollettivacapacedigarantirelaqualitàdeiletti,dellacolazione,delservizio,deitantigesticapacidiaccoglierealtriedifarlistarebene.Illavoratorediventasocioimprenditore,attore,garanteperilcliente.
Lasoddisfazionedellavorobenfatto,ilsorrisoeilritornodelclientesonogliindica-toripiù importanti;ecosì ilclientediventava ilterapeutapiù importante; lanostracapacitàdifarlostarebeneèlostrumentopereccellenzaperl’autovalutazioneel’em-powermentmaanchelaragionetangibiledelredditodelsingolosocioedell’impresa.Allafinedeglianni ’90avevocompresochetuttociòpoteva/dovevadiventaremar-chioeperfarerete,valorizzareediffondereilmarchio(elepratichechelocaratteriz-zavano),fidelizzareilclienteperl’impresasocialediinclusioneunsistemadifranchi-singpotevaesserelostrumentoadatto.Occorrevafissarelecaratteristicheprincipali,icriteridiqualitàattraversounamanualisticacapacedipermetterelareplicabilitàepoiproporsicomefranchisoralmondodegliimprenditorisocialie/oaspirantitaliecomemarchiodiqualitàaiviaggiatorieaiproprietaridiimmobili,pubblicieprivati.
37
Hoscrittounprogettoeuropeoicuiprotagonistieranolecooperativesocialieleim-presesocialiallaricercadiunapraticainnovativacapacedirealizzarel’empowerment,l’inclusioneenonsoltantol’inserimentolavorativo,edicomunicarelastraordinariainnovativitàdell’approccioitaliano.Nonèstatofacilepassarealladisciplinadellama-nualisticadiprocessochepossareplicareletanteintuizionisoggettive.Cisiritiene“spontaneamente”e“collettivamente” innovatorisociali,singolari, localisenzaren-dersicontodelgravepericolodiautoreferenzialità.
LEMATdovevadiventareuniversalmentepossibile,indipendentementedalluo-go(nordosud,cittàocampagna).Sidovevanoimparareecondividerenuovelingue,comprensibilidainonaddettiailavori,capacidinarrareprocessi.Esidevonoinnesca-renuoveidentitàcapacidiraccogliereerilanciarelestraordinariediversità,singolari-tàdiciascunaesperienzaperarricchirletuttedentrounmarchioaccessibileefruibilepertutti.
Ilpercorsoèstatolungoefaticoso.Occorrevarielaborarepraticheeesperienze,condelicatezzamadeterminazione.PerscrivereilMANIFESTOLEMATepermette-reappuntomanualiestrumentiadeguaticiabbiamomessopiùdi10annidiconfron-totramillesfumature,localismi,individualità,imprenditorisociali.Riteniamooggidiessereunaproposta,seriaepraticabileperaltriimprenditorisociali,nonsoltantoinItalia,periviaggiatoridituttoilmondochevoglionoconoscerealtreItaliepossibilieperchiintendevalorizzaregliimmobili,glispazi,ipaesagginell’interessegeneraledellacomunità.
38
LaFondazionehaloscopodipromuoverelaculturaelaprassidell’usosocialedeibeni,ispirandosialladottrinasocialedellaChiesaeaiprincipiuniversalidellasolidarietàedelbenecomune.Nellaconsapevolezzacheognipersonadisponedibenimaterialioimmateriali,ovveroditalenti,laFondazionesiponeafiancoditutticoloro(personeoorganizzazioni)chedesideranometterealserviziodeglialtriipropritalentiesiinter-roganosulmodomiglioredifarlo.
LaFondazioneèstatapromossadaCism(Conferenzaitalianasuperiorimaggio-ri),Usmi(Unionedellesuperiorimaggiorid’Italia),FondazioneCariplo,BancaIntesa,Cgm/WelfareItaliaedalprof.PellegrinoCapaldochelapresiede.LaFondazionenonerogacontributi,maoffrecollaborazioneeaiutoacoloroche vogliono:–fareusosocialedeipropribeni(mobili,immobili,danaro,competenzaprofessionale,ecc.)esiinterroganosullemodalitàpiùefficaci; –hannoelaboratounprogettodiapprezzabilerilevanzasocialeesonoallaricercadirisorseumaneemateriali.
LaFondazionepromuovel’incontrotraiprimieisecondieliassistenellaricercadellepiùefficaciformedicooperazione.Promuoveretavolidilavoroperlaricercadiprogettidiriutilizzodiquestestruttureèstatofindall’inizio,erimaneancoraoggi,unodegliobiettiviprincipalidellaFondazioneTalenti.Piùdellametàdeipercorsidiaccompagnamentoavviatiriguarda,infatti,lapossibilefuturadestinazionediunim-mobile.MalaFondazioneTalentinonèunasocietàimmobiliare,nonoperaavendocomeobiettivoilmigliorrisultatoeconomico,rifiutalesemplicirichiestediconsulen-zanellacompravendita.Ilserviziocheoffreèunaltro.Edèunserviziogratuito,checercadicoinvolgereglieventualiattoridiuntavolodilavoroinunpercorsochesiaingradodirealizzarsiall’internodiquella“logicadeldono”acuifariferimentolastessaparabolaevangelicadeitalenti.Einfatti,quandolaFondazioneTalentientrainquellocheperdecennièstatounconvento,uncollegio,unascuola,unseminario,unacasadiaccoglienza,sachenonsta“trattando”dellemura,mache èchiamataaconfron-tarsiconlastoriadellecomunitàchetraquellemurahannovissutoelavorato,conisacrificielafaticadeireligiosiedellereligiosechevihannoprestatoservizio,conilricordodichi inquei luoghihatrovatocuraeaccoglienza,con ilvaloresocialechequell’operahaavutoperilterritoriodiriferimento.PerquestolaFondazioneTalentipromuoveincontriconassociazioni,movimentieimpresesocialicheritienecapacidiriconoscereedidaresignificatoaquellastoria.Edèattraversol’incontrodiquestesensibilitàchelaFondazioneTalenticrealecondizionigrazieallequalidiversiimmobi-li,datempoinutilizzatiosottoutilizzati,possonotornarealserviziodellacomunitàediventare,dinuovo,luoghidiaccoglienzaperquantiversanoincondizionedifragilitàedemarginazione.
Nonsitrattasempredisoluzionifacili:strutturecostruitedecinediannifa,ilpiùdellevoltesottoposteavincoliarchitettonici,nonsemprecollocateinareeurbane,didimensionisignificative.Immobiliconcettualmentelontanidalledimensionicontenu-tedeiprogettisocialidioggicherispondonoadaltricriteridiintervento.Strutturecosìcomplessehannoritrovatovitagrazieallacapacitàprogettualeealcoraggioin-novativodichihaimmaginatoluoghidiaccoglienza,socializzazioneeintegrazioneneiqualiprovareamixareopportunitàdiinterventosociale,occasionidisviluppoimpren-ditoriale,propostedicoinvolgimentoterritoriale.Luoghichepersintesifotograficasipossonodefinire“villaggisolidali”echerappresentanooggiunmodellodiinterventoprogettualeasostegnodelqualelaFondazioneTalentiintendeanimareluoghieoc-casionidi incontroper favorire loscambiodiesperienzee lacondivisionedinuoveipotesidisviluppo.
ARGOMENTO
Banchidiprova:beniconfiscatiedaltreesperienzediacquisizioneeristrutturazionediproprietàdadestinareanuoveformediutilizzoperfinalitàdiinteressecollettivo
PAROLECHIAVE
entireligiosi,sviluppodicomunità,benicollettivi
ACURADI
AndreaVecchiaFondazioneTalenti
CONTATTI
FondazioneTalenti–[email protected]
COMMENTI
I beni degli enti religiosi come asset comunitari
39
Beni comuni e approccio comunitario: l’esperienza “1000 tetti solari”
ARGOMENTO
Banchidiprova:beniconfiscatiedaltreesperienzediacquisizioneeristrutturazionediproprietàdadestinareanuoveformediutilizzoperfinalitàdiinteressecollettivo
PAROLECHIAVE
sostenibilitàambientale,sviluppodicomunità,retid’impresesociali
ACURADI
RobertoLeonardiConsorzioABN
CONTATTI
ConsorzioABN–[email protected]
COMMENTI
Quasituttiiproblemisocialiedeconomicidelmondopossonoesseretrattatiattra-versoilbusinesssociale:ancheilproblemaenergetico.
Leenergierinnovabilirappresentanouna“ideaentusiasmante”perilBusinessSo-ciale(MuhammadYunus).Rappresentanounaoccasione:–disviluppoeconomico;–perl’inserimentolavorativodisoggettisvantaggiati,creandooccupazione;–pervalorizzarelapropriavocazionediimpresasociale:l’interessedelmondocoo-perativisticoneiconfrontidelleenergierinnovabili,edellemicro-applicazioniinpar-ticolare,èfortementelegatoaconcettiqualiRelazione,Reciprocità,Dono,concettipropridell’economiasociale.
Partendodaquestiassunti,ilConsorzioABN,nelcorsodegliultimidiecianni,sièfortementeimpegnatonelsettoredelleEnergieRinnovabiliconunapprocciochepotremmodefinirecomunitario.
Ilprogetto“1000tettisolari”nasceconquestepremesseneiprimimesidel2008inUmbria,grazieallacostituzionediunaretedipartnerspubblicieprivatichehannocre-dutoneirealibeneficieconomico-ambientalidell’iniziativapropostadalConsorzioABN.
Ilprogettohaprevistounpercorsodistandardizzazionediunmodellochenonèsolotecnico,maanchecontrattualeefinanziarioechestapermettendoamigliaiadifamiglieitalianediinstallareneltettodellapropriacasaunapiccolacentralefoto-voltaicada3Kwevitandounagravosaspesainizialechemoltospessositraduceinunindebitamento.Ilmeccanismoèsemplicenellasuacomplessità:ilcittadinometteadisposizioneiltet-todellapropriaabitazione,ABNinstallaemanutieneiltettosolaregratuitamente.Ilcittadinointalmodohaenergiagratisper20annieABNricevelafeedintariffpoten-docosìripagarel’investimentoeconomico.
Vengonodasélepositiveripercussioniinterminidioccupazione(cheperABNsignificaancheinserimentodisoggettisvantaggiati)eperl’ambiente.
Graziealprogetto“1000tettisolari”sononatecentralielettrichediffuseinUm-bria,Sicilia,Toscana,FriuliVeneziaGiulia.Laspintaversoleenergierinnovabilinonèstatasolo“idealista”,maanchedettatadallanecessitàditrovaremercatiinnovativiperlecooperativesocialichesempredipiùsonocostretteadoperareinunasituazionedicompressionecompetitiva.Lacrisi,comeèovvio,haulteriormenteassottigliatoilmercatotradizionalediriferimentodel-lecooperativaelaricercadimercatiinnovativièstataobbligata.
IlConsorzio,grazieaquestoprogettoeadaltrisimili,hamodificatolaconsistenzadelpropriofatturato.Primadel2008e2009ilfatturatoeracompostodall’80%pub-blicoe20%privato.Oggilasituazioneèsostanzialmenteinvertita,percui,ilfatturato,oggipiùcheraddoppiato,èperpiùdell’80%rappresentatodacommesseprivateeilrestantedacommesseperservizi“tradizionali”perentipubblici.ABNsitrovaquindioggiafronteggiaremercatiapertiehadovutoadeguarelecom-petenzeinterne,siaacquisendonuoveprofessionalità,siaadeguandoquellegiàpre-senti.Inparticolare:–competenzanellostrutturareadeguatibusinessplanperilfinanziamentoelage-stionedelleiniziative;–competenzegiuridiche leattivitàamministrative legateall’autorizzazioneall’eser-ciziodegliimpiantieperlagestionedelleduediligentebancarieperilfinanziamentodeglistessi;–competenzeingegneristicheperlaprogettazioneeconduzionedegliimpianti;–competenzedimarketingecomunicazioneperadeguarelapoliticaaziendaleainuo-viclienti.
ConduconoMichele AndreauseTommaso RamusMicheleAndreausèprofessoreordinariodiEconomiaAziendalepressolaFacoltàdiEco-nomiadell’UniversitàdegliStudidiTrentoTommaso Ramus è research assistantpressoloIESEBusinessSchooldiBarcel-lona
Post-inserimento lavorativo: un meto-dodi sostegnoallapersonaeall’aziendaprima,duranteedopolaconclusionedeipercorsi di inserimento lavorativo (Coo-perativaSocialeA.L.P.I.)
L’innovazione sociale attraverso la colla-borazione organizzativa (Fondazione LaCasa)
Bilancio sociale condiviso (CooperativaSocialeEcosviluppo)
L’evoluzionedeiserviziallecooperativeso-ciali:ladefinizioneeilmonitoraggiodiin-dicatoridiperformance(ConsorzioCoesi)
IlbilanciosocialedelleBCCeilvalorecre-atoinun’ottica“multistakeholder”(CassaRuralediRovereto)
sessione 4 BANCHI DI PROVA Strumenti per decidere e azioni di managment simbolico
Allalucedelloroforteancoraggioeticoedellaloromissionefinalizzataacrearevaloresocialeanzichéeconomico,leimpresesocialisembrerebberopotergoderediunvan-taggioreputazionalerispettoalleimpreseforprofit.Questopotrebberenderesuper-fluol’utilizzodapartelorodistrumentidicomunicazionedelleperfomanceeconomi-cheesocialiperacquisirereputazioneconglistakeholdersesterni.
Inrealtà,èsemprepiùevidentechenonbastaqualificarsicomeimpresasocialeperlegittimarsiversolacollettività.Infatti,lariduzionedellerisorseeconomicofinan-ziariemesseadisposizionepergliattoridelTerzoSettoreeilprocessodiistituziona-lizzazionedell’impresasocialerendononecessarioperquesteorganizzazioniriuscireaveicolareversol’esternoun’immaginecoerenteconivalorieleaspettativedeilorodiversi interlocutori.Inparticolare, leimpresesocialisitrovanosemprepiùadovergestire la tensionetracomportamenti in lineaconnormeevaloriacavallo tra for-profitenonprofit:talinormeevalorisonospessoincontrapposizionetraloropoichésirifannoa linguaggi,obiettivieregolenonsemprecompatibili.Daunlato, infatti,alleimpresesocialivienechiestosemprepiùdiridurreleinefficienzegestionaliedidotarsidistrumentimanagerialiedorganizzativiorientatiall’efficaciaeallaflessibili-tà;d’altrocantoessedevonomantenerevivoildialogocontuttiilorostakeholdereilperseguimentodibenessereperlacollettività,cercandodinonposporrelaqualitàdeiservizierogatiallasostenibilitàeconomicadelleattivitàsvolte.
Leimpresesocialidevonoquindiessereingrado,innanzituttodicontrollarelaso-stenibilitàelacoerenzadelleloroattivitàrispettoallamissioneorganizzativa,e,inse-condoluogo,dicomunicareversol’esternoquestiaspettiinmanieraefficace.Intaleprocessol’obiettivodelleimpresesocialidovrebbeesserequellodicreareundialogoconilorodiversiinterlocutori,perbilanciareleloroaspettative,purmantenendounafortecoerenzarispettoallamissioneagliobiettiviaziendali.
Alla lucedalla loromissioneeticamentefinalizzataedell’orientamentoparteci-pativo che ne caratterizza la governance e la gestione, le imprese sociali sono sot-toposteadunamaggiorepressionedapartedei lorostakeholderrispettoaquantoavvienenelleimpresefor-profit.Diconseguenzaleimpresesocialisitrovanoadovergestireconattenzioneildelicatoequilibriotravalenzasimbolicaeimpattorealedelleloroazioni.Infattiessecorronoilrischiocheleloroazionisimboliche,senonaccom-pagnatedacomportamenticoerentiinterni,influiscanonegativamenteanzichéposi-tivamentesullalorolegittimità,coneffettipotenzialmentepericolosiperlasopravvi-venzastessadell’organizzazione.
Inquestocontestoconiugarelacapacitàdimisurareconprecisionel’impattoeco-nomicoesocialedell’attivitàconquelladifaremergereglielementivalorialiecultu-raliallabasedell’agiredell’impresasocialeèunelementocentraleperincrementarelareputazionedell’impresasocialeediventaquindiindispensabiletrovarestrumentiingradodiconiugarequestidueobiettivi.Pertaliragionistrumentiqualiilbilanciosocialeedimissioneoppureilcontrollodigestionedevonocercarediconiugareunadoppiadimensione:daunlatodevonoesserecostruititenendocontodellespecificitàedelleesigenzedell’impresasociale,inmanierataledaaiutareilmanagementapren-derelecorrettedecisionistrategiche,dall’altrodevonoessereadeguatamenteusaticomestrumentiperveicolareversol’esternounmessaggiodiefficienzaedefficaciamanagerialeedicoerenzaconivaloriallabasedell’agireorganizzativo.
43
Post-inserimento lavorativo: un metodo di sostegno alla persona e all’azienda prima, durante e dopo la conclusione dei percorsi di inserimento lavorativo
Dal1990laCooperativaA.L.P.I.operaaTrentooffrendoopportunitàdilavoroaper-soneprevalentementegiovanichevivonounasituazionedisvantaggiopersonalee/osociale.
Leattività“produttive”prevalentisonolalavorazionecontoterziedilconfezio-namento;maancheproduzioniproprie:prodottitessili,parastinchiesacchettipalet-ta....Oltreil65%delvaloredellaproduzioneprovienedalmercatoprivato.
InunpercorsoatappegradualiA.L.P.I.offreallapersonalapossibilitàdiavvici-narsiprogressivamentealmondodellavorosecondogliobiettividiunprogettoindi-vidualizzato.
Alterminedelpercorso,incollaborazioneconicentriperl’impiego,siattivaunamediazioneversoilmercatodellavoroordinariosoventeutilizzandolostrumentodeldistaccoassistito.AllepersoneealleaziendelaCooperativafornisceunaccompagna-mento“post-inserimento”perfacilitarel’ingressoelapermanenzadelnuovolavora-tore.
UnlavoratorediA.L.P.I.rimanelegatoallaCooperativaanchequandosiinseriscenelmercatodellavoro.Questoèpossibilepermezzodelserviziodipost-inserimen-to:lostrumentochesiutilizzaperseguireesostenerelepersoneanchedopolalorouscitadallaCooperativa.Inquestomodoillavoratoreel’aziendasonosupportatidaA.L.P.I.,cheoperadagaranteatuteladell’inserimentonellanuovarealtàedelman-tenimentodellavoro.
LaCooperativahasemprecredutoinquestostrumentoedal2005èstatoforma-lizzatol’avviodelservizioadhocdipostinserimento.Unoperatoresidedicaaquestafase,curandoicontatticongliexlavoratoriedinuovidatoridilavoro,coinvolgendoanchelaretediriferimento,conl’obiettivodistabilizzarel’inserimentodellapersonanell’azienda e fornire un supporto completo alla nuova esperienza lavorativa. Ognipersonaaderisceliberamentealservizio.
Afine2010sonocomplessivamente60lepersoneinseriteinaziendadopoilper-corsoinA.L.P.I.,diqueste25conpost-inserimentoattivoall’uscita,18conpost-inseri-mentosporadicoe17personeconpost-inserimentononattivo.
Dal2005il77%dellepersoneinseriteinaziendeesternedaA.L.P.I.hasceltodiaderireaquestoservizio.Inquestoperiodoil100%dellepersoneseguitedalpost-inserimentohamantenutofinorailpropriolavorofuoridaA.L.P.I..
L’operatoreresponsabiledelpost-inserimentosi relazionecongliexdipenden-tidellaCooperativaeleaziendeesterneindiversimodi(incontriinCooperativa,inazienda,telefonate,e-mail…)econtempisticheecadenzespecificheasecondadelbi-sognodilavoratoriedorganizzazioni.IlconcettodiprogettoindividualizzatoattivatonelpercorsoinA.L.P.I.vienequindimantenutoancheinquestafase.
Conilsupportopost-inserimentoA.L.P.I.haarricchitoulteriormenteilpercorsogradualediinserimentolavorativoproposto.QuestoèstatopossibileanchegraziealsostegnodellaFondazioneAlbertoRangoniOnlus,chedal2005hacredutoinquestaesperienza.
Inquestocaso, lacapacitàdi individuareedaffinarenuovistrumentidiazionedapartedellaCooperativa,ilsupportodelnonprofitlocaleelapredisposizioneper-sonaleall’ascoltoedallamediazionedell’operatoreresponsabiledelserviziosonoglielementicostitutiviedecisividelpost-inserimentodiA.L.P.I..
Ilriconoscimentopolitico-istituzionaledelpost-inserimentocomel’anelloconclu-sivodellacatenachecomponeunsistemavirtuosodiinserimentolavorativodiperso-neindifficoltàèunadellepossibilisfideperilfuturoeperladiffusionedelservizio.
ARGOMENTO
Banchidiprova:indicatoripermisurarel’impattoeconomicoesocialedelleiniziative,lagestioneperpromuoverelareputazionedell’organizzazione
PAROLECHIAVE
inserimentolavorativo,partnershipprofit/nonprofit,inclusionesociale
ACURADI
GraziaFaitCooperativasocialeA.L.P.I.
CONTATTI
A.L.P.I.–[email protected]
COMMENTI
43
44
AISAèlaprimaAgenziadiIntermediazioneSocialeall’Abitare,siproponecomesog-gettoinnovativovoltoafornireglistrumentinecessariperunasoluzioneintegratadelproblemaabitativo,mettendoalcentrodellapropriamissionelepersoneindisagioabitativo.Nasceinuncontestodirestrizionedell’azionepubblicafinalizzataallatuteladeldirittoall’abitazioneediincrementodell’attivitàimmobiliareprivata,incoraggiatadaiprofittielevatiricavabilidalmercatodellecompravenditeedellelocazioni.Questedinamicheassociateaibassilivelliretributivieallaprecarietàdellerelazionisulterri-toriohannoallargatolafasciadipopolazionearischiodiesclusioneabitativaesociale(migranti,famigliemononucleari,lavoratorielavoratriciprecari,ecc..).
AISAproponeunsistemadialloggidedicatiallatemporaneitàdimedioelungoperiodoedaffiancatidaunsistemadiservizichepromuovel’autonomiaeconomico-socialedegliabitanti.
Lagestionesocialedell’abitaresiècoordinataneglianniconunastrutturasem-prepiùconsolidatache,rapportandosiconpiùinterlocutori,haattuatodiverserispo-ste raccogliendo domande sempre più strutturate. Per questo Fondazione La Casacollaboravivamenteconaltriprofiligiuridici:NuovoVillaggiocooperativasocialeditipoA,CittàSo.La.Re.cooperativasocialeditipoB,CasadelCortecooperativaedili-zia,AbitareVenetosrl,l’AssociazioneAmicidiNuovoVillaggio,ilGruppoCooperativoCortechecoordinaletrecooperativeeVillaggioSolidaleconsorzionazionale.Lacol-laborazioneconpiùprofiligiuridicièstatapossibileavendodaunaparteunamissionedunavisioncondivise,dall’altrariuscendoamantenerevivounoscambiocostruttivoeintegratotraivarisoggettichelavoranocondifferentispecificitàandandoacom-porrel’obiettivocomune:risponderealleesigenzedellapersonainsituazionididisa-gioabitativo.IntegrareilservizioAISA,principalerispostaaldisagioabitativodiFon-dazioneLaCasa,construmentimessiincampodaaltriprofiligiuridicioinsiemeadaltreorganizzazioni,hapermessoanumerosepersonediusciredasituazionidifficilicheandavanoacomporreilpiùspecificomamaiisolatodisagioabitativo.
Il successo del modello operativo è testimoniato anche dalla registrazione del2004delmarchioAISA(AgenziadiIntermediazioneSocialeall’Abitare),basatosull’of-ferta del servizio di mediazione sociale all’abitare tramite l’attività di sportello. At-traverso leCooperativeSocialiaderentisonostatiapertisportellinelleProvincediPadova,Venezia,Treviso,Rovigo,VicenzaeVerona.Diseguitoicontattiegliaccom-pagnamentiregistratinegliultimi3annidiutilizzodelmarchioAISA.Idatisignificativiediincrementosiregistranoladdovevièstataancheunacrescitasulterritoriodellecooperativechegestisconoilmarchio.
Lepratichepiùcomplicateedidifficilecontrollochecompongonoiprocessiorga-nizzativielisupportanosonolegateallaretesocialeealmantenimentodellastessa.Daunapartesidevemantenereunareteequilibrataneidifferentipianicollaborativi,dall’altraèfondamentalefarelostessoconglistakeholderpiùesterni,ponendosisupianidiversiall’occorrenzaasecondadeibisogniemergenti.Fondamentaleperriusci-readattivarepiùrisorsepossibilièmantenerel’attenzionesullamissiondell’organiz-zazioneedeiprogettiattivati,alfinediperseverarealmeglioilraggiungimentodegliobiettivi.
ARGOMENTO
Banchidiprova:indicatoripermisurarel’impattoeconomicoesocialedelleiniziative,lagestioneperpromuoverelareputazionedell’organizzazione
PAROLECHIAVE
housingsociale,rapporticonglistakeholders,retid’impresesociali
ACURADI
AlessandraSenettin,MaurizioTrabuioFondazioneLaCasa
CONTATTI
FondazioneLaCasa–[email protected]
COMMENTI
L’innovazione sociale attraverso la collaborazione organizzativa
45
ARGOMENTO
Banchidiprova:indicatoripermisurarel’impattoeconomicoesocialedelleiniziative,lagestioneperpromuoverelareputazionedell’organizzazione
PAROLECHIAVE
inserimentolavorativo,bilanciosociale,orientamentostrategico
ACURADI
OmarPiazzaCooperativaSocialeEcosviluppo
CONTATTI
Ecosviluppo–Stezzano(BG)[email protected]
COMMENTI
Bilancio sociale condiviso
EcosviluppoèunacooperativasocialeditipoB,fondatanel1995consedeaStezzano(Bg)cheperseguel’interessegeneraledellacomunitàallapromozioneumanaeall’in-tegrazionedeicittadinimediantelacreazionedioccasionidilavoroperpersonecondifficoltàdi inserimentonellavitasocialeedeconomica.Perseguequestoobiettivoattraversolosvolgimentodiattivitànelcampodellaraccoltarifiutiedell’igieneurba-naassumendoadoggi123lavoratori(dicui:39personesvantaggiate,25disoccupatidilungoperiodo,59lavoratoriordinari).Aquestisiaggiungono14tirocinantiinborsalavoro.
Lacooperativahadefinitocomeorientamentostrategicoquellodell’impresaso-cialedicomunitàedhalavoratoperperseguirlosiamedianteunabuonagestioneim-prenditorialesialavorandosulsistemadigovernance.InparticolarelacooperativahaoperatoperridefinireruoloemandatodellaCommissioneSocialeampliandolacondiversistakeholder(oltreaisocivolontarielavoratorisonoadoggipresentiireferentidi2associazionidivolontariatoedi2cooperativesociali).
All’internodellacommissionesocialesiècondivisa lapropostadirealizzareunBilanciosocialecomunetralediverserealtà.
Obiettividiquestolavoro,chehaprevistounpercorsodiformazionecomune,so-nostatilarealizzazionediunbilanciosocialeconunindicecomunetra5organizzazio-niedunmomentodipresentazionecollettivo,lacuifinalitàsonostatelaconcretizza-zionediunasceltaprogrammaticadiaperturaalterritorio,diintreccioesinergiaconaltrisoggettidelterzosettore,nonchéun’adesionepienaeconvintaallaculturadellatrasparenzaedell’accountabilityqualitrattidistintividellacooperazionesociale.L’i-deadiunbilanciosocialepartecipatodapiùsoggettisiponecomeobiettivoquellodirendicontarecomelacooperativapercepisceedèpercepitadaglistakeholderesterni;devecioèraccontarecomesiproducono-oppurecomenonsiproducono-leassun-zionidiresponsabilitàreciprochedapartedellacooperativaedeisuoiinterlocutori.
Seguendoquesta impostazioneèpossibiledocumentare lacapacitàcomplessi-vamenteespressadallanostracompaginesocialenelperseguimentodellafinalitàdelbenesseregeneraledellacomunità,prendendoinesametantogliaspettidicaratteresquisitamentesociale-lacuradellepersone,l’inserimentolavorativo,ilrecuperodellefiguresvantaggiateedescluse-quantogliaspetticonnessiallacapacitàdicreareoc-casionidilavoro,redditoepatrimonio.
L’impattosignificativodiquestainiziativastanell’allargamentodellaconoscenzaedellesinergietralediverseorganizzazionichevihannopartecipato(Ecosviluppohaunrapportosocietario,spessoreciproco,contuttee4lecomponentidelterzosettoreconcuihacostruitoquestolavorocomune).
L’ideachesottendequestoprocessostanellaconvinzionecheformediintegra-zionenelladifferenzaenel rispettodell’unicitàdiciascunosiano ilnecessariooriz-zonteperconsentircidiaffrontarelasfidadiessereattoricollettividiunwelfarechevogliamodellepossibilitàedelleresponsabilità.
L’iniziativarappresentainoltreunprimotentativoperunragionamentointreccia-tosulraggiungimentodegliobiettividerivantidallarealizzazionediunaretedisog-gettidelTerzoSettoreoltrecheunadefinitivaaffermazioneversoilmodellodell’im-presasocialedicomunitàdapartedellacooperativaEcosviluppo.
Il lavorosvoltonelcorsodelloscorsoannosocialesaràripresoedampliatonelcorsodel2011/2012conunacontinuazionedelpercorsodicondivisionedelbilanciosocialeoltrecheconiniziativediformazionecomuneperisocidellediverserealtà.
46
ARGOMENTO
Banchidiprova:indicatoripermisurarel’impattoeconomicoesocialedelleiniziative,lagestioneperpromuoverelareputazionedell’organizzazione
PAROLECHIAVE
retid’impresesociali,indicatoridiperformance,bilanciosociale
ACURADI
LauraBaludaConsorzioCoesiServizi
CONTATTI
CoesiServizi–[email protected]
COMMENTI
CoesiServizi,centroserviziperlacooperazionesocialeeilterzosettoredellaProvin-ciadiBergamo,dallasuacostituzionestalavorandopercompierelamissiondefinitadalpropriopianostrategico:“Accreditarsicomefondamentalesupportoall’operativi-tàdellacooperazionesociale,dellacooperazioneedeiloroconsorzi,delleorganizza-zioniaventifinalitàsociale,nellosviluppodellecomunitàlocali”.
LasfidacheCoesisitrovaadaffrontareattraversolarealizzazionediservizire-lativiallagestionedell’impresaedelpersonaleacirca80cooperativesocialièprin-cipalmentequelladigestireilnormaleandamentodeiservizidicontabilità,pagheeconsulenzasullagestionedell’impresaconunaparticolareattenzionealbisognosem-prepiùprioritariodapartedelladirigenzadiorientarelapianificazionedellosviluppodell’impresaattraversoanalisiapprofonditedellostatodisalutedell’impresastessa.
Altroelementodisfidaall’attivitàdiCoesiServizièdatodaicinqueconsorzidico-operativesocialidelterritorio,socidiCoesi,chechiedonoalpropriocentroserviziunsupportotecnicoperladefinizionedellepropriepolitichedisviluppo.
Gliobiettividell’iniziativadiricercasullosviluppodellacooperazionesocialeso-nostatiessenzialmente:– fornire dati per l’analisi dello sviluppo delle cooperative sociali socie dei quattroconsorziterritorialinatidallospin-offdiSol.Co.BergamoedelconsorzioR.I.B.E.S.apartiredall’anno2001finoadoggi;–fornirestrumentisnelliallecooperativeclientiperanalizzareintemporealelapro-priasituazioneeconomicaefinanziaria,epotereredigereiprincipalistrumentidiren-dicontazione(bilanciosociale,schededirilevazionidati….).
Idati raccoltieanalizzatihannoriguardato:datieconomici (2001-2010),servizi(2007-2010),formazione(2007-2010),dipendenti(2010),soci,dirigenza,finanziatori,rapportitracooperativeeorganismidi2°livello(caf,centriservizi,consorziterritoria-li,mestieriecomunitàsolidali),progettiinnovativiattivati.
Laraccoltadeidati,realizzatasiaattraversounquestionariosiaattingendoaban-chedatipreesistenti,èstatarealizzatadanovembre2010amarzo2011.Lecoopera-tiveinterpellatehannorispostoalquestionarionel50%deicasi,fortunatamentelebanchedatiadisposizionediCoesiServizisonomoltocomplete,soprattuttoquellecheriguardanoidatieconomiciedelpersonale.
L’elaborazionedeidati,aggiornatiall’anno2010,elaloropresentazioneèstatarealizzataagiugno2011inuneventopubblicoapertoatuttelecooperativesociali.
Èinfasediredazioneundocumentofinalechepossapresentareallecooperativesocialidelterritorioun’analisidellorosviluppoeconomicoedelloroimpattosell’eco-nomiadelterritoriodellaprovinciadiBergamo,conparticolareattenzionealconfron-totralecooperativaaggregateinformadiconsorzioelecooperativecheagisconoindividualmentesulmercatodelwelfarebergamasco.
L’iniziativarealizzata,autofinanziatainteramentedaCoesiServizi,hastimolatolastrut-turadelcentroserviziversolarealizzazionediazionicheintegrinol’attivitàdiraccoltaedianalisideidatirealizzataall’internodellenormaleattivitàdigestionediservizialleimprese.
Ladisponibilitàdidatifacilmenteconsultabiliperlecooperativeepericonsorzisaràilsecondopassaggiodiquestainiziativa.
CoesiServizistalavorandopercreareunapiattaformawebincuiognicoopera-tivaclientepossatrovareidatieconomiciedelpersonale,iloroprincipaliindicatoridimonitoraggio,aggregabiliestampabiliindiversemodalità,facilitandolaredazionedellareportisticaormaisemprepiùnecessariapercomunicarealterritoriolapropriaazione imprenditoriale e sociale. Obiettivo dello sviluppo dell’iniziativa di ricerca èquellodigarantireallacooperativeeaiconsorziterritorialiunafontedidatiaggiorna-taintemporeale,inparteaggiornabilianchedallacooperativastessa.
Indicatoridisuccessodell’iniziativapianificatasarannol’tilizzodellabancadatidiCoesiServizidapartedeiConsorzisocialiedellecooperativeelafacilitàdiraccoltadati“qualitativi”dallecooperativeclienti.
L’evoluzione dei servizi alle cooperative sociali: la definizione e il monitoraggio di indicatori di performance
47
Lacondottadiogniorganizzazionedovrebbebasarsisuunamappaturacompletaditut-tigliinterlocutoridiriferimento(stakeholders),intesinonsolamentecomecolorochepossonoinfluenzareedhannounrapportodirettoconl’impresamaanchetuttiquellichenepotrebberosolamenteesserecondizionati.Inunmondodovenonsololeazionimaancheleintenzionidelleimpresevengonogiudicate,ilruoloprimariodelleorganiz-zazionidiventasemprepiùquellodibilanciareinmodoequoedimparzialegliinteressidiquestisoggetti.
MolteBanchediCreditoCooperativotrentineutilizzanoimplicitamentequestoap-procciostrategiconellosvolgereilproprioruolodi“motore”perlosviluppodelproprioterritorio.AiutateanchedalfattodiesserecooperativeequindidiincarnareiprincipidellaCooperazione(mutualismo,assenzadifinalitàspeculative,uguaglianza,responsa-bilitàsociale…)essesonorealtàincuil’elementosocialeprevalesuquelloeconomico.
ÈattraversouncontinuodialogoconipropristakeholderscheleBanchediCreditoCooperativotrentinecreanoquelValorespessointangibilechevienepoirendicontatonelloroBilancioSociale,unostrumentoprimariodicomunicazioneconilproprioter-ritorio.
LeBanchediCreditoCooperativotrentine,spessodefinitecometutteleBCC“Ban-chedellepersone”perindicareilloroforteimpattosociale,puroperandoinuncontestoeconomico/finanziarioturbolentoedifortecrisinonsitrovanonellasituazionedidoverrecuperarelapropriareputazioneacausadicattivecondotte(adesempiodovutoall’u-tilizzoesasperatodititoli“tossici”)maanzi,piùconsapevolichemai,fannociòchehan-nosemprefattoossiasostenereilproprioterritorioecrearebenesserealsuointerno.Creareconsapevolezzaefiduciaconipropristakeholders,intraprendereconessiconti-nuidialoghiancheasfondoformativodiventaunaprioritàperleBCCtrentine,elaquo-tidianasfidachesipresentaèquelladimanteneresempreviviedattualiiprincipiedivaloriispiratoridelmondoCooperativoacuiesseappartengono,seppurinunmondo“avoltetutt’altrocheCooperativo”.
AdesempioalcuneBCCtrentinehannointrapresoconalcuniIstitutiScolasticideiprogettiformativi,nonsolodicarattereCooperativomaancheapiùampiosfondoeco-nomicobasandosisull’interpretazionediquotidianispecifici(Sole24Ore),supportan-dosiconcanalielettroniciqualiforumcreatiadhocedinterventididocenzanelsingoloIstituto.
IlBilancioSocialechevieneutilizzatonondovrebbequindicontenerenulladidiver-sorispettoaciòcheunaBCCrealmentefamaessereunefficacemetodopercomunica-requelvaloreintangibilecheilbilanciod’eserciziononpuòrendicontare.
Irisultatidiquestoapprocciomultistakeholders,cheimplicaunaforteResponsa-bilitàSocialedelleBCCtrentine, sonostatidoppiamentepremianti inquantohannogeneratounforteValoreperilproprioterritorioilquale,generandoasuavoltafortirelazionidifiducia,haincisoinultimaistanzaancheinterminieconomiciperlesingoleorganizzazioni.
IlmodellodelleBCCtrentine,fortementeecapillarmenteradicatonelproprioter-ritorio,èsicuramentefortedelpropriopassatomapotràesseregrandenelsuofuturosoprattuttograzieadunmodellosempresensibileedapertoallaComunitàintesacomel’insiemedeiportatoridiinteresse,deglistakeholders.Avendoeffettuatounatesidiricercasulla“TeoriadegliStakeholder”edessendolaure-andoinuncorsodilaureaspecialisticosullaResponsabilitàSocialed’Impresa,hotrova-tonaturalefarmicoinvolgerenellosviluppodialcuniprogettiattinenticomeilBilancioSocialedellaBCCpercuilavoro.Ilrisultatointeressantechehopotutosperimentareèstatoquellodipoterapplicareconcretamentealcuniconcettiteoriciallarealtàlavora-tivaeconstatareche,seppureavolteconqualchedifficoltà,essipossonoesserearmo-nizzati.Certo,lastradadapercorrereètutt’altrochefacile,madobbiamoconsiderarecheancheilmiglioredeitraguardinonèmaipuntod’arrivomasolamenteunpassaggiointermedioobbligatoprimadiunnuovotraguardo.
Il bilancio sociale delle BCC e il valore creato in un’ottica “multistakeholder”
ARGOMENTO
Banchidiprova:indicatoripermisurarel’impattoeconomicoesocialedelleiniziative,lagestioneperpromuoverelareputazionedell’organizzazione
PAROLECHIAVE
Banchedicreditocooperativo,bilanciosociale,rapporticonglistakdeholders
ACURADI
MarcoCillisCassaRuralediRoveretoBancadiCreditoCooperativo
CONTATTI
COMMENTI
ConduceAndrea RapacciniHa sviluppato un’esperienza di oltre 20anni nella consulenza di direzione inMckinsey & Co, Value Partners e MBSConsulting.ÈsegretariogeneralediMakeaChange
ZUP-ZuppaUrbanProject,azionicultu-ralinelterritorio(AssociazioneCulturaleFacultura)
Sostegno: alle imprese sociali e all’occu-pazione (Fondazione Cassa di RisparmiodiPadovaeRovigo)
Solare collettivo: azionariato popolare edemocratizzazionedell’energia(Coopera-tivaSo.LE.)
Unconsorzioautonomoperfaresquadratraleimprese(ConsorzioC.A.R.P.I.)
sessione 5
BANCHI DI PROVAStart up!Le nuove imprese sociali
Lasessione,cheprevedeunfortecoinvolgimentodeipartecipanti,ha l’obiettivodiapprofondireidiversimodellidiimprenditoriasocialeattraversounaletturadimer-catoedell’approcciodibusinessedidiscutereconcretamentequattrocasidistart-uprecentementelanciatidaorganizzazionitraloromoltodiverse.Lasessionesaràarticolataintrepartidistinte:Apertura in Plenaria:lasessioneapriràconunabrevepresentazionedellepossibilitipologiedistartupdiimpreseafinalitàsociale,illustrandolecaratteristichespecifi-chedeidiversimodellisoprattuttodalpuntodivistadell’approccioalmercatoeaglistakeholder,lasciandoinsecondopianoleclassificazionigiuridiche.Sempreinquestapartesaràriportatal’esperienzadeiprogettidistartupanalizzatineiprimidueannidelConcorsopernuove“socialventure”organizzatoannualmentedaMakeaChan-ge, indicandoipuntidiforzaedebolezzacomuniagranpartedeiprogettiricevutie le difficoltà che dovrebbero essere superate per rendere le iniziative più efficacisocialmenteepiùsostenibilieconomicamente(L’interventosaràdicirca30minuti,acuradiMakeaChange).Inunsecondomomentosaràdatospazioallapresentazionediquattrocasidinuovistartup.Icasisiconcluderannoconl’individuazionedialcunequestionichiaveconcuileorganizzazioniproponentiintendostimolareunadiscus-sioneinaula.Atitolodiesempiopotrannoesseresollevatequestionilegateaipianidisviluppodellostartup,alleproblematichedifinanziamento,allesoluzioniorganiz-zative,allemodalitàdiquantificazioneecontrollodell’impattosocialegeneratoecc,ecc.(Questasezionedureràcirca1ora,destinandoda15a20minutiallapresentazionidelleiniziativedistartupdapartedalle4organizzazioni).Lavori di Gruppo: dopounbreakdi15minutiipartecipantisiriunirannoinquattrogruppi.Ciascungruppolavoreràsullequestionidiuncasospecificodistartup,allapresenza dell’organizzazione proponente. Il lavoro di gruppo dovrà portare alcuneideeestimolirispettoallequestionisollevatedaciascunaorganizzazione.Lequattroorganizzazioni assisteranno in modo non invasivoalle discussioni; potranno esserechiamateachiarirealcuniaspettirispondendoalledomandedeipartecipanti,manoninterverrannoautonomamenteenonesprimerannoopinionipernoninfluenzarel’iterdeilavori.PersonalediIRISNetworkeMakeaChange,saràadisposizioneperfacili-tareladiscussioneeperaiutareatrascrivereleprincipalievidenzeemerseinsupportiperlapresentazioneediscussioneinplenaria.Altermine,ognigruppoindividueràunrappresentanteperpresentareleevidenzedellavoro.(Lasezionedilavorodigruppoavràunaduratadicircaun’ora).Conclusioni in plenaria:ilrappresentatediognigruppo(nonl’organizzazionestessa)presenteràleevidenzeemersedallavoro,aprendoladiscussioneatuttiipartecipantidellaplenaria.Allafinedellequattrodiscussioni,unbreveinterventodiMakeaChan-gesintetizzeràlelezioniappresedallavoroeirisultatiraggiuntidallasessione.Que-stapartedureràcircaun’ora,conunadiscussionedicirca15minutiperognisingologruppo/caso,sottoilcoordinamentodimakeachange.
LasessionesaràgestitadaAndreaRapaccinisegretariogeneralediMakeaChan-ge(MaC),conilsupportodiIreneBengo,responsabiledell’osservatorioMaCsulbu-sinesssociale.
51
ARGOMENTO
Banchidiprova:progettiinnovatividiimprenditorialitàsocialeinItalia
PAROLECHIAVE
startup,rigenerazioneurbana,produzioneculturale
ACURADI
MyriamSabolla,NoemiSattaAssociazioneCulturaleFacultura
CONTATTI
AssociazioneCulturaleFacultura–Milanowww.progettozuppa.wordpress.comwww.noemisatta.comwww.noemisattablog.comprogettozuppa@gmail.com
COMMENTI
ZUP – Zuppa Urban Project, azioni culturali nel territorio
Il progetto: cultura, creatività, ciboZUPèunprogettoculturalecheconiugacoinvolgimento,partecipazioneedemocra-ziadell’accesso.
Ilcibo(ilpiattodizuppa)èilsupportomaterialeperraccontarelacomplessitàdiunacittàcomeMilanoeperdiventarneparteattiva.Èlostrumentosucuisibasalacre-azionediunformatdilavoro,chepartedall’esplorazioneepresadiconsapevolezzasulterritorioeutilizzalacucinacomeattivatorediprocessidipresaincuradiquest’ultimo.Ilciboèutilepermettereinrelazionelepersonemaancheperveicolarestorieecrearenarrazioninuove,einquestorisiedel’originalitàeinnovazionedelprogetto.
Laculturaelacreativitàsonolerisorseimmaterialidacuiparteilprocessodipar-tecipazioneerigenerazioneurbana:culturaecreativitàdiffuse,chevivononeglispaziinterstizialitracittadinieistituzioni.Unabiodiversitàculturalecheattraversoilpro-gettosiintendecercare,mantenereetutelareeancheri-creare:èquestol’obiettivochefindall’iniziosièpostoilteamdilavoro.
Lasfidaèstataquelladivalorizzarelacreativitàdelterritoriourbanoerenderlavisibile,instrettasinergiaconitemidell’usodellospaziopubblicoedellaqualitàdel-lavitaincittà:inunprogettoconunafortevalenzapubblicamanatodaun’iniziativaprivata,sostenutoesclusivamentedall’entusiasmoedallamotivazionedicittadini,as-sociazionieimprese.
Le fasi di lavoroLaprimaedizionedelprogetto,realizzataaMilano,sièsvoltanelquartierediDerga-no-Bovisa,nellaprimaperiferianorddellacittàehaprevistounaseriedifasieattività:indichiamoquidiseguitoletretappeprincipalidellavoro.–ZUPranzodiPrimavera,unadellePillolediZUP,ovveroazionichetramitemomen-ti conviviali diventano occasione di informazione e comunicazione del progetto, dicrowdsourcingecrowdfunding.–ZUPlab,workshopdiesplorazioneterritorialeecreazionediricettecheraccontanoilquartiere.–ZUPfest,festadiquartiereconitinerari,degustazionielaboratoriallascopertadipa-esaggidaassaggiare.
L’organizzazione e la reteZUPnascecomeunprogettodipromozionedell’attivitàconsulenzialenell’ambitodelmarketingculturaleeterritorialediNoemiSattaeMyriamSabollaall’internodiunsodalizioprofessionalepluriennale,madiventailprimoattodiunafuturaattivitàim-prenditoriale.
Ilprogettononhaoriginedaunacommittenzapubblicaoprivatamadalleesigen-zeprofessionaliepersonalidelledueideatrici:daunapartelanecessitàdisistematiz-zareunaseriedilavoriemetodiadottatinell’ambitodellaconsulenza;dall’altral’oc-casionepermetterelapropriaprofessionalitàalserviziodelterritorioincuientrambelavoranoevivono.DellostaffdiZUPfannoparteClaudiaAcunzo(collaborazioneagrafica,immaginecoordinataecomunicazione)eMariaChiaraCiaccheri(collabora-zioneallaprogettazionepartecipata),ancheco-fondatricidell’associazioneculturaleFacultura,conNoemiSattaeMyriamSabolla.
Nell’arco di un anno il progetto ZUP ha aggregato e coinvolto come partner esostenitori una serie di realtà del territorio e non solo: dalle associazioni (culturali,sociali,ricreative),aglioperatoricommerciali(artigiani,commercianti,esercenti),alleistituzioni(ConsigliodiZonaedUniversità),finoadarrivareaisingolicittadini.Que-stiattoridiventanof-autoridelprogetto:coautoriepartner,maancheambasciatoriepromotorichesi legano in reteattornoallaprospettivadi “fare”per il territorio.Tuttelerealtàcoinvoltehannoavutolapossibilitàdientrareinunareteterritorialeetrasversalechesiponecomeprimonucleoperuncoordinamentopiùsolidoealungotermine.Icittadini,delterritorioenonsolo,destinatariultimidellefinalitàdelproget-
52
to,diventanoalorovoltaparteattivanellapresaincuradelterritorioenelprogettodirigenerazioneurbana:partecipandoalleattivitàdiZUPcomefruitori,comesoste-nitori,comevolontarief-autori.
L’impatto del progetto: le persone, i numeri, le competenze acquisite. L’impatto generato dal progetto ZUP si può misurare in termini di coinvolgimento,comunicazioneesostenibilità.Ilprogettoèstatoideatoedèpartitodaunnucleodiduepersonearrivandoainteressarenumerisignificativinelterritoriodiriferimentoenonsolo:uncoinvolgimentocheintendiamoancorainprogress,madicuisipossonoforniregiàiprimidati.Ecco le persone di ZUP. Unnucleodi2persone,cheinvestononelprogettoenecosti-tuisconoilnucleoideativo:arriviamoacoinvolgereunostaffdi12volontaricondiverseprofessionalità/Unaretedi10realtàtraistituzioni,associazioni,esercizicommercialiepartnertecnicichediventanoinfineanchesponsoresostenitoridelprogetto/150personeecittadininelterritoriodiriferimentochepartecipanoamomentidiconviviali-tà,nelleattivitàdiesplorazione,visita,ricerca,riconoscimentoeriappropriazionedellospaziopubblicoattraversolacucinaelacreatività:150co-autoriefruitoriattividelpro-getto/Oltre15.000personeraggiuntetramitesocialnetwork,unbacinopotenzialedi500.000lettorigrazieallacoperturamediaticadigiornalierivisteditiraturanazionale.
Lasostenibilitàdelprogettoèstatagarantitadauninvestimentopersonaleinter-minidiore/lavoroeprofessionalitàdapartedellostaffprogettualeedeivolontari,maanchedallapresenzadisponsorshiptecnicheedeconomicheraggiuntegrazieallacapa-citàdicreareadesioneintornoaivaloriprincipalidelprogetto(lavalorizzazioneeani-mazionedelterritorio,larigenerazioneculturale,lapresaincuradellospaziopubblico).I numeri di ZUP. 30.000euroilvaloredelprogetto/2.000euroilcontributodispon-sorshipricevuto/28.000eurocopertidainvestimenti,volontariato,sponsorshiptec-nicherealizzategrazieallacapacitàdifareretesulterritorioedicoinvolgeregliattorinonsoloculturali,maanchecommercialieistituzionalinelterritorio.
Attraversolavenditadiservizi(workshopeattivitàculturali)eprodotti(zuppeecibodamangiare)vogliamoproseguire,dopoilnumerozero,nell’otticadiintegrareeconomiaprofit(ristorazioneevenditadiciboattraversoun’attivitàimprenditoriale),economianonprofit(cucinadiidee,attraversolacreazionediun’associazionecultu-raleel’aperturadiunospaziofisicodiincontro,scambio,culturaecreativitànelquar-tiere,inabbinamentoallacucinadicuisopra),edeconomiadeldono(consolidamentodelpeopleraisingevolontariato).
IlprogettoZUPhageneratounimpattononsolosulterritorioincuisièsvoltonellasuaprimaedizione,maanchesull’organizzazionechel’hapromosso.Dalgruppodilavoroinformalechehaideatoerealizzatoilprogetto,ènatal’associazionecultu-raleFaculturaconloscopodiportareavantigliobiettividiZUPattraversostrumentiemodalitàdifferenti.L’associazionesiponecomeprimonucleodiunafuturaimpresasocialechevuoleintegrareinunospaziofisiconelterritorioigiàcitatiaspettidieco-nomiaprofit,nonprofit,edeconomiadeldono.
Lecompetenzeacquisiteattraversoquestoprogetto, in terminidicapacità im-prenditorialeeinnovazionesociale,sonoampieediversificateevannoadintegrarsiconleprofessionalitàgiàesistenti.Sipossonoquielencarealcunideglielementichecostituisconolabasedipartenzaperlosviluppodiun’impresasociale:–creazionediretesulterritorio,integrandopubblicherelazioni,azionidicoinvolgi-mentoegestionedeinodidellarete;–projectmanagementavanzato;–comunicazionecapillare,nonostanteledimensioniridottedellastrutturaorganiz-zativa,attivandoufficiostampa,comunicazionevirale,comunicazionealivellolocale;–fundraisingepeopleraising;
pianificazioneeconomico–finanziariaversobusinessplandiimpresa.
53
ARGOMENTO
Banchidiprova:progettiinnovatividiimprenditorialitàsocialeinItalia
PAROLECHIAVE
sostegnoallostartup,finanza,inserimentolavorativo
ACURADI
UmbertoPironFondazioneCassadiRisparmiodiPadovaeRovigo
CONTATTI
FondazioneCassadiRisparmiodiPadovaediRovigowww.fondazionecariparo.itinfo@fondazionecariparo.it
COMMENTI
Sostegno: alle imprese sociali e all’occupazione
L’iniziativaprevedelaconcessionediagevolazionisufinanziamenticoncessidaBancaProssimaSpaaimpresesociali,cooperativesocialieconsorzisocialiinPadovaeRovi-godestinatiasostenerelespeserelativeallarealizzazionedinuoviprogettisostenibilineltempoeingradodigenerarenuovaoccupazione.Leagevolazionisonoresepos-sibilimediantelacostituzionediunaprovvistacollateralepressoBancaProssimadiimportocorrispondenteaifinanziamentidallastessaerogatiinfavoredeibeneficiariinmododaridurreilcostodeifinanziamentialsolocostodicoperturadel‘rischiodicredito’.PerlanostraFondazione(FondazioneCassadiRisparmiodiPadovaediRo-vigo)ciòsignificalarinunciaallaremunerazioneprevistasuunimpiegodellarelativaliquiditàmediaperladuratadeifinanziamentiinessere.
Possonoessereagevolatiancheiprogettidellaspecieingradodimantenereoc-cupazionequaloraleimpresesociali,lecooperativesocialieiconsorzisocialiabbianoassuntodecisionicomportantiriduzionedelpersonale,conseguentialcalodifattura-toe/oalvenirmenodicommesseacausadellacongiunturaeconomica.Sonoaltresìaccoglibiliprogettidiriconversioneparzialeototaleinimpresesocialidiaziendeincrisiinparticolarisettoriproduttivieterritori.Possonoinoltreessereagevolatiipro-gettidiavviodinuoveimpresesocialiocooperativesocialie/oconsorzisociali,anchedapartedisoggettidisoccupati:questiultimipotrannopartecipareaspecificicorsidipreparazioneperimprenditorisocialiattivatiincollaborazioneconlaCameradiCom-merciodiPadova.Alfinediaumentarel’efficaciadell’iniziativa,l’agevolazionefinan-ziariadicuisoprasipuòcumulareancheconcontributiincontocapitalenellamisuramassimadel10%delfinanziamento.
LaFondazioneselezioneràiprogettiperl’ammissioneaifinanziamentiagevolatidiBancaProssimaSpAdopounesamecongiuntodapartedell’AssociazioneVOBISedellastessaBancaProssimaSpa.Nelcorsodellarealizzazionedeiprogetti,laFonda-zioneeffettueràun’ulterioreselezionedeglistessi,verificandoinparticolareilnume-roelaqualificadelpersonaleassunto,perlasuccessivaconcessioneanchedeicontri-butiincontocapitale.
L’iniziativapuòritenersisignificativasottoilprofilosocialeperdiversimotivie,inpar-ticolare,periseguenti:–favorirel’inserimentolavorativodipersonedisoccupate,possibilmenteinformasta-bileecontinuativa;–stimolarel’imprenditoriaelasolidarietàsocialenelterritorioattraversoilsostegnoaipianidiavvioodisviluppooditrasformazionediimpresesociali,cooperativesocialieconsorzisociali;– rafforzare il posizionamento delle iniziative sociali sul territorio puntando a unamaggioresostenibilitàdelleattività imprenditorialiealpotenziamentodeiprocessidiinserimentolavorativo.
Nonsièritenutoopportunoprevedereerogazionidicontributiafondoperduto-per-chéquestipotrebberoprodurreuneffetto‘distorsivo’sulmercato,agevolandopro-duzionieserviziindannodiaziende‘forprofit’operantinelmedesimosettore-malimitareilcampodiinterventoalsostegnoindirettosuicostidelcreditoilquale,comenoto,presupponelapienasostenibilitàeconomicadelprogettofinanziatoelasuaau-tonomavaliditàproduttiva.Tenutocontodellagravitàdelproblemaoccupazione,sièritenutamaggiormenteincisivaunainiziativaditipomisto,siadiagevolazionecre-ditiziachecontributiva,asostegnodiinvestimentidapartedelleunitàproduttiveediservizidell’economiasociale,adognilivellodellascaladimensionale,sostenibilidalpuntodivistaeconomico,voltidaunlatoaricercaremaggioreefficienzagestionale,acompetereeacresceree,dall’altrolato,aconseguirel’inserimentolavorativodidisoc-cupatie/oinoccupatie,piùingenerale,unamaggiorecoesionesocialedelterritorio.Inaltreparolesièpensatodiconseguireunaumentodell’occupazionefacendolevain
54
primaistanzasulcreditoediincentivare,monitorandolaex-post,larealizzazionedegliinserimentilavorativiconl’erogazionedicontributiinfavoredeicasipiùmeritevoli.
Conl’iniziativa‘SOSTEGNO’sièsperimentatounnuovomodellodiinterventoingra-dodivalorizzarelespecificitàdeipartners:FondazioneCariparopromuovel’iniziati-va,costituisceunaprovvistacollateraleper ridurre l’onerositàdeiprestiti,esaminacoerenzaeefficaciadeiprogetti; l’associazioneVobisoffregratuitamentesostegnoalleimpresesocialiconassistenzaperlaprogettazioneeverificadeirisultati;BancaProssimafinanziairichiedentiutilizzandoancheilnuovostrumentodi‘ratingsocialÈeleCamerediCommerciodiPadovaeRovigointervengonoperl’avvioelegestionedicorsidiformazioneeassistenzainfavoredicolorocheintendonodiventareimpren-ditorisociali.
L’obiettivoconcretoel’impattosocialeconcretoèquellodiassicurarelavoropercirca500disoccupati,sostenereprogettisocialmenterilevantipercirca5milionidieuro,favorirelacrescitadelsettore.Lastimaèstatafattaprendendoariferimentoalcuniparametri,siapurecalcolatisudatidelpassato,comefatturatoperaddettoerappor-totracreditoePIL.
QuestainiziativaharappresentatounprimointerventodellaFondazionenelcampodelterzosettoreproduttivo,noninformadiretta,fral’altrovietatadallostatuto,maindiretta,conlacostituzionediunfondorotativoperilrifinanziamentodellaspeci-ficaoperatività.Altrocambiamentoèrappresentatodalcoinvolgimentodiretto ‘sulcampo’dellaFondazionechemetteadisposizioneleproprierisorsetecnologicheelestrutturedi‘governancÈfunzionalialpienoraggiungimentodegliobiettividelpro-getto.
55
ARGOMENTO
Banchidiprova:progettiinnovatividiimprenditorialitàsocialeinItalia
PAROLECHIAVE
startup,sostenibilitàambientale,cooperazionediutenti
ACURADI
NicolaRosaFederazioneTrentinadellaCooperazioneCooperativaSo.LE.
CONTATTI
FederazioneTrentinadellaCooperazionewww.ftcoop.itftcoop@ftcoop.it
So.LE.–MolinadiLedro(TN)http://cooperativa-sole.it/infocooperativa-sole.it
COMMENTI
LaCooperativaSo.LE.,nascenelgiugno2007,conloscopodicreare,inVallediLedroinTrentino,unmodellosocio-economico,basatosullosviluppodelleenergierinnova-biliesullavalorizzazionedellericchezzeambientalieculturalichelaValleoffre.
Inquest’ottica,haindirizzatolapropriaattivitàsianellacostruzionediimpiantifotovoltaiciperiproprisoci,sfruttandoleopportunitàoffertedalcontoenergia,siarealizzandoimpiantididimensionimedie,finanziatidirettamentedaisoci,attraversovarieformule,conl’obbiettivodicreareunmodellocheavessecomeriferimentol’a-zionariatopopolareelademocratizzazionedellaproduzioneenergetica.Insintesi,lamissiondellacooperativaèdiincluderegliutilizzatorifinalidienergiainuncircolovir-tuosoproduzione/consumo,coinvolgendounaplateailpiùvastapossibiledisoggetti.
Inmolticasi,larealizzazionedirettadiunimpiantopuòrisultareimpossibile,pernormativeevincoliurbanisticiopaesaggistici(centristorici),permotivazionilogisti-co/strutturali(uncondominio,untettomaleesposto),economico/finanziarie,opura-menteidealiinquantosiprediligelasolidarietàelacondivisione.
Ilmodellopresoariferimentoèquellotedesco,doveinterecittàoregionihannoraggiunto l’autosufficienzaenergetica,mettendo inrete laproduzionedeisingoliecreandounasortadicentralediffusa.QuestomodelloinItaliarisultamoltopiùcom-plessoacausadiunanormativamoltolimitantechenonpermettelagestionedellare-te.Solodal2010èstatopossibilerealizzareilprimoimpianto,inquantolanormativaprecedentenonconsentivailtrasportodell’energiadall’impiantodiproduzioneall’u-tente/consumatoresenzalaproprietàdellalineaelettrica.Daquestopuntodivistaèrisultatadeterminanteladisponibilitàe lacollaborazioneconTrentaspa(societàdiservizienergetici),laqualehavistoinquestoprogettounpotenzialesettorediespan-sioneconiugandosial’aspettoeticoeidealedell’iniziativachequelloeconomico.
Alivellolocalesièritenutoulteriormentedeterminanteilcoinvolgimentodireal-tàimprenditorialicheoperanonelsettore(studitecnici,installatori)edelleammini-strazionicomunalichedevonoepossonofavorirel’insediamentodiimpiantisulpro-prioterritoriosugliimmobilidiloroproprietà(magazzinicomunali,palestre,scuole),gettandolebasipercreareunclimadicollaborazioneedicredibilitànelqualeilcitta-dinopossatrovaresicurezze.
Lacondivisionedelprogettoall’internodellecomunitàcontribuisce inmanieradeterminanteacreareuncircolovirtuosoeconomico/finanziarioavantaggiodell’eco-nomialocale,inquantopartecipaallagestionediunprogettoimportantecomequel-lodellepoliticheenergeticheetramitequestoriappropriaisingolielecomunitàdelbenedell’energia.
Ilsociopuòinoltreaccedereaibeneficidalcontoenergiaedalleeconomiedisca-lanellarealizzazionediungrandeimpianto,evitandoiproblemidelpiccoloimpianto,conl’obbiettivodipartecipareadunprogrammapiùampiochepuntaallosviluppoenergeticoalternativoedall’autosufficienzaenergeticaperlaVallediLedro,model-loreplicabileovunque.Determinante,intalsenso,lacollaborazione,ilconfrontoelacondivisioneconlacooperativaRetenergie,chestaproponendoalivellonazionalelanostraesperienza.
A livelloprovinciale, con lacollaborazionedellaFederazione TrentinadellaCo-operazione,si intendepromuovere,d’intesaconiComuniealtrientipubblici locali(BaciniIbriferiMontani,ProvinciaAutonomadiTrento,ComunitàdiValle)unacoope-rativadiutenzacheoperi,perlagestionecollettivadiimpiantifotovoltaicifinoa1000kwcostruitisusuperficidiedificioareeidoneedientipubblici.
Solare collettivo: azionariato popolare e democratizzazione dell’energia
56
ARGOMENTO
Banchidiprova:progettiinnovatividiimprenditorialitàsocialeinItalia
PAROLECHIAVE
startup,retid’imprese,sostenibilitàambientale
ACURADI
AlfeoMozzato,GianDomenicoSavioConsorzioC.A.R.P.I.
CONTATTI
C.A.R.P.I.ConsorzioAutonomoRicicloPlasticaItalia–ZeroBranco(TV)[email protected]
COMMENTI
Premettiamochegliobiettividelconsorziosononumerosiedidifferentenatura.Adognimodoillavorocheprestiamoognigiornoafavoredeinostriconsorziatièguidatodaun’unicavolontà,ossiaquelladicreare,unasquadradiimprenditoriunitaeliberadavincolipolitici,finanziariamenteautonomaal100%eingradoallostessotempodifornirenumerosiserviziaiproprisoci,creandosinergiaecollaborazione.SiamounConsorziodiImpreseincuiognisocioinvesteleproprierisorsemonetarieeumaneognigiorno.
Tralasciandoillungoelencodelleattivitàdelconsorzioelepeculiaritàchecidiffe-renzianodaglialtrisoggettidituteladelsettore,cipremefocalizzarel’attenzionedelnostroraccontosullaconvintavolontàdiognicomponentedelConsorziodicrearee,fieramenterappresentare,laprimasquadraitaliananelsettoredellaraccolta,ricicloeproduzionedimanufattieimballaggiconplasticariciclata.Questasquadra,partitaconnoveaziendeconsorziatechenelgirodidueannièarrivataaraggiungereilnume-rodiventicinque,hatraisuoiscopimassimiquelloditutelareepromuoveregliinte-ressieconomiciesocialidelleproprieconsorziatesianeiconfrontidelleistituzionichedellapopolazionecivile,inriferimentoaduncompartotroppospessoeinutilmentebistrattato.Sololenostreaziende,cheraccolgono,riciclanoeproduconoimballaggiemanufattidarifiutidiplasticaderivantidasuperficieprivata,riciclanopiùdi200.000tall’annodiplasticatipoLdpeeHdpeeimpieganooltrei1000dipendenti.Unap-portooccupazionaleoltrecheditutelaambientaleperlanostraeconomiaesocietà.Letipologiediplasticariciclatedallenostreimpresehannocreatounnuovomercatobenprimadellacrisimondialedel2008,bensìdagliinizideglianni’80,equestohapermessounanotevoleriduzionedell’importdimateriaprimavergineedirisorsena-turali.Comunicarequestopassaggio,daunalogicaprettamenteambientalistaadunalogicadicreazionediunnuovoeproficuomercato,potrebbecrearel’equilibrioneces-sarioperfarsviluppareadeguatamentel’interosistema.
L’errorecheèstatocommessodanumerosiimprenditoridelsettoreinpassatoèstatoquellodichiudersiariccioall’internodelleproprieaziendeeprofittisenzaren-dersiinrealtàcontodell’evoluzionedeitempi,dellamancanzadicomunicazionedelpropriooperatoalmondoesterno,deldesertoattornoalorocreatodallafalsainfor-mazione,edellaincapacitàdapartedelleistituzioniditutelaregliinteressidell’interosettore.Alcunitraquestisoggetti,probabilmentepiùilluminatidialtri,hannodeciso,allafinedel2007diiniziareafarsentirelapropriavoceeimportanzaanchealdifuorideipropriufficiolaboratori.
Laplasticanonènociva,èstatacreatadall’uomoperl’uomo,l’utilizzosbagliatochesenefanondipendedallaplasticamadalcomportamentoerratodelsingolo.Dicosaparliamoquandociriferiamoalla“tutelaambientale”nelcampodeirifiuti?For-searaccogliereipropririfiutidaperterraedifferenziarliindiversicestini?Oppurericercaredeiprodotticonmenoimballaggi?Fareusoconsapevolemaincoscientedisacchettibiodegradabili?Pensaredicambiarecerti stilidivita inmanieradel tuttoautonomamainrealtàgiostratadalladistribuzionedimassaedall’informazionequo-tidianaenonscientifica?
Tuttiquestisonoglierrorichecommettiamoognigiornoquandociriferiamoalla“tutelaambientale”inriferimentoairifiuti.Sevogliamoveramentetutelareilnostroambientedobbiamoincentivareilriusoeilricicloinmodotaledariuscireasfruttareminorrisorsenaturali,compieredellescelteconsapevolienonguidatedall’entusia-smoodallafrenesiaedallapocainformazionedelmomento.
IlConsorzioCarpièstatoilprimopromotoreeedèattualmenteilprimoeuni-co gestore di un sistema autonomo di gestione dei rifiuti di imballaggi di plastica,chiamatosistemaPARI.Questostrumentohageneratounaseriediconseguenzesiaall’internodelleistituzioninazionalichesioccupanodellagestionedeirifiuticheperledinamichedelmercatodegliimballaggi.Perquantoriguardailprimoaspettoilcon-sorzio ha creato l’unico precedente in Italia nel campo della plastica di un’azienda
Un consorzio autonomo per fare squadra tra le imprese
57
esentedall’obbligodipagamentodelCACimpostodalConsorzioNazionaleConaiperlagestionedellosmaltimentodeirifiuti.Brevemente,ognitonnellatadiplasticaadi-bitaadimballaggioèsoggettaa140euroditassadaaccreditarealConsorzioRecicloPlastica(CO.RE.PLA)chefacapoalConsorzioConaiperlagestionedelmaterialepla-sticodefinitorifiuto.Comeprevistodall’articolo221delTua(TestoUnicoAmbientale)un’aziendaconsorziataèriuscitaacreareeafarsiautorizzaredall’OsservatorioNazio-naledeiRifiutiilpropriosistemadigestionedeirifiuti,quindiraccolta,riciclo,produ-zionediimballaggioeadimporreilpropriocontributodigestionecheèparia60eu-ro.Questohacausatounaseriediconseguenzeacatena:oltreacreareunprecedentehafattoinnalzareillivellodifatturatodellaaziendadicuisiamoigestoridelsistema.
Per gli altri soggetti coinvolti nel Consorzio Carpi invece c’è una continua tra-smissionediknow-howtraimpresedelnordesudd’Italiacheconsente,soprattuttoaquesteultime,diapprenderemetodiesistemiproduttiviall’avanguardiainEuropaperquantoriguardalaraccoltaeilriciclodimaterieplastiche.
L’obiettivoèquellodinongenerareloschiacciamentodellenostreimpresetralamorsadelleistituzioninazionalitroppospessoespostecontrol’utilizzodellaplasticasenzaunaveraragionedi fondoesicuramentealla lucediun’adeguataformazionetecnicaallespalleelaconcorrenzaprovenientedaOrientedall’altra.
Perquantoriguardalapossibilitàdireplicarelanostrainiziativa,numerosisonogliesempisimiliinaltripaesieuropei,tratuttiilcasodellaGermania,dovesonopre-senticonsorziautonomiinmoltisettoridellagestionedeirifiuti.Inriferimentoagliindicatoriperlavalutazionedellaportatadell’impattogenerato,lacomplessanorma-tivacheregolal’interocompartohaportatoadunageneralizzataconfusionequandocisiriferiscealsettoredelriciclo.Brevemente,irifiutidiimballaggioplasticosisud-dividonoinprimari,secondari,terziari.Dellagestionedeiprimi,nelcasodeipolimeri,seneoccupailCO.RE.PLA.Tramiteisuoimezzidigestionechesonolostoccaggioelavenditaall’astaalleaziendeprivatedeirifiutiraccoltidaraccoltadifferenziataurbana(25%deirifiutidiimballaggioimmessialconsumo).Deisecondariedeiterziariinveceseneoccupanoleaziendeprivateprelevandooricevendoirifiutidirettamentedasu-perficieprivata(75%deirifiutidaimballaggioimmessialconsumo).
Noituteliamochisioccupadeiterziariedeisecondariechehaachefaresoloindi-rettamenteconiprimariinquantoacquirentiduranteleastepubblichediCO.RE.PLA.
Concludendoconunesempiodiconfusioneriguardo il temadellagestionedeirifiuti, le cronache attuali parlano spesso di “comuni ricicloni”. Questo concetto dipersènonesisteenonhasensodiesserepromossoinquantouncomunenonriciclanemmenoungrammodeirifiuticheprelevadallenostrecaseodalleisoleecologiche.Ruolodelcomune,infatti,èquellodigestireiquantitatividirifiutieconsegnarlipoial-leaziendeprivatecheselezionano,stoccano,trasportano,riciclanoepoiriproduconomaterieplastichericiclate.Riguardoaduncomune,cisipotrebbebenissimofermareabuonocattivopromotoredellaraccoltadifferenziataurbana,checomunquerappre-sentasolounterzodelvolumedeirifiutidiplasticatotale.
ConduceGraziano MainoSociodicooperativadiricerca,consulen-za, formazione e documentazione (Pares- www.pares.it). Docente a contratto diPsicosociologia dei gruppi e delle orga-nizzazioni presso la facoltà di Psicologiadell’UniversitàBicoccadiMilano
ORSoFactory.Lanostramodalitàdi“sno-dare”(CooperativaSocialeO.R.So.)
Imprenditorisociali,cassa integrati,resi-lienti…(CooperativaSocialeL.I.N.U.S.)
Una“scuola”perimprenditorisociali(Fe-dersolidarietàTreviso)
Avvicendamenti nei gruppi dirigenti e aiverticidellecooperativesociali(Pares)
Crescere per rimanere piccoli (AziendaUSL10Firenze,AtelierCooperativaSocia-leFirenze)
sessione 6
IMPRENDITORI SOCIALI SI DIVENTAIniziative per fare crescere nuova imprenditorialità
Un presente impegnativoIcambiamenticheinvestonoimondisociali,lapossibilitàdidescriverlinellalorova-rietà,l’esigenzadiconsideralinellacomplessitàdelloroevolversi,lasensazionechelefatichedelleimpreseedegliimprenditorisocialisianofinalmentenominabili,laperce-zionechecisitroviinprossimitàditrasformazioniancoranonbenprefigurabili,mo-tivanol’esigenzadiascoltarestorieedesperienzeediragionarciapiùvoci.Siintrave-donopossibilità,sperimentazioni,esperienzechementrevalorizzanoinvestimentieculture,contemporaneamenteapronoanovitàepossibilitàperchiharesponsabilitàdigovernonellecooperativeenelle impresesocialieperchisia interessatoal lorofuturo.
Voci sul campoL’ipotesiècheleorganizzazioniabbianogiàincontrato,messoatema,discussolaque-stionediqualiparole,esperienze,risultati,valoririconoscerenelpresenteeportarenelfuturo.Accadecheladescrizionedellavoro,delledifficoltà,dellesfidecheleor-ganizzazionisocialiaffrontanosiadeclinataalpassato,unamiticaetàdell’oro,oggiappannata, funzionadanucleogeneratoredi impegnonelpresente.Segnodistan-chezza?Difatica?Segnochelarealtàècambiatacosìrapidamentedarichiederetem-pestiviaggiornamenti?Eppure,insiemeadalcunenostalgie,vengonoraccontatian-chetentativi,scoperte,successi,inattesiincontri,soluzionicreative.Conlefaticheealcunedisillusionisiaccompagnanonuovesperanze,nuoviinvestimentinuoveintra-prendenze.Storie(inparte)nuovedaraccontare.
Il futuro è… da un’altra parteComesistannomuovendoimpreseecooperativesociali,networkdiimprese,retidirappresentanza,agenziediformazioneeconsulenzaperdarecontinuitàailoropro-gettierisponderealledomandesociali,deimercati,dellasocietà?Qualiesplorazioni?Qualiprocessidi riorganizzazioneediridefinizionedelleresponsabilità,dimesseapuntoorganizzativeediristrutturazioni?Qualirinnovamentineigruppidirigenti?Qualiponti,dialoghi,confronti,ospitalità,collaborazionivengonoattivateepossonoessereintraprese?Qualipartnershipinusuali?Quali curiosità suscitano le cooperative e le imprese sociali, quali nuovi soggetti equalicoinvolgimenti?Qualinuovivolti?Qualirappresentazionicollettive,qualeimmaginario,qualiparadigmiorientanoilla-vorosocialeeconsentonodipensareevoluzionieprospettive?Qualiprogettiequalicambiamenti?Qualistrumenti,qualiattività,qualiinterventisonopossibilinelleorganizzazioniperrinnovareleenergieerigenerarel’impegno?Qualiconcretepossibilitàdiazione?L’obiettivocheguidailworkshoptematicoèdipresentarestorie,raccoglierespunti,provareadapprenderedalleesperienze,mettereincircoloideeeipotesidilavoro.
Condividere e rilanciareAipartecipantiallesessionidilavorononèrichiestoesclusivamenteuncontributodiascoltoedipensiero.Nonsolocisaràspazioperdiscutereleesperienzeeleriflessionicheitestimonipresenteranno,mal’edizionediquest’annodelworkshoprichiedeunosforzocollettivodielaborazioneesintesiperpresentarenelcorsodellasessioneple-nariafinaleinterrogativi,spuntieproposte.
61
ARGOMENTO
Iniziativeperfarcrescerenuoviimprenditori:progettiformativiediconsulenzaperqualificareefaremergerel’imprenditorialitàsociale
PAROLECHIAVE
coinvolgimentodeisoci,sistemainformativo,sostegnoallostartup
ACURADI
AndreaGenovaCooperativaSocialeO.R.So.
CONTATTI
O.R.So.–[email protected]
COMMENTI
ORSoFactory. La nostra modalità di “snodare”
Ilprogettointendesperimentareunaformuladiinnovazionedalbassochecoinvolgeisocilavoratorieglistessidestinataridelleiniziativesecondounmodellobottom-up,sfruttandol’intelligenzacollettivageneratadaglioperatoriperifericidellacooperativa.
ObiettivodellaORSoFacoryèlaraccoltadisuggestioni,ideeeproposteinnovati-vevolteamigliorarelecondizionidivitadeidestinataridelleattivitàeafarcresceredalpuntodivistaqualitativoiservizialororivolti.Traleazionipreviste:–TellMe:FocusGroupconidestinataridelleattivitàconl’obiettivodiraccogliereillo-ropuntodivistarispettoaibisogni,allemodalitàoperativeagite;–PopCorn:laboratoritraoperatoricondottiutilizzandoappositetecnichedipensierocreativo,finalizzatiall’emersionediidee/visioni/suggestioniinnovative;–ORSo160:attivazionedinumerodicellularededicatopercondividere(anchetramiteSMS)pensieri,proposte;–WikiFactory:bachecavirtualeincuiognioperatorepuòpresentarelepropriepro-postedimiglioramentosuccessivamentecommentateedimplementatedaicolleghi.
Ilprogettocoinvolgedirettamentetuttiisocielavoratori,nonchéalcunigruppididestinatarifinalidegliinterventidellacooperativaesifondasualcuniassuntime-todologicidibaseimportanti:–lacircolazionedelleidee,operandononnellalogicadelsegretoaziendalemainquelladellacondivisionedellaconoscenza;–l’ambiente: lacreativitàvieneinfattistimolatadauncontestocreativo.Perquestosisonoprivilegiaticontestiestrumentiinformaliincuilamentetendearilassarsieasu-perarepiùfacilmenteivincolipsicologicieculturalichelimitanoilpensierocreativo;– il clima interno: occorre che ciascuno abbia la certezza che le proprie idee, perquantoassurdesiano,sarannosempreecomunqueascoltate,accettateeoggettodifeedback;- l’utilitàpercepita: il lavorocreativoèdivertente,marichiedeunnotevolesforzo.Ènecessariochelepersonechiamateasostenerlonevedanol’utilitàperséeperl’orga-nizzazione.Chièstatocoinvoltoinungrupposaràquindicoinvoltonellastesuradelprogettooquantomenosaràmessoaconoscenzadeglisviluppicheillavorohaavuto.
LeattivitàsonoprogettateegestiteinprimaistanzadalResponsabileORSoFac-tory,individuatointernamenteallacooperativaaseguitodiun’autocandidaturaallafunzione.Leprincipaliconoscenze/competenzepreseinesamenelprocessodisele-zionesonostate:conoscenzadeiprocessieprodottiORSo,fondamentiteoricidipro-gettazionepartecipata,adattabilitàeflessibilitàdipensiero,visioned’insieme,capa-citàdianalisiedisintesi,innovazione.
Inoltre,perlagestionedialcunispecificiincontrisonostaticoinvoltialcuniesper-ti/facilitatoriingradodigestireconmetodologieetecnichepartecipativegliincontriecurarelarestituzioneaipresentieall’organizzazionediquantoemerso.
Conl’obiettivodievitareilrischiodi“delegare”alsoloResponsabile ilpresidiodellafunzionediricercaesviluppo,nelcorsodell’ultimoannosonostatiancheorga-nizzatialcunipercorsiformativiinterniche,utilizzandometodologiecreative,hannocomplessivamentecoinvoltounacinquantinadidirigenti/operatoridellacooperativanell’innovazionedeiprodotti/serviziacatalogo.
IlrisultatiattesiattraversoilprogettoORSoFactorysonosostanzialmentediduetipi:daunlato,cogliendolasfidadiinnescare/stimolareunprocessoinnovativoditi-pobottom-up,unprimoparametrodavalutareèdatodalcoinvolgimentodeglistessielavoratoridellacooperativa(numerodioperatoricoinvoltinegliincontriorganizzati,soddisfazionepercepitadaipartecipanti,numerodiproposte/ideepervenuteasegui-todell’attivazionedirettadeglioperatori...);insecondoluogooccorreattentamenteanalizzarequantoelaboratoaseguitodeipercorsiattivati (percentualediproposteprogettualisviluppate,numerodiidee“prototipate”...).
62
ARGOMENTO
Iniziativeperfarcrescerenuoviimprenditori:progettiformativiediconsulenzaperqualificareefaremergerel’imprenditorialitàsociale
PAROLECHIAVE
formazione,orientamentostrategico,cambiamentoorganizzativo
ACURADI
MaricaPreda,ParideSorziCooperativaSocialeL.I.N.U.S.
CONTATTI
L.I.N.U.S.AlmennoS.Bartolameo(BG)[email protected]
COMMENTI
Siamoungruppodi imprenditorisociali,dirigentieconsiglieriche inunperiododicrisisiaeconomicasiadiwelfare,hannodecisoditraghettaredall’adolescenzaall’e-tàmatura,lapropriaorganizzazionecooperativachesioccupadifamigliaepolitichegiovanili.Obiettivicheabbiamoelaboratodopol’inizialebilanciodicompetenzesonostati:–rinforzarelanostracapacitàassertivaesentircisicuridelleindicazionichelenostrecapacitàcidanno;–acquisirestrumenticheciaiutinoavedereconpiùchiarezzaleprospettiveperilfu-turo,impostandolanostraorganizzazionesullavoroperobiettiviperchésisviluppil’imprenditivitàelacapacitàinnovativa;–definireunaidentitàchiaradellacooperativaLINUSalfinedistabilirneilposiziona-mentonelmercatoorientandoleattivitàdellacooperativaunregimecheprevedeilpagamentodirettodichibeneficiadeinostriservizi.Ilpercorsosièstrutturatoinduepercorsiparallelidedicatiaiduegruppi(politicoestrategicooperativo)tesiadefinire:
CdA–averepropedeuticamenteuna”Alfabetizzazioneorganizzativa”partendodallarilet-turadell’organigrammaattuale;–definireinternamenteedesternamentelefunzioni(compiti/obiettivi)delCdA;–introdurremetodiestrumentigestionali(sistemioperativi,urgenteladefinizionedelprocessodicomunicazioneedecisione);–analisideirapportitralevarieunitàorganizzativesoprattuttotraCdAeReferentid’AreaeDirezione;–valutareunapianificazioneperlosviluppoel’innovazione(aspettid’imprenditoria-lità)–dimensionestrategica;–avereunarappresentazionesucomepresidiarealivelloistituzionalelerisorseuma-neintesecome“capitale”dellacoop.LINUS,inmodoparticolarecomprendereacosaservonolejobecomedefinirechiariprocessididelega.Referenti d’Area e Direzione–unadefinizionedelruoloprofessionaleeoperativodeiReferentid’AreaeDirezione(riconoscerel’importanzadelruolostrategico-gestionale,credereinciòchesifa,alza-relapostadelproprioposizionamento,lavoraresull’intenzionalità);–strutturarel’identitàdelgruppodilavorodeiReferentid’AreaeDirezione;–possederemetodiestrumentiperlagestionestrategicooperativadelleAreeelacollaborazioneconilCdA.
A questo lavoro si è affiancata la consulenza alla responsabile del marketing ecomunicazionepercreareunufficiomarketingdellacooperativae ri-posizionare lacooperativanelmercato.
Gruppipromotorieoggettodelpercorsodiriorganizzazioneeri-posizionamentoso-nostatiireferentid’areaedilCdA,diformazionepedagogicaecreativa,prestatialmanagmentdopounclassicopercorsodasocieducatori,adirigentieCdA.
Formatisulcampo,quindi,edincertiedinsicuridelleproprierealicompetenze,riconoscendopocoilsettingdellavorodigruppo“tendiamoanavigareilmomentoenonsiamocapacidifermarcieprogrammare”.Neltempoel’esperienzacomedirigentiabbiamoacquisitocompetenzeorganizzativeimportanti,economiche,digestionedeibudget,nell’organizzazionegruppidilavoro,delpersonaleestrategiche.Competenzegestiteinmododisorganizzato,conmolteincertezzesullenostrerealicapacità,conqualcheaffanno.Obbligatorioquindiagiresullosviluppodellesinergiecapacidiac-crescereefficaciaedefficienzadell’interaorganizzazione.
Imprenditori sociali, cassa integrati, resilienti…
63
Hannogestitoilpercorsodiformazioneeconsulenzadueorganizzazionichepurnonessendostatecontattatecontemporaneamentesonostatedisponibilie ingradodicoordinarsimoltobenenellagestionedeidiversipercorsiinatto.Laresponsabiledel-laformazioneedellerisorseumanedellaCooperativahafunzionatodaraccordotraleorganizzazionieicorsisti.
SEGUILFILOROSSOdelDott.PaoloPrandelli,espertoneiprocessiformativi.Do-centeeconsulentesuitemicheriguardanolagestionedellerisorseumane,sioccupadicomportamentoorganizzativoedeiprocessiselezione,valutazioneesviluppodelpotenzialeumano.LaureatoinScienzedellaFormazione.Specializzatoinpsicosocio-logiaesviluppoempowermentdellepersoneedorganizzazioniconducedaanniin-terventiformativieconsulenzesuitemidellagestione,valorizzazioneesviluppodellerisorseumaneedellelorocompetenzeinaziende,cooperativeedentipubblici.
FUNDRAISERPERPASSIONEèunmarchiocreatonel2009,fruttodiunaevoluzio-neematuritàprofessionalesviluppatainoltre10annidiesperienza.PernoiilFundRaisingèunequilibratomixtracondivisione,relazioneemetodo.FUNDRAISERPER-PASSIONEnonsostituiscel’entenellarelazioneconildonatore,mametteadisposi-zionedell’aziendanonprofitilproprioknowhowpercostruireunvaloreaggiuntochepersistaneltempoerendal’organizzazioneautonomanelreperimentodellerisorseumane,strumentaliedeconomichenecessarieallosviluppodellapropriamission.IlDott.LucianoZaninelaDott.ssaGuiaGraco,hannoportatoavantiilprogetto.
Avendoappenaterminatoilpercorso,siamoingradosolodifornireindicazioniriferi-teaglieffetti“immediati”delpercorso,chenonsonopochi,altempolasciamoilcom-pitodirilevaregliimpattisullungoperiodo:–Èstatochiaritomoltobeneillivellodellecompetenzecheigruppidilavorodevonopossedereecosa“mancaancora”.–Abbiamodefinitounarappresentazionechiara,definitaecondivisadellaGestioneorganizzativadellacooperativa.–Sonochiariiflussidicomunicazionenecessaritraidiversilivelliorganizzativi,qualimandati,ruoliecompetenzehannolediversefigure.–Abbiamorinnovatomissionevisiondellacooperativadefinendoglielementiutiliallaridefinizionedelnostrobrandsulmercato.–Ècambiatoilnostroorganigramma.–Sonostateformulareipotesifunzionali/strategichedicambiamento.–Èstatostrutturatoilpianodimarketingedicomunicazione,avviatoilciclodife-steggiamentideldecennaledellacooperativa,–C’èpiùenergia.
Ilpercorsocheabbiamointrapresoèstatofaticosoperun’organizzazionecomelano-stracheideologicamenteviveil“pensare”comeoppostoal“fare”enoncomplemen-tare.Fermarcièstatol’aspettopiùdifficilemamolto“terapeutico”.Illavorodelledueorganizzazioniformativesièrivelatomoltosinergicoeneèrisultatoununicoproget-to,completoedefficace.
Lanostraesperienzaèquelladiavereavutoun’occasioneimportanteediaverlavissutaalmeglio;èsicuramenteunapropostaripetibileenecessariaperoperareunrealepassaggiodaoperatorisocialiaimprenditorisociali,capacidistarenelmercatosociale attuale, dove la capacità imprenditoriale deve sempre coniugarsi con lacompetenzainnovativaeorganizzativa,edilpossessodistrumentioperatividedicati.
64
ARGOMENTO
Iniziativeperfarcrescerenuoviimprenditori:progettiformativiediconsulenzaperqualificareefaremergerel’imprenditorialitàsociale
PAROLECHIAVE
formazione,ricambiogenerazionale,leadership
ACURADI
AntonioZamberlanFedersolidarietàTreviso
CONTATTI
ConfcooperativeTreviso–LancenigodiVillorba(TV)[email protected]
COMMENTI
Scuola Dirigenti di Federsolidarietà TrevisoLanecessitàdiquestopercorsoformativohapresoavviodallamaturataconsapevo-lezzadiFedersolidarietàTrevisodelbisognodisostenereilricambiogenerazionaledelgruppodirigenteall’internodellenostrecooperativesociali.LacooperazionesocialetrevigianasitrovainfattiinunmomentostoricoincuilamaggiorpartedegliattualiPresidentisistannopreparandoperlasciareillororuoloneiprossimianni;d’altrocan-to,gliattualiquadriintermediavvertonolanecessitàdiesseresupportatinell’acquisi-zionedicompetenzemanageriali,organizzativeedileadership.
Èperòmutatoilcontestodiriferimento,edèsoprattuttoincontinuaevoluzione,equestorichiedeconoscenzeeabilitàinpartediversedaquellideiPresidenti“storici”.Sonoquindinecessariamentediverselecompetenzerichiesteoggiadunbuondiri-gente, ossia a chi si trova in condizione di sperimentare una leadership, all’internodellacooperativamaancheversol’esterno,versoglialtriattorilocaliconiqualisiamochiamatiacostruireun’impresa“dicomunità”.Dobbiamoquindiprospettareunaevo-luzionenelmodellodileadership:unleaderdiversorispettoallaprimafasediavvioedecollodellacooperazionesociale,passandoprobabilmentedaunaleadershipcari-smaticaaunapiùdiffusaedistribuita.
Questointerventoèstatorivoltoa“quadri”:personecomunqueconunlivellodicorresponsabilitànellagestione,conduzioneesviluppodellacooperativa.
L’obiettivodelpercorsoinoggettoconsistenelpreparareungruppodi40giovanicooperatoriprincipalmentesull’aspettopoliticodi“esserecooperatorioggi”,politiconelsensodicomprenderecosasignificaesserecooperatorisociali,oggi.Infattiquestepersonecoltempoentrerannosempredipiùinaspettinonsolotecnicidigestionedellacooperativamasemprepiùnegliaspettirelazionali,diconoscenzaescambio,direteedicreazionedivaloreaggiuntodellacooperazioneneleperilterritorio.
Aspetti caratterizzantiIlpercorsosidelineacomeunlaboratoriodiformazionepolitica.Performarenuoviimprenditorisocialinonbastanoleconoscenzeteoriche(breveperiodo),ossianonba-stalavoraresulpianodel‘saperÈmasidevenecessariamentelavorareanchesulpia-nodelsaperfare(medioperiodo)esaperessere(lungoperiodo).Ipartecipantisonocoinvoltiinmetodologiedidatticheattiveequindiimpegnatiinpercorsidiapprofon-dimentoedicostruzionecomune.
Lametodologiadi lavoro. Innanzitutto il ruolomolto innovativoe interessantedella“Cabinadiregia”(formatadarappresentantidiConfTv,deiPartnerdiprogetto,dellecooperativesocialiaderentialpercorso);inoltrelasceltadi“riservare”laforma-zionefrontaleallatrasmissionedeicontenuti indispensabili:siècercataunastradaperscenderedallateoria(ledocenze)allaprassi(illaboratorio)passandoperilcoin-volgimentodibuoneprassietestimoniprivilegiati(iworkshop).Insomma,unaforma-zionecheescedaicanoniclassicidellaformazionetradizionale.
IlpercorsoprevedeilcoinvolgimentodegliattualiPresidenti:essipartecipanoadunpercorsodiriflessioneecondivisionechesisvolgeparallelamentealpercorsodeigiovani.L’obiettivoèquellodiagevolareilprocessodiapprendimentodeigiovani,vol-toadaccompagnarliesostenerlinelloropercorsodimaturazione.
La“Scuola”èpensatacomeprogettodiFedersolidarietàTreviso,delterritorioedellarete,quindicomepercorsocondiviso,voltoasvilupparecapacitàditesserere-lazionitracomuniintendimenti,sviluppareinterscambio;l’obiettivoèanchequellodirinforzareunospiritodicondivisione,dicollaborazione,erinforzarelafiduciarecipro-cadellareteterritoriale.
Necessitàdiessereaccompagnatiinquestopercorsodareferentiautorevoli:Eu-ricseinprimis,AicconeIrecoopVeneto,chelavoranoconnoiinmodocongiunto.
Una “scuola” per imprenditori sociali
65
ARGOMENTO
Iniziativeperfarcrescerenuoviimprenditori:progettiformativiediconsulenzaperqualificareefaremergerel’imprenditorialitàsociale
PAROLECHIAVE
ricambiogenerazionale,ricercaesviluppo,approcciomultidisciplinare
ACURADI
AnnaOmodeiPares
CONTATTI
Pares(CompetenzeeStrumentiperlepersoneeleorganizzazioni)–[email protected]
COMMENTI
Come affrontare il delicato tema degli avvicendamentiAvvicendamenti, successioni,passaggi, transizioni:parolenonequivalenti,processinonlinearirappresentazionichesembranoesserepocoinvestigate.Nelleorganizza-zionisocialisiinvocaspessoilcambiamento,etraicambiamentipiùdelicatiecom-plessivisonogliavvicendamentineiruoliintermedidiautoritàei‘ricambi’neigruppidirigenti,neiruoliapicali.
L’esperienza di ricercaAbbiamorealizzatounlaboratoriodiricercasultemachehapermessodifarinteragi-reesperienzepersonaliconesperienzedialtri,raccolteattraversointervisteefocusgroup;inoltre,iquadriconcettualiprodottidallaletteraturainambitidisciplinaridi-versi(psicologici,sociologici,antropologici,economici,organizzativi,storici)cihannoconsentitodicircoscrivereiconfinidell’argomentoediindividuareinucleiprincipaliintornoaiqualisiconcentranolediscussioniediinserireinunacornicepiùconsolida-taleriflessioniemersedalconfrontoingruppo.Nelcircolodistudioipotesieapportisonostatidiscussie riconsideratipercogliere indicazioniesviluppareelaborazioniulteriori.Illavorodiconfrontoèstatoalimentatodaun’attivitàdiscritturainternaalgruppodilavoroedaunascritturaapiùmani,disintesi,perprodurrequadriconosci-tivicomunicabili,dapresentarepernuovediscussionieriflessioni.
Gliesitidiquestopercorsohannomessoinlucelacomplessitàdell’argomentoelavarietàdellequestioniedeisoggettiingioco.Parlarediavvicendamentigenerare-azioniambivalentinegliinterlocutoricoinvolti,chesedaunlatomostranointeresse,dall’altrorivelanoresistenzenelpassaggioall’azione:parlarediavvicendamentisigni-ficagestirenonsoltantoquestionidiordineeconomico–giuridico,maconfrontarsiconstoriedisingoliedigruppi,divitafamigliareeorganizzativa.
Crediamocheinalcunesituazioniorganizzativepossavalerelapena,istituireungruppodistudioericerca,cherichiedainvestimentiditempoedienergiesostenibiliepermettamodalitàdipartecipazioneanchevariabili,chemettaincircolospuntiutilialconfronto,chemoltiplichileideedisponibili,chesviluppinuoviapprendimentico-meesitodellavorocomune,cheincuriosiscaediailgustodellaricerca.
Attivarepercorsidiricercaeriflessione,promuoveremomentidiformazione,for-malizzaremodalitàcheindirizzinoeaccompagninoletransizioneaiverticidelleorga-nizzazioni.Tremodalitàcheanoipaionoavereunospecificogradodicomplessitàerichiedonoinvestimentiorganizzatividifferenti…
ObiettiviGliobiettivicheciponiamonelworkshopsonodiprovareapresentarealcuneipotesiperaccompagnareilprocessodiavvicendamento,raccogliereidiversipuntidivistaerifletteresultemadelrinnovamentodeigruppidirigentinellacooperazionesociale.L’esperienzadiricercasultema,infatti,hamessoinlucelapresenzadiletteraturacheriguardaquasiesclusivamentelesuccessioninelleimpresefamiliari.Cosaaccadenel-lecooperativeenelleimpresesociali?Comevengonoaffrontatievissutiiprocessiditransizioneneiruolidigoverno?Qualielementipossonosostenerli?Equali,invece,lefaticheeitimorinelleorganizzazionicoinvolte?
Avvicendamenti nei gruppi dirigenti e ai vertici delle cooperative sociali
66
ARGOMENTO
Iniziativeperfarcrescerenuoviimprenditori:progettiformativiediconsulenzaperqualificareefaremergerel’imprenditorialitàsociale
PAROLECHIAVE
formazione,inserimentolavorativo,innovazionediprodotto
ACURADI
PietroMariaGallianiAziendaUSL10FirenzeAtelierCooperativaSocialeFirenze
CONTATTI
AziendaUSL10FirenzeAtelierCooperativaSocialeFirenzewww.coopatelier.org
COMMENTI
Auto-Formazione in situzione… per imprenditori socialiDaunlaboratoriodisartoriagestitodalDipartimentodiSaluteMentaledell’AziendaUSL10diFirenze,aseguitodiuncorsodiFormazioneperauto-imprenditorialitàpersoggettisvantaggiati,nascenel2006ATELIERCooperativaSocialeONLUS.L’AziendaUSLpurnonfacendopartedelcorposocialedellaCooperativa,continuaasupportarnel’attivitàattraverso:–ladotazionedeglispazicheospitanoillaboratorio;–l’acquistodimacchinariindustrialiperl’avviodell’attività;–l’azionediunAssistenteSocialeconilcompitodireferenteperl’attivitàdelLabo-ratorio.LaCooperativasiècaratterizzataperalcunedimensioniverso lequali simantienecoerente:versol’interno–offrireopportunitàdiinserimentoprincipalmenteadonne;–essereingradodiospitarequalsiasiformadisvantaggiosociale;–tentaredigarantireaisoggettiinseritiunsalariominimo,cherappresentiunaquota–significativatraaltriintroitieconomicicheilsoggettopuòpercepire(assegnodiin-validitàcivile,indennitàassistenziali,sussidi,borselavoro,ecc.);versol’esterno–rivolgersialunmercatoprivato;–organizzareilcicloproduttivosullabasedellecapacitàdeisoggettisvantaggiatiin-seriti.AdoggilaCooperativaoccupa15donneconvariemodalitàd’inserimento:–4personeassunteatempoindeterminatodicuidueconsvantaggio(psichico);–2collaboratoriaprogettodicuiunaconcompitidigestionedeicicliproduttivi,l’al-traconmansionidisupervisionetecnicadellaproduzione;–2soggettisvantaggiaticondisabilitàsensoriale(sorde),inTirocinioFormativoconlaLegge68/99;–6soggettisvantaggiatiinInserimentoSocio-Terapeutico,seguitedaiServizidiSalu-teMentaledellaZonaFiorentina;–1soggettosvantaggiatoconBorsalavoroseguitodall’UEPEdiFirenze.Questoteamdipersoneoffreunattivitàdicorrezioneeriparazionedicapid’abbi-gliamentoperilsettorealberghieroedellaristorazioneeperstrutturesanitarie,percontodidueLavanderieindustrialidelterritorio,movimentandomensilmentepiùdimille(1000)capi.Oltreaquesto,lasartoriaoffreilpropriolavoroperlenecessitàdiriparazioneecorrezionedicapidiabbigliamentoversoprivaticittadini.
Provare a crescere per continuare ad occuparsi di chi non cresce.Dopo cinque anni di attività, la Cooperativa sta attivando dei percorsi per avviareunnuovoramod’aziendaper laproduzionee lacommercializzazione, inproprio,diprodotti in tessuto, inparticolaresi tratteràdi:Eco faschion,Ethical fashion,Abbi-gliamentodalavoro,InteriorDesign.RegistrandounproprioMarchiosièavviatalaproduzionedioggettiincotonepartendodalriciclodiBannerpubblicitari.Ilprogettoquindisiproponecomeesperienzaeco-compatibile,intercettandomaterialidestinatiallosmaltimentoecreandooggettirivoltialmercatorealizzaticonmaterialediriusoal100%.
Questoramod’aziendavedelacooperativaimpegnatainstrettacollaborazioneconilCorsodiLaureainDisegnoIndustrialeeMagistraleinDesigndellaFacoltàdiAr-chitetturadell’UniversitàdiFirenze.
IlPlanelaboratoprevedel’inserimentoincooperativadi15personeneltrienniodellequalialmeno8soggetticonformedisvantaggiosociale,dainserirenell’organicodellaboratorioconmansionidivariotipoquali:progettistadesignerinmaterialieco-logici,eco-artigiani,sarte,operatoridimarketing.
Crescere per rimanere piccoli
67
Chi e cosa ci ha portato al cambiamentoAbbiamodatolanostradisponibilitàperl’inserimentoincooperativadiunsoggettocondisabilitàcomplessautilizzandolaconvenzioneprevistadall’Art.12bisdellaLegge68/99.
La ricerca della commessa di lavoro in grado di sostenere l’applicazionedell’Art.12bisdellaLegge68/99,portataavantidalgruppodilavoroinformalechesiècostituitotraireferentidell’AziendaprivatailCollocamentoMiratoelacooperativa,haconsentitoalC.d.A.diAtelierCooperativaSocialediritrovarsi inunpercorsodi“Formazioneinsituazione”inrelazioneallapropriacapacitàdiletturaeditrasforma-zionedelleideeinpianiindustriali.
Sitrattavadivalutarediverseoperazionitecnicherelativeacorrezionieriparazio-nidicapidiabbigliamentoospedalieri;perognioperazionepropostalacooperativasitrovavanellanecessitàdidoverindividuarelapropriacapacitàdirispostaoperativa,lemodalitàdirealizzazionedellavoro,ilcambiamentoorganizzativodellaboratorioel’elaborazionediunpianofinanziariorelativoaicostidirealizzazioneequindiilprezzodaproporrealcommittente.Sitrattavaquindidiapplicareunaforteazionedi“bud-geting”allavoroquotidianodellasartoriaedèstatonecessariofarlotenendorigida-mentepresentelenostrepotenzialitàoperative.
Inquestopercorso,ilC.d.A.hatrovatounanuovaconsapevolezzadellepotenzia-litàdellacooperativaeanchedaquestocambiamentoèscaturitaunaspintapositivaepropositivanell’accelerarelapartenzadelnuovoramod’azienda.
NelfarquestoleesigenzeformativeespressedalC.d.A.sonostatetutteindiriz-zateversounfortespiritoimprenditoriale,esièquindiaderitoaprogettichepoteva-nogarantireunaspintaintalsenso.
Perché riteniamo di dover raccontare questa esperienza–perchéseillavorogeneraidentitàsocialeediconseguenzaintegrazionesocialenonpuòesserealienante;–perchéogniformadidisagiohaunasuaformadiforzalavorodaesprimere;–perchél’aiutopubblicoall’ImpresaSocialepuòessereinformediversedallacom-messadiretta;–perchéilpianoindustrialeèimportante,perchéinattesadiunarivoluzionedipas-saggioche“spazzeràvia”questoèilsistemanelqualesiviveequestoèilmercatoalqualecisideverivolgere;–perchélaqualitàdeipartnerserveperilmercato;–perchéladimensionedellacooperativasocialeserimanetaleconsegnadavverounidentitàsocialeforteallepersoneche lacondividono(svantaggiatemasoprattuttononsvantaggiate,inassolutolepiùdifficiledaricercareedamantenere).
ConduceGiuseppe ScarattiFullProfessorofWorkandOrganizationalPsychologypressolaFacoltàdiEconomiadell’UniversitàCattolicadiMilano. Isuoiinteressi spaziano dall’approccio narrati-voalleorganizzazioni,allaricercabasatesulle pratiche lavorative e professionali,all’analisidellecultureorganizzative,sinoaiprocessidell’apprenderenelleorganiz-zazionieallavalutazionedellaqualità
sessione 7
STORIE CHE RACCONTANO UNA STORIALe biografie degli imprenditori sociali
Selene Biffi (PlainInk)Francesco Dragotta (CroceAzzurra)Riccardo Jacquemond (LaSorgente)Mariena Scassellati Sforzolini (LaBottegadelPossibile)Sara Vavassori (Coclea)
Gliimprenditorisocialisonoportatoridiconoscenzeimplicite,‘depositatÈnellaloroesperienzaeconnesseallalorointerpretazionesulcampodellapraticadell’impresasociale.Inquestapraticasonorilevantiletraiettorieeisignificaticheconfiguranoleloromolteplicistorie.Purnellainevitabilediversitàeoriginalitàdiognuna,èpossibilerecuperareindiziedelementiricorrenticheaiutanoariconoscersiinmodopiùartico-latoeprofondoinquestocomuneinvestimento.
Peraccedereaquesteconoscenzel’approccionarrativosembraparticolarmenteindicato.Lanarrazioneinfatticonsentedicogliereesollecitaredimensionidisignifi-catoriconosciutoesocialmenterilevante,checostituisceunpatrimoniodiconoscen-zaspendibileevitale,trasformandolodaprivatoapubblico.Invirtùdellacondizioneumana,relativaall’esseresituatidentrounlinguaggioeneisuoimodidiistituire/or-ganizzarelecose,lanarrazioneoffreunaprospettivapeculiareeimprescindibileperl’accessoaculture,linguaggierappresentazioniconcuiisoggettivedono,guardanoeorganizzanolaloroesperienzaquotidiana.
In particolare l’impiego di un approccio narrativo orientato alla ricognizione eproduzionediconoscenzainerenteesperienzeprofessionaliedi impresapuòfacili-tareiprocessidicostruzionesocialedicomunisignificatieloscambiodellediverseinterpretazionidellarealtà,circolantineicontestioperativi.Comeformaprivilegiatadiproduzionedisensoediconoscenzaumana(Bruner,1986;1990),lanarrazionecon-sentedivalorizzareledifferentiesperienzecomeattidicostruzionesocialeerelazio-necomunicativa.
Spunti per un auto-ritratto Perquestoabbiamochiestoadalcuniimprenditorisociali,opportunamentecontatta-ti,ladisponibilitàaripercorrerelalorostoriaimprenditoriale,utilizzandouncomunecanovaccionarrativo,chediseguitovienerichiamato.Adognunoèstatochiestodi:–raccontareuneventoriconosciuto‘crucialÈchehasegnato(positivamentee/onega-tivamente)lapropriaesperienza(‘quellavoltache…’);–raccontarepuntodisvoltachehacostituitounmutamentosignificativo(evolutivoe/oinvolutivo)nell’esperienzadiimprenditoresociale(‘daquelmomento…’);–evidenziarealcunetralestrumentazioniacquisiteritenutepiùemblematiche(‘quel-lochedavveromièservito…’);–esplicitarealcunipuntidiriferimento(autori,teorie,mappeconcettuali,esempi,…)chehannofunzionatodaorientatorieorganizzatorinellapropriastoriadiimprendi-toresociale;–sottolineareeventualicambiamenti(caratteristiche,competenze,profilo,…)perce-pitinelpropriomododiintendereefareimpresasociale;–esprimereilpropriobilanciopersonaledell’esperienzarealizzata(‘eadesso…baaaa-staa/miassesto/rilancio/hovogliadi….’);–riassumere, inunasortadimoralechelastoriainsegna,gliesitiprincipali, indivi-duandoqualiconsegnelasciarecomeereditàperifuturiimprenditorisociali;– organizzare in forma essenziale (una immagine/citazione/metafora/espressione oaltro)lacifraessenzialedellapropriastoria.
Glielementirichiamatipossonocostituireglispuntiperpoterintercettareaspettidieventualetramecomuni,recuperandoframmentiesignificatioriginaliepeculiariri-spettoallesingoletraiettorievissute,mafruibilieaccessibiliancheadaltriinterminidivisibilità,esemplarità,stuporeeammirazione:intalmodolemolteplicinarrazionipossonoalimentarel’immaginazioneeladisponibilitàacoinvolgersi,creareecostru-ireilnuovo/dinuovo,checostituisconounofraipatrimonidistintivieidealidell’im-presasociale.
71
L’InternationalYouthParliamentdiOxfam(2004)èstatol’eventocardinechehasca-turitoilmiointeresseperl’innovazionesocialeechemihadatol’ideaperlanciarelamiaprimaimpresasociale,YouthActionforChange(YAC).PeressereselezionatiinrappresentanzadelproprioPaese,eranecessarioproporreunactionplanconrisvoltisociali.PartecipandoalParlamento–conl’ideadicreareunportaleinformativopergiovaniItalianichediventasseunpo’ilpuntodiriferimentoperinformazionicircaop-portunitàall’estero–mirendocontochecisonomoltissimigiovanicontantavogliadifaremachenonsannobenedadoveiniziare,econtemporaneamentegiovaniconannidiesperienzaallespalle.Daun’ideainformativa,YACdiun’ideaformativa:offrirecorsionlinegratuitipergiovanidesiderosididiventareprotagonistiattividelcambia-mentonellepropriecomunità,conlaguidadialtrigiovaniinsegnantiementori.Nel2005nasceformalmenteYAC,lanciataconsoli150Euroesenzaalcuntipodisuppor-todapartedinessuno,cheabreveraggiungeecominciaaformaregratuitamentemi-gliaiadigiovaniin130Paesidelmondo.AYAClavoriamotuttie25comevolontari,sparsiperilmondoeconunufficiovir-tuale,facendoaltrilavoriperpotercimantenere.Nelmiocaso,hoiniziatoa20annialavorarecomeconsulentealleNazioniUnite.L’ultimamissioneacuihopresoparteèstataunamissionediseimesiinAfghanistan,perpreparareunsussidiarioeunaseriedifumettiperibambinidellescuoleelementari.EvacuataaseguitodiunattentatoTa-lebanodoveseidipendentiONUsonorimastiuccisi,hodecisoditornareaKabulperfinireilmiolavoro.Terminatoilcontratto,sonotornatainItaliaehocreatoPlainInk,un’impresasocialeditipoibrido,ispirataalmiolavoroaKabul:daunaparteprodu-celocalmenteedistribuiscegratuitamentefumettieducativi–chetrattanodisalutepubblica,agricoltura,mitigazionedeidisastrinaturalietc.–abambiniecomunitàinAfghanistaneinIndia,edall’altrasisostienecreandoevendendolibrimulticulturalichesirivolgonosiaabambiniitalianicheabambiniimmigrati.IlibrivendutiinItaliasupportanoiprogrammiall’estero,siaifumettichecorsidialfabetizzazionegratuitapercomunità.Avendolanciatolamiaprimaimpresasocialea22anni–quandoinItaliaancoranonsisapevabenecosafossenetantomenoc’eranoopportunitàcollegate–hocercatodiimparareilpiùpossibiledagiovanicoetaneichegestivanoimpresesocialiall’este-ro,principalmentefrequentandoconferenzeeprogrammidisviluppoprofessionalecollegatiafellowship,comequellodell’InternationalYouthFoundation,adesempio.Holettoecontinuoaleggeremoltosultema,minimo3-4oretuttiigiorni,percercaredicapireiprossimisviluppi,avereideenuoveemigliorarequelleesistenti.ÈstatopoidigrandeaiutopermevincereunaborsadistudioperilcorsosuSocialEntrepreneurship(ISEP)dell’INSEADBusinessSchoolnel2007.Nonhomaicredutomoltonellanecessitàdiaverea tutti i costiunbusinessplan,projectproposaloaltridocumentiimprontatiateoriedellosviluppo,delcambiamen-toetcperriusciredavveroafarequalcosaoperavere‘successo’.Forsesonosolostatamoltofortunata,maanchesenzaquestisupportihoavutol’opportunitàdicreareelanciarequattroimpresesocialitutteunichenellorogenereeconunimpattoglobale.Credoperònell’importanzadirivederelametodologiadilavoroecreazionediproget-tidiinnovazionesocialeediimpresesociali,chespessoinItaliasonounareplicadiquantogiàesistenteall’estero,soloadattatealcontestonazionale.Inoltre,spessosièancoramoltolegati,anchenell’ambitodelleimpresesociali,adunmodellodicoope-razioneedisocialetipicodeglianni’70,conformegiuridicheeconseguentiattivitàesviluppipocoadeguatialcontestoattuale.Rapportandolasituazionedelleimpresesocialinel2005aquelledioggisinotaunfortecambiamento,specialmenteun impeto,un’aperturaeallargamentodiquestocampocheseiannifasemplicementenonesisteva,specialmentesepensiamoalbo-omdiconcorsi,corsiformalienon,conferenze,incubatoriealtro.Si sta facendo largo una nuova figura professionale che richiede una preparazione
Selene Biffi PlainInk
71
72
specificaemultidisciplinare,chestaapocoapocotrasformandoilsettoresocialeita-liano,vecchiorispettoaquellodialtriPaesi.Vistoicambiamentiincorso,l’importantesaràinquestocasocreareunecosistemaserioepiùorganicoestrutturato,chepossaveramenteprodurrevaloreecambiamen-topositivoinvecechediventareunicamentel’ultimamodadelsettore.Essere imprenditrice sociale in Italia non è un’esperienza facile, specialmente se siiniziaa22anni,consolo150EuroeconunPaesechenonèprontoadaccogliereideeinnovativenell’ambitosociale.Comeintuttelecose,lamiaesperienzahaavutomoltialtiebassi,specialmentedovu-tialfattochehosempreprovvedutoalanciareprogettiditascamianonappenaavevodisponibilitàfinanziaria,datocheenti,fondazioni,istituzionipubblicheeprivatenonhannomaicontribuito.Maaparteledifficoltà,credodipoteraffermarecheilmioèstatoancheunpercorsoriccodisoddisfazioni:aldilàdeglioltretrentapremiricevutielanominaa‘YoungGlobalLeader’alWorldEconomicForumasoli26anni,quellochemihadatopiùfelicitàsonoiragazzichelemieiniziativehannomagariaiutato,attra-versoconoscenzeesupportoconcretoperrealizzarelaloroideadimondomigliore,partendopropriodallerispettivecomunità.Forselamiaesperienzanonèancorasufficienteperriuscireadonareconsiglisaggiaifuturiimprenditorisociali.Forsel’unicacosachepossodire,echemihaaiutatoinquestianni,èladeterminazione,latestardaggine.Èimportantecrederenellapropriaideaeperseguirlaanchequandoadaltrisembraeccentricaenessunooffresupporto,perchéèprobabilechepossaanchefunzionare.Un’ideaperòrimanesolamentetale,senoncisilavorasopraconentusiasmoecorag-gio,anchealdifuoridelleconvenzioni…dopotutto,ècosìcheilprogressoèsempreavvenuto.Nonbisognaesserestraordinariperfarecosestraordinarie.Ognunodinoiha,nelpropriopiccolo,ilpoteredicambiarelarealtàchecicirconda.
SeleneBiffièpresidentediPlainInk(Milano)www.plainink.org
73
L’ingresso“casuale”inunacooperativanellontano1985èstatosicuramenteilpuntodisvoltadellamiavitaprofessionale;lavoravodaanninelcommercioelacooperati-vadovevaessereunasoluzionetemporaneainattesadiriprenderelamiaattività-inquelmomentoentrataincrisi-einvecegiornodopogiornomisonoresocontochesulTerzoSettoresipotevainvestirecomeinqualsiasialtraimpresacommerciale,maconilcaratterediunasolidarietàmutualistica.Nonhomaipensatoallacooperativacomeadunazienda/contenitoreincuifarconfluirelavoratoriindifficoltà,comeeravistoaqueitempiilmondodellacooperazione,maadun’opportunitàpercreareunanuovaimprenditorialitàorientataall’interessegeneraleanzichéindividuale.Iniziaquasisu-bitoilmioimpegnoanchecomeAmministratore,perchédesideropoterintervenirenellestrategieaziendali,fortedellamiaprecedenteesperienzanelprofit.Ilpuntodisvoltaèstatosicuramentecominciareacrearesinergieconaltreorganiz-zazioninonprofit,giàneglianni’80e’90sottoformadiConsorzio;questohacon-sentitoanoidirigentidiacquisirenuovecompetenzeancheattraverso l’esperienzadeglialtri,soprattuttorispettoallacapacitàdipromuoveremodalitàdiversedistrut-turazionedeirapportieconomici.Oggilaformaconsortileèperòsuperata,perchélegrossefusionihannolosvantaggiodisnaturareilvaloredellacooperazione.Èprefe-ribileunastrutturaadalbero,incuiunacooperativapiùsolidapromuovelosviluppodialtrecooperativecomefosseroramidellostessoalbero,cosìchepossanoesserenutriteesostenutefinoallorototalesviluppo,edèinquestochemistoattualmenteimpegnandoprofessionalmente.Laretedivieneancheunlaboratoriodiideeealcuneconsuetudinivengonorivoluzionate.Nellamiacooperativaadesempioabbiamoeli-minatodatempol’obbligatorietàdiassociarsi,lasciandoallavoratorelasceltadi“le-garsi”solosecredeveramentenell’operatodellacooperativa(sensodiappartenenza).PermantenereunastabilitàaziendaleènecessarioinfonderefiducianeiSocieneidi-pendenti;neglianni‘90mifecipromotorediunnuovomodellodicontrattodilavoro,chesuperavailsalariomedioconvenzionaleeintroducevadirittifinoadalloranegati,comeleferieeglistraordinari;nel2000convinsiglialtriAmministratoriadinvestiresullaformazionedituttoilpersonale,daldirigenteall’autista,permigliorarneiprofiliprofessionalieancoraoggicredonell’importanzadiriconoscere“professionalità”nelmondocooperativo.Sicuramenteèstatounostimoloaverpartecipatonel1997aduncorsosullaCulturad’Impresaedorganizzazionedelsistemareteeadaltricorsianaloghi,maimportantistrumentiperlamiaattivitàdiAmministratoremelihafornitiladirigenzadiLegaco-opBologna,ancoraoggiunimportanteriferimentoeISSAN-IstitutoSviluppoStu-di Aziende Non Profit dell’Università di Trento coordinato dal Prof. Carlo Borzaga,quandopartecipainel2005alprimoMasterperDirigentidiImpreseSociali.Glistudisull’ImpresaSocialecheISSANstavaportandoavantinecessitavanodiunconfrontoconisoggettiinteressati,gliImprenditori,nelcontemponoiavevamobisognodiunabaseteoricaacuifareriferimentopergovernareinmodorazionaleecompetente.Daalloranonhomaismessodipartecipareaseminarieconvegnisuquestitemi,perchécredomoltonelconfrontocontinuoeinognioccasionehopotutotrovarelospuntoperaltreriflessioni.IndubbiamentelaletturadialcunitestidelProf.Borzagae,soprattutto,isuoiinter-ventineiworkshopsonostati illuminantiperme;unostudiosoparlavadi“Impresasociale”quandoancorapartedelnostromondosirifiutavadiaccettarelaparola“Im-presa”parlandodellapropriaorganizzazione,ritenendolaqualcosadidiverso.Borza-gaeisuoicollaboratorielaboravanonuoveteorieperl’innovazionedellavoroedellepolitichesocialifacendoemergereilvalorecheleImpresesocialipossonoaverenellatrasformazionedelloStatoSociale,soprattuttosesisuperanolelogicheburocratichedeimodelliassistenzialisti.Questeparolesuonavanopermecomeuncrescendoros-siniano,strumenticheentravanogradualmentenellamiatestaedavanoimprovvisa-menteformaadideecheavevogià,machenonriuscivoadelineare,aconcretizzare.È
Francesco Dragotta CroceAzzurra
74
questochemihafattocredereancoradipiùnell’importanzadiacquisireun’impalca-turateoricadaunireallapraticachetuttiigiornivivoinprimapersona.L’acquisizionedinuovecompetenzemihafattocomprenderecheleImpresesocialinonsonodestinateadipenderesempreecomunquedallapubblicaamministrazione,seriesconoaraggiungereunapropriaautonomiafinanziaria.Tuttociònonostanteitentativi,piùomenoconsapevoli,dapartedellapubblicaamministrazionediaffonda-releImpresesociali,limitandonel’autonomiadecisionaleeproponendosicongarealmassimoribassochepesanoquasisempresuglistipendideilavoratorienontengonoaffattocontodellaqualitàedelleprofessionalitàchequesteorganizzazionisonoingradodioffrire.Quantevoltemisonodetto“machimelofafare”,soprattuttodavantiacertecon-traddizionidelsistemapubblico,maètroppoforteinmelospiritodel“cooperatore”,cercateneisinonimiecapirete:“collaboratore,sostenitore,aiutante,socio…”èquestoilcredodichilavorainun’Impresasociale,intuttelesueforme:quandogestiscelerisorseumane,quandointeragisceconleIstituzionipubbliche,quandonegoziacongliinterlocutoriprivati;avoltemisentocomeseattraversassiunadiquelleretiarag-giinfrarossi-comesivedeneifilm-ilforziereèlì,maperarrivarciavoltebisognascavalcare,altrepassarerasenteaimuri….unafatica!Eppurenonriescoafermarmiecontinuoarilanciareconaltreattivitàealtriservizi,mientusiasmoancoracomeallo-raemanmanocheilnuovoservizioprendevitamidicochenonèancorafinita.Nonperdomaidivistailmiomercatodiriferimento,seibisognicambianodobbiamocam-biareanchenoi,sesbagliamodobbiamoavereilcoraggiodiammetterloecambiarestrada,chesiasemprelamigliorepertutti,perdareprosperitàallanostraImpresamaanchebenessereallacollettività,èquestochecicontraddistinguedalprofitdopotut-to.Rilanciareancheneimomentidicrisi:quandotrail1999eil2000eravamoinseriadifficoltàcisiamotrovatiadunbivio,lasciareoaumentarel’impegno,econi25SociinAssembleadecidemmodiincrementareilcapitalesocialeattraversooredilavorogratuiteperrisanarelaperditadibilancioediacquistarelasedeaziendaleperesserepiùaffidabilineiconfrontidellebanchecreandopatrimonioimmobiliare.Cicredeva-moeiltempocihadatoragione,oggiiSocisono52eidipendenti69elanuovasede,acquistatanel2009,èmoltopiùgrandeesiaggiungeallaprecedentedicuiabbiamomantenutolaproprietà.Direicheilmiobilanciopersonalediimprenditoreviaggiadiparipassoconquelloaziendaleenonmisentopresuntuososeaffermocheèpositivo.IlmaggiorrischiochecorriamonoiImprenditorisocialièdiessereeccessivamentein-namoratidellanostraidea,alpuntodadimenticarecheilsuccessodiun’impresanondipendesolodallavaliditàdell’ideainsémaanche-esoprattutto-dalmercato,quindiilsuggerimentoèdinonperderemaidivistailmercatoeisuoimutamentineltem-po.Inoltre,unbuonprogettoimprenditorialehanecessitàdiesserecontinuamenteridefinitoerivitalizzatopermantenerelapropriacapacitàcompetitiva,altrimentinonsaràpiùingradodigenerareredditività.Nelnostrosettoreèfondamentaleinvestiresuigiovaniperchésonogiàinseritiinunalogicadiretegrazieaisocialnetwork,leor-ganizzazionipiramidalinonhannopiùsenso,l’atteggiamentovincenteèquellocolla-borativoedèquestonuovomododifareimprenditorialitàchepuòsalvarelepiccoleorganizzazioni.Chisavolarenondevebuttarvialealipersolidarietàconipedoni,devepiuttostoinsegna-reatuttiilvolo(donLorenzoMilani)
FrancescoDragottaèamministratorediCroceAzzurra(Bologna)
75
Lamiastoriadiimprenditoresociale.L’esperienzasocialeprimaditutto.Duranteilserviziocivilehoavutomododitoccareunmondodirelazioni.Questofattomihamessoincontattoconlapossibilitàdiesse-reutile,diagireperilcambiamentodellecondizionidivitadellepersone.L’incontrarealtrepersonechesentivanoanaloghespinteeinteressihafattoilresto.Ladimensionecooperativaè,almenoall’iniziodell’intrapresa,unmollapotentissima.Poigliapprendimentisulcamposedimentanoilgustodelcostruireimpresa.Avercreatounaimpresasociale,ascoltandoefacendosicaricodibisogniimportantieancheemergentinellasocietàvaldostana,qualiadesempioiproblemidiinserimentolegatiaiprocessimigratori.Cercaredi interagire inmanieraanche innovativaecomunqueprofessionalecon lapubblicaamministrazione,dentroinuovisistemidelwelfare.Cercarediinvestiresulversantegestionaleeaziendale,interpretandolapropriaiden-titàdiaziendaintuttiisuoiaspetti,dallaqualitàdelleprestazioni,allosviluppoorga-nizzativo e professionale, alla comunicazione e rendicontazione, alla valorizzazionepatrimonialeealrafforzamentofinanziario.Ilgustodifarcrescerel’impresasocialeandandoascovarenuovimercati,mantenen-doinecessariequilibridispesaedientrate,ilpotertrovareeinvestireicapitalieilfarcrescerelepersonenellorolavoro.Ilmixchemipiacemaneggiaredentrol’impresasocialeLasorgente.Ilgustodifavorirelacrescitaanchedialtrisoggettiimprenditoriali,dipoterfarmuo-verelaconcezionedeiservizi,dipoterdarevitaanuovimercati:sonolepartidellarappresentanzachemièattribuitadentrol’organizzazionesindacalecherappresento.Laprincipaledifficoltànell’essereimprenditoresocialeèdiessereingradodileggerel’evoluzionedeibisognietrasformareiserviziincoerenzaconleletture.Riuscireinquestospaziodiazionesarebbeilmassimocheunacooperativasocialecheoffreser-vizipotrebberealizzare.Ladipendenzadalpubblicoèunarisorsa,unelementodicontestoineliminabile.Larealequalitàdell’impresasocialeèproprioquelladiessereingradodiagireancheperilcambiamentoistituzionale…Maquestospaziodiazioneèancorapiùimpegnativoeilimitidicompetenzaaffioranoconpiùdurezza.
RiccardoJacquemodèpresidentediLaSorgente(Quart,AO)www.lasorgente.it
Riccardo Jacquemod LaSorgente
76
Mariena Scassellati SforzoliniLaBottegadelPossibile
Certamentelamiastoriarispettoaldesideriodidedicarmialpensare,progettare,at-tivareunaformadiimpresasociale“difatto”,attraversounaAssociazionediPromo-zioneSocialefinalizzataalladiffusionedellaculturadelladomiciliaritàcomerispettodellapersonaedellasuavolontàdirestare,finchéèpossibile(elevandolasogliaditalepossibile)acasapropria,ènatadaquellavolta,daquelletantevolteincui,comeassistentesocialedifabbricaepoicomedirettoredelServizioSocialedellaComunitàMontanaValPellice(TO),hoincontrato,andandoleavisitareintantibrutti“ospizi”ostrutture–lager,moltepersonesoprattuttoadulte(disabilioanziani)disperate,senzapiùdignità,senzarispettodellaloroindividualità,dellalorolibertànell’autodetermi-nazionedelpropriofuturo.Nonèstata“quellavolta”matante,troppevolte,ancherelativamenteaibambini,nelnonrispettodellelorodifferenze,intesenoncomevaloremacomevolontàdiomoge-neizzarestorieepersonediverse.
Daquelmomentodel“tempoliberato”,ilmomentodelpensionamento,nonavendopiùimpegnidifamiglia,hodecisoconalcuniamicidipensareapromuovere,attraver-sounaAssociazionediPromozioneSociale,inognimodopossibile,ilmantenimentodellapersona(chelovolevacomesuodiritto)nellasuacasa,nelsuocontestodoveesi-steappuntoladomiciliaritàdiciascuno.Daquelmomentohodeciso,inunconfrontoconmestessa,didedicarmiaquell’obiettivoconcretochemiavevasempremotivato:l’alternativaalricoverodivariogenere,nonvolutodallapersona,inutile,avoltedan-nosoeanchecostoso.Èstataladecisione,daquelmomento,diassumermi“inuncertosenso”laresponsabi-litàdiunasortadi“genitorialitàsociale”neiconfrontidipersonediognietàegenererispettoall’obiettivosuddetto,cioèilmantenimentonellapropriacasa.
Quellochedavveromièservitoperattivare,diffondere,inventareericercarevievec-chieenuovedisostegnoalladomiciliarità,èstatalaconsapevolezzachesitrattavadiunprogettoculturaleepoliticodadiffondereefarconoscere,partendodallestoriediciascuno,attraversolamiarete,lemieretiamiadisposizione,alivelloanchenaziona-le,costruitenegliannidalmiolavorodiassistentesociale(primadibaseepoididiri-gente);eraunaretechenonvolevoperderemaincrementare,consolidare,sviluppare,moltiplicareattraversobuonerelazioniinterpersonaliancheailivelliistituzionali,rela-zionidamesempre“bencurateemantenute”.Lestoriedellepersoneincontrateneglianniprecedentiallacostituzionedell’Associa-zione,storieper lopiùdisofferenza,diumiliazione,dinon–diritti,mihannodeter-minatoeorientatonell’organizzazioneutilizzandolemienaturalicapacitàintalsenso.L’intensaefondamentalefrequentazione,primacome“allieva”epoicomeformatore–collaboratoredellaFondazioneZancandiPadova,conlaacquisizionedeivaloritra-smessimi“insensolaico”dalPresidenteMons.GiovanniNervo,delprincipiodibaseeirrinunciabile,dellacentralitàdellapersona,hannoinciso“nellamenteenelcuore”dentrodimeinmododeterminante.Dasemprepertantohodesiderato,volutoecon-fermatodiessere,edivolercontinuareadessere,dallapartedegli“ultimidellafila”perchédentrodimehola“colleradeipoveri”.Hodaqualchetempoanchecompresoche,alfinedireperirerisorseperportareavantil’AssociazionediPromozioneSociale–impresasocialedifatto-aserviziodellefascepiù fragili,dovevoaccettareche l’interlocutore–sostenitorepotesseancheessere ilmondodel“profit”che,puressendotale,nonnecessariamenterifiutaivaloridell’im-presasocialefinalizzataadarrisposteallepersoneindifficoltà.Infatti,anchechièinbuonecondizionieconomiche,ancheseperquestoè“sollevato”dalnonaverproble-mialivellofinanziario,puòaverenelsuocontesto,nellasuafamiglia,pesantisituazio-nidisofferenza.Viè“quindi”nonraramenteladisponibilitàa“dareunamano”nella
77
condivisione dei valori, nell’ambito di una conquistata reciproca fiducia, anche allaAPS–Impresasocialedifatto.Ilmiobilanciopersonale,datalamiasituazionefamiliarecreatasiperglieventidellavi-ta,rispettoallapromozione,attivazioneegestionedell’Associazione“LaBottegadelPossibile”èpositivo,anchesefaticoso;avoltehosentitovicinoamedisfattismo,in-comprensione,mancanzadisperanzamahofattodituttopercontinuare“l’impresa”.Finchésarò“lucida”intendopertantooccuparmidelladifesaepromozionedeldirit-toalrispettodelladomiciliaritàdichinonlovedrebbesoddisfattoperchésolo,perché“ultimo”,perchédebole.Perquesto:
NONHOFRETTADIANDAREDALUI/PERCHÈHOANCORATANTECOSEDAFARE/IERI,OGGI,DOMANI
Ciònellasperanzadidareancoraqualcherispostainpiùdesideratadachi“dasolononcelafa!”Certamente, quotidianamente, continuo a manifestare il desiderio di avere al miofiancoanchepertrasmetterelamiaesperienza,piùcollaboratori,oltrequelligiàvi-cini (vedi inparticolare ilVicePresidente),piùpersone(“soprattuttogiovani”)che,nell’ambitodiuna“cittadinanzaattiva”,abbianotempoevolontàdicollaborarenellagovernance,semprepiùfaticosa,perprocedereversoilrispettodeidiritti,inquestomomentodicrisidirisorseedivaloriidealineiconfrontidella“povertàsociale”cheaumentarapidamentedigiornoingiorno.Troppospessocisisentesolinell’esserevicino,idealmenteepoliticamente,atantepersoneindifficoltàdasupportaretramiteprogettieformazionenellaricerca-azione.Èmoltodifficilefarcomprenderechepersostenereacasalapersonadivenutamenoautonomachelodesidera,ènecessariaunapoliticasocialeglobalealfinedi“uscire”dall’attualeWelfareresiduale,nonfontedisvilupponeiconfrontidellacomunitàloca-lemadiisolamentosociale.Lastoriainsegnachecivuolefortedeterminazionenellainter-azionerispettoaipropriobiettivichedevonoesserechiariecontinuamenteconfermati,tuttociòconl’audaciaedilcoraggiodellasperanzanell’assunzionedirettadiresponsabilitàperilbenecomune.DUNQUENOalsilenziochesarebbevergognaNOall’indifferenzaSIallamanagerialitàanchenell’area“delsociale”intesoinsensoglobaleSIallachiarezzasul….”Dachepartestare”Lamiastoriavicinoallepersoneindifficoltàèstatasemprecaratterizzatadallavo-lontàdicercaredi“renderepossibilel’impossibile”einciòmièstatograndemaestroFrancoBasaglia.Manelpercorsomihaancheaccompagnatosempreunproverbioaborigeno“quellichesmettonodisognaresonoperduti!”
MarienaScassellatiSforzolinièpresidentediLaBottegadelPossibile(TorrePellice,TO)www.labottegadelpossibile.it
78
Sara Vavassori CooperativaSocialeCoclea
Dueeventihannosegnatolamiastorialavorativa,duesceltechehannoilcaratteredelsalto:dalPubblicoallacooperazioneedasociolavoratoreaconsigliered’ammini-strazione.Cocleasoc.coop.soc.nascedaunacostoladelParcoAddaNordedaunaattivitàpromozionaleedisviluppovolutadlConsorzioSol.Co.Priula,dacollaboratorichehannodecisodiintegrareildesiderioeleesigenzelegatiallosviluppodinuoveattivitàeconomicheconlaprogettualitàelepolitichedellosvilupposostenibile(ma-turate nell’esperienza all’interno dell’ente locale) per valorizzare il territorio, le suerisorseecapacitàehannoriconosciutonell’impresasociale ilcontenitoreperfarlo.A26annihosceltodiesseresociafondatriceesonostatalaprimadipendente:dairitmitranquilliecadenzatiedallecertezzedelpubblicoallavivacità,all’incertezzaeall’imprenditorialitàdelprivatosociale,trattisomaticidellacooperazionechehocom-presofinoinfondosolonelmomentoincuimihannopropostodiassumereilruolodiamministratore(secondosaltocruciale).PrimadiquelmomentoeranoaltriadefinirelesceltedecisiveperCocleaeadassumersiinuncertogradoirischi;amministrarelacooperativamihaattribuitoresponsabilità(versoisoci,versoilavoratori,versoilter-ritorio)emirendeimprenditrice.Cocleasiproponeaiterritorilombardi(inparticolarenelleprovincediMilano,Berga-mo,LeccoeMonzaeBrianza)eagisceversoglientilocaliconunafunzionediagenziadisviluppo,attraversofundraising,ideazione,supportoegestionediprogetti,assi-stenzatecnicaetrasferimentodiconoscenzeinnovative.Uncambiamentosignificati-voperlacooperativaeperlamiaesperienzaprofessionaleèstatal’evoluzionediunanuovaeconomia,dalramoprogettualeaquelloindustriale:ilprogettoperunDistret-toBioculturaledell’Addahageneratoiprimiservizieducativi,culturali,turisticiedileisure,inconvenzioneconentilocali(parchi,ecomusei,sistemituristicieculturali),maancheincollaborazioneconimprese,operatorituristicieretiagenziali.DaquelmomentoCocleahacostituitounIncomingOffice,chesioccupadellagestionediret-tadialcuniservizi(navigazionefluviale,noleggiobiciclette,accompagnamentogui-dato,audioguideteatralizzate,educazioneambientale),delladefinizionedipacchet-timultiservizioedellarelativapromozione,comunicazione,vendita.Losviluppodelsettore“industriale”haimplicatounriassettoorganizzativointerno,conferendomilaresponsabilitàdell’ufficio,ecomeamministratorelanecessitàdistringerepartnershipsoprattuttoconilprofit,conconseguentipianid’impresa,investimenti,contrattazionieilposizionamentodiCocleasulmercato.Imprenditori sociali si diventa. La mia storia professionale ha visto alcuni momentiformativi,masièdefinitaprevalentementenellapraticaenellapraticahaacquisitotrecapacitàcheconsideroemblematicheperilmiolavoro:costruireealimentarere-lazioni,gestireprocessi,sapergenerarebuoneprassiereplicarle.Svilupparerelazioni“creative”e“produttive”èunacaratteristicadiCoclea:lofaalsuointernonell’orga-nizzazionedel lavorotra idipendentisecondo la logicadel teameall’esternonellacostruzionediprogettualitàcondiviseconclientiefornitori. Iprogettiche ideiamodevonodareluogoadazionidiricercaesviluppopercostruirestrumentichefavori-scanoilcambiamentoculturaleesocialeelatutelaambientale;perquestositraduco-nonellagestionediprocessipartecipatichecoinvolgonoattivamenteglistakeholderelapopolazioneeoriginanoprodotti,programmiopraticheconcreteutiliaquestiealterritorio.Pratichechevengonoriconosciutedisuccesso,tantodaesseresistematiz-zatepervenirereplicateancheincontestiviciniosimilari.QuestohaconsentitoaCo-cleadidiventareriferimentoprogettualenondiunsingoloterritorio,madiunbacino.Studiarefilosofiaall’universitàmihaaiutatoasvilupparelogicamenteillavoro,unma-sterineconomiaegestionedeibeniculturalimihatrasferitoconoscenzeteoricheetecnicheutilinellagestionedelramoprogettualedellacooperativa.L’esperienzaini-zialecomecollaboratriceinternaall’Entepubblicoèstataunottimotrampolinodilan-cioperlamiastoriaimprenditoriale:dalParcoAddaNordhoricevutolapassioneperilterritorioelasuacomunità,unaconoscenzaambientaleeculturaledell’area,cheè
79
ancoraoggiilnostroprincipalecontestodiriferimento,elerelazionivirtuosecongliattoridelterritorio,cheCocleahapoisaputopotenziare.Tuttaviaèl’esempiodiduepersonevicinecheritengodecisivonellamiaformazione.Iduecolleghicheoraammi-nistranoinsiemeameCoclea,chegiàavevanoesperienzaincampocooperativo,han-nodasubitocredutoinme,mihannoformatoall’”arte”,mihannostimolato,mihannopermessodisperimentarmiinprimalineaeosareinambitiemansionisemprenuoviemihannodatofiducia.Conlorohoimparatoafareimpresa.Graziealorohoconosciu-toilmondodellacooperazionesociale,lealtrecooperative,ilconsorzio.L’esperienzaconilConsorzioSol.coPriulamihapermessodiconsiderareCocleanonpiùunasocietàaséstante,mainseritainunpanoramadiriferimentopiùampioedipiùaltorespiro. IlConsorziosupporta lecooperativesocie, le favoriscenel territo-rio di riferimento attraverso azioni di presidio e rappresentanza, sviluppa con essenuoveprogettualità.Dall’esperienzaconilSol.coPriulaènatapermeunamaggioreconsapevolezzasulruolodellacooperazionesocialeesullanecessitàdicostruireretinonsolotrasoggettiterritorialiopartnerprogettuali,matraimprese.L’imprenditoresocialedeveagireinsistemaecostruiresistemi.Inquestosensolalogicadella(com)partecipazionediventaunacifraidentificativadiCocleaeunobiettivodaperseguire.Eadesso?Sonoorgogliosadellanostrastoria,Cocleamirealizza.Cisonoancoraspazipercrescere,persperimentareec’èsemprenecessitàd’altro,dinuoviambiti,diindu-strializzarequellistabiliediinseguirnedinuovi.Ilsettoreprogettualemipermettedireinventarmiognivolta.Inquestomomentoperòsentoilbisognodiconcentrarmisull’essereimpresa,sullacrescitadiCocleacomecooperativa,sullesuedinamichein-terne.Èquestol’ambitoicuirilevounamaggiorefragilità.Hovogliadicrescerenelladirezionedellacooperativaediindividuareunagestioneefficacedellepolitiche,delpersonale,dellecommesse,deipartenariati.Fareimpresaèun’impresa!Sedovessiconsegnareadaltriqualcheconsigliodirei:ri-conoscereunobiettivoproprionondei singoli,madell’impresaeessere tenacinelperseguirlo(ilbenecomuneèpiù importantedell’amorproprio);esseresempredi-sponibiliamettersiingioco,aldilàdegliorari,eflessibilinelfarlo(imprenditoriso-cialisidiventa,maunavoltadiventatilosiè,intuttiimomentidellagiornata);saperorganizzareil lavoroproprioedeglialtripermassimizzarneibenefici(l’efficienzaèlacapacitàdiazioneodiproduzioneconilminimodiscarto,dispesa,dirisorseeditempoimpiegati);sviluppareattaccamentoallasocietàneilavoratori(nell’impresaso-cialetutticoncorronoallasuaevoluzione);saperformareedelegareadaltriilpropriocompitoperdareunfuturoall’impresa(tuttisononecessari,manessunodev’essereindispensabile).Setuhaiunamelaeiohounamelaecelescambiamo,alloratuedioabbiamosempreunamelaperuno.Masetuhaiun’ideaeiohoun’ideaecelescambiamo,alloraabbiamoentrambidueidee.(GeorgeBernardShaw)
SaraVavassorièamministratricediCoclea(Trezzod’Adda,MI)www.coclea.org
sessione internazionale
ITA Social Enterprise LAB
ITA Social Enterprise LAB è stato organizzato da:TheHubRoveretoeAlbertoCampora
DaquestanonaedizioneilWorkshopsull’impresasocialeorganizzatodaIrisNetworkdiventainternazionalegrazieallacollaborazionediTheHubRoveretoeAlbertoCam-pora.Ilmondodell’imprenditoriasocialestaacquistandounarilevanzasempremaggiorealivelloglobalecomemotorediun’economiapiùsolidaesostenibilechepossaper-metteredirisollevarelaattualeconclamatasituazionedicrisi.Dalsuopuntodivistal’Italiapuòvantareunalungatradizionegraziealconsiderevolelavorochedaglianni’70lecooperativeelecooperativesocialihannosvoltonelnostropaeseoperandoavarilivelli.Inoltreassistiamooggiaunmovimentoinfermentodinuoviimprenditorisocialicheoperanoneipiùsvariatiambitiecheriesconoasintetizzarestimoliprove-nientidall’esteroconiltessutolocale.Questoeventovuolecreareunospaziotangibiledicollaborazionetraiprotagonistidell’imprenditoriasocialeeuropea,ovverounlaboratoriodichangemakers,unafucinadiideeperfacilitarel’accessoaelementidiinnovazionecheinvestonol’imprenditoriasocialeinun’otticasemprepiùglobale.ITASocialEnterpriseLABsisuddivideràinduesessioniunadedicataall’imprenditoriasocialeel’altraallaformazionedegliimprendi-torisociali,ilfiloconduttoresaràilconfronto,iprotagonistisarannogliimprenditorisocialichesimisurerannosullorocampodiazione,cercandocosaliaccomunaecosalidifferenzia.L’obiettivosaràquellodicreareunoscambioeunacontaminazionetralarealtàeuropea,enonsolo,equellaitalianafavorendomomentidiconfrontoediapprendimentoreciproco.
TheHubèunareteinternazionalediluoghifisiciedipersonechesupportanol’inno-vazionesocialeel’imprenditoriasociale.TheHubRoveretohaapertoibattentidaunannocreandounacommunitydiinnovatorisocialiinTrentino.ComealtriHubeuropeièstrutturatosottoformadicooperativa.IsocifondatoridiTheHubRoveretosonoDaliaMacii,PaoloCampagnanoeJariOgnibeni.Nell’organizzazionediITASocialEn-terpriseLABTheHubsièavvalsodellapreziosacollaborazionediGiacomoMarchio-rello,internpressoTheHubedelMasterGIS-GestioneImpreseSociali-organizzatodaEuricseedall’UniversitàdiTrento.http://rovereto.the-hub.net/
AlbertoCampora.NatoaSavonanel1983Èstatoricercatoreperunasocietàbritanni-cadiinvestimentisociali.AlmomentoèInvestmentAssociateperBrightIdeasTrust,SocialEnterprisebasataaLondra,chesupportaedinvesteinideedigiovaniprove-nientidabackgrounddifficiliperfarlediventarerealtàimprenditoriali.InprecedenzahalavoratoaMilanoperBancaSvizzeraItalianaeAmericanExpressprimaditrasfe-rirsiaLondranel2009.SiÈlaureatopressol’UniversitàCattolicadiMilanoehaunMasterpressoilKing’sCollegediLondrainInternationalManagement.
82
New Frontiers for Social Entrepreneurs
GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE
L’imprenditore sociale, il suo ruolo, lesue competenze e la sua vision; ovve-rochidell’imprenditoriasocialehafattounasceltaprofessionaleedivitaidentifi-candolainunmodellod’impresa.Questitemisarannoaffrontatiattraversoilrac-conto di imprenditori sociali seguendotrepercorsi:–ilprimopercapireilruolodellatecno-logianellosviluppolocaleesociale;–ilsecondoallascopertadiimprenditorisociali italiani che hanno avviato la loroattivitàall’estero;–ilterzopercomprendereloscenarioeu-ropeo dell’imprenditoria sociale, esplo-randone il contesto socio-economico intrediversiPaesidell’UnioneEuropea.L’obiettivo della giornata, attraverso i di�versi temi affrontati, � �reare �na �onta�� �reare �na �onta��onta�minazione tra la realtà e�ropea e q�ella italiana favorendo momenti di �onfronto e di apprendimento re�ipro�o.
PROGRAMMA
ore 14.00-15.00Tech e impatto sociale: il ruolo della tecnologia nello sviluppo locale e so-cialeModeratore Jari Ognibeni
Homeless SMS (UK)http://homelesssms.sq�arespa�e.�omServizio di telefonia mobile progettato per fa�ilitare la �ir�olazione di informa�zioni tra i senzatetto. I fr�itori del servi�zio, forniti di telefono �ell�lare, ri�evono giorno per giorno informazioni �tili e �on�sigli per rendere migliore e meno diffi�ile la loro d�ra vita di t�tti i giorni. Il servizio �tilizza Twitter �ome piattaforma di rife�rimento ed � in fase early�stage a seg�ito di �n feedba�k positivo nei primi tre mesi di prova. Speaker: Will Brayne (fondatore)
ZMQ (India)http://www.zmqsoft.comZMQ � �n piattaforma di mobile gaming ed��ation ad impatto so�iale. Attraverso gio�hi rig�ardanti importanti temati�he legate alla vita di t�tti i giorni, l’azienda � stata in grado di avere �n enorme impatto so�iale s�lla fas�ia più giovane della po�polazione indiana. Hilmi e ZMQ sono �n fantasti�o testimonial del potenziale im�patto so�iale dei telefoni �ell�lari nei Pae�si in via di Svil�ppo. Speaker: Hilmi Q�araishi (fondatore)
ore 15.00-16.30Alla scoperta degli imprenditori sociali italiani all’esteroModeratore: Alberto Campora
MyBnk (UK) http://www.mybnk.orgImpresa so�iale in grado di offrire alle fa�s�e più giovani ed��azione finanziaria ed imprenditoriale attraverso programmi estremamente effi�a�i ed innovativi. Speakers: Lily Lapenna (fondatri�e) / Mike Mompi
83
Common Ground (Uk, Portogallo) http://gotocommonground.comAgenzia di Design fo�alizzata s�lla perso�na e s�lla progettazione di servizi a s�p�porto dell’innovazione so�iale. Al mo�mento sono direttamente �oinvolti in progetti a favore del terzo settore sia in UK �he in Portogallo. Speaker: Vin�enzo Di Maria (fondatore)
Agrolis (Ghana) http://www.agroils.�om/La prima azienda italiana di svil�ppo e �ons�lenza in grado di assistere privati, ONG, imprenditori e p�bbli�he ammini�strazioni nell’analisi e nell’implementazio�ne di filiere innovative e sostenibili per la prod�zione di bio�arb�ranti.Speaker: Federi�o Maria Grati
16.30-18.00L’imprenditoria sociale in Europa: im-prenditori sociali europei, biografie e analisi del contesto sociale politico ed economico
Comunidadeascaf (Spagna) http://www.comunidadescaf.orgÈ �n organizzazione non profit �he �on�trib�is�e allo svil�ppo lo�ale attraverso la �reazione di �om�nità di mi�ro��redito. L’idea é sempli�e: t�tti mettono �na pi���ola q�antità di denaro �reando �n fondo �he verrà �tilizzato per dare pi��oli pre�stiti ai membri della �om�nità �on l’obiet�tivo di ai�tare le persone in sit�azioni di diffi�oltà e�onomi�a. Speaker: Abdo�laye Fall
Social Business Earth (Svizzera)http://www.socialbusinessearth.orgÈ un centro di social business che, inte-ragendo con università, imprenditori,Onlus,media,privatiedinvestitori,miraa far crescere la consapevolezza sul Bu-siness Sociale concettualizzato dal Prof.Muhammad Yunus. L’obiettivo è crearenuoviimpreseperrisolvereiproblemiso-cialiedambientaliabeneficiodelleclassipiùpovereintuttoilmondo.Speaker: Samantha Ca��amo (fondatri�e)
Groupe Actavista (Francia) http://www.actavista.frImpresa so�iale fran�ese �he si o���pa di formazione e inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la re�sta�razione e il mantenimento del patri�monio artisti�o ��lt�rale nazionale.Speakers: Arna�d Castagnede/Floren�e Blanl�et
Euclid Network/Project Ahead (UK-Italia) http://www.euclidnetwork.euhttp://www.pja2001.eu/Napoli 2.0, So�ial Innovation Competi�tion UniCredit Foundation, in collaborazionecon la rete europea dei leader della so-cietàcivileEuclidNetworkeconProjectAhead, ha lanciato il bando di concorsointernazionale “Innovazione sociale perNapoli”rivoltoainnovatorisocialiditut-taEuropaechevuoleoffriresoluzioniin-novativeaseiproblematichedellacittàdiNapoli.Leadesionisonostatemoltonu-meroseeprovenientidatuttoilmondo,ilrisultatoèstatooltreleaspettative.Speaker: Mar�o Traversi
Linguadi lavoroinglese,coneventualefa-cilitazione
84
VENERDÌ 16 SETTEMBRE
Formare �na n�ova generazione di �han�gemakers: �na n�ova sfida nel mondo dell’imprenditoria so�iale. Cres�ono e si svil�ppano sempre più �orsi presso �ni�versità, s��ole e �entri di ri�er�a a s�p�porto degli imprenditori so�iali del f��t�ro. Ma q�ali sono le �ompetenze e le �onos�enze dell’imprenditore so�iale? Cosa lo differenzia? Q�ali sono gli str��menti �tilizzati? In q�esta sessione, pro�mossa da ITA So�ial Enterprise LAB si af�fronteranno q�este temati�he attraverso il �onfronto tra s��ole “so�iali” e�ropee tra ��i il gr�ppo di lavoro del progetto e��ropeo Ariadne. Dopo �na prima parte di introd�zione e presentazione fo�alizzata nell’esposizione di q�elle �he le diverse s��ole �onsiderano le best pra�ti�es per formare in modo effi�iente gli imprendi�tori so�iali, la sessione si svil�pperà in �na tavola rotonda �er�ando di rispondere a q�este domande: possiamo identifi�are �n modello standard per formare effi�ien�temente gli imprenditori so�iali? Come le istit�zioni �oinvolte nella formazione pos�sono �ollaborare tra di loro? Fine a �he p�nto p�ò benefi�iarne la s�ena impren�ditoriale e�ropea?
PROGRAMMA
ore 9.00-11.00I protagonisti si presentanoSkollCenterforSocialEntrepreneurship(UK),Insead(Francia),UniversitàBocco-ni(Italia),Knowmads(Olanda).ProgettoAriadne:HEC-EcoledeGestiondel’ULg(Belgio),OpenUniversity(UK)
ore 11.00-13.00Tavola rotondaHans Wahl (INSEAD), Francesca Ca-lò (Università Bocconi), Pieter Spinder(Knowmads),PaoloFontanaeIlanaBodi-ni(Euricse),JózsefSivák(BudapestBusi-nessSchool),FrancoisSilva(Escem)
Skoll Centre for Social Entrepreneur-ship (UK) http://www.sbs.ox.ac.uk/skollÈ �na delle prin�ipali organizzazioni a��ademi�he per lo svil�ppo dell’imprenditoria so�iale. Fondata nel 2003 dalla Skoll Fo�ndation, lo Skoll Center, at�traverso ri�er�a, formazione e �ollabora�zione, mira a: formare st�denti �on �na triple botton line vision, s�pportare la ri��er�a s�ll’imprenditoria so�iale e le s�e appli�azioni e �reare �ollaborazioni met�tendo in �ontatto imprenditori so�iali �on le fig�re �hiave del mondo profit e della p�bbli�a amministrazione per favorire il �ambiamento.Speaker: Brooke Williams
Insead (Francia)http://www.insead.edu/Insead � �na b�siness s�hool �on sede in Fran�ia, a Parigi, spe�ializzata nella for�mazione di imprenditori so�iali. Insead So�ial Entreprene�rship Initiative � in pri�ma linea nel eq�ipaggiare e s�pportare �na n�ova generazione di leader del terzo settore fornendo innovativi str�menti di b�siness per individ�are sol�zioni soste�nibili alle sfide del mondo.Speaker: Hans Wahl
Becoming Social Entrepreneurs
85
Università Bocconi (Italia) http://www.sdabocconi.it/L’area P�bli� Management e Poli�y della SDA Bo��oni S�hool of Management � impegnata in attività di ri�er�a e forma�zione nel management e nella governan��e dell’e�onomia p�bbli�a e del non pro�fit. L’obiettivo � �ontrib�ire allo svil�ppo e alla diff�sione delle �onos�enze e �om�petenze di s�pporto ai manager del so�ia�le nei pro�essi di �ambiamento e innova�zione.Speaker: Fran�es�a Calò
Knowmads (Olanda) http://www.knowmads.nl/È �na s��ola di formazione �he si fonda s�lla logi�a dell’apprendimento in team; il team � formato da �n gr�ppo internazio�nale di st�denti �he per �n anno lavora s� �n progetto so�iale spe�ifi�o. Il program�ma di q�esta b�siness s�hool � basato s� q�attro spe�ifi�he domande poste allo st�dente �he lo portano a fare �n lavoro s� se stesso e al s�o r�olo nel mondo. Speaker: Pieter Spinder
Linguadi lavoroinglese,coneventualefa-cilitazione
Progetto ARIADNEEU Programme: Lifelong learning pro-gramme - Ariadne, the managerial gui-dance in social economy based on in-trinsic skills, competences and values:commitment,behaviourandmotivation.
ProgrammaEU:Lifelong Learning Programme
Callidentifier:Leonardo Da Vin�i, Transfer of innovation
Coordinatore:E�ole S�périe�re de Commer�e et de Management de To�rs�Poitiers (ESCEM)
Partners: ESCEM � E�ole S�périe�re de Commer�e et de Management, Fran�e. E�ri�se – E��ropean Resear�h Instit�te on Coopera�tive and So�ial Enterprises, Italy. HEC – Li�ge, Centre D’E�onomie So�iale, Bel�gi�m. MAC�Team, M�lti�A�tors Coopera�tion E�ropean Network, Belgi�m. BGF (B�dapest B�siness S�hool � BBS), B�da�pesti Gazdasagi Foiskola, Ungheria. OU, Open University, UK. Ynternet.org, Svizzera.Lo s�opo del progetto Ariadne � q�ello di �reare �n q�adro di riferimento e�ropeo per il management nell’e�onomia so�iale basato s�ll’analisi delle �onos�enze delle �ompetenze ne�essari per i manager del so�iale. Da q�esto q�adro di riferimento si v�ole svil�ppare �n modello �om�ne di formazione da testare nelle organizza�zioni parte�ipanti, �n primo test verrà av�viato e implementato in Ungheria per poi essere reso disponibile per altri per�orsi formativi gestionali.
A. di A. (Associazione dei Associazioni) (Terni)A.CSV (Biella), Agrolis (Ghana)Aiccon (Forlì, FC) Associazione Agor (Verona)Associazione Culturale Facultura (Milano)Associazione La Bottega del Possibile (Torre Pellice, TO)Associazione La Strada - Der Weg (Bolzano)Associazione Mapability (Parma)Avanzi. Sostenibiltà per azioni (Milano)Azienda USL 10 FirenzeBanca EticaBanca ProssimaBGF (Budapest Business School - BBS) Budapesti Gazdasagi Foiskola (Ungheria)Camera di Commercio Italo SlovaccaCassa Rurale di Rovereto (Rovereto, TN)CCS Consorzio Cooperative Sociali (Padova)CgilC.I.S. Consorzio Iniziative Sociali (Alba, CN)CislCommon Ground (UK, Portogallo)Comune di GenovaComune di VeneziaComunidadeascaf (Spagna)Comunità Territoriale della Valle di Fiemme (Cavalese, TN)Confcooperative Reggio EmiliaConsorzio ABN (Perugia)Consorzio C.A.R.P.I. (Zero Branco, TV)Consorzio COESI (Bergamo) Consorzio IN CONCERTO (Castelfranco Veneto, TV)Consorzio Nazionale Idee in Rete (Roma)Consorzio Sol.Co. CataniaConsorzio Sol.Co. MantovaCooperativa Sociale A.E.P.E.R. (Bergamo)Cooperativa Sociale A.L.P.I. (Trento)Cooperativa Sociale ACLI (Cordenons, PN)Cooperativa Sociale Agropoli (San Cipriano d’Aversa, CE)Cooperativa Sociale Arcobaleno (Gorizia) Cooperativa Sociale Arti e Mestieri (Rovereto, TN)Cooperativa Sociale Atelier (Firenze)Cooperativa Sociale CIPSS (Narni Scalo, TR)Cooperativa Sociale Coclea (Trezzo d’Adda, MI)Cooperativa Sociale Comunità Fraternità (Brescia)Cooperativa Sociale Croce Azzurra (Bologna)Cooperativa Sociale CSI TRE (Bolzano)Cooperativa Sociale Cultura e Lavoro (Terni)Cooperativa Sociale Diaconia (Frosinone)Cooperativa Sociale Ecosphera (Forlì, FC)Cooperativa Sociale Ecosviluppo (Stessano, BG)Cooperativa Sociale Fraternità Giovani (Ospitaletto, BS)Cooperativa Sociale GEA (Novara)Cooperativa Sociale Gruppo 78 (Rovereto, TN)Cooperativa Sociale I Tigli 2 (Oderzo, TV)
Partecipanti
Cooperativa Sociale Il Bozzolo Verde (San Donà di Piave, VE)Cooperativa Sociale Il Giardinone (Locate Triulzi, MI)Cooperativa Sociale il Pugno Aperto (Bergamo)Cooperativa Sociale Il Varco (Brembilla, BG) Cooperativa Sociale Koinè (Novate Milanese, MI)Cooperativa Sociale La Luna Storta (Torino)Cooperativa Sociale L.I.N.U.S. (Almenno S. Bartolameo, BG)Cooperativa Sociale La Sorgente (Quart, AO)Cooperativa Sociale Le Coste (Trento)Cooperativa Sociale L’Ovile (Reggio Emilia)Cooperativa Sociale Monteverde (S. Zeno di Colognola ai Colli, VR)Cooperativa Sociale O.R.So. (Torino)Cooperativa Sociale Oasis (Bolzano)Cooperativa Sociale Obiettivo Salute e Lavoro (Milazzo, ME)Cooperativa Sociale Solidarietà (Padova)Cooperativa Sociale Spazio Aperto (Milano)Cooperativa Sociale Una mano per te (Ruffano, LE)Cooperativa Sociale Uscita di Sicurezza (Mirandola, MO)Cooperativa So.LE (Molina di Ledro, TN)Corep - Laboratorio per la sussidiarietà - Osservatorio sull’economia civile Camera di Commercio di TorinoDolmen impresa sociale (Saluzzo, CN)EconomEtica (Milano)Edenred (Milano) Energia Navale Srl (Forlì, FC)ESCEM - Ecole Supérieure de Commerce et de Management (Francia)Euclid Network / Project Ahead (UK, Italia)Euricse - European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises (Italia)Federazione Trentina della CooperazioneFedersolidarietà TrevisoFondazione ACRA (Milano)Fondazione Ahref (Trento)Fondazione CariploFondazione Cassa di Risparmio di Padova e RovigoFondazione Easy Care (Reggio Emilia)Fondazione FORTES (Siena)Fondazione Housing Sociale (Milano)Fondazione La Casa (Padova)Fondazione La Nuova Famiglia (Cesenatico, FC)Fondazione Talenti (Roma)Fondazione Territori Sociale Altavaldelsa (Poggibonsi, SI)Francesco e Chiara impresa sociale (Pavullo N/F, MO)Groupe Actavista (Francia)HEC - Liège, Centre D’Economie Sociale (Belgio)Homeless SMS (UK)IESE Business School (Spagna)Insead (Francia)Iris. Idee e reti per l’impresa sociale (Firenze)Iris Network (Trento)Isnet (Rimini)Istituto Luigi Sturzo (Roma)Istituto Walden (Menfi, AG)Knowmads (Olanda)Le Mat (Roma)
Legacoopsociali (Roma)MAC-Team Multi-Actors Cooperation European Network (Belgio)MAG Società Mutua per l’Autogestione (Verona)Make a Change (Milano)Mellin (Milano)MyBnk (UK)OU Open University (UK)Pares (Milano)Plain Ink (Milano)Progetto Liguria Lavoro (Genova)Provincia di BresciaSIxS - Soluzioni Informatiche per il Sociale (Bagnolo Cremasco, CR)Skoll Centre for Social Entrepreneurship (UK)Social Business Earth (Svizzera)Socialis. Centro studi in imprese cooperarive, sociali ed enti non profitSol.Co. BresciaStudio SiSociale (Verona)The Hub MilanoThe Hub Rovereto (Rovereto, TN)The Shiny Note (Brescia)Ubi BancaUniCredit FoundationUniversità Bocconi MilanoUniversità Cattolica MilanoUniversità degli Studi di FirenzeUniversità degli Studi di TrentoUniversità degli Studi di Napoli “Federico II”VitaVita ConsultingYnternet.org (Svizzera)Yunus Social Business Centre University of FlorenceZMQ (India)…
Indice
2 Manifesto
3 Calendario
4 Programma 6 Il carattere collettivo dell’impresa e dell’imprenditore sociale PositionpaperperlaIXedizionedelWorkshopsull’impresasociale CarloBorzaga(PresidenteIrisNetwork)9 Il polso della situazione OsservatorioIsnetsull’impresasociale11 Sulla stessa barca Un’opportunitàperchiinvestenell’imprenditoriasociale14 Sessione 1 Banchi di provaFederaleeaziendale:leopportunitàdelnuovowelfare
22 Sessione 2 Banchi di prova. Laraccoltafondi:strategieepraticheperdiversificarelerisorse
30 Sessione 3 Banchi di prova.Rigenerareassetcomunitari:beniimmobiliespazipubblici
40 Sessione 4 Banchi di prova.Strumentiperdecidereeazionidimanagmentsimbolico
48 Sessione 5 Banchi di prova.Startup!:lenuoveimpresesociali
58 Sessione 6 Imprenditori sociali si diventa.Iniziativeperfarecrescerenuovaimprenditorialità
68 Sessione 7 Storie che raccontano una storia.Lebiografiedegliimprenditorisociali
80 Sessione internazionale ITA Social Enterprise LAB
86 Partecipanti
Nato come appuntamento interno alla comunità scientifica, il Workshop sull’impresa sociale si è configurato, fin dalle prime edizioni, come un’occasione di un confronto a più ampio raggio. I partecipanti non solo ricercatori e studenti, ma in maggioranza operatori e dirigenti di imprese sociali e organizzazioni del terzo settore, esponenti delle pubblica amministrazione, rappresentanti del mondo dell’impresa for-profit e del credito. Una platea così ampia ed eterogenea ha stimolato Iris Network, l’organiz-zatore dell’evento, a rinnovare la struttura del Workshop, individuando l’innovazione come tema conduttore e la discussione di buone prassi come cifra metodologica.Questa pubblicazione contiene le esperienze presentate nel corso dell’edizione 2011 dedicata all’innovazione dell’imprenditore sociale. Il dibattito continua su www.irisnetwork.it
ORGANIZZAZIONE
IN COLLABORAZIONE CON
SPONSOR
MEDIA PARTNER