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ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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TRIBUNALE CIVILE DI VELLETRI
Sezione Fallimentare
C.P. 15/2012 Albalonga S.p.A. in Liq con unico socio
Giudice Delegato dott. Antonino Pasquale La Malfa
PIANO di ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità
aziendale
Redatto ai sensi degli artt. 161 comma 6° e 186 bis del R.D. 16/3/1942 n. 267
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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La società Albalonga Spa in Liq., con sede in Albano Laziale, Piazza della Costituente
n. 1, Codice Fiscale 07156011004, capitale sociale € 236.016,00, iscritta nel registro delle
imprese di ROMA col n. REA 1014499, in persona del liquidatore e legale
rappresentante pro tempore Dott. Enrico Maria Capozzi, autorizzato al presente atto in
forza di delibera dell’assemblea ordinaria del 17/10/12 assunta a seguito della delibera
del Consiglio Comunale di Albano Laziale del 17/10/12, rappresentata e difesa
dall’avv. Amedeo Pomponio del Foro di Roma
c.f.:PMPMDA60L05H501L;telefax:063208213;
p.e.c.:[email protected]) giusta procura in calce al presente
atto ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell’avv. Aldo Rossetti in Velletri alla
P.za Cairoli n. 37
Premesso che
- la Società in data 17.12.2012 ha presentato domanda di ammissione alla procedura di
Concordato preventivo ai sensi dell’art. 161 comma 6° del R.D. 16/3/1942 n. 267;
- in data 9 gennaio 2013 notificato in data 14 gennaio 2013 il Tribunale di Velletri,
Sezione Fallimentare ha emesso decreto di ammissione alla Procedura n. 15/2012
concedendo termine per il deposito del Piano di ammissione alla Procedura in 120
giorni.
Con provvedimento in data 08 maggio 2013 codesto ecc.mo Tribunale di Velletri,
Sezione Fallimentare ha concesso proroga di ulteriori 60 giorni;
- la società Albalonga Spa versa in stato di crisi ma intende proporre ai propri creditori
l’approvazione di un programma concordatario volto al rilancio dell’impresa, per
tutelarne nel contempo la par condicio ed evitare che eventuali singole iniziative
esecutive possano determinare la dispersione del patrimonio aziendale con
conseguente perdita dei residui valori di avviamento e/o il deperimento economico
dei singoli cespiti attivi.
Tanto premesso, la Società, in persona del legale rappresentante pro tempore dott.
Enrico Maria Capozzi
PRESENTA
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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PIANO DI CONCORDATO PREVENTIVO EX ART. 161 E 186 BIS LEGGE FALL.,
Indice
1. Soggetto – 1.1. La sede e l’oggetto sociale – 1.2. Il Capitale sociale - 1.3. Gli
organi societari ed i poteri – 1.4. Storia della Albalonga S.p.A. in liq. e le ragioni
della crisi – 1.5. Il progetto di rilancio.
2. Le Assumption del Piano – 2.1. Breve analisi del B.P. – 2.2. Piano economico –
finanziario.
3. La situazione patrimoniale della Società (art. 162 co. 2 lett. a L.F.) – 3.1. La
situazione Patrimoniale al 17.12.2012 – 3.2. La situazione Patrimoniale al
31.12.2012 – 3.3. La situazione Patrimoniale al 30.04.2013.
4. Lo stato analitico ed estimativo delle attività e passività (art. 162 co. 2 lett. b
L.F.) – 4.1. Analisi dell’attivo concordatario – 4.2. L’attivo concordatario in
ipotesi di going concern – 4.3. Il Passivo concordatario – 4.3.1. Il Passivo
privilegiato – 4.3.2. Il Passivo chirografario – 4.3.3. Elenco dei diritti reali sui
beni di proprietà – 4.3.4. Il contenzioso attivo e passivo – 4.3.5. I costi della
procedura – 4.3.6. Fondo contingency – 4.3.7. I costi di gestione.
5. Condizioni e termini della proposta di concordato – 5.1. Oggetto della
proposta – 5.2. Durata del Piano concordatario – 5.3. Rischi e vantaggi del Piano
e l’alternativa fallimentare – 5.4. Il programma di concordato: i tempi di
attuazione.
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1. SOGGETTO
Albalonga società per azioni in liquidazione
1.1. La sede e l’oggetto sociale
La sede legale e operativa della Albalonga è Albano Laziale – Piazza Costituente n. 1,
cap. 00041, REA 1014499, codice fiscale 07156011004 e P.IVA 07156011004, gli uffici
sono in Via Mascagni 2/bis Albano Laziale
La Albalonga Spa in Liq. ha il seguente oggetto sociale:
“ La gestione di farmacie, la distribuzione intermedia, alla farmacie pubbliche e private ed alle
strutture sanitarie, di trasporto del settore farmaceutico e parafarmaceutico, informazione ed
educazione finalizzata al corretto uso del farmaco, nonché aggiornamento professionale, nel
quadro del SSN e della legislazione vigente;
La gestione del servizio di assistenza ai portatori di handicap nelle scuole e l’assistenza di base e
domiciliare;
La realizzazione e la gestione di case di cura e delle attività di assistenza alla persona;
La gestione dei servizi di igiene ambientale quali raccolta, trasporto e smaltimento, anche con
riciclaggio e recupero energetico, dei rifiuti solidi urbani, nonché di quelli speciali, ospedalieri,
industriali, tossico – nocivi, pericolosi, e di ogni tipo, raccolta differenziata, lavaggio e
spezzamento stradale;
La realizzazione e la gestione di aree di sosta a pagamento per autoveicoli e delle attività
connesse;
La gestione di servizi quali l’illuminazione pubblica nonché l’impianto ed esercizio di apparati
semaforici e di segnaletica;
Il servizio di pulizie e manutenzione di edifici pubblici;
Il servizio di manutenzione delle strade, aree verdi ed altri beni immobili;
Il servizio di affissione, pubblicità Tosap e riscossione di tributi;
Il servizio scuolabus e attività di trasporto locale;
Il servizio di portineria, assistenza e sorveglianza nelle scuole;
La gestione di asili nido e ludoteche comunali;
Servizi telematici ed informatici inerenti applicazioni in campo di interesse o affini alle attività
aziendali;
Cablatura, impianti ed esercizio di reti e di sistemi telematici ed informatici;
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Servizi pubblici di interesse culturale e turistico e socio assistenziale;
La gestione di servizi di mensa per istituti scolastici statali e comunali ubicati nel territorio
comunale;
La gestione dei servizi funebri e cimiteriali;
Approvvigionamento, distribuzione e gestione di servizi energetici da rete e non (elettricità, gas,
teleriscaldamento);
La gestione dei tributi;
La gestione di fiere, esposizioni e mercati;
Bagni pubblici;
I servizi di uscierato e supporto logistico per le sedi museali e del circuito monumentale;
La manutenzione della pubblica illuminazione;
La società può essere incaricata dal Comune di Albano Laziale dello svolgimento anche di un
solo servizio.
………omissis………”
I servizi esternalizzati dal Comune di Albano e in carico alla Albalonga sono:
1. Gestione farmacie;
2. Gestione parcheggi;
3. Pulizia bagni pubblici;
4. Pulizia degli stabili comunali;
5. Assistenza scolastica e domiciliare (SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI);
6. Asili nido;
7. Ludoteca;
8. Assistenza al servizio tributi;
9. MOAL, pulizia e portierato;
10. Manutenzione e pulizia del Tribunale di Albano;
11. Gestione Teatro Alba Radians.
I dipendenti alla data attuale in capo alla Albalonga sono:
Dipendenti
Albalonga
tempi
indeterminati full time part time
151 151 56 95
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Di cui:
DIRIGENTI 0
IMPIEGATI 50
OPERAI 101
ALTRI 0
TOTALE 151
1.2. Il capitale sociale
Il capitale sociale della Albalonga Spa in Liq. è pari ad Euro 236.160,00, rappresentato
da quote dal valore nominale di Euro uno, ed è interamente sottoscritto dal Socio
unico, Comune di Albano Laziale, codice fiscale 82011210588.
1.3. Gli organi societari ed i poteri
Il Liquidatore della Società
All’assemblea straordinaria del 18 novembre 2011, la Albalonga ha preso atto delle
situazioni economico – patrimoniale - finanziaria al 31 dicembre 2010 e al 30 settembre
2011, che evidenziavano perdite tali che hanno comportato il ricorso all’art. 2447 c.c.
con conseguente necessità per l’Assemblea di deliberare il ripianamento integrale delle
stesse attraverso la riduzione del Capitale Sociale ed il suo contemporaneo aumento ad
una cifra non inferiore al minimo legale, o, in alternativa, alla trasformazione della
società. In tale circostanza, non essendo stata ricapitalizzata la società, si è proceduto
alla messa in liquidazione con conseguente nomina, in qualità di Liquidatore, del Dr.
Enrico Maria Capozzi, codice fiscale CPZNCM68M08H501X.
Al Liquidatore sono stati conferiti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della
società nonché la firma e la rappresentanza legale di fronte ai terzi ed in giudizio.
Il Collegio Sindacale
Il collegio sindacale in carica fino all’approvazione del bilancio 2012 è così composto:
dott.ssa Lucia Lanza Cariccio (Presidente),
dott.ssa Luisa Sallustio (sindaco effettivo),
dott. Antonio Di Carlo (sindaco effettivo),
dott. Roberta Pisani (sindaco supplente),
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dott. Roberto Lucchini (sindaco supplente).
1.4. Storia della Albalonga S.p.A. in Liq. e le ragioni della crisi.
La società viene costituita nel corso del 2002 periodo in cui la esternalizzazione dei
servizi pubblici divenne una necessità sempre maggiormente avvertita dalle
amministrazioni centrali e locali. L’introduzione nell’ordinamento giuridico di
strumenti privatistici per la gestione dei servizi, fornì agli Enti Pubblici la possibilità di
incrementare l’efficienza nell’erogazione degli stessi. Gli Enti Pubblici ebbero così la
possibilità di migliorare sia l’economicità della gestione sia la qualità dei servizi resi ai
cittadini.
Lo scopo iniziale della costituzione della Albalonga fu quello di utilizzare degli
strumenti privatistici nel settore pubblico permettendo di migliorare l’efficienza
nell’utilizzazione delle risorse, garantendo, in tal modo, sia un risparmio di costi sia
un miglioramento della qualità dei servizi resi.
Lo svolgimento di una vasta gamma di servizi da parte dello stesso soggetto, che
migliora anche l’efficienza della gestione degli stessi, aveva l’obiettivo di creare
economie di scala e quindi l’ottimizzazione nell’impiego delle risorse umane e di
quelle finanziarie. Il risparmio che sarebbe dovuto emergere poteva essere reinvestito
nella gestione dei servizi, migliorandone l’efficienza.
La scelta di affidare ad una società per azioni, appositamente costituita, la gestione di
una vasta gamma di servizi pubblici si pose, per il Comune di Albano Laziale, in
continuità con la decisione di affidamento alla VOLSCA SRL del servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Proseguendo nella strategia di miglioramento dei servizi pubblici, il progetto che si
intese realizzare fu l’esternalizzazione di alcuni servizi allora gestiti dal Comune
ovvero mediante affidamento di incarico a terzi.
Nello specifico il con il progetto si esternalizzarono i seguenti servizi:
1. Gestione farmacie;
2. Gestione parcheggi;
3. Gestione bagni pubblici;
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4. Servizio pulizie;
5. Assistenza scolastica e domiciliare;
6. Servizi relativi alle lampade votive e alle tumulazioni ed esumazioni cimiteriali;
7. Gestione dell’impianto di depurazione;
8. Gestione dell’asilo nido;
9. Global service
Albalonga Spa è una società a totale partecipazione del Comune di Albano Laziale,
sorta unicamente per le gestione “in house providing” dei servizi pubblici comunali;
la crisi in cui versa deve innanzitutto ravvisarsi nella più generalizzata difficoltà
economica e finanziaria che da qualche anno ha investito e sta investendo il mondo
occidentale ed in particolare la nostra nazione.
La società Albalonga si è trovata a gestire molti dei servizi pubblici locali ad essa
deputati, quali quelli socio-assistenziali, in costante stato di grave perdita.
La Albalonga versa, sin dalla sua costituzione in situazione di non equilibrio, legata
alla natura in house della società.
L’intervento del legislatore in ambito di disciplina delle società in house, le difficoltà e
ritardi nei pagamenti della P.A. che notoriamente è causa di squilibrio finanziario di
tutte le aziende operanti in ambito pubblico, la difficoltà di reperire adeguate fonti
finanziarie sul mercato non hanno consentito, nonostante le misure poste in essere dal
Socio1, di fare fronte alla crisi aziendale aggravata dalla crisi globale.
Il nuovo contratto di servizi stipulato nel 2010, non risulta sufficiente a coprire il trend
di crescita dell’indebitamento aziendale.
Già dall’analisi dei bilanci, dal 2002 al 2006, è emerso come la società ha subito delle
perdite d’esercizio che si sono incrementate anno per anno.
Le perdite riscontrate nei vari esercizi, sono essenzialmente determinate dal relativo
aumento dei costi della produzione, in particolare i costi del personale e i costi per
servizi.
1 Trattasi principalmente del rinnovo del contratto di servizi.
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Il dislivello tra aumento del costo della produzione e valore della produzione, nei
primi anni di gestione aziendale, ha determinato l’inizio dell’indebitamento societario,
soprattutto nei confronti dei fornitori.
Nell’esercizio 2007 il Socio provvede a ricapitalizzare la società, il valore della
produzione aumenta del 7% rispetto all’anno precedente con relativo incremento dei
crediti del 12%, in particolare verso il Comune di Albano Laziale.
A tale risultato positivo, però, non viene bilanciata un’efficiente riduzione debitoria;
infatti la Società per ridurre i debiti nei confronti dei fornitori, ricorre all’indebitamento
bancario aggravando la società del pagamento degli interessi passivi. In tal modo i
debiti verso fornitori diminuiscono del 10% rispetto all’anno precedente ma, allo stesso
tempo, i debiti verso banche incrementano del 100%.
Nell’esercizio, 2008 la Società amplia il proprio perimetro aziendale nel campo sociale,
con l’affidamento dei Servizi Sociali che fanno confluire nelle casse societarie ricavi per
€. 850.000.
I crediti registrano una variazione positiva con relativo incremento dei crediti verso il
Comune.
I costi del personale subiscono un notevole incremento.
La crisi dunque, evolve negli esercizi successivi alla costituzione aggravandosi negli
anni 2009-2010 e consolidandosi nel 2011 costringendo il Socio a deliberarne nello
stesso anno la messa in liquidazione e nel 2012 il ricorso alla procedura di Concordato
Preventivo.
Nell’esercizio, 2009 il fatturato è in crescita ( +8%) mentre i crediti verso il comune
subiscono una diminuzione dovuta ad incassi per prestazioni erogate, anche relative
agli anni precedenti. La società da una parte riduce i debiti verso i fornitori e dall’altra
aumenta l’esposizione bancaria.
Nell’esercizio il costo del personale registra ancora una crescita in ragione di
assunzioni ritenute necessarie allo svolgimento dei servizi, implementando così la
perdita strutturale non essendovi un paritetico incremento di ricavi.
Nell’esercizio, 2010, nei primi mesi dell’anno viene rinnovato e variato il contratto di
servizi con il Comune.
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I debiti verso fornitori aumentano e per farne fronte si richiedono forme di anticipo agli
istituti di credito, generando così una crescita costante del debito bancario e degli
oneri finanziari.
I debiti tributari e verso Istituiti previdenziali crescono non avendo la società liquidità
sufficiente.
Nell’arco del secondo semestre 2010 la società avvia le istanze per la rateizzazione dei
mancati versamenti INPS relativi agli esercizi 2008 e 2009 per i quali la società riceve
cartelle da parte dell’Ente di Riscossione, e prosegue con la prassi di non versare con
regolarità i contributi previdenziali anche a carico dell’INPS oltre alle imposte.
I costi della produzione nell’anno aumentano per effetto della crescita delle spese per
servizi e del costo del personale.
Nel corso del secondo semestre, dopo il rinnovo del contratto di servizi, viene
nominato un nuovo C.d.A., il quale rappresentata al Socio la crisi economica e
finanziaria dell’Albalonga, in cui echeggia il forte indebitamento societario.
Nell’esercizio 2011 il Socio Comune di Albano, preso atto della gravità della crisi
aziendale, avvia i primi interventi di ristrutturazione e nel mese di giugno 2011 viene
revocata la gestione delle mense che procurava ingenti perdite, ma la crisi risulta
talmente grave che i fornitori interrompono le consegne di generi alimentari agli asili,
di farmaci alle farmacie e di prodotti per le pulizie, rendendo la gestione operativa
prossima al collasso.
Il Comune interviene ed il 18.11.2011 sancisce la crisi ponendo la società in
liquidazione, richiedendo al liquidatore la continuità d’impresa al fine di garantire la
prosecuzione del contratto di servizi al Socio.
Il liquidatore sospende i pagamenti a tutti i creditori il cui debito è sorto prima della
data di messa in liquidazione della Società allo scopo di assicurare la par condicio
creditorum, fatta eccezione per i dipendenti e per l’Erario.
Il liquidatore prende contatto con il principale fornitore delle farmacie Sinfarma, al fine
di ripristinare la fornitura di farmaci indispensabili alla continuità aziendale, ed ottiene
il riavvio delle forniture previo costituzione di un castelletto prepagato.
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L’esercizio 2012 anno volto alla prosecuzione dell’attività ordinaria in un’ottica di
tutela e conservazione del patrimonio aziendale, con lo scopo di ristrutturare l’azienda
al fine di realizzare flussi positivi in grado di consentire il pagamento dei creditori
sociali.
La società avvia un processo di risanamento e riduzione dei costi; si interviene sui
costi della produzione, soprattutto per l’acquisto di servizi, di merci e del personale
non rinnovando i contratti a termine. Risulta tuttavia complicato raggiungere
l’equilibrio economico, nonostante siano stati ridotti il più possibile i costi di gestione.
Nell’arco del mese di febbraio 2012, l’Ispettorato del Lavoro, con l’intervento del
Nucleo Operativo del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, procedeva ad
ispezione presso l’Albalonga e redigeva “Verbale interlocutorio degli accertamenti in
materia di lavoro, assistenza e previdenza sociale, n. 405 del 20.03.2012, e contestuale
disposizione di cui all’art. 14 D.Lgs 23.04.2004 n. 124”.
La società, analizzata la problematica con l’assistenza di avvocato giuslavorista, del
consulente del Lavoro, nonché delle rappresentanze sindacali, ritiene conveniente ed
opportuno risolvere alla base possibili vertenze e pone in essere un’articolata trattativa
con i rappresentanti della CGIL e con ogni lavoratore, sfociata infine nella
sottoscrizione innanzi alla DPL di Roma di accordo transattivo che ha transatto ogni
possibile contestazione.
Nell’esercizio preso atto delle novità legislative in materia di società a partecipazione
pubblica introdotte con i c.d. decreti “Liberalizzazioni”, “Sviluppo” e “Spending
Rewiev”, viene appurata l’impossibilità di risolvere la crisi in maniera autonoma,
riscontrato l’elevato indebitamento e rilevata l’impossibilità del socio di ricapitalizzare
la società, o di porre in essere altre forme di intervento finanziario.
Il liquidatore rappresentato pertanto quale unica possibile soluzione alla crisi, la
continuità aziendale previo intervento sul perimetro aziendale con estromissione di
servizi in perdita strutturale, da effettuarsi nell’ambito di una procedura concorsuale
nella fattispecie di concordato preventivo o piano di ristrutturazione dei debiti, in
continuità aziendale, stante la mancanza di assets di proprietà suscettibili di autonomo
realizzo, tenendo conto della tutela all’occupazione del personale dipendente.
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In data 17.12.2013 viene depositata domanda di ammissione al Concordato preventivo
con riserva di presentare il Piano ex art. 161 l.f..
L’esercizio 2013, è l’anno del concordato preventivo, la domanda presentata nel mese
di dicembre 2012 è stata ammessa con provvedimento del 09.01.2013; prosegue
l’attività di contenimento dei costi e la società si concentra nel verificare le prospettive
di realizzazione di un Piano che consenta la soddisfazione dei creditori.
Il Socio si attiva per le delibere necessarie a definire le assumption di un Piano di
lunga durata volto alla ristrutturazione d’impresa ed al ritorno in bonis della società.
La società prosegue nella gestione ordinaria, sempre nell’ottica del contenimento dei
costi, con l’intento di arginare l’indebitamento.
Il Liquidatore ha proceduto al pagamento delle sole spese correnti necessarie alla
gestione, ha proceduto inoltre al pagamento parziale dell’IVA 2012 e delle
rateizzazioni delle ritenute al fine di ottenere il DURC, e dell’ENI fornitore di energia
elettrica per debiti scaduti ante concordato onde ottenere il riallaccio della fornitura
elettrica sospesa per morosità.
In conclusione, riepilogando le ragioni che hanno portato allo stato di crisi della
Albalonga S.p.a. possono essere così riassunte:
(i) Gestione di molti servizi pubblici locali in perdita sistemica;
(ii) Incapacità dei servizi in utile di coprire appieno i costi aziendali;
(iii) Una politica di assunzione, per fare fronte alle diverse esigenze operative non
calibrata alla capacità reddituale dell’Azienda;
(iv) Incapacità di reperire fonti di finanziamento sul mercato;
(v) Crescente aumento dell’indebitamento, dovuto alla crisi finanziaria;
(vi) La crisi generale economica e finanziaria che non ha consentito lo sviluppo dei
servizi in utile;
1.5. Il progetto di rilancio.
La grave crisi ha necessitato il ricorso ad una procedura concorsuale idonea a
preservare le ragioni dei creditori e il loro trattamento paritetico.
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E’ apparso evidente, peraltro, che la valorizzazione degli assets redditizi dovessero
essere preservati al fine di garantire il soddisfacimento del ceto creditorio,
considerando che la società non è proprietaria di beni suscettibili di autonomo realizzo
ma esclusivamente di rami di azienda di servizi esistenti in ragione del contratto in
essere con il Comune di Albano Laziale.
Ne è conseguita un’analisi approfondita e complessa di tutte le ragioni della crisi
aziendale e delle circostanze ineludibili che consentissero la continuazione dell’attività
in termini economici e profittevoli anche in considerazione delle novità legislative
introdotte con i c.d. decreti “Liberalizzazioni”, “Sviluppo” e “Spending Rewiev”.
Orbene, l’analisi ha confermato la concreta possibilità di portare avanti l’attività
aziendale con modalità e caratteristiche tali da generare utili e non perdite; utili che
potranno essere di notevole beneficio per le ragioni dei creditori.
Beninteso, la nuova iniziativa presuppone e implica ulteriori azioni di ristrutturazione
sia organizzativa che patrimoniale.
Ciò anche perché lo stato di crisi riguarda la condizione della Albalonga Spa ma non
investe l’esercizio dell’impresa nel suo intero.
Il Socio pertanto preso atto della crisi e dell’inesistenza di assets di proprietà
dell’Albalonga tali da consentire con la loro liquidazione la soddisfazione dei creditori
ha avviato un processo, in linea con le recenti novità legislative introdotte in materia di
società in house, in grado di consentire alla società il pagamento dei creditori in
continuità aziendale.
Con il ricorso introduttivo è già stato illustrato come la redazione della proposta
concordataria e del Piano che, insieme ai necessari documenti di corredo, ne attesti la
fattibilità, fosse condizionata alla ridefinizione da parte del Socio unico Comune di
Albano Laziale, in concreto, del perimetro delle attività svolte dalla Albalonga, per
limitarlo alla gestione di quei servizi economicamente idonei alla realizzazione
dell’auspicato risanamento e, quindi, all’espletamento delle procedure per la
costituzione di una Azienda Speciale Comunale e per l’indizione di gare di appalto, il
tutto finalizzato al trasferimento dei servizi da espungere dalla società ricorrente.
Tale percorso in effetti ha incontrato molte difficoltà, riguardanti soprattutto la
costituenda Azienda Speciale e sono infatti stati superati, i dubbi interpretativi dell’art.
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9, comma 6, del D.L. n. 95/2012, convertito nella L. n. 135/2012, che ad una prima
lettura sembrava potesse ostacolare la nuova costituzione di enti partecipati dal
Comune.
I pronunciamenti in materia, da parte delle sezioni Lombardia e Lazio della Corte dei
Conti, acquisiti dal Comune di Albano unitamente ad un precipuo parere richiesto
all’A.N.C.I. sul punto hanno consentito al Socio unico di porre in delibera consiliare,
sia la definitiva modifica del perimetro di conferimento della Albalonga, sia la
costituzione della Azienda Speciale (di cui nel frattempo è stato approntato anche lo
Statuto), nel senso propedeutico alla redazione della proposta concordataria.
Gli atti definitivi pertanto per il trasferimento in ASP del ramo di Azienda
Socioassistenziale e Culturale, e per l’assegnazione a terzi dei servizi strumentali
verranno posti in essere nell’ambito della procedura di Concordato Preventivo entro
l’esercizio corrente e rappresentano insieme alla sottoscrizione del nuovo contratto di
servizi di durata dodicennale ccondizione necessaria alla fattibilità del Piano.
Nelle more, l’Albalonga permane obbligata a fornire tutti i servizi pubblici essenziali
cui è deputata e che ovviamente non possono essere interrotti.
A tale fine con Delibera n. 15 del 06/05/2013 “Modifica perimetro di conferimento
Albalonga S.p.a.” (All. 1) il Consiglio Comunale ha deliberato:
• Di ridefinire il perimetro dei servizi conferiti alla Albalonga S.p.A., facendo rientrare
nell’attività del Comune i seguenti servizi:
- servizio bagni pubblici (art. 5 contratto di servizi);
- servizio di pulizia degli uffici e stabili comunali e pulizia e portierato del
Palazzo del Tribunale (art. 6 contratto di servizi e determinazione n. 76/2009);
- servizio di pulizia, riscossione, pedaggio e custodia presso il MOAL (art. 9
contratto di servizi);
- servizio di conduzione e manutenzione Palazzo di Giustizia (art. 10 bis
contratto di servizi);
• Di dare mandato ai Responsabili di predisporre i bandi e procedere all’espletamento
delle gare per l’affidamento all’esterno dei servizi;
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• Di dare atto che, nelle more della procedura di affidamento, i servizi relativi continuano
ad essere assicurati da Albalonga S.p.A.;
Ridefinendo conseguentemente il perimetro dell’Albalonga prevedendo il
mantenimento dei soli servizi in grado di produrre risultati positivi e precisamente:
- Gestione delle Farmacie comunali
- Assistenza e Controllo dei parcheggi comunali
- Assistenza all’ufficio tributi
In tale ambito con delibera n. 16 del 06/05/2013 “Costituzione Azienda Speciale
denominata “Albaservizi” e conseguente parziale trasformazione della Albalonga S.p.a.-
Approvazione Statuto” (All. 2) il Consiglio Comunale ha deliberato:
Di costituire, per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono integralmente richiamati,
l’Azienda Speciale denominata “ALBASERVIZI”, per la gestione di servizi socio-assistenziali,
educativi e culturali, e conseguente parziale trasformazione della Albalonga S.p.A., società
integralmente partecipata dal Comune;
Di dare atto che la trasformazione da società ad azienda opera per i seguenti servizi:
- Servizi per la gestione struttura Teatro Alba Radians;
- servizio di uscierato, custodia e supporto logistico per le sedi museali e del circuito
monumentale;
- servizio di vigilanza/assistenza, pulizia e piccola manutenzione dei locali destinati a
sede della Scuola dell’Infanzia paritaria;
- gestione asili nido;
- servizio di assistenza domiciliare per anziani, diversamente abili e minori in difficoltà
e/o inseriti in famiglie multiproblematiche e assistenza scolastica per alunni
diversamente abili;
- gestione ludoteca comunale;
Di approvare lo Statuto dell’Azienda nel testo allegato alla presente deliberazione quale parte
integrante e sostanziale;
Di dare atto che, nelle more del completamento della procedura di attivazione della Azienda
Speciale, i servizi relativi continuano ad essere assicurati da Albalonga S.p.A.;
Di dare mandato al Sindaco, quale Socio unico della Albalonga S.p.A., affinché provveda, in
sede di Assemblea societaria, ad apportare le conseguenti modifiche all’art. 4 dello Statuto della
Società, non appena assicurata l’operatività della Azienda Speciale;
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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Di trasmettere la presente deliberazione alla società Albalonga S.p.A. al fine di predisporre i
successivi atti consequenziali;
Di rinviare a successivo atto gli ulteriori adempimenti, ivi compresa la definizione del capitale
di dotazione iniziale dell’Azienda.
Si è, dunque, proceduto all’elaborazione di un piano industriale che ha dimostrato
come, a certe condizioni, l’attività aziendale riorganizzata sia in grado di generare in
un arco temporale certamente lungo, 12 anni, quei flussi attivi in grado di soddisfare i
creditori sociali.
Pertanto la Società, che ad oggi non è nelle condizioni di soddisfare i creditori, se non
in misura ridottissima o quasi nulla, può ed ha ancora una sua ragione economica,
anche connessa agli scopi pubblicistici ed occupazionali dalla stessa perseguiti, ed in
quanto tale va salvaguardata.
Ciò anche considerando che l’eventuale immediata cessazione dell’attività non
consentirebbe neppure in parte il pagamento dei creditori chirografari e la
soddisfazione solo parziale dei creditori privilegiati.
L’evoluzione della continuità è stata prospettata nel Piano dodicennale allegato alla
presente domanda e servirà innanzitutto agli stessi interlocutori economici per
razionalizzare le aspettative di risanamento attraverso un processo di analisi
preventiva.
Il percorso illustrato nel Piano dodicennale porterà all’individuazione dei costi e dei
ricavi secondo le nuove potenzialità di cui si potrà tenere conto, che non potranno però
prescindere dalla rimozione totale e preventiva già nel corrente esercizio delle cause
della crisi sopra chiaramente individuate.
I flussi economici prospettici derivanti dai Budget annuali, rappresentati in flussi di
cassa, individuano un arco temporale di soddisfacimento pari a 12 anni.
Nel proseguo del presente Piano verrà presentata un’analitica indicazione dei costi e
dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell’attività dell’impresa e le risorse finanziarie
necessarie con le relative modalità di copertura.
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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Ciò che si vuole tuttavia evidenziare nel presente paragrafo è che la condizione legale
per la continuità indicata al secondo comma lett. b) dell’art. 186-bis L.F. è sicuramente
rispettata in quanto la prosecuzione dell’attività dell’impresa prevista nel Piano è
funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori.
Il concordato preventivo è in questo caso visto nella sua migliore e più completa
accezione, ovvero quale strumento normativo volto alla tutela e la conservazione del
patrimonio economico ed umano dell’impresa, in conformità ai principi ispiratori
della recente riforma del diritto fallimentare, che vede nel concordato uno strumento
di superamento della crisi e non solo di cessazione dell’impresa, per la soddisfazione
del ceto creditorio.
L’Albalonga quindi definito ed avviato il processo di riequilibrio e ristrutturazione
d’impresa, di tutela del patrimonio economico insito nella sua organizzazione e nella
forza lavoro, definiti i presupposti di rilancio e ristrutturazione si pone sotto il
controllo del Tribunale per porre in essere il processo di risanamento e ristrutturazione
d’impresa volto al ritorno in bonis, ed alla tutela del ceto creditorio.
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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2. Le assumption del Piano
1- Arco temporale del piano di concordato 161 L.F. e risanamento 12 anni
dall’omologazione;
2- Continuità aziendale con il mantenimento all’interno del perimetro aziendale di
sole quattro attività:
- Farmacia Comunale 1 sita in Albano Laziale via De Gasperi
- Farmacia Comunale 2 sita in Albano Laziale via Olivella
- L’attività di gestione e controllo dei parcheggi comunali “Strisce Blu”
- L’assistenza all’ufficio tributi del Comune di Albano Laziale;
3- Delibera n. 122 del 05 luglio 2013 della Giunta Comunale di Albano Laziale
“regolamentazione della sosta a pagamento e determinazione delle tariffe”, che
dispone l’ampliamento delle aree di sosta ed aumento delle tariffe (All. 3).
4- La sottoscrizione prima del 31/12/2013 di un nuovo contratto di servizi con il
Comune di Albano Laziale di durata 12 anni, il cui schema è approvato con
Delibera di Giunta n. 124 del 5 luglio 2013 che va a sostituire quello in scadenza
al 31/12/2015 (All. 4).
5- La riorganizzazione in ASP – ALBASERVIZI dei rami di azienda servizi socio-
assistenziali, educativi e culturali, da effettuarsi entro il 31/12/2013, con cessione
di rami di azienda giusta delibera della Giunta Comunale di Albano Laziale n.
123 del 5 luglio 2013 oggetto “approvazione proposta di schema del contratto di
cessione del ramo di azienda della Albalonga S.p.A. alla azienda speciale Albaservizi” il
cui prezzo pari al valore di realizzo dei cespiti trasferiti è regolato con accollo
di quota-parte di Rol - Ferie e TFR maturati alla data di cessione (All. 5);
6- Il rientro nel perimetro del Comune di Albano Laziale entro il 31/12/2013 dei
servizi di pulizia degli stabili comunali, dei bagni pubblici, del MOAL della
manutenzione e portierato del Tribunale;
7- La rinuncia da parte del Socio Comune di Albano Laziale alla facoltà di
compensare i residui crediti con debiti dallo stesso certificati al 31/12/2012;
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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8- Transazione Fiscale ex art. 182 ter L.F., che prevede il pagamento integrale
dell’erario in 72 rate, (pur prevedendosi nel Piano finanziario il pagamento in
48);
Si ritiene utile in questa sede rappresentare al ceto creditorio, la bontà e l’opportunità
delle assumption di cui alla presente proposta sopra analiticamente riassunte.
È doveroso ricordare che la ricorrente lavora su commessa avendo come unico
committente il Comune di Albano Laziale attraverso il contratto di servizi rinnovato in
data 29.01.2010 e scadente in data 31.12.2015, la cui sostituzione con altro contratto di
durata dodicennale, a sostengo degli scopi della procedura, è stata approvata come già
riferito dalla Giunta del Comune di Albano in data 5 luglio 2013, e rappresenta una
delle assumption principali della proposta di concordato in continuità aziendale
Detto contratto è soggetto a specifica normativa in materia di società in House Providing
e pertanto, in quanto tale, non rappresenta un assets oggetto di possibile cessione.
Si rammenta che l’house providing è in buona sostanza di uno di quegli organismi di
ispirazione comunitaria, attraverso i quali le amministrazioni pubbliche, anche locali,
possono realizzare direttamente le attività di loro competenza, senza ricorrere al
mercato per procurarsi le forniture di servizi da erogare alla collettività, ma affidandole
a società di diritto privato, dalle stesse partecipate al 100%.
È doveroso, inoltre, in questa sede rammentare, che recenti novità introdotte alla
disciplina dell’affidamento dei servizi in House Providing non consentono, il
mantenimento all’interno del perimetro aziendale dell’Albalonga dell’interezza dei
servizi che attualmente svolge, pertanto prima della scadenza del contratto ed in parte
entro il 31.12.2013 il Comune sarebbe tenuto comunque a variare il perimetro della sua
controllata.
Infine la scelta del perimetro aziendale di continuità è stata valutata sulla base della
maggior capacità di tali gestioni, in particolare farmacie e parcheggi, di realizzare flussi
tali da consentire il pagamento dei debiti sociali.
Il trasferimento nell’ASP del Comune di Albano Laziale ALBASERVIZI dei rami
azienda o socio-assistenziale, educativo e culturale, rappresenta in termini pubblicistici
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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una riorganizzazione del servizio pubblico da parte del Comune di Albano Laziale in
altra forma giuridica, nell’ottica della continuità e prosecuzione d’impresa. Tale
riorganizzazione è stato convenuto venga effettuata tramite cessioni di rami, in quanto
tale modalità consente un più rapido trasferimento, mantenendo la continuità del
rapporto contrattuale con la forza lavoro.
Il contratto di cessione riguarda i suddetti rami di azienda ed il trasferimento dei beni
afferenti detti rami è preconcordato a valori di realizzo, il controvalore sarà
compensato con accollo liberatorio di parte di ROL-Ferie-TFR maturate alla data di
trasferimento ovvero cessione da parte del personale dipendente fermo restando tutti
gli effetti cui all’art. 2112 del codice civile.
La bozza di contratto, corredata del perimetro di azienda, è stata approvata con
delibera di Giunta del Comune di Albano Laziale in data 5 luglio 2013 , per darne
materiale esecuzione dovrà essere approvata dal Consiglio Comunale di prossima
convocazione, onde porre in essere il trasferimento entro il 31/12/2013 e comunque nel
più breve tempo possibile per interrompere le perdite di gestione.
Il perimetro di trasferimento non tiene conto di valori di avviamento, sia in quanto
inesistenti sia in quanto il trasferimento rappresenta una riorganizzazione di servizi
pubblici, il passaggio viene pertanto effettuato a saldi attivi e passivi compensati.
2.1. Breve analisi del BP
Le attività redditizie che permangono in Albalonga sulla quale si fonda il Piano di
ristrutturazione sono:
1. Farmacie
2. Parcheggi
3. Assistenza ufficio tributi, liquidazione e accertamento delle entrate Tributarie.
Il Business Plan per il decennio 2014/2025, allegato a questo documento per farne parte
integrante e sostanziale (All. 6), si pone all’interno del Piano di cui all’ultimo comma
dell’art. 161 della legge fallimentare ed è concepito nel rispetto del disposto di cui
all’art. 186 bis della legge fallimentare in continuità aziendale.
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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Il Piano è strutturato sulla base del nuovo perimetro dell’Albalonga e dello stipulando
nuovo contratto di servizi che tiene conto dei soli servizi in essere e delle attuali
condizioni di mercato per quanto sviluppate in un arco temporale di 12 anni.
Non sono considerate eventuali nuove iniziative di sviluppo, in quanto non potendo la
società, per natura, affacciarsi sul libero mercato, potranno essere poste in essere solo
quale ampliamento da parte del committente comune di Albano Laziale.
Il Business Plan, come accennato in precedenza per il Budget 2014/2025, è stato
sviluppato tenendo conto del nuovo perimetro aziendale dell’Albalonga dal
01/01/2014 e del contesto macro-economico e del prevedibile andamento del mercato
di riferimento, in rapporto ai servizi e prodotti offerti, assumendo alla base delle stime
uno scenario prudente e di assoluta sostenibilità.
L’assetto organizzativo ipotizzato nel periodo di riferimento corrisponde a quello in
corso di realizzazione a seguito della Delibera del Consiglio Comunale del Comune di
Albano n. 16 del 6 maggio 2013, che prevede la riorganizzazione in ASP dei servizi
socioassistenziali e culturali e dell’esternalizzazione in gara di servizi strumentali al
Comune.
Il costo del personale in parte tiene già conto di un intervento sul costo e della
riorganizzazione in corso, che potrà essere completata solo con l’uscita dei rami
aziendali non utili al Piano, e che la società ha avviato direttamente con la forza lavoro
e con i sindacati, e che comunque sta ponendo in essere nel rispetto della normativa
vigente in materia e delle necessità aziendali prospettiche.
In tale ottica sono stati effettuati diversi incontri con le RSA il personale e le
associazioni sindacali di categoria, a cui ha partecipato anche il Socio che hanno
portato alla recentissima richiesta di apertura della LA CASSA INTEGRAZIONE
GUADAGNI STRAORDINARIA (CIGS).
Sono inoltre in corso di definizione, le trattative con il personale e le rappresentanze
sindacali (CIGIL, CISL e UIL) sono avviate, possibili diversi ulteriori interventi
supportati anche da ammortizzatori sociali che potranno attivarsi condividendo il
programma di riduzione dei costi del personale necessario al Piano, e tutelando la
forza lavoro.
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Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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Con riguardo alla domanda di accesso alla CIGS, recentemente rifinanziata dalla
Regione Lazio fino al 31.12.2013, si precisa che è uno strumento di politica industriale
finalizzato a fronteggiare gravi crisi o per sentire alle aziende di affrontare processi di
ristrutturazione ovvero riorganizzazione. La normativa di riferimento è costituita
principalmente dalle seguenti leggi: L. n. 1115 del 5 novembre 1968, L. n. 164 del 20
maggio 1975 (art. 1 e 2), L. n. 223 del 23 luglio 1991, L. n. 236 del 1993 e L. n. 92 del 28
giugno 2012.
L'intervento della CIGS può essere richiesto per:
• ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale;
• crisi aziendale di particolare rilevanza sociale;
• procedure concorsuali (fallimento, liquidazione coatta amministrativa,
amministrazione straordinaria, ammissione al concordato preventivo
consistente nella cessione dei beni), fino al 31.12.2015 e solo quando sussistano
prospettive di continuazione o di ripresa dell'attività e di salvaguardia, anche
parziale, dei livelli di occupazione, da valutare in base a parametri oggettivi
definiti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (D.M. 70750
del 4.12.2012).
Con missiva inviata a mezzo pec in data 26/06/2013 alla REGIONE LAZIO (All. 7) ed
tutte le associazioni sindacali si è richiesta la CIGS per i seguenti profili professionali
del personale:
Impiegati 19;
Addetti alle pulizie 20;
Parcheggiatori 6;
Coordinatori 5;
Bidelli asilo 8;
Operai 17;
Educatori di asilo 21.
Tempi e Modalità di riduzione :
la sospensione avrà la durata prevedibile di 6 mesi e decorrerà dal 1/07/2013;
il numero dei lavoratori coinvolti sarà di 96 su un totale di 151 unità;
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La sospensione riguarda le aree: servizi di pulizia; dell’amministrazione, degli
asili nido, delle farmacie; dell’area parcheggi e del personale addetto ai servizi
vari e attività ausiliarie.
I dipendenti da collocare in Cassa Integrazione saranno, in via prioritaria,
individuati sulla base delle disponibilità dei lavoratori stessi e poi, in base alle
esigenze tecnico organizzative dell’azienda dovute al piano di ristrutturazione
generale della società ed in considerazione dell’ uscita di alcuni servizi. Le stime
sono supportate dai dati storici relativi agli anni precedenti.
Si è tenuto conto, inoltre, della peculiarità societaria, ovvero di società di capitali in
House opera nel pubblico interesse gestendo servizi pubblici a rilevanza economica.
La struttura organizzativa futura si comporrà pertanto di quattro reparti operativi e
due strutture di staff per la gestione delle attività operative:
• Reparto amministrativi;
• Due Reparti Farmacie;
• Ausiliari del traffico.
Il piano prevede:
- la cessazione delle attività di pulizia, manutenzione stabile Tribunale (già
reinternalizzata per atto unilaterale del Comune dal 30.06.2013) e M.O.A.L.,
entro il 31.12.2013
- la cessione del ramo di azienda socio assistenziale educativo e culturale ad
Azienda speciale del Comune di Albano Laziale, entro il 31.12.2013;
- l’ottimizzazione della forza lavoro, anche valutando il ricorso all’erogazione di
eventuali incentivi all’esodo, con il raggiungimento di un organico del
personale minimo necessario, pari a complessive 34/36 risorse umane, tra
reparti e staff, oltre al legale rappresentate, si rappresenta la possibile
opportunità di implementazione del personale con un eventuale qualifica di
farmacista.
- La conservazione di singoli beni non funzionali allo svolgimento dell’attività, in
quanto tutte le attuali disponibilità risultano indispensabili a garantire la
continuità delle attività operative aziendali.
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- possibili investimenti per il rinnovo dei macchinari per il pagamento
automatico del pedaggio dei parcheggi.
- possibili investimenti per il rinnovo di hardware e software aziendali.
Le ipotesi di sviluppo del valore della produzione sono state delineate sulla base delle
attività tipiche, sia in forza degli accordi contrattuali in essere ed in itinere con il
Comune di Albano Laziale e delle previsioni statutarie
In definitiva, il piano pluriennale, pur collocandosi nell’ambito della disciplina del
concordato preventivo prevede la prosecuzione dell’attività d’impresa (continuità
aziendale) e si differenzia dalla condizione più ricorrente, ovvero quella liquidatoria
che è tipica della crisi d’impresa, ed è conforme ai principi ispiratori della recente
riforma del diritto fallimentare, che vede nel concordato preventivo uno strumento di
superamento della crisi e non di cessazione dell’impresa.
2.2. Analisi di mercato/settore e posizione competitiva
Al fine di assumere le decisioni strategiche migliori per il futuro, valutare la crescita
sostenibile e la corretta allocazione delle risorse, sono stati esaminati i dati relativi alla
situazione del mercato e della concorrenza, riguardanti il settore in cui opera la Società.
Tutte le attività produttive sono state ricondotte in diverse aree strategiche d'affari
(ASA) allo scopo di individuare politiche differenziate per le singole aree di business al
fine di generare/conservare un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo.
L’analisi di mercato è rivolta ad un ambito di analisi più ristretto riguardante il
particolare bene/servizio e tutte le informazioni relative e connesse.
Le attività operative sono state ricondotte nelle ASA indicate nel prospetto seguente.
Descrizione
Farmacie
Parcheggi
Assistenza ufficio Tributi
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Le ASA hanno, tra loro, una diversa natura che le caratterizza rispetto alla collocazione
nel mercato di riferimento e soprattutto alla loro assoggettabilità alle condizioni
contrattuali e di mercato dei propri fornitori, clienti e competitor.
In particolare è necessario sottolineare come le Farmacie comunali, gestite direttamente
o tramite società in House providing, seppur individuano un servizio pubblico locale a
rilevanza economica operano a tutti gli effetti come imprese e sono direttamente
riconducibili e correlabili direttamente con il mercato competitivo.
Rappresentano in termini propri attività d’impresa operando in regime di concorrenza
sul mercato libere scelte imprenditoriali.
Le altre ASA operano in un contesto non concorrenziale e di diretta fruibilità delle
prestazioni dei servizi essendo caratterizzate, da un rapporto diretto con il Socio quale
strumento per dell’esercizio dei poteri propri dell’ente e ciò sia nel caso dei parcheggi,
che per il servizio di assistenza all’ufficio Tributi.
La gestione delle Farmacie Comunali
Le farmacie comunali operano in regime di concorrenza, non sono sottoposte a
particolari vincoli di gestione ed attuano le proprie scelte di gestione volte al realizzo
del profitto d’impresa.
Conseguentemente, l’analisi di settore e la valutazione dei fattori critici di successo,
nell’ottica della segmentazione del mercato e della differenziazione dell’offerta rispetto
ai concorrenti presenti, ha riguardato l’attività di vendita delle ASA Farmacie in
quanto uniche connesse con il mercato.
Nell’analisi del settore, si è tenuto conto del modello di Porter con le cinque forze
competitive che caratterizzano il settore:
1. concorrenza tra imprese che si manifesta attraverso azioni dirette alla conquista
di una posizione di mercato, incidendo, quindi, sulla posizione dei competitor;
2. potere contrattuale dei clienti;
3. concorrenza dei prodotti sostitutivi;
4. potere contrattuale dei fornitori;
5. minaccia derivante dalle nuove imprese entranti.
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Queste cinque forze comportano quindi tre fonti di competizione detta "orizzontale":
la concorrenza dei prodotti sostitutivi;
la concorrenza dei nuovi entranti;
la concorrenza dei competitor;
e due fonti di competizione "verticale": il potere contrattuale dei fornitori e quello dei
clienti.
Nell’analisi della posizione competitiva, necessaria per la formulazione delle strategie
di business, per prendere decisioni in merito al bilanciamento del portafoglio
d'impresa e per l’allocazione delle risorse, ci si è avvalsi dei modelli grafici a matrice
sviluppati da alcune società di consulenza (General Electric-McKinsey e la Boston
Consulting Group).
Le ASA collocate nella matrice hanno soddisfatto tutte le condizioni tecnico-
economiche.
E’ stata soddisfatta la condizione fondamentale di crescita dell’impresa, ovvero la
capacità di autofinanziamento dell’impresa stessa (cioè il reinvestimento degli utili
generati), escludendo almeno in fase previsionale il ricorso al credito, ai finanziamenti
esterni.
E’ stata soddisfatta la condizione di diversificazione del portafoglio di business della
Società, con le diverse aree di business adeguatamente distribuite in tutti i quadranti
della matrice, a garanzia di una struttura che risulta essere solida e ben bilanciata in
termini economico-finanziari sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.
Sulla base delle analisi sopra rappresentate, si è prevista un sollecita crescita del
fatturato delle Farmacie, in considerazione di un riassortimento del magazzino che
negli ultimi due anni è stato ridotto a mere necessità di mantenimento del servizio non
disponendo la società della liquidità necessaria.
Si è stimata, in termini prudenziali una sostanziale stabilità prospettica della gestione
in ragione della crisi generale del settore, prevedendo una crescita del fatturato solo di
un punto percentuale superiore al tasso di inflazione stimato.
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La gestione dei parcheggi comunali Strisce blu
Il Comune in veste di pubblica autorità ai sensi dell'art. 4, n. 5, primo comma, della VI
Direttiva CEE, n. 77/388 del 1977, realizza i parcheggi e provvede direttamente alla
loro gestione ai sensi del D. Lgs. n. 285 del 1992 (codice della strada) fissando, divieti,
imponendo obblighi e relative sanzioni in caso di violazione delle disposizioni adottate
nell'ambito della tutela degli interessi generali, non sussistendo inoltre alcuna
distorsione di concorrenza con analoga attività esercitata dal privato, in tale ambito di
tutela di interessi preminentemente pubblici viene affidata la gestione dei parcheggi
comunali contraddistinti con “Strisce Blu” .
Nella gestione dei parcheggi strisce blu, la società si occupa della gestione della sosta,
rimanendo di esclusiva competenza e titolarità del Comune non solo le aree ma anche
ogni determinazione in merito a tariffe /sanzioni / agevolazioni / abbonamenti /
risultando pertanto la gestione dei parcheggi comunali effettuata dall’Albalonga per
la Città nell’ambito dell’esercizio dei poteri propri dell’ente a tutela di interessi
preminentemente pubblici.
Pertanto l’attività, che attiene alla gestione di un servizio pubblico locale a rilevanza
economica, non è svolta in regime di concorrenza ma in regime di esercizio pubblico
ed in quanto tale la società gestrice non è libera di determinare tariffe ed incidere sul
mercato, pur se con piena autonomia nelle scelte organizzative.
Le previsioni di ricavi pertanto non tengono conto del mercato di riferimento in
quanto non è configurabile nel caso di specie un mercato, ma del presumibile incasso
determinato sulla base della conoscenza storica relativa all’occupazione media stimata
delle aree di sosta.
L’ASA riconducibile ai Parcheggi e l’assistenza tecnica all’Ufficio Tributi pur non
disponendo delle leve volte alla potenziale creazione di valore ulteriore, sono di
fondamentale importanza nell’economia aziendale in termini di contributo economico
al valore della produzione.
Le previsioni di ricavi pertanto non tengono conto del mercato di riferimento in quanto
non è configurabile nel caso di specie un mercato in senso proprio.
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L’analisi previsionale pertanto è stata predisposta sulla base dei dati storici degli anni
precedenti, ponderati sulla base della delibera di Giunta comunale n. 122 del 5 Luglio
2013 (cfr All. 3) con la quale il Comune:
- Incrementa il numero dei parcheggi da n. 648 a n. 1.090
- Incrementa l’orario di sosta a pagamento da 8 a 10 ore al giorno ovvero dalla
8:30 alle 13:30 dalle 15:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato (sei giorni a settimana)
- Modifica la tariffa ad €. 1,00 ora con pagamento minimo di €. 0,50, (non vi sono
più aree nel centro di Albano Laziale con tariffa inferiore ad €. 1,00).
- Amplia le aree a tariffa di €. 1,00 per ora, disponendo tariffa di €. 0,50 solo per le
frazioni di Cecchina e Pavona.
Già con precedente determina del maggio 2013, il Comune ha disciplinato la
possibilità per l’utente di ravvedere la sanzione comminata con il pagamento entro 24
ore di un’integrazione di €. 5,00, alla Albalonga.
Procedendo sulla base di tale nuova determina, si è proceduto a stimare l’incasso
annuo in ragione dell’occupazione media, determinata in ragione dei dati storici
precedenti, e dell’attività di maggior controllo che la società potrà realizzare sul
territorio.
In particolare
Si è stimata un’occupazione media di 6 ore giornaliere al prezzo di €. 1,00 per sei giorni
a settimana, e di 4 ore giornaliere per le frazioni avendo queste minor affluenza.
Prudenzialmente sono state calcolate 50 settimane al fine di tener conto dei giorni
festivi 11 giorni annuali e dei periodi prefestivi di minor presenza sul territorio.
In ragione di tale stima il settore parcheggi potrà consentire un incasso prossimo a €.
1.300.000,00. Si rappresenta che prudenzialmente il Business Plan a dodici anni ha
fissato l’incasso stimato in €. 1.100.000,00 annuo, non sono stati previsti nel periodo,
ancorché possibili, interventi ulteriori da parte del Comune di incremento delle tariffe
né di adeguamento delle stesse all’inflazione.
Tale contributo tende a diminuire negli esercizi successivi per effetto del valore
generato dal vantaggio competitivo delle ASA Farmacie, e del non previsto
adeguamento dell’incasso da parcheggi all’inflazione non potendo la società agire
direttamente sulla tariffa per la sosta a pagamento.
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Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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La società per gestire in maniera appropriata l’ampliamento delle aree, ha già posto in
essere le attività di riorganizzazione e formazione dell’organico addetto agli ausiliari
del traffico che passa dalle 7 unità, già sottostimato per la gestione, a 13/14 unità al
fine di operare un controllo adeguato della sosta tale da consentire l’incasso stimato
effettivo. L’organico funzionale è realizzato riallocando il personale già in forze della
società ed addetto al settore pulizie, in corso di reinternalizzazione da parte del
Comune, salvaguardando così l’occupazione.
Servizio di gestione del servizio di accertamento e liquidazione delle Entrate Tributarie -
Ufficio Tributi
L’ASA riconducibile all’Ufficio Tributi del Comune di Albano Laziale rappresenta un
servizio di personale specializzato nella liquidazione ed accertamento delle entrate
Tributarie per gli enti locali.
La gestione della liquidazione ed accertamento delle entrate Tributarie di cui all’Ufficio
Tributi del Comune rientra anch’essa nell’ambito ampio del servizio pubblico locale a
rilevanza economica e come tale non opera in regime di piena concorrenza, ma
permane in capo all’Albalonga nell’ambito dello scopo di economia del servizio che
consente l’affidamento dello stesso in “house providig”, in un ottica di tutela
occupazionale e di implementazione del servizio, in ragione dell’ormai decennale
esperienza maturata dall’azienda nel settore.
È pertanto attività di servizi specialistici, che viene mantenuta all’interno del Perimetro
dell’Albalonga, al fine di tutelare la professionalità del personale dipendente e
dell’occupazione contribuendo, anche se in maniera non importante, alla realizzazione
di flussi positivi di gestione.
È rilevante sottolineare tale attività, che è affidata dal Comune a società in house
providing nel rispetto dello spirito pubblicistico del contenimento dei costi, rappresenta
comunque in ragione delle recentissime riforme normative un interessante sviluppo
prospettico che potrà anche generare possibili vantaggi in termini di ricavi per
l’azienda e conseguentemente per i creditori.
Il nuovo contratto di servizi di cui allo schema allegato alla Delibera della giunta
Comunale n. 124 del 5 luglio 2013 (cfr All. 5) prevede la corresponsione di un
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
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corrispettivo pari a €. 240.000 oltre IVA annui rivalutato dell’ISTAT che consente
l‘equilibrio economico e finanziario dell’ASA.
2.3. Piano economico-finanziario
Le ipotesi di fatturato sono state delineate sulla base degli scenari economici previsti
coerentemente con le attività core esercitate sino ad oggi in forza degli accordi
contrattuali con il Comune di Albano Laziale.
Prudenzialmente non è stata prevista una crescita delle entrate dalla gestione dei
parcheggi ne dalla gestione del servizio di assistenza tecnica all’ufficio Tributi fermo
restando l’adeguamento ISTAT.
Il piano finanziario si sviluppa in un arco temporale di 12 anni, prevede il pagamento
dei creditori secondo la disponibilità di cassa nel rispetto della par condicio creditorum e
dei diversi gradi di privilegio in detto arco temporale.
Il piano prevede l’utilizzo del surplus di gestione generato nel periodo in favore del
ceto creditorio.
I creditori privilegiati verranno pagati nell’arco di 12-48 mesi, fermo restando la
richiesta transazione fiscale ex art. 182 ter l.f..
Valore della produzione
2014 1.100.000 590.492 1.504.960 240.000 3.435.452 2015 1.100.000 611.159 1.557.634 246.000 3.514.793 2016 1.100.000 632.550 1.612.151 252.150 3.596.850 2017 1.100.000 654.689 1.668.576 258.454 3.681.719 2018 1.100.000 677.603 1.726.976 264.915 3.769.494 2019 1.100.000 701.319 1.787.420 271.538 3.860.277 2020 1.100.000 725.865 1.849.980 278.326 3.954.172 2021 1.100.000 751.270 1.914.729 285.285 4.051.284 2022 1.100.000 777.565 1.981.745 292.417 4.151.727 2023 1.100.000 804.780 2.051.106 299.727 4.255.613 2024 1.100.000 832.947 2.122.895 307.220 4.363.062 2025 1.100.000 862.100 2.197.196 314.901 4.474.197
parcheggi farmacia 1 farmacia 2 tributi totaleEsercizi
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Le assumptions del piano industriale sono state sono state elaborate in base a principi
di ragionevolezza e prudenza , altresì supportate dai dati storici degli anni precedenti.
In particolare:
(i) Riguardo ai parcheggi comunali le formulazioni sono state elaborate tenendo conto
della delibera dal Comune di Albano n. 122 del 5 luglio 2013, che ha stabilito
l’ampliamento dei parcheggi comunali affidati. Tale delibera prevede, una
maggiorazione delle tariffe e un’articolazione dei parcheggi nelle cosiddette
“strisce blu”, fissando il numero complessivo dei parcheggi a pagamento a 1.090
posti suddivisi, in 820 posti a tariffazione di 1,00 Euro/h, per 6 giorni/settimana, e
in 270 posti a tariffazione di 0,50 Euro/h per 6 giorni/settimana;
Prudenzialmente non è stata prevista alcuna crescita degli incassi, non potendo la
società agire sul mercato e non potendosi prevedere un possibile adeguamento
delle tariffe verso l’alto senza una delibera del Comune di Albano, pertanto la
redditività dell’ASA si riduce nel tempo per effetto della crescita dei costi legata
all’inflazione
(ii) Riguardo le due Farmacie Comunali, le prospettazioni economiche sono state
formulate tenendo in considerazione due aspetti:
a) La necessità di sfruttare le economie di scala dei due presidi territoriali, con
una gestione unificata degli ordini e del magazzino, con la possibilità quindi
di acquistare i farmaci a prezzi più vantaggiosi;
b) La necessità di sviluppare una politica gestionale non prevalentemente
concentrata sulla sola distribuzione, per conto del SSN, dei farmaci di classe
A e classe B, con i quali non si riuscirebbe a conseguire un margine tale da
coprire i costi delle Farmacie stesse, ma concentrandosi sulla quota di
mercato libero dei farmaci di fascia C e sull’extra-farmaco che
assumerebbero un ruolo fondamentale nella formazione degli utili.
c) Prudenzialmente è stata stimata una crescita minimale del fatturato, e
proporzionalmente del risultati di gestione delle Farmacie in linea con il
presumibile tasso di inflazione maggiorata di 1%.
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(iii) Riguardo all’assistenza all’ufficio tributi del Comune le formulazioni sono state
elaborate tenendo conto della bozza di contratto di servizi che prevede un fatturato
annuo di €. 240.000,00 oltre IVA, ed adeguamento ISTAT;
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Conto economico previsionale
Nel prospetto seguente è riportato il Conto economico previsionale per gli esercizi 2014 – 2025.
ALBALONGA SpA in liq.neTabella 4 - Conto economico previsionale
Anni 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025€' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 % €' 000 %
Ricavi dalle vendite e prestazioni 3.435.452 100,0% 3.514.793 100,0% 3.596.850 100,0% 3.681.719 100,0% 3.769.494 100,0% 3.860.277 100,0% 3.954.172 100,0% 4.051.284 100,0% 4.151.284 100,0% 4.255.613 100,0% 4.363.062 100,0% 4.474.197 100,0% Altri ricavi e proventi 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Variaz. lavori in corso su ordinazione 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% VALORE DELLA PRODUZIONE VENDUTA
3.435.452 100,0% 3.514.793 100,0% 3.596.850 100,0% 3.681.719 100,0% 3.769.494 100,0% 3.860.277 100,0% 3.954.172 100,0% 4.051.284 100,0% 4.151.284 100,0% 4.255.613 100,0% 4.363.062 100,0% 4.474.197 100,0%
Incrementi immobilizzazioni per lavori interni
0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0%
Variazione rim. prodotti finiti e in lav. 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% VALORE DELLA PRODUZIONE 3.435.452 100,0% 3.514.793 100,0% 3.596.850 100,0% 3.681.719 100,0% 3.769.494 100,0% 3.860.277 100,0% 3.954.172 100,0% 4.051.284 100,0% 4.151.284 100,0% 4.255.613 100,0% 4.363.062 100,0% 4.474.197 100,0% Acquisti materie prime e sussidiarie (1.481.466) (43,1%) (1.519.158) (43,2%) (1.585.711) (44,1%) (1.655.583) (45,0%) (1.728.947) (45,9%) (1.805.992) (46,8%) (1.886.910) (47,7%) (1.971.909) (48,7%) (2.060.983) (49,6%) (2.155.033) (50,6%) (2.253.621) (51,7%) (2.357.236) (52,7%)Var. rimanenze materie prime e sussidiarie 26.298 0,8% 607 0,0% 628 0,0% 650 0,0% 672 0,0% 695 0,0% 719 0,0% 743 0,0% 765 0,0% 799 0,0% 823 0,0% 851 0,0% CONSUMI (1.455.168) (42,4%) (1.518.550) (43,2%) (1.585.083) (44,1%) (1.654.933) (45,0%) (1.728.276) (45,8%) (1.805.297) (46,8%) (1.886.192) (47,7%) (1.971.166) (48,7%) (2.060.217) (49,6%) (2.154.234) (50,6%) (2.252.799) (51,6%) (2.356.385) (52,7%)Lavorazioni esterne 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Costi industriali e altri servizi industriali (76.472) (2,2%) (80.194) (2,3%) (84.118) (2,3%) (88.255) (2,4%) (92.618) (2,5%) (97.220) (2,5%) (102.075) (2,6%) (107.196) (2,6%) (112.588) (2,7%) (118.303) (2,8%) (124.322) (2,8%) (130.676) (2,9%)Costi commerciali (66.000) (1,9%) (67.693) (1,9%) (69.447) (1,9%) (71.263) (1,9%) (73.144) (1,9%) (75.093) (1,9%) (77.112) (2,0%) (79.203) (2,0%) (81.361) (2,0%) (83.615) (2,0%) (85.940) (2,0%) (88.349) (2,0%)Prestazioni di servizi, costi amm. e gen. (170.611) (5,0%) (171.038) (4,9%) (171.465) (4,8%) (171.894) (4,7%) (172.324) (4,6%) (172.754) (4,5%) (173.186) (4,4%) (173.619) (4,3%) (174.053) (4,2%) (174.488) (4,1%) (174.925) (4,0%) (175.362) (3,9%)Costi di ricerca e sviluppo 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Proventi e oneri diversi di gestione (69.000) (2,0%) (69.173) (2,0%) (69.345) (1,9%) (69.519) (1,9%) (69.693) (1,8%) (69.867) (1,8%) (70.041) (1,8%) (70.217) (1,7%) (70.392) (1,7%) (70.568) (1,7%) (70.745) (1,6%) (70.921) (1,6%)SERVIZI E ALTRI COSTI CARATTERISTICI
(382.083) (11,1%) (388.097) (11,0%) (394.375) (11,0%) (400.931) (10,9%) (407.779) (10,8%) (414.934) (10,7%) (422.414) (10,7%) (430.235) (10,6%) (438.395) (10,6%) (446.974) (10,5%) (455.931) (10,4%) (465.309) (10,4%)
VALORE AGGIUNTO 1.598.201 46,5% 1.608.146 45,8% 1.617.392 45,0% 1.625.855 44,2% 1.633.440 43,3% 1.640.046 42,5% 1.645.566 41,6% 1.649.883 40,7% 1.652.672 39,8% 1.654.405 38,9% 1.654.332 37,9% 1.652.503 36,9% Remunerazione personale ed oneri sociali (910.785) (26,5%) (929.001) (26,4%) (947.581) (26,3%) (966.532) (26,3%) (985.863) (26,2%) (1.005.580) (26,0%) (1.025.692) (25,9%) (1.046.206) (25,8%) (1.067.130) (25,7%) (1.088.472) (25,6%) (1.110.242) (25,4%) (1.132.447) (25,3%)TFR e trattamenti simili (67.466) (2,0%) (68.815) (2,0%) (70.191) (2,0%) (71.595) (1,9%) (73.027) (1,9%) (74.487) (1,9%) (75.977) (1,9%) (77.497) (1,9%) (79.047) (1,9%) (80.628) (1,9%) (82.240) (1,9%) (83.885) (1,9%)Altri costi personale (100) (0,0%) (100) (0,0%) (101) (0,0%) (101) (0,0%) (101) (0,0%) (101) (0,0%) (102) (0,0%) (102) (0,0%) (102) (0,0%) (102) (0,0%) (103) (0,0%) (103) (0,0%)COSTO DEL LAVORO (978.351) (28,5%) (997.916) (28,4%) (1.017.872) (28,3%) (1.038.228) (28,2%) (1.058.991) (28,1%) (1.080.169) (28,0%) (1.101.771) (27,9%) (1.123.804) (27,7%) (1.146.278) (27,6%) (1.169.202) (27,5%) (1.192.584) (27,3%) (1.216.434) (27,2%)MARGINE OPERATIVO LORDO 619.850 18,0% 610.230 17,4% 599.520 16,7% 587.627 16,0% 574.449 15,2% 559.877 14,5% 543.796 13,8% 526.079 13,0% 506.393 12,2% 485.203 11,4% 461.748 10,6% 436.069 9,7% Ammortamenti imm materiali (62.163) (1,8%) (31.894) (0,9%) (25.876) (0,7%) (18.552) (0,5%) (9.758) (0,3%) (11.678) (0,3%) (12.878) (0,3%) (13.158) (0,3%) (12.078) (0,3%) (11.078) (0,3%) (8.558) (0,2%) (7.158) (0,2%)Ammortamenti imm. immateriali (35.633) (1,0%) (35.633) (1,0%) (35.633) (1,0%) (35.633) (1,0%) (35.633) (0,9%) (33.262) (0,9%) (33.262) (0,8%) (33.262) (0,8%) (33.262) (0,8%) (33.262) (0,8%) (33.262) (0,8%) (33.262) (0,7%)Svalutazione crediti 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Canoni di leasing (60.000) (1,7%) (60.000) (1,7%) (60.000) (1,7%) (60.000) (1,6%) (60.000) (1,6%) (60.000) (1,6%) (60.000) (1,5%) (60.000) (1,5%) (60.000) (1,4%) (60.000) (1,4%) (60.000) (1,4%) (60.000) (1,3%)Accantonamento fondo rischi e oneri 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% TOTALE AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI, LEASING
(157.796) (4,6%) (127.527) (3,6%) (121.509) (3,4%) (114.185) (3,1%) (105.391) (2,8%) (104.940) (2,7%) (106.140) (2,7%) (106.420) (2,6%) (105.340) (2,5%) (104.340) (2,5%) (101.820) (2,3%) (100.420) (2,2%)
REDDITO OPERATIVO GESTIONE CARATTERISTICA
462.055 13,4% 482.703 13,7% 478.010 13,3% 473.442 12,9% 469.058 12,4% 454.937 11,8% 437.656 11,1% 419.660 10,4% 401.054 9,7% 380.863 8,9% 359.928 8,2% 335.649 7,5%
Interessi attivi disponibilità liquide e altri proventi finanziari
13.233 0,4% 22.616 0,6% 21.587 0,6% 17.598 0,5% 13.291 0,4% 11.581 0,3% 9.774 0,2% 7.878 0,2% 5.855 0,1% 3.698 0,1% 4.595 0,1% 9.806 0,2%
Altri proventi patrimoniali 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% REDDITO DA INVESTIMENTI PATRIMONIALI
13.233 0,4% 22.616 0,6% 21.587 0,6% 17.598 0,5% 13.291 0,4% 11.581 0,3% 9.774 0,2% 7.878 0,2% 5.855 0,1% 3.698 0,1% 4.595 0,1% 9.806 0,2%
REDDITO DEL CAPITALE INVESTITO
475.288 13,8% 505.319 14,4% 499.598 13,9% 491.041 13,3% 482.349 12,8% 466.519 12,1% 447.430 11,3% 427.537 10,6% 406.909 9,8% 384.561 9,0% 364.523 8,4% 345.456 7,7%
Interessi passivi su finanziamenti a breve 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Interessi passivi su fin. medio-lungo (86.879) (2,5%) (66.509) (1,9%) (45.264) (1,3%) (23.108) (0,6%) 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Altri oneri e spese finanziarie 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI
(86.879) (2,5%) (66.509) (1,9%) (45.264) (1,3%) (23.108) (0,6%) 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0%
REDDITO DI COMPETENZA 388.409 11,3% 438.810 12,5% 454.333 12,6% 467.933 12,7% 482.349 12,8% 466.519 12,1% 447.430 11,3% 427.537 10,6% 406.909 9,8% 384.561 9,0% 364.523 8,4% 345.456 7,7% COMPONENTI STRAORDINARI 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% RISULTATO ANTE IMPOSTE 388.409 11,3% 438.810 12,5% 454.333 12,6% 467.933 12,7% 482.349 12,8% 466.519 12,1% 447.430 11,3% 427.537 10,6% 406.909 9,8% 384.561 9,0% 364.523 8,4% 345.456 7,7% IRAP (59.990) (1,7%) (60.378) (1,7%) (60.738) (1,7%) (61.068) (1,7%) (61.364) (1,6%) (61.622) (1,6%) (61.837) (1,6%) (62.005) (1,5%) (62.114) (1,5%) (62.182) (1,5%) (62.179) (1,4%) (62.108) (1,4%)IRES (21.362) (0,6%) (24.135) (0,7%) (24.988) (0,7%) (114.768) (3,1%) (132.646) (3,5%) (128.293) (3,3%) (123.043) (3,1%) (117.573) (2,9%) (111.900) (2,7%) (105.754) (2,5%) (100.244) (2,3%) (95.000) (2,1%)Altre imposte 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% IMPOSTE (81.352) (2,4%) (84.512) (2,4%) (85.727) (2,4%) (175.837) (4,8%) (194.010) (5,1%) (189.914) (4,9%) (184.880) (4,7%) (179.578) (4,4%) (174.014) (4,2%) (167.936) (3,9%) (162.423) (3,7%) (157.108) (3,5%)REDDITO NETTO 307.056 8,9% 354.298 10,1% 368.607 10,2% 292.096 7,9% 288.339 7,6% 276.604 7,2% 262.549 6,6% 247.959 6,1% 232.895 5,6% 216.625 5,1% 202.100 4,6% 188.348 4,2%
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Analisi per indici
L’analisi dell’efficienza aziendale si avvale di varie tecniche e strumenti, tra cui i
quozienti di bilancio o “ratios”.
Questi sono stati elaborati su dati interni aziendali e rappresentano indicatori
economico finanziari tratti dagli stati patrimoniali e dai conti economici predisposti.
Detti ratios sono stati costruiti mediante rapporti tra le poste dello stato patrimoniale
e/o del conto economico e tendono a rivelare gli andamenti nel tempo della gestione,
rappresentando uno strumento ideale per le valutazioni prospettiche delle situazioni
patrimoniale, finanziaria ed economica della società.
Nel prospetto seguente sono riportati i ratios relativi al periodo 2014 – 2025
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Anni 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025% % % % % % % % % % % %
Variazione fatturato (33,9%) 2,3% 2,3% 2,4% 2,4% 2,4% 2,4% 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% Variazione capitale investito (0,4%) (3,3%) (3,2%) (17,5%) (5,6%) (6,1%) (6,9%) (7,8%) (8,9%) (10,3%) 15,7% 13,3%
ROE (11,7%) (15,6%) (19,3%) (18,1%) (21,7%) (26,4%) (33,4%) (46,0%) (76,2%) (243,2%) 178,8% 62,5%
Rapporto di indebitamento (269,9%) (289,8%) (319,3%) (313,6%) (345,6%) (391,3%) (461,5%) (586,7%) (881,4%) (2505,4%) 2092,3% 831,3% Grado copertura attivo fisso netto (343,5%) (319,1%) (284,5%) (258,0%) (224,6%) (187,7%) (150,4%) (110,7%) (67,2%) (21,2%) 32,7% 1338,7% Grado copertura attivo fisso netto II 435,8% 457,9% 475,6% 386,3% 370,1% 347,4% 322,5% 291,5% 249,8% 199,6% 325,3% 6198,3% Mezzi propri/Capitale Investito (58,8%) (52,7%) (45,6%) (46,8%) (40,7%) (34,3%) (27,7%) (20,5%) (12,8%) (4,2%) 4,6% 10,7%
Attivo corrente/Passivo corrente 327,1% 341,9% 353,0% 273,8% 248,9% 224,1% 200,5% 177,4% 154,3% 132,1% 157,4% 197,3% Attivo corrente - magazzino/Passivo corrente 324,7% 339,4% 350,2% 271,1% 246,2% 221,5% 197,9% 174,8% 151,8% 129,6% 155,0% 194,9% Attivo corrente/Totale passivo 82,9% 83,5% 84,0% 81,9% 81,9% 81,7% 81,6% 81,4% 81,0% 80,4% 86,1% 99,2% CCO/Valore della produzione 36,2% 36,2% 36,6% 37,0% 37,4% 37,9% 38,3% 38,7% 39,2% 39,7% 40,2% 40,6% Immobilizzazioni Imm./Capitale proprio (25,3%) (27,6%) (31,1%) (34,5%) (39,4%) (46,6%) (57,9%) (78,4%) (127,2%) (399,2%) 255,7% 0,0% Cash Flow/Capitale Investito 14,0% 14,3% 14,6% 17,4% 18,0% 0,0% 19,1% 0,0% 20,3% 0,0% 0,0% 0,0% CTO 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 Cash Flow/Fatturato 57,7% (3,0%) (2,8%) (18,9%) (4,4%) 0,0% (4,9%) 0,0% 9,7% 0,0% 0,0% 0,0% Gestione fin./Gest. Operat. (15,9%) (9,1%) (5,0%) (1,2%) 2,8% 2,5% 2,2% 1,9% 1,5% 1,0% 1,3% 2,9% Posizione Finanziaria Netta/Mezzi Propri 29,1% 50,8% 82,3% 87,5% 94,0% 102,0% 112,5% 128,2% 157,2% 290,8% (583,9%) (431,8%)Posizione Finanziaria Netta/EBITDA (123,3%) (189,3%) (261,8%) (240,2%) (217,0%) (191,1%) (162,8%) (131,3%) (94,9%) (53,4%) (142,9%) (298,4%)Oneri Finanziari/EBITDA 14,0% 10,9% 7,6% 3,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% EBITDA/Fatturato 18,0% 17,4% 16,7% 16,0% 15,2% 14,5% 13,8% 13,0% 12,2% 11,4% 10,6% 9,7%
ROI (Redditività capitale investito) 10,3% 11,2% 11,4% 13,7% 14,4% 14,9% 15,4% 16,0% 16,8% 17,8% 14,5% 12,0% ROS (Redditività delle vendite) 13,4% 13,7% 13,3% 12,9% 12,4% 11,8% 11,1% 10,4% 9,7% 8,9% 8,2% 7,5% Rotazione del capitale investito 76,9% 81,4% 86,0% 106,8% 115,8% 126,3% 139,1% 154,5% 173,8% 198,6% 176,1% 159,4% Reddito di competenza/Reddito Netto 126,5% 123,9% 123,3% 160,2% 167,3% 168,7% 170,4% 172,4% 174,7% 177,5% 180,4% 183,4% Reddito di competenza/Fatturato 11,3% 12,5% 12,6% 12,7% 12,8% 12,1% 11,3% 10,6% 9,8% 9,0% 8,4% 7,7% Reddito di competenza/Totale attivo 8,7% 10,2% 10,9% 13,6% 14,8% 15,3% 15,7% 16,3% 17,0% 17,9% 14,7% 12,3%
Valore aggiunto/Vendite 46,5% 45,8% 45,0% 44,2% 43,3% 42,5% 41,6% 40,7% 39,8% 38,9% 37,9% 36,9% Spese personale/Vendite 28,5% 28,4% 28,3% 28,2% 28,1% 28,0% 27,9% 27,7% 27,6% 27,5% 27,3% 27,2% Ammortamenti e altri costi/Vendite 4,6% 3,6% 3,4% 3,1% 2,8% 2,7% 2,7% 2,6% 2,5% 2,5% 2,3% 2,2% Consumi/Vendite 42,4% 43,2% 44,1% 45,0% 45,8% 46,8% 47,7% 48,7% 49,6% 50,6% 51,6% 52,7% Costi diversi/Vendite 11,1% 11,0% 11,0% 10,9% 10,8% 10,7% 10,7% 10,6% 10,6% 10,5% 10,4% 10,4% Oneri finanziari/Fatturato 2,5% 1,9% 1,3% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Tabella 4 - Indici di bilancio
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Analizzando alcuni indici quali il ROI e il ROE, il CTO e il ROS si può valutare correttamente
l’economicità del progetto in parola.
a) Il R.O.I. è un valore che esprime la percentuale “di ritorno” degli investimenti. Il ROI si
calcola mediante il rapporto tra il reddito operativo (o margine operativo netto) e il totale
degli investimenti effettuati. Giacché il ROI si attesta su di un valore medio, nell’arco
temporale considerato, nell’ordine del 14,0%, possiamo attestare un buon grado di efficienza
degli investimenti;
b) Il R.O.E. (Return on Equity) evidenzia la “redditività del capitale netto”, ed è dato dal
rapporto tra l’utile netto d’esercizio e il capitale netto investito all’interno dell’iniziativa
economica, e indica il “rendimento” del patrimonio netto. Il ROE medio del periodo
considerato sebbene si attesti a un valore negativo intorno al -22,5% è influenzato dal
patrimonio netto negativo di partenza. Qualora il patrimonio netto di partenza fosse
neutralizzato, il ROE dimostrerebbe un ottimo grado di redditività rispetto a rendimenti in
investimenti alternativi;
c) Il R.O.S. (Return On Sales) è un indice che misura la redditività delle vendite, cioè il
“rendimento”, in termini percentuali, ogni 100 euro di ricavi. Questo indice è dato dal
rapporto tra il reddito operativo e i ricavi di vendita ed è particolarmente importante per
determinare la capacità dell’azienda di generare profitti. Il ROS medio si attesta, nel periodo
considerato, mediamente nell’ordine del 11,1%, che significa che ogni 100 euro di ricavi, la
società hai un rendimento di 11,1 euro.
d) Il C.T.O. (Capital Turn Over) è invece un indice di “rotazione” che fornisce informazioni su
quante volte si “rinnova” il capitale investito per effetto delle vendite ed è un indicatore di
efficienza della gestione. È dato dal rapporto tra i ricavi e il capitale investito, ed è espresso
in valore assoluto. Il CTO medio del periodo considerato è pari a 1. Ciò significa che il
capitale si è “rinnovato” una volta grazie alle vendite. Ovviamente, è preferibile avere valori
del CTO quanto più alto possibile.
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Cash flow
Il cash-flow generato/assorbito dalla gestione operativa, come prevista nel Piano, dimostra la
capacità potenziale a essere solvibile nei confronti delle obbligazioni che assumerà la Società nei
confronti dei suoi creditori in conseguenza della prosecuzione dell’attività ordinaria, senza
soluzione di continuità.
L'analisi della liquidità è finalizzata a evidenziare la capacità di far fronte agli impegni di breve
periodo (principalmente debiti di funzionamento e di finanziamento) attraverso l'utilizzo del
capitale circolante (disponibilità liquide, crediti e rimanenze).
La situazione prevista evidenzia come la gestione operativa sia in grado di preservare
l’indipendenza della posizione finanziaria negli anni.
In generale, nel periodo considerato è ragionevole sostenere che permarrà la condizione di
autofinanziamento.
Tale condizione è una garanzia sufficiente per la prosecuzione nel tempo della gestione
operativa “tipica” della Società (in continuità aziendale), ed esprime anche la possibilità di
procedere a una strategia di sviluppo degli impieghi.
Sulla base del business Plan decennale è possibile indicare che la società nei 12 anni, ove si
verifichino tutte le assumption sarà in grado di generare un Flusso finanziario positivo, già
detratti i costi di gestione ordinaria di circa €. 5.400.000,00 da utilizzarsi per il pagamento dei
debiti sociali
Saldo cassa iniziale (332.985)Erario (comprese sanzioni) 2.024.217Creditori chirografi 4.158.253Creditori privilegiati e in prededuzione 387.675Saldo cassa finale 1.301.311Incasso crediti commerciali (1.480.646)Incasso altri crediti (578.904)Saldo netto 5.478.921
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Anni 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025€' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000 €' 000
Reddito operativo gestione caratteristica 462.055 482.703 478.010 473.442 469.058 454.937 437.656 419.660 401.054 380.863 359.928 335.649 Ammortamenti 97.796 67.527 61.509 54.185 45.391 44.940 46.140 46.420 45.340 44.340 41.820 40.420 Svalutazione crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Accantonamento fondo rischi e oneri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TFR 67.466 68.815 70.191 71.595 73.027 74.487 75.977 77.497 79.047 80.628 82.240 83.885 FLUSSO FINANZIARIO GESTIONE TIPICA
627.316 619.045 609.711 599.222 587.476 574.364 559.773 543.576 525.440 505.830 483.988 459.954
Variazione crediti commerciali 1.194.358 (6.612) (6.838) (7.072) (7.315) (7.565) (7.825) (8.093) (8.333) (8.694) (8.954) (9.261)Variazione credito IVA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione altri crediti 578.893 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione rimanenze 151.887 (607) (628) (650) (672) (695) (719) (743) (765) (799) (823) (851)Variazione ratei e risconti attivi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione fornitori 931.825 21.853 36.416 38.214 40.107 42.100 44.199 46.410 48.617 51.315 53.773 56.496 Debiti verso fornitori imm. (655.178) (2.500) 900 (2.150) 0 900 (900) 0 900 (900) (2.500) (0)Variazione altri debiti a breve (193.837) (96.919) (96.919) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione fondi rischi e oneri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione ratei e risconti passivi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 FLUSSO MONETARIO GESTIONE TIPICA
2.635.264 534.260 542.642 627.564 619.596 609.104 594.529 581.150 565.858 546.752 525.484 506.338
Investimenti netti Imm materiali (25.000) (15.000) (18.600) (10.000) (10.000) (13.600) (10.000) (10.000) (13.600) (10.000) (0) 26.541 Investimenti Imm. immateriali 0 0 0 (0) 0 0 0 0 0 0 33.262 255.793 Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione debiti finanziari a m/l (474.615) (494.985) (516.230) (538.387) 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione altre passività consolidate 0 0 0 (594.036) (594.036) (594.036) (594.036) (594.036) (594.036) (594.036) 0 0 Altri proventi patrimoniali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione fondo TFR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Oneri finanziari su finanziamenti consolidati (86.879) (66.509) (45.264) (23.108) 0 0 0 0 0 0 0 0 Aumenti capitale sociale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Dividendi distribuiti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Finanziamenti dei soci 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazione riserve specifiche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Componenti straordinari 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Imposte (81.352) (84.512) (85.727) (175.837) (194.010) (189.914) (184.880) (179.578) (174.014) (167.936) (162.423) (157.108)Altri oneri e spese finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Proventi finanziari (breve) 13.233 22.616 21.587 17.598 13.291 11.581 9.774 7.878 5.855 3.698 4.595 9.806 Oneri finanziari (breve) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 FLUSSO DI LIQUIDITA' TOTALE 1.980.650 (104.131) (101.592) (696.205) (165.159) (176.865) (184.614) (194.587) (209.937) (221.522) 400.918 641.371 LIQUIDITA' NETTA INIZIALE 332.985 2.313.635 2.209.504 2.107.912 1.411.707 1.246.548 1.069.683 885.069 690.482 480.545 259.023 659.941 VARIAZIONE DEL PERIODO 1.980.650 (104.131) (101.592) (696.205) (165.159) (176.865) (184.614) (194.587) (209.937) (221.522) 400.918 641.371 LIQUIDITA' NETTA FINALE 2.313.635 2.209.504 2.107.912 1.411.707 1.246.548 1.069.683 885.069 690.482 480.545 259.023 659.941 1.301.311
Tabella 6 - Rendiconto finanziario previsionale
ALBALONGA S.p.A. in liquidazione
Piano di ammissione al Concordato Preventivo n. 15/2012
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3. LA SITUAZIONE PATRIMONIALE, DELLA SOCIETÀ [(artt. 162 co. 2 lett. a l.f. )]
La Società esponente versa in evidente stato di crisi, tale da integrare il presupposto oggettivo
per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.
3.1. La situazione patrimoniale al 17.12.2012
La Società ha presentato in data 17.12.2012 domanda di ammissione alla procedura di
concordato preventivo ai sensi dell’art. 161 comma 6o del R.D. 16.03.1942 n. 267 ovvero con
riserva.
Tuttavia in considerazione della chiusura di esercizio alla data del 31.12.2012 si è provveduto a
considerare tale ultima data come quella di riferimento attraverso una riconciliazione tra le due.
La situazione al 17.12.2012 viene di seguito sinteticamente esposta:
A T T I V I T A' P A S S I V I T A'
Descrizione Importo Descrizione Importo
020 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 934.358 056 F.DO AMM. FABBRICATI 257
022 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 473.478 061 F.DO AMM.IMPIANTI E MACCHINARI 68.522
024 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 37.424 067 F.DO SVALUTAZ. ATTREZZATURE 39.965
160 CLIENTI 1.342.005 071 F.DO AMM. ALTRI BENI 192.452
162 CREDITI ESIGIBILI ENTRO 12MESI 672.977 040 DEBITI 17.066
162 CREDITI ESIGIBILI ENTRO 12MESI 647.189 218 F.DO SVALUT.CREDITI CONTR/COLL 671.219
240 BANCHE C/ANTICIPI 8 245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 493.869
245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 115.288 330 Altri fondi 1.067.128
255 DENARO E VALORI IN CASSA 16.585 335 TFR LAV. SUBORDINATO 138.852
265 RISCONTI ATTIVI 336.282 390 FORNITORI 5.019.989
074 CREDITI 40.960 400 FORNITORI FATT.DA RIC.ENTRO ES 119.865
450 DEBITI TRIB.ESIG.ENTRO ES.SUCC 852.685
454 DEBITI VERSO DIPENDENTI 122.395
455 DEBITI IST.PREV.ESIG ENTRO 12M 375.341
465 IVA C/ERARIO 427.546
471 ALTRI DEBITI COMM.ENTRO 12MESI 662.281
480 RATEI PASSIVI 1
P.N. -5.652.880
Totale 4.616.553 Totale 4.616.553
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3.2. La situazione patrimoniale al 31.12.2012
A T T I V I T A' P A S S I V I T A'
Descrizione Importo Descrizione Importo
020 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 700.053 056 F.DO AMM. FABBRICATI 382
022 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 471.851 061 F.DO AMM.IMPIANTI E MACCHINARI 88.773
024 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 22.513 067 F.DO SVALUTAZ. ATTREZZATURE 46.702
160 CLIENTI 1.668.221 071 F.DO AMM. ALTRI BENI 220.428
162 CREDITI ESIGIBILI ENTRO 12MESI 906.059 040 DEBITI
162 CREDITI VS ALTRI ENTRO 12MESI 771.988 218 F.DO SVALUT.CREDITI CONTR/COLL 861.876
240 BANCHE C/ANTICIPI 245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 493.869
245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 315.163 330 Altri fondi 1.227.128
255 DENARO E VALORI IN CASSA 17.822 335 TFR LAV. SUBORDINATO 189.201
265 RISCONTI ATTIVI 326.575 390 FORNITORI 5.052.494
074 CREDITI 22.044 400 FORNITORI FATT.DA RIC.ENTRO ES 354.822
RIMANENZE 178.185 450 DEBITI TRIB.ESIG.ENTRO ES.SUCC 968.264
IMPOSTE ANTICIPATE 1.075.825 454 DEBITI VERSO DIPENDENTI 774.932
455 DEBITI IST.PREV.ESIG ENTRO 12M 503.220
465 IVA C/ERARIO 505.276
471 ALTRI DEBITI COMM.ENTRO 12MESI 774.214
480 RATEI PASSIVI
P.N. -5.585.282
Totale 6.476.300 Totale 6.476.300
La società, quindi, a causa delle perdite accumulate ha completamente eroso il proprio
patrimonio, evidenziando un patrimonio netto negativo di Euro (5.585.282).
Si allega bozza di bilancio al 31.12.2012 (All. 8)
3.3. La situazione patrimoniale al 30.04.2013
Per effetto della gestione ordinaria corrente si riporta la situazione patrimoniale alla data del
30.04.2013 (All .9):
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A T T I V I T A' P A S S I V I T A'
Descrizione Importo Descrizione Importo
020 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 700.053 056 F.DO AMM. FABBRICATI 81.182
022 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 471.851 061 F.DO AMM.IMPIANTI E MACCHINARI 88.773
024 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 37.424 067 F.DO SVALUTAZ. ATTREZZATURE 46.702
160 CLIENTI 1.404.783 071 F.DO AMM. ALTRI BENI 220.428
162 CREDITI ESIGIBILI ENTRO 12MESI 1.277.791 218 F.DO SVALUT.CREDITI CONTR/COLL 681.919
162 CREDITI VS ALTRI ENTRO 12MESI 808.494 245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 505.346
255 DENARO E VALORI IN CASSA 138.993 330 Altri fondi 1.067.128
265 RISCONTI ATTIVI 326.991 335 TFR LAV. SUBORDINATO 185.763
074 CREDITI 5.642 390 FORNITORI 5.074.957
RIMANENZE 170.706 400 FORNITORI FATT.DA RIC.ENTRO ES 391.212
IMPOSTE ANTICIPATE 1.075.825 450 DEBITI TRIB.ESIG.ENTRO ES.SUCC 1.198.894
Altri crediti 26.609 454 DEBITI VERSO DIPENDENTI 713.318
Ratei passivi 45 455 DEBITI IST.PREV.ESIG ENTRO 12M 388.393
465 IVA C/ERARIO 252.825
471 ALTRI DEBITI COMM.ENTRO 12MESI 816.897
480 RATEI PASSIVI 9.862
P.N. -5.278.392
Totale 6.445.208 Totale 6.445.208
Si rinvia alla relazione del liquidatore agli atti per la descrizione delle ulteriori variazioni
intervenute successivamente al 30.04.2013 agli atti del procedimento.
4. LO STATO ANALITICO ED ESTIMATIVO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ [(ARTT.
162 CO. 2 LETT. B L.F. )]
4.1. Analisi dell’attivo concordatario
La presente proposta concordataria è articolata sulla base di una procedura introdotta nel
nostro ordinamento con la riforma della legge fallimentare del 2006 e recentissimamente
ridefinita con la previsione del disposto di cui all’art. 186 bis della legge fallimentare.
Tale tipo di procedura concorsuale non persegue fini liquidatori dell’attività aziendale, ma mira
a soddisfare i creditori, in tutto o in parte, mediante la conservazione del going concern
aziendale, utilizzando proprio il cash flow generato della prosecuzione dell’attività di impresa e
il contestuale raggiungimento dell’equilibrio economico – finanziario della società, attraverso il
risanamento dell’impresa.
In via preliminare appare opportuno esporre in linea generale l’impostazione seguita dalla
Società per la valorizzazione degli attivi realizzabili all’interno della procedura concordataria,
di seguito sintetizzata:
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Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo
020 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 700.053
022 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 471.851
024 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 22.513 -
160 CLIENTI 1.668.221 1.480.646
162 CREDITI ESIGIBILI ENTRO 12MESI 906.059 42.002
162 CREDITI VS ALTRI ENTRO 12MESI 771.988 536.902
245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 315.163 315.163
255 DENARO E VALORI IN CASSA 17.822 17.822
265 RISCONTI ATTIVI 326.575 -
074 CREDITI 22.044
RIMANENZE 178.185 -
IMPOSTE ANTICIPATE 1.075.825 -
CASH FLOW 5.400.000
Totale 6.476.300 8.037.535
245.000
La somma dell’indicato valore di realizzo, costituito dall’incasso dei crediti e dal cash flow
aziendale ammonta a circa 8 ml di Euro in un arco temporale pari a 12 anni, ciò considerando
la durata del contratto di servizio in anni 12.
L’affidabilità delle previsioni concernenti le entrate deriva:
a) Quanto agli incassi dei crediti si evidenzia che la gran parte dei crediti sono verso enti
pubblici Comuni e Regione Lazio, la parte più consistente attiene la CITTA’ DI
ALBANO LAZIALE, la quale essendo anche socio e creditorie della Albalonga ha
rappresentato la rinuncia preventiva alla facoltà di procedere a compensazione con il
debito iscritto in bilancio nei limiti del debito certificato;
b) Quanto al cash flow aziendale, dal fatto che il risanamento è principalmente basato sulla
uscita dal perimetro aziendale entro il 31 dicembre 2013 delle attività non produttive di
reddito e sull’intensificazione e maggior efficientamento della gestione sulle attività
produttive che rimarranno in capo alla Albalonga spa.
Infatti, dall’analisi condotta è emerso con chiarezza come, attraverso il verificarsi delle
ipotesi formulate nel Piano e l’omologazione della proposta di concordato preventivo, la
Società sarà in grado di raggiungere in un anno dalla espunzione dei rami di azienda
socioassistenziali-culturali-educativi e manutenzioni-pulizie, il riequilibrio economico e
finanziario e potrà quindi adempiere regolarmente le proprie obbligazioni nei confronti
sia dei suoi creditori correnti sia di quelli concordatari.
I dati sopra riportati, unitamente alle informazioni contenute nel Piano, consentono di svolgere
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alcune ulteriori informazioni:
- Grazie alla presente procedura di concordato e alla ristrutturazione dei costi e di ricavi,
il quoziente di disponibilità, quello di liquidità, l’indice di struttura secondario, il CCN e
il margine di tesoreria registrano un sensibile miglioramento, assumendo valori positivi,
il che significa che le attività correnti saranno sufficienti ad assicurare la copertura delle
passività correnti con regolarità;
- Grazie alla predetta procedura di concordato il quoziente di indebitamento permanente,
quello di indebitamento a lungo e quello di indebitamento a breve evidenziano
sostanziali modifiche e confermano che, grazie agli effetti generabili dai predetti fattori,
anche la struttura patrimoniale e finanziaria della Società riassume un assetto assai
equilibrato;
- Il margine operativo lordo assumerà valori assoluti più elevati e tale incremento,
congiuntamente alla riduzione dei costi, genererà flussi finanziari utilizzabili per il
pagamento dei debiti pregressi e di quelli correnti.
Pertanto, sulla base del presente Piano economico e finanziario, considerati inoltre gli effetti
generabili dall’esdebitazione conseguente all’approvazione e alla omologazione della presente
proposta di concordato, l’equilibrio economico e finanziario della società è raggiungibile in
misura soddisfacente sin dal 2014. Il conseguimento di tale risultato è da ritenersi
ragionevolmente certo, in considerazione del fondamento e quindi dell’elevato grado di
probabilità delle assumption poste alla base della redazione del piano.
Di seguito si evidenzia il dettaglio dei singoli crediti:
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Conto Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo18039 ALBAN PELLE S.R.L. 240 0
18028 ASL RM H 924 924
18040 ASSOCIAZIONE VECCHIO MATTATIOI 750 750
18147 Ass.ne Culturale Bastet 1.210 1.210
18041 BERNINI CARLO 180 180
18042 BHATTI SARVAR 1.240 0
18043 CALLEGARI LUIGI 200 0
18003 CITTA' DI ALBANO LAZIALE 1.377.713 1.198.448
18048 COLLINE ROMANE TURISMO SPA 480 0
18026 COMUNE DI ARICCIA 231.645 231.645
18027 COMUNE DI GENZANO 32.449 32.449
18049 CREMONA ANNAMARIA 240 0
18051 ERINA S.R.L. 180 0
18044 LIBRERIA CARACUZZO SNC 180 0
18053 MAGIA S.R.L. 240 0
18182 PAN ARS ASSOCIAZIONE CULTURALE 302 302
18055 PAOLINO LUCIA 1.050 0
18140 PENSA PHARMA SPA 184 184
18168 PROVINCIA DI ROMA DIP. XI SERV 2.534 2.534
18162 REGIONE LAZIO 11.119 11.119
18060 RISTORANTE LA QUINTESSA 240 0
18061 RODAS TORRES TOMASA BERTA 1.560 0
18124 Residenza Villa Albani 792 792
18066 SALUSTRI ANTONELLA 180 0
18067 SALUSTRI LUCIANO 240 0
18065 SCHIEVANO GIOVANNA 100 100
18181 SCUOLA DANCE TEAM ROMA 10 10
18064 SENTIMPO' DI BORGIANI E GHENZE 240 0
18062 STRADA DEI VINI DEI CASTELLI R 1.800 0
Totale clienti al 31.12.2012 1.668.221 1.480.646
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Conto Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo29024 fatture da emettere 230.167 37.32929027 FATT.EMETTERE PROG.PROVINCIA 4.673 4.67329028 fatture da emett.da verificare 671.219 0Totale crediti entro 12 mesi 906.059 42.002
Conto Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo30370 acconto Inail eserc.in corso 16.276 0Totale crediti tributari entro 12 mesi 16.276 0
Conto Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo30501 cred.Ires anticipata oltre 12m 1.075.825 0Imposte anticipate 1.075.825 0
Conto Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo30551 crediti per contributi nido 286.732 286.73230554 anticipi a fornitori 99.358 030579 crediti buoni mensa 152.022 82.02230580 crediti v\regione DCR 168.073 168.07330581 crediti non riscossi 75 7530584 Anticipo Castelletto Farmacie 49.454 0Crediti vs altri entro 12 mesi 755.713 536.902
Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzoTotale crediti al 31.12.2012 4.422.093 2.059.549 di cui certi 2.666.740
di cui incerti (fatt. clienti) 8.310
di cui incerti (fatt. da emettere) 671.219
di cui x imposte anticipate 1.075.825
Si evidenza che il credito vantato nei confronti del Comune di Albano è stato
svalutato/rettificato per gli importi contestati al 31/12/2013 per servizi di pulizia stabili e
bagni. Con comunicazione del 8 luglio il Comune ha certificato il debito al 31.12.2013 e
contestato le fatture inerenti a tali posizioni (All. 10).
Sulla debenza di tali somme in vero, la liquidatela ha già avuto diversi incontri con la
Ragioneria Generale, con la Segreteria e con i dirigenti del servizio, ed ha appreso che secondo
il Comune tali debiti non sarebbero dovuti in ragione di una diversa interpretazione del
contratto di servizi. La liquidatela pur non condividendo tale posizione ha ritenuto opportuno
emettere le relative fatture, e svalutarne prudenzialmente gli importi ai fini del presente piano.
Saranno successivamente assunte le decisioni del caso sulle iniziative da intraprendere.
Le fatture da emettere per servizi sociali, a favore del Comune di Albano, pari ad Euro
192.838,52 sono anch’esse oggetto di svalutazione essendo state da ultimo con lettera del
18/06/2013 contestate dal Comune dalla dirigenza del servizio.
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La liquidatela ritiene che tali somme siano comunque dovute ed ha eccepito la contestazione
con lettera del 26/06/2013, trattasi comunque di fatture emesse nell’esercizio 2013 e pertanto
non ancora accertate dalla Ragioneria Generale.
In merito la liquidatela ha già avviato incontri informali e preliminari per definire la posizione
dell’Ente in merito, e verificare la possibilità di addivenire ad una soluzione condivisa.
La voce fatture da emettere da verificare, è posta attiva originate dalla quadratura del bilancio
effettuata dal sottoscritto liquidatore ai fini della redazione del bilancio di esercizio al
31/12/2010 e 31/12/2011 oggetto di revisione nell’arco del 2012.
Dalla documentazione rinvenuta in contabilità e dalla riconciliazione effettuata con il Comune
di Albano Laziale al 31.12.2012, non è stato possibile individuare l’eventuale prestazione non
fatturata, ritenendo trattasi di errore contabile non si presumono margini per il realizzo di tali
somme.
Disponibilità liquide
Di seguito si evidenzia il dettaglio:
Conto Descrizione Importo al 31.12.2012 Valore di realizzo
32003 BCC TONIOLO 1 C/C 106171 27.134 27.134
32006 c\c postale n.1 5.240 5.240
32007 c\c postale n.2 690 583
32008 banca cred.coop. castelli rom. 442 442
32009 bancomat e carta F1 244 244
32010 bancomat e carta F2 3.513 3.513
32014 Banca Popolare di Vicenza 5.605 5.605
32015 BCC Castelli Romani 109507 988 988
32016 BCC Castelli Romani 109508 345 345
32017 pignoramento fornitori 14.495 14.495
32019 Banca Pop. Aprilia 1090806 256.468 256.468
245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 315.163 315.163
32605 cassa MOAL 4.840 4.840
32606 cassa parcheggi Int. Sosta 282 282
32608 cassa parcheggi Parcometri 350 350
32609 cassa Farmacia 1 4.241 4.241
32610 cassa Farmacia 2 4.776 4.776
32611 cassa amministrazione 275 275
32612 cassa teatro 6 6
32617 cassa Ludoteca 749 749
32618 Cassa Parcometri Vigilanza 2.302 2.302
255 DENARO E VALORI IN CASSA 17.822 17.822
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Cash flow
L’analisi dei flussi di cassa generati dalla società saranno in grado di: (i) eseguire pagamenti per
complessivi Euro 5.400.000 a favore dei creditori concordatari (prededucibili, privilegiati e
chirografari) rispettando le scadenze previste nella presente domanda di concordato
preventivo; (ii) di provvedere al pagamento dei debiti correnti di gestione; (iii) di avere una
posizione finanziaria netta positiva, tale da garantire la copertura anche di eventuali eventi
negativi, allo stato peraltro imprevedibili.
4.2. L’attivo concordatario in ipotesi di going concern
Data la particolarità della proposta concordataria si ritiene di dover rappresentare di seguito il
valore dei crediti al netto degli incassi ricevuti dal 01.01.2013 al 30.04.2013, che di seguito
sintetizziamo:
Cliente Importo incassato
Citta di Albano 570.808
Comune di Ariccia 95.144
Comune di Genzano di Roma 6.320
Alba Radians 4.280
TOTALE 676.552
La Società, trovandosi in disequilibrio (cfr All. 5) finanziario, deve necessariamente sopportare
alle passività correnti attraverso l’utilizzo delle attività a breve (cassa e banca). Ciò, anche in
conseguenza della fattispecie concordataria, rappresenta una difficoltà oggettiva che viene
semplicemente espressa attraverso una continua evoluzione dei dati aziendali da rappresentare.
In sede di costruzione del Piano, tuttavia, si è deciso di far fronte all’evoluzione continua dei
dati attraverso l’appostazione di un Fondo contingency che preveda anche l’erosione di liquidità
che la Società dovrà sopportare fino al trasferimento di quelle attività in perdita sistematica.
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4.3. Il Passivo concordatario
La Albalonga presenta complessivamente, alla data del 31.12.2012, un indebitamento contabile
pari ad Euro 9.616.294 al netto del Fondo Rischi2, come in dettaglio riportato nella situazione
Patrimoniale e nell’elenco analitico dei creditori (All. 11 ).
Descrizione
Passivo contabile al
31.12.2012
Passivo
concordatario
31.12.2012
Depositi bancari e postali 493.869 493.869
Fornitori 5.052.494 5.049.600
Fatture da ricevere 354.822 354.822
Erario 1.473.540 1.823.455
Previdenza 371.723 422.522
Dipendenti - TFR (APS) 1.095.630 1.095.630
Altri debti 774.214 774.214
Fondo contingency 500.000
Spese della procedura 250.000
Totale passivo aggiornato 9.616.294 10.764.113
Il passivo concordatario è stato suddiviso tra creditori in prededuzione, privilegiati e
chirografari sulla base delle informazioni disponibili e applicando le norme in materia di cause
legittime di prelazione.
I creditori privilegiati tributari e previdenziali sono stati quantificati nel rispetto delle norme
dettate dal codice civile. In tal senso, si è tenuto conto anche delle modifiche apportate alla
disciplina del privilegio che assiste i crediti dell’Erario, introdotta dal recente decreto legge n.
98/2011, in vigore dal 6 luglio scorso.
A seguito della quantificazione del debito assistito da privilegio, sono stati computati gli
interessi nella misura legale sullo stesso sino alla data di presentazione della Domanda di
concordato oltre ad interessi maturandi per i mesi oggetto di Transazione Fiscale ai sensi
dell’art. 182 ter. L.F.3.
2 Non è stato considerato il Fondo Rischi in quanto rappresenta una posta contabile futura che, ove si dovessero verificare determinate condizioni, può rientrare nella valutazione di fattibilità del Piano. 3 Nello specifico è stata richiesta una dilazione di pagamenti per 72 mensilità.
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Si evidenzia che, essendo il presente un concordato in continuità, volto alla ristrutturazione del
debito a supporto del piano finanziario, visto il disposto di cui all’art. 186 bis lettera c, la Società
ha preliminarmente concordato4 con la maggior parte dei i creditori privilegiati, escluso il
personale dipendente, una dilazione di pagamento superiore ai 12 mesi (All. 12 ).
Pur ritendo che la Transazione Fiscale di cui all’art. 182 ter l.f., si configura quale norma
speciale, che detta quindi regole autonome rispetto alle generali previsioni in tema di
concordato preventivo di cui all’art. 160 l.f..; la preventiva accettazione del pagamento
dilazionato oltre il termine dei 12 mesi è stata anche concordata con l’Agenzia delle Entrate,
onde risolvere ogni possibile interpretazione restrittiva di cui al disposto dell’art. 186 bis lett.
c..
Si rinvia all’allegato [Allegato 11] per l’elenco nominativo dei creditori, con indicazione del
debito societario e delle rispettive cause di prelazione.
Trattandosi di un concordato in continuità, volto alla ristrutturazione del debito si ritiene
opportuno esaminare il debito sorte alla data del 31.12.2012, poiché dei debiti maturati nel
periodo successivo al 31.12. – si tiene conto con l’utilizzo del fondo contingencies, ed i relativi
pagamenti sono stati espressi nelle relazioni mensili. Si evidenzia che al fine di tener conto dello
squilibrio economico finanziario che produce indebitamento anche nel corrente esercizio è stato
appostato opportuno fondo rischi. Al riguardo è doveroso sottolineare che per minimizzare tale
residuo squilibrio sono state attivate, sia con la richiesta CIGS che con l’avvio
dell’implementazione dei ricavi per i parcheggi dell’area strisce blu, correttivi finanziari, che
consentiranno di riportare in equilibrio la gestione corrente con il trasferimento in ASP dei
servizi socioassistenziali educativi e culturali, e con l’espunzione dei servizi strumentali.
4 Si evidenza che sia l’Erario, sia i fornitori in privilegio si sono espressi positivamente, ad accordare una dilazione oltre i 12 mesi, l’agenzia delle entrate a mezzo pec in data 28/06/2013 alle ore 09:39:30 Identificativo messaggio: [email protected] inviato da "[email protected] "indirizzato a: [email protected]
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4.3.1. Il passivo privilegiato
Albalonga ha debiti nei confronti di creditori assistiti da cause legittime di prelazione, così
ripartiti5:
Passivo Privilegiato Importo al 31.12.2012
Fatture da ricevere 283.966
Fornitori di beni e servizi 103.708
Debiti vs erario * 1.823.455
Debiti vs Istituti previdenziali 422.522
Debiti verso enti Prev.Compl. 107.541
TFR e ROL 988.089
Totale 3.729.282
Si evidenzia che i debiti verso dipendenti, sia a titolo di TFR per Euro 189.201,00 che oneri
accessori, ferie e Rol pari a Euro 318.501,30 verranno soddisfatti unicamente a seguito del
verificarsi dei relativi presupposti di esigibilità, costituiti essenzialmente dalla cessazione del
rapporto di lavoro, e dunque in un fase la cui insorgenza non è ad oggi ipotizzabile.
A tal riguardo nel Piano è stato considerato che:
- Gli atti definitivi per il trasferimento in ASP del Ramo di Azienda Socio - assistenziale e
Culturale, e per l’assegnazione a terzi dei servizi strumentali verranno posti in essere
nell’ambito della procedura di Concordato preventivo e produrranno il trasferimento di circa n.
100 lavoratori dipendenti.
Si rimanda allegato perimetro di azienda ASP ed alla bozza di contratto di cessione che prevede
il pagamento dei cespiti oggetto di trasferimento allo stato valorizzati a prezzo di realizzo pari a
€. 245.000 circa con l’accollo da parte dell’ASP di quota parte di Ferie ROL e TFR maturato dal
personale dipendente.
Pertanto è stato calcolato puntualmente anche il debito che dovrà essere liquidato dalla
ALBALONGA, a seguito dell’espunzione dei rami.
- Il Comune di Albano Laziale ha avviato l’iter amministrativo volto ad affidare entro il
31.12.2013 a ditte esterne con procedure di evidenza pubblica i servizi di:
- bagni pubblici (art. 5 contratto di servizi);
5 Si evidenza che il valore del Debito vs erario e i debiti vs Istituti previdenziali sono comprensivi degli interessi, al tasso legale, e delle sanzioni. È stato riportato solamente il debito complessivo senza distinzione tra debiti confluiti o meno in cartelle esattoriali, per la quale si rinvia alla Transazione fiscale ex art. 182-ter.
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- pulizia degli uffici e stabili comunali e pulizia e portierato del Palazzo del
Tribunale (art. 6 contratto di servizi e determinazione n. 76/2009);
- pulizia, riscossione, pedaggio e custodia presso il MOAL (art. 9 contratto di
servizi);
- conduzione e manutenzione Palazzo di Giustizia (art. 10 bis contratto di servizi);
Tale processo implicherà il passaggio di numero 14/16 lavoratori dipendenti.
Per una descrizione di maggior dettaglio dei debiti privilegiati, si rinvia all’elenco analitico dei
creditori di cui all’Allegato 11 nonché alla situazione patrimoniale e finanziaria di riferimento.
La struttura della presente proposta implica che i creditori privilegiati verranno soddisfatti
nell’arco dei 12 mesi. Fermo restando quanto già preventivamente pattuito il linea generale con
quei creditori privilegiati (cfr all. 12) che hanno già rappresentato disponibilità ad una
dilazione superiore ai 12 mesi, che si prevede di soddisfare progressivamente in un arco
temporale compreso tra i 13 ed i 48 mesi, in funzione delle effettive disponibilità di cassa.
Il maggior termine di 48 mesi atterrà i crediti di cui alla Transazione Fiscale ex art. 182 bis. L.f.
Il dettaglio delle singole voci è di seguito sintetizzato:
Fatture da ricevere:
Si tratta di prestazioni professionali nello specifico:
DENOMINAZIONEImporto in Contabilità
31.12.2012
DR. DI CARLO ANTONIO 45.085
DR.ssa LANZA LUCIA 16.522
Dr. CIARCIA 26.035
ARCH. PAINO 1.244
NOTAIO PONTECCHIA 80.000
AVV. ORTOLANO ANTONIO 6.407
AVV. STELLA EMANUELA 10.504
AVV. POMPONIO AMEDEO 19.760
AVV. GIULIANO SALVATORE 2.874
CADEDDU LOREDANA 12.547
CAPOZZI ENRICO MARIA 48.600
SALLUSTIO LUISA 13.594
NOTAIO D'ERRICO 796
TOTALE 283.966
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Fornitori di beni e servizi:
DENOMINAZIONEImporto in Contabilità
31.12.1236590 BENEDETTI GINO 1.085
36573 BONGIROLAMI RENZO 1.811
36605 FERRAGINE EMANUELA 702
36576 GAMBO' DIEGO 1.681
36353 PALOMBI GIOVANNI FEDERICO 8.662
36219 RAGAZZONI GIULIO 7.050
36073 ROMANI MANLIO 31.237
36592 ROSSI GIUSEPPE 301
36088 SALLUSTIO LUISA 40.229
36127 STUDIO LEGALE DI STEFANO ASSOC 2.566
36109 ARTI GRAFICHE S.N.C. 8.383
Totale 103.708
Debiti verso Erario ed Istituti previdenziali
Descrizione 31.12.2012 sanzioni interessi leagali Totale
Debiti IVA 604.511 60.451 51.610 716.572
Debito Ritenute 548.651 76.022 80.587 705.260
Debito IRAP 323.060 32.306 45.989 401.356
Debito previdenziale 370.018 8.964 43.540 422.522
Debito imp. Sostitutiva 212 21 34 268
1.846.453 177.764 221.760 2.245.977
Personale dipendente
Come anticipato si tratta del personale dipendente che verrà affidato a ditte esterne con
procedure di evidenza pubblica.
F.do tratt.fine rapp.lav.sub. 189.201
Deb.v/dipend.R.O.L. 391.861
Debiti per cessione 1/5 2.720
Dipendenti c/retribuzione 380.351
Debiti verso enti Prev.Compl. 107.541
Debiti verso Sindacati 23.956
TOTALE 1.095.630
4.3.2. Il passivo chirografario
La Società ha debiti nei confronti di creditori chirografari per Euro 6.284.831 così ripartiti:
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- Euro 493.869, nei confronti di istituti di credito;
- Euro 4.945.892 nei confronti di fornitori commerciali;
- Euro 70.856 per fatture da ricevere;
- Euro 774.214 altri debiti.
Di seguito il dettaglio:
Debito vs banche:
Conto Descrizione
Importo al
31.12.2012
32011 BCC TONIOLO 2 C/C 343210 248.371
32012 Banca Pop. di Aprilia 1080433 61.512
32018 Banca Pop. Lazio in sofferenza 183.987
245 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 493.869
Fatture da ricevere:
DENOMINAZIONEImporto in Contabilità
31.12.2012
Comune di Albano G/to MOAL3.572
ESA SAS 3.630
Comune di Albano rimborso
METROPARK 63.654
TOTALE 70.856
Si evidenzia che tali fatture da ricevere si riferiscono tutte a debiti che la Società ha nei confronti
del Comune di Albano rispettivamente per:
- rientra nelle FT da ricevere perché giriamo l'incasso del mercato cittadino
(gestiamo la riscossione) al Comune e in attesa di emissione fattura;
- il debito è vs il Comune in quanto la società è tenuta a retroagire al comune parte
degli incassi per la sosta dell’area denominata METROPARK
Per quanto attiene al dettaglio dei fornitori si rimanda all’Allegato 11.
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4.3.3. Elenco dei diritti reali sui beni di proprietà
Non vi sono diritti reali su beni di proprietà, né iscrizioni di pegni o ipoteche.
4.3.4. Il contenzioso attivo e passivo
Il contenzioso passivo in essere attiene tre macro categorie.
Contenzioso verso dipendenti:
• Corte di Appello Dott.ssa Bellingo, la società è difesa dall’avv. Regazzoni, rischio di
soccombenza basso, valore del rischio €. 140.000, oltre Spese. Prossima udienza ottobre
2013 per conclusioni.
Contenzioso Tributario
Commissione Tributaria Regionale Del Lazio c/o Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale
III di Roma – Via Marcello Boglione n.7 00155 Roma.
Il primo grado è stato oggetto di soccombenza da parte dell’ufficio, il quale ha emesso sgravio e
proposto appello. Avverso l’appello la società si è costituita sostenendo le proprie ragioni.
Contenzioso verso fornitori
Diversi contenziosi, pendenti per decreto ingiuntivo.
La società si è costituita nei soli contenziosi per i quali si reputa esistano valide ragioni di
opposizione, e precisamente:
1. Tribunale di Velletri, Coop. Soc. Integrata Sirio arl, la società è difesa dall’Avv. Ortolano,
in data 07/03/2011 il giudice sulla base dell opposizione al d.i. ha concesso la
provvisoria esecuzione del decreto per € 333.206,70, rinviando il provvedimento al 2015
ai sensi dell'art.183 c.p.c. Importo controversia: € 1.374.272,86;
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2. Tribunale di Velletri, Coop. Soc. Integrata Kairos arl, la società è difesa dall’Avv.
Ortolano, in data 07/03/2012 il giudice, sulla base dell’opposizione al decreto, ha
concesso la provvisoria esecuzione per € 768.817,09, rinviando il provvedimento al 2015,
ai sensi dell'art.183 c.p.c. Importo controversia: €. 919.931,46;
3. Tribunale Velletri - Sez distaccata Albano Laziale, C&D Impianti sas, la società è difesa
dall’Avv. Ortolano, il giudice ha predisposto di esaminare ulteriori prove documentali. I
rischi della controversia sono correlati alla prova del credito vantato dalla società attrice.
Importo controversia: €. 72.072
4. Tribunale Velletri - Sez distaccata Albano Laziale, Icim International Srl, la società è
difesa dall’Avv. Mastracci, il giudice si è riservato di decidere alla richiesta di
applicazione dell' ex-art. 183cpc rinviando il provvedimento al 2014. Importo
controversia: €. 6.540,29
5. Tribunale Velletri - Sez distaccata Albano Laziale, Ditta Leonardi, la società è difesa
dall’Avv. Mastracci, il giudice ha predisposto di esaminare ulteriori prove documentali
rinviando la causa al 2014. Importo controversia: €. 29.074,00
6. Tribunale Velletri - Sez distaccata Albano Laziale, Foldar Multiservizi Srl, la società è
difesa dall’Avv. Ortolano, il giudice all'udienza del 11/06/2013 non ha concesso la
provvisoria esecutorietà, ed ha rinviato la causa a dicembre 2013 per l'escussione delle
parti. Importo controversia: €. 65.510,00
7. Tribunale Velletri - Sez distaccata Albano Laziale, Residenza Villa Albani, la società è
difesa dall’Avv. Ortolano, il giudice all'udienza del 11/06/2013 non ha concesso la
provvisoria esecutorietà, ed ha rinviato la causa a ottobre 2013 per l'escussione delle
parti. Importo controversia: €. 84.000,00
8. Tribunale Velletri - Sez distaccata Albano Laziale, la società è difesa dall’Avv. Ortolano,
Euro Edil 99 s.n.c, il giudice ha rigettato la provvisoria esecutorietà del DI e ha rinviato
la causa al 2014. Importo controversia: €. 17.920,00
Non vi è alcun contezioso attivo pendente.
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4.3.5. I Costi della procedura
I costi della procedura inerenti, i professionisti incaricati di redigere la domanda di
ammissione, il piano asseverato e l’asseverazione sono quantificati in €. 100.000,006.
Gli oneri della procedura attengono alla stima degli onorari del Commissario Giudiziale
ritenendo che essendo in continuità aziendale e trattandosi di concordato di ristrutturazione il
liquidatore giudiziale non verrà nominato rimanendo in carica l’attuale liquidatore di nomina
del socio avente i requisiti di cui all’art. 28 l.f.
DENOMINAZIONE Importo
Transazione 20.000
Asseveratore 60.000
Pomponio 20.000
Oneri procedura 150.000
Totale 250.000
Gli oneri della procedura attengono al costo relativo al compenso del Commissario Giudiziale.
Non si prevede un ulteriore onere per il liquidatore giudiziale ritenendo che la continuità
aziendale non renda necessaria tale nomina, ed essendo previsto un onere per il liquidatore
volontario nell’ambito dei costi di gestione della procedura.
4.3.6. Il Fondo contingency
Per tener conto della perdita presunta al 31.12.2013 è stata imputata al fondo contingency la
somma di €. 200.000,00, accantonamento che si supporta nel risultato negativo previsionale di
gestione al 31.12.2013.
Inoltre è stato stanziato un fondo di € 100.000,00 per fronteggiare e gestire possibili incentivi
all’esodo nell’ambito della procedura di CIGS, ove opportuna di mobilità.
Oltre a tali fondi, in via del tutto prudenziale è stato imputato, inoltre un ulteriore Fondo pari
ad € 200.000 per fronteggiare e gestire ulteriori somme debitorie non ancora accertate alla data
di stesura del presente Piano, ed afferenti al contenzioso passivo in essere.
In ragione di tali contenziosi, all’interno delle previsioni del Piano, il valore del passivo
concordatario individuato nel precedente paragrafo è stato prudentemente incrementato al fine
di ricomprendere un fondo imprevisti ed oneri futuri, pari a complessivi Euro 500.000.
6 Si evidenza che gli importi espressi sono al netto del debito espresso tra i debiti verso professionisti privilegiati.
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4.3.7. I costi di gestione
La continuità aziendale implica che la società sarà chiamata ad affrontare delle spese di gestione
per il periodo in cui opererà in pendenza della procedura concorsuale.
Tali costi corrispondono alle spese per il mantenimento della sede, al personale impiegato, al
compenso dell’organo amministrativo e di controllo, delle imposte e tasse oneri questi stimati,
per un arco temporale di 12 anni, periodo di durata della procedura.
Si rinvia al business plan decennale 2014/2025 documento allegato 6 per un’analisi dettagliata
dei costi di gestione.
Una prospettazione delle passività da soddisfare, oltre che la rettifica della situazione contabile,
deve contemplare tutti quegli altri costi ed oneri che generalmente vengono ad appalesarsi nel
corso della procedura concordataria, nonché quelli connessi allo stesso instaurarsi della
procedura medesima, tenendo in considerazione la natura della presente proposta di
concordato che non è di tipo liquidatorio ma in continuità aziendale.
5. Condizioni e termini della proposta di concordato
5.1. Oggetto della proposta
Le Società, con la presente proposta, in conformità a quanto previsto dagli artt. 160 e 186 bis
l.fall., intende procedere al pagamento dei propri creditori, attribuendo i crediti esistenti l’intero
attivo disponibile, salvo i beni necessari alla prosecuzione d’impresa ed attribuendo il surplus
finanziario generato dalla gestione sociale nei prossimi 12 anni ai creditori , come rappresentato
al paragrafo che precede e negli allegati ivi richiamati.
Il piano concordatario è in continuità aziendale, nel rispetto del disposto di cui all’art. 186 bis
L.F., rappresenta pertanto la fattispecie tipica del concordato di ristrutturazione, prevede pertanto
il soddisfacimento dei creditori concorsuali nell’ambito della gestione ordinaria d’impresa con il
surplus derivante dalla gestione stessa, che viene destinato ai creditori e non al socio.
Il piano concordatario recepisce l’opportunità, pur nella separazione delle masse attive e
passive, di una gestione coordinata delle insolvenze delle Società.
In particolare, il piano di concordato prevede:
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- La riorganizzazione in ASP – del Comune di Albano Laziale, da effettuarsi
tramite cessione dei rami di azienda entro il 31.12.2013 alle condizioni di cui alla bozza
di contratto allegato, dei rami di azienda afferenti a servizi socio-assistenziali, educativi
e culturali alla ALBASERVIZI Azienda Speciale, ai sensi dell’art. 114 del decreto
legislativo n, 267/2000:
� servizi per la gestione struttura Teatro Alba Radians;
� servizio di uscierato, custodia e supporto logistico per le sedi museali e
del circuito monumentale;
� servizio di vigilanza/assistenza, pulizia e piccola manutenzione dei locali
destinati a sede della Scuola dell’Infanzia paritaria;
� gestione asili nido;
� servizio di assistenza domiciliare per anziani, diversamente abili e minori
in difficoltà e/o inseriti in famiglie multiproblematiche e assistenza scolastica per
alunni diversamente abili;
� gestione ludoteca comunale;
- Il rientro nel perimetro comunale entro il 31/12/2013, con affidamento in gara
dei seguenti rami di azienda oggi condotti in virtù dell’esistente contratto di servizi:
� servizio bagni pubblici (art. 5 contratto di servizi);
� servizio di pulizia degli uffici e stabili comunali e pulizia e portierato del
Palazzo del Tribunale (art. 6 contratto di servizi e determinazione n. 76/2009);
� servizio di pulizia, riscossione, pedaggio e custodia presso il MOAL (art. 9
contratto di servizi);
� servizio di conduzione e manutenzione Palazzo di Giustizia (art. 10 bis
contratto di servizi);
- La sottoscrizione entro il 31/12/2013 dell’allegata bozza di “Contratto di
Servizi”, con il Comune di Albano che affida per il periodo di anni 12 alla
ALBALONGA SPA in liq.ne la gestione dei parcheggi comunali dell’ufficio Tributi,
fermo restando la gestione delle farmacie conferita in sede di costituzione.
- Pulizie-portierato e manutenzione riscossione e pulizia del MOAL
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- il pagamento integrale dei creditori privilegiati nell’arco di due anni
- la rateizzazione del debito gestito dalle Agenzie delle Entrate in un periodo
temporale di 48 mesi con applicazione della sanzione minima edittale nell’ambito di
transazione fiscale ex art. 182 TER. (All. 13) .
Si dettaglia in tabella:
N. rata Scandenza Importo rata Quota capitale Debito residuo1 31 dicembre 2017 594.036 594.036 3.564.217 2 31 dicembre 2018 594.036 594.036 2.970.181 3 31 dicembre 2019 594.036 594.036 2.376.145 4 31 dicembre 2020 594.036 594.036 1.782.108 5 31 dicembre 2021 594.036 594.036 1.188.072 6 31 dicembre 2022 594.036 594.036 594.036 7 31 dicembre 2023 594.036 594.036 (0)
- il parziale sacrificio dei creditori chirografari di con il pagamento in loro favore
di una percentuale minima pari al 57%, pur potendosi prevedere - con gli interventi di
efficienza in corso di realizzo e ove le contingencies e gli altri accantonamenti risultino
esuberanti e si realizzino poste attive svalutate prudenzialmente - una soddisfazione
superiore anche al’65%, onde consentire la chiusura della procedura in un arco
temporale di circa 12 anni dall’omologazione.
Al riguardo è doveroso inoltre rappresentare come le poste attive siano state oggetto di
notevole svalutazione al fine di rappresentare con la presente proposta l’effettiva
percentuale minima, e erogabile ai creditori.
Prudenzialmente non sono stati inseriti nel Business Plan, gli effetti positivi che
potranno derivare da possibili risparmi di costo in relazione a questioni per le quali è
stata tuttavia già avviata trattativa dalla liquidatela e precisamente:
- Riduzione dei canoni di locazione sedi farmacie.
- Obiettivi di crescita della redditività delle Farmacie in linea con le realtà private
operanti sul territorio.
- Affitto/cessione della sede di via Mascagni 2, detenuta in leasing.
- Interventi sul costo del personale (avviati con la CIGS è stata stimata
prudenzialmente una riduzione solo del 10%).
- Ampliamento dei servizi svolti da parte del Comune.
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La Società chiede che non venga nominato un liquidatore ai sensi dell’articolo 182 della legge
fallim. avendo l’attuale liquidatore i requisiti di cui all’art. 28 l.f.
Tanto risulta dalla relazione dell’esperto esibita ed allegata al ricorso, nella quale l’esperto dopo
aver stimato il valore dell’attività, attestato la veridicità dei dati aziendali e analizzato il
contenuto del piano concordatario proposto ai creditori ha confermato la fattibilità del predetto
piano.
L’indicazione della percentuale offerta ai creditori chirografari rappresenta la stima effettuata
dalle Società sulla base della previsione di realizzo dell’attivo concordatario nel limite
temporale convenzionale di 12 anni.
Il Piano di soddisfacimento dei creditori è assolutamente conforme al principio della par condicio
creditorum, e qui di seguito sintetizzato:
- pagamento integrale delle spese di procedura e delle prededuzioni;
- pagamento integrale dei crediti privilegiati, in 12/48 mesi comprensivo degli interessi venuti
a maturazione sino alla data di previsto realizzo dei beni aziendali;
- pagamento parziale dei crediti chirografari in misura percentuale in un arco temporale di 12
anni;
- pagamento totale degli oneri accessori ai debiti previdenziali in conformità con la normativa
sulla transazione fiscale ex art. 182 ter legge fall. e D.M. 4.8.2009 in un arco temporale di 48
mesi.
Di seguito si riporta una tabella in cui viene rappresentata la previsione di riparto tra i creditori,
nel rispetto delle cause legittime di prelazione.
Si evidenzia che per la valorizzazione dei crediti si è dovuto necessariamente considerare, in
virtù della tipologia di concordato presentato, il valore al netto degli incassi dal 01.01.2013 al
30.04.2013.
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Attivo concordatario realizzabile 8.037.535Spese di procedura 250.000Fondo contingency 500.000Attivo residuo 7.287.535Creditori privilegiati 3.729.282Residuo chirografari 3.558.253Creditori chirografari 6.284.831 Percentuale offerta ai chirografari 57%
Sulla base di flussi di cassa presunti è possibile indicare la percentuale di pagamento ai creditori
chirografari in una misura stimata prossima al 57%.
Vista la durata del Piano, e gli elementi di imprevedibilità connessi alla gestione in termini
prudenziali si reputa opportuno prevedere in favore dei creditori chirografari una percentuale
di soddisfazione stimata del 57%
Con la precisazione che tutto il flusso finanziario positivo netto (detratte le spese ordinarie e
straordinarie di gestione, le imposte e tasse), che l’Albalonga realizzerà nell’arco temporale dei
dieci anni sarà destinato alla soddisfazione dei creditori sociali.
Si evidenzia che i debiti verso dipendenti, sia a titolo di TFR che a titolo di oneri accessori,
verranno soddisfatti unicamente a seguito del verificarsi dei relativi presupposti di esigibilità,
costituiti essenzialmente dalla cessazione del rapporto di lavoro, e dunque in una fase la cui
insorgenza non è ad oggi ipotizzabile. Per motivi di prudenza e di certezza della percentuale
offerta ai creditori, tale debito è stato inserito nel Piano prevedendone il pagamento.
5.2. Durata del piano concordatario
Gli importi ottenibili dal realizzo di taluni crediti prontamente esigibili, dai flussi di cassa
verranno utilizzati per il pagamento delle spese correnti di gestione - includendo il rinnovo dei
macchinari e le manutenzioni straordinarie sui beni ove necessarie- , e dei crediti in
prededuzione e privilegiati.
La Società ritiene, inoltre, che:
- il soddisfacimento dei creditori privilegiati avvenga in un arco temporale di 12 mesi, per
tutti i creditori che non hanno già manifestato la disponibilità ad una dilazione più
ampia, e comunque nel termine 48 mesi in ragione della dilazione richiesta all’Agenzia
delle Entrate con l’allegata transazione Fiscale ex art. 182 bis .
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- il soddisfacimento dei creditori Chirografari avvenga in un arco temporale pari circa 12
anni dalla data di deposito della domanda di concordato preventivo.
Con riferimento ai debiti tributari, la Società propone il pagamento in conformità alla disciplina
sulla cd. transazione fiscale ex art. 182-ter legge fall. (come si evince dalla proposta allegata, cfr.
Allegato 13).
5.3. Rischi e vantaggi del Piano l’alternativa fallimentare
L’Albalonga ha definito ed avviato il processo di riequilibrio e ristrutturazione d’impresa, di
tutela del patrimonio economico insito nella sua organizzazione e della forza lavoro, definiti i
presupposti di rilancio e ristrutturazione, e si pone sotto il controllo del Tribunale per porre in
essere il processo di risanamento e ristrutturazione d’impresa volto al ritorno in bonis, ed alla
tutela del ceto creditorio.
Con la presente proposta, la Società mette a disposizione dei propri creditori l’intero attivo
patrimoniale presente e realizzabile con la gestione futura in un arco temporale di 12 anni.
Tutto l’attivo ed il ricavato di gestione sarà ripartito tra i creditori in misura proporzionale, nel
rispetto delle cause di prelazione.
Le ipotesi di sviluppo del valore della produzione sono state delineate sulla base delle attività
tipiche, sia in forza degli accordi contrattuali in essere ed in itinere con il Comune di Albano
Laziale e delle previsioni statutarie
Unico rischio del piano proposto è rappresentato dalla incapacità della gestione aziendale di
produrre flussi di cassa positivi e dall’attuale situazione economica e di mercato a livello
globale.
L’eventualità che la gestione non produca flussi di cassa positivi è quantomeno remota in
ragione della struttura del perimetro aziendale Farmacie-Parcheggi e assistenza Tributi come
delineati dal nuovo contratto di servizi, che sarà comunque strutturato entro il 31/12/2013.
Si evidenzia al riguardo che le previsioni del piano sono state articolate nel miglior modo, allo
stato, possibile per ridurre i rischi di tenuta dei valori, lasciando pertanto margini alla
realizzazione di risultati migliorativi.
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E’ stato ipotizzato un periodo di piano, che oltre ad essere improntato a ragioni di prudenza e
ragionevolezza, prevede nel periodo una sostanziale stabilità di risultati, ipotizzati su dati
storici prudentemente parametrati alle performance aziendali dell’ultimo triennio -
caratterizzato dalla più importante crisi economica dal 1939 e dalla conclamata crisi
economico/finanziaria della società - ciò anche per tenere conto dei generalizzati scenari
macroeconomici, che vedono il mercato ancora stagnante nel breve/medio periodo.
Ad ogni buon conto occorre rimarcare che i valori stimati, sono il frutto di valutazioni accurate,
effettuate nell’attuale contesto dell’economia e del mercato, dovendo quindi ritenersi valide
proprio nell’attuale momento congiunturale.
Sono state avviate procedure di cassa integrazione e aperti i tavoli sindacali per la riduzione e
del costo del lavoro.
Sono state avviate trattative per la riduzione dei costi degli affitti, e possono prevedersi risparmi
gestionali procedendo alla locazione a terzi della sede attualmente condotta in Leasing.
A livello generale non può non evidenziarsi che il periodo di piano ipotizzato 12 anni
rappresenta, fermo restando le indeterminatezze connesse a stime di così ampio periodo, di per
se stesso anche un valido strumento di mitigazione del rischio di tenuta dei valori patrimoniali,
potendosi infatti stimare crescite dell’economia generale in tale ampio arco temporale, non
considerate nello sviluppo previsionale prospettico.
Inoltre si deve sottolineare che tale soluzione è l’unica percorribile, in quanto un ipotetico piano
da attuarsi “in bonis”, in virtù del quale i soggetti economici avessero voluto/potuto
ricapitalizzare la società non è ipotizzabile in ragione della particolarità del socio Ente pubblico,
che non può procedere a risanamento di società partecipata se non esclusivamente con ricorso
alle somme disponibili nell’ambito della gestione corrente del proprio bilancio, e non dispone di
strumenti alternativi (cessione di beni, conferimenti) che possano essere utilizzati nell’ambito
della disciplina vigente allo scopo.
Il progetto di ristrutturazione generale, complessivamente impostato, ed il piano di concordato
presentato, appaiono obiettivamente, come ipotesi migliore per i creditori.
Ed infatti
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- qualora la società venisse coinvolta in una procedura fallimentare, infatti, il Comune di
Albano Laziale si vedrebbe costretto a risolvere o non poter stipulare il contratto di
servizi, il cui rinnovo a 12 anni rappresenta modalità per la realizzazione di attivo
necessario alla soddisfazione del ceto creditorio, risultando gli assets di proprietà di
valore irrisorio, ed essendo i crediti insufficienti a soddisfare integralmente i creditori
privilegiati vi sarebbe stata una rilevante dispersione di valori (preminentemente
aziendali);
- il processo di ristrutturazione risulta avviato, con delibera della Giunta Comunale n. 122
del 5 luglio 2013 adeguamento aree di sosta, e con l’effettiva attuazione delle delibere
comunali del 16.05.2013 rafforzate dalle delibere della Giunta del 5 luglio 2013 la
società potrà già dal primo esercizio successivo al 31/12/2014 ritornare in equilibrio
economico finanziario.
- di contro nella società non si segnalano atti rilevanti avvenuti nel recente passato, tali da
poter ipotizzare azioni revocatorie ex art. 67 l.f. nella sua attuale formulazione;
- Il piano prevede un, seppur limitato, ricorso alla procedura transattiva ex art. 182 ter,
che in ipotesi fallimentare non sarebbe esperibile, con evidente beneficio delle posizioni
di tutti i creditori chirografari, procedendo l’Agenzia all’applicazione delle sanzioni
nella misura massima edittale del 30% anziché in quella richiesta del 10%.
- Un piano di concordato che sterilizzi le posizioni e le azioni dei creditori e dia il giusto
tempo di ristrutturare l’azienda nei rigidi limiti indicati, rappresenta esso stesso la
garanzia di una adeguata valorizzazione, e non svilimento, del patrimonio.
- A tal proposito non può non evidenziarsi che buona parte degli studi economici
previsionali (sia generali sia per il settore immobiliare, anche produttivo – Centro Studi
Confindustria, Nomisma, Scenari Immobiliari) vedono nel 2012 l’anno di culmine della
crisi, che sembra stia già rallentando nel 2013, con previsioni di un ritorno alla crescita
nel 2014. È quindi lo stesso strumento del concordato preventivo, adeguatamente
strutturato per mezzo del relativo Piano, che, consentendo di attuare una
ristrutturazione con modalità competitive nei giusti tempi, rappresenta il modo più
confacente per una adeguata valorizzazione, consentendo, tra gli altri, di mettere il
patrimonio in linea con le aspettative di mercato, sterilizzando le posizioni dei creditori,
messi in tutela dalla par condicio garantita dalla norma.
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- Infine i tempi di realizzo degli attivi della Società sono certamente inferiori nell’ambito
di un piano concordatario rispetto a quelli che contraddistinguono la liquidazione
fallimentare.
- Il mancato accoglimento della presente proposta non consentirà la stipula del nuovo
contratto di servizi con il Comune di Albano Laziale pertanto al 31.12.2015, ove non si
proceda a scioglimento ex art. 169 bis l.f. il contratto verrebbe a cessare non consentendo
la soddisfazione dei creditori sociali in misura analoga alla presente proposta.
5.4. Il programma di concordato: i tempi di attuazione
Il piano impostato, secondo le specifiche operative al programma di ristrutturazione, è
ragionevole ritenere possa essere ultimato in tempi piuttosto ampi ma contenuti in ottica di
continuità aziendale per un periodo di 12 anni.
Ed infatti, il piano è stato impostato, fatta salve le ulteriori modalità che il Tribunale dovesse
fissare nel decreto di omologa, prevede:
- Contenimento dei costi di procedura, essendo prevista la prosecuzione nella nomina ex
art. 182 l.f., nella persona dello stesso liquidatore statutario;
- La sollecita retrocessione delle attività strumentali al Comune, a cui segue una
immediata riduzione dei costi stante la riduzione del personale dipendente.
- Il sollecito trasferimento dei rami di azienda socioculturali ed educativi in Azienda
Speciale all’uopo costituita dal Comune di Albano Laziale con lo strumento della
cessione di ramo di azienda.
- La stipula di un nuovo contratto di servizi della durata di 12 anni con il Comune che
consente di garantire la continuità aziendale e la realizzazione di flussi attivi tali da
soddisfare i creditori sociali.
- La determinazione di una percentuale di soddisfazione dei creditori chirografari, che
pur potendosi supporre percentuali fino al 65% (al netto del fondo contingecy) viene
fissata in quella stimata del 57% del credito accertato, al fine di conferire certezza ed
attendibilità al termine di durata del piano, e tener conto di eventi straordinari non
ponderabili in sede preventiva.
- La variabilità della percentuale offerta è condizione necessaria in ragione della durata
del piano, dei rischi connessi e delle ulteriori scelte che potranno essere realizzate dalla
società sia in tema di contenimento dei costi sia di incremento dei ricavi. Al riguardo è
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doveroso inoltre rappresentare come le poste attive siano state oggetto di notevole
svalutazione al fine di rappresentare con la presente proposta l’effettiva percentuale
minima erogabile ai creditori.
Alla luce degli aspetti illustrati può ritenersi che il piano impostato e proposto possa essere
ragionevolmente ultimato, con il necessario supporto degli organi di procedura, in un periodo
di circa 12 anni a decorrere dall’omologa.
I libri sociali e la contabilità della Società sono conservati presso la sede amministrativa di via
Mascagni 2 bis - Albano Laziale e sedi sociali e sono a disposizione degli organi della
procedura.
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Dott. Enrico Maria Capozzi
Si producono i seguenti documenti.
1. Delibera Consiglio Comunale n. 15 del 6 maggio 2013 perimetro di azienda Albalonga
2. Delibera Consiglio Comunale n. 16 del 6 maggio 2013 costituzione ASP
3. Delibera della Giunta Comunale n. 122 del 5 luglio 2013 disciplina Aree Sosta
4. Delibera della Giunta Comunale n. 123 del 5 luglio 2013 Bozza Contratto di cessione
dei rami di azienda all’ASP-Albaservizi
5. Delibera della Giunta Comunale n. 124 del 5 luglio 2013 Bozza nuovo “Contratto di
servizi” durata 12 anni
6. Business plan
7. Domanda CIGS
8. Bilancio al 31/12/2012
9. Situazione patrimoniale al 30/04/2013
10. Certificazione crediti Comune di Albano Laziale del 8 luglio 2013
11. Elenco dei creditori, con indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione
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12. Missive creditori privilegiati di accettazione dilazione oltre 12 mesi
13. Transazione Fiscale ex art. 182 ter l.f.
L’Asseverazione redatta dal professionista avente i requisiti ex art. 28 lf. è allegata al
ricorso introduttivo.