Alba (Italia) - Wikipedia

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A l b a c o m u n e D a t i a m m i n i s t r a t i v i S t a t o I t a l i a R e g i o n e P i e m o n t e P r o v i n c i a C u n e o S i n d a c o M a u r i z i o M a r e l l o ( P D ) d a l 2 3 / 0 6 / 2 0 0 9 T e r r i t o r i o C o o r d i n a t e 4 4 ° 4 3 0 N 8 ° 5 0 E ( h t t p : / / t o o l s . w m f l a b s . o r g / g e o h a c k / g e o h a c k . p h p ? p a g e n a m e = A l b a _ ( I t a l i a ) & l a n g u a g e = i t & p a r a m s = 4 4 _ 4 3 _ 0 _ N _ 8 _ 5 _ 0 _ E _ t y p e : a d m 3 r d & t i t l e = A l b a ) A l t i t u d i n e 1 7 2 m s . l . m . S u p e r f i c i e 5 4 , 0 k m ² A b i t a n t i 3 0 8 0 4 [ 1 ] ( 3 1 . 1 2 . 2 0 1 1 ) D e n s i t à 5 7 0 , 4 4 a b . / k m ² F r a z i o n i A l t a v i l l a , G a l l o , M a d o n n a d i C o m o , M u s s o t t o d ' A l b a , P i a n a B i g l i n i , S a n R o c c o C h e r a s c a , S a n R o c c o S e n o d ' E l v i o , S a n t a R o s a l i a , S c a p a r o n e C o m u n i c o n f i n a n t i B a r b a r e s c o , B e n e v e l l o , B o r g o m a l e , C a s t i g l i o n e F a l l e t t o , C o r n e l i a n o d ' A l b a , D i a n o d ' A l b a , G r i n z a n e C a v o u r , G u a r e n e , L a M o r r a , M o n t i c e l l o d ' A l b a , P i o b e s i d ' A l b a , R o d d i , S e r r a l u n g a d ' A l b a , T r e i s o , T r e z z o T i n e l l a A l t r e i n f o r m a z i o n i C o d . p o s t a l e 1 2 0 5 1 P r e f i s s o 0 1 7 3 F u s o o r a r i o U T C + 1 C o d i c e I S T A T 0 0 4 0 0 3 C o d . A 1 2 4 A l b a ( I t a l i a ) D a W i k i p e d i a , l ' e n c i c l o p e d i a l i b e r a . t t p : / / t o o l s . w m f l a b s . o r g / g e o h a c k / g e o h a c k . p h p ? p a g e n a m e = A l b a _ ( I t a l i a ) & l a n g u a g e = i t & p a r a m s = 4 4 _ 4 3 _ 0 _ N _ 8 _ 5 _ 0 _ E _ t y p e : a d m 3 r d & t i t l e = A l b a ) ( M a p p a )

description

Alba

Transcript of Alba (Italia) - Wikipedia

Alba

comune

Dati amministrativi

Stato Italia

Regione Piemonte

Provincia Cuneo

Sindaco Maurizio Marello (PD) dal 23/06/2009

Territorio

Coordinate 44°43′0″N 8°5′0″E (http://tools.wmflabs.org/geohack/geohack.php?pagename=Alba_(Italia)&language=it&params=44_43_0_N_8_5_0_E_type:adm3rd&title=Alba)

Altitudine 172 m s.l.m.

Superficie 54,0 km²

Abitanti 30 804[1] (31.12.2011)

Densità 570,44 ab./km²

Frazioni Altavilla, Gallo, Madonna di Como, Mussotto d'Alba, Piana Biglini, San Rocco Cherasca, SanRocco Seno d' Elvio, Santa Rosalia, Scaparone

Comuni

confinanti

Barbaresco, Benevello, Borgomale, Castiglione Falletto, Corneliano d'Alba, Diano d'Alba,Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Monticello d'Alba, Piobesi d'Alba, Roddi, Serralungad'Alba, Treiso, Trezzo Tinella

Altre informazioni

Cod.

postale

12051

Prefisso 0173

Fuso

orario

UTC+1

Codice

ISTAT

004003

Cod. A124

Alba (Italia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

ttp://tools.wmflabs.org/geohack/geohack.php?pagename=Alba_(Italia)&language=it&params=44_43_0_N_8_5_0_E_type:adm3rd&title=Alba) (Mappa)

catastale

Targa CN

Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)

Cl.

climatica

zona E, 2 528 GG[2]

Nome

abitanti

Albesi

Patrono san Lorenzo

Giorno

festivo

10 agosto

Localizzazione

Sito istituzionale (http://www.comune.alba.cn.it/)

Alba (Alba in piemontese, Arba in dialetto langarolo) è un comune italiano della provincia di Cuneo, in Piemonte.

Con una popolazione di 31.667 residenti[1] è il secondo comune della provincia per popolazione dopo il capoluogoCuneo, mentre l'area urbana, che include svariati centri del circondario, conta più di 70.000 abitanti. È la capitalestorica ed economica delle Langhe.

Indice

1 Geografia fisica1.1 Territorio1.2 Clima

2 Storia2.1 Il Neolitico2.2 L'Alba romana2.3 Il Medioevo2.4 Le Cento Torri2.5 L'alleanza con Carlo d'Angiò2.6 Dal Rinascimento all'Illuminismo2.7 La peste2.8 Il Settecento2.9 La Rivoluzione francese2.10 L'Ottocento e la rivoluzione urbanistica della città2.11 Il Novecento e le Guerre Mondiali

Alba

2.12 L'Alba moderna2.13 Onorificenze

3 Monumenti e luoghi d'interesse3.1 Architetture civili3.2 Architetture religiose

3.2.1 Duomo3.3 Altri luoghi e monumenti di interesse3.4 Siti archeologici3.5 Aree naturali

4 Società4.1 Evoluzione demografica4.2 Etnie e minoranze straniere4.3 Qualità della vita4.4 Amministrazione4.5 Amministrazioni precedenti4.6 Gemellaggi

5 Cultura5.1 Università e istruzione5.2 Il Museo Civico "Federico Eusebio"5.3 Eventi5.4 Associazioni culturali5.5 Le fiere ed il folklore5.6 Stampa, radio5.7 Cinema e teatro5.8 Cucina

6 Geografia antropica7 Economia

7.1 Servizi8 Infrastrutture e trasporti

8.1 Strade, autostrade8.2 Ferrovie8.3 Trasporti urbani

9 Personalità legate ad Alba9.1 L'opera di Vittorio Riolfo

10 Sport10.1 Ciclismo10.2 Calcio

11 Galleria fotografica11.1 Galleria fotografica d'epoca

12 Note13 Bibliografia14 Narrativa15 Voci correlate16 Altri progetti17 Collegamenti esterni

Geografia fisica

Territorio

Alba è situata circa 50 km a sud-est dal capoluogo del Piemonte Torino, 52 km a nord-est dal suo capoluogo diprovincia Cuneo, a 14 km da Bra ed a 26 km da Asti, sorge per gran parte sulla riva destra del fiume Tanaro, su unavasta conca pianeggiante circondata dalle splendide colline ricche di vigneti delle Langhe e del Roero. Essa ha unclima tipicamente padano, ma con una siccità estiva un po' più pronunciata rispetto alle terre a nord del fiume Po.

Clima

Classificazione climatica: E (i Gradi giorno della città sono 2.528, e il limite massimo consentito perl'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile), Decreto D.P.R. n. 412 del

26 agosto 1993.[3].

Storia

Il Neolitico

La città è ricca di storia, già a partire dal Neolitico, tra il sesto ed il terzo millennio a.C. Gli archeologi Traverso,Galizio e Lo Porto rinvennero, in epoche diverse, numerosi reperti che hanno testimoniato la presenza di unapopolazione non più nomade, che viveva di caccia e di agricoltura, ed abitava capanne a forma circolare in unvillaggio situato nella zona di borgo Piave, o raggruppate in un villaggio sulla sponda sinistra del torrente Cherasca,vicino alla confluenza con il Tanaro. Questi abitanti conoscevano la lavorazione della ceramica e della pietra verde,tagliente, ed adatta per i primi rudimentali utensili; inoltre praticavano l'allevamento del bestiame. Nei millennisuccessivi conobbero l'uso del ferro e del bronzo e vennero classificati col nomen di liguri stazielli, termine chedefinisce un gruppo etnico di origine celtica assimilato, poi, dai galli, invasori di questa zona alla fine del V secoloa.C.

L'Alba romana

Le origini di Alba sono sicuramente preromane, probabilmente liguro/celtiche. Il toponimo Alba è infatti tipico dellaciviltà ligure. La città ottenne l'imprimatur romano con l'editto del console Gneo Pompeo Strabone e vennebattezzata Alba Pompeia. Come municipium romano fu inserita nella IX Regio e ascritta alla tribù Camilia. Idiversi ritrovamenti romani dimostrano come Alba abbia, nei primi due secoli dell'impero, a seguito dell'ascesaromana, costituito assieme a Pollenzo e Bene Vagienna un triangolo strategico e commerciale, creando struttureurbane di notevole interesse, tra i quali l'acquedotto, per convogliare le acque in città, e la rete fognaria per scaricarei reflui nel fiume Tanaro.

L'Alba romana era amministrata in modo autonomo, aveva una propria magistratura e ospitava cinque ordini dipersone: i decurioni, i cittadini più facoltosi, gli augustali, cavalieri, appaltatori e liberti. Infine la plebe divisa incollegia di arti e mestieri. Oltre al collegio dei fabbri vi erano i centonari, fabbricanti di lana e stoffe, i dendrogradi,coloro che fornivano legname per le case e le navi. Tutto il materiale storico sull'epoca romana è conservato presso ilMuseo Civico di scienze naturali e storia "Federico Eusebio". Il materiale epigrafico e archeologico di AlbaPompeia descrive la vita di una classe medio-alta, consistente numericamente, formata sia da gentes romane, cheda discendenti di origine celto-ligure.

L'agricoltura e l'allevamento del bestiame erano le principale attività di una parte importante dell'élite di AlbaPompeia. Lo storico Gaio Plinio Secondo descrive già l'esistenza di una tecnica agricola applicata alla viticolturaaffinata ed evoluta. La città cinta all'epoca da grandi mura poligonali ospitò l'imperatore Augusto in viaggio per leGallie e diede i natali nel 126 all'imperatore Publio Elvio Pertinace.

Il Medioevo

Nei periodi successivi alla dominazione romana vennero ricostruite le mura medioevali: da quelle gotico-longobardea quelle post-carolingie, alle invasioni ungaro-saracene, fino al periodo comunale in cui avvennero altreristrutturazioni. Il perimetro urbano rimase comunque invariato fino all'epoca moderna.

La storia di Alba registra la visita di San Dalmazzo, prima del 5 dicembre 254, data del suo martirio, aiutato da SanGiovanni Presbiterio nella conversione dei pagani. Anche San Frontiano, nativo di Carcassonne, compare ad Albasul finire del III secolo: di ritorno da un pellegrinaggio a Roma si ferma ad Alba e libera una ragazza dal demonio. Il

Piazza Risorgimento

Palazzo Marro

prefetto della città, stranamente infuriato, lo cattura all'uscita di Alba e lo fa decapitare. Il retaggio di una anticatradizione culturale che attribuisce a San Frontiano quale protettore dei bambini, ha portato le donne di bambiammalati a compiere il giro della chiesa dedicata al santo per nove volte, supplicandone la guarigione.

Dopo la caduta dell'Impero Romano, nel 490 la città venne saccheggiata dai Burgundi, seguiti nel 640 daiLongobardi di Rotari e dai Franchi di Carlo Magno, che crearono le condizioni per lo sviluppo del feudalesimo. Acausa delle devastazioni subite e dei saccheggi si decise di scegliere il vicino paese di Diano come sedeamministrativa che, grazie alla sua posizione naturale era più difficile daconquistare. Le successive incursioni dei Saraceni impoverirono a talpunto la diocesi di Alba che si giunse a sopprimerla ed a unirla a quella diAsti e Savona.

Le Cento Torri

Le mura medioevali della città rappresentavano un notevole sistema didifesa: costruite su di un basamento alto oltre due metri e con mura dimezzo metro di spessore, erano munite di contrafforti e torrioni e per tuttoil loro perimetro erano circondate da un fossato. Le porte della cittàrispecchiavano le vie di accesso: a nord Porta Tanaro, a sud Porta SanMartino, ad est Porta del Soccorso o Porta Cherasca, a sud-est Porta San Biagio ad ovest porta Castello. Ogniporta disponeva di una o due torri per il corpo di guardia e per i funzionari addetti alla riscossione dei pedaggi.

Grazie all'espansione territoriale del comune, Alba vide il formarsi di sette Camparie e sei castelli, costruiti a formareuna corona sulle colline adiacenti con funzioni prettamente di difesa. Nello stesso periodo in città vennero edificatimonasteri, chiese e persino sei ospedali. L'ospedale di San Lazzaro era stato costruito per la cura dei lebbrosi edelle malattie infettive. Un'antica donazione obbligava a lasciare ogni anno due soldi astesi, oppure uno staio di vino,ai poveri infermi. L'ospedale del Santo Spirito del Ponte si trovava vicino alla Porta Tanaro e apparteneva aicanonici agostiniani di Ferrania. L'ospedale di Sant'Antonio curava le malattie del fuoco sacro, una malattiaepidemica all'epoca molto diffusa. Un quarto ospedale dedicato a San Marco, si trovava nell'attuale luogo in cui èedificato il Cottolengo. Proprietari erano i frati gerosolimitani o cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme.A questo periodo risale lo stemma di Alba in cui appare con una croce rossa in campo argento.

L'alleanza con Carlo d'Angiò

Nel 1259 Alba si alleò con Carlo I d'Angiò, riuscendo a gestire lecontroversie con la vicina Asti, ma il periodo era denso di rivalità e dimancate promesse tra le famiglie dei Solari guelfe e ghibelline che sicontendevano il predominio sul territorio. Asti divenne "il nemico" perantonomasia, interessato a privare Alba del dominio sulla Valle delTanaro. Emblema dell'epoca sono le torri, per di più utilizzate a carcere.Alcune di esse a pianta quadrata, prolungano nel tempo il tipico aspettomedioevale della città. Nel XII secolo divenne comune ed aderì alla LegaLombarda. La maggior parte venne demolita nell'Ottocento, mentre quellamunicipale venne abbattuta nel 1864 e il materiale venne utilizzato perapportare modifiche all'edificio del Duomo.

Dal Rinascimento all'Illuminismo

Il conflitto tra francesi e spagnoli nella prima metà del XVI secolo vide Alba come teatro di scontri sanguinosi,situazione che si aggravò con l'arrivo in città, nel 1537, di Carlo V. La storia e le cronache di quegli anni registrarononumerosi scontri tra armate rivali, con gravi conseguenze sui monumenti e le opere d'arte, oggetto di devastazioni esaccheggi. Dopo la Pace di Cateau-Cambresis del 1559, Alba venne ceduta ai Gonzaga di Mantova. Fu un periododi pace relativa, anche se era una impresa veramente difficile rimediare alle devastazioni che avevano impoverito il

L'interno del duomo di Alba

territorio. Quasi non bastasse, altri danni vennero provocati da alcuni terremoti avvenuti dal 1541 al 1549. MortoFrancesco IV Gonzaga Alba venne assediata da Carlo Emanuele I di Savoia che la pose sotto assedio, una primavolta il 23 aprile 1613, ma riuscì a espugnarla solo il 1º aprile 1628, dopo alterne vicende di scontri e scaramuccecon i Gonzaga.

La peste

Una volta cessate le operazioni militari fu la volta della peste. Nel 1630 cominciarono a manifestarsi i primi sintomicon conseguente calo demografico. Grazie alla nomina a provincia e con il rifiorire di fiere, feste e mercati sospesiper decenni a causa delle più diverse e disparate calamità, venne favorita una ripresa che non durò molto, anche acausa delle interminabili guerre dinastiche del tempo.

Il Settecento

Quest'epoca vide fiorire una serie di attività letterarie ed artistiche, tra lequale spicca l'Accademia filarmonico-letteraria, creata dal canonicoOdella. Tale associazione poté vantare nel corso dell'Ottocento l'adesionedi personalità illustri quali Silvio Pellico e Giovanni Prati. Vennero costruitianche nuovi edifici: l'ospedale di San Lazzaro su disegni dell'architteto DiRobilant, la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, ricostruita in base a unprogetto del conte Carlo Emanuele Rangone di Montelupo e la chiesa diSanta Maria Maddalena su disegni del Vittone. Grazie a un considerevoleesborso in denaro, nel 1742, la città venne investita del feudo di SantaRosalia.

Grazie a delle lettere scritte dal barone Giuseppe Vernazza all'amico e conte Guido Gaschi, erudito ed archivista,emerge un interessante visione di vita albese tra il 1779 ed il 1787. Il Vernazza che per ottenere il titolo baronalespese fior di quattrini con dispiacere del padre, osserva il mondo di quell'epoca con l'occhio del borghese pocoattento ai grandi eventi che stanno mutando l'Europa del tempo. Lo stesso Vernazza, appassionato di archeologia, fuprotagonista di un rinvenimento importante: il recupero nel letto del fiume Tanaro di un cippo scolpito da CaioCornelio Germano e Valeria Marcella, oggi reperto di notevole prestigio conservato nel Museo d'Alba.

La Rivoluzione francese

Per approfondire, vedi Repubblica di Alba.

Alla termine del secolo la città conobbe la Rivoluzione francese e fu una delle prime a propugnare la fede giacobina,proclamandosi repubblica e accogliendo l'entrata di Napoleone Bonaparte il 28 aprile 1796. Pur non assecondandotutte le aspirazioni di rinnovamento, l'avventura francese fu di breve durata, provocò alcuni lutti e profanazioni diopere d'arte e di edifici storici. Per esempio, il San Domenico, una pregevole chiesa gotica ad archi semi-acuti,venne convertita in una vasta e spaziosa scuderia.

Alla città venne richiesto di contribuire con 123.000 Lire dell'epoca alle spese militari dei francesi, una cifraveramente spropositata per le finanze della città, per cui Alba inviò due ambasciatori a discutere sull'ingiustizia delprovvedimento, ma uno dei due venne fatto fucilare, passando alla storia per il notevole coraggio dimostratonell'andare contro Napoleone.

L'Ottocento e la rivoluzione urbanistica della città

Piazza Risorgimento

La ricostruzione della città dovuta alle devastazioni della Rivoluzione francese fu iniziata da Carlo Felice che portòalla sua felice edificazione il Monastero della Maddalena, provvedendo anche alla risistemazione della via che univaAlba con Savona, passando per Cortemilia. L'urbanista e nonché architetto Giorgio Busca fu l'artefice di taleprogetto e di una serie di edifici: il Teatro Sociale, Palazzo Miroglio, Via Roma e Piazza Savona. Il Busca ricoprìanche la carica di sindaco tra il 1861 ed il 1865 e vide affermarsi la borghesia nascente, i commercianti, tecnici,professionisti che, dopo il 1848, gradualmente occuparono le cariche pubbliche, dando impulso a numerose forme diSocietà di Mutuo Soccorso, tra le quale quella che, fondata nel 1851 aggregava artisti ed operai.

Il Novecento e le Guerre Mondiali

Per approfondire, vedi Repubblica partigiana di

Alba.

Dopo la prima guerra mondiale e senza entusiasmo la cittàconvisse con il Fascismo intraprendendo attività fieristiche digrande successo. Lo spirito goliardico dei giovani albesi deglianni trenta portò al sorgere di còche, gruppi di giovani ricchidi humor e di iniziativa che organizzavano pranzi, beffe e gite.Furono iniziatori, in polemica con il Palio di Asti di unacompetizione fra asini. La fiera del Tartufo nata nel 1929 e lefeste vendemmiali e i grandi vini contribuirono a farconoscere i prodotti della terra e ad elevare una tradizioneagricola millenaria. Alba, durante la seconda guerra mondialefu proclamata "repubblica indipendente". Per 23 giorni (dal10 ottobre al 2 novembre 1944) Alba fu la prima repubblicapartigiana costituitasi in Italia, ottenendo una medaglia d'oro al valor militare per l'intensa attività partigiana,raccontata dallo scrittore Beppe Fenoglio. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazionetedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il maresciallo dei carabinieri di Alba, Carlo Ravera, salvò dalladeportazione numerose famiglie di profughi ebrei lì residenti in domicilio coatto dalla fine dell'agosto 1942. Invece diprocedere al loro arresto secondo gli ordini ricevuti il 2 dicembre 1943, ne favorì la fuga con l'aiuto della moglie e diBeatrice Rizzolio, proprietaria del mulino locale. Per questo impegno di solidarietà, il 23 gennaio 1975, l'Istituto YadVashem di Gerusalemme ha conferito l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni al maresciallo Carlo Ravera, allamoglie Maria Ravera e a Beatrice Rizzolio[4]. Nel 1948 e soprattutto nel novembre 1994 violente alluvioni causatedal Tanaro e da alcuni suoi affluenti devastarono alcune zone della città.

L'Alba moderna

La città possiede salde radici storiche, grazie soprattutto alla sua storia gastronomica: i tartufi con le sue botteghe, lapasticceria, il vino con le sue enoteche fanno da corollario a un centro storico ancora intimamente in stile medioevale.Per comprendere tale realtà bisogna percorrere al sabato via Maestra fino alla piazza del Duomo per godere dellegrandi varietà offerte dal mercato settimanale, oppure nell'antica piazza delle Erbe. La grande fortuna di Alba è ilcommercio del tartufo, il suo profumo caratteristico pervade tutta la città, ma in modo particolare nella Galleria dellaMaddalena dove gli acquirenti provenienti da tutta Italia e non solo si lanciano in un gioco di scambi gratificanti. Il ritodi contrattazione delle trifole tutto giocato sull'olfatto, sul palpeggiamento, sapendo che ogni cercatore ha battutocon pazienza numerosi sentieri sotto il chiaro di luna con la collaborazione di un cane addestratissimo.

Onorificenze

Alba è tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione per la sua attività nella lotta partigiana durantela seconda guerra mondiale, insignita della Medaglia d'oro al valor militare il 12 ottobre 1949[5]. La città marcò il suocontrasto con il fascismo fondando la Repubblica di Alba, esistita per circa un mese nel 1944.

Il palazzo comunale

Medaglia d'oro al valor militare

«Centro delle Langhe ha vissuto l'epopea della lotta partigiana contro l'oppressore nazifascistasimboleggiando l'eroismo ed il martirio di tutta la Regione. Rettasi a libertà per un mese, era poiattaccata da preponderanti forze e, con unanime decisione di popolo, preferiva alla resa offerta dalnemico il combattimento a fianco dei suoi figli militanti nelle forze partigiane. Cosciente del sacrificio,fiera nella resistenza durante lunghi mesi di lotta, superbamente confermava il retaggio delle centenarie

tradizioni di valore guerriero.»— Alba, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture civili

Palazzo del Comune: Si trova in Piazza Risorgimento, fulcrostorico della città, ed è costruito su preesistenti edifici romani.All'interno, sulle pareti dello scalone principale possiamo trovarealcuni affreschi provenienti dalla Chiesa di San Domenico, tra i qualispicca una Pietà risalente a fine Trecento e una Adorazione deiMagi. Nel salone del consiglio possiamo trovare dipinti importanti:la tavola raffigurante la Vergine con il Bambino di Macrino d'Albarisalente al 1501; una pala con Madonna e Bambino tra SanGiuseppe e Sant'Anna e il Concerto attribuito a Mattia Preti.

Palazzo degli uffici giudiziari: Situato nel grande piazzaleMedford, vicino al Palazzo delle Mostre e dei Congressi, è unamonumentale opera in pietra di Langa degli architetti Gabetti ed Isola, significativa opera dell'architetturamoderna.

Via Cavour: È una delle principali arterie del centro storico cittadino e conserva un impianto tipicamentemedievale con costruzioni e porticati ricchi di atmosfera che catapultando subito con l'immaginazione ivisitatori in pieno Medioevo. Si nota a sinistra sulla piccola piazza San Francesco, l'ex Palazzo del Tribunale,sede oggi dell'Istituto Magistrale, che sorge nell'antico luogo su cui venne eretta la Chiesa di San Francesco.Lungo via Cavour sono notevoli la Casaforte Riva e la Loggia dei Mercanti, che consta di tre grandi archiesterni che poggiano poco al di sotto dell'attuale piano stradale e su altre arcate minori che si intravedononello scantinato.

Via Vittorio Emanuele: Da sempre via principale di Alba, chiamata dagli albesi anche Via Maestra inizia daPiazza Risorgimento e attraversa tutto il centro storico. È il luogo preferito per le passeggiate degli albesi e nonsolo, ed anche l'espressione di stili architettonici diversi, dal medioevale al liberty. Al N°11 si trova Casa

Fontana caratterizzata da un fregio rinascimentale in formelle in cotto che si articola tra il primo ed il secondopiano della facciata: si possono osservare suonatori, dame e cavalieri che danzano tra ghirlande di fiori.Notevoli sono poi il Palazzo Serralunga e il Palazzo dei Conti Belli, al n°18.

Le Torri: Alba era nota come città delle cento torri, tutte costruite nel XIV e XV secolo.

Oggi ne rimangono poche (le meglio conservate sono quelle tra piazza Risorgimento e Via Cavour) e fra quellerimaste molte sono state abbassate al livello dei tetti o incorporate negli edifici.

Architetture religiose

La chiesa di San Giovanni Battista

Particolare del Duomo di Alba

Chiesa di San Giovanni Battista: In questa chiesa sono conservatediverse opere d'arte tra le quali una Madonna con il bambinorisalente al 1377 di Barnaba da Modena, un' Adorazione diMacrino d'Alba del 1508 e una tavola proveniente dalla bottega delMacrino raffigurante la Vergine con il bambino tra Sant'Agostinoe Santa Lucia.

Duomo

La cattedrale di Alba è situata in Piazza Risorgimento, dove domina con lasua mole imponente lo spazio pubblico. Si tratta di un rimaneggiamentoottocentesco di una preesistente architettura tardo-gotica. A partire dalXII e XIII secolo la cattedrale viene spesso citata grazie alle sempre più numerose manifestazioni pubbliche. L'altatorre campanaria contiene al suo interno l'antico campanile originario, curiosa costruzione che ha conservatointernamente testimonianza dell'architettura protoromanica del XII secolo. La torre campanaria impreziosita condecorazioni ad archetti ciechi è dotata di finestre monofore e bifore. Un'altra torre, la torre Negri, si trovava di frontealla facciata. Fu demolita nel 1867 e la sua antica posizione è segnata sulla piazza da alcuni cippi in pietra. Lacattedrale albese ha subito continue ristrutturazioni nel corso dei decenni allo scopo di evitare il deterioramento eadeguarla al contesto storico dell'epoca. Al suo interno si possono osservare tre portali romanici con capitellifogliacei e figurati risalenti, così come l'intera cattedrale al XII secolo. Sulla facciata si nota la figura di San Lorenzo,dipinta dal milanese Luigi Cocchio nel 1878 e i quattro simboli degli Evangelisti creati dal Vercellese Carlo Dusio.Nel duomo, addossata a una colonna, quasi al centro si può osservare una pregevole acquasantiera, risalente al1503 regalata da Urbano Serralunga. Sulla destra compare il primo degli otto altari laterali della cattedrale, quellodel S.S.Crocefisso dono del Vescovo Eugenio Galletti. A partire dall'acquasantiera compaiono l'altare dellaMadonna, del Sacro Cuore, della Sacra Famiglia per terminare con la cappella del Santissimo Sacramento.

L'icona centrale della cappella rappresenta Sant' Elia e Sant'Eliseo inadorazione della Vergine, probabilmente dipinta o dal Cuniberti o dalMolineri di Savigliano. Il dipinto posto di fronte al piccolo coro deivescovi rappresenta il Martirio di San Donato, risalente alla metà delXVIII, e, sulla volta il profeta Elia che, rapito su di un carro di fuoco, facadere il mantello in dono al profeta Eliseo. Interessanti sono i sotterraneidella cappella, fatta edificare da monsignor Paolo Brizio nella metà delsecolo XVII, che accolgono i resti dei vescovi albesi. Nella sacrestia sipuò contemplare il bassorilievo della Madonna con il Bambino, SanGiovanni Battista e San Giovanni Apostolo, eseguito nel 1507 delloscultore Giovanni Lorenzo Sormani, ammirare il pregevole lavabo risalenteal Cinquecento dei canonici nel retrosacrestia, osservare la mensa in legnodi noce del XVI secolo e le cassapanche del 1650 fatte costruire dalvescovo Brizio. Nell'aula capitolare costruita nel Settecento campeggia ilbel dipinto del cremonese Giulio Campi rappresentante l'immagine di SanLorenzo diacono dinnanzi all'imperatore romano. Nella navata centralesi trovano l'altare maggiore in stile barocco e il ''coro'' ligneo, formato daben 35 scranni intarsiati con vari elementi: ambienti urbani e città con torri.L'icona che lo sovrasta è una pala del Beaumont raffigurante San Lorenzo

tra gli angeli. Sulle pareti laterali, opera del pittore Luigi Hartmann di Chiavenna, si possono ammirare quattro ampichiaroscuri che riproducono quattro scene del Martirio di San Lorenzo e risalenti al 1871. Sulle pareri della Criptadi San Pietro si possono osservare delle lapidi funerarie ricuperate dal pavimento dai restauri del 1872. La cappelladi San Teobaldo conserva un'arca sacra risalente al 1515, un altare marmoreo del 1746 e alcune lapidicommemorative. Sulle pareti si trovano alcuni dipinti a pale con la figura di San Teobaldo e altri santi protettori diAlba. Da ricordare infine gli altari dedicati a San Luca e a San Bovo. La Cattedrale è stata riaperta, dopo circa unanno di lavori, all'inizio di dicembre, per restauri della pavimentazione, dell'altare e il rifacimento dell'impiantoriscaldamento. Dagli scavi sono emersi alcuni ritrovamenti archeologici, messi in risalto con grate ben visibili

La chiesa di San Domenico

Santuario Nostra Signora dellaMoretta.

dall'interno ed è stata restaurata la Cappella di S. Teobaldo.

San Domenico e Santa Caterina: In Via Calissano si trova una delle torri di Alba, ora abbassata quasi allivello dei tetti adiacenti: Torre di Casa Chiarlone, con una baseche appoggia a livello stradale, adornata con una porta lignearisalente al XVIII secolo. Poco oltre, sulla vicina piazzetta, troviamola Chiesa di San Domenico, i cui restauri sono stati ripresi verso lafine degli anni settanta grazie all'interessamento della "FamijaAlbèisa" che l'ha riportata agli antichi splendori. La chiesa, orasconsacrata, è spesso sede di mostre e concerti. Adiacente allachiesa di San Domenico si trova la Chiesa di Santa Caterina, lacui edificazione in stile barocco risale al XVIII secolo; la facciata èdivisa nella parte superiore in tre sezioni con lesene, archi, fregi esimboli vari. Pregevole è il portale in arenaria con architrave evolute.

Le chiese di via Vittorio Emanuele: in questa via ci sono dueimportanti chiese: quella di Santa Maria Maddalena e quasi difronte la chiesa dei Santi Cosma e Damiano. La prima fu perbuona parte del XVIII secolo utile al Monastero delle domenicanee fu meta di pellegrinaggi di fedeli che si recavano per visitare lespoglie della Beata Margherita di Savoia. Di pregevole fattura è ilportale con 18 pannelli scolpiti in noce, il presbiterio, l'altaremaggiore con sopra una cornice ovale all'interno del quale si trova ildipinto della La Maddalena e il coro della volta affrescata conscorci di prospettive architettoniche barocche. Nella chiesa quasi difronte Santi Cosma e Damiano edificata su resti di mura romane,di origine molto antica, viene per la prima volta menzionata indocumenti del XIII secolo. Nel 1760 venne completamentericostruita dalle fondamenta in stile barocco su progetto di CarloEmanuele Rangone di Montelupo. Durante gli scavi venne alla luce,alla profondità di circa tre metri un pavimento a mosaico bianco enero, un medaglione in bronzo con l'effigie dell'imperatore MarcoAurelio.

Il Tempio di San Paolo, che sorge sull'omonima piazza, venne edificato nel 1925 su progetto dell'architettoGiuseppe Gallo ed è stato arricchito negli anni successivi da un pregevolissimo portale in bronzo fuso, operadello scultore Narciso Cassino.

Infine dobbiamo menzionare sia la chiesa di Cristo Re costruita nel 1956 per opera dell'architetto Dellapiana,costruita a pianta rettangolare con un'unica navata e due corridoi laterali, che il Santuario di Nostra Signora dellaMoretta, costruito nel 1905 grazie ai padri giuseppini di Asti su un sito in cui in precedenza era stato edificato unpiccolo pilone votivo.

Altri luoghi e monumenti di interesse

Chiesa di San Giuseppe, Via Vernazza

Siti archeologici

Aree naturali

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2010 i cittadini stranieri residenti ad Alba sono 3.759, pari all'11,92% della popolazionecomplessiva. Le comunità più numerose sono:[1]

Romania - 1.399 Marocco - 517 Albania - 365 Macedonia - 347 Tunisia - 168 Cina - 108 Bulgaria - 95 Bosnia ed Erzegovina - 72 Moldavia - 70 Senegal - 65

Qualità della vita

Nel 2009 Alba si è classificata al 2º posto per qualità della vita tra i comuni italiani con una popolazione superiore aidiecimila abitanti

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

La Scuola Enologica di Alba vistadall'edificio universitario.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note

1999 2009 Giuseppe Rossetto Forza Italia Sindaco

2009 in carica Maurizio Marello Partito Democratico Sindaco

Gemellaggi

Alba è gemellata con[7]:

Medford, dal 16 maggio 1960 Banská Bystrica, dal 1969 Böblingen, dal 1984 Beausoleil, dal 1995 Arlon, dal 1 marzo 2004 Sant Cugat del Vallès, dal 7 febbraio 2007

Cultura

Università e istruzione

Alba è sede dei seguenti istituti scolastici statali, aderenti al ciclo scolasticodella scuola secondaria di secondo grado:[8]

Liceo Scientifico "Leonardo Cocito".Liceo Classico "G. Govone".Liceo Artistico "P. Gallizio".Istituto Magistrale "Leonardo da Vinci".Ist. Tecnico Industriale, Commerciale e per Geometri "Luigi Einaudi".Ist. Professionale per i Servizi Commerciali e turistici "P.CillarioFerrero".

Ad Alba è inoltre presente una delle dieci Scuole Enologiche italiane, fondata nel 1881: l'Istituto Tecnico Agrario"Umberto I". Nel complesso della Scuola enologica vi è la sede del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia(http://www.viticolturaenologia.unito.it/) dell'Università degli Studi di Torino, e i laboratori chimici, enologici emicrobiologici sia dell'Istituto che universitari.

Nelle vecchie scuole elementari della frazione Biglini, invece, si tiene un corso di laurea in Scienze infermieristichedell'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro".

In città esiste inoltre un centro di formazione professionale, che attualmente porta il nome "Apro formazioneprofessionale", fondato nel 1958 da mons. Giovanni Battista Gianolio.

Il Museo Civico "Federico Eusebio"

Fu fondato nel 1897, questo museo è intitolato al professor Federico Eusebio nato ad Alba da una famiglia originariadi Magliano Alfieri. Prima nato solo come raccolta archeologica, solo recentemente si è arricchito con diverse sezionidi scienze naturali. Il primo ritrovamento importante a trovare accoglienza a ciò che poi divenne il museo, fu unmonumento sepolcrale dedicato a Didio Vicario che andò comunque ad aggiungersi a un primo gruppo di oggetti dinotevole valore archeologico. A questi negli anni successivi si aggiunsero due collezioni private - la Raccolta

Alba, Piazza Risorgimento,Feste Fiorite 2007

Fontana e la Collezione Sotteri ed infine la serie di reperti preistorici donati dal Traverso. Solo nel 1976 il museoiniziò a funzionare grazie a criteri moderni dando la possibilità agli albesi e non solo di avere un quadro completodell'ambiente storico e naturalistico albese.

Eventi

Feste Fiorite (http://www.accademiaaleramica.net/festefiorite.htm), ideate dalgiornalista Raoul Molinari, dal 2005 si svolgono ogni anno nell'ultimo finesettimana di maggio nella Piazza del Duomo di Alba. Oltre al MercatinoAleramico, che propone eccellenze enogastronomiche del territorio, si tengonoconcerti, spettacoli di danza e di teatro. Agli spettacoli organizzati per leedizioni del 2008 e del 2009 hanno collaborato lo scrittore Giordano Berti e laregista Anita Cedroni del Laboratorio Teatro e Danza di Torino.

Alba Music Festival (http://www.albamusicfestival.com), Italy&USA, AlbaMusic Festival, dal 2004 si svolge in due settimane tra maggio e giugno e in tresettimane tra la fine di luglio e gli inizi di agosto. Oltre 50 concerti con solisti,orchestre, recital, musicisti, seminari, work-shop e altro.Fiera del Tartufo Bianco (http://www.fieradeltartufo.org/it), si svolge ogni annonel mese di ottobre ed è organizzata dall'Ente Fiera di Alba. Nata come manifestazione collaterale alla Festadella Vendemmia, nel 1928, per iniziativa di Giacomo Morra (celebre ristoratore soprannominato dal Timesdi Londra, nel 1933, "il re del tartufo"), la Fiera del Tartufo d'Alba ha poi assunto nel tempo la fisionomia diun grande evento di portata nazionale. Ogni anno gli organizzatori della Fiera donano il migliore esemplare ditartufo a un personaggio famoso, che viene invitato sul posto. Tra gli ospiti della Fiera Joe di Maggio, AlfredHitchcock, Faruq I d'Egitto, Ugo Tognazzi, Alain Delon, Gérard Depardieu, Gianfranco Fini. Nel 2007 lamanifestazione ha ottenuto il titolo di Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba. Collateralmente alla Fierasi svolgono in vari punti della città numerosi eventi culturali e spettacolari.

Il Palio degli Asini e Giostra delle Cento Torri la prima domenica di ottobre.

Palio di Alba - Il crociato

Palio di Alba -L'artigiano

Ad Alba si tengono inoltre molte mostre ed esposizioni al Palazzo Mostre e Congressi.

Palazzo Mostre eCongressi di Alba, "LeFavole del Tartufo",2009, mostra a cura diG. Berti e R. Molinari,allestimentodell'ArtStudioLetizia

Palazzo Mostre eCongressi di Alba, "LeFavole del Tartufo",2009, mostra a cura diG. Berti e R. Molinari,allestimentodell'ArtStudioLetizia

Associazioni culturali

Accademia Aleramica e Cavalieri d'Aleramo di Alba (http://www.accademiaaleramica.com)Accademia Internazionale Albese (http://www.accademiainternazionalealbese.it/web/accademia.asp)Alba Music Festival (http://www.albamusicfestival.com)Associazione Ars et Labor Banda Musicale Città di Alba(http://www.accademiainternazionalealbese.it/web/associazione.asp)Associazione Culturale "Famija Albeisa" (http://www.famijaalbeisa.it/getcontent.aspx?nID=36&l=it/)Centro Studi Beppe Fenoglio (http://www.centrostudibeppefenoglio.it)Gruppo Fotografico Albese (http://www.gruppofotograficoalbese.it/)Gruppo Sbandieratori Città di Alba (http://www.sbandieratorialba.com)Associazione Culturale Rejoicing Gospel Choir (http://www.rejoicingospel.org)

Le fiere ed il folklore

Nel 1945 alba non possedeva industrie. La sua crescita imprenditoriale ha pertanto del miracoloso ed oggi contamigliaia di occupati nelle aziende tessili, alimentari, nelle banche, nell'abbigliamento, e decine di banche si contendonoi risparmi dei lavoratori che dispongono di un notevole reddito pro capite: la Ferrero, una delle industrie dolciarie piùgrandi del mondo, la San Paolo che pubblica Famiglia Cristiana e la Mondo per la gomma hanno trasformato Alba inun polo industriale di livello europeo. L'alto tenore di vita dà luogo a numerose feste e fiere e quasi tutte ruotanoattorno al vino ed al tartufo: dalla manifestazione primaverile di Vinum alla fiera d'autunno dedicata al tartufo e allagastronomia. La fiera d'ottobre è una rassegna di tutto quello che Alba può offrire, dalla cultura, alla tradizione, allosport, ai servizi e all'organizzazione. I disné dra Langa, i pranzi importanti; i disné 'd Carvé, o pranzi di Carnevale,la dra leva o dei coscritti, dra spusa o della sposa, dr'uva o della vendemmia, d'er massé er cr-crin odell'uccisione del maiale, d'j servitò o dei servitori, e infine d'er particolar o del proprietario agricolo, sono lacertezza di una tradizione culinaria che esalta le caratteristiche della cultura contadina. Le stesse caratteristiche lepossiamo trovare nella giostra delle cento torri e nel palio degli asini. Con questa manifestazione Alba ritrova ilfascino antico del Medioevo.

Stampa, radio

QuotidianiPortali

Radio

Gazzetta d'Alba[9]

Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e

Roero

www.Albain.com

(http://www.Albain.com)RadioAlba

Cinema e teatro

Cinema Teatri

Cine4 Cityplex AlbaCinema MorettaSala Ordet

Teatro sociale G.Busca

Cucina

La cucina albese è parte integrante della storia della cucina piemontese. Numerosi sono i piatti in cui è presente iltartufo bianco di Alba come i tajarin (le tagliatelle piemontesi) e la fonduta. Rinomato è il carpaccio di carne crudadetto appunto carne all'Albese. Tra le altre ricette si possono ricordare il brasato al Barolo, il vitello tonnato, laclassica Bagna Cauda piemontese e le frittelle delle Langhe. Tra i dolci troviamo le pesche ripiene, la torta dinocciole delle Langhe e le paste di meliga.

Ai piatti si accompagnano i celebri e numerosi vini prodotti nella zona di Alba.

Geografia antropica

Economia

Oltre alla tradizionale agricoltura, Alba è un centro vinicolo molto importante nonché un rinomato centrogastronomico. Nella zona di Alba, infatti, sono presenti 290 aziende vitivinicole che coltivando una superficie di 700ettari di terreno, producono in media ogni anno 61.200 hl di vino.[10]

I vini Albesi sono tra i più rinomati d'Italia e si dividono in:

DOC: Barbera, Dolcetto, Nebbiolo.DOCG: Barbaresco, Moscato.

La città possiede una florida economia potendo contare anche sull'industria dolciaria, di fama mondiale, Ferrero,sulla multinazionale della lavorazione della gomma Mondo, su una casa editrice come la Società San Paolo esull'affermata industria tessile Miroglio.

Nel comune hanno sede la Banca di Credito Cooperativo più grande d'Italia, per numero di soci, la Banca d'Alba, ela catena alimentare internazionale Eataly. Ad Alba è inoltre stata fondata UniEuro, la catena italiana di negozispecializzati in prodotti di informatica, telefonia ed elettrodomestici.

Alba è poi famosa, in tutto il mondo, per i suoi tartufi bianchi, tanto che vi si svolge l'annuale Fiera del Tartufo.

Servizi

Infrastrutture e trasporti

Strade, autostrade

Alba è transitata dalla SS 231 (Asti-Cuneo) e dalla SR 29 per Cortemilia-Savona e Torino. Numerose stradeprovinciali collegano la città con i tanti paesi dell'area urbana. L'Autostrada A33 (Asti-Cuneo) è parzialmentecompleta: per ora solo il tratto Asti-Alba si congiunge con la tangenziale Roddi-Castagnito. Il tratto che dalla finedella tangenziale (a Roddi) arriverà a Cherasco (dove è presente un'altra tratta di autostrada) sarà ultimato in tempidecisamente lunghi pur misurando solo 12 chilometri.

Ferrovie

La città è servita dalla ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore. Sono presenti due stazioni: una in centro ed una nellafrazione di Mussotto.

Trasporti urbani

Ad Alba sono operative cinque linee urbane di autobus (1: Ricca-Alba-Racca, 2: Alba-Gallo-Castiglione Falletto, 3:Monticello-Biglini-S. Cassiano, 4: Alba-Roddi, 5: Ponte Grosso-Cimitero). Inoltre dall'autostazione partono pullmanper Torino, Cuneo, Asti, Canale, Cortemilia e Bossolasco.

In passato fu in esercizio una linea filoviaria per Barolo.

Personalità legate ad Alba

Michelangelo Abbado (1900-1979) - musicistaGiacomo Alberione (1884-1971) - presbitero ed editoreGiordano Berti (1959- in vita) - scrittoreAldo Cazzullo (1966- in vita) - giornalistaGiovanni Coppa (1925- in vita) - cardinale e nunzio apostolicoMichele Coppino (1822-1901) - politicoBeppe Fenoglio (1922-1963) - scrittore e partigianoPietro Ferrero (1898-1949) - industriale dolciarioPietro Ferrero (1963-2011) - industriale dolciario, nipote del precedente.Pinot Gallizio (1902-1964) - pittoreGiuseppe Girotti (1905-1945) - presbitero, annoverato tra i giusti tra le nazioni per la sua azione a favoredegli ebrei.Giuseppe Govone (1825-1872) - generale e politicoRoberto Longhi (1890-1970) - storico dell'arteMacrino d'Alba (XVI secolo) - pittoreEnrico Martini (1911-1976) - militare, alpino e partigianoPublio Elvio Pertinace (126-193) - imperatore romanoGiuseppe Camillo Pietro Ricchiardi (1865)-(1940) - militare, giornalista, avventurieroTeobaldo Roggeri (1099)-(1150) - santo della Chiesa cattolicaLuigi Sacco (1883-1970) - militareGiovanni Battista Traverso (1843-1914) - mineralogista e paleontologo

Giuseppe Vernazza (1745-1822) - storicoGiuseppe Zilli (1921-1980) - presbitero e giornalista

L'opera di Vittorio Riolfo

Fra le figure legate alla città di Alba vi è quella di Vittorio Riolfo (Cortemilia, 1925 – Alba, 1986), giornalista,scrittore e storico, a cui è intitolato un premio letterario per opere edite su Alba, le Langhe e il territorio delRoero[11]. Cantore della vita di provincia scrisse sul Corriere Albese e su La Gazzetta d'Alba, settimanale dellafamiglia paolina. Dal 1955 fino al 1985 si dedicò all'attività della Famija Albeisa, ente morale che lui stesso avevocontribuito a creare. A lui si devono saggi di storia e tradizioni locali, nonché la prima guida turisticoenogastronomica delle Langhe, intitolata Langhe d'Alba (1963). Fondatore dell'Ordine dei Cavalieri del Tartufo,negli stessi anni in cui Giovanni Guareschi inventava la figura di don Camillo che dialoga col Crocifisso, Riolfoimmaginava sul Corriere Albese di scrivere lettere a San Teobaldo che, con San Lorenzo, è patrono della città. Èstato il primo storico a dedicare un commento critico all'opera dello scrittore partigiano Beppe Fenoglio.

Sport

Ciclismo

Alba è stata per due volte sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: la prima nel 1968, la seconda nel 2004.

Nel 2011 Alba ha nuovamente ospitato il giro d'Italia. È stata, infatti, la città di partenza della seconda tappa delgiro.

Anno Tappa Partenza Arrivo km Vincitore di tappa Maglia rosa

1968 3ª Saint-Vincent Alba 168 Guido Reybrouck Michele Dancelli

1968 4ª Alba Sanremo 162 Ward Sels Michele Dancelli

2004 1ª Genova Alba 143 Alessandro Petacchi Olaf Pollack

2011 2ª Alba Parma 242 Alessandro Petacchi Mark Cavendish

Calcio

La principale squadra di calcio della città è l' Associazione Sportiva Albese Calcio che milita, attualmente, nelgirone B dell'Eccellenza Piemonte[12].

L'altra squadra di calcio della città è G.S.R. Ferrero A.S.D. che milita nel girone G piemontese e valdostano di 2ªCategoria.

Galleria fotografica

Interno del Duomo

La Cattedrale di SanLorenzo

Via Cavour di notte

Il Municipio

Il Duomo

Facciata del Duomo

Via Vittorio Emanuele

Alba, Piazza del Duomo,Feste Fiorite 2008

Galleria fotografica d'epoca

Alba - Caserma Govone- 1940 - Collezione diTony Frisina -Alessandria

Saluti da Alba - 1900circa - Collezione diTony Frisina -Alessandria

Note

1. ^ a b c ISTAT data warehouse (http://dati.istat.it/Index.aspx)2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia

(http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf) in «Legge 26 agosto 1993, n. 412(http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1993-08-26;412!vig=), allegato A», Ente per le NuoveTecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.

3. ^ Fonte: Tuttitalia.it (http://www.tuttitalia.it/piemonte/85-alba/)4. ^ Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45

(Mondadori: Milano 2006), pp.198-99.

5. ^ Fonte: Quirinale.it (http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18798&iddecorato=18345)

6. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.7. ^ Fonte: Comune di Alba

(http://www.comune.alba.cn.it/COMUNE/Servizi_Uffici/Servizi_Staff/uff_sport_gemelle.htm)8. ^ Fonte: Tuttitalia.it (http://www.tuttitalia.it/piemonte/85-alba/37-scuole/)9. ^ Fonte: Gazzetta d'Alba (http://www.stpauls.it/gazzetta)

10. ^ Fonte: VinoStore.it (http://www.vinostore.it/cittadelvino/cittaalba.php)11. ^ Fonte: Vialardi.org (http://vialardi.org/AAS/torrione_aaas_prgm2009.html)12. ^ Fonte: Albesecalcio.it (http://www.albesecalcio.it/index_780-3.php)

Bibliografia

Giuseppe Mazzatinti, Note per la storia della citta di Alba, Tipografia e libreria Sansoldi, Alba 1887.A. Buccolo - E. Necade - V. Riolfo, Alba. Un secolo, L'Artistica Editrice, Savigliano 1985.M. Venturino Gambari, Studi per una storia d'Alba. Navigatori e contadini. Alba e la valle del Tanaronella preistoria, Famija Albeisa, Alba 1995.E. Villata, Macrino d'Alba, catalogo della mostra alla Fondazione Ferrero, Editrice Artistica Piemontese,Savigliano 2000.G. Romano, Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, Editrice Artistica Piemontese,Savigliano 2001.G. Parusso, Alba. Il Novecento. Appunti per una cronaca, Araba Fenice, Boves 2005.

Narrativa

Beppe Fenoglio, I ventitré giorni della città di Alba, Einaudi, Torino 1952.Lucia Gangale, La vita della città. Tredici racconti albesi, L'Artistica Editrice, Savigliano 2009.Giordano Berti e Raoul Molinari, Tobi e il tesoro del tartufo d'Alba, illustrazioni di Adriana Galoppi, ArabaEditrice, Boves 2009.Giordano Berti e Raoul Molinari, Il Re del Tartufo, Araba Editrice, Boves 2011.

Voci correlate

Alluvione del Tanaro del 1994Repubblica di AlbaRepubblica di Alba (1944)Circondario di AlbaTartufo bianco16368 Città di Alba, asteroide dedicato ad Alba

Altri progetti

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Collegamenti esterni

Sito ufficiale di Alba (http://www.comune.alba.cn.it/)Sito turistico di Alba, Langhe e Roero (http://www.langheroero.it/)

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