al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio

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SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ AL FIANCO DEI LAVORATORI DEL COMMERCIO! NO ALLE APERTURE SELVAGGE! Il governo Monti ha liberalizzato gli orari e i giorni di apertura per il settore commercio, lasciando piena autonomia decisionale su aperture e chiusure. Per i lavoratori non esistono più le festività: Natale, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio e ogni domenica, gli esercizi commerciali possono restare aperti, a discapito dei diritti sacrosanti dei lavoratori. Sulla lesione di questi diritti, purtroppo, è calato il silenzio. A pagare il prezzo più alto, come sempre più spesso accade, sono le donne, costrette a ritmi di lavoro massacranti che non consentono loro di conciliare il tempo vita da dedicare ai figli e alla famiglia, con i ritmi serrati del lavoro. Riteniamo giusto e doveroso che si intervenga direttamente in questa vicenda, cercando di strappare il velo di silenzio intorno ai sacrifici dei lavoratori del settore commercio che vivono condizioni contrattuali e lavorative davvero dure. In questi giorni è in discussione alla Camera la discussione per cambiare la legge voluta da Monti e Sinistra Ecologia Libertà si ritrova sola ad affrontare in Parlamento una lotta impari, contro FI, NCD, Scelta Civica, UDC e una parte del PD, che vogliono lasciare la situazione invariata. Si giustificano dicendo che così si rilanciano i consumi. Tutto ciò è falso ed inaccettabile, perché la quantità dei consumi non dipende certamente dal numero di giorni di apertura dei centri commerciali ma, piuttosto, dalle condizioni economiche delle famiglie italiane che, come sappiamo, sono travolte dalla crisi economica che dura insistentemente dal 2008. Si adottino, piuttosto, misure di sostegno al reddito, si adottino interventi che consentano agli oltre 4 milioni di disoccupati di trovare finalmente un lavoro e solo così si potranno rilanciare i consumi degli italiani. E si rispettino i diritti di migliaia di lavoratori del settore che, ormai da due anni, non conoscono più il significato delle feste in famiglia. Questa non è modernità e il ritorno al medioevo! Siamo tutti chiamati a difendere i diritti dei lavoratori, iniziando a disertare i centri commerciali durante i giorni di festa. E’ l’unica arma in possesso dei cittadini e dei consumatori per poter solidarizzare con la protesta dei lavoratori. Sinistra Ecologia Libertà Federazione di Bari www.selpuglia.it

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SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ AL FIANCO DEI LAVORATORI DEL COMMERCIO!

NO ALLE APERTURE SELVAGGE!

Il governo Monti ha liberalizzato gli orari e i giorni di apertura per il settore commercio, lasciando piena autonomia decisionale su aperture e chiusure. Per i lavoratori non esistono più le festività: Natale, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio e ogni domenica, gli esercizi commerciali possono restare aperti, a discapito dei diritti sacrosanti dei lavoratori. Sulla lesione di questi diritti, purtroppo, è calato il silenzio.

A pagare il prezzo più alto, come sempre più spesso accade, sono le donne, costrette a ritmi di lavoro massacranti che non consentono loro di conciliare il tempo vita da dedicare ai figli e alla famiglia, con i ritmi serrati del lavoro.

Riteniamo giusto e doveroso che si intervenga direttamente in questa vicenda, cercando di strappare il velo di silenzio intorno ai sacrifici dei lavoratori del settore commercio che vivono condizioni contrattuali e lavorative davvero dure.

In questi giorni è in discussione alla Camera la discussione per cambiare la legge voluta da Monti e Sinistra

Ecologia Libertà si ritrova sola ad affrontare in Parlamento una lotta impari, contro FI, NCD, Scelta Civica, UDC

e una parte del PD, che vogliono lasciare la situazione invariata.

Si giustificano dicendo che così si rilanciano i consumi. Tutto ciò è falso ed inaccettabile, perché la quantità dei

consumi non dipende certamente dal numero di giorni di apertura dei centri commerciali ma, piuttosto, dalle

condizioni economiche delle famiglie italiane che, come sappiamo, sono travolte dalla crisi economica che

dura insistentemente dal 2008.

Si adottino, piuttosto, misure di sostegno al reddito, si adottino interventi che consentano agli oltre 4

milioni di disoccupati di trovare finalmente un lavoro e solo così si potranno rilanciare i consumi degli

italiani.

E si rispettino i diritti di migliaia di lavoratori del settore che, ormai da due anni, non conoscono più il

significato delle feste in famiglia. Questa non è modernità e il ritorno al medioevo!

Siamo tutti chiamati a difendere i diritti dei lavoratori, iniziando a disertare i centri commerciali durante i

giorni di festa. E’ l’unica arma in possesso dei cittadini e dei consumatori per poter solidarizzare con la

protesta dei lavoratori.

Sinistra Ecologia Libertà Federazione di Bari

www.selpuglia.it