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Pag. 1 di 82 Allegato “D” alla deliberazione di Consiglio n. 16 del 27.06.2012 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO: 2012 - 2013 - 2014 Modello n. 3 per Comunita` Montane COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE Approvata con deliberazione di G.E. n. 41 del 07.06.2012

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Allegato “D” alla deliberazione di Consiglio n. 16 del 27.06.2012

RELAZIONE

PREVISIONALE

E PROGRAMMATICA

PER IL PERIODO: 2012 - 2013 - 2014

Modello n. 3

per Comunita` Montane

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE Approvata con deliberazione di G.E. n. 41 del 07.06.2012

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INDICE GENERALE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2012 - 2013 - 2014

SEZIONE 1

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL`ECONOMIA INSEDIATA E DEI

SERVIZI DELL`ENTE

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE

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1.2 - TERRIT

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1.2 - TERRITORIO

1.2.2 – DATI AMBIENTALI

Rilievi montagnosi e/o collinari Il territorio si estende lungo la catena appenninica e forma un quadrilatero allungato con andamento Est-Ovest avente una lunghezza massima di circa 51 Km e una larghezza, lungo l'asse Nord-Sud, di circa 29 Km. La morfologia generale presenta una dorsale montana (monti Vicino, Nerone , Petrano e Catria) che attraversa, con andamento Nord-Ovest/Sud-Est, il territorio e che comprende le vette più alte (m. 1701 del Catria); i confini Nord-Ovest e Sud-Est sono delimitati rispettivamente dalla Serra di Burano e dai monti Pietralata e Paganuccio

Laghi Invasi artificiali

Fiumi e torrenti L'idrologia superficiale è caratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d'acqua che rivestono però una limitata importanza in quanto caratterizzati dall'avere un regime spiccatamente torrentizio. Anche per ciò che riguarda l'idrologia sotterranea, il territorio è abbastanza ricco di acque, sebbene non sia stato sviluppato un organico piano di studio e di prospezioni per poter giungere all'individuazione e quantificazione delle acque profonde. Si allega la tabella delle portate medie giornaliere dei principali corsi d'acqua.

Portate medie giornaliere in mq/sec Stazione di misura

Superficie di

dominio kmq

Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Biscubio a Piobbico

101,34 2,54 4,68 4,02 4,9 2,88 2,88 0,38 0,37 0,25 0,32 1,04 3,2 5,75

Candigliano a Piobbico

186,2 4,5 6,51 7,92 8,68 4,88 4,46 1,24 0,76 0,47 0,63 2,41 6,3 9,94

Burano a Foci

125,93 2,88 4,44 4,66 2,58 4,04 3,29 1,1 0,75 0,59 0,65 1,24 3,03 5,28

Bosso a Cagli

126,32 3,2 4,32 5,66 6,1 3,34 3,42 1,15 0,7 0,53 0,71 1,62 4,53 6,5

Candigliano ad Acqualag.

616,57 14,9 21,4 23,2 28,6 18,5 14,7 5,46 3,11 2,24 3,27 7,28 18,3 32,5

Cascate /

Sorgenti /

Oasi di protezione naturale – parchi Riserva del Furlo - Parco Comunale Tecchie – Rete Natura 2000 (n.5 Aree Sic e n. 5 Aree Zps)

Zone di ripopolamento e cattura Provincia

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Aree boschive La situazione della selvicoltura. DESCRIZIONE DEI TIPI COLTURALI

A. Fustaie di faggio.Le fustaie di faggio sono distribuite da 1000 a 1450 m. di quota. Al faggio spesso sono consociati acero montano, olmo montano, frassino maggiore e acero riccio. Dal punto di vista fitosociologico queste faggete sono state inquadrate nell'associazione del Polysticho-Fagetum.

B. Cedui di faggio. I cedui di faggio sono diffusi da quota 900 a quota 1600 su tutti i versanti particolarmente in quelli settentrionali. Da un punto di vista fitosociologico questi cedui sono stati inquadrati nell'associazione del Polysticho-Fagetum.

C. Cedui misti. Rappresenta il tipo colturale più diffuso. Si tratta di formazioni alquanto eterogenee che si estendono da 400 a 900-1000 m. di quota. I rapporti percentuali tra le specie che compongono questi boschi sono estremamente variabili al mutare dell'altitudine, dell'esposizione, dal trattamento subito e delle disponibilità idriche. Circa 20 specie arboree entrano nella composizione di queste cenosi. Di queste, ai fini forestali soltanto quattro risultano significative; carpino nero, roverella, orniello e acero napoletano. Dal punto di vista fitosociologico queste formazioni sono inquadrate nell' associazione dello Scutellaio-Ostryetum. Si tratta di boschi in larga parte degradati, destinati da tempo alla produzione di legna da ardere.

D. Cedui di leccio. Questi cedui occupano la parte nord-orientale da 400 a 900 m di quota. Difficilmente il leccio si trova in purezza, spesso è consociato ad altre latifoglie al variare di condizioni microclimatiche: carpino nero, orniello, faggio, roverella, farinaccio, acero campestre, acero napoletano, nocciolo, tiglio, acero minore ecc. Il leccio comunque è la specie dominante.

I rimboschimenti. L'opera di rimboschimento è stata iniziata e portata avanti a varie riprese. Gli impianti di età inferiore a 30-40 anni, sono frazionati in più nuclei di modesta estensione e non assumono nel complesso un peso rilevante soprattutto rispetto alla superficie boscata. In larga parte sono state impiegate conifere: abete greco, abete di Spagna, cedro dell'Atlante, cipresso comune, cipresso dell'Arizona, pino d'Aleppo e pino nero d'Austria e di Villetta Barrea. Le latifoglie sono state impiegate in minor misura e quasi sempre in consociazione con le conifere.

Riserve di caccia e pesca Agrituristica - Faunistica - No Kill

Particolarità floristiche e faunistiche Oasi Regionali e Provinciali

Grotte e cavità Sistema Grotte Monte Nerone Serra Sant’Abbondio: Il Grottone C.ne di Frontone: Grottone, Chiesola e grotta del Ciambotto

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1.2.3 – RISORSE CULTURALI

Archeologiche Via Flaminia. Emergenze principali: viadotto dell'Abbazia di San Vincenzo, Ponte Mallio a Cagli, Ponte Grosso a Cantiano, tratto della consolare a Pontericcioli di Cantiano con ponte a due arcate denominato Ponte Grosso e ponte Voragine. Museo Archeologico a Cagli, Museo Archeologico a Cantiano.

Artistiche Affreschi del Santi e dipinti del Lapis a Cagli;stucchi del Brandani a Cagli; Centro di scultura contemporanea a Cagli;tele dell'Allegrini e della scuola del Perugino a Cantiano, tela del Pandolfi ad Apecchio; statue e stucchi di Federico Brandani, pala di Raffaellino del Colle a Piobbico. C.ne di Frontone chiesa Comitale dei Della Porta Serra Sant’Abbondio ciclo dei Santi (affreschi di scuola quattrocentesca) nella chiesa di Santa Maria del Canale; affresco chiesa cimitero San Biagio.

Architettoniche Castello di Naro e Chiesa di San Vincenzo ad Acqualagna;ponte a schiena d'asino e Palazzo Ubaldini ad Apecchio; Palazzo Municipale, Torrione di Francesco di Giorgio Martini, Basilica Cattedrale, Chiesa di San Bartolomeo,Chiesa di San Filippo, Chiesa di San Michele Arcangelo,Convento e chiesa di San Nicolo`, monastero e Chiesa di San Pietro,Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Domenico, Palazzo Zamperoli-Mochi,Palazzo Boni,Palazzo Preziosi Brancaleoni,Palazzo Tiranni Castracani Palazzo dell'Arcivescovado a Cagli; Chiesa Collegiata San Giovanni Battista, Chiesa di Sant'Agostino, Pieve di San Crescentino a Cantiano; Castello Brancaleoni a Piobbico. C.ne di Frontone: Castello di Frontone ex Conti Della Porta C.ne di Serra Sant’Abbondio: basilica di Santa Croce di Fonte Avellana ed annesso monastero risalente al X^ secolo circa; cripta di San Biagio del IV^ sec. Circa; resti di mura castellane con la Porta Santa e la porta di Macione.

Musei Museo dei fossili e dei minerali del Nerone ad Apecchio; Museo archeologico della Flaminia a Cagli; Museo geologico e paleontologico a Cantiano; Museo dei fossili a Piobbico. Museo della Rocca a Frontone.

Biblioteche Biblioteca Comunale ad Acqualagna; Biblioteca Comunale ad Apecchio; Biblioteca comunale a Cagli; Biblioteca Comunale ed Archivio storico a Cantiano. Biblioteca Comunale a Frontone “Conti Della Porta” Biblioteca Comunale a Serra Sant’Abbondio annesso al centro culturale polivalente “Aldo Moro” e due biblioteche private (una antica ed una moderna) di proprietà dei monaci di Fonte Avellana.

Associazioni Furlo 2000, Pro loco Passo del Furlo, Avis, Atam, Act, Asso Tartufi, Ass. provinciale ristoratori, Ass. italiana sommelier, Ass. calcio Falco, Ass. Basket, Ass. Sportiva Volley, Ass. sportiva gioco bocce, Circolo tennis, Fips, Ass. pesca alla mosca, Ass. sportiva mountain bike, Ass. Filodrammatica, GRAMA, Ass. bersaglieri in congedo, Ass. carabinieri in congedo, Ass. motoclub Morris, Ass. Alba del suono, Ass. ciclismo su strada, feder caccia, Ass. caccia al cinghiale, ad Acqualagna; Proloco Serravalle di Carda, Società filarmonica, Ass. Culturale maschera d'argento, Societa` filodrammatica, Ass. Amici della Storia, Ass. Rievocazioni storiche, Avis, Società Sportiva Viridissima, Polisportiva Viridissima, Società Sportiva Neroniana Calcio Serravalle, Tennis Club, Società Pascatori, Ass. Picchio Verde, Arci,Concertino

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Folk apecchiese, Ass. tutela dell'Ambiente, Ass. Musica e storia ad Apecchio; pro loco, di Cagli, Ass. cinofila, circolo cittadino, Ass. tennis, Ass. Sportiva basket, Ass. Sportiva Nuoto, Avis, Ass. Caccia, Ass. Giochi storici, Coro polifonico, WWF, ASS. gruppo paleontologico, Archeoclub, Ass. culturale Atrium, Polisportiva pianellese, Ass. sportiva Arcobaleno, Accademia del Teatro, Ass. La Capanna di Chiatto, a Cagli; Pro loco di Cantiano, ARA, Ass. La Selva, Ass.Arcobaleno, Gruppo speleologico, Tennis club, Unione Sportiva Cantianese, Unione Sportiva cicloamatori, società pescatori, Avis, Arci,a Cantiano; Pro loco di Piobbico, Coro polifonico, Club dei brutti, Sci club Monte Nerone, Audax Calcio, Ass. Sportiva Volley,Bocciofila, Gruppo speleologico, Avis, Arci, Comitato bambini di Chernobyl a Piobbico. Frontone: pro-loco, polisportiva frontonese, Auser, Radica, Amicizia e Solidarietà, Serra Sant’Abbondio: pro-loco, associazione sportiva, I poeti dell’Eremo.

Radio e televisioni private Negativo

Teatri e cinema Cinema teatro comunale ad Acqualagna; Teatro comunale ad Apecchio, Teatro Comunale e cinema privato a Cagli, Cinema privata e Teatro Comunale Capponi a Cantiano, cinema privato a Piobbico

1.2.4 – DATI ANTROPOLOGICI

Tradizioni popolari Apertura delle Osterie, Congresso di Ludologia e Gioco del Lotto, ad Apecchio; Fiera di S. Giovanni, Manifestazioni aquilonistiche, Palio storico Giuoco dell'Oca, Rassegna corale di Primavera, Festival musica per organo, Cagli delle musiche, rassegna di musica contemporanea a Cagli; La Turba, mostra mercato del Cavallo a Cantiano; elezione Presidente Club dei Brutti, mostra mercato del fungo, Presepe Vivente, incontro di cori, apertura delle cantine, contesa della Pannocchia a Piobbico; sfilata di carri carnevaleschi, rievocazione della battitura ad Acqualagna. Serra Sant’Abbondio: fuochi per il passaggio della Madonna di Loreto, rappresentazione della pasxzione, carnevale Serrano.

Sagre Mercato del tartufo, settimana del tartufo e Fiera Nazionale del tartufo, Fiera regionale del tartufo nero pregiato, Fiera regionale del tartufo pregiato d'estate ad Acqualagna; sagra del Bustrengo, sagra del Pesce, mostra mercato del tartufo, castagnata di S. Martino ad Apecchio, sagra della Lumaca a Cagli; sagra del tartufo della Valle del Balbano, sagra del polentone a Cantiano; sagra del polentone alla carbonara a Piobbico Frontone: sagra dello spignolo, sagra del coniglio in porchetta. Serra Sant’Abbondio: palio della Rocca, festa di mezza estate, sagra della polenta alla carbonara, festa della Madonna della Neve, sagra della trippa con il formaggio.

Feste religiose Festa del SS. Crocefisso ad Apecchio; Processione del Cristo Morto, Corpus Domini, Ottavario a Cagli; La Turba del Venerdì Santo, Corpus Domini a Cantiano; Festa della Natività di Maria Santissima (Loc. Pelingo) ad Acqualagna; Corpus Domini, processione delle Rocche ( 8 settembre ) a Piobbico. Frontone: Madonna dell’Acqua Nera, del Buonconsiglio, patrono S.Teodoro, festa di San Savino. Serra Sant’Abbondio: festa del patrono.

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1.2.5 – STRUTTURE E INFRASTRUTTURE Viarie Strada statale S.S. 3 Flaminia (Cantiano - Cagli - Acqualagna) Stada statale 424 (S.Savino - Cagli) Strada statale Apecchiese 257 ( Acqualagna - PIobbico - Apecchio) Serra Sant’Abbondio e Frontone strade comunali e provinciali

Scolastiche Sono presenti 4 istituti superiori : l'Istituto Tecnico Commerciale "Celli", l'Istituto d'Arte (sede distaccata di Fano) l'Istituto Professionale Statale per l'industria ed Artigianato (sede distaccata di Fano) con sede in Cagli e l'Istituto Prof.le Statale Alberghiero con sede in Piobbico. La Comunità Montana per quanto riguarda poi la scuola dell'obbligo è stata ripartita in tre istituti comprensivi in cui sono aggregate le scuole materne, elementari e medie e relative strutture di cui uno con sede in Acqualagna , l'altro di Apecchio con plesso anche di Piobbico e l'altro ancora in Cagli con plesso anche in Cantiano. Serra Sant’Abbondio: scuola elementare e media e scuola materna parrocchiale Frontone: scuola materna e scuola media inferiore

Sanitarie Distretto sanitario di Cagli Ospedale "Celli" di Cagli

Amministrative Sedi istituzionali enti locali ed altri uffici e servizi pubbblici in particolare numerosi nel comune di Cagli con diramazioni locali nel territorio (es. vigili del fuoco, ufficio del lavoro, corpo forestale statale etc...).

1.2.6 – USO DEL SUOLO La situazione della selvicoltura. DESCRIZIONE DEI TIPI COLTURALI

A. Fustaie di faggio.Le fustaie di faggio sono distribuite da 1000 a 1450 m. di quota. Al faggio spesso sono consociati acero montano, olmo montano, frassino maggiore e acero riccio. Dal punto di vista fitosociologico queste faggete sono state inquadrate nell'associazione del Polysticho-Fagetum.

B. Cedui di faggio. I cedui di faggio sono diffusi da quota 900 a quota 1600 su tutti i versanti particolarmente in quelli settentrionali. Da un punto di vista fitosociologico questi cedui sono stati inquadrati nell'associazione del Polysticho-Fagetum.

C. Cedui misti. Rappresenta il tipo colturale più diffuso. Si tratta di formazioni alquanto eterogenee che si estendono da 400 a 900-1000 m. di quota. I rapporti percentuali tra le specie che compongono questi boschi sono estremamente variabili al mutare dell'altitudine, dell'esposizione, dal trattamento subito e delle disponibilità idriche. Circa 20 specie arboree entrano nella composizione di queste cenosi. Di queste, ai fini forestali soltanto quattro risultano significative; carpino nero, roverella, orniello e acero napoletano. Dal punto di vista fitosociologico queste formazioni sono inquadrate nell' associazione dello Scutellaio-Ostryetum. Si tratta di boschi in larga parte degradati, destinati da tempo alla produzione di legna da ardere.

D. Cedui di leccio. Questi cedui occupano la parte nord-orientale da 400 a 900 m di quota. Difficilmente il leccio si trova in purezza, spesso è consociato ad altre latifoglie al variare di condizioni microclimatiche: carpino nero, orniello, faggio, roverella, farinaccio, acero campestre, acero napoletano, nocciolo, tiglio, acero minore ecc. Il leccio comunque è la specie dominante.

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E. I rimboschimenti. L'opera di rimboschimento è stata iniziata e portata avanti a varie riprese. Gli impianti di età inferiore a 30-40 anni, sono frazionati in più nuclei di modesta estensione e non assumono nel complesso un peso rilevante soprattutto rispetto alla superficie boscata. In larga parte sono state impiegate conifere: abete greco, abete di Spagna, cedro dell'Atlante, cipresso comune, cipresso dell'Arizona, pino d'Aleppo e pino nero d'Austria e di Villetta Barrea. Le latifoglie sono state impiegate in minor misura e quasi sempre in consociazione con le conifere.

PASCOLO IN BOSCO

L'attività zootecnica riveste un ruolo di primaria importanza per l'economia dell'intero comprensorio. Caratteristica di questa attività e' l'allevamento di bovini ed equini (in minima parte ovini) allo stato brado durante il periodo estivo da giugno a settembre. La scarsa produzione foraggera dei pascoli d'altitudine e la crisi idrica fanno si che anche il bosco debba svolgere una funzione integrativa per l'alimentazione del bestiame. LA VIABILITA' FORESTALE

I collegamenti dei complessi boscati con la rete viaria generale sono abbastanza buoni. Infatti la superficie boscata della Comunità Montana ha una densità camionabile molto elevata con un'alta concentrazione di strade nella parte sommitale, in corrispondenza del limite della vegetazione forestale, mentre risulta largamente insufficiente la densità viaria delle carrarecce. Pertanto e' molto diffuso l'esbosco con il mulo (vi e' una tradizione locale) o con il filo a sbalzo e con mulo e filo a sbalzo. ANALISI FAUNISTICA

La popolazione animale che vive allo stato naturale nella Comunità Montana non è conosciuta con precisione. Le conoscenze attuali sulla fauna selvatica sono pertanto frammentarie e molte di queste derivano da occasionali segnalazioni di avvistamenti. Le principali entità faunisticamente residue possono essere così riassunte: - i grandi mammiferi sono stati sostituiti dal cinghiale molto diffuso nella zona del Monte Catria. L'eccessiva densità di questo selvatico è la causa principale dei gravi danni che si osservano frequentemente nei pascoli e nei boschi. Sempre nel Monte Catria vivono in libertà alcuni esemplari di daino che sono stati introdotti di recente. - diffusa è la presenza di cani randagi o inselvatichiti mentre sempre più frequenti sono le segnalazioni del lupo appenninico; la volpe, la faina e la donnola presentano popolazioni in leggero aumento, stabili sembrano essere le consistenze del tasso ed in decremento quello delle puzzole; - la lepre è sicuramente la più diffusa tra le specie di selvaggina autoctona stanziale di interesse venatorio; - il riccio è forse uno dei mammiferi più tipici di questa zona, diffuso soprattutto nella pianura e nella bassa collina; - lo scoiattolo è presente in quasi tutti i boschi della Comunità Montana; - il fagiano è ampiamente ripopolato per l'esercizio della caccia, mentre la coturnice e la starna sono ormai rare a vedersi; - una coppia di aquile reali, dopo molti anni di assenza, è stata a più riprese avvistata nello spazio compreso tra il Monte Cucco, il Monte Catria ed il Monte Nerone. Nella stessa zona sembra che sopravvivano esemplari di Gufo Reale. - i falconiformi e gli strigiformi, popolano anch'essi le zone più isolate dell'alta collina e della montagna; - il Gracchio corallino e qualche specie non bene identificata di Picchio sono state avvistate in diverse zone del M. Catria; - il corvo comune, le cornacchie grigie e le gazze sono ampiamente diffuse in tutto il territorio, convivono con le comunità umane, creando spesso danni alle colture agrarie; - tra i rettili è presente la vipera comune che si spinge generalmente fino ai rilievi preappenninici. Situazione ittica I principali corsi d'acqua lungo i quali viene praticata la pesca sono: il Burano, il Candigliano, il Cesano ed il Metauro. La fauna ittica può essere distinta in tre categorie: alla prima appartengono il cavedano, il barbo, l'anguilla, la carpa e la lasca, pesci di piccola taglia che occupano le acque di valle e di fondo valle. La seconda categoria è composta dalla trota, dal vairone e da piccoli barbi, pesci che sono presenti nelle acque a carattere torrentizio. L'ultima categoria è costituita dalla scardola e dall'arborella, pesci minuti delle acque di valle e di fondo valle.

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1.2.7 – VINCOLI: Idrogeologico, paesaggistico, archeologico, storico, artistico, ecc. Idrogeologico, paesaggistico: R.D. 3267/1923 L. 1497/39 L. 431/85 Galasso.

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1.3 SERVIZ

I 1.3.1 - PERSONALE

1.3.1.1

Categ

oria e pos

izione

eco

nomica

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

Categ

oria e pos

izione

ec

onom

ica

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

A.1

0

0

C.1

2

4

A.2

0

0

C.2

0

0

A.3

0

0

C.3

0

1

A.4

0

0

C.4

0

0

A.5

0

0

C.5

0

1

B.1

2

0

D.1

8

1

B.2

0

0

D.2

0

0

B.3

1

2

D.3

1

5

B.4

0

0

D.4

0

1

B.5

0

1

D.5

0

2

B.6

0

0

D.6

0

0

B.7

0

0

Dirigen

te

1

1

TOTALE

3

3

TOTALE

12

16

1.3.1.2 - Totale personale al 31-12-2010:

di ruo

lo n.

1

4

fuori ruo

lo n.

5

1.3.1.3 - Braccianti agricoli-idraulico-forestali:

a tempo

determinato n.

0

a tempo

inde

term

inato n.

0

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1.3.1.4 - AREA TECNIC

A

1.3.1.5 - AREA ECONOMIC

O - FIN

ANZIA

RIA

Categ

oria

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

Categ

oria

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

A

0

0

A

0

0

B

1

1

B

2

2

C

0

2

C

2

4

D

5

4

D

4

5

Dir

0

0

Dir

1

1

1.3.1.6 - AREA DI VIG

ILANZA

1.3.1.7 - AREA DEMOGRAFIC

A-STATISTIC

A

Categ

oria

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

Categ

oria

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

A

0

0

A

0

0

B

0

0

B

0

0

C

0

0

C

0

0

D

0

0

D

0

0

Dir

0

0

Dir

0

0

1.3.1.8 - ALTRE AREE

TOTALE

Categ

oria

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

Categ

oria

Previsti in do

tazion

e orga

nica

In servizio

A

0

0

A

0

0

B

0

0

B

3

3

C

0

0

C

2

6

D

0

0

D

9

9

Dir

0

0

Dir

1

1

TOTALE

15

19

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PROGRAMMAZIONE FABBISOGNO DI PERSONALE

1. Per la trattazione del complessivo quadro strutturale ed organizzativo dell’Ente, come derivato dalla riforma legislativa regionale e come derivabile per effetto delle attuali condizioni funzionali di esercizio occorre premettere quanto segue:

Dal 01.01.2010 questa Comunità Montana così come riformata e ricostituita a seguito e per effetto della L.R. Marche n. 18/2008 e s.m.i. “ Norme in materia di Comunità Montane e di esercizio associato di funzioni e servizi comunali” e degli atti amministrativi attuativi regionali ( deliberazione assemblea legislativa n. 139 del 16.12.2009 Disciplina dei rapporti successori delle Comunità Montane ai sensi dell’art.23, comma 5 della L.R. 18/2008; DGR n. 2201 del 21.12.2009 Art. 4 L.R. 18/2008 Costituzione delle Comunità Montane ) è subentrata e succeduta, di diritto, alla Comunità Montana del Catria e Nerone zona D1 di Cagli ed alla Comunità Montana del Catria e Cesano zona D2 di Pergola, attraverso la prima fase di commissariamento straordinario e, quindi, con elezione, dal 30.04.2010, dei nuovi Organi Istituzionali; Per effetto di del riordino territoriale operato con la legge regionale di cui sopra la riformata Comunità Montana risulta costituita e formata da sette Comuni di cui cinque (Acqualagna; Apecchio; Cagli; Cantiano e Piobbico) già parte integrale della Comunità Montana del Catria e Nerone di Cagli zona D1 e due, ( Frontone e Serra Sant’Abbondio) dei cinque, già parte della Comunità Montana del Catria e Cesano di Pergola, zona D2; In attuazione della disciplina legislativa regionale la Comunità Montana stessa è subentrata e succeduta, ex lege, in tutti i rapporti di lavoro in essere al 31.12.2010 del personale in servizio presso la Comunità Montana del Catria e Nerone zona D1 di Cagli, con assorbimento anche di n. quattro unità lavorative, rispetto alle sei in servizio, presso la Comunità Montana del Catria e Cesano zona D2 di Pergola per quanto stabilito con la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 139 del 16/12/2009 sopra richiamata; Pertanto a decorrere dall’effettiva applicazione della riforma ossia dal 01.01.2010 la dotazione organica ed il contingente del personale in servizio del riordinato Ente comunitario, complessivamente ricostituiti dall’integrale contingente di personale in servizio presso la soppressa Comunità Montana del Catria e Nerone zona D1 di Cagli (n. 16 dipendenti) compresi i rapporti di lavoro a termine come derivati e riconfermati oltre al parziale contingente di personale in srevizio (n. 4 dipendenti)della soppressa Comunità Montana del Catria e Cesano zona D2 di Pergola, sono risultati formati, a seguito e per effetto dell’eseguita successione e dell’effettuato subentro come sotto riportato:

DOTAZIONE ORGANICA E CONTINGENTE DI PERSONALE IN SERVIZIO

DELLA COMUNITA’ MONTANA DEL CATRIA E NERONE - AMBITO 2B - DI

CAGLI dal 01.01.2010

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO

QUALIFICA Posti Profilo Professionale Pos.

Ec. Ricoperto Vacante

QUALIFICA

DIRIGENZIALE

1 Segretario Generale - Dirigente area Amm. Fin.

Dini Giorgio

(dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 - Cagli )

1

0

QUALIFICA GIURIDICA

D.3

1 Istruttore direttivo

Tavani Carlo

(dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

D5 1 0

QUALIFICA GIURIDICA

D.1

8

Istruttore Direttivo D5 1 0

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Contabile

Casaccia Ovilma

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

Istruttore Direttivo Coord.Ambito

Cordella Stefano

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

D4 1 0

Istruttore Direttivo Amm.vo

Calcagnini Giancarlo

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

D3 1 Domanda di

pensionamento

con decorrenza

dal 01.01.2013

0

Istruttore Direttivo Tecnico

Guerra Lucio

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

D3 1 0

Istruttore Direttivo

Cavallini Piero

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

D3 1 0

Istruttore Direttivo

Passetti Francesco

( dalla C.M. Catria e Cesano – Zona D. 2 – Pergola )

D2 1

Poi

definitivamente

trasferito in

mobilità

volontaria dal

10.01.2011 al

comune di

Sant’Ippolito

0

Istruttore Direttivo

Cespuglio Gianluca

( dalla C.M. Catria e Cesano – Zona D. 2 – Pergola )

D3 1 0

Istruttore Direttivo Agronomo.– Forestale.

Tanfulli Maurizio

( dalla C.M. Catria e Cesano – Zona D. 2 – Pergola )

D3 1 0

QUALIFICA GIURIDICA

C

2

Istruttore Contabile

Pazzaglia Michele

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

C5 1 0

Istruttore Amm.vo

Pierotti Federica

C3 1 0

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( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

QUALIFICA GIURIDICA

B.3

1 Collaboratore professionale

Urbinati Vinicio

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

B5 part time 50%

0

QUALIFICA GIURIDICA

B.1

2

Operatore servizi amministrativi

Fumelli Paolo

( dalla C.M. Catria e Nerone – Zona D. 1 – Cagli )

B3 1 0

Collaboratore amministrativo

Ricci Enzo

( dalla C.M. Catria e Cesano – Zona D. 2 – Pergola )

B3 1 0

Tot. Posti 15 15 0

POSIZIONI EXTRA ORGANICO

Personale in servizio con contratto a tempo determinato ( dalla C.M. Catria e Nerone

zona D1 – Cagli)

POSIZIONE GIURIDICA cat. D.1 – Assistente sociale Antonina Iannolo

N. 1 part time 30/36 ( in scadenza al

30.11.2012)

POSIZIONE GIURIDICA cat. C – Renzi Lanfranca – Istruttore tecnico amm.vo Mosciatti Emanuela – Istruttore amm.vo Giovanotti Vanessa – Istruttore amm.vo

N. 3 part time 30/36 ( in scadenza al

30.11.2012)

POSIZIONE GIURIDICA cat. C – Perito Agrario Soriani Luigi

N. 1 part time 18/36 ( in scadenza al

30.11.2012)

La Comunità Montana non è Ente Locale dissestato e strutturalmente deficitario e, quindi, nel rispetto dei principi di legge al riguardo fissati, ai sensi dell’art. 89,comma 5, del D.Lgs. n. 267/2000 può provvedere alla determinazione delle proprie dotazioni organiche nonché all’organizzazione e gestione del personale nell’ambito della propria autonomia normativa ed organizzativa, con i soli limiti derivanti dalle proprie capacità di bilancio e dalle esigenze di esercizio delle funzioni, dei servizi e dei compiti attribuiti.

2. Ciò premesso, per la parte di recente trascorso, soggetto agli effetti della riforma legislativa di cui sopra e,

quindi, rispetto alla iniziale situazione di organico e di personale effettivo in servizio dal 01.01.2010 è d’obbligo esaminare anche le fasi e vicende che hanno, successivamente, caratterizzato e conseguentemente adeguato e/o che verranno a modificare (segnalate in evidenza nel prospetto di cui sopra, nella colonna di corrispondente riferimento) la derivata situazione del personale in servizio presso l’Ente , come riassuntivamente di seguito riportato:

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Nell’anno 2011 (10.01.2011) è stato perfezionato il trasferimento definitivo di una unità di personale a tempo indeterminato e tempo pieno, di cat. giuridica D, posizione economica D2, già assorbito dalla soppressa Comunità Montana del Catria e Cesano zona D2 di Pergola nell’anno precedente, in dotazione organica del riformato Ente; Nel corso dell’anno ( 30.11.2012) vengono a cessare i cinque contratti a tempo determinato e tempo parziale, con risoluzione dei corrispondenti rapporti di lavoro; Dal 01.01.2013 è previsto il pensionamento di un dipendente a tempo indeterminato e tempo pieno di categoria giuridica D1, posizione economica D3;

3. A fronte pertanto della suddetta situazione e dell’instabile condizione istituzionale e funzionale della Comunità Montana come in generale di tutti gli Enti di comparto a fronte delle scelte regionali in corso di evoluzione e di definizione, si rivela di impossibile attuazione procedere a regolare una programmazione del fabbisogno del personale, pur tenendo conto della negativa incidenza che le condizioni suesposte vengono a comportare per il mantenimento della gestione dei servizi e delle funzioni in corso, in particolare per quanto riguarda il comparto dei servizi esercitati in forma associata, convenzionata e/o delegata.

Il tutto conseguentemente non può che rimanere sospeso in attesa di conoscere il futuro funzionale ed istituzionale dell’Ente e le indispensabili condizioni amministrative e finanziarie sulle quali poter stabilmente contare, così da poter rivedere e consolidare le forme organizzative e strutturali più rispondenti a livello organizzativo interno a seconda delle decisioni di conferma, di trasformazione ovvero anche di eventuale soppressione degli stessi Enti Montani a livello regionale.

Ciò stante, allo stato, con il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario in corso non si può che confermare la situazione di organico e di personale in servizio che deriverà a seguito delle riduzioni delle complessive risorse di personale in corso d’anno, nelle more del processo di riforma in atto come sopra detto così come per i successivi periodi fino alle risultanze positive o negative che ne deriveranno.

Tanto comunque con riserva di eventuale ammissibile intervento, ancorchè temporaneo ed urgente, al momento appunto non preventivabile e/o programmabile, che possa successivamente rendersi, anche in pendenza delle definitive determinazioni regionali sulla sorte dell’Ente, comunque applicabile in compatibilità ed in osservanza delle condizioni istituzionali, amministrative, legislative e finanziarie che ne consentano la regolare esplicazione.

Quanto sopra di eventuale attivazione solo al fine di evitare danno e pregiudizio all’intero territorio di competenza a fronte dell’obbligatorio mantenimento quantitativo e qualitativo delle attività istituzionali e della invariata fondamentale gestione delle funzioni e dei servizi delegati, associati e/o convenzionati e solo qualora gli interventi possano rendersi applicabili in compatibilità ed in osservanza delle forme e modalità legislative, amministrative e finanziarie per procedere, con conseguente rinvio ad appositi atti di programmazione amministrativa e di dettaglio operativo.

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1.3.2 - STRUTTURE

Tipolog

ia

ESERCIZ

IO IN C

ORSO

PROGRAM

MAZIO

NE PLURIE

NNALE

Ann

o 20

11

Ann

o 20

12

Ann

o 20

13

Ann

o 20

14

1.3.2.1 - M

ezzi ope

rativi

n.

1

n.

0

n.

0

n.

0

1.3.2.2 - Veico

li

n.

4

n.

0

n.

0

n.

0

1.3.2.3 - Cen

tro elab

orazione

dati

Si

No

X

Si

No

X

Si

No

X

Si

No

X

1.3.2.4 - Persona

l com

puter

n.

19

n.

0

n.

0 n.

0

1.3.2.5 - Altre strutture (sp

ecificare)

Sed

i della C

.M. in v.Alessan

dri 1

9 e v.Lap

is 8 - G

arag

e v.Don

Minzo

ni C

agli - Fab

bricato di C

hius

ura Ape

cchio -

Cen

tro Han

dica

p v.Raffaello 34 Cag

li - c

entri C

.E.A

. Piobb

ico e Acq

ualagn

a (in co

mod

ato gratuito)

Pag. 23 di 82

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012 - 2013 - 2014

SEZIONE 2

ANALISI DELLE RISORSE

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE

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2.1 - FONTI DI FIN

ANZIA

MENTO

2.1.1 - Q

uadro riassuntivo

TREND STORIC

O

PROGRAMMAZIO

NE PLURIE

NNALE

% sco

stam

ento

ENTRATE

2009

(accertamen

ti)

2010

(accertamen

ti)

2011

(prevision

i)

2012

(prevision

i)

2013

(prevision

i)

2014

(prevision

i)

della co

l. 4 rispetto

alla col. 3

1

2 3

4 5

6 7

Con

tributi e

trasferimen

ti correnti

0

,00

1.52

0.72

1,95

1.49

6.49

4,12

1.69

8.61

1,60

1.66

5.95

7,76

1.69

5.05

1,38

13,50

Extratributarie

0

,00

1.58

7.80

6,99

1.73

8.82

1,30

1.77

6.03

7,92

1.78

7.07

3,95

1.83

4.35

2,94

2

,14

TOTALE ENTRATE CORRENTI

0,00

3.108.528,94

3.235.315,42

3.474.649,52

3.453.031,71

3.529.404,32

7,39

Ava

nzo di amministrazione

app

licato per

spese co

rren

ti

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

TOTALE ENTRATE UTIL

IZZATE PER

SPESE CORRENTI E RIM

BORSO

PRESTIT

I (A

)

0,00

3.108.528,94

3.235.315,42

3.474.649,52

3.453.031,71

3.529.404,32

7,39

Alien

azione

di b

eni e

trasferimen

ti cap

itale

0

,00

6

24.287

,41

700

.415

,49

658

.907

,81

0,00

0,00

-5,92

Acc

ension

e mutui passivi

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Altre acc

ension

e di prestiti

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Ava

nzo di amministrazione

app

licato per:

- fon

do ammortamen

to

0,00

0,00

0,00

0,00

- finan

ziam

ento in

vestim

enti

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE ENTRATE C/CAPIT

ALE

DESTIN

ATI A INVESTIM

ENTI (B

) 0,00

624.287,41

700.415,49

658.907,81

0,00

0,00

-5,92

Risco

ssione

crediti

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Anticipazioni di c

assa

0,00

0,00

806

.449

,00

708

.098

,00

708

.098

,00

708

.098

,00

-12

,19

TOTALE M

OVIM

ENTO FONDI (C

) 0,00

0,00

806.449,00

708.098,00

708.098,00

708.098,00

-12,19

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

0,00

3.732.816,35

4.742.179,91

4.841.655,33

4.161.129,71

4.237.502,32

2,09

Pag. 25 di 82

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.1 - Contributi e trasferim

enti correnti

2.2.1.1

TREND STORIC

O

PROGRAM

MAZIO

NE PLURIE

NNALE

% sco

stam

ento

ENTRATE

2009

(accertamen

ti)

2010

(accertamen

ti)

2011

(prevision

i)

2012

(prevision

i)

2013

(prevision

i)

2014

(prevision

i)

della col.4 rispe

tto

alla co

l.3

1

2 3

4 5

6 7

Con

tributi e

trasferimen

ti correnti d

allo stato

0,00

96.34

8,39

86.11

0,78

71.86

7,94

27.67

4,49

27.67

4,49

-16

,54

Con

tributi e

trasferimen

ti correnti d

alla

region

e 0,00

88

2.00

4,08

84

4.34

2,61

1.247

.993

,68

1.268

.718

,12

1.289

.941

,31

4

7,80

Con

tributi e

trasferimen

ti correnti d

alla

region

e pe

r funz

ioni deleg

ate

0,00

16

0.92

9,51

17

8.78

6,95

15

2.13

8,44

15

0.13

8,44

15

4.19

2,17

-14

,90

Con

tributi e

trasferimen

ti da pa

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orga

nism

i com

unitari e

d internaziona

li

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Con

tributi e

trasferimen

ti correnti d

a altri e

nti

del s

ettore pub

blico

0,00

38

1.43

9,97

38

7.25

3,78

22

6.61

1,54

21

9.42

6,71

22

3.24

3,41

-41

,48

TOTALE

0,00

1.520.721,95

1.496.494,12

1.698.611,60

1.665.957,76

1.695.051,38

13,50

Pag. 26 di 82

2.2.1.2 – Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi

nazionali e regionali: Per l’anno 2012 tra i trasferimenti correnti dallo Stato è stata prevista solamente la quota relativa agli investimenti (interessi sui mutui in essere) e la quota per l’IVA sui servizi non commerciali in quanto i trasferimenti erariali spettanti alle Comunità Montane sono stati cancellati già dall’anno 2010 2.2.1.3 – Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite,

ai piani o programmi regionali di settore: • La Regione Marche contribuisce con propri fondi a sostenere le spese di funzionamento con le assegnazioni di cui

alla L.R. 18/2008 art. 19; le quote iscritte a bilancio risultano essere 302.428,79; • E’ stato previsto un contributo straordinario pari ad € 179.814,73 da parte della Regione Marche per sopperire ai

mancati trasferimenti erariali e a seguito della ricostituzione nell’Ambito territoriale n. 2B, che ha comportato il subentro alla Comunità Montana del Catria e Cesano di Pegola nei rapporti in atto ed in quelli portati nella deliberazione di ricognizione della Comunità Montana di Pergola n. 106 del 30.09.2009, ai sensi della L.R. n. 18/2008 art. 19 e 23 commi 7 e 8 e s.m.i. per il quale al momento non è stata assegnata la somma di €.70.000,00;

• Relativamente ai trasferimenti socio assistenziali di cui alla L.R 18/96 e fondi per l’attuazione del piano sociale è stata prevista per l'anno 2012 la somma complessiva di €731.640,33

I proventi derivanti dalla Regione per funzioni delegate ammontano a € 140.888,44 per deleghe forestali 2.2.1.4 – Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, Leggi

speciali ecc.): Alla categoria 5°, contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico,

• Viene confermata la quota per abitante del contributo ordinario (€ 2,10 per abitante all'ultimo censimento ISTAT anno 2001) per complessivi € 47.138,70 dei comuni membri per sostenere le spese di funzionamento della C.M., oltre al rimborso per gli organi istituzionali (€ 37.360,03), e per la gestione dei servizi informativi dai comuni (€68.000,00.

• Finanziamento dai comuni, dai privati e da altri enti per interventi socio assistenziali ed attuazione piano sociale (€ 248.946,34);

• Finanziamento per servizio antincendio dall’UNCEM (€ 6.000,00)

2.2.1.5 – Altre considerazioni e vincoli:

//

Pag. 27 di 82

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.2 - Proventi extratributari

2.2.2.1

TREND STORIC

O

PROGRAM

MAZIO

NE PLURIE

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% sco

stam

ento

ENTRATE

2009

(accertamen

ti)

2010

(accertamen

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(prevision

i)

2012

(prevision

i)

2013

(prevision

i)

2014

(prevision

i)

della col.4 rispe

tto

alla co

l.3

1

2 3

4 5

6 7

Prove

nti d

ei servizi pub

blici

0,00

1.362

.818

,29

1.420

.516

,15

1.420

.516

,15

1.458

.870

,09

1.498

.259

,58

0,00

Prove

nti d

ei ben

i dell'e

nte

0,00

11

0.12

6,62

11

4.77

7,83

11

4.77

7,83

11

7.87

6,84

12

1.05

9,52

0,00

Interessi s

u an

ticipa

zion

i e crediti

0,00

856

,05

1

.200

,00

1

.200

,00

1

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,40

1

.265

,67

0,00

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de spe

ciali e

partecipa

te.

Dividen

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0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Prove

nti d

iversi

0,00

11

4.00

6,03

20

2.32

7,32

23

9.54

3,94

20

9.09

4,62

21

3.76

8,17

1

8,39

TOTALE

0,00

1.587.806,99

1.738.821,30

1.776.037,92

1.787.073,95

1.834.352,94

2,14

Pag. 28 di 82

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.3 - Contributi e trasferim

enti in c/c capitale

2.2.3.1

TREND STORIC

O

PROGRAM

MAZIO

NE PLURIE

NNALE

% sco

stam

ento

ENTRATE

2009

(accertamen

ti)

2010

(accertamen

ti)

2011

(prevision

i)

2012

(prevision

i)

2013

(prevision

i)

2014

(prevision

i)

della col.4 rispe

tto

alla co

l.3

1

2 3

4 5

6 7

Alien

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0,00

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0,72

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34.39

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0,00

0,00

0,00

Trasferim

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llo stato

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Trasferim

enti di c

apitale da

lla region

e 0,00

56

2.39

7,89

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0,00

0,00

0,00

-5,64

Trasferim

enti di c

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el

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0,00

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8,80

6

.000

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6

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,00

0,00

0,00

0,00

Trasferim

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0,00

0,00

4

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,00

0,00

0,00

0,00

-100

,00

TOTALE

0,00

624.287,41

700.415,49

658.907,81

0,00

0,00

-5,92

Pag. 29 di 82

2.2.3.2 – Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell’arco del triennio:

• Nel titolo terzo è stata effettuata una previsione con le uniche voci conosciute al momento che risultano essere principalmente:

1) finanziamento Regionale per interventi del P.S.R. (€ 587.760,00) 2) finanziamento Regionale per gestione demanio forestale (€ 27.150,00) 3) proventi per vendita legna (€ 34.397,81) 2.2.3.3 – Altre considerazioni e illustrazioni:

• Si fa presente, infine, che il presente titolo potrà subire consistenti variazioni in corso d'anno per quanto riguarda i fondi regionali e nazionali 2012che verranno assegnati per lo sviluppo della montagna, per opere di forestazione, infrastrutture ecc.... che saranno inseriti nel corrente bilancio con successive variazioni, una volta determinato l'intervento di spesa e a seguito dell'accertamento di assegnazioni regionali attualmente non prevedibili.

Pag. 30 di 82

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.4 - Accensione di prestiti

2.2.4.1

TREND STORIC

O

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MAZIO

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stam

ento

ENTRATE

2009

(accertamen

ti)

2010

(accertamen

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(prevision

i)

2012

(prevision

i)

2013

(prevision

i)

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i)

della col.4 rispe

tto

alla co

l.3

1

2 3

4 5

6 7

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0,00

0,00

0,00

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0,00

0,00

0,00

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0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

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zion

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0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Pag. 31 di 82

2.2.4.2 – Valutazione sull’entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di

utilizzo di risparmio pubblico o privato: Al momento non è previsto il ricorso all’assunzione di mutui 2.2.4.3 – Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione

sull’impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale:

2.2.4.4 – Altre considerazioni e vincoli:

Pag. 32 di 82

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.5 - Riscossione di crediti e anticipazioni di cassa

2.2.5.1

TREND STORIC

O

PROGRAM

MAZIO

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% sco

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ento

ENTRATE

2009

(accertamen

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2010

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(prevision

i)

2013

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2014

(prevision

i)

della col.4 rispe

tto

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l.3

1

2 3

4 5

6 7

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0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Anticipazioni di c

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0,00

0,00

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9,00

70

8.09

8,00

70

8.09

8,00

70

8.09

8,00

-12

,19

TOTALE

0,00

0,00

806.449,00

708.098,00

708.098,00

708.098,00

-12,19

Pag. 33 di 82

2.2.5.2 – Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria:

• Nel bilancio è stata iscritta una previsione per anticipazione di cassa giusta deliberazione della Giunta Esecutiva n. 1 del 13.01.2011 pari ad €.708.098,00. La somma iscritta rientra nell'ambito dei limiti del ricorso delle anticipazioni di tesoreria stabiliti dall’art. 222 del D.L.vo 18.08.2000 n. 267.

2.2.5.3 – Altre considerazioni e vincoli:

Pag. 34 di 82

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012 - 2013 - 2014

SEZIONE 3

PROGRAMMI E PROGETTI

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE

Pag. 35 di 82

3.1- Considerazioni generali ed indirizzi programmatori dell’attività dell’Ente.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE AL BILANCIO PREVENTIVO 2012

Nel rammentare il difficile riordino legislativo con la soppressione delle Comunità Montane istituite con L.R. n. 12/1995 e s.m.i. e con la ricostituzione dei riformati Enti ed ambiti degli Enti montani dal 01.01.2010 che ha comportato, in particolare per questo Ente, il ricongiungimento territoriale tra la Comunità Montana del Catria e Nerone di Cagli zona D1 e la Comunità Montana del Catria e Cesano di Pergola zona D2, non si può preliminarmente fare a meno di segnalare le difficoltà e le problematicità di integrazione giuridica, tecnica, amministrativa e soprattutto finanziaria che hanno caratterizzato l’ultimo periodo e che comunque ancora persistono in alcuni casi, soprattutto a livello organizzativo-funzionale, per la riformata Comunità Montana del Catria e Nerone di Cagli – Ambito 2B. Ci troviamo in una annualità che si conferma di difficile e complessa articolazione sia dal punto di vista Istituzionale e sia dal punto di vista operativo e finanziario anche a seguito della ipotizzata, ma non ancora realizzata, ulteriore fase di riforma prevista per le stesse Comunità Montane. Oltre la particolare e complessa condizione istituzionale ed operativa il periodo si configura ancor più difficile in presenza del confermato annullamento degli stanziamenti e dell’ assegnazione delle risorse finanziare statali precedentemente destinate, anche se in misura ogni anno ridotta e contenuta, alle Comunità Montane con conseguente esclusiva pressoché totale dipendenza finanziaria derivata come anche per le altre Comunità Montane, dipendente dalle risorse stanziate dalla Regione. Regione che ha operato, per l’anno in corso, un ulteriore taglio con aggravato incremento delle difficoltà e dei problemi di bilancio stante la mancanza della compensazione dei finanziamenti statali, nonostante le economie di spesa e gli impegni di contenimento della stessa direttamente applicati. In presenza del termine di approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2012, come differito, allo stato, con decreto del Ministero dell’Interno, prima al 31.03.2012 e quindi con successivo decreto al 30.06.2012, ci apprestiamo pertanto ad approvare lo strumento finanziario con ancor più forte e fondata preoccupazione alla luce di quanto sopra illustrato, per le possibili e compatibili azioni, attività e funzioni che l’Ente può, in detta precarietà di condizione, promuovere e programmare in presenza delle incognite e delle negative incidenze finanziarie che ci aspettano. In presenza della prospettata situazione di incertezza finanziaria ed istituzionale quindi risulta oggettivamente alquanto problematico prevedere un piano di sviluppo e di investimenti come invece opportunamente sarebbe consono effettuare per la promozione del nostro territorio, dovendo affrontare necessariamente, al contrario, situazioni di complessa difficoltà almeno per mantenere e garantire le incomprimibili spese di funzionamento e di gestione dell’Ente. La particolare problematicità della condizione operativa di cui sopra si evidenzia in forma ancora più accentuata a seguito della successione e della riforma intervenuta dopo la L.R. 18/2008 e s.m.i., in particolare per quanto riguarda il complessivo contingente di personale in servizio assorbito dal 01.01.2010, anche se ad oggi risulta pari al ridotto numero di 19 unità (14 a tempo indeterminato e 5 a tempo determinato) rispetto alle precedenti più ampie strutture ed organici complessivamente e funzionalmente presenti nei rispettivi Enti soppressi. E ciò senza che al processo di riforma abbia fatto seguito, da parte regionale, un contributo finanziario necessariamente e conseguentemente corrispondente rispetto all’aumento di spesa dell’intero contingente di personale assorbito, se non per una limitata percentuale del complessivo onere di base necessario per la copertura della spesa del personale assegnato al riformato Ente e già parte della dotazione organica della Comunità Montana ex zona D2 di Pergola. Benché quindi in presenza delle condizioni non certo favorevoli sopra rilevate l’impegno dell’Ente, nel perseguimento delle finalità istituzionali e statutarie ad esso assegnate, non deve venir meno e, per quanto possibile e compatibile, deve comunque proseguire nell’intento di rafforzare il proprio ruolo di coordinamento e di aggregazione territoriale, in special modo per supportare le funzioni dei piccoli Comuni per i quali sussistono comunque gravi difficoltà istituzionali ed operative e peri quali ancora non si è definito il percorso di aggregazione e di gestione associata dei servizi ne da parte della Regione ne tantomeno da parte del Governo. Da sottolineare altresì che quanto sopra illustrato viene a collocarsi nell’ambito della sempre più grave e profonda crisi economico-finanziaria che continua ad attanagliare l’intero paese così come l’Europa e l’intero continente : condizione che non agevola di certo, ma che anzi rafforza e consolida in misura ancora maggiore le difficoltà e la problematicità della situazione operativa e funzionale in cui si trovano tutti gli Enti Locali per l’effetto dei tagli e delle riforme in corso e maggiormente, per quanto sopra precisato, le Comunità Montane.

Pag. 36 di 82

Si tiene a ribadire pertanto che in tale oggettivo e precario contesto operativo la riformata Comunità Montana, allo stato, in presenza di un futuro istituzionale comunque oggettivamente incerto e di problematica definizione nonché di incerta collocazione funzionale, non può che confermare, in primis, la programmazione di interventi e di attività destinati al mantenimento, senza soluzione di continuità, delle funzioni proprie e dei servizi pubblici gestiti soprattutto di quelli già positivamente e validamente avviati e sviluppati in forma associata, delegata e convenzionata con tutti i Comuni del territorio, nell’intento di evitare pregiudizio o danno per le popolazioni amministrate e servite. Il tutto con l’obiettivo e con l’impegno del massimo possibile sforzo e sacrificio finanziario a fronte degli ulteriori contenimenti e riduzioni di spesa che già in precedenza avevano trovato concreta attuazione, nell’ambito della formazione, predisposizione ed approvazione dei precedenti bilanci di esercizio dell’Ente. Si tratta di proseguire e confermare il percorso già avviato di contenimento e riduzione delle spese gestionali e di funzionamento per quanto possibile ed attuabile, senza svilire il ruolo istituzionale dell’Ente, continuando nel rafforzamento e consolidamento degli obiettivi istituzionali, da coniugare con l’impegno seppur complicato, di confermarsi quale punto di riferimento, di integrazione e di coordinamento territoriale per ogni possibile soluzione di sviluppo socio economico e produttivo del comprensorio montano. A fronte quindi dell’impegno sopra indicato, è intendimento dell’Amministrazione come ipotizzato già nello scorso 2011, completare, nel secondo semestre 2012, le procedure di trasferimento degli uffici e dei servizi pubblici dell’Ente presso la sede operativa collocata nel palazzo storico “Luperti” ex istituto Don Orione in via Lapis di Cagli, di proprietà della Comunità Montana, già attiva per tutti i servizi associati, per gli uffici del settore tecnico, del demanio – agricoltura, dei servizi socio-assistenziali e per le attività di formazione avviate in corso d’anno. Tanto permetterà di riutilizzare l’attuale struttura e sede della Comunità Montana posta in Via Alessandri 19, ad uso servizi ed uffici per attività pubblico-private, previa procedura di autorizzazione ed abilitazione a tal fine qualora necessaria, con ricavato del canone locativo o del corrispettivo del diritto d’uso destinati, prioritariamente, alla copertura delle complessive spese di gestione del palazzo storico “Luperti” e con conseguente economia di spesa attualmente occorrente per la gestione e per la manutenzione ordinaria della sede in Via Alessandri, che rimarrà a carico del o dei soggetti autorizzati a fruirne. È in animo altresì di questa Amministrazione la valutazione di conferire il patrimonio disponibile all’interno di una progettualità importante che possa riguardare il settore del sociale con la gestione della ASP che si è di recente costituita per trasformazione dell’IPAB di Cagli. Questo presuppone la condivisione del progetto da parte di tutti i Comuni e la valutazione di un progetto economico finanziario di più ampio respiro. Per quanto riguarda invece le attività, funzioni e servizi gestiti, si perseguirà la garanzia del mantenimento, per quanto finanziariamente attuabile e compatibile, della gestione in forma associata dei servizi sociali ( la Comunità Montana rimane Ente Capofila dell’ambito territoriale n. 3 di Cagli a fronte del nuovo piano sociale regionale che prefigura anzi un rafforzamento del ruolo dell’ Ente capofila d’ambito. Lo stesso vale per i servizi tecnici, tecnologici, innovativi ed informatici, del servizio banca dati catastale, del servizio dedicato al settore dell’agricoltura, della gestione del demanio forestale, dello sviluppo e della promozione turistico culturale del territorio ed in generale dei servizi istituzionali, amministrativi e tecnici destinati alla promozione, sviluppo, valorizzazione e supporto dell’ambito territoriale amministrato, come e per quanto dettato e connaturato con lo stesso ruolo istituzionale pubblico proprio dell’Ente. Per quanto attiene gli interventi ed i programmi di intervento di auspicabile e possibile attuazione, nell’ambito dello sviluppo e della promozione del territorio, l’azione della Comunità Montana verrà incentrata in particolare sulle attività di seguito indicate. Particolare e rilevante importanza sarà dedicata alla previsione di istituzione della Riserva del Catria e delle serre di Burano con possibile diretta gestione da parte della Comunità Montana quale valido strumento di potenziamento dello sviluppo del territorio. In materia è stato delegata alla Provincia di Pesaro e Urbino la costituzione del tavolo di concertazione tecnico-politica dal quale scaturirà il percorso di costituzione della Riserva con garanzia di riconoscimento del ruolo per questa Comunità Montana nella gestione e nel rilancio della progettazione. Altra procedura da attivare riguarda la condivisione e l’attivazione di apposito accordo di programma tra la Comunità Montana, il Comune di Cagli e la Provincia relativamente al progetto locale “Horse park”, in tema di valorizzazione e promozione delle discipline equestri che nel corso di questo anno ha visto una particolare attenzione e che potrebbe garantire

Pag. 37 di 82

al territorio uno sviluppo economico molto importante, con lo spostamento nell’entroterra locale di risorse finanziarie private di notevole entità. Altro importante e valido intervento operativo e funzionale inoltre è costituito dalla avviata procedura di convenzionamento con l’Azienda Speciale Consortile del Catria presente in ambito territoriale, che garantisce una maggiore e proficua sinergia di gestione destinata , in particolare, alla indispensabile manutenzione e tutela dei beni e del patrimonio forestale demaniale. Anche la prevista progettazione relativa al ripristino dell’operatività delle pale eoliche in loc. “infilatoio” del monte Catria in collaborazione con la Provincia (Ente proprietario) permetterà, oltre al ripristino funzionale dell’impianto a vantaggio dell’intero territorio, anche una risultanza di disponibilità finanziarie da spalmare sul territorio stesso in favore della cittadinanza residenziale. Relativamente alla gestione del progetto di chiusura anticipata della discarica di Cà Guglielmo a seguito di integrazione del protocollo di intesa del 2 maggio 2012 con la Provincia, il Comune di Cagli e la società Marche Multiservizi stata definitivamente fissata la chiusura dell’impianto entro il 31.12.2012 con ritiro dell’ autorizzazione, in caso contrario, al 01.01.2013 da parte della Provincia. Da ultimo, ma non per importanza e consistenza, si conferma l’intento ed il progetto di collaborazione, ai fini dell’integrazione e dell’avvio di alcuni servizi già gestiti dalla Comunità Montana e/o di natura e condizione innovativa in forma convenzionata, anche con altri Enti locali che rimangono fuori del proprio ambito territoriale e che in precedenza erano ricompresi all’interno del comprensorio gestito dalle Comunità Montane soppresse con la riforma regionale sopra richiamata. Si tratta di una “sfida” istituzionale e funzionale nell’ottica di rafforzare e radicare il proprio ruolo istituzionale oltrechè prioritariamente nell’ ambito territoriale di competenza anche nel contesto più ampio dei territori limitrofi nello spirito condiviso dello sviluppo attivo ed integrato della gestione coordinata ed associata dei servizi per la migliore e sempre più rispondente risposta ai bisogni delle popolazioni dell’entroterra. Rimane valido e rinnovato l’auspicio che accanto alla funzione di Ente preposto alla gestione in forma associata dei servizi dei Comuni membri, la identità istituzionale dello stesso, ancorché riformato o riordinato secondo la disciplina legislativa regionale, venga rafforzata mediante specifico e consolidato riconoscimento regionale con incremento delle funzioni e delle competenze di particolare e maggiore incidenza e coinvolgimento territoriali, capaci di riavviare un processo di qualificazione e promozione dell’entroterra e delle zone montane amministrate. Va ripreso e sostenuto fortemente il ruolo di programmazione e di sviluppo economico, sociale e produttivo del proprio contesto montano, dell’Ente comunitario favorendo una visione ed un’azione sovracomunale omogenea e funzionale per il rilancio di un territorio considerato svantaggiato e comunque posto in posizione subordinata rispetto allo sviluppo costiero e delle grandi città. In stretto accordo ed in costruttiva sinergia con i Comuni che ne costituiscono l’anima, il lavoro di coordinamento e di integrazione della Comunità Montana per l’esercizio associato e convenzionato delle funzioni e dei servizi può costituire lo strumento funzionale appropriato per innescare integrazioni positive e favorire l’innovazione, la qualificazione e la valorizzazione della nostra specificità e tradizione territoriale. Occorre confermare pertanto il tentativo di un rilancio istituzionale e funzionale che passa non solo attraverso la condivisione di strategie tra i sette Comuni membri , ma anche attraverso la condivisione e vasta coesione di intenti con le Comunità Montane della Provincia e della Regione su tematiche fondamentali in modo da rafforzare e qualificare il ruolo delle stesse Comunità Montane e coordinare le politiche sovra comunali di area vasta delle zone interne della Regione fin ad ora sofferenti per lo sviluppo disomogeneo verificatosi. L’ambiente, le politiche dedicate alle energie compatibili e rinnovabili, la valorizzazione delle risorse culturali e turistiche, la promozione della tradizione e dei prodotti locali, la valorizzazione e tutela delle risorse naturali e territoriali, lo sviluppo delle politiche sociali e di integrazione sanitaria, oltre all’incremento della innovazione tecnologica ed informatica dei servizi, l’informazione e la qualificazione nelle nuove attività e competenze affidate in materia di usi civici, costituiranno, unitamente alla sfida del rafforzamento e del consolidamento dell’esercizio in forma associata e convenzionata dei servizi da svilupparsi a livello territoriale e decentrato, un fondamentale banco di prova e di credibilità istituzionale e funzionale. Quanto sopra non potrà che aggiungere ulteriore sostanza alle attività ed agli interventi già positivamente avviati e oggettivamente riconosciuti e valorizzati, per l’affermazione del primario ruolo sovracomunale di integrazione e di coordinamento che l’Ente è tenuto svolgere in accordo ed in collaborazione con i Comuni del territorio che ne costituiscono il naturale tessuto operativo e funzionale.

Pag. 38 di 82

Tanto, in particolare, a fronte del confermato e rinnovato impegno politico-amministrativo che l’ Amministrazione si trova ad affrontare, da condividere funzionalmente con l’intera struttura dell’Ente e da rafforzare e perseguire unitariamente ed indispensabilmente con le Amministrazioni comunali d’ambito, al fine di promuovere e realizzare un efficace ed efficiente sistema di integrazione ed interrelazione funzionale ed istituzionale sviluppando e qualificando il ruolo attivo della Comunità Montana. Il suddetto obiettivo è perseguibile operando nel contesto dell’esercizio integrato dei servizi e delle funzioni comunali territoriali, soprattutto in presenza della relativa disciplina normativa che ne impone obbligatoriamente la gestione associata e/o convenzionata. Sarà poi compito auspicabile ed aggiuntivo, a livello complementare, proporsi anche come interlocutore attivo e costruttivo nei rapporti con il volontariato locale e territoriale al fine di promuovere e sviluppare forme di collaborazione che possano coadiuvare l’impegno e l’azione amministrativa della Comunità Montana a vantaggio del territorio e della cittadinanza . Una sfida importante e basilare che l’Ente deve convincersi di affrontare e vincere superando le molteplici difficoltà di ogni genere e natura, ma perseguendo, senza incertezze, le finalità istituzionali della propria azione destinata a migliorare le condizioni di vivibilità, di insediamento, di produzione e di stabilità sociale ed economica del nostro territorio e delle nostre indispensabili zone montane. IL Presidente Rag. Massimo Ciabocchi

Pag. 39 di 82

3.3 - Q

uadro G

enerale degli Impieghi per Programma

ANNO 2012

ANNO 2013

ANNO 2014

Numero

programma

Spese correnti

Spese per

investim

ento

Totale

Spese correnti

Spese per

investim

ento

Totale

Spese correnti

Spese per

investim

ento

Totale

Con

solida

te

Di S

vilupp

o

Con

solida

te

Di S

vilupp

o

Con

solida

te

Di S

vilupp

o

1

1.45

4.28

3,67

0

,00

0

,00

1.45

4.28

3,67

1.45

0.35

6,67

0

,00

0

,00

1.45

0.35

6,67

1.45

7.21

9,75

0

,00

0

,00

1.45

7.21

9,75

2

83

.689

,10

0

,00

6.000

,00

89

.689

,10

4.204

,10

0

,00

0

,00

4.204

,10

4.204

,10

0

,00

0

,00

4.204

,10

3 1.57

7.15

4,59

0

,00

6

52.907

,81

2.23

0.06

2,40

1.61

3.63

0,03

0

,00

0

,00

1.61

3.63

0,03

1.65

7.19

8,02

0

,00

0

,00

1.65

7.19

8,02

4

9

26.620

,16

0

,00

0

,00

9

26.620

,16

9

51.668

,91

0

,00

0

,00

9

51.668

,91

9

77.333

,16

0

,00

0

,00

9

77.333

,16

5 10

.000

,00

0

,00

0

,00

10

.000

,00

10

.270

,00

0

,00

0

,00

10

.270

,00

10

.547

,29

0

,00

0

,00

10

.547

,29

6 0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

7 1

31.000

,00

0

,00

0

,00

1

31.000

,00

1

31.000

,00

0

,00

0

,00

1

31.000

,00

1

31.000

,00

0

,00

0

,00

1

31.000

,00

TOTALI

4.18

2.74

7,52

0

,00

6

58.907

,81

4.84

1.65

5,33

4.16

1.12

9,71

0

,00

0

,00

4.16

1.12

9,71

4.23

7.50

2,32

0

,00

0

,00

4.23

7.50

2,32

Pag. 40 di 82

3.4 - Programma n. 1

ATTIVITA' GENERALE DI AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

Responsabile:

3.4.1 – Descrizione del programma:

Il programma comprende attività e funzioni a carattere generale e di supporto tipica di tutti gli enti pubblici.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Trattandosi di attività istituzionali questo programma raggruppa i seguenti centri di costo: - organi istituzionali - segreteria generale, personale, organizzazione - gestione economica - finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione, - ufficio tecnico - altri servizi generali

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Centro di costo "Organi istituzionali": il servizio svolge attività di supporto giuridico- amministrativo e tecnico funzionale agli organi istituzionali consiglio, Giunta, Presidente, in termini di organizzazione segreteria funzionamento ed attività particolarmente intensa per le numerose iniziative ed attività intraprese stante le funzioni e competenze ed il ruolo istituzionale dell'Ente notevolmente e consistentemente incrementate e qualificati dalla nuova legislazione. Compete inoltre al servizio la liquidazione delle spese di rappresentanza, la corresponsione delle indennità e i vari rimborsi agli organi istituzionali. Centro di costo "Segreteria generale, personale, organizzazione": compete al servizio l'attività di segreteria e direzione generale dell'ente, attività generale di amministrazione e controllo, archiviazione degli atti, gestione del protocollo e della corrispondenza ed in generale le funzioni di supporto e di collaborazione con l'intera struttura. Centro di costo " Gestione economica - finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione": compete al servizio la gestione del bilancio di previsione, conto consuntivo, gestione del personale, stipendi, etc... Svolge una importante attività di supporto degli uffici divenuta particolarmente importante con l'introduzione della normativa di cui al D.Lvo 77/95 prima e 267/2000 poi; l'entità economica di questo servizio è particolarmente elevata. Centro di costo "Ufficio tecnico": comprende l'attività tecnica di progettazione, direzione lavori, e di predisposizione anche con la collaborazione di professionisti esterni, di progetti e programmi comprensoriali. Centro di costo "Altri servizi generali": sono ricomprese tutte quelle tipologie di spesa che hanno valenza generale e che non sono per loro natura ripartibili nei vari servizi (pulizia locali, utenze, assicurazioni, manutenzione e riparazioni etc...); tali costi, assieme a quelli previsti al centro di costo secondo, completano la casistica delle spese generali.

3.4.3.1 – Investimento:

//

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

//

Pag. 41 di 82

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

Poiché questo programma concerne l'attività generale di amministrazione e di funzionamento degli uffici, praticamente quasi tutto il personale è interessato all'espletamento dei compiti istituzionali. La relativa spesa è a carico interamente di questo programma. Si precisa che il costo del personale è stato calcolato tenendo in considerazione: il rinnovo dei contratti, l'accantonamento del fondo di produttività determinato con i parametri del contratto vigente, del costo del servizio mensa di cui usufruiscono i dipendenti in occasione dei rientri pomeridiani. Per quanto riguarda la previsione per nuove assunzioni si è fatto riferimento alla deliberazione della Giunta Esecutiva n. 45 del 21.12.2010. L'onere complessivo relativo alla retribuzione del personale è riassunto in dettaglio nell'elaborato allegato al bilancio; la spesa relativa al personale è altresì comprensiva di eventuali aumenti contrattuali e retributivi.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:

Beni mobili ed attrezzature informatiche assegnate agli uffici dell'Ente oltre ad un automezzo; Si da atto che il sistema informatico è aggiornarlo alle attuali esigenze dell’Ente.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:

//

Pag. 42 di 82

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

ALE PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 1

ATTIV

ITA' GENERALE DI AMMIN

ISTRAZIO

NE, GESTIO

NE E CONTROLLO

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIF

ICHE

2012

2013

2014

Legge di finanziamento e articolo

STATO

36.86

7,94

27.67

4,49

27.67

4,49

REGIO

NE

45

7.43

8,91

45

7.63

0,88

45

7.82

8,03

PROVIN

CIA

0,00

0,00

0,00

UNIO

NE EUROPEA

0,00

0,00

0,00

CASSA D

D.PP. - C

REDIT

O SPORTIV

O

IST. P

REVID

ENZA

0,00

0,00

0,00

ALTRI IN

DEBIT

AM

ENTI (1)

0,00

0,00

0,00

ALTRE ENTRATE

99.28

7,11

10

0.24

1,61

10

2.67

6,32

TOTALE (A)

593.593,96

585.546,98

588.178,84

PROVENTI DEI SERVIZ

I 12.00

0,00

12.32

4,00

12.65

6,75

TOTALE (B)

12.000,00

12.324,00

12.656,75

QUOTE D

I RIS

ORSE G

ENERALI

84

8.68

9,71

85

2.48

5,69

85

6.38

4,16

TOTALE (C)

848.689,71

852.485,69

856.384,16

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

1.454.283,67

1.450.356,67

1.457.219,75

(1) Prestiti d

a istituti priva

ti, ricorso

al c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 43 di 82

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 1

ATTIV

ITA' GENERALE DI AMMIN

ISTRAZIO

NE, GESTIO

NE E CONTROLLO

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

* Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

*

Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

*

Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

1

4

44.756

,24

62,66

1

0

,00

0,00

1

0

,00

0,00

4

44.756

,24

62,66

1

4

46.650

,04

63,45

1

0

,00

0,00

1

0

,00

0,00

4

46.650

,04

63,45

1

4

50.324

,40

63,54

1

0

,00

0,00

1

0

,00

0,00

4

50.324

,40

63,54

2

34

.711

,76

4,89

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

34

.711

,76

4,89

2

24

.865

,37

3,53

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

24

.865

,37

3,53

2

25

.536

,73

3,60

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

25

.536

,73

3,60

3

1

56.351

,39

22,03

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

1

56.351

,39

22,03

3

1

60.113

,87

22,74

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

1

60.113

,87

22,74

3

1

62.246

,90

22,89

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

1

62.246

,90

22,89

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

0

,00

0,00

5

2.683

,85

0,38

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

2.683

,85

0,38

5

2.756

,31

0,39

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

2.756

,31

0,39

5

2.830

,73

0,40

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

2.830

,73

0,40

6

19

.129

,83

2,70

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

19

.129

,83

2,70

6

17

.193

,44

2,44

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

17

.193

,44

2,44

6

15

.145

,62

2,14

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

15

.145

,62

2,14

7

39

.190

,75

5,52

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

39

.190

,75

5,52

7

39

.381

,38

5,59

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

39

.381

,38

5,59

7

39

.691

,30

5,60

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

39

.691

,30

5,60

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

11

13

.000

,00

1,83

11

0

,00

0,00 1

1 13

.000

,00

1,83

11

13

.000

,00

1,85

11

0

,00

0,00 1

1 13

.000

,00

1,85

11

13

.000

,00

1,83

11

0

,00

0,00 1

1 13

.000

,00

1,83

7

09.823

,82

0

,00

0

,00

7

09.823

,82

7

03.960

,41

0

,00

0

,00

7

03.960

,41

7

08.775

,68

0

,00

0

,00

7

08.775

,68

Titolo III della spesa

Titolo III della spesa

Titolo III della spesa

Consolidata

Di sviluppo

Consolidata

Di sviluppo

Consolidata

Di sviluppo

* Entità

%

* Entità

%

* Entità

%

* Entità

%

* Entità

%

* Entità

%

1

7

08.098

,00

95,12

1

0

,00

0,00

1

7

08.098

,00

94,87

1

0

,00

0,00

1

7

08.098

,00

94,61

1

0

,00

0,00

2

0

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0,00

2

0

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2

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0,00

2

0

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0,00

2

0

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0,00

2

0

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0,00

3

36

.361

,85

4,88

3

0

,00

0,00

3

38

.298

,26

5,13

3

0

,00

0,00

3

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,07

5,39

3

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0,00

4

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4

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0,00

4

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0,00

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0,00

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0,00

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0

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0,00

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0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

7

44.459

,85

0

,00

7

46.396

,26

0

,00

7

48.444

,07

0

,00

Note:

* Interven

ti per la

spe

sa corrente:

** Interven

ti per la

spe

sa per in

vestim

ento

***

Interve

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spe

sa per rim

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1 Perso

nale

1

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term

ine

3 Prestaz

ioni di s

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5 Trasferim

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5

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i mob

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chine ed

attrezz

ature tecn

ico-scientifiche

5

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ta cap

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lurien

nali

6 Interessi p

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6

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8 One

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8

Partecipa

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9 Ammortamen

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sercizio

9

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le

10

Fon

do sva

lutazion

e cred

iti

10

Con

cessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i

11

Fon

do di riserva

Pag. 44 di 82

3.4 - Programma n. 2

TURISMO, BENI CULTURALI, ATTIVITA' SPORTIVE, FORMAZIONE PROFESSIONALE.

N°. 1 progetti nel programma. Responsabile:

3.4.1 – Descrizione del programma:

Il programma comprende attività legate al turismo, ai beni culturali e alla formazione professionale 3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Questo programma raggruppa i seguenti centri di costo: - Formazione professionale - Valorizzazione beni interesse storico - artistico - culturale - Turismo, agriturismo, sport ed attività ricreative Sono attualmente disponibili esigui fondi; successivamente con l'approvazione del programma annuale relativo al Fondo per la Montagna verranno destinate consistenti somme.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Centro di costo "Formazione professionale": la C.M. ha acquisito l’accreditamento al DAFORM regionale per la gestione di attività formative. Ha gestito alcuni corsi di formazione già conclusi (Marketing per le imprese artigiane, Propedeutico polivalente socio educativo) ed alcuni tutt’ora in fase di svolgimento o rendicontazione (Esperto in abbinamento birra-cibo, Propedeutico polivalente socio educativo, Riqualificazione Operatore Socio Sanitario) finanziati dalla Provincia. L’Ente ha attrezzato due aule formative di cui una adibita anche a laboratorio informatico che vengono locate per ospitare anche attività formative di altri soggetti esterni. L’obiettivo è quello di presentare nuove progettazioni sul programma FSE regionale e su bandi provinciali per la gestione di corsi di formazione. Centro di costo " Valorizzazione beni interesse storico - artistico - culturale": l'obiettivo è quello di consolidare nel nostro territorio iniziative culturali in modo tale da far crescere le culture emergenti e giovanili locali e tutte quelle attività presenti nel territorio, capace di attrarre presenze esterne e rafforzare quindi la fruibilità turistica. Centro di costo "Turismo, agriturismo, sport ed attività ricreative": al momento sono previste somme derivanti da contributo provinciale con cui l'amministrazione intende attuare una serie di interventi finalizzati alla crescita del prodotto turistico locale.

3.4.3.1 – Investimento:

//

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

//

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

Personale assegnati al settore oltre a eventuali consulenze specifiche nel settore.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:

Materiali ivi incluse le attrezzature informatiche assegnati all'ufficio ambiente e turismo.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:

//

Pag. 45 di 82

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

ALE PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 2

TURISMO, BENI CULTURALI, ATTIV

ITA' SPORTIV

E, FORMAZIO

NE PROFESSIO

NALE.

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIF

ICHE

2012

2013

2014

Legge di finanziamento e articolo

STATO

35.00

0,00

0,00

0,00

REGIO

NE

4

.204

,10

4

.204

,10

4

.204

,10

PROVIN

CIA

15.48

5,00

0,00

0,00

UNIO

NE EUROPEA

0,00

0,00

0,00

CASSA D

D.PP. - C

REDIT

O SPORTIV

O

IST. P

REVID

ENZA

0,00

0,00

0,00

ALTRI IN

DEBIT

AM

ENTI (1)

0,00

0,00

0,00

ALTRE ENTRATE

0,00

0,00

0,00

TOTALE (A)

54.689,10

4.204,10

4.204,10

PROVENTI DEI SERVIZ

I 0,00

0,00

0,00

TOTALE (B)

0,00

0,00

0,00

QUOTE D

I RIS

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ENERALI

35.00

0,00

0,00

0,00

TOTALE (C)

35.000,00

0,00

0,00

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

89.689,10

4.204,10

4.204,10

(1) Prestiti d

a istituti priva

ti, ricorso

al c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 46 di 82

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 2

TURISMO, BENI CULTURALI, ATTIV

ITA' SPORTIV

E, FORMAZIO

NE PROFESSIO

NALE.

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali tit.

I

* Entità

(a)

%

* Entità

(b)

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**

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(c)

%

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*

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(a)

%

* Entità

(b)

%

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(c)

%

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*

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(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

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3

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89

.689

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4.204

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Note:

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5 Trasferim

enti

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i mob

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chine ed

attrezz

ature tecn

ico-scientifiche

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borso di quo

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assivi ed on

eri finan

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Trasferim

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11

Fon

do di riserva

Pag. 47 di 82

3.7 - Progetto 1

formazione professionale (piano dei conti)

di cui al programma 2 - TURISMO, BENI CULTURALI, ATTIVITA' SPORTIVE, FORMAZIONE PROFESSIONALE. Responsabile:

Pag. 48 di 82

3.8 - PROGRAMMA N. 2: SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGETTO N. 1

form

azione professionale (piano dei conti)

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

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Spesa corrente

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6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

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0,00

0

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0,00

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

8

0

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0,00

8

0

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0,00

8

0

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0

,00

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8

0

,00

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8

0

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8

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0

,00

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9

0

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0,00

9

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0,00

9

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0

,00

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10

0

,00

0,00

10

0

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0,00 1

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,00

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0

,00

0,00

10

0

,00

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10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

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0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00 1

1 0

,00

0,00

11

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00 1

1 0

,00

0,00

11

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00 1

1 0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

Note:

* Interven

ti per la

spe

sa corrente:

** Interven

ti per la

spe

sa per in

vestim

ento

***

Interve

nti p

er la

spe

sa per rim

borso di prestiti

1 Perso

nale

1

Acq

uisizion

e di ben

i immob

ili

1

Rim

borso pe

r an

ticipa

zion

i di c

assa

2 Acq

uisto di m

aterie prime e/o be

ni di c

onsu

mo

2

Esp

ropri e

servitù one

rose

2

Rim

borso di finan

ziam

enti a breve

term

ine

3 Prestaz

ioni di s

ervizi

3

Acq

uisto di ben

i spe

cifici per rea

lizza

zion

i in ec

onom

ia

3

Rim

borso di quo

ta cap

itale di m

utui e prestiti

4 Utiliz

zo ben

i di terzi

4

Utiliz

zo ben

i di terzi per rea

lizza

zion

i in ec

onom

ia

4

Rim

borso di prestiti o

bbliga

zion

ari

5 Trasferim

enti

5

Acq

uisizion

e di ben

i mob

ili, mac

chine ed

attrezz

ature tecn

ico-scientifiche

5

Rim

borso di quo

ta cap

itale di d

ebiti p

lurien

nali

6 Interessi p

assivi ed on

eri finan

ziari d

iversi

6

Inca

rich

i professiona

li esterni

7 Im

poste e tasse

7

Trasferim

enti di c

apita

le

8 One

ri strao

rdinari d

ella gestion

e co

rren

te

8

Partecipa

zion

i azion

arie

9 Ammortamen

ti di e

sercizio

9

Con

ferimen

ti di c

apita

le

10

Fon

do sva

lutazion

e cred

iti

10

Con

cessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i

11

Fon

do di riserva

Pag. 49 di 82

3.4 - Programma n. 3

GESTIONE DEL TERRITORIO E TUTELA DELL'AMBIENTE

Responsabile:

3.4.1 - Descrizione del programma : Questo programma riveste un ruolo di notevole importanza nell'ambito dell'attività dell'Ente. In esso fanno capo tra l'altro la gestione della discarica comprensoriale oltre alla gestione del demanio forestale quale delega della R.M.. 3.4.2 - Motivazione delle scelte: Questo programma raggruppa i seguenti centri di costo: - difesa del suolo e assetto idrogeologico e forestazione; - servizi di tutela, controllo e valorizzazione risorse idriche; - prevenzione incendi - servizi di protezione civile - servizi diversi per la tutela ambientale per la gestione del territorio. Gestione deleghe forestali (autorizzazioni al taglio di boschi e piante protette) 3.4.3 - Finalità da conseguire: Centro di costo " Difesa del suolo e assetto idrogeologico e forestazione": riveste un ruolo di notevole importanza nell'ambito dell'attività dell'Ente. In esso fa capo la gestione della discarica comprensoriale oltre alla gestione del demanio forestale quale delega della R.M.. Attività autorizzative e sanzionatorie per il taglio di utilizzazione di boschi e piante protette. Per la parte riguardante le opere di difesa idraulica finanziate con contributo regionale al momento non ci sono stati comunicati finanziamenti. Centro di costo “Servizi di protezione civile” al momento è previsto un contributo alle organizzazioni di volontariato. Qualora durante l'anno dovessero arrivare finanziamenti si provvederà ad effettuare la relativa variazione di bilancio.

3.4.3.1 - Investimento: // 3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo: //

3.4.4. - Risorse umane da utilizzare: Coinvolgimento del personale dell'ufficio Tecnico, dell'ufficio Agricoltura e in parte del personale dell'area amministrativa.

3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare: Materiali ivi incluse le attrezzature informatiche assegnati agli uffici oltre ad un automezzo.

3.4.6. - Coerenza con il piano regionale di settore: //

Pag. 50 di 82

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

ALE PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 3

GESTIO

NE DEL TERRIT

ORIO

E TUTELA DELL'AMBIE

NTE

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIF

ICHE

2012

2013

2014

Legge di finanziamento e articolo

STATO

0,00

0,00

0,00

REGIO

NE

77

0.64

8,44

15

0.13

8,44

15

4.19

2,17

PROVIN

CIA

0,00

0,00

0,00

UNIO

NE EUROPEA

0,00

0,00

0,00

CASSA D

D.PP. - C

REDIT

O SPORTIV

O

IST. P

REVID

ENZA

0,00

0,00

0,00

ALTRI IN

DEBIT

AM

ENTI (1)

0,00

0,00

0,00

ALTRE ENTRATE

6

.000

,00

6

.162

,00

6

.328

,37

TOTALE (A)

776.648,44

156.300,44

160.520,54

PROVENTI DEI SERVIZ

I 1.408

.516

,15

1.446

.546

,09

1.485

.602

,83

TOTALE (B)

1.408.516,15

1.446.546,09

1.485.602,83

QUOTE D

I RIS

ORSE G

ENERALI

44.89

7,81

10.78

3,50

11.07

4,65

TOTALE (C)

44.897,81

10.783,50

11.074,65

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

2.230.062,40

1.613.630,03

1.657.198,02

(1) Prestiti d

a istituti priva

ti, ricorso

al c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 51 di 82

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 3

GESTIO

NE DEL TERRIT

ORIO

E TUTELA DELL'AMBIE

NTE

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali tit.

I

* Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

*

Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

*

Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

1

1

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1

0

,00

0,00

1

0

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0,00

1

40.820

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1

1

40.820

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40.820

,98

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1

1

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,14

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1

44.623

,14

8,73

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,00

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0

,00

0,00

2

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,00

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6.000

,00

0,27

2

6.162

,00

0,38

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

6.162

,00

0,38

2

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,37

0,38

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

6.328

,37

0,38

3

1.42

1.01

6,15

90,10

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

1.42

1.01

6,15

63,72

3

1.45

7.32

9,59

90,31

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

1.45

7.32

9,59

90,31

3

1.49

6.67

7,48

90,31

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

1.49

6.67

7,48

90,31

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

6

52.907

,81

100,00

6

52.907

,81

29,28

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

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,00

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,00

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,00

0,00

4

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0

,00

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5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

0

,00

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5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

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0,00

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

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0,00

0

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0

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6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

0

,00

0,00

7

9.317

,46

0,59

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

9.317

,46

0,42

7

9.317

,46

0,58

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

9.317

,46

0,58

7

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9.569

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0

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,00

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10

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0,00 1

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10

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11

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0,00

11

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11

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1.61

3.63

0,03

0

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1.61

3.63

0,03

1.65

7.19

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Note:

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1 Perso

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borso di finan

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borso di quo

ta cap

itale di m

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4 Utiliz

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bbliga

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10

Fon

do sva

lutazion

e cred

iti

10

Con

cessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i

11

Fon

do di riserva

Pag. 52 di 82

3.4 - Programma n. 4

GESTIONE SERVIZI SOCIALI

Responsabile:

3.4.1 – Descrizione del programma:

Questo programma comprende la gestione associata dei servizi sociali su delega e dei Comuni. Il 30 aprile 2012 è stata sottoscritta una convenzione quadro per la gestione associata della funzione sociale con i sette Comuni appartenenti al territorio comunitario. Ciò assolve anche l’obbligo normativo statale per l’associazionismo gestionale dei piccoli Comuni in materia di funzioni fondamentali. L’atto citato, inoltre, individua il territorio comunitario quale ambito ottimale per la gestione associata della funzione sociale. In forza della convenzione è stato ampliato il numero di servizi gestiti in forma associata (in particolare la gestione di un centro socio educativo per portatori di handicap denominato "L'albero delle storie", del servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili, del piano interventi a favore degli immigrati, dell’assistenza educativa ai minori, dei progetti di integrazione socio-sanitari ecc.), estesa la programmazione dei servizi dei Comuni per gli interventi ancora gestiti in forma singola in funzione dell’ulteriore allargamento della gestione associata a tutti gli interventi assegnati dalla Regione Marche. 3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Questo programma raggruppa i seguenti centri di costo: - servizi socio assistenziali e sanitari - altri servizi sociali

3.4.3 – Finalità da conseguire:

La C.M. è l’ente capofila dell’Ambito Sociale n. 3 e come tale titolare della gestione in forma associata dei servizi territoriali. A seguito dell’approvazione del Piano Sociale Regionale e del Piano Sociale d’Ambito cura la programmazione annuale e pluriennale delle politiche sociali. Sulla base di tale ruolo l’Ente, attraverso l’ATS 3, coordina la programmazione generale dei servizi e gestisce progetti nel campo delle aree di intervento famiglia infanzia adolescenza e giovani, anziani, immigrazione, disabilità, dipendenze, povertà e salute mentale, ai sensi della normativa nazionale e regionale di settore. I principali servizi gestiti dalla C.M. sono il centro socio educativo riabilitativo diurno per disabili "L'albero delle storie" con sede a Cagli che ospita 16 soggetti, il servizio di assistenza domiciliare (SADIS) in forma integrata tra i Comuni e la Zona Territoriale n. 2 , il servizio di assistenza educativa di tipo domiciliare e l’integrazione scolastica per minori e minori con disabilità, gli assegni di cura per anziani non autosufficienti. L’obiettivo è quello di rafforzare l’assetto istituzionale e organizzativo dell’Ambito Sociale accogliendo anche i Comuni di Frontone e Serra Sant’Abbondio anche attraverso la strutturazione di un rapporto con la neo costituita Azienda di Servizi alla Persona “Catria e Nerone” ai sensi della L.R. 5/2008

3.4.3.1 – Investimento:

//

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

//

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

Personale dell'area amministrativa-finanziaria settore Servizi Sociali oltre due collaboratori per l’ufficio di staff del coordinatore d’ambito, oltre ad eventuali figure specifiche nel settore.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:

Fabbricato per servizio centro handicap oltre ad un pulmino attrezzato per il trasporto dei soggetti interessati

Pag. 53 di 82

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:

L’ATS 3 approva i Piani Attuativi annuali ed il piano pluriennale sociale d’Ambito in coerenza con la normativa, il Piano socio sanitario regionale e le linee guida emanate dall’Assessorato alla famiglia e politiche sociali della Regione Marche

Pag. 54 di 82

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

ALE PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 4

GESTIO

NE SERVIZ

I SOCIA

LI

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIF

ICHE

2012

2013

2014

Legge di finanziamento e articolo

STATO

0,00

0,00

0,00

REGIO

NE

75

9.35

0,67

77

9.88

3,14

80

0.90

9,18

PROVIN

CIA

1

.224

,77

1

.257

,84

1

.291

,80

UNIO

NE EUROPEA

0,00

0,00

0,00

CASSA D

D.PP. - C

REDIT

O SPORTIV

O

IST. P

REVID

ENZA

0,00

0,00

0,00

ALTRI IN

DEBIT

AM

ENTI (1)

0,00

0,00

0,00

ALTRE ENTRATE

42.61

4,66

43.76

5,26

44.94

6,92

TOTALE (A)

803.190,10

824.906,24

847.147,90

PROVENTI DEI SERVIZ

I 0,00

0,00

0,00

TOTALE (B)

0,00

0,00

0,00

QUOTE D

I RIS

ORSE G

ENERALI

12

3.43

0,06

12

6.76

2,67

13

0.18

5,26

TOTALE (C)

123.430,06

126.762,67

130.185,26

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

926.620,16

951.668,91

977.333,16

(1) Prestiti d

a istituti priva

ti, ricorso

al c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 55 di 82

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 4

GESTIO

NE SERVIZ

I SOCIA

LI

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali tit.

I

* Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

*

Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

*

Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

e II

1

1

38.475

,10

14,94

1

0

,00

0,00

1

0

,00

0,00

1

38.475

,10

14,94

1

1

38.475

,10

14,55

1

0

,00

0,00

1

0

,00

0,00

1

38.475

,10

14,55

1

1

38.475

,10

14,17

1

0

,00

0,00

1

0

,00

0,00

1

38.475

,10

14,17

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

2

0

,00

0,00

0

,00

0,00

3

7

78.962

,58

84,06

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

7

78.962

,58

84,06

3

8

04.011

,33

84,48

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

8

04.011

,33

84,48

3

8

29.675

,58

84,89

3

0

,00

0,00

3

0

,00

0,00

8

29.675

,58

84,89

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

4

0

,00

0,00

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

5

0

,00

0,00

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

6

0

,00

0,00

0

,00

0,00

7

9.182

,48

0,99

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

9.182

,48

0,99

7

9.182

,48

0,96

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

9.182

,48

0,96

7

9.182

,48

0,94

7

0

,00

0,00

7

0

,00

0,00

9.182

,48

0,94

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

8

0

,00

0,00

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

9

0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00

10

0

,00

0,00 1

0 0

,00

0,00

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00 1

1 0

,00

0,00

11

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00 1

1 0

,00

0,00

11

0

,00

0,00

11

0

,00

0,00 1

1 0

,00

0,00

9

26.620

,16

0

,00

0

,00

9

26.620

,16

9

51.668

,91

0

,00

0

,00

9

51.668

,91

9

77.333

,16

0

,00

0

,00

9

77.333

,16

Note:

* Interven

ti per la

spe

sa corrente:

** Interven

ti per la

spe

sa per in

vestim

ento

***

Interve

nti p

er la

spe

sa per rim

borso di prestiti

1 Perso

nale

1

Acq

uisizion

e di ben

i immob

ili

1

Rim

borso pe

r an

ticipa

zion

i di c

assa

2 Acq

uisto di m

aterie prime e/o be

ni di c

onsu

mo

2

Esp

ropri e

servitù one

rose

2

Rim

borso di finan

ziam

enti a breve

term

ine

3 Prestaz

ioni di s

ervizi

3

Acq

uisto di ben

i spe

cifici per rea

lizza

zion

i in ec

onom

ia

3

Rim

borso di quo

ta cap

itale di m

utui e prestiti

4 Utiliz

zo ben

i di terzi

4

Utiliz

zo ben

i di terzi per rea

lizza

zion

i in ec

onom

ia

4

Rim

borso di prestiti o

bbliga

zion

ari

5 Trasferim

enti

5

Acq

uisizion

e di ben

i mob

ili, mac

chine ed

attrezz

ature tecn

ico-scientifiche

5

Rim

borso di quo

ta cap

itale di d

ebiti p

lurien

nali

6 Interessi p

assivi ed on

eri finan

ziari d

iversi

6

Inca

rich

i professiona

li esterni

7 Im

poste e tasse

7

Trasferim

enti di c

apita

le

8 One

ri strao

rdinari d

ella gestion

e co

rren

te

8

Partecipa

zion

i azion

arie

9 Ammortamen

ti di e

sercizio

9

Con

ferimen

ti di c

apita

le

10

Fon

do sva

lutazion

e cred

iti

10

Con

cessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i

11

Fon

do di riserva

Pag. 56 di 82

3.4 - Programma n. 5

AGRICOLTURA E TARTUFICOLTURA

Responsabile:

3.4.1 - Descrizione del programma : Questo programma ricomprende interventi nel settore dell'agricoltura e tartuficoltura. 3.4.2 - Motivazione delle scelte: Questo programma comprende il seguente centro di costo: - Agricoltura 3.4.3 - Finalità da conseguire: Con i fondi provenienti dalla tassa di concessione per la raccolta dei tartufi e dei funghi, la C.M. continuerà a sostenere le varie iniziative volte alla tutela, vigilanza ed alla promozione del tartufo e raccolta funghi. Programma di valorizzazione dei prodotti agroalimentari - zootecnia –apicoltura – paniere dei prodotti ecc…. Inoltre successivamente in sede di approvazione dei programmi e/o nuovi finanziamenti verranno previsti ulteriori interventi per fornire alle popolazioni rurali servizi essenziali per favorire la permanenza di un presidio umano di particolare importanza per la salvaguardia e tutela delle aree più svantaggiate 3.4.3.1 - Investimento: //

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo: //

3.4.4. - Risorse umane da utilizzare: Personale del Ufficio agricoltura con coinvolgimento degli altri uffici . 3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare: Materiali ivi incluse le attrezzature informatiche assegnati agli uffici oltre ad un automezzo. 3.4.6. - Coerenza con il piano regionale di settore: //

Pag. 57 di 82

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

ALE PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 5

AGRIC

OLTURA E TARTUFIC

OLTURA

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIF

ICHE

2012

2013

2014

Legge di finanziamento e articolo

STATO

0,00

0,00

0,00

REGIO

NE

0,00

0,00

0,00

PROVIN

CIA

0,00

0,00

0,00

UNIO

NE EUROPEA

0,00

0,00

0,00

CASSA D

D.PP. - C

REDIT

O SPORTIV

O

IST. P

REVID

ENZA

0,00

0,00

0,00

ALTRI IN

DEBIT

AM

ENTI (1)

0,00

0,00

0,00

ALTRE ENTRATE

0,00

0,00

0,00

TOTALE (A)

0,00

0,00

0,00

PROVENTI DEI SERVIZ

I 0,00

0,00

0,00

TOTALE (B)

0,00

0,00

0,00

QUOTE D

I RIS

ORSE G

ENERALI

10.00

0,00

10.27

0,00

10.54

7,29

TOTALE (C)

10.000,00

10.270,00

10.547,29

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

10.000,00

10.270,00

10.547,29

(1) Prestiti d

a istituti priva

ti, ricorso

al c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 58 di 82

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 5

AGRIC

OLTURA E TARTUFIC

OLTURA

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali tit.

I

* Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

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(c)

%

e II

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Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

%

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Entità

(a)

%

* Entità

(b)

%

**

Entità

(c)

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1

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1

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0

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0,00

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0,00

9

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9

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9

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0

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9

0

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0,00

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9

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0

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10

0

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0,00

10

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0,00 1

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10

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10

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11

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11

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11

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10

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0

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10

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0

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0

,00

10

.270

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10

.547

,29

0

,00

0

,00

10

.547

,29

Note:

* Interven

ti per la

spe

sa corrente:

** Interven

ti per la

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vestim

ento

***

Interve

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5 Trasferim

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5

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chine ed

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ico-scientifiche

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6 Interessi p

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8

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le

10

Fon

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10

Con

cessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i

11

Fon

do di riserva

Pag. 59 di 82

3.4 - Programma n. 6

GESTIONE SERVIZI PRODUTTIVI

Responsabile:

3.4.1 - Descrizione del programma : Questo programma comprende interventi nel settore dei servizi produttivi. 3.4.2 - Motivazione delle scelte: Questo programma comprende il seguente centro di costo - servizi produttivi 3.4.3 - Finalità da conseguire: Al momento non è stato previsto alcun intervento per mancanza di finanziamenti 3.4.3.1 - Investimento: //

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo: //

3.4.4. - Risorse umane da utilizzare: // 3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare: // 3.4.6. - Coerenza con il piano regionale di settore: //

Pag. 60 di 82

3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

ALE PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 6

GESTIO

NE SERVIZ

I PRODUTTIV

I (E

NTRATE)

ENTRATE SPECIF

ICHE

2012

2013

2014

Legge di finanziamento e articolo

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0,00

0,00

0,00

REGIO

NE

0,00

0,00

0,00

PROVIN

CIA

0,00

0,00

0,00

UNIO

NE EUROPEA

0,00

0,00

0,00

CASSA D

D.PP. - C

REDIT

O SPORTIV

O

IST. P

REVID

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0,00

0,00

0,00

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DEBIT

AM

ENTI (1)

0,00

0,00

0,00

ALTRE ENTRATE

0,00

0,00

0,00

TOTALE (A)

0,00

0,00

0,00

PROVENTI DEI SERVIZ

I 0,00

0,00

0,00

TOTALE (B)

0,00

0,00

0,00

QUOTE D

I RIS

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0,00

0,00

0,00

TOTALE (C)

0,00

0,00

0,00

TOTALE G

ENERALE (A+B+C)

0,00

0,00

0,00

(1) Prestiti d

a istituti priva

ti, ricorso

al c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 61 di 82

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 6

GESTIO

NE SERVIZ

I PRODUTTIV

I

( IM

PIE

GHI )

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa corrente

Spesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali

tit. I

Consolidata

Di sviluppo

finali tit.

I

* Entità

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%

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11

Fon

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3.4 - Programma n. 7

SERVIZI DIVERSI PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Responsabile:

3.4.1 – Descrizione del programma:

Questo programma comprende servizi diversi per lo sviluppo economico, che rivestono un ruolo di primaria importanza nell'ambito dell'attività futura dell'Ente. 3.4.2 - Motivazione delle scelte: Questo programma comprende il seguente centro di costo - servizi diversi per lo sviluppo economico 3.4.3 - Finalità da conseguire: Gestione associata di funzioni e servizi Comunali - Governo del Territorio Convenzioni stipulate con i Comuni, ai sensi dell'art. 30 del D.Lgs 18.08.2000 n°267 e s.m.i., al fine di svolgere in modo coordinato e associato funzioni e servizi Comunali : - Comune di ACQUALAGNA - Delibera Consiglio Comunale n°20 del 02.05.2001 - Convenzione in data 16.05.2001 - Comune di APECCHIO - Delibera Consiglio Comunale n°10 del 16.03.2001 - Convenzione in data 27.03.2001 - Comune di CAGLI - Delibera Consiglio Comunale n°10 del 16.03.2001 - Convenzione in data 27.03.2001 - Comune di CANTIANO - Delibera Consiglio Comunale n°08 del 09.03.2001 - Convenzione in data 27.03.2001 - Comune di PIOBBICO - Delibera Consiglio Comunale n°10 del 23.02.2001 - Convenzione in data 27.03.2001 - Comune di FRONTONE - Delibera Consiglio Comunale n°79 del 29.12.2009 - Delibera Consiglio Comunale n°20 del 29.04.2010 - Convenzione in data 24.08.2010 - Comune di SERRA SANT'ABBONDIO - Delibera Consiglio Comunale n°71 del 29.12.2009 - Delibera Consiglio Comunale n°17 del 29.04.2010 - Convenzione in data 31.08.2010 Regolamento per la gestione del "Centro Servizi Associati" Comunitario, approvato dalla Comunità Montana e dai Comuni di Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Piobbico, Frontone e Serra Sant'Abbondio con i seguenti atti deliberativi : - Comunità Montana - Delibera Giunta Esecutiva n°19 del 17.03.2005 - Comune di ACQUALAGNA - Delibera Giunta Municipale n° 42 del 07.04.2005 - Comune di APECCHIO - Delibera Giunta Comunale n° 43 del 04.05.2005 - Comune di CAGLI - Delibera Giunta Comunale n° 46 del 03.05.2005 - Comune di CANTIANO - Delibera Giunta Municipale n° 42 del 04.04.2005 - Comune di PIOBBICO - Delibera Giunta Municipale n° 60 del 05.05.2005 - Comune di FRONTONE - Delibera Consiglio Comunale n° 79 del 29.12.2009 - Comune di SERRA S.ABBONDIO- Delibera Consiglio Comunale n° 71 del 29.12.2009

Pag. 63 di 82

Costituzione Servizio Tributi Associato e approvazione Regolamento, come di seguito riportate : - Comune di ACQUALAGNA - Delibera Consiglio Comunale n° 34 del 17/06/2010 - Comune di APECCHIO - Delibera Consiglio Comunale n° 17 del 27.03.2010 - Comune di CAGLI - Delibera Consiglio Comunale n° 15 del 22.04.2010 - Comune di CANTIANO - Delibera Consiglio Comunale n° 12 del 08.04.2010 - Comune di PIOBBICO - Delibera Consiglio Comunale n° 10 del 16.04.2010 - Comune di FRONTONE - Delibera Consiglio Comunale n° 09 del 31.03.2010 - Comune di SERRA S.ABBONDIO- Delibera Consiglio Comunale n° 13 del 30.03.2010 SERVIZIO ASSOCIATO DI COORDINAMENTO DEGLI UFFICI TRIBUTI COMUNALI Con deliberazione di C.C. n. 09 del 10.06.2010 è stato costituito il Servizio Associato di Coordinamento degli Uffici Tributi Comunali, posto organizzativamente e funzionalmente all'interno del sopra citato "Centro Servizi Associati" SERVIZI E FUNZIONI COMUNALI GESTITI IN MANIERA ASSOCIATA Fino all'entrata in vigore della legge statale di individuazione delle funzioni fondamentali di Comuni, città metropolitane e Province, le funzioni fondamentali e i relativi servizi presi in considerazione in via provvisoria, ai sensi dell'articolo 21 della 5 maggio 2009, n . 42, sono: a) per i Comuni: 1) le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, nella misura complessiva del 70 per cento delle spese come certificate dall'ultimo conto del bilancio disponibile alla data di entrata in vigore della legge 5 maggio 2009, n . 42; 2) le funzioni di polizia locale; 3) le funzioni di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonché l'edilizia scolastica; 4) le funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti; 5) le funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il servizio idrico integrato; 6) le funzioni del settore sociale; ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ 1) le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, " Servizio associato di coordinamento operativo Uffici Tributi Comunali " Protocollo Informatico 5) le funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il servizio idrico integrato; " Sistema Informativo Territoriale "SIT" " Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico per l'Edilizia " Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico Attività Produttive " Sportello Catastale Decentrato e Decentramento Funzioni Catastali ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

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DISEGNO DI LEGGE N. 2259 approvato dalla Camera dei deputati il 30 giugno 2010 trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 2 luglio 2010 "Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonche´ delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati" 6 aprile 2011 - In corso di esame nella 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 6 luglio 2010. Annuncio nella seduta pom. n. 400 del 6 luglio 2010. Art. 2. (Funzioni fondamentali dei comuni) 1. Ferme restando le funzioni di programmazione e di coordinamento delle regioni, sono funzioni fondamentali dei comuni: a) la normazione sull'organizzazione e sullo svolgimento delle funzioni spettanti in qualita` di enti autonomi dotati di propri statuti e muniti di autonomia finanziaria di entrata e di spesa; b) la programmazione e la pianificazione delle funzioni spettanti; c) l'organizzazione generale dell'amministrazione e la gestione del personale; d) il controllo interno; e) la gestione finanziaria e contabile; f) la vigilanza e il controllo nelle aree funzionali di competenza; g) l'organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale; h) il coordinamento delle attivita` commerciali e dei pubblici esercizi, in coerenza con la programmazione regionale; i) la realizzazione di processi di semplificazione amministrativa nell'accesso alla pubblica amministrazione ai fini della localizzazione e della realizzazione di attivita` produttive; l) le funzioni in materia di catasto, ad eccezione di quelle mantenute allo Stato dalla normativa vigente; m) le funzioni in materia di edilizia, compresi la vigilanza e il controllo territoriale; n) la pianificazione urbanistica e la regolamentazione edilizia di ambito comunale, anche con riferimento agli interventi di recupero del territorio e di riqualificazione degli assetti insediativi, nonche´ la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; o) l'attuazione, in ambito comunale, delle attivita` di protezione civile inerenti alla previsione, alla prevenzione, alla pianificazione di emergenza e al coordinamento dei primi soccorsi; p) la costruzione, la classificazione, la gestione e la manutenzione delle strade comunali e la regolazione della circolazione stradale urbana e rurale e dell'uso delle aree di competenza dell'ente; q) la pianificazione dei trasporti e dei bacini di traffico e la programmazione dei servizi di trasporto pubblico comunale, nonche´ le funzioni di autorizzazione e di controllo in materia di trasporto privato in ambito comunale, in coerenza con la programmazione provinciale; r) la progettazione e la gestione del sistema locale dei servizi sociali e l'erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; s) l'edilizia scolastica, l'organizzazione e la gestione dei servizi scolastici, compresi gli asili nido, fino all'istruzione secondaria di primo grado; t) la gestione e la conservazione di teatri, musei, pinacoteche, raccolte di beni storici, artistici e bibliografici pubblici di interesse comunale e di archivi comunali; u) l'attuazione delle misure relative alla sicurezza urbana e delle misure disposte dall'autorita` sanitaria locale; v) l'accertamento, per quanto di competenza, degli illeciti amministrativi e l'irrogazione delle relative sanzioni; z) l'organizzazione delle strutture e dei servizi di polizia municipale e l'espletamento dei relativi compiti di polizia amministrativa e stradale, inerenti ai settori di competenza comunale, nonche´ di quelli relativi ai tributi di competenza comunale; aa) la tenuta dei registri dello stato civile e di popolazione e i compiti in materia di servizi anagrafici nell'esercizio delle funzioni di competenza statale.

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- SERVIZI GESTITI IN MANIERA ASSOCIATA CHE RIENTRANO TRA LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI " Sistema Informativo Territoriale "SIT" (art.2 - comma 1, lettera i) la realizzazione di processi di semplificazione amministrativa nell'accesso alla pubblica amministrazione ai fini della localizzazione e della realizzazione di attivita` produttive); " Portale dei Servizi al Cittadino (art.2 - comma 1, lettera i) la realizzazione di processi di semplificazione amministrativa nell'accesso alla pubblica amministrazione ai fini della localizzazione e della realizzazione di attivita` produttive); " Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico per l'Edilizia (art.2 - comma 1, lettera m) le funzioni in materia di edilizia, compresi la vigilanza e il controllo territoriale); " Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico Attività Produttive (art.2 - comma 1, lettera i) la realizzazione di processi di semplificazione amministrativa nell'accesso alla pubblica amministrazione ai fini della localizzazione e della realizzazione di attivita` produttive); " Servizio associato di coordinamento operativo Uffici Tributi Comunali (art.2 - comma 1 e) la gestione finanziaria e contabile"entrate tributarie I.C.I."); " Sportello Catastale Decentrato e Decentramento Funzioni Catastali (art.2 - comma 1, lettera l) le funzioni in materia di catasto, ad eccezione di quelle mantenute allo Stato dalla normativa vigente; - ALTRI SERVIZI " Gestione rete Wireless " Protocollo Informatico " Sportello di rilascio CNS - Carta Raffaello " Formazione e Assistenza tecnico-informatica ATTIVITA' del SERVIZIO: 1. Sistema Informativo Territoriale "SIT" 2. Portale dei Servizi al Cittadino 3. Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico per l'Edilizia 4. Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico Attività Produttive 5. Servizio associato di coordinamento operativo Uffici Tributi Comunali 6. Gestione rete Wireless 7. Protocollo Informatico 8. Sportello Catastale Decentrato 9. Sportello di rilascio CNS - Carta Raffaello 10. Formazione e Assistenza tecnico-informatica ATTIVITA' E SERVIZI GESTITI DAL "CENTRO SERVIZI ASSOCIATI" "OBIETTIVI 2012" 1) S.I.T. "Sistema Informativo Territoriale" Integrazione "Sistema Informativo Territoriale" con : a) Localizzazione e gestione del patrimonio immobiliare dei Comuni b) CDU semplificato con ricognizione generale vincoli e dati di misura c) Collegamento con pratiche SUAP 2) Portale Servizi al Cittadino Integrazione servizi on-line con :

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a) adeguamento funzionale nuove procedure e modulistica SUAP aggiornata al DPR 160/2010 b) integrazione sportello on-line informa tributi - ICI 3) Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico per l'Edilizia L'applicazione di back-office dello Sportello Unico per l'Edilizia EdilGIS@SUE, in uso da parte dei Comuni dal 01.01.2006, sarà integrata con : a) procedimento SCIA Edilizia Sono in corso di predisposizione accordi - protocolli d'intesa - convenzioni con altre pubbliche amministrazione che richiedono alla Comunità Montana il riuso dell'applicazione informatica EdilGis@SUE e del Servizio di Trasparenza Amministrativa "STA" (consultazione pratiche edilizie on-line) sviluppata dalla Comunità Montana e dall'Ing. Fabio Rombaldoni, oltre alla richiesta di supporto e collaborazione per replicare il modello funzionale ed organizzativo. 4) Servizio associato di coordinamento operativo Sportello Unico Attività Produttive L'applicazione di back-office dello Sportello Unico Attività Produttive EdilGIS@SUAP, in uso da parte dei Comuni dal 01.01.2007, sarà integrata con : a) procedimento SCIA Commercio b) nuovi procedimenti SUAP - DPR 160/2010 (Automatizzato e Ordinario) Sono in corso di predisposizione accordi - protocolli d'intesa - convenzioni con altre pubbliche amministrazione che richiedono alla Comunità Montana il riuso dell'applicazione informatica EdilGis@SUAP e del Servizio di Trasparenza Amministrativa "STA" (consultazione pratiche edilizie on-line) sviluppata dalla Comunità Montana e dall'Ing. Fabio Rombaldoni, oltre alla richiesta di supporto e collaborazione per replicare il modello funzionale ed organizzativo. 5) Servizio associato di coordinamento operativo Uffici Tributi Comunali Nel 2012 si continuerà a dare seguito alle attività di gestione e accertamento ICI che hanno prodotto eccellenti risultati nelle precedenti annualità. Si allega prospetto complessivo dei risultati raggiunti in termini economici. Si prevede inoltre la collaborazione per la gestione delle attività riguardanti la TARSU del Comune di Apecchio. Per il Comune di Serra Sant'Abbondio, a seguito dell'invio di circa 250 informative sui fabbricati rurali, si provvederà al riscontro delle regolarizzazioni ed alla emissione dei relativi avvisi di accertamento ICI, considerata, tra l'altro, la riforma in tale materia apportata dalla LEGGE N.106 DEL 12 LUGLIO 2011 (G.U. n.160 del 12/07/2011) 6) Gestione rete wireless In accordo con il provider che gestisce l'infrastruttura di proprietà della Comunità Montana saranno effettuate estensioni di rete e adeguamenti funzionali con prelievo banda di backup anche da altro operatore, compresa manutenzione dei siti di ospitalità e predisposizione di nuovi siti nella piena disponibilità della Comunità Montana e del provider, con migliore garanzia di funzionalità e di risparmio economico. Saranno pertanto migliorati ulteriormente i servizi di navigazione e telefonia VOIP dei clienti della rete che sono attualmente circa 1.500. Saranno ampliati i punti di accesso wi.fi gratuiti attualmente presenti in tutte le piazze dei Comuni. Si provvederà all'adozione degli atti necessari all'affidamento della gestione del servizio successivamente al 31.12.2012 (attuale scadenza stabilita da contratto)

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7) Protocollo Informatico Il Protocollo Informatico DocsPA, utilizzato dai Comuni a partire dal 01.01.2004, avrà uno sviluppo alla versione aggiornata con collegamento del registro di protocollo alla casella PEC istituzionale. 8) Sportello Catastale Decentrato Lo Sportello Catastale Decentrato, attivo dal 2001, continuerà il suo servizio ai cittadini con apertura al pubblico nelle giornate del : - Martedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 qualora sia rilevata necessità di modifiche e/o integrazioni d'orario, il Responsabile di Servizio provvederà a darne ampia e adeguata comunicazione ai cittadini I Cittadini, liberi professionisti, aziende e associazioni di categoria serviti annualmente dallo sportello sono circa 2.500, oltre le visure catastali inviate via mail, per circa 2000 visure l'anno Tali risultati sono frutto di un grande impegno funzionale e organizzativo attraverso il quale, oltre alle normali attività di rilascio visura, vede l'ufficio impegnato su attività di supporto ai cittadini ed ai professionisti per la redazione, presentazione e ritiro di variazioni colturali, correzione d'errore in banca dati, consegna e ritiro di atti di aggiornamento terreni e urbano presso l'Ufficio Provinciale di Pesaro. E' stato inoltre proposto all'Agenzia del Territorio, un protocollo d'intesa per l'interscambio dati Catasto - Comuni, che potrà garantire un ulteriore e importante passo avanti nei servizi al cittadino e nelle lotta all'evasione/elusione fiscale 9) Sportello rilascio CNS - Carta Raffaello Lo Sportello rilascio CNS - Carta Raffaello, attivo dal 2007, continuerà il suo servizio ai cittadini con apertura al pubblico nelle giornate del : - Martedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 qualora sia rilevata necessità di modifiche e/o integrazioni d'orario, il Responsabile di Servizio provvederà a darne ampia e adeguata comunicazione ai cittadini I Cittadini, liberi professionisti, aziende e associazioni di categoria ai quali è stata rilasciata la Carta Raffaello sono circa 2.000. L'ampliamento dei servizi collegati alla carta Raffaello da parte della Regione Marche ed il fatto che nella Provincia di Pesaro il nostro sportello di registrazione è l'unico che rilascia immediatamente anche la Carta Raffaello già stampata, ha portato al rilascio di oltre 2.000 smart card, con cittadini che arrivano da tutti i paesi della Provincia. Questo se da un lato è da ritenersi un merito della funzionalità dei servizi, dall'altro ha creato e sta creando notevoli difficoltà di organizzazione dell'attività di sportello. A partire dall'anno 2011 la CNS sarà gradualmente inserita all'interno della Tessera Sanitaria. Pertanto il Ministero dell'Economia e Finanze, in seguito alla scadenza delle Tessere Sanitarie, invierà direttamente ai cittadini la nuova tessera sanitaria contenente anche il certificato di firma. Il problema resta per le tessere sanitarie rilasciare recentemente che hanno data di scadenza a lungo termine, e pertanto la Regione Marche dovrebbe garantire il rilascio della CNS - Carta Raffaello fino al rinnovo della tessera sanitaria e la nostra

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attività dovrebbe essere limitata alla prenotazione e rilascio, con stampa effettuata dalla Regione Marche. 10) Formazione e Assistenza Tecnico - informatica Nell'anno 2012 si continuerà nelle attività di formazione del personale della Comune e della Comunità Montana, oltre a fornire assistenza tecnica, organizzativa informatica anche on-line (teleassistenza) che consentono una rapida risoluzione dei problemi senza doversi spostare fisicamente, con risparmio di tempo e risorse. 3.4.3.1 - Investimento: // 3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo: // 3.4.4. - Risorse umane da utilizzare: Coinvolgimento dei vari uffici per quanto di rispettiva competenza oltre ad incarichi specifici per servizi tecnici ed informatici. 3.4.5. - Risorse strumentali da utilizzare: Beni mobili ed immobili di proprietà della C.M. oltre ad altre attrezzature concesse in uso da parte degli organi ed Enti titolari 3.4.6. - Coerenza con il piano regionale di settore: //

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPIT

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ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 7

SERVIZ

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ili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZ

ZAZIO

NE DEL PROGRAMMA N. 7

SERVIZ

I DIV

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UPPO ECONOMIC

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borso di prestiti

1 Perso

nale

1

Acq

uisizion

e di ben

i immob

ili

1

Rim

borso pe

r an

ticipa

zion

i di c

assa

2 Acq

uisto di m

aterie prime e/o be

ni di c

onsu

mo

2

Esp

ropri e

servitù one

rose

2

Rim

borso di finan

ziam

enti a breve

term

ine

3 Prestaz

ioni di s

ervizi

3

Acq

uisto di ben

i spe

cifici per rea

lizza

zion

i in ec

onom

ia

3

Rim

borso di quo

ta cap

itale di m

utui e prestiti

4 Utiliz

zo ben

i di terzi

4

Utiliz

zo ben

i di terzi per rea

lizza

zion

i in ec

onom

ia

4

Rim

borso di prestiti o

bbliga

zion

ari

5 Trasferim

enti

5

Acq

uisizion

e di ben

i mob

ili, mac

chine ed

attrezz

ature tecn

ico-scientifiche

5

Rim

borso di quo

ta cap

itale di d

ebiti p

lurien

nali

6 Interessi p

assivi ed on

eri finan

ziari d

iversi

6

Inca

rich

i professiona

li esterni

7 Im

poste e tasse

7

Trasferim

enti di c

apita

le

8 One

ri strao

rdinari d

ella gestion

e co

rren

te

8

Partecipa

zion

i azion

arie

9 Ammortamen

ti di e

sercizio

9

Con

ferimen

ti di c

apita

le

10

Fon

do sva

lutazion

e cred

iti

10

Con

cessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i

11

Fon

do di riserva

Pag. 71 di 82

3.9 - RIE

PIL

OGO PROGRAMMI PER FONTI DI FIN

ANZIA

MENTO

N.

Previsione pluriennale spesa

Legge di finanziamento e

FONTI DI FIN

ANZIA

MENTO

( Totale della previsione pluriennale )

Programma

(1)

ANNO

2012

ANNO

2013

ANNO

2014

regolamento UE (estremi)

Quo

te di

riso

rse

gene

rali

Stato

Reg

ione

Provinc

ia

UE

Cassa D

D.PP

+ C

R.SP. +

Ist.P

rev.

Altri

inde

bitamen

ti

(2)

Altre Entrate

1 1.45

4.28

3,67

1.45

0.35

6,67

1.45

7.21

9,75

2.55

7.55

9,56

92

.216

,92

1.37

2.89

7,82

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

3

39.185

,79

2 89

.689

,10

4.204

,10

4.204

,10

35

.000

,00

35

.000

,00

12

.612

,30

15

.485

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

3 2.23

0.06

2,40

1.61

3.63

0,03

1.65

7.19

8,02

66

.755

,96

0

,00

1.07

4.97

9,05

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

4.35

9.15

5,44

4

9

26.620

,16

9

51.668

,91

9

77.333

,16

3

80.377

,99

0

,00

2.34

0.14

2,99

3.774

,41

0

,00

0

,00

0

,00

1

31.326

,84

5 10

.000

,00

10

.270

,00

10

.547

,29

30

.817

,29

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

6 0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

7 1

31.000

,00

1

31.000

,00

1

31.000

,00

1

08.000

,00

0

,00

81

.000

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

2

04.000

,00

TOTALI

4.841.655,33

4.161.129,71

4.237.502,32

3.178.510,80

127.216,92 4.881.632,16

19.259,41

0,00

0,00

0,00 5.033.668,07

(1): il nr. del program

ma de

ve essere qu

ello in

dicato al p

unto 3.4

(2): prestiti d

a istituti priva

ti, c

redito ordinario, p

restiti o

bbliga

zion

ari e

sim

ili

Pag. 72 di 82

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012 - 2013 - 2014

SEZIONE 4

STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI E CONSIDERAZIONI SULLO

STATO DI ATTUAZIONE

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE

Pag. 73 di 82

4.1 - ELENCO DELLE O

PERE PUBBLIC

HE FIN

ANZIA

TE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZ

ZATE (IN

TUTTO O

IN PARTE)

N.

Descrizione

(og

getto de

ll'ope

ra)

Cod

ice

funz

ione

Ann

o di

impe

gno

Impo

rto

Fon

ti di finan

ziam

ento

e servizio

fond

i Totale

Già liqu

idato

Da liqu

idare

(descrizione

estremi)

1

MESSA IN SIC

UREZZA D

I VERSANTI IN

FRANA E

RIQ

UALIFIC

AZIO

NE A

MBIE

NTALE D

ELL'A

STA FLUVIA

LE IN

C.N

E C

ANTIA

NO LOC. M

OLIN

O PONTERIC

CIO

LI - Fu

n/Ser=4.6 -

Fun/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6

4. 6

20

09

237

.100

,00

6.48

1,86

230

.618

,14PROTOCOLLO D

'INTESA 5/9/07 REG.INT. N

. 12

280

2

MESSA IN SIC

UREZZA D

ELLA SPONDA D

X D

EL FIU

ME B

URANO

IN C

.NE C

AGLI LOC. V

IA V

ENEZIA

- Fun

/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 -

Fun/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6

4. 6

20

09

265

.100

,00

5.25

7,86

259

.842

,14PROTOCOLLO D

'INTESA 5/9/07 REG.INT. N

. 12

280

3

MESSA IN SIC

UREZZA D

I DUE V

ERSANTI IN

FRANA IN C

.NE

APECCHIO

LOC. P

IAN D

I M

OLIN

O - Fun

/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 -

Fun/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6

4. 6

20

09

132

.100

,00

3.72

7,86

128

.372

,14PROTOCOLLO D

'INTESA 5/9/07 REG.INT. N

. 12

280

4

SISTEM

AZIO

NE IDRAULIC

O FORESTALE N

EL TORRENTE

BEVANO IN C

.NE C

ANTIA

NO V

IA C

ATRIA

- Fun

/Ser=4.6 -

Fun/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6

4. 6

0

3

2.27

4,16

0,00

3

2.27

4,16

PROVIN

CIA

DI PESARO E U

RBIN

O

5

INTERVENTI SELVIC

OLTURALI DI PREVENZIO

NE INCENDI

BOSCHIV

I FO

RESTA D

EM

ANIA

LE M

.TE A

RCELLO C

.NE

ACQUALAGNA - Fun

/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 -

Fun/Ser=4.6

4. 6

20

10

197

.650

,00

0,00

197

.650

,00BANDO M

ISURA PSR N

.226

DDS 441

/S10

DEL 22.12

.08

6

INTERVENTI SELVIC

OLTURALI DI PREVENZIO

NE INCENDI

BOSCHIV

I FO

RESTA D

EM

ANIA

LE M

.TE FORCELLO C

.NE

CANTIA

NO - Fun

/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6

4. 6

20

10

197

.500

,00

0,00

197

.500

,00BANDO M

ISURA PSR N

.226

DDS 441

/S10

DEL 22.12

.08

7

INTERVENTI SELVIC

OLTURALI DI PREVENZIO

NE INCENDI

BOSCHIV

I FO

RESTA D

EM

ANIA

LE M

.TE M

ARTELLO C

.NE C

AGLI

- Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6 - Fu

n/Ser=4.6

4. 6

20

11

197

.850

,00

0,00

197

.850

,00BANDO M

ISURA PSR N

. 226

DDS 364

/S10

DEL 23.08

.10

8

MESSA IN SIC

UREZZA A

STA FLUVIA

LE E R

IQUALIFIC

AZ.

AM

BIE

NTALE C

.NE PERGOLA LOC. M

OLIN

O D

ELLA TORRE -

Fun/Ser=4.2 - Fu

n/Ser=4.2 - Fu

n/Ser=4.2 - Fu

n/Ser=4.2

4. 2

20

09

223

.100

,00

4.76

8,26

218

.331

,74CONVENZIO

NE 28.05

.200

9 N. 1

3982

9

REALIZ

ZAZ. IM

PIA

NTI IG

IENIC

O SANIT

ARI A SERVIZ

IO

DELL'A

REA M

ERCATALE IN C

.NE C

AGLI - Fu

n/Ser=6.4 -

Fun/Ser=6.4 - Fu

n/Ser=6.4 - Fu

n/Ser=6.4

6. 4

20

10

6

8.50

0,00

0,00

6

8.50

0,00

DGR 133

2/08

E D

GR 428

/09

10 LAVORI M

ANUTENZ. S

TRAORDIN

ARIA

LOCALI PIA

NO TERRA

PALAZZO LUPERTI EX D

ON O

RIO

NE - Fun

/Ser=1.5 - Fu

n/Ser=1.5 -

Fun/Ser=1.5 - Fu

n/Ser=1.5

1. 5

0

100

.000

,00

0,00

100

.000

,00FO

NDI PROPRI DI BIL

ANCIO

Pag. 74 di 82

4.2 – Considerazioni sullo stato attuale dei programmi: (1)

Lo stato di attuazione dei programmi risulta regolare e stabile come anche riscontrato formalmente con la deliberazione consiliare n. 33 del 29.09.2011 avente ad oggetto: “D.Lgs.18 agosto 2000 n.267 art.193 c.2 ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi-presa d'atto dichiarazione permanenza degli equilibri generali di bilancio esercizio finanziario 2010.” Gli accordi di programma e i patti territoriali ai quali l’Ente ha aderito ed ai quali ha partecipato hanno costituito uno strumento fondamentale ed utile per lo sviluppo ed il rafforzamento della collaborazione tra enti pubblici, così come con la parte privata (patti territoriali), rimanendo confortati da buoni e validi risultati sia sul piano tecnico-operativo, gestionale e finanziario, per quanto riguarda le relative progettazioni, interventi o servizi per i quali si è proceduto con gli accordi di programma o con i patti territoriali o con convenzioni associate.

Pag. 75 di 82

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012 - 2013 - 2014

SEZIONE 5

RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI

(Art. 170, comma 8, D.L.vo 267/2000)

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE

Pag. 76 di 82

5.2 DATI ANALIT

ICI DI CASSA DELL'ULTIM

O CONSUNTIV

O DELIB

ERATO DAL CONSIG

LIO

PER L'ANNO 2010

(Sistema co

ntab

ile ex

D.Lvo

267

/200

0 e D.P.R

. 194

/96)

Classificazione

fun

zion

ale

1 2

3 4

Istruz

ione

pub

blica, cultura e ben

i culturali

Settore spo

rtivo, ricreativo e turism

o Gestion

e de

l territorio e tutela ambien

tale

Classificazione

eco

nomica

Amm.ne ge

stione

e co

ntrollo

Istruz

ione

pu

bblica

serv. 0

1 e 02

Cultura

serv. 0

3 e 04

Totale

Turismo e sp

ort

serv. 0

1

Agriturismo e

altri s

erv.

02 e 03

Totale

Viabilità

serv. 0

1

Difesa

ambien

tale

serv. d

a 02

a 06

Totale

A) SPESE C

ORRENTI (parte 1)

1. Persona

le

58

9.60

8,55

1.311

,15

0

,00

1.311

,15

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

1

13.474

,48

1

13.474

,48

- one

ri soc

iali

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0,00

0,00

0

,00

0

,00

- riten

ute IR

PEF

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0,00

0,00

0

,00

0

,00

2. A

cquisto be

ni e servizi

1

45.785

,83

94

.883

,89

50

.747

,03

1

45.630

,92

4.400

,00

0

,00

4

.400

,00

3.600

,00

7

76.276

,41

7

79.876

,41

3. Trasferim

enti a fam

iglie e Ist.S

oc.

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

4. Trasferim

enti a im

prese private

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

1.950

,00

1

.950

,00

0

,00

0

,00

0

,00

5. Trasferim

enti a Enti p

ubblici

1.736

,50

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- Stato e Enti A

mm.ne centrale

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- R

egione

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- Provinc

e e Citta' m

etropo

litane

30

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- C

omun

i e U

nion

e di C

omun

i 0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- A

z.San

itarie e O

sped

aliere

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- C

onsorzi d

i Com

uni e

Istituz

ioni

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- C

omun

ita' m

ontane

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- A

zien

de di p

ubblici s

ervizi

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- A

ltri Enti a

mministrazione

loca

le

1.436

,50

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

6. Totale trasferimen

ti correnti

(3+

4+5)

1.736

,50

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

1.950

,00

1

.950

,00

0

,00

0

,00

0

,00

7. Interessi passivi

26

.843

,89

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

8. A

ltre spe

se correnti

47

.364

,09

90,01

0

,00

90,01

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

7.558

,20

7.558

,20

TOTALE SPESE CORRENTI

(1+

2+6+

7+8)

8

11.338

,86

96

.285

,05

50

.747

,03

1

47.032

,08

4.400

,00

1.950

,00

6

.350

,00

3.600

,00

8

97.309

,09

9

00.909

,09

Pag. 77 di 82

Classificazione

fun

zion

ale

5 6

Classificazione

eco

nomica

Settore soc

iale

Agricoltura

serv. 01

Indu

stria

commercio e

Artigiana

to

serv. 0

2

Altri serv.

03 e 04

Totale

TOTALE

GENERALE

A) SPESE C

ORRENTI (parte 2)

1. Persona

le

8

4.88

5,44

0,00

0,00

48.30

4,84

4

8.30

4,84

8

37.584

,46

- O

neri soc

iali

0

,00

0

,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- R

iten

ute IR

PEF

0

,00

0

,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

2. A

cquisto be

ni e servizi

797

.324

,45

1

0.76

9,43

1

1.67

2,73

47.21

4,47

6

9.65

6,63

1.94

2.67

4,24

3. Trasferim

enti a fam

iglie e Ist.S

oc.

6

2.27

7,94

0,00

0,00

0,00

0,00

62

.277

,94

4. Trasferim

enti a im

prese private

9.18

0,15

0,00

0,00

0,00

0,00

11

.130

,15

5. Trasferim

enti a Enti p

ubblici

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1.736

,50

- Stato e Enti A

mm.ne centrale

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- R

egione

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- Provinc

e e Citta' m

etropo

litane

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

30

0,00

- C

omun

i e U

nion

e di C

omun

i 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- A

z.San

itarie e O

sped

aliere

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- C

onsorzi d

i Com

uni e

Istituz

ioni

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- C

omun

ita' m

ontane

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- A

zien

de di p

ubblici s

ervizi

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- Altri Enti a

mministrazione

loca

le

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1.436

,50

6. Totale trasferimen

ti correnti

(3+4+

5)

7

1.45

8,09

0,00

0,00

0,00

0,00

75

.144

,59

7. Interessi passivi

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

26

.843

,89

8. A

ltre spe

se correnti

5.64

0,43

0,00

0,00

3

.230

,07

3.23

0,07

63

.882

,80

TOTALE SPESE CORRENTI

(1+

2+6+

7+8)

959

.308

,41

1

0.76

9,43

1

1.67

2,73

98.74

9,38

121

.191

,54

2.94

6.12

9,98

Pag. 78 di 82

5.2 DATI ANALIT

ICI DI CASSA DELL'ULTIM

O CONSUNTIV

O DELIB

ERATO DAL CONSIG

LIO

PER L'ANNO 2010

(Sistema co

ntab

ile ex

D.Lvo

267

/200

0 e D.P.R

. 194

/96)

Classificazione

fun

zion

ale

1 2

3 4

Istruz

ione

pub

blica, cultura e ben

i culturali

Settore spo

rtivo, ricreativo e turism

o Gestion

e de

l territorio e tutela ambien

tale

Classificazione

eco

nomica

Amm.ne ge

stione

e co

ntrollo

Istruz

ione

pu

bblica

serv. 0

1 e 02

Cultura

serv. 0

3 e 04

Totale

Turismo e sp

ort

serv. 0

1

Agriturismo e

altri s

erv.

02 e 03

Totale

Viabilità

serv. 0

1

Difesa

ambien

tale

serv. d

a 02

a 06

Totale

B) SPESE IN C

/CAPIT

ALE (pa

rte 1)

1. C

ostituzion

e di cap

itali fissi

19

.068

,80

14

.984

,55

0

,00

14

.984

,55

90

7,55

36

.534

,25

37.44

1,80

0

,00

74

.587

,52

74

.587

,52

- Ben

i mob

ili, mac

chine e attrezzature

tecn

ico-scientifiche

0

,00

14

.984

,55

0

,00

14

.984

,55

90

7,55

97

4,35

1

.881

,90

0

,00

2.332

,60

2.332

,60

2. Trasferim

enti a fam

iglie e istituti soc

iali

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

3. Trasferim

enti a im

prese private

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

4. Trasferim

enti a Enti p

ubblici

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

50

.000

,00

50

.000

,00

- Stato e Enti A

mm.ne centrale

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- R

egione

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- Provinc

e e Citta' m

etropo

litane

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

50

.000

,00

50

.000

,00

- C

omun

i e U

nion

e di C

omun

i 0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- A

z.San

itarie e O

sped

aliere

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- C

onsorzi d

i Com

uni e

Istituz

ioni

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- C

omun

ita' m

ontane

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- A

zien

de di p

ubblici s

ervizi

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

- A

ltri Enti a

mministrazione

loca

le

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

5. Totale trasferimen

ti in

c/cap

itale

(2+

3+4)

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

50

.000

,00

50

.000

,00

6. Partecipa

zion

i e con

ferimen

ti

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

7. C

oncessioni di c

rediti ed an

ticipa

zion

i 0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0

,00

0,00

0

,00

0

,00

0

,00

TOTALE SPESE IN C/CAPIT

ALE

(1+

5+6+

7)

19

.068

,80

14

.984

,55

0

,00

14

.984

,55

90

7,55

36

.534

,25

37.44

1,80

0

,00

1

24.587

,52

1

24.587

,52

TOTALE G

ENERALE SPESA

8

30.407

,66

1

11.269

,60

50

.747

,03

1

62.016

,63

5.307

,55

38

.484

,25

43.79

1,80

3.600

,00

1.02

1.89

6,61

1.02

5.49

6,61

Pag. 79 di 82

Classificazione

fun

zion

ale

5 6

Classificazione

eco

nomica

Settore soc

iale

Agricoltura

serv. 01

Indu

stria

commercio e

Artigiana

to

serv. 0

2

Altri serv.

03 e 04

Totale

TOTALE

GENERALE

B) SPESE IN C

/CAPIT

ALE (pa

rte 2)

1. C

ostituzion

e di cap

itali fissi

0,00

3.00

0,00

0,00

54.35

9,34

5

7.35

9,34

2

03.442

,01

- Ben

i mob

ili, mac

chine e

a

ttrezzature tecn

ico-scientifiche

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

19

.199

,05

2. Trasferim

enti a fam

iglie e

is

tituti soc

iali

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

3. Trasferim

enti a im

prese private

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

4. Trasferim

enti a Enti p

ubblici

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

50

.000

,00

- Stato e Enti A

mm.ne centrale

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- R

egione

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- Provinc

e e Citta' m

etropo

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0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

50

.000

,00

- C

omun

i e U

nion

e di C

omun

i 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- A

z.San

itarie e O

sped

aliere

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- C

onsorzi d

i Com

uni e

Istituz

ioni

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- C

omun

ita' m

ontane

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- A

zien

de di p

ubblici s

ervizi

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

- Altri Enti a

mministrazione

loca

le

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

,00

6. Totale trasferimen

ti in

c/cap

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4)

0,00

0,00

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0,00

0,00

50

.000

,00

5. Partecipa

zion

i e con

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7. C

oncessioni di c

rediti

ed an

ticipa

zion

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0,00

0,00

0,00

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TOTALE SPESE IN C/CAPIT

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0,00

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9,34

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,01

TOTALE G

ENERALE SPESA

959

.308

,41

1

3.76

9,43

1

1.67

2,73

15

3.10

8,72

178

.550

,88

3.19

9.57

1,99

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012 - 2013 - 2014

SEZIONE 6

CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI

SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE

COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE

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6.1 – Valutazioni finali della programmazione: Le valutazioni finali della programmazione, anche per questo Ente come riformato e riordinato con la legge della Regione Marche n. 18 del 01.07.2008, “ Norme in materia di Comunità Montane e di esercizio associato di funzioni e servizi comunali” poi modificata con legge regionale n. 20 del 04.08.2009 e con legge regionale n. 31 del 22.12.2009 e conseguenti atti amministrativi attuativi ( deliberazione dell’Assemblea regionale n. 139 del 16.12.2009 “ Disciplina dei rapporti successori delle Comunità Montane ai sensi dell’art. 23, comma 5, della L.R. n. 18/2008” e DGR n. 2201 del 21.12.2009 “ Art. 4 L.R. 18/2008 - Costituzione delle Comunità Montane”), rimangono in linea e si regolano nell’ambito delle indicazioni e la disciplina legislativa regionale di comparto, ancorché in presenza delle sempre maggiori difficoltà istituzionali, amministrative e finanziarie che governano l’operatività della Comunità Montana. Infatti le complesse problematiche istituzionali di natura amministrativa e soprattutto finanziaria descritte nella relazione del Presidente condizionano profondamente l’azione e l’intervento dell’Ente, soprattutto a livello di programmi, progetti o interventi di investimento, riuscendo con le precarie e ridotte risorse a disposizione, concentrare il proprio impegno istituzionale, operativo ed organizzativo in generale quasi totalmente per il funzionale mantenimento e consolidamento delle funzioni e delle attività già esercitate in particolare dedicate alla gestione dei servizi pubblici territoriali in forma associata e/o convenzionata. La dipendenza delle Comunità Montane, per la quasi totalità infatti, da finanza derivata, costringe L’Ente ad operare sia in presenza di consistenti ritardi nell’erogazione dei fondi pubblici e sia in presenza di riduzioni costanti e pressanti degli stanziamenti ripetuti negli anni, con ormai consolidato raggiungimento dell’ azzeramento delle risorse statali come e per quanto stabilito con la legge n. 191/2009 ( legge finanziaria 2010), poi confermato anche per i successivi periodi. Oltre all’aspetto della ristretta precarietà finanziaria in cui l’Ente è costretto ad operare, non di secondo ordine ed importanza si manifesta la situazione istituzionale ed amministrativa di funzionalità a regime della attuata riforma legislativa regionale ( L.R. 18/2008) applicata dal 01.01.2010 dopo la fase di commissariamento che ha comportato, la soppressione delle Comunità Montane a suo tempo istituite con L.R. n. 12/1995 e s.m.i. con la ricostituzione dei riformati Enti ed ambiti degli Enti montani marchigiani. Il tutto poi da considerare nell’ambito del generale quadro di incertezza ancora in atto, dipendente dell’esame degli sviluppi delle ulteriori fasi di riforma in corso presso la Regione Marche che non escludono la prospettiva e le ipotesi di soppressione definitiva, riduzione e/o trasformazione. Quindi la precarietà istituzionale di “sopravvivenza” delle Comunità Montane non aiuta o non supporta di certo la possibilità di una funzionale programmazione sia a livello di tempistica, sia a livello di previsioni finanziarie e sia a livello di progettazione degli interventi, ad eccezione degli interventi già avviati ed in corso per i quali sia compatibile programmarne la prosecuzione ed il mantenimento. Per quanto sopra quindi gli obiettivi della possibile programmazione si palesano e rimangono in linea con la disciplina normativa regionale di riforma e con l’attuazione della riforma stessa stante quanto previsto in tema di consolidamento e di conferma, per quanto compatibile e consentito rispetto alle condizioni istituzionali ed operative illustrate, del ruolo di coordinamento, raccordo, promozione e sviluppo sovracomunale indirizzato in particolare alla gestione dei servizi pubblici esercitati in forma associata, convenzionata e/o delegata. La conferma di detta condizione istituzionale e funzionale, ferme restando le problematiche e le difficoltà più volte rappresentate, viene riproposta e viene comunque perseguita al fine di evitare pregiudizio o danno alla collettività amministrata ed in particolare alla pubblica utenza servita, nell’ottica peraltro di rafforzare e stabilizzare e qualora fosse possibile di implementare le forme e le modalità concordate e condivise con i Comuni del territorio in materia di gestione associata, integrata e/o convenzionata dei servizi e delle funzioni, nell’ambito territoriale di competenza. La programmazione dell’azione e dell’attività della Comunità Montana si rivela quindi coerente ed in linea con gli strumenti, i piani e gli atti programmatici della Regione, inserendosi ed integrandosi con gli indirizzi e le finalità di interesse pubblico a livello locale territoriale e regionale, come espresse ed indicate, in particolare, nella legge di riordino applicata dalla regione. Di conseguenza è opportuno, ribadendo i concetti più volte sostenuti, che l’attività programmatica impostata si sviluppi, in special modo, attraverso l’ intervento integrativo di supporto e di coordinamento per i piccoli Comuni del territorio, con

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funzioni sempre meno settoriali e sempre più vicini e rispondenti, invece, ai bisogni ed alle esigenze delle popolazioni dell’entroterra al fine di favorirne la permanenza ed il possibile incremento demografico e socio-produttivo generale. Tanto in particolare tenuto conto anche delle prossime scadenze in materia di obbligatorietà di associazione delle funzioni fondamentali per i Comuni fino a 5.000 abitanti e per quelli nelle Comunità Montane fino a 3.000 abitanti, nonché delle previsioni legislative di riduzione delle funzioni e del numero delle Province, a fronte delle quali l’Ente comunitario, così come già strutturato ed organizzato, può rivelarsi valido e funzionale strumento e riferimento a livello operativo e gestionale locale e territoriale per gli ambiti interni. Si ribadisce che la cooperazione, l’integrazione e la sinergia istituzionale tra i Comuni del comprensorio montano e la Comunità Montana devono consolidare l’ossatura e la base sulle quali costruire e sviluppare l’associazionismo e la condivisione funzionale – organizzativa del settore dei servizi e delle funzioni comunali e sovracomunali, specialmente in un periodo di profonda crisi economica generale e di sviluppo e completamento delle riforme, come quello attuale. Rimane comunque sempre ancora auspicabile e sostenibile che a livello centrale ed in particolare regionale maturi e si concretizzi la decisa convinzione del recupero delle funzionali potenzialità di sviluppo delle competenze da affidare e da esercitare da parte delle Comunità Montane, che in sostanza in ogni caso favoriscono e promuovono il coordinamento e l’ azione sovracomunale territoriale, soprattutto in presenza dei profondi cambiamenti legislativi sopra richiamati ad indispensabile tutela delle zone dell’entroterra montano. La parte operativa e di programmazione di attività dell’Ente, nella sua esplicazione istituzionale ed amministrativa pubblica , rimane regolata, nell’ambito delle risorse, tradizioni, capacità, storia e tessuto sociale dell’entroterra gestito, dalla disciplina normativa di settore nazionale fondamentale (in particolare : legge 31.01.1994 n. 97 – D.lgs. n. 267/2000 ( artt. 27 e 28 di comparto ) e parte generale per quanto applicabile) e da quella regionale di riforma ( L.R. 01.07.2008 e s.m.i.). Si ritiene infine di dover riaffermare che la montagna, per la sua funzionale sopravvivenza istituzionale, deve porsi come risposta particolarmente attenta al recupero ed allo sviluppo delle risorse socio/economiche, produttive e tradizionali locali delle quali costituisce profonda ed unica testimonianza ed espressione e delle quali costituisce in via prioritaria lo strumento ed il valore esenziale sul quale fondare le azioni ed i programmi di possibile sviluppo. La realtà montana dell’entroterra deve altresì puntare al ripristino ed allo stabile mantenimento dei valori e tradizioni proprie dell’agricoltura,della promozione dei prodotti tipici locali, della salvaguardia ambientale, della valorizzazione, promozione e tutela delle potenzialità che offrono le risorse naturali e patrimoniali locali del territorio atte a favorire, proprio per la loro intrinseca valenza e ricchezza, lo sviluppo delle forme di accoglienza e dell’ offerta turistica oltre agli interventi ecocompatibili sostenibili in tema di energia rinnovabile naturale e pulita. Naturalmente il tutto deve essere funzionalmente coordinato e gestito affinchè ne derivi una valida ricaduta a livello sociale, produttivo ed economico in ambito territoriale, in primis per lo sviluppo delle condizioni di vita e di permanenza delle popolazioni ivi residenti. Da tenere comunque in debita considerazione che ogni possibile sviluppo della gestione dei servizi, delle attività e delle funzioni esercitate, dovrà indispensabilmente essere supportato, condiviso ed istituzionalmente e funzionalmente integrato da tutti i Comuni del territorio che ne costituiscono le fondamenta, confermando anche gli interventi per lo sviluppo della rete tecnologica e del sistema informatico già validamente avviati e più che positivamente sperimentati, che consentono di garantire una spedita, aggiornata e rispondente applicazione ed esplicazione sul territorio della pubblica e privata attività. Cagli, li 07/06/2012

Il Segretario Generale

Dott. Giorgio Dini

Il Responsabile della Programmazione

Rag. Massimo Ciabocchi

Il Responsabile del Servizio Finanziario

Rag. Ovilma Casaccia

Il Rappresentante Legale Rag. Massimo Ciabocchi

Timbro dell’Ente