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La PAN a Forte dei Marmi D opo la tradizionale inau- gurazione della stagione avvenuta lo scorso 1° mag- gio a Rivolto, le Frecce Tri- colori si presentano a Forte dei Marmi per il primo vero bagno di folla del 2008. La nuova formazione della Pat- tuglia Acrobatica Nazionale confida di trovare qui in Versilia le condizioni otti- mali per eseguire il pro- gramma completo che preve- de l’esecuzione di 18 mano- vre di alta acrobazia che hanno come comune deno- minatore armonia e comples- sità tecnica. Ma non solo la PAN darà spet- tacolo, il programma di volo è nutrito e vario. FORTE dei Marmi 11 - 05 - 2008 Euro 2,50 Saluto del Sindaco Il calendario della stagione 2008 I reparti di volo dell’Aeronautica Militare in Toscana 2

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I reparti di volo dell’Aeronautica Militare in Toscana 2 Saluto del Sindaco Il calendario della stagione 2008 Euro 2,50 FORTE dei Marmi 11 - 05 - 2008 1 © Sandro Santioli 2 3 4 6

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La PAN a Forte dei Marmi

Dopo la tradizionale inau-gurazione del la stagione

avvenuta lo scorso 1° mag-gio a Rivolto, le Frecce Tri-colori s i presentano a Fortedei Marmi per i l pr imo verobagno di fol la del 20 0 8. Lanuova formazione del la Pat-tuglia Acrobatica Nazionalec o n f i d a d i t r o v a r e q u i i nVers i l ia le condiz ioni otti-mali p e r e s e g u i r e i l pro-gramma completo che preve-de l ’esecuzione di 18 mano-vre d i a l t a a c r o b a z i a c h ehanno come comune deno-minatore armonia e comples-sità tecnica. Ma non solo la PAN darà spet-tacolo, il programma di volo ènutrito e vario.

FORTE dei Marmi11 - 05 - 2008

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Saluto del Sindaco

Il calendario della stagione 2008

I reparti di volo dell’AeronauticaMilitare in Toscana

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Ci sono simboli di eccellenza,ormai sinonimi del nostroPaese: c’è, ad esempio, la

Ferrari in campo automobilistico;ci sono tante griffe illustrissimenel campo della moda, presentiperaltro in forze anche nel cuoredel nostro paese; ci sono impresee scienziati di chiara fama inmolti campi e ci sono le FrecceTricolori che, dal 1961, anno dinascita della pattuglia acrobaticanazionale dell'Aeronautica Milita-re — peraltro la più numerosa almondo — portano nei cieli, alto ilnome dell’Italia. Eccellenze, che, in campo turisti-co, vedono primeggiare senzameno anche la città di Forte deiMarmi.Inevitabile, dunque, coniugare almassimo livello queste realtà perfesteggiare degnamente i cin-quant’anni del Pontile di Forte deiMarmi: una struttura che nonsolo decora e rifinisce la nostraspiaggia dorata, ma costituisce unlegame con la nostra storia passa-ta e la proiezione del nostro futu-ro turistico. Per questo ci è piaciuta la propo-sta dell’Aeroclub di Marina diMassa — che aldilà dell’apparte-nenza geografica ad una diversaprovincia, respira da sempre, let-teralmente, aria di Versilia — diinvitare i piloti delle Frecce Trico-lori a festeggiare, assieme a noi,questa felice ricorrenza.In questi giorni – ci tengo a dirloda Sindaco - non celebriamoaffatto la vetustà del cemento dei

pali infissi nel nostro mare e nonricordiamo i dieci lustri di presen-ze su quel nastro che si inoltra trai flutti del mare, coronato dalleonde e dai surf dei nostri ragazzi:festeggiamo piuttosto l’essenzastessa di questo paese, che daborgo di naviganti e pescatori hasaputo, proprio grazie al pontile eciò che rappresenta, trovare ideee coraggio imprenditoriale perdiventare l’affermata località bal-neare che oggi siamo.

E le mirabolanti esibizioni deipiloti più bravi al Mondo, siano ilregalo che l’Amministrazionecomunale vuol fare ai cittadini eai frequentatori del Forte, conl’augurio che quei fumi tricoloridi aerei bellissimi e avanzatissimi,stagliati nel terso cielo di maggio,siamo una firma di orgoglionazionale condiviso da tutti.

I l S indacoUmberto Buratt i

© Sandro Santioli

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I l 313° Gruppo AddestramentoAcrobatico “Frecce Tricolori” èdislocato sull’aeroporto di

Rivolto, a pochi chilometri daCodroipo (Udine), nel cuore delFriuli Venezia Giulia. La base èanche sede del 2° Stormo “MarioD’Agostini” . Chiunque avesse visi-tato il “cenacolo” dell’acrobaziacollettiva, nata proprio qui quasi80 anni fa, sa che per giungereall’ingresso dell’aeroporto si per-corre l’ultimo tratto della Ponteb-bana, la statale che taglia l’altapianura friulana da Udine a Porde-none. Tutti gli appassionati che lohanno fatto, non possono nonconfessare di aver provato un’e-mozione del tutto particolare nelmomento in cui hanno superato ilcorpo di guardia e sono entratinella dimora delle “Frecce Tricolo-ri”. Eppure l’atmosfera che sirespira è di assoluta naturale nor-malità. Subito dopo l’ingresso di “Rivolto”un viale alberato conduce diretta-mente in prossimità della pista.L’area logistica si concentra infattiin prossimità dell’ingresso dellabase, con il comando di Stormo e igruppi di supporto. L’area operati-va si sviluppa invece lungo il latomeridionale della pista 06/24, unastriscia d’asfalto lunga 2.990 metrie larga 45, sulla quale si affaccianoinfrastrutture eterogenee sorte inepoche differenti. Procedendoverso l’estremità opposta dellabase si incontrano invece edificidal design più moderno, come latorre di controllo o le avveniristi-che tensostrutture impiegate per“hangarare” gli MB.339 del 313o

Gruppo. A Rivolto lo spazio non manca,

oltretutto la base sorge all’internodel CTR di Aviano, un’ampia zonariservata al traffico aereo militare,abbastanza lontana dagli scali

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Le “Frecce Tricolori” raccolgono l’esperienza e l’addestramento di più di 45 anni di acrobazia aereaitaliana; nel solco di coloro che hanno cresciuto il Gruppo fino a portarlo all’attuale livello di capaci-tà, viene tramandato un programma acrobatico che unisce, in un insuperabile compromesso, spetta-

colarità e tecnica di volo.

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di Treviso, Venezia e Ronchi deiregionali e dalle trafficate aeroviedel Nord Italia: zona ideale perun’attività che si sviluppa princi-palmente sul piano verticale, comequella che vede impegnate per seimesi all’anno le “Frecce Tricolori”.

Dell’Aeronautica Militare le“Frecce Tricolori” sono la compo-nente sicuramente più conosciutae visibile, ma in realtà rappresen-tano la sintesi delle capacità deipiloti e degli specialisti dell'interaForza Armata. Perché questo biso-gna sempre rammentare quando siparla della PAN (Pattuglia Acroba-tica Nazionale): tutti i suoi com-ponenti, piloti e tecnici, sonoinquadrati nei ruoli dell’Aeronau-tica Militare ed hanno quindi subi-to una selezione per l’arruolamen-to e percorso un iter istruzionale eformativo che non differisce daquello dei loro colleghi in serviziopresso gli altri reparti dell’A.M.. Lacompagine acrobatica più numero-sa al mondo, con un programma divolo che prevede l’impiego di diecivelivoli, erede di una tradizioneprestigiosa, è quindi in tutto e pertutto un reparto del’AeronauticaMilitare con particolari compiti dirappresentanza ma che non ha perquesto perso i connotati più pret-tamente operativi. Il 313° GruppoAddestramento Acrobatico “FrecceTricolori” è inquadrato nel Coman-do delle Forze Aerotattiche diattacco e ricognizione “Drago”,con sede a Milano, ed è in grado disvolgere, qualora la catena diComando lo ritenga necessario,operazioni di supporto aereooffensivo in appoggio alle forzeterrestri.

Ardimento, capacità, disciplina,affiatamento, spirito di apparte-nenza, generosità e soprattuttoespressione di una grande tradi-zione culturale non solo aeronau-tica ma di un intero Paese questesono le “Frecce Tricolori”.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2008

Data Evento Località Attività PAN

11 maggio Forte dei Marmi Air Show Forte dei Marmi (LU) Esibizione

18 maggio Trieste Air Show Trieste Esibizione

25 maggio Giornata Azzurra 2008 Pratica di Mare (RM) Esibizione

31 maggio Celebrazione Seniores Finmeccanica Pisa Esibizione

1o giugno Ali sul Lago - Ali di storia Vigna di Valle (RM) Esibizione

02 giugno 61° Anniversario Repubblica Italiana Roma Sorvolo

15 giugno Grado Air Show Grado (GO) Esibizione

21-22 giugno Open Day Leeuwarden (Paesi Bassi) Esibizione

28-29 giugno Meeting de l’Air Dijon (Francia) Esibizione

13 luglio Stintino 2008 Stintino (SS) Esibizione

20 luglio Aeronautica e Salento Brindisi Esibizione

27 luglio 83a edizione del Palio del Golfo La Spezia Esibizione

02 agosto Air Show del Fermano Fermo (AP) Esibizione

03 agosto Fano Air Show Fano (PU) Esibizione

17 agosto W Lignano 2008 Lignano Sabbiadoro (UD) Esibizione

24 agosto Jesolo Air Extreme Jesolo (VE) Esibizione

31 agosto Argentario Azzurro Monte Argentario (GR) Esibizione

07 settembre Caorle Air Show Caorle (VE) Esibizione

20 settembre Manifestazione Aerea Città di Varazze Varazze (SV) Esibizione

21 settembre Manifestazione Aerea Sanremo (IM) Esibizione

28 settembre Ferrara Balloons Festival Ferrara Esibizione

04 novembre Festa Unità Nazionale e delle FF.AA. Roma Sorvolo

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La Formazione 2008 delle Frecce Tricolori

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Il programma 2008 delle Frecce Tricolori si com-pone come quello delle scorso anno di 18 figureche danno vita ad uno spettacolo unico e vera-mente di pregio anche agli occhi degli spettatoripiù smaliziati ed esigenti.Una delle peculiarità di questa armonia tutta tri-colore è quella di essere uno spendido “conti-nuum”. Sono 25 minuti da passare in apnea alter-nando lo sguardo tra la formazione di nove, ledue sezioni, il solista, incroci, salite, tonneaux,schneider per concludersi nel grande ed emozio-nante tricolore finale dell’Alona.

Programma Acrobatico 2008

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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UN PASSATO GLORIOSO

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L’ acrobazia aerea militare collettivaha avuto la sua prima espressioneverso la fine degli anni 20, presso

l’Aeroporto di Campoformido (Udine),sede allora del 1° Stormo Caccia. Fu pro-prio il comandante di questo Reparto, ilcolonnello Rino Corso Fougier, pioniere einiziatore del volo acrobatico collettivo inItalia, a convincere lo Stato Maggiore del-l’allora Regia Aeronautica che il pilotamilitare avrebbe potuto utilizzare l’aero-plano con la massima efficacia nell’impie-go bellico solo dopo aver acquisito sicu-rezza, padronanza, sensibilità e coordina-zione in qualsiasi assetto di volo. Da allo-ra i vari reparti da caccia formarononumerose pattuglie, con compiti sia adde-strativi che dimostrativi, pronte ad esibir-si nelle più importanti manifestazioniaeree italiane ed estere.

Una tradizione riscoperta negli anni Cin-quanta, con l’Aeronautica Militare e ilPaese in piena ricostruzione. In moltiricorderanno ancora nomi come “Cavalli-no Rampante”, “Guizzo”, “Getti Tonanti”,“Diavoli Rossi” e “Lancieri Neri”, entratiormai nella leggenda dell’acrobazia aerea.Lo Stato Maggiore dell’A.M. decise nel1961 di costituire una sola Pattuglia Acro-batica Nazionale composta, su base per-manente, da piloti provenienti da tutti ireparti da caccia dell’Aeronautica Militare.

Così in Friuli Venezia Giulia, a Rivolto,nei pressi di Codroipo (Udine), a soli pochichilometri dalla storica sede di Campofor-mido, sotto la sapiente guida del maggio-re Mario Squarcina, prese vita il 313° Grup-po Addestramento Acrobatico “Frecce Tri-colori” che a oggi, con la formazione dinove velivoli e un solista, costituisce anco-ra la più numerosa compagine acrobaticadel mondo, universalmente riconosciutatra le più prestigiose.

Da allora la Pattuglia Acrobatica Nazio-nale è stata affettuosamente adottata daifriulani, persone generose che, conside-randola parte integrante della realtàregionale, ne condividono, con orgoglio,successi e fama.

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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO

A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole oneutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno specialesensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta inacqua. C. Il giubbotto “secumar” si gonfia automaticamente a contatto conl’acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo è un ulteriore elemento distin-tivo dei piloti delle “Frecce Tricolori”.E. Al momento dell’espulsione dal velivolo, l’attivatore della radiod’emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazionedel pilota da parte delle unità di soccorso.F. Lo spinotto collega l’interfono del casco all’impianto radio del veli-volo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g sigonfia – è alimentato ad aria compressa – per ridurre l’afflusso disangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo così una carenzadi ossigeno al cervello che potrebbe portare alla “visione nera” e allaperdita di conoscenza. H. Indossate a mo’ di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seg-giolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione correttaprima che il pilota abbandoni il velivolo.I. Calzari da volo.L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria nor-male o l’ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota.M. Guanti da volo impermeabili.

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Le “Frecce Tricolori” dispongono in media di15 velivoli MB.339A nella versione PAN chesi differenzia da quella “di serie”, in servizio

presso il 61o Stormo, per la livrea blu e per il siste-ma che genera i fumi colorati. Comandato attra-verso due pulsanti (quello sulla cloche per i fumibianchi e quello sulla manetta per i colorati), l’im-pianto sfrutta un serbatoio subalare di carburanteda esibizione suddiviso in due comparti, uno da170 litri e l’altro da 65 chili di colorante, e due ugel-li posti nel cono di scarico per l’immissione delcolorante nel getto e la successiva vaporizzazioneche genera la scia colorata. Altra peculiarità è chei velivoli della PAN per aumentare la manovrabili-tà lungo l’asse longitudinale (e diminuire il sovrac-carico delle semiali) volano senza i “tip-tank” cilin-drici da 510 litri, montati solo per le trasferte piùlunghe e sostituiti da un’apposita carenatura cheserve a coprire l’estremità alare. I grandi numerigialli che identificano gli aeroplani sono adesivi evengono rimossi in occasione delle revisioni e neicambi velivolo. All’interno della formazione le sol-lecitazioni sono distribuite in modo non uniformeed è per questa ragione che i velivoli dispostilungo la linea centrale subiscono fattori di caricoinferiori rispetto agli esterni, e quindi rimangonoper più stagioni nella stessa posizione mantenen-do il proprio numero, mentre il “10”, ovvero quel-lo del solista, viene sostituito ogni anno con la cel-lula che ha meno ore di volo o quantomeno conquella nelle migliori condizioni. L’efficienza deivelivoli è assicurata dal personale del servizio tec-nico responsabile degli interventi sui velivoli finoal 2o livello manutentivo. Gli specialisti, volontariselezionati secondo criteri simili a quelli previstiper i piloti, svolgono un ruolo fondamentale nel-l’economia della Pattuglia dovendo garantire la“produzione” delle ore di volo non solo sulla basedi Rivolto, ma anche e soprattutto, sugli aeropor-ti di rischieramento dove può essere necessarioeseguire delle riparazioni o dei veri e propri inter-venti manutentivi per assicurare lo svolgimentodell’esibizione. Un C-130J della 46a Brigata Aereasupporta gli MB.339 durante ogni trasferta, tra-sportando il personale specialista di supporto, unsistema AGE, pneumatici di scorta e un certonumero di pezzi di ricambio scelti su base annua-le, tenendo in considerazione il tasso di rottura ela velocità di invecchiamento degli stessi. Per ren-dere minimi i tempi di reazione a un guasto, unaparte degli specialisti vola con gli MB.339; oltre adintervenire direttamente sugli scali intermedi,

MB.339 PAN

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questi tecnici possono eseguire un primo asses-sment del problema in volo e comunicarne il tipoe l’entità all’aeroplano di supporto affinché il per-sonale specialista a bordo possa predisporre quan-to necessario per l’intervento a terra. Qualora unproblema richieda tempi di lavoro incompatibilicon la manifestazione, si ricorre a una delle dueriserve: la prima, sul posto, è il velivolo del coman-dante, mentre l’altra è uno dei “339” rimasti aRivolto. E’ ovvio che durante il periodo estivo l’at-tività del personale tecnico sia finalizzata a garan-tire la disponibilità di tutti i velivoli della forma-zione per le varie manifestazioni mentre durante ilperiodo invernale sono “pane quotidiano” lemanutenzioni programmate delle 150 (che richie-dono un fermo macchina di una settimana), 300(due settimane) e 900 ore (un mese), e le revisio-ni generali, eseguite al raggiungimento delle 1.500ore di volo (LOF, Limite Orario diFunzionamento) o degli otto anni di impiego (LIC,Limite Impiego Calendariale), che richiedono unfermo macchina di 7-9 mesi. Poiché a differenzadegli altri reparti di volo, i velivoli delle Freccevolano più o meno le stesse ore nello stesso inter-vallo di tempo, un’attenta programmazione dellamanutenzione è indispensabile per avere il nume-ro minimo di velivoli disponibili per l’attività adde-strativa e garantire tutti gli aeroplani “abili earruolati” alla fine di aprile per l’inizio della nuovastagione delle manifestazioni.

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I l 4o Stormo viene costituito il 1o giugno 1931 sull’aeroporto diCampoformido con il 9o e il 10o Gruppo. Dopo aver partecipatoall’occupazione dell’Albania, il 4o Stormo, durante la seconda

guerra mondiale, opera in Africa settentrionale con i CR.42 e gliMC.202 e quindi in Sicilia. Dopo l’8 settembre 1943, lo Stormo, tra-sferitosi in Puglia, opera con gli MC.202/205 e i P-39 contro leforze tedesche nei Balcani. Con i DH.100, di cui è dotato perprimo, il 4o Stormo organizza, nel 1952, la prima pattuglia acroba-tica del dopoguerra. Nel 1956 il Reparto, che nel frattempo haassunto la denominazione di 4a Aerobrigata, si trova a Pratica diMare dove, l’anno successivo, con i nuovi F-86E, forma la pattu-glia acrobatica del “Cavallino Rampante”. Nel 1963 arrivano gli F-104G e, anche questa volta, la 4a Aerobrigata (IX, X e XII Gruppo),nel frattempo trasferitasi a Grosseto, è la prima unità dell’A.M. adesserne dotata. Nel 1967 la 4a Aerobrigata “Francesco Baracca” sitrasforma in 4o Stormo (IX Gruppo). Il 1o aprile 1985 passano alledipendenze del 4o Stormo il 20o Gruppo Addestramento Operativoe il 4o RMV (Reparto Manutenzione Velivoli). Impegnato per rin-forzare il fianco sud durante i periodi di tensione nelMediterraneo, il IX Gruppo, con altri reparti F-104, svolge i turnid’allarme in occasione dell’operazione “Allied Force”. Più recente-mente assicura la protezione di aree sensibili da possibili minacceterroristiche come per il G8 di Genova e il Vertice NATO-Russia diPratica di Mare. Il 19 febbraio 2004 giunge a Grosseto il primo

Eurofighter 2000, un biposto, assegnato a un reparto operati-vo dell’Aeronautica Militare. Il 20 aprile 2005 è la volta delprimo esemplare monoposto, assegnato al IX Gruppo. Alla finedel 2005, dalla trasformazione del 4o RMV (RepartoManutenzione Velivoli) nasce, infine, in seno al 4o Stormo il GEA(Gruppo Efficienza Aeromobili), responsabile della manutenzioneavanzata sull’Eurofighter 2000 e dell’addestramento di tutto ilpersonale tecnico. Il 16 dicembre 2005 il 4o Stormo svolge per laprima volta con l’Eurofighter 2000 il servizio d’allarme dellaDifesa Aerea.

Lo Stormo oggi. Alle dipendenze del 4o Stormo “Amedeo d’Aosta”,sull’aeroporto di Grosseto, operano il IX Gruppo CacciaIntercettori e il 20o Gruppo Addestramento Operativo, entrambisu Eurofighter 2000, il GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili), il404o Gruppo STO, il 504o Gruppo SLO, il Gruppo Difesa, la 604a

Squadriglia Collegamenti e Soccorso su AB.212. Attualmente, oltrea contribuire alle cellule d’allarme dell’SSSA (Servizio SorveglianzaSpazio Aereo), il IX Gruppo svolge l’attività addestrativa per ilconseguimento dell “limited combat readiness” da parte dei pilotiche hanno completato presso il 20o Gruppo la transizionesull’Eurofighter 2000. Gli AB.212 della 604a SquadrigliaCollegamenti e Soccorso svolgono, invece, attività SAR nell’areatoscana integrandosi nel servizio di ricerca e soccorso nazionale.

4° STORMO “Amedeo d’Aosta”

Aeronautica Militarei reparti di volo in Toscana

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La 46a Brigata Aerea “Silvio Angelucci” trae origine dal 46o Stor-mo Bombardamento Terrestre, costituito sull’aeroporto “Arturodall’Oro” di Pisa il 15 febbraio 1940 sui gruppi 104o e 105o, entram-bi su S.79. Trasformatosi in reparto aerosiluranti, lo Stormo vieneattivamente impegnato durante il secondo conflitto mondiale.Dopo l’armistizio, i velivoli superstiti sono riuniti nella 253a Squa-driglia che prende parte alla guerra di Liberazione. E’ di questoperiodo la costituzione dello Stormo Trasporti (2o e 98o Gruppo).Nel dopoguerra, lo Stormo Trasporti, basato sull’aeroporto diRoma-Centocelle, dà vita al 46o Stormo, ricostituito a Pisa nel1949. Con l’arrivo dei C-119, i celebri “Vagoni volanti”, lo Stormo sitrasforma in 46a Aerobrigata Trasporti Medi. Gli avvenimenti successivi portano gli equipaggi della 46a sullerotte di tutto il mondo. Nel 1961, a Kindu, nell’assolvimento di unamissione di pace, l’Aerobrigata perde 13 uomini, trucidati da trup-pe congolesi in rivolta. Con l’arrivo, nel 1972, dei C-130H (assegna-ti al ricostituito 50o Gruppo) e, nel 1978, dei G.222 che sostituisco-no definitivamente i C-119, la capacità dell’Aerobrigata viene note-volmente ampliata. Nel 1985 viene adottata l’attuale denomina-zione di 46a Brigata Aerea. Spesso gli uomini e i velivoli della Bri-gata sono stati i primi e gli unici ambasciatori della Nazione, siaquando è stato necessario provvedere al trasporto di aiuti a popo-lazioni colpite da calamità naturali, sia quando si è dovuto procde-re alla tempestiva evacuazione di nostri connazionali dai territorisconvolti da guerre civili. Un’attività densa di rischi e nella qualehanno trovato purtroppo la morte i quattro membri dell’equipag-gio di un G.222 abbattuto durante un volo umanitario con destina-zione Sarajevo. Altro importante contributo è stato quello fornito,a partire dal 1978, alla lotta agli incendi boschivi, attività che è

costata la vita a due equipaggi di G.222. Il 21 settembre 2000 il 2o

Gruppo riceve il primo dei nuovi C-130J Hercules II, mentre nelgiugno 2003 si conclude la gloriosa carriera operativa del C-130H.Il 10 settembre 2005 si svolge la cerimonia ufficiale di dismissionedel G.222 dalla 46a Brigata Aerea sostituito dal C-27J Spartan.La Brigata oggi. Alle dipendenze della 46a Brigata Aerea “SilvioAngelucci”, dislocata sull’aeroporto di Pisa San Giusto, operano –riuniti nel Reparto Volo – il 2o, il 50o e il 98o Gruppo, il CAE (Cen-tro Addestramento Equipaggi) e il GEA (Gruppo Efficienza Aero-mobili). Completano l’organigramma il 446o Reparto STO, il 546o

Reparto SLO e il Gruppo Difesa. 2o e il 50o Gruppo impiegano peril trasporto tattico e strategico, l’aviolancio di uomini e materiale,ecc., il C-130J, nelle due versioni standard e “stretched” (C-130J-30). Dismesso il G.222, il 98o Gruppo è transitato nel corso del2007 sul C-27J Spartan. Della formazione degli equipaggi dientrambe le linee si occupa il CAE che a questo scopo si avvaleanche dell’NTC (National Training Center), uno dei centri di adde-stramento per velivoli militari più grandi e moderni d’Europa,dotato tra l’altro del simulatore di volo “full motion” del C-130J.Nel corso del 2007 la 46a Brigata Aerea ha svolto oltre 13.500 oredi volo trasportando 63.000 passeggeri e circa 6.000.000 di kg dicarico.Oltre al supporto fornito alle operazioni in Libano, in Afghanistan,mei Balcani la Brigata ha effettuato 71 sortite per trasporti sanita-ri d’urgenza e il trasporto di pazienti affetti da patologie altamen-te diffusibili, imbarcati quest’ultimi su una speciale barella inatmosfera controllata e isolata. Sempre nel 2007 la 46a ha svolto113 voli, coordinati con il Ministero dell’Interno, per il trasporto diclandestini dal centro di permanenza temporaneo di Lampedusa.

46a BRIGATA AEREA“Silvio Angelucci”

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28°GRUPPO SQUADRONI AVES TUCANO

Il 28° Gruppo Squadroni AVES “TUCANO”basato a Viterbo è l’unico reparto dell’E-sercito dotato di aerei, nella fattispecie ilDornier 228 ed il Piaggio P180; il reparto èalle dipendenze della Brigata AVES ed hacome incarico principale il trasporto e colle-gamento logistico.Il Dornier 228/212 è un velivolo biturbina adala alta equipaggiato con due motori GarrettTPE331 da 866 Shp ciascuno; ha un aperturaalare di 17 metri circa e può essere rapidamente configu-rato per il:• trasporto paratruppe (fino a 19); • trasporto passeggeri alta densità (fino a 15);• trasporto Vip 8 passeggeri con tavolini;• trasporto cargo (fino a 1400 kg);• trasporto sanitario (6 barelle + 4 medici).Può operare su piste semi preparate di lunghezza mini-ma di 600-800 metri in configurazione STOL.Può volare sia di giorno che di notte sia con le regole delvolo a vista che in volo strumentale; è dotato di un navi-gatore multi sensore, da un radar meteo con la possibili-tà di sovrapposizione della rotta che sista volando eautopilota. E’ equipaggiato con 2 radio VHF, 2 radio FM,1 radio UHF ed una radio HF. I compiti principali svolti da parte dei velivoli Dorniersono:• Lanci paracadutisti sia con la tecnica della cadu-

ta libera checon funi divincolo;• Aviori-fornimentidi materiali

sia diurni chenotturni;

• Airborne FAC e Posto Comando in volo;• Infiltrazione ed esfiltrazione di distaccamentioperativi di personale per le operazioni speciali;• Trasporto personale.

Durante il 2007 i velivoli Dornier 228 del 28° hannoeffettuato 430 sortite in favore della Folgore per untotale di oltre 4500 tra lanci a fune di vincolo e lanci adapertura comandata, a questi vanno aggiunti almenoaltri 500 lanci effettuati dal 4° Rgt alpini paracadutisti,dal COFS (Comando Forze Speciali) e da elementi delleforze speciali straniere (Egiziani e Bulgari). Il supportoalle forze speciali si è estrinsecato in aviorifornimenti dimateriali in favore del 185° RAO (Reggimento acquisi-zione Obiettivi) e del 9° Rgt Incursori, di lanci di mante-nimento in favore del COFS; inoltre un velivolo con treequipaggi e una squadra di supporto al suolo ha parteci-pato all’esercitazione per reparti speciali “Nottescura/Loyal Sword 2007”

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Prodotto da AgustaWestland, l’EH-101rappresenta quanto di più avanzatol’industria elicotteristica possa oggi

offrire nella categoria delle 16 tonnellate.L’EH-101 permette una flessibilità di configu-razioni e d’impiego in grado di soddisfare ipiù diversi requisiti militari e civili, combina-ta con un’economia d’esercizio che nessunaltro elicottero della sua classe può vantare.

L’EH-101 è offerto sul mercato statuniten-se, in collaborazione con Lockheed Martin eBell Helicopter, nella versione US-101, giàselezionata in 23 unità quale nuovo elicotteroper il trasporto presidenziale negli Stati Uniti.In Italia, invece, l’EH-101 è stato adottatodalla Marina Militare che lo impiega come eli-cottero antisom e da attacco contro unità disuperficie, nonché per il supporto alle forzeanfibie. Tra le caratteristiche peculiari di que-sta macchina il livello di sicurezza garantitodai tre motori, il sistema HUMS (Health andUsage Monitoring System) per il controllodelle condizioni e dell’usura dei componentidinamici e dei propulsori e l’avionica avanza-ta dall’elevato potenziale di crescita.

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AGUSTAWESTLAND EH-101diametro rotore 18,60 m - lunghezza totale 22,80 m - pesomassimo al decollo versione utility 15.600 kg - impianto pro-pulsivo: tre turbine General Electric T700/T6A1 da 1.394 kW(1.870 sHP) continui - velocità di crociera 280 km/h (150 kts)- raggio d’azione massimo versione utility 1.390 km - autono-mia massima versione utility 6h 5 min - equipaggio: 1-2 piloti,2 specialisti e fino a 30 passeggeri.

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Derivato dal Canadair CL-215, del quale conserva l’impo-stazione generale, il Bombardier Aerospace CL-415 è unvelivolo anfibio multimissione anche se utilizzato prin-

cipalmente per la lotta agli incendi boschivi. Potenzialmente èimpiegabile anche come pattugliatore marittimo e per ricercae soccorso (SAR, Search And Rescue).

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica dipoter ricaricare i serbatoi per l’acqua da scaricare sugli incendidirettamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a unmassimo di oltre 6 tonnellate d’acqua occorrono appena 12secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motoriturboelica il CL-415 ha, rispetto al “215”, un incremento dipotenza del 15% e una maggiore velocità di crociera.Questo anfibio – nato per operare efficientemente in regionidensamente forestate, ma ricche di specchi d'acqua – è oggiampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 èimpiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che haaffidato la gestione della propria flotta a una società civile. Perconseguire una maggiore flessibilità operativa nella lotta anti-cendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengonorischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere leprevedibili situazioni di emergenza in meno di un’ora di volo.I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono laflotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-prio per una migliore gestione di questa componente dall’ot-tobre si è dotato della Direzione “Attività Aeronautica”: La

Direzione – che si avvale di professionalità altamente qualifi-cate, attinte prevalentemente dell’Aeronautica Militare, maanche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato – halo scopo di curare le problematiche connesse con la gestionedella flotta aerea del Dipartimento (CL-415, P.180. A.109 eAW.139) mantenendone il livello operativo costantementeadeguato alle esigenze del Paese.

BOMBARDIER AEROSPACE (CANADAIR) CL-415apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m- superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - pesomassimo al decollo 21.319 kg (dall’acqua), 19.890 kg (daterra) - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & WhitneyCanada PW123AF da 1.775 kW (2.380 sHP) al decollo - velo-cità massima a 10.000 ft 375 km/h (203 kts) - corsa di decol-lo 814 m (da terra) 844 m (dall’acqua) - corsa di atterraggio664 m (da terra) 674 m (dall’acqua) - autonomia di trasfe-rimento 2.427 km (1.310 mn) - equipaggio: 2 piloti, 4 spe-cialisti/osservatori

Canadair CL-415

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La pattuglia “danzante” motoalianti d’epoca “BlueVoltige” nasce nella primavera 2000 da un’idea di dueamici piloti accomunati dalla passione per gli aeropla-

ni d’epoca: Fabio Iannaccone e Ivan Prizzon.La denominazione di “pattuglia danzante” indica lacaratteristica non puramente acrobatica dell’esibizionedi questo team, formato da due motoalianti Fournier,un monoposto RF4D e un biposto semiacrobatico RF5.Voltige è un termine francese sinonimo di un volodolce, armonioso e privo di strappi che “Blue Voltige”,dopo molte ore di allenamento, determinazione e affia-tamento, è riuscita a coordinare e sviluppare in un pro-gramma della durata di 15 minuti di particolare effettoed emozione. I due eleganti e silenziosi motoaliantiFournier eseguono appunto figure dolci e armoniosetali da sembrare un balletto dell’aria, unico nel suogenere, enfatizzato dal sottofondo musicale e dall’usodei fumogeni.La base operativa di “Blue Voltige” è sull’aviosuperficieCampo Jonathan, una splendida area verde lungo il fiumePiave, immersa nelle Grave di Papadopoli (Treviso), dallaquale abitualmente la pattuglia decolla per effettuare gliallenamenti e per partecipare alle varie manifestazioniorganizzate in Italia e in Europa. I motoalianti Fourniersono velivoli degli anni Sessanta dalle linee molto filanti eaerodinamiche, progettati dal francese Renè Fournier ecostruiti dalla tedesca Sportavia Putzer. Hanno entrambistruttura in legno rivestita in tela e un caratteristico car-rello monotraccia biciclo retrattile. I motori, invece, sonodei quattro cilindri di derivazione automobilistica. I piloti

del team sono dunque Fabio Iannaccone, che vola con ilmonoposto RF4D, e Ivan Prizzon che, invece, si esibisce aicomandi dell’RF5. Sono amici e coetanei, entrambi classe1972. Al loro attivo hanno ciascuno circa 1.000 ore di volo.Per informazioni il team “Blue Voltige” può essere contat-tato tramite il sito www.bluevoltige.it, l’[email protected] o al numero telefonico 348/8969999.

SPORTAVIA PUTZER FOURNIER RF4Dapertura alare 11,26 m - lunghezza 6,05 - altezza 1,60 - impianto propulsi-vo: un motore Rectimo AR1200 da 39 HP con elica bipala - velocità massi-ma 200 km/h - velocità di crociera 180 km/h - autonomia 3h - equipaggio:1 pilota

SPORTAVIA PUTZER FOURNIER RF5apertura alare 13,74 m (9 m ripiegato) - lunghezza 7,80 - altezza 1,96 -impianto propulsivo: un motore Limbach 2000 da 80 HP con elica bipala -velocità massima 205 km/h - velocità di crociera 190 km/h - autonomia 4h- equipaggio: 1-2 piloti

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Il velivolo progettato in Fiat spa negli anni 40 vede la luce nel1947. Costruito per l'A.M.I. come addestratore, monta il motoreAlfa Romeo 115 ter a sei cilindri da 215 hp, raffreddato ad aria.Ha un'apertura alare di mt. 10,40, una larghezza di ml. 8,50 edun'altezza di ml. 2,40.Con un peso di 1.442 kg. al decollo può raggiungere una velocitàdi 312 km/h. a livello del mare.Ha una quota massima operativa di 5.400 metri con un'autono-mia di 500 km..

Il carrello biciclo viene retratto con l'ausilio di un impiantoidraulico che agisce anche sui flaps.Il velivolo è acrobatico, nelle sole figure posi-tive, essendo muni-to di carburatori non invertiti.Ai 150 esemplari ordinati dall'A.M.I., si aggiun-sero una settanti-na di unità destinate all'esporta-zione e acquistate dalla Siria edall'Argentina. Il Fiat G.46 venne costruito in due versioni basela A monoposto, la B biposto ed in quattro sottoserie differentiper l'adozione di propulsori diversi.

FIAT G.46

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Il velivolo Fiat. G.59 fu costruito in Italia nel 1951, convertendola cellula della versione bellica G.55 “Centauro” con motoreDB605 e motorizzandolo con un motore Rolls Royce MerlinMKIII da 1450 hp, successivamente da noi portato a circa 1750cavalli. Fu impiegato dall’Aeronautica Militare sino al 1965 e

risultò l’ultimo caccia a pistoni prodotto in Italia.Il velivolo che interverrà a Forte dei Marmi è l’unico esemplareancora volante al mondo ed è stato utilizzato, camuffato da G.55con le insegne tedesche, nel film U571. I Tedeschi ne avevano indotazione alcuni esemplari.

FIAT G.59

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JET A-1 e AVGAS 100 LL DI QUALITA’ TOTAL

Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa

presso il tribunale di RomaDirettore responsabile: Alessio Piano

Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellin, 434 – 00125 Roma

tel. +39 06 999.09.378 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it

e-mail: [email protected]./p.IVA: 09339321003

testi: Aeronautica Militare, Aeroporto Massa, Brochure PAN, David Cenciotti,Esercito Italiano, Alessio Piano

progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli

foto: © Frecce Tricolori 2007 - Troupe Azzurra

Anno 2° - numero 2 - 11 maggio 2008finito di stampare nel mese di maggio 2008

presso gli stabilimenti dell’azienda tipografica editoriale Litograf srlZona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI (PG)

Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110www.litograf.it

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