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uniti nella lotta alle malattie reumatiche

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INDICE

SEZIONE SANITA’

- 4 Milioni di italiani rinunciano a curarsi - Pag. 3 - Marialuisa Lorefice: 150 mln in tre anni - Pag. 4 - Pensione di cittadinanza 2019: spetta anche agli invalidi - Pag. 4-6 - Spesa sanitaria al 6,5% Pil nel 2019 - Pag. 6

SEZIONE INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

- “Sostegno Reum Amico 2019” - Pag. 7-8 - IV Meeting A.I.R.A. O.n.l.u.s. visto dai miei occhi - Pag. 9-10 - Premio Midali Renato 2018 - Pag. 11-12 - Nicoletta Di Stefano: il mio “Rimini 2018” - Pag. 12-13 - Iridologia e cure naturali: offerto dall’A.I.R.A. O.n.l.u.s. - Pag. 13-14 - Regione Lombardia e lotta alla fibromialgia - Pag. 15-16 - Regione Sicilia: attività 2018 - Pag. 16-18

SEZIONE INFORMAZIONE SCIENTIFICA

- Esposizione al fumo passivo e Artrite reumatoide - Pag. 19-20 - Artrite Reumatoide:: lo smog aumenta il rischio - Pag. 20 - Farmaci biosimilari - Pag. 21 - A.I.R.A. O.n.l.u.s. dove siamo - Pag. 21-22

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meeting 2018 a.i.r.a. O.n.l.u.s.alCuni mOmenti

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SANITA’

4 MILIONI DI ITALIANI

RINUNCIANO A CURARSI

MANOVRA. ISTAT IN AUDIZIONE: “SONO 4 MILIONI gLI ITALIANI ChE RINUNCIANO ALLE CURE PER MO-TIVI ECONOMICI. MENTRE CIRCA 2 MILIONI RINUNCIANO PER PRObLE-MI DI LISTE D’ATTESA”

A rinunciare in maggior numero sono “i più anziani, tra i 45 e 64 anni” e “rilevante” ha detto il presidente Franzini, “è l’intrec-cio tra rinuncia e condizioni economiche”. Questi alcuni dei dati forniti dall’Istat du-rante l’audizione in Commissione bilancio. Numeri che sembrano ridimensionare no-tevolmente la recente indagine Censis nella quale si parlava di ben 12,2 milioni di ita-liani che avrebbero rinunciato alle cure per motivi economici.

IL TESTO

“La rinuncia a visite o accertamenti specia-listici per problemi di liste di attesa com-plessivamente riguarda circa 2 milioni di persone (3,3% dell’intera popolazione”. Mentre “sono oltre 4 milioni le persone che rinunciano per motivi economici”. A rinunciare di più sono “i più anziani, tra i 45 e i 64 anni” e “rilevante è l’intreccio tra

rinuncia e condizioni economiche”. La di-stribuzione territoriale è “disomogenea, con una maggiore incidenza nelle isole” e, infine, le rinunce sono “più frequenti per le visite specialistiche che non per gli accer-tamenti”. Questi alcuni dei dati forniti dal presidente Istat, Maurizio Franzini, oggi in audizione alla Camera sulle misure della manovra. Numeri, quelli esposti dall’Istat, che fanno riferimento al 2017 e ridimen-sionano ancora una volta il dato di 12,2 milioni di italiani che avrebbero rinunciato alle cure per motivi economici sendo una precedente ricerca del Censis. “Ipotizzando costanti sia i tassi di fecondi-tà osservati nel 2017 per ordine di nascita, sia la popolazione femminile residente tra i 15 e 49 anni al 1 gennaio 2018, si stima la nascita di circa 51 mila terzi figli nel 2019. Questo numero era intorno ai 53 mila tra il 2013 e 2015 e intorno a 51 mila tra il 2016 e 2017”, ha spiegato Franzini a proposito dell’incentivo previsto in manovra alla na-scita del terzo figlio. Franzini ha ricordato che la media di figli per donna, per le nate a metà degli anni 70, è stimata nell’1,4% e che “a livello nazionale la quota di donne senza figli è in continuo aumento da una generazione all’altra: era di circa una su 10 per le nate nel 1950, è cresciuta a circa 1 su 5 per le nate a metà degli anni 70. Paralle-lamente aumentano, leggermente, le donne con un solo figlio e crolla il numero di don-ne con almeno due figli”.

g.R. (quotidiano sanità.it)

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SANITA’

MARIALUISA LOREFICE (M5S):

“IN MANOVRA 150 MLN IN 3 ANNI PER RIDURRE LISTE D’ATTESA”

I dati sugli italiani che rinunciano alle cure per problemi di lista d’attesa sono al-larmanti, ma anche prima di avere i nume-ri Istat avevamo contezza della situazione. Infatti, insieme al nostro ministro giulia grillo, ci siamo subito messi al lavoro per porvi rimedio”. Lo afferma Marialucia Lo-refice, deputata del MoVimento 5 Stelle e presidente della commissione Affari Socia-li. “garantire a tutti l’accesso alle cure è una priorità di questo governo: in legge di bi-lancio è stato inserito un fondo da 150 mi-lioni di euro per i prossimi tre anni proprio per gestire e ridurre le liste d’attesa. Il mini-stro grillo, inoltre, è impegnato per giun-gere a una rimodulazione dei ticket sanita-ri”, prosegue Lorefice. “Insieme al fondo per la riduzione delle li-ste d’attesa, un forte impulso alla semplifi-cazione dei sistemi di prenotazione lo darà il nuovo Piano nazionale di governo sulle liste d’attesa, che andrà ad aggiornare il precedente (PNgLA 2010-2012) che è vec-

chio di sei anni. Non è tollerabile che i cit-tadini debbano aspettare tempi infiniti per una vista o una diagnosi, ed è inconcepibile che in uno Stato civile e democratico si ar-rivi addirittura a rinunciare alle cure a cau-sa di questo problema o di motivi econo-mici. Ma il cambiamento è iniziato: stiamo rilanciando la sanità pubblica, rendendola finalmente accessibile ed equa”, conclude la portavoce del MoVimento 5 Stelle.

(quotidiano sanità.it)

PENSIONE DI CITTADINANZA 2019: spetta anche agli invalidi civili

Oltre al reddito, bandiera portante del Movimento 5 stelle nella battaglia della Legge di bilancio è stata la Pensione di cit-tadinanza. Sappiamo dallo scorso lunedì 15 ottobre, che la misura è sata inserita nella Manovra 2019, assieme al fratello Reddito di cittadinanza.

Tutte le novità sul Reddito di cittadinanza

Una vasta platea di persone anziane o co-munque in pensione potrà beneficiarne nel proprio assegno pensionistico, essendo una delle misure cardine che il Movimen-to penta stellato, capitanato al governo dal vicepremier Luigi Di Maio, ha voluto come

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SANITA’

misura di contrasto alla povertà in Italia. In particolare indirizzata a chi vive, secondo le soglie Istat, al di sotto della soglia di pover-tà: stabilità in 780 euro al mese.

La pensione di cittadinanza, pronta a rivo-luzionare il sistema pensionistico italiano assieme alla Quota 100, consentirà a chiun-que nel proprio reddito pensionistico non raggiunga questa somma mensile, di arri-varci in qualche modo. Come? Con un’inte-grazione alla propria pensione. E secondo le ultime novità, anche chi percepisce la pen-sione di invalidità o l’assegno sociale sarà in-teressato dalla prestazione assistenziale, che scalda i motori in vista dell’entrata in vigore nel 2019.

Vediamo in dettaglio cosa prevede la pen-sione di cittadinanza e chi potrà beneficiar-ne.

Pensione di cittadinanza 2019: cosa prevede

Fortemente voluta dal Movimento 5 stelle, è parente stretta del Reddito di cittadinan-za. A differenza di quest’ultimo rivolto a chi non ha ancora raggiunto l’età pensionabile, non ha un lavoro e vive al di sotto della so-glia di povertà, la pensione di cittadinanza punta ad aiutare le persone già in pensione, ma che col proprio assegno pensionistico risultano comunque essere al di sotto della soglia di povertà.

Si tratta di un’integrazione alla propria pen-sione percepita, fino al raggiungimento di 780 euro mensili. In pratica tutte le pensioni dal 2019 saranno portate alla cifra minima di 780 euro. chi non raggiunge questa soglia riceverà un assegno integrativo che gli con-sente di arrivarci.

Per fare alcuni esempi, funziona così:

•Chi percepisce 400 euro al mese di pensio-ne, riceverà un’integrazione nel proprio as-segno di 380 euro, la cui somma fa 780 euro mensili.

•Chi percepisce invece 500 euro al mese, verrà aiutato con un’integrazione di euro 280. E così via.

Pensione di cittadinanza 2019: quando en-tra in vigore

A differenza del fratello Reddito di cittadi-nanza, che pare entrerà in vigore verso mar-zo-aprile 2019 (in attesa di una previa rifor-ma dei centri per l’impiego), la pensione di cittadinanza dovrebbe vedere la luce già da gennaio-febbraio 2019.

Pensione di cittadinanza 2019: chi ne ha di-ritto

Veniamo al punto. Quali pensionati potran-no accedere a questa prestazione assisten-ziale? Ecco alcuni requisiti specifici che sa-ranno richiesti:

•Essere già titolari di una pensione;•Essere italiani o stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni (se sarà equiparata anche sotto questo punto di vista al Reddito di cit-tadinanza);•Avere un assegno pensionistico al di sotto della soglia minima di 780 euro mensili;•Dimostrare un reddito Isee inferiore a una certa soglia, presumibilmente 9.300 euro.

Appurato questo, vediamo ora quali tipi di pensioni possono ambire all’integrazione minima concessa dalla pensione di cittadi-nanza.

Pensione di cittadinanza: anche per le pen-sioni di invalidità minime e sociali

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SANITA’

Sembra ormai scontato che la pensione di cittadinanza spetterà a:

•Pensionati che percepiscono la pensione minima;•Pensionati che percepiscono la pensione di invalidità, quindi invalidi civili:•Pensionati che percepiscono l’assegno so-ciale

Pensione di cittadinanza per invalidi civili: quanto spetta?

Facendo solo un esempio, considerando l’at-tuale assegno percepito da un pensionato cieco civile assoluto, che è di 305,56 euro per i redditi di 16.664,36 euro, la sua pensione di cittadinanza (l’integrazione da parte dello Stato) sarà di euro 474,44 euro.

SPESA SANITARIA AL 6,5% PIL NEL 2019

Nuove assunzioni, stabilizzazioni, potenzia-mento borse di studio e revisione normativa su dirigenza sanitaria. Il documento inviato

a bruxelles

Il governo ha inviato il Documen-to programmatico di bilancio, all’in-domani del via libera da parte del Consiglio dei Ministri alla legge di bilancio, Decreto Fiscale e Decreto semplificazione. Nel testo viene con-

fermato il deficit al 2,4% ,nonostan-te la bocciatura nei giorni scorsi da parte dell’Upb. Negative le reazioni da bruxelles. Juncker: “La deviazione italiana è inaccettabile”.

Dopo il via libera di ieri sera da parte del Consiglio dei ministri sulla legge di bilan-cio, il Decreto fiscale ed il Decreto semplifi-cazione, l’Italia ha inviato oggi a bruxelles il Documento programmatico di bilancio. Nel testo viene confermato il deficit al 2,4% ,no-nostante la bocciatura nei giorni scorsi da parte dell’Upb. Per quanto riguarda invece la sanità, si spie-ga che la spesa sanitaria in rapporto al Pil si attesta in media sul 6,7% nel quinquennio 2014-2018, e scenderà al 6,5% nel 2019. Tra le raccomandazioni specifiche per il Pa-ese vengono poi inserite anche le politiche per il personale della sanità:

1) completamento dei processi di assunzio-ne e stabilizzazione del personale;2) potenziamento delle borse di studio a fa-vore di giovani medici;3) revisione della normativa in materia di dirigenza sanitaria. Le reazioni a bruxells sono state da subito negative.

“Se accettassimo il derapage previsto dalla manovra rispetto alle regole europee alcuni Paesi ci coprirebbero di ingiurie e invettive con l’accusa di essere troppo flessibili con l’Italia”, ha detto il presidente della Commis-sione Ue Jean-Claude Juncker in un incon-tro con la stampa italiana.

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INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

Anche per l’anno 2019 viene riproposto il progetto “Sostegno Reum Amico” indirizza-to all’aiuto economico al malato reumatico iscritto all’A.I.R.A. O.n.l.u.s., mantenendo invariate le copertura passate e portando il fondo annuo a € 3.500,00 destinando una quota del 5 per mille dell’IRPEF alla coper-tura di particolari spese dedicate a situazio-ni mediche del malato reumatico.La crisi economica e le continue restrizioni nel tentativo di raggiungere il pareggio di bilancio devono far riflettere gli operatori del settore, se poi consideriamo che il co-sto totale delle malattie reumatiche in Italia raggiunge i 4 miliardi di euro l’anno è facil-mente intuibile quanto possano essere sen-sibili gli interventi di riduzione della spesa in questo settore, mettendo a grosso rischio il diritto alla salute tra l’altro sancito dalla nostra Costituzione. Crediamo che mettere a disposizione degli associati la quota del 5 per mille dell’IRPEF ricevuto, al netto del-le spese vive necessarie alla sopravvivenza dell’A.I.R.A. O.n.l.u.s., sia un atto dovuto.

Con questo l’A.I.R.A. O.n.l.u.s. non pre-tende di sostituirsi al sistema sanitario, ma supplire nei momenti di maggior bisogno alla carenza assistenziale del malato reu-matico iscritto all’organizzazione.

Variazioni per l’anno 2019 del nuovo Sostegno Reum Amico

- Versamento quota non più obbligato- ria; - Abbassamento ad un anno del perio- do minimo d’iscrizione; - Introduzione copertura ricerca anti- corpi negli esami ematici.

1. 50% di copertura relativo all’acquisto dell’ausilio ortopedico fatturato, con un margine non superiore a € 300,00;

2. 70% di copertura per spese di viaggio da casa ad ospedale in caso di ricovero in un reparto di reumatologia e/o di un inter-vento chirurgico o in caso di terapie far-macologiche presso strutture ospedaliere, sempre nell’ambito reumatologico, utiliz-zando il congedo per cure per gli invalidi, ex art. 7, d. lgs. n. 119/2011, con un margi-ne non superiore a € 300,00;

3. 50% di copertura per spese legate alla fisioterapia e idrochinesiterapia riabili-tativa, con un margine non superiore a € 250,00;

“SOSTEgNO REUM AMICO” ANNO 2019

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INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

4. 70% di copertura per spese legate all’e-secuzione di una TAC o RMN o Ecografia, con un margine non superiore a € 250,00;

5. 50% di copertura per spese legate all’ese-cuzione di una visita specialistica in ocu-listica, con un margine non superiore a € 250,00;

6. 50% di copertura per spese legate all’e-secuzione della terapia del dolore, con un margine non superiore a € 250,00;

7. 70% di copertura per spese legate all’ese-cuzione del Quantiferon Test e per la ricerca degli Anticorpi, presentando i ticket pagati durante l’anno solare.

I criteri con cui un associato può accedere a questi fondi sono i seguenti:

- essere socio ordinario A.I.R.A. O.n.l.u.s. da almeno 1 anno;

- aver indicato nel modulo d’iscrizione A.I.R.A. O.n.l.u.s. lo status di malato;

- le spese, per cui si richiede la copertura, devono essere legate alla malattia reumatica da cui si è affetti;

- presentare all’atto della richiesta regola-re fattura o ricevuta della somma pagata intestata al richiedente accompagnata da fotocopia tessera associativa e dal modulo A.I.R.A. O.n.l.u.s. compilato in tutte le sue parti; per le richieste relative al punto 1 alle-gare la documentazione medica attestante la richiesta dell’ausilio; per le richieste relative al punto 2 allegare documentazione medica attestante: dimissioni dall’ospedale e/o ti-pologia d’intervento chirurgico e/o terapia farmacologica in Day Hospital; per i punti 3, 4, 5 e 6 presentare le richieste mediche e/o

documenti medici certificanti la motivazio-ne del trattamento;

- presentare la richiesta, corredata dalla do-cumentazione sopra indicata, entro 4 mesi dalla data della fattura/ricevuta.Si annota altresì:

- il progetto è legato al percepimento della quota 5 per mille dell’IRPEF e ha durata di 1 anno;

- l’accesso al fondo è consentito due volte l’anno e la seconda richiesta non deve essere utilizzata per lo stesso motivo della prece-dente, a condizione che rispecchi i criteri di cui sopra;

- la sua approvazione e/o rifiuto deve esse-re valutato dalla sede A.I.R.A. O.n.l.u.s. che verifica i requisiti sopra riportati e l’effettiva disponibilità economica messa a disposizio-ne annualmente. Al termine della valutazio-ne, verrà comunicato al richiedente a mezzo mail o posta il risultato ottenuto sia esso po-sitivo, e conseguente sua liquidazione, che negativo;

- il tetto massimo del fondo di copertura globale per il terzo anno (2017) è fissato in € 7.500,00, oltre cui tutte le richieste ulteriori saranno congelate sino a nuovo stanziamen-to.

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INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

IV MEETINg A.I.R.A. O.N.L.U.S. RIMINIIV MEETINg

A.I.R.A. O.N.L.U.S.

SPECIALE MEETINg A.I.R.A Onlus Rimini 2018

Visto dai miei occhi

Due splendide e indimenticabili giornate trascorse insieme al mondo di aira, circon-data da soci, volontari, operatori e medici, tutti insieme per condividere un’atmosfera intensa come solo l’essere umano sa dare, ri-lassante grazie anche alla splendida location sul mare, informativa grazie all’interven-to di specialisti …. in una parola magica, una magia che traspare dalla condivisione di momenti in un’atmosfera dove ci si sente accolti e tutti amici che condividono in ar-monia una piccola fetta della loro vita. Quest’anno presiede e presenta il meeting, emozionata, Morena Mangialetti perché purtroppo la malattia non fa sconti al Pre-sidente e fondatore dell’associazione Stefano

Spelta, anima e fulcro dell’associazione che con sofferenza fisica e questa volte forse più mentale, presiede dietro le quinte, organiz-zando e dirigendo tutti i collaboratori affin-chè il Meeting 2018 ci sia!

Quanta rabbia e che sofferenza non poter partecipare a questo straordinario evento, momento di condivisione e gioia. Premesso che la tua mancanza si è sentita, ce l’abbiamo messa tutta, col cuore, facendo del nostro meglio, ci vediamo al prossimo Stefano! Presenti le associazioni tramite i loro rap-presentati: Aloise Manuela Presidente del-la Lega Italiana Sclerosi Sistemica, Rocco Furfari vicepresidente dell’AbAR, M. grazia Pisu Presidente dell’ALOMAR, Franco Frati rappresentante italiano di LESS e Stefano Fi-letti il nostro referente della Sicilia.Una toccante partecipazione di Nicoletta di Stefano che presentando il suo libro “Il so-gno di una Vita”, emoziona col suo racconto: l’esperienza di una giovane e bella ragazza in fiore che trovatasi di fronte ad una dura pro-va che la vita le mette di fronte, reagisce e si ri-inventa anche grazie all’aiuto e all’amore della famiglia, ingrediente fondamentale ed

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INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

IV MEETINg A.I.R.A. O.N.L.U.S. RIMINIindispensabile di ogni ricetta ben riuscita.Presentata la lettera aperta di graziano, che si scontra con i problemi della malattia fin dalla tenera età di 2 anni e grazie ai passi gi-ganti fatti dalla medicina (per fortuna sem-pre in corsa ed in ricerca), ad una mamma tenace si trasferisce dall’Albania in Italia e non ultimo grazie alla solidarietà di uno di noi, trova la forza di sentirsi fortunato. Pa-role di un ragazzo di 10 anni che lasciano il segno, traspare la sofferenza ma anche la voglia di vivere ed essere partecipe. grazia-no lancia un appello, una richiesta esplicita -che credo abbracci e sia condivisa da tutti coloro che si trovano in difficoltà- a questa società: inclusione; una società la nostra in cui a volte gli ostacoli più difficili e pesan-ti da “digerire” sono posti dall’essere uma-no stesso ….. un messaggio forte! Apriamo animo e cuore, insieme alla porta di casa, a questa vita e alle persone che durante il cammino incontriamo.

L’assegnazione del premio “Midali Renato” alla nostra tesoriera Sabina Suliman che, con devozione e grande impegno e forza d’animo dedica il suo tempo all’associazio-ne; una piccola grande donna, una collabo-ratrice preziosa.Molto interessanti gli interventi dei dottori, che hanno messo a diposizione la loro co-noscenza rispondendo alle domande dei partecipanti, con la semplicità che esprime-rebbe un amico, un grande grazie:

• Prof. Giuseppe Bova presenta la sua “Relazione tra fibromialgia e microbiotica intestinale. Possibilità di una dieta senza glutine e Lieviti• D.ssa Cantini affronta l’arogo-mento “Nuove strategie riabilitative nel

paziente affetto da patologia reumatica e S.fibromialgica: integrazione tra esercizio terapeutico ed agopuntura”• Dr. Giuseppe Falcone parla del “Ruolo dell’esercizio terapeutico nel pazien-te reumatico”• Prof. Antonio Vespasiani illustra “La Crioterapia sistemica o Total body nel-la cura della cura delle malattie del sistema osteo-articolare e del sistema immunitario”• Dr Elio Marciano propone “L’artrite reumatoide in ortopedia”• Dr Roberto Gorla “Poliartriti Oggi”

AIRA UN MONDO IN MOVIMENTO

Da quest’anno in A.i.r.a. O.n.l.u.s. c’è anche Pia Zirpolo, referente fibromialgica Una presenza, che arricchisce il mondo Aira, aiuta i malati fibromialgici con consi-gli ed indicazioni come un’addetta ai lavori appassionata sa fare. Presenzia in sede nelle giornate di giovedi e domenica mattina, ma prosegue anche a casa il suo impegno.Con la sua carica e la sua tenacia lotta per il riconoscimento della fibromialgia come malattia ed ha ottenuto un incontro in Re-gione, tenutosi il 12 settembre 2018, al fine di diffondere la conoscenza e sensibilizzare al fine di “individuare ambiti di intervento”.

Ma ancora altre proposte sono in via di stu-dio e realizzazione per offrire sempre nuovi supporti ai soci. Maria Luce, socia fonda-trice, appassionata e studiosa di Iridologia, metterà a disposizione la sua conoscenza tramite l’analisi dell’iride che sarà effettuata su appuntamento presso locale adiacente la sede sociale.

S. Luisa

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INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

A Sabina Suma la targa assegnata nel 2018

A Sabina Suman tesoriera A.I.R.A. O.n.l.u.s. in occasione del Meeting di Ri-mini 2018 è STATO assegnato il premio vinto ed intitolato a “Midali Renato”. La vo-tazione indetta tramite internet a cui tutti possono partecipare liberamente, ha dato il suo verdetto e con grande soddisfazione da parte di tutto il gruppo una delle fondatrici dell’organizzazione ha vinto meritatamente il riconoscimento. Da anni Sabina lotta contro l’artrite reuma-toide avuta sin da piccola e dalla sua fonda-

zione, con tenacia e senso del dovere guida la tesoreria dell’associazione, contribuendo volontariamento alla vita associativa. A lei tutta la nostra stima e i complimenti per la meritata targa.

COS’E’ IL PREMIO INTITOLATO A “MIDALI RENATO”

E’ un riconoscimento alla memoria di Mi-dali Renato, un malato reumatico affetto dall’artrite reumatoide amico e co-ideatore dell’Organizzazione A.I.R.A. O.n.l.u.s. La targa viene assegnata ogni tre anni in occa-

PREMIO MIDALI RENATO“RIMINI 2018”

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INFORMAZIONE A.I.R.A. O.N.L.U.S.

sione del Meeting A.I.R.A. O.n.l.u.s. a colui/colei meritevole di distinguo in merito al supporto del malato reumatico e della sua famiglia. La persona indicata deve essere residente in Italia e può essere di qualsiasi posizione sociale senza alcuna distinzione di razza e/o cultura o estrazione sociale.Il premio verrà consegnato alla persona meritevole che avrà raggiunto il maggior numero di votazioni nel sondaggio e sarà consegnato nel corso del prossimo Meeting A.I.R.A. O.n.l.u.s. del 21/22 Aprile 2018.

IL PREMIO VIENE ASSEgNATO ALLE PERSONE MERITEVOLI PER LA LORO OPERA O ATTIVITA’ A FAVORE DEI MALATI REUMATICI E DELLE LORO FAMIgLIE.

- Anno 2008 TARgA ASSEgNATA AL DR. gORLA RObERTO (Reumatologo - bre-scia)- Anno 2011 TARgA ASSEgNATA ALLA DR.SSA bATTAgLIA ELISAbETTA (Reu-matologa - Catania)- Anno 2014 TARgA ASSEgNATA ALLA SIg.RA ANNA SOLARI (Volontaria dell’A.M.R.I. O.n.l.u.s. di genova) - Anno 2018 TARgA ASSEgNATA ALLA SIg.RA SAbINA SUMAN (Tesoriera dell’A.I.R.A. O.n.l.u.s. di Lodi)

NICOLETTA DI STEFANOil mio “RIMINI 2018”

Sono stati, senza dubbio, due tra i giorni più belli dell’anno.Si sa, la condivisione del male, in un certo senso, lo ripartisce.L’invito dell’ A.I.R.A. Onlus a prendere par-te al convegno nazionale, tenutosi a Rimini, è stato inaspettatamente una rivelazione.Con l’occasione della presentazione del mio “Il Sogno di Una Vita”, libro autobiografico che racconta tutta la battaglia fatta ad una

malattia autoimmune decisamente selvag-gia, ci siamo ritrovati tutti in quell’Audito-rium.In tanti ci si conosceva per via del Social.Con altri non ci eravamo mai scambiati uno sguardo, né una parola di conforto.Tutti accomunati da una storia comune.Tutti accomunati da un unico destino.

Questi giorni, oltre che essere stati una modalità di aggiornamento per operatori sanitari dedicati alla branca, sono stati im-portanti per ascoltare le ultime novità tera-peutiche per noi pazienti.Oltre a tutto questo, hanno rappresentato una grande opportunità per conoscere e ab-

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bracciare i tanti contatti avuti in precedenza. Abbiamo condiviso pasti, brindisi e tante, ma tante, risate.Provate a pensare di riunire tantissime per-sone, che generalmente si sentono sole nel proprio dolore, non capite, mai ascoltate.Provate a immaginare la gioia di ognuno di noi. Non serviva parlare per raccontare dei nostri disagi.Ognuno sapeva, “magicamente”, i problemi di quello che aveva accanto o davanti.

Il lavoro dell’Associazione e della organiz-zazione impeccabile di questa, ha condito il tutto al top, portando alla perfetta riuscita dell’evento.La serietà dell’ A.I.R.A. Onlus non l’ho mai riscontrata in nessuna altra circostanza.

E come me, tanti altri presenti in tale circo-stanza.A dimostrazione, le notevoli iscrizioni e ri-chieste per diventare soci.Non si può dire molto se non: gRAZIE DI TUTTO.

Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata. Un dolore condiviso è un dolore dimezzato.Un abbraccio a tutti i lettori.

Nicoletta di Stefano

P.S. Nicoletta ha abbraciato la nostra causa. Oggi è la Referente regionale insieme alla nostra genny per l’Abruzzo. grazie per il tuo impegno. ed il tempo che dedicherai ai malati reumatici.

IRIDOLOgIA E CURE NATURALI

AIRA O.n.l.u.s offre agli associati, malati e loro familiari, un servizio di lettura

dell’iride.

Presso l’associazione il secondo sabato del mese, è possibile fruire di un’analisi dell’iri-de.

Socia fondatrice dell’associazione, Marialu-ce si è appassionata di cure complementari e si serve dell’ iridologia per indicare rimedi naturali. Si occupa dello stato di salute com-plessivo della persona in quanto nell’iride sono presenti i punti riflessi di organi ed apparati e sistema nervoso che riepilogano lo stato di salute individuale.

Nell’iride, fotografata ed ingrandita, è scrit-to se i tessuti sono intossicati, infiammati, indeboliti; è possibile individuare l’ubicazio-ne delle situazioni critiche o dare indicazio-

Elisabetta Di Stefano

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ni in merito alle tendenze per il futuro del proprio stato di salute.

Tutto il corpo fisico è rappresentato nel pic-colo spazio di iride e pupilla. L’Iridologo lo descrive alla persona esaminata. Mentre ascolta la testimonianza del cliente, egli esa-mina quello che legge nell’iride e consiglia, tra possibili trattamenti naturali, quelli che secondo esami clinici pregressi, stato attuale e lettura dei segni su pupilla e sclera, paiono più adatti a sostenere l’umore, l’efficacia del-le cure, il di miglioramento fisico in maniera armoniosa. Infatti, nell’ottica olistica, l’esa-me riguarda tutti gli aspetti dell’individuo, fisici psichici e persino spirituali.

Per l’iridologo si deve esaminare la situa-zione complessiva della persona del clien-te, senza spezzarla in piccole parti. L’essere umano infatti, secondo l’approccio olistico, è tutto uno: ogni parte di esso è in relazione con l’altro.

L’iridologia permette questo esame com-plessivo perché precisi segni nell’occhio de-scrivono condizioni di forza, debolezza, di intossicazione, da prevenire o parzialmen-te eliminare se non del tutto. Questi segni sono: colori dell’iride e della sclera, macchie, solchi, tofi, lacune. I consigli che seguono la lettura dell’iride possono comprendere la terapia verbale l’utilizzo dei Fiori di bach poi che non interferiscono con le terapie farmacologiche punto a capo ma esistono altre terapie dette dolci o complementari, di cui poter beneficiare per migliorare la pro-pria vita due punti trattamenti shiatsu, di-gitopressione, ipnosi regressiva, reiki sono alcuni esempi.

Nel campo medico, agopuntura ed omeo-patia. Dal trattamento con agopuntura fu realizzato anche un intervento presso il me-

eting di Rimini dell’associazione a i r a. Il colloquio serve raccogliere la testimonianza del cliente: questo è lo strumento essenziale per aiutarlo aggiungere ad un miglioramen-to del proprio stato di salute e proseguire il cammino verso la guarigione.

“Desidero restituire al cliente una maggio-re Armonia tra fisico e mente togliendo il tossico e consentendo di raggiungere una maggiore qualità di vita ed un benefico equilibrio individuale. Si consigliano com-portamenti virtuosi di benessere personale che si definisce con il termine “Salutogene-si” afferma Marialuce. Il servizio è offerto anche a coloro che assistono il malato croni-co: la lettura dell’iride da indicazioni tanto al malato quanto al tra virgolette sano che se ne occupa. A partire dal mese di Febbraio le prenota-zioni al numero 0371-432734 nei giorni di apertura. Si riceve presso la sede dell’As-sociazione il secondo Sabato del mese. Si prenderanno due appuntamenti al fine di consentire una durata del colloquio detta-gliato il più possibile per raccogliere la storia personale, della propria famiglia, gli esami clinici, le emozioni ed i sintomi in essere e pregressi, le altre esperienze in ambito oli-stico.

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REgIONE LOMbARDIA:

AVANTI TUTTA VERSO IL RICONOSCIMENTO DELLA

FIbROMIALgIA IN REgIONE

Di tempo ne è passato da quando Salvi-ni andò nella sua abitazione a trovarla, per toccare con mano la sua situazione di ma-lata fibromialgica, ma le sue promesse non si sono fatte attendere. Dopo qualche mese la Sig.ra Pia Zirpolo Referente per la Regio-ne Lombardia si vede firmare una mozione in Regione con i 12 punti per migliorare ka vita del malato fibromialfico; ad essa seguo-no due tavoli tecnici e due riunioni con il consigliere regionale Emanuele Monti della Lega a cui è stata strappata la promessa di fare qualcosa. In particolare la Pia Zirpolo e la delegazione A.I.R.A. O.n.l.u.s. hanno chiesto che venissero applicate in Regione già da subito le esenzioni economiche anche per i fibromiagici.

Lo stesso Pietro Foroni in occasione della visita in SedeA.I.R.A. O.n.l.u.s. di lodi si era interessato più volte alla causa dei fibromial-gici impegnandosi lui stesso come apripista della discussione in Regione Lombardia.Ma vediamo gli ultimi fatti. Siamo al 12 Settembre 2018 e La Commis-sione Sanità si impegna a rimettere al centro

dell’agenda regionale la questione dei malati di fibromialgia. Per dare finalmente adegua-ti servizi e assistenza alle persone che soffro-no di questa tremenda patologia”. Emanuele Monti, Presidente della Commis-sione Sanità e Politiche sociali di Regione Lombardia, ha incontrato nella mattinata di oggi i rappresentanti delle principali asso-ciazioni che si occupano dei malati di fibro-mialgia. Una sindrome che colpisce circa il 3-4 per cento degli italiani.

“Un giorno importante, che ha visto riunirsi il primo tavolo per porre le basi per assiste-re i malati di fibromialgia – spiega Monti – proseguendo il lavoro già iniziato durante la precedente legislatura. L’obiettivo è sia quel-lo di fare il possibile a livello regionale, per aiutare le persone malate, sia di interloquire con il governo e il Ministero della Salute per far riconoscere ufficialmente”.

“Si tratta di una malattia invalidante, che costringe chi ne soffre ad estremi sacrifici, davanti ai quali le istituzioni devono muo-versi” aggiunge il Consigliere regionale della Lega.

Monti ha quindi riunito le associazioni lom-barde che si occupano dei malati “per arri-vare ad avere una road map condivisa con tutti i passaggi da fare”.

“Porteremo quindi in Consiglio regionale una proposta di Risoluzione per porre le basi per sostenere i malati – sottolinea Emanue-le Monti – la Regione deve farsi portavoce e parte attiva su questo fronte, muovendosi su tre ambiti: quello scientifico, per arrivare a calare sul territorio la possibilità di cure ad ogni livello; quello del sostegno economico ai malati, che oggi sono costretti a pagare di tasca propria tutte le spese; e quindi l’ambito organizzativo”.

Emanuele Monti e la commissione A.I.R.A. O.n.l.u.s.

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Al tavolo hanno partecipato il dott. bersa-ni, per la direzione generale del Welfare di Regione Lombardia, e i rappresentanti delle associazioni dei malati: Pia Zircolo di Aira Onlus, accompagnata dal dottor Francesco D’Agostino, della commissione Invalidi civi-li di Lodi, e dal dottor gianluca Russo, Re-sponsabile della terapia del dolore di Lodi, le nostre avvocate Marina Scotti e Cristina Scotti del Foro di Lodi, Egidio Riva, vicepre-sidente Aisf Onlus, Maria grazia Pisu, pre-sidente di Alomar.

La commissioe A.I.R.A. O.n.l.u.s. al lavoro in regione.

REgIONE SICILIA

ATTIVITA’ 2018 A.I.R.A. O.N.L.U.S.

gentili Amiche/ci,

Eccoci, dopo un anno, a riparlare della Reu-matologia siciliana e delle attività dell’AIRA Sicilia. Ci eravamo lasciati, nel dicembre scorso, con l’augurio che la nuova giunta re-gionale desse una soluzione definitiva e un profilo specifico alla rete reumatologica.bisogna ricordare che in Sicilia le Associa-zioni dei Malati Reumatici, espressioni delle varie patologie, lavorano in gruppo compat-to soprattutto per i rapporti con le istituzio-ni.

Infatti, facendo seguito ad una richiesta condivisa, nel mese di gennaio siamo stati invitati in assessorato per esporre i nostri problemi. Alla presenza di due funzionari delegati dall’assessore alla sanità, le 12 asso-ciazioni intervenute hanno esposto le criti-cità che affliggono i vari servizi di reumato-logia e i disagi vissuti dai pazienti.Alla fine, ci è stato assicurato che le cose sarebbero cambiate perché era in atto il ri-ordino di tutta la rete ospedaliera e la reu-matologia avrebbe trovato il suo giusto ri-conoscimento. Nei mesi successivi sono cominciate a circolare le prime bozze del riordino e grazie ai continui contatti con la commissione sanità, siamo riusciti a far cor-reggere alcune incongruenze. Il documento complessivo inviato dall’assessorato sicilia-no ai ministeri competenti per l’approvazio-ne vedeva così programmata la rete reuma-tologica:

Palermo: 3 UOD; Catania: 2 UOD; Messina: 1 UOD, 1 UOC; Trapani: 1 UOD; Agrigen-to: 2 UOD.

Le UOD (unità operativa dipartimentali) sono ambulatori autonomi con almeno tre medici strutturati. L’ UOC (unità operativa

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complessa), presente solo a Messina, ha un reparto dedicato alla reumatologia. Complessivamente possiamo ritenerci sod-disfatti se si pensa che lo scorso anno la reu-matologia era scomparsa dagli schemi ospe-dalieri, tuttavia restiamo vigili perché siamo in attesa della risposta del ministero della sanità e temiamo inopportuni rimaneggia-menti. Rimane comunque la necessità di assumere nuovi reumatologi per completare gli organici delle varie Unità e quindi esple-tare degli appositi concorsi.

In tutto questo l’AIRA Sicilia partecipa atti-vamente ai colloqui con le istituzioni e uti-lizza ogni occasione di invito ai congressi di reumatologia per portare la voce dei pazien-ti, sottolinearne le sofferenze, chiedere solu-zioni ai disagi e cure appropriate.

A proposito di cure, sappiamo tutti come le regioni cercano di risparmiare sulla spesa sanitaria obbligando i medici a prescrivere i biosimilari. Anche la Sicilia segue questo percorso e, pur riconoscendo la libertà pre-scrittiva del medico, lo obbliga a dare appro-fondite spiegazioni quando decide per un farmaco originatore. Anche per questo sarà nostro impegno difendere il diritto alla cura

del paziente.Proprio pensando alle cure che sopportia-mo per tutta la vita, agli effetti collaterali, ai danni iatrogeni e la conseguente voglia di sospendere la terapia o di modificarla spon-taneamente, con danni ancora maggiori, permettetemi di esprimere un mio pensiero sulla CONDIVISIONE DELLA TERAPIA

La terapia condivisa è un passaggio fonda-mentale del rapporto medico-paziente e rappresenta il completamento dell’azione terapeutica.E’ qui che si realizza il processo di “Uma-nizzazione” tanto decantato, ma spesso di-satteso.Il paziente non può certamente intervenire nella scelta del farmaco, non avendone le competenze, ma spetta al medico trovare la terapia più consona al paziente, analizzando i vari fattori che possano contribuirne all’a-desione. Considerando che si tratta di malattie croni-che, quindi un uso continuo delle terapie, è importante, nella scelta dei farmaci, valuta-re la disponibilità del paziente ad assumerli in modo corretto in base a: Età, sesso, stato

Incontro delle associazioni siciliane dei malati reumatici con i delegati dell’assessore alla sanità.

l’AIRA al congresso di reumatologia della drssa E. battaglia

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sociale, scolarizzazione, attività lavorativa, luogo di residenza (città, zone rurali o di montagna), caratteristiche psichiche (di-sturbi cognitivi, disturbi dell’umore, scarsa capacità di reagire alla malattia.). Un rap-porto efficace si verifica quando esiste un’at-mosfera positiva in cui vengono esplorate le alternative terapeutiche, il trattamento è ne-goziato, la possibilità di adesione è discussa ed è programmato un follow-up.

Il medico deve cercare di individuare gli ostacoli cognitivi, emotivi e comportamen-tali che il paziente oppone con un sistema di difese (consce e inconsce) alla terapia. Sono necessari metodi di comunicazione efficaci, perché la variabilità socioculturale della popolazione rischia di rendere ardua la costruzione di un messaggio unico che non tenga conto delle differenti culture di salute (fatalismo, inerzia, disattenzione). La presenza di una comorbidità psichica espone, invece, ad un rischio aggiuntivo. Il paziente si caratterizza per la sua storia cli-nica e sono numerosi i fattori legati alla pa-tologia che possono avere un impatto sull’a-desione al trattamento farmacologico: la gravità della malattia, la presenza e la gravi-

tà dei sintomi, l’andamento della malattia, la storia della malattia, le comorbidità, la per-cezione del paziente relativamente alla pa-tologia. Anche le caratteristiche intrinseche del trattamento e la percezione del paziente relativamente allo stesso sono fortemente correlate all’aderenza.

Infine va sottolineato che la terapia non deve concludersi nell’assunzione dei farmaci, ma bisogna dare al paziente indirizzi di riabili-tazione funzionale e consigli per allontanare tutti quei fattori che possano acuire la soffe-renza, quali uno stile di vita scorretto, pro-blemi familiari e lavorativi.

Resto sempre a disposizione per eventuali chiarimenti ed aggiornamenti, il mio nume-ro è sempre lo stesso ed anche la mia e-mail.

Auguro tanta serenità e gioia a tutti voi per il nuovo anno.

Salvatore FilettiRef. AIRA reg. Sicilia.

AIRA Sicilia al meeting di Rimini l’AIRA al congresso di Palermo

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L’ESPOSIZIONE AL FUMO PASSIVO NELL’INFANZIA AUMENTA IL RISChIO DI ARTRITE REUMATOIDE

Che il fumo attivo fosse un fattore di ri-schio per l’artrite reumatoide era già noto. Ora per la prima volta uno studio lancia il sospetto che anche il fumo passivo respirato durante l’infanzia possa aumentare le pro-babilità di ammalarsiPotrebbe esserci un’associazione tra l’artrite reumatoide e il fumo passivo. Lo suggerisce uno studio francese pubbli-cato sulla rivista Rheumatology: le bambine che hanno vissuto accanto a dei fumatori hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia reumatica autoimmune una volta diventate adulte. Dall’osservazione di più di 71mila donne è emerso che le fumatrici e le ex fumatrici che da bambine non erano state esposte al fumo passivo avevano il 38 per cento di probabilità in più di sviluppare la malattia rispetto alle donne che non avevano mai fumato. L’ecces-so di rischio saliva al 67 per cento se queste donne durante l’infanzia avevano respirato aria contaminata dal fumo delle sigarette. Il dato più interessante proviene dall’anali-si delle donne che non hanno mai fumato

ma che da piccole sono state esposte al fumo passivo. Ebbene, per queste donne il rischio di ammalarsi aumenta del 43 per cento ri-spetto alle donne che da bambine hanno re-spirato aria pulita. I ricercatori hanno inizia-to lo studio nel 1980 raccogliendo ogni tre anni i dati sulla salute delle donne. Le donne che hanno partecipato alla ricerca avevano 50 anni, il 54 per cento di loro non aveva mai fumato, il 14 per cento fumava all’epoca dell’indagine e il 32 per cento aveva fumato in passato e poi smesso. «Negli adulti esposti al fumo attivo - ha di-chiarato Christine boutron-Ruault dell’In-serm, a capo dello studio - il meccanismo che porta allo sviluppo dell’artrite reumatoi-de è piuttosto noto». L’artrite reumatoide è caratterizzata da gon-fiore e dolore alle articolazioni. A scatenarla è un comportamento “autolesionista” del si-stema immunitario che invece di rivolgere la propria azione contro minacce esterne attacca componenti dell’organismo umano. Il fumo è stato a lungo associato a un au-mentato del rischio di artrite reumatoide. Ma il nuovo studio suggerisce che anche il fumo passivo possa aumentare le probabili-tà di ammalarsi. Si pensa che il fumo modi-ficando alcune cellule dei polmoni possa in-nescare una risposta immunitaria anomala all’origine della malattia autoimmune. «È altamente probabile - ha spiegato bou-tron-Ruault - che il fenomeno descritto nei fumatori adulti si verifichi in modo simile anche nei bambini esposti al fumo passivo». Lo studio presenta alcuni limiti. Innanzitut-to l’esposizione in infanzia al fumo passivo è stata ricavata dai racconti delle singole par-tecipanti che non possono essere considera-ti affidabili come degli esami di laboratorio. Tuttavia i ricercatori sono convinti che l’as-sociazione meriti di essere approfondita. E per ora invitano gli adulti a tenere lontani i bambini dal fumo delle sigarette, perché

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oltre ai tanti danni già dimostrati potrebbe anche aumentare il rischio di artrite reuma-toide. «Questo studio - scrivono i ricercatori - conferma che il fumo attivo è associato ad un aumentato rischio di artrite reumatoide. E suggerisce per la prima volta che l’espo-sizione passiva al tabacco durante l’infanzia potrebbe anche aumentare il rischio di ar-trite reumatoide nei futuri fumatori leggeri e probabilmente nei non fumatori. I nostri risultati sottolineano l’importanza di evitare qualsiasi ambiente con fumo nei bambini, specialmente in quelli con una storia fami-liare di artrite reumatoide».

Tratto da http://healthdesk.it

SPECIALE MALATTIE REUMATIChE:

LO SMOg AUMENTA IL RISChIO DI ARTRITE REUMATOIDE

Lo smog, e in particolare il gas di scarico delle auto diesel, potrebbe essere un fatto-re cruciale in grado di aumentare il rischio di artrite reumatoide, malattia cronica che interessa le articolazioni ma che coinvolge anche tutto l’organismo. La scoperta arri-va dai ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza e costituisce un passo avanti

nel filone di studi che indagano l’influenza dell’ambiente in malattie autoimmuni, come quelle reumatiche. L’insorgenza dell’artrite reumatoide è col-legata a un aumento dei livelli di ‘citrullina-zione’, un processo naturale di regolazione della funzione delle proteine che, se diventa eccessivo, provoca un accumulo patologico di proteine citrullinate. Queste, a loro vol-ta, evocano una risposta che causa la pro-duzione di anticorpi, determinando un at-tacco autoimmune contro i tessuti normali. A oggi il principale fattore ambientale noto per attivare questo processo è il fumo di si-garetta.

Il team, coordinato da guido Valesini, in collaborazione i ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), è andato “a caccia” di altri fattori scatenanti in grado di attivare il sistema immunitario. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Death & Dise-ase, ha approfondito il ruolo del particolato atmosferico proveniente dai gas di combu-stione dei motori diesel Euro 4 ed Euro 5 e ne ha valutato gli effetti sulla funzionalità e sulle caratteristiche biologiche delle cel-lule del tessuto bronchiale. I risultati degli esperimenti hanno dimostrato come le na-noparticelle derivanti dalla combustione dei motori diesel siano in grado di indurre autofagia (una forma di autodigestione) e morte delle cellule dell’epitelio bronchiale, con concomitante produzione di proteine citrullinate. “Sulla base di questa nuova os-servazione - spiega Valesini - si può ipotiz-zare che l’inquinamento atmosferico possa avere un ruolo non secondario, in soggetti predisposti, nella patogenesi di alcune ma-lattie immunomediate, come l’artrite reu-matoide”.

Fonte: ansa.it

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SEDE LEgALE E OPERATIVA:

A.I.R.A. O.N.L.U.S. (ASSOCIAZIONE ITALIANA REUM AMICI)V.le Pavia 26, LODI 26900C/O Circolo Archinti.Tel. 0371-432734Fax 0371-436189

[email protected]: [email protected]

A.I.R.A. O.n.l.u.s.dove siamo

FARMACI bIOSIMILARI Aifa: intercambiabili con originatori

I farmaci biosimilari sono da considerarsi come «prodotti intercambiabili con i corri-spondenti farmaci originatori di riferimen-to.

Tale considerazione vale tanto per i pazien-ti naive quanto per i pazienti già in cura». Lo afferma l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), precisando che «pur considerando che la scelta di trattamento rimane una de-cisione clinica affidata al medico prescritto-re, a quest’ultimo è anche affidato il compito di contribuire a un utilizzo appropriato delle risorse ai fini della sostenibilità del sistema sanitario e la corretta informazione del pa-ziente sull’uso dei biosimilari».

Come dimostrato dal processo regolatorio di autorizzazione, rileva l’Aifa, «il rapporto rischio-beneficio dei biosimilari è il medesi-mo di quello degli originatori di riferimen-to. Per tale motivo, l’Aifa considera i biosi-milari come prodotti intercambiabili con i corrispondenti originatori di riferimento».

L’approvazione dei medicinali biosimilari, sottolinea inoltre l’Agenzia, «segue elevati standard di qualità, sicurezza ed efficacia,

così come previsto per tutti i medicinali biologici approvati nell’Unione Europea». Le evidenze ad oggi disponibili provenien-ti da studi clinici e dall’esperienza acquisita nel corso di oltre 10 anni di pratica clinica, inoltre:

«supportano l’equivalenza dei biosimilari, in termini di qualità, efficacia e sicurezza, ri-spetto ai prodotti di riferimento».

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gIUSEPPE DI gESAROTel. 0921-641458Cell. 320-4335809 (Numero TIM)E-mail: [email protected] Lunedì al Venerdìdalle 17.30 alle 21.00.

REgIONE CALAbRIA

ROSETTA PELUSOCell. 339-2650065 Lunedì – Mercoledì - Venerdì mattino dalle 10.00 alle 12.00 pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00

REgIONE SARDEgNA

SERRERI SIMONATel. 078-922862 Cell. 340-2540316E-mail: [email protected] Dal Lunedì al Sabatodalle 09.00 alle 12.00

REgIONE bASILICATA

MIChELE TOLVECell. 320-6013225 E-mail: [email protected]ì - Venerdìdalle 18.00 alle 20.00

REgIONE EMILIA ROMAgNA

CANDINI gAbRIELLACell. 333-5467886E.mail: [email protected]ì e giovedì dalle 16.00 alle 17,30

SEDI PROVINCIALI:

CATANIA - P.ZZA S. MARIA DI gESù, 7 C/O AMbULATORIO DELL’U.O.S. DI REUMATOLOgIAP.O. garibaldi Centro - CAP 95023 Cell. 347-2980465.

REFERENTI REgIONALI

REgIONE LOMbARDIA

PIA ZIRPOLOCell. 327-0722101E-mail: [email protected](giovedì - Domenica dalle 09.00 alle 11.30)

REgIONE FRIULI

FANTIN ALESSANDRACell. 339-8621314E-mail: [email protected]ì - Mercoledì - giovedì dalle 18.00 alle 20.00

REgIONE AbRUZZO

ROSSI gENNYCell. 347-6105359E-mail: [email protected]

DI STEFANO ELISAbETTACell. 349-8825114E-mail: [email protected]

REgIONE SICILIA

SALVATORE FILETTICell. 347-2980465E-mail: [email protected] giorni su 7, 24 ore su 24

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