AIP Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione I ... · AIP (DGRV 3305/98) L’Accordo...
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Castello del Catajo
Battaglia Terme, 14 novembre 2009
Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali
AIPAccordo Interregionale per la Plasmaderivazione
I primi 10 anni: 1998 - 2008
Dr. Antonio Breda
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1.000
1990 1993 1996 1999 2001 2005
GERMANY
UNITED KINGDOM
SWEDEN
THE NETHERLANDS
FRANCE
ITALY
SPAIN
SWITZERLAND
BELGIUM
PORTUGAL
Spesa per emoderivati in Europa 1990-2005 (mln di $) (*)
La necessità di emoderivati trova riscontro anche nel costante incremento della spesa per tali prodotti nei paesi europei.
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007
(*) compresi i fattori ricombinanti
-
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
Belgium
Finland
France
Germ
any
Greece
Italy
Netherlands
Portugal
Spain
Sw
eden
Sw
itzerland
United
Kingdom
20012005
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007
(*) compresi i fattori ricombinanti
Spesa pro capite per emoderivati 2001-2005 (mln di €) (*)
Consumo di albumina Kg/mln ab.
116,2
537,0
0 100 200 300 400 500 600
Belgium
Italy
Spain
France
Sweden
United Kingdom
Germany
Poland
Russia
Average1999
2002
2005Kg/2005
Belgium 5.499,27 Italy 30.131,07 Spain 10.249,40 France 13.187,07 Sweden 1.480,22 United Kingdom 9.240,44 Germany 9.400,10 Poland 4.000,12 Russia 7.292,98
Stima 2009 (CNS): 600-620 Kg
Consumo di albumina Kg/mln ab.
116,2
537,0
0 100 200 300 400 500 600
Belgium
Italy
Spain
France
Sweden
United Kingdom
Germany
Poland
Russia
Average1999
2002
2005Kg/2005
Belgium 5.499,27 Italy 30.131,07 Spain 10.249,40 France 13.187,07 Sweden 1.480,22 United Kingdom 9.240,44 Germany 9.400,10 Poland 4.000,12 Russia 7.292,98
Stima 2009 (CNS): 600-620 Kg
Analisi incremento consumi emoderivati: Albumina
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007Elaborazioni CNS
Domanda di ALBUMINA/10^6 pop, 2006-2007
- 200 400 600 800 1.000 1.200
Sardegna
Puglia
Calabria
Basilicata
Campania
Toscana
Sicilia
ITALIA
Lazio
Abruzzo
Emilia R.
Piemonte
Liguria
Veneto
Lombardia
Valle d'Aosta
Marche
Umbria
Molise
Friuli V.G.
P.A. BZ
P.A. TN
Regioni/PP.AA.
Kg 10^6 pop
20062007
Fonte AIFA, CNS, CRAT, Kedrion SpA
Il fabbisogno di Albumina in Italia: Regione per Regione
Analisi incremento consumi emoderivati: IG Vena
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007Elaborazioni CNS
Consumo di Ig IV (g/1.000 ab)
50,3
31,2
0 20 40 60 80 100
Sweden
France
United Kingdom
Greece
Italy
Spain
The Netherlands
Germany
Czech Republic
Poland
Hungary
Russia
Average 199920022005 Kg/2005
Czech Republic 164,5
France 3.448,9
Germany 2.378,6
Greece 562,3
Hungary 60,4
Italy 2.892,3
Poland 413,8
Russia 259,4
Spain 1.821,0
Sweden 805,4
The Netherlands 724,9
United Kingdom 3.185,7
Stima 2009 (CNS): 54 - 60
Domanda di IG VENA/10^6 pop, 2006-2007
- 20 40 60 80 100 120
Toscana
Veneto
Umbria
Friuli V.G.
Marche
P.A. BZ
Liguria
Piemonte
Emilia R.
ITALIA
Abruzzo
Lombardia
Sardegna
Valle d'Aosta
Puglia
P.A. TN
Lazio
Basilicata
Sicilia
Campania
Calabria
Molise
Regioni/PP.AA.
Kg 10^6 pop
20062007
Fonte AIFA, CNS, CRAT, Kedrion SpA
Il fabbisogno di IG Vena in Italia: Regione per Regione
F VIII UI/ab (plasmatico+ricombinante)
5,1
3,5
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0
Sweden
Germany
United Kingdom
Italy
France
Spain
Czech Republic
Portugal
Greece
Poland
Russia
Average 199920022005
mln UI/2005Czech Republic 26,0
France 292,4
Germany 531,3
Greece 19,7
Italy 290,7
Poland 67,0
Portugal 22,5
Russia 115,304
Spain 173,1
Sweden 63,5
United Kingdom 316,8
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007
Analisi incremento consumi emoderivati: Fattore VIII
Stima spesa emoderivati comprensiva dei volumi da c/lavorazione valorizzati a
prezzi di mercato
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007Kedrion SpA, Novembre 2008 Ministero Salute, Ministero Economia
CRAT Veneto. RRE 2006 ©
Il consumo di plasmaderivati è in aumento e pur rappresentando una modesta frazione della spesa sanitaria,
data la sua modalità di approvvigionamento, la non disponibilità di prodotti può rappresentare un fattore di criticità
nei trattamenti e nelle cure dei pazienti.
In questo senso i decisori politici, dal livello comunitario a quello nazionale e regionale, hanno ribadito la necessità
dell’autosufficienza dei singoli Paesi predisponendo modelli di armonizzazione per la produzione dei plasmaderivati presso
le Regioni, l’Industria e l’Autorità Sanitaria.
1. È necessario distinguere i farmaci plasmaderivati per i quali non esiste prodotto di sintesi da quelli ai quali si può associare la produzione di sintesi
2. È necessario ricordare la cornice normativa italiana e la coerenza con il relativo mandato al Sistema Trasfusionale (legge 219/05) per quanto concerne il LEA generale della disponibilità di tutti i prodotti derivati dal sangue (criterio dell’unicitàdell’autosufficienza per emocomponenti ed emoderivati)
• Appropriatezza di utilizzo della risorsa• Limitazione della disponibilità plasma source• Scelta clinica del prodotto più adeguato alla terapia• Programmazione dell’attività produttiva e la disponibilità delle risorse necessarie• Architettura decisionale del percorso autosufficienza (dimensione regionale e nazionale)
Rapporto bidirezionale in equilibrio (trade off) tra esigenza sanitaria delle pratiche mediche e capacità produttiva
Il concetto di autosufficienza in plasmaderivati
Il raggiungimento dell’autosufficienza in plasmaderivati è un processo che si correla necessariamente alle nuove esigenze terapeutiche e all’appropriatezza dell’impiego:
più che un TARGETTARGET va considerata un TRADE OFF DINAMICO.
The Plasma Fractions Market in Europe – 2005; MRB; Jan 2007Programma di autosufficienza nazionale – Anno 2008
Autosufficienza in emoderivati (Italia, 2001 e 2008) -Percentuale di prodotto da conto lavorazione sull'acquisto totale
20082001
34
50
60
67
21
60
4
100
0
45
0
50
100
Albumina IG Vena pFVIII pFIX ATIII
limitazioniproduttive
La progettazione della disponibilità di plasmaderivati deve tener conto dei criteri per garantire
l’autosufficienza terapeutica, la quale non può prescindere dall’appropriatezza e dalla priorità
dell’utilizzo di risorse scarse.
La strategia dell’autosufficienza deve quindi prevedere un percorso unitario, vincolando gli elementi produttivi al controllo dell’appropriato utilizzo nella dimensione sanitaria: l’indicazione
è orientata verso i sistemi trasfusionali regionali.
Livello nazionale
CNS
STRATEGIA COMPLESSIVA
DISPOSIZIONI NORMATIVE
MINISTERO SALUTE
AIFA
CONFERENZA STATO REGIONI
Livello regionale STRATEGIE REGIONALI
PROGRAMMAZIONE NAZIONALE
ASSESSORATI ALLE POLITICHE SANITARIE
STRUTTURE REGIONALI di COORDINAMENTO
SIMTI
Aziende sanitarie e Servizi
Trasfusionali
Associazioni e Federazioni dei
donatori
RAGGRUPPAMENTI INTERREGIONALI PER LA PLASMADERIVAZIONE
Industria di produzione
CONSULTA TECNICA
PERMANENTE
STANDARD SCIENTIFICI e FARMACEUTICI
Il percorso verso l’autosufficienza nazionale plasmaderivati Ruoli e compiti dei soggetti coinvolti
COME DISEGNARE I BACINI O LE AREE
DELLE REGIONI PER LA PLASMAPRODUZIONE?
I criteri per il modello della plasmaderivazione
♦ Realizzare un dimensionamento “industriale” di conferimento del plasma, migliorando all’interno di ogni Regione
• Quantità• Tipologia• Continuità nella distribuzione
♦ Intervenire sull’appropriatezza d’uso degli emoderivati in ogni sede periferica, secondo indirizzi regionali, nazionali e delle societàscientifiche (raccomandazioni SIMTI)
GRUPPO di COORDINAMENTO (GdC, organo rappresentativo
delle Regioni/PP.AA.)
MODELLO: pone al centro il governo clinico, assegnando funzioni direttive al
GdC INDUSTRIA
Gestione amministrativa e contabile dell’AIP
Decisionalità, indirizzo sanitario, programmazione
Servizio plasmaderivazione (ritiro plasma, lavorazione,
produzione farmaci)
Regione del VenetoRegione del Veneto
� Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione -AIP (DGRV 3305/98)
� L’Accordo coinvolge attualmente 9 Regioni e 2 Province Autonome
� Area di riferimento: oltre 19 milioni di abitanti
� Stima conferimento plasma al frazionamento anno 2009: oltre 300.000 Kg
� La stima 2009 plasma AIP è pari a quasi il 50% del plasma nazionale
Regioni/Province Autonome AIP
Abruzzo, Basilicata,
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,
Liguria, P.A. Bolzano,
P.A. Trento, Toscana,
Umbria, Valle d’Aosta,
Veneto
AIP – Attività di programmazione dell’autosufficienza interregionale
Accordo Lombardia, Piemonte e Sardegna(ca 210.000 Kg)
Dati CNS
Indice conferimento plasma per frazionamento
Elaborazione Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali – CRAT Veneto
Indice conferimento plasma (Kg x 1.000ab)
-
5
10
15
20
25
Abruzzo
Basilicata
P.A. B
Z
Emilia R.
Friuli V.G.
Liguria
Toscana
P.A. TN
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
AIP
2005 2006 2007 2008 2009 (rolling year)
MEDIA ITALIA:10,77
Elaborazione Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali – CRAT Veneto
13,73
14,17
14,70
15,23
15,55
9,66
9,9710,26
10,77
4,00
8,00
12,00
16,00
AIP ITALIA
Indice conferimento plasma (Kg x 1.000ab)
2005 2006 2007 2008 2009 (rolling year)
PROGRAMMAZIONE
FABBISOGNO
Flusso operativo a feed-back bidirezionale, dinamico, che opera sulla programmazione annuale e sulla gestione del magazzino scorte:
Raccolta Plasma
Produzione lotti farmaci
plasmaderivati
INDUSTRIANEGOZIAZIONE
Piano di distribuzione plasmaderivati
Magazzino e scorte
MONITORAGGIO
Ogni Regione rileva, presso le proprie Farmacie, i livelli di fabbisogno, in base ai quali si procederà ad individuare la
DOMANDA a livello di Accordo (da confrontare con la capacità
produttiva)
Ogni Regione rileva, presso le proprie Farmacie, i livelli di fabbisogno, in base ai quali si procederà ad individuare la
DOMANDA a livello di Accordo (da confrontare con la capacità
produttiva)
REGIONI/PP.AA.
AIP: vantaggi e limiti
1. conferimento plasma con dimensione ottimale per l’attività produttiva2. miglioramento qualità plasma fornito3. miglioramento livelli autosufficienza4. modello gestionale snello5. costante confronto fra livelli tecnico, associativo e istituzionale
• la possibilità di supporto al raggiungimento dell’autosufficienza è diversa a seconda del plasmaderivato che si considera
• eccedenza di semilavorati e dei relativi fattori procoagulanti• impossibilità di cessione di prodotti al di fuori del circuito dell’Accordo• portafoglio prodotti
LIMITI
VANTAGGI
Esperienza AIP ���� ottimizzazione del ciclo della donazione, attraverso la plasmaderivazione, che si pone quale alternativa
al ricorso al mercato (con potenziali ricadute positive in termini di sicurezza e spesa)
TARIFFE
Delibera Giunta Regionale del Veneto n. 3207 del 15.10.2004Determinazione delle tariffe di scambio interregionale degli emoderivati (AIP)
Albumina 2,70 € al gIG vena 25,00 € al gFattore VIII 0,093 € per UI *Fattore IX 0,344 € per UIComplesso Protrombinico 0,344 € per UIAT III 0,264 € per UI
* tariffa modificata con DGR n. 2771 del 22 settembre 2009
Analisi dei costi (SuperSit ® )
COSTI
Accordo Stato Regioni 24 luglio 2003
Alla lavorazione del plasma nazionale, posto il valore etico (dono) e sanitario (disponibilitàprodotti), può essere applicato un modello che consenta margini di miglioramento in termini di
“competitività” (sostenibilità) del Sistema?
Anche il Sistema Trasfusionale, all’interno di un Sistema Sanitario nazionale/regionale che presentarisorse limitate, deve orientarsi all’efficienza
Le Regioni sono quindi chiamate a sviluppare e a dotarsi di modelli organizzativi che ottimizzino i processi produttivi connessi all’attività del Trasfusionale, ragionando in un’ottica di SISTEMA
In tal modo le finalità regionali si compenetrano tra loro, creando a livello nazionale una rete (interregionale) di reti (intraregionali), in un quadro complessivo che consente di ottimizzare il processo produttivo
Per raggiungere tale risultato le Regioni devono disporre di informazioni riguardanti i costi di produzione per prestazione/prodotti indispensabili per ipotizzare nuovi scenari
Sistema Analisi dei costi dei Servizi Immunotrasfusionali della Regione del Veneto
Per valutare la competitività di un processo produttivo, fatte salve le considerazioni di carattere etico applicabili al contesto, è necessario disporre delle informazioni relative ai costi che il Sistema deve sostenere per singola prestazione e singolo prodotto trasfusionale.
La Regione del Veneto ha avviato dal 2002 uno studio, applicato a tutto il Sistema Trasfusionale regionale, per la rilevazione dei costi di produzione (costi standard) per prestazione e per prodotto, applicando la metodologia dell’Activity Based Costing, integrata con le tecniche di Health StrategicCost Management.
Ad oggi il sistema di rilevazione è a regime, e concluso per gli esercizi 2002-2008.
Il Sole 24 ore Sanità, 1-7 luglio 2008. Dr. Giancarlo Ruscitti
Sistema SUPERSIT CRAT Veneto © Sistema Unitario Programmazione Economica Servizi Immunotrasfusionali
Risultati analisi dei costi SIT
Regione del Veneto
(esercizio 2007)
CRAT Veneto ©
Risultati analisi dei costi SIT
Regione del Veneto
(esercizio 2007)
CRAT Veneto ©
Costo Plasma A sul mercato:
120 $ litro
Costo Plasma A sul mercato:
120 $ litro
Esemplificazione di determinazione del costo di produzionedell’UNITA’ di PLASMA
Elaborazione Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali - CRAT Veneto
Regioni/PP.AA. AIP % fatturazione 2009STIMA FATTURATO anno
2009
Abruzzo 4,57% 2.102.200,00
Basilicata 1,58% 726.800,00
P.A. Bolzano 2,31% 1.062.600,00
Emilia Romagna 25,04% 11.518.400,00
Friuli Venezia Giulia 8,74% 4.020.400,00
Liguria 6,38% 2.934.800,00
Toscana 20,22% 9.301.200,00
P.A. Trento 1,89% 869.400,00
Umbria 2,64% 1.214.400,00
Valle d'Aosta 0,81% 372.600,00
Veneto 25,82% 11.877.200,00
Totale AIP 100% 46.000.000,00
PROIEZIONE SPESA AIP servizio plasmaderivazione (lavorazione 300 tons
circa di plasma)
L’esperienza maturata nel percorso verso l’autosufficienza nazionale in plasmaderivati dall’Accordo Interregionale per la
Plasmaderivazione ha sviluppato i seguenti criteri:
Tali elementi potranno essere utilmente “riversati” nella nuova organizzazione, in applicazione della legge 219/05 art. 15 e del
decreto legislativo 261/07 art. 26.
valorizzazione del ruolo e dei compiti dei soggetti coinvolti
assetto leggero e agile per la creazione e la gestione della
rete interregionale
attenzione agli aspetti economici delle tariffe e dei costi
Elaborazione Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali - CRAT Veneto
Capacità copertura fabbisogno dichiarato – Area AIP(proiezione 2010)
�Albumina: 100%
�IG Vena: 90%
�Antitrombina III: 100%
�Fattore VIII: 100%
�Fattore IX: 100%
�Complesso Protrombinico: 100%
Elaborazione Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali - CRAT Veneto
Aspetti gestionali
Per i prodotti plasmatici della coagulazione, l’attuale presenza di un consumo elevato di prodotti di sintesi permette una effettiva eccedenza, ma non realizza una concreta possibilità di scambio, esistendo vincoli normativi ed etici.Garantendo la copertura dei costi di produzione da parte degli enti regionali sono comunque da considerare (per evitare scadenza di prodotto o eliminazione semilavorato):• cessione di prodotti tra Regioni extra – Accordi (autosufficienza nazionale)• cessione di prodotti tra Paesi (autosufficienza internazionale)• cessione di semilavorato (in presenza di autosufficienza)• operazioni di cooperazione umanitaria (in presenza di autosufficienza)
Analisi attualmente in corso, per verificare la possibilità di allocazione del prodotto eccedentario :• Gruppo di lavoro CNS (nota CNS 14.11.2008 “Pasta di crio”)• Sottogruppo Programmazione AIP
FATTORE VIII
FOCUS
STIMA ECCEDENZA
VALUTAZIONE VOLUMI ECCEDENZE SEMILAVORATO / PRODOTTO FINITO
VALUTAZIONE PERCORSI PRATICABILI Pasta di crioPasta di crio
Analisi del confronto tra capacità produttiva plasma AIP, in termini di fl. di FVIII potenzialmente ottenibili, andamento distribuzione plasmaderivato all’interno dell’Accordo (da serie storica ultimi 5 anni stabile a ca 14mln UI/anno) e andamento produzione industriale.
E’ attualmente in discussione al Senato l’A.S. n. 1167/09 , relativamente al quale il Governo ha proposto un emendamento che riguarda le disposizioni per
la produzione di farmaci emoderivati:
c. 1 > All'articolo 15 della legge 21 ottobre 2005, n. 219, il comma 2 è sostituito dal seguente: "2. Ai fini della stipula delle convenzioni di cui al comma 1, i centri e le aziende di frazionamento e di produzione di emoderivati devono
essere dotati di adeguate dimensioni, essere ad avanzata tecnologia, avere gli stabilimenti idonei ad effettuare il processo di frazionamento ubicati nei Paesi
dell'Unione europea, in cui il plasma raccolto non è oggetto di cessione a fini di lucro. I suddetti centri ed aziende devono produrre, in regime di libero mercato,
i farmaci emoderivati oggetto delle convenzioni di cui al comma 1, dotati dell'autorizzazione all'immissione in commercio in Italia".
Aggiornamento normativa (1)Aggiornamento normativa (1)
A.S. n. 1167/09 (segue)c. 3 > Il decreto ministeriale di cui all'articolo 15, comma 5, della legge 21 ottobre 2005, n.
219, è adottato entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge.
c. 4 > L'ultimo periodo del comma 5 dell'articolo 15 della legge 21 ottobre 2005, n. 219, èsoppresso.
c. 5 > L'articolo 26, comma 1, del decreto legislativo 20 dicembre 2007, n 261, è sostituito dal seguente: "1. Alla raccolta e al controllo del sangue e del plasma umani da utilizzare per
la produzione di medicinali, si applica quanto disposto dal presente decreto. Il plasma raccolto in Paesi esteri ed i relativi intermedi, destinati alla produzione di medicinali
emoderivati, devono rispondere ai requisiti previsti dalla vigente Farmacopea Europea ed alle direttive europee applicabili, anche in considerazione di quanto previsto dall'articolo
135, comma 2, del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219. Con modalità da individuare con il decreto di cui all'articolo 16, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, sono
comunque ammessi alla lavorazione per la produzione di medicinali emoderivati da commercializzare al di fuori dell'Unione europea, il plasma ed i relativi intermedi
provenienti dai centri di raccolta e produzione di Paesi terzi. Il decreto di cui al periodo precedente è adottato entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge".
A.S. n. 1167/09 (segue)Il 2 novembre 2009 è stato pubblicato il pronunciamento dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato che fornisce parere negativo alla proposta di sostituzione del comma 2 dell’art. 15 della Legge 219/05, in quanto verrebbe alterata la concorrenza del mercato.La restrizione introdotta dall’emendamento non può (…) essere motivata da ragioni di sicurezza nella lavorazione del plasma, dal momento che gli elevati standard di qualità e sicurezza previsti a livello comunitario sono applicati anche negli stati membri che consentono la cessione a titolo oneroso del sangue raccolto.Le limitazioni introdotte da tale norma per l’esercizio dell’attività di trasformazione del plasma in prodotti emoderivati producono l’evidente effetto di impedire a un’impresa di lavorare il plasma di provenienza nazionale nel caso in cui essa svolga (…) la fase del frazionamento, in un suo stabilimento ubicato in uno stato extra-Unione europea ovvero in uno degli Stati Membri la cui legislazione ammetta la cessione del plasma, pur proveniente da donazioni volontarie e non retribuite, a fini di lucro.
Affinché non venga compromesso il processo di effettiva apertura alla concorrenza del mercato e sia garantita la tutela dei cittadini e della salute pubblica, l’Autorità ritiene (…) auspicabile che il comma 2 dell’art. 15 della legge n. 219/2005 venga emendato (…) cosìda rendere esplicito che l’idoneità a stipulare convenzioni con le Regioni per la produzione di emoderivati può essere riconosciuta anche ad imprese che possiedano impianti per la lavorazione – completa o in parte – del plasma, locati nei paesi extra-UE che abbiano concluso con l’Unione accordi di mutuo riconoscimento.
Aggiornamento normativa (2)Aggiornamento normativa (2)
La Regione Capofila dell’AIP (Veneto) si è fatta promotrice, presso le sedi dedicate, dell’inserimento nel percorso della
mobilità sanitaria dei flussi interregionali di compensazione economica riguardanti:
EMODERIVATI EMOCOMPONENTI
D. Lgs. 261/07
Art. 26.Produzione di medicinali derivati dal sangue o dal plasma
2. Il Ministro della salute, d'intesa con le regioni e le province autonome, sulla,base delle indicazioni fornite dal Centro nazionale sangue, di cui all'articolo 12, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, e sentita la Consulta tecnica permanente per il sistema trasfusionale di cui all'articolo 13 della legge
medesima, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, predispone con proprio decreto un programma finalizzato allo sviluppo della raccolta di plasma nei servizi trasfusionali e nelle unità di
raccolta ed alla promozione del razionale ed appropriato utilizzo dei farmaci plasmaderivati.
Piano Plasma Nazionale 2010-2012Piano Plasma Nazionale 2010-2012
�Istituito presso il CNS il Gruppo di lavoro tecnico per la stesura della proposta, così composto:
Giuliano Grazzini Antonio BredaAldo Ozino CalligarisMichele ScelsiGabriele Calizzani
Iniziativa del Ministero della Salute e della Conferenza Stato – Regioni su:• completamento dell’iter della Legge 219/05 per quanto riguarda la stipula delle nuove convenzioni con la/le industrie di plasmaderivazione• progetto nazionale di autosufficienza: appropriatezza + cessione del plasma da regioni eccedentarie a carenti; utilizzo della Mobilità sanitaria per le compensazioni economiche tra Regioni• certificazione dei centri raccolta plasma secondo regole PMF• aggregazioni tra Regioni basate sul criterio della qualitàdella materia prima
Prospettive futureProspettive future
Antonio Breda
Grazie per l’attenzione.
Dr. Antonio Breda - CRAT Veneto ©