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Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Servizio Meteorologico, Via Marconi 55, 35037 Teolo (PD), Tel. 049 9998111; Fax 049 9998190; e-mail: [email protected] Agrometeo Mese: 049 9998145; e-mail: [email protected] In collaborazione con: Regione del Veneto, Settore Servizi Fitosanitari Agrometeo Mese N° 9 LUGLIO 2019 Commento meteorologico Da un confronto realizzato tra i dati del mese di luglio di quest’anno con le medie di riferimento storico (periodo 1994-2018), le temperature minime, le temperature massime e le precipitazioni sono state leggermente al di sopra dei valori normali. La situazione del tempo di luglio è stata piuttosto variabile, a tratti instabile, con un clima in prevalenza un po’ più caldo della norma. All’inizio della prima decade la circolazione anticiclonica di origine africana, quella che ha determinato la prima ondata di calore estivo alla fine di giugno u.s., ha iniziato ad attenuarsi a causa di infiltrazioni di aria umida e fresca dall’Atlantico sulle zone più settentrionali della regione. L’ingresso di quest’aria instabile è stato inizialmente molto debole e limitato alle zone montane, in seguito è risultato più significativo e diffuso, interessando anche l’area pianeggiante; le precipitazioni associate sono state anche di forte intensità, associate spesso a raffiche di vento importanti. Le temperature minime e massime in questa decade di luglio sono state in media tra le più alte dal 1992, risultando superiori a quelle normali di 2°C circa; le minime si sono piazzate al quinto posto, le massime al quarto. Nella seconda decade il flusso fresco e umido Atlantico si è ulteriormente abbassato di latitudine, insistendo su tutta la regione per gran parte della seconda decade. Si sono verificate altre precipitazioni, specie sulle zone montane. Le temperature minime e massime in questa decade sono state più basse di quelle normali di 1°C circa. La terza decade è stata caratterizzata da un nuovo rinforzo dell’alta pressione africana che ha provocato un’altra irruzione di aria calda e una nuova ondata di caldo estivo, la seconda della stagione; questa ondata è stata di media durata e meno intensa della prima. Il veloce transito di una saccatura atlantica ha determinato ben presto dei temporali con importanti precipitazioni soprattutto in pianura. Le temperature minime e le temperature massime in questa decade sono state più alte di quelle normali di poco più di 2°C; le minime si sono posizionate a secondo posto, dopo quelle del 2006, le massime al quarto, precedute da quelle del 2006, del 1998 e del 2013.

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N° 9 LUGLIO 2019

Commento meteorologico

Da un confronto realizzato tra i dati del mese di luglio di quest’anno con le medie di

riferimento storico (periodo 1994-2018), le temperature minime, le temperature massime

e le precipitazioni sono state leggermente al di sopra dei valori normali.

La situazione del tempo di luglio è stata piuttosto variabile, a tratti instabile, con un clima

in prevalenza un po’ più caldo della norma.

All’inizio della prima decade la circolazione anticiclonica di origine africana, quella che

ha determinato la prima ondata di calore estivo alla fine di giugno u.s., ha iniziato ad

attenuarsi a causa di infiltrazioni di aria umida e fresca dall’Atlantico sulle zone più

settentrionali della regione. L’ingresso di quest’aria instabile è stato inizialmente molto

debole e limitato alle zone montane, in seguito è risultato più significativo e diffuso,

interessando anche l’area pianeggiante; le precipitazioni associate sono state anche di

forte intensità, associate spesso a raffiche di vento importanti. Le temperature minime e

massime in questa decade di luglio sono state in media tra le più alte dal 1992, risultando

superiori a quelle normali di 2°C circa; le minime si sono piazzate al quinto posto, le

massime al quarto.

Nella seconda decade il flusso fresco e umido Atlantico si è ulteriormente abbassato di

latitudine, insistendo su tutta la regione per gran parte della seconda decade. Si sono

verificate altre precipitazioni, specie sulle zone montane. Le temperature minime e

massime in questa decade sono state più basse di quelle normali di 1°C circa.

La terza decade è stata caratterizzata da un nuovo rinforzo dell’alta pressione africana

che ha provocato un’altra irruzione di aria calda e una nuova ondata di caldo estivo, la

seconda della stagione; questa ondata è stata di media durata e meno intensa della

prima. Il veloce transito di una saccatura atlantica ha determinato ben presto dei

temporali con importanti precipitazioni soprattutto in pianura. Le temperature minime e

le temperature massime in questa decade sono state più alte di quelle normali di poco più

di 2°C; le minime si sono posizionate a secondo posto, dopo quelle del 2006, le massime

al quarto, precedute da quelle del 2006, del 1998 e del 2013.

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N° 9 LUGLIO 2019

TEMPERATURE (T)(1): i dati medi mensili di temperatura sono stati superiori ai valori

del periodo di 1°C circa, risultando tra i più alti dal 1994, soprattutto i valori minimi che si

sono classificate al terzo posto dopo quelli del 2015 e del 2006.

Definendo l’ondata di calore un periodo di almeno tre giorni consecutivi, caratterizzato da

temperature minime maggiori a 20 °C e da temperature massime superiori a 30 °C,

emerge che dal 21 al 26 luglio si è svolta un’altra ondata di caldo, la seconda della

stagione. Le temperature in questa nuova ondata hanno non hanno raggiunto né

tantomeno superato i valori record.

Le temperature più alte del mese, registrate dalle stazioni di Arpav, si sono misurate tra il

24 e il 26 luglio; la stazione più calda della regione è stata quella di Castelnovo Bariano

(RO), che ha fatto registrare il 25 luglio una temperatura di 37.9°C, a fronte di una media

di riferimento (media periodo 1994-2018 per la terza decade di luglio) pari a 31.9°C.

SCARTI TEMPERATURE MINIME (°C)

0.5

1.0

1.5

SCARTI TEMPERATURE MASSIME (°C)

0.0

0.5

1.0

1.5

Nei grafici sono riportate le differenze tra le temperature medie misurate in luglio (in gradi centigradi) e le temperature medie del periodo 1994 - 2018

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N° 9 LUGLIO 2019

TEMPERATURE DI LUGLIO DAL 1994 AL 2019

A CONFRONTO CON LA MEDIA STORICA DI RIFERIMENTO

Media temperature minime 17.8

16.5

16.116.0

15.5

15.215.0

14.814.714.714.7

14.614.3

14.6

14.214.113.9

13.113.0

12.6

15.715.715.715.816.0

16.0

12

13

14

15

16

17

18

2000

1997

1996

2011

2004

2007

2014

1999

2001

2008

2002

1998

2005

2009

2017

1994

2003

2012

1995

2013

2010

2016

2018

2019

2006

2015anno

°C

Nel grafico sono riportate, in ordine cronologico, le medie delle temperature minime (in gradi °C) di tutte le stazioni della rete ARPAV

misurate nel mese di luglio, negli anni dal 1994 al 2019. La linea tratteggiata rappresenta la media storica del periodo 1994-2018

Media temperature massime

29.329.1

28.3

27.427.1

27.4

27.9

27.527.3

27.026.9

26.626.626.326.3

26.026.0

25.4

24.9

25.7

24.524.9

24.3

27.6 27.927.8

24

25

26

27

28

29

30

2014

1996

2000

2011

1997

2004

2005

2008

2002

2009

2001

1999

2017

2018

1998

2007

2016

2019

2012

2010

2013

1995

2003

1994

2006

2015anno

°C

Nel grafico sono riportate in ordine cronologico le medie delle temperature massime (in gradi °C) di tutte le stazioni della rete ARPAV

misurate nel mese di luglio, negli anni dal 1994 al 2019. La linea tratteggiata rappresenta la media storica del periodo 1994-2018.

26.7 °C media stazioni - periodo 1994-2018

14.9 °C media stazioni - periodo 1994-2018

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N° 9 LUGLIO 2019

Z SCORE TEMPERATURE(2): nonostante che il tempo, nel mese di luglio, sia stato

prevalentemente variabile a tratti instabile con varie precipitazioni, lo Z score delle

temperature ha indicato per le minime una situazione in prevalenza normale nel

Vicentino, una condizione calda su tutto il Rodigino e un contesto in parte caldo e in parte

normale nelle altre provincie; per le massime, invece, tale indice ha indicato una

situazione in prevalenza normale ovunque, con locali segnali di caldo moderato in

particolare nel Bellunese. La fase calda, verificatasi soprattutto nella terza decade è stata

importante, incidendo in modo significativo sull’andamento termico del mese.

TEMPERATURE MINIME

TEMPERATURE MASSIME

Z < -2

-2 ≤ Z < -1.5

-1.5 ≤ Z < -1

-1 ≤ Z ≤ 1

1 < Z ≤ 1.5

1.5 < Z ≤ 2

Z > 2

Estremamente freddo

Molto freddo

Moderatamente freddo

Normale

Moderatamente caldo

Molto caldo

Estremamente caldo

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N° 9 LUGLIO 2019

PRECIPITAZIONI (P)(1): le precipitazioni sono state in media leggermente superiori alla

norma. In Veneto sono caduti mediamente 120 mm; rispetto ai 98 mm della media del

periodo 1994-2018, si può ritenere che abbia piovuto in media il 20% circa in più della

norma. Tuttavia, come accade sovente nei mesi estivi, la distribuzione delle piogge è

stata piuttosto disomogenea, a causa della distribuzione discontinua dei temporali. In

particolare, sulla parte centro-orientale della pianura, su quella centrale delle Prealpi e

sulle zone occidentali delle Dolomiti, i quantitativi di precipitazione sono stati al di sopra

delle medie stagionali, con i maggiori scarti in percentuale rispetto alla norma verso la

costa; altrove le precipitazioni sono state inferiori alle medie stagionali.

La terza decade è stata la più piovosa delle prime due; in questa decade si sono verificati,

soprattutto in pianura, vari rovesci e temporali con quantitativi localmente abbondanti.

Gli apporti mensili più elevati si sono misurati sul Monte Summano (VI) con 357.6 (media

storica di 136.8 mm), a Malga Ciapela (BL) con 319.4 mm (media storica di 150.5 mm) e

a S. Andrea Gosaldo (VI) con 269.0 mm (media storica di 156.2 mm); in queste due

ultime stazioni si sono misurati quantitativi da record, i più alti mai registrati per luglio

dal 1992.

Tra le stazioni meno piovose si ricordano quella di Valeggio sul Mincio (VR) con 17.1 mm

(media storica di 60.6 mm), quella di Villafranca Veronese (VR) con 22.4 mm (media

storica di 65.6 mm) e la stazione di Bibione (VE) con 23.8 mm (media storica di 63.4

mm).

PRECIPITAZIONI TOTALI (mm)

20

60

100

140

180

220

260

300

340

SCARTI PRECIPITAZIONI (mm)

-80

-40

0

40

80

120

160

200

SCARTI PRECIPITAZIONI (%)

-80

-40

0

40

80

120

160

200

240

Nei grafici sono riportati i quantitativi totali di precipitazione (in mm) di luglio

e le differenze tra i valori misurati e i valori medi (in mm e in %) del periodo 1994 - 2018

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N° 9 LUGLIO 2019

MEDIA PRECIPITAZIONI TOTALI (mm) DI LUGLIO DAL 1994 AL 2019

A CONFRONTO CON LA MEDIA STORICA DI RIFERIMENTO

132

156

223

121120111

97100

9493929190908887 8785

76656467

665749

128

40

60

80

100

120

140

160

180

200

220

20

15

20

13

20

06

20

03

20

07

20

16

19

95

20

00

20

04

19

96

19

98

20

10

20

12

20

09

19

94

20

17

19

99

19

97

20

08

20

11

20

19

20

01

20

18

20

05

20

02

20

14anno

mm

Nel grafico sono riportate in ordine crescente le medie delle precipitazioni totali di tutte le stazioni della rete ARPAV misurate nel

mese di luglio, negli anni dal 1994 al 2019. La linea tratteggiata rappresenta la media storica del periodo 1994-2018 (98 mm).

98 mm (media stazioni periodo 1994-2018)

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N° 9 LUGLIO 2019

INDICE SPI(3) (STANDARDIZED PRECIPITATION INDEX)

Per il mese luglio prevalgono nettamente sul Veneto segnali di normalità, con

condizioni di umidità da moderata ad estrema sulla Pianura e Costa sud-orientale, su un

limitato settore delle Prealpi Vicentine centrali e sul Bellunese centro-occidentale.

Per il periodo di 3 mesi sul Veneto centrale, sulla Pianura orientale e meridionale sono

diffusamente presenti segnali di umidità moderata, con locali segnali di umidità severa ed

estrema; anche su un limitato settore dell’Agordino si osservano segnali di umidità

moderata o severa. Altrove prevalgono condizioni di normalità.

Per il periodo di 6 mesi sul Veneto meridionale e occidentale, nonchè sulla Costa

settentrionale, si osservano estesi segnali di normalità; altrove prevalgono segnali di

umidità moderata che diviene severa o estrema sulle Prealpi orientali, su parte

dell’Agordino e sul Trevigiano meridionale.

Per il periodo di 12 mesi prevalgono nettamente le condizioni di normalità, con segnali

di umidità moderata presenti sul Bellunese centrale e occidentale, sull’Alpago e sull’Alto

Bacino dell’Agno; inoltre, locali segnali di umidità severa sono presenti sull’Alto Agordino.

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N° 9 LUGLIO 2019

INDICE SPI CALCOLATO SULLA BASE DEI DATI PLUVIOMETRICI

DEL PERIODO 1994-2018 E RIFERITO AGLI ULTIMI 1, 3, 6 E 12 MESI

MESE

LUGLIO 2019

TRIMESTRE

MAGGIO – LUGLIO 2019

SEMESTRE

FEBBRAIO - LUGLIO 2019

ANNO

AGOSTO 2018 – LUGLIO 2019

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N° 9 LUGLIO 2019

EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (ET0)(4): si sono stimate per questo mese

delle perdite di acqua per evapotraspirazione variabili tra i 75 mm e i 160 mm. Tali valori

sono risultati in prevalenza nella norma, a parte il Bellunese e le Prealpi occidentali dove

si sono stimati valori superiori a quelli normali anche pari a 10 mm. In queste zone,

infatti, si sono verificate temperature più elevate della norma fino a quasi 2°C circa.

EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (mm)

75

90

105

120

135

150

SCARTI EVAPOTRASPIRAZIONE (mm)

-6

-3

0

3

6

9

BILANCIO IDROCLIMATICO (P-ET0)(5): il bilancio idroclimatico è stato positivo sulla

pianura orientale e su parte delle zone occidentali delle Prealpi e delle Dolomiti. In tutte

le altre zone il bilancio è stato negativo, con un deficit idrico che ha raggiunto i -75 mm

sulle Dolomiti nord orientali e sulle Prealpi più occidentali. Rispetto alla media stagionale i

valori del bilancio sono stati più elevati su gran parte delle zone montane e verso la parte

centrale della costa; altrove sono risultati negativi.

BILANCIO IDROCLIMATICO (mm)

-80

-40

0

40

80

120

160

200

SCARTI BILANCIO (mm)

-140

-70

0

70

140

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N° 9 LUGLIO 2019

NOTE: (1)

Il calcolo delle anomalie delle temperature e delle piogge è riferito al periodo di riferimento 1994-2018.

(2) ZSCORE TEMPERATURE è calcolato impiegando la seguente formula:

Z = x

σµ−Χ

dove Z si ricava dalla differenza tra la media mensile delle temperature Χ del mese considerato e la media mensile delle temperature µ del periodo

di riferimento, diviso per la deviazione standard xσ

calcolata con la seguente formula:

=

( )2

1

1−−∑ =

n

XXn

i i

dove n è il numero di anni del periodo di riferimento, iX

è il valore di temperatura media dell’anno iesimo e X è la media mensile delle temperature

del periodo di riferimento. Questo indice essendo standardizzato consente il confronto tra stazioni climatologicamente diverse.

(3) SPI L'indice SPI (Standarized Precipitation Index (Mc Kee et al. 1993), consente di definire lo stato di siccità in una località. Questo indice quantifica

il deficit o il surplus di precipitazione per diverse scale dei tempi; ognuna di queste scale riflette l'impatto della siccità sulla disponibilità di differenti

risorse d'acqua. L'umidità del suolo risponde alle anomalie di precipitazione su scale temporali brevi (1-3 mesi), mentre l'acqua nel sottosuolo, fiumi e

invasi tendono a rispondere su scale più lunghe (6-12-24 mesi). L'indice, nei casi in cui le precipitazioni si distribuiscano secondo una distribuzione

normale, è calcolato come il rapporto tra la deviazione della precipitazione rispetto al valore medio, su una data scala temporale, e la sua deviazione

standard. Essendo standardizzato consente il confronto tra stazioni climatologicamente diverse.

(4)EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO

Il calcolo dell’evapotraspirazione di riferimento è basato sull’equazione di Hargreaves (radiazione solare stimata). Hargreaves e Samani (1982, 1985),

considerando che spesso non sono disponibili i dati di Radiazione solare globale, suggerirono di stimare la Radiazione globale a partire dalla Radiazione

solare extraterrestre (vale dire quella che giunge su una ipotetica superficie posta al di fuori dell’atmosfera) e dall’escursione termica del mese

considerato (differenza tra la temperatura massima media e quella minima media del mese).

(5)BILANCIO IDROCLIMATICO

Il Bilancio idroclimatico si calcola mediante la differenza tra la quantità di precipitazione e l’evapotraspirazione potenziale determinate nello stesso periodo

di tempo. Viene espresso in mm.